Nonostante gli incassi non
all’altezza delle aspettative, Blade Runner
2049 è da considerarsi un’operazione ben riuscita, che
ha soddisfatto la maggior parte del pubblico e ha raccolto opinioni
molto positive dalla critica.
Il film poteva essere però diverso,
nel corso della sua produzione, a partire dal titolo. Secondo
quanto dichiarato Andrew Cosgrove, della Alcon Entertainment,
alla Monsters &
Critics, il film doveva chiamarsi Blade Runner:
Androids Dream, dal momento che il film riprende le
vicende del romanzo di Philip K. Dick, Do Androids Dream of
Electric Sheep?
Il produttore ha spiegato che
l’idea di un sottotitolo diverso era stata considerata seriamente,
ma che, visto che la prima scena del film originale riportava la
scritta Los Angeles 2019, la produzione ha deciso di
lasciare il titolo il più semplice possibile, dando solo la chiara
connotazione del tempo che passava, ovvero i 30 anni che
intercorrono tra le vicende di Deckard e quelle dell’Agente K.
Inoltre il film poteva avere anche
un finale diverso. Parlando con il LA Times, lo
sceneggiatore Hampton Fancher ha dichiarato:
“Nel mio script Deckard moriva alla fine, ma lo abbiamo
lasciato vivo. Nel 1986 io e Ridley Scott abbiamo considerato per la prima
volta di fare un altro Blade Runner o quello che sarebbe potuto
essere, e mi era venuta questa idea su Deckard e il suo nuovo
lavoro. E quello che è accaduto nella mia fantasia è terribile, e
non lo rivelerò.”
Di seguito la prima sinossi del
film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo
blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a lungo sepoltoche potrebbe avere il potere
di gettare nel caos quello che è rimasto della società.
La scoperta di K lo guida in una ricerca con lo scopo di trovare
Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner della LAPD
che è rimasto nasconsot per 30 anni.”
Nel cast del film
figurano Ryan Gosling, Harrison Ford,
Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie
Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie
James, Hiam
Abbass e Jared
Leto.
La
sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo
l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton
Francher e Michael Green e
segue la storia originale scritta da Francher e David
Peoples basata sul romanzo di Philip K.
DickIl Cacciatore di
Androidi.
Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra
e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso
Ridley Scott sarà produttore esecutivo della
pellicola così come Bill Carraro.
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday, il vigilante Bruce Wayne/Batman
rivaluta i suoi metodi estremi e comuncia la ricerca di
straordinari eroi per assemblare una squadra di combattenti contro
il crimine per difendere la Terra da ogni tipo di minaccia. Insieme
a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova l’ex star del football al
college, ciberneticamente migliorato, Vic Stone/Cyborg, il
velocista Barry Allen/The
Flash e un guerriero atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman.
Insieme si schierano contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante
in seconda dell’alieno signore della guerra Darkseid, incaricato da
Darkseid stesso di trovare tre manufatti nascosti sulla
Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Gal
Gadot, star di Wonder Woman, è
in trattativa per il film Ruin, il nuovo film
diretto da Justin Kurzel, regista di
Assassin’s Creed. Il progetto è a cura della Marc
Bulan’s Mad River Picture. Kuzel è famoso anche per aver diretto
Macbeth che è stato nominato come Miglior
film Indipendente Inglese al Festival di Cannes.
La sceneggiatura è scritta dal team
di Matthew e Ryan Firpo ed è incentrato su un ex capitano nazista
dopo la Seconda Guerra Mondiale in Germania. L’ex capitano cerca di
espiare i suoi crimini cercando i superstiti del genocidio.
Gal Gadot è diventata famosa
nel 2016 con Wonder Woman nel film Batman v Superman: Dawn of
Justice. Ha preso parte anche nei film Fast &
Furious e nella commedia Keeping up with the
Joneses. Prossimamente la vedremo sempre nel ruolo di
Wonder Woman nel film Justice League che uscirà il 17
Novembre. I suoi prossimi progetti sono Wonder Woman
2 per la Warner Bros diretto da Patty Jenkins che uscirà
il 13 Dicembre 2019 e Deeper a fianco di
Bradley Cooper.
Prima di Peter
Jackson, Il Signore degli
Anelli era considerato infilmabile, e prima di
Andy Muschietti anche per IT era
stato utilizzato quell’aggettivo. C’era stata la mini serie negli
anni ’90, con protagonista Tim Curry e origine di
molteplici traumi infantili e non per i giovani spettatori di
quell’epoca, ma nessun prodotto cinematografico si era mai
addentrato in profondità nelle pagine del capolavoro di Stephen
King.
L’adattamento di Muschietti però, a
differenza del lavoro citato a opera di Jackson, presenta delle
peculiarità e delle differenza, delle difficoltà di resa che fanno
del film un ottimo prodotto di intrattenimento horror e allo stesso
tempo una trasposizione parziale e semplificata del romanzo.
IT trama
La storia è stata spostata negli
anni ’80 (nel romanzo sono gli anni ’50-’60) e segue le vidende di
sette ragazzini, Bill, Bev, Ben, Eddie, Ritchie,
Stan e Mike, che hanno in comune l’essere
considerati dei “perdenti”, nome che si attribuiscono loro stessi,
fondando un vero e proprio club, composto esclusivamente da sette
membri. I ragazzini trascorreranno un’estate molto particolare
nella loro cittadina, Derry, che sta affrontando un periodo
difficile a causa di omicidi e sparizioni di bambini e ragazzi. I
sette ragazzini scoprono di essere accomunati non solo dal loro
essere outsider, ma anche dalla visione di creature mostruose e di
un clown, dai capelli rossi e il costume argento, una visione
straniante e minacciosa. Guidati dalla volontà di ritrovare
Georgie, fratellino di Bill scomparso mesi prima, i sette ragazzini
ingaggeranno una lotta contro la creatura, la cui forma più comune
(e famosa) è quella di Pennywise, il clown
ballerino.
La storia di King è molto nota e i
più sanno che si snoda seguendo un intreccio che sovrappone passato
e presente, con i protagonisti ora adulti, ora bambini. Ecco, la
prima cosa da specificare per l’IT di Andy
Muschietti è che la storia si concentra solo sulla parte
del romanzo in cui i protagonisti sono ragazzini, lasciando la
parte adulta della storia a un secondo capitolo già annunciato e in
arrivo nel 2019.
