Ecco il teaser poster di Harry Potter e i Doni della Morte in italiano. La scritta diventa Tutto finisce qui, e lo sfondo, così come in quello inglese, è l’inquietante sagoma di Hogwarts in fiamme. Il poste r è comprensivo di Prima e Seconda parte. Eccolo:
E’ morta Suso Cecchi D’Amico
Si è spenta a Roma, all’età di 96 anni, Suso Checchi d’Amico (Giovanna Checchi). Considerata una delle più importanti sceneggiatrici italiane, ha contribuito a costruire il cinema del nostro Paese scrivendo sceneggiature variegate, dalle commedie ai drammi.
Nata a Roma nel 1914, ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni quaranta del secolo scorso, collaborando con altri sceneggiatori a film come Ladri di Biciclette, Le Mura di Malapaga e I Soliti Ignoti. Negli anni cinquanta ha seguito registi come Luigi Zampa, Ennio Flaiano e Cevare Zavattini, contribuendo alla stagione neorealista; ha poi lavorato con Luchino Visconti, scrivendo film come Bellissima (1950), Senso (1954), Rocco e i Suoi Fratelli (1960), Il Gattopardo (1963), Lo Straniero (1967) e Ludwig (1973). Per Michelangelo Antonioni ha scritto I Vinti (1952), La Signora senza Camelie (1953) e Le Amiche (1955). Tra gli altri registi con cui ha collaborato ci sono Francesco Rosi, Luigi Comencini (per il quale ha scritto anche Le Avventure di Pinocchio per la TV e Cuore) e la figlia Francesca (La Fine è Nota) e Mario Monicelli, del quale ha scritto tantissime pellicole.
Numerosi i premi che ha ricevuto durante la sua carriera, tra Nastri d’Argento e David di Donatello, oltre al Leone d’Oro alla Carriera nel 1994 alla Mostra del Cinema di Venezia. L’annuncio della morte è stato dato dalla famiglia.
Nuovi Poster: Narnia 3 e Red
Ecco due nuovi poster: uno è di Le Cronache di Narina, il viaggio del veliero, terza avventura nella terra di Narnia uscita dalla penna di C.S. Lewis. Il secondo invece è il poster finale di Red l’adattamento della graphic novel di Warren Ellis, con un cast di superstar.
Del Toro abbandona anche Van Helsing
E’ tempo di scelte per Guillermo Del Toro: dopo aver abbandonato il tanto a lungo progettato The Hobbit, ora dice addio ad un altro progetto molto interessante e sicuramente nella sue corde, un nuovo film su Van Helsing.
Spielberg: cercasi Lincoln disperatamente
Dopo anni di sviluppo, il biopic dedicato al presidente degli Stati Uniti assassinato nel 1865 non è ancora entrato in produzione, e l’attore a lungo legato al progetto, Liam Neeson, ha deciso che non parteciperà più alla pellicola.
La Fox abbandona il make-up
Via trucco e parrucco: la Fox abbandona le lunghissime sedute di make-up per attori e interpreti, e molti nostalgici piangeranno.
Cillian Murphy per un thriller
Fresco del successo di Inception di Christopher Nolan, in cui interpreta la “vittima” degli esperimenti onirici della banda capeggiata da Leonardo DiCaprio, Cillian Murphy ha deciso di lanciarsi in una serie di nuove avventure cinematografiche.
Streep e Fey per Stanley Tucci
Meryl Streep e Tina Fey interpreteranno una madre e una figlia nel nuovo lungometraggio di Stanley Tucci Mommy & Me, una commedia di cui al momento non si conosce nel dettaglio la trama.
Uscite al cinema 30 luglio 2010
Time of darkness:
nella Bassa Slesia, in Polonia, quattro amici si recano in una
fabbrica abbandonata dove l’anno prima era scomparso un loro amico.
Indagando sulla vicenda, scoprono cose orribili…alcuni scienziati
hanno scoperto come ottenere l’immortalità: utilizzando cavie umane
riescono a trasferire l’anima da un corpo all’altro…tutto
attraverso terribili torture!
Le Montagne della Follia per del Toro e James Cameron
Il prossimo film di Guillermo del Toro da regista: sarà l’adattamento cinematografico di Alle Montagne della Follia di H.P. Lovecraft, prodotto da James Cameron e girato in stereoscopia 3D!
Thor: teaser trailer!!
Ecco il teaser trailer di Thor mostrato al Comic-Con di San Diego durante la presentazione dei Marvel Studios…
Venezia 2010: annunciati i titoli
Sono stati annunciati i titoli che verranno mostrati al Lido. In concorso, Darren Aronofsky, Sofia Coppola, Takashi Miike, Julian Schnabel e Tom Tykwer, fuori concorso Casey e Ben Affleck, John Woo, Svankmajer, Robert Rodriguez, Michele Placido e Martin Scorsese..
