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Switched At Birth 3×16: anticipazioni e promo

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Si intitolerà The Image Disappear , Switched At Birth 3×16, la sedicesima puntata della terza stagione della serie ABC Family.

In Switched At Birth 3×16 la famiglia Kennish e la famiglia Vasquez si riuniscono per dare tutto il proprio supporto ad uno dei propri cari, che si ritrova infermo in un letto di ospedale e versa in condizioni critiche; in un turbinio di emozioni contrastanti e di sensi di colpa, sarà necessario prendere alcune decisioni che cambieranno le vite di alcuni membri delle due famiglie per sempre.

Switched At Birth 3×16

Switched At Birth 3×15: anticipazioni e promo

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Si intitolerà Bring the Light Switched At Birth 3×15, il quindicesimo episodio della serie tv targata ABC Familty.

Switched At Birth 3×15In Switched At Birth 3×15,  Toby ritorna dal suo viaggio di ricerca interiore in Islanda con una nuova prospettiva di vita ed una nuova, sorprendente aspirazione per la sua carriera, mentre i sogni per il college di Bay vengono spazzati via quando riceve una notizia inaspettata, Angelo aiuta Daphne e reindirizzare le sue ansie per la scuola in una gara di cucina ed i progetti di Regina di partecipare al progetto di East Riverside la portano ad un’altra questione morale.

Switched At Birth 3×12: anticipazioni e promo

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Si intitolerà Love Among the RuinsSwitched At Birth 3×12 la dodicesima puntata della terza stagione della serie televisiva Switched At Birth targata ABC Family.

Switched At Birth 3×12In Switched At Birth 3×12, Bay affronta le conseguenze del suo incontro romantico non pianificato con Emmett; romperà con Tank e inizierà una nuova vita con Emmett? Nel frattempo, Daphne cerca di trovare la persona che ha compiuto atti vandalici nello studio di design di sua madre, mentre Matthew continua a fare il bullo con Emmett.

Switched at Birth 3×13: promo dell’episodio

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Si intitolerà Like a Snowball Down a MountainSwitched at Birth 3×13, il tredicesimo episodio della serie di successo Switched at Birth  targata ABC Family

http://youtu.be/w0g77TMmP2Yq

Switched at Birth 3x13Switched at Birth – Al posto tuo (Switched at Birth) è una serie televisiva statunitense in onda su ABC Family dal 6 giugno 2011. In Italia la serie va in onda sul canale Deejay TV dall’8 febbraio 2012.

Due ragazze adolescenti scoprono casualmente di essere state scambiate alla nascita. Bay Kennish è cresciuta in una famiglia benestante, con due genitori sempre presenti e un fratello. Daphne Vasquez, che ha perso l’udito in giovane età a causa della meningite, è cresciuta invece con una madre single in un quartiere per famiglie di ceto medio-basso. La vita di ognuna prende una svolta inaspettata quando, dopo l’incontro, le rispettive famiglie decidono di imparare a vivere insieme per il bene delle ragazze.

Swiss Army Man: video dal film scandalo con Daniel Radcliffe

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Swiss Army Man: video dal film scandalo con Daniel Radcliffe

Ha sconvolto il Sundance Film Festival e adesso si prepara a sbarcare sugli schermi americani. È Swiss Army Man, film che vede protagonisti Daniel Radcliffe e Paul Dano. Di seguito vi mostriamo una featurette dal film che si incentra sull’importanza della muscia nella storia.

Di seguito la trama del film: Hank (Paul Dano), bloccato su un’isola deserta senza speranza di ritorno a casa, decide di suicidarsi ma ad un passo dalla morte scorge un cadavere sulla spiaggia. Quel corpo inizialmente inerte riprenderà vita, ha perfino un nome, Manny (Daniel Radcliffe) e alcune particolari capacità…

Swiss Army Man è diretto da Daniel Kwan e Daniel Scheinert ed è una commedia romantica. Nel cast Daniel Radcliff, Paul Dano e Mary Elizabeth WinsteadSwiss Army Man

Swiss Army Man: trailer del film scandalo con Daniel Radcliffe

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Swiss Army Man: trailer del film scandalo con Daniel Radcliffe

Ha sconvolto il Sundance Film Festival e adesso si prepara a sbarcare sugli schermi americani. È Swiss Army Man, film che vede protagonisti Daniel Radcliffe e Paul Dano.

Di seguito la trama del film: Hank (Paul Dano), bloccato su un’isola deserta senza speranza di ritorno a casa, decide di suicidarsi ma ad un passo dalla morte scorge un cadavere sulla spiaggia. Quel corpo inizialmente inerte riprenderà vita, ha perfino un nome, Manny (Daniel Radcliffe) e alcune particolari capacità…

Swiss Army Man è diretto da Daniel Kwan e Daniel Scheinert ed è una commedia romantica. Nel cast Daniel Radcliff, Paul Dano e Mary Elizabeth Winstead.Swiss Army Man

Swiss Army Man: i poster esilaranti di Oliver Barrett

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Swiss Army Man: i poster esilaranti di Oliver Barrett

Ecco due poster esilaranti di Swiss Army Man, il film diretto da Daniel Kwan e Daniel Scheinert che si definisce riduttivamente una commedia romantica. Protagonisti del film sono Daniel Radcliffe e Paul Dano.

Ecco i poster realizzati da Oliver Barrett:

Il film ha sconvolto il Sundance ed è stato anche proiettato all’ultimo Festival di Roma nella sezione Alice nella Città, tuttavia non ha trovato distribuzione in Italia.

Di seguito la trama del film: Hank (Paul Dano), bloccato su un’isola deserta senza speranza di ritorno a casa, decide di suicidarsi ma ad un passo dalla morte scorge un cadavere sulla spiaggia. Quel corpo inizialmente inerte riprenderà vita, ha perfino un nome, Manny (Daniel Radcliffe) e alcune particolari capacità…

Swiss Army Man è diretto da Daniel Kwan e Daniel Scheinert ed è una commedia romantica. Nel cast Daniel Radcliff, Paul Dano e Mary Elizabeth Winstead

Sweet Tooth 2: Netflix annuncia la data di uscita e diffonde la prima foto!

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La data di uscita della seconda stagione di Sweet Tooth è stata annunciata insieme a una serie di nuove foto che mostrano ciò che i fan possono aspettarsi quando l’adattamento della serie di fumetti DC tornerà sulla piattaforma.

La serie Netflix di successo farà il suo ritorno giovedì 27 aprile 2023. Il cast dello show include Christian Convery come Gus, Nonso Anozie come Jepperd, Adeel Akhtar come Dr. Singh, Stefania LaVie Owen come Bear, Dania Ramirez come Aimee Eden, Aliza Vellani come Rani Singh, Naledi Murray come Wendy, Neil Sandilands come General Abbot, Marlon Williams come Johnny Abbot, Christopher Sean Cooper Jr. come Teddy Turtle e Yonas Kibreab come Finn Fox; con James Brolin come voce del narratore.Guarda le foto della seconda stagione di Sweet Tooth qui sotto:

Dieci anni fa il “Grande Crollo” ha gettato il mondo nel caos e dato vita a misteriosi esseri metà uomini e metà animali. Non sapendo se questi ibridi sono la causa o il risultato del virus, molte persone li temono e gli danno la caccia. Dopo aver vissuto dieci anni in un bosco remoto, Gus (Christian Convery), metà cervo e metà bambino, diventa amico del solitario Jepperd (Nonso Anozie). I due partono per un’avventura straordinaria attraverso quel che resta dell’America, alla ricerca di risposte sulle origini di Gus, sul passato di Jepperd e sul vero significato della parola casa. Ma la loro storia si popola di alleati e nemici inaspettati, mentre Gus impara che il ricco e pericoloso mondo al di là del bosco è ben più complesso di quanto immagini. Tratta dalla serie di fumetti DC scritta da Jeff Lemire, SWEET TOOTH è prodotta da Jim Mickle, Beth Schwartz, Robert Downey, Jr., Susan Downey, Amanda Burrell e Linda Moran.

Basato sulla serie di fumetti DC di Jeff Lemire, Sweet Tooth è prodotto da Jim Mickle, Susan Downey, Robert Downey, Jr., Amanda Burrell e Linda Moran. La serie è prodotta dalla Warner Bros. Television.

Sweet Sue: recensione del film di Leo Leigh – #RoFF18

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Sweet Sue: recensione del film di Leo Leigh – #RoFF18

La commedia drammatica Sweet Sue, presentata in occasione della Festa del Cinema di Roma inizia con una premessa forte: non importa quanti anni tu abbia, può sempre ricercare la felicità. Con questa premessa e utilizzando una comicità tipica inglese già vista in After Life, Sweet Sue tocca argomenti intimi e delicati riuscendo anche ad emozionare i più scettici. Maggie O’Neill, protagonista del film nei panni di Sue, conquista per il suo umorismo, in un film che unisce tantissimi elementi contemporanei ma che non riesce ad entrare davvero in empatica con lo spettatore.

Sweet Sue, la trama

La cinquantenne Sue (Maggie O’Neill) torna sulla scena cercando un nuovo amore. Incontra un misterioso motociclista di nome Ron (Tony Pitts) al funerale del fratello e scocca la scintilla. Ma quando incontra Anthony (Harry Trevaldwyn), figlio di Ron e influencer sui social media, Sue si ritrova in una battaglia di volontà sempre più surreale con questo ambizioso adolescente, convinto che il suo corpo di ballo “Electric Destiny” sia destinato alla celebrità. Riuscirà a trovare lo scopo e l’immaginazione per riunire questa piccola famiglia non convenzionale in una possibilità di felicità?