Gli anni ’80
Nel mondo che aspetta la seconda
stagione di Stranger Things, è inevitabile, a uno
sguardo superficiale, trovare riferimenti alla serie Netflix e alla nostalgia anni ’80
nel film, che ne riprende le atmosfere e i toni, persino, in alcuni
casi, la pasta dell’immagine. Come un cane che si morde la coda, è
da specificare che tra le tante fonti dei Fratelli
Duffer, ideatori dello show, c’è proprio il romanzo di
King. Insomma un gioco di rimandi e scatole cinesi, all’interno del
quale tutti citano tutti, contribuendo a quel composito blocco
culturale che sembra volerci trasportare indietro nel tempo a
trent’anni fa.
Riferimenti culturali e pop a
parte, il film di Muschietti è un perfetto esempio
di cinema horror, con una creatura mostruosa e dei ragazzini, un
po’ coraggiosi, un po’ scavezzacollo, che decidono di affrontarlo
per sconfiggere le loro paure più profonde. Linguisticamente
parlando quindi, l’adattamento della storia superficiale è
perfetto, con i giusti momenti di terrore puro, con una buona dose
di splatter e con discreti momenti che emotivamente coinvolgono lo
spettatore.
I volti giusti
Decisamente vincente si è
rivelata la scelta dei sette protagonisti, che ripropongono volti e
espressioni lontane nel tempo, prive della spavalderia moderna,
impregnati di passato, giochi e dinamiche scomparsi nel corso degli
anni. L’aspetto kinghiano dell’amicizia, della comunità,
l’importanza del “cerchio”, viene quindi rispettata anche nel film,
che però perde irrimediabilmente di profondità, attraverso la
semplificazione del racconto.
Il film manca di tutto l’aspetto
mistico e cosmogonico del romanzo, scelta intelligente da un punto
di vista del box office, che infatti sta premiando l’operazione
all’estero (IT è il film horror con il maggiore incasso nella
storia del genere a oggi). A fronte di questa semplificazione, che
va oltre i cambiamenti di trama, si verifica una scarnificazione
del racconto e la perdita di tutte le motivazioni che hanno reso
IT il miglior romanzo di Stephen
King.
IT rinuncia alla cosmogonia kinghiana
Il racconto di formazione, il ruolo
della paura incarnata nella pubertà, nel cambiamento, nell’assenza
dei genitori, e che prende forma nel mutevole mostro ancestrale
contro cui i protagonisti combattono, perde tutto il suo peso. Non
c’è nessun rito preparatorio, nessuna consacrazione orgiastica,
nessun patto sacro, nessuno scontro salvifico. Tanto che quando
alla fine il mostro stesso viene concretamente affrontato, ci si
trova di fronte alla rappresentazione di quella che sembra
nient’altro che un’aggressione di massa la quale, poco importa ai
danni di chi, richiama tristemente alla memoria fatti contemporanei
di cronaca nera.
In questo aspetto che rinuncia
completamente al misticismo e alla profondità, alla Creatura contro
la Tartaruga, al conturbante e al potere attrattivo della paura in
sé, IT è un adattamento fallito.
Contemporaneamente il prodotto in generale si dichiara palesemente
un’operazione commerciale di grande pregio, con gli spaventi
pilotati nella maniera giusta e che si avvale di un cast che
restituisce comunque il senso di appartenenza a un gruppo, a una
generazione, a una maniera di crescere che ricorda da vicinissimo
un altro adattamento di King, molto diverso per esiti, fama e
tempo, Stand By Me – Ricordo di un’estate di
Rob Reiner.
La scelta commerciale vincente
Nell’intento di portare
gente in sala, di far saltare dalla sedia, di accompagnare lo
spettatore, anche il più giovane, attraverso un’avventura,
IT è un perfetto esempio di cinema che sfrutta le
doti, già comprovate con La Madre, di
Andy Muschietti, che realizza davvero un film che
può considerarsi un erede del film d’avventura (declinata secondo
il genere horror) per ragazzi degli anni ’80. Resta tuttavia un
adattamento poco coraggioso, e, a paragone con Il Signore
degli Anelli, che nonostante i cambiamenti dal romanzo
mantiene lo spirito del testo di Tolkien, sarà
destinato a confondersi nella mole di prodotti di genere, film di
grande successo, anche di critica, che però non sono stati capaci
di portare al cinema l’anima intima dei romanzi da cui sono
tratti.
La maledizione di Derry, la
creatura malefica e putrescente che i protagonisti stessi chiamano
IT continua a giacere nelle fogne, in profondità,
e forse, quando si risveglierà, tra altri 27 anni, troverà di nuovo
i Perdenti ad affrontarla, con coraggio, con paura, con la voglia
di attraversare e superare l’adolescenza senza lo spauracchio
dell’anonimato, degli adulti, della solitudine, questa volta armati
di fionda e proiettili d’argento.
L’uomo di neve
arriva, colpisce, con la sua sete di vendetta, ogni volta che
nevica, ogni volta che la notte è fredda, in ogni posto in cui c’è
una donna che merita il suo terribile trattamento, che merita di
essere smembrata, separata dalla sua testa, dalle sue braccia,
dalla sua vita.
La prima avventura cinematografica di Harry Hole
La penna di JoNesbø aveva portato per la prima volta su
carta questa storia, nella serie di romanzi con protagonista Harry
Hole, e Tomas Alfredson ha provato a raccontarla
per immagini, attraverso la prima avventura cinematografica del
detective alcolizzato ma con una mente brillante. Il personaggio,
icona letteraria del genere thriller, è incarnato sul grande
schermo da Michael Fassbender, che con la solita bravura
si spoglia del suo appeal glamour, ma questa volta rinuncia anche
al suo calore di interprete, sarà colpa dei paesaggi invernali di
Oslo?
Così come il protagonista, anche la
regia, elegante, sensibile e d’atmosfera, che ci aveva regalato
Lasciami Entrare e La Talpa, regala reazioni fredde, offuscate
dalla scomposizione non solo dei corpi, come avevamo detto prima,
ma anche del ritmo del racconto. L’uomo di neve è
un thriller slegato, didascalico per struttura, che manca del
fascino conturbante delle pagine da cui parte, una storia in cui la
risoluzione del puzzle non regala quel senso di appagamento che un
thriller riesce a offrire.
L’uomo di neve: nuovo trailer del
film con Michael Fassbender
iPiù volte, nella storia,
Hole e la sua partner, Katrine Bratt (Rebecca
Ferguson), si trovano ad avere a che fare con la
metafora del puzzle, dei pezzi che non combaciano e che non possono
essere messi insieme a forza, e più volte lo spettatore si rende
conto che i veri pezzi mancanti sono quelli che costruiscono le
identità dei protagonisti, continuamente in via di definizione,
perennemente mancanti di organicità. Caratteristica questa che ne
aumenta certo il fascino ma che fa traballare la struttura
narrativa.
