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Emily in Paris si trasferirà a Roma per la quinta stagione? Lo showrunner ha un piano

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È passato meno di un giorno dalla première di Emily in Paris Stagione 4, Parte 2 e, sebbene non ci sia alcuna conferma di una Stagione 5, lo showrunner Darren Star ha qualche idea, soprattutto per quanto riguarda il futuro di Alfie (Lucien Laviscount) e Camille (Camille Razat). La popolare commedia romantica ha debuttato nell’ottobre 2020 ed è stata rinnovata per una seconda stagione il mese successivo. La seconda stagione è arrivata nel dicembre 2021, seguita dalla terza stagione nel dicembre 2022. L’ultima puntata, divisa in due parti, è arrivata il mese scorso, con la seconda parte in anteprima il 12 settembre. In una recente chiacchierata con TVLine, il capo dello show, Darren Star, ha espresso il suo entusiasmo per il grande trasferimento di Emily (Lily Collins) a Roma e la possibilità che lei vi si rechi per un po’ in una potenziale quinta stagione di Emily in Paris. Ha spiegato:

“Sento che questo espande l’universo dello show. Proprio nel momento in cui Emily si è sentita a suo agio a Parigi, viene catapultata in un altro Paese dove sperimenterà alcune differenze culturali. Inoltre, penso che ci siano differenze culturali da esplorare – e lo facciamo – tra francesi e italiani. È un mondo completamente nuovo, ma non significa che lasceremo Parigi”.

Star ha poi parlato di Alfie (Laviscount), che ora ha una fidanzata, e di chi i fan vedranno nella prossima stagione. Alla domanda se i fan vedranno la relazione del personaggio anche in un’ipotetica stagione 5, lo showrunner ha risposto: “Sì. Penso che Alfie faccia parte del nostro mondo e non andrà da nessuna parte”.

Il potenziale viaggio di Camille nella quinta stagione di “Emily in Paris”.

Per coloro che non hanno familiarità con gli ultimi episodi dell’acclamata serie TV, Emily in Paris, la stagione 4, parte 2, ha visto molti drammi da parte dei personaggi principali. Mindy (Ashley Park) ha salvato la sua carriera di cantante, Sylvie (Philippine Leroy-Beaulieu) ha messo la sua carriera al primo posto, Gabriel (Lucas Bravo) ha ottenuto una stella Michelin e la stagione si è conclusa con Emily (Lily Collins) che ha lasciato Parigi per Roma.

Parlando della quinta stagione di Emily in Paris, Star ha parlato di quanto il viaggio di Camille sarà parte integrante della serie. Anche se non ha un’idea precisa di quanto presto apparirà nelle prossime stagioni, ha detto:

“Non lo so. Penso che sia una domanda. I personaggi possono entrare e uscire da una serie, ma non è detto che li vediate per forza. Potremmo o non potremmo. Non so quanto vedremo di Camille nella prossima stagione. Ma ancora una volta, fa parte del mondo della serie. Non so quanto presto la vedremo, ma questo non significa, ancora una volta, che non la vedremo”.

Emily in Paris Stagione 4, Parte 2 è in streaming su Netflix.

Kanun – La legge del sangue: tutto quello che c’è da sapere sul film

Quello del revenge movie è da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati, dove l’eroe intraprende una spedizione punitiva nei confronti di quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Negli anni sono diversi i titoli che hanno riconfermato la fortuna di questo genere, da Io vi troverò a Io sono vendetta. Particolarmente interessante su questo tema è però il thriller co-prodotto da Francia e Belgio dal titolo Kanun – La legge del sangue.

Scritto e diretto da questo affronta, pur se ambientato in Belgio, una precisa legge albanese che regola la vendetta di sangue. È dunque questo il tema al centro del film, insieme a quello dell’identità e delle radici culturali, la difficoltà di conciliare identità diverse e l’alienazione che può derivare dall’essere lontani dalle proprie radici. In fin dei conti, però, Kanun – La legge del sangue è anche una storia d’amore e un film sulla difficoltà di mantenere sentimenti puri in un mondo corrotto.

Un’opera dunque particolare, che merita di essere scoperta, che tra grandi passioni e un approccio crudo e realistico, offre una visione assolutamente valida. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Kanun – La legge del sangue. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del Kanun. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Kanun - La legge del sangue trama

La trama e il cast di Kanun – La legge del sangue

Protagonista del film è Lorik, trentenne sicario della mafia albanese a Bruxelles, che lavora con il suo maestro Aleks. La sua vita cambia quando si innamora di Sema, una ragazza turca che studia Belle Arti e inizia a sperare in una via di fuga dal mondo criminale. Tuttavia il suo passato lo perseguita: un individuo del suo villaggio natale, il cui padre è stato ucciso dallo zio di Lorik, lo trova con l’intenzione di vendicarsi tramite il Kanun, l’antico codice d’onore albanese.

Che cos’è il Kanun? La spiegazione del codice d’onore

Il Kanun è un insieme secolare di leggi consuetudinarie tradizionali albanesi, che ha diretto tutti gli aspetti della società tribale albanese. Il Kanun ha mantenuto un’autorità sacra incrollabile e incontrastata, con un’efficacia interreligiosa sugli albanesi. Regolando da secoli la vita nelle zone montuose a nord del paese il codice si occupa sia di diritto civile sia penale disciplinando aspetti come la famiglia, il fidanzamento e il matrimonio, la proprietà privata e la successione, l’onore, il risarcimento dei danni, il lavoro e la vendetta.

Proprio quest’ultima si ritrova dunque alla base del film. Sulla vendetta, il Kanun fissa in maniera rigorosa il dovere di vendicare l’uccisione del proprio consanguineo, colpendo l’assassino o i suoi parenti maschi fino al terzo grado di parentela. Adempiere alla vendetta è considerato un obbligo, pena la perdita dell’onore. La regola della vendetta di sangue obbliga i maschi a restare rinchiusi per mesi all’interno delle proprie abitazioni, senza mai uscire di casa, con i clan mafiosi che provvedono a sorvegliare le abitazioni, pronti ad uccidere qualsiasi maschio osi uscire all’aperto, sfidando le regole del codice.

Kanun - La legge del sangue cast

Il cast del film

L’attore Waël Sersoub interpreta Lorik, mentre l’attrice Tugba Sunguroglu è Sema. Il primo aveva avuto precedentemente a questo film dei piccoli ruoli in Happy End L’ombra del giorno. Sunguroglu, invece, è nota per aver interpretato Selma nel film Mustang. Arben Bajraktaraj, attore visto in Io vi troverò e in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 nel ruolo di Antonin Dolohov, ricopre qui il ruolo di Aleks. Completano il cast Luli Bitri nel ruolo della madre di Lorik e Recep Yagizoglu in quello del padre di Sema.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di sabato 14 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo: tutto quello che c’è da sapere sul film

Divenuti un vero e proprio fenomeno culturale, i Minions (qui la recensione), personaggi ideati da Sergio Pablos, hanno guadagnato popolarità e seguito sin dalla loro prima comparsa nel film d’animazione del 2010 Cattivissimo me, riconfermando la loro attrattiva anche per i successivi due sequel del franchise. Dato il clamore suscitato, era prevedibile che venisse dedicato loro un intero lungometraggio che ha così raccontato le origini dei simpatici ometti gialli. Nel 2022 è poi arrivato il sequel Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo.

Come il titolo suggerisce, pur rimanendo centrale i Minions, il film approfondisce stavolta le origini di Gru, qui appena adolescente e già intenzionato a voler diventare un temuto cattivo. Con le scene d’azione più spettacolari nella storia di Illumination, brulicante dell’umorismo sovversivo che contraddistingue il franchise, Minions 2 – Come Gru civenta cattivissimo dà inoltre il benvenuto ad un nuovo, entusiasmante cast stellare di voci originali. Diretto da Kyle Balda, Brad Ableson e Jonathan del Val il film si è così affermato come un altro grande successo di questa saga.

Un capitolo altrettanto divertente e visivamente spettacolare, che oltre a divertire e ad aggiungere elementi in più alla macrostoria di Cattivissimo me, offre anche tante sincere emozioni. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai personaggi presenti. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo trama
Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo. Foto di Illumination Entertainment – © 2021 Universal Pictures and Illumination Entertainment. All Rights Reserved.

La trama di Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo

Negli anni 70, molto prima di diventare il maestro del male, Gru è solo un dodicenne di periferia, che trama di conquistare il mondo dal suo scantinato, senza grossi risultati. Quando però Gru incontra i Minions, tra cui Kevin, Stuart, Bob e Otto – un nuovo Minion con un apparecchio per i denti e un disperato bisogno di compiacere – uniscono le forze come una famiglia strampalata. Insieme, costruiscono il loro covo, sperimentando con le loro prime armi e mettendo a segno le loro prime missioni.

Quando poi il famigerato super gruppo di cattivi, i Malefici 6, spodesta il loro leader Willy Krudo, Gru – loro fan sfegatato – si reca ad un colloquio per diventare il nuovo membro del gruppo. I Malefici 6 inizialmente non sono impressionati dall’aspirante cattivo, ma poi Gru li supera in astuzia, facendoli infuriare ritrovandosi ad essere improvvisamente il mortale nemico dei più cattivi al mondo. Con Gru in fuga, i Minions cercano di imparare l’arte del kung fu per aiutarlo e così il giovane aspirante cattivo scoprirà che anche i villain a volte hanno bisogno dell’aiuto degli amici.

Il cast di doppiatori e i personaggi del film

A dare nuovamente voce a Gru vi è il candidato all’Oscar Steve Carell, doppiato in italiano da Max Giusti, che si è dunque qui dovuto cimentare con una voce molto diversa. Pierre Coffin, l’ideatore della saga, torna a dare voce ai Minions Bob, Stuart, Kevin, Otto. Tra i doppiatori dei nuovi personaggi figurano invece Taraji P. Henson nei panni di Belle Bottom, una leader cool e sicura di sé, la cui cintura funziona anche da mazza letale; Jean-Claude Van Damme, voce del nichilista Claude-Chelà, armato di un gigantesco artiglio robotico; Lucy Lawless come voce di Monachacku, il cui tradizionale abito da suora nasconde i suoi micidiali nunchaku.

Vi sono poi Dolph Lundgren nel ruolo di Svendicator, il campione svedese di pattinaggio a rotelle, che dispensa calci ai suoi nemici con pattini chiodati; e Danny Trejo come Mano Di Ferro, dotato di mani di ferro giganti. Il premio Oscar Alan Arkin dà voce a Willy Krudo, doppiato in italiano da Carlo Valli, storica voce di Robin Williams. Russell Brand torna a da voce al giovane Prof. Nefario, l’aspirante scienziato pazzo, mentre Michelle Yeoh è Maestra Chow, un’agopunturista abile nel kung fu, e Julie Andrews, vincitrice dell’Oscar, interpreta l’egocentrica ed esasperante mamma di Gru, Marlena.

Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo personaggi
Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo. Foto di Illumination Entertainment – © 2021 Universal Pictures and Illumination Entertainment. All Rights Reserved.

Minions 3 prossimamente al cinema

Nel luglio 2024, insieme alla distribuzione di Cattivissimo me 4, è stato annunciato anche un Minions 3. La banda di dispettosi minions gialli tornerà dunque nelle sale il 30 giugno 2027, per un film scritto da Brian Lynch (“Minions“) e diretto dal candidato all’Oscar Pierre Coffin (regista dei primi tre film di Cattivissimo me e del primo film dei “Minions“). Al momento non è nota la storia che questo terzo capitolo andrà a raccontare, ma è lecito aspettarsi che si svolgerà dopo gli eventi di Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo, andando dunque idealmente a raccontare un’altra fase della vita di Gru e dei Minions.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 14 settembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Kinds of Kindness, la spiegazione del finale: Chi è R.M.F.?

Kinds of Kindness, la spiegazione del finale: Chi è R.M.F.?

Anche nelle imprese di Yorgos Lanthimos più facilmente digeribili e radicate, come La Favorita, ci si può aspettare qualcosa di gloriosamente particolare. The Lobster e Il Sacrificio del cervo sacro, due uscite che hanno portato le sue opere a un pubblico più vasto, sono esempi lampanti delle peculiarità discorsive di Lanthimos. All’inizio si potrebbe pensare che non ci si abituerà mai ai modelli di discorso e alle scelte lessicali stravaganti e ultraterrene. Tuttavia, i suoi interpreti si impegnano e accettano la forma in modo così completo che non passano più di pochi minuti prima che ci si senta completamente coinvolti.

Dopo che Poor Things ha fatto incetta di nomination agli Oscar, compresa la vittoria come miglior attrice per Emma Stone, è probabile che molti siano accorsi a vedere il sorprendente e immediato seguito, Kinds of Kindness, soprattutto ora che è in streaming su Disney+. Questo film si immerge in profondità nella sensibilità deliziosamente bizzarra di Lanthimos. È una commedia dark che non rifugge in alcun modo dall’inquietudine e dal disagio psicologico. Decifrarla potrebbe essere un compito difficile, ma non temete. Siamo qui per analizzare i finali (sì, al plurale) di Kinds of Kindness.

Di cosa parla “Kinds of Kindness”?

Kinds of Kindness è raccontato in tre parti. Sebbene le tre storie siano completamente separate, il cast principale appare in ruoli diversi e si possono certamente cogliere alcuni temi generali. Emma Stone e Jesse Plemons sono costantemente al centro dell’attenzione e offrono alcune delle loro migliori interpretazioni fino ad oggi, sorprendentemente dedicate alle prospettive contorte dei loro tre ruoli. Il cast ricorrente è completato da Willem Dafoe, Hong Chau, Margaret Qualley, Joe Alwyn e Mamoudou Athie. Poi c’è Yorgos Stefanakos nel ruolo di R.M.F., l’unico nome che si ripete in tutto il film. In modo assurdo, ogni parte affronta il tema dell’amore, delle connessioni personali intime e del tributo spesso dannoso della devozione.

La morte di R.M.F. confonde il confine tra amore e obbedienza

Mamoudou Athie in Kinds of Kindness (2024)

Parte 1 di “Kinds of Kindness” (I tipi di gentilezza)

Robert (Plemons) è assolutamente devoto al suo ambiguo capo, Raymond (Dafoe). Raymond ha dato a Robert sua moglie, Sarah (Chau), la sua auto, la sua casa e praticamente ogni aspetto prezioso della sua vita. In cambio, Robert esegue ogni ordine impartito da Raymond, compreso ciò che Robert mangia e quando può fare sesso con Sarah. Dopo che Raymond fa in modo che Robert abbia di proposito un incidente d’auto, speronando un uomo di nome R.M.F. a un incrocio (per il quale è stato reclutato, pienamente consapevole delle conseguenze), Robert rimane leggermente ferito ma non viene ricoverato completamente. Questo non soddisfa il desiderio di Raymond, che ordina di rifarlo. Questa volta, temendo che rendere l’incidente più estremo possa uccidere mortalmente R.M.F., Robert si rifiuta. Così, Raymond “licenzia” Robert, tagliando ogni legame e ogni residua connessione, compresa l’opportunità di andare a letto con Raymond e la sua amante, Vivian (Qualley). La vita di Robert va in pezzi. Sua moglie lo lascia e lui non riesce a trovare la sua strada.

Robert corteggia Rita (Stone), utilizzando gli stessi metodi che Raymond gli ha insegnato. Sembra funzionare, ma poi Rita finisce in ospedale. Robert scopre che è il nuovo soggetto di Raymond e che il suo incidente è stato il completamento dell’investimento di R.M.F. con la sua auto. Nella speranza di ricongiungersi a Raymond, Robert prende R.M.F. (che ha perso conoscenza a causa dell’incidente) e lo investe ripetutamente con la sua auto, uccidendolo. Questo soddisfa il desiderio di Raymond e Robert viene riaccolto nell’abbraccio di Raymond e Vivian.

Riuscite a immaginare uno scenario più sconfitto? Si riesce finalmente a sfuggire alla morsa del proprio vilipendio, ma invece di guarire, sembra che la rivendicazione abbia causato una valanga di dolore nella propria vita. In termini di relazioni abusive, nonostante Robert abbia raggiunto uno scenario di relativo benessere (l’abbraccio dei suoi autoritari), questo riempie perfettamente il ruolo del dilemma ciclico. Robert si riporta al punto di partenza, solo che ora ha meno di prima di tentare la libertà. Il comfort immediato è stato raggiunto, ma a quale scopo? Il vuoto continuerà e il dubbio provocato dalla sua indiscussa servitù probabilmente crescerà da qui in poi.

R.M.F. Is Flying” mette alla prova se stessi con i test più crudi

Willem Dafoe, Jesse Plemons, Hong Chau film Kinds of Kindness 2024
Foto di Atsushi Nishijima/Atsushi Nishijima © Searchlight Pictures

Parte 2 di “Kinds of Kindness” (I tipi di gentilezza)

Daniel (Plemons), un agente di polizia, ha da poco perso la moglie Liz (Stone), scomparsa nell’oceano. R.M.F., un pilota di elicotteri, salva Liz, riportandola apparentemente illesa. Daniel la osserva attentamente e viene sopraffatto dalla paranoia, sospettando che la donna che è tornata da lui sia un’impostora. Le sue scarpe non vanno più bene, il comportamento del loro gatto nei suoi confronti è cambiato e lei improvvisamente ama il cioccolato, cosa che prima detestava. “Liz” dice a Daniel di essere incinta. Lui la costringe ad andarsene e da lì in poi va fuori di testa.

Durante un blocco del traffico, Daniel spara spontaneamente al passeggero (Alwyn) alla mano e, in uno scatto inquietante, ne lecca il sangue. Daniel e “Liz” rimangono insieme, nonostante il crescente disagio. “Liz” racconta uno strano sogno al padre (Dafoe) e dice al suo medico che Daniel l’ha picchiata (e lei incolpa i suoi farmaci). Daniel inizia a chiedere l’automutilazione alla sua presunta moglie. Prima dice che vuole che lei gli tagli un dito per mangiare (prima rifiutava i pasti per protesta). Lei lo accontenta e, quando Daniel gliene chiede ancora, lo fa di nuovo, questa volta asportando il fegato. Daniel torna a casa e trova “Liz” deceduta. Pochi istanti dopo, la vera Liz (una donna identica interpretata anche dalla Stone) arriva alla porta e lei e Daniel si abbracciano amorevolmente.

Due verità scorrono una accanto all’altra. Nel regno fantastico, Daniel è sospettoso della donna che è tornata. Credendo che stia accadendo qualcosa di nefasto, la mette alla prova con intense richieste fisiche. La donna si adegua, tagliando e staccando parti del suo corpo fino alla morte finale. Alla fine, il suo sospetto viene premiato e la morte dell’ “impostore” riporta magicamente a casa la sua vera moglie. Adattato alla lente della realtà, questo è un uomo sopraffatto dall’insoddisfazione – carenze personali che vengono poi proiettate sulla moglie. Essendo l’auto-riflessione e il miglioramento una montagna troppo alta, l’uomo si scaglia contro la moglie con aspettative impossibili. La vita di lei viene appesantita dal bisogno di compiacere e dimostrare il suo amore al marito, distruggendola alla fine. Se si uniscono le due versioni, si ottiene un uomo che ha giustificato i suoi abusi attraverso l’illusione.

Poiché la storia alterna i punti di vista di Daniel e Liz, ciò che dobbiamo credere è intenzionalmente lasciato in sospeso. Daniel soffriva di una forma di psicosi o si è verificato qualcosa di soprannaturale o sinistro? Nel sogno di Liz, i cani vivevano come noi, tenendo gli umani come animali domestici. La sua rivelazione del sogno: “È meglio mangiare qualcosa che è sempre disponibile quando si ha fame che dipendere da qualcosa che finisce presto ogni mattina”. Mentre scorrono i titoli di coda, vediamo i cani vivere come persone. Sebbene l’azione trainante provenga da Daniel, il sogno di Liz offre la visione più pura di come questo tipo di abuso persista. Daniel è il colpevole; la sua calma e le sue mosse calcolate non sono abbastanza persuasive da offuscare questa realtà. La moglie è riuscita a sopportare l’abuso in qualsiasi modo – in questo caso, giustificando le azioni del marito come lo scenario migliore in cui può sperare.

