Con un annuncio a sorpresa durante
la grande serata del Superbowl, Netflix ha rilasciato sulla propria
piattaforma streaming il nuovo capitolo del franchise di
Cloverfield, dal titolo The Cloverfield
Paradox.
Il film, che arriva a dieci anni dal
primo della serie, è stato diretto da Julius Onah
e vede nel cast Daniel Brühl,
Elizabeth Debicki, Aksel Hennie, Gugu Mbatha-Raw,
Chris O’Dowd, John Ortiz, David Oyelowo, Zhang Ziyi e Donal
Logue.
A sorpresa, dopo parecchie notizie
confuse e nessun annuncio ufficiale, The Cloverfield
Paradox, terzo capitolo della saga cominciata nel 2008 con
Cloverfield, è stato distribuito su Netflix, in contemporanea con la messa in onda del
primo trailer del film stesso durante il Super Bowl, lo scorso 4
Febbraio.
Era il 2008 quando sui grandi
schermi arrivò Cloverfiel, un godibilissimo
film di fantascienza – con qualche
venatura horror – portatore nel suo ambito della innovativa ripresa
con la camera a mano (successivamente fin troppo utilizzata, come
ben sappiamo, in tutti i generi possibili). Nel 2016, senza
alcun preavviso, esce invece il trailer di 10 Cloverfiel
Lane, seguito del primo film e diretto da J.J. Abrams (prima solo produttore).
Apparentemente sconnesso da Cloverfield, il
secondo capitolo vi si ricollega invece perfettamente nel
finale.
La peculiarità dei due
Cloverfield è stata la strategia di marketing. Il
primo capitolo è stato infatti pionieristico nel campo del
viral marketing, fenomeno che con le dovute correzioni si
è ripetuto con questo terzo capitolo. A distanza di due ore dalla
messa in onda del trailer, il film era disponibile sulla
piattaforma di streaming.
The Cloverfiel
Paradox si limita ad introdurci a bordo della Stazione
Spaziale Cloverfield, dove un equipaggio di sei scienziati sta
cercando di attivare un acceleratore di particelle in grado di
fornire energia sufficiente al pianeta Terra. Eppure tale
nobile intento potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: un
sovraccarico di energia, sprigionatasi nello spazio, potrebbe
provocare quello che viene chiamato il “Paradosso
Cloverfield”, ovvero il generarsi di un portale, una sorta di
apertura verso un mondo Altro dal quale possono scaturire orrori di
ogni genere.
Il terzo capitolo di
Cloverfield, che doveva essere quello risolutivo o
quello che prendeva le fila dei suoi predecessori per amalgamare
bene ogni contenuto, fallisce nei suoi intenti.
Certi deja-vù
citazionistici sono anche apprezzabili, come quello di Alien o del
moncherino “pensante” che omaggia Sam Raimi, in
quanto dichiarazione d’amore verso il grande cinema di genere.
Ma ciò non compensa la reale
mancanza di una sceneggiatura solida, ammortizzata con l’immissione
frenetica e confusa di continui colpi di scena, di continue trovate
che si sforzano a tutti i costi di sorprendere.
Dando per scontato che ormai ci
troviamo dinnanzi ad un franchise, possiamo sperare che il
Cloverfield Universe si arricchisca di un
ulteriore capitolo, possibilmente migliore e rievocativo di
quell’alone di mistero e di angoscia che avevano fatto dei primi
due capitoli un esempio lampante di fantascienza letta in chiave
post 11 settembre.
Hulu ha
rilasciato il trailer ufficiale di The
Clearing, il thriller psicologico di prossima uscita con
protagonista Teresa Palmer nei panni di una donna che
deve affrontare i suoi demoni per salvare bambini
innocenti. La serie negli USA uscirà in streaming il 24 maggio
2023 con i primi due episodi. Sarà poi seguito da nuovi episodi
ogni mercoledì. In genere i contenuti HULU arrivano in Italia su
Star, canale per contenuti per adulti di Disney+. Dai un’occhiata al
trailer di The Clearing qui sotto:
Cosa aspettarsi in The Clearing?
Basato sull’omonimo romanzo
poliziesco bestseller di JP Pomare, The
Clearing è stato creato e scritto da Elise
McCredie e Matt Cameron. In realtà è ispirato ai
culti della vita reale in Australia e in tutto il
mondo. La serie è interpretata da Teresa Palmer (Warm
Bodies), Miranda Otto (Le
terrificanti avventure di Sabrina) e Guy Pearce (Mare of
Easttown), Hazem Shammas (Safe Harbour),
Mark Coles-Smith (Mystery Road), Kate
Mulvany (The Twelve) e l’astro nascente Julia
Savage (Mr Inbetween).
“È un thriller emotivo e
psicologico che segue gli incubi di una setta e di una donna che è
costretta ad affrontare i demoni del suo passato per fermare il
rapimento e la coercizione di bambini innocenti in futuro“, si
legge nella sinossi. “La serie scava sotto la pelle e
dentro la mente, offuscando i confini tra passato e presente,
realtà e incubo in un modo davvero inquietante.” La serie è
diretta da Jeffrey Walker e Grace Otto, con Osamah
Sami che funge anche da sceneggiatore. I produttori
esecutivi sono Walker, McCredit, Cameron, Elizabeth
Bradley, Alexandra Cameron, Richard Finlayson e Jude
Troy.
La notizia arriva prima del finale
di due ore della terza stagione di The Cleaning
Lady, che andrà in onda il 21 maggio alle 20.00. La
serieThe Cleaning Lady crime drama ha come protagonista
Élodie Yung nel ruolo di Thony De La Rosa, un ex
chirurgo cambogiano-filippino che lavora come addetta alle pulizie
a Las Vegas. Dopo aver assistito a un omicidio, a Thony viene
offerto un lavoro sia come addetto alle pulizie che come medico
all’interno di un’organizzazione criminale.
Nel cast anche Martha
Millan, Eva De Dominici, Kate Del Castillo, Santiago Cabrera,
Sebastien e Valentino LaSalle, Sean Lew e Faith Bryant.
Adan Canto, che interpretava il gangster Arman Morales, è morto
all’età di 42 anni a gennaio dopo una crisi di cancro
all’appendice.
Secondo alcune fonti,
Miranda Kwok e Jeannine Renshaw, produttrici
esecutive e showrunner di “The Cleaning Lady“, non
continueranno a ricoprire questi ruoli per la quarta stagione. Kwok
rimarrà come consulente esecutivo della serie e la nuova leadership
sarà annunciata nelle prossime settimane.
The Cleaning Lady
è la prima serie drammatica ambientata nel Sud-Est asiatico e la
prima con un protagonista di origine cambogiana. La terza stagione
della serie sta ottenendo una media di 3,6 milioni di spettatori
multipiattaforma, con un aumento del 131% rispetto a Live + Same
Day, secondo Fox.
Basata sulla serie originale
argentina, The Cleaning Lady è prodotta da Warner
Bros. Television e FOX Entertainment. Kwok, che ha sviluppato la
serie, è showrunner e produttore esecutivo della terza stagione
insieme a Renshaw. Rose Marie Vega e Paola Suarez sono anche
produttrici esecutive, mentre Shay Mitchell e David Dean Portelli
sono consulenti esecutivi. Deadline ha riportato per primo il
rinnovo e la nuova leadership.
La Adler ha
diffuso il trailer italiano di The
Circle, il film di James
Ponsoldt tratto dal best seller
internazionale “Il cerchio” di Dave Eggers edito in
Italia da Mondadori. Nel cast del
film protagonisti Tom Hanks,
Emma Watson, John Boyega, Karen Gillan.
The Circle uscirà al cinema dal 27
aprile.Basato sul bestseller
internazionale “Il Cerchio” di Dave Eggers, è un emozionante
thriller psicologico, interpretato da Tom Hanks, Emma
Watson, John Boyega e Karen Gillan.
The Circle, la
trama del film
Appena
fa il suo ingresso nella più grande azienda di tecnologia e social
media del mondo, Il cerchio, Mae (Emma Watson) è incoraggiata dal
Fondatore della società Eamon Bailey (Tom Hanks) a rinunciare alla
propria privacy e a vivere la sua vita in un regime di trasparenza
assoluta. Ma nessuno è veramente al sicuro quando tutti hanno la
possibilità di guardare.
Ecco il teaser trailer italiano di
The
Circle, il film diretto da James
Ponsoldt (The Spectacular Now),
con protagonisti Emma Watson e Tom
Hanks. Completano il cast John Boyega,
Karen Gillan, Patton Oswalt e Bill
Paxton.
