È passato meno di un giorno dalla
première di
Emily in
Paris –
Stagione 4, Parte 2 e, sebbene non ci sia alcuna
conferma di una Stagione 5, lo showrunner Darren
Star ha qualche idea, soprattutto per quanto riguarda
il futuro di Alfie (Lucien Laviscount) e
Camille (Camille Razat). La popolare commedia
romantica ha debuttato nell’ottobre 2020 ed è stata rinnovata per
una seconda stagione il mese successivo. La seconda stagione è
arrivata nel dicembre 2021, seguita dalla
terza stagione nel dicembre 2022. L’ultima puntata, divisa in
due parti, è arrivata il mese scorso, con la seconda parte in anteprima il 12
settembre. In una recente chiacchierata con TVLine, il capo dello show, Darren Star, ha espresso il
suo entusiasmo per il grande trasferimento di Emily (Lily
Collins) a Roma e la possibilità che lei vi si
rechi per un po’ in una potenziale quinta stagione di Emily in
Paris. Ha spiegato:
“Sento che questo espande
l’universo dello show.Proprio nel momento in cui Emily si è
sentita a suo agio a Parigi, viene catapultata in un altro Paese
dove sperimenterà alcune differenze culturali.Inoltre,
penso che ci siano differenze culturali da esplorare – e lo
facciamo – tra francesi e italiani.È un mondo completamente
nuovo, ma non significa che lasceremo Parigi”.
Star ha poi parlato di Alfie
(Laviscount), che ora ha una fidanzata, e di chi i fan vedranno
nella prossima stagione. Alla domanda se i fan vedranno la
relazione del personaggio anche in un’ipotetica stagione 5, lo
showrunner ha risposto: “Sì. Penso che Alfie faccia parte del
nostro mondo e non andrà da nessuna parte”.
Il potenziale viaggio di
Camille nella quinta stagione di “Emily in Paris”.
Per coloro che non hanno
familiarità con gli ultimi episodi dell’acclamata serie TV,
Emily in Paris, lastagione 4,
parte 2, ha visto molti drammi da parte dei personaggi
principali. Mindy (Ashley Park) ha salvato
la sua carriera di cantante, Sylvie (Philippine
Leroy-Beaulieu) ha messo la sua carriera al primo
posto, Gabriel (Lucas Bravo) ha ottenuto una
stella Michelin e la stagione si è conclusa con Emily (Lily
Collins) che ha lasciato Parigi per Roma.
Parlando della quinta stagione di
Emily in Paris, Star ha parlato di quanto il
viaggio di Camille sarà parte integrante della serie. Anche se non
ha un’idea precisa di quanto presto apparirà nelle prossime
stagioni, ha detto:
“Non lo so.Penso che sia
una domanda.I personaggi possono entrare e uscire da una
serie, ma non è detto che li vediate per forza.Potremmo o
non potremmo.Non so quanto vedremo di Camille nella
prossima stagione.Ma ancora una volta, fa parte del mondo
della serie.Non so quanto presto la vedremo, ma questo non
significa, ancora una volta, che non la vedremo”.
Quello del revenge movie è
da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati,
dove l’eroe intraprende una spedizione punitiva nei confronti di
quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Negli anni sono diversi
i titoli che hanno riconfermato la fortuna di questo genere, da
Io vi troverò a Io sono vendetta.
Particolarmente interessante su questo tema è però il thriller
co-prodotto da Francia e Belgio dal titolo Kanun – La legge
del sangue.
Scritto e diretto da Jérémie Guez questo
affronta, pur se ambientato in Belgio, una precisa legge albanese
che regola la vendetta di sangue. È dunque questo il tema al centro
del film, insieme a quello dell’identità e delle radici culturali,
la difficoltà di conciliare identità diverse e l’alienazione che
può derivare dall’essere lontani dalle proprie radici. In fin dei
conti, però, Kanun – La legge del sangue è anche
una storia d’amore e un film sulla difficoltà di mantenere
sentimenti puri in un mondo corrotto.
Un’opera dunque particolare, che
merita di essere scoperta, che tra grandi passioni e un approccio
crudo e realistico, offre una visione assolutamente valida. In
questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali
curiosità relative a Kanun – La legge del sangue.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla spiegazione del
Kanun. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di Kanun – La legge del
sangue
Protagonista del film è
Lorik, trentenne sicario della mafia albanese a
Bruxelles, che lavora con il suo maestro Aleks. La
sua vita cambia quando si innamora di Sema, una
ragazza turca che studia Belle Arti e inizia a sperare in una via
di fuga dal mondo criminale. Tuttavia il suo passato lo perseguita:
un individuo del suo villaggio natale, il cui padre è stato ucciso
dallo zio di Lorik, lo trova con l’intenzione di
vendicarsi tramite il Kanun, l’antico codice d’onore albanese.
Che cos’è il Kanun? La spiegazione del codice d’onore
Il Kanun è un insieme secolare di
leggi consuetudinarie tradizionali albanesi, che ha diretto tutti
gli aspetti della società tribale albanese. Il Kanun ha mantenuto
un’autorità sacra incrollabile e incontrastata, con un’efficacia
interreligiosa sugli albanesi. Regolando da secoli la vita nelle
zone montuose a nord del paese il codice si occupa sia di diritto
civile sia penale disciplinando aspetti come la famiglia, il
fidanzamento e il matrimonio, la proprietà privata e la
successione, l’onore, il risarcimento dei danni, il lavoro e la
vendetta.
Proprio quest’ultima si ritrova
dunque alla base del film. Sulla vendetta, il Kanun fissa in
maniera rigorosa il dovere di vendicare l’uccisione del proprio
consanguineo, colpendo l’assassino o i suoi parenti maschi fino al
terzo grado di parentela. Adempiere alla vendetta è considerato un
obbligo, pena la perdita dell’onore. La regola della vendetta di
sangue obbliga i maschi a restare rinchiusi per mesi all’interno
delle proprie abitazioni, senza mai uscire di casa, con i clan
mafiosi che provvedono a sorvegliare le abitazioni, pronti ad
uccidere qualsiasi maschio osi uscire all’aperto, sfidando le
regole del codice.
Il cast del film
L’attore Waël
Sersoub interpreta Lorik, mentre l’attrice Tugba
Sunguroglu è Sema. Il primo aveva avuto precedentemente a
questo film dei piccoli ruoli in Happy
Ende L’ombra
del giorno. Sunguroglu, invece, è nota per aver
interpretato Selma nel film Mustang.
Arben Bajraktaraj, attore visto in
Io vi troverò e in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 nel ruolo
di Antonin Dolohov, ricopre qui il ruolo di
Aleks. Completano il cast Luli Bitri nel ruolo
della madre di Lorik e Recep Yagizoglu in
quello del padre di Sema.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di
sabato 14 settembre alle ore
21:20 sul canale Rai 4. Di
conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche
sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si
potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda.
Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per
trovare il film e far partire la visione.
Divenuti un vero e proprio fenomeno
culturale, i Minions
(qui la recensione),
personaggi ideati da Sergio Pablos, hanno
guadagnato popolarità e seguito sin dalla loro prima comparsa nel
film d’animazione del 2010 Cattivissimo
me, riconfermando la loro attrattiva anche per i
successivi due
sequel del franchise. Dato il clamore suscitato, era
prevedibile che venisse dedicato loro un intero lungometraggio che
ha così raccontato le origini dei simpatici ometti gialli. Nel 2022
è poi arrivato il sequel
Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo.
Come il titolo suggerisce, pur
rimanendo centrale i Minions, il film approfondisce stavolta le
origini di Gru, qui appena adolescente e già intenzionato a voler
diventare un temuto cattivo. Con le scene d’azione più spettacolari
nella storia di Illumination, brulicante dell’umorismo sovversivo
che contraddistingue il franchise,
Minions 2 – Come Gru civenta cattivissimo dà inoltre
il benvenuto ad un nuovo, entusiasmante cast stellare di voci
originali. Diretto da Kyle Balda, Brad
Ableson e Jonathan del Val il film
si è così affermato come un altro grande successo di questa
saga.
Un capitolo altrettanto divertente e
visivamente spettacolare, che oltre a divertire e ad aggiungere
elementi in più alla macrostoria di Cattivissimo
me, offre anche tante sincere emozioni. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Minions 2 – Come Gru diventa
cattivissimo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e ai
personaggi presenti. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Minions 2 –
Come Gru diventa cattivissimo
Negli anni 70, molto prima di
diventare il maestro del male, Gru è solo un
dodicenne di periferia, che trama di conquistare il mondo dal suo
scantinato, senza grossi risultati. Quando però Gru incontra i
Minions, tra cui Kevin, Stuart,
Bob e Otto – un nuovo Minion con
un apparecchio per i denti e un disperato bisogno di compiacere –
uniscono le forze come una famiglia strampalata. Insieme,
costruiscono il loro covo, sperimentando con le loro prime armi e
mettendo a segno le loro prime missioni.
Quando poi il famigerato super
gruppo di cattivi, i Malefici 6, spodesta il loro
leader Willy Krudo, Gru – loro fan sfegatato – si
reca ad un colloquio per diventare il nuovo membro del gruppo. I
Malefici 6 inizialmente non sono impressionati dall’aspirante
cattivo, ma poi Gru li supera in astuzia, facendoli infuriare
ritrovandosi ad essere improvvisamente il mortale nemico dei più
cattivi al mondo. Con Gru in fuga, i Minions cercano di imparare
l’arte del kung fu per aiutarlo e così il giovane aspirante cattivo
scoprirà che anche i villain a volte hanno bisogno dell’aiuto degli
amici.
Il cast di doppiatori e i personaggi del film
A dare nuovamente voce a
Gru vi è il candidato all’Oscar Steve Carell, doppiato in italiano da
Max Giusti, che si è dunque qui dovuto cimentare
con una voce molto diversa. Pierre Coffin,
l’ideatore della saga, torna a dare voce ai Minions Bob, Stuart,
Kevin, Otto. Tra i doppiatori dei nuovi personaggi figurano invece
Taraji P. Henson nei panni di Belle
Bottom, una leader cool e sicura di sé, la cui cintura
funziona anche da mazza letale;
Jean-Claude Van Damme, voce del nichilista
Claude-Chelà, armato di un gigantesco artiglio
robotico; Lucy Lawless come voce di
Monachacku, il cui tradizionale abito da suora
nasconde i suoi micidiali nunchaku.
Vi sono poi Dolph
Lundgren nel ruolo di Svendicator, il
campione svedese di pattinaggio a rotelle, che dispensa calci ai
suoi nemici con pattini chiodati; e Danny Trejo
come Mano Di Ferro, dotato di mani di ferro
giganti. Il premio Oscar
Alan Arkindà voce a Willy Krudo, doppiato in
italiano da Carlo Valli, storica voce di
Robin Williams. Russell Brand
torna a da voce al giovane Prof. Nefario,
l’aspirante scienziato pazzo, mentre Michelle Yeoh è Maestra Chow,
un’agopunturista abile nel kung fu, e Julie
Andrews, vincitrice dell’Oscar, interpreta l’egocentrica
ed esasperante mamma di Gru, Marlena.
Nel luglio 2024, insieme alla
distribuzione di
Cattivissimo me 4,
è stato annunciato anche un Minions 3. La banda di
dispettosi minions gialli tornerà dunque nelle sale il 30
giugno 2027, per un film scritto da Brian
Lynch (“Minions“)
e diretto dal candidato all’Oscar Pierre Coffin
(regista dei primi tre film di Cattivissimo me e del primo film dei “Minions“).
Al momento non è nota la storia che questo terzo capitolo andrà a
raccontare, ma è lecito aspettarsi che si svolgerà dopo gli eventi
di Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo,
andando dunque idealmente a raccontare un’altra fase della vita di
Gru e dei Minions.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di
Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV,Apple TV
e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
sabato14 settembre alle ore
21:20 sul canale Italia 1.
Anche nelle imprese di
Yorgos Lanthimos più facilmente digeribili
e radicate, come La Favorita, ci si può aspettare
qualcosa di gloriosamente particolare. The Lobster e Il Sacrificio del cervo sacro,
due uscite che hanno portato le sue opere a un pubblico più vasto,
sono esempi lampanti delle peculiarità discorsive di Lanthimos.
All’inizio si potrebbe pensare che non ci si abituerà mai ai
modelli di discorso e alle scelte lessicali stravaganti e
ultraterrene. Tuttavia, i suoi interpreti si impegnano e
accettano la forma in modo così completo che non passano più di
pochi minuti prima che ci si senta completamente coinvolti.
Dopo che Poor
Things ha fatto incetta di nomination agli
Oscar, compresa la vittoria come miglior attrice per Emma Stone, è probabile che molti siano
accorsi a vedere il sorprendente e immediato seguito,
Kinds of Kindness,
soprattutto ora che è in streaming su Disney+. Questo film si
immerge in profondità nella sensibilità deliziosamente bizzarra di
Lanthimos. È una commedia dark che non rifugge in alcun
modo dall’inquietudine e dal disagio psicologico. Decifrarla
potrebbe essere un compito difficile, ma non temete. Siamo qui per
analizzare i finali (sì, al plurale) di Kinds of
Kindness.
Di cosa parla “Kinds of
Kindness”?
Kinds of Kindness è raccontato in tre parti. Sebbene
le tre storie siano completamente separate, il cast
principale appare in ruoli diversi e si possono certamente
cogliere alcuni temi generali. Emma Stone e
Jesse Plemons sono costantemente al
centro dell’attenzione e offrono alcune delle loro migliori
interpretazioni fino ad oggi, sorprendentemente dedicate alle
prospettive contorte dei loro tre ruoli. Il cast ricorrente è
completato da Willem Dafoe, Hong
Chau, Margaret Qualley, Joe Alwyn e
Mamoudou Athie. Poi c’è Yorgos
Stefanakos nel ruolo di R.M.F., l’unico nome che si ripete
in tutto il film. In modo assurdo, ogni parte affronta il tema
dell’amore, delle connessioni personali intime e del tributo spesso
dannoso della devozione.
La morte di R.M.F. confonde il
confine tra amore e obbedienza
Parte 1 di “Kinds of Kindness”
(I tipi di gentilezza)
Robert (Plemons) è assolutamente
devoto al suo ambiguo capo, Raymond (Dafoe). Raymond ha dato
a Robert sua moglie, Sarah (Chau), la sua auto, la sua casa e
praticamente ogni aspetto prezioso della sua vita. In
cambio, Robert esegue ogni ordine impartito da Raymond,
compreso ciò che Robert mangia e quando può fare sesso con Sarah.
Dopo che Raymond fa in modo che Robert abbia di proposito un
incidente d’auto, speronando un uomo di nome R.M.F. a un incrocio
(per il quale è stato reclutato, pienamente consapevole delle
conseguenze), Robert rimane leggermente ferito ma non viene
ricoverato completamente. Questo non soddisfa il desiderio di
Raymond, che ordina di rifarlo. Questa volta, temendo che rendere
l’incidente più estremo possa uccidere mortalmente R.M.F., Robert
si rifiuta. Così, Raymond “licenzia” Robert, tagliando ogni legame
e ogni residua connessione, compresa l’opportunità di andare a
letto con Raymond e la sua amante, Vivian (Qualley). La vita di
Robert va in pezzi. Sua moglie lo lascia e lui non riesce a trovare
la sua strada.
Robert corteggia Rita (Stone),
utilizzando gli stessi metodi che Raymond gli ha insegnato. Sembra
funzionare, ma poi Rita finisce in ospedale. Robert scopre che è il
nuovo soggetto di Raymond e che il suo incidente è stato il
completamento dell’investimento di R.M.F. con la sua auto.
Nella speranza di ricongiungersi a Raymond, Robert prende
R.M.F. (che ha perso conoscenza a causa dell’incidente) e lo
investe ripetutamente con la sua auto, uccidendolo. Questo
soddisfa il desiderio di Raymond e Robert viene riaccolto
nell’abbraccio di Raymond e Vivian.
Riuscite a immaginare uno scenario
più sconfitto? Si riesce finalmente a sfuggire alla morsa del
proprio vilipendio, ma invece di guarire, sembra che la
rivendicazione abbia causato una valanga di dolore nella propria
vita. In termini di relazioni abusive, nonostante Robert abbia
raggiunto uno scenario di relativo benessere (l’abbraccio dei suoi
autoritari), questo riempie perfettamente il ruolo del dilemma
ciclico. Robert si riporta al punto di partenza, solo che
ora ha meno di prima di tentare la libertà. Il comfort
immediato è stato raggiunto, ma a quale scopo? Il vuoto
continuerà e il dubbio provocato dalla sua indiscussa servitù
probabilmente crescerà da qui in poi.
R.M.F. Is Flying” mette alla
prova se stessi con i test più crudi
Parte 2 di “Kinds of Kindness”
(I tipi di gentilezza)
Daniel (Plemons), un agente di
polizia, ha da poco perso la moglie Liz (Stone), scomparsa
nell’oceano. R.M.F., un pilota di elicotteri, salva Liz,
riportandola apparentemente illesa. Daniel la osserva
attentamente e viene sopraffatto dalla paranoia, sospettando che la
donna che è tornata da lui sia un’impostora. Le sue scarpe
non vanno più bene, il comportamento del loro gatto nei suoi
confronti è cambiato e lei improvvisamente ama il cioccolato, cosa
che prima detestava. “Liz” dice a Daniel di essere incinta. Lui la
costringe ad andarsene e da lì in poi va fuori di testa.
Durante un blocco del traffico,
Daniel spara spontaneamente al passeggero (Alwyn) alla mano e,
in uno scatto inquietante, ne lecca il sangue. Daniel e
“Liz” rimangono insieme, nonostante il crescente disagio. “Liz”
racconta uno strano sogno al padre (Dafoe) e dice al suo medico che
Daniel l’ha picchiata (e lei incolpa i suoi farmaci). Daniel inizia
a chiedere l’automutilazione alla sua presunta moglie. Prima dice
che vuole che lei gli tagli un dito per mangiare (prima rifiutava i
pasti per protesta). Lei lo accontenta e, quando Daniel gliene
chiede ancora, lo fa di nuovo, questa volta asportando il fegato.
Daniel torna a casa e trova “Liz” deceduta.Pochi istanti dopo, la vera Liz (una donna identica
interpretata anche dalla Stone) arriva alla porta e lei e Daniel si
abbracciano amorevolmente.
Due verità scorrono una accanto
all’altra. Nel regno fantastico, Daniel è sospettoso della donna
che è tornata. Credendo che stia accadendo qualcosa di nefasto, la
mette alla prova con intense richieste fisiche. La donna si adegua,
tagliando e staccando parti del suo corpo fino alla morte
finale. Alla fine, il suo sospetto viene premiato e la morte
dell’ “impostore” riporta magicamente a casa la sua vera moglie.
Adattato alla lente della realtà, questo è un uomo sopraffatto
dall’insoddisfazione – carenze personali che vengono poi proiettate
sulla moglie. Essendo l’auto-riflessione e il miglioramento una
montagna troppo alta, l’uomo si scaglia contro la moglie con
aspettative impossibili. La vita di lei viene appesantita dal
bisogno di compiacere e dimostrare il suo amore al marito,
distruggendola alla fine. Se si uniscono le due versioni,
si ottiene un uomo che ha giustificato i suoi abusi attraverso
l’illusione.
Poiché la storia alterna i punti di
vista di Daniel e Liz, ciò che dobbiamo credere è intenzionalmente
lasciato in sospeso. Daniel soffriva di una forma di psicosi o si è
verificato qualcosa di soprannaturale o sinistro? Nel sogno di Liz,
i cani vivevano come noi, tenendo gli umani come animali domestici.
La sua rivelazione del sogno: “È meglio mangiare qualcosa
che è sempre disponibile quando si ha fame che dipendere da
qualcosa che finisce presto ogni mattina”. Mentre scorrono
i titoli di coda, vediamo i cani vivere come persone. Sebbene
l’azione trainante provenga da Daniel, il sogno di Liz offre la
visione più pura di come questo tipo di abuso persista. Daniel è il
colpevole; la sua calma e le sue mosse calcolate non sono
abbastanza persuasive da offuscare questa realtà. La moglie è
riuscita a sopportare l’abuso in qualsiasi modo – in questo caso,
giustificando le azioni del marito come lo scenario migliore in cui
può sperare.
