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A Quiet Place 2: rivelata la data di uscita

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A Quiet Place 2: rivelata la data di uscita

Con un tweet John Krasinski conferma la data di uscita e presumibilmente il titolo ufficiale del sequel di A Quiet Place, annunciato a poche settimane dalla release del film originale dopo gli incassi stellari registrati al box office.

Dunque è ufficiale: A Quiet Place 2 arriverà nei cinema il 15 Maggio 2020, e secondo le ultime indiscrezioni la Paramount dovrebbe far partire le riprese già in estate nello stato di New York. Krasinski, che aveva completato le prime bozze dello script in autunno, tornerà dietro la macchina da presa mentre Emily Blunt, Noah Jupe e Millicent Simmonds sono attesi di nuovo nel cast.

A Quiet Place: Un Posto Tranquillola recensione

Una piccola idea è diventata più grande, e mentre la maggior parte dei sequel parla del ritorno di un cattivo o del ritorno di un eroe, non volevo che il mio andasse in questa direzione.” ha spiegato Krasinski in un’intervista. “Di A Quiet Place 2 abbiamo un mondo, e il resto della popolazione che sta attraversando esattamente quella stessa esperienza. Ci sono altri sopravvissuti? Cosa possiamo esplorare ancora? Cosa accadrà dopo?“.

Vero e proprio caso cinematografico della scorsa stagione, A Quiet Place – Un Posto Tranquillo ha trasformato l’esperienza cinematografica di milioni di spettatori proponendogli uno spettacolo inedito.

La vicenda segue il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinati a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

Il film PG-13 è stato universalmente acclamato, sostenendo le buone critiche con un box office di successo, combinazione che ha ingolosito a ragione lo studio, motivando la decisione di realizzare un sequel. Il film ha incassato 213 milioni in tutto il mondo, una cifra enorme a fronte dei 17 milioni di budget.

Fonte: John Krasinski

A Quiet Place 2: recensione del film con Emily Blunt

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A Quiet Place 2: recensione del film con Emily Blunt

Tre anni fa, A Quiet Place arrivava silenzioso nei cinema di tutto il mondo per issarsi poco dopo nell’olimpo dei migliori horror degli ultimi anni. Un monster movie che si basava su una trovata a prima impressione già vista, un Tremors in superficie, più cattivo e senza risate, ma che si rivelò capace di costruire una tensione narrativa di ferro, poggiata sulle spalle di attori in grado di ampliarla grazie ad un’alchimia tra loro tangibile. A fronte di un budget di 17 milioni di dollari, il film ne incassò globalmente 340 e, a questo punto, un sequel era cosa più ovvia che scontata ed ecco arrivare finalmente A Quiet Place 2.

Squadra che vince non si cambia e in A Quiet Place 2 tutti tornano ai propri posti, a conferma di quanto fosse personale per John Krasinski proteggere la/le sua/sue creature e non deludere le aspettative. Nonostante questo, il giusto snobismo nei confronti dei sequel, la regola del “il primo è sempre più bello”, poteva far presagire il peggio da questa seconda parte che invece va proprio a finire lì, tra le eccezioni, tra quei pochi sequel belli quanto, o addirittura migliori del primo film.

A Quiet Place 2 film recensioneA Quiet Place 2, la trama

A distanza di tre anni, di cui uno in stato di fermo a causa della pandemia, Krasinski riprendere le redini del suo, ormai, cult esattamente da dove ci aveva lasciati. Dopo un breve ma ferocissimo flashback, in A Quiet Place 2 ritroviamo i superstiti del primo film intenti a lasciarsi alle spalle la tragedia appena compiutasi. Evelyn e prole al seguito, ormai una squadra ammazzamostri apparentemente imbattibile, si dirige verso un avamposto in cerca di cibo e riparo ma finisce per cadere vittima delle trappole di Emmet, un vecchio amico di famiglia che è riuscito a sopravvivere barricandosi dentro una ex fonderia. Il posto sembra tranquillo, fin troppo. Ci pensa infatti la giovane Regan a complicare le cose, convinta di aver interpretato una canzone di Bobby Darin, captata da una frequenza radiofonica, come un segnale per raggiungere un’isola felice libera dai mostri, la ragazzina se ne va di soppiatto per verificare di persona l’esistenza di questo posto, gettando nel panico la madre che implora Emmet di mettersi sulle sue tracce.

Lasciato il ruolo del co-protagonista, ma rimasto fisso in quelli del regista e dello sceneggiatore, a Krasinski bastano pochi minuti per gettare nel panico con una sequenza d’apertura da cardiopalma dove assistiamo al nefasto “giorno 1”, ovvero quando le creature sono piombate sulla terra e hanno iniziato a farne scempio. I mostri li conosciamo, li abbiamo già visti ma nonostante questo riescono ancora a terrorizzare, o meglio, Krasinski si riconferma abile nel renderli ancora terrificanti grazie a un montaggio sonoro che stringe la gola, soprattutto quando la giovane Regan si ritrova per pochi istanti senza apparecchio acustico.

Lasciato il ruolo del padre eroe, affida alla moglie Emily Blunt il compito di salvaguardare vita dei figli (che in un paio di occasioni faranno il possibile per finire tra gli artigli delle creature dell’altro mondo) e, apparentemente, alla new entry Cillian Murphy quello della controparte eroica maschile. Apparentemente perché in realtà il personaggio di Emmett si rivelerà fortunatamente disinteressato al ruolo dell’eroe, dando credibilità ad un personaggio così semplice ma così umano. La vera rivelazione del film, o meglio, la conferma, si dimostrano essere Millicent Simmonds e, seppur in misura minore, Noah Jupe, i figli. Sono loro che, ricalcando i ruoli dei genitori, si rendono i veri protagonisti delle parti migliori del film. Due giovanissimi diretti magnificamente sui cui volti il dolore, la disperazione, la determinazione e la rabbia assumono connotati quanto mai verosimili creando quell’empatia così necessaria nel cinema dell’orrore che pochissimi film di genere riescono a dare.

A Quiet Place 2 cillian murphyUn film delicato e claustrofobiche

A Quiet Place ci aveva introdotti in un mondo spietato, dove davvero nessuno era al sicuro, nemmeno i sacrosanti bambini. Questa seconda parte si riconferma tale, i protagonisti si trascinano dietro il peso del lutto e del ricordo e il tutto è scritto così bene e senza patetismi che ogni delicata emozione trova il giusto spazio tra soffocanti sequenze claustrofobiche o disperati fuggi fuggi di massa.

Un aspetto interessante che riguarda la parte finale del film, è come John Krasinski si sia già sbarazzato di due topos tipici dei film post-apocalittici. Senza fare spoiler, ci sono serie tv o saghe cinematografiche che hanno impiegato stagioni o film interi per svolgere l’azione attorno a determinate situazioni. Qui invece sono bastati pochi minuti, l’essenziale per non incagliarsi in situazioni già viste, e questo fa pensare che Krasinski abbia ben in mente in che direzione portare la sua storia che, con un finale così, non può certo finire qui.

A Quiet Place 2: lo spot dal Super Bowl LIV

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A Quiet Place 2: lo spot dal Super Bowl LIV

Anche A Quiet Place 2 ha trovato il suo spazio durante gli stacchi pubblicitari del Super Bowl LIV. Infatti, ecco il nuovo spot del film diretto da John Krasinski, con Emily Blunt che torna protagonista.

A quiet place 2: il trailer del film con Emily Blunt

John Krasinski, il regista, ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”

A Quiet Place 2 arriverà nelle sale il 15 maggio 2020. Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

A Quiet Place 2: la prima immagine ufficiale con Emily Blunt

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A Quiet Place 2: la prima immagine ufficiale con Emily Blunt

È stata affidata in esclusiva a Total Film la prima immagine ufficiale di A Quiet Place 2, sequel del thriller fantascientifico diretto nel 2018 da John Krasinski, che torna dietro la macchina da presa insieme ad Emily Blunt, ancora una volta nei panni della protagonista.

La prima immagine ufficiale di A Quiet Place 2 ci mostra Emily Blunt di nuovo nei panni di Evelyn Abbott: nello scatto è possibile vedere l’attrice insieme ai piccoli attori che nel sequel tornano ad interpretare i suoi figli, Marcus Abbott (Noah Jupe) e Beau Abbott (Cade Woodward); la foto ci mostra anche Evelyn stringere tra le braccia il nuovo arrivato all’interno della famiglia Abbott.

La fonte ha anche confermato che gli eventi di A Quiet Place 2 si svolgeranno subito dopo quelli del primo film: non ci sarà, quindi, nessun salto temporale. Intervistato dal noto magazine, John Krasinski ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore:

“Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”

Di seguito potete ammirare la prima immagine ufficiale di A Quiet Place 2

 

A Quiet Place 2 arriverà nelle sale il 15 maggio 2020. Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

A Quiet Place 2: John Krasinski annuncia la fine delle riprese

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A Quiet Place 2: John Krasinski annuncia la fine delle riprese

Sono ufficialmente terminate le riprese di A Quiet Place 2, sequel diretto ancora una volta da John Krasinski che ha pubblicato su Twitter la foto che trovate qui sotto e che lo vede insieme a sua moglie, protagonista del film, Emily Blunt.

Vi ricordiamo che nel film torneranno Millicent Simmonds e Noah Jupe, mentre secondo le ultime indiscrezioni Cillian Murphy dovrebbe vestire i panni di un misterioso personaggio con cattive intenzioni che si unirà al clan familiare sopravvissuto agli eventi del primo film. Djimon Hounsou invece ha sostituito in corsa Brian Tyree Henry, dopo che la star della serie Atlanta è stato costretto ad abbandonare la produzione a causa di altri impegni lavorativi.

https://twitter.com/johnkrasinski/status/1176894305404952577?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1176894305404952577&ref_url=https%3A%2F%2Fcinema.everyeye.it%2Fnotizie%2Fquiet-place-2-john-krasinski-annuncia-riprese-401704.html

Una piccola idea è diventata più grande, e mentre la maggior parte dei sequel parla del ritorno di un cattivo o del ritorno di un eroe, non volevo che il mio andasse in questa direzione.” ha spiegato Krasinski in un’intervista. “Di A Quiet Place 2 abbiamo un mondo, e il resto della popolazione che sta attraversando esattamente quella stessa esperienza. Ci sono altri sopravvissuti? Cosa possiamo esplorare ancora? Cosa accadrà dopo?“.

A Quiet Place 2 (questo il titolo ufficiale) è atteso nelle sale il 15 Maggio 2020.

Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinati a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

A Quiet Place 2: John Krasinski annuncia l’inizio delle riprese

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A Quiet Place 2: John Krasinski annuncia l’inizio delle riprese

Sono ufficialmente iniziate le riprese di A Quiet Place 2, sequel del caso cinematografico della scorsa stagione, un horror atipico in grado di trasformare l’esperienza cinematografica di milioni di spettatori. A confermarlo è la foto pubblicata da John Krasinski, regista e sceneggiatore del film, sul suo profilo Twitter.

Nel cast sono stati confermati Emily Blunt, Millicent Simmonds e Noah Jupe, che ritorneranno nei rispettivi ruoli interpretati nel film del 2018, e Cillian Murphy, che secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe vestire i panni di un misterioso personaggio con cattive intenzioni che si unirà al clan familiare sopravvissuto agli eventi del primo film.

