I Marvel Studios hanno fissato un
quarto film per il 2028 all’inizio di questa settimana. Sebbene ci
si aspetti che almeno uno di questi slot vada a un’altra proprietà
Disney, le speculazioni suggeriscono che tra tre anni ci sarà un
sequel di I
Fantastici Quattro: Gli Inizi.
A patto che il prossimo reboot sia
un successo, avrebbe senso. La Prima Famiglia Marvel avrà un ruolo
da protagonista in Avengers: Doomsday e
Avengers: Secret Wars, e
lanciare la prossima era narrativa dell’MCU con un’avventura
ambientata nella nuova “linea temporale sacra” sembra il passo
successivo giusto.
Oggi, Mister Fantastic in persona,
Pedro Pascal, ha gettato ulteriore benzina sul
fuoco mettendo “Mi piace” a un post su Instagram in cui si
discute di questi presunti piani per un sequel. Questo potrebbe
significare molto o molto poco, ma dovremmo credere che abbia una
vaga idea di cosa i Marvel Studios abbiano bisogno di lui negli
anni a venire.
Galactus e Dottor Destino sarebbero
probabilmente fuori discussione in un potenziale sequel. Tuttavia,
questa squadra ha una lunga lista di cattivi che devono ancora
apparire sui nostri schermi, e Annihilus, Wizard, Molecule Man e
Puppet Master sono tutti candidati. Scommettiamo sul fatto che li
vedremo nella Zona Negativa.
L’anno scorso, a Pascal è stato
chiesto perché avesse deciso di unirsi all’MCU e a questo film in
particolare. “Principalmente, per il cast di cui avrei fatto
parte. Matt Shakman, il regista, è un mio amico di lunga data. E
grazie all’influenza del mondo Marvel, [ha] creato così tanta
musica popolare.”
“Ed essere invitato a vivere
quell’esperienza è qualcosa a cui non potrei dire di no”, ha
continuato la star di The Last of Us. “Adoro il fumetto e adoro
stare in famiglia.”
In definitiva, l’eventuale sequel di
I
Fantastici Quattro: Gli Inizi dipenderà dagli
incassi al botteghino del mese prossimo. I Marvel Studios non hanno
avuto un periodo di grande successo nel 2025, quindi deve essere un
successo di critica e di pubblico se si vuole che le avventure di
questa squadra continuino.
Il film Marvel Studios I
Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima
famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic
(Pedro
Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa
Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph
Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon
Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile
mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la
forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la
Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus
(Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver
Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus
di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già
abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una
questione molto personale.
Il film è interpretato anche da
Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne
e Sarah Niles. I
Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da
Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant
Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.
Game of Thrones gli ha portato
molto bene, e nonostante il fatto che non lo rivedremo più nella
serie HBO, Pedro Pascal è rimasto molto attaccato
al suo ruolo di Oberyn Martell e alle usanze del Continente
Occidentale inventato da Martin. Anche se ha lasciato il set di
Game of Thrones, Pascal non ha perso
l’abitudine, presa sicuramente a forza di frequentare la Regina
Cersei Lannister, di ….bere!
L’attore è infatti al Comic Con di
San Diego allo stand della birreria Ommegang Brewery che celebra la
sua ultima collaborazione con la serie HBO: Valar Morghulis, tutti
gli uomini devono…bere! L’evocativa tag line della quarta stagione
si trasforma e diventa un invito a bere la birra sponsor della
serie tv. E come si fa arifiutare un bicchiere di birra quando ad
offrirtelo è Pedro?
L’attore ha dichiarato: “Io e
Tyrion saremmo stati grandi amici, ci saremmo ficcati in un sacco
di guai, e la maggior parte di questi avrebbe avuto come causa il
vino o la birra.”
La versione a fumetti di Reed
Richards ha spesso sfoggiato barba e baffi, quindi il fatto che
Pedro Pascal abbia baffi e barba in
I
Fantastici Quattro: Gli Inizi non è poi così
grave. Alcuni fan si sono lamentati del fatto che la star di
The Last of Us non si sia rasato
completamente, ma se dovete dare la colpa a qualcuno, potete
attribuirla a chi ha convinto Pascal a radersi per Wonder Woman 1984 del 2020.
Parlando con Vanessa Kirby per la serie di video “Agree to
Disagree” di LADbible, Pedro Pascal ha spiegato: “Mi faccio
crescere una barba di merda, ma se dovessi radermela tutta, avrei
davvero un aspetto orribile. Sono fortemente in disaccordo con una
mia versione rasata.”
“Ero così sconvolto dal mio
aspetto in ‘Wonder Woman 1984’. Ho adorato il film, ma ero così
sconvolto dal mio aspetto che non sono mai tornato indietro a meno
che non fosse assolutamente necessario”, ha detto a proposito
dell’interpretazione di Maxwell Lord. “Se mi avessero chiesto
di radermi completamente per ‘I Fantastici Quattro’ e avessero
insistito, l’avrei fatto. Ma è stata una creazione molto
collaborativa per tutti i nostri look nel film”.
Durante un’altra recente intervista,
la star di The Mandalorian ha ammesso di essere a conoscenza delle
lamentele che circondano la sua scelta per il ruolo di Reed.
Naturalmente, vale la pena sottolineare che, nelle prime recensioni
del reboot dei Marvel Studios, è stato ampiamente
elogiato per la sua fantastica interpretazione.
“È troppo vecchio. Non sta bene.
Dovrebbe radersi. Sono più consapevole del malcontento che circonda
il mio casting di qualsiasi altra cosa abbia mai fatto”, ha
detto Pedro Pascal. Il suo ruolo di Maxwell Lord in
Wonder Woman 1984 è stato una tantum, sebbene
sia stato un momento clou nei panni del malvagio miliardario. Ora
il personaggio ha il volto di Sean Gunn e non
sappiamo quanto potrà diventare importante (o malvagio) nel
DCU appena nato.
Nella
nostra recensione abbiamo scritto: “I Fantastici
Quattro: Gli Inizi conferma ciò che già si pensava in
seguito alla diffusione dei materiali promozionali: è un progetto
ben pensato, ben diretto, che sa dosare l’intimità e l’azione, che
grazie ai suoi variegati protagonisti si rivolge ad un pubblico
ampio, dai più giovani fino ai padri e alle madri.”.
Il film Marvel Studios I
Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima
famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic
(Pedro
Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa
Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph
Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon
Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile
mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la
forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la
Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus
(Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver
Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus
di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già
abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una
questione molto personale.
Il film è interpretato anche da
Paul Walter Hauser, Natasha Lyonne e Sarah
Niles. I
Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da
Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant
Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.
Secondo le ultime indiscrezioni, sarà
il compositore brasiliano Pedro Bromfman ad
occuparsi della colonna sonora di
Robocop, remake diretto da Josè
Padhila del film del 1987 di Paul
Verhoeven.
Famoso in Spagna grazie ad alcuni
show televisivi, l’attore Pedro Alonso ha
raggiunto la notorietà grazie alla serie NetflixLa casa di carta, dove ha potuto
sfoggiare le doti apprese durante gli anni di studio in Accademia
Drammatica. Sempre più apprezzato da critica e pubblico, l’attore
si trova ora nel pieno della sua carriera, pronto per nuovi ruoli e
nuove sfide.
Ecco 10 cose che non sai di
Pedro Alonso.
Pedro Alonso film
1 I film e la
carriera. La carriera cinematografica di Pedro Alonso ha
inizio nel 1996 quando prende parte al film Alma gitana.
Successivamente partecipa ai film spagnolo Tengo una casa
(1996), Nino nadie (1997), Insomnio (1998),
Noviembre (2003), El Calentito (2005), La
noche del hermano (2005), 18 comidas (2010) e
Todo lo que tu quieras (2010).
2 Le serie TV. Tra
le prime serie TV in cui Pedro Alonso ha ricoperto dei ruoli
ricorrenti si annoverano Todos los hombres sois iguales
(1997), A las once en casa (1998), Codigo fuego
(2003), Maridos e mulleres (2006), Gran Hotel
(2011), Hospital Real (2015), El Ministerio del Tiempo
(2016), e L’ambasciata (2016). Il successo mondiale
arriva però nel 2017 quando viene scelto per ricoprire il ruolo di
Berlino nella serie TV La casa di
carta.
3 Altri lavori.
Tra i primi progetti a cui Pedro Alonso ha preso parte vi solo
diversi cortometraggi come Habitos (1995), Paranoia
dixital (1996), El pliegue del hipocampo (1997),
Las vacaciones de Clara (1997). L’attore ha inoltre fatto
parte di svariate compagnie teatrali, esibendosi spesso in tournee
teatrali.
Pedro Alonso Instagram
4 Ha un profilo
personale. L’attore è presente su Instagram con un proprio
profilo, seguito da 4,6 milioni di persone. Qui vengono pubblicate
foto scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o
colleghi, o ancora scattate sui set frequentati dall’attore.
Molteplici sono anche le foto tratte dalle premier a cui Pedro
Alonso ha preso parte.
