Fantastic 4 – I fantastici quattro al cinema
non hanno mai avuto grande fortuna. A dirlo sono i film con
Chris Evans, ma anche l’ultimo adattamento firmato
da Josh Trank. Parlando di questa proprietà Fox
tanto amata dai fan quanto sfortunata, Simon
Kinberg ha spiegato che allo Studio hanno imparato la
lezione e che non si azzarderanno a riportare i personaggi sullo
schermo prima di avere le idee molto molto chiare.
Parlando con Collider, Kinberg
ha ammesso: “La verità è che non ne faremo un altro fin
quando non avremo la certezza di essere pronti. Una delle lezioni
che abbiamo imparato con il primo film è che vogliamo assicurarci
di centrare il bersaglio, perché altrimenti i fan non ci daranno
una seconda occasione”.
Fantastici Quattro – non vedremo
mai il materiale tagliato dal film di Josh Trank
Sul materiale girato da Trank e non
inserito nel montaggio finale del film né nella versione home
video: “(…) credo che l’unica possibilità sia guardare
bene i dietro le quinte. Dal canto nostro, abbiamo imparato una
lezione e adoreremmo girare un altro film sui Fantastici Quattro.
Crediamo fermamente nel cast e con le lezioni imparate sappiamo di
poter produrre un film più consistente del primo.”
Alla Fox hanno comunque già molto
da fare per quanto riguarda i supereroi: Deadpool
2 e New Mutants in produzione quest’anno,
Logan che arriva al cinema al cinema il primo
marzo e X-Men Supernova e X-Force
all’orizzonte.
Sono stati annunciati tutti i nomi
delle star che parteciperanno alla cerimonia degli Oscar
2017 in qualità di ospiti. Di seguito la lista di coloro
che aiuterà Jimmy Kimmel a portare a termine la
serata:
Asghar
Farhadi non è solo, tutti i nominati nella categoria
di Miglior film Straniero agli oscar 2017 si sono schierati contro
il Muslim Ban, provvedimento dell’amministrazione Trump e che
impedirà a Farhadi di partecipare alla notte degli Oscar, per la
quale è anche il favorito di categoria.
Di seguito potete leggere la
dichiarazione congiunta dei cinque nominati Maren
Ade (Toni Erdmann), Hannes Holm (A Man
Called Ove), MartinZandvliet
(Land of Mine) e Bentley Dean &
MartinButler (Tanna), oltre a
Farhadi nominato per Il Cliente.
A nome di tutti i nominati,
vorremmo esprimere la nostra disapprovazione unanime ed empatica
nei confronti del clima di fanatismo e nazionalismo che vediamo
oggi negli Stati Uniti e in così tanti altri paesi, in parte della
popolazione e, sfortunatamente, dei politici. La paura generata nel
dividerci in generi, colori, religioni e sessualità come mezzo per
giustificare la violenza distrugge le cose dalle quali dipendiamo –
non solo come artisti ma come umani: la diversità di culture, la
possibilità di essere arricchiti da qualcosa che ci sembra
“lontano” e la certezza che l’incontro tra uomini può cambiarci in
meglio. Questi muri divisivi impediscono alle persone di
sperimentare qualcosa di semplice ma fondamentale: scoprire che non
siamo tutti così diversi.
E così ci siamo chiesti: cosa
può fare il cinema? Non vogliamo sottovalutare il potere dei film,
crediamo che nessun altro altro mezzo possa offrire uno sguardo
così profondo sulla condizione degli uomini e trasformare le
sensazioni di scarsafamiliarità incuriosità, empatia e compassione
– anche per coloro che ci è stato detto che sono nostri
nemici.
A prescindere da chi vincerà il
premio come Miglior Film Straniero, ci rifiutiamo di pensare in
termini di confini. Non crediamo esista un paese migliore, un
genere migliore, una regione migliore o un colore migliore.
Vogliamo che questo premio simboleggi l’unità tra le nazioni e la
libertà delle arti.
I diritti umani non sono
qualcosa per cui fare richiesta. Semplicemente esistono, e ci sono
per tutti. Per questo motivo dedichiamo questo premio a tutte le
persone, gli artisti, i giornalisti e gli attivisti che stanno
lavorando per promuovere l’unità e la comprensione, e che
sostengono la libertà di espressione e la dignità umana – valori
che mai come ora è importante proteggere. Dedicando l’Oscar a loro,
vogliamo esprimere verso di loro profondo rispetto e
solidarietà.
Sono state diffuse le immagini della
nuova action figure di Guardiani della Galassia Vol.
2 raffigurante un Rocket Raccoon
(doppiato da Bradley Cooper nel film di
James
Gunn) di dimensioni 1:6. Ecco le
immagini della statuetta della Hot
Toys: [nggallery id=2477]
Come ha più volte specificato
James Gunn, conoscere già l’identità del padre di
Peter non rovinerà ai fan la visione del film, dal momento che la
storia non è incentrata su questa grande rivelazione.
In Guardiani
della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017, in Italia dal
25 aprile.
Il futuro degli
X-Men al cinema è alquanto confuso in questo
momento. Il successo di Deadpool e l’imminente
arrivo di Logan segnano due momenti importanti per il franchise ma
i prossimi anni vedranno molte novità nell’ambito della saga
cinematografica dei mutanti.
Durante una conversazione
con Collider, Simon Kinberg
ha parlato proprio del futuro degli X-Men,
specialmente di quello che accadrà a breve con Deadpool
2 e New Mutants. Entrambi i film
arriveranno al cinema nel 2018, stando alle dichiarazioni e ai
progetti della Fox.
“Stiamo cercando di fare
entrambi questi film quest’anno. Per New Mutants stiamo aspettando
una nuova stesura della sceneggiatura, e siamo tutti molto eccitati
in merito. Josh Boone è a lavoro sul film, e lui è fan dei
personaggi da sempre. I piani sono quelli di far partire il film
alla fine della primavera, o all’inizio dell’estate di quest’anno
così da farlo uscire l’anno prossimo.
Allo stesso modo, Deadpool 2,
Ryan e i ragazzi stanno lavorando sodo sulla sceneggiatura. Abbiamo
un buono script per il film, e ora siamo alle prese con i casting
per i nuovi personaggi. Non ce ne sono molti, ma sono importanti,
come potete immaginare. I piani sono sempre di girarlo quest’anno e
farlo uscire l’anno prossimo. Quindi potenzialmente, il prossimo
anno ci sarà un eccesso di film sugli X-Men al cinema.”
Speriamo soltanto che l’eccesso in
questione sia a livello degli ultimi Deadpool e
Logan (al cinema dal primo marzo).
Ricordiamo che la squadra ufficiale
di New Mutants è formata da Cannonball, Magic,
Wolfsbane, Mirage e Sunspot. Quest’ultimo
l’abbiamo già visto in X-Men Giorni di un futuro
passato interpretato da Adan Canto, che
potrebbe essere un ottimo punto di partenza per il casting del
film.
Scritto da Scott
Neustadter & Michael H. Weber e
diretto da Josh Boone, New
Mutants dovrebbe entrare in produzione il prossimo
anno.
Deadpool ha
incassato 363 070 709 dollari in Nord America e 417 408 522 dollari
nel resto del mondo, per un totale mondiale di 780 479 231 dollari.
