Home Blog Pagina 632

Steven Spielberg e Disney, due film insieme: Il GGG e l’altro scritto dai Coen

0

La Walt Disney ha annunciato due date di uscita dei due prossimi film di nientemeno che Steven Spielberg, entrambi prodotti dalla DreamWorks. Il primo è un film senza titolo sulla Guerra Fredda, un thriller uscirà  il 16 ottobre 2015. Tom Hanks sarà il protagonista del film scritto dai Fratelli Coen e basato su uno script originale di Matt Charman. La pellicola racconterà la vera storia di James Donovan, un avvocato che si ritrova coinvolto nel centro della Guerra Fredda, quando la CIA lo manda in missione quasi impossibile di negoziare il rilascio di un pilota americano.

Il secondo film sarà l’adattamento del romanzo di Roald Dahl Il GGG che uscirà il 1 Luglio 2016. Il GGG è stato scritto da Melissa Mathison. A produrre la pellicola saranno Steven Spielberg, Frank Marshall, mentre  Kathleen Kennedy, John Madden e Michael Siegel saranno produttori esecutivi.

Il GGG (The BFG) è un libro per ragazzi scritto da Roald Dahl e pubblicato da Salani nella collana Gl’istrici con il numero 1.

Trama: Sofia non sta sognando quando vede oltre la finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero. È l’Ora delle Ombre e una mano enorme la strappa dal letto e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta? Per fortuna il Grande Gigante Gentile, il GGG, è vegetariano e mangia solo cetrionzoli; non come i suoi terribili colleghi, l’Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, che ogni notte s’ingozzano di popolli, cioè di esseri umani. Per fermarli, Sofia e il GGG inventano un piano straordinario, in cui sarà coinvolta nientemeno che la Regina d’Inghilterra. Età di lettura: da 8 anni.

Fonte CS

Steven Spielberg e Daniel Day Lewis per il nuovo adattamento di Furore?

0

Steven Spielberg e Daniel Day Lewis potrebbero tornare a lavorare insieme molto presto. Dopo il successo di Lincoln, infatti, il duo artistico potrebbe ritrovarsi per il nuovo adattamento cinematografico di Furore (The Grapes of Wrath), il capolavoro dello scrittore statunitense John Steinbeck, già trasposto sul grande schermo nel lontano 1940, per la regia di John Ford, con Henry Fonda nei panni del protagonista.

L’ostacolo principale per la realizzazione del nuovo film sono al momento i diritti legati al romanzo. Da dieci anni, infatti, è in corso una battaglia legale tra alcuni eredi di Steinbeck per la detenzione di tali diritti, battaglia che sta bloccando sul nascere eventuali trasposizioni sul grande schermo delle opere di Steinbeck (come già successo, ad esempio, a Ron HowardBrian Grazer con la loro Imagine Entertainment, che anni fa hanno dovuto rinunciare alla trasposizione di un altro capolavoro di Steinbeck, La valle dell’Eden).

In attesa di ulteriori dettagli, ricordiamo che Furore narra l’epopea della ‘biblica’ trasmigrazione della famiglia Joad, che è costretta ad abbandonare la propria fattoria nell’Oklahoma a bordo di un autocarro e – attraverso il Texas Panhandle, il New Mexico e l’Arizona, lungo la Route 66 – a tentare di insediarsi in California, dove spera di ricostruirsi un avvenire. Nella stessa situazione si trovano centinaia di altre famiglie, sfrattate dalle case dove avevano vissuto per generazioni perché le banche a cui avevano chiesto i prestiti non rinnovano i crediti e confiscano i terreni spedendo le “trattrici” a spianare tutto, comprese le abitazioni in legno.

Fonte

Steven Spielberg e Daniel Day Lewis di nuovo insieme?

0
Steven Spielberg e Daniel Day Lewis di nuovo insieme?

Continua la ricerca di Steven Spielberg di un nuovo progetto dopo lo stop di Robopocalypse. Infatti arriva oggi la notizie che,  nonostante il suo coinvolgimento nel film American Sniper, che come sappiamo è incentrato sulla storia vera di Chris Kyle (un cecchino della marina statunitense che nel film sarà interpretato da Bradley Cooper), il regista potrebbe dirigere un altro film che ha come sfondo la guerra e secondo Deadline il film in questione sarebbe Thank You For Your Service, l’adattamento cinematografico del romanzo omonimo di David Finkel.

A quanto pare sembra che Spielberg sia già in trattative per prenderne il timone e pare anche che con lui potrebbe esserci nuovamente Daniel Day-Lewis come protagonista. Il film affronta il delicato tema del non facile ritorno alla normalità dei militari impegnati in pericolose azioni di guerra, dall’Iraq all’Afghanistan. Il cosiddetto disturbo post-traumatico da stress sarà quindi al centro della narrazione rappresentando sia il punto di vista dei soldati che quello delle famiglie che si ritrovano a dover fronteggiare questa patologia. Da quanto si apprende a scrivere la sceneggiature potrebbe esserci Jason Hall che collabora con Spielberg proprio in American Sniper.

Fonte: Deadline

Steven Spielberg e Colin Trevorrow di nuovo insieme dopo Jurassic World

0

Secondo quanto riportato dall’Hollywood Reporter, la Amblin Entertainment di Steven Spielberg unirà nuovamente le forze con Colin Trevorrow, regista di Jurassic World, per un action movie per tutta la famiglia dal titolo Powerhouse. Basato su un soggetto originale dello stesso Trevorrow, il film sarà diretto e sceneggiato dalla regista indie  Emily Carmichael, negli ultimi mesi al centro dei rumor per una serie di incontri con la Marvel a proposito della regia dell’annunciato Captain Marvel.

Al momento non sono stati rivelati dettagli sulla trama del film. A proposito della Carmichael, Colin Trevorrow ha dichiarato: “È la regista/sceneggiatrice del futuro per quanto riguarda il genere di film che amo. La sua capacità di trovare il calore e l’umanità nella narrazione di genere rappresenta da sè un superpotere”.

Attualmente Colin Trevorrow sta scrivendo, sempre per la Amblin Entertainment, lo sci-fi romantico Intelligent Life, di cui sarà anche produttore. Il regista ha da poco terminato le riprese di The Book of Henry e si prepara a iniziare la produzione di Star Wars Episodio IX, di cui sarà anche sceneggiatore. Tra i prossimi progetti di Steven Spielberg invece figurano IL GGG Il grande gigante gentile (presentato in questi giorni a Cannes 2016), lo sci-fi Ready Player One, il drammatico The Kidnapping of Edgardo Mortara e l’annunciato quinto capitolo della saga di Indiana Jones.

Fonte

Steven Spielberg e Bay

0

Assieme a Steven Spielberg e allo sceneggiatore Ehren Kruger entro la fine della settimana, si uniranno in un incontro volto a fissare le prime idee sul terzo episodio della saga e, soprattutto, le tempistiche. Questo ha comunicato Bay al curatore del suo sito ufficiale:

 

Steven Spielberg e A24 svilupperanno l’adattamento di The Heaven & Earth Grocery Store

0

Il regista premio Oscar Steven Spielberg e la sua Amblin Entertainment svilupperanno insieme alla casa di produzione A24 l’adattamento dell’acclamato romanzo The Heaven & Earth Grocery Store di James McBride. Gli addetti ai lavori dicono che il progetto si trova ancora in una fase di sviluppo molto precoce e che Spielberg sarebbe impegnato solo per produrre non dirigere il film.