The Circle arriverà nei cinema
italiani a partire dal 27 aprile
Ecco il teaser trailer:
Diretto da James
Ponsoldt (The Spectacular Now),
The
Circle è l’adattamento dall’omonimo romanzo di
Dave Eggers (dell’autore è anche A
Hologram for the King, la cui trasposizione, diretta
da Tom Tykwer, vede tra i protagonisti ancora una
volta Tom Hanks).
The
Circle è prodotto da Hanks
e dalla Playtone di Gary Goetzman, insieme alla
Likely Story di Anthony Bregman,
Ponsoldt
ea Walter Parkes e
Laurie Macdonald dellaImage
Nation. La Image Nation Abu Dhabi finanzia completamente il
progetto.
La trama del film:
Mae Holland è stata appena
assunta da una importante compagnia, il “Circolo”, leader nella
gestione di informazioni web. Pur di far parte della comunità di
eletti del Cerchio, Mae non esita ad acconsentire alla richiesta di
condividere sul web qualsiasi esperienza personale e trasmettere in
streaming la propria vita. Ma se crolla la barriera tra pubblico e
privato, non crolla forse anche la barriera che ci protegge dai
totalitarismi?
Emma Watson
tornerà anche in La Bella e la Bestia, remake in
live action del classico Disney del 1991, in cui interpreta la
coraggiosa protagonista.
La Alder
Entertainment ha diffuso tre nuove immagini ufficiali di
The
Circle, il film che vede protagonisti Tom
Hanks e Emma Waston. Di seguito le
foto: [nggallery id=2041]
Diretto da James
Ponsoldt (The Spectacular Now),
il film è l’adattamento dall’omonimo romanzo di Dave
Eggers (dell’autore è anche A Hologram for the
King, la cui trasposizione, diretta da Tom
Tykwer, vede tra i protagonisti ancora una
volta Tom Hanks).
The
Circle è prodotto da Hanks e
dalla Playtone di Gary Goetzman, insieme alla
Likely Story di Anthony Bregman,
Ponsoldt
ea Walter Parkes e
Laurie Macdonald dellaImage
Nation. La Image Nation Abu Dhabi finanzia completamente il
progetto.
La trama di The Circle:
Mae Holland è stata appena
assunta da una importante compagnia, il “Circolo”, leader nella
gestione di informazioni web. Pur di far parte della comunità di
eletti del Cerchio, Mae non esita ad acconsentire alla richiesta di
condividere sul web qualsiasi esperienza personale e trasmettere in
streaming la propria vita. Ma se crolla la barriera tra pubblico e
privato, non crolla forse anche la barriera che ci protegge dai
totalitarismi?
Emma Watson
tornerà anche in La Bella e la Bestia, remake in
live action del classico Disney del 1991, in cui interpreta la
coraggiosa protagonista.
Patton Oswalt,
visto di recente in Agents of
S.H.I.E.L.D., si unisce al cast di The
Circle. La produzione del film comincerà questo
mese in California. Il personaggio della Gillan è quello di Annie,
una componente del circolo.
Il film, diretto da James
Ponsoldt (The Spectacular Now),
è un adattamento dall’omonimo romanzo di Dave
Eggers (dell’autore è anche A Hologram for the
King, la cui trasposizione, diretta da Tom
Tykwer, vede tra i protagonisti ancora una
volta Tom Hanks).
In The
CircleBoyega interpreterà
Ty, il ragazzo-prodigio del “Cerchio”, la più influente azienda al
mondo nella gestione di informazioni sul web. Lui e una dipendente
(la Watson) sviluppano una relazione mentre
iniziano a manifestarsi gli inevitabili problemi di esistenza in
un’era digitale in cui occorre rinunciare alla propria privacy per
un regime di trasparenza assoluta.
Il film è prodotto da
Hanks e dalla Playtone di Gary
Goetzman, insieme alla Likely Story di Anthony
Bregman, Ponsoldt
ea Walter Parkes e
Laurie Macdonald dellaImage
Nation. La Image Nation Abu Dhabi finanzia completamente il
progetto. Le riprese del film inizieranno a settembre in
California.
The chronicles of
Riddick è il film del 2004 diretto da David
Twohy con protagonisti nel cast Vin
Diesel, Thandie Newton, Karl Urban, Colm Feore e
Judi Dench.
Trama: A qualche
anno di distanza dal finale di Pitch Black, Riddick è
ancora un fuggitivo, in gran parte privo di memoria delle sue
origini e del suo passato: nascostosi su un pianeta remoto,
scoperto, tornato alla carica per scoprire chi l’ha tradito, si
troverà coinvolto in una guerra interplanetaria nel quale lui,
grazie al suo retaggio sembrerebbe destinato a giocare un ruolo –
chiave.
The chronicles of Riddick
Analisi: Cinque
anni sono trascorsi nella finzione narrativa, quattro ne sono
passati nel ‘mondo reale’ dall’uscita di Pitch Black:
nato come progetto a (relativamente) basso costo, passato
inosservato o quasi al botteghino (ma con un risultato più che
soddisfacente rispetto al budget: incassi per 53 milioni di dollari
rispetto alla spesa attorno ai 23 milioni.) il film – e soprattutto
il suo protagonista – divennero rapidamente oggetto di culto,
aprendo la strada ad un sequel.
Alla regia di The
chronicles of Riddick ancora una volta David Twohy,
il volto di Riddick è ovviamente quello di Vin Diesel, ma
stavolta di decide di fare le cose ‘in grande’, con risorse più
‘sostanziose’ e un cast più ‘solido’, nel quale va almeno
segnalata una ‘lady di ferro’ del cinema britannico come
Judi Dench.
Una
rivoluzione a 180°: dall’essenzialità, il ‘non detto’, l’atmosfera
ai limiti del claustrofobico, si sostituisce l’apertura verso
lo spazio ed altri mondi per dipingere una sorta di ‘affresco’
sull’universo ‘riddickiano’, viene sollevato il velo sul passato ed
il destino dell’ipotricotico ed ipermuscolato antieroe per
conferirgli i lineamenti di un ‘messia suo malgrado’.
Ambiguo l’esito: le
‘Cronache’ si fanno apprezzare in quanto ‘film di genere’, ma la
sensazione è che Twohy, assieme ai fratelli Wheat, autori della
sceneggiatura (anche in questo caso, cambiamento radicale: dalle
poche parole di Pitch Black si passa a dialoghi a tratti fin troppo
lunghi nelle ‘Cronache’), nell’intento raggiunto di non cadere
nella ‘ripetizione’, si faccia prendere la mano dalla smania di
proporre ‘qualcosa di completamente diverso’, e finisca per far
rimpiangere molto di ciò che aveva sancito lo status di culto del
film precedente, volendo dire e mostrare troppo, laddove forse
sarebbe servita una maggiore ‘scrematura’. Diesel
si prende la scena dall’inizio alla fine, fisicità, tic,
ed ironia di contorno proponendosi come nuovo epigono di
Schwarzenegger & Co.; il resto del cast si limita ad una
partecipazione più o meno dignitosa (ma la presenza di Judi
Dench in questo film resta un
mistero).
Accolto in maniera impietosa dalla
critica (nomination come peggior attore ai Razzie Awards per Vin
Diesel); risultati lontani dalle aspettative al botteghino,
dove il film riesce a malapena a pareggiare il costo di oltre 107
milioni.
The Chronicles of Riddick (qui
la recensione) è il secondo capitolo della saga iniziata con
Pitch Black (2000) e rappresenta un’espansione
ambiziosa dell’universo narrativo costruito attorno alla figura
enigmatica di Richard B. Riddick, l’antieroe
solitario interpretato da Vin Diesel, feroce e sopravvissuto a un
passato oscuro. Se il primo film era un survival horror spaziale,
questo sequel si configura invece come uno sci-fi epico che mescola
mitologia spaziale, estetica dark-fantasy e dinamiche politiche
imperiali. Il finale del film, cupo e sorprendente, cambia però
completamente lo statuto del personaggio principale e apre una
nuova dimensione narrativa e tematica che merita di essere
analizzata in profondità.
La trama di The
Chronicles of Riddick
Il film si apre con una minaccia cosmica: i
Necromonger, un
esercito oscuro e fanatico che viaggia da un pianeta all’altro
convertendo o sterminando ogni civiltà che incontra, sono arrivati
a Helion Prime, un mondo civilizzato e illuminato.
Riddick, braccato da mercenari, scopre di essere
l’ultimo sopravvissuto della razza dei Furian, un popolo guerriero che il
Lord Marshal dei Necromonger ha tentato di
sterminare decenni prima perché temeva una profezia: un Furian
avrebbe causato la sua caduta. Il viaggio di Riddick in questo film
è quindi doppio: da un lato, fugge come sempre da chi lo vuole
morto; dall’altro, è costretto ad affrontare il proprio destino,
scritto nelle stelle o nel sangue.