R.M.F. mangia un panino”
mescola purezza e tossicità
Parte 3 di “Kinds of Kindness”
(I tipi di gentilezza)
OMI (Dafoe) e AKA (Chau) sono a
capo di una setta. I loro devoti sono vincolati da rapporti
sessuali e relazioni intensamente intime con OMI e AKA, e hanno
convinzioni rigorose sulle tossine. I membri del culto
Emily (Stone) e Andrew (Plemons)vengono messi
insiemee incaricati di trovare una donna che
soddisfi dei criteri precisi: il più importante è che hanno una
sorella gemella deceduta e che lei può rianimare i morti.
Dopo aver fallito nel tentativo di trovare il pretendente,
vengono avvicinati da Rebecca (Qualley), che in qualche modo è a
conoscenza della profezia. Insiste che sua sorella gemella, Ruth, è
la donna che stanno cercando.
Emily fa visita alla figlia e al
marito estraneo, Joseph (Alwyn). Dopo averle fatto bere
qualcosa, Joseph violenta Emily. Andrew informa l’OMI e l’AKA, che
tentano una “decontaminazione” di Emily. Quando fallisce, Emily
viene cacciata dalla setta. Emily fa visita a Rebecca, che si
uccide subito, realizzando la profezia della “gemella defunta”.
Emily taglia un cane randagio per giustificare la visita alla
clinica veterinaria di Ruth. Miracolosamente, la ferita del cane
guarisce rapidamente dopo il tocco di Ruth. Emily droga
Ruth e la porta all’obitorio dove, anche se per lo più incapace,
riporta in vita un cadavere (si tratta di R.M.F.). Emily
festeggia con un ballo prima di portare Ruth all’OMI e all’AKA, ma
la sua guida spericolata causa un incidente e Ruth rimane uccisa
prima del loro arrivo. Mentre scorrono i titoli di coda,
R.M.F. mangia un panino, sporcandosi di ketchup la camicia dove
sono cucite le sue iniziali.
R.M.F. mangia un panino è
il film che richiede la maggiore sospensione dell’incredulità.
Tutti i film si basano su richieste enormi, che soddisfano una
figura di spicco. In questo caso, i soggetti devono trovare una
persona illusoria che si dice abbia la capacità di resuscitare i
morti. Inoltre, funziona. La fede di Emily in Ruth si concretizza e
Ruth riporta in vita R.M.F.. La resurrezione, di per sé,
rappresenta la forma più alta di miracolo. Ma non c’è solo
l’elemento fantastico da analizzare. L’acqua merita un’attenzione
particolare. Tutti i membri della setta sono ossessionati dalla
nozione di contaminazione e, nei momenti di maggiore debolezza,
sono sopraffatti dalla sete. Solo l’acqua dei loro leader può
placare la loro sete, e l’acqua che possono bere è stata benedetta
dalle lacrime di OMI e AKA. C’è qualcosa di quasi biblico in
questo atto: la loro sofferenza porta alla benedizione dei loro
seguaci. Il sacrificio porta al sostentamento.
PoichéKinds of Kindnessriflette sugli elementi di abuso e controllo che vengono
scambiati per amore e nutrimento, questa sezione può essere un atto
d’accusa contro la religione e la sua colpevolezza in questo tipo
di inganno.
Kinds of Kindness è una
rete complessa da districare, ed è del tutto possibile che non
siamo destinati a dare un senso totale a tutto questo. Cani, piedi,
droghe, fame, sete e molto altro ancora sono elementi ricorrenti –
immagini che potrebbero semplicemente essere un filo visivo per
unire le storie. Ciò che rimane vero è che la disperazione
di placare, nella speranza di essere amati e accettati, è una
strada inevitabilmente sbagliata e spesso pericolosa. I
parallelismi d’azione rendono evidente che i fili comuni sono da
ricercare nei personaggi di ogni storia. Tutto inizia con l’arrivo
di R.M.F. a casa di Raymond per quello che sembra essere un
casting. Il ruolo: permettere a Robert di tamponarlo con la sua
auto, cosa che Rita farà in seguito. Poi, la parte finale si
conclude con l’incidente di Emily, che uccide Ruth sul sedile del
passeggero. Anche se con scopi diversi, la guida è stata fatta nel
tentativo di placare un leader, ed entrambe avrebbero provocato
gravi lesioni o la morte.
Lanthimos ha chiarito che R.M.F. non significa nulla in
particolare e non rappresenta un individuo specifico. È una
costante per ricordarci che, sebbene le storie siano a sé stanti,
si può trarre una lezione interconnessa. La gentilezza, come dice
il titolo, può essere facilmente fraintesa con il controllo. I
momenti scomodamente esilaranti abbinati a circostanze raccapriccianti sembrano strizzare l’occhio
all’ironia, suggerendo che “Tipi di gentilezza” potrebbe essere
intercambiabile con “Tipi di tirannia”, o forse “Servizi di
egoismo”, o qualche altra serie di allitterazioni che ci fanno
mettere in discussione le nostre devozioni e richieste.
Edge of Tomorrow – Senza Domani (la
recensione), commercializzato con la tagline “Live. Morire.
Ripetere” è uno dei film di fantascienza più coinvolgenti e
inventivi della memoria recente. Diretto da Doug
Liman e interpretato dalle superstar di Hollywood,
Tom
Cruise ed Emily Blunt, il film non solo
esemplifica le migliori caratteristiche di un film d’azione di
primo piano, ma aggiunge un tocco creativo che lo rende del tutto
unico rispetto agli altri film del genere. Liberamente basato sulla
light novel di Hiroshi Sakurazaka intitolata
All You Need Is Kill, il blockbuster d’azione combina
alieni, guerra militare e persino viaggi nel tempoinstile“Groundhog Day” in un unico
viaggio cinematografico senza sosta.
Dalla sua uscita nel 2014, Edge of Tomorrow è
stato acclamato per la sua narrazione creativa e le sue eccezionali
sequenze d’azione, e i fan (e anche lo studio) hanno chiesto a gran
voce un sequel. Dopo una pausa dai servizi di
streaming, Edge of Tomorrow ha trovato una nuova casa
su Netflix, il che rende il momento perfetto per
ricapitolare tutte le vite, le morti e le ripetizioni che hanno
luogo in questo film di fantascienza unico nel suo genere.
Tom Cruise rimane intrappolato
in un loop temporale durante un’invasione aliena
Edge of Tomorrow dipinge
un quadro desolante per l’umanità dopo che una razza aliena nota
come “Mimics” scende sul pianeta, conquistando di fatto
l’Europa continentale. Nonostante la formazione di un forte fronte
unito, la razza umana continua ad affrontare una sconfitta
dopo l’altra contro questi nemici apparentemente
insormontabili, che sembrano avere ogni vantaggio tattico
sul genere umano. Anche se equipaggiati con tute mech potenziate,
sembra che gli umani abbiano poche possibilità di vincere contro le
orde brulicanti di Mimic, avendo perso tutte le loro battaglie
principali, tranne una.
Il film segue il Maggiore William
Cage (Cruise), un ufficiale degli affari pubblici senza esperienza
di combattimento, che viene assegnato alle prime linee della grande
forza d’invasione dell’umanità che sta per scendere in Francia.
Sotto il comando del Sergente Maggiore Farell (Bill
Paxton), Willaim si unisce a un gruppo eterogeneo noto
come J-Squad. Tuttavia, quando le forze di invasione sbarcano su
una spiaggia francese, cadono in un’imboscata e vengono massacrate
da sciami di Mimic. Poco dopo aver assistito alla morte dei suoi
compagni di squadra, anche William viene ferito a morte, anche se
riesce a usare una mina per abbattere un Mimic “Alfa” più grande
insieme a lui. Ma dopo essere stato ricoperto dal sangue del Mimic
Alpha, William si risveglia dopo la sua morte esi ritrova bloccato in un loop temporaleche si ripete ogni volta che muore.
Sebbene inizialmente confuso e
perplesso, William sfrutta presto la sua nuova capacità a suo
vantaggio. A ogni tentativo di invasione, William impara a
conoscere meglio le strategie del Mimic e riesce a sopravvivere più
a lungo, giocando alla guerra come a un videogioco con sequenze
d’azione assolutamente divertenti e, a volte, comiche. Ma
nonostante le sue abilità si stiano rapidamente rafforzando e la
sua conoscenza profetica del campo di battaglia, da solo non è in
grado di cambiare in modo significativo il destino dell’umanità.
Tuttavia, William scopre un legame improbabile ma fortuito quando
incontra Rita Vrataski (Blunt), una famosa soldatessa conosciuta
come “l’angelo di Verdun” per le sue azioni sul campo di battaglia.
William scopre che Rita aveva anche la capacità di
resettare il tempo, che le ha permesso di ottenere la vittoria a
Verdun, ma che da allora ha perso questo potere a causa di
una trasfusione di sangue.
Rita rivela a William che il motivo
per cui l’umanità è stata così surclassata e superata è perché
il Mimic Omega riavvia la linea temporale dopo ogni
sconfitta.I Mimic sono un tipo di superorganismo
controllato da un singolo, enorme Mimic “Omega”, quindi ogni volta
che un Mimic Alpha viene ucciso – come quello che William ha fatto
esplodere quando ha ottenuto questo potere – l’Omega riavvia la
linea temporale e adatta la sua strategia per vincere. Speranzosa
grazie all’abilità di William, Rita addestra l’inesperto soldato
mentre si spingono sempre più in là nell’Europa continentale a ogni
reset della linea temporale, alla disperata ricerca del mimico
Omega.
Per quanto tempo William
rimarrà nel loop temporale?
Con il progredire del film, le
abilità di William come soldato aumentano in modo esponenziale,
fino a diventare un supersoldato praticamente invulnerabile grazie
alla sua conoscenza preveggente del campo di battaglia. Anche se
gli spettatori vedono migliorare le sue capacità, il film rimane
vago sull’esatto arco di tempo dei continui reset di William,
tenendo il pubblico all’oscuro del numero esatto di volte
in cui è morto e ha ripetuto la giornata. Ma nonostante
sia un numero nebuloso, è chiaro che William ha ripetuto il
giorno fino alla nausea, al punto che le sue previsioni sono
inquietantemente precise. William sviluppa un forte legame con
Rita, tragicamente impossibile da ricambiare perché è l’unico a
ricordare ogni giorno. Tuttavia, nonostante la memoria unilaterale
del loro rapporto, Rita è anche l’unica persona al mondo in grado
di immedesimarsi nel potere – e nel fardello – posto sulle spalle
di William.
Alla fine, William e Rita mettono
in atto un piano utilizzando un prototipo di transponder per
localizzare l’Omega, che si nasconde sotto il Louvre. Tuttavia,
William viene ferito durante la fuga e gli viene fatta una
trasfusione di sangue che gli toglie i poteri, rendendo questo
tentativo la loro ultima possibilità. William, Rita e la Squadra
J volano a Parigi e riescono a raggiungere l’Omega Mimic. Dopo
che la J-Squad si sacrifica, Rita e William si dirigono verso
l’Omega prima che il primo venga ucciso da un Mimic. Nonostante sia
ferito a morte, William riesce a sganciare diversi
esplosivi per uccidere l’Omega, ponendo fine all’invasione dei
Mimic con un colpo mortale.
Cosa succede dopo che Cage fa
esplodere il Mimic Omega?
Anche dopo tutti i colpi di scena
del film, Edge of Tomorrow lascia un’ultima inaspettata
rivelazione alla fine del film. Dopo aver ucciso l’Omega, William
si risveglia nel passato, la mattina prima di essere assegnato alla
J-Squad. Viene rivelato che i Mimic sono tutti morti in seguito a
una misteriosa ondata di energia a Parigi, ponendo fine alla guerra
che stava tormentando l’umanità. Anche se i dettagli specifici dei
poteri dell’Omega non sono chiari, William è stato in grado
di usare il reset temporale un’altra volta dopo essere stato
ricoperto dal sangue del Mimic Omega durante il loro scontro
finale, coerentemente con il modo in cui ha acquisito
l’abilità da un Alpha in primo luogo.
William cerca Rita in un incontro
che ricorda la loro prima interazione e, sebbene lei non lo
riconosca, è chiaro che il soldato un tempo vigliacco ricorda
tutti i giorni che ha vissuto e ripetuto per vincere la guerra.
Edge of Tomorrowsi conclude con
una nota vittoriosa e felice che chiude la storia, anche
se rimangono alcune domande senza risposta dopo la fine del film.
Da dove vengono i Mimic? William può ancora usare la capacità di
resettare il tempo? Altri Mimic invaderanno la Terra? Ma queste
incertezze potrebbero essere la migliore speranza del pubblico per
un
futuro sequel. Fino ad allora, è bello vedere il film
concludere definitivamente questo percorso narrativo, permettendo a
William di vivere semplicemente i suoi giorni, senza essere
costretto a morire e ripetersi.
Uglies di Netflix si è
concluso con una scena piuttosto ambigua: cosa significa? Il film,
tratto dal popolare romanzo di fantascienza YA di Scott
Westerfeld, segue Tally Youngblood, un’adolescente che
vive in un futuro distopico in cui tutti devono sottoporsi a
un’operazione quando compiono 16 anni. Dopo essere diventati belli
dalla testa ai piedi, vengono trasferiti in una zona della città
chiamata New Pretty Town, un centro di festa per soli Pretties.
Tuttavia, i Brutti, quelli con meno di 15 anni, devono rimanere a
Uglyville, dall’altra parte del fiume, sognando il giorno in cui
saranno finalmente belli.
Il migliore amico di Tally, Peris,
ha compiuto 16 anni prima di lei in Uglies, quindi è stata
costretta ad aspettare l’estate prima di poter finalmente fare
l’operazione e raggiungerlo. Durante questo periodo, Tally incontra
Shay, una compagna di Uglies che festeggia lo stesso compleanno.
Tuttavia, poco prima che entrambe si sottoponessero all’operazione,
Shay scappa in una comunità selvaggia chiamata Smoke,
popolata interamente da Uglies sfuggiti all’operazione.
Tally viene costretta a seguire l’amica dal capo della città, il
dottor Cable, con un ciondolo che avrebbe fatto scattare una volta
trovata un’arma custodita da un certo David. Naturalmente, nulla è
andato come Tally si aspettava.
Le star di Uglies Joey King e
Brianne Tju rivelano com’è stato girare le scene con l’hoverboard e
il potenziale per fare di questo film un intero franchise.
Perché Tally subisce una bella
operazione e cosa significa l’ultima inquadratura della sua
cicatrice
Alla fine di Uglies, dopo
che il dottor Cable aveva usato il ciondolo di Tally per
rintracciarla e saccheggiare lo Smoke, Tally e David partirono per
la città per liberare i loro amici. Sfortunatamente, arrivarono
troppo tardi per salvare tutti. Shay era già stata trasformata in
una Pretty quando Tally e David arrivarono e liberarono gli Smoke.
Naturalmente, la madre di David, Maddy, aveva preso la cura per le
lesioni graziose in città, in modo da poter riportare la mente di
Shay a com’era prima. Tuttavia, la ragazza non voleva acconsentire
e Maddy si rifiutava di sperimentare un farmaco non testato
su un soggetto non consenziente.
Tally, però, aveva una soluzione a
questo dilemma. Si offre volontaria per diventare lei stessa
Pretty, consegnandosi al dottor Cable per sottoporsi
all’operazione. La scena finale di Uglies vede Tally
camminare nel suo nuovo, bellissimo appartamento, con capelli molto
più lunghi e un viso perfettamente simmetrico e luminoso. Sembrava
soddisfatta dell’ambiente in cui si trovava, affascinata dalla
bella vista di New Pretty Town dalla finestra e dicendo
allegramente all’interfaccia della sua stanza che si sentiva
benissimo. Tuttavia, l’ultima inquadratura è quella della
mano di Tally, che presenta ancora la cicatrice che aveva
dedicato alla sua amicizia con Peris.
All’inizio del film, Peris si era
fatto rimuovere la cicatrice dopo essere diventato Pretty, anche se
aveva promesso sinceramente all’amico che l’avrebbe conservata per
sempre. Questo fu il primo indizio per Tally che le Pretty non
erano quello che sembravano: l’operazione non rendeva solo i loro
corpi belli, ma dava loro anche delle piccole menti graziose. Il
fatto che Tally avesse ancora la cicatrice anche dopo
essere diventata bella significava che non aveva perso del tutto il
suo essere brutta. Era ancora Tally ed era pronta perché
David portasse la cura a New Pretty Town.
Come funziona la cura in Uglies
e il piano di David spiegato
La cura in Uglies è stata
sviluppata dalla madre di David, Maddy, che era stata uno dei
chirurghi della città di Tally incaricati di eseguire la parte
estetica dell’operazione. Mentre cercavano modi per rendere
l’operazione più sicura, Maddy e suo marito, Az, scoprirono le
lesioni e la consapevolezza che la città esercitava un controllo
totale sulle menti dei suoi cittadini li spinse a fuggire e a
trovare il Fumo. Nel corso dei decenni, svilupparono metà
della cura, ma l’altra metà fu ottenuta solo quando gli Smoke
fuggirono dalla città.
Joey King sarà il protagonista di
un prossimo film d’azione fantascientifico di Netflix che ricorda
un franchise fantascientifico fallito dieci anni fa.
La cura di Maddy è
destinata a consumare le lesioni cerebrali di Pretty, maè
rischiosa. Non può essere certa che funzioni finché non la
sperimenta su una Pretty vera e propria, ma ogni soggetto deve
fornire un consenso informato prima che Maddy possa eticamente
sperimentare su di lui. Shay dimostrò quanto questo compito fosse
impossibile. Per quanto fosse esuberante come Brutta, la natura
stessa delle lesioni la rendeva del tutto soddisfatta di essere
bella e senza cervello. Ecco perché il sacrificio di Tally era
necessario. Ha dato il consenso a Maddy prima di andare sotto i
ferri.
Il piano di David alla fine
di Uglies è quello di trovare Tally nella città di New Pretty dopo
l’operazione, riportarla negli Smokies e darle la cura.
Il piano di David alla fine di
Uglies è quello di trovare Tally nella città di New Pretty
dopo la sua operazione, riportarla negli Smokies e darle la cura.
Tuttavia, questo sarebbe quasi impossibile se la vera
Tally fosse completamente scomparsa. Le chiese
quindi di fornire un segno che dimostrasse che si era
liberata almeno in parte dalla sua mente Pretty (come
aveva fatto Peris), ed è qui che entra in gioco la cicatrice di
Tally.
Quando Tally si rifiuta di aiutare
il dottor Cable a riportare Shay dal fumo, la donna tira fuori
l’arma migliore che ha: Peris. Il migliore amico di Tally era
l’unica persona in grado di convincerla a tradire Shay. Tuttavia,
pur avendo avuto successo, parlare con Tally ha fatto sì
che Peris uscisse un po’ dal suo stato di bellezza. La
dottoressa Cable gli disse che a volte questo accadeva per alcuni
nuovi Pretini, e che lui era tra i pochi eccezionali la cui mente
era in grado di fare di più. Così lo ha rimesso sotto i ferri,
trasformandolo in un soldato sovrumano chiamato Speciale.
Invece di essere passivo e
soddisfatto, l’operazione Special rende una persona più
aggressiva.
Uglies di Netflix non si è
dilungato troppo nel descrivere cosa sia uno Speciale, e Peris non
è mai diventato uno di loro nel libro di Westerfeld. Tuttavia,
questo colpo di scena ha dato a Tally l’opportunità unica di vedere
fino a che punto la sua città è disposta a spingersi per mantenere
il controllo. Come i Pretties, le menti degli Speciali sono
alterate, ma in modo opposto. Invece di essere passiva e
soddisfatta, l’operazione Speciale rende una persona più
aggressiva. È per questo motivo che, alla fine di Uglies,
Peris combatte contro David anche dopo che Tally era quasi riuscita
a convincerlo.
Il romanzo young adult Uglies di
Scott Westerfield è in fase di sviluppo dal 2006, quindi perché il
film non è ancora uscito?
Alla fine, la grande lotta di Peris
con David lo ha portato a cadere dalla diga e la sopravvivenza non
sembrava probabile. Tuttavia, gli Speciali sono fatti per
essere quasi indistruttibili. I loro scheletri sono
rinforzati e quasi infrangibili, e guariscono a una velocità
allarmante. Si spera che un eventuale sequel di Uglies
riveli che Peris è sopravvissuto alla caduta, il che sarebbe
incredibilmente commovente, visto che si era appena ricordato di sé
prima che il bordo si spezzasse sotto le sue dita.