Venezia 2010: annunciati i titoli
Sono stati annunciati i titoli che verranno mostrati al Lido. In concorso, Darren Aronofsky, Sofia Coppola, Takashi Miike, Julian Schnabel e Tom Tykwer, fuori concorso Casey e Ben Affleck, John Woo, Svankmajer, Robert Rodriguez, Michele Placido e Martin Scorsese..
Transformers 3: nuove foto dal set
Ecco altre foto dal set di Transformers 3. Oltre al protagonista assoluto, Shia LaBeouf, sul set anche l’ex rassicurante Dottor Stranamore Patrick Dempsey e la bella Rosie Huntington-Whiteley che si arrampica tra le macerie di una qualche battaglia.
Nuove foto dal set di Transformers
Ecco altre foto dal set di Transformers 3. Oltre al protagonista assoluto, Shia LaBeouf, sul set anche l’ex rassicurante Dottor Stranamore Patrick Dempsey e la bella Rosie Huntington-Whiteley che si arrampica tra le macerie di una qualche battaglia.
Ecco le foto:
Lanterne magiche alla corte di Venaria
Fino al 7 novembre prossimo, la Reggia di Venaria Reale, alle porte di Torino, ospita nelle Sale delle Arti al primo piano, la mostra “Le macchine delle meraviglie: Lanterne magiche e film dipinto, 400 anni di cinema”, incentrata sulle origini dello spettacolo visivo, le lanterne magiche appunto, molto amate sia dai reali nelle loro corti, che nelle case della nuova classe borghese, dove secoli prima dei cartoni animati, diventarono uno dei passatempi preferiti dei bambini.
Laputa castle in the sky: recensione del film
La recensione del film d’animazione di Laputa castle in the sky, pellicola del maestro d’animazione giapponese Hayao Miyazaki.
Sinossi: Dal cielo sopra una miniera di fine
Ottocento in un’imprecisata località molto simile alla Gran
Bretagna cade un giorno una ragazzina, Sheeta, che si è gettata
dall’aeronave su cui era prigioniera, per scampare all’esercito e
ad un gruppo di pirati dell’aria, tutti intenzionati a rubarle la
misteriosa pietra azzurra che porta al collo.
Sheeta, sopravvissuta alla caduta grazie alla pietra, che ha il potere di far lievitare il corpo a cui è attaccata, viene trovata da Pazu, giovane minatore: tra i due la simpatia è immediata, ma devono scappare molto presto perché la ragazzina con la sua pietra continuano a fare gola. E mentre i pirati si riveleranno degli inaspettati alleati, i veri nemici si riveleranno i soldati e il loro capo, il colonnello Mooska. Sheeta è infatti una discendente dell’antico popolo di Laputa, che abitava una leggendaria isola fluttuante nel cielo, luogo di antichi misteri e di sconvolgenti scoperte scientifiche.
Laputa castle in the sky: recensione del film
Analisi
Primo film realizzato
da Miyazaki dopo la costituzione dello
studio Ghibli, distribuito nel nostro Paese per il
mercato dell’home video con oltre vent’anni di ritardo e poco dopo
ritirato dal commercio senza ad oggi ancora un ritorno annunciato,
Tenku no shiro Laputa (questo il titolo originale) contiene tutte
le tematiche care all’autore.
Il pacifismo, la condanna di ogni avidità, l’amicizia come antidoto ai mali del mondo, l’importanza della comunicazione tra generazioni diverse, i pericoli insiti alla tecnologia usata senza morale e per i propri scopi personali sono temi ben presenti, in questa avventura steampunk con echi di Jules Verne, ma anche dei Viaggi di Gulliver, da cui è preso il nome dell’isola volante di Laputa, paradiso perduto per certi versi (il suo lussureggiante aspetto è stato copiato pari pari da James Cameron per la sua Pandora di Avatar) ma anche scrigno di pericolose tecnologie per l’avidità di alcuni.
Lo stile di Miyazaki, lontano dagli stereotipi che molti vedono come caratterizzanti degli anime giapponesi (occhioni e capelli al vento), ma nello stesso tempo molto personale tra estrema cura degli scenari e del mecha design e personaggi originali sia nel disegno che nella caratterizzazione, è già ottimo, l’avventura, realizzata all’epoca senza l’ausilio della computer graphic (nonostante alcune voci incontrollate che davano gli anime giapponesi già realizzati al pc negli anni Settanta) è per tutte le età, ma non buonista, a tratti vagamente cruda, in ogni caso estremamente avvincente ed interessante.