Una piccola idea è diventata più grande, e mentre la maggior parte dei sequel parla del ritorno di un cattivo o del ritorno di un eroe, non volevo che il mio andasse in questa direzione.” ha spiegato Krasinski in un’intervista. “Di A Quiet Place 2 abbiamo un mondo, e il resto della popolazione che sta attraversando esattamente quella stessa esperienza. Ci sono altri sopravvissuti? Cosa possiamo esplorare ancora? Cosa accadrà dopo?“.

https://twitter.com/johnkrasinski/status/1150765077248847873?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1150765077248847873&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fhorror%2Fjohn-krasinski-announces-that-his-horror-sequel-a-quiet-place-part-ii-has-started-filming-a169449

A Quiet Place 2 (questo il titolo ufficiale) è atteso nelle sale il 15 Maggio 2020,

Una delle new entry del cast è Brian Tyree Henry, che in una recente intervista ha svelato qualche dettaglio sulla trama:

Sto ancora cercando di scoprire di cosa tratterà la sceneggiatura, ma credo davvero che esploreremo le vicende di quella famiglia che continua a sopravvivere e il fatto che non sono i soli. Probabilmente otterremo anche delle risposte in merito all’origine di questo disastro ambientale perché il pubblico vuole saperlo. Ci sarà uno sguardo sull’altro lato dell’ umanità che è sopravvissuta a questo evento“.

Vi ricordiamo che le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinati a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

A Quiet Place 2: ecco le prime entusiaste reazioni della stampa

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A Quiet Place 2: ecco le prime entusiaste reazioni della stampa

Sono arrivate online le prime reazioni a A Quiet Place 2, sequel del thriller fantascientifico diretto nel 2018 da John Krasinski, che torna dietro la macchina da presa insieme ad Emily Blunt, ancora una volta nei panni della protagonista.

Le reazioni al sequel, emerse online via Twitter in seguito alle primissime proiezioni dedicate alla stampa estera, sono estremamente positive. Potete leggerne alcune di seguito:

Joseph Deckelmeier – The Illuminerdi: “A Quiet Place 2 è un viaggio all’inferno. Il film è finito da poco e sto ancora tremando. Complimenti a tutto il cast per avermi fatto percepire ogni singola emozione grazie alle loro interpretazioni.”

Chris Killian – ComicBook: “L’uso del suono in A Quiet Place 2 è ancora una parte essenziale della storia. John Krasinski trova modi incredibilmente creative per evitare che tutto diventi stantio. L’intero cast è fantastico. Il film è avvincente dall’inizio alla fine.”

Steven Weintraub – Collider: “A Quiet Place 2 è un grandissimo sequel che espande l’universo narrativo. Mi ha tenuto incollato alla sedia per tutta la durata. Il film dura 1 ora e 45 minuti, ma alla fine ne vorresti ancora. È ancora presto per parlare di un terzo capitolo?”

Sean O’Connell – Cinemablend: “A Quiet Place 2 è fantastico e merita di essere un successo a livello mondiale. Trova modi assolutamente entusiasmante per espandere ancora di più quest’universo terrificante. La tensione è ancora di più alle stelle.”

Erik Davis – Fandango: “A Quiet Place 2 spacca! Teso e terrificante esattamente come il primo. Ci sono alcune sequenze che sono da antologia. Bravissimo John Krasinski. Davvero bello e, soprattutto, anche molto emozionante.”

LEGGI ANCHE – A Quiet Place 2: il trailer del film con Emily Blunt

A Quiet Place 2 arriverà nelle sale americane il 20 marzo 2020. In Italia uscirà invece il 16 aprile. Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

John Krasinski ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”

A Quiet Place 2: Djimon Hounsou nel cast al posto di Brian Tyree Henry

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A poche settimane dall’inizio delle riprese di A Quiet Place 2, sequel del caso cinematografico della scorsa stagione, Deadline conferma che Djimon Hounsou sostituirà nel cast Brian Tyree Henry. La star della serie Atlanta è stato costretto ad abbandonare la produzione a causa di altri impegni lavorativi lasciando spazio all’attore visto di recente in Shazam!, Captain Marvel e Serenity.

Vi ricordiamo che nel film torneranno Emily Blunt, Millicent Simmonds e Noah Jupe, mentre secondo le ultime indiscrezioni Cillian Murphy dovrebbe vestire i panni di un misterioso personaggio con cattive intenzioni che si unirà al clan familiare sopravvissuto agli eventi del primo film.

Una piccola idea è diventata più grande, e mentre la maggior parte dei sequel parla del ritorno di un cattivo o del ritorno di un eroe, non volevo che il mio andasse in questa direzione.” ha spiegato Krasinski in un’intervista. “Di A Quiet Place 2 abbiamo un mondo, e il resto della popolazione che sta attraversando esattamente quella stessa esperienza. Ci sono altri sopravvissuti? Cosa possiamo esplorare ancora? Cosa accadrà dopo?“.

A Quiet Place Part II (questo il titolo ufficiale) è atteso nelle sale il 15 Maggio 2020.

Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinati a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

Fonte: Deadline

A Quiet Place 2: Brian Tyree Henry entra nel cast

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Come riportato da The Wrap, il candidato agli Emmy e star della serie Atlanta Brian Tyree Henry si trova nelle fasi finali delle trattative per ottenere un ruolo in A Quiet Place 2, sequel scritto e diretto ancora una volta da John Krasinski.

Già confermati nel cast Emily Blunt, Millicent Simmonds e Noah Jupe, che ritorneranno nei rispettivi ruoli interpretati nel film del 2018, insieme a Cillian Murphy, che secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe vestire i panni di un misterioso personaggio con cattive intenzioni che si unirà al clan familiare sopravvissuto agli eventi del primo film.

L’attore americano è noto al grande pubblico per This Is UsVice PrincipalsHotel ArtemisWhite Boy RickWidowsIf Beale Street Could Talk e per aver doppiato Jefferson Davis in Spider-Man: Un Nuovo Universo. Prossimamente lo rivedremo in Child’s PlaySuperintelligenceThe Woman in the WindowJokerThe Outside Story, e Godzilla vs. Kong.

Vi ricordiamo che A Quiet Place Part II (questo il titolo ufficiale) è atteso nelle sale il 15 Maggio 2020, con le riprese che partiranno già in estate nello stato di New York.

A Quiet Place: Un Posto Tranquillola recensione

Una piccola idea è diventata più grande, e mentre la maggior parte dei sequel parla del ritorno di un cattivo o del ritorno di un eroe, non volevo che il mio andasse in questa direzione.” ha spiegato Krasinski in un’intervista. “Di A Quiet Place 2 abbiamo un mondo, e il resto della popolazione che sta attraversando esattamente quella stessa esperienza. Ci sono altri sopravvissuti? Cosa possiamo esplorare ancora? Cosa accadrà dopo?“.

Vero e proprio caso cinematografico della scorsa stagione, A Quiet Place – Un Posto Tranquillo ha trasformato l’esperienza cinematografica di milioni di spettatori proponendogli uno spettacolo inedito.

La vicenda segue il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinati a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

Fonte: The Wrap

A Quiet Place 2: annunciata la nuova data di uscita

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A Quiet Place 2: annunciata la nuova data di uscita

La Paramount Pictures ha annunciato la nuova data di uscita di A Quiet Place 2, inizialmente previsto per lo scorso 20 marzo e posticipato a causa della pandemia di Covid-19. L’attesissimo sequel arriverà adesso nelle sale americane il prossimo 4 settembre.

Insieme alla nuova uscita di A Quiet Place 2, la Paramount ha anche annunciato di aver posticipato da giugno a dicembre 2020 l’uscita al cinema di Top Gun: Maverick, l’attesissimo sequel del cult con protagonista Tom Cruise.

La stampa americana aveva già avuto modo di vedere A Quiet Place 2, proprio in vista della release originale fissata per marzo. Le reazioni emerse online all’inizio del mese scorso hanno parlato di un sequel ancora più entusiasmante del predecessore: sono stati elogiati i toni e le atmosfere del film, il ritmo, le interpretazioni del cast e il lavoro di John Krasinski tanto in qualità di sceneggiatore quanto in quello di regista.

LEGGI ANCHE – A Quiet Place 2: il trailer del film con Emily Blunt

Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

John Krasinski ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”

Fonte: ScreenRant

A Quiet Place 2 e Mission Impossible 7 su Paramount+: ecco tutti i dettagli

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La Paramount Pictures si prepara a lanciare il suo servizio di streaming. La voce circolava nell’aria da un po’ di tempo e adesso è diventata ufficiale. Come apprendiamo grazie a Screen Rant, in occasione dell’Investor Day di CBS, Jim Gianopulos, CEO della casa cinematografica, ha confermato che Paramount+ – questo il nome della piattaforma – debutterà il prossimo 4 marzo.

Gianopulos ha anche confermato che tutti i titoli Paramount in uscita debutteranno sulla piattaforma di streaming a un mese circa di distanza dall’uscita nelle sale, precisamente tra i 30 e i 45 giorni. Tale discorso varrà anche per gli attesissimi A Quiet Place 2 e Mission Impossible 7. Il primo arriverà nelle sale il 17 settembre 2021, quindi sarà disponibile sulla piattaforma già ad ottobre; il secondo, invece, uscirà nelle sale il 4 novembre 2021, e sarà disponibile sul servizio di streaming a Natale.

Si tratta di una novità assoluta per quanto riguarda la disponibilità in streaming o VOD dei film appena usciti in sala: in passato, infatti, veniva garantito un minimo di 90 giorni tra l’uscita in sala e la disponibilità in digitale. Tra gli altri titoli che saranno disponibili sulla piattaforma a pochi giorni dalla distribuzione nelle sale anche Top Gun: Maverick. A differenza della Warner Bros. (la cui scelta di distribuire i film in sala e in digitale riguarda esclusivamente l’anno corrente), pare che questa strategia sarà invece definitiva per la Paramount.

I titoli originali targati Paramount+

Nel frattempo sono stati annunciati anche due progetti originali che verranno distribuiti esclusivamente su Paramount+: si tratta del nuovo sequel di Paranomal Activity, la celebre saga horror lanciata nel 2007, che sarà diretto da Will Eubank (Underwater) e sceneggiato da Christopher Landon (veterano del franchise), e un prequel di Pet Sematary, l’omonimo romanzo di Stephen King già portato sul grande schermo nel 2019 e nel 1989.

A Quiet Place – Un posto tranquillo, il trailer onesto

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A Quiet Place – Un posto tranquillo, il trailer onesto

Screen Junkies ha condiviso il trailer onesto di A quiet place, l’horror di grande successo scritto, diretto e interpretato da John Krasinski, al fianco di Emily Blunt.

A quiet place, il film diretto e interpretato da John Krasinski con Emily Blunt, Noah JupeMillicent Simmonds, e scritto da Bryan WoodsScott Beck.

Per il suo terzo film da regista, l’attore sceglie di esplorare e mescolare due registri narrativi, come l’Horror e il Thriller, che si fondono mostrando l’unico comune denominatore: il soprannaturale.

A Quiet Place – la recensione

Krasinski, oltre ad essere sceneggiatore, regista e interprete del film, dirige per la prima volta la moglie (nel film e nella vita reale) Emily Blunt.

Sinossi: Una famiglia vive un’esistenza isolata nel silenzio più assoluto, per paura di una minaccia sconosciuta che segue solo il suono e attacca a qualsiasi rumore.

