Dopo il primo sguardo alle action
figures della Hasbro dedicate a Guardians of the Galaxy (che potete vedere qui), USA
Today ha svelato alcune immagini dei giocattoli Lego realizzati per
il film. Ecco di seguito uno sguardo alla The Milano Spaceship
Rescue, con Star-Lord (Chris Pratt), Gamora
(Zoe Saldana), Drax il Distruttore (Dave
Bautista), un soldato Sakaaran e il cattivo del film,
Ronan l’Accusatore (Lee Pace).
Il film è attualmente in pre
produzione nel Regno Unito e dovrebbe arrivare al cinema il primo
agosto 2014. I Guardiani della
Galassia (Guardians of the Galaxy) sono un gruppo di
personaggi dei fumetti Marvel Comics, creato da Arnold Drake (testi) e
Gene Colan (disegni). La prima apparizione avviene in Marvel Super-Heroes (seconda serie)
n. 18 (gennaio 1969).
Come molti di voi sapranno l’inizio
della lavorazione dell’attesoStar
Wars Episodio VII è imminente, e oggi il sito
ufficiale della Lucas Film ha pubblicato una nuova foto di
produzione che ritrae J.J.
Abrams, Kathleen Kennedy, lo
scenografo Rick Carter, SVP della technology
Kim Libreri, Jason
McGatlin e il Supervisor Visual
Effects John Knol mentre discutono del
film.
Ebbene, il sito SlashFilm fa notare come
alle loro spalle appaia tra le altre cose quello che è
probabilmente il primo concept del nuovo Millennium
Falcon.
L’immagine in basso a destra invece
sembra essere un pianeta desolato, forse Geonosis o una parte
deserta di Tatooine. L’immagine in alto sembra ritrarre invece Alec
Guinness ‘Obi-Wan Kenobi ( sulla parte destra), ma il
resto è troppo sfocata per capire di cosa si tratta. Naturalmente
non c’è nessuna conferma in merito.
A distanza di molti mesi arrivano
nuovi aggiornamenti sul possibile film
di SuperCar, l’adattamento
annunciato della nota serie
tv KnightRider, che
sarà prodotto dalla Weinstein Company. Ebbene oggi arrivano
da Schmoes Know notizia in merito al cast del
film. infatti secondo il sito gli attori Chris
Pratt e Danny McBride sono
entrati in trattativa per unirsi al progetto, attualmente ancora in
sviluppo. Pare che il primo sia il nuovo possibile Michael
Knight, mentre il secondo sarà la voce di KITT.
Il film si baserà su una
sceneggiatura scritta Brad Copeland.
Supercar
(Knight Rider) è una serie televisiva
statunitense prodotta tra il 1982 e il 1986, interpretata da
David Hasselhoff.
La vicenda inizia con il salvataggio
di un uomo da parte delle industrie Knight, l’uomo è Michael Arthur
Long (interpretato da Larry Anderson), che viene quasi ucciso
da dei criminali. La sua vita cambia completamente:
diventa Michael Knight (interpretato da David
Hasselhoff) ed assieme a KITT, un’automobile completamente
automatizzata e in grado di parlare, controllata da un’intelligenza
artificiale, comincerà una lunga battaglia contro “le forze del
male”.
Continuano ad arrivare foto delle
action figure dell’atteso Transformers Age of
Extinction, grazie al quale possiamo ammirare il design
dei nuovi personaggi. Oggi possiamo ammirare Autobot,
Decepticon e Dinobot.
Ricordiamo
che Transformers Age of
Extinction sarà diretto nuovamente
da Michael Baycon
protagonisti:Mark
Wahlberg, Jack Reynor,Nicola Peltz e Kelsey
Grammer. Vi ricordiamo che per tutte le news sul film
potete consultare il nostro speciale: Transformers 4. Mentre per le info utili
sulla pellicola c’è la nostra Scheda
Film: Transformers Age of Extinction.
Le riprese cominceranno in giugno e la pellicola uscirà negli Stati
Uniti il 27 Giugno 2014.
Piccole
anticipazioni sulla trama. Il film comincerà dove è finito
il terzo capitolo, in un mondo in cui nonostante la
minaccia dei Deception è stata debellata,
l’umanità ne è uscita distrutta. La pace non durerà poi così tanto,
quando alcuni uomini potenti, cercando di studiare la
tecnologia dei robot alieni.
Dei due adattamenti cinematografici
che vedremo prossimamente de Il libro della
giungla, basato sul romanzo omonimo del 1894 scritto
da Rudyard Kipling che ha come protagonista
il piccolo indiano Mowgli, solo uno sembra ave re vita facile. Il
progetto della Disney infatti è saldo nelle mani di Jon
Favreau (regista di Iron Man 1 e
2) che si occuperà della regia.
Il secondo adattamento, prodotto
dalla Warner Bros, ha già dovuto affrontare
diverse peripezie, tra le quali l’abbandono del
regista, il messicano Alejandro Gonzalez
Inarritu, regista di 21 grammi e
Babel. Adesso però sembra che il
progetto sia passato nelle mani di Ron Howard, che
dopo il successo di Rush comincia a
guardarsi intorno per scegliere il suo prossimo
film.
La sceneggiatura della produzione
Warner Bros sarà opera di Callie Kloves, figlia di
Steve Kloves, autore degli scrip della saga di
Harry Potter.
Continua la personale campagna di
ammenda di Shia LaBeouf, come già saprete,
avevamo segnalato tempo fa (leggi qui) che l’attore voleva
allestire una sorta di evento in cui chiedeva scusa per la storia
dei suoi plagi. Ebbene, pare proprio che la cosa è andata avanti
tanto da arrivare dal THR il primo video dal primo
evento in cui vediamo l’attore all’opera. L’evento rimarrà una
settimana in una galleria sulla Beverly Boulevard di Los
Angeles, e si chiamerà #IAmSorry.
Fellini era solito affermare che
«il visionario è l’unico vero realista». Dunque, se questa
regola vale ancora, sicuramente nessuno può essere considerato
tanto visionario e fantastico quanto PeterGreenaway, un autore i qui sogni e le cui fantasie si sono
convertite più volte, apparentemente senza alcun limite, in
celluloide e nelle molteplici forme di rappresentazione. Regista
gallese con alle spalle una solida cultura artistica, Greenaway è
considerato, assieme al conterraneo Ken Russell uno dei
massimi esponenti del nuovo rinascimento inglese, corrente
artistico-cinematografica che a partire dagli anni ’80 ebbe modo di
rivoluzionare l’intero comparto della cultura visiva britannica e
mondiale. Greenaway è uno di quegli autori che si possono definire
formalisti, ovvero imbevuti a tal punto di una maniacale
cura per l’attenzione estetica da rendere le loro opere come dei
veri e propri ibridi fra cinema,pittura e videoarte.
