I piani originali prevedevano che
Spider-Man 4 fosse una storia di strada che
ruotava intorno a Peter Parker e Daredevil che si alleavano per
combattere il sindaco Wilson Fisk. Si prevedeva che Ant-Man sarebbe
stato coinvolto nella storia e che il film sarebbe uscito nel 2025,
finché gli scioperi dell’anno scorso non hanno provocato il caos a
Hollywood. Ora il film dovrebbe arrivare nelle sale nel 2026, a
cavallo tra Avengers:
Doomsday e Avengers:
Secret Wars.
Il Peter Parker di Tom Holland sarà presumibilmente il
protagonista del primo dei due Avengers, quindi una semplice storia
di strada non funzionerà più, soprattutto se Doomsday si concluderà
con la distruzione della Terra-616 e la creazione di una nuova
realtà simile a Battleworld. Ieri, The Cosmic Circus ha riferito
che il piano prevede che Spider-Man 4 sia
incentrato sulla collaborazione tra Peter e il Venom di
Tom Hardy per combattere Knull, Dio dei
Simbionti, che cerca di avvolgere il Multiverso nell’oscurità.
Il sito ha poi condiviso nuovi
dettagli su ciò che i Marvel Studios stavano considerando per un
film che un tempo sembrava destinato a essere un sequel di
Daredevil: Born Again (che non
funziona più a seguito di una revisione creativa e del fatto che la
seconda stagione non inizierà la produzione prima della fine
dell’anno). A quanto pare, inoltre, per Spider-Man
4 sono stati presi in considerazione diversi cattivi, tra
cui Maggia, Mister Negative,
Spencer Smythe, Scorpion e
Prowler. È interessante notare che “la
Marvel ha ancora intenzione di
raccontare questa storia… ma forse dovremo aspettare ancora un
po’”.
Cosa sappiamo su Spider-Man 4?
Oltre a Tom
Holland,Zendaya dovrebbe
riprendere il suo ruolo di MJ in Spider-Man
4. Si dice che Sydney
Sweeney interpreterà Black Cat,
mentre è stato ampiamente riportato – ma non confermato –
che Charlie
Cox, Vincent
D’OnofrioePaul Rudd appariranno
come Daredevil, The Kingpin e Ant-Man.
Per quanto riguarda chi potrebbe
dirigere Spider-Man 4, sono stati fatti molti
i nomi che circolano in rete. Tra questi, Justin
Lin (Fast & Furious), Drew
Goddard (The Cabin in the Woods) e,
più recentemente,
Adil El Arbi e Bilall Fallah di Ms.
Marvel e Adam Wingard, regista
di Godzilla
x Kong: The New Empire. Attualmente, però, sarebbe il
regista di Shang-Chi e la leggenda
dei dieci anelli Destin Daniel Cretton ad essere in trattative
per il ruolo.
Spider-Man
4 non ha ancora una data di uscita confermata.
James McAvoy è uno
dei migliori attori degli ultimi anni che ha saputo dimostrare al
mondo intero il suo talento, il suo fascino e il suo trasformismo
unico e inimitabile. L’interprete scozzese ha saputo sempre
scegliere ruoli di prima qualità, a volte anche iconici, riuscendo
ad entrare nell’immaginario collettivo e a farsi apprezzare da un
pubblico di generazioni miste.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su James McAvoy.
2. James McAvoy è anche
doppiatore e produttore. Come è capitato anche a molti
altri suoi colleghi, James McAvoy è riuscito ad esplorare diversi
ambiti dell’intrattenimento, arrivanod a vestire i panni del
doppiatore e anche quelli del produttore, l’attore, infatti, ha
prestato la propria voce per i film Strings (2004),
Gnomeo & Giulietta
(2011), Il figlio di Babbo
Natale (2011) e Sherlock Gnomes (2018).
Inoltre, figura come produttore per il film Filth, del
quale è anche protagonista.
James McAvoy in Le Cronache di Narnia
3. Ha amato molto
interpretare Mr. Tumnus. Quando ha girato LeCronache di Narnia, James McAvoy non avrebbe mai
immaginato che interpretare Mr. Tumnus sarebbe
stata la svolta della sua carriera. Così è stato e l’attore
scozzese ha in seguito rivelato di aver amato molto il fatto di
interpretare uno dei suoi personaggi preferiti della letteratura
per ragazzi. Proprio quel ruolo, inoltre, gli ha permesso di
ottenere maggiore notorietà e di venir chiamato per progetti sempre
più entusiasmanti.
4. È rimasto molto colpito
dalla sceneggiatura del film. Nel 2007 l’attore recita nel
dramma storico Espiazione, al fianco di Keira
Knightley e Saoirse Ronan. Nel film,
McAvoy interpreta Robbie Turner, figlio della governante della
famiglia Tallis e con un’istruzione a Cambridge grazie al datore di
lavoro della madre. L’attore ha in seguito raccontato di
considerare quella di Espiazione la miglior sceneggiatura
che ha avuto modo di leggere nel corso della sua carriera.
James McAvoy nel film horror It
5. Si è infortunato sul set
del film. James McAvoy è un grande fan di Stephen
King e ha letto la maggior parte dei suoi libri, per cui
ha accettato subito di interpretare l’adulto Bill in It –
Capitolo Due. Sul set, tuttavia, si è infortunato durante le
scene di lotta del suo personaggio con Pennywise, riportando un
doppio stiramento alla coscia. A un certo punto, McAvoy ha
condiviso sulla sua pagina Instagram una foto di sacchetti di
ghiaccio sull’infortunio.
James McAvoy ha recitato nella serie Shameless
6. Ha recitato nella celebre
serie. Tra il 2004 e il 2005 McAvoy ha preso parte anche
la popolare serie Shameless, dove ha recitato nel ruolo di
Steven McBride, il fidanzato (e poi marito) di Fiona Gallagher.
Appare nel primissimo episodio, per poi andarsene nella seconda
serie dopo aver partecipato ad un totale di 13 episodi. Steve viene
spesso presentato come l’eroe morale dello show. Pur essendo un
ladro d’auto, afferma con orgoglio di non aver commesso alcun
crimine violento nella sua vita.
James McAvoy torna al cinema nel
2024 con Speak No Evil – Non parlare agli sconosciuti
7. Ha evitato di guardare il
film originale. Nel 2024 torna al cinema con il film
thriller/horror Speak No
Evil – Non parlare con gli sconosciuti, remake
dell’omonimo danese in cui due famiglie decidono di trascorrere una
vacanza insieme solo per scoprire poi terribili realtà. McAvoy ha
dichiarato di non aver guardato l’originale (qui
un approfondimento sul film) prima di iniziare a lavorare a
questo remake, in modo che non influenzasse l’interpretazione del
suo ruolo. L’ha poi guardato entro 24 ore dalla fine delle riprese
ed è rimasto molto colpito.
James McAvoy, sua moglie e il figlio
8. È stato sposato con
Anne-Marie Duff. Della vita amorosa di James McAvoy non si
è mai saputo molto. Ciò che è certo che l’attore scozzese è stato
sposato per dieci anni con la collega Anne-Marie
Duff: i due, infatti, sono conosciuti sul set della serie
televisiva Shameless nel 2004, per poi sposarsi due anni
più tardi. Tuttavia, qualcosa non ha funzionato, tanto da
annunciare, nel maggio del 2016, la loro separazione e il loro
futuro divorzio. I motivi della rottura non sono chiari, ma i due
sono rimasti in ottimi rapporti e lo saranno sempre per il bene di
loro figlio Brendan, nato nel giugno del 2010.
9. Ha una nuova
moglie. Anche se non perde la buona abitudine di tenere
nascosta la sua vita privata, si sa che James McAvoy è attualmente
impegnato. La fortunata è Lisa Liberati: i due si
sono conosciuti più di due anni fa sul set del film Split, dove
la Liberati lavorava come assistente del regista. In ogni caso, la
loro frequentazione è iniziata diversi mesi dopo che McAvoy si era
separato dalla moglie ed è poi culminata in un matrimonio nel 2019
svoltosi in forma privata.
L’età e l’altezza di James McAvoy
10. James McAvoy è nato il
21 aprile del 1979 a Glasgow, in Scozia. L’attore è alto
complessivamente 1.70 metri.
La serie animata per adulti sulla
mitologia norrena di Zack Snyder, Twilight
of the Gods, debutterà su Netflix il 19 settembre e lo streamer ha ora
rilasciato –
dopo un primo teaser – un trailer ufficiale ricco di azione.
Questo promo completo mette in evidenza un sacco di battaglie
sanguinose, mentre una guerriera mortale di nome Sigrid arruola
l’aiuto di Loki (probabilmente non è una grande idea) per fare
guerra a Thor dopo che il vendicativo Dio del Tuono ha ucciso tutta
la sua famiglia.
“In un mondo mitico di grandi
battaglie, grandi imprese e grande disperazione, Leif (Stuart
Martin), un re mortale, viene salvato sul campo di battaglia da
Sigrid (Sylvia Hoeks), una guerriera dalla volontà di ferro di cui
si innamora”, si legge nella sinossi aggiornata. “La prima
notte di nozze, Sigrid e Leif sopravvivono alla furia del terrore
di Thor (Pilou Asbæk), che li spinge – insieme a un gruppo di
crociati – a una spietata missione di vendetta, contro ogni
previsione. Questa eroica storia di amore, perdita e vendetta è un
viaggio all’inferno e oltre… attraverso terre fantastiche, campi di
battaglia feroci e sanguinosi e guerre combattute contro divinità e
demoni”.
Il progetto è stato descritto come
“influenzato dagli anime”, ma a giudicare da questa
anteprima, diremmo che lo stile di animazione è più simile a quello
dello studio irlandese Cartoon Saloon, nominato agli Oscar (The
Secret of Kells, Song of the Sea, The Breadwinner,
Wolfwalkers). I recenti film di Rebel Moon
hanno lasciato molti fan diffidenti nei confronti di qualsiasi cosa
legata a Snyder (se non lo erano già prima), ma questo è un trailer
innegabilmente impressionante.
Il cast di doppiatori di
Twilight of the Gods
L’impressionante cast vocale
comprende Sylvia Hoeks (Blade Runner 2049, The
Girl in the Spider’s Web) nel ruolo di SIGRID, Stuart
Martin (Jamestown, Babylon) nel ruolo di LEIF, Pilou
Asbæk (Game of Thrones, Ghost in the Shell) nel
ruolo di THOR, John Noble (Fringe,
Il Signore degli Anelli: Il ritorno del re) nel ruolo di ODIN,
Paterson Joseph (Peep Show, The
Leftovers) nel ruolo di LOKI, Rahul Kohli
(iZombie, The Haunting of Bly Manor) nel ruolo di EGILL,
Jamie Clayton (Sense8, The L Word: Generation
Q) nel ruolo di THE SEID-KONA, Kristopher
Hivju (Game of Thrones, The
Witcher) nel ruolo di ANDVARI, Peter
Stormare (Fargo, Prison Break) nel ruolo di ULFR,
Jamie Chung (The Hangover Part II, Once
Upon a Time) nel ruolo di HEL, Lauren Cohan (The Walking Dead, Batman v Superman: Dawn of Justice)
nel ruolo di INGE e Corey Stoll (House of Cards, Ant-Man)
nel ruolo di HRAFNKEL.
Stone Quarry Animation
ha sviluppato la serie insieme a Xilam Animation, una società
di produzione parigina che ha prodotto Oggy e gli scarafaggi.
Twilight of the Gods è stato classificato come
TV-MA, con avvisi per linguaggio, nudità, sesso e fumo.
Un nuovo
imperdibile appuntamento per tutta la famiglia al The Space
Cinema! Sabato 21 e domenica 22
settembre, infatti, sarà possibile vedere in anteprima in
tutte le sale del circuito “Transformers
One”, il nuovo film d’animazione della saga con
protagonisti Optimus Prime e Megatron.
Per festeggiare
questa occasione, tutti coloro che acquisteranno il
biglietto online per le proiezioni di sabato 21
settembre riceveranno in regalo delle le
card dedicate alla saga.
Inoltre, fino a
domenica 15 settembre, presso il The Space
Limena, saranno allestite delle statue
con i robot del film con cui grandi e piccoli potranno scattare
delle foto ricordo.
È possibile
acquistare i propri biglietti per assistere alla proiezione
con i saluti in sala sul sito di The Space Cinema oppure
utilizzando l’App ufficiale di The Space
Cinema.
La trama di Transformers One
Tra gli altri membri del
cast, Scarlett
Johansson nel ruolo di
Elita, Keegan-Michael Key nel ruolo di
Bumblebee, Jon Hamm nel ruolo di
Sentinel Prime e Laurence Fishburne nel
ruolo di Alpha Trion.
“Transformers One è la storia
inedita delle origini di Optimus Prime e Megatron, meglio
conosciuti come nemici giurati, ma un tempo amici legati come
fratelli che hanno cambiato per sempre il destino di Cybertron. Nel
primo film dei Transformers completamente animato in computer
grafica, TRANSFORMERS ONE vanta un cast di voci stellare, tra
cui Chris
Hemsworth, Brian Tyree
Henry, Scarlett
Johansson, Keegan-Michael
Key, Steve Buscemi, Laurence
Fishburne e Jon
Hamm.”
Torna il
Cinematographer’s Brunch, domenica 6 ottobre presso
la suggestiva location di Largo Venue a Roma.
Organizzato da
Bladerunner in collaborazione con Fabrique du Cinéma
e giunto alla sua quarta edizione, l’evento porta avanti
l’obiettivo di promuovere la transizione ecologica nell’industria
cinematografica italiana, riunendo professionisti del settore per
discutere e adottare pratiche sostenibili sui set.
Questa edizione si
arricchisce grazie alla presenza di personalità che hanno
affrontato con carisma la lotta per l’ambiente: il Presidente del
Consiglio Generale della Fondazione UniVerde, ex Ministro
dell’Ambiente e dell’Agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio; il
Direttore di Teleambiente Stefano Zago; la delegazione
dell’ONG Green Cross Italia fondata da Rita Levi-Montalcini
(filiale nazionale della Green Cross International di Mikhail
Gorbaciov); il Presidente di Retake Roma Cristiano Tancredi
ed il Dirigente di Slow Food Alessandro Ansidoni.
La loro partecipazione
testimonia l’importanza crescente dell’evento: nato nel settembre
2022 durante la 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia, il Cinematographer’s Brunch si pone sempre
più come anello di congiunzione tra produzioni cinematografiche e
transizione ecologica, anche grazie al dialogo tra realtà di
settore, maestranze e direttori della fotografia determinati ad
esplorare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale
delle produzioni audiovisive.
L’urgenza di un
cambiamento è ormai ineludibile, come sottolineato nel corso della
terza edizione dal noto geologo, divulgatore scientifico e saggista
italiano Mario Tozzi. Con l’appuntamento del 6 ottobre 2024
la manifestazione promette di essere ancora più ambiziosa e
fungere da catalizzatore per l’Agenda 2030, affrontando il
tema del cambiamento climatico in modo diretto e concreto.
Il programma di
quest’anno sarà moderato dalla giornalista Chiara Del Zanno
(Rolling Stone, Fabrique du Cinéma) ed includerà
installazioni artistiche – come la scenografia “Il Cubo” realizzata
interamente con materiali riciclati – e performance dal vivo, tra
cui quelle di Paolo Soloperto, del coreografo Michel Fuscaldo e
dell’artista
Francesco Patanè.
Il talk “Eco Set” vedrà
la partecipazione di esperti come Giacomo Spaconi,
Lorenzo Vecchi (Zen2030) e Daniele Marrocu (Green
Manager), che condivideranno le loro esperienze e visioni per un
cinema più verde. Inoltre avrà luogo la premiazione dello
Z-Pitch dell’accademia NABA.
La media partnership
con Teleambiente e Luce Mag consentirà una diffusione più ampia
dei contenuti sviluppati durante l’evento. Tra i partner
enogastronomici: la “Cantina Planeta” e la “Tenuta Le Quinte”. La
giornata si concluderà con un concerto live, offrendo un
momento di svago dopo un’intensa giornata di discussioni e scambi
di idee.
Dal Peacock
Theater di Los Angeles, in esclusiva su Sky e NOW
la diretta della grande notte dei premi al meglio della TV
americana: la cerimonia di consegna dei 76esimi Primetime
Emmy Awards verrà trasmessa su Sky Atlantic (e in
streaming solo su NOW) nella notte fra domenica 15 e
lunedì 16 settembre (dalle 2.00 di mattina italiane, col pre-show
che inizierà già un’ora prima).
Per la
seconda stagione di THE GILDED AGE, nomination come
miglior serie drama, con Carrie Coon in gara come
Miglior attrice protagonista di una serie drammatica.
La serie HBO
firmata da una vera e propria istituzione in tema di drammi in
costume, sir Julian Fellowes, racconta l’età dorata americana di
fine diciannovesimo secolo, proprio al centro del conflitto tra
tradizione e modernità, con la nuova borghesia sempre più alla
ribalta anche grazie all’avanzare delle conquiste tecnologiche che
segnarono quegli anni. Bertha Russell (Carrie Coon), stella
nascente della classe emergente, non ha sicuramente intenzione di
accettare rifiuti e nella nuova stagione continua la sua lotta
contro l’antiquata aristocrazia che cerca invece di mantenere la
propria esclusiva supremazia.
TRUE DETECTIVE: NIGHT COUNTRY
TRUE
DETECTIVE: NIGHT COUNTRY è in gara invece come miglior
miniserie o serie antologica, con Jodie Foster in lizza per il
premio con Miglior attrice protagonista in una miniserie.
La quarta
stagione dell’acclamata serie HBO vede le protagoniste Jodie Foster, premio Oscar per Sotto
Accusa e Il Silenzio degli Innocenti, e Kali Reis
(Catch the Fair One) confrontarsi per risolvere una nuova,
agghiacciante indagine. Siamo in Alaska e quando la lunga notte
invernale cala a Ennis, i sei uomini che gestiscono la Tsalal
Arctic Research Station svaniscono senza lasciare traccia. Per
risolvere il caso, le detective Liz Danvers ed Evangeline Navarro
dovranno affrontare i loro demoni e l’oscurità del posto per
scoprire segreti sepolti e ben custoditi dal ghiaccio.
Fargo – stagione 5
Anche
FARGO conquista la nomination come miglior
miniserie o serie antologica, con i suoi protagonisti Jon Hamm e Juno Temple
nominati rispettivamente come miglior attore e miglior attrice
della categoria. Nella quinta stagione, dopo che una serie di
eventi inaspettati fa finire Dorothy “Dot” Lyon (Juno Temple) nei
guai con le autorità, questa apparentemente tipica casalinga del
Midwest ripiomba improvvisamente in una vita che pensava di essersi
lasciata alle spalle. Lo sceriffo del North Dakota Roy Tillman (Jon
Hamm) sta infatti cercando Dot da molto tempo.
IL SIMPATIZZANTE
Fra i migliori
attori non protagonisti di una miniserie o serie antologica anche
Robert Downey Jr per la sua interpretazione ne
IL SIMPATIZZANTE, avvincente storia di spionaggio
e satira interculturale targata HBO basata sull’omonimo romanzo di
Viet Thanh Nguyen, vincitore del Premio Pulitzer. La serie racconta
delle lotte di una spia comunista metà francese e metà vietnamita
durante gli ultimi giorni della guerra del Vietnam e della sua
nuova vita da rifugiato a Los Angeles, dove scopre che i suoi
giorni da spia non sono finiti. Robert Downey Jr interpreta 4
diversi ruoli.
Oceania
2 è finalmente in arrivo e i fan della Disney non
potrebbero essere più entusiasti di immergersi nuovamente nel mondo
di Vaiana, Maui e Hei Hei nel corso dell’anno. Se da un lato il
cast principale tornerà per un’altra avventura, dall’altro il
sequel si addentrerà in un nuovo territorio con ciascuno di questi
personaggi, e lo stesso vale per il semidio preferito da tutti,
Maui. In un’intervista con Entertainment Weekly, la
co-regista Dana Ledoux Miller e l’interprete del
personaggio Dwayne
Johnson hanno parlato di alcuni aspetti che il film
esplorerà con Maui.
Una delle nuove sfide che il semidio
dovrà affrontare in Oceania
2 sarà quella di mostrarsi vulnerabile e di chiedere
aiuto, un aspetto che Johnson ritiene importante sottolineare in
termini di mascolinità. “Li stiamo mettendo alla prova, li
stiamo sottoponendo a nuove sfide e questo li spinge entrambi in
posti che non abbiamo ancora visto raggiungere”, ha detto
Miller parlando di Moana e Maui. “Questo permette alla loro
amicizia di crescere e a quel rapporto di diventare ancora più
importante per loro. Ma significa anche che Maui, un personaggio
molto più grande della vita, è vulnerabile. Non è facile per
nessuno di noi chiedere aiuto nella propria vita”.
Al D23 Johnson ha approfondito
questa idea: “L’idea di chiedere aiuto è in realtà un
superpotere. Per me la mascolinità non è essere un duro. Non è
essere un duro. La mascolinità potente è avere la fiducia di
guardarsi dentro e dire: “Questo è ciò che sento, e va bene. Ecco
il mio petto. Sarò lieto di aprirlo a qualcuno che può
aiutarmi’”. Johnson ha raccontato di aver imparato a tenere
per sé le proprie emozioni crescendo, e questo lo ha portato a
rimanere solo nel mondo dello sport e del wrestling. Le cose sono
cambiate, però, dopo che ha perso diversi amici per suicidio,
scoprendo il potere di aprirsi, e Johnson ha identificato questa
lotta a Maui.
“Quando sono arrivato a Maui, mi
sono detto: “Ok, so chi è questo”, un ragazzo che è adora
presentarsi a dovere, che fa spettacolo, che ama tenere la corte,
cantare, ballare e far sentire bene la gente”, ha detto
Johnson. “Ma nel profondo c’è molto che bolle in pentola e con
cui, alla fine, dovrà fare i conti, perché è come una palla che
tieni sott’acqua. Alla fine devi lasciarla andare ed
esploderà”.
“È un momento importante per far
capire alle persone che si può essere forti, grandi, indipendenti,
ma che è giusto chiedere aiuto”, ha detto Johnson. “Quando
finalmente chiedete aiuto, l’universo e i vostri cari hanno un modo
per venirvi incontro. Anche le persone più forti hanno bisogno di
aiuto”. Quell’aiuto arriverà da Vaiana, e questa volta la
gerarchia tra loro è cambiata parecchio. “Sono molto più
compagni. Non c’è più tanta gerarchia e potere tra semidio e
umano”, ha detto Cravalho. “Lui si fida di lei per
prendere decisioni importanti e lei si fida di Maui per
ascoltarla”.
Cosa sappiamo su Oceania
2?
Oceania
2, l’epico musical animato dei Walt Disney Animation
Studios, porta il pubblico in un nuovo viaggio con Vaiana, Maui e
un nuovo equipaggio di improbabili marinai. Dopo aver ricevuto
un’inaspettata chiamata dai suoi antenati, Vaiana deve viaggiare
verso i mari lontani dell’Oceania e in acque pericolose e lontane
per un’avventura diversa da qualsiasi altra che abbia mai
affrontato. Diretto da Dave Derrick Jr. con le
musiche dei vincitori del Grammy Abigail Barlow ed
Emily Bear, del candidato al Grammy
Opetaia Foa’i e del tre volte vincitore del Grammy
Mark Mancina (Lin-Manuel Miranda
non tornerà nel ruolo), Oceania
2 uscirà nelle sale il 27 novembre 2024.
Gli attori Auli’i
Cravalho e Dwayne
Johnson riprenderanno i loro ruoli da doppiatori
rispettivamente per Vaiana e Maui. Sappiamo però che inizialmente
la Disney aveva previsto di continuare la storia di
Oceania come
serie in streaming su Disney+. Tuttavia, quando il progetto ha
iniziato a prendere forma e la popolarità dell’originale è
aumentata, la Disney ha deciso di trasformare la serie in un
lungometraggio per le sale cinematografiche. È dunque stato
annunciato che Oceania
2 arriverà nelle sale il 27 novembre,
rispettando la tradizione di distribuire ogni anno un film
d’animazione nel giorno del Ringraziamento.
Il nuovissimo trailer di
Venom:
The Last Dance ha non solo introdotto ulteriori
elementi del film, ma anche gettato una serie di elementi che
potrebbero condurre all’incontro tra Spider-Man ed Eddie
Brock/Venom. Gran parte del trailer è, come si può notare, dedicato
alla presunta fine della collaborazione tra Venom e Brock. Ma
questa separazione significherebbe che Hardy potrebbe vedere il suo
amico sacrificare tutto per salvare il mondo e tenerlo al sicuro
dal divino Knull, desideroso di conquistare la terra.
Se non sarà soddisfatto di questa
fine, Brock potrebbe però trovare un altro modo per riunirsi a
Venom dopo Venom: The
Last Dance. È a questo punto che potrebbe rientrare in
gioco il pezzo del simbionte rimasto nel MCU dagli eventi di Spider-Man:
No Way Home. Anche se Knull riuscirà a impossessarsi di
Venom, non avrà dunque reclamato la totalità del simbionte. Allo
stesso modo, anche Eddie Brock avrà la possibilità di
ricongiungersi con il suo amico, perché nel MCU c’è ancora un po’ della
sostanza nera.
Naturalmente, ciò significherebbe
che Brock e Venom potrebbero manifestarsi nel territorio di
Spider-Man, portando idealmente al loro scontro nell’atteso
Spider-Man 4. Da tempo, infatti, circolano voci
secondo qui il quarto film con l’Uomo Ragno di Tom Holland potrebbe includere Venom o in
generale il simbionte nero e il relativo costume che Spider-Man
ottiene dall’incontro con tale sostanza. Non resta che attendere
per scoprire se queste supposizioni si riveleranno esatte.
La serie di Venom sta anticipando
un crossover con Spider-Man già da tempo
Da quando il primo film di
Venom si è rivelato un successo, i fan si sono
chiesti se fosse in programma un crossover con Spider-Man. Le star
della serie, Tom Hardy e Andy Serkis – regista
di Venom: La furia di Carnage – hanno fatto
ben poco per placare queste domande durante la loro permanenza in
questo universo. Prima che il secondo film arrivasse nelle sale,
Serkis ha infatti parlato con IGN di un possibile
crossover. “Guardate, questa è la domanda sulla bocca di
tutti”, ha spiegato il regista.
“Vogliono sapere se Venom
incontrerà Spider-Man, ma personalmente non succederà mai. Sto solo
scherzando, certo che succederà…”. Ora, a quanto pare, siamo
più vicini che mai a quel fatidico incontro. “Guarda, dipende
da quando vuoi arrivarci e anche da quale sia l’appetito”,
spiega Serkis. “Se la gente vuole altre storie di Venom,
allora, saltando direttamente a Spider-Man, si potrebbero perdere
tanti grandi personaggi supercriminali nel frattempo. Quindi, in un
certo senso, affrettando il passo, si potrebbe chiudere la
porta”.
Naturalmente, Serkis sapeva anche
che il suo film avrebbe avuto una scena post-credits che avrebbe
anticipato direttamente il confronto tra questi due personaggi. Non
si sono incontrati direttamente in Spider-Man:
No Way Home. Quel film ha gettato tutte le basi e ora
sembra che Venom: The
Last Dance stia facendo lo stesso. Quindi, è meglio
che Tom Holland si metta in palestra, perché
Spider-Man 4 potrebbe davvero presentare quella
battaglia da K.O. che i fan stanno aspettando.
Dopo aver debuttato nel MCU con il ruolo di Wanda
Maximoff in
Avengers:Age of
Ultron, Elizabeth Olsen ha avuto un ruolo ricorrente
in un paio di franchise diversi, prima di essere finalmente al
centro della scena in WandaVision.
Lanciata nel 2021, è stata la prima
serie TV Disney+ dei Marvel Studios e, per molti fan, è ancora tra
le migliori. Doctor Strange nel Multiverso della
Follia seguì l’anno successivo, ma risultò
divisivo a causa del suo ritratto malvagio della Scarlet Witch. Corrotta dal Darkhold, Wanda si scatenò
in una furia omicida attraverso il Multiverso prima di togliersi
apparentemente la vita.
“Un sacco di gente mi
mandava messaggi dicendo: ‘Non posso credere a questa cosa di
Downey, lo sapevi?’ e io pensavo: ‘Non ho idea di cosa stiate
parlando’ e sono dovuta andare su internet per scoprirlo”,
ha ammesso l’attore. “C’è un cervello Marvel che ci fa sapere [quando è
in preparazione un nuovo film o una serie TV]”.
Elizabeth Olsen ha aggiunto:
“Ho adorato Wandavision, che ha aperto un mondo intero per me
e per il personaggio, totalmente diverso da quello in cui ho
firmato per la prima volta 10 anni fa.Poi
Multiverse of Madness è stata una cosa completamente diversa, ma ho
avuto modo di seguire il filo di questa donna e di utilizzarla in
modo diverso e sorprendente”.
Cosa ha detto Elizabeth Olsen su Scarlet
Witch
Alla domanda su quale potrebbe
essere il suo futuro nel MCU, l’attrice di Scarlet Witch ha
risposto: “Nessuno mi sta legando.Sono
scelte per continuare ad andare avanti con loro [Marvel].Ogni
volta si tratta di una conversazione: cosa ci piacerebbe
fare?Ed è come tornare in una famiglia: il mio
dialect coach, il mio movement coach, gli stunt, la troupe, gli
operatori di ripresa”.C’è molto da amare nel
farne parte”.
In una conversazione separata con
Happy Sad
Confused, la Olsen ha anche condiviso i suoi pensieri
sull’imminente lancio di Agatha
All Along. Pur non avendo fatto alcun cenno al
suo coinvolgimento nello show (non ci aspettiamo che la Strega
Scarlatta appaia, purtroppo), ha detto: “Sono davvero
entusiasta di Kathryn [Hahn] Quel cast è incredibilmente
divertente, e ho sentito solo dei pezzi di loro… Sono entusiasta
per loro”.
Vedremo cosa succederà, ma anche se
la Olsen non dovesse fare un’apparizione a sorpresa in Agatha
All Along, ci aspettiamo che la serie faccia
qualche grosso accenno – se non una vera e propria conferma – su
cosa ne sia stato della Vendicatrice dopo la distruzione del
Darkhold.
Sono arrivate le prime recensioni
del film prequel animato della Paramount Pictures,
Transformers
One, e sono (per lo più) molto positive, il che
sorprende un po’ viste le reazioni negative e contrastanti ai
trailer.
La storia è incentrata sui
leggendari nemici Optimus Prime (all’epoca conosciuto come Orion
Pax) e Megatron (all’epoca chiamato D-16) prima che diventassero
nemici giurati come leader delle rispettive fazioni di Transformer,
gli Autobot e i Decepticon.
Chris Hemsworth
(Thor) dà la voce a Pax, mentre
Brian Tyree Henry (Eternals) interpreta D-16. Il film
presenta i due amici di allora come semplici bot operai, incapaci
di trasformarsi nelle loro forme di veicoli e armi. Mentre
riuniscono un gruppo di guerrieri per combattere contro un
misterioso cattivo simile a una pianta, acquisiscono la capacità di
diventare “Robot travestiti”.
Anche se alcuni critici non sono
stati conquistati da questa avventura per famiglie (ci sono un paio
di verdetti negativi), sembra che lo studio sia riuscito a
rivitalizzare questo franchise per una nuova generazione.
Transformers One ha
attualmente un punteggio del 92% su Rotten Tomatoes, basato su 25
recensioni.
Per scoprire alcune delle
recensioni e delle reazioni, consultare i link sottostanti.
#TransformersOne has the TOUCH! Don’t let the trailers fool
you, this is X-Men First Class on Cybertron. @CooleyUrFaceOff
delivers a shock(wave)ingly compelling film about oppressive
systems & how to fight them. The series has never felt more
exciting, action packed, and alive! pic.twitter.com/7iBK8GTOBR
“Transformers One” is a fun and refreshingly
sophisticated retelling of the events that made enemies of Optimus
Prime and Megatron.https://t.co/cv7obqiIoY
#TransformersOne is genuinely the biggest surprise of 2024.
What I thought would be disposable children’s fare turned out to be
a stunningly animated, very funny, surprisingly emotional and
visceral film about the power of belief. Well, shit 😅 Full review
Thursday! pic.twitter.com/HRvhXTaLG1
Tra gli altri membri del cast,
Scarlett Johansson nel ruolo di Elita,
Keegan-Michael Key nel ruolo di Bumblebee,
Jon Hamm nel ruolo di Sentinel Prime e
Laurence Fishburne nel ruolo di Alpha Trion.
“Transformers One è la storia
inedita delle origini di Optimus Prime e Megatron, meglio
conosciuti come nemici giurati, ma un tempo amici legati come
fratelli che hanno cambiato per sempre il destino di Cybertron. Nel
primo film dei Transformers completamente animato in computer
grafica, TRANSFORMERS ONE vanta un cast di voci stellare, tra cui
Chris Hemsworth, Brian Tyree
Henry, Scarlett
Johansson, Keegan-Michael Key,
Steve Buscemi, Laurence Fishburne e Jon Hamm.”.
Abbiamo visto il trailer di
Salem’s Lot, e ora abbiamo un primo sguardo a un
film sui vampiri un po’ meno intenso. La Lionsgate ha pubblicato il
primo trailer di quella che viene descritta come una nuova
“commedia thriller” (noi diremmo più horror) intitolata
The Radleys, diretta da Euros Lyn e
scritta da Talitha Stevenson.
Damian Lewis e
Kelly Macdonald interpretano una coppia sposata con
due figli che nasconde un oscuro segreto: sono tutti mostri non
morti che devono consumare sangue per sopravvivere.
L’apparentemente idilliaca vita di
periferia della famiglia viene messa a soqquadro quando la figlia
Clara cede ai suoi impulsi naturali e uccide un adolescente che la
stava aggredendo sessualmente nel bosco.
Nel tentativo di evitare di essere
scoperto, il patriarca Peter decide di ricorrere all’aiuto del
fratello gemello (anch’egli interpretato da Lewis), anch’egli
vampiro e non altrettanto preoccupato di tenere nascosto questo
fatto come il resto della famiglia.
“È stato davvero divertente
recitare”, ha detto Lewis del suo doppio ruolo in una
recente intervista. “Naturalmente, dovevo
rimanere concentrato e ricordare quale fratello ero da una scena
all’altra, quindi da un punto di vista pratico le cose hanno
richiesto un po’ più di tempo.Penso che tutti
abbiano un senso di dualità in un certo senso, ma con Will (lo
zio), è davvero l’unico che può essere veramente se stesso e dire
‘sì, sono un vampiro, berrò del sangue e mi piacerà!
“Stavo ascoltando la radio
mentre venivo da Glasgow e ho iniziato a pensare che la maggior
parte dei musicisti potrebbe essere un vampiro”, ha
aggiunto Macdonald. “Diana Ross?Vampiro!Annie Lennox?Vampiro!”. Quando le è stato chiesto se qualcuno
dei suoi precedenti mariti sullo schermo potesse essere un vampiro,
ha riso: “Steve Buscemi – sicuramente un
vampiro!”.
Di cosa parla The Radleys?
“I pluripremiati attori
Kelly Macdonald (Non è un paese per vecchi) e
Damian Lewis (”Billions”, ‘C’era una volta… a Hollywood’) sono i
protagonisti di una commedia dark thriller che racconta di una
famiglia di periferia apparentemente normale ma con un succoso
segreto: sono vampiri.Alla luce del sole, i
Radley possono sembrare normali, ma possono astenersi dalle loro
voglie naturali solo per un po’, finché la sanguinosa verità non
viene a galla e mette a soqquadro la loro tranquilla vita di
campagna”.
The Radleys esce in anteprima nelle
sale, in digitale e on-demand il 4 ottobre.
Venom e
Venom:Let There Be Carnage hanno lasciato
solo qualche vago accenno al cattivo, sebbene sia una scelta
naturale per la conclusione di una trilogia. Tuttavia, secondo
The Cosmic Circus, il prossimo threequel sarà solo l’inizio per
Knull.
Secondo Alex Perez, ha saputo per
la prima volta dei piani per Knull all’inizio di quest’anno – a cui
ha accennato sui social media già ad aprile – e ha sentito
all’epoca che non sarebbe stato un personaggio unico. A quanto
pare, ci sono ancora piani per riportare il Re del Nero in un
progetto futuro, il più probabile dei quali
sarà…Spider-Man 4
Questo nuovo rapporto afferma che
il piano prevede che lo Spider-Man di
Tom Holland e il Venom di Tom Hardy
facciano squadra dopo Venom:The Last Dance pone le basi per
il loro atteso incontro.
“Alla fine di
Venom:The Last Dance, potremmo vedere Eddie Brock
entrare nel Marvel Cinematic
Universe“, spiega il sito, ”e alcune fonti
indicano che le recenti riprese a New York di Venom:The Last Dance abbia a che fare con questo”.
E aggiungono: “Non solo, ma
ho sentito dire che il potenziale cattivo di questo film sarebbe
Knull, che sta cercando di avvolgere l’intero multiverso nella sua
oscurità dopo la sua scoperta”.
Cosa potrebbe accadere tra Marvel Studios e Sony per la saga
del Multiverso?
La Sony ha permesso ai Marvel Studios di utilizzare il wall-crawler,
rendendo felici i fan e producendo alcuni dei loro più grandi
successi critici e commerciali. Tuttavia, ciò significa che Peter
Parker è stato off-limits in film come Venom
e Morbius, una situazione frustrante
per lo studio quando sa che si possono fare soldi con i
crossover.
La Saga del Multiverso apre le
porte a questa possibilità e a Spider-Man e Venom che partono per
una sorta di “missione secondaria” tra gli eventi di Avengers:Doomsday e
Avengers:Secret Wars
ha senso su diversi livelli. E sì, questo significa che la prevista
storia di strada con Daredevil è stata messa da parte.
I Marvel Studios hanno persino
gettato le basi per questo con la scena post-credits di
Spider-Man: No Way Home; un pezzo del Simbionte è
stato lasciato sulla Terra-616, dando a Eddie un collegamento con
quel mondo e una possibile via di ritorno. Speriamo che Destin
Daniel Cretton riesca a farlo funzionare!
Tutto quello che c’è da sapere su Venom:The Last
Dance
In Venom:The Last
Dance, Tom Hardy torna a vestire i panni di Venom,
uno dei personaggi più grandi e complessi della Marvel, per l’ultimo film della
trilogia. Eddie e Venom sono in fuga. Braccati da entrambi i loro
mondi e con la rete che si stringe, il duo è costretto a prendere
una decisione devastante che farà calare il sipario sull’ultimo
ballo di Venom e Eddie.
Il film è interpretato da
Tom Hardy,
Chiwetel Ejiofor,
Juno Temple, Peggy Lu, Alanna Ubach, Stephen Graham e
Rhys Ifans. Kelly Marcel dirige una sceneggiatura da
lei scritta, basata su una storia di Hardy e Marcel. Il film è
prodotto da Avi Arad, Matt Tolmach, Amy Pascal, Kelly Marcel, Tom
Hardy e Hutch Parker.
Venom:The Last Dance uscirà nelle sale il 24
ottobre.
Nel gennaio del 2023, i co-CEO dei
DC Studios James
Gunn e Peter Safran hanno condiviso
con il mondo la loro nuova visione del franchise di intrattenimento
della DC quando hanno rivelato il programma di apertura del nuovo
DCU, che comprende film come Superman,
The Brave and the Bold, Swamp
Thing e The
Authority e serie televisive come Lanterns,
Creature
Commandos, Booster Gold, Waller
e Paradise
Lost. Ora, con Creature
Commandos che debutterà il 5 dicembre su Max, i fan
della DC potranno saperne di più sul futuro del DCU grazie al panel del New York Comic Con.
Giovedì, Gunn ha condiviso sui social media la
notizia che, insieme ai membri del cast di Creature
CommandosFrank Grillo, David Harbour, Zoe Chao,
Sean Gunn, Dean Lorey e
Steve Agee parteciperà a un panel al NYCC il 19
ottobre e in quell’occasione “vi aggiornerà su tutti i dettagli
del nostro esercito di mostri e sui semi del DCU!”. Non resta dunque che attendere ancora
pochi giorni per scoprire quali novità potrebbero arrivare su
questo nuovo universo condiviso ad oggi ancora piuttosto
misterioso.
La serie animata Creature
Commandos, composta da 7 episodi, sarà trasmessa in
streaming su Max e avrà come protagonisti David Harbour nel ruolo di Eric
Frankenstein/Mostro di Frankenstein, Indira Varma
nel ruolo della Sposa, Maria Bakalova di Guardiani della Galassia Vol.
3 nel ruolo della Principessa Ilana Rostovic, Zoe
Chao nel ruolo della Dott.ssa Nina Mazursky, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus,
Sean Gunn nel ruolo di Weasel e Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag
Senior.
Steve Agee
riprenderà il suo ruolo di Peacemaker, John Economos. È prevista anche la
partecipazione di Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller.
Recentemente James Gunn ha rivelato di considerare La sposa
di Indira Varma come il personaggio principale
della serie. Ha anche aggiunto che non sta dirigendo alcun
episodio, ma ha diretto le sessioni di registrazione di ciascun
attore.
“La nuova serie riprende
direttamente dopo il finale della prima stagione di Peacemaker, che
lascia la Waller con le mani legate dal punto di vista operativo,
il che significa che non è più in grado di farla franca mettendo in
gioco vite umane per portare a termine le sue missioni clandestine
e moralmente discutibili. Al contrario, recluta una banda di
disadattati, non diversamente dalla Suicide Squad e da Peacemaker“, ha
rivelato Gunn.
Aggiunge che i protagonisti di Creature
Commandos “sono dei veri e propri mostri, e
non vedo l’ora di farveli conoscere. Creare questa serie è stata
una delle gioie assolute della mia vita“.
Il film Disney e Pixar
Inside Out
2, il titolo d’animazione con il più alto incasso
di tutti i tempi, arriverà su Disney+ il 25 settembre.
Certified-Fresh on Rotten Tomatoes
e celebrato dalla critica come “perfezione assoluta,
esilarante” (Jazz Tangcay, Variety) e “un’esperienza
indimenticabile” (Landon Johnson, Awards Watch), l’attesissimo e
commovente sequel ha già dimostrato di essere un blockbuster di
successo. Inside Out 2 è il film d’animazione con il più
alto incasso di tutti i tempi, che ha raggiunto più velocemente il
miliardo di dollari a livello globale ed è attualmente l’ottavo
film che ha incassato di più nella storia del box office mondiale,
mentre in Italia è il quarto* film con il più alto
incasso di tutti i tempi (*dati Cinetel).
Iscriviti a Disney+ per
guardare Inside Out 2 e molto altro. Dove vuoi.
Quando vuoi.
Di cosa parla Inside Out 2
Il film Disney e Pixar Inside
Out 2 torna nella mente dell’adolescente Riley proprio
quando il Quartier Generale viene improvvisamente demolito per far
posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni!
Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che a detta di tutti
gestiscono da tempo un’attività di successo, non sanno come
comportarsi quando arriva Ansia. E sembra che non sia sola.
Nella versione italiana del film, a
prestare le proprie voci sono Stella Musy (Gioia), Melina Martello
(Tristezza), Paolo Marchese (Rabbia), Daniele Giuliani (Paura),
Veronica Puccio (Disgusto), Pilar Fogliati (Ansia), Deva Cassel
(Ennui), Marta Filippi (Invidia), Federico Cesari (Imbarazzo), Sara
Ciocca (Riley) e Stash (Lance Slashblade).
È da qualche anno che si parla di un
film solista su Scarlet Witch con
Elisabeth Olsen e ora, forse, abbiamo
finalmente la conferma che i Marvel Studios stanno effettivamente
sviluppando un film che darà al personaggio i riflettori che
merita. Anche se gli addetti ai lavori non hanno ancora fatto i
conti, un nuovo rapporto di Production Weekly afferma che un film
sulla Strega Scarlatta è in lavorazione e che si punta a un’uscita
nel 2026. Gli scrittori di WandaVision
e Agatha
All AlongJac Schaeffer e
Megan McDonnell starebbero lavorando alla
sceneggiatura.
Production Weekly,
sostanzialmente, è un database di cast e troupe (generalmente)
affidabile, ma i progetti che mette in evidenza sono spesso
soggetti a cambiamenti, quindi anche se è probabile che ci siano i
primi piani in atto per un film su Scarlet Witch,
è ancora presto per poter dare per certo un progetto su di lei in
uscita nel 2026. Come noto, non vediamo Wanda dai tempi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, quando la
potente ex Vendicatrice trovò un po’ di redenzione per le sue
azioni malvagie distruggendo ogni copia del Darkhold e facendo
crollare una montagna su di sé.
Molti fan hanno ritenuto che questo
“heel turn” non fosse meritato e che il passaggio del personaggio a
cattivo a tutti gli effetti tra gli eventi di WandaVision e il sequel di Doctor Strange non avesse davvero senso.
Questo è certamente discutibile (le azioni di Wanda nella serie
Disney+ erano molto… discutibili, dopo
tutto), ma la stessa Olsen ha condiviso sentimenti simili. In una
recente intervista, all’attrice è infatti stato chiesto se potrebbe
riprendere il ruolo nel MCU e ha risposto come segue.
“È un personaggio a cui amo
tornare quando c’è un modo per usarla bene e credo di essere stata
fortunata, quando ho iniziato sono stata usata bene… e per un
attimo non sapevano cosa fare di me! Se c’è un buon modo per
usarla, sono sempre felice di tornare”. Non è previsto che
Wanda appaia nella prossima serie Agatha
All AlongDisney+, ma probabilmente avremo
qualche aggiornamento sul suo stato che potrebbe darci un’idea più
precisa di se e quando il personaggio farà il suo ritorno nel
MCU.
WandaVision è un
profondo e doloroso ritratto di Wanda
Lodata per la sua struttura
narrativa unica e la profondità emotiva,
WandaVision ha ritratto Wanda come una figura
tragica che deve lottare con la perdita. In effetti, la serie ha
presentato al pubblico la cruda vulnerabilità di Scarlet Witch,
mescolando il suo potere da colosso con il dolore umano in un modo
immediatamente identificabile. Una combinazione così interessante,
la capacità di Wanda di piegare la realtà con fragilità emotiva,
l’ha resa uno dei personaggi più interessanti dell’MCU.
La storia di Scarlet
Witch ha preso una svolta nel sequel di Doctor
Strange
Ma la trama di Wanda ha preso una
piega molto diversa in Doctor Strange nel
Multiverso della Follia. Nel film, diventa la cattiva
principale del film, spinta alla disperazione dal suo bisogno di
riunirsi ai bambini che ha perso nel mondo creato da lei. Si è
fatta strada attraverso il multiverso, diventando sempre più
pericolosa e squilibrata; agli antipodi rispetto al personaggio più
sfumato presentato in WandaVision.
Quel cambiamento nella
caratterizzazione ha fatto storcere il naso a fan e critici. Molti
hanno ritenuto che gli sviluppi nel film andassero contro la
crescita emotiva sperimentata da Wanda in
WandaVision. La stessa Elizabeth Olsen aveva delle preoccupazioni
sulla gestione del suo personaggio, affermando in un’intervista con
Vanity Fair qualche tempo fa che la stanza degli sceneggiatori non
comunicava mai tra i progetti. Per questo motivo, la tragica trama
di Wanda è diventata un po’ ripetitiva e in realtà piuttosto
sconnessa come arco narrativo complessivo del personaggio.
Per quanto frustrante, Elizabeth Olsen ha detto che non esclude di
riprendere il ruolo Scarlet Witch, a patto che il modo in cui il
personaggio verrà raccontato abbia senso.
Kevin Feige aveva assicurato ai fan che un
reboot degli X-Men era in cantiere poco dopo l’acquisizione degli
asset della 20th Century Fox da parte della Disney nel 2019, ma
solo di recente abbiamo iniziato a ricevere alcuni aggiornamenti
ufficiali sul progetto. Michael Lesslie dovrebbe essere l’autore
della sceneggiatura e, sebbene non sia ancora stato annunciato un
regista, si ritiene che lo studio abbia iniziato a incontrare i
registi e che lo sviluppo del film dovrebbe entrare nel vivo
all’inizio del 2025.
Per ora si tratta solo di voci, ma
se queste ultime affermazioni di Daniel Richtman
si riveleranno esatte, i fan potrebbero rimanere molto sorpresi dai
piani della Marvel per gli eroi mutanti e, in
particolare, per Wolverine. Secondo lo scooper, nel reboot degli
X-Men del MCU non ci sarà affatto Wolverine e
la squadra sarà “simile” alla serie animata X-Men
’97 con l’aggiunta di altri personaggi. A quanto pare,
Logan non farà parte dell’elenco perché Hugh Jackman rimarrà in giro per un bel po’,
forse anche dopo Avengers:
Secret Wars.
I due film dedicati a
Deadpool, del 2016 e del 2018 sono stati
ambientati nello stesso universo della Fox. Ora Deadpool e
Wolverine porterà nel MCU i due eroi del
titolo, e aprirà ufficialmente la strada ai mutanti Marvel verso
l’universo condiviso di Kevin Feige. Ancora non sappiamo quando
arriveranno ufficialmente con il film tutto loro che è stato
annunciato, ma tra alcuni camei, riferimenti e la recente serie
animata X-Men ’97 il
loro debutto potrebbe ormai sempre imminente.
Tim Blake Nelson
tornerà finalmente a vestire i panni del Leader in Captain America: Brave New World, più di
quindici anni dopo aver interpretato la parte ne
L’incredibile Hulk. Il film fu il secondo progetto
del MCU ma dato il suo modesto incasso
i Marvel Studios non sono più tornati sul
personaggio per un’altra uscita da solista, e tutte le
anticipazioni sul futuro del ruolo di Nelson sembravano destinate a
non realizzarsi. Questo è stato un peccato per l’attore, che ha
detto di aver avuto il cuore spezzato all’epoca, ma che con il
senno di poi (e con la possibilità di continuare il ruolo in un
Marvel Cinematic Universe
radicalmente diverso), è contento che sia andata come è andata.
“Ho imparato dall’attrice Lois
Smith, in un momento davvero propizio della mia carriera, che per
gli attori caratteristi – e io sono decisamente un attore
caratterista, e orgogliosamente un attore caratterista – che alla
fine non si tratta di un solo film o di raggiungere un risultato
particolare”, ha detto Tim Blake Nelson a
The Hollywood Reporter. “Si
tratta piuttosto dell’accumulo di personaggi, di quella che mi
piace chiamare la mia rogues gallery di strambi disfunzionali che
mi è stato permesso di interpretare. I film hanno bisogno di queste
persone per far fare bella figura ai protagonisti, e io sono felice
di interpretare questo ruolo. Spesso sono i personaggi più
interessanti di un film“.
Tim Blake Nelson si trasforma ne Il Leader in L’incredibile
Hulk
“Essere riportato nel MCU dai [produttori Marvel] Kevin [Feige], Nate [Moore]
e Kyana [F. Davidson] per essere un cattivo accanto a Giancarlo
[Esposito] e Anthony Mackie è stato un grande onore. È stata
un’avventura davvero interessante. Mi si è spezzato il cuore quando
sembrava che non sarei tornato nel ruolo del Leader, ma ora sono
contento che ci siano voluti 16 anni perché ha reso il personaggio
più interessante. E in questi 16 anni ho avuto modo di fare molte
altre cose belle che forse non mi sarebbero capitate se avessi
interpretato il personaggio principale del cattivo in un sequel di
Hulk due anni dopo L’incredibile Hulk di Edward Norton.
“Ho amato lavorare con Edward e
ho avuto modo di dirigere Edward in un film subito dopo [Foglie
d’erba, 2009], quindi, per non assumere un atteggiamento
panglossiano nei confronti di tutto questo, penso ancora che sia
accaduto tutto nel migliore dei modi, anche se c’è stata molta
disperazione associata agli anni successivi”. Al momento, i
materiali promozionali di Captain America: Brave New World non hanno
ancora mostrato il Leader in volto, lasciando dunque vivo il
mistero circa il suo aspetto. Un mistero che potrebbe essere
svelato con l’avvicinarsi dell’uscita del film.
È passato un bel po’ di tempo
dall’ultima volta che abbiamo avuto aggiornamenti ufficiali sul
reboot di Red
Sonja della Millennium Films, ma la pagina Instagram
del film ha ora condiviso una nuova foto dietro le quinte della
star di Revenge,Matilda Lutz nei panni
della protagonista. Come si può vedere, l’armatura della Lutz è
piuttosto fedele alle successive rappresentazioni del personaggio
nei fumetti (il bikini succinto con la cotta di maglia non si
sarebbe mai visto), e sembra anche che sfoggi il caratteristico
trucco per il viso di Sonja. Di seguito, ecco l’immagine:
Dopo oltre un decennio di tentativi
di portare avanti il progetto con diversi scrittori e registi in
varie fasi, Millennium è finalmente riuscita a mettere in
produzione il suo reboot di Red
Sonja nel 2022, con il regista di Solomon
Kane,M.J. Bassett al timone e Lutz che
prende il posto dell’attrice di Ant-Man and the Wasp e
Thunderbolts*Hannah John
Kamen nel ruolo della temibile guerriera del titolo.
Il primo trailer è stato proiettato
per i presenti al San Diego Comic-Con lo scorso anno, ma ad oggi
non abbiamo ancora visto alcun filmato ufficiale. Speriamo che
questa nuova foto BTS sia il segnale che a breve potranno esserci
aggiornamenti sul film, come un primo teaser. Parlando del film a
Collider lo scorso anno, il produttore Les Weldon
ha promesso che “i fan potranno vederlo presto”.
“Abbiamo appena finito il
montaggio. Il film è molto radicato e molto reale, se vogliamo, ma
ci sono un paio di sequenze in cui dobbiamo mettere a punto la CGI
in modo che non si guardi e si dica: ‘Oh, quella creatura non c’era
proprio’”. Abbiamo quindi terminato il film e siamo pronti a
passare alla fase successiva di post-produzione”.
Nel corso di un’intervista del 2022,
invece, Bassett ha rivelato di aver deciso di modificare un aspetto
chiave della storia di Sonja: il suo brutale stupro da parte dei
nemici predoni. “Non mi interessano le donne di fantasia che
usano [lo stupro] come motore di motivazione”, ha detto.
“Non è una motivazione forte. È solo un essere umano nel mondo
della femminilità”.
Insieme a Lutz nel cast troviamo
anche Robert Sheehan (The
Umbrella Academy), Wallis Day(Krypton), Michael Bisping (xXx:
Return of Xander Cage), Martyn
Ford (F9: The Fast Saga), Eliza
Matengu (Thor: Love and Thunder),
Manal El-Feitury (Code Red) e
Katrina Durden (Doctor
Strange).
L’embargo sulle recensioni
diThe
Penguin è stato revocato oggi e ciò significa che
ora sappiamo qual è il punteggio su Rotten Tomatoes per la serie
HBO/Max. Lo spin-off di Batman era stato originariamente concepito
come il primo di una serie di show televisivi esclusivi di Max
ambientati nel Bat-verso di Matt Reeves. I
progetti ambientati nel GCPD e nel manicomio di Arkham non sono
andati in porto, lasciando al Pinguino il compito di colmare il
divario tra The
Batman e The Batman – Parte 2.
Nel momento in cui scriviamo,
The
Penguin si trova al 91% sulla base di 32
recensioni. Da quello che possiamo dire, la stragrande maggioranza
dei critici ha avuto accesso all’intera stagione di 8 episodi. Per
questo motivo, è improbabile che si tratti di un’esca come Secret Invasion, la cui qualità è scesa notevolmente
dopo che le puntate successive alle prime due sono state sottoposte
a critici e spettatori.
Tornando a The
Penguin, per contestualizzare, The
Batman è “Certified Fresh” su Rotten Tomatoes con un
punteggio dell’85%, mentre Gotham – che ha esplorato anche
la storia delle origini del Pinguino – ha un punteggio complessivo
del 77% basato su tutte e cinque le stagioni. Non sappiamo se il
piano prevede una seconda stagione per The
Penguin, soprattutto se la DC Studios ha i suoi
piani per il DCU con i quali, Elseworlds o meno, questi
progetti rivali interferiscono in qualche modo.
La serie riprenderà subito dopo gli
eventi di The
Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto
di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il
film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la
serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere
nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto
con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).
“Mi è piaciuto molto fare la
parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati
dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di
questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo
importante nella serie televisiva”.
Un’altra parte importante della sua storia sarà Sofia di
Cristin Milioti, anche se non si sa molto del suo
personaggio, Farrell ha rivelato: “Sono due sopravvissuti che
sono stati immersi in mondi di doppiezza, sconfitta e
violenza”, e ha aggiunto: “Sono molto sospettosi. Hanno
anche un passato molto personale”. Sarà molto interessante
vedere come si svilupperà questa storia.
Il regista di Hellboy, Guillermo del Toro è nel
Regno Unito per le riprese del suo atteso film su
Frankenstein. Ha messo insieme un cast incredibile
che comprende Jacob Elordi nel ruolo del mostro di
Frankenstein e Oscar Isaac in quello di Victor Frankenstein.
Il progetto, che dovrebbe essere un’esclusiva di Netflix, aveva originariamente come protagonista
Andrew Garfield di The Amazing Spider-Man, prima che
l’attore fosse costretto a ritirarsi a causa dei conflitti di
programmazione causati dagli scioperi di Hollywood dello scorso
anno.
Ora, però, abbiamo una prima
immagine proprio di Isaac sul set nel ruolo di Victor; come
previsto, si tratta di un film d’epoca e sarà presentato nello
stile unico di del Toro. I dettagli sulla trama del film non sono
stati rivelati, ma sappiamo che il regista ha scritto la
sceneggiatura insieme a J. Miles Dale, che è stato
produttore di Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities per
Netflix. Del Toro ha trascorso la maggior parte dei due decenni a
cercare di riportare Frankenstein sullo schermo e ha parlato più
volte di voler dare il suo tocco al classico romanzo di Mary
Shelley.
Come sicuramente saprete, il
personaggio interpretato da Oscar Isaac, Victor Frankenstein, è uno
scienziato brillante ma egoista che dà vita a una creatura in un
esperimento mostruoso che alla fine porta alla rovina sia del
creatore che della sua tragica creazione. Di seguito, ecco la prima
immagine dell’attore:
Chi c’è nel cast del
Frankenstein di Guillermo del Toro?
Guillermo del Toro scrive, dirige e
produce Frankenstein insieme a J. Miles Dale,
che è stato produttore di Guillermo del Toro’s Cabinet Of
Curiosities per Netflix. Il romanzo classico di
Mary Shelly segue la storia di Victor
Frankenstein, uno scienziato brillante ma egoista che dà vita a una
creatura in un mostruoso esperimento che alla fine porta alla
distruzione sia del creatore che della sua tragica creazione. Del
Toro sta sviluppando il progetto Frankenstein da diverso
tempo e da tempo desiderava realizzare un film incentrato
sull’iconica storia di Shelley, ma non si sa ancora quale sarà il
suo punto di vista sul racconto classico.
Nel film Oscar
Isaac interpreterà Victor
Frankenstein, mentre Mia Goth sarà
la protagonista femminile, ma il suo ruolo effettivo è ancora
sconosciuto. Così come è sconosciuto il ruolo che avranno Christoph Waltz e Charles Dance. Andrew
Garfield era inizialmente stato scelto per
interpretare la Creatura, ma ha dovuto rinunciare al film per via
di altri impegni, venendo sostituito da Jacob Elordi. Le riprese del film dovrebbero
svolgersi nel corso dei prossimi mesi, con una distribuizione
prevista su Netflix per il 2025.
L’AFI Film Festival
ha annunciato che Juror No. 2, il nuovo thriller
prodotto dalla Warner Bros. del regista
premio Oscar Clint Eastwood, sarà presentato in anteprima
mondiale come film di chiusura domenica 27 ottobre. Lo studio di
produzione distribuirà poi il film, limitatamente ad alcune sale, a
partire da venerdì 1 novembre. Al momento non è noto quando il
nuovo progetto del regista di Million Dollar Baby e
Gran Torino, arriverà in Italia, anche se è lecito
presumere che non dovrebbe trascorrere molto tra la distribuzione
americana e quella italiana.
“C’è solo un Clint Eastwood – e l’AFI è orgogliosa di
presentare la prima mondiale di questo nuovo capitolo della sua
gloriosa carriera”, ha dichiarato Bob
Gazzale, presidente e CEO dell’AFI, in un comunicato.
“Siamo onorati di riunire ancora una volta la comunità –
artisti e pubblico – per celebrare un’icona americana”. Con la
data d’uscita finalmente nota, non resta che attendere ulteriori
dettagli sul film, a partire da un primo trailer che ci offra uno
sguardop più approfondito sulla vicenda narrata.
Di cosa parla Juror No. 2?
Scritto da Jonathan
Abrams, il film segue Justin Kemp (Nicholas
Hoult) che, mentre presta servizio come giurato in un
processo per omicidio di alto profilo, si trova alle prese con un
grave dilemma morale – che potrebbe usare per influenzare il
verdetto della giuria e potenzialmente condannare o liberare
l’assassino accusato. Juror No. 2 è interpretato
anche dalla candidata all’Oscar Toni Collette
(”Hereditary“),
dal premio Oscar J.K. Simmons (”Whiplash“),
oltre che da Zoey Deutch, Chris Messina, Gabriel Basso,
Leslie Bibb e Kiefer Sutherland.
Alcuni rumor fino ad oggi circolati
in rete hanno suggerito che questo potrebbe essere il film
conclusivo della carriera di Eastwood. Non è certo se Juror
No. 2 sarà davvero il progetto finale del regista e
sebbene da alcuni isia etichettato come tale, Eastwood non ha
dichiarato personalmente le sue intenzioni riguardo al ritiro.
Tuttavia, con il quattro volte vincitore dell’Oscar che ha compiuto
94 anni ed ha oltre 5 decenni sulla sedia da regista, è possibile
che questo possa davvero essere il suo ultimo film. Naturalmente,
ci auguriamo di poter continuare a gioire della sua maestria ancora
molto a lungo.
Inside Out
2 della Pixar arriverà in streaming su Disney+ il 25
settembre, come ha annunciato lo studio attraverso i suoi
canali social giovedì. Il film arriva così sulla piattaforma dopo
il sorprendente debutto nelle sale a giugno, che lo ha reso il film
di maggior incasso dell’anno con oltre 1,6 miliardi di dollari in
tutto il mondo. Il sequel, che segna il debutto alla regia di
Kelsey Mann, ha anche infranto i record diventando
il film d’animazione con i maggiori incassi di tutti i tempi,
nonché l’ottavo film con i maggiori incassi di tutti i tempi e il
primo film d’animazione a superare il miliardo di dollari
all’estero.
Di cosa parla Inside Out 2?
Inside Out
2 della Disney e della Pixar torna nella mente
dell’adolescente Riley, appena uscito dalla scuola, proprio mentre
il quartier generale sta subendo un’improvvisa demolizione per far
posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni!”,
recita la sinossi ufficiale. “Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e
Disgusto, che da tempo gestiscono un’operazione di successo a detta
di tutti, non sanno bene come sentirsi quando arriva Ansia. E
sembra che non sia sola”.
Il cast vocale di Inside Out 2
comprende Amy Poehler nel ruolo di Gioia,
Phyllis Smith nel ruolo di Tristezza,
Lewis Black nel ruolo di Rabbia, Tony
Hale nel ruolo di Paura, Liza Lapira nel
ruolo di Disgusto, Maya Hawke nel ruolo di Ansia, Ayo
Edebiri nel ruolo di Invidia, Adèle
Exarchopoulos nel ruolo di Ennui, Paul Walter
Hauser nel ruolo di Imbarazzo, Kensington
Tallman nel ruolo di Riley, Diane Lane
nel ruolo di Mrs. Anderson, Kyle MacLachlan nel
ruolo di Mr. Anderson, June Squibb nel ruolo di
Nostalgia, Ron Funches nel ruolo di Bloofy, Yvette Nicole Brown nel
ruolo di Coach Roberts e John Ratzenberger nel ruolo di Fritz.
Conosciuta per il ruolo di Bella
Swan nella saga di
Twilight, Kristen Stewart negli ha dimostrato di
essere perfettamente in grado di uscire dalla gabbia di quel ruolo
e quella saga per affermarsi come una beniamina del cinema
indipendente, capace di aggiudicarsi ruoli interessanti dei quali è
stata all’altezza e confermarsi così come una delle attrici più
interessanti e versatili della sua generazione.
Ecco dieci cose che forse non sapete su Kristen
Stewart.
2. Debutterà alla regia di
un lungometraggio. Oltre ad aver costruito una solida
carriera come attrice, la Stewart è ora pronta per distinguersi
anche come regista. Ha già ricoperto questo ruolo per il corto
Come Swim, per i video musicali Sage + The Saints:
Take Me to the South,Chvrches: Down Side of Me e
Boygenius: The Film, oltre che per un episodio della serie
Homemade. Al momento, l’attrice è però al lavoro sul suo
primo lungometraggio, The Chronology of Water,
adattamento di un romanzo che un romanzo che rinnova radicalmente
la tradizione del memoir, raccontando senza ipocrisie il genere, la
sessualità, la dipendenza, l’abuso infantile, l’elaborazione del
lutto e il superamento della sofferenza.
Kristen Stewart è Bella Swan in
Twilight
3. Fu la prima ad essere
ingaggiata. Dopo averla vista recitare nel film Into
the Wild – Nelle terre selvagge, la regista Catherine
Hardwicke decise di scegliere Kristen Stewart per il ruolo di
Bella, dato che nel volto dell’attrice aveva ritrovato il giusto
mix di desiderio e innocenza. L’attrice fu dunque sottoposta ad un
provino, che poi vinse battendo anche concorrenti come
Jennifer Lawrence, qui
subito scartata ma poi scelta come protagonista di Hunger Games.
4. Si è preparata in vari
modi per il ruolo. Nel film Spencer, Kristen
Stewart ha interpretato l’iconica Lady Diana. Per il ruolo, il
regista Pablo Larraín le ha fatto guardare
l’interpretazione di
Gena Rowlands in Una moglie (1974) per prepararsi.
Stewart si è poi allenata per sei mesi per perfezionare il suo
accento e ha rivelato di aver guardato The
Crown (2016) per prepararsi. Ha inoltre ammesso in alcune
interviste di essersi immedesimata talmente tanto nel personaggio
della Principessa Diana da aver avuto diversi crolli emotivi.
Secondo l’attrice, infine, alla fine della prima settimana di
riprese sentiva che: “Questa è la cosa migliore che abbia mai
fatto. Non mi sono mai sentita così viva”.
Kristen Stewart è oggi in Love
Lies Bleeding, il suo film del 2024
5. Il personaggio
protagonista è stato scritto pensando a lei. In Love
Lies Bleeding la Stewart interpreta Lou, una giovane che
gestisce una palestra ed ha un rapporto complicato con il padre,
trafficante d’armi. Per lei tutto cambia quando incontra
l’aspirante culturista Jackie, con la quale intraprende una storia
d’amore. Come rivelato dalla regista, Rose Glass,
il personaggio di Lou è stato scritto appositamente per Kristen
Stewart, che ha poi accettato il ruolo con entusiasmo.
Kristen Stewart è su Instagram
6. Non possiede un profilo sul
social network. L’attrice ha in più occasioni dichiarato di non
essere una grande fan dei social network, dove troppo spesso la
vita privata si mescola con quella pubblica. Proprio per perseguire
il desiderio di non condividere troppo di sé, ha deciso di non
possedere alcun account ufficiale sul social Instagram né su altri
social. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page grazie alle
quali sarà possibile rimanere aggiornati sui suoi progetti.
Kristen Stewart e Robert Pattinson
7. È celebre la sua relazione con
Robert Pattinson. Sul set di Twilight l’attrice conosce Robert Pattinson, con cui intraprende una
relazione. La storia tra di loro è durata all’incirca quattro anni,
finendo poi bruscamente 2013 dopo la pubblicazione di alcune
fotografie che insinuavano la presenza di una relazione tra
l’attrice e il regista di Biancaneve e il cacciatore, Rupert
Sanders. In seguito, la Stewart ha diretto il
cortometraggio Come Swim per riflettere sulla fine di
questa sua relazione.
8. Ha avuto alcune celebri
fidanzate. La prima relazione pubblica di Kristen Stewart con
una donna risale al 2014, CON Alicia Cargile. Le
due passarono due anni insieme, e si lasciarono nell’ottobre del
2016. In seguito, Kristen fece la sua comparsa con la cantante
St. Vincent al CFDA/Vogue Fashion Fund Show.
Kristen Stewart è stata poi fidanzata con la modella di Victoria’s
Secret Stella Maxwell. Attualmente, dal 2019 ha
una relazione con la sceneggiatrice Dylan
Meyer.
9. Kristen Stuart ha parlato
della bisessualità: “Non confonde per niente”. La
sessualità della Stewart è sempre stata molto chiacchierata. A
riguardo l’attrice ha detto che “è difficile parlarne. Non
voglio sembrare presuntuosa, perché ognuno ha un’esperienza
diversa. Il fatto è che la sessualità è una zona grigia. Io sto
cercando di riconoscere quella fluidità (…) che c’è sempre stata.
Ma forse è solo ora che possiamo cominciare a parlarne”.
Riguardo all’essere bisessuale, inoltre, ha aggiunto: “Non sei
confuso se sei bisessuale. Non è una cosa che confonde, per niente.
Per me, è piuttosto il contrario”.
L’età, l’altezza e il fisico di Kristen Stewart
10. Kristen Stewart è nata
il 9 aprile 1990 a Los
Angeles, California, StatiUniti. L’attrice è
alta complessivamente 1,65 metri. Una statura
dunque nella media, con un fisico che l’ha però resa una vera e
propria sex symbol. Attenta alla sua forma, l’attrice non ha
mancato di mettere in mostra il proprio corpo nei suoi film o nelle
premiere a cui prende parte, affermando di non avere problemi di
alcun tipo a riguardo.
Il filmThe
Batman (qui
la recensione) contiene un gran numero di Easter
Eggs e riferimenti ai fumetti DC
originali che hanno ispirato il film. Dai
costumi alle note ai personaggi, passando per elementi della trama.
Anche i fan di Batman più devoti avranno bisogno di diverse visioni
per individuarli tutti. Di seguito, un compendio dei principali
riferimenti a fumetti e degli Easter Eggs interni a The
Batman, che aiuteranno a dare una lettura più profonda e
articolata al film di Matt Reeves con
Robert Pattinson,
Zoe Kravitz,
Jeffrey Wright, Paul Dano, John
Turturro e
Colin Farrell.
Batman: Ego
Scritto e disegnato dalla
leggenda dei fumetti Darwyn Cooke nel 2000,
Batman: Ego contrappone Batman e Bruce Wayne,
l’uno contro l’altro in una battaglia psicologica e filosofica dopo
una brutta notte di lavoro che lascia entrambe le personalità a
chiedersi se stanno davvero facendo la cosa giusta. Sebbene molti
fumetti abbiano esplorato la dualità dei supereroi e le loro
identità segrete, nessuno lo ha fatto con la stessa efficacia di
Batman: Ego. The Batman prende in
prestito molto dal concetto di base e dalla narrazione in prima
persona di Cooke nel trattamento di Bruce Wayne. Ciò è più evidente
nel finale del film, dove
Batman, come in Ego, decide di essere un simbolo di speranza oltre
che di paura.
Batman: The Long Halloween
Pubblicato originariamente
in 13 numeri nel 1996-1997 e recentemente adattato in un film
d’animazione in due parti, The Long Halloween dello
sceneggiatore Jeph Loeb e dell’artista Tim
Sale è ampiamente considerato una delle migliori storie di
Batman di tutti i tempi. Ambientato nel secondo anno della carriera
di Batman, la storia lo vede instaurare una timida collaborazione
con il tenente Jim Gordon e il procuratore distrettuale Harvey
Dent, mentre incrociano un misterioso assassino soprannominato
Holiday, che uccide i membri della famiglia criminale Falcone
durante le vacanze.
Pur non adattando esattamente la sua
storia, The
Batman è incentrato anche su una serie di omicidi che
prendono di mira le persone che gestiscono davvero Gotham City, con
il primo omicidio che si svolge la notte di Halloween. The
Batman approfondisce anche la difficile collaborazione tra
Batman e Jim Gordon e come si è sviluppato per la prima volta nel
legame indissolubile che hanno avuto negli anni successivi.
Batman: Anno Uno
Scritto da Frank
Miller con le illustrazioni di Dave
Mazzucchelli nel 1987, Batman: Year One
ha stabilito una nuova storia di origine per Batman dopo l’evento
Crisis on Infinite Earths che ha ripristinato la storia
della DC Comics. The Batman prende molto in
prestito da Batman: Year One nel suo sviluppo di
Selina Kyle, che ha lo stesso background della sua controparte a
fumetti. Zoë Kravitz sfoggia anche lo stesso
taglio di capelli corto che aveva Selena Kyle in Batman:
Year One e molti dei suoi costumi sembrano essere stati
presi direttamente dai disegni di Dave
Mazzucchelli.
Batman: Terra Uno
La linea Earth One
della DC Comics aveva lo scopo di raccontare nuove storie con i
famosi supereroi in un formato di graphic novel che era meno
dipendente dalla continuità e più accessibile ai nuovi lettori e ai
fan occasionali. La serie Batman: Earth One sviluppata
dall’ex CCO della DC Comics Geoff Johns e
dall’artista Gary Frank ha presentato l’idea che
l’omicidio dei genitori di Bruce Wayne potrebbe essere stato
politico e legato alla campagna di Thomas Wayne per il sindaco di
Gotham City.
The Batman presenta
la stessa idea, ma prende anche in prestito pesantemente da
Batman: Earth One la versione di Alfred
Pennyworth, che ha servito come capo dei dettagli di
sicurezza di Thomas Wayne piuttosto che essere il suo maggiordomo.
Alfred di Andy Serkis sfoggia una barba ben curata
che ricorda il design di Gary Frank per l’Alfred
di Terra Uno e viene anche mostrato mentre cammina con un
bastone. The Batmanprende
in prestito anche qualcosa dalla rappresentazione di Earth One
della relazione Bruce Wayne/Alfred Pennyworth e dalla sua versione
dell’Enigmista, che era un serial killer ossessionato da Batman,
piuttosto che un rapinatore amante degli enigmi.
Batman: The Telltale Series
Molti fumetti di Batman
alludevano al fatto che gli omicidi di Thomas e Martha Wayne
fossero legati al loro passato oscuro che fece sì che la loro
uccisione violenta fosse mascherata da comune rapina, ma nessuno di
loro alla fine suggerisce che i Wayne fossero colpevoli dei crimini
di cui erano stati accusati. I videogiochi Batman: The Telltale
Series sono stati unici nell’esplorare ciò che era stato solo
accennato nei fumetti, costringendo Bruce Wayne ad affrontare i
legami di suo padre con le famiglie della criminalità organizzata
di Gotham City e la rivelazione che sua figlia aveva abusato della
sua autorità di medico per conto dei suoi soci in affari.
The Batman esplora
anche l’idea che Thomas Wayne fosse un complice volontario di
Carmine Falcone e prende in prestito dallo sviluppo dei giochi
della storia d’amore tra Batman e Catwoman. Anche la scena finale
di The Batman, in cui Selina Kyle lascia Gotham City su una moto
dopo aver cercato di convincere Batman ad abbandonare Gotham City,
sembra essere stata ispirata dal finale del primo gioco di
Batman: The Telltale Series.
Batman: Anno Zero
Batman: Zero Year ha
stabilito una nuova storia per Batman dopo New 52, il riavvio del
2011 della continuità della DC Comics, derivando dai fumetti
mensili di Batman dello scrittore Scott Snyder e dell’artista Greg
Capullo. La scena finale di The Batman prende in
prestito un po’ da Zero Year, con l’esistenza di Batman
che viene rivelata al mondo e Batman che abbandona la vendetta in
favore della speranza. Anche il terzo atto del film, in cui il
piano sinistro dell’Enigmista si conclude con una Gotham City
allagata, è stato tratto direttamente dal finale di gioco
dell’Enigmista in Batman: Zero Year.
Batman: Year Two
Pubblicato originariamente
nel 1987 e scritto da Mike W. Barr con le
illustrazioni di Todd McFarlane e Alan
Davis, Batman: Year Two collocò Batman in
una difficile alleanza con le bande di Gotham City per fermare un
violento vigilante chiamato Reaper.
Oltre ad essere ambientato durante il secondo anno di Batman come
supereroe, The Batman trova anche l’Uomo Pipistrello che mette in
discussione i suoi metodi e lavora con criminali come Pinguino e
Catwoman per porre fine a un male più grande. Tuttavia, a
differenza del Batman dei fumetti, il Batman di Robert Pattison rimane fedele al suo
giuramento di evitare di usare le pistole.
Sal “Boss” Maroni
Nella scena di apertura di
The Batman, il sindaco in carica descrive i suoi
sforzi per screditare il boss Maroni, durante un dibattito
televisivo. Apparso per la prima volta in Detective Comics n. 66
nel 1942, Sal “Boss” Maroni è stato presentato come il
gangster responsabile di aver lanciato l’acido in faccia a Harvey
Dent, alimentando la sua trasformazione nel cattivo Due Facce.
Storie successive, come Batman: Year One e The Long
Halloween, portarono Maroni a capo di una delle principali famiglie
criminali di Gotham City, seconda al potere solo a Carmine Falcone.
The Batman suggerisce una relazione simile tra le
sue versioni di Carmine Falcone e Sal Maroni, che Falcone cita
quando Bruce Wayne gli chiede della morte dei suoi genitori.
La battuta “Io sono vendetta” di
Batman rende omaggio alla serie animata
Mentre la “voce” di Batman
viene ascoltata durante la narrazione di apertura di The
Batman, la prima volta che parla diegeticamente arriva
dopo aver impedito a una banda con la faccia dipinta da teschio di
uccidere un uomo in una stazione della metropolitana. Alla domanda
su chi sia, Batman risponde “Io sono vendetta“. Mentre una
scena simile si vede in Batman: Earth One, lo slogan “Io
sono vendetta” è stato pronunciato per la prima volta nell’episodio
“Nothing To Fear” di Batman: The Animated
Series, in cui Batman incontra per la prima volta lo
Spaventapasseri.
Dosato con la tipica tossina della
paura di Spaventapasseri, Batman inizia ad avere allucinazioni
della sua peggiore paura, uno spettrale Thomas Wayne che lo chiama,
una disgrazia per la loro famiglia. Alla fine, Batman è riuscito a
superare le visioni, concedendosi un discorso di incoraggiamento
ormai famoso in cui affermava “Io sono la vendetta! Io sono la
notte! Io sono Batman!”
Tim Drake di Titans è un membro di
una gang
La banda che Batman
contrasta nella sua prima apparizione nel film, presenta
un membro con una faccia semidipinta, che apparentemente sta per
subire la sua iniziazione nella banda uccidendo un innocente a
caso. Questo membro della gang è interpretato dall’attore
Jay Lycurgo, che è diventato un easter egg per via
del suo casting nella serie HBO Max Titans, dove
ha interpretato il ruolo del terzo Robin, Tim Drake nella terza
stagione della serie. Lycurgo ha completato il suo lavoro su
The Batman prima di essere scritturato in Titans,
ma il suo accordo di non divulgazione gli ha impedito di dire ai
produttori di Titans che aveva una posizione di rilievo nel
film.
Sebbene siano ruoli completamente casuali, molti fan di Titans
hanno fatto un doppio gioco nel riconoscere Lycurgo in The
Batman.
Il distretto di Jim Gordon fa
riferimento alle origini di Batman
Quando Batman viene convocato sulla
scena dell’omicidio del sindaco, viene rivelato che il tenente Jim
Gordon opera fuori dal 39° distretto di Gotham City. Questo è un
riferimento alla prima storia di Batman che è stata pubblicata nel
maggio 1939. Oltre ad essere la prima apparizione di Batman,
Detective Comics #27 è stata anche la prima apparizione a fumetti
di Jim Gordon.
Wayne Tower, The Iceberg Lounge e
altri monumenti di Gotham City
The Batman fa
riferimento a una serie di luoghi di spicco di Gotham City visti
nei fumetti, con i chyron delle notizie che elencano i quartieri
importanti come Gotham Heights, Port Adams e Grant Park. La
versione di Batman della Batcaverna si trova in un seminterrato
segreto della Wayne Tower piuttosto che in una grotta sotto Wayne
Manor, imitando la base operativa di Batman come si vede nei
fumetti di Batman dell’età del bronzo, dove voleva essere più
vicino alla città.
Il club del Pinguino, l’Iceberg
Lounge, gioca un ruolo di primo piano in The
Batman, anche se sembra essere un club per il
divertimento piuttosto il sofisticato club dei fumetti. Infine,
Pinguino menziona il penitenziario di Blackgate, una prigione
dell’isola che funge da versione di Alcatraz di Gotham City, quando
Carmine Falcone viene arrestato.
William Kenzie era un poliziotto
disonesto nei fumetti
L’indagine di Batman porta
alla sua scoperta che un agente di polizia, William Kenzie, è
corrotto. Un poliziotto disonesto di nome William Kenzie ha avuto
un ruolo di primo piano nella trama del fumetto Gotham Central,
incentrato sulle sfide uniche affrontate dagli agenti di polizia di
Gotham City. Dato che uno spinoff sul GCPD basato su
The
Batman è una delle nuove serie TV DC in pre-produzione
per HBO Max, c’è la possibilità che Kenzie possa tornare come parte
del cast.
La storia di Thomas Wayne e di
Carmine Falcone fa riferimento a Il lungo Halloween
Quando Bruce Wayne incontra
Carmine Falcone, il gangster ricorda come una volta Thomas Wayne
gli ha salvato la vita e come ha ricordato di aver visto un giovane
Bruce Wayne assistere all’operazione da una balconata della casa.
Questa scena è stata mostrata per la prima volta in un flashback in
Batman: The Long Halloween. Una versione estesa della
scena può essere vista nell’adattamento animato di Il lungo
Halloween, con Falcone in via di guarigione che dice a
Bruce Wayne che i criminali sono superstiziosi per natura prima di
offrirgli il suo portafortuna.
L’architettura di Gotham onora gli
autori di fumetti
Mentre i titoli di coda di
The Batman onorano molti dei grandi creatori di
fumetti il cui lavoro ha ispirato il film, ad alcuni
viene dato un riconoscimento specifico all’interno del film. Uno
dei video dell’Enigmista mostra una lettera dello studio legale di
Miller e Moore, in un apparente omaggio al creatore di Batman:
The Dark KnightFrank Miller e all’autore di
Batman: The Killing JokeAlan Moore. Il
co-creatore di Batman Bob Kane viene menzionato
quando la posta di Bruce Wayne rivela che la Wayne Tower si trova
in Kane Street. Infine, durante l’inseguimento in auto in cui
Batman insegue il Pinguino, un segnale stradale indica la strada
per Robinson Bridge, in riferimento a Jerry
Robinson, co-creatore di Robin e Joker.
Il busto di Shakespeare
Un busto di William
Shakespeare può essere visto sullo sfondo dell’ufficio di Bruce
Wayne in The Batman. Questo è un riferimento alla
serie televisiva Batman del 1966, in cui il Bruce Wayne di
Adam West accedeva alla Batcaverna attraverso un
interruttore abilmente nascosto nascosto all’interno del busto di
William Shakespeare nel suo ufficio a Wayne Manor.
Entrambe le mani sulla
Bat-corda
Un altro cenno allo
spettacolo di Batman del 1966 arriva più avanti nel film, quando
Batman corre lungo il lato di un edificio con l’aiuto di un cavo di
decelerazione. Si tratta di un’eco ironica delle molte volte che
Batman di Adam West e Robin di Burt
Ward si sono arrampicati lentamente sui lati degli edifici
nella serie televisiva.
Il cognome da nubile di Martha
Wayne e la storia della famiglia Arkham
Nella maggior parte delle
versioni della storia di Batman, il nome da nubile di Martha Wayne
era Kane, ovvero il nome di un’altra delle cinque famiglie
fondatrici di Gotham City, prima di sposare Thomas Wayne.
Batman: Earth One ha cambiato questa consuetudine, con
Martha Wayne che originariamente era Martha Arkham e aveva alle
spalle una storia di malattia mentale. The Batman
prende in prestito quest’eco per raccontare la sua versione della
madre di Bruce Wayne.
Edward Elliot è stato messo a
tacere
Uno dei video
dell’Enigmista rivela che un giornalista di nome Edward Elliot è
stato misteriosamente assassinato mentre lavorava a una storia
sulla malattia mentale di Martha Wayne. Successivamente viene
confermato che Carmine Falcone era responsabile dell’uccisione di
Edward Elliot, avendo frainteso la richiesta di Thomas Wayne di far
tacere Elliot. Questo, insieme all’uso della parola “zittire”,
sembra impostare l’introduzione di
Thomas “Hush” Elliot nell’universo di Batman. Questo è in
qualche modo ironico, poiché il Hush del fumetto voleva vendicarsi
della famiglia Wayne perché Thomas Wayne aveva sventato
accidentalmente il piano di Tommy Elliot di uccidere i suoi
genitori.
A un certo punto Jim Gordon e Batman
si confrontano con il Pinguino riguardo alla loro convinzione che
lui sia l’informatore responsabile della caduta di Boss Maroni.
Dopo aver indicato una ragione piuttosto ovvia per cui gli indizi
dell’Enigmista non potevano riferirsi a lui, il Pinguino chiama
sarcasticamente Batman e Gordon “i più grandi investigatori del
mondo“. Nei fumetti, Batman è chiamato il più grande detective
del mondo, tra gli altri titoli onorifici come il Cavaliere Oscuro
e il Crociato Incappucciato.
La storia di Selina Kyle è un altro
cenno a Il lungo Halloween
Uno dei colpi di scena più
sorprendenti di Batman arriva quando Selina Kyle rivela di essere
la figlia illegittima di Carmine Falcone. Questa rivelazione è meno
sorprendente per i lettori di fumetti, tuttavia, poiché la ricerca
di Selina Kyle per confermare l’identità di suo padre è stata una
delle principali sottotrame di The Long Halloween e dei
suoi sequel, Batman: Dark Victory e Catwoman: When In
Rome.
La lotta di Selina con Falcone
La lotta di Selina Kyle con
Carmine Falcone in The Batman replica un momento
iconico di Batman: Year One, che per primo ha stabilito
l’animosità tra la gatta ladra e suo padre criminale, anche prima
che fosse confermato come suo padre. Selina graffia la guancia di
Falcone imitando l’animale che diventerà il suo omonimo. La stessa
cosa accade nel film, con Zoë Kravitz che ferisce il boss del crimine di
John Turturro nello stesso identico modo.
Batman usa il veleno e prefigura
Bane?
Mentre affronta i seguaci
dell’Enigmista nel climax di The Batman, il Cavaliere Oscuro si
inietta una sostanza verde che sembra rivitalizzarlo, ma gli fa
anche perdere il controllo della rabbia e picchiare quasi a morte
un delinquente. Sebbene non sia identificata per nome, la sostanza
sembra simile al veleno, la droga che è stata utilizzata da Bane
per aumentare temporaneamente la sua forza e resistenza. Tuttavia,
prima che Bane fosse introdotto nei fumetti nel 1993, Batman
divenne dipendente da una droga simile nella trama del 1991
Batman: Venom.
Il pipistrello e il gatto
Nella scena finale di The
Batman, Selina Kyle si riferisce a se stessa e Batman come
“Il pipistrello e il gatto”, dicendo che i nomi suonano bene
insieme. Oltre ad essere la cosa più vicina al nome Catwoman in
The Batman, la battuta sembra essere un richiamo
ai fumetti romantici di Batman dello scrittore Tom
King, che spesso vedevano Bruce Wayne e Selina Kyle
semplicemente riferirsi l’un l’altro come “Pipistrello” e
“Gatto”.
Bludhaven
Prima di lasciare Gotham
City, Selina Kyle dice a Batman che intende andare a nord dello
stato e che potrebbe fermarsi in una città chiamata Blüdhaven.
Forse l’unica città sulla Terra peggiore di Gotham City in termini
di corruzione, Blüdhaven è anche il protettorato di Nightwing nei
fumetti. Dick Grayson ha adottato Blüdhaven come sua nuova casa
nella serie Nightwing del 1996 e continua a proteggerla
nell’attuale serie Nightwing dello scrittore Tom
Taylor e dell’artista Bruno Redondo.
Il nuovo amico dell’Enigmista
Mentre l’Enigmista incarcerato si
lamenta del fatto che la stampa sia diventata così concentrata
sulle vite che Batman ha salvato da essersi completamente
dimenticati di lui, viene confortato da una figura invisibile nella
cella accanto, che assicura l’Enigmista che ha fatto abbastanza
bene, riflettendo sul fatto che “Un giorno sei in cima, quello
dopo sei un clown. Beh, lascia che te lo dica, ci sono cose
peggiori da fare”.Matt Reeves
ha confermato che questa figura invisibile è Joker, ma afferma
di non aver ancora deciso se il Clown Principe del Crimine apparirà
nel sequel di The Batman o in una delle
prossime serie spin-off di HBO Max.
Il finale di The
Batman (qui
la recensione) conclude la prima storia del nuovo universo di
Batman di Matt Reeves e Robert Pattinson, ma il viaggio del Cavaliere
Oscuro è tutt’altro che finito. L’atteso film introduce
un nuovo Bruce Wayne/Batman sul grande schermo dopo essere stato
originariamente pensato come spinoff di Batman V Superman: Dawn of Justice e Justice League, dove il personaggio era
interpretato da Ben Affleck. Le cose sono però cambiate nel
2017 e The Batman è diventato l’origine di un
nuovo universo separato, che però è solo all’inizio.
La trama di The Batman
Apparentemente ambientato ai giorni
nostri, The Batman segue Bruce Wayne nel suo
secondo anno di lotta contro il crimine come Crociato con il
Cappello di Gotham City. Con Alfred Pennyworth come confidente e
alleato, Batman cerca di risolvere il mistero degli omicidi
dell’Enigmista e di capire come tutto ciò si colleghi ai suoi
genitori, Thomas e Martha Wayne. Naturalmente, essendo
relativamente nuovo nel lavoro e non avendo mai affrontato prima
cattivi come l’Enigmista, il Pinguino e Falcone, Batman è un po’
fuori dalla sua portata. Sta ancora imparando e l’esperienza
complessiva lo cambia per sempre.
Gran parte del finale di The
Batman è poi dedicato a gettare le basi per il futuro
dell’eroe, così come per il futuro della polizia e della malavita
di Gotham. È tutto piuttosto lineare, con poche cose lasciate in
sospeso a livello macroscopico. Tuttavia, nel finale di The
Batman si sviluppano diverse storie minori che potrebbero
complicare la prossima avventura di Bruce Wayne come Cavaliere
Oscuro. Esploriamole qui di seguito in questa spiegazione
del finale.
Il vero piano dell’Enigmista in The
Batman
Uno dei più grandi colpi di scena di
The Batman è la ragione degli omicidi
dell’Enigmista. Apparentemente stava dando la caccia a politici e
poliziotti corrotti, ma il motivo della loro corruzione è stato
rivelato solo in seguito. Il film propone
l’idea che l’Enigmista sia proprio come il Cavaliere Oscuro, ma
invece di essere entrambi vigilanti che cercano di fare del bene,
rappresentano due facce di una stessa medaglia: orfani in cerca di
vendetta contro Gotham, ognuno dei quali esegue la propria forma di
giustizia. La spiegazione del piano dell’Enigmista è
fondamentalmente legata a Thomas Wayne e al suo obiettivo di
ricostruire Gotham.
Da bambino, Edward Nashton rimase
orfano e crebbe in povertà, diventando infine un contabile da
adulto. È grazie al suo lavoro che scopre cosa è successo con
Renewal, il piano di ricostruzione delle infrastrutture della città
messo in atto dalla famiglia Wayne. Dopo la morte di Thomas, il
piano cadde nel dimenticatoio, ma invece di essere sciolto
completamente, il denaro finì per essere arraffato da Carmine
Falcone. Il signore del crimine ha approfittato dell’opportunità:
ha usato le sue conoscenze sugli affari di droga del suo rivale per
far arrestare Salvatore Maroni, e poi ha usato il denaro per
installare un regime fantoccio a Gotham City.
Poiché anche Edward era destinato a
beneficiare del Renewal, egli si vendicò contro le persone che gli
avevano fatto un torto indiretto, diventando l’Enigmista per
combattere l’ingiustizia. La sua ultima vittima sarebbe stata Bruce
Wayne, un altro orfano che riteneva avesse ricevuto attenzioni
immeritate dopo la morte di Thomas e Martha. La gente dimenticò
infatti rapidamente il piano di Renewal e si concentrò interamente
su Bruce Wayne, un ragazzo che aveva tragicamente perso i genitori;
nel frattempo, tutti gli altri orfani della città continuavano a
soffrire.
Agli occhi dell’Enigmista, Bruce è
dunque il catalizzatore della caduta del Renewal, mentre Falcone e
tutti gli altri rappresentavano null’altro che l’effetto domino che
aveva portato a quel risultato. L’ultimo tassello della punizione
dell’Enigmista consisteva dunque nel distruggere le mura di Gotham
e nell’inondare la città, costringendo così a un “vero
cambiamento”: lavare via la corruzione e ricominciare da capo. Un
piano che nel finale egli riesce in parte ad attuare. La sua
tempestiva cattura, però, permette a Batman di arginare i
danni.
Il legame tra l’Enigmista e
Batman
L’idea che Batman abbia un effetto
su Gotham, buono o cattivo che sia, si concretizza nel finale del
film,
in particolare dopo che Jim Gordon lo trattiene dall’uccidere uno
degli scagnozzi dell’Enigmista sopra il maxischermo. Quando lo
scagnozzo viene smascherato, guarda Batman e dice: “Io sono la
vendetta”. Il suo volto potrebbe non sembrare troppo
familiare, ma è lo stesso che Bruce Wayne incontra al funerale
all’inizio del film, quello che esprime malcontento nei confronti
dei funzionari di Gotham.
La sua affermazione di essere
“vendicatore” è una condanna della crociata di Batman a Gotham,
oltre che un testamento ai cattivi della città. All’inizio del
film, Batman ha combattuto una banda di clown, presumibilmente
ispirata a Joker, e ora un altro criminale si è attaccato
all’Enigmista, l’ultimo supercriminale della città. Il fatto è che,
come diventa chiaro nel resto del film, Batman non ha impedito alle
persone di diventare criminali, perché non ha realizzato nulla che
potesse combattere il motivo per cui si sono dati al crimine in
primo luogo. E in un atto di terrore contro gli abitanti di Gotham,
il sicario ha combattuto per la propria vendetta, appropriandosi
quindi delle parole di Batman.
Il Pinguino prende il posto di
Falcone
Il primo spinoff di The
Batman sarà la serie The
Penguin, incentrata sul Pinguino. Sebbene il suo
passato con Carmine Falcone e Salvatore Maroni non sia descritto in
dettaglio nel film, non è necessario per la trama o per il nascente
universo di Gotham. La serie spinoff sarà infatti ambientata
all’indomani di The Batman e dell’allagamento di
Gotham. Il finale del film implica
fortemente, attraverso le azioni di Pinguino e la voce fuori campo
del sindaco, che il cattivo diventerà un nuovo signore del crimine
e riempirà il vuoto di potere lasciato da Falcone. Il crimine deve
esistere a Gotham perché ci sia un Batman, dopotutto.
Presumibilmente, la serie The
Penguin prenderà ispirazione dalla storia a fumetti
Batman: No Man’s Land, in cui Gotham subisce un terremoto
catastrofico che lascia la città in macerie. Per ripristinare
l’ordine e la ricostruzione, la maggior parte dei cittadini viene
evacuata e la città viene lasciata vuota, diventando una terra di
nessuno. Naturalmente, i cattivi più feroci di Batman colgono
l’occasione per conquistare parti di Gotham e stabilire nuovi
territori, portando così a una guerra totale tra il Cavaliere
Oscuro e i suoi arcinemici. Parte di questa storia può essere
adattata allo spinoff con Colin Farrell, che mostra cosa succede alla
malavita di Gotham dopo la morte di Falcone.
Catwoman parte per Bludhaven (la
città di Nightwing)
Analogamente a Il cavaliere oscuro – Il ritorno, in cui Catwoman
chiede a Batman di venire via con lei e lui rifiuta (anche se alla
fine accetterà), Catwoman parte per la sua strada nel finale di
The Batman dopo avergli chiesto di lasciarsi
Gotham alle spalle. La sua partenza non è la parte più intrigante
della scena, perché potrà sempre tornare in The
Batman – Parte 2 se la storia lo richiederà.
Piuttosto, è il fatto che nomina Bludhaven come la città in cui sta
andando. Nei fumetti, Bludhaven è il luogo in cui Dick Grayson si
reca quando si mette in proprio e diventa Nightwing, abbandonando
la sua identità di Robin e spalla di Batman.
È improbabile che Nightwing esista
già, perché prima dovrebbe diventare Robin e Bruce Wayne è Batman
solo da due anni. Considerando che il film si
conclude con una nota di speranza, con Batman che si apre alla
gente di Gotham e si affaccia alla luce, senza contare che Bruce
Wayne viene a patti con Alfred Pennyworth e la sua famiglia, è
possibile che The
Batman – Parte 2 introduca un giovane Dick Grayson. I
semi sono stati piantati per la realizzazione della storia. La
menzione di Bludhaven da parte di Catwoman è stata solo un modo
semplice per far sì che la storyline fosse presente nella mente dei
fan, perché non è detto che Bludhaven non possa esistere senza
Nightwing.
Naturalmente, la domanda è: e se, in
questo universo batmaniano, Nightwing esistesse già separatamente
da Batman? The Batman ha incluso diverse
informazioni che hanno cambiato il mito del supereroe (Catwoman è
qui la figlia di Falcone, per esempio), quindi non sarebbe
inverosimile che anche Nightwing abbia una nuova origine.
Dopotutto, se la storia della Corte dei Gufi avrà luogo in The
Batman – Parte 2, Nightwing dovrebbe farne parte,
visti i suoi legami con quel gruppo nei fumetti.
Chi ha ucciso i genitori di Bruce
Wayne?
Gli omicidi di Thomas e Martha Wayne
sono sempre stati un punto focale della storia delle origini di
Batman, ma The Batman adotta un approccio diverso.
Il film non si sofferma sul fatto che la loro morte lo abbia
ispirato a diventare un vigilante, né mostra la loro morte in modo
esplicito. Invece, il mistero su chi li ha uccisi (e su chi ha
ordinato i loro omicidi) diventa una sottotrama mentre si dipana il
puzzle dell’Enigmista. Di solito, Joe Chill è la persona che uccide
i genitori di Bruce Wayne nei fumetti e nella maggior parte delle
storie, come in Batman Begins.
Ma in The Batman,
gli omicidi dei Wayne possono essere attribuiti a due persone:
Carmine Falcone e Salvatore Maroni. Entrambi erano i maggiori boss
del crimine di Gotham, ma Falcone aveva un rapporto più stretto con
Thomas Wayne. Così, quando Thomas si rivolse a Falcone chiedendogli
di occuparsi di un giornalista, Falcone fece assassinare il
giornalista e presumibilmente avrebbe usato le informazioni per
ricattare Thomas. A seconda della prospettiva, è possibile che
Maroni abbia fatto uccidere Thomas Wayne (e Martha) per impedire a
Falcone di controllare i Wayne.
Tuttavia, poiché Thomas ha
minacciato di rivolgersi alla polizia, è anche possibile che
Falcone abbia fatto uccidere i genitori di Bruce per evitare di
finire in prigione. In definitiva, il mistero rimane irrisolto nel
film,
ma è ragionevole che Falcone abbia fatto uccidere i Waynes; il
fatto che abbia tramato per controllare l’élite di Gotham dopo aver
eliminato Maroni dall’equazione dimostra che è qualcuno con il
potere e il know-how per farlo funzionare – e non ha paura di
sporcarsi le mani di tanto in tanto.
Il significato dell’ultima scena di The Batman
Ciò che impedisce a Batman di
andarsene con Catwoman è la visione del Batsegnale nel cielo. Forse
non è stato il fattore decisivo, ma ha rappresentato un
riconoscimento della sua crociata, che Catwoman ha compreso
appieno. È per questo che i due si separano una volta lasciato il
cimitero e Batman la guarda attraverso lo specchietto laterale
della moto. Lei ha contribuito a cambiarlo senza saperlo. È stata
in parte responsabile della sua apertura e dell’avergli fatto
capire gli errori commessi. A questo punto della storia, lui non è
più “vendetta”; è qualcosa di più, qualcosa di meglio, e lei è
stata una delle tante persone che lo hanno spinto in quella
direzione.
Ma nel momento successivo,
nell’inquadratura finale di The Batman, si dedica
completamente ad essere un nuovo Batman per Gotham City. Invece di
considerare le azioni dell’Enigmista come un fallimento
fondamentale da parte sua, le vede semplicemente come una
conseguenza da correggere. La scena finale in cui vede Catwoman
scomparire nella nebbia e poi guarda avanti ricorda il finale de
Il cavaliere oscuro, in cui Batman scompare nella
notte su una moto. Tuttavia, invece di scomparire per diversi anni
come il Batman di Christian Bale, l’uomo pipistrello di Robert Pattinson si prepara a continuare il
suo viaggio.
La spiegazione del messaggio
dell’Enigmista nella scena post-credits
The
Batman evita la tradizionale scena post-credits a
favore di un messaggio finale dell’Enigmista. Proprio alla fine dei
titoli di coda, sullo schermo appare infatti un messaggio che dice
al pubblico “Addio”, ma prima che lo schermo diventi nero,
un’immagine lampeggia per un breve momento. Può essere difficile
capire cosa dice il messaggio, ma si tratta del sito web
dell’Enigmista che compare nel film: Rata Alada. Si tratta di un
sito web divertente che permette agli spettatori di cimentarsi in
tre indovinelli, con una ricompensa se si risponde correttamente a
tutti gli indovinelli.
Gli indovinelli e le ricompense sono
già cambiati alcune volte, quindi è possibile che cambino ancora. È
interessante notare che non è la prima volta che un progetto di
Batman fa qualcosa di simile. Nel 1966, una stazione radiofonica di
Los Angeles collaborò con la 20th Century Fox per realizzare una
promozione che premiava una persona con un pranzo nel lotto dello
studio con Batman e Robin stessi se la persona indovinava il numero
del Batphone.
Il vero significato del finale
di TheBatman
In The
Batman, Bruce Wayne cerca di vendicarsi per gli
omicidi dei suoi genitori e per la corruzione generale di Gotham
City, ma tutto gli si ritorce contro. Batman ha delle regole – non
usa pistole e non uccide – ma in generale questo è tutto ciò che lo
separa dall’Enigmista, che si crede un vigilante in cerca di
vendetta. Come Bruce, Edward Nashton era un orfano, ma mentre lui
era costretto a vivere in un orfanotrofio mal finanziato in cui i
bambini morivano ogni inverno, Bruce Wayne è cresciuto nella
ricchezza della Wayne Tower. E per finire, Bruce non ha fatto nulla
per aiutare la città, cosa di cui il nuovo sindaco di Gotham lo
accusa direttamente.
Per la maggior parte del film, il
tema di fondo è dunque la vendetta, perché sia Batman che
l’Enigmista perseguono la vendetta contro la città che ha fatto
loro un torto, ma in modi diversi. Per Bruce, Gotham e i suoi
politici, poliziotti e criminali corrotti dovevano pagare per gli
omicidi dei suoi genitori – e che fosse o meno la sua vera
intenzione, Bruce cercava di compiere l’eredità di suo padre perché
Thomas non poteva farlo – mentre l’Enigmista voleva che le stesse
persone pagassero per averlo deluso, personalmente, dopo che era
rimasto orfano – non prima, come nel caso di Bruce.
Il cupo senso di inutilità che
entrambi hanno provato da orfani li ha spinti a diventare ciò che
sono in The
Batman. Ma a causa delle azioni e delle accuse
dell’Enigmista nei confronti di Bruce Wayne come persona, Batman
passa dalla vendetta alla speranza. È per questo che raggiunge
fisicamente e metaforicamente il sindaco di Gotham all’interno
dell’arena, non solo per salvarla e proteggerla, ma anche per
essere una luce guida per la gente di Gotham, un vero faro di
speranza.
All’inizio del film, il Batsegnale
incuteva paura ai criminali e, sebbene alla fine sia ancora così,
ora ha avuto un impatto anche su tutti gli altri. Batman ha davvero
avuto un effetto sulla città, di cui i suoi genitori potrebbero
essere orgogliosi. Bruce Wayne si trasforma dunque da un recluso
che si nasconde dietro una maschera – il suo vero volto – a
qualcuno che può diventare l’uomo che suo padre voleva che fosse (e
qualcuno che non eviterà più le persone a lui più vicine); e Batman
si trasforma da un simbolo di paura e vendetta a un simbolo di fede
e speranza. In definitiva, tutto si riduce a un rinnovamento, per
Gotham, Bruce Wayne e Batman.
Il film del 1976 Rocky è una
delle più celebri pellicole della storia del cinema, un classico
intramontabile del genere sportivo capace di vincere l’Oscar come
miglior film e lanciare la carriera del suo attore e sceneggiatore
Sylvester
Stallone. Il successo fu tale che si decise poi di
realizzare ben quattro sequel, l’ultimo dei quali,
Rocky Balboa, uscito nel 2006. Quello sembrò essere il
capitolo conclusivo della saga, o quantomeno delle vicende con
protagonista Rocky. Dieci anni dopo, nel 2016, è infatti stato
realizzato lo spin-off Creed
– Nato per combattere (qui
la recensione), seguito da poi nel 2019 da Creed
II e nel 2023 da Creed III.
Questo terzo capitolo
segna inoltre il debutto alla regia di
Michael B. Jordan, sempre più legato al franchise. Di
questo Creed III egli ha detto che era interessato
ad affrontare il tema della “natura contro educazione”, ma
anche “come si presenta questo aspetto in uno dei nostri eroi?
Come viene messo alla prova in modo reale? Che aspetto ha il trauma
infantile per noi? Che aspetto ha per noi la mascolinità tossica?
Che aspetto ha l’essere emotivi, vulnerabili e parlarne? Che
aspetto ha l’amore? Che aspetto ha la famiglia? Ci sono così tanti
temi che volevo raccontare e abbiamo avuto la possibilità di farlo
in modo organico”.
Anche questo terzo capitolo si
è poi affermato come un successo di critica e pubblico,
entusiasmando per le interpretazioni e la regia di Jordan. Per gli
appassionati della saga, dunque, si tratta di un film assolutamente
da non lasciarsi sfuggire. In questo articolo, approfondiamo dunque
alcune delle principali curiosità relative a Creed
III. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e al futuro della saga. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio
catalogo.
Dopo aver dominato il mondo della
boxe, Adonis Creed ha prosperato sia nella
sua carriera che nella vita familiare. Ora si è però ritirato dal
ring per potersi concentrare sulla sua famiglia e sul rapporto con
la figlia Amara. Quando però un suo amico
d’infanzia ed ex prodigio della boxe, Damian “Diamond Dame”
Anderson, riemerge dal passato dopo aver scontato una
lunga pena in prigione, è ansioso di dimostrare di meritare il suo
posto tra i campioni. Per regolare i conti con il passato, Adonis
dovrà dunque mettere in gioco il suo futuro contro Damian, un
combattente che non ha nulla da perdere.
Ad interpretare Adonis Creed, per la
terza volte, vi è l’attore
Michael B. Jordan. Anche per questo sequel egli si è
sottoposto a un allenamento fisico molto intenso per essere
ulteriormente credibile come pugile. Nel ruolo di Bianca
Taylor-Creed, sua compagna, vi è l’attrice
Tessa Thompson, mentre nel ruolo di Damian “Diamond
Dame” Anderson vi è Jonathan Majors, noto
per essere stato Kang il Conquistatore nel MCU. Recitano poi nel film
Mila Davis-Kent nel ruolo di Amara Creed,
Wood Harris in quello di Tony “Little Duke”
Evers, Florian Munteanu in quello di Viktor
Drago e José Benavidez Jr. in quello di Felix
Chavez.
Perché il Rocky di Stallone non è nel film?
Uno degli elementi più discussi del
film è stata l’assenza di Sylvester Stallone nel
ruolo di Rocky. Ciò ha reso Creed III il primo
film della saga a non vantare la presenza dell’iconico personaggio.
Tuttavia, come rivelato dallo stesso Stallone durante il
tour promozionale di Tulsa King, la serie Paramount+ di cui è protagonista, la scelta di non
comparire è stata proprio sua. “Creed è un
progetto differente. In realtà sono io a essermi ritirato perché,
semplicemente, non sapevo se ci fosse una parte per me. La mia
assenza porterà la storia in una direzione diversa“, aveva
dichiarato. Un discorso sensato, ma la sua assenza ha comunque
avuto un peso nei fan.
Nel finale del film, Damian sfida
Adonis in un incontro e quest’ultimo accoglie l’invito decidendo di
ritornare alla boxe e riprendersi il titolo mondiale. Al momento
dello scontro, Adonis affronta Dame in un’estenuante sfida ad armi
pari. Nel round finale, per vincere, utilizza il consiglio di Duke
di lasciar andare la paura e il senso di colpa e approfitta della
stanchezza di Dame, mettendo KO l’avversario, e vincere l’incontro
e il titolo mondiale. In seguito, Adonis si riconcilia con Dame ed
entrambi ammettono che non è stata colpa di nessuno dei due. Nella
scena finale Adonis raggiunge Bianca e Amara sul ring nello stadio
vuoto, dove finge di boxare con Amara.
In seguito al successo del film, nel
febbraio 2023, Jordan ha confermato che un quarto film di Creed si
farà “di sicuro” e che sono stati presi in considerazione anche
degli spin-off.[ Quando gli è stato chiesto del futuro del
franchise cinematografico di Creed in un’intervista con ScreenRant
Plus, Jordan ha detto: “Ma vedrete il Creed-verse continuare a
crescere ed espandersi. Solo che non so ancora in quale
forma”. Nel novembre 2023, il produttore Irwin
Winkler ha confermato che un quarto film è in fase di
sviluppo, con il ritorno di Jordan come regista. L’attore ha anche
espresso interesse per il ritorno di Stallone, ritenendo che c’è
sempre spazio per il ritorno di Rocky.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Creed
III grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti
disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV
e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 12
settembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Nizza, Marsiglia, Parigi, sono solo
alcune delle bellissime città francesi divenute luoghi ideali per
dar vita a film thriller di alto profilo. Titoli come
Ronin, Taxxi, The Transporter o
Taken sono solo alcuni
dei più celebri lungometraggi di questo genere girati in Francia.
Ad essi nel 2016 si è aggiunto anche Bastille Day – Il
colpo del secolo (qui la recensione), diretto da
James Watkins,
(regista anche del horror The Woman in Black). Si tratta di un’esplosivo
racconto che sfrutta la ricorrenza della presa della Bastiglia per
dar vita ad una serie mozzafiato di inseguimenti, complotti e
tentativi di salvare la situazione.
Scritto dallo stesso Watkins insieme
ad Andrew Baldwin, il film propone dunque
dinamiche narrative certamente semplici ma arricchite
dall’interpretazione dei due attori protagonisti e da luoghi
particolarmente affascinanti. Il regista decise infatti di girare
non solo nei posti più celebri di Parigi, ma anche in ambienti e
zone meno note della città, così da conferire ad essa un look
inedito. Watkins ha poi citato film come Serpico o Il
braccio violento della legge come fonti primarie di
ispirazione, riproponendo infatti in Bastille Day – Il
colpo del secolo quel contatto con la città tanto
fondamentale.
Il film non si è poi affermato come
un titolo di gran successo, ma ha ugualmente guadagnato spettatori
nel corso degli anni. Per gli appassionati di questa tipologia di
film, che offrono intrattenimento tra elaborate rapine e antieroi
pronti a sventarle, questo è il film giusto. In questo articolo
approfondiamo alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Bastille Day –
Il colpo del secolo
A Parigi, nei giorni antecedenti la
ricorrenza della presa della Bastiglia, le strade di Sean
Briar, agente della CIA in servizio a Parigi, e
Michael Mason, incallito ed abile borseggiatore,
vengono ad incrociarsi dopo che quest’ultimo, inconsapevolmente,
ruba una borsa contenente una bomba, che poi esplode in una piazza
di Parigi, causando quattro morti. L’attacco viene rivendicato da
una misteriosa organizzazione criminale, che promette ulteriori
attentati. Inizia così un’escalation di violenza e disordini in
tutta Parigi: in tutto questo clima di tensione, Sean e Michael
verranno a conoscenza di qualcosa che non avrebbero dovuto
scoprire.
I disordini causati, in realtà, non
sono altro che un diversivo per consentire ad una squadra corrotta
di agenti francesi della RAID di attuare il colpo del secolo:
svaligiare la Banca di Francia. Mentre si valuta
se cancellare o meno la festa nazionale, il “Bastille Day”, i due
si troveranno dunque a dover far squadra per impedire che la rapina
abbia luogo. Il tempo a disposizione è molto poco e le differenze
caratteriali tra Briar e Mason rischiano di compromettere la
riuscita dell’operazione. Per entrambi, però, si tratta
dell’occasione per dar prova del loro valore. Un’occasione che non
possono perdere.
Il cast del film
Ad interpretare l’agente Sean Briar
vi è l’attore Idris Elba, il
quale per prepararsi al suo personaggio ha studiato antieroi del
cinema come quelli protagonisti dei film Ispettore Callaghan: il caso
Scorpio è tuo! e Il braccio violento della
legge. Ad interpretare il borseggiatore Michael Mason vi è
invece l’attore Richard Madden,
il quale ottenne il ruolo dopo aver dimostrato di poter risultare
sia pericoloso che seducente, qualità fondamentali del personaggio.
Madden ha poi imparato i principali trucchi dei borseggiatori al
fine di potersi calare meglio nei panni del suo personaggio,
potendoli poi eseguire all’interno del film.
I due attori si sono poi sottoposti
ad un duro allenamento, al fine di poter eseguire da soli quanti
più stunt possibili, senza ricorrere a controfigure. Elba e
Madden, inoltre, hanno avuto grande libertà di improvvisare, cosa
che gli ha permesso di costruire la sintonia richiesta tra i loro
due personaggi. Accanto a loro, si ritrova poi l’attrice
Charlotte Le Bon nei panni di Zoe Naville, una
manifestante antifascista. Kelly Reilly interpreta
l’agente CIA Karen Dacre, José Garica è Victor
Gamieux, direttore del DGSI e Thierry Godard
ricopre il ruolo di Rafi Bertrand, un comandante corrotto
dell’unità RAPID della polizia nazionale francese.
Nel finale, quando una folla di
manifestanti si ammassa davanti alla banca – come previsto dai
cospiratori – Gamieux assegna la squadra RAPID di Bertrand
all’edificio per garantire la sicurezza interna, facilitando così
la rapina digitale dell’intera riserva monetaria (mezzo miliardo di
euro). Arrivato alla banca, Briar si traveste da agente RAPID e
riesce ad accedere all’edificio prima di essere scoperto. Sentendo
la sua situazione attraverso la radio del loro furgone della
polizia rubato, Zoé e Mason scatenano una rivolta tra i
manifestanti, che prendono d’assalto la banca e sopraffanno i
poliziotti della RAPID che si stanno avvicinando a Briar.
Briar si infiltra quindi nel caveau
e ingaggia Bertrand e il suo scagnozzo rimanente. Bertrand fugge
con la chiavetta USB su cui è stato scaricato il denaro, ma Briar
contatta Mason, che ruba la chiavetta a Bertrand. Accortosi del
furto, Bertrand prende in ostaggio Zoé. Gamieux, nel tentativo di
salvare il suo piano, ordina a una squadra di poliziotti di sparare
e uccidere Bertrand, mentre Mason fugge con la chiavetta. Zoé
sopravvive. Qualche tempo dopo, Mason, in collaborazione con Briar
e le forze dell’ordine francesi, incontra Gamieux con la scusa di
scambiare la chiavetta per un passaporto e un passaggio fuori dal
paese, il che porta all’arresto di quest’ultimo.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di
Bastille Day – Il colpo del secolo grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Apple TV e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 12settembre alle ore
21:20 sul canale Italia 1.
I migliori film lasciano
deliberatamente alcune domande senza risposta, e The
Batman (qui
la recensione) non fa eccezione. Il film ha ottenuto un
riscontro più che positivo sia da parte della critica che da parte
del pubblico e oggi sappiamo che nel 2026 arriverà al
cinema The
Batman – Parte 2, che dovrà rispondere ai diversi
importanti quesiti che il film ha lasciato irrisolti. Sono domande
che riguardano il modo in cui Batman e il pantheon
di personaggi introdotti da Matt Reeves si
svilupperanno in futuro, quali nuove personalità verranno
introdotte e su cosa si concentreranno le prossime storyline del
Crociato Incappucciato interpretato da Robert Pattinson.
Chi è il nuovo “amico”
dell’Enigmista?
Ciò di cui siamo sicuri il sequel
si occuperà è l’introduzione di un personaggio che abbiamo iniziato
a conoscere verso l’epilogo di The Batman, quando
L’Enigmista viene incarcerato ad Arkham. E’
proprio qui che questi fa infatti conoscenza con una figura
misteriosa nella cella accanto. “Risolvi questo indovinello”, dice
lo sconosciuto prigioniero, “meno ne hai di questi, più
uno vale”. Con un sorriso, l’Enigmista risponde immediatamente: “Un
amico”. La scena si chiude con una risata inquietante che
riecheggia nel corridoio fuori dalle loro celle.
Il candidato più ovvio per il ruolo
di questo nuovo, squilibrato amico dell’Enigmista introdotto alla
fine di The Batman è, ovviamente, il
Joker. Ma questo solleva una serie di altre
domande: come ha fatto il Joker a finire dietro le sbarre? Ha già
affrontato Batman ed è stato sconfitto da lui?
Perché Bruce si incolpa
della morte dei suoi genitori?
In seguito al tentativo
dell’Enigmista di uccidere Bruce
Wayne, Alfred viene lasciato in ospedale
dopo aver rischiato la morte avendo ritirato il pacco
esplosivo intestato a Bruce, che conteneva la bomba
inviata dal villain. Quando si sveglia, lui e
Bruce hanno una conversazione che getta un po’ di
luce sul loro passato e sul rapporto instabile che i due hanno, e
una cosa che Alfred menziona di sfuggita è che sa che Bruce incolpa
se stesso per la morte dei suoi genitori.
La possibilità più ovvia è che si
stia riferendo al semplice senso di colpa del
sopravvissuto, che si legherebbe alla rappresentazione
sofferta del Batman, personaggio cupo che deve
gestire livelli diversi di dolore. Ma potrebbe esserci di
più nel senso di colpa di Bruce: infatti, nella trilogia del
Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, un elemento che rendeva la
storia di Bruce Wayne molto più avvincente della maggior parte
degli adattamenti cinematografici di Batman era il fatto che Bruce
aveva un motivo per incolpare se stesso per la morte dei suoi
genitori.
Ai suoi occhi, è stato infatti
proprio lui a farli uscire dal cinema, causandone conseguentemente
la morte. Questa stessa backstory non viene mostrata in
The
Batman, ma qualcosa di simile sarebbe potuto accadere
al vigilante di Gotham di Matt Reeves… Si
tratterebbe comunque di un senso di colpa fuori luogo e
ingiustificato, ma che suona fedele a ciò che un sopravvissuto
potrebbe provare nella vita reale.
Catwoman
ritornerà?
Selena Kyle, alias
Catwoman (interpretata da Zoe Kravitz) è probabilmente la seconda
protagonista di The Batman, con una bussola morale
molto diversa però dal vigilante di Gotham. La sequenza finale del
film mostra i due che si separano, con Selena che spiega che ha
rinunciato a Gotham e sta partendo per andare da qualche parte al
nord; tuttavia, è lecito chiedersi se la Catwoman di The
Batman se ne sia davvero andata. Sicuramente questa non
può essere l’ultima volta che Bruce la vedrà.
Questo porta a chiedersi chi o cosa
potrebbe attirarla di nuovo a Gotham in futuro. Catwoman ha passato
la sua vita a confondersi con le fazioni criminali di Gotham, ed è
probabile che abbia ancora degli affari in sospeso; senza dubbio ha
poi ancora bisogno di tempo per piangere la perdita di
Annika (che potrebbe essere stata o meno la sua
ragazza), ma essere sincera sulle proprie intenzioni non è qualcosa
che Selina sa fare bene. Inoltre, un’abile ladra di gatti non
sembra il tipo di persona che va semplicemente in pensione…
Gordon quando diventerà
commissario di polizia?
Il commissario James
Gordon è uno dei personaggi più famosi nelle avventure di
Batman, in quanto principale contatto del Crociato
Incappucciato con la polizia. Ma, in linea con la versione più
giovane di Batman che ci viene presentata da Reeves in The
Batman, Gordon è ancora un semplice tenente di polizia
nella trama del film di Reeves. È certamente in
attesa di una promozione dopo aver aiutato a catturare il boss del
crimine Falcone, ma potrebbe anche essere
surclassato ora che Falcone è stato assassinato.
Dopo la macabra scomparsa dell’ex
commissario di polizia, c’è sicuramente un posto vacante nella
polizia di Gotham, ma non è chiaro se Gordon sia il prossimo in
linea, dato che ci sono altri che potrebbero ottenere prima il
grado di commissario. Se non è Gordon, è giusto chiedersi se il
nuovo commissario sarà un aiuto o un ostacolo per le indagini di
Batman, dato che ci sono sicuramente altri poliziotti corrotti in
giro per Gotham, pronti a scatenare un putiferio.
Cosa si è iniettato
Batman?
Nella clamorosa sequenza finale,
mentre Batman combatte un’orda di terroristi che
indossano maschere dell’Enigmista, è colpito da un
colpo di fucile al petto e, sebbene venga salvato grazie alla sua
armatura, viene comunque messo fuori gioco e lo vediamo sofferente.
Viene salvato da Catwoman ma, poco dopo, anche lei
si trova in pericolo; frettolosamente, Batman tira fuori una
siringa e si inietta qualcosa prima di entrare in azione, aiutando
a sua volta Catwoman e aggredendo il suo assalitore: qualunque cosa
ci fosse nella siringa, sicuramente si trattava di un liquido
alquanto potente.
La possibilità più ovvia è che
fosse semplicemente adrenalina, ma questa ipotesi non è stata
confermata, anzi, alcuni spettatori hanno notato che il colore
verde della siringa ricorda il veleno, sostanza assuefacente usata
dal cattivo Bane nei fumetti per ottenere la sua
nota forza sovrumana. Questo spiegherebbe anche perché la sostanza
ha mandato Batman su tutte le furie; dato che gran parte della
storia di The Batman ruota intorno a un narcotico
noto come “gocce”, è una scelta interessante mostrare che anche
Batman fa uso di droghe, anche se chiaramente le utilizza solo come
ultima risorsa.
Questo aggiunge anche maggior
significato in più ad una scena precedente, in cui Batman teme che
l’Enigmista conosca la sua vera identità di Bruce
Wayne. In questa scena, l’Enigmista parla degli orfani di
Gotham che hanno fatto ricorso all’uso di droghe, dicendo con
disprezzo che è un mondo di cui Bruce Wayne non sa niente.
In ogni caso, l’Enigmista chiaramente non sa così tanto come vuole
far credere…
Come farà il Pinguino a
diventare il nuovo boss del crimine di Gotham?
La morte di Carmine
Falcone ha lasciato un significativo vuoto di potere nella
malavita di Gotham e, senza dubbio, i cattivi lotteranno per
cercare di rivendicare il primato di boss del crimine di
Gotham. Cobblepot, alias Il
Pinguino, sembra già in una buona posizione per prendere
il comando e, come braccio destro del defunto Falcone, avrà
sicuramente gli occhi puntati su questo obiettivo, il che viene
confermato dalla sequenza finale del film, mentre
Batman espone una vivida descrizione della città.
Come potrebbe farlo, tuttavia, rimane un grosso
quesito.
Il Pinguino è
lontano dall’essere il più forte dei molti villain di Batman; nella
maggior parte delle storie del Crociato di Gotham, rimedia alla
mancanza di forza e destrezza usando carisma, influenza e denaro. È
improbabile che il Pinguino abbia successo da solo, quindi senza
dubbio vorrà reclutare un altro cattivo per aiutarlo, e molte sue
conoscenze potrebbero provenire dal centro psichiatrico di Arkham.
Nei fumetti, ha fatto squadra con numerosi altri cattivi, incluso
il Joker ma chi potrebbe scegliere in un sequel di
The Batman, tuttavia, resta da vedere. Nel mentre,
l’imminente serie The Penguin potrebbe rispondere
a molti di questi quesiti.
Alfred era una guardia del corpo di Thomas
Wayne?
Alfred è
conosciuto come il maggiordomo su cui Bruce Wayne
fa affidamento in molti modi, ma sembra esserci qualcosa di più
nell’Alfred di The Batman rispetto alle solite
iterazioni cinematografiche. Nella scena dell’ospedale, dice
infatti che proteggere i genitori di Bruce era il suo lavoro, e
parla anche di come ha insegnato a Bruce a combattere; questa
versione di Alfred non è una figura paterna e, con il suo aspetto
più rozzo e meno curato, sembra che possa anche essere più di un
semplice maggiordomo.
Non sarebbe compito di un
maggiordomo proteggere Thomas e Martha
Wayne, e il modo in cui Alfred dice questa frase
suggerisce che questo era molto più di un semplice sentimento di
responsabilità… Sembra che The Batman abbia preso
in prestito frammenti dai fumetti di Terra Uno, dove
Alfred era una guardia del corpo, non un maggiordomo: questo
spiegherebbe certamente perché Batman ha uno stile di combattimento
così brutale.
Batman mostrerà abilità
più eroiche e meno investigative?
L’arco del personaggio di Batman in
The Batman è tutto incentrato sull’apprendimento
del fatto che ha bisogno di essere qualcosa di più della semplice
rappresentazione di “vendetta“. Se ne rende conto quando
sente dire la stessa cosa da uno dei terroristi dell’Enigmista,
dopo la violenta scena di combattimento finale di Batman, nel
momento in cui, quando gli viene chiesto chi è, anche il terrorista
risponde che lui è vendetta. La consapevolezza di essere
così simile alle persone che ha combattuto lascia Batman scosso e
attonito e il suo monologo di chiusura riflette su questo, parlando
di come anche lui abbia bisogno di speranza. Il sequel di
The Batman vedrà probabilmente Bruce cercare di
trovare questo equilibrio.
Gli atteggiamenti di Batman
cambiano lentamente nel corso del film; all’inizio, si preoccupa
più di fermare i criminali che di salvare le persone, ma le sue
azioni diventano sempre più eroiche man mano che la storia procede,
in particolare dopo aver scoperto che i suoi genitori non erano le
persone che pensava fossero. Nel finale, riesce a salvare un’intera
arena piena di persone dal diluvio programmato
dall’Enigmista, un danno irreparabile che avrebbe potuto facilmente
ucciderlo. Se il Batman di Pattinson tornerà in futuro, è giusto
domandarsi se la prossima sceneggiatura di Reeves si concentrerà
più sull’eroismo che sul vigilantismo del personaggio.
Come farà l'”amico”
dell’Enigmista a fuggire da Arkham?
Reeves ha confermato che l’amico
“sconosciuto” dell’Enigmista che vediamo nella
sequenza di Arkham è proprio il Joker, il che ci
fa pensare che Il Clown Principe del Crimine sarà un personaggio
importante nella trama del sequel di The Batman.
Chiaramente, però, avrà bisogno di scappare da Arkham in qualche
modo, e probabilmente avrà anche bisogno di qualcuno all’esterno
che lo aiuti; una possibilità è il Pinguino, che è
noto per aver fatto squadra con Joker nelle
storyline dei fumetti, e avrebbe sicuramente le giuste connessioni
per far sì che ciò accada.
Altrimenti, una possibilità più
audace, sarebbe il villain Bane. Infatti, come
riportato prima, se la sostanza che Batman si è iniettato è davvero
veleno, questo suggerisce che Bane potrebbe fare una futura
apparizione nei film sequel di Batman. Gli spettatori si
ricorderanno del personaggio di Bane da Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno ma la storia a
fumetti del 1993 per cui Bane è diventato veramente noto tra i fan
è Batman: Knightfall, che vede Bane liberare tutti
i più temuti cattivi di Gotham dall’ospedale psichiatrico di
Arkham, cercando di portare Batman allo sfinimento e poterlo
sconfiggere: una storia brutale come questa si adatterebbe bene
all’atmosfera che The Batman ha mostrato
finora.
Wicked
– Parte 2 ha cambiato la sua data di uscita, vedendosi
ora anticipato di cinque giorni, ovvero al 21 novembre 2025. In
precedenza, il sequel era infatti previsto per il 26 novembre 2025,
il che lo avrebbe messo a confronto con “Zootopia
2” della Disney. A luglio, il primo “Wicked” ha subito
un cambiamento di programma molto simile, passando dal 27 al 22
novembre (dopo un’apertura natalizia inizialmente prevista). Questo
spostamento ha messo il film musical davanti a “Oceania
2” della Disney. Ora, Wicked
– Parte 1 condivide la data di uscita con “Il
Gladiatore II”.
Tutto quello che sappiamo su
Wicked
Divisa in due parti per motivi di
tempo, la prima metà di Wicked presenterà al pubblico
Galinda Upland (Grande) ed Elphaba Thropp (Erivo), due nuove
studentesse della Shiz University che non potrebbero essere più
diverse – o almeno così pensano. Galinda ha conosciuto solo una
vita di popolarità e rosa, mentre Elphaba è sempre stata vista come
un’emarginata, soprattutto grazie alla sua pelle verde. I loro
mondi si scontrano all’università magica ed entrambe le giovani
donne si influenzano a vicenda, stringendo un’amicizia che le
porterà nella Città di Smeraldo, dove incontreranno il Mago di Oz.
Ma le cose non sono come sembrano e presto le strade delle due
donne si separeranno mentre lottano contro le ingiustizie che le
circondano.
Cynthia Erivo e
Ariana Grande ricoprono i ruoli di Elphaba (alias
la Strega Malvagia dell’Ovest) e Glinda (la Buona). Sapevamo che il
cast di Wicked sarebbe stato molto ricco, soprattutto
quando Erivo e Grande hanno firmato, ma la lista dei partecipanti è
cresciuta fino a diventare qualcosa di più grande dell’ego di Oz
stesso. Al cast di quello che sarà senza dubbio uno dei film più
importanti dell’anno partecipano Michelle Yeoh (Everything
Everywhere All at Once), Jeff Goldblum (Thor: Ragnarok), Jonathan Bailey (Fellow Travelers),
Ethan Slater (Fosse/Verdon), Peter Dinklage (Game of
Thrones), Bowen Yang (Saturday Night
Live) e altri ancora.
Finalmente Max ha svelato il primo
trailer di
Salem’s Lot, l’adattamento del classico romanzo sui
vampiri di Stephen King del 1975, diretto da
Gary Dauberman, annunciando che il film sarà
proiettato in anteprima sullo streamer giovedì 3 ottobre. In
Salem’s Lot, lo scrittore Ben Mears (Lewis
Pullman) torna nella sua casa d’infanzia di Jerusalem’s
Lot in cerca di ispirazione per il suo prossimo libro, solo per
scoprire che la sua città natale è predata da un vampiro assetato
di sangue.
Dauberman ha diretto il film da una
sua sceneggiatura ed è stato produttore esecutivo. Tra i produttori
figurano James Wan e Michael Clear per
Atomic Monster, Roy Lee per Vertigo e Mark
Wolper. Nel cast figurano anche Alfre
Woodard, Makenzie Leigh, Bill
Camp, Spencer Treat Clark, Pilou Asbæk e John
Benjamin Hickey. Mentre alcuni temevano che il titolo
della New Line sarebbe stato accantonato dalla Warner Bros
Discovery dopo aver abbandonato le sale cinematografiche, come nel
caso di Batgirl, il progetto è stato ufficialmente
programmato per debuttare su Max a marzo.
Salem’s Lot di Stephen King
Pietra miliare dell’opera del
maestro dell’horror Stephen King, Salem’s
Lot ha segnato la prima grande incursione dell’autore
nella narrativa sui vampiri e il suo secondo romanzo pubblicato,
dopo Carrie. Il libro ha gettato le basi per l’universo
condiviso di King, poiché i personaggi e i luoghi di questo romanzo
sarebbero apparsi in opere successive come la serie La Torre
Nera. Il libro è stato precedentemente adattato in una
miniserie della CBS, diretta da Tobe Hooper nel
1979.