Home Blog Pagina 657

Stargate: trovati gli sceneggiatori del reboot

0
Stargate: trovati gli sceneggiatori del reboot

Sappiamo ormai da tempo che Roland Emmerich, insieme alla  Metro Goldwyn Mayer Pictures e Warner Bros. Pictures, e a Dean Devlin, sta lavorando per lanciare una nuova trilogia basata sul film del 1994 Stargate. L’annuncio è stato dato diverso tempo fa da Gary Barber, Presidente e CEO della MGM. Emmerich è stato confermato alla regia anche della nuova trilogia.

Adesso, The Hollywood Reporter ci informa che James A. Woods e Nicolas Wright sono stati ingaggiati per occuparsi dello script del film. I due hanno lavorato anche allo script di Independence Day 2, sempre diretto da Emmerich.

Stargate, uscito, nel 1994 vedeva come protagonisti gli attori Kurt Russell, James Spader, Jaye Davidson e Alexis Cruz e incasso quasi 200 milioni di dollari.

Barber ha detto “Non potremmo essere più felici di collaborare nuovamente con Roland e Dean  i creatori dell’originale ‘ Stargate ‘, per portare la loro visione rinvigorita alle nuove generazioni. Stargate  è uno dei più grandi titoli della vasta libreria di MGM , e non vediamo l’ora di aggiungere nuovi titolo alla nostra lista. “

Roland Emmerich ha detto “Non vediamo l’ora di andare avanti  immaginando nuove avventure e situazioni per l’universo Stargete. Questa storia è molto vicino ai nostri cuori , e avere la possibilità di rivisitare questo mondo è per molti versi come un bambino a lungo perduto e che ora ha trovato la sua strada di casa “

Roland Emmerich e Dean Delvin produrranno, con Jonathan Glickman (MGM) supervisore del progetto insieme a Greg Silverman produzione e sviluppo creativo di Warner Bros Pictures. Emmerich al momento sta girando il dramma Stonewall, mentre è in fase di pre-produzione con Indipendence Day 2.

Fonte

Stargate: nuovi dettagli sull’annunciato reboot

0
Stargate: nuovi dettagli sull’annunciato reboot

Sappiamo ormai da diverso tempo che Roland Emmerich, insieme alla  Metro Goldwyn Mayer Pictures e alla Warner Bros. Pictures, e a Dean Devlin, sta lavorando per lanciare una nuova trilogia basata sul film del 1994 Stargate. L’annuncio è stato dato diverso tempo fa da Gary Barber, Presidente e CEO della MGM, con Emmerich confermato alla regia della trilogia.

Adesso, in una recente intervista con Variety in occasione della promozione di Independence Day Rigenerazione, lo stesso Devlin ha aggiornato in merito al progetto, rivelando quanto segue:

“Quando abbiamo scritto Stargate, tutti gli studios di Hollywood continuanvano a dirmi che la fantascienza era morta. Ma a me e a Roland piace troppo, quindi penso sia per questo che ha funzionato così bene e ha avuto poi grande successo. Non è stato un semplice e cinico tentativo di produrre qualcosa che abbracciasse i gusti del pubblico“.

Già nel lontano 1994 c’era l’idea di realizzare una trilogia, ma al suo posto venne sviluppata una serie tv. Oggi, l’obiettivo di Emerich e Devlin è proprio quello di portare a compimento i loro piani originari. A tal proposito, lo sceneggiatore ha aggiunto:

“Quella di Stargate non è una storia che può essere ambientata 20 anno dopo. Quindi l’unico modo per poter effettivamente girare una trilogia è quello di tornare alle origini e ricominciare tutto dall’inizio”.

Cosa ne pensate?

stargate

Fonte: Variety

Stargate: il reboot non è più nei piani di Roland Emmerich

0
Stargate: il reboot non è più nei piani di Roland Emmerich

Anche se il regista del film originale, Roland Emmerich, è stato collegato a un remake di Stargate fin dal 2013, secondo il suo socio Dean Devlin, un nuovo Stargate non sarebbe più nei suoi piani.

Sembrava buono per un paio di mesi, ma ora non lo sembra così tanto. Ci sono troppe cose che andrebbero innescate allo stesso tempo, sembrava che stesse per mettersi in moto ma poi tutto è crollato.

Indubbiamente una delle ragioni dell’accantonamento del progetto potrebbe essere il flop al botteghino del reboot di Indipendence Day.

Penso che se avessimo fatto un reboot di Stargate gli appassionati lo avrebbero apprezzato, vi assicuro che avremmo potuto fare qualcosa di veramente buono. Ma se lo rovini i fan non apprezzano. Giustamente. Io per primo non vorrei fare questo film se sapessi di poter rovinare tutto e questa è una delle cose che ci trattiene. Potrebbero esserci diversi studi coinvolti e un sacco di voci e, si sa, se da una parte si può fare qualcosa di grande, allo stesso tempo può anche scaturirne qualcosa che non assomiglia a ciò che si voleva fare. Questo tipo di ‘collaborazione’ è un aspetto terrificante di tutta la faccenda. 

Già nel lontano 1994 c’era l’idea di realizzare una trilogia, ma al suo posto venne sviluppata una serie tv. Oggi, l’obiettivo di Emerich e Devlin di portare a compimento i loro piani originari sembrano essere definitivamente tramontati.

Fonte: CS

Starfox: i Marvel Studios hanno ancora dei piani per il personaggio?

0

Prima che Gli Eterni venisse girato, diversi rumor sostenenvano che il personaggio di Starfox avrebbe avuto un ruolo nel nuovo attesissimo film dei Marvel Studios. Non sappiamo se in queste voci ci sia mai stato un fondo di verità, ma sappiamo per certo che il personaggio – ad oggi – non apparirà nel film.

Ciononostante, sembra che la Marvel abbia ancora dei piani per far apparire Starfox all’interno dell’Universo Cinematografico. Il nuovo rumor è stato riportato da MCU Cosmic, che non ha però specificato quando il debutto del personaggio sul grande schermo potrebbe effettivamente accadere.

Ma in quale progetto potrebbe comparire il personaggio? Difficile dirlo! Tra le ipotesi più accreditate figurano Guardiani della Galassia Vol. 3 e anche la serie dedicata a She-Hulk. Nei fumetti Starfox, il cui vero nome è Eros, è il figlio più giovane di Mentor, nonché fratello del temibile Thanos (sì, il Titano Pazzo protagonista di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame!). Eros è sia un Eterno che un membro degli Avengers, quindi i progetti del MCU in cui potrebbe essere coinvolto sono potenzialmente tantissimi.

Il cast de Gli Eterni, il nuovo film Marvel in arrivo nel 2021

In attesa di sapere di più, ricordiamo che Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Starforce: 10 cose da sapere (+ 1 teoria dei fan) sulla squadra di Captain Marvel

Introdotta nei fumetti nel 1992 come una speciale squadra di villain, la Starforce è un gruppo di guerrieri Kree riuniti dalla Suprema Intelligenza, composto tra gli altri da Ronan l’Accusatore e Korath Il Persecutore.

La sua controparte dei Marvel Comics ha anche sfidato gli Avengers quando gli eroi tentarono di fermare l’avanzata dei Kree, ma cosa sappiamo davvero del team che farà parte del film su Captain Marvel?

Di seguito 10 segreti (e una teoria dei fan che potrebbe esser stata confermata dal trailer ufficiale rilasciato pochi giorni fa):

Bron-Char ha distrutto lo scudo di Captain America

Bron-Char, personaggio che sullo schermo sarà interpretato dall’attore norvegese Rune Temte, è forse il più “strano” tra quelli dell’ensemble di Captain Marvel. Membro della Starforce nel film, nei fumetti però non ha nessun legame con quell’organizzazione, perché parte di un altro esercito Kree: la Legione Lunatica.

Di fatto Bron-Char è apparso solo in tre numeri dei Marvel Comics, e la sua introduzione è avvenuta in Captain America n. 8, dove distrusse la replica dello scudo di Cap. È probabile che nel film la versione del personaggio verrà cambiata o ampliata.

Il misterioso personaggio di Jude Law

Grazie alle prime informazioni fornite, i fan hanno ipotizzato che il personaggio interpretato da Jude Law nel film fosse Mar-Vell, l’originale Captain Marvel e mentore di Carol. Tuttavia le cose non sono state ancora chiarite del tutto, visto che la sua identità resta ancora un mistero.

È evidente che questo personaggio non è chi appare, anche se l’attore l’ha definito “un guerriero devoto, incondizionato, conservatore, ma ispiratore“. Che sia in realtà il villain Yon-Rogg? Staremo a vedere.

Il ritorno di Ronan l’Accusatore

Come già annunciato, Ronan l’Accusatore e Korath (apparsi in Guardiani della Galassia vol.1) torneranno nel Marvel Cinematic Universe come membri originali della Starforce, dunque scopriremo cosa è successo ai due personaggi prima del loro arrivo nell’universo Marvel.

Dal momento che Captain Marvel è ambientato circa vent’anni anni prima di Guardiani, la versione più giovane di Ronan sarà molto diversa da ciò che abbiamo visto: è ancora un individuo rispettato della società Kree e non ancora il radicale emarginato che conosciamo. Korath invece è stato descritto dall’attore Djimon Honsou come qualcosa di simile alla sua caratterizzazione dei Guardiani, ma più vicino alla sua infanzia.

Korath può tracciare modelli nel cervello

Uno dei poteri mostrati da Korath nei fumetti è probabilmente sfuggito agli spettatori di Guardiani della Galassia, perché non soltanto il personaggio è in possesso di eccezionali capacità di tracking, ma è anche in grado di monitorare psionicamente persone basandosi esclusivamente sulle loro onde cerebrali.

Un potere abbastanza insolito, considerato troppo strano, estraneo o semplicemente non cinematografico, potrebbe giocare un ruolo chiave nel film di Captain Marvel. Chissà se è sarà proprio Korath a manipolare la memoria di Carol Danvers…

Minn-Erva era il nemico di Mar-Vell

Oltre ad essere dotata di un’intelligenza suprema, Minn-Erva è il membro più puramente malvagio della Starforce nei fumetti. Nemica storica di Mar-Vell, aveva cercato di convincerlo ad accoppiarsi con lei per generare figli “geneticamente superiori”.

Tuttavia dalle prime descrizioni del personaggio cinematografico, il personaggio interpretato dall’attrice Gemma Chan sarà forse un po’ più innocua della sua controparte dei fumetti. La Chan ha raccontato a Entertainment Weekly che il suo personaggio è stato la “stella della Starforce fino all’arrivo di Carol Danvers e il suo arrivo rappresenta per lei una minaccia“.

Genetica avanzata

Sia Minn-Erva che Korath sono esperti genetisti., e questo speciale potere derivano da un potenziamento genetico: quello di Minn-Erva fu mutato dalla Psiche-Magnetron, la stessa macchina che garantirà poteri simili a Mar-Vell e Carol Danvers, mentre quello di Korath è il risultato di auto-sperimentazioni usando un modello di mutazione originariamente testato su uno scarafaggio.

Due membri non erano apparsi nei fumetti di Captain Marvel

Oltre a Supremor, due membri della formazione originale della Starforce sono stati apparentemente esclusi dal cast di Captain Marvel: i membri mancanti sono infatti Shatterax e Ultimus. Il primo è un cyborg della specie aliena Kree che ha combattuto contro Iron Man nella guerra Kree-Shi’ar, arrivando quasi a vincere.

Il secondo è sia un Kree che un Eterno, ma considerando i piani dei Marvel Studios per la Fase 4, è probabile che possa tornare protagonista in futuro. D’altronde si tratta dell’ultimo della sua specie a rimanere sulla Terra…

È stata introdotta durante uno scontro con gli Avengers

La squadra dello Starforce è stata introdotta in Avengers n. 346, fumetto scritto da Bob Harras e disegnato da Steve Epting come parte della trama di Operation: Galactic Storm del 1992 in cui vediamo i Vendicatori tentare di mediare la guerra tra Kree e Shi’ar. La Starforce è stata infatti concepita come la risposta dei Kree agli Avengers, ovvero una super squadra composta dai loro migliori guerrieri.

Nei fumetti i Vendicatori arrivano sul pianeta Kala in segno di pace mentre la Starforce crede erroneamente che avessero intenzione di attaccare gli imperatori Kree, così scoppia improvvisamente una guerra fra i due schieramenti.

Suprema intelligenza

Una forza malvagia ha manipolato la Starforce e l’intera Guerra Kree-Shi’ar: l’Intelligenza Suprema, anche nota come Supremor, un vero e proprio membro funzionante del team nascosto a tutti tranne che a Minn-Erva. Con il suo piano malvagio intendeva annientare la maggior parte dei Kree.

