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Sundance 2014: ecco i corti premiati

Sundance 2014: ecco i corti premiati

sundance 2014 cortiSono stati annunciati i premi e le menzioni speciali per la sezione cortometraggi all’edizone 2014 del Sundance Film Festival. Di 8161 iscrizioni, 66 corti sono stati scelti per partecipare quest’anno al programma Short Film, presentato da Youtube.

Ecco i nomi premiati dalla giuria composta da Vernon Chatman, Joshua Leonard e Ania Trzebiatowska.

Short Film Grand Jury Prize: “Of God and Dogs”/Syrian Arab Republic (Director: Abounaddara Collective)

Short Film Jury Award: U.S. Fiction: “Gregory Go Boom”/U.S.A. (Director and screenwriter: Janicza Bravo)

Short Film Jury Award: International Fiction: “The Cut”/Canada (Director and screenwriter: Geneviève Dulude-Decelles)

Short Film Jury Award: Non-fiction: “I Think This Is the Closest to How the Footage Looked”/Israel (Directors: Yuval Hameiri, Michal Vaknin)

Short Film Jury Award: Animation: “Yearbook”/U.S.A. (Director and screenwriter: Bernardo Britto)

Short Film Special Jury Award for Unique Vision: “Rat Pack Rat”/U.S.A. (Director and screenwriter: Todd Rohal)

Short Film Special Jury Award for Non-fiction: “Love. Love. Love.”/Russia (Director: Sandhya Daisy Sundaram)

Short Film Special Jury Award for Direction and Ensemble Acting: “Burger”/United Kingdom, Norway (Director and screenwriter: Magnus Mork)

I vincitori di questi premi sarano onorati anche durante la serata di chiusura del Sundance, durante la quale verranno assegnati tutti i premi del Festival, il prossimo 25 gennaio. La serata sarà presentata da Nick Offerman e Megan Mullally.

Fonte: indiewire

Sundance 2013: i vincitori

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Sundance 2013: i vincitori

sundance

Si è conclusa quella che secondo i giornali è stata una edizione del Sundance Film Festival grandiosa. Il festival di quest’anno non ha solo visto sfilare grandi nomi dello

Suncoast: trailer del film in arrivo su Disney+

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Suncoast: trailer del film in arrivo su Disney+

Disney+ ha diffuso il trailer di Suncoast, scritto e diretto da Laura Chinn, con Nico Parker, Laura Linney e Woody Harrelson. Il film originale è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival il 21 gennaio 2024 e sarà disponibile in streaming in esclusiva in Italia dal 9 febbraio su Disney+.

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Il film si basa sulla storia semiautobiografica di un’adolescente (Nico Parker) che, mentre si prende cura del fratello insieme all’audace madre (Laura Linney), stringe un’improbabile amicizia con un eccentrico attivista (Woody Harrelson) che protesta contro uno dei più importanti casi medici di tutti i tempi.

Searchlight Pictures presenta Suncoast, una produzione Freestyle Picture Company e 7 Deuce Entertainment. Il film scritto e diretto da Laura Chinn è prodotto da Jeremy Plager, Francesca Silvestri, Kevin Chinoy e Oly Obst. I produttori esecutivi sono Chris Stinson, Amy Greene e Anna Schwartz. Nel cast ci sono Laura Linney, Nico Parker, Matt Walsh, Keyla Monterosso Mejia, Scott MacArthur, Ella Anderson, Daniella Taylor, Amarr, Ariel Martin e Woody Harrelson.

Summit e Lionsgate pensano alla fusione?

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Summit e Lionsgate pensano alla fusione?

La Summit Entertainment  e la Lions Gate Entertainment potrebbero presto fondersi in un’unica casa di produzione. A rivelarlo è Bloomberg. Per chi non conoscesse le due case la Summit ha raggiunto il successo grazie al franchise Twilight, mentre la seconda oltre ad avere un parco film di tutto rispetto, produce anche serietv come Mad Men.

Summertime: recensione della serie Netflix

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Summertime: recensione della serie Netflix

Arriva il 29 aprile su Netflix Summertime, la nuova serie originale Made in Italy della piattaforma di streaming che porta un po’ d’estate nelle case di quelli che, per la maggior parte, vedranno la bella stagione solo attraverso i ricordi degli anni passati e le finestre aperte su un cielo che diventa sempre più blu, man mano che ci si avvicina a giugno.

Liberamente ispirato a Tre Metri Sopra il Cielo di Federico Moccia, Summertime mantiene soltanto l’argomento del materiale originale, ovvero gli amori giovanili, e trasporta tutte la narrazione sulla riviera adriatica, a Cesenatico, all’inizio della stagione balneare. Inoltre i protagonisti ultra tradizionali della racconto originale vengono sostituiti da un gruppetto di simpatici protagonisti “aggiornati” ai tempi.

Ispirato a Tre Metri Sopra il Cielo

La protagonista è Summer, una liceale molto centrata, studiosa e curiosa, afro-italiana, che odia l’estate, nonostante il nome, perché le ricorda l’assenza del papà, trombettista jazz che nella bella stagione è sempre in giro per concerti e trascura lei, la sorellina e la madre, che a suo tempo rinunciò anche lei alla passione per la musica per stare con le figlie e permettere al padre di continuare la carriera artistica.

I migliori amici di Summer sono Edo e Sofia, lui introverso, spiritoso e dolce, lei tutta pepe, sveglia e simpatica. A questo terzetto di partenza si uniscono Alessandro, motociclista a livello agonistico, in crisi con se stesso e con la sua passione. È l’anima delle feste, popolare tra i ragazzi che vogliono essere suoi amici e la ragazze che sgomitano per la sua attenzione. Il suo migliore amico è Dario, meccanico di grande talento che sogna di essere arruolato nella scuderia di Ale, una volta che l’amico farà il grande salto.

I comprimari più interessanti dei protagonisti

Quante volte ci troviamo di fronte ad un film in cui l’eroe senza macchia porta avanti la sua quest con granitica convinzione, attorniato da spalle comiche o personaggi secondari molto più interessanti di lui? È proprio questo che accade in Summertime in cui Summer ed Ale, i protagonisti che si innamorano tra mille difficoltà e diffidenze, sono molto meno interessanti dei personaggi secondari Sofia, Dario e Edo.

Tuttavia la storia, nell’arco degli otto episodi, si sviluppa mettendo al centro del racconto, di volta in volta, uno dei ragazzi, indagando i suoi sentimenti, i suoi percorsi, la sua situazione familiare che presenta sempre qualche difficoltà o “anomalia”, i suoi rapporti con gli altri. Insomma, la storia di Summer e Ale è solo il centro di un intreccio di vite, piccole e grandi, che si intrecciano nel corso di un’estate.

I colori e l’atmosfera dell’estate

SummertimeVisivamente, Summertime adotta una palette satura, vivace, che restituisce, come fossimo in una pubblicità patinata, un’immagine brillante e festosa della costiera adriatica. Ragazzi che corrono in spiaggia, tutti giovani e belli, feste in piscina, allegria, musica e romantici amori estivi. Una scelta che gioca sul sicuro con gli stereotipi del racconto per ragazzi, di cui Netflix sembra farsi grande promotore, visto che le sue produzioni originali sono quasi univocamente dirette ad un target adolescenziale.

Se da una parte Summertime centra il bersaglio restituendo allo spettatore quell’aria di mare e salsedine, la spensieratezza e la fugace bellezza degli amori estivi, non è in grado di conferire autenticità ai personaggi, nessuno dei quali è particolarmente ispirato né come scrittura né come interpretazione. Gli interpreti, tutti molto belli e per la maggior parte alla loro prima volta davanti alla macchina da presa (Ludovico Tersigni è il più famoso del gruppo), compensano la mancanza di esperienza con la spontaneità in rari e preziosi momenti, ma le parole che pronunciano sono frutto di una costruzione artificiosa di un linguaggio giovanile che non esiste, una unione finta di contenuto e forma che non trova una corrispondenza nella realtà e allontana i personaggi dallo spettatore.

I dialoghi stereotipati di Summertime

In particolare il personaggio di Sofia, che insieme a Summer doveva essere quello di rottura con la tradizione del romanzo di partenza (dal momento che una è nera e l’altra lesbica), parla per aforismi e stereotipi come fosse un libro stampato, cosa che non rende affatto giustizia alla freschezza e spontaneità della bella interprete Amanda Campana.

Summertime ci farà rimpiangere senza dubbio l’estate che non avremo mai, quella in cui saremo costretti a non avvicinarci, a non baciarci, a non giocare scherzare ballare e bere, ma allo stesso tempo riesce a restituirne l’atmosfera e la leggerezza.

Summertime 3: recensione della serie Netfix

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Summertime 3: recensione della serie Netfix

Arriva su Netflix il 4 maggio Summertime 3, la terza e ultima stagione della saga che racconta le avventure estive di Summer, Ale, Edo, Sofia e Dario, con i loro amori, i loro sogni e gli ostacoli che quando sei giovane e un po’ perso, sembrano insormontabili. Tutto sulle spiagge di Cesenatico, tra mare, sole, ombrelloni e tanta voglia di divertirsi.

Tutto era cominciato nella prima estate della pandemia, gli abbonati Netflix si sono trovati ad avere a che fare con una nuova dipendenza quando Summertime arrivò sullo streamer, e adesso che l’avventura si conclude, non possiamo fare a meno di sentire un po’ di amarezza nell’aria.

Summertime 3, cosa succede nella stagione conclusiva?

In questo terzo ciclo, Summer si trova alle prese con un giovane affascinante e misterioso che scoprirà essere un musicista, Ale invece dovrà fare i conti con la sua carriera da pilota, oltre a dover rivalutare la sua storia con Lola, e mentre Dario sembra trovare la sua strada, Edo ha un segreto da nascondere ai suoi genitori. Intanto Sofia sente molto la mancanza di Summer e la sua carriera da fotografa sembra prendere una piega inaspettata. Intorno ai protagonisti, le vicende di tutti i comprimari si intrecciano per arricchire la storia di quella che ormai è diventata un’amatissima saga italica, liberamente ispirata a Tre metri sopra al cielo.

