Il trattamento che i fan hanno
riservato alla trilogia sequel di Star
Wars potrebbe ricordare – anche se per ragioni
totalmente opposte – l’accoglienza che all’epoca il fandom della
saga fantascientifica riservò alla trilogia prequel di George
Lucas. Adesso, uno degli attori che hanno preso parte
agli episodi usciti tra il 1999 e il 2005 ha voluto esprimere tutto
il suo sostegno nei confronti di quel trittico.
Stiamo parlando di Liam Neeson, che ne La Minaccia Fantasma ha interpretato il ruolo
di Qui-Gon Jinn. In un’intervista con Andy Cohen in occasione di un
nuovo episodio della trasmissione
Radio Andy (via
The Hollywood Reporter), il celebre attore ha parlato della sua
partecipazione nel film e della possibilità di aver interpretato il
Maestro Jedi: “Mi piace quel film. Ne sono orgoglioso e sono
orgoglioso di averne fatto parte. Volevo essere un Jedi. Ho avuto
modo di giocare con quelle meravigliose spade laser e cose del
genere. È stato fantastico, Andy. Lo è stato davvero.”
Neeson ha poi parlato anche di uno
dei personaggi ancora oggi più bistrattati dell’intera saga, ossia
Jar Jar Binks, il goffo gungan
interpretato daAhmed Best, che vieneesiliato dal suo popolo e che accompagna Qui-Gon e
Obi-Wan Kenobi per tutto il film: “È stato
oggetto di molte critiche, al punto che hanno davvero influenzato
la sua carriera. E devo ammettere che quando stavo girando quel
film… Ahmed era probabilmente uno dei ragazzi più divertenti e di
talento con cui abbia mai lavorato”. Neeson ha anche
rivelato che una volta ha detto al suo manager che credeva che Best
sarebbe potuto diventare il futuro Eddie Murphy.
Per il ruolo di Jar Jar Binks, Best
ricevette una nomination ai Razzie Awards come miglior attore non
protagonista. Critica e pubblico detestarono il personaggio, con
Lucas che venne anche tacciato di razzismo (accuse che sono sempre
state respinte anche dallo stesso Best). Molti anni più tardi
l’attore ha rivelato di aver addirittura tentato il suicidio dopo
il caso mediatico suscitato dalla pessima accoglienza riservata
all’umanoide.
Il canone di Star Wars ha velatamente lasciato
intendere che Leia potrebbe essere l’unico Skywalker ad essere
stato realmente un Maestro Jedi. La Lucasfilm ha recentemente
pubblicato “The Star
Wars Book”, una guida completa alla galassia lontana, lontana,
con contributi da parte di Pablo Hidalgo, Dan Zehr e Cole Horton.
Il libro ha finalmente fornito una spiegazione in merito a tutti e
sei i ranghi dei Jedi, con alcune implicazioni davvero
sorprendenti.
La rivelazione più notevole
(qui
per approfondire) è stata che un Maestro Jedi è un Cavaliere che ha
completato con successo l’addestramento di almeno un Padawan. Anche
se questa sembra una definizione abbastanza semplice, in realtà ha
notevoli implicazioni per la saga di
Star Wars. Significa, infatti, che Anakin Skywalker non è
mai stato veramente un Maestro, perché il suo Padawan, Ahsoka, non ha mai completato le Prove, ma ha invece
lasciato l’Ordine. Inoltre, anche Luke Skywalker non dovrebbe
essere considerato un vero Maestro Jedi, perché il suo primo
Padawan, Ben Solo, ha ceduto al lato oscuro prima di affrontare le
Prove, e nessun altro dei suoi studenti era passato al Cavalierato
prima che il suo Tempio Jedi venisse distrutto da Palpatine.
In effetti, c’è solo uno Skywalker
che probabilmente ha la pretesa di essere un vero Maestro Jedi:
Leia Organa. Mentre Luke ha iniziato
l’addestramento di Rey in Star
Wars: Gli ultimi Jedi, l’ha guidata in realtà soltanto per
pochi giorni; Rey ha successivamente lavorato come apprendista
presso Leia per un anno prima degli eventi di
Star Wars: L’ascesa di Skywalker. Rey è letteralmente
l’unico studente di uno Skywalker a diventare un Cavaliere Jedi, il
che significa che Leia è l’unico Skywalker che può davvero essere
considerato un Maestro Jedi.
L’addestramento Jedi di Leia e i Fantasmi di Forza
Anche se
l’addestramento di Leia sotto Luke è stato interrotto, il romanzo
di Rae Carson basato su L’Ascesa di Skywalker ha rivelato che è stata
successivamente addestrata dai Fantasmi della Forza di Obi-Wan Kenobi e persino dal Maestro Yoda.
“Aveva imparato dai migliori”, ha spiegato il romanzo.
“E non solo da Luke; nel corso degli anni aveva occasionalmente
sentito la voce di Obi-Wan Kenobi attraverso la Forza, e ancora più
raramente quella di Yoda. Alcuni giorni le era sembrato di aver
imparato dalla Forza stessa.”
È implicito che
questi Fantasmi di Forza abbiano continuato a fare da mentore a
Leia mentre allenava Rey. Nel frattempo, Leia incoraggiò Rey a
cercare conoscenze molto più antiche di quelle che poteva donarle
lei: spinse, infatti, Rey ad esaminare attentamente gli antichi
testi Jedi recuperati da Ahch-To. Evidentemente, l’approccio di
Leia si è rivelato efficace, poiché Rey ha superato una Prova Jedi
peggiore di qualsiasi cosa i Jedi del passato avrebbero mai potuto
immaginare: quando ha combattuto contro suo nonno, Palpatine, nel
mondo Sith di Exegol.
Senza dubbio questa rivelazione
sorprenderà i fan, poiché Luke è il personaggio più associato ai
Jedi, nonché considerato da sempre un leggendario Maestro Jedi. In
verità, però, è sua sorella Leia che ha l’onore di essere
considerata la prima Maestra Jedi in
Star Wars dopo gli eventi de
Il ritorno dello Jedi.
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi ci ha finalmente mostrato che anche Leia è in
grado di usare la Forza, nonostante non abbia mai sostenuto un
allenamento Jedi.
La donna appartiene alla famiglia
Skywalker, esattamente come suo fratello, e per questo, sebbene la
scena che testimonia le sue abilità forse non sia piaciuta a tutti,
senz’altro non è difficile da spiegare.
Sembra però che non sia un caso il
fatto che Leia non sia stata addestrata come Jedi.
Secondo Pablo Hidalgo, capo
della Lucasfilm Story Group, Leia doveva
essere la prima allieva padawan di Luke. In The Last Jedi
– The Visual Dictionary si riporta proprio che Luke aveva
chiesto alla sorella di essere la sua prima allieva, ma che lei
aveva rifiutato per gli impegni con la nuova Repubblica
Galattica.
“Il primo studente di Luke
doveva essere Leia. Tuttavia, lei decise che il miglior cammino per
lei per servire la galassia non lasciava abbastanza spazio per un
allenamento esteso e isolato.
Mentre Leia era impegnata
con la sua nuova famiglia e con la politica senatoriale, Luke
iniziò i suoi viaggi, scomparendo in gran parte dalla visione
galattica. Durante il suo lungo viaggio, Skywalker riunì discepoli
che sarebbero diventati i suoi primi veri studenti.”
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Nel 2004, durante un commento
ufficiale a Star
Wars Una Nuova Speranza, George Lucas
spiegò che la Principessa Leia era in realtà la Dottoressa Leia,
già nel primo film del franchise, a soli 19 anni.
Stando a quanto dichiarato da Lucas, la
principessa aveva conseguito un dottorato di ricerca, era una
politica e una diplomatica, a differenza del fratello gemello Luke,
che cresciuto in una fattoria su un pianeta deserto, era più
ingenuo, per quanto ambizioso e coraggioso.
Per Lucas era importante trovare
un’interprete che nella giovinezza riuscisse a esprimere un senso
di autorevolezza e comando, proprio come è riuscita a fare bene
Carrie.
Intanto è stata diffusa una nuova
foto che ritrae Carrie Fisher nei panni del
Generale Leia, così come la vedremo ne Gli
Ultimi Jedi, ultimo film in cui comparirà la compianta
attrice. Per vedere la foto andate a questo link.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Uno dei
passatemi preferiti dei fan di Star
Wars è formulare teorie su tutto ciò che è
legato alla saga creata da George Lucas,
riflettendo su ogni scena, dettaglio o
battuta dell’universo cinematografico, seriale e
letterario.
Di seguito però trovate le più
assurde e mai realizzate sulla nuova trilogia:
Laura Dern avrebbe interpretato la madre di Rey
Ogni volta che un attore viene
scelto per entrare nel cast di Star
Wars iniziano a piovere supposizioni e rumor sulla
natura del ruolo misterioso: non è sfuggita a questo divertente
gioco nemmeno Laura Dern, scritturata per
Gli Ultimi Jedi, che secondo voci insistenti
avrebbe vestito i panni della madre di Rey.
In realtà l’attrice è apparsa come
volto del Vice Ammiraglio Holdo, una figura
autoritaria ed eroica che si sacrifica sul finale del film per la
Ribellione ed è un fido alleato della Principessa Leia.
La love story tra Poe e Finn
Questa è davvero divertente ma
fondata sui fatti mostrati in Il Risveglio della
Forza: lì la chimica tra Poe Dameron e
Finn era evidente, tanto da lasciar supporre ai
fan che il capitolo successivo, Gli Ultimi Jedi,
avrebbe sviluppato il rapporto tra i due come un vera love
bromance!
Kylo Ren e Rey innamorati in Gli Ultimi Jedi
Un rumor insistente sulla trama di
Gli Ultimi Jedi ipotizzava che il film avrebbe
portato avanti un’improbabile quanto sorprendente love story tra
Rey e Kylo Ren, presentati in
Il Risveglio della Forza come le due facce della
stessa medaglia.
Nel film del 2017 di Rian
Johnson però, Rey si allea brevemente con la sua nemesi
per combattere Snoke, ma i percorsi dei personaggi sembrano ancora
inconciliabili. Inoltre ridurre il viaggio dell’eroina ad una
storia d’amore sarebbe riduttivo oltre che passatista.
BB-8 contro BB-8
Questo rumor nasce dallo studio del
merchandise ufficiale del droide di Snoke, BB-9E,
una sorta di controparte malvagia del tenero BB-8.
Da lì vennero formulate delle teorie sul fatto che il droide
avrebbe combattuto contro BB-9E durante Gli Ultimi
Jedi, mai realizzata sul grande schermo.
Le reali dimensioni di Snoke
Quando abbiamo visto il Leader
Supremo Snoke sotto forma di ologramma in
Il Risveglio della Forza, lo studio delle
dimensioni del personaggio hanno lasciato supporre che fossero
quelle reali e che il villain fosse effettivamente enorme come la
sua controparte digitale.
Alcune voci che seguirono furono
presto smentite grazie alla scena di Gli Ultimi
Jedi in cui Snoke si confronta con Kylo
Ren e Rey .
Domnhall Gleeson avrebbe interpretato il figlio di Luke
Skywalker
Basandosi su un dettaglio
esclusivamente fisico (la sua barba) sfoggiato da Domnhall
Gleeson al Comic-Con, molto simile a quella di
Ewan McGregor nel franchise di Star Wars, i fan
teorizzarono che l’attore avrebbe interpretato il figlio o il
nipote di Obi-Wan Kenobi.
Tuttavia la voce più interessante
diceva che avrebbe vestito i panni del figlio di Luke
Skywalker! Come saprete nulla di tutto ciò si è
realizzato, e Gleeson ha prestato il volto al meno simpatico
generale Hux.
Snoke è il primo Jedi
Sceneggiatori e produttori della
nuova trilogia hanno più volte chiarito che Kylo
Ren e Snoke non hanno alcuna associazione
con i Sith, dunque la voce che insisteva sul fatto
che Snoke fosse in realtà il primo dei Jedi in assoluto risultò
completamente infondata.
Rey è la figlia di Obi-Wan (o la nipote)
Per lungo tempo si è sparsa la voce
che Rey avesse una sorta di relazione con
Obi-Wan Kenobi, sostenuta dal fatto che una
combinazione vocale di Alec Guinness e
EwanMcGregor si sente nella
visione che Rey ha nel seminterrato di Maz
Kanata.
Sappiamo che i suoi genitori non
erano “nessuno di importante” e che l’hanno abbandonata da piccola,
tuttavia alcuni fan continuano a pensare che Kylo Ren abbia mentito
e che la loro identità sarà rivelata in Episodio
IX.
Le immagini sono staterealizzate con
la licenza ufficiale della Acme Archives e della Lucasfilm. La
serie regolare di Ferguson comprende il set di tre stampe su carta
bianca della dimensione di 12×24 pollici l’una. Per info su costi
potete
cliccare qui, dove dal 28 febbraio le stampe verranno messe in
vendita.
Star
Wars di George Lucas è un universo
che è entrato di diritto nell’immaginario collettivo, ed è
diventata una di quelle storie che vengono replicate all’infinito
in quanto fonte di incredibile ispirazione.
A tutti i fan di Star
Wars segnaliamo l’incredibile lavoro
dell’artista Marc
Hagan-Guirey, a.k.a. Paper
Dandy che con la tecnica del Kirigami ha
ricostruito i momenti più iconici della saga.
[nggallery id=3014]
Vi ricordiamo che
l’universo di Star Wars tornerà al cinema con
l’atteso spin-off Rogue One a Star Wars
Story.
Diretto da
Gareth Edwards su una sceneggiatura di
Gary Whitta e Chris Weitz,
Rogue One a Star Wars Story è un film prequel
ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e
Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è prevista
per il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Ecco un prezioso audio, con video
sincronizzato, che ci permette di ascoltare le reazioni che il
pubblico del 1977 ha avuto a una proiezione di Star
Wars. L’autore della registrazione è William Forsche, che ha scritto in merito:
“Questo audio è stato registrato
nel 1977 quando mia madre mi portò a vedere Star Wars per la
seconda volta. Ascoltarla ridere e applaudire con me e il resto del
pubblico non ha prezzo per me.”
Ecco le reazione degli spettatori
di Star Wars
Dopo oltre 40 anni, la saga continua
a emozionare e con l’avvento della nuova trilogia è senza dubbio
raccoglierà nuovi appassionati fan.