Tomas Alfredson
racconta si auto-relega a operatore, lasciando intravedere,
soprattutto nella rappresentazione paesaggistica, una parte del suo
guizzo registico, ma rimanendo dietro a una resa di sceneggiatura
servizievole, priva di personalità, che resta parecchi gradini
sotto alle aspettative del pubblico, sia quello di Nesbo che quello
di Alfredson stesso.
Un film non all’altezza dei nomi coinvolti
Nonostante l’utilizzo di volti noti
e amati, un materiale di partenza di grande valore e dei filmmaker
di prim’ordine (Martin Scorsese compare trai
produttori esecutivi), L’Uomo di Neve resta
sorprendentemente nel catalogo dei film dimenticabili, con grande
rammarico e con la sola eccezione delle algide e innevate bellezze
scandinave.
Arriva al cinema il 12 ottobre
Senza Fiato, film di Raffaele
Verzillo, regista casertano alla sua terza regia di
lungometraggio, che si affaccia con delicatezza alla situazione di
crisi generale che versa nel mondo del lavoro, attraverso la lente
privata di storie che si intrecciano e si scontrano, fino a un
epilogo inaspettato e ingiusto, degno purtroppo del triste quadro
che il film stesso tratteggia.
Matteo ha 45 anni. È un uomo perso,
sconfitto dalla vita e da un Paese che ha ucciso la sua generazione
negandole le condizioni, le opportunità, i sogni. Insieme a tanti
altri come lui, Matteo si ritrova senza ideali, senza ideologie,
senza la possibilità di vedere realizzate le sue abilità,
concretizzata quella forma di vita che avrebbe voluto costruire. E
senza più speranza. Così che decide di andare via. Ma non via dal
suo Paese. No. Via dalla vita. Non ha più ragione per restare, non
c’è un motivo per continuare. Lui non lo vede.
Nel momento in cui tenta di attuare
il suo proposito, però, gli sorge un dubbio: – E se invece ci fosse
un motivo per restare, se fossi io che non riesco a vederlo? Così,
prima di andare, forse con lo scrupolo di un vigliacco, con la
drammatica condizione di essere inadatto tanto alla difficoltà
della vita quanto al coraggio della morte, chiede alle persone a
lui più vicine, più care, se c’è qualcosa che lui non ha
considerato, qualcosa che lui non vede, chiede agli altri una
ragione per restare, per non uccidersi.
Senza Fiato – un dramma da camera
casertano
Verzillo racconta una
storia ancorata al territorio, quello di Caserta, che si intravede
in alcuni edifici e nell’accento dei protagonisti, ma che può
essere valido in ogni parte dell’Italia. Il film, che adopera un
bianco e nero tattico, forse a sopperire degli oggettivi limiti
tecnici della pellicola, sposa però benissimo la scelta cromatica e
racconta storie oppresse dalla cappa di disperazione, mai accesa,
strillata ma sempre palese tessuto che ricopre, riveste, impregna
di sé ogni situazione.
Il film si muove con sorpresa nei
territori del melodramma, sfociando nel linguaggio del dramma da
camera, soprattutto quando si sofferma sulla scelta, decisa ma mai
compiuta, di uno dei protagonisti di togliersi la vita, rimedio
estremo e definitivo.
Nonostante i temi disperati e i
personaggi allo stremo, il film non cerca la lacrima, non sguazza
nella difficoltà, ma abbraccia la freddezza della luce, delle
inquadrature, ne sposa la distanza dal dramma e lo mostra, senza
alcuna intenzione di esasperarlo.
Più dramma da camera che sceneggiata
(nonostante la geolocalizzazione), Senza Fiato
palesa non solo i suoi limiti tecnici, riscontrabili nella qualità
dell’immagine e in alcune scelte registiche poco felici, ma con la
stessa schiettezza rivela una delicatezza distaccata, una verità
sorprendente nel raccontare storie comuni e drammi quotidiani.
In attesa della fine della terza
stagione arrivano oggi news sul cast di Outlander 4, l’annunciata quarta stagione
di Outlander
che debutterà il prossimo anno. Infatti, secondo quanto apprendiamo
da Entertainment
WeeklyMaria Doyle Kennedy e Ed Speleers
sono entrati a far parte del cast della quarta stagione.
Maria Doyle
Kennedy (Orphan Black ) interpreterà il ruolo diella Zia
Jocasta di Jamie, mentre invece Ed Speleers (Downton Abbey)
interpreterà l’irlandese Stephen Bonnet, pirata e
contrabbandiere.
La produzione di Outlander 4, quarta
stagione, che sarà basata su Drums of Autumn, il quarto libro
della serie di romanzi Outlander
di Diana Gabaldon, è iniziata questa a metà Ottobre 2017.
In Outlander
3la storia riprende esattamente dopo che
Claire viaggia attraverso le pietre per tornare alla sua vita nel
1948. Ora in stato di gravidanza, lei lotta con la ricaduta della
sua improvvisa ricomparsa e il suo effetto sul suo matrimonio con
il suo primo marito, Frank (Tobias Menzies ).
Nel frattempo, nel 18 ° secolo,
Jamie soffre le conseguenze della sua resistenza alla storica
battaglia di Culloden, così come la perdita di Claire. Col passare
degli anni, Jamie (Sam Heughan) e Claire cercano di rifarsi
una vita l’uno lontano dall’altro, sopportando ogni tormentato dal
ricordo del loro amore perduto. La possibilità che possa tornare a
Jamie nel passato porta speranza nel cuore di Claire … ma anche
nuovi dubbi. Separati dai continenti e dai secoli, Claire e Jamie
devono trovare la loro strada.
Durante l’attività promozionale di
Thor: Ragnarok è stato chiesto ai fan
del film cosa significasse la parola del titolo
‘Ragnarok‘. Nonostante agli spettatori più colti possa
sembrare strano, ci sono molti fan che non sanno assolutamente cosa
sia.
