di Jim Beard
È la spia più grande del mondo, un
agente infaticabile, apparentemente immortale che si batte per la
libertà, ma che preferisce lavorare dietro le quinte, evitando i
riflettori. Vanta un’indiscussa attitudine al comando e contatti ai
massimi livelli in tutto il mondo. È stato malmenato,
drogato, ha subito il lavaggio del cervello ed è stato oggetto di
atti di bullismo, ma non ha mai rinunciato a lottare per ciò in cui
crede. È Nick Fury, e rappresenta lo scudo fra voi e coloro che
intendono privarvi della libertà.
La maggior parte della storia di
Fury è riservata; per quanto riguarda il resto, siete liberi di non
crederci …
L’inferno della guerra
Nato in una famiglia poverissima,
Nicholas Joseph Fury si è fatto le ossa tra le dure strade di
Hell’s Kitchen, nei bassifondi di New York, un luogo che sfigura
persino davanti alle trincee della Seconda Guerra Mondiale, che al
loro confronto assomigliano ad un ridente luogo di vacanza. Ma Nick
si è fatto strada in quel mondo difficile, riuscendo a diventare un
sergente dell’esercito statunitense, nonché capo degli Howling
Commandos, un gruppo di spietati combattenti, protagonisti e
vincitori di tante battaglie, sia in Europa che nel Pacifico.
Quando la guerra è finita, Fury
aveva più decorazioni al valore che capelli in testa, ma non gliene
importava nulla: voleva solo voltare pagina. Subito dopo la guerra,
i grandi capi lo hanno collocato all’interno dell’agenzia che ha
preceduto la CIA, l’Ufficio dei Servizi Strategici (OSS). In quel
periodo Nick si è reso conto di non invecchiare come la gente
normale, grazie ad un siero chiamato Infinity Formula.
E poi ha iniziato ad indossare una
benda sull’occhio, un altro souvenir della guerra.
Roba da spie
Dall’OSS, Fury è passato alla CIA,
dove ha acquisito una discreta esperienza in fatto di spie e di
operazioni segrete. Tony Stark, il noto industriale e fabbricante
d’armi, ha convinto Fury a dirigere lo S.H.I.E.L.D., un’agenzia
incaricata di affrontare i grandi problemi del mondo e dotata di
una quantità di risorse e agenti che un vecchio soldato come Nick
non aveva mai visto in vita sua. E lui ha trasformato quell’ufficio
in una vera e propria potenza, i cui target comprendevano gruppi
terroristici del calibro di HYDRA, nonché quel genere di menti
malate che cercano di dominare il mondo.
Tuttavia, il periodo trascorso con
lo S.H.I.E.L.D. non è sempre stato idilliaco, e Nick ne ha passate
tante mentre era al comando dell’agenzia. Ma dopo ogni colpo
inferto e subito, si è sempre rimesso in piedi, riuscendo a
portare a termine ogni suo compito. Si è distinto per l’enorme
potere che è riuscito a conseguire, e la sua capacità di scovare i
criminali era tale da fare impallidire qualsiasi altro ‘supereroe’.
Lo S.H.I.E.L.D. ha nuotato nella scia di sangue lasciata da Fury:
lui se ne è nutrito e l’ha respirata.
The Avengers: ecco Nick
Fury
Invasione di
alieni
Quando la Terra è stata oggetto di
un’invasione segreta da parte degli Skrull, un gruppo di alieni
mutanti, Fury si è calato nelle viscere della terra per
sconfiggerli, insieme ad una squadra scelta. Poi la battaglia si è
spostata nel mondo esterno, e Fury e i suoi compagni si sono
immediatamente attivati, lanciando attacchi dalle basi segrete di
ogni parte del globo, una particolarità dello S.H.I.E.L.D. di cui
molti non erano a conoscenza.
Dopo la battaglia finale contro gli
Skrull, Nick Fury ha guidato i Giovani Vendicatori e gli eroi
dell’Iniziativa contro gli invasori, cambiando le sorti dei
difensori della Terra. Purtroppo ha anche assistito al momento in
cui Norman Osborn, l’ex criminale noto come Goblin, ha sparato il
colpo fatale che ha abbattuto la regina degli Skrull, consacrando
la sua popolarità agli occhi di un pubblico disperato. A quel punto
Osborn ha preso il commando dello S.H.I.E.L.D. mentre Nick
Fury si è dissolto nelle tenebre, rifugiandosi ancora una volta
sotto terra.
Il momento più buio prima
dell’alba
Mentre Norman Osborn risplendeva
sotto le luci della ribalta e il suo H.A.M.M.E.R. aveva ormai
sostituito lo S.H.I.E.L.D., emulandone l’operato, Nick Fury
sprofondava sempre più in basso. Secondo le notizie ufficiali, l’
HYDRA controllava segretamente l’organizzazione di spionaggio e
Fury, sapendo di non poter riposare sugli allori, si era
ritirato. Ma Fury crea una nuova squadra attiva in una miriade di
operazioni segrete intorno al mondo, i Guerrieri Segreti: insieme a
loro, è riemerso dalle tenebre per attaccare Osborn e i suoi
alleati.
Il “regno oscuro” dell’ex Goblin è
terminato in un audace raid di H.A.M.M.E.R. nella mitica città di
Asgard, sospesa nel cielo, al di sopra di una piccola città
americana. Fury e la sua squadra ancora una volta hanno preso parte
ad una delle battaglie più grandi dai tempi di quella di Bulge.
Dopo aver finalmente assicurato Osborn alla giustizia, Fury ha
consentito a Steve Rogers di prendere il suo posto al comando
dell’intera rete di spionaggio, con la promessa di tenere sempre
gli occhi ben aperti su qualsiasi evento che possa giungere a
minacciare la nostra libertà.
di Chris Arrant
Nick Fury è la spia più
nota del mondo dei fumetti, e per quasi 50 anni ha affrontato
pericoli di tutti i tipi, prima quando combatteva al fronte nella
seconda guerra mondiale, e in seguito quando ha assunto il
comando dello S.H.I.E.L.D., un’organizzazione militare segreta.
Queste esperienze lo hanno imposto come una figura chiave della
Marvel, una forza galvanizzante al
fianco dei supereroi che si battono contro criminali, alieni,
mutanti e divinità. Grazie ad un siero sperimentale chiamato
Infinity Formula, che gli regala un’eterna giovinezza, è uno dei
pochissimi eroi Marvel a non possedere poteri naturali,
ciononostante riesce a tenere testa a chiunque, eroi e
criminali.
“E’ un uomo comune ma la sua forza
lo rende pari ai supersoldati e agli dei asgardiani che popolano il
suo mondo”, osserva Tom Brevoort, il vice presidente
dell’editoria della Marvel. “E’ un soldato della vecchia
generazione che ora ha assunto il ruolo di leader moderno. Nel
panorama dello spionaggio internazionale, Nick incarna un uomo
concreto, tutto d’un pezzo, sempre pronto a combattere: in pratica,
l’antitesi di James
Bond. E ha una bellissima benda su un occhio!”
La benda è il ricordo di una ferita
di battaglia durante la seconda guerra mondiale, e ora è parte
integrante della figura di Nick Fury e della sua natura
determinata. Fra tutti i personaggi della Marvel, Fury ha subito
diverse variazioni nel corso del tempo, assumendo svariati ruoli.
La prima volta che compare sulla scena è un soldato della seconda
guerra mondiale che combatte al fronte. Nel 1965 gli autori della
Marvel Stan Lee e Jack Kirby gli hanno assegnato una carriera come
agente della CIA.
“Mi piace l’idea che Stan e Jack
abbiano prelevato il personaggio dal contesto della seconda guerra
mondiale per dargli un’altra vita, dopo la guerra”, spiega Howard
Chaykin, che si è occupato della storia e dei disegni di Fury per
quasi 30 anni. “Questo personaggio ha avuto una vita
interessante. E’ un uomo comune cresciuto nel Lower East Side di
New York, e che si è fatto valere a forza di calci e pugni, per
arrivare fin qui”.
Dopo il breve incarico presso la
C.I.A., Fury è diventato il capo dell’organizzazione militare
segreta S.H.I.E.L.D., un ruolo che gli ha consentito di allacciare
rapporti con quasi tutti i supereroi dell’Universo Marvel. Ma la
sua implacabile sete di giustizia qualche volta lo ha posto in
conflitto con questi eroi e persino con le autorità, costringendolo
a combattere, da solo, il controverso S.H.I.E.L.D. La sua
intraprendenza – con o senza un Helicarrier al suo fianco – è
ciò che conferisce valore al suo personaggio.
“Nick conserva sempre spessore e
dignità, anche quando viene rimosso da un incarico prestigioso per
operare da solo”, spiega Brevoort. “Si presume che sia sempre in
grado di anticipare i criminali”.
Sia nella recente serie SECRET
WARRIORS, che nei titoli esclusivamente dedicati a lui, Fury è
dipinto come un ribelle che lavora secondo le proprie regole.
Rispetto alle serie o alle storie che rappresentano meglio il
personaggio di Nick Fury, sono tutti concordi nell’individuare il
lavoro di Jim Steranko, NICK FURY, AGENT OF S.H.I.E.L.D. che
risale alla fine degli anni ‘60.
“Il connubio fra l’optical art
tipica di quel periodo ed una grafica surreale, contrasta con la
sua personalità salda come una roccia e con il contesto dello
spionaggio” , afferma Brevoort.
“L’opera di Steranko è fantastica”,
osserva Chaykin. “Ha cambiato il modo in cui il personaggio viene
percepito dai suoi fan, nonché la considerazione dei fumetti da
parte del pubblico”.
Oltre all’importante lavoro di
Steranko, Howard Chaykin indica molte altre storie che mostrano
tutta la potenzialità di Nick Fury.
“Trovo speciali le storie su Nick
Fury disegnate da Michael Golden in MARVEL FANFARE , in cui appare
in squadra con Hulk”, rivela l’artista/scrittore. “Mi piace molto
anche la recente idea di Brian Michael Bendis. E’ davvero entrato
nel personaggio”.
Nick Fury ha subito diverse
modifiche sia nei fumetti che nei film, ma la sua personalità è
sempre la stessa”, dichiara Tom Brevoort.
“Nick Fury ultimamente è l’uomo che
assegna ai supereroi le loro missioni”, spiega l’editore della
Marvel. “Tuttavia mi piaceva molto la versione di Nick che va in
missione. Mi piace di più quando si mette in gioco in prima persona
rispetto a quando si limita a comandare”.
Nonostante ora, sia al cinema che
nei fumetti, il personaggio di Nick si sia stabilizzato nel ruolo
del leader, i lettori sanno perfettamente che non si tira mai
indietro se c’è da sporcarsi le mani, e che non è certo mai escluso
dall’azione.