Star Wars Episodio
VIII sarà diretto da Rian Johnson e
arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le
vicende immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Sono dedicate a
BB-8, a R2-D2 e a
Stormtrooper le GIFT BOX proposte
da Tribe – azienda leader per design e
distribuzione di chiavette USB e accessori tech su licenza – per
festeggiare la saga di Star
Wars nata dalla genialità dei fan che hanno scelto la
data del 4 maggio per l’affinità con il celebre saluto Jedi “May
the Force be with you”.
Le confezioni contengono, oltre
alle ormai mitiche chiavette USB che hanno dettato
il successo dell’azienda, alcuni accessori tech – cuffie,
auricolari, car charger e cavetto USB Micro – graficamente
interpretati secondo le linee stilistiche ispirate ai tre
personaggi selezionati.
Le collezioni sono dedicate ad un
pubblico vario, di ogni età e genere, con un unico comun
denominatore: una grande passione per l’epopea firmata George
Lucas!
Grazie a Tribe, i
droidi BB-8 e R2-D2 e l’iconico Stormtrooper potranno accompagnare
le giornate di tutti noi: al lavoro, in auto, per strada, in
palestra, in casa, in giro con gli amici… Le Gift Box Star Wars –
dall’elegante packaging nero con grafiche bianche e argento –
rappresentano, inoltre, un’utile idea regalo per tutti gli amanti
della tecnologia, del viaggio e della musica! Tutti gli accessori
presenti nelle Gift Box sono acquistabili anche singolarmente
presso i migliori rivenditori e sul sito www.tribe-tech.com
Gli articoli Tribe aderiscono ad
eccellenti standard tecnici e funzionali e si contraddistinguono
per la cura del dettaglio, la qualità dei materiali e la forte
personalità stilistica. I prodotti Tribe sono, infatti, conformi
alla normativa EN71 sulla sicurezza dei giocattoli e hanno ottenuto
le certificazioni CE, ROHS e FCC.
Le gift box Tribe contengono:
chiavetta USB, cuffie, auricolari, car charger e cavetto USB
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dispositivi, alla sincronizzazione e al trasferimento dati. Nella
versione con connettore Micro USB sono compatibili con i
dispositivi dotati di presa micro USB. Lunghezza cavo: 1,20 m.
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rotazione fino a 180° per assicurare la massima praticità e il
minimo ingombro;
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cuscinetti imbottiti che assicurano una resa sonora perfetta;
Archetto: in plastica, è
flessibile, regolabile e dotato di un soffice cuscinetto
interno.
Le cuffie Tribe sono dotate di
microfono interno incorporato.
Delle molte influenze creative
dell’universo di Star
Wars, una delle più importanti è l’epica narrazione di
vecchie leggende; non è un caso che la vita di Luke Skywalker, ad
esempio, abbia molti punti in comune con la leggenda di Re Artù. La
morte è un elemento ricorrente in questo tipo di leggende, quindi
non sorprende che tutti e nove i film che compongono la saga degli
Skywalker abbiano una buona parte di scene che riguardano la morte
di importanti personaggi. CBR
ha stilato una lista delle migliori (e delle peggiori) morti che
abbiamo visto nella saga di Star Wars:
Luke Skywalker
Dopo aver realizzato una delle più
grandi ed eroiche imprese mai viste in un film di Star
Wars, proiettando un’illusione di se stesso a metà della
galassia per distrarre il Primo Ordine ed aiutare la fuga della
Resistenza, Luke Skywalker muore nei minuti finali de Gli
Ultimi Jedi.
Il suo viaggio termina nello stesso
modo in cui è iniziato, con lui che si affaccia all’orizzonte in un
tramonto binario e “Il Tema della Forza” di John Williams che si
gonfia come aveva fatto nel primo Star Wars 40
anni prima. Una delle scene più belle in un film pieno di
Skywalker; la vita di Luke non avrebbe potuto giungere ad una
conclusione più appropriata.
Leia Organa
Sfortunatamente, nel nono capitolo
della saga,
L’Ascesa di Skywalker, la gemella di Luke , Leia, non è
stata altrettanto fortunata. Parte di questo era inevitabile – la
scomparsa di Carrie Fisher significava che Leia non avrebbe mai
avuto il finale che meritava davvero -, ma sì, la sua morte ne
L’Ascesa di Skywalker è parecchio deludente.
Percependo un duello tra il suo
apprendista e suo figlio, Leia raggiunge Kylo Ren tramite la Forza,
poi muore misteriosamente. È tenuta all’ombra (un effetto
collaterale della morte di Fisher) e per lo più fuori dal quadro,
contribuendo ad una sensazione generale che spezza la solennità del
momento.
Han Solo
Harrison Ford aveva spinto per uccidere Han Solo dai tempi de
L’Impero Colpisce Ancora, credendo che il capitano del
Millennium Falcon avesse completato il suo arco narrativo nella
trilogia originale: l’unico modo per terminare il suo viaggio era
attraverso un sacrificio eroico. Quindi, quando Han è tornato ne
Il Risveglio della Forza, non è stato così sorprendente il
fatto che sia morto, anche se quando è arrivato il momento, è stato
comunque straziante.
Tentando di riportare verso la luce
suo figlio Ben, adesso il guerriero oscuro Kylo Ren, Han sembra
quasi riuscirsi per un momento, ma alla fine tutto ciò che riceve
per i suoi sforzi è una spada laser in pieno petto. L’ultimo gesto
di Han è di puro affetto e semplice perdono, con lui che mette la
mano sulla guancia del figlio prima di sprofondare in un
abisso.
Ben Solo
Kylo Ren voleva tanto essere come
suo nonno, e certamente muore più o meno allo stesso modo; torna
verso la luce per poi rinunciare alla propria vita e salvare così
qualcuno che ama. Sfortunatamente, questa volta le cose non hanno
funzionato come nella trilogia originale.
Uccidendo Ben, la scena appare fin
troppo piena di codardia, non solo riciclando una battuta de
Il Ritorno dello Jedi, ma assicurandosi che Ben non debba
più convivere con le conseguenze o il senso di colpa delle sue
azioni come Kylo Ren, evitando così qualsiasi possibile dilemma
morale.
Darth Vader
La
rivelazione che Darth Vader era il padre di Luke e il conseguente
dramma tra due membri della famiglia che si trovano ai lati opposti
del conflitto tra libertà e fascismo, tra il Lato Chiaro e il Lato
Oscuro, è ciò che ha elevato Star Wars al di sopra dello
storytelling tradizionale: ha dato alla trilogia originale un
potente nucleo emotivo. Le scene tra Luke e Vader rimangono
facilmente le migliori de
Il Ritorno dello Jedi, se non dell’intera
trilogia originale.
Gli ultimi momenti
di Vader sono i più toccanti di tutti. Smascherato, il pubblico
vede finalmente il vecchio triste e dispiaciuto che era stato
seppellito all’interno del mostro dei film precedenti; mentre Vader
guarda suo figlio per l’ultima volta, il barlume nei suoi occhi
regala una sorta di appagamento nonostante tutti gli errori
commessi: alla fine, era riuscito a portare del bene nel
mondo.
Padmé
Purtroppo, Padmé è l’ultima ruota
del carro ne
La Vendetta dei Sith, privata della sua indipendenza
rispetto ai due film precedenti e diventata ormai un elemento
accessorio rispetto all’arco narrativo di Anakin. Anche il suo gran
finale finisce per “oscurare” tutto ciò che di buona aveva
caratterizzato il personaggio. Padmé “perde la volontà di
vivere” e muore dopo il parto, apparentemente a causa della
sua depressione dovuta alla caduta di Anakin.
A parte il fatto che, alla fine,
Padme non ha più la volontà di vivere, sembra che la sua morte sia
stata pianificata soltanto per collegarsi adeguatamente alla
trilogia originale, visto che in quei film il personaggio è
assente.
Snoke
Il secondo atto de Gli
Ultimi Jedi culmina con una scena tra Rey, Kylo Ren e
Snoke nella sala del trono di quest’ultimo. Rian Johnson impiega
magistralmente una tecnica tipicamente hitchcockiana,
ossia aumentando la suspense quando Kylo usa la Forza per attivare
di nascosto la spada laser di Rey, che si accende attraverso il
busto del suo padrone.
Qui, il vero scopo di Snoke nella
storia viene svelato al pubblico e ai personaggi. Non è mai stato
il vero cattivo, ma solo un trampolino di lancio nel lungo viaggio
di Kylo Ren.
Darth Maul
Apparso ne
La Minaccia Fantasma, Darth Maul ha una sola possibilità
di mostrare la sua abilità di combattimento prima di essere diviso
in due da Obi-Wan Kenobi, senza che il pubblico apprenda
molto su chi sia in reatà. Questa era una scena di morte così
deludente, e che sprecava così tanto il potenziale di un
personaggio, che alla fine venne rivelato che Maul era
effettivamente sopravvissuto.
Ciò gli ha spianato la strada per
tornare in The Clone Wars, dove è diventato uno dei
personaggi preferiti dai fan, dopo che lo stesso è stato potenziato
prima di incontrare finalmente una fine più cupa e adatta in
Star Wars Rebels.
Palpatine (Il ritorno dello Jedi)
Mentre questa dovrebbe essere la
scena della morte di Palpatine, in realtà il focus emotivo è
tutto su Luke e Vader, entrambi vittime dell’Imperatore a modo
loro, e questa attenzione ai due personaggi è ciò che rende questa
scena così memorabile.
Dopo che gli ultimi sei film hanno
dimostrato la padronanza di Palpatine nella strategia, qui
finalmente scivola via non riuscendo a spiegarsi due variabili: che
Luke si sarebbe dimostrato più forte di quanto fosse stato suo
padre e che quel padre aveva ancora qualcosa di buono in lui.
Palpatine (L’ascesa di Skywalker)
A
differenza della sua scomparsa 35 anni prima, la seconda e
presumibilmente definitiva morte di Palpatine ne
L’Ascesa di Skywalker si rivela piuttosto
deludente.
Dato che non ha una
storia con Rey, il suo scontro con il personaggio è molto simile ad
una battaglia finale di un videogioco, e l’intera vicenda finisce
per apparire come una ricostruzione meno efficace della sua fine ne
Il Ritorno dello Jedi.
Nel primo film della trilogia
originale di Star Wars, quando Ben Kenobi arrivò a Mos
Eisley in cerca di un pilota che lo portasse ad Alderaan, Han Solo venne presentato al pubblico come un
cinico lupo solitario. A parte il suo co-pilota Wookie, Chewbacca,
non aveva molti amici né alcun legame sentimentale. Ovviamente,
tutto è cambiato dopo la sua prima avventura con l’Alleanza
Ribelle. Alla fine della trilogia originale, Han si era circondato
di un’importante cerchia di amici fedeli e leali. Durante la lotta
della Ribellione contro l’Impero – e anche più tardi, nella lotta
della Resistenza contro il Primo Ordine -, Han ha collaborato con
un gruppo di altri iconici personaggi.
Maz Kanata
Un film di Star Wars non potrebbe definirsi tale senza che i
personaggi, durante il loro viaggio, si fermino in un luogo
nascosto (in genere, un bar o una locanda) pieno di bizzarre
creature aliene. Ne Il risveglio della Forza, Han porta Rey, Finn e Chewie
al castello di Maz Kanata.
Ogni eroe di Star Wars degno di questo nome, ha un amico che
gestisce un bar o un ristorante e che fornisce loro informazioni
sui rapporti clandestini della galassia. Se Obi-Wan Kenobi può contare su Dexter Jettster, il proprietario di una tavola calda
in stile anni ’50, Han Solo può fare affidamento su Maz
Kanata, proprietario di un castello che serve drink.
Finn
Han prende Finn sotto la
sua ala protettiva durante gli eventi de Il risveglio della Forza, dandogli consigli su tutto,
dal combattimento con i blaster alle relazioni. Quando si rende
conto che Finn sta mentendo a Rey, Han avverte il suo giovane
pupillo che alla fine lei scoprirà tutto.
John Boyega ha condiviso
un’incredibile chimica sullo schermo con un esilarante, impassibile
Harrison Ford, come ad esempio in scene come il loro arrivo alla
base Starkiller, quando Finn rivela di non essere così qualificato
come ha fatto alla squadra: “Non è così che funziona la
Forza!”
Qi’ra
In Solo: A Star Wars Story, la backstory di Han ci spiega
finalmente perché è stato così riluttante a creare legami
sentimentali nella trilogia originale. È fuggito dal suo pianeta
natale, Corellia, insieme a Qi’ra, l’amore della sua vita, ma alla
fine lei, dopo anni, lo ha tradito.
In
Solo, Emilia Clarke interpreta Qi’ra, una misteriosa femme
fatale al fianco di Han. Anche se agisce come divertente spalla per
l’iconico contrabbandiere, alla fine lo tradisce, rivelando che ha
segretamente operato per conto di Darth Maul.
Luke Skywalker
All’inizio, quando si
incontrano, Han non va d’accordo con Luke. Vede Luke come un
ragazzo di campagna ingenuo, la cui fede nella Forza e nella
Ribellione è in contrasto con la fede di Han in se stesso. Ma alla
fine del film, Han si avvicina al modo di pensare disinteressato di
Luke e comprende il valore nella causa dei Ribelli.
Mentre Luke sta volando attraverso
le trincee della Morte Nera con i TIE alle calcagna, Han ritorna
gloriosamente sul Falcon per eliminarli, permettendo a Luke di
distruggere la super arma dell’Impero.
Lando Calrissian
Una delle relazioni più
lunghe e complicate di Han è quella con Lando Calrissian. Come
spiegato in
Solo: A Star Wars Story, erano prima amici che hanno
lavorato insieme, poi sono diventati nemici-amici quando Han ha
usato i segreti del Sabacc contro di lui per sottrargli il Falcon.
Han ha riallacciato i rapporti con Lando solo per disperazione,
perché è diventato l’amministratore di Cloud City e avevano bisogno
di un posto dove nascondersi dall’Impero.
Quando arrivano su Bespin,
inizialmente Lando li tradisce, ma alla fine comprende il suo
errore e si unisce ai Ribelli. Da quel momento in poi, Han e Lando
divennero migliori amici. Durante l’attacco alla seconda Morte
Nera, quando tutti gli altri Ribelli sottovalutano Han, Lando
assicura loro continuamente che il suo amico abbasserà il
generatore di scudi se gli faranno guadagnare più tempo.