Ecco infatti di seguito alcune
buffissime risposte date su Twitter dai fan Marvel, lette da Jeff
Goldblum, Mark Ruffalo e Taika
Waititi:
In realtà il Ragnarok (in islandese
moderno anche Ragnarök e Ragnarøkkr) indica, nella mitologia
norrena, la battaglia finale tra le potenze della luce e
dell’ordine e quelle delle tenebre e del caos, in seguito alla
quale l’intero mondo verrà distrutto e quindi rigenerato. E’
presenta in molte tradizioni favolistiche e, ovviamente, anche nel
fumetti Marvel di Thor.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Quando arrivò on-line il trailer di
Star
Wars: Il Risveglio della Forza, internet impazzì per
il nuovo droide, il rotolante BB-8, ma sembra che
con Star Wars: Gli Ultimi Jedi il primato della
pallina bianca e arancione sia stato conquistato dal tenero Porg
che vediamo nel trailer 2 del film, insieme a Chewbacca.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Da tempo si parla di un adattamento
cinematografico in live action per Akira, un
remake in realtà dell’anime originale, che è diventato un piccolo
cult di genere.
Le ultime notizie in merito alla
produzione, volevano Taika Waititi il preferito
dello studio e quindi il frontrunner per la regia del progetto.
Adesso che è in piena promozione per Thor: Ragnarok, il regista
neozelandese ha spiegato a IGN che
gli piacerebbe moltissimo lavorare a un progetto simile, ma alle
sue condizioni.
“In realtà amo i libri. Mi piace
anche il film, ma non farei mai un remake del film. Preferirei
realizzare un adattamento direttamente dai libri. E sì, ci sono
state alcune chiacchierate con la produzione.”
Che ve ne pare? Quello di Taika
sarebbe un approccio più “puro” al materiale di partenza, e
potrebbe rendere più giustizia al prodotto rispetto a un remake
semplice.
Resta da aspettare a questo punto un
annuncio ufficiale da parte della produzione.
La Warner ha sbloccato il progetto
su un live action di Akira
Akira è un film
d’animazione di produzione giapponese del 1988, scritto e diretto
da Katsuhiro Ōtomo, basato sull’omonimo manga del
medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso
finale.
Considerato il capolavoro assoluto
di Ōtomo, Akira è stato tra gli anime che, con il
suo successo, ha reso l’animazione giapponese più popolare in
Occidente. La colonna sonora del film venne composta da
Shoji Yamashiro ed eseguita dai Geinoh
Yamashirogumi.
Ecco una nuova clip da
Thor: Ragnarok in cui vediamo Thor
già sul pianeta del Gran Maestro, mentre sceglie un’arma tra quelle
offerte ai gladiatori. Durante la scelta, il Dio del tuono parla
del suo martello perduto, mostrando chiaramente di sentire la
mancanza della sua prodigiosa arma.
Come sappiamo dei primi trailer, il
martello verrà distrutto da Hela, la cui cosa metterà il nostro
protagonista di fronte a una situazione nuove a difficile.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Guarda il teaser trailer di
The place con Valerio
Mastandrea, Marco Giallini,
Sabrina Ferilli, Vinicio
Marchioni, Silvia D’Amico, Giulia
Lazzarini, Vittoria Puccini, Alba
Rohrwacher, Rocco Papaleo,
Alessandro Borghi e Silvio
Muccino.
The place, la trama
Un misterioso uomo siede sempre
allo stesso tavolo di un ristorante, pronto a esaudire
i più grandi desideri di otto visitatori, in cambio di
compiti da svolgere. Quanto saranno disposti a spingersi oltre i
protagonisti per realizzare i loro desideri?
La pellicola una produzione
Medusa Film realizzata da Lotus
Production, una società di Leone Film
Group.
The place sarà distribuito da Medusa Film e
arriverà al cinema dal 9 Novembre 2017.
Dopo essere stato presentato in
prima mondiale alFantastic Fest
nel 2016 e aver preso parte a numerosi
festival, il film
horrorTHE VOID– IL VUOTOverrà distribuito in Italia da
102 Distribution nelle sale cinematografiche dal 30
novembre.
THE VOID – IL VUOTO segna
l’esordio alla regia del duo composto daSteven Kostanski e
Jeremy Gillespie e vede protagonisti Ellen Wong
(Scott Pilgrim vs the World), Kathleen Munroe
(Alphas), Aaron Poole, Kenneth Welsh (The
Aviator) e Daniel Fathers. L’uscita
internazionale della pellicola ha già scatenato l’entusiasmo degli
appassionati del genere e ha ricevuto nei numerosi passaggi ai
festival internazionali e il plauso della critica che l’ha
definitoun horror ambizioso e capace di
mescolare tradizioni cinematografiche diverse come lo
slasher degli anni Settanta e lo splatter e il
creature feature degli Ottanta e Novanta.
THE VOID – IL VUOTO, grazie
a una narrazione mozzafiato, ricca di effetti speciali e ispirata
allo stile inconfondibile del maestro dell’horror John Carpenter –
regista di pellicole come La Cosa e 1997 Fuga da New
York che hanno segnato la storia del cinema nella seconda metà
degli anni Settanta e Ottanta – si preannuncia già come uno degli
horror più sconvolgenti degli ultimi tempi.
Quando incontra un uomo
ricoperto di sangue in una strada buia e isolata, un agente di
polizia lo conduce nell’ospedale più vicino. In breve staff e
pazienti della struttura saranno intrappolati da una minaccia
terribile e sovrannaturale, e costretti a un viaggio infernale
nelle profondità dell’edificio per sfuggire a
quell’incubo.
La Bella e la
Bestia di Bill Condon è stato uno
straordinario successo al box office di tutto il mondo,
beneficiando da una parte dei fan dell’originale d’animazione e
dall’altra dei seguaci di Emma Watson, interprete
di Belle.
Di recente abbiamo sentito Idris Elba che
ha dichiarato di aver sostenuto il provino per interpretare Gaston,
ruolo andato poi a Luke Evans, ma sembra che anche
un altro personaggio del film avrebbe potuto avere un interprete
diverso.
Il regista Condon ha dichiarato che
per il personaggio di Plumette (Spolverina in italiano), lo
spolverino/cameriera innamorata di Lumiere, avrebbe tanto voluto
Beyonce. Il ruolo è poi andato a Gugu
Mbatha-Raw.
Parlando a Yahoo!
Entertainment, Bill Condon ha dichiarato:
“Ho provato a tirarla ne La Bella e la Bestia,
ma non era abbastanza grande la parte per lei. Sarebbe stata
bellissima con le piume per spolverare.”
Sappiamo che la Disney sta cercando
di coinvolgere Beyonce nel live action de
Il Re Leone nel ruolo di Nala, ma non si hanno
ancora conferme in merito.
Al momento Bill
Condon, dopo il successo del film Disney, sta lavorando
con la Universal per il nuovo adattamento de La Moglie di
Fankeinstein, dove dirigerà Javier Bardem
nei panni della Creatura.
