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Michael Keaton diventa Mr. McDonald per la Weinstein

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La Weinstein Company ha acquistato i diritti del film con Michael KeatonThe Founder, biopic che esplorerà le origini della catena alimentare McDonald’s e come Ray Kroc (Keaton) la trasformò nel più grande impero di fast food.

ray_krocIl film, sviluppato come una via di mezzo tra The Social Network e Il Petroliere, verrà diretto da John Lee Hancock, regista di The Blind Side e Saving Mr. Banks.

La Weinstein Co. si dice voglia iniziare le riprese più tardi quest’anno.

Basato su una sceneggiatura di Robert Siegel (The Wrestler), la storia si concentrerà su come Kroc – un venditore di frullatori che creò uno dei più potenti marchi del mondo. Kroc cominciò a lavorare con i fratelli RichardMaurice “Mac” McDonald nel 1954 all’età di 51 anni, e in seguito comprò la catena nel 1961 per $2.7 milioni.

Fonti: Variety

Michael Keaton dirigerà Buttercup

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Michael Keaton dirigerà Buttercup

Fresco d’ingresso nel cast del remake di RoboCop, Michael Keaton non ha perso tempo e ha firmato un altro contratto: il nuovo autografo lo catapulta alla regia

Michael Keaton definisce “coraggiosa” la decisione di Tim Burton di affidargli il ruolo di Batman

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Quando alla fine degli anni ’80 si diffuse la notizia che Michael Keaton era stato scritturato per il ruolo di Bruce Wayne in Batman, la cosa non venne accolta in modo particolarmente positivo. Keaton era noto soprattutto per le sue commedie ed era reduce dal successo di Beetlejuice – Spiritello porcello e, agli occhi dei lettori di fumetti, non era adatto al ruolo del cupo Batman. Parlando ora con GQ, l’attore è tornato a riflettere sulla decisione di Tim Burton di volerlo per quel ruolo, definendo il regista “coraggioso”.

Quando mi hanno detto: “Stiamo pensando di fare Batman”, ho detto: “Aspetta, vuoi fare un film su Batman?”“. Ricorda Keaton. “Il fatto che Tim abbia detto: ‘Quell’uomo. Voglio quell’uomo’. Perché alla gente interessasse così tanto, in un modo o nell’altro, è ancora sconcertante. Ma è stata comunque una mossa coraggiosa da parte sua“. “E avevamo anche un bel rapporto di lavoro, sai, da Beetlejuice, quindi credo che sentisse che io e lui saremmo andati d’accordo. Sa, lavoriamo bene insieme“, ha affermato Michael Keaton.

Keaton era chiaramente consapevole del contraccolpo, ma non si è fatto scoraggiare e, tra Batman e Batman – Il ritorno del 1991, la sua rimane oggi una delle versioni live-action più popolari di questo iconico personaggio della DC Comics. Keaton ha poi ripreso il ruolo di Batman in The Flash lo scorso anno e si dice che avrebbe dovuto prendere parte anche ad altri titoli del DCEU, ma con la chiusura definitiva di questo, ogni piano a riguardo è stato accantonato. Resta però il ricordo di quelle sue interpretazioni nei film di Burton, con le quali Keaton ha messo a tacere ogni dubbio nei suoi confronti.

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Michael Keaton confronta Batman con Spider-Man Homecoming

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Michael Keaton confronta Batman con Spider-Man Homecoming

Simbolo storico di Batman, che ha interpretato per Tim Burton, Michael Keaton si prepara a essere l’Avvoltoio in Spider-Man Homecoming.

L’attore ha confrontato le due esperienze e i due progetti, prima con una battuta, sottolineando l’ovvia differenza che passa tra un pipistrello e un ragno, poi argomentando il tutto: “È molto diverso. Profondamente diversi in termini di come li hanno realizzati. Se solo pensate a quello che ha fatto Tim Burton, non ci sono parole, non esiste nessuno come lui. Unico e un artista, amo lavorare con lui… Alla Marvel sono persone eccezionali. C’è questa interconnessione tra i personaggi… Vid irò, ci sono un sacco di personaggi. Non avete idea di quanti ce ne siano nel mondo marvel che non abbiano ancora sentito nominare.”

Spider-Man Homecoming: tutto quello che sappiamo sul film

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Guarda il trailer italiano di Spider-Man Homecoming

Diretto da Jon Watts, nel cast del film protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà invece Michelle.

Al cast si aggiungono Michael KeatonMichael Barbieri, Donald Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne Daly Kenneth Choi.

La trama ufficiale di Spider-Man Homecoming

Il giovane Peter Parker/Spider-Man (Tom Holland) che ha fatto il suo sensazionale debutto in Spider-Man Homecoming cerca il suo posto nel mondo come il supereroe SpiderMan. Entusiasta per la sua esperienza con i vendicatore Peter torna a casa, dove vive con la sia Zia May (Marisa Tomei), sotto l’occhio vigile del suom mentore Tony Stark (Robert Downey, Jr.). Mentre Peter cerca di riprendere la sua normale routine quotidiana una nuova minaccia sorge e un nuovo cattivo, Vulture (Michael Keaton) mette in pericolo la città di New York e metterà a dura prova Spider-Man.

Spider-Man Homecoming: sei teorie sulla storia

Spider-Man Homecoming è prodotto da Kevin Feige e il team creativo dei Marvel Studios, supervisionato e co-prodotto da Amy Pascal della Sony Pictures che ne detiene i diritti e che ne supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik Sommers. Spider-Man è un personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko.

Michael Keaton commenta il suo “momento Batman” agli Oscar 2024

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Michael Keaton commenta il suo “momento Batman” agli Oscar 2024

Michael Keaton parla del suo momento istant iconic agli Oscar 2024, in cui Danny DeVito e Arnold Schwarzenegger lo hanno riconosciuto tra il pubblico come Batman. Quest’anno Keaton è tornato a vestire i panni di Batman in The Flash, e mentre DeVito e Schwarzenegger hanno presenziato agli Oscar 2024 in una divertente reunion di I Gemelli, hanno anche ricordato che entrambi sono stati dei villain del franchise dell’Uomo Pipistrello.

Oscar 2024: i migliori momenti della serata

Solo pochi giorni dopo la cerimonia degli Academy Awards, Michael Keaton è apparso al Jimmy Kimmel Live (tramite DC Film News) dove gli è stato chiesto del momento tra lui, Schwarzenegger e DeVito, mentre si divertivano Batman contro il Pinguino (in Batman Il Ritorno) e Mr. Freeze (in Batman & Robin) a “confronto”.

“La cosa bella, se non vi dispiace dirlo io stesso, è stata che ho portato con me un ascot, [come un] cambio di guardaroba, perché ho pensato: “Se devo farlo, lo farò alla Bruce Wayne” un po’. Immaginavo che la gente mi vedesse sul palco, bel tocco, no?”

Michael Keaton anticipa il ritorno dell’Avvoltoio!

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Michael Keaton anticipa il ritorno dell’Avvoltoio!