Rey
Ci sono molte dinamiche tra
i personaggi de
Il risveglio della Forza: la nascente amicizia di Finn con
Poe, la relazione tesa di Han e Leia con il loro figlio passato al
Lato Oscuro, il tira e molla unilaterale di Rey con BB-8. Tuttavia,
il cuore del film è probabilmente rappresentato dalla commovente
dinamica di Han con Rey.
Han
incontra Rey dopo che quest’ultima ha rubato il Millennium Falcon
per fuggire da Jakku. Dopo che Rey lo aiuta a uscire da un
pasticcio con alcuni pirati a cui deve dei soldi, Han finisce per
diventare una sorta di figura paterna per la promettente giovane
Jedi. I due sviluppano ben presto una relazione padre-figlia
davvero incredibile, a tal punto che molti sono ancora convinti che
Han sia il vero padre di Rey.
Leia Organa
Han e Leia non vanno
d’accordo quando si incontrano per la prima volta sulla Morte Nera
originale. Ma durante L’Impero colpisce ancora, quando rimangono bloccati a
bordo del Falcon in fuga dalle forze imperiali, finalmente
affrontano i loro sentimenti e ciò che provano l’uno per
l’altro.
Ne
Il ritorno dello Jedi, Han e Leia guidano la squadra
incaricata di spegnere il generatore di scudi per consentire alla
flotta ribelle di distruggere la seconda Morte Nera. Quando Leia
salva la vita di Han, gli rilancia la sua stessa battuta. Lui dice:
“Ti amo”, e lei risponde ironicamente: “Lo
so”.
Chewbacca
Inutile dire che la più
grande squadra nell’universo di Star Wars è quella formata da Han e Chewbacca. Da
quando Han è stato dato in pasto a un Chewie incatenato e sono
fuggiti insieme dalla prigionia, i due hanno condiviso
un’accattivante dinamica. Han e Chewie si sono sempre guardati le
spalle a vicenda. Ogni volta che succede qualcosa di brutto a Han,
come rimanere congelato nella carbonite o essere pugnalato al
torso, Chewie ha sempre il cuore spezzato.
Non deve essere stato facile
sviluppare una chimica tangibile sullo schermo per i due
personaggi, ma Harrison Ford e Peter Mayhew hanno creato
una delle amicizie più affascinanti della storia del cinema grazie
al legame indissolubile tra Han e Chewie.
Tre anni fa la Lucasfilm, ceduta da
George Lucas alla Disney, riavviava il franchise
di Star
Wars con Episodio VII: Il Risveglio della
Forza e un nuovo corso per le avventure della famiglia
Skywalker e non solo. Dopo il film di J.J.Abrams
sono infatti arrivati il contestato Episodio VIII: Gli
Ultimi Jedi e due spin-off, RogueOne e Solo.
Quelle che vedete qui sotto sono
alcune immagini inedite scattate nel backstage dei film citati
prima, uno sguardo ravvicinato alla lavorazione e ai personaggi che
popolano l’universo di Star Wars.
Qualche giorno fa Collider aveva reso noto un
report secondo il quale
la Lucasfilm avrebbe deciso di bloccare
lo sviluppo di tutti gli spin-off a seguito del “flop” al box
office di Solo: A Star Wars Story. Le
stime parlavano di una spesa pari a 350 milioni di dollari per la
produzione del film, tra costi di lavorazione e marketing, ma al
momento, l’incasso del film si aggira intorno ai 341 milioni, il
che lo rende di fatto un insuccesso.
Nelle ore successive però, secondo
quanto dichiarato dalla ABC – che aveva raggiunto i
vertici dell’azienda – la Lucasfilm ha negato di aver deciso di
interrompere i lavori sui prossimi standalone del franchise,
definendo la notizia “non accurata e speculativa“.
Questo il comunicato
ufficiale:“Attualmente sono ancora in sviluppo “diversi” film
di Star Wars che non sono stati ancora ufficialmente annunciati.
Questi progetti andranno avanti separatamente dalla nuova trilogia
curata da Rian Johnson, e da un’altra serie di film dei produttori
di Game of Thrones David Benioff e D.B. Weiss.”
Più tardi è invece l’Hollywood Reporter a
riportare un’ulteriore precisazione in merito alla faccenda
spin-off, affermando che la Lucasfilm sta soltanto cercando di
capire come evitare altri passi falsi come Solo e rivalutando le
strategie di marketing, oltre che i numeri da investire nei
prossimi progetti:
“Non
hanno rallentato lo sviluppo degli spin-off ma si stanno leccando
le ferite. Ciò non significa che gli spin-off non saranno
realizzati, ma che l’azienda sta valutando il come realizzarli e
come commercializzarli in modo diverso.“
Sono state diffuse le immagini delle
figures di Star
Wars Elite che mostrano Rey e Kylo Ren, ma anche la
Principessa Leia e Darth Vader: [nggallery id=3133]
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Star
Wars il Risveglio della Forza è stato senza
dubbio un evento mondiale, eperché accantonarlo dopo aver visto il
film al cinema? Ecco di seguito una linea di giacche che ci
permetteranno di portare lo spirito del film sempre con noi.
[nggallery id=2513]
L’abbigliamento di ispirazione geek
è diventato nel corso degli ultimi anni una vera e propria moda. Il
marchio principe di questo tipo di abbigliamento è senza dubbio
Hot Topic, ma
sono anche altre le case di moda che si stanno lanciando in questo
mercato.
Ad esempio le giacche che vi abbiamo proposto
sono firmate Matchless London. Sono basate sui modelli dei
costumi indossati dai personaggi di Han Solo, Poe Dameron e Leia. Ma ci
sono anche, trai modelli, giacche/tributo a Darth Vader, Obi-Wan Kenobi e molti altri personaggi. Il
costo del singolo capo si aggira intorno ai 1500 dollari.
Tutte le giacche della gallery sono
acquistabili a QUESTO LINK.
Come già annunciato dopo l’uscita
nelle sale de Gli Ultimi
Jedi, la Disney ha affidato a
Rian Johnson i piani sulla prossima trilogia di
Star
Wars, permettendo al regista di sviluppare un arco
narrativo del tutto nuovo e possibilmente slegato dagli eventi di
Episodio VII, VIII e
IX (che verrà diretto da
J.J.Abrams).
Niente aveva potuto prevedere la
tiepida, se non in alcuni casi violenta reazione dei fan storici
della saga di fronte al film di Johnson, giudicato troppo lontano
dagli standard classici e dalla magia dei capitoli precedenti.
Tuttavia le critiche arrivate non sembrano aver scoraggiato il
regista nel continuare e perseverare sulla sua “idea” del
franchise, sicuramente più fresca e rivolta al futuro di quanto lo
fosse la trilogia degli anni Duemila di George
Lucas.
“Credo che ogni film di Star
Wars sarà soggetto a critiche di ogni genere. Questo perché i suoi
fan sono appassionati, ed è un bene ovvio.” ha confessato
Johnson in un’intervista. “Ma quando hai dentro di te una
storia a cui tieni e in cui credi fortemente è difficile lasciarti
suggestionare da ciò che accade al di fuori, a livello
intellettuale questo non ti sfiora perché non è il modo migliore
per raccontarla“.
Ovviamente il regista non ha ancora
iniziato a lavorare sulla sceneggiatura ma sembra godere della
piena fiducia della Disney e in particolare della
produttrice Kathleen Kennedy, il che dovrebbe
assicurargli una quasi totale libertà di espressione e inventiva.
Staremo a vedere.
Nel frattempo vi ricordiamo che
J.J.Abrams ha completato lo script di
Episodio IX e inizierà le riprese del film in
estate.
Episodio I, II e
III della saga di Star
Wars sono per parere condiviso dei film molto
criticati dai fan di lunga data e dalla critica cinematografica. E
se invece provassimo a vedere il lato positivo? Ecco le cose
migliori della trilogia prequel.
La nascita di Darth Vader
Tutta la trilogia è stata
costruita intorno a questo momento: Anakin Skywalker si converte al
Lato Oscuro. Il momento, quello conclusivo de La Vendetta dei Sith,
è glorioso e emozionante.
L’universo espanso
Prima che venisse annunciata La
Minaccia Fantasma, libri e storie su Star Wars esistevano soltanto
ancorate alla trilogia originale. Con i prequel l’universo è
“esploso” e si è espanso, con il prolificare di tutte le storie che
abbiamo imparato ad amare nel corso degli anni.
Le battaglie
Sarebbe stupido negare che le
sequenze di battaglie nella trilogia prequel sono in effetti
davvero ben riuscite. Per quanto la fotografia e l’utilizzo
massiccio della CGI abbiano compromesso l’effetto rugginoso dei
primi film, le scene spaziali sono restano notevoli e
irrealizzabili negli anni 70/80.
Il design
N-1 Starfighter, J-type
Nubian Royal Starship, Delta-7 Aethersprite. Sono alcuni dei
velivoli disegnati e realizzati per questa trilogia, tutti notevoli
e dal design particolare. Che non sarebbero esistiti senza questi
film.
Anakin/Obi-Wan
Prima della trilogia
prequel di Star Wars, avevamo visto i due soltanto scontrarsi in
Una Nuova Speranza. La costruzione del loro rapporto invece è
sviluppata nel corso dei film e conferisce spessore anche alla
tragedia umana che affronta non solo Skywalker, ma anche lo stesso
Maestro Jedi.
Il poster
Ci sono stati pochi
poster davvero belli come quello di La minaccia fantasma. In una
semplice e intuitiva immagine si racconta il mito della caduta di
un uomo che poteva portare equilibrio nella Forza.
Darth Maul
Il Lord Sith è stato il
protagonista della campagna promozionale del film. La sua spada
laser, il suo volto tatuato, la sua ferocia, il futuro del
personaggio nell’universo espanso ne hanno fatto uno dei caratteri
più affascinanti dell’intera saga.
Le coreografie
Per quanto il dramma e
l’epica familiare della saga originale sia stato amato, i duelli a
colpi di acrobazie e spade laser della trilogia prequel di Star
Wars sono una delle cose per cui vale la pena vedere questi
film.
Palpatine
Il personaggio è
costruito con attenzione e perizia, un perfetto esempio di fascino
e malvagità, adatto a sedurre il confuso Anakin.
I Sith
I guerrieri del Lato
Oscuro sono ben rappresentati e l’opposizione tra luce e ombra è
esposta in maniera consapevole. Questa possibilità non c’era nella
trilogia originale a causa della natura dei fatti.
I Jedi
L’accademia, i padawan,
il percorso per diventare cavaliere Jedi: tutto questo si viene
mostrato nei prequel, con tanto di tragico finale in cui Anakin,
ormai preda della rabbia, distrugge tutti i piccoli allievi e con
essi l’accademia.
I mondi
Come per le battaglie
galattiche, anche la creazione di mondi e città ha goduto
dell’abbondanza di effetti visivi che hanno contribuito ad
arricchire non poco l’universo visivo del franchise.
Jango Fett
Sebbene in molti lo
considerino un sosia di Boba Fett, Jango è molto più importante
come personaggio, se non altro perché “fa più cose”. Boba Fett gode
infatti di un seguito spropositato, considerato il ruolo effettivo
che ha nella trilogia Originale e soprattutto la fine indegna che
gli viene riservata ne Il Ritorno dello Jedi.
La musica
Non esiste Star Wars senza John Williams,
e la score composta per la trilogia prequel è probabilmente
migliore di quella originale. A parte i temi portanti che si
ripresentano, la trilogia presenta tracce originali davvero
notevoli come “The Droid Invasion”, “Across the Stars” e
“Anakin vs Obi-Wan”. Anche se niente può eguagliare la potenza
di “Duel of the Fates”.
Ewan McGregor
L’attore è senza dubbio
la cosa migliore che sia mai capitata alla trilogia prequel. Il suo
Obi-Wan Kenobi è mite e saggio, cresce molto
nel corso della trilogia e si approccia agli altri da vero maestro
Jedi. A lui, in compagnia di Anakin, sono affidati i momenti più
emozionanti dei film e con lui siamo accompagnati nel momento
esatto in cui le due trilogia si toccano.
Quando nel lontano 1977 siamo stati
trasportati per la prima volta nell’universo di Star
Wars, ci è stato mostrato anche il modo in cui era
caduto l’Ordine Jedi, distrutto dal malvagio
Imperatore Palpatine, con solo due sopravvissuti:
Yoda e Obi-Wan Kenobi.
Grazie alla trilogia prequel,
abbiamo avuto modo di scoprire molto più sull’Ordine Jedi, con i
vari membri dell’organizzazione al loro apice. Di seguito abbiamo
raccolto le 10 migliori cose relative ai membri più rappresentativi
dell’Ordine:
Obi-Wan Kenobi
Ora che la Disney sta progetto film
e serie tv dedicati a Star
Wars come se non ci fosse un domani, ogni giorno
veniamo a sapere di un nuovo Jedi che è riuscito a sopravvivere
all’Ordine 66. Tuttavia, Obi-Wan Kenobi era l’originale sopravvissuto.
Presenza costante nella trilogia prequel, fino a quando non abbiamo
conosciuto Yoda era l’unica rappresentazione visiva della potenza
dei Jedi presente nella trilogia originale. Potremmo non aver
scoperto ancora tutto sul personaggio, e siamo certi che
l’annunciata serie tv destinata a Disney+ racconterà molto degli anni
centrali della sua vita.
Qui-Gon Jinn
Le trilogie originali e sequel di
Star
Wars si sono assicurate di dare ruoli di rilievo a
vari attori che erano quasi sconosciuti al pubblico. I prequel
abbandonarono questo mantra e assegnarono ruoli ad un cast di
attori incredibilmente famosi, tra cui Liam Neeson. Il ruolo di Neeson nei panni di
Qui-Gon Jinn è stato una delle cose
universalmente più amate de La minaccia fantasma: proprio per questo, la
scelta della Lucasfilm di ucciderlo non è stata soltanto una
decisione terribile, ma anche una decisione che ha particolarmente
infastidito i fan. Abbiamo comunque avuto testimonianza della sua
eredità: è stato lui, infatti, a scoprire come diventare un
Fantasma di Forza, quindi è a lui che dobbiamo dire grazie se negli
episodi successivi abbiamo visto il ritorno di vari personaggi
deceduti.