Att-Lass ha cercato di derubare Iron Man

Il personaggio di Att-Lass è comparso per il suo grande ritorno nell’evento crossover “Infinity” del 2014, presentandosi come una nuova versione di Titanium Man e collaborando con alcuni dei più grandi nemici di Iron Man per rapinare la Stark Tower.

La teoria dei fan sulla Starforce

Captain Marvel

Grazie al primo trailer ufficiale di Captain Marvel siamo venuti a conoscenza di un dettaglio fondamentale della trama del film: Carol Danvers torna sulla Terra da disertore e non ricorda nulla della sua vecchia vita se non qualche flash, il che spiegherebbe come ha fatto a lavorare con la squadra malvagia della Starforce.

Secondo alcune teorie, il film potrebbe aver adattato parzialmente un arco dei fumetti in cui l’uso dei suoi poteri scatena in Carol Danvers una fortissima emorragia cerebrale che provoca massiccia perdita di memoria; e se il personaggio di Jude Law si rivelasse effettivamente l’alieno Kree Yon-Rogg, allora si confermerebbe l’ipotesi che questi ha usato la perdita di memoria di Captain Marvel per reclutarla nella guerra Kree-Skrull.

Sarà davvero così?

Stardust: Matthew Vaughn ha in mente un’idea per un sequel

0
Stardust: Matthew Vaughn ha in mente un’idea per un sequel

Sedici anni dopo l’uscita di StardustMatthew Vaughn sta ancora riflettendo sull’idea che aveva ideato per lo sviluppo di un potenziale sequel del film. Sebbene i risultati al botteghino dell’adattamento originale abbiano convinto lo studio che lavorare su un secondo film sarebbe stata una cattiva idea, il regista era entusiasta di esplorare altre avventure ambientate in un’epoca diversa da quella vista sul grande schermo. Durante un’intervista con Maggie Lovitt di Collider all’edizione del New York Comic-Con di quest’anno, il regista ha parlato delle idee che aveva già messo in atto per la creazione di un sequel di Stardust.

Era un tale concetto che avevo realizzato. In conclusione, hai detto che sei un grande fan, è la morte di Tristan e Yvaine, e lui butta via la collana, la collana arriva nella Londra degli anni ’60. Quindi ci sono questi personaggi pazzi che corrono per la Londra degli anni ’60 ma si adattano perché era un periodo pazzesco.

Matthew Vaughn ha anche rivelato che lui e la Paramount Pictures avevano opinioni opposte su come il film avrebbe dovuto essere venduto. Secondo il regista, lo studio voleva qualcosa di simile al franchise del Signore degli Anelli: “Ascolta, Stardust , ancora una volta è stato un momento dolce-amaro per me, perché quando la Paramount lo pubblicò continuarono a cercare di farlo sembrare come Il Signore degli Anelli e Direi “questo non è il Signore degli Anelli” e poi “che cos’è?” e io ho detto di aver fato “La storia fantastica” e loro dicevano “La storia fantastica si è schiantata“. E io ho pensato “sì, è fallito perché è stato commercializzato male e poi è diventato uno dei DVD più grandi di tutti i tempi, quindi facciamolo e abbracciamolo“.

Fortunatamente per Vaughn, Stardust incassò 137 milioni di dollari al botteghino mondiale e, anche se non fu un successo finanziario per lo studio, il progetto divenne il film con il maggior incasso della carriera del regista fino a quel momento: “Non mi hanno ascoltati. Quindi poi in Inghilterra, sono andati a fare quello che vuoi, e l’abbiamo chiamata la favola che non si comporta bene. Ed è stato il mio film di maggior incasso in quel momento. Quindi l’economia che devo capire, ci sono ora nuove persone alla Paramount, ma la storia era divertente.”

Perché non è stato realizzato un sequel di Stardust

L’adattamento cinematografico di Stardust è stato rilasciato in un periodo in cui i blockbuster fantasy non avevano abbastanza successo da garantire la produzione di un sequel. Titoli come Eragon presentavano effetti visivi elaborati e budget elevati, solo per ricevere un’accoglienza deludente al botteghino al momento della presentazione. E mentre precedenti rapporti avevano già affermato che Vaughn aveva pensato a modi per espandere la mitologia di Stardust, aveva anche detto che non voleva trasformare il film in un franchise solo per il gusto di farlo. Anche se Neil Gaiman è un nome familiare nel presente, un nuovo progetto basato su Stardust non è attualmente in lavorazione.

Stardust: Johnny Flynn sarà David Bowie nel biopic

0

Trovato finalmente l’attore che interpreterà un giovane David Bowie in Stardust, biopic che racconterà il suo primo tour negli Stati Uniti nel 1971: sarà infatti Johnny Flynn (Song One, Sils Maria, Lovesick) il volto del Duca Bianco nel film affidato alla regia di Gabriel Range e sceneggiato da Christopher Bell.

Vi ricordiamo che questo è il secondo progetto in programma sull’artista scomparso nel 2016, dopo il lungometraggio di Francis Whatley che andrà in onda su BBC quest’anno. Nel frattempo i produttori di Stardust fanno sapere che il biopic seguirà gli eventi del tour oltreoceano di Bowie, gli stessi che ispirarono l’invenzione del suo iconico alter ego iconico Ziggy Stardust.

Rivedremo presto Flynn nel nuovo adattamento di Emma di Jane Austen della Working Title con Anya Taylor-Joy, mentre di recente ha recitato al fianco di Kit Harington in True West di Sam Shepherd sul palco del London West End.

Stardust – ecco chi interpreterà David Bowie

Fonte: Variety

Stardust: Johnny Flynn è David Bowie nella prima foto ufficiale

0

È stata diffusa in rete la prima immagine ufficiale di Johnny Flynn (Song One, Sils Maria, Lovesick) nei panni di David Bowie in Stardust, il biopic musicale che racconterà il primo tour del Duca Bianco negli Stati Uniti nel 1971 diretto da Gabriel Range e sceneggiato da Christopher Bell.

Vi ricordiamo che questo è il secondo progetto in programma sull’artista scomparso nel 2016, dopo il lungometraggio di Francis Whatley che andrà in onda su BBC quest’anno. Nel frattempo i produttori di Stardust fanno sapere che il film seguirà gli eventi del tour oltreoceano di Bowie, gli stessi che ispirarono l’invenzione del suo iconico alter ego iconico Ziggy Stardust.

Rivedremo presto Flynn nel nuovo adattamento di Emma di Jane Austen della Working Title con Anya Taylor-Joy, mentre di recente ha recitato al fianco di Kit Harington in True West di Sam Shepherd sul palco del London West End.

Fonte: Deadline

Stardust: il film del 2007 di Matthew Vaughn

Stardust: il film del 2007 di Matthew Vaughn

Stardust è il film fantasy del 2007 diretto da Matthew Vaughn e con protagonisti nel cast Charlie Cox, Ben Barnes, Claire Danes, Michelle Pfeiffer, Robert de Niro, Rupert Everett, Mark Strong, Sienna Miller e Peter O’Toole.

La trama di Stardust

In Stardust poco lontano da un villaggio agreste dell’Inghilterra vittoriana c’è un muro che separa il mondo reale da Stormhold, città fantastica. Tristan vive nel villaggio, ma è figlio di una fanciulla di Stormhold e di un uomo mortale: un giorno decide di attraversare il muro per donare alla volubile Victoria, la ragazza di cui è innamorato, una stella caduta. Non immagina che si troverà di fronte Yvaine, la stella diventata nel mondo incantato una donna, e che con lei precipiterà in mezzo ad incredibili avventure, tra streghe in cerca dell’eterna giovinezza, pirati dell’aria con il vizio del travestimento, eredi al trono in lotta tra di loro, metamorfosi, che lo cambieranno e non poco.

Stardust  Analisi

Stardust, tratto dall’omonimo romanzo illustrato di Neil Gaiman e Charles Vess, uscito non in sordina ma in tono minore rispetto ai blockbuster Il signore degli anelli e la saga di Harry Potter, Stardust rappresenta un ottimo esempio di fantasy che coniuga fiaba, ironia, effetti speciali, emozione, senza che nessun elemento prevalga, ma con un perfetto amalgamarsi di tutto per un risultato finale notevole.

Partendo dal topos del viaggio iniziatico per la conquista della donna amata, come facevano gli antichi cavalieri (ma Tristan all’inizio è un ragazzo modesto, anche se non mancheranno i colpi di scena), e mescolandolo con intrighi shakespeariani per la successione al trono, con streghe perfide da fiaba classica, con suggestioni steam punk e dialoghi da commedia brillante, Stardust è un film raffinato e non solo commerciale, che piace ai ragazzi (affrontando anche temi coraggiosi ed insoliti per il genere, quali il travestitismo, l’omosessualità e la vivisezione sugli animali) ma che ha le carte in regola per essere amato anche da un pubblico più grande, non perdendosi dietro ai troppi effetti speciali, impeccabili comunque a valorizzare un’ambientazione tra i panorami mozzafiato di Islanda e Scozia e interni in stile fiaba vittoriana.

Charlie Cox, figlio nella finzione di Ben Barnes di nuovo eroe fantasy come Caspian nella saga di Narnia, è un buon eroe in cerca di se stesso, deliziosa la Yvaine pimpante e anticonformista di Claire Danes, ma i mattatori della storia sono Michelle Pfeiffer, splendida e perfida nel ruolo di strega in cerca dell’eterna giovinezza, sulla falsariga delle varie Crimilde e Malefica, e Robert De Niro, pirata con la passione per i travestimenti e la cultura inglese che non a caso si chiama Capitan Shakespeare, e che solca i cieli su una nave che sembra uscita dai film di Miyazaki. Da segnalare anche i camei di Peter O’Toole, re in punto di morte con problemi di successione, e di Rupert Everett, erede al trono afflitto da una prematura dipartita, senza dimenticare il villain dell’ottimo caratteristica Mark Strong.

StardustLa rilettura di Neil Gaiman delle fiabe classiche, più ancora che del fantasy, ricordando che facevano paura ed erano rivolte agli adulti, rivive ottimamente in un film, che racconta una fiaba eterna, che trascina in un’avventura, che parla di Bene e di Male, di amore e di ricerca di sé. Una storia eterna e moderna, capace di essere valida trasposta anche in altri mezzi rispetto a come era nata, e questo è di per sé già molto interessante, oltre che non sempre scontato. In attesa di possibili adattamenti, si spera di questo livello, delle altre opere di Neil Gaiman, come le saghe fumettistiche The Book of Magic e Sandman.

 

Stardust, recensione del film con Johnny Flynn #RFF15

Stardust, recensione del film con Johnny Flynn #RFF15

In un biopic si può puntare sul mainstream, raccontare un artista attraverso i suoi grandi successi, dare al pubblico ciò che si aspetta di vedere, restituendo l’immagine iconica della figura in questione, oppure cercare di esplorarne i lati meno noti e, come ormai spesso si fa, puntare su episodi o aspetti per lo più sconosciuti della vita e della carriera di un personaggio divenuto famoso. In tutti e due i casi, la strada è scivolosa, perché si ha a che fare appunto con delle icone. Il pubblico le ama e non vuole vedere rovinata l’immagine  che ha di loro. David Bowie è senza dubbio una di queste figure. Simbolo del glam rock e tra i capisaldi del rock tout court, amato da più generazioni e spesso da persone dai gusti musicali i più disparati. Un artista trasversale, la cui musica è entrata a far parte della memoria collettiva.

Il regista britannico Gabriel Range gli dedica il suo Stardust, che partecipa nella Selezione Ufficiale alla Festa del Cinema di Roma. E sceglie proprio di parlare del Bowie prima del successo, quello che i più non conoscono. Il film non può purtroppo contare sulla musica di Bowie, poiché, come ha dichiarato lo stesso regista, la famiglia non gli ha permesso di utilizzarla, ma a sua detta, l’estraneità dei familiari al progetto gli ha dato maggiore libertà di esprimersi.

Stardust, la trama

1971, Washington. David Bowie (Johnny Flynn) è agli inizi. Di lui si conoscono solo un paio di brani dall’album Space Oddity, tra cui la title track. Mentre The man who sold the world, appena uscito, è giudicato troppo triste e oscuro e non sta andando affatto bene. La sua etichetta, la Mercury, lo vuole scaricare, ma lui è ambizioso e vuole il successo. Quello che manca, dice il suo agente, “è un personaggio da vendere”. Chi è David come artista? Mentre cerca di rispondere a questa domanda, Bowie si imbarca per un tour negli Usa che si rivela un fallimento. Non ci sono soldi e i documenti di David non sono in regola, così non può suonare, ma solo parlare, ovvero rilasciare interviste. Nonostante Ron Oberman (Marc Maron), l’unico in America che crede in lui, si faccia in quattro per procurargli incontri con giornalisti e serate clandestine in cui esibirsi, Bowie colleziona un fiasco dopo l’altro. Scostante e provocatore con i giornalisti, confuso su sé stesso, è preda dei fantasmi del passato e della paura di impazzire, finché non realizza che la chiave del successo è diventare qualcun altro: Ziggy Stardust.

