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Pedro Pascal alimenta il rumor sul sequel di Fantastici Quattro già in lavorazione

Pedro Pascal
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

I Marvel Studios hanno fissato un quarto film per il 2028 all’inizio di questa settimana. Sebbene ci si aspetti che almeno uno di questi slot vada a un’altra proprietà Disney, le speculazioni suggeriscono che tra tre anni ci sarà un sequel di I Fantastici Quattro: Gli Inizi.

A patto che il prossimo reboot sia un successo, avrebbe senso. La Prima Famiglia Marvel avrà un ruolo da protagonista in Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars, e lanciare la prossima era narrativa dell’MCU con un’avventura ambientata nella nuova “linea temporale sacra” sembra il passo successivo giusto.

Oggi, Mister Fantastic in persona, Pedro Pascal, ha gettato ulteriore benzina sul fuoco mettendo “Mi piace” a un post su Instagram in cui si discute di questi presunti piani per un sequel. Questo potrebbe significare molto o molto poco, ma dovremmo credere che abbia una vaga idea di cosa i Marvel Studios abbiano bisogno di lui negli anni a venire.

Galactus e Dottor Destino sarebbero probabilmente fuori discussione in un potenziale sequel. Tuttavia, questa squadra ha una lunga lista di cattivi che devono ancora apparire sui nostri schermi, e Annihilus, Wizard, Molecule Man e Puppet Master sono tutti candidati. Scommettiamo sul fatto che li vedremo nella Zona Negativa.

L’anno scorso, a Pascal è stato chiesto perché avesse deciso di unirsi all’MCU e a questo film in particolare. “Principalmente, per il cast di cui avrei fatto parte. Matt Shakman, il regista, è un mio amico di lunga data. E grazie all’influenza del mondo Marvel, [ha] creato così tanta musica popolare.”

“Ed essere invitato a vivere quell’esperienza è qualcosa a cui non potrei dire di no”, ha continuato la star di The Last of Us. “Adoro il fumetto e adoro stare in famiglia.”

In definitiva, l’eventuale sequel di I Fantastici Quattro: Gli Inizi dipenderà dagli incassi al botteghino del mese prossimo. I Marvel Studios non hanno avuto un periodo di grande successo nel 2025, quindi deve essere un successo di critica e di pubblico se si vuole che le avventure di questa squadra continuino.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale.

Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.

 
 

Pedro Pascal al Comic Con: Valar Morghulis, tutti gli uomini devono….bere

Game of Thrones gli ha portato molto bene, e nonostante il fatto che non lo rivedremo più nella serie HBO, Pedro Pascal è rimasto molto attaccato al suo ruolo di Oberyn Martell e alle usanze del Continente Occidentale inventato da Martin. Anche se ha lasciato il set di Game of Thrones, Pascal non ha perso l’abitudine, presa sicuramente a forza di frequentare la Regina Cersei Lannister, di ….bere!

CLICCA SULLA FOTO PER VEDERE LA GALLERYPedro Pascal 2

L’attore è infatti al Comic Con di San Diego allo stand della birreria Ommegang Brewery che celebra la sua ultima collaborazione con la serie HBO: Valar Morghulis, tutti gli uomini devono…bere! L’evocativa tag line della quarta stagione si trasforma e diventa un invito a bere la birra sponsor della serie tv. E come si fa arifiutare un bicchiere di birra quando ad offrirtelo è Pedro?

L’attore ha dichiarato: “Io e Tyrion saremmo stati grandi amici, ci saremmo ficcati in un sacco di guai, e la maggior parte di questi avrebbe avuto come causa il vino o la birra.”

 
 

Pedro Pascal “sconvolto” dal suo look completamente rasato in Wonder Woman 1984

La versione a fumetti di Reed Richards ha spesso sfoggiato barba e baffi, quindi il fatto che Pedro Pascal abbia baffi e barba in I Fantastici Quattro: Gli Inizi non è poi così grave. Alcuni fan si sono lamentati del fatto che la star di The Last of Us non si sia rasato completamente, ma se dovete dare la colpa a qualcuno, potete attribuirla a chi ha convinto Pascal a radersi per Wonder Woman 1984 del 2020.

Parlando con Vanessa Kirby per la serie di video “Agree to Disagree” di LADbible, Pedro Pascal ha spiegato: “Mi faccio crescere una barba di merda, ma se dovessi radermela tutta, avrei davvero un aspetto orribile. Sono fortemente in disaccordo con una mia versione rasata.”

“Ero così sconvolto dal mio aspetto in ‘Wonder Woman 1984’. Ho adorato il film, ma ero così sconvolto dal mio aspetto che non sono mai tornato indietro a meno che non fosse assolutamente necessario”, ha detto a proposito dell’interpretazione di Maxwell Lord. “Se mi avessero chiesto di radermi completamente per ‘I Fantastici Quattro’ e avessero insistito, l’avrei fatto. Ma è stata una creazione molto collaborativa per tutti i nostri look nel film”.

Durante un’altra recente intervista, la star di The Mandalorian ha ammesso di essere a conoscenza delle lamentele che circondano la sua scelta per il ruolo di Reed. Naturalmente, vale la pena sottolineare che, nelle prime recensioni del reboot dei Marvel Studios, è stato ampiamente elogiato per la sua fantastica interpretazione.

“È troppo vecchio. Non sta bene. Dovrebbe radersi. Sono più consapevole del malcontento che circonda il mio casting di qualsiasi altra cosa abbia mai fatto”, ha detto Pedro Pascal. Il suo ruolo di Maxwell Lord in Wonder Woman 1984 è stato una tantum, sebbene sia stato un momento clou nei panni del malvagio miliardario. Ora il personaggio ha il volto di Sean Gunn e non sappiamo quanto potrà diventare importante (o malvagio) nel DCU appena nato.

Nella nostra recensione abbiamo scritto: I Fantastici Quattro: Gli Inizi conferma ciò che già si pensava in seguito alla diffusione dei materiali promozionali: è un progetto ben pensato, ben diretto, che sa dosare l’intimità e l’azione, che grazie ai suoi variegati protagonisti si rivolge ad un pubblico ampio, dai più giovani fino ai padri e alle madri.”.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale.

Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.

 
 

Pedro Bromfman si occuperà della colonna sonora di Robocop

Pedro BromfmanSecondo le ultime indiscrezioni, sarà il compositore brasiliano Pedro Bromfman ad occuparsi della colonna sonora di Robocop, remake diretto da Josè Padhila del film del 1987 di Paul Verhoeven.

 
 

Pedro Alonso: 10 cose che non sai sull’attore

Pedro Alonso

Famoso in Spagna grazie ad alcuni show televisivi, l’attore Pedro Alonso ha raggiunto la notorietà grazie alla serie Netflix La casa di carta, dove ha potuto sfoggiare le doti apprese durante gli anni di studio in Accademia Drammatica. Sempre più apprezzato da critica e pubblico, l’attore si trova ora nel pieno della sua carriera, pronto per nuovi ruoli e nuove sfide.

Ecco 10 cose che non sai di Pedro Alonso.

Pedro Alonso film

1 I film e la carriera. La carriera cinematografica di Pedro Alonso ha inizio nel 1996 quando prende parte al film Alma gitana. Successivamente partecipa ai film spagnolo Tengo una casa (1996), Nino nadie (1997), Insomnio (1998), Noviembre (2003), El Calentito (2005), La noche del hermano (2005), 18 comidas (2010) e Todo lo que tu quieras (2010).

2 Le serie TV. Tra le prime serie TV in cui Pedro Alonso ha ricoperto dei ruoli ricorrenti si annoverano Todos los hombres sois iguales (1997), A las once en casa (1998), Codigo fuego (2003), Maridos e mulleres (2006), Gran Hotel (2011), Hospital Real (2015), El Ministerio del Tiempo (2016), e L’ambasciata (2016). Il successo mondiale arriva però nel 2017 quando viene scelto per ricoprire il ruolo di Berlino nella serie TV La casa di carta.

3 Altri lavori. Tra i primi progetti a cui Pedro Alonso ha preso parte vi solo diversi cortometraggi come Habitos (1995), Paranoia dixital (1996), El pliegue del hipocampo (1997), Las vacaciones de Clara (1997). L’attore ha inoltre fatto parte di svariate compagnie teatrali, esibendosi spesso in tournee teatrali.

Pedro Alonso

Pedro Alonso Instagram

4 Ha un profilo personale. L’attore è presente su Instagram con un proprio profilo, seguito da 4,6 milioni di persone. Qui vengono pubblicate foto scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi, o ancora scattate sui set frequentati dall’attore. Molteplici sono anche le foto tratte dalle premier a cui Pedro Alonso ha preso parte.

Pedro Alonso pittura

5 E’ un pittore. Grande appassionato di pittura, Pedro Alonso porta avanti questa attività parallelamente a quella di attore. Molti dei suoi dipinti si possono trovare sul suo profilo Instagram sotto forma di fotografia. L’attore è solito firmare le sue opere con il nome Pedro O’Choro, dal cognome di suo padre. Il suo artista preferito in assoluto, stando a quanto da lui dichiarato, è il pittore Alberto Giacometti.