Pedro Alonso pittura
5 E’ un pittore.
Grande appassionato di pittura, Pedro Alonso porta avanti questa
attività parallelamente a quella di attore. Molti dei suoi dipinti
si possono trovare sul suo profilo Instagram sotto forma di
fotografia. L’attore è solito firmare le sue opere con il nome
Pedro O’Choro, dal cognome di suo padre. Il suo artista preferito
in assoluto, stando a quanto da lui dichiarato, è il pittore
Alberto Giacometti.
Pedro Alonso calcio
6 E’ un grande appassionato
di calcio. Tra le sue passioni più grandi vi è quella per
il calcio. L’attore ha dichiarato che quando non è impegnato sul
set, gli piace andare allo stadio a vedere una qualunque partita.
Meglio ancora se in campo c’è Messi, il suo giocatore
preferito.
Pedro Alonso vita
sentimentale
7 E’ molto
riservato. Non si hanno grandi notizie sulla vita privata
dell’attore, al quale non piace condividere questo tipo di
dettagli. Ciò che si sa è che è attualmente fidanzato con una donna
di nome Tixie, con la quale convive a Parigi dal 2018. Da una
relazione passata ha invece avuto la sua unica figlia, Uriel, nata
nel 1998.
Pedro Alonso La casa di carta
8 Il suo personaggio è il
Messi della serie. Per meglio spiegare la natura del suo
personaggio, Pedro Alonso si affida ad una metafora calcistica.
Egli ha infatti deciso di interpretare Berlino secondo un modo
d’essere imprevedibile e rischioso, qualità che l’attore ritrova
nel calciatore Messi, il suo preferito.
9 E’ stato ispirato dalla
cultura sciamanica. Durante un soggiorno messicano,
l’attore ha lavorato personalmente al copione del suo personaggio
basandosi sulla cultura degli sciamani, connotandolo però di
caratteristiche negative come la crudeltà e il narcisismo.
Pedro Alonso età e altezza
10 Pedro Alonso è nato a
Vigo, in Spagna, il 21 giugno 1971. L’attore è alto
rispettivamente 181 centimetri.
Graditi ritorni nel nuovo film di
Almodovar. Pedro Almodovar, da sempre incline a lavorare spesso con
gli stessi attori, arricchirà il cast della sua nuova commedia, dal
titolo The Brief Lovers, con attori che ben
conosce:
Lontano dalla macchina da presa
dal 2013, anno in cui fu
rilasciato Gli Amanti
Passeggeri, Pedro
Almodovar è pronto a tornare al cinema da regista
con Silencio, una pellicola che lo
porterà nuovamente vicino al cinema delle donne. Reduce dalla
produzione di Storie
Pazzesche, pellicola diretta da Damiàn
Szifron, il cineasta spagnolo Pedro
Almodovar ha rivelato, in una recente intervista, il
titolo del suo prossimo progetto:
Silencio.
Queste le dichiarazioni del
regista: “Sarà un ritorno al cinema delle donne, fatto di
grandi protagonisti femminili, sarà un drama molto incisivo, il che
mi eccita. Si chiamerà Silencio perché sarà l’elemento principale
che farà sì che accadano tutte le cose peggiori alla protagonista
principale.” Non ci resta, dunque, che attendere per conoscere
gli sviluppi futuri del film che sancirà il ritorno al cinema del
due volte premio Oscar Pedro Almodovar.
Inizieranno la settimana prossima
le riprese di La Piel que Habito (“The Skin I Live In”), il nuovo
film di Pedro Almodóvar la cui uscita è fissata per il 2011.
“Ho un contatto diretto con la
gente, l’unico sport che pratico è quello di passeggiare per la
strade di Madrid continuamente – Pedro
Almodovar ha esordito così durante la conferenza di
presentazione del suo film, Gli Amanti Passeggeri
– Le persone mi fermano e mi salutano di continuo e ognuno
vuole dire la sua sui miei film.
Pedro Almodovar
presenta Storie Pazzesche. Vulnerabili a
una realtà disturbata e imprevedibile, i personaggi di Relatos
salvajes attraversano la frontiera che separa la civiltà dalla
barbarie. Un tradimento romantico, il ritorno del passato, una
tragedia o anche la violenza di un dettaglio di detonatori
giornalieri spingono questi personaggi nella vertigine che fornisce
la sensazione di perdere le staffe, al piacere innegabile di
perdere il controllo.
La regia del film è di
Damián Szifron, nel cast Ricardo
Darín, Leonardo Sbaraglia, Darío Grandinetti,
Erica Rivas, Julieta Zylberberg, Nancy Dupláa, Oscar Martinez,
María Onetto, Rita Cortese, Osmar Nuñez. Il film arriverà
al cinema il prossimo 11 dicembre.
Ieri era la volta di Predo
Almodovar, che a Cannes per la prima volta presenta un film
decisamente diverso dai precedenti del regista spagnolo. La piel
que abito è un thriller con alcuni connotati horrorifici, come
addirittura qualche giornalista che ha visto il film lo ha definito
“cronenberghiano” nel vero senso del termine. Se il regista
spagnolo sia intenzinato a cambiare completamente registro, questo
non è dato saperlo. La pellicola ha avuto comunque un’ottima
accoglienza, anche se ormai Almodovar è di casa in quel di
Cannes.
Pedro Almodóvar e la sua musa Penelope Cruz torneranno presto a lavorare
insieme per Madres Paralelas, dramma ambientato a
Madrid in cui il celeberrimo regista spagnolo tornerà ad affrontare
il tema della maternità, grande fonte d’ispirazione creativa per
l’autore e modello narrativo per moltissimi dei suoi incredibili
lavori.
La pre-produzione del film dovrebbe
partire ad ottobre, mentre le riprese sono state programmate per
Febbraio del prossimo anno. Agustín Almodóvar, fratello del regista
e storico produttore dei suoi film, ha dichiarato a
Variety che il film dovrebbe arrivare nei cinema spagnoli entro
la fine del 2021. Anche se non esiste ancora nessun accordo formale
con la Cruz, l’attrice premio Oscar ha già letto e apprezzato la
sceneggiatura, come dichiarato dallo stesso Almodóvar.
Madres Paralelas è
un progetto al quale Pedro Almodóvar sta lavorando da diverso
tempo. Il lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19 ha permesso al
regista di portare a termine la sceneggiatura, la cui storia ruota
attorno a due madri che partoriscono lo stesso giorno. Il film –
come confermato dallo stesso Almodóvar – seguirà le vite parallele
di queste due madri durante il primo e il secondo anno successivi
alla nascita dei loro rispettivi figli.
Pedro Almodóvar e Penelope Cruz
rinnovano il loro sodalizio artistico
Il film conterà su un budget ridotto
e sarà girato principalmente a Madrid. Se la Cruz dovesse
ufficialmente firmare per recitare nel film, Madres
Paralelas segnerà la settima collaborazione tra l’attrice
e il regista dopo Carne trémula, Tutto su mia
madre, Volver – Tornare, Gli abbracci
spezzati, Gli amanti passeggeri e il più recente
Dolor y gloria.
Carolina Markovicz
porta nella sezione Progressive Cinema della
Festa del Cinema di Roma il suo nuovo lavoro,
Pedágio. Sceglie ancora Maeve
Jinkings, con cui aveva già lavorato nel suo
lungometraggio d’esordio, Charcoal nel 2022. Lì, la
regista aveva confezionato un lavoro crudo, in cui la vita di una
famiglia contadina, povera ma tranquilla, veniva sconvolta
dall’arrivo di un boss della droga in cerca di un nascondiglio. In
Pedágio, una trama da crime story si
intreccia con il percorso di un ragazzo che vuole affermare la
propria identità in un paese pieno di contraddizioni.
La trama di Pedágio
Suellen, Maeve
Jinkings, vive a Cubatão, São Paulo, con il figlio
diciassettenne Antonio, detto Tiquinho, Kauan
Alvarenga. Lavora al casello dell’autostrada e conduce una
vita grama, ma dignitosa. Da qualche tempo frequenta stabilmente
Araudo, Thomás Aquino. É molto angosciata perché
Tiquinho è omosessuale e lei non riesce ad accettarlo. Preferirebbe
che il figlio nascondesse le proprie inclinazioni, che la
imbarazzano. Il ragazzo invece, non intende rinunciare a mostrare
liberamente la propria indole. Ama le dive del jazz e gira video
pieni di luci, in cui mima il loro canto e si veste di rosa. Poi li
posta su internet. Per cercare di risolvere quello che per lei è un
“problema”, Suellen iscrive il figlio a un seminario di
riconversione sessuale che promette miracoli.
Le contraddizioni del Brasile in
Pedágio
Quello mostrato dalla regista di
Pedagio è un Brasile pieno di
contraddizioni. Una terra di verde e foresta, ma anche di
inquinamento, fabbriche e autostrada – i grossi tubi, le ciminiere
fumanti campeggiano in molte inquadrature. Una donna che manda
avanti la casa e cresce il figlio in maniera umile, ma onesta –
Suellen ci tiene a vivere onestamente – che però è disposta a tutto
purché Antonio abbandoni le proprie tendenze omosessuali. Dunque,
onestà da una parte, affari sporchi dall’altra. La fede religiosa,
cattolica, di cui l’America Latina è intrisa, che qui sconfina
nella superstizione e nel fanatismo. L’ipocrisia delle apparenze
contro la ferocia della realtà.