La spiegazione del
finale
Nel terzo atto del film, Riddick riesce quindi a infiltrarsi
all’interno della nave ammiraglia dei Necromonger, la Basilica, per
affrontare il Lord Marshal (Colm Feore), un essere
semi-divino che ha la capacità di separare la propria anima dal
corpo e muoversi a velocità ultraterrene. Riddick è motivato dalla
vendetta, ma anche da un senso crescente di responsabilità,
soprattutto dopo la morte di Kyra (Alexa
Davalos), l’unica persona che rappresentava un legame
emotivo con il suo passato. Kyra, precedentemente nota come Jack in
Pitch Black, è qui diventata una guerriera
prigioniera dei Necromonger, e muore nel tentativo di ribellarsi al
loro giogo.
La sua morte segna dunque una svolta interiore in Riddick,
che fino a quel momento aveva mantenuto un atteggiamento distaccato
e cinico verso la causa più ampia del conflitto. La battaglia tra
Riddick e il Lord Marshal è quindi uno scontro fisico e simbolico
tra due visioni opposte del potere: il totalitarismo misticizzato
dei Necromonger contro l’individualismo anarchico di Riddick. Nel
corso dello scontro, Riddick riesce a colpire il Lord Marshal solo
grazie all’intervento di Vaako (Karl
Urban), il comandante dell’esercito necromonger, che
vede l’occasione di avanzare nella gerarchia se il suo signore
muore. Il colpo di grazia lo infligge però Riddick, trafiggendo il
Lord Marshal con due lame.
A quel punto, accade qualcosa di inatteso: i Necromonger,
fedeli al loro codice gerarchico religioso, si inginocchiano tutti
davanti a lui. Una delle regole sacre del loro ordine
è: “Tieni ciò che
uccidi”. Riddick ha ucciso il loro leader ed è dunque lui il
nuovo Lord Marshal. Il momento in cui Riddick siede sul trono del
Lord Marshal è però un momento del tutto privo di gioia. L’antieroe
solitario è infatti stato ricompensato con ciò che ha sempre
disprezzato. È un vincitore suo malgrado, che porta il peso di un
potere che non ha chiesto, ma che il destino gli ha imposto.
Uno dei temi centrali del film, e che trova compimento nel
finale, è infatti il conflitto tra destino e autodeterminazione.
Riddick ha passato la vita a rifiutare ogni tipo di autorità,
affermando solo la propria volontà e il proprio istinto di
sopravvivenza. Ma la profezia Furian lo insegue, e alla fine si
compie: lui è l’unico in grado di uccidere il Lord Marshal. Il
paradosso è che proprio nel tentativo di evitare il destino,
Riddick lo compie (esattamente come accade ad Edipo nella celebre
tragedia greca). Questo porta a una domanda centrale: siamo padroni
del nostro cammino o solo strumenti di qualcosa di più grande?
Il
finale di The Chronicles of Riddick è dunque un
ribaltamento potente e malinconico del classico schema narrativo
dell’eroe. Invece di essere premiato con la pace, l’amore o la
libertà, Riddick viene incoronato re di un impero che rappresenta tutto ciò
che ha sempre combattuto. L’ultimo Furian diventa il nuovo Lord
Marshal non per ambizione, ma per destino. E così, l’uomo che ha
sempre camminato da solo nell’ombra si trova sotto i riflettori,
prigioniero di un ruolo che non ha chiesto. Un finale che trasforma
un film d’azione fantascientifico in una tragedia filosofica
travestita da epopea. Un trono guadagnato con il sangue, ma intriso
di solitudine. Un potere assoluto, ma profondamente vuoto.
Ad ogni modo, il finale non chiude la storia di Riddick, ma
la rilancia su un piano nuovo. L’ascesa al potere è solo l’inizio
di un nuovo conflitto: cosa farà ora? Governerà? Distruggerà?
Cercherà di cambiare i Necromonger dall’interno o li abbandonerà?
Questo interrogativo viene esplorato solo parzialmente nel film
successivo, Riddick (2013), dove il protagonista viene
tradito dalla flotta dei Necromonger e lasciato a morire su un
pianeta, solo per poi dar vita ad un racconto che si muove verso
altre direzioni. Pertanto, il finale del film del 2004 resta
a suo modo autoconclusivo nella sua ambiguità. Al momento è in
sviluppo anche un quarto film, Riddick:
Furya, che potrebbe però riprendere il discorso sul
destino del personaggio.
Viva Productions
(tra gli altri, Bene ma non benissimo, Un nemico che
ti vuole bene) e il Produttore Pier Paolo
Piastra annunciano con orgoglio l’inizio riprese, oggi 25
gennaio, di
The Christmas Show, scritto e diretto da Alberto
Ferrari (Un figlio di nome Erasmus, La terza
Stella). Cinque settimane di riprese, sullo sfondo della bella
città di Lecce, per una divertente storia natalizia, in bilico tra
il reality e la magia del quotidiano.
Il film schiera un cast di attori
del calibro diRaoul
Bova, Serena Autieri, Tullio
Solenghi, Claudio Gregorio “Greg” e un
atteso ritorno sul grande schermo, Ornella Muti.
Insieme a loro i giovani e talentuosi Alice Ferrari e Giulio
Nunziante. Con la Produzione Creativa curata da Maria Rosa Capelli
e quella esecutiva da Giangi Foschini, The Christmas
Show si avvale della collaborazione della Apulia
Film Commission e il Patrocinio della città di Lecce.
“Lecce è una città stupenda che ama
il cinema. Grazie ad una grande squadra, abbiamo trasformato in
pochi giorni gli spazi di una bella villa in un magnifico set
cinematografico da ‘Cinecittà’ grazie alle maestranze e alle
professionalità di grande qualità che abbiamo trovato qui, nel
Salento” ha sottolineato il produttore Pier Paolo
Piastra, che dal 25 gennaio e fino all’ultimo ciak seguirà
insieme alla produttrice creativa del film, la compagna
Maria Rosa Capelli, le riprese di
The Christmas Show.
“Un film dal ‘realismo magico’,
ispirato alle commedie di Frank Capra, un po’ Truman Show un po’
vita di tutti i giorni, che racconta le emozioni che possono
appartenere a chiunque e in qualunque angolo del mondo” ha aggiunto
il regista e autore della scenografia Alberto
Ferrari.
È di nuovo “Quel
periodo dell’anno“, che a quanto pare ogni anno arriva un po’
prima. Che sia per il bisogno di credere alle – o vivere nelle –
favole, o solo per motivi commerciali, tra gli effetti più evidenti
c’è sicuramente anche il proliferare dell’offerta al pubblico di
prodotti come il The Christmas Show di
Alberto Ferrari. Una commedia
corale leggera sulla magia del Natale con
Serena Autieri,
Raoul Bova,
Francesco Pannofino, Tullio Solenghi e Ornella
Muti che Viva Productions – in collaborazione con Altre
Storie e Adler Entertainment – distribuisce nelle sale dei cinema a
partire dal 17 novembre.
Natale nella Casa –
The Christmas Show
Non sarà un caso che il
regista abbia scritto la storia durante la pandemia, come dice lui,
in cerca di “una piccola luce”, per “solleticare quella parte di
noi che ancora crede a Babbo Natale e che non smetterà mai di
farlo”. E per riuscirci abbia pensato alla Sofia di Serena Autieri
e i suoi due figli, Ricky e Alice, un terzetto che conduce una vita
disincantata dopo un grave lutto e tra le mille difficoltà del
quotidiano. Che per la famiglia Rovati sta per cambiare
radicalmente, a partire dal Natale fuori dal comune che si
prospetta a partire dalla inaspettata partecipazione al
seguitissimo reality Christmas Show. Un’esperienza che porterà loro
e alcuni loro conoscenti a vivere situazioni sorprendenti, non
ultima la scoperta del misterioso vicino di casa, l’affascinante
Pierre, che potrebbe conquistare il cuore di Sofia… e non solo.
Si spera nella magia
del Natale
Salvo le pillole di
background a creare un minimo di contesto, il film è
sostanzialmente la cronaca di un reality che in pochi vedremmo se
lo trovassimo in prima serata o su qualche pay tv. Uno show
natalizio limitato nel tempo e nei mezzi che punta in maniera
piuttosto univoca a un pubblico familiare, di quei genitori in
cerca di un titolo per portare al cinema nei pomeriggi delle Feste
i propri bambini. E non solo, visto l’inserimento nel cast dei
teenager Alice Andrea Ferrari, Nicolò Bertonelli
(Braccialetti rossi e presto a teatro con
Tick, Tick… Boom) o Adriano Occulto
(Il collegio,
Ragazzaccio).