Deadpool è stato accolto generalmente bene dalla
critica, soprattutto grazie alla recitazione di Ryan Reynolds e
alla comicità pungente e ironica della sceneggiatura.
Anche se non è stato ancora
ufficializzato, Doctor Strange
2 arriverà probabilmente al cinema nei prossimi anni,
all’interno di una delle nuove Fasi del MCU e come protagonista
avrà sempre Benedict Cumberbatch.
L’attore britannico ha esordito nel
ruolo che con grande consenso di pubblico e tornerà a schierarsi
con i volti noti dell’Universo Marvel in Thor
Ragnarok e in Avengers Infinity War.
Benedict Cumberbatch
vorrebbe Scott Derrickson per Doctor Strange 2
Durante un’intervista
con Cinema
Blend, Benedict Cumberbatch ha dichiarato
che gli piacerebbe riavere Scott Derrickson alla
regia del probabile Doctor Strange 2: “… Credo
che Scott sia stato molto bravo in tutto il processo, ed è molto
bravo con gli effetti visivi. Voglio dire, sono state riprese molto
più difficili sotto molti aspetti e immaginavo una storia
molto diversa. Tutto è stato complicato, non che io voglia togliere
merito agli altri, ma è stato un capovolgimento molto veloce. Scott
doveva girare queste enormi scene live e pensarle con gli effetti e
poi montare tutto e prendere in considerazione angoli e riprese e
performance e effetti. Quindi per lui è stato un compito
doppiamente difficile, soprattutto per qualcuno che anche se aveva
già lavorato con il fantastico, non lo aveva mai fatto in questa
scala. Ha fatto tutto mettendo alla prova grandi capacità quindi
penso che il film stesso parli sui motivi per cui Scott dovrebbe
tornare…”
Qualunque sia la scelta dei
Marvel Studios, per un Doctor
Strange numero 2 bisognerà attendere.
Produttore del film, Kevin Feige,
con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan
Lee e Stephen
Broussard come produttori esecutivi.
La trama di Doctor
Strange
Dai Marvel Studios arriva la storia del
neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che
viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un
terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo
tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione
altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà
che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un
avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che
vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi
scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare
alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e
ergersi contro il male.
Anche se ha ceduto la regia
dell’Episodio VIII, J.J. Abrams è
sempre coinvolto nell’universo di Star
Wars, sia nella nuova trilogia, che negli spin off, e
in particolare in quello che racconterà le avventure del giovane
Han Solo.
Parlando con Fox News, il regista ha palesato la
sua ammirazione per il progetto, esperimento il suo entusiasmo nei
confronti della sceneggiatura del film, scritta
da Lawrence Kasdan e da suo figlio
Jon Kasdan.
“Posso dire che c’è una
sceneggiatura magnifica e che il cast è ovviamente
straordinario.”
Sembra palese che nella sua
posizione Abrams non possa dire nulla di diverso, però è
confortante sapere che chi ha riportato sul grande schermo con tale
successo Star Wars, continua a prendersi cura degli altri progetti
relativi al franchise.
Ricordiamo che
lo spin-off dedicato a Han Solo sarà ambientato
dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova
Speranza. Nel film ci sarà anche
Chewbacca. Alden Ehrenreich
interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison
Ford. Nel cast anche Emilia Clarke,Donald Glover e Woody
Harrelson.
Lo spin-off sul personaggio è
previsto per il 25 maggio 2018 e sarà diretto da Phil Lord
e Christopher Miller, registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie. La sceneggiatura
porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
È Simon Kinberg ad
aggiornarci su gli ultimi sviluppi relativi al mondo degli
X-Men e in questo caso al progetto che vorrebbe
portare al cinema un film su Gambit.
Il produttore della
Fox, che sta guadagnando sempre più spazio
nell’ambito del franchise, tanto che oltre a scrivere potrebbe
anche dirigere il prossimo X-Men
Supernova, ha dichiarato in merito al film con
Channing Tatum: “Channing è nel modo migliore
possibile, dedito e rigoroso, ha intenzione di riportare il
personaggio così come Ryan ha fatto con Deadpool e Hugh in Logan.
Quindi si tratta di trovare un regista e qualcuno che può catturare
quella voce e tenerla in compagnia di Channing. Ma si tratta di un
momento molto critico nel processo, e speriamo che il film, in base
ai suoi impegni, sarà pronto a partire non prima della fine di
quest’anno.”
Del cast e della produzione non si
sa nulla da diverso tempo, ma a quanto dichiarato da Kinberg,
Channing Tatum sarà Gambit, e al suo fianco dovrebbe esserci
Lea Seydoux.
Gambit è
scritto da Josh Zetumer e prodotto da Reid
Carolin, Simon Kinberg, Lauren
Shuler Donner e Channing Tatum.
Per quanto possa sembrare azzardato,
sta procedendo il progetto di realizzare un film
su Fullmetal Alchemist, celebre serie manga
giapponese di 27 volumi ideata dallo scrittore e
illustratore Hiromu
Arakawa. Di seguito vi mostriamo
una nuova foto dal film:
Concepito in origine come un singolo
manga, Fullmetal
Alchemistè stato successivamente
editato grazie a Square
Enixin una vera e propria serie
illustrata che vanta all’attivo un ricchissimo franchise di
successo composto da due serie animate, romanzi, audiolibri e
trasposizioni videoludiche per consolle. Ora finalmente il racconto
di Hiromu Arakawa si prepara a fare il suo
primo grande debutto sul grande schermo in una versione live-action
che tutti attendono con curiosità e trepidazione.
Recentemente era già stato proposto
un breve trailer relativo al nuovo live-action
di Fullmetal
Alchemistnel quale veniva
introdotto il racconto dei due
fratelli Edward e Alphonse
Elric, impegnati a trovare un modo di rimediare alle
terribili conseguenze dovute al maldestro e fallito tentativo di
tramutare illegalmente la propria madre con l’intento di
salvarla.
Ricordiamo che il
manga originale di Hiromu Arakawa ha venduto
più di 65 milioni di copie dalla sua prima
raccolta in volumi a partire dal 2005, tanto
da divenire uno dei manga più popolari di tutti i tempi in
Giappone. L’adattamento animato ha inoltre vinto ben
cinque American Anime
Awards nel 2007.
Fullmetal
Alchemistsarà diretto dal regista
giapponese Hiromu
Arakawae avrà nel cast le
star Ryosuke Yamada nel
ruolo di Edward, oltre a Dean
Fujioka nei panni di Roy
Mustang e Tsubasa Honda nelle
vesti di Winry Rockbell. Il film verrà distribuito
in Giappone a partire da dicembre 2017
da Warner Bros. Pictures.
Non è più un segreto che
Hugh Jackman voglia dire addio al personaggio di
Wolverine dopo Logan, che
arriverà nelle nostre sale il primo marzo, tuttavia sembra che
anche Patrick Stewart, storico Professor
X, voglia dire addio, con il film di James
Mangold, al suo iconico personaggio.