Uno stile eclettico e
il lato umoristico dell’assurdo
Per raccontarle, Markovicz mette
insieme il realismo, con la durezza di un mondo a volte spietato, e
l’ironia grottesca e surreale, il dramma realistico e la crime
story. Un insieme di registri che è croce e delizia del film.
Inizialmente disorienta e può allontanare lo spettatore, specie
quello meno incline agli esperimenti. Si rivela, infine, efficace
per raccontare alcune derive della società e smascherarne assurdità
e ipocrisia. Alleggerisce, poi, la crudezza del realismo. Ecco
allora, la parte dedicata al seminario sulla riconversione
sessuale, con un pastore, Isac Graça, che vuole
somigliare a Gesù, ed ha delle tesi a dir poco creative. Il tutto
risulta esilarante quanto, appunto, surreale: dalla messa in scena,
ai dialoghi, ai gesti. Al netto del disorientamento, si tratta di
un modo per mettere alla berlina certa ipocrisia cattolica e talune
tesi, che ancora considerano l’omosessualità una malattia da curare
ad ogni costo.
Pedágio, un inno alla
libertà
Il film, però, oltre che cercare, e
infine trovare, un difficile equilibrio tra le proprie anime, si
regge sull’interpretazione di Kauan
Alvarenga e la figura di Antonio, un ragazzo che, in
una realtà spesso falsa e ipocrita, dove apparenza non fa rima con
sostanza, sembra riportare un po’ di buon senso e normalità. È un
giovane con la testa sulle spalle, va a scuola, si preoccupa che la
madre non frequenti uomini poco raccomandabili. Porta, certo, anche
il suo estro, i suoi colori, le luci pastello, i vestiti
sgargianti, le canzoni delle dive del jazz. Dice però, in questo
modo, chiaro e forte, che vuole poter essere sé stesso. Lo afferma
con sicurezza, in modo assertivo e tranquillo. Lo sostiene il
giovane interprete con una prova d’attore mai sguaiata, ma sempre
consapevole e calibrata, nella quale si percepiscono orgoglio e
fierezza. Pedágio è un lavoro in cui
convivono momenti esilaranti accanto ad altri, in un certo modo
poetici e potenti. Un inno alla libertà e al tempo stesso uno
spaccato aspro di mondi spesso poco conosciuti.
La serie Netflix Peccati
inconfessabili segue i tentativi di Helena
Rivas (Zuria
Vega) di liberarsi dal suo matrimonio abusivo con
Claudio Martinez. Questo presto si trasforma in un
complicato intreccio di conflitti interpersonali incentrato sulle
azioni del marito. La vita della protagonista prende così una
svolta con l’arrivo del giovane e affascinante Ivan
Diaz. I due iniziano presto una relazione passionale.
Tuttavia, il loro piano di liberarsi di Claudio non si conclude
bene, lasciando una scia di sangue e interrogativi. Man mano che
sempre più persone entrano in gioco, le tensioni iniziano a
fermentare, con ognuno trasformato in vittima e carnefice allo
stesso tempo. Il finale, intitolato poeticamente Nuova
Vita, cerca di risolvere il mistero una volta per tutte,
ponendo fine al ciclo di odio.
La trama di Peccati
inconfessabili
La serie inizia con Helena che cerca
di sfuggire alla sua relazione tossica con un magnate d’affari di
nome Claudio Martinez. Desiderosa di liberarsi dal suo passato,
crea un profilo di incontri falso e inizia una relazione sessuale
con un uomo di nome Ivan Diaz. Ben presto emergono però i segreti:
Ivan si rivela un sex worker, e il matrimonio di Helena viene alla
luce. Tuttavia, questo rafforza il legame tra la coppia, che
comincia a tramare un piano per eliminare Claudio. Scoperto che
l’uomo è segretamente gay, decidono di registrarlo in intimità con
Ivan e usare il video per ricattarlo. Ma le cose vanno male: il
piano viene scoperto e Claudio si scontra con il giovane.
Contemporaneamente, Fer, figlio di Helena, irrompe
durante una notte di droga, ma scopre che il patrigno è
sparito.
Il figlio maggiore di Claudio,
Octavio, avvia una ricerca di alto profilo diretta
dal Procuratore Generale Pablo Morales. Tuttavia, i problemi si
intensificano quando Magic, un gangster che ha
investito nell’azienda di Claudio, comincia a esigere i suoi soldi.
Nel frattempo, Helena e Ivan diventano sospettati chiave, emergono
i loro motivi nascosti. Anche se riescono a sfuggire all’indagine,
emergono verità scomode: Claudio possiede videotape segreti che
mostrano uomini d’affari ricchi e politici in atti compromettenti.
Helena è associata alla pratica e Ivan inizia a mettere in dubbio
il suo ruolo nella narrazione. I suoi dubbi sono alimentati da
Fedra De Baar, ex sua cliente e amica di
Claudio.
Magic incarica quindi Octavio di
trovare suo padre e le videocassette, mentre anche Helena compie
una ricerca parallela. Alla fine una richiesta di riscatto falsa
conduce Octavio a un sosia di Claudio, mutilato e presentato come
il padre morto. I problemi aumentano quando una persona misteriosa
inizia a far trapelare i videotape uno dopo l’altro, indirizzando
tutte le accuse verso Helena. Pablo Morales appare
in uno dei video, e questa rivelazione lo spinge a sparare contro
la protagonista prima di togliersi la vita. In un altro luogo, si
scopre che Claudio è vivo e viene infine salvato dalla polizia,
portando ulteriore caos. Tornato a casa, verifica il suo computer
portatile e trova molte registrazioni di attività sessuali
conservate al sicuro.
Zuria Vega in Peccati inconfessabili
Nel frattempo, Magic continua a
cercare le cassette, arrivando a rapire la figlia di Claudio,
Livia, senza successo. Questo però attira
l’attenzione dell’antagonista, che non esita a uccidere Magic in
vendetta. Appare dunque un nuovo video sessuale, questa volta di
Helena e Ivan, comparato alla vita coniugale di Claudio, completo
di un figlio piccolo di nome Patricio. Quando poi
Helena cerca di sfuggire a quell’ambiente soffocante, Claudio
aumenta le pressioni, chiedendole di tornare. Nel frattempo, il
vero padre di Fer, il politico Rafael Barrientos,
decide di ammettere i suoi errori, offrendo un po’ di chiusura alla
dinamica familiare. Proprio quando le cose sembrano propendere a
favore di Claudio, lui viene assassinato, capovolgendo ancora una
volta la storia.
La spiegazione del finale: chi ha
ucciso Claudio e perché?
La morte misteriosa di Claudio viene
spiegata nell’ultimo episodio, con l’assassino rivelatosi essere
nientemeno che Helena. Pur non confessando direttamente, lo rende
chiaro a Fedra, e in un flashback della notte fatale emerge il
quadro completo. Contrariamente a quanto dichiara alla polizia,
Helena entra davvero nella casa di Claudio quella notte, con
l’intento esplicito di togliergli la vita. Pianificando in
anticipo, cancella tutte le tracce della sua identità prima di
distrarre la vittima per eliminare le prove compromettenti dal
laptop. Al suo ritorno, lo sorprende, ponendo fine rapidamente alla
sua vita e alle attività nefaste. Il fatto che si mostri a Claudio
nel suo ultimo istante illumina la scena: un simbolo della sua
libertà dall’oppressione.
La decisione di Helena di uccidere
Claudio nasce come reazione alla sua lunga storia di abusi fisici,
sessuali ed emotivi. Claudio sfrutta il disequilibrio di potere per
mantenere soggiogati gli altri, sminuendo continuamente le persone
prima di costringerle ai suoi scopi. Questo includeva il
trattamento nei confronti di Helena, costretta a partecipare ai
suoi schemi perversi. Le sue azioni non si limitano a lei, ma
coinvolgono anche suo figlio Fer, segnato da dipendenza da droghe.
Helena conclude che non potrà mai liberarsi finché Claudio vive,
costringendola a compiere un gesto estremo. Il suo atto può quindi
essere interpretato come una ricerca di liberazione, un percorso di
violenza imposto da Claudio che diventa suo mezzo di
emancipazione.
La morte di Claudio permette anche
sollievo a molte altre persone innocenti, le cui vite sono state
segnate dalle sue azioni. Questo include Fedra, travolta dal caos
che lui ha scatenato. Con ciò si chiude anche un capitolo doloroso
nella storia del figlio di Fedra, Ariel, che si
suicidò anche a causa del video sessuale che Claudio aveva
realizzato su di lui. Durante una conversazione, Helena conforta la
madre in lutto assicurandole che la registrazione è stata
cancellata, offrendo sollievo. Sottolinea inoltre come loro due
siano simili, mossi entrambi dall’amore per i loro figli. Alla
fine, Helena pone fine in modo definitivo alla natura predatoria di
Claudio, che metteva in pericolo vite innocenti per i propri
guadagni.
Erik Hayser in Peccati inconfessabili
Ivan aiuta Helena?