A Quiet Place – Un Posto Tranquillo, disponibile in Home Video

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A Quiet Place – Un Posto Tranquillo, disponibile in Home Video

L’emozionante film di John Krasinski, A Quiet Place – Un Posto Tranquillo, arriva in DVD, Blu-RayTM , 4K ULTRA HD e Digital HD dal 1° agosto con Universal Pctures Home Entertainment Italia.

Un vero fenomeno culturale che ha trasformato l’esperienza cinematografica di milioni di spettatori, A Quiet Place – Un posto tranquillo è un thriller teso e originale che segue una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinati a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

Definito dalla critica “Estremamente avvincente” e “Da cardiopalma!” A Quiet Place – Un posto tranquillo è l’imperdibile film dell’anno.

A Quiet Place: Un Posto Tranquillo, la recensione

CONTENUTI EXTRA NEL FORMATO BLU-RAY:

  • Creando il Tranquillo – Il regista John Krasinski ci porta dietro le quinte di A Quiet Place – Un posto tranquillo
  • Il suono dell’Oscurità – Creando il suono di un mondo silenzioso
  • Silenzio per un motivo – L’arte di effetti visivi indimenticabili

 

 CONTENUTI EXTRA NEL FORMATO DVD:

  • Creando il Tranquillo – Il regista JOHN KRASINSKI ci porta dietro le quinte di A Quiet Place – Un posto tranquillo

INFORMAZIONI TECNICHE 4K ULTRA HD:

Genere: Thriller

Dischi:  1

Durata:  1 ora e 30 minuti ca.

Video: Formato: 2.40:1 Letterbox

Audio: Inglese Dolby Atmos / Italiano, Descrizione Audio Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Ungherese, Portoghese Dolby Digital 5.1 Surround

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese Per Non Udenti†, Arabo, Malese, Mandarino, Cantonese, Ceco, Danese, Olandese, Finlandese, Francese, Tedesco, Greco, Hindi, Ungherese, Norvegese, Islandese, Coreano, Polacco, Portoghese, Romeno, Russo, Slovacco, Spagnolo, Svedese, Tailandese, Turco

Contenuti Speciali: No (i contenuti speciali sono presenti sul disco Blu-ray incluso nella confezione)

INFORMAZIONI TECNICHE BLU-RAY:

Genere: Thriller

Dischi: 1

Durata: 1 ora e 30 minuti ca.  

Video: Formato: 2.40:1 Letterbox

Audio: Lingue: Inglese Dolby Atmos / Italiano, Francese, Tedesco, Spagnolo, Ungherese, Polacco, Russo, Tailandese Dolby Digital 5.1 Surround

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese Per Non Udenti, Arabo, Malese, Mandarino, Cantonese, Ceco, Danese, Olandese, Finlandese, Francese, Tedesco, Greco, Hindi, Ungherese, Norvegese, Islandese, Coreano, Polacco, Portoghese, Romeno, Russo, Slovacco, Spagnolo, Svedese, Tailandese, Turco

Contenuti Speciali: • Creando il Tranquillo – Il regista John Krasinski ci porta dietro le quinte di A Quiet Place – Un posto tranquillo • Il suono dell’Oscurità – Creando il suono di un mondo silenzioso • Silenzio per un motivo – L’arte di effetti visivi indimenticabili

INFORMAZIONI TECNICHE DVD:

Genere: Thriller

Dischi:  1

Durata: 1 ora e 27 minuti ca.  

Audio: Italiano, Inglese, Tedesco, Turco – Dolby Sorround

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Tedesco, Turco

Contenuti Speciali: Creando il Tranquillo – Il regista John Krasinski ci porta dietro le quinte di A Quiet Place – Un posto tranquillo

A Quiet Place – Giorno 1: recensione del film con Lupita Nyong’o

A Quiet Place – Giorno 1: recensione del film con Lupita Nyong’o

Come l’invasione da parte degli alieni con il super udito di A Quiet Place – Un posto tranquillo ebbe inizio ci era stato già brevemente mostrato con un flashback in A Quiet Place II, ma con il nuovo capitolo di questo franchise di fantascienza-horror si entra finalmente ancor più nel vivo di quel drammatico giorno. Il racconto si amplia infatti grazie al prequel A Quiet Place – Giorno 1, diretto non da John Krasinski (che si è occupato della regia dei primi due film), bensì da Michael Sarnoski, già distintosi per il film Pig, con Nicolas Cage.

Un nuovo capitolo questo che, in attesa del terzo film della serie principale, offre dunque una nuova prospettiva sulla vicenda, pur se limitata a pochi personaggi e sostanzialmente ad un raggio d’azione piuttosto ristretto. Si può però prendere quella di A Quiet Place – Giorno 1 come emblema di ciò che può essere accaduto anche in altre parti degli Stati Uniti e del mondo. Di fondo, ciò che risulta interessante è il primo approccio con gli alieni, la scoperta delle loro capacità e delle loro debolezze, come anche le prime reazioni da parte dell’umanità e in questo il film non delude.

La trama di A Quiet Place – Giorno 1

Tutto ha inizio, come sempre avviene, senza alcun avvertimento. D’improvviso il cielo si illumina di stelle cadenti, che si rivelano però ben presto essere non stelle ma ciò che una misteriosa specie aliena – priva di vista ma dotata di pelle dura come una corazza e di un udito estremamente sensibile – ha usato per giungere sulla Terra. Ha così inizio la loro invasione, che getta ben presto il mondo nel più completo silenzio. In questo contesto di morte e paura, Samira (Lupita Nyong’o) ed Eric (Joseph Quinn) dovranno cercare di raggiungere le navi di salvataggio, naturalmente senza fare il minimo rumore.

A Quiet Place - Giorno 1 Lupita Nyong'O Djimon Hounsou
Lupita Nyong’o e Djimon Hounsou in A Quiet Place – Giorno 1. Foto di Gareth Gatrell/Gareth Gatrell – © 2023 Paramount Pictures. All Rights Reserved.

A Quiet Place – Giorno 1, tra tensione ed emozione

Con A Quiet Place – Giorno 1 Sarnoski sembra far sua la lezione di Krasinksi e dei suoi co-sceneggiatori Scott Beck e Bryan Woods. Puntando su una premessa semplice – il dover giungere in un dato punto della città per sfuggire alla minaccia aliena – egli ha sia l’occasione di attraversare New York per mostrarci la devastazione che l’ha lacerata, sia proporre una dietro l’altra sequenze dove si alternano tensione ed emozione. Ecco allora che sequenze come il primo attacco – che si svolge in una strada dove la polvere sollevata non permette di vedere cosa stia accadendo e che non può non far pensare all’orrore dell’11 settembre 2001 – o quella nella metropolitana, risultano di grande impatto.

Come i primi due film, però, anche A Quiet Place – Giorno 1 si svela essere a suo modo incentrato non solo sulla paura dell’invasore, ma anche sul rapporto tra padri e figli, seppur in modo diverso. Rapporti che nel loro venire esplorati all’interno di questo contesto di distruzione permettono ai personaggi di caricarsi di viva umanità e farsi così portatori di emozioni sincere. C’è infatti tutta una struggente storia che riguarda il passato di Samira che permette di affezionarsi a lei e sviluppare nei suoi confronti quel coinvolgimento emotivo che permette al film di non essere un banale invasion movie fracassone. Naturalmente, a farla da padrone in tutto ciò è ancora una volta il sonoro.

It’s Sound!

È il suono!”, suggeriva la prima pagina di un giornale che si intravede brevemente in A Quiet Place – Un posto tranquillo, rivelando come fosse dunque il rumore ad attrarre gli spaventosi alieni. Tutto il franchise è dunque stato costruito proprio su una particolare attenzione nei confronti dei suoni e dei silenzi, riuscendo a far stare lo spettatore con il fiato sospeso e portandolo a temere ogni minima variazione a riguardo. A Quiet Place – Giorno 1 si svolge parzialmente in un mondo ancora rumoroso, che deve ancora capire l’importanza del silenzio. Ma più questo subentra nel racconto più il lavoro svolto qui sul sonoro acquista valore e contribuisce al fine del film.

A Quiet Place - Giorno 1 Lupita Nyong'O
Lupita Nyong’o in A Quiet Place – Giorno 1

Un nuovo sguardo sull’invasione aliena

Va poi detto che non era scontato che si scegliesse di affidarsi a personaggi inediti per questo prequel. Krasinski avrebbe tranquillamente potuto decidere di riproporsi insieme a sua moglie Emily Blunt e agli interpreti dei loro figli per raccontare di più sulla famiglia Abbott prima e durante l’invasione. Come anticipato, si è invece scelto – saggiamente – di offrire un nuovo punto di vista sulla vicenda, affidandosi a nuovi personaggi che potessero offrire nuove sfumature della paura e dell’istinto di sopravvivenza dell’umanità. Da un lato ritroviamo dunque Lupita Nyong’o, sinceramente struggente con quel suo sguardo espressivo che le aveva fruttato l’Oscar per 12 anni schiavo.

Dall’altro vi è Joseph Quinn, che dopo l’exploit ottenuto con il ruolo di Eddie Munson nella quarta stagione di Stranger Things si mette qui alla prova con personaggio completamente diverso. Sono loro due a portare avanti il racconto, forse più esile rispetto ai precedenti due film (e con qualche sequenza poco giustificata), ma che proprio in questa semplicità trova le occasioni per stupire e generare pathos. Certo, questo nuovo sguardo sull’invasione aliena non aggiunge poi molto, ma senza dubbio permette di evitare un senso di già visto e offre una nuova esperienza da brivido. E se una volta in sala, durante la visione, si avrà timore di compiere il minimo rumore, vorrà dire che il film avrà raggiunto il suo scopo.

A Quiet Place – Giorno 1: inizia l’invasione dei primi due spot tv

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Eagle Pictures ha diffuso i primi due spot tv dove possiamo vedere l’inizio dell’invasione alinea in A Quiet Place – Giorno 1, l’atteso prequel di A Quiet Place – Un posto tranquillo e A Quiet Place – parte 2.

A Quiet Place – Giorno 1, il terzo film del franchise ma ambientato prima degli altri. Il prequel sarà la prima volta nella storia di Quiet Place in cui John Krasinski abbandonerà la sedia da regista. Sarà invece Michael Sarnowki a dirigere A Quiet Place – Giorno, dopo il suo debutto alla regia nel 2021 con Pig, il giallo drammatico interpretato da Nicolas Cage e Alex Wolff.

Lo sceneggiatore e regista originale Krasinski è ancora coinvolto come produttore e ha un credito di scrittura in A Quiet Place – Giorno 1. Il film presenta anche un impressionante ensemble di star Marvel, con Lupita Nyong’o che interpreta il ruolo principale insieme a Djimon Hounsou, Joseph Quinn e Wolff. Questa sarà la seconda coppia tra Sarnoski e Wolff (Pig è stata la prima), e Sarnoski è anche responsabile della sceneggiatura, insieme agli altri creatori originali Bryan Woods e Scott Beck. Come mostrato dal suo nome e dai precedenti trailer, A Quiet Place: Day One racconta il primo giorno dell’invasione aliena, quando una donna di nome Sam (Nyong’o) deve sopravvivere a un brutale attacco a New York.

https://youtu.be/MrdsimUY_Vo

 

https://youtu.be/4Ono9OfnRfU

Paramount Pictures presenta In associazione con Michael Bay Una produzione Platinum Dunes / Sunday Night A QUIET PLACE: GIORNO 1 PRODUTTORI ESECUTIVI Allyson Seeger, Vicki Dee Rock PRODUTTORI Michael Bay, Andrew Form, p.g.a., Brad Fuller, John Krasinski BASATO SUI PERSONAGGI CREATI DA Bryan Woods e Scott Beck STORIA DI John Krasinski e Michael Sarnoski

A Quiet Place – Giorno 1, spiegazione del finale del film prequel

Scritto e diretto da Michael Sarnoski, lo spin-off prequel di A Quiet Place, A Quiet Place – Giorno 1 (la nostra recensione) ci narra del primo giorno dell’arrivo delle creature aliene e in mezzo a questo contesto di morte e distruzione facciamo la conoscenza di Samira (interpretata da Lupita Nyong’o) ed Eric (interpretato da Joseph Quinn). Mentre lei è una ex poetessa malata terminale di cancro, lui è un giovane studente di legge.

Insieme cercheranno di attraversare, nel modo più silenzioso possibile, la città di New York, sapendo che in un dato punto di essa sono state organizzate delle navi per portare in salvo i superstiti, avendo scoperto che gli alieni temono l’acqua. Tuttavia, più che alle navi Samira è interessata ad arrivare da Patsy’s, una pizzeria, dove intende appunto prendersi una pizza. Il suo può sembrare un insolito capriccio, dato il contesto che la circonda, ma questo suo desiderio nasconde in realtà qualcosa di più.

Perché Samira vuole prendere la pizza da Patsy’s?

Nel corso del loro cammino, Samira rivela ad Eric che quando era piccola suo padre – musicista jazz – la portava sempre a prendere la pizza da Patsy’s dopo aver finito di suonare in un locale lì vicino. Per lei, dunque, quel luogo ha un valore affettivo estremamente importante, a tal punto da considerarlo come l’ultimo posto dove desidera andare prima di morire. Tuttavia, quando arrivano da Patsy’s, si rendono purtroppo conto che è stato distrutto.

Eric porta allora Samira direttamente al jazz club dove il padre la portava sempre da bambina. Qui, circondati dai ricordi, il giovane cerca di tirare su il morale alla sua nuova amica offrendole una pizza presa altrove ma sul cui cartone ha scritto “Patsy’s”. La coinvolge poi in un numero di magia, regalando così a Samira nuove emozioni positive in quel luogo per lei tanto speciale. Il loro viaggio non si è però ancora concluso, in quanto insieme devono arrivare alle navi.

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Perché Samira regala a Eric il suo maglione giallo prima di andarsene?

Prima di arrivare a queste, però, Samira regala ad Eric il suo maglione giallo. Anche se si è trattato di uno scambio senza parole, il motivo è di certo sentimentale. Il maglione è qualcosa che Eric può conservare per ricordarsi di lei. È tangibile, un pezzo di lei che gli avrebbe dato conforto oltre al suo gatto Frodo. Come poi Eric scoprirà, Samira ha anche inserito nella tasca del maglione un biglietto dove lo ringrazia per quanto ha fatto per lei e per averle fatto trascorrere un ultimo giorno ricco di gioia, nonostante l’invasione aliena.

Perché Samira sceglie di rimanere a terra?

Dopo questo scambio, i due intraprendono strade diverse. Eric si dirige verso la nave con i superstiti, mentre Samira rimane a terra, iniziando a far rumore per le strade in modo che Eric possa arrivare sano e salvo sull’imbarcazione diretta all’isola – la stessa isola dove viene introdotto per la prima volta il personaggio di Djimon Hounsou in A Quiet Place II. Samira inizia quindi a sbattere contro le auto e a far scattare gli allarmi in modo che le creature la sentano e la inseguano. Eric ha così il tempo di dirigersi verso il molo con il gatto, correndo per raggiungere l’acqua prima che le creature lo raggiungano.

L’operazione va a buon fine e il ragazzo riesce a salire sulla nave, ormai dunque al sicuro dagli spaventosi alieni. Ma è a questo punto che ci rendiamo conto che Samira è rimasta a terra, di sua spontanea volonta. La ragazza probabilmente non ha mai valutato l’ipotesi di dirigersi a sua volta sulla nave. Fuggire sulla nave, d’altronde, non l’avrebbe salvata da una malattina che prima o poi la ucciderà in ogni caso. Una volta avuta la certezza che il suo amico fosse al sicuro, Samira si concede dunque un’ultima passeggiata nella città, riscoprendone i rumori naturali troppo spesso sovrastati da quelli dell’uomo.

A Quiet Place - Giorno 1 Sam

Samira muore alla fine di A Quiet Place – Giorno 1?

Quel silenzio e quanto fino a quel momento vissuto la rimette in pace con quel mondo e quella vita che l’aveva delusa portandole via prima l’amato padre e poi facendola ammalare. Infine, Samira decide di staccare il jack delle cuffie dallo stereo, facendo risuonare il brano che sta ascoltando – Feeling Good di Nina Simone – a tutto volume nelle strade di New York. Un gesto che naturalmente attira uno (o più di uno) degli alieni, che piomba dunque alle sue spalle con le intenzioni che ormai ben sappiamo.

Sebbene non venga mostrato effettivamente cosa le accade, è piuttosto chiaro che Samira venga attaccata e uccisa dall’alieno. La ragazza sceglie dunque di andarsene così, morendo alle sue condizioni, senza paura, anziché attendere che la malattia le togliesse ogni forza e la privasse di quel buon umore che avverte nel finale. Samira era vicina alla morte da molto tempo, quindi è possibile che sentisse che in ogni caso era arrivato il suo momento di andarsene. Questa scelta, sicuramente, è stata favorita dal suo aver avuto l’opportunità di sentirsi di nuovo viva per un’ultima volta.

Come A Quiet Place – Giorno 1 prepara A Quiet Place 3

A Quiet Place – Giorno 1 rivela dunque che Eric è salito sulla barca, il che conferma che è arrivato sull’isola insieme al personaggio di Djimon Hounsou, dove viene poi costruita una piccola comunità di superstiti, riorganizzatisi per cercare di portare avanti una vita tranquilla con la certezza che l’acqua che li circonda li protegge. Questa comunità, come anticipato, ci viene introdotta per la prima volta in A Quiet Place II, dove però un alieno riuscito a superare l’ostacolo dell’acqua inizia a seminare morte e distruzione. In quella scena non si parla di Eric, ma dato che ora sappiamo che è lì, potrebbe riapparire in futuro.

È infatti possibile che A Quiet Place Part 3, confermato dopo il successo al botteghino di A Quiet Place II, includa anche Eric, che potrebbe essere sopravvissuto all’attacco dell’alieno alla fine di A Quiet Place II, a cui sappiamo invece che il personaggio interpretato da Hounsou non è sopravvissuto. Per ora non è chiaro chi tornerà in A Quiet Place 3, anche se è lecito aspettarsi che Emily Blunt, Cillian Muprhy e gli attori dei figli di lei riprendano i propri ruoli per sferrare un attacco decisivo agli alieni. Sarebbe inoltre certamente emozionante rivedere anche Eric, magari nel frattempo divenuto uno dei leader della resistenza.

A Quiet Place – Giorno 1 svelerà finalmente l’invasione aliena, dal 27 Giugno al cinema!

Dopo il grande successo di A Quiet Place – Un posto tranquillo e del suo sequel A Quiet Place II, con A Quiet Place – Giorno 1 stiamo finalmente per scoprire in che modo il mondo è “stato ridotto al silenzio”. Il prequel infatti racconterà l’improvvisa apocalisse su scala mondiale.

Al timone della storia c’è sempre John Krasinski che, dopo aver scritto e diretto (nel primo caso anche interpretato) i primi due capitoli, ha immaginato la storia di Giorno 1 per diverso tempo, prima di sedersi a scriverla. Dopo numerosi ritardi, causati in parte anche dagli scioperi dello scorso anno, il film è pronto per la sala dove lo vedremo grazie a Eagle Pictures a partire dal 27 giugno.

A Quiet Place – Giorno 1, la trama

A Quiet Place - Giorno 1 Lupita Nyong'o
Foto di Gareth Gatrell/Gareth Gatrell – © 2023 Paramount Pictures. All Rights Reserved.

Come da tradizione della serie, la trama di A Quiet Place – Giorno 1  è alquanto semplice: in questo modo si aggira lo spettro di una trama intricata e inutilmente arzigogolata, troppo spesso principale ostacolo per i film di fantascienza che si perdono dietro alle trappole della trama.

Nonostante il film ragioni su una scala più ampia rispetto ai precedenti, data soprattutto l’ambientazione a New York City, è stato impostato come un survival movie apocalittico con elementi orrorifici e thriller. Cosa che già aveva fatto la fortuna dei primi due film e che in questo caso verrà condito da una maggiore enfasi sulla parte relativa all’invasione aliena, che vedremo agli albori, probabilmente.

Una nuova ambientazione

Lupita Nyong'o e Joseph Quinn in A Quiet Place - Giorno 1
Foto di Gareth Gatrell/Gareth Gatrell – © 2023 Paramount Pictures. All Rights Reserved.

Il cambio di ambientazione consente però una serie di possibilità che prima erano precluse al franchise, come la possibilità di assistere a scene d’azione su larga scala e la possibilità di vedere i protagonisti interagire con un’ambientazione estesa e urbana, mettendo in gioco tutta una serie di possibilità nuove per la costruzione delle scene.

Già nel primo film sapevamo che i cattivi della storia sono gli alieni e nel secondo film abbiamo appreso che sono letteralmente caduti dallo spazio. Questo prequel ci porterà proprio a quel giorno dell’invasione e ci racconterà se questa è stata un incidente di percorso oppure se è stata pianificata, e quindi andremo incontro al classico topos della fantascienza in cui gli alieni progettano di invadere la Terra.

Il film svelerà finalmente l’invasione della Terra da parte delle micidiali creature

Djimon Hounsou e Lupita Nyong'o e Joseph Quinn in A Quiet Place - Giorno 1

Quello che possiamo già aspettarci è che l’invasione è stata immediatamente un successo dal punto di vista degli alieni: sappiamo che sono ultra sensibili ai rumori, che sono molto forti e veloci e soprattutto che gli umani non erano pronti a fronteggiare un tale nemico. Immaginiamo anche che, a differenza di film storici del genere, in cui gli Stati Uniti sembravano il posto più allettante della Terra per progettare un’invasione, in Giorno 1 l’attacco avverrà su tutta la totalità della superficie terrestre.

Per quello che riguarda la trama di A Quiet Place – Giorno 1 quindi, possiamo dire che si tratta di una storia semplice, che viene arricchita, come nel caso delle pellicole precedenti, da un cast molto valido di interpreti.

Il cast di A Quiet Place – Giorno 1

Lupita Nyong'o in A quiet place - giorno 1
Foto di Gareth Gatrell/Gareth Gatrell – © 2023 Paramount Pictures. All Rights Reserved.

La protagonista è il premio Oscar Lupita Nyong’o (Black Panther: Wakanda Forever) che interpreta Sam ed è affiancata da Joseph Quinn (Stranger Things e il prossimo Fantastici Quattro di Marvel) nei panni di Eric, Alex Wolff (Oppenheimer) compare nei panni di Reuben e Djimon Hounsou (Rebel Moon) che vestirà i panni del personaggio di buon cuore che era già apparso nel secondo capitolo, “l’uomo sull’isola” che aiuta un piccolo gruppo di sopravvissuti.

Questo significa che sicuramente uscirà vivo da questo prequel. “E’ stato molto bello averlo con noi a portare avanti l’eredità del progetto” ha dichiarato Lupita Nyong’o riguardo alla partecipazione di Hounsou.

Chi ha realizzato A Quiet Place – Giorno 1? 

Per quanto riguarda il cast creativo, abbiamo già detto che John Krasinski ha firmato la sceneggiatura, mentre cede la regia a Michael Sarnoski (Pig) che è arrivato al progetto per sostituire Jeff Nichols (Midnight Special) il quale aveva abbandonato a sua volta il film per divergenze creative. Dopo il suo arrivo, Sarnoski ha contribuito a riscrivere la storia e i personaggi insieme a Krasinski. Oltre al contributo nella scrittura, il regista ha portato con sé nel film anche il direttore della fotografia, Pat Scola, con il quale aveva già lavorato in Pig.

Il Trailer del film

A Quiet Place – Giorno 1 uscirà il 28 giugno distribuito da Eagle Picture e, stando a quanto ha dichiarato Lupita Nyong’o, “sarà un film che darà molta soddisfazione ai fan della saga”.

A Quiet Place – Giorno 1 segna un debutto strepitoso al box office mondiale

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Frantumando le aspettative del settore, A Quiet Place – Giorno 1 della Paramount ha battuto i record del franchising nel suo primo weekend di uscita. Prequel dei film originali diretti da John Krasinski, il nuovo film è interpretato da Lupita Nyong’o e Joseph Quinn nei ruoli centrali ed è diretto dal regista di Pig Michael Sarnoski. John Krasinski, che ha diretto il primo e il secondo film della serie principale, ha scritto la storia di A Quiet Place: Day One insieme a Sarnoski, che è subentrato nella scrittura e nella regia dopo l’abbandono di Jeff Nichols.

Nel weekend di apertura, il film ha incassato 53 milioni di dollari in patria e altri 45 milioni di dollari nei mercati esteri, per un debutto globale cumulativo di 98,5 milioni di dollari. Oltre 9 milioni di dollari di questo totale provengono dagli schermi IMAX. Si tratta di un risultato stupefacente per un film prodotto con un budget inferiore ai 70 milioni di dollari. A Quiet Place – Giorno 1 avrebbe dovuto generare circa 40 milioni di dollari al suo debutto al botteghino nazionale, ma venerdì è stata osservata una sovraperformance quando ha superato i record del giorno di apertura sia di A Quiet Place – Un posto tranquillo che del suo sequel, A Quiet Place – parte II.

Entrambi i film sono stati molto amati: il primo è stato un successo inarrestabile, mentre il secondo è riuscito a ottenere enormi guadagni al botteghino nonostante sia uscito nel bel mezzo della pandemia. Infatti, A Quiet Place – parte II era originariamente previsto per l’uscita a marzo 2020, ma è stato ovviamente posticipato quando le serrate globali hanno bloccato tutto. Alla fine ha incassato quasi 300 milioni di dollari in tutto il mondo e ha un “fresco” 91% di gradimento sul sito aggregatore Rotten Tomatoes. Il primo film ha guadagnato oltre 340 milioni di dollari a livello globale e ha un punteggio RT ancora migliore, pari al 96%.

Il franchise di “Un posto tranquillo” ha incassato oltre 700 milioni di dollari in tutto il mondo

A Quiet Place - Giorno 1 Sam

In confronto, A Quiet Place – Giorno 1 è attualmente fermo a un “fresco” 84% di approvazione su RT, anche se il punteggio del pubblico è leggermente inferiore (73%). Il pubblico del giorno di apertura gli ha assegnato un CinemaScore B+, che è positivo per i film horror, anche se i film di A Quiet Place non possono essere classificati nella stessa categoria di altri franchise di film spaventosi.

A Quiet Place – Giorno 1 era stato originariamente pensato con Nichols al timone, che però ha abbandonato il progetto dopo averlo sviluppato per qualche tempo. Recentemente ha diretto il thriller poliziesco The Bikeriders. Krasinski dovrebbe tornare in qualche veste per il previsto terzo capitolo della serie principale, dopo aver fatto una deviazione con il recente film per famiglie IF, che ha generato oltre 180 milioni di dollari a livello globale. Interpretato anche da Alex Wolff e Djimon Hounsou, A Quiet Place – Giorno 1 è in programmazione nelle sale.

A Quiet Place – Giorno 1 ha una scena post credits?

A Quiet Place – Giorno 1 ha una scena post credits?

Il franchise di A Quiet Place presenta il suo primo prequel e si sa se c’è una scena post-credits di A Quiet Place – Giorno 1, che definisce il futuro, è noto. John Krasinski ha dato il via al franchise di A Quiet Place nel 2018 con il primo capitolo di grande successo. Dopo un breve accenno in A Quiet Place Part II a come era la vita della famiglia Abbott quando gli alieni l’hanno invasa, A Quiet Place – Giorno 1 riporta il pubblico a quel giorno. Il film segue Sam (Lupita Nyong’o) ed Eric (Joseph Quinn) come estranei che fanno coppia per cercare di sopravvivere a New York.

Quando il finale di A Quiet Place – Giorno 1 (recensione), l’emozionante storia di sopravvivenza giunge a una conclusione drammatica che si collega direttamente a ciò che accade in A Quiet Place – Parte II. Poiché è già stato confermato che A Quiet Place 3 è in lavorazione, è lecito chiedersi se il franchise utilizzerà una scena post-credits per fornire una diretta anticipazione del sequel o di un altro prequel. Ora che il film è uscito, lo status di una scena post-credits di A Quiet Place – Giorno 1 è confermata.

A Quiet Place – Giorno 1 non ha una scena post-credits

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Non ci sono scene extra

È ufficialmente confermato che A Quiet Place – Giorno 1non ha una scena post-credits. Non c’è nessuna scena di mid-credits o end-credits o qualsiasi altra cosa inclusa nei titoli di coda che possa fungere da promessa per il futuro. Ciò significa che chiunque guardi A Quiet Place – Giorno 1 al cinema o in streaming non deve preoccuparsi di perdere una rivelazione importante dopo l’inizio dei titoli di coda. Si consiglia comunque di seguire i titoli di coda per conoscere i nomi di tutti coloro che hanno lavorato duramente per rendere possibile il film.

A Quiet Place – giorno 1: La decisione della scena finale continua la tendenza del franchising

A Quiet Place - Giorno 1 Sam

Il fatto che A Quiet Place: Day One non ha incluso una scena finale non è troppo sorprendente. Questa decisione è la stessa presa dai due film precedenti. Non c’era spazio per una scena post-credits, dato che il finale di A Quiet Place arrivava bruscamente e preparava il sequel. Nel frattempo, anche A Quiet Place Part II non ha incluso una scena di coda che rispondesse alle domande in sospeso o che anticipasse il prossimo capitolo.

Poiché i due film precedenti non includevano nulla nei titoli di coda, ha senso che A Quiet Place – Giorno 1 abbia scelto di non inserire nulla. Il pubblico non è necessariamente già condizionato ad aspettarsi che questo franchise includa scene post-credits. Poiché A Quiet Place – Giorno 1 è un prequel, le possibilità di includere una scena dei titoli di coda senza creare troppe complicazioni per il franchise sono minori. In definitiva, è stato più sicuro non includere una scena post-credits e lasciare che il pubblico ne volesse ancora.

A Quiet Passion: trailer del film con Cynthia Nixon

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A Quiet Passion: trailer del film con Cynthia Nixon

SatineFilm ha diffuso il trailer italiano di A Quiet Passion, il film con Cynthia Nixon nei panni di Emily Dickinson, diretto da Terence Davies con Jennifer Ehle, Keith Carradine e Emma Bell.

Il film arriverà nelle sale italiane dal 14 giugno.

Finalmente in arrivo anche nelle sale italiane, A Quiet Passion, la storia della celebre poetessa statunitense Emily Dickinson, dagli anni della trasgressiva giovinezza alla vita adulta di auto reclusione. Ad interpretare il ruolo della poliedrica artista americana, Cynthia Nixon, già icona femminista in Sex & the City nel ruolo dell’avvocatessa Miranda e oggi candidata democratica per il ruolo di governatore di New York. Un film poetico e silenziosamente ribelle diretto dal regista e sceneggiatore inglese Terence Davies (Voci lontane…sempre presenti, La casa della gioia) che trova, in questo controverso personaggio, un ottimo spunto per mettere a frutto il suo passato di fine conoscitore dell’animo femminile. Nel cast anche il Premio Oscar® Keith Carradine, Jennifer Ehle (Orgoglio e Pregiudizio, Il discorso del re) e Emma Bell (Frozen, Final Destination) nel ruolo di Emily da giovane.

Un altro film molto amato e apprezzato dal pubblico e dalla critica internazionale che grazie a Satine Film arriverà nelle sale italiane il 14 giugno, dopo L’ultimo viaggio e Wajib – Invito al matrimonio, attualmente in programmazione.

Sinossi: La storia della celebre poetessa statunitense Emily Dickinson dagli anni della trasgressiva giovinezza alla vita adulta di auto reclusione. La poetica silenziosamente ribelle di Terence Davies trova, in questo poliedrico e controverso personaggio, un ottimo spunto per mettere a frutto il suo passato di fine conoscitore dell’animo femminile, dando vita ad alcune sequenze che rasentano il sublime. Il risultato è un preciso ritratto dell’artista americana, privata del mito e definita unicamente come essere umano.

A Quiet Passion, la recensione del film con Cynthia Nixon

A Quiet Passion, la recensione del film con Cynthia Nixon

Emily Dickinson è considerata una delle più grandi poetesse del suo tempo, e grazie al film A Quiet Passion, del regista britannico Terence Davies, ha modo di rivivere sul grande schermo attraverso l’interpretazione di Cynthia Nixon, che lasciati i panni di Miranda della serie Sex and the City, si immerge con grande in quelli ottocenteschi della poetessa.

A Quiet Passion racconta la vita della celebre poetessa Emily Dickinson, dalla gioventù di ragazza ostinata e ribelle, alla maturità di donna travagliata e complessa che ha trovato nella poesia rifugio e conforto, dal rapporto con i famigliari a quello con la società e la religione.

Esistono molteplici opere in costume dedicate a celebri poeti e romanzieri, ma il film di Terence Davies sembra avere una marcia in più. Pur ripercorrendo in maniera agiografica la vita della poetessa, Davies riesce ad esaltare con l’eleganza stilistica che gli è propria, l’atmosfera che la lettura delle poesie della Dickinson emana. Egli compone una messa in scena ricca, sontuosa, e su questa si sofferma per estrapolarne i piccoli dettagli, i piccoli attimi cari alla poetessa. Il suo cinema, come da lui stesso definito, costringe con i suoi tempi dilatati e le lunghe inquadrature a guardare più a fondo di quanto normalmente avviene. È per questo che i momenti più importanti del film risultano anche i più difficili da digerire, ricchi di un’emotività che richiede uno sforzo di sopportazione non indifferente.