Anakin Skywalker
Certamente, Anakin
Skywalker è uno dei personaggi più odiati della saga
di Star
Wars. L’attore che lo ha interpretato nei prequel –
Hayden
Christensen – non è mai stato particolarmente
apprezzato, così come le azioni del personaggio, tanto quelle buone
quanto quelle cattivi, incluso il tradimento all’intera razza Jedi.
Tuttavia, una delle poche cose che fece in gioventù e che avevano
perfettamente senso fu quella di vendicare sua madre. Tentò di
salvarla dai suoi rapitori, ma purtroppo morì tra le sue braccia.
Qualcosa di brutale, sicuramente il primo passo nel suo cammino
verso il Lato Oscuro della Forza, ma la distruzione di un gruppo di
Tusken da parte sua era più che comprensibile…
Yoda
Anche se Yoda sopravvisse all’Ordine 66, lo fece in un
modo molto più passivo di Obi-Wan. Tuttavia, possiamo
tranquillamente perdonarlo, visto che all’epoca aveva circa 900
anni. Nonostante ciò, solo pochi giorni era impegnato con il Conte
Dooku e con Palpatine nelle battaglie più significative della loro
esistenza, girovagando con la sua piccola spada laser e muovendosi
alla velocità della luce. La grafica del personaggio nei prequel
non era eccezionale, ma la lotta Dooku/Yoda è uno dei punti più
alti di tutto il franchise. Vedere un personaggio che,
inizialmente, abbiamo visto soltanto nei suoi ultimi giorni,
sfrecciare in battaglia con uno dei più grandi attori di tutti i
tempi (Christopher
Lee) è qualcosa che cinematograficamente parlando
assume un valore dai contorni inestimabili…
Ki-Adi Mundi
Non si può non amare un personaggio
che ha due cervelli. Ki-Adi Mundi non ha fatto
molto nei prequel oltre a regalarci un paio di battute
assolutamente memorabili, ma la sua morte così emozionante e il suo
aspetto cos’ esilarante lo hanno trasformato in uno dei personaggi
più amati dai fan. Per fortuna, la storyline dello stesso è stata
ampliata in maniera preponderante nella serie animata The
Clone Wars.
Mace Windu
Non ci sono molte cose da apprezzare
in un personaggio come Mace Windu. La sua stessa esistenza ha in
qualche modo trasformato uno dei migliori attori di tutti i tempi –
Samuel L. Jackson – in una sorta di zimbello:
fondamentalmente era l’incarnazione del fallimento dei Jedi, nonché
uno dei motivi per cui Anakin iniziò ad allontanarsi dall’Ordine.
Nonostante le molte ragioni per odiarlo, aveva una delle migliori
spade laser viste nella trilogia prequel. Apparentemente, il modo
in cui George Lucas è stato in grado di convincere
Jackson ad accettare la parte nella serie, è stato promettendogli
di sfoggiare una spada laser dalla lama viola, qualcosa che non
avevamo mai visto prima nel franchise.
Kit Fisto
Kit Fisto non ha
mai realmente parlato nei prequel. Era presente in numerose scene
ed era particolarmente evidente grazie alla sua testa simile a
quella di una lucertola, ma non ha mai avuto un grande impatto
sulla progressione della storia. Tuttavia, ha finito per essere
coinvolto in qualcosa di abbastanza drammatico: la lotta contro
Palpatine.
Certo, Palpatine era così potente che distrusse Kit Fisto in pochi
secondi, ma è stata comunque una morte eroica…
Plo Koon
Proprio come Kit Fisto, Plo
Koon non ha avuto un grande impatto nella trama dei film
prequel. Tuttavia, quello che ha fatto The Clone
Wars è stato dare al personaggio maggiore rivelanza. Plo
Koon è stato particolarmente importante nei primi episodi, il che
ha reso molto più interessante vedere perché sia stato inserito nei
film…
Da sempre sospesa tra amore assoluto
e polemiche di vario genere, la saga di Star
Wars ha regalato al pubblico alcune delle scene più
iconiche e memorabili della storia del cinema. E ora che il
racconto sulla famiglia Skywalker volge al termine con l’uscita di
Episodio IX:
L’ascesa di Skywalker, è tempo di ripercorrere i
migliori momenti delle tre trilogie finora prodotte.
Ecco le nostre 5 preferite:
Kylo Ren e Rey nella sala del trono
di Snoke
https://www.youtube.com/watch?v=D4cugJ7JzvM
Duramente criticato dal
versante “tossico” della fanbase di Star Wars, Gli Ultimi
Jedi è in realtà uno dei capitoli più originali e
coraggiosi del franchise, scritto e diretto da Rian
Johnson, dove abbiamo potuto ammirare la spettacolare
sequenza in cui Rey e Kylo Ren, finalmente alleati, combattono
contro le guardie del Leader Supremo Snoke.
Johnson sembra omaggiare il cinema
di Akira Kurosawa prediligendo sfondi rossi e uno stile di
combattimento che si fonde con i personaggi, immersi in questa
straordinaria scenografia dove si pone fine alla vita del villain.
Semplicemente indimenticabile.
Tramonto su Tatooine
Bastano trentaquattro secondi e
l’eccezionale colonna sonora di John
Williams per suggellare la magia inconfondibile della
scena del “doppio tramonto” su Tatooine girata da George Lucas per
Una nuova
speranza, dove Luke Skywalker guarda
in lontananza l’orizzonte. È qui che inizia il viaggio del nostro
eroe, punto fermo per tutta la trilogia e per lo sviluppo della
trama.
Il ritorno di Han Solo e
Chewbacca
Torniamo alla nuova trilogia e in
particolare all’episodio che apre questo nuovo ciclo narrativo,
ovvero Il Risveglio
della Forza, che arriva in sala più di dieci anni
dopo La vendetta dei Sith. Rivedere in azione i propri
personaggi preferiti non ha prezzo, come non è paragonabile a
nessuna altra sequenza quella in cui Han Solo e Chewbacca
rimettono piede sul Millennium Falcon esclamando “Chewie, siamo
a casa“.
La rivelazione di Darth Vader
C’è un momento che la storia del
cinema contemplerà per sempre nel ricordo di quella che è
probabilmente la rivelazione più eclatante e inaspettata del
franchise: Darth
Vader, il minaccioso villain con la maschera
introdotto da George Lucas in Episodio IV, è il realtà
Anakin Skywalker, padre di Luke e Leia. Questo grande colpo di
scena arriva alla fine di L’Impero colpisce
ancora, supportato dalla performance stellare di Mark
Hamill e James Earl Jones.
Darth Maul sfida Obi Wan Kenobi e
Qui Gon Jinn
https://www.youtube.com/watch?v=Qp91xlsaKSo
Lo scontro con le spade laser tra
Darth
Maul, Obi-Wan
Kenobi e Qui Gon Jinn in
La minaccia fantasma è di gran lunga una
delle più grandi sequenze action della saga di Star Wars (se non
addirittura di tutta la storia del cinema). Insieme alla memorabile
colonna sonora di John Williams e alla coreografia di Nick Gillard,
i personaggi si muovono sulla scena con grazia ed eleganza,
ispirandosi ai film dei Samurai.
Sperare che i fan di Star Wars siano universalmente d’accordo con
gli eventi narrati nella trilogia sequel significa, probabilmente
ambire all’impossibile, dal momento che i film che hanno
ufficialmente decretato la fine della saga degli Skywalker sono
stati i più discussi nella storia del celebre franchise. Tuttavia,
nonostante la presenza di sottotrame confusionarie e delineate in
malo modo, ci sono una serie di storyline che, al di là di
qualsiasi auspicabile perfezione narrative, hanno contribuito a
rendere in parte memorabile la trilogia sequel. Screen
Rant ha raccolto le 10 migliori:
La leadership di Leia
A causa della tragica
scomparsa della leggendaria Carrie
Fisher, il suo ruolo nella trilogia sequel è apparso
un po’ forzato a causa dell’impiego della tecnologia. Tuttavia, il
personaggio ha avuto ancora un impatto significativo e ha
conservato molto della sua brillantezza e genialità .
Soltanto nella trilogia sequel, Leia
sopporta la perdita di suo figlio, di suo fratello e di suo marito,
i quali muoiono tutti a distanza di un anno. Inoltre, per tutto il
tempo ha guidato la Resistenza verso una vittoria prodigiosa contro
il Primo Ordine, restando una delle più grandi ispirazioni della
Galassia.
Il trionfo della Resistenza
Parlando della Resistenza e
del cuore dei suoi membri, proprio come l’Alleanza Ribelle aveva
già fatto in passato, alla fine anche la Resistenza ha sconfitto i
suoi tirannici nemici, pur avendo probabilità di vittoria
decisamente inferiori.
La Resistenza si è esaurita
rapidamente durante la trilogia, lasciando gli abitanti della
Galassia senza alcuna speranza. Anche se molti non hanno apprezzato
i nuovi episodi, quella dei “bravi ragazzi” alla stregua di sicuri
perdenti che sconfiggono i nemici e si rivelano poi dei vincitori,
è una storia vecchia come il mondo ma pur sempre efficace, anche se
in questo caso poteva essere sviluppata meglio.
Poe Dameron
Poe ha intrapreso un
viaggio molto difficile lungo tutta l’intera trilogia, con la sua
storia che a volte si perdeva nel caos, diventando una delle
vittime della poca organicità narrativa di questa trilogia.
Tuttavia, è proprio
grazie al fatto che ha imparato cosa significa essere un leader che
la sua storia, alla fine, risulta comunque convincente, come
dimostra anche la scena in cui chiede al suo amico Finn di
diventare un generale al suo fianco, ammettendo di non poterci
riuscire da solo. Quel momento è uno dei migliori dell’intera
trilogia.
Il destino di Finn
Continuando a parlare di
Finn, si tratta forse della più grande vittima del problema legato
alla coerenza narrativa dell’intera trilogia, e forse anche della
più grande vittima della mancanza di un vero e proprio piano che la
Disney non ha avuto in merito ai nuovi episodi.
Tuttavia, abbiamo visto Finn
diventare molto più altruista, fino a quando il personaggio non ha
scelto di unirsi alla Resistenza per imparare veramente cosa è
giusto e cosa è sbagliato nella Galassia. Riuscire a trovare il
proprio posto senza rimanere incatenato ad un passato da
Stormtrooper è senza dubbio una grande storyline.
Le consapevolezze di Luke
Passando all’aspetto più
controverso dell’ultima trilogia, l’arco narrativo di Luke
Skywalker ne Gli
ultimi Jedi è stato spettacolare per molti dei fan della
saga, soprattutto per la fine che è stata destinata al
personaggio.
Luke, resosi
finalmente conto che deve intervenire in qualche modo, che Rey,
Chewbacca, Artoo, Yoda e tutti gli altri stanno bene e,
soprattutto, che non può rimanere su Ach-To per sempre, affronta il
suo errore e aiuta la Galassia. Sicuramente, Mark Hamill è al suo
meglio: i suoi ultimi momenti con Leia e Kylo, per non parlare
della scena in cui resta seduto a guardare i due soli gemelli, sono
eccezionali e particolarmente emozionanti.
Rey trova il suo
posto
Simile a Finn ma in un modo
molto più coerente, Rey trascorre gran parte della trilogia alle
prese con un viaggio personale nella speranza di trovare il suo
posto nella Galassia, oltre a voler scoprire chi è veramente.
Anche se la rivelazione della sua
identità e delle sue origini è stata alquanto deludente, l’arco
narrativo di Rey nel trovare il suo posto nella Galassia ha retto
molto bene, dal momento che la ragazza è riuscita a trovare la sua
strada non solo all’interno della Resistenza e grazie alla Forza,
ma anche per ricongiungersi con una famiglia che la ama e che lei
stessa ha imparato ad amare.
La natura tormentata di Kylo Ren
Kylo Ren è sicuramente il
miglior personaggio della nuova trilogia, aiutato ovviamente anche
dalla performance di Adam Driver, probabilmente il miglior attore
della saga dai tempi dell’Obi-Wan di Ewan McGregor nei prequel.
La storia di Kylo e
dei tormenti che affliggono il suo spirito nell’arco dell’intera
trilogia è stata costruita davvero bene, e naturalmente Driver ha
contribuito molto alla riuscita del personaggio. Il personaggio
diventa sempre più instabile e potente, e anche se L’Ascesa di Skywalker ha annullato ciò che era stato
impostato per il personaggio da Gli
ultimi Jedi, la sua redenzione è stata comunque
ben fatta, con Ben Solo che è diventato immediatamente uno dei
preferiti dai fan insieme a Kylo.
Trovare una famiglia
Ci sono una serie temi
centrali che ritroviamo sempre all’interno dell’intera saga di
Star Wars: tra i più importanti c’è
sicuramente quello della famiglia, che può esistere anche al di là
dei legami di sangue.
Nella trilogia sequel, Rey, Finn e
Poe sono tutti senza genitori, e insieme a BB-8, Threepio,
Chewbacca, persino insieme a Artoo e Leia, così come altri eroi
della Resistenza, diventano un’unica grande famiglia, che
probabilmente sarà protagonista di molte avventure in futuro.
Il ritorno di Han Solo
Essere fan di Star Wars significa anche essere molto
pazienti, come ha dimostrato l’attesa spasmodica per l’arrivo nelle
sale de
Il Risveglio della Forza, ampiamente ripagata da quello
che forse è stato il più grande trailer mai realizzato per un film
della saga.
Harrison Ford è fantastico nel film, e vederlo
tornare a far parte della Resistenza è una gioia. Vedere il
furfante dal cuore d’oro inseguire suo figlio per la donna che ama
è assolutamente in linea con il personaggio e ha ulteriormente
consolidato quanto sia fantastico. La sua morte è stata straziante
per quasi tutti i fan, e l’ultima apparizione del personaggio ne
L’Ascesa di Skywalker è stata una delle migliori
scene della trilogia.
La Diade nella Forza
L’aspetto migliore della trilogia
sequel è sicuramente il rapporto tra Rey e Kylo Ren, con quasi
ogni scena tra i due che risulta davvero eccezionale. La loro Diade
nella Forza è un aspetto veramente interessante.
Quando scoprono della loro
connessione ne Gli
ultimi Jedi, il modo in cui restano nemici
nonostante il loro legame (romantico o meno)… tutto in relazione a
questi due personaggi risulta intrigante per lo spettatore.
Entrambi gli attori dominano lo schermo e ad ogni film è possibile
assistere ad una crescita di entrambi.