Ecco cosa ha dichiarato l’attore
inglese a EW: “Una settiaman fa, venerdì notte, a
Berlino, noi tre eravamo seduti a guardare il film, ed ero così
commosso da questa cosa, molto più commosso di come sono stato la
prima volta che l’ho visto. Forse era la compagnia di questi due
ragazzi, ma il film era finito e, questa è una dichiarazione, a un
certo punto Hugh mi ha preso la mano in quegli ultimi minuti, e ho
visto una lacrima sul suo viso, e allora ho capito che avevo fatto
la stessa cosa. Poi il film è finito… e ci hanno portati sul palco
ma non fino alla fine dei credits. Quindi abbiamo avuto un po’ di
tempo per stare seduti e, mentre ero seduto lì, ho pensato che non
ci sarà mai niente di meglio, più perfetto, sensibile, emozionante,
e bello del modo in cui ho detto addio a Charles Xavier in questo
film. Così ho detto a Hugh ‘Anche io ho finito, è tutto
finito'”.
In effetti il film sembra un ottimo
modo per entrambi gli attori di dire addio ai personaggi in un
contesto artisticamente valido, che rende anche giustizia ai loro
personaggi e all’importanza che hanno rivestito nel cinema e nella
cultura popolare degli ultimi 17 anni.
Logan – The Wolverine
recensione del film con Hugh
Jackman
Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni
del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta
(se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel
personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti
Marvel al cinema, una sorta
di Robert Downey Jr per il
corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato
alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo
film.
Logan ha
un’uscita prevista per il primo marzo 2017. Alla regia c’è
James Mangold (già regista di Wolverine
L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh
Jackman,Boyd Holbrook, Richard
E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La
Salle, Elise Neal e Patrick
Stewart.
Nel prossimo futuro, uno stanco
Logan si prende cura di un malato Professor X, in un nascondiglio
sul confine messicano. Ma i tentativi di Logan per nascondersi dal
mondo e dal suo passato finiscono quando arriva una giovane
mutante, inseguita da forze oscure.
Umberto Gonzales
di The Wrap sembra essere riuscito a ottenere uno
scoop in merito a Justice League e alla presenza, nel
film, di un cameo di una Lanterna Verde.
La cosa non giunge nuova, pur
essendo ancora un rumor, dal momento che si era già ipotizzata
un’apparizione speciale nel film. Tuttavia la novità di questo
nuovo report è che il cameo potrebbe essere di una Lanterna
“minore”, ovvero un personaggio appartenente al corpo delle
Lanterne Verdi me che non sia né Hal Jordan, né
John Stewart, per i quali non è stato ancora
annunciato nessun casting.
La cosa potrebbe avere senso
nell’Universo della Justice League, dal momento che la presenza di
Lanterna Verde completerebbe la formazione di eroi DC.
Secondo quanto riportano i fumetti,
il gruppo di eroi al completo, sette per la precisione, che compone
la classica Justice League comparirà, forse,
soltanto alla fine del film diretto da Zack
Snyder, dal momento che Green Lantern non
ha ancora un volto nel DCEU.
Ecco il primo trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League sarà diretto ancora
una volta da Zack Snyder ed è previsto per il 10
novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal
Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray
Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche:
Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K.
Simmons e Jeremy Irons. I produttori
esecutivi del film sono Wesley Coller,
Goeff Johns e Ben Affleck
stesso.
Dopo le voci che volevano
Pierce Brosnan vicino al ruolo, arriva da Twitter
la conferma, forse scherzosa, che Russell Crowe
sarebbe interessato a interpretare Cable in
Deadpool 2.
A scatenare l’attore del Gladiatore
è stato l’artista Rob Liefeld che ha pubblicato
una fan art che vede Crowe nei panni del potente
mutante. Al che l’attore ha replicato con interesse: sarebbe
interessato a sostenere un provino per il ruolo.
Certo, quando si arriva a dei
livelli di notorietà e di prestigio come quelli di Russell
Crowe, è più probabile che i ruoli vengano offerti
piuttosto che si proceda per le classiche vie dei provini, ma mai
dire mai.
Russell Crowe
arriverà in sala con La Mummia, in cui avrà un
piccolo ruolo di Dottor Jeckyll, che avrà poi la
possibilità di espandere nell’Universo Condiviso dei Mostri
Universal.
Deadpool ha
incassato 363 070 709 dollari in Nord America e 417 408 522 dollari
nel resto del mondo, per un totale mondiale di 780 479 231 dollari.
Deadpool è stato accolto generalmente bene dalla
critica, soprattutto grazie alla recitazione di Ryan Reynolds e
alla comicità pungente e ironica della sceneggiatura.
Si è svolta ieri sera la cerimonia
di premiazione dei César 2017, i premi del cinema
francese, che hanno visto trionfare nelle categorie principali
Xavier Dolan, che si è portato a casa il premio
alla migliore regia e ha visto premiato il suo attore protagonista,
Gaspar Ulliel, per È solo la fine del
mondo e Elle, di Paul
Berhoeven, che ha conquistato il premio per il miglior
film, con Isabelle Huppert incoronata migliore
attrice protagonista.
Hayao Miyazaki ha,
per l’ennesima volta e ufficialmente, cambiato idea. Il maestro
dell’animazione giapponese ha deciso di tornare in pista ed è a
lavoro su un nuovo lungometraggio d’animazione.
Niente più pensionamento quindi per
il regista simbolo dello Studio Ghibli. La notizia
ufficiosa circolava da novembre, e in particolare si parlava di un
suo interessamento a Boro the
Caterpillar (Kemushi no Boro), che
doveva essere un cortometraggio di 12 minuti in CGI.
Durante un’intervista
pre-Oscar, Toshio Suzuki, produttore del
cartoon nominato nella categoria Miglior Film
d’Animazione La Tartaruga Rossa, ha
confermato che il progetto è in cantiere e che sarà
proprio Hayao Miyazaki a dirigerlo.
La notizia è stata riportata
dall’account Twitter di Cartoon
Brew.
Hugh Jackman ha
abbandonato il ruolo di Wolverine. La sua
decisione sembra irrevocabile e dopo l’arrivo di
Logan in sala, non avremo altri film da vedere con
l’eroe dallo scheletro di adamantio con il volto dell’attore
australiano.
Tuttavia ci poteva essere una
possibilità per Jackman di continuare, se, e solo
se, ci fosse stata una possibilità di vedere il suo Wolverine con
gli X-Men nel MCU.
Hugh Jackman avrebbe voluto
il suo Wolverine nel MCU
Ecco cosa ha spiegato l’attore a
ScreenRant: “Se quest’ipotesi fosse stata
sul tavolo quando ho preso la mia decisione, certamente mi sarei
fermato. Ho sempre amato l’idea di vedere Wolverine in quella
dinamica, ovviamente con Hulk, o con Iron Man. (…) Non si sa
mai! Onestamente, in un caso simile non avrei probabilmente detto
che questo film per me sarebbe stato l’ultimo. Semplicemente, sento
che è il momento opportuno di smettere con il
personaggio.”
Logan – The Wolverine
recensione del film con Hugh
Jackman
Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni
del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta
(se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel
personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti
Marvel al cinema, una sorta
di Robert Downey Jr per il
corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato
alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo
film.
Logan ha
un’uscita prevista per il primo marzo 2017. Alla regia c’è
James Mangold (già regista di Wolverine
L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh
Jackman,Boyd Holbrook, Richard
E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La
Salle, Elise Neal e Patrick
Stewart.
Nel prossimo futuro, uno stanco
Logan si prende cura di un malato Professor X, in un nascondiglio
sul confine messicano. Ma i tentativi di Logan per nascondersi dal
mondo e dal suo passato finiscono quando arriva una giovane
mutante, inseguita da forze oscure.