R.M.F. mangia un panino” mescola purezza e tossicità

Parte 3 di “Kinds of Kindness” (I tipi di gentilezza)

Jesse Plemons e Hong Chau in Kinds of Kindness (2024)
Foto di Atsushi Nishijima/Atsushi Nishijima © Searchlight Pictures

OMI (Dafoe) e AKA (Chau) sono a capo di una setta. I loro devoti sono vincolati da rapporti sessuali e relazioni intensamente intime con OMI e AKA, e hanno convinzioni rigorose sulle tossine. I membri del culto Emily (Stone) e Andrew (Plemons) vengono messi insieme e incaricati di trovare una donna che soddisfi dei criteri precisi: il più importante è che hanno una sorella gemella deceduta e che lei può rianimare i morti. Dopo aver fallito nel tentativo di trovare il pretendente, vengono avvicinati da Rebecca (Qualley), che in qualche modo è a conoscenza della profezia. Insiste che sua sorella gemella, Ruth, è la donna che stanno cercando.

Emily fa visita alla figlia e al marito estraneo, Joseph (Alwyn). Dopo averle fatto bere qualcosa, Joseph violenta Emily. Andrew informa l’OMI e l’AKA, che tentano una “decontaminazione” di Emily. Quando fallisce, Emily viene cacciata dalla setta. Emily fa visita a Rebecca, che si uccide subito, realizzando la profezia della “gemella defunta”. Emily taglia un cane randagio per giustificare la visita alla clinica veterinaria di Ruth. Miracolosamente, la ferita del cane guarisce rapidamente dopo il tocco di Ruth. Emily droga Ruth e la porta all’obitorio dove, anche se per lo più incapace, riporta in vita un cadavere (si tratta di R.M.F.). Emily festeggia con un ballo prima di portare Ruth all’OMI e all’AKA, ma la sua guida spericolata causa un incidente e Ruth rimane uccisa prima del loro arrivo. Mentre scorrono i titoli di coda, R.M.F. mangia un panino, sporcandosi di ketchup la camicia dove sono cucite le sue iniziali.

R.M.F. mangia un panino è il film che richiede la maggiore sospensione dell’incredulità. Tutti i film si basano su richieste enormi, che soddisfano una figura di spicco. In questo caso, i soggetti devono trovare una persona illusoria che si dice abbia la capacità di resuscitare i morti. Inoltre, funziona. La fede di Emily in Ruth si concretizza e Ruth riporta in vita R.M.F.. La resurrezione, di per sé, rappresenta la forma più alta di miracolo. Ma non c’è solo l’elemento fantastico da analizzare. L’acqua merita un’attenzione particolare. Tutti i membri della setta sono ossessionati dalla nozione di contaminazione e, nei momenti di maggiore debolezza, sono sopraffatti dalla sete. Solo l’acqua dei loro leader può placare la loro sete, e l’acqua che possono bere è stata benedetta dalle lacrime di OMI e AKA. C’è qualcosa di quasi biblico in questo atto: la loro sofferenza porta alla benedizione dei loro seguaci. Il sacrificio porta al sostentamento. Poiché Kinds of Kindness riflette sugli elementi di abuso e controllo che vengono scambiati per amore e nutrimento, questa sezione può essere un atto d’accusa contro la religione e la sua colpevolezza in questo tipo di inganno.

Cosa cerca di dire Kinds of Kindness?

Kinds of Kindness Emma Stone
Foto di Atsushi Nishijima/Atsushi Nishijima © Searchlight Pictures

Kinds of Kindness è una rete complessa da districare, ed è del tutto possibile che non siamo destinati a dare un senso totale a tutto questo. Cani, piedi, droghe, fame, sete e molto altro ancora sono elementi ricorrenti – immagini che potrebbero semplicemente essere un filo visivo per unire le storie. Ciò che rimane vero è che la disperazione di placare, nella speranza di essere amati e accettati, è una strada inevitabilmente sbagliata e spesso pericolosa. I parallelismi d’azione rendono evidente che i fili comuni sono da ricercare nei personaggi di ogni storia. Tutto inizia con l’arrivo di R.M.F. a casa di Raymond per quello che sembra essere un casting. Il ruolo: permettere a Robert di tamponarlo con la sua auto, cosa che Rita farà in seguito. Poi, la parte finale si conclude con l’incidente di Emily, che uccide Ruth sul sedile del passeggero. Anche se con scopi diversi, la guida è stata fatta nel tentativo di placare un leader, ed entrambe avrebbero provocato gravi lesioni o la morte.

Lanthimos ha chiarito che R.M.F. non significa nulla in particolare e non rappresenta un individuo specifico. È una costante per ricordarci che, sebbene le storie siano a sé stanti, si può trarre una lezione interconnessa. La gentilezza, come dice il titolo, può essere facilmente fraintesa con il controllo. I momenti scomodamente esilaranti abbinati a circostanze raccapriccianti sembrano strizzare l’occhio all’ironia, suggerendo che “Tipi di gentilezza” potrebbe essere intercambiabile con “Tipi di tirannia”, o forse “Servizi di egoismo”, o qualche altra serie di allitterazioni che ci fanno mettere in discussione le nostre devozioni e richieste.

Edge of Tomorrow, la spiegazione del finale: Quante volte può morire Tom Cruise?

Edge of Tomorrow – Senza Domani (la recensione), commercializzato con la tagline “Live. Morire. Ripetere” è uno dei film di fantascienza più coinvolgenti e inventivi della memoria recente. Diretto da Doug Liman e interpretato dalle superstar di Hollywood, Tom Cruise ed Emily Blunt, il film non solo esemplifica le migliori caratteristiche di un film d’azione di primo piano, ma aggiunge un tocco creativo che lo rende del tutto unico rispetto agli altri film del genere. Liberamente basato sulla light novel di Hiroshi Sakurazaka intitolata All You Need Is Kill, il blockbuster d’azione combina alieni, guerra militare e persino viaggi nel tempo in stile “Groundhog Day” in un unico viaggio cinematografico senza sosta.

Dalla sua uscita nel 2014, Edge of Tomorrow è stato acclamato per la sua narrazione creativa e le sue eccezionali sequenze d’azione, e i fan (e anche lo studio) hanno chiesto a gran voce un sequel. Dopo una pausa dai servizi di streaming, Edge of Tomorrow ha trovato una nuova casa su Netflix, il che rende il momento perfetto per ricapitolare tutte le vite, le morti e le ripetizioni che hanno luogo in questo film di fantascienza unico nel suo genere.

Tom Cruise rimane intrappolato in un loop temporale durante un’invasione aliena

Edge of Tomorrow - Senza domani cast
Tom Cruise e Emily Blunt in Edge of Tomorrow – Senza domani. Foto di David James – © 2013 Warner Bros. Entertainment Inc.- U.S., Canada, Bahamas & Bermuda (c) 2013 Village Roadshow Films (BVI) Limited- All Oth

Edge of Tomorrow dipinge un quadro desolante per l’umanità dopo che una razza aliena nota come “Mimics” scende sul pianeta, conquistando di fatto l’Europa continentale. Nonostante la formazione di un forte fronte unito, la razza umana continua ad affrontare una sconfitta dopo l’altra contro questi nemici apparentemente insormontabili, che sembrano avere ogni vantaggio tattico sul genere umano. Anche se equipaggiati con tute mech potenziate, sembra che gli umani abbiano poche possibilità di vincere contro le orde brulicanti di Mimic, avendo perso tutte le loro battaglie principali, tranne una.

Il film segue il Maggiore William Cage (Cruise), un ufficiale degli affari pubblici senza esperienza di combattimento, che viene assegnato alle prime linee della grande forza d’invasione dell’umanità che sta per scendere in Francia. Sotto il comando del Sergente Maggiore Farell (Bill Paxton), Willaim si unisce a un gruppo eterogeneo noto come J-Squad. Tuttavia, quando le forze di invasione sbarcano su una spiaggia francese, cadono in un’imboscata e vengono massacrate da sciami di Mimic. Poco dopo aver assistito alla morte dei suoi compagni di squadra, anche William viene ferito a morte, anche se riesce a usare una mina per abbattere un Mimic “Alfa” più grande insieme a lui. Ma dopo essere stato ricoperto dal sangue del Mimic Alpha, William si risveglia dopo la sua morte e si ritrova bloccato in un loop temporale che si ripete ogni volta che muore.

William viene addestrato dall’Angelo di Verdun

Edge of Tomorrow - Senza domani sequel
Brendan Gleeson in Edge of Tomorrow – Senza domani. Foto di David James – © 2013 Warner Bros. Entertainment Inc.- U.S., Canada, Bahamas & Bermuda (c) 2013 Village Roadshow Films (BVI) Limited- All Oth

Sebbene inizialmente confuso e perplesso, William sfrutta presto la sua nuova capacità a suo vantaggio. A ogni tentativo di invasione, William impara a conoscere meglio le strategie del Mimic e riesce a sopravvivere più a lungo, giocando alla guerra come a un videogioco con sequenze d’azione assolutamente divertenti e, a volte, comiche. Ma nonostante le sue abilità si stiano rapidamente rafforzando e la sua conoscenza profetica del campo di battaglia, da solo non è in grado di cambiare in modo significativo il destino dell’umanità. Tuttavia, William scopre un legame improbabile ma fortuito quando incontra Rita Vrataski (Blunt), una famosa soldatessa conosciuta come “l’angelo di Verdun” per le sue azioni sul campo di battaglia. William scopre che Rita aveva anche la capacità di resettare il tempo, che le ha permesso di ottenere la vittoria a Verdun, ma che da allora ha perso questo potere a causa di una trasfusione di sangue.

Rita rivela a William che il motivo per cui l’umanità è stata così surclassata e superata è perché il Mimic Omega riavvia la linea temporale dopo ogni sconfitta.I Mimic sono un tipo di superorganismo controllato da un singolo, enorme Mimic “Omega”, quindi ogni volta che un Mimic Alpha viene ucciso – come quello che William ha fatto esplodere quando ha ottenuto questo potere – l’Omega riavvia la linea temporale e adatta la sua strategia per vincere. Speranzosa grazie all’abilità di William, Rita addestra l’inesperto soldato mentre si spingono sempre più in là nell’Europa continentale a ogni reset della linea temporale, alla disperata ricerca del mimico Omega.

Per quanto tempo William rimarrà nel loop temporale?

Con il progredire del film, le abilità di William come soldato aumentano in modo esponenziale, fino a diventare un supersoldato praticamente invulnerabile grazie alla sua conoscenza preveggente del campo di battaglia. Anche se gli spettatori vedono migliorare le sue capacità, il film rimane vago sull’esatto arco di tempo dei continui reset di William, tenendo il pubblico all’oscuro del numero esatto di volte in cui è morto e ha ripetuto la giornata. Ma nonostante sia un numero nebuloso, è chiaro che William ha ripetuto il giorno fino alla nausea, al punto che le sue previsioni sono inquietantemente precise. William sviluppa un forte legame con Rita, tragicamente impossibile da ricambiare perché è l’unico a ricordare ogni giorno. Tuttavia, nonostante la memoria unilaterale del loro rapporto, Rita è anche l’unica persona al mondo in grado di immedesimarsi nel potere – e nel fardello – posto sulle spalle di William.

Alla fine, William e Rita mettono in atto un piano utilizzando un prototipo di transponder per localizzare l’Omega, che si nasconde sotto il Louvre. Tuttavia, William viene ferito durante la fuga e gli viene fatta una trasfusione di sangue che gli toglie i poteri, rendendo questo tentativo la loro ultima possibilità. William, Rita e la Squadra J volano a Parigi e riescono a raggiungere l’Omega Mimic. Dopo che la J-Squad si sacrifica, Rita e William si dirigono verso l’Omega prima che il primo venga ucciso da un Mimic. Nonostante sia ferito a morte, William riesce a sganciare diversi esplosivi per uccidere l’Omega, ponendo fine all’invasione dei Mimic con un colpo mortale.

Cosa succede dopo che Cage fa esplodere il Mimic Omega?

Edge of Tomorrow - Senza domani trama film
Tom Cruise in Edge of Tomorrow – Senza domani. Foto di David James – © 2013 Warner Bros. Entertainment Inc.- U.S., Canada, Bahamas & Bermuda (c) 2013 Village Roadshow Films (BVI) Limited- All Oth

Anche dopo tutti i colpi di scena del film, Edge of Tomorrow lascia un’ultima inaspettata rivelazione alla fine del film. Dopo aver ucciso l’Omega, William si risveglia nel passato, la mattina prima di essere assegnato alla J-Squad. Viene rivelato che i Mimic sono tutti morti in seguito a una misteriosa ondata di energia a Parigi, ponendo fine alla guerra che stava tormentando l’umanità. Anche se i dettagli specifici dei poteri dell’Omega non sono chiari, William è stato in grado di usare il reset temporale un’altra volta dopo essere stato ricoperto dal sangue del Mimic Omega durante il loro scontro finale, coerentemente con il modo in cui ha acquisito l’abilità da un Alpha in primo luogo.

William cerca Rita in un incontro che ricorda la loro prima interazione e, sebbene lei non lo riconosca, è chiaro che il soldato un tempo vigliacco ricorda tutti i giorni che ha vissuto e ripetuto per vincere la guerra. Edge of Tomorrow si conclude con una nota vittoriosa e felice che chiude la storia, anche se rimangono alcune domande senza risposta dopo la fine del film. Da dove vengono i Mimic? William può ancora usare la capacità di resettare il tempo? Altri Mimic invaderanno la Terra? Ma queste incertezze potrebbero essere la migliore speranza del pubblico per un futuro sequel. Fino ad allora, è bello vedere il film concludere definitivamente questo percorso narrativo, permettendo a William di vivere semplicemente i suoi giorni, senza essere costretto a morire e ripetersi.

Uglies, la spiegazione del finale: ci sarà un sequel?

Uglies, la spiegazione del finale: ci sarà un sequel?

Uglies di Netflix si è concluso con una scena piuttosto ambigua: cosa significa? Il film, tratto dal popolare romanzo di fantascienza YA di Scott Westerfeld, segue Tally Youngblood, un’adolescente che vive in un futuro distopico in cui tutti devono sottoporsi a un’operazione quando compiono 16 anni. Dopo essere diventati belli dalla testa ai piedi, vengono trasferiti in una zona della città chiamata New Pretty Town, un centro di festa per soli Pretties. Tuttavia, i Brutti, quelli con meno di 15 anni, devono rimanere a Uglyville, dall’altra parte del fiume, sognando il giorno in cui saranno finalmente belli.

Il migliore amico di Tally, Peris, ha compiuto 16 anni prima di lei in Uglies, quindi è stata costretta ad aspettare l’estate prima di poter finalmente fare l’operazione e raggiungerlo. Durante questo periodo, Tally incontra Shay, una compagna di Uglies che festeggia lo stesso compleanno. Tuttavia, poco prima che entrambe si sottoponessero all’operazione, Shay scappa in una comunità selvaggia chiamata Smoke, popolata interamente da Uglies sfuggiti all’operazione. Tally viene costretta a seguire l’amica dal capo della città, il dottor Cable, con un ciondolo che avrebbe fatto scattare una volta trovata un’arma custodita da un certo David. Naturalmente, nulla è andato come Tally si aspettava.

Le star di Uglies Joey King e Brianne Tju rivelano com’è stato girare le scene con l’hoverboard e il potenziale per fare di questo film un intero franchise.

Perché Tally subisce una bella operazione e cosa significa l’ultima inquadratura della sua cicatrice

Joey King in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Alla fine di Uglies, dopo che il dottor Cable aveva usato il ciondolo di Tally per rintracciarla e saccheggiare lo Smoke, Tally e David partirono per la città per liberare i loro amici. Sfortunatamente, arrivarono troppo tardi per salvare tutti. Shay era già stata trasformata in una Pretty quando Tally e David arrivarono e liberarono gli Smoke. Naturalmente, la madre di David, Maddy, aveva preso la cura per le lesioni graziose in città, in modo da poter riportare la mente di Shay a com’era prima. Tuttavia, la ragazza non voleva acconsentire e Maddy si rifiutava di sperimentare un farmaco non testato su un soggetto non consenziente.

Tally, però, aveva una soluzione a questo dilemma. Si offre volontaria per diventare lei stessa Pretty, consegnandosi al dottor Cable per sottoporsi all’operazione. La scena finale di Uglies vede Tally camminare nel suo nuovo, bellissimo appartamento, con capelli molto più lunghi e un viso perfettamente simmetrico e luminoso. Sembrava soddisfatta dell’ambiente in cui si trovava, affascinata dalla bella vista di New Pretty Town dalla finestra e dicendo allegramente all’interfaccia della sua stanza che si sentiva benissimo. Tuttavia, l’ultima inquadratura è quella della mano di Tally, che presenta ancora la cicatrice che aveva dedicato alla sua amicizia con Peris.

All’inizio del film, Peris si era fatto rimuovere la cicatrice dopo essere diventato Pretty, anche se aveva promesso sinceramente all’amico che l’avrebbe conservata per sempre. Questo fu il primo indizio per Tally che le Pretty non erano quello che sembravano: l’operazione non rendeva solo i loro corpi belli, ma dava loro anche delle piccole menti graziose. Il fatto che Tally avesse ancora la cicatrice anche dopo essere diventata bella significava che non aveva perso del tutto il suo essere brutta. Era ancora Tally ed era pronta perché David portasse la cura a New Pretty Town.

Come funziona la cura in Uglies e il piano di David spiegato

Brianne Tju in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

La cura in Uglies è stata sviluppata dalla madre di David, Maddy, che era stata uno dei chirurghi della città di Tally incaricati di eseguire la parte estetica dell’operazione. Mentre cercavano modi per rendere l’operazione più sicura, Maddy e suo marito, Az, scoprirono le lesioni e la consapevolezza che la città esercitava un controllo totale sulle menti dei suoi cittadini li spinse a fuggire e a trovare il Fumo. Nel corso dei decenni, svilupparono metà della cura, ma l’altra metà fu ottenuta solo quando gli Smoke fuggirono dalla città.

Joey King sarà il protagonista di un prossimo film d’azione fantascientifico di Netflix che ricorda un franchise fantascientifico fallito dieci anni fa.

La cura di Maddy è destinata a consumare le lesioni cerebrali di Pretty, maè rischiosa. Non può essere certa che funzioni finché non la sperimenta su una Pretty vera e propria, ma ogni soggetto deve fornire un consenso informato prima che Maddy possa eticamente sperimentare su di lui. Shay dimostrò quanto questo compito fosse impossibile. Per quanto fosse esuberante come Brutta, la natura stessa delle lesioni la rendeva del tutto soddisfatta di essere bella e senza cervello. Ecco perché il sacrificio di Tally era necessario. Ha dato il consenso a Maddy prima di andare sotto i ferri.

Il piano di David alla fine di Uglies è quello di trovare Tally nella città di New Pretty dopo l’operazione, riportarla negli Smokies e darle la cura.

Il piano di David alla fine di Uglies è quello di trovare Tally nella città di New Pretty dopo la sua operazione, riportarla negli Smokies e darle la cura. Tuttavia, questo sarebbe quasi impossibile se la vera Tally fosse completamente scomparsa. Le chiese quindi di fornire un segno che dimostrasse che si era liberata almeno in parte dalla sua mente Pretty (come aveva fatto Peris), ed è qui che entra in gioco la cicatrice di Tally.

Cosa è successo a Peris: è morto?

Joey King, Brianne Tju, Zamani Wilder, Keith Powers, e Joseph Echavarria in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Quando Tally si rifiuta di aiutare il dottor Cable a riportare Shay dal fumo, la donna tira fuori l’arma migliore che ha: Peris. Il migliore amico di Tally era l’unica persona in grado di convincerla a tradire Shay. Tuttavia, pur avendo avuto successo, parlare con Tally ha fatto sì che Peris uscisse un po’ dal suo stato di bellezza. La dottoressa Cable gli disse che a volte questo accadeva per alcuni nuovi Pretini, e che lui era tra i pochi eccezionali la cui mente era in grado di fare di più. Così lo ha rimesso sotto i ferri, trasformandolo in un soldato sovrumano chiamato Speciale.

Invece di essere passivo e soddisfatto, l’operazione Special rende una persona più aggressiva.

Uglies di Netflix non si è dilungato troppo nel descrivere cosa sia uno Speciale, e Peris non è mai diventato uno di loro nel libro di Westerfeld. Tuttavia, questo colpo di scena ha dato a Tally l’opportunità unica di vedere fino a che punto la sua città è disposta a spingersi per mantenere il controllo. Come i Pretties, le menti degli Speciali sono alterate, ma in modo opposto. Invece di essere passiva e soddisfatta, l’operazione Speciale rende una persona più aggressiva. È per questo motivo che, alla fine di Uglies, Peris combatte contro David anche dopo che Tally era quasi riuscita a convincerlo.

