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The Cavillerine: la prima foto ufficiale di Henry Cavill

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The Cavillerine: la prima foto ufficiale di Henry Cavill

Sebbene si vociferasse del suo coinvolgimento prima dell’uscita del film, una delle più grandi sorprese di Deadpool & Wolverine per chiunque non fosse al passo con le chiacchiere online è stata un cameo della star di L’Uomo d’Acciaio Henry Cavill nei panni di una variante di Wolverine che Wade Wilson chiama “The Cavillerine“. Dal momento che sono gli stessi protagonisti e gli account Marvel a pubblicare i contenuti, possiamo considerarci fuori dalla zona spoiler.

L’ex attore DCEU si presenta quando il Mercenario Chiacchierone sta cercando nel Multiverso un’altra versione di Logan da presentare alla TVA come un nuovo Essere Ancora. Wade è molto emozionato di vedere Cavill e gli dice che i Marvel Studios lo tratteranno molto meglio di “quei pezzi di m***a in fondo alla strada“.

Deadpool & Wolverine: tutti i cameo presenti nel film Marvel

Ora, Cavill è andato sui social media per condividere una prima immagine ufficiale di The Cavellerine, con una didascalia divertente: “Per sicurezza, mi sono rasato i baffi per questo. Solo i baffi”.

Si è ipotizzato che Cavill potrebbe finire per prendere il posto di Hugh Jackman come Wolverine dell’MCU, ma è più probabile che si tratti di un’apparizione una tantum.

Ecco The Cavillerine di Henry Cavill!

https://www.instagram.com/p/C-S1De1oHid/?utm_source=ig_embed&ig_rid=4ca16644-6208-4547-820b-8083758aa72b

LEGGI ANCHE:

Shawn Levy dirige Deadpool & Wolverine, con Ryan Reynolds, Hugh Jackman, Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney, Leslie Uggams, Karan Soni, Matthew Macfadyen, e Dafne Keen. Il film è stato scritto da Ryan Reynolds, Rhett Reese, Paul Wernick, Zeb Wells e Shawn Levy.

The Casual Vacancy: Trailer della miniserie dal romanzo di J.K. Rowling

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E’ online il trailer della miniserie The Casual Vacancy, attesa da molto perché adattamento dell’omonimo romanzo scritto da nientemeno che J.K. Rowling, autrice della saga di Harry Potter.

Il romanzo Il seggio vacante è ambientato nella cittadina di Pagford, dall’aspetto esteriore impeccabile ma dai tanti segreti e conflitti esistenti tra gli abitanti, con figli in lotta con i genitori, coppie in crisi, e i insegnanti alle prese con studenti complicati.

The Casual Vacancy: Trailer della miniserie dal romanzo di J.K. Rowling

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L’HBO ha rivelato il traile ufficiale della miniserie HBO/BBC The Casual Vacancy, adattamento dell’omonimo romanzo di J.K. Rowling:

Il romanzo Il seggio vacante è ambientato nella cittadina di Pagford, dall’aspetto esteriore impeccabile ma dai tanti segreti e conflitti esistenti tra gli abitanti, con figli in lotta con i genitori, coppie in crisi, e i insegnanti alle prese con studenti complicati.

The Casual Vacancy: la copertina del nuovo libro di J.K. Rowling

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The Casual Vacancy: la copertina del nuovo libro di J.K. Rowling

La donna più potente nel Regno Unito dopo la Regina ha in pubblicazione un atltro romanzo. J. K. Rowiling ha infatti scritto, come già annunciato qualche tempo fa, un nuovo romanzo dal titolo The Casual Vacancy, in cui si narrano i dissidi e le incomprensioni nascoste in un piccolo paese dell’Inghilterra. Ecco la trama ufficiale e la copetina del libro:

Quando Barry Fairbrother muore inaspettatamente a poco più di quarant’anni, la piccola città di Pagford piomba in stato di shock.

Pagford ha tutto l’aspetto di un’idilliaca cittadina inglese, con un mercato su una piazza acciottolata e un’antica abbazia: ma dietro questa maschera si cela una città in guerra.

Dissidi tra ricchi e poveri, adolescenti in lotta con i genitori, le mogli con i mariti, gli insegnanti con gli studenti… Pagford non è ciò che sembra.

E il seggio vacante lasciato da Barry nel consiglio parrocchiale diviene la causa scatenante della  più grande guerra che la città abbia mai vissuto. Chi trionferà in quest’elezione colma di passioni, doppiogiochismi e rivelazioni inaspettate?

Un grande romanzo su una piccola città, The Casual Vacancy è il primo romanzo per adulti di J.K. Rowling. L’opera di una narratrice come nessun’altra.

The Card Counter: le foto del red carpet con Oscar Isaac a Venezia 78

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E’ stato presentato nella sera The Card Counter, il nuovo film del regista Paul Schrader presente insieme al cast sul red carpet: Oscar Isaac, Tiffany Haddish, Tye Sheridan.

Nel film William Tell è un ex inquirente militare che vive nell’ombra e fa il giocatore d’azzardo, ma senza correre troppi rischi. La sua vita meticolosa finisce nello scompiglio dopo l’incontro con Cirk, un giovane intenzionato a vendicarsi di un comune nemico. Con l’aiuto della misteriosa finanziera La Linda, Tell introduce Cirk nel circuito dei casinò per condurlo su una nuova strada. Ma i fantasmi del passato non lo abbandoneranno tanto facilmente.

The Card Counter: il trailer del nuovo film di Paul Schrader

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The Card Counter: il trailer del nuovo film di Paul Schrader

Raccontato con l’intensità che è da sempre il marchio di fabbrica dello sceneggiatore e regista Paul Schrader, The Card Counter (Il collezionista di carte) vede come protagonista Oscar Isaac nel ruolo di William Tell, un ex militare che vive nell’ombra come giocatore d’azzardo di piccolo cabotaggio. La vita meticolosa di Tell viene scossa dall’incontro con Cirk (Tye Sheridan), un giovane in cerca di vendetta contro un nemico comune. Con il sostegno della misteriosa finanziatrice La Linda (Tiffany Haddish), Tell porta Cirk nel circuito dei casinò per condurlo su una nuova strada. Dei fantasmi del passato, però, non ci si libera così facilmente…

The Card Counter sarà presentato a Venezia 78

Sceneggiatore e regista, Paul Joseph Schrader nasce il 22 luglio 1946 in Michigan, in una famiglia olandese calvinista. Ha compiuto i suoi studi al Calvin College e all’UCLA Film School, lavorando come critico cinematografico (il suo testo più celebre è “Il trascendente nel cinema”, pubblicato per la prima volta nel 1972). In seguito ha frequentato la classe inaugurale all’AFI. Come sceneggiatore ha scritto – tra gli altri – quattro film di Martin Scorsese, a cominciare da Taxi Driver. Nel 1978 esordisce come regista con Tuta blu, tratto da una sceneggiatura scritta insieme al fratello. Nello stesso anno dirige Hardcore, cui fanno seguito, tra gli altri film, American Gigolo, Il bacio della pantera, Mishima e Affliction. Nel 2019 ottiene la nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura con il suo film First Reformed.

The captive: trailer ufficiale con Ryan Reynolds

The captive: trailer ufficiale con Ryan Reynolds

Captives-Ryan ReynoldsE’ stato rilasciato sul web il primo trailer di The captive, film di Atom Egoyan.

