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Die Hard – Un buongiorno per morire, ecco uno spot tv

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Die Hard – Un buongiorno per morire, ecco uno spot tv

La Fox ha pubblicato uno spot per Die Hard – Un buongiorno per morire che, come il bellissimo trailer, presenta una serie di scene montate molto velocemente con il sottofondo dell’Inno alla gioia.

L’idea che sta dietro Die Hard – Un buongiorno per morire quinto capitolo del franchise di Die Hard è quella di mettere un sempre in forma John McClane (Bruce Willis) insieme al figlio (Jai Courtney), agente operativo della CIA, e portarli in Russia, alle prese con minacce nucleari.

Sebastian Koch, Yulia Snigir, Cole Hauser, Amaury Nolasco, Megalyn Echikunwoke, Anne Vyalitsyna e Mary Elizabeth Winstead completano il cast diretto da John Moore.

Ecco lo spot:

Fonte: Collider

Uscite al cinema del 28 dicembre 2012

La bottega dei suicidi-locandinaLa bottega dei suicidi – Una città grigia dove il sole non splende più, dove la gente è triste e rassegnata, dove non si sa se è mattina o sera, se è oggi o domani. Cosa fare allora se non suicidarsi?

J.J. Abrams non dirigerà Star Wars: Episode VII

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Non sarà J.J. Abrams a dirigere Star Wars: Episode VII: a confermarlo è stato lo stesso regista, a causa dell’impegno  nella saga concorrente di Star Trek.

Abrams ha affermato di essere un fan di Guerre Stellari, in particolare della prima trilogia, e l’idea che il tutto stia proseguendo è affascinante ed eccitante. Il progetto del resto è in buone mani: Kathy Kennedy è un’amica è non c’è produttore più capace, ha dichiarato Abrams.

Il regista ha affermato che effettivamente vi sono stati contatti, sebbene molto preliminari, ma che lui ha subito messo in chiaro che per il suo impegno su Star Trek, non avrebbe potuto dedicarsi al progetto. Abrams ha insomma declinato l’offerta quasi subito.

Fonte: ComingSoon.Net

Morto Charles Durning, storico caratterista di Hollywood

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Si è spento nella notte di Natale nella sua casa di New York Charles Durning, uno dei più apprezzati caratteristi del cinema hollywoodiano.

Durning, 89 anni, esordì sugli schermi nel 1962 e ha continuano a lavorare fino al 2011, partecipando alla serie tv Rescue Me; mezzo secolo di carriera, in cui l’attore ha percorso in lungo e in largo praticamente tutti i generi cinematografici, dalla fantascienza (Countdown dimensione Zero) alla commedia (Tootsie), passando per pietre miliari come La stangata o Quel pomeriggio di un giorno da cani, fino a guadagnarsi l’apprezzamento dei fratelli Coen, che l’hanno voluto in Mr Hula Hoop e Fratello, dove sei?

In tempi più recenti, Durning aveva lavorato per numerose serie tv (tra l’altro offrendo la propria voce a quella del padre di Peter Griffin, nella quasi omonima serie animata). Numerosi i riconoscimenti ottenuti (tra cui l’onore di una stella a suo nome sulla Hollywood Walk of Fame), culminati con due nomination all’Oscar, come attore non protagonista.

Fonte: Empire

J.J. Abrams: nuovi particolari su Into Darkness – Star Trek

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Dal momento in cui Benedict Cumberbatch è entrato a far parte del cast di Star Trek Into Darkness, si sono susseguite le  supposizioni sul suo personaggio. Il regista J.J. Abrams ha a lungo tempo tenuto coperte le proprie carte, ma in una recente intervista ha cominciato a offrire qualche particolare in più.

Abrams ha spiegato che il suo nome (come già era noto) sarà John Harrison e che avrà l’aspetto di una persona comune: un uomo normale che lavora per un’organizzazione denominata Starfleet contro cui improvvisamente si rivolta a causa della sua storia e dei suoi obbiettivi personali. Dopo due violenti attentati, uno a Londra e uno negli Stati Uniti, i protagonisti lo inseguono e lo arrestano, ma le cose si faranno molto più complicate del previsto.

Per sapere se e quanto di vero ci sarà in tutto questo, dato che non sarebbe strano se Abrams avesse voluto offrire qualche elemento fuorviante, bisognerà aspettare il prossimo maggio.

Vi ricordiamo che il prossimo film Into Darkness – Star Trek uscirà nelle sale il 06 Giugno 2013. Nel cast del film Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Benedict Cumberbatch, Simon Pegg, Karl Urban, John Cho, Bruce Greenwood, Alice Eve, Anton Yelchin. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: Star Trek 2.

Trama: Quando l’Enterprise è chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta, lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo equipaggio.