Il romanzo young adult Uglies di Scott Westerfield è in fase di sviluppo dal 2006, quindi perché il film non è ancora uscito?

Alla fine, la grande lotta di Peris con David lo ha portato a cadere dalla diga e la sopravvivenza non sembrava probabile. Tuttavia, gli Speciali sono fatti per essere quasi indistruttibili. I loro scheletri sono rinforzati e quasi infrangibili, e guariscono a una velocità allarmante. Si spera che un eventuale sequel di Uglies riveli che Peris è sopravvissuto alla caduta, il che sarebbe incredibilmente commovente, visto che si era appena ricordato di sé prima che il bordo si spezzasse sotto le sue dita.

Il vero significato della frase “bella” di David a Tally

Uglies film 2024
Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Prima che Tally torni in città per diventare Pretty alla fine di Uglies, David le dice che è bellissima. Questo è significativo perché per Tally sarebbe stato del tutto impensabile prima della sua esperienza al Fumo. L’operazione ha reso ogni cittadino così bello che anche le persone naturali più attraenti sarebbero state considerate brutte in Uglies. Le persone come Tally erano state condizionate a credere che tutto ciò che non era perfetto fosse orrendo. Anche senza le lesioni, le persone di Uglies avevano già subito il lavaggio del cervello.

Anche senza le lesioni, le persone di Uglies avevano già subito il lavaggio del cervello.

David, invece, è cresciuto fuori città, circondato da volti naturali. Non è stato condizionato ad abituarsi alla perfezione, quindi è stato in grado di vedere la bellezza naturale di Tally. Il fatto che Tally gli abbia creduto dimostra che ha iniziato a disfarsi del lavaggio del cervello. Naturalmente, c’è una certa ironia poetica nel fatto che Tally abbia abbracciato la sua bellezza naturale solo poco prima di realizzare il suo vecchio sogno di diventare una Pretty.

Come il finale di Uglies prepara Uglies 2

Netflix ha gestito il finale di Uglies in modo che non debba necessariamente avere un sequel. Mostrando Tally come una Pretty con la sua cicatrice, è implicito che otterrà la cura e che inizierà una rivoluzione. Tuttavia, Uglies di Westerfeld faceva parte di una trilogia di libri, con un sequel intitolato Pretties e un threequel intitolato Specials. La storia di Tally prende molti altri grandi colpi di scena dopo che si è arresa per diventare una Pretty, e si può certamente sperare che Netflix continui a far girare la palla con un secondo film per portare tutta questa azione sullo schermo.

La grande domanda che ci si pone alla fine di Uglies è quanto della vera Tally sia ancora presente. Sebbene abbia la cicatrice sulla mano, ha ancora le lesioni al cervello e questo non cambierà finché non otterrà la cura. Naturalmente, Maddy non era del tutto sicura che la cura avrebbe funzionato e aveva avvertito Tally del rischio di danni cerebrali permanenti e devastanti. Un potenziale adattamento cinematografico di Pretties potrebbe esplorare questo aspetto, così come la nuova vita di Tally a New Pretty Town. La storia ha ancora molto da raccontare e molte altre operazioni invasive da fare.

Wentworth Miller: 10 cose che forse non sai sull’attore

Wentworth Miller: 10 cose che forse non sai sull’attore

Wentworth Miller è uno di quegli attori che, grazie ad un singolo progetto televisivo, si è imposta all’attenzione dell’industria dello spettacolo. L’attore, che ha iniziato a recitare sin da giovane, è entrato nel cuore degli spettatori per la sua versatilità e il talento recitativo. Dopo aver voltato pagina ed essere andato oltre la serie che lo ha reso celebre, Prison Break, ha continuato a destreggiarsi tra progetti di vario tipo, sempre seguito e sostenuto dai suoi fan.

Ecco dieci cose da sapere su Wentworth Miller.

I film e le serie in cui ha recitato Wentworth Miller

1. Una vita tra serie tv. La carriera dell’attore è iniziata subito con le serie TV, debuttando con Buffy l’ammazzavampiri nel 1998. In seguito, ha partecipato a serie come Popular (2000), Cenerentola a New York (2000), E.R. – Medici in prima linea (2000), Joan of Arcadia (2000), Dinotopia (2002) e Ghost Whisperer (2005). Ad averlo reso celebre è però stata la serie Prison Break (2005-2017) e Prison Break: The Final Break (2009). Ha poi recitato in Law & Order – Unità vittime speciali (2009), Dr. House – Medical Division (2011), The Flash (2014-2023) e Legends of Tomorrow (2016-2021). Tra i suoi ultimi ruoli si annoverano il Senatore Mark Hanson in Madam Secretary (2019) e Isaiah Holmes in Law & Order: Unità Speciale.

2. Ha lavorato anche per il grande schermo. L’attore non ha prestato la sua professione solo al piccolo schermo, ma ha anche lavorato spesso per il cinema. Infatti, ha debuttato con Romeo and Juliet nel 2000, per poi prendere parte a Room 302 (2001), La macchia umana (2003), Underworld (2003), Resident Evil: Afterlife (2010) e The Loft (2014). Inoltre, ha partecipato ai corti The Confession (2005) e 2 Hours to Vegas (2015).

3. Ha lavorato anche come doppiatore, produttore e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, l’attore si è prestato a vestire diversi panni da quelli soliti: ad esempio, ha partecipato in qualità di doppiatore, prestando la propria voce per film come Stealth – Arma suprema (2005), serie tv come I Griffin (2009) e Young Justice: Invasion (2013) e per il videogioco Prison Break: The Conspiracy (2010). Nel 2019 ha prestato la voce a Leonard A.I in Batwoman. In quanto sceneggiatore e produttore, invece, ha partecipato alla scrittura e produzione dei film Stoker (2013) e The Disappointments Room (2016), producendo poi la serie Prison Break.

Leggi anche: Prison Break: i 15 più grandi personaggi, in ordine di importanza

Wentworth Miller e Augustus Prew in Prison Break (2005). © Ed Araquel / FOX

Wentworth Miller protagonista di Prison Break

4. È stato scelto all’ultimo minuto. Nella popolare serie TV Prison Break Miller ha interpretato il ruolo del protagonista Michael Scofield. Personaggio che lo ha poi reso estremamente famoso. Sembra però che l’attore sia stato frutto di una decisione presa dal all’ultimo momento dal casting director e dagli autori della serie. Infatti, ha iniziato a girare appena una settimana dopo essere stato scritturato.

Wentworth Miller e i tatuaggi di Prison Break

5. Ha passato parecchio tempo al trucco. Ci sono volute 5 ore sulla sedia del trucco per applicare il celebre tatuaggio di Michael Scofield sul corpo di Wentworth Miller. Nelle scene in cui Michael indossa una camicia a maniche corte, sono state applicate solo le parti che sarebbero state visibili. Questo spiega quindi perché spesso indossa una camicia a maniche lunghe. Nella realtà, però, Miller non possiede alcun tatuaggio.

A cosa sta lavorando oggi Wentworth Miller?

6. Sta lavorando ad una nuova serie TV. Miller non compare in un progetto televisivo o cinematografico dal 2021, quando concluse la sua esperienza con Legends of Tomorrow. Tuttavia, al momento starebbe per prepararsi a recitare in una nuova serie intitolata Snatchback, incentrata su una squadra segreta di agenti qualificati che intraprende missioni ad alto rischio per salvare ostaggi da luoghi pericolosi in tutto il mondo, ispirandosi a un vero ufficiale dei servizi segreti.

La vita privata di Wentworth Miller

7. È molto riservato. L’attore non ha mai posto sotto i riflettori al sua vita privata, pertanto non sono molte le notizie esistenti. Tuttavia, pare che l’attore si sia frequentato con Mariana Klaveno nel 2006, Amie Bice nel 2007, Luke Macfarlane tra il 2007 e il 2008 e Mark Liddell nel 2008. Il 21 agosto 2013 in una lettera di risposta all’invito alla partecipazione del St. Petersburg International Film Festival ha condannato l’atteggiamento del governo russo contro i gay, precisando “sono gay, devo declinare l’invito“, effettuando così coming out.

Wentworth Miller Legends of Tomorrow
Wentworth Miller in Legends of Tomorrow. Foto di THE CW

Wentworth Miller ha annunciato di avere una malatia

8. L’attore ha scoperto di essere autistico. Oltre ad aver lottato con la depressione fin da bambino e aver confessato di aver avuto una dipendenza da cibo legata a tale patologia, il 28 luglio 2021 l’attore ha annunciato di essere autistico. “Non è una cosa che cambierei. […] È fondamentale per quello che sono, per tutto ciò che ho raggiunto“, ha dichiarato nel lungo messaggio riportato tramite il proprio profilo Instagram.

Wentworth Miller non è più presente su Instagram

9. Non possiede un profilo sul social network. In passato l’attore era presente su Instagram, in seguito ha in più occasioni dichiarato di non essere una grande fan dei social network, dove troppo spesso la vita privata si mescola con quella pubblica. Proprio per perseguire il desiderio di non condividere troppo di sé, ha deciso di non possedere più alcun account ufficiale sul social Instagram né su altri social. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page grazie alle quali sarà possibile rimanere aggiornati sui suoi progetti.

L’età e l’altezza di Wentworth Miller

10. Wentworth Miller è nato il 2 giugno del 1972 a Chipping Norton, nell’Oxfordshire, in Inghilterra. La sua altezza complessiva corrisponde a 1,85 metri.

Fonti: IMDb, Ranker, CNN

Rebel Ridge: la spiegazione del finale del film Netflix

Rebel Ridge: la spiegazione del finale del film Netflix

Anni dopo aver prestato servizio come Marine, Terry Richmond (Aaron Pierre) – protagonista di Rebel Ridge, il film disponibile su Netflix – lavora in un ristorante cinese e cerca di stare lontano dai guai. Ma questo non impedisce che i guai arrivino a cercarlo, e infatti ben presto arrivano quando viene fermato sulla sua moto da un paio di agenti di polizia nella cittadina immaginaria di Shelby Springs.

È una circostanza familiare che presto si trasforma in qualcosa di completamente diverso. “Sebbene sia vero, credo che il pubblico sarà sorpreso dalla piega che prenderà la storia”, ha dichiarato a Netflix lo sceneggiatore e regista Jeremy Saulnier (Blue Ruin, Hold the Dark). Terry sta per pagare la cauzione a suo cugino Mike (C.J. LeBlanc) per uscire di prigione. Ma incontra un ostacolo quando gli agenti che lo fermano gli sequestrano i soldi che aveva messo insieme per la cauzione.

In questo modo, Terry viene catapultato in un vortice di corruzione della polizia e pregiudizi da piccola città. Il capo della polizia (Don Johnson) è pronto a colpirlo; l’assistente del tribunale Summer McBride (AnnaSophia Robb) è dalla sua parte; e Terry stesso ha una serie di abilità che potrebbero farlo uscire vivo da questo incubo. “Rebel Ridge attinge alle nostre frustrazioni collettive e, dopo due ore strazianti, offre una catarsi”, ha dichiarato Saulnier.

Aaron Pierre Rebel Ridge
Aaron Pierre in Rebel Ridge. Foto di Courtesy of Netflix – © Netflix

Rebel Ridge è basato su una storia vera?

La risposta è no, ma si potrebbe pensare che lo sia. “Questo film non è basato su un particolare incidente, ma alcuni elementi potrebbero certamente accadere”, ha detto Saulnier. “Mi interessa esaminare i sistemi corrotti – non tanto come vengono costruiti, ma come persistono”. Gli aspetti specifici del viaggio di Terry in Rebel Ridge – sfide legali, molestie da parte della polizia – non saranno del tutto familiari a tutti gli spettatori, ma la sua spinta contro i limiti della burocrazia di Shelby Springs suonerà famigliare. “Per questo film, ho voluto prendere spunto da come il resto di noi reagisce a questi sistemi [corrotti]”, ha detto Saulnier, “dai politici corrotti fino al loop infinito di una chiamata al servizio clienti andata male“.

La confisca dei beni civili è reale?

La confisca dei beni civili è il quadro giuridico che consente alla polizia di Shelby Springs di confiscare i contanti di Terry senza un regolare processo. “È un’assurda scappatoia nella normativa antidroga che permette alle forze dell’ordine di confiscare i beni dei comuni cittadini senza alcuna prova di attività criminale”, ha detto Saulnier. Ha costruito l’intero film attorno a questo concetto: “Ho pensato che sarebbe stata un’ottima premessa per un film, per via di quanto sia unificante: fa incazzare tutti”.

Come Summer spiega a Terry all’inizio del film, la confisca dei beni è valida in tribunale perché il denaro di un cittadino non ha diritti civili propri. Fa anche notare, in modo divertente, che il fascicolo del caso reciterà semplicemente “Il comune di Shelby Springs contro 36.000 dollari”.

La preparazione di Saulnier per Rebel Ridge è iniziata con un’intensa attività di ricerca. “Come per tutti i miei progetti, inizio con un forte interesse per un argomento, poi faccio ricerche a tappeto”, ha detto il regista. “Una volta che ho una solida padronanza del materiale, inizio a scrivere. Se trovo un ostacolo nel processo, faccio altre ricerche”. La tenacia del regista è una caratteristica che accomuna anche il suo protagonista Terry Richmond.

Rebel Ridge Netflix
Rebel Ridge. (L-R) Aaron Pierre è Terry Richmond e Zsané Jhé è Officer Jessica Sims in Rebel Ridge. Cr. Allyson Riggs/Netflix © 2024.

Chi è Terry Richmond in Rebel Ridge?

I poliziotti di Shelby Springs ottengono molto di più di quello che si aspettavano quando trascinano Terry nei loro guai. Quando i vicesceriffi Steve Lann (Emory Cohen) ed Evan Marston (David Denman) lo buttano giù dalla sua moto, pensano di star molestando un passante. In realtà, Terry è un Marine Corps Martial Arts Program, specializzato in combattimenti non letali ed estremamente efficaci.

L’obiettivo di Terry, nel caso in cui si trovi in una situazione che ha raggiunto il livello di fisicità e/o violenza, è quello di portare a termine la situazione in modo che nessuno subisca danni irreparabili”, ha detto Pierre a proposito del suo personaggio, “il mantra che usiamo nel film è ‘una mente, qualsiasi arma’”. “Pierre stesso ha praticato per anni la boxe, il jiu-jitsu brasiliano e la Muay Thai, quindi le abilità di Terry gli sono venute facili“.

Non è altrettanto facile per il dipartimento di polizia di Shelby Springs. Quando i tentativi di Terry di reclamare educatamente la sua proprietà vengono respinti, si infiltra nella stazione di polizia e fa un accordo forzato con il capo Sandy Burnne di Don Johnson: si accontenterà di riprendersi 10.000 dollari per la cauzione di suo cugino e permetterà alla polizia di tenere il resto. “Il capo Sandy Burnne è bifronte, in quanto cerca di aiutare la sua città, ma a spese degli altri”, ha detto Johnson a Netflix. Il budget di Burnne è stato tagliato e un informatore del suo dipartimento ha fatto trapelare a Summer che il denaro sequestrato attraverso la confisca dei beni civili sta contribuendo a mantenere in piedi il dipartimento di polizia e la stessa Shelby Springs.

Terry è irremovibile sul fatto che suo cugino non passi troppo tempo in una prigione di Stato; Mike è stato un testimone collaborativo in un caso di omicidio, quindi la sua vita potrebbe essere in pericolo. Burnne acconsente, ma troppo tardi. Prima che Mike possa essere consegnato a Terry, viene ucciso in prigione.

Rebel Ridge film
Rebel Ridge. (L-R) Zsané Jhé è Officer Jessica Sims e Aaron Pierre è Terry Richmond in Rebel Ridge. Cr. Allyson Riggs/Netflix © 2024.

Qual è il piano del capo Burnne a Rebel Ridge?

La morte di Mike rende Terry ancora più determinato a svelare la cospirazione di Shelby Springs, anche se la situazione sua e di Summer diventa ancora più pericolosa. Per spaventare i due, la polizia invade la casa di Summer e le inietta della droga. Quando viene sottoposta a un test antidroga casuale al lavoro, il suo mondo va in frantumi, ma lei continua a lottare. “Summer non aiuta Terry solo perché è una brava persona”, ha detto Robb a Netflix. “Ha dei paletti. Anche lei è messa alle strette e decide di fare una scelta audace e coraggiosa”.

Terry e Summer arrivano infine a scoprire il piano del Dipartimento di Polizia di Shelby Springs, consultando il giudice Logston (James Cromwell), in preda ai sensi di colpa. Logston ha aiutato Burnne nel suo tentativo di finanziare la città aumentando le cauzioni e aumentando la pena detentiva degli imputati. È un modo spietato per compensare i tagli al bilancio e il giudice si suicida poco dopo la partenza di Terry e Summer. “C’è un elemento economico all’interno della sceneggiatura e della storia che non ho mai visto prima e che ho trovato interessante”, ha detto Johnson. “Questo elemento economico ha conseguenze viscerali“.

In un ultimo tentativo di rivelare la corruzione di Burnne, Terry e Summer irrompono nel municipio per recuperare i filmati delle telecamere di bordo: la loro speranza è che le prove fotografiche delle malefatte della polizia portino a uno scandalo e a una riforma decisiva. Ma la polizia, che si sta preparando a bruciare l’edificio, arriva prima. Terry riesce a impadronirsi di una scheda SD contenente prove vitali, ma Summer viene catturata. Terry contrattacca rapendo un agente alle prime armi e facendo un patto di ostaggio con la polizia. Si incontreranno in un punto di riferimento chiamato – appunto – Rebel Ridge.

Rebel Ridge storia vera
Rebel Ridge. Aaron Pierre è Terry Richmond in Rebel Ridge. Cr. Allyson Riggs/Netflix © 2024.

Cosa succede alla fine di Rebel Ridge?

Terry non si dirige verso Rebel Ridge. Punta invece ancora una volta alla stazione di polizia, facendo irruzione nell’armeria e sottomettendo Burnne. Ma dopo averlo fatto, viene fermato dall’agente Jessica Sims (Zsané Jhé). Terry crede di essere libero, supponendo che sia lei l’informatrice di Summer. Questa supposizione si rivela un errore e presto Terry si prepara a ricevere un proiettile in testa.

Ma la salvezza arriva da una fonte inaspettata: L’agente Marston, uno dei poliziotti che hanno arrestato Terry. Terry capisce subito che Marston è l’informatore di Summer. Mentre Terry e i poliziotti convergono per la resa dei conti finale, il parcheggio della stazione di polizia inizia ad assomigliare al tipo di zona di guerra che Terry pensava di essersi lasciato alle spalle alla fine del servizio militare.

Per le sequenze d’azione di Rebel Ridge, Saulnier ha riportato le cose alle origini. “Volevo vedere sullo schermo una rappresentazione più realistica del combattimento corpo a corpo”, ha detto. “La mia forza e la mia strategia in questo film è stata quella di rimanere con i piedi per terra e di non raggiungere quel livello di spettacolarità iper-coreografata a cui ci siamo abituati”.

Una sequenza in cui Terry trascina Marston dietro un’auto parcheggiata per ripararsi ha richiesto poche riprese. “Denman aveva le protezioni per le acrobazie, era al sicuro, ma avevamo un cavo su di lui per evitare che Aaron si bruciasse dopo quattro o cinque riprese, perché David è un tipo grosso, alto un metro e novanta”, ha ricordato Saulnier. “Dopo averne girato un paio, Aaron ci ha chiesto se poteva trascinare David da solo per davvero, senza fili, e tutti hanno accettato di provarci. Questo dimostra la dedizione di Aaron. E questa, ovviamente, è la ripresa che è stata inserita nel film”.

Rebel Ridge Aaron Pierre
Rebel Ridge. Aaron Pierre è Terry Richmond in Rebel Ridge. Cr. Allyson Riggs/Netflix © 2024.

Terry elimina diversi agenti usando gli oggetti dell’armeria della polizia e le sue abilità non letali, registrando tutta la carneficina con la videocamera da cruscotto di un’auto della polizia. Poi lui e Marston salvano Summer drogata e se ne vanno, con Burnne all’inseguimento. All’ultimo secondo possibile, l’agente Sims ha un ripensamento e butta fuori strada il suo capo. Terry porta Marston e Summer all’ospedale, mette al sicuro la videocamera e si siede su una panchina. Dopo aver affrontato alcuni degli incubi più oscuri della società – confisca dei beni civili, violenza della polizia, stress post-traumatico – ed esserne uscito dall’altra parte, chiude gli occhi, finalmente in grado di riposare.