Uscirà in Italia distribuito da
Lucky Red il prossimo 19 ottobre Una Donna
Fantastica, film vincitore dell’Orso d’argento per la
Migliore Sceneggiatura al Festival di Berlino 2017 e diretto da
Sebastian Lelio, con Daniela
Vega, Francisco Reyes, Luis Gnecco, Aline
Küppenheim, Amparo Noguera.
Cinefilos.it offre la possibilità a pochi
fortunati di vedere il film gratis, in anteprima, il
16 ottobre, alle 20.30 in 12 città italiane.
Vincitore dell’Orso
d’argento per la Migliore Sceneggiatura al Festival di Berlino
2017, il nuovo film di Sebastián Lelio, già regista di Gloria, è la
storia di Marina, una donna giovane e attraente, legata
sentimentalmente ad un uomo di vent’anni più grande. La sua fragile
felicità si interrompe la sera in cui Orlando, il suo grande amore,
muore all’improvviso.
È in quel momento che la sua natura
transgender la metterà di fronte ai pregiudizi della società in cui
vive. Marina è però una donna forte e coraggiosa e si batterà
contro tutto e tutti per difendere la propria identità e i propri
sentimenti.
La Warner Bros. UK ha diffuso un
nuovo spot tv di Justice League in cui sentiamo il
Barry Allen di Ezra Miller (alias
The
Flash) acconsentire immediatamente alla proposta di
Bruce Wayne di entrare in una super squadra. Le
sue ragioni? Ha bisogno di amici!
Nello spot vediamo anche che ci sono
molte battute disseminate nel film, speriamo però che questa
leggerezza trai protagonisti non snaturi completamente lo stile DC
al cinema.
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday,
il vigilante Bruce Wayne/Batman rivaluta i suoi metodi estremi e
comuncia la ricerca di straordinari eroi per assemblare una squadra
di combattenti contro il crimine per difendere la Terra da ogni
tipo di minaccia. Insieme a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova
l’ex star del football al college, ciberneticamente migliorato, Vic
Stone/Cyborg, il velocista Barry Allen/The Flash e un guerriero
atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman. Insieme si schierano
contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante in seconda dell’alieno
signore della guerra Darkseid, incaricato da Darkseid stesso di
trovare tre manufatti nascosti sulla Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Come annunciato all’ultimo
Comic Con, Michelle Pfeiffer sarà
Janet Van Dyne in Ant-Man and the Wasp e
l’attrice, nelle nostre sale con madre!, ha
dichiarato di apprezzare moltissimo il grande umorismo della
pellicola Marvel Studios.
La Pfeiffer non è nuova al genere
cinecomics, essendo stata l’iconica Catwoman di
Tim Burton, e adesso, durante la promozione di
Assassinio sull’Orient
Express, ha parlato con Variety del
film con Paul Rudd e Evangeline Lilly.
Parlando del film di Burton,
l’attrice ha spiegato: “Il film aveva un grande senso
dell’umorismo e un tono decisamente inusuale. Questa nuova
sceneggiatura ha la stessa particolarità, è scritta in una maniera
davvero bella.”
Ant-Man and The
Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. Alla regia potrebbe
tornare Peyton Reed, mentre alla
sceneggiatura c’è Adam McKay. Nel cast sono
stati confermati i protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah John-Kamen
è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy
Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster,
aka Goliath.
Tyler Perry è stato
scelto per interpretare Colin Powell nel film
sull’ex vice Presidente Dick Cheney. Colin
Powell è uno dei quattro generali coinvolti nell’invasione
dell’Iraq nel 2003 e Segretario di Stato sotto la Presidenza di
George W. Bush.
Il film sarà diretto dal premio
Oscar Adam McKay e il cast comprende
Cristian Bale nel ruolo di Dick Cheney,
Steve Carell nel ruolo del Segretario della Difesa
Donald Rumsfeld, Amy Adams interpreta la
moglie di Dick Cheney e Sam Rocked sarà George W.
Bush.
Cheney è stato uno dei più potenti e
influenti vice-presidenti degli Stati Uniti nella Storia ed è stato
in carica sotto la presidenza di Bush dal 2001 al 2009.
Il film è prodotto da
Brad
Pitt, Dede Gardner, Jeremy Kleiner,
McKay e Gary Sanchez, Will Ferrell e
Kenn Messick. McKay ha cominciato a prendere in
considerazione questo film dopo aver vinto l’Oscar per la
sceneggiatura lo scorso anno con La grande
scommessa.
È stato avvistato, e ovviamente
fotografato e messo in rete, il primo banner di Jurassic
World: il Regno Distrutto, nuovo capitolo del franchise
iniziato da Steven Spielberg nel 1993 e sequel
diretto di Jurassic World.
Su questo profilo Twitter possiamo vedere il banner cui
accennato, con tanto di immagine di Chris Pratt, con il suo Raptor
addomesticato e il T-Rex. Quale sarà la nuova minaccia in questa
avventura?
Il film uscirà al cinema
il 22 giugno 2018. Chris
Pratte Bryce Dallas
Howardtorneranno nei panni dei protagonisti. Nel
cast anche Geraldine Chaplin. Alla regia ci
sarà Juan Antonio Bayona (The
Impossible, A Monster Calls). Nel cast
anche Daniella Pineda in un ruolo
importante, Justice Smith, Toby Jones, James
Cromwell e Rafe Spall.
Jurassic World Il Regno
Distrutto si baserà su una sceneggiatura
di Derek Connolly e Colin
Trevorrow. A produrre la pellicola
saranno Belén Atienza, Patrick Crowley e Frank
Marshall. Produttori esecutivi invece
saranno Steven Spielberg, Colin Trevorrow e Thomas
Tull.
Insieme al trailer di
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, è arrivato in rete anche un bel
poster finale, che mostra, in una composizione piramidale
sovrastata dal Luke di Mark Hamill, tutti i
protagonisti del film.
Eccolo di seguito:
Visto che però i fan di Star
Wars sono fantasiosi e originali, qualcuno, in rete, ha
intercettato una certa
somiglianza nella forma in cui sono disposti i personaggi nel
manifesto. Ecco di seguito la rappresentazione della sagoma che si
vede nell’immagine. La riconoscete?
Ebbene sì, si tratta da
Darth Vader, presenza incombente sia
nell’Episodio VII, che in Rogue
One. Sembra normale che il personaggio più carismatico
della saga sia un continuo riferimento per la stessa ed è comunque
chiaro che dal momento che parliamo ancora della saga degli
Skywalker, Vader è ancora un personaggi presente, sebbene solo in
forma di eredità.