Il vero significato della frase
“bella” di David a Tally
Prima che Tally torni in città per
diventare Pretty alla fine di Uglies, David le dice che è
bellissima. Questo è significativo perché per Tally sarebbe stato
del tutto impensabile prima della sua esperienza al Fumo.
L’operazione ha reso ogni cittadino così bello che anche le
persone naturali più attraenti sarebbero state consideratebrutte inUglies.
Le persone come Tally erano state condizionate a credere che tutto
ciò che non era perfetto fosse orrendo. Anche senza le lesioni, le
persone di Uglies avevano già subito il lavaggio del
cervello.
Anche senza le lesioni, le
persone di Uglies avevano già subito il lavaggio del
cervello.
David, invece, è cresciuto fuori
città, circondato da volti naturali. Non è stato condizionato ad
abituarsi alla perfezione, quindi è stato in grado di vedere la
bellezza naturale di Tally. Il fatto che Tally gli abbia creduto
dimostra che ha iniziato a disfarsi del lavaggio del cervello.
Naturalmente, c’è una certa ironia poetica nel fatto che
Tally abbia abbracciato la sua bellezza naturale solo poco
prima di realizzare il suo vecchio sogno di diventare una
Pretty.
Come il finale di Uglies
prepara Uglies 2
Netflix ha gestito
il finale di Uglies in modo che non debba necessariamente
avere un sequel. Mostrando Tally come una Pretty con la sua
cicatrice, è implicito che otterrà la cura e che inizierà una
rivoluzione. Tuttavia, Uglies di Westerfeld faceva parte
di una trilogia di libri, con un sequel intitolato
Pretties e un threequel intitolato Specials. La
storia di Tally prende molti altri grandi colpi di scena dopo che
si è arresa per diventare una Pretty, e si può certamente sperare
che Netflix continui a far girare la palla con un secondo film per
portare tutta questa azione sullo schermo.
La grande domanda che ci si pone
alla fine di Uglies è quanto della vera
Tally sia ancora presente. Sebbene abbia la cicatrice sulla mano,
ha ancora le lesioni al cervello e questo non cambierà finché non
otterrà la cura. Naturalmente, Maddy non era del tutto sicura che
la cura avrebbe funzionato e aveva avvertito Tally del rischio di
danni cerebrali permanenti e devastanti. Un potenziale adattamento
cinematografico di Pretties potrebbe esplorare questo
aspetto, così come la nuova vita di Tally a New Pretty Town.
La storia ha ancora molto da raccontare e molte
altre operazioni invasive da fare.
Wentworth Miller è
uno di quegli attori che, grazie ad un singolo progetto televisivo,
si è imposta all’attenzione dell’industria dello spettacolo.
L’attore, che ha iniziato a recitare sin da giovane, è entrato nel
cuore degli spettatori per la sua versatilità e il talento
recitativo. Dopo aver voltato pagina ed essere andato oltre la
serie che lo ha reso celebre, Prison Break, ha continuato
a destreggiarsi tra progetti di vario tipo, sempre seguito e
sostenuto dai suoi fan.
Ecco dieci cose da sapere su
Wentworth Miller.
I film e le serie in cui ha
recitato Wentworth Miller
1. Una vita tra serie
tv. La carriera dell’attore è iniziata subito con le serie
TV, debuttando con Buffy l’ammazzavampiri nel 1998. In
seguito, ha partecipato a serie come Popular (2000),
Cenerentola a New York (2000), E.R. – Medici in prima
linea (2000), Joan of Arcadia (2000),
Dinotopia (2002) e Ghost Whisperer (2005). Ad
averlo reso celebre è però stata la serie Prison Break (2005-2017) e Prison Break: The Final
Break (2009). Ha poi recitato in Law & Order – Unità
vittime speciali (2009), Dr. House – Medical
Division (2011), The Flash
(2014-2023) e Legends of Tomorrow (2016-2021). Tra i suoi ultimi
ruoli si annoverano il Senatore Mark Hanson in Madam
Secretary (2019) e Isaiah Holmes in Law & Order: Unità
Speciale.
2. Ha lavorato anche per il
grande schermo. L’attore non ha prestato la sua
professione solo al piccolo schermo, ma ha anche lavorato spesso
per il cinema. Infatti, ha debuttato con Romeo and Juliet
nel 2000, per poi prendere parte a Room 302 (2001), La
macchia umana (2003), Underworld (2003), Resident Evil: Afterlife
(2010) e The Loft (2014). Inoltre, ha partecipato ai corti
The Confession (2005) e 2 Hours to Vegas
(2015).
3. Ha lavorato anche come
doppiatore, produttore e sceneggiatore. Nel corso della
sua carriera, l’attore si è prestato a vestire diversi panni da
quelli soliti: ad esempio, ha partecipato in qualità di doppiatore,
prestando la propria voce per film come Stealth – Arma
suprema (2005), serie tv come I Griffin (2009) e
Young Justice: Invasion (2013) e per il videogioco
Prison Break: The Conspiracy (2010). Nel 2019 ha prestato
la voce a Leonard A.I in Batwoman. In
quanto sceneggiatore e produttore, invece, ha partecipato alla
scrittura e produzione dei film Stoker (2013) e The Disappointments Room
(2016), producendo poi la serie Prison Break.
4. È stato scelto all’ultimo
minuto. Nella popolare serie TV Prison Break
Miller ha interpretato il ruolo del protagonista Michael Scofield.
Personaggio che lo ha poi reso estremamente famoso. Sembra però che
l’attore sia stato frutto di una decisione presa dal all’ultimo
momento dal casting director e dagli autori della serie. Infatti,
ha iniziato a girare appena una settimana dopo essere stato
scritturato.
Wentworth Miller e i tatuaggi di Prison Break
5. Ha passato parecchio
tempo al trucco. Ci sono volute 5 ore sulla sedia del
trucco per applicare il celebre tatuaggio di Michael Scofield sul
corpo di Wentworth Miller. Nelle scene in cui Michael indossa una
camicia a maniche corte, sono state applicate solo le parti che
sarebbero state visibili. Questo spiega quindi perché spesso
indossa una camicia a maniche lunghe. Nella realtà, però, Miller
non possiede alcun tatuaggio.
A cosa sta lavorando oggi Wentworth Miller?
6. Sta lavorando ad una
nuova serie TV. Miller non compare in un progetto
televisivo o cinematografico dal 2021, quando concluse la sua
esperienza con Legends of Tomorrow. Tuttavia, al momento
starebbe per prepararsi a recitare in una nuova serie intitolata
Snatchback, incentrata su una
squadra segreta di agenti qualificati che intraprende missioni ad
alto rischio per salvare ostaggi da luoghi pericolosi in tutto il
mondo, ispirandosi a un vero ufficiale dei servizi
segreti.
La vita privata di Wentworth
Miller
7. È molto
riservato. L’attore non ha mai posto sotto i riflettori al
sua vita privata, pertanto non sono molte le notizie esistenti.
Tuttavia, pare che l’attore si sia frequentato con Mariana
Klaveno nel 2006, Amie Bice nel 2007,
Luke Macfarlane tra il 2007 e il 2008 e
Mark Liddell nel 2008. Il 21 agosto 2013 in una
lettera di risposta all’invito alla partecipazione del St.
Petersburg International Film Festival ha condannato
l’atteggiamento del governo russo contro i gay, precisando
“sono gay, devo declinare l’invito“, effettuando così
coming out.
Wentworth Miller in Legends of Tomorrow. Foto di THE
CW
Wentworth Miller ha annunciato di avere una malatia
8. L’attore ha scoperto di
essere autistico. Oltre ad aver lottato con la depressione
fin da bambino e aver confessato di aver avuto una dipendenza da
cibo legata a tale patologia, il 28 luglio 2021 l’attore ha
annunciato di essere autistico. “Non è una cosa che cambierei.
[…] È fondamentale per quello che sono, per tutto ciò che ho
raggiunto“, ha dichiarato nel lungo messaggio riportato
tramite il proprio profilo Instagram.
Wentworth Miller non è più presente
su Instagram
9. Non possiede un profilo
sul social network. In passato l’attore era presente su
Instagram, in seguito ha in più occasioni dichiarato di non essere
una grande fan dei social network, dove troppo spesso la vita
privata si mescola con quella pubblica. Proprio per perseguire il
desiderio di non condividere troppo di sé, ha deciso di non
possedere più alcun account ufficiale sul social Instagram né su
altri social. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page grazie
alle quali sarà possibile rimanere aggiornati sui suoi
progetti.
L’età e l’altezza di Wentworth
Miller
10. Wentworth Miller è nato
il 2 giugno del 1972 a Chipping Norton, nell’Oxfordshire, in
Inghilterra. La sua altezza complessiva corrisponde a 1,85
metri.
Anni dopo aver prestato servizio
come Marine, Terry Richmond (Aaron Pierre) – protagonista di
Rebel Ridge, il film disponibile su Netflix –
lavora in un ristorante cinese e cerca di stare lontano dai guai.
Ma questo non impedisce che i guai arrivino a cercarlo, e infatti
ben presto arrivano quando viene fermato sulla sua moto da un paio
di agenti di polizia nella cittadina immaginaria di Shelby
Springs.
È una circostanza familiare che
presto si trasforma in qualcosa di completamente diverso.
“Sebbene sia vero, credo che il pubblico sarà sorpreso dalla
piega che prenderà la storia”, ha dichiarato a Netflix lo sceneggiatore e regista Jeremy
Saulnier (Blue Ruin, Hold the Dark). Terry sta
per pagare la cauzione a suo cugino Mike (C.J.
LeBlanc) per uscire di prigione. Ma incontra un ostacolo
quando gli agenti che lo fermano gli sequestrano i soldi che aveva
messo insieme per la cauzione.
In questo modo, Terry viene
catapultato in un vortice di corruzione della polizia e pregiudizi
da piccola città. Il capo della polizia (Don
Johnson) è pronto a colpirlo; l’assistente del tribunale
Summer McBride (AnnaSophia Robb) è dalla sua
parte; e Terry stesso ha una serie di abilità che potrebbero farlo
uscire vivo da questo incubo. “Rebel Ridge attinge alle nostre
frustrazioni collettive e, dopo due ore strazianti, offre una
catarsi”, ha dichiarato Saulnier.
La risposta è no, ma si potrebbe
pensare che lo sia. “Questo film non è basato su un particolare
incidente, ma alcuni elementi potrebbero certamente accadere”,
ha detto Saulnier. “Mi interessa esaminare i sistemi corrotti –
non tanto come vengono costruiti, ma come persistono”. Gli
aspetti specifici del viaggio di Terry in Rebel
Ridge – sfide legali, molestie da parte della polizia –
non saranno del tutto familiari a tutti gli spettatori, ma la sua
spinta contro i limiti della burocrazia di Shelby Springs suonerà
famigliare. “Per questo film, ho voluto prendere spunto da come
il resto di noi reagisce a questi sistemi [corrotti]”, ha
detto Saulnier, “dai politici corrotti fino al loop infinito di
una chiamata al servizio clienti andata male“.
La confisca dei beni civili è
reale?
La confisca dei beni civili è il
quadro giuridico che consente alla polizia di Shelby Springs di
confiscare i contanti di Terry senza un regolare processo. “È
un’assurda scappatoia nella normativa antidroga che permette alle
forze dell’ordine di confiscare i beni dei comuni cittadini senza
alcuna prova di attività criminale”, ha detto Saulnier. Ha
costruito l’intero film attorno a questo concetto: “Ho pensato
che sarebbe stata un’ottima premessa per un film, per via di quanto
sia unificante: fa incazzare tutti”.
Come Summer spiega a Terry
all’inizio del film, la confisca dei beni è valida in tribunale
perché il denaro di un cittadino non ha diritti civili propri. Fa
anche notare, in modo divertente, che il fascicolo del caso
reciterà semplicemente “Il comune di Shelby Springs contro
36.000 dollari”.
La preparazione di Saulnier per
Rebel Ridge è iniziata con un’intensa attività di
ricerca. “Come per tutti i miei progetti, inizio con un forte
interesse per un argomento, poi faccio ricerche a tappeto”, ha
detto il regista. “Una volta che ho una solida padronanza del
materiale, inizio a scrivere. Se trovo un ostacolo nel processo,
faccio altre ricerche”. La tenacia del regista è una
caratteristica che accomuna anche il suo protagonista Terry
Richmond.
I poliziotti di Shelby Springs
ottengono molto di più di quello che si aspettavano quando
trascinano Terry nei loro guai. Quando i vicesceriffi Steve Lann
(Emory Cohen) ed Evan Marston (David
Denman) lo buttano giù dalla sua moto, pensano di star
molestando un passante. In realtà, Terry è un Marine Corps Martial
Arts Program, specializzato in combattimenti non letali ed
estremamente efficaci.
“L’obiettivo di Terry, nel caso
in cui si trovi in una situazione che ha raggiunto il livello di
fisicità e/o violenza, è quello di portare a termine la situazione
in modo che nessuno subisca danni irreparabili”, ha detto
Pierre a proposito del suo personaggio, “il mantra che usiamo
nel film è ‘una mente, qualsiasi arma’”. “Pierre stesso ha
praticato per anni la boxe, il jiu-jitsu brasiliano e la Muay Thai,
quindi le abilità di Terry gli sono venute facili“.
Non è altrettanto facile per il
dipartimento di polizia di Shelby Springs. Quando i tentativi di
Terry di reclamare educatamente la sua proprietà vengono respinti,
si infiltra nella stazione di polizia e fa un accordo forzato con
il capo Sandy Burnne di Don Johnson: si
accontenterà di riprendersi 10.000 dollari per la cauzione di suo
cugino e permetterà alla polizia di tenere il resto. “Il capo
Sandy Burnne è bifronte, in quanto cerca di aiutare la sua città,
ma a spese degli altri”, ha detto Johnson a Netflix. Il budget
di Burnne è stato tagliato e un informatore del suo dipartimento ha
fatto trapelare a Summer che il denaro sequestrato attraverso la
confisca dei beni civili sta contribuendo a mantenere in piedi il
dipartimento di polizia e la stessa Shelby Springs.
Terry è irremovibile sul fatto che
suo cugino non passi troppo tempo in una prigione di Stato; Mike è
stato un testimone collaborativo in un caso di omicidio, quindi la
sua vita potrebbe essere in pericolo. Burnne acconsente, ma troppo
tardi. Prima che Mike possa essere consegnato a Terry, viene ucciso
in prigione.
La morte di Mike rende Terry ancora
più determinato a svelare la cospirazione di Shelby Springs, anche
se la situazione sua e di Summer diventa ancora più pericolosa. Per
spaventare i due, la polizia invade la casa di Summer e le inietta
della droga. Quando viene sottoposta a un test antidroga casuale al
lavoro, il suo mondo va in frantumi, ma lei continua a lottare.
“Summer non aiuta Terry solo perché è una brava persona”,
ha detto Robb a Netflix. “Ha dei paletti. Anche lei è messa
alle strette e decide di fare una scelta audace e
coraggiosa”.
Terry e Summer arrivano infine a
scoprire il piano del Dipartimento di Polizia di Shelby Springs,
consultando il giudice Logston (James Cromwell),
in preda ai sensi di colpa. Logston ha aiutato Burnne nel suo
tentativo di finanziare la città aumentando le cauzioni e
aumentando la pena detentiva degli imputati. È un modo spietato per
compensare i tagli al bilancio e il giudice si suicida poco dopo la
partenza di Terry e Summer. “C’è un elemento economico
all’interno della sceneggiatura e della storia che non ho mai visto
prima e che ho trovato interessante”, ha detto Johnson.
“Questo elemento economico ha conseguenze viscerali“.
In un ultimo tentativo di rivelare
la corruzione di Burnne, Terry e Summer irrompono nel municipio per
recuperare i filmati delle telecamere di bordo: la loro speranza è
che le prove fotografiche delle malefatte della polizia portino a
uno scandalo e a una riforma decisiva. Ma la polizia, che si sta
preparando a bruciare l’edificio, arriva prima. Terry riesce a
impadronirsi di una scheda SD contenente prove vitali, ma Summer
viene catturata. Terry contrattacca rapendo un agente alle prime
armi e facendo un patto di ostaggio con la polizia. Si
incontreranno in un punto di riferimento chiamato – appunto – Rebel
Ridge.
Terry non si dirige verso Rebel
Ridge. Punta invece ancora una volta alla stazione di polizia,
facendo irruzione nell’armeria e sottomettendo Burnne. Ma dopo
averlo fatto, viene fermato dall’agente Jessica Sims (Zsané
Jhé). Terry crede di essere libero, supponendo che sia lei
l’informatrice di Summer. Questa supposizione si rivela un errore e
presto Terry si prepara a ricevere un proiettile in testa.
Ma la salvezza arriva da una fonte
inaspettata: L’agente Marston, uno dei poliziotti che hanno
arrestato Terry. Terry capisce subito che Marston è l’informatore
di Summer. Mentre Terry e i poliziotti convergono per la resa dei
conti finale, il parcheggio della stazione di polizia inizia ad
assomigliare al tipo di zona di guerra che Terry pensava di essersi
lasciato alle spalle alla fine del servizio militare.
Per le sequenze d’azione di
Rebel Ridge, Saulnier ha riportato le cose alle
origini. “Volevo vedere sullo schermo una rappresentazione più
realistica del combattimento corpo a corpo”, ha detto. “La
mia forza e la mia strategia in questo film è stata quella di
rimanere con i piedi per terra e di non raggiungere quel livello di
spettacolarità iper-coreografata a cui ci siamo abituati”.
Una sequenza in cui Terry trascina
Marston dietro un’auto parcheggiata per ripararsi ha richiesto
poche riprese. “Denman aveva le protezioni per le acrobazie,
era al sicuro, ma avevamo un cavo su di lui per evitare che Aaron
si bruciasse dopo quattro o cinque riprese, perché David è un tipo
grosso, alto un metro e novanta”, ha ricordato Saulnier.
“Dopo averne girato un paio, Aaron ci ha chiesto se poteva
trascinare David da solo per davvero, senza fili, e tutti hanno
accettato di provarci. Questo dimostra la dedizione di Aaron. E
questa, ovviamente, è la ripresa che è stata inserita nel
film”.
Terry elimina diversi agenti usando
gli oggetti dell’armeria della polizia e le sue abilità non letali,
registrando tutta la carneficina con la videocamera da cruscotto di
un’auto della polizia. Poi lui e Marston salvano Summer drogata e
se ne vanno, con Burnne all’inseguimento. All’ultimo secondo
possibile, l’agente Sims ha un ripensamento e butta fuori strada il
suo capo. Terry porta Marston e Summer all’ospedale, mette al
sicuro la videocamera e si siede su una panchina. Dopo aver
affrontato alcuni degli incubi più oscuri della società – confisca
dei beni civili, violenza della polizia, stress post-traumatico –
ed esserne uscito dall’altra parte, chiude gli occhi, finalmente in
grado di riposare.
Quel momento di pace è un altro
impulso che Saulnier condivide con il suo protagonista. “Se c’è
una cosa che cerco di ottenere, è semplicemente quella di attivare
una risposta involontaria nel pubblico”, ha detto Saulnier.
“Per quanto riguarda il significato che il pubblico potrebbe
trarre da tutto questo, fortunatamente non è più nelle mie mani. Ma
sono pienamente in pace, sapendo di aver dato tutto quello che
potevo“.
L’imminente serie della Marvel, Ironheart,
è stata a lungo attesa, in quanto introduce un nuovo eroe ed
esplora i potenti temi dell’innovazione e del conflitto. La serie
ha come protagonista Dominique Thorne nel ruolo di Riri
Williams, una brillante studentessa del MIT che crea
un’armatura altamente avanzata – riprendendo il suo ruolo da
Black Panther:Wakanda
Forever – e si immerge nella storia di un
giovane genio che costruisce una nuova armatura a partire da pezzi
di ricambio, trasformandosi nel prossimo eroe che assumerà il
mantello di Ironheart. Al suo fianco nel Marvel Cinematic Universe
ci sarà Anthony Ramos, che interpreterà il cattivo
Parker Robbins, noto anche come “il Cappuccio”.