Sono cominciate le riprese di
Jurassic World 2 e Claire e Owen, ovvero
Bryce Dallas Howard e Chris
Pratt, sono già all’opera. In particolare l’attrice ha
postato una foto che ritrae la sua sedia sul set, con tanto di nome
“Claire”, e l’inequivocabile scritta: day one.
Il film uscirà al cinema
il 22 giugno 2018. Chris Pratte Bryce Dallas Howardtorneranno
nei panni dei protagonisti. Alla regia ci sarà Juan
Antonio Bayona (The Impossible, A
Monster Calls). Nel cast anche Daniella
Pineda in un ruolo importante, Justice
Smith, Toby Jones, James Cromwell e
Rafe Spall.
Jurassic World
2 si baserà su una sceneggiatura
di Derek Connolly e Colin
Trevorrow. A produrre la pellicola
saranno Belén Atienza, Patrick Crowley e Frank
Marshall. Produttori esecutivi invece
saranno Steven Spielberg, Colin Trevorrow e Thomas
Tull.
X-Men Apocalypse
doveva essere il suo ultimo film del franchise, e invece
Nicholas Hoult, che nella saga della Fox
interpreta il dottor Hank McKoy / Bestia, pensa che potrebbe
tornare anche in X-Men Supernova.
A dichiararlo è lo stesso attore
durante una conversazione con HeyUGuys: “Penso di essere coinvolto. Sarei
felice di tornare, amo interpretare quel personaggio e amo tutti
quelli che sono coinvolti e so ovviamente che ce n’è uno in
lavorazione.”
Dopo Kelsey
Grammer, Huolt è il secondo attore a interpretare
McKoy sul grande schermo e ha assunto il ruolo in
X-Men L’Inizio, quando sono arrivati i re-casting
giovani dei protagonisti del franchise.
Nicholas Hoult ha
poi ripreso il ruolo in X-Men Giorni di un Futuro
Passato e in X-Men Apocalypse.
La saga della Fenice
Nera è stata male accennata in X-Men Conflitto
Finale, tanto che gli eventi raccontati in X-Men
Giorni di un Futuro Passato hanno completamente
cancellato, grazie al viaggio nel tempo, gli effetti di quel film
sulla saga, contribuendo però a pasticciarne la continuity.
Tuttavia era importante per la proprietà Fox
liberare la storia e dare la possibilità a Kinberg
di mettere in cantiere un film che potesse rendere giustizia a
questa run. Con la presenza di Sophie Turner nel
cast, inoltre, la Fox si assicura anche uno
zoccolo duro di fan che seguirebbero con interesse lo sviluppo del
progetto.
La Saga di Fenice Nera (The
Dark Phoenix Saga) è un esteso arco narrativo incentrato
su Jean Grey e l’entità cosmica Fenice, terminato con l’apparente
morte della prima. Pubblicata dalla Marvel Comics sulle pagine di Uncanny X-Men fra
il gennaio e l’ottobre 1980 e sceneggiata da Chris Claremont con i
disegni di Dave Cockurm e John Byrne, l’intera saga viene spesso
considerata suddivisa in due parti di cui la prima è conosciuta
come Saga di Fenice (pubblicata su Uncanny X-Men nn. 101-108,
1976-1977), incentrata sull’acquisizione da parte di Jean dei
poteri di Fenice e la riparazione del Cristallo M’Kraan e la
seconda intitolata Saga di Fenice Nera basata sulla sua corruzione
e caduta.
Dopo una piccola parte nella
pellicola di Herbert Ballerina (Luigi
Luciano), Maccio Capatonda
(Marcello Macchia) torna sul grande schermo con
Omicidio all’italiana, una commedia di cui è anche
regista e sceneggiatore.
La morte inaspettata della contessa
Ugalda Martirio In Cazzati (Lorenza Guerrieri)
sconvolge la vita (troppo) pacata del paese abruzzese di Acitrullo.
Il sindaco, Piero Peluria (Maccio Capatonda),
decide di sfruttare la morte naturale della contessa per
trasformare il paese in un macabro luogo d’interesse.
Orde di giornalisti e turisti con
il gusto del macabro arrivano nel paesino sperduto, stravolgendo la
vita degli anziani cittadini e trasformando il paese in un parco
divertimenti, la cui attrazione principale è proprio l’efferato
omicidio. Sembra che nessuno, tantomeno la conduttrice del
programma “Chi l’acciso?” (Sabrina
Ferilli), sia davvero interessato a scoprire la verità
sulla morte della donna. Anzi, sembra che solo la sergente
Pertinente (Roberta Mattei) stia indagando davvero
sull’assassinio, nonostante il commissario Fiutozzi (Gigio
Morra) le intimi più volte di interrompere le sue
indagini. Una serie di intuizioni e coincidenze, portano la
sergente a scoprire finalmente la verità e a chiudere il caso.
La commedia del regista abruzzese
dipinge con sagace ironia una realtà fin troppo attuale. Infatti,
nella pellicola, l’omicidio della contessa diventa mero
intrattenimento e viene sfruttato dal sindaco e dal suo vice
(Herbert Ballerina) che così ottengono i famosi
quindici minuti di celebrità per il proprio paese. Il regista
riesce, ridendo, a descrivere una morbosità recente nei confronti
dei delitti più efferati dell’ultimo decennio: nel modo di fare
televisione odierno, la notizia deve diventare intrattenimento.
La recensione del nuovo film di
Maccio Capatonda, Omicidio all’Italiana
Il motivo della denuncia è chiaro:
la differenza tra fiction e cronaca sta scomparendo non solo agli
occhi di chi fa tv ma soprattutto agli occhi dello spettatore,
sempre più morboso nei confronti della notizia. Ma la pellicola non
colpevolizza nessuno, spingendo quindi tutti a riflettere senza
sentirsi alla sbarra.
La sintonia evidente tra
Maccio Capatonda, Herber Ballerina e Ivo
Avido; una recitazione per nulla costruita e il casting
azzeccato fanno della pellicola un perfetto mix di comicità
esilarante e momenti di giusta riflessione.
Capatonda si conferma attore
poliedrico e capace di trasmettere anche le più raffinate sfumature
emozionali: una menzione speciale va alla sua interpretazione di
Eugenio Normale. Eugenio è il classico padre di famiglia che lavora
troppo e si fa perdonare accontentando qualsiasi capricco di moglie
e figli. Sono proprio la moglie Fabiola (Antonia
Truppo) e i figli a insistere di andare in vacanza ad
Acitrullo ed Eugenio li accontenta, pur reagendo con sdegno al loro
entusiasmo per l’omicidio. Gli atteggiamenti di moglie e figli lo
esasperano a tal punto che Eugenio diventa una versione ancora più
macabra dello spettatore morboso incarnato dalla moglie, lasciando
di stucco lo spettatore.
Anche la prova di
Sabrina Ferilli è degna di nota. Il pubblico
italiano la conosce fin troppo bene per i suoi ruoli da femme
fatale ma in questa commedia, l’attrice si cala perfettamente
nei panni della conduttrice fredda e calcolatrice, regalandoci una
scena densa di pathos in cui spiega al commissario Fiutozzi come
ormai la verità diventi sempre intrattenimento quando passa
attraverso la televisione.