Forse i più naturali tra
le maschere offerte ai vari interpreti, chiamati a dar corpo a
stereotipi di facile riconoscibilità o identificazione, più che
empatizzazione, che richiederebbe un altro tasso di
caratterizzazione, o drammatizzazione, che di fatto manca. Senza
che nessuno ne senta la mancanza, vista la messa in scena di un
prodotto costruito – come detto – per raccontare una vicenda
semplice quanto edificante dalla quale non è il caso di aspettarsi
intrecci particolarmente avvincenti.
Un plauso alla Autieri,
vero cardine dello sviluppo, senza nulla togliere ai vari Bova e
Pannofino (in gran spolvero dopo Boris 4 e
al quale tocca il personaggio più ricco di sfumature e gag), ai
quali come accennato si chiede principalmente di indossare un
costume, come vediamo, con esiti diversi. Né ai due nonni della
strana coppia Muti-Solenghi, convinti a fare gli anziani
‘alternativi’ e a colorare lo sfondo.
Encomiabile, insomma,
l’intento del regista di voler “giocare con l’immaginario
collettivo” natalizio, peccato che a venire meno sia il racconto
dell’altrettanto dichiarato “straordinario che invade il quotidiano
e lo rende unico”. In questo senso, a poco valgono i supposti colpi
di scena o le citazioni ai vari Frequency,
Ritorno al Futuro che potrebbero non esser colte
dallo spettatore medio cui sono rivolte, a parte quella de
Il piccolo principe. Mentre invece merita
sottolineare come la parte migliore sia forse quella rimasta sulla
carta, solo in parte riconoscibile, relativa a temi non banali come
quello dell’elaborazione del lutto e della separazione, dell’ansia
da accettazione, di sé e del ruolo sociale assegnato, e la speranza
che può riaccendersi dopo la scelta – comune a molti – di mettere
in pausa la propria vita, con il rischio di rassegnarsi a che resti
interrotta.
Arriverà sugli schermi a Dicembre,
per Natale, THE CHRISTMAS SHOW, una
commedia scritta e diretta da Alberto Ferrari
(Un figlio di nome Erasmus, La terza Stella) e
prodotta da Pier Paolo Piastra con Viva Productions (tra gli altri,
Bene ma non benissimo, Un nemico che ti vuole
bene) e la collaborazione di Monica Pedrazzini. Ad animare
questa divertente storia natalizia, in bilico tra il reality e la
magia del quotidiano, un cast del calibro di Raoul
Bova, Serena
Autieri, Ornella Muti,Tullio Solenghi, Francesco
Pannofino. Insieme a loro i giovani e
talentuosi Alice Andrea Ferrari e Giulio Nunziante Cesaro.
Il libro per bambini più venduto di
J.K. Rowling “The Christmas Pig”
diventerà un film. Variety informa che il progetto
è in una fase molto iniziale di sviluppo interno e che non è stata
ancora creata una società di produzione.
La società di produzione della
Rowling, Bronte, sta già lavorando all’adattamento BBC/HBO della
sua serie poliziesca per adulti “Cormoran Strike”. “The
Christmas Pig” è stato pubblicato per la prima volta nel 2021 con
illustrazioni di Jim Field. Al momento della pubblicazione, Swift
Films ha realizzato una serie di video promozionali per il
progetto.
Il libro racconta la storia di un
ragazzo di nome Jack, che perde il suo giocattolo d’infanzia Dur
Pig – soprannominato DP – alla vigilia di Natale dopo che la sua
sorellastra lo ha buttato fuori dall’auto di famiglia. Sebbene a
Jack venga offerto un sostituto chiamato Christmas Pig come
consolazione, gli manca il suo vecchio amico fedele e mette da
parte Christmas Pig (abbreviato in CP). Per rallegrare Jack, CP
propone un piano per salvare il suo miglior amico giocattolo. I due
vengono rimpiccioliti e inviati nella Terra dei Perduti dove
intraprendono un viaggio pericoloso per riconnettersi con DP. Lungo
la strada incontrano un cast di personaggi straordinari, incluso
Babbo Natale. Alla fine Jack riesce a venire a patti con la sua
perdita e torna a casa nel suo letto con Christmas Pig.
La Rowling ha detto che per scrivere
il libro è stata ispirata dai maialini gemelli di suo figlio.
L’autrice è ovviamente nota soprattutto per aver scritto la serie
di “Harry Potter”, che comprende libri, film, attrazioni dei parchi
a tema e prodotti di consumo. L’anno scorso è stato confermato che
la Warner, che ha realizzato i film originali di Harry
Potter e la serie spin-off Animali
fantastici, stava sviluppando un nuovo adattamento
televisivo basato sui libri originali di “Harry Potter”.
Rowling ha anche scritto romanzi per
adulti, tra cui la serie “Cormoran Strike” sotto lo
pseudonimo di Robert Galbraith, che è stata
adattata per la televisione per la prima volta nel 2017. La serie
vede protagonista Tom Burke nei panni dell’omonimo
detective privato con Holliday Grainger nei panni
del suo socio in affari Robin Ellacott. Una sesta stagione dello
show è attualmente in produzione nel Regno Unito.
Il cast e la troupe di The Chosen hanno recentemente
concluso le riprese della quinta stagione, culminate in una
toccante scena finale: l’Ultima Cena. Il team di produzione ha
affrontato un turbine di emozioni e sfide durante gli ultimi giorni
di riprese, che sono state catturate in un video dietro le quinte,
rivelando la natura agrodolce e simbolica delle riprese.
“Guardate qui, questo è l’ultimo
giorno”, esclama un membro della troupe nel video, dando il tono
dell’atmosfera emotiva che si respirava sul set. La scena
finale si è svolta in una stanza piccola e intima, scelta per
il suo significato simbolico. Un membro della troupe ha riflettuto
sull’ambientazione, dicendo: “C’è qualcosa di simbolico nell’essere
in questa piccola stanza, come intrappolati insieme”.
La quinta stagione di The
Chosen ci porta nella Settimana Santa
La quinta stagione sarà la
più ampia mai realizzata da The Chosen. La
Settimana Santa è la settimana più sacra del
calendario cristiano e commemora gli ultimi giorni della vita di
Gesù Cristo sulla terra, fino alla sua crocifissione e
resurrezione. Inizia la Domenica delle Palme e
culmina la Domenica di Pasqua. Ogni giorno
della Settimana Santa ha un proprio significato, spesso segnato
da servizi e rituali speciali nelle varie confessioni
cristiane.
La Domenica delle Palme segna l’arrivo di Gesù a Gerusalemme,
dove fu accolto con rami di palma. I giorni successivi, il
Lunedì e il MartedìSanto, ricordano gli insegnamenti e le azioni di
Gesù prima del suo arresto. Il Lunedì Santo, secondo alcune
tradizioni, Gesù maledice il fico e pulisce il tempio, mentre il
Martedì Santo riflette sui suoi dibattiti con i capi religiosi.
Il Mercoledì delle Spie ricorda la decisione di
Giuda Iscariota di tradire Gesù, il cui nome deriva dal fatto che
Giuda “spiava” l’opportunità di tradire il suo maestro. Il Giovedì Santo commemora l’Ultima Cena,
quando Gesù condivise l’ultimo pasto con i suoi discepoli e istituì
l’Eucaristia. Il termine “Maundy” deriva dal latino “mandatum”, che
significa “comando”, riferendosi al comandamento di Gesù di amare e
servire gli altri. Molte chiese rievocano la lavanda dei piedi, che
riflette l’atto di umiltà di Gesù nei confronti dei suoi
discepoli.
Il Venerdì Santo
celebra la crocifissione di Gesù Cristo ed è un giorno solenne di
riflessione sulla sua sofferenza e sul suo sacrificio. I cristiani
assistono a funzioni che raccontano la Passione e molti partecipano
alla Via Crucis o ad altre pratiche meditative. Il Sabato
Santo segna il giorno in cui il corpo di Gesù fu deposto
nella tomba. È un giorno di riflessione silenziosa, e molte chiese
organizzano una veglia pasquale la sera, con l’accensione del cero
pasquale e la prima celebrazione della Pasqua. La settimana
culmina con la Domenica di Pasqua, il giorno
più gioioso del calendario cristiano, che celebra la resurrezione
di Gesù.
Con l’ultima scena girata e il
“main event” di The Chosen firmato e sigillato, il team ha
festeggiato il duro lavoro svolto e ha guardato alla
post-produzione e alle stagioni future. Restate sintonizzati su
Collider per ulteriori informazioni su The Chosen.