Secondo voi il riferimento nel
poster è voluto? Dobbiamo aspettarci qualche svolta narrativa
inaspettata da Gli Ultimi Jedi?
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
In Thor: Ragnarok vedremo finalmente di
nuovo il Gigante di Giada di Mark Ruffalo,
quell’Hulk che da Age of Ultron era scomparso dai
radar di Nick Fury.
Il personaggio, alter ego verde e
rabbioso di Bruce Banner, sarà sempre
interpretato, tramite motion capture, da
Mark Ruffalo. Come sappiamo, a causa di una
complessa questione di diritti di sfruttamento cinematografico del
personaggio, condivisi con la Universal, l’attore non può avere un
film tutto suo nel MCU, tuttavia sembra che
Kevin Feige abbia trovato il modo di
aggirare quest’ostacolo.
Parlando con Cinema Blend,
Mark Ruffalo ha dichiarato: “In pratica, Kevin
Feige mi ha preso da parte all’inizio delle riprese di Thor:
Ragnarok e mi ha detto ‘Se dovessimo fare uno standalone di Hulk,
come vorresti che fosse?’ e io ho risposto ‘Penso che dovrebbe
essere così e colà, e debba finire così’. E lui ha confermato che
la mia idea gli piaceva e ha detto ‘Perché non cominciamo dal
prossimo film, cominciando con Thor 3 e continuando in Avengers 3 e 4?’ E a me è sembrato
bellissimo, e così quest’arco narrativo comincerà qui.”
In pratica i progetti della Marvel
per Hulk sono quelli di strutturare un arco narrativo preciso per
il personaggio, lungo i prossimi tre film del MCU
che prevedono la sua presenza. Che vi aspettate per il Gigante di
Giada?
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Il film su Venom in
produzione alla Sony si avvarrà dello straordinario talento di
Tom Hardy per portare sul grande schermo il
personaggio dei fumetti Marvel.
Con lui sappiamo che ci sarà anche
Michelle Williams, ma per il resto il film è
ancora avvolto nel mistero. Stando però a quanto dichiara il
co-creatore del personaggio, Todd McFarlane, il fan
possono stare tranquilli, dal momento che Hardy è un’ottima
scelta.
L’autore, parlando con Screen Geek in
occasione del New York Comic Con 2017, ha
dichiarato: “Sarà interessante. Ho visto alcuni suoi film e so
che può portare rabbia e personalità al ruolo. Secondo me Tom sarà
un Venom all’altezza. Tutti sappiamo che è bravissimo e farà un
buon lavoro. Quindi, che aspetto avrà? È un film vietato ai
minori, in che modo si comporteranno? Per me è questa la domanda
cruciale. Saranno solo ‘un po’ vietati’? Venom è un mostro secondo
me. Lo renderanno tale o ne faranno un uomo? Lo umanizzeranno?
Questa è la questione secondo me.”
Dopo un primo report che voleva
Alex Kurtzman alla regia del progetto, la stessa
Sony ha smentito le voci e ha diffuso notizie più attendibili che
vorrebbero Scott Rosenberg e Jeff
Pinkner, già sceneggiatori del Jumanji
con Dwayne Johnson, incaricati di firmare lo
script.
L’uscita è stata fissata al 5
ottobre 2018 per la regia di Ruben Fleischer
(Zombieland, Gangster Squad). Tom
Hardy interpreterà il protagonista Eddie
Brock. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate e
Michelle Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam Raimi in
Spider-Man 3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Ecco un nuovo contenuto video per
AT&T di Justice League, in cui, oltre a
vedere nuove brevi immagini dal film, possiamo anche vedere i
protagonisti che commentano i loro stessi personaggi:
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday,
il vigilante Bruce Wayne/Batman rivaluta i suoi metodi estremi e
comuncia la ricerca di straordinari eroi per assemblare una squadra
di combattenti contro il crimine per difendere la Terra da ogni
tipo di minaccia. Insieme a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova
l’ex star del football al college, ciberneticamente migliorato, Vic
Stone/Cyborg, il velocista Barry Allen/The
Flash e un guerriero atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman.
Insieme si schierano contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante
in seconda dell’alieno signore della guerra Darkseid, incaricato da
Darkseid stesso di trovare tre manufatti nascosti sulla
Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Mentre ancora lavora al biopic su
Freddie Mercury, frontman dei
Queen, Bohemian
Rhapsody, Bryan Singer ha già
scelto il suo prossimo progetto, in cui sarà il regista e
produttore del film The Anomaly.
Il libro da cui è ispirato il film è
scritto da Michael Marshall e segue le avventure
di Nolan Moore, un amante dell’archeologia che rimane coinvolto in
misteri investigativi. Si imbatte in una qualcosa nascosto nel Gran
Cayon che potrebbe nello stesso tempo rivoluzionare tutto quello
che sappiamo sulla storia umana e mettere fine al nostro
futuro.
The Gotham Group ha già comprato i
diritti del film che non sarà pronto prima del prossimo luglio.
“Stiamo considerando un film che
combini Indiana Jones, Lost, Alien e pensiamo che The Anomaly sia
una combinazione vincente” dichiara la Presidente del Gotham
Group Ellen Goldsmith-Vein. Il prossimo step è
trovare uno sceneggiatore prima che Brian Singer cominci a
dirigere e a produrre il film.
Quando il mondo ha conosciuto i
Porgs, nuovi simpatici animaletti che vedremo
debuttare al cinema in Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, tutti i fan scettici hanno
pensato all’ennesima mossa della Disney per vendere gadget e
pupazzetti agli spettatori più giovani.
Tuttavia sembra che il regista sia
consapevole di questo pensiero, e ha tenuto a specificare che le
bestiole, che vediamo “in azione” nell’ultimo trailer insieme a
Chewbacca, siano in realtà importanti per la trama del film.
Già in passato era stato detto che i
Porgs ricalcavano le Pulcinelle di Mare, uccelli tipici di Great
Skellig, l’isola utilizzata come location naturale per le scene con
Luke. E così, proprio perché le Pulcinelle facevano parte
dell’isola, si è sentita la necessità di creare una controparte
immaginaria per il film.
“Ho pensato che erano parte
dell’isola e che ci serviva una loro controparte nell’universo di
Star Wars. E quindi non è che hanno un ruolo determinante nella
storia, ma sono creature specifiche e volevo trovare una fonte di
sollievo nelle vicende che avranno luogo sull’isola. Quindi sono
utili in questi termini.