In un’intervista rilasciata a
The Hollywood Reporter, Anthony Ramo ha
condiviso il suo entusiasmo per la serie e la sua rappresentazione
di eroi e cattivi, oltre che per la performance della Thorne nel
ruolo principale. Riflettendo sul momento in cui ha visto per la
prima volta il trailer al D23, Ramos ha detto:
“Siamo saliti sul palco e hanno
proiettato questo nuovo trailer di Ironheart, ed era la
prima volta che lo vedevo.E non mentirò, come fan, ho
pensato: ‘Ehi, è pazzesco.Se questo show è bello anche solo
la metà di questo trailer, siamo in ballo”.Dominique Thorne
è incredibile.Interpreta un genio che crea una nuova tuta
partendo da pezzi di ricambio.Nel suo modo geniale, crea
questa tuta all’avanguardia, bellissima e altamente
tecnologica.Diventa Ironheart”.
Ironheart esplorerà la
pericolosità del troppo potere
Ramos è anche entrato nel dettaglio
del suo personaggio, The Hood, un cattivo la cui storia
esplora il pericoloso fascino del potere. “Ho la possibilità di
interpretare questo cattivo, The Hood, e Parker Robbins nei
fumetti, ottiene questo cappuccio, ed è troppo potente per lui. È
travolgente e inizia a danneggiare il suo corpo. Lo si può vedere
all’esterno, ma anche all’interno, nella sua personalità”, ha
spiegato Ramos.
La dipendenza di Hood dal potere
diventa una parte fondamentale della storia, con Ramos che descrive
come Robbins sia consumato dal suo bisogno di vendetta e di
controllo: “Dice: “Non posso lasciar perdere”.Diventa un’arma per cercare vendetta”. Ramos si è
detto entusiasta del team creativo dello show, sottolineando in
particolare il lavoro dei reparti artistico e degli effetti visivi:
“Sono entusiasta di farvi vedere cosa abbiamo fatto con questo
personaggio… Jonah [Levy] e tutto
il suo team sono stati fantastici con i tatuaggi e le cicatrici.
Hanno fatto davvero un lavoro pazzesco”.
È stato un lungo viaggio, ma con la
miscela di un cattivo complesso e un giovane eroe ispiratore,
Ironheart si spera che porti avanti le vibrazioni positive
nel MCU dopo Deadpool
& Wolverine di quest’estate. Disney+ distribuirà
Ironheart nel 2025. I Marvel Studios non hanno ancora annunciato una
data di uscita specifica.
9-1-1
8, l’ottava stagione di 9-1-1
torna con una delle più grandi emergenze di sempre. Sia per le
dimensioni che per le potenziali vittime, l’emergenza di apertura
in tre parti è destinata a scuotere Los Angeles. Nel frattempo, i
personaggi si adattano al cambiamento dopo gli eventi esplosivi
della seconda metà della
stagione 7, che hanno visto Bobby lasciare la caserma e
andare in pensione. A casa, i problemi personali mettono tutti
sotto pressione. Le nuove immagini della première della
stagione 8 ci svelano queste e altre cose, mentre inizia il
Bee-Nado e il 118 cambia guardia. Il titolo ufficiale della
serie, riportato di seguito, illustra la portata dell’emergenza che
la caserma dei pompieri dovrà affrontare.
“La squadra del 118 affronta
un’emergenza ‘inaudita’ quando un rimorchio con milioni di api si
schianta sulle strade di Los Angeles, scatenando uno
sciame”.
Il 118 è molto “Buzz” nella
première dell’ottava stagione di 9-1-1
Diverse immagini mostrano il 118
sulla scena. Una donna chiama la squadra a un evento da lei
organizzato e la squadra arriva vestita per l’evento. Beh, non
proprio, visto che tutti sono vestiti in modo elegante e il 118 ha
le reti. La donna mostra qualcosa che non viene ripreso
nell’immagine e che è scioccante per gli sguardi dei partecipanti.
Amy Pietz e Bailey Gavulic
interpretano due donne all’evento, che è ambientato all’aperto,
dove ci sono molti fiori. L’evento sembra essere il lancio di un
profumo chiamato Tori. Il personaggio di Pietz viene mostrato
mentre spruzza il profumo al personaggio di Gavulic.
I profumi per il corpo contengono
aromi naturali che le api adorano, quindi si può capire come la
cosa vada male. L’orrore davanti a loro potrebbe essere una giovane
donna interamente ricoperta di api. In un’altra scena, il 118 si
trova sull’autostrada, come anticipato nel trailer, quando un
camion si schianta e scatena le api. Questo deve essere il
punto di partenza.
Un’altra serie di immagini mostra
Bobby, che dovrebbe essere in pensione ma si trova su quello che
sembra il set di una caserma dei pompieri.
Lo showrunner Tim Minear ha già rivelato che
Bobby accetta un lavoro sul set di uno show televisivo sui pompieri
chiamato Hotshots. La situazione è così
metaforica con la caserma dei vigili del fuoco fittizia chiamata
119. Lavora come consulente, ma lo show è così ridicolo che
vorrebbe tornare in caserma. Il problema è che Gerrard ha
già preso il comando e ha istituito regole severe. Da quando la
loro casa è bruciata nella stagione precedente, Athena e Bobby
vivono in una nuova casa che sembra più piccola di quella
precedente. La prima stagione li vede alla ricerca di una nuova
casa.
Diverse altre immagini mostrano il
call center, che è relativamente tranquillo, ma di solito è lì che
si scatena la tempesta. Maddie e Josh sono i primi a venire a
conoscenza delle emergenze, a valutare i livelli di minaccia e a
inviare i dettagli ai primi soccorritori. Il resto delle immagini
mostrano in anteprima il 118 sotto Gerrard. I baffi
sembrano essere la nuova normalità, con Eddie che
ne ha uno e un altro pompiere, oltre a quello tipico di Gerrard.
Un’immagine lo ritrae mentre dà una strigliata a Buck, in
difficoltà con il nuovo capitano.
Sebbene i Goonies non muoiano mai,
ci sono poche altre parole per descrivere le speranze di un
potenziale sequel. Corey Feldman e Martha
Plimpton, che hanno recitato insieme ne I Goonies (1985) di Steven Spielberg, hanno infatti recentemente
risposto in modo inequivocabile alle ennesime notizie secondo cui
sarebbe in lavorazione un I Goonies 2, sequel
dell’amato film, con il previsto ritorno del cast originale.
“I GOONIES 2 SI FARÀ?! TUTTI SE
LO CHIEDONO… POSSO UFFICIALMENTE DIRVI CHE AL 100% NO! Non ho
nessuna informazione sul fatto che un sequel sia in cantiere”,
ha scritto Feldman su X. Anche
Plimpton ha smentito la notizia e ha colto l’occasione per
coinvolgere i fan nel loro dovere civico. “Gente, non c’è
nessuna sceneggiatura dei Goonies 2, non c’è nessuno ‘attaccato’,
Spielberg non ne è regista, non è reale”, ha condiviso in un
post su Instagram. “Ciò che è reale è controllare la propria
registrazione e andare votare !!!!”.
I loro post arrivano dopo che il The
Sun aveva riportato che la Warner Bros. sta lavorando a un sequel
che dovrebbe essere girato la prossima estate e presentato in
anteprima nel 2026 o 2027. Notizia dunque da considerare infondata.
Da anni ormai si vocifera di un sequel del classico per ragazzi (e
non solo) degli anni Ottanta, ma tale progetto non ha mai preso
vita e i fan più legati all’originale ne sono in realtà contenti,
dato che sarebbe difficile se non impossibile replicare oggi la
maggia di quel film.
La reunion dei I Goonies
I Goonies segue un gruppo di ragazzi
dell’Oregon che seguono una vecchia mappa dei pirati trovata nella
loro soffitta nella speranza di trovare un tesoro nascosto mentre i
costruttori cercano di distruggere le loro case. Il film è
interpretato anche da Josh Brolin, Sean Astin, Ke Huy Quan, Kerri Green,Jeff Cohen, Mary Ellen Trainor,
Anne Ramsey, Robert Davi e
Joe Pantoliano.
Mentre si riuniva con il cast per
una raccolta fondi virtuale COVID-19 nel 2020, Spielberg ha detto
di aver “avuto molte conversazioni” su un potenziale
sequel con il co-sceneggiatore Chris Columbus, il defunto regista
Richard Donner e sua moglie produttrice Lauren Shuler Donner.
“Ogni due anni ci viene un’idea, ma poi non regge”, ha
osservato all’epoca, aggiungendo: “Finché non ci riusciremo, la
gente dovrà guardare questo [livestream] un centinaio di
volte!”.
The Walking Dead: Daryl Dixon sta
per tornare con una seconda stagione esplosiva, e
AMC ha appena rilasciato un nuovo trailer per dare
al pubblico un’anticipazione di ciò che accadrà al protagonista
interpretato da Norman Reedus. Intitolata The Book of Carol, la
seconda stagione accenderà i riflettori sull’imprevedibile
personaggio portato in vita sullo schermo da Melissa
McBride. La posta in gioco non è mai stata così alta
per il duo, in un mondo post-apocalittico che continua a trovare il
modo di uccidere i coraggiosi sopravvissuti al virus.
Il nuovo trailer di The Walking Dead: Daryl
Dixonmostra Carol chiusa
all’interno di un’auto mentre un gruppo di walker inferociti la
aspetta all’esterno. Lo stesso Dixon si vede combattere contro gli
instancabili walker con un’ascia. La serie tornerà su AMC il 29
settembre, quasi un anno dopo il debutto dello spin-off. Il cast
principale di The Walking Dead: Daryl Dixon comprende
anche Clémence Poésy, Louis Puech
Scigliuzzi e Anne
Charrier.
Dopo che The Walking Dead ha
registrato numeri enormi di telespettatori durante i primi anni
della sua lunga durata, AMC sapeva di avere tra le mani un
successo. Lo studio ha subito cercato un modo per espandere il
franchise basato sui fumetti di Robert Kirkman e
Tony Moore. Fear the Walking Dead è stato
il primo spin-off realizzato sotto la bandiera del franchise. Lo
show seguiva una famiglia disfunzionale che iniziava il suo viaggio
a Los Angeles cercando di sopravvivere agli attacchi dei
walker.
La storia di Daryl amplia l’universo di The Walking
Dead
L’interpretazione di Norman
Reedus nel ruolo di Daryl Dixon è stata molto amata dai
fan di The Walking Dead, motivo per cui il network ha
deciso di sviluppare un’intera serie incentrata sul personaggio.
L’attore ha recitato anche in progetti come The
Bikeriders e Triple
9. Ma Reedus continua a trovare la strada per tornare
al personaggio che ha interpretato per la prima volta più di dieci
anni fa. Fortunatamente, la prima puntata di questo viaggio è stata
un successo.
L’ultima stagione di The Walking Dead: Daryl Dixon ha visto il
personaggio principale arrivare in Francia senza avere alcuna idea
di come ci sia arrivato. Nell’universo della serie televisiva di
successo, si ritiene che la Francia sia il luogo in cui il virus
zombie ha avuto inizio. Dixon finisce per incrociare Isabelle
Carriere, membro di un gruppo religioso progressista. Senza un
piano iniziale che lo guidi, Daryl combatte per tornare a
casa in un altro acclamato spin-off del franchise diTheWalking Dead.
Di seguito potete vedere il nuovo
trailer della seconda stagione di The Walking Dead: Daryl
Dixon , prima del ritorno della serie su AMC il 29
settembre:
Anni prima che Joaquin Phoenix
lasciasse Todd Haynes, ha abbandonato un altro film di un
grande regista con pochi giorni di anticipo. James McAvoy ha infatti recentemente
raccontato la sua preparazione “all’ultimo minuto” per il
ruolo di protagonista nel thriller Split
di M. Night Shyamalan del 2016, dopo che l’attore
premio Oscar ha abbandonato la produzione due settimane prima
dell’inizio delle riprese a Philadelphia.
“Sono abbastanza sicuro di me da
pensare che lo farò meglio. Sto scherzando!” ha detto McAvoy
al podcast Happy Sad Confused. “È un
attore straordinario. Penso che darebbe una performance molto
diversa da quella che ho fatto io, ma penso che darebbe una
performance incredibile”. E ha aggiunto: “A volte arrivare
all’ultimo minuto è il modo migliore. Credo che abbia rinunciato
due settimane prima dell’inizio delle riprese. È stato davvero
all’ultimo minuto. Ho avuto due settimane di tempo”.
James McAvoy è il protagonista di
Split
nel ruolo di Kevin, un uomo che vive con più di 20 personalità, una
delle quali orchestra il rapimento di tre ragazze (interpretate da
Anya Taylor-Joy, Haley Lu
Richardson e Jessica Sula). Ha poi
ripreso il ruolo nel sequel Glass del
2019, che è stato anche il capitolo conclusivo della trilogia
iniziata con Unbreakable del 2000. “La sceneggiatura
era ben strutturata, quindi in gran parte è stato subito chiaro
quello che volevo fare”, ha spiegato.
“Ci sono stati un paio di
personaggi che hanno richiesto un po’ più di tempo per essere
trovati. Patricia è venuta subito, Dennis è venuto subito. Per
Hedwig c’è voluto un po’ di tempo. Non è stato fino alla lettura al
tavolo, per la quale ero molto nervoso. Ero seduto lì e
pensavo: “Dio, devo fare tutti questi 15 personaggi ed essere
giudicato da tutti nella stanza, compresi i dirigenti dello studio
Universal e Jason Blum, e non ho nemmeno trovato alcuni dei
personaggi”. È successo tutto molto in fretta”, ha
aggiunto James McAvoy.
La rivelazione arriva dopo che
Phoenix avrebbe abbandonato il set della storia d’amore gay di
Haynes a luglio, mentre le riprese dovevano iniziare a Guadalajara,
in Messico. La produzione del film, che doveva avere come
co-protagonista Danny Ramirez, è ferma.
Perché Joaquin Phoenix ha
abbandonato il film di Todd Haynes?
Joaquin Phoenix non solo era destinato a recitare nel
film d’amore gay NC-17, ma lo stava anche sviluppando con Haynes.
Il progetto, ancora senza titolo, prevedeva che Danny Ramirez
recitasse accanto a Phoenix nel ruolo dell’amante del suo
personaggio. La decisione di Phoenix di abbandonare il film è stata
particolarmente controversa perché è arrivata a ridosso della data
di inizio delle riprese. Come protagonista principale, il film
aveva bisogno di Phoenix per avere successo, e la sua partenza ha
lasciato tutti nei guai, compresa la troupe, che ora è senza
lavoro.
Un rapporto successivo alla
decisione di THR ha rivelato che la decisione dell’ultimo
minuto di Phoenix potrebbe essere considerata una violazione del
suo contratto scritto o verbale per la partecipazione al film,
aprendolo ad azioni legali. Il rapporto afferma anche che c’è stata
“un’enorme quantità di indignazione” da parte di coloro
che lavorano a Hollywood per la decisione. Inoltre, il rapporto di
THR suggerisce che questo è uno schema per Phoenix, che
avrebbe minacciato di lasciare il film Napoleon di
Ridley Scott se la sceneggiatura non fosse stata riscritta.
Beau DeMayo sarà
probabilmente conosciuto soprattutto per aver lavorato (ed essere
stato licenziato) come showrunner della serie animata Disney+X-Men
’97, ma ha anche fatto un veloce passaggio sulla
sceneggiatura di un precedente reboot del travagliato Blade
dei Marvel Studios. Proprio a tal proposito,
DeMayo ha ora condiviso sui social media
alcune delle sue idee per il debutto del Daywalker nel MCU (o quello che sarebbe stato il
suo debutto prima che Wesley Snipes apparisse in Deadpool &
Wolverine) e, come molti fan, si chiede perché sia
stato così difficile per lo studio trovare una premessa
convincente.
“Prendete un film di John Wick.
Date ai mafiosi delle zanne. Scambiate Keanu con Ali, dategli una
spada, non una figlia che lo faccia agitare per far girare il nome
dell’eroe. La realizzazione di Wick è costata 20 milioni. Se si
aggiungono 10 milioni per i VFX dei vampiri e della magia di
Darkhold, si ottiene un film Marvel da 30-40 milioni”.
”Non capisco perché sia stato così difficile”, ha
proseguito.
“Lo Studio è a pezzi. Ho scritto
3 bozze e una dozzina di proposte in 3 mesi impossibili, la mia
preferita era un trattamento in stile “The Raid” in cui Blade si
ritrova a difendere un quartiere fatiscente di umani dalle orde di
vampiri di Varney fino alla luce del giorno. Nell’arco di una
notte, Blade viene a sapere dall’inquilino Jericho Drumm che Varney
sta attaccando perché la donna che piace a Blade è stata
magicamente ingravidata da Lilith da inquilini che sono
segretamente cultisti del Darkhold. Pensate ad un incrocio tra 30
giorni di buio e Rosemary’s Baby”.
Mahershala Ali in una scena del film Alita – Angelo della
Battaglia
Blade, tutto
quello che sappiamo sul film
Del nuovo Bladee
si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del
personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole
che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il
personaggio era già stato raccontato al cinema con i film Blade,Blade II e Blade: Trinity, dove ad interpretare il personaggio vi
era l’attore Wesley Snipes. La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo
sembra aver messo d’accordo tutti, con l’attore indicato
perfettamente idoneo sia a livello estetico che di carisma.
Il personaggio di Ali, come noto, ha
già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti
la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del
film Eternals, quella in cui compare anche l’attore
Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che
a sua volta sembra comparirà in Blade. Come noto, il
film sta però affrontando numerosi problemi produttivi, con Ali che
sembra essere stato scontento delle prime versioni della
sceneggiatura.
Sarebbe dunque stata attuata una
forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il
progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che
sull’uscita in sala, attualmente fissata al 7 novembre
2025. Recentemente, inoltre, era stato riportato che
Yann Demange ha abbandonato la regia del film,
presumibilmente
per via di alcuni contrasti con Ali. Bladeè
dunque ora alla ricerca di un nuovo regista.
Ewan McGregor ha ripreso il ruolo del
leggendario Cavaliere Jedi Obi-Wan Kenobi per la recente serie
di Disney+ ambientata tra gli eventi dei
prequel di Star
Wars e la trilogia originale, e l’attore spera ancora di
tornare nella Galassia Molto, Molto Lontana per una seconda
stagione. Sebbene alcuni abbiano ritenuto che seguire Kenobi mentre
lasciava Tatooine, affrontava Darth Vader e incontrava una giovane
Principessa Leila fosse già un po’ eccessivo, McGregor è convinto
che ci siano altre “storie da raccontare” prima del
fatidico incontro tra Obi-Wan e Luke Skywalker in Una nuova speranza.
“Ho amato, più di ogni altra
cosa, conoscere il lavoro di Alec Guinness perché lo interpretavo
da giovane”, racconta l’attore scozzese a Variety in una nuova intervista.
“Anche adesso, con la serie, questa è la mia sfida personale:
se una ripresa mi sembra un po’ come lui, sono contento”.
“Spero davvero di avere la possibilità di farne un’altra”,
aggiunge. “Tra il punto in cui abbiamo concluso la serie e
quando Alec Guinness arriverà sullo schermo con Luke Skywalker,
penso che ci siano altre storie da raccontare”.
Al momento, la seconda stagione di
Obi-Wan
Kenobi non è in fase di sviluppo, ma il presidente
della Lucasfilm Kathleen Kennedy ha detto che
potrebbero decidere di rivisitare il personaggio a un certo punto
durante l’evento Star Wars Celebration dello scorso anno. “Non
dico mai, perché c’è sempre la possibilità. Quella serie è stata
accolta molto bene e [la regista] Deborah Chow ha fatto un lavoro
spettacolare. Ewan McGregor vuole davvero farne un altro. Forse ci
dedicheremo di nuovo a questo progetto”.
La storia di Obi-Wan
Kenobi inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di
Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, in cui
il celebre Jedi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la
caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi,
Anakin Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il
malvagio Signore dei Sith,
Darth Vader. La serie è interpretata da Ewan
McGregor, che riprende il suo ruolo nei panni
dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth
Vader.
È stata rilasciata una nuova clip
completa di The
Penguin, che mette in luce l’ex detenuta Sofia
Falcone (Cristin Milioti) mentre mette al suo
posto Oz Cobb (Colin
Farrell). Il primo trailer ha rivelato che Sofia è
stata rinchiusa ad Arkham per un periodo di tempo non specificato,
ma ora è tornata per prendere il controllo dell’organizzazione
criminale del suo defunto padre, con grande disappunto del nostro
cattivo titolare.