Di cosa parla The Heaven & Earth Grocery Store?

Il romanzo The Heaven & Earth Grocery Store di McBride racconta la storia dei residenti neri ed ebrei del quartiere di Chicken Hill di Pottstown, Pennsylvania, negli anni ’20 e ’30, anche se il libro si apre nel 1972 con la scoperta di uno scheletro sul fondo di un pozzo. Alcuni oggetti che si trovano vicino al corpo, tra cui un Mezuza, portano il poliziotto a interrogare l’unico residente ebreo della città, Malachi, che vive in una sinagoga in disuso.

Ma l’indagine è ostacolata quando la scena del crimine viene spazzata via dall’uragano Agnes. Il romanzo poi risale agli anni ’20 e ’30 Pottstown e offre dettagli sulla vita dei residenti. Qui vivono i coniugi ebrei Moshe e Chona Ludlow, che gestiscono il negozio di alimentari The Heaven & Earth Grocery Store. Un giorno, uno dei loro dipendenti, Nate Timblin, chiede loro di nascondere un giovane ragazzo nero non udente di nome Dodo, dalle autorità che stanno cercando di istituzionalizzarlo in un manicomio.

Il medico della città, anche un membro del Ku Klux Klan, è spinto nel voler far ciò da intenti razzisti e xenofobi ed è favorito da molti dei residenti bianchi della città in tali politiche. I cittadini neri ed ebrei decidono dunque di unirsi e mobilitarsi per aiutare il ragazzo. Il romanzo ha ricevuto numerosi riconoscimenti e varie liste, tra cui l’essere uno dei migliori libri del 2023 di NPR e anche la lista del presidente Obama dei suoi libri preferiti del 2023.

Leggi anche: Steven Spielberg al lavoro su un nuovo film sugli UFO

Steven Spielberg dirigerà Gods And Kings?

0

Riuscirà Steven Spielberg a separare le acque del Mar Rosso? Non è una domanda tanto retorica se si pensa che il regista e produttore è entrato in trattative per portare sullo schermo Gods And Kings

Steven Spielberg dirige il film su Il GGG?

Il GGG

Da quanto trapela da recentissimi rumors, sembrerebbe che Steven Spielberg sia intenzionato a portare sul grande schermo il gigante gentile, protagonista del libro di Roald Dahl, Il GGG, ovvero, Il Grande Gigante Gentile, un libro per ragazzi, che ha conosciuto anche trasposizioni animate, serial tv e svariati lavori cartacei.

Come è facile intuire (e per chi non ne avesse mai sentito parlare), il protagonista della storia è un gigante buono e gentile che conosce una ragazzina, Sophie, della quale diventa grande amico. Come detto, il tema principale è stato costruito per un pubblico giovane e il libro di Dahl è riconosciuto come un grande classico della letteratura per ragazzi.

Altri rumors indicherebbero Melissa Mathison come probabile collaboratrice di Spielberg (la Mathison ha già partecipato nella stesura di E.T.). Il film, come predetto, sembrerebbe destinato a essere girato con le migliori tecniche in stop motion. Un piccolo grande colossal per ragazzi in live action!

Vedremo cosa riuscirà a tirar fuori il buon vecchio Spielberg dal suo cilindro magico…

Il GGG (The BFG) è un libro per ragazzi scritto da Roald Dahl e pubblicato da Salani nella collana Gl’istrici con il numero 1. Nel 1989 ne è stato tratto un film d’animazione. Nel settembre 2011, la DreamWorks ha annunciato di aver acquisito i diritti cinematografici del libro; i produttori saranno Kathleen Kennedy e Frank Marshall, mentre sarà la sceneggiatrice Melissa Mathison ad adattare la storia

Fonte: Comingsoon.net

 

 

Steven Spielberg corteggiato da Marvel per Fantastici Quattro?

0
Steven Spielberg corteggiato da Marvel per Fantastici Quattro?

Alcuni rumor circolati di recente in rete vorrebbero Steven Spielberg nel mirino dei Marvel Studios per andare a occupare la sedia di regia di Fantastici Quattro, lasciata vuota da Jon Watts. Si vocifera persino che il leggendario regista possa aver già accettato di partecipare al progetto.

Prima di liquidare il rumor a quello che potrebbe rivelarsi, ovvero solo un rumor, vale la pena di notare un paio di cose: diversi scoop affidabili (o semi-affidabili, comunque) hanno alluso alla storia, e più volte Kevin Feige ha parlato con Spielberg della possibilità di dirigere un futuro progetto MCU.

Ovviamente, nulla di tutto ciò significa che abbia effettivamente accettato di dirigere i Fantastici Quattro o addirittura che questo report possa essere veritiero, ma vale sicuramente la pena tenere d’occhio la faccenda. Dopotutto, i Marvel Studios sono riusciti a arruolare Sam Raimi con un preavviso abbastanza breve dopo che Scott Derrickson si è separato dal Dottor Strange nel Multiverso della follia.

Sappiamo ancora molto poco dei piani di Feige per la prima famiglia della Marvel, ma John Krasinski è apparso nei panni di Reed Richards nel sequel di Doctor Strange. Il personaggio ha incontrato la sua fine per mano di Scarlet Witch (Elizabeth Olsen), e sappiamo che il casting della star/regista era dettato al 90% da un regalo che Feige ha voluto fare ai fan, che da tempo volevano proprio Krasinski nei panni di Richards. Inoltre, vale la pena ricordare il fatto ceh Feige cerca un grande regista per Fantastici Quattro, e chi c’è al momento di più grande di Steven Spielberg?

Steven Spielberg con Judd Apatow per Cola Wars, sullo scontro tra Coca e Pepsi

0

Judd Apatow si è impegnato a dirigere e Steven Spielberg è salito a bordo per produrre Cola Wars, il film in fase di sviluppo presso la Sony. Spielberg produrrà tramite la sua Amblin Entertainment.

Deadline ha rivelato ad aprile che lo studio ha acquistato il progetto per oltre 1 milione di dollari come pitch, che racconta la vera storia del tentativo della Pepsi di sfidare il regno secolare della Coca-Cola come prima cola al mondo. La storia svela le “Cola Wars” della metà degli anni ’80, che includevano di tutto, dall’infuocato incidente di Michael Jackson al fiasco della New Coke, come il racconto definitivo del secondo classificato più iconico della storia (Pepsi) in lizza per il primo posto (Coca-Cola).

Il pitch di Cola Wars è stato scritto da Jason Shuman e Ben Queen. Shuman è il co-creatore/autore dello show di successo di Apple Acapulco ed è stato produttore esecutivo di Winning Time di HBO e produttore dell’indie candidato all’Oscar del 2022 To Leslie. Queen sta attualmente adattando il romanzo fantasy di Naomi Novik His Majesty’s Dragon come serie di un’ora per Fox e ha recentemente adattato il racconto A Note of Explanation di Vita Sackville-West per Netflix. È stato autore di Cars 2 e Cars 3 per Pixar, nonché creatore di A to Z e Powerless della NBC.