Fino a che non abbiamo avuto i
pupazzi sul set e l’intera crew ha reagito allo stesso modo (‘Oh
mio dio sono adorabili!’), abbiamo anche avuto reazioni che li
consideravano troppo carini per il film, ma la reazione generale è
stata di consenso. E mi piacciono moltissimo, quindi, sapete cosa?
Capisco che le persone siano un po’ preoccupate di tutti questi
animaletti carini, ma io personalmente li amo, e credo che abbiano
il loro posto nel mondo.”
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Nonostante quella di
Anne Hathaway sia per bellezza e
personaggio più vicina alla sensibilità moderna, la
Catwoman di Michelle Pfeiffer
rimane, nel cuore dei fan che pure hanno amato il personaggio di
Nolan, l’emblema della rappresentazione della gatta ladra sul
grande schermo.
La Selina Kyle messa in scena dalla
Pfeiffer è un concentrato di pericolo e seduzione con il giusto
tocco di follia che rende i personaggi, declinati da Tim Burton,
unici nel loro genere.
Parlando con Variety,
Michelle Pfeiffer ha dichiarato che le piacerebbe
molto interpretare di nuovo il ruolo di Catwoman,
ma che preferirebbe utilizzare la CGI questa volta, invece che
mettere in bocca un uccellino vivo.
“Non posso credere che l’ho
fatto sul serio. Avrei potuto beccarmi una malattia!” Ha
dichiarato, salvo poi confermare la sua grande stima per
Tim Burton: “Era tutto lui. Lui è stato capace
di portare cuore, oscurità e allo stesso tempo umorismo al
film.”
Michelle Pfeiffer è
al cinema con madre! e arriverà presto trai passeggeri del treno
più famoso del cinema di genere con Assassinio sull’Orient
Express.
La sua interpretazione di
Catwoman resta iconica nella storia del cinema e
il personaggio dovrebbe ricomparire sul grande schermo in
Gotham City Sirens, con Harley
Quinn e Poison Ivy.
Dopo l’esperienza con un personaggio
DC, la Pfeiffer “passerà a Marvel” con il ruolo di
Janet Van Dyne nel prossimo Ant-Man and the
Wasp.
Il progetto Disney
Gigantic, storia basata su Jack le la
pianta di fagioli, non verrà più sviluppato, stando a
quanto dichiara THR. Il film era la rilettura
della fiaba classica con una gigantessa al posto del tradizionale
personaggio cattivo della storia.
Il film è stato descritto in questi
termini:
“Ambientato in Spagna durante
L’età delle Esplorazioni, Gigantic segue le avventure di Jack che
scopre un mondo di giganti nascosto tra le nuvole. Arrampicandosi
su una pianta alta sessanta piedi, raggiunge una ragazzina di 11
anni e decide di aiutarla a trovare la strada di casa”.
“È impossibile sapere all’inizio
del progetto gli sviluppi che prenderà e qualche volta troviamo
qualcosa che non funziona” Ed Catmull,
presidente della Walt Disney e della Pixar Animation Studios
dichiara ancora:
“Con Gigantic siamo in
difficoltà perchè stiamo finendo gli sviluppi della vicenda. Stiamo
concentrando le nostre energie su un altro progetto che sembra
funzionare e sul quale stiamo già lavorando. Questo nuovo progetto
partirà nel 2020”.
Il co-sceneggiatore di Inside-Out
Meg LeFauce e Nathan Greno stanno
prendendo parte a Gigantic per la colonna sonora insieme a
Kristen Anderson Lopez e Bobby
Lopez, i quali hanno scritto anche le musiche di
Frozen. La Disney ha due film in uscita:
Ralph Breaks The Internet: Wreck-It Ralph 2 (in
uscita il 21 novembre 2018) e Frozen 2 che uscirà
nel 2019.
Ha finalmente fatto il suo debutto
nel mondo Blade Runner
2049, l’atteso sequel diretto da Denis
Villeneuve del cult del 1982 firmato
da Ridley Scott, che qui torna nei panni
di produttore. Tra mille attese e tante anticipazioni, la pellicola
sta viaggiando ad una buona media nei box office di tutto il mondo,
anche se le aspettative erano molto al disopra delle prime cifre,
risultato che anche il sito Forbes
sottolinea essere al disotto della sua mastodontica produzione.
Ma come il primo film che fu quasi un flop al box office salvo
poi essere rivalutato in home video anche questa pellicola potrebbe
rischiare di non essere del tutto compresa. A noi è piaciuto
e vi invitiamo a leggere
la nostra recensione per maggiori approfondimento sul
perché.
In attesa però di scoprire quale
sarà la sua portata ecco 10 curiosità sul film, trai più attesi
dell’anno.
L’agente K vs Sapper Morton
La scena iniziale in
cui vediamo l’agente K interpretato da Ryan Gosling scontrarsi con Sapper
Morton è la copia quasi esatta di una scena scritta e
disegnata ma mai filmata dell’originale Blade
Runner, il film culto del 1982 diretto da Ridley
Scott.
David Bowie doveva essere Neander Wallace
David Bowie è stata la prima
scelta di per il ruolo di Neander
Wallace, ma è scomparso prima dell’inizio delle riprese.
Harrison Ford ha dato un pugno vero a Ryan Gosling
Mentre giravano
una scena di combattimento, Harrison Ford ha dato
accidentalmente un pugno vero Ryan
Gosling colpendolo in faccia. Per scusarsi
dell’accaduto Ford ha invitato la sua co-star a condividere con lui
una bottiglia di Scotch.
Ryan Gosling ha spiegato quanto
accaduto: “Stavamo provando una scena di lotta e, beh, sapete cos’è
successo. La cosa più divertente è che quando è finito tutto mi
hanno portato del ghiaccio per la mia faccia, e Harrison Ford mi ha
spinto via per poter mettere la mano al fresco”. Insomma Ryan, le
priorità. “Un po’ di tempo dopo è arrivato con questa bottiglia di
scotch e mi sono detto che lo sapevo che prima o poi questo momento
sarebbe arrivato. Si è tirato fuori un bicchiere dalla tasca, me ne
ha versato un po’ e si è allontanato portando via la bottiglia.
Insomma, credo abbia pensato che il nostro legame non fosse ancora
abbastanza forte per meritarsi una bottiglia
intera”.
Il compositore licenziato
Il compositore Jóhann
Jóhannsson era stato ingaggiato per comporre la
musica del film, dopo aver collaborato con il regista anche nei
suoi precedenti lavori, come
Arrival, Sicario e Prisoners.