I precedenti promo hanno suggerito
che Sofia e Oz uniranno le forze, e anche se questo potrebbe
accadere, questa clip rende molto chiaro che Sofia non tiene in
grande considerazione il suo ex socio criminale. L’embargo sulle
recensioni della serie è stato revocato ieri e la serie ha
raggiunto un impressionante 93% su Rotten Tomatoes.
La serie The
Penguin riprenderà subito dopo gli eventi di
The
Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto
di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il
film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la
serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere
nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto
con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).
“Mi è piaciuto molto fare la
parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati
dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di
questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo
importante nella serie televisiva”.
Un’altra parte importante della sua storia sarà Sofia di
Cristin Milioti, anche se non si sa molto del suo
personaggio, Farrell ha rivelato: “Sono due sopravvissuti che
sono stati immersi in mondi di doppiezza, sconfitta e
violenza”, e ha aggiunto: “Sono molto sospettosi. Hanno
anche un passato molto personale”. Sarà molto interessante
vedere come si svilupperà questa storia.
Mentre era impegnato con la stampa
per la serie della HBO The
Penguin, spin-off di The
Batman, il regista Matt Reeves ha
condiviso alcuni nuovi dettagli molto interessanti sul suo prossimo
sequel, The
Batman – Parte 2, le cui riprese dovrebbero iniziare
all’inizio del prossimo anno. Parlando con Collider, Reeves ha
confermato che intende ancora completare la trilogia che aveva
originariamente immaginato prima che James Gunn e Peter Safran
prendessero il posto di co-responsabili dei DC Studios,
recentemente istituiti.
“Sì, il piano è ancora
quello”, ha detto il regista. “Voglio dire, si sta
attenendo molto strettamente al percorso che avevamo
immaginato”. C’era un po’ di preoccupazione per il fatto che i
piani che erano in atto potessero venire modificati con la
formazione del DCU, soprattutto perché una nuova versione del
Cavaliere Oscuro dovrebbe essere introdotta in
The Brave and the Bold. “Le cose sono
cambiate”, ha ammesso Reeves. “Quando abbiamo avuto l’idea
di fare Il Pinguino, ho sempre avuto l’intenzione di continuare la
storia del Pinguino e volevo raccontare la sua ascesa al
potere“.
“Perché sappiamo che viene
introdotto in The Batman come una figura di medio livello, un po’
trascurata, derisa, che non è ancora agli occhi di nessuno il boss
che conosciamo nella storia. E così, questo è stato intenzionale
perché volevo – mentre non era la storia delle origini di Batman,
volevo le storie delle origini di questi altri personaggi, della
Rogues Gallery e quella storia doveva essere l’ingresso nel film
successivo”.
Reeves ha poi confermato
che The
Penguin riprende circa una settimana dopo gli eventi
di The Batman. “La storia si svolge nelle
settimane successive che portano verso la fine dell’anno. Non siamo
ancora a Natale o a Capodanno, ma ci stiamo arrivando”. Per
quanto riguarda il misterioso antagonista (o gli antagonisti) del
film, Reeves non è ancora pronto a rivelare chi sarà il prossimo
avversario del Crociato incappucciato, ma ha toccato l’argomento
durante un’intervista separata con Total Film.
“Voglio che la parte emotiva
della storia sia quella di Robert Pattinson – quella di Bruce e
Batman… Sono entusiasta dell’antagonista del prossimo film, ma non
voglio che l’arco di Batman faccia un passo indietro per lasciare
spazio a un altro gruppo di personaggi”. Questo sembrerebbe
indicare che Batman non sarà alle prese con numerosi cattivi, come
sostenuto da precedenti indiscrezioni. Sappiamo che
Colin Farrell tornerà nel ruolo del Pinguino, quindi c’è sempre
la possibilità che l’antagonista principale di The
Batman – Parte 2 sia il Joker di Barry Keoghan.
Tutto quello che sappiamo su
The Batman – Parte 2
Come già sottolineato, The
Batman – Parte 2 ha dovuto fare i conti con una serie
di indiscrezioni sulla produzione. Di recente, Jame Gunn è dovuto intervenire per smentire le
voci secondo cui Boyd Holbrook sarebbe stato scritturato per
interpretare Harvey Dent/Due Facce. L’inizio delle riprese del
sequel era previsto per il novembre 2023, con un’uscita prevista
per l’ottobre 2025. Tuttavia, in seguito agli scioperi della WGA e
della SAG-AFTRA del 2023, The
Batman – Parte 2 è stato rinviato all’ottobre 2026. Le
riprese del sequel inizieranno all’inizio del 2025.
Reeves spera che il suo prossimo
film su Batman abbia lo stesso successo del primo. The
Batman del 2022 ha avuto un’ottima performance al
botteghino, incassando oltre 772 milioni di dollari in tutto il
mondo e ottenendo un ampio consenso da parte della critica. Queste
recensioni entusiastiche sono state portate avanti nella stagione
dei premi, visto che il film ha ottenuto quattro nomination agli
Oscar. Nel frattempo, Reeves è intenzionato a espandere la serie
DC Elseworlds, dato che la serie spin-off di
Batman, Il Pinguino, con Colin Farrell nei panni del boss della mafia,
è prossima all’uscita. Con Farrell che ha annunciato una serie
molto violenta, The
Penguin debutterà su Max a settembre.
Negli ultimi anni, il regista premio
Oscar Clint Eastwood si è
concentrato nel dar vita ad una serie di acclamati film biografici,
attraverso cui esalta tematiche come il patriottismo e la guerra
contro le ingiustizie. Titoli come American Sniper,
Sully, Richard Jewell o J. Edgar sono solo
alcuni dei più brillanti esempi di questo genere. Tra questi si
annovera anche Il
corriere – The Mule (qui la recensione), da lui
diretto e interpretato nel 2018. Questo nuovo lungometraggio ha
rappresentato il ritorno di Eastwood come attore dopo sei anni di
sole regie.
La volontà di recitare come
protagonista è motivata qui dalla presenza di un personaggio che
solo lui avrebbe potuto interpretare: un anziano temerario capace
di rinnovarsi e rispondere con vigore all’ingiustizia di un Paese
che abbandona i più fragili. Per quanto macchiatosi di crimini, il
protagonista interpretato da Eastwood è dunque un soggetto non
disposto a farsi mettere i piedi in testa. La vicenda, tanto
incredibile quanto adatta allo spirito tenace di Eastwood, è in
realtà tratta da una storia vera, raccontata dal giornalista
Sam Dolnick nel suo articolo dal titolo The
Sinaloa Cartel’s 90-Year-Old Drug Mule.
Il film ha dunque rappresentato per
Eastwood non solo una nuova occasione per tornare a recitare, ma
anche per portare avanti il suo elogio di chi si ribella ad una
società nella quale è sempre più difficile riconoscersi. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune curiosità relative a
Il corriere – The Mule. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
storia vera. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è Earl
Stone, un ottuagenario reduce della Seconda guerra
mondiale. Con la passione per la guida e per i fiori, egli svolge
ormai da anni il mestiere di floricoltore, riponendo più interesse
in tale attività che non nella propria famiglia, composta
dall’ormai ex moglie Mary, dalla figlia
Iris e dalla nipote Ginny. Con il
passare degli anni, Earl si vede però costretto a chiudere la sua
attività imprenditoriale, che gli è stata pignorata a causa degli
scarsi incassi. La sua unica possibilità di salvezza sembra legata
a un lavoro per cui gli viene chiesto semplicemente di guidare una
macchina. Ben presto, però, Earl scoprirà di essere diventato un
corriere della droga.
Ad interpretare Earl Stone vi è
proprio Clint Eastwood, che non recitava dal 2012,
anno di Di nuovo in gioco. Il corriere – The
Mule è inoltre stata per lui una nuova esperienza come
regista e attore, cosa che non avveniva dal 2008 con Gran Torino. Come sempre,
egli si è preparato al ruolo con grande dedizione, ricercando
informazioni sul vero Leo Sharp, al fine di poter esaltare tutta la
sua umanità in contrasto alle vicende che gli si oppongono. Nei
panni della moglie Mary, invece, compare l’attrice Dianne Wiest, mentre ad
interpretare la figlia Iris vi è Alison Eastwood.
Quest’ultima, vera figlia del regista, aveva già recitato con il
padre per il film Corda tesa.
Nel ruolo di Ginny Stone, la nipote
di Earl, vi è invece la giovane Taissa Farmiga, celebre
per i suoi ruoli nella serie antologica American Horror
Story. Il corriere – The Mule segna invece la
seconda collaborazione tra Eastwood e l’attore Bradley Cooper dopo
American Sniper. Cooper interpreta qui l’agente Colin
Bates, mentre Michael Peña è il suo
collega Trevino. Laurence
Fishburne – Morpheus in Matrix – è invece l’agente
Warren Lewis. Nei panni del boss del cartello di droga, Laton, vi è
invece l’attore Andy Garcia.
Questi affermò di essere stato pronto ad accettare qualsiasi ruolo
pur di lavorare con Eastwood. Ignacio Serricchio,
infine, è presente nei panni di Julio Gutierrez.
In Il
corriere – The Mule, l’Earl Stone di Eastwood è basato
su Leo Sharp, conosciuto all’interno del Cartello
di Sinaloa come El Tata. Sharp era un veterano
della Seconda Guerra Mondiale che, dopo il fallimento della sua
compagnia aerea, era diventato un pioniere dell’orticoltura,
occupandosi in particolare di daylilies. Ma quando anche questa
attività cominciò a fallire, fu reclutato nel traffico di droga e
fu così bravo da diventare una specie di mito all’interno del
cartello. È poi però stato arrestato dalla DEA e condannato a tre
anni di carcere, di cui uno scontato.
Leo è infine stato rilasciato nel
2015 perché era un malato terminale ed è morto nel 2016 all’età di
92 anni. L’agente Bates (interpretato da Bradley Cooper) è invece basato sull’agente
speciale della DEA Jeff Moore, che ha catturato
Sharp nel 2011. L’arresto di Stone è avvenuto proprio come mostrato
nel film: è stato sorpreso su un’autostrada interstatale mentre
guidava un pick-up Lincoln. Dopo l’arresto, Sharp si è dichiarato
colpevole delle accuse, ma ha cercato di evitare il carcere vero e
proprio offrendosi di pagare la multa coltivando papaya hawaiane
per il governo degli Stati Uniti.
Nel film, invece, il protagonista si
assume in pieno la responsabilità di quanto compiuto. Ad ogni modo,
come mostrato nel film, è stato in grado di mantenere la sua
fattoria di ninfee mentre era in prigione. Ad ogni modo, sebbene
Il corriere – The Mule sia ispirato a una storia
vera, ci sono delle modifiche che vengono apportate. Lo Stone di
Eastwood è puramente fittizio e il modo in cui viveva la sua vita
quotidiana è stato creato per il film. Rimane solo il nocciolo
della storia vera, ovvero che Sharp era un anziano veterano di
guerra che iniziò a trasportare droga attraverso il Midwest.
La moglie, la figlia e la nipote
presenti in Il corriere – The Mule sono state
del tutto inventate. Eastwood ha anche cambiato molto di ciò che è
accaduto durante i viaggi, poiché non c’era modo di sapere cosa
fosse successo quando Sharp era da solo. Il più grande cambiamento
rispetto alla storia vera è però che il film lo mostra impegnato
solo in una dozzina di spedizioni in totale nell’arco di diversi
mesi. In realtà, Stone ha gestito la droga per 10 anni come uno dei
maggiori corrieri del cartello.
Questa è stata probabilmente la
causa della sua condanna al carcere, anche all’età di 90 anni. Il
procuratore Christopher Graveline ha spiegato
l’accaduto in un’intervista (via USA Today): “Veniva pagato
circa mille dollari per ogni chilo che consegnava, e il suo carico
normale era di circa 250 chili a Detroit. La gente dovrebbe
rendersi conto che il film è stato romanzato rispetto a ciò che è
realmente accaduto con Leo Sharp”. In entrambe le versioni,
Stone/Sharp spendeva molti dei suoi soldi per aiutare gli altri,
quasi come un moderno Robin Hood.
Il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Il corriere – The
Mule è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Apple Tv e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 13 settembre alle ore
21:00 su Iris.
La premessa di
Speed – diretto da Jan de Bont – è
ingenuamente semplice: una bomba è su un autobus e il mezzo non può
scendere sotto le 50 miglia orarie. Se lo fa, esplode e uccide
tutti i passeggeri. Come direbbe il nostro protagonista Jack Traven
(interpretato da Keanu Reeves): “Che si fa?”. La
storia in realtà non inizia con l’autobus, ma con una bomba e una
tesa situazione di ostaggi, con gli agenti SWAT della polizia di
Los Angeles Jack Traven e Harry Temple (interpretato da
Jeff Daniels) chiamati in un ufficio dove un
terrorista sta tenendo in ostaggio un ascensore pieno di
passeggeri.
Sfortunatamente, anche l’ascensore è
imbottito di esplosivo. L’attentatore vuole 3 milioni di dollari o
farà esplodere gli esplosivi e ucciderà tutti i passeggeri a bordo.
Quando l’attentatore viene dichiarato morto a causa di un’enorme
esplosione, Jack va avanti con la sua vita… fino a quando non viene
spinto di nuovo nel vivo dell’azione. Dopo aver preso il caffè del
mattino, assiste all’esplosione di un autobus di linea che uccide
l’autista. È a quel punto che la vicenda di Speed
ha inizio, dando vita ad uno dei più celebri film d’azione degli
anni Novanta.
La spiegazione del finale
Quando Jack risponde alla chiamata
da un telefono pubblico nelle vicinanze, capisce che l’attentatore
è sopravvissuto all’esplosione dell’ascensore e vuole vendicarsi.
Prima di scoprire la sua esatta identità, il maniaco bombarolo
spiega le regole di questo gioco perverso. Chiede un riscatto di
3,7 milioni di dollari e dice a Jack che il numero dell’autobus è
il 2525. Una volta che l’autobus raggiunge le 50 miglia orarie, la
bomba si innesca e se si scende al di sotto di tale velocità
l’autobus salta in aria.
Inoltre, se qualcuno tenta di
lasciare l’autobus, la bomba esploderà. Così Jack corre via e
riesce a salire sull’autobus, informando Sam, l’autista, e gli
altri passeggeri che c’è un esplosivo a bordo. La buona notizia è
che sono in autostrada. La cattiva notizia è che, una volta salito
a bordo, la bomba è già stata armata e Annie Porter (interpretata
da Sandra Bullock) è costretta a prendere il
volante dopo che l’autista è stato colpito.
Sì, grazie alle capacità di
negoziazione di Jack che riesce a convincere l’attentatore a far
scendere Sam. Spiegando che è ferito e che un po’ di libertà
permetterà agli agenti di fargli avere i soldi, l’attentatore
accetta dunque di lasciare andare l’autista. Un camioncino si ferma
accanto all’autobus e Sam viene scaricato. Sfortunatamente, una
passeggera spaventata di nome Helen cerca di scendere anche lei e
l’attentatore fa esplodere un esplosivo vicino alla porta.
L’esplosione non distrugge l’autobus, ma uccide la passeggera, che
viene poi investita accidentalmente.
Dopo una breve tregua, Jack scopre
con sgomento che si trovano in un mare di guai. Una parte della
superstrada è incompleta, con uno spazio di almeno 15 metri tra un
segmento e l’altro. Ritenendo che la strada possa essere
leggermente in pendenza, Jack decide di azzardare e incoraggia
Annie a far partire l’autobus. Prendendo velocità, l’autobus si
lancia attraverso lo spazio e riesce a raggiungere l’altro lato.
Come fa l’autobus a farcela? Da un punto di vista logico, l’autobus
non sarebbe mai riuscito a fare quel salto nella vita reale, ma
essendo un film di Hollywood si richiede qui la sospensione
dell’incredulità.
Chi è l’attentatore?
Sulla scia di tutto questo dramma,
Harry riesce a fare una svolta nel caso. Identificando l’orologio
d’oro attaccato alla bomba sotto l’autobus, Harry deduce che
l’attentatore deve essere un poliziotto in pensione. Scavando negli
archivi, trova un uomo di nome Howard Payne (interpretato da
Dennis Hopper), ex artificiere del Dipartimento di
Polizia di Atlanta. Credendo di aver trovato il suo uomo, Harry
guida una squadra nella proprietà di Payne. Sfortunatamente, il
posto è pieno di trappole esplosive che si attivano, uccidendo
l’intera squadra.
È interessante notare che questa
morte è stata in realtà preannunciata all’inizio del film. Mentre
erano ubriachi insieme dopo il disastro dell’ascensore, Harry dice
a Jack che il coraggio non può che portarti lontano e che devi
riflettere bene prima di buttarti a capofitto nel pericolo. Ironia
della sorte, la fretta di Harry di catturare l’attentatore finisce
per essere la sua rovina.
Come fa Jack a superare in astuzia
l’attentatore?
Con l’aiuto delle forze dell’ordine,
Jack riesce a convincere Annie a far girare l’autobus intorno alla
pista dell’aeroporto di Los Angeles, con grande sgomento di un
passeggero scioccato che, guarda caso, è un turista appena arrivato
dall’aeroporto. Questo è l’ultimo dei loro problemi, quando Jack
inavvertitamente buca i serbatoi del carburante con un coltello
dopo aver visto bene la bomba sotto l’autobus. Tornato a bordo,
Jack si rende conto di avere meno di 10 minuti per far scendere
tutti.
Tuttavia, una battuta precedente
dell’attentatore sugli Arizona Cats porta Jack a capire che
l’attentatore ha una telecamera di sorveglianza nascosta a bordo.
Ecco perché è sempre stato un passo avanti a Jack per tutto il
tempo. Per ingannare Payne, Mac fa registrare la trasmissione da
una troupe del telegiornale locale e ritrasmette un loop dei
passeggeri a bordo dell’autobus. La cosa funziona e tutti vengono
scaricati senza problemi. Jack e Annie fuggono dall’autobus
attraverso un pannello di accesso al pavimento, poco prima che
l’autobus vuoto si scontri con un aereo cargo ed esploda in mille
pezzi.
Quando Payne si rende conto di
essere stato ingannato, si finge un agente di polizia e rapisce
Annie come ultimo tentativo di recuperare il suo riscatto. Jack
rintraccia Payne nella metropolitana, dove scopre che Annie è stata
dotata di un giubbotto esplosivo collegato a un detonatore a
pressione. Payne dirotta un treno della metropolitana e ammanetta
Annie a un palo. Mette in moto il treno mentre Jack li insegue,
accovacciandosi sul tetto verso la loro posizione. Dopo aver ucciso
il macchinista, Payne combatte contro Jack sul tetto e quest’ultimo
finisce decapitato da un segnale ferroviario.
Nel finale, Jack disattiva dunque il
giubbotto di Annie, ma si rende conto di non poter fermare il treno
o salvare la donna perché è ammanettata e le chiavi sono sparite.
Come ultimo tentativo di sopravvivere, Jack accelera il treno e lo
fa deragliare completamente, finendo per uscire in strada.
Sopravvissuti miracolosamente senza ferite, Jack e Annie concludono
la loro avventura scambiandosi un bacio, mentre un gruppo di
persone assiste scioccato.
Il sequel Speed 2 – Senza limiti
Nel giugno 1997 esce poi il sequel,
Speed 2 – Senza limiti, con recensioni negative e
incassi deludenti. Sandra Bullock accettò di recitare nuovamente
nel ruolo di Annie, per avere un sostegno finanziario per un altro
progetto, ma Keanu Reeves declinò l’offerta di tornare nel
ruolo di Jack. Di conseguenza, Jason Patric è
stato inserito nella storia nel ruolo di Alex Shaw, il nuovo
fidanzato di Annie, mentre lei e Jack si erano lasciati a causa
delle sue preoccupazioni per lo stile di vita pericoloso di
Jack.