Nonostante la recente revisione
della CW, The Chosen passerà ancora una volta alla
rete broadcast dopo l’acquisizione delle prime tre
stagioni nel giugno 2023. Ciò fa seguito a una lunga
battaglia legale, annunciata dal creatore Dallas
Jenkins a marzo, che ha visto una disputa tra
Angel Studios e The Chosen, LLC.
Nonostante le aspettative che la
quarta stagione andasse in onda sulla CW, le suddette complicazioni
legali hanno lasciato i fan nell’incertezza sul futuro della serie
in streaming, e questo annuncio sarà probabilmente accolto da molti
con un sospiro di sollievo. The Chosen si aggiunge
al rinnovo della
stagione 7 di All-American e di Penn & Teller: Fool Us nella
stagione 11 su The CW.
The Chosen è una serie che rompe i
limiti
La prospettiva di affrontare una
delle storie più antiche e importanti del mondo è a dir poco
scoraggiante: The Chosen è la prima serie multi-stagione sulla vita
di Gesù Cristo. Inizialmente senza successo, la pandemia del 2020
avrebbe visto lo show guadagnare rapidamente popolarità, anche se
molte importanti testate ne ignoravano l’esistenza. Poi la serie è
approdata in streaming, con Netflix, Peacock e, infine, la CW che ne hanno
compreso il potenziale. Ormai una serie amata da milioni di
persone, ogni stagione sembra superare la precedente in termini di
portata e performance, con la quarta che ha ricevuto molti elogi
dalla critica, tra cui Michael John Petty di Collider, che ha
dichiarato:
“La fotografia, i costumi, la
produzione e la scenografia elevano questa serie ben oltre
l’etichetta sprezzante di “basata sulla fede” con cui viene spesso
archiviata. Non si è badato a spese per far sembrare The Chosen una
serie in streaming a grande budget ambientata nel I secolo d.C., e
il valore della produzione non ha fatto che aumentare nel
tempo“.
Inoltre, Shahar Isaac, che forse ha
avuto più da fare nella scorsa stagione che nei tre episodi forniti
per la recensione, si è dimostrato un protagonista forte e
complesso, in grado di sorprenderci ancora oggi. Simon Peter è
probabilmente il personaggio più complesso di The Chosen, pieno di
contraddizioni interne e di una spavalderia da testa calda – ma
dopo l’impressionante finale della terza stagione (“Sustenance”),
Isaac svela un lato diverso del futuro apostolo, ricordandoci che
c’è ancora molto in serbo per Peter in futuro”.
La quarta stagione di The Chosen è disponibile
per la visione tramite l’app The Chosen ed è stata ufficialmente
acquisita da The CW. Le stagioni 1-3 di The Chosen sono
disponibili sulle seguenti piattaforme:
I fan di The Chosen hanno atteso con ansia di
sapere quando la
quarta stagione del popolare dramma sul ministero di Gesù sarà
disponibile sulle loro piattaforme di streaming preferite. Dopo un
ritardo dovuto al contratto, è stata finalmente rivelata la
tempistica per il rilascio. La stagione 4 viene attualmente
rilasciata con due episodi a settimana sui canali dei social media
dello show e sull’app The Chosen.
Questo programma di rilascio scaglionato fa sì che i fan si
sintonizzino con impazienza ogni settimana. L’episodio 1 è stato
presentato in anteprima domenica 2 giugno, mentre l’ottavo e ultimo
episodio uscirà giovedì 27 giugno.
Secondo Dallas Jenkins, regista e showrunner
dello show, c’è una “finestra di 60 o 90 giorni” per quando la
quarta stagione arriverà sulle piattaforme di streaming dopo il
rilascio iniziale sull’app The Chosen. “Non sappiamo se sarà una
finestra di 60 giorni o di 90 giorni dopo il lancio della Stagione
4 sull’app ‘The Chosen’. Quindi sarà prima sull’app ‘The Chosen'”,
ha spiegato Jenkins durante una conferenza stampa a cui ha
partecipato The Direct.
Jenkins ha anche accennato a potenziali cambiamenti futuri per
quanto riguarda la strategia di streaming dello show. Sono in corso
discussioni su un possibile rapporto esclusivo con una piattaforma
di streaming. Ciò potrebbe significare che le stagioni future
potrebbero essere disponibili solo su una particolare piattaforma
dopo il rilascio iniziale sull’app The Chosen.
“Ma stiamo anche discutendo di un rapporto potenzialmente
esclusivo con uno streamer in cui le stagioni future potrebbero
essere disponibili esclusivamente non solo sull’app ‘The Chosen’,
ma anche su quell’altra piattaforma di streaming dopo la prima
finestra. O potenzialmente nella loro prima finestra. Quindi non lo
sappiamo ancora. Queste discussioni sono in corso. Ma sappiamo che
la quarta stagione arriverà presto, probabilmente entro 60-90
giorni dall’uscita sull’app di ‘The Chosen‘”.
The Chosen debutterà su Disney+ a fine estate
Dato che l’episodio 1 ha debuttato il 2 giugno e l’episodio 8
uscirà il 27 giugno, la data prevista per l’arrivo della quarta
stagione sui servizi di streaming è tra agosto e settembre del
2024. Non è ancora chiaro se la finestra inizierà con l’uscita
dell’Episodio 1 o dell’Episodio 8.
Per chi segue la stagione in corso, l’episodio 1 della stagione
4 è disponibile sull’app The Chosen e su YouTube. L’episodio 6
della quarta stagione sarà trasmesso in anteprima online giovedì 20
giugno alle 20:30 ET. Restate sintonizzati su Cinefilos per
ulteriori aggiornamenti su The Chosen e il suo viaggio verso le
piattaforme di streaming.
The Chosen ha
conquistato il pubblico di tutto il mondo, raggiungendo
l’incredibile numero di 200 milioni di spettatori. Il
rivoluzionario dramma storico, giunto alla
quinta stagione, ritrae la vita di Gesù Cristo e di coloro che
lo hanno conosciuto, combinando una narrazione potente con una
prospettiva profondamente umana.
Fox 13 Utah ha portato i
telespettatori dietro le quinte di questa straordinaria storia di
successo, con interviste ai protagonisti dello show per svelare i
segreti della sua ascesa alla fama durante la messa in onda della
quarta stagione.
Il regista e co-sceneggiatore di
The Chosen, Dallas Jenkins non aveva mai previsto
il successo monumentale della serie quando è stata lanciata
attraverso il crowdfunding. “Non avevo alcuna
aspettativa“, ha ammesso Jenkins. “Quindi il fatto che lo
spettacolo sia cresciuto così tanto va al di là di quello che avrei
potuto immaginare. Ma non direi nemmeno che sono sorpreso.
Dio può fare qualsiasi cosa”.
Jenkins ha sottolineato l’equilibrio tra la divinità e l’umanità di
Gesù. “Nel nostro spettacolo, Gesù fa ancora miracoli e afferma di
essere Dio. Ma mostrandolo mentre si lava i denti, si lava le mani
e ride con gli amici, si esalta sia la sua divinità che la sua
umanità“.
L’attore Jonathan
Roumie, che interpreta Gesù, attribuisce la risonanza
dello spettacolo al desiderio universale di verità spirituale.
“Le persone sono disperate e affamate della presenza di Dio
nella loro vita“, ha detto Roumie. “L’anima umana
riconosce la verità quando la vede“.
Dove viene girato The Chosen?
La serie è girata in Texas e su un
set meticolosamente ricreato vicino a Goshen, nello Utah, che
rappresenta autenticamente la vecchia Gerusalemme. L’attrice
Elizabeth Tabish, che interpreta Maria Maddalena, ha sottolineato
la cruda rappresentazione di personaggi imperfetti. “Tutti
questi personaggi sono profondamente imperfetti e hanno vite
disordinate. Lo spettacolo mostra come Gesù li trasforma“, ha
spiegato l’attrice.
Nonostante il successo, The
Chosen ha dovuto affrontare delle sfide. Una disputa
contrattuale con il distributore Angel Studios ha ritardato
l’uscita della quarta stagione fino al 2 giugno 2024, ponendo fine
alla loro collaborazione. La Jenkins ha espresso gratitudine nei
confronti di Angel Studios, pur riconoscendo la necessità della
fine del contratto per il futuro della serie.
Per Jenkins e l’intero team, The
Chosen è un lavoro d’amore. “Non importa quanto cresca lo show,
questo non deve mai cambiare“, riflette Jenkins. Rimane
concentrato sulla missione principale: condividere le storie di
Gesù in un modo che risuoni con gli spettatori di ogni
provenienza.