Nonostante all’epoca dell’uscita dei
film in sala sia stata letteralmente massacrata tanto dalla critica
quanto dal pubblico, è innegabile che oggi la trilogia prequel
della saga di Star Wars sia stata sorprendentemente
rivalutata, anche alla luce della delusione generata in molti dalla
fine della saga degli Skywalker con i film della trilogia sequel.
Screen Rant ha voluto sottolineare quanto nei film diretti da
George
Lucas a cavallo tra il 1999 e il 2005 siamo presenti
delle trame decisamente brillanti, raccogliendone le 10 migliori
storyline:
La politica
La politica nella trilogia
prequel è uno dei argomenti più delicati, e in termini di
rappresentazione non è certo una delle migliori trame che i prequel
hanno da offrire.
Tuttavia, nella sua idea, e grazie
alla raccolta di materiale canonico che la circonda, e anche al
supporto dei fan, la politica è diventata qualcosa di
incredibilmente interessante. Vedere come era la Repubblica e
volta, come funzionava e come si è trasformata nell’Impero
Galattico è decisamente affascinante; allo stesso modo, è stato
affascinante vedere la democrazia morire con fragorosi
applausi.
La Battaglia di Geonosi
La maggior parte dei fan è
solita indicare L’Attacco dei Cloni come il film meno riuscito
dell’intera saga di
Star Wars, pur riconoscendo che la parte finale di
quell’episodio è forse una delle cose più belle che l’intero
franchise abbia mai regalato.
Vedere una
collezione di Jedi combattere contro dei droidi è un autentico
spettacolo per gli occhi, così com’è vedere Yoda in azione, con i
cloni – che sarebbero diventati uno dei gruppi più amati del
franchise – che si precipitano per salvare la situazione. Tutta la
sequenza è fantastica: dalla battaglia nell’arena al duello con le
spada laser.
Il salvataggio del Cancelliere
Se da un lato L’Attacco dei Cloni è considerato il film meno
riuscito della trilogia sequel, dall’altro La Vendetta dei Sith sarà sempre considerato quello
più riuscito e, probabilmente, anche uno dei migliori dell’intera
saga.
Tra i momenti migliori di
quell’episodio non si possono non menzionare la battaglia di
Coruscant e il salvataggio del Cancelliere: oltre all’azione
fantastica e ai duelli memorabili con le spada laser memorabili,
quest’episodio presenta anche alcune delle più grandi manipolazioni
di Sidious.
Anakin e Obi-Wan
La trilogia
prequel presenta davvero tanti difetti: uno dei più evidenti è
sicuramente quando ci racconta delle avventure di Anakin e Obi-Wan,
senza mostrarcele.
Tuttavia, c’è
qualcosa nella relazione tra quei due personaggi che è stata in
grado di suscitare l’ammirazione dei fan. Si tratta indubbiamente
di una delle migliori relazioni maestro/allievo dell’intera saga:
vederli crescere prima come amici e poi divenrtare nemici è stato
sicuramente esaltante.
Il ruolo di Padmé
Padmé Amidala è uno dei
personaggi della trilogia prequel più ampiamente criticati: secondo
i più, la scrittura del personaggio e il suo rapporto con Anakin
sono alcuni degli aspetti più deboli dell’intera trilogia.
Tuttavia, la storia di Padmé lontana
da Anakin è in realtà decisamente interessante, dal momento che si
tratta dell’unico personaggio che intralcia continuamente i piani
di Palpatine, costringendolo ad adattarsi. Il modo in cui protegge
la sua gente e in seguito la Galassia è davvero eccellente, e in
questo senso migliora solo con il passare degli anni e il flusso di
avvenimenti.
L’eccessiva sicurezza degli Jedi
Vedere i Jedi
apparentemente al loro apice è stata una delle cose più eccitanti
della trilogia prequel, ma durante i film diventa presto chiaro che
non si trovano propriamente in quella condizione: in realtà, sono
alquanto problematici.
Ci sarebbero davvero tante cose da
dire sull’Ordine e sul Consiglio in relazione ai loro
atteggiamenti, alle loro convinzioni e al modo in cui agiscono.
Fatta eccezione per un paio di Jedi come Qui-Gon e Yoda, la maggior
parte è fin troppo sicura di sé, ed è proprio questo a decretare la
loro caduta. Mace Windu e la sua arroganza, così come il suo
estremo e ironico attaccamento al Codice Jedi, offrono un ottimo
esempio in tal senso.
La caccia di Darth Maul
Se c’è una cosa su cui
tutti i fan possono essere d’accordo in merito alla trilogia
prequel, è che la scena sulle note di “Duel of the Fates” è la
parte migliore de
La minaccia fantasma.
Nonostante i dialoghi estremamente
limitati, Maul è un punto culminante e altrettanto costante nel
film. Incarna ciò che molti fan immaginano che sia un Signore dei
Sith, e dal suo primo incontro con Qui-Gon, fino alla sua caccia a
Qui-Gon e Obi-Wan e al duello finale, è davvero un personaggio
incredibile.
Ordine 66
Ci sono una varietà di
momenti strazianti nella saga degli Skywalker, ma ce ne sono pochi,
se non nessuno, che sono paragonabili in termini di emozione a
quello in cui l’Ordine 66 viene liberato.
Quando Sidious dà l’Ordine a Cody, e
i fan continuano a guardare gli amati Jedi come Plo Koon, Aayla
Secura e Obi-Wan essere presi di mira dai loro battaglioni: è un
momento davvero difficile da guardare, e il momento è reso ancora
più drammatico dalla marcia di Anakin sul Tempio Jedi.
I piani di Palpatine
Parlando dei piani di
Sidious, i fan ne hanno potuto ammirare l’evoluzione in tutti e tre
i film della trilogia prequel, e questo ha contribuito a
consolidare l’eredità del personaggio in termini di eccezionale
cattivo.
Il modo in cui Palpatine manipola
Anakin in ogni film, oltre al modo in cui manovra politicamente e
plasma la natura del Senato Galattico e delle Guerre dei Cloni
attorno ai suoi piani, è davvero magistrale.
La caduta di Anakin, la nascita di Vader
Le manipolazioni di Sidious
non sono l’unico fattore nella tragica caduta di Anakin Skywalker e
durante la trilogia i fan hanno intravisto molte delle ragioni che
lo spezzano sia emotivamente sia mentalmente.
Anche se molti fan credono che la
caduta di Anakin non sia stata sviluppata e approfondita
abbastanza, c’è comunque diverso materiale che ha contribuito a
renderla una grande storia nel complesso. Anakin che diventa Darth
Vader, massacra giovani, combatte suo fratello e tradisce la luce
dentro di lui a favore dell’oscurità, è il momento clou nonché la
storia centrale della trilogia.
Quando George
Lucas ha realizzato Star Wars più di quarant’anni fa, ha dato il
via ad un fenomeno senza precedenti. È ancora oggi saldamente
radicato nello zeitgeist della cultura pop, con l’adorata
trilogia originale ancora riconosciuta come una delle più belle
della storia del cinema. È davvero improbabile che qualsiasi nuovo
film della saga possa raggiungere le vette toccate dal franchise
con i primi tre film. Ci sono tante cose che rendono la trilogia
originale davvero fenomenale, inclusa la varietà di trame che – in
alcuni casi – attraverso anche tutte e tre gli epsiodi. Dopo la
trilogia sequel e la
trilogia prequel, ecco che
Screen Rant ha raccolto anche le migliori storyline della
trilogia originale di
Star Wars:
Il viaggio di R2-D2 e C-3PO
George Lucas ha
attinto molto dai film del passato che amava quando ha scritto
Star Wars, non ultimo il lavoro di Akira
Kurosawa. Il viaggio di R2-D2 e C-3PO nel film rispecchia la
struttura de I sette samurai del regista giapponese.
È uno dei momenti salienti del film:
i fan guardano i due iconici droidi viaggiare attraverso Tatooine
alla ricerca di Obi-Wan, separarsi, riunirsi ed essere poi
acquistati da Luke, sua zia e suo zio prima di scoprire finalmente
il Maestro Jedi.
La famiglia
Ci sono una manciata di
temi centrali che si trovano a percorrere la maggior parte degli
episodi di
Star Wars, con l’idea di famiglia – quella non
legata da vincoli di sangue – che è sicuramente uno dei più
importanti.
È un tema che ha una sua storia,
poiché i fan considerano Luke, Leia, Han, Chewbacca, R2-D2 e C-3PO
(e anche altri personaggi come Lando), come una vera e propria
famiglia, avvicinandosi sempre più ad ogni film, fino a quando non
sono finalmente uniti e felici alla fine del loro incredibile
viaggio.
La fuga dalla Morte Nera
Una
Nuova Speranza, il film che ha praticamente dato il via a
tutto, è praticamente un concentrato di grandi sottotrame che hanno
introdotto il mondo alla brillantezza del franchise.
Non meno importante,
l’arrivo e la disperata fuga dei nostri eroi dalla Morte Nera.
Tutto è semplicemente fantastico, dalla realizzazione della
scomparsa di Alderaan al sacrificio di Obi-Wan, fino ai momenti sia
esilaranti sia tesi durante le varie sequenze.
La distruzione della Morte Nera
Quarant’anni dopo, il tropo
delle armi che distruggono il pianeta è stato ripetuto altre due
volte dal canone di
Star Wars, ma quella prima volta è ancora oggi
assolutamente fantastica.
Luke porta a compimento il suo arco
narrativo abbandonando Tatooine per prendere parte alla Ribellione,
mentre Han mostra finalmente la sua genuina buona natura.
Distruggere la Morte Nera e tutti coloro a bordo (mentre Vader è
sopravvissuto), è stato un colpo di genio, permettendo così alla
storia di continuare. Inoltre, l’intera storyline ha introdotto
anche i Fantasmi di Forza, permettendoci di scoprire molto di più
sui misteri del campo di energia magnetico.
La ribellione silenziosa
La distruzione della prima
Morte Nera, ovvero la Battaglia di Yavin, un tempo faceva parte di
una ribellione molto più ampia che si era formata nel corso di
quasi vent’anni e che era continuata per un altro mezzo
decennio.
L’Alleanza Ribelle ha combattuto ed
è scappata dall’Impero, avendo vittorie colossali come la Battaglia
di Yavin e di Endor, nonostante la sconfitta nella Battaglia di
Hoth. Tutto sommato, la storia meno fortunata di questa banda di
ribelli che affronta il tirannico Impero è comunque fonte di
ispirazione.
Han e Leia
Il romanticismo è uno degli
aspetti più cruciali di
Star Wars, con l’intera saga degli Skywalker che,
probabilmente, si basa sul romanticismo di Anakin e Padmé già
scritto nelle stelle.
Tuttavia, senza dubbio la migliore
storia d’amore del franchise live action è quella tra Han e Leia. I
due condividono una chimica a dir poco elettrica ed alcune delle
migliori battute nei film provengono proprio dalla loro storia
d’amore, che fa emergere il lato più personale di Leia ed evidenzia
la natura buona di Han.
La fuga di Han da Jubba the Hutt
Un’altra trama che
coinvolge Han e che si estende attraverso l’intera trilogia sono i
suoi collegamenti con il mondo del crimine, e la sua costante fuga
da Jabba the Hutt, i suoi scagnozzi e il debito che deve al signore
del crimine.
È la fonte di alcune delle scene più
brillanti della trilogia: la fuga dal palazzo di Jabba, così come
la cattura di Han da parte di Boba, e persino l’inseguimento di un
asteroide che vedeva sia Imperiali che Boba Fett ad inseguire
l’iconico contrabbandiere.
L’allenamento Jedi di Luke
Spesso annunciato come uno
dei più grandi sequel di tutti i tempi, nonché il migliore che
Star
Wars ha da offrire, L’Impero Colpisce Ancora è un film molto diverso dal
suo predecessore, introducendo alcuni dei personaggi più iconici di
sempre.
Lando, Boba, l’Imperatore, Bossk e
altri fanno il loro debutto nel film, così come Yoda, la cui
storyline di addestramento di Luke durante gli ultimi due terzi
della trilogia contiene alcune delle scene più incredibili
dell’intero franchise. Yoda aiuta il personaggio di Luke a crescere
in modo esponenziale, fornendo anche ai fan ulteriori informazioni
sulla Forza e su cosa sia effettivamente l’entità misteriosa.
La ricerca di Luke da parte di Vader
Han e la sua banda non
erano gli unici ad essere ricercati ne
L’Impero Colpisce Ancora, con Vader che cercava Luke,
preparandogli una trappola su Bespin.
Questa trama non
solo ha fatto dubitare Yoda di Luke e spinto quest’ultimo a
dimostrare il suo amore per i suoi amici, ma ha anche portato a una
delle migliori battaglie con le spade laser di sempre e alla più
grande svolta narrativa che il franchise – e probabilmente il
cinema – abbia mai visto.
La redenzione di Anakin/Vader
Anche se Luke Skywalker è
il protagonista principale della trilogia originale, il personaggio
principale dell’intera saga degli Skywalker è senza dubbio Anakin
Skywalker, senza il quale gli eventi del franchise non sarebbero
mai avvenuti.
La caduta di Anakin è stata
concretizzata attraverso il canone ed è davvero tragica e difficile
da guardare, ma la storia della sua redenzione rimane uno degli
aspetti più felici del film. La fede assoluta di Luke in suo padre,
la sua fede incrollabile nel bene nascosto dentro di lui è
eccellente, e Vader che finalmente si riscatta diventando Anakin
ancora una volta, farà sorridere per sempre i volti dei fan.
Star Wars festeggia il suo 45° anniversario
alla fine di questo mese, con l’uscita dell’attesissimo Obi-Wan Kenobi su Disney+.
Attraverso 12 film e 9 show televisivi, il franchise si è
consolidato nella storia del cinema e non, come uno dei pilastri
della cultura pop, grazie alla scrittura creativa che lo
caratterizza e lo spettacolo su grande scala che ci ha offerto.
Tuttavia, anche se stiamo parlando
di uno dei film più famosi in assoluto, ci sono state comunque
delle scene che la produzione ha preferito tagliare, per motivi di
tempo, trama o budget. Ormai, tutte queste sequenze sono note ai
fan più appassionati, eccetto Episodio IX: L’ascesa di Skywalker, da cui non
è stata rimossa alcuna scena, ed è proprio su Reddit che hanno
classificato le loro preferite.
Episodio I – La minaccia fantasma:
La zuffa di Anakin con Greedo
Quarto film, ma uscito come
primo cronologicamente, Episodio I: La minaccia fantasma presenta una
delle trame tra le più complicate nella saga. La sua uscita fu
molto attesa dai fan ma, nel complesso, non riuscì a essere
all’altezza della sua fama e venne criticato per l’eccessiva
complessità della storia e per alcune performance. Tuttavia, ha
portato al pubblico alcune elementi validi sulla carta e nella resa
del character design, tra cui Darth Maul,
Ewan McGregor come Obi-Wan Kenobi, e Liam
Neeson come Qui-Gon Jinn (che dovrebbe
apparire nella nuova serie Disney +Obi-Wan Kenobi).
Una scena tagliata da questo film si
concentra su un giovane Anakin che scatena una
rissa con un giovane Rodian chiamato
Greedo. L’utente
u/BradleyAllan23 scrive: “Dovrebbero averla lasciata nel film,
[secondo me, per come] mostra la rabbia che Anakin ha dentro di sé,
pur essendo così giovane.” Anche altri condividono questo pensiero,
perché si tratta di una sequenza che avrebbe potuto aiutare a
rendere l’arco di Anakin ancora più ricco attraverso la trilogia
prequel.
Episodio II – L’attacco dei cloni:
La casa dei genitori di Padmé
Da una domanda casuale
posta in Episodio IV: Una nuova speranza, in cui Luke
chiede al vecchio Ben Kenobi se ha prestato
servizio come Jedi nelle guerre dei cloni, nasce Episodio II: L’attacco dei cloni.
Sfortunatamente, anche questo film è stato ampiamente criticato e
screditato come il suo predecessore. Tuttavia, è stato il
trampolino di lancio per l’iconica serie animata The Clone
Wars e per la creazione dell’amato personaggio
Ahsoka Tano.
Molte delle critiche nei riguardi
del film hanno a che fare con la bizzarra storia d’amore tra Anakin
e Padmé, che apparentemente viene fuori dal nulla. In questo senso,
una scena eliminata avrebbe aiutato il pubblico a comprendere
maggiormente la loro complessa relazione. L’utente
u/dirtybird28 afferma: “Mi piacciono soprattutto le scene
eliminate in cui Anakin incontra i genitori di Padme e mangiano
insieme. Penso che aggiungano più vitalità ai personaggi e più
sviluppo alla loro relazione”. Possiamo comunque dire che, anche se
queste scene sarebbero potute essere un’aggiunta interessante, non
sarebbe stato comunque sufficiente per salvare il film nel suo
complesso.
Episodio III – La vendetta dei
Sith
Per fortuna, la trilogia
prequel si è conclusa degnamente con Episodio III: La
vendetta dei Sith. L’azione e la storia evidenziano grandi
miglioramenti rispetto ai due film precedenti, soprattutto nel
mostrare la discesa di Anakin al lato oscuro, l’ascesa di Darth
Vader e la distruzione dell’Ordine Jedi. Sappiamo però, che ci sono
alcune scene lasciate da parte che avrebbero potuto modificare
l’intero assetto narrativo del film (tra cui alcune che mostrano la
nascita della Ribellione).
E’ proprio una di queste brevi
sequenze che si conferma come una tra le più apprezzate di questo
film: la scena in questione mostra il Maestro Yoda iniziare il suo
esilio su Dagobah. L’utente
u/Antman269 scrive: “Sono letteralmente 30 secondi in più e
avrebbero potuto includerli nel montaggio, rivelandoci le sorti di
ogni personaggio alla fine del film. Non avrebbe danneggiato il
ritmo della scena e le avrebbe dato un senso di chiusura maggiore”.
A volte i momenti migliori non sono quelli con più azione, ma
semplici attimi di transizione e di raccordi che collegano i film
insieme, con più coerenza nella struttura e nella trama.
Solo: A Star Wars Story
Solo:
A Star Wars Story è stato il secondo film antologico,
che sarà seguito l’anno prossimo da Rogue Squadron
(diretto da Patty Jenkins). Il film ha come
protagonista Alden Ehrenreich nei panni di un
Han Solo più giovane, circa
un decennio prima del suo incontro con Luke e
Leia in Una nuova speranza.
Inizialmente il progetto era quello di poter lanciare una propria
trilogia, anche se questa idea è stata sospesa da allora a causa
della reazione tiepida da parte di fan e critici.
Ideata come sua storia d’origine, il
film ha evidenziato la natura opportunistica di Han e come si sia
unito all’Impero perché aveva bisogno di andarsene da Corelia. In
una scena eliminata lo vediamo prestare servizio come cadetto
imperiale e pilota di TIE Fighter, con l’utente
u/ichawks1 che concorda sul fatto che “personalmente avrei
apprezzato l’inserimento della sequenza in cui Han si schianta
contro la nave imperiale e gli ufficiali lo mandano in fanteria”.
Tuttavia, per molti altri fan, la scena non era necessaria in
quanto la transizione istantanea di lui nelle trincee era
sufficiente.
Rogue One: A Star Wars Story:
Krennic sul campo di battaglia di Scarif
Probabilmente
uno dei film meglio accolti dell’era Disney diStar
Wars,Rogue One: A Star Wars Story
è ancora percepito come un film polarizzante. Molti lo apprezzano
per la trama brillante e insolita – circoscritta a nuovi
personaggi, piuttosto che incentrata sui Jedi o sugli Skywalker, e
consideriamo che fa ancora parte del canone. Tuttavia, alcuni fan
si sono lamentati del fatto che i trailer del film includessero
scene che poi non sono state inserite nel film stesso.
In tal senso, le sequenze eliminate
preferite di molti fan provengono proprio dal trailer. Il
redditor u/-Gonk scrive “Non c’é nessuna scena del direttore
Krennic che corre attraverso l’acqua verso la nave bombardata…
L’inquadratura è bellissima- QUEL MANTELLO!” L’inquadratura
semplice, ma stupefacente, ha chiaramente catturato l’attenzione
degli spettatori e la sua esclusione dal film non è mai stata
“perdonata”.
Episodio IV – Una nuova
speranza
Il
film che ha lanciato il franchise,Episodio IV: Una nuova speranza,
è amato da tutti; eppure, ci sono alcune scene che non hanno
lasciato la sala di montaggio e che, forse, avrebbero dovuto essere
rivalutate. In particolare, la sequenza che introduce
Garrick Hagon
come
Biggs Darklighter,
l’amico di Luke da Tatooine, è spesso vista come una delle
migliori, e un’opportunità mancata nell’economia del
film.
Nell’originale, si presenta alla
base Ribelle prima della battaglia di Yavin,
sorprendendo Luke, e poi viene ucciso poco dopo in combattimento da
Darth Vader. Qui, avrebbe detto a Luke dei suoi
piani per unirsi all’Alleanza Ribelle, il che avrebbe sicuramente
reso la sua morte più impattante. Il Redditor
u/ComfyGreenHoodie_ sostiene che “dare a Biggs solo un po’ più
di caratterizzazione conferisce maggiore peso alle interazioni di
Luke con lui nella battaglia, mostrando anche quanto sia seria la
situazione quando Vader spara a Biggs”.
Episodio V – L’impero colpisce
ancora
Dalla scioccante
rivelazione della paternità di Luke, la vorticosa
storia d’amore tra Leia e Han,
fino all’introduzione di Yoda e Lando
Calrissian, non c’è da meravigliarsi che Episodio V: L’Impero colpisce ancora sia
citato come il miglior film di Star Wars di sempre. Il punteggio e la
valutazione ottenuta su Rotten Tomatoes e IMDb non sono ancora
stati battuti da nessun altro film del franchise e molti fan
sostengono che al film non servirebbe nessuna modifica.
Pertanto, le scene eliminate dal
film sono comunque amate dai fan, ma più che altro per il loro
valore di intrattenimento.
u/mushroomwig sostiene che “L’Impero colpisce ancora ha
probabilmente la migliore scena eliminata di sempre”, riferendosi
forse a una delle sequenze più divertenti di Star Wars in cui, durante l’evacuazione della
base di Hoth, C-3PO strappa in modo inusuale un segnale di pericolo
da una porta. Questo fatto torna inavvertitamente a perseguitarlo
perché, quando Darth Vader e gli Stormtroopers arrivano, qualcuno
apre la porta solo per essere poi mangiato dal Wampa all’interno.
Si tratta di una scena esilarante e campy, che certamente non
sarebbe però stata adatta al prodotto finale.
Episodio VI – Il ritorno dello
Jedi
Chiudere
la trilogia originale deve essere stato un compito arduo, eEpisodio VI: Il ritorno dello Jedi
lo ha decisamente fatto nel miglior modo possibile. È ancora
acclamato da molti fan come il loro preferito nel franchising,
anche se alcuni lo rimproverano per aver introdotto gli
Ewoks
e per aver complicato le cose con la rivelazione della
parentela
Luke-Leia.
Sicuramente, uno dei momenti più emozionanti del film arriva quando
Luke rivela la sua nuova spada laser dalla tonalità verde
shocking.
La scena in cui lui la costruisce è
spesso citata come la preferita dai fan- ma è stato ovviamente
scelto di eliminarla per puntare tutto sulla rivelazione scioccante
che sarebbe arrivata poco più tardi. Tuttavia, diversi fan fanno
menzione di un’altra scena come una delle migliori di questo film.
u/StarSpangledGator scrive “Il dilemma del Moff Jerrod… ha
contribuito a umanizzare gli Imperiali, mostrando anche quanto
l’Imperatore fosse spietato persino con le sue stesse forze”.
Difatti la scena, anche se non essenziale, evidenzia un aspetto
unico delle dinamiche di potere nell’Impero.
Episodio VII – Il risveglio della
forza
Disney ha deciso di
capitalizzare la LucasFilm e Star Wars subito dopo la loro acquisizione, e
così è stata creata la trilogia dei sequel, a partire da Episodio VII: Il risveglio della forza. Anche
se criticato dai più e identificato come pastiche di Una
nuova speranza, è possibile considerare il film come un
omaggio all’originale e ai suoi punti di forza, con l’introduzione
di nuovi personaggi stellari.
Una scena eliminata davvero
intrigante vede Kylo Ren affrontare il suo passato
entrando nell’astronave di suo padre, il Millennium
Falcon. Il redditor
u/soggyindo afferma che “Le scene extra di Kylo (entrare nel
Falcon e il dialogo con Snoke) ci avrebbero fatto interessare molto
di più alla possibilità dell’uccisione di Solo”. È importante, a
questo proposito, che dica “Han Solo” piuttosto che “padre”,
affermando così che non è più Ben Solo.
Episodio VIII – Gli ultimi
Jedi
All’epoca,Episodio
VIII: Gli ultimi Jedi
ha ricevuto una risposta estremamente controversa dalla critica e
dal pubblico. Alcuni hanno apprezzato particolarmente il fatto
che
Rian Johnson
abbia deciso di stravolgere e giocare con i tropi e gli standard
del franchise, rivelando verità e prospettive inaspettate sulla
tradizione.
Tuttavia, il film ha finito per
uccidere l’antagonista secondaria, Phasma
(interpretata da Gwendoline Christie di
Game of Thrones), anche se la sua morte sarebbe
potuta andare diversamente in una scena alternativa cancellata,
“Dove il capitano Phasma spara alle sue stesse truppe quando Finn
rivela che ha spento gli scudi della base Starkiller” come scrive
u/TheBanzerker. Questa sequenza mostra quanto intrinsecamente
crudele e vile sia Phasma, il che ha fatto sì che i fan si
domandassero perché è stata mai tolta o sostituita alla fine.
Il franchise di Star
Wars è pieno zeppo di grandi dinamiche tra i
personaggi, che definiscono davvero bene il contesto in cui spesso
gli stessi agiscono o si muovono. Che si tratti di amicizie come
quella tra Han Solo e
Chewbacca o di storie d’amore come quella tra
Anakin e Padmé, seguire i
personaggi della saga e le loro relazioni è una delle più grandi
gioie dell’essere un fan di Guerre Stellari.
Ovviamente, una delle relazione più
affascinanti di sempre all’interno del franchise è quella che
esiste tra maestro e apprendista, che si tratti dei Jedi o dei
Sith.
Screen Rant ha classificato i 10 migliori rapporti tra maestro
e apprendista che hanno contribuito a definire ancora di più le
dinamiche dell’universo di Star
Wars:
Luke Skywalker & Leia Organa
Probabilmente non è giusto inserire
questa coppia in un elenco del genere, ma ciò che abbiamo potuto
vedere sul passato di Luke e Leia
ne L’Ascesa di Skywalker ha lasciato intuire
quanto potenziale ci fosse nella loro relazione passata. Uno
dei momenti salienti del film di J.J. Abrams è infatti il flashback
dell’allenamento Jedi di Leia da parte di Luke.
La storia di Leia che rinuncia al
suo Destino è piuttosto tragica, e le ragioni della sua scelta si
sposano alla perfezione con lo spirito della Principessa. Semmai
questa dinamica maestro/apprendista tra i due fratelli dovesse
essere esplorata maggiormente in futuro (nonostante la saga degli
Skywalker sia ufficialmente giunta la termine), siamo certi che
sarà fantastico.
Luminara Unduli & Barriss
Offee
Una delle relazioni più bizzarre
dell’universo di Star
Wars è sicuramente quella tra Luminara
Unduli e Barriss Offee, ma è al tempo
stesso una relazione unica, raccontata attraverso un livello di
profondità che forse ha pochi eguali.
Si tratta forse del rapporto più
“accademico” tra apprendista e maestro Jedi: i due personaggi hanno
un evidente rispetto reciproco, con Luminara che si dedica al
Consiglio Jedi e all’Ordine Jedi con estremo rigore, e con Barriss
che cerca di seguire le sue orme, almeno fino alla sua caduta.
Darth Maul & Savage Opress
Darth Maul e
Savage Oppresse hanno sempre avuto delle grosse
difficoltà ad adattarsi all’Ordine dei Sith. Come ha detto più
volte Sidious, esiste solo una vera realtà a cui i Sith devono fare
riferimento, una realtà a cui Maul e Savage non sono mai riusciti
ad adattarsi.
Tuttavia, la relazione tra i due è
veramente fantastica durante la loro apparizione nella serie
animata The Clone Wars, con Maul che sembra
finalmente mostrare di avere come interessate soltanto la cura e
l’addestramento del fratello. Proprio grazie alla loro
collaborazione, nella serie i due si migliorano anche come
individui e non sono come maestro e apprendista.
Qui-Gon Jinn & Obi-Wan Kenobi
Senza il romanzo “Master &
Apprentice“, è difficile immaginare che la coppia formata
da Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi possa entrare a far
parte di questa classifica, se ci basiamo soltanto su quanto visto
ne La minaccia fantasma. Ma, proprio grazie agli
eventi narrati in quel libro, possiamo tranquillamente dire che
entrambi i personaggi, proprio grazie al loro rapporto, meritano
una menzione.
L’aspetto più affascinante di questa
coppia è sempre stato lo scontro tra le loro diverse ideologie.
Mentre Qui-Gon era più concentrato sulle profezie Jedi e sulla
Forza vivente, e non ha mai voluto far parte del Consiglio Jedi,
Obi-Wan è sempre stato più presente e più radicato nell’Ordine col
passare del tempo, nonostante il suo atteggiamento quando era molto
più giovane.
Darth Sidious & Count Dooku
Non per
tutte le relazioni maestro/apprendista i fan fanno sempre il tifo,
come è evidente quando di parla di Darth Sidious e
del Conte Dooku, la cui relazione viene sviscerata
nel dettaglio nella serie The Clone
Wars.
I due burattinai
hanno combattuto la guerra, con Sidious che si è servito di Dooku
per tutto il tempo, in maniera anche piuttosto subdola,
considerando che il Conte credeva davvero di avere un posto
nell’Impero a venire. La relazione, per certi versi simile a quella
con Maul, evidenzia davvero tutto il genio malefico di
Sidious.
Darth Sidious & Darth Vader
Al pari di quella con Dook, anche la
dinamica tra Sidious e Darth Vader è
semplicemente fenomenali, in quanto aggiunge molto sia alla
struttura dei singoli personaggi che a quella del canone
dell’intera saga, in particolare per quanto riguarda il tragico
destino di Anakin.
Per molto tempo, non si sono fidati
l’uno dell’altro, e gli eventi del romanzo “I Signori dei
Sith” e la varietà dei fumetti dedicati a Vader lo
evidenziano. Sono immensamente potenti, ma sembrano disprezzarsi a
vicenda.
Yoda & Luke Skywalker
Un posto d’onore avrebbe meritato
anche il rapporto tra Obi-Wan e Luke, ma sono Yoda e Luke – è innegabile –
il vero duo che meglio rappresenta l’essenza del rapporto tra
maestro e apprendista, con l’allenamento di Luke che rappresenta
uno dei momenti salienti della trilogia originale.
Ne
Gli Ultimi Jedi, i due sono stati protagonisti di un
momento tanto brillante quanto toccante, con Yoda che impartisce
ancora più saggezza a Luke; la loro relazione incapsula davvero il
passaggio della conoscenza, così come l’idea che non si finisce mai
di insegnare e neanche di apprendere quando si tratta della
Forza.
Kanan Jarrus & Ezra Bridgerù
Alcuni potrebbero sostenere che Yoda
e Luke meritano di essere più in alto in questa classifica di
Kanan ed Ezra, ma quest’ultimi
hanno un legame estremamente unico e speciale come maestro e
apprendista.
Dato che Kanan non ha mai progredito
da Padawan, almeno fino a quando non è stato nominato cavaliere
dalle Guardie del Tempio. Per quattro stagioni di
Rebels è cresciuto con Ezra: i due hanno imparato
l’uno dall’altro, con Kanan che si è allenato mentre allenava Ezra,
che era a sua volta un Jedi unico. I due costituivano una vera
famiglia come parte dell’equipaggio dell’astronave Ghost.
Anakin Skywalker & Ahsoka Tano
Il miglior rapporto maestro e
apprendista in Star
Wars potrebbe essere rappresentato da
Anakin e Ahsoka: eppure, la loro relazione merita
soltanto la seconda posizione. Come Kanan ed Ezra, i due sono
cresciuti insieme e, a differenza di molti Jedi in quel periodo, i
due avevano un’immensa cura l’uno per l’altro: il fatto che Ahsoka
avesse lasciato il Consiglio era un fattore determinante per la
sfiducia nei confronti di Anakin.
I due sono fratello e sorella, e
sono entrambi molto potenti e si eliminano a vicenda in davvero
potente. Alcune delle loro cose migliori accadono quando sono
insieme, come nell’episodio “Il crepuscolo
dell’apprendista” di The Clone Wars, o quando
Vader raccoglie la spada laser di Ahsoka nell’episodio
“Vittoria e morte” dopo che i due – o almeno Ahsoka – non
sono più Jedi.
Obi-Wan Kenobi & Anakin
Skywalker
Da quando sono usciti i film della
trilogia prequel, il duo maestro/apprendista di Star
Wars più celebre della serie è diventato senza dubbio
quello formato da Anakin e
Obi-Wan. Lo scontro tra i due, ma anche l’amore,
la cura e l’emozione che nutrono l’uno per l’altro tenuti nascosti
sotto le spoglie di Jedi; ma anche quanto sono bravi ad agire come
squadra, quanto si fidano l’uno dell’altro… ogni aspetto della loro
relazione è davvero sorprendente.
Ogni minuto in cui si trovano
insieme è fantastico, sia nei prequel che nella serie The
Clone Wars, con la “Battaglia degli Eroi” che è uno dei
momenti più strazianti di sempre: l’ammissione dell’amore di
Obi-Wan per Anakin, che lo chiama finalmente “fratello”, è uno dei
momenti più belli e devastanti dell’intera saga.
La recitazione non è mai stato uno
dei grandi argomenti di discussione quando si parla della saga di
Star Wars. Eppure, per la maggior parte degli
attori coinvolti nel franchise, prendere parte alla celebre saga
fantascientifica ha rappresentato una vera e propria sfida.
Screen Rant ha raccolto le 10 migliori performance della Saga
degli Skywalker:
Anthony Daniels – C-3PO
Sebbene sia stato
profondamente cambiato nella trilogia sequel (troppi i buchi di
trama relativi al personaggio ne
L’Ascesa di Skywalker), C-3PO è una delle figure più
importanti della saga di
Star Wars. Nel film originale del 1977, lui e R2-D2 sono
gli unici due personaggi principali che seguiamo per i primi 25
minuti.
La capacità di Anthony Daniels di
interpretare le emozioni di Threepio è stata enormemente
sottovalutata. L’attore è avvolto nel metallo, incapace di muovere
il viso o le braccia, eppure la personalità dell’ansioso droide
protocollare traspare sempre, chiara come il giorno.
Liam Neeson – Qui-Gon Jinn
Liam
Neeson ha rifiutato il ruolo di Boromir nella trilogia de
Il Signore degli Anelli perché non voleva interpretare
un altro personaggio che veniva ucciso nel primo capitolo di una
trilogia di successo. Tuttavia, ha comunque lasciato il segno nei
panni del maestro di Obi-Wan, Qui-Gon Jinn, ne
La minaccia fantasma.
La sequenza “The
Duel of the Fates” è uno spettacolo folgorante che culmina in
una delle scene di morte più strazianti dell’intera saga. Grazie a
Neeson, Qui-Gon aveva sviluppato forti legami sullo schermo con
personaggi come Obi-Wan, Anakin e persino Jar Jar, cosa che ha
contribuito a rendere la sua prematura scomparsa ancora più
d’impatto.
James Earl Jones – Darth Vader
Anche se il fisico
massiccio di David Prowse è ciò che ha dato a Darth Vader la sua
terrificante presenza sullo schermo, è stata la voce di James Earl
Jones sulle battute di Prowse che ha davvero dato vita all’iconico
cattivo.
La voce di Jones è forse più forte
di qualsiasi altra sul pianeta. Attraverso la sua voce trasuda
tutta l’autorità di Vader. Insieme ad una scrittura magistrale,
l’indimenticabile battuta: “No, io sono tuo padre!”, ha
dato vita probabilmente al più grande colpo di scena nella storia
del cinema.
Mark Hamill – Luke Skywalker
Secondo diversi report,
all’epoca della produzione del primo
Star Wars, né lo studio né le persone coinvolte
nella sua realizzazione credevano nelle potenzialità della storia.
Tra le poche persone che credevano invece nelle potenzialità di ciò
che la mente di George Lucas aveva partorito, c’era un giovane
Mark Hamill.
Hamill ha preso sul serio il mito di
Star Wars fin da quando ha iniziato ad interpretare Luke,
portando un vero pathos al viaggio dell’eroe nella trilogia
originale (nonostante, alla fine, lo stesso attore non abbia mai
approvato l’arco narrativo del personaggio nella trilogia
sequel).
Natalie Portman – Padmé Amidala
Tra classici di genere
divenuti cult come Léon e capolavori vincitori di Oscar
come Black Swan, la filmografia di
Natalie Portman presenta un paio di franchise di successo che
alla fine hanno fatto perdere interesse per il suo personaggio
nella saga di
Star Wars. È stata trasformata in un personaggio
di sfondo nei film di Thor (anche se Taika Waititi sta attualmente
lavorando per rimediare all’errore!) e l’arco di Padmé ha preso
un’impennata in
La vendetta dei Sith.
Ne
La minaccia fantasma, Padmé è una feroce regina che
combatte in prima linea con i suoi soldati e va sotto copertura per
tenere d’occhio Qui-Gon su Tatooine. Ne
L’attacco dei cloni, le sue scene romantiche con Anakin si
rivelano piatte, ma è stata comunque protagonista di alcune
memorabili scene d’azione nell’arco finale. Poi, ne
La vendetta dei Sith, si deprime finché non muore di
tristezza. Anche quando la scrittura non era all’altezza, Portman
ha saputo rendere giustizia al ruolo.
Adam Driver – Ben Solo
Anche se grandi attori come
John Boyega e Oscar Isaac sono stati privati del materiale per
fornire prestazioni sostanziali nella trilogia del sequel, come ha
sottolineato lo stesso Boyega, gli sceneggiatori avevano materiale
in abbondanza per Daisy Ridley e
Adam Driver.
Driver, in particolare, è sempre
riuscito a dare un certo grado di sfumatura alle scene di Kylo Ren,
anche se il suo arco narrativo complessivo è stato confuso e
incoerente.
Carrie Fisher – Leia Organa
L’arguzia dirompente di
Carrie Fisher è ovunque nella trilogia originale di
Star Wars, e non solo nella sua interpretazione
di Leia Organa, dal momento che l’attrice ha contribuito ai
dialoghi di
George Lucas sul set, quindi è fondamentalmente una co-autrice
non accreditata.
Leia è tecnicamente
una principessa che ha bisogno di essere salvata, ma sovverte quel
tropo da favola salvando i suoi soccorritori pochi secondi dopo,
quando rovinano il piano (e anche resistendo alla tortura ed
essendo il capo di una milizia di estrema sinistra). Fisher è stata
l’icona femminista perfetta per dare vita a Leia.
Ewan McGregor – Obi-Wan Kenobi
Dopo che Alec Guinness ha
fatto del vecchio Ben Kenobi un’icona,
Ewan McGregor ha affrontato la sfida di dover interpretare un
giovane Jedi alquanto tosto, che potrebbe essere la versione più
giovane del Kenobi di Guinness pur restando una performance
distintamente McGregoriana.
È giusto dire che
McGregor è riuscito nel suo intento. Il suo carisma disinvolto,
l’impulso incorruttibile a fare la cosa giusta e quei generali
accenni di salubrità sono puro Obi-Wan. McGregor è l’unico attore
in grado di conferire fascino irresistibile e capacità di
resistenza alla battuta: “Hello
There“.
Harrison Ford – Han Solo
Proprio come la devozione
di
Mark Hamill ai miti di
Star Wars era perfetta per il ruolo di Luke
Skywalker, il cinismo sarcastico di
Harrison Ford verso il materiale era perfetto per il ruolo di
Han Solo.
Ford potrebbe non essere
necessariamente un contrabbandiere intergalattico, ma è Han Solo.
Alden Ehrenreich ha fatto un ottimo lavoro interpretando il giovane
Han, ma semplicemente non c’è modo di sostituire Ford nei panni del
personaggio.
Ian McDiarmid – Emperor Palpatine
Ian McDiarmid è uno dei pochi attori
di Star
Wars ad interpretare il suo ruolo in tutte e tre le trilogie.
Il giovane McDiarmid ha interpretato il vecchio Palpatine nella
trilogia originale, poi il vecchio McDiarmid ha interpretato
Palpatine relativamente giovane nella trilogia prequel, poi ancora
il vecchio McDiarmid ha interpretato il clone-zombi Palpatine nella
trilogia sequel.
In tutti i casi, l’equilibrio tra
accampamento ingannevole e autentica minaccia di McDiarmid era
semplicemente perfetto per il ruolo del malvagio mago dello spazio,
il burattinaio che tira segretamente i fili dell’intera
galassia.
La trilogia sequel di
Star
Wars è riuscita a regalare diversi fantastici
momenti non soltanto al fandom, ma anche all’intero franchise nel
suo insieme. Tra i personaggi sicuramente più affascinanti della
nuova trilogia, non possiamo non citare Kylo
Ren e l’eccezionale interpretazione di Adam
Driver, nonostante non tutti siano rimasti soddisfatti
dalla conclusione riservata all’arco narrativo del personaggio ne
L’Ascesa di
Skywalker.
Di seguito abbiamo raccolto le 10 azioni compiute senza alcuna
pietà da Ben Solo:
Sterminare gli Alazmec su Mustafar
Ne L’Ascesa di Skywalker
vediamo Kylo alla ricerca di un Wayfinder dei Sith che possa
condurlo su Exegol per affrontare Palpatine. Per trovare il
Wayfinder in questione, Kylo ha dovuto recarsi prima su Mustafar ed
affrontare gli Alazmecs, che Kylo uccide senza pietà.
Gli Alazmec erano un gruppo di
nativi che colonizzò Mustafar dopo la morte di Darth Vader.
Onoravano il potere di Vader e veneravano il suo castello, attirati
dal misticismo del pianeta e dal potere che possedeva. Avevano però
ostacolato la ricerca del Wayfinder e perciò vennero massacrati da
Kylo.