Quel momento di pace è un altro impulso che Saulnier condivide con il suo protagonista. “Se c’è una cosa che cerco di ottenere, è semplicemente quella di attivare una risposta involontaria nel pubblico”, ha detto Saulnier. “Per quanto riguarda il significato che il pubblico potrebbe trarre da tutto questo, fortunatamente non è più nelle mie mani. Ma sono pienamente in pace, sapendo di aver dato tutto quello che potevo“.

Anthony Ramos anticipa la trasformazione di Hood in Ironheart

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Anthony Ramos anticipa la trasformazione di Hood in Ironheart

L’imminente serie della Marvel, Ironheart, è stata a lungo attesa, in quanto introduce un nuovo eroe ed esplora i potenti temi dell’innovazione e del conflitto. La serie ha come protagonista Dominique Thorne nel ruolo di Riri Williams, una brillante studentessa del MIT che crea un’armatura altamente avanzata – riprendendo il suo ruolo da Black Panther: Wakanda Forever – e si immerge nella storia di un giovane genio che costruisce una nuova armatura a partire da pezzi di ricambio, trasformandosi nel prossimo eroe che assumerà il mantello di Ironheart. Al suo fianco nel Marvel Cinematic Universe ci sarà Anthony Ramos, che interpreterà il cattivo Parker Robbins, noto anche come “il Cappuccio”.

In un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, Anthony Ramo ha condiviso il suo entusiasmo per la serie e la sua rappresentazione di eroi e cattivi, oltre che per la performance della Thorne nel ruolo principale. Riflettendo sul momento in cui ha visto per la prima volta il trailer al D23, Ramos ha detto:

“Siamo saliti sul palco e hanno proiettato questo nuovo trailer di Ironheart, ed era la prima volta che lo vedevo. E non mentirò, come fan, ho pensato: ‘Ehi, è pazzesco. Se questo show è bello anche solo la metà di questo trailer, siamo in ballo”. Dominique Thorne è incredibile. Interpreta un genio che crea una nuova tuta partendo da pezzi di ricambio. Nel suo modo geniale, crea questa tuta all’avanguardia, bellissima e altamente tecnologica. Diventa Ironheart”.

Ironheart esplorerà la pericolosità del troppo potere

Ramos è anche entrato nel dettaglio del suo personaggio, The Hood, un cattivo la cui storia esplora il pericoloso fascino del potere. “Ho la possibilità di interpretare questo cattivo, The Hood, e Parker Robbins nei fumetti, ottiene questo cappuccio, ed è troppo potente per lui. È travolgente e inizia a danneggiare il suo corpo. Lo si può vedere all’esterno, ma anche all’interno, nella sua personalità”, ha spiegato Ramos.

La dipendenza di Hood dal potere diventa una parte fondamentale della storia, con Ramos che descrive come Robbins sia consumato dal suo bisogno di vendetta e di controllo: “Dice: “Non posso lasciar perdere”. Diventa un’arma per cercare vendetta”. Ramos si è detto entusiasta del team creativo dello show, sottolineando in particolare il lavoro dei reparti artistico e degli effetti visivi: “Sono entusiasta di farvi vedere cosa abbiamo fatto con questo personaggio… Jonah [Levy] e tutto il suo team sono stati fantastici con i tatuaggi e le cicatrici. Hanno fatto davvero un lavoro pazzesco”.

È stato un lungo viaggio, ma con la miscela di un cattivo complesso e un giovane eroe ispiratore, Ironheart si spera che porti avanti le vibrazioni positive nel MCU dopo Deadpool & Wolverine di quest’estate. Disney+ distribuirà Ironheart nel 2025. I Marvel Studios non hanno ancora annunciato una data di uscita specifica.

9-1-1 8: la serie è in fermento nelle nuove immagini della stagione 8

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9-1-1 8, l’ottava stagione di 9-1-1 torna con una delle più grandi emergenze di sempre. Sia per le dimensioni che per le potenziali vittime, l’emergenza di apertura in tre parti è destinata a scuotere Los Angeles. Nel frattempo, i personaggi si adattano al cambiamento dopo gli eventi esplosivi della seconda metà della stagione 7, che hanno visto Bobby lasciare la caserma e andare in pensione. A casa, i problemi personali mettono tutti sotto pressione. Le nuove immagini della première della stagione 8 ci svelano queste e altre cose, mentre inizia il Bee-Nado e il 118 cambia guardia. Il titolo ufficiale della serie, riportato di seguito, illustra la portata dell’emergenza che la caserma dei pompieri dovrà affrontare.

“La squadra del 118 affronta un’emergenza ‘inaudita’ quando un rimorchio con milioni di api si schianta sulle strade di Los Angeles, scatenando uno sciame”.

Il 118 è molto “Buzz” nella première dell’ottava stagione di 9-1-1

 

Diverse immagini mostrano il 118 sulla scena. Una donna chiama la squadra a un evento da lei organizzato e la squadra arriva vestita per l’evento. Beh, non proprio, visto che tutti sono vestiti in modo elegante e il 118 ha le reti. La donna mostra qualcosa che non viene ripreso nell’immagine e che è scioccante per gli sguardi dei partecipanti. Amy Pietz e Bailey Gavulic interpretano due donne all’evento, che è ambientato all’aperto, dove ci sono molti fiori. L’evento sembra essere il lancio di un profumo chiamato Tori. Il personaggio di Pietz viene mostrato mentre spruzza il profumo al personaggio di Gavulic.

I profumi per il corpo contengono aromi naturali che le api adorano, quindi si può capire come la cosa vada male. L’orrore davanti a loro potrebbe essere una giovane donna interamente ricoperta di api. In un’altra scena, il 118 si trova sull’autostrada, come anticipato nel trailer, quando un camion si schianta e scatena le api. Questo deve essere il punto di partenza.

Bobby sarà un guastafeste in “Hotshots”?

Un’altra serie di immagini mostra Bobby, che dovrebbe essere in pensione ma si trova su quello che sembra il set di una caserma dei pompieri. Lo showrunner Tim Minear ha già rivelato che Bobby accetta un lavoro sul set di uno show televisivo sui pompieri chiamato Hotshots. La situazione è così metaforica con la caserma dei vigili del fuoco fittizia chiamata 119. Lavora come consulente, ma lo show è così ridicolo che vorrebbe tornare in caserma. Il problema è che Gerrard ha già preso il comando e ha istituito regole severe. Da quando la loro casa è bruciata nella stagione precedente, Athena e Bobby vivono in una nuova casa che sembra più piccola di quella precedente. La prima stagione li vede alla ricerca di una nuova casa.

Diverse altre immagini mostrano il call center, che è relativamente tranquillo, ma di solito è lì che si scatena la tempesta. Maddie e Josh sono i primi a venire a conoscenza delle emergenze, a valutare i livelli di minaccia e a inviare i dettagli ai primi soccorritori. Il resto delle immagini mostrano in anteprima il 118 sotto Gerrard. I baffi sembrano essere la nuova normalità, con Eddie che ne ha uno e un altro pompiere, oltre a quello tipico di Gerrard. Un’immagine lo ritrae mentre dà una strigliata a Buck, in difficoltà con il nuovo capitano.

I Goonies 2: due membri del cast smentiscono le voci su un sequel

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Sebbene i Goonies non muoiano mai, ci sono poche altre parole per descrivere le speranze di un potenziale sequel. Corey Feldman e Martha Plimpton, che hanno recitato insieme ne I Goonies (1985) di Steven Spielberg, hanno infatti recentemente risposto in modo inequivocabile alle ennesime notizie secondo cui sarebbe in lavorazione un I Goonies 2, sequel dell’amato film, con il previsto ritorno del cast originale.

I GOONIES 2 SI FARÀ?! TUTTI SE LO CHIEDONO… POSSO UFFICIALMENTE DIRVI CHE AL 100% NO! Non ho nessuna informazione sul fatto che un sequel sia in cantiere”, ha scritto Feldman su X. Anche Plimpton ha smentito la notizia e ha colto l’occasione per coinvolgere i fan nel loro dovere civico. “Gente, non c’è nessuna sceneggiatura dei Goonies 2, non c’è nessuno ‘attaccato’, Spielberg non ne è regista, non è reale”, ha condiviso in un post su Instagram. “Ciò che è reale è controllare la propria registrazione e andare votare !!!!”.

I loro post arrivano dopo che il The Sun aveva riportato che la Warner Bros. sta lavorando a un sequel che dovrebbe essere girato la prossima estate e presentato in anteprima nel 2026 o 2027. Notizia dunque da considerare infondata. Da anni ormai si vocifera di un sequel del classico per ragazzi (e non solo) degli anni Ottanta, ma tale progetto non ha mai preso vita e i fan più legati all’originale ne sono in realtà contenti, dato che sarebbe difficile se non impossibile replicare oggi la maggia di quel film.

josh brolin goonies

La reunion dei I Goonies

I Goonies segue un gruppo di ragazzi dell’Oregon che seguono una vecchia mappa dei pirati trovata nella loro soffitta nella speranza di trovare un tesoro nascosto mentre i costruttori cercano di distruggere le loro case. Il film è interpretato anche da Josh Brolin, Sean Astin, Ke Huy Quan, Kerri Green, Jeff Cohen, Mary Ellen Trainor, Anne Ramsey, Robert Davi e Joe Pantoliano.

Mentre si riuniva con il cast per una raccolta fondi virtuale COVID-19 nel 2020, Spielberg ha detto di aver “avuto molte conversazioni” su un potenziale sequel con il co-sceneggiatore Chris Columbus, il defunto regista Richard Donner e sua moglie produttrice Lauren Shuler Donner. “Ogni due anni ci viene un’idea, ma poi non regge”, ha osservato all’epoca, aggiungendo: “Finché non ci riusciremo, la gente dovrà guardare questo [livestream] un centinaio di volte!”.

The Walking Dead: Daryl Dixon, nuovo trailer mette in pericolo Melissa McBride

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The Walking Dead: Daryl Dixon sta per tornare con una seconda stagione esplosiva, e AMC ha appena rilasciato un nuovo trailer per dare al pubblico un’anticipazione di ciò che accadrà al protagonista interpretato da Norman Reedus. Intitolata The Book of Carol, la seconda stagione accenderà i riflettori sull’imprevedibile personaggio portato in vita sullo schermo da Melissa McBride. La posta in gioco non è mai stata così alta per il duo, in un mondo post-apocalittico che continua a trovare il modo di uccidere i coraggiosi sopravvissuti al virus.

Il nuovo trailer di The Walking Dead: Daryl Dixon mostra Carol chiusa all’interno di un’auto mentre un gruppo di walker inferociti la aspetta all’esterno. Lo stesso Dixon si vede combattere contro gli instancabili walker con un’ascia. La serie tornerà su AMC il 29 settembre, quasi un anno dopo il debutto dello spin-off. Il cast principale di The Walking Dead: Daryl Dixon comprende anche Clémence Poésy, Louis Puech Scigliuzzi e Anne Charrier.

Dopo che The Walking Dead ha registrato numeri enormi di telespettatori durante i primi anni della sua lunga durata, AMC sapeva di avere tra le mani un successo. Lo studio ha subito cercato un modo per espandere il franchise basato sui fumetti di Robert Kirkman e Tony Moore. Fear the Walking Dead è stato il primo spin-off realizzato sotto la bandiera del franchise. Lo show seguiva una famiglia disfunzionale che iniziava il suo viaggio a Los Angeles cercando di sopravvivere agli attacchi dei walker.

La storia di Daryl amplia l’universo di The Walking Dead

The Walking Dead: Daryl Dixon
Credit © AMC

L’interpretazione di Norman Reedus nel ruolo di Daryl Dixon è stata molto amata dai fan di The Walking Dead, motivo per cui il network ha deciso di sviluppare un’intera serie incentrata sul personaggio. L’attore ha recitato anche in progetti come The Bikeriders e Triple 9. Ma Reedus continua a trovare la strada per tornare al personaggio che ha interpretato per la prima volta più di dieci anni fa. Fortunatamente, la prima puntata di questo viaggio è stata un successo.

L’ultima stagione di The Walking Dead: Daryl Dixon ha visto il personaggio principale arrivare in Francia senza avere alcuna idea di come ci sia arrivato. Nell’universo della serie televisiva di successo, si ritiene che la Francia sia il luogo in cui il virus zombie ha avuto inizio. Dixon finisce per incrociare Isabelle Carriere, membro di un gruppo religioso progressista. Senza un piano iniziale che lo guidi, Daryl combatte per tornare a casa in un altro acclamato spin-off del franchise di The Walking Dead .

Di seguito potete vedere il nuovo trailer della seconda stagione di The Walking Dead: Daryl Dixon , prima del ritorno della serie su AMC il 29 settembre:

James McAvoy rivela che Joaquin Phoenix ha abbandonato all’ultimo il suo ruolo in Split

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Anni prima che Joaquin Phoenix lasciasse Todd Haynes, ha abbandonato un altro film di un grande regista con pochi giorni di anticipo. James McAvoy ha infatti recentemente raccontato la sua preparazione “all’ultimo minuto” per il ruolo di protagonista nel thriller Split di M. Night Shyamalan del 2016, dopo che l’attore premio Oscar ha abbandonato la produzione due settimane prima dell’inizio delle riprese a Philadelphia.

Sono abbastanza sicuro di me da pensare che lo farò meglio. Sto scherzando!” ha detto McAvoy al podcast Happy Sad Confused. “È un attore straordinario. Penso che darebbe una performance molto diversa da quella che ho fatto io, ma penso che darebbe una performance incredibile”. E ha aggiunto: “A volte arrivare all’ultimo minuto è il modo migliore. Credo che abbia rinunciato due settimane prima dell’inizio delle riprese. È stato davvero all’ultimo minuto. Ho avuto due settimane di tempo”.

James McAvoy è il protagonista di Split nel ruolo di Kevin, un uomo che vive con più di 20 personalità, una delle quali orchestra il rapimento di tre ragazze (interpretate da Anya Taylor-Joy, Haley Lu Richardson e Jessica Sula). Ha poi ripreso il ruolo nel sequel Glass del 2019, che è stato anche il capitolo conclusivo della trilogia iniziata con Unbreakable del 2000. “La sceneggiatura era ben strutturata, quindi in gran parte è stato subito chiaro quello che volevo fare”, ha spiegato.

Ci sono stati un paio di personaggi che hanno richiesto un po’ più di tempo per essere trovati. Patricia è venuta subito, Dennis è venuto subito. Per Hedwig c’è voluto un po’ di tempo. Non è stato fino alla lettura al tavolo, per la quale ero molto nervoso. Ero seduto lì e pensavo: “Dio, devo fare tutti questi 15 personaggi ed essere giudicato da tutti nella stanza, compresi i dirigenti dello studio Universal e Jason Blum, e non ho nemmeno trovato alcuni dei personaggi”. È successo tutto molto in fretta”, ha aggiunto James McAvoy.

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La rivelazione arriva dopo che Phoenix avrebbe abbandonato il set della storia d’amore gay di Haynes a luglio, mentre le riprese dovevano iniziare a Guadalajara, in Messico. La produzione del film, che doveva avere come co-protagonista Danny Ramirez, è ferma.

Perché Joaquin Phoenix ha abbandonato il film di Todd Haynes?

Joaquin Phoenix non solo era destinato a recitare nel film d’amore gay NC-17, ma lo stava anche sviluppando con Haynes. Il progetto, ancora senza titolo, prevedeva che Danny Ramirez recitasse accanto a Phoenix nel ruolo dell’amante del suo personaggio. La decisione di Phoenix di abbandonare il film è stata particolarmente controversa perché è arrivata a ridosso della data di inizio delle riprese. Come protagonista principale, il film aveva bisogno di Phoenix per avere successo, e la sua partenza ha lasciato tutti nei guai, compresa la troupe, che ora è senza lavoro.

Un rapporto successivo alla decisione di THR ha rivelato che la decisione dell’ultimo minuto di Phoenix potrebbe essere considerata una violazione del suo contratto scritto o verbale per la partecipazione al film, aprendolo ad azioni legali. Il rapporto afferma anche che c’è stata “un’enorme quantità di indignazione” da parte di coloro che lavorano a Hollywood per la decisione. Inoltre, il rapporto di THR suggerisce che questo è uno schema per Phoenix, che avrebbe minacciato di lasciare il film Napoleon di Ridley Scott se la sceneggiatura non fosse stata riscritta.

Blade: Beau DeMayo rivela i dettagli della sua sceneggiatura ispirata a The Raid

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Beau DeMayo sarà probabilmente conosciuto soprattutto per aver lavorato (ed essere stato licenziato) come showrunner della serie animata Disney+ X-Men ’97, ma ha anche fatto un veloce passaggio sulla sceneggiatura di un precedente reboot del travagliato Blade dei Marvel Studios. Proprio a tal proposito, DeMayo ha ora condiviso sui social media alcune delle sue idee per il debutto del Daywalker nel MCU (o quello che sarebbe stato il suo debutto prima che Wesley Snipes apparisse in Deadpool & Wolverine) e, come molti fan, si chiede perché sia stato così difficile per lo studio trovare una premessa convincente.

Prendete un film di John Wick. Date ai mafiosi delle zanne. Scambiate Keanu con Ali, dategli una spada, non una figlia che lo faccia agitare per far girare il nome dell’eroe. La realizzazione di Wick è costata 20 milioni. Se si aggiungono 10 milioni per i VFX dei vampiri e della magia di Darkhold, si ottiene un film Marvel da 30-40 milioni”. ”Non capisco perché sia stato così difficile”, ha proseguito.

Lo Studio è a pezzi. Ho scritto 3 bozze e una dozzina di proposte in 3 mesi impossibili, la mia preferita era un trattamento in stile “The Raid” in cui Blade si ritrova a difendere un quartiere fatiscente di umani dalle orde di vampiri di Varney fino alla luce del giorno. Nell’arco di una notte, Blade viene a sapere dall’inquilino Jericho Drumm che Varney sta attaccando perché la donna che piace a Blade è stata magicamente ingravidata da Lilith da inquilini che sono segretamente cultisti del Darkhold. Pensate ad un incrocio tra 30 giorni di buio e Rosemary’s Baby”.

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Mahershala Ali in una scena del film Alita – Angelo della Battaglia

Blade, tutto quello che sappiamo sul film

Del nuovo Blade e si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il personaggio era già stato raccontato al cinema con i film Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes. La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo sembra aver messo d’accordo tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello estetico che di carisma.

Il personaggio di Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Come noto, il film sta però affrontando numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato scontento delle prime versioni della sceneggiatura.

Sarebbe dunque stata attuata una forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che sull’uscita in sala, attualmente fissata al 7 novembre 2025. Recentemente, inoltre, era stato riportato che Yann Demange ha abbandonato la regia del film, presumibilmente per via di alcuni contrasti con Ali. Blade è dunque ora alla ricerca di un nuovo regista.

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Obi-Wan Kenobi: Ewan McGregor spera ancora nella seconda stagione: “Ci sono altre storie da raccontare”

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Ewan McGregor ha ripreso il ruolo del leggendario Cavaliere Jedi Obi-Wan Kenobi per la recente serie di Disney+ ambientata tra gli eventi dei prequel di Star Wars e la trilogia originale, e l’attore spera ancora di tornare nella Galassia Molto, Molto Lontana per una seconda stagione. Sebbene alcuni abbiano ritenuto che seguire Kenobi mentre lasciava Tatooine, affrontava Darth Vader e incontrava una giovane Principessa Leila fosse già un po’ eccessivo, McGregor è convinto che ci siano altre “storie da raccontare” prima del fatidico incontro tra Obi-Wan e Luke Skywalker in Una nuova speranza.

Ho amato, più di ogni altra cosa, conoscere il lavoro di Alec Guinness perché lo interpretavo da giovane”, racconta l’attore scozzese a Variety in una nuova intervista. “Anche adesso, con la serie, questa è la mia sfida personale: se una ripresa mi sembra un po’ come lui, sono contento”. “Spero davvero di avere la possibilità di farne un’altra”, aggiunge. “Tra il punto in cui abbiamo concluso la serie e quando Alec Guinness arriverà sullo schermo con Luke Skywalker, penso che ci siano altre storie da raccontare”.