Mentre The Chosen continua ad
andare in onda su The CW, i fan possono aspettarsi una narrazione
più sentita e un’esplorazione più profonda delle vite trasformate
da Gesù. Jenkins, pur essendo esausto, trova un’immensa gioia nel
viaggio. “Voglio solo che le persone si concentrino sulle
storie di Gesù e che pensino che forse quelle persone che lo hanno
incontrato e hanno cambiato la loro vita sono simili a me“, ha
condiviso.
The Chosen ha una
nuova casa di streaming in vista del ritorno della
quinta stagione. Creata da Dallas Jenkins, che è anche
co-sceneggiatore e regista, The Chosen ha debuttato nel
dicembre 2017. Il dramma storico racconta la storia di Gesù
attraverso le persone che hanno interagito con lui, con l’attore
Jonathan Roumie nel ruolo principale. Sebbene la serie abbia i suoi
siti web dedicati e sia andata in onda su The CW in momenti
diversi, ha ampiamente evitato le principali piattaforme di
streaming. Questo sta cambiando in vista della prima della quinta
stagione di The Chosen.
TVLine conferma che Prime Video
diventerà la piattaforma di streaming esclusiva negli Stati Uniti
per The Chosen. Ciò include le prime cinque stagioni
dello show, oltre alle prossime due stagioni finali. La nuova
piattaforma di streaming fa parte dell’accordo tra Amazon MGM
Studios e 5&2 Studios di Jenkins, che produce The
Chosen. Prime Video di Amazon avrà anche i diritti
esclusivi della serie non sceneggiata The Chosen in the Wild
With Bear Grylls, oltre a un primo sguardo a tutti i progetti
futuri di 5&2 Studios.
La quinta stagione di The
Chosen, che sarà incentrata sulla Settimana Santa, debutterà
nelle sale venerdì 28 marzo. Sarà poi trasmessa in streaming su
Prime Video a giugno. Il quinto episodio sarà disponibile anche
su Prime Video in Canada, Australia, Nuova Zelanda, Africa
subsahariana, Regno Unito e America Latina entro la fine
dell’anno.
Cosa significa la nuova casa di streaming per The
Chosen
Credit Image via Loaves & Fishes Productions
La nuova piattaforma è perfetta per
Prime Video. Diretto da Roumie e Shahar Isaac nel ruolo di Simon
Peter, il cast di The Chosen e la sua saga in continua
evoluzione si sono rivelati popolari tra il pubblico. Nel 2022, i
produttori dello show hanno condotto un’analisi che ha rilevato che
il dramma storico era stato visto almeno in parte da oltre 100
milioni di persone attraverso varie piattaforme di streaming e
attraverso i canali online dedicati allo show. Raccogliere tutti
gli episodi della serie in un unico servizio di streaming, con
Prime Video che è uno dei più grandi insieme a Netflix, è destinato a dare una spinta alle fortune
di The Chosen.
Con la possibilità che altre figure
religiose, tra cui Mosè, possano avere una serie dedicata, Prime
Video continuerà ad avere una libreria stabile con un sottogenere
che si è dimostrato popolare tra gli spettatori. Ciò significa
anche che altre opere di Jenkins, attraverso il suo marchio di
produzione 5&2, potrebbero trarre vantaggio dalla presenza
globale di Prime Video. È un accordo vantaggioso anche per i
consumatori, che ora hanno un hub dedicato per le serie invece di
dover cercare episodi specifici nelle app e nei siti web dedicati
ai drammi.
Sono stati pubblicati online il
trailer e il poster di The
Choice, film tratto dal romanzo di
Nicholas Sparks. Ve li mostriamo:
Ed ecco il poster del film:
A dirigere The
Choice ci sarà Ross Katz
(Adult Beginners) mentre alla
sceneggiatura troviamo Bryan Sipe
(Alpha Mail). Nel cast Tom
Welling, Alexandra Daddario, Maggie Grace e Teresa Palmer,
con quest’ultima che dovrebbe avere una parte più importante
rispetto ai colleghi.
Di seguito la trama di The Choice
tratta dalla sinossi del libro:
Travis è un giovane veterinario
convinto di non essere destinato alle relazioni a lungo termine.
Gabby è un’affascinante pediatra con tutte le carte in regola per
fargli cambiare idea. Dopo un primo, burrascoso incontro, pian
piano i due si innamorano e capiscono di non poter fare a meno
l’uno dell’altra. Un giorno, però, la vita di lui subisce una
drammatica svolta. Straziato dal dolore e dilaniato dai dubbi,
Travis continua a porsi la stessa, angosciante domanda: fino a che
punto si può arrivare per amore? Un romanzo delicato e intenso che
vi farà commuovere e sognare. Contiene un estratto del nuovo libro
di Nicholas Sparks, “La risposta nelle stelle”.
Ecco le prime foto tratte da
The Choice, nuovo adattamento
cinematografico da uno dei romanzi d’amore di Nicholas
Sparks. Protagonista di questa nuova pellicola è
Teresa Palmer.
A dirigere The
Choice ci sarà Ross Katz
(Adult Beginners) mentre alla
sceneggiatura troviamo Bryan Sipe
(Alpha Mail). Nel cast Tom
Welling, Alexandra Daddario, Maggie Grace e Teresa Palmer,
con quest’ultima che dovrebbe avere una parte più importante
rispetto ai colleghi.
Di seguito la trama di The Choice
tratta dalla sinossi del libro:
Travis è un giovane veterinario
convinto di non essere destinato alle relazioni a lungo termine.
Gabby è un’affascinante pediatra con tutte le carte in regola per
fargli cambiare idea. Dopo un primo, burrascoso incontro, pian
piano i due si innamorano e capiscono di non poter fare a meno
l’uno dell’altra. Un giorno, però, la vita di lui subisce una
drammatica svolta. Straziato dal dolore e dilaniato dai dubbi,
Travis continua a porsi la stessa, angosciante domanda: fino a che
punto si può arrivare per amore? Un romanzo delicato e intenso che
vi farà commuovere e sognare. Contiene un estratto del nuovo libro
di Nicholas Sparks, “La risposta nelle stelle”.
Il cast del dramma The
Choice si arricchisce di quattro importanti giovani
star; vanno ad aggiungersi al film tratto dal romanzo di
Nicholas Sparks, Tom Welling,
Alexandra Daddario, Maggie Grace e Teresa Palmer, con
quest’ultima che dovrebbe avere una parte più importante rispetto
ai colleghi. A dirigere il film ci sarà Ross Katz
(Adult Beginners) mentre alla
sceneggiatura troviamo Bryan Sipe
(Alpha Mail). Di seguito la trama di The
Choice tratta dalla sinossi del libro:
Travis è un giovane veterinario
convinto di non essere destinato alle relazioni a lungo termine.
Gabby è un’affascinante pediatra con tutte le carte in regola per
fargli cambiare idea. Dopo un primo, burrascoso incontro, pian
piano i due si innamorano e capiscono di non poter fare a meno
l’uno dell’altra. Un giorno, però, la vita di lui subisce una
drammatica svolta. Straziato dal dolore e dilaniato dai dubbi,
Travis continua a porsi la stessa, angosciante domanda: fino a che
punto si può arrivare per amore? Un romanzo delicato e intenso che
vi farà commuovere e sognare. Contiene un estratto del nuovo libro
di Nicholas Sparks, “La risposta nelle stelle”.
A24 ha
appena diffuso il trailer ufficiale di The Children
Act, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di
Ian McEwan che vede protagonista il premio oscar
Emma Thompson.
Diretto da Richard
Eyre, il film arriverà nelle sale il prossimo 14
settembre.
The Children Act – il trailer
Di seguito la sinossi di The Children Act (in
Italia tradotto con La ballata di Henry):
Il giudice Maye, di cui, negli
ambienti giudiziari londinesi, si loda il «Divino distacco
e la diabolica perspicacia» è in servizio da vent’anni
presso la litigiosa Sezione Famiglia dell’Alta Corte. Un luogo in
cui si combattono “battaglie feroci per l’affidamento di
figli non più condivisi, baruffe patrimoniali, esplosioni
d’irrazionalità cui il giudice Maye oppone un paziente esercizio di
misura e sobrietà nella convinzione di «poter restituire
ragionevolezza a situazioni senza speranza”
Quando deve affrontare il caso
di Adam Henry, un bel ragazzo di diciassette anni che, sostenuto
dalla famiglia e dalla comunità dei Testimoni di Geova, cui
appartiene, si rifiuta di accettare una trasfusione di sangue che
potrebbe salvargli la vita, il giudice impone tutto il potere
razionale del suo ruolo e del suo sistema di valori,
per “preservare il benessere del minore” come suggerisce
il Children Act. Anche contro la volontà del minore stesso e della
sua famiglia. Fiona, in deroga all’etica professionale, ha deciso
di cercare un contatto diretto con il ragazzo e – complice anche la
fragilità della sua situazione sentimentale – si fa coinvolgere. Ma
solo fino a un certo punto. Oltre il quale il ragazzo, ora
maggiorenne, dovrà fare le proprie scelte da solo, nel più aspro
dei modi.