Pedro Alonso calcio

6 E’ un grande appassionato di calcio. Tra le sue passioni più grandi vi è quella per il calcio. L’attore ha dichiarato che quando non è impegnato sul set, gli piace andare allo stadio a vedere una qualunque partita. Meglio ancora se in campo c’è Messi, il suo giocatore preferito.

Pedro Alonso

Pedro Alonso vita sentimentale

7 E’ molto riservato. Non si hanno grandi notizie sulla vita privata dell’attore, al quale non piace condividere questo tipo di dettagli. Ciò che si sa è che è attualmente fidanzato con una donna di nome Tixie, con la quale convive a Parigi dal 2018. Da una relazione passata ha invece avuto la sua unica figlia, Uriel, nata nel 1998.

Pedro Alonso La casa di carta

8 Il suo personaggio è il Messi della serie. Per meglio spiegare la natura del suo personaggio, Pedro Alonso si affida ad una metafora calcistica. Egli ha infatti deciso di interpretare Berlino secondo un modo d’essere imprevedibile e rischioso, qualità che l’attore ritrova nel calciatore Messi, il suo preferito.

9 E’ stato ispirato dalla cultura sciamanica. Durante un soggiorno messicano, l’attore ha lavorato personalmente al copione del suo personaggio basandosi sulla cultura degli sciamani, connotandolo però di caratteristiche negative come la crudeltà e il narcisismo.

Pedro Alonso età e altezza

10 Pedro Alonso è nato a Vigo, in Spagna, il 21 giugno 1971. L’attore è alto rispettivamente 181 centimetri.

 
 

Pedro Almodovar: si allarga il cast di The Brief Lovers

Graditi ritorni nel nuovo film di Almodovar. Pedro Almodovar, da sempre incline a lavorare spesso con gli stessi attori, arricchirà il cast della sua nuova commedia, dal titolo The Brief Lovers, con attori che ben conosce:

 
 

Pedro Almodovar tornerà al cinema con Silencio

Lontano dalla macchina da presa dal 2013, anno in cui fu rilasciato Gli Amanti PasseggeriPedro Almodovar è pronto a tornare al cinema da regista con Silencio, una pellicola che lo porterà nuovamente vicino al cinema delle donne. Reduce dalla produzione di Storie Pazzeschepellicola diretta da Damiàn Szifron, il cineasta spagnolo Pedro Almodovar ha rivelato, in una recente intervista, il titolo del suo prossimo progetto: Silencio.

Queste le dichiarazioni del regista: “Sarà un ritorno al cinema delle donne, fatto di grandi protagonisti femminili, sarà un drama molto incisivo, il che mi eccita. Si chiamerà Silencio perché sarà l’elemento principale che farà sì che accadano tutte le cose peggiori alla protagonista principale.” Non ci resta, dunque, che attendere per conoscere gli sviluppi futuri del film che sancirà il ritorno al cinema del due volte premio Oscar Pedro Almodovar.

Fonte: Hollywood Reporter

 
 

Pedro Almodovar ritorna con La piel que Habito

Inizieranno la settimana prossima le riprese di La Piel que Habito (“The Skin I Live In”), il nuovo film di Pedro Almodóvar la cui uscita è fissata per il 2011.

 
 

Pedro Almodovar racconta i suoi Amanti Passeggeri

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“Ho un contatto diretto con la gente, l’unico sport che pratico è quello di passeggiare per la strade di Madrid continuamentePedro Almodovar ha esordito così durante la conferenza di presentazione del suo film, Gli Amanti PasseggeriLe persone mi fermano e mi salutano di continuo e ognuno vuole dire la sua sui miei film.

 
 

Pedro Almodovar presenta Storie Pazzesche: trailer e poster

Pedro Almodovar presenta Storie Pazzesche. Vulnerabili a una realtà disturbata e imprevedibile, i personaggi di Relatos salvajes attraversano la frontiera che separa la civiltà dalla barbarie. Un tradimento romantico, il ritorno del passato, una tragedia o anche la violenza di un dettaglio di detonatori giornalieri spingono questi personaggi nella vertigine che fornisce la sensazione di perdere le staffe, al piacere innegabile di perdere il controllo.

La regia del film è di Damián Szifron, nel cast Ricardo Darín, Leonardo Sbaraglia, Darío Grandinetti, Erica Rivas, Julieta Zylberberg, Nancy Dupláa, Oscar Martinez, María Onetto, Rita Cortese, Osmar Nuñez. Il film arriverà al cinema il prossimo 11 dicembre.

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Pedro Almodovar presenta La piel que abito

Pedro Almodovar
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Ieri era la volta di Predo Almodovar, che a Cannes per la prima volta presenta un film decisamente diverso dai precedenti del regista spagnolo. La piel que abito è un thriller con alcuni connotati horrorifici, come addirittura qualche giornalista che ha visto il film lo ha definito “cronenberghiano” nel vero senso del termine. Se il regista spagnolo sia intenzinato a cambiare completamente registro, questo non è dato saperlo. La pellicola ha avuto comunque un’ottima accoglienza, anche se ormai Almodovar è di casa  in quel di Cannes.

Oggi è la volta dell’italiano Paolo Sorrentino.

 
 

Pedro Almodóvar e Penelope Cruz di nuovo insieme per Madres Paralelas

Pedro Almodóvar e la sua musa Penelope Cruz torneranno presto a lavorare insieme per Madres Paralelas, dramma ambientato a Madrid in cui il celeberrimo regista spagnolo tornerà ad affrontare il tema della maternità, grande fonte d’ispirazione creativa per l’autore e modello narrativo per moltissimi dei suoi incredibili lavori.

La pre-produzione del film dovrebbe partire ad ottobre, mentre le riprese sono state programmate per Febbraio del prossimo anno. Agustín Almodóvar, fratello del regista e storico produttore dei suoi film, ha dichiarato a Variety che il film dovrebbe arrivare nei cinema spagnoli entro la fine del 2021. Anche se non esiste ancora nessun accordo formale con la Cruz, l’attrice premio Oscar ha già letto e apprezzato la sceneggiatura, come dichiarato dallo stesso Almodóvar.

Madres Paralelas è un progetto al quale Pedro Almodóvar sta lavorando da diverso tempo. Il lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19 ha permesso al regista di portare a termine la sceneggiatura, la cui storia ruota attorno a due madri che partoriscono lo stesso giorno. Il film – come confermato dallo stesso Almodóvar – seguirà le vite parallele di queste due madri durante il primo e il secondo anno successivi alla nascita dei loro rispettivi figli.

Pedro Almodóvar e Penelope Cruz rinnovano il loro sodalizio artistico

Il film conterà su un budget ridotto e sarà girato principalmente a Madrid. Se la Cruz dovesse ufficialmente firmare per recitare nel film, Madres Paralelas segnerà la settima collaborazione tra l’attrice e il regista dopo Carne trémulaTutto su mia madreVolver – TornareGli abbracci spezzatiGli amanti passeggeri e il più recente Dolor y gloria.

 
 

Pedágio: recensione del film di Carolina Markowicz – #RoFF18

pedagio recensione

Carolina Markovicz porta nella sezione Progressive Cinema della Festa del Cinema di Roma il suo nuovo lavoro, Pedágio. Sceglie ancora Maeve Jinkings, con cui aveva già lavorato nel suo lungometraggio d’esordio, Charcoal nel 2022. Lì, la regista aveva confezionato un lavoro crudo, in cui la vita di una famiglia contadina, povera ma tranquilla, veniva sconvolta dall’arrivo di un boss della droga in cerca di un nascondiglio. In Pedágio, una trama da crime story si intreccia con il percorso di un ragazzo che vuole affermare la propria identità in un paese pieno di contraddizioni.

La trama di Pedágio

Suellen, Maeve Jinkings, vive a Cubatão, São Paulo, con il figlio diciassettenne Antonio, detto Tiquinho, Kauan Alvarenga. Lavora al casello dell’autostrada e conduce una vita grama, ma dignitosa. Da qualche tempo frequenta stabilmente Araudo, Thomás Aquino. É molto angosciata perché Tiquinho è omosessuale e lei non riesce ad accettarlo. Preferirebbe che il figlio nascondesse le proprie inclinazioni, che la imbarazzano. Il ragazzo invece, non intende rinunciare a mostrare liberamente la propria indole. Ama le dive del jazz e gira video pieni di luci, in cui mima il loro canto e si veste di rosa. Poi li posta su internet. Per cercare di risolvere quello che per lei è un “problema”, Suellen iscrive il figlio a un seminario di riconversione sessuale che promette miracoli.