Chi ama l’azione rimane conquistato, ma anche chi cerca qualcosa in più che avventure e movimento, un discorso ecologista e pacifista che non è mai retorico: molti degli elementi di Laputa sono stati poi ripresi alcuni anni dopo dalla Gainax per la serie cult Il mistero della pietra azzurra (Fushigi no Umi no Nadia), grande successo di inizio anni Novanta. Pazu e Sheeta, eroi loro malgrado in un mondo in cui devono trovare la loro strada, sono tra i primi protagonisti di un regista che guarderà sempre con attenzione all’idea del mondo salvato da ragazzini non tutti d’un pezzo, ma capaci di fragilità e di coraggio, che devono cercare la loro strada tra ostacoli di ogni tipo, fino ad una conclusione che in definitiva non è quella che ci si aspetterebbe, perché Laputa deve continuare a vagare nel cielo, e non può essere di nessuno.
Laputa castle in the sky è un film che piace e piacerà agli appassionati di manga ed anime, ma anche a chi sa riconoscere le potenzialità del cinema d’animazione a prescindere dalla sua provenienza, e contro i pregiudizi ancora radicati che investono i prodotti made in Japan: Laputa è prima di tutto una bella storia raccontata con l’ausilio dell’animazione, come tutti i film del maestro giapponese, ormai riconosciuto tale in tutto il mondo.
Fish Tank: recensione del film con Michael Fassbender
Acclamata pellicola della regista Andrea Arnold, avendo ottenuto vari riconoscimenti internazionali e il Premio della Giuria al Festival di Cannes 2009, Fish Tank è un film difficile e spregiudicato che colpisce profondamente come solo la vita può fare.
In Fish Tank la quindicenne Mia è un’adolescente ribelle che vive insieme alla madre e alla sorella minore, altrettanto riottose e indomabili. Espulsa dalla scuola e allontanata dagli amici, l’aggressiva ma vulnerabile Mia è incompresa quanto testarda, e ha una grande passione per l’hip-hop. Con l’arrivo di Connor, il nuovo compagno della madre, la vita di Mia andrà incontro a una svolta…
Sulla carta, non si può parlare di una vicenda originale; al contrario, una trama del genere sa di già visto, in particolare l’immagine dell’adolescente ribelle che può riscattarsi con il ballo. Aggiungiamo delle figure femminili pronte a mostrarsi brutali l’una nei confronti dell’altra, verbalmente e fisicamente, come Mia, la madre e la sorella, e il livello di empatia è difficile da raggiungere. Invece, con una sceneggiatura solida e un’ottima performance da parte degli interpreti (in particolare l’esordiente Katie Jarvis e Michael Fassbender, uno degli attori in ascesa più interessanti in circolazione), è possibile ottenere risultati lodevoli, anche per una pellicola indipendente.
Registro distaccato e a
tratti documentaristico, soprattutto nel montaggio, quello della
regista. Forse molti spettatori non sono abituati all’uso smodato
della macchina da presa a mano, o alla totale assenza di colonna
sonora se non nelle musiche ascoltate dai protagonisti; ma talvolta
è bene guardare film con un budget ridottissimo per comprendere
come non siano necessari innumerevoli artifici per far apprezzare
un film: anzi, è possibile entrare nel cuore della storia con
maggiore semplicità, esplorando in questo caso le complesse
relazioni tra i personaggi.
In un contesto drammatico come quello qui rappresentato, talvolta alcune metafore possono apparire fuori luogo. E invece esse arricchiscono il film con immagini che sottolineano la condizione di ‘prigionia’ di uno spirito libero come Mia: il cavallo bianco incatenato, il criceto in gabbia, cancelli e recinzioni di vario tipo rintracciabili nella periferia urbana dove la ragazza vive (ben evidenziata da colori grigi e spenti) sono immagini reperibili soprattutto nella prima parte del film. Ma quando Connor si dimostra l’unico in grado di comprendere Mia e di stimolare il suo potenziale, ecco una gita al lago e una stupenda inquadratura di uno stormo di uccelli in volo.
Fish Tank
Tuttavia, la vita è in grado di stravolgere le cose quando queste iniziano ad andare per il verso giusto. E bisogna quindi imparare a misurarsi con la disillusione, le speranze disattese e il gusto amaro della vendetta o di una vendetta incompiuta.
Così, invece di sfiorare la retorica temuta in partenza, essa viene smentita da esiti originali e imprevisti, che imprimono un segno remarcabile di somiglianza al vero, rendendo Fish Tank un film duro, a volte crudo, lontano dallo stucchevole e molto più affine alla vita.