Fresco di vittoria ai SAG Awards 2022 per la migliore interpretazione maschile in una mini serie o un film per la tv per Dopesick, Michael Keaton non si ferma un attimo e anticipa il ritorno di Adrian Toomes, il personaggio nasconde l’identità segreta di Avvoltoio e che abbiamo visto in azione in Spider-Man: Homecoming.

Sappiamo che il personaggio tornerà in Morbius, con Jared Leto, con una presenza non ben precisata in termini di importanza nella trama. Sappiamo però che la sua presenza nel film collega una volta di più lo Spider-Verse della SONY al MCU. Adesso, Keaton ha rivelato su Instagram che ha recentemente registrato dei dialoghi per il personaggio in questione.

Il post contiene una fotografia del Sony Scoring Stage a Los Angeles e un breve testo che spiega: piccolo giorno di lavoro come Toomes. Sembra che non ci siano molti dubbi su ciò che è appena accaduto, vero?

Morbius, la trama

Uno dei personaggi più enigmatici e tormentati della Marvel, l’antieroe Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia destinato a subire la sua stessa sorte, il Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Matt SmithTyrese Gibson, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale italiane il 31 marzo 2022. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Michael Keaton al SNL: di nuovo Batman e Beetlejuice?

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Michael Keaton al SNL: di nuovo Batman e Beetlejuice?

Ospite lo scorso weekend dello show Saturday Night Live, Michael Keaton, a distanza di oltre 30 anni dall’ultima volta, ha pronunciato il consueto monologo d’apertura. O meglio, ha tentato di pronunciarlo dato che è stato quasi subito disturbato da alcuni fan (i comici Taran Killam e Bobby Moynihan) intenzionati a chiedergli di impersonare ancora una volta, per il grande schermo, Batman e Beetlejuice.

I due ammiratori sfegatati dell’attore si esibiscono in una performance musicale nella quale gli confessano la totale stima che nutrono nei suoi confronti e facendo furbescamente leva su ricordi strappalacrime e tendenziose confessioni (“Questa settimana c’è stato il mio compleanno.”, “Morirò tra sei settimane”.), tentano di strappargli un consenso. Michael KeatonA movimentare il tutto c’è l’improvvisa comparsa di un complice (il comico Jay Pharoah), una volta vestito da Joker, una vestito da Joe Belafonte, che la coppia ha arruolato per l’occasione.

Di fronte alle titubanze di Keaton i due non si fanno intimidire e gli propongono delle scene girate da loro stessi, in cui l’attore compare, a sua insaputa, nei panni di Batman e Beetlejuice, per mezzo di un ridicolo fotomontaggio. La gag si conclude con l’entrata di altri fan che inneggiano alla sua partecipazione e con Keaton che, convinto, asserisce “I’m Batman”. Per i (veri) fan, un grande momento.

Fonte: Cominsoon.net

Michael Keaton al Kimmel Live: “sono io il f****o Batman” [VIDEO]

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L’attore Michael Keaton è stato trai protagonisti dell’ultimo Jimy Kimmel Live durante il quale l’attore si è divertito a prendere in giro il conduttore mentre era ospite per promuovere Spider-Man Homecoming.

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Spider-Man Homecoming: tutto quello che sappiamo sul film

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Diretto da Jon Watts, nel cast del film protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà invece Michelle.

Al cast si aggiungono Michael KeatonMichael Barbieri, Donald Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne Daly Kenneth Choi.

La trama ufficiale di Spider-Man Homecoming

Spider-Man HomecomingIl giovane Peter Parker/Spider-Man (Tom Holland) che ha fatto il suo sensazionale debutto in Spider-Man Homecoming cerca il suo posto nel mondo come il supereroe SpiderMan. Entusiasta per la sua esperienza con i vendicatore Peter torna a casa, dove vive con la sia Zia May (Marisa Tomei), sotto l’occhio vigile del suom mentore Tony Stark (Robert Downey, Jr.). Mentre Peter cerca di riprendere la sua normale routine quotidiana una nuova minaccia sorge e un nuovo cattivo, Vulture (Michael Keaton) mette in pericolo la città di New York e metterà a dura prova Spider-Man.

Spider-Man Homecoming: sei teorie sulla storia

Spider-Man Homecoming è prodotto da Kevin Feige e il team creativo dei Marvel Studios, supervisionato e co-prodotto da Amy Pascal della Sony Pictures che ne detiene i diritti e che ne supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik Sommers. Spider-Man è un personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko.

Michael Keaton a Roma: tutte le foto dell’attore insieme a Walter Robinson

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Oggi a Roma è stato il grande giorno di Michael Keaton, l’attore ha presentato alla stampa italiana Il Caso Spotlight, insieme a Walter Robinson, il vero reporter che l’attore interpreta nel film. Ecco tutte le foto:

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Michael Keaton “nostalgico” per Batman sul set di Spider-Man: Homecoming

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Michael Keaton è indissolubilmente legato al personaggio di Batman, tuttavia anche il suo approccio ad Avvoltoio, in Spider-Man: Homecoming del 2017 ha impressionato i fan. Dopotutto l’attore ha grande talento e, non importa il film, dà sempre il meglio al servizio del ruolo che gli viene affidato.

Tuttavia sembra che, nonostante ora faccia parte del franchise Marvel in cui potrebbe ritornare, non gli sia mai passata la “fissa” di essere lui il vero Batman del cinema. A testimoniarlo è Tom Holland, interprete di Spider-Man, che all’Ace Comic Con ha raccontato un divertente episodio dietro le quinte di Homecoming.

“C’è questa scena, che però è stata tagliata, non è nel film, in cui io porto Avvoltoio fuori da un edificio in fiamme. E lo lascio steso nella sabbia e lui mi dice ‘Perché mi hai salvato?’ e io gli rispondo ‘Perché sono Spider-Man’ e lui risponde ‘Ma io sono Batman’ Non lo dimenticherò mai.”

Sarebbe stato forse fuori luogo lasciare la battuta nel film, ma sicuramente sarebbe stato un momento epico.

Spider-Man: Far From Home, Kevin Feige conferma il titolo e promette “diversi significati”

Il sequel di Spider-Man: Far From Home sarà diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle.

Secondo i recenti report, il film sarà girato in diverse città europee oltre che a New York. Le fortunate capitale del Vecchio Continente sono Londra, Venezia Praga.

Dopo la notizia che Jake Gyllenhaal è in trattative per interpretare Mysterio nel sequel di Spider-Man: Far From Home, arriva una nuova conferma sul film che vedrà di nuovo Tom Holland nei panni dell’Uomo Ragno.

Secondo VarietyMichael Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film con vedrà tornare nel cast anche Zendaya e Marisa Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il coinvolgimento del personaggio nel film.

Michael Kaplan da Star Trek a Star Wars!

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Michael Kaplan da Star Trek a Star Wars!

Michael Kaplan costume designerIl costumista di Star Trek Into Darkness, Michael Kaplan , ha appena dichiarato di essere stato scritturato per lavorare a Star Wars: Episodio VII. Kaplan, famoso soprattutto per l’ottimo lavoro fatto con i costumi del leggendario Blade Runner, ha infatti dichiarato di aver firmato appena la settimana scorsa il contratto che lo lega di nuovo al regista J.J. Abrams, con il quale ha appena finito di lavorare alla saga ambientata sull’Enterprise.

Intervistato da Buzzfeed n merito ai sui prossimi lavori, Michael Kaplan ha dichiarato:

Ho appena saputo che lavorerò al nuovo film di Star Wars, di nuovo con J.J.. Tutto è stato appena formalizzato e non ho nemmeno avuto la possibilità di parlarne ancora con qualcuno che già mi avevano dato il benvenuto “a bordo”. E’ un po’ troppo presto per sapere cosa c’è a disposizione per questo film, ma sono molto eccitato, ovviamente, di lavorare ad un’altra importate saga sci-fi”.

Trai lavori più famosi di Kaplan ricordiamo Io sono Leggenda, Star Trek, Star Trek Into Darkness, Flashdance, Seven, The Game, Panic Room, Armageddon, Pearl Harbor e Miami Vice.Vi ricordiamo che il primo film della nuova trilogia uscirà al cinema nel 2015, per la regia di J.J. Abrams, basato su una sceneggiatura di Michael Arndt. Per tutte le notizie sulla nuova trilogia targata Disney vi segnaliamo il nostro speciale: Star Wars. La scheda del film: Star Wars: Episodio VII.Star Wars Episodio VII

Michael K Williams sarà Ol’ Dirty Bastard

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Michael K Williams si è fatto conoscere in serial come The Wire e Boardwalk Empire, collezionando nel frattempo un ampio numero di ruoli (per lo più ‘di contorno) sul grande schermo: tra i film cui ha partecipato si possono ricordare almeno The Road e Brooklyn Finest. Il suo nome è stato recentemente affiancato a Django Unchained, remake tarantiniano del successo mondiale di Corbucci; nel frattempo, Williams sarà protagonista del biopic dedicato ad Ol’ Dirty Bastard, leggendario rapper fondatore dei Wu-Tang Clan, trai gruppi fondamentali del genere.

Il film, intitolato Dirty White Boy, seguirà le vicende dell’artista nell’ultima parte della sua vita quando, dopo aver passato tre anni in carcere, vedrà la sua carriera rilanciata grazie a Jarred Weisfield, un assistente di produzione dell’etichetta VH1 poco più che ventenne, che riuscirà a riportare in auge il rapper, nonostante i suoi problemi mentali e l’abuso di droga, che lo porteranno alla morte nel 2004, all’età di 35 anni. La sceneggiatura è stata scritta da Brent Hoff, che ha lavorato alla VH1, conoscendo entrambi i protagonisti della storia; la regia è stata affidata a Joaquin Baca-Asay, già direttore della fotografia in We own the night (I padroni della notte).

Fonte: Empire

Michael Jackson: un film dal punto di vista di Bubbles, la sua scimmia

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Dan Harman, produttore esecutivo di Anomalisa, il film in animazione stop-motion diretto da Charlie Kaufman e Duke Johnson e nominato all’oscar di categoria, ha deciso di dedicarsi a un film molto particolare, che vedrà come protagonista la figura di Michael Jackson vista dagli occhi della sua scimmia Bubbles.

Michael JacksonLa sceneggiatura, scritta da Isaac Adamson, si focalizza sull’amicizia tra la scimmia e il Re del Pop, dopo che Jackson adottò il primate in Texas dandogli una nuova casa nel suo parco, Neverland, nel 1983.

Visse con la star fino a che non diventò troppo aggressivo e venne trasferito in una struttura per primati in Florida, dove ancora vive oggi.

Il film potrebbe essere senza dubbio un progetto interessante, ma rischia anche di alimentare le voci intorno a tutte le stranezze che hanno caratterizzato la vita di Jackson. Non c’è ancora una regista legato al progetto, che al momento è in cerca di un distributore.

Fonte: Empire

 

Michael Jackson: Antoine Fuqua spiega come intende realizzare il biopic sull’iconico cantante

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Il regista Antoine Fuqua ha spiegato come il film Michael racconterà la vita del celebre quanto controverso Michael Jackson. Fuqua, noto per le sue frequenti collaborazioni con Denzel Washington, aveva rivelato che avrebbe lavorato a un film biografico su Michael Jackson all’inizio del 2023, collaborando con il produttore premio Oscar Graham King, che in precedenza aveva affrontato il genere biografico musicale con Bohemian Rhapsody del 2018. Jaafar Jackson, il nipote del musicista nella vita reale, interpreterà il protagonista, con le riprese inizialmente programmate per iniziare nel corso dell’anno.

Ora, Antoine Fuqua, parlando a Good Morning America per celebrare l’imminente uscita di The Equalizer 3, ha offerto un aggiornamento su tale biopic, spiegando in particolare su come lui e il suo team racconteranno la controversa vita del musicista. “Era un grande artista. Era umano. Mostreremo di lui gli aspetti buoni, quelli cattivi e quelli brutti. Racconteremo Michael basandoci sui fatti di cui siamo in possesso, così come li conosciamo, e spetterà al pubblico prendere una decisione su cosa provano per lui”.

Il biopic su Jackson è entrato definitivamente in fase di sviluppo grazie anche ai successi di Bohemian Rhapsody e Rocketman, che con anche il recente Elvis hanno dimostrato il grande interesse del pubblico nei confronti di film biografici dedicati a celebri personalità della musica. Nel corso della sua carriera Jackson ha in più occasioni avuto a che fare con il cinema, sia tramite la realizzazione di veri e propri cortometraggi per alcuni suoi celebri brani (primo tra tutti, Thriller) sia per aver effettivamente recitato in alcuni film, come Moonwalker (1999) o Man in Black II (2002), dove compare con un cameo.

Numerosi sono poi stati i documentari a lui dedicati, che hanno cercato di raccontare la sua vita e le tante e grandi contraddizioni che lo hanno sempre caratterizzato. Proprio per via di ciò, Michael si preannuncia già da ora come un progetto particolarmente rischioso, considerando le tante polemiche e controversie ancora oggi presenti su Jackson, dai suoi eccessi fino alle accuse di pedofilia. A quattordici anni dalla sua scomparsa, il progetto sembra però essere ora certo e non resta dunque che scoprire come Fuqua e il suo team decideranno di affrontare tutto ciò.

Michael Jackson Life Death and Legacy al cinema 25 e 26 Novembre

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Il re del pop rivive in un nuovo evento cinematografico:  solo il 25 e il 26 novembre arriva in oltre 250 sale Michael Jackson Life Death and Legacy, il film concerto dedicato alla vita e all’eredità artistica di Michael Jackson.

Michael J. Fox: 10 cose che non sai sull’attore

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Michael J. Fox è uno di quegli attori impossibile da non amare per diversi motivi. Il suo è un gran talento, genuino ed unico, di una bravura tale da conquistare il pubblico di tutte le fasce d’età e di tutto il mondo. Ma ciò che forse lo caratterizza di più la sua forza di volontà, la sua intraprendenza e la sua tenacia che non lo abbandonano mai e che lo aiutano a combattere una malattia di non poco conto come il Parkinson.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Michael J. Fox.

Michael J. Fox: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. L’attore canadese debutta sul grande schermo nel 1980 con il film Follia di mezzanotte, per poi continuare con Classe 1984 (1982), Voglia di vincere (1985) e Ritorno al futuro (1985), dove recita accanto a Christopher Lloyd e che lo rende una star grazie al ruolo di Marty McFly. In seguito recita in La luce del giorno (1987), Il segreto del mio successo (1987), Vittime di guerra (1989) e in Ritorno al futuro – Parte II (1989) e Parte III (1990). Ha poi recitato in Doc Hollywood – Dottore in carriera (1991), Amore con interessi (1993), Caro zio Joe (1994), Il presidente – Una storia d’amore (1995), Sospesi nel tempo (1996) e Mars Attacks! (1996).

2. Ha recitato in note serie TV. Per Michael J. Fox la carriera nel mondo della recitazione inizia molto presto. Dal 1978 che comincia a lavorare assiduamente come attore, comparendo in diverse serie tv come Leo and Me, The Magic Lie, Lou Grant e nel film tv Letters from Frank. Il grande successo arriva verso la metà degli anni ’80 grazie alla serie Casa Keaton (1982-1989). In seguito lavora nelle serie Giudice di notte (1984), I racconti della cripta (1991) e Spin City (1996-2001). A partire dal Duemila ha dedicato la sua carriera al piccolo schermo partecipando alla serie Scrubs – Medici ai primi ferri (2004), Boston Legal (2006), The Good Wife (2010-2016) e dando vita al The Michael J. Fox Show (2013-2014). Di recente è invece apparso in Designated Survivor (2018) e The Good Fight (2020).

3. Michael J. Fox è anche doppiatore. Durante la sua carriera, Michael J. Fox ha sperimentato diversi ambiti del cinema e, in questo senso, ha vestito anche i panni del doppiatore. L’attore canadese, infatti, ha lavorato al doppiaggio dei film In fuga a quattro zampe (1993), Quattro zampe a San Francisco (1996), Stuart Little – Un topolino in gamba (1999), Atlantis – L’impero perduto (2001), Stuart Little 2 (2002), Stuart Little 3 – Un topolino nella foresta (2006), The Magic 7 (2009) e ha lavorato ad un episodio di Phineas e Ferb (2011). Ha poi dato voce al robot protagonista dei film A.R.C.H.I.E. – Un robot a quattro zampe (2016) e A.R.C.H.I.E. (2018).

michael j fox

Michael J. Fox: oggi

4. Ha annunciato il ritiro dalla recitazione. Nonostante la sua malattia debilitante, tale per cui anche un gesto più semplice per lui è difficile, Michael J. Fox non ha mai smesso di recitare e lo ha fatto anche fino ad anni recenti, partecipando ad esempio alla serie tv Designated Survivor (2018) e lavorando come doppiatore per A.R.C.H.I.E. 2 (2018). Nel 2021, tuttavia, Fox ha annunciato il ritiro dal mondo della recitazione, in quanto divenuto per lui troppo complesso svolgere tale mestiere e ricordarsi le battute. Negli ultimi anni, in particolare, Fox aveva usato la sua malattia per caratterizzare i suoi personaggi, almeno fino a quando ciò gli è stato possibile.

Michael J. Fox e la malattia del parkinson

5. Michael J. Fox ha scoperto di avere il Parkinson a 29 anni. Mentre stava girando il film Doc Hollywood, nel 1991, Michael J. Fox si accorse che le sue dita tremavano senza controllo e questo lo fece ricorrere a delle analisi approfondite che ne determinarono la malattia di Parkinson. Il fatto di essere affetto da questo disturbo venne reso pubblico solo nel 1998 e, nel corso di questi anni, continuò a recitare in diversi film e serie tv. Ma con gli anni, la malattia ha cominciato ad aggravarsi, tanto da ricorrere all’uso di pesanti farmaci che gli riducono il tremore e la rigidità muscolare che la malattia comporta. Nonostante ciò, l’attore non si è mai dato per vinto e ha sempre cercato di partecipare a tante manifestazioni cinematografiche, trovando sempre un modo per tornare a recitare come nella sitcom ispirata alla sua storia personale.

6. Michael J. Fox ha rischiato l’alcolismo. Il Parkinson è una malattia debilitante che generalmente si manifesta attorno ai 60 anni di vita. Michael J. Fox ha ammesso, quando ha scoperto di avere questa malattia a neanche 30 anni, di aver annegato i pensieri nell’alcool, fino a che non ha deciso di affrontarla a muso duro. Piano piano, dopo aver passato un periodo in cui si alternavano la paura, lo spavento e l’incubo, l’attore ha iniziato a convivere con la malattia, cercando di studiare e capirla per poterla accettare. Da qui, ha anche abbandonato ogni forma di eccesso, perseguendo una vita molto più salutare.

Michael J. Fox parkinson

Michael J. Fox Foundation

7. Michael J. Fox ha dato vita ad una propria fondazione. Dopo la diagnosi della malattia, divenuta di dominio pubblico nel 1998, Michael J. Fox ha deciso di dare vita, nel 2000, alla Michael J. Fox Foundation, una fondazione che ha come obiettivo principale quello di poter trovare una cura alla malattia di Parkinson. Lo scopo principale è quello di poter tradurre le scoperte scientifiche fatte in cure vere e proprie che possano contrastare questa malattia che domina la vita di diverse milioni di persone in tutto il mondo.

8. La fondazione di Michael J. Fox ha finanziato una ricerca coordinata da studiosi italiani. Nell’agosto del 2018 è stata divulgata la notizia secondo cui si è scoperto che la l’assenza di una proteina, chiamata Sinapsina 3, sia in grado di impedire l’accumulo di frammenti proteici che uccidono i neuroni che producono dopamina. La morte di questi, dà vita alle difficoltà motorie e agli spasmi che si manifestano nei pazienti affetti da Parkinson. Questa ricerca è stata finanziata dalla Michael J. Fox Foundation e ha permesso a un team di ricerca internazionale, coordinato dagli studiosi italiani del Dipartimento di Medicina dell’Università di Brescia, di poter individuare il meccanismo di questa proteina che, tramite studi approfonditi ed ulteriori ricerche, potrebbe dare vita a terapie rivoluzionarie.

Michael J. Fox moglie

9. Michael J. Fox è sposato da 30 anni con una collega. Durante lo svolgimento della serie Casa Keaton, Michael J. Fox ha avuto l’occasione d’incontrare l’attrice Tracy Pollan. I due si sono subito innamorati e sono convolati a nozze nel 1988, dando alla luce ben quattro figli: Sam Michael nel 1989, le gemelle Aquinnah Kathleen e Schuyler Frances nel 1995 e Esmé Annabelle nel 2001. Ancora oggi insieme, sono una delle coppie più longeve di Hollywood.

Michael J. Fox: età e altezza dell’attore

10. Michael J. Fox è di bassa statura. A differenza dei suoi colleghi, Michael J. Fox è tutto il contrario di un gigante: l’attore canadese, infatti, è alto 163 centimetri. Nonostante la sua altezza sotto la media, l’attore ha sempre dimostrato di avere del gran talento e un certo carisma, oltre che una grande forza di volontà da fare invidia. Fox, inoltre, ha oggi 60 anni, essendo nato il 9 giugno del 1961 a Edmonton, in Canada.

Fonti: IMDb, Biography, themichaeljfoxfoundation

Michael J. Fox tornerebbe a recitare se “si presentasse qualcosa in cui inserire le mie realtà”

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Michael J. Fox, l’amato ed iconico Marty McFly di Ritorno al futuro, si dice pronto a prendere di nuovo in considerazione l’idea di recitare. Nonostante si sia allontanato dalla recitazione nel 2020, Fox – a cui è stato diagnosticato il morbo di Parkinson all’età di 29 anni nel 1991 – si apre ad un ritorno sulle scene se “qualcuno mi offrisse una parte e io la facessi e mi divertissi, sarebbe fantastico“, come da lui dichiarato in una nuova intervista a Entertainment Tonight. “Torneri a fare l’attore se si presentasse qualcosa in cui potrei inserire le mie realtà, le mie sfide, se riuscissi a trovare una soluzione“.

I miei obiettivi cambiano sempre. Il mio obiettivo più grande, credo, era quello di crescere una famiglia. Abbiamo quattro bambini fantastici, e questa è stata la cosa più importante“, ha detto Fox, che è sposato con la sua compagna Tracy Pollan dal 1988. “E poi c’è il lavoro che abbiamo fatto con la fondazione e il desiderio di raggiungere questi obiettivi“. Fox ha raccontato la sua decisione di smettere di recitare in un’intervista del 2023 a Empire. Ha raccontato di aver preso questa decisione dopo essere apparso in due episodi dello spinoff di The Good Wife, The Good Fight nel 2020 e di aver faticato a ricordare le sue battute.

Ho pensato a C’era una volta a… Hollywood. C’è una scena in cui il personaggio di Leonardo DiCaprio non ricorda più le sue battute. Torna nel suo camerino e si urla allo specchio. Una follia pazzesca“, ha raccontato Fox alla rivista. “Ho avuto un momento in cui mi sono guardato allo specchio e ho pensato: “Non me lo ricordo più”“. Michael J. Fox ha raccontato di essersi detto: “Beh, andiamo avanti“, e che alla fine la decisione “è stata pacifica“. Se però gli venisse offerto un ruolo con cui raccontare anche queste difficoltà, l’attore sembrerebbe dunque essere pronto a calcare nuovamente il grande o piccolo schermo, cosa che certamente renderebbe felici molti suoi fan.

Leggi anche: Michael J. Fox ritira il suo Premio Oscar alla Carriera: “Grazie, mi fate tremare!”

Michael J. Fox ritira il suo Premio Oscar alla Carriera: “Grazie, mi fate tremare!”

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Si è svolta sabato sera, 19 novembre, la cerimonia dei Governors Awards, tredicesima edizione, gala durante il quale è diventata consuetudine consegnare gli Oscar alla carriera: quest’anno i premi sono stati assegnati a Michael J. FoxDiane WarrenEuzhan Palcy e Peter Weir.

In particolare, la premiazione di Michael J. Fox ha commosso e divertito la sala, a partire dalla battuta iniziale in cui ha chiesto al pubblico di smettere di applaudire perché lo facevano “tremare”.

Michael J. Fox rigira il teaser di Ritorno al futuro!

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Michael J. Fox rigira il teaser di Ritorno al futuro!

ritorno al futuro

Michael J. Fox rigira il teaser di Ritorno al Futuro!

Michael J. Fox e Coldplay: Marty torna a suonare Johnny B. Goode

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Chiunque abbia visto e amato Ritorno al Futuro, ricorda la magnifica ed esaltante scena della festa da ballo Incanto sotto al mare, in cui il giovane Marty McFly, irrompendo sul palcoscenico, suona anacronisticamente Johnny B. Goode di Chuck Berry di fronte a un pubblico di ragazzi degli anni ’50 sbigottiti.

Il parkinson di Michael J. Fox diventa un “fun fact

Ebbene, Michael J. Fox è tornato sul palcoscenico per imbracciare di nuovo una chitarra, dal vivo questa volta, insieme ai Coldplay. L’attore ha infatti organizzato una splendida sorpresa ai fan della band durante il concerto di domenica 17 luglio al Met Life Stadium nel New Jersey. Ecco i video:

Insieme a Chris Martin, l’attore, a cui è stato diagnosticato il morbo di Parkinson nel 1991, ha suonato Earth Angel dei Penguins e la suddetta Johnny B. Goode, due brani del film.

Fan o meno della trilogia di Robert Zemeckis o di Michael J. Fox, non possiamo non inchinarci di fronte a questa manifestazione di spirito e grazia.Michael J. Fox ColdplayFonte: LifeStar

Michael J. Fox e Christopher Lloyd hanno avuto un’emozionante Reunion al New York Comic Con

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Trai protagonisti assoluti del New York Comic Con ci sono stati senza dubbio due leggende del cinema, Michael J. Fox e Christopher Lloyd che hanno avuto momenti davvero emozionanti durante la loro reunion in onore della coppia di protagonisti di Ritorno al futuro. Il film originale, diretto da Robert Zemeckis, ha accumulato molti fan negli ultimi trentasette anni ed è ampiamente considerato uno dei più grandi film di fantascienza mai realizzati. Il suo successo è ancora fortemente sentito oggi, poiché un musical adattato dal primo film uscirà a Broadway nel 2023, dopo una corsa di successo nel West End di Londra.

Mentre la carriera di Lloyd va ancora forte, dato che è stato recentemente confermato come parte del cast della terza stagione di The Mandalorian, Fox si è ritirato dalla recitazione nel 2020 per concentrarsi sulla sua salute. All’attore è stato diagnosticato il morbo di Parkinson nel 1991, che ha progressivamente alterato la sua parola e la sua memoria. Nel suo libro di memorie, No Time Like the Future: An Optimist Considers Mortality , Fox ha spiegato che non essere in grado di parlare correttamente o ricordare le sue battute lo ha sostanzialmente costretto al ritiro. Ora, Lloyd e Fox si sono riuniti trentasette anni dopo l’uscita dell’originale al New York Comic Con. Il duo è apparso alla convention per un panel di Ritorno al futuro, che regalato ai fan e ai due protagonisti tante emozioni. Guarda il panel di seguito:

Michael J. Fox e Christopher Lloyd di nuovo insieme in tv

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Michael J. Fox e Christopher Lloyd di nuovo insieme in tv

A trent’anni dal Ritorno al Futuro, Michael J. Fox e Christopher Lloyd tornano insieme per recitare in uno spot Toyota.

La nuova auto del famoso marchio, la Mirai (facente parte della sua gamma di veicoli ad idrogeno a celle a combustibile), farà il suo debutto proprio il 21 ottobre 2015, data simbolo per i viaggi nel tempo cinematografici di Ritorno al Futuro, e di seguito potete vedere lo spot con i due grandi attori:

https://youtu.be/eVebChGtLlY

Michael Hoffman per il remake di Gambit

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Il regista Michael Hoffman (The Last Station) ha firmato il contratto per dirigere il remake della commedia britannica Gambit del 1966, scritto dai fratelli Coen. Secondo Deadline, il progetto ha finalmente trovato i finanziamenti dalla Crime Scene Pictures, e si prevede di iniziare le riprese a Londra nel mese di maggio. Il casting dovrebbero iniziare a breve.

Michael Hoffman dirige Girls’ Night Out

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Il regista Michael Hoffman (The Last Station) ha in cantiere il film Girls’ Night Out, che ha come soggetto le avventure romantiche di due teenager d’eccezione: nientemeno che la Principessa Margaret e la sorella Elizabeth, le stesse che abbiamo da poco visto al cinema da bambine a seguire le vicissitudini del loro padre, Re Giorgio VI ne Il discorso del Re.

Michael Haneke di nuovo con Isabelle Huppert e Jean-Louis Trintignant

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Michael Haneke tornerà a lavoro la prossima primavera, quando partiranno le riprese di Happy End, il suo nuovo film che vede protagonisti Isabelle Huppert e Jean-Louis Trintignant.

Entrambi gli attori hanno un solido legame con Haneke, e se Trintignant è stato il protagonista del magnifico Amour, la Huppert torna con il regista tedesco a cui ha fatto da musa.

Il film racconterà per vie trasversali dell’immigrazione e della famiglia. Al momento si stanno ancora cercando le location. Il film arriverà in tempo per il Festival d Cannes 2017, palcoscenico su cui Haneke è amatissimo.

Michael Gambon: 10 cose che non sai sull’attore

Michael Gambon: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre attore britannico, Michael Gambon è ad oggi universalmente noto per il ruolo del mago Silente nei film di Harry Potter, ma nella sua lunga filmografia vanta anche altri celebri lungometraggi. Interprete di classe, Gambon si è distinto in diversi ambiti, dimostrando il suo amore a tutto tondo per la recitazione. Ecco 10 cose che non sai di Michael Gambon.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Michael Gambon Harry Potter

Michael Gambon: i film in cui ha recitato

10. Ha preso parte a celebri lungometraggi. L’attore debutta sul grande schermo con il film Otello (1965), per poi recitare in Tartaruga ti amerò (1985), con Ben Kingsley, Un’arida stagione bianca (1989), con Donald Sutherland, L’impero del crimine (1991), con Patrick Dempsey, Toys – Giocattoli (1992), con Robin Williams, Un uomo senza importanza (1994), Le ali dell’amore (1997), Insider – Dietro la verità (1999), Il mistero di Sleepy Hollow (1999), Gosford Park (2001), Ali G (2002) e Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004). Diviene globalmente celebre grazie al suo ruolo nei film Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004), Harry Potter e il calice di fuoco (2005), Harry Potter e l’Ordine della Fenice (2007), Harry Potter e il principe mezzosangue (2009), Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 (2010) e Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 (2011). Ha inoltre recitato nei film Il discorso del re (2010), Quartet (2012), Kingsman – Il cerchio d’oro (2017), La mia vita con John F. Donovan (2018), di Xavier Dolan, e Judy (2019).

9. Ha recitato per note serie TV. Nel corso della sua carriera l’attore non ha mancato di recitare anche per il piccolo schermo, comparendo in serie come Play of the Month (1967-1978), The Borderers (1968-1970), The Singing Detective (1986), I miti greci (1991), Emma (2009), Fortitude (2015), Fearless (2017), con Helen McCrory, e Piccole donne (2017). Ha inoltre preso parte ai film All’inseguimento della morte rossa (1995), Logitude (2000), Path to War (2002), con Alec Baldwin, The Lost Prince (2003) e Page Eight (2011), con Rachel Weisz.

8. È stato anche doppiatore. Gambon si è distinto anche per la sua attività di doppiatore. Dopo aver prestato la propria voce per diversi prodotti televisivi, tra cui il film d’animazione Christmas Carol: The Movie (2001), dove ricopre il ruolo del Fantasma del Natale Presente, si fa notare per essere la voce di Franklin Bean in Fantastic Mr. Fox (2009). È poi la voce narrante del film Ave, Cesare! (2016), e doppia il personaggio di Zio Pastuzo in Paddington (2014) e Paddington 2 (2017).

Michael Gambon non è Gandalf

7. Non ha interpretato il noto personaggio. Data la somiglianza estetica tra i personaggi di Gandalf e Silente, molti fan hanno a lungo pensato che l’attore fosse l’interprete di entrambi. Tuttavia, si tratta solo di un caso di somiglianza, poiché il celebre mago de Il Signore degli Anelli è in realtà interpretato dall’attore Ian McKellen. Su Internet è possibile trovare diverse immagini che pongono a confronto i due celebri personaggi.

Michael Gambon e Richard Harris

6. Ha sostituito l’attore. Nei primi due film della saga, il personaggio di Silente era interpretato dall’attore Richard Harris. Poiché questi venne a mancare, si cercò un sostituto e per diverso tempo l’attore più quotato fu proprio Ian McKellen. Tuttavia, poiché questi rifiutò, venne scelto Gambon per il ruolo, il quale sarebbe divenuto poi celebre indossando i panni del mentore del giovane Harry Potter.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Michael Gambon Silente

Michael Gambon è Silente in Harry Potter

5. Non ha mai letto i libri a cui la saga si ispira. È noto che per prepararsi al meglio ad un ruolo tratto da un romanzo, gli attori sono soliti leggere anche il libro in questione, per comprenderne meglio tutti i segreti. Non è questo il caso di Gambon, il quale ha ammesso di non aver mai letto i romanzi di Harry Potter, affermando che non avrebbe avuto nessun senso per lui farlo.

4. Era solito girare con i costumi di scena. L’attore era solito non togliersi i vestiti di Silente, ma anzi li teneva anche durante le lunghe pause previste. In molti hanno infatti affermato di averlo visto girare nei pressi dei luoghi del set così conciato. Per Gambon era anche un modo per rimanere concentrato sul personaggio.

3. È stato il mentore dei giovani protagonisti. Nel ricoprire il ruolo del saggio Silente, l’attore ha avuto anche modo di formare i giovani attori protagonisti dando loro consigli di recitazione o per le scene che dovevano affrontare. Ciò gli ha permesso di costruire anche un ottimo rapporti con i membri del cast dei film di Harry Potter.

2. Ha costruito una personalità differente per il personaggio. Per cercare di non emulare il precedente interprete del personaggio, e anzi costruire una propria versione di Silente, Gambon ha lavorato a lungo sul cercare di rimanere coerente a quanto fino a quel momento visto, ma inserendo nuovi spunti e particolarità circa il carattere dell’anziano mago.

Michael Gambon: età e altezza

1. Michael Gambon è nato a Dublino, in Irlanda, il 19 ottobre 1940. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Michael Gambon, il cast di Harry Potter ricorda l’attore scomparso

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Nella giornata di ieri è scomparso l’attore Michael Gambon, noto per aver interpretato Albus Silente a partire dal terzo film della saga di Harry Potter. Gambon viene ora ricordato dai suoi co-protagonisti di quei film, dai fan e da tutta Hollywood, a partire proprio dal protagonista della saga, Daniel Radcliffe, che scrive “Il mondo è diventato molto meno divertente“. “Michael Gambon è stato uno degli attori più brillanti e disinvolti con cui abbia mai avuto il privilegio di lavorare, – ha aggiunto l’attore – ma nonostante il suo immenso talento, la cosa che ricorderò di più di lui è quanto si divertiva a fare il suo lavoro. Sono così triste nel sapere che se n’è andato, ma sono così grato di essere una delle persone fortunate che hanno potuto lavorare con lui”.

Rupert Grint – che interpreta invece Ron Weasley – ha affermato tramite un post su Instagram: ” “Mi ha affascinato da bambino ed è diventato un mio modello personale per trovare il divertimento e le eccentricità nella vita“. Al ricordo si è naturalmente unita anche J.K Rowling, che ha scritto su Twitter: “La prima volta che l’ho visto è stato in Re Lear, nel 1982. Se mi avessero detto che quel brillante attore sarebbe apparso in qualsiasi cosa avessi scritto, non ci avrei mai creduto. Michael era un uomo meraviglioso oltre ad essere un attore eccezionale, ho adorato lavorare con lui”.

Jason Isaacs, che interpretava Lucius Malfoy nella serie, ha aggiunto: “La più grande emozione di far parte dei film di Potter è stata che [Michael Gambon] conosceva il mio nome e condivideva con me il suo coraggioso e sporco senso di divertimento.” “Siamo incredibilmente rattristati dalla notizia della scomparsa di Sir Michael Gambon“, è stato invece scritto sull’account ufficiale dei social media di “Harry Potter“. “Ha portato una gioia incommensurabile ai fan di Harry Potter di tutto il mondo con il suo umorismo, la sua gentilezza e la sua grazia. Terremo per sempre il suo ricordo nei nostri cuori”.

Michael Gambon dice addio alle scene teatrali

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L’attore Michael Gambon, noto a tutti come Silente nella saga di Harry Potter, ha di recente rilasciato un’intervista in cui ha dichiarato il suo ritiro dalle scene teatrali, poiché non riesce più a ricordare le battute. L’attore, 74 anni, racconta che negli ultimi anni ha avuto sempre più difficoltà a ricordare le sue battute e a imparare a memoria i copioni: ”È una cosa orrenda da ammettere, ma non posso più farlo. Mi spezza il cuore. Quando ho il copione davanti agli occhi impiego una vita a impararlo, mi spaventa tanto”.

Colpa della vecchiaia, a detta dell’attore, che afferma di aver temuto l’Alzheimer. In ogni caso, con il ritiro dal teatro, potremo ancora vedere l’attore al cinema e in televisione. Michael Gambon prenderà parte, infatti, alla serie della BBC Il Seggio Vacante, adattamento del romanzo di J.K. Rowling, e al film  Dad’s Army, in uscita nel 2016.

Michael Fassbender: Top 10 dei suoi film secondo Rotten Tomatoes

Michael Fassbender: Top 10 dei suoi film secondo Rotten Tomatoes

In attesa di vedere Michael Fassbender in Steve Jobs, ecco la top 10 dei suoi film secondo Rotten Tomatoes.

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Steve Jobs uscirà  il 9 ottobre negli USA.

La sceneggiatura, scritta da Aaron Sorkin, verterà attorno a tre principali momenti, corrispondenti al lancio di tre grossi progetti: il Mac, la compagnia NeXT, e l’iMac. La foto che ritrae Fassbender, si riferisce al lancio della della società NeXT creata da Jobs a metà degli anni ’80 dopo essere stato estromesso dalla Apple. Il film, che uscirà in Italia a Gennaio 2016, vede tra i protagonisti Kate Winslet, Seth Rogen, Jeff Daniels, Adam Shapiro, Michael Stuhlbarg, Katherine Waterston e Sarah Snook.

Ambientato nel backstage del lancio di tre prodotti iconici culminato nel 1998 con l’inaugurazione dell’ iMac, Steve Jobs ci porta dietro le quinte della rivoluzione digitale per dipingere il ritratto intimo di un uomo geniale.

Steve Jobs è diretto dal premio Oscar Danny Boyle e scritto dal Premio Oscar Aaron Sorkin, basandosi sulla biografia best-seller del fondatore della Apple, opera di Walter Isaacson. I produttori sono Mark Gordon, Guymon Casady di Film 360, Scott Rudin ed il premio Oscar® Christian Colson.

Michael Fassbender interpreta Steve Jobs, il pionieristico fondatore della Apple, mentre l’attrice Premio Oscar® Kate Winslet ritrae Joanna Hoffman, ex responsabile marketing di Macintosh. Steve Wozniak, co-fondatore di Apple, è interpretato da Seth Rogen, e Jeff Daniels interpreta l’ex CEO della Apple John Sculley. Il film ha anche come interpreti Katherine Waterston nei panni di Chrisann Brennan, l’ex-fidanzata di Jobs, e Michael Stuhlbarg nel ruolo di Andy Hertzfeld, uno dei membri originali del team addetto allo sviluppo del Macintosh della Apple.

Michael Fassbender: nuova star tra Europa e America

Michael Fassbender: nuova star tra Europa e America

Michael Fassbender – In una manciata di anni è arrivato al successo, questo giovane irlandese di origine tedesca. È infatti reduce dall’aver conquistato a Venezia 2011 la Coppa Volpi come Miglior Attore per il ruolo di Brandon nel secondo lungometraggio di Steve McQueen, Shame – ma era presente al Lido anche con l’ultima fatica di David Cronenberg A dangerous method – mentre solo quattro anni fa era alle sue prime prove sul grande schermo, diretto da Françoise Ozon in Angel – La vita, il romanzo. Ha accettato incarichi i più diversi, facendo molta televisione nei primi anni 2000, prima dell’approdo al cinema. Qui, ha preso parte a piccoli film, progetti indipendenti, ma appena si è presentata l’occasione non si è fatto scappare l’opportunità del “salto” oltreoceano. Ora infatti, la sua carriera si divide tra Europa e Stati Uniti e lui continua a non sbagliare un colpo.

Michael Fassbender nasce ad Heidelberg il 2 aprile del 1977, da padre tedesco e madre nord irlandese (discendente del leader indipendentista irlandese Michael Collins). Nel ’79 tutta la famiglia si trasferisce in Irlanda, a Killarney, dove i suoi aprono il ristorante West End House, con il padre Josef come chef. Michael riceve un’educazione cattolica, mentre la sua formazione da attore avviene al Drama Centre di Londra.

I suoi primi lavori (2001-2006) sono televisivi: telefilm e fiction. Ma lavora anche per il canale radio della BBC irlandese, interpretando Jonathan Harker in una versione a puntate di Dracula. Nel 2006 ha occasione di vestire I panni del suo antenato Michael Collins in Allegiance, uno spettacolo teatrale incentrato sul’incontro tra Collins e Churchill, per la regia di Mary Kenny. Sempre in teatro, lavora a un progetto che rivela la sua ammirazione per Quentin Tarantino, dal quale poi sarà diretto. Infatti, produce – con la sua Peanut Productions – dirige e interpreta la versione teatrale de Le iene. Nel 2007, come detto, lavora per il cinema in una pellicola europea: Angel – La vita, il romanzo, in cui il regista francese François Ozon traspone il romanzo di Elizabeth Taylor sulla vicenda umana e artistica della giovane scrittrice britannica del primo Novecento, Angel Deverell. Ozon affida a Michael Fassbender il ruolo del pittore Esmé, innamorato della Deverell/Romola Garai. Nel cast anche Sam Neill e Charlotte Rempling. Il film è presentato al Festival di Berlino. Ma Michael Fassbender partecipa anche alla sua prima produzione americana: 300 di Zack Snyder, che racconta dell’eroica resistenza degli Spartani alle Termopili, capitanati da Leonida/Gerard Butler, contro l’esercito persiano enormemente più numeroso. Michael Fassbender è Stelios. Per lui è senz’altro un buon trampolino di lancio verso futuri successi made in USA.

Michael Fassbender: nuova star tra Europa e America

Il 2008 porta all’attore i primi riconoscimenti di peso per un’interpretazione che fa emergere in maniera inequivocabile le sue capacità attoriali, inaugurando una collaborazione assai importante nella sua carriera. Si tratta di Hunger, un film indipendente, con cui esordisce alla regia cinematografica l’artista britannico Steve McQueen. McQueen ci racconta la vicenda di Bobby Sands, membro dell’IRA, morto in carcere dopo un lungo sciopero della fame, nel 1981. Fassbender presta a Sands le sue fattezze tedesco-irlandesi e il suo fisico appositamente emaciato. Non gli è difficile conquistare con la sua interpretazione il British Independent Film Award e la Camera d’Oro a Cannes.

Il 2009 è l’anno dell’incontro con Quentin Tarantino, che lo chiama a far parte del cast della sua acclamata ultima fatica Bastardi senza gloria. “I Bastardi” sono un gruppo di americani-ebrei a caccia di nazisti nella Francia occupata della Seconda Guerra Mondiale. Alla loro testa c’è il tenente Aldo Raine/Brad Pitt. A Michael Fassbender è affidato il ruolo del tenente Archie Hicox. La pellicola fa incetta di riconoscimenti: Nastro d’Argento come Miglior Film extraeuropeo, David di Donatello come Miglior Film Straniero. Senza dimenticare i premi ricevuti da Christoph Waltz, che veste i panni dell’ufficiale delle SS Hans Landa. Tra questi, spicca certamente l’Oscar come Miglior Attore non protagonista. Sembra che Michael Fassbender tornerà a lavorare con Tarantino per il suo prossimo Django Unchained (2013).

Il nostro, però, non si monta la testa e non disdegna pellicole meno blasonate, come l’indipendente Fish Tank (2010) di Andrea Arnold, che affronta il tema del disagio giovanile nella periferia inglese dell’Essex. Il film riceve il BAFTA come miglior pellicola britannica ed è accolto calorosamente a Cannes, che gli riserva il Premio della Giuria. Nello stesso anno, Michael Fassbender torna nell’antichità, dopo 300, ancora a combattere un ostico nemico (in questo caso, i barbari Pitti che lo fanno prigioniero). E’ quanto accade al suo personaggio, il caporale romano Quinto Dias, in Centurion di Neil Marshall. Lavora poi anche con Joel Schumaker, che lo recluta per l’horror Blood Creek.

Il 2011 è per lui un anno pieno di impegni e soddisfazioni. La sua popolarità cresce enormemente quando partecipa al prequel di X Men: X Men – L’inizio. Interpreta qui il ruolo di Magneto, accanto a James McAvoy/Charles Xavier. Il prequel, che si concentra sull’incontro tra i due personaggi e sulla nascita del loro gruppo, si rivela riuscito ed è un successo al botteghino. Grazie all’enorme risonanza della pellicola, Michael Fassbender è definitivamente consacrato  nel mondo delle star. E non mancano altri riconoscimenti internazionali. A settembre infatti, Michael Fassbender trionfa a Venezia 2011, aggiudicandosi la Coppa Volpi per la miglior interpretazione con Shame. La pellicola gli dà l’occasione di tornare a lavorare con Steve McQueen che, dopo Hunger, lo vuole anche per il suo secondo lavoro. In questo caso, gli viene affidato il ruolo di Brandon, uomo dilaniato dalla sua ossessione per il sesso. Accanto a lui, la sorella Sissy/Carey Mulligan, anch’ella afflitta da gravi problemi di relazione. Dunque un’altra sfida difficile, un personaggio complesso per l’attore irlandese, che però riesce a renderlo al meglio. Ma questo non è l’unico film con cui Fassbender è presente al Lido di Venezia nel 2011. È infatti anche uno dei tre protagonisti dell’ultima creatura di David Cronenberg A dangerous method, accanto a Viggo Mortensen e Keira Knightley. Il regista è affascinato dalla complessità dei meccanismi che sottendono alle azioni umane e qui indaga i meandri della mente, scegliendo come protagonisti proprio coloro che di essa sono stati i principali indagatori nel ‘900: Sigmund Freud/Mortensen e il suo discepolo Carl Gustave Jung/Fassbender. Ad accomunarli e poi a dividerli, una paziente affetta da isteria: Sabina Spielrein/Knightley – divenuta poi psicologa – con la quale Jung intreccia una relazione, contravvenendo ai codici deontologici della sua professione.

Da venerdì nelle sale italiane sarà invece Jane Eyre di Cary Fukunaga, con cui Michael Fassbender affronta un capitolo nuovo della sua filmografia: la trasposizione di grandi capolavori della letteratura inglese. E lo fa in grande stile, trovandosi a gestire il ruolo che nel ’95 fu di William Hurt: quello del burbero proprietario di Thornfield Hall, Edward Rochester. L’attore affianca  Mia Wasikowska, nel ruolo della protagonista Jane Eyre.

Michael Fassbender sta poi lavorando a numerosi progetti, tra cui la collaborazione con Ridley Scott per Prometheus (2012), che lo vedrà nei panni di un androide, e un film sui vampiri diretto da Jim Jarmush, ancora senza titolo ma che, ha assicurato, si farà. Del cast farà parte anche Mia Wasikowska. Senza contare il ritorno assieme a Tarantino di cui si è detto in precedenza, per Django Unchained (2013).

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