Le contraddizioni del Brasile in Pedágio

Quello mostrato dalla regista di Pedagio è un Brasile pieno di contraddizioni. Una terra di verde e foresta, ma anche di inquinamento, fabbriche e autostrada – i grossi tubi, le ciminiere fumanti campeggiano in molte inquadrature. Una donna che manda avanti la casa e cresce il figlio in maniera umile, ma onesta – Suellen ci tiene a vivere onestamente – che però è disposta a tutto purché Antonio abbandoni le proprie tendenze omosessuali. Dunque, onestà da una parte, affari sporchi dall’altra. La fede religiosa, cattolica, di cui l’America Latina è intrisa, che qui sconfina nella superstizione e nel fanatismo. L’ipocrisia delle apparenze contro la ferocia della realtà.

pedagio filmUno stile eclettico e il lato umoristico dell’assurdo

Per raccontarle, Markovicz mette insieme il realismo, con la durezza di un mondo a volte spietato, e l’ironia grottesca e surreale, il dramma realistico e la crime story. Un insieme di registri che è croce e delizia del film. Inizialmente disorienta e può allontanare lo spettatore, specie quello meno incline agli esperimenti. Si rivela, infine, efficace per raccontare alcune derive della società e smascherarne assurdità e ipocrisia. Alleggerisce, poi, la crudezza del realismo. Ecco allora, la parte dedicata al seminario sulla riconversione sessuale, con un pastore, Isac Graça, che vuole somigliare a Gesù, ed ha delle tesi a dir poco creative. Il tutto risulta esilarante quanto, appunto, surreale: dalla messa in scena, ai dialoghi, ai gesti. Al netto del disorientamento, si tratta di un modo per mettere alla berlina certa ipocrisia cattolica e talune tesi, che ancora considerano l’omosessualità una malattia da curare ad ogni costo.

Pedágio, un inno alla libertà

Il film, però, oltre che cercare, e infine trovare, un difficile equilibrio tra le proprie anime, si regge sull’interpretazione di Kauan Alvarenga e la figura di Antonio, un ragazzo che, in una realtà spesso falsa e ipocrita, dove apparenza non fa rima con sostanza, sembra riportare un po’ di buon senso e normalità. È un giovane con la testa sulle spalle, va a scuola, si preoccupa che la madre non frequenti uomini poco raccomandabili. Porta, certo, anche il suo estro, i suoi colori, le luci pastello, i vestiti sgargianti, le canzoni delle dive del jazz. Dice però, in questo modo, chiaro e forte, che vuole poter essere sé stesso. Lo afferma con sicurezza, in modo assertivo e tranquillo. Lo sostiene il giovane interprete con una prova d’attore mai sguaiata, ma sempre consapevole e calibrata, nella quale si percepiscono orgoglio e fierezza. Pedágio è un lavoro in cui convivono momenti esilaranti accanto ad altri, in un certo modo poetici e potenti. Un inno alla libertà e al tempo stesso uno spaccato aspro di mondi spesso poco conosciuti.

 
 

Peccati inconfessabili: la spiegazione del finale della serie Netflix

Peccati inconfessabili spiegazione finale
Zuria Vega in Peccati inconfessabili

La serie Netflix Peccati inconfessabili segue i tentativi di Helena Rivas (Zuria Vega) di liberarsi dal suo matrimonio abusivo con Claudio Martinez. Questo presto si trasforma in un complicato intreccio di conflitti interpersonali incentrato sulle azioni del marito. La vita della protagonista prende così una svolta con l’arrivo del giovane e affascinante Ivan Diaz. I due iniziano presto una relazione passionale. Tuttavia, il loro piano di liberarsi di Claudio non si conclude bene, lasciando una scia di sangue e interrogativi. Man mano che sempre più persone entrano in gioco, le tensioni iniziano a fermentare, con ognuno trasformato in vittima e carnefice allo stesso tempo. Il finale, intitolato poeticamente Nuova Vita, cerca di risolvere il mistero una volta per tutte, ponendo fine al ciclo di odio.

La trama di Peccati inconfessabili

La serie inizia con Helena che cerca di sfuggire alla sua relazione tossica con un magnate d’affari di nome Claudio Martinez. Desiderosa di liberarsi dal suo passato, crea un profilo di incontri falso e inizia una relazione sessuale con un uomo di nome Ivan Diaz. Ben presto emergono però i segreti: Ivan si rivela un sex worker, e il matrimonio di Helena viene alla luce. Tuttavia, questo rafforza il legame tra la coppia, che comincia a tramare un piano per eliminare Claudio. Scoperto che l’uomo è segretamente gay, decidono di registrarlo in intimità con Ivan e usare il video per ricattarlo. Ma le cose vanno male: il piano viene scoperto e Claudio si scontra con il giovane. Contemporaneamente, Fer, figlio di Helena, irrompe durante una notte di droga, ma scopre che il patrigno è sparito.

Il figlio maggiore di Claudio, Octavio, avvia una ricerca di alto profilo diretta dal Procuratore Generale Pablo Morales. Tuttavia, i problemi si intensificano quando Magic, un gangster che ha investito nell’azienda di Claudio, comincia a esigere i suoi soldi. Nel frattempo, Helena e Ivan diventano sospettati chiave, emergono i loro motivi nascosti. Anche se riescono a sfuggire all’indagine, emergono verità scomode: Claudio possiede videotape segreti che mostrano uomini d’affari ricchi e politici in atti compromettenti. Helena è associata alla pratica e Ivan inizia a mettere in dubbio il suo ruolo nella narrazione. I suoi dubbi sono alimentati da Fedra De Baar, ex sua cliente e amica di Claudio.

Magic incarica quindi Octavio di trovare suo padre e le videocassette, mentre anche Helena compie una ricerca parallela. Alla fine una richiesta di riscatto falsa conduce Octavio a un sosia di Claudio, mutilato e presentato come il padre morto. I problemi aumentano quando una persona misteriosa inizia a far trapelare i videotape uno dopo l’altro, indirizzando tutte le accuse verso Helena. Pablo Morales appare in uno dei video, e questa rivelazione lo spinge a sparare contro la protagonista prima di togliersi la vita. In un altro luogo, si scopre che Claudio è vivo e viene infine salvato dalla polizia, portando ulteriore caos. Tornato a casa, verifica il suo computer portatile e trova molte registrazioni di attività sessuali conservate al sicuro.

Zuria Vega in Peccati inconfessabili
Zuria Vega in Peccati inconfessabili

Nel frattempo, Magic continua a cercare le cassette, arrivando a rapire la figlia di Claudio, Livia, senza successo. Questo però attira l’attenzione dell’antagonista, che non esita a uccidere Magic in vendetta. Appare dunque un nuovo video sessuale, questa volta di Helena e Ivan, comparato alla vita coniugale di Claudio, completo di un figlio piccolo di nome Patricio. Quando poi Helena cerca di sfuggire a quell’ambiente soffocante, Claudio aumenta le pressioni, chiedendole di tornare. Nel frattempo, il vero padre di Fer, il politico Rafael Barrientos, decide di ammettere i suoi errori, offrendo un po’ di chiusura alla dinamica familiare. Proprio quando le cose sembrano propendere a favore di Claudio, lui viene assassinato, capovolgendo ancora una volta la storia.

La spiegazione del finale: chi ha ucciso Claudio e perché?

La morte misteriosa di Claudio viene spiegata nell’ultimo episodio, con l’assassino rivelatosi essere nientemeno che Helena. Pur non confessando direttamente, lo rende chiaro a Fedra, e in un flashback della notte fatale emerge il quadro completo. Contrariamente a quanto dichiara alla polizia, Helena entra davvero nella casa di Claudio quella notte, con l’intento esplicito di togliergli la vita. Pianificando in anticipo, cancella tutte le tracce della sua identità prima di distrarre la vittima per eliminare le prove compromettenti dal laptop. Al suo ritorno, lo sorprende, ponendo fine rapidamente alla sua vita e alle attività nefaste. Il fatto che si mostri a Claudio nel suo ultimo istante illumina la scena: un simbolo della sua libertà dall’oppressione.

La decisione di Helena di uccidere Claudio nasce come reazione alla sua lunga storia di abusi fisici, sessuali ed emotivi. Claudio sfrutta il disequilibrio di potere per mantenere soggiogati gli altri, sminuendo continuamente le persone prima di costringerle ai suoi scopi. Questo includeva il trattamento nei confronti di Helena, costretta a partecipare ai suoi schemi perversi. Le sue azioni non si limitano a lei, ma coinvolgono anche suo figlio Fer, segnato da dipendenza da droghe. Helena conclude che non potrà mai liberarsi finché Claudio vive, costringendola a compiere un gesto estremo. Il suo atto può quindi essere interpretato come una ricerca di liberazione, un percorso di violenza imposto da Claudio che diventa suo mezzo di emancipazione.

La morte di Claudio permette anche sollievo a molte altre persone innocenti, le cui vite sono state segnate dalle sue azioni. Questo include Fedra, travolta dal caos che lui ha scatenato. Con ciò si chiude anche un capitolo doloroso nella storia del figlio di Fedra, Ariel, che si suicidò anche a causa del video sessuale che Claudio aveva realizzato su di lui. Durante una conversazione, Helena conforta la madre in lutto assicurandole che la registrazione è stata cancellata, offrendo sollievo. Sottolinea inoltre come loro due siano simili, mossi entrambi dall’amore per i loro figli. Alla fine, Helena pone fine in modo definitivo alla natura predatoria di Claudio, che metteva in pericolo vite innocenti per i propri guadagni.

Erik Hayser in Peccati inconfessabili
Erik Hayser in Peccati inconfessabili

Ivan aiuta Helena?