Michael Bay produce gli alieni
Lo sceneggiatore Bobby Glickert ha appena venduto alla Paramount il soggetto di un film sugli alieni. Si tratterebbe di una storia che, secondo gli addetti ai lavori, fonderebbe Cloverfield con Paranormal Activity, ambientata però nella famigerata Area 51. A produrre questo film che promette originalità a piene mani sarà Michael Bay, in collaborazione con Steven Schneider, colui che è dietro alla realizzazione di Paranormal Activity 2. Curiosamente, la Paramount sta al momento lavorando ad un altro thriller dalla storia molto simile, intitolato Area 51 e diretto proprio dal regista di Paranormal Activity Oren Peli.
Fonte: comingsoon
Il titoli a Toronto
Sono 51 i titoli e 26 le anteprime mondiali, tra cui Black Swan di Darren Aronofski “condiviso” col festival di Venezia, di cui sarà il film d’apertura: questo ciò che presenterà la 35° edizione del Toronto International Film Festival.
Un nuovo volto per Lisbeth Salander
Dopo la conferma ufficiale di Daniel-007-Craig nel ruolo di protagonista maschile di The Girl with the Dragon Tattoo (da noi La Ragazza che Giocava con il Fuoco), rimane aperta la questione relativa all’attrice cui sarà affidata la parte di Lisbeth Salander, ruolo appartenuto nell’originale versione cinematografica nordeuropea all’androgina Naoomi Rapace.
Stephenie Meyer insoddisfatta di Eclipse
Stephenie Meyer non è del tutto soddisfatta del film di The Twilight Saga: Eclipse: ecco qualche altra riflessione della Meyer sui dettagli dei flashback, in attesa di vederla comparire in veste di co-produttrice sul set di The Twilight Saga: Breaking Dawn, adattamento del quarto romanzo, che sarà diviso in due film girati back-to-back a iniziare da questo autunno, tra Vancouver e la Louisiana.
Pirati dei Caraibi 4: prima foto di Penelope Cruz!
RadarOnline ha pubblicato tantissime immagini tra cui quella di Penelope Cruz (nei panni della figlia del pirata Barbanera) dal set di Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides, le cui riprese sono attualmente in corso alle Hawaii.
Il rifugio: recensione del film di François Ozon
Ozon non è certo un regista che si fa
attendere, con Il Rifugio giunge addirittura al
decimo film in undici anni. Proprio per questo temevo che l’ultimo
arrivato fosse una prova sottotono e invece mi sono dovuto
ricredere. Girato in fretta e furia causa la maternità dell’attrice
principale Isabelle Carrè, sembra invece trarre
forza da una malcelata istintività che dà forza alla scena.
Il regista francese torna alle atmosfere di Sotto la sabbia raccontando una storia che intreccia il tema della maternità con quello della droga e della solitudine. La giovane Mousse ha perso il suo compagno Louis dopo una notte di eroina passata insieme, subito dopo scopre di essere incinta di lui, decide quindi di tenere il bambino nonostante il parere contrario di chi la circonda e si rifugia in una casa al mare per portare avanti la gravidanza lasciando Parigi.
Il rifugio
Qui le farà visita dopo qualche mese Paul, il fratello minore di Louis, con cui si instaurerà un rapporto molto intimo dopo una freddezza iniziale che la aiuterà a capire quali sono le priorità per lei e soprattutto per il bambino. Una pellicola quindi che osserva da vicino le fragilità di una donna sola, indecisa e ancora tossicodipendente, una Isabelle Carrè che realmente incinta è convincente dopo molti ruoli da brava ragazza della porta accanto.
Convincente anche il cantante Louis Ronan Choisy, qui alla sua prima prova attoriale e nonostante le differenze con la Carrè si notino tutte riesce ad essere non banale, donando alla pellicola anche una struggente prova al piano. Lo stile di Ozon si fa qui essenziale ed elegante grazie ad una bellissima fotografia raggiunta con le ultime tecniche HD per la prima volta usate dal regista transalpino.
Ozon è un regista altalenante ma Il Rifugio rappresenta una delle sue vette andando ad avvicinare stilisticamente alcuni mostri sacri sempre francesi di qualche decennio fa, ultima ma non meno importante è la sua capacità di emozionare dando anche a scene all’apparenza scontate un tocco di classe.
The Tempest chiude Venezia 2010
Sarà The Tempest, il nuovo film di Julie Taymor, a chiudere la 67° edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
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Comic-Con: 4 Poster di Lanterna Verde
Quattro poster con i personaggi principali di Lanterna Verde: oltre al protagonista Ryan Reynolds vediamo anche Blake Lively, Mark Strong nel ruolo di Sinestro e Peter Sargaard in quello di Hector Hammond…
Comic-Con: Del Toro parla del futuro
Il Comic-Con di San Diego si avvia ormai alla conclusione, e indubbiamente uno dei grandi protagonisti è stato Guillermo del Toro.