Con questa pellicola,
Maccio Capatonda prende in maniera definitiva
sulle sue spalle l’eredità della comicità italiana. Un’eredità
condivisa con Checco Zalone e che, da parte sua, divide con
Herbert Ballerina e Ivo Avido
(Enrico Venti). La commedia sarà nelle sale italiane dal 2
marzo.
In occasione dell’uscita del film
Omicidio all’Italiana, Maccio
Capatonda, Herbert Ballerina ed
Enrico Venti hanno incontrato la stampa.
Da quanto tempo avete in
mente di fare un film sui media?
Maccio Capatonda: In realtà, la
critica al modo di fare in cronaca è un tema che avevo già
affrontato in passato ma l’idea di farci un film mi è venuta circa
un anno fa. Inizialmente, mi sarebbe piaciuto girare una pellicola
esclusivamente comica poi però, anche facendo ricerche soprattutto
sul turismo dell’orrore e sull’Isola del Giglio, mi sono reso conto
che un film satirico avrebbe reso meglio la mia idea. Lui
[Herbert Ballerina, ndr] non è d’accordo.
Herbert Ballerina: No, non sono
d’accordo. Io voglio fare Lino Banfi, Pozzetto…però oramai pare che
un film non possa funzionare senza satira. No, dai scherzo. Alla
fine meglio avere una struttura forte con un soggetto forte che fa
anche ridere. Adesso, è questo che vuole la gente. Altrimenti va a
vedere il cinema americano.
Avete fatto un film tragico.
Non nel senso che non fa ridere ma nel senso che riprende come
siamo: la tragedia è che è tutto vero. Questo film ci fa riflettere
su come noi siamo.
M.C.: Sì, infatti è un po’ così.
Però la cosa strana è che noi ridiamo di come siamo e per quanto mi
riguarda, è stato difficile fare un film comico perché
sull’argomento si sarebbe potuto girare anche un film
esclusivamente drammatico, volendo. Però ormai la satira c’è più
nei film comici che in quelli drammatici. È un po’ un affresco
della realtà ma non vuole dare nessun messaggio in particolare, a
parte quello di cercare di tornare un po’ alle origini e capire
bene quali siano i veri valori.
foto di Fabio Angeloni alla premiere romana
Il personaggio di Daniela
Spruzzone si ispira chiaramente alla Bruzzone e alla Sciarelli. Chi
pensate si arrabbierà di più?
M.C.: Secondo me, non si
arrabbierà nessuno perché alla fine tutti i personaggi che fanno
questo lavoro in televisione sono abbastanza consapevoli di quello
che fanno. Sanno che stanno facendo anche un po’ spettacolo e
quindi nessuno si arrabbierà. Magari ci rideranno sopra. A me non è
mai capitato che qualcuno si sia arrabbiato per qualcosa che ho
fatto ma ben venga, almeno ne parlano.
Enrico Venti: Ma poi la critica
non è a loro. Loro fanno quel tipo di spettacolo perché tantissimi
guardano questo tipo di programma. Non volevamo prendere di mira
soltanto i media ma anche gli spettatori che a loro volta vivono
queste storie come se fossero delle fiction.
Qual è il paese in cui avete
girato e perché avete scelto proprio quello?
H.B.: New York. Abbiamo
ricostruito tutto lì [ride].
M.C.: Il paese esatto è Corvara,
in provincia di Pescara e ha 6 abitanti. L’abbiamo conosciuto
perché me l’ha consigliato mia madre poi abbiam fatto delle
ricerche con il locatin manager in Abruzzo, Lazio e Molise ma alla
fine ci siamo resi conto che solo Corvara si avvicinava davvero
alla storia. Volevamo proprio dare l’impressione che si trattasse
di un paese sperduto e diroccato. Poi era molto scomodo e questa
scomodità era evidente anche dal punto di vista
produttivo.
E.V.: È stato il primo paese che
abbiamo visto e mi ricordo di aver detto “Ok, è molto bello ma
adesso andiamo a cercarne uno dove possiamo realmente girare il
film. E quando l’ha visto lui [Maccio Capatonda, ndr] per
la prima volta se ne è proprio innamorato.
H.B.: Il mio primo commento
invece è stato “Me ne voglio andare”. Me ne volevo andare perché mi
ha proprio colpito la tristezza più assoluta. Sarei voluto andare
in un posto dove ci sono i beni di lusso, tipo Campobasso
[ride].
Sono tanti anni che
collaborate insieme: come trovate ancora lo stimolo?
H.B.: Lo stimolo è sempre quello
del lavoro. Ci piace così tanto fare questo genere di lavoro che
poi alla fine lo stimolo lo trovi. Però è un po’ un cane che si
morde la coda perché è bello fare tantissime cose però poi quando
fai tantissime cose stai sempre a casa e non sai dove trovare nuove
idee. Quindi ci vorrebbe un periodo di magra, che noi purtroppo non
abbiamo.
M.C.: Anche io lo trovo
dall’amore per questo lavoro ma anche e soprattutto dal linguaggio
dei media e da ciò che mi circonda a livello mediatico.
Considerando i vostri ruoli
sia davanti sia dietro la telecamera, in che ruolo vi siete
divertiti di più? E in generale, chi si è divertito di più durante
le riprese?
M.C.: Io mi diverto ma soffro
anche tantissimo facendo avanti e indietro. Secondo me i vecchietti
che abbiamo scelto come comparse si sono ammazzati dalle risate.
C’era un signore di 95 anni che per arrivare sul set ci metteva
un’oretta dal camper. Credo che per loro sia stata un’esperienza
grandiosa e spero di vederli all’anteprima che faremo a Chieti.
Erano davvero spumeggianti e hanno dato tanto al film.
Com’è caduta la scelta su
Sabrina Ferilli?
M.C.: Sabrina Ferilli era la mia
prima scelta. Quando ho scritto il ruolo avevo subito pensato a lei
ma non avrei mai creduto che accettasse. Invece lei mi conosceva un
po’ e quando ha letto la sceneggiatura se n’è innamorata e ha
accettato. Poi ci siamo visti, abbiamo parlato del ruolo e io ho
cercato di renderla più normale, più verosimile possibile: non
volevo che esagerasse con la recitazione perché più il suo
personaggio è autentico, più fa orrore. Comunque devo davvero
ringraziare tutto il cast. A differenza del film precedente, una
delle forze di questo film è la presenza di attori veri e
bravissimi, anche in ruoli minori come ad esempio quello di Fabiola
Normale, interpretata da Antonia Truppo. Quello è un ruolo
abbastanza piccolo ma la sua presenza gli dà una forza
notevole.
foto di Fabio Angeloni alla premiere romana
Un’ultima domanda, qual è la
vostra scena preferita per ironia e contenuti?
H.B.: La mia scena preferita è
forse quando mi sto tagliando i peli e San Ceppato non me lo
permette. Ho odiato quei peli dal primo giorno e quindi almeno da
quel giorno ne avevo solo metà. Poi mi è piaciuta molto la scena
della capra in cui dico che non ci sono donne al paese. A livello
di contenuti, non so perché io faccio solo ironia e i contenuti li
lascio a lui [Maccio Capatonda, ndr].
E.V.: A me è piaciuta tantissimo
la scena della Ferilli nel camper con Fiutozzi. Sia per come ha
recitato sia per il contenuto perché dice una cosa verissima e cioè
che la verità è ormai relegata solo alla sfera personale e quando
qualcosa arriva in tv diventa automaticamente finta. A livello di
risate, non riesco davvero a scegliere perché Herbert mi fa ridere
ogni volta che apre bocca.