Helena non è sola nell’omicidio di Claudio, come scopriamo quando Ivan emerge come suo complice. Tuttavia, la sua partecipazione non è così lineare come appare in un flashback. Inizialmente Ivan ignora completamente cosa abbia fatto la protagonista, ma quando la notizia si diffonde inizia a sospettare del suo coinvolgimento. I suoi sospetti si confermano quando trova Helena disperata mentre cerca di eliminare le prove: il coltello e i vestiti. Invece di riprenderla, Ivan mostra empatia, capendo le sue ragioni. Diventa così suo alleato, portando le prove lontano e dandole fuoco. La scena richiama quella di episodi precedenti in cui si pensava fosse lui l’assassino. Ma con il quadro completo diventa chiaro che è un complice.

Le ragioni complesse che spingono Ivan a sostenere Helena rispecchiano la sua tragedia personale. In episodi precedenti, Claudio rintraccia la famiglia di Ivan e minaccia direttamente suo figlio Patricio. La situazione speculare di madre e figlio in pericolo crea un legame tra Ivan ed Helena. Entrambi desiderano porre fine al regno di terrore di Claudio, così che le loro famiglie possano vivere tranquille. Inoltre, la sua scomparsa elimina ogni impedimento alla loro relazione, permettendo finalmente una riunione con la promessa di migliorare il loro passato. I segreti hanno rappresentato un difetto reciproco e la complicità nell’omicidio agisce da elemento di equilibrio.

Chi sta registrando Helena e Ivan?

Dopo la morte di Claudio, Helena e Ivan iniziano una nuova vita a Los Angeles. Helena lascia Sal Y Mar dopo aver ottenuto un risarcimento, Ivan rinuncia al suo precedente lavoro da sex worker e probabilmente intraprende la recitazione, suo sogno da sempre. La coppia convive con Fer, che avanza nella riabilitazione e sembra accettare Ivan come parte della famiglia. Tuttavia, non tutto è sereno: rimangono nemici sconosciuti nell’ombra. Nella sequenza finale, i due si concedono un momento intimo, dopo aver controllato che non ci siano telecamere in casa. Ma in realtà è presente una videocamera nascosta che trasmette immagini in diretta a un osservatore ignoto.

L’identità dell’osservatore resta un mistero, rendendo possibili diversi candidati. Tuttavia, considerando il coinvolgimento di Helena nello scandalo dei video di Claudio, la lista si restringe ai suoi ex associati, che potrebbero temere che i video compromettenti siano ancora in suo possesso. Questo include figure come Hugo Montero o Rafael Barrientos, che potrebbero avere motivi per monitorarla. Ciò significa che la sua battaglia non è finita e le conseguenze delle azioni di Claudio continuano a inseguirla. In un colpo di scena finale, potrebbe anche trattarsi di un personaggio completamente nuovo, aprendo nuove possibilità di caos nella vita apparentemente pacifica della coppia.

Andres Baida e Zuria Vega in Peccati inconfessabili
Andres Baida e Zuria Vega in Peccati inconfessabili

Chi ha rubato i video di Claudio e perché è stato rapito?

Uno dei principali conflitti della trama riguarda le videocassette mancanti. Esse contengono filmati di persone ricche e influenti in atti perversi, diventando bersagli di più personaggi. Alcuni, come Helena, le volevano usare per il ricatto; altri, come Pablo, per proteggere la loro immagine pubblica. Alla fine si scopre che le cassette sono in mano a Fedra De Baar, amica sia di Claudio che di Helena. Le pubblica di nascosto con l’intento di danneggiare Claudio, distruggere la sua carriera e farlo assassinare. Le sue motivazioni risiedono in una vendetta perché è responsabile del suicidio del figlio Ariel. Fedra arriva anche a divulgare un sex tape di Helena e Ivan, con l’obiettivo di distruggere anche Helena.

Antonio Grajeles, capo della sicurezza e braccio destro di Claudio, è un altro attore chiave nella strategia di vendetta di Fedra. All’inizio della storia rapisce Claudio per due motivi principali: vendetta per come Claudio aveva trattato lui e suo padre, e soprattutto per liberare Livia dalle grinfie del padre. Antonio era segretamente fidanzato con lei, ma il loro rapporto non poteva emergere pubblicamente. Anche se tentò di parlarne con la partner, lei sembrava consumata dalla scomparsa del padre e mise fine alla relazione appena seppe la verità. Claudio non si fermò: rapì Antonio e lo torturò senza pietà. Poi lo uccise e lo incastrò come omicida di Magic, eliminando due problemi in una volta.

Come morì Cristina?

La vera ragione per cui Claudio esercitava un tale controllo su Helena emerge con il racconto della morte di Cristina, ex moglie di Claudio e madre di Octavio e Livia. All’inizio si pensava che fosse annegata in un incidente, ma il comandante Sofia Curiel sospettava un foul play, idea rafforzata dalle registrazioni CCTV che Claudio teneva nascoste, che mostrano Helena e Cristina in lotta. Il filmato completo viene mostrato solo alla fine, rivelando che il giovane Fer urta accidentalmente Cristina con la bici e la causa di morte fatale. Claudio inscena l’incidente come annegamento, ma mantiene le registrazioni come mezzo di ricatto contro Helena.

Il motivo per cui Claudio lascia Cristina morire non viene mai spiegato chiaramente, ma si può inferire che volesse impedire che lei restituisse una proprietà di famiglia al legittimo proprietario, questione delineata in una conversazione con Ivan. Cristina, in conflitto con lui, diventa un’alcolizzata e perde la sua vivacità. La sua morte rivela il lato egoistico e oscuro di Claudio, pronto a sfruttare la sofferenza altrui per i suoi scopi, tratto che alla fine lo porterà alla sua fine.

 
 

Pearl: recensione del film di Ti West con Mia Goth

Pearl

Prima che Dorothy la percorresse nel 1939, una giovane del Kansas si è lasciata catturare dalla luminescenza della strada di mattoni gialli di Oz, e vi ha consegnato tutta la sua anima. Ti West e Mia Goth hanno presentato fuori concorso a Venezia 79 Pearl, prequel di X – A Sexy Horror Story uscito nelle sale italiane a marzo, e incentrato sulla figura della temibilissima villain del film, che vi immergerà in uno spettacolo di technicolor e disillusioni taglienti come un’accetta.

Come si diventa una villain terrificante?

Ambientato nel 1918, all’epoca della pandemia di influenza spagnola e della Prima Guerra Mondiale, il film esplora le origini di Pearl, il personaggio malvagio di X. Sentendosi intrappolata nell’isolata fattoria di famiglia, Pearl ha il compito di occuparsi del padre malato e in coma, mentre è sottoposta al duro controllo della crudele madre. La giovane sogna di poter prendere parte alla vita glamour che ha visto rappresentata nei film di Hollywood, ma le sue ambizioni e le dure repressioni imposte dalla madre la renderanno tutt’altro che una candida perla.

La sceneggiatura di Pearl è stata scritta a due mani da Ti West e Mia Goth e, al di là del fulcro tematico che sapevamo già essere la backstory della villain di X, capiamo immediatamente che questo film è costruito su Mia Goth. Solo un’attrice così accattivante e al contempo capace di scatenare una furia omicida a cui non possono essere imposti freni sarebbe stata in grado di dare vita a un personaggio vittima di un contesto sociale e famigliare ostile, dalla psicologia completamente deviata, ma profondamente divertente.

Pearl: la prima vera donna di Ti West

Pearl è il film più femminile, camp e divertente di Ti West. Il personaggio di Mia Goth potrebbe benissimo abitare l’House of The Devil che il regista ha accuratamente dipinto nel film del 2009, ma potrebbe stupirci anche in uno spettacolo di cabaret e farci morire dalle risate. Non solo: nella sua totale artificiosità, Pearl riesce a trovare un appiglio con il presente, dando vita a uno dei pochi – se non nulli – horror pandemici che hanno trovato distribuzione in Italia e attingendo al contesto bellico solo per ciò che è funzionale al racconto della backstory di una villain. Quello che Pearl diventerà in X è il risultato di un’educazione rigidissima ma, soprattutto, dell’isolamento imposto tanto da chi le sta accanto e teme per lei quanto dalla costrizione di comportarsi come “angelo del focolare” mentre gli uomini sono andati in guerra e vi è un’epidemia terribile in corso.

Il personaggio di Pearl terrorizzerà in X ma, paradossalmente, in questo prequel è l’unica a non avere mai paura. Pearl guarda al futuro con speranza, vuole partire per l’Europa, che le regalerà cultura e spettacolo, lasciarsi alle spalle un’ambientazione paesana che non offre futuro a chi manifesta curiosità e talento. Solo rifugiandosi al cinematografo o nella vastità della campagna, Pearl può librarsi in altissimo, dove rifulge quella stella a cui ha affidato il sogno di “diventare la più grande star del mondo”, per poter fuggire molto, molto lontano.

La regia di Ti West segue i pensieri forsennati di Pearl, che ne dettano differenti approcci alla fisicità: passiamo da sequenze oniriche a soluzioni di montaggio agilissime, ci perdiamo tra la vivacità di colori che segna la visione del mondo di Pearl e la rigidità di una responsabilità ingombrante che vieta di sognare. L’integerrima madre tedesca di Pearl indossa abiti vittoriani, è legata a un’idea di Europa completamente opposta a quella della figlia, su cui riversa ogni frustrazione di un equilibrio famigliare che si è ormai rotto da tempo e il modo in cui viene “raccontata” la vita in casa è totalmente contrapposto alle soluzioni visive ideate per esplorare la mente di Pearl.

X – A Sexy Horror Story porterà una giovane stella nascente del cinema porno alla vecchia casa di Pearl. Pearl guarderà Maxime con avidità, cercando di succhiarle via tutto il talento che lei aveva ed è andato sprecato. Sembra impossibile che la coloratissima Pearl possa tramutarsi in una presenza spettrale in X – A Sexy Horror Story e l’averne già la consapevolezza rende il viaggio di Pearl ancora più mesto. Ma non temete: se la Pearl di X vi spaventa, potete sempre tornare indietro e guardare il mondo con gli occhi della Pearl giovane, una piccola Dorothy a cui sono state sottratte le scarpette rosse.

 
 

Pearl: recensione del film di Elsa Amiel

Pearl

Nell’epoca delle rivendicazioni femminili arriva, in Concorso alle Giornate degli Autori di Venezia 75, una storia di una donna che attraverso il suo corpo prova a rinnegare la sua natura di madre e abbraccia completamente la sua volontà: Pearl. Opera prima di Elsa Amiel, è la storia di Lea Pearl, una bodybuilder che ha consacrato la sua vita a questo sport. Ma a che prezzo? Lo scopriamo subito nella storia. Quando era ancora Julia, la protagonista ebbe un bambino dal compagno, ma abbandonò entrambi e adesso la sua vita e soprattutto il suo corpo sono totalmente cambiati. Ma cosa le accadrà quando questo passato le viene sbattuto in faccia inaspettatamente? Alla vigilia di una importantissima competizione, Lea dovrà fare di nuovo i conti con quella che è stata, e con un bambino di quattro anni.

Amiel gira il film in lingua doppia, francese e inglese, dove la prima sembra essere riservata alla componente emotiva, ai dialoghi con il bambino, con l’ex marito, insomma allo scontro dei sentimenti. L’inglese è invece la lingua pragmatica della bodybuilder e del suo allenatore, la lingua delle dosi di ormoni, della dieta ferrea, del divieto di bere acqua e della preparazione atletica.

Il cuore del film però è il corpo di Julia/Lea e il contrasto che vive nel momento in cui ricorda il passato di madre, o meglio di donna che ha dato alla luce un bambino, visto che madre in senso proprio non lo è mai stata. E appena il suo corpo rientra in contatto con il figlio, ricompare del sangue mestruale, che da anni, a causa dei bombardamenti di ormoni, non si manifestava più. Un risveglio del suo corpo d’origine che lei per prima rifiuta ma che imparerà ad accettare nel corso del film, con un esito inaspettato.

La Amiel sceglie una strada poco battuta per raccontare la femminilità e la lotta della donna con e dentro al suo corpo, per sempre prigioniera di un contenitore che può essere plasmato o assecondato.

 
 

Pearl: il trailer del film di Ti West, prequel di X, con Mia Goth

A poche settimane dall’uscita nelle sale italiane di X – A sexy horror story, Ti West riporta il suo pubblico nello stesso mondo, raccontando la storia di Pearl. A24 ha diffuso infatti il primo trailer del film, prequel di X, che si concentra sulla giovinezza della villain di X, ancora una volta interpretata da Mia Goth.

Il film è stato anche selezionato nel Fuori Concorso di Venezia 79.

“Il regista Ti West ritorna con un altro capitolo del contorto mondo di X, in questo sorprendente seguito del film horror più acclamato dell’anno”, dice la sinossi. “Intrappolata nella fattoria isolata della sua famiglia, Perla deve occuparsi del padre malato sotto la sorveglianza amara e prepotente della sua devota madre. Desiderando una vita affascinante come quella vista nei film, le ambizioni, le tentazioni e le repressioni di Pearl si scontrano, nella straordinaria storia delle origini ispirata al technicolor dell’iconico cattivo di X.

Lo sviluppo di Pearl è iniziato durante la produzione di X, con il regista Ti West che ha scritto il film mentre girava anche X. Le riprese di Pearl si sono svolte in segreto subito dopo il completamento delle riprese di X, con entrambi i film realizzati uno dopo l’altro in Nuova Zelanda mentre il cast e la troupe di X erano a disposizione. Pearl è ambientato nel 1918 durante la prima guerra mondiale ed esplorerà il retroscena di Pearl e come diventa la cattiva che è in X .

 
 

Peanuts Snoopy e Friends: primo trailer ufficiale

Rilasciato il primo trailer ufficiale di Peanuts Snoopy e Friends. Diamogli uno sguardo.

The_Peanuts_Movie_4Nel 2015 arriveranno al cinema i famosi personaggi creati da Charles Schulz nel film d’animazione, Peanuts Snoopy e Friends il film, realizzato dai Blue Sky Studios e distribuito dalla Twentieth Century Fox.

Per la prima volta, Snoopy, Charlie Brown e il resto della banda che abbiamo imparato ad amare grazie alle strisce a fumetti “Peanuts” di Charles Schulz, faranno il loro debutto sul grande schermo; come non li avete mai visti prima in un film animato in 3D.

Fonte: CB

 
 

Peanuts Snoopy e Friends: Foto del film

La 20th Century Fox ha rilasciate alcune nuove immagini de Peanuts Snoopy e Friends il film, che potete trovare qui sotto nella gallery.

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Peanuts Snoopy e Friends Nel 2015 arriveranno al cinema i famosi personaggi creati da Charles Schulz nel film d’animazione, Peanuts Snoopy e Friends il film, realizzato dai Blue Sky Studios e distribuito dalla Twentieth Century Fox.

Per la prima volta, Snoopy, Charlie Brown e il resto della banda che abbiamo imparato ad amare grazie alle strisce a fumetti “Peanuts” di Charles Schulz, faranno il loro debutto sul grande schermo; come non li avete mai visti prima in un film animato in 3D.

Fonte: ComingSoon.net

 
 

Peanuts Snoopy e Friends il film: Teaser Trailer italiano

Peanuts Snoopy e FriendsGuarda il Teaser Trailer italiano del film Peanuts Snoopy e Friends il film. Nel 2015 arriveranno al cinema i famosi personaggi creati da Charles Schulz nel film d’animazione, Peanuts Snoopy & Friends il film, realizzato dai Blue Sky Studios e distribuito dalla Twentieth Century Fox.

Per la prima volta, Snoopy, Charlie Brown e il resto della banda che abbiamo imparato ad amare grazie alle strisce a fumetti “Peanuts” di Charles Schulz, faranno il loro debutto sul grande schermo; come non li avete mai visti prima in un film animato in 3D.

 
 

Peanuts Snoopy e Friends il film: due poster con Snoopy e Charlie Brown

Ecco due poster per Peanuts Snoopy e Friends il film (qui il teaser trailer italiano), prima trasposizione cinematografica per i simpatici personaggi creati da Charles Schulz.

Peanuts Snoopy e Friends il film 1 Peanuts Snoopy e Friends il film 2

Nel 2015 arriveranno al cinema i famosi personaggi creati da Charles Schulz nel film d’animazione, Peanuts Snoopy e Friends il film, realizzato dai Blue Sky Studios e distribuito dalla Twentieth Century Fox.

Per la prima volta, Snoopy, Charlie Brown e il resto della banda che abbiamo imparato ad amare grazie alle strisce a fumetti “Peanuts” di Charles Schulz, faranno il loro debutto sul grande schermo; come non li avete mai visti prima in un film animato in 3D.

Fonte: CBM

 
 

Peaky Blinders: Stephen Graham si unisce al cast del film

Peaky Blinders

L’attore Stephen Graham ha dichiarato a Deadline di essere tra i protagonisti del prossimo film di Netflix Peaky Blinders. La star di Line of Duty ha confermato la cosa sul red carpet del London Film Festival (LFF) di ieri sera che il film sarà il suo prossimo progetto, prima di interpretare il padre di Bruce Springsteen nel biopic Deliver Me from Nowhere. Graham ha aggiunto che “non vede l’ora di rivedere i ragazzi” del cast della serie. L’attore non ha specificato il suo ruolo, ma avendo interpretato Hayden Stagg nella sesta e ultima stagione della serie di successo della BBC di Steven Knight è lecito pensare che riprenderà proprio quel ruolo.

Tutto quello che sappiamo sul film Peaky Blinders

Il premio Oscar Cillian Murphy tornerà nel ruolo iconico di Tommy Shelby, leader dell’omonima famiglia di gangster di Birmingham. La produzione del film inizierà entro la fine dell’anno.

I dettagli sul film non sono ancora stati resi noti. Tuttavia, in un’intervista a Esquire, l’ideatore  Steven Knight ha lasciato intendere di avere un’idea generale della trama, che ruoterà intorno a due storie. Preferisce lasciare che sia il film stesso a guidare la direzione narrativa. Si prevede che il film esplorerà la nuova generazione di personaggi pur rimanendo legato agli Shelby, con Thomas Shelby che avrà un ruolo centrale. Ecco cosa ha detto sulla regia del film:

“Il film so esattamente di cosa parla. E so quali sono le due storie che racconterà. Come si svolgerà la storia, non lo so. Quello che succederà dopo, voglio che dipenda dal film. Per quanto ne sappiamo, qualcuno salterà fuori – credo di sapere chi sarà. Nella sesta serie stiamo introducendo la nuova generazione, che farà parte di ciò che accadrà nel film. Credo che si tratti di trovare quegli attori che, quando li guardi, pensi: “Ecco, questo è il futuro””. Ecco il futuro”.

Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su Peaky Blinders, la cui produzione inizierà il mese prossimo. Tutte le stagioni di Peaky Blinders sono disponibili su Netflix.

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Peaky Blinders: secondo Cillian Murphy il film non si concretizzerà in tempi brevi

Peaky Blinders

L’attore Cillian Murphy ha delle brutte notizie per i fan di Peaky Blinders, divulgando un aggiornamento deludente sullo sviluppo del film seguito della serie. Murphy, che ha recitato nello show per tutta la durata delle sue sei stagioni nei panni di Tommy Shelby, suggerisce ora che un film non arriverà presto nei cinema. Dopo la conclusione della sesta e ultima stagione dello show, i discorsi su un film sono iniziati quasi immediatamente, con lo showrunner di Peaky Blinders Steven Knight che ha confermato che un lungometraggio era in lavorazione.

Tuttavia, nel corso di un’intervista, Murphy ha ora messo in dubbio lo sviluppo del film. L’attore ha infatti detto: “Se c’è una nuova storia, mi piacerebbe farlo, ma deve avere senso.” Il dramma di successo, trasmesso per la prima volta dalla BBC nel Regno Unito prima che i diritti di distribuzione globale fossero acquisiti da Netflix, ha ricevuto ampi consensi dalla critica e livello elevato fissato dalla serie originale sembra essere una delle cause delle riserve di Murphy, poiché ha continuato “Steve Knight ha scritto 36 ore di televisione e siamo andati in alto. Sono davvero orgoglioso di quest’ultima serie. Quindi, dovrebbe essere legittimo fare di più”.

I commenti di Murphy contraddicono però i precedenti commenti di Knight, che aveva affermato, l’ultima volta nel luglio 2022. che una sceneggiatura per il film era quasi completata. Knight aveva infatti detto: “Sì, lo sto scrivendo proprio ora. Ho quasi finito di scriverlo e lo gireremo“. Lo showrunner aveva anche detto: “Spero che gireremo in… entro 18 mesi“. Tuttavia, dopo i suoi commenti, Knight è stato ingaggiato per scrivere un film di Star Wars incentrato sulla Rey di Daisy Ridley, dunque le priorità di Knight potrebbero essere attualmente cambiate. Non resta dunque che attendere per scoprire se il film si realizzerà o meno e in che tempi.

Fonte: Collider

 
 

Peaky Blinders: Netflix annuncia il film con Cillian Murphy

Peaky Blinders

Thomas Shelby tornerà in un film dedicato ai Peaky Blinders, appena annunciato da Netflix. Il Premio Oscar Cillian Murphy tornerà nei panni del temibile gangster nel film Peaky Blinders di Netflix, diretto da Tom Harper (“Heart of Stone”, “Wild Rose”), che ha diretto gli episodi della prima stagione nel 2013.

“Sembra che Tommy Shelby non avesse finito con me… È molto gratificante collaborare nuovamente con Steven Knight e Tom Harper sulla versione cinematografica di ‘Peaky Blinders’. Questa è una cosa per i fan”, ha detto Cillian Murphy.

“Quando ho diretto ‘Peaky Blinders’ per la prima volta più di 10 anni fa, non sapevamo cosa sarebbe diventata la serie, ma sapevamo che c’era qualcosa nell’alchimia del cast e nella scrittura che sembrava esplosivo. “Peaky” è sempre stata una storia sulla famiglia – e quindi è incredibilmente emozionante riunirsi con Steve e Cillian per portare il film al pubblico di tutto il mondo su Netflix”, ha aggiunto Harper.

Il seguito della saga, ambientato nelle strade senza legge di Birmingham nel 1900, è stato scritto dal creatore della serie, Steven Knight, che coprodurrà insieme a Murphy, Caryn Mandabach e Guy Heeley. I produttori esecutivi includono Harper, David Kosse, Jamie Glazebrook, Andrew Warren e David Mason.

“Sono sinceramente entusiasta che questo film stia per realizzarsi”, ha detto Knight. “Sarà un capitolo esplosivo nella storia di ‘Peaky Blinders’. Senza esclusione di colpi. Pieno di “Peaky Blinders” in guerra.” I dettagli della trama e gli ulteriori casting rimangono nascosti. Il film entrerà in produzione entro la fine dell’anno e sarà realizzato in associazione con BBC Film.

 
 

Peaky Blinders: il film non chiuderà la porta di Casa Shelby

Cillian Murphy in Peaky Blinders 6
Cillian Murphy in Peaky Blinders

Il film di Peaky Blinders non sarà la fine della storia, poiché probabilmente ci sono altri spin-off in arrivo. Per sei stagioni, la popolare serie della BBC/Netflix ha seguito Cillian Murphy nei panni del carismatico e astuto boss del crimine, Tommy Shelby, che è a capo della banda criminale a Birmingham all’indomani della prima guerra mondiale. Il creatore Steven Knight ha confermato che la serie non sarà conclusa da una stagione 7 ma da un film vero e proprio.

Tuttavia, il film di Peaky Blinders non sarà la fine dell’intera storia, come confermato dal creatore della serie. Ai TRIC Awards (tramite The Mirror), Knight ha detto che il film non sarà la fine per Peaky Blinders e ha rivelato che stanno lavorando a piani segreti per il futuro, e che “devono essere annunciato”.

“Non avremmo mai potuto prevedere quanto avrebbe risuonato questa serie sui gangster di Birmingham negli anni ’20 e ’30. Alcune cose sembrano avere slancio e fortuna, e restano con lo spettatore, e tutti quelli che ci lavorano se ne accorgono. Cosa verrà dopo? Deve essere annunciato. Ma non è la fine.”

Nel 2022 la saga sembrava aver raggiunto un punto di chiusura con una splendida sesta stagione, disponibile su Netflix, ma Steven Knight non è pronto a lasciar andare i personaggi di Casa Shelby, e nemmeno il pubblico! Intanto Cillian Murphy, interprete di Tommy Shelby, ha confermato la sua partecipazione al film in cantiere, anche se ha dichiarato di recente che per vederlo al cinema ci vorrà del tempo e che il progetto è ancora in alto mare.

Lo sciopero dei WGA in corso sta rallentando tutta una serie di progetti, dal momento che tutti gli sceneggiatori iscritti al sindacato sono fermi per aderire alla protesta.

 
 

Peaky Blinders: il film ha appena aggiunto una star di Dune al cast

Cillian Murphy in Peaky Blinders 6
Cillian Murphy in Peaky Blinders

Il prossimo film di Peaky Blinders ha appena ricevuto un importante aggiornamento. Secondo Deadline, Rebecca Ferguson si è unita al cast del progetto, che segnerà il ritorno di Cillian Murphy nel ruolo di Tommy Shelby. I dettagli sul personaggio che la Ferguson interpreterà non sono ancora stati resi noti da Netflix. Mentre la premessa della prossima continuazione della storia rimane segreta, è stato confermato che Tom Harper dirigerà il film per la piattaforma di streaming. Più di dieci anni dopo essersi seduto dietro la macchina da presa per gli episodi di Peaky Blinders, il regista torna a guidare i personaggi nella prossima narrazione.

Rebecca Ferguson è stata molto impegnata negli ultimi due anni. L’interprete è stata recentemente vista sul grande schermo nel ruolo di Lady Jessica in Dune: Parte Due, l’adattamento del libro che è stato il film di maggior incasso dell’anno fino a Inside Out 2. La Ferguson ha anche avuto la possibilità di riprendere il suo ruolo di Ilsa Faust in Mission: Impossible – Dead Reckoning. Non si sa cosa accadrà quando l’acclamata attrice si unirà al prossimo film di Peaky Blinders, ma a giudicare dalle sei stagioni della serie televisiva disponibili su Netflix, la tensione sarà alta per le strade di Birmingham.

Rebecca Ferguson
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Peaky Blinders ha seguito Tommy Shelby mentre cercava di prendere il controllo della scena del crimine di Birmingham attraverso l’organizzazione titolare. Ambientata mesi dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, la serie creata da Steven Knight ha deliziato il pubblico con il modo in cui il protagonista si è ubriacato di potere nel corso degli anni. Con un cast di talento che comprendeva Sam Neill, Paul Anderson e Annabelle Wallis, Peaky Blinders ha resistito per sei stagioni prima di concludersi. Sebbene lo sviluppo di un film ambientato nel mondo della serie sia in corso da tempo, l’idea ha preso piede solo negli ultimi mesi.

Cillian Murphy torna nel ruolo di Tommy Shelby

Il ritorno di Peaky Blinders non sarebbe possibile senza che il protagonista stesso, Cillian Murphy, si calasse nuovamente nei panni di Tommy Shelby. L’attore ha recentemente vinto un Oscar per la sua interpretazione in Oppenheimer, il coinvolgente dramma diretto da Christopher Nolan che ha sfiorato il miliardo di dollari al botteghino mondiale. La sceneggiatura del film Peaky Blinders è stata scritta da Steven Knight, il creatore della serie. Le riprese del progetto dovrebbero iniziare quest’anno. La data di uscita del prossimo film di Peaky Blinders non è ancora stata annunciata. Restate sintonizzati su Cinefilos.it per ulteriori aggiornamenti.

 
 

Peaky Blinders: il creatore dice che Cillian Murphy tornerà per il film, riprese a settembre!

Cillian Murphy film

Sembra che, dopo tutto, rivedremo il gangster Tommy Shelby in azione nell’atteso film di Peaky Blinders. Parlando al Birmingham World in occasione della prima del suo nuovo dramma della BBC “The Town“, il creatore di “Peaky BlindersSteven Knight ha confermato che il recente premio Oscar Cillian Murphy riprenderà il suo amato ruolo nella prossima versione cinematografica del dramma criminale britannico.

Steven Knight ha dichiarato che Cillian Murphy tornerà “sicuramente” e che le riprese del film di Peaky Blinders inizieranno a settembre.

Sicuramente tornerà. Lo gireremo a settembre, in fondo alla strada, a Digbeth“, ha confermato Knight.

L’apparente ritorno di Cillian Murphy nei panni di Tommy Shelby per il film di “Peaky Blinders” non è uno shock, visto che la star di “Oppenheimer” ha da tempo manifestato il suo interesse a recitare in un film di “Peaky Blinders“, a patto che la sceneggiatura fosse abbastanza degna.

Cosa ha detto Cillian Murphy sul film di Peaky Blinders?

Se c’è un’altra storia, mi piacerebbe farla“, ha detto Cillian Murphy a Rolling Stone U.K. l’anno scorso a proposito di un film di “Peaky”. “Ma deve essere giusto. Steve Knight ha scritto 36 ore di televisione, e ce ne siamo andati su di giri. Sono davvero orgoglioso di quell’ultima serie. Quindi, dovrebbe essere legittimo e giustificato fare di più“.

Cillian Murphy ha dichiarato all’Irish Star, il mese scorso, prima di vincere l’Oscar: “Ho sempre detto che se Knight fornirà una sceneggiatura che so essere in grado di fornire, perché è uno scrittore fenomenale, io ci sarò. … Se vogliamo vedere il cinquantenne Tommy Shelby, io ci sarò. Facciamolo“.

Durante una conversazione per Actors on Actors di Variety tra Cillian Murphy e la superfan di Peaky Blinders Margot Robbie l’anno scorso, lei ha menzionato la serie, dicendo: “Possiamo per favore parlare di Tommy Shelby del cazzo per un solo minuto?“. Poi gli ha chiesto di un potenziale film spinoff, pregandolo di farne uno, al che Murphy ha risposto: “Voglio dire, sono aperto all’idea. Ho sempre pensato che se ci fosse un’altra storia da raccontare“.

Peaky Blinders ha debuttato originariamente su BBC Two all’estero (le due stagioni finali sono passate a BBC One), ma dopo l’arrivo dello show su Netflix la sua popolarità è esplosa. Il finale della serie è andato in onda nell’aprile del 2022, ma Knight non ha mai nascosto le sue intenzioni di continuare la storia in un film.

Di Cosa parlerà il film di Peaky Blinders?

Il film, so esattamente di cosa si tratta. E so quali due storie racconterà“, ha dichiarato il creatore a Esquire ancora prima della messa in onda del finale della serie. “Quello che succederà dopo, voglio che dipenda dal film. Per quanto ne sappiamo, qualcuno salterà fuori – credo di sapere chi sarà“.

 
 

Peaky Blinders: ecco tutto quello che sappiamo sul seguito di Netflix

Peaky Blinders

Netflix sta per tornare nel mondo di Peaky Blinders. La produzione del lungometraggio, ancora senza titolo, inizierà nel corso dell’anno, con il premio Oscar Cillian Murphy (Oppenheimer) che riprenderà il suo ruolo di Tommy Shelby. Inoltre, Tim Roth (Lie to Me, Tin Star) è salito a bordo del progetto, secondo il sito Deadline, unendosi al cast precedente di Barry Keoghan (The Banshees of Inisherin) e Rebecca Ferguson (Silo). I dettagli sul ruolo di ciascun attore non sono stati resi noti.

Il creatore della serie originale Steven Knight ha scritto la sceneggiatura, mentre Tom Harper, che ha diretto diversi episodi della prima stagione di Peaky, tornerà a dirigere il film. Ulteriori dettagli sulla trama non sono stati resi noti. Al momento non sono stati annunciati altri casting.

Cillian Murphy in Peaky Blinders 6
Cillian Murphy in Peaky Blinders

La serie tv Peaky Blinders

 

Peaky Blinders, andato in onda per sei stagioni su Netflix, seguiva una famigerata banda di Birmingham, in Inghilterra, nel 1919, guidata dal feroce Tommy Shelby (Murphy), un boss del crimine intenzionato a fare carriera a qualunque costo.

La serie si è conclusa nel 2022, ma Knight ha lasciato intendere all’epoca che un film era in cantiere: “Posso dire che il mio piano fin dall’inizio era di concludere Peaky con un film. È quello che succederà”.

Murphy, naturalmente, ha visto la sua fama salire nella stratosfera nell’ultimo anno dopo aver interpretato il fisico teorico J. Robert Oppenheimer nel film di Christopher Nolan Oppenheimer. Il film è stato un successo a sorpresa al botteghino e si è guadagnato sette premi Oscar, tra cui miglior film e miglior attore per Murphy.

 
 

Peaky Blinders: cast, trama e personaggi

Peaky Blinders

Quello delle serie tv è un universo assai competitivo, pieno di contenuti di generi differenti e adatti al pubblico di ogni età. Eppure, nonostante l’abbondanza di prodotti televisivi forniti dai network di tutto il mondo, solo alcune serie tv riescono davvero a incontrare il favore dei telespettatori. Tra queste, negli ultimi anni, c’è sicuramente Peaky Blinders, una serie tv britannica andata in onda sulla BBC.

Creata da Steven Knight, Peaky Blinders è una serie tv in costume, ambientata a Birmingham negli anni del primo dopoguerra, e che racconta delle vicende della famiglia criminale degli Shelby.

Peaky Blinders cast e trama

Ci troviamo a Birmingham nel 1919, in una città distrutta dalla Grande Guerra e dove la popolazione tenta di sopravvivere alla crisi sociale ed economica. Nel quartiere di Small Heath, vive la famiglia degli Shelby, legata al mondo del crimine. Soldato decorato, reduce della Prima Guerra Mondiale, il secondogenito Thomas Shelby (Cillian Murphy) è di fatto il boss della pericolosa gang dei Peaky Blinders. Una delle sue caratteristiche è quella di nascondere delle lamette nel risvolto del cappello così da avere sempre un’arma a portata di mano.

I Peaky Blinders controllano ogni attività criminale della città ma la leadership di Tommy viene messa a dura prova con l’arrivo dell’ispettore di polizia Campbell (Sam Neill), inviato da Winston Churchill con il compito di recuperare un carico di armi rubate, ripulire la città dai criminali e distruggere le pericolose organizzazioni comuniste e sovversive. A collaborare con Campbell c’è anche Grace Burgess (Annabelle Wallis), un’affascinante donna irlandese dal passato assai misterioso. Grace riuscirà per conto dell’ispettore a infiltrarsi nel clan Shelby, creando non pochi problemi ai Peaky Blinders.

Ma Campbell non è il solo problema degli Shelby. Thomas, infatti, deve fare i conti anche con un altro rivale, il boss Billy Kimber (Charlie Creed-Miles), con il quale condivide il mercato delle scommesse clandestine. A complicare ulteriormente la situazione è anche Ada Shelby (Sophie Rundle), sorella di Tommy, John (Joe Cole) e Arthur (Paul Anderson), innamorata di un operaio attivista comunista di nome Freddy Thorne (Iddo Goldberg), del quale resta incinta. Agli Shelby, quindi, non resta altro che allontanare Freddy dalla città perché Ada possa partorire il suo bambino lontano da occhi indiscreti.

Tuttavia, con il clan di Kimber che si fa sempre più invadente e Campbell alle calcagna, Thomas dovrà scendere a patti con famiglie rivali per ristabilire il controllo su Birmingham.

Peaky Blinders personaggi: la famiglia Shelby

In onda dal 2013, la serie tv Peaky Blinders è ormai arrivata alla sua quinta stagione e i personaggi, protagonisti delle avventure dei gangster di Birmingham, sono sempre di più.

Protagonista indiscusso della serie è Thomas Michael Shelby, detto Thommy, interpretato da Cillian Murphy, che è a capo dei terribili Peaky Blinders. Nonostante abbia prestato servizio come sergente maggiore dell’esercito britannico nella Prima Guerra Mondiale e sia stato decorato per il suo coraggio, Thommy è uno spietato criminale che gestisce ogni attività illecita della città insieme alla sua famiglia.

Thommy ha due fratelli e una sorella. Arthur W. Shelby Jr (Paul Anderson), è il maggiore dei fratelli Shelby nonché il più violento. A causa della sua partecipazione alla grande guerra, Arthur soffre di disturbo da stress post traumatico che si manifesta con improvvisi scatti d’ira che sfociano in violenza. Inoltre, a causa dei suoi continui sbalzi d’umore, il primogenito degli Shelby ha tendenze suicide.

John Michael Shelby (Joe Cole), anch’egli veterano di guerra, è il più piccolo dei fratelli ed è anche quello da temperamento meno violento. Vedovo e padre di ben quattro figli, John è attivo nella serie fino alla quarta stagione in cui resta vittima di un attentato da parte di alcuni nemici.

Nella famiglia Shelby, la quota femminile è divisa tra due persone. La prima è Ada Thorne (Sophie Rundle), unica sorella di Athurn, John, e Tommy. Dopo la sua travagliata storia con il sovversivo Freddie Thorne (Iddo Goldberg), relazione che ha generato un bambino, il piccolo Karl, anche Ada entra a far parte attivamente dei Peaky Blinders. Ad aiutare il clan a gestire gli affari illeciti c’è anche Elizabeth Gray, detta Polly (Helen McCrory), zia di Tommy e dei suoi fratelli, che svolge il ruolo di tesoriera.

Peaky Blinders personaggi: i villain della serie

In ognuna delle stagioni di Peaky Blinders, la famiglia degli Shelby si trova a dover combattere contro qualcuno che minaccia il clan e le sue attività illecite.

Nelle prime due stagioni, il villain per eccellenza è Chester Campbell (Sam Neill), poliziotto irlandese inviato da Churchill in persona per raddrizzare la città perduta di Birmingham. Ad aiutarlo nella sua difficile missione c’è la bella Grace Burgess (Annabelle Wallis), che lavora sotto copertura come baristta nel covo dei Peaky Blinders. Tuttavia, il fascino del male e del potere, finirà per corromperla e ben presto Grace passerà, per così dire, al lato oscuro della forza, abbandonando Campbell e la sua missione.

A mettere i bastoni tra le ruote a Tommy e ai Peaky Blinders, nella prima stagione c’è anche Billy Kimber (Charlie Creed-Miles), uno dei tanti boss della città che si occupa di scommesse clandestine sui cavalli e che gli Shelby dovranno neutralizzare. Dalla seconda stagione in poi, Kimber lascia il posto ad altri pericolosi criminali come Alfie Solomons, interpretato da Tom Hardy. Si tratta di un pericolo boss di una gang ebraica che controlla il quartiere di Camden Town, un uomo molto scaltro e intelligente ma anche estremamente violento e imprevedibile.

Ma Camden Town non è controllata solo dal terribile Solomons. Una fetta del territorio spetta, infatti, anche alla mafia italiana, capeggiata dal boss Darby Sabini (Noah Taylor), figlio di immigrati italiani, in guerra contro Alfie e Thomas per il controllo della città di Birmingham.

Nelle ultime stagioni, inoltre, dall’America arriva un altro nemico dei Peaky Blinders, il mafioso newyorkese Luca Changretta (Adrien Brody), trasferitosi in Inghilterra per compiere i suoi piani di vendetta.

Peaky Blinders 5: un finale shock

La quinta stagione di Peaky Blinders, andata in onda nel 2019, è come sempre ambientata nel Regno Unito ma stavolta, gli affari della famiglia Shelby si spingono ben oltre il vecchio continente.

La Shelby Company, attiva negli States già da molti anni, è adesso capeggiata da Ada Thorne, che si occupa degli affari di famiglia oltre oceano. La quinta e per adesso ultima stagione comincia il 29 ottobre del 1929, ovvero durante il cosiddetto ‘martedì nero’, giorno del crollo della borsa di New York. A causa dell’incompetenza di Michael che non non vende le azioni il giorno prima del crollo, la famiglia perde tutti i suoi investimenti costringendo quindi Tommy a trovare fonti di guadagno alternative per arginare i danni.

[SPOILER ALERT]

Tuttavia, il leader dei Peaky Blinders non sembra essere più quello di una volta. Dopo la morte di sua moglie Grace, Tommy inizia a fare uso di oppioidi per mitigare il dolore ma la sua dipendenza diventa sempre più preoccupante. A causa di queste sostanze, il boss è sempre in uno stato psicotico-paranoide, tormentato dalle visioni della sua defunta moglie che lo invita a unirsi a lei nell’aldilà.

Nonostante il suo alterato stato mentale ed emotivo, Tommy continua a occuparsi della gestione del clan ma ci sono nuovi problemi per lui all’orizzonte. Suo cugino, Michael Gray (Finn Cole), figlio di zia Polly, è ormai cresciuto ed è convinto di poter approfittare delle sue debolezze per prendere il comando dei Peaky Blinders. Inoltre, sullo scenario politico britannico si è appena affacciato un nuovo e inquietante personaggio, Oswald Mosley (Sam Claflin), sostenitore di Mussolini e del movimento fascista.

Per evitare l’ascesa di Mosley, gli Shelby dovranno formare nuove alleanze, anche con i clan rivali, e tentare così un colpo di stato.

Peaky Blinders 6 e 7: il futuro della serie

Grazie al successo ottenuto con le prime cinque stagioni, Steven Knight, creatore della serie, ha annunciato il rinnovo di Peaky Blinders per una sesta e una settima nonché ultima stagione. Tuttavia, la loro messa in onda è ancora molto lontana. A causa della pandemia di Corona Virus, ancora in corso, molte produzioni televisive e cinematografiche hanno purtroppo dovuto chiudere i battenti e rimandare le riprese a data da destinarsi.

Al momento dunque non sappiamo quando Peaky Blinders tornerà in onda né tanto meno quale sarà la trama delle stagioni finali. Tuttavia, considerato il finale della quinta stagione, possiamo immaginare quale sarà il naturale futuro della serie.

[SPOILER ALERT]

Nel finale della 5×06, infatti, abbiamo lasciato Tommy in preda alle allucinazioni a causa della morte della moglie, mentre disperato si punta una pistola alla tempia. Tuttavia è assai improbabile che il protagonista della serie alla fine prema il grilletto. Lo stesso Steven Knight ha infatti più volte ricordato che il destino ultimo della serie è sempre stato quello di arrivare a raccontare la storia degli Shelby durante la Seconda Guerra Mondiale.

La quinta stagione si apre con il crollo della borsa di New York nel 1929 e ripercorre in Europa tutte le fasi dell’ascesa del movimento nazi-fascista, soprattutto con l’introduzione del personaggio di Oswald Mosley. Interpretato nella serie da Sam Claflin, Sir Oswald Ernald Mosley è un personaggio realmente esistito e che ha fatto parte del mondo politico inglese, molto attivi negli anni trenta del novecento.

Politico di estrema destra e simpatizzante del movimento fascista italiano e del suo leader, Benito Mussolini, nel 1932 Mosley fonda l’Unione Britannica dei Fascisti. Il partito, che per un certo tempo venne appoggiato dai conservatori, acquisì una certa popolarità perché a favore dell’anticomunismo e del protezionismo.

Peaky Blinders streaming: dove vedere la serie

Le nuove stagioni di Peaky Blinders sono in arrivo anche se bisognerà attendere ancora un po’ prima di poter conoscere il destino di Tommy Shelby e compagni. Inoltre, stando a quanto dichiarato da Steven Knight, alla serie potrebbe anche seguire un film o uno spinoff. Nel frattempo, è possibile rivedere tutte le stagioni di Peaky Blinders in abbonamento sulla piattaforma streaming di Netflix.

Fonte: Wiki, IMDB

 
 

Peaky Blinders, il film: ufficialmente cominciate le riprese

Peaky Blinders

Oggi è ufficialmente iniziata la produzione del film Peaky Blinders nel Regno Unito. Deadline ha condiviso una prima foto della star Cillian Murphy nei panni di un Tommy Shelby. Con Murphy ci sono Rebecca Ferguson, Barry Keoghan e Tim Roth. L’adattamento cinematografico della serie vincitrice del BAFTA ha ricevuto il via libera da Netflix a giugno.

Al via la produzione del film di Peaky Blinders

Il premio Oscar Cillian Murphy torna a interpretare l’iconico ruolo di Tommy Shelby, leader dell’omonima famiglia di gangster di Birmingham. I dettagli sugli altri ruoli non sono stati ancora svelati. La serie drammatica della BBC di sei stagioni si è conclusa nell’aprile 2022, ma quella non è stata la fine della storia di Tommy. I dettagli della trama del film sono segreti, a parte il dettaglio che la storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale.

Peaky Blinders, andato in onda per sei stagioni su Netflix, seguiva una famigerata banda di Birmingham, in Inghilterra, nel 1919, guidata dal feroce Tommy Shelby (Murphy), un boss del crimine intenzionato a fare carriera a qualunque costo.

La serie si è conclusa nel 2022, ma Knight ha lasciato intendere all’epoca che un film era in cantiere: “Posso dire che il mio piano fin dall’inizio era di concludere Peaky con un film. È quello che succederà”.