Siamo ancora nelle prime fasi dello sviluppo, ma ci sono gli ingredienti per un film su un prodotto iconico che sembra fare eco a Air diretto da Ben Affleck, sulla battaglia di Nike per vincere un contratto di scarpe con Michael Jordan per la linea di sneaker che ha trasformato l’azienda. Maia Eyre sta supervisionando Cola Wars per Sony.

Steven Spielberg Collection, il cofanetto dedicato a tre film cult

0

Koch Media ha fatto uscire 16 luglio 2020 in DVD e Blu-Ray la Steven Spielberg Collection, un imperdibile cofanetto dedicato a tre film cult diretti dallo straordinario regista che non ha bisogno di presentazioni: Steven Spielberg. La Collection include 1941 – Allarme ad Hollywood (1979), Always – Per sempre (1989) e Sugarland Express (1974).

Il cofanetto presenta Sugarland Express, terzo film del regista culto con una mastrizzazione 2.35.1 ad ottima risoluzione a 1080p con formato DB-50 a doppio strato. Il secondo titolo è Allarme ad Hollywood, in due edizioni la nota theatrical cut e la extended cut con ben 20 min circa in più. Terzo film è il famosissimo Always che vede il regista tornare a lavorare con Richard Dreyfuss.

Steven Spielberg Collection1941 – Allarme a Hollywood

Pochi giorni dopo l’attacco a Pearl Harbor, a Los Angeles si sparge la voce che i giapponesi si apprestino ad attaccare gli Stati Uniti. Effettivamente un sommergibile nipponico sta cercando di individuare Hollywood per attaccarla. È il panico e la città è in preda al caos.
Nel cast del film Dan Aykroyd, Ned Beatty, John Belushi, Lorraine Gary, Murray Hamilton e Christopher Lee.

Always – Per sempre

Pete è un pilota addetto allo spegnimento degli incendi nelle foreste. Nel corso di una missione muore per un incidente, lasciando nella disperazione la fidanzata Dorinda. Una volta in cielo, accetta di fare da angelo custode all’amico Ted, non solo per trasmettergli la sua esperienza, ma anche per aiutarlo a conquistare Dorinda. Nel cast del film Richard Dreyfuss, Holly Hunter, Brad Johnson, John Goodman e, per l’ultima volta sullo schermo, Audrey Hepburn.

Sugarland Express

Clevis Poplin dovrebbe scontare ancora quattro mesi di galera: non ha motivi per evadere, perché l’hanno destinato a un penitenziario modello. Sua moglie, Lou Jean Poplin, che vuole riprendersi il fi glioletto affidato a un’anziana coppia di coniugi di Sugarland, decide però di farlo scappare. La fuga riesce, e per la coppia comincia un lungo viaggio attraverso gli Stati Uniti alla volta di Sugarland… Nel cast del film Goldie Hawn, Michael Sacks, William Atherton, Ben Johnson e Gregory Walcott. Questo nuovo cofanetto, disponibile in DVD e Blu-Ray, presenta anche due versioni di 1941 – Allarme a Hollywood: Theatrical (114’) ed Extendend (140’). Steven Spielberg Collection vi attende in DVD e Blu-Ray dal 16 luglio 2020 solo su IBS e Feltrinelli.

Steven Spielberg chiarisce su Robopocalypse!

0

steven spielbergDopo la notizia di ieri che annunciava la sospensione del nuovo film di SpielbergRobopocalypse, oggi arrivano le dichiarazioni del regista che ha chiarito la situazione a EW

Steven Spielberg chiarisce la sua opinione su Netflix

0

Nell’anno in cui un film prodotto e distribuito da Netflix, Roma di Alfonso Cuaron, ha vinto ben tre prestigiosi premi Oscar (Miglior Titolo Straniero, Miglior Regia, Miglior Fotografia), le discussioni sul riconoscimento ad opere che non escono in sala ma che sono destinate soltanto al piccolo schermo ha scatenato una serie di polemiche accompagnate dalle dichiarazioni di figure importanti della scena hollywoodiana. Come quelle di Steven Spielberg, che di recente ha pubblicamente contestato le dieci nomination a Roma spiegando che un film realizzato per la tv non può concorrere agli Oscar.

La bagarre fra Spielberg e Netflix arriva ad un nuovo punto di incontro grazie al regista, che in un’intervista con il New York Times ha chiarito una volta per tutte la sua opinione in merito, sottolineando come le sue parole siano state ingigantite dai media:

Voglio che le persone trovino il loro intrattenimento in qualsiasi forma o modo che si adatti a loro. Grande schermo, piccolo schermo: ciò che conta davvero per me è una grande storia e tutti dovrebbero avere accesso a grandi storie. Tuttavia, credo che le persone debbano avere l’opportunità di lasciare le loro case e andare in un posto dove possono sedersi in compagnia degli altri per avere un’esperienza condivisa, piangere insieme, ridere insieme, avere paura insieme. Quell’esperienza che, quando finisce, potrebbe farli sentire po’ meno estranei. Voglio vedere la sopravvivenza dei cinema. Voglio che l’esperienza cinematografica rimanga rilevante nella nostra cultura.

Dunque è chiara la posizione del regista. Le sue lamentele non erano rivolte direttamente a Netflix e alla produzione di film destinati alla visione casalinga, quanto invece alle varie catene di distribuzione che hanno impedito al colosso dello streaming mondiale di mostrare nei cinema i suoi film originali a causa dei novanta giorni esclusivi.

Decisamente un modo intelligente per affrontare la questione e offrire un punto di vista ragionato, oltre che sincero, da un personaggio che ha cuore le sorti della settima arte e segue da vicino lo sviluppo di un sistema in continua evoluzione.

Fonte: New York Times

Steven Spielberg alla regia di American Sniper

0
Steven Spielberg alla regia di American Sniper

Finalmente reso noto il prossimo progetto da regista di Steven Spielberg . Si tratta di American Sniper, film che da tempo l’attore Bradley Cooper stava cercando di portare avanti nell’ambito della Warner Bros e che voleva diretto da David O Russell, dopo aver lavorato con lui già ne Il Lato Positivo e adesso in American Hustle. Steven Spielberg ha preso in mano il progetto, lasciando a Cooper il ruolo di protagonista e decidendo di occuparsi della regia.

Il film si basa sulle memorie di Chris Kyle, ex cecchino dei Navy SEAl che detiene il macabro record del maggior numero di uccisione nella storia dell’esercito statunitense (rivendicate 255, accertate 160). Il libro su cui si baserà il film è uscito lo scorso anno, mentre a febbraio Kyle è morto in un poligono di tiro, ucciso da un altro veterano.

La sceneggiatura, già scritta da Jason Dean Hall, potrebbe subire variazioni e cambiamenti da parte di Steven Spielberg stesso.

Fonte: CS via BT

Steven Spielberg alla regia del remake West Side Story?