Molte sono ossessioni che Greenaway
riversa nel suo cinema, e tra di esse si possono riscontrare la
catalogazione (ereditata dai genitori, entrambi entomologi),
il gusto quasi eccessivo per il cromatismo, l’utilizzo di
immagini costruite pittoricamente, la predilezione artistica
per il corpo e per i nudi, l’acqua ed il cibo, senza poi
dimenticare la presenza di sviluppi narrativi al limite del
grottesco e del surreale, storie sempre sull’orlo dell’eccesso, ma
allo stesso tempo ricche (visivamente e narrativamente) di richiami
extra-culturali provenienti dalla letteratura e dall’iconografia.
Le sue sono opera bulimiche, piene zeppe di particolari su cui
l’occhio indugia a lungo, ed il suo cinema non può essere risolto
ad una prima e distratta visione, ma deve essere frutto di numerose
rivisitazioni per poter cogliere i vali livelli di stratificazione
narrativa, oltre a prendere coscienza che ogni suo film, ogni suo
lavoro è incommensurabilmente collegato a tutti gli altri, in una
sorta di concezione ipertestuale di cinema totoale.
Dopo la formazione
accademica, Grennaway si fa le ossa come montatore di documentari
al celebre BFI (British Film Intitute) dove ha modo di
coltivare il suo gusto per la catalogazione e sperimentare le prime
forme di cortometraggio. L’esordio sul grande schermo arriva a 42
anni (numero che per Greenaway, legato alle coincidenze, avrà
sempre un fascino particolare) quando, dopo l’incontro con il
futuro produttore Kees Kasander, nel 1982 realizza I
misteri del giardino di Compton House, opera incentrata sul
tema dei segreti che il disegno può svelare, dove già si nota
l’impostazione pittorica dell’immagine. Nel 1985 segue il surreale
Lo zoo di Venere, opera eclettica e grottesca
ispirata dai quadri di René Magritte e di Vermeer, dove la
composizione figurativa è bilanciata da una narrazione bizzarra,
sorretta anche dallo storico sodalizio con il compositore
minimalista Michael Nyman e il direttore della fotografia
Sacha Vierny. Lo stesso gruppo di collaboratori firma
successivamente nel 1987 Il ventre dell’architetto
(dove il regista sviluppa il suo amore per l’architettura di
E.l.Boullée e la città di Roma) e nel 1988 Giochi
nell’acqua (opera scanzonata e intermante basata sul tema
del liquido e del gioco infantile).
Nel 1989 è la volta
della sua pellicola più famosa, Il cuoco, il ladro, sua
moglie e l’amante, storia grottesca di sesso e cannibalismo
ispirata dall’opera Titus Andronicus di Shakespeare e
impreziosita da un’estetica folgorante (grazie ai costumi di
J.P.Gaultier) e dalle interpretazioni allucinate di
Michael Gambon, Helen Mirren e Tim Roth. Nel 1991
avviene la grande svolta con la trasposizione del celebre dramma
shakesperiano La tempesta, dove Greemaway incomincia
ad allontanarsi dal concetto tradizionale di cinema per
sperimentare alcune soluzioni tecniche e visive che renderanno il
suo lavoro sempre più vicino alla videoarte e che saranno alla base
dei grandi lavori visionari del futuro. Nel 1993 è la volta del
contestatissimo Il bambino di Macon, un’opera in
costume intrisa di religiosità e di un morboso gusto per l’orrido,
dove il regista sperimenta il connubio fra cinema e
rappresentazione teatrale, suscitando però numerose polemiche.
Nel 1995 avviene
un’ulteriore progresso con I racconti del cuscino,
dove il gusto per l’oriente e la calligrafia si mescolano a
soluzioni registiche innovative ed inusuali (ad esempio la camera a
mano), con risvolti visivi e narrativi che hanno eco nei videoclip
musicali. Agli albori del nuovo millennio però ecco il clamoroso
passo falso del maestro gallese, che con 8 donne e ½
crede di realizzare un visionario e personale omaggio al mentore
Fellini, ma al contrario partorisce un’opera obrobriosa e al limite
del ridicolo, totalmente sconclusionata e che gli costa la sonora
irritazione dei suoi affezionati. Tra il 2003 e il 2004, ormai
persuaso che il cinema classico sia destinato ad estinguersi,
Grennaway da il via all’ambizioso progetto de Le valige di
Tulse Luper, una trilogia dove cinema, arte pittorica e
virtuale si mischiano in un’esperienza visivamente e tecnicamente
coinvolgente, che ha tutte le caratteristiche di un’istallazione.
Il prodotto però, a causa del suo eclettismo e degli alti costi di
realizzazione, non viene ben digerito dal pubblico, decretandosi
come un insuccesso commerciale.
A questo punto, dopo numerose esposizioni e progetti di
commistione artistica (come la celebre animazione de Il
cenacolo di Leonardo), Greenaway inizia la sua nuova
trilogia dedicata ai pittori europei, inaugurata nel 2007 con
Nightwatching (opera dal gusto teatrale dedicata a
Rebrandt), proseguita nel 2012 con Goltzius and the
Pelican Company (manierismo visivo basato sull’incisore
olandese H.Goltzius) e in procinto di concludersi in futuro
con un nuovo progetto dedicato ad H.Bosch.
La fama e il grande contributo
artistico di Greenaway, il suo modo rivoluzionario di intendere le
arti visive e soprattutto la sua inesauribile capacità sperimentale
lo hanno reso degno di ricevere dalla prestigiosa British
Academy of Film and Television Arts (BAFTA)
durante la cerimonia del 16 frebbraio 2014, il riconoscimento per
il miglior contributo cinematografico britannico. Un onore che
spetta appieno ad grande genio visionario che mai si è stancato di
affermare che, per fare del buon cinema, «bisogna sempre fidarsi
dell’opera, mai del suo autore». Un maestro,un artista,un
sognatore. Tutto questo è Peter Greenaway, un profeta che ha saputo
vedere il futuro del cinema e che cerca di spianare la strada per
quello che esso diverrà.
Ormai alla soglia dei
quarant’anni, Romain Faubert (Dany Boon) non sa più come
fare per trovare una donna che possa capirlo e magari amarlo;
vorrebbe una famiglia, dei figli ed il tempo scorre veloce ed
inesorabile. Non gli sono d’aiuto le sue fobie legate all’igiene e
alla salute, Romain infatti è un irrecuperabile ipocondriaco. Non
per caso il suo miglior amico è Dimitri Zvenka (Kad Merad),
il suo esasperato dottore, che in realtà si affanna quotidianamente
per trovare un modo che gli permetta di liberarsi da
quell’esasperante presenza. Dimitri cercherà di istruire Romain
nell’arte della seduzione, lo iscriverà a vari siti di incontri
sino a portarselo dietro in un centro di immigrazione dove svolge
attività di volontariato. Qui, dove il dottore spera di vincere le
paure e le manie che ossessionano Romain, accadrà invece
l’imponderabile che scatenerà una serie di situazioni farsesche che
stravolgeranno la vita di tutti.
Regista, attore e
sceneggiatore di questa simpatica commedia francese, che uscirà
nelle sale il prossimo 13 marzo, è Dany Boon,
autentico mattatore della pellicola. Supercondriaco.
Ridere fa bene alla salute è un film molto simpatico e
divertente, non particolarmente pretenzioso e forse un pochino
scontato, soprattutto riguardo il finale.
Il tema trainante è la solitudine,
quella che vive il protagonista Romain vittima e schiavo delle sue
stesse fobie, manie e paure ingiustificate che gli precludono
normali rapporti con le persone, in particolar modo con il gentil
sesso. Personaggio vagamente autobiografico, Romain è interpretato
dallo stesso regista Dany Boon, il quale ha curato
anche la sceneggiatura e l’adattamento dei dialoghi. La sua
interpretazione è assolutamente apprezzabile, Boom mostra
versatilità ed una grande capacità comica ricercata attraverso
dialoghi brillanti ed un’espressività mimica e facciale non
indifferenti. Molto ben delineati anche gli altri personaggi, tra
cui spiccano le buonissime spalle del protagonista interpretate da
un simpatico Kad Merad e dalla brava Alice
Pol nel ruolo della giovane ed ingenua sorella di
Dimitri.
Come detto
Supercondriaco. Ridere fa bene alla salute
è un film che non vuole ambire a commedia particolarmente
impegnata, ma si prefigge lo scopo di raccontare una storia
semplice e onesta, simpatica, scevra da inutili o stucchevoli
moralismi. Si ride spesso ed in alcuni casi anche di gusto, grazie
alla simpatia dei personaggi e alla buona riuscita di una
sceneggiatura e di dialoghi non sempre banali. Chiaro che il film
non deve essere visto con eccessive pretese e soprattutto ha il
difetto, a nostro avviso, di essere un pochino scontato e
prevedibile ma in fondo il finale ampiamente intuibile è quello che
ogni spettatore si sarebbe augurato…e lo spettatore pagante va
sempre accontentato.
Sergio Basso,
Cristiana Capotondi e Andrey Chernyshov,
insieme ai piccoli Rachele Cremona, Andrea Pittorino, Laura
Gaia Piacentile, Anya Potebnya e Maxim
Bychkov hanno presenziato la conferenza stampa per il film
Amori Elementari, in uscita nella sale
italiane dal 20 Febbraio, per una produzione Academy Two.
Il centro del film sono gli amori,
le amicizie, e i legami alla base della pre-adolescenza.
La pellicola è prodotta con l’aiuto
del centro Sperimentale di Cinematografia, che aveva già
co-prodotto sempre insieme alla Russia il film Dieci
Inverni che manteneva la stessa ambientazione, tant’è
vero che in sala sono presenti il presidente e i delegati di
produzione del Centro Sperimentale e di Rai Cinema. È presente
anche la troupe russa, fondamentale per le riprese del film.
Il film è un’opera prima del regista
Sergio Basso a cui viene chiesto della capacità-
forse solo italiana- di far recitare i bambini sul grande schermo
tirando fuori il meglio da loro; il punto di vista del film- grazie
a regista e sceneggiatori- è quello di un bambino di dieci anni:
l’unico sguardo in grado di raccontare, per la prima volta, i
turbamenti degli amori folli e platonici che si provano durante
quella delicata fase di passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza.
La storia è stata pensata a misura di bambino, per far emozionare
il pubblico più piccolo- ed esigente!- durante la visione: infatti,
hanno lavorato molto con i bambini nelle classi per realizzare un
prodotto… proprio a misura di bambino!
Cristiana Capotondi
interpreta un personaggio molto naif, pur non essendolo più
anagraficamente: il suo approccio al personaggio (così diretto,
schietto come solo i bambini possono essere) è stato quello di una
sorta di fata turchina moderna, spontanea, “senza pelle”, filtrata
attraverso l’ottica dei piccoli co-protagonisti. Il film per lei è
un’opera prima particolare, con degli elementi originali per essere
una “prima volta” cinematografica.
Il
protagonista maschile Andrey Chernyshov si
dichiara emozionato dopo la prima visione del film; è rimasto
meravigliato dall’enorme lavorato portato avanti dal regista,
definito addirittura “talentuoso”. Il ruolo di Chernyshov non è
molto ampio né strutturato nel film, ma si dichiara fiero di averne
preso parte avrebbe volentieri dato anche qualcosa in più, proprio
per l’abilità di Basso di creare un mondo “altro” che è specchio
del suo mondo interiore. Si dichiara anche fiero di aver lavorato
con la Capotondi.
Basso ha parlato della sua
attenzione per i “dettagli”: hanno lavorato- a partire dalle
selezioni- in un modo teatrale, prima come in un workshop per
trovare il casting adatto; poi dividendosi tra prove e letture (per
molti bambini era la prima volta davanti alla macchina da presa),
infatti poi si influenzavano a vicenda osservandosi sul set,
adattandosi all’energia sottile che aleggiava nell’aria.
Basso esordisce alla “finzione” dopo
una formazione da documentarista: è stato un passaggio
fondamentale, perché la voglia di cavalcare l’energia della realtà
a discapito della finzione (senza la ricerca spasmodica di una
soluzione per imbrigliarla) ha contribuito alla resa naturalistica
del film; come pure l’introduzione dell’elemento sportivo, perché i
bambini si esprimono più fisicamente che verbalmente. Hanno cercato
di comunicare, con freschezza, le emozioni che per la prima volta
provano i bambini attraverso il loro linguaggio.
I film dedicati ai bambini sono
pochi, questo è una rarità forse nel panorama odierno: la pellicola
parla anche agli adulti, racconta delle dinamiche adulte che
possono essere lette però con l’ottica dei bambini, ritrovando
quella purezza e filtrando la realtà con l’occhio di un bambino di
dieci anni.
Un’altra domanda coinvolge di nuovo
la Capotondi, e riguarda la scelta che l’ha spinta a prendere parte
a questo film e come si inserisce questa scelta nella sua
particolare carriera.
La spinta necessaria è stata dettata
dal desiderio di realizzare ancora un’opera prima: perché dietro
c’è una storia, una ricerca travagliata che quando viene alla luce
è simile ad una nascita miracolosa. Il riferimento del film non è
legato solo al mondo dei bambini ma soprattutto a quello degli
adulti, che si dovrebbero reinventare sempre. Un altro elemento che
voleva raccontare era l’importanza dello sport a livello formativo
soprattutto in un’età pre-adolescenziale, un periodo ancora vivo
nella mente della Capotondi che ha percorso una sorta di seduta di
psicanalisi durante tutte le riprese.
Vengono, ovviamente, intervistati
anche i piccoli protagonisti del film, alcuni alle prime armi altri
già “navigati” (nonostante la giovane età!). Sergio Basso ha
seguito la loro crescita, li ha visti cambiare progressivamente
mentre giravano. Alcuni hanno trovato dei punti di contatto con i
loro personaggi (la piccola interprete di Matilde, o di Katerina ad
esempio) mentre per altri si è trattato di scavare più a fondo
(come per l’interprete di Agata o del piccolo Tobia). Gli attori
russi Bychkov e Potebnya hanno già avuto altre piccole esperienze
cinematografiche, ma questa per loro è la prima grande occasione
internazionale…. Bisognerà tenerli d’occhio e vedere se questa
esperienza italiana porterà loro fortuna!
Dopo aver visto Russell Crowe, Jennifer
Connelly, Emma Watson, Logan Lermane Ray
Winstone nei character poster di
Noah di Darren
Aronofsky, è la volta di Douglas
Booth, giovane attore che è stato Romeo per Carlo
Carlei e che ricordiamo nella mini serie tv Grandi
Speranze della BBC.
Noah
di Darren Aronofsky arriverà in Italia il
prossimo 10 aprile 2014. La storia riprende la storia Noè, il
patriarca biblico, il più importante dopo Adamo e prima di
Abramo. Secondo la narrazione biblica è il costruttore
dell’Arca di Noè grazie a cui l’Umanità continuò la propria
esistenza sulla Terra; sull’Arca furono ospitate 7 coppie degli
animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali (secondo
Genesi 6,19; secondo Genesi 7,2).
Ha conquistato il cuore di tutti
coloro che l’hanno visto, e adesso sembra il favorito di categorie
per la corsa agli Oscar, dove è ovviamente candidato come miglior
film d’animazione e anche per la miglior canzone Let it go. Adesso
Frozen ci regala anche una particolare e
dolcissima cartolina di auguri di San Valentino in cui il tenero
protagonista è Olaf, il pupazzo di neve incantato creato da
Elsa.
Dopo tutto Olaf ha conquistato tutti
con la sua predilezione per i caldi abbracci, e adesso ci ricorda
che …. “Per qualcuno vale la pena sciogliersi”.
I Walt Disney Animation Studios
presentano Frozen – Il regno di ghiaccio,
un’avventura da brivido per il grande schermo, dagli autori di
Rapunzel – L’intreccio della torre e
Ralph Spaccatutto. Quando una profezia
intrappola un intero regno in un inverno senza fine, Anna, valorosa
e ottimista, insieme al coraggioso uomo di montagna Kristoff e alla
sua renna Sven, intraprende un viaggio epico alla ricerca della
sorella Elsa, la Regina delle Nevi, per riuscire a porre fine al
glaciale incantesimo. Anna e Kristoff incontreranno sul loro
cammino creature fantastiche come i trolls, un buffo pupazzo di
neve di nome Olaf, montagne alte come l’Everest e magia dietro ogni
angolo, e combatteranno contro tutti gli elementi della natura per
salvare il regno dalla distruzione.
Basato sulla storia originale di
Hans Christian Andersen, Frozen
il regno di ghiaccio racconta dell’avventura di Anna
e Olaf, e del loro affascinante incontro con la Regina delle Nevi.
Nella versione originale del film le voci dei doppiatori saranno di
Kristen Bell, Idina Menzel, Josh Gad e
Jonathan Groff.
Anche la storia “romantica” degli
utimi anni ha voluto celebrare la festa degli innamorati, e così la
produzione di 50 sfumature di grigio ha
realizzato una foto promozionale del film in cui una timida
Anastasia Steele si avvicina ad un uomo di spalle, ossia Mr. Grey.
La foto oltre a promuovere il film ce ne ricorda anche la data
d’uscita: ad un anno da oggi il 14 febbraio 2015.
Se l’anno prossimo sarete ancora con la persona con cui state
festeggiando oggi, saprete cosa andare a vedere al cinema.
Ecco l’immagine:
Nel cast, oltre a Jamie
Dornan nei panni di Christian Grey e a Dakota
Johnson nei panni di Anastasia Steele, anche Luke
Grimes nel ruolo di Elliot, Victor Rasuk
che nel film sarà Josè intimo amico di Anastasia, Jennifer
Ehle, mamma della protagonista, Marcia Gay
Harden, mamma di Mr. Grey, Rita Ora che
sarà Mia, e Max Martini.
Il film, riadattato per il grande
schermo da Kelly Marcel e diretto da Sam
Taylor-Johnson, parla della storia di Anastasia,
studentessa americana di ventun anni che perde la testa
per un giovane imprenditore, Christian Grey, bellissimo e
misterioso. La ragazza prova in tutti i modi di non pensare a lui,
convinta di non poter avere un futuro insieme, ma il destino le
giocherà un brutto scherzo. Grey, infatti, entrerà nel negozio dove
lavora e la inviterà ad uscire. Entrambi sono attratti l’un l’altra
da una sensazione indescrivibile, e si faranno travolgere dalla
passione.
Il film uscirà negli States il
giorno di San Valentino del 2015.
Dopo avervi mostrato il Magneto
giovane (Michael Fassbender, qui) ecco un nuovo scatto promozionale del
Magneto che amiamo di più, quello della contemporaneità
interpretato da Sir Ian McKellen in tutta la sua
straordinaria magnificenza.
Ecco l’immagine:
Ecco la gallery
completa del film:
[nggallery id=324]
La trama di X-Men Days of Future Past, tratta
dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale
ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati
dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di
concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce
dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare
la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.Vi
ricordiamo che nel cast sono
confermatissimi Hugh
Jackman, Ian
McKellen, James
McAvoy, Halle
Berry, Jason
Flemyng, Jennifer
Lawrence, Michael
Fassbender, Nicholas
Hoult,Peter
Dinklage ePatrick
Stewart. Il film è ispirato ai fumetti
di Chris Claremont e John
Byrne dal titolo: ”Uncanny
X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info
sul film nella nostra scheda:
X-Men Days of Future
Past.Tutte
le news sul film invece sono nel nostro
speciale: X-Men.
Ecco una nuova clip di
Storia d’Inverno con Colin
Farrell e William Hurt. Il film segna
l’esordio alla regia dello sceneggiatore Akiva Goldsman.
Storia
d’inverno è l’attesissima trasposizione
cinematografica dell’omonimo romanzo di Mark Helprin e racconta una
romantica storia d’amore in cui i destini dei protagonisti
s’incrociano, tra passato e presente, sullo sfondo della New York
del 1916 e di quella dei giorni nostri. Tutto ha inizio quanto
Peter Lake, ladro di professione, durante un tentativo di rapina in
una villa, si imbatte nella bellissima Beverly Penn, figlia del
ricco proprietario dell’abitazione. Per entrambi è un colpo di
fulmine, ma Beverly è afflitta da una malattia incurabile e come se
ciò non bastasse, a contrastare il loro amore ci si mette anche un
pericoloso gangster che ha un conto in sospeso con Peter ed è
deciso a liberarsi di lui una volta per tutte..
Storia
d’inverno segna l’esordio alla regia dello
sceneggiatore Akiva Goldsman, premio Oscar per A
Beautiful Mind e autore degli script di Cinderella Man,
Io sono leggenda e Il Codice Da Vinci. Ne sono
protagonisti
Colin Farrell, Jessica Brown Findlay
(Downton Abbey), il premio Oscar
Russell Crowe,, il premio Oscar
Jennifer Connelly,, il premio Oscar
William Hurt, Eva Marie Saint (Fronte del
porto) e le giovani esordienti Ripley Sobo e Mckayla
Twiggs (entrambe nel cast dello spettacolo musicale di Broadway
Once).
Akiva Goldsman, che è anche
produttore del film nonché autore della sceneggiatura, si è
avvalso, dietro le quinte, di una squadra di grandi professionisti:
il direttore della fotografica nominato a ben cinque premi Oscar
Caleb Deschanel (La Passione di Cristo, Il
patriota), la scenografa Naomi Shohan
(Constantine, Io sono leggenda), il costumista
Michael Kaplan (Mission: Impossible – Protocollo
fantasma, Star Trek), i montatori Wayne Wahrman
(Io sono leggenda) e Tim Squyres (candidato all’Oscar
per Vita di Pi e La tigre e il dragone) e il
pluripremiato compositore Hans Zimmer (Il Re Leone,
Inception, L’uomo d’acciaio).
Antonio Colucci
vive nella provincia lucana. È un regista di horror. Ne ha girato
uno a vent’anni, ma è uscito solo in Germania. Ora, a quarantasei
anni, ci riprova: cerca un produttore disposto a finanziarlo, ma
l’impresa è ardua. Nel frattempo, sbarca il lunario con filmini di
matrimoni, spot pubblicitari, ma anche qui il suo rigore lo
penalizza. Sul fronte sentimentale non va meglio: un divorzio alle
spalle, un figlio trascurato e una compagna dal carattere
difficile.
L’esordio nel lungometraggio di
Giuseppe Marco Albano, Nastro d’Argento per il corto Stand by
me, sfrutta il buon soggetto di Antonio Andrisani che,
assieme al regista, è sceneggiatore, nonché disinvolto protagonista
nei panni di Colucci. Nell’odissea di Antonio si riconoscono
facilmente non solo le difficoltà nel fare cinema di un uomo con
molti limiti e pochi mezzi, ma per estensione, quelle di un’intera
industria culturale, e in generale, di chi segue le proprie
passioni invece di facili opportunismi. Il protagonista si
confronta con un’umanità egoista e cinica, con incomprensione e
grettezza. Molti cercano solo un guadagno, altri hanno problemi
anche peggiori dei suoi. Così, magari, è Antonio che deve aiutare,
consolare.
Si tratta di un lavoro eclettico,
una commedia dallo humour sarcastico e irriverente che unisce
il surreale con l’iperrealismo grottesco, in stile Cinico
tv – spassosi i provini in bianco e nero – e un forte genius
loci lucano (lo spirito può ricordare Basilicata coast to
coast, non solo per l’ambientazione, qui la provincia di
Matera, ma per quella caparbietà sognatrice in una provincia
asfittica e tarpante). L’omaggio al cinema di genere horror è
intelligentemente usato nell’economia del film, non preponderante,
il che rende il lavoro adatto a un ampio pubblico.
Le pecche del lavoro sono una
seconda parte più lenta, un po’ meno coinvolgente, laddove i
caratteri e le dinamiche sono ormai note, con delle ripetizioni e
un momento pleonastico. La traccia romantica ha qualche momento
banale, col leitmotiv della separazione che impera.
C’è però indubbiamente un talento
registico originale ed evocativo, una capacità di trasformare lo
script in immagini spesso efficaci – sebbene a tratti la fotografia
appaia un po’ sbrigativa – non solo quando la macchina da presa
segue il protagonista, ma quando ci offre un’intera galleria di
personaggi, le cui caratterizzazioni rafforzano il film: da
Ernesto Mahieux ad Adolfo Margiotta, da Francesca Faiella a Claudia
Zanella.
I riferimenti provengono dal grande
cinema (Fellini e Leone sono anche citati nel film).
Colonna sonora curata, tra nuovo
cantautorato italiano (Brunori Sas) ed elettronica (Populous).
Questi elementi non fanno pesare troppo allo spettatore i limiti
del low budget e di un’ opera prima, comunque intelligente e
accattivante.
Guarda l’intervista
a Michael
Fassbender e Chiwetel
Ejiofor, protagonisti del film 12 Anni Schiavo
di Steve McQueen, che arriverà al cinema
dal 20 febbraio con il suo ultimo film, 12
Anni Schiavo, distribuito da BiM.
12
Anni Schiavo è tratto dall’incredibile storia vera
di un uomo e della sua battaglia per la sopravvivenza e la
libertà. Stati Uniti. Negli anni che hanno preceduto la guerra
civile americana, Solomon Northup (Chiwetel Ejiofor), un nero nato
libero nel nord dello stato di New York, viene rapito e venduto
come schiavo. Misurandosi tutti i giorni con la più feroce crudeltà
(impersonificata dal perfido mercante di schiavi interpretato da
Michael Fassbender) ma anche con gesti di inaspettata gentilezza,
Solomon si sforza di sopravvivere senza perdere la sua dignità. Nel
dodicesimo anno della sua odissea, l’incontro con un abolizionista
canadese (Brad Pitt) cambierà per sempre la sua vita.
La pellicola porta al cinema
l’autobiografia, datata al 1853, di Solomon Northrup
(Chiwetel Ejiofor) un nero libero dello stato di
New York, che venne rapito e venduto come schiavo. Di fronte a
crudeltà (personificata dal terribile schiavista, interpretato
da Michael Fassbender), così come a
gentilezze inaspettate, Salomon lotta non solo per rimanere in
vita, ma per conservare la sua dignità. Nel dodicesimo anno della
sua indimenticabile odissea, un fortuito incontro con un
abolizionista canadese (Brad Pitt), cambierà per
sempre la sua vita.
Guarda l’epico trailer del
film Snowpiercer, diretto da John
Bong Ho con protagonisti Chris Evans,
Tilda Swinton, John Hurt, Jamie Bell, Ed
Harris e Octavia Spencer.
Mancano ancora due
settimane all’uscita del film ma é già possibile affermare che si
tratta di una pellicola che ha lasciato il segno nella critica
nazionale ed internazionale. Koch Media si appresta a portare
nelle sale cinematografiche quello che è già stato definito dalla
critica e dal pubblico un vero e proprio capolavoro. Si tratta di
Snowpiercer, il film action fantascientifico, ultima fatica
del regista coreano Bong Joon Ho, che dal 27 febbraio dimostrerà
tutta la sua potenza nei cinema italiani.
Cast stellare, trama originale,
sviluppo avvincente ed epico…sono solo alcuni degli ingredienti che
hanno portato Snowpiercer alla ribalta come film cult di questo
2014.
La critica cinematografica lo ha
accolto con grande entusiasmo. Ai link seguenti puoi trovare un
video che racchiude solo alcuni esempi dell’ottima accoglienza
ricevuta dal film sino ad oggi.
Il destino dell’umanità,
congelato ormai nell’immobilismo di classe, nell’ipocrisia e
nell’ingiustizia, sembra diretto verso il nulla; l’unica cosa
che conta è la sopravvivenza: ma qualcosa sta per cambiare.
In un vorticoso susseguirsi di
emozioni e colpi di scena, un gruppo di coraggiosi passeggeri
dell’ultimo vagone, guidati da Curtis, Chris Evans, innescheranno
una rivoluzione per ribaltare l’ordine prestabilito,
riconquistare la propria dignità e purificare con il sacrificio il
male ristagnante di questo microcosmo.
Tra riflessioni sociologiche,
riferimenti biblici e azione, all’interno di una cornice
fantascientifica e distopica, Snowpiercer offre soprattutto ampi
spazi di riflessione sul senso della vita, sulla condizione umana e
sulla società contemporanea.
Snowpiercer, imperdibile colossal
coreano firmato da John Bong Ho, con un cast
d’eccezione che unisce numerose star internazionali tra cui Chris
Evans, Tilda Swinton, John Hurt, Jamie Bell, Ed Harris e Octavia
Spencer, sarà finalmente anche nelle sale italiane il 27 febbraio
2014.
L’attore comico Zach
Galifianakis, noto per la Trilogia di Una
Notte da Leoni, è andato ad affiancare
Julianne Moore e Ellen Page in
Freeland, film diretto da Peter
Sollett, e basato su una sceneggiatura scritta da
Ron Nyswaner, che vanta all’attivo
Philadelphia e de Il Velo
Dipinto.
Il film verte intorno a Laurel
Hester (Julianne Moore), una detective della
polizia del New Jerse. Il mondo di Laurel va però in pezzi quando
scopre di essere affetta da una malattia allo stadio terminale. Il
suo terrore è alimentato non solo dalla paura della fine, ma anche
dal timore di lasciare nell’indigenza la sua convivente, Stacie
Andree (Ellen Page); il governo infatti le
impedisce di intestarle il suo fondo pensionistico. Accanto a lei
per la lotta per i suoi diritti si schiererà anche un suo collega.
Il ruolo di Zach Galifianakis sarà quello
dell’attivista del Garden State Equality, Steven Goldstein.
Il film sembra capitare in un
momento storico importante e propizio. Oggi infatti è arrivata la
notizia che anche in Virginia è possibile celebrare nozze gay, e
così salgono a 17 gli Stati dell’Unione in cui le coppie dello
stesso sesso possono celebrare un matrimonio valido. Inoltre sono
24 gli Stati in cui è al vaglio la proposta.
Universal
Pictures, Walden Media e Cross
Creek Pictures, annunciano l’inizio delle riprese
dell’ultimo prodotto della Working Title Films,
Everest. La Universal Pictures ha
programmato l’uscita del film
Everest in Nord America nelle
versioni 3D e IMAX 3D per il 27 Febbraio, 2015.
Ispirato da una serie di incredibili
eventi accaduti durante una pericolosa spedizione volta a
raggiungere la vetta della montagna più alta del mondo,
Everest documenta le avversità del
viaggio di due diverse spedizioni sfidate oltre i loro limiti da
una delle più feroci tempeste di neve mai affrontate dall’uomo. Il
loro coraggio sarà messo a dura prova dal più crudele dei quattro
elementi, gli scalatori dovranno fronteggiare ostacoli al limite
dell’impossibile come l’ossessione di una vita intera che si
trasforma in una lotta mozzafiato per la sopravvivenza.
L’epica avventura avrà fra gli
attori principali Jason Clarke (The Great
Gatsby, Zero Dark Thirty), Josh Brolin
(True Grit, No Country for Old Men), John
Hawkes (Lincoln, Martha Marcy May Marlene) e
Jake Gyllenhaal (Source Code, Brokeback
Mountain). Supportati da Martin Henderson
(The Ring), Emily Watson (The Book
Thief), Michael Kelly (House of Cards della Netflix) e Thomas M. Wright (della
serie televisiva The Bridge). EVEREST sarà diretto da
Baltasar Kormákur (2 Guns,
Contraband) e prodotto dalla Working Title di Tim Bevan e
Eric Fellner, dalla Cross Creek di Brian Oliver e Tyler Thompson,
insieme a Nicky Kentish Barnes (About Time).
L’adattamento per il grande schermo
di EVEREST è stato scritto da Mark Medoff (Children of a Lesser
God) e il premio Oscar® Simon Beaufoy (Slumdog
Millionaire). Il cast creativo di Kormákur include Salvatore
Totino (The Da Vinci Code) come direttore della fotografia,
lo scenografo Gary Freeman (Maleficent, di prossima uscita)
e il costumista Guy Speranza (The World’s End).
EVEREST sarà girato in varie
location fra le quali il Nepal, ai piedi dell’Everest, le Alpi
italiane, gli studi di Cinecittà a Roma e i Pinewood
Studios nel Regno Unito.
Ecco come il cinema ha raccontato
l’amore: a colori o in bianco e nero, animato, in live-action,
vecchio e giovane. L’amore é e rimane l’argomento piú raccontato
del cinema. Ecco una carrellata di amori cinematografici da vedere
e rivedere. Buon San Valentino! Attenzione, non è la solita
classifica.
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id=376]
12 film da non perdere per celebrare l’amore e il giorno di San
Valentino, non la solita classifica.
Sarà AnneHathaway ad interpretare
Judy Garland, la grande attrice hollywoodiana
morta all’età di quarantasette anni, nel biopic sulla sua vita. La
pellicola, che sarà prodotta da Harvey
Weinstein, è l’adattamento
della biografia scritta da Gerlad
Clarke e pubblicata nel 2000.
L’attrice, dunque dovrà affrontare
un ruolo certamente non semplice, quello di una ballerina, cantante
e attrice. Ma come già ampiamente dimostrato in Les
Misérables la bella Anne ha tutte le carte in
regola per regalarci una performance indimenticabile.
Vi ricordiamo che l’attrice sarà presto al cinema nell’atteso
nuovo film Interstellar di Christopher
Nolan.
Judy Garland,
pseudonimo di Frances Ethel Gumm, è stata un’attrice, cantante e
ballerina statunitense. Dotata di una grande presenza scenica e di
una voce profonda, intensa e duttile, Judy Garland è stata
un’importante artista del XX secolo: eccelse sia come cantante
(famosa la sua voce di contralto), sia come ballerina e attrice
cinematografica e teatrale. La sua vita privata fu costellata da
diversi matrimoni, conclusi con il divorzio, e da un grave abuso di
farmaci. Nella sua carriera cinematografica ha recitato in quasi
quaranta film. Ha vinto l’Oscar giovanile nel 1940 all’età di
diciott’anni e ha ottenuto due nomination all’Oscar: come Miglior
attrice protagonista nel film È nata una
stella (1954) di George Cukor e come
Miglior attrice non protagonista nel film Vincitori e
vinti (1961) di Stanley Kramer. La
cantante e attrice Liza Minnelli è figlia di
Judy Garland e Vincente
Minnelli.
Problemi in vista per
la produzione dell’attesissimo film Marvel Studios, The Avengers
Age of Ultron. Non siamo di fronte ad un rinvio come
accaduto al rivale cinecomic Batman Vs
Superman, ma al momento la lavorazione ha subito uno
stop forzato. Infatti pare che la produzione e le riprese del
secondo capitolo sui vendicatori siano in ritardo a causa di
inondazioni improvvise vicino agli Studi Surrey.
Niente di particolarmente grave ma
la lavorazione è stata interrotta e la troupe ne sta approfittando
per fare dei test sui costumi. Al momento non si registrano grossi
problemi quindi sono ritardi che possono essere recuperati durante
i prossimi mesi, ma ora come ora, il nemico più grande per i
vendicatori sembra essere il clima britannico.
The Avengers Age of
Ultron uscirà nelle sale cinematografiche di
tutto il mondo l’ 1 maggio 2015. La regia è affidata ancora una
volta a Joss Whedon, mentre la sceneggiatura
sarà tratta dal lavoro di Jack Kirby e Stan
Lee.
Gli interpreti principali
di The Avengers Age of
Ultron restano quelli del primo episodio:
Scarlett Johansson (vedova
nera), Chris
Hemsworth (Thor), Samuel L.
Jackson (Fury), Robert Downey
Jr (IronMan), Chris
Evans (Capitan America) e Mark
Ruffalo (Hulk), Jeremy
Renner (Occhio di Falco).
Arriva da
Michael Keaton in persona la conferma che l’attore
ha recentemente parlato con il regista Tim Burton
del sequel Beetlejuice 2, sequel del
fortunatissimo Beetlejuice – Spiritello
porcello.L’attore ne ha parlato in un junket di
RoboCop(Recensione) a
MTV confermando che ci sono tutte le possibilità
per poter vedere un sequel presto al cinema:
“Ho parlato con Tim un paio di
volte, ho parlato anche con lo scrittore Michael
McDowell un paio di volte , ma è davvero una fase premilinare
al momento”, ha detto Keaton . “Ho sempre detto
che [ Beetlejuice ] è l’unica film che mi piacerebbe fare di nuovo.
Ma ho sempre pensato che l’avrei fatto solo se Tim fosse
stato coinvolto in un modo o nell’altro. Ora sembra che lui sia
coinvolto. E senza andare troppo lontano, abbiamo parlato tra di
noi, ci siamo scambiato una paio di email, e se lui è dentro, sarà
difficile non esserlo anch’io “
In precedenza si erano intensificati
i rumors che voleva Tim Burton in trattative con
la Warner Bros per lavorare ad un sequel del film. Poi nel
mese di Novembre è stata Winona Ryder (che
nel film interpreta Lydia Deetz) a far capire a tutti
che si stava davvero lavorando ad un sequel. Proprio
l’attrice ha confermato che non sarebbe stato un remake, bensì una
storia 27 anni dopo gli eventi del primo film.
Come sappiamo attualmente Tim
Burton sta lavorando al suo prossimo
film, Big Eyes incentrato sulla figura
della pittrice Margaret Keene che avrà il volto di Amy
Adams. Nel cast anche Krysten
Ritter e Christoph
Waltz.
Beetlejuice – Spiritello
porcello (Beetlejuice) è un film del 1988 diretto da
Tim Burton. È una commedia horror. Il film vede come interpreti
Alec Baldwin, Geena Davis, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Jeffrey
Jones, Glenn Shadix, Robert Goulet e Michael Keaton nel ruolo di
Betelgeuse. La trama ruota intorno a una coppia recentemente
deceduta che cerca l’aiuto dell’odioso “bio-esorcista” Betelgeuse
per rimuovere i nuovi proprietari della loro pittoresca casa nel
New England, una famiglia di yuppies metropolitani di New York
City. La pellicola si aggiudicò l’Oscar al miglior trucco del 1989.
Beetlejuice conquistò un notevole successo di pubblico e critica,
dando vita anche a una serie televisiva animata (In che mondo stai
Beetlejuice?). L’AFI’s 100 Years… 100 Laughs lo ha posizionato
all’ottantesimo posto nell’elenco delle cento migliori commedie
americane di tutti i tempi.
La storia si legerà alla fine di The
Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato con
Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al
momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi
ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro
speciale: Captain America: il soldato
d’inverno. Tutte le info utili nella nostra
scheda: Captain America The Winter
Soldier.
A dirigere questo bel gruppo di
eroi ci sarà Patrick Hughes che avrà a
disposizione un budget di 90 milioni di dollari. La trama del film:
ne I Mercenari
3, Barney (Sylvester Stallone), Christmas (Jason
Statha) e il resto della squadra si trovano faccia a faccia con
Conrad Stonebanks (Gibson), un vecchio amico di Barney e
co-fondatore del gruppo di Mercenari. Stonebanks però si allontanò
dal gruppo, costringendo Barney ad ucciderlo, o almeno così si
pensava. Lui invece è riuscito a eludere la morte, e ora è tornato
per cercare di mettere fine al gruppo che lui stesso ha fondato. Ma
Barney ha piani diversi.
La Sony produrrà il prossimo film di
Sacha Baron Cohen, la spy comedy Grimsby, che era
stata sviluppata precedentemente dalla Paramount.
La storia racconta di un agente
britannico che viene costretto alla fuga insieme a suo fratello che
non vede da tanto tempo e che non potrebbe essere più diverso da
lui. La Sony ha pianificato di distribuire il film negli Stati
Uniti il 31 luglio 2015.
Variety ha riportato a dicembre che
il regista del film poteva essere Louis Leterrier, visto la scorsa
estata al timone di Now You See Me – I Maghi del
Crimine. Baron Cohen e Phil
Johnston hanno venduto il film alla Paramount nell’agosto
scorso, Peter Baynham ha partecipato alla scrittura.
Il celebre regista cinese
Zhang Yimou, conosciuto a Hollywood per
Hero e La Foresta dei Pugnali
Volanti, ma che nel suo passato vanta capolavori
assoluti dei cinema orientale come Lanterne
Rosse (nominato
all’Oscar per il miglior film straniero nel 1992), è in trattative
per dirigere per la Universal Pictures l’adattamento di
The Parsifal Mosaic, di Robert
Ludlum.
La Imagine Entertainment di
Brian Grazer produrrà insieme a Ben
Smith e Jeffrey Weiner per la Captivate
Entertainment, mentre Erica Huggins per la Image
Entertainment farà da produttore esecutivo.
La storia segue un agente operativo
della CIA che si è ritirato nel momento in cui ritorna in gioco
quando scopre che la donna che amava, che lui pensava fosse stata
uccisa, è ancora viva.
Una prima bozza della sceneggiatura
è stata già scritta da David Self.
Se la Universal concluderà l’accordo
con Zhang Yimou, si tratterà del debutto americano
del regista che fino ad ora ha lavorato solo nell’industria cinese,
pur riscontrando un buon successo negli States.
Ecco un nuovo banner per il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere, che sorveglia New York
dall’alto dei grattacieli!
The Amazing Spider-man 2, il film
Come sempre ricordiamo che nel film
ritorneranno i protagonisti
Andrew Garfield e
Emma Stone ai quali si aggiungono
Jamie Foxxnel ruolo di Electro,
Dane
DeHaan come Harry Osborn, il villain
Paul Giamattie Felicity
Jones. Tutte le news sul film le trovate nel
nostro speciale: The
Amazing Spider-man 2. Mentre per tutte le
info sul film vi segnaliamo la nostra
Scheda Film: The
Amazing Spider-man 2. La pellicola è diretta
ancora una volta da Marc Webb su
una sceneggiatura di Alex
Kurtzman, Jeff Pinkner, Roberto Orci ed
uscirà il 23 aprile 2014.
Trama ufficiale del film:
Abbiamo sempre saputo che la battaglia più importante di
Spider-Man è quella che combatte dentro di sé: la lotta tra gli
impegni quotidiani di Peter Parker, e le straordinarie
responsabilità di Spider-Man. Ma in The Amazing Spider-Man 2: Il Potere di
Electro, Peter Parker si ritrova a dover affrontare un conflitto
molto più grande. E’ bello essere Spider-Man
(Andrew
Garfield). Per Peter Parker, non c’è niente di più
emozionante che oscillare tra i grattacieli, sapere di essere un
eroe, e passare del tempo con Gwen (Emma
Stone). Ma essere Spider-Man però ha un prezzo: solo
Spider-Man può proteggere il suo concittadini newyorchesi dai
malvagi che minacciano la città. Con la comparsa di Electro
(Jamie
Foxx), Peter deve affrontare un
nemico molto più potente di lui. E con il ritorno del suo vecchio
amico Harry Osborn (Dane
DeHaan), Peter si rende conto che tutti i suoi
avversarsi hanno una cosa in comune: la OsCorp.
Pubblicata su Soundcloud l’intera
colonna sonora di Only Lovers Left Alive,
ultima fatica di Jim Jarmush che vede protagonisti
quattro grandi attori: Tom Hiddleston, Tilda Swinton, Mia
Wasikowska e John Hurt.
Le musiche, composte da Jozef Van Wissem e
dallo stesso Jarmush, sono uno dei punti di forza del film, con
suoni che spaziano dal rock ‘n’ roll al soul per passare ad
alcune melodie con influenze mediorientali.
Di seguito potete ascoltare l’intera colonna sonora e guardare il
trailer, mentre cliccando qui potete leggere la nostra
recensione.
Pubblicato online il trailer di
Wolves, debutto alla regia di
David Hayter, sceneggiatore famoso a Hollywood per
aver scritto Watchmen, X-Men e
X-Men 2.
Il film vede protagonista il Khal Drogo di Game of
Thrones, Jason Momoa e Havok
di X-Men – L’inizio ovvero Lucas
Till.
Di seguito la sinossi e il trailer del film:
Cayden Richards, diciottenne, ha tutto: capitano della squadra di
football del liceo, uno studente talentuoso e una bella ragazza.
Una notte oscura però trova la sua famiglia orrendamente massacrata
mentre inizia a realizzare che la colpa è sua e che si sta
trasformando in un animale: Un selvaggio e feroce lupo.
Preso dal panico, Cayden scappa ma determinato a scoprire cosa gli
stia succedendo. Nella sua ricerca finirà in un isolata città;
Lupine Bridge. Qui due clan di lupi mannari stanno iniziando una
guerra per il territorio.
I due clan sono comandati, uno da Connor , un potente alpha sangue
puro del clan più feroce, e l’altro da John Tollerman, un vecchio
contadino interessato alla protezione degli umani che vivono a
Lupine Ridge.
Cayden s’innamorerà della promessa sposa di Connor, la bella
Angelina, la guerra mortale avrà inizio mentre inizierà a scoprire
la verità su quello che è accaduto.”