Un Bowie intimo ma nebuloso e poco coinvolgente

In questo lavoro scritto a quattro mani con Christopher Bell, Range punta i riflettori sul viaggio interiore che ha portato Bowie ad essere quello che conosciamo e svelare aspetti pressoché ignoti della sua vita. Si parla di disturbi mentali in famiglia: la schizofrenia di cui soffriva il fratello maggiore Terry e la malattia mentale che aveva colpito tre sue zie e la madre. Si evidenzia la paura di Bowie di ammalarsi anch’egli. Emerge anche una figura di artista ancora immaturo e incerto, che non sa bene cosa vuole fare della propria arte, cosa vuole essere nel panorama musicale. L’unica cosa chiara è che vuole avere successo.

Il problema di Stardust non è tanto, o non è solo che Flynn non canti le canzoni di Bowie, ma che effettivamente si racconti poco e in maniera confusa proprio ciò che dovrebbe essere il fulcro del film. Non solo Flynn canta Jaques Brel – Bowie ne fece alcune cover durante le sue apparizioni live nei primi anni ’70, tra cui My Death e Amsterdam qui presenti – e gli Yardbirds, oltre a una canzone composta dallo stesso Flynn per il film. Ma il lavoro  non fa capire molto sul percorso interiore dell’uomo Bowie. Egli ha creato il suo Ziggy Stardust “per vivere la follia in modo sicuro”, come ha dichiarato il regista? Oppure ha semplicemente esorcizzato in questo modo le proprie paure, dando spazio all’immaginazione? Vista la sua lunga e fulgida carriera, sembra difficile pensare ad un uomo con un quoziente così elevato di instabilità, né il regista sembra crederci fino in fondo, sebbene flirti a lungo con questa possibilità. Il rapporto col fratello Terry, Derek Moran, poi, non è approfondito, sebbene si intuisca fosse stretto e sia presente in diversi momenti, sia della vita reale, che nei flash visionari di David. Dal punto di vista stilistico, la parte più surreale e visionaria del film non si integra in modo ottimale col resto della narrazione, dai toni realistici.

Flynn (attore di serie tv e di film come Sils Maria di Olivier Assayas e Emma di Autumn de Wilde) lavora molto bene su pronuncia e timbro del parlato, che somigliano effettivamente a quelli di Bowie. Nel cantato, la sfida più difficile, ciò avviene meno e l’attore – che è anche musicista con la band Johnny Flynn and the Sussex Wit  –  non sempre sopperisce con l’intensità dell’interpretazione. La sua performance attoriale è altalenante.

Monocorde risulta il personaggio di Angie, moglie di Bowie, interpretata da Jena Malone, che non fa che accusare il marito di essere assente o non fare abbastanza. Manca un vero approfondimento sul loro rapporto.

Bowie e la scena glam rock, tutta “fuffa”?

Intervistato, Bowie non appare particolarmente brillante, non particolarmente efficace come provocatore, che pure vorrebbe essere. Sembra piuttosto atteggiarsi da dandy e trasgressivo, non essendo ben consapevole di ciò che fa e perché. La sua figura non ne esce benissimo, così come altri protagonisti del rock di quegli anni. Mark Bolan dei T-Rex, interpretato da James Cade, ma anche personaggi della scena americana come Lou Reed e Andy Warhol, che sarebbero stati fondamentali per Bowie, e lui per loro. Ne escono quasi come dei fantocci, dei personaggi costruiti ad arte dietro i quali c’è molta “fuffa”. Questo sorprende da parte di chi ammira Bowie e il rock di quegli anni. Sembra quasi dar ragione a chi definisce rock, e glam in particolare, come qualcosa di appariscente senza però grande sostanza.

La monotonia di Stardust

Il lavoro diretto da Range risulta quindi lento e noioso perché porta lo spettatore in giro per questo tour americano fallimentare dall’inizio, fino quasi alla fine del film. Una sequela di tappe rovinose, una uguale all’altra, cui è dedicato davvero troppo spazio. Stardust non riesce mai a coinvolgere con un momento davvero trascinante. Resta un peregrinare monotono che sembra senza meta perché il protagonista stesso non sa dove sta andando, nella vita e nella professione.

Starbuck 533 figli e …non saperlo recensione

Starbuck 533 figli e …non saperlo recensione

Starbuck 533 figli e ...non saperloAll’età di 42 anni, David conduce la vita di un adolescente irresponsabile e mantiene una complicata relazione con Valèrie, una giovane poliziotta. Quando Valèrie scopre di essere incinta, il passato di David riaffiora. Vent’anni prima per sbarcare il lunario, David donava sperma in una clinica, ora scopre di essere diventato padre di 533 ragazzi, di questi 142 hanno intrapreso una causa legale per scoprire l’identità del loro padre biologico, conosciuto solo con lo pseudonimo di Starbuck.

Ken Scott dirige e sceneggia insieme a Martin Petit, un film tratto da una storia vera, accaduta ad un uomo che inseguito alla donazione di sperma aveva scoperto di essere padre di 500 bambini. Lo stile ha le sue radici nella commedia, caratterizzata per lo più dalle situazioni stravaganti che si vengono a creare inseguito ai fatti e dai ragionamenti che i protagonisti fanno all’interno del film.Starbuck 533 figli e ...non saperlo poster Ma il punto centrale della storia è raccontare la paternità prendendo in esame situazioni estreme che possono toccare la vasta gamma delle possibilità (da qui l’escamotage della genetica) e la crescita di un uomo di fronte alle responsabilità di diventare padre e alle emozioni che si provano quando ci si preoccupa per i propri figli.

Il film riprende molte commedie americane che affrontano in tono allegro e spensierato un cambiamento così radicale nella vita delle persone; ma si distingue per la bravura di Ken Scott che riesce a passare dal drammatico al comico, evitando qualsiasi forma stucchevole o moralistica della storia, tenendo il tutto con una buona dose di ironia semplice e pulita. Gli stessi personaggi si conformano in questa filosofia; il protagonista David (Patrick Huard) anche mimicamente riesce a incarnare un personaggio un po’ fannullone, a tratti stravagante, ma dal buon cuore a cui infondo gli si concede tutto. I componenti della famiglia dai due fratelli (Dominic Philie e Marc Bèlanger) al padre (Igor Ovaids) fino all’avvocato (Antoine Bertrand) canzonano sempre in maniera paradossale la vita di David e il mondo in cui vuole dare una svolta alla propria vita. L’unico punto di vista femminile lo fornisce Valèrie, (Julie le Breton), compagna di David, fortemente tratteggiata da una componente razionale e logica che nelle scene con David fa spiccare il contrasto e quindi l’emozione del pubblico in sala. Ciò in cui pecca il film è la sua durata, (109 minuti) i cui tempi dilatati, soprattutto nella terza parte della storia, rallentano la parte comica, rimarcando meccanismi di sceneggiatura che ormai si intuiscono e che frenano sul happy ending.

Starbuck 533 figli e …non saperlo è una buona commedia di stampo franco-canadese, che miscela i vari aspetti in maniera perfetta e assicura la risata in sala senza finti moralismi e ponendo un interessante punto di vista maschile sulla vita familiare, giocando con gli stereotipi ma senza abusarne per ottenere furbamente la risata. Il suo successo nei rispettivi paesi è stato così forte e di richiamo che Steven Spielberg e la Dreamworks ne hanno già ordinato un remake americano per il prossimo novembre, dal titolo The Delivery Man con Vince Vaugh.

Star: Disney+ annuncia i primi titoli in arrivo sul nuovo canale

0
Star: Disney+ annuncia i primi titoli in arrivo sul nuovo canale

Come precedentemente annunciato, il 23 febbraio Star diventerà il sesto brand a essere incluso all’interno di Disney+, andando ad aggiungersi ai già presenti Marvel, Pixar, Star Wars, National Geographic e Disney. Star promette ancora di +: + serie Tv, + film e + originals.

Star diventerà la casa dell’intrattenimento generale, raddoppierà la quantità di contenuti da guardare su Disney+ e offrirà migliaia di ore di contenuti televisivi e cinematografici dagli studi creativi Disney, tra cui Disney Television Studios, FX, 20th Century Studios e 20th Television.  Di seguito un primo sguardo ad alcuni dei titoli Star, tra le centinaia ancora da annunciare, che saranno disponibili dal 23 febbraio.

  • Big Sky Dal visionario narratore David E. Kelley (Big Little Lies – Piccole grandi bugie) arriva Big Sky, una serie thriller che segue i detective privati Cassie Dewell e Cody Hoyt che uniscono le loro forze con l’ex poliziotta, Jenny Hoyt, moglie di Cody da cui si è separato, per cercare due sorelle rapite da un camionista su una remota autostrada del Montana. Ma quando scoprono che non si tratta delle uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per trovare queste donne prima che sia troppo tardi. Big Sky vede nel cast la presenza di Katheryn Winnick (Jenny Hoyt); Kylie Bunbury (Cassie Dewell); Brian Geraghty (Ronald Pergman); Dedee Pfeiffer (Denise Brisbane); Natalie Alyn Lind (Danielle Sullivan); Jade Pettyjohn (Grace Sullivan); Jesse James Keitel (Jerrie); con John Carroll Lynch nel ruolo di Rick Legarski e Ryan Phillippe in quello di Cody Hoyt.
  • Love, Victor – Ambientata nel mondo del film rivoluzionario del 2018 Tuo, Simon, la serie segue Victor, un nuovo studente della Creekwood High School, nel suo viaggio alla scoperta di se stesso, mentre affronta delle difficoltà in famiglia, si adatta a una nuova città ed esplora il proprio orientamento sessuale. Quando tutto sembra troppo, si mette in contatto con Simon perché lo aiuti ad affrontare gli alti e bassi del liceo.
  • 24 – Kiefer Sutherland è il protagonista di questa innovativa serie Tv: un’intera stagione si svolge in un giorno, con ognuno dei 24 episodi che ricoprono un’ora, raccontati in tempo reale.

 

  • Lost – I misteri si infittiscono quando i 48 sopravvissuti del volo Oceanic Air 815 si trovano bloccati su un’isola non identificata con poche speranze di essere salvati.
  • Desperate Housewives – I segreti di Wisteria Lane – Dopo essersi tolta la vita nella sua casa perfetta, Mary Alice continua a guardare dall’alto i suoi amici e la sua famiglia. Ora, dall’oltretomba, ci porta nelle loro vite e in quelle dei suoi vicini: Susan è una donna divorziata e una madre single che farebbe di tutto per amore; Lynette è un’ex donna in carriera che è passata dalla sala riunioni all’essere una madre annoiata e maniacale di quattro figli ingestibili; Bree Van De Kamp è come Martha Stewart sotto steroidi, con una famiglia sull’orlo dell’ammutinamento; Gabrielle Solis è un’ex modella che ha un marito ricco e una grande casa, quindi che cosa ci fa con il giardiniere diciassettenne? E le conquiste della pluridivorziata Edie Britt hanno fatto spettegolare tutti. Mary Alice vede più ora di quanto non abbia mai visto da viva e ha intenzione di condividere i segreti che si nascondono dietro ogni porta di questo sobborgo americano apparentemente perfetto.
  • I Griffin – Appuntamento con I Griffin – Peter, il padre sovrappeso e goffo che dice sempre quello che gli passa per la testa. Lois, la madre amorevole che non riesce a capire perché il figlio continui a cercare di ucciderla. La loro figlia Meg, la regina dei drammi adolescenziali che è costantemente messa in imbarazzo dalla sua famiglia. Chris, il tredicenne muscoloso che non farebbe male a una mosca, a meno che non atterri sul suo hot dog. Stewie, il bebè pericoloso incline al dominio del mondo. E Brian, il cane sarcastico con un’arguzia secca come i martini che beve. Le avventure animate di questa famiglia scandalosa vi faranno ridere a crepapelle. – I Griffin continua a intrattenere il suo pubblico di fan irriducibili con un umorismo pungente, parodie di grande effetto, animazioni spettacolari, con musiche originali eseguite da un’orchestra. Dal suo debutto nel 1999, la serie ha raggiunto lo status di cult tra i fan, e la sua stella emergente, un bambino parlante, è diventata uno dei più grandi personaggi televisivi di tutti i tempi. I Griffin ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui una nomination agli Emmy Award come Miglior Serie Comedy, la seconda serie animata nella storia della televisione ad aver ricevuto questo premio.
  • How I Met Your Mother  How I Met Your Mother è una serie comedy che racconta la storia di Ted (Josh Radnor) e di come si sia innamorato. Tutto è iniziato quando il migliore amico di Ted, Marshall (Jason Segel), ha sganciato la bomba che avrebbe fatto la proposta di matrimonio alla sua storica fidanzata e ora moglie, Lily (Alyson Hannigan), una maestra d’asilo. In quel momento, Ted ha capito che avrebbe fatto meglio a darsi una mossa se anche lui avesse voluto trovare il vero amore. Ad aiutarlo nella sua ricerca c’è Barney (Neil Patrick Harris), un amico con infinite, a volte scandalose opinioni, con un debole per i completi e un metodo infallibile per conquistare le donne. Quando Ted ha incontrato Robin (Cobie Smulders) è stato amore a prima vista, ma quando le cose non hanno funzionato, Ted ha capito che il destino avrebbe avuto qualcos’altro in serbo per lui. La serie è raccontata attraverso flashback dal futuro.