Helena non è sola nell’omicidio di
Claudio, come scopriamo quando Ivan emerge come suo complice.
Tuttavia, la sua partecipazione non è così lineare come appare in
un flashback. Inizialmente Ivan ignora completamente cosa abbia
fatto la protagonista, ma quando la notizia si diffonde inizia a
sospettare del suo coinvolgimento. I suoi sospetti si confermano
quando trova Helena disperata mentre cerca di eliminare le prove:
il coltello e i vestiti. Invece di riprenderla, Ivan mostra
empatia, capendo le sue ragioni. Diventa così suo alleato, portando
le prove lontano e dandole fuoco. La scena richiama quella di
episodi precedenti in cui si pensava fosse lui l’assassino. Ma con
il quadro completo diventa chiaro che è un complice.
Le ragioni complesse che spingono
Ivan a sostenere Helena rispecchiano la sua tragedia personale. In
episodi precedenti, Claudio rintraccia la famiglia di Ivan e
minaccia direttamente suo figlio Patricio. La situazione speculare
di madre e figlio in pericolo crea un legame tra Ivan ed Helena.
Entrambi desiderano porre fine al regno di terrore di Claudio, così
che le loro famiglie possano vivere tranquille. Inoltre, la sua
scomparsa elimina ogni impedimento alla loro relazione, permettendo
finalmente una riunione con la promessa di migliorare il loro
passato. I segreti hanno rappresentato un difetto reciproco e la
complicità nell’omicidio agisce da elemento di equilibrio.
Chi sta registrando Helena e
Ivan?
Dopo la morte di Claudio, Helena e
Ivan iniziano una nuova vita a Los Angeles. Helena lascia Sal Y Mar
dopo aver ottenuto un risarcimento, Ivan rinuncia al suo precedente
lavoro da sex worker e probabilmente intraprende la recitazione,
suo sogno da sempre. La coppia convive con Fer, che avanza nella
riabilitazione e sembra accettare Ivan come parte della famiglia.
Tuttavia, non tutto è sereno: rimangono nemici sconosciuti
nell’ombra. Nella sequenza finale, i due si concedono un momento
intimo, dopo aver controllato che non ci siano telecamere in casa.
Ma in realtà è presente una videocamera nascosta che trasmette
immagini in diretta a un osservatore ignoto.
L’identità dell’osservatore resta un
mistero, rendendo possibili diversi candidati. Tuttavia,
considerando il coinvolgimento di Helena nello scandalo dei video
di Claudio, la lista si restringe ai suoi ex associati, che
potrebbero temere che i video compromettenti siano ancora in suo
possesso. Questo include figure come Hugo Montero
o Rafael Barrientos, che potrebbero avere motivi
per monitorarla. Ciò significa che la sua battaglia non è finita e
le conseguenze delle azioni di Claudio continuano a inseguirla. In
un colpo di scena finale, potrebbe anche trattarsi di un
personaggio completamente nuovo, aprendo nuove possibilità di caos
nella vita apparentemente pacifica della coppia.
Andres Baida e Zuria Vega in Peccati inconfessabili
Chi ha rubato i video di Claudio e
perché è stato rapito?
Uno dei principali conflitti della
trama riguarda le videocassette mancanti. Esse contengono filmati
di persone ricche e influenti in atti perversi, diventando bersagli
di più personaggi. Alcuni, come Helena, le volevano usare per il
ricatto; altri, come Pablo, per proteggere la loro immagine
pubblica. Alla fine si scopre che le cassette sono in mano a Fedra
De Baar, amica sia di Claudio che di Helena. Le pubblica di
nascosto con l’intento di danneggiare Claudio, distruggere la sua
carriera e farlo assassinare. Le sue motivazioni risiedono in una
vendetta perché è responsabile del suicidio del figlio Ariel. Fedra
arriva anche a divulgare un sex tape di Helena e Ivan, con
l’obiettivo di distruggere anche Helena.
Antonio Grajeles,
capo della sicurezza e braccio destro di Claudio, è un altro attore
chiave nella strategia di vendetta di Fedra. All’inizio della
storia rapisce Claudio per due motivi principali: vendetta per come
Claudio aveva trattato lui e suo padre, e soprattutto per liberare
Livia dalle grinfie del padre. Antonio era
segretamente fidanzato con lei, ma il loro rapporto non poteva
emergere pubblicamente. Anche se tentò di parlarne con la partner,
lei sembrava consumata dalla scomparsa del padre e mise fine alla
relazione appena seppe la verità. Claudio non si fermò: rapì
Antonio e lo torturò senza pietà. Poi lo uccise e lo incastrò come
omicida di Magic, eliminando due problemi in una volta.
Come morì Cristina?
La vera ragione per cui Claudio
esercitava un tale controllo su Helena emerge con il racconto della
morte di Cristina, ex moglie di Claudio e madre di
Octavio e Livia. All’inizio si pensava che fosse annegata in un
incidente, ma il comandante Sofia Curiel sospettava un foul play,
idea rafforzata dalle registrazioni CCTV che Claudio teneva
nascoste, che mostrano Helena e Cristina in lotta. Il filmato
completo viene mostrato solo alla fine, rivelando che il giovane
Fer urta accidentalmente Cristina con la bici e la causa di morte
fatale. Claudio inscena l’incidente come annegamento, ma mantiene
le registrazioni come mezzo di ricatto contro Helena.
Il motivo per cui Claudio lascia
Cristina morire non viene mai spiegato chiaramente, ma si può
inferire che volesse impedire che lei restituisse una proprietà di
famiglia al legittimo proprietario, questione delineata in una
conversazione con Ivan. Cristina, in conflitto con lui, diventa
un’alcolizzata e perde la sua vivacità. La sua morte rivela il lato
egoistico e oscuro di Claudio, pronto a sfruttare la sofferenza
altrui per i suoi scopi, tratto che alla fine lo porterà alla sua
fine.
Prima che Dorothy
la percorresse nel 1939, una giovane del Kansas si è lasciata
catturare dalla luminescenza della strada di mattoni gialli di
Oz, e vi ha consegnato tutta la sua anima.
Ti West e Mia Goth hanno presentato fuori concorso a
Venezia 79Pearl, prequel di X – A Sexy Horror Story uscito nelle sale
italiane a marzo, e incentrato sulla figura della temibilissima
villain del film, che vi immergerà in uno spettacolo di technicolor
e disillusioni taglienti come un’accetta.
Come si diventa una villain terrificante?
Ambientato nel 1918, all’epoca
della pandemia di influenza spagnola e della Prima Guerra Mondiale,
il film esplora le origini di Pearl, il
personaggio malvagio di X. Sentendosi intrappolata nell’isolata
fattoria di famiglia, Pearl ha il compito di
occuparsi del padre malato e in coma, mentre è sottoposta al duro
controllo della crudele madre. La giovane sogna di poter prendere
parte alla vita glamour che ha visto rappresentata nei film di
Hollywood, ma le sue ambizioni e le dure repressioni imposte dalla
madre la renderanno tutt’altro che una candida perla.
La sceneggiatura di
Pearl è stata scritta a due mani da Ti
West e Mia Goth e, al di là del fulcro tematico che
sapevamo già essere la backstory della villain di X, capiamo immediatamente che questo film è
costruito su Mia Goth. Solo un’attrice così accattivante e
al contempo capace di scatenare una furia omicida a cui non possono
essere imposti freni sarebbe stata in grado di dare vita a un
personaggio vittima di un contesto sociale e famigliare ostile,
dalla psicologia completamente deviata, ma profondamente
divertente.
Pearl: la prima vera donna di Ti West
Pearl è il film
più femminile, camp e divertente di Ti West. Il
personaggio di Mia Goth potrebbe benissimo abitare
l’House of The Devil che il regista ha
accuratamente dipinto nel film del 2009, ma potrebbe stupirci anche
in uno spettacolo di cabaret e farci morire dalle risate. Non solo:
nella sua totale artificiosità, Pearl riesce a
trovare un appiglio con il presente, dando vita a uno dei pochi –
se non nulli – horror pandemici che hanno trovato distribuzione in
Italia e attingendo al contesto bellico solo per ciò che è
funzionale al racconto della backstory di una villain. Quello che
Pearl diventerà in X è il risultato di un’educazione rigidissima
ma, soprattutto, dell’isolamento imposto tanto da chi le sta
accanto e teme per lei quanto dalla costrizione di comportarsi come
“angelo del focolare” mentre gli uomini sono andati in guerra e vi
è un’epidemia terribile in corso.
Il personaggio di
Pearl terrorizzerà in X ma, paradossalmente, in questo prequel è
l’unica a non avere mai paura. Pearl guarda al
futuro con speranza, vuole partire per l’Europa, che le regalerà
cultura e spettacolo, lasciarsi alle spalle un’ambientazione
paesana che non offre futuro a chi manifesta curiosità e talento.
Solo rifugiandosi al cinematografo o nella vastità della campagna,
Pearl può librarsi in altissimo, dove rifulge
quella stella a cui ha affidato il sogno di “diventare la più
grande star del mondo”, per poter fuggire molto, molto lontano.