Leggi anche: Festival di Cannes 2014: The captive di Eoyang con Ryan Reynolds

Ambientato sulle alture innevate dell’Ontario, il film narra le vicende di Matt (Ryan Reynolds), nel ruolo del padre di una ragazza che scompare misteriosamente, solo per tornare ben otto anni dopo. Nel film sono presenti le star Scott Speedman e Rosario Dawson, i quali interpreteranno due detective al lavoro sul caso di scomparsa della giovane.

The captive è stato proiettato quest’anno al Festival di Cannes. Il resgista Egoyan ha già ricevuto molti consensi e riconoscimenti dai giudici e dagli addetti ai lavori a Cannes per i suoi precedenti lavori, Exotica nel 1994 e per The sweet hereafter nel 1997, guadagnando anche una nomination all’Oscar per la regia con quest’ultimo.

Tuttavia sembra che questa nuova fatica di Eoyang non sia stata accolta positivamente dalla critica.

The Captive sarà distribuito da A24, che non ha ancora fissato una data ufficiale per il rilascio.

Fonte: Variety.com

The Captive – Scomparsa: trama, cast e la vera storia dietro al film

Per un genitore la paura più grande è senza dubbio quella di perdere il proprio figlio. È ciò che succede in The Captive – Scomparsa, film del 2014 diretto da Atom Egoyan, dove il protagonista si trova a doversi confrontare con un rapimento inspiegabile, che lo separa dall’amata figlia per anni. Una vicenda quanto mai drammatica, raccontata in modo avvincente e con una tensione che trattiene il fiato sospeso fino alla fine. Con tale racconto, si evidenzia ancora una volta la paura umana dell’ignoto, dove anche una risposta negativa è meglio di nessuna risposta. Ciò che spaventa ancor di più durante la visione, però, è sapere che storie come questa si verificano purtroppo più spesso di quanto non sembri.

Il regista, infatti, ha raccontato di essersi ispirato per il suo film ad un episodio realmente accaduto. È il 1991 quando un bambino di nome Michael Dunahee scompare nel nulla nella città di Victoria, in Canada. È bastato un attimo di distrazione della madre perché di questi non si avesse più traccia. Le ricerche iniziano da subito, mobilitando l’intera città. Ancora oggi, tuttavia, di Michael non si hanno notizie. Si tratta di una vicenda che ha sconvolto profondamente la comunità e quanti l’hanno seguita. Vivendo nella stessa città, lo stesso Egoyan rimase profondamente turbato dalla cosa, covando dentro di sé il racconto poi trasformato in film.

Anche grazie ad un film come The Captive – Scomparsa è infatti possibile mobilitare nuovamente l’attenzione pubblica, spingendo affinché si abbiano risultati concreti alle indagini. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Captive – Scomparsa: la trama del film

Protagonista del film è Matthew Lane, il quale si trova a vivere un’esperienza indicibile quando, dopo aver lasciato la figlia Cassandra momentaneamente sola in auto, non la trova più al suo ritorno. Da subito l’uomo viene invaso dal panico, e inizia a cercare ovunque. La sua speranza è che la bambina, di appena dieci anni, non possa essersi allontanata troppo. Le ricerche si estendono poi anche alle autorità, ma tutto sembra vano. A causa dell’evento, i rapporti di Matthew con la moglie Tina si incrinano irrimediabilmente. Passano otto anni, e di Cassandra non si ha ancora avuto notizia. Sconfortato dalla mancanza di sostegno delle autorità, Matthew decide di iniziare una propria ricerca personale.

Ciò però lo porterà a scontrarsi con l’agente Jeffrey Cornwell, appartenente all’unità che monitora lo sfruttamento minorile sul Web. Questi inizia infatti a sospettare dello stesso padre, il quale potrebbe aver rapito la figlia per pagare i propri debiti. Una svolta nel caso, però, arriva proprio nel momento in cui una foto di quella che potrebbe essere Cassandra viene ritrovata su un sito pornografico. Matthew sente così di essere vicino alla soluzione, e si getta con ancor più convinzione nelle sue ricerche. Ora più che mai è determinato a riabbracciare sua figlia, dimostrando così anche la propria innocenza.

The Captive - Scomparsa cast

The Captive – Scomparsa: il cast del film

Per il suo complesso e drammatico film, il regista si è avvalso della partecipazione di alcuni noti attori di provenienza internazionale. Primo fra tutti Ryan Reynolds, che interpreta Matthew Lane, padre della ragazza scomparsa. Dopo diversi ruoli comici, l’attore si è così cimentato con un ruolo particolarmente drammatico, per il quale ha ricevuto diverse lodi. Per prepararsi alla parte, poi, Reynolds ha raccontato di aver studiato a fondo casi simili a quello qui raccontato, cercando di riprodurre il senso di smarrimento che un genitore può provare dinanzi a ciò. Nei panni di sua moglie Tina, vi è invece l’attrice Mireille Enos, mentre la figlia Cassandra è da prima interpretata da Peyton Kennedy, e poi da Alexia Fast nella versione più grande.

L’agente Jeffrey Cornwell ha invece il volto dell’attore Scott Speedman, noto in particolare per aver recitato in alcuni film della saga di Underworld. L’attrice Rosario Dawson, recentemente vista nei panni di Ahsoka Tano nella serie The Mandalorian, veste invece i panni dell’agente Nicole Dunlop. Nei panni dei due principali sospettati del rapimento si ritrovano gli attori Christine Horne, nei panni di Vicky, e Kevin Durand, noto per la serie The Strain. Quest’ultimo ha raccontato di essersi avvicinato al personaggio di Mika cercando di non giudicarlo, pur rimanendo consapevole dell’orrore delle sue azioni. Si è trattato di un ruolo molto difficile, per il quale ha a sua volta ricevuto diversi riconoscimenti.

The Captive – Scomparsa: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Captive – Scomparsa grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 28 gennaio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

The Campaign: prima foto ufficiale della commedia con Will Ferrell e Zach Galifianakis

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E’ stata rilasciata la prima foto ufficiale di The Campaign, commedia politica di Jay Roach (Ti presento i miei) con Will Ferrell, Zach Galifianakis

The Campaign: il trailer del film con Will Ferrell e Zach Galifianakis

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Ecco il trailer di The Campaign, nuova commedia targata Warner Bros in cui Will Ferrell e Zach Galifianakis si combattono a colpi di campagna elettorale.

The Call: trama e cast del film con Halle Berry

The Call: trama e cast del film con Halle Berry

Per dar vita ad un buon thriller non serve mostrare ogni cosa allo spettatore. Come ormai più volte confermato, è proprio ciò che non si vede a fare più paura. Un film di questo genere può dunque costruirsi anche in buona parte su una chiamata telefonica, rendendo ugualmente accattivante la vicenda. Un esempio è il film The Call, scritto da Richard D’Ovidio e diretto da Brad Anderson. Questi si era in particolare già distinto con celebri film di genere come L’uomo senza sonno e Vanishing on 7th Street. Abile dunque nel padroneggiare la tensione e atmosfere cupe, Anderson ha dato nuovamente conferma del suo talento con questo nuovo progetto.

Originariamente, però, la storia di The Call era stata pensata per una serie televisiva, diluendo dunque molto la narrazione così da coprire un’intera stagione. D’Ovidio decise però di ridurre il tutto ad un film, certo che condensare la storia in un lungometraggio avrebbe favorito la costruzione di una maggior tensione. Lo sceneggiatore e il regista iniziarono allora a condurre approfondite ricerche sul lavoro degli operatori per le linee d’emergenza, al fine di risultare fedeli al loro lavoro. Importante per loro era anche che a guidare la storia vi fosse un personaggio femminile forte, capace di gestire da sé l’intera situazione.

