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MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo, presentata la nuova edizione

MIA 2022
Il MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo, sotto la nuova direzione di Gaia Tridente, presenta il programma della sua ottava edizione che si svolgerà a Roma dall’11 al 15 Ottobre 2022 a Palazzo Barberini e al Cinema Barberini.
Nato nel 2015 per volontà di ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) presieduta da Francesco Rutelli e APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Giancarlo Leone, il MIA è oggi il più importante evento di settore in Italia ed è entrato a pieno titolo nell’agenda internazionale degli appuntamenti dedicati ai professionisti dell’audiovisivo che ne riconoscono la peculiarità di mercato concepito con cura editoriale. È attesa una grande partecipazione di top-players internazionali, tra cui le grandi piattaforme (Amazon, AppleTV+, Netflix, Paramount+, Tubi) e un ensemble di produttori, autori, distributori, agenti, studios che parteciperanno a un ricco programma di attività volte a sostenere le co-produzioni internazionali, la circolazione delle opere e dei talenti.
Diverse le novità di questa edizione, come la nuova divisione editoriale dedicata all’Animazione che si va ad aggiungere a quelle dedicate a Doc&Factual, Drama e Film. E ancora il B2B Exchange, programma a supporto dell’industria audiovisiva Ucraina, la partnership con COMICON per l’individuazione di nuovi contenuti dal mondo del fumetto che possano diventare produzioni audiovisive e un ricco programma dedicato all’Innovazione per le Industrie creative.
Anche quest’anno sarà attiva la piattaforma MIA Digital che consentirà agli accreditati di accedere anche da remoto a tutte le sessioni (in diretta e on-demand).
I CONTENT SHOWCASE

 

Anche quest’anno i content showcase del MIA con le sezioni C EU SOON, GREENLit, Italian Animation Showcase, Italians DOC it Better, Italian Factual Showcase e What’s Next Italy, presenteranno in anteprima i titoli più attesi e interessanti della prossima stagione.

Per la divisione Drama, torna GREENLit, l’evento glossy della sezione Drama, che presenta in anteprima internazionale uno showcase dedicato ai titoli italiani scripted più attesi della prossima stagione. Tra questi: La Storia, serie TV tratta dal capolavoro di Elsa Morante diretta da Francesca Archibugi e prodotta da Picomedia e Thalie Images in collaborazione con Rai Fiction, il crime-thriller Brennero, una coproduzione Rai Fiction-Cross Productions diretta da Davide Marengo e Giuseppe Bonito. Sky Studios presenta la serie che racconta il feroce omicidio senza movente di Luca Varani, uno dei casi di cronaca nera più sconvolgenti degli ultimi anni. Attualmente in sviluppo, la serie Sky Original La città dei vivi, una produzione Sky con CinemaUndici e Lungta Film, tratta dall’omonimo romanzo di Nicola Lagioia. Presentata anche la serie dramedy Sky Original prodotta da Sky e Groenlandia, Hanno ucciso l’uomo ragno–La vera storia degli 883 diretta da Sydney Sibilia, al suo debutto alla regia di una serie TV. La serie è ispirata alla vera storia di Max Pezzali e Mauro Repetto che hanno dato vita agli 883.

Per la divisione Animazione sarà presentato l’Italian Animation Showcase appuntamento dedicato all’industria dell’animazione italiana. I titoli selezionati, quattro serie e tre film di lungometraggio, sono: KlincusBaby Puffins & BunnyThe Sound CollectorMini Pet Pals & Mini Dinos, Bartali’s BicycleLinda Veut du pouletCopperbeak.

Per la divisione DOC & Factual saranno presentati i progetti selezionati per Italians Doc it Better, lo showcase di documentari italiani ultimati nell’ultimo anno e non ancora distribuiti all’estero. Questi i titoli selezionati. L’estate di Joe, Liz e Richard di Sergio Naitza; A.P. Giannini- Bank to the Future di Valentina Signorelli e Cecilia Zoppelletto; Amate sponde di Egidio Eronico; Aiutami a fare da solo. L’idea Montessori di Maurizio Sciarra; Nel nome di Gerry Conlon di Lorenzo Moscia; Kill me if you can di Alex Infascelli; La scelta di Maria di Francesco Micciché; Lotta Continua di Tony Saccucci; Margherita. La voce delle stelle di Samuele Rossi; Sarura di Nicola Zambelli; Le ultime parole del boss di Raffaele Brunetti; Il tempo dei giganti di Lorenzo Conte e Davide Barletti.  Per l’area factual invece all’interno della selezione Italian Factual Showcase saranno presentati alcuni tra i migliori format realizzati in Italia nell’ultimo anno, insieme a format originali inediti. Questi i titoli selezionati: Falegnami ad alta quota di Katia Bernardi, Davide Valentini; Re-Born di Daniele Cantalupo e Simone Cutri; The Clan of Classics di Fabrizio Razza.

Per la divisione Film torna l’appuntamento storico con What’s Next Italy, il programma work-in-progress dedicato ai film italiani più recenti. I buyer internazionali avranno l’opportunità di vedere in anteprima trailer o scene dei film presentati dai registi, produttori e distributori. La selezione presenta tre opere prime e due opere seconde. I Titoli: Come pecore in mezzo ai lupi di Lyda PatitucciPatagonia, debutto al lungometraggio di Simone Bozzelli. Giuseppe Battiston, al suo esordio alla regia con Io vivo altrove. Enrico Maria Artale è al suo secondo lungo in El Paraíso. Rossosperanza, opera seconda di Annarita Zambrano e Superluna di Federico Bondi.

PROGRAMMA UFFICIALE MIA 2022

Questi alcuni dei panel del programma dei 5 giorni del MIA.

La sezione Animation presenterà Defining The World Markets sulla produzione di animazione in Africa. Nel panel Working as Partners si parlerà di modelli e strategie per creare una co-produzione di successo. Nel panel Money & Soul interverranno gli executive dei maggiori network europei. Nell’incontro The Art of Releasing Contents si discuterà di “global vs local” nella produzione di contenuti di animazione e nelle strategie legate alla distribuzione. Alcune tra le maggiori società di produzione ed emittenti italiane discuteranno di un ecosistema industriale italiano dedicato a contenuti di animazione e live action nel panel New Models and Scenarios for the Italian Industry.

La sezione Doc&Factual avrà un focus particolare sulle storie locali per audience globali. Si parlerà di come raccontare gli antieroi reali, di documentari sportivi e di film-making in zone di guerra in Film-making within a war dedicato all’Ucraina.

I panel della divisione Drama  riflettono sul tema delle produzioni globali per mercati locali. Si parlerà anche del potenziale del metaverso come spazio che favorisce la creazione di contenuti in grado di rivolgersi a spettatori molto giovani, e come nuova forma di business e di sfruttamento di IP e si rifletterà sul nuovo modello FAST, la televisione free ad-supported, e sulla continua ascesa dei servizi di streaming AVOD.

Tra i temi chiave dei panel della divisione Film, l’ecosistema globale di produzione di cinema indipendente, il futuro della distribuzione internazionale, lo stato dell’arte del cinema italiano.

Una serie di panel trasversali, aperti a tutti i generi e formati presenti al  MIA, va ad arricchire il programma con alcuni degli appuntamenti chiave dell’edizione 2022. Mai come in questa edizione sarà chiave la presenza dei broadcaster e delle piattaforme internazionali. The Alliance, l’alleanza dei broadcaster pubblici tra RaiFrance Télévisions e ZDF, presenterà lo slate dei progetti realizzati e in via di sviluppo. Tra gli appuntamenti internazionali di questa edizione anche The Future of Storytelling in cui si analizzerà il percorso di Netflix fino ad oggi. Altro importante appuntamento sarà l’incontro con Amazon Studios. Grande spazio alle donne dell’audiovisivo nel panel Women’s Empowerment in Creative Industries.

B2B EXCHANGE PROGRAM. A SUPPORT PLAN FOR THE UKRAINIAN AUDIOVISUAL INDUSTRY

Quest’anno, nell’ottica di mantenere uno sguardo attento anche alla situazione geo-politica internazionale, il MIA ha intrapreso una iniziativa a sostegno dell’industria dei media e dell’intrattenimento Ucraina. Un ricco programma di contenuti, eventi e attività di mercato che coinvolgono i professionisti ucraini, e li pongono nuovamente al centro di conversazioni tra colleghi dell’industria audiovisiva globale. Il MIA ha realizzato un Ukrainian Hub all’interno di Palazzo Barberini, un ampio spazio gestito direttamente dalla delegazione ucraina e dedicato a ospitare business meeting, conversazioni con partner istituzionali ma anche più in generale come base di lavoro per tutti i professionisti ucraini presenti a Roma al MIA.

I PREMI

Nel corso della cerimonia di premiazione verranno assegnati riconoscimenti a opere che partecipano al mercato di co-produzione del MIA. I partner dei premi sono: Paramount, ILBE, ARTEWomen in Film, Television and Media Italia-WIFTMI. Per i Content Showcase italiani sarà assegnato il premio Lazio Frames e per C EU Soon verrà scelto il progetto vincitore dello Screen International Buyers’ Choice Award. Tra i premi ospitati anche quello de La Bottega della Sceneggiatura promosso da Netflix e Premio Solinas. La cerimonia di premiazione sarà l’evento conclusivo della manifestazione e avrà luogo Sabato 15 ottobre presso il Cinema Barberini.
 
 

Mia Wasikowska: 10 cose che non sai sull’attrice

Mia Wasikowska film

Divenuta particolarmente popolare nell’ultimo decennio, l’attrice Mia Wasikowska si è distinta all’interno dell’industria per essere passata con naturalezza dal ricoprire ruoli in grandi blockbuster sino a film indipendenti o d’autore. Della sua generazione di interpreti, la Wasikowska si è affermata come una delle più interessanti, dotata di carisma e buona versatilità. Ecco 10 cose che non sai di Mia Wasikowska.

2Parte delle cose che non sai dell’attrice

Mia Wasikowska Alice in Wonderland

Mia Wasikowska in Alice in Wonderland

5. È stata scelta per una sua qualità. L’attrice si presentò al provino per il ruolo di Alice nell’atteso live-action, concorrendo contro numerose altre candidate tra cui Amanda Seyfried. Tuttavia, stando al regista Tim Burton, fu la sua solennità a permetterle di ottenere il ruolo, essendo una qualità ricercata per dar vita al personaggio.