Willem Dafoe ha interpretato il cattivo del
film, John Geiger, e Glenn Plummer (che
interpretava la vittima del furto d’auto del personaggio di Reeves)
ha interpretato lo stesso personaggio, questa volta alla guida di
una barca di cui Alex prende il controllo. Il film, come
anticipato, è però stato accolto malamente ed è considerato uno dei
peggiori sequel di tutti i tempi, con un punteggio del 4% (basato
su 71 recensioni) su Rotten Tomatoes.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di
Speed grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV,
Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 13
settembre alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Diretto da Lauriane Escaffre e
Yvo Muller, il film Maria e
l’amore narra la storia di una donna che insegue i suoi
sogni con grande tenacia, nonostante la vita non le abbia riservato
tanta fortuna in tal senso. Il film, come scopriremo in questo
approfondimento, nasce grazie alla storia familiare della regista
Escaffre ed è in qualche modo ispirata alla sua nonna. A partire da
questa vicenda personale si costruisce un dunque un racconto che,
con leggerezza e una buona dose di ottimismo, narra la nascita di
un amore alle soglie della maturità.
Si ribadisce così la possibilità di
una seconda occasione inaspettata e sorprendente. Una seconda
occasione che arriva grazie all’arte. Per la protagonista, questa è
sempre stata qualcosa di utopico e inaccessibile perché riservata
alle persone benestanti, estroverse, belle, integrate ma non a lei.
Si tratta di qualcosa che i registi Escaffre e Muller hanno vissuto
in prima persona e che cercano di contrastare con questo loro
film.
Per chi è in cerca di un
appassionante racconto sulle seconde possibilità che la vita offre,
è dunque questo un titolo da non perdere. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Maria e l’amore. Proseguendo qui nella lettura
sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Maria e l’amore
Il film racconta la storia di una
donna di nome Maria, sposata da 25 anni, che
lavora per una ditta di pulizie. Ha un carattere riservato e
timido, a volte è goffa e sempre gentile. Scrive poesie e non
lascia mai il quaderno rosso, dove le raccoglie, lo porta sempre
con sé e non condivide con nessuno i suoi scritti, nemmeno con suo
marito. Un giorno la donna viene assegnata come addetta alle
pulizie alla prestigiosa Scuola di Belle Arti a Parigi e tra le
mura dell’istituto scopre un mondo nuovo ricco di creatività,
libertà e audacia.
Qui fa la conoscenza di
Hubert, il bizzarro custode della scuola, con il
quale instaura subito una forte amicizia e che sin da subito le sta
accanto nelle situazioni più difficili. Mentre il legame tra i due
cresce, Maria riscopre non solo se stessa, ma anche emozioni che
non provava da tempo. Riuscirà a lasciarsi andare e godersi
finalmente la vita e l’amore?
La storia vera dietro il film
Maria e l’amore
nasce dalla storia familiare della regista Lauriane
Escaffre e, in particolar modo, dalla figura di sua nonna.
“Mia nonna lavorava come donna delle pulizie”, ha
ricordato la regista. “Me la ricordo come una donnina discreta,
che parlava piano e camminava in punta di piedi. I suoi datori di
lavoro la chiamavano per nome. Lavorava spesso mentre questi erano
fuori casa ma, se c’erano, era in grado di passare del tutto
inosservata. Come mia nonna, Maria è una di quelle persone che non
siamo abituati a notare: la sua professione non è considerata
socialmente importante. La mette anzi in una condizione di
invisibilità, sebbene lei invece veda tutto”.
Il cast del film
Nel ruolo della protagonista, Maria
Rodrigues, vi è l’attrice Karin Viard.
L’interprete è nota per aver recitato in film come Niente da
dichiarare? (2011),La famiglia Belier (2014), Lolo – Giù le mani da
mia madre (2015) e Il complicato mondo di Nathalie
(2017). Accanto a lei, nel ruolo del custode della scuola Hubert,
vi è invece l’attore Grégory Gadebois.
Caratterista prolifico, è stato candidato altre due volte al premio
César: nel 2014 come migliore attore per Mon âme par toi
guérie e nel 2020 come migliore attore non protagonista per la
sua interpretazione nei panni di Hubert Joseph Henry nel film
L’ufficiale e la spia.
Completano il cast Philippe
Uchan nel ruolo di Oratio Rodrigues, Noée
Abita in quello di Naomie Hosseinzadeh, Laurianne
Escaffre in quello di Florence Desnoyers, Pauline
Clément in quello di Charlotte e Yvo
Muller nel ruolo di Hendrick Kofman. Tania
Dessources interpreta Fatou, mentre Catherine
Salée è Brigitte e Samira Sedira è
Karima. Infine, Muriel Combeau è il nipote di Mme Margoteau,
Tom Rivoire è uno studente e Catherine Vidal è
l’insegnante di disegno morfologico.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di Maria
e l’amore grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 13
settembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 3.
Quando si parla di
film d’avventura, si finisce facilmente a citare anche opere
che abbiano come protagonisti i pirati e il contesto in cui si
muovono. I film appartenenti a questo filone, infatti,
rappresentano in pieno il senso di avventura che ogni amante di
questo genere va ricercando. Con ambientazioni esotiche, situazioni
rocambolesche e personaggi tanto stravangi quanto iconici, film
come Pirati (1986), Corsari (1995) o anche
Hook – Capitan Uncino (1991) sono alcuni esempi a
riguardo di opere particolarmente note e amate. Tuttavia, l’arrivo
in sala nel 2003 di La maledizione della prima
luna ha completamente risvegliato l’amore per i pirati e
il loro stile di vita.
Diretto da Gore Verbinski,
regista fino a quel momento distintosi unicamente grazie a Un
topolino sotto sfratto e The Ring, è questo il primo
capitolo della serie di film Pirati
dei Caraibi, ispirata all’omonima
attrazione dei Parchi Disney. In esso la fanno da padrone tutti
quegli elementi che hanno reso questa tipologia di opere
particolarmente attraente, dalle grandi e caratteristiche navi dei
pirati sino al loro codice morale, da un tesoro da scovare fino a
pericolosi nemici da affrontare. Il tutto unito però ad elementi
fantasy e soprannaturali, che hanno reso ulteriormente avvincente
il film presso le nuove generazioni.
Il successo fu immediato: a fronte
di un budget di 140 milioni di dollari La maledizione della
prima luna ha ad ogni incassato 654 milioni in tutto il
mondo. Un risultato che, unito alla positiva accoglienza da parte
della critica, ha come noto spinto i produttori a realizzare (ad
oggi) ben quattro sequel. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e ad altro ancora. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di La
maledizione
La storia alla base del film si
svolge intorno al 1728 ed ha per protagonisti il capitano pirata
Jack Sparrow, il fabbro Will
Turner e la splendida figlia del governatore,
Elizabeth Swan, le cui vite si intrecciano nel
villaggio di Port Royal. Will è segretamente
innamorato di Elizabeth la quale, otto anni prima,
lo aveva salvato da morte certa in mare, nascondendo le prove che
potevano farlo riconoscere come un pirata. La ragazza, seppur
costretta a convolare a nozze con il commodoro James
Norrington, prova a sua volta un sentimento molto forte
per il giovane Turner. Il giorno delle nozze,
tuttavia, Elizabeth viene rapita dal pirata Hector
Barbossa e dalla sua ciurma della nave Perla
Nera.
È a quel punto che Will si vedrà
costretto a stringere un’improbabile alleanza Jack Sparrow, l’unico
in grado di poter salvare la ragazza, essendo un esperto
conoscitore dei mari nonché vecchio alleato di Barbossa. Nel corso
della loro ricerca, però, i due scoprono di avere a che fare con
qualcosa che va al di là dell’umana comprensione. Barbossa e la sua
ciurma sono infatti vittima di un’antica maledizione, dalla quale
possono liberarsi solo grazie al sangue dell’erede di noto pirata.
Ha così inizio un viaggio attraverso i mari che porterà Jack, Will
ed Elizabeth a confrontarsi con avventure che non credevano
possibili.
Il cast dei personaggi, le navi e
le location del film
Protagonista indiscusso del film è
l’attore JohnnyDepp, che grazie alla sua interpretazione del
pirata Jack Sparrow ha ottenuto la sua prima nomination all’Oscar
come Miglior attore, oltre che consegnare al mondo uno dei
personaggi venuti dal cinema più memorabili degli ultimi decenni.
Come noto, nel dargli vita Depp si ispirò molto all’amico
Keith Richards, chitarrista dei Rolling
Stones. Molte sono inoltre state le interpretazioni da lui
eseguite, la maggior parte delle quali finite poi nel film. Accanto
a lui, nel ruolo di Will Turner, vi è invece Orlando Bloom,
già celebre per aver interpretato Legolas nella trilogia di Il
Signore degli Anelli.
Proprio per via della notorietà di
cui godeva a seguito di quei film fu scelto per la parte, venendo
dunque preferito all’altro candidato,Heath
Ledger. Originariamente doveva essere proprio Will il
protagonista del film, ma il più noto Deep e la sua performance nei
panni di Sparrow finirono con il rubare tutte le attenzioni. Nei
panni di Elizabeth Swann vi è invece una
diciassettenne Keira
Knightley, all’epoca ancora poco conosciuta e divenuta
una star mondiale proprio grazie a questo film. Poiché all’epoca
delle riprese era ancora minorenne, l’attrice fu accompagnata dalla
madre nel corso di tutto il set. Si ritrovano poi nel film il
premio Oscar Geoffrey Rush nei panni di
Hector Barbossa e Jonathan Pryce in
quelli di Weatherby Swann, padre di Elizabeth.
Per quanto riguarda le location,
invece, si è scelto l’isola vulcani St. Vincent,
nei Caraibi, come luogo principale delle
riprese, poiché possedeva una spiaggia particolarmente tranquilla.
Lì sono stati costruiti tre moli Port Royal e Tortuga. Di grande
importanza per il film erano poi le tre navi: Perla
Nera, Dauntless e
Interceptor. Per ragioni di budget, le navi furono
costruite sui moli, con solo sei giorni trascorsi in mare aperto
per la battaglia tra la Perla Nera e Interceptor. Le prime due sono
state costruite su delle chiatte, con immagini generate al computer
che completano le strutture. L’Interceptor era invece una Lady
Washington rivisitata, una replica in scala reale e funzionante del
veliero proveniente da Aberdeen, Washington.
Il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
È possibile fruire di La
maledizione della prima luna grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV,Apple TV, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 13 settembre alle ore
21:20 sul canale Italia 1.
The Perfect Couple di Netflix sta avendo un grande successo e, insieme
all’apprezzato lavoro di adattamento da Elin
Hilderbrand di Susanne Bier, il film sta
facendo parlare di sé per la scena di ballo in apertura, in cui
tutta la famiglia Winbury e gli invitati al matrimonio si scatenano
seguendo una coreografia che tutto il cast ha imparato.
O meglio, c’è chi lo ha imparato di
più e chi di meno, dato l’entusiasmo di Liev Schreiber da una parte e la grazia
contenuta di Nicole Kidman dall’altra. I cast del film ha
infatti affrontato in modi diversi la scena. Fermo restando che
tutto il gruppo ha preso parte a quel momento, realizzando una
sequenza divertentissima, ecco come i membri del cast di
The Perfect Couple hanno reagito alla scena
di ballo.
Amelia Sacks sta per
sposare l’erede di una delle famiglie più ricche di Nantucket. La
futura suocera è la nota scrittrice di romanzi Greer Garrison
Winbury, che non nasconde la sua disapprovazione ma non bada a
spese per organizzare quello che si preannuncia come il matrimonio
più importante della stagione. Ma quando sulla spiaggia appare un
cadavere e vengono svelati alcuni segreti, si mette in moto
un’indagine che sembra essere uscita dalle pagine di uno dei libri
dell’autrice e, improvvisamente, tutti sono sospettati.
Produttori Esecutivi:
Shawn Levy per 21 Laps Entertainment, Gail Berman e Hend Baghdady
per The Jackal Group, Nicole Kidman e Per Saari per Blossom Films,
Josh Barry
Cast: Nicole Kidman,
Dakota Fanning, Eve Hewson, Billy Howle, Jack Reynor, Ishaan
Khatter, Meghann Fahy, Sam Nivola, Michael Beach, Donna Lynne
Champlin, Mia Isaac, con Liev Schreiber e Isabelle Adjani
Dopo l’anteprima di
The Black Phone nel 2022, il film horror
della Blumhouse ha continuato a terrorizzare il pubblico
in modo piuttosto rapido, affermandosi rapidamente come
uno dei migliori film horror del decennio finora.
L’offerta della Blumhouse seguiva il maniacale e sadico killer di
Ethan Hawke, il sequestratore, il cui modus
operandi è il rapimento e l’uccisione di bambini. Ora, in vista del
prossimo sequel annunciato da Universal Studios e
Blumhouse,The
Black Phone 2 aggiunge al suo impressionante cast il
veterano dell’horror Demián Bichir (The
Nun).
Secondo Deadline, Bichir si unirà al cast
dell’attesissimo sequel, ma i dettagli sul suo personaggio sono
ancora coperti da segreto. Bichir si unisce a The Black
Phone 2 con un ampio catalogo di esperienze nel
genere horror. Candidato all’Oscar, il portfolio horror di Bichir
include Alien:
Covenantdel 2017, The
Nun del 2018 e la partecipazione a The
Grudge nel 2020. La notizia dell’ingresso di
Bichir in questo possibile franchise horror arriva dopo che la sua
parabola di guerra Senza sangue, interpretata da
Angelina Jolie, è stata presentata in anteprima
mondiale al TIFF. The Black Phone 2 doveva inizialmente
arrivare nelle sale nel giugno 2025. Tuttavia, un recente
cambiamento di calendario ha fatto slittare la data di
uscita al 17 ottobre 2025.
Diretto da Scott
Derrickson e co-scritto da C. Robert
Cargill, The Black Phone ha sfidato le aspettative quando ha
terrorizzato le sale cinematografiche nel 2022. Sviluppato con un
budget ridotto, il film horror è diventato a sorpresa un successo
per la Universal, incassando oltre 161 milioni di
dollari al botteghino mondiale e classificandosi come
uno dei film più redditizi realizzati quell’anno. Con un sequel ora
pronto a ricreare, forse, la stessa impresa, il sequel darà
il benvenuto alla totalità del cast del primo
film. Hawke torna nei panni del misterioso cattivo,
l’Arrapinatore, e tornano anche altri membri del cast come
Mason Thames, Madeleine McGraw,
Jeremy Davies e Miguel Mora.
Di cosa parla The Black
Phone?
Basato su un racconto di
Joe Hill e prodotto da Jason
Blumhouse, The Black Phone segue un tredicenne di nome
Finney e sua sorella minore, Gwen, dotata di forti capacità
psichiche. Vivendo in una città afflitta da una serie di rapimenti
e omicidi di bambini, un giorno Finney diventa un bersaglio
dell’Acchiappatore e viene presto rapito da quest’ultimo. Rinchiusa
in uno scantinato, la sorella di Finney cerca di sfruttare
le sue capacità psichiche per ritrovare il fratello.
Finney si rende presto conto di poter sentire le voci delle
precedenti vittime dell’assassino grazie al telefono staccato nello
scantinato insonorizzato. Deciso a non
permettere che la storia si ripeta con Finney, queste voci aiutano
l’adolescente a fuggire. The Black Phone 2 arriverà nelle
sale il 17 ottobre 2025.
Il finale di
The Americans è stato un finale
emozionante che ha sconvolto la vita dei suoi protagonisti.
Ambientata durante la Guerra Fredda negli anni ’80, Philip
(Matthew Rhys) ed Elizabeth Jennings (Keri
Russell) sono spie russe del KGB che si fingono una
coppia americana sposata con i loro figli americani, la figlia
Paige (Holly Taylor) e il figlio Henry (Keidrich
Sellati). La serie esplorava i conflitti di Elizabeth e
Philip tra il dovere e la famiglia e il nascondere il loro vero
lavoro al loro vicino, l’agente dell’FBI Stan
Beeman (Noah Emmerich).
I finali di stagione di The
Americans sono sempre stati di alto livello, ma “START”,
l’episodio finale della sesta stagione di The Americans, è
particolarmente intenso, un finale superbo per un grande dramma di
spionaggio. Il finale della serie è stato così acclamato da
ottenere due Primetime Emmy: Outstanding Writing for a
Drama Series (assegnato agli showrunner e scrittori Joe Weisberg e
Joel Fields) e Outstanding Lead Actor in a Drama Series per Matthew
Rhys. Ecco un resoconto completo del finale di The
Americans, che è diventato una celebre conclusione per la
serie televisiva di successo.
Perché Paige scende dal treno
nel finale di The Americans
Questo è stato il grande colpo
di scena del finale
Una delle scene più emotivamente
devastanti del finale di The Americans è quella in cui
Paige scende dal treno per lasciare il paese, guardando Elizabeth e
Philip fuori dal finestrino in stato di shock. È una scena
straziante anche senza dialogo. Per quanto riguarda il motivo per
cui Paige ha fatto questa scelta, in parte può essere
attribuito al suo amore per il fratello. Elizabeth e
Philip sono al telefono alla stazione ferroviaria con il figlio
Henry, che hanno deciso di lasciare in America perché non sa che i
suoi genitori sono spie russe.
Philip ed Elizabeth hanno una
conversazione straziante con Henry, dicendogli che gli vogliono
bene, anche se Paige, d’altro canto, non riesce a dirgli addio per
sempre. Paige tiene molto a Henry e non vuole passare il resto
della sua vita senza vedere suo fratello. In un’intervista
rilasciata a Gold Derby, Holly Taylor ha dichiarato che
Paige era probabilmente arrabbiata perché le avevano mentito per
tutta la vita e non avrebbe voluto ricominciare da capo in
un posto dove non conosceva la lingua:
“Credo che pensasse che i suoi
genitori le avessero mentito così tanto e che fosse stata tradita
praticamente per tutta la vita, che cosa avrebbe fatto se si fosse
trasferita con loro in un paese diverso, dove non poteva nemmeno
parlare la lingua e cose del genere?Credo che sapesse che
non c’erano speranze per lei e che non si fidasse più dei suoi
genitori”.
Cosa succederà a Elizabeth e
Philip Jennings in Russia?
La scena finale di The
Americans mostra Elizabeth e Philip fuori a
Mosca. Philip dice che essere tornati “è strano”,
ed Elizabeth risponde in russo che si abitueranno. Dopo oltre due
decenni in America, Philip ed Elizabeth devono riabituarsi alla
vita in Russia. La Russia è molto diversa da quella che era quando
sono partiti, soprattutto con Mikhail Gorbaciov alla guida
dell’Unione Sovietica. Nel giro di pochi anni, l’Unione Sovietica
si dissolverà ed Elizabeth e Philip dovranno affrontare questo
cambiamento.
Philip ed Elizabeth sono nati e
cresciuti in Russia, quindi si abitueranno a viverci di nuovo.
Tuttavia, Philip ha abbracciato le abitudini americane e senza
dubbio gli mancheranno le comodità. Fortunatamente, la
coppia è sotto la protezione di Arkady Zotov, il vicecapo
della Direzione S, quindi dovrebbero essere trattati bene.
Tuttavia, c’è una cosa che Elizabeth e Philip non hanno: i loro
figli. Non hanno modo di contattare Henry e Paige e potrebbero non
rivederli mai più, a meno che Paige e Henry non si rechino in
Russia.
Perché Stan lascia liberi i
Jennings dopo aver scoperto la verità
Lo show è stato costruito per
il loro confronto fin dal primo giorno.
I sospetti di Stan sui Jennings
sono cresciuti nel corso della sesta stagione di The
Americans, culminando in un teso confronto in un parcheggio
durante il finale di The Americans . Stan è furioso,
perché pensava che Phillip fosse uno dei suoi migliori amici. Stan
ha l’opportunità di sparare a Philip o a Elizabeth o di consegnarli
alle autorità. Tuttavia, finisce per lasciare libera la
famiglia dopo aver ascoltato l’appassionata confessione di
Philip sul suo lavoro di spia e su cosa significhi veramente per
lui l’amicizia con Stan.
Sebbene Stan sia arrabbiato e
ferito, ama ancora Philip e la sua famiglia, ed è per questo che
lascia andare via i Jennings. Invece di cogliere l’occasione di
diventare un eroe americano, il sentimentalismo di Stan ha la
meglio e permette a Philip, Elizabeth e Paige di fuggire. Considera
queste persone come una famiglia, soprattutto Henry, e alla fine
non riesce a sopportare di mettere in prigione Elizabeth e Philip.
Si tratta di un gesto straziante, poiché Stan si trova ad
affrontare il fatto che il suo migliore amico lavora per una causa
che Stan ha combattuto a lungo.