La regia di Ti
West segue i pensieri forsennati di
Pearl, che ne dettano differenti approcci alla
fisicità: passiamo da sequenze oniriche a soluzioni di montaggio
agilissime, ci perdiamo tra la vivacità di colori che segna la
visione del mondo di Pearl e la rigidità di una
responsabilità ingombrante che vieta di sognare. L’integerrima
madre tedesca di Pearl indossa abiti vittoriani, è
legata a un’idea di Europa completamente opposta a quella della
figlia, su cui riversa ogni frustrazione di un equilibrio
famigliare che si è ormai rotto da tempo e il modo in cui viene
“raccontata” la vita in casa è totalmente contrapposto alle
soluzioni visive ideate per esplorare la mente di
Pearl.
X – A Sexy Horror Story porterà una giovane
stella nascente del cinema porno alla vecchia casa di
Pearl. Pearl guarderà
Maxime con avidità, cercando di succhiarle via
tutto il talento che lei aveva ed è andato sprecato. Sembra
impossibile che la coloratissima Pearl possa
tramutarsi in una presenza spettrale in X – A Sexy Horror Story e l’averne già la
consapevolezza rende il viaggio di Pearl ancora
più mesto. Ma non temete: se la Pearl di
X vi spaventa, potete sempre tornare indietro e
guardare il mondo con gli occhi della Pearl
giovane, una piccola Dorothy a cui sono state
sottratte le scarpette rosse.
Nell’epoca delle rivendicazioni
femminili arriva, in Concorso alle Giornate degli
Autori di
Venezia 75, una storia di una donna che attraverso il
suo corpo prova a rinnegare la sua natura di madre e abbraccia
completamente la sua volontà: Pearl. Opera prima
di Elsa Amiel, è la storia di Lea Pearl, una
bodybuilder che ha consacrato la sua vita a questo sport. Ma a che
prezzo? Lo scopriamo subito nella storia. Quando era ancora Julia,
la protagonista ebbe un bambino dal compagno, ma abbandonò entrambi
e adesso la sua vita e soprattutto il suo corpo sono totalmente
cambiati. Ma cosa le accadrà quando questo passato le viene
sbattuto in faccia inaspettatamente? Alla vigilia di una
importantissima competizione, Lea dovrà fare di nuovo i conti con
quella che è stata, e con un bambino di quattro anni.
Amiel gira il film in lingua
doppia, francese e inglese, dove la prima sembra essere riservata
alla componente emotiva, ai dialoghi con il bambino, con l’ex
marito, insomma allo scontro dei sentimenti. L’inglese è invece la
lingua pragmatica della bodybuilder e del suo allenatore, la lingua
delle dosi di ormoni, della dieta ferrea, del divieto di bere acqua
e della preparazione atletica.
Il cuore del film però è il corpo
di Julia/Lea e il contrasto che vive nel momento in cui ricorda il
passato di madre, o meglio di donna che ha dato alla luce un
bambino, visto che madre in senso proprio non lo è mai stata. E
appena il suo corpo rientra in contatto con il figlio, ricompare
del sangue mestruale, che da anni, a causa dei bombardamenti di
ormoni, non si manifestava più. Un risveglio del suo corpo
d’origine che lei per prima rifiuta ma che imparerà ad accettare
nel corso del film, con un esito inaspettato.
La Amiel sceglie una strada poco
battuta per raccontare la femminilità e la lotta della donna con e
dentro al suo corpo, per sempre prigioniera di un contenitore che
può essere plasmato o assecondato.
A poche settimane dall’uscita nelle
sale italiane di X – A sexy horror
story, Ti West riporta il suo pubblico nello stesso
mondo, raccontando la storia di Pearl.
A24 ha diffuso
infatti il primo trailer del film, prequel di X, che si concentra
sulla giovinezza della villain di X, ancora una volta interpretata
da Mia Goth.
“Il regista Ti West ritorna con
un altro capitolo del contorto mondo di X, in questo sorprendente
seguito del film horror più acclamato dell’anno”, dice la
sinossi. “Intrappolata nella fattoria isolata della sua
famiglia, Perla deve occuparsi del padre malato sotto la
sorveglianza amara e prepotente della sua devota
madre. Desiderando una vita affascinante come quella vista nei
film, le ambizioni, le tentazioni e le repressioni di Pearl si
scontrano, nella straordinaria storia delle origini ispirata al
technicolor dell’iconico cattivo di X.
Lo sviluppo di Pearl è iniziato
durante la produzione di X, con il regista Ti
West che ha scritto il film mentre
girava anche X. Le riprese
di Pearl si sono svolte in segreto
subito dopo il completamento delle riprese
di X, con entrambi i film realizzati uno dopo
l’altro in Nuova Zelanda mentre il cast e la troupe
di X erano a
disposizione. Pearl è
ambientato nel 1918 durante la prima guerra mondiale ed esplorerà
il retroscena di Pearl e come diventa la cattiva che è
in X .
Rilasciato il primo trailer
ufficiale di Peanuts Snoopy e
Friends. Diamogli uno sguardo.
Nel
2015 arriveranno al cinema i famosi personaggi creati da
Charles Schulz nel film d’animazione, Peanuts Snoopy e
Friends il film, realizzato dai Blue Sky Studios e
distribuito dalla Twentieth Century Fox.
Per la prima volta, Snoopy, Charlie
Brown e il resto della banda che abbiamo imparato ad amare grazie
alle strisce a fumetti “Peanuts” di Charles Schulz, faranno il loro
debutto sul grande schermo; come non li avete mai visti prima in un
film animato in 3D.
La 20th Century Fox ha rilasciate alcune nuove immagini
de Peanuts Snoopy e Friends il film,
che potete trovare qui sotto nella gallery.
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Nel 2015 arriveranno al cinema i famosi
personaggi creati da Charles Schulz nel film d’animazione,
Peanuts Snoopy e Friends il film,
realizzato dai Blue Sky Studios e distribuito dalla Twentieth
Century Fox.
Per la prima volta, Snoopy, Charlie
Brown e il resto della banda che abbiamo imparato ad amare grazie
alle strisce a fumetti “Peanuts” di Charles Schulz, faranno il loro
debutto sul grande schermo; come non li avete mai visti prima in un
film animato in 3D.
Guarda il Teaser
Trailer italiano del film Peanuts Snoopy e Friends il
film. Nel 2015 arriveranno al cinema i famosi
personaggi creati da Charles Schulz nel film d’animazione,
Peanuts Snoopy & Friends il film, realizzato dai Blue Sky
Studios e distribuito dalla Twentieth Century Fox.
Per la prima volta, Snoopy, Charlie
Brown e il resto della banda che abbiamo imparato ad amare grazie
alle strisce a fumetti “Peanuts” di Charles Schulz, faranno il loro
debutto sul grande schermo; come non li avete mai visti prima in un
film animato in 3D.
Ecco due poster per
Peanuts Snoopy e Friends il film
(qui il teaser trailer italiano), prima
trasposizione cinematografica per i simpatici personaggi creati da
Charles Schulz.
Nel 2015 arriveranno
al cinema i famosi personaggi creati da Charles Schulz nel film
d’animazione, Peanuts Snoopy e Friends il
film, realizzato dai Blue Sky Studios e distribuito
dalla Twentieth Century Fox.
Per la prima volta, Snoopy, Charlie
Brown e il resto della banda che abbiamo imparato ad amare grazie
alle strisce a fumetti “Peanuts” di Charles Schulz, faranno il loro
debutto sul grande schermo; come non li avete mai visti prima in un
film animato in 3D.
L’attore Stephen
Graham ha dichiarato a
Deadline di essere tra i protagonisti del prossimo film di
NetflixPeaky Blinders. La star di
Line of Duty ha confermato la cosa sul red carpet del
London Film Festival (LFF) di ieri sera che il film sarà il suo
prossimo progetto, prima di interpretare il padre di Bruce
Springsteen nel biopic Deliver Me from Nowhere. Graham ha aggiunto che
“non vede l’ora di rivedere i ragazzi” del cast della
serie. L’attore non ha specificato il suo ruolo, ma avendo
interpretato Hayden Stagg nella sesta e ultima stagione della serie
di successo della BBC di Steven Knight è lecito
pensare che riprenderà proprio quel ruolo.
Tutto quello che sappiamo sul film
Peaky Blinders
Il premio Oscar Cillian Murphy tornerà nel ruolo iconico di
Tommy Shelby, leader dell’omonima famiglia di gangster di
Birmingham. La produzione del film inizierà entro la fine
dell’anno.
I dettagli sul film non sono ancora
stati resi noti. Tuttavia, in un’intervista a Esquire, l’ideatore
StevenKnight ha lasciato intendere di
avere un’idea generale della trama, che ruoterà intorno a due
storie. Preferisce lasciare che sia il film stesso a guidare la
direzione narrativa. Si prevede che il film esplorerà la nuova
generazione di personaggi pur rimanendo legato agli Shelby, con
Thomas Shelby che avrà un ruolo centrale. Ecco cosa ha detto sulla
regia del film:
“Il film so esattamente di cosa
parla.E so quali sono le due storie che racconterà.Come si svolgerà la storia, non lo so.Quello che
succederà dopo, voglio che dipenda dal film.Per quanto ne
sappiamo, qualcuno salterà fuori – credo di sapere chi sarà.Nella sesta serie stiamo introducendo la nuova generazione, che
farà parte di ciò che accadrà nel film.Credo che si tratti
di trovare quegli attori che, quando li guardi, pensi: “Ecco,
questo è il futuro””.Ecco il futuro”.