Al momento, la seconda stagione di Obi-Wan Kenobi non è in fase di sviluppo, ma il presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy ha detto che potrebbero decidere di rivisitare il personaggio a un certo punto durante l’evento Star Wars Celebration dello scorso anno. “Non dico mai, perché c’è sempre la possibilità. Quella serie è stata accolta molto bene e [la regista] Deborah Chow ha fatto un lavoro spettacolare. Ewan McGregor vuole davvero farne un altro. Forse ci dedicheremo di nuovo a questo progetto”.

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La trama e il cast di Obi-Wan Kenobi

La storia di Obi-Wan Kenobi inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, in cui il celebre Jedi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il malvagio Signore dei Sith, Darth Vader. La serie è interpretata da Ewan McGregor, che riprende il suo ruolo nei panni dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader.

The Penguin: Sofia Falcone è un pericolo da non sottovalutare in una nuova clip

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È stata rilasciata una nuova clip completa di The Penguin, che mette in luce l’ex detenuta Sofia Falcone (Cristin Milioti) mentre mette al suo posto Oz Cobb (Colin Farrell). Il primo trailer ha rivelato che Sofia è stata rinchiusa ad Arkham per un periodo di tempo non specificato, ma ora è tornata per prendere il controllo dell’organizzazione criminale del suo defunto padre, con grande disappunto del nostro cattivo titolare.

I precedenti promo hanno suggerito che Sofia e Oz uniranno le forze, e anche se questo potrebbe accadere, questa clip rende molto chiaro che Sofia non tiene in grande considerazione il suo ex socio criminale. L’embargo sulle recensioni della serie è stato revocato ieri e la serie ha raggiunto un impressionante 93% su Rotten Tomatoes.

Cosa aspettarsi da The Penguin?

La serie The Penguin riprenderà subito dopo gli eventi di The Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).

Mi è piaciuto molto fare la parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo importante nella serie televisiva”.

Un’altra parte importante della sua storia sarà Sofia di Cristin Milioti, anche se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato: “Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”. Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa storia.

The Batman – Parte 2: Matt Reeves conferma i piani per la trilogia e accenna i villain del sequel

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Mentre era impegnato con la stampa per la serie della HBO The Penguin, spin-off di The Batman, il regista Matt Reeves ha condiviso alcuni nuovi dettagli molto interessanti sul suo prossimo sequel, The Batman – Parte 2, le cui riprese dovrebbero iniziare all’inizio del prossimo anno. Parlando con Collider, Reeves ha confermato che intende ancora completare la trilogia che aveva originariamente immaginato prima che James Gunn e Peter Safran prendessero il posto di co-responsabili dei DC Studios, recentemente istituiti.

Sì, il piano è ancora quello”, ha detto il regista. “Voglio dire, si sta attenendo molto strettamente al percorso che avevamo immaginato”. C’era un po’ di preoccupazione per il fatto che i piani che erano in atto potessero venire modificati con la formazione del DCU, soprattutto perché una nuova versione del Cavaliere Oscuro dovrebbe essere introdotta in The Brave and the Bold. “Le cose sono cambiate”, ha ammesso Reeves. “Quando abbiamo avuto l’idea di fare Il Pinguino, ho sempre avuto l’intenzione di continuare la storia del Pinguino e volevo raccontare la sua ascesa al potere“.

Perché sappiamo che viene introdotto in The Batman come una figura di medio livello, un po’ trascurata, derisa, che non è ancora agli occhi di nessuno il boss che conosciamo nella storia. E così, questo è stato intenzionale perché volevo – mentre non era la storia delle origini di Batman, volevo le storie delle origini di questi altri personaggi, della Rogues Gallery e quella storia doveva essere l’ingresso nel film successivo”.

Reeves ha poi confermato che The Penguin riprende circa una settimana dopo gli eventi di The Batman. “La storia si svolge nelle settimane successive che portano verso la fine dell’anno. Non siamo ancora a Natale o a Capodanno, ma ci stiamo arrivando”. Per quanto riguarda il misterioso antagonista (o gli antagonisti) del film, Reeves non è ancora pronto a rivelare chi sarà il prossimo avversario del Crociato incappucciato, ma ha toccato l’argomento durante un’intervista separata con Total Film.

Voglio che la parte emotiva della storia sia quella di Robert Pattinson – quella di Bruce e Batman… Sono entusiasta dell’antagonista del prossimo film, ma non voglio che l’arco di Batman faccia un passo indietro per lasciare spazio a un altro gruppo di personaggi”. Questo sembrerebbe indicare che Batman non sarà alle prese con numerosi cattivi, come sostenuto da precedenti indiscrezioni. Sappiamo che Colin Farrell tornerà nel ruolo del Pinguino, quindi c’è sempre la possibilità che l’antagonista principale di The Batman – Parte 2 sia il Joker di Barry Keoghan.

Tutto quello che sappiamo su The Batman – Parte 2

Come già sottolineato, The Batman – Parte 2 ha dovuto fare i conti con una serie di indiscrezioni sulla produzione. Di recente, Jame Gunn è dovuto intervenire per smentire le voci secondo cui Boyd Holbrook sarebbe stato scritturato per interpretare Harvey Dent/Due Facce. L’inizio delle riprese del sequel era previsto per il novembre 2023, con un’uscita prevista per l’ottobre 2025. Tuttavia, in seguito agli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA del 2023, The Batman – Parte 2 è stato rinviato all’ottobre 2026. Le riprese del sequel inizieranno all’inizio del 2025.

Reeves spera che il suo prossimo film su Batman abbia lo stesso successo del primo. The Batman del 2022 ha avuto un’ottima performance al botteghino, incassando oltre 772 milioni di dollari in tutto il mondo e ottenendo un ampio consenso da parte della critica. Queste recensioni entusiastiche sono state portate avanti nella stagione dei premi, visto che il film ha ottenuto quattro nomination agli Oscar. Nel frattempo, Reeves è intenzionato a espandere la serie DC Elseworlds, dato che la serie spin-off di Batman, Il Pinguino, con Colin Farrell nei panni del boss della mafia, è prossima all’uscita. Con Farrell che ha annunciato una serie molto violenta, The Penguin debutterà su Max a settembre.

L’uscita di The Batman – Parte 2 è prevista per il 2 ottobre 2026. Nel cast Robert PattinsonZoë KravitzJeffrey WrightAndy SerkisColin Farrell.

Il corriere – The Mule: la storia vera dietro il film di Clint Eastwood

Negli ultimi anni, il regista premio Oscar Clint Eastwood si è concentrato nel dar vita ad una serie di acclamati film biografici, attraverso cui esalta tematiche come il patriottismo e la guerra contro le ingiustizie. Titoli come American Sniper, Sully, Richard Jewell o J. Edgar sono solo alcuni dei più brillanti esempi di questo genere. Tra questi si annovera anche Il corriere – The Mule (qui la recensione), da lui diretto e interpretato nel 2018. Questo nuovo lungometraggio ha rappresentato il ritorno di Eastwood come attore dopo sei anni di sole regie.

La volontà di recitare come protagonista è motivata qui dalla presenza di un personaggio che solo lui avrebbe potuto interpretare: un anziano temerario capace di rinnovarsi e rispondere con vigore all’ingiustizia di un Paese che abbandona i più fragili. Per quanto macchiatosi di crimini, il protagonista interpretato da Eastwood è dunque un soggetto non disposto a farsi mettere i piedi in testa. La vicenda, tanto incredibile quanto adatta allo spirito tenace di Eastwood, è in realtà tratta da una storia vera, raccontata dal giornalista Sam Dolnick nel suo articolo dal titolo The Sinaloa Cartel’s 90-Year-Old Drug Mule.

Il film ha dunque rappresentato per Eastwood non solo una nuova occasione per tornare a recitare, ma anche per portare avanti il suo elogio di chi si ribella ad una società nella quale è sempre più difficile riconoscersi. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune curiosità relative a Il corriere – The Mule. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il corriere - The Mule Clint Eastwood Diane West
Clint Eastwood e Dianne Wiest in Il corriere – The Mule. © 2018 – Warner Bros. Pictures

La trama e il cast di Il corriere – The Mule

Protagonista del film è Earl Stone, un ottuagenario reduce della Seconda guerra mondiale. Con la passione per la guida e per i fiori, egli svolge ormai da anni il mestiere di floricoltore, riponendo più interesse in tale attività che non nella propria famiglia, composta dall’ormai ex moglie Mary, dalla figlia Iris e dalla nipote Ginny. Con il passare degli anni, Earl si vede però costretto a chiudere la sua attività imprenditoriale, che gli è stata pignorata a causa degli scarsi incassi. La sua unica possibilità di salvezza sembra legata a un lavoro per cui gli viene chiesto semplicemente di guidare una macchina. Ben presto, però, Earl scoprirà di essere diventato un corriere della droga.

Ad interpretare Earl Stone vi è proprio Clint Eastwood, che non recitava dal 2012, anno di Di nuovo in gioco. Il corriere – The Mule è inoltre stata per lui una nuova esperienza come regista e attore, cosa che non avveniva dal 2008 con Gran Torino. Come sempre, egli si è preparato al ruolo con grande dedizione, ricercando informazioni sul vero Leo Sharp, al fine di poter esaltare tutta la sua umanità in contrasto alle vicende che gli si oppongono. Nei panni della moglie Mary, invece, compare l’attrice Dianne Wiest, mentre ad interpretare la figlia Iris vi è Alison Eastwood. Quest’ultima, vera figlia del regista, aveva già recitato con il padre per il film Corda tesa.

Nel ruolo di Ginny Stone, la nipote di Earl, vi è invece la giovane Taissa Farmiga, celebre per i suoi ruoli nella serie antologica American Horror Story. Il corriere – The Mule segna invece la seconda collaborazione tra Eastwood e l’attore Bradley Cooper dopo American Sniper. Cooper interpreta qui l’agente Colin Bates, mentre Michael Peña è il suo collega Trevino. Laurence Fishburne – Morpheus in Matrix – è invece l’agente Warren Lewis. Nei panni del boss del cartello di droga, Laton, vi è invece l’attore Andy Garcia. Questi affermò di essere stato pronto ad accettare qualsiasi ruolo pur di lavorare con Eastwood. Ignacio Serricchio, infine, è presente nei panni di Julio Gutierrez.

Il corriere - The Mule Clint Eastwood Alison Eastwood
Clint Eastwood e Alison Eastwood in Il corriere – The Mule. © 2018 – Warner Bros. Pictures

La storia vera dietro il film

In Il corriere – The Mule, l’Earl Stone di Eastwood è basato su Leo Sharp, conosciuto all’interno del Cartello di Sinaloa come El Tata. Sharp era un veterano della Seconda Guerra Mondiale che, dopo il fallimento della sua compagnia aerea, era diventato un pioniere dell’orticoltura, occupandosi in particolare di daylilies. Ma quando anche questa attività cominciò a fallire, fu reclutato nel traffico di droga e fu così bravo da diventare una specie di mito all’interno del cartello. È poi però stato arrestato dalla DEA e condannato a tre anni di carcere, di cui uno scontato.

Leo è infine stato rilasciato nel 2015 perché era un malato terminale ed è morto nel 2016 all’età di 92 anni. L’agente Bates (interpretato da Bradley Cooper) è invece basato sull’agente speciale della DEA Jeff Moore, che ha catturato Sharp nel 2011. L’arresto di Stone è avvenuto proprio come mostrato nel film: è stato sorpreso su un’autostrada interstatale mentre guidava un pick-up Lincoln. Dopo l’arresto, Sharp si è dichiarato colpevole delle accuse, ma ha cercato di evitare il carcere vero e proprio offrendosi di pagare la multa coltivando papaya hawaiane per il governo degli Stati Uniti.

Nel film, invece, il protagonista si assume in pieno la responsabilità di quanto compiuto. Ad ogni modo, come mostrato nel film, è stato in grado di mantenere la sua fattoria di ninfee mentre era in prigione. Ad ogni modo, sebbene Il corriere – The Mule sia ispirato a una storia vera, ci sono delle modifiche che vengono apportate. Lo Stone di Eastwood è puramente fittizio e il modo in cui viveva la sua vita quotidiana è stato creato per il film. Rimane solo il nocciolo della storia vera, ovvero che Sharp era un anziano veterano di guerra che iniziò a trasportare droga attraverso il Midwest.

Il corriere - The Mule Clint Eastwood
Clint Eastwood e Alan Heckner in Il corriere – The Mule. © 2018 – Warner Bros. Pictures

La moglie, la figlia e la nipote presenti in Il corriere – The Mule sono state del tutto inventate. Eastwood ha anche cambiato molto di ciò che è accaduto durante i viaggi, poiché non c’era modo di sapere cosa fosse successo quando Sharp era da solo. Il più grande cambiamento rispetto alla storia vera è però che il film lo mostra impegnato solo in una dozzina di spedizioni in totale nell’arco di diversi mesi. In realtà, Stone ha gestito la droga per 10 anni come uno dei maggiori corrieri del cartello.

Questa è stata probabilmente la causa della sua condanna al carcere, anche all’età di 90 anni. Il procuratore Christopher Graveline ha spiegato l’accaduto in un’intervista (via USA Today): “Veniva pagato circa mille dollari per ogni chilo che consegnava, e il suo carico normale era di circa 250 chili a Detroit. La gente dovrebbe rendersi conto che il film è stato romanzato rispetto a ciò che è realmente accaduto con Leo Sharp”. In entrambe le versioni, Stone/Sharp spendeva molti dei suoi soldi per aiutare gli altri, quasi come un moderno Robin Hood.

Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il corriere – The Mule è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple Tv e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 13 settembre alle ore 21:00 su Iris.

Speed: la spiegazione del finale del film con Keanu Reeves

Speed: la spiegazione del finale del film con Keanu Reeves

La premessa di Speed – diretto da – è ingenuamente semplice: una bomba è su un autobus e il mezzo non può scendere sotto le 50 miglia orarie. Se lo fa, esplode e uccide tutti i passeggeri. Come direbbe il nostro protagonista Jack Traven (interpretato da Keanu Reeves): “Che si fa?”. La storia in realtà non inizia con l’autobus, ma con una bomba e una tesa situazione di ostaggi, con gli agenti SWAT della polizia di Los Angeles Jack Traven e Harry Temple (interpretato da Jeff Daniels) chiamati in un ufficio dove un terrorista sta tenendo in ostaggio un ascensore pieno di passeggeri.

Sfortunatamente, anche l’ascensore è imbottito di esplosivo. L’attentatore vuole 3 milioni di dollari o farà esplodere gli esplosivi e ucciderà tutti i passeggeri a bordo. Quando l’attentatore viene dichiarato morto a causa di un’enorme esplosione, Jack va avanti con la sua vita… fino a quando non viene spinto di nuovo nel vivo dell’azione. Dopo aver preso il caffè del mattino, assiste all’esplosione di un autobus di linea che uccide l’autista. È a quel punto che la vicenda di Speed ha inizio, dando vita ad uno dei più celebri film d’azione degli anni Novanta.

La spiegazione del finale

Quando Jack risponde alla chiamata da un telefono pubblico nelle vicinanze, capisce che l’attentatore è sopravvissuto all’esplosione dell’ascensore e vuole vendicarsi. Prima di scoprire la sua esatta identità, il maniaco bombarolo spiega le regole di questo gioco perverso. Chiede un riscatto di 3,7 milioni di dollari e dice a Jack che il numero dell’autobus è il 2525. Una volta che l’autobus raggiunge le 50 miglia orarie, la bomba si innesca e se si scende al di sotto di tale velocità l’autobus salta in aria.

Inoltre, se qualcuno tenta di lasciare l’autobus, la bomba esploderà. Così Jack corre via e riesce a salire sull’autobus, informando Sam, l’autista, e gli altri passeggeri che c’è un esplosivo a bordo. La buona notizia è che sono in autostrada. La cattiva notizia è che, una volta salito a bordo, la bomba è già stata armata e Annie Porter (interpretata da Sandra Bullock) è costretta a prendere il volante dopo che l’autista è stato colpito.

Speed Keanu Reeves

Sì, grazie alle capacità di negoziazione di Jack che riesce a convincere l’attentatore a far scendere Sam. Spiegando che è ferito e che un po’ di libertà permetterà agli agenti di fargli avere i soldi, l’attentatore accetta dunque di lasciare andare l’autista. Un camioncino si ferma accanto all’autobus e Sam viene scaricato. Sfortunatamente, una passeggera spaventata di nome Helen cerca di scendere anche lei e l’attentatore fa esplodere un esplosivo vicino alla porta. L’esplosione non distrugge l’autobus, ma uccide la passeggera, che viene poi investita accidentalmente.

Dopo una breve tregua, Jack scopre con sgomento che si trovano in un mare di guai. Una parte della superstrada è incompleta, con uno spazio di almeno 15 metri tra un segmento e l’altro. Ritenendo che la strada possa essere leggermente in pendenza, Jack decide di azzardare e incoraggia Annie a far partire l’autobus. Prendendo velocità, l’autobus si lancia attraverso lo spazio e riesce a raggiungere l’altro lato. Come fa l’autobus a farcela? Da un punto di vista logico, l’autobus non sarebbe mai riuscito a fare quel salto nella vita reale, ma essendo un film di Hollywood si richiede qui la sospensione dell’incredulità.

Chi è l’attentatore?

Sulla scia di tutto questo dramma, Harry riesce a fare una svolta nel caso. Identificando l’orologio d’oro attaccato alla bomba sotto l’autobus, Harry deduce che l’attentatore deve essere un poliziotto in pensione. Scavando negli archivi, trova un uomo di nome Howard Payne (interpretato da Dennis Hopper), ex artificiere del Dipartimento di Polizia di Atlanta. Credendo di aver trovato il suo uomo, Harry guida una squadra nella proprietà di Payne. Sfortunatamente, il posto è pieno di trappole esplosive che si attivano, uccidendo l’intera squadra.

È interessante notare che questa morte è stata in realtà preannunciata all’inizio del film. Mentre erano ubriachi insieme dopo il disastro dell’ascensore, Harry dice a Jack che il coraggio non può che portarti lontano e che devi riflettere bene prima di buttarti a capofitto nel pericolo. Ironia della sorte, la fretta di Harry di catturare l’attentatore finisce per essere la sua rovina.

Speed sequel

Come fa Jack a superare in astuzia l’attentatore?

Con l’aiuto delle forze dell’ordine, Jack riesce a convincere Annie a far girare l’autobus intorno alla pista dell’aeroporto di Los Angeles, con grande sgomento di un passeggero scioccato che, guarda caso, è un turista appena arrivato dall’aeroporto. Questo è l’ultimo dei loro problemi, quando Jack inavvertitamente buca i serbatoi del carburante con un coltello dopo aver visto bene la bomba sotto l’autobus. Tornato a bordo, Jack si rende conto di avere meno di 10 minuti per far scendere tutti.

Tuttavia, una battuta precedente dell’attentatore sugli Arizona Cats porta Jack a capire che l’attentatore ha una telecamera di sorveglianza nascosta a bordo. Ecco perché è sempre stato un passo avanti a Jack per tutto il tempo. Per ingannare Payne, Mac fa registrare la trasmissione da una troupe del telegiornale locale e ritrasmette un loop dei passeggeri a bordo dell’autobus. La cosa funziona e tutti vengono scaricati senza problemi. Jack e Annie fuggono dall’autobus attraverso un pannello di accesso al pavimento, poco prima che l’autobus vuoto si scontri con un aereo cargo ed esploda in mille pezzi.

Quando Payne si rende conto di essere stato ingannato, si finge un agente di polizia e rapisce Annie come ultimo tentativo di recuperare il suo riscatto. Jack rintraccia Payne nella metropolitana, dove scopre che Annie è stata dotata di un giubbotto esplosivo collegato a un detonatore a pressione. Payne dirotta un treno della metropolitana e ammanetta Annie a un palo. Mette in moto il treno mentre Jack li insegue, accovacciandosi sul tetto verso la loro posizione. Dopo aver ucciso il macchinista, Payne combatte contro Jack sul tetto e quest’ultimo finisce decapitato da un segnale ferroviario.

Nel finale, Jack disattiva dunque il giubbotto di Annie, ma si rende conto di non poter fermare il treno o salvare la donna perché è ammanettata e le chiavi sono sparite. Come ultimo tentativo di sopravvivere, Jack accelera il treno e lo fa deragliare completamente, finendo per uscire in strada. Sopravvissuti miracolosamente senza ferite, Jack e Annie concludono la loro avventura scambiandosi un bacio, mentre un gruppo di persone assiste scioccato.