Molto spesso il compito del cinema è
anche quello di porre il suo pubblico dinanzi a riflessioni e
domande a cui spesso è difficile trovare una risposta sempre
valida. Sta allo spettatore il compito di formulare un proprio
personalissimo giudizio, basato ovviamente sulle proprie influenze
culturali e sociali. Un recente titolo che punta a fare proprio
questo è The Children Act – Il verdetto,
diretto nel 2017 da Richard Eyre, regista già noto
per aver realizzato Iris – Un amore vero e Diario di
uno scandalo. All’interno di questo si affrontano in
particolare tematiche legate al contrasto tra la vita e le proprie
scelte religiose.
Il film, sceneggiato da Ian
McEwan, è la trasposizione del romanzo del 2014 La
ballata di Adam Henry, scritto proprio dallo stesso McEwan.
Questo prende spunto dal Children Act del 1989, una legge con cui
il Parlamento inglese definisce le funzioni attribuite agli enti
locali, ai tribunali, ai genitori e alle agenzie del Regno Unito,
al fine di garantire e promuovere il benessere dei minori. Nel
racconto di McEwan, tale legge entra in contrasto con il credo
religioso del protagonista, dando vita ad una serie di riflessioni
etiche particolarmente attuali. Presentato in anteprima al Toronto
International Film Festival, il film ha ricevuto una buona
accoglienza critica.
In particolare ha ottenuto lodi per
le interpretazioni dei protagonisti. Per quanti amano quei film che
spingono al di fuori della propria comfort zone,
misurandosi con questioni umane, The Children Act – Il
verdetto è il film che fa al proprio caso. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
The Children Act – Il verdetto: la
trama del film
Protagonista del film è
Fiona Maye, giudice dell’Alta Corte britannica
molto stimata e professionale, la cui vita privata non è però
all’altezza di quella pubblica. Sposata con Jack,
il matrimonio tra di loro sta ora attraversando una profonda crisi
legata semplicemente a ingranaggi che non sembrano più funzionare
come un tempo. Mentre si trova a dover fare i conti con ciò, Fiona
viene chiamata a prendere una decisione cruciale su un caso
estremamente delicato che sta attirando l’attenzione dei media e
del popolo: quello del giovane Adam Henry.
L’adolescente, essendo cresciuto in
una famiglia di Testimoni di Geova, non vuole accettare una
trasfusione di sangue che potrebbe salvargli la vita. In deroga
all’ortodossia dell’etica professionale, Fiona sceglie di andare a
far visita ad Adam in ospedale, nel tentativo di convincerlo a
cambiare idea. Quell’incontro avrà un profondo impatto su entrambi,
suscitando nuove e potenti emozioni nel ragazzo e sentimenti
rimasti a lungo sepolti nella donna. Appellandosi alla legge
Children Act, Fiona dovrà prendere una decisione che potrebbe
cambiare per sempre la vita di lei e di Adam.
The Children Act – Il verdetto: il
cast del film
Ad interpretare la giudice Fiona
Maye vi è l’attrice premio Oscar Emma Thompson, celebre
per i film Casa Howard, Quel che resta del giorno e
Ragione e sentimento.
L’attore Stanley Tucci, noto
invece per aver interpretato Cesar Flickerman nella saga di
Hunger Games, è qui il
marito di Fiona, Jack. Il giovane Adam Henry è qui interpretato da
Fionn Whitehead, noto per aver recitato anche in
Dunkirk e Black Mirror:
Bandersnatch. I suoi genitori, Naomi e Kevin, sono infine
interpretati da Eileen Walsh e Ben
Chaplin. Quest’ultimo è noto per aver preso parte a film
come La sottile linea rossa, Formula per un delitto e
Snowden.
The Children Act – Il verdetto: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. The Children Act – Il
verdetto è infatti disponibile nei cataloghi di
Chili e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 16
settembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 3.
Apple
TV+ ha presentato oggi le prime immagini di
The Changeling – Favola di New York, una nuova
serie dramedy in otto parti interpretata e prodotta dal candidato
al premio Oscar LaKeith Stanfield (“Atlanta”,
“Judas and the Black Messiah”, “Sorry To Bother You”, “The Book Of
Clarence”) in uscita il prossimo 8 settembre con i primi tre
episodi, seguiti da un episodio a settimana fino al 13 ottobre.
Basata sull’omonimo best-seller di
Victor LaValle, The Changeling – Favola di New
York è una favola per adulti, una storia dell’orrore, un
racconto sulla genitorialità e di una pericolosa odissea in una New
York che non sapevate esistesse. Oltre a LaKeith
Stanfield, la serie è interpretata da Clark Backo,
Adina Porter, Samuel T. Herring, Alexis Louder, Jared Abrahamson e
dalla special guest star Malcolm Barrett.
1 di 3
The Changeling – Favola di
New York è scritta e adattata dalla showrunner e
produttrice esecutiva Kelly Marcel (“Crudelia”, “Venom”, “Venom: La
furia di Carnage”). L’episodio pilota è stato diretto da Melina
Matsoukas (“Queen & Slim”, “Insecure”). La serie è prodotta da
Apple Studios e Annapurna. Megan Ellison, Patrick Chu e Ali Krug
sono produttori esecutivi per conto di Annapurna. La showrunner
Kelly Marcel, l’autore del libro Victor LaValle, David Knoller e il
regista Jonathan van Tulleken producono a livello esecutivo insieme
alla star LaKeith Stanfield. La regista Matsoukas è produttrice
esecutiva attraverso la sua De La Revolución Films. Anche Sue
Naegle e David Wolkis sono produttori esecutivi, mentre Khaliah
Neal è co-produttrice esecutiva.
Nel 1989 a New York, cinque
teenagers appartenenti ad una mironanza etnica furono arrestati e
condannati per uno stupro di massa avenuto a Central Park ai
Il regista indiano Tarsem
Singh, formatosi come autore di celebri videoclip, è poi
approdato al cinema realizzando film fortemente influenzati dal
fantasy o dalla fantascienza. Titoli come Immortals,Biancaneve o Self/Less presentano
infatti contesti futuristici o fiabeschi, con i quali Singh può
sbizzarrire tutto il suo talento visionario, presentando narrazioni
thriller o avvincenti racconti d’azione. Il suo primo film,
The Cell – La cellula (qui la recensione), del 2000,
presentava già queste caratteristiche ed è probabilmente ancora
oggi il lungometraggio che meglio esprime i suoi interessi
artistici, il tutto calato in un racconto profondamente cupo e ai
limiti della distopia.
Caratterizzato da scenografie
oniriche, con ampi omaggi ad vari artisti contemporanei, da
H.R. Giger a Damien Hirst,
The Cell – La cellula sembra essere un classico thriller
psicologico incentrato sulla figura del serial killer, ma al di là
della trama il film presenta molto più di quanto si potrebbe
pensare. Il regista porta infatti lo spettatore e i suoi personaggi
letteralmente all’interno della mente di un assassino, dando forma
a tutti gli incubi che si agitano in essa. Costato 33 milioni di
dollari, il film ne guadagnò ben 104, a conferma del grande
interesse suscitato nei fan del genere.
Tuttavia The Cell – La
cellula fu anche oggetto di numerose critiche, sia per i suoi
eccessi stilistici che per la sceneggiatura tutt’altro che
perfetta. Negli anni è però stato rivalutato come un titolo a suo
modo degno di nota, che non manca di suscitare ancora un certo
fascino. Prima di intraprenderne una visione, sarà certamente utile
approfondire alcune curiosità relative a tale film. Proseguendo qui
nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti la pellicola nel proprio
catalogo.
The Cell – La cellula: la trama del film
In un futuro non troppo lontano, una
tecnologia sperimentale permette agli psicanalisti di entrare
letteralmente all’interno dell’inconscio dei loro pazienti, per
meglio indagare sulla loro mente e ricorrere a dalle terapie più
efficaci. Catherine Deane specializzata in questo
tipo di tecnologia, viene incaricata dall’ ispettore di polizia
Peter Novak di entrare all’interno della mente di
Carl Stargher, un serial killer finito in coma,
per scoprire il luogo di prigionia della sua ultima vittima. L’uomo
dopo aver catturato le sue prede, le intrappola infatti in una
specie di gabbia destinata a riempirsi d’acqua, facendole così
morire di annegamento.
Catherine comincia così le sue
indagini all’interno della mente del serial killer, scoprendo che
le violenze subite nell’infanzia ne hanno scisso la psiche: da una
parte vi è un un bambino, che riassume la sua parte buona, ma
dall’altra vi è un mostro dispotico che dà forma ai peggiori
istinti del serial killer. Piano piano, Catherine conquista la
fiducia del bambino nel tentativo di scoprire ciò che egli sa
dell’ultima ragazza rapita. Così facendo, tuttavia, finisce per
diventare a sua volta prigioniera nella mente del criminale, dove
può accaderle di tutto.
The Cell – La cellula: il cast del film
Ad interpretare Catherine Deane vi è
l’attrice e cantante Jennifer Lopez,
la quale accettò il ruolo in quanto affascinata dal contesto
immaginato dal regista. Nel film l’attrice appare anche con costumi
e acconciature molto diverse, che simboleggiano i cambiamenti del
suo personaggio. Inizialmente la Lopez aveva richiesto di poter
indossare degli abiti comodi, ma ciò le fu negato in quanto la
scomodità di questi era ideale al malesse vissuto dal suo
personaggio. Accanto a lei, nei panni del serial killer Carl
Stargher vi è Vincent
D’Onofrio, il quale ha rivelato che dopo aver visto la
sua interpretazione sua moglie si è rifiutata di dormire accanto a
lui per ben due settimane.
Ad interpretare il piccolo Carl
Stargher vi è invece l’attore Jake Thomas, noto
principalmente per aver interpretato poi Matt McGuire nella serie
Lizzie McGuire. Nei panni del detective Peter Novak vi è
l’attore Vince Vaughn,
mentre Tara Subkfoff è Julia Hickson, la ragazza
rapita da Carl. Quest’ultima, che doveva recitare sott’acqua in una
scena, non sapeva starci senza tenersi chiuso il naso con le dita.
Per mancanza di tempo, non fu possibile sostituirla con un’altra
attrice e la scena rimase così. Nel film sono poi presenti
Jake Weber nei panni di Gordon Ramsey e
Marianne Jean-Baptiste in quelli della dottoressa
Miriam Kent.
The Cell – La cellula: il
sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Nel 2009 è stato realizzato un
sequel del film, dal titolo The Cell 2 – La soglia del
terrore. Questo è diretto non più da Singh ma da
Tim Iacofano e anche il cast di attori è
completamente diverso. Protagonista è l’attrice Tessie
Santiago, nei panni di Maya, un’investigatrice con la
capacità di leggere nella mente degli altri. Nel film la donna si
trova a dover entrare nella mente di un serial killer che tortura
le sue vittime fino a farle morire, per poi riportarle in vita e
ucciderle di nuovo. Questo sequel è stato però rilasciato
direttamente per il mercato home video, non ottenendo un
particolare successo.
È possibile fruire di
The Cell – La cellula grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili Cinema e Rai Play. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 19 aprile alle ore
21:30 sul canale Warner
TV.
The Cell – la
cellula è il film del 2000 di Tarsem
Singh e con protagonisti Jennifer Lopez,
Vince Vaughn, Vincent D’Onofrio, Jake Weber, e Dylan
Baker.
Anno: 2000
Regia: Tarsem
Singh
Cast: Jennifer
Lopez, Vince Vaughn, Vincent D’Onofrio, Jake Weber, Dylan Baker
Trama: In un
futuro non troppo lontano, una tecnologia sperimentale permette
agli psicanalisti di entrare letteralmente all’interno
dell’inconscio dei loro pazienti, per meglio indagare sulla loro
mente e ricorrere a dalle terapie più efficaci. Catherine Deane
(Jennifer Lopez) specializzata in questo tipo di
tecnologia, viene incaricata dall’ ispettore di polizia Peter Novak
(Vince Vaughn) di entrare all’interno della mente
di Carl Stargher (Vincent D’Onofrio), un serial
killer finito in coma, per scoprire il luogo di prigionia
della sua ultima vittima: dopo aver catturato le sue prede, le
intrappola in una sorta di ‘gabbia’ destinata a riempirsi
d’acqua, facendole così morire di annegamento, non
prima di averne abusato sessualmente.
La protagonista comincia così le
sue indagini all’interno della mente del serial killer, scoprendo
che le violenze subite nell’infanzia ne hanno scisso la psiche: da
una parte un bambino, a riassumerne la parte buona, dall’altra un
mostro dispotico a dare forma ai suoi peggiori istinti. Catherine
conquista così la fiducia del bambino, finendo tuttavia per
diventare prigioniera della sua metà criminale.
The Cell, l’analisi
Dopo una discreta carriera nel
settore dei videoclip musicali, Tarsem Singh
decide di compiere il ‘grande salto’ sul grande schermo, con un
thriller psicologico dai contorni futuristi che in fondo appare più
che altro un pretesto per costruire scenografie ‘oniriche’, con
ampi omaggi ad vari artisti contemporanei, da H.R. Giger a Damien
Hirst.
Protagonista è una Jennifer
Lopez tutto sommato a suo agio in scenari spesso simili a
quelli dei videoclip musicali, affiancata da Vincent
D’Onofrio nel ruolo del serial killer e Vince
Vaughn in quello del poliziotto, tutti in interpretazioni
non memorabili.
L’esito appare a dire il vero
abbastanza contrastato: alla lunga si avverte un certo
autocompiacimento (impressione rafforzata dall’esplicita
autocitazione che il regista esibisce riproponendo in una sequenza
l’ambientazione usata in precedenza per il video di Losing my
religion dei REM), quasi che il film cerchi in tutti modi di
voler essere collocato nella categoria del ‘cinema visionario’.
Il risultato è
un’opera con pretese forse eccessive, che finisce per
risentire forse troppo dei trascorsi del regista nel settore dei
videoclip, risultando a tratti un pò manieristica, caratterizzata
da un elemento ‘visionario’ troppo smaccatamente cercato. Tutto
questo finisce fatalmente per incidere sulla componente più
squisitamente ‘thriller’, all’insegna di un finale prevedibile
raggiunto con uno svolgimento macchinoso, proponendo personaggi
alquanto stereotipati, dalla protagonista ‘sobria’ che le fantasie
del serial killer trasformano in una ‘dominatrix’, fino alla
dicotomia bene – male, in cui tutto il positivo viene abbastanza
banalmente identificato con l’infanzia.
Stroncato in larga parte
dalla critica e dagli appassionati, il film ha comunque ottenuto un
risultato più che lusinghiero al botteghino, con ricavi pari a
oltre il triplo dei trentatrè milioni di dollari di costo.
Nel 2009 ne è stato prodotto un
sequel, per nulla memorabile, direttamente indirizzato al mercato
dell’home video.
Sebbene si vociferasse del suo
coinvolgimento prima dell’uscita del film, una delle più grandi
sorprese di Deadpool &
Wolverine per chiunque non fosse al passo con le
chiacchiere online è stata un cameo della star di L’Uomo d’AcciaioHenry Cavill nei panni di una variante di
Wolverine che Wade Wilson chiama “The
Cavillerine“. Dal momento che sono gli stessi
protagonisti e gli account Marvel a pubblicare i contenuti,
possiamo considerarci fuori dalla zona spoiler.
L’ex attore DCEU si presenta quando
il Mercenario Chiacchierone sta cercando nel Multiverso un’altra
versione di Logan da presentare alla TVA come un nuovo Essere
Ancora. Wade è molto emozionato di vedere Cavill e gli dice che i
Marvel Studios lo tratteranno molto meglio di
“quei pezzi di m***a in fondo alla strada“.
Ora, Cavill è andato sui social
media per condividere una prima immagine ufficiale di The
Cavellerine, con una didascalia divertente: “Per
sicurezza, mi sono rasato i baffi per questo. Solo i
baffi”.
Si è ipotizzato che Cavill potrebbe
finire per prendere il posto di Hugh Jackman come
Wolverine dell’MCU, ma è più probabile che si
tratti di un’apparizione una tantum.
E’ online il trailer della
miniserie The Casual Vacancy, attesa da
molto perché adattamento dell’omonimo romanzo scritto da nientemeno
che J.K. Rowling, autrice della saga di
Harry Potter.
Il romanzo Il seggio
vacante è ambientato nella cittadina di Pagford, dall’aspetto
esteriore impeccabile ma dai tanti segreti e conflitti esistenti
tra gli abitanti, con figli in lotta con i genitori, coppie in
crisi, e i insegnanti alle prese con studenti complicati.