M.C.: Io davvero non so. Volevo
anch’io dire la scena della Ferilli ma l’ha già detta lui. Anche se
mi è piaciuta molto quella dell’agenzia di viaggi, in cui vengono
proposte alcune mete turistiche. La cosa assurda è che ho scoperto
che esisteva veramente un operatore turistico ad Avetrana che
portava le persone al pozzo dove è stata ritrovata Sarah Scazzi.
Quando ho scritto quella scena io pensavo di star esagerando,
invece scopro puntualmente che la realtà supera sempre la
fantasia.
La nuova avventura Lucasfilm Rogue One: A Star Wars
Story ha conquistato un posto nell’universo di
Star
Wars e nel cuore degli spettatori ottenendo lo
straordinario box office mondiale di oltre 1 miliardo di dollari. I
fan potranno portare a casa questo epico thriller d’azione –
candidato a due premi Oscar – che sarà disponibile nei migliori
negozi dal 12 aprile in Blu-Ray e Dvd.
Contenuti speciali inediti accompagneranno
i fan nel viaggio dietro le quinte insieme al variegato e dinamico
cast del film e all’ispirata squadra di filmmakers. I contenuti
extra comprendono una collezione di storie esclusive che rivelano
come il film ha preso vita, oltre a easter egg e curiosità
cinematografiche che potrebbero essere sfuggite a molti spettatori
durante la visione in sala.
I contenuti speciali nelle configurazioni Blu-ray e
Blu-ray 3D comprendono:
Connessioni Rogue con easter egg e le
curiosità cinematografiche nascoste nel film che collegano
Rogue One all’universo di Star Wars.
L’idea per Rogue – John Knoll, il leggendario
mago degli effetti visivi della ILM, presenta il concept del
film alla produttrice Kathleen Kennedy, svelando perché
Rogue One è il film ideale per lanciare una nuova serie di
avventure cinematografiche legate a Star Wars..
Jyn: La Ribelle – Felicity
Jones interpreta Jyn la sopravvissuta piena di risorse,
cuore emotivo di Rogue One. E’ la stessa attrice a
raccontare come si è calata nel ruolo di questo personaggio così
particolare
Cassian: La Spia – L’attore Diego Luna
approfondisce il suo complesso e determinato personaggio, che
diventa un eroe attraverso l’altruismo, la perseveranza e la
passione.
K-2SO: Il Droide – Tutto sullo sviluppo di
questo droide imperiale riprogrammato dai ribelli, partendo
dall’idea originale e dai primi bozzetti fino ad arrivare al
carattere e al travolgente umorismo che l’attore Alan Tudyk ha
conferito al personaggio nella versione originale.
Baze e Chirrut: I Guardiani dei Whills – La
star cinese Jiang Wen e Donnie Yen raccontano il rapporto tra i
loro due personaggi molto diversi tra loro ma irresistibili
insieme.
Bodhi e Saw: Il Pilota e il Rivoluzionario –
Gli attori Forest Whitaker e Riz Ahmed illustrano i personaggi di
Saw Gerrera, leader malconcio della fazione estremista della
ribellione, e Bodhi Rook, il pilota imperiale che con la sua
defezione mette in moto la storia.
L’Impero – questo approfondimento è dedicato a
un nuovo e pericoloso avversario, il Direttore della Divisione
Ricerca Armi Avanzate dell’Esercito Imperiale… e a sorpresa ritorna
il cattivo più iconico di tutti i tempi.
Visioni di Speranza: Il Look di Rogue
One – I filmmakers descrivono le sfide e le emozioni
che hanno incontrato nel realizzare un film visivamente innovativo
ma allo stesso tempo coerente con il mondo della trilogia
originale.
La Principessa e il Governatore – racconta il
processo impiegato per riportare sul grande schermo la giovane ed
energica principessa di Star Wars: Episodio IV – Una Nuova
Speranza e uno dei suoi avversari più memorabili.
Epilogo: La Storia Continua – I filmmakers e
il cast celebrano la premiere di Rogue One: A Star Wars
Story parlano del futuro, concentrandosi sulle storie di
Star Wars che non sono state ancora raccontate.
I contenuti digitali possono variare a seconda del
rivenditore.
Felicity Jones (La Teoria del Tutto, Like
Crazy) è la protagonista del film accanto a
Diego Luna
(Milk, Elysium). Il cast
comprende inoltre Ben Mendelsohn(Bloodline, Animal Kingdom),
Mads Mikkelsen(Casino Royale, la
serie tv Hannibal), Alan
Tudyk(Frozen – Il Regno di Ghiaccio, Io,
Robot), Riz Ahmed (Lo
Sciacallo – Nightcrawler, Jason Bourne)
e Forest Whitaker (L’Ultimo Re di
Scozia, The Butler – Un Maggiordomo alla Casa
Bianca). Il film vede inoltre la graditissima
presenza di due delle più grandi star del cinema cinese, Donnie Yen
(Ip Man,Blade II) e Jiang Wen (Let
the Bullets Fly, The Sun Also Rises). Inoltre,
Anthony Daniels (Star Wars: Una Nuova Speranza,
Star Wars: L’Impero Colpisce Ancora) interpreta
nuovamente il ruolo di C-3PO, apparendo in un film di Star
Wars per l’ottava volta.
La colonna sonora è firmata dal compositore Michael
Giacchino (Star Trek Beyond,
Zootropolis), che ha rielaborato i temi originali di
Star Wars composti da John Williams. I montatori del film
sono John Gilroy, ACE (Lo Sciacallo –
Nightcrawler, The Bourne Legacy), Jabez
Olssen (la trilogia de Lo Hobbit) e Colin
Goudie (Monsters).
In The great wall
in un passato non ben definito, in Cina, due cercatori di polvere
da sparo, provenienti dal vecchio continente, si ritrovano nel
mezzo di un assedio che ha luogo sulla Grande Muraglia.
Il muro fuori misura più importante
d’Oriente è stato eretto per tenere fuori dall’impero delle
creature dell’inferno che ogni sessant’anni riemergono per
ricordare agli uomini a quale devastazione possa portare
l’ingordigia. A prepararsi per affrontare questo nemico è l’Ordine
senza nome, un esercito di impavidi guerrieri, quasi tutti
destinati alla morte e che ha tra le sue fila un consistente numero
di donne guerriere. In The great wall William
e Tovar, rispettivamente interpretati da Matt Damon e
Pedro Pascal prima sono prigionieri, poi ospiti
dell’Ordine, incontrano nei corridoi interni alla Muraglia un altro
viandante anglofono alla ricerca di polvere nera, interpretato da
Willem Defoe, che li convincerà ad abbandonare la Muraglia prima
del prossimo attacco dei mostri, ma non tutto andrà secondo i
piani.
The great wall, il film
Si fa tanto parlare, da alcuni mesi
a questa parte, soprattutto relativamente all’uscita di
Ghost in the shell, adattamento live action di un
famoso anime giapponese, di “whitewashing”. Il termine indica la
prassi di inserire un attore occidentale nel ruolo che sarebbe più
adatto ad un attore orientale o di altra etnia comunque diversa da
quella caucasica.