Sue è una versione più eccentrica del Ricky Gervais di After Life, e non è un aspetto negativo anzi è quello che regge il film nella sua totalità. Molti aspetti di Sweet Sue ricordano la serie Netflix: il tema del lutto, della crisi di trovare un nuovo amore quando ormai si è vissuto oltre metà secolo, la cura per i genitori e personaggi secondari che ruotano intorno cercando di dare consigli e sollievo per una situazione non facile. Sue però non cade nell’autocommiserazione come il personaggio di Gervais, ma è piuttosto tosta e risoluta nelle sue azioni tanto da conquistare Ron, un tenebroso motociclista che nasconde molte tribolazioni.

Sweet Sue film

La famiglia

Proprio queste tribolazioni non fanno altro che svantaggiare il personaggio di Ron nella narrazione di Sweet Sue. Al contrario della donna, così attiva e dinamica con un umorismo tagliente, Ron è taciturno. Quando entra in gioco il figlio Anthony le dinamiche familiari di una famiglia poco convenzionale pongono l’accento sulla sua passività e sui demoni. Questa stessa passività si tramuta in incertezza nella sua relazione con Sue che invece ha trovato in Anthony un alleato meno noioso. Un ragazzo giovane che nasconde molteplici imperfezioni ma che Leo Leigh riesce comunque a grattare fino in fondo per farci conoscere il vero Anthony sotto la superficie luccicante.

Sweet Sue si concentra proprio su quello che i personaggi nascondono sotto questa superficie. Lo fa con Sue stessa quando la vediamo con gli occhi tristi guardare una giovane coppia che si intrattiene nel suo negozio di costumi di cattivo gusto in una strada dell’East London. Oppure quando si occupa delle installazioni per feste organizzate. Sue è lì fisicamente ma mentalmente cerca solo un’occasione per fare il pieno di flûte di champagne e cercare l’anima gemella. Lo fa con i silenzi di Ron, con lunghe inquadrature in primo piano per sottolineare il suo turbamento. Diversi punti di vista osservati da più angolazioni per evidenziare le sfaccettature delle personalità di questi personaggi così fragili.

Figlio di Mike Leigh, il giovane Leo deve portare sulle spalle il peso di una eredità importante nel cinema britannico e con Sweet Sue concretizza la sua opera più completa che riesce a portare sullo schermo i turbamenti degli esseri umani utilizzando toni non drammatici ma usando l’ironia e una Maggie O’Neill che buca lo schermo.

Sweet River, spiegazione del finale: Cosa succede nei campi di Billins?

Sweet River potrebbe essere uno dei film thriller più solidi degli ultimi anni. Non è perfetto, questo è certo. Il ritmo sembra essere un problema perché la nostra protagonista Hanna passa troppo tempo ad ambientarsi nella nuova location mentre il pubblico deve mettere insieme diversi indizi per far funzionare l’inizio del film.

È bello confidare che il pubblico sia uno spettatore attivo, ma sembra che tutto vada a rilento nel primo atto solo perché le persone non comunicano tra loro, e non ce n’è motivo. Questo crea un falso dramma e rallenta le cose. Per fortuna, le interpretazioni e un terzo atto potente hanno aiutato molto alla fine. I paragrafi seguenti contengono spoiler su Sweet River. Leggete a vostro rischio e pericolo.

Perché Hanna affitta un cottage in città?

Lisa Kay in Sweet River (2020)

Il film inizia con un’introduzione alla città di Billings, situata da qualche parte nell’entroterra australiano. La città sembra quasi un paese fantasma. Tutti gli edifici cadono a pezzi, le strade sono vuote e le poche persone che vediamo in giro sembrano aver vissuto tempi migliori. Qui incontriamo un uomo di nome James Lipton. Lipton sta bevendo i suoi dispiaceri al bar locale e spiega che ha bisogno di soldi, quindi dovrà raccogliere i campi dietro il suo cottage.

Tutti i presenti sembrano sconvolti e Lipton esce dal bar per tornare a casa. Tuttavia, mentre è in viaggio, la combinazione di alcol e del fantasma di una ragazza sulla strada lo fa precipitare con il suo camion.

Il giorno dopo incontriamo Hanna, la nostra protagonista, una donna inglese che ha affittato la casa di Lipton per un periodo di tempo indeterminato. Mentre raggiunge il cottage, vede i poliziotti mettere un lenzuolo su un cadavere.

Si reca nella casa accanto e incontra John Drake e sua moglie Eleanor. Eleanor sembra un po’ ostile, ma John le dà un caloroso benvenuto. Hanna dice di essere qui solo per cambiare aria. Tuttavia, quando John controlla il cadavere e vede che si tratta di Lipton, la polizia avverte John che la nuova donna che vive nel cottage porterà problemi.

Hanna inizia a disfare i bagagli e John le fa visita. All’inizio pensa che sia solo una giornalista che viene a controllare la città. In seguito, diventa chiaro che in città è successo qualcosa di veramente brutto, tanto che nel corso degli anni hanno ricevuto diverse richieste da parte di giornalisti che volevano scrivere una storia su di essa.

Hanna viene invitata a cena e scopriamo che ha perso suo figlio, Joey, e che anche John ed Eleanor hanno perso la loro figlia, Violet, molto tempo fa.

Hanna continua la sua indagine in città. Inizia a relazionarsi con il leader locale della droga e con il negozio di liquori. Hanna non si sente bene, sia fisicamente che mentalmente. Sembra che la perdita del figlio sia stata più di quanto lei possa sopportare, il che è comprensibile.

Una notte, mentre fa jogging, Hanna vede un gruppo di ragazzi che entrano ed escono dai campi dietro il suo cottage. Sono piuttosto inquietanti, ma sono anche gli unici bambini che ha visto dal suo arrivo. Confusa, trova Eleanor che si aggira nei paraggi e porta Hanna a casa per parlare.

Cosa succede nei campi di Billins?

Sweet River film
© Kane Skennar

Durante il colloquio, Eleanor diventa più ricettiva nei confronti di Hanna. Condividono un dolore comune così grande che solo loro possono capirsi. Eleanor ci informa che Violet è stata adottata, ma che l’hanno amata lo stesso. Dalla bocca di John scopriamo anche che Violet è annegata.

Non molto tempo dopo che Hanna ha perso la sua bambina, c’è stato un incidente in città. Un autobus pieno di bambini finì nel fiume e tutti annegarono, compresa Violet. La tragedia sconvolse la città e la lasciò nella situazione attuale. Hanna scopre che l’autista dell’autobus conosce Larry Simpkin, l’assassino di suo figlio, e va a parlargli.

Scopre che l’autista dell’autobus è pieno di sensi di colpa, perché è stato l’unico a sopravvivere all’incidente. Hanna viene a sapere che Simpkin lavorava per i Drake e ne parla con John. Lui risponde solo che, in quel momento, aveva molte persone che lavoravano per lui, tra cui Simpkins e persino l’autista dell’autobus.

Sweet River

Di notte, Hanna continua a vedere i ragazzi, ma questa volta individua tra loro Violet e un ragazzo più grande di nome Max, il cui padre è diventato il vagabondo della città. Quando va a parlargli, l’uomo le dice che qualunque cosa ci sia nei campi, non è suo figlio. Vede che Eleanor sa dei bambini di notte e si reca lì ogni notte per parlare con il fantasma di Violet.

A questo punto è chiaro che i fantasmi dei bambini morti sono tutti lì nei campi. Non sono riusciti ad andare avanti e appaiono ogni notte. Le scarpe di Joey appaiono davanti al portico e Violet appare ad Hanna, dicendo che può mostrargli dove è sepolto Joey, ma che Max vuole che lei si allontani da lì.

Hanna segue Violet sulla tomba del figlio, ma Max la spaventa. Mostra le scarpe alla polizia locale, che si limita a intimarle di interrompere le ricerche e di tornare a casa. Hanna va a trovare il padre di Max ancora una volta, ma trova solo una pila di foto. Lì ne scopre una con la verità.

Simpkins era il figlio di John, il che significa che suo figlio ha ucciso suo figlio. È piuttosto buio, ma Hanna prega John di bruciare i campi. È tempo di lasciare andare le anime dei ragazzi. John pensa che nessuno lo voglia, ma si convince. Tuttavia, viene attaccato da Max e muore. Hanna prende in mano la situazione, prende un lanciafiamme e brucia i campi, liberando per sempre le anime dei ragazzi. Il film si conclude con Hanna che trova una soluzione alla sua sofferenza e incontra Eleanor a metà strada. Lascia la città, dopo averla cambiata per sempre.

Sweet Home: recensione della stagione finale del drama Netflix

Sweet Home: recensione della stagione finale del drama Netflix

È tempo di saluti. Dopo il grande ritorno a dicembre con il tanto discusso secondo capitolo, l’iconico e popolare drama horror sudcoreano di Netflix Sweet Home (in hangeul 스위트홈) volge al termine con la sua terza stagione. Creata da Hong So-ri, Kim Hyung-min e Park So-jeong, la serie è basata sull’omonimo webtoon del 2017, scritto da Kim Carnby e illustrato da Hwang Young-chan.