 

  • Prison Break – Michael Scofield (Wentworth Miller) è un uomo disperato in una situazione disperata. Suo fratello, Lincoln Burrows (Dominic Purcell), è nel braccio della morte per un assassinio che Michael è convinto che Lincoln non abbia commesso. Senza altre opzioni e con il tempo che scorre, Michael rapina una banca per farsi incarcerare insieme al fratello nel penitenziario di Stato di Fox River. Prison Break unisce la speranza di Le Ali della Libertà, il cameratismo di L’altra sporca ultima meta e la tensione e la messa in scena di La Grande Fuga. Questa intrigante serie rivela nuovi pezzi del puzzle ad ogni episodio, mentre Michael porta avanti il suo audace piano per ideare la grande evasione e risolvere l’ampia cospirazione su scala nazionale che ha portato lì suo fratello.
  • X-Files L’anticonformista agente dell’FBI, Fox Mulder (David Duchovny), si assume la responsabilità di indagare su un gruppo di casi irrisolti, noti come “X-Files”, che a suo avviso riguardano fenomeni paranormali. Per tenere sotto controllo il suo lavoro – e nella speranza di smentire le sue teorie – l’FBI decide di affiancargli Dana Scully (Gillian Anderson), una giovane agente scettica, laureata in medicina e con una forte propensione per la scienza. Mentre la coppia lavora per risolvere questi casi inspiegabili, la forte fede di Mulder nelle forze dell’ignoto continua a sfidare la mente razionale di Scully. Caso dopo caso, il loro rapporto si fa sempre più complesso, crescendo lentamente in un inebriante mix tra competitività professionale, battute argute e un’attrazione reciproca che viene alimentata dall’intensità delle loro missioni e dalla vicinanza a cui il lavoro li costringe.
  • Atlanta Atlanta ruota intorno a Earnest “Earn” Marks (Donald Glover), un giovane solitario che torna nella sua città natale di Atlanta, in Georgia, dopo aver lasciato Princeton. Al suo arrivo, scopre che suo cugino Alfred è diventato il nuovo rapper più sexy di Atlanta. La serie segue i cugini nel loro percorso attraverso la scena rap di Atlanta, dove i loro punti di vista opposti sull’arte, gli affari, il successo e la razza renderanno la loro avventura tutt’altro che facile. Seppur smarrito, Earn è estremamente intelligente e attento. Proprio come un millennial disilluso, lotta per trovare la sua vocazione e sente che il gioco della vita è impostato in modo che non possa mai vincere. Earn si rende conto che l’improvvisa popolarità di Alfred su YouTube ha il potenziale per diventare un’opportunità che può cambiare la vita di entrambi – se solo riuscisse ad avere la meglio sull’atteggiamento di suo cugino, “prima agisci, poi pensa”, e ad abituarsi a Darius, l’assistente probabilmente sensitivo (ma decisamente strano) e dipendente dalle droghe. Come manager di Alfred, Earn potrebbe finalmente trovare qualcosa per cui valga la pena impegnare le proprie energie.
  • Black-ish – Come tutti i genitori, Andre “Dre” (Anthony Anderson) e Rainbow (Tracee Ellis Ross) Johnson vogliono dare il meglio ai propri figli. Ma l’infanzia di questi bambini si sta rivelando molto diversa dalla loro. E ora si rendono conto di almeno due cose: c’è un prezzo da pagare per aver dato ai figli più di quanto loro abbiano mai avuto e questi genitori amorevoli sono totalmente impreparati alle conseguenze. “Pops” (Laurence Fishburne), il padre di Dre, coglie ogni occasione per dare la sua opinione vecchio stampo sulle questioni familiari.
  • Die Hard (franchise cinematografico) Una selezione di titoli appartenenti al franchise cinematografico Die Hard sarà disponibile dal giorno del lancio.

Star: cosa vedere sul nuovo canale Disney+

0
Star: cosa vedere sul nuovo canale Disney+

Il 23 febbraio Star diventerà il sesto brand a essere incluso all’interno di Disney+, andando ad aggiungersi ai già presenti Marvel, Pixar, Star Wars, National Geographic e Disney. Star promette ancora già serie tv, film e prodotto Plus Originals.

Star diventerà la casa dell’intrattenimento generale, raddoppierà la quantità di contenuti da guardare su Disney+, tra cui Disney Television Studios (20th Television e ABC SIgnatue), FX Prudictions, e 20th Century Studios.

Tra le novità in arrivo sul canale le serie Big Sky e Love, Victor entrare Star Originals disponibili al lancio. Di seguito ecco un primo sguardo al alcuni dei titolo Star, tra le centinaia ancora da annunciate che saranno disponibili dal 23 febbraio.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie dai mondi di Star+

Big Sky: dal 23 febbraio

Dal visionario narratore David E: Kelley (Big Little Lies – Piccole grandi bugie) arriva Big Sky, una serie thriller che segue i detective privati Cassie Dewel e Cody Hooyt che uniscono le loro forze con l’Ex Poliziotta, Jenny Hoyt, moglie di Cody da cui si è separato, per cercare due sorelle rapite da un camionista su una remota autostra del Montana. Ma quando scoprono che non si tratta delle uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per trovare queste donne prima che sia troppo tardi.

Love, Victor

Ambientata nel mondo del film rivoluzionario del 2018 Tuo, Simon, la serie seguo Victor, un nuovo studente della Creekwood Hight school, nel suo viaggio alla scoperta di se stesso, mentre affronta delle difficoltà in famiglia, si adatta a una nuoova città ed esplora il proprio orientamento sessuale. Quando tutto sembra troppo, si mette in contatto con Simon perché lo aiuti ad affrontare gli alti e bassi del Liceo.

24 – Kiefer Sutherland è il protagonista di questa innovativa serie Tv: un’intera stagione si svolge in un giorno, con ognuno dei 24 episodi che ricoprono un’ora, raccontati in tempo reale.

Lost

Lost – I misteri si infittiscono quando i 48 sopravvissuti del volo Oceanic Air 815 si trovano bloccati su un’isola non identificata con poche speranze di essere salvati.

Desperate Housewives – I segreti di Wisteria Lane

Desperate Housewives – I segreti di Wisteria Lane – Dopo essersi tolta la vita nella sua casa perfetta, Mary Alice continua a guardare dall’alto i suoi amici e la sua famiglia. Ora, dall’oltretomba, ci porta nelle loro vite e in quelle dei suoi vicini: Susan è una donna divorziata e una madre single che farebbe di tutto per amore; Lynette è un’ex donna in carriera che è passata dalla sala riunioni all’essere una madre annoiata e maniacale di quattro figli ingestibili; Bree Van De Kamp è come Martha Stewart sotto steroidi, con una famiglia sull’orlo dell’ammutinamento; Gabrielle Solis è un’ex modella che ha un marito ricco e una grande casa, quindi che cosa ci fa con il giardiniere diciassettenne? E le conquiste della pluridivorziata Edie Britt hanno fatto spettegolare tutti. Mary Alice vede più ora di quanto non abbia mai visto da viva e ha intenzione di condividere i segreti che si nascondono dietro ogni porta di questo sobborgo americano apparentemente perfetto.

I griffin

Appuntamento con I Griffin – Peter, il padre sovrappeso e goffo che dice sempre quello che gli passa per la testa. Lois, la madre amorevole che non riesce a capire perché il figlio continui a cercare di ucciderla. La loro figlia Meg, la regina dei drammi adolescenziali che è costantemente messa in imbarazzo dalla sua famiglia. Chris, il tredicenne muscoloso che non farebbe male a una mosca, a meno che non atterri sul suo hot dog. Stewie, il bebè pericoloso incline al dominio del mondo. E Brian, il cane sarcastico con un’arguzia secca come i martini che beve. Le avventure animate di questa famiglia scandalosa vi faranno ridere a crepapelle. – I Griffin continua a intrattenere il suo pubblico di fan irriducibili con un umorismo pungente, parodie di grande effetto, animazioni spettacolari, con musiche originali eseguite da un’orchestra. Dal suo debutto nel 1999, la serie ha raggiunto lo status di cult tra i fan, e la sua stella emergente, un bambino parlante, è diventata uno dei più grandi personaggi televisivi di tutti i tempi. I Griffin ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui una nomination agli Emmy Award come Miglior Serie Comedy, la seconda serie animata nella storia della televisione ad aver ricevuto questo premio.

How i met your mother

 How I Met Your Mother è una serie comedy che racconta la storia di Ted (Josh Radnor) e di come si sia innamorato. Tutto è iniziato quando il migliore amico di Ted, Marshall (Jason Segel), ha sganciato la bomba che avrebbe fatto la proposta di matrimonio alla sua storica fidanzata e ora moglie, Lily (Alyson Hannigan), una maestra d’asilo. In quel momento, Ted ha capito che avrebbe fatto meglio a darsi una mossa se anche lui avesse voluto trovare il vero amore. Ad aiutarlo nella sua ricerca c’è Barney (Neil Patrick Harris), un amico con infinite, a volte scandalose opinioni, con un debole per i completi e un metodo infallibile per conquistare le donne. Quando Ted ha incontrato Robin (Cobie Smulders) è stato amore a prima vista, ma quando le cose non hanno funzionato, Ted ha capito che il destino avrebbe avuto qualcos’altro in serbo per lui. La serie è raccontata attraverso flashback dal futuro.

Prison Break

Michael Scofield (Wentworth Miller) è un uomo disperato in una situazione disperata. Suo fratello, Lincoln Burrows (Dominic Purcell), è nel braccio della morte per un assassinio che Michael è convinto che Lincoln non abbia commesso. Senza altre opzioni e con il tempo che scorre, Michael rapina una banca per farsi incarcerare insieme al fratello nel penitenziario di Stato di Fox River. Prison Break unisce la speranza di Le Ali della Libertà, il cameratismo di L’altra sporca ultima meta e la tensione e la messa in scena di La Grande Fuga. Questa intrigante serie rivela nuovi pezzi del puzzle ad ogni episodio, mentre Michael porta avanti il suo audace piano per ideare la grande evasione e risolvere l’ampia cospirazione su scala nazionale che ha portato lì suo fratello.

X-Files

L’anticonformista agente dell’FBI, Fox Mulder (David Duchovny), si assume la responsabilità di indagare su un gruppo di casi irrisolti, noti come “X-Files”, che a suo avviso riguardano fenomeni paranormali. Per tenere sotto controllo il suo lavoro – e nella speranza di smentire le sue teorie – l’FBI decide di affiancargli Dana Scully (Gillian Anderson), una giovane agente scettica, laureata in medicina e con una forte propensione per la scienza. Mentre la coppia lavora per risolvere questi casi inspiegabili, la forte fede di Mulder nelle forze dell’ignoto continua a sfidare la mente razionale di Scully. Caso dopo caso, il loro rapporto si fa sempre più complesso, crescendo lentamente in un inebriante mix tra competitività professionale, battute argute e un’attrazione reciproca che viene alimentata dall’intensità delle loro missioni e dalla vicinanza a cui il lavoro li costringe.

Atlanta

Atlanta ruota intorno a Earnest “Earn” Marks (Donald Glover), un giovane solitario che torna nella sua città natale di Atlanta, in Georgia, dopo aver lasciato Princeton. Al suo arrivo, scopre che suo cugino Alfred è diventato il nuovo rapper più sexy di Atlanta. La serie segue i cugini nel loro percorso attraverso la scena rap di Atlanta, dove i loro punti di vista opposti sull’arte, gli affari, il successo e la razza renderanno la loro avventura tutt’altro che facile. Seppur smarrito, Earn è estremamente intelligente e attento. Proprio come un millennial disilluso, lotta per trovare la sua vocazione e sente che il gioco della vita è impostato in modo che non possa mai vincere. Earn si rende conto che l’improvvisa popolarità di Alfred su YouTube ha il potenziale per diventare un’opportunità che può cambiare la vita di entrambi – se solo riuscisse ad avere la meglio sull’atteggiamento di suo cugino, “prima agisci, poi pensa”, e ad abituarsi a Darius, l’assistente probabilmente sensitivo (ma decisamente strano) e dipendente dalle droghe. Come manager di Alfred, Earn potrebbe finalmente trovare qualcosa per cui valga la pena impegnare le proprie energie.