0

Steven Spielberg

Il regista Steven Spielberg è ancora alla ricerca di un nuovo progetto da regista e in serata arriva la notizia di un possibile suo coinvolgimento nel remake del film cult West Side Story di Robert Wise. A diffondere la notizia è l’autorevole sito Deadline secondo il quale il regista ha manifestato interesse verso il progetto ancora alle prime fasi di sviluppo.  

Steven Spilberg ha diretto nel 2012 il film di successo Lincoln, e doveva dirigere il film di fantascienza Robopocalypse ritornato in fase di sviluppo per volere della Paramout. Fallito anche il tentativo di dirigere American Sniper a cui lo stesso Spielberg sembra abbia rinunciato e affidato ora a Clint Eastwood. Quindi il regista è tutt’ora alla ricerca di un progetto, in attesa di produrre il sequel di Tin Tin. 


West Side Story è un musical scritto da Jerome Robbins (regia e coreografia), Arthur Laurents (libretto), Leonard Bernstein (musiche) e Stephen Sondheim (testi) su soggetto ideato da Robbins al quale contribuirono poi con modifiche e suggerimenti anche gli altri autori.[1] West Side Story debuttò al Winter Garden Theater di Broadway (New York) il 26 settembre 1957 e fu replicato 732 volte prima di partire per una tournée che ebbe molto successo, data l’epoca. Nel 1961 la United Artists ne realizzò una versione cinematografica per la regia di Jerome Robbins e Robert Wise che debuttò nelle sale il 18 ottobre. Il film vinse dieci Academy Awards cinematografici, tra i quali quello per il miglior film. Mai un film musicale aveva ricevuto così tanti riconoscimenti.La storia è un rifacimento della tragedia di William Shakespeare Romeo e Giulietta. Il tema tragico, la musica sofisticata e le istanze sociali rappresentate segnarono il linguaggio musicale del teatro in inglese che in precedenza si era dedicato, tranne rare eccezioni, a temi leggeri. West Side Story è ancora oggi rappresentato con una certa frequenza da teatri minori e, occasionalmente, da compagnie anche importanti.

Steven Spielberg

Steven Spielberg al lavoro su una serie sul Napoleon scritto da Stanley Kubrick

0

Ospite al Festival di Berlino 2023, dove riceverà l’Orso d’Oro alla Carriera, Steven Spielberg ha dichiarato che il suo prossimo lavoro sarà dedicato all’adattamento di una sceneggiatura di Stanley Kubrick intitolata Napoleon. Sembra che la famosa opera incompiuta del regista di 2001: Odissea nello Spazio sia ora nelle mani del regista cher, insieme a HBO si occuperà di produrre la serie.

Già nel 2016 circolavano delle voci che volevano lo script nelle mani di Cary Fukunaga. Nella stessa occasione, il regista ha dichiarato che la pandemia di coronavirus lo ha costretto a fare i conti con l’età e la mortalità, riconoscendo che le sue paure sono ciò che lo ha spinto a realizzare il suo film multi-nominato all’Oscar The Fabelmans.

Steven Spielberg è trai protagonisti della stagione dei premi con il suo ultimo film, The Fabelmans, che racconta in maniera romanzata la sua infanzia e adolescenza e il suo amore per il cinema che è cresciuto insieme a lui.

Steven Spielberg al lavoro su un nuovo film sugli UFO

0
Steven Spielberg al lavoro su un nuovo film sugli UFO

Sono pochi i registi che oggi sono in grado di suscitare un interesse e un’eccitazione così diffusi con la notizia del loro prossimo progetto, e Steven Spielberg è senza dubbio uno di questi. Si è speculato sul prossimo film del leggendario regista da quando si è diffusa la voce che avrebbe potuto prendersi una lunga pausa (o forse addirittura ritirarsi) dopo l’uscita di The Fablemans, ma secondo Variety il prossimo film di Spielberg è già nelle prime fasi di pianificazione.

I dettagli sono pochi, ma il sito riporta che Spielberg intende tornare al genere fantascientifico per un “film sugli UFO” senza titolo, basato su una sua idea originale. La sceneggiatura sarà scritta da David Koepp, che ha già collaborato con Steven Spielberg per Jurassic Park, La guerra dei mondi e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo. Si attendono ora maggiori dettagli su questo progetto, nella speranza che non occorrà aspettare troppo prima di poterne sapere di più e di vederlo in sala.

LEGGI ANCHE:

I film di fantascienza di Steven Spierlberg

Per un certo periodo, dopo l’uscita di quello che probabilmente rimane il suo film più iconico, Lo squalo, Spielberg è stato praticamente sinonimo di genere fantascientifico, dirigendo film del calibro di E.T. L’extraterrestre, Incontri ravvicinati del terzo tipo, e successivamente A.I. – Intelligenza artificiale, Minority Report e La guerra dei mondi. Il suo ultimo film di fantascienza è stato Ready Player One, uscito nel 2018. Grande maestro e innovatore di questo genere, che ha in ognuna di queste occasioni dimostrato di padroneggiare con grande consapevolezza, Spielberg sembra dunque pronto a tornare tra le stelle.

Steven Spielberg al lavoro su Blackhawk per la DC Comics

0

Si allarga la famiglia DC accogliendo il più illustre degli ospiti: Steven Spielberg lavorerà infatti sull’adattamento del fumetto di Blackhawk insieme alla Warner Bros., dopo aver stilato un accordo insieme alla sua casa di produzione (la Amblin Entertainment).

La notizia è stata rilanciata direttamente dalla DC Comics sui profili social ufficiali con questo messaggio: “Benvenuto in famiglia Steven Spielberg! L’iconico regista entrerà nel mondo DC con Blackhawk“.

Indiana Jones donna? Ecco cosa dice Steven Spielberg

Insieme all’annuncio è arrivato anche il comunicato con il commento di Spielberg:

È stato meraviglioso lavorare con il team della Warner Bros. per portare Ready Player One sullo schermo. Riescono a miscelare passione e professionalità in tutto ciò che fanno e hanno una passato straordinaria in questo genere di film. Sono entusiasta di unirmi a loro con Blackhawk.

La sceneggiatura del film sarà curata da David Koepp, storico collaboratore del regista che ha firmato Jurassic ParkIl mondo perduto: Jurassic Park, La guerra dei mondiIndiana Jones e il regno del teschio di cristallo. 

Ovviamente si spera che Spielberg possa anche dirigere questo adattamento, ma si attendono conferme nel corso dei prossimi mesi. Intanto dagli uffici della Warner Bros. giungono i primi calorosi commenti: “Siamo così orgogliosi di essere lo studio dietro l’ultimo successo di Steven Spielberg, e siamo entusiasti all’idea di lavorare ancora con lui in questa nuova avventura. Non vediamo l’ora di scoprire quale nuovo scenario si aprirà introducendo Blackhawk al pubblico“.

Che ne pensate?

Steven Spielberg vorrebbe portare al cinema Il Talismano di Stephen King

Steven Spielberg a Milano, con Meryl Streep e Tom Hanks, per The Post: “La stampa libera è il guardiano della democrazia”

0

Attesi dai fan ma anche dagli addetti ai lavori, sono arrivati a Milano oggi, per presentare The Post, il regista Steven Spielberg, e gli interpreti Meryl Streep e Tom Hanks, un trio delle meraviglie per gli appassionati del cinema hollywoodiano, un totale di otto premi Oscar.