Nel suo provocare lo spettatore, Davies ottiene così il risultato di dar vita ad un film d’atmosfera, dove tutte le emozioni e le passioni sono, come da titolo, sommesse, ma proprio per questo ancor più in grado di incidere nel cuore dello spettatore. A conferire ulteriore pregio al film vi è l’interpretazione di Cynthia Nixon, che nel suo impersonare l’Emily della maturità restituisce con delicatezza, intensità e profondità tutte le sfumature di un’artista tanto amata quanto enigmatica.

Certo il film, nella sua durata di poco più di due ore, presenta alcuni passaggi non supportati da un’efficace scrittura, e che risultano per tanto poco convincenti o coinvolgenti. L’operazione cinematografica tentata da Davies non è certo semplice, e il suo uso della dilatazione temporale può in più di un momento stancare la visione.

Tuttavia per la delicatezza con cui i principali temi cari alla poetessa vengono trattati, difficilmente si potrà rimanere estranei al film. La paura di una vita nella norma, la paura della morte e dell’ignoto oltre la morte, e allo stesso tempo l’elogio della bellezza, sono tematiche universali nelle cui sfumature ognuno potrà riconoscersi. Attento nell’evocare gli stati d’animo di una figura complessa come la Dickinson, il regista fonde il film sulla sua vita al film sulla sua poesia, ottenendo un’opera in grado di ragionare da più punti di vista sulla materia in esame.

A Quiet Passion, la conferenza stampa del film con Cynthia Nixon

A Quiet Passion, la conferenza stampa del film con Cynthia Nixon

Presentato in anteprima a Roma, il film A Quiet Passion segna il ritorno in sala del regista Terence Davies. Girato nel 2016, e distribuito in Italia con gran ritardo, l’opera vede come protagonista Cynthia Nixon, la Miranda di Sex and the City, qui chiamata a vestire i panni di Emily Dickinson in un lungometraggio che ripercorre la sua vita e la sua poesia.  

“È una grandissima poetessa. – esordisce Terence DaviesLa scoprì solo a diciotto anni guardando un documentario televisivo su di lei. È stata per me una folgorazione, non potevo smettere di leggerla e rileggerla. Le sue poesie esprimevano perfettamente i miei tormenti giovanili. Lei era assolutamente all’avanguardia per la sua epoca”.

Il film ripercorre la vita della poetessa toccando tutti i temi a lei più cari. “Il tema dell’onesta e dell’integrità spirituale, così come l’idea dell’anima pervadono l’intero film. – aggiunge Davies – C’è una tensione privilegiata verso domande esistenziali come “cosa c’è dopo la vita?”, “come si affronta la morte?”. Queste sono domande che Emily Dickinson si poneva costantemente. Ella viveva seguendo una propria coerenza, cercando sempre di essere vera fino in fondo.”

A Quiet Passion

“Quando ho visto questo film ne sono rimasta estremamente colpita, tanto da piangerne. – esclama Claudia Bedogni, distributrice del film per Satine FilmÈ un film in grado di toccare corde profonde. Ha in sé una volontà di provocazione che sarà in grado di arrivare fino ai giovani. I giovani devono avvicinarsi a questi temi, alla poesia, e il cinema in questo può rivelarsi un alleato potentissimo.”

Con l’occasione della presenza di Terence Davies, la conferenza stampa diviene ben presto occasione per ripercorrere la sua idea di cinema, a partire dal suo primo film, Voci lontane… sempre presenti, che alla sua uscita nel 1988 ottenne grande successo di pubblico e critica. “È stato il mio primo lungometraggio. Ho scritto della mia famiglia cercando di essere fedele e veritiero. In quel film parlo di tempo, di morte, di percezione delle cose. I miei film sono lenti, e a qualcuno potrà non piacere questo. Ma questo ti obbliga a guardare con attenzione le cose, e se decidi di lasciarti coinvolgere da questo gioco, allora potrai cogliere gli attimi e le piccole cose che normalmente ci sfuggono, e che solo un ritmo dilatato può catturare.”

Riguardo il suo lavoro con gli attori il regista dichiara di trovarsi spesso “sopraffatto dall’emozione quando c’è vita e verità sul set. Lavorare con gli attori è la parte che preferisco. Sanno sempre come sorprendermi, e spesso sono loro i primi ad indicarmi nuove sfumature in quello che ho scritto. A volte l’emozione nel vederli all’opera è talmente tanta che ho bisogno di fermarmi e riprendere fiato. Semplicemente esistono attimi che immortalati regalano emozioni troppo grandi per il cuore.”

Alla domanda su quanto di suo il regista abbia messo nel film, il regista risponde deciso: “Moltissimo. Naturalmente è la storia della vita di Emily Dickinson, ma attraverso di lei ho potuto raccontare anche molto di mio. Come lei anche io penso che gli anni vissuti con la mia famiglia siano stati i più belli della mia vita, e sempre come lei desideravo che tutto rimanesse immutato, come in una fotografia. Sfortunatamente il tempo passa e bisogna fare i conti con i cambiamenti”.

A quiet passion

“Allo stesso modo – continua Davies – attraverso di lei ho potuto riflettere ulteriormente sui temi della morte e della vita dopo di essa. Personalmente non credo in un’altra vita, ma questo non mi ha impedito di ricercare il suo punto di vista.”

Il film uscirà in sala dal 14 giugno, l’inizio del periodo estivo notoriamente difficile per il cinema. “Si tratta di una scommessa, un rischio ma anche una strategia. – afferma Claudia Bedogni – L’assenza di grossi competitors ci permette un azzardo di questo tipo, e la grande attesa che si è generata nei confronti del film ci fa ben sperare.

“Emily Dickinson, con il suo carattere ribelle è attuale ancora oggi. – ci tiene a concludere Davies – E’ grazie a donne come lei se oggi esiste una forte volontà di emancipazione femminile, con movimenti come quello del “Time’s Up”. I grandi artisti spesso non si rendono neanche conto del loro vero valore. Lei è stata un faro di umanità per uomini e donne, e l’umanità è quanto di più prezioso abbiamo oggi da difendere.”

A Qualcuno Piace Classico: al via la terza edizione al Palazzo delle Esposizioni

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A Qualcuno Piace Classico 3 coverDivenuto ormai uno degli appuntamenti più amati dai cinefili della capitale, A Qualcuno Piace Classico arriva alla terza edizione con una nuova carrellata di capolavori della storia del cinema, da riscoprire finalmente sul grande schermo e nel formato originario della pellicola 35mm. L’appuntamento è come sempre a Palazzo delle Esposizioni, con ingresso libero fino a esaurimento posti, e si parte martedì 29 ottobre alle ore 21.00 con Eva contro Eva, una delle vette assolute della Hollywood classica, vincitore di 6 Oscar e con una indimenticabile Bette Davis.

Passeranno quindi in rassegna, fino al 3 giugno 2014, alcuni dei nomi più eclatanti della settima arte: da Truffaut a Bergman, di cui sarà presentato in chiusura il raro Dopo la prova, da Fassbinder a Tarkovskij, in programma con il folgorante film d’esordio, L’infanzia di Ivan, ma anche Coppola, Wenders, Ōshima, Rohmer. La rappresentanza italiana è affidata a Rossellini con Dov’è libertà…? e a Sergio Leone con l’epico C’era una volta il West, quest’ultimo presentato in versione integrale restaurata. Non mancheranno infine, sul fronte della Hollywood degli anni d’oro, Fred Astaire e Ginger Rogers nel loro musical più celebrato, Cappello a cilindro, e una pietra miliare come Aurora, primo film americano girato da Murnau. Insomma, un’occasione straordinaria per rivivere in sala le emozioni del grande cinema.

Martedì 29 ottobre 2013 – ore 21.00
EVA CONTRO EVA
(All About Eve, Usa 1950)
di Joseph L. Mankiewicz, con Bette Davis, Anne Baxter, George Sanders, Celeste Holm
b/n, durata: 138’, 35mm versione italiana
Una celebre attrice di Broadway, Margo Channing, assume come assistente la giovane Eva, sua fervente ammiratrice. Dietro l’apparente ingenuità, però, la ragazza si rivela pronta a tutto per scalzare Margo e diventare lei stessa una star. Vincitore di 6 Oscar, un film di rara perfezione, imitato più volte e mai eguagliato nella capacità di raccontare il fascino e la crudeltà del mondo dello spettacolo. Indimenticabile il cast, con una Bette Davis alle vette della sua arte.

Martedì 12 novembre 2013 – ore 21.00
IL RAGGIO VERDE
(Le Rayon vert, Francia 1986)
di Éric Rohmer, con Marie Rivière, Vincent Gauthier, Rosette, Béatrice Romand
colore, durata: 94’, 35mm versione italiana
Rimasta senza progetti per le vacanze, l’introversa Delphine si ritrova a girovagare per la Francia, ma la sfortuna e l’incapacità di fare nuove amicizie rendono la sua estate un fiasco. Quando sta per arrendersi alla solitudine, un incontro inaspettato le offre una nuova speranza. Esempio perfetto del miracolo del cinema di Rohmer, che come pochi sa registrare i più segreti moti dell’animo e svelare la magia nascosta nel quotidiano. Leone d’Oro a Venezia.

Martedì 26 novembre 2013 – ore 21.00
QUARANTA PISTOLE
(Forty Guns, Usa 1957)
di Samuel Fuller, con Barbara Stanwyck, Barry Sullivan, Dean Jagger
b/n, durata: 79’, 35mm versione italiana
La ricca Jessica Drummond spadroneggia in una contea dell’Arizona grazie a 40 pistoleri mercenari al suo servizio. All’arrivo di Griff Bonnell e dei suoi due fratelli, tutti agenti federali, la donna dovrà lottare per mantenere il potere, pur finendo per innamorarsi dello stesso Griff. Dietro l’aspetto di un western di serie B si nasconde un’opera visionaria con momenti di grandissimo cinema, adorata all’epoca da Godard e assurta nel tempo allo statuto di culto.

Martedì 10 dicembre 2013 – ore 21.00
FURYO – MERRY CHRISTMAS MR. LAWRENCE
(Senjo No Merry Christmas, Giappone/GB 1983)
di Nagisa Ōshima, con David Bowie, Ryûichi Sakamoto, Takeshi Kitano, Tom Conti
colore, durata: 123’, 35mm versione italiana
Nel 1942, in un campo di prigionia giapponese, i soldati inglesi sono sottoposti a un durissimo regime detentivo dal giovane capitano Yonoi. Tra loro c’è anche il colonnello Lawrence, che conosce il giapponese e fa da mediatore, e l’australiano Celliers, di cui Yonoi finisce per invaghirsi. Incentrato sullo scontro tra due culture agli antipodi, è uno dei film più celebri di Ōshima, ricco di straordinarie invenzioni visive e narrative. Memorabile la colonna sonora di Sakamoto.

Martedì 14 gennaio 2014 – ore 21.00
I QUATTROCENTO COLPI
(Les Quatre Cents Coups, Francia 1959)
di François Truffaut, con Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier
b/n, durata: 93’, 35mm versione italiana
Antoine Doinel è un ragazzino di 12 anni, irrequieto e sognatore, spesso trascurato dalla famiglia e maltrattato a scuola. Quando viene sorpreso a rubare, la madre acconsente a farlo rinchiudere in riformatorio, ma Antoine riesce a fuggire. Esordio semiautobiografico di Truffaut e film simbolo della Nouvelle Vague, I quattrocento colpi è un inno alla libertà dell’infanzia che non ha perso nulla della sua freschezza e della sua capacità di emozionare con disarmante semplicità.