Black-ish

Come tutti i genitori, Andre “Dre” (Anthony Anderson) e Rainbow (Tracee Ellis Ross) Johnson vogliono dare il meglio ai propri figli. Ma l’infanzia di questi bambini si sta rivelando molto diversa dalla loro. E ora si rendono conto di almeno due cose: c’è un prezzo da pagare per aver dato ai figli più di quanto loro abbiano mai avuto e questi genitori amorevoli sono totalmente impreparati alle conseguenze. “Pops” (Laurence Fishburne), il padre di Dre, coglie ogni oc

Star-Lord: tutti i film dell’MCU in cui potrebbe far ritorno

Star-Lord: tutti i film dell’MCU in cui potrebbe far ritorno

Guardiani della Galassia Vol.3 ha segnato la fine della formazione originaria dei Guardiani a cui eravamo affezionati, per creare un’altra squadra in cui Rocket è leader. Nel finale del terzo capitolo, infatti, molti di loro decidono di abbandonare: Gamora si ricongiunge con i Ravagers, Mantis decide di iniziare un nuovo percorso e Star-Lord fa ritorno dal nonno sulla Terra, dopo decenni di lontananza e risentimento. La scena post-credits fornisce un dettaglio interessante sulla vita che sceglie di condurre Peter Quill: si vede infatti l’ex Guardiano fare colazione con il nonno, in tranquillità, prima che compaia una tagline volta a confermare il ritorno di Star-Lord nel futuro.

Questo ha fatto sì che si iniziassero a formulare ipotesi e speculazioni su quale potrebbe essere la prossima apparizione di Chris Pratt nelle vesti del suo Star-Lord. E magari non al fianco della sua vecchia squadra come molti sperano. Di seguito, tutti i film in cui Peter Quill potrebbe tornare, che sia un cameo oppure no.

Guardiani della Galassia 4

Dopo l’happy ending di Guardiani della Galassia Vol. 3, è lecito chiedersi se i Marvel Studios prenderanno in considerazione, in futuro, di mettere in cantiere un quarto capitolo con al centro la nuova squadra dei Guardiani con a capo Rocket. Se dovesse accadere, il film non sarebbe più guidato da James Gunn, essendo oramai a capo dei DC Studios, e sarebbe interessante capire come qualcun altro manderebbe avanti la storia.

In tal caso, un apparizione di Star-Lord avrebbe assolutamente senso, soprattutto se viene introdotta una minaccia molto grande da richiedere il suo intervento. È vero, Star-Lord ha abbandonato il team per tornare sulla Terra, ma è ancora un Guardiano, quindi sarebbe accolto più che bene.

Nova

NovaI Nova Corps sono stati introdotti per la prima volta in Guardiani della Galassia, ma nessuna delle reclute terrestri è stata mai presentata. Sarebbe perciò interessante avere un film su Nova, con un cameo di Star-Lord. Se pensiamo ai fumetti della Marvel, Richard Rider è diventato un importante leader dei Nova Corps come uno dei loro Centurioni, ed è anche uno dei migliori amici di Star-Lord.

L’eventuale film potrebbe esplorare la loro amicizia nel MCU. Oppure, il Nova più giovane, Sam Alexander, sarebbe un grande eroe cosmico a cui Star-Lord potrebbe fare da mentore. Sarebbero, in ogni caso, un duo accattivante.

Il film stand-alone di Star-Lord

Il film stand-alone di Star-LordGuardiani della Galassia Vol.3 ha dichiarato, nel finale, un ritorno di Star-Lord, suggerendo che il personaggio avrà un film stand-alone. Sarebbe interessante vedere come Peter Quill riprende in mano la sua vita dopo aver salutato i Guardiani, detto addio a Gamora e fatto ritorno dal nonno sulla Terra.

Magari potrebbe decidere di tornare nella galassia, oppure diventare un supereroe terrestre. Qualsiasi curvatura prenderebbe la sua storia, attirerebbe la curiosità di tutti. In fondo, Peter Quill è un Guardiano stravagante, ironico e affascinante, molto amato e apprezzato dai fan, e porterebbe una bella ventata di divertimento.

The Marvels

The MarvelsAttorno a The Marvels, film che debutterà in autunno, c’è molta attesa e curiosità. Avere un cameo di Star-Lord all’interno della storia sarebbe quasi perfetto, perché farebbe subito dare al pubblico una sbirciatina nella sua nuova vita, dopo i recenti accadimenti di Guardiani della Galassia Vol.3.

In fondo The Marvels, per la trama stravagante ed energica, si presta bene ad un ritorno di Quill, considerato che i supereroi della storia si scambieranno continuamente di posto ogni volta che uno di loro usa i propri poteri. Perciò un’incuriosione di Star-Lord, con questi presupposti, risulterebbe davvero comica e darebbe alla storia un tocco ancor più divertente.

Deadpool 3

Deadpool 3 film 2022Fra i film più attesi spicca nella lista Deadpool 3. Sicuramente è uno dei film meno probabili in cui possa apparire Star-Lord, ma in ogni casso esso avrà un grande impatto nell’universo della Marvel, considerato che è il primo grande film del MCU con protagonisti i mutanti. Il progetto potrebbe avere ramificazioni multiversali, e perciò portare in ballo tante cose, ivi compreso un cameo del Peter Quill di Chris Pratt.

I Fantastici Quattro

I Fantastici QuattroNell’ultimo periodo attorno al nuovo film dei Fantastici Quattro – che ricordiamo essere un debutto nel MCU – sono corse tante voci, in special modo sull’arruolamento di attori nel cast. Ad ogni modo, questo ha alzato l’hype attorno al film, e fatto porre molte domande su come sarà la storia di questa famiglia sui generis.

Fantastici Quattro è attualmente nella sua fase di sviluppo, e, essendo loro oltre che supereoi degli scienziati (come vediamo nei film di Tim Story), l’idea che potrebbero introdursi nel cosmo e incontrare Star-Lord sulla Terra oppure nella galassia, qualora lui ne facesse ritorno, è molto affascinante.

Spider-Man 4

Spider-Man 4In Avengers: Infinity War, Star-Lord e Spider-Man hanno combattuto fianco a fianco per sconfiggere Thanos, seppur non ci siano riusciti a causa proprio del primo. Una riunione fra i due Peter, dopo quell’evento importante che ha segnato tutti gli Avengers, potrebbe risultare molto interessante, e sarebbe entusiasmante vederla concretizzarsi proprio in Spider-Man 4.

In fondo, a ben pensarci, sia l’uno che l’altro vivono situazioni simili nel MCU: entrambi stanno affrontando un percorso che li vede prevalentemente soli e vivono un cambiamento importante. C’è però da dire che se Peter Quill volesse realmente andare a trovare il compagno di battaglia, cercherebbe solo Spider-Man, non Peter Parker, a causa dell’incantesimo di Doctor Strange su quest’ultimo in Spider-Man: No Way Home.

Avengers: Kang Dynasty

Avengers: The Kang Dynasty film 2025Avengers: Kang Dynasty è fra i prossimi crossover del MCU, in cui si avrà come villain principale, ai livelli di Thanos, Kang il Conquistatore. Nel film, in uscita nel 2026, saranno molto probabilmente tanti i supereroi che si coalizzeranno per sconfiggerlo, proprio come è accaduto in passato con gli altri capitoli degli Avengers.

Ciò vuol dire che, essendo Star-Lord già sulla Terra, potrebbe partecipare alla battaglia, aiutando i nuovi eroi a sconfiggere il cattivo. Chissà se poi non entrerebbe a far parte della nuova squadra degli Avengers.

Avengers: Secret Wars

 

Star-Lord potrebbe apparire anche in Avengers: Secret Wars del 2027, il successivo capitolo sugli Avengers dopo quello con Kang il Conquistatore. Nei fumetti Marvel, Secret Wars del 2015 ha visto nascere un regno patchwork di realtà dalle ceneri di un multiverso distrutto.

In questo modo, la minaccia multiversale di Avengers: Secret Wars potrebbe essere molto più grande e impattante di quella inserita in Avengers: The Kang Dynasty. Si avrebbe così bisogno di un numero ancor più elevato di supereroi, come per l’appunto Peter Quill e le sue varianti provenienti da altre dimensioni e linee temporali.

World War Hulk

World War HulkDa quanto si apprende, seppur il progetto nonsia stato confermato ufficialmente, il MCU dovrebbe arricchirsi con un film su Hulk intitolato World War Hulk. La sua produzione sarebbe stata pensata in seguito al ri-ottenimento da parte dei Marvel Studios dei diritti di distribuzione di Hulk dalla Universal Pictures.

In questo modo Bruce Banner otterrebbe un film stand-alone, completamente incentrato su di lui. Se ci dovesse essere un adattamento di World War Hulk, Star-Lord potrebbe essere inserito per ricoprire un ruolo da co-protagonista, come era accaduto ad Hulk stesso con Thor in Thor: Ragnarok.

Star-Lord: 15 attori papabili per il ruolo di Chris Pratt nel MCU

Il Marvel Cinematic Universe ha sempre avuto un dono in quanto a casting e trovare il personaggio perfetto per ogni ruolo del suo universo cinematografico. La scelta di Chris Pratt come Star-Lord non fa assolutamente eccezione! Tuttavia, l’attore ha dovuto affrontare un’agguerrita concorrenza da parte di un gruppo di attori di talento per guadagnarsi la possibilità di unirsi agli Avengers. In un franchise che contava già diversi attori di nome Chris, Pratt è stato introdotto come Star-Lord (alias Peter Quill) in Guardiani della Galassia (2014). Da allora, ha preso parte a due sequel e due cross-over con gli Avengers. In questo articolo, abbiamo riunito per voi 15 altri attori che hanno svolto il provino per questo ruolo, alcuni dei quali sono comunque finite a recitare al fianco di Chris nel MCU, mentre altri hanno preso parte a franchise di successo.

Zachary Levi

Shazam! Furia degli DeiAnni dopo che Chris è stato ufficialmente scritturato per il ruolo di Star-Lord, Zachary Levi ha ripensato alla sua audizione e ha spiegato come questa lo abbia aiutato a ottenere un ruolo sovrumano nel franchise Shazam! della DC. Si ritiene che fosse la terza scelta per la parte. “James [Gunn] e io ci conoscevamo, eravamo amici, facevamo serate di gioco a casa dell’altro, avevamo molti amici in comune. Mi aveva chiesto di venire a leggere per Star-Lord, e l’ho fatto, e questo mi ha portato al passo successivo, e poi all’improvviso mi sono trovato a fare il camera test“, ha ricordato nel podcast The Fourth Wall, come ricorda The Playlist. “Oh, cavolo, volevo quel ruolo così tanto, così tanto, così tanto, così tanto. La scelta era tra me, un altro ragazzo e Chris Pratt, ma Chris è sempre stato il loro favorito e ha esitato ad accettare, il che è comprensibile, voglio dire, è un grande franchise, è la Marvel, funziona o non funziona?“.

Ha aggiunto che il fatto di essere in corsa per Star-Lord probabilmente lo ha aiutato con Shazam! “Speravo di aver lasciato una buona impressione a James, tanto che quando ho fatto l’audizione per Shazam, il suo carissimo amico, manager e a volte socio produttore, Peter Safran, ha chiamato James, perché è così che funziona la nostra industria… Fortunatamente ero in buoni rapporti con James, cerco di essere in buoni rapporti con il maggior numero di persone possibile e di essere una persona rispettabile, e credo che tra questo e quanto James pensava che fossi andato bene nel test di Star-Lord, abbia detto: ‘Sì, amico, dovresti davvero dare a Zach un’opportunità. Penso davvero che potrebbe essere un grande”. È stata questa la cosa che mi ha fatto cambiare idea? Non lo so, ma sono sicuro che ha fatto parte di quella conversazione, assolutamente. Devo a James il fatto che abbia creduto in me al punto di ricordarsene e di trasmettermi queste informazioni“.

Lee Pace

Lee Pace filmNel 2012, Lee Pace aveva dichiarato a MTV di essere in corsa per il ruolo e di avere un’audizione imminente davanti al team di casting. “Mi sono [documentato su Star-Lord]. Vuoi sapere cosa stai facendo. Il personaggio è molto divertente. Spero che funzioni“, ha dichiarato all’outlet, aggiungendo di non essere sicuro delle sue possibilità di ottenere la parte. “Devo fare il provino. Devo andare a prenderlo. In realtà amo fare i provini, quindi sono felice di incontrarli tutti e di farlo“.

Anche se non aveva ancora fatto il provino, sembrava sapere che il film sarebbe stato un successo. “Sono molto eccitato. La sceneggiatura è fantastica. Il personaggio è molto divertente“, ha dichiarato. Naturalmente, Lee non è stato scelto per interpretare Star-Lord, ma ha ottenuto un ruolo tutto suo nel film. Ha dato vita a Ronan l’Accusatore nel primo film dei Guardiani e ha ripreso il ruolo in Captain Marvel.