4. Era la prima volta che lavorava con il green screen. Per la Wasikowska si trattava della prima esperienza in un grande blockbuster hollywoodiano, e in particolare era la prima volta che si trovava a dover interagire con un ambiente irreale, circondata pertanto dal celebre green screen. Durante una serie di interviste l’attrice ha rivelato di come le fosse stato inizialmente difficile abituarsi a questa novità.

3. Il ruolo la spaventava. Nell’accettare la parte di Alice, l’attrice era consapevole che si trattava di un ruolo conosciutissimo e verso cui si hanno grandi aspettative. Inoltre, era il ruolo che l’avrebbe resa famosa a livello mondiale. Tutte queste consapevolezze hanno reso la Wasikowska particolarmente nervosa, e ha dovuto lavorare a lungo affianco al regista per trovare una sua personale versione del personaggio.

Mia Wasikowska: il suo 2020

2. Ha recitato in un nuovo atteso film. Nel 2020 l’attrice tornerà al cinema con il film The Devil All the Time, ambientato nel secondo dopoguerra, dove un gruppo di persone manifesta danni psicologici dovuti dagli orrori del conflitto bellico. Nel film la Wasikowska reciterà accanto ad un cast di giovani attori come Tom Holland, Robert Pattinson, Sebastian Stan ed Eliza Scanlen.

Mia Wasikowska: età e altezza

1. Mia Wasikowska è nata a Canberra, in Australia, il 25 ottobre 1989. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

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Mia Wasikowska su Alice in Wonderland 2: “Non avevo scelta”

Mia Wasikowska ha incontrato per la prima volta il grande pubblico nel 2010, nonostante avesse alle spalle una carriera già piuttosto impegnata tra cinema e tv. Il film però non è stato un successo e non è mancata la sorpresa quando, all’annuncio del sequel, Alice Through the Looking Glass – Alice Attraverso lo Specchio, la Wasikowska ha confermato la sua partecipazione, anche ora che la sua carriera va a gonfie vele e può vantare collaborazioni con registi e attori molto importanti.

Ospite a Roma per presentare Crimson Peak, l’attrice ha così spiegato il motivo che l’ha spinta ad accettare: “Non avevo scelta” ridendo e lasciando intendere vincol contrattuali ai quali non si poteva sottrarre, salvo poi continuare “questa volta il progetto è un po’ diversoC’è un altro regista e l’approccio sarà diverso, molta meno CGI e molte più cose concrete, oggetti sul set con cui interagire”.

Che vi aspettate da questo sequel?

Il film si basa su una specie di romanzo sequel, Attraverso lo Specchio, che Lewis Carroll scrisse proprio come seguito ideale a Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Nel cast, oltre a Mia Wasikowska (Alice), anche Johnny Depp (il Cappellaio Matto), Helena Bonham Carter (La Regina Rossa), Matt Lucas (PincoPanco, PancoPinco), Stephen Fry (Stregatto), Alan Rickman (Brucaliffo), Michael Sheen (Bianconiglio), Timothy Spall (Bayard), Paul Whitehouse, Barbara Windsor, Rhys Ifans (Zanik Hightopp, il padre del Cappellaio), Sacha Baron Cohen (Time), Ed Speelers (James Harcourt) e Toby Jones (la voce di Wilkins).

 

 
 

Mia Wasikowska sostituisce Amanda Seyfried

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Aaron Johnson (Nowhere Boy, il prossimo Kick-Ass) e Mia Wasikowska (Alice in Wonderland, I ragazzi stanno bene) sono entrati a far parte del cast di Albert Nobbs: i due sostituiscono Amanda Seyfried e Orlando Bloom nei rispettivi ruoli di Helen e Joe.

 
 

Mia Wasikowska sarà Madame Bovary!

Dopo Jane Eyre e Albert Nobbs, Mia Wasikowska tornerà di nuovo a recitare in costume con Madame Bovary, tratto dall’omonimo romanzo di Gustave Flaubert.

Già adattata numerose volte sul grande e piccolo schermo(la versione più celebre è quella firmata nel 1991 da Claude Chabrol con Isabelle Huppert), la tragica storia di Emma Bovary tornerà al cinema per la regia di Sophie Barthes su uno script di Rose Barreneche, che promette di offrirne una rilettura fresca e moderna. Rumours sostengono che Paul Giamatti sarebbe in trattative per il ruolo di Monsieur Homais, intimo amico del marito di Emma.

fonte : blogs.indiewire.com

 
 

Mia Wasikowska nella Hollywood delle meraviglie

Mia Wasikowska

Antidiva, eterea, dedita al cinema indipendente, ma con un’unica (finora) parentesi da blockbuster che le ha regalato la popolarità: Mia Wasikowska è una stella in costante ascesa nel panorama cinematografico contemporaneo.

La sua grazia innata ed eleganza spettrale ricordano Cate Blanchett e Tilda Swinton. Con il suo volto fresco, Mia Wasikowska è perfetta per quei ruoli che mettono in risalto il suo lato dolce e soave, ma al tempo stesso è perfettamente in grado di esplorare le inquietudini, le passioni morbose e i tormenti dell’animo umano. Mia Wasikowska nasce a Canberra, in Australia, il 14 ottobre 1989. Figlia di un fotografo australiano e di una fotografa polacca, è la seconda di tre fratelli. Sin da bambina si dedica con passione alla danza classica, sognando di diventare una ballerina professionista. Oltre alla scuola, la giovane Mia mostra infatti una totale dedizione alla danza, arrivando ad allenarsi persino trentacinque ore alla settimana. Ma a quindici anni è costretta a lasciare il balletto per un problema al piede, cui si aggiunge una certa insofferenza per la pressione legata a una perfetta forma fisica.

Nel frattempo scopre la sua vocazione nella recitazione. Benché sia una ragazzina piuttosto timida, che preferisce osservare e restare in disparte, Mia rimane folgorata dalla performance di Holly Hunter in Lezioni di piano e dalla prova di Gena Rowlands in Una moglie di John Cassavetes. Così, dopo l’educazione alla perfezione inculcata dalla danza, decide di dedicarsi al cinema: ciò che ama nei film è infatti la possibilità di esplorare l’imperfezione. Mia comincia quindi a recitare per la tv e il cinema australiano, finché giunge la sua prima occasione statunitense: recita infatti nella prima stagione del tv drama In Treatment della HBO. La diciassettenne Mia interpreta Sophie, un’atleta con istinti suicidi sottoposta alle cure di uno psicoterapeuta, il dottor Weston (Gabriel Byrne). La critica americana accoglie favorevolmente la prova della giovane attrice, che confessa di provare una certa empatia per i ruoli che la mettono a confronto con la complessità dell’animo umano.

Grazie a questa prova, Mia attira l’attenzione di Hollywood e approda così in Defiance – I giorni del coraggio, al fianco di Daniel Craig e Liev Schreiber. Nella pellicola ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, Mia è la giovane fidanzata di uno dei tre fratelli protagonisti, interpretato da Jamie Bell, ancora oggi uno dei suoi più grandi amici. Partecipa alla rappresentazione di un altro scenario d’epoca nel biopic Amelia di Mira Nair, dove ha un ruolo secondario accanto a Hilary Swank e Richard Gere.

Il 2010 è l’anno della consacrazione. Mia Wasikowska ottiene infatti l’ambitissima parte di Alice in Alice in Wonderland di Tim Burton. Anche se non tra i migliori lavori burtoniani, il blockbuster della Disney la espone al successo internazionale, con un incasso globale da capogiro che supera il miliardo di dollari. Insieme al Cappellaio Matto Johnny Depp e alla svampita Regina Bianca Anne Hathaway, l’eterea Alice lotta per salvare il Sottomondo dalla Regina Rossa (Helena Bonham Carter). Con la rivisitazione del classico di Lewis Carroll, Mia Wasikowska diventa nota anche al grande pubblico. Malgrado il successo, la giovane attrice mostra di preferire la via della discrezione, scegliendo per lo più progetti indie. Nel 2011 lavora quindi a I ragazzi stanno bene di Lisa Chodolenko, in cui interpreta Joni, la figlia maggiore della coppia formata da Annette Bening e Julianne Moore. Insieme al fratello, Joni decide di cercare il padre biologico (Mark Ruffalo). La pellicola è molto apprezzata dalla critica e si aggiudica anche il Golden Globe come Miglior film commedia o musicale.

 

Nello stesso anno, Mia si misura con uno dei personaggi più amati della letteratura: Jane Eyre. Cary Fukunaga la dirige infatti in una nuova trasposizione cinematografica del romanzo di Charlotte Brontë. In Jane Eyre, Mia è la giovane istitutrice che finirà per innamorarsi del misterioso Edward Rochester, interpretato da un intenso – e forse troppo affascinante per il ruolo – Michael Fassbender. Mia è austera e appassionata così come il personaggio letterario, commuove ed emoziona in coppia con il collega in un adattamento piuttosto fedele al testo.

La sua performance è molto apprezzata non solo da critica e pubblico, ma persino la divina Meryl Streep la cita con ammirazione nel suo discorso di accettazione ai Golden Globe 2012. Nel 2012 la ritroviamo con un inedito taglio cortissimo nel toccante L’amore che resta di Gus Van Sant al fianco di Henry Hopper. Mia è una malata terminale che ama visceralmente la vita e, in uno struggente percorso di formazione, l’attrice mostra ancora una volta il suo talento drammatico.

Prima di recitare nel crime drama Lawless di John Hillcoat, Mia fa innamorare Glenn Close in Albert Nobbs, in un triangolo che vede coinvolto anche Aaron Taylor-Johnson. Dal 20 giugno sui nostri schermi, Stoker ci mostra un lato inedito dell’attrice australiana: nel noir di Park Chan-wook, Mia è alle prese con atmosfere inquietanti e hitchcockiane, sospese fra rapporto incestuoso, delitti e sospetti. Sarà poi una vampira tutt’altro che romantica in Only Lovers Left Alive, diretto da Jim Jarmusch. Mia interpreta l’irrequieta sorella della protagonista Tilda Swinton e creerà scompiglio nella sua esistenza e in quella del fidanzato della sorella, il musicista Adam, interpretato da Tom Hiddleston.