Dare la caccia a Palpatine
Kylo è
sempre stato un personaggio particolarmente audace, ed uno dei
momenti in cui ha certamente mostrato tutto il suo coraggio è stato
durante la sua caccia a Palpatine. Kylo era così desideroso del
poter tanto da arrivare a vedere Palpatine come un rivale da
sconfiggere: ecco perché all’inizio de L’Ascesa di
Skywalker lo vediamo sulle sue tracce.
Cacciare uno dei più
potenti detentori della Forza che sia mai esistito, stanarlo ed
essere pronti ad ucciderlo, è sicuramente una decisione che
richiede audacia, coraggio e nessun particolare freno
inibitorio.
Idolatrare Darth Vader
Da Il Risveglio della Forza
in poi, l’ammirazione di Kylos nei confronti di suo nonno è
diventata sempre più palese. Anche soltanto i trailer hanno
evidenziato più volte l’ossessione di Kylo nei confronti di Vader
(per non parlare del valore simbolico dell’elmetto bruciato del
potentissimo Sith).
È come se Kylo fosse segretamente
geloso di lui e del suo regno da Sith. Lo mette su un piedistallo,
lo ammira profondamente, cerca di emularlo. D’altronde, i percorsi
dei due personaggi sono molti simili, nel senso che entrambi si
sono prima smarriti e poi sono stati redenti: forse è anche per
qeusto motivo che Ben Solo non ha mai cercato di nascondere la sua
spropositata ammirazione per il grande leader dell’Impero
Galattico.
Torturare i nuovi eroi
Kylo non ha mai avuto paura di usare
le sue tecniche di tortura sulla base dello Starkiller: aveva
addirittura una stanza adibita ad esse, che per ben due volte
vediamo ne Il Risveglio della Forza. La prima volta che
vediamo Kylo usare i suoi poteri è nei confronti di Poe per
estorcergli informazioni sulla ricerca della mappa di Luke
Skywalker, dopo averlo catturato nel villaggio di Jakku.
La seconda volta è quando cattura
Rey e tenta di estrapolare l’immagine della mappa dalla sua mente,
ma con scarsi risultati. L’uso di queste tecniche di tortura è
sufficiente a giustificare quanto Ben sia stato vittima dei suoi
tormenti e della sua brama di potere per l’ennesima volta.
Uccidere Lor San Tekka
Il primo esempio del carattere così
spietato di Kylo Ren arriva subito, all’inizio de Il Risveglio
della Forza, quando lui e le sue truppe del Primo Ordine
arrivano a Jakku nella loro ricerca della mappa di Luke Skywalker.
Lì, Kylo incontra Lor San Tekka.
Lor San Tekka era un membro della
Chiesa della Forza e lui e Ben si conoscevano già. Dopo aver
scambiato qualche battuta, Kylo prende la sua spada laser e
colpisce Lor San Tekka, eliminando il primo di tantissimi pezzi del
suo passato che distruggerà nel corso dell’intera trilogia.
Massacrare tutti gli abitanti di Jakku
Dopo
l’uccisione di Lor San Tekka da parte di Kylo e la cattura di Poe
su Jakku, Ben continua a lasciare dietro di sé morte e distruzione
quando ordina alle truppe del Primo Ordine che sono giunte insieme
a lui su Jakku di massacrare tutti gli abitanti del villaggio (dopo
aver catturato Poe).
Questa volta Kylo preferisce non
sporcarsi le mani: nonostante non sia il diretto responsabile della
morte di tutte quelle persone innocenti, è stato comunque il
mandatario dello sterminio. Uomini, donne e bambini: tutti
innocenti, fucilati e uccisi dagli Stormtrooper per ordine di Kylo
senza alcuna pietà o rimorso.
Uccidere Snoke e diventare il Leader Supremo
Ne Gli Ultimi Jedi, vediamo
la vera forma di Snoke per la prima volta, poiché il personaggio
appare nella sala del trono come Leader Supremo del Primo Ordine e
maestro di Kylo Ren. In quello che diventerà un punto di svolta
nella trilogia e nell’arco narrativo di Ben, quest’ultimo porta Rey
da Snoke e invece di ucciderla come il Leader sembra ordinargli,
Kylo uccide proprio il suo maestro.
Da quel momento, Kylo diventa il
Leader Supremo e assume il controllo di Hux e del Primo Ordine, con
grande sgomento del Generale. Kylo che uccide il suo maestro,
mentendo al riguardo e prendendo le redini dell’esercito imperiale
del Primo Ordine, è forse il più grande atto deplorevole da lui
commesso.
Dare la caccia a Luke, a Rey e alla Resistenza
Kylo è uno
dei personaggi più emotivi e instabili della nuova trilogia, ma
questi aspetti della sua personalità lo rendono anche uno dei
personaggi più affascinanti. Ciò è in gran parte dovuto
all’eccellente performance di Adam Driver, in grado di trasmettere
con la dovuta espressività tutto il peso delle decisioni avventate
ed emotive prese da Ben, inclusa la sua ossessione per trovare
determinati personaggi e distruggere la
Resistenza.
L’obiettivo
principale di Kylo è quello di inseguire Rey. Per quanto riguarda
Luke, la sua accecante ossessione per il maestro Jedi diventa
palese ne Gli Ultimi Jedi, quando Ben scatena tutto il
potere del Primo Ordine per cercare di uccidere la sua proiezione
astrale di Forza. Dà la caccia, insegue e tenta di eliminare i
nostri eroi e la Resistenza senza preoccuparsi del giudizio di
nessuno se non del suo.
Aiutare a distruggere il sistema Hosnian
Kylo sembra nutrire un forte bisogno
di generare massacri e dare vita a cacce spietate nel corso della
triloigia sequel, soprattutto ne Il Risveglio della Forza.
Ne è un esempio lampante il potere scatenato da Base
Starkiller.
Per distruggere la Nuova Repubblica
e portare il Primo Ordine alla ribalta, usano la base di Starkiller
per distruggere i 5 pianeti del Sistema Hosnian – incluso Hosnian
Prime. Kylo ha preso parte ad una missione collettiva mirata a
distruggere questi pianeti, ma per uccidere così tanti milioni di
innocenti, senza vergogna e senza rimorso, ci vuole davvero tanto
coraggio…
Uccide suo padre, Han Solo
È stato
rivelato ne Il Risveglio della Forza che Kylo Ren è Ben
Solo, figlio di Han Solo e Leia Organa, un colpo di
scena che in realtà molti fan avevano già teorizzato prima
dell’uscita del film al cinema. Sfortunatamente, questa parte della
storia di Kylo ha portato nel film di J.J. Abrams alla morte di uno
dei personaggi più iconici di Star Wars.
Durante il loro
confronto su Base Starkiller, Kylo deve decidere tra il Lato Chiaro
e Oscuro della Forza, ma alla fine sceglie di uccidere suo padre
Han Solo. Uccidere tuo padre, ucciderlo a sangue freddo, di fronte
al suo migliore amico (Chewbacca), è uno degli atti più spudorati
mai compiuti in tutta la saga. Ecco perché non poteva che finire al
primo posto di questa classifica.
Così come è stato per Luke
Skywalker, eroe della trilogia originale di
Star
Wars, sarà anche per l’orfana Rey, protagonista di
questo nuovo corso del franchise della LucasFilm. Il grande
segreto sulla sua origine e sulla sua nascita è per lo spettatore
motivo di congetture e di teorie, ma più di tutto è il motore della
curiosità che ci spingerà a guardare i prossimi Episodi
VIII e IX.
Star Wars il Risveglio della Forza
contiene le risposte su Rey
Tuttavia, secondo Daisy
Ridley, interprete di Rey, le risposte sull’origine del
personaggio sono già tutte in Star War Il Risveglio della
Forza. L’attrice ha infatti dichiarato a Time Out:
“Pensavo che un sacco di domande avessero trovato risposta già
ne Il Risveglio della Forza. Poi, dopo la proiezione, siamo andati
a bere, con il mio agente e tutti gli altri, e loro parlavano del
film e ho capito ‘oh, per loro non ci sono state
risposte'”.
È quindi chiaro che la genealogia di
Rey conterà parecchio, come è giusto che sia in un film di
Star Wars, e che potrebbe condizionare l’intera
saga. “Mi piacerebbe davvero vedere le facce delle persone
– ha dichiarato Daisy Ridley – ma con più
risposte arrivano anche altre domande, e ce n’è sicuramente
abbastanza per mantenere le persone interessate per i prossimi due
anni.”
E voi che ne pensate? Qual è la
vostra congettura?
Star Wars Episodio
VIII sarà diretto da Rian Johnson e
arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le
vicende immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
La leggenda del franchise di
Star
Wars, Mark Hamill, condivide il suo stupore
per quanti anni ha ora l’attore che interpretava il piccolo Luke
Skywalker nei film prequel della saga. Nelle scene conclusive di
Star Wars: la Vendetta dei Sith, del
2005, Aidan Barton interpreta sia Luke che Leia
come neonati.
Nell’Episodio
III, Padme finalmente scopre la verità sul fatto che
suo marito Anakin Skywalker si è votato al Lato Oscuro, dopo di che
dà alla luce due gemelli, li chiama Luke e Leia, e poi muore per
colpa del suo cuore spezzato. Luke e Leia sono separati per la
propria sicurezza e tra loro vige il segreto di custodire anche la
memoria del padre, ora Darth Vader.
Obi-Wan Kenobi porta Luke da sua zia e suo zio
su Tatooine, mentre Leia viene adottata da Bail Organa. A quel
tempo, Vader è rimasto devastato dalla morte di Padme e portato a
credere che i bambini siano morti con lei. Soltanto nelle vicende
di Star Wars: Una Nuova Speranza, quando
fanno la loro comparsa il Luke di Mark Hamill e la Leia di Carrie
Fisher, Vader inizia a sospettare la verità.
Ora, l’originale Luke Skywalker,
Mark Hamill, ha condiviso ora delle foto
dell’attore che ha interpretato i bambini Skywalker in
Star Wars: La Vendetta dei Sith. Eccole
di seguito:
La saga degli Skywalker si
concluderà il prossimo dicembre. Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova
trilogia del franchise diretto da J.J.
Abrams, arriverà nelle sale il 16 dicembre
2019. Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Sta circolando da qualche giorno, in
rete, una scena eliminata di Star
Wars: La vendetta dei Sith in cui Anakin Skywalker
parla il droidese, la lingua dei droidi che, per capirci, parla
R2-D2.
La scena vede protagonista
Hayden Christensen e Ewan
McGregor (Obi Wan) e il risultato è alquanto buffo, il che
potrebbe spiegare perché George Lucas ha deciso di
non inserirla nel montaggio finale, pur essendo molto breve.
Nel cast
torneranno Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega,
Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran,
Joonas Suotamo e Billie
Lourd insieme ai veterani del
franchise Mark
Hamill e Anthony
Daniels. Le new entry sono invece Matt
Smith, Naomi Ackie e Richard E.
Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher,
usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Quando i prequel di Star Wars
sono usciti, hanno ricevuto una risposta contrastante e pareri
discordanti. Per certi versi è ancora così, ma con il passare degli
anni le persone che li hanno visti al cinema da bambini hanno
mutato il loro giudizio e da adulti ora amano molto questi
film.
La minaccia fantasma (1999) è stato il capitolo
iniziale della trilogia prequel di George Lucas,
seguito da L’attacco dei cloni (2002) e La vendetta dei Sith (2005). Ora, Empire Magazine
celebra il film con un numero speciale contenente nuove foto e
interviste con il cast e la troupe.
Il produttore Rick McCallum, il
coordinatore degli stunt Nick Gillard e il concept designer Iain
McCaig illustreranno la Podrace di Episodio I, la battaglia
nell’arena di Episodio II e il duello di Mustafar di Episodio III.
Verranno inoltre presentati concept art raramente visti del film.
Un’immersione profonda anche nei prequel, con la designer Ellen Lee
Moon che racconterà la storia del suo iconico poster della
Minaccia Fantasma!
Oltre alle due copertine da
collezione, c’è una versione speciale illustrata da Paul Shipper
che presenta numerosi personaggi dei film… e sì, che vi piaccia o
no, Jar-Jar Binks è proprio al centro dell’attenzione!
Recentemente,
Ewan McGregor, che ha interpretato Obi-Wan Kenobi, ha parlato dell’amore che
i prequel ricevono ora. “È arrivato questo ragazzino – avrà
avuto nove o dieci anni – con la mamma e il papà“, ha
ricordato. “Ed era… si vedeva che quando ha visto [me e Hayden]
non riusciva a trattenersi. E le lacrime cominciavano a scorrere
sul suo viso. Ed è stata una cosa bellissima. Significava così
tanto per lui“. Date un’occhiata alle nuove copertine di
Star
Wars nei post qui sotto.
This is where the fun begins. Empire
celebrates 25 years of the
#StarWars prequels – speaking to Hayden Christensen, Ewan
McGregor, Natalie Portman & more in brand new interviews. Two
collectible covers, art by @paulshipper.
Out Thurs 15 Feb.
Unlimited power! The dark side hits the
second of Empire’s
#StarWars prequel covers – Sith Lord Anakin, Palpatine, Darth
Maul, Count Dooku, General Grievous, and Jango Fett. Illustrated by
@paulshipper.
On sale Thurs 15 February.
Empire’s
#StarWars prequels subscriber cover is an epic creation by
@Bill_McConkey
delving into the joyous toybox of the prequels, packed with
individual illustrations of its greatest heroes and most dastardly
villains.
La Alamo Drafthouse ha
organizzato per le sale cinematografiche americane un evento
imperdibile. Si chiara Return of Trilogy
e vedrà la trilogia originale di Star
Wars tornare sul grande schermo in alcune città
americane.
Si tratta di 20 sale privilegiate
sparse in tutti gli Stati Uniti che avranno lo possibilità non
solo di proiettare Una Nuova Speranza, L’Impero
Colpisce Ancora e Il Ritorno dello
Jedi, ma anche esclusivi contenuti video tratti dalla
lavorazione dei film.
Il portavoce degli eventi della
Alamo Drafthouse, Henri Mazza, ha dichiarato:
“È sempre stato un nostro sogno quello di poter mostrare ancora
una volta sul grande schermo la trilogia originale di Star
Wars, in qualche modo.”
Tra le città fortunate anche San
Francisco, Washington, Los Angeles, New York, Miami, Dallas,
Austin, Boston e Filadelfia. A partire dal prossimo
Star Wars Day, il 4 maggio, sarà
possibile acquistare i biglietti!