Jim Sturgess

jim-sturgess-filmDopo essere stato indicato come candidato da più fonti alla fine del 2012, Jim Sturgess ha confermato a MTV di aver fatto il provino l’anno successivo. “Sono arrivato molto più avanti di quanto avessi mai immaginato di poter fare. Man mano che si va avanti, si inizia a tenerci sempre di più. La competitività che c’è in te inizia a farsi sentire. Ma ero stupito di essere arrivato così in fondo“, ha ammesso all’epoca. “Quando si scopre di più su cosa tratta il film, è ambientato in un paesaggio completamente fantastico, il che mi ha incuriosito“, ha detto a proposito della sceneggiatura. “Questo tizio ha un procione parlante e un albero umano gigante o qualcosa del genere. È più simile al mondo di Guerre Stellari, credo“.

Eddie Redmayne

Eddie RedmayneEddie Redmayne è stato inserito nella rosa dei candidati da IndieWire già nel 2012. Non si è espresso per confermare o smentire la sua partecipazione, ma è facile immaginare Eddie nel ruolo. Dopotutto, ha dimostrato di essere più che in grado di stare al comando di un franchise di successo nel ruolo di Newt Scamander nella serie prequel di Harry Potter, Animali Fantastici. C’è sempre la possibilità che Eddie approdi nel MCU o in qualche altro progetto di supereroi. Ad esempio, nel 2019 ha dichiarato a IMDb di essere interessato a interpretare il cattivo della DC, l’Enigmista, che è stato interpretato da Jim Carrey e, più recentemente, da Paul Dano.

Jack Huston

Ben HurIndieWire ha indicato Jack Huston come parte della rosa dei candidati per Star-Lord e lui stesso lo ha confermato in un’intervista a MTV. “C’è stato un provino“, ha detto all’agenzia. “Mi piacerebbe molto farlo. Vi dico che queste ossa sono forti. Se avete bisogno di un guardiano che si occupi di questa galassia, non cercate oltre“. Anche se il ruolo non è poi andato a lui, Jack ha avuto molta fortuna con altri progetti.

Adam Brody

Adam Brody filmAdam Brody è la star che ha confermato più di recente di essere stato in corsa per la parte. In un’intervista a Variety ha parlato del ruolo che gli è sfuggito, spiegando che “lo voleva“. Non c’è stato però alcun rancore. Ha aggiunto che Chris Pratt era di sicuro “migliore” per la parte. “È più grande, più forte, ma dal punto di vista del tono, mi è piaciuto molto“. Fortunatamente, questa non è stata la fine delle ambizioni supereroistiche di Adam. Ha infatti interpretato Freddy Freeman in Shazam! del 2019 e Shazam! Furia degli dei del 2023, entrambi parte dell’universo cinematografico DC. Forse il debutto di Adam nel MCU avverrà in futuro?

James Marsden

James Marsden filmJames Marsden non era nuovo all’interpretazione di un supereroe quando è stato nominato come possibile candidato per Star-Lord. A quel punto, aveva già preso infatti parte a uno dei primi franchise di supereroi di grande successo, la saga degli X-Men, in cui interpretava Ciclope. Anche se IndieWire e MTV hanno parlato di un suo possibile coinvolgimento nel film di James Gunn, James non ha riferito niente a riguardo. C’è comunque sempre la possibilità che torni nel MCU come Ciclope. Nel 2022, ScreenRant aveva dichiarato che sarebbe stato “sempre disponibile” a rivisitare il ruolo. “Lo faccio da quasi 30 anni ed è molto raro poter dire di aver avuto esperienze come quella dei primi X-Men. Ne abbiamo fatti tre, io ne ho fatto parte, e si diventa una famiglia. Si amano davvero questi personaggi, il cast, la troupe, tutti“, ha spiegato.

Joel Edgerton

joel-edgerton-filmJoel Edgerton non ha mai parlato delle voci che lo volevano in lizza per entrare nel MCU. Tuttavia, nel 2012 IndieWire lo ha indicato come uno dei potenziali candidati al ruolo. Sebbene l’atttore non abbia mai interpretato un supereroe in un blockbuster, ha partecipato a molti film d’azione; tra questi figura il franchise di Star Wars, dove ha interpretato Owen Lars, più recentemente nella serie Obi-Wan Kenobi del 2022 su Disney+.

John Gallagher Jr.

Nel 2017, James Gunn ha dichiarato al Daily Beast che John Gallagher Jr. era in corsa per il film. I due hanno finito per collaborare nel film The Belko Experiment anni dopo. “Ha fatto il provino per il ruolo di Peter Quill in Guardiani [che è andato a Chris Pratt], e non era adatto a quel ruolo, ma è stato uno dei migliori provini – se non il miglior provino – che abbia mai visto in tutta la mia vita. Quel ragazzo è un vero attore. Così, quando questi ruoli hanno iniziato ad arrivare, mi hanno dato l’opportunità di lavorare con alcune delle persone con cui avrei voluto lavorare“, ha detto.

Nel 2015, su Facebook, James Gunn ha condiviso una storia simile, anche se all’epoca non aveva confermato che John avesse fatto il provino per Star-Lord. “ma quando è uscito dalla stanza mi sono girato verso il direttore del casting e ho detto: “Questo è uno dei migliori attori che abbia mai visto in vita mia, e forse il miglior provino che abbia mai visto”. Ero determinato a trovare un modo per lavorare con lui“, ha raccontato.

Sullivan Stapleton

Jack-OConnell-300Sullivan Stapleton era uno dei nomi meno noti di una lista compilata da MTV nel 2012. Tuttavia, si pensava che potesse essere un talento emergente sulla scena con un ruolo da protagonista in 300: L’alba di un impero. L’attore non sembra aver confermato di essere in lizza e non ha parlato delle sue speranze di entrare nel MCU. Tuttavia, alcuni fan hanno espresso interesse nel vederlo nel ruolo di Matt Murdock, meglio conosciuto come Daredevil e attualmente ricoperto da Charlie Cox.

John Krasinski

John Krasinski IFJohn Krasinski è entrato a far parte del Marvel Cinematic Universe con una breve apparizione nel ruolo di Reed Richards dei Fantastici Quattro in Doctor Strange nel il multiverso della follia (2022). Tuttavia, secondo molte voci, prima di essere scritturato aveva fatto un’audizione per altri ruoli nel franchise. Per lo meno, ha confermato di aver fatto il provino per Captain America prima che Chris Evans venisse scelto. Anche se l’attore non sembra aver confermato le voci, DigitalSpy ha riportato che nel 2013 aveva fatto il provino anche per il ruolo di Star-Lord. Il suo nome è stato aggiunto molto più tardi e non è chiaro fino a che punto sia arrivato nel processo di castign.

Joseph Gordon-Levitt

Joseph Gordon-LevittJoseph Gordon-Levitt aveva già dimostrato di essere più che capace di recitare in un ruolo eroico dopo aver interpretato quello che molti fan pensavano sarebbe diventato la spalla di Batman, Robin, in The Dark Knight Rises. Per questo, il suo nome ha avuto senso quando Deadline ha riferito che era in lizza per il ruolo nel 2013.

Michael Rosenbaum

Nel 2017, Michael Rosenbaum ha confermato di essere stato preso in considerazione per la parte durante un’intervista con The Hollywood Reporter. In seguito si è unito al franchise interpretando Martinex. “Ero nervosissimo (ride)”, ha detto a proposito del suo provino, sottolineando che lui e James Gunn erano amici. “Sei seduto lì con uno dei tuoi migliori amici che sta dirigendo un film enorme, che conosce le tue capacità e che ti ha detto: ‘Voglio vedere la tua interpretazione di Peter Quill‘. Ora la pressione si fa sentire. Ho dovuto spegnerla… Ricordo di aver ideato il mio ballo per la scena di Star-Lord. Avevo un partner fantastico, mi è sembrato tutto davvero organico fin dall’inizio“. Ha aggiunto di non essere rimasto deluso, spiegando: “Non mi interessava davvero ottenere la parte. Non sapevo nulla dei fumetti dei Guardiani. Volevo solo fare un buon lavoro per James“.

Garrett Hedlund

Deadline ha riportato che il nome di Garrett Hedlund circolava tra le voci di corridoio, anche se non è stato in grado di confermare che fosse ufficialmente in corsa per il ruolo. L’agenzia ha anche confermato, dopo aver parlato con gli addetti ai lavori, che Joel Edgerton, Jack Huston, Jim Sturgssen, Lee Pace e Eddie Redmayne erano tutti in lizza.

Glenn Howerton

Nel 2021, Glenn Howerton ha confermato di essere stato preso in considerazione per il ruolo durante un’intervista al The Kelly Clarkson Show. “Sono andato a fare il provino, come credo abbiano fatto molti attori. Non avevo idea di quanto fossi vicino. Sono uscito da lì e ho pensato: ‘Sì, è andata bene’. Ma in realtà, mentre uscivo dalla sala d’attesa, ho visto Chris Pratt e mi sono ricordato di aver pensato: “Oh, è perfetto per questo“”, ha raccontato, aggiungendo di aver poi sentito dire che James Gunn lo aveva definito la seconda scelta. “Nessuno me l’ha mai detto. Quindi non ne avevo idea“.

Star-Lord è bisessuale nei fumetti, lo sarà anche nel MCU?

0
Star-Lord è bisessuale nei fumetti, lo sarà anche nel MCU?

Peter Quill, alias Star-Lord, è stato reinventato come personaggio bisessuale nella serie a fumetti Marvel dedicata ai Guardiani della Galassia. La grande rivelazione – via CBM – è venuta alla luce in “Guardians of the Galaxy #9” di Al Ewing e Juann Cabal, che mostra Quill intraprendere una relazione poliamorosa con due esseri umanoidi: una femmina di nome Aradia e un maschio di nome Mors, dopo aver trascorso oltre un decennio intrappolato con loro su un pianeta chiamato Morinus.

Ora la grande domanda è: l’Universo Cinematografico Marvel seguirà la scia dei fumetti con la versione di Star-Lord ad opera di Chris Pratt? Quill è romanticamente coinvolto con Gamora nei film (o almeno, lo era con la versione originale del personaggio che Thanos ha ucciso in Avengers: Infinity War), ma Kevin Feige ha dichiarato in più di un’occasione che in futuro vedremo più diversità nel MCU. Quindi, c’è una possibilità che James Gunn & co. sfruttino questa opportunità per introdurre qualche rappresentazione queer e “modificare” l’orientamento sessuale di Peter, a meno che Taika Waiti non li batta sul tempo con Thor: Love and Thunder

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Star Wars: Zen – Grogu and Dust Bunnies, recensione del corto targato Studio Ghibli

Oggi, sabato 12 novembre, arriva su Disney+ Star Wars: Zen – Grogu and Dust Bunnies, la collaborazione a sorpresa tra Lucasfilm e Studio Ghibli. Diretto da Katsuya Kondo e musicato da Ludwig Göransson, il nuovo corto animato è incentrato sul protagonista di The Mandalorian della Lucasfilm, l’adorabile giovane Grogu, più comunemente conosciuto come Baby Yoda.

Star Wars: Zen – Grogu and Dust Bunnies è descritto come “un cortometraggio animato originale disegnato a mano dallo Studio Ghibli”; non aspettatevi un’epopea di Guerre Stellari alla pari di film d’animazione dello Studio Ghibli come La città incantata, Il mio vicino Totoro e Una tomba per le lucciole, dato che il corto dura all’incirca 3 minuti. Tuttavia, l’incursione dello studio d’animazione nella galassia molto, molto lontana è comunque una piacevole sorpresa, non solo per la sua uscita quasi inaspettata su Disney Plus, ma anche per il perfetto abbinamento tra l’équipe creativa e il soggetto narrativo.

Avvicinando due creature simboliche dei rispettivi “universi”, Baby Yoda per la Lucas Film e i nerini del buio per Studio Ghibli, questo dolcissimo corto riesce a condensare la viva fantasia di due mondi agli antipodi per provenienza – occidentale l’uno, orientale l’altro – ma che hanno in egual modo trasportato la nostra mente in storie lontane nello spazio e nel tempo.

Grogu, o Baby Yoda come viene affettuosamente chiamato, è apparso per la prima volta in The Mandalorian e da allora ha conquistato la galassia; questo corto esce infatti proprio per celebrare il terzo anniversario della serie, che inaugurò la piattaforma streaming Disney+ nel 2019. I nerini del buio, invece, compaiono in Il mio vicino Totoro e La città incantanta dello Studio Ghibli; in giapponese sono conosciuti come susuwatari, ovvero “fuliggine vagante“. Sono piccole sfere rotonde che nascono dalla fuliggine e abitano le case vecchie e abbandonate; quando la casa viene abitata, decidono se gli abitanti sono persone gentili. Se lo sono, se ne vanno.