Il film racconta la battaglia che il Washington Post portò avanti, rivendicando il diritto di pubblicare i Panama Papers (documenti secretati in cui si rivelavano le verità sulla guerra in Vietnam, taciute agli americani dalle quattro amministrazioni precedenti, atteggiamento perpetrato da Nixon) dopo che il Governo bloccò le pubblicazioni già in atto del New York Times.

Un film sulla libertà di stampa, sull’importanza di tenere fede alla propria missione di giornalisti, ma anche un film su una delle donne più straordinarie del ‘900, Kay Graham, che diventando proprietaria dell’allora piccolo giornale locale, riuscì a trovare la sua voce e a dare al suo giornale la fama di cui gode adesso, facendolo diventare uno dei più importanti portavoce del Watergate.

The Post – il trailer

The Post, l’importanza della libertà di stampa

E proprio in merito ai rapporti tra stampa e Governo, Steven Spielberg non le manda a dire: “La stampa libera è il guardiano della democrazia. Questa è una verità incontrovertibile. Se guardiamo a posteriori i fatti del 1971 quando Nixon ha cercato di negare questo diritto di pubblicare e diffonde i Pentagon Papers e addirittura ci è voluta una sentenza della Corte Suprema, in quanto la corte d’appello, meno importante, aveva di fatto impedito al New York Times di proseguire con la pubblicazione, questo è stato un atto inaudito.

Era la prima volta che accadeva dalla Guerra Civile Americana. Oggi ci troviamo ancora ad osservare la minaccia reale, per quello che riguarda la libertà di stampa e questo fa sì che ci sia una rilevanza assolutadi quei fatti avvenuti nel 1971. Io la storia l’ho scoperta grazie alla sceneggiatura di Liz Hannah e Josh Singer nel 2017. Questa inversione causale di numeri è assolutamente attuale.”

La stampa americana ha accolto il film con favore

“Da parte della stampa abbiamo avuto tantissimo sostegno e manifestazioni di supporto al film – ha ammesso Spielberg – una stampa che quotidianamente deve respingere gli attacchi subiti dall’amministrazione, che deve lottare contro la disinformazione, che troppo spesso vede adottare etichette facili, come fake news nel momento in cui una storia che viene pubblicata non piace al Presidente. Ma il film ha incontrato consensi al di là del messaggio politico e della difesa della libertà di stampa. Lo ha fatto soprattutto per la figura di Kay Graham, questa donna così meravigliosamente interpretata da Meryl Streep, una donna che si è trovata ai vertici della sua professione, con una grande difficoltà nel trovare una voce che le permettesse di farsi avanti e di farsi valere in un mondo, nella professione e nella società, governato dagli uomini.

Finché in un momento così cruciale questa voce l’ha trovata, mettendo tutti al loro posto. Credo che il nucleo emotivo della storia riguardi proprio questa figura di donna che riesce a trovare una voce. Devo dire anche che per la prima volta nella mia carriera mi sono trovato a ritrarre un rapporto umano complesso come quello che è esistito davvero tra la signora Graham e Ben Bradlee. Ho avuto una enorme fortuna nell’avere Tom e Meryl per interpretarli.”

The Post è dedicato a Nora Ephron

Meryl Streep, amica della regista e sceneggiatrice scomparsa, ha commentato la dedica speciale del film: “Nora è stata colei che ci ha portati a lavorare insieme. Tom non lo conoscevo bene, ma lui e Nora erano molto amici, così come lo eravamo io e lei. È stato grazie a lei che abbiamo avuto l’opportunità di lavorare insieme e di conoscerci. È stato positivo il fatto di poterci conoscere sul set. Nora è stata una grandissima fonte di ispirazione e mi piacerebbe molto se lei potesse essere qui, a commentare il film e il momento attuale, che stiamo vivendo. Credo che nessuno meglio di lei potrebbe parlarne in maniera più divertente ma anche pungente, di come avrebbe potuto fare lei.”

La sceneggiatura del film era precedente alle elezioni di Trump

“La prima versione dello script, scritta da Liz Hannah, è stata comprata da Amy Pascal sei giorni prima delle elezioni presidenziali (novembre 2016, ndr). Pensavamo che potesse essere un nostalgico sguardo indietro rispetto a dove le donne erano effettivamente arrivate, dal momento che tutti immaginavamo che di lì a poco avremmo avuto il primo Presidente donna. Era una cosa che tutti quanti davano per scontato. Poi c’è stato l’esito delle elezioni e dopo, un aumento di ostilità nei confronti della libertà di stampa, un aumento di attacchi nei confronti delle donne, comportamenti che si verificavano al vertice del nostro Governo. Quindi il film si è trasformato in una riflessione su quanta strada non abbiamo fatto.”

Kay Graham è una donna che impara il coraggio

“Questa storia nasce dal grande scoraggio di Daniel Ellsberg, una persona che aveva lavorato per il Governo e per il Dipartimento di Stato, un soldato e poi un giornalista che aveva deciso poi di lottare contro la legge per lo spionaggio e di trafugare i documenti che era riuscito a far arrivare al New York Times. Tutto è cominciato con un atto di coraggio, perché con questa pubblicazione gli americani sono venuti a conoscenza di cose tremende, ovvero che ben quattro amministrazioni avevano mentito al popolo americano e che il quinto Presidente coinvolto stava facendo di tutto per sopprimere la libertà di stampa. Ed è stato l’atto di coraggio di questa donna, a capo di questo giornale. Era una donna che sentiva di non essere al suo posto.

La rappresentazione della redazione del Post è accurata, all’epoca non c’erano donne, al massimo segretarie. C’erano solo maschi bianchi. In un certo senso la Graham sfida Nixon e prende questa decisione così importante, pur non essendo ancora consapevole del suo potere. È stata poi una donna che è stata capace di vincere un premio Pulitzer con la propria autobiografia, insomma una delle donen più importanti dello scorso secolo. Un’icona. Quindi, per rispondere alla domanda, il coraggio si può imparare, e Kay lo ha imparato, ma noi non lo insegnamo abbastanza alle nostre ragazze. Ben Bradlee, così meraviglisamente interpretato da Tom Hanks, è stato un uomo di grandissimo coraggio, spietatamente coraggioso, ha deciso e accettato di rischiare tutto, pur di raccontare la verità.”

Tom Hanks, mirabile interprete dell’impetuoso Ben Bradlee

“Ben Bradlee  era una bestia – ha dichiarato invece l’attore alla sua ennesima collaborazione con Spielberg – Nel giungo del 1971, il Washington Post era in diretta concorrenza con il Washington Star, che era all’epoca il quotidiano numero 1 di Washington DC. L’idea che il New York Times potesse avere una storia che invede il Post non aveva, teneva sveglio Ben Bradlee di notte, questa cosa lo faceva impazzire.Una delle scene più divertenti del film è quella in cui tutti stanno leggendo il Times e lui dice ‘Siamo gli ultimi a sapere le cose a casa nostra’. Era una scena molto divertente da fare perché mostrava tutta la passione ma anche il senso di sfida che guida il personaggio per tutto il film.”