Francesco Lagi (ep. 7,8), Marta Savina (ep. 1,2,3) Alessandro Tonda (new entry alla regia ep.4,5,6)  si avvicendano alla regia di questi nuovi episodi che concludono in maniera ideale le parabole dei giovani promettenti che abbiamo conosciuto due anni fa. Sempre al servizio della storia, con pochi guizzi e molta concretezza nel concentrarsi su ciò che hanno davanti, i registi di Summertime 3 sembrano trovare un linguaggio comune che mette al centro i protagonisti.

Summertime 3 uscitaE ancora una volta sono i giovani interpreti che si rubano la scena a vicenda, ognuno con il loro percorso di crescita che li porterà a prendere finalmente decisioni importanti per la loro vita futura.  Quello che lo show Netflix fa benissimo e riportare al centro magnetico del racconto Summer e Ale, ancora una volta interpretati da Coco Rebecca Edogamhe e Ludovico Tersigni, non più come coppia romantica, ma proprio come ombelico delle varie storie che si intrecciano. Dopotutto furono loro il collante che aveva creato, all’inizio di questa avventura, questo gruppo così insolito e ricco di creatività e percorsi diversi. 

La confezione di Summertime 3 è la replica di quello che ci era stata offerta nei primi due cicli, con una fotografia satura, colori sgargianti, un’atmosfera molto vivace e allegra, la classica scenografia da estate adriatica, forse stereotipata ma sicuramente efficace per trasmettere il mood di una stagione che, nonostante alcuni momenti di difficoltà dei protagonisti, è ancora una volta governata dall’allegria, (moltissimo) dalla musica e dall’ottimismo che vuole per tutti i giovani protagonisti un futuro promettente. 

Andrea Lattanzi star di Summertime 3

Tra tutti, nel cast, spicca però il lavoro fatto da Andrea Lattanzi: il suo Dario è cresciuto molto nel corso di questa trilogia, e lo scopriremo nel ciclo in oggetto alle prese con responsabilità e circostanze che si dimostra all’altezza di saper gestire. Forse non fa sempre la cosa giusta, ma è sempre in grado di correggere il tiro, ammettere l’errore, dare l’aiuto richiesto e tendere la mano in cerca di sostegno.

Summertime 3 arriva su Netflix per l’ultima volta il 4 maggio, preannunciandosi come una compagnia perfetta per un’estate in arrivo, predisponendo gli animi ad un periodo vacanziero finalmente un po’ più lontano dall’incubo della pandemia.

Summertime 2: intervista a Ludovico Tersigni e Amparo Piñero Guirao

Ludovico Tersigni e Amparo Piñero Guirao sono trai protagonisti di Summertime 2, che è disponibile su Netflix dal 3 giugno. Ecco cosa hanno raccontato i due attori della serie diretta da Francesco Lagi e da Marta Savina.

Tornano i protagonisti della prima stagione, Summer (Coco Rebecca Edogamhe), Ale (Ludovico Tersigni), Dario (Andrea Lattanzi), Sofia (Amanda Campana), Edo (Giovanni Maini), Blue (Alicia Ann Edogamhe), Giulia (Romina Colbasso) a cui si aggiungono Lola (Amparo Pinero Guirao), Rita (Lucrezia Guidone) e Jonas (Giovanni Anzaldo). Nei ruoli degli adulti  il pubblico ritroverà Isabella (Thony) e Antony (Alberto Boubakar Malanchino), rispettivamente la mamma e il papà di Summer e Blue, Laura (Maria Sole Mansutti) e Maurizio (Mario Sgueglia) ovvero la mamma e il papà di Ale, mentre Miguel (Jorge Bosch) sarà il nuovo allenatore del ragazzo, e Loris (Giuseppe Giacobazzi), il papà di Edo, avrà al suo fianco la fidanzata Wanda (Marina Massironi).

Summer of 84: trama, cast e curiosità sul film

Summer of 84: trama, cast e curiosità sul film

Negli ultimi anni si è verificato un acceso ritorno della cultura degli anni Ottanta, manifestatasi in particolare attraverso la serie Netflix Stranger Things. Dal cinema ai fumetti, dall’abbigliamento alle atmosfere, dai giochi da tavolo a numerosi altri immaginari ormai parte della cultura popolare, tutto questo si è ripresentato con grande gioia del pubblico, sempre più coinvolto in questo tipo di narrazioni. In questo filone si colloca anche il film del 2018 Summer of 84, film horror indipendente diretto dal trio di filmmaker François Simard, Anouk Whissell e Yoann-Karl Whissell, conosciuti anche come i Roadkill Superstars.

Similmente a Stranger Things, anche questo film vede un gruppo di ragazzini alle prese con eventi più grandi di loro, che li porteranno ad una maturazione precoce che li cambierà per sempre. Prendendo spunto anche da opere come Stand by me, La finestra sul cortile e da Fright Night, i registi hanno così costruito un racconto che si muove tra mistero, paura e il coraggio di affrontare quest’ultima. Presentato con successo al Sundance Film Festival, Summer of 84 ha raccolto ampi consensi di critica e pubblico, affermandosi come uno dei titoli più interessanti relativi al ritorno degli anni Ottanta.

Rapidamente intorno al film si è generato un notevole seguito che lo ha portato ad ottenere ulteriori successi. Summer of 84 è infatti stato indicato come uno dei migliori horror del suo anno, venendo anche nominato ai Saturn Award come miglior film indipendente. Per gli amanti del genere, dunque, un’opera da non perdere assolutamente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Summer of 84: la trama del film

Ambientata nell’estate del 1984, la storia si svolge nella cittadina di Cape May, la quale è sconvolta da una serie di brutali omicidi di adolescenti commessi da un unico spietato serial killer, rinominato Cape May Slayer. Il caso, ormai sulla bocca di tutti, suscita in particolare l’interesse di Davey Armstrong, ragazzo di quindici anni e figlio del reporter che segue attivamente il caso. Più che spaventato dal killer, Davey ne è incuriosito e insieme ai suoi amici Dale, Curtis e Tommy desidera scoprire chi si celi dietro il mostro di Cape May. Conducendo delle indagini per gioco, i quattro ragazzini arriveranno a scoprire qualcosa di sconvolgente.

Davey si convince infatti che l’assassino altri non sia che il suo misterioso vicino di casa, Wayne Mackey. In particolare, dopo la scomparsa di un ragazzo visto qualche giorno prima in casa di Mackey, tale convinzione sembra ormai una certezza. I quattro amici iniziano dunque a spiare il vicino di casa, scoprendo una serie di dettagli molto strani, dall’acquisto di numerosi materiali da giardinaggio alle inspiegabili corse notturne dell’uomo. Per Davey è però necessario trovare una prova certa della sua colpevolezza e deciderà per tanto di introdursi segretamente in casa dell’uomo. Da qui, inizieranno però i veri pericoli.

Summer of 84 cast

Summer of 84: il cast del film

Ad interpretare i giovani protagonisti del film vi sono una serie di attori poco noti ma già con diverse esperienze recitative alle spalle. A partire da Graham Verchere, interprete del protagonista Davey Armstrong. Egli era già stato visto nelle serie The Good Doctor e Fargo, come anche nel recente film Stargirl. Grazie a Summer of 84 ha però conosciuto una prima fama internazionale. Accanto a lui, nei panni di suo padre Randall vi è l’attore Jason Gray-Stanford, celebre per la serie Detective Monk ma anche per aver dato voce a Radish nell’anime Dragon Ball. Shauna Johannesen è invece Sheila, madre di Davey.

Nei panni degli amici del protagonista si ritrovano gli attori Caleb Emery nei panni di Dale, Cory Gruter-Andrew in quelli di Curtis e Judah Lewis in quelli di Tommy. Quest’ultimo è noto in particolare per aver recitato nei film Point Break, La babysitter e Qualcuno salvi il Natale. Tierra Skovbye recita invece nel ruolo di Nikki, una ragazza che si unisce alle indagini dei protagonisti. L’attrice è meglio nota per la sua interpretazione di Robin in C’era una volta. In ultimo, nei panni del misterioso vicino Wayne Mackey vi è l’attore Rich Sommer, celebre per essere stato Harry Crane in Mad Men, e distintosi qui per aver costruito un personaggio quantomai ambiguo.

Summer of 84: le citazioni, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come il già citato Stranger Things, anche Summer of 84 è ovviamente ricco di citazioni e riferimenti alla cultura degli anni ’80. Tra i più evidenti si annovera la scena in cui i protagonisti si spostano in bicicletta ascoltando il brano Cruel Summer. Si tratta di un omaggio al film Karate Kid, dove il protagonista Daniel LaRusso pedala ascoltando quella stessa canzone. In un’altra scena, invece, Tommy è visto bere una bottiglia di MacReady’s Whiskey, un riferimento al film La cosa, dove il protagonista MacReady è più volte visto bere del whiskey. Un ultimo esplicito riferimento è la frase “ho un gran brutto presentimento”, pronunciata da Dale, ma già sentita nel 1977 nel film Star Wars.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su une delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Summer of 84 è infatti disponibile nel catalogo di Rai Play. Per vederlo, basterà eseguire l’accesso gratuito al servizio, avendo così modo di guardare il film in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente, in prima TV assoluta, nel palinsesto televisivo di lunedì 7 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 

Summer Job: il trailer del primo reality italiano di Netflix

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Summer Job: il trailer del primo reality italiano di Netflix

Netflix rilascia oggi il trailer di Summer Job, il primo reality show italiano originale prodotto da Banijay Italia che debutterà il 16 dicembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Le prime immagini video presentano i 10 giovani concorrenti del reality: Angelica, Gian Marco, Lavinia, Marina, Matthias, Melina, Pietro, Pit, Samuele e Sofia. I partecipanti saranno accompagnati da Matilde Gioli, che li guiderà e supporterà nel superare le numerose sfide che dovranno affrontare durante gli 8 episodi.

10 concorrenti tra i 18 e i 23 anni vengono scelti per trascorrere una vacanza da sogno in una villa paradisiaca in Messico, sulla riviera Maya. Feste e divertimento sembrano l’unica cosa a cui dovranno pensare. Quello che non sanno, però, è che, per continuare l’avventura e vivere la vacanza più incredibile della loro vita, dovranno fare qualcosa che non hanno mai fatto in vita loro: lavorare. Dopo le prime 24 ore in cui potranno godersi tutti i comfort messi a disposizione, scopriranno infatti che tutto ha un costo e che per vivere un’avventura esotica da sogno il prezzo da pagare sarà affrontare la loro prima esperienza lavorativa. Per raccogliere il budget settimanale e continuare il divertimento, dovranno lavorare in alcune delle attività locali della riviera sotto la supervisione e il giudizio di boss molto esigenti. Divisi in gruppi da 2 o 3 persone ciascuno, si cimenteranno, ogni settimana, in diversi summer jobs (camerieri/e, assistenti al rifugio per animali, addetti/e alla manutenzione e al giardinaggio…). Coloro i quali non porteranno a termine il lavoro assegnatogli dal datore di lavoro o non lo faranno con impegno e dedizione, non riceveranno la busta paga a fine settimana e saranno a rischio eliminazione.

Romina Ronchi è capo progetto del reality show, diretto da Angelo Poli e scritto da Sonia Soldera, Giovanni Piccione, Marco Cappellini con Marco Matteo, Stefano Martinelli, Gabriella Nocera, Alessandro Tassone.

Ecco i concorrenti di Summer Job:

  • Angelica – Ha 21 anni ed è pugliese. Le piace molto la moda. Ama distinguersi dalle altre ragazze con la sua forte personalità.
  • Gian Marco – Ha 22 anni, è sardo e vive a Milano. Si è appena laureato in Fashion Design. I suoi amici lo chiamano “Il Baronetto” o “Briatore”. Si definisce un amante del bello.
  • Lavinia – Ha 19 anni e vive da sola a Milano. Ha finito il liceo ma si è presa una pausa per decidere cosa vuole fare da grande.
  • Marina – Ha 20 anni e ha origini filippine. Sta vivendo il suo anno sabbatico da quasi due anni. Se dovesse riassumere la sua vita in tre parole sarebbero queste: aperitivi, viaggi e feste.
  • Matthias – Ha 18 anni e viene dal Veneto. Si è diplomato a Londra in un college privato. Non ha mai lavorato.
  • Melina – Ha 21 anni, è di Torino ma ha origini brasiliane. È una ragazza molto esuberante.
  • Pietro – Ha 20 anni. Apparire per lui è fondamentale. In particolare, ama i suoi boccoli. Per Pietro lavorare e sprecare tempo in cose che non gli piacciono è “crudele”.
  • Pit  – Ha 21 anni. Ama il calcio, di cui apprezza la competizione. Non ha mai ricevuto un due di picche da una ragazza.
  • Samuele – Ha 19 anni e viene da Cuneo. È figlio dell’ex pallavolista Luigi Mastrangelo. Si definisce un atleta, ma è anche crypto trader. Non vuole rispondere a nessuno, preferisce essere il capo di se stesso.
  • Sofia – Ha 20 anni e abita a Centocelle, un quartiere periferico di Roma. La madre è peruviana. Non ama le regole, vuole solo vivere la vacanza al massimo.

Summer (Leto): recensione del film di Kirill Serebrennikov

Summer (Leto): recensione del film di Kirill Serebrennikov

L’estate, l’amore, la musica. Sono questi i tre grandi protagonisti spirituali di Summer (Leto), film del regista russo Kirill Serebrennikov, e presentato in concorso al Festival di Cannes 2018. Tre protagonisti spirituali incarnati da altrettanti protagonisti fisici, ognuno con le proprie caratteristiche e i propri obiettivi.

Ambientato nei primi anni ottanta a Leningrado, nel pieno della scena rock underground, Summer (Leto) segue le vicende di Viktor Tsoi (Teo Yoo), giovane musicista in cerca di successo. L’incontro con il suo idolo Mike (Roman Bilyk) e sua moglie Natasha (Irina Starshenbaum) lo cambierà per sempre, facendogli intraprendere il suo personale percorso verso la leggenda.

Il regista russo, già celebrato a Cannes per il suo Parola di Dio, si cimenta qui con un fil biografico di formazione che si intreccia con l’atmosfera di repressione vigente nella Russia degli anni ottanta, nel pieno del tramonto del regime di Brezhnev e dell’Unione Sovietica. Il contrasto tra l’ordine imposto dalle autorità e il disordine ricercato dai giovani musicisti mette subito in chiaro lo scontro vigente tra generazioni totalmente agli antipodi.

Da questo contesto corale il regista si addentra poi nel particolare del rapporto che vede protagonisti Viktor, Mike e Natasha. Sulla scia dei più famosi triangoli amorosi visti al cinema, seguire l’avvicendarsi degli eventi che li vedono coinvolti diventa un piacere tanto per l’occhio quanto per l’orecchio. Fotografato in uno splendido bianco e nero, che sottolinea l’atmosfera cupa del periodo, Summer (Leto) vive di immagini accattivanti, merito anche degli eleganti movimenti di macchina che il regista confeziona. Al grigiore dell’atmosfera si contrappone la vivacità di una colonna sonora basata sul miglior rock del periodo, che regala così al film un ritmo irresistibile. Le numerose canzoni che si riscontrano nel corso della narrazione diventano per questa elemento imprescindibile, in grado di dettare ritmi e toni che rendono speciale quanto si sta guardando.

Nonostante si possa avvertire in alcuni momenti una leggera stanchezza nel respiro della pellicola, una serie di sequenze surreali risollevano il tutto, regalando intrattenimento e dinamismo di grande originalità visiva. È proprio in questi momenti, in cui il regista si allontana dal formato tradizionale del biopic, che l’equilibrio tra ordine e disordine sembra spezzarsi in favore di quest’ultimo, e proprio grazie a ciò questi si affermano come i migliori momenti di Summer (Leto).

In mezzo alla confusione e alla musica a tutto volume, il regista non dimentica tuttavia di fornire la giusta importanza all’interiorità dei protagonisti, seguendoli nei loro tormenti e cercando di indagare i loro pensieri e desideri. Ben lontano in questi casi dalle trovate visive più stravaganti, Serebrennikov si avvale ancor più della luce, del contrasto tra bianco e nero per svelare esternamente i suoi personaggi. Egli riesce a catturare la loro innocenza e la loro allegria, proprio nel momento in cui queste sono maggiormente messe in crisi.

Film dal gran gusto per la sperimentazione di linguaggi, Summer (Leto) è a suo modo un profondo inno all’amore e alla spensieratezza che solo l’estate sa regalare. È un’opera che dialoga direttamente con lo spettatore, coinvolgendolo attraverso espedienti che tengono viva l’attenzione e regalando il ritratto di una generazione senza tempo che ha lottato costantemente per la propria affermazione, rinnegando una società vecchia e sterile nella quale era impossibile trovare la propria voce.

Sully: tre clip dal film con Tom Hanks

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Sully: tre clip dal film con Tom Hanks

La Warner Bros Italia ha diffuso tre nuove clip in italiano di Sully, il film diretto da Clint Eastwood e interpretato da Tom Hanks che arriverà in sala il 15 dicembre.

Ecco le clip:

Sully: trailer italiano del film di Clint Eastwood con Tom Hanks

Il film, biopic dedicato alla figura del pilota di linea “Sully” Sullenberger, uscirà nei cinema statunitensi il 9 settembre 2016, mentre in Italia il 15 dicembre 2016 proiettato anche nel circuito IMAX, che in Italia comprende le sale di Pioltello e Afragola.

La storia racconterà l’impresa del capitano che il 15 gennaio 2009 fece ammarare il suo aereo nell’Hudson, salvando la vita a tutti i passeggeri. L’evento trasformò il capitano in un eroe e venne soprannominato il Miracolo dell’Hudson, poi però Sully venne sottoposto a delle inchieste che minacciarono di rovinare la sua vita.

Con Tom Hanks, nel cast della pellicola anche Aaron Eckhart (Il cavaliere oscuro, Attacco al potere) e Laura Linney (che torna a lavorare con Eastwood dopo Potere Assoluto e Mystic River). Completano il cast Sam Huntington, Autumn Reeser, Jerry Ferrara, Jeff Kober, Holt McCallany, Chris Bauer. La sceneggiatura è opera di Todd Komarnicki. Il film sigla la prima collaborazione tra due icone del cinema moderno, Tom Hanks e Clint Eastwood.

Sully: trailer italiano del film di Clint Eastwood con Tom Hanks

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Sully: trailer italiano del film di Clint Eastwood con Tom Hanks

Ecco il trailer italiano di Sully, il nuovo film del premio Oscar Clint Eastwood che questa volta si avvale di uno dei più grandi attori del cinema hollywoodiano: Tom Hanks. Il film è stato girato quasi completamente in IMAX con le nuove cineprese digitali Arri Alexa 65.

Dal momento che Tom Hanks è atteso alla prossima Festa del Film di Roma, non sarebbe azzardato ipotizzare che il film potrebbe essere presentato nella Capitale.

Di seguito il video:

Sully uscirà nei cinema statunitensi il 9 settembre 2016, mentre in Italia il 15 dicembre 2016 proiettato anche nel circuito IMAX, che in Italia comprende le sale di Pioltello e Afragola.

La storia racconterà l’impresa del capitano che il 15 gennaio 2009 fece ammarare il suo aereo nell’Hudson, salvando la vita a tutti i passeggeri. L’evento trasformò il capitano in un eroe e venne soprannominato il Miracolo dell’Hudson, poi però Sully venne sottoposto a delle inchieste che minacciarono di rovinare la sua vita.

Con Tom Hanks, nel cast di Sully, anche Aaron Eckhart e Laura Linney. Il film sigla la prima collaborazione tra due icone del cinema moderno, Tom Hanks e Clint Eastwood.Sully Clint Eastwood Tom HanksFonte: WB

Sully: trailer IMAX del film di Clint Eastwood con Tom Hanks

Sully: trailer IMAX del film di Clint Eastwood con Tom Hanks

Il canale Youtube della Warner Bros ha diffuso il trailer IMAX di Sully, nuovo film di Clint Eastwood con protagonista Tom Hanks. Potete vederlo di seguito:

Sully: trailer italiano del film di Clint Eastwood con Tom Hanks

Sully, biopic dedicato alla figura del pilota di linea “Sully” Sullenberger, uscirà nei cinema statunitensi il 9 settembre 2016, mentre in Italia il 15 dicembre 2016 proiettato anche nel circuito IMAX, che in Italia comprende le sale di Pioltello e Afragola. La storia racconterà l’impresa del capitano che il 15 gennaio 2009 fece ammarare il suo aereo nell’Hudson, salvando la vita a tutti i passeggeri. L’evento trasformò il capitano in un eroe e venne soprannominato il Miracolo dell’Hudson, poi però Sully venne sottoposto a delle inchieste che minacciarono di rovinare la sua vita.

Con Tom Hanks, nel cast di Sully anche Aaron Eckhart (Il cavaliere oscuro, Attacco al potere) e Laura Linney (che torna a lavorare con Eastwood dopo Potere Assoluto e Mystic River). Completano il cast Sam Huntington, Autumn Reeser, Jerry Ferrara, Jeff Kober, Holt McCallany, Chris Bauer. La sceneggiatura è opera di Todd Komarnicki. Il film sigla la prima collaborazione tra due icone del cinema moderno, Tom Hanks e Clint Eastwood.

Fonte: CS

Sully: svelata la data d’uscita del nuovo film di Clint Eastwood

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Warner Bros Pictures e Village Roadshow Pictures hanno svelato la data d’uscita di Sully, nuovo biopic diretto da Clint Eastwood che vede questa volta protagonista Tom Hanks, nei panni del capitano Sully Sullenberger.

Sully uscirà nei cinema statunitensi il 9 settembre 2016, proiettato anche nelle sale IMAX.

La storia racconterà l’impresa del capitano che il 15 gennaio 2009 fece ammarare il suo aereo nell’Hudson, salvando la vita a tutti i passeggeri. L’evento trasformò il capitano in un eroe e venne soprannominato il Miracolo dell’Hudson, poi però Sully venne sottoposto a delle inchieste che minacciarono di rovinare la sua vita.

Con Hanks, nel cast di Sully, anche Aaron Eckhart e Laura Linney. Il film sigla la prima collaborazione tra due icone del cinema moderno, Tom Hanks eClint Eastwood.

Fonte: THR

Sully: recensione del film di Clint Eastwood con Tom Hanks

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Sully: recensione del film di Clint Eastwood con Tom Hanks

Torna al cinema, dopo il successo commerciale e di critica di American Sniper con Bradley Cooper, il decano del cinema, il solido Clint Eastwood che si affida a Tom Hanks per raccontare un altro eroe americano: il capitano Chesley Sullenberger, detto Sully, che nel 2009 fu artefice di quello che è diventato noto come il “Miracolo sull’Hudson”.

Sully – il Miracolo sull’Hudson

Il 15 Gennaio 2009, il capitano Sully, appena decollato dall’aeroporto di La Guardia, effettua un atterraggio di emergenza a seguito di un bird strike, ovvero uno scontro con uno stormo di uccelli che mette fuoriuso entrambi i motori dell’aereo di linea. Il sangue freddo, l’esperienza, l’intuito del capitano, unito alla perfetta assistenza del suo secondo, Jeff Skiles, e di tutto l’equipaggio, hanno permesso a Sully di far ammarare l’aereo nel centro delle gelide acque dell’Hudson, salvando la vita a tutte e 155 anime presenti sul volo. Il gesto eroico del capitano viene però contestato dalla compagnia assicurativa della compagnia di volo, che accusa Sully di eroismo ingiustificato, sostenendo che era possibile un ritorno in aeroporto o un atterraggio più sicuro su una pista in New Jersey.

Sully: eroe riluttante

Il racconto di Clint Eastwood si focalizza sulle testimonianze, sul processo, sui dubbi di un uomo integerrimo e preparato che sembra dubitare di se stesso nonostante una nazione intera lo elogia come grande eroe. Il racconto cinematografico di Eastwood si muove tra presente, fatto di camere d’albergo, incubi ricorrenti, interrogatori, corse nel freddo di New York e telefonate, con il passato recente, circoscritto alla cabina dell’aereo, in cui Sully e il suo secondo, interpretato da Aaron Eckhart, hanno preso le decisioni che hanno salvato la vita ai passeggeri.

sullyElogio all’eroe americano

E come, alla fine, sarà la variabile umana a fare la differenza, e a portare a casa le vite dei passeggeri, anche in Sully è il carisma, il talento, l’umanità di Tom Hanks a rappresentare il punto di fuoco intorno a cui Clint Eastwood costruisce il suo equilibrio. Basandosi su una trama estremamente esile, il regista premio Oscar riesce a costruire un racconto pieno di pathos, di emozione, che restituisce allo spettatore un grande coinvolgimento emotivo. Peccato per l’apologia nazionalista, il rimarcare un “americanesimo” che sembra ormai fuori dal tempo e un sogno americano che ha ormai fallito troppe volte per essere ancora sostenuto. Che è poi la stessa falla che si è riscontrata nel finale del pur riuscito American Sniper.

Tom Hanks è un Sully straordinario

Il buon vecchio Clint Eastwood però compie ugualmente un miracolo di regia, cadenzando i tempi, centellinando le emozioni, permettendo a Tom Hanks di risplendere nel ruolo di uno straordinario uomo comune, un uomo che fa bene il suo lavoro, come lui stesso non faceva ormai da tanto tempo.

Sully: poster italiano del film di Clint Eastwood

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Sully: poster italiano del film di Clint Eastwood

La Warner Bros Italia ha diffuso il poster italiano ufficiale di Sully, nuovo film di Clint Eastwood con protagonista Tom Hanks. Potete vederlo di seguito:

Sully Poster Ita

Sully: trailer italiano del film di Clint Eastwood con Tom Hanks

Sully, biopic dedicato alla figura del pilota di linea “Sully” Sullenberger, uscirà nei cinema statunitensi il 9 settembre 2016, mentre in Italia il 15 dicembre 2016 proiettato anche nel circuito IMAX, che in Italia comprende le sale di Pioltello e Afragola. La storia racconterà l’impresa del capitano che il 15 gennaio 2009 fece ammarare il suo aereo nell’Hudson, salvando la vita a tutti i passeggeri. L’evento trasformò il capitano in un eroe e venne soprannominato il Miracolo dell’Hudson, poi però Sully venne sottoposto a delle inchieste che minacciarono di rovinare la sua vita.

Con Tom Hanks, nel cast di Sully anche Aaron Eckhart (Il cavaliere oscuro, Attacco al potere) e Laura Linney (che torna a lavorare con Eastwood dopo Potere Assoluto e Mystic River). Completano il cast Sam Huntington, Autumn Reeser, Jerry Ferrara, Jeff Kober, Holt McCallany, Chris Bauer. La sceneggiatura è opera di Todd Komarnicki. Il film sigla la prima collaborazione tra due icone del cinema moderno, Tom Hanks e Clint Eastwood.

Fonte

Sully: la vera storia dietro il film di Clint Eastwood

Sully: la vera storia dietro il film di Clint Eastwood

Negli ultimi anni, l’acclamato attore e regista Clint Eastwood ha realizzato una serie di film incentrati sulle nuove figure eroiche degli odierni Stati Uniti. American Sniper, il più recente Richard Jewell e anche 15:17 – Attacco al treno rientrano in questa categoria, con protagonisti che si sono trovati al momento giusto nel posto giusto, dimostrando capacità non a tutti proprie. Tra questi film vi è però anche il magnifico Sully (qui la recensione), da Eastwood diretto nel 2016 basandosi sull’autobiografia Highest Duty: My Search for What Really Matters del pilota Chesley Sullenberger, scritta insieme all’autore e giornalista Jeffrey Zaslow.

Il regista si concentra dunque una volta di più su figure umane, uomini ordinari ma capaci di atti di eroismo unici, che li rendono veri e propri fari di speranza in un mondo sempre più cupo. Per Eastwood è qui inoltre importante ribadire come spesso questi nuovi eroi vengano poi massacrati medialmente o sottoposti a processi in cui si dubita delle loro capacità. Avviene qui come in Richard Jewell, con il regista che dunque propone anche una forte critica nei confronti di queste istituzioni apparentemente colpevoli di reprimire personalità di questo tipo. Lucidissimo nel raccontare questa vicenda, Eastwood realizza dunque con Sully uno dei suoi migliori film degli ultimi anni.

Il regista va infatti ricercando un forte realismo, ponendosi dalla parte di chi quell’esperienza l’ha vissuta e inglobando nel film molteplici punti di vista, che permettano di osservare l’evento da più prospettive, ricavando così un racconto quanto più possibile alla realtà dei fatti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma anche alla storia vera e alle differenze tra questa e il lungometraggio. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Sully

Iil 15 gennaio del 2009 sembra un giorno come un altro per l’esperto pilota di linea Chesley Sullenberger, detto Sully, il quale decolla dall’aeroporto di New York con un aereo con a bordo 155 persone tra equipaggio e passeggeri. Immediatamente dopo la partenza, però, il velivolo si scontra con uno stormo di uccelli, i quali causano la rottura dei due motori. In poco tempo e senza possibilità di errore, Sully deve decidere cosa fare, sperando di riuscire a portare in salvo tutti i presenti sul mezzo. L’unica soluzione possibile sembra essere un ammaraggio nel fiume Hudson. Una decisione di cui Sully dovrà farsi carico sia nell’immediato che in seguito, dimostrando la correttezza delle sue decisioni.

sully Tom Hanks Aaron Eckhart

Ad interpretare Chesley Sullenberg vi è l’attore Tom Hanks, il quale per prepararsi al ruolo ha trascorso diverso tempo a contatto con il vero Sully, apprendendo da lui quanto c’era da sapere sulla storia e cercando di acquisire il suo modo di fare. L’attore Aaron Eckhart, realmente in possesso di una licenza come pilota, interpreta il co-pilota Jeff Skiles, mentre Laura Linney è Lorraine Sullenberg, moglie di Sully. Fanno parte del cast anche gli attori Anna Gunn con il ruolo della dottoressa Elizabeth Davis, Mike O’Malley con quello di Charles Porter e Ann Cusack nei panni di Donna Dent. L’attore Holt McCallany, infine, interpreta Mike Cleary.

La vera storia di Sully Sullenberger e le differenze con il film

Comandante del volo US Airways 1549, Chesley Sullenberg, accompagnato dal primo ufficiale Jeff Skiles, decolla dall’aeroporto LaGuardia di New York con destinazione Charlotte. Poco dopo la partenza, tuttavia, l’aereo colpisce un grande stormo di oche del Canada. L’impatto prima danneggia i motori e pochi secondi dopo li mette fuori uso. L’aereo è senza potenza nei motori sopra New York, una delle città più popolose del pianeta. Determinando rapidamente che non sarebbe stato in grado di raggiungere un qualsiasi aeroporto e dopo aver contattato i controllori di volo, Sullenberger decide quindi di far ammarare l’aereo sulle acque del fiume Hudson.

Sullenberger e Skiles hanno pochissimi minuti per tentare l’ammaraggio e la manovra va a buon fine, tutti i 155 passeggeri a bordo si salvano, con pochissimi feriti lievi. Sullenberger è l’ultimo a lasciare l’aereo, dopo essersi assicurato che tutti i passeggeri e l’equipaggio fossero riusciti a mettersi in salvo. Da quel momento, viene considerato da tutti un eroe, ma nonostante l’acclamazione e la gratitudine nei suoi confronti, viene sottoposto ad un’indagine dalla National Transportation Safety Board, un’agenzia investigativa, con l’obiettivo di stabilire se la decisione da lui presa fosse realmente l’unica possibile. Le simulazioni di volo effettuate mostrarono infatti che si sarebbe potuto atterrare negli aeroporti di LaGuardia o di Teterboro.

La validità di tali simulazioni venne però rigettata durante l’udienza della NTSB atta a giudicare l’operato dell’equipaggio: esse infatti erano state condotte da piloti che non dovevano affrontare alcun reale pericolo, che erano stati precedentemente istruiti sul compito da affrontare e che ciò nonostante hanno dovuto impiegare numerosi tentativi per riuscire a portare a termine il compito con successo. L’aggiunta di un tempo di reazione di 35 secondi ha reso impossibile simulare gli atterraggi con successo, stabilendo che quella di Sully era davvero l’unica scelta possibile. Successivamente, Sullenberg ha ricevuto prestigiosi onori, prima di ritirarsi in pensione nel 2010.

sully storia vera

Le differenze tra il film e la storia vera

Nel raccontare tale vicenda, Eastwood ha cercato di rimanere quanto più fedele possibile a quanto riportato da Sullenberg. Ha così inserito nel film dettagli su cosa ha causato problemi all’aereo e le operazioni compiute dal capitano durante la manovra di ammaraggio. Ha inoltre deciso di mostrare questo momento da più punti di vista, effettuando le riprese nei veri luoghi in cui l’evento si è svolto e includendo anche i testimoni dell’accaduto. Tuttavia, il film calca un po’ la mano sull’indagine svolta nei confronti di Sully. Nella realtà, egli non ha mai avuto dubbi sulla manovra eseguita quale unica possibilità di salvezza e il processo nei suoi confronti è stato più un controllo “di routine”.

Tuttavia, nella realtà il processo è durato molto più a lungo di quanto raccontato nel film. Ci sono voluti ben 15 mesi prima che gli investigatori federali sugli incidenti concludessero che il capitano Chesley “Sully” Sullenberger e il copilota Jeff Skiles avevano preso la decisione giusta. Inizialmente, come mostrato nel film, le simulazioni mostravano il contrario ma quando poi è stato aggiunto il “fattore umano”, oltre ad un certo tempo di riposta da parte dei due piloti, le simulazioni hanno mostrato come la scelta compiuta dai due fosse realmente l’unica possibile e il fatto che tutto sia svolto senza nessun morto li ha confermati quali veri e propri eroi.

Il trailer di Sully e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Sully grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 ottobre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

Sully: il miracolo dell’Hudson nella nuova featurette

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Sully: il miracolo dell’Hudson nella nuova featurette

Il canale Youtube della RoadshowFilms ha diffuso una nuova featurette di Sully, nuovo film di Clint Eastwood con protagonista Tom Hanks. Potete vedere il video di seguito:

Sully: trailer italiano del film di Clint Eastwood con Tom Hanks

Sully, biopic dedicato alla figura del pilota di linea “Sully” Sullenberger, uscirà nei cinema statunitensi il 9 settembre 2016, mentre in Italia il 15 dicembre 2016 proiettato anche nel circuito IMAX, che in Italia comprende le sale di Pioltello e Afragola. La storia racconterà l’impresa del capitano che il 15 gennaio 2009 fece ammarare il suo aereo nell’Hudson, salvando la vita a tutti i passeggeri. L’evento trasformò il capitano in un eroe e venne soprannominato il Miracolo dell’Hudson, poi però Sully venne sottoposto a delle inchieste che minacciarono di rovinare la sua vita.

Con Tom Hanks, nel cast di Sully anche Aaron Eckhart (Il cavaliere oscuro, Attacco al potere) e Laura Linney (che torna a lavorare con Eastwood dopo Potere Assoluto e Mystic River). Completano il cast Sam Huntington, Autumn Reeser, Jerry Ferrara, Jeff Kober, Holt McCallany, Chris Bauer. La sceneggiatura è opera di Todd Komarnicki. Il film sigla la prima collaborazione tra due icone del cinema moderno, Tom Hanks e Clint Eastwood.

Fonte: RoadshowFilms

Sully: i primi spot tv del film di Clint Eastwood

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Sully: i primi spot tv del film di Clint Eastwood

Il canale Youtube della Warner Bros ha diffuso i primi due spot tv di Sully, nuovo film di Clint Eastwood con protagonista Tom Hanks. Potete vederli di seguito:

Sully: trailer italiano del film di Clint Eastwood con Tom Hanks

Sully, biopic dedicato alla figura del pilota di linea “Sully” Sullenberger, uscirà nei cinema statunitensi il 9 settembre 2016, mentre in Italia il 15 dicembre 2016 proiettato anche nel circuito IMAX, che in Italia comprende le sale di Pioltello e Afragola. La storia racconterà l’impresa del capitano che il 15 gennaio 2009 fece ammarare il suo aereo nell’Hudson, salvando la vita a tutti i passeggeri. L’evento trasformò il capitano in un eroe e venne soprannominato il Miracolo dell’Hudson, poi però Sully venne sottoposto a delle inchieste che minacciarono di rovinare la sua vita.

Con Tom Hanks, nel cast di Sully anche Aaron Eckhart (Il cavaliere oscuro, Attacco al potere) e Laura Linney (che torna a lavorare con Eastwood dopo Potere Assoluto e Mystic River). Completano il cast Sam Huntington, Autumn Reeser, Jerry Ferrara, Jeff Kober, Holt McCallany, Chris Bauer. La sceneggiatura è opera di Todd Komarnicki. Il film sigla la prima collaborazione tra due icone del cinema moderno, Tom Hanks e Clint Eastwood.

Fonte: CS

Sullo Spazio. Scienza e Bellezza, incontro in ricordo di Pietro Greco

Venerdì 12 maggio alle ore 15.30, l’Aula Magna di Giurisprudenza presso l’Università Roma Tre, ospiterà un’imperdibile appuntamento per tutti gli appassionati di scienza e arte: “Sullo Spazio. Scienza e Bellezza”, incontro in ricordo dello scrittore e giornalista Pietro Greco – faro per la comunicazione della scienza in Italia – organizzato dall’Associazione culturale Amore e Psiche e dall’ Associazione di promozione sociale La Scuola che verrà.

Giunto al terzo appuntamento, il tema di quest’anno ruoterà intorno al concetto di spazio, inteso come spazio cosmico, fisico, ambientale rappresentativo di ciò che viviamo e ci circonda, interiore.

L’incontro è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università Roma Tre, il Master La Scienza nella pratica giornalistica, Netforpp, (Network europeo per la psichiatria psicodinamica), l’Associazione culturale L’Arte della Memoria e con il patrocinio della Fondazione Roma Sapienza.

Tra scoperte scientifiche rivoluzionarie e appassionanti riflessioni umanistiche, i relatori racconteranno lo spazio attraverso la propria disciplina, percorrendo la strada dell’interdisciplinarità che Pietro Greco ha indicato e strenuamente sostenuto durante la sua lunga carriera di divulgazione scientifica. In un dialogo dove passione e riflessione si intrecciano, l’obiettivo è quello di mostrare come arte e scienza non possano in realtà essere separate perché entrambe frutto delle capacità propriamente umane di intuire, riflettere e immaginare.

Ovviamente ci sarà spazio anche per il punto di vista cinematografico sull’argomento principale dell’incontro. Portavoce della settima arte nel corso dell’evento Daniela Ceselli, sceneggiatrice: Lo spazio e il cinema, un’avventura che inizia dentro un luogo chiuso, immerso nella penombra: la sala cinematografica. Si proiettano delle immagini in movimento, le persone vi assistono; il cuore batte, lo stupore domina. Ogni corpo spettatoriale occupa il suo spazio e guarda altri corpi, volti, spazi, cieli e città, condividendone l’illusione di realtà; un’esperienza diversa dalla quotidianità, in condizione di ipermotricità ed iperattenzione; emozione più intrattenimento. Una fabbrica, un treno, un viaggio sulla luna, una nave che si stacca dal porto, un inseguimento forsennato, il mare in tempesta e la Monument Valley: la macchina da presa fa i conti con lo spazio, lo misura, lo ritaglia, lo inventa, lo scandisce: l’inquadratura ed il campo, le grandezze scalari, l’angolo di ripresa, la luce. La relazione spaziale tra ciò che è ripreso e la posizione della camera nel momento in cui riprende, ma anche il profilmico della messa in scena, la profondità di campo, i limiti del quadro. Ciò che vediamo e ciò che non vediamo sullo schermo, fuori campo, ma intuiamo o immaginiamo.

L’incontro sarà moderato da Maria Nicolaci, Fisica e sociologa della scienza presso l’Università di Milano Bicocca, che dialogherà con Elena Pettinelli, Fisica presso l’Università Roma Tre, Paola Vittorioso, Biologa molecolare dell’Università Sapienza, Lorenzo Ciccarese, Responsabile Area conservazione biodiversità terrestre dell’ ISPRA, Franco d’Agostino, Assiriologo ,direttore del dipartimento degli Studi Orientali della Sapienza, Annelore Homberg, Psichiatra e psicoterapeuta presso Netforpp Europa, Camilla Ariani, Architetto e Urbanista presso la Sapienza, Daniela Ceselli, sceneggiatrice e docente presso Roma Tre, Giuseppe Benedetti, insegnante di lettere presso il Liceo Classico Tasso e infine Federica Di Folco, Storica dell’arte presso l’ Accademia Italiana Roma.

Sullivan’s Crossing: rivelata la data di uscita della terza stagione

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La terza stagione di Sullivan’s Crossing sarà trasmessa in anteprima su The CW. Il dramma romantico, basato sul romanzo di Robyn Carr, è arrivato su The CW nell’ottobre 2023. Co-prodotta dall’emittente canadese CTV, l’adattamento vede come protagonisti Morgan Kohan, Chad Michael Murray, Tom Jackson, Andrea Menard e Scott Patterson. Segue Maggie Sullivan (Kohan), una neurochirurgo che torna a casa nella campagna della Nuova Scozia dopo alcuni problemi legali e si ricongiunge con il padre da cui si era allontanata.

Deadline TV ha confermato che la terza stagione di Sullivan’s Crossing andrà in onda mercoledì 7 maggio su The CW alle 20:00. La notizia della serie creata da Roma Roth arriva mentre The CW ha svelato il suo palinsesto primaverile, che include la stagione finale della commedia Children Ruin Everything e un nuovo adattamento di Sherlock. Sebbene il network sia cambiato significativamente sotto la guida di Nexstar, Sullivan’s Crossing si è dimostrato un successo affidabile.

Cosa significa la terza stagione di Sullivan’s Crossing per la serie

È stato confermato che gli episodi in arrivo vedranno il trio principale riprendere i propri ruoli. Kohan, Murray e Scott Patterson torneranno rispettivamente nei panni di Maggie, Cal Jones e Harry “Sully” Sullivan. La serie è stata potenziata dalla familiarità del trio con Kohan, noto per When Hope Calls. Murray e Patterson sono noti rispettivamente per One Tree Hill e Gilmore Girls. Questo li mette nella posizione di reali della WB e della CW che tornano alla rete un tempo nota per i drammi romantici e adolescenziali.

Il tema ricorrente dell’adattamento, oltre alle domande sulla vita sentimentale di Maggie e sulla ricostruzione familiare, è la città stessa e se sarà in grado di mantenere saldamente l’identità a cui Maggie sta tornando. Non è l’unico adattamento popolare di Robyn Carr, anche il futuro di Virgin River, stagione 7, sta riscuotendo un enorme successo su Netflix ed è uno dei rari originali dello streamer ad essere rinnovato così costantemente.

Sullivan Stapleton: 10 cose che non sai sull’attore

Sullivan Stapleton: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Sullivan Stapleton si è distinto negli anni per i suoi ruoli da duro in celebri film e serie TV. Passando con naturalezza dal grande al piccolo schermo, Stapleton è infatti riuscito a costruirsi una discreta fama e un buon seguito, che gli permettono ancora oggi di lavorare a pieno ritmo all’interno dell’industria. Ecco 10 cose che non sai di Sullivan Stapleton.

Sullivan Stapleton moglie

Sullivan Stapleton: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in alcune celebri serie TV. Nel corso della sua carriera l’attore ha conquistato una crescente popolarità partecipando ad episodi di serie come Neighbours (1998), Blue Heelers – Poliziotti con il cuore (1996-2003), The Secret Life of Us (2003-2005), con Joel Edgerton, Rush – Corsa all’oro (2008) e Satisfaction (2007-2009). È poi diventato noto grazie al ruolo del sergente Damien Scott nella serie Strike Back (2010-2018) e di Kurt Weller in Blindspot (2015-2019).

9. Ha preso parte a noti film. Dopo aver debuttato sul grande schermo con il film River Street – La frode (1996), l’attore partecipa a film come Al calare delle tenebre (2003), I ragazzi di dicembre (2007), con Daniel Radcliffe, The Condemned – L’isola della morte (2007), con Rick HoffmanAnimal Kingdom (2010), con Ben Mendelsohn e Guy Pearce, The Hunter (2011), con Willem Dafoe e Sam Neill, Gangster Squad (2013), con Sean Penn, e 300 – L’alba di un impero (2014), dove è protagonista accanto all’attrice Eva Green e Rodrigo Santoro. Nel 2017 torna al cinema con Renegades – Commando d’assalto.

Sullivan Stapleton è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 318 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, di luoghi da lui visitati o di momenti quotidiani in compagnia di famigliari o amici. Non mancano inoltre anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Sullivan Stapleton: chi è sua moglie

7. Ha sposato una sua collega. Sul set della serie Neighbours l’attore conosce Carla Bonner, con la quale intraprende una relazione sfociata poi nel matrimonio, tenuto per lo più lontano dai riflettori. Particolarmente riservati, i due evitano infatti di condividere dettagli della propria vita sentimentale. Tuttavia, annunciano nel 2007, dopo due anni e mezzo di unione, di essersi separati.

6. Ha una nuova compagna. Attualmente Stapleton frequenta l’attrice Alexis Kelley, nota per essere apparsa in serie come Master of None e Blacker. I due hanno in più occasioni confermato la propria relazione tramite alcuni post sui rispettivi profili Instagram. Nonostante ciò, anche loro si sono dimostrati attenti a cosa condividono, evitando di attirare troppo i riflettori sulla propria vita privata.

Sullivan Stapleton 300

Sullivan Stapleton in 300 – L’alba di un impero

5. Ha interpretato un celebre condottiero. Nel film 300 – L’alba di un impero, sequel del celebre 300 con Gerard Butler, l’attore ricopre il ruolo di Temistocle, politico e militare ateniese realmente vissuto tra il 530 e il 459 a.C. Il personaggio viene in particolare raffigurato nel corso della dura guerra che contrappose la Grecia alla Persia, guidata dal re Serse.

4. Ha firmato un contratto per più film. Nell’accettare il ruolo di protagonista del film, l’attore firmò un contratto che lo prevedeva come protagonista non solo di quel film, ma anche di un potenziale sequel. Il finale aperto lascia infatti spazio ad un terzo capitolo della trilogia. Ad oggi, tuttavia, non si hanno notizie in merito e per ora la produzione di un terzo capitolo non sembra essere in atto.

3. Ha dovuto perdere peso per il film. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, all’attore è stato chiesto di perdere circa dieci chili di grasso e muscoli, poiché dando vita ad un ateniese era necessario che risultasse più asciutto fisicamente. Gli ateniesi erano infatti notoriamente più esili rispetto agli spartani da un punto di vista fisico. Stapleton ha comunque dovuto esercitarsi per sfoggiare addominali scolpiti, richiesti per la parte.

2. Non si aspettava che il film fosse così dialogato. Nell’assumere il ruolo di Temistocle l’attore pensava che avrebbe dato vita per la maggior parte a scene di guerra e lotta, prevedendo dunque poche battute da dover recitare. Invece, poiché il suo personaggio è anche un noto politico, molte sono le scene di dialogo e contrattazione politica presenti nel film.

Sullivan Stapleton: età e altezza

1. Sullivan Stapleton è nato a Melbourne, Australia, il 14 giugno 1977. L’attore è alto complessivamente 185 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Sullivan Stapleton sarà Temistocle in 300: The Battle of Artemisia

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Warner Bros e Legendary Pictures hanno reclutato Sullivan Stapleton (Animal Kingdom) per 300: The Battle of Artemisia, prequel dell’acclamato 300: l’attore australiano, 35 anni, avrà la fondamentale parte Temistocle. Tempi felici, quindi, per Stapleton, che nel 2012 sarà sugli schermi con Gangster Squad al fianco si mostri sacri quali Sean Penn, Nick Nolte e Josh Brolin. Ancora senza proprietario l’antagonista del greco, il persiano Serse; tuttavia, pare che di questo ruolo possa farsi carico Rodrigo Santoro, già Serse in 300. Artemisia sarà interpretata da Eva Green (The Dreamers), nel progetto da un paio di mesi. The Battle of Artemisia, scritto da Zack Snyder (regista di 300) e Kurt Johnstad per la regia di Noam Murro, è l’adattamento della graphic novel Xerses di Frank Miller. Il titolo è ancora provvisorio.

Fonte: Slashfilm

Sulle Nuvole: trailer del film di Tommaso Paradiso

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Sulle Nuvole: trailer del film di Tommaso Paradiso

Finalmente disponibile il trailer ufficiale e alcune nuove immagini di Sulle Nuvole, la storia di amore e musica che vede l’esordio alla regia di Tommaso Paradiso con protagonisti Marco Cocci e Barbara Ronchi. Il film sarà nelle sale cinematografiche il 26, 27 e 28 Aprile, distribuito da Warner Bros. Pictures. Nel cast anche Paolo Briguglia, Sergio Romano e Bettina Giovannini.

Sulle Nuvole, la trama

Sulle Nuvole è un’intensa storia d’amore e musica. Nic Vega (Marco Cocci) ha un passato di successo nella musica, con alle spalle una gloriosa carriera da cantante e una grande storia d’amore chiusa da anni. Ormai in crisi da tempo, quando realizza di aver perso tutto – fama, amici e ispirazione – Nic decide di tornare da lei, Francesca (Barbara Ronchi), irrompendo così nella sua vita serena e felice. Potranno i ricordi riaccendere l’amore e la passione di una volta?

Il soggetto e la sceneggiatura sono di Chiara Barzini, Luca Infascelli e Tommaso Paradiso. Sulle Nuvole è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia e Cinemaundici e sarà al cinema il 26, 27 e 28 Aprile, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Sulle Nuvole: terminate le riprese del film di Tommaso Paradiso

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Sulle Nuvole: terminate le riprese del film di Tommaso Paradiso

Sono terminate le riprese di Sulle Nuvole primo progetto che vede alla regia Tommaso Paradiso. Le riprese del film hanno avuto una durata di sette settimane e si sono svolte interamente a Roma. Protagonisti del film sono Marco Cocci, Barbara Ronchi e Paolo Briguglia.

Scritto da Tommaso Paradiso, Luca Infascelli, Chiara Barzini, Sulle Nuvole è prodotto da Cinemaundici e Warner Bros Italia.

Sulle Nuvole è un’intensa storia d’amore e musica. Nic Vega (Marco Cocci) ha un passato di successo nella musica, con alle spalle una gloriosa carriera da cantante e una grande storia d’amore chiusa da anni. Ormai in crisi da tempo, quando realizza di aver perso tutto – fama, amici e ispirazione – Nic decide di tornare da lei, Francesca (Barbara Ronchi), irrompendo così nella sua vita serena e felice. Potranno i ricordi riaccendere l’amore e la passione di una volta?

Sulle ali della speranza: la storia vera dietro il film

Sulle ali della speranza: la storia vera dietro il film

Chi ha paura degli aerei, non teme il volare… ma il cadere! Una paura assolutamente comprensibile, che il cinema ha raccontato in molteplici occasioni, spesso ispirandosi proprio ad alcune reali vicende e agli eroi che hanno saputo evitare che si trasformassero in tragedie. Film come Sully, Flight o i più “fantasiosi” 7500, The Plane e Air Force One sono solo alcuni esempi che si possono fare per questa tipologia di opere. Accanto ad essi ritroviamo anche Sulle ali della speranza, film del 2023 diretto da .

Si tratta di un film che si ispira proprio ad una reale vicenda, risolta non solo grazie ad una pronta azione ma anche alla fede.  In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Sulle ali della speranza. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Sulle ali della speranza

Protagonista del film è Doug White, un uomo di 56 anni, assieme alla moglie e alle due figlie, stanno tornando con un volo in Louisiana, dopo aver partecipato al funerale del fratello di Doug. Poco dopo il decollo, però, il pilota muore di attacco cardiaco e Doug, con l’aiuto della torre di controllo, deve riuscire a pilotare l’aereo e salvare se stesso e la famiglia. Nel mentre la moglie e le figlie, appartenenti alla Chiesa di Cristo, pregano per un miracolo.

Heather Graham e Dennis Quaid in Sulle ali della speranza
Dennis Quaid e Heather Graham in Sulle ali della speranza © Property of MGM

Ad interpretare Doug White vi è l’attore Dennis Quaid, mentre sua moglie è interpretata dall’attrice Heather Graham. Le figlie Maggie e Bailey sono invece interpretate da Jessi Case e Abigail Rhyne. Completano il cast Jesse Metcalfe nel ruolo di Kari Sorenson, Brett Rice nel ruolo di Jeff White – fratello di Doug -, Selena Anduze in quello di Lisa Grimm, controllore del traffico aereo, e Wilbur Fitzgerald nel ruolo di Joe Cabukuk, il pilota dell’aereo su cui si trova la famiglia White.

La storia vera dietro il film

Come nel film, la storia vera conferma che Doug White, sua moglie Terri e le loro due figlie, Bailey (16 anni) e Maggie (18 anni), si erano recati a Marco Island, nel sud della Florida, per partecipare al funerale del fratello di Doug, Jeff, morto per un attacco di cuore. Hanno noleggiato un aereo privato per tornare a Monroe, in Louisiana. L’aereo bimotore su cui salirono per il viaggio di ritorno era un King Air 200. Il pilota era il 67enne Joe Cabukuk. Durante il volo, quest’ultimo muore improvvisamente meno di 10 minuti dopo il decollo a seguito di un attacco cardiaco.

White comunicò subito l’emergenzia via radio. In quel momento il velivo si trovava a circa diecimila piedi di altezza, continuando a salire pericolosamente.  A quel punto, il controllore del traffico aereo Lisa Grimm disse a White di disattivare il pilota automatico dell’aereo e che avrebbe dovuto pilotare l’aereo a mano. Quando è riuscito a fare ciò e a fermare l’ascesa dell’aereo, questo aveva raggiunto un’altitudine leggermente inferiore ai 18.000 piedi. Nel mentre, come nel film, decine di controllori del traffico aereo si affrettarono a dirottare i voli in modo che l’aeroporto internazionale di Fort Myers potesse accettare il King Air.

Dennis Quaid in Sulle ali della speranza
Dennis Quaid in Sulle ali della speranza © Property of MGM

Per sua fortuna, Doug aveva iniziato a prendere lezioni di volo nel 1989 e aveva ottenuto la licenza di pilota nel 1990. Dopo aver raggiunto il suo obiettivo, non aveva però i soldi per volare 2-3 volte a settimana per mantenersi in forma, così ha rinunciato a farlo. A quel punto, aveva accumulato 83 o 84 ore di volo. Passarono 18 anni prima che decidesse di riprendere a volare nel gennaio 2009, dopo aver accumulato di recente circa 40-45 ore nel più lento e meno complicato Cessna 172 monomotore. In totale, non aveva più di 129 ore di volo su Cessna 172 prima della Pasqua 2009.

Ciò è significativamente diverso dal film, che descrive White come pilota di un solo “volo di scoperta” in cui ha rischiato di schiantarsi e ha dovuto cedere i comandi al suo istruttore. Ad ogni modo, questo suo volo d’emergenza è durato 50 minuti e l’unica turbolenza significativa che White ha incontrato è stata quando sono decollati. Nella realtà, infatti Doug ha potuto contare su un cielo azzurro e soleggiato. In una delle più grandi libertà del film rispetto alla verità, la famiglia vola in una tempesta con tuoni e fulmini, cosa che non è mai accaduta nella vita reale. Inoltre, non hanno mai perso le comunicazioni con il controllo del traffico aereo.

White ha ammesso di aver avuto dei momenti di nervosismo, anche se non lo dava a vedere. “Era una paura concentrata”, ha detto. “Ero in una specie di zona che non so spiegare” (NBC News). Quanto alla sua famiglia, non era altrettanto tranquilla. Dopo aver appreso che il pilota era probabilmente deceduto, la moglie Terri ha tremato, la figlia Bailey di 16 anni ha pianto e la figlia Maggie di 18 anni ha vomitato. La famiglia White, che frequentava la Forsythe Church of Christ di Monroe, in Louisiana, ha dunque pregato molto durante la loro pericolosa situazione sull’aereo.

Sulle ali della speranza Dennis Quaid Heather Graham
Dennis Quaid e Heather Graham in Sulle ali della speranza © Property of MGM

Non è un caso che il titolo originale del film sia “On a Wing and a Prayer” (Su un’ala e una preghiera) . I White hanno rifiutato precedenti offerte di trasformare la loro storia in un film e alla fine hanno deciso di affidarsi a registi disposti a creare un film basato sulla fede. “La fede nella vita di un cristiano aumenta e si rafforza solo quando si affrontano le prove e si esce dall’altra parte”, ha detto il vero Doug White. “Quando si affrontano le sfide e si cerca l’aiuto di Dio e poi si assiste alla sua liberazione, la fede aumenta. Senza prove e test, non ci sarebbe bisogno della fede”.

Per quanto riguarda l’atterraggio, a differenza di quanto si vede nel film, non c’era vento e White ha fatto atterrare l’aereo al primo tentativo. Di certo, White non sapeva come fermare i motori e spegnere il King Air 200 dopo l’atterraggio. Fortunatamente, ricevette consigli su come farlo via radio. Infine, il film allunga un po’ la durata del volo, in parte facendo abortire il primo tentativo di atterraggio a causa di un vento laterale che spostava l’aereo, cosa che non accadde nella vita reale. L’aereo atterrò senza problemi al primo tentativo. In seguito, la famiglia White ha saputo che era stato dato loro meno del dieci per cento di possibilità di sopravvivere.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Sulle ali della speranza grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 23 ottobre alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

Sulle ali della musica: la vera storia dietro al film

Sulle ali della musica: la vera storia dietro al film

Proprio di recente con il film Tár, interpretato da Cate Blanchett e presentato all’edizione 2022 della Mostra del Cinema di Venezia, la figura della direttrice d’orchestra è tornata in auge. Un ruolo complesso, faticoso, tanto da conquistare quanto poi da mantenere. Se oggi alle donne è possibile ricoprire tale ruolo, lo si deve i particolare ad Antonia Brico, che agli inizi del Novecento inseguì il sogno di ricoprire tale posizione fino a concretizzarlo nonostante gli innumerevoli ostacoli incontrati lungo il percorso. Proprio a lei e alla sua storia è stato dedicato un film, dal titolo Sulle ali della musica, scritto e diretto da Maria Peters nel 2018.

Si tratta di una co-produzione tra il Belgio e i Paesi Bassi, quest’ultimo patria della Brico. Il film, mai distribuito in Italia, ripercorre dunque i primi anni di vita della direttrice d’orchestra, le sue vicende personali e le battaglie che ha dovuto affrontare per poter realizzare i propri sogni. In Sulle ali della musica si fondono dunque musica e vita, proponendo un appassionante racconto che permette di svelare di più su una figura femminile fondamentale non solo per il suo contesto ma per l’intera storia delle conquiste di genere.

Sulle ali della musica è dunque un titolo che, grazie al suo passaggio televisivo, merita di essere scoperto da un pubblico più vasto, permettendo così alla storia della Brico di mostrarsi in tutta la sua continua attualità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera su cui si basa il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Sulle ali della musica trama film
Christanne de Bruijn in Sulle ali della musica. Foto di Ray van der Bas – © 2018 VARSBAYD & Shooting Star Filmcompany

La trama e il cast di Sulle ali della musica

Protagonista del film è Antonia Brico, che è solo una bambina quando arrivata in America dai Paesi Bassi con i suoi genitori, all’inizio del ‘900. Mentre impara ad adattarsi al nuovo contesto, Antonia sogna di diventare direttrice d’orchestra. Nessuno, tuttavia, sembra prenderla sul serio riguardo questa sua ambizione. In un mondo conservatore e maschilista, è infatti difficile per una donna far valere il proprio talento artistico. Di conseguenza, Antonia si trova a dover sfidare tutto e tutti per essere ammessa alla Berlin Philharmonic Orchestra ed inseguire così il suo sogno. Tuttavia, con il profilarsi all’orizzonte dell’amore della sua vita, sarà chiamata a dure scelte.

Ad interpretare la protagonista, Antonia Brico, vi è l’attrice Christanne de Bruijn. Si tratta di un’interprete attiva prevalentemente nel proprio paese d’orige e dunque sconosciuta a livello internazionale. Sulle ali della musica è il film per cui è principalmente nota. Recitano poi accanto a lei Benjamin Wainwright nei panni di Frank Thomsen e Annet Malherbe Raymon Thiry rispettivamente nei panni della madre e del padre di Antonia. Gli attori Scott Turner Schofield e Seumas F. Sargent ricoprono invece i ruoli di Robin Jones e Mark Goldsmith. L’attore tedesco Richard Sammel, visto in Bastardi senza gloria, ricopre invece il ruolo di Karl Much.

Sulle ali della musica cast
Christanne de Bruijn e Benjamin Wainwright in Sulle ali della musica. Foto di Ray van der Bas – © 2018 VARSBAYD & Shooting Star Filmcompany

La vera storia dietro il film

Quella di Antonia Brico è una storia forse non nota ai più, ma estremamente significativa quando si parla dell’inseguire i propri sogni ad ogni costo, trovando il modo di superare ogni ostacolo pur di poterli vedere realizzati. La vicenda di Antonia ha dunque inizio a Rotterdam, nei Paesi Bassi, dove nasce nel 1902 col nome di Antonia Louisa Brico da madre olandese non sposata. In seguito ricevette il nome di Wilhelmina Wolthuis dai suoi genitori adottivi e insieme a loro migrò negli Stati Uniti d’America nel 1908, stabilendosi in California. Da subito la bambina si rivela essere un prodigio della musica, portando avanti con successo le proprie lezioni di pianoforte.

Quando, nel 1919 lasciò la Technical High School di Oakland, era già una pianista esperta e aveva già fatto esperienze di direzione d’orchestra. All’Università della California di Berkeley Brico lavoro come assistente del direttore del San Francisco Opera. Dopo la laurea, ottenuta nel 1923, studiò pianoforte con molti insegnanti, soprattutto con Zygmunt Stojowski. Nel 1927 si iscrisse alla Universität der Künste di Berlino e, nel 1929, ottenne il master class in direzione d’orchestra, divenendo così il primo statunitense ad ottenere tale riconoscimento. Successivamente, decise di dedicarsi alla direzione d’orchestra e nel 1930 si trasferì a Berlino per studiare direzione con i famosi direttori d’orchestra Karl Muck e Fritz Zweig.

Iniziò in questi anni a subire la discriminazione e l’ostilità di alcuni colleghi e critici, che non accettavano il fatto che una donna potesse ricoprire tale ruolo. La cosa però non le impedì di proseguire il suo percorso e nel mese di luglio 1938 divenne la prima donna a dirigere la New York Philharmonic. Nel 1942 si è poi stabilita a Denver, dove nel 1948 venne nominata direttrice della Denver Community Symphony. Continuò naturalmente ad apparire come direttrice ospite in orchestre di tutto il mondo, tra cui anche la Japan Women’s Symphony. Dopo aver ottenuto ogni successo possibile e aver aperto la strada alle donne per il ruolo di direttrici d’orchestra, Antonia Brico morì nel 1989 a 87 anni, dopo una lunga malattia.

Il trailer di Sulle ali della musica e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di martedì 23 aprile alle ore 21:30 sul canale Rai 1. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Fonte: IMDb

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Il regista Walter Salles torna sul grande schermo con l’adattamento del celebre romanzo-culto di Jack Kerouac.

Sulla strada di casa: recensione del film con Vinicio Marchioni

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Sulla strada di casa: recensione del film con Vinicio Marchioni

C’è da dire che, dai tempi di Romanzo criminale, serie cult che lo lanciò 4 anni fa nei panni del Freddo, Vinicio Marchioni ne ha fatta di strada. Dal molto apprezzato 20 sigarette di Amadei, menzione speciale a Venezia 2010 nella sezione Controcampo, all’ultima creazione di Francesco Bruni, Scialla! una piacevole sorpresa che ha messo d’accordo critica e pubblico. Ora, l’attore romano torna con una pellicola indipendente, opera prima di Emiliano Corapi prodotta da Andrea Petrazzi: Sulla strada di casa.

La trama di Sulla strada di casa

Sulla strada di casa, nelle sale venerdì, segue il dramma di Alberto (Vinicio Marchioni), piccolo imprenditore ligure costretto a fare i conti con le difficoltà economiche attraversate dalla sua azienda. Per salvarla, s’improvvisa corriere per un’organizzazione criminale del sud, tacendo alla moglie Laura (Donatella Finocchiaro) i reali motivi dei frequenti viaggi. Ma, alla vigilia di una partenza, un altro gruppo di malviventi s’introduce nella sua villa, ricattandolo con il sequestro della famiglia. Per rivedere moglie e figli, Alberto dovrà consegnare a loro il carico illecito che sta per trasportare.

La realtà di un Paese

Riflessione amara sulla precarietà che affligge il nostro Paese, il lungometraggio firmato da Corapi mette a fuoco un problema centrale: quello della ricerca, della conservazione e, a volte, della perdita della propria identità. Lo fa mostrandoci il crollo di un uomo “normale”, incensurato, prototipo dell’italiano medio che si ritrova a far parte di un gioco più grande di lui, mettendo da parte i valori in cui si è sempre riconosciuto. L’interpretazione di Marchioni è asciutta, senza fronzoli, e perfettamente riuscita nel suo intento di restituire la mediocrità e la piccolezza del personaggio di Alberto.

Donatella Finocchiaro in Sulla strada di casa
Donatella Finocchiaro in Sulla strada di casa. Cortesia di Iris Film

Un film di ottime interpretazioni

Lo stesso dicasi di Daniele Liotti, del tutto a suo agio nei panni di Sergio, una sorta di alter-ego in negativo del protagonista. I due sono in un certo senso uniti dal comune disagio, familiare o lavorativo, che li ha spinti a farsi complici di un mondo a loro estraneo. Ottimo anche Massimo Popolizio, che conferma con poche scene la sua duttilità, irriconoscibile nella parte del boss calabrese, e buona anche la prova della Finocchiaro (anche se forse il personaggio di Laura meritava di essere maggiormente approfondito).

Le musiche di Giordano Corapi sono efficaci nel riprodurre sonoramente la tensione che scandisce le scene. Distribuito dalla Iris Film, Sulla strada di casa è stato realizzato con poco: meno di 300mila euro, non avendo ricevuto i finanziamenti (richiesti) del Ministero e di Rai Cinema. Viene da chiedersi il perché.

Sulla stessa onda: trailer del film originale Netflix italiano

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Sulla stessa onda: trailer del film originale Netflix italiano

Trailer ufficiale e le prime immagini di Sulla stessa onda, film originale Netflix in associazione con Mediaset, prodotto da Cinemaundici, disponibile su Netflix dal 25 marzo 2021.

Sulla stessa onda è scritto e diretto da Massimiliano Camaiti, al suo esordio come regista in un lungometraggio, e vede come protagonisti principali Elvira Camarrone, Christian Roberto, Donatella Finocchiaro, Corrado Invernizzi e Vincenzo Amato. Il film è stato girato interamente in Sicilia, a Palermo e San Vito Lo Capo, per 6 settimane di riprese.

Ispirata a un esperimento reale che ha scioccato il mondo e all’omonimo e acclamato film tedesco, la serie “L’onda” segue un gruppo di adolescenti ribelli. Sognando un futuro migliore, creano una comunità che presto si trasforma in un fenomeno di massa. Ma quella che all’inizio sembrava una ribellione giocosa e idealistica nei confronti dell’ordine costituito prende rapidamente una piega terrificante… “L’onda” diventa ben presto una potenza inarrestabile.
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