Cosa succede a Henry in
America?
Stan gli dirà la
verità?
Mentre Elizabeth, Philip e Paige
fanno piani per fuggire dal Paese, Henry si trova alla St. Edward’s
Academy, un prestigioso collegio nel New Hampshire, dove fa parte
della squadra di hockey. Stan si presenta a una partita di hockey
di Henry e presumibilmente gli dice la verità sui suoi genitori.
Anche se la loro conversazione non è udibile, la reazione
fisica di Henry alla notizia è chiara: è arrabbiato e
deluso e probabilmente sente che la sua vita e la sua famiglia sono
state una menzogna. Stan è l’unica figura adulta affidabile che
Henry ha.
Stan ha imparato a considerare
Henry come un figlio e ha legato con lui per lo sport. Henry si
sente persino abbastanza a suo agio con Stan da parlargli di
ragazze. Non c’è dubbio che Stan si prenderà cura di Henry,
soprattutto perché Paige e Philip lo supplicano di prendersi cura
del loro figlio. Ora che Henry conosce la verità, avrà bisogno di
un sostegno emotivo che Stan potrà fornirgli. Henry dovrebbe
continuare la sua vita normale, anche se dovrà fare i conti con
l’estraneità dei genitori e della sorella, a meno che Paige non
trovi un modo per riallacciare i rapporti con lui.
Renee era una spia in The
Americans?
Potrebbe essere stato solo Stan
ad essere paranoico?
Prima che la famiglia Jennings se
ne vada, Philip rivela a Stan che pensa che Renee sia “una di
noi”, sottintendendo che crede che la seconda moglie di Stan
possa essere una spia del KGB. Philip ha avuto dei sospetti per un
po’, arrivando persino a pedinare la sua auto. Tuttavia,
The Americanslascia lo status di
Renee ambiguo e le parole di Philip creano dubbi nella
mente di Stan, che guarda il suo partner sotto una nuova luce. È
possibile che Renee sia una spia, soprattutto perché è molto
coinvolta nel lavoro di Stan all’FBI. Tuttavia, potrebbe anche
essere semplicemente una persona comune.
Il senso di fiducia di Stan si è
rotto dopo aver scoperto che il suo migliore amico è una spia, ma
quest’ultima ammissione di Philip è una notizia bomba. Dimostra che
Stan non sa di chi fidarsi. O Renee è una spia e la relazione di
Stan è una bugia, oppure Renee non lo è e Stan è inutilmente
paranoico. In ogni caso, Stan non guarderà più alla sua relazione
con Renee nello stesso modo. In un’intervista a The Ringer, Joe Weisberg ha ammesso che il cast e la
troupe non sanno se Renee sia una spia, lasciando che sia il
pubblico a decidere:
“Dicono: ‘Renee era una
spia?’.E ricevono la stessa identica risposta, che non è
nemmeno ‘Non lo diciamo’.È ‘Non lo sappiamo’”.
Il vero significato del finale
di The Americans
Philip ed Elizabeth sono
diventati una vera coppia
Il finale di The Americans
è agrodolce: Philip ed Elizabeth riescono a fuggire, ma a
costo di perdere i loro figli. La coppia ha fatto tanti
sacrifici quando ha lasciato la Russia per l’America, e ora lo show
ha chiuso il cerchio, inducendoli a fare di nuovo sacrifici per
tornare in Russia. Il finale diThe Americans
riflette anche l’evoluzione del matrimonio di Philip ed Elizabeth.
All’inizio, i due non erano vicini, ma solo parte di un matrimonio
di copertura. Nel finale della serie, Philip ed Elizabeth hanno una
vera relazione e si preoccupano più l’uno dell’altra che della loro
missione di spionaggio.
Come è stato accolto il finale
di The Americans
Il finale della serie è stato
divisivo
… era tempo che le maschere
venissero tolte e che il pubblico andasse avanti.
Sebbene il finale di The
Americans sia riuscito a chiudere le questioni in sospeso e a
lasciare gli spettatori con altre domande su cui riflettere,
fornendo un equilibrio nell’approccio al finale di una serie,
l’episodio ha diviso fan e critica. Alcuni l’hanno definito
anticlimatico, mentre altri ritengono che abbia offerto la giusta
quantità di trame emotive e di chiusura per il
pubblico.
La riflessione di NPR sul finale lo ha definito uno show
“sull’identità più che sulla spionaggio”, poiché
l’episodio finale di The Americans ha permesso a ciascuno
dei personaggi di esaminare chi erano, sono o possono essere
veramente. Ha anche riflettuto sul fatto che non c’è stata una vera
punizione per due persone che hanno fatto cose orribili, ma alla
fine hanno perso la famiglia che avevano costruito e che avevano
imparato ad amare, quindi la punizione è stata semplicemente
inaspettata.
Entertainment Weekly, invece, ha trovato il finale
frustrante. Secondo la rivista, alcune parti del finale hanno
funzionato bene, “ma è sembrato zoppicante, poco propenso a
spingere i suoi personaggi troppo in là”. Per molti
che credevano che uno dei due protagonisti o Stan avrebbe potuto
uccidere uno (o entrambi) gli altri, il finale non è sembrato
spingersi abbastanza in là con i personaggi o metterli in
situazioni abbastanza precarie, nonostante Stan abbia catturato e
lasciato andare gli amici che lo avevano tradito.
Vanity Fair ha definito il finale della serie
“sciocco” e “stupefacente”. Il loro punto di
vista è che la serie ha trascorso così tanto tempo a essere sottile
che gran parte dello show è rimasto in un delicato
“limbo”di tifo per i personaggi principali e di
opposizione etica alle loro azioni, in attesa che venissero
smascherati. Vanity Fair osserva che lo show seduce il
pubblico facendogli fare il tifo per queste spie, ed è
efficacemente in grado di “metterci in guardia dai poteri della
seduzione” mentre fa regredire quelle stesse spie a ciò che
erano prima di trascorrere due decenni in America.
Il New Yorker ha elogiato il finale dello spettacolo
definendolo “elegante” e “potente”. La pubblicazione, in
particolare, si è rallegrata per il poco spargimento di sangue del
finale e, come la maggior parte dei recensori
dell’episodio, ha messo in evidenza il confronto di Stan con
Elizabeth, Phillip e Paige. Anche per i recensori
che hanno trovato il finale anticlimatico, quella scena ha offerto
la più grande ricompensa emotiva e il pugno di ferro, in
quanto Phillip è in grado di preservare il suo rapporto con
Elizabeth (anche se assumono di nuovo nuove identità) ma di
rovinare la fiducia di Stan nei confronti della moglie.
Il più grande accordo tra i
critici sul finale è cheThe
Americanssi è concluso al momento
giusto. La serie è stata in grado di insinuare lo
smascheramento delle spie per sei stagioni senza che il pubblico si
stancasse, ma era ora che le maschere venissero tolte e che il
pubblico andasse avanti.
La stagione 7 di The Americans
si farà in qualche modo?
Un revival sembra
improbabile
Il finale diThe
Americans può aver lasciato alcune questioni in sospeso, ma
soprattutto ha risolto le sue storie più importanti.
Al momento non ci sono
piani per la stagione 7 diThe
Americans . Keri Russell è dubbiosa sul ritorno di
The Americans e ha dichiarato a ComicBook.com: “È stato un finale così bello.Non credo che lo stravolgerei”. D’altro canto, Matthew
Rhys sembra più aperto a un possibile revival, affermando al
Rich Eisen Show (via YouTube) che il
finale ha lasciato le cose aperte e che si potrebbero raccontare
altre storie. Nonostante i commenti entusiasti di Rhys, forse
sarebbe meglio lasciare The Americans così com’è.
Il finale di The Americans
può aver lasciato alcune questioni in sospeso, ma soprattutto ha
risolto le sue storie più importanti. Inoltre, c’è sempre la
possibilità che un revival rovini l’impeccabile eredità della
serie. Anche se sarebbe interessante vedere cosa fanno Paige e
Henry, soprattutto ai giorni nostri, non è un male lasciare i
destini dei personaggi aperti. The
Americans ha avuto uno dei migliori finali di serie
televisive degli anni 2010 e sarebbe difficile per un revival
eguagliare o superare una conclusione così superba.
Il finale di Sotto il cielo
delle Hawaii (Aloha) è una dolce conclusione per
il film diretto da Cameron Crowe, con il grande
colpo di scena di Brian e Tracy che non fa che rafforzare i temi
del film. Uscito nel 2015, Sotto il cielo delle
Hawaii (Aloha) si concentra in gran parte su
Brian Gilcrest (Bradley
Cooper), un cinico appaltatore militare che è stato
assunto per aiutare a garantire che un lancio spaziale privato
possa andare avanti alle Hawaii. Per farlo, deve lavorare al fianco
di Allison Ng di Emma Stone, un membro brillante e impegnato
dell’Air Force che sviluppa costantemente una storia d’amore con
Brian. A complicare ulteriormente le cose c’è un inaspettato
incontro tra Brian e la sua ex compagna Tracy (Rachel
McAdams), che si è sposata e ha avuto dei figli.
Mescolando intrighi militari con i
tropi della commedia sentimentale, Sotto il cielo delle
Hawaii (Aloha) non sempre funziona. Il film ha
solo il 20% di voti positivi su Rotten Tomatoes al momento in cui
scriviamo, e Sotto il cielo delle Hawaii
(Aloha) è diventato
tristemente controverso per la decisione di affidare alla caucasica
Emma Stone il ruolo di Allison, per un quarto
hawaiana e per un quarto cinese. Tuttavia, il tentativo del film di
fondere generi molto diversi con un approccio sorprendentemente
progressista ai tropi standard delle commedie romantiche lo rende
un interessante (anche se imperfetto) ingresso nella filmografia di
Crowe.
Un film di Cameron Crowe del 2015
ha uno degli ensemble hollywoodiani più numerosi degli anni 2010,
ma non è riuscito ad avere un impatto sulla critica e sul
botteghino.
Uno dei grandi colpi di scena di
Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha) è la
vera identità dei genitori di Grace, che complica ulteriormente il
triangolo amoroso al centro del film. Per gran parte di
Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha),
Grace sembra essere la figlia di Tracy e di suo marito Woody, che
si sono messi insieme poco dopo la separazione di Tracy da Brian,
avvenuta anni prima degli eventi del
film. Tuttavia, Brian è il vero padre di
Grace, avendola concepita con Tracy poco prima della loro
rottura. Brian non ne è a conoscenza fino agli eventi del film, il
che sottolinea la natura agrodolce dei piani originali di Tracy per
una vita con Brian.
È interessante notare che
ilfilmdiCameron Crowenon cerca di utilizzare
questa rivelazione per creare un dramma eccessivo rispetto
ad altri colpi di scena. Sebbene tra Tracy e Brian ci sia una forte
tensione romantica, la rivelazione che i due condividono una figlia
non li costringe a tornare insieme. Alla fine del film, i due
rimangono con i loro partner separati. Anche Grace sembra essere
d’accordo con la scoperta, con la scena finale del film incentrata
su lei e Brian che si abbracciano come padre e figlia. È una svolta
tranquillamente progressista nel film.
Cosa succede nel triangolo
amoroso di Brian, Tracy e Allison di Sotto
il cielo delle Hawaii (Aloha)
Il triangolo amoroso tra
Brian, Tracy e Allison è una delle principali attrattive di Sotto
il cielo delle Hawaii (Aloha), che eleva la bontà
della commedia romantica del film. Se prima i due avevano una
storia d’amore, la perdita di fiducia di Brian in se stesso dopo
essere stato espulso dall’aeronautica ha portato alla rottura della
loro storia d’amore. Nel presente di Sotto il cielo delle
Hawaii (Aloha), i due hanno trovato relazioni
diverse. Per Brian, si tratta di Allison Ng, che sviluppa
costantemente un legame di reciproco rispetto e attrazione con
Brian.
Al contrario, i sentimenti
persistenti di Brian per Tracy sono solo l’ultimo colpo di coda
nella relazione travagliata di lei con il benintenzionato Woody. Il
loro matrimonio si sta già logorando all’inizio del film, e
l’arrivo di Brian nelle loro vite rischia di romperlo
definitivamente. Tuttavia, alla fine del film Brian e Tracy
accettano che la loro storia d’amore sia finita, consentendo loro
di impegnarsi pienamente con Woody e Allison. È un approccio
sorprendentemente maturo alle convenzioni del sottogenere delle
commedie romantiche, che permette ai quattro adulti di
andare oltre i loro problemi e di riaffermare il loro
legame reciproco.
La storia d’amore tra Brian e
Allison è all’origine di uno dei più grandi colpi di scena di
Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha).
Mentre il triangolo amoroso tra Brian, Allison e Tracy costituisce
l’arco emotivo, il legame tra i primi due è guidato da uno sforzo
congiunto civile/militare per dispiegare un satellite privato di
proprietà di Carton. Inizialmente, Brian è un sostenitore del piano
e uno dei principali responsabili della sua esecuzione,
contribuendo a garantirne la realizzazione. Tuttavia, le
discussioni con Allison e la sua genuina convinzione della libertà
del cielo per tutte le persone influenzano costantemente la
sua visione del mondo e le sue convinzioni.
Quando scopre che il satellite ha
uno scopo ben più nefasto, Brian sabota il lancio e usa una
perturbazione sonica per distruggerlo. Questo momento è
un’affermazione per Brian, sia dei suoi sentimenti per
Allison che della sua rinata fiducia nelle persone. È il
grande punto di svolta di Aloha, che consolida la crescita
e l’evoluzione del personaggio di Brian, da appaltatore stanco a
personaggio più nobile. È anche uno dei momenti visivi più
importanti del film, che eleva la commedia romantica a qualcosa di
diverso.
Chi è il vero cattivo in
Sotto il cielo delle Hawaii
(Aloha)
In una narrazione più semplice,
Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha)
avrebbe probabilmente visto Woody o Tracy come antagonisti, in
conflitto con Brian e in grado di ostacolare i suoi tentativi di
riallacciare i rapporti con Tracy o di andare avanti con Allison.
Tuttavia, entrambi sono ritratti come persone genuinamente gentili,
con Brian e Woody che fanno addirittura pace alla fine del film.
Alohatrova invece
il suo cattivo centrale in Carson. Interpretato da
Bill Murry, Carson è inizialmente rappresentato come un miliardario
con buone intenzioni che vuole usare il suo satellite privato per
aiutare i cittadini locali. In realtà, però, il satellite avrà un
carico nucleare.
Si tratta di un importante
cambiamento di tono rispetto agli elementi da commedia romantica
del film, che trasforma Carson in un personaggio più pericoloso. La
scoperta della verità da parte di Allison (e del fatto che Brian ne
fosse apparentemente a conoscenza) ha quasi spezzato la loro storia
d’amore. Tuttavia, Brian decide di distruggere il satellite prima
che diventi pienamente operativo. Questo contribuisce a smascherare
le azioni di Carson, portando al suo arresto alla fine del film.
Carson è la personificazione della prospettiva cinica e
monetaria che Brian ha brevemente abbracciato, e il suo
tradimento di Carson è la grande vittoria morale di Brian nel
film.
Il vero significato del finale
di Sotto il cielo delle Hawaii
(Aloha)
In Sotto il cielo delle
Hawaii (Aloha) si svolgono molte cose, il
che a volte può andare a discapito del film, che cerca di esplorare
diversi temi e morali contemporaneamente. L’arco emotivo di
Brian è incentrato sull’allontanamento dal percorso cinico
che aveva accettato dopo la partenza dall’aeronautica. Allison lo
aiuta a risvegliare il suo amore infantile per la scienza e lo
spazio, creando una storia d’amore tra i due grazie alla passione
condivisa. L’uomo accetta che Tracy sia andata avanti, ma il finale
suggerisce che farà parte della vita di sua figlia, un abbraccio
speranzoso a un’unità familiare non convenzionale.
Anche gli altri personaggi
ottengono affermazioni simili: Woody, Allison e Tracy rifiutano di
cedere al pessimismo e alla sconfitta e alla fine ottengono tutti
ciò che desiderano. L’unico personaggio che vacilla
veramente è Carson, la cui ricchezza e il cui approccio
spietato lo rendono il cattivo del film. Anche i nativi hawaiani
locali ottengono il loro lieto fine con la scoperta dei crimini di
Carson. Sotto il cielo delle Hawaii
(Aloha) tenta di fare molto, ma beneficia di un
finale che regala al cast, in gran parte simpatico, un lieto fine
che premia l’ottimismo e la speranza per il futuro.
La popolarissima serie procedurale
NCIS è una vera e propria istituzione
televisiva, e ora dovrebbe tornare per la sua 22a stagione.
Debuttata nel 2003 come spinoff di JAG, NCIS
segue gli agenti del Naval Criminal Investigative Service che
indagano su casi criminali che riguardano l’esercito americano.
Originariamente guidata da Mark Harmon nel ruolo dell’agente Leroy
Gibbs, la serie è riuscita a cambiare rotta dopo la partenza di
Harmon e a mantenere il suo status di uno dei procedurali più
seguiti.
Durante la sesta stagione dello
show, ha debuttato il primo dei numerosi spinoff di NCIS ,
e NCIS: Los Angeles ha avuto un’impressionante serie di 14
stagioni. Negli anni successivi altri spinoff hanno debuttato con
diversi gradi di successo e il franchise continua ad espandersi con
aggiunte recenti come NCIS: Sydney e Hawaii.
L’universo di NCIS sta facendo il primo passo verso una
nuova direzione con il recente annuncio di NCIS: Origins, che esplorerà i primi giorni
dell’agente Gibbs. Con tutto il clamore che ancora circonda il
franchise, la stagione 22 di NCIS sembrava una conclusione
scontata e la serie è stata rapidamente rinnovata.
Come personaggio principale di
NCIS, il Jimmy Palmer di Brian Dietzen ha vissuto molte esperienze
di cuore, quindi ci sono alcune cose che vorrei per lui nella 22°
stagione.
Le ultime notizie diNCIS 22
La CBS annuncia la data di
uscita della di NCIS 22
Dopo che il popolare procedurale ha
ottenuto un rinnovo anticipato ad aprile 2024, le ultime notizie
confermano la data di uscita della stagione 22 di NCIS.
Ora che condivide la serata con la
nuova serie prequel, NCIS: Origins, lo show di punta
tornerà per la sua storica 22esima stagione lunedì 14
ottobre alle 21.00. La serie prequel incentrata sul
giovane Gibbs seguirà immediatamente e trasmetterà gli episodi ogni
settimana alle 22.00.
NCIS condividerà una serata con
NCIS: Origins
La serie ammiraglia sarà
seguita dagli episodi di Origins, che andranno in onda
alle 22.00.
Inoltrandosi nella sua
impressionante 22esima stagione, NCIS continuerà a essere
uno dei punti di forza della prossima stagione autunnale della CBS.
Condividendo la serata con l’imminente spinoff prequel, NCIS:
Origins, la stagione 22 di NCIS debutterà con il
primo episodio lunedì 14 ottobre alle 21:00. La
serie principale sarà seguita da episodi di NCIS che
andranno in onda alle 22: 00. La
serie ammiraglia sarà seguita dagli episodi di Origins,
che andranno in onda alle 22.00.
Il cast di NCIS è cambiato
molto nel corso dei decenni, ma si prevede che l’ensemble della
stagione 22 assomigli molto a quello della stagione 21. L’unico
cambiamento che riguarda la prossima stagione è il ritorno del cast
completo. L’unico cambiamento che incombe sulla prima stagione è
la potenziale partenza dell’agente Jessica Knight,
interpretata da Katrina Law, che potrebbe essere costretta
a lasciare la squadra dopo che le è stato offerto un nuovo lavoro
altrove. Tuttavia, la partenza della Knight non è ancora
confermata, e potrebbe tornare nei primi episodi della stagione 22.
È previsto il ritorno di Gary Cole nei panni dell’agente
speciale Alden Parker e del suo secondo in comando,
Timothy Mcgee, interpretato da Sean Murray.
La trama di NCIS – Stagione
22
La stagione 21 di NCIS è iniziata con l’esplosiva
storia dell’agente Torres, che si è rivelata un’azione criminale,
ma si è conclusa prima della fine della stagione. Tuttavia, il
finale della stagione 21 non è stato lasciato senza un cliffhanger,
e la composizione della squadra potrebbe cambiare radicalmente con
la partenza dell’agente Knight. Verso la fine della stagione 21,
alla Knight è stato offerto il posto di responsabile
dell’addestramento di REACT a Camp Pendelton e lei ha preso
seriamente in considerazione l’idea di accettare il lavoro. La sua
partenza non è stata chiarita nella stagione 21, quindi la stagione
22 di NCIS dovrà rivelare la decisione
finale della Knight.
