Sono orologi, ma anche vinili, oltre
a essere magnifici omaggi alla Disney. Si tratta della collezione
Vinyl Wall Record Clock. Di seguito potete vedere gli esemplari più
belli, mentre a questo link potete scegliere quale
acquistare!
L’anno scorso, la società di
investimento del miliardario Nelson Peltz, Trian
Partners, ha utilizzato la sua partecipazione di 2,5 miliardi di
dollari nella Disney per lanciare una battaglia
per la delega al fine di imporre il suo ingresso nel consiglio di
amministrazione della società.
In seguito hanno rinunciato a
questa battaglia, ma ora sono di nuovo sul piede di guerra. Peltz è stato molto critico nei confronti
dell’acquisizione da 71 miliardi di dollari della 21st
Century Fox da parte della Disney e del
debito che ha ha provocato alla Disney, ed è il primo a
sottolineare i recenti problemi finanziari dello studio.
Negli ultimi due anni, questo si
è aggiunto alle considerevoli perdite accumulate dalla sale e
nello streaming, con marchi come Marvel e Pixar che
faticano ad avere lo stesso impatto di un tempo.
Parlando con il Financial
Times, Nelson Peltz – che sta nuovamente
facendo campagna per ottenere un posto nel consiglio di
amministrazione e ora detiene una quota di circa 3,5 miliardi di
dollari – ha dichiarato: “Disney è stupida perché non sto
cercando di licenziare [l’amministratore delegato] Bob Iger, voglio
aiutarlo. Non licenziamo gli amministratori delegati“.
La Disney non
vuole che Nelson Peltz o i suoi seguaci
facciano parte del consiglio di amministrazione e sostiene che non
sia riuscito a “presentare una sola idea strategica” per
risollevare le cose.
L’insinuazione sembra essere che
Peltz sia interessato solo ad aumentare i profitti per gli
investitori, anche se ciò va a scapito della produzione creativa
della Disney. Durante l’intervista, il sito ha messo alla berlina
l’apparente mancanza di idee di Nelson Peltz,
spingendo l’uomo d’affari a prendere di mira le recenti uscite
della Disney.
“Dicono che non sappiamo nulla
del mondo del cinema – non pretendiamo di saperlo – ma non credo
che lo sappiano, con cinque grandi sconfitte di fila. Hanno perso
il primo posto nell’animazione, hanno perso il primo posto nei
lungometraggi. Forse è ora di cambiare il management di queste
divisioni“.
Quindi, qualcuno che non sa nulla
del mondo del cinema vuole fare dei cambiamenti radicali, ma questo
si estenderà al licenziamento del presidente dei Marvel StudiosKevin Feige che è l’artefice di un decennio di
successi con il Marvel Cinematic
Universe?
“Non sono pronto a dirlo, ma
metto in dubbio il suo operato“, dice Peltz a proposito
dell’uomo che ha supervisionato un franchise da 30 miliardi di
dollari dal suo lancio nel 2008. In definitiva, sembra che ritenga
che la Disney (e la Marvel) abbiano esagerato.
“La gente va a vedere un film o uno spettacolo per essere
intrattenuta“, dice Peltz.
“Non va per ricevere un
messaggio. Perché devo avere una Marvel tutta al femminile? Non che
io abbia qualcosa contro le donne, ma perché devo farlo? Perché non
posso avere una Marvel che sia entrambe le cose?
Perché ho bisogno di un cast tutto nero?“.
Questi commenti sembrano riferirsi
a The
Marvels e Black
Panther; quest’ultimo ha incassato più di un miliardo
di dollari e si è guadagnato una nomination agli Oscar.
Riecheggiano molto i pensieri di
Ike Perlummter della Marvel, il dirigente che avrebbe
impedito a Kevin Feige di realizzare film che ruotano
attorno a personaggi non bianchi.
Interpellato su queste osservazioni
di Peltz, un portavoce della
Disney ha risposto: “Questo è esattamente il
motivo per cui Nelson Peltz non dovrebbe essere
vicino a una società guidata dalla creatività“.
Ecco tutte le evoluzioni del logo
della Disney dal 1985 fino a oggi. La selezione dei loghi è stata
fatta di un sito americano (MP) per cui non è stato inserito quello di
Cenerentola, ma c’è quello di
Into the Woods, che negli Usa è uscito
nel periodo di Natale.
Mentre il progetto su Don
Chisciotte a cui sta lavorando Terry Gilliam da anni è stato di nuovo rimandato, alla
Disney è un sviluppo un film che vedrà
protagonista proprio l’eorico cavaliere sognatore di Miguel
de Cervantes.
Nel 2010, la Warner
Bros e il produttore Joel Silver
annunciarono l’intenzione di realizzare un film su Don
Chisciotte nello stile di Pirati dei
Caraibi. Nel 2012, la Disney ha replicato
mettendo in programma a sua volta un progetto con Johnny
Depp che si trasforma automaticamente in una mossa
strategica per ostacolare sia il progetto alla Warner che quello,
in cantiere dal 1998, di Gilliam, che voleva
proprio Depp come protagonista.
Nessuno di questi progetti però
sembrava essere destinato a durare, fino a che THR non ha riportato che la Disney ha di nuovo
rispolverato il suo tentativo di adattare Don
Chisciotte con toni che richiameranno le fantastiche
avventure di Pirati dei Caraibi. Per quanto
riguarda il coinvolgimento di Johnny Depp, non è
stato ancora accertato, ma lo sceneggiatore di Hunger
Games, Billy Ray, è stato già assunto per
realizzare una prima stesura dello script.
È stato presentato oggi durante le
Giornate Professionale del cinema di Sorrento il listino
Disney che vede protagonista ovviamente Star
Wars il Risveglio della Forza.
Dal comunicato ufficiale dell’evento
però apprendiamo anche che il prossimo film Disney
Moana si intitolerà in italiano
Oceania. Ecco quanto riportato nel
comunicato stampa ufficiale della Disney:
Infine, durante la convention di
Disney Italia, è stata annunciata la nuova entusiasmante avventura
d’animazione firmata Disney Oceania che vede come
protagonista una vivace adolescente. La ragazza, di nome
Vaiana, s’imbarcherà in una coraggiosa missione
per dimostrare di essere una grande esploratrice e portare a
termine il viaggio iniziato dai suoi antenati.
La decisione non è circoscritta
all’Italia ma coinvolge anche altri Paesi, come la Spagna e altri
Paesi europei, in cui Moana è un marchio registrato.
Diretto da Ron
Clements e John Musker, il film uscirà a
Natale in Italia.
Remake in vista per un vecchio film
della Disney: oggetto del restyling dovrebbe
essere Elliot il Drago Invisibile (titolo
originale: Pete’s Dragon); la
sceneggiatura è stata affidata a David Lowery.
Uscito nel 1977, il film originale
vedeva un orfano (Sean Marshall), in fuga dai
maltrattamenti dei suoi genitori adottivi, giungere in una piccola
città, accompagnato dal suo drago Elliot (che naturalmente può
vedere solo lui); del cast facevano parte anche Shelley
Winters e Mickey Rooney. Caratteristica
peculiare del film era l’interazione trai personaggi umani in carne
ed ossa e il drago, che era invece animato, in un mix che avrebbe
poi raggiunto l’apice in Chi ha incastrato Roger
Rabbit?
Lowery sarà affiancato dal suo
sodale Toby Halbrooks: i due soono reduci dal
Sundance, dove hanno presentato Ain’t Them Bodies Saints
(protagonista Casey Afflech), che ha ottenuto una buona
accoglienza.
Il progetto Disney
Gigantic, storia basata su Jack le la
pianta di fagioli, non verrà più sviluppato, stando a
quanto dichiara THR. Il film era la rilettura
della fiaba classica con una gigantessa al posto del tradizionale
personaggio cattivo della storia.
Il film è stato descritto in questi
termini:
“Ambientato in Spagna durante
L’età delle Esplorazioni, Gigantic segue le avventure di Jack che
scopre un mondo di giganti nascosto tra le nuvole. Arrampicandosi
su una pianta alta sessanta piedi, raggiunge una ragazzina di 11
anni e decide di aiutarla a trovare la strada di casa”.
“È impossibile sapere all’inizio
del progetto gli sviluppi che prenderà e qualche volta troviamo
qualcosa che non funziona” Ed Catmull,
presidente della Walt Disney e della Pixar Animation Studios
dichiara ancora:
“Con Gigantic siamo in
difficoltà perchè stiamo finendo gli sviluppi della vicenda. Stiamo
concentrando le nostre energie su un altro progetto che sembra
funzionare e sul quale stiamo già lavorando. Questo nuovo progetto
partirà nel 2020”.
Il co-sceneggiatore di Inside-Out
Meg LeFauce e Nathan Greno stanno
prendendo parte a Gigantic per la colonna sonora insieme a
Kristen Anderson Lopez e Bobby
Lopez, i quali hanno scritto anche le musiche di
Frozen. La Disney ha due film in uscita:
Ralph Breaks The Internet: Wreck-It Ralph 2 (in
uscita il 21 novembre 2018) e Frozen 2 che uscirà
nel 2019.
All’inizio di questa settimana è
stato
reso noto che Gina Carano, ex attrice di The
Mandalorian, ha fatto causa alla Disney e alla
Lucasfilm per discriminazione e licenziamento illegittimo. Gina Carano ha interpretato Cara Dune, fedele alleata di Din Djarin, nelle
prime due stagioni della serie di successo, prima che la Lucasfilm
la licenziasse per quelli che la società ha definito post
“ripugnanti e inaccettabili” sui social media.
Nonostante abbia trovato lavoro con
The Daily Wire e sia apparsa in un paio di altri
progetti, Gina Carano ritiene ancora di essere stata
licenziata ingiustamente dalla serie.
Con il sostegno finanziario del
proprietario di XElon Musk, Gina Carano ha fatto causa alla Disney e alla
Lucasfilm per discriminazione e licenziamento illegittimo,
sostenendo di essere stata licenziata per aver espresso opinioni di
destra sui social media.
Interrogato dalla
CNBC sulla causa in una recente intervista,
l’amministratore delegato della Disney Bob Iger ha avuto ben poco
da dire al riguardo. “Nessuna“, è stata la sua semplice
risposta prima di spostare la conversazione su un argomento più
produttivo.
Probabilmente Iger ha delle
opinioni in merito alla causa, ma probabilmente non può
condividerle, quindi la sua risposta così tersa non sorprende più
di tanto. Gina Carano sta attualmente cercando di
ottenere un’ordinanza del tribunale che costringa la Lucasfilm a
reinserirla nella serie e a pagare almeno 75.000 dollari, oltre a
danni punitivi.
“Alcuni di noi sono stati
ingiustamente individuati, molestati, perseguitati e privati dei
loro mezzi di sostentamento perché hanno osato incoraggiare la
conversazione, fare domande e rifiutarsi di assecondare la
folla“, ha dichiarato Gina Carano in una dichiarazione allegata alla
presentazione della causa. “Sono onorata che il mio caso sia
stato scelto per essere sostenuto dall’azienda che è stata uno
degli ultimi barlumi di speranza per la libertà di parola nel
mondo“.
Tuttavia, dato che Gina Carano era un dipendente a tempo
determinato, probabilmente dovrà affrontare una battaglia in salita
per ottenere un risarcimento per il licenziamento a causa dei suoi
post online.
In genere, i lavoratori del settore
privato non sono protetti dalla disciplina prevista dal Primo
Emendamento. In questo caso, la Disney ha ritenuto che i post di
Gina Carano fossero dannosi per il suo marchio
e ha deciso di abbandonare l’attore.
Oltre a sostenere Gina Carano, Musk si è impegnato su X a pagare
le spese legali di chiunque ritenga di essere stato “trattato
ingiustamente dal proprio datore di lavoro per aver postato o
apprezzato qualcosa su questa piattaforma“.
Probabilmente Iger farà bene a non
parlare della causa, concentrandosi invece sulle notizie aziendali
più interessanti e meno controverse, come l’annuncio di
Oceania 2 (Moana 2) e la sua uscita nel corso
dell’anno, l’investimento
della Disney in Epic Games e altro ancora.
Ecco una serie di bellissimi
bracciali che rievocano alcune delle citazioni più belle e
romantiche dei classici Disney, da
Biancaneve a
Frozen, passando per Mary
Poppins e Elliott e il Drago
Invisibile, fino ai classici Pixar come
Up e Toy
Story.
Molti dei personaggi Disney, trai
più amati da giovani e meno giovani, sono animali. Basti pensare a
Simba, protagonista de Il Re Leone,
oppure al magnifico Biagio, il bastardino che fa perdere la testa
alla borghese Lilli di Lilli e il
Vagabondo. E come non citare il mitico Romeo, gattone
rosso che si invaghisce di Duchessa in Gli
Aristogatti?
Di seguito ve li mostriamo nelle loro vesti umane!
La Disney è una grande fabbrica di
fantasia, ma da sempre stimola anche la fantasia di chi segue,
guarda, ama i suoi film e le sue invenzioni. Così come è accaduto a
David G. Fererroin questi magnifici poster, una rilettura
Art Deco dei classici Disney:
Nei film Disney, in
genere, la principessa finisce sempre con il principe, la bella con
il bello e gli amici si trovano sempre in sintonia, formando coppie
indimenticabili.
Ebbene, di seguito vi mostriamo
delle coppie alternative per il mondo della
Disney; non solo principesse e principi insieme,
ma anche personaggi accomunati da interessi, hobby e abitudini,
nonché inclinazioni alla cattiveria (come nel caso di Gaston e
Ursula, una coppia fatta in Paradiso… pardòn, all’Inferno).
Dalle principesse, agli eroi a
quattro zampe, passando per candelieri, coniglio in ritardo e
nemici giurati. Sono tantissimi i personaggi che sono stati
omaggiati in questi nastri per capelli a tema Disney. Ecco un’idea
regalo semplice e divertente e soprattutto perfetta per le giovani
fan della Disney.
Nato nel 1999, Rotten
Tomatoes è il più grande e rinomato aggregatore di
recensioni della critica e giudizio del pubblico sui film usciti in
sala, e nel tempo si è rivelato un vero polo di informazioni
sull’andamento positivo o meno delle produzioni cinematografiche.
Ovviamente questo ha riguardato anche la Disney e
tutti i suoi classici (d’animazione e non).
Scorrendo la storia della casa di
Topolino dalle origini ad oggi, ScreenRant ha
elencato i dieci migliori titoli dell’azienda in base alla
percentuale ottenuta su Rotten Tomatoes. Siete curiosi di sapere
quali sono?
Eccoli:
Cenerentola
Negli anni della seconda guerra
mondiale la Disney andava incontro ad importanti problemi
economici, così decise di tornare alle sue radici classiche
producendo Cenerentola, storia basata sulla nota
fiaba dei fratelli Grimm.
Il film riuscì a risollevare
l’azienda dai suoi debiti e ottenne l’elogio della critica che ne
lodava la scenografia, i colori, i disegni realistici e le musiche
memorabili.
La carica dei 101
Diverso dagli altri adattamenti
Disney, vista la trama con risvolti inquietanti e crudeli
(soprattutto se rivolta ai bambini), La carica dei
101 si affidò ad un tipo di animazione più minimale, che
comunque gli garantì l’approvazione della critica e degli
spettatori in sala.
Biancaneve e i sette
nani è stato il primo film d’animazione della Disney, e il
primo a riscontrare un successo incredibile. Grazie ai suoi
profitti la casa di Topolino riuscì infatti a costruire il suo
studio di produzione a Burbank, in California, e il resto è
storia.
Nonostante le previsioni negative,
Biancaneve è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico e
soprattutto dalla critica dell’epoca, che ne lodava la
significativa innovazione della tecnica animata. Il trionfo agli
Oscar, con sette statuette vinte, ne fu la conferma.
Zanna Gialla
Zanna Gialla è
senza dubbio uno dei live action Disney più famosi e commoventi
della storia, nonostante la trama prevedibile. Il film uscì nel
1957 guadagnando subito l’approvazione della critica e del pubblico
e ottenendo – in maniera del tutto inaspettata – un sonoro 100% di
positività sull’aggregatore.
Toy Story 2
Reduce dall’incredibile trionfo al
botteghino del primo capitolo, la Disney tornò al lavoro per
realizzare Toy Story 2, riuscendo ad offrire
una storia sia originale che commovente (per alcuni addirittura
migliore della precedente).
Il franchise ha così continuato a
essere il successo di critica e pubblico che conosciamo oggi,
vincendo diversi premi e ottenendo l’ambito 100% di positività su
Rotten Tomatoes.
Darby O’Gill e il Re dei Folletti
Uscito nel 1959, Darby
O’Gill e il Re dei Folletti potrebbe essere uno dei titoli
meno noti di casa Disney, ma vedeva tra i protagonisti un
giovanissimo Sean Connery nei panni di Michael McBride,
l’interesse amoroso della figlia di Darby.
Il film non ha vinto premi
importanti, tuttavia venne accolto con grande entusiasmo e
presentava già all’epoca degli effetti speciali all’avanguardia.
Mai distribuito in Italia, venne trasmesso nel 1988 in prima serata
su Rai1.
Toy Story
Toy Story
raggiunse nel 1995 un obiettivo davvero ambizioso: portare sul
grande schermo il primo film d’animazione completamente sviluppato
in computer grafica.
Il pubblico non aveva mai visto
qualcosa del genere e il risultato finale ne garantì un successo
mondiale, economico e di critica senza precedenti.
Come la maggior parte dei film
Disney, Le avventure di Winnie the Pooh adattava
sul grande schermo del materiale letterario già esistente, e si
basava su personaggi tratti dai racconti di A. A.
Milne. Il film poi si concentrava sul giovane
Christopher Robin sul suo orso parlante
golosissimo di miele e su altri simpatici personaggi del bosco dei
cento acri.
Con grande sorpresa la collezione
di cortometraggi e il franchise che seguì si rivelò un vero
successo di critica e di incassi, più di quanto si possa
immaginare: viene infatti stimato che le vendite di prodotti legati
a Winnie the Pooh abbiano superato i 5 miliardi.
Nel frattempo le avventure di
Christopher Robin continuano al cinema con Ritorno al bosco
dei 100 acri, live action uscito quest’estate con
protagonisti Ewan McGregor e Hayley
Atwell.
Mary Poppins
Mary Poppins è da
considerare uno dei più clamorosi successi targati Disney: ha
ottenuto ben 13 nomination agli Oscar, vincendone cinque (tra cui
Miglior Attrice protagonista, e Migliori effetti visivi).
Ed è piuttosto facile capire il
perché: Julie Andrews è una protagonista
carismatica e divertente, che si destreggiava a meraviglia tra
canto e ballo in questa commedia non priva di momenti seri per
tutta la famiglia. Che dire invece delle memorabili canzoni? Ormai
sono parte della nostra cultura!
C’è da dire che prima di
Mary Poppins la Disney aveva già sperimentato la
combinazione tra riprese dal vivo e disegni animati, ma mai in un
modo così ambizioso. Dunque non stupisce che sia critica che
pubblico abbiano apprezzato così tanto. E ora l’attesa sale per
il sequel con
Emily Blunt nei panni dell’iconica tata, in
uscita il 19 dicembre 2018.
Il film racconterà di Jane e
Michael Banks oramai diventati adulti che, dopo una grave perdita,
accolgono in casa Mary Poppins.
Attraverso le sue doti magiche, e con l’aiuto del suo amico Jack,
Mary aiuterà la famiglia a riscoprire la gioia e il senso di
meraviglia che hanno abbandonato le loro vite.
Pinocchio
Dopo il successo di
Biancaneve la Disney tornò al cinema nel 1940 con
Pinocchio, ed esattamente come il film che l’aveva
preceduto, presentava al pubblico un’animazione a dir poco
straordinaria e una cura meticolosa di ogni dettaglio
produttivo.
Gli artisti che lavorarono a
Pinocchio furono infatti dei pionieri nel campo
del disegno, specializzati in elementi inanimati come
l’acqua o il fuoco a cui diedero effetti mai visti prima al cinema.
E nonostante l’iniziale flop al botteghino, questo titolo si rivelò
uno dei più grandi successi di critica e pubblico della storia
dell’azienda.
Ora è in programma il live action, le cui
riprese inizieranno nel 2019 tra Inghilterra e Italia,
come dichiarato dallo sceneggiatore Chris
Weitz: “Siamo ancora nelle prime
fasi di sviluppo della sceneggiatura, quindi non possiamo ancora
parlare di casting, ma ne sono molto entusiasta“.
Dopo la rinuncia
di Sam Mendes,
la Disney ha finalmente ingaggiato il
regista definitivo: si tratta di Paul
King (Paddington, Paddington
2), a cui verrà affidata la sceneggiatura di Jack
Thorne.
I classici d’animazione
Disney fanno parte della vita di tutti, una memoria
collettiva che lega le persone di diverse età, nazionalità, etnie.
Tuttavia, ci sono moltissimi dettagli strani in questi film che
avrebbero meritato, nel corso degli anni, una riflessione, o almeno
un attimo di riflessione.
Sia che il nostro film preferito sia
un racconto di animali, di principesse o di avventure, ogni
film Disney ha
alcuni dettagli strambi, in alcune circostanze addirittura
raccapriccianti, che sono stati sotto il naso degli spettatori
tutte le innumerevoli volte che abbiamo visto quei film.
Robin Hood
Con così tanti film
prodotti dalla Disney, ci si chiede come sia stato possibile
realizzare tanti successi. Negli anni ’90, Disney era già l’impero
che è adesso, e chiunque abbia guardato più di una volta i film
recenti sa che con gli anni lo studio si è “riciclato”. Basta
riguardare Robin Hood per rendersi conto che i personaggi sono
stati “ripresi” da GLi Aristogatti, Il Libro della Giungla e da
Biancaneve ei sette nani. Si chiama animazione riciclata e Disney
lo ha fatto con molti dei suoi film, trai più grandi successi dello
studio.
Bambi
Se c’è una scena che è
davvero difficile da superare, nel panorama dei film Disney, è
quella tristissima della morte della mamma di Bambi, dopo la corsa
nella neve, via dal cacciatore. Anche se in realtà non
vediamo cosa succede a sua madre, anche da piccoli il messaggio è
chiaro: mamma cerva viene colpita da un colpo di fucile. La scena è
tra le più famose del film, ma è anche vero che sembra
immotivatamente triste, stonata. Sappiamo che molti dei
protagonisti della Disney hanno un solo genitore, ma il povero
Bambi finisce per diventare orfano.
La Bella e la Bestia
Gaston è un cattivo
ordinario e gli entusiasti della Disney concordano sul fatto che è
anche il personaggio più spregevole. Non sempre ci si rende conto
di quanto sia sgradevole quest’uomo. Flette costantemente le sue
enormi braccia, ma questo è il minimo. Sembra anche chiaro quanto è
violento quando non riesce a ottenere ciò che desidera. In una
scena particolare, gli spettatori più maturi si sono certamente
resi conto di quanto sia una persona profondamente sgradevole nei
confronti delle donne. Quando si vuole proporre a Belle, non solo
mette i suoi stivali infangati proprio sul libro che lei sta
leggendo, ma la umilia costantemente quando non mostra
assolutamente alcun interesse per lui. È una specie di stalker e
probabilmente sarebbe un marito orribile.
Aladdin
Quando Aladdin ci viene
presentato, non è ancora il principe Alì, ma uno straccione che
vive in strada. Evidentemente i bambini non capiscono certe scene,
ma da adulti siamo abbastanza consapevoli di ciò che accade nella
scena musicale d’apertura che ci presenta il personaggio. Aladdin
conduce una vita povera per le strade, e così, saltando in giro
durante la canzone, a un certo punto, atterra in una stanza con un
gruppo di donne. Le donne sono attraenti e assomigliano a Jasmine,
tuttavia, da adulti, possiamo capire che sono donne “da una notte”.
Le signore cacciano subito Aladino in strada, perché evidentemente
non può permettersi la loro compagnia.
Il Re Leone
Il Re Leone è
probabilmente quel film della Disney che la gente guarda
ripetutamente dal momento che è uno dei preferiti dai fan. Scar è
il cattivo che agisce sempre in modo affascinante e apparentemente
innocente, eppure sappiamo tutti che ha tradito suo fratello con
l’aiuto delle sue tre cattive iene. Tuttavia, quando Scar inizia a
cantare la sua canzone verso la fine del film, vediamo un numero
infinito di iene lì a sostenere Scar e la scena è molto “politica”.
Per un film della Disney, questa scena è abbastanza forte, visto
che il gruppo di iene si inchina a lui in una formazione allineata,
come fosse un gruppo di soldati. Scar è rappresentato come un
dittatore.
Hercules
Non si può negare che Il
Re Leone è uno dei film più vicini al cuore di tutti e Scar è
effettivamente un villain molto, molto “amato” nel senso che è
affascinante, nonché diabolico. Così, la Disney ha preso il
personaggio e lo ha “spinto” in un altro film. Ne Il Re Leone, Zazu
dice a Simba che Scar potrebbe diventare “un bel tappeto”. E,
ironia della sorte, in Hercules, la Disney ha deciso di inserire
Scar in forma di… tappeto!
Dumbo
Dumbo è sicuramente un
film adatto ai bambini, ha dei momenti molto tristi, ma insegna
anche a credere in se stessi e ad accettarsi con tutte le proprie
particolarità. Tuttavia, accanto a questo messaggio edificante, la
Disney ha anche inserito una scena, in particolare, decisamente
poco adatta ai bambini. Quando Dumbo vede gli elefantini rosa,
alcuni dei quali molto spaventosi con gli occhi neri, sembra sia a
seguito di una strana bevanda. Inoltre l’elefantino appare ubriaco,
cosa che non è assolutamente adatta ai bambini! Che pensavano alla
Disney, in quel momento?
Pinocchio
Pinocchio è uno dei
classici Disney d’animazione che hanno diversi momenti “oscuri”.
Tra queste scene c’è quella, abbastanza spaventosa per essere in un
film per bambini, in cui a Pinocchio e al suo amico spuntano
orecchie e coda da asino. Nel film i bambini vengono puniti per
essersi divertiti al Paese dei Balocchi, e la loro penitenza è
orribile: diventare asini ed essere “deportati”!
Pinocchio
Nel corso della sua
avventura, Pinocchio viene indotto ad andare nel Paese dei
Balocchi, come ben sappiamo, che si rivela essere una scelta
completamente sbagliata in quanto lo fa in disaccordo con ciò che
gli suggerisce il grillo parlante, ovvero la sua coscienza. Qui, lo
vediamo uscire con il suo nuovo migliore amico a bere, fumare,
giocare a biliardo e fare cose piuttosto adulte, dopo essere
scappato da suo padre.
Basil l’Investigatopo
Ci sono un sacco di
strane immagini Disney che non capiamo davvero perché siano state
messe in film per bambini. Tuttavia, ora che siamo adulti, possiamo
confermare che molte di queste immagini sono bizzarre. La Disney
ama usare gli animali nei suoi film tanto quanto gli umani, e
sebbene i topi di Cenerentola siano innocenti e carini, quelli di
Basil l’Investigatopo sono a dir poco stravaganti. Seriamente, ti
aspetteresti mai nella tua mente di vedere i topi vestiti con abiti
burlesque?
Aladdin
C’è qualcosa di strano
nei classici Disney con cui siamo cresciuti e di solito ignoriamo
questi aspetti da adulti perché alcuni sono inquietanti. In
Aladdin, ad esempio, non c’è modo di dimenticare la scena in cui
Jafar ha imprigionato Jasmine. Da bambini, potremmo non aver
pensato molto a questa scena, ma da adulti, sappiamo chiaramente
che la scena è esplicitamente sessuale. Jafar è totalmente
ossessionato dalla principessa araba, la incatena al suo scettro
serpente mentre lei gli dà da mangiare mele. Inoltre, Jasmine non
indossa più il suo completo blu-verde, ma ha un completo rosso
fuoco. È una scena inappropriata per un film per bambini, vero?
Aladdin
Tutti amano Aladdin – è
probabilmente il personaggio maschile e il “principe” più adorato
tra tutti quelli che compaiono nei film Disney; forse per il suo
tappeto magico o per la adorabile scimmia parlante, Abu? Tuttavia,
tra tutti i principi Disney, Aladdin il peggiore. Jasmine può
praticamente avere qualunque ragazzo desideri, eppure, decide di
perdonare Aladdin che non si limita solo a mentirle sul suo nome,
ma a mentirle anche su chi è e da dvoe viene. Come può fidarsi di
lui dopo quello che le ha detto? Se questa circostanza si fosse
verificata nella vita reale, probabilmente consigleremo a Jasmine
di siglare almeno un accordo prematrimoniale!
Biancaneve e i Sette Nani
Nel mondo delle fiabe e
nel mondo magico della Disney, Biancaneve è considerata una donna
perfetta. È costretta a fuggire da casa sua a causa della sua
matrigna cattiva e finisce in una piccola casa nel bosco con 7
nani. Tuttavia, il suo unico desiderio è incontrare il suo principe
azzurro, e lei crede fortemente che un giorno la salverà. E così
come lei spera e sogna, quel giorno arriva, il giorno in cui appare
misteriosamente un principe, bello e canterino, che la salva e la
porta via con sé. Ma da dove arriva?
La Carica dei 101
Purtroppo, c’è uno
sfortunato tema ricorrente nei film Disney che ogni volta ci spezza
il cuore e cioè che in quasi tutti i classici Disney, entrambi i
genitori non sopravvivono. Ci sono sempre eventi traumatici che si
verificano, con un cattivo in ogni film, che spesso porta alla
scomparsa di uno dei genitori. Gli appassionati Disney sono
consapevoli della terribile situazione, ma sono anche consapevoli
del fatto che ci sono un paio di film Disney, come Mulan, Peter
Pan, Lilli e il Vagabondo o La Carica dei 101, che danno un po’ di
speranza, visto che entrambi i genitori sopravvivono al film.
Rapunzel
Non è necessario aver
visto il film di Rapunzel per sapere di cosa parla, visto che si
basa su una favola molto antica: la principessa che, dall’alto
della torre dove è prigioniera, scioglie i suoi capelli e fa salire
il principe per salvarla. Ora, se avete visto il film Disney anche
solo una volta, avete sicuramente notato che nel finale accade
qualcosa di davvero strano, ma su cui tutti hanno deciso di
sorvolare. Il potere curativo di Rapunzel, come ci è stato detto
sin dall’inizio, proveniva da un magico fiore d’oro che sua madre
aveva ingerito quando era incinta. Quindi, perché i capelli di
Rapunzel diventano marroni quando Flynn li taglia alla fine del
film per salvarla?
Pocahontas
Sembra molto strano, in
Pocahontas, che la principessa nativa americana possa parlare
inglese e cantare e parlare con John Smith senza alcuna barriera
linguistica. Non c’è modo per la principessa di essere entrata in
contatto con la lingua prima del suo incontro con Smith, del quale
si innamora perdutamente, ma quindi come fa a parlare la lingua
dell’uomo di cui si innamora perdutamente?
Il Gobbo di Notre Dame
Sin da piccoli, è sempre
stato chiaro che la condizione di Quasimodo è molto triste. Le sue
deformità lo hanno tenuto in esilio nel campanile della chiesa che
dà il titolo al film; e si trova in quel posto quando si trova
coinvolto in un triangolo morboso/amoroso con la zingara Esmeralda
e il cattivo Frollo. Quasimodo finisce per essere l’eroe quando
salva Esmeralda, e tutti si aspetterebbero che i due si
innamorassero, ma invece, lei finisce tra le braccia di un altro
uomo, Febo.
A quanto pare i cattivi della Disney
muoiono tutti nello stesso modo, o almeno un numero nutrito di
villain delle storie raccontate dalla casa di Topolino finisce
sempre, ad un certo punto della storia, per fare un bel salto nel
vuoto.
Ecco un video che mette a confronto
la morte, o comunque la fine, di diversi cattivi Disney che fanno
tutti una fine simile:
Mentre aprile avanza e le giornate
si fanno più calde, la voglia di scoprire braccia e gambe è sempre
più forte e così anche quella di tirar fuori dall’armadio accessori
e gioielli estivi. E cosa c’è di più estivo dei braccialetti di
cuoio e cotone? Se siete fan Disney non potrete fare a meno, la
prossima estate, di questi magnifici gioielli griffati
Ashley Bridget. Di seguito potete vederne
qualche esempio mentre a questo link potete anche acquistarli!
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I materiali utilizzati per i
baccialetti variano dall’oro e l’argento per i pendagli e i simboli
al cuoio e alla corda per le stringhe. Al link indicato, oltre al
prezzo e alle specifiche per l’acquisto, si trovano anche le
caratteristiche di ogni singolo prodotto.
Nell’epoca dell’affermazione degli
universi condivisi, con il Marvel Cinematic Universe e il
DC
Extended Universe, non sorprende che anche la
Disney abbia adottato lo stesso concetto per
“legare” i propri film, seminando dettagli nascosti e riferimenti
visivi che sfuggono anche agli occhi più attenti.
E la casa di Topolino non si è
limitata a easter egg e piccole sorprese, ma ha soprattutto
lavorato sull’inserimento di veri e propri cameo dei personaggi
Disney più iconici. Sapreste riconoscerli con sicurezza?
Ecco di seguito la prima
parte dei cameo più sorprendenti di personaggi Disney nei
classici animati:
La lampada del Genio
Uno dei più grandi successi Disney
degli ultimi anni, Oceania, aveva al suo interno
diversi e gustosi easter egg, tra cui quello relativo al
personaggio del Genio di Aladin.
Se riguardate bene la scena con
Tamatoa, il gigantesco granchio che colleziona
oggetti, tra i suoi tesori c’è anche la lampada magica del
Genio…chissà come è arrivata lì e che fine abbia fatto il suo
proprietario originale!
Buzz Lightyear
Non sarà stato esattamente un
successo e non è nemmeno fra i titoli Disney più conosciuti,
tuttavia L’apprendista stregone con
Nicholas Cage presenta alcuni divertenti cameo di
altri personaggi tra cui quello di Buzz Lightyear
che compare sullo sfondo di una scena. L’avete mai notato?
Tron
Lontanissimi per svariati motivi, i
mondi di Tron e Hocus Pocus si
sono incontrati brevemente grazie al cameo di Tron insetito nella
classica storia di streghe targata Disney.
Nel film infatti vediamo una scena
in cui vari personaggi sono vestiti con costumi assortiti di
Halloween, tra cui un uomo travestito esattamente come un
personaggio di Tron.
Bambi
Tantissimi personaggi di
Bambi sono stati riproposti in altrettanti film
d’animazione Disney, da Alice nel paese delle
meraviglie a La bella e la bestia, fino a
Frankenweenie.
Relativamente al triste film in
bianco e nero il cameo è arrivato in maniera del tutto inaspettata,
e in due luoghi diversi. Nella prima scena vediamo chiaramente
Bambi proiettato in un cinema sullo sfondo e se fate attenzione c’è
anche il famoso poster del classico Disney.
Jack Skeleton
A volte i cameo sono più espliciti,
altre volte più nascosti, sfidando la soglia dell’attenzione dello
spettatore. Fa parte della prima categoria quello relativo al
personaggio di Jack Skeleton nel film d’animazione
James e la pesca gigante.
Sullo schermo vediamo infatti
chiaramente una figura scheletrica identica al mattatore di
A Nightmare Before Christmas. Una coincidenza? Non
siamo così sicuri…e voi ci avete fatto caso?
Ralph Spaccatutto
Sappiamo che il mondo di
Ralph Spaccatutto “esiste” nella realtà dei
videogiochi e, come vedremo nel sequel, di Internet, con il
protagonista che accede ad una moltitudine di universi tra cui
anche quello di Oceania, il film d’animazione
uscito pochi anni fa.
Ralph appare infatti nei titoli di
coda del cartone: a quanti era sfuggito questo dettaglio
nascosto?
Baymax
Ancora Oceania e ancora un altro
cameo nascosto, che stavolta vede protagonista il simpatico e
“morbido” infermiere robotico di Big Hero 6.
Ricordate la scena in cui vediamo tutto l’assortimento di maschere
di Kakamora? Ecco, se fate attenzione noterete che fra quelle c’è
anche una maschera bianca di Baymax!
Anna e Elsa
Uno dei classici Disney più amato di
sempre, Frozen, ha offerto una serie di cameo
inaspettati in diversi film d’animazione, tra cui anche
Zootropolis. Se fate attenzione vedrete sullo
schermo due piccoli bambini elefanti vestiti da Anna e Elsa. Che la
Frozen Fever abbia contagiato tutti, perfino il mondo animale?
Il costume di Stitch
Prima dell’avvento della CGI,
Lilo e Stitch aveva consegnato al pubblico uno
degli ultimi esempi di animazione tradizionale unita ad una storia
dal sapore agrodolce. E per rendergli omaggio diversi titoli
Disney, tra cui Big Hero 6, hanno inserito dei
cameo dei suoi personaggi.
Avete fatto caso al gatto extralarge
di nome Mochi? Ecco, in una scena lo vediamo indossare il costume
Stitch, più carino che mai.
La bella addormentata
Le particolarità di
Rapunzel, rispetto agli altri classici
d’animazione Disney, sono la varietà di personaggi bislacchi e la
storia originale rispetto al passato, anche se gli animatori si
sono assicurati di rendere omaggio ad un’altra principessa bionda:
Aurora della Bella Addormentata, con due
riferimenti specifici.
Innanzitutto possiamo scorgere un
easter egg nella stanza di Rapunzel, con la ruota che gira, e poi
c’è la scena all’interno della biblioteca dove vediamo il libro
della storia della Bella Addormentata in mostra.
Nell’epoca dell’affermazione degli
universi condivisi, con il Marvel Cinematic Universe e il
DC
Extended Universe, non sorprende che anche la
Disney abbia adottato lo stesso concetto per
“legare” i propri film, seminando dettagli nascosti e riferimenti
visivi che sfuggono anche agli occhi più attenti.
E la casa di Topolino non si è
limitata a easter egg e piccole sorprese, ma ha soprattutto
lavorato sull’inserimento di veri e propri cameo dei personaggi
Disney più iconici. Sapreste riconoscerli con sicurezza?
Ecco di seguito la prima
parte dei cameo più sorprendenti di personaggi Disney nei
classici animati:
Re Tritone
Alcuni
personaggi Disney hanno tratti così inconfondibili che risulta
complicato riprodurli sotto forma di cameo senza dare nell’occhio.
Ad esempio, se pensiamo al Re Tritone della
Sirenetta, c’è un luogo che non sia il mare dove
potremmo immaginarlo? Tuttavia gli animatori della casa di Topolino
sono riusciti a inserirlo nella Principessa e il
Ranocchio in maniera davvero geniale.
Ambientato a New Orleans, il film si svolge in un universo
realistico ma al contempo magico dove, ad un certo punto, si
intravede un gigantesco carro da parata a forma di Re Tritone.
L’avevate notato?
Il poster di Mulan
Sarebbe
bello immaginare che, anche all’interno dell’universo Disney, le
protagoniste si siano lasciate ispirare dalle gesta delle eroine
che le hanno precedute, ed è un po’ quello che succede in
Lilo e Stitch, dove Nani (la
sorella maggiore di Lilo) tiene il poster di Mulan
appeso nella sua stanza. Forse guardandolo riusciva ad infondersi
la forza necessaria per affrontare gli ostacoli che la
aspettavano?
Mrs Bric e Chicco
In
Tarzan sono presenti un paio di amati personaggi
de La Bella e La Bestia, ovvero
Mrs Bric e Chicco (due persone
trasformate rispettivamente in teiera e tazzina), sotto forma di
easter egg in una scena ambientata nella giungla mentre vengono
letteralmente “suonati” da Terk.
Scar
Hercules è uno dei film più
“meta-cinematografici” della storia Disney, con la differenza che
qui uno dei personaggi storici della tradizione viene presa in giro
e quasi “de-mitizzata”. Stiamo parlando ovviamente della scena in
cui Ercole posa per un pittore indossando la testa di
Scar.
Belle
Chi ha
riconosciuto il cameo de La Bella e la Bestia in
Il gobbo di Notre Dame? Unendo due universi
apparentemente lontani ma legati dalla stessa nazionalità
(francese), la Disney è riuscita a
inserire la stessa Belle durante la canzone “Via di qua”. Ma non
finisce qui: anche Pumbaa e il Tappeto
Magico compaiono durante il numero musicale!
Pinocchio
Tra
tutti i giochi di prestigio messi in atto dal Genio della Lampada
di Aladin, ce n’è anche uno che nasconde un divertente cameo di
Pinocchio.
Usando
infatti le sue capacità di realizzare qualsiasi desiderio,
trasforma involontariamente la sua testa in quella del burattino di
legno mentre cerca di provare la sua onestà.
La strega di Biancaneve
Nei
primi film d’animazione Disney non tutti i personaggi avevano un
nome ma prendevano semplicemente l’etichetta degli archetipi delle
loro fiabe. È così che la nemesi di Biancaneve è
diventata la “Regina cattiva”o “la strega”.
Succede
poi che in The Nightmare Before Christmas lo
stesso personaggio compaia come residente a Halloweentown: cameo,
easter egg o casualità? La forma era davvero simile…
Oswald
Oswald il Coniglio Fortunato ha attraversato
una storia strana e leggendaria come il personaggio che l’ha
preceduto, ovvero Mickey Mouse, finendo per diventarne quasi
un’ombra dimenticata da tutti. Per rendergli omaggio la Disney ha
però inserito un suo cameo in Zootropolis grazie a
dei graffiti disegnati su vagoni
abbandonati.
Olaf
Arrivati
ad oggi, gli animatori Disney sono diventati dei veri esperti di
camei e easter egg, e ne fanno sempre più uso anche a distanza di
pochi anni come nel caso di Big Hero 6 dove una
delle statue di San Fransokio non è
altro che Olaf, il pupazzo di neve di
Frozen.
Stitch
Di tutti
i film citati, Il pianeta del tesoro è l’unico
esempio di crossover tra animazione tradizionale e animazione 3D
prima dell’arrivo della Pixar. Il
cameo in questione riguarda un giocattolo di
Stitch che compare nella stanza di Jim
Hawkins quando è ancora un ragazzo.
In un mondo pieno di studi e
multinazionali che indirizzano le loro produzioni agli adulti, la
Disney ha sempre mirato, invece, a bambini e
famiglie. Tuttavia, è abbastanza sorprendente quante volte la Casa
di Topolino abbia provato, intenzionalmente, a terrorizzare i
propri spettatori. Screen
Rant ha raccolto i 10 momenti più spaventosi mai visti in una
produzione Disney, tra film d’animazione e live action:
La foresta di Biancaneve
Biancaneve e i sette nani,
il primo di una lunga serie di capolavori animati firmata Walt
Disney Pictures, ha conquistato subito il cuore degli spettatori e,
come ogni buona favola che si rispetti, aveva una storia intrisa di
buoni sentimenti. Tuttavia, non ha rinunciato ad una componente
sorprendentemente horror…
La scena con gli alberi che prendono
vita, i coccodrilli dalle enormi fauci e le legioni di occhi
illuminati nella foresta infestata era sicuramente qualcosa che non
ci si aspettava da Walt Disney. Una scena che, all’epoca, è servita
a mostrare cosa si poteva ottenere mescolando un po’ di inchiostro
e di vernice.
L’ira di Paperino
Parlando di momenti
decisamente poco disneyiani, Paperino è davvero esilarante quando
si arrabbia, dal momento che risulta come un bambino che fa i
capricci. Eppure, quando si arrabbia è capace di ferire le
persone.
La rabbia e la fame sono due
emozioni che non dovrebbero mai mescolarsi e Paperino lo ha più
volte dimostrato. In Topolino e il fagiolo magico, il
baratro della fame quasi lo spinge ad uccidere con l’ascia una
mucca innocente. Grazie a Walt, Topolino e Pippo alla fine riescono
a placare la sua ira.
Le leggenda della valle addormentata
C’è un certo stigma
sull’adattamento delle opere letterarie della Disney, ma il
segmento “La leggenda della valle addormentata” tratto da Le
avventure di Ichabod e Mr. Toad è sorprendentemente fedele al
libro. Ciò include anche l’apparizione del Cavaliere senza testa
nel terzo atto.
Il culmine del racconto spettrale è
uno dei momenti più spaventosi di tutta la storia della Disney.
Dalle immagini inquietanti alla risata terrificante del Cavaliere,
è un vero e proprio incubo animato.
Mombi
La Disney
Animation non è l’unico posto in cui trovare qualche spavento degno
di nota. Nei regni del live-action, Nel fantastico mondo di
Oz è spesso considerato il più spavento della Disney. C’è una
lunga lista di ragioni per considerare questo film alquanto
spaventoso, ma poche cose sono davvero terrificanti come la
principessa Mombi.
Una strega cattiva
con una collezione di teste intercambiabili viventi, perfetta per
un film ambientato nella “Merry Old Land” di Oz, ma forse qualcosa
che la maggior parte dei fan non si aspetterebbe mai di trovare
lungo il sentiero dorato...
Gli occhi del parco
Ricordate quando la Disney
ha realizzato un film dell’orrore? Per quanto strano possa
sembrare, è vero! La Disney ha realizzato volontariamente un film
horror a tutti gli effetti: si tratta de Gli occhi del parco,
datato 1980.
Anche se non è esattamente Non
aprite quella porta, l’idea di spiriti maligni che
perseguitano e spaventano una famiglia che si trasferisce in una
misteriosa vecchia casa di campagna suona come la trama di un film
di Evil Dead. Sicuramente un’esperienza macabra targata
Disney.
La maledizione della prima luna
“È meglio che inizi a
credere alle storie di fantasmi, signorina Turner…”. Chi
avrebbe mai immaginato che un film ispirato ad un’attrazione dei
Parchi Disney sarebbe stato così perfettamente stravagante?
I pirati che si trasformano in
scheletri di zombi al chiaro di luna potrebbero sembrare sciocchi
all’inizio, ma la realtà è che non sono soltanto dei mucchi d’ossa
sul grande schermo. Con un’avventura così elettrizzante e a tratti
spaventosa, c’è da meravigliarsi che la serie sia decollata in quel
modo?
Phantom Manor
Nemmeno i parchi a tema
sono al sicuro dagli appetiti macabri della Disney. Mentre
l’originale Haunted Mansion è sì spettrale ma un tantino sciocca,
Phantom Manor situata a Disneyland Paris è da tutti riconosciuta
come davvero spaventosa.
Phantom Manor presenta diverse
somiglianze con il cugino americano; tuttavia, aumenta la paura
tramite una maledizione familiare, un mistero di omicidio e un
tunnel pieno di zombie. I fantasmi che fanno l’autostop sono
l’ultima delle preoccupazioni in questa versione…
Una notte sul Monte Calvo
Fantasia è stato
probabilmente il primo film Disney realizzato più per gli adulti
che per i bambini. Ciononostante, il segmento “Una Notte sul Monte
Calvo” è ancora oggi qualcosa che lascia increduli molti fan.
L’immagine di Chernabog (chiamato
Satana nel film) che si alza dalla cima della montagna ed evoca i
suoi servi dell’oscurità dalle profondità infuocate degli inferi
non è certamente una rappresentazione sana che si assocerebbe in
generale alla multinazionale…
Fiamme dell’inferno
Parlare di un piccolo
problema con il camino è usare sicuramente un eufemismo. Se c’è un
momento in un film d’animazione Disney che ha terrorizzato i
bambini degli anni ’90, è “Fiamme dell’inferno”, forse la
canzone più memorabile de Il gobbo di Notre Dame.
Si tratta di un’espressione musicale
di lussuria, peccato e dannazione eterna, e tutto sotto il nome
della Casa di Topolino. In che modo questo film è riuscito ad
ottenuto di nuovo un rating G?
La pentola magica
Immaginate un film
d’animazione Disney così spaventoso da meritare quasi un divieto ai
moniri. Era così lontano dal repertorio della Disney, che ha quasi
mandato in fallimento lo studio.
Forse non ci sarà mai più un cattivo
così terrificante come Re Cornelius o una forza del male così
spaventosa come l’Esercito di Morti. Ciononostante, ci sono ancora
oggi tantissimi motivi per amare ed esseri fieri di Taron e la
pentola magica.
È ufficiale: Gli azionisti della
Disney hanno respinto il tentativo
dell’investitore attivista Nelson Peltz di
ottenere posti nel consiglio di amministrazione della società. Gli
investitori hanno votato per la rielezione di tutti e 12 i membri
del consiglio di amministrazione sostenuti dalla società, compreso
l’amministratore delegato Bob Iger, ponendo fine
alla più costosa
battaglia di deleghe aziendali della storia.
I risultati delle votazioni per i
candidati al consiglio di amministrazione della Disney sono stati
annunciati mercoledì in occasione dell’assemblea degli azionisti
della società per il 2024, che si è tenuta virtualmente.
Peltz, che dirige la società di investimenti
Trian Partners, non ha ottenuto abbastanza voti a
suo favore per ottenere un posto nel consiglio di amministrazione
(così come l’altro candidato di Trian, l’ex Disney
Jay Rasulo).
Horacio Gutierrez,
senior EVP, chief legal and compliance officer di Disney, che ha
supervisionato i lavori della riunione, ha dichiarato che le
tabulazioni preliminari dei voti hanno mostrato che i 12
amministratori di Disney hanno vinto la rielezione con un “margine
sostanziale”. (Ha aggiunto che i conteggi ufficiali dei voti
saranno resi noti nei successivi verbali della riunione).
Gli investitori hanno votato su tre
liste di candidati al consiglio di amministrazione in competizione
tra loro: la lista di 12 membri raccomandata dalla Disney stessa, i
candidati di Trian, Peltz e Rasulo, e i tre della società di
investimento Blackwells Capital, che non hanno ottenuto abbastanza
voti per aggiudicarsi un posto nel consiglio.
In una dichiarazione preparata, il
presidente della Disney Mark Parker ha dichiarato:
“Siamo immensamente grati ai nostri azionisti per il loro
investimento nella Disney e per la loro fiducia nel suo futuro, in
particolare in questo periodo di grandi cambiamenti nell’industria
dell’intrattenimento in generale. Abbiamo la fortuna di avere un
consiglio di amministrazione altamente qualificato che possiede un
profondo impegno per la forza duratura di questa azienda e
un’enorme quantità di esperienza e competenza, compresa la
pianificazione della successione“.
Parker ha anche ringraziato Iger,
“il suo eccezionale team di gestione” e i dipendenti della Disney
“per aver continuato a fare i conti con i consumatori e gli
azionisti durante questa distraente battaglia per procura”.
In una dichiarazione rilasciata
dopo i risultati del voto, Iger ha dichiarato:
“Voglio ringraziare i nostri azionisti per la fiducia che hanno
riposto nel nostro consiglio di amministrazione e nel management.
Con la distrazione del concorso per procura ormai alle spalle,
siamo ansiosi di concentrare il 100% della nostra attenzione sulle
nostre priorità più importanti: la crescita e la creazione di
valore per i nostri azionisti e l’eccellenza creativa per i nostri
consumatori“.
La Trian di Peltz aveva fatto una
campagna per un cambiamento urgente del consiglio di
amministrazione della Disney, citando la sottoperformance delle
azioni della società di media negli ultimi anni e la pianificazione
“pasticciata” del consiglio di amministrazione per la successione
all’ex amministratore delegato Bob Chapek (il
successore scelto da Iger, che è stato estromesso dopo meno di due
anni). In risposta, Disney ha dichiarato che il consiglio di
amministrazione sta già conducendo un diligente processo di
selezione dell’amministratore delegato “guidato da
amministratori delegati di successo con una recente e apprezzata
esperienza di successione“.
Sembra strano pensare che il nostro
intero immaginario dell’infanzia sia dovuto ad una sola persona, e
in parte è proprio così, se pensiamo che Glen
Keane, animatore alla Disney fino al 2012, è autore di
alcuni dei personaggi più famosi e amati della casa di Topolino. Da
Ariel e Pocahontas, fino a
Rapunzel, ecco i segreti nascosti dietro la nascita di questi
personaggi classici, raccontati da colui che li ha creati.
Ariel
“Mi rapporto a lei molto di
più rispetto a ogni altro personaggio che ho creato. Amo i
personaggi che credono che l’impossibile sia possibile, che hanno
questo desiderio bruciante dentro di loro e che io animo. E qui c’è
questa ragazza, che respira acqua, che vive sott’acqua ma che
camminerà sulla terra e c’è questo ragazzo che rappresenta quel
mondo di cui lui vuole fare parte. Amo questa cosa (…)
Originariamente doveva disegnare Ursula nel film, poi ho sentito
Jodi Benson cantare ‘Part of Your World’ e ho detto DEVO disegnare
questo personaggio.
E quando ne ho parlato con la
produzione, loro mi hanno detto che avevano scritto il personaggio
per me, non per farmelo animare ma pensando al mio carattere. E
così ho detto che avrei dovuto disegnarla. E così mi hanno chiesto
se sapevo disegnare una ragazza carina, visto che avevo appena
realizzato Ratigan, un gigante, un orso, una volpe e un segugio. E
io ho risposto ‘Disegno mia moglie da quando siamo sposati, penso
di poterlo fare’. E Linda somigliava molto a Ariel. Ho disegnato la
faccia di Ariel basandomi su di lei. Ci sono altre persone che
hanno influenzato l’aspetto di Ariel, ma principalmente è stata mia
moglie Linda”.
Marahute l’aquila
“Non ho mai voluto
essere un animatore. Volevo essere un artista. Il mio portfolio fu
mandato all’indirizzo sbagliato della scuola d’arte e venni preso
nel corso di animazione. Volevo essere un pittore o uno scultore.
Ma ho scoperto che l’animazione è l’arte dei giorni nostri. Quando
arrivò il turno di Bianca e Bernie, non avevo mai disegnato un
uccello prima. Roy Disney conosceva un tizio, nell’Idaho, che aveva
sei aquile dorate e così solo volato in quel posto, e per osmosi ho
assorbito l’amore per quegli uccelli di questa persona“.
Dopo che nella scena finale de
La
Sirenetta venne usato il nuovo programma CAPS
(Computer Animation Production System), Bianca e Bernie nella Terra
dei Canguri fu il primo film a essere realizzato completamente con
quella tecnica. “Sono tornato a casa e ho cominciato a studiare
la struttura ossea degli uccelli e ho scoperto che hanno la nostra
stessa struttura. Hanno braccia e gomiti e tutto il resto. Ho fatto
un po’ di anatomia comparata, con mia moglie stesa sul pavimento ad
aiutarmi che sbatteva le braccia come fossero ali. Trasponendo
queste cose nella bozza del disegno ho scoperto in maniera
meravigliosa come fare cose che non sapevo fare“.
La Bestia
“Per
La Bella e la Bestia Jeffrey Katzenberg non mi permise
di incontrare Robby Benson, il doppiatore del personaggio, perché
Robby era una persona amabile e non voleva che disegnassi la Bestia
basandomi su di lui. Quindi l’ho disegnata basandomi su di me. Ho
un cattivo temperamento da piccolo. Gettavo cose per aria ed ero
impaziente (…) così quando arrivò il momento di animare questo
personaggio così impetuoso e viziato, sapevo come procedere. La
trasformazione del personaggio è stata spirituale esattamente come
è accaduto a me nella vita reale. Ho inserito questa esperienza nel
personaggio”.
Aladdin
“Per Aladdin,
cresciuto per strada, per lui non c’era modo di elevarsi dalla sua
condizione se non credere che fosse davvero possibile. Come per la
Bestia che davvero credeva che qualcuno avrebbe trovato dentro di
lui qualcosa che valesse la pena di amare. Aladdin è venuto fuori
con una straordinaria somiglianza con il suo doppiatore, Scott
Weinger.
A volte il personaggio, la voce del
personaggio – quando incontri qualcuno o ci parli al telefono, ti
fai in testa un’immagine. Ho scoperto che per me è utile non
conoscere chi doppia il personaggio. La voce è così importante per
il personaggio che preferisco non incontrare l’attore e chiedere
loro di essere la voce dei miei disegni. Alla fine, quando il
lavoro è compiuto, conosco le loro voci meglio di loro stessi. C’è
questa cosa strana in cui credo, e cioè che il personaggio esista
prima che io lo disegni perché esiste nelle mie esperienze”.
Pocahontas
“Pocahontas è stata una
magnifica sfida perché si trattava di un personaggio storico. Sono
andato a Jamestown e ricordo che camminavo per i boschi cercando di
immaginare, magari era in quel punto che John Smith aveva
incontrato Pocahontas.
Avevo letto tutto quello che lui
aveva scritto su di lei e mentre ero lì due nativa americane mi
fermarono. Mi chiesero se ero io l’animatore che avrebbe realizzato
Pocahontas e mi dissero di essere discendenti della principessa.
Erano bellissime, avevano un portamento regale. Scattai loro una
foto e da qualche parte, in mezzo a loro, vidi la mia Pocahontas, e
ho tenuto la loro foto sulla scrivania durante il processo creativo
dei personaggio”.
Tarzan
“Mentre lavoravo a Tarzan,
vivevo a Parigi. Le mie animazioni del personaggio però sembravano
annoiate. Un giorno però seguii mio figlio Max al Trocadero a
guardare tutti questi sport estremi. Cominciai a pensare che Edgar
Rice Burrows descrive il personaggio come un piccolo uomo
selvaggio. E se il mio Tarzan avesse fatto surf tra gli alberi
invece di nuotare tra le liane? Così, basandomi anche su mio figlio
max sul suo skateboard, sono partito per l’Africa a studiare i
Gorilla. Ho studiato il paesaggio e ho visto che la foresta era
abbastanza piena di muschio da poterci scivolare sopra. La mia
animazione di Tarzan che surfa sui rami piacque a tutti!”.
Rapunzel
“Ho scoperto che ogni volta
che un computer incrocia il mio cammino, è una sfida per diventare
un artista migliore. Con Rapunzel originariamente dovevano animare
a mano, ma Michael Eisner mi chiese se ero in grado di portare
quello che amo del disegno a mano nella Computer Grafica. Poi
Eisner lasciò il film e arrivò Lasseter con cui
avevo fatto il mio primo test in CGI nel 1982 per Where the Wild
Things Are. Così fu bello lavorare di nuovo con lui. Dopo Rapunzel,
sentivo che c’era qualcosa da fare e così lasciai la Disney e poi
ho realizzato
Duet“.
Il 2019 si preannuncia un’altra
annata straordinaria per la Disney, che ha in programma alcune
delle uscite più attese della prossima stagione tra cui i cinecomic
Captain Marvel e Avengers: Endgame e i nuovi
classici riletti in versione live action.
Di seguito tutti i titoli che vedremo nel 2019:
Captain Marvel (6 Marzo)
Arriverà nelle nostre sale il
6 marzo 2019 (in America due giorni dopo)
Captain Marvel,
l’attesissimo cinecomic targato Marvel Studios che introdurrà nell’universo
condiviso il personaggio di Carol Danvers. Il film è stato diretto
da Anna Boden e Ryan Fleck.
Nel cast Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Dumbo (28 Marzo)
Tim
Burton firma la regia di Dumbo,
rivisitazione in chiave live action del classico d’animazione
Disney del 1941, che arriverà nelle sale italiane il 28
marzo 2019.
Il cast del film include il
vincitore del Golden Globe Colin
Farrell (In Bruges – La Coscienza
dell’Assassino, The
Lobster), il vincitore del Golden
Globe Michael Keaton (Birdman, Beetlejuice),
il vincitore dell’Emmy e del Golden Globe Danny
DeVito (Batman – Il Ritorno, Big
Fish – Le Storie di Una Vita Incredibile), la vincitrice del
BAFTA e candidata al Golden Globe Eva
Green (Miss
Peregrine – La Casa dei Ragazzi Speciali, Dark
Shadows) e i giovani Nico Parker e Finley Hobbins, al loro
debutto sul grande schermo.
Nel nuovo film Disney live
action Dumbo, Holt Farrier (Colin Farrell) è una ex
star del circo che al ritorno dalla guerra trova la propria vita
sconvolta. Il proprietario del circo Max Medici (Denny DeVito)
assume Holt chiedendogli di occuparsi di un elefante appena nato le
cui orecchie sproporzionate lo rendono lo zimbello di un circo già
in difficoltà. Ma quando i figli di Holt scoprono che Dumbo sa
volare, il persuasivo imprenditore V.A. Vandevere (Michael Keaton)
e un’artista aerea di nome Colette Marchant (Eva
Green) fanno di tutto per trasformare l’insolito
elefante in una star.
La sinossi: Il culmine di
22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers
porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di
un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è
fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per
sostenerla.
Aladdin (24 Maggio)
Diretto da Guy
Ritchie e scritto da John
August (Dark Shadows, Big
Fish – Le Storie di Una Vita Incredibile), il film
vedrà Will Smith nei panni del
Genio, Mena Massoud in quelli del
protagonista, lo sfortunato ma adorabile ragazzo di strada
innamorato della bellissima figlia del Sultano, la Principessa
Jasmine, interpretata da Naomi
Scott.Marwan Kenzari è Jafar,
un malvagio stregone che escogita un piano diabolico per destituire
il Sultano e regnare su Agrabah; mentre Navid
Negahban (Homeland: Caccia alla
Spia) interpreta il Sultano, il sovrano di
Agrabah, impaziente di trovare un marito adatto alla
figlia Jasmine.
Aladdin è
prodotto da Dan Lin (The
LEGO Movie), mentre il vincitore del Golden
Globe® Marc Platt (La La
Land), Jonathan Eirich
(Deathnote) e Kevin De La
Noy (Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno) sono i produttori esecutivi. La colonna
sonora è composta dall’otto volte Premio Oscar® Alan
Menken (La Bella e la
Bestia, La
Sirenetta) e comprende nuove versioni dei
brani originali scritti da Menken e dagli autori premiati con
l’Oscar® Howard Ashman (La
Piccola Bottega degli Orrori) e Tim
Rice (Il Re Leone), oltre a
due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai
compositori, vincitori dell’Oscar® e del Tony®
Award, Benj Pasek e Justin
Paul (La La Land, Dear Evan
Hansen).
Toy Story 4 (27 Giugno)
A distanza di più di vent’anni dalla
realizzazione da parte dei Pixar Animation Studios
di Toy
Story – Il Mondo dei
Giocattoli, il primo lungometraggio al mondo
animato al computer, i protagonisti dell’indimenticabile film
Disney Pixar torneranno in Toy Story 4, nelle
sale italiane dal 27 giugno 2019.
Diretto da Josh Cooley, il film
è prodotto da Jonas Rivera e Mark Nielsen, e vedrà Woody e Buzz
alle prese con un viaggio in compagnia di vecchi e nuovi amici e
inaspettati ritorni.
La sinossi: Woody ha sempre
saputo quale fosse il suo posto nel mondo e la sua priorità è
sempre stata prendersi cura del suo bambino, che si trattasse di
Andy o di Bonnie. Ma l’arrivo di un nuovo riluttante giocattolo di
nome “Forky” nella cameretta di Bonnie dà il via a una nuova
avventura on the road insieme a nuovi e vecchi amici, che
mostrerà a Woody quanto può essere grande il mondo per un
giocattolo.
Il Re Leone (19 Luglio)
Basato su una sceneggiatura scritta
da Jeff Nathanson, Il Re
Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di
animazione computerizzata utilizzare per portare alla
luce Il Libro della
Giungla (2016). Jon
Favreau, che dirige anche questo secondo live
action Disney, dovrà questa volta affrontare
una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun
personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.
Nel cast dei doppiatori, al momento,
sono stati confermati Donald Glover, nel
ruolo di Simba, e James Earl
Jones, che torna a
essere Mufasa. Seth
Rogen e Billy
Eichner doppieranno Pumba e Timon.
Nel cast anche John Kani, visto in Civil War,
che darà voce
a Rafiki e Alfre
Woodard, che
sarà Sarabi. Chiwetel
Ejiofor sarà Scar.
Artemis Fowl (9 Agosto)
In arrivo nel 2019 anche il
nuovo adattamento cinematografico della serie di libri fantasy
di Eoin Colfer. Il film vedrà protagonisti
l’esordiente Ferdia Shaw, Judi Dench, Josh Gad, Lara
McDonnell e Miranda Raison.
Alla regia c’è Kenneth Branagh.
La sinossi: Chi è Artemis
Fowl? Un genio? Certo, visto che gioca con la tecnologia come altri
giocherebbero con i soldatini. Un criminale? Indubbiamente: non a
caso discende da un’antica e illustre stirpe di malfattori. Ma
Artemis è soprattutto colui che ha ideato il colpo più audace e
fantasioso del secolo: impadronirsi dell’oro che il Piccolo Popolo
custodisce gelosamente da millenni. Questo è il racconto della sua
guerra privata con fate, folletti, gnomi e troll, e soprattutto con
la superpoliziotta elfica Spinella Tappo: una guerra che assomiglia
a un frenetico videogame e che solo un ragazzo con i nervi saldi di
un James
Bond è in grado di combattere…
Frozen 2 (27 Novembre)
Dato l’incredibile successo
di Frozen – Il regno di ghiaccio in molto si sono
chiesti quando esce Frozen 2. Oggi
finalmente la Disney ha confermato che non dovremo aspettare
moltissimi. Dunque per la gioia di tutte le fan (ma non solo)
basterà attendere la fine dell’anno del 2019.
In Frozen
2 ritorneranno Anna: la protagonista e
sorella minore di Elsa. È una principessa dai capelli rossi e con
le lentiggini, ha 18 anni e molto dolce e gentile anche se ingenua
e maldestra. Elsa: la protagonista del film, è la
regina di Arendelle e la sorella maggiore di Anna.
Kristoff: è un venditore di
ghiaccio, adottato dai troll ed orfano sin da
bambino. Sven: la renna di Kristoff, nonché suo
migliore amico e compagno di lavoro, dal momento che traina la
slitta, con cui vive fin da cucciolo. Olaf: un pupazzo
di neve parlante. Nato involontariamente dalla magia di Elsa, è un
personaggio piuttosto comico, ingenuo e maldestro, anche se molto
tenero.
Star Wars: Episodio IX (20 Dicembre)
Capitolo finale della nuova
trilogia, Episodio IX chiuderà la saga degli Skywalker il 20
Dicembre 2019. Nel cast del film tornano Daisy
Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o,
Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si
uniranno al cast di Star
Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi
Ackie e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams,
che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
SebbeneStar Wars: Gli Ultimi
Jedi sia stato accolto in maniera contrastante,
le recensioni non sono state affatto negative; tuttavia il film ha
intiepidito i fan che non ne hanno determinato il successo
economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli spettatori
considerano molto meglio riuscito Il Risveglio della
Forza, la notizia che J.J.
Abrams sarebbe tornato a dirigere il capitolo è
stata accolta con molto favore.
La Disney sta pensando di portare sul
grande schermo una delle attrazioni storiche del parco di Disney
World, Mr. Toad’s Wild Ride, rimpiazzata nel 1998, con grande
dispiacere dei fan, da
Dopo meno di un anno lontano dalla
guida dello studio, l’ex CEO della Disney Bob Iger
torna a dirigere la House of Mouse mentre
Bob Chapek lascia la posizione. Iger ha guidato
l’iconico studio di Hollywood per oltre un decennio,
supervisionando memorabilmente le acquisizioni di Pixar,
Lucasfilm e Marvel Entertainment, così
come l’ormai famigerato acquisto di 20th Century
Fox. Dopo il suo incarico di successo con lo studio, Iger
ha annunciato la sua decisione di ritirarsi da CEO della Disney
all’inizio del 2020, anche se sembra che non sia più così.
L’Hollywood Reporter ha riferito che l’ex CEO della
Disney, Bob Iger, sta ufficialmente tornando allo
studio mentre Bob Chapek lascia il posto. Sebbene
non siano stati forniti dettagli specifici in merito a questi
cambiamenti, una dichiarazione rilasciata alla pubblicazione
indicava la sensazione dello studio che Iger fosse più adatto a
gestire l’azienda tra i problemi post-pandemia in corso, rispetto
al suo successore. Ecco parte della dichiarazione di Susan Arnold,
presidente del consiglio di amministrazione Disney di seguito:
“Ringraziamo Bob Chapek per il
suo servizio alla Disney nel corso della sua lunga carriera,
inclusa la guida dell’azienda attraverso le sfide senza precedenti
della pandemia. Il Consiglio ha concluso che mentre la Disney si
imbarca in un periodo sempre più complesso di trasformazione del
settore, Bob Iger si trova in una posizione unica per guidare la
Società attraverso questo periodo cruciale.”
È interessante notare che il report
sul ritorno di Iger come CEO della Disney indica che l’accordo sarà
solo temporaneo, di due anni, con il consiglio dello studio che
cerca di lavorare con lui per formare adeguatamente un nuovo
successore per la posizione. Alcuni report hanno indicato che
l’assunzione di Chapek come CEO dello studio è già stata una
sorpresa per coloro che lavorano per la Disney, poiché alcuni
credevano che Tom Staggs, l’ex COO della società,
fosse più adatto per il lavoro dato il suo lungo mandato. I report
hanno anche parlato di tensioni ai piani alti tra Iger e Chapek in
vista della partenza del primo, con i due che hanno litigato mentre
Chapek, secondo quanto riferito, cercava di assumere incarichi di
leadership.
Sulla scia della partenza di Iger,
Chapek ha rapidamente suscitato una serie di controversie per la
Disney come nuovo CEO. Con il suo entusiasmo di spostare
l’attenzione verso i media in streaming, Chapek ha iniziato a
realizzare una serie di film destinati a Disney+ invece che alla sala, vale a
dire Red e Luca della Pixar, che hanno ampiamente
frustrato gli animatori che lavoravano nello studio che erano
ansiosi di vedere i loro lavori sul grande schermo, anche se ciò
significava un ritardo di uscita.
Questa spinta verso lo streaming ha
anche visto la Disney affrontare una causa legale intentata da
Scarlett Johansson, a causa della mala
gestione dell’uscita in sala di Black Widow, questione che si è conclusa
rapidamente con una porta aperta a Johansson per collaborare con lo
studio su un misterioso progetto Marvel e un nuovo Adattamento
cinematografico della Torre del Terrore.
La più grande controversia che
Chapek ha dovuto affrontare durante il suo mandato alla Disney è
stata la sua cattiva gestione del disegno di legge “Don’t
Say Gay” della Florida, dal momento che inizialmente è
rimasto in silenzio sulla questione per un mese prima di scusarsi
per la situazione e di promettere di interrompere le donazioni a
tutti i partiti politici nello stato, con un importante
contraccolpo sia del pubblico che di vari studi interni. Sebbene
non vi sia alcuna garanzia che avrebbe gestito queste controversie
in modo completamente diverso dal suo aspirante successore, il
mandato più lungo di Iger come CEO della Disney lo ha ampiamente
posizionato come un candidato migliore per gestire queste
situazioni rispetto a Chapek, rendendo il suo ritorno alla
posizione una buona notizia.
Non è esattamente un segreto che
nell’ultimo anno la Disney sia diventata sempre
più preoccupata per le prestazioni delle sue principali
IP nelle sale cinematografiche. Era chiaro che era
necessario un cambiamento e oggi il CEO Bob Iger
ha annunciato una serie di modifiche destinate a rimodellare la
produzione dello studio. Ha iniziato affrontando la questione
Marvel e la
stanchezza da supereroi, per poi passare a rivelare come lo
studio affronterà la sua serie di film d’animazione.
Bob Ige ha
rivelato che i prossimi anni saranno all’insegna dell’equilibrio
tra storie originali e sequel. Il dirigente ha
parlato della potenza dei sequel Disney – titoli
come
Frozen II, Toy Story 4 e
Alla ricerca di Dory hanno tutti superato il miliardo
di dollari di incasso mondiale – e ha suggerito che lo studio vuole
riportare Disney e Pixar in cima alla classifica.
Ha dichiarato:
“Bilanceremo i sequel con gli
originali. In particolare nel settore dell’animazione, abbiamo
attraversato un periodo in cui i nostri film originali e
l’animazione, sia Disney che Pixar, dominavano. Ora stiamo tornando
a puntare sui sequel“.
La Disney sta già puntando sui
sequel, però
Non che non ci sia una serie di
sequel Disney in arrivo. Proprio quest’anno, i fan
si riverseranno nelle sale per vedere Inside Out 2,
Moana 2
e Mufasa:
Il Re Leone. Tuttavia, il fatto che la Disney voglia
almeno prestare attenzione alla produzione di contenuti originali è
certamente una buona notizia, che i dipendenti della Pixar
sostengono da alcuni anni. Sebbene sia piuttosto facile rendersi
conto che puntare su sequel e remake sia un modo per avere un
ritorno garantito al botteghino, la Disney (e gli
altri studios) non possono ignorare il fatto che il pubblico vuole
anche vedere qualcosa di nuovo e che lo sorprenda, il che significa
in ultima analisi che bisogna correre dei rischi per creare nuove
IP di successo.
L’idea di “puntare sui
sequel”, tuttavia, può essere un po’ preoccupante per i fan,
poiché suggerisce che alcuni titoli popolari continueranno a
vivere. Ogni volta che viene annunciato un nuovo sequel di
Toy Story, ad esempio, i fan iniziano a chiedersi
dove altro possa portare Woody (Tom
Hanks) e Buzz (Tim
Allen) dopo tanti anni. Allo stesso tempo, non
possiamo ignorare che un sequel ben fatto può migliorare
notevolmente un concetto originale, quindi se la
Disney riuscirà a trovare un equilibrio tra
contenuti originali e ripetuti, i fan avranno molto da guadagnare
in termini di intrattenimento.
(a parte Make Mine
Music che sarà disponibile solo in lingua originale) tutti
i 52 Classici dell’animazione da
Biancaneve e i Sette Nani a Frozen – Il Regno di
Ghiaccio.
[nggallery id=2160]
Un’occasione imperdibile che
permetterà al pubblico di tutte le età, famiglie, fan e non solo di
rivedere i meravigliosi capolavori Disney che hanno fatto la storia
dell’animazione!
Per tutti sarà infatti possibile
continuare a sognare e a rivivere tutta la magia dei grandi
classici Disney insieme ai propri personaggi preferiti al
prezzo speciale consigliato di 9.99 euro a film.
Le sorprese tuttavia non finiscono
qui perché la collezione completa dei 52 Classici Disney sarà
disponibile in edizione limitata e numerata in soli 500 pezzi,
custodita in un prezioso Forziere di legno
realizzato a mano, acquistabile sia nei punti vendita che online,
al prezzo consigliato di 399 euro. Un modo unico per conservare nel
tempo un prezioso tesoro insieme ai ricordi più belli legati a
ciascuna titolo.
La magia Disney è dunque davvero
pronta a sorprendere vecchi e nuovi fan con la collezione completa
di tutti i suoi classici, film che appartengono ormai
all’immaginario collettivo:
1. Biancaneve e i sette nani
2. Pinocchio
3. Fantasia
4. Dumbo
5. Bambi
6. Saludos Amigos
7. I Tre Caballeros
8. Make Mine Music – Versione Originale in Inglese senza
lingua italiana
Le canzoni sono una parte
importantissima della tradizionale fiaba Disney.
Alcuni dei migliori film della casa di Topolino sono tali anche
perchè hanno alcune delle colonne sonore più belle non solo del
cinema d’animazione ma del cinema in generale.
Sul blog Brainfarts abbiamo trovato un
diagramma di Venn che classifica per tipo e natura della scena in
cui sono eseguite tutte le canzoni dei classici Disney degli anni
’90 (sono presenti nella classificazione le canzoni di
La
Sirenetta, La Bella e la Bestia, Aladdin, Il Re
Leone, Hercules, Pochantas e
Mulan).
Ecco di seguito la classificazione
con il diagramma nella sua interezza e con i fuochi sui vari
sottoinsiemi:
Disney ha plasmato
l’infanzia di generazione con i suoi classici, creando storie senza
tempo che sono rimaste con noi fino all’età adulta. Ma, mentre le
magiche storie dei film sono conservati nella nostra memoria di
bambini per sempre, gli spettatori adulti non possono fare a meno
di cercare più a fondo e magari trovare una connessione tra un film
e l’altro.
Cosa accadrebbe se il film
Disney fossero ambientati nello stesso universo,
se fossero collegati tra loro, se nascondessero messaggi e
sottotrame più oscure di quello che l’ingenuo e incantato
spettatore bambino riesce a cogliere?
Ecco 10 teorie sui film
Disney che, pur apparendo folli, potrebbero
cambiare per sempre la percezione dei film della Casa di
Topolino!
Aladdin è ambientato in un futuro
post-apocalittico
A giudicare dalla cultura
pre-tecnologica di Agrabah, immaginiamo che Aladdin sia ambientato
centinaia di anni nel passato. Se questo è vero, tuttavia, come si
spiega la conoscenza che il Genio ha della nostra cultura pop
moderna? Potremmo attribuire la cosa ai poteri cosmici del Genio,
che gli permettono di viaggiare nel tempo e nello spazio, ma una
famosa teoria dei fan ha una risposta molto più interessante.
E se invece di essere ambientato in
un lontano passato, Aladdin fosse ambientato in un lontano futuro?
Un futuro in cui un disastro sismico – potenzialmente della
dimensione dell’olocausto nucleare – ha distrutto tutte le moderne
infrastrutture e tecnologie in Medio Oriente. I riferimenti del
Genio sarebbero quindi richiami a questa era passata – il tempo in
cui è stato sveglio per l’ultima volta prima della sua detenzione
di 10.000 anni nella lampada. Questo è anche il motivo per cui non
ha idea di ciò che è accaduto negli anni in cui era dormiente nella
lampada. La Grotta delle Meraviglie potrebbe essere un rifugio
antiatomico e oggetti magici, come il tappeto volante, potrebbero
essere resti di tecnologia avanzata che è stata da tempo
dimenticata. Nel videogioco dedicato al film si può persino vedere
un segnale di stop che spunta dalla sabbia. In quale altro modo
sarebbe potuto arrivare lì?
Malefica sopravvive
La bella addormentata è stato il
sesto film d’animazione della Disney, se non si considerano i film
di antologia, ma Malefica ha superato meglio di molti cattivi la
prova del tempo. A differenza della Regina cattiva di Biancaneve e
della cattiva matrigna di Cenerentola, Malefica è un cattivo della
vecchia scuola che trasuda equilibrio e potere, un personaggio
difficilmente aggirabile. I suoi considerevoli poteri da fata
oscura la rendono una minaccia considerevole.
Non c’è da sorprendersi però che
Malefica abbia apparentemente trovato il suo destino di morte alla
fine de La Bella Addormentata. Oppure no? C’è una teoria che
sostiene non solo che la strega è sopravvissuta ma che abbia anche
prosperato a seguito del suo scontro con il principe
Filippo.
Questa teoria si basa su due
elementi. Alla fine della battaglia, vediamo solo il mantello di
Malefica, non il suo corpo, inoltre poco prima che Filippo infilzi
con la Spada di Verità il cuore del drago/Malefica, l’arma diventa
nera. Per ipotesi, la strega potrebbe aver introdotto la sua
energia oscura nella spada stessa. Visto che il film è ambientato
nel 14° Secolo, le grandi calamità storiche che sono seguite, come
la Morte Nera o la Guerra dei Cento Anni, potrebbero essere state
delle conseguenze dei suoi malefici.
Gli alberi genealogici della
Disney
È molto raro nei film Disney vedere
una famiglia che cresce nell’arco di più di due generazioni. Molti
fan però hanno pensato che alcuni di questi film potessero essere
legati, con personaggi differenti che appartengono allo stesso
albero genealogico, nel corso del tempo. Una di queste teorie
vorrebbe che Aladdin sia legato in qualche modo ai personaggi de La
Principessa e il Ranocchio. Ecco in che modo questa teoria
ricostruisce l’albero genealogico dei personaggi Disney.
Una sezione dell’albero inizia
intorno al 1000 d.C. con Aladdin e Jasmine che fuggono in Africa
per fuggire dalle Crociate. Nel frattempo, in Europa intorno al
1500 d.C., Biancaneve e il Principe Bertram hanno una figlia di
nome Analiese. Analiese diventa la madre della principessa Aurora,
La Bella Addormentata (ambientato in Francia), che sposa il
principe Filippo d’Inghilterra. Il loro nipote sposa Cenerentola.
Da questo matrimonio nasce Adam, che altri non è che il principe
maledetto in La bella e la bestia. Post-maledizione,
lui e Belle hanno un figlio che sposa la figlia danese di Eric e
Ariel, Melody. Quattro generazioni dopo, questa linea di sangue
incontra Jasmine e Aladdin, il cui discendente è arrivato in
America: si tratta del principe Naveen de La Principessa e il
Ranocchio.
Woody e Jesse erano dei genitori di
Andy
A differenza della nuova e brillante
mania per i giochi spaziali, la linea da cowboy di cui fanno parte
Woody e Jessie di Toy Story sono giocattoli “legacy”. Il primo film
di Toy Story, che è stato il debutto di Pixar nel 1995, afferma che
Woody è il gioco più vecchio del suo proprietario umano, Andy, e
per questo è il suo preferito. Il sequel del 2000 sviluppa la
storia dell’origine di Woody e dallo spettacolo “Woody’s
Roundup” e dalla conoscenza di Al, apprendiamo che Woody e Jessie
sono stati creati negli anni ’50 o ’60.
È ovvio che Woody potrebbe essere
originariamente appartenuto al padre di Andy. C’è anche una teoria
secondo cui il ragazzino di “Woody’s Roundup” sia proprio lui, a
causa della somiglianza con Andy. Allo stesso modo, la bambina,
Emily, che ha lasciato Jessie sul ciglio della strada in quel
triste flashback potrebbe essere la mamma di Andy. La loro età
rende la teoria possibile, e c’è un bel sotto-testo nell’idea che i
due giocattoli trovino poi il modo di incontrarsi. Ma perché
Jessie e Woody non ricordano nulla di tutto questo? Forse i
giocattoli subiscono un reset di fabbrica quando cambiano
proprietà.
Bing Bong lavora per la Monsters
Inc.
La teoria di Pixar è l’idea che ogni
film dello studio esiste in un’unica timeline unificante, a partire
da Ribelle – The Brave nel 14 ° / 15 ° secolo, fino al 4500-5000
d.C. in Monsters and Co. La timeline è stata creata dalla fanatica
Pixar, Jon Negroni, nel 2013, la cui missione non si è concentrata
solo su come le diverse opere cinematografiche dello studio
combaciassero, ma anche spiegandone il motivo.
Dove e come si inserisce Inside Out?
Negroni ritiene che l’anello di connessione sia Bing Bong, l’amico
immaginario di quando Riley era una bambina. A causa della
tecnologia nell’ambientazione del film, Negroni lo posiziona poco
prima di Alla ricerca di Nemo e molto prima che l’umanità danneggi
la Terra in Wall-E. Parallelamente, la Teoria Pixar afferma anche
che le porte che i dipendenti della i Monsters, Inc. utilizzano per
il loro lavoro sono anche portali temporali usati per visitare i
bambini del passato per raccogliere energia per il futuro. Cosa
accadrebbe se Riley fosse nella lista della compagnia e Bing Bong
fosse in realtà il suo mostro assegnato? Vorrebbe dire che le sue
risate in Inside Out sono state raccolte per alimentare il mondo
del futuro e che, quando lei lo dimentica, in realtà Bing Bong è
stato assegnato a un altro bambino!
Capitan Uncino ha ucciso la mamma
di Ariel
I genitori assenti sono un elemento
fisso nel canone Disney, forse perché la dinamica rende le cose un
po’ più interessanti per i nostri protagonisti. La questione della
madre di Ariel è stata per anni un tema scottante, in parte a causa
dell’enorme numero di sorelle che ha la
sirenetta, e in parte per l’idea preferita dai fan, ovvero che
la strega del mare, Ursula, potesse essere in realtà l’amata amante
del re Tritone. La risposta più probabile è che la madre di Ariel
sia morta, ma come? Si pensa che la Sirenetta sia ambientato vicino
alla Danimarca a causa della nazionalità dell’autore della fiaba
originale, Hans Christian Andersen, tanto che il Paese ospita una
statua della sirenetta celebre in tutto il mondo.
La Danimarca è abbastanza vicina al
Regno Unito, l’ambientazione di Peter Pan, e quindi l’Isola che non
c’è probabilmente galleggia da qualche parte nel mezzo.
Nel film di Peter Pan sono famose le
sirene che hanno un design estremamente vicino a quelle della
Sirenetta, tra queste, ne spicca una con coda verde e capelli
rossi: la regina Coralie. Tuttavia, a causa della somiglianza con
Ariel, si pensa che possa essere lei, in realtà, Athena. Dal film
di Peter Pan, sappiamo che i pirati di Capitan Uncino non sono
avversi alla caccia alle sirene, e quindi potrebbe essere stato
proprio lui a uccidere la moglie di Re Tritone e la mamma di Ariel
(e di tutte le altre).
Tarzan è il fratello di Elsa e
Anna
Anna ed Elsa sono le principesse di
un regno scandinavo e Tarzan è stato allevato dalle scimmie nelle
giungle del Sud America. Non c’è modo che possa suggerire un legame
tra il trio, specialmente un tipo di legame così diretto, come
quello tra fratello e sorelle. Tuttavia, questa non è “solo” una
teoria, ma una vera connessione, confermata dai registi di
Frozen Chris Buck e Jennifer Lee. Ai due registi è stato chiesto
dove stessero pianificando di andare il Re e la Regina di Arendelle
quando sono partiti nel viaggio che è costato loro la vita.
La risposta di Lee ha mandato
Internet in delirio: “Un matrimonio. Secondo Chris, non sono morti
sulla barca. Sono naufragati su una spiaggia in un’isola nella
giungla. La regina ha dato alla luce un bambino. Hanno costruito
una casa su un albero. Ma poi vengono aggrediti e uccisi da un
leopardo…” Se la descrizione degli eventi vi suona familiare è
perché è l’inizio di Tarzan, girato proprio da Chris Buck. E dove
erano diretti il Re e la Regina? Chi si sarebbe dovuto sposare?
Potrebbero essere Rapunzel e Flynn, in Germania, gli stessi che poi
sono ospiti dell’incoronazione di Elsa. E la loro nave potrebbe
essere affondata nei pressi della Danimarca, l’ambientazione de La
Sirenetta, il che fornisce il relitto in cui Ariel cerca il
tesoro!
Ariel e Hercules sono parenti
Di tutti gli alberi genealogici
Disney che sono proposti in questa lista, questa teoria ha
decisamente una base forte anche in altre fonti letterarie. Ariel è
la figlia reale del Re del Mare, e Hercules è il figlio fortissimo
del padre degli dei, nella mitologia greca. La Sirenetta e Hercules
sono usciti a otto anni di distanza, ma nell’universo Disney sono
separati da qualche secolo. Questa teoria afferma che nonostante la
grande differenza temporale, la sirena che ha lottato per avere
delle gambe da essere umano e l’eroe mortale che ha reclamato la
sua divinità sono imparentati. Cugini di primo grado, in realtà.
Nella serie tv su Hercules, si rivela che re Tritone è figlio di
Poseidone, a sua volta fratello di Zeus (come anche nella mitologia
classica). Questo rende Ariel e Hercules cugini diretti!
Chicco è figlio del Principe
Ci sono un sacco di domande
persistenti su La Bella e la Bestia del 1991 vincitore di un Oscar.
Quanti anni aveva il Principe quando fu maledetto? Perché solo
alcuni degli oggetti incantati nel castello hanno delle facce? E
qual è il problema con Chicco? La piccola tazza da tè incrinata è
il più giovane membro maledetto della famiglia della Bestia e
apparentemente è figlio di Mrs. Potts (e fratello di una serie di
altre tazze da tè senza nome). In realtà quello che sembra
interessa ai teorici Disney è chi sia suo padre.
Le incoerenze nella cronologia del
film hanno alimentato una teoria popolare secondo cui Chicco è
l’erede illegittimo al trono.
Il film ci dice che la Bestia deve
trovare il vero amore entro l’età di 21 anni per rompere
l’incantesimo, un incantesimo che secondo Lumiere è durato per 10
anni prima che Belle si presentasse nel maniero. I fan stimano
quindi che il Principe doveva avere 11 anni quando è stato
maledetto ma il ritratto scoperto da Belle nella stanza con la rosa
mostra un ritratto di un uomo adulto, quello che poi si rivelerà
essere il principe tornato umano. Amanda Mannen di Cracked ha una
spiegazione scandalosa: la fata che all’inizio della storia
maledice il castello era l’amante del principe e portava in grembo
suo figlio, mantenendo il segreto. L’amante disprezzata maledisse
il principe e i suoi servitori per dispetto, compreso il loro
figlio, Chicco, che fu adottato dalla signora Potts per coprire il
suo essere “bastardo”. Probabilmente una teoria molto molto
eccentrica!
Gaston ha ucciso la mamma di
Bambi
Quando parliamo di momenti tragici
della cultura pop che hanno distrutto la nostra infanzia, Bambi è
in cima alla lista di tutti. Basato sul libro per bambini del
1923 A
Life In The Woods dello scrittore austriaco Felix Salten, Bambi,
del 1942, fu all’epoca un fallimento al botteghino pur essendo
diventato nel tempo uno dei classici d’animazione più amati.
Una domanda però riecheggia nel
cuore degli spettatori: chi ha sparato alla mamma di Bambi? La
risposta automatica è che si tratta di un cacciatore, un uomo e in
generale l’essere umano che si fa predatore e distruttore della
natura.
Rimanendo all’interno dell’universo
Disney, il colpevole più ovvio è il famoso cacciatore de La Bella e
la Bestia che “usa le corna in tutte le sue decorazioni”. Solo un
mascalzone dal cuore freddo come Gaston potrebbe rendere orfano un
animale così adorabile. L’unico problema è la geografia. Bambi è
ambientato in Nord America mentre La Bella e la Bestia si svolge in
Francia. Una teoria dei fan ha suggerito che La Bella e la
Bestia potrebbe effettivamente essere ambientato in New France
(Quebec), ma una soluzione più probabile è che l’ex-soldato (come è
stato stabilito dal remake live-action del 2017) sia semplicemente
arrivato nel Nuovo Mondo.
Quando si parla di film
Disney, la prima cosa che viene in mente alla
maggior parte delle persone sono i loro classici animati. Tuttavia,
il rinomato studio fa uscire ogni anno molti altri film di
successo, oltre ai lungometraggi d’animazione.
Sebbene i film d’animazione
Disney siano quelli che di solito dominano il box
office, solo nel 2012, l’azienda ha rilasciato anche diversi film
originali Disney Channel, oltre a live-action e
all’amatissimo The Avengers. Non tutti i film di questa lista
possono essere considerati dei successi per la critica, ma hanno
indubbiamente reso il 2012 un anno molto redditizio per casa
Disney.
Frenemies – Uscito il 13 gennaio
2012
A dare il via a una delle
annate più fruttuose per casa Disney è stato il
film originale Disney Channel,
Frenemies: non solo si è trattato di uno dei primi
film antologici di Disney Channel, ma è anche basato su un omonimo
romanzo per ragazzi.
Frenemies racconta
tre storie intrecciate che esplorano la tematica dell’amicizia,
soprattutto come questa può generare situazioni di caos e frenesia.
I segmenti del film includono il rapporto tra un ragazzo e il suo
cane, due migliori amiche che lasciano che un lavoro ostacoli la
loro amicizia e due sosia che si scambiano la vita.
Radio Rebel – Uscito il 17 febbraio
2012
Anche se Radio
Rebel ha debuttato su Disney Channel nel
febbraio 2012, il film non è effettivamente considerato un
originale Disney Channel. Tuttavia la pellicola, basata su un
romanzo, aveva come protagonista una delle più grandi star di
Disney Channel dell’epoca: Debby Ryan.
Il film segue le vicende di Tara
(Ryan), una giovane adolescente che inizia a lavorare alla stazione
radio del suo liceo. Nonostante sia timida, Tara si innamora di
questo lavoro e inizia a rinnovare e modernizzare la stazione
radio, con grande sgomento del preside della sua scuola.
John Carter – Uscito il 9 marzo
2012
Benché la
Disney abbia una storia di buoni risultati al
botteghino, John Carter ha danneggiato tale
reputazione, diventando una delle più grandi catastrofi al
botteghino di tutti i tempi. Dato che il film è stato uno dei più
costosi mai realizzati, e ha fatto fiasco, la Disney ha cancellato
il successivo sequel che era originariamente previsto.
Il film è incentrato su John Carter,
un veterano della Guerra Civile che si sveglia improvvisamente
sulla superficie di Marte. Come se questo non fosse abbastanza
sconvolgente, viene rapidamente trascinato in una guerra epica tra
gli abitanti del pianeta.
Chimpanzee – Uscito il 20 aprile
2012
Uno degli studi più
sottovalutati in assoluto della Walt Disney
Company è Disneynature: dedicato ai
documentari a tema naturalistico, Disneynature rilascia tipicamente
un lungometraggio all’anno, in occasione della Giornata della Terra
e, solitamente, viene donata parte dei profitti del box office del
weekend di apertura a un ente di beneficenza, che corrisponde al
soggetto del documentario.
Nel 2012, lo studio ha rilasciato
Chimpanzee, documentario incentrato sulla storia
di Oscar, un giovane esemplare di scimpanzé che si ritrova solo
finché non viene adottato da un altro scimpanzé della zona.
The Avengers – Uscito il 4 maggio
2012
Il Marvel Cinematic
Universe è a tutti gli effetti un fenomeno culturale
ora, eppure, nel 2012, stava appena muovendo i primi passi:
The Avengers si presentava come il sesto film del
MCU e il primo a riunire
ufficialmente la squadra, ed è diventato il primo film Marvel a guadagnare 1 miliardo di
dollari di vendite.
La trama di
The Avengers prende piede quando Loki, il fratello
malvagio di Thor, ottiene l’accesso a una fonte di energia
illimitata; temendo per la sicurezza del mondo, Nick Fury riunisce
i migliori supereroi che può trovare, e così nascono i
Vendicatori.
Let It Shine – Uscito il 15 giugno
2012
Disney
Channel si è dato da fare nel 2012 e Let It
Shine è stato un altro film originale che ha debuttato
quell’anno, rivisitazione dell’opera teatrale Cyrano de
Bergerac del 1987 e con protagonisti diversi attori che
ora sono diventati volti familiari, come Tyler James
Williams e Trevor Jackson.
Let It Shine è
incentrato su Cryus, un direttore di coro adolescente talentuoso
nello scrivere testi rap sotto uno pseudonimo; oltre a tenere
segreto il suo interesse per il rap, Cyrus deve anche competere
contro il suo migliore amico per conquistare l’affetto di
Roxie.
Ribelle – Uscito il 22 giugno
2012
Nota per il rilascio di un
film d’animazione all’anno, l’uscita 2012 della
Pixar è stata Ribelle; questo film ha sancito diverse prime
volte per la Pixar, tra cui il primo film su una principessa per lo
studio, e il primo lungometraggio Pixar ad essere stato diretto da
una donna.
Ribelle ha come protagonista
Merida, la figlia testarda e coraggiosa del re
scozzese Fergus e della regina
Elinor. Quando la sua indipendenza è minacciata,
Merida si rivolge a una misteriosa strega nella speranza di
convincere sua madre a sostenere i suoi piani per rinnovare le
tradizioni di famiglia. Tuttavia, qualcosa nell’incantesimo va
storto, causando la trasformazione della regina Elinor in un
orso.
L’incredibile vita di Timothy Green
– Uscito il 15 agosto 2012
Nonostante sia una potenza
indiscussa quando si tratta di animazione e di lanciare nuovi
franchise, i film live-action della Disney tendono
a faticare al botteghino. Questo è stato il caso di
L’incredibile vita di Timothy Green, che ha
ottenuto risultati modesti, ma non ha mai raggiunto il successo
internazionale o la stima del pubblico.
L’incredibile vita di
Timothy Green è basato su un racconto di Ahmet Zappa e
narra una commovente storia fantastica; la vita felice di Cindy e
Jim Green viene stravolta da una brutta notizia: dopo una serie di
test scoprono di non poter avere figli. Sebbene la cosa li
sconvolga nel profondo, i due si lasciano andare a fantasie su come
sarebbe stato il loro bambino, scrivendone le caratteristiche su
alcuni pezzi di carta che poi mettono in un cofanetto che
seppelliscono in giardino. In seguito, un ragazzo di nome Timothy
appare alla loro porta di casa, possedendo tutte le qualità che
speravano.
Frankenweenie – Uscito il 5 ottobre
2012
La Walt Disney
Company non è rinomata nello specifico per i suoi film in
stop-motion, ma dal momento che il 2012 ha segnato un anno di
resurrezione per questa tecnica di animazione, la Disney ha colto
l’opportunità di intervenire: e chi meglio di Tim
Burton poteva creare il primo film in stop motion della
Disney dopo anni?
Ispirato al leggendario racconto di
Frankenstein, Frankenweenie è incentrato sul giovane Victor
Frankenstein; ossessionato dalla scienza, Victor usa la sua
conoscenza per resuscitare il cane di famiglia quando questo muore.
L’eccitazione di Victor diminuisce rapidamente quando i suoi
compagni di classe approfittano del suo esperimento e iniziano a
portare in vita animali domestici e creature di tutte le forme e
dimensioni.
Ralph Spaccatutto – Uscito il 21
novembre 2012
L’ultimo
film Disney dell’anno è stato rilasciato dagli amati
Walt Disney
Animation Studios; Ralph Spaccatutto ha segnato il 52° film
d’animazione dello studio ed è divenuto un franchise dalla portata
impressionante per la compagnia.
Ralph Spaccatutto è incentrato su
Ralph, che ha sempre avuto il ruolo del cattivo in un famoso
videogioco. Con una mossa ardita, si lancia in un’avventura
all’insegna dell’azione per dimostrare a tutti di essere un
autentico eroe dal grande cuore. Poi, quando un malvagio nemico
minaccia il loro mondo, capisce che il destino dell’intera comunità
dei videogiochi è nelle sue enormi mani.