Tuttavia, nell’agosto del 2017, il regista ha decido di rimuoverlo
dall’incarico per divergenze. Le motivazioni
sono state poi rese note qualche mese fa. A quanto
pare Jóhann Jóhannsson si è rifiutato di
rifarsi alle melodie e ai toni della musica del primo film scritta
da Vangelis. Nello stesso mese di Agosto Hans
Zimmer, insieme a Benjamin Wallfisch,
sono stati assunti per sostituire Jóhannsson.
Harrison Ford nel progetto sin da subito
Inizialmente, Denis
Villeneuve era contrario all’idea di un sequel
di Blade Runner (1982), in quanto
riteneva che avrebbe potuto violare l’originale. Ma dopo aver
letto lo script, che lui e Harrison
Fordhanno descritto come “uno
dei migliori” che hanno mai letto, si è convinto ed impegnato nel
progetto. Inoltre il regista ha confermato che che Ford era già
coinvolto nel progetto. In una intervista ha infatti rivelato:
“Ad essere onesti Harrison faceva
parte del progetto prima ancora che io arrivassi, ed è stato
collegato al progetto fin da subito con Ridley [Scott]. L’ho
conosciuto e lui sinceramente è uno dei più belli
persone che io abbiamo mai incontrato oltre ad essere uno dei miei
attori preferiti di tutti i tempi, quindi per me è stato un
piacere”
Hampton Fancher ha voluto essere lasciato
in pace
Hampton
Fancher autore dello script originale del film del
1982, poi rimaneggiato e infine concluso, è stato avvicinato
per scrivere uno script per questo sequel. L’autore ha accetta di
scrivere il sequel, ma in forma di racconto mescolato con una
sceneggiatura. Dopo aver scritto questo resoconto di circa 110
pagine e poi chiesto di essere lasciato in pace.
Ridley Scott doveva dirigere anche Blade Runner 2049
Originariamente, in
fase di sviluppo iniziale del progetto, Ridley Scott era
disposto a assumere la regia della pellicola. Tuttavia quando il
film si stava avvicinando alla pre-produzione, Scott fece un
passo indietro e annunciò che non avrebbe più diretto il film, ma
sarebbe rimasto coinvolto solo come produttore.
A quel tempo Scott non fornì
alcun dettaglio in merito alla decisione di non dirigere più il
film. Nel 2014 poi arrivarono le notizie in merito a ben due Alien
in cantiere, ovvero Alien:
Alliance(2017), e un sequel di Prometheus (2012),
che Scott aveva già pianificato di dirigere, oltre a Sopravvissuto
– The Martian (2015), che era in produzione da
tempo. Nel 2017 poi fu confermato l’impegno di Scott
alla regia di Alien Alliance, che poi diventò Alien:
Covenant(2017). Questo impegno potrebbe averlo
costretto ad abbandonare la regia di Blade Runner
2049.
Blade Runner 2049 – il cast del film
L’attrice Emily Blunt è stata contattata per entrare a far
parte del film, ma ha dovuto rifiutare per la sua gravidanza.
L’attrice ha già lavorato con il regista in
Sicario. Mentre Jean-Marc
Vallée, ha suggerito Jared Leto al
regista che aveva diretto Leto a Dallas
Buyers Club (2013), performance per la quale ha
vinto l’Oscar. Jared Leto è stato
coinvolto nel film ed ha girato per circa due settimane a
Budapest, in Ungheria nel settembre del 2016.
La realtà alternativa
Nel film possiamo
vedere i marchi di aziende che hanno incappato nella “Blade
Runner Curse“, ovvero la realtà alternativa nel quale
compagnie come Pan Am, RCA, Cuisinart e Bell Phones erano
aziende centrali. Purtroppo però dopo l’uscita del film originale
hanno subito gravi problemi commerciali e negli anni molte di
esse sono fallite, così come Coca-Cola, il
cui esperimento “New Coke” del 1985 fu un
immenso insuccesso.
Per citarne alcune, Pan Am (fallita
nel 1991) e Atari (che attualmente esiste come marca ma non è
più un’impresa dalla metà degli anni ’90) appaiono anche nel nuovo
film. Denis Villeneuve ha spiegato che entrambi i film si
svolgono in un universo alternativo dove queste aziende sono
rimaste centrali e altre società come Apple non esistevano.
Jared Leto diventa Niander Wallace.
L’attore Jared
Leto per prepararsi al ruolo ha lavorato con
l’organizzazione Junior Blind of America per la ricerca sulla
cecità. L’attore ha inoltre recitato con lenti opache che non gli
permettevano di vedere nulla per interpretare la meglio Niander
Wallace.
Uscirà il prossimo 19 ottobre in
Italia distribuito da Lucky Red Una Donna
Fantastica, film diretto da Sebastian
Lelio e con Daniela Vega, Francisco
Reyes, Luis Gnecco, Aline Küppenheim, Amparo
Noguera.
Cinefilos.it offre la possibilità a pochi
fortunati di vedere il film gratis, in
antreprima, l’11 ottobre, alle 20.30 al Multisala
Filangieri di Napoli. Vai a link di seguito e prenota.
Vincitore dell’Orso
d’argento per la Migliore Sceneggiatura al Festival di Berlino
2017, il nuovo film di Sebastián Lelio, già regista di Gloria, è la
storia di Marina, una donna giovane e attraente, legata
sentimentalmente ad un uomo di vent’anni più grande. La sua fragile
felicità si interrompe la sera in cui Orlando, il suo grande amore,
muore all’improvviso.
È in quel momento che la sua natura
transgender la metterà di fronte ai pregiudizi della società in cui
vive. Marina è però una donna forte e coraggiosa e si batterà
contro tutto e tutti per difendere la propria identità e i propri
sentimenti.
Anche Gary Fisher ha visto e amato il
trailer di Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, arrivato in rete, da noi, nella
notte tra lunedì 9 e martedì 10 ottobre.
Per chi non lo sapesse, Gary è il
cagnolino di Carrie Fisher, che, alla scomparsa
dell’attrice, è passato a Billie Lourd, sua
figlia. Il cagnolino, oltre a comparire sempre con la sua “mamma”
nelle occasioni pubbliche, ha anche i suoi canali social,
aggiornati costantemente.
In occasione del trailer del film, è
stata condivisa una tenera immagine su Instagram
in cui il cagnolino guarda la tv mentre va in onda il trailer e il
volto di Carrie/Leia. La didascalia recita: “Ho appena visto il
trailer di Gli Ultimi Jedi e mia mamma sembra più
bella che mai.”
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.