Nel caso dell’anime, ha fatto
discutere la scelta per il ruolo di protagonista di
Scarlett Johansonn, nel caso del film di
Zhang Yimou, lo stesso effetto si è avuto
per la presenza di Matt Damon come protagonista. Questa tesi
decade nel momento in cui si vede il film. La pellicola è infatti
la più costosa coproduzione cinese con una parte di investimento
americano, si tratta di una storia legata a quel territorio non è
un adattamento occidentale di una storia orientale.
Per rendere tutto più chiaro, qui
non siamo dalle parti di 47 Ronin fallimentare
adattamento di una tradizione giapponese per il pubblico americano.
Qui si tratta di un film cinese che racconta un’epica cinese, con
un paio di attori occidentali che ne permettano la comprensione
anche da questa parte del mondo e la vendita globale.
Zhang Yimou è poi il
regista di Lanterne Rosse, Palma d’oro a un
festival
di Cannes di alcuni decenni fa, ora regista che ha visto nel
cinema d’azione un nuovo terreno di sperimentazione. Ultima sua
esperienza la storia di stampo wuxia La foresta dei pugnali
volanti. E’ un professionista che sa come rendere
importante un’inquadratura e soprattutto rendere bene le scene
d’azione, e sa dosare le lungaggini di scrittura. L’aspetto più
macchinoso è infatti la continua ripetizione del dialogo, che
passa, con le battute di poco diverse, dal cinese alla lingua
parlata dai viandanti. Obbligo narrativo che rallenta il passo di
questa storia, che invece cattura ogni attenzione nel momento in
cui si sviluppa nelle coreografie di battaglia e di azione.
Matt Damon, così
come lo spettatore, si trova ad avere a che fare con persone che
non conosce e di cui non capisce la lingua, ma rimane affascinato
dalla storia che si sviluppa davanti ai suoi occhi, con un esercito
fedele al proprio paese pronto ad immolarsi contro delle forze
sconosciute e ultraterrene. Forse questo film, aldilà della resa
cinematografica, imponente come il muro che dà il titolo al film, è
un primo esperimento di prodotto meticcio tra l’action orientale e
Hollywood che per una volta parte da Oriente verso Occidente. Un
tentativo simile si era già avuto per una pellicola più di nicchia,
realizzata da Johnnie To che aveva come
protagonista del suo film Vendicami Johnny
Hallyday, killer in pensione richiamato all’azione da un efferato
omicidio commesso contro la famiglia di sua figlia. Anche il quel
caso l’incomprensione linguistica veniva superata dall’azione.
The great wall, disponibile anche in 3D è in sala
a partire dal 23 febbraio.
Trai produttori di King
Arthur – il potere della spada, Lionel
Wigram ha raccontato a Colliderl’idea di un universo
condiviso che potesse partire dalle leggende arturiane che verranno
riportate al cinema con il film di Guy
Ritchie.
“Penso che andremo avanti nella
nostra direzione, ma speriamo anche che ci siano collegamenti con
le storie originali. Ci sono determinate cose su cui ci siamo
basati, per esempio, un tizio di nome Joby Harold che ci ha
proposto l’idea per questo particolare franchise. In pratica ha
proposto di raccontare storie d’origine separate, per Re Artù,
Lancillotto, Merlino… Non credo che lo faremo per ora, a meno che
le cose non cambino. Vedremo cosa accadrà con il film che abbiamo
già fatto. Ma se siamo fortunati abbastanza, sarà un po’ diverso
dall’originale ma a grandi linee ci occuperemo di dare ad ognuno la
sua storia, sperando di reinventarla in una maniera
divertente.”
L’idea di un nuovo universo
condiviso non è proprio originale, ma potrebbe adattarsi alla
natura collettiva delle storie del ciclo di leggende arturiane.
King Arthur Legend of
the Sword di Guy Ritchieposticipato al
2017
Sul film Guy
Ritchie ha dichiarato a EW: “Luke
Skywalker è sempre stato il personaggio meno interessante di
Star
Wars, perché è sempre così buono. I bravi ragazzi sono
noiosi.” Questa affermazione ci suggerisce che vedremo un Artù
decisamente diverso da come la tradizione ce lo ha raccontato.
L’ambizioso progetto è
potenzialmente il primo di una serie di sei film sui Cavalieri della Tavola
Rotonda e offrirà una rivisitazione della leggenda di Re Artù, noto
per essere riuscito a difendere la Bretagna dall’invasione sassone.
La pellicola si ispira al libro di Thomas
Mallory “Le Morte d’Arthur” pubblicato nel 1485.
Al fianco di
Charlie Hunnam un cast di prim’ordine che
comprende Astrid Berges-Frisbey come Ginevra,
Eric Bana come Uther Pendragon, oltre a
Jude Lawe
Djimon Hounsou. Nel cast anche
Annabelle Wallis, Katie McGrath,
Aidan Gillen, Millie Brady, David Beckham, Poppy Delevingne,
Mikael Persbrandt e Peter Ferdinando. King Arthur il
Potere della Spada si basa su una sceneggiatura
scritta da Joby Harold e il film è
prodotto da Akiva Goldsman, Tory
Tunnell e Ritchie, al fianco
di Cate Adams e Niija
Kuykendall della Warner Bros e della Village
Roadshow.
Sono stati diffusi cinque nuovi
banner di Power Rangers in cui i protagonisti
compaiono pronti alla battaglia al fianco dei loro
Dinozord. [nggallery id=2364]
Jason, Trini, Zack, Billy e
Kimberly, ovvero, Austin St. John, Thuy Trang, Walter
Jones, David Yost e Amy Jo
Johnson avranno il volto di Dacre
Montgomery(Betrand The
Terrible), Naomi
Scott (The
Martian), Ludi
Lin (Marco
Polo), RJ
Cyler (Me And Earl And The Dying
Girl) e Becky
Gomez (Empire). Elizabeth Banks sarà Rita
Repulsa. Bryan Cranstonpresta il
suo volto a Zordon.
Ecco la trama: il
filmsegue cinque ragazzi delle superiori, piuttosto
ordinari, che devono diventare qualcosa di straordinario quando
scoprono che la loro piccola città, Angel Grove, insieme a tutto il
mondo, è minacciata da una potenza aliena. Scelti dal destino, i
nostri eroi capiranno presto che sono gli unici che possono salvare
il pianeta. Ma per farlo, devono imparare a gestire la loro vita di
tutti i giorni con l’essere un Power
Ranger.
Il 12 aprile 2016 a Vancouver sono
cominciate le riprese del reboot sui Power
Rangers, film diretto da Dean
Israelite e scritto da Ashley
Miller e Zack Stenz, che hanno
all’attivo le sceneggiature di X-Men
L’Inizio e
di Thor.
Oltre a Han Solo e Lando
Carlissian, nello spin off di Star
Wars sul contrabbandiere galattico ci sarà anche un
nuovo Chewbacca. A interpretare il wookiee ci sarà
Joonas Suotamo che, tramite il suo account
Twitter, ha diffuso una dichiarazione in cui si
dice “profondamente grato” per la possibilità affidatagli.
“Sono profondamente grato per
questa magnifica opportunità di diventare parte del franchise di
Star Wars che ho amato sin da bambino. Mi piacerebbe ringraziare la
mia famiglia, gli amici, gli allenatori di basket e la squadra, il
cast e la crew, lo staff della Lucasfilm e Disney, i grandi fan di
questo spettacolare universo, e specialmente Peter
Mayhew.