Tra i progetti futuri, spicca un altro ruolo legato a un personaggio iconico e letterario: Mia interpreterà infatti Emma Bovary in un nuovo adattamento cinematografico in cantiere tratto dal capolavoro di Gustave Flaubert. Mia Wasikowska adora il cinema europeo, in particolare Krzysztof Kieslowski, Lars Von Trier, Michel Gondry e Michael Haneke. Appassionata di fotografia grazie ai suoi genitori, Mia si tiene lontana dai riflettori. Preferisce leggere Chekhov piuttosto che smanettare con lo smartphone e colpisce tutti per la sua maturità, come sottolineano i suoi colleghi. Mia detesta gli stereotipi e le categorie nette, predilige il realismo e il sottile confine fra le cose. A metà fra classico e moderno, proprio come lei.

 
 

Mia Wasikowska nel cast di Crimson Peak di Guillermo del Toro?

mia-wasikowskaPotrebbe essere la brava e bella attrice Mia Wasikowska a prendere il posto della rinunciataria Emma Stone, nel prossimo film di Guillermo del Toro Crimson Peak. A rivelarlo oggi è The Wrap, secondo il quale l’attrice dovrebbe prendere il posto della Stone ed unirsi così ai già confermati Charlie Hunnam, Benedict Cumberbatch e Jessica Chastain in quello che sarà il ritorno di Guillermo del Toro alla regia di un thriller soprannaturale. Il progetto riunisce Guillermo del Toro con la Legendary Pictures, già produttori di Pacific Rim l’atteso film evento in arrivo ad Agosto. Pare che secondo alcune fonti a distribuire questo nuovo film potrebbe esserci la Universal Pictures che vorrebbe continuare il rapporto con il regista e quindi finanziare e distribuire ogni sua opera, anche se sappiamo che la Legendary Pictures è una controllata del gruppo Time Warner. L’idea di Guillermo del Toro è quella di iniziare le riprese nel mese di Febbraio 2014.

Mia Wasikowska, si è fatta conoscere per il suo ruolo da protagonista nel film Alice in Wonderland di Tim Burton. E’ stata la protagonista anche di film di successo come  The Kids Are All Right, Jane Eyre e il prossimo Stoker di Chan-wook Park al fianco di Nicole Kidman. Inoltre la vedremo presto nel cast di  Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch recentemente presentato al Festival di Cannes 2013.

Tutte le info sul prossimo film del regista Pacific Rim:

Quando una legione di creature mostruose, chiamate Kaiju, emerge dagli oceani, scoppia una guerra destinata a distruggere milioni di vite e consumare le risorse umane per tutti gli anni a venire. Per combattere i giganteschi Kaiju viene creata un’arma speciale: enormi robot, chiamati Jaeger, controllati simultaneamente da due piloti le cui menti sono collegate a una rete neurale. Ma anche i Jaeger sembrano impotenti di fronte alla ferocia degli instancabili Kaiju.  Sull’orlo della sconfitta, le forze militari che difendono l’umanità non hanno altra scelta che rivolgersi a un duo di eroi male accoppiati: un ex pilota caduto in disgrazia  (Charlie Hunman) e una ragazza recluta senza esperienza (Rinko Kikuchi), che vengono chiamati a pilotare un leggendario quanto obsoleto Jaeger, una reliquia del passato. Insieme i due saranno l’ultimo bastione dell’umanità prima dell’apocalisse.

Qui la nostra gallery del film:

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Il regista candidato  all’Oscar Guillermo del Toro (“Il labirinto del fauno”) dirige questo film d’azione, fantascienza e avventura tratto da una sceneggiatura di Travis Beacham (“Scontro tra titani”).  Thomas Tull, Jon Jashni e Mary Parent sono i produttori e Callum Greene è il produttore esecutivo.

Nel film recitano Charlie Hunnam (Sons of Anarchy per la TV), Idris Elba (Thor), Rinko Kikuchi (The Brothers Bloom), Charlie Day (Come ammazzare il capo … e vivere felici), e Ron Perlman (i film di Hellboy). Il cast di attori stellari comprende anche Max Martini, Robert Kazinsky, Clifton Collins, Jr., Burn Gorman, Larry Joe Campbell, Diego Klattenhoff Brad William Henke.

La squadra creativa di del Toro dietro le quinte comprende il direttore della fotografia vincitore del premio Oscar Guillermo Navarro, lo scenografo Andrew Neskoromny, il montatore  Peter Amundson, e la costumista  Kate Hawley.

In uscita all’inizio dell’estate 2013, il film è presentato dalla Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures e sarà distribuito dalla Warner Bros. Pictures, una compagnia della Warner Bros. Entertainment.

 
 

Mia Wasikowska in Tracks!

Mia Wasikowska, nota al grande pubblico per aver interpretato l’Alice di Tim Burton, tornerà presto sul grande schermo come protagonista di Tracks.

 
 

Mia Wasikowska a Roma per Crimson Peak

Minuta e sorridente, con un pixie cut che le sta d’incanto, l’incarnato chiaro e gli occhi vispi, Mia Wasikowska, ultima eroina di Guillermo Del Toro in Crimson Peak, ha interpretato tanti personaggi femminile forti e avventurosi, tanto che quando la si scopre così timida appare quasi strano. Una carriera cominciata con Alice in Wonderland di Tim Burton e proseguita poi con una lunghissima serie di registi e personaggi importanti.

Vitalità e determinazione, ma anche intelligenza e ingenuità, sono le caratteristiche della sua Edith Cushing: “In lei c’è una forza interiore notevole, una determinazione che magari all’inizio sembra assente, ma che lentamente emerge nella storia”.

Edith CushingPer prepararsi al ruolo Mia ha letto tanto, non solo le dettagliate biografie del personaggio scritte per tutto il cast da Guillermo Del Toro in persona, ma anche romanzi e letteratura gotica, anche il Frankenstein di Mary Shelley. “Devo ammettere che non sapevo molto di lei, prima di questo film. Anzi, non sapevo nemmeno che Frankenstein fosse stato scritto da lei. Per Crimson Peak ho ricevuto una vera e propria educazione sul gotico”.

In questo modo l’attrice australiana colma una lacuna nella sua vasta conoscenza dei classici della letteratura, che tante volte ha portato sullo schermo, da Jane Eyre a Madame Bovary: “Nella mia carriera sono stata molto fortunata, ho avuto la possibilità di interpretare personaggi meravigliosi. Mi piace molto lavorare sui classici e sugli adattamenti, mi piace pensare che sia una riproposizione sempre nuova di storie che continuano a risuonare anche nel presente”.

Per quanto riguarda invece le sue origini eil proliferare a Hollywood di talenti asutraliani, Mia abbozza un sorriso timido e dice: “Non so come mai, un caso, o forse qualcosa nell’aria”. Ma non è ugualmente indecisa quando ci dice quello che la spaventa di più: “Le persone, non i fantasmi. Credo in queste cose come se fossero emozioni o esperienze, ma le persone sono più spaventose”.

 
 

Mia moglie per finta: recensione del film

Mia moglie per finta film

Venerdì 1 aprile esce nelle sale italiane Mia moglie per finta (Just Go With it), la nuova commedia di Dennis Dugan. In Mia moglie per finta il chirurgo plastico Danny (Adam Sandler) dopo un matrimonio sventato a poche ore dalla cerimonia scopre lo straordinario potere della fede nuziale al dito.

Per anni decide di utilizzare l’anello per rimorchiare giovani single raccontando loro storie di disastri coniugali di cui si rappresenta come vittima innocente. Un giorno, però, incontra Palmer (la modella Brooklyn Decker al suo esordio cinematografico) una 23enne bellissima con cui decide di “fare sul serio”. Piuttosto che raccontarle la verità trova più conveniente provare a rendere reali le sue bugie e decide di spacciare l’assistente Katherine (Jennifer Aniston) per la sua ex moglie, coinvolgendola in un vortice di equivoci. Katherine è la persona che lo conosce meglio di tutti, chi meglio di lei può impersonare sua moglie? Chi meglio di lei può aiutarlo a rendere le sue bugie non solo verosimili, ma a trasformarle nella verità nell’arco di un week end alle Hawaii…

Le dinamiche sono quelle della commedia classica, ma se il ritmo regge bene nella prima parte, la catena di equivoci sembra ad un certo punto interrompersi bruscamente, lasciando spazio alla costruzione del finale romantico. Le bugie non vengono al pettine, o almeno non viene mostrato allo spettatore il progressivo sgretolarsi della messa in scena di  Danny. Questo un po’ dispiace, perché avrebbe potuto dare il via ad un crescendo di gag che avrebbero forse accompagnato meglio lo spettatore verso l’ovvia conclusione.

Proprio nella seconda parte del film è però presente un momento divertente: una sfida quasi clownesca tra Jennifer Aniston e Nicole Kidman che si esibiscono in una gara di danze hawaiiane. Nel complesso il film non sorprende, ma intrattiene abbastanza piacevolmente. Risponde perfettamente alle aspettative. La Aniston e Sandler fanno il loro “sporco” mestiere: personaggi collaudatissimi che funzionano. Più eclettica è sicuramente la Kidman che interpreta in un cammeo il ruolo divertente dell’antipatica ex compagna di liceo. La trama è ispirata al film bollywoodiano del 2003 “Maine Pyaar Kyun Kiya”, a sua volta basato sulla pellicola del 1969, “Fiore di cactus”.

 
 

MIA Mercato Internazionale Audiovisivo, aperti gli accrediti per l’edizione 2023

MIA

Sono ufficialmente aperte le procedure di accredito per il MIA Mercato Internazionale Audiovisivo, che si svolgerà a Roma dal 9 al 13 ottobre 2023, in concomitanza con i giorni della Festa del Cinema di Roma. Per accreditarsi basta cliccare QUI e seguire attentamente le istruzioni.

MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo – Il MIA Mercato Internazionale Audiovisivo è considerato uno dei principali appuntamenti di mercato internazionali dedicati all’industria audiovisiva. La nona edizione si svolge a Roma dal 9 al 13 Ottobre 2023 al Cinema Barberini e a Palazzo Barberini per cinque giornate all’insegna di un ricco programma che sarà articolato in attività di pitching forum, showcase, eventi di networking, conferenze, workshop e incontri volti a rafforzare le relazioni tra i professionisti del settore e promuovere nuovi accordi di collaborazione.

