Tra Capri e Anacapri dal prossimo 26
dicembre al 2 gennaio 2014 si terrà il Capri Hollywood
International Film Festival, diciottesima edizione, prodotto da
Pascal Vicedomini, suo fondatore assieme
all’Istituto Capri nel mondo, sostenuto da Regione Campania, Mibac,
Unione Europea e Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha
sottolineato la capacità del festival di puntare sulla forza
dell’Italia, sulla sua “creatività”, al servizio di una
“visione internazionale”.
Presenti nomi noti del cinema
e dello spettacolo italiano: dal presidente onorario dell’Istituto
Capri nel mondo Lina Wertmuller a quello della manifestazione, Tony
Renis, alla produttrice Marina Cicogna, che ne è presidente, ad
altri promotori come Franco Nero, Enrico Vanzina e Valerio Massimo
Manfredi.
“E’ difficile spiegare l’effetto
del Capri Hollywood sul mondo. Non è l’effetto normale di un
festival: non è solo una lotta di soldi, film e premi; è unico”
così lo definisce Michael Radford, cineasta inglese noto in Italia
soprattutto per Il postino e oggi Chairman del
Capri Hollywood, “qui la cosa più importante è l’incontro
tra personalità del mondo del cinema”. Mentre per
Lina Wertmuller, da sempre sostenitrice della manifestazione, il
festival è innanzitutto una “vetrina privilegiata che offre
grande visibilità”, “un evento di richiamo per il mondo del
cinema nazionale e internazionale”.
Anche Pascal Vicedomini sottolinea
quest’aspetto, parlando di “una realtà importante a livello
mondiale, una certezza nel panorama internazionale”. Ecco i
colpi più eclatanti messi a segno dal suo staff quest’anno:
“Abbiamo otto film impegnati nella corsa agli Oscar in anteprima
italiana. Film che avrebbero voluto festival come Venezia e Roma,
che noi abbiamo il piacere di presentare in anteprima, su espressa
richiesta dei produttori e distributori internazionali. Il che
testimonia come la manifestazione sia strategica dal punto di vista
promozionale.” Ci tiene poi a sottolineare la vicinanza della
manifestazione al continente africano e la sensibilità verso le sue
problematiche. “Capri sposa l’Africa a tutti gli effetti”
con la proiezione di quattro film in anteprima: 12 Years a
Slave, del regista anglo-africano Steve McQueen
(Hunger, Shame), che aprirà la rassegna; The
Butler, diretto dall’afroamericano Lee Daniels
(Precious), protagonista Forest Whitaker;
Mandela – Long Walk to Freedom, biopic sul presidente
sudafricano, con Idris Elba e Naomie Harris e Fruitvale
Station di Ryan Coogler. Ma lo fa anche premiando col Capri
Peace Award la fondatrice della onlus Casa Africa, Gemma
Vecchio.
Tra le anteprime al Cinema Paradiso
di Anacapri anche American Hustle di David O. Russell
– candidato a 7 Golden Globe e premiato col Capri Master of
Cinematic Art Award – August: Osage County di
John Wells – l’intero cast, che vede insieme star del calibro di
Meryl Streep, Julia Roberts… , riceverà il Capri Ensamble
Cast Award – e Nebraska di Alexander Payne.
In rassegna anche i maggiori
successi nazionali e internazionali dell’anno, in vista
dell’assegnazione di Golden Globe e Oscar. Presenti e premiati dal
Capri Hollywood come Miglior Attore e Attrice Europei Daniel
Bruehl (Rush) e Valeria Golino (Come il
vento).
Al festival si parlerà inoltre
d’infanzia e adolescenza, ancora tra Italia e Africa, in un
Simposio presieduto da Vincenzo Spadafora, presidente dell’Autorità
Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. L’obiettivo, spiega
Spadafora, è “parlare ad adolescenti e bambini con un nuovo
linguaggio”. “La situazione nel nostro paese è gravissima, con
oltre un milione di bambini e adolescenti che vivono in assoluta
povertà. Nonostante ciò, riusciamo sempre ad essere protagonisti
nella solidarietà, anche internazionale”. A proposito di
giovanissimi, il regista e sceneggiatore Ivan Cotroneo, nel
ricevere il Capri People Award come autore della campagna “I have
dreams”, nata per “raccontare i sogni dei ragazzi, in occasione
del 50° anniversario del famoso discorso di Martin Luther
King”sottolinea: “ascoltandoli, ci siamo resi conto che i
sogni dei ragazzi di oggi coincidono coi loro diritti. I giovani
oggi chiedono garanzie per il loro futuro a noi adulti, proprio per
poter realizzare i propri sogni”.
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