Mentre un reboot degli
X-Men è (finalmente)
in fase di sviluppo, i Marvel Studios hanno anche riportato diversi
attori dell’ormai defunto franchise della 20th Century Fox per
riprendere i loro rispettivi ruoli nel MCU.
Nello stinger, Monica Rambeau
(Teyonah Parris) si risveglia in un laboratorio
medico dopo essere rimasta intrappolata in una realtà alternativa
in seguito alla sua battaglia con Dar-Benn e trova al suo fianco la
defunta madre Maria (Lashana Lynch). Rambeau è
sopraffatta dalla gioia, ma Maria – che in realtà è la Binary di
questo mondo – non ha idea di chi sia.
Mentre la confusione di Monica
aumenta, una voce familiare chiede “come sta il nostro paziente” ed
entra nella stanza un’accurata riproduzione in CGI di Hank McCoy,
alias Bestia.
Grammar ha dichiarato in precedenza
di non aver sentito parlare di un possibile ritorno di Bestia, ma
ora conferma di aver avuto alcune “conversazioni”, anche se non è
riuscito a scendere nei dettagli.
“Non c’è nulla di cui possa
parlare”, dice la star di
Fraiser a ComicBook.com. “Quello che so è che
c’è stata una sorta di enorme sfogo quando sono apparso alla fine
di The Marvels, credo sia stato così.La reazione
è stata davvero quasi… non era inaspettata.Ci
sarebbe stata una certa reazione, ma è stata piuttosto travolgente,
e quindi ci sono state alcune conversazioni”.
Anche se i piani sono sempre
soggetti a cambiamenti nel MCU, la Marvel non avrebbe reintrodotto
Bestia per questa particolare scena se non avesse avuto intenzione
di riportarlo indietro a un certo punto, ma non sappiamo ancora
quando lo rivedremo.
Avengers:Secret Wars
sembra la data più probabile, ma ci sono voci che dicono che si
farà vedere prima di allora.
Cosa è accaduto in The Marvels?
“In
The Marvels dei Marvel Studios, Carol Danvers alias
Capitan Marvel ha recuperato la sua
identità dai tirannici Kree e si è vendicata dell’Intelligenza
Suprema. Ma le conseguenze indesiderate vedono Carol farsi carico
del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la
inviano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree,
i suoi poteri si intrecciano con quelli della super-fan di Jersey
City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e della nipote di Carol,
ora astronauta di S.A.B.E.R., il capitano Monica Rambeau. Insieme,
questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare di
concerto per salvare l’universo come The Marvels”.
Il film è interpretato anche da
Zawe Ashton e Park Seo-joon. La regia è di Nia
DaCosta, mentre Kevin Feige è il produttore. Louis D’Esposito,
Victoria Alonso, Mary Livanos e Matthew Jenkins sono i produttori
esecutivi. La sceneggiatura è di Megan McDonnell, Nia DaCosta,
Elissa Karasik e Zeb Wells.
Le meraviglie è ora disponibile per
il vapore su Disney+ e per l’acquisto in 4K Ultra
HD, Blu-ray e DVD il 13 febbraio.
Il finale della
stagione 21 di NCIS ha avuto enormi
ripercussioni sulla Squadra di Risposta ai Casi Maggiori e sulla
loro storia nella stagione 22. Nel finale della stagione 21
dell’NCIS (episodio 10, “Follia della barriera
corallina”), la squadra indaga sulla scoperta di tre cadaveri su
una nave della Marina in disarmo che dovrebbe essere affondata.
Quando l’Agente Supervisore dell’NCIS Alden Parker (Gary
Cole) e l’Agente Speciale Jessica Knight (Katrina Law) rimangono
bloccati all’interno della nave, si delinea il corso dellastagione 22dell’NCIS.
Jess sta elaborando l’offerta di
lavoro ricevuta dal Direttore dell’NCIS Leon Vance (Rocky Carroll)
e il modo in cui il suo potenziale ruolo di Capo REACT influenzerà
la sua relazione con il dottor Jimmy Palmer (Brian Dietzen). Lei e
Parker rimangono bloccati nella sala macchine della nave e, mentre
Parker perde sangue dopo che un pilastro metallico di sostegno gli
cade sulla gamba, le conversazioni tra Parker e Knight sembrano
stabilire importanti cambiamenti nell’NCISverse. È stata una
stagione cruciale per la serie ammiraglia, che ha reso omaggio al
personaggio del dottor Mallard di David McCallum e ha celebrato
ilmillesimo
episodiodi NCIS su nonostante una stagione
ridotta.
Jessica Knight lascia davvero
l’NCIS?Perché accetta di guidare REACT
L’agente Knight si è imbattuta nel
direttore Leon Vance che conversava con un certo Moondog, il signor
Brian Mooney, che la Knight conosce da REACT e Camp Pendleton.
Vance ha osservato che Moondog “farà il culo all’ufficio
dell’Estremo Oriente”, rivelando che Mooney ha accettato il
posto del vecchio padre di Knight dopo aver rifiutato la posizione.
Quando Knight ha chiesto chi prenderà il posto di Mooney come capo
dell’addestramento REACT (un lavoro per il quale si era candidata
un paio di anni fa), Vance ha rivelato che ora è il
candidato migliore e le ha offerto il lavoro, che alla
fine ha accettato.
Sembra che Jessica Knight lasci
l’MCRT dopo aver accettato il posto di Chief REACT Training Officer
a Camp Pendleton. La Knight accetta la promozione perché è
una posizione che si immaginava di ricoprire da quando ha perso la
sua ex squadra REACT. Quando Parker chiede alla Knight
perché non abbia preso il posto del padre come lui voleva, lei
rivela di essersi sentita programmata per ribellarsi, ma lascia
intendere che c’è dell’altro nella spiegazione. Nel finale, la
Knight dimostra di essere in grado di ricoprire il ruolo per cui è
stata scelta quando va a nuotare per tentare di salvare Parker.
La partenza di Jessica Knight
da NCIS non è confermata
Non è stato confermato che
l’attore di Jessica Knight, Katrina Law, stia lasciando lo
show. Al contrario, la Law ha condiviso un
post su Instagram dopo il finale di stagione con la didascalia
“Immagino che dovremo aspettare l’autunno della CBS”. La
didascalia, che accompagna tre foto stampa (due della Law e una del
cast di NCIS ), suggerisce che il personaggio della Law
avrà ancora molto da fare. Il post è accompagnato dalla canzone
“School’s Out” di Alice Cooper, che recita: “Le scuole sono
finite per l’estate.La scuola è finita per sempre”.
La scelta della canzone alimenta il mistero sul fatto che Law sia
fuori dall’NCIS per sempre o solo per l’estate.
Anche se non è chiaro se Jess
lascerà definitivamente la serie, probabilmente il
personaggio non sarà più un series regular della casa
madre, visto che ha accettato di lavorare a Pendelton,
dall’altra parte del Paese. Detto questo, in un’intervista a
TVLine, Law ha consigliato di “sintonizzarsi per
l’apertura della stagione!” per vedere se il suo personaggio
tornerà nella stagione 22. Nell’intervista è stato citato anche lo
showrunner Steven D. Binder che sembra aver fatto intendere che la
Law potrebbe tornare nella 22esima stagione: “Abbiamo avuto
persone che sembrava stessero per andarsene e poi si è scoperto che
non era così”.
Cosa significa la partenza di
Jess per lei e Jimmy
Quando Jess condivide la
notizia con il suo fidanzato, il dottor Jimmy Palmer, le cose si
fanno difficili. Non è chiaro cosa significhi la partenza
di Jess per lei e Jimmy, ma alcuni accenni nel finale della
stagione 21 danno un contesto a ciò che accadrà in seguito. Quando
Jimmy fa notare a Jess che Pendleton si trova su un’altra costa,
Jess suggerisce di essere aperta a una relazione a distanza,
dicendo che “non è che una relazione a distanza sia la cosa
peggiore che possa capitare”. Jimmy è chiaramente sconvolto e
quando Jess tenta di farlo ragionare, lui la interrompe dicendo che
ha perso tutti.
La conversazione conclusiva tra i
due suggerisce che Jess e Jimmy sono entrambi in grado di
comprendere il punto di vista dell’altro e rivela che, nella
peggiore delle ipotesi, la coppia terminerà la relazione in buoni
rapporti. La separazione amichevole potrebbe significare
che Jimmy e Jess potrebbero esplorare una relazione a
distanza nella stagione 22 di NCIS, e potrebbe
essere un modo per incorporare il personaggio di Knight in futuro.
Detto questo, anche se la conversazione della coppia è stata
aperta, è sembrata conclusiva per la loro relazione. A prescindere
dal futuro, è stata lasciata aperta una porta per una relazione di
cura e rispetto reciproco.
Chi è Lily?Spiegato il
ricordo d’infanzia di Parker
Durante il finale della stagione 21
di NCIS, Parker ha una misteriosa allucinazione di una
ragazza che corre nella sala macchine della nave in cui è
intrappolato e che chiama “Lilly”. La sua visione si trasforma in
un flashback che si incrocia inquietantemente con il suo futuro.
Nella visione, Parker gioca a nascondino con Lilly da bambino sul
ponte di una nave della Marina. La visione dà l’impressione
che Lilly sia la sorella defunta di Alden e che sulla nave
le succeda qualcosa di fatale, il che potrebbe essere il motivo per
cui Parker non ama stare su di essa.
Quando Jess rimane a parlare con
Parker mentre si riprende, gli chiede chi sia Lilly. Parker dice di
non ricordare. La sua risposta può avere diverse spiegazioni. È
molto probabile che Parker abbia represso un ricordo d’infanzia
traumatico della morte della sorella e che non ricordi davvero i
dettagli della sua scomparsa. Potrebbe anche essere che Parker stia
semplicemente mentendo a Knight per evitare l’argomento, ma Parker
non ha mai nascosto nulla alla sua squadra. Un’altra spiegazione
potrebbe essere che, a seguito della ferita, Parker abbia
temporaneamente perso alcuni dei suoi ricordi.
L’importanza che Parker
sopravviva all’infortunio alla gamba
Nel finale della stagione 21 di
NCIS, sembrava che Parker non ce l’avesse fatta, ma
nonostante la sua situazione disastrosa, la sua storia sembra
destinata a continuare nella stagione 22. Alla fine dell’episodio
Parker è stato ricoverato in ospedale e si è ripreso. Grazie allo
sviluppo del personaggio di Parker nel corso del finale,
sembra che Parker sarà al centro dell’attenzione nella
prossima stagione. La stagione 22 diNCIS
vedrà probabilmente un ulteriore sviluppo del personaggio di
Parker, dopo che è stato rivelato che Parker ha avuto un’infanzia
traumatica e che potenzialmente ha vissuto o ha avuto a che fare
con la morte della sorella minore.
La trama del finale della stagione
21 di NCIS suggerisce che il franchise sta iniziando ad
approfondire il passato di Parker e che probabilmente nella
prossima stagione verranno rivelati altri aspetti del suo
personaggio. Nel finale si è anche accennato alla madre di Parker,
ma l’attore si è rifiutato di entrare nei dettagli, anche se è
chiaro dal tono di Parker che c’è dell’altro nella storia.
L’ulteriore sviluppo del personaggio di Parker è fondamentale dopo
la partenza del Leroy Jethro Gibbs di Mark Harmon. Tra
l’esplorazione del passato di Parker e una potenziale relazione nel
suo futuro, NCIS sta dando a Parker la storyline di cui ha
bisogno.
Leon Vance rimane direttore
dell’NCIS
In alcuni momenti della stagione
21, c’erano stati segnali che Leon Vance avrebbe potuto lasciare il
ruolo di direttore dell’NCIS. Nel millesimo episodio
dell’NCIS ha subito uno scioccante colpo di scena quando
gli hanno sparato alla schiena davanti al figlio Jared Vance
(Spence Moore II). Durante la visita alla tomba della moglie, ha
dovuto affidare a Timothy McGee (Sean Murray) il ruolo di direttore
temporaneo dell’NCIS. Sembrava probabile che, dopo 15 stagioni di
NCIS, Leon Vance potesse lasciare il ruolo di direttore
dell ‘NCIS più longevo per passare il testimone a qualcuno
come McGee o Parker.
Al contrario, il
finale della stagione 21dell’NCISha mostrato Vance in
piena attività: ha reclutato Knight per il REACT Chief ed
è apparso in modo prominente all’inizio e alla fine dell’episodio
per prendere una decisione importante. Sebbene nella stagione 21,
episodio 8, Vance sia apparso con il braccio ingessato, suggerendo
che la guarigione e il futuro del regista erano ancora in sospeso,
il finale di stagione lo ha mostrato apparentemente in piena
ripresa. Vance non ha motivo di non rimanere come direttore di NCIS
per la prossima stagione, smentendo probabilmente la teoria secondo
cui Vance avrebbe avuto un’uscita di scena perfetta.
Le conseguenze della partenza
di Knight per l’MCRT: ecco cosa significa
La cosa più eccitante per il
franchise è il modo in cui l’MCRT si evolverà dopo la partenza
dell’agente Knight. Con l’uscita di scena di Jess, è prevedibile
che qualcun altro ricoprirà il suo ruolo all’interno della squadra.
NCIS ha visto una rotazione dei personaggi fin dalle prime
stagioni dello show, a partire da quando Kate Todd (Sasha
Alexander) fu colpita alla nuca e sostituita da Ziva David (Cote de
Pablo). Alla fine, Ziva è stata sostituita da Eleanor Bishop di
Emily Wickersham e quando la Wickersham ha lasciato lo show, il
personaggio di Jessica Knight è stato il suo sostituto.
Un potenziale sostituto del
personaggio della Knight potrebbe essere Curtis Hubley (J.
Claude Deering), un operatore tecnico della squadra che nella
stagione 21 di NCIS ha chiarito di voler diventare un
agente NCIS in prova. Detto questo, è improbabile che il
personaggio di Hubley sostituisca direttamente l’agente Knight,
dato che il ruolo è tradizionalmente passato tra le donne da quando
è stato ricoperto per la prima volta da Kate Todd nella stagione 1,
episodio 1, di NCIS. La partenza della Knight significa che una
tendenza iconica per il franchise continuerà quando il suo ruolo
nell’MCRT verrà tramandato ancora una volta.
Cosa aspettarsi dalla stagione
22 di NCIS
Il finale della stagione 21 di
NCIS ha creato grandi cambiamenti nella prossima stagione.
La partenza dell’agente Knight spezzerà l’attuale MCRT. Anche se
dovesse fare delle apparizioni in futuro, l’abbandono della squadra
da parte dell’agente Knight comporterebbe grandi cambiamenti per i
suoi compagni di squadra rimasti. La stagione 22 diNCIS
può rivisitare la trama dell’episodio 6, “Strani invasori”, che ha
quasi spezzato l’intero universo di NCIS e ha lasciato la
squadra in sospeso con il misterioso killer extraterrestre.
Potrebbe fare il suo ritorno l’ex moglie di Parker, Vivian Kolchak
(Teri Polo), capo della Task Force Fenomeni Aerei Non
Identificati.
Lastagione 22 diNCISpotrebbe incorporare unmembro del cast
diNCIS: Hawai’i, ora che la serie è
stata cancellata dopo la terza stagione. Non è raro che il
franchise sposti i membri del cast, anche tra diversi show. In
particolare, il personaggio di Sam Hanna di LL Cool J si è unito al
cast di NCIS: Hawai’i dopo essere stato un series regular in NCIS:
Los Angeles. Sam Hanna è entrato a far parte del Field Office di
Pearl Harbor dopo che NCIS: Los Angeles è stato cancellato nel 2023
dopo 14 stagioni. Il franchise potrebbe reintrodurre personaggi
simili dopo la cancellazione di NCIS: Hawai’i.
Nella stagione 22 di
NCIS, sembra che i membri principali del
cast Timothy McGee, Jimmy Palmer, Leon Vance, Nick Torres, Alden
Parker e Kasie Hines (Diona Reasonover) manterranno i loro ruoli
attuali nell’NCISverse. Con i personaggi principali al loro posto,
la cosa più importante da vedere nella prossima stagione sarà una
nuova iterazione dell’MCRT con la partenza di Jessica Knight.
Sarebbe interessante vedere la squadra incorporare qualcuno come
Kate Todd o Jacqueline Sloane (Maria Bello) – qualcuno che abbia
esperienza di profiling che potrebbe migliorare le capacità
investigative della squadra e aggiungere profondità alle indagini
in corso.
Disney+ ha diffuso la prima clip “molto
pungente” di Agatha
All Along, l’attesa prossima serie tv targata Marvel Television e in arrivo sulla
piattaforma. La clip conferma che Joe Locke
interpreterà quasi sicuramente Billy Kaplan/Billy
Maximoff/Wiccan
Agatha
All Along ha subito solo un giorno di riprese, il
che suggerisce che i Marvel Studios sono molto soddisfatti di come
è stata realizzata la serie soprannaturale. Come sempre, restate
sintonizzati per ulteriori aggiornamenti – e per la nostra
recensione – molto presto.
Agatha
All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di
WandaVision,
tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor),
Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David
Payton (John Collins), David Lengel
(Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon),
Amos Glick (Dennis), Brian
Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes
(Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre
aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone,
Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e
Maria Dizzia.
Pochi dettagli ufficiali sono stati
rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa
ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff
(o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è
“reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la
storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness
– ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della
donna che ha ucciso le loro madri. Agatha
All Along debutterà su Disney+ il 18
settembre.
Dall’Universo DC,
arriva in prima TV su Sky il sequel del film
DC di maggiore successo di tutti i tempi, Aquaman e il Regno
Perduto, in onda lunedì 16 settembre alle
21:15 su Sky Cinema Uno (e alle 21:45 anche su Sky Cinema
Collection – DC Superheroes), in streaming suNOWe disponibile on demand. Su
Sky il film sarà disponibile on demand anche in
4K.
Diretto da
James Wan e distribuito da Warner Bros. Pictures,
Aquaman e il
Regno Perduto vede le star del primo capitolo
ritornare nei loro ruoli originali: Jason Momoa è ancora Arthur
Curry/Aquaman, ora in bilico tra i suoi doveri di Re di
Atlantide e di nuovo padre; Patrick Wilson è Orm, fratellastro di Aquaman
e sua nemesi, che ora deve affrontare un nuovo ruolo come alleato
riluttante del fratello; Amber Heard è Mera, regina di Atlantide e
madre dell’erede al trono; Yahya Abdul-Mateen II è
Black Manta, impegnato più che mai a vendicare la morte di suo
padre distruggendo Aquaman, la sua famiglia e Atlantide; Nicole Kidman torna nel ruolo di Atlanna, una
leader fiera e madre con il cuore di una guerriera. Riprendono i
loro ruoli anche Dolph Lundgren, che interpreta Re
Nereus e Randall Park che ritorna come Dr. Stephen
Shin.
Non riuscendo a
sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal
bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti
a nulla pur di annientare Aquaman una volta per tutte. Questa volta
Black Manta, in possesso del potere del mitico Tridente Nero, che
scatena una forza antica e malvagia, è più temibile che mai. Per
sconfiggerlo Aquaman si rivolgerà al fratello imprigionato Orm,
l’ex re di Atlantide, per forgiare un’improbabile alleanza. Insieme
dovranno mettere da parte le loro divergenze per proteggere il loro
regno e salvare la famiglia di Aquaman, e il mondo intero, da una
distruzione irreversibile.
Aquaman e il Regno Perduto
Aquaman e il
Regno Perduto è il film conclusivo dell’era “DCEU”
prima che il franchise venga riavviato. Jason Momoa molto
probabilmente metterà da parte il tridente, ma si dice che sia in
trattative per interpretare un personaggio completamente diverso
nel DCU di James
Gunn e Peter Safran, Lobo.
Non essendo riuscito a
sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal
bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti
a nulla pur di sconfiggere il Re di Atlantide una volta per tutte.
Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché
brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza
antica e malevola. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al
fratello imprigionato Orm, l’ex re di Atlantide, per stringere
un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro
differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di
Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.