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Funny Games: una clip esclusiva dal film di Michael Haneke

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Funny Games: una clip esclusiva dal film di Michael Haneke

In occasione della nuova uscita in sala di Funny Games (leggi la nostra recensione) di Michael Haneke del 1997, ecco una clip in esclusiva del film riportato nelle sale da I Wonder Pictures dall’11 dicembre.

https://www.youtube.com/watch?v=88GGLS1_KOQ

Torna nelle sale italiane FUNNY GAMES, il nuovo titolo di I WONDER CLASSICS, la divisione di I Wonder Pictures dedicata alla riscoperta dei classici d’autore. Il film, diretto da Michael Haneke (La pianista, Il nastro bianco) e presentato al Festival di Cannes nel 1997, è un thriller crudo e affascinante che presenta una potente riflessione sull’impatto della violenza nei media. È uno dei lavori più radicali di Haneke su questo tema: l’occhio del regista non mitiga alcuna scena, sfidando l’innocenza dello spettatore e costringendolo a prendere posizione su quanto accade nel film.

Michael Haneke, nato a Monaco di Baviera nel 1942, ha vinto il Grand Prix della Giuria al festival di Cannes nel 2001 con La pianista. La sua trilogia composta da Il settimo continente (1989), Benny’s video (1992) e 71 frammenti di una cronologia del caso (1994) descrive le conseguenze della violenza dei media. FUNNY GAMES ne è il completamento e il superamento: un’analisi straniante del genere thriller che non lascerà indifferente nessuno spettatore. A dieci anni dall’uscita, nel 2007, Michael Haneke ha diretto il remake americano a cui hanno preso parte Naomi Watts, Tim Roth, Brad Pitt e Brady Corbet.

FUNNY GAMES sarà nei cinema dall’11 dicembre.

 

Funny Games, recensione del film di Michael Haneke

Funny Games, recensione del film di Michael Haneke

La finzione può essere reale tanto quanto la realtà: c’è solo una linea molto sottile che separa questi due piani, ed entrambi possono facilmente oltrepassarla. Questo è il messaggio tagliente che Michael Haneke volle lanciare nel 1997 con il suo home invasion incredibilmente realistico e provocatorio, Funny Games (1997). In questo film, che torna di nuovo al cinema da lunedì 11 dicembre in versione restaurata, il regista, come i suoi personaggi, gioca con lo spettatore, manipolandolo ma senza mai sottovalutarlo, facendo sempre appello alla sua intelligenza e cercando sempre in lui una reazione, che in molti casi è di vero e proprio rifiuto.

Funny Games, la trama

La famiglia di Georg (Ulrich Muhe), Anna (Susanne Lothar) e del loro giovane figlio rappresenta una fetta di borghesia davvero suggestiva: ci vengono mostrati mentre giocano a indovinare brani di musica classica mentre guidano il loro SUV nuovo di zecca verso la loro residenza estiva. In questa atmosfera eccessivamente placida e tranquilla, tensione diventerà sempre più palpabile. Quando arrivano alla lussuosa tenuta dove trascorreranno i loro giorni di vacanza, trovano Fred, il loro vicino di casa e fratello di Georg, e due giovani ospiti che giocano a golf. Mentre si sistemano, uno dei giovani bussa alla loro porta e chiede delle uova. Il giovane, Peter (Frank Giering), lascia cadere le uova sulla porta e ne chiede altre per fare una commissione. La pressione psicologica aumenta gradualmente, fino al punto in cui la situazione porta i due giovani a rapire l’intera famiglia dalla loro casa.

Il male è mascherato dalla cortesia

Il regista austriaco, uno dei più provocatori del cinema europeo, raccoglie con Funny Games il testimone da Stanley Kubrick, che qualche decennio prima aveva scosso le coscienze borghesi con Arancia meccanica, e da Sam Peckinpah, che con Cani di paglia aveva già riflettuto sulla brutalità di una violenza che non muove da nessuna ragione, bensì vuole soddisdare il semplice divertimento di un gruppo di individui alienati.

In realtà, ci sono molte coincidenze tra Arancia meccanica e Funny Games. Innanzitutto, i criminali sono vestiti di bianco immacolato e il capobanda assume una sorta di leadership culturale che lo porta a esprimersi in modo raffinato e ad adottare maniere squisite, come quella di offrirsi di sistemare la gamba della vittima dopo averle inferto un tremendo colpo con una mazza da golf. Questa cortesia al limite del parossismo, in cui ogni richiesta è accompagnata da un “per favore“, contrasta nettamente con la violenza nascosta che si cela dietro l’apparenza educata degli aggressori, stucchevole nella sua sollecitudine, e che va a creare un effetto molto disturbante per lo spettatore. Le infinite inquadrature fisse che Haneke inserisce per disturbare chi sta guardando contribuiscono non poco a questo effetto: un’inquadratura fissa di un uomo con una gamba maciullata che squarcia il silenzio della notte con un urlo tremolante è molto più inquietante di un rapido montaggio di colpi sonori. In fondo, è la stessa idea che David Lynch ha magistralmente catturato nel prologo di Velluto blu: il male nascosto dietro una facciata di pace e tranquillità.

Funny Games, Michael Haneke

“The villain takes it all”…

Funny Games è un film che sfida le convenzioni cinematografiche e di genere.  Innanzitutto perché uno dei suoi personaggi principali, Peter, rompe continuamente la quarta parete parlandoci attraverso lo schermo. Ci interroga, ci intimidisce, cerca di dialogare con noi per conoscere il nostro punto di vista. Tenendo presente il tono generale del film, questo dettaglio, brillante, postmoderno e incredibilmente lucido, è volutamente offensivo, perché sappiamo in ogni momento di essere in una rappresentazione, un teatro scomodo dove le cose accadono, senza avere chiaro il come e il perchè.

Nella sequenza forse più ispirata dell’intero film, Peter prende il telecomando della TV e riavvolge ciò che è appena accaduto, come se il film fosse una videocassetta – e, in realtà, non è altro che questo – semplicemente perché quanto accaduto non è conforme ai suoi gusti. Ci troviamo, senza alcun dubbio, di fronte a uno dei più chiari esempi di Deus ex machina sullo schermo cinematografico, nonchè a una delle situazioni più disperate per qualsiasi spettatore, che prende coscienza di qualcosa che già sospettava: i cattivi stanno per vincere. Questa non è comunque l’unica volta in cui compare questa figura classica della tragedia greca: ne sono esempi le mazze da golf che perdono la loro natura di oggetti “nobili” per quella di oggetti contundenti e, ancora, il coltello che l’autore ci mostra sfacciatamente, instillando in noi l’inutile speranza che in seguito servirà a ristabilire l’ordine e a fare un po’ di giustizia.

Funny Games, una scena del film di Michael Haneke

La tortura dello sguardo insistente

La vera tortura inscenata da Funny Games non è comunque fisica, bensì psicologica. I comportamenti contrastanti tra il pensiero sadico dei cattivi e la loro apparente gentilezza creano un’atmosfera di vera tensione in cui ci si chiede se la famiglia abbia almeno un’esile speranza di salvezza. Il tipo di tensione che lascia lo spettatore allo sbando in un luogo ostile in cui non sa con certezza cosa accadrà – in altre parole, si sente vulnerabile. Come se non bastasse, la mancanza di una colonna sonora che aiuti a colmare l’assenza di speranza rende ancora più difficile assistere al calvario di questa famiglia a danno di due giovani uomini che, nonostante il loro inconfutabile status di villain a livello diegetico, sono comunque incredibilmente affascinanti. A partire dai loro dialoghi, possiamo supporre siano grandi consumatori di prodotti culturali e allo stesso tempo ne siano talmente influenzati che torturare e uccidere è per loro una consuetudine. Sono il risultato della desensibilizzazione alla violenza che i media stessi hanno provocato, soprattutto la televisione e il cinema.

La società ha raggiunto un punto in cui le disgrazie umane sono una fonte di piacere nel mondo della finzione così come nella realtà, sembra volerci dire Haneke, e Paul e Peter ne sono un esempio vivente. Non sono però solo loro a provare piacere nella violenza, ma anche coloro a cui Paul parla: noi, cioè il pubblico. Siamo partecipi del modo in cui questi giovani torturano una famiglia e questo ci fa disprezzare l’atto stesso del guardare ma, allo stesso tempo, alimenta la nostra curiosità morbosa, perché stiamo volutamente decidendo di guardare un film in cui sappiamo che un gruppo di persone verrà torturato. Dunque, chi sono i veri villain?

Funko Pop: le nuove statuette spoilerano Avengers: Endgame

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Funko Pop: le nuove statuette spoilerano Avengers: Endgame

Le Funko POP figure sono state aggiornate all’ultimo film Marvel arrivato in sala: Avengers: Endgame. Il film ha tenuto in serbo diverse sorprese per i fan e gli spettatori, e così anche la famosa linea di giochi si è adeguata, rivelando soltanto adesso una serie di statuine che rivelano la sorte di alcuni dei personaggi del film. SEGUONO SPOILER

Ecco ben tre Funko POP dedicati ad Avengers: Endgame in cui vediamo prima di tutto la sorte toccata a Thor, una versione asgardiana del Drugo del Grande Lebowski: grasso, alcolizzato e barbuto. Poi possiamo vedere il Funko dedicato a Rescue, ovvero Pepper Potts. La compagna di Tony Stark scende in campo nel terzo atto del film, indossando l’armatura che lui le ha costruito, come apprendiamo all’inizio del film. Infine, appartenente alla linea di Funko un po’ più grandi, vediamo quello dedicato a Professor Hulk, ovvero l’evoluzione del personaggio di Mark Ruffalo che per tutto il film avrà l’aspetto del personaggio che è riuscito a conciliare la forza di Hulk e il cervello di Banner.

Eccoli di seguito:

Leggi anche:

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Nel cast di Avengers: Endgame ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Funko Pop: la Warner Bros. al lavoro sul film d’animazione

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Funko Pop: la Warner Bros. al lavoro sul film d’animazione

La Warner Animation Group (divisione della warner Bros.) svilupperà e produrrà un film basato sui Funko Pop, le celebri action figure in vinile ormai punto di riferimento per collezionisti in tutto il mondo. Da vent’anni lo studio e l’azienda fondata da Mike Becker collaborano per produrre giocattoli ispirati a franchise come Harry Potter, Universo DC e molti altri, e a consacrare questo sodalizio è Allison Abbate, vicepresidente esecutivo che gestirà la partnership:

Siamo entusiasti all’idea di dare vita ai personaggi Funko sugli schermi cinematografici. La loro nuova visione della cultura pop rende questi pezzo incredibilmente attraenti per i fan di tutte le età.” La Warner Animation Group, fa sapere Deadline, ha già assunto il regista e designer candidato all’Oscar Teddy Newton e il veterano della Disney Animation Mark Dindal.

Anche il CEO di Funko, Brian Mariotti, ha dichiarato che il progetto “rappresenta una bellissima opportunità e ci impegneremo a realizzare un film Funko straordinario che possa distinguersi per il suo merito. Non si tratta di vendere giocattoli o costruire un marchio. Il team di Warner Animation Group ha una visione unica di come dovrebbe essere il primo film e siamo estremamente entusiasti di intraprendere questo viaggio al loro fianco.

Fonte: Deadline

Funko POP! dedica una statuetta al prototipo dello scudo di Cap

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Funko POP! dedica una statuetta al prototipo dello scudo di Cap

In Captain America: Il Primo Vendicatore, vediamo Steve Rogers (Chris Evans) che entra in possesso dello scudo in vibranio di Captain America. Si tratta della prima versione dello scudo tondo, realizzata da Howard Stark, che non presenta ancora i colori dell’eroe, ed è ancora lucido e argentato.

Proprio a quella versione prototipo dello scudo, Funko POP! ha dedicato una statuina, che vede il giovane Steve Rogers, appena trasformato, che stringe in mano il prezioso oggetto consegnatogli da Stark in persona.

Lo trovate a questo link

Ricordiamo che il primissimo uso dello scudo che ha fatto Steve, è stato difendersi dai colpi di pistola di Peggy Carter (Hayley Atwell) che lo aveva visto appartarsi con una delle assistenti del colonnello Chester Phillips (Tommy Lee Jones).

Funko Pop svela le figure per il NYCC, c’è anche il Joker “bruciato”

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Funko Pop è già prontaper il New York Comic-Con, che comincerà il prossimo 6 ottobre, e per farci pregustare l’evento ha diffuso le immagini delle figure speciali che i fortunati avventori della fiera vedranno esposte e disponibli al’acquisto.

Tra le particolari statuette, possiamo anche vedere quella del Joker con il volto sfigurato da una granata, l’immagine che abbiamo visto nel trailer di Suicide Squad e che è poi stata tagliata dal cut finale del film.

Ecco di seguito le sei nuove figure da collezione:

Fonte: CBM

Funko Pop svela la nuova figure di Baby Groot che balla

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Funko Pop svela la nuova figure di Baby Groot che balla

La popolarità dell’universo cinematografico Marvel ha raggiunto il picco nel corso degli anni. Il franchise di successo ha una infinità di storie interconnesse, che ospita molti personaggi interessanti. Di conseguenza la merce legata al film è stata una parte importante del marketing del film, con Funko Pops che ha avuto un ruolo chiave nel rappresentare diversi eroi e cattivi in adorabili action figure in vinile tutte da collezionare. 

Da una semplice replica del personaggio alla ricostruzione di scene memorabili di film MCU, c’è stata una vasta gamma di Funko Pops  nel corso di Infinity Saga. Ma oggi un altro di questi fantastici figure si è unito alla crescente lista di figure in vinile, e questa aggiunta dovrebbe entusiasmare non poco fan della MCU.

Funko ha presentato ufficialmente la sua ultima offerta Marvel sotto forma di una figura in vinile Dancing Groot da 18 pollici. La preziosa action figure arriverà a settembre 2020, l’adorabile Funko Pop è ora disponibile per il pre-ordine al prezzo di $ 99,99.  Ci sono state molte iterazioni di Groot durante il suo tempo nel Marvel Cinematic Universe, ma molti sarebbero d’accordo sul fatto che la più iconica è la versione “Baby Groot” di Guardiani della Galassia Vol. 2, ma la scena più memorabile è senz’altro quella  post credits del primo film, nel quale lo vediamo danzare.

baby groot pop

Funko celebra i 100 anni di Disney con il nuovo Pop di Campanellino

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Gli appassionati di Funko e gli amanti di Peter Pan ora hanno un nuovo oggetto indispensabile da aggiungere alla loro collezione. Per celebrare il suo centenario, The Walt Disney Company ha rilasciato diverse linee di merchandising dedicate a innumerevoli indimenticabili IP. Le celebrazioni Disney100 hanno portato a un numero impressionante di partnership con licenze globali, inclusi marchi di alta moda come Coach e Givenchy, nonché aziende di giocattoli come LEGO, Mattel, Hasbro e Funko. Quest’ultima in particolare ha già lanciato vari nuovi Pop! figure che segnano l’eredità iconica della Disney, incluso la statuetta sfaccettata dedicata a R2-D2.

Adesso, lo stesso trattamento avuto da robottino di Star Wars è stato dedicato a Campanellino, che è la protagonista della nuova Funko Pop! figure esclusiva per i festeggiamenti di Disney100. Creata per la prima volta da J. M. Barrie, è diventata rapidamente una delle preferite dai fan dopo la sua apparizione nel film del 1953 basato sull’opera di Barrie stesso.

Tra le sue varie incarnazioni cinematografiche, non possiamo non citare quella di Julia Roberts per Hook di Steven Spielberg, mentre molto presto rivedremo Campanellino in Peter Pan & Wendy, interpretata da Yara Shahidi.

Fumetti: se Tim Burton avesse disegnato i supereroi

Fumetti: se Tim Burton avesse disegnato i supereroi

Dopo i classici Disney, l’artista Andrew Tarusov ha realizzato una nuova serie di disegni che rappresentano gli eroi dei fumetti nello stile di Tim Burton.

Ecco cosa sarebbe (probabilmente) accaduto se il regista di Edward Mani di Forbice avesse disegnato i protagonisti delle storie di supereroi:

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Fumetti: i 15 crossover più strani e belli mai visti

Come tutti sapranno, Tim Burton ha un importante legame con il mondo dei fumetti, avendo diretto due film su Batman e avendo avuto in programma per diverso tempo un progetto su Superman con protagonista Nicolas Cage. Nel 1989, anno di uscita del primo film con Michael Keaton, l’era dei cinecomics era ancora lontana e i Marvel Studios non erano ancora in auge, non erano nemmeno stati fondati e la Warner Bros, nel suo modo ingenuo ma allo stesso tempo innovativo, deteneva il primato del cinecomics al cinema.

Fumetti: i personaggi che spengono 75 candeline nel 2016

Fumetti: i personaggi che spengono 75 candeline nel 2016

Anche se molti di loro non li dimostrano, personaggi dei fumetti quali Captain America o Wonder Woman arrivano quest’anno a spegnere 75 candeline. Un bel risultato per dei personaggi che sembrano godere dell’eterna giovinezza. Ma l’eroe Marvel e l’Amazzone DC non sono gli unici protagonisti delle pagine illustrate a raggiungere quella cifra “all’anagrafe” nel 2016.

Ecco i personaggi dei fumetti che compiono 75 anni nel 2016

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Alcuni di questi personaggi sono molto famosi, resi anche noti dai relativi adattamenti cinematografici o televisivi, altri invece sono più ricercati e certamente meno famosi rispetto a Steve Roger o a Diana Prince. Quale di questi preferite?

Fumetti: i 15 crossover più strani e belli mai visti

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Fumetti: i 15 crossover più strani e belli mai visti

Per i fan dei fumetti, la promessa di un crossover che possa mostrare tutti i propri eroi preferiti in una sola tavola è sempre allettante. Qualche volta però i creatori e gli editori si sono spinti un po’ oltre, realizzando degli incontri e scontri davvero bizzarri per quanto, in alcuni casi, di discreto valore artistico e narrativo.

Ecco i 15 crossover più belli dei fumetti:

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Fumetti: 8 storie ‘rovinate’ dai film

Fumetti: 8 supervillain diventati eroi

Fumetti: 8 supervillain diventati eroi

Tutte le grandi storie si caratterizzano per la lotta del bene contro il male, questi però non sono sempre confini definiti e spesso capita che personaggi cattivi, i villain, riescano a redimenrsi. Anche i fumetti, in quanto grandi storie, non sono da meno e di seguito vi presentiamo 8 supervillain diventati eroi:

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Guarda anche – Bulli del cinema: come erano e come sono

Fumetti: 8 storie ‘rovinate’ dai film

Fumetti: 8 storie ‘rovinate’ dai film

Quando in un film si racconta una storia particolarmente amata e conosciuta, si ci trova sempre di fronte all’inevitabile e temibile confronto con l’originale. È chiaro che, se una volta il confronto lo si faceva magari con i grandi romanzi, adesso, nell’era dei cinecomics, sempre più fumetti capisaldi della cultura pop sono presi a spunto per raccontare le storie dei supereroi sul grande schermo. Ma si riesce sempre a rendere giustizia a questi piccoli capolavori di carta inchiostro e colori?

Ecco 8 grandi storie a fumetti ‘rovinate’ dai film:

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Chiaramente in molti casi la storia è stata travisata, approssimata, insomma non trattata con il giusto peso che invece ha nella continuity dei fumetti stessi da cui è stata estrapolata. L’esempio è quello di Civil War. Nonostante si tratti di un film amato e acclamato, la storia, nel mondo dei fumetti, è molto più pivotale, fondante di una serie di conseguenze che scuotono alla base l’universo Marvel.

Che ve ne pare?

Fumetti: 8 eroi diventati supervillain

Fumetti: 8 eroi diventati supervillain

Dopo avervi mostrato gli 8 villain che, nel corso delle loro storie a fumetti si sono trasformati in eroi, ora è il momento di parlarvi di quegli 8 eroi, simbolo di giustizia, che nel tempo sono passati al lato oscuro, per così dire.

Ecco 8 eroi dei fumetti diventati supervillain:

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Chiaramente per alcuni personaggi si tratta di una condizione provvisoria o reversibile, per altri invece si è avuto il coraggio di andare fino in fondo e di farli diventare dei veri e proprio villain.

Guarda anche – Fumetti: 8 supervillain diventati eroifumetti

Fumetti al cinema: è la volta di Area 52?

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Fumetti al cinema: è la volta di Area 52?

Summit Entertainment ha affidato a Johnny Rosenthal il compito di stendere l’adattamento di Area 52, miniserie uscita nel

Fullmetal Alchemist: The Final Alchemy arriverà su Netflix

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Fullmetal Alchemist: The Final Alchemy arriverà su Netflix

Fullmetal Alchemist The Final Alchemy  arriverà su Netflix nel giro di pochi giorni. Il servizio di streaming aggiungerà presto la terza e ultima puntata dell’adattamento live-action della storia di Edward e Alphonse Elric. Il film è un sequel di  Fullmetal Alchemist del 2017, il primo adattamento live-action dell’apprezzato manga omonimo. Fullmetal Alchemist The Final Alchemy  arriverà su Netflix a partire dalle 3:00 ET/12:00 PT di sabato 24 settembre. Tutte e tre le puntate sono disponibili per il binge-watching sul servizio di streaming.

Fullmetal Alchemist The Final Alchemy vede Ryosuke Yamada riprendere il ruolo di Edward mentre Atomu Mizuishi doppia Alphonce ancora una volta. Il cast include Mackenyu Arata nei panni di Scar, Yuina Kuroshima nei panni di Lan Fan e Keisuke Watanabe nei panni di Ling Yao. Inoltre, Hiroshi Tachi come King Bradley, Kōji Yamamoto come Alex Louis Armstrong, Yuki Yamada come Solf J. Kimblee, Chiaki Kuriyama come Oliver Mira Armstrong, Seiyō Uchino come Van Hohenheim, Yukie Nakama come Trisha Elric, Jun Fubuki come Pinako Rockbell e Naohito Fujiki come Yuriy Rockbell, Kaoru Okunuki come Sarah Rockbell, Kokoro Terada come Selim Bradley, Long Meng Rou come May Chang e Haruhi Ryо̄ga come Izumi Curtis.

Fullmetal Alchemist: Final Chapter – The Avenger Scar è uscito in Giappone il 20 maggio 2022. Presenta una trama che vede il protagonista Edward Elric affrontare Scar. Il secondo film, Fullmetal Alchemist: Final Chapter – The Last Transmutation è stato presentato in anteprima in Giappone il 24 giugno e ha rappresentato la battaglia finale della serie Fullmetal Alchemist .

Fullmetal Alchemist: prime immagini dell’atteso live-action

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Attraverso il proprio account Twitter ufficiale The Anime News Network ha pubblicato le prime attese immagini dell’adattamento live-action di Fullmetal Alchemist, celebre serie manga giapponese di 27 volumi ideata dallo scrittore e illustratore Hiromu Arakawa. Si tratta in effetti di un primo sguardo – per il momento ancora molto limitato – al visionario universo che vedremo sul grande schermo entro dicembre 2017 grazie alla regia di Fumihiko Sori e alla distribuzione Warner Bros. Pictures.

Fullmetal Alchemist

Concepito in origine come un singolo manga, Fullmetal Alchemist è stato successivamente editato grazie a Square Enix in una vera e propria serie illustrata che vanta all’attivo un ricchissimo franchise di successo composto da due serie animate, romanzi, audiolibri e trasposizioni videoludiche per consolle. Ora finalmente il racconto di Hiromu Arakawa si prepara a fare il suo primo grande debutto sul grande schermo in una versione live-action che tutti attendono con curiosità e trepidazione.

Fullmetal Alchemist

La prima immagine proposta da The Anime News Network riguardo all’adattamento di Fullmetal Alchemist mostra il personaggio di Edward combattere contro una mastodontica bestia meccanica nel mezzo di una strada, mentre la seconda mostra nuovamente il personaggio, questa volta in compagnia del fratello Alphonse, in piedi nel mezzo di una stazione ferroviaria, indicativamente nell’attimo precedente alla loro partenza per cercare un modo con cui porre l’anima di Alphonse in un nuovo corpo.

Il creatore del manga Naruto si unisce al progetto live action

Recentemente era già stato proposto un breve trailer relativo al nuovo live-action di Fullmetal Alchemist nel quale veniva introdotto il racconto dei due fratelli EdwardAlphonse Elric, impegnati a trovare un modo di rimediare alle terribili conseguenze dovute al maldestro e fallito tentativo di tramutare illegalmente la propria madre con l’intento di salvarla.

Ricordiamo che il manga originale di Hiromu Arakawa ha venduto più di 65 milioni di copie dalla sua prima raccolta in volumi a partire dal 2005, tanto da divenire uno dei manga più popolari di tutti i tempi in Giappone. L’adattamento animato ha inoltre vinto ben cinque American Anime Awards nel 2007.

Fullmetal Alchemist sarà diretto dal regista giapponese Hiromu Arakawa e avrà nel cast le star Ryosuke Yamada nel ruolo di Edward, oltre a Dean Fujioka nei panni di Roy Mustang  e Tsubasa Honda nelle vesti di Winry Rockbell. Il film verrà distribuito in Giappone a partire da dicembre 2017 da Warner Bros. Pictures.

Fonte:  CBR

Fullmetal Alchemist: nuova immagine dal film in live action

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Per quanto possa sembrare azzardato, sta procedendo il progetto di realizzare un film su Fullmetal Alchemist, celebre serie manga giapponese di 27 volumi ideata dallo scrittore e illustratore Hiromu Arakawa. Di seguito vi mostriamo una nuova foto dal film:

Fullmetal alchemist

Concepito in origine come un singolo manga, Fullmetal Alchemist è stato successivamente editato grazie a Square Enix in una vera e propria serie illustrata che vanta all’attivo un ricchissimo franchise di successo composto da due serie animate, romanzi, audiolibri e trasposizioni videoludiche per consolle. Ora finalmente il racconto di Hiromu Arakawa si prepara a fare il suo primo grande debutto sul grande schermo in una versione live-action che tutti attendono con curiosità e trepidazione.

Fullmetal Alchemist: prime immagini dell’atteso live-action

 

Recentemente era già stato proposto un breve trailer relativo al nuovo live-action di Fullmetal Alchemist nel quale veniva introdotto il racconto dei due fratelli EdwardAlphonse Elric, impegnati a trovare un modo di rimediare alle terribili conseguenze dovute al maldestro e fallito tentativo di tramutare illegalmente la propria madre con l’intento di salvarla.

Ricordiamo che il manga originale di Hiromu Arakawa ha venduto più di 65 milioni di copie dalla sua prima raccolta in volumi a partire dal 2005, tanto da divenire uno dei manga più popolari di tutti i tempi in Giappone. L’adattamento animato ha inoltre vinto ben cinque American Anime Awards nel 2007.

Fullmetal Alchemist sarà diretto dal regista giapponese Hiromu Arakawa e avrà nel cast le star Ryosuke Yamada nel ruolo di Edward, oltre a Dean Fujioka nei panni di Roy Mustang  e Tsubasa Honda nelle vesti di Winry Rockbell. Il film verrà distribuito in Giappone a partire da dicembre 2017 da Warner Bros. Pictures.

Fonte: Twitter

Fullmetal Alchemist: il trailer del film in live action

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Ecco il nuovo trailer del live action di Fullmetal Alchemist, film diretto da Fumihiko Sori (Dragon Age: Dawn of the Seeker, Pingu-Pongu) basata sullo shōnen manga creato da Hiromu Arakawa.

https://www.youtube.com/watch?v=oZhOVnowpAM

Concepito in origine come un singolo manga, Fullmetal Alchemist è stato successivamente editato grazie a Square Enix in una vera e propria serie illustrata che vanta all’attivo un ricchissimo franchise di successo composto da due serie animate, romanzi, audiolibri e trasposizioni videoludiche per consolle. Ora finalmente il racconto di Hiromu Arakawa si prepara a fare il suo primo grande debutto sul grande schermo in una versione live-action che tutti attendono con curiosità e trepidazione.

Fullmetal Alchemist: prime immagini dell’atteso live-action

Recentemente era già stato proposto un breve trailer relativo al nuovo live-action di Fullmetal Alchemist nel quale veniva introdotto il racconto dei due fratelli EdwardAlphonse Elric, impegnati a trovare un modo di rimediare alle terribili conseguenze dovute al maldestro e fallito tentativo di tramutare illegalmente la propria madre con l’intento di salvarla.

Ricordiamo che il manga originale di Hiromu Arakawa ha venduto più di 65 milioni di copie dalla sua prima raccolta in volumi a partire dal 2005, tanto da divenire uno dei manga più popolari di tutti i tempi in Giappone. L’adattamento animato ha inoltre vinto ben cinque American Anime Awards nel 2007.

Fullmetal Alchemist sarà diretto dal regista giapponese Hiromu Arakawa e avrà nel cast le star Ryosuke Yamada nel ruolo di Edward, oltre a Dean Fujioka nei panni di Roy Mustang  e Tsubasa Honda nelle vesti di Winry Rockbell. Il film verrà distribuito in Giappone a partire da dicembre 2017 da Warner Bros. Pictures.

Fullmetal Alchemist: il nuovo trailer del live action

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Warner Bros ha diffuso il nuovo trailer del live action di Fullmetal Alchemist, film diretto da Fumihiko Sori (Dragon Age: Dawn of the Seeker, Pingu-Pongu) basata sullo shōnen manga creato da Hiromu Arakawa.

Concepito in origine come un singolo manga, Fullmetal Alchemist è stato successivamente editato grazie a Square Enix in una vera e propria serie illustrata che vanta all’attivo un ricchissimo franchise di successo composto da due serie animate, romanzi, audiolibri e trasposizioni videoludiche per consolle. Ora finalmente il racconto di Hiromu Arakawa si prepara a fare il suo primo grande debutto sul grande schermo in una versione live-action che tutti attendono con curiosità e trepidazione.

Fullmetal Alchemistprime immagini dell’atteso live-action

Recentemente era già stato proposto un breve trailer relativo al nuovo live-action di Fullmetal Alchemist nel quale veniva introdotto il racconto dei due fratelli Edward e Alphonse Elric, impegnati a trovare un modo di rimediare alle terribili conseguenze dovute al maldestro e fallito tentativo di tramutare illegalmente la propria madre con l’intento di salvarla.

Ricordiamo che il manga originale di Hiromu Arakawa ha venduto più di 65 milioni di copie dalla sua prima raccolta in volumi a partire dal 2005, tanto da divenire uno dei manga più popolari di tutti i tempi in Giappone. L’adattamento animato ha inoltre vinto ben cinque American Anime Awards nel 2007.

Fullmetal Alchemist sarà diretto dal regista giapponese Hiromu Arakawa e avrà nel cast le star Ryosuke Yamada nel ruolo di Edward, oltre a Dean Fujioka nei panni di Roy Mustang  e Tsubasa Honda nelle vesti di Winry Rockbell. Il film verrà distribuito in Giappone a partire da dicembre 2017 da Warner Bros. Pictures.

Full Trailer Originale per Zero Dark Thirty

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Full Trailer Originale per Zero Dark Thirty

 

Guarda il Full Trailer di Zero Dark Thirty, il nuovo film del Premio Oscar , il filmato è l’ultimo contributo che uscirà per promuovere la pellicola che ieri

Full Trailer Italiano di Die Hard – Un buongiorno per morire

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Full Trailer Italiano di Die Hard – Un buongiorno per morire

Guarda il Full Trailer Ufficiali in italiano del film Die Hard – Un buongiorno per morire con protagonisti Bruce Willis, Jai Courtney, Mary Elizabeth Winstead,  Patrick Stewart per la regia di John Moore.

Per ulteriori info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda: Die Hard – Un buongiorno per morire Il film arriverà nelle sale il 14 Febbraio 2012.

Full trailer di Super 8

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steven

La Paramount Pictures ha pubblicato via Twitter l’atteso full trailer di Super 8, il nuovo film fantascientifico di J.J. Abrams prodotto assieme a Steven Spielberg.

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Full Trailer di Jack Reacher – La Prova Decisiva con Tom Cruise!

Arriva dal canele youtube della Paramount il Full trailer di Jack Reacher – La Prova Decisiva con Tom Cruise. La pellicola è diretta da Christopher McQuarrie

Full Trailer di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1

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Full Trailer di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1

E’ finalmente uscito il trailer definitivo di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1. Come anticipato dalle immagini uscite nelle ultime ore, questa anteprima non risparmia gli spoiler, sia sulla trama e sia sulle ambientazioni e i personaggi di questo attesissimo settimo episodio della saga di Harry Potter.

Nella parte 1, Harry, Ron e Hermione iniziano la loro pericolosa missione per scoprire e distruggere il segreto dell’immortalità di Voldemort, gli Horcrux. Dal canto loro, senza la guida degli insegnanti o la protezione del professor Silente, i tre amici devono più che mai fare affidamento l’uno sull’altro. Ma le Forze Oscure mettono a rischio la loro amicizia. Nel frattempo il mondo dei maghi è diventato un posto pericoloso per tutti i nemici del Signore Oscuro. La guerra a lungo temuta è iniziata e i Mangiamorte di Voldemort hanno preso il controllo del Ministero della Magia e perfino di Hogwarts, terrorizzando e arrestando chiunque si opponga. Ma sono ancora alla ricerca della persona più importante, Harry Potter, che devono portare a Voldemort…vivo.

L’unica speranza di Harry è trovare l’Horcrux prima che Voldemort trovi lui. Ma presto scopre l’esistenza di una leggenda, la leggenda dei Doni della Morte. E se la leggenda si rivelerà veritiera, potrebbe significare che Voldemort otterrà il potere supremo che desidera. Non conta molto che Harry sappia che il suo futuro è già stato deciso dal suo passato, quando è diventato “il bambino che ha vissuto”. Non è più un bambino ora ed è sempre più concentrato nell’assolvere il dovere per cui si prepara fin dal primo giorno in cui ha messo piede a Hogwarts: lo scontro finale con Voldemort. “Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1” è diretto da David Yates, regista anche di “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” e “Harry Potter e il principe mezzosangue“.

David Heyman, produttore di tutti i film della serie, ha prodotto il film con David Barron. Steve Kloves ha adattato la sceneggiatura, basata sul libro di J.K. Rowling. Lionel Wigram è il produttore esecutivo. Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, riprendono i ruoli di Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger, e nel cast ci sono anche Helena Bonham Carter, Gary Oldman, Alan Rickman, Ralph Fiennes, Tom Felton, Bonnie Wright, Jamie Campbell Bower, Michael Gambon, Jason Isaacs, Maggie Smith, John Hurt, Ciarán Hinds, Jim Broadbent, Evanna Lynch, Emma Thompson, David Thewlis, Rhys Ifans, Domhnall Gleeson, Clémence Poésy, Kelly Macdonald, James Phelps, Oliver Phelps, Warwick Davis, Devon Murray..

Full trailer delle Cronache di Narnia: il viaggio del veliero

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narnia il veliero

La Fox  ha diffuso il nuovo full trailer internazionale delle Cronache di Narnia: Il Viaggio del Veliero, atteso terzo episodio della saga fantasy riconvertito in 3D.

Full Time – Al cento per cento, recensione del film

Full Time – Al cento per cento, recensione del film

Per Alberto Barbera, direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Full Time – Al cento per cento è il ”film rivelazione dell’anno”. Il lungometraggio diretto da Eric Gravel e con protagonista Laure Calamy è un ritratto realistico della società francese odierna: mostra la vita quotidiana, tutt’altro che semplice, di una madre single che vive in periferia e non guadagna abbastanza.

La trama di Full Time

Julie è divorziata, ha due figli e vive nella periferie parigina. Lavora come governante in un hotel a cinque stelle di Parigi: ogni giorno si sveglia all’alba, prepara i suoi bambini, li consegna alla baby sitter e prende il treno per la città. Julie è laureata, lavorava nell’ambito della ricerca sociale ma, dopo essere stata licenziata, non ha trovato nulla di meglio del lavoro nell’hotel. Un po’ per necessità – l’ex-marito non contribuisce con gli alimenti come dovrebbe, un po’ per ambizione, Julie continua a fare colloqui per tornare a lavorare nel suo settore.

Riesce finalmente ad ottenere un appuntamento per ”il lavoro perfetto”, ma il tempismo non sembra aiutarla. Nella stessa settimana, Julie deve fronteggiare il colloquio per il nuovo impiego, gli scioperi e le manifestazioni che bloccano la circolazione a Parigi, il capo del personale dell’hotel che la mette sotto pressione, il compleanno del figlio e le lamentele dell’anziana baby-sitter. Riuscirà la protagonista a gestire tutto o verrà sopraffatta?

Una vita ”Full Time”

Il titolo di Full Time parla da sé: Julie non solo ha un impiego a tempo pieno, ma vive ogni attimo della sua vita come un lavoro, un dovere dopo l’altro. Come uno schema, si sveglia, veste i figli, prende il treno, lavora, mangia, lavora, riprende il treno, lava e mette a letto i figli. E di nuovo da capo. L’unico attimo di pace potrebbe essere il bagno a fine giornata, ma il boiler dell’acqua calda rotto e i capricci dei bambini guastano anche questo momento.

Il regista sceglie di raccontare la vita di questa mamma single senza troppi fronzoli: fa una ricostruzione quasi documentaristica della settimana di Julie, giorno dopo giorno. Non si vedono in Full Time scene melodrammatiche, scene finte ”da film”. Non ci sono commenti o narrazioni che esagerano le situazioni vissute dalla protagonista. Tutto è estremamente reale e per questo d’effetto.

Un racconto ansiogeno per il suo realismo

Full Time è un crescendo di tensione, un climax che, scena dopo scena, problema dopo problema, arriva al suo culmine poco prima della fine. Per come è costruito, il film genera un senso di angoscia tangibile. Guardando il lungometraggio ci si immerge in una storia che potrebbe essere vera. Quello di Full Time è un mondo che barcolla e perde pezzi su tutti i fronti: la vita privata, la società attorno, il lavoro, la comunità, tutto arranca e niente sembra stabile.

In tutto ciò, Julie è sola: non ha il sostegno dell’ex-marito, la baby-sitter la mette alle strette, le colleghe sono spietate e in mezzo ci si mettono anche gli scioperi. È impossibile non empatizzare con lei e non immedesimarsi. L’ansia arriva addirittura a far temere il peggio: lo spettatore diventa più coinvolto – e più pessimista – della protagonista. Il lavoro dell’attrice contribuisce all’ottima resa del film: Laure Calamy è un volto di pietra, paralizzato dalle preoccupazioni. Si percepisce la tensione sotto la maschera di una madre, una collega, un’amica che cerca di andare avanti senza dare a vedere le sue angosce.

Non a caso, Calamy è un attrice coinvolta nei temi sociali. Ha già recitato in film e serie che criticano il mondo dei lavoro: tra tutti ricordiamo lo show francese Chiami il mio agente!, serie sulla professione dell’attore. Inoltre, Calamy è membro del Collettivo 50/50, organizzazione che ha l’obiettivo di promuovere la parità tra donne e uomini nel settore cinematografico e televisivo.

Un film già premiato dalla critica

Full Time è già stato amato dai critici: presentato a Venezia, ha vinto il Premio Orizzonti Miglior Attrice (Laure Calamy) e il Premio Orizzonti Miglior Regia (Eric Gravel). Originale, documentaristico e abilmente costruito a livello di suspence, speriamo che il film possa conquistare anche il pubblico in sala.

Full Monty – la serie: trailer della serie in arrivo su Disney+

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Full Monty – la serie: trailer della serie in arrivo su Disney+

Disney+ ha diffuso il trailer ufficiale dell’attesissima serie originale Full Monty – la serie. Dai creatori dell’iconico film vincitore del premio BAFTA, questa nuova serie in otto episodi debutterà in Italia il 5 luglio in esclusiva sulla piattaforma streaming.  Il trailer introduce anche la stella nascente Talitha Wing (Wolfe, Alex Rider), che interpreterà la figlia adolescente di Gaz, Destiny Schofield.

Full Monty – la serie, la trama e il cast

Ambientata venticinque anni dopo il film originale britannico di successo, Full Monty – la serie seguirà lo stesso gruppo di fratelli mentre vivono la loro vita nella città post-industriale di Sheffield e si destreggiano nei sempre più fatiscenti settori della sanità, dell’istruzione e dell’impiego. La serie comedy-drama racconterà cos’è successo ai membri del gruppo dopo che si sono rimessi la divisa, esplorando i loro momenti più brillanti, più folli e più disperati. Inoltre, metterà in luce come il mondo esilarante di questi eroi della classe operaia, che risiedono ancora a Sheffield, sia cambiato nel corso dei decenni.

Simon Beaufoy, lo sceneggiatore del film originale e vincitore dell’Academy Award, ritorna insieme alla co-sceneggiatrice Alice Nutter (Accused), mentre Uberto Pasolini (Nowhere Special) torna come produttore esecutivo.

Il trailer vede il cast principale riprendere i ruoli più amati dai fan, a partire da Robert Carlyle (Trainspotting, C’era una volta) nei panni di Gaz, Mark Addy (II Trono di Spade, Il destino di un cavaliere) come Dave, Lesley Sharp (Before We Die, Scott and Bailey) nel ruolo di Jean, Hugo Speer (Britannia, Tenebre e ossa) in quello di Guy, Paul Barber (The Dumping Ground, Gloves Off) come Horse, Steve Huison (The Royle Family, Paul, Mick e gli altri) nel ruolo di Lomper, Wim Snape (The Beaker Girls, Gentleman Jack – Nessuna mi ha mai detto di no) in quello di Nathan e Tom Wilkinson (Batman Begins, Michael Clayton) che interpreta Gerald.

Tra gli altri nuovi membri del cast che si uniscono al gruppo ci sono Paul Clayton (The Crown, The Split) nel ruolo di Dennis, il marito di Lomper. Miles Jupp (A Very British Scandal) che interpreta Darren, l’appena divorziato agente immobiliare che si rivolge ai Monty per avere consigli su come affrontare la vita adulta. Sophie Stanton è invece Hetty, una collega e amica di Jean, e Phillip Rhys Chaudhary si aggiunge come vicepreside della scuola nei panni di Dilip. I nuovi arrivati Dominic Sharkey e Natalie Davies interpretano rispettivamente i compagni di Destiny, Cal e Tabani, insieme ad Arnold Oceng, nei panni di un talentuoso artista di graffiti. Aiden Cook è il dodicenne “Twiglet”, mentre Tupele Dorgu (Alma’s Not Normal) interpreta Yaz, la madre di Destiny.

Simon Lewis è il produttore della serie, mente Lee Mason, Director, Scripted, è produttore esecutivo per Disney+. La serie originale è stata sviluppata da Searchlight Pictures e FX.
Full Monty – Squattrinati organizzati, il film originale del 1997 vincitore del premio BAFTA, è disponibile in streaming su Disney+ in Italia.

Full Metal Jacket: per la prima volta in 4K

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Full Metal Jacket: per la prima volta in 4K

Full Metal Jacket“, la memorabile opera di Stanley Kubrick sugli orrori della guerra, dall’8 ottobre arriva per la prima volta in 4K UHD, con una special edition contenente un esclusivo album fotografico di 32 pagine, le art cover dei personaggi, una lettera di Stanley Kubrick, oltre alla replica della locandina originale.

La splendida epopea di guerra diretta da Stanley Kubrick colpisce ancora più forte nella piena risoluzione del 4K. Matthew Modine, Vincent D’Onofrio e R. Lee Ermey – nei panni dell’infernale sergente addestratore – sono le star assolute di questo avvincente racconto sulle reclute del corpo dei Marines spedite al fronte in Vietnam. Passando dalla cruda brutalità dell’addestramento militare agli effetti disumanizzanti del campo di battaglia, Full Metal Jacket unisce abilmente sequenze di azione e un graffiante humor nero.

Tra i contenuti extra del film il commento di Adam Baldwin, Vincent D’Onofrio e R.Lee Ermey e del critico/sceneggiatore Jay Cocks, oltre alla featurette ‘Full Metal Jacket: tra il bene e il male’. Disponibile in 4K UHD su Amazon.it

Sempre a partire dall’8 ottobre, sarà disponibile per la prima volta in 4K UHD anche “300”, il film ispirato all’epica graphic novel di Frank Miller, e “007 James Bond Collection”, l’elegante cofanetto da collezione con tutti i 24 film (in DVD e Blu-Ray) dedicati all’agente segreto per eccellenza, da “Agente 007 – Licenza di uccidere” fino a “Spectre”.

Non è finita qui, dal 29 ottobre in arrivo, sempre per la prima volta in 4K UHD, anche “Beetlejuice – Spiritello Porcello”, il film di Tim Burton con Michael Keaton e Alec Baldwin, vincitore del Premio Oscar al Miglior Trucco.

In 4K UHD dall’8 ottobre

 “300”, il film di Zack Snyder ispirato all’epica graphic novel di Frank Miller, arriva per la prima volta in 4K UHD a partire dall’8 ottobre.

L’epica graphic novel di Frank Miller (Sin City) pervade lo schermo con sangue, lampi, tuoni e timore reverenziale nel suo intenso stile visivo fedelmente ricreato con la sapiente miscela di live-action e animazione in computer gra­fica. Nel raccontare l’antica battaglia delle Termopili, descrive lo scontro titanico nel quale re Leonida (Gerard Butler) e 300 spartani combatterono fino alla morte contro Serse (Rodrigo Santoro) e il suo imponente esercito persiano.

Disponibile in 4K UHD su Amazon.it e su IBS.it

BEETLEJUICE – SPIRITELLO PORCELLO

In 4K UHD dal 29 ottobre

“Beetlejuice – Spiritello Porcello”, il film di Tim Burton con Michael Keaton e Alec Baldwin, vincitore del Premio Oscar al Miglior Trucco, arriva per la prima volta in 4K UHD dal 29 ottobre.

Cosa può fare una coppia di fantasmi yuppie (Geena Davis e Alec Baldwin) quando la loro pittoresca casa del New England viene invasa da newyorkesi alla moda? Assumere un “bio-esorcista” freelance per spaventare gli intrusi, ovviamente! Con la regia di Tim Burton, “il Beetlejuice di Michael Keaton è uno dei più grandi cattivoni mai visti scatenarsi in un film di fantasmi” (The Village Voice).

Disponibile in 4K UHD su Amazon.it e su DVD-Store

007 JAMES BOND COLLECTION

In DVD e Blu-ray dall’8 ottobre

007 James Bond Collection”, l’elegante cofanetto da collezione con tutti i 24 film in DVD e Blu-Ray dedicati all’agente segreto per eccellenza, da “Agente 007 – Licenza di uccidere” fino a “Spectre”, in arrivo dall’8 ottobre.

  1. LICENZA DI UCCIDERE
  2. DALLA RUSSIA CON AMORE
  3. MISSIONE GOLDFINGER
  4. THUNDERBALL – OPERAZIONE TUONO
  5. SI VIVE SOLO DUE VOLTE
  6. AL SERVIZIO SEGRETO DI SUA MAESTA’
  7. UNA CASCATA DI DIAMANTI
  8. VIVI E LASCIA MORIRE
  9. L’UOMO DALLA PISTOLA D’ORO
  10.  LA SPIA CHE MI AMAVA
  11.  MOONRAKER – OPERAZIONE SPAZIO
  12.  SOLO PER I TUOI OCCHI
  13.  OCTOPUSSY – OPERAZIONE PIOVRA
  14.  BERSAGLIO MOBILE
  15.  ZONA PERICOLO
  16.  VENDETTA PRIVATA
  17.  GOLDENEYE
  18.  IL DOMANI NON MUORE MAI
  19.  IL MONDO NON BASTA
  20.  LA MORTE PUO’ ATTENDERE
  21.  CASINO ROYALE
  22.  QUANTUM OF SOLACE
  23.  SKYFALL
  24.  SPECTRE

Disponibile nei migliori negozi e su Amazon.it

Full Metal Jacket: la spiegazione del finale del film di Stanley Kubrick

In Full Metal Jacket, la narrazione finale e il canto della Marcia di Topolino che l’accompagna possono sembrare alquanto imperscrutabili senza un ulteriore contesto. Il film, come noto, è il penultimo nella carriera di Stanley Kubrick – seguito solo da Eyes Wide Shut e arrivo a ormai metà del ciclo di film sulla guerra del Vietnam. Sebbene dopo Full Metal Jacket siano usciti altri film su quel conflitto, come Nato il quattro luglio e Hamburger Hill, il contributo di Kubrick al sottogenere dei film sul Vietnam arrivò dopo che Platoon e Apocalypse Now avevano già offerto ritratti cinematografici definitivi, anche se molto diversi, dell’invasione. Nonostante ciò, Full Metal Jacket fu un successo di critica.

Il film di Kubrick sul Vietnam era incentrato su giovani reclute che completavano un estenuante campo di addestramento prima di partire per la battaglia. Per molti versi, Full Metal Jacket fu l’anti-Top Gun, poiché il film dissimulava sistematicamente l’immagine romantica dell’addestramento militare vista nel blockbuster dell’anno precedente. Le scene del campo di addestramento erano una dura e intensa prova di resistenza, mentre gli spettatori osservavano un istruttore spietato e compagni di recluta poco attenti che torturavano psicologicamente Pyle, un nuovo arrivato.

Dopo che questa disavventura si conclude con una battuta da commedia nera, la seconda parte di Full Metal Jacket ci porta in Vietnam. Lì la storia si fa ancora più cupa, quando lo squadrone viene eliminato uno alla volta da un cecchino metodico. In quello che potrebbe sembrare un finale apparentemente semplice e “inconcludente”, Kubrick inserisce in realtà una serie di elementi che – se ben interpretati – lo rendono particolarmente straziante e restituiscono tutta l’insensatezza e la brutalità di un conflitto che è in realtà sempre uguale  a sé stesso ogni volta che si ripresenta.

LEGGI ANCHE: Full Metal Jacket: 10 cose che non sai sul film

Matthew Modine in Full Metal Jacket
Matthew Modine in Full Metal Jacket © 1987, Courtesy of Warner Bros.

Perché la squadra canta “La marcia di Topolino” alla fine di Full Metal Jacket

Nelle scene finali di Full Metal Jacket, la maggior parte dei protagonisti del film viene rapidamente uccisa da un cecchino invisibile. Alla fine, le reclute sopravvissute rintracciano il loro aggressore solo per scoprire che si tratta di una bambina. In uno dei finali di film di guerra più strazianti di tutti i tempi, il soldato Joker, antieroe vagamente benintenzionato, spara alla bambina mentre lei muore dissanguata. Persino il suo compagno sociopatico Animal Mother trova scioccante l’insensibilità della sua decisione, ma è il momento successivo che risalta agli occhi di molti spettatori. Mentre i soldati se ne vanno, iniziano a cantare all’unisono la Marcia di Topolino.

L’accostamento ironico tra l’estrema violenza della scena precedente e questa canzone stranamente carina è evidente, ma c’è un significato più profondo in questo momento. Melodie giocose come queste venivano cantate dai soldati in Vietnam e altrove per una serie di motivi, tra cui la nostalgia dell’infanzia dopo il trauma subito e il desiderio di tornare a uno stato mentale più innocente. Mentre la versione di Platoon del Vietnam comprendeva una tragedia più lirica e una violenza più spettacolare, c’è una banalità infantile nelle uccisioni di Full Metal Jacket che viene sottolineata da questo momento. Sebbene siano assassini, la maggior parte dei membri della squadra ha solo pochi anni in più dei loro giovani aggressori.

I soldati americani che hanno combattuto in Vietnam avrebbero avuto l’età giusta per essere cresciuti con la Marcia di Topolino come un brano preferito dell’infanzia, quindi ha senso che ne ricordino collettivamente il testo. Anche la canzone è tecnicamente una marcia, anche se nello spettacolo era più una marcia da parata. In questo senso, Topolino è un simbolo della cultura americana e della rapida invasione del Vietnam da parte del capitalismo. Anche il romanzo da cui è tratto Full Metal Jacket, The Short-Timers, includeva questo canto, anche se non nelle scene finali.

Adam Baldwin, Matthew Modine, Dorian Harewood e Arliss Howard in Full Metal Jacket
Adam Baldwin, Matthew Modine, Dorian Harewood e Arliss Howard in Full Metal Jacket © 1987, Courtesy of Warner Bros.

Il significato della battuta finale di Joker sull’essere vivi in un mondo di merda

Il futuro cattivo di Stranger Things Matthew Modine ha iniziato una carriera di interpretazioni di figure moralmente ambigue con la sua interpretazione di Joker, e le motivazioni del personaggio non sono mai state così chiare come nella narrazione finale di Full Metal Jacket. Quando Joker dice di trovarsi in un mondo di merda, uno spettatore ottimista potrebbe pensare che sia contento di essere almeno vivo nonostante tutti i suoi guai. Tuttavia, la maggior parte degli eventi del film indicherebbe l’interpretazione opposta. Considerato tutto ciò che subisce in Full Metal Jacket, è più probabile che Joker stia dicendo che tecnicamente è vivo, ma che si tratta di una vittoria di Pirro perché vive in un mondo di merda.

Le immagini del film fanno sembrare le città bruciate del Vietnam un inferno, grazie ai muri di fumo e fuoco di queste scene finali. In questo modo, Joker può essere considerato più sfortunato dei morti, poiché è vivo ma deve continuare a vivere in un mondo terribile, soffrendo per il trauma della sua esperienza in Vietnam. Questa frase richiama ironicamente quella pronunciata da Pyle prima di togliersi la vita, affermando che lo fa perché anche lui si trova in un mondo di merda. A differenza di Pyle e degli eroi dei successivi film sul Vietnam, Joker non può però sfuggire al suo destino attraverso la morte.

Come Matthew Modine ha cambiato il finale di Full Metal Jacket

Secondo l’intervista di IGN a Modine, l’inceppamento dell’MI6 di Joker nel momento in cui prende la mira sul cecchino e il fatto che il suo personaggio non muoia sono idee che l’attore ha sottoposto a Kubrick. L’inceppamento del fucile nella scena culminante è stata una scelta perfetta perché questo accadeva spesso nella vita reale, dato che gli MI6 erano notoriamente inaffidabili. Il momento, inoltre, riecheggiava ironicamente l’uso del fucile come simbolo fallico nella prima parte del film. Dopo che a Joker è stato detto che era inutile senza il suo fucile, l’arma si è inceppata nel momento in cui è stato finalmente chiamato a compiere il suo dovere. Nel frattempo, la mancata morte di Joker ha permesso al film di dimostrare che anche i sopravvissuti sono rimasti con cicatrici psicologiche profondamente dannose.

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