Restate sintonizzati per ulteriori
aggiornamenti su Peaky
Blinders, la cui produzione inizierà il mese
prossimo. Tutte le stagioni di Peaky Blinders sono
disponibili su Netflix.
L’attore Cillian Murphy
ha delle brutte notizie per i fan di Peaky
Blinders, divulgando un aggiornamento deludente
sullo sviluppo del film seguito della serie. Murphy, che ha
recitato nello show per tutta la durata delle sue sei stagioni nei
panni di Tommy Shelby, suggerisce ora che un film non arriverà
presto nei cinema. Dopo la conclusione della sesta e ultima
stagione dello show, i discorsi su un film sono iniziati quasi
immediatamente, con lo showrunner di Peaky Blinders Steven
Knight che ha confermato che un lungometraggio era in
lavorazione.
Tuttavia, nel corso di
un’intervista, Murphy ha ora messo in dubbio lo sviluppo del film.
L’attore ha infatti detto: “Se c’è una nuova storia, mi
piacerebbe farlo, ma deve avere senso.” Il dramma di successo,
trasmesso per la prima volta dalla BBC nel Regno Unito prima che i
diritti di distribuzione globale fossero acquisiti da Netflix, ha ricevuto ampi consensi dalla critica e
livello elevato fissato dalla serie originale sembra essere una
delle cause delle riserve di Murphy, poiché ha continuato
“Steve Knight ha scritto 36 ore di televisione e siamo andati
in alto. Sono davvero orgoglioso di quest’ultima serie. Quindi,
dovrebbe essere legittimo fare di più”.
I commenti di Murphy contraddicono
però i precedenti commenti di Knight, che aveva affermato, l’ultima
volta nel luglio 2022. che una sceneggiatura per il film era
quasi completata. Knight aveva infatti detto: “Sì, lo sto
scrivendo proprio ora. Ho quasi finito di scriverlo e lo
gireremo“. Lo showrunner aveva anche detto: “Spero che
gireremo in… entro 18 mesi“. Tuttavia, dopo i suoi commenti,
Knight è stato ingaggiato per scrivere un film di Star
Wars incentrato sulla Rey di Daisy
Ridley, dunque le priorità di Knight potrebbero essere
attualmente cambiate. Non resta dunque che attendere per scoprire
se il film si realizzerà o meno e in che tempi.
Thomas Shelby tornerà in un film
dedicato ai Peaky Blinders, appena annunciato da Netflix. Il
Premio OscarCillian Murphy tornerà nei panni del
temibile gangster nel film Peaky Blinders di
Netflix, diretto da Tom Harper (“Heart of Stone”,
“Wild Rose”), che ha diretto gli episodi della prima stagione nel
2013.
“Sembra che Tommy Shelby non
avesse finito con me… È molto gratificante collaborare nuovamente
con
Steven Knight e Tom Harper sulla versione cinematografica di
‘Peaky Blinders’. Questa è una cosa per i fan”, ha detto
Cillian Murphy.
“Quando ho diretto ‘Peaky
Blinders’ per la prima volta più di 10 anni fa, non sapevamo cosa
sarebbe diventata la serie, ma sapevamo che c’era qualcosa
nell’alchimia del cast e nella scrittura che sembrava esplosivo.
“Peaky” è sempre stata una storia sulla famiglia – e quindi è
incredibilmente emozionante riunirsi con Steve e Cillian per
portare il film al pubblico di tutto il mondo su Netflix”, ha
aggiunto Harper.
Il seguito della saga, ambientato
nelle strade senza legge di Birmingham nel 1900, è stato scritto
dal creatore della serie, Steven Knight, che
coprodurrà insieme a Murphy, Caryn Mandabach e
Guy Heeley. I produttori esecutivi includono
Harper, David Kosse, Jamie Glazebrook, Andrew
Warren e David Mason.
“Sono sinceramente entusiasta
che questo film stia per realizzarsi”, ha detto Knight.
“Sarà un capitolo esplosivo nella storia di ‘Peaky Blinders’.
Senza esclusione di colpi. Pieno di “Peaky Blinders” in
guerra.” I dettagli della trama e gli ulteriori casting
rimangono nascosti. Il film entrerà in produzione entro la fine
dell’anno e sarà realizzato in associazione con BBC Film.
Il film di Peaky
Blinders non sarà la fine della storia,
poiché probabilmente ci sono altri spin-off in arrivo. Per sei
stagioni, la popolare serie della BBC/Netflix ha seguito Cillian
Murphy nei panni del carismatico e astuto boss
del crimine, Tommy Shelby, che è a capo della banda criminale a
Birmingham all’indomani della prima guerra mondiale. Il creatore
Steven Knight ha confermato che la serie non sarà
conclusa da una stagione 7 ma da un
film vero e proprio.
Tuttavia, il film di Peaky
Blinders non sarà la fine dell’intera
storia, come confermato dal creatore della serie. Ai TRIC Awards
(tramite The Mirror), Knight ha detto che
il film non sarà la fine per Peaky Blinders e ha
rivelato che stanno lavorando a piani segreti per il futuro, e che
“devono essere annunciato”.
“Non avremmo mai potuto
prevedere quanto avrebbe risuonato questa serie sui gangster di
Birmingham negli anni ’20 e ’30. Alcune cose sembrano avere slancio
e fortuna, e restano con lo spettatore, e tutti quelli che ci
lavorano se ne accorgono. Cosa verrà dopo? Deve essere annunciato.
Ma non è la fine.”
Nel 2022 la saga sembrava aver
raggiunto un punto di chiusura con una splendida sesta stagione,
disponibile su Netflix, ma Steven Knight non
è pronto a lasciar andare i personaggi di Casa Shelby, e nemmeno il
pubblico! Intanto Cillian Murphy,
interprete di Tommy Shelby, ha confermato la sua partecipazione al
film in cantiere, anche se ha dichiarato di recente che per vederlo
al cinema ci vorrà del tempo e che il progetto è ancora in alto
mare.
Lo sciopero dei WGA
in corso sta rallentando tutta una serie di progetti, dal momento
che tutti gli sceneggiatori iscritti al sindacato sono fermi per
aderire alla protesta.
Il prossimo
film di Peaky Blinders ha
appena ricevuto un importante aggiornamento. Secondo Deadline, Rebecca Ferguson si è unita al cast del
progetto, che segnerà il ritorno di Cillian Murphy nel ruolo di Tommy
Shelby. I dettagli sul personaggio che la Ferguson interpreterà non
sono ancora stati resi noti da Netflix. Mentre la premessa della prossima
continuazione della storia rimane segreta, è stato confermato che
Tom Harper dirigerà il film per la piattaforma di
streaming. Più di dieci anni dopo essersi seduto dietro la macchina
da presa per gli episodi di Peaky Blinders, il regista
torna a guidare i personaggi nella prossima narrazione.
Rebecca Ferguson è stata molto
impegnata negli ultimi due anni. L’interprete è stata recentemente
vista sul grande schermo nel ruolo di Lady Jessica in Dune:Parte Due, l’adattamento del
libro che è stato il film di maggior incasso dell’anno fino a
Inside Out 2. La Ferguson ha
anche avuto la possibilità di riprendere il suo ruolo di Ilsa Faust
in
Mission:Impossible – Dead
Reckoning. Non si sa cosa accadrà quando
l’acclamata attrice si unirà al prossimo film di Peaky
Blinders, ma a giudicare dalle sei stagioni della serie
televisiva disponibili su Netflix, la
tensione sarà alta per le strade di Birmingham.
Peaky Blinders ha seguito
Tommy Shelby mentre cercava di prendere il controllo della scena
del crimine di Birmingham attraverso l’organizzazione titolare.
Ambientata mesi dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, la serie
creata da Steven Knight ha deliziato il
pubblico con il modo in cui il protagonista si è ubriacato di
potere nel corso degli anni. Con un cast di talento che comprendeva
Sam Neill, Paul
Anderson e Annabelle Wallis, Peaky
Blinders ha resistito per sei stagioni prima di concludersi.
Sebbene lo sviluppo di un film ambientato nel mondo della serie sia
in corso da tempo, l’idea ha preso piede solo negli ultimi
mesi.
Cillian Murphy torna nel ruolo
di Tommy Shelby
Il ritorno di Peaky
Blinders non sarebbe possibile senza che il protagonista
stesso, Cillian Murphy, si calasse nuovamente nei
panni di Tommy Shelby. L’attore ha recentemente vinto un Oscar per
la sua interpretazione in Oppenheimer, il coinvolgente
dramma diretto da Christopher Nolan che ha
sfiorato il miliardo di dollari al botteghino mondiale. La
sceneggiatura del film Peaky Blinders è stata scritta da
Steven Knight, il creatore della serie. Le riprese del progetto
dovrebbero iniziare quest’anno. La data di uscita del prossimo film
di Peaky Blinders non è ancora stata annunciata. Restate
sintonizzati su Cinefilos.it per ulteriori aggiornamenti.
Sembra che, dopo tutto, rivedremo
il gangster Tommy Shelby in azione nell’atteso film di
Peaky Blinders. Parlando al Birmingham World in
occasione della prima del suo nuovo dramma della BBC “The
Town“, il creatore di “Peaky Blinders“
Steven Knight ha confermato che il recente premio
Oscar Cillian Murphy riprenderà il suo amato ruolo
nella prossima versione cinematografica del dramma criminale
britannico.
Steven Knight ha
dichiarato che Cillian Murphy tornerà “sicuramente” e che le
riprese del
film di Peaky Blinders inizieranno a
settembre.
“Sicuramente tornerà.
Lo gireremo a settembre, in fondo alla strada, a
Digbeth“, ha confermato Knight.
L’apparente ritorno di Cillian Murphy nei panni di Tommy Shelby per
il film di “Peaky Blinders” non è uno shock, visto
che la star di “Oppenheimer”
ha da tempo manifestato il suo interesse a recitare in un film di
“Peaky Blinders“, a patto che la sceneggiatura
fosse abbastanza degna.
Cosa ha detto Cillian Murphy sul
film di Peaky Blinders?
“Se c’è un’altra
storia, mi piacerebbe farla“, ha detto Cillian Murphy a Rolling Stone U.K.
l’anno scorso a proposito di un film di “Peaky”.
“Ma deve essere giusto. Steve Knight ha scritto 36 ore
di televisione, e ce ne siamo andati su di giri. Sono davvero
orgoglioso di quell’ultima serie. Quindi, dovrebbe essere legittimo
e giustificato fare di più“.
Cillian Murphy ha dichiarato all’Irish Star,
il mese scorso, prima di vincere l’Oscar: “Ho sempre
detto che se Knight fornirà una sceneggiatura che so essere in
grado di fornire, perché è uno scrittore fenomenale, io ci sarò. …
Se vogliamo vedere il cinquantenne Tommy Shelby, io ci sarò.
Facciamolo“.
Durante una conversazione per
Actors on Actors di Variety tra Cillian Murphy e la superfan di Peaky
BlindersMargot Robbie l’anno scorso, lei ha menzionato
la serie, dicendo: “Possiamo per favore parlare di
Tommy Shelby del cazzo per un solo minuto?“. Poi gli
ha chiesto di un potenziale film spinoff, pregandolo di farne uno,
al che Murphy ha risposto: “Voglio dire, sono aperto
all’idea. Ho sempre pensato che se ci fosse un’altra storia da
raccontare“.
Peaky Blinders ha
debuttato originariamente su BBC Two all’estero (le due stagioni
finali sono passate a BBC One), ma dopo l’arrivo dello show su
Netflix la sua popolarità è esplosa. Il finale della
serie è andato in onda nell’aprile del 2022, ma Knight non ha mai
nascosto le sue intenzioni di continuare la storia in un film.
Di Cosa parlerà il film di Peaky
Blinders?
“Il film, so
esattamente di cosa si tratta. E so quali due storie
racconterà“, ha dichiarato il creatore a
Esquire ancora prima della messa in onda del
finale della serie. “Quello che succederà dopo, voglio
che dipenda dal film. Per quanto ne sappiamo, qualcuno salterà
fuori – credo di sapere chi sarà“.
Netflix sta
per tornare nel mondo di Peaky
Blinders. La produzione del lungometraggio, ancora
senza titolo, inizierà nel corso dell’anno, con il premio Oscar
Cillian Murphy (Oppenheimer) che riprenderà il suo ruolo di
Tommy Shelby. Inoltre, Tim Roth (Lie to Me, Tin Star) è salito a bordo
del progetto, secondo il sito Deadline, unendosi al cast
precedente di Barry Keoghan (The Banshees of Inisherin) e
Rebecca Ferguson (Silo). I dettagli sul ruolo
di ciascun attore non sono stati resi noti.
Il creatore della serie originale
Steven Knight ha scritto la sceneggiatura, mentre
Tom Harper, che ha diretto diversi episodi della prima stagione
di Peaky, tornerà a dirigere il film. Ulteriori dettagli
sulla trama non sono stati resi noti. Al momento non sono stati
annunciati altri casting.
Cillian Murphy in Peaky Blinders
La serie tv Peaky
Blinders
Peaky Blinders, andato in onda per sei stagioni su
Netflix, seguiva una famigerata banda di Birmingham,
in Inghilterra, nel 1919, guidata dal feroce Tommy Shelby (Murphy),
un boss del crimine intenzionato a fare carriera a qualunque
costo.
La serie si è conclusa nel
2022, ma Knight ha lasciato intendere all’epoca che un film era
in cantiere: “Posso dire che il mio piano fin dall’inizio era di
concludere Peaky con un film. È quello che succederà”.
Murphy, naturalmente, ha visto la
sua fama salire nella stratosfera nell’ultimo anno dopo aver
interpretato il fisico teorico J. Robert Oppenheimer nel film di
Christopher NolanOppenheimer. Il film è stato un successo a sorpresa al
botteghino e si è guadagnato sette premi Oscar, tra cui miglior
film e miglior attore per Murphy.
Quello delle serie tv è un universo
assai competitivo, pieno di contenuti di generi differenti e adatti
al pubblico di ogni età. Eppure, nonostante l’abbondanza di
prodotti televisivi forniti dai network di tutto il mondo, solo
alcune serie tv riescono davvero a incontrare il favore dei
telespettatori. Tra queste, negli ultimi anni, c’è sicuramente
Peaky Blinders, una serie tv britannica andata in
onda sulla BBC.
Creata da Steven
Knight, Peaky Blinders è una serie tv in costume,
ambientata a Birmingham negli anni del primo dopoguerra, e che
racconta delle vicende della famiglia criminale degli Shelby.
Peaky Blinders cast e trama
Ci troviamo a Birmingham nel 1919,
in una città distrutta dalla Grande Guerra e dove la popolazione
tenta di sopravvivere alla crisi sociale ed economica. Nel
quartiere di Small Heath, vive la famiglia degli
Shelby, legata al mondo del crimine. Soldato
decorato, reduce della Prima Guerra Mondiale, il secondogenito
Thomas Shelby (Cillian
Murphy) è di fatto il boss della pericolosa gang dei
Peaky Blinders. Una delle sue caratteristiche è quella di
nascondere delle lamette nel risvolto del cappello così da avere
sempre un’arma a portata di mano.
I Peaky Blinders controllano ogni
attività criminale della città ma la leadership di Tommy viene
messa a dura prova con l’arrivo dell’ispettore di polizia Campbell
(Sam
Neill), inviato da Winston Churchill con il compito di
recuperare un carico di armi rubate, ripulire la città dai
criminali e distruggere le pericolose organizzazioni comuniste e
sovversive. A collaborare con Campbell c’è anche Grace Burgess
(Annabelle
Wallis), un’affascinante donna irlandese dal passato
assai misterioso. Grace riuscirà per conto dell’ispettore a
infiltrarsi nel clan Shelby, creando non pochi problemi ai Peaky
Blinders.
Ma Campbell non è il solo problema
degli Shelby. Thomas, infatti, deve fare i conti anche con un altro
rivale, il boss Billy Kimber (Charlie
Creed-Miles), con il quale condivide il mercato delle
scommesse clandestine. A complicare ulteriormente la situazione è
anche Ada Shelby (Sophie
Rundle), sorella di Tommy, John (Joe
Cole) e Arthur (Paul Anderson),
innamorata di un operaio attivista comunista di nome Freddy Thorne
(Iddo
Goldberg), del quale resta incinta. Agli Shelby,
quindi, non resta altro che allontanare Freddy dalla città perché
Ada possa partorire il suo bambino lontano da occhi indiscreti.
Tuttavia, con il clan di Kimber che
si fa sempre più invadente e Campbell alle calcagna, Thomas dovrà
scendere a patti con famiglie rivali per ristabilire il controllo
su Birmingham.
Peaky Blinders personaggi: la
famiglia Shelby
In onda dal 2013, la serie tv
Peaky Blinders è ormai arrivata alla sua
quinta stagione e i personaggi, protagonisti delle
avventure dei gangster di Birmingham, sono sempre di più.
Protagonista indiscusso della serie
è Thomas Michael Shelby, detto Thommy,
interpretato da Cillian
Murphy, che è a capo dei terribili Peaky Blinders.
Nonostante abbia prestato servizio come sergente maggiore
dell’esercito britannico nella Prima Guerra Mondiale e sia stato
decorato per il suo coraggio, Thommy è uno spietato criminale che
gestisce ogni attività illecita della città insieme alla sua
famiglia.
Thommy ha due fratelli e una
sorella. Arthur W. Shelby Jr (Paul Anderson), è il
maggiore dei fratelli Shelby nonché il più violento. A causa della
sua partecipazione alla grande guerra, Arthur soffre di disturbo da
stress post traumatico che si manifesta con improvvisi scatti d’ira
che sfociano in violenza. Inoltre, a causa dei suoi continui sbalzi
d’umore, il primogenito degli Shelby ha tendenze suicide.