Sweet Home segue la spaventosa e tragica storia di un gruppo di sopravvissuti in un mondo post-apocalittico invaso da terribili mostri che si nutrono di umani. Se la prima stagione ha conquistato il pubblico grazie alla sua trama avvincente, all’atmosfera inquietante e ai personaggi ben caratterizzati, la seconda ha visto un calo di entusiasmo e aspettative. La terza stagione è riuscita a risollevare le sorti di questo amato horror fumettistico?

Sweet Home 3 | Cr. Kim Jeong WonNetflix © 2024

Sweet Home: dove eravamo rimasti

Nella seconda stagione (qui la recensione), il gruppo di superstiti della Green Home è costretto ad abbandonare il proprio rifugio, ormai distrutto e pericoloso, per raggiungere lo stadio sorvegliato dal Crow Platoon, la nuova destinazione dove il governo ha riunito i pochi civili sopravvissuti all’epidemia. Seo Yi-kyung (Lee Si-young), che nella prima stagione scopre di essere incinta, in Sweet Home 2 dà alla luce una bambina (Kim Si-a) che, infetta fin dalla nascita, possiede enormi poteri, come quello di trasformare rapidamente gli umani in mostri e suoi seguaci. Nel frattempo, Hyun-su (Song Kang) viene catturato da Jung Ui-myeong, un potente mostro liquido che ha preso il controllo del corpo di Pyeon Sang-wook (Lee Jin-wook), e sottoposto ai numerosi e dolorosi esperimenti del Dr. Lim (Oh Jung-se).

Quest’ultimo, che considera gli umani una malattia e i mostri l’unica cura possibile, intende infatti studiare e analizzare i mostri-umani attraverso Hyun-su e la sua incomprensibile forza. Nonostante il tempo che il Dr. Lim dedica alla ricerca, i mostri continuano a essere però imprevedibili. Solo verso la fine del secondo capitolo scopre che le spaventose creature iniziano a evolversi, passando da mostri-umani a neo-umani, esseri misteriosi privi di qualsiasi emozione e sensibilità.

Sweet Home 3 | In foto l’attrice Ko Min-si nei panni di Lee Eun-yu. Cr. Kim Jeong Won/Netflix © 2024

L’evoluzione di Sweet Home

Proprio come i suoi mostri, episodio dopo episodio, l’angosciante serie targata Netflix Corea del Sud si è evoluta sorprendentemente. La seconda stagione, infatti, ha segnato una netta differenza rispetto alla prima: mentre inizialmente il pubblico si è appassionato alla spaventosa storia dei condomini della Green Home, affezionandosi soprattutto ai suoi protagonisti, tra cui l’introverso e strambo Hyun-su, nella seconda stagione è stato costretto ad abbandonare quell’ambientazione familiare e disastrata per volgere lo sguardo al mondo esterno.

In Sweet Home 2, tutto è stato amplificato ai massimi livelli: la tensione, l’azione e i pericoli sono aumentati esponenzialmente, generando una sorta di confusione e disagio nello spettatore, che ha quasi trovato difficoltà a riconoscere gli stessi personaggi. Questi ultimi, infatti, sono stati sempre più messi da parte per far spazio a nuove personalità e dinamiche, che hanno contribuito a rendere la trama ancora più complessa e imprevedibile. Proprio a causa della profonda contraddizione tra la prima e la seconda parte, il pubblico era estremamente curioso di scoprire come i creatori potessero giungere a una conclusione coerente e soddisfacente nella terza stagione.

Il capitolo conclusivo di Sweet Home tenta dunque di miscelare e riconciliare gli elementi caratteristici delle prime due stagioni. La trama, per esempio, si destreggia tra due ambientazioni differenti: uno spazio interno (tipico della stagione 1), che corrisponde a ciò che accade nello stadio, e uno spazio esterno (come nella stagione 2), che mostra le vicende nelle strade di una città ormai annientata dall’epidemia. A queste si aggiunge poi un terzo spazio, più profondo, astratto e intimo, rappresentato dalle scene di lotta interiore tra il virus e ciò che resta dell’animo umano. Tra l’angosciante claustrofobia degli spazi chiusi, il caos incontrollato del mondo esterno e le intense battaglie psicologiche dei personaggi, si può quindi parlare di una triplice ambientazione che si impegna a ristabilire un equilibrio delle diverse atmosfere e tematiche sviluppate nelle stagioni precedenti.

Sweet Home 3 | In foto (da sinistra a destra) gli attori Lee Do-hyun, Ko Min-si, Song Kang. Cr. Kim Jeong Won/Netflix © 2024

Un finale che lascia l’amaro in bocca

Nonostante il tentativo di riportare sullo schermo gli amati volti noti della prima stagione, tra cui l’iconico trio Hyun-su, Eun-yu ed Eun-hyuk, e la coraggiosa Lee Si-young, la terza stagione di Sweet Home non riesce a chiudere degnamente il cerchio. Sebbene presenti adrenaliniche scene d’azione, una grafica migliorata e un accattivante tono fumettistico (probabilmente l’unico elemento coerente dell’intera serie), Sweet Home sembra aver subito un processo di snaturalizzazione che ha rotto profondamente gli schemi della prima stagione, facendo quindi apparire il secondo e il terzo capitolo più come spin-off che come continuazioni dirette del primo.

Pur terminando la storia nello stesso luogo in cui è iniziata, nella curiosa e non più rumorosa Green Home, la “casa dolce casa” a cui allude il titolo del drama, il finale lascia senza dubbio il pubblico con l’amaro in bocca. Il messaggio di una “seconda possibilità” data dalla nuova razza umana ibrida non riesce a compensare la sensazione di un grande potenziale sprecato da una trama troppo vasta e ambiziosa. La coerenza narrativa è venuta meno, e il legame emotivo con i personaggi, seppur mantenuto grazie alla presenza dei protagonisti sopravvissuti, non è sufficiente a riscattare una stagione che manca di quella profondità e quella tensione che avevano reso la prima parte così coinvolgente.

In definitiva, Sweet Home 3, nonostante i suoi spunti interessanti e l’impegno nel riprendere elementi iconici, si perde in un eccesso di ambizione che sacrifica la coerenza e la continuità necessarie per un finale davvero meritevole.

Sweet Home 2: trailer della seconda stagione della serie Netflix Horror

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Il trailer di Sweet Home 2 descrive in dettaglio il ritorno della serie horror di Netflix, che sarà presentata in anteprima il 1° dicembre e prevede di basarsi sul potente K-drama ambientato in un mondo in espansione.

Un mondo in cui il desiderio diventa mostruoso. I sopravvissuti della Casa Verde e Hyun-su combattono ciascuno per sopravvivere in nuovi posti, mentre emergono altri esseri e fenomeni misteriosi. Nuovi desideri e nuove difficoltà si svelano in questa nuova stagione della serie Netflix.

Adattato dal popolare webtoon con lo stesso nome, Sweet Home ha fatto il suo debutto globale su Netflix nel dicembre 2020“, secondo una descrizione ufficiale. La prima stagione era incentrata su Cha Hyun-su (Song Kang), uno studente solitario delle superiori che si trasferì in un nuovo condominio chiamato Green Home. Di fronte a una crisi in cui gli individui si sono trasformati in mostri che riflettevano i loro desideri più intimi, Hyun-su è uscito dal suo guscio per salvare gli altri”.

Avendo aperto nuovi orizzonti per i contenuti K con le sue diverse creature progettate e realizzate con un dream team globale, Sweet Home Season 2 è pronta a incantare il pubblico di tutto il mondo ancora una volta con il suo mondo e la sua storia ampliati“,recita la descrizione ufficiale fornita da Netflix.

Il cast di Sweet Home 2 include il ritorno di Song Kang, Lee Jin-uk, Lee Si-young, Ko Min-si e Park Gyu-young. A loro si uniranno le nuove aggiunte Yoo Oh-seon, Oh Jung-se, Kim Mu-yeol e Jin-young. Sweet Home 2 è prodotto da Studio Dragon e scritto da Hong So-ri, Kim Hyung-min e Park So-jeong.

Sweet Home 2: recensione del mostruoso k-drama Netflix

Sweet Home 2: recensione del mostruoso k-drama Netflix

Dopo l’enorme successo avuto nel 2020, il celebre drama-horror mostruoso sudcoreano Sweet Home (in hangeul 스위트홈) è tornato finalmente su Netflix, da venerdì 1° dicembre, con la sua tanto attesa seconda stagione. La serie – creata da Hong So-ri, Kim Hyung-min e Park So-jeong – è basata sul popolare omonimo webtoon del 2017 scritto da Kim Carnby e illustrato da Hwang Young-chan, e segue la spaventosa e tragica storia di un mondo post-apocalittico invaso da terribili mostri assettati di sangue.

Sweet Home, la trama

La seconda stagione, composta da 8 episodi di circa 75 min ciascuno, riprende esattamente dallo stesso punto in cui si era conclusa la prima parte: con l’arrivo dei militari, i dieci sopravvissuti – tra cui Lee Eun-yu (Go Min-si) e Seo Yi-kyung (Lee Si-young) – lasciano la non più sicura Green Home, oramai in macerie e abitata da mostri, per raggiungere una nuova destinazione in cui il governo ha rifugiato i pochi sopravvissuti all’epidemia. Intanto, il folle Sang-wook (Lee Jin-Wook) e Hyun-soo (Song Kang) si dirigono verso la base militare di Bamseom dove il governo attende l’ “infetto speciale”, Sang-wook, per eseguire degli esperimenti col fine di trovare un vaccino e debellare questo oscuro e pericoloso virus. Ma la strada verso la salvezza è ancora lunga e i sopravvissuti si ritrovano presto a dover lottare per la propria vita anche nel mondo esterno, lontano dalla “confortevole” Green Home, e in un mondo in cui, oltre che dai mostri, sono costretti a difendersi anche dai restanti umani.

Sweet Home S2 – Kim Moo-Yeol interpreta il militare Kim Yeong-hu

Da interno a esterno, da suicida a “salvatore”

Se la prima stagione relega tutta l’azione nello spazio limitato della Green Home, la seconda apre le porte a un campo di battaglia più vasto e non più familiare. I protagonisti si ritrovano ora a dover sopravvivere nel mondo esterno, ormai irriconoscibile e infernale, controllato da mostri e militari. Con l’ampliamento dello spazio, nuovi personaggi sono stati introdotti alla storia, come per esempio il dottor Lim, interpretato dal noto e carismatico Oh Jeong-se (It’s ok to not be okay, When the Camellia Blooms), il corrotto scienziato del governo che, mentre finge di interessarsi alla creazione del vaccino, studia le capacità e la forza dei Mostri Umani. Ed è lo stesso dottore che, nel primo episodio, afferma che in realtà è l’umanità stessa un virus, mentre i mostri sono il vaccino. Una cura che la Terra ha creato per poter sterminare coloro che, mossi da pura avidità e brama di potere, distruggono tutto ciò che li circonda, sacrificando altre specie e avvelenando il pianeta.

Sweet Home S2 – In foto Oh Jung-se nei panni del Dottor Lim

Ma l’arricchimento dello spazio e dei personaggi non è l’unica novità di questo secondo capitolo. Alcuni dei più significativi protagonisti, infatti, nel corso della storia, evolvono a tal punto da apparire come personaggi nuovi. Il caso più emblematico è quello di Hyun-soo: presentato nella prima puntata della prima stagione come un giovane debole e inetto che tenta il suicidio, diviene poi, episodio dopo episodio, ciò che di più vicino c’è a un eroe. Hyun-soo, seppur infetto, non può fare a meno di cercare redenzione, sacrificandosi per gli altri con coraggio e a qualunque costo, anche quello della morte.

«Questa è una storia su di noi, quelli che cercano un motivo per vivere in un mondo in cui questo è ancora più difficile del semplice sopravvivere.» – Hyun-soo, incipit Stagione 1

La crudele guerra dell’orrore umano

Che sia umani contro mostri, umani contro umani o mostri contro mostri, nel mondo senza Dio né pace di Sweet Home non c’è spazio per la lealtà, l’amore o, addirittura, l’empatia. In fondo, il dottor Lim ha amaramente ragione: l’umanità ha fallito e la dimostrazione è la malattia stessa. I mostri di Sweet Home non sono altro che uomini, donne e bambini prigionieri di un involucro nuovo, differente e disagevole. Ciò che rende davvero un “mostro”, dunque, non è l’aspetto, ma tutti i terribili vizi, i violenti desideri, le oscure paure e l’incurabile collera degli esseri umani. In altre parole, la malattia non è che la nostra essenza più infima. Ed è così che il personaggio di Hyun-soo assume un ulteriore simbologia: Hyun-soo è uno degli infetti speciali, un MU (cioè “mostro umano”), un uomo che anche se contagiato dalla malattia non ha assunto le complete sembianze del mostro. Però è anche l’unico MU a lottare ancora contro se stesso, contro la propria “mostruosità”. Hyun-soo è pronto a tutto pur di salvare gli altri, mostri compresi. Perché c’è ancora uno spiraglio di speranza e bontà. E perché tutti meritano una seconda possibilità.

Sweet Home (S2) – In foto (da sinistra a destra) Song Kang nei panni di Cha Hyun-su e Lee Jin-uk nel ruolo di Pyeon Sang-wook | Cr. kim Jeong Won/Netflix © 2023

Una seconda stagione che non riesce a tenere testa alle alte aspettative

La seconda stagione di Sweet Home è “troppo”. È troppo prolissa, troppo dispersiva, troppo ricca d’azione (a tal punto da avvilire i dialoghi) e con troppi personaggi (i nuovi non riescono a essere ben sviluppati, tanto da sembrare a tratti futili e facilmente dimenticabili). La seconda stagione è, poi, troppo crudele: scena dopo scena, personaggio dopo personaggio, morte e distruzione precede qualsiasi possibile speranza del pubblico di poter assistere a un attimo rassicurante. Una crudeltà che, per quanto intenda essere significativa, finisce per apparire in molti casi ingiustificata e innecessaria. A tutto questo si aggiunge, inoltre, l’eccessiva celerità con cui si susseguono gli avvenimenti, ottenendo un ritmo angosciante e spericolato che contribuisce a far perdere l’emozionante intensità che ha caratterizzato la prima stagione.

In conclusione, questo secondo capitolo dell’action-horror sudcoreano non riesce a tenere testa alla coinvolgente drammaticità del primo che, pur con qualche imperfezione, ha catturato l’attenzione e la trepidazione del pubblico mondiale. Sweet Home 2 è, per così dire, una perenne e tormentata fuga che – con un bel po’ di cliffhanger – quasi sembra voler condurre frettolosamente lo spettatore alla prossima stagione. Come annunciato nell’ultimo episodio, infatti, la terza e ultima stagione arriverà nell’estate del 2024, con la speranza per il pubblico di poter rivivere la stessa meraviglia della prima iconica stagione.

Sweet Girl: l’intervista al regista Brian Mendoza

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Sweet Girl: l’intervista al regista Brian Mendoza

Ecco la nostra intervista a Brian Mendoza, regista di Sweet Girl, il film con Jason Momoa disponibile su Netflix.

Sweet girl, film diretto da Brian Andrew Mendoza, racconta la storia di Ray Cooper (Jason Momoa), un uomo rimasto da poco vedovo, dopo che sua moglie (Adria Arjona) è morta di cancro. Intenzionato a vendicare la morte della donna, Ray accusa una compagnia farmaceutica, che produceva un farmaco potenzialmente salvavita, di averlo ritirato dal mercato, favorendo così l’aggravasi di sua moglie e la sua successiva dipartita.
La sua sete di giustizia e il suo desiderio di scoprire la verità sul perché il farmaco non sia più in commercio, lo portano a un incontro mortale con qualcuno che è pronto a farlo tacere per sempre, pur di portare a galla cosa si nasconde dietro quella scelta farmco-aziendale. È così che la missione di Ray non è più giustizia e vendetta, ma proteggere l’unico familiare che gli è rimasto, sua figlia.

 

Sweet Girl: il trailer del film Netflix con Jason Momoa

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Sweet Girl: il trailer del film Netflix con Jason Momoa

Netflix ha diffuso il trailer di Sweet Girl, il nuovo film Netflix che sarà disponibile in piattaforma a partire dal 20 agosto. Protagonista del film è Jason Momoa.

Sweet Girl è diretto da Brian Andrew Mendoza, scritto da Gregg Hurwitz & Philip Eisner, prodotto da Jeff Fierson, Brad Peyton, Jason Momoa, Brian Andrew Mendoza, mentre nel cast compaiono Jason Momoa, Isabela Merced, Manuel Garcia-Rulfo, Adria Arjona, Raza Jaffrey, Justin Bartha, Lex Scott Davis, Michael Raymond-James e Amy Brenneman.

La trama di Sweet Girl

Il devoto padre di famiglia, Ray Cooper, giura vendetta contro la società farmaceutica responsabile di aver ritirato dal mercato un potenziale farmaco salvavita poco prima che la moglie (Adria Arjona) morisse di cancro. Ma quando la ricerca della verità lo porta a un incontro letale che mette sia lui che la figlia Rachel (Isabela Merced) in grave pericolo, la missione di Ray diventa una ricerca di vendetta per proteggere quel che resta della sua famiglia. SWEET GIRL è diretto da Brian Andrew Mendoza e include nel cast Justin Bartha, Amy Brenneman, Manuel Garcia-Rulfo, Raza Jaffrey, Lex Scott Davis e Michael Raymond-James.

Sweet country: recensione del film di Warwick Thornton

Sweet country: recensione del film di Warwick Thornton

Sweet country, un western lentissimo, con tutti i canoni di questo genere, ma trasportato nella terra dei canguri. Una vicenda di razzismo, intolleranza e ignoranza, non troppo distante in fondo da quello che succede ai nostri giorni.

Sweet country, la trama

Nel 1929, in una regione brulla e inospitale del nord dell’Australia, i nativi aborigeni vengono sfruttati e impiegati per lavori umili e massacranti a supporto dei coloni bianchi, degli stolti bifolchi che vivono di bestiame. Uno  di questi aborigeni, Sam, uccide per difesa della propria famiglia un proprietario terriero bianco, Harry March. Si trova così costretto a fuggire insieme alla moglie Lizzie. Ma dopo un lungo periodo di latitanza scopre che la donna aspetta un bambino, in conseguenza dello stupro subito dall’uomo da lui ucciso. Per proteggerla si consegna alla giustizia, affrontando un lungo processo affidato al giudice Taylor.

Sweet countryWarwick Thornton il regista, spiega che il film non è frutto di fantasia: “Il film è basato su una vera storia, raccontatami dallo scrittore David Tranter, dell’aborigeno Wilaberta Jack, che negli anni venti fu arrestato e processato per l’omicidio di un uomo bianco nella Central Australia. Wilaberta Jack è Sam, diventato un personaggio indipendente, con una sua storia. Se Sam è il cardine della trama su cui tutto ruota, la vicenda riguarda anche Philomac, giovane aborigeno di quattordici anni, che vive in una fattoria e sta per diventare adulto, mentre si ritrova coinvolto nella rivoluzione sociale e nel conflitto culturale della vita di frontiera nella Central Australia degli anni venti.

Sweet Country girato nella catena montuosa delle MacDonnell Ranges, vicino ad Alice Springs è un western tipico, caratterizzato da tutti quegli elementi che rendono riconoscibile il genere: la terra di frontiera, la sopraffazione delle popolazioni indigene locali, l’arroganza e la sfrontatezza dei colonizzatori, i panorami mozzafiato che caratterizzano una terra bellissima quanto ostile, il continuo confronto con la natura.

E il regista afferma di aver voluto costruire proprio un western per cercare di avvicinare di più il pubblico alla storia e ai contenuti che voleva sottolineare, creando una sorta di favola per descrivere l’oppressione e la sopraffazione di un popolo.

Sweet Country purtroppo non presenta nulla di originale, ha dei tempi estremamente dilatati e non riesce mai a coinvolgere completamente, avanza in maniera stanca verso il processo finale, raccontando fatti ormai già visti e abusati nel cinema. Non basta sapere che si tratta di una storia vera, per quanto ingiusta e tragica possa essere, per mantenere alta l’attenzione.

Sweet Blood Of Jesus: primo trailer del film di Spike Lee

Sweet Blood Of Jesus

Primo trailer per l’ultimo film di Spike Lee, Sweet Blood Of Jesus reso possibile grazie all’aiuto del finanziamento sul web, difatti il cineasta statunitense ha raccolto ben 1,4 milioni di dollari grazie al sito Kickstart.
La storia è tratta dal film horror del 1973 di Bill Gunn, Ganja & Hess, in cui troviamo uno studioso d’arte Dr. Greene che trasformatosi in vampiro dopo esser stato ferito dal suo assistente con un pugnale maledetto, si innamora di Ganja, la vedova del suo partner di ricerca. Un film che lo stesso Lee descrive come una commedia “divertente, sexy e sanguinosa. Un nuovo tipo di storia d’amore (e non un remake di Blacula)” del 1972.

Sweet Blood Of Jesus ha debuttato American Black Film Festival e in una sezione collaterale del Festival di Cannes dove ha ricevuto una tiepida accoglienza. Nel film troviamo Michael K. Williams, Felicia Pearson, Elvis Nolasco, Zaraah Abrahams, Steven Hauck e Lauren Macklin. Bruce Hornsby ha scritto la musica originale.

Fonte:Deadline

Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street: cast, frasi e canzoni del film

Nella lunga e variegata filmografia di Tim Burton, Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street è da molti indicato come una delle summe della sua poetica. Nel film del 2007 si possono infatti ritrovare molti degli elementi cari al regista, dalla figura dell’emarginato al desiderio di vendetta, dalle atmosfere cupe ai personaggi controversi e ricchi di sentimenti. Ciò che è nuovo, invece, è la componente musical che avvolge una storia puramente di genere thriller. La vicenda qui raccontata è infatti un adattamento dell’omonimo musical teatrale del leggendario Stephen Sondheim, considerato uno degli autori più importanti nel panorama del teatro musicale del XX secolo.

Burton assistette per diverse volte a questo nei primi anni Ottanta, rimanendo abbagliato dalla musica e dal senso di macabro. Espresse così da subito il desiderio di rendere la storia di Sweeney Todd un film, ma finì invece con il concentrarsi su altri progetti. Fu solo nel 2006 che egli ottenne di essere il regista dell’adattamento di questo, intraprendendo un lungo lavoro di riscrittura. Insieme allo sceneggiatore John Logan, infatti, egli si trovò a dover concentrare un musical di tre ore in un film di due. Per riuscire in ciò, diverse canzoni dovettero essere rimosse, mentre tutte le sottotrame vennero ridotte in favore di quella principale.

Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street si affermò poi come un grande successo, arrivando ad un incasso di circa 153 milioni di dollari a fronte di un budget di 50. Questo arrivò poi ad ottenere anche tre nomination ai premi Oscar, vincendo quello per la miglior scenografia, realizzata dagli italiani Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Sono molte le curiosità legate a tale film, e proseguendo qui nella lettura sarà possibile approfondire le principali tra queste. Di seguito si ritroveranno infatti ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, alle canzoni e alle frasi più belle del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street: la trama del film

Nella Londra di fine Ottocento, il barbiere di nome Benjamin Barker viene ingiustamente accusato di un crimine mai commesso e costretto ai lavori forzati in Australia. Dopo 15 anni, ha finalmente modo di tornare nella sua città, sotto l’identità di Sweeney Todd. Qui scopre che dopo il suo allontanamento l’amata moglie è stata vittima delle insidie del malvagio giudice Turpin, il quale ora tiene reclusa in casa la figlia di Todd, la bella Johanna. Egli diventa così l’obiettivo della vendetta ricercata dal barbiere, il quale però decide di dare una punizione all’intera città, colpevole di non aver impedito la sua rovina. Aiutato dalla fedele Mrs. Lovett, egli inizia così a far scorrere fiumi di sangue, attendendo il momento in cui potrà posare il rasoio sul collo del giudice.

Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street: il cast del film

Protagonista del film, alla sua quinta collaborazione con Burton, è l’attore Johnny Depp. Egli interpreta il protagonista, il vendicativo Sweeney Todd, il quale accettò di interpretare pur non essendo un fan del musical. Ad attrarlo fu infatti la controversa natura del personaggio unita a quello specifico genere. Prima di poter definitivamente assumerne i panni, però, Depp dovette prendere diverse lezioni di canto, dando prova di poter sostenere l’attività canora richiesta. Egli decise poi di dar vita ad una versione punk rock del personaggio, ottenendo ampi consensi per la sua performance. Questa lo portò infine ad ottenere la sua terza nomination all’Oscar come miglior attore. Accanto a lui, nei panni di Mrs. Lovett, vi è invece Helena Bonham Carter. L’attrice sognava di recitare tale personaggio sin da bambina, e per dimostrare di poterne essere all’altezza prese a sua volta lezioni di canto, ottenendo anche l’approvazione di Sondheim stesso.

Il grande Alan Rickman interpreta invece il malvagio giudice Turpin, dichiarandosi estremamente affascinato da come il personaggio compia crimini atroci secondo una propria logica emotiva. Sacha Baron Cohen è invece presente nel ruolo di Adolfo Pirelli, barbiere rivale di Todd. Per ottenere la parte, l’attore si è cimentato in una lunga esecuzione della colonna sonora del film Il violinista sul tetto, lasciando Burton sbalordito. Timothy Spall, infine, è Messo Bambford, assistente personale di Turpin. Sono inoltre presenti tre attori mai comparsi prima in un film. Si tratta di Ed Sanders nei panni di Toby, assistente di Pirelli e in seguito di Mrs. Lovett, Jayne Wisener in quelli di Johanna, e Jamie Campbell Bower in quelli di Anthony Hope. Quest’ultimo è poi divenuto celebre per aver interpretato Caius nella saga di Twilight, e Gellerd Grindelwald negli ultimi due film di Harry Potter.

Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street cast

Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street: le canzoni e dove vedere il film in streaming e in TV

Le musiche del film sono naturalmente state realizzate da Sondheim, che ha così sostituito il ricorrente collaboratore di Burton, Danny Elfman. Nel dar vita alle canzoni, come accennato, molte sono state eliminate o accorciate, così da non far durare troppo l’intero film. Tra le assenze più evidenti, ma necessarie, vi è The Ballad of Sweeney Todd, il famosissimo numero di apertura che introduce alla storia. Diversi celebri brani si possono comunque ascoltare nel film, come No Place Like London, The Worst Pies in London, My Friends e Not While I’m Around. Ognuna di queste è realmente eseguita dall’interprete di turno, e per conservarne la bellezza, si è deciso per il doppiaggio italiano di lasciarle cantate in inglese, aggiungendovi semplicemente dei sottotitoli.

È possibile vedere o rivedere tale film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà semplicemente iscriversi, in modo del tutto gratuito alla piattaforma. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione un determinato limite temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 7 gennaio alle ore 21:10 sul canale Italia 2.

Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street: le frasi più belle del film e il trailer

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Questi sono tempi disperati, mrs. Lovett, e bisogna ricorrere a disperati rimedi. (Sweeney Todd)
  • Finalmente il mio braccio è nuovamente intero! (Sweeney Todd)
  • Possiamo avere una vita noi due, magari non come la rammentate. Magari non come la immaginavo, ma potrebbe bastarci. (Mrs. Lovett)
  • Gli anni senza dubbio mi hanno cambiato, signore. Ma del resto immagino che il viso di un barbiere, il viso di un prigioniero, di un cane, non sia tanto memorabile. (Sweeney Todd)
  • Avrò la mia vendetta, avrò la mia salvezza! (Sweeney Todd)

Fonte: IMDb

Swearnet: trailer vietato del nuovo capitolo di Trailer Park Boys

Arriva il Trailer vietato di Swearnet, il terzo capitolo della serie comica conosciuta meglio come Trailer Park Boys, che verrà rilasciato nelle sale cinematografiche canadesi a partire dal prossimo 22 Agosto.

Senza lavoro e in cerca di un futuro che possa coinvolgerli nuovamente, i tre amici (interpretati da Mike Smith, Robb Wells e Jean-Paul Tremblay) iniziano un tour con i comici Tom Green e Carrot Top, con lo scopo di realizzare un canale internet completamente senza censure, nonchè cercando di acquistare i diritti televisivi e cinematografici per i personaggi criminali che li hanno resi famosi. Insomma, questo nuovo capitolo sembra proprio destinato a mostrarci i tre amici come mai li avevamo visti fino a ora!

Come anticipato, vi proponiamo il trailer e la locandina dai riuscitissimi toni vintage!

Swearnet

Fonte: Comingsoon.net

SWAT cancellato dalla CBS ancora una volta, lo showrunner risponde alla “notizia straziante”

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S.W.A.T. è stata cancellata per la terza volta dalla CBS. Basato sulla serie televisiva del 1975 e sull’adattamento cinematografico del 2003 con lo stesso titolo, il dramma poliziesco della CBS era stato originariamente cancellato nel 2023 dopo la sesta stagione. Tuttavia, il network ha successivamente annullato la decisione pochi giorni dopo il primo annuncio, rivelando infine che lo show sarebbe tornato per una settima e ultima stagione. Anche questa decisione è stata ribaltata nel maggio dello scorso anno, quando la CBS ha rinnovato a sorpresa l’ottava stagione di S.W.A.T..

Come riportato da Deadline Hollywood, la CBS ha ora cancellato S.W.A.T. per la terza volta, subito dopo che anche FBI: Most Wanted e FBI: International sono stati cancellati. Lo showrunner della serie, Andrew Dettmann, ha definito la notizia “straziante” e ha elogiato il cast e la troupe dello show, con cui ha lavorato nelle ultime otto stagioni. Ecco i suoi commenti:

È una notizia straziante, soprattutto perché è stato un immenso piacere lavorare con questo cast e questa troupe per realizzare uno show di cui siamo sempre stati orgogliosi. Sono davvero un gruppo di persone straordinarie che hanno lavorato così duramente e sono state così dedite per tutte queste otto stagioni, superando innumerevoli sfide. Non posso che lodarli. Mi sento così privilegiato di aver fatto parte della famiglia S.W.A.T.

Cosa significa l’ultima cancellazione di S.W.A.T. per il longevo poliziesco

Nonostante abbia sfidato le probabilità e sia tornata in onda due volte dopo la cancellazione, il rapporto originale di Deadline suggerisce che questo ultimo annuncio significhi che l’ottava stagione di S.W.A.T. sarà l’ultima della serie. Ciò suggerisce che, mentre la decisione di invertire le precedenti cancellazioni di S.W.A.T. è stata il risultato dell’offerta di incentivi finanziari più favorevoli da parte di Sony Pictures Television alla CBS, questa volta la CBS avrebbe deciso di non impegnarsi affatto in trattative di rinnovo.

Pertanto, il pubblico probabilmente non dovrebbe aspettarsi che S.W.A.T. riceva lo stesso tipo di grazia dell’ultimo minuto che ha già ricevuto più di una volta negli anni passati. Inoltre, la CBS è attualmente nella posizione di dover fare spazio nel suo palinsesto per gli spin-off precedentemente annunciati di Fire Country e Blue Bloods, Sheriff Country e Boston Blue. Il network sembra stia spostando la sua attenzione, il che non lascia spazio alla nona stagione di S.W.A.T..

Swan Song con Mahershala Ali, uscirà al cinema e in tutto il mondo su Apple TV+

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Apple Original Films ha annunciato oggi che l’attesissimo film dal cast stellare Swan Song uscirà nei cinema e in tutto il mondo su Apple TV+ venerdì 17 dicembre. Swan Song è interpretato dal due volte premio Oscar Mahershala Ali, che è anche produttore, dall’otto volte candidata all’Oscar Glenn Close e dalla candidata all’Oscar Naomie Harris. Accanto a loro recitano anche la vincitrice del Golden Globe Awkwafina e il candidato al Golden Globe Adam Beach.

Ambientato in un vicino futuro, il film è un viaggio potente ed emozionante raccontato attraverso gli occhi di Cameron (Mahershala Ali), marito e padre amorevole, a cui è stata diagnosticata una malattia terminale; quando il suo medico (Glenn Close) gli prospetta una soluzione alternativa al fine di proteggere la sua famiglia dalla sofferenza, si troverà davanti a un bivio. Mentre Cam è alle prese con la scelta di alterare o meno il destino della sua famiglia, impara molto più di quello che avrebbe mai potuto immaginare sulla vita e sull’amore. Swan Song esplora quanto lontano arriviamo a spingerci e quanto siamo disposti a sacrificare, per rendere la vita delle persone che amiamo più felice possibile.

Swan Song Glen Glose
Per gentile concessione di Apple

Swan Song è diretto dal regista premio Oscar Benjamin Cleary (“Stutterer”), che è anche autore della sceneggiatura originale, ed è prodotto da Anonymous Content e Concordia Studio. I produttori sono Adam Shulman (“In difesa di Jacob”) e Jacob Perlin (“The Amazing Johnathan Documentary”) per conto di Anonymous Content; Jonathan King (“La ragazza di Stillwater”, “Cattive acque”) per conto di Concordia Studio; Rebecca Bourke (“Wave”); Mahershala Ali e Mimi Valdés (“Il diritto di contare”) attraverso Know Wonder-

Swan Song si unisce alla rosa in espansione di Apple Original Films, tra cui il prossimo al debutto “Finch”, interpretato dal vincitore dell’Oscar Tom Hanks che segue il grande successo di “Greyhound”; l’attesissimo “Emancipation” del regista Antoine Fuqua e interpretato e prodotto dal candidato all’Oscar Will Smith; “Killers of the Flower Moon” di Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro; “The Tragedy of Macbeth” di Joel Coen, con Denzel Washington e Frances McDormand; “Sharper”, di Brian Gatewood e Alessandro Tanaka, interpretato e prodotto dalla vincitrice dell’Academy Award Julianne Moore; il prossimo adattamento per Young Adult “The Sky is Everywhere”, diretto da Josephine Decker e interpretato da Grace Kaufman, Cherry Jones e Jason Segel e molto altro ancora.

Swamp Thing: lo showrunner della serie commenta il film di James Mangold

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In una nuova intervista con Multiverse of Color, allo showrunner di Swamp Thing (2019) Mark Verheiden è stato chiesto di condividere i suoi pensieri sul prossimo film su Swamp Thing che come sappiamo sarà diretto da James Mangold, che sarà ambientato nel DCU di James Gunn e Peter Safran.

Verheiden ha dichiarato che secondo lui Mangold “avrà una grande interpretazione” in riferimento al film Swamp Thing in uscita, aggiungendo che “si spera che questo dia il via a un po’ più di personaggi oscuri“.

Ha anche aggiunto: “I film DC dell’ultimo regime forse non sono andati bene come avrebbero sperato [e] con questa nuova versione, stanno parlando di incorporare personaggi più oscuri e [penso] che sarebbe fantastico“.

Mark Verheiden ha poi aggiunto che se mai avesse la possibilità di lavorare su un’altra property della DC Comics, gli piacerebbe fare una versione umoristica di Bizarro, in una sitcom di mezz’ora. Tuttavia, a questo punto della sua carriera, è più propenso a sviluppare idee originali.

Il discorso sul prossimo film di Swamp Thing inizia al minuto 42:00 del video qui sotto. Ma assicuratevi di ascoltare il video completo, perché Verheiden ha anche condiviso alcune idee su cosa avrebbe potuto trattare una seconda stagione dello show Swamp Thing.

La serie televisiva di Swamp Thing ha debuttato il 31 maggio 2019 ed era composta da 10 episodi. Il numero originale di episodi è stato ridotto da 13 a 10 perché la Warner Bros. stava cercando di consolidare i suoi piani di streaming. Il DC Universe sarebbe poi confluito nella HBO Max, che in seguito sarebbe stata abbreviata in Max.

È nata una campagna dei fan per salvare la serie, che alla fine ha portato alla messa in onda di Swamp Thing su The CW, ma non è stato generato abbastanza slancio per una seconda stagione.

La serie ha un indice di gradimento del 92% su Rotten Tomatoes su 39 recensioni. Più di recente, James Mangold ha condiviso il suo entusiasmo per il progetto, dichiarando: “Non appena ho saputo che James Gunn avrebbe preso in mano la DC, l’ho vista come un’opportunità da cogliere al volo“. Ha poi aggiunto che il film sarà ispirato a Frankenstein.

Swamp Thing: James Mangold in trattative per dirigere il film DC Studios

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Il regista di Logan, James Mangold, è in trattative per dirigere il film Swamp Thing del DC Universe. Dopo mesi di attesa, i due co-CEO dei DC Studios hanno svelato la line-up di quella che sarà la prima parte, il Capitolo 1 del nuovo universo condiviso, Dei e Mostri. Di questo universo fa parte Swamp Thing, il film annunciato che vedrà protagonista proprio la creature del titolo.

Ora, stando a quanto riporta THR, Mangold sarabbe in trattative per firmare la regia del film. A sostenere questa notizia, lo stesso regista che su Twitter ha condiviso un post in cui stuzzica questa idea: una immagine di Swamp Thing senza nessuna spiegazione ulteriore.

https://twitter.com/mang0ld/status/1620686622152077313?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1620686622152077313%7Ctwgr%5E3d60c7bd88c1c1a884b72f38dd37c06a9a96e3d4%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fdc-swamp-thing-movie-director-james-mangold%2F

James Mangold alla regia del film Swamp Thing della DC arriva dopo che in precedenza erano circolate notizie secondo cui lui stesso diceva di essere entusiasta di lavorare con James Gunn ai DC Studios.