“Il Post era all’epoca il secondo giornale di Washington – ha aggiunto Spielberg – ma Ben Bradlee aveva una tale fame e un tale appetito che questa spinta lo ha alimentato tanto al punto di spingerlo a sfidare il New Yorks Times che allora come ora era il più grande quotidiano degli Stati Uniti. È stato questo suo appetito, questa sua fame a spingerlo a cercare di immaginare un futuro grandioso per il Washington Post, facendo emergere lui come il giornale che si meritava Ben Bradlee come direttore. Questo suo modo di essere, durante il Watergate, lo ha spinto a togliere tutti i freni, tanto da convincere Kay Graham, il suo editore, a credere che il Post potesse diventare un grande quotidiano, cosa che è accaduta con la pubblicazione dello scandalo Watergate che ha portato alle dimissioni di Nixon.”

#TimesUp, Meryl Streep: “L’aria è cambiata”

Meryl Streep ha commentato, come da attese, il movimento Time’s Up e il fermento a Hollywood: “Non so perché ci è voluto tutto questo tempo, ma per qualche motivo l’aria è cambiata, non solo a Hollywood, ma in ogni posto di lavoro. C’è stata questa grande apertura perché i grossi nomi di Hollywood sono stati chiamati in causa, ma le donne hanno sempre lottato in ogni ambiente di lavoro. Solo quando è stata coinvolta Hollywood, le cose si sono mosse. Prevedo che ci sarà qualche passo indietro, ma poi si continerà, si ripartirà e sono molto ottimista. Questi sono momenti molto interessanti.”

Chiamato in causa sulla disparità di trattamento tra uomo e donna, Steven Spielberg è stato illuminante. Il regista ha spiegato che nel corso della storia le donne hanno “dimostrato più volte di avere la forza per spezzare lo stampo in cui gli uomini le costringono”. L’esempio è la Seconda Guerra Mondiale, quando con gli uomini al fronte, le donne divennero titolari dell’indistria e del Paese, salvo poi tornare in cucina alla fine della Guerra, senza ricevere credito per quella pagina di storia che loro stesse avevano contribuito a chiudere.

“Io non ho la competenza giusta per poter fornire delle risposte esaustive e corrette, ma in base agli esempi che riporta la Storia mi sento di dire che il problema è principalmente degli uomini. Sono loro che non hanno ancora mostrato la volontà di controllarsi, di riuscire a comportarsi in maniera adaguata, ad accettare un NO come risposta. Finché gli uomini non sono in grado di accettare un NO, questa lotta di potere continuerà. Io mi auguro anche che il film sia un piccolissimo passo, possa essere un’ispirazione per molte donne, che possano trovare il coraggio di far sentire la propria voce.”Steven Spielberg the post

Steven Spielberg a lavoro su Montezuma e Cortés

0
Steven Spielberg a lavoro su Montezuma e Cortés

Dopo il grande successo di Lincoln, il regista Steven Spielberg sta valutando con molta attenzione i suoi prossimi progetti. Ultimo titolo ad aggiungersi alla lunga lista di cose che il regista dovrebbe fare è quello relativo al conflitto storico tra Montezuma e Hernán Cortés, episodio infelice per la storia della vecchia Europa e tema di una sceneggiatura, firmata da Dalton Trumbo che era finita nella Lista Nera e che sarà poi riscritta da Steve Zaillian (Shindler’s List).

La storia, ricordiamo, parlerà dell’invasione spagnola in America centrale e del successivo genocidio degli autoctoni da parte delle truppe del sanguinario Cortés.

Di recente abbiamo appreso che Steven Spielberg ha sospeso la produzione di Robopocalypse per motivi di budget e che ha abbandonato American Sniper, passando il progetto al collega Clint Eastwood. Inoltre, come se non bastasse la versione in lavorazione di Ridley Scott, Spielberg era coinvolto anche in Gods and Kings, altra rilettura della storia biblica di Mosè, che però è passato nelle mani di Ang Lee.

Spielberg, per ora, è legato al film su Montezuma in veste di produttore, insieme allo sceneggiatore e alla sua DreamWorks.

Fonte: Deadline

Steven Spielberg si da ai robots?

0

Drew Goddard, sceneggiatore di Cloverfield e del prossimo Cabin in the Woods – che segna anche il suo esordio dietro la macchina da presa – è stato scritturato per adattare il testo Robocalypse di Daniel H. Wilson.

Steven Soderbergh: un supercast per il suo nuovo thriller No Sudden Move

0

Come riportato da ComingSoon.net, il prossimo progetto cinematografico di Steven Soderbergh si arricchisce di un parterre di attori di assoluto rispetto. Del cast del nuovo film del regista di Erin Brockovich e Traffic, infatti, faranno parte Don Cheadle, Benicio del Toro, David Harbour, Jon Hamm e Ray Liotta.

Il resto del cast del film, il cui titolo sarà No Sudden Move (in precedenza il progetto era noto come Kill Switch), include Amy Seimetz, Kieran Culkin, Brendan Fraser, Noah Jupe, Bill Duke, Frankie Shaw e Julia Fox. Le riprese del film sono attualmente in corso a Detroit, nel Michigan, con la produzione che sta ovviamente seguendo tutti i protocolli di sicurezza relativi all’emergenza Covid-19 necessari ad evitare il contagio.

“L’ultima volta che ho girato un film a Detroit con una sceneggiatura eccezionale e con un cast eccezionale, le cose sono andate molto bene, quindi sono molto eccitato in questo momento”, ha dichiarato Steven Soderbergh in un comunicato ufficiale. Il film è stato sceneggiato da Ed Solomon e sarà prodotto da Casey Silver. Si tratta di uno dei due film che Soderbergh realizzerà per conto di WarnerMedia e destinato alla piattaforma di streaming HBO Max: l’altro è Let Them All Talk, che annovera nel cast Meryl Streep e Gemma Chan e che dovrebbe debuttare entro la fine dell’anno.

Ambientato nella Detroit degli anni ’50, No Sudden Move seguirà un trio di criminali che si rendono complici di un’invasione domestica. Le cose, però, non andranno secondo i loro piani, con il trio che sarà costretto a chiedersi se qualcuno non li abbia traditi.

Steven Soderbergh: 10 cose che non sai sul regista

Steven Soderbergh: 10 cose che non sai sul regista

Tra i più radicali sostenitori del rinnovamento cinematografico vi è senza dubbio il regista Steven Soderbergh. Vincitore del premio Oscar, negli anni Soderbergh ha saputo rinnovarsi sfruttando le principali innovazioni tecnologiche per la realizzazione di film e serie TV. Molti dei suoi film sono oggi considerati dei veri e propri cult.

Ecco 10 cose che non sai su Steven Soderbergh.