Il MIA è nato nel 2015 e cresciuto grazie alla consolidata joint venture tra ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) e APA (Associazione Produttori Audiovisivi), e gode del sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, è co-finanziato da Creative Europe MEDIA, e da Ministero della Cultura, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dalla Regione Lazio ed è sostenuto anche grazie al supporto di prestigiosi sponsor privati.

 
 

MIA Mercato Internazionale Audiovisivo 2017: dal 19 al 23 ottobre a Roma

MIA Mercato Internazionale Audiovisivo 2017

Con 1500 accreditati da 58 Paesi nelle precedenti edizioni, MIA è l’appuntamento esclusivo per i produttori e distributori di contenuti, film e serie televisive transnazionali e di alto valore industriale, affermatosi allo stesso tempo come un volano importante per promuovere la capacità produttiva, il sistema audiovisivo italiano, il know-how e le expertise del nostro paese a livello internazionale.

MIA è ideato, realizzato e prodotto da ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche e Audiovisive) e APT (Associazione Produttori Televisivi). La partecipazione delle associazioni di categoria, per la prima volta coinvolte direttamente nel ridisegnare il progetto di mercato, rende il MIA un’iniziativa che risponde in maniera sartoriale alle esigenze dell’industria di cui è espressione e diventa una reale occasione di presentazione unitaria del “sistema Italia” sulla scena internazionale.

Per l’edizione 2017 cambia anche l’identità visiva con un nuovo claim, Matching Excellence e un nuovo logo. Entrambi sottolineano il posizionamento che il mercato ha assunto nel panorama degli appuntamenti internazionali dedicati all’industria audiovisiva: quello di un hub frequentato dai leader del mercato dove l’eccellenza italiana è protagonista.

Tra le altre novità di questa edizione, la location: il MIA vivrà le proprie attività nel “distretto” di Piazza Barberini, da Palazzo Barberini, all’Hotel Bernini Bristol, al Cinema Barberini.

MIA è finanziato da Ministero dello Sviluppo Economico, ICE, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Lazio, e dal programma MEDIA. Tra i partner la Fondazione Cinema per Roma e il Fondo Eurimages del Consiglio d’Europa. MIA si avvale di un comitato editoriale che comprende, oltre ad ANICA e APT: Cartoon IT, 100 Autori, Italian Film Commissions, UNEFA.

IL PROGRAMMA MIA Mercato Internazionale Audiovisivo 2017

Tre le sezioni previste per l’edizione 2017: MIACINEMA, un mercato di co-produzione che ha accompagnato, fino alla realizzazione,più del 50% dei progetti selezionati nel corso delle passate edizioni e una piattaforma di riferimento per l’industria europea nella stagione autunnale, dove vedere e acquistare le produzioni più recenti del cinema indipendente e di qualità con 120 proiezioni in 4 giorni, oltre che la vetrina What’s Next Italy. MIATV, un appuntamento selezionato di alto profilo per l’industria televisiva mondiale, con l’obiettivo principale di favorire il confronto e il networking, partnership, accordi e nuove opportunità di business in un momento di profonda trasformazione dell’industria italiana. Tra gli appuntamenti più attesi, la seconda edizione del Drama Series Pitching Forume, per la prima volta, gli Italian TV Upfront. MIA DOC,un boutique market al servizio delle aziende italiane, una piattaforma selettiva ed efficiente a sostegno delle co-produzioni e della distribuzione di documentari e factual. Focus del MIA DOC Co-production Market & Pitching Forumnel 2017è l’investigative, current affairs e human interest.

MIA 2017 conferma anche alcuni programmi speciali: YAS (Young adult spotlight) è uno spazio che si snoda in maniera trasversale tra cinema e TV segnalando nei diversi segmenti presenti al MIA il prodotto kids&teens e young adult nelle varie fasi di sviluppo e con diverse declinazioni: dai pitch ai panel, agli screenings di mercatoa vere e proprie anteprime. Protagonista di YAS quest’anno sarà la graphic novel. Un’altra sezione speciale è dedicata all’animazione, tra le forme più efficaci e innovative della narrazione cine-audiovisiva.

I PREMI

Riconoscendo a MIA un importante ruolo nel sostegno alle co-produzioni e alle relazioni di business intorno ai grandi progetti internazionali, il Fondo Eurimages conferma per il terzo anno di seguito il Premio al Miglior progetto di MIA Cinema. EDI Effetti Digitali Italiani(azienda leader nel settore dei VFX) inaugura il MIA EDI Visionary Award, un premio dedicato a quei progetti di cinema, serie tv e documentario che si contraddistinguono per capacità innovativa nella narrazione attraverso un utilizzo eccellente degli effetti visivi. Tra gli eventi ospitati dal MIA 2017 spicca anche la VI^ edizione  del Premio Carlo Bixio:  i giovani autori di età compresa tra i 18 ed i 30 anni sono chiamati a cimentarsi in un progetto di serialità senza limiti di genere, con qualità di internazionalizzazione. 

 
 

Mia McKenna-Bruce con Helena Bonham Carter e Martin Freeman un in adattamento di Agatha Christie per Netflix

Mia McKenna-Bruce how to have sex

Mia McKenna-Bruce, la vincitrice del BAFTA Rising Star in How to Have Sex, ha ottenuto il suo prossimo ruolo importante. L’attrice britannica guiderà il cast di The Seven Dials Mystery, la prossima serie di Agatha Christie di Netflix scritta dal creatore di Broadchurch ed ex showrunner di Doctor Who Chris Chibnall, come riferisce Variety.

Insieme a McKenna-Bruce ci sono Helena Bonham Carter e Martin Freeman. Ambientato nel 1925 e descritto come un “dramma spiritoso, epico e frenetico”, The Seven Dials Mystery segue una sontuosa festa in una casa di campagna in cui sembra essere finito uno scherzo orribilmente, mortalmente sbagliato. Alla fine, tocca al più improbabile degli investigatori – la frizzante e curiosa Lady Eileen “Bundle” Brent (McKenna-Bruce) – svelare un complotto agghiacciante che cambierà la sua vita, svelando completamente il mistero della casa di campagna. Bonham Carter e Freeman interpreteranno rispettivamente i personaggi Lady Caterham e Superintendent Battle.
Scritta da Chibnall, la serie è prodotta esecutivamente dalla produttrice esecutiva di “The Crown” Suzanne Mackie sotto la sua etichetta Orchid Pictures e Chris Sussman (“Good Omens”). La regia sarà affidata a Chris Sweeney (“The Tourist”, “Back to Life”).

“Le sceneggiature di Chris Chibnall sono brillanti e sono entusiasta di far parte di questa nuova interpretazione dell’iconica narrazione di Agatha Christie”, ha dichiarato McKenna-Bruce in una nota.

L’attrice ha ricevuto il plauso della critica per il suo ruolo da protagonista nel film d’esordio di Molly Manning Walker, How to Have Sex, che ha vinto il premio principale Un certain Regard a Cannes nel 2023 ed è stato successivamente distribuito da Mubi.

 
 

MIA Market 2023: annunciati i primi ospiti internazionali – Roma, 9-13 Ottobre

MIA

Torna il MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo con la sua 9a edizione che si svolgerà a Roma dal 9 al 13 Ottobre 2023 nelle sue storiche sedi di Palazzo Barberini e del Cinema Barberini. Anche per questa edizione sarà attiva la piattaforma MIA Digital che consentirà agli accreditati di accedere anche da remoto a tutte le sessioni (in diretta e on demand).

Il MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo, diretto da Gaia Tridente, è il più importante evento di settore in Italia ed è uno dei mercati internazionali irrinunciabili, incentrato su coproduzione, strategie e modelli di finanziamento, vendita e distribuzione, work in progress, valorizzazione dei talenti e circolazione dei progetti.

Nato nel 2015 e cresciuto grazie alla consolidata joint venture tra ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), presieduta da Francesco Rutelli APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara Sbarigia, gode del supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione InternazionaleICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e del contributo di Creative Europe MEDIA. Il MIA riceve inoltre il sostegno del Ministero della Cultura, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e della Regione Lazio. Sponsor ufficiale della manifestazione è Unicredit.

Anche per questa edizione, il MIA ha ricevuto il patrocinio di Eurimages, il fondo del Consiglio d’Europa per la co-produzione, la distribuzione, esposizione e la digitalizzazione delle opere cinematografiche europee.

I PRIMI SPEAKER CONFERMATI

Alcuni dei più acclamati e visionari produttori, commissioner, buyer, distributori, executive, partner finanziari e talenti di tutto il mondo discuteranno le opportunità e le sfide della produzione e distribuzione audiovisiva nell’attuale paradigma internazionale dei contenuti.
Tre donne le prime ospiti annunciate, che saranno protagoniste di 3 appuntamenti chiave della prossima edizione del MIA: Nicole Clemens, Sara Bernstein e Marge Dean.

Nicole Clemens, President di Paramount Television Studios (PTVS) e di Paramount+ Original Scripted Series. In qualità di presidente di PTVS, Clemens supervisiona un’ampia serie di show destinati al pubblico di diverse piattaforme. Le prossime produzioni di PTVS includono Time Bandits di Taika Waititi e Before di Billy Crystal –  entrambe in streaming su Apple TV+ – e Cross, con Aldis Hodge, per Prime Video. Per la piattaforma Paramount+ Clemens ha gestito le serie originali scripted, curando serie di successo internazionale come HaloThe Offer e il franchise di Star Trek. Inoltre, ha recentemente prodotto il drama britannico Sexy Beast con Paramount Television International Studios per Paramount+, e ha supervisionato la realizzazione di un altro drama britannico, The Gold, per Paramount+. Clemens illustrerà la sua carriera e la produzione strategica di Paramount in tutto il mondo.

Sara Bernstein, pluripremiata produttrice e presidente di Imagine Documentaries – la società di produzione fondata da Ron Howard e Brian Grazer – che guida lo sviluppo e la produzione di lungometraggi e serie di documentari premium sarà protagonista di un keynote sulla sua carriera con particolare riferimento a produzioni recenti come Judy Blume Forever (Amazon Studios), Bono & The EdgeA Sort of Homecoming with Dave Letterman (Disney+), The Volcano: Rescue from Whakaari (Netflix). Nel corso della sua carriera, Bernstein ha ottenuto 11 vittorie agli Emmy, 33 nomination agli Emmy e 11 Peabody Awards, mentre i documentari da lei prodotti hanno ottenuto due Oscar e 13 nomination agli Oscar.

Marge Dean, Head of Skybound Entertainment’s Animation Studio, vincitrice di un Emmy e Presidente di Women In Animation, sarà protagonista di un keynote sullo sviluppo e la produzione di contenuti animati per adulti e teen, tra i quali Invincible per Amazon Prime. Conosciuta per una serie di successi nel campo dell’animazione, Dean ha svolto un ruolo importante nel plasmare o rimodellare entità come Columbia-TriStar TV, Warner Bros. Animation, Mattel’s Playground Production, Omation di Steve Oedekerk, Technicolor Animation e Wildbrain Entertainment. Prima di entrare in Skybound, ha ricoperto il ruolo di Head of Studio presso il più importante distributore di anime, Crunchyroll.

Tra i protagonisti delle conferenze del MIA 2023 anche Ari Folman, autore, regista, produttore e animatore pluripremiato noto per opere animate come Valzer con Bashir (vincitore del Golden Globe nel 2009), Il congresso e Anna Frank e il diario segreto. Nicholas Weinstock, fondatore e presidente di Invention Studios, che ha sviluppato e prodotto Escape at Dannemora – la serie di Showtime candidata a 12 Emmy -, In the Dark – andata in onda per 4 stagioni su Netflix –  e, più recentemente, la serie premio Emmy Severance di Apple+. E ancora, James Townley, Chief Content Officer Development di Banijay, che terrà un keynote sullo sviluppo e la creazione di IP unscripted e sull’acquisizione di formati e documentari nei 21 paesi del mondo dove il gruppo è presente. Altri importanti nomi saranno annunciati nelle prossime settimane insieme al programma completo della manifestazione.

GLI ADVISORY BOARD E I COMITATI DI SELEZIONE

Numerosi i professionisti internazionali che fanno parte degli Advisory Board e dei Comitati di selezione delle divisioni editoriali, tra loro: David Levine, Founder and Executive Producer di Lightboat Media Ltd; Mounia Aram, Founder & Distributor di Mounia Aram Company; Yago Fandiño Lousa, Director of Clan TV and Head of Children Content di RTVE; Izabela Rieben, Producer Drama & Animation di RTS; Andrea Scrosati, Group Chief Operating Officer and CEO Continental Europe di Fremantle; Francoise Guyonnet, Head of TV, Home Entertainment and New Media for France di STUDIOCANAL; David Davoli, President of International di Anonymous Content; Anna Croneman, Head of Drama di SVT/Sveriges Television; Helene Goujet, VP of Acquisitions and Editorial di HBO Max EMEA; Tesha Crawford, Senior VP global scripted Series di Universal International Studios; Simone Emmelius, SVP International Fiction-Co-production and Acquisition di ZDF; Hans-Jørgen Osnes, Head of International Financing Drama di NRK Content; Frédéric Fiore, Founder & President di Logical Pictures Group; Naima Abed, CEO & Founder di Paradise City; Eva Åkergren, Producer di Nordisk Film Production; Claudia Bluemhuber, CEO di Silver Reel; Kevin Chan, Global Co-Head of Acquisitions di MUBICéline Dornier, Head of Film Investments di Logical Pictures; Eva Esseen Arndorff, CEO di TriArt Distribution; Christian Beetz, Founder and CEO di gebrueder beetz film production; Chiara Messineo, Senior Producer and Director di Raw Film; Sabine Bubeck-Paaz, Commissioning Editor di ZDF/ARTE; Serge Lalou Producer di Les Films d’Ici; Ken-ichi Imamura, CEO and Producer di Studio IMAKEN; Antonio Grigolini, Head of Documentaries di France Télévisions; Matthieu Darras, CEO di Tatino Films.

Tra gli italiani interverranno: Tinny Andreatta, Vice Presidente per i contenuti italiani di Netflix;  Alessandro Araimo, General Manager Sud Europa di Warner Bros. Discovery; Paolo del Brocco, Amministratore delegato di Rai Cinema;  Maria Pia Ammirati, Direttrice di Rai Fiction; Fabrizio Zappi, Direttore Documentari di Rai; Massimiliano Orfei, Amministratore Delegato di Vision Distribution; Cecilia Padula, VP Head Kids & Family Brands South Europe, Middle East & Africa di Paramount. Italy.
Gli elenchi completi dei membri degli Advisory Board e dei Comitati di Selezione, saranno pubblicati sul sito del MIA

 
 

Mia madre: Trailer del film di Nanni Moretti

Arriva giusto in tempo per Cannes 2015, il primo trailer di Mia madre, il nuovo film di Nanni Moretti con protagonisti John Turturro, Giulia Lazzarini, Beatrice Mancini e  Margherita Buy.

Mia madre sarà distribuito in Italia da 01 Distribution, in Francia da Le Pacte e nel resto del mondo da Film Distribution.

Nel film Giovanni “Nanni” Moretti (Brunico, 19 agosto 1953) è un regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. Le sue opere sono caratterizzate inizialmente da una visione, in chiave ironica e sarcastica, dei luoghi comuni e delle problematiche del mondo giovanile del tempo, per poi indirizzarsi verso una critica più sostanziale della società italiana e dei suoi costumi.

 
 

Mia Madre: recensione del film di e con Nanni Moretti

Mia Madre

A quattro anni di distanza da Habemus Papam, Nanni Moretti torna dietro la macchina da presa per raccontarci l’inadeguatezza alla vita e l’impossibilità di prepararsi alla morte. Con Mia Madre, il regista di Caro diario mette ancora una volta il “Nanni attore” in secondo piano per far sì che siano due incredibili interpreti femminili a catalizzare l’attenzione e riempire lo schermo.

In Mia Madre ritorna il concetto di cinema che parla di cinema (nel film si gira un altro film), ma anche quello dell’elaborazione del lutto (in questo caso, un lutto che ancora deve avvenire), già affrontato dal Nanni regista ne La stanza del figlio e dal Nanni attore in Caos calmo: Margherita (Margherita Buy) è una regista impegnata con la realizzazione di un film sul mondo del lavoro il cui protagonista è un eccentrico attore americano (John Turturro). Nel mezzo delle riprese, Margherita deve anche occuparsi di una figlia 13enne con problemi col latino e, soprattutto, di una madre gravemente malata (Giulia Lazzarini) che accudisce con l’aiuto del fratello Giovanni (interpretato dallo stesso Moretti).

È un percorso a metà tra il sogno e la realtà quello di Margherita: come era già accaduto in Sogni d’oro, Nanni Moretti gioca con lo spettatore e gli rende difficile capire, in diversi momenti, se ciò che sta guardando sia un ricordo, pura immaginazione o qualcosa di spaventosamente reale, dando vita a scene dal sapore nostalgico e ad altre dal retrogusto angoscioso che si mescolano alla perfezione con il tragico presente di Margherita (che tanto assomiglia all’immagine collettiva che abbiamo di Moretti), costituendo uno dei punti di forza del film. Il resto viene fatto da una sapiente alternanza tra un registro drammatico, che “abbatte” emotivamente lo spettatore, ed un altro più comico, leggero, a tratti esagerato, che lo distoglie (apparentemente) dai temi più “importanti” che il film si pone di affrontare. Tutto è pratico e inconcepibile, tutto così percepibile sotto la nostra pelle, grazie anche ad una delle più grandi interpretazioni di Margherita Buy, che insieme all’indimenticabile Giulia Lazzarini (davvero la “Madre di tutti”) e ad un meraviglioso John Turturro si ritrova al centro di momenti teneri e strazianti, e di altri isterici ed esilaranti.

Mia Madre, in uscita il 16 aprile, è uno dei migliori film dell’ultimo Moretti, senza dubbio uno dei suoi lavori più ispirati. E se c’è un merito che va per forza riconosciuto a Mia Madre è quello di averci ricordato che il cinema non è soltanto industria, che il cinema non pensa necessariamente al grande incasso. Con Mia madre, Nanni Moretti dimostra che il cinema italiano ha ancora dalla sua registi, sceneggiatori, attori che hanno voglia di condividere con il pubblico racconti ordinari che, filtrati attraverso l’occhio di un animo inquieto e “inadeguato”, diventano, a poco a poco, con silenzioso rumore, delle opere straordinarie.

 
 

Mia Madre: il nuovo film di Nanni Moretti con John Turturro

Sono iniziate il 27 gennaio le riprese del nuovo film di Nanni Moretti, Mia madre. Prodotto da Fandango, Sacher Film, Rai Cinema in co-produzione con la società francese Le Pacte e con Arte, su sceneggiatura di Nanni Moretti, Francesco Piccolo e Valia Santella, “Mia madre” è interpretato da Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini,  Nanni Moretti e dalla giovane Beatrice Mancini.

Mia madre sarà distribuito in Italia da 01 Distribution, in Francia da Le Pacte e nel resto del mondo da Film Distribution.

Giovanni “Nanni” Moretti (Brunico, 19 agosto 1953) è un regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. Le sue opere sono caratterizzate inizialmente da una visione, in chiave ironica e sarcastica, dei luoghi comuni e delle problematiche del mondo giovanile del tempo, per poi indirizzarsi verso una critica più sostanziale della società italiana e dei suoi costumi.

 
 

Mia Madre: conferenza stampa del film di Nanni Moretti

Grande attesa per ritorno di Nanni Moretti. Esce questo giovedì Mia Madre, la nuova pellicola del regista di Caro diario e La stanza del figlio, che arriva a ben quattro anni di distanza dall’ultimo Habemus Papam. La pellicola è stata presentata questa mattina alla stampa italiana, al Nuovo Cinema Sacher di Roma, alla presenza – tra gli altri – dello stesso Moretti e delle due protagoniste femminili del film, Margherita Buy e Giulia Lazzarini.

Grande assente John Turturro, sul quale Moretti ha dichiarato: “Ho sempre pensato ad un attore straniero per il ruolo di Barry. E per me andava benissimo ritagliarmi un ruolo secondario. Sono anni che non recito più da protagonista nei miei film. E anche se mi ritrovo di più nel personaggio che ho pensato per Margherita che nel mio, ho preferito così. John ci ha regalato dei grandissimi momenti di improvvisazione. Non abbiamo cambiato nulla rispetto alla sceneggiatura originali, tranne questi momenti che John ci ha generosamente regalato”.

Queste, invece, le parole che Nanni ha speso per raccontare il suo nuovo film: “Fin da quando abbiamo cominciato a scrivere il film ho sempre pensato ad una protagonista femminile. Volevo che tutti i sentimenti che avrebbero caratterizzato la storia finissero all’interno di un personaggio femminile. Sì tratta di un passaggio molto doloroso della vita, qualcosa che prima o poi tutti dobbiamo affrontare. È successo anche a me, durante il montaggio di Habemus Papam. Era questo che volevo raccontare al pubblico, senza alcun sadismo: uno dei momenti più importanti, ma anche più dolorosi, della nostra vita”.

Sul personaggio di Margherita, il regista prima e Margherita Buy dopo hanno così commentato: “Volevo che ci fosse un netto distacco tra la vita privata di Margherita e il suo lavoro – ha detto Moretti – Lei è come se fosse sempre da un’altra parte. Quando è sul set pensa alla madre, quando è con la madre pensa alla figlia, e così via. Mi piaceva il contrasto tra una situazione delicata come quella che vive Margherita a causa della malattia della madre e una situazione così solida e strutturata come può essere un set cinematografico. Il film che dirige Margherita è un film che io non farei mai. E questa è un’altra cosa che volevo fortemente. Margherita è un personaggio nel quale tutto convive con la stessa urgenza, nello stesso momento. Il suo non essere presente, il suo sentirsi costantemente inadeguata, verso la madre, verso la figlia. Margherita è stata incredibile: la cosa che più mi piace di lei è che quando si arrabbia, ad esempio, si arrabbia veramente. C’è sempre qualcos’altro con lei, non solo la recitazione. Si percepisce un vero dolore”. “Mi sono approcciata a questo personaggio per gradi – ha detto la Buy – bisognava procedere su vari livelli. C’era la rabbia, c’era il dolore. E poi, un attimo dopo, dovevamo anche ridere. Sono grata a Nanni per avermi consegnato qualcosa di molto personale. E con calma e pazienza ho trovato il modo giusto per raccontare attraverso il mio personaggio. Inoltre, mi è piaciuto tantissimo interpretare una regista. E’ fantastico sgridare gli attori (ride)”.

Su un possibile accostamento a pellicole quali La stanza del figlio e Caos calmo, Moretti ha rivelato: “Faccio sempre fatica a teorizzare sul mio lavoro. Mi piace il mio lavoro, mi piace farlo, ma spiegarlo, parlarne, è sempre difficile. Si rischia sempre di confondere o di non chiarire. Non vedo un collegamento tra quei due film e questo. Certo, a vent’anni non mi sarebbe mai venuto in mente di dirigere La stanza del figlio o di interpretare Caos calmo. Semplicemente si cresce, si matura. Si vive e si fanno esperienza. Si pensa anche di più…”.

Su chi ha definito Mia Madre una summa dei suoi precedenti lavori, Moretti ha risposto: “Non mi pongo mai il problema se mi porto o meno dietro delle costanti dei miei vecchi film o dei miei vecchi personaggi. Ho fatto quello che ho fatto e faccio quello che voglio fare adesso. Ho acquisito freddezza ma non sicurezza. Faccio sempre gli stessi sogni di quando ero ragazzino. I dubbi, le insicurezze, le angosce sono sempre le stesse. Quando si fa un film, si fa un film e basta. Sono convinto che quando si fa un film su un tema così forte, quel tema può anche non travolgerti con la sua forza. Il regista si concentra sul film, sugli attori, sulle riprese… ho la tendenza a pensare che certi temi possano non raggiungere il regista che in quel momento sta lavorando al film. O almeno, mi piace crederlo”.

Sulla possibilità di vedere il film, in concorso o fuori concorso, al prossimo Festival di Cannes, il regista ha commentato semplicemente con: “Da Cannes accetto tutto!”. Mia Madre uscirà il prossimo 16 aprile distribuito in oltre 400 copie da 01Distribution.

 
 

Mia Madre: backstage dal film di Nanni Moretti

Mia Madre

Fandango ha pubblicato sul suo canale Youtube un nuovo video che ci mostra una breve collezione di ciak sbagliati, errori, dietro le quinte e momenti divertenti dal set di Mia Madre, il nuovo film di Nanni Moretti. Il cast principale del film è costituito da Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini e dallo stesso Moretti, che con questo film vuole raccontare la storia – senza dubbio con le classiche tracce di autobiografismo – di una regista divisa tra il set del suo nuovo film e la sua vita privata.

Mia Madre racconta il difficile periodo di Margherita, una regista di successo che sta lavorando a un film con protagonista un famoso attore americano; la donna si è da poco separata dal marito, Vittorio, ed è anche alle prese con i problemi adolescenziali della figlia Livia. Inoltre insieme a suo fratello Giovanni deve accudire la madre Ada, gravemente malata.

L’uscita nelle sale di Mia Madre, distribuito da 01 distribution e prodotto dalla Sacher Film di Moretti e dalla Fandango di Domenico Procacci, è prevista per il 16 aprile 2015.

 

 
 

Mia madre: Alchemy acquista i diritti di distribuzione per gli USA

La Alchemy ha acquistato i diritti di distribuzione negli Stati Uniti di Mia Madre di Nanni Moretti. Il film, presentato questo sabato con successo al Festival di Cannes, racconta la storia di una regista (Margherita Buy), che sta cercando di girare un film in un periodo complicato della sua vita. Tra la madre malata (Giulia Lazzarini), il recente divorzio, i problemi con la figlia adolescente (Beatrice Mancini) e i contrasti con la star del cinema americano protagonista del suo film (John Turturro), per la donna le cose non sono affatto facili.

moretti3Spesso giudicato difficile da esportare per il fatto di realizzare film sempre “troppo italiani”, complicati da capire per un pubblico e una critica estranei alla nostra cultura, con questo film Moretti riuscirà a conquistare gli spettatori d’oltreoceano?

La reazione più che positiva del pubblico (internazionale) di Cannes fa ben sperare:  il Guardian ha definito il film “caldo, brillante e seducente: la sua migliore opera dopo La stanza del figlio. “

Il regista, che nel film compare anche come attore (è il fratello della protagonista), ha scritto la sceneggiatura insieme a Francesco Piccolo e Valia Santella e prodotto il film con la sua Sacher Film, con Domenico Procacci di Fandango e con Rai Cinema.

Fonte: Deadline

 
 

Mia Hansen Løve presenta Un amore di Gioventù

Quello che colpisce nell’ascoltare la giovanissima regista francese Mia Hansen Løve alla presentazione del suo terzo film Un amore di Gioventù, è la piena consapevolezza espressiva del mezzo a  disposizione, insieme alla capacità di fare e analizzare il suo lavoro con umiltà e al tempo stesso determinazione.

 
 

Mia Goth: MaXXXine ha la “migliore sceneggiatura” nella trilogia di X

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Mia Goth in X: A Sexy Horror Story © A24 Films

Diversi mesi dopo la conferma di MaXXXine, la star di Pearl Mia Goth ha finalmente parlato dell’imminente terza e ultima puntata del franchise horror X di Ti West. Parlando con Variety , l’attrice inglese ha confermato che sta attualmente svolgendo un lavoro di pre-produzione per MaXXXine, anticipando che il film in uscita ha “di gran lunga la migliore sceneggiatura dei tre” e sarà anche la “più grande storia” della trilogia.

Sarà il miglior film dei tre“, ha detto Goth. “Siamo tutti così uniti adesso. Questo sarà il nostro terzo film su cui lavoreremo insieme e tutti torneranno insieme, quindi sta riunendo di nuovo la band. Abbiamo solo una scorciatoia l’uno con l’altro. Sappiamo come lavorano tutti e siamo tutti così entusiasti. È la storia più grande delle tre con la posta in gioco più alta e Maxine ne ha passate così tante a questo punto. Quindi, quando la troviamo in questo nuovo mondo, è solo una forza da non sottovalutare e attraversa alcune avventure piuttosto selvagge.”

MaXXXine sarà scritto e diretto da Ti West. È prodotto da A24, Jacob Jaffke e West, e prodotto da Goth. Altri produttori includono Kevin Turen e Harrison Kreiss. Oltre al ritorno alla regia di West, Mia Goth riprenderà il ruolo di Maxine, l’unica sopravvissuta alla furia dell’anziana Pearl nel primo film.

 
 

Mia Goth: 10 cose che non sai sull’attrice

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Mia Goth in X: A Sexy Horror Story © A24 Films

L’attrice Mia Goth è una delle più interessanti interpreti della sua generazione oggi in attività. Scelta per recitare in film di particolare prestigio, la Goth ha poi piano piano compiuto scelte sempre più coraggiose, partecipando a progetti sperimentali che le hanno permesso di mettere in mostra tutto il suo talento. Con un volto difficilmente dimenticabile e un’evidente voglia di mettersi in gioco, la Goth è senza dubbio una delle personalità da tenere d’occhio da qui in avanti.

Ecco 10 cose che non sai di Mia Goth.

Mia Goth: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice esordisce al cinema nel 2013 con il film NymphomaniacVol. II, per poi recitare in The Survivalist (2015), Everest (2015), La cura del benessere (2016), Marrowbone (2017) e Suspiria (2018), con Dakota Johnson. Dopo quest’ultimo film, che le conferisce maggiore popolarità, la Goth ha recitato in High Life (2018), Emma. (2020), con Anya Taylor-Joy, e Mayday (2021). Nel 2022 è tra le protagoniste di X – A Sexy Horror Story, dove interpreta due ruoli. Riprende poi uno di questi nel sequel/prequel Pearl, uscito nello stesso anno.

2. Ha scritto una sceneggiatura. Insieme al regista Ti West, che l’ha diretta in X – A Sexy Horror Story, l’attrice ha poi scritto la sceneggiatura del film Pearl, che la vede protagonista nei panni della Pearl del titolo, una giovane con l’ambizione di diventare una stella del cinema, il cui sogno si trasformerà però ben presto in un incubo. Per la Goth si è trattata della prima esperienza come sceneggiatrice, a conferma del fatto che tiene molto a questo progetto e alla storia del suo personaggio.