Fonte: TotalFilm

Arnold Schwarzenegger parla di The Last Stand

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Arnold Schwarzenegger ha parlato del suo imminente ritorno sugli schermi, dopo otto anni passati in politica, in The Last Stand nel corso di un’intervista rilasciata a Total Film magazine.

Parlando del film, Schwarzenegger ha detto che si tratta della storia di un ‘piccolo uomo’, sebbene nel suo caso la definizione risulti un pò strana. Il personaggio è un poliziotto sulla via del ritiro, circondato da giovani in una stazione non attrezzata per grandi pericoli; tuttavia improvvisamente la cittadina dove si svolge la storia viene invasa da una gang di criminali che stanno cercando di riportare di nascosto in Messico un boss del traffico di droga. La banda è composta da una ventina di elementi, tutti con un addestramento militare alle spalle.

Il film uscirà il prossimo 25 gennaio.

Fonte: TotalFilm

Django Unchained: parla Samuel L. Jackson

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Django Unchained: parla Samuel L. Jackson

Tornato a lavora con Quentin Tarantino interpretando lo schiavo Stephen in Django Unchained, Samuel L. Jackson ha recentemente parlato dell’esperienza: l’attore ha rivelato di aver letto il copione tutto d’un fiato, di aver riso e pensato: tutto questo sarà divertente.

Jackson ha parlato anche del colloquio avuto successivamente con Tarantino, al quale ha chiesto: “bene, dato che il personaggio di Django è arrivato con quindici anni di ritardo per me, allora vuoi che interpreti il più odiato nero della storia del cinema, giusto? OK, per me va bene. Vediamo che succede”.

Jackson è assolutamente convinto che il pubblico detesterà il suo personaggio, suggerendo che il materiale eliminato nella versione definitiva avrebbe portato a delle reazioni ancora più forti.

Ironizzando sulla durata del film, Jackson ha poi detto che ci sarà da aspettarsi un director’s cut da cinque ore…

Fonte: TotalFilm

Poster ufficiale di After Earth di M. Night Shyamalan

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Poster ufficiale di After Earth di M. Night Shyamalan

E’ online il poster ufficiale del film After Earth di M. Night Shyamalan, con protagonisti Will Smith e . La pellicola che ha già un primo teaser trailer si intitolerà in Italia After Earth – Dopo la fine del mondo e uscirà nelle sale italiane il 5 Giugno 2013. Nel cast anche  David Denman, Isabelle Fuhrman e Kristofer Hivju.

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Vi ricordiamo che il film intitolato in Italia, After Earth – Dopo la fine del mondo uscirà nella sale il 5 Giugno 2013. Tutte le info utili nella nostra scheda: After EarthAfter Earth è diretto da M. Night Shyamalan, e tra il cast troviamo attori quali David Denman, Isabelle Fuhrman, Jaden Smith, Kristofer Hivju, Will Smith. 

Ecco la sinossi ufficiale del film: In “After Earth”, mille anni dopo un cataclisma che ha costretto l’umanità a fuggire dalla Terra, Nova Prime diventa la nuova casa dell’umanità. Il leggendario Generale Cypher Raige (interpretato da Will Smith) ritorna da una lunga missione di lavoro dalla sua famiglia, pronto per essere un padre per suo figlio di 13 anni, Kitai (Jaden Smith). Quando un tempesta di asteroidi provoca dei danni all’aereo di Cypher e Kitai, i due si schiantano su una Terra poco familiare e pericolosa. Con il padre mortalmente ferito, Kitai deve scoprire un territorio ostile per cercare la salvezza. Kitai ha sempre voluto essere come suo padre e questa è la sua possibilità.

Nuovo trailer e poster internazionali di To the Wonder!

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Nuovo trailer e poster internazionali di To the Wonder!

Arrivano online un nuovo trailer e tre poster francesi di To the Wonder, il nuovo film di Terrence Malick.

Into Darkness – Star Trek: foto e due cover di Empire

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Ecco le due cover della rivista Empire dedicate a Into Darkness, il secondo episodio del franchise di Star Trek diretto da J.J. Abrams.

Protagonisti delle cover e delle due immagini inedite sono Chris Pine e Benedict Cumberbatch, new entry nel cast e villain del film, che qui appare in manette.

Vi ricordiamo che il prossimo film Into Darkness – Star Trek uscirà nelle sale il 06 Giugno 2013. Nel cast del film Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Benedict Cumberbatch, Simon Pegg, Karl Urban, John Cho, Bruce Greenwood, Alice Eve, Anton Yelchin. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: Star Trek 2.

Trama: Quando l’Enterprise è chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta, lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo equipaggio.

Prima foto di Sharlto Copley in Elysium

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Ecco la prima foto di Sharlto Copley nel film Elysium pubblicata da Empire Magazine. L’attore è stato lanciato dal film District 9 e l’abbiamo visto nel film A-Team nei panni di Murdock; adesso Copley sarà il super villain Kruger. L’attore su Empire ha smentito le voci che volevano la sua interpretazione ispirata a quella del Joker di Heath Ledger.

“Un riferimento sbagliato. Intendevo dire che quella era stata l’ultima volta che avevo visto un villain che mi ispirava realmente qualcosa: qualcuno che aveva segnato un nuovo livello qualitativo. Non ci sono collegamenti tra quel Joker e il mio personaggio.”

Ecco la foto:Sharlto Copley in Elysium

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Fonte: Badtaste

James Franco presenta Samsung Galaxy Camera – Video Sponsorizzato

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James-Franco-samsung-galaxy-cameraArriva Samsung Galaxy Camera, la prima fotocamera al mondo realmente interconnesa, che combina le connettività 3G/4G o Wi-Fi e Android 4.1 Jelly Bean.

Damon Lindelof: niente Prometheus 2

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Damon Lindelof non scriverà il seguito di Prometheus: lo sceneggiatore, già co-autore del primo film, ha annunciato che non si occuperà del sequel, ufficialmente per i troppi impegni concomitanti.

Sulla decisione tuttavia sembrano aver pesato le critiche negative giunte in occasione del primo capitolo. In una recente intervista, Lindelof ha spiegato come con Ridley Scott abbiano a lungo parlato dello sviluppo della storia nei capitoli successivi; tuttavia in seguito sono arrivate le critiche negative, che si sono sommate agli impegni dello sceneggiatore nella nuova saga cinematografica di Star Trek e ad altre idee, tra cui un altro film e un progetto per la tv.

Fonte: Empire

Matt Damon e John Krasinski scrivono Promised Land

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Matt Damon e John Krasinski scrivono Promised Land

Matt Damon torna al ruolo di sceneggiatore per la prima volta dai tempi di Will Hunting: ha infatti scritto Promise Land, che sarà diretto da Gus van Sant.

Damon ha collaborato nell’occasione con John Krasinski, conosciuto per il ruolo di Jim in “The Office“, il quale non è nuovo alle sceneggiatore, avendo già scritto e girato un film, tratto dal romanzo di David Foster Wallace  Brevi interviste a uomini schifosi. I due saranno anche protagonisti del film.

Promise Land segue le vicende di Steve Butler (Damon) che per conto di una grande azienda va in una piccola città, cercando di convincere gli agricoltori locali a vendere la propria terra alla propria compagnia, che intende poi procedere alla ricerca di giacimenti di gas naturale.

Il protagonista, accompagnato da una partner più esperta (Frances McDormand) sembra inizialmente avere successo, anche dal punto di vista sentimentale, conquistando le attenzioni di una maestra del luogo (Rosemarie DeWitt), fino a quando non si trova ad affrontare l’ambientalista radicale Dustin (Krasinski), che farà di tutto per mettere l’intera città contro i due rappresentanti.

Promise Land doveva in origine essere anche diretto dallo stesso Damon, il quale poi ha dovuto rinunciarvi per i troppi impegni: la regia è passata allora a Gus Van Sant, rinnovando una collaborazione già sperimentata in Will Hunting e in Jerry.

Fonte: ComingSoon.Net

Box Office ITA del 24 dicembre 2012

Box Office ITA del 24 dicembre 2012

Testa a testa al botteghino italiano tra Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato e I 2 soliti idioti. Incoraggiante l’apertura di Vita di Pi.

L’ultimo fine settimana pre-natalizio è stato una vera e propria lotta a due, fra il primo capitolo della nuova trilogia tolkeniana di Peter Jackson e la nuova demenziale commedia italiana.

A spuntarla per un soffio è Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato, che conferma la prima posizione al suo secondo weekend di sfruttamento. Il film incassa 2.490.000 euro, arrivando al totale di 8,1 milioni di euro in dieci giorni.
Dopo essere rimasto al primo posto giovedì e venerdì, Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato ha faticato sabato e domenica, tallonato da I 2 soliti idioti che alla fine, con meno di mille euro di differenza, apre in seconda posizione con 2.489.000 euro.
Considerando che il film con Biggio e Mandelli disponeva di un numero inferiore di sale (697 contro 417) e, in assenza di 3D, è proprio quest’ultimo il vincitore morale del weekend, avendo attirato più spettatori e fruttando una media migliore.
Sarà interessante vedere come nei prossimi giorni si evolverà lo scontro tra Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato e I 2 soliti idioti.

Nel frattempo, le altre due commedie italiane delle feste continuano a farsi una concorrenza reciproca, con Tutto tutto niente niente che scende al terzo posto incassando 1,2 milioni. Il film con Antonio Albanese arriva così a quota 4,1 milioni, decisamente meglio di De Sica & Co: Colpi di fulmine raccoglie infatti 1,1 milioni e giunge a 2,8 milioni totali.