Steven Soderbergh film

1. Ha diretto numerosi lungometraggi di successo. Il regista esordisce nel 1989 con il film Sesso, bugie e videotape, con il quale vince la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Successivamente dirige i film Delitti e segreti (1991), Piccolo, grande Aaron (1993), Torbide Ossessioni (1995), Schizopolis (1996), Out of Sight (1998), L’inglese (1999), Erin Brockovich (2000), Traffic (2000), con il quale vince l’Oscar come miglior regista, Ocean’s Eleven (2001), con protagonisti George ClooneyBrad Pitt Matt DamonFull Frontal (2002) Solaris (2002), Ocean’s Twelve (2004), Intrigo a Berlino (2006), Ocean’s Thirteen (2007), Che – L’argentino (2008), Che – Guerriglia (2008), The Girlfriend Experience (2009), The Informant (2009), Contagion (2011), Magic Mike (2012), Effetti collaterali (2013), il film TV Dietro i candelabri (2013), la serie TV The Knick (2014), e poi gli ultimi film La truffa dei Logan (2017), Unsane (2018), High Flying Bird (2019) e Panama Papers (2019), con protagonisti Meryl Streep, Gary Oldman e Antonio Banderas.

2. Ha ricoperto anche altri ruoli. Soderbergh è solito ricoprire anche il ruolo di direttore della fotografia, sceneggiatore, montatore e produttore dei propri film. Per questi tuttavia si accredita con nomi diversi e inventati. Questo vale per quasi tutti i film da lui realizzati.

Steven Soderbergh iPhone

3. Ha girato dei film con un iPhone. Soderbergh è un esperto in fatto di pellicole e macchine da presa, tanto da sperimentare continuamente con i propri film il modo in cui questi possono essere realizzati. In particolare il regista si è avvalso di un iPhone per girare i film Unsane e High Flying Bird. Soderbergh è infatti convinto che gli smartphone abbiano un altissimo potenziale in campo cinematografico, e i suoi film sembrano esserne la prova.

steven-soderbergh-unsane

Steven Soderbergh Unsane

4. Ha girato il film con un iPhone. Unsane è il primo film di Soderbergh realizzato interamente con un iPhone, strumento scelto non per mancanza di budget ma per volontà del regista. Per le riprese si è così utilizzato un iPhone 7 Plus con una qualità in 4K, e utilizzando l’app FiLMiC Pro. L’intero film è costruito adeguandosi alle capacità dello strumento.

Steven Soderbergh Panama Papers

5. Ha realizzato un nuovo film con Netflix. Panama Papers è il nuovo film del regista, basato sui veri fatti di cronaca che hanno portato allo smascheramento di una grande frode fiscale. Nel film sono presenti gli attori Meryl Streep, Gary Oldman e Antonio Banderas. Presentato in concorso al Festival di Venezia, Panama Papers è poi stato distribuito su Netflix a partire dal 16 ottobre. L’azienda streaming si è occupata anche della produzione.

Steven Soderbergh Venezia

6. Ha partecipato all’ultima edizione del festival. Soderbergh era in concorso alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il film Panama Papers, il quale è stato accolto positivamente dalla stampa e dal pubblico.

Steven Soderbergh Lina Wertmüller

7. Si è fatto notare per la sua maglietta. Durante il red carpet del suo film, Soderbergh ha sfoggiato una maglietta con stampato “scritto e diretto da Lina Wertmülller”, in onore alla celebre regista italiana e alla sua influenza sul cinema di tutto il mondo. La Wertmüller ha poi dichiarato di aver particolarmente apprezzato il gesto. Recentemente la regista ha ricevuto un Oscar alla carriera.

steven-soderbergh-rotten-tomatoes

Steven Soderbergh Rotten Tomatoes

8. I suoi film hanno punteggi molto alti. Sul sito Rotten Tomatoes sono riportati i punteggi ottenuti dai suoi film, sulla base delle recensioni raccolte. Il film con il maggior punteggio è Sesso, Bugie e Videotape, con il 96%. Il punteggio più basso è invece quello del film Intrigo a Berlino, riportante il 33% di critiche positive.

Steven Soderbergh IMDb

9. Vi è una scheda completa del regista. Sul sito IMDb, è presente una scheda completa del regista, con l’elenco dei film da lui scritti, diretti e prodotti, nonché foto tratte dai set e ulteriori curiosità sulla sua carriera.

Steven Soderbergh età e altezza

10. Steven Soderberg è nato ad Atlanta, in Georgia, Stati Uniti, il 14 gennaio 1963. L’altezza complessiva del regista è di 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Steven Soderbergh torna al cinema con Channing Tatum

0
Steven Soderbergh torna al cinema con Channing Tatum

Steven Soderbergh ci ripensa. Dopo aver annunciato il suo ritiro dal mondo del cinema, sembra che il regista di Ocean’s Eleven e Erin Brockovich sia in realtà pronto a tornare dietro la macchina da presa. L’occasione sarà Lucky Logan, progetto che vedrà riuniti Soderbergh e Channing Tatum dopo il grande successo di Magic Mike (i due avevano lavorato insieme anche in Effetti Collaterali, ultimo film per il grande schermo del regista).

Al momento non si conoscono dettagli circa la trama del film, che sarà prodotto da Gregory Jacobs, regista di Magic Mike XXL. Diverse major sarebbero in lizza per acquistare il film, tra cui Warner Bros., Sony e 20th Century Fox.

Fonte

Steven Soderbergh pubblica la prima foto dal set di Mosaic

0

Come annunciato qualche settimana fa, niente ritiro dalle scene per Steven Soderbergh, che anzi rilancia tentando una nuova strada: quella del film interattivo. Il regista premio Oscar per Traffic ha postato sul suo account Twitter un’immagine del ciak pronto per il suo prossimo progetto, Mosaic: la pellicola, i cui protagonisti saranno Sharon Stone e Garret Hedlund, darà al pubblico la possibilità di scegliere il finale tramite un’App per Smartphone.

https://twitter.com/Bitchuation/status/651511598368997376/photo/1?ref_src=twsrc%5Etfw

Dalla foto vediamo che Soderbergh ha intenzione di terminare il film in soli 29 giorni, il che sarebbe eccezionale se si pensa che il lungometraggio avrà addirittura più di un finale. La dicitura “shooting fase A” è curiosa, non sappiamo se è riferita ad un’abituale suddivisione della lavorazione del film che il regista è solito adottare oppure invece alle scene deputate a far parte della “versione A” della storia (a cui dovrebbero seguire versioni B, C…). Attendiamo trepidanti nuovi indizi…

Fonte: Collider

Steven Soderbergh presenta Unsane, il suo film girato con un iPhone – trailer

0

Dopo l’heist movie dal sapore comico, che vedremo al cinema questa primavera, Steven Soderbergh ritorna al thriller e lo fa con Unsane, un progetto davvero interessante.

Il film, con protagonista Claire Foy (The Crown), è l’esempio di quanto Soderbergh sia in grado di spaziare tra generi e tecniche, tanto che questa volta si è affidato soltanto alle riprese di un iPhone.

Il film fu annunciato l’anno scorso, pur non avendo mai avuto un titolo prima d’ora. Del progetto si parlava come il “film segreto di Soderbergh girato con un cellulare”. Nel cast del film compaiono anche Juno Temple, Joshua Leonard, Amy Irving e Jay Pharoah.

Ecco il trailer di Unsane

Il film racconta di una donna terrorizzata dall’idea di essere seguita da uno stalker. Il film si gioca molto sull’eventualità che le paure del personaggio della Foy siano vere o se lei stia semplicemente avendo esperienza traumatico a seguito di un esaurimento.

Il film vira quindi verso dei toni dark in cui possiamo vedere Claire Foy alle prese con toni meno “aristocratici”. L’attrice vincitrice di un Golden Globe metterà da parte la corona di Elisabetta II per interpretare sul grande schermo Lisbeth Salander in Quello che non Uccide.

Per quanto riguarda invece Soderbergh, che intanto ha dichiarato di voler girare i suoi prossimi film solo con un iPhone, lo aspettiamo al cinema con Logan Lucky, divertente ma acnhe commovente heist movie visto alla Festa di Roma.

Logan Lucky, la recensione del film di Steven Soderbergh

steven soderberh unsane

Fonte

Steven Soderbergh ammette che i Cinecomics non fanno per lui: “Non fanno sesso!”

0

Un altro grande nome trai registi di Hollywood ammette di non sentirsi a proprio agio con i Cinecomics, questa volta tocca a Steven Soderbergh, regista premio Oscar per Traffich e prolifico autore contemporaneo. In una lunga intervista a thedailybeas il regista ha affrontato la questione incalzato sul tema di dirigere un film sui supereroi e sul suo modo di appassionarsi ai personaggi e al modo nel quale ama raccontarli. L’occasione è stata l’uscita imminente del suo ultimo film Kimi, una sorta di variazione del 21° secolo su La finestra sul cortile – via- Panic Room – via – The Parallax View.

Non proprio, e non sono uno snob; non è che mi senta in qualche modo di livello superiore. Diventa davvero l’universo che occupi come narratore. Sono semplicemente troppo legato alla terra per liberarmi davvero in un universo in cui la fisica newtoniana non esiste [ride]. Ho solo una mancanza di immaginazione al riguardo, motivo per cui l’unica incursione che ho avuto nella pura fantascienza [Solaris del 2002] era essenzialmente un film drammatico ambientato su un’astronave. Inoltre, per me è difficile comprendere questo mondo e non riuscirei a scrivere o supervisionare la scrittura della storia e dei personaggi, a parte il fatto che posso piegare il tempo e sfidare la gravità e sparare raggi dalle mie dita, ma perché non si Scopa? Nessuno scopa! Ad esempio, non so come dire alle persone come comportarsi in un mondo in cui non è una cosa che accade. L’universo fantasy, a quanto so, tipicamente non prevede molto sesso. Questo senza contare altre cose come: chi paga questa gente? Per chi lavorano? Come hanno ottenuto il lavoro? Se le persone vogliono andare a sperimentare quell’universo, va bene. Come regista, non so proprio da dove cominciare.

Steven Soderbergh a lavoro su un film interattivo per HBO

0

Steven Soderbergh starebbe lavorando a un nuvo progetto sperimentale per la HBO. Si tratterebbe di un film che spinge oltreil concetto di interattività con lo spettatore. Entertainment Weekly riporta che il film si intitolerà Mosaic e vede protagonista Sharon Stone.

Sembra che, se il progetto dovesse ricevere un definitivo via libera, lo spettatore potrà scegliere che piega far prendere alla trama usando la tecnica dei finali multipli. In pratica lo stesso principio dei videogiochi applicato al cinema.

Soderbergh ha dichiarato: “Credo che le brave persone alla HBO saranno genuinamente entusiastiche di Mosaic per due ragioni. La prima è che rappresenta un modo nuovo di esperienza di una storia e di condivisione di quella esperienza con gli altri. Secondo ci vorrà una nuova categoria agli Emmy, e si tratterebbe dell’unico progetto candidabile e eleggibile”.

Che ve ne pare? L’esperienza di Steven Soderberg è comprovata, sia al cinema che in tv, e il suo approccio alla settima arte, sempre attivo su tutti i livelli di produzione dei film ne farebbe il protagonista adeguato per qualsiasi tipo di sperimentazione.

Fonte: The Verge

 

Steven Sielberg: dopo Indiana Jones 5 il biopic su Leonard Bernstein

0

Dopo essere rimasto a bocca asciutta agli Oscar 2018 con il suo The Post, Steven Spielberg si prepara alla promozione del sul prossimo attesissimo film, Ready Player One, dal 29 Marzo nelle sale italiane.

Il regista e produttore però non ha certo intenzione di riposarsi, e ha già annunciato i suoi prossimi due film: il primo è West Side Story, remake del celebre musical, per il quale sono già partiti i casting; il secondo è, finalmente, Indiana Jones 5, che vedrà Harrison Ford tornare a indossare la famosa fedora.

Ma come ben si sa, Spielberg non è uno che resta con le mani in mani, così sta già guardando avanti per il suo prossimo film. Apprendiamo da Variety che Spielberg sta seguendo delle round table segretissime di lettura per una sceneggiatura sulla vita di Leonard Bernstein, compositore, pianista e direttore d’orchestra statunitense.

Hook: Steven Spielberg non aveva fiducia nel film

A scrivere la sceneggiatura in questione è stato Josh Singer per la Paramount, ma un’altra fonte rivela che sebbene sia frequente per Steven Spielberg interessarsi a moltissimi progetti, spesso cede la regia e rimane solo nella produzione del film. Tuttavia la scelta di dirigere un biopic su un compositore si allineerebbe con la recente decisione di portare al cinema un famoso musical. Inoltre la scelta confermerebbe l’alternanza, sistematica negli ultimi anni, che Spielberg adotta nel realizzare un dramma storico a un film a grande budget.

Seguiremo gli sviluppi del progetto.

Ready Player One: il trailer finale del film di Steven Spielberg

Steven Seagal torna in Romania

0
Steven Seagal torna in Romania

Steven SeagalLe riprese di The Mercenary: Absolution, diretto da Keoni Waxman  interamente girato in Romania, iniziano oggi, 17 marzo 2014, e continueranno fino al 7 aprile.

Il cast, guidato da Steven Seagal, comprende Byron Mann e Vinnie Jones. La Castel Film Studios sta fornendo il supporto logistico. Questo film d’azione prodotto dalla Steamroller Production e dalla Voltage Pictures,  sarà distribuito direttamente in video come il precedente fil girato da Keoni Waxman in Romania nel 2013, A Good Man, dove Seagal interpreta lo stesso personaggio, Alexander. E ‘ la quinta volta che Seagal gira un film in Romania.

Qui si era già recato nel 2009 per  le riprese di Born to Raise Hell di Lauro Chartrand,  Against the Dark di Richard Crudo nel 2008 e nel 2005 Attack Force e Shadow Man, diretti entrambi da Richard Keusch. Durante le sue numerose visite in Romania  Seagal è stato inoltre coinvolto in eventi di beneficenza locali : ha fatto una donazione alle  vittima delle inondazioni di un villaggio moldavo, ha sensibilizzato i bambini sul pericolo delle droghe, e ha anche adottato un cane randagio.

Fonte: Filmneweurope.com