Speed Sandra Bullock Keanu Reeves

Il sequel Speed 2 – Senza limiti

Nel giugno 1997 esce poi il sequel, Speed 2 – Senza limiti, con recensioni negative e incassi deludenti. Sandra Bullock accettò di recitare nuovamente nel ruolo di Annie, per avere un sostegno finanziario per un altro progetto, ma Keanu Reeves declinò l’offerta di tornare nel ruolo di Jack. Di conseguenza, Jason Patric è stato inserito nella storia nel ruolo di Alex Shaw, il nuovo fidanzato di Annie, mentre lei e Jack si erano lasciati a causa delle sue preoccupazioni per lo stile di vita pericoloso di Jack.

Willem Dafoe ha interpretato il cattivo del film, John Geiger, e Glenn Plummer (che interpretava la vittima del furto d’auto del personaggio di Reeves) ha interpretato lo stesso personaggio, questa volta alla guida di una barca di cui Alex prende il controllo. Il film, come anticipato, è però stato accolto malamente ed è considerato uno dei peggiori sequel di tutti i tempi, con un punteggio del 4% (basato su 71 recensioni) su Rotten Tomatoes.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Speed grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 13 settembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Maria e l’amore: tutte le curiosità sulla commedia francese

Maria e l’amore: tutte le curiosità sulla commedia francese

Diretto da e Yvo Muller, il film Maria e l’amore narra la storia di una donna che insegue i suoi sogni con grande tenacia, nonostante la vita non le abbia riservato tanta fortuna in tal senso. Il film, come scopriremo in questo approfondimento, nasce grazie alla storia familiare della regista Escaffre ed è in qualche modo ispirata alla sua nonna. A partire da questa vicenda personale si costruisce un dunque un racconto che, con leggerezza e una buona dose di ottimismo, narra la nascita di un amore alle soglie della maturità.

Si ribadisce così la possibilità di una seconda occasione inaspettata e sorprendente. Una seconda occasione che arriva grazie all’arte. Per la protagonista, questa è sempre stata qualcosa di utopico e inaccessibile perché riservata alle persone benestanti, estroverse, belle, integrate ma non a lei. Si tratta di qualcosa che i registi Escaffre e Muller hanno vissuto in prima persona e che cercano di contrastare con questo loro film.

Per chi è in cerca di un appassionante racconto sulle seconde possibilità che la vita offre, è dunque questo un titolo da non perdere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Maria e l’amore. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Maria e l'amore cast

La trama di Maria e l’amore

Il film racconta la storia di una donna di nome Maria, sposata da 25 anni, che lavora per una ditta di pulizie. Ha un carattere riservato e timido, a volte è goffa e sempre gentile. Scrive poesie e non lascia mai il quaderno rosso, dove le raccoglie, lo porta sempre con sé e non condivide con nessuno i suoi scritti, nemmeno con suo marito. Un giorno la donna viene assegnata come addetta alle pulizie alla prestigiosa Scuola di Belle Arti a Parigi e tra le mura dell’istituto scopre un mondo nuovo ricco di creatività, libertà e audacia.

Qui fa la conoscenza di Hubert, il bizzarro custode della scuola, con il quale instaura subito una forte amicizia e che sin da subito le sta accanto nelle situazioni più difficili. Mentre il legame tra i due cresce, Maria riscopre non solo se stessa, ma anche emozioni che non provava da tempo. Riuscirà a lasciarsi andare e godersi finalmente la vita e l’amore?

La storia vera dietro il film

Maria e l’amore nasce dalla storia familiare della regista Lauriane Escaffre e, in particolar modo, dalla figura di sua nonna. “Mia nonna lavorava come donna delle pulizie”, ha ricordato la regista. “Me la ricordo come una donnina discreta, che parlava piano e camminava in punta di piedi. I suoi datori di lavoro la chiamavano per nome. Lavorava spesso mentre questi erano fuori casa ma, se c’erano, era in grado di passare del tutto inosservata. Come mia nonna, Maria è una di quelle persone che non siamo abituati a notare: la sua professione non è considerata socialmente importante. La mette anzi in una condizione di invisibilità, sebbene lei invece veda tutto”.

Maria e l'amore storia vera

Il cast del film

Nel ruolo della protagonista, Maria Rodrigues, vi è l’attrice Karin Viard. L’interprete è nota per aver recitato in film come Niente da dichiarare? (2011), La famiglia Belier (2014), Lolo – Giù le mani da mia madre (2015) e Il complicato mondo di Nathalie (2017). Accanto a lei, nel ruolo del custode della scuola Hubert, vi è invece l’attore Grégory Gadebois. Caratterista prolifico, è stato candidato altre due volte al premio César: nel 2014 come migliore attore per Mon âme par toi guérie e nel 2020 come migliore attore non protagonista per la sua interpretazione nei panni di Hubert Joseph Henry nel film L’ufficiale e la spia.

Completano il cast Philippe Uchan nel ruolo di Oratio Rodrigues, Noée Abita in quello di Naomie Hosseinzadeh, Laurianne Escaffre in quello di Florence Desnoyers, Pauline Clément in quello di Charlotte e Yvo Muller nel ruolo di Hendrick Kofman. Tania Dessources interpreta Fatou, mentre Catherine Salée è Brigitte e Samira Sedira è Karima. Infine, Muriel Combeau è il nipote di Mme Margoteau, Tom Rivoire è uno studente e Catherine Vidal è l’insegnante di disegno morfologico.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Maria e l’amore grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 13 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

La maledizione della prima luna: tutto quello che c’è da sapere sul film con Johnny Depp

Quando si parla di film d’avventura, si finisce facilmente a citare anche opere che abbiano come protagonisti i pirati e il contesto in cui si muovono. I film appartenenti a questo filone, infatti, rappresentano in pieno il senso di avventura che ogni amante di questo genere va ricercando. Con ambientazioni esotiche, situazioni rocambolesche e personaggi tanto stravangi quanto iconici, film come Pirati (1986), Corsari (1995) o anche Hook – Capitan Uncino (1991) sono alcuni esempi a riguardo di opere particolarmente note e amate. Tuttavia, l’arrivo in sala nel 2003 di La maledizione della prima luna ha completamente risvegliato l’amore per i pirati e il loro stile di vita.

Diretto da Gore Verbinski, regista fino a quel momento distintosi unicamente grazie a Un topolino sotto sfratto e The Ring, è questo il primo capitolo della serie di film Pirati dei Caraibi, ispirata all’omonima attrazione dei Parchi Disney. In esso la fanno da padrone tutti quegli elementi che hanno reso questa tipologia di opere particolarmente attraente, dalle grandi e caratteristiche navi dei pirati sino al loro codice morale, da un tesoro da scovare fino a pericolosi nemici da affrontare. Il tutto unito però ad elementi fantasy e soprannaturali, che hanno reso ulteriormente avvincente il film presso le nuove generazioni.

Il successo fu immediato: a fronte di un budget di 140 milioni di dollari La maledizione della prima luna ha ad ogni incassato 654 milioni in tutto il mondo. Un risultato che, unito alla positiva accoglienza da parte della critica, ha come noto spinto i produttori a realizzare (ad oggi) ben quattro sequel. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad altro ancora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La maledizione del forziere fantasma Johnny Depp Orlando Bloom

 

La trama di La maledizione

La storia alla base del film si svolge intorno al 1728 ed ha per protagonisti il capitano pirata Jack Sparrow, il fabbro Will Turner e la splendida figlia del governatore, Elizabeth Swan, le cui vite si intrecciano nel villaggio di Port Royal. Will è segretamente innamorato di Elizabeth la quale, otto anni prima, lo aveva salvato da morte certa in mare, nascondendo le prove che potevano farlo riconoscere come un pirata. La ragazza, seppur costretta a convolare a nozze con il commodoro James Norrington, prova a sua volta un sentimento molto forte per il giovane Turner. Il giorno delle nozze, tuttavia, Elizabeth viene rapita dal pirata Hector Barbossa e dalla sua ciurma della nave Perla Nera.

È a quel punto che Will si vedrà costretto a stringere un’improbabile alleanza Jack Sparrow, l’unico in grado di poter salvare la ragazza, essendo un esperto conoscitore dei mari nonché vecchio alleato di Barbossa. Nel corso della loro ricerca, però, i due scoprono di avere a che fare con qualcosa che va al di là dell’umana comprensione. Barbossa e la sua ciurma sono infatti vittima di un’antica maledizione, dalla quale possono liberarsi solo grazie al sangue dell’erede di noto pirata. Ha così inizio un viaggio attraverso i mari che porterà Jack, Will ed Elizabeth a confrontarsi con avventure che non credevano possibili.

 

Il cast dei personaggi, le navi e le location del film

Protagonista indiscusso del film è l’attore Johnny Depp, che grazie alla sua interpretazione del pirata Jack Sparrow ha ottenuto la sua prima nomination all’Oscar come Miglior attore, oltre che consegnare al mondo uno dei personaggi venuti dal cinema più memorabili degli ultimi decenni. Come noto, nel dargli vita Depp si ispirò molto all’amico Keith Richards, chitarrista dei Rolling Stones. Molte sono inoltre state le interpretazioni da lui eseguite, la maggior parte delle quali finite poi nel film. Accanto a lui, nel ruolo di Will Turner, vi è invece Orlando Bloom, già celebre per aver interpretato Legolas nella trilogia di Il Signore degli Anelli.

Proprio per via della notorietà di cui godeva a seguito di quei film fu scelto per la parte, venendo dunque preferito all’altro candidato, Heath Ledger. Originariamente doveva essere proprio Will il protagonista del film, ma il più noto Deep e la sua performance nei panni di Sparrow finirono con il rubare tutte le attenzioni. Nei panni di Elizabeth Swann vi è invece una diciassettenne Keira Knightley, all’epoca ancora poco conosciuta e divenuta una star mondiale proprio grazie a questo film. Poiché all’epoca delle riprese era ancora minorenne, l’attrice fu accompagnata dalla madre nel corso di tutto il set. Si ritrovano poi nel film il premio Oscar Geoffrey Rush nei panni di Hector Barbossa e Jonathan Pryce in quelli di Weatherby Swann, padre di Elizabeth.

La maledizione del forziere fantasma cast

Per quanto riguarda le location, invece, si è scelto l’isola vulcani St. Vincent, nei Caraibi, come luogo principale delle riprese, poiché possedeva una spiaggia particolarmente tranquilla. Lì sono stati costruiti tre moli Port Royal e Tortuga. Di grande importanza per il film erano poi le tre navi: Perla Nera, Dauntless e Interceptor. Per ragioni di budget, le navi furono costruite sui moli, con solo sei giorni trascorsi in mare aperto per la battaglia tra la Perla Nera e Interceptor. Le prime due sono state costruite su delle chiatte, con immagini generate al computer che completano le strutture. L’Interceptor era invece una Lady Washington rivisitata, una replica in scala reale e funzionante del veliero proveniente da Aberdeen, Washington.

Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La maledizione della prima luna grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 13 settembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

The Perfect Couple, il cast reagisce alla scena di ballo

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The Perfect Couple, il cast reagisce alla scena di ballo

The Perfect Couple di Netflix sta avendo un grande successo e, insieme all’apprezzato lavoro di adattamento da Elin Hilderbrand di Susanne Bier, il film sta facendo parlare di sé per la scena di ballo in apertura, in cui tutta la famiglia Winbury e gli invitati al matrimonio si scatenano seguendo una coreografia che tutto il cast ha imparato.

Leggi la recensione di The Perfect Couple

O meglio, c’è chi lo ha imparato di più e chi di meno, dato l’entusiasmo di Liev Schreiber da una parte e la grazia contenuta di Nicole Kidman dall’altra. I cast del film ha infatti affrontato in modi diversi la scena. Fermo restando che tutto il gruppo ha preso parte a quel momento, realizzando una sequenza divertentissima, ecco come i membri del cast di The Perfect Couple hanno reagito alla scena di ballo.

La spiegazione del finale di The Perfect Couple: chi è il serial killer?

La trama di The perfect couple

Amelia Sacks sta per sposare l’erede di una delle famiglie più ricche di Nantucket. La futura suocera è la nota scrittrice di romanzi Greer Garrison Winbury, che non nasconde la sua disapprovazione ma non bada a spese per organizzare quello che si preannuncia come il matrimonio più importante della stagione. Ma quando sulla spiaggia appare un cadavere e vengono svelati alcuni segreti, si mette in moto un’indagine che sembra essere uscita dalle pagine di uno dei libri dell’autrice e, improvvisamente, tutti sono sospettati.

  • Basato sul libro di Elin Hilderbrand
  • Regista / Produttore Esecutivo: Susanne Bier
  • Showrunner / Sceneggiatrice / Produttrice Esecutiva: Jenna Lamia
  • Autrice / Produttrice Esecutiva: Elin Hilderbrand
  • Produttori Esecutivi: Shawn Levy per 21 Laps Entertainment, Gail Berman e Hend Baghdady per The Jackal Group, Nicole Kidman e Per Saari per Blossom Films, Josh Barry
  • Cast: Nicole Kidman, Dakota Fanning, Eve Hewson, Billy Howle, Jack Reynor, Ishaan Khatter, Meghann Fahy, Sam Nivola, Michael Beach, Donna Lynne Champlin, Mia Isaac, con Liev Schreiber e Isabelle Adjani

The Black Phone 2 aggiunge al suo cast un agghiacciante veterano dell’horror

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Dopo l’anteprima di The Black Phone nel 2022, il film horror della Blumhouse ha continuato a terrorizzare il pubblico in modo piuttosto rapido, affermandosi rapidamente come uno dei migliori film horror del decennio finora. L’offerta della Blumhouse seguiva il maniacale e sadico killer di Ethan Hawke, il sequestratore, il cui modus operandi è il rapimento e l’uccisione di bambini. Ora, in vista del prossimo sequel annunciato da Universal Studios e Blumhouse, The Black Phone 2 aggiunge al suo impressionante cast il veterano dell’horror Demián Bichir (The Nun).

Secondo Deadline, Bichir si unirà al cast dell’attesissimo sequel, ma i dettagli sul suo personaggio sono ancora coperti da segreto. Bichir si unisce a The Black Phone 2 con un ampio catalogo di esperienze nel genere horror. Candidato all’Oscar, il portfolio horror di Bichir include Alien: Covenant del 2017, The Nun del 2018 e la partecipazione a The Grudge nel 2020. La notizia dell’ingresso di Bichir in questo possibile franchise horror arriva dopo che la sua parabola di guerra Senza sangue , interpretata da Angelina Jolie, è stata presentata in anteprima mondiale al TIFF. The Black Phone 2 doveva inizialmente arrivare nelle sale nel giugno 2025. Tuttavia, un recente cambiamento di calendario ha fatto slittare la data di uscita al 17 ottobre 2025.

Diretto da Scott Derrickson e co-scritto da C. Robert Cargill, The Black Phone ha sfidato le aspettative quando ha terrorizzato le sale cinematografiche nel 2022. Sviluppato con un budget ridotto, il film horror è diventato a sorpresa un successo per la Universal, incassando oltre 161 milioni di dollari al botteghino mondiale e classificandosi come uno dei film più redditizi realizzati quell’anno. Con un sequel ora pronto a ricreare, forse, la stessa impresa, il sequel darà il benvenuto alla totalità del cast del primo film. Hawke torna nei panni del misterioso cattivo, l’Arrapinatore, e tornano anche altri membri del cast come Mason Thames, Madeleine McGraw, Jeremy Davies e Miguel Mora.

Di cosa parla The Black Phone?

Scott Derrickson

Basato su un racconto di Joe Hill e prodotto da Jason Blumhouse, The Black Phone segue un tredicenne di nome Finney e sua sorella minore, Gwen, dotata di forti capacità psichiche. Vivendo in una città afflitta da una serie di rapimenti e omicidi di bambini, un giorno Finney diventa un bersaglio dell’Acchiappatore e viene presto rapito da quest’ultimo. Rinchiusa in uno scantinato, la sorella di Finney cerca di sfruttare le sue capacità psichiche per ritrovare il fratello. Finney si rende presto conto di poter sentire le voci delle precedenti vittime dell’assassino grazie al telefono staccato nello scantinato insonorizzato. Deciso a non permettere che la storia si ripeta con Finney, queste voci aiutano l’adolescente a fuggire. The Black Phone 2 arriverà nelle sale il 17 ottobre 2025.

The Americans, la spiegazione del finale della serie tv, perché Paige è scesa dal treno?

Il finale di The Americans è stato un finale emozionante che ha sconvolto la vita dei suoi protagonisti. Ambientata durante la Guerra Fredda negli anni ’80, Philip (Matthew Rhys) ed Elizabeth Jennings (Keri Russell) sono spie russe del KGB che si fingono una coppia americana sposata con i loro figli americani, la figlia Paige (Holly Taylor) e il figlio Henry (Keidrich Sellati). La serie esplorava i conflitti di Elizabeth e Philip tra il dovere e la famiglia e il nascondere il loro vero lavoro al loro vicino, l’agente dell’FBI Stan Beeman (Noah Emmerich).

I finali di stagione di The Americans sono sempre stati di alto livello, ma “START”, l’episodio finale della sesta stagione di The Americans, è particolarmente intenso, un finale superbo per un grande dramma di spionaggio. Il finale della serie è stato così acclamato da ottenere due Primetime Emmy: Outstanding Writing for a Drama Series (assegnato agli showrunner e scrittori Joe Weisberg e Joel Fields) e Outstanding Lead Actor in a Drama Series per Matthew Rhys. Ecco un resoconto completo del finale di The Americans, che è diventato una celebre conclusione per la serie televisiva di successo.

Perché Paige scende dal treno nel finale di The Americans

Keri Russell e Holly Taylor in The Americans (2013)
© Copyright 2017, FX Networks. All rights reserved.

Questo è stato il grande colpo di scena del finale

Una delle scene più emotivamente devastanti del finale di The Americans è quella in cui Paige scende dal treno per lasciare il paese, guardando Elizabeth e Philip fuori dal finestrino in stato di shock. È una scena straziante anche senza dialogo. Per quanto riguarda il motivo per cui Paige ha fatto questa scelta, in parte può essere attribuito al suo amore per il fratello. Elizabeth e Philip sono al telefono alla stazione ferroviaria con il figlio Henry, che hanno deciso di lasciare in America perché non sa che i suoi genitori sono spie russe.

Philip ed Elizabeth hanno una conversazione straziante con Henry, dicendogli che gli vogliono bene, anche se Paige, d’altro canto, non riesce a dirgli addio per sempre. Paige tiene molto a Henry e non vuole passare il resto della sua vita senza vedere suo fratello. In un’intervista rilasciata a Gold Derby, Holly Taylor ha dichiarato che Paige era probabilmente arrabbiata perché le avevano mentito per tutta la vita e non avrebbe voluto ricominciare da capo in un posto dove non conosceva la lingua:

“Credo che pensasse che i suoi genitori le avessero mentito così tanto e che fosse stata tradita praticamente per tutta la vita, che cosa avrebbe fatto se si fosse trasferita con loro in un paese diverso, dove non poteva nemmeno parlare la lingua e cose del genere? Credo che sapesse che non c’erano speranze per lei e che non si fidasse più dei suoi genitori”.

Cosa succederà a Elizabeth e Philip Jennings in Russia?

Keri Russell, Matthew Rhys e Holly Taylor in The Americans (2013)
© Copyright 2017, FX Networks. All rights reserved.

La vita sarà completamente diversa

La scena finale di The Americans mostra Elizabeth e Philip fuori a Mosca. Philip dice che essere tornati “è strano”, ed Elizabeth risponde in russo che si abitueranno. Dopo oltre due decenni in America, Philip ed Elizabeth devono riabituarsi alla vita in Russia. La Russia è molto diversa da quella che era quando sono partiti, soprattutto con Mikhail Gorbaciov alla guida dell’Unione Sovietica. Nel giro di pochi anni, l’Unione Sovietica si dissolverà ed Elizabeth e Philip dovranno affrontare questo cambiamento.

Philip ed Elizabeth sono nati e cresciuti in Russia, quindi si abitueranno a viverci di nuovo. Tuttavia, Philip ha abbracciato le abitudini americane e senza dubbio gli mancheranno le comodità. Fortunatamente, la coppia è sotto la protezione di Arkady Zotov, il vicecapo della Direzione S, quindi dovrebbero essere trattati bene. Tuttavia, c’è una cosa che Elizabeth e Philip non hanno: i loro figli. Non hanno modo di contattare Henry e Paige e potrebbero non rivederli mai più, a meno che Paige e Henry non si rechino in Russia.

Perché Stan lascia liberi i Jennings dopo aver scoperto la verità

Lo show è stato costruito per il loro confronto fin dal primo giorno.

I sospetti di Stan sui Jennings sono cresciuti nel corso della sesta stagione di The Americans, culminando in un teso confronto in un parcheggio durante il finale di The Americans . Stan è furioso, perché pensava che Phillip fosse uno dei suoi migliori amici. Stan ha l’opportunità di sparare a Philip o a Elizabeth o di consegnarli alle autorità. Tuttavia, finisce per lasciare libera la famiglia dopo aver ascoltato l’appassionata confessione di Philip sul suo lavoro di spia e su cosa significhi veramente per lui l’amicizia con Stan.

Sebbene Stan sia arrabbiato e ferito, ama ancora Philip e la sua famiglia, ed è per questo che lascia andare via i Jennings. Invece di cogliere l’occasione di diventare un eroe americano, il sentimentalismo di Stan ha la meglio e permette a Philip, Elizabeth e Paige di fuggire. Considera queste persone come una famiglia, soprattutto Henry, e alla fine non riesce a sopportare di mettere in prigione Elizabeth e Philip. Si tratta di un gesto straziante, poiché Stan si trova ad affrontare il fatto che il suo migliore amico lavora per una causa che Stan ha combattuto a lungo.

Cosa succede a Henry in America?

Stan gli dirà la verità?

Mentre Elizabeth, Philip e Paige fanno piani per fuggire dal Paese, Henry si trova alla St. Edward’s Academy, un prestigioso collegio nel New Hampshire, dove fa parte della squadra di hockey. Stan si presenta a una partita di hockey di Henry e presumibilmente gli dice la verità sui suoi genitori. Anche se la loro conversazione non è udibile, la reazione fisica di Henry alla notizia è chiara: è arrabbiato e deluso e probabilmente sente che la sua vita e la sua famiglia sono state una menzogna. Stan è l’unica figura adulta affidabile che Henry ha.

Stan ha imparato a considerare Henry come un figlio e ha legato con lui per lo sport. Henry si sente persino abbastanza a suo agio con Stan da parlargli di ragazze. Non c’è dubbio che Stan si prenderà cura di Henry, soprattutto perché Paige e Philip lo supplicano di prendersi cura del loro figlio. Ora che Henry conosce la verità, avrà bisogno di un sostegno emotivo che Stan potrà fornirgli. Henry dovrebbe continuare la sua vita normale, anche se dovrà fare i conti con l’estraneità dei genitori e della sorella, a meno che Paige non trovi un modo per riallacciare i rapporti con lui.

Renee era una spia in The Americans?

Potrebbe essere stato solo Stan ad essere paranoico?

Prima che la famiglia Jennings se ne vada, Philip rivela a Stan che pensa che Renee sia “una di noi”, sottintendendo che crede che la seconda moglie di Stan possa essere una spia del KGB. Philip ha avuto dei sospetti per un po’, arrivando persino a pedinare la sua auto. Tuttavia, The Americans lascia lo status di Renee ambiguo e le parole di Philip creano dubbi nella mente di Stan, che guarda il suo partner sotto una nuova luce. È possibile che Renee sia una spia, soprattutto perché è molto coinvolta nel lavoro di Stan all’FBI. Tuttavia, potrebbe anche essere semplicemente una persona comune.

Il senso di fiducia di Stan si è rotto dopo aver scoperto che il suo migliore amico è una spia, ma quest’ultima ammissione di Philip è una notizia bomba. Dimostra che Stan non sa di chi fidarsi. O Renee è una spia e la relazione di Stan è una bugia, oppure Renee non lo è e Stan è inutilmente paranoico. In ogni caso, Stan non guarderà più alla sua relazione con Renee nello stesso modo. In un’intervista a The Ringer, Joe Weisberg ha ammesso che il cast e la troupe non sanno se Renee sia una spia, lasciando che sia il pubblico a decidere:

“Dicono: ‘Renee era una spia?’. E ricevono la stessa identica risposta, che non è nemmeno ‘Non lo diciamo’. È ‘Non lo sappiamo’”.

Il vero significato del finale di The Americans

Philip ed Elizabeth sono diventati una vera coppia

Il finale di The Americans è agrodolce: Philip ed Elizabeth riescono a fuggire, ma a costo di perdere i loro figli. La coppia ha fatto tanti sacrifici quando ha lasciato la Russia per l’America, e ora lo show ha chiuso il cerchio, inducendoli a fare di nuovo sacrifici per tornare in Russia. Il finale diThe Americans riflette anche l’evoluzione del matrimonio di Philip ed Elizabeth. All’inizio, i due non erano vicini, ma solo parte di un matrimonio di copertura. Nel finale della serie, Philip ed Elizabeth hanno una vera relazione e si preoccupano più l’uno dell’altra che della loro missione di spionaggio.

Come è stato accolto il finale di The Americans

Il finale della serie è stato divisivo

… era tempo che le maschere venissero tolte e che il pubblico andasse avanti.

Sebbene il finale di The Americans sia riuscito a chiudere le questioni in sospeso e a lasciare gli spettatori con altre domande su cui riflettere, fornendo un equilibrio nell’approccio al finale di una serie, l’episodio ha diviso fan e critica. Alcuni l’hanno definito anticlimatico, mentre altri ritengono che abbia offerto la giusta quantità di trame emotive e di chiusura per il pubblico.

La riflessione di NPR sul finale lo ha definito uno show “sull’identità più che sulla spionaggio”, poiché l’episodio finale di The Americans ha permesso a ciascuno dei personaggi di esaminare chi erano, sono o possono essere veramente. Ha anche riflettuto sul fatto che non c’è stata una vera punizione per due persone che hanno fatto cose orribili, ma alla fine hanno perso la famiglia che avevano costruito e che avevano imparato ad amare, quindi la punizione è stata semplicemente inaspettata.
Entertainment Weekly, invece, ha trovato il finale frustrante. Secondo la rivista, alcune parti del finale hanno funzionato bene, “ma è sembrato zoppicante, poco propenso a spingere i suoi personaggi troppo in là. Per molti che credevano che uno dei due protagonisti o Stan avrebbe potuto uccidere uno (o entrambi) gli altri, il finale non è sembrato spingersi abbastanza in là con i personaggi o metterli in situazioni abbastanza precarie, nonostante Stan abbia catturato e lasciato andare gli amici che lo avevano tradito.

Vanity Fair ha definito il finale della serie “sciocco” e “stupefacente”. Il loro punto di vista è che la serie ha trascorso così tanto tempo a essere sottile che gran parte dello show è rimasto in un delicato “limbo”di tifo per i personaggi principali e di opposizione etica alle loro azioni, in attesa che venissero smascherati. Vanity Fair osserva che lo show seduce il pubblico facendogli fare il tifo per queste spie, ed è efficacemente in grado di “metterci in guardia dai poteri della seduzione” mentre fa regredire quelle stesse spie a ciò che erano prima di trascorrere due decenni in America.

Il New Yorker ha elogiato il finale dello spettacolo definendolo “elegante” e “potente”. La pubblicazione, in particolare, si è rallegrata per il poco spargimento di sangue del finale e, come la maggior parte dei recensori dell’episodio, ha messo in evidenza il confronto di Stan con Elizabeth, Phillip e Paige. Anche per i recensori che hanno trovato il finale anticlimatico, quella scena ha offerto la più grande ricompensa emotiva e il pugno di ferro, in quanto Phillip è in grado di preservare il suo rapporto con Elizabeth (anche se assumono di nuovo nuove identità) ma di rovinare la fiducia di Stan nei confronti della moglie.

Il più grande accordo tra i critici sul finale è che The Americans si è concluso al momento giusto. La serie è stata in grado di insinuare lo smascheramento delle spie per sei stagioni senza che il pubblico si stancasse, ma era ora che le maschere venissero tolte e che il pubblico andasse avanti.

La stagione 7 di The Americans si farà in qualche modo?

Un revival sembra improbabile

Il finale diThe Americans può aver lasciato alcune questioni in sospeso, ma soprattutto ha risolto le sue storie più importanti.

Al momento non ci sono piani per la stagione 7 di The Americans . Keri Russell è dubbiosa sul ritorno di The Americans e ha dichiarato a ComicBook.com: “È stato un finale così bello. Non credo che lo stravolgerei”. D’altro canto, Matthew Rhys sembra più aperto a un possibile revival, affermando al Rich Eisen Show (via YouTube) che il finale ha lasciato le cose aperte e che si potrebbero raccontare altre storie. Nonostante i commenti entusiasti di Rhys, forse sarebbe meglio lasciare The Americans così com’è.

Il finale di The Americans può aver lasciato alcune questioni in sospeso, ma soprattutto ha risolto le sue storie più importanti.  Inoltre, c’è sempre la possibilità che un revival rovini l’impeccabile eredità della serie. Anche se sarebbe interessante vedere cosa fanno Paige e Henry, soprattutto ai giorni nostri, non è un male lasciare i destini dei personaggi aperti. The Americans ha avuto uno dei migliori finali di serie televisive degli anni 2010 e sarebbe difficile per un revival eguagliare o superare una conclusione così superba.

Sotto il cielo delle Hawaii: la spiegazione del finale, cosa significa il colpo di scena di Brian e Tracy

Il finale di Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha) è una dolce conclusione per il film diretto da Cameron Crowe, con il grande colpo di scena di Brian e Tracy che non fa che rafforzare i temi del film. Uscito nel 2015, Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha) si concentra in gran parte su Brian Gilcrest (Bradley Cooper), un cinico appaltatore militare che è stato assunto per aiutare a garantire che un lancio spaziale privato possa andare avanti alle Hawaii. Per farlo, deve lavorare al fianco di Allison Ng di Emma Stone, un membro brillante e impegnato dell’Air Force che sviluppa costantemente una storia d’amore con Brian. A complicare ulteriormente le cose c’è un inaspettato incontro tra Brian e la sua ex compagna Tracy (Rachel McAdams), che si è sposata e ha avuto dei figli.

Mescolando intrighi militari con i tropi della commedia sentimentale, Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha) non sempre funziona. Il film ha solo il 20% di voti positivi su Rotten Tomatoes al momento in cui scriviamo, e Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha) è diventato tristemente controverso per la decisione di affidare alla caucasica Emma Stone il ruolo di Allison, per un quarto hawaiana e per un quarto cinese. Tuttavia, il tentativo del film di fondere generi molto diversi con un approccio sorprendentemente progressista ai tropi standard delle commedie romantiche lo rende un interessante (anche se imperfetto) ingresso nella filmografia di Crowe.

Un film di Cameron Crowe del 2015 ha uno degli ensemble hollywoodiani più numerosi degli anni 2010, ma non è riuscito ad avere un impatto sulla critica e sul botteghino.

Spiegato il vero twist sulla paternità di Grace

Emma Stone in Sotto il cielo delle Hawaii (2015)
Foto di Neal Preston – © 2015 – Columbia Pictures

Uno dei grandi colpi di scena di Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha) è la vera identità dei genitori di Grace, che complica ulteriormente il triangolo amoroso al centro del film. Per gran parte di Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha), Grace sembra essere la figlia di Tracy e di suo marito Woody, che si sono messi insieme poco dopo la separazione di Tracy da Brian, avvenuta anni prima degli eventi del film. Tuttavia, Brian è il vero padre di Grace, avendola concepita con Tracy poco prima della loro rottura. Brian non ne è a conoscenza fino agli eventi del film, il che sottolinea la natura agrodolce dei piani originali di Tracy per una vita con Brian.

È interessante notare che il film di Cameron Crowe non cerca di utilizzare questa rivelazione per creare un dramma eccessivo rispetto ad altri colpi di scena. Sebbene tra Tracy e Brian ci sia una forte tensione romantica, la rivelazione che i due condividono una figlia non li costringe a tornare insieme. Alla fine del film, i due rimangono con i loro partner separati. Anche Grace sembra essere d’accordo con la scoperta, con la scena finale del film incentrata su lei e Brian che si abbracciano come padre e figlia. È una svolta tranquillamente progressista nel film.

Cosa succede nel triangolo amoroso di Brian, Tracy e Allison di Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha)

Bradley Cooper, Rachel McAdams e Emma Stone in Sotto il cielo delle Hawaii (2015)
Foto di Neal Preston – © 2015 – Columbia Pictures

Il triangolo amoroso tra Brian, Tracy e Allison è una delle principali attrattive di Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha), che eleva la bontà della commedia romantica del film. Se prima i due avevano una storia d’amore, la perdita di fiducia di Brian in se stesso dopo essere stato espulso dall’aeronautica ha portato alla rottura della loro storia d’amore. Nel presente di Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha), i due hanno trovato relazioni diverse. Per Brian, si tratta di Allison Ng, che sviluppa costantemente un legame di reciproco rispetto e attrazione con Brian.

Al contrario, i sentimenti persistenti di Brian per Tracy sono solo l’ultimo colpo di coda nella relazione travagliata di lei con il benintenzionato Woody. Il loro matrimonio si sta già logorando all’inizio del film, e l’arrivo di Brian nelle loro vite rischia di romperlo definitivamente. Tuttavia, alla fine del film Brian e Tracy accettano che la loro storia d’amore sia finita, consentendo loro di impegnarsi pienamente con Woody e Allison. È un approccio sorprendentemente maturo alle convenzioni del sottogenere delle commedie romantiche, che permette ai quattro adulti di andare oltre i loro problemi e di riaffermare il loro legame reciproco.

Perché Brian sabota il lancio del satellite

Bradley Cooper in Sotto il cielo delle Hawaii (2015)
Foto di Neal Preston – © 2015 – Columbia Pictures

La storia d’amore tra Brian e Allison è all’origine di uno dei più grandi colpi di scena di Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha). Mentre il triangolo amoroso tra Brian, Allison e Tracy costituisce l’arco emotivo, il legame tra i primi due è guidato da uno sforzo congiunto civile/militare per dispiegare un satellite privato di proprietà di Carton. Inizialmente, Brian è un sostenitore del piano e uno dei principali responsabili della sua esecuzione, contribuendo a garantirne la realizzazione. Tuttavia, le discussioni con Allison e la sua genuina convinzione della libertà del cielo per tutte le persone influenzano costantemente la sua visione del mondo e le sue convinzioni.

Quando scopre che il satellite ha uno scopo ben più nefasto, Brian sabota il lancio e usa una perturbazione sonica per distruggerlo. Questo momento è un’affermazione per Brian, sia dei suoi sentimenti per Allison che della sua rinata fiducia nelle persone. È il grande punto di svolta di Aloha, che consolida la crescita e l’evoluzione del personaggio di Brian, da appaltatore stanco a personaggio più nobile. È anche uno dei momenti visivi più importanti del film, che eleva la commedia romantica a qualcosa di diverso.

Chi è il vero cattivo in Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha)

In una narrazione più semplice, Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha) avrebbe probabilmente visto Woody o Tracy come antagonisti, in conflitto con Brian e in grado di ostacolare i suoi tentativi di riallacciare i rapporti con Tracy o di andare avanti con Allison. Tuttavia, entrambi sono ritratti come persone genuinamente gentili, con Brian e Woody che fanno addirittura pace alla fine del film. Aloha trova invece il suo cattivo centrale in Carson. Interpretato da Bill Murry, Carson è inizialmente rappresentato come un miliardario con buone intenzioni che vuole usare il suo satellite privato per aiutare i cittadini locali. In realtà, però, il satellite avrà un carico nucleare.

Si tratta di un importante cambiamento di tono rispetto agli elementi da commedia romantica del film, che trasforma Carson in un personaggio più pericoloso. La scoperta della verità da parte di Allison (e del fatto che Brian ne fosse apparentemente a conoscenza) ha quasi spezzato la loro storia d’amore. Tuttavia, Brian decide di distruggere il satellite prima che diventi pienamente operativo. Questo contribuisce a smascherare le azioni di Carson, portando al suo arresto alla fine del film. Carson è la personificazione della prospettiva cinica e monetaria che Brian ha brevemente abbracciato, e il suo tradimento di Carson è la grande vittoria morale di Brian nel film.

Il vero significato del finale di Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha)

In Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha) si svolgono molte cose, il che a volte può andare a discapito del film, che cerca di esplorare diversi temi e morali contemporaneamente. L’arco emotivo di Brian è incentrato sull’allontanamento dal percorso cinico che aveva accettato dopo la partenza dall’aeronautica. Allison lo aiuta a risvegliare il suo amore infantile per la scienza e lo spazio, creando una storia d’amore tra i due grazie alla passione condivisa. L’uomo accetta che Tracy sia andata avanti, ma il finale suggerisce che farà parte della vita di sua figlia, un abbraccio speranzoso a un’unità familiare non convenzionale.

Anche gli altri personaggi ottengono affermazioni simili: Woody, Allison e Tracy rifiutano di cedere al pessimismo e alla sconfitta e alla fine ottengono tutti ciò che desiderano. L’unico personaggio che vacilla veramente è Carson, la cui ricchezza e il cui approccio spietato lo rendono il cattivo del film. Anche i nativi hawaiani locali ottengono il loro lieto fine con la scoperta dei crimini di Carson. Sotto il cielo delle Hawaii (Aloha) tenta di fare molto, ma beneficia di un finale che regala al cast, in gran parte simpatico, un lieto fine che premia l’ottimismo e la speranza per il futuro.

NCIS 22: data di uscita, cast, trama e tutto ciò che sappiamo

NCIS 22: data di uscita, cast, trama e tutto ciò che sappiamo

La popolarissima serie procedurale NCIS è una vera e propria istituzione televisiva, e ora dovrebbe tornare per la sua 22a stagione. Debuttata nel 2003 come spinoff di JAG, NCIS segue gli agenti del Naval Criminal Investigative Service che indagano su casi criminali che riguardano l’esercito americano. Originariamente guidata da Mark Harmon nel ruolo dell’agente Leroy Gibbs, la serie è riuscita a cambiare rotta dopo la partenza di Harmon e a mantenere il suo status di uno dei procedurali più seguiti.

Durante la sesta stagione dello show, ha debuttato il primo dei numerosi spinoff di NCIS , e NCIS: Los Angeles ha avuto un’impressionante serie di 14 stagioni. Negli anni successivi altri spinoff hanno debuttato con diversi gradi di successo e il franchise continua ad espandersi con aggiunte recenti come NCIS: Sydney e Hawaii. L’universo di NCIS sta facendo il primo passo verso una nuova direzione con il recente annuncio di NCIS: Origins, che esplorerà i primi giorni dell’agente Gibbs. Con tutto il clamore che ancora circonda il franchise, la stagione 22 di NCIS sembrava una conclusione scontata e la serie è stata rapidamente rinnovata.

Come personaggio principale di NCIS, il Jimmy Palmer di Brian Dietzen ha vissuto molte esperienze di cuore, quindi ci sono alcune cose che vorrei per lui nella 22° stagione.

Le ultime notizie di NCIS 22

La CBS annuncia la data di uscita della di NCIS 22

Dopo che il popolare procedurale ha ottenuto un rinnovo anticipato ad aprile 2024, le ultime notizie confermano la data di uscita della stagione 22 di NCIS. Ora che condivide la serata con la nuova serie prequel, NCIS: Origins, lo show di punta tornerà per la sua storica 22esima stagione lunedì 14 ottobre alle 21.00. La serie prequel incentrata sul giovane Gibbs seguirà immediatamente e trasmetterà gli episodi ogni settimana alle 22.00.

NCIS condividerà una serata con NCIS: Origins

La serie ammiraglia sarà seguita dagli episodi di Origins, che andranno in onda alle 22.00.

Inoltrandosi nella sua impressionante 22esima stagione, NCIS continuerà a essere uno dei punti di forza della prossima stagione autunnale della CBS. Condividendo la serata con l’imminente spinoff prequel, NCIS: Origins, la stagione 22 di NCIS debutterà con il primo episodio lunedì 14 ottobre alle 21:00. La serie principale sarà seguita da episodi di NCIS che andranno in onda alle 22: 00. La serie ammiraglia sarà seguita dagli episodi di Origins, che andranno in onda alle 22.00.

La stagione 21 di NCIS si è conclusa il 6 maggio 2024.

Il cast di NCIS 22

Il cast di NCIS è cambiato molto nel corso dei decenni, ma si prevede che l’ensemble della stagione 22 assomigli molto a quello della stagione 21. L’unico cambiamento che riguarda la prossima stagione è il ritorno del cast completo. L’unico cambiamento che incombe sulla prima stagione è la potenziale partenza dell’agente Jessica Knight, interpretata da Katrina Law, che potrebbe essere costretta a lasciare la squadra dopo che le è stato offerto un nuovo lavoro altrove. Tuttavia, la partenza della Knight non è ancora confermata, e potrebbe tornare nei primi episodi della stagione 22. È previsto il ritorno di Gary Cole nei panni dell’agente speciale Alden Parker e del suo secondo in comando, Timothy Mcgee, interpretato da Sean Murray.

La trama di NCIS – Stagione 22

La stagione 21 di NCIS è iniziata con l’esplosiva storia dell’agente Torres, che si è rivelata un’azione criminale, ma si è conclusa prima della fine della stagione. Tuttavia, il finale della stagione 21 non è stato lasciato senza un cliffhanger, e la composizione della squadra potrebbe cambiare radicalmente con la partenza dell’agente Knight. Verso la fine della stagione 21, alla Knight è stato offerto il posto di responsabile dell’addestramento di REACT a Camp Pendelton e lei ha preso seriamente in considerazione l’idea di accettare il lavoro. La sua partenza non è stata chiarita nella stagione 21, quindi la stagione 22 di NCIS dovrà rivelare la decisione finale della Knight.

Kelsey Grammar conferma la possibilità di tornare nei panni della Bestia dopo The Marvels

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Mentre un reboot degli X-Men è (finalmente) in fase di sviluppo, i Marvel Studios hanno anche riportato diversi attori dell’ormai defunto franchise della 20th Century Fox per riprendere i loro rispettivi ruoli nel MCU.

Di recente, Hugh Jackman è tornato per Deadpool e Wolverine, e abbiamo anche visto Sir Patrick Stewart nei panni del Professor Charles Xavier in Doctor Strange nel Multiverso della follia e Kelsey Grammar in quelli di Bestia nella scena post-credits di The Marvels.

Nello stinger, Monica Rambeau (Teyonah Parris) si risveglia in un laboratorio medico dopo essere rimasta intrappolata in una realtà alternativa in seguito alla sua battaglia con Dar-Benn e trova al suo fianco la defunta madre Maria (Lashana Lynch). Rambeau è sopraffatta dalla gioia, ma Maria – che in realtà è la Binary di questo mondo – non ha idea di chi sia.

Mentre la confusione di Monica aumenta, una voce familiare chiede “come sta il nostro paziente” ed entra nella stanza un’accurata riproduzione in CGI di Hank McCoy, alias Bestia.

Grammar ha dichiarato in precedenza di non aver sentito parlare di un possibile ritorno di Bestia, ma ora conferma di aver avuto alcune “conversazioni”, anche se non è riuscito a scendere nei dettagli.

Non c’è nulla di cui possa parlare”, dice la star di Fraiser a ComicBook.com. “Quello che so è che c’è stata una sorta di enorme sfogo quando sono apparso alla fine di The Marvels, credo sia stato così. La reazione è stata davvero quasi… non era inaspettata. Ci sarebbe stata una certa reazione, ma è stata piuttosto travolgente, e quindi ci sono state alcune conversazioni”.

Anche se i piani sono sempre soggetti a cambiamenti nel MCU, la Marvel non avrebbe reintrodotto Bestia per questa particolare scena se non avesse avuto intenzione di riportarlo indietro a un certo punto, ma non sappiamo ancora quando lo rivedremo. Avengers: Secret Wars sembra la data più probabile, ma ci sono voci che dicono che si farà vedere prima di allora.

Cosa è accaduto in The Marvels? 

“In The Marvels dei Marvel Studios, Carol Danvers alias Capitan Marvel ha recuperato la sua identità dai tirannici Kree e si è vendicata dell’Intelligenza Suprema. Ma le conseguenze indesiderate vedono Carol farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la inviano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della super-fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e della nipote di Carol, ora astronauta di S.A.B.E.R., il capitano Monica Rambeau. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare di concerto per salvare l’universo come The Marvels”.

Il film è interpretato anche da Zawe Ashton e Park Seo-joon. La regia è di Nia DaCosta, mentre Kevin Feige è il produttore. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Mary Livanos e Matthew Jenkins sono i produttori esecutivi. La sceneggiatura è di Megan McDonnell, Nia DaCosta, Elissa Karasik e Zeb Wells.

Le meraviglie è ora disponibile per il vapore su Disney+ e per l’acquisto in 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD il 13 febbraio.

NCIS 21, la spiegazione del finale: Cosa succede e come si prepara la stagione 22

Il finale della stagione 21 di NCIS ha avuto enormi ripercussioni sulla Squadra di Risposta ai Casi Maggiori e sulla loro storia nella stagione 22. Nel finale della stagione 21 dell’NCIS (episodio 10, “Follia della barriera corallina”), la squadra indaga sulla scoperta di tre cadaveri su una nave della Marina in disarmo che dovrebbe essere affondata. Quando l’Agente Supervisore dell’NCIS Alden Parker (Gary Cole) e l’Agente Speciale Jessica Knight (Katrina Law) rimangono bloccati all’interno della nave, si delinea il corso della stagione 22 dell’NCIS.

Jess sta elaborando l’offerta di lavoro ricevuta dal Direttore dell’NCIS Leon Vance (Rocky Carroll) e il modo in cui il suo potenziale ruolo di Capo REACT influenzerà la sua relazione con il dottor Jimmy Palmer (Brian Dietzen). Lei e Parker rimangono bloccati nella sala macchine della nave e, mentre Parker perde sangue dopo che un pilastro metallico di sostegno gli cade sulla gamba, le conversazioni tra Parker e Knight sembrano stabilire importanti cambiamenti nell’NCISverse. È stata una stagione cruciale per la serie ammiraglia, che ha reso omaggio al personaggio del dottor Mallard di David McCallum e ha celebrato ilmillesimo episodiodi NCIS su nonostante una stagione ridotta.

Jessica Knight lascia davvero l’NCIS? Perché accetta di guidare REACT

L’agente Knight si è imbattuta nel direttore Leon Vance che conversava con un certo Moondog, il signor Brian Mooney, che la Knight conosce da REACT e Camp Pendleton. Vance ha osservato che Moondog “farà il culo all’ufficio dell’Estremo Oriente”, rivelando che Mooney ha accettato il posto del vecchio padre di Knight dopo aver rifiutato la posizione. Quando Knight ha chiesto chi prenderà il posto di Mooney come capo dell’addestramento REACT (un lavoro per il quale si era candidata un paio di anni fa), Vance ha rivelato che ora è il candidato migliore e le ha offerto il lavoro, che alla fine ha accettato.

Sembra che Jessica Knight lasci l’MCRT dopo aver accettato il posto di Chief REACT Training Officer a Camp Pendleton. La Knight accetta la promozione perché è una posizione che si immaginava di ricoprire da quando ha perso la sua ex squadra REACT. Quando Parker chiede alla Knight perché non abbia preso il posto del padre come lui voleva, lei rivela di essersi sentita programmata per ribellarsi, ma lascia intendere che c’è dell’altro nella spiegazione. Nel finale, la Knight dimostra di essere in grado di ricoprire il ruolo per cui è stata scelta quando va a nuotare per tentare di salvare Parker.

La partenza di Jessica Knight da NCIS non è confermata

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Non è stato confermato che l’attore di Jessica Knight, Katrina Law, stia lasciando lo show. Al contrario, la Law ha condiviso un post su Instagram dopo il finale di stagione con la didascalia “Immagino che dovremo aspettare l’autunno della CBS”. La didascalia, che accompagna tre foto stampa (due della Law e una del cast di NCIS ), suggerisce che il personaggio della Law avrà ancora molto da fare. Il post è accompagnato dalla canzone “School’s Out” di Alice Cooper, che recita: “Le scuole sono finite per l’estate. La scuola è finita per sempre”. La scelta della canzone alimenta il mistero sul fatto che Law sia fuori dall’NCIS per sempre o solo per l’estate.

Anche se non è chiaro se Jess lascerà definitivamente la serie, probabilmente il personaggio non sarà più un series regular della casa madre, visto che ha accettato di lavorare a Pendelton, dall’altra parte del Paese. Detto questo, in un’intervista a TVLine, Law ha consigliato di “sintonizzarsi per l’apertura della stagione!” per vedere se il suo personaggio tornerà nella stagione 22. Nell’intervista è stato citato anche lo showrunner Steven D. Binder che sembra aver fatto intendere che la Law potrebbe tornare nella 22esima stagione: “Abbiamo avuto persone che sembrava stessero per andarsene e poi si è scoperto che non era così”.

Cosa significa la partenza di Jess per lei e Jimmy

Quando Jess condivide la notizia con il suo fidanzato, il dottor Jimmy Palmer, le cose si fanno difficili. Non è chiaro cosa significhi la partenza di Jess per lei e Jimmy, ma alcuni accenni nel finale della stagione 21 danno un contesto a ciò che accadrà in seguito. Quando Jimmy fa notare a Jess che Pendleton si trova su un’altra costa, Jess suggerisce di essere aperta a una relazione a distanza, dicendo che “non è che una relazione a distanza sia la cosa peggiore che possa capitare”. Jimmy è chiaramente sconvolto e quando Jess tenta di farlo ragionare, lui la interrompe dicendo che ha perso tutti.

La conversazione conclusiva tra i due suggerisce che Jess e Jimmy sono entrambi in grado di comprendere il punto di vista dell’altro e rivela che, nella peggiore delle ipotesi, la coppia terminerà la relazione in buoni rapporti. La separazione amichevole potrebbe significare che Jimmy e Jess potrebbero esplorare una relazione a distanza nella stagione 22 di NCIS, e potrebbe essere un modo per incorporare il personaggio di Knight in futuro. Detto questo, anche se la conversazione della coppia è stata aperta, è sembrata conclusiva per la loro relazione. A prescindere dal futuro, è stata lasciata aperta una porta per una relazione di cura e rispetto reciproco.

Chi è Lily? Spiegato il ricordo d’infanzia di Parker

Durante il finale della stagione 21 di NCIS, Parker ha una misteriosa allucinazione di una ragazza che corre nella sala macchine della nave in cui è intrappolato e che chiama “Lilly”. La sua visione si trasforma in un flashback che si incrocia inquietantemente con il suo futuro. Nella visione, Parker gioca a nascondino con Lilly da bambino sul ponte di una nave della Marina. La visione dà l’impressione che Lilly sia la sorella defunta di Alden e che sulla nave le succeda qualcosa di fatale, il che potrebbe essere il motivo per cui Parker non ama stare su di essa.

Quando Jess rimane a parlare con Parker mentre si riprende, gli chiede chi sia Lilly. Parker dice di non ricordare. La sua risposta può avere diverse spiegazioni. È molto probabile che Parker abbia represso un ricordo d’infanzia traumatico della morte della sorella e che non ricordi davvero i dettagli della sua scomparsa. Potrebbe anche essere che Parker stia semplicemente mentendo a Knight per evitare l’argomento, ma Parker non ha mai nascosto nulla alla sua squadra. Un’altra spiegazione potrebbe essere che, a seguito della ferita, Parker abbia temporaneamente perso alcuni dei suoi ricordi.

L’importanza che Parker sopravviva all’infortunio alla gamba

Nel finale della stagione 21 di NCIS, sembrava che Parker non ce l’avesse fatta, ma nonostante la sua situazione disastrosa, la sua storia sembra destinata a continuare nella stagione 22. Alla fine dell’episodio Parker è stato ricoverato in ospedale e si è ripreso. Grazie allo sviluppo del personaggio di Parker nel corso del finale, sembra che Parker sarà al centro dell’attenzione nella prossima stagione. La stagione 22 diNCIS vedrà probabilmente un ulteriore sviluppo del personaggio di Parker, dopo che è stato rivelato che Parker ha avuto un’infanzia traumatica e che potenzialmente ha vissuto o ha avuto a che fare con la morte della sorella minore.

La trama del finale della stagione 21 di NCIS suggerisce che il franchise sta iniziando ad approfondire il passato di Parker e che probabilmente nella prossima stagione verranno rivelati altri aspetti del suo personaggio. Nel finale si è anche accennato alla madre di Parker, ma l’attore si è rifiutato di entrare nei dettagli, anche se è chiaro dal tono di Parker che c’è dell’altro nella storia. L’ulteriore sviluppo del personaggio di Parker è fondamentale dopo la partenza del Leroy Jethro Gibbs di Mark Harmon. Tra l’esplorazione del passato di Parker e una potenziale relazione nel suo futuro, NCIS sta dando a Parker la storyline di cui ha bisogno.

Leon Vance rimane direttore dell’NCIS

In alcuni momenti della stagione 21, c’erano stati segnali che Leon Vance avrebbe potuto lasciare il ruolo di direttore dell’NCIS. Nel millesimo episodio dell’NCIS ha subito uno scioccante colpo di scena quando gli hanno sparato alla schiena davanti al figlio Jared Vance (Spence Moore II). Durante la visita alla tomba della moglie, ha dovuto affidare a Timothy McGee (Sean Murray) il ruolo di direttore temporaneo dell’NCIS. Sembrava probabile che, dopo 15 stagioni di NCIS, Leon Vance potesse lasciare il ruolo di direttore dell ‘NCIS più longevo per passare il testimone a qualcuno come McGee o Parker.

Al contrario, il finale della stagione 21 dell’NCIS ha mostrato Vance in piena attività: ha reclutato Knight per il REACT Chief ed è apparso in modo prominente all’inizio e alla fine dell’episodio per prendere una decisione importante. Sebbene nella stagione 21, episodio 8, Vance sia apparso con il braccio ingessato, suggerendo che la guarigione e il futuro del regista erano ancora in sospeso, il finale di stagione lo ha mostrato apparentemente in piena ripresa. Vance non ha motivo di non rimanere come direttore di NCIS per la prossima stagione, smentendo probabilmente la teoria secondo cui Vance avrebbe avuto un’uscita di scena perfetta.

Le conseguenze della partenza di Knight per l’MCRT: ecco cosa significa

La cosa più eccitante per il franchise è il modo in cui l’MCRT si evolverà dopo la partenza dell’agente Knight. Con l’uscita di scena di Jess, è prevedibile che qualcun altro ricoprirà il suo ruolo all’interno della squadra. NCIS ha visto una rotazione dei personaggi fin dalle prime stagioni dello show, a partire da quando Kate Todd (Sasha Alexander) fu colpita alla nuca e sostituita da Ziva David (Cote de Pablo). Alla fine, Ziva è stata sostituita da Eleanor Bishop di Emily Wickersham e quando la Wickersham ha lasciato lo show, il personaggio di Jessica Knight è stato il suo sostituto.

Un potenziale sostituto del personaggio della Knight potrebbe essere Curtis Hubley (J. Claude Deering), un operatore tecnico della squadra che nella stagione 21 di NCIS ha chiarito di voler diventare un agente NCIS in prova. Detto questo, è improbabile che il personaggio di Hubley sostituisca direttamente l’agente Knight, dato che il ruolo è tradizionalmente passato tra le donne da quando è stato ricoperto per la prima volta da Kate Todd nella stagione 1, episodio 1, di NCIS. La partenza della Knight significa che una tendenza iconica per il franchise continuerà quando il suo ruolo nell’MCRT verrà tramandato ancora una volta.

Cosa aspettarsi dalla stagione 22 di NCIS

Il finale della stagione 21 di NCIS ha creato grandi cambiamenti nella prossima stagione. La partenza dell’agente Knight spezzerà l’attuale MCRT. Anche se dovesse fare delle apparizioni in futuro, l’abbandono della squadra da parte dell’agente Knight comporterebbe grandi cambiamenti per i suoi compagni di squadra rimasti. La stagione 22 diNCIS può rivisitare la trama dell’episodio 6, “Strani invasori”, che ha quasi spezzato l’intero universo di NCIS e ha lasciato la squadra in sospeso con il misterioso killer extraterrestre. Potrebbe fare il suo ritorno l’ex moglie di Parker, Vivian Kolchak (Teri Polo), capo della Task Force Fenomeni Aerei Non Identificati.

La stagione 22 di NCIS potrebbe incorporare un membro del cast di NCIS: Hawai’i, ora che la serie è stata cancellata dopo la terza stagione. Non è raro che il franchise sposti i membri del cast, anche tra diversi show. In particolare, il personaggio di Sam Hanna di LL Cool J si è unito al cast di NCIS: Hawai’i dopo essere stato un series regular in NCIS: Los Angeles. Sam Hanna è entrato a far parte del Field Office di Pearl Harbor dopo che NCIS: Los Angeles è stato cancellato nel 2023 dopo 14 stagioni. Il franchise potrebbe reintrodurre personaggi simili dopo la cancellazione di NCIS: Hawai’i.

Nella stagione 22 di NCIS, sembra che i membri principali del cast Timothy McGee, Jimmy Palmer, Leon Vance, Nick Torres, Alden Parker e Kasie Hines (Diona Reasonover) manterranno i loro ruoli attuali nell’NCISverse. Con i personaggi principali al loro posto, la cosa più importante da vedere nella prossima stagione sarà una nuova iterazione dell’MCRT con la partenza di Jessica Knight. Sarebbe interessante vedere la squadra incorporare qualcuno come Kate Todd o Jacqueline Sloane (Maria Bello) – qualcuno che abbia esperienza di profiling che potrebbe migliorare le capacità investigative della squadra e aggiungere profondità alle indagini in corso.

Agatha All Along: ironia pungente nella prima clip ufficiale

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Agatha All Along: ironia pungente nella prima clip ufficiale

Disney+ ha diffuso la prima clip “molto pungente” di Agatha All Along, l’attesa prossima serie tv targata Marvel Television e in arrivo sulla piattaforma. La clip conferma che Joe Locke interpreterà quasi sicuramente Billy Kaplan/Billy Maximoff/Wiccan

Agatha All Along ha subito solo un giorno di riprese, il che suggerisce che i Marvel Studios sono molto soddisfatti di come è stata realizzata la serie soprannaturale. Come sempre, restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti – e per la nostra recensione – molto presto.

Quello che sappiamo su Agatha All Along

Agatha All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di WandaVision, tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor), Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David Payton (John Collins), David Lengel (Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon), Amos Glick (Dennis), Brian Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes (Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e Maria Dizzia.

Pochi dettagli ufficiali sono stati rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff (o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è “reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness – ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della donna che ha ucciso le loro madri. Agatha All Along debutterà su Disney+ il 18 settembre.

Aquaman e il Regno Perduto arriva in streaming su NOW e in tv su SKY

Dall’Universo DC, arriva in prima TV su Sky il sequel del film DC di maggiore successo di tutti i tempi, Aquaman e il Regno Perduto, in onda lunedì 16 settembre alle 21:15 su Sky Cinema Uno (e alle 21:45 anche su Sky Cinema Collection – DC Superheroes), in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Diretto da James Wan e distribuito da Warner Bros. Pictures, Aquaman e il Regno Perduto vede le star del primo capitolo ritornare nei loro ruoli originali: Jason Momoa è ancora Arthur Curry/Aquaman, ora in bilico tra i suoi doveri di Re di Atlantide e di nuovo padre; Patrick Wilson è Orm, fratellastro di Aquaman e sua nemesi, che ora deve affrontare un nuovo ruolo come alleato riluttante del fratello; Amber Heard è Mera, regina di Atlantide e madre dell’erede al trono; Yahya Abdul-Mateen II è Black Manta, impegnato più che mai a vendicare la morte di suo padre distruggendo Aquaman, la sua famiglia e Atlantide; Nicole Kidman torna nel ruolo di Atlanna, una leader fiera e madre con il cuore di una guerriera. Riprendono i loro ruoli anche Dolph Lundgren, che interpreta Re Nereus e Randall Park che ritorna come Dr. Stephen Shin.

La trama di Aquaman e il Regno Perduto

Non riuscendo a sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di annientare Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black Manta, in possesso del potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia, è più temibile che mai. Per sconfiggerlo Aquaman si rivolgerà al fratello imprigionato Orm, l’ex re di Atlantide, per forgiare un’improbabile alleanza. Insieme dovranno mettere da parte le loro divergenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman, e il mondo intero, da una distruzione irreversibile.

Aquaman e il Regno Perduto

Aquaman e il Regno Perduto è il film conclusivo dell’era “DCEU” prima che il franchise venga riavviato. Jason Momoa molto probabilmente metterà da parte il tridente, ma si dice che sia in trattative per interpretare un personaggio completamente diverso nel DCU di James Gunn e Peter Safran, Lobo.

Non essendo riuscito a sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggere il Re di Atlantide una volta per tutte. Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malevola. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello imprigionato Orm, l’ex re di Atlantide, per stringere un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.

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