John Michael Shelby (Joe
Cole), anch’egli veterano di guerra, è il più piccolo dei
fratelli ed è anche quello da temperamento meno violento. Vedovo e
padre di ben quattro figli, John è attivo nella serie fino alla
quarta stagione in cui resta vittima di un attentato da parte di
alcuni nemici.
Nella famiglia Shelby, la quota
femminile è divisa tra due persone. La prima è Ada Thorne (Sophie
Rundle), unica sorella di Athurn, John, e Tommy. Dopo
la sua travagliata storia con il sovversivo Freddie Thorne
(Iddo
Goldberg), relazione che ha generato un bambino, il
piccolo Karl, anche Ada entra a far parte attivamente dei Peaky
Blinders. Ad aiutare il clan a gestire gli affari illeciti c’è
anche Elizabeth Gray, detta Polly (Helen
McCrory), zia di Tommy e dei suoi fratelli, che svolge
il ruolo di tesoriera.
Peaky Blinders personaggi: i
villain della serie
In ognuna delle stagioni di
Peaky Blinders, la famiglia degli Shelby si trova
a dover combattere contro qualcuno che minaccia il clan e le sue
attività illecite.
Nelle prime due stagioni, il
villain per eccellenza è Chester Campbell (Sam
Neill), poliziotto irlandese inviato da Churchill in
persona per raddrizzare la città perduta di Birmingham. Ad aiutarlo
nella sua difficile missione c’è la bella Grace Burgess (Annabelle
Wallis), che lavora sotto copertura come baristta nel
covo dei Peaky Blinders. Tuttavia, il fascino del male e del
potere, finirà per corromperla e ben presto Grace passerà, per così
dire, al lato oscuro della forza, abbandonando Campbell e la sua
missione.
A mettere i bastoni tra le ruote a
Tommy e ai Peaky Blinders, nella prima stagione c’è anche Billy
Kimber (Charlie Creed-Miles), uno dei tanti boss
della città che si occupa di scommesse clandestine sui cavalli e
che gli Shelby dovranno neutralizzare. Dalla seconda stagione in
poi, Kimber lascia il posto ad altri pericolosi criminali come
Alfie Solomons, interpretato da Tom
Hardy. Si tratta di un pericolo boss di una gang
ebraica che controlla il quartiere di Camden Town, un uomo molto
scaltro e intelligente ma anche estremamente violento e
imprevedibile.
Ma Camden Town non è controllata
solo dal terribile Solomons. Una fetta del territorio spetta,
infatti, anche alla mafia italiana, capeggiata dal boss Darby
Sabini (Noah Taylor), figlio di immigrati
italiani, in guerra contro Alfie e Thomas per il controllo della
città di Birmingham.
Nelle ultime stagioni, inoltre,
dall’America arriva un altro nemico dei Peaky Blinders, il mafioso
newyorkese Luca Changretta (Adrien
Brody), trasferitosi in Inghilterra per compiere i
suoi piani di vendetta.
Peaky Blinders 5: un finale
shock
La quinta stagione di Peaky
Blinders, andata in onda nel 2019, è come sempre
ambientata nel Regno Unito ma stavolta, gli affari della famiglia
Shelby si spingono ben oltre il vecchio continente.
La Shelby Company, attiva negli
States già da molti anni, è adesso capeggiata da Ada Thorne, che si
occupa degli affari di famiglia oltre oceano. La quinta e per
adesso ultima stagione comincia il 29 ottobre del
1929, ovvero durante il cosiddetto ‘martedì
nero’, giorno del crollo della borsa di New
York. A causa dell’incompetenza di Michael che non non
vende le azioni il giorno prima del crollo, la famiglia perde tutti
i suoi investimenti costringendo quindi Tommy a trovare fonti di
guadagno alternative per arginare i danni.
[SPOILER
ALERT]
Tuttavia, il leader dei
Peaky Blinders non sembra essere più quello di una
volta. Dopo la morte di sua moglie Grace, Tommy inizia a fare uso
di oppioidi per mitigare il dolore ma la sua dipendenza diventa
sempre più preoccupante. A causa di queste sostanze, il boss è
sempre in uno stato psicotico-paranoide, tormentato dalle visioni
della sua defunta moglie che lo invita a unirsi a lei
nell’aldilà.
Nonostante il suo alterato stato
mentale ed emotivo, Tommy continua a occuparsi della gestione del
clan ma ci sono nuovi problemi per lui all’orizzonte. Suo cugino,
Michael Gray (Finn Cole), figlio di zia Polly, è
ormai cresciuto ed è convinto di poter approfittare delle sue
debolezze per prendere il comando dei Peaky Blinders. Inoltre,
sullo scenario politico britannico si è appena affacciato un nuovo
e inquietante personaggio, Oswald Mosley (Sam
Claflin), sostenitore di Mussolini e del movimento
fascista.
Per evitare l’ascesa di Mosley, gli
Shelby dovranno formare nuove alleanze, anche con i clan rivali, e
tentare così un colpo di stato.
Peaky Blinders 6 e 7: il futuro
della serie
Grazie al successo ottenuto con le
prime cinque stagioni, Steven Knight, creatore della serie, ha
annunciato il rinnovo di Peaky Blinders per una sesta e una
settima nonché ultima stagione. Tuttavia, la loro messa in
onda è ancora molto lontana. A causa della pandemia di Corona
Virus, ancora in corso, molte produzioni televisive e
cinematografiche hanno purtroppo dovuto chiudere i battenti e
rimandare le riprese a data da destinarsi.
Al momento dunque non sappiamo
quando Peaky Blinders tornerà in onda né tanto
meno quale sarà la trama delle stagioni finali. Tuttavia,
considerato il finale della quinta stagione, possiamo immaginare
quale sarà il naturale futuro della serie.
[SPOILER
ALERT]
Nel finale della
5×06, infatti, abbiamo lasciato Tommy in preda
alle allucinazioni a causa della morte della moglie, mentre
disperato si punta una pistola alla tempia. Tuttavia è assai
improbabile che il protagonista della serie alla fine prema il
grilletto. Lo stesso Steven Knight ha infatti più
volte ricordato che il destino ultimo della serie è sempre stato
quello di arrivare a raccontare la storia degli Shelby durante la
Seconda Guerra Mondiale.
La quinta stagione si apre con il
crollo della borsa di New York nel 1929 e ripercorre in Europa
tutte le fasi dell’ascesa del movimento nazi-fascista, soprattutto
con l’introduzione del personaggio di Oswald
Mosley. Interpretato nella serie da Sam
Claflin, Sir Oswald Ernald Mosley è un personaggio
realmente esistito e che ha fatto parte del mondo politico inglese,
molto attivi negli anni trenta del novecento.
Politico di estrema destra e
simpatizzante del movimento fascista italiano e del suo leader,
Benito Mussolini, nel 1932 Mosley fonda
l’Unione Britannica dei Fascisti. Il partito, che
per un certo tempo venne appoggiato dai conservatori, acquisì una
certa popolarità perché a favore dell’anticomunismo e del
protezionismo.
Peaky Blinders streaming: dove
vedere la serie
Le nuove stagioni di Peaky
Blinders sono in arrivo anche se bisognerà attendere
ancora un po’ prima di poter conoscere il destino di Tommy
Shelby e compagni. Inoltre, stando a quanto dichiarato da
Steven Knight, alla serie potrebbe anche seguire
un film o uno spinoff. Nel frattempo, è possibile rivedere tutte le
stagioni di Peaky Blinders in abbonamento sulla
piattaforma streaming di Netflix.
Oggi è ufficialmente iniziata la
produzione del film Peaky
Blinders nel Regno Unito. Deadline ha condiviso una prima
foto della star Cillian Murphy nei panni di un Tommy Shelby. Con Murphy
ci sono Rebecca Ferguson, Barry Keoghan e Tim Roth. L’adattamento cinematografico della
serie vincitrice del BAFTA ha ricevuto il via libera da Netflix a
giugno.
Al via la produzione del film di Peaky Blinders
Il premio Oscar Cillian
Murphy torna a interpretare l’iconico ruolo di Tommy Shelby,
leader dell’omonima famiglia di gangster di Birmingham. I dettagli
sugli altri ruoli non sono stati ancora svelati. La serie
drammatica della BBC di sei stagioni si è conclusa nell’aprile
2022, ma quella non è stata la fine della storia di Tommy. I
dettagli della trama del film sono segreti, a parte il dettaglio
che la storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale.
Peaky Blinders, andato in onda per sei stagioni su
Netflix, seguiva una famigerata banda di Birmingham,
in Inghilterra, nel 1919, guidata dal feroce Tommy Shelby (Murphy),
un boss del crimine intenzionato a fare carriera a qualunque
costo.
La serie si è conclusa nel
2022, ma Knight ha lasciato intendere all’epoca che un film era
in cantiere: “Posso dire che il mio piano fin dall’inizio era
di concludere Peaky con un film. È quello che succederà”.