3. È una moderna scream queen. Scream queen, ovvero regina dell’urlo, è il termine con cui si identifica un’attrice che lavora prevalentemente in film horror e la cui popolarità deriva proprio dalle sue interpretazioni in tali opere. Celebri scream queen sono Jamie Lee Curtis, Neve Campbell e Sarah Michelle Gellar. Con ben 5 film di questo genere all’attivo (Marrowbone, La cura del benessere, Suspiria, X – A Sexy Horror Story, Pearl) e altri 2 in arrivo (Infinity Pool e MaXXXine), la Goth è ora considerata una vera e propria scream queen dei nostri giorni.

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Mia Goth in Suspiria

4. È una delle protagoniste del film. In Suspiria, il film horror diretto da Luca Guadagnino, l’attrice ricopre il ruolo di Sara Simms, una delle ballerine della Markos Dance Company, che stringe una forte amicizia con Susie Bannion, la nuova arrivata nonché vera e propria protagonista del film. Nel corso di esso, ad ogni modo, anche il personaggio della Goth si rivela particolarmente importante. Interpretare Sara ha dunque permesso all’attrice di farsi notare e guadagnare una maggiore popolarità. È infatti stato questo film a dare una significativa svolta alla sua carriera.

Mia Goth in X – A Sexy Horror Story e Pearl

5. In X – A Sexy Horror Story ha interpretato due personaggi. Nel film slasher distribuito nel 2022, l’attrice interpreta sia la protagonista che l’antagonista. La prima è Maxine, una giovane aspirante attrice pornografica, mentre la seconda è invece l’anzia e misteriosa Pearl. Mentre per interpretare Maxine la Goth appare al naturale, per Pearl si è invece dovuta sottoporre a circa 10 ore di trucco, necessarie per permetterle di poter assumere le realistiche sembianze di una donna anziana. Nonostante si sia trattata di un’esperienza fisicamente molto impegnativa, per l’attrice si è trattato di uno dei set più stimolanti della sua carriera.

6. Ha studiato molto per costruire la storia di Pearl. Nel secondo capitolo della trilogia, Pearl, l’attrice riprende i panni dell’anziana donna vista in X – A Sexy Horror Story per raccontarne però la giovinezza durante gli anni della Seconda guerra mondiale. Collaborando alla sceneggiatura del film, la Goth si è preoccupata di fare molte ricerche su quel periodo, costruendo così una backstory che fosse in linea con quel periodo storico. Allo stesso modo, si è preparata al ruolo riguardando i film Che fine ha fatto Baby Jane? e Il mago di Oz.

Mia-Goth-Pearl

Mia Goth e Shia LaBeouf

7. Ha una figlia con il noto attore. L’attrice ha incontrato l’attore Shia LaBeouf durante le riprese di Nymphomaniac – Vol. II. A distanza di qualche anno, nell’ottobre del 2016, i due hanno dichiarato di essersi sposati a Las Vegas. Due giorni dopo, in realtà, un funzionario locale ha affermato che la coppia non era legalmente sposata, ma che era invece stata celebrata una cerimonia di impegno. Nel settembre 2018 è stato invece annunciato che la coppia si era separata e aveva chiesto il divorzio. A sorpresa, però, nel febbraio del 2022 hanno dichiarato di essere tornati insieme e di aspettare una figlia, nata poi nel marzo del 2022 con il nome Isabel.

Mia Goth non è su Instagram

8. Non è presente sul celebre social. A differenza di molti suoi colleghi, l’attrice ha scelto di non possedere un proprio profilo sul social network Instagram. La Goth ha infatti dichiarato di non apprezzare particolarmente questo tipo di piattaforme e di non esserne interessata, preferendo mantenere per sé aspetti della sua vita che altrimenti finirebbero alla mercé di tutti. I suoi fan possono però seguire alcune profili a lei dedicati, con foto e notizie sulle sue attività da attrice.

Mia Goth, le sue sopracciglia

9. È nota anche per le sue sopracciglia. La Goth, oltre che per il suo talento, è resa nota anche dal suo viso, reso particolare dal fatto che le sue sopracciglia risultano quasi invisibili. Sin dall’inizio della sua carriera l’attrice è infatti solita sfoggiare delle sopracciglia molto sottili e con un colorito molto pallido, che rendono difficile distinguerle sul volto. Una caratteristicha che sembra risaltare ancor di più gli occhi e modificare la fisionomia del volto. La Goth ha raccontato di aver sempre avuto le sopracciglia così come si possono vedere oggi e che inizialmente aveva difficoltà a farsele piacere. Con il tempo, però, sembra aver lanciato una vera e propria moda seguita da molti.

Mia Goth: età e altezza dell’attrice

10. Mia Goth è nata il 30 novembre del 1993 a Southwark, quartiere del borgo londinese omonimo, nella zona centrale di Londra. L’attrice è alta complessivamente 1,77 metri.

Fonte: IMDb

 
 

Mia Goth su Blade: “Vogliono fare un grande film”

Mia Goth Maxxxine

Mia Goth, che arriverà il 21 agosto al cinema con MaXXXine di Ti West e che è ancora legata al progetto Marvel Studios Blade, sembra prendere molto sul serio il suo impegno con la Casa delle Idee e anticipa che quello che aspetta gli spettatori è davvero speciale.

Di recente, il film dedicato a Blade ha perso un nuovo regista e l’uscita è stata rimandata più volte. Yann Demange ha lasciato il film, così come Bassam Tariq, che in precedenza avrebbe dovuto dirigere la produzione le cui riprese dovevano cominciare all’inizio dell’autunno 2022.

Mia-Goth-bladeMia Goth parla di Blade

Parlando con Deadline alla première mondiale del suo ultimo film A24 MaXXXine, Mia Goth ha detto che per quanto riguarda i ritardi di Blade, quelli dietro il film “si preoccupano davvero, lo fanno con attenzione. Vogliono fare un grande film. Questa è la sensazione che ho da loro e mi fa sentire bene”.

Secondo quanto riferito, Goth farà il suo debutto nel MCU in Blade nei panni di Lilith, un personaggio dei fumetti, un cattivo soprannaturale chiave. Lilith cerca di prendere il sangue dalla figlia di Blade.

Blade, tutto quello che sappiamo sul film

Del nuovo Blade e si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il personaggio era già stato raccontato al cinema con i film Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes. La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo sembra aver messo d’accordo tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello estetico che di carisma.

Il personaggio di Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Come noto, il film sta però affrontando numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato scontento delle prime versioni della sceneggiatura.

Sarebbe dunque stata attuata una forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che sull’uscita in sala, attualmente fissata al 7 novembre 2025. Recentemente, inoltre, Yann Demange ha abbandonato la regia del film, presumibilmente per via di alcuni contrasti con Ali. Blade è dunque ora alla ricerca di un nuovo regista.

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Mia Goth nel cast di Blade, al fianco di Mahershala Ali

Pearl

È stato un anno intenso per Mia Goth, che dopo il successo di X – A Sexy Horror Story e la presentazione al Festival di Venezia di Pearl, è ora impegnata sul set di Maxxxine, che chiude la trilogia di Ti West. Ma intanto la sua carriera sembra affacciarsi su un palcoscenico più grande, dal momento che anche lei è entrata a far parte del Marvel Cinematic Universe, per la precisione nel cast di Blade, al fianco di Mahershala Ali, che interpreterà il protagonista.

Il film dei Marvel Studios sarà diretto da Yann Demange (Lovecraft Country, White Boy Rick) da una sceneggiatura del candidato all’Emmy Michael Starrbury, e si dice sia “più oscuro della maggior parte dei film del MCU.” Goth si unisce a un cast costellato di star che include anche Aaron Pierre e Delroy Lindo, ma i dettagli sul suo ruolo sono tenuti nascosti.

Il progetto di Blade è stato annunciato per la prima volta al Comic-Con del 2019, dove il capo dei Marvel Studio Kevin Feige ha sorpreso la Hall H annunciando che Ali avrebbe assunto il ruolo del famigerato daywalker dopo che Wesley Snipes aveva interpretato il personaggio dei fumetti Marvel in tre film tra il 1998 e il 2006.

Il nuovo Blade

Del nuovo Blade e si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il personaggio era già stato raccontato al cinema con i film Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes. La scelta di Ali per assumere ora tale ruolo sembra aver messo d’accordo tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello estetico che di carisma.

Il Bladedi Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Con il periodo di riprese annunciato, è solo questione di tempo prima che inizio ad arrivare ulteriori notizie sul film, sia per quanto riguarda il cast sia per quanto riguarda il look del protagonista e dell’opera in sé. Blade dovrebbe uscire in sala il 6 settembre 2024 come film finale della Fase Cinque del MCU.

 
 

Mia Goth interpreterà la nuova cattiva di Star Wars al fianco di Ryan Gosling nel film “Starfighter”

Mia Goth
Mia Goth arriva al 13° LACMA Art + Film Gala 2024 presentato da Gucci. Foto di Image Press Agency via Depositphotos.com

A pochi mesi dall’inizio della produzione di Star Wars: Starfighter, il film Star Wars di Shawn Levy ha trovato il suo cattivo. Il film standalone di Star Wars sarà incentrato sul personaggio interpretato da Ryan Gosling e, sebbene i dettagli sul film siano ancora pochi, ora abbiamo un altro grande nome da aggiungere al cast stellare.

Come riportato da THR, l’attrice Mia Goth, nota principalmente per i suoi ruoli in film horror come Pearl (2022) e X (2022), è stata scelta per interpretare la cattiva in Star Wars: Starfighter. Come per il resto dei dettagli del film, si sa poco del suo personaggio, anche se si può supporre che possa essere una delle “malvagie inseguitrici” di cui THR ha parlato in dettaglio riguardo alla trama che segue il personaggio di Gosling “[che protegge] il suo giovane nipote”.

È interessante notare che questo casting arriva subito dopo le notizie secondo cui il premio Oscar Mikey Madison avrebbe rifiutato il ruolo della cattiva a causa di una disputa sul compenso. Indipendentemente da ciò, Star Wars: Starfighter è riuscito a cambiare rotta e a trovare la sua cattiva in Goth, che senza dubbio sarà perfetta per questo ruolo misterioso ma molto atteso.

Cosa significa il casting di Mia Goth per Star Wars: Starfighter

Star Wars: Starfighter
© Disney

Si tratta di una mossa storica per il franchise

Non sappiamo ancora molto sul ruolo di Goth in Star Wars: Starfighter, ma il suo casting è già di per sé una mossa importante per il franchise. Questo segna la prima volta che Star Wars ha una protagonista femminile in un film, sulla scia del successo ottenuto da Gwendoline Christie nel ruolo dell’antagonista Capitano Phasma nella trilogia sequel di Star Wars. Già di per sé, questa è una decisione molto promettente per Star Wars, soprattutto considerando le recenti interpretazioni di spicco della Goth in vari ruoli.

Pearl è probabilmente il personaggio che viene in mente alla maggior parte delle persone, data la sua performance davvero notevole e feroce nel film. Goth ha dimostrato di essere una forza da non sottovalutare, soprattutto quando si tratta di interpretare personaggi davvero minacciosi. Questo, come già detto, la rende il secondo grande nome ad unirsi al cast di Starfighter, insieme al protagonista Gosling, il che è un altro modo in cui la sua partecipazione sta facendo la storia di Star Wars.

 
 

Mia Goth è stata accusata di aver preso a calci un attore sul set di MaXXXine

Mia Goth Maxxxine

La star di MaXXXine Mia Goth è stata accusata di aver preso a calci in testa un attore sul set del sequel horror, secondo una nuova causa.

James Hunter ha citato in giudizio Mia Goth dopo aver dichiarato di aver subito una commozione cerebrale a causa del calcio mentre interpretava un “Parroco morto” nel terzo film della trilogia horror di Ti West con protagonista la Goth.

Mia Goth al centro di una causa

La causa accusa Mia Goth di percosse e include una richiesta di licenziamento illegittimo nei confronti di A24, Goth e West.

Nella causa Hunter sostiene che la prima notte di riprese è rimasto a terra per diverse ore coperto di sangue finto, “sopportando formiche e zanzare“.

Per la scena, Mia Goth avrebbe dovuto corrergli accanto e talvolta scavalcarlo, guardare in basso e continuare a correre. Ma durante una ripresa, Hunter ha avuto la sensazione che la Goth lo avesse quasi calpestato e ha espresso la sua preoccupazione al secondo assistente alla regia, che avrebbe poi trasmesso il messaggio alla stessa Goth.

Durante il ciak successivo, Hunter sostiene che Mia Goth lo ha deliberatamente colpito alla testa con uno stivale e ha continuato a deriderlo in bagno dopo aver girato la scena, spingendolo a fare qualcosa.

Hunter ha poi dichiarato di essersi sentito stordito mentre tornava a casa dopo le riprese e di aver dovuto accostare due volte. Il giorno dopo, secondo la causa, l’agenzia di casting lo ha informato che la produzione non lo voleva per i due giorni restanti.

MaXXXine È il capitolo finale della trilogia X, dopo X e Pearl è interpretato da Mia Goth, Elizabeth Debicki, Giancarlo Esposito, Kevin Bacon, Michelle Monaghan, Halsey e Lily Collins. Il film non ha ancora una data di uscita, ma dovrebbe arrivare nel 2024.

 
 

Mia Farrow dice addio ai set cinematografici

Mia FarrowMia Farrow, l’attrice statunitense che per anni è stata musa di Woody Allen, ha fatto seguito alle recenti dichiarazioni di Leonardo Di Caprio, annunciando anche lei che dirà addio ai set cinematografici.

 
 

Mià e il Migù: recensione del film d’animazione

Mià e il Migù

In Mià e il Migù Pedro fa l’operaio. E’ stato costretto dalla necessità di lavorare a lasciare la sua cara figlia, Mià, da sola al villaggio. Purtroppo resta intrappolato nel crollo di un tunnel. Mià, svegliatasi di notte, sente la necessità di rivedere suo padre, e si mette in cammino da sola per raggiungere il suo posto di lavoro, oltre la pericolosa foresta. Parallelamente seguiamo le vicende di un costruttore senza scrupoli, che vuole distruggere l’ultimo angolo di paradiso terrestre incontaminato per costruire un costoso complesso alberghiero. Proprio in quel cantiere lavora il povero Pedro, e Mià, insieme al figlio del costruttore, Aldrin, riuscirà a salvare la natura, aiutata dai magici Migù. La trama del film d’animazione diretto da Jacques –Rèmy Girerd ricorda vagamente le fantastiche storie di Miyazaki, senza però averne la profondità emotiva, né la bellezza cromatica ed artistica tipica del disegno del maestro giapponese.

Mià e il Migù dopo un inizio promettente, scandito da musica e immagini di rara poesia, si rivela un affastellamento di luoghi comuni che sfociano nel finale scontato e didascalico, decisamente infantile, forse anche troppo per le nuovissime generazioni che crescono a pane e videogames. Il disegno, in alcuni momenti morbido e fiabesco, ci presenta dei personaggi stilizzati che si muovono in una natura molto più viva e dettagliato degli uomini stessi. I colori virati sul giallo e sull’ocra donano un’atmosfera orientaleggiante al racconto, seppure l’ambientazione geografica della vicenda sia decisamente di fantasia.

Tuttavia Mià e il Migù presenta almeno un paio di momenti di profonda inquietudine che contrastano con il tono buonista del film, ma che ne aumentano leggermente la complessità, a favore del risultato finale. Le immagini sono ben accompagnate da una buona partitura musicale realizzata da Serge Besset.

 
 

Mia e il leone bianco: trama, cast e la storia vera dietro al film

Mia e il leone bianco film

L’amicizia tra gli esseri umano e gli animali è stata raccontata più volte al cinema e negli ultimi anni in particolare sono arrivati sul grande schermo alcune delle coppie più imprevedibili di sempre. Da Belle & Sebastien fino a L’incredibile storia di Winter il delfino, questo genere di film suscita sempre un grande fascino negli spettatori, dimostrando che spesso questo genere di legami non hanno nulla da invidiare a quello tra due persone. Tra i più recenti esempi di questo filone vi è Mia e il leone bianco, film del 2018 diretto da Gilles de Maistre a partire da una sceneggiatura di sua moglie Pure de Maistre.

La coppia protagonista, come suggerisce il titolo, è composta da una bambina di nome Mia e da un raro esemplare di leone bianco. Tale colorazione è data da un caso di polimorfismo genetico legato ad una condizione di leucismo, il quale causa appunto un colorito pallido. Non esistono molti esemplari di leoni di questo tipo, ma la maggior parte di questi si trova in Sudafrica. Ed è lì che le riprese si sono svolte nel corso di ben tre anni, permettendo così alla troupe di seguire lo sviluppo del leone scelto per il film. Di produzione francese, il film ha richiesto un budget di circa 9 milioni per poter essere completato.

Un costo che si è rivelato però ben investito, poiché al momento della sua distribuzione Mia e il leone bianco è stato accolto con grande entusiasmo dalla critica. Al box office è invece arrivato ad un guadagno di circa 36,4 milioni di dollari, divenendo il maggior successo francese del suo anno. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Mia e il leone bianco: la trama del film

Protagonista del film è Mia Owen, una bambina che vive con la famiglia in Sudafrica, dove i genitori possiedono un allevamento di leoni. Inizialmente, per gestire tale attività, il padre John era solito concludere una serie di accordi con dei cacciatori. Con il passare del tempo però ha sviluppato un amore tale per quelle creature da decidere di cessare ogni attività illegale. Mia, naturalmente, è sempre stata tenuta all’oscuro di ciò, nel tentativo di trasmetterle valori più positivi. È proprio in questo contesto che la piccola stringe amicizia con Charlie, un cucciolo di leone bianco. I due diventano da subito inseparabili, trascorrendo molto tempo insieme esplorando le terre circostanti.

Con il passare degli anni sia Mia che il leone inevitabilmente crescono, e ciò genera non poche preoccupazioni nei genitori. Pur amando quegli animali, sono consapevoli della loro pericolosità e del loro istinto da cacciatori che non può essere domato. Il padre decide pertanto di vendere l’esemplare, al fine di proteggere sua figlia. Scoperta la cosa, e in particolar modo chi dovrebbe essere l’acquirente, Mia deciderà però di opporsi con tutte le sue forze alla cosa. Preso con sé Charlie, i due fuggiranno verso una riserva naturale, al fine di trovare lì riparto. Il viaggio per arrivarvi, tuttavia, sarà tutt’altro che semplice.

Mia e il leone bianco cast

Mia e il leone bianco: la vera storia e il cast del film

Come anticipato, il film è stato scritto da Pure de Maistre, moglie del regista, la quale ha sviluppato la storia dopo aver fatto un viaggio in Sudafrica. Qui ha avuto modo di visitare alcune riserve naturali contenenti questi rari esemplari di leone bianco. Venuta a conoscenza della difficile esistenza che tali esemplari hanno, tra cacciatori ed altri problemi legati al branco, decise di scrivere una storia che sottolineasse l’importanza della loro protezione. Per poter realizzare il film, le riprese sono state supervisionate dallo zoologo Kevin Richardson, il quale nel corso di tre anni ha aiutato a costruire il rapporto tra un vero cucciolo di leone e la protagonista. Per permettere di far sviluppare tale legame, era infatti necessario che Charlie fosse un cucciolo, ancora privo dei propri istinti.

Ad interpretare la giovane protagonista, che cresce nel corso di tre anni insieme al leone bianco, vi è Daniah De Villiers. Oltre ad essere impegnata con le riprese, questa dovette trascorrere diverse ore al giorno solo per poter stabilire un rapporto di fiducia con Charlie. Attraverso varie attività i tre poterono realmente stringere amicizia. Altrettanto dovette fare l’attore Ryan MacLennan, interprete di Mick, il fratello di Mia. Ad interpretare i due genitori, invece, si ritrovano due note personalità. Il padre John ha infatti il volto di Langley Kirkwood, noto anche per i film Invictus – L’invincibile e Dredd – Il giudice dell’apocalisse. Nei panni di Alice, la madre di Mia, vi è invece l’attrice francese Mélanie Laurent, divenuta celebre per il personaggio di Shoshanna nel film Bastardi senza gloria.

Mia e il leone bianco: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Mia e il leone bianco è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 25 luglio alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb