In Concorso, trai
grandi nomi che presenteranno i loro film a Venezia
80, c’è anche Michael Mann, regista
iconico del cinema mondiale, che porta al Lido la sua versione
della vita di un’altra icona dell’imprenditoria italiana:
Enzo Ferrari.
Interpretato da Adam Driver, il fondatore della scuderia più
amata del mondo è il protagonista di un melodramma operistico, una
storia che nelle sua estremità trova la via verso l’universale.
“Quando incontri una personalità
così forte come quella di Enzo Ferrari, più vai a
fondo, più la storia diventa universale, e ho trovato che i suoi
fortissimi contrasti interni, fossero in qualche modo un rimando a
com’è la vita nella realtà.” Ha detto Michael
Mann, per spiegare come mai ha scelto di raccontare
proprio la storia dell’imprenditore italiano.
Il film non è un biopic classico, ma
si concentra su un anno particolare della vita di Ferrari, il 1957,
momento molto delicato e particolare per la sua vita. Nelle parole
di Mann, ecco perché si è scelto di ambientare il film in quel
momento storico: “Nel 1957 molti dei conflitti che
serpeggiavano nella sua vita sono entrati in rotta di collisione:
la compagnia in bancarotta, aveva appena perso suo figlio Dino, il
suo matrimonio con Laura stava cadendo a pezzi. Ha dovuto
affrontare diversi tipi di lutto. E queste ferite hanno comunque un
che di universale. Succede in tutte le nostre vite: lutto, perdita,
amore, passione, ambizione. Sono sentimenti universali e sono stati
compressi tutti nella vita di Enzo Ferrari, in una maniera
melodrammatica, operistica quasi.”
Un lavoro da antropologo, nelle
parole di Michael Mann, che il regista ha portato
avanti immergendosi nello spazio circoscritto di Modena,
ripercorrendo ogni giorno, nella quotidianità, le tappe dello
stesso Ferrari, andando persino dallo stesso barbiere. “Il
ritratto è quello di un uomo che viveva verso il futuro, a
differenza di sua moglie che era giustamente imprigionata nel
lutto. Enzo era costantemente proiettato verso quello che sarebbe
successo, quando gli si chiedeva quale fosse l’automobile più bella
che avesse mai costruito, lui rispondeva sempre ‘la prossima’. E
l’opposizione trai due caratteri era un altro elemento di grande
interesse.”
Ricordiamo che Ferrari
ha ricevuto l’ok da SAG-AFTRA con un accordo provvisorio che
permette al cast del film di promuovere la pellicola durante lo
sciopero, e infatti Adam Driver e
Patrick Dempsey erano presenti a Venezia. Il film è
infatti prodotto da Neon e poiché si tratta di uno
studio indipendente non affiliato all’AMPTP, non
ha avuto problemi a ricevere deroghe da
SAG-AFTRA.
La produzione ha
strappato un accordo ad interim per la promozione del film, che
consentirà al cast di promuovere il film durante la sua prima al
Festival del cinema di Venezia, al New York
Film Festival e in qualsiasi altro evento in cui il film
verrà proiettato.
Dopo tanto parlarne, finalmente il
film Ferrari di Michael Mann è
ufficialmente entrato in produzione. STX Films annuncia che il
regista ha iniziato le riprese principali del suo progetto di lunga
data e a cui lo lega una forte passione per il soggetto che
racconterà.
Su Instagram,
Michael Mann stesso ha pubblicato una foto che lo vede al lavoro
sul set di Ferrari:
Adam Driver, Penélope Cruz e Shailene Woodley si sono uniti al progetto di
Michael Mann, Ferrari. Oltre alla
regia di Mann, lo sceneggiatore di The Italian Job Kennedy
Martin scriverà la sceneggiatura basata sul libro del
1991, Enzo Ferrari: The Man and the Machine. Il prossimo
progetto sarà prodotto dalla Moto Productions di Mann insieme a PJ
van Sandwijk, John Lesher, Lars Sylvest, Thorsten Schumacher e
Gareth West, con il produttore esecutivo Niels Juuls.
Si presenta nella piccola sala del
Palazzo delle Esposizioni avvolto in una giacca scura e una
sgargiante camicia verde che spunta dal colletto: è Michael Mann,
noto e molto apprezzato regista di molti capolavori del cinema
contemporaneo, da Heath – La Sfida, a Collateral. In occasione
dell’attesissimo Nemico Pubblico, in Italia il 6 novembre, Mann ha
incontrato la stampa e ha spiegato le ragioni del suo eroe:
“Abbiamo considerato in primo luogo la leggenda di Dillinger, il
suo mito. Poi ho scelto di metterne a fuoco la vita reale, le
passioni che muovevano l’uomo, al di là dei generi cinematografici
e degli stereotipi del personaggio. Si è tentato di mostrare un
uomo che aveva raggiunto l’eccellenza in un arte particolare:
quella delle rapine alle banche. Ho provato a mostrare la sua
rinascita dopo un lungo periodo di reclusione. Che decide di fare?
Che strada intende seguire? Vuole recuperare il tempo perso.” Mann
ha esposto l’hic et nunc della vita del gangster, la sua mancanza
di prospettiva futura, ma allo stesso tempo il profondo carisma del
personaggio, e al suo fianco “una gang nichilista, feroce che corre
senza la voglia di raggiungere un traguardo.”
Michael Mann è
al lavoro sul prequel di Heat La Sfida,
capolavoro diretto nel 1995. I piani per il prequel fanno parte di
un progetto molto più ampio: il regista infatti ha da poco stretto
un accordo per il lancio della collana editoriale Michael
Mann Books, la quale servirà come base per raccontare
nuove storie per il grande e piccolo schermo.
Il prequel di
Heat, in cima alla lista delle
pubblicazioni, uscirà dunque come romanzo che servirà poi come base
per una serie tv e per un nuovo film. Il prequel racconterà gli
anni della formazione del detective Vincent Hanna (Al
Pacino), del criminale Neil McCauley (Robert De
Niro), di Chris Shihirles (Val Kilmer),
Nate (Jon Voight) e di altri personaggi del film
originale.
Tra gli sceneggiatori coinvolti nel
progetto figura Shane Salerno, attualmente
impegnato con i sequel di Avatar e con
l’adattamento di Il cartello di
Don Winslow. Essendo il progetto ancora in fase
iniziale, nessuna notizia a proposito di un possibile cast è stata
divulgata.
Vi terremo aggiornati e vi
ricordiamo che l’ultimo film di Michaael Mann è
uscito nel 2015: si tratta di Blackhat
con protagonista Chris Hemsworth.
Sembrerebbe in dirittura d’arrivo
la scelta del cast principale del nuovo film di Michael Mann: il
biopic su Robert Capa prodotto dalla Columbia Pictures. I
nomi sarebbero quelli di Gemma Artenton e Andrew Garfield. Sarebbe
stata proprio la Artenton a rivelare queste indiscrezioni…
Si chiamano caratteristi, quegli
attori senza i quali molti film perderebbero quel tocco particolare
che li rende indimenticabili. Jack Palance in
Scappo dalla città, Robert
Loggia, da poco venuto a mancare, che suona le Tagliatelle
con passo felpato insieme a Tom Hanks in
Big. E tanti, tanti altri, e tra questi,
Mr. Blonde. Sì, proprio lui, il sadico rapinatore
che sevizia un poliziotto in Reservoir
Dogs, o Le iene, a seconda
del purismo o della spocchia. Non era un faccia sconosciuta, quella
di Michael Madsen, anzi, di lui si era accorto già
un discreto cineasta, un tal Ridley Scott, a cui
sembrava avere la faccia perfetta per essere abbandonato da
Susan Sarandon in Thelma &
Louise. E la carriera di questo ragazzone
All
American nato nel 1957 nella città del vento, Chicago, è
proprio racchiusa in questa affascinante contraddizione.
L’amorevole compagno che lascia andare la sua donna verso la
libertà, perché la ama troppo per poterla imprigionare, è
paradossalmente non diverso dallo spietato Budd di
Kill Bill, un killer che si è sentito
tradito da una parte della sua famiglia, ma che conosce anche
l’ineluttabilità del destino. Tutto con quella faccia da bambinone
che guarda il mondo con una perenne aria perplessa e un po’
annoiata, chiedendosi perché la gente si affanni tanto.
L’attore per la quarta volta alla corte di
Tarantino. E potevano essere cinque.
Lui poi che instancabile è, come
tutti gli attori che considerano il loro un lavoro, Mr.
Madsen non si ferma un attimo, con una media di otto film
l’anno invidiabile, catalogabili alfabeticamente tra la serie C e
la serie Z, perché tanto prima o poi arriva sempre quel regista che
ha bisogno di lui per qualcosa di serio. Come Quentin
Tarantino, che aveva bisogno di mettere insieme otto nuovi
bastardi, chiuderli in un rifugio in montagna in mezzo a una
tormenta e vedere poi che fine fargli fare. Michael
Madsen è Il Mandriano, e da quel poco che
si sa dell’attesissimo The Hateful Eight,
anche stavolta sembra quello che osserva l’evoluzione degli eventi.
La sua specialità. Per poi fare qualcosa di imprevedibile. Con un
rasoio. Con una doppietta caricata a sale. Vedremo con cosa in
questo caso.
L’imprevedibilità fa parte della
carriera stessa di Madsen. Come quando si trovava sul set di
Wyatt Earp, epopea della frontiera americana con
Kevin Costner diretta da Lawrence
Kasdan, in cui vestiva lo spolverino di Virgil
Earp, non uno di quei ruoli che entrano nella Storia, ma
che a un buon americano restano dentro. E per non togliersi gli
stivali e il cinturone rinunciò a una nuova offerta dell’amico
Quentin, quella di rimettersi un completo nero e diventare
Vincent Vega in un film chiamato Pulp
Fiction. Non gli era possibile. Grazie, sarà per la
prossima.
Ecco, come sarebbe stata la vita da
gregario di Michael Madsen senza Virgil
Earp? Il dittico di Species
sarebbe davvero stato il meglio della sua carriera senza
Tarantino (e anche un grande ruolo in
Donnie Brasco, a onor del vero)? Forse
John Travolta dovrebbe mandargli una cassa di
quello buono ogni Natale per avergli salvato la vita. Eppure
Michael non sembra farsene un cruccio. Anzi. Tra
matrimoni e divorzi la sua vita continua, ha comprato casa in
Italia, vicino Chieti, e passa dalle nostre parti tutto il tempo in
cui non lavora. Affascinante il suo line up del prossimo anno:
Vigilante Diaries, Dirty
Dealing 3D (in coppia con C. Thomas
Howell), Kidnapped in Romania,
diretto da Carlo Fusco, vero “regista di genere”
italiano (tocca chiamarli così, a quanto pare), e altri già pronti
o da concludere.
Eppure, a noi Michael
Madsen piace così, con quella faccia di cuoio, e adesso
anche un po’ di botox, e quello sguardo malinconico, il sorriso
beffardo e la voce suadente e un po’ seccata. Ce n’era un altro di
attore così, dal gran talento, si chiamava Mickey
Rourke. E da qualche parte c’è ancora. Il 4 febbraio,
quando uscirà in Italia The Hateful Eight
(distribuito da 01 Distribution) scopriremo se anche
Michael Madsen è ancora tra noi. Ma noi siamo
sicuri di sì.
Dopo i character poster di
Bruce Dern (Il Confederato), Demian
Bichir (Il Messicano), Walton Goggins (Lo
Sceriffo) e Tim Roth (Il Piccolo Uomo), debutta
online quello di un nuovo personaggio di The
Hateful Eight. Questa volta protagonista è
Michael Madsen nei panni di Joe Gage “The Cow
Puncher” (Il Cowboy).
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Il nuovo film di Quentin
Tarantino si svolge alcuni anni dopo la guerra civile e
racconta la vicenda di un gruppo di sconosciuti in viaggio che sono
costretti a rifugiarsi in un bar quando una tempesta di neve
colpisce il paesaggio circostante. Tuttavia, ognuno ha i suoi
segreti e non tutti potrebbero uscirne vivi.
Scritto e diretto da
Tarantino, il film sarà sugli schermi americani il
25 dicembre, mentre in Italia uscirà l’8 gennaio 2016, distribuito
da 01 Distribution. Nel cast, accanto a Michael
Madsen, Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer
Jason Leigh, Tim Roth, Walton Goggins, Bruce Dern e
Demian Bichir.
Il regista di Shame prosegue
nell’opera di assemblaggio del cast del suo prossimo film: dopo
Michael Fassbender, Brad Pitt e Chiwetel
Ejiofor è la volta di Michael Kenneth
Williams, conosciuto soprattutto per i ruoli televisivi di
Omar in The Wire e Chalky White in Boardwalk Empire.
Williams interpreterà uno schiavo ribelle; la
storia è incentrata sulle vicende di un cittadino afroamericano
libero, chiamato a New York con l’inganno e ridotto in schiavitù e
della lotta della moglie per ritrovarlo e liberarlo: il film è
tratto dall’omonimo libro di Solomon Northup, uscito nel 1853.
Il volto di Batman, Birdman e
Beetlejuice Michael Keaton sarà onorato il
prossimo 28 luglio della stella sulla celebre Hollywood Walk of
Fame, a coronamento di una carriera rilanciata dal film
di Alejandro González Iñárritu
Birdman e da Il caso
Spotlight di Tom McCarthy,
entrambi vincitori della statuetta di miglior film.
Michael Keaton
potrebbe agguantare l’Oscar mancato due anni fa grazie
a The Founder di John Lee
Hancock, dove interpreta Ray Kroc, il fondatore della
catena di ristorazione fast food McDonald’s. Harvey
Weinstein ha infatti spostato la data di uscita del film
da agosto a dicembre, piazzandolo in piena stagione dei premi.
Keaton farà inoltre parte del cast
dell’attesissimo Spider-Man: Homecoming
nei panni del villain. Speriamo che la stella sulla Walk of
Fame gli porti ancora più fortuna.
Nell’ultimo di un lungo elenco di
fallimenti del DCEU, è stato rivelato che lo studio aveva
intenzione di far agire il Batman di Michael Keaton come una specie di Nick Fury di
Samuel L. Jackson, una figura che sarebbe saltata
da un film all’altro, legando insieme la serie.
È innegabile che i due attori
condividano una presenza scenica simile, carismatica e autorevole,
e allo stesso modo i loro rispettivi personaggi fanno in modo che
sia loro compito conoscere gli affari di tutti gli altri,
rendendoli entrambi i migliori per essere onnipresenti, per così
dire. Purtroppo le date di rilascio mescolate, le riprese multiple
e i progetti accantonati hanno mandato a monte i piani dello
studio.
La rivelazione arriva da un nuovo
rapporto di The Hollywood Reporter, che ha
delineato la caotica produzione di Aquaman e il
regno perduto. Il rapporto afferma che l’ex capo dei
DC Studios Walter Hamada aveva deciso che il
personaggio agisse come “un anziano statista che potrebbe
apparire in vari film”, con Keaton che doveva apparire in
Batgirl,Aquaman
2 e The
Flash.
Uno degli scopi del personaggio di
Nick Fury nella Fase 1 del MCU era aiutare a stabilire un
universo condiviso per il pubblico, fungendo da filo conduttore tra
i film per stabilire una continuità cinematografica che era, fino a
quel momento, diversa da qualsiasi cosa fosse venuta prima. Mentre
il DCEU è andato avanti per circa un decennio, la
sua continuità è forse più incerta ora di quanto non sia mai stata
– e ha un disperato bisogno di un collegamento come quello che Fury
ha fornito al MCU. Tuttavia, con James
Gunn e Peter Safran, ora al timone
dei DC Studios, sono pronti a premere il pulsante di ripristino con
l’imminente Superman: Legacy, l’aggiunta di
Michael Keaton come personaggio simile a Fury
sarebbe stata ridondante.
Michael Keaton ha indossato per la prima volta
il mantello di Batman nel film di Tim
Burton del 1989, che lo ha visto affrontare il Joker di
Jack Nicholson. Avrebbe ripreso il ruolo nel
sequel del 1992 Batman Il Ritorno, al fianco di
Michelle Pfeiffer e Danny DeVito
rispettivamente nei panni di Catwoman e Penguino. Sarebbero passati
altri 31 anni prima che Keaton si vestisse ancora una volta come
l’eroe, per tornare in The
Flash.
Uscirà il 25 novembre del 2016
TheFounder, il film
dedicato all’ascesa dell’impero McDonald’s con Michael
Keaton protagonista, mentre dietro la macchina da presa ci
sarà John Lee Hancock.
Si preannuncia un The
Social Network incontra Il
petroliere, stando alle prime indiscrezioni sul
progetto. Michael Keaton incarna Ray Kroc, il
fondatore del marchio McDonald’s, del suo incontro con i fratelli
Mac e Dick McDonald e della nascita della catena
internazionale di fast food.
Scritto da Robert Siegel,
The Founder è prodotto da FilmNation e
The Combine e soprattutto verrà distribuito negli States da The
Weinstein Co., che spera di conquistare nuovamente l’Awards season
con l’uscita strategica a novembre, che ha già dato i suoi
frutti con Il discorso del re e
The Imitation Game. Per Michael Keaton
sarà l’occasione di ribadire l’exploit di
Birdman e prendersi la rivincita dopo
l’Oscar mancato di quest’anno “per colpa” di Eddie
Redmayne.
Michael Keaton è
uno di quegli attori che ha fatto davvero la storia del cinema
grazie alla sue innumerevoli, indimenticabili e magnetiche
interpretazioni. L’attore, che ha una carriera lunghissima, ha
sempre dimostrato di scegliere i ruoli migliori per i suoi talenti,
diventando uno degli attori più amati ed apprezzati dal pubblico di
tutto il mondo.
Ecco dieci cose da sapere su
Michael Keaton.
Michael Keaton film
1. Ha recitato in celebri
film. Keaton debutta sul grande schermo nel 1978 con
Rabbit Test, divenendo poi popolare grazie a
Beetlejuice – Spiritello porcello (1988) e, in
particolare, Batman (1989) e Batman – Il ritorno
(1992). Recita poi in Cronisti d’assalto (1994),
Jackie Brown (1997), Jack Frost (1998), Una
teenager alla Casa Bianca (2004),White
Noise – Non ascoltate(2005), Herbie – Il super
Maggiolino (2005) e I poliziotti di riserva (2010).
Tra i suoi ultimi lavori, vi sono Sola nel buio (2013),
RoboCop
(2014), Need for speed(2014), Birdman (2014),
Il caso Spotlight
(2015), The Founder (2016),
Spider-Man: Homecoming
(2017), American Assassin
(2017), Dumbo (2019), Il processo ai Chicago
7 (2020), The Protégé (2021), Morbius (2022) e The
Flash (2022). Nel 2021 ha recitato anche nella serie
Dopesick – Dichiarazione di dipendenza.
2. È anche doppiatore,
produttore e regista. Nel corso della sua carriera, Keaton
non si è prestato sono in qualità d’attore. Egli, infatti, ha
lavorato spesso come doppiatore, prestando la propria voce per film
come Porco rosso (1992), Cars – Motori ruggenti
(2006), Toy Story 3 – La grande fuga (2010), Noah
(2012), Minions (2015) e Binki Nelson Unpacified
(2016). In quanto produttore, ha preso parte alla realizzazione dei
film Body Shots (1999), L’ultima occasione (2006)
e Sola nel buio (2013), mentre come regista ha diretto il
film The Merry Gentleman (2008).
Michael Keaton è Batman
3. Ha reso più cupa la voce
di Batman. Michael Keaton, che si definisce un “maniaco
della logica”, era preoccupato che l’identità segreta di Batman
sarebbe, in realtà, abbastanza facile da scoprire e ha discusso
divrse idee con Tim Burton per
camuffare meglio il personaggio, incluso l’uso delle lenti a
contatto. Alla fine, Keaton ha deciso di interpretare la voce di
Batman in un registro più basso rispetto a quando interpretava
Bruce Wayne. Questa tecnica è diventata poi un punto fermo dei
futuri ritratti di Batman in film, televisione e videogiochi, in
particolare quelli di Kevin Conroy e Christian
Bale.
4. Ha avuto dei problemi con
il costume. Mentre indossava il costume di Batman,
l’attore ha avuto diversi problemi, perché non riusciva a sentire
bene. Il lattice che gli copriva le orecchie, infatti, gli rendeva
molto difficile poter sentire suoni e parole intorno a lui. Un
effetto opposto a quello dei reali pipistrelli, che sentono
attraverso l’udito. Keaton ha però detto che la claustrofobia
generatasi da questo effetto lo ha aiutato a mettersi dell’umore
giusto per interpretare il personaggio.
Michael Keaton in Beetlejuice
5. Ha curato il look del
personaggio. Secondo Michael Keaton, il personaggio di
Beetlejuice gli è stato descritto dal regista Tim
Burton come “una personalità che ha vissuto in ogni
tempo e in nessun tempo“. Keaton ha usato questo come punto di
partenza per ideare il personaggio con caratteristiche come una
pettinatura shock, trucco a forma di muffa e denti grandi. Ha detto
che quando si è presentato per la prima volta sul set come
Beetlejuice, la troupe ha cantato: “Juice, Juice, Juice!”
Questo ha entusiasmato ancor di più Keaton per il suo ruolo.
Michael Keaton in
Birdman
6. Interpretare il
protagonista è stata una vera sfida. Nel film
Birdman Keaton ricopre il ruolo del protagonista, l’attore
Riggan. Pur essendo stato scritto proprio pensando a lui e alla sua
carriera nel mondo del cinema, Keaton ha affermato di aver trovato
notevole difficoltà nel calarsi nei panni del personaggio,
giudicato profondamente diverso a livello caratteriale. Allo stesso
tempo, il film è stata la sfida più complessa della sua carriera,
poiché prevedeva numerose prove e il dover girare intere sequenze
senza interruzioni. Grazie alla sua performance, l’attore ha poi
ricevuto la sua prima nomination agli Oscar per la categoria
Miglior attore protagonista.
Michael Keaton in
Spider-Man
7. Si è preparato in modo
particolare per il ruolo. Nel film Spider-Man: Homecoming, l’attore
ha avuto modo di interpretare il villain Avvoltoio. Come da lui
raccontato, l’unica ricerca fatta sul personaggio è stata parlare
con le figlie di un suo amico, le quali conoscono il personaggio
del fumetto e gli hanno raccontato tutto ciò che c’era da sapere.
Per Keaton, Adrian Toomes (vero nome dell’Avvoltoio) è “una
vittima. Egli si vede come un uomo messo da parte e per questo
prova molto risentimento, che lo porta poi a compiere azioni non
propriamente giuste.”
Michael Keaton moglie
8. È stato sposato una
volta. Nel 1982, l’attore si è sposato per la prima volta
con la collega Caroline McWilliams. I due, però,
hanno divorziato nel 1990, dopo otto anni di matrimonio. Dalla loro
unione è nato, nel 1983, il figlio Sean. Inoltre,
dal 1989 al 1995 ha avuto una relazione con la collega
Courtney Cox.
Michael Keaton: i suoi fratelli e sorelle
9. È l’ultimo di sette
fratelli. Figlio di un ingegnere civile, George A.
Douglas, e di una casalinga, Leona Elizabeth
Loftus, l’attore è l’ultimo di sette fratelli. Prima di
lui, infatti, i due genitori hanno avuto Pamel
Douglas, Robert Douglas, Joyce
Douglas, Diane Douglas,
George e Paul Douglas. Come si
sarà intuito, anche il vero cognome dell’attore è Douglas, ma egli
lo cambiò in Keaton (riferimento a Buster Keaton)
per non essere confuso con Michael
Douglas.
Michael Keaton: età e altezza
10. Michael Keaton è nato il
5 settembre del 1951a Coraopolis, in
Pennsylvania. La sua altezza complessiva corrisponde a 175
centimetri.
Sappiamo quanto l’attore
Michael Keaton abbia amato il suo ruolo in
Batman di Tim Burton e
nonostante siano passati venticinque anni l’attore è sempre
disponibile con tutti coloro chi gli chiedono del personaggio.
Ebbene questa volta durante una sessione nella ABC
Radio gli è stato chiesto se Batman potrebbe affrontare
Mark Ruffalo e il suo Hulk, sentite la
sua risposta:
“Penso che tutti dovrebbero
smettere di chiedersi chi potrebbe picchiare Batman. Batman può
dare calci a tutti, e se non lo faranno, lo farà Bruce
Wayne.”
L’attore chiaramente ha risposto in
maniera divertente come al solito, ma secondo voi potrebbe
Batman affrontare un personaggio come
Hulk e avere la meglio?
Michael
Keaton è un veterano dei cinecomics. Lui, insieme a Tim
Burton hanno dato il vero e proprio inizio ad un’Era che
si è poi trasformata, negli ultimi anni, nel cinema per supereroi
che guardiamo ogni giorno, con la predominanza per ora
incontrastata dei Marvel Studios.
L’attore ha dichiarato di recente
che gli piacerebbe davvero tornare ad essere Batman, ma solo a
condizione che, ora come allora, la regia del film fosse affidata a
Tim Burton.
Keatonha dichiarato: “Con Tim
Burton alla regia? Tornerei in un batter d’occhio. Tim ha creato un
proprio stile di supereroe oscuro. E’ iniziato tutto da lui e
quelli che sostengono il contrario si sbagliano“.
Come tutti più o meno sanno, il
terzo film di Batman per la coppia
Burton/Keaton era in cantiere, ma il toto eccessivamente oscuro di
Batman il Ritorno ha spinto a WB a rivolgersi a Joel
Schumacher, con il conseguente abbandono del progetto da
parte di Michael Keaton, che tanti anni dopo si è
trovato coinvolto in un film in cui i blockbuster e i cinecomics
vengono presi violentemente di mira
(Birdman).
“Ho sempre saputo come
funzionano questi grandi studio e sapevo che dietro c’era una
grande macchina – ha contnuato l’attore in merito alla mossa
della WB di cambiare il regista del progetto – Comunque la
risposta è semplice, non c’era nulla di buono in quel progetto. Ho
cercato di far capire che era un personaggio interessante con una
doppia personalità, e quando loro mi hanno risposto ‘a cosa
serve farlo così dark?’ mi son chiesto se stavamo parlando dello
stesso personaggio. Così alla fine ho rifiutato
l’offerta”.
Cosa ne pensate? Vi piacerebbe
vedere ritornare sullo schermo il Batman di Burton?
Per adesso aspettiamo di vedere come
se la cava Ben Affleck con la pesante eredità
dell’Uomo Pipistrello in Batman v Superman Dawn of
Justice!
Michael Keaton ha interpretato la prima
incarnazione sul grande schermo del Cavaliere Oscuro in Batman del 1989 diretto da Tim Burton, e presto l’attore indosserà di
nuovo il mantello e il cappuccio dell’iconico eroe DC per il
cinecomic The
Flash attualmente in fase di riprese nel Regno
Unito.
Nonostante nel film di Andy Muschietti sia prevista anche
un’apparizione della versione di Ben Affleck del Crociato Incappucciato,
la versione di Keaton dovrebbe avere un ruolo più importante:
secondo alcune voci, infatti, potrebbe addirittura tornare come
Batman per almeno qualche altro film del DCEU.
In occasione della promozione del
suo ultimo film, The Protégé, a Keaton è stato chiesto
come è stato tornare nei panni del leggendario eroe della DC
Comics. Sebbene l’attore si sia astenuto dall’entrare nei dettagli
in merito al film, sembra certamente entusiasta di riproporre la
sua interpretazione di Batman a una nuova generazione di fan.
“È come andare in
bicicletta”, ha detto l’attore quando il giornalista Kevin
McCarthy gli ha chiesto come fosse stato indossare di nuovo
l’iconico costume. “Ovviamente, è stato strano. Tantissimi
ricordi sono tornati alla mente, proprio come dei flash, scusa il
gioco di parole! Mi sono reso davvero conto di tutti i rischi che
hanno corso, all’epoca, Tim e tutti gli altri coinvolti nel film
del 1989.”
Parlando, invece, con
Collider, Keaton ha spiegato che tornare nei panni di Batman è
stato strano ma al tempo stesso facile, e soprattutto molto
emozionante. “È stato facile, in un modo strano e assai
ironico. Anche un po’ emozionante”, ha spiegato. “È stata
un’ondata di ricordi. Senza rivelare nulla, cosa che non posso
fare… in pratica la prima scena, non l’intero film, ma diciamo
l’introduzione di Batman, è veramente incredibile. Ricordo di aver
pensato: ‘WOW, è davvero grandioso!’. Non tanto per me, ma per
l’intero immaginario. Per certi aspetti ricorda ciò che ha fatto
Tim Burton.”
Ancora, in un’altra intervista con
Jakes Takes, all’attore è stato chiesto se nel film pronuncerà
l’iconica battuta: “Sono Batman”, ma lo stesso ha
preferito non rispondere.
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
Non ci sarà
invece Billy Crudup, che aveva interpretato
Henry Allen (il padre di Barry) in Justice
League: l’attore verrà sostituito nella parte
da Ron Livingston. Il film dovrebbe essere
ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da
Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.
Abbiamo avuto
Beetlejuice – Spiritello porcello. Poi abbiamo avuto
Beetlejuice
Beetlejuice. Quindi viene da chiedersi: qualcuno dirà
Beetlejuice Beetlejuice Beetlejuice e evocherà il
bio-esorcista per la terza volta, e se sì, ci vorrà un altro quarto
di secolo per tornare a Winter River? La star del film, Michael Keaton, ha parlato di recente con
E! e forse abbiamo c’è una possibilità
di rivederlo nel ruolo. All’attore è stato infatti chiesto se abbia
voglia di riprendere il ruolo per una teorica terza uscita. La
risposta di Keaton è stata entusiasta, esclamando sinteticamente:
“Oh sì, lo farei ogni anno, sì”.
Questo dovrebbe confermare che c’è
voglia di fare il film, ma lo stesso TimBurton ha espresso qualche esitazione a
realizzarlo, come ha spiegato a Total Film, che ha notato come si
sia “sensibilmente contorto” di fronte alla prospettiva.
“Non lo so. Mi farebbe sembrare William Castle o qualcosa del
genere – ‘il più grande, il più grosso, il più favoloso film dai
tempi di Glen o Glenda!’”, dice Burton. “Spero per il
meglio, davvero. Mi sento bene se questo è stato fatto nello
spirito e nel sentimento dell’originale. Comunque vada il film, per
me è stata un’esperienza molto positiva”.
Esperienza positiva è stata anche
quella al box office. Nonostante l’ingente budget di 100 milioni di
dollari – sei volte superiore ai 15 milioni di dollari del film
originale del 1988 – gli incassi di Beetlejuice
Beetlejuice hanno già superato i 400 milioni di dollari,
rendendolo un solido successo. Se a ciò si aggiunge la valutazione
Certified Fresh del 77% su Rotten Tomatoes, è chiaro che questo
seguito è riuscito ad affascinare sia i fan che la critica. Chissà
se Michael Keaton e la Warner Bros. riusciranno
dunque a convincere Burton a realizzare un terzo capitolo.
Tutto quello che c’è da sapere su
Beetlejuice Beetlejuice con Michael
Keaton
Il
visionario filmmaker Tim Burton e l’attore candidato all’Oscar
Michael Keaton tornano a fare squadra per
Beetlejuice
Beetlejuice. Keaton torna nel suo ruolo iconico
accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder(Stranger Things, Piccole donne) nel
ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s
Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si
aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star
Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers),
Monica Bellucci (Spectre, i film di
Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto
in un lungometraggio, la candidata agli Emmy
Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo
della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!,
Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità).
La sinossi del film recita:
“Beetlejuice è tornato! Dopo un’inaspettata tragedia familiare,
tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River.
Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene
sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid, scopre il
misterioso modellino della città in soffitta e il portale per
l’Aldilà viene accidentalmente aperto. Con i problemi che si stanno
creando in entrambi i regni, è solo questione di tempo prima che
qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il demone
dispettoso ritorni per scatenare il suo marchio di caos”.
Burton
dirige il film da una sceneggiatura di Alfred
Gough & Miles
Millar(Mercoledì).La
squadra creativa di Burton che ha lavorato dietro le quinte include
il direttore della fotografia Haris Zambarloukos
(Shark 2 – L’abisso, Assassinio sull’Orient
Express) e diversi suoi collaboratori storici come lo
scenografo Mark Scruton (Mercoledì), il
montatore Jay Prychidny (Mercoledì), la
costumista premio Oscar Colleen Atwood (Alice
in Wonderland, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet
Street).
Vi sono
poi il supervisore creativo degli effetti delle creature e del
trucco speciale vincitore del Premio Oscar Neal
Scanlan(Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet
Street, Charlie e la fabbrica di cioccolato), il compositore
Danny Elfman (Big Fish, The Nightmare Before Christmas,
Batman), e il Premio Oscar per le acconciature e il trucco
Christine Blundell (Topsy-Turvy
Sotto-sopra).
Senza dubbio la presenza di Michael Keaton nel ruolo di Batman in
The
Flash sarà un incentivo importante per recarsi in
sala a vedere il film con Ezra Miller. Lo studio
aveva puntato talmente tanto sul ritorno di Keaton che il film
sarebbe dovuto finire diversamente, con la sequenza temporale di
Flashpoint ancora “valida” e con Batman e
Supergirl con un ruolo di primo piano.
Questo finale avrebbe mantenuto
Keaton nel DCEU nei panni di una figura simile a un mentore per i
supereroi più inesperti del DCEU: il piano era che Keaton fungesse
da “Nick Fury” per il DCEU. Questo nuovo ruolo sarebbe stato più
evidente nel film solista di Batgirl, poi
cancellato, poiché il ruolo di Keaton sarebbe stato un “cameo
fondamentale”.
Secondo quanto riferito, Keaton
aveva successivamente filmato un cameo anche per
Aquaman e il Regno
Perduto, ma ovviamente è molto probabile che ora il
suo cameo verrà tagliato dalla versione finale del film. Un altro
progetto che avrebbe visto protagonista Michael Keaton sarebbe
dovuto essere Batman Beyond, in cui quella versione di Batman
avrebbe poi consegnato il mantello da supereroe a un Robin più
giovane, che si sarebbe impegnato a guidare.
Sembra dunque che il ruolo di
Michael Keaton sarebbe stato molto
impegnativo, cosa che l’avvento di Gunn e Safran e la necessità di
fare piazza pulita hanno tolto dal tavolo.
The Flash: la trama e il cast del film
The
Flash è uscito al cinema il 15 giugno
2023 distribuito da Warner Bros Italia.
Nel film, Barry Allen usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro
nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo
di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry
rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato,
minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi.
L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione
un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano
imprigionato… malgrado non sia più colui che sta cercando.
Fanno parte del cast di
The
Flash l’attore Ezra Miller nei panni
del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da
JusticeLeague, ma anche l’astro nascente
Sasha Calle nel ruolo
di Supergirl,
Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”),
in quelli del Generale Zod, Ron Livingston
(“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”),
Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también –
Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack
Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”),
Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo
d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”,
“Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30
anni.
CBS Films e Lionsgate hanno
annunciato che il candidato all’Oscar Michael
Keaton (Birdman) sarà il
protagonista dell’adattamento cinematografico del bestseller
American Assassin, scritto da
Vince Flynn. Il film sarà diretto dall’acclamato
regista Michael Cuesta (Kill the
Messenger, Homeland, LIE) e sceneggiato da
Stephen Schiff (The Americans,
Ultimate Rush). Alla produzione troveremo invece
Lorenzo di Bonaventura (Transformers,
Red) e Nick Wechsler
(The Road, Magic Mike).
Nel film Michael Keaton
interpreterà Stan Hurley, un veterano della Guerra Fredda
conoscosciuto solo da alcuni membri della CIA. La storia inizia
quando Hurley riceve il compito di addestrare Mitch Rapp, un agente
devastato dalla perdita della sua fidanzata, morta durante un
attacco terroristico. I due, insieme ad un altro agente turco,
dovranno affrontare una missione per cercare di fermare
un’operazione che potrebbe causare l’inizio della Terza Guerra
Mondiale in Medio Oriente.
American
Assassin sarà l’ultimo film rilasciato dalla
CBS Films in collaborazione con la
Lionsgate.
Ricordiamo che Michael
Keaton è attualmente nelle nostre sale con Il
Caso Spotlight, vincitore dell’Oscar 2016 come
Miglior Film. La pellicola, diretta da Tom
McCarthy, è uscita in Italia lo scorso 18 febbraio e
annovera nel cast anche Mark Ruffalo, Rachel McAdams, Liev
Schreiber e Stanley Tucci. La pellicola
narra le vicende reali venute a galla dopo l’indagine del
quotidiano The Boston Globe sull’arcivescovo Bernard Francis
Law, accusato di aver coperto molti casi di pedofilia avvenuti in
diverse parrocchie.
UPDATE del 07/01/2021.
Dopo che internet è letteralmente esploso in seguito alla
diffusione della notizia, Brooks Barnes (il giornalista del New
York Times che in origine aveva intervistato il presidente della DC
Films Walter Hamada) ha chiarito le sue dichiarazioni sul
coinvolgimento di Michael Keaton nei futuri film della DC.
In un recente
tweet, Barnes ha spiegato che Keaton è stato scelto
esclusivamente per The Flash e che l’attore non è stato
confermato per ulteriori film nei panni di Batman.
Di seguito la
notizia originale…
Il Batman di Michael Keaton è destinato a essere il futuro
Uomo Pipistrello del DCEU, non Ben Affleck. Inizialmente, il DCEU è apparso
come la risposta della DC al MCU. Tuttavia, l’universo condiviso
è cambiato drasticamente nel corso degli anni.
In origine, il franchise si
concentrava su trame interconnesse, proprio come il MCU; una mossa che, andando avanti,
non si è rivelata propriamente strategica. Ad oggi, il DCEU è
decisamente più centrato su solide funzionalità autonome. Tale
cambiamento è in atto già da alcuni anni, poiché i pilastri del
franchise originale, come Ben Affleck nei panni di Batman, sono già
usciti di scena. Tuttavia, i recenti sviluppi hanno portato a molta
confusione su come sarà il DCEU in futuro.
Con il ritiro di Affleck, Robert Pattinson è stato scelto per
interpretare Bruce Wayne in The
Batman di Matt Reeves, che non sarà collegato al resto
del DCEU. Per quanto riguarda l’universo condiviso, il futuro di
Batman è rimasto aperto per un po’ di tempo fino a quando, la
scorsa estate, è arrivata la notizia che Michael Keaton tornerà per la prima volta nei
panni dell’eroe da Batman – Il ritorno nell’atteso The Flash, in arrivo nel 2022. Ben presto, è
diventato chiaro che Keaton non sarà l’unico Batman nel film di
Andy Muschietti: anche Affleck tornerà, notizia che ha dato ai fan
la speranza di un ritorno permanente dell’attore nelle vesti
dell’iconico personaggio.
Ad ogni modo, non sembra essere
questo il caso. La scorsa settimana, il presidente della DC Films
Walter Hamada ha rilasciato un’intervista al NYT in cui ha
delineato – in linea generale – il futuro del franchise. Ad un
certo punto, si è parlato del fatto che ci sarebbero state due
saghe cinematografiche diverse – ma contemporanee – che avrebbero
coinvolto Batman, interpretato da due attori diversi. Chiaramente,
Pattinson è uno di questi due Batman, ma è chiaro che ci sia ancora
un po’ di confusione su chi sia l’altro.
Su
Twitter, il critico cinematografico Nestor Cine ha contattato
il collega Brooks Barnes – autore dell’articolo dell’Hollywood
Reporter che confermò in esclusiva il coinvolgimento di Keaton in
The Flash – per un chiarimento in merito, e Barnes ha
confermato che il secondo Batman – quello del DCEU – sarà proprio
l’attore candidato all’Oscar per Birdman.
Quale futuro per il Batman di Ben Affleck?
Quando si è diffusa la notizia
dell’apparizione di Michael Keaton in The Flash, è stato riferito che il suo ruolo
all’interno del DCEU sarebbe stato simile a quello di Nick Fury
all’interno del MCU: una figura di mentore in vari
film, senza mai assumere un ruolo da protagonista assoluto. Sembra
che quei piani siano ancora in atto, dato che la DC mira a tenere
ancora Keaton in futuro per la seconda delle loro cosiddette “saghe
cinematografiche”. Quanto a ciò che tutto questo significa per il
Batman di Ben Affleck, la situazione è decisamente meno
chiaro.
I fan devoti al Batman di Affleck
hanno sperato che il suo ritorno in
The Flash, così come l’uscita della Snyder Cut di Justice
League, si sarebbe tradotto in più ruoli per l’attore.
Il sogno di molti è che Affleck abbia la possibilità di realizzare
il suo film da solista su Batman. Tuttavia, se DC seguirà ciò che
ha attualmente pianificato, il Batman di Affleck non resterà in
giro per molto tempo.
Se Spider-Man
4 di Sam Raimi fosse stato
realizzato, avremmo visto il Peter Parker di Tobey Maguire combattere con l’Avvoltoio di
John Malkovich. Invece, quando i Marvel Studios hanno riavviato
l’uomo-ragnatela, è stato l’ex Batman
Michael Keaton a indossare le ali del cattivo in
Spider-Man: Homecoming.
Invece di tornare in
Spider-Man: No Way Home, come previsto
inizialmente, Keaton ha ripreso il ruolo dell’Avvoltoio in
Morbius. Dopo essere stato inviato per
errore in quel mondo, un Toomes sorprendentemente calmo è stato
liberato dalla prigione e in seguito ha tentato di reclutare il
Vampiro Vivente in una sorta di squadra.
Rimane una delle peggiori scene
post-credits dei film a fumetti di sempre, ma l’attore potrebbe
tornare a vestire i panni di Adrian Toomes nel prossimo
Spider-Man 4?
“Oh, wow.È un personaggio interessante, quel ragazzo”, ha
risposto Keaton quando
Screen Rant gli ha posto la domanda. “In realtà, ci
sono stato per un minuto nel secondo film.È stata
un’esperienza davvero divertente, ma non ho parlato con nessuno di
nulla.[Cerco di non parlare con nessuno.Non mi piace proprio la gente”.
Non è chiaro cosa Keaton intenda
con “il secondo”, anche se potrebbe riferirsi a
Spider-Man: Far From Home o Spider-Man:
No Way Home. In ogni caso, non ci aspettiamo
necessariamente che ci sia spazio per l’Avvoltoio sulla base di ciò
che sappiamo su Spider-Man 4.
In una prima versione di
Spider-Man: No Way Home, Peter avrebbe
visitato la casa di Toomes con Doctor Octopus, Green Goblin ed
Electro al seguito. I concept art hanno mostrato Spidey che sembra
fare squadra con il cattivo, mentre abbiamo anche visto
alcune versioni diverse della sua tuta di volo
aggiornata.
All’inizio dell’anno, John
Leguizamo ha raccontato di essere stato sostituito
all’ultimo momento da Keaton nel ruolo dell’Avvoltoio. Come si può
immaginare, l’attore non era esattamente felicissimo di essere
stato estromesso dal film.
“Non avevo firmato un
contratto, ma eravamo d’accordo.Credo che questi
siano termini accettabili”, ha ricordato. “Il capo
dello studio mi ha chiamato e mi ha detto: ‘È terribile.Mi sento orribile, vuoi rinunciare?”.E io
l’ho fatto”, ha continuato.“Mi sentivo come se,
se lei non mi volesse, nemmeno io volessi essere lì, capisce cosa
intendo?”.
Mia nonna diceva: “Se non
ti vogliono a una festa, non andarci”.Allora ho
detto: ‘Non mi volete alla festa’.Non voglio
esserci.Mi sono sentita sminuita e sminuita,
quindi non ho voluto partecipare”. Vi piacerebbe vedere di
più l’Avvoltoio di Keaton nel MCU?
L’imminente film di Tim BurtonBeetlejuice
Beetlejuice è innegabilmente tra le uscite
più importanti di questa stagione spettrale. Il film riporta
Michael Keaton nel ruolo del protagonista,
insieme a tre generazioni della famiglia Deetz e a un gran numero
di effetti pratici. La commedia horror sarà una festa visiva per i
fan del film originale e per le nuove generazioni. Sebbene si
conoscano pochi dettagli sulla trama del prossimo sequel, in una
recente intervista con Total Films, Keaton ha anticipato il confronto con il
film originale del 1988.
Nel sequel in arrivo, una tragedia
inaspettata riporta tre generazioni della famiglia Deetz nella loro
casa. Le cose prendono una svolta quando la figlia adolescente e
ribelle di Lydia scopre un misterioso portale per l’aldilà e il
demone dispettoso ritorna allegramente. Secondo Keaton, il nuovo
film ha “una storia più forte” rispetto all’originale. Rivela
inoltre che “c’è più connessione per il pubblico in termini
di altri personaggi“. E aggiunge: “Ci sono cose per
cui non ero pronto, che sono più che deliziose. Invece di
dire: ‘Non vedo l’ora che arrivi questa cosa’ o ‘Voglio
solo che questa cosa chiamata Beetlejuice impazzisca‘”.
Beetlejuice Beetlejuice è l’immaginazione di Tim Burton che
corre a perdifiato
Il film originale è considerato un
classico per le sue interpretazioni, la visione di Burton e la sua
storia esilarante. È stato un successo di critica e commerciale,
ottenendo molti riconoscimenti tra cui un Oscar per il miglior
trucco. Winona Ryder, che riprende il suo ruolo di
Lydia, è molto fiduciosa sull’accoglienza del film in uscita:
“Penso letteralmente che ogni generazione possa trovare in questo
film qualcosa che apprezzerà davvero”. Justin Theroux, che interpreta il
fidanzato di Lydia, Rory, aggiunge:“Questo film fa delle
oscillazioni molto grandi“, e paragona il film al giro in
barca psichedelico di Willy Wonka
nel film del 1971. Ha detto:
“C’è la fantasmagoria e sembra
leggermente fuori controllo e fuori di testa.Ha
quell’atmosfera.È chiaro che questo film non è stato
realizzato prendendo in considerazione i sondaggi del pubblico, le
note degli studios e i dirigenti che dicevano: “Beh, qual è il
terzo atto più soddisfacente?”.È al 100% come se qualcuno
avesse aperto la parte anteriore della testa di Tim Burton e
l’avesse fatta uscire sullo schermo.È una corsa favolosa
proprio per questo motivo”.
Il film è scritto dai collaboratori
di Burton di mercoledìAlfred Gough e Miles
Millar. Nel cast anche Catherine O’Hara
nel ruolo di Delia Deetz, Jenna Ortega nel ruolo della nipote di
Delia, Astrid, Monica Bellucci nel ruolo di Delores,
Willem Dafoe nel ruolo di Wolf Jackson e
Burn Gorman. Beetlejuice
Beetlejuice sarà nelle sale a partire dal 5 settembre.
Michael Keaton,
impegnato sul set di Batgirl in cui tornerà a
interpretare Batman, ha pubblicato una
bella foto sul suo account Instagram in cui è protagonista la
sua ombra in costume, con le inconfondibili orecchie a punta.
L’attore ha espresso grande gioia nel tornare nei panni del
personaggio e lo ha già fatto per The
Flash di
Andy Muschietti, in cui comparirà accanto a
Ben Affleck. Ecco la foto:
Batgirl doveva
essere diretto da Joss Whedon, regista
di The
Avengers e Avengers:
Age of Ultron, nonché della versione cinematografica
di Justice
League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di
abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a
“decifrare la storia”. Il film è diretto da Adil El
Arbi e Bilall Fallah.
Nonostante Michael Keaton sia presente nei
cinema di tutto il mondo con il remake di
Robocop, sono sempre due gli argomenti
che nella sua carriera vanno per la maggiore:
Batman e
Beetlejuice.
In una intervista alla rivista Today, l’attore statunitense ha
discusso infatti non solo del suo ruolo nel film
di Jose Padilha, ma anche del suo parere in
merito alla scelta di Ben Affleck come interprete
dell’uomo pipistrello nel prossimo Batman VS
Superman e di un possibile ritorno nei panni dello
spiritello porcello nel sequel del film di Tim
Burton datato 1988.
“Andrà sicuramente alla grande”, ha detto Keaton
riguardo ad Affleck, aggiungendo di non capire il motivo di tale
putiferio tra i fan: “Io non seguo molto queste cose, ma
credo che ci fosse una sorta di… Non capisco l’entusiasmo dell
gente di fronte a certe cose.”
Keaton ha aggiunto che la pressione in cui si trova ora Affleck
è simile a quando lui stesso aveva indossato il costume di Batman
per il primo film nel 1989, rivelando che i registi erano molto
preoccupati su come rendere al meglio il carattere del personaggio
e non rovinarne l’iconografia, a partire proprio dal costume.
Riguardo alla sua partecipazione nel probabile sequel del cult
Beetlejuice, Keaton ha dichiarato: “Lo dico da
anni. Il secondo capitolo di questo film sarebbe l’unico sequel che
vorrei fare. Ci sono stati molti rumors in passato ma se
Tim Burton è coinvolto nel progetto allora non
posso proprio tirarmi indietro. Voglio dire, lui è così originale,
è un artista.”
Vi
ricordiamocheBatman
Vs Supermansarà diretto dal
regista Zack Snyder su sceneggiatura scritta in
collaborazione con Chris
Terrio (Argo),sulla
base di una storia già scritta da David S.
Goyer. Confermati nel cast del filmHenry Cavill,
Ben Affleck, Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane
Lane, Gal Gadot, Jeremy
Irons e Jesse Eisenberg.
Parlando con Variety,
Michael Keaton riconosce che mentre ora fa
parte sia del MCU che del DCEU, non si è seduto
per guardare nessun film Marvel o DC fino alla fine. Spiega
che non è perché si sente un “intellettuale”, ma attribuisce questa
sua abitudine al fatto che “ci sono pochissime cose” che guarda in
generale.
Keaton dice che se inizia a guardare
qualcosa e pensa che sia buono, allora gli basta perché ha
semplicemente “altre cazzate da fare”. Ecco cosa ha detto a
Variety:
“So che le persone non ci
credono, che non ho mai visto una versione intera di nessuno di
quei film, nessun film Marvel, nessun altro. E non dico
che non lo guardo perché sono un intellettuale – fidati di me! Non
è quello. È solo che ci sono pochissime cose che guardo. Comincio a
guardare qualcosa e penso che sia fantastico e guardo tre episodi,
ma ho altre cazzate da fare!”
Michael Keaton è al momento un elemento
potenzialmente importante di entrambi i franchise, Marvel e DC. Da una parte il ruolo
di Adrian Toomes, alias l’Avvoltoio, non è stato del tutto
accantonato da SONY/Marvel, dall’altra, Keaton ha
indossato di nuovo il mantello del Cavaliere Oscuro per
The
Flash e forse il suo personaggio avrà un futuro nello
sviluppo dell’incerto DCEU.
Consoliamoci, nemmeno Michael Keaton che lo ha interpretato ha
capito il senso del suo cameo in Morbius. Abbiamo
visto Keaton interpretare l’Avvoltoio nel film SONY con
protagonista Jared Leto, ma quel collegamento con
l’universo di Spider-Man non ha ancora portato dei frutti.
Ora, anche
Michael Keaton ha commentato il suo controverso cameo
dell’Avvoltoio in Morbius. L’attore è apparso per la prima volta
nel Marvel Cinematic Universe in
Spider-Man: Homecoming del
2017. Successivamente, il personaggio è apparso di nuovo in
Morbius, un film all’interno dell’universo Spider-Man di Sony, per
un cameo che ha anticipato un ritorno del personaggio nei futuri
film Marvel.
Nel podcast Happy Sad Confused,
Keaton ha rivelato di essere confuso quanto il pubblico riguardo al
suo cameo di Avvoltoio in Morbius. L’attore ha
detto: “No, nessuna idea. Nessuno. Zero”, quando gli è
stato chiesto se sapeva cosa stava succedendo durante la scena che
ha girato. L’Avvoltoio di Keaton è apparso nella scena post-credits
di Morbius, come se fosse un’anticipazione di un
futuro progetto di squadra presso Sony. Tuttavia, non c’era alcuna
spiegazione del motivo per cui il personaggio fosse apparso nella
SSU. Controlla la citazione completa qui sotto:
“No, non ne ho idea. Nessuna.
Zero. Voglio dire, hanno detto ‘Okay’… e anche loro non sono
riusciti a spiegarlo del tutto. Hanno detto: ‘Guarda, lascia che te
lo dica’, e io ho risposto: “Non so davvero di cosa stai parlando e
nemmeno chi siano alcune di queste persone”, e lui ha detto: “Okay,
lasciami spiegare”, ma era complicato perché, ovviamente, stavano
guardando in fondo alla strada…”.
La lavorazione di RoboCopgli
ha ricordato la sua esperienza con i costume, è quando almeno
ammette l’attore
Michael Keaton che sarà al cinema con l’atteso
remake del cult degli anni 80′. Infatti l’attore intervista ha
parlato dell’esperienza sul set del film ricordando la sua di
esperienza con un costume, quello di
Batman nel film di Tim
Burton.
Ecco le sue parole “Guardarlo
mi ha fatto venire in mente tutte quelle cose. A quel tempo c’era
molta più critica e interesse perchè nessuno aveva fatto nulla del
genere prima di Tim Burton. Mentre guardavo [Kinnaman] ho iniziato
a ricordare. La produzione non smetteva di apportare modifiche al
costume, tant’è che abbiamo visto la versione definitiva solamente
il primo giorno di riprese. Non sapevamo se il costume avrebbe
funzionato. C’era bisogno di aggiustarlo di continuo, e a un tratto
mi sono reso conto che tutto quello che dovevo fare non era
fisicamente possibile. Tutta la mia preparazione, il mio
allenamento, le arti marziali, tutto inutile. Riuscivo a fare
qualcosina, ma ero davvero limitato. […] Ecco perchè non voglio
sentire lamentele. Il costume di Robocop è tutt’altro, puoi
giocarci 3 partite di tennis. Puoi muoverti, sederti, rinfrescarti
con l’aria condizionata – ha tutto!”
RoboCop, il film
RoboCop è
ilremake del film datato
1987, Robocop – Il futuro della
leggeche inaugurò il successo del franchise
legato al poliziotto metà uomo e metà macchina. Il
nuovo RoboCop,
diretto da Josè Padilha, sarà invece
interpretato da Joel Kinnaman. Il film è al
momento in post-produzione, sarà prodotto dalla Strike
Entertainment, dalla MGM e dalla Columbia Pictures ed uscirà nelle
sale il 7 Febbraio 2014 con un cast di tutto
rilievo, composto, tra gli altri, da
Joel Kinnaman,
Gary Oldman,
Abbie Cornish,
Samuel L. Jackson, Jackie Earle Haley, Jay Baruchel,
Michael Keaton.
RoboCop è
ambientato nel 2028, anno in cui la multinazionale conglomerata
OmniCorp è leader nell’industria robotica. All’estero, i droni da
essa prodotti, vengono impiegati dalle forze militari da anni, ma
sono stati vietati come tutori della legge all’interno dei confini
americani. Ora la OmniCorp vorrebbe impiegare questa controversa
tecnologia anche sul fronte interno, considerando questa
opportunità un’occasione d’oro. Quando Alex Murphy
(Joel
Kinnaman) – marito affettuoso, padre, e buon
poliziotto, facendo del suo meglio per arginare l’ondata di
criminalità e corruzione a Detroit – resta gravemente ferito,
la OmniCorp intravede un’occasione unica per creare un poliziotto
ibrido, in parte uomo ed in parte robot. La OmniCorp immagina
un futuro in cui ogni città avrà il suo RoboCop, con conseguenti
ricavi miliardari per i propri azionisti; ma alla OmniCorp stanno
dimenticando una cosa fondamentale: che c’è pur sempre un uomo
all’interno della macchina.
Micheal Keaton (I
poliziotti di riserva) interpreterà l’AD della Omni Corp Raymond
Sellars nel remake di RoboCop firmato José Padilha. Si tratta del
villain
Arriva come una vera e propria esplosione la notizia che
Michael Keaton sarebbe in trattative con la Warner
Bros per tornare ad interpretare Batman in
The
Flash, il film in produzione con Ezra
Miller nei panni del Velocista
Scarlatto.
Apprendiamo la notizia da
Comicbook che lo comunica proprio dopo l’annuncio
della morte di Joel Schumacher, regista che
portò al cinema un nuovo Batman (prima Val Kilmer
e poi George Clooney). Per quanto la notizia sia
esaltante, visto che Keaton resta per molti l’unico vero Crociato
di Gotham del grande schermo, si troverebbe ad interpretare Batman
accanto ad un Flash che ha conosciuto già un Batman con le
sembianze di Ben Affleck.
Altra questione da affrontare è quella del coinvolgimento di
Michael Keaton nel Marvel Cinematic Universe,
in cui sembra che il ruolo dell’Avvoltoio non sia ancora concluso,
visto che sarà di nuovo Adrian Toomes in Morbius,
con Jared Leto.
Inoltre, se si volesse tentare di rimettere in piedi il DCEU,
sappiamo che in un eventuale Flashpoint, dovrebbe
essere Jeffrey Dean Morgan il prescelto per
interpretare un Batman alternativo! Insomma, la questione della
trattativa va presa con le pinze e aspetteremo a breve un annuncio
(o una smentita) ufficiale, prima di fare ipotesi più concrete su
questa nostalgica incarnazione di Batman.
Il percorso della versione
cinematografica del videogame Need For
Speed è stato abbastanza travagliato, molto meno
agevole rispetto a Fast & Furious, col
quale condivide l’ambientazione nel mondo delle corse.
Il progetto sembra ora riprendere
slancio, con l’annuncio della partecipazione di Michael
Keaton, che vestirà i panni di un organizzatore di corse
clandestine. Aaron Paul darà invece il proprio
volto al protagonista Tobey Marshall, un corridore ‘da strada’ che
entra nel business delle corse illegali affiancando il venditore di
auto Dino (Dominic Cooper), per poi fare i conti
con la morte di un amico proprio durante una di queste corse; da
qui prenderanno il via varie vicissitudini che condurranno il
protagonista a partecipare a un’ultima gara, dovendo difendersi
dagli attacchi degli altri corridori, intenzionati ad ucciderlo; il
tutto, ovviamente, all’insegna di veicoli superpotenziati.
Del cast di Need For
Speed faranno parte anche Imogen Poots, Rami
Malek, Kid Cudi, Ramon
Rodriguez ed Harrison
Gilbertson; la sceneggiatura è stata firmata da
John Gatins (Flight)
assieme al fratello George; la regia è affidata a
Scott Waugh (Act of
Valor). L’uscita nelle sale americane è fissata per
il 7 febbraio 2014.