Al momento della sua uscita The Call si affermò come un autentico successo, guadagnando circa 70 milioni di dollari a fronte di un budget di 13. Ricevette inoltre diversi premi e lodi, in particolare per le interpretazioni delle protagoniste. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Call: la trama del film

Protagonista del film è la centralinista del 911 Jordan Turner. La donna vive da ormai sei mesi con i sensi di colpa per non essere riuscita a mantenere il collegamento telefonico con una giovane rapita, impedendo così alla polizia di rintracciarla. La morte di questa ragazza ha così scosso profondamente Jordan, che da quel momento vive con la paura di commettere nuovamente un errore. Per questo, la donna è ora incaricata di fare semplicemente da insegnante ai nuovi tirocinanti che desiderano intraprendere quel lavoro. Jordan viene però richiamata all’azione nel momento in cui nota una sua collega in difficoltà nel gestire una chiamata di soccorso.

Jordan si offre di assumere la chiamata, trovandosi a dialogare con una ragazza di nome Casey, la quale è stata aggredita da uno sconosciuto e imprigionata nel bagagliaio della sua auto. Per Jordan si tratta dell’occasione per rimediare ai propri errori, ma stavolta non dovrà assolutamente sbagliare se vuole che la ragazza venga ritrovata viva. Attraverso la telefonata, Casey riesce a fornire a Jordan tutti i dettagli possibili e utili alla sua individuazione. Quando le cose si complicheranno, però, la centralinista capirà di non poter più restare dietro al telefono, ma di dover attivamente andare a cercare la ragazza.

The Call cast

The Call: il cast del film

Ad interpretare Jordan Turner vi è l’attrice premio Oscar Halle Berry. Questa accettò da subito il ruolo, entusiasta di poter prendere parte ad un film dove una donna comune ma forte prende in mano le redini della situazione diventando un’eroina. Dedicatasi a fondo al suo personaggio, la Berry propose anche alcune modifiche nella caratterizzazione e nei dialoghi, così da far risultare più realistica la donna. Per comprendere il suo ruolo, inoltre, ebbe modo di incontrare vere centraliniste del 911, apprendendo da loro cosa occorre fare e dire in situazioni d’emergenza e come gestire al meglio lo stress e anche le situazioni più complesse.

L’attore Morris Chestnut è presente nei panni di Paul Phillips, collega e fidanzato di Jordan. Per prepararsi al ruolo, egli ebbe a sua volta modo di incontrare veri poliziotti, seguendoli nei loro giri di perlustrazione per la città. Nei panni della ragazza rapita, Casey Welson, vi è l’attrice candidata all’Oscar Abigail Breslin, mentre il suo rapitore è Michael Foster, interpretato da Michael Eklund, noto per i suoi ruoli da cattivo o antieroe. Per ottenere il ruolo, questi inviò un video-provino ai produttori, dimostrandosi inquietante e viscido il giusto per il personaggio. Nel film sono poi presenti il wrestler David Otunga nei panni dell’ufficiale di polizia Jake Devans e Michael Imperioli in quelli di Alan Denado. L’attrice Roma Maffia è invece Maddy.

The Call: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Call è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 4 maggio alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

 

 

 

The Caine Mutiny Court-Martial: recensione del film di William Friedkin #Venezia80

“Tutti i film che ho realizzato, che ho scelto di realizzare, riguardano la sottile linea tra il bene e il male. E anche la sottile linea che esiste in ognuno di noi. Questo è ciò di cui parlano i miei film”. Con questa citazione del regista William Friedkin viene introdotto alla Mostra del Cinema di Venezia il suo nuovo film dal titolo The Caine Mutiny Court-Martial, che arriva a dodici anni dal suo precedente lungometraggio, Killer Joe, dopo essersi scolpito un posto nella storia del cinema grazie a film come Il braccio violento della legge, L’esorcista e Vivere e morire a Los Angeles.

Si tratta, come noto, dell’ultima fatica cinematografica di Friedkin, venuto a mancare nell’agosto di quest’anno, prima di poter dunque presentare il nuovo film al grande pubblico. Arrivato a Venezia senza il proprio regista, The Caine Mutiny Court-Martial si dimostra essere in ogni caso la testimonianza di un Friedkin in piene forze, che adatta l’opera teatrale di Herman Wouk dal titolo Corte marziale per l’ammutinamento del Caine con meticolosa precisione, gusto per la parola e completa padronanza del ritmo, facendo dunque di questo nuovo lungometraggio un’opera di grande valore.

The Caine Mutiny Court-Martial, la trama del film

La vicenda narrata vede l’avvocato Greenwald (Jason Clarke) difendere con riluttanza Maryk (Jake Lacy), l’ufficiale della Marina che ha sollevato dal comando il  tirannico capitano Queeg (Kiefer Sutherland), accusato di instabilità mentale nel corso di una violenta burrasca. Man mano che il processo va avanti, Greenwald diventa sempre più interessato a fare chiarezza, domandandosi se quello del Caine sia stato un vero ammutinamento o semplicemente l’atto coraggioso di un gruppo di marinai che non potevano più fidarsi del loro instabile capitano.

Dal testo allo schermo

Legal drama a tutti gli effetti, The Caine Mutiny Court-Martial era un film che Friedkin ambiva a realizzare da tempo, affascinato dai dubbi che il racconto morale solleva e da quel confine tra bene e male esistente in ogni essere umano e che per tutta la sua carriera il regista ha esplorato. Lo spettatore viene dunque fatto entrare in una piccola aula dove si svolge il processo tra Maryk e Queeg e qui rimarrà sostanzialmente fino alla fine, ascoltando le testimonianze dei due diretti in causa come anche quelle di una serie di testimoni ed esperti. Ci si trova dunque di fronte ad un film dalla forte economia narrativa, dove alla parola è conferita massima attenzione.

Friedkin, anche sceneggiatore del film, riadatta il testo non solo per aggiornarlo ma anche per incrementare la musicalità delle battute, delle parole, dando così vita ad un film che è un piacere ancora solo da ascoltare. The Caine Mutiny Court-Martial è però non solo una vera e propria lezione di adattamento, quanto anche di costruzione delle immagini. Quelle che potrebbero apparire delle limitazioni – la sola location e il forte uso della parola – non impediscono a Friedkin di lavorare su una ricerca del ritmo e in generale della messa in scena degni di un maestro quale è lui. Non è un film facile questo, specialmente se non si è amanti di questo genere di opere, ma è davvero difficile staccare gli occhi dallo schermo.

Il confine tra bene e male

Friedkin riesce dunque a rendere appassionante la vicenda narrata, fornendo indizi, testimonianze, prove o suggestioni che permettono di far emergere tutta l’ambiguità e l’universalità di quanto proposto. Lo spettatore si trova infatti a dover scegliere egli stesso da che parte stare, se da quella dell’ufficiale Maryk o quella del capitano Queeg. Per scegliere, occorre ascoltare quanto viene detto, cercare di formulare il proprio giudizio, che può essere naturalmente influenzato da innumerevoli fattori personali. Il regista sceglie di rimanere volutamente ambiguo, proponendo sì una risoluzione dei fatti ma concentrandosi sul far emergere, una volta di più, quel confine tra bene e male e la sua facilità nell’oltrepassarlo, sia in un senso che nell’altro.

The Caine Mutiny Court-Martial di William Friedkin arriverà su Paramount+

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Paramount+ ha annunciato l’arrivo di The Caine Mutiny Court-Martial – scritto e diretto dal celebre regista premio Oscar William Friedkin e basato sull’omonima opera teatrale di Hermon Wouk, vincitrice del premio Pulitzer – prossimamente in Italia e in tutti i mercati internazionali in cui il servizio è attualmente attivo.

L’avvincente film, che è stato presentato ieri in anteprima all’80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, segue le vicende di un primo ufficiale della Marina degli Stati Uniti che viene processato per aver orchestrato un ammutinamento dopo che il suo capitano inizia a dare segni di squilibrio, mettendo a repentaglio la vita del suo equipaggio. Interpretato da un cast eccezionale, The Caine Mutiny Court-Martial vede il coinvolgimento di Kiefer Sutherland (24), Jason Clarke (Oppenheimer), Jake Lacy (White Lotus), Monica Raymund (Chicago Fire), Lewis Pullman (Top Gun: Maverick), Jay Duplass (Transparent), Tom Riley (The Nevers) e Lance Reddick (John Wick).

All’inizio della corte marziale della Marina, Barney Greenwald (Clarke), uno scettico avvocato della Marina, accetta con riluttanza di difendere il tenente Steve Maryk (Lacy), un primo ufficiale della Marina che ha preso il controllo della U.S.S. CAINE dal suo capitano autoritario, il tenente Philip Francis Queeg (Sutherland) durante una violenta tempesta in acque ostili. Con l’avanzare del processo, Greenwald si preoccupa sempre di più e si chiede se gli eventi a bordo del Caine siano stati un vero ammutinamento o semplicemente atti di coraggio di un gruppo di marinai che non si fidavano del loro leader instabile.

Il lungometraggio della Republic Pictures, The Caine Mutiny Court-Martial, è un film di William Friedkin (The French Connection, L’esorcista) basato sull’opera teatrale di Herman Wouk. Scritto e diretto da Friedkin, il film è prodotto da Annabelle Dunne (Joan Didion: The Center Will Not Hold, Everything Is Copy And Fake Famous) e Matt Parker (Beasts of the Southern Wild) con Michael Salven (Dungeons & Dragons: Honor Among Thieves) e Mike Upton (John Wick) come produttori esecutivi. Il film è distribuito da Paramount Global Content Distribution.

Il film, The Caine Mutiny Court-Martial, è stato completato poco prima della morte di William Friedkin, avvenuta il 7 agosto scorso.

The Cage – Nella Gabbia: al via le riprese del film con Valeria Solarino

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Sono iniziate le riprese di The Cage – Nella Gabbia, di Massimiliano Zanin, con Aurora Giovinazzo, Valeria Solarino, Brando Pacitto, Alessio Sakara, Desirèe Popper e con Patrizio Oliva e con la partecipazione di Fabrizio Ferracane.

Il film, prodotto da Rodeo Drive, Wave Cinema, Fairway Film con Rai Cinema, è uno sport-action movie al femminile, ambientato nella spettacolare arena dell’MMA (Mixed Martial Arts).

La trama di The Cage – Nella Gabbia

Il racconto, infatti, vede protagonista Giulia (Aurora Giovinazzo), ex promessa dell’MMA femminile, che ha lasciato il mondo degli incontri dopo un tragico incidente avvenuto proprio durante uno dei suoi combattimenti. Lavora in un piccolo zoo insieme al fidanzato Alessandro (Brando Pacitto) ma la sua nuova vita è scossa dal forte desiderio di ritornare sul ring per ottenere la sua rivincita contro Beauty Killer (Desirèe Popper), l’atleta che è stata causa del suo abbandono. Ad aiutarla ed incoraggiarla c’è Serena (Valeria Solarino), la sua nuova allenatrice. Il loro legame profondo aiuterà Giulia ad affrontare le sue paure liberandola dalla gabbia all’interno della quale rischia di rimanere rinchiusa.

The Cage – Nella Gabbia è un boxing movie adrenalinico e pieno di sorprese in cui l’MMA – sport in grande ascesa nazionale e internazionale – è il filo conduttore della storia. Un racconto intimo, delicato e toccante basato su amicizia, amore, competizione e voglia di riscatto. Le riprese del film si svolgeranno tra Roma e Padova (nella cornice dello zoo Tiger Experience) e dureranno fino a fine ottobre, per una durata complessiva di 6 settimane.

The Cabin in the Woods uscita 20 Aprile 2012

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L’opera prima di  (già produttore e sceneggiatore di Cloverfield e delle serie tv Alias e Lost), The Cabin in the woods, avrà il titolo di Quella casa nel bosco e uscirà il 20 Aprile in tutta Italia.

The Cabin In The Wood – Trailer del film diretto da Drew Goddard (Cloverfield e Lost)

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Opera prima di Drew Goddard (già produttore e sceneggiatore di Cloverfield e delle serie tv Alias e Lost), scritto a quattro mani con Joss Whedon (padre di Buffy l’ammazzavampiri e Angel, regista di The Avengers) che ne è anche produttore, l’attesissimo, allucinante horror THE CABIN IN THE WOODS uscirà nelle sale italiane il 13 aprile in contemporanea con gli USA, distribuito da M2 Pictures.

Nel cast Chris Hemsworth (Thor), Jesse Williams (star di Gray’s Anatomy), Richard Jenkins, Bradley Whitford, Kristen Connolly e in un cameo anche Sigourney Weaver. Un gruppo di amici, in vacanza in un cottage isolato fra i boschi, deve improvvisamente affrontare una minaccia di origine sconosciuta. Una pellicola che, dichiara Goddard: “metterà la parola fine a tutti gli altri horror sulle case stregate”.

The Butterfly Room campione d’incassi in Russia

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The Butterfly Room campione d’incassi in Russia

The Butterfly RoomProiettato in 112 Sale The Butterfly Room – La stanza delle farfalle è stato il nono film più visto in tutta la Russia nel secondo weekend di giugno e si appresta ora ad essere distribuito anche in Kazakistan e in Ucraina, dove il pubblico lo potrà vedere già da questo fine settimana. Grazie a questi numeri “The Butterfly Room” è tra i film italiani che negli ultimi decenni hanno avuto il migliore risultato al botteghino russo.

«Abbiamo incassato $63.000 nel primo weekend» – ha dichiarato il regista Jonathan Zarantonello – «Non è molto, ma è più di quanto hanno fatto in totale in Russia “Gomorra” e “Il Divo” messi assieme, senza aver avuto il trampolino di lancio di Cannes. Lo dico da sempre che bisogna ripartire dal genere, per esportare i film all’estero, ma nessuno mi crede».

Nelle nostre sale invece il film è stato distribuito dalla stessa produzione – Achab Film – per mancanza di un reale interesse da parte dei distributori.

In attesa dell’uscita nei cinema statunitensi, il film, premiato in numerosi festival e apprezzato da pubblico e critica, si fregia di un cast che lo ha reso cult già prima di qualsiasi uscita, grazie a icone dell’horror come Barbara Steele (“La maschera del demonio”), Erica Leerhsen (“Non aprite quella porta”) e Heather Langenkamp (“Nightmare”), un cast di idolatrate Scream Queen a cui si affiancano Ray Wise (“Twin Peaks”) e altre giovani promesse del genere.

The Butterfly Room è entrato nella terza settimana di programmazione come Late Night Show all’UCI di Parco Leonardo A ROMA.

The Butterfly Effect, in arrivo il remake!

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Era il 2004 quando The Butterfly Effect usciva nelle sale con la regia di Eric BressJonathan Mackye Gruber e con protagonisti Ashton Kutcher Amy Smart. Un film capace di incassare 96 milioni di dollari in tutto il mondo, a fronte dei “soli” 13 spesi per la sua realizzazione.

the butterfly effect

A distanza di quasi 10 anni FilmEngine e Benderspink annunciano il remake, di cui ancora si conoscono pochi dettagli ma che sicuramente potrà interessare tutti quelli che hanno apprezzato il film originale. Per ora possiamo annunciare i produttori del film, che sono gli stessi della pellicola originale: Anthony Rhulen, Chris Bender e JC Spink.

Come detto, i dettagli sono davvero pochi e non si hanno informazioni nè sul cast nè sul regista del film. Per quanto riguarda la trama, essendo un remake dovremmo trovarci di fronte a quanto di più vicino possibile all’originale. Nel film del 2004, si raccontava la storia di Evan (Aston Kutcher), un bambino dal passato orribile ma che non era in grado di ricordare. Egli sviluppa la capacità di viaggiare nel tempo, ma, come in ogni buona storia sul viaggio del tempo che si rispetti, cambiare un dettaglio del passato può  influire pesantemente sul futuro.

Non resta che attendere dettagli ulteriori, ricordando che The Butterfly Effect possiede anche un secondo ed un terzo capitolo, disponibili però soltanto in home video.

 

Fonte: Variety

 

The Butler: una settimana di stop per la tempesta Isaac

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The Butler: una settimana di stop per la tempesta Isaac

Per timore della devastante tempesta tropicale Isaac sono state sospese per una settimana le riprese di The Butler, in corso a New Orleans da luglio. Non ci sono altri film in lavorazione nella principale città della Louisiana. Diretto da Lee Daniels, the Butler è un biopic dedicato al longevo maggiordomo afroamericano della Casa Bianca Eugene Allen, a servizio dai tempi di Eisenhower fino all’era Reagan. Nei panni del protagonista, il bravo Forest Whitaker. Nel  cast anche Liam Neeson, Jane Fonda, Cuba Gooding Jr, Jhon Cusack e Oprah Winfrey. The Butler prende spunto da un articolo scritto da Wil Haygood nel 2008 sul Washington Post.

Fonte: NOLA

The Butler: trailer e poster italiani per il film di Lee Daniels

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The Butler: trailer e poster italiani per il film di Lee Daniels

Lee Daniels torna al cinema dopo il grande successo di Precious, che lo lanciò tra i nuovi registi emergenti del cinema indipendente americano, con la storia vera di Eugene Allen, maggiordomo afroamericano della Casa Bianca, che assiste per 34 anni ai cambi di presidenze che hanno portato alla fine della segregazione razziale.

The Butler ha già incassato moltissimo negli states e ora si prepara alla stagione dei premi con la consapevolezza di essere quantomeno tra i protagonisti della gara. Nel cast troviamo Forest Whitaker (nel ruolo del maggiordomo),Oprah Winfrey,John Cusack, Jane Fonda, Cuba Gooding Jr.,Terrence Howard,Melissa Leo, Robin Williams e Liev Schreiber. Di seguito trovate poster e trailer del film che in Italia uscirà a Gennaio 2014

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The Butler: recensione del film di Lee Daniels

The Butler: recensione del film di Lee Daniels

The Butler – Un maggiordomo alla casa bianca è un intensissimo dramma che racconta, con profondità e schiettezza, una grossa ed importante fetta di storia degli Stati Uniti, una lunga parabola  familiare che abbraccia tutte le lotte per i diritti civili, da Martin Luther King sino ad arrivare a Barack Obama. Diretto con grande bravura da Lee Daniels (Precious) The Butler è un film che trae spunto da una storia vera essendo liberamente ispirato all’articolo di Wil Haygood, uscito nel 2008 sul Washington Post, che narrava l’incredibile storia di Eugen Allen.

In The Butler – Un maggiordomo alla casa bianca il giovane Cecil Gaines (Aml Ameen) assiste inerme alla morte del padre, ucciso a sangue freddo dallo spietato padrone bianco. Il ragazzo viene preso in custodia dall’anziana padrona, la sig.ra Westfall (Vanessa Redgrave) che fa di lui un “negro di casa”, un domestico. Diventato ormai uomo, Cecil decide di partire per il mondo onde evitare di finire come il padre; sfruttando le sue competenze come domestico, che raffinerà con gli anni, arriverà così ad ottenere il primo impiego in un importante albergo della capitale, Washington, che gli aprirà la più importante delle opportunità: lavorare come maggiordomo alla Casa Bianca.

Daniels realizza un film che vuole raccontare le lunghe e difficili tappe che hanno portato ad avere oggi un presidente di colore, proponendoci una prospettiva inedita e diversa, quella di un uomo di colore che per quasi trent’anni ha servito silente e fedele i protagonisti del potere.

The Butler, il film

The Butler è un lungo romanzo familiare, dove la storia del paese si intreccia con gli affetti e le più intime relazioni di un uomo e del suo difficile e tormentato rapporto con il figlio il quale, aderendo da subito ai primi movimenti civili per i diritti umani, si allontana inesorabilmente da un padre visto semplicemente come servo del grande padrone bianco.

Un film che pone il pubblico americano di fronte ad un passato spesso poco edificante e con cui non è facile confrontarsi; un film che racconta senza remore ed esitazioni ma con una cruda e spietata sincerità. Daniels raccoglie un cast straordinario evidenziando il desiderio di molti grandi interpreti, spesso in prima fila nella lotta per i diritti umani, ad esserci, anche solo per brevi camei. Non possiamo non dedicare una breve riflessione sullo splendido Forest Whitaker, in odore di Oscar, che interpreta con intensità ed una bravura commovente il difficile ruolo del protagonista; accanto a lui un’ottima e sorprendente Oprah Winfrey, la regina dei talk show, che dimostra una grande capacità recitativa. Quindi una schiera di nomi noti che scorrono sullo schermo stupendo via via lo spettatore: dalla rock star Lenny Kravitz, impeccabile nel ruolo di un giovane cameriere timido e taciturno, ad un Robin Williams perfetto nei panni del presidente Eisenhower, o a Jane Fonda, impressionante per somiglianza alla ex first lady Nancy Reagan, per arrivare a John Cusack bravissimo a impersonare un sinistro e tormentato Richard Nixon.

The Butler – Un maggiordomo alla casa bianca è un film destinato ad avere un ruolo da protagonista ai prossimi Academy Awards, e lo sarà meritatamente perché è uno di quei film che rimangono dentro, che lasciano un segno. Da gennaio al cinema.

The Butler: la vera storia dietro al film con Forest Whitaker

The Butler: la vera storia dietro al film con Forest Whitaker

Sono tanti i film statunitensi che negli anni si sono concentrati sul raccontare la vita dei più noti presidenti del paese. Per una volta, invece, ad essere stata portata sul grande schermo è la storia di una figura apparentemente marginale, ma in grado di raccontare nuovi aspetti dell’America. Si tratta di Eugene Allen, maggiordomo di colore della Casa Bianca per più di trent’anni. La sua storia è raccontata nel film del 2013 The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca, diretto da Lee Daniels, e ispirato dall’articolo del Washington Post intitolato A Butler Well Served by This Election.

A seguito della scomparsa di Allen, avvenuta nel 2010, la Columbia Pictures acquisì infatti i diritti per realizzare un film su di lui, avvalendosi di un numeroso cast di grandi interpreti. Il film copre infatti un arco temporale particolarmente ampio, e numerosi sono i ruoli presenti nel film. Tale grandezza ha generato molte aspettative nei confronti del film, che venne poi accolto favorevolmente tanto dalla critica quanto dal pubblico. Al momento della sua uscita in sala, infatti, The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca incassò un totale di circa 176 milioni di dollari, a fronte di un budget di soli 30.

Il film fu considerato anche uno dei maggiori contendenti al premio Oscar, ritrovandosi poi però privo di nomination. Ciò non ha ovviamente inficiato sul valore del film, apprezzato in ogni dove per l’aver raccontato una storia tanto dimenticata quanto importante. Lo stesso presidente degli Stati Uniti di allora, Barack Obama, si dichiarò un grande fan del film, affermando di essere rimasto commosso nel vedere ritratto il valore della vita di Allen, simbolo per intere generazioni di oppressi ancora oggi.

The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca: la trama del film

Protagonista del film è Cecil Gaines, il quale negli anni Venti cresce nella piantagione di cotone dove la sua famiglia lavora. Sottoposto a torture e traumi, egli riesce infine a fuggire dalla tirannia conosciuta nel Sud, desideroso di costruirsi una vita migliore altrove. Egli inizia così a formarsi, acquisendo competenze che lo portano a lavorare come maggiordomo all’interno della Casa Bianca. Qui egli rimane dal 1957 al 1986, prestando servizio sotto ben sette presidenti, da Eisenhower a Kennedy, da Nixon a Reagan. Lavorando a stretto contatto con tali figure, egli diventa testimone di alcuni dei momenti più importanti della storia degli Stati Uniti, in particolare quelli legati al movimento per i diritti civili. Tali eventi si ripercuotono ovviamente su Cecil sia come padre di famiglia che come maggiordomo.

The Butler cast

The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca: il cast del film

Il film presenta un ricchissimo cast di celebri attori, tra cui molti premi Oscar. Questi ricoprono ruoli che, seppur talvolta brevi, si affermano tutti a loro modo come memorabili. Il primo della lista è Forest Whitaker, che dà volto al protagonista Cecil Gaines. Per potersi calare meglio nella parte, questi studiò a lungo la vita del vero maggiordomo su cui il film è basato, cercando di comprenderne gli sviluppi emotivi e di pensiero. Nel ruolo di Gloria Gaines, sua moglie, vi è Oprah Winfrey, mentre David Oyelowo è il figlio Louis Gaines. Vi sono poi Cuba Gooding Jr. nei panni di Carter Wilson e Lenny Kravitz in quelli di James Holloway, entrambi dipendenti presso la Casa Bianca. Terrence Howard recita nel ruolo di Howard, vicino dei Gaines, mentre Vanessa Redgrave è Annabeth Westfall, proprietaria della piantagione dove lavora Cecil da bambino.

Per i ruoli dei presidenti degli Stati Uniti, come anche di altre personalità ad essi legati, sono stato poi chiamati a recitare noti attori come Robin Williams nei panni di Dwight D. Eisenhower e James Marsden in quelli di John F. Kennedy, con Minka Kelly ad interpretare la celebre Jackie Kennedy. Liev Schreiber ha interpretato Lyndon B. Johnson, mentre John Cusack è stato Richard Nixon. Infine, Alan Rickman interpreta Ronald Reagan, l’ultimo presidente servito da Cecil. Jane Fonda è invece presente nei panni della first lady Nancy Reagan. Vi sono poi anche diverse figure storiche di rilievo, come Martin Luther King interpretato da Nelsan Ellis, e l’attivista James Lawson, che ha qui il volto di Jesse Williams.

The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca: la vera storia dietro al film

Il film presenta alcune sostanziali differenze rispetto alla vera vita di Allen, il cui nome viene nel film cambiato in Cecil Gaines. Ciò ha permesso agli autori di raccontare alcuni storici eventi del paese visti attraverso gli occhi di un uomo solo parzialmente ispirato al vero maggiordomo. Le differenze iniziano sin dallo stabilire la provenienza di questi. Il vero Allen è infatti nato in una piantagione di cotone in Virginia, e non vi sono molte notizie circa i suoi primi anni di vita. Nel 1952, questi viene poi assunto a lavorare alla Casa Bianca dopo che una sua conoscenza gli suggerì la posizione aperta di maggiordomo. Qui egli inizia a lavorare come garzone di cucina, divenendo poi valletto e infine maggiordomo personale del presidente.

Egli inizia così una gloriosa carriera durata trentaquattro anni, durante la quale si è guadagnato la fiducia, la stima e l’affetto dei presidenti per i quali ha lavorato. In particolare, egli è stato invitato a prendere parte ad alcuni dei momenti più importanti della vita politica, come il funerale di Kennedy. Allen rifiutò però di partecipare, affermando che avrebbe reso più omaggio al presidente rimanendo nella Casa Bianca ad organizzare il servizio seguente la cerimonia. La sua storia si conclude poi sotto il presidente Reagan, con il quale possedeva a sua volta un buon rapporto, non minacciato dai conflitti sull’apartheid vigenti all’epoca. Nel 2008, Allen viene convocato nuovamente nel luogo dove ha lavorato per la maggior parte della sua vita. Qui incontra il neoeletto Barack Obama, il quale lo ringrazia per il suo servizio e il suo valore.

The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca è infatti presente su Rakuten TV, Google Play e Apple iTunes. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per lunedì 26 ottobre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

The Butler: ecco Jane Fonda come Nancy Reagan

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Dopo il primo sguardo dato ad Alan Rickman in The Butler, ecco il cosiddetto first look di Jane Fonda che nel film interpreta la moglie di Rickman, ovvero la first lady Nancy Reagan. Con lei sul set anche Oprah Winfrey che vediamo impegnata in una seduta di trucco per farla apparire più  vecchia. La presentatrice più famosa d’America ha tweettato:

“Another wonderful day on set. Getting ‘aged’ with prosthetic skin” – [Un altro bellissimo giorno sul set, sto diventando più vecchia con la pelle finta]

Ecco le foto della Fonda e della Winfrey (grazie a Just Jared):

The Butler: ecco Alan Rickman e Jane Fonda in versione Reagans

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Le riprese di The Butler, biopic dedicato al longevo maggiordomo della Casa Bianca Eugene Allen, sono in corso da alcuni mesi. Forest Whithaker interpreta il protagonista, a servizio dai tempi di Eisenhower sino all’era Reagan. Ed oggi vi mostriamo proprio uno scatto dal set con Alan Rickman e Jane Fonda nei panni di Ronald Reagan e sua moglie Nancy; con loro, anche il regista Lee Daniels e Oprah Winfrey, che in The Butler è signora Allen. Eccoli!

Nel folto cast di The Butler troviamo, tra i tanti, Robin Williams (Dwight D. Eisenhower), John Cusack (Richard Nixon), Liev Schriber (Lyndon Johnson), Minka Kelly (Jackie Kennedy), Lenny Kravitz (James Holloway) e James Mardsen (J.F. Kennedy). The Butler uscirà nel 2013.

Fonte: Twitter

The Butler, poster e 4 video

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The Butler, poster e 4 video

The Butler, l’affascinante storia made in Usa di un maggiordomo afroamericano che lavorò nella Casa Bianca per più di trent’anni, si mostra con un nuovo poster-locandina e con ben 4 video.

The Butler

Il maggiordomo in questione Eugene Allen sarà interpretato da Forest Whitaker. Si tratta di un adattamento molto particolare, non da un un libro o da un racconto, ma da un articolo di giornale pubblicato sul Washington Post, che narrava appunto la vicenda del maggiordomo che passò attraverso le cariche di 8 presidenti degli Stati Uniti tra il 1952 e il 1986. Materiale troppo vasto per scrivere solo un articolo di giornale ed invece ricc a sufficienza per la realizzazione di un lungometraggio.

Diretto da Lee Daniels (Precious; The Paperboy) The Butler  vanta un cast molto nutrito e, oltre a Whitaker, troviamo anche John Cusack, Robin Williams, Alex Pettyfer, Terrence Howard, James Marsden, Alan Rickman, Jane Fonda, Cuba Gooding Jr, Vanessa Redgrave,  ma anche personalità legate maggiormente al mondo musicale, come Lenny Kravitz e Mariah Carey o alla televisione, come Oprah Winfrey.

Esce il 16 Agosto negli Stati Uniti. Qui sotto i 4 video:




Fonte: Badtaste

The Butler, nel cast anche Alex Pettyfer

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Abbandonati i toni drammatici di Prescious e lo scandalo a Cannes con The Paperboy, il regista statunitense Lee Daniels pensa al cast per il suo prossimo film, The Butler. I nomi sono altisonanti e quasi tutti riconducibili a Nomination e Premi Oscar quali Forest Whitaker, David Oyelowo, Alan Rickman, Jane Fonda, Oprah Winfrey, Minka Kelly, Cuba Gooding Jr, Terrance Howard, e Lenny Kravitz e da poco si è unito anche Alex Pettyfer reduce dal set Magic Mike.

Ma non è finita qui, in questo film corale, sono in corso le trattative anche con Vanessa Redgrave. Il personaggio di Pettyfer è previsto sin dalle prime scene del film e sembra avere un ruolo determinante nella vita del personaggio-maggiordomo di Forest Whitaker. Le riprese inizieranno a metà luglio a New Orleans ed il produttore è Hillary Schor.

Fonte: Deadline

The Burnt Orange Heresy: recensione del film di Giuseppe Capotondi #Venezia76

The Burnt Orange Heresy inizia con un assunto interessante, ovvero che la critica può inventare a seconda della sua fantasia ragionata i significati nascosti dell’opera e far credere a chi legge l’opera attraverso i suoi occhi che quella sia la verità. A dirlo, nel film diretto da Giuseppe Capotondi e tratto dall’omonimo romanzo di Charles Willeford, è James Figueras (Claes Bang), critico d’arte e scrittore forse fallito che per campare tiene lezioni per i turisti interessati solo a Michelangelo e Caravaggio (“come se fossero gli unici pittori della storia”) in un lungo monologo ripreso dal regista de La doppia ora in due piani alternati: da una parte c’è la prova nella sua stanza, il recitare davanti allo specchio simulando il discorso, dall’altra la performance vera con il pubblico, le pause studiate per l’applauso, il congedo della vittoria.

Peccato che in questo gioco di bugie ben architettato arrivi l’imprevisto – nella vita come nel modo in cui ci approcciamo all’arte e alle intenzioni dell’autore – nella forma di una giovane donna misteriosa seduta in fondo alla sala. James incontra Berenice (Elizabeth Debicki), passano la notte insieme, e complici decidono di trascorrere un weekend nella villa sul lago di Como di un ricco collezionista (Mick Jagger) determinato a ottenere, tramite intercessione di Figueras, l’ultimo dipinto di Jerome Debney (Donald Sutherland).

Curiosamente la 76a Mostra del cinema di Venezia si chiude con un altro film che parla di maschere e relazioni personali legate o proprio ambientate nel mondo dell’arte (dopo Le Verità di Kore-eda Hirokazu), solo che qui Capotondi sceglie di addentrarsi nelle stanze del thriller alla Hitchcock, al quale rende omaggio in più di un’occasione, mescolando il linguaggio del giallo e del noir per raccontare i limiti dell’ambizione umana, le bugie che diciamo per raggiungere i nostri obiettivi e gli effetti spesso violenti e negativi che questa manipolazione della realtà produce.

E spostando l’azione da Palm Beach, luogo originale del romanzo, all’Italia lacustre del nord pericolosa e conturbante, l’adattamento di The Burnt Orange Heresy si rivela allo spettatore come un classico gioco di inganni e potere con attori bellissimi ed elegantissimi che sembrano usciti dalla Hollywood d’oro degli anni Cinquanta e Sessanta, rispettando tutti i codici della tradizione hitchcockiana senza nemmeno provare a riscriverli o ad aggiornarli ai tempi moderni.

Gli spunti di riflessione ci sono, e abbracciano temi che vanno dal complicato rapporto tra l’arte e la critica al ruolo della critica stessa nel discorso contemporaneo alle contraddizioni di un protagonista accecato dalla propria ambizione, passando per metafore più o meno esplicite (e alcune anche un po’ maldestre) che devono accompagnare il viaggio dell’anima dei personaggi costretti ad un punto di svolta nelle loro vite, tuttavia non sono sufficienti a risollevare le sorti di un’opera che sembra già scritta fin dalla prima scena, incastrata nei suoi rigidi schemi eppure gestita con grande sapienza dal regista.

The Burning Plain – Il confine della solitudine: il significato del finale

Guillermo Arriaga è l’acclamato sceneggiatore di film quali Amores perros, 21 grammi e Babel, tutti diretti dall’amico regista Alejandro González Iñárritu. Si è però poi distinto anche per la sceneggiatura dei film Le tre sepolture e Ti guardo. Dopo essersi occupato solo di scrittura, nel 2008 Arriaga ha però deciso di debuttare alla regia con il film The Burning Plain – Il confine della solitudine, da lui anche scritto e presentato in concorso alla 65ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Come già avvenuto per i suoi precedenti film diretti da Iñárritu, anche in questo caso Arriaga ricorre ad un racconto dove si intrecciano più storie separate nel tempo e nello spazio.

Storie apparentemente scollegate ma che si rivelano in realtà essere parte della medesima vicenda, raccontata però attraverso una narrazione non lineare che permette allo sceneggiatore e regista di esplorare e approfondire gli effetti nel tempo di determinate cause senza dover ritardare il loro completo manifestarsi. Il risultato, che può inizialmente sembrare straniante, acquista senso una volta giunti al finale, dove tutte le vicende sfociano verso un’unica conclusione che dona senso a quanto fino a quel momento mostrato.

Per gli appassionati di storie di questo tipo, dunque, è questo un film da non perdere, scritto da uno dei più brillanti autori cinematografici in fatto di esplorazione dell’animo umano. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a The Burning Plain – Il confine della solitudine. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Burning Plain - Il confine della solitudine trama

La trama e il cast di The Burning Plain – Il confine della solitudine

In una piccola cittadina di frontiera nel New Mexico vive Gina, moglie e madre di quattro bambini, che ha una relazione clandestina con un uomo sposato, Nick Martinez. Senza che i due se ne accorgano, però, la figlia adolescente della donna, scopre del segreto della madre. In preda alla rabbia e alla delusione per quel tradimento verso il padre, la giovane decide di attuare un piano di “vendetta” nei loro confronti, con conseguenze drammatiche. Nel mentre, una giovane di nome Mariana conosce e inizia a frequentarsi con un ragazzo di nome Santiago, del quale rimane incinta e con cui  deciderà di scappare in Messico.

Vi è infine la storia di Sylvia, una donna che lavora in un lussuoso ristorante in Oregon e che conduce una vita solitaria senza particolari imprevisti, con un’anonima routine in cui sembra aver trovato la propria dimensione. Tuttavia anche per lei le cose cambieranno drasticamente quando, un giorno, un uomo misterioso inizia a seguirla e Sylvia capirà che il suo passato è tornato a cercarla. Chiamate a fare i conti con le loro azioni, le storie di queste tre donne si intrecceranno in modi inaspettati, portando alla luce profondi legami e traumi con cui fare i conti.

Ad interpretare Mariana vi è l’attrice Jennifer Lawrence, qui al suo primo ruolo di rilievo e grazie al quale ha vinto il Premio Marcello Mastroianni alla 65ª Mostra del Cinema di Venezia. Ad interpretare Mariana da adulta, che si fa chiamare Sylvia, vi è invece la premio Oscar Charlize Theron, la quale ha in seguito affermato di non aver avuto alcun problema a girare le scene di nudo previste. L’attrice Kim Basinger, invece, è Gina, madre della protagonista. Gli attori JD Pardo e Danny Pino interpretano Santiago da ragazzo e da adulto, mentre Joaquim de Almeida è Nick Martinez. Infine, L’attrice Tessa Ía interpreta Maria, la figlia ormai adolescente della protagonista.

The Burning Plain - Il confine della solitudine cast

La spiegazione del finale e il significato del film

Nel finale del film, capiamo che Sylvia e Mariana non sono altro che la stessa donna in età diverse, mentre Gina è la madre. Stabilito tale legame tra le tre, risulta dunque chiaro che Maria è la figlia che Sylvia/Mariana ha avuto da Santiago, figlio dell’uomo con cui Gina aveva una relazione. La protagonista ha così l’occasione di conoscere la figlia Maria e abbracciando il suo ruolo di madre dal quale invece era fino a quel momento rifuggita. Una difficoltà a riconoscersi genitore, la sua, dovuta a quanto compiuto in gioventù nei confronti della sua stessa madre. Sylvia inizia però ora a capirsi meglio, a riconoscere i propri errori e ad intraprendere così un percorso di espiazione.

Dopo aver stabilito dunque questo primo contatto con Maria, Sylvia accetta anche di recarsi nell’ospedale dove si trova Santiago, in attesa di essere operato a seguito di un terribile incidente. Sylvia non sa se l’uomo che ha amato si risveglierà e decide pertanto di confessargli la sua colpa, ovvero quello di essere l’artefice dell’incendio nel quale sono periti sua madre e il padre di Santiago. Non è dato sapere se quest’ultimo ha avuto modo di sentire le parole di Sylvia, ma il solo fatto che lei le abbia pronunciate ad alta voce testimonia il suo processo di guarigione in corso. Quando più tardi viene annunciato che Santiago e fuori pericolo, Maria corre da lui seguita da Sylvia.

Riguardo al film e al significato del suo racconto, lo sceneggiatore e regista ha descritto la premessa narrativa affermando che: “Ci sono storie d’amore molto intense che si svolgono in luoghi e tempi diversi, con personaggi che cercano di trovare i poteri curativi dell’amore, del perdono e della redenzione“. Amore, perdono e redenzione sono due i valori portanti del film, che si manifestano nel corso del tempo e dello spazio, trovando sempre il modo per emergere in tutta la loro forza. È così che nonostante tutto il dolore passato, The Burning Plain – Il confine della solitudine può concludersi su note di speranza.

Il trailer di The Burning Plain – Il confine della solitudine e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Burning Plain – Il confine della solitudine grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Infinity+. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma e si avrà a quel punto modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 10 aprile alle ore 21:00 sul canale Iris.

The Burning Girls: trailer del thriller Paramount+ con Samantha Morton

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Il trailer di The Burning Girls svela il nuovo thriller della Paramount+ con protagonsita Samantha Morton, ex star di The Walking Dead, e Ruby Stokes (Bridgeton), che raccontadi un villaggio infestato da una storia oscura e turbolenta. Quando una parroca e una figlia quindicenne si trasferiscono a Chapel Croft nella speranza di un nuovo inizio, la loro nuova vita inizia male poiché scoprono che il villaggio è pieno di cospirazioni e segreti“, secondo la sinossi ufficiale.

Basato sul romanzo di CJ Tudor, The Burning Girls è un adattamento di Hans Rosenfeldt (Marcella), con la regia di Charles Martin (Skins) e Kieron Hawkes (Ripper Street). Richard Tulk-Hart e Tony Wood sono i produttori esecutivi insieme a Tudor e Rosenfeldt.  Dai un’occhiata al trailer di Burning Girls:

The Burning Girls debutterà su Paramount+ nel Regno Unito il 19 ottobre. Non ci sono conferme su un debutto in Italia. Insieme a Morton e Stokes, il cast comprende Conrad Khan (Peaky Blinders), Rupert Graves (Sherlock, Emma), la star di Stranger Things Elodie Grace Orkin, Janie Dee, David Dawson (The Last Kingdom), Paul Bradley (EastEnders), Jane Lapotaire. (The Crown, Marie Curie), Jack Roth (Bohemian Rhapsody), Mollie Holder (Sanditon), Safia Oakley-Green (The Origin, Sherwood), Beth Cordingly (Imparare a camminare di nuovo) e John Macmillian (La casa del drago).

 

The Buried Giant: Guillermo Del Toro programma il prossimo film d’animazione per Netflix

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Dopo il successo di critica del suo adattamento animato in stop-motion di Pinocchio , sembra che il regista Guillermo del Toro abbia ufficialmente trovato il suo prossimo progetto animato con NetflixDeadline ha annunciato che il regista premio Oscar sta attualmente sviluppando l’adattamento cinematografico animato di The Buried Giant , basato sull’omonimo romanzo fantasy del vincitore del premio Nobel Kazuo Ishiguro.

The Buried Giant continua la mia partnership di animazione con Netflix e la nostra ricerca di stop-motion come mezzo per raccontare storie complesse e costruire mondi illimitati“, ha dichiarato del Toro in una nota. “È un grande onore e una maggiore responsabilità per me dirigere questa sceneggiatura che io e Dennis Kelly stiamo adattando dal romanzo profondo e fantasioso di Kazuo Ishiguro“.

The Buried Giant sarà diretto da Guillermo del Toro da una sceneggiatura che sta scrivendo insieme a Dennis Kelly (Matilda the Musical). La storia si svolge in un’immaginaria Inghilterra post-arturiana, dove nessuno è in grado di conservare ricordi a lungo termine. È incentrato su un’anziana coppia britannica, che sta cercando il figlio che ricordano vagamente.

The Buried Giant sarà prodotto da Guillermo del Toro, con ShadowMachine come studio in stop-motion. Questo segna l’ultima collaborazione di del Toro con Netflix dopo aver lavorato insieme per la prima volta a spettacoli animati tra cui Trollhunters: Tales of Arcadia e Trollhunters: Rise of the Titans.

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