I nerini del buio non possiedono lo stesso linguaggio degli uomini, per questo la “collaborazione” con Yoda risulta particolarmente indovinata: senza il bisogno di esprimere frasi compiute, sono i suoni emessi dai nerini o i movimenti con cui si avvicinano sempre di più a Yoda a sancirne l’amicizia. Baby Yoda è diventato un personaggio di successo e meme di internet soprattutto per la sua dolcezza; è in nome di questa qualità dell’animo non solo di un personaggio ma dei talenti creativi che ne sono progenitori, che Lucasfilm riesce a donare spiritualmente una parte di sè allo Studio Ghibli, pilastro dell’animazione di ieri e oggi.

Star Wars: Zack Snyder aveva presentato alla Lucasfilm l’idea per un film

0

Nel lontano 2012 cominciarono a diffondersi alcune voci secondo cui Zack Snyder era stato coinvolto in un potenziale nuovo film della saga di Star Wars. Inizialmente si pensava che il regista di Justice League potesse addirittura dirigere Il risveglio della forza, il film che avrebbe poi sancito il ritorno ufficiale della saga sul grande schermo sotto l’egida di J.J. Abrams.

In seguito, sia Snyder che i suoi rappresentanti hanno prontamente smentito quelli voci, ma ora scopriamo che, in realtà, c’era un fondo di verità nascosto dietro quelle speculazioni. Lo stesso regista, infatti, ha confermato di aver davvero lanciato un’idea alla Lucasfilm per un film autonomo di Star Wars ispirato nientemeno che a I sette samurai di Arika Kurosawa.

Ospite del podcast Happy Sad Confused di Josh Horowitz in occasione della promozione di Army of the Dead, Snyder ha approfondito la questione del suo legame con la saga di Star Wars, rivelando che quell’idea sarebbe qualcosa che, in realtà, vorrebbe ancora realizzare. Il regista ha confermato di aver presentato l’idea alla Lucasfilm prima dell’acquisizione da parte della Disney.

“Ne abbiamo parlato, ma non è mai diventato una realtà. La verità è che era qualcosa di molto lontano dall’universo di Star Wars, era qualcosa di indipendente. Ci ho lavorato da solo, come se fosse un film di fantascienza a sé stante”, ha spiegato Zack Snyder. “È ancora una storia di fantascienza. È la stessa storia… ma ho sempre voluto che non fosse collegata all’universo di Star Wars. Volevo che Star Wars restasse Star Wars. Forse, un giorno, chissà… Vedremo.”

I piani futuri di Zack Snyder al cinema

Ricordiamo che i tra prossimi progetti di Zack Snyder figurano un film dedicato a Re Artù, e ad altri due incentrati sulle figure di George Washington e Napoleone. Inoltre, sempre di recente il regista ha sottolineato il suo interesse nel portare sul grande schermo il romanzo “The Fountainhead” di Ayn Rand, progetto che però pare abbia accantonato a causa di alcune implicazioni politiche.

Zack Snyder è attualmente impegnato nella promozione di Army of the Dead, il suo nuovo film Netflix, con protagonista Dave Bautista, disponibile sulla piattaforma dal 21 maggio.

Star Wars: Zac Efron ha incontrato la Disney

Star Wars: Zac Efron ha incontrato la Disney

Durante un tour promozionale per lanciare la commedia romantica The Awkward Moment, Zac Efron, Michael B. Jordan e Miles Teller sono stati invitati da MTV. L’intervistatore Josh Horowitz ha posto alcune domande, chiedendo loro chi avrebbe più possibilità di apparire in Star Wars. Efron ha ammesso  di aver incontrato la Disney: Sì, sono appena andato e li ho incontrati. Ma non lo so. Sarebbe bello. Io amo i film di Star Wars ma chi lo sa?

La Disney sta comunque incontrando numerosi attori per il franchise Star Wars, per cui, ad oggi è difficile prevedere se Zac Efron farà effettivamente parte del progetto o no. Tutti i fan della saga aspettano ansiosi l’arrivo di annunci ufficiali sul cast.

Nel frattempo vi ricordiamo che la pre-produzione di Star Wars Episodio VII è entrata nel vivo già da molte settimane. Vi ricordiamo che Star Wars Episodio VII uscirà al cinema nel 2015, per la regia di J.J. Abrams, basato su una sceneggiatura di J.J. Abrams e Lawrence Kasdan. Per tutte le notizie sulla nuova trilogia targata Disney vi segnaliamo il nostro speciale: Star Wars. La scheda del film: Star Wars: Episodio VII.

Fonte: Total Film

Star Wars: Young Jedi Adventures, la prima stagione dal 2 Agosto!

0

Disney+ e Lucasfilm hanno annunciato che la prima stagione di Star Wars: Young Jedi Adventures proseguirà con sei nuovi episodi che debutteranno sulla piattaforma streaming il 2 agosto, mentre ulteriori episodi arriveranno più avanti nel corso dell’anno. La prima stagione di Star Wars: Young Jedi Adventures sarà composta in totale da 25 episodi.

Ambientata durante l’era dell’Alta Repubblica, la serie animata segue i giovani Jedi mentre studiano le vie della Forza e imparano le abilità necessarie per diventare Jedi. La serie è stata recentemente nominata per il Television Critics Association Award 2023 ed è stata premiata con il Common Sense Seal di Common Sense Media, che riconosce le eccellenze tra i contenuti adatti alle famiglie.

I primi sette episodi della serie, che hanno debuttato lo scorso 4 maggio, hanno visto i giovani allenarsi con il Maestro Yoda e il Maestro Zia al tempio Jedi di Tenoo, incontrare il pilota e amico Nash Durango e scontrarsi con il pirata Taborr Val Dorn. I sei nuovi episodi seguiranno i giovani mentre continuano ad affinare le loro abilità nella Forza e a vivere avventure in tutta la galassia.

Siamo stati entusiasti di vedere un’intera nuova generazione innamorarsi della galassia di Star Wars grazie a ‘Young Jedi Adventures'”, afferma James Waugh, produttore esecutivo della serie e senior vice president, franchise content & strategy di Lucasfilm. “Con questi nuovi episodi, speriamo di continuare a coinvolgere i giovani, i padawan Jedi e i fan di tutte le età che si sono dichiarati #NubsNation”.

Il mondo di Star Wars: Young Jedi Adventures vive anche oltre la serie con libri come Leveled Readers, Little Golden Books, Coloring & Activity e molti altri, oltre a un assortimento di playset, action figure, abbigliamento, peluche e altro ancora di Hasbro, LEGO, Mattel. Una selezione di articoli sarà presto disponibile anche in Italia presso i principali rivenditori, tra cui ShopDisney.

Prodotta da Lucasfilm in collaborazione con Wild Canary per Disney+, Star Wars: Young Jedi Adventures vede come produttori esecutivi James Waugh, Jacqui Lopez e Josh Rimes di Lucasfilm. Michael Olson (Puppy Dog Pals) è showrunner ed executive producer; Elliot M. Bour (Elena di Avalor) è regista supervisore e co-produttore; Jeannine Hodson (Puppy Dog Pals) è produttrice e Lamont Magee (Black Lightning) è consulting producer.

Tra le voci nella versione originale di Star Wars: Young Jedi Adventures ci sono Jamaal Avery, Jr. nel ruolo di Kai Brightstar, Juliet Donenfeld nel ruolo di Lys Solay, Dee Bradley Baker nel ruolo di Nubs, Emma Berman nel ruolo di Nash Durango, Jonathan Lipow nel ruolo di RJ-83 e Piotr Michael nel ruolo del Maestro Yoda.

Star Wars: Young Jedi Adventures, il trailer della nuova serie Disney+

0

Disney+ ha rilasciato il trailer della seconda stagione di Star Wars: Young Jedi Adventures, la serie originale animata di Lucasfilm che debutterà mercoledì 14 agosto sulla piattaforma streaming.

Ambientata 200 anni prima de La minaccia fantasma, durante l’era dell’Alta Repubblica, Star Wars: Young Jedi Adventures segue i giovani Jedi Kai Brightstar, Lys Solay e Nubs mentre studiano le vie della Forza, esplorano la galassia, aiutano i cittadini e le creature in difficoltà e imparano le preziose abilità necessarie per diventare Jedi.

La seconda stagione di Star Wars: Young Jedi Adventures segue i giovani mentre continuano il loro addestramento e si imbarcano in missioni ancora più grandi in tutta la galassia. A guidarli c’è il nuovo Padawan di Maestra Zia, Wes Vinik, e il suo astromeccanico R0-M1. Mentre continuano il loro addestramento e crescono nelle vie della Forza, i giovani Jedi viaggeranno su nuovi pianeti con nuovi e vecchi amici e incontreranno avversari come i Gangul, che stanno aumentando le loro fila di pirati…

Star Wars: Young Jedi Adventures, la nuova serie Disney+

“Siamo entusiasti di invitare i fan di Kai, Lys, Nubs, e Nash a ritornare nella galassia lontana lontana con la seconda stagione di Star Wars: Young Jedi Adventures” ha detto Michael Olson, showrunner ed executive producer. “In questa seconda stagione i nostri eroi affronteranno sfide avvincenti, daranno il benvenuto su Tenoo al vivace Padawan Wes Vinik e a una nuova classe di giovani e si riuniranno ad amici provenienti da tutta la galassia. Insieme, impareranno importanti lezioni sull’amicizia, sulla compassione e il superamento delle paure. Questa stagione, ricca di cuore e di azione, sarà una corsa emozionante e non vediamo l’ora di condividerla con il pubblico”.

Prodotta da Lucasfilm in collaborazione con Wild Canary per Disney+, Star Wars: Young Jedi Adventures vede come produttori esecutivi James Waugh, Jacqui Lopez e Josh Rimes di Lucasfilm. Michael Olson è showrunner ed executive producer; Elliot M. Bour è regista supervisore e co-produttore; mentre Lamont Magee è consulting producer. Servizi di produzione a cura di Icon Creative.

Tra le voci nella versione originale di Star Wars: Young Jedi Adventures ci sono JeCobi Swain nel ruolo di Kai Brightstar, Juliet Donenfeld nel ruolo di Lys Solay, Dee Bradley Baker nel ruolo di Nubs, Emma Berman nel ruolo di Nash Durango, Trey Murphy nel ruolo di Taborr/Cyrus Vuundir, Nasim Pedrad nel ruolo di Maestra Zia Zanna, Gunnar Sizemore nel ruolo di Wes Vinik e Piotr Michael nel ruolo del Maestro Yoda.

Star Wars: Young Jedi Adventures in arrivo il 14 agosto su Disney+

0

La seconda stagione di Star Wars: Young Jedi Adventures, la serie animata originale di Lucasfilm, debutterà su Disney+ mercoledì 14 agosto, mentre la seconda metà della stagione arriverà all’inizio del 2025. Inoltre, una serie di corti tratti dalla seconda stagione di Star Wars: Young Jedi Adventures” arriverà su Disney+ il 2 agosto.

Ambientata 200 anni prima de La minaccia fantasma, durante l’era dell’Alta Repubblica, Star Wars: Young Jedi Adventures” segue i giovani Jedi Kai Brightstar, Lys Solay e Nubs mentre studiano le vie della Forza, esplorano la galassia, aiutano i cittadini e le creature in difficoltà e imparano le preziose abilità necessarie per diventare Jedi.

La seconda stagione di Star Wars: Young Jedi Adventures segue i giovani mentre continuano il loro addestramento e si imbarcano in missioni ancora più grandi in tutta la galassia. A guidarli c’è il nuovo padawan di Maestra Zia, Wes Vinik, e il suo astromeccanico R0-M1. Mentre continuano il loro addestramento e crescono nelle vie della Forza, i giovani Jedi viaggeranno su nuovi pianeti con nuovi e vecchi amici e incontreranno avversari come i Gangul, che stanno aumentando le loro fila di pirati…

Prodotta da Lucasfilm in collaborazione con Wild Canary per Disney+, Star Wars: Young Jedi Adventures vede come produttori esecutivi James Waugh, Jacqui Lopez e Josh Rimes di Lucasfilm. Michael Olson è showrunner ed executive producer; Elliot M. Bour è regista supervisore e co-produttore; mentre Lamont Magee è consulting producer. Servizi di produzione a cura di Icon Creative.

Tra le voci nella versione originale di Star Wars: Young Jedi Adventures ci sono JeCobi Swain nel ruolo di Kai Brightstar, Juliet Donenfeld nel ruolo di Lys Solay, Dee Bradley Baker nel ruolo di Nubs, Emma Berman nel ruolo di Nash Durango, Trey Murphy nel ruolo di Taborr/Cyrus Vuundir, Nasim Pedrad nel ruolo di Maestra Zia Zanna, Gunnar Sizemore nel ruolo di Wes Vinik e Piotr Michael nel ruolo del Maestro Yoda.