Martedì 28 gennaio 2014 – ore 21.00
RUSTY IL SELVAGGIO
(Rumble Fish, Usa 1983)
di Francis Ford Coppola, con Mickey Rourke, Matt Dillon, Dennis Hopper, Nicolas Cage
b/n e colore, durata: 94’, 35mm versione italiana
In Oklahoma, negli anni ’60, Rusty James vive con il padre alcolizzato ed è il leader di una banda di ragazzi di strada. Il suo idolo è il fratello maggiore, che un giorno fa ritorno a sorpresa nel quartiere, senza immaginare il destino che lo attende. Grazie a una narrazione sospesa tra la fiaba e il mito e alla stupefacente fotografia in bianco e nero, il film si muove in una dimensione senza tempo, in cui il tema dell’iniziazione all’età adulta acquista una forza dirompente.

Martedì 11 febbraio 2014 – ore 21.00
DOV’È LA LIBERTÀ…?
(Italia 1954)
di Roberto Rossellini, con Totò, Nyta Dover, Vera Molnar, Franca Faldini, Leopoldo Trieste
b/n, durata: 93’, 35mm
Dopo aver scontato più di vent’anni di prigione per un delitto passionale, un modesto barbiere si ritrova libero in un mondo che non riconosce più, fatto di egoismi e ingiustizie. Amareggiato, deciderà di voltare le spalle alla società e tornare in carcere. Film dalla lavorazione travagliata, ma epocale per il modo in cui fotografa l’ipocrisia e il conformismo dell’Italia del dopoguerra, offrendo a Totò uno dei personaggi più autentici della sua carriera.

Martedì 25 febbraio 2014 – ore 21.00
PARIS, TEXAS
(Paris, Texas, Germania Ovest/Francia/GB 1984)
di Wim Wenders, con Harry Dean Stanton, Nastassja Kinski, Dean Stockwell, Aurore Clément
colore, durata: 147’, 35mm versione italiana
Dopo aver abbandonato la famiglia e vagabondato per anni attraverso gli Stati Uniti, Travis torna a casa e ritrova il figlio di otto anni, affidato agli zii dalla giovane madre. Anche la donna, infatti, è scomparsa senza lasciar tracce e Travis decide di mettersi in viaggio con il figlio per ritrovarla. Wenders combina la tradizione americana del road movie con una riflessione tutta europea sulle difficoltà dei rapporti umani, firmando un’opera di estrema suggestione. Palma d’Oro a Cannes.

Martedì 11 marzo 2014 – ore 21.00
L’INFANZIA DI IVAN
(Ivanovo detstvo, Urss 1962)
di Andrej Tarkovskij, con Nikolaj Burljaev, Valentin Zubkov, Nikolaj Grinko
b/n, durata: 95’, 35mm VO sott. Italiani
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il dodicenne Ivan aiuta l’Armata Rossa facendo da staffetta e esploratore. Il tenente Galtsev vorrebbe aiutarlo allontanandolo dal fronte, ma Ivan decide di restare in prima linea e affrontare missioni sempre più pericolose. L’esordio nel lungometraggio di Tarkovskij è già un capolavoro, accolto con entusiasmo all’estero (Leone d’Oro a Venezia) e ostilità in patria, per quell’intensa poesia delle immagini che costò al regista l’accusa di formalismo.

Martedì 25 marzo 2014 – ore 21.00
UN ANNO CON 13 LUNE
(In einem Jahr mit 13 Monden, Germania Ovest 1978)
di Rainer Werner Fassbinder, con Volker Spengler, Ingrid Caven, Gottfried John
colore, durata: 124’, 35mm versione italiana
A Francoforte si svolgono gli ultimi giorni di vita del transessuale Elvira, che rievoca gli episodi salienti del suo passato e le ragioni che lo spingono a togliersi la vita. Scioccato dal suicidio del compagno Armin Meier, Fassbinder girò il film in soli 25 giorni, firmando una delle sue opere più radicali e pessimiste, capace tuttavia di un impatto emotivo difficile da dimenticare. Anche fotografato e montato dal regista, è uno dei film chiave per capirne appieno lo sconfinato talento.

Martedì 8 aprile 2014 – ore 21.00
AURORA
(Sunrise, Usa 1927)
di Friedrich Wilhelm Murnau, con George O’Brien, Janet Gaynor, Margaret Livingston
b/n, muto, durata: 97’, 35mm didascalie italiane
Irretito da una donna di città, un giovane contadino lascia la famiglia e arriva a tentare di annegare la moglie, ma poco prima del folle gesto le chiede perdono. Di nuovo insieme, si riscoprono felici proprio nella grande metropoli, ma il ritorno a casa sarà più drammatico del previsto. Uno dei risultati più alti del genio di Murnau e di tutto il cinema muto, una pietra miliare in termini di fotografia e messinscena che Truffaut non esitò a definire “il più bel film mai girato”.

Martedì 22 aprile 2014 – ore 21.00
C’ERA UNA VOLTA IL WEST
(Italia/Usa 1968)
di Sergio Leone, con Charles Bronson, Henry Fonda, Claudia Cardinale, Jason Robards
colore, durata: 178’, 35mm
Morton, il ricco padrone della ferrovia, ha bisogno delle terre ricche d’acqua di McBain, che fa uccidere da un feroce sicario. La vedova, però, non si dà per vinta, e in suo difesa si schiera un misterioso meticcio soprannominato “Armonica”. Apoteosi del western all’italiana e del cinema di Leone, il film ancora mozza il fiato per l’epica grandezza del racconto e della visione, sostenuta dalle musiche celeberrime di Morricone. Presentato nella versione integrale restaurata.

Martedì 6 maggio 2014 – ore 21.00
LA IENA – L’UOMO DI MEZZANOTTE
(The Body Snatcher, Usa 1945)
di Robert Wise, con Boris Karloff, Bela Lugosi, Henry Daniell, Russell Wade
b/n, durata: 77’, 35mm versione italiana
Edimburgo 1831. MacFarlane, docente di anatomia, ha bisogno di cadaveri per le sue lezioni e si serve del vetturino Gray per saccheggiare i cimiteri. La situazione precipita quando, per procurare i corpi necessari, Gray inizia a uccidere. Tra i grandi classici dell’horror della RKO, unisce alla suspense incalzante una raffinatezza di scrittura rara nel genere. Prodotto dal leggendario Val Lewton e interpretato da una coppia altrettanto leggendaria: Boris Karloff e Bela Lugosi.

Martedì 20 maggio 2014 – ore 21.00
CAPPELLO A CILINDRO
(Top Hat, Usa 1935)
di Mark Sandrich, con Fred Astaire, Ginger Rogers, Edward Everett Horton, Helen Broderick
b/n, durata: 99’, 35mm versione italiana
In trasferta a Londra per uno spettacolo, il celebre ballerino Jerry Travers incontra la bella Dale Tremont e cerca di conquistarla. Per errore, la ragazza è convinta che Jerry sia il marito di una sua amica e ne respinge le avances, ma sarà solo il primo di un’irresistibile girandola di equivoci. Il film più amato e riuscito della coppia Astaire e Rogers, anche grazie a un copione oliato alla perfezione e alle canzoni indimenticabili di Irving Berlin, Cheek to Cheek su tutte.

Martedì 3 giugno 2014 – ore 21.00
DOPO LA PROVA
(Efter repetitionen, Svezia 1983)
di Ingmar Bergman, con Ingrid Thulin, Erland Josephson, Lena Olin
colore, durata: 70’, 35mm versione italiana
Durante le prove per la messinscena de Il sogno di Strindberg, un regista teatrale si abbandona ai ricordi parlando con una giovane attrice, Anna, di cui anni prima aveva amato la madre. Sospeso tra finzione e realtà, passato e presente, cinema e teatro, è il film che con Fanny e Alexander più rappresenta il testamento artistico di Bergman, un viaggio interiore in cui si dipanano i temi e le ossessioni di una vita, raccontati con una maestria difficilmente eguagliata nella settima arte.

A qualcuno piace caldo: poster e trailer per la re-release americana

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Ecco di seguito il trailer e il poster di A Qualcuno Piace Caldo, realizzati entrambi appositamente per la re-release nei cinema USA del bellissimo film di Billy Wilder con Tony Curtis, Jack Lemmon e ovviamente Marilyn Monroe, film che all’unanimità è quanto di più vicino alla perfezione la commedia abbia mai prodotto.

A qualcuno piace caldoA Qualcuno Piace Caldo è anche uno dei pochi film con un certo numero di anni ad essere entrato nella classifica di Empire dei migliori 301 film della storia del cinema (cortesia dei lettori della rivista USA), all’80esimo posto.

Il film verrà ri distribuito in sala a partire dal 18 luglio, solo negli Stati Uniti, e racconta la storia di Joe e Jerry (Curtis e Lemmon) due musicisti jazz che cercano di scappare dalle grinfie della Mafia, quando involontariamente si imbattono nel Massacro di San Valentino. Miracolosamente riescono a fuggire a piedi e a farsi perdere di vista ma, sapendosi inseguiti dai killer della gang di Ghette Colombo, il sicario di Al Capone che ha condotto la strage, cercano un modo per sparire dalla circolazione e vengono a sapere di un’orchestra che cerca un sassofono e un contrabbasso per una tournée di due settimane in Florida. Sembra l’ideale, ma l’orchestra è rigorosamente composta di sole donne; Joe e Jerry prendono così la decisione di assumere le sembianze di due suonatrici, Josephine e Daphne, e partire con il complesso femminile. Durante il viaggio in treno conoscono le loro colleghe, tra cui Zucchero, suonatrice di ukulele col vizio dell’alcol e in fuga da relazioni amorose infelici. Sia Joe che Jerry vorrebbero corteggiare Zucchero, ma non possono farsi smascherare.

Fonte: Empire

A Pupi Avati il Nastro d’Argento Speciale del 65.mo

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Va a Pupi Avati “per la sua Sconfinata giovinezza cinematografica e soprattutto per un film che affronta con delicatezza e straordinaria intensità un tema personale

A proposito di Steve: recensione del film

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A proposito di Steve: recensione del film

A proposito di Steve è la storia di Mary (Sandra Bullock), una ragazza molto particolare che lavora ad un quotidiano come enigmista. Vive ancora con i genitori ed ha problemi nel trovare un fidanzato, immersa com’è nella sua passione per i cruciverba.

Accade così che i suoi genitori (con cui vive ancora) decidono di organizzarle un appuntamento al buio con Steve (Bradley Cooper) figlio dei vicini e volenteroso cameraman di una televisione locale.  Mary si invaghisce subito del povero Steve, che sommerso dalla logorrea di lei, mette fine all’appuntamento con la più inventata delle scuse. Ma sarà solo l’inizio: Mary inizierà a inseguirlo dovunque, spinta dal suo cieco amore rendendo la vita di lui piuttosto “invivibile”.

Questa pellicola non si presenta con i migliori auspici, la Bullock ha vinto il Razzie Award come peggior interpretazione l’anno scorso e, tutto sommato, mi viene da dire che tanto immeritato non è, on per suoi particolari demeriti ma perché il personaggio di Mary è semplicemente non riuscito.

L’unica cosa che rimane in testa alla fine sono i suoi stivali rossi e obiettivamente non è un personaggio nel quale lo spettatore può immedesimarsi o per il quale può tifare, visto quanto è odiosa e maniacale, bensì  è più probabile prendere le difese di Bradley. Il tutto è un dramma mascherato da commedia, da quella solita commedia a cui la Bullock ci ha abituato fin troppo bene negli ultimi tempi con prodotti al limite della serialità, ma almeno in un “ricatto d’amore” ci strappava qualche sorriso, qui niente, anzi si cade nel più becero trashume di quart’ordine (la scena della donna che quasi si vanta di aver avuto un pene).

Sarebbe stato molto più utile portare nelle sale italiane “The Blind Side”,  pellicola per la quale la Bullock ha ricevuto un Oscar per la migliore interpretazione femminile, ma considerato “troppo americano” per il pubblico europeo, piuttosto che questa storiella scritta neanche con due piedi ma con uno solo.

A proposito di Schmidt dal 12 febbraio in Blu-ray

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A proposito di Schmidt dal 12 febbraio in Blu-ray

A proposito di SchmidtIl film presentato in concorso al 55º Festival di Cannes, candidato a due Premi Oscar e Vincitore di 2 Golden Globe per il Miglior Attore Jack Nicholson e la Miglior Sceneggiatura, arriva per la prima volta in Blu-Ray dal 12 febbraio distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Tratto dall’omonimo romanzo di Louis Begley, il film è diretto da Alexander Payne, vincitore di due premi Oscar® per la Miglior Sceneggiatura Non Originale e due Golden Globe per la Miglior Sceneggiatura.
Una commedia drammatica, resa unica dal superlativo Jack Nicholson, nel ruolo del protagonista Warren Schmidt. La sua padronanza in scena, l’intensità nei dialoghi unita a straordinari cambiamenti mimici e alla forza delle sue espressioni, trasformano il depresso e disilluso Warren in una sublime icona del cinema. La prova di attore di Jack Nicholson, da sola, rende la pellicola degna di essere vista; è una delle sue migliori interpretazioni, premiata con un Golden Globe e la dodicesima nomination agli Oscar® come Miglior Attore Protagonista. Il film vede nel cast, oltre al grande Nicholson, anche Kathy Bates per un’entusiasmante sfida tra premi Oscar.

L’edizione Blu-ray include imperdibili Contenuti Speciali tra cui 9 scene inedite e i vintage shorts “Woodmen Tower Sequences”.

A proposito di Max: il 30 novembre su Sky Cinema il ricordo del regista Max Croci

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È passato poco più di un anno dalla prematura scomparsa, a soli 50 anni, di Max Croci, poliedrico regista di documentari, corti e lungometraggi. Nato a Busto Arsizio l’11 ottobre 1968, già illustratore e art director, dal 2003 è stato autore e regista di diverse produzioni per Sky Cinema: Italia 70 – il cinema a mano armata, L’arte dei titoli di testa, Moana-magnifica ossessione, Una poltrona per due, L’Italia dei generi sono solo alcuni titoli della lunga collaborazione con Sky, fino alla regia di Cinepop, il programma quotidiano di infotainment andato in onda su Sky Cinema fino alla sua scomparsa

In occasione del primo anniversario, Sky Cinema ha deciso di ricordare l’amico Max con una serata dedicata, in onda sabato 30 novembre su Sky Cinema Uno. In prima serata, alle 21.15, verrà trasmesso il suo ultimo lungometraggio LA VERITÀ, VI SPIEGO, SULL’AMORE, con Ambra Angiolini e Carolina Crescentini, ambientato a Torino e tratto dal romanzo omonimo della scrittrice torinese Enrica Tesio.

A seguire, alle 22.55, andrà in onda il documentario inedito A PROPOSITO DI MAX, prodotto da Sky Cinema: un ritratto intimo e appassionato di un uomo che fin dalla più tenera età sognava di diventare cineasta, dotato di un talento poliedrico che gli ha permesso di svolgere innumerevoli ruoli, dall’illustratore all’art director, l’autore e infine il regista di lungometraggi. A PROPOSITO DI MAX ripercorre la sua vita, breve ma intensa, utilizzando il materiale di repertorio dall’archivio di Sky e attraverso le testimonianze degli amici e di chi ha lavorato con lui nel corso di questi anni. Tra questi, lo storico del cinema Steve Della Casa, il critico e volto di Sky Cinema Gianni Canova, gli amici attori Luca Argentero, Stefano Fresi, Lodo Guenzi, senza dimenticare le figure femminili che hanno avuto un ruolo cruciale nella sua vita professionale e affettiva: dalla mamma Gabriella alle attrici Ambra Angiolini, Serena Rossi, Marina Massironi, Alessandra Faiella, Nicoletta Maragno.

OMAGGIO A MAX CROCI – SABATO 30 NOVEMBRE SU SKY CINEMA UNO: ALLE 21.15 IL FILM LA VERITÀ, VI SPIEGO, SULL’AMORE, ALLE 22.55 IL DOCUMENTARIO INEDITO A PROPOSITO DI MAX, PRODOTTO DA SKY CINEMA.

A proposito di Davis: recensione del film dei Fratelli Coen

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A proposito di Davis: recensione del film dei Fratelli Coen

A proposito di Davis (Inside Llewyn Davis) è un’evoluzione di quello che fu A Serious Man, è un’altra parabola sulla vita di un uomo come tanti che si trasforma per l’occasione nel classico antieroe coeniano. La cura per la sceneggiatura da parte dei fratelli è come al solito il punto di forza: tra sarcasmo, cinismo e malinconia ci troviamo di fronte a una scrittura perfetta nel raccontare i personaggi e a tenere viva l’attenzione per le vicende, in cui le uniche pause concesse sono per valorizzare le canzoni.

In A proposito di Davis (Inside Llewyn Davis) nella New York del 1961 Llewyn Davis  (Oscar Isaac) è un cantautore folk che insegue il sogno di vivere della propria musica, ma il destino gli pone davanti tanti bivi e alcuni imprevisti. Tra improbabili compagni di viaggi, vecchie fiamme e tante canzoni, Llewyn Davis dovrà fare i conti con una vita avara di soddisfazioni.

Ma soprattutto i Coen ci restituiscono un personaggio ancora una volta memorabile e per il quale è impossibile non provare empatia; un amabile testardo che ignora tutti i segni che il destino gli pone davanti per cercare una strada che quantomeno lo gratifichi. La regia è il solito concentrato di talento che si muove tra perfetti movimenti di macchina e le classiche prospettive grottesche che valorizzano il personaggio di scena.

A proposito di Davis (Inside Llewyn Davis), il film

La fotografia curata da Bruno Delbonnel non fa rimpiangere il veterano Roger Deakins, coprendo le immagini con una patina autunnale e applicando una leggera desaturazione che va a evidenziare i grigi tipici della stagione ritratta. Gli attori sono tutti eccellenti da un Oscar Isaac che dipinge con struggente malinconia(soprattutto con l’utilizzo dello sguardo) il suo Llewyn Davis e si scopre un ottimo cantante, alla coppia Carey Mulligan Justin Timberlake (sempre più convincente da attore e con davanti una carriera luminosa in questo ambito) per finire con uno straripante John Goodman in versione jazzman.

Un capitolo a parte lo merita la colonna sonora folk, sicuramente tra le migliori dell’anno. Giocata quasi interamente sul binomio chitarra voce, la composizione generale splende attraverso melodie tipiche dell’epoca (l’omaggio dovuto e voluto a Bob Dylan ad esempio), che vanno  a scaldare il cuore dello spettatore con brani sublimi quali “Hang Me, Oh Hang Me” e “Fare Thee Well (Dink’s Song)”.

I Coen si confermano con A proposito di Davis (Inside Llewyn Davis) i migliori registi/sceneggiatori nel portare sullo schermo l’umanità(intesa come condizione umana)  in tutte le sue sfaccettature con i personaggi tipici del loro cinema, creando un film magnifico, toccante e amaro allo stesso tempo, che non si risparmia momenti divertenti, con una colonna sonora strabiliante e una regia perfetta nel cogliere le disavventure del protagonista. Ma soprattutto è una pellicola che ci dice come le opportunità  e i fallimenti siano parte integrante della vita e bisogna sapere cogliere le prime e accettare i secondi ripartendo con un: “Au Revoir!”

A proposito di Davis: recensione del film dei Fratelli Coen

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A proposito di Davis: recensione del film dei Fratelli Coen

I Fratelli Coen tornano al cinema con A proposito di Davis, protagonisti Oscar Isaac e Carrey Mulligan. Nella New York del 1961 Llewyn Davis è un cantautore folk che insegue il sogno di vivere della propria musica, ma il destino gli pone davanti tanti bivi e alcuni imprevisti. Tra improbabili compagni di viaggi, vecchie fiamme e tante canzoni, Llewyn Davis dovrà fare i conti con una vita avara di soddisfazioni.

A proposito di Davis è un’evoluzione di quello che fu A Serious Man, è un’altra parabola sulla vita di un uomo come tanti che si trasforma per l’occasione nel classico antieroe coeniano. La cura per la sceneggiatura da parte dei fratelli è come al solito il punto di forza: tra sarcasmo, cinismo e malinconia ci troviamo di fronte a una scrittura perfetta nel raccontare i personaggi e a tenere viva l’attenzione per le vicende, in cui le uniche pause concesse sono per valorizzare le canzoni.

Ma soprattutto i Coen ci restituiscono un personaggio ancora una volta memorabile e per il quale è impossibile non provare empatia; un amabile testardo che ignora tutti i segni che il destino gli pone davanti per cercare una strada che quantomeno lo gratifichi. La regia è il solito concentrato di talento che si muove tra perfetti movimenti di macchina e le classiche prospettive grottesche che valorizzano il personaggio di scena.

A proposito di Davis recensione film

La fotografia curata da Bruno Delbonnel non fa rimpiangere il veterano Roger Deakins, coprendo le immagini con una patina autunnale e applicando una leggera desaturazione che va a evidenziare i grigi tipici della stagione ritratta. Gli attori sono tutti eccellenti da un Oscar Isaac che dipinge con struggente malinconia(soprattutto con l’utilizzo dello sguardo) il suo Llewyn Davis e si scopre un ottimo cantante, alla coppia Carey Mulligan Justin Timberlake (sempre più convincente da attore e con davanti una carriera luminosa in questo ambito) per finire con uno straripante John Goodman in versione jazzman. Un capitolo a parte lo merita la colonna sonora folk, sicuramente tra le migliori dell’anno.

Giocata quasi interamente sul binomio chitarra voce, la composizione generale splende attraverso melodie tipiche dell’epoca (l’omaggio dovuto e voluto a Bob Dylan ad esempio), che vanno  a scaldare il cuore dello spettatore con brani sublimi quali “Hang Me, Oh Hang Me” e “Fare Thee Well (Dink’s Song)”. I Coen si confermano con A proposito di Davis i migliori registi/sceneggiatori nel portare sullo schermo l’umanità(intesa come condizione umana)  in tutte le sue sfaccettature con i personaggi tipici del loro cinema, creando un film magnifico, toccante e amaro allo stesso tempo, che non si risparmia momenti divertenti, con una colonna sonora strabiliante e una regia perfetta nel cogliere le disavventure del protagonista. Ma soprattutto è una pellicola che ci dice come le opportunità  e i fallimenti siano parte integrante della vita e bisogna sapere cogliere le prime e accettare i secondi ripartendo con un: “Au Revoir!”

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