Sebbene il coinvolgimento del regista nel film DC non sia stato annunciato ufficialmente, James Gunn ha ritwittato il tweet di Swamp Thing di Mangold, indicando che i colloqui sono effettivamente in corso. Secondo Deadline, al momento non esiste una sceneggiatura per il progetto. Quindi anche il film di Swamp Thing non dovrebbe entrare in produzione fino a quando Mangold non completerà i suoi progetti già annunciati, che sarebbero il suo lavoro con Indiana Jones e la Ruota del Destino e dirigerà un film biografico su Bob Dylan con Timotheé Chalamet.

Swamp Thing: James Mangold conferma che sarà un “film horror gotico standalone”

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Il regista James Mangold ha affrontato molti generi, sia che si tratti di biopic come A Complete Unknown, sia che si tratti di blockbuster d’azione come Logan – The Wolverine e Indiana Jones e il Quadrante del Destino. Oltre a un film di Star Wars che esplora le origini degli Jedi ambientate 25.000 anni nel passato, Mangold è stato poi incaricato dai DC Studios di prendere il timone di Swamp Thing. Il personaggio è stato protagonista di una serie televisiva di breve durata, ma questo segnerebbe il debutto sul grande schermo di un personaggio che si inserisce bene nella serie “Gods and Monsters” di James Gunn.

Parlando ora con MovieWeb, Mangold ha spiegato come intende affrontare il film del DCU. “Con Bob [Dylan] ci sono quantità note, sì, ma ci sono modi per interpretarle”, ha esordito. “Con altri tipi di IP, si arriva a un livello religioso. Per la DC, Swamp Thing è solo una questione di: troviamo un modo per dire qualcosa di originale?”. “Mentre sono sicuro che la DC vede Swamp Thing come un franchise, io lo vedrei come un film horror gotico molto semplice e pulito su questo uomo/mostro”, ha continuato Mangold. “Faccio solo le mie cose, un film indipendente, standalone”.

Questo suona simile al progesso su Clayface, per esempio, e non possiamo immaginare che Gunn abbia problemi con il fatto che Swamp Thing sia una storia a sé stante (inoltre, può sempre usare il film di Mangold come piattaforma di lancio per progetti in cui non sarà coinvolto, ad esempio Justice League Dark). “Mi è stata data la possibilità [di lavorare] in generi diversi, perché la gente lo finanzierà. Se fossi solo un regista horror e la gente volesse pagare solo per i miei film horror, il problema sarebbe un altro”, ha poi ammesso il regista.

Ma parte della gioia è che si impara molto quando si cambia genere o il linguaggio in alcuni modi di comunicare la propria arte”. “Ho imparato molto, sia che si tratti di fare un film d’azione, sia che si tratti di fare un western e portare quelle energie in una sorta di film di supereroi o di film Marvel. Non solo si imparano cose facendo un genere, ma poi si impara come trasportare le lezioni di quel genere in un altro che non ci si aspetterebbe”, ha concluso Mangold.

Di cosa parlerà Swamp Thing?

Swamp Thing è un supereroe nei fumetti americani pubblicati dalla DC Comics.  Una creatura elementale umanoide/vegetale, creata dallo scrittore Len Wein e dall’artista Bernie Wrightson, Swamp Thing ha avuto diverse incarnazioni umanoidi o mostri in varie trame diverse. Il personaggio è apparso per la prima volta in House of Secrets#. Il personaggio è un mostro di palude che assomiglia a un tumulo antropomorfo di materia vegetale e combatte per proteggere la sua casa paludosa, l’ambiente in generale e l’umanità da varie minacce soprannaturali o terroristiche.

Il film indagherà le origini oscure del suo personaggio principale. La DC Studios non ha ancora annunciato una data di uscita e non è chiaro se Mangold intenda iniziare a lavorare prima su questo film o sul suo progetto di Star Wars. Non sono poi state sollevate potenziali scelte di casting, ma una recente voce ha affermato che l’attore Bill Skarsgård di It e John Wick Chapter 4 potrebbe essere in lizza per interpretare Alec Holland, alias Swamp Thing.

Swamp Thing: James Gunn conferma che James Mangold scriverà e dirigerà il film

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La carriera di James Mangold è sempre più in ascesa. Da quando ha regalato ai fan di tutto il mondo il miglior film possibile su Wolverine, il regista ha aumentato la sua credibilità ad Hollywood. Ciò gli ha permesso di raccogliere l’eredità di Steven Spielberg ed essere ingaggiato dalla LUCASFILM per dirigere l’imminente Indiana Jones e il Quadrante del Destino, quinto e ultimo capitolo della saga con protagonista Harrison Ford. Ma non è tutto perché durante la partecipazione a Star Wars Celebration – dove è stato annunciato che avrebbe diretto nel prossimo futuro il suo film di Star Wars – Mangold ha confermato a Collider per la prima volta che sta scrivendo e dirigendo il film Swamp Thing che farà parte della prima fase del nuovo corso del DC Universe, dal titolo Dei e Mostri.

Vedremo prima cosa si realizzerà“, ha detto il regista. “La verità è che sto scrivendo entrambi in questo momento e chissà cosa succederà e cosa sboccerà prima o dopo… sto riconoscendo che sto facendo Swamp Thing … Non è una voce, sta accadendo.“ Il co-CEO dei DC Studios James Gunn ha citato su Twitter la clip dell’intervista e ha detto che Mangold è stata “una delle prime persone con cui ha parlato” quando ha iniziato a tracciare il corso della DCU, e che Swamp Thing è il “progetto di passione” di Mangold.

Swamp Thing è attualmente impostato per essere il film finale del capitolo 1 della DC, che includerà anche Gunn’s Superman: Legacy, un film incentrato su Batman e Robin chiamato  The Brave and the BoldSupergirl: Woman of Tomorrow e  diversi programmi TV.

Swamp Thing è un supereroe nei fumetti americani pubblicati dalla DC Comics.  Una creatura elementale umanoide/vegetale, creata dallo scrittore Len Wein e dall’artista Bernie Wrightson, Swamp Thing ha avuto diverse incarnazioni umanoidi o mostri in varie trame diverse. Il personaggio è apparso per la prima volta in House of Secrets#. Il personaggio è un mostro di palude che assomiglia a un tumulo antropomorfo di materia vegetale e combatte per proteggere la sua casa paludosa, l’ambiente in generale e l’umanità da varie minacce soprannaturali o terroristiche.

Swamp Thing: Il regista descrive il film e spiega come si inserirà nel DCU

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Il regista James Mangold, a breve in sala con il suo nuovo film Indiana Jones e il Quadrante del Destino, ha già un prossimo progetto tra le mani: Swamp Thing per il DC Universe. Parlando proprio di quel progetto, Mangold ha ora chiarito il modo in cui il film, di genere horror, si legherà ai piani di James Gunn. In un’intervista con Variety, il regista ha spiegato che Swamp Thing sarà in grado di reggersi da solo, senza avere alcuna connessione diretta con gli altri film del primo capitolo del DCU in arrivo. Il film sarà dunque costruito come un “film horror gotico e pulito” che racconterà la storia di Alec Holland e di come diventa il personaggio DC titolare.

Mentre sono sicuro che la DC vede ‘Swamp Thing’ come un franchise, io lo vedo come un film horror gotico molto semplice, pulito su questo uomo/mostro. Ho fatto una telefonata amichevole [quando James Gunn e Peter Safran hanno preso le redini della DC lo scorso autunno]. Sto solo facendo le mie cose con questo, solo uno standalone”. Stando alle parole di Mangold, Swamp Thing si concentrerà dunque maggiormente sul raccontare la propria storia all’interno dell’universo DC, il che permette di ipotizzare che, all’interno di questo grande universo cinematografico connesso, ci sarà anche spazio per storie indipendenti.

Quando i DC Studios hanno annunciato la loro lista iniziale di progetti, Gunn e Safran hanno infatti chiarito che la loro priorità è che ogni film e spettacolo del DC Universe abbia una grande storia piuttosto che forzare le connessioni e i crossover per il solo gusto di farlo. Sulla base dei commenti di Mangold per Swamp Thing, si conferma che i DC Studios chiaramente non stanno cercando di seguire gli errori passati con team-up affrettati. In questo modo, si renderanno più organici i crossover all’interno dell’Universo DC quando sarà il momento giusto, sia che si tratti di personaggi di Swamp Thing o di altri progetti del DCU.

Swamp Thing: il film sarà molto più “orribile” rispetto ad altri progetti!

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Uno dei progetti che James Gunn dei DC Studios ha annunciato mentre svelava il primo stadio dell’Universo DC la scorsa settimana era un film di Swamp Thing, che è impostato per “indagare sulle origini oscure” del personaggio. Per questo motivo, il prossimo film DCU Swamp Thing sarà molto più spaventoso di qualsiasi altro progetto DC. James Gunn  ha osservato con decisione che “questo è un film molto più orribile, ma avremo comunque Swamp Thing che interagisce con gli altri personaggi”. Peter Safran ha aggiunto che Swamp Thing sarà un ottimo esempio dell’universo DC connesso pur variando di tono a seconda del progetto.