Inoltre, una nuova serie animata digital in 2D intitolata Fun with Nubs è ora disponibile su StarWarsKids.com e Youtube.com/StarWarsKids. La serie segue le disavventure comiche di Nubs e RJ-83, mentre affrontano missioni in tutta Tenoo.

Star Wars: Yoda vs Conte Dooku in scala 1:6 della Hot Toys

0

Hot Toys ha svelato due nuove action figures in scala 1:6 dedicate a un momento preciso di Star Wars: L’Attacco dei Cloni, in cui vediamo i personaggi di Yoda e del Conte Dooku nel loro duello. 

Ecco le figure nel dettaglio:

Star Wars: Episodio IX, J.J. Abrams dirigerà il film

Star Wars: Episodio IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20 dicembre 2019.

Confermati nel cast Daisy Ridley, John Boyega, Adam Driver e Oscar Isaac. Il film mostrerà anche come la produzione avrà risolto il paradosso narrativo della Principessa/Generale Leia.

Star Wars: Visions, recensione della nuova serie Disney+

0
Star Wars: Visions, recensione della nuova serie Disney+

Dopo The Bad Batch, prosegue il nuovo viaggio seriale dell’universo di Star Wars con Star Wars: Visions. Visioni, questi sono i bravi racconti animati che propone la serie, visioni di mondi, di personaggi, di espansioni del mondo di George Lucas, liberi da qualsiasi vincolo e canone.

Lucasfilm Animation incontra l’oriente

Il progetto vede coinvolti nella produzione la Lucasfilm Animation e sei studi d’animazione giapponesi: Kamikaze Douga, Twin Engine, Trigger, Kinema Citrus, Production I.G. e Science Saru, e si struttura in una serie antologica in cui i nove episodi sono nove storie a se stanti, nove cortometraggi animati con lo stile dell’anime. Il primo incontro ufficiale tra immaginario e cultura giapponese con il mondo di Star Wars, dopo che per tanti anni e in tante interviste George Lucas ha sempre raccontato del grande debito che la sua opera con Star Wars ha avuto negli anni per la cultura dell’estremo oriente, quell’immaginario e in particolare il cinema di Akira Kurosawa.

Ma torniamo al titolo scelto per questa raccolta: visione, ovvero visioni. Ed è proprio questo che sono questo nove racconti: nove visioni differenti dell’universo di Star Wars che, partendo da elementi comuni, condivisi e conosciuti, hanno espanso e contaminato in maniera quasi sempre efficace e potente un territorio noto e sacro.

Star Wars: Visions come What If

La mente non può non viaggiare in direzione di What If, l’altra serie antologica Disney+ sotto l’ombrello di Marvel Studios, che offre realtà alternative del Marvel Cinematic Universe. Anche lì si tratta di episodi indipendenti e auto-conclusivi, che esplorano possibilità. Ma se da una parte c’è una unità visiva e stilistica che permette allo spettatore di concentrarsi sulla storia, Star Wars: Visions aggiunge ai suoi elementi di interesse la molteplicità di stili, segni e rappresentazioni. Questo due esperimenti seriali, in un panorama derivativo e strutturato, costituiscono un’ottima via di mezzo, un compromesso che mostra dove si può può osare e inventare pur rimanendo in un territorio sicuro per l’industria.

Il leit motive che unifica tutti gli episodi di Star Wars: Visions è il simbolo principe della saga di George Lucas, ovvero la spada laser. Di molti colori e forme, l’arma Jedi (e Sith) subisce un restyling importante in quasi tutti gli episodi, si trasforma, si moltiplica si allunga ed è sempre protagonista di un duello spettacolare. Ed è certo che Star Wars parla di Forza e Lato Oscuro, di prescelti e di equilibrio nel cosmo, è altrettanto certo che senza una spada laser e quel caratteristico ronzio elettrico, non esiste niente che si possa associare alla saga stessa.

La nuova serie, che espande l’universo di Star Wars e amplia il catalogo Disney+, potrebbe però anche servire da ponte tra due monti che non si sono mai incontrati prima, nonostante condividano un solido terreno comune: i fandom di anime e di Star Wars potrebbero raggiungere, grazie a Visions, uno scambio culturale importante. Peccato però che nessuna delle storie proposte spinga davvero sull’acceleratore della creatività e che tutte abbiano poi scelto di rimanere in un territorio narrativamente sicuro.

Star Wars: Visions, la terza stagione è in sviluppo!

0
Star Wars: Visions, la terza stagione è in sviluppo!

Secondo One Take NewsLucasfilm ha iniziato lo sviluppo della terza stagione della sua serie antologica animata Star Wars: Visions. Ulteriori dettagli sulla potenziale terza stagione di Visions non sono ancora stati rivelati. Questa notizia arriva dopo che il Volume 2 ha fatto il suo debutto su Disney+ durante lo Star Wars Day, con nove nuovi episodi diretti da diversi registi di tutto il mondo.

Di cosa parla Star Wars: Visioni?

Star Wars: Visions Vol. 2 ha continuato a spingere i confini della narrazione di Star Wars. Utilizzerà ancora una volta alcuni degli stili di animazione più accattivanti in diversi paesi e culture. Il volume 2 presenta anche le voci originali di Ursula Corbero, Anjelica Huston, Kate Dickie, Daniel Dae Kim, Ashley Park, Anika Noni Rose, Daveed Diggs, Cynthia Erivo e altri.

Gli studi di animazione coinvolti nella produzione del prossimo capitolo sono El Guiri (Spagna), Cartoon Saloon (Irlanda), Punkrobot (Cile), Aardman (Regno Unito), Studio Mir (Corea del Sud) Studio La Cachette (Francia), 88 Pictures (India), D’art Shtajio (Giappone) e Triggerfish (Sud Africa).

Star Wars: Visions è stato presentato per la prima volta nel 2021. Il primo volume era interpretato da Lucy Liu, Joseph Gordon-Levitt, Temuera Morrison, Neil Patrick Harris, Alison Brie, Karen Fukuhara, Simu Liu, Kyle Chandler, David Harbour, Jordan Fisher, Henry Golding, Jamie Chung e George Takei. Star Wars: Visioni vol. 1 e 2 sono ora disponibili per lo streaming su Disney+.

Star Wars: Visions Volume 2: ecco data di rilascio e dettagli dell’episodio

0

Lucasfilm ha finalmente fissato la data di uscita di Star Wars: Visions Volume 2, il prossimo capitolo della serie antologica animata di Disney+, con nove racconti di diversi studi internazionali. Il ritorno è previsto per il 4 maggio. La reazione al primo volume di Star Wars: Visions ci ha sconvolti. Siamo stati lieti che questo progetto abbia ispirato e risuonato con così tante persone“, ha dichiarato il produttore esecutivo James Waugh in una dichiarazione. “Abbiamo sempre visto Star Wars: Visions come una cornice per espressioni celebrative del franchise da parte di alcuni dei migliori creatori che lavorano oggi. L’animazione è in una rinascita globale e siamo costantemente sconcertati dalla quantità di creatività che spinge il mezzo in avanti.”

Lo studio ha anche svelato i pluripremiati cineasti che hanno firmato per il volume 2, tra cui il vincitore dell’Emmy Rodrigo Blaas (Alma), il candidato all’Oscar Paul Young (Wolfwalkers), Gabriel Osorio (Bear Story), Magdalena Osinska (Spirits of the Piano), Hyeong Geun Park (Lookism), Julien Chheng (Ernest and Celestine: A Trip to Gibberitia), Ishan Shukla (Schirkoa), LeAndre Thomas (Obi-Wan Kenobi), Justin Ridge (Star Wars Resistance), Nadia Darries (Stick Man), e Daniel Clarke (Khumba).

Star Wars: Visioni vol. 2 continuerà a spingere i confini della narrazione di Star Wars impiegando gli stili di animazione più accattivanti di una varietà di paesi e culture. La serie è prodotta da Waugh, Jacqui Lopez e Josh Rimes.

Gli studi di animazione coinvolti nella produzione del prossimo capitolo sono El Guiri (Spagna), Cartoon Saloon (Irlanda), Punkrobot (Cile), Aardman (Regno Unito), Studio Mir (Corea del Sud) Studio La Cachette (Francia), 88 Pictures (India), D’art Shtajio (Giappone) e Triggerfish (Sud Africa).

I titoli e i registi dei nove episodi sono elencati di seguito:

  • “Sith” – Da El Guiri e dallo scrittore-regista Rodrigo Blaas
  • “Screecher’s Reach” – Da Cartoon Saloon e dal regista Paul Young
  • “In the Stars” – Da Punkrobot e sceneggiatore-regista Gabriel Osorio
  • “I Am Your Mother” – Da Aardman e dalla regista Magdalena Osinska
  • “Journey to the Dark Head” – Da Studio Mir e dal regista Hyeong Geun Park
  • “The Spy Dancer” – Dallo Studio La Cachette e dallo sceneggiatore-regista Julien Chheng
  • “The Bandits of Golak” – Da 88 Pictures e diretto da Ishan Shukla
  • “The Pit” – È co-diretto dallo sceneggiatore-produttore esecutivo LeAndre Thomas e Justin Ridge di D’art Shtajio e Lucasfilm Ltd.
  • “Aau’s Song” – È scritto e diretto da Nadia Darries e Daniel Clarke di Triggerfish.

Star Wars: venduto all’asta il costume da schiava della Principessa Leia

0

E’ stato venduto dopo una difficile asta l’iconico costume della principessa Leia, il bikini da schiava visto in Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi. 

STAR WARS IL RISVEGLIO DELLA FORZA: NUOVO SGUARDO AI PROTAGONISTI [FOTO]

Il costume è stato venduto per 96.000$ ed è l’originale indossato dall’attrice durante la scena di apertura ambientata sulla nave di Jabba the Hutt, dove Leia uccide Jabba strangolandolo.

STAR WARS IL RISVEGLIO DELLA FORZA: MEGA-SPOILER NELLE FIGURINE?

Star Wars: uno spin-off per Obi-Wan Kenobi?

0

obi-wan kenobiSappiamo ormai che la nuova trilogia di Star Wars sarà inframezzata, tra un episodio e l’altro, da alcuni spin-off sui personaggi famosi della saga lucasiana. L’idea degli spin-off è diventata tanto più concreta quando sono stati assunti due registi per dirigere almeno due dei tre in programma. Josh Trank e Gareth Edwards lavoreranno infatti agli spin-off ma a quali personaggi saranno dedicati? Yoda e Boba Fett sono stati i più inflazionati negli ultimi mesi, ma un rumor recentissimo vorrebbe un film dedicato a Obi-Wan Kenobi, senza dubbio uno dei personaggi più amati delle due passate trilogie.

Making Star Wars ha dichiarato che per gli spin-off, all’inizio, non erano previsti focus su Jedi o Sith, eppure il personaggio di Obi-Wan Kenobi è così amato dai fan che potrebbe aver fatto cambiare idea alla produzione. Al momento dunque potrebbero esserci delle menti laboriose a lavoro su un concept adatto al personaggio.

Ewan McGregon, che nel caso sarebbe il diretto interessato, ha di recente dichiarato che l’idea non gli dispiacerebbe affatto, anzi che potrebbe essere una buona scua per indagare il gap che c’è tra l’Episodio III, ovvero l’ultimo film della saga a cui ha partecipato, e l’Episodio IV, dove il personaggio è interpretato da Alec Guinness. Cosa ha fatto nel deserto l’esperto Jedi? Come ha affrontato l’ascesa al potere di Anakin Skywalker? Sa che prima o poi arriverà da lui un giovane di nome Luke pronto a riportare l’equilibrio nella forza?

L’idea non è malvagia, vi terremo aggiornati.

Fonte: Empire

 

Star Wars: uno spin off per Knights of the Old Republic?

0
Star Wars: uno spin off per Knights of the Old Republic?

knights old republicSi è fatto un gran parlare intorno a quali saranno i film che la Lucasfilm e la Disney produrranno per rilanciare il franchise di Star Wars. Trai vari spin off annunciati, oltre

Star Wars: uno dei protagonisti arrestato per guida spericolata

0
Star Wars: uno dei protagonisti arrestato per guida spericolata
Jake Lloyd
Jake Lloyd

Jake Lloyd, il giovane che interpretò Anakin Skywalker in Star Wars la MInaccia Fantasma, è stato arrestato nel South Caroline.

L’attore di 26 anni stava guidando a Charleston quando lo sceriffo di pattuglia ha cominciato a seguirlo. L’appostamento è diventato un vero e proprio inseguimento che è durato per miglia, fino a un altro Stato. Il rapporto riferisce che Lloyd ha cominciato a correre con la macchina, sorpassando con la doppia striscia gialla (la nostra doppia bianca). Ha poi perso il controllo dell’automobile andando fuori strada verso una recinzione e contro diversi alberi.

L’attore al momento è in custodia per guida spericolata, per non essersi fermato e per guida senza patente.

Fonte: WP

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità