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Film al cinema del 14 settembre: Gatta Cenerentola, Cars 3 e Leatherface

Ecco tutti i film al cinema di oggi, 14 settembre 2017. Dall’animazione, americana e italiana, all’azione passando per l’horror, questa settimana ce n’è per tutti i gusti.

Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario SansoneGatta Cenerentola è il crudele soprannome affibbiato alla piccola Mia dalle sorellastre nella rivisitazione moderna e partenopea della fiaba classica di Giambattista Basile. Figlia di don Vittorio Basile, uomo di grande ingegno che aveva il progetto di trasformare Napoli in una virtuosa città della scienza, Mia è rimasta orfana dopo che Salvatore Lo Giusto detto “‘o Rre” (Massimiliano Gallo), capoclan del riciclaggio, ha ammazzato suo padre con l’aiuto della bella e letale Angelica Carannante (Maria Pia Calzone), promessa sposa di Basile. Da quel momento la ragazzina è costretta a vivere in una nave da crociera dismessa nel porto di Napoli, insieme con la perfida matrigna e i sei dispotici fratellastri, covando in silenzio la vendetta: uccidere Salvatore ‘o Rre e liberare per sempre se stessa e la sua città. Anche Primo Gemito (Alessandro Gassmann), ex uomo della scorta di Basile, porta avanti il progetto parallelo di riportare la legalità nel porto di Napoli e sottrarre Cenerentola dalle grinfie di Angelica.

Leatherface di Alexandre Bustillo, Julien Maury: il film racconta le origini di una delle figure più terrificanti della storia del cinema horror, il protagonista sadico e crudele della saga cinematografica cult Non aprite quella porta. Il futuro “Faccia di cuoio”, in fuga da un ospedale psichiatrico insieme a tre violenti compagni di ricovero, rapisce una giovane infermeria di nome Lizzy(Vanessa Grasse). La donna viene trascinata nel viaggio infernale che condurrà uno dei quattro verso una serie di indicibili orrori e tragedie. Alle loro calcagna un poliziotto squilibrato in cerca di vendetta. La nascita di Leatherface è più dolorosa di quanto si pensi, con risvolti emotivi angoscianti e complesse implicazioni psicologiche che portano un ragazzino fragile e solitario a compiere da adulto atti di efferata brutalità.
Veleno di Diego OlivaresVeleno porta in scena il dramma di un territorio violato, contaminato dai veleni che criminali senza scrupoli hanno disseminato in buona parte del casertano. In un piccolo centro di quella provincia, un’umile famiglia di agricoltori rifiuta di lasciare che i suoi terreni diventino una discarica a cielo aperto. Cosimo Cardano (Massimiliano Gallo) e sua moglie Rosaria (Luisa Ranieri) lottano contro la piaga dei rifiuti tossici, senza lasciarsi piegare dalle minacce e ripercussioni da parte di alcuni esponenti della camorra, tra i quali il giovane avvocato Rino (Salvatore Esposito).
Appuntamento al Parco di Joel Hopkins: Diane Keaton affianca Brendan Gleeson in Appuntamento al parco, commedia romantica ispirata alla storia vera del senzatetto “Harry the Hermit”. Donald Horner (Gleeson) è un uomo selvaggio e scostante, “residente” da 17 anni nel parco pubblico di Hampstead, a Londra. Così trascorre le sue giornate, nell’abitazione improvvisata con travi e tendoni nascosta tra gli arbusti, facendo il bagno nei laghetti o andando a pesca. Un giorno Emily Walters (Keaton), un’anziana vedova americana, si imbatte per caso nel vagabondo anticonformista, interrompendo goffamente la sua routine tra i boschetti.
Barry Seal – una storia americana di Doug Liman: Basato sulla storia vera dell’omonimo pilota truffaldino, Barry Seal – Una storia americana vede Tom Cruise nei panni dello scaltro aviatore prestato al contrabbando con l’America centrale. Licenziato dalla compagnia di volo per cui lavora, il talentuoso Barry Seal (Cruise) viene scoperto e reclutato dalla CIA per una delle operazioni sotto copertura più rischiose della storia degli USA. L’ex pilota di linea si reinventa trafficante d’armi per il governo, trafficante di cocaina per il cartello di Medellìn, guidato dal criminale colombiano Pablo Escobar, e informatore per la DEA. Il film segue le vicende realmente accadute, le incredibili peripezie di un uomo astuto e assetato di ricchezza, mentre sfugge, rifugge e inganna la legge americana.

Cars 3 di Brian FeeTerzo capitolo della saga dedicata alle auto senzienti targate Pixar. In Cars 3, tornato in pista da veterano, Saetta McQueen (Owen Wilson nella versione originale) viene soppiantato dall’ultimo modello di bolide da corsa in circolazione: in poco tempo lo scattante Jackson Storm taglia un traguardo dietro l’altro, conquista gli sponsor e infrange tutti i record possibili, gettando fango con le ruote posteriori sulla leggenda del numero 95. Saetta, che non ha paura di affrontare la nuova sfida, scende in campo con la voglia di vincere e quel pizzico di arroganza che lo contraddistingue. Ma un terribile incidente nell’ultima corsa rischia di tenerlo per sempre lontano dai circuiti. Cresciuto grazie agli insegnamenti del compianto mentore Hudson Hornet – solo Doc per l’indisciplinato allievo – McQueen rivendica il diritto di scegliere in autonomia quando ritirarsi, e si ostina a gareggiare nonostante i pronostici lo diano per sconfitto. Non a caso, l’esperienza di qualche anno prima nell’accogliente cittadina di Radiator Springs gli ha insegnato che i pronostici, come i pregiudizi, sono fatti per essere ribaltati. A raccogliere il testimone del vecchio Doc, si precipita la giovanissima Cruz Ramirez (Cristela Alonzo), fan di Saetta e allenatrice promettente, la quale grazie a un innovativo programma di addestramento riesce a riportare McQueen in pista e i tutti i suoi strampalati amici sugli spalti.

Festa di Roma 2017: Audrey Hepburn sul manifesto ufficiale

Festa di Roma 2017: Audrey Hepburn sul manifesto ufficiale

Il sito ufficiale della Festa di Roma diffonde il manifesto della dodicesima edizione dell’evento della Capitale, che vede protagonista Audrey Hepburn.

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La grazia e l’eleganza di una delle interpreti più amate di tutti i tempi, Audrey Hepburn, sono protagoniste dell’immagine ufficiale della dodicesima edizione della Festa del Cinema, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma presieduta da Piera Detassis, con la direzione artistica di Antonio Monda.

Lo scatto realizzato dal fotografo David Seymour riproduce l’attrice durante le riprese del film Funny Face (1957). La Festa del Cinema rende così omaggio alla pellicola firmata dal premio Oscar® Onorario Stanley Donen, che festeggia nel 2017 il sessantesimo anniversario dall’uscita in sala, e a un genere, quello del musical, che attraverserà quest’anno l’intera manifestazione: i titoli che andranno a comporre il programma della rassegna “I film della nostra vita” saranno infatti scelti in quest’ambito. Inoltre, prima di ogni proiezione della prossima Festa del Cinema, gli spettatori potranno assistere a brevi pillole dei musical più celebri ed evocativi.

“Poche attrici comunicano un’idea di grazia e raffinatezza come Audrey Hepburn – ha detto Antonio Monda – Ritengo che sia un simbolo perfetto della Festa che stiamo cercando di costruire, in particolare in questa immagine piena di gioia ed eleganza”.

Star Wars: Harrison Ford preferirebbe non ritornare

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Tutti ormai conosciamo il tragico destino che Han Solo ha trovato nel finale di Star Wars: Il Risveglio della Forza, ma sappiamo anche che le vie della Forza sono infinite e che, magari anche solo in forma di spirito benevolo, Solo potrebbe tornare a comparire nei film, come accaduto a Alec Guinness (o persino a Hayden Christensen) in Il Ritorno dello Jedi.

Ecco cosa ha detto a GQ l’attore:

GQ: Quando si parla di Star Wars, data la natura fantasy del film, tu sei assolutamente… 

Ford: Morto?

GQ: hai finito con Star Wars?

Ford: Beh, io ho finito con Star Wars se Star Wars ha finito con me.

GQ: E se Star Wars non ha finito con te?

Ford: Non posso immaginare. Ma si tratta di fantascienza. Preferireri di no. Sapete, a questo punto preferirei fare qualche altra cosa. Semplicemente perché è più interessante fare cose nuove.

E voi che ne pensate?

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, un esclusivo backstage dal D23

La sinossi: “In Star Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema USA il 15 dicembre 2017.”

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FIRST LOOK – Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Il film sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Barry Seal – Una storia americana con Tom Cruise da oggi al cinema

Barry Seal – Una storia americana con Tom Cruise da oggi è finalmente al cinema.  Nel film targato Universal Pictures Barry Seal – Una storia americana (American Made), Tom Cruise torna a essere diretto da Doug Liman dopoEdge of Tomorrow – Senza Domani.

La pellicola racconta le tanto incredibili quanto vere peripezie di Barry Seal, pilota truffaldino che si è ritrovato inaspettatamente reclutato dalla CIA per guidare sotto copertura una delle più importanti operazioni della storia degli Stati Uniti.
 
Barry Seal – Una storia americana (American Made) è prodotto da Imagine Entertainment, società del produttore vincitore del Premio Oscar Brian Grazer (A Beautiful Mind), da Cross Creek Pictures di Brian Oliver (Il Cigno Nero – Black Swan) e Tyler Thompson (Everest), da Quadrant Pictures di Doug Davison (The Departed – Il Bene e Il Male) e da Kim Roth (Inside Man).

Barry Seal – Una storia americana: trailer del film con Tom Cruise

Leatherface: recensione del film con Lily Taylor

Leatherface: recensione del film con Lily Taylor

A meno di un mese dalla scomparsa del compianto regista Tobe Hooper, creatore dell’intero universo orrorifico di Non Aprite Quella Porta, esce l’ultimo capitolo della saga: Leatherface.

Sebbene Hooper abbia fatto in tempo ad esserne produttore esecutivo, il film si distacca di molto da quello che fu il capostipite nel 1974. La regia viene affidata ad Alexandre Bustillo e Julien Maury, che prendono la decisione – a conti fatti azzardata – di risalire alle origini del mito di “Faccia di Cuoio” (in inglese Leatherface). Il film cerca di spiegare come questo assassino così feroce sia diventato tale, partendo da un’infanzia traumatizzata da una famiglia folle e dalla seguente reclusione in un centro psichiatrico minorile.

Negli anni ’70, Tobe Hooper aveva creato un  microuniverso che funzionava perfettamente. La storia prendeva spunto da fatti realmente accaduti, e cioè dall’arresto di Ed Gein, maniaco omicida del Texas che aveva fatto stragi di vittime e ne aveva utilizzato la pelle per conciare elementi di arredo della sua casa o per farne maschere da indossare. Quello che fu rivoluzionario all’epoca, fu l’uso del genere mockumentary – oggi così inflazionato – che Hooper usò per rendere tutto più credibile e che è stato ripreso solo nel remake del 2003 (l’unico riuscito dell’intera saga).

Leatherface dal suo canto non brilla affatto per originalità. Sebbene cerchi di discostarsi dai film che lo precedono, finisce invece per amalgamarsi alla massa non tanto dell’universo-Non Aprite Quella Porta, quanto dei più banali film horror di sempre. In un melting pot di luoghi comuni come il manicomio, l’elettroshock, la necrofilia, ecc ecc, la trama di Leatherface cerca – invano – di sorprendere lo spettatore, enucleando diligentemente tutti quei simboli che sono diventati negli anni l’emblema della saga: la sega elettrica, la pelle ricucita, i riti animisti. Un’opera che sa di fan-service, dove il sangue scorre a fiumi sin dal primo frame ma che non si preoccupa di avere un senso o di appassionare veramente lo spettatore.

Chris Hemsworth ha quasi perso il ruolo di Thor in favore del fratello Liam

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Per tutto il mondo Chris Hemsworth è Thor, e così sarà anche quando il personaggio sarà interpretato da un altro attore. Tuttavia l’australiano era sul punto di perdere il ruolo in favore del fratello più giovane, Liam, diventato anche lui famoso grazie alla saga di Hunger Games.

Chris ha raccontato che dopo aver fatto il primo provino con Kenneth Branagh, non aveva ricevuto nessuna risposta, mentre Liam, che aveva mandato un nastro, era stato richiamato quattro volte.

Durante le riprese di Quella casa nel bosco, sembra che Drew Goddard, il regista, chiese a Chris Hemsworth perché lui non fosse presente nella shortlist dei contendenti al ruolo, ma lui non sapeva cosa rispondere.

La rivalità tra fratelli si è poi dissipata quando nessuno degli attori presenti nella shortlist venne davvero chiamato per la parte e la strada si fece di nuovo facile per Chris, che alla fine ottenne il ruolo.

Thor: Ragnarok – il trailer italiano

Thor: Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre 2017.

La trama di Thor: Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.

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Wonder Woman 2: anche lo sceneggiatore de I Mercenari per il film

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Mentre si mette a punto il contratto che vedrà Patty Jenkins tornare a dirigere Gal Gadot per Wonder Woman 2, cresce anche la schiera di sceneggiatori che firmeranno lo script del secondo film sull’Amazzone di Temiscira.

THR riporta che Dave Callahan – lo sceneggiatore de I Mercenari e di Godzilla – si è unito al team formato già dalla stessa Jenkins e da Geoff Johns. 

Anche se la scelta può sembrare azzardata, considerando il tipo di film firmati da Callahan, sappiamo in realtà che lo sceneggiatore ha già lavorato con Patty Jenkins alla stesura di Jackpot, film che è stato poi scavalcato da Wonder Woman nelle priorità della regista.

Il tempo trascorso insieme è stato evidentemente costruttivo tanto che la Jenkins ha voluto di nuovo Dave al suo fianco.

Wonder Woman 2: Patty Jenkins vuole un cameo di Lynda Carter

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Leggi la nostra recensione di Wonder Woman

Anche se non è stato ancora ufficialmente annunciato, è molto probabile che Patty Jenkins torni alla regia del film che vedrà ancora come protagonista Gal Gadot. Il film sarà ambientato nell’Era moderna e la sceneggiatura è in fase di scrittura, con Goeff Johns e Patty Jenkins a lavoro a quattro mani.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 13 dicembre 2019.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, il regista offre nuovi dettagli sui Porg

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Tra le tante curiosità del nuovo Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ci sono senza dubbio i Porg, animaletti che hanno tenuto compagnia a Luke Skywalker durante il suo esilio, prima dell’arrivo di Rey.

Le bestioline destano molta curiosità, tanto che sono molte le domande che li riguardano. Così Rian Johnson, regista del film, ha deciso di rispondere dettagliatamente a riguardo, fornendo nuovi particolari sulla loro natura.

Ecco cosa ha risposto su Twitter a un fan: “Sono uccelli marini, sono di vari colori e i maschi sono leggermente più grandi delle femmine. Possono ricoprire in volo brevi distanze e sono molto curiosi.”

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, un esclusivo backstage dal D23

La sinossi: “In Star Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema USA il 15 dicembre 2017.”

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In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Tomb Raider onorerà la tradizione ma racconterà anche delle novità

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Alicia Vikander è stata scelta per interpretare la nuova Lara Croft nel film Tomb Raider, con buona pace di chi pensava che l’attrice premio Oscar non fosse abbastanza “dotata”.

Il film, diretto da Roar Uthaug, si baserà sulla versione nuova del gioco, in cui Lara è una giovanissima che si affaccia al mondo dell’avventura. Il film sarà quindi una storia di origini.

La Vikander, ospite al Toronto Film Festival per presentare il suo nuovo film, Euphoria, ha incontrato THR e ha brevemente raccontato l’esperienza di essere l’incarnazione di uno dei personaggi più amati della storia dei videogames.

“Lei è un personaggio amatissimo, come avete detto, e sono cresciuta giocando con questi videogiochi. Quando avevo 15 anni ed è arrivato il film con Angelina Jolie ero elettrizzata. Poi il videogioco ha subito una trasformazione nel 2013, ed è diventato una storia di origini. È come se la ragazza della porta accanto intraprendesse un viaggio per diventare l’eroina action che tutti conosciamo. Quindi, penso che ci siano elementi che onorano il personaggio che le persone conoscono, e altri elementi di novità, che spero siano interessanti per il pubblico.”

Tomb RaiderAlicia Vikander giocava di nascosto da bambina

La sinossi: “Sette anni dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb raider.”

Alicia Vikander è nota per aver interpretato Ex Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast confermato anche Walton Goggins.

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A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King. La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

Joker: il film sulle sue origini come il Batman: Year One di Darren Aronofsky

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La Warner Bros ha annunciato un film sulle origini del Joker che esula dalla presenza di Jared Leto, in cui è coinvolto Martin Scorsese alla produzione e forse Leonardo DiCaprio avrà il ruolo di protagonista.

I primi dettagli sul film hanno però messo in allarme Darren Aronofsky, regista de Il Cigno Nero che aveva in sospeso una collaborazione con Frank Miller per un adattamento cinematografico di Batman: Year One.

A quanto pare il suo pitch sull’Uomo Pipistrello era molto simile a quello che adesso sarà il film sulle origini del Clown Principe del Crimine.

Joker: in lavorazione una storia di origini senza Jared Leto

Durante la promozione di mother!, suo ultimo film presentato in Concorso alla Mostra di Venezia, Aronofsky ha detto a First Showing: “Credo che fossimo 15 anni in anticipo. Perché ho sentito il modo in cui parlano del nuovo film su Joker ed è esattamente il mio pitch per Batman. Avevo intenzione di girare a Detroit Est, a New York Est, senza ricostruire Gotham, per la Batmobile volevo una Lincoln Continental con due motori di autobus montati sopra.”

Il film vedeva un Bruce Wayne senzatetto, orfano, adottato da Big Al che lo aveva cresciuto per combattere il crimine. Nelle parole di Miller stesso, che avrebbe dovuto collaborare con Aronofsky: ” (…) completammo la sceneggiatura ed eravamo perfettamente contenti di quello che avevamo realizzato ma la Warner Bros la lesse e disse che non andava, che i produttori volevano fare un film che potessero vedere anche i loro figli e così non se ne fece nulla (…)”.

Che i tempi siano ora maturi per un film con gli stessi toni ma con il Joker per protagonista?

 

Grey’s Anatomy 14: Greg Germann tra le guest star

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Grey’s Anatomy 14: Greg Germann tra le guest star

Mentre cresce l’attesa del debutto di Grey’s Anatomy 14, oggi arriva la notizia di un nuovo ingresso nel cast delle guest star della quattordicesima stagione di Grey’s Anatomy

Secondo quanto apprendiamo da E! News l’attore Greg Germann sarà una delle guest star della prossima stagione e mentre i dettagli sul personaggio sono tenuti segreti sappiamo che si chiamerà Tom Koracick e la sua apparizione sarà nell’episodio intitolato “Go Big or Go Home”.

Grey’s Anatomy 14

Il primo episodio di Grey’s Anatomy 14 andrà in onda il 28 settembre 2017.  Grey’s Anatomy 14  è la quattordicesima stagione della  serie televisiva statunitense Grey’s Anatomy trasmessa dal 2005. È un medical drama incentrato sulla vita della dottoressa Meredith Grey, una tirocinante di chirurgia nell’immaginario Seattle Grace Hospital di Seattle. Il titolo di Grey’s Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della protagonista, Meredith Grey, e Henry Gray, autore del celebre manuale medico di anatomia Grey’s Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace (poi Seattle Grace Mercy West e, ulteriormente, Grey Sloan Memorial Hospital) è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la serie. I titoli dei singoli episodi sono spesso i titoli di una o più canzoni.

Inizialmente partita come una serie tv in midseason, Grey’s Anatomy ha ben presto attratto pubblico, ricevendo anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli anni. Insieme a Desperate Housewives e Lost, è considerata una delle serie TV che hanno riportato al successo il network televisivo statunitense ABC. Nel 2007 ha generato uno spin-off.

Thor: Ragnarok, un video dal backstage mostra una nuova scena con Loki

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Entertainment Tonight ha avuto la possibilità di visitare il set di Thor: Ragnarok in Australia e di parlare direttamente con Chris Hemsworth, interprete del Dio del Tuono.

Tra i commenti sul nuovo look di Thor e quelli relativi ai tantissimi incontri con i fan che lui e Tom Hiddleston hanno avuto nel corso delle riprese, nel montaggio vediamo, molto brevemente, una scena in cui Thor sembra minacciare Loki con il martello.

Ecco il video:

Thor: Ragnarok – il trailer italiano

Thor: Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre 2017.

La trama di Thor: Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.

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John Landis contro la Lucasfilm per il licenziamento dei registi

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Durante la promozione del suo Thriller 3D, John Landis ha parlato con  Collider di molti argomenti relativi al mondo del cinema.

Tra un commento sul cinema moderno e l’invito al figlio Max di non scrivere la sceneggiatura del remake di Un Lupo Mannaro Americano a Londra, Landis ha anche aspramente commentato il comportamento della Lucasfilm in merito ai licenziamenti dei registi.

Ricordiamo che qualche mese fa lo Studio allontanò Chris Miller e Phil Lord dal set di Han Solo, a produzione quasi ultimata, assumendo poi Ron Howard. Di recente invece la Lucasfilm ha licenziato Colin Trevorrow, che doveva dirigere Star Wars: Episodio IX, confermando invece J.J. Abrams alla regia.

Ecco cosa ha detto Landis: “Sto lavorando a molte cose al momento, non so quali di queste diventeranno reali. Sapete che io, Joe Dante e altri personaggi come noi, siamo tutti nella stessa posizione. Nessuno assume persone che hanno un’opinione. Come se pensassero ‘lui sa quello che fa’, non lo assumo. Guardate a Star Wars. Continuano a licenziare persone. Phil Lord e Chris Miller, che sono ragazzi di talento. Sono originali e divertenti. Hanno girato il 75% di un film e devo dirlo, non suona affatto bene per la nuova Lucasfilm. Quanti registi hanno già licenziato? Quattro. Quanti sceneggiatori? Dodici.”

Per poi chiudere ripetendo la tristemente nota frase che Lucas disse nei confronti della Disney: “È tutto molto preoccupante. Ricordate quando George Lucas disse di aver venduto i suoi figli a degli schiavisti bianchi? Beh… “

Un non detto che diventa alquanto loquace, date le premesse.

John Landis è stato ospite all’ultimo Festival di Venezia, dove ha presenziato la Giuria Venice Virtual Reality e ha presentato in anteprima mondiale la versione in 3D del videoclip Thriller e il documentario del making of.

Thriller torna al cinema in 3D, la parola a John Landis

Terminator 6: ecco chi dirigerà il film prodotto da Cameron

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Terminator 6: ecco chi dirigerà il film prodotto da Cameron

I diritti di sfruttamento del franchise tornano finalmente nelle mani del creatore, James Cameron, che non perde tempo ed avvia la produzione di Terminator 6, come aveva già annunciato.

Cameron si avvale ufficialmente della regia di Tim Miller, che ha diretto con grande successo di pubblico il primo film di Deadpool. Il coinvolgimento di Miller era stato già annunciato ma adesso arriva la conferma ufficiale e anche la certezza che Cameron sta lavorando a un rinnovamento totale del franchise.

Via Skynet’s Army, abbiamo anche la possibilità di leggere la descrizione del progetto, rilasciata da Skydance in occasione di una proiezione speciale di T2 in 3D, preceduta da una conversazione con Cameron e Miller.

“Unitevi ai filmmaker James Cameron e Tim Miller alla Paramount per un’esclusiva conversazione con Matt Belloni di The Hollywood Reporter in merito alla loro collaborazione sul prossimo Terminator”.

Terminator 6: a Maggio le riprese, Arnold Schwarzenegger nel film

La presentazione dell’evento lascia poche domande.

Ma che Terminator sarebbe senza Arnold Schwarzenegger? Cameron in persona aveva spiegato che l’attore doveva necessariamente comparire nel film, per semplici ragioni di DNA.

Ci deve essere un uomo il cui DNA è stato raccolto per fabbricare lo strato organico superficiale del Terminator… e presumibilmente a un certo punto si trattava di una persona reale.”

Riuscirà Cameron a coinvolgere di nuovo Schwarzy?

Only the Brave: trailer del film con Josh Brolin, Miles Teller e Jeff Bridges

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Josh Brolin, Miles Teller e Jeff Bridges sono i protagonisti di Only the Brave, film che racconta la storia vera dei Granite Mountain Hotshots, il gruppo scelto di del Prescott Fire Department fondato nel 2002.

Il gruppo nel 2013 si trovò a far fronte a quello che è passato alla storia come lo Yarnell Hill Fire, un devastante incendio nei boschi dell’Arizona che costò la vita a 19 dei membri della squadra.

Si tratta dell’incidente con il maggior numero di vittime per le forze civili degli Stati Uniti dopo l’11/9.

Di seguito il trailer:

Il film, prodotto dalla Sony Pictures Entertainment, racconta il cameratismo e l’eroismo del gruppo, sorta di cowboys che combattono gli incendi invece che i cattivi. La drammatica tagline del film dice: Sii testimone dell’incredibile squadra che ha mostrato al mondo il significato di eroismo.

A dirigere il film è stato chiamato Joseph Kosinski (Tron: Legacy), mentre trai protagonisti ci sono Josh Brolin, Miles Teller e Jeff Bridges.

Fonte: Sony Pictures Entertainment

Cinquanta sfumature di rosso: teaser trailer ufficiale

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Cinquanta sfumature di rosso: teaser trailer ufficiale

La Universal Pictures dopo il poster ha diffuso il teaser trailer ufficiale di Cinquanta Sfumature di Rosso, l’atteso terzo capitolo e sequel di Cinquanta Sfumature di Nero.

 

Cinquanta sfumature di rosso posterNel cast anche Eric Johnson, Eloise Mumford, Rita Ora, Luke Grimes, Victor Rasuk, Max Martini, Callum Keith Rennie, Bruce Altman,  Arielle Kebbel, Robinne Lee, Brant Daugherty,  e con Kim Basinger e Marcia Gay Harden. Cinquanta sfumature di rosso uscirà al cinema da giovedì 8 Febbraio 2018

Cinquanta sfumature di rosso

Jamie DornanDakota Johnson tornano a vestire i panni di Christian Grey e Anastasia Steele in Cinquanta Sfumature di Rosso, il terzo capitolo tratto dal best-seller mondiale
“Fifty Shades”. Riprendendo il filo rosso degli eventi narrati nei precedenti due film di grande successo del 2015 e del 2017, che nel mondo hanno incassato 950 milioni di dollari, il nuovo capitolo arriverà nelle sale il giorno di San Valentino del 2018.

Come per Cinquanta sfumature di nero, anche la regia di Cinquanta sfumature di rosso
è stata affidata a James Foley (Fear, House of Cards).

Michael De Luca, Dana Brunetti e Marcus Viscidi saranno nuovamente i produttori insieme
a E L James, la creatrice di questa saga di straordinario successo mondiale.  La sceneggiatura è firmata da Niall Leonard ed è tratta dal romanzo della James.

Hellboy: al via le riprese, prima foto di David Harbour

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Sono ufficialmente partite le riprese di Hellboy, nuovo adattamento dell’omonimo fumetto che avrà per protagonista David Harbour.

Le riprese del film si svolgeranno tra il Regno Unito e la Bulgaria, mentre di seguito potete ammirare la prima minacciosa immagine dell’attore di Stranger Things nei panni del protagonista.

Hellboy, il primo artwork dal mercato di Cannes

Hellboy è stato scritto da Andrew CosbyChristopher Golden e Mike Mignola stesso. Inoltre sappiamo che sarà diretto da Neil Marshall (The Descent, Game of Thrones). Nel cast del film David Harbour, Milla Jovovich e Ian McShane.

Cliffhanger: i 10 migliori della storia del cinema

Cliffhanger: i 10 migliori della storia del cinema

L’espediente narrativo del Cliffhanger è quello strumento per cui un racconto si conclude con un colpo di scena, un filo narrativo “appeso” per così dire, in sospeso, che fa pensare che ci sarà ancora altro da raccontare sulla medesima storia.

Si tratta di un espediente che nasce in letteratura ma che anche il cinema usa in abbondanza e, per quello che riguarda il mondo delle trilogie e dei sequel, è quasi il pane quotidiano. Ma in quale storia il cliffhanger è utilizzato al meglio? Ecco 10 esempi che possono essere considerati i migliori della storia del cinema recente.

Il Signore degli Anelli – Le Due Torri

Il film campione di incassi di Peter Jackson assume su di sé lo stesso senso di incompiutezza del primo film, La Compagnia dell’Anello, tuttavia, se il capitolo uno della saga aveva una compostezza narrativa e lasciava solo immaginare che sarebbe accaduto altro, ne Le Due Torri sappiamo che non arriverà niente di buono. L’ultimo dialogo/monologo di Gollum/Smeagol ci fa presagire che esiste una ‘lei’ che, nelle intenzioni della creatura, si occuperà dei due Hobbit, Frodo e Sam. Si tratta di Shelob, ovviamente. In pratica, Le Due Torri si conclude con i due Hobbit alla mercé di Gollum che si stanno avviando dritti dritti tra le fauci del ragno gigante.

The Matrix Reloaded

Che i due sequel di The Matrix del 1999 siano più deboli rispetto al primo storico film non è un segreto, tuttavia la fine del secondo capitolo mette lo spettatore di fronte a una realtà sconvolgente. Tutto ciò che pensavamo di sapere sulla mitologia del film è capovolto. Inoltre, il messia digitale Neo non è più capace di tornare al mondo reale e cade in coma. Proprio di fianco all’incarnazione umana della sua arcinemesi, l’Agente Smith.

Star Wars: Il Risveglio della Forza

Tutto il film diretto da J.J. Abrams è una ricerca di Luke Skywalker. La Resistenza lo cerca perché ha ancora fede nei Cavalieri Jedi, la sorella lo cerca perché spera di riconvertire alla Luce suo figlio Ben/Kylo Ren. Persino Rey abbraccia questa ricerca, spinta dal desiderio di conoscere le sue origini e di ritrovare la sua famiglia. Tuttavia, quando la ragazza lo trova e gli tende la spada che fu sua, il vecchio Cavaliere rimane in silenzio, a osservare, senza proferire parola. La domanda che tutti ci poniamo è: quali saranno le prima parole di Luke Skywalker (dopo oltre 30 anni di silenzio)?

Kill Bill: Volume 1

Il dittico sulla vendetta di Quentin Tarantino non è certo ricordato per i Cliffhanger ma per il sangue e le coinvolgenti coreografie di battaglia con protagonista la Sposa Beatrix Kiddo. Tuttavia ricordiamo che il Volume 1 termina con una sorpresa: la figlia di Beatrix è viva e vegeta, sta bene ed è con Bill. Questa rivelazione non cambia assolutamente nulla dal punto di vista dell’azione, dal momento che la Sposa continuerà la sua scalata verso la vendetta fino ad arrivare a Bill, ma aggiunge un’abbondante quantità di dramma alla storia.

Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma

È inevitabile dire male dei sequel de La Maledizione della Prima Luna. Il franchise Pirati dei Caraibi, cominciato con un film brioso e leggero, si è poi trasformato in un’epopea action per i Sette Mari atta a soddisfare le manie narcisiste di Johnny Depp e del suo ormai iconico personaggio, Jack Sparrow. Tuttavia è inevitabile sottolineare che il secondo capitolo della saga si chiude con ben tre tracce narrative sospese: la prima è ovviamente il destino di Sparrow, inghiottito dal Kraken e prigioniero di Davy Jones. La seconda è rappresentata dal cattivo, Lord Beckett, che prende il comando dell’Olandese Volante; mentre la terza e conclusiva svolta nel finale del film è il ritorno di Barbossa, che si pensava fosse morto alla fine del film precedente. Questo si che è un Cliffhanger.

Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1

Siamo d’accordo che dei due film in cui è stato diviso l’ultimo capitolo della saga potteriana, la Parte 1 è la più debole, con infinite scene di campeggio e lunghi spiegoni noiosi ma inevitabili per far capire la storia ai non lettori. Eppure, il film diretto da David Yates si conclude con un colpo di coda spettacolare e spaventoso. Durante il film abbiamo appreso la natura dei Doni e la loro potenza, conosciamo anche la loro collocazione, e nel finale vediamo una scena spaventosa anche per chi non crede alla magia. Voldemort profana la tomba di Silente per impossessarsi della Bacchetta di Sambuco, allo scopo di diventare invincibile e finalmente uccidere Harry.

Il Cavaliere Oscuro

Il sacrificio, la dedizione, l’abnegazione a una causa, l’eroismo che si manifesta anche nel fare un passo indietro, per il bene comune, di una città, di Gotham. Alla fine del capitolo centrale della trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, vediamo il nostro Batman addossarsi la colpa dei crimini di Harvey Dent, per far si che con lui non muoia la speranza che aveva contribuito a costruire nel cuore dei cittadini con un meraviglioso Cliffhanger. Un gesto di eroismo puro e disinteressato, che mette l’eroe dalla parte opposta della legge e lo rende criminale e ricercato, un sacrificio che solo Batman poteva compiere, che solo l’eroe che si mostra nel momento del bisogno poteva abbracciare come sorte inevitabile. Per sconfiggere il caos e il Joker.

Ritorno al Futuro: Parte II

Prima che tutti obbiettino che anche il primo film della trilogia termina con un cliffhanger (Doc che dice a Marty che i suoi figli sono in pericolo esortandolo a un viaggio nel futuro, questa volta), c’è da fare una specificazione. La famosa battuta di Doc alla fine di Ritorno al Futuro era intesa come una battuta. Né Robert Zemeckis né Bob Gale sapevano che ci sarebbe stata una Parte II, mentre sapevano benissimo che ci sarebbe stata una Parte III, perciò legarono i due film da una svolta narrativa astuta.

Alla fine del secondo film, vediamo Doc e Marty alle prese con la grande tempesta di fulmini di Hill Valley, la stessa che nel primo film riportò Marty nel 1985. Questa volta Doc, non riuscendo ad atterrare con la DeLorean per via delle turbolenze, viene colpito da un fulmine. Rimaniamo per un secondo con Marty, incredulo, che pensa che Doc sia morto, ma in quell’istante sopraggiunge un dipendente della Western Union, che ha per lui una lettera da parte di Doc proveniente dal 1885. Il fulmine lo ha riportato indietro di un secolo, storia raccontata nella Parte III.

Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug

Nonostante gli adattamenti cinematografici de Lo Hobbit siano deboli da un punto di vista narrativo (300 pagine diluite in tre film da oltre due ore ciascuno), alcune cose sono senza dubbio apprezzabili, come la chiusura sospesa del secondo film con il suo Cliffhanger. Ne La Desolazione di Smaug assistiamo alla lotta dei Nani per riprendersi la Montagna, combattendo contro il drago Smaug. Alla fine i piccoli eroi non solo non riescono a sconfiggere la tremenda e avida bestia, ma riescono a spostare l’attenzione della creatura sugli umani e su Pontelagolungo (Esgaroth). Il film si conclude con Smaug che, minaccioso, vola verso la città, con il solo desiderio di distruggere ogni cosa.

Star Wars: L’Impero Colpisce Ancora ha il miglior Cliffhanger

Non solo è uno dei film con il miglior cliffhanger di sempre, ma rientra anche nei più grandi colpi di scena della storia del cinema moderno (e con la battuta più famosa, probabilmente). Il film si conclude con gli eroi prigionieri o seriamente feriti e sofferenti. Ricapitoliamo: Han Solo è prigioniero nella grafite, Luke Skywalker è traumatizzato in maniera seria, oltre ad aver perso la mano. I due eroi su cui la Resistenza poneva le proprie speranze sono apparentemente senza alcuna via di salvezza.

NB Per definizione, molti dei film di cui parleremo sono i capitoli numero due di famose trilogie.

Valerian e la città dei mille Pianeti: recensione del film di Luc Besson

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Basato sul fumetto degli anni ’70, Valerian e Laureline, arriva in sala il 15 settembre 2017 Valerian e la città dei mille Pianeti, diretto dal visionario Luc Besson e interpretato dalla giovane coppia di eroi formata da Dane DeHaan e Cara Delevingne.

In Valerian e la città dei mille Pianeti Nel XXVIII secolo, Valerian è un agente speciale del governo intergalattico che fa squadra con Laureline. I due sono incaricati dai loro superiori di portare a termine operazioni speciali e super segrete, fino a che non si trovano coinvolti in un mistero che li costringerà a scegliere tra l’amore e il dovere.

Valerian e la città dei mille Pianeti, il film

Ci sono diversi tipi di cine-fumetti, nel senso letterale della parola (film basati su un fumetto) e diversi tipi di eroi, che pur non essendo super, hanno tutte le carte in regola per entrare a far parte dell’Olimpo di personaggi a cui l’uomo comune si affiderebbe in situazioni di grave pericolo. I due protagonisti sono infatti degli eroi, sprezzanti del pericolo, scavezzacollo, diremmo quasi che se le vanno a cercare le complicazioni, tuttavia agiscono secondo un solido e inattaccabile codice morale e secondo la legge (cosa ribadita più volte nel film dal personaggio di DeHaan).

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I due ragazzi sono eroi eppure non si prendono mai troppo sul serio, dettando i toni del film e stabilendo un leit motive di leggerezza che sboccia a ogni scambio di battuta, senza nulla togliere ai temi importanti di cui si fa ambasciatore il film. La diversità e l’accettazione sembrano dati di fatto nel futuristico 2700 del film, e sono gli errori umani a causare problemi, non motivazioni più tristemente vicine a noi, come l’odio o la paura del diverso. In Valerian e la città dei mille Pianeti la convivenza tra specie e habitat è così armonica da risultare normale anche allo spettatore, catapultato in un 3D fluorescente ed eccitato dagli inseguimenti forsennati e le scene d’azione che si susseguono animatamente.

L’aspetto visivo è senz’altro la parte più interessante del film: le creature realizzate in computer grafica sono il risultato di anni di sperimentazione e del lavoro di tantissimi artisti sparsi per il mondo, reclutati da Besson per dare concretezza alla sua visione che è partita tanto tempo fa, quando aveva appena dieci anni e suo padre gli regalò il primo fumetto di Valerian e Laureline.

Bestia, location, tecnologia, astronavi ed edifici, tutto è perfettamente immaginato per costruire un mondo chiaramente di fantasia ma che conserva una sua armonia interna, che rimane plausibile anche se, per ovvie ragioni, non verosimile. I due protagonisti rivelano avere una buona alchimia, tuttavia le limitate doti di interprete della Delevingne e le migliori performance che DeHaan offre con il registro drammatico, smascherano una mancanza di carisma di cui risente tutto il film, tanto che a fare più bella figura sono i personaggi in CGI, come i tre brutti informatori con cui si relaziona Laureline, oppure Bubble, alieno che ha la capacità di trasformarsi in chiunque e che nella sua veste “ufficiale” ha le sembianze di Rihanna.

Trattandosi dell’adattamento di un’opera molto vasta, Luc Besson ha tentato di realizzare un primo capitolo che fosse autonomo, inserendo dettagli e informazioni che rendessero completa l’esperienza dello spettatore, ma lasciandosi aperte le porte per eventuali sequel (il progetto ideale prevede una trilogia) che saranno decisi in ultima analisi dal box office. Questa esigenza di dire tutto determina anche la durata, forse eccessiva, del film, oltre due ore, in cui non manca l’azione ma non mancano anche i blocchi narrativi se non proprio superflui almeno non propedeutici alla storia principale. Ingiustamente stroncato all’estero, Valerian e la città dei mille Pianeti offre genuino intrattenimento, con un discreto senso dell’avventura e del racconto, dei mondi fantastici in cui è piacevole immergersi e tanti buoni sentimenti esposti talvolta in maniera troppo didascalica.

 

Appuntamento al parco: recensione del film con Diane Keaton

Appuntamento al parco: recensione del film con Diane Keaton

Joel Hopkins, regista britannico di pellicole romantiche al suo quarto lavoro, prova a bissare il successo di Oggi è già domani (2008), in cui aveva diretto Dustin Hoffman e Emma Thompson, con Appuntamento al parco, protagonisti Diane Keaton e Brendan Gleeson, al cinema dal 14 settembre.

Si tratta di una commedia romantica elegante, bucolica e gentile come il quartiere di Londra in cui si svolge, Hampstead – il parco del titolo è proprio Hampstead Heath.

Anche qui, come nel lavoro del 2008, Hopkins immagina una coppia di protagonisti non più giovani, con vite che si trascinano piuttosto stancamente, il cui incontro apre ad entrambi nuove prospettive sul futuro. Emily, Diane Keaton, è una vedova americana cui il marito ha lasciato, morendo, una montagna di debiti e una bella quanto costosa casa a Hampstead. Lei non sembra curarsi dei propri problemi finanziari e trascorre le giornate impegnata nel volontariato, finché un giorno non si accorge che nel parco di fronte a casa sua vive uno strano e solitario individuo, Donald, Brendan Gleeson. Incuriosita, va a conoscerlo e scopre che una società immobiliare vuole cacciarlo dalla baracca in cui vive da 17 anni per costruire un nuovo complesso residenziale. Decide così di aiutarlo.

Appuntamento al parco soffre di un problema principale: ha un soggetto e una sceneggiatura inconsistenti, che si limitano a riproporre dei cliché senza rileggerli in una nuova chiave, dare loro nuova vita, inserire spunti di interesse. Di qui una trama piatta, senza ritmo, più che prevedibile in ogni aspetto, che si avvia stancamente verso l’epilogo senza essere mai davvero decollata. Personaggi tratteggiati in modo lacunoso e non brillante. Emily è sul punto di perdere tutto, anche la casa, ma non sembra preoccuparsene minimamente, non cerca di uscire da questa situazione e la sua unica occupazione è fare volontariato per giuste cause, come la difesa dei salmoni e la lotta contro i ripetitori nel quartiere. Eppure sembra una donna dal carattere forte, con una spiccata individualità, non si capisce perché non reagisca e non affronti la propria situazione. Anche quando infine è costretta a farlo, la risolve nel più classico dei modi, non dando l’occasione di vederla cimentarsi con soluzioni un po’ più originali, che potevano portare ossigeno al film.

Donald è un barbone gentiluomo che vive in baracca nel parco, ma usa profumo al patchouli, il classico burbero dal cuore tenero, nel quale fa breccia Emily, nell’altrettanto classico incontro-scontro-innamoramento tra due personalità apparentemente decise e volitive. Il convergere delle loro strade non basta a portare freschezza e vivacità, come non bastano l’esperienza e la solidità di Diane Keaton e Brendan Gleeson, che qui hanno davvero poco a cui aggrapparsi. Neppure il loro rapporto è approfondito, nonostante sia il cuore del film, così come le motivazioni che hanno spinto Donald a una scelta di vita radicale, mentre la questione della speculazione edilizia è un mero pretesto.

Appuntamento al parco voleva forse essere un inno alla libertà, un invito a non farsi condizionare dalle convenzioni sociali, a riscoprire sentimenti e valori autentici, ma allo spettatore arriva solo un’eco lontana di ciò. La commedia si mantiene leggera, garbata, venata di un debole humour, ma si avverte la mancanza di un’urgenza espressiva e la stanchezza di un regista che sembra aver esaurito la sua vena creativa. Il film appare dunque come una bella confezione, purtroppo vuota, una cartolina da Hampstead a un pubblico che rimane inesorabilmente lontano, perché per coinvolgerlo servono emozioni vere, che qui non trovano posto.

Borg McEnroe: trailer italiano ufficiale del film

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Borg McEnroe: trailer italiano ufficiale del film

Lucky Red ha diffuso il trailer italiano ufficiale di Borg McEnroe, biopic che racconta i 14 incontri nei quali i due tennisti Bjorn Borg e John McEnroe si sono confrontati sul campo. I due sportivi saranno interpretati da Sverrir Gudnason (Borg) e Shia Labeouf (McEnroe).

Borg McEnroe: teaser e poster del biopic con Shia LaBeouf

Il film sarà distribuito da Lucky Red per l’Italia è arriverà in sala il prossimo giovedì 9 novembre 2017.

Coco, il nuovo trailer del film Disney•Pixar

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Coco, il nuovo trailer del film Disney•Pixar

Disney•Pixar ha diffuso il nuovo trailer di Coco, il prossimo film d’animazione dello Studio, che arriverà al cinema il prossimo 22 novembre.

Coco: il teaser poster del film

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Marvel a lavoro per riottenere i diritti di Fantastici Quattro e X-Men

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A ogni sua apparizione pubblica, Stan Lee ha sempre molto da raccontare, sarà la sua vita ricca di avventure, sarà la sua lunga carriera alla Marvel, sarà che l’anziano papà di alcuni dei più famosi supereroi dei fumetti è sempre un vulcano attivo.

Di recente aveva infatti raccontato della sua conversazione con Leonardo DiCaprio, in merito a un eventuale biopic su di lui. L’attore che si era proposto per il ruolo da protagonista si è sentito rispondere che Lee avrebbe accettato di fargli un provino!

Adesso, ospite al Wizard World Nashville, Stan Lee ha parlato della Marvel e in particolare degli Studios che, a detta sua, stanno lavorando per riottenere i diritti di sfruttamento cinematografico dei Fantastici Quattro e degli X-Men.

Leonardo DiCaprio vorrebbe essere Stan Lee al cinema

Parlando a Comic Book, ha detto: “Prima o poi, riusciranno ad ottenere in dietro i diritti di tutti i personaggi. Ci stanno lavorando sopra, e stanno ancora facendo film sugli X-Men e altre cose. Non vi preoccupate. Avrete tanti di questi supereroi Marvel nei prossimi anni che non vi basterà il tempo per guardarli tutti.”

Senza dubbio le parole di Lee sono rincuoranti, mentre il futuro dello Studio appare radioso, con Thor: Ragnarok all’orizzonte e altri titoli molto attesi in arrivo nel 2018, tra cui Avengers: Infinity War e Black Panther.

Harley Quinn: la spettacolare figure Hot Toys

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Harley Quinn: la spettacolare figure Hot Toys

Ecco le immagini della spettacolare action figure di Harley Quinn firmata dalla Hot Toys. Il personaggio è rappresentato nel suo abito oro e nero, nella scena di Suicide Squad in cui è in compagnia di Joker e dello sventurato gangster interpretato da Common.

Ecco la statuetta da collezione nel dettaglio nelle foto a seguire:

Harley Quinn è al centro di almeno tre progetti Warner Bros e dovrebbe essere interpretata, in tutti e tre i film annunciati, da Margot Robbie.

Margot Robbie rivela quando ritornerà come Harley Quinn

Il primo film è il sequel di Suicide Squad, che però non ha ancora una data d’uscita, anche se di recente è stato annunciato che Gavin O’Connor si occuperà della regia. Il secondo è Harley Quinn vs Joker, che rimane, anche questo, un progetto misterioso, che dovrebbe divincolarsi dalla continuity del DCEU.

Il terzo film, che sembra per ora quello più strutturato, è Gotham City Sirens, in cui la Robbie sarà Harley al fianco di Poison Ivy e Catwoman, entrambe ancora senza volto.

Avengers: Infinity War, Visione fa i compiti in una nuova foto dal set

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È stato Mark Ruffalo a scattare la foto che Paul Bettany ha condiviso dal set di Avengers: Infinity War in cui, truccato di tutto punto, l’attore inglese fa “i compiti” con tanto di occhiali sul naso.

Ecco l’immagine condivisa su Instagram da Bettany in persona:

Avengers Infinity War: il primo teaser dal Comic Con [LEAK]

La sinossi: Mentre gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza stessa non sono mai state tanto a rischio.

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Avengers: Infinity War, 15 villain che potrebbero venire dopo

Avengers: Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a Anthony e Joe Russo.

Il cast del film al momento è composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland, Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict Wong, Pom Klementieff e Chadwick Boseman.

Wonder Woman: ecco come sarebbe dovuto finire

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Wonder Woman: ecco come sarebbe dovuto finire

Il canale youtube HISHE ha condiviso un nuovo video in cui illustra l’esilarante finale alternativo di Wonder Woman, pensato appositamente per i proprio seguaci.

Wonder Woman 2: Patty Jenkins vuole un cameo di Lynda Carter

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Leggi la nostra recensione di Wonder Woman

Anche se non è stato ancora ufficialmente annunciato, è molto probabile che Patty Jenkins torni alla regia del film che vedrà ancora come protagonista Gal Gadot. Il film sarà ambientato nell’Era moderna e la sceneggiatura è in fase di scrittura, con Goeff Johns e Patty Jenkins a lavoro a quattro mani.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 13 dicembre 2019.

Luc Besson a Roma presenta Valerian e la città dei mille Pianeti

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Luc Besson a Roma presenta Valerian e la città dei mille Pianeti

Il regista culto del Quinto elemento e di Lucy, Luc Besson, è arrivato a Roma per presentare il suo ultimo film, Valerian e la città dei mille Pianeti, pellicola in 3D che non ha riscosso molto successo all’estero ma che sembra essere stato accolto bene dalla stampa italiana.

Luc Besson è molto legato al fumetto da cui ha tratto il film, dal momento che lo leggeva sin da piccolo, quando aveva dieci anni. E la passione per il fumetto non lo ha abbandonato nemmeno adesso: “Leggo ancora fumetti oggi e sento sempre dei colleghi o anche degli amici che mi dicono che sono infantile, ma io non mi sento affatto tale. Mi sento adulto, e gestire duemila persone per quattro anni per dirigere un film, oppure avere 5 figli che mi aspettano a casa credo che dimostri che non ho nulla di infantile. Non ho assolutamente dimenticato il piccolo Luc che sono stato, ho ottimi rapporti con lui, è un bravo bambino che mi aiuta molto. Questo mi fa pensare a un filosofo che ha detto che il bambino è il padre dell’uomo, e quindi il piccolo Luc può essere anche mio padre.”

Il film presenta un massiccio utilizzo di computer grafica, con la ricostruzione di infiniti mondi e creature aliene, una diversa dall’altra, tutte al servizio di una storia visionaria. Il processo di genesi della scenografia e del concept è stato collettivo e particolare, come spiega Luc Besson in persona:

“Quando si inizia a girare un film di fantascienza bisogna evitare il genere da spettatore, perché così facendo si evita di emulare troppo quello che si è visto in precedenza. Per il film ho scelto sei artistiche che ho fatto lavorare per un anno: non avevano nessuna indicazione di sceneggiatura. La prima cosa che ci serviva era capire com’era il XXVIII secolo e dovevamo creare oltre ottomila specie aliene. Questo ci ha spinto a creare. I sei artisti li avevo scelti tramite un concorso, non si conoscevano e non potevano parlare tra loro.

Erano in contatto con me, una volta a settimana, via Skype, perché vengono da ogni parte del mondo. Dopo un anno hanno prodotto 5-6 mila disegni, alcuni di questi completamente folli. Poi sono intervenuto io e ho scelto per il secondo anno altri sei disegnatori. Abbiamo seguito un processo inverso, abbiamo dato loro lo script e si dovevano allenare a disegnare, ma a quel punto il film era un progetto molto più strutturato.”

Valerian e la città dei mille pianeti: il trailer italiano ufficiale del film di Luc Besson

Come nella maggior parte dei film, anche Valerian vede (co) protagonista una forte figura femminile, interpretata da Cara Delevingne“Ho un grande rispetto per le donne – ha spiegato il regista – Se l’uomo deve difendersi fa ricorso alla forza, la donna invece al cervello e al cuore. Credo che siano un buon esempio, basta pensare che le donne non hanno mai dichiarato guerra nella storia. Sarei favorevole a un passaggio di consegna del potere nelle mani delle donne. Solo che gli uomini giocano meglio a calcio!”

Come ogni film di genere, anche Valerian si serve del racconto particolare per sollevare temi importanti, in questo caso addirittura fondamentali per la storia dell’uomo: “Il vero argomento del film è la storia delle etnie che sono state sterminate in nome dell’economia, o del progresso, pensiamo ai nativi americani, alle popolazioni dell’America del sud, agli ebrei naturalmente. Ho notato che con i miei figli, quando parlo di ciò che è accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale, non ottengo la loro attenzione perché hanno l’impressione di essere a scuola e si annoiano. Una volta però mio figlio, a proposito di Valerian, mi ha detto ‘è orribile, hanno sterminato sei milioni di persone dello stesso popolo’. E io ho colto l’occasione per raccontare di ciò che è accaduto nella Storia. Sono riuscito a intervenire così e ho provato a educarlo. Diciamo che mi tocca fare dei film da 180 milioni per educare i miei figli.”Valerian

E poi continua in merito al messaggio portante del film: “Il messaggio più importante del film è che questo popolo che ha perso tutto è incline al perdono, non alla vendetta. Pensiamo ai Marvel, l’unico scopo di quei personaggi sembra distruggere. Questa popolazione aliena invece, che ha perso tutto, non conosce la vendetta e ha capito che si è trattato di un incidente e l’unico suo desiderio è ritrovare la propria terra. Penso che sia un messaggio molto importante soprattutto per i bambini e per i giovani. La vendetta non è necessariamente la risposta automatica.”

La tecnologia, fondamentale nel film, permette di visualizzare qualsiasi cosa nel film. C’è qualcosa che non è riuscito a realizzare?

“La tecnologia se utilizzata bene libera. Oggi il limite è imposto dall’immaginazione e per fortuna a me non manca. Ed è quello che rimprovero ai film di fantascienza degli ultimi anni in America. C’è sempre un cattivo che è un alieno, c’è sempre un supereroe. Vanno tutti dallo stesso fornitore di calzamaglia. Economicamente funzionano benissimo ma io dopo 25 minuti ne ho abbastanza.”

Leggi la recensione di Valerian e la città dei mille Pianeti

Luc Besson si è avvicinato al fumetto in questione perché il padre gli regalò un fumetto di Valerian. Il film è infatti dedicato al genitore: “Purtroppo è scomparso durante la lavorazione e non sono riuscito a farglielo vedere. Ed è una grande frustrazione. Ma credo che lassù ci saranno delle ottime sale e che possa vedere il film anche senza gli occhiali per il 3D, magari insieme a David Bowie.”

Il 3D è stato inventato, per come lo conosciamo adesso, da James Cameron, che si è rivelato molto generoso nei confronti del regista francese: “Non sono l’unico a dovere molto a James Cameron. Tutto il cinema gli deve molto, perché è stato un precursore della tecnologia che io uso in Valerian. L’ha inventata lui in Avatar. E come ogni grande artista è stato generoso, mi ha invitato sul set di Avatar, ho visto varie volte il film, mi ha dato dei consigli. È uno di quei fratelli maggiori molto generosi, e non sono stato il solo privilegiato, è stato generoso con molti altri. Abbiamo organizzato tante proiezioni in giro per il mondo, ma quella che temevo di più era quella a cui ha partecipato lui.”

Protagonisti del film sono Cara Delevingne e Dane DeHaan, giovanissimi interpreti con una lunga carriera davanti a loro: “Avevo voglia di chiamare dei giovani per innovare le schiere degli attori sul grande schermo. Se guardiamo alla Formula 1 ci sono piloti di 17 anni, quindi ho pensato che nel XXVIII secolo ci saranno dei piloti di caccia molto giovani, i tempi di accorciano e tutto procede con una maggiore rapidità. Mi è sembrato logico scegliere degli attori molto giovani.”

In un piccolo ruolo, il film porta sul grande schermo anche la pop-star Rihanna, in un ruolo molto simpatico ma allo stesso tempo tragico: “Il personaggio di Bubble esisteva nei fumetti già dal 1975, era un personaggio importantissimo perché non si maschera semplicemente, ma si trasforma. Mi piaceva che lei soffrisse di questa capacità, perché trasformandosi si trovava priva di una sua identità personale. Non è nessuno e può essere tutti, è come la sindrome dell’attore che recita Riccardo III e poi a casa va a buttare la spazzatura. Bubble rappresenta il ruolo dell’attore. Poi mi sono chiesto a chi domandare per questo ruolo e ho subito pensato a lei. E il direttore di casting mi ha chiesto una seconda scelta, ma io non ce l’avevo, volevo lei ed è bastato chiederglielo perché accettasse.”valerian rihanna

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Grey’s Anatomy 14×01: anticipazioni

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Grey’s Anatomy 14×01: anticipazioni

Il network americano della ABC dopo le foto promozionali ha diffuso la trama di Grey’s Anatomy 14×01, il primo inedito episodio della quattordicesima stagione di Grey’s Anatomy.

In Grey’s Anatomy 14×01 si intitolerà “Break Down the House” Meredith e la squadra sono concentrati sull’aiuto della sorella di Owen dopo il ritorno scioccante e Amelia affronta un conflitto su un paziente. Nel frattempo, Bailey è costretto a dare a Grey Sloan un rinforzo dopo i problemi e ciò che è accaduto, dunque nuovi volti entrano a far parte del team. Scritto da Krista Vernoff l’episodio Grey’s Anatomy 14×01 è diretto da Debbie Allen.

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Grey’s Anatomy 14×01

Il primo episodio di Grey’s Anatomy 14 andrà in onda il 28 settembre 2017.  Grey’s Anatomy 14  è la quattordicesima stagione della  serie televisiva statunitense Grey’s Anatomy trasmessa dal 2005. È un medical drama incentrato sulla vita della dottoressa Meredith Grey, una tirocinante di chirurgia nell’immaginario Seattle Grace Hospital di Seattle. Il titolo di Grey’s Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della protagonista, Meredith Grey, e Henry Gray, autore del celebre manuale medico di anatomia Grey’s Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace (poi Seattle Grace Mercy West e, ulteriormente, Grey Sloan Memorial Hospital) è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la serie. I titoli dei singoli episodi sono spesso i titoli di una o più canzoni.

Inizialmente partita come una serie tv in midseason, Grey’s Anatomy ha ben presto attratto pubblico, ricevendo anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli anni. Insieme a Desperate Housewives e Lost, è considerata una delle serie TV che hanno riportato al successo il network televisivo statunitense ABC. Nel 2007 ha generato uno spin-off.

Robert Downey Jr. e lo screen test per Iron Man

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Nel 2007 Robert Downey Jr. era niente di più che un attore che negli anni ’80 aveva avuto grandi possibilità e aveva dimostrato un grande talento, che però aveva sciupato con i vizi di alcol e droga.

Nel 2007 arriva per David Fincher, che lo vuole con sé in Zodiac, e Robert dimostra di essere ancora un attore valido, mentre nel privato tiene a bada i suoi demoni.

La svolta arriva però, come tutti sappiamo, con Iron Man, che lo lancia (di nuovo) nello star system con potenza e promette di farlo rimanere lì per tanti anni, come si è poi visto in seguito.

Sotto potete vedere un video che mostra uno screen test di RDJ per il ruolo di Iron Man, che oltre a cambiare la vita di molti fan e per alcuni versi anche quella degli Studios a Hollywood, ha anche rivoluzionato la vita dell’attore, che da allora ha ripreso a lavorare con grande ritmo, per la gioia di chi ama le grandi performance.

Rivedremo Robert Downey Jr. nei panni di Tony Stark/Iron Man in Avengers Infinity War.

Avengers Infinity War: il primo teaser dal Comic Con [LEAK]

La sinossi: Mentre gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza stessa non sono mai state tanto a rischio.

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Avengers Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a Anthony e Joe Russo.

Il cast del film al momento è composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland, Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict Wong, Pom Klementieff e Chadwick Boseman.

Star Wars Episodio IX: il film uscirà a dicembre 2019

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Star Wars Episodio IX: il film uscirà a dicembre 2019

L’avvicendamento alla sedia di regia di Star Wars Episodio IX ha determinato lo slittamento della data d’uscita del film che da una release estiva scivola alla “classica” uscita natalizia.

Stando all’account ufficiale di Twitter del franchise, il film uscirà in sala il 20 dicembre 2019, esattamente due anni dopo Gli Ultimi Jedi. Mentre i fan di Star Wars potranno comunque godere dello spin off su Han Solo la prossima primavera.

Il licenziamento di Colin Trevorrow ha ovviamente scombussolato i piani della Lucasfilm che ha assunto J.J. Abrams per dirigere il film e co-sceneggiarlo insieme a Chris Terrio. Questo cambiamento ai vertici della squadra creativa ha ovviamente condizionato la scelta di procrastinare l’uscita del film.

Star Wars Episodio IX: J.J. Abrams dirigerà il film

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Il prossimo appuntamento con la saga è a dicembre con l’Episodio VIII. Il film sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

In Star Wars Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran.

Star Wars Episodio IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20 dicembre 2019.

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