L’ultimo film di cui volevamo parlare è Swamp Thing“, ha detto Safran alla DC . “Ne parliamo perché è importante sottolineare che in queste storie, sebbene siano interconnesse, non sono tutte uguali dal punto di vista tonale. Ogni gruppo di registi apporta la propria estetica a questi film, e il divertimento è vedere come queste opere tonali diverse si fonderanno in futuro.” In seguito poi alla notizia che il regista di Logan e Indiana Jones 5, James Mangold, è in trattative per dirigere il film Swamp Thing del DC Universe, la cosa lo rende anche più interessante, visto che LOGAN a suo modo fu anche uno dei pochi film vietati ai minori e adattati dai fumetti.

Gunn ha anche parlato del successo di un personaggio come Rocket Raccoon nell’universo cinematografico Marvel nonostante non fosse un personaggio tradizionale o addirittura una persona. Gunn ha detto che con Swamp Thing avrebbe ripetuto quel concetto e lo avrebbero “migliorato” e che la sua storia avrebbe sposato appieno gli elementi horror originale del fumetto.  Attualmente, non si sa molto di Swamp Thing o della maggior parte dei progetti pianificati di DC Studios. Tuttavia, un recente rapporto di Variety suggerisce che il regista James Mangold sia in trattative per dirigere il film Swamp Thing. Mangold è attualmente in procinto di finire il prossimo film di Indiana Jones e la ruota del destino, e dirigerà prossimamente Going Electric, un film biografico su Bob Dylan con Timothée Chalamet, così come un film biografico su Buster Keaton con Rami Malek.

Swamp Thing è attualmente impostato per essere il film finale del capitolo 1 della DC, che includerà anche Gunn’s Superman: Legacy, un film incentrato su Batman e Robin chiamato  The Brave and the Bold , Supergirl: Woman of Tomorrow e  diversi programmi TV.

Swamp Thing: il film sarà ispirato a Frankenstein

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Swamp Thing: il film sarà ispirato a Frankenstein

Il regista di Logan e Indiana Jones e il quadrante del destino, James Mangold, è stato ospite dell’ultimo episodio del podcast Happy Sad Confused, dove ha condiviso alcuni nuovi intriganti dettagli sui suoi piani per il nuovo film DCU Swamp Thing attualmente in fase di sviluppo.

Sebbene il regista fosse riluttante a discutere del film in ogni minimo dettaglio, ha rivelato il motivo per cui ha deciso di rendersi disponibile per questo particolare progetto. “Non appena ho saputo che James Gunn stava rilevando la DC, l’ho vista come un’opportunità per offrirmi”.

Mangold ha anche affermato che la sua interpretazione del classico personaggio della DC Comics sarà ispirata a Frankenstein, e sebbene James Gunn abbia precedentemente affermato che il film “indagherà sulle origini oscure di Swamp Thing” con una storia “molto più orribile“, il regista ha chiarito che “non sta specificamente” puntando a un rating R.

Non sono state sollevate potenziali scelte di casting, ma una recente voce ha affermato che l’attore Bill Skarsgård di It e John Wick Chapter 4 potrebbe essere in lizza per interpretare Alec Holland, alias Swamp Thing.

Swamp Thing è un supereroe nei fumetti americani pubblicati dalla DC Comics.  Una creatura elementale umanoide/vegetale, creata dallo scrittore Len Wein e dall’artista Bernie Wrightson, Swamp Thing ha avuto diverse incarnazioni umanoidi o mostri in varie trame diverse. Il personaggio è apparso per la prima volta in House of Secrets#. Il personaggio è un mostro di palude che assomiglia a un tumulo antropomorfo di materia vegetale e combatte per proteggere la sua casa paludosa, l’ambiente in generale e l’umanità da varie minacce soprannaturali o terroristiche.

Swamp Thing: Bill Skarsgård potrebbe interpretare il protagonista

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Avevamo già riferito che Bill Skarsgård, noto per aver interpretato Pennywise in IT di Andy Muschietti, era entrato nell’orbita dei DC Studios, e adesso sembra che il film a cui parteciperà possa essere Swamp Thing.

Si ipotizzava che l’attore potesse essere in lizza per una nuova interpretazione del Joker, uno dei membri di The Authority, o forse anche essere il Batman in The Brave and the Bold, ma Jeff Sneider di The Hot Mic ha sentito che il versatile attore è stato in realtà adocchiato per interpretare Alec Holland, alias Swamp Thing!

Non sappiamo se Bill Skarsgård sia effettivamente in trattative per la parte, o se sia solo qualcuno a cui lo studio è interessato, ma sembra un po’ presto per il casting di questo progetto, dal momento che James Mangold, che scriverà e dirigerà il film, sta ancora lavorando al suo film biografico su Bob Dylan.

Swamp Thing è attualmente impostato per essere il film finale del capitolo 1 della DC, che includerà anche Gunn’s Superman: Legacy, un film incentrato su Batman e Robin chiamato  The Brave and the BoldSupergirl: Woman of Tomorrow e  diversi programmi TV.

Swamp Thing è un supereroe nei fumetti americani pubblicati dalla DC Comics.  Una creatura elementale umanoide/vegetale, creata dallo scrittore Len Wein e dall’artista Bernie Wrightson, Swamp Thing ha avuto diverse incarnazioni umanoidi o mostri in varie trame diverse. Il personaggio è apparso per la prima volta in House of Secrets#. Il personaggio è un mostro di palude che assomiglia a un tumulo antropomorfo di materia vegetale e combatte per proteggere la sua casa paludosa, l’ambiente in generale e l’umanità da varie minacce soprannaturali o terroristiche.

Swagger: Apple Tv+ pubblica il trailer della seconda stagione

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Swagger: Apple Tv+ pubblica il trailer della seconda stagione

Apple TV+ ha rilasciato oggi il trailer della seconda stagione di “Swagger”, l’acclamata ed emozionante serie sportiva diretta dal creatore, showrunner e regista Reggie Rock Bythewood. La serie Apple Original debutterà con il primo episodio venerdì 23 giugno, seguito da un nuovo episodio settimanale ogni venerdì fino all’11 agosto.

Ispirata alla vita della superstar dell’NBA Kevin Durant, “Swagger” esplora il mondo del basket giovanile e le storie dei giocatori, delle loro famiglie e dei coach, in bilico fra sogni e ambizioni da una parte e opportunismo e corruzione dall’altra. Mostrando anche cosa succede fuori dal campo da gioco, la serie offre uno spaccato di cosa significa crescere negli Stati Uniti. La prima stagione di “Swagger” è già disponibile su Apple TV+.

Selezionata per il Tribeca Film Festival 2023, la seconda stagione di “Swagger” sarà presentata in anteprima al festival sabato 17 giugno con Bythewood e il cast presenti. La serie è una delle dieci anteprime televisive previste per il festival di quest’anno, noto per le sue narrazioni sulle diversità.

Nella seconda stagione, incontriamo i giovani Jace, Phil, Nick, Musa, Drew e Royale all’inizio del loro ultimo anno di liceo. Tutti tranne Phil frequentano la Cedar Cove Prep: un’istituzione prevalentemente bianca in cui ricchi membri del consiglio controllano l’intero funzionamento, dall’assunzione dei docenti all’iscrizione degli studenti. È una scuola di potere e influenza.  Ma nonostante il successo accademico, il programma di basket non era competitivo fino a quando Emory Lawson, il direttore atletico, non è riuscito ad acquisire i giocatori di Swagger. Quasi dall’oggi al domani, il programma di basket di Cedar Cove diventa d’élite, attirando l’attenzione di Alonzo Powers dei Gladiator Sneakers. Le partite sono seguite dai migliori osservatori universitari della nazione e sono trasmesse in live streaming per migliaia di fan. Con le vittorie arrivano anche le minuziose osservazioni e i giocatori si ritrovano sotto una lente mentre corrono verso la vetta del campionato nazionale delle scuole superiori. Tutto sta andando bene nella vita di Jace Carson e della sua famiglia. Jenna vive in un quartiere residenziale e la sua attività di vendita di cosmetici è in piena espansione. Finché non spunta un video che minaccia di distruggere tutto. È un filmato di sorveglianza dell’allenatore Warwick, l’ex allenatore di Crystal, che viene picchiato in un vicolo. Gli aggressori sono mascherati ma l’allenatore Warwick è convinto di avere le prove che dimostrano il coinvolgimento dei giocatori di Swagger. Mentre questa speculazione raggiunge l’opinione pubblica e i social media, il legame di fratellanza che i giocatori hanno costruito viene messo alla prova. Il loro futuro, un tempo promettente, è in pericolo.

Le star O’Shea Jackson Jr., Isaiah Hill, Shinelle Azoroh, la candidata all’Oscar Quvenzhané Wallis, Tristan Mack Wilds, Caleel Harris, Tessa Ferrer, James Bingham, Solomon Irama, Ozie Nzeribe, Jason Rivera, Christina Jackson e Sean Baker riprendono i loro ruoli per la seconda stagione, insieme alle nuove aggiunte Orlando Jones e Shannon Brown.

I produttori esecutivi di “Swagger” sono Bythewood, Kevin Durant, Brian Grazer e Rich Kleiman. La serie è prodotta per Apple TV+ da Imagine Television Studios, Boardroom, CBS Studios e Undisputed Cinema. Anche Francie Calfo e Joy Kecken sono produttori esecutivi. James Seidman è il co-produttore esecutivo.

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