Chewbacca è uno dei personaggi
più iconici della storia del cinema, e lo sviluppo e il ritratto
del personaggio che ha fatto Peter dell’amato Wookiee che ha
regalato così tanta gioia. La sua guida e la sua gentilezza sono
stati regali inestimabili che hanno riscaldato il mio spirito e mi
hanno preparato per questo viaggio. Aspiro a rendere fiero Peter e
a portare ai fan di Star Wars il Chewie che loro
amano.
Ricordiamo che
lo spin-off dedicato a Han Solo sarà ambientato
dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova
Speranza. Nel film ci sarà anche
Chewbacca. Alden Ehrenreich
interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison
Ford. Nel cast anche Emilia Clarke,Donald Glover e Woody
Harrelson.
Lo spin-off sul personaggio è
previsto per il 25 maggio 2018 e sarà diretto da Phil Lord
e Christopher Miller, registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie. La sceneggiatura
porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
Di recente abbiamo scoperto che
Rob Zombie avrà un ruolo nel film, il doppiaggio
di un personaggio misterioso, e che, tra gli altri argomenti di cui
tratterà, ci sarà un importante nodo narrativo che si concentrerà
sul rapporto padre/figlio tra Star Lord e
Ego.
In Guardiani
della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017, in Italia dal
25 aprile.
La produzione di Bond
25 potrebbe cominciare nei prossimi mesi, e Naomie
Harris, attrice nominata all’Oscar per
Moonlight che al fianco di James
Bond interpreta ormai da due film il ruolo di
Moneypenny, ha dichiarato che ci sono buone possibilità che l’eroe
della saga sia di nuovo interpretato da Daniel
Craig, 007 negli ultimi quattro film del franchise.
“Credo che ci siano ottime
possibilità che Daniel torni. Credo sia davvero troppo presto per
pensare ad altre persone in questo ruolo… Credo che il fatto che
gli ultimi due Bond siano stati i film con l’incasso più alto del
franchise abbia mostrato quanto la gente ami il suo Bond, e i fan
vogliono disperatamente che lui torni. E non credo che Daniel sia
immune a questa cosa… Credo che ne sia molto conscio, quindi
immagino che questo aggiunga altra pressione. Ma in fin dei conti
farà quello che sente giusto. Ma so che noi, come cast,
collettivamente, vogliamo che torni. So che Barbara e Michael, i
nostri produttori, lo vogliono disperatamente, quindi penso che
l’unica persona da persuadere sia Daniel stesso.”
Negli ultimi tempi sono stati tanti
i nomi che si sono associati al ruolo di 007 per Bond 25, tra cui
Tom Hardy che si è addirittura sbilanciato spiegando che avrebbe
interpretato l’agente segreto solo se diretto da Christopher
Nolan.
Ecco un nuovo trailer di Fast
and Furious 8 (The Fate of the
Furious in originale) in cui vediamo Dom e Letty
(Vin Diesel e Michelle Rodriguez)
in luna di miele a Cuba. Tutto procede a gonfie vele fino a che non
arriva Charlize Theron. Cosa farà Toretto?
Il prossimo capitolo della saga, il
numero 8, diretto da F. Gary Gray, arriverà al
cinema il 14 aprile del 2017. Il film aprirà una nuova trilogia del
franchise con protagonista Vin Diesel.
Il settimo capitolo del
franchise ha avuto un grande successo al box-office. In Nord
America la pellicola ha raccolto $352,786,830 e $1,162,040,651 nel
resto del mondo, di cui $20,797,031 in Italia.
Con un guadagno complessivo di
$1,516,045,911, è l’unico film della saga ad aver raggiunto e
superato il miliardo d’incassi, diventando il 6° film di maggiore
incasso della storia del cinema.
Dopo l’annuncio ufficiale da parte
della Warner Bros che Matt Reeves dirigerà
The
Batman, Ben Affleck, protagonista del
film nei panni del Cavaliere Oscuro, ha dato il
benvenuto al regista nel mondo di Batman a modo suo. Ecco il
tweet:
Il simpatico benvenuto di Affleck a
Reeves ci conferma, qualora ci fossero stai dubbi nelle ultime
settimane, che l’attore è ancora legato al progetto e al
personaggio.
The
Batman sarà prodotto da Ben
Affleck e Geoff Johns che firmano anche
la sceneggiatura. Nel
cast J.K.
Simmonssarà Jim Gordon
e Joe Manganiello sarà Deathstroke.
Alla regia Matt Reeves.
Dopo il video / prologo di
Alien Covenant, intitolato “L’Ultima Cena”, arriva
una nuova immagine dal film di Ridley Scott in cui
l’equipaggio della spedizione sbarca su un pianeta paradisiaco. Che
misteri e pericoli nasconderà questo nuovo mondo? [nggallery
id=2635]
Alien
Covenant uscirà il 19 maggio 2017. Alla sceneggiatura
hanno lavorato, tra gli altri, Michael Green, John
Logan e Jack Paglen.
Bill
Cudrup (Spotlight), Jussie
Smolett (Empire), Amy
Seimetz (You’re
Next), Carmen
Ejogo (Selma), Benjamin
Rigby e Callie
Hernandez (Machete Kills) sono le
ultime new entry nel cast di Alien
Covenant che sarà diretto da Ridley
Scott e sarà ambientato in un momento
cronologicamente imprecisato tra le vicende di Prometheuse
quelle di Alien.
I dettagli dei personaggi per adesso
sono ancora un mistero, ma si suppone che possano ricoprire i ruoli
del resto della troupe del Covenant, che sarà comandata dal
personaggio interpretato da Katherine
Waterston. Anche Demian
Bichir e Danny
McBride fanno parte del cast che vedrà
tornare Michael Fassbender nei panni
dell’androide David.
Ricordiamo che il film originale era
incentrato sull’equipaggio della nave spaziale Prometheus,
che, seguendo una mappa stellare rinvenuta tra i manufatti di varie
culture terrestri, scopre un pianeta che potrebbe essere la chiave
dell’origine della vita sulla Terra, ma nella ricerca s’imbatte in
una minaccia che potrebbe causare l’estinzione della razza
umana.
La Warner Bros ha annunciato il film
su Nightwing, inserito all’interno del
DCEU, l’universo Espanso della DC al cinema. A
dare la notizia è THR, che riferisce che Chris
McKay, regista di The LEGO Batman,
potrebbe essere il regista al timone del progetto. Bill
Dubuque, già sceneggiatore di The
Accountant con Ben Affleck, è stato
incaricato di realizzare lo script.
Nightwing, in arrivo il film nel
DCEU
La notizia arriva a poche ore
dall’ufficializzazione di Matt Reeves come regista di
The
Batman (titolo ufficiale) e a qualche settimana dalle
criptiche dichiarazioni di McKay stesso che aveva
palesato l’interesse nel dirigere un live-action della DC Comics.
Probabilmente ai tempi della dichiarazione erano già in fase di
sviluppo le trattative per questo progetto.
Il film porterà
Nightwing per la prima volta sul grande schermo,
dopo che, ne Il Cavaliere Oscuro – il
Ritorno, il personaggio di Joseph Gordon
Levitt aveva fatto immaginare alla presenza
di Dick Grayson nella storia.