Ralph Spaccatutto apre in quinta posizione con 869.000 euro incassati in oltre 450 copie, un risultato non particolarmente positivo.
Più incoraggiante, invece, l’esordio dell’acclamato Vita di Pi. Il film di Ang Lee (presentato come “il nuovo Avatar” per attirare le folle) ottiene 742.000 euro in 238 sale, con una media che supera i tremila euro.

Al settimo posto troviamo un’altra new entry, La regola del silenzio. Presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, il nuovo film di Robert Redford incassa 503.000 euro in meno di 200 copie a disposizione.

Seguono due pellicole d’animazione in calo, ovvero Le 5 Leggende (243.000 euro) e Sammy 2 (182.000 euro), giunti rispettivamente a 5,7 milioni e 612.000 euro.

La parte degli angeli conferma la decima posizione della scorsa settimana, raccogliendo altri 149.000 euro per un totale di 292.000 euro.

Box Office USA del 24 Dicembre 2012

Box Office USA del 24 Dicembre 2012

hobbit-poster-gollum-andy-serkisLa classifica di Natale del box office USA non riserva molte sorprese, The hobbit è infatti saldo in prima posizione con un incasso settimanale di quasi 37 milioni per un totale di 150, che lo distanzia decisamente dal secondo in classifica, il nuovo film con Tom Cruise alle prese con un serial killer: Jack Reacher incassa quasi 16 milioni di dollari.
Il terzo posto è occupato da This is 40, nuova prova questa volta registica oltre che produttiva di Judd Apatow, la miniera d’oro della commedia americana recente, a cui si devono molti dei titoli con Katharine Heigl ad esempio. Questo film vuole infatti essere una sorta di seguito di Molto incinta, per cui vediamo i protagonisti del film qualche anno dopo. Il film incassa 12 milioni.
Scende in quarta posizione Rise of the guardians, con un incasso settimanale di quasi 6 milioni di dollari, per un totale di quasi 80 milioni.
A metà classifica rimane stabile e granitico Lincoln che incassa 5 milioni di dollari per un totale di 117.
La regista di un’altra pellicola con la Heigl occupa con il suo film, ovviamente una commedia romantica che vede riuniti Seth Rogen e Barbra Streisand, The Guilt trip, fa il suo esordio al sesto posto con un incasso di 7 milioni di dollari.
La riedizione di Monsters &Co. della Pixar rifatto in 3D per l’occasione, incassa 6 milioni di dollari e si ferma in settima posizione, l’ottavo posto è invece occupato da Skyfall, in caduta libera ormai, ma dopo aver raggiunto un incasso totale di 280 milioni di dollari. La nona posizione è per Vita di Pi, che scende dopo 5 settimane di classifica e un incasso di quasi 4 milioni di dollari questa settimana, per un totale di 76.
Chiude la classifica Breaking Dawn parte 2, che con i 2 milioni incassati questa settimana raggiunge un totale di 282 milioni.

La prossima settimana usciranno dei grossi titoli: Django unchained di Quentin Tarantino, probabilmente il titolo più atteso dell’inverno, seguito da Les misèrables altro titolo musicale e con grande casta che ipoteca grandi incassi ancora prima di uscire.

Guardians of the Galaxy: due nomi per Starlord

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Guardians of the Galaxy: due nomi per Starlord

Zachary Levi e Jim Sturgess: sono i due attori rimasti a contendersi il ruolo di Starlord, uno dei personaggi al centro distarlord

Django Unchained: Spike Lee contro Quentin Tarantino

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Django Unchained: Spike Lee contro Quentin Tarantino

Spike Lee vs Quentin Tarantino – Atto Secondo: dopo aver duramente polemizzato col proprio collega ai tempi di Jackie Brown – allora l’oggetto del contendere era stato l’ampio utilizzo del termine nigger nel film – Spike Lee torna alla carica in occasione di Django Unchained.

Al centro dell’attacco del regista di Atlanta, vi è stavolta il tema della schiavitù e il mondo in cui Tarantino lo ha affrontato nel suo ultimo lavoro: in una recente intervista, Spike Lee ha affermato di non avere alcuna intenzione di andare a vedere il film poiché lo considera offensivo nei confronti dei propri avi, che erano schiavi.

Lee ha portato al termine il proprio attacco attraverso twitter, dichiarando che la schiavitù non fu come uno spaghetti western di Sergio Leone: fu un Olocausto; Lee ha concluso ricordando che i propri antenati erano schiavi, deportati dall’Africa, che lui continuerà ad onorare.

Fonte: Cinema Blend

Zero Dark Thirty: parla il direttore della CIA

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Zero Dark Thirty: parla il direttore della CIA

Abbastanza prevedibilmente il film di Kathryn Bigelow dedicato alla caccia e all’uccisione di Osama Bin Laden sta provocandoZero Dark Thirty-film

Anche un X-Man apparirà in Wolverine

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Anche un X-Man apparirà in Wolverine

Dopo la comparsata di un giovane Ciclope in X-Men Origins: Wolverine, Hugh Jackman conferma che anche nel prossimo film dedicato al mutante artigliato comparirà uno degli ‘uomini-X’.

Jackman ha dato la notizia nel corso di una recente intervista rilasciata a Parade Magazine: l’attore ha confermato che la vicenda di Wolverine si svolgerà successivamente alla conclusione di X-Men: Conflitto finale, e che nel film diretto da James Mangold vi sarà posto per un cameo di uno dei vecchi X-Men: alcuni sono pronti a scommettere che si tratterà di Jean Grey, anche perché nei mesi scorsi si è vociferato della presenza sul set di Famke Janssen, che ha appunto interpretato la telepate nella prima trilogia dedicata al supergruppo mutante.

Fonte: Cinema Blend

Bradley Cooper e Jennifer Lawrence in Silver Linings Playbook, diretti da David O. Russell

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L'orlo argenteo delle nuvolePat Solitano ama il cinema, e ama i film a lieti fine. Crede che la sua vita sia un film prodotto da Dio e che debba assolutamente finire con un lieto-fine … da film, appunto. Per avere questo lieto-fine, Pat è convinto che gli basterà recuperare la forma fisica perduta e riacquistare il suo equilibrio emotivo, così da poter far finire il “periodo di lontananza” dalla moglie Nikki.

Daniel Day-Lewis : l’arte dell’immedesimazione nel personaggio

Daniel Day-Lewis : l’arte dell’immedesimazione nel personaggio

C’è la mia vita e ci sono le altre, quelle che prendo a prestito ogni volta che interpreto un film, e che finiscono per diventare altrettanto reali della mia. Il problema è che devo imparare a dare priorità alla mia vita, invece che a quella dei miei personaggi”. A parlare è Daniel Day-Lewis, straordinario attore che ha segnato il firmamento hollywoodiano con le sue straordinarie performance e che dopo due Oscar, quattro nomination e innumerevoli titoli di grande spessore, non è ancora stanco della recitazione e si prepara a stregare il suo pubblico con un altro eccezionale ruolo, quello di Abraham Lincoln, il Presidente USA per eccellenza, nel film di Steven Spielberg Lincoln, già designato come la pellicola protagonista della prossima stagione dei premi.

La sua turbolenta vita, il suo voler rimanere britannico senza rinunciare alle radici paterne che affondano in terra d’Irlanda, la sua totale abnegazione al suo lavoro e il suo innegabile fascino, conservato anche ora a 55 anni, ne fanno uno degli attori più amati, rispettati e ammirati del panorama mondiale, sia dal pubblico popolare sia da quello di nicchia, più esigente e schizzinoso.

Daniel Day-Lewis, biografia

Daniel Day-Lewis è nato a Londra, britannico DOC, il 29 aprile 1957, da padre con origini irlandesi, il poeta Cecil Day-Lewis, e da madre attrice di teatro, Jill Balcon, proveniente da una famiglia ebrea di origini lettoni e polacche. La sua vocazione artistica si può dunque rintracciare nella sua famiglia, e così il giovane Daniel cresce in un ambiente stimolante e sembra quasi ovvio che la sua vocazione si rivelerà essere altrettanto artistica. Si butta a capofitto nella recitazione e, strano a dirsi, il suo debutto al cinema si rivela essere un fiasco, si tratta del film Domenica, maledetta domenica (1971) diretto da John Schlesinger, al quale poi succederà un periodo piuttosto incerto, principalmente vissuto sulle tavole del palcoscenico teatrale, dove Day-Lewis affina la sua tecnica e dove, possiamo dire, nasce il vero ‘animale’ che il buon Daniel diventa ogni volta che ha a che fare con un nuovo personaggio.

Daniel Day-Lewis, filmografia

Dopo una serie di piccole partecipazioni a film più o meno importanti, tra cui citiamo Il Bounty di Roger Donaldson accanto a Mel Gibson e Anthony Hopkins, arriva il 1985 anno chiave per la carriera dell’attore. È questo infatti l’anno di due collaborazioni con registi di alto livello come Stephen Frears e James Ivory: per il primo, My Beautifull Laundrette, Day-Lewis si trasforma in un giovane e squattrinato dipendente di una lavanderia, amante del proprietario dell’esercizio, che deve affrontare insieme al compagno le complicazioni di un rapporto interraziale, omosessuale e tra dipendente e titolare, un ruolo complesso e controverso che mette in luce da subito il talento istrionico di Daniel. Per l’Ivory di Camera con Vista invece Day-Lewis è il freddo Cecil, rampollo di rango che cerca di strappare dalle braccia del suo vero amore una giovane Helena Bonahm-Carter. Per quanto diversi i due ruoli mettono già in luce due sfumature importanti che compongono il composito mosaico che costituisce l’istrionismo di Daniel Day-Lewis.

Daniel Day-LewisCome poi ci ha abituati, l’attore britannico ritorna al cinema dopo qualche anno ed è solo la fine degli anni ’80 che lo rivede protagonista, prima nel 1988 con L’insostenibile leggerezza dell’essere, basato sull’omonimo e complesso romanzo di Milan Kundera, diretto da Philip Kaufman e interpretato insieme all’attrice francese Juliette Binoche, poi con un paio di film di scarso spessore (Un gentleman a New York del 1988 e Fergus O’Connel, dentista in Patagonia del 1989).

Daniel Day-Lewis chiude infine gli anni ’80 con uno straordinario, eccezionale e commovente ritratto di Christy Brown, scrittore e pittore irlandese, condannato all’immobilità totale del suo corpo, fatta eccezione per il suo piede sinistro. Il film in questione è appunto Il Mio Piede Sinistro, è diretto da Jim Sheridan e consegna definitivamente Daniel Day-Lewis all’Olimpo dorato di Hollywood. Per impersonare al meglio il suo personaggio, Day-Lewis ha passato tantissimo tempo alla scuola di Gene Lambert, fotografo e pittore a sua volta paralizzato, imparando a sua volta a scrivere con le dita del piede sinistro.

Pauline Kael del New Yorker  ha scritto della performance (facendo riferimento alla scena chiave del film: “Puo’ essere il momento più emotivamente devastante che io abbia mai vissuto al cinema. La grandezza della performance di Daniel Day-Lewis è questa: ci trascina all’interno della frustrazione e della rabbia di Christy, e della sua sete infinita”. Il lavoro di simbiosi con il personaggio diventa così una caratteristica fondamentale del suo lavoro d’attore, riconoscibile e apprezzabile in tutti i suoi ruoli a seguire. Lui stesso dichiarerà: “Ho un’unica ossessione, quella di rendere giustizia a personaggi che mi affascinano, proprio perché attraversano esperienze molto diverse dalle mie. Per questo quando mi trovo sul set faccio il possibile per rimanere in carattere anche fra una ripresa e l’altra. D’altra parte, penso che la mia capacità di concentrazione sia la mia, principale virtù”. Ma la performance di Daniel Day-Lewis in Il Mio Piede Sinistro non gli valse solo le lodi della critica, suoi sono stati quell’anno anche i riconoscimenti più importanti del mondo del cinema internazionale, a partire dal Bafta per la migliore interpretazione, fino all’Oscar al miglior attore protagonista, dove Daniel concorreva con Tom Cruise (per Nato il 4 luglio), Robin Williams (per L’attimo fuggente), Morgan Freeman (per A spasso con Daisy) e Kenneth Branagh (per Enrico V).

Dopo un tale successo si ci aspetterebbe ingaggi e titoli a profusione, invece Daniel Day-Lewis si ritira dalle scene fino al 1992, quando guidato da Michael Mann da vita al suo personaggio che più di tutti è entrato nel cuore dei fan, e soprattutto delle sue fan. Infatti se fino ad ora l’attore aveva mostrato abilità straordinarie di mimetismo e dedizione al ruolo, con L’ultimo dei Mohicani Daniel sfodera uno straordinario sex appeal che aiuta a costruire la sua giganteggiante figura di mohicano bianco di grande statura morale e fisica, completamente integrato con il suo ambiente, appassionato, feroce e combattivo.

Daniel Day-LewisAnche per interpretare questo ruolo l’attore si è dato anima e corpo al personaggio, Hawkeye, e per diversi mesi prima delle riprese ha vissuto nella natura, nutrendosi esclusivamente di ciò che riusciva a cacciare. Il film è un epico affresco di scontro tra razze che aumenta di spessore anche grazie alla colonna sonora, divenuta leggendaria, realizzata da Randy Edelman e Trevor Jones.

Il 1993 è un anno molto particolare per Daniel Day-Lewis, infatti l’attore ottiene la doppia cittadinanza, britannica e irlandese, quasi a simboleggiare la sua natura elegante e ribelle allo stesso tempo. Dal punto di vista professionale è questo l’anno di due pellicole di diversa natura: la prima sigla la collaborazione di Daniel con Martin Scorsese, regista che rincontrerà poi nella sua carriera, con L’Età dell’innocenza, in cui recita con Michelle Pfeiffer e Winona Ryder; la seconda invece replica la sua collaborazione con Sheridan che gli affida un ruolo da protagonista ne Nel Nome del Padre, film in cui il nostro interpreta un ribelle irlandese, Gerry Conlon, ruolo che gli vale la sua seconda nomination all’Oscar che però va a Tom Hanks per Philadelphia.

Altro periodo sabbatico per Daniel Day-Lewis e poi rieccolo ancora dopo tre anni, nel 1996, a lavorare accanto ad Arthur Miller che curò la sceneggiatura de La seduzione del male, tratto proprio da un suo racconto. Nel film Day-Lewis interpreta un uomo felicemente sposato oggetto delle attenzioni insistenti e più volte respinte dell’adolescente Winona Ryderche ritrova qui dopo L’Età dell’innocenza. Fu Arthur Miller in persona, sul set del film a presentargli la figlia, Rebecca Miller, che diventò alla fine di quell’anno sua moglie. Un bel passo per Daniel, che fino ad allora aveva mostrato una tendenziale reticenza a stringere legami sentimentali duraturi (lasciò infatti l’attrice Isabelle Adjani alla notizia della gravidanza di lei e gli sono stati attribuiti flirt conWinona Ryder e Julia Roberts).

Dopo la sua partecipazione nel 1997 a The Boxer, film che chiude la trilogia della sua collaborazione con Jim Sheridan, arriva l’ennesimo periodo di riposo durante il quale l’attore anglo-irlandese decide di trasferirsi in Italia, a Firenze, e di diventare apprendista calzolaio. Sarà nella sua bottega nei pressi di piazza Santo Spirito che Martin Scorsese lo andrà a pescare per convincerlo a partecipare al suo nuovo film. È anche questo il periodo in cui Daniel Day-Lewis rifiuta il ruolo di Aragorn ne Il Signore degli Anelli per portare avanti il suo progetto da artigiano. Dove Peter Jackson fallì, riuscì Scorsese, che coinvolse l’attore nel suo film sulle origini di New York. È il 2002 e esce al cinema Gang of New York. Il film, che vede protagonista Leonardo DiCaprio, da a Daniel un’altra possibilità di mostrare il suo enorme talento, tanto da conferirgli la sua terza nomination agli Oscar (vinto poi da Adrien Brody per Il Pianista) e da regalare ai suoi fan una bellissima interpretazione di Bill il macellaio, personaggio divenuto celeberrimo trai fan dell’attore e del regista.

Moltissime sono le curiosità relative alle riprese del film che coinvolgono in prima persona l’attore: durante una scazzottata, DiCaprio ruppe realmente il naso a Daniel, che però continuò a recitare noncurante del dolore; anche tra un ciak e l’altro Day-Lewis continuava a parlare con lo strano accento che usava durante le riprese per interpretare il suo Bill, confermando, qualora ce ne fosse stato bisogna, anche la sua abilità con gli accenti e le lingue; l’attore si ammalò gravemente durante le riprese per essersi rifiutato di indossare come costume una giacca più calda, adducendo come scusa il fatto che giacche di quel materiale non esistevano ancora all’epoca dei fatti raccontati nel film. Dopo tre anni, nel 2005, recita, diretto dalla moglie Rebecca Miller, in La storia di Jack & Rose accanto a Camilla Belle, da noi uscito direttamente in home video.

Il 2007 è per Daniel Day-Lewis un anno di trionfi e riconoscimenti. È sua, per la seconda volta, la statuetta dorata dell’Academy per la migliore interpretazione maschile da protagonista battendo la concorrenza di George Clooney (per Michael Clayton), Johnny Depp (per Sweeney Todd), Viggo Mortensen (per La promessa dell’assassino) e Tommy Lee Jones (per Nella valle di Elah) e il primo Golden Globe in carriera. Il film è Il Petroliere e il regista che dirige il nostro è Paul Thomas Anderson. Day-Lewis ha rilasciato dichiarazioni totalizzanti relativamente a questo ruolo, dichiarando di essersi letteralmente abbrutito per interpretare il Daniel Plainview scritto da Anderson in sceneggiatura: “Non è stato facile calarsi in quei panni. Perché Plainview è un uomo violento, ambizioso. Ho cercato di capire le dinamiche del lavoro nelle miniere, lo stato d’animo dei minatori che scavano nel buio come dannati, vivendo come animali. È stato faticoso. Io sono convinto che per recitare la vita di un altro bisogna sporcarsi le mani, bisogna viverla. Così mi sono trasformato in un essere brutale”. Anche su questo set Daniel si ha messo tutto se stesso, letteralmente, arrivando a rompersi una costola durante le riprese per la ferma volontà di non avere controfigure. La sua interpretazione straordinaria probabilmente va al di là dei premi e dei riconoscimenti ricevuti. Daniel Day-Lewis ha dimostrato ancora una volta di essere un attore di rara natura, dedito al ruolo, completamente preso dalla parte, con i risultati inevitabili di offrire performance fuori dalla norma.

Quando un attore è così grande è difficile incappare in brutte performance, capita però che l’attore in questione reciti in film di discutibile riuscita. È il caso di Nine, film del 2009 diretto da Rob Marshall, basato sull’omonimo musical a sua volta tratto dall’ di Federico Fellini. Nel film Daniel è Guido Contini, regista di successo, nevrotico e insicuro, circondato da tutte le sue donne, un parterre di attrici di prim’ordine: Sophia Loren, Marion Cotillard, Nicole Kidman, Penélope Cruz, Judi Dench, Kate Hudson, Stacy Ferguson.

Arriviamo però all’attualità, al 2012, anno in cui l’America tutta ha già acclamato la grandissima performance di Daniel Day-Lewis nei rispettabili e impegnativi abiti di Abraham Lincoln negli ultimi quattro mesi del suo mandato. A dirigere il film, intitolato Lincoln, Steven Spielberg, forse il regista statunitense più atteso per questo suo progetto che va avanti da diversi anni e che insieme a Daniel Day-Lewis vede protagonisti Sally Field, David Strathairn, Tommy Lee Jones, David Strathairn e Joseph Gordon-Levitt. Anche per questo ruolo la dedizione di Daniel è stata totale, tanto che l’attore ha passato ore intere con il trucco e la barba che ogni giorno lo trasformava nel Presidente, appoggiato nel suo lavoro di trasformismo anche da Spielberg stesso che sul set lo ha chiamato per tutto il periodo delle riprese Signor Presidente, chiamando di conseguenza l’attrice Sally Field, che interpreta la consorte del Presidente, Signora Lincoln e adeguandosi alla situazione indossando sul set sempre un abito elegante. Il film si annuncia come protagonista dei prossimi mesi cinematografici, e mentre ha già raccolto lodi oltreoceano noi dovremmo aspettare il 24 gennaio per vederlo in Italia.

Daniel Day-LewisCon Lincoln, siamo sicuri, Daniel Day-Lewis ha aggiunto un altro capolavoro alla sua collezione di grandi interpretazioni, e confermando, così come altri pochi colleghi, che a 55 anni un attore del suo calibro ha appena cominciato. Sembra quindi che il coperchio del suo vaso di Pandora sia stato appena smosso e che la sua grande abilità, la sua dedizione, il suo trasformismo intimo e efficace, la sua grande passione possano regalarci ancora tanti ritratti di uomini indimenticabili.

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Altri character poster per Il Grande Gatsby

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Altri character poster per Il Grande Gatsby

Dopo Joel Edgerton e Isla Fisher, ecco altri character poster per Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann. Protagonisti di queste nuove immagini sono Tobey Maguire, Elizabeth Debicki e la protagonista femminile Carey Mulligan. Ecco i tre poster:

tobey maguire great gatsby

Elizabeth Debicki great gatsby

carey mulligan great gatsby

Il Grande Gatsby, il film

Il Grande Gatsby è diretto da Baz Luhrmann e vede nel cast Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire e Carey Mulligan e che vedremo in apertura al Festival di Cannes 2013.

Il Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale del film qui.

Il film racconta la storia di un aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’ allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di drammaticità.

Vin Diesel aggiorna sul suo progetto dedicato ad Annibale

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Vin Diesel aggiorna sul suo progetto dedicato ad Annibale

Risale al 2007 il progetto di Vin Diesel di portare sullo schermo le avventure di Annibale, il leggendario condottiero cartaginese che spaventò la potenza romana nascenta attraversando le Alpi con i suoi elefanti da guerra. Nelle dichiarazioni iniziali il film doveva essere completamente recitato in punico antico e avrebbe visto nel ruolo del protagonista proprio Diesel.

Nel 2010 l’attore ha rivlato che Tony Scott sarebbe stato coinvolto nel progetto come regista e che anche Denzel Washington avrebbe partecipato al film, aggiungendo che l’intera storia si sarebbe sviluppata nell’arco di una trilogia.

Adesso Vin Diesel ha aggiornato il suo stato di Facebook con delle interessanti novità riguardanti il suo progetto.

Così ha scritto oggi l’attore: <<Quando un sogno nasce in te quando sei un bambino … quando passi un decennio a far crescere in te quel desiderio … Il giorno, in cui un dirigente di uno studio dice “Voglio fare tutti e tre i film della tua trilogia di Annibale!” ci mette un minuto epr entrarti dentro, e sta ancora entrando>>.

Si conferma quindi il ruolo di Diesel in quello di Annibale, resta però da vedere chi sarà a dirigere i tre film, senza escludere che sia lo stesso Diesel ad affrontare anche questo impegno.

Fonte: WP

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