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Il Re Leone: cresce il cast vocale del film

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Il Re Leone: cresce il cast vocale del film

Arrivano interessanti notizie in merito al nuovo live action de Il Re Leone, in programmazione alla Disney e diretto da Jon Favreau.

Al fianco di Donald Glover, che presterà la voce a Simba, il protagonista, entrano adesso nel cast principale del film John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard che invece interpreterà Sarabi, madre di Simba.

Ancora in corso le trattative con Beyonce per la voce di Nala. La notizia era arrivata già diverse settimane fa, ma a quanto pare la stella della musica pop è difficile da mettere sotto contratto. Vi terremo aggiornati.

Disney Live Action: guida a tutti i film in programma

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff NathansonIl Re Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast dei doppiatori, al momento, sono stati confermati Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Nel cast anche John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard, che sarà Sarabi. Chiwetel Ejiofor sarà Scar.

Il Re Leone: la Disney annuncia il live action diretto da Jon Favreau

Il Re Leone è un film del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È il 32º Classico Disney. La storia ha luogo in un regno di leoni in Africa, e fu influenzata dall’opera teatrale di William Shakespeare Amleto.

Il cast vocale originale include Matthew Broderick, Jeremy Irons, James Earl Jones, Jonathan Taylor Thomas, Moira Kelly, Nathan Lane, Ernie Sabella, Rowan Atkinson, Robert Guillaume, Madge Sinclair, Whoopi Goldberg, Cheech Marin e Jim Cummings. Il film racconta la storia di Simba, un giovane leone che dovrà prendere il posto di suo padre Mufasa come re. Tuttavia, dopo che Scar, lo zio di Simba, uccide Mufasa, il principe deve impedire allo zio di conquistare le Terre del Branco e vendicare suo padre.

Il re leone ottenne due Oscar per la sua realizzazione nella musica e il Golden Globe per il miglior film commedia o musicale. Le sue canzoni, con una colonna sonora originale di Hans Zimmer, furono scritte dal compositore Elton John e il paroliere Tim Rice.

Il Re Leone: Chiwetel Ejiofor in trattative per Scar

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Il Re Leone: Chiwetel Ejiofor in trattative per Scar

Dopo la smentita della partecipazione di Hugh Jackman a Il Re Leone, arriva da The Wrap il report che vorrebbe un altro attore candidato agli Oscar in trattative con Disney per doppiare Scar, il malvagio fratello di Mufasa, usurpatore del trono.

Si tratta di Chiwetel Ejiofor che è al momento in trattative per interpretare Scar nel film di Jon Favreau. La scelta di Ejiofor confermerebbe la volontà della Disney di costruire un cast di altissimo livello, continuando anche la collaborazione dell’attore con la produzione, dato che l’interprete di 12 Anni Schiavo è reduce dalla partecipazione a Doctor Strange nel ruolo di Mordo, ruolo che potrebbe non essere concluso.

Disney Live Action: guida a tutti i film in programma

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff NathansonIl Re Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast dei doppiatori, al momento, sono stati confermati Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Hugh Jackman sarà Scar.

Il Re Leone: la Disney annuncia il live action diretto da Jon Favreau

Il Re Leone è un film del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È il 32º Classico Disney. La storia ha luogo in un regno di leoni in Africa, e fu influenzata dall’opera teatrale di William Shakespeare Amleto.

Il cast vocale originale include Matthew Broderick, Jeremy Irons, James Earl Jones, Jonathan Taylor Thomas, Moira Kelly, Nathan Lane, Ernie Sabella, Rowan Atkinson, Robert Guillaume, Madge Sinclair, Whoopi Goldberg, Cheech Marin e Jim Cummings. Il film racconta la storia di Simba, un giovane leone che dovrà prendere il posto di suo padre Mufasa come re. Tuttavia, dopo che Scar, lo zio di Simba, uccide Mufasa, il principe deve impedire allo zio di conquistare le Terre del Branco e vendicare suo padre.

Il re leone ottenne due Oscar per la sua realizzazione nella musica e il Golden Globe per il miglior film commedia o musicale. Le sue canzoni, con una colonna sonora originale di Hans Zimmer, furono scritte dal compositore Elton John e il paroliere Tim Rice.

Il re leone: Beyonce potrebbe essere Nala

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Il re leone: Beyonce potrebbe essere Nala

Jon Favreau è alle prese con il casting de Il re leone, le cui riprese dovrebbero cominciare a breve. Naturalmente si tratta di un cast vocale, dal momento che il film sarà completamente interpretato da animali realizzati in CGI.

Dopo la scelta del doppiatore di Simba, Donald Glover, il regista vorrebbe che un’altra superstar entrasse nel suo cast. Stiamo parlando di Beyonce, a cui Favreau riserverebbe il ruolo di Nala. Chiaramente la cantante è una delle star più potenti e famose del mondo e il suo coinvolgimento nel film è tutt’altro che finalizzato. Ma sembra che le trattative siano in corso.

Disney Live Action: guida a tutti i film in programma

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff Nathanson, Il Re Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast dei doppiatori, al momento, sono stati confermati Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere Mufasa.

Il Re Leone: la Disney annuncia il live action diretto da Jon Favreau

Il Re Leone è un film del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È il 32º Classico Disney. La storia ha luogo in un regno di leoni in Africa, e fu influenzata dall’opera teatrale di William Shakespeare Amleto.

Il cast vocale originale include Matthew Broderick, Jeremy Irons, James Earl Jones, Jonathan Taylor Thomas, Moira Kelly, Nathan Lane, Ernie Sabella, Rowan Atkinson, Robert Guillaume, Madge Sinclair, Whoopi Goldberg, Cheech Marin e Jim Cummings. Il film racconta la storia di Simba, un giovane leone che dovrà prendere il posto di suo padre Mufasa come re. Tuttavia, dopo che Scar, lo zio di Simba, uccide Mufasa, il principe deve impedire allo zio di conquistare le Terre del Branco e vendicare suo padre.

Il re leone ottenne due Oscar per la sua realizzazione nella musica e il Golden Globe per il miglior film commedia o musicale. Le sue canzoni, con una colonna sonora originale di Hans Zimmer, furono scritte dal compositore Elton John e il paroliere Tim Rice.

Fonte: Variety

Il Re Leone: Beyoncé nel video di “Spirit”, brano originale della colonna sonora

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Beyoncé è la protagonista assoluta del videoclip ufficiale di “Spirit”, brano inedito che farà parte della colonna sonora originale de Il Re Leone nuovo adattamento in live action diretto da Jon Favreau nel quale la cantante americana doppia Nala.

L’album sarà disponibile da venerdì 19 luglio e vanta collaborazioni con artisti del calibro di Jay-Z, Pharrell Williams, Kendrick Lamar, Childish Gambino e la figlia Blue Ivy.

Questa la tracklist di “The Lion King: The Gift”:

“Bigger” – Beyoncé
“Find Your Way Back (Circle of life)” – Beyoncé
“Don’t Jealous Me” – Tekno, Yemi, Alade, Mr Eazi
“Ja Ara E” – Burna Boy
“The Nile” – Beyoncé e Kendrick Lamar
“Mood 4 Eva” – Beyoncé, Jay-Z, Childish Gambino
“Water” – Salatel, Pharrell, Beyoncé
“Brown Skin Girl” – Blue Ivy Carter, St JHN, Wiz Kid, Beyoncé
“Keys To The Kingdom “– Tia Savage, Mr Eazi
“Otherside” – Beyoncé
“Already”– Beyoncé, Scatta Wale
“My Powe” – Tierra Whack, Beyoncé, Busiswa, Yemi Alade, Moonchild Sanelly
“Scar”– O70 Shake, Jessie Reyez
“Spirit” – Beyoncé

Vi ricordiamo che Il Re Leone arriverà nelle nostre sale il 21 Agosto.

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff Nathanson, il film è stato realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast de Il Re Leone figurano, oltre a Glover, anche James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Nel cast anche John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard, che sarà Sarabi. Chiwetel Ejiofor sarà Scar.

Di seguito la sinossi ufficiale: Simba, il figlio di Mufasa e principe delle Terre del Branco, spera di seguire le orme del padre. Il fratello minore di Mufasa, Scar, complotta per tradire Mufasa e conquistare le Terre del Branco, costringendo Simba all’esilio, dove incontra Timon e Pumbaa. Simba deve stringere un’alleanza e ricostruirsi completamente per prendere ciò che è giustamente suo.

Leggi la recensione de Il Re Leone

Il Re Leone: anticipata la produzione del live action

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Il Re Leone: anticipata la produzione del live action

Secondo quanto riporta My Entertainment World, le riprese del live action de Il Re Leone cominceranno molto presto, a maggio 2017, a Los Angeles.

Mentre in sala La Bella e la Bestia continua a macinare record e incassi, la Disney non accenna a voler fermare quella che è ormai una vera e propria fabbrica di film campioni al botteghino

Disney Live Action: guida a tutti i film in programma

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff Nathanson, Il Re Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast dei doppiatori, al momento, sono stati confermati Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere Mufasa.

Il Re Leone: la Disney annuncia il live action diretto da Jon Favreau

Il Re Leone è un film del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È il 32º Classico Disney. La storia ha luogo in un regno di leoni in Africa, e fu influenzata dall’opera teatrale di William Shakespeare Amleto.

Il cast vocale originale include Matthew Broderick, Jeremy Irons, James Earl Jones, Jonathan Taylor Thomas, Moira Kelly, Nathan Lane, Ernie Sabella, Rowan Atkinson, Robert Guillaume, Madge Sinclair, Whoopi Goldberg, Cheech Marin e Jim Cummings. Il film racconta la storia di Simba, un giovane leone che dovrà prendere il posto di suo padre Mufasa come re. Tuttavia, dopo che Scar, lo zio di Simba, uccide Mufasa, il principe deve impedire allo zio di conquistare le Terre del Branco e vendicare suo padre.

Il re leone ottenne due Oscar per la sua realizzazione nella musica e il Golden Globe per il miglior film commedia o musicale. Le sue canzoni, con una colonna sonora originale di Hans Zimmer, furono scritte dal compositore Elton John e il paroliere Tim Rice.

Il Re Leone: annunciate le voci del sequel televisivo

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Il Re Leone: annunciate le voci del sequel televisivo

A dicembre su Disney Channel debutterà The Lion Guard: Return Of The Roar, sequel de Il Re Leone realizzato per la tv. La casa di Topolino ha annunciato oggi le voci che comporranno il cast del film e tra ritorni e new entry possiamo aspettarci un cast di alta qualità.

Max Charles sarà il protagonista, il secondo figlio di Simba e Nala, Kion. Diamond White, Dusan Brown, Atticus Shaffer e Joshua Rush completano il cast di new entry.

Rob Lowe sarà Simba e Gabrielle Union Nala. Khary Payton torna nello strambo ruolo di Rafiki, Kevin Schon in quello di Timon. James Earl Jones sarà Mufasa, che supponiamo sarà presente nel film ancora una volta sotto forma di spirito guida, Ernie Sabella invece sarà Pumbaa. Misteriosi sono invece i personaggi che saranno doppiati da Sarah Hyland e Eden Riegel. Potrebbero esserci però buone possibilità che una di loro doppi Kiara, la prima figlia di Simba e protagonista del primo sequel del classico Disney.

Fonte: CBM

Il Re Leone: Amy Sedaris si unisce al cast del live action

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Un’altra voce si è appena unita al cast de Il Re Leone, nuovo live action targato Walt Disney Studios: come confermato da Variety infatti, Amy Sedaris (la Princess Carolyn di BoJack Horseman) è l’ultimo dei preziosi acquisti della squadra del film, basato sul classico di animazione che vede protagonista Simba, il cucciolo di leone che dovrà imparare a essere re.

Il sito riporta che l’attrice doppierà un personaggio completamente inedito dell’universo legato al Re Leone, ovvero un toporagno africano. Vi ricordiamo che la storia originale attinge a piene mani dal Macbeth di Shakespeare, ma anche dall’Amleto e dalle storie bibliche, senza nemmeno edulcorare troppo i toni considerata la destinazione “per bambini”.

Disney Live Action: guida a tutti i film in programma

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff NathansonIl Re Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast dei doppiatori, al momento, sono stati confermati Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Nel cast anche John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard, che sarà Sarabi. Chiwetel Ejiofor sarà Scar.

Fonte: Variety

Il Re Leone: 15 cose che hai pensato guardando il film

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Prima dell’avvento di Frozen, Il Re Leone era il classico Disney di animazione di maggiore successo al mondo. E il primato era ben meritato, considerato che è un film dal respiro tragico shakespeariano, che mescola la morale disneyana con musiche e scenari mozzafiato. Ecco 15 cose che tutti (probabilmente) hanno pensato guardando il film per la prima volta: [nggallery id=603]

Il re leone (The Lion King) è un film del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È un film d’animazione musicale drammatico prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È il 32º Classico Disney. La storia ha luogo in un regno di leoni in Africa, e fu influenzata dalle storie bibliche di Giuseppe e Mosè, e dalle opere teatrali di William Shakespeare Amleto e Macbeth. Il film venne prodotto durante un periodo noto come Rinascimento Disney. Il re leone fu prodotto da Don Hahn, e ha una sceneggiatura accreditata a Irene Mecchi, Jonathan Roberts e Linda Woolverton. Il cast vocale originale include Matthew Broderick, Jeremy Irons, James Earl Jones, Jonathan Taylor Thomas, Moira Kelly, Nathan Lane, Ernie Sabella, Rowan Atkinson, Robert Guillaume, Madge Sinclair, Whoopi Goldberg, Cheech Marin e Jim Cummings. Il film racconta la storia di Simba, un giovane leone che dovrà prendere il posto di suo padre Mufasa come re. Tuttavia, dopo che Scar, lo zio di Simba, uccide Mufasa, il principe deve impedire allo zio di conquistare le Terre del Branco e vendicare suo padre.

Il Re LeoneLo sviluppo de Il re leone iniziò nel 1988 nel corso di un incontro tra Jeffrey Katzenberg, Roy E. Disney e Peter Schneider mentre promuovevano Oliver & Company in Europa. Thomas Disch scrisse un trattamento, e la Woolverton sviluppò il primo script mentre George Scribner firmò come regista, venendo successivamente unito ad Allers. La produzione iniziò nel 1991, con la maggior parte degli animatori inesperti o disinteressati agli animali poiché la maggior parte della squadra Disney voleva invece lavorare su Pocahontas. Qualche tempo dopo che il personale si era recato al Parco nazionale di Hell’s Gate per una ricerca sull’ambientazione e gli animali del film, Scribner lasciò la produzione in disaccordo con la decisione di trasformare il film in un musical, e fu sostituito da Minkoff. Quando Hahn aderì al progetto non era soddisfatto della sceneggiatura, e la storia venne prontamente riscritta. Quasi 20 minuti di sequenze d’animazione ebbero luogo presso i Disney-MGM Studios in Florida. In diverse scene venne utilizzata anche l’animazione al computer, in particolare nella scena della fuga precipitosa degli gnu.

Il re leone venne distribuito il 15 giugno 1994 con una reazione positiva da parte della critica, che elogiò il film per la sua musica e la storia. Si guadagnò anche una rara valutazione “A+” da CinemaScore. Con un incasso totale di oltre 951 milioni di dollari in tutto il mondo, è il film d’animazione tradizionale di maggior incasso cinematografico nella storia, il film d’animazione in 2D di maggior successo negli Stati Uniti, e il 21° lungometraggio di maggiore incasso. Il re leone ottenne due Oscar per la sua realizzazione nella musica e il Golden Globe per il miglior film commedia o musicale. Le sue canzoni, con una colonna sonora originale di Hans Zimmer, furono scritte dal compositore Elton John e il paroliere Tim Rice. Il film venne dedicato a Frank Wells, che era morto in un incidente in elicottero all’inizio del 1994.

Un adattamento di Broadway del film debuttò nel 1997, e vinse sei Tony Awards, tra cui quello al miglior musical. La Disney dotò il film di due sequel direct-to-video, Il re leone II – Il regno di Simba (1998) e Il re leone 3 – Hakuna Matata (2004).

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Il Re Leone: 10 cose che non sai sul film

Il Re Leone: 10 cose che non sai sul film

Il Re Leone è uno dei film di animazione più belli e commoventi della storia del cinema. Visto da grandi o da piccini, è impossibile non emozionarsi davanti a questo film e non affezionarsi ai suoi personaggi.

Da questo film sono nati un sequel (Il Re Leone 2 – Il regno di Simba) e un prequel/midquel (Il Re Leone 3 – Hakuna Matata), diversi videogiochi e spin-off (come The Lion Guard) ed è stato soggetto ad un adattamento teatrale in formato musical che ha debuttato a Broadway nel 1997. Per la metà del 2019, invece, è prevista l’uscita al cinema di una versione live-action diretta da Jon Favreau. Ecco dieci cose che, forse, non sapevate su Il re leone.

Il Re Leone: film

il re leone

1.In Il Re Leone (1994), molti dei nomi sono basati sul parole della lingua Swashili. Simba ha significato proprio di leone, Nala come dono, Sarabi significa miraggio e Rafiki viene usato come parole per identificare un amico, mentre Pumbaa ha il significato di ottuso. Dall’ebraico è stato tratto il nome Zazu, che significa movimento. Non è chiara, invece, l’origine dei nomi Serafina (la madre di Nala) e di Timon, ma sembra che entrambi ruotino attorno al concetto, rispettivamente, di stella splendente e di rispetto. Mufasa, a differenza degli altri nomi, ma significa re in lingua manazoto.

2. Il Re Leone si basa sull’Amleto e non solo. Al di là delle ispirazione dall’Amleto di William Shakespeare, la storia ha anche degli elementi che provengono dai miti della famiglia di Osiride appartenenti alla mitologia dell’antico Egitto. Nel mito di Osiride, il re (Osiride/Mufasa) viene ucciso da sul fratello geloso di lui (Seth/Scar) e il vero erede (Horus/Simba) viene mandato in esilio da bambino. Il re assassinato fa visita e fa da mentore al figlio in vesti di fantasma e quando il vero erede diventa adulto, ritorna per compiere la giusta vendetta circa l’omicidio del padre. Sembra, inoltre, che la storia de Il Re Leone sia simile a una storia sconosciuta in occidente e tra le più amate nella tradizione linguistica tra Niger e Congo: una storia che parla di uno dei migliori re, ovvero di Sundiata, re del Mali. Il personaggio principale, Sundiata, è un giovane principe che viene bannato dalla sua terra dalla famiglia dopo la morte del padre. La storia racconta il superamento dei suoi disturbi emotivi e fisici per poi tornare al suo regno e combattere il re usurpatore che lo ha scavalcato durante la sua assenza.

3. Mentre Il Re Leone era in fase di produzione, lo era anche Pocahontas, considerato il progetto più ambizioso. Lo studio aveva riposto più speranze in Pocahontas e considerava Il Re Leone come un film sperimentale, facendo in modo che si occupasse del film un team minore. Il capo dello studio, Jeffrey Katzenberg, considerava Pocahontas come il progetto più prestigioso rispetto a Il Re Leone e pensava di andare a conquistare una nomination agli Oscar come Miglior Film, in seguito al successo di La bella e la bestia (1991). Come la produzione si è conclusa, sono cambiate le opinioni in merito a Il Re Leone, ricevendo pareri positivi unanimi sia da critica che da pubblico, tanto da diventare non solo uno dei più grandi film della storia del cinema, ma anche uno dei migliori titoli home video dell’epoca, mentre Pocahontas aveva ricevuto critiche per la maggior parte negative, riferite ai toni e temi adulti mischiati a uno script non armonico e storicamente poco accurato.

Il Re Leone 2

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4. Il Re Leone 2 – Il regno di Simba (1998) ha molte similarità con Il Re Leone. In questo sequel, Simba avverte Kiara di stare lontana da oltre i confini delle Terre del Branco, come ha fatto Mufasa con il giovane Simba. Ma quando Kiara vi capita, dimentica gli ammonimenti del padre e va ad esplorare il territorio vietato come fecero Simba e Nala al Cimitero degli Elefanti.

5. In Il Re Leone 2 – Il regno di Simba, era prevista la morte di Simba. In origine, Simba doveva essere assassinato dai fuori confine. Probabilmente non è stato incluso nel film, nel quale Simba sopravvive, per evitare di creare una tragedia simile a quella accaduta nel primo film.

6. In Il Re Leone 2 – Il regno di Simba non appare Sarabi. La madre di Simba non compare per tutto il tempo del sequel, assumendo che sia morta dopo il primo film o che abbia lasciato le Terre del Branco. Il personaggio è stato rimosso per rispetto della doppiatrice Madge Sinclair che morì un anno dopo la realizzazione del primo film.

Il Re Leone 3

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7. Il Re Leone 3 – Hakuna Matata (2004) si basa su un racconto legato all’Amleto. Se il primo film si basava sull’Amleto, questo film, considerato come prequel/midquel, prende ispirazione dal racconto Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard, che racconta gli eventi dell’Amleto attraverso i punti di vista di due personaggi minori.

8. Il Re Leone 3 – Hakuna Matata mantiene le stesse voci di Simba. Le voci originarie di Simba, Matthew Broderick e Cam Clarke sono state riprese per questo film. Broderick ha doppiato Simba in tutti e tre i film, mentre Clarke ha prestato la voce per le canzoni di Simba nel secondo film e negli spin-off relativi.

Il Re Leone: personaggi

il re leone

9. Per Il Re Leone vennero studiati animali veri. Come avvenuto per Bambi, gli animatori si basarono su animali veri per sviluppare i personaggi. Jim Fowler, esperto di fauna selvatica, portò riversi animali negli studi, per parlare dei loro comportamenti. Gli animatori hanno studiato i movimenti di diversi animali durante delle visite al Miami MetroZoo, sotto la guida dell’esperto Ron Magill. Anche le ambientazioni si basano su luoghi reali, come le Terre del Branco che sono basate sul parco nazionale del Kenya.

10. La sceneggiatura originale Il Re Leone includeva diversi personaggi che sono stati poi eliminati. Avrebbe dovuto esserci un altro cucciolo di leone, una volpe dalle orecchie da pipistrello e un rinoceronte con un uccellino sulla schiena. Questo uccellino si è poi evoluto in Zazu. Altri personaggi sono stati eliminati, come il fratellino e il padre di Nala e un pitone rock di nome Joka che sarebbe dovuto essere il lacchè di Scar. Il fratello di Nala, Mheetu, sarebbe dovuto servire da pretesto per far arrivare Simba nella gola ed essere salvato da Mufasa.

Il Re Leone: streaming

Il Re Leone in streaming e i suoi due sequel sono disponibili su Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare Il Re Leone e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Fonti: IMDb, IMDb, IMDb

Il Re Leone, la spiegazione del finale del film Disney del 1994

Il Re Leone, la spiegazione del finale del film Disney del 1994

Il finale del film d’animazione Disney del 1994 Il Re Leone vede il “cerchio della vita” ristabilito dopo che Simba torna alla Roccia dell’Orgoglio per salvare gli altri leoni dal malvagio zio Scar e dalle sue iene. Il Re Leone è uno dei film d’animazione più popolari della Disney e si è classificato al 37° posto nella classifica IMDB dei 250 migliori film di tutti i tempi. Il Re Leone vanta un cast stellare di celebrità degli anni ’90, tra cui James Earl Jones, Matthew Broderick, Jeremy Irons, Whoopi Goldberg, Rowan Atkinson, Jonathan Taylor Thomas e altri ancora.

Ne Il Re Leone, Mufasa (James Earl Jones) è il re di Roccia dell’Orgoglio e governa su tutti gli animali, con grande disappunto del fratello Scar (Jeremy Irons), soprattutto dopo che la moglie di Mufasa, Sarabi (Madge Sinclair), ha dato alla luce un figlio ed erede di Roccia dell’Orgoglio, Simba (Jonathan Taylor Thomas/Matthew Broderick). Scar escogita un piano per uccidere Mufasa durante una fuga di gnu e fa credere a Simba che sia colpa sua, così scappa in esilio. Quando è ormai un leone adulto, Simba incontra la sua amica d’infanzia, Nala (Niketa Calame-Harris/Moira Kelly), che lo convince a reclamare Pride Rock e a ripristinare la giustizia nel regno di suo padre.

Il cerchio della vita, Hakuna Matata e Sii pronto: il significato del film

I temi e la storia del film sono più evidenti nei testi di tre canzoni del film: “The Circle of Life”, ‘Be Prepared’ e ‘Hakuna Matata’. Ogni canzone esprime la visione del mondo dei personaggi che la cantano, rivelando diverse prospettive sulla vita e le conseguenze di tali opinioni sugli animali della savana.

La scena di apertura de Il Re Leone è caratterizzata dalla canzone “Il cerchio della vita”, quando tutti gli animali della savana si recano alla Roccia dell’Orgoglio per assistere alla nascita del nuovo cucciolo di Mufasa, Simba. In seguito Mufasa insegna a Simba l’importanza del concetto di cerchio della vita, dicendogli : “Tutto ciò che vedi esiste insieme in un delicato equilibrio. Come re, devi capire questo equilibrio e rispettare tutte le creature, dalla formica che striscia all’antilope che salta… Quando moriamo, i nostri corpi diventano erba e l’antilope mangia l’erba. E così, siamo tutti collegati nel grande Cerchio della Vita”.

Pur essendo in cima alla catena alimentare della savana, Mufasa e gli altri leoni riconoscono l’importanza di rispettare tutte le creature che vi abitano, anche quelle che mangiano, perché un giorno i loro corpi si decomporranno in terra, dove crescerà l’erba che a sua volta nutrirà le loro prede, le antilopi. Quindi, se da un lato i leoni sono i predatori alfa delle pianure, dall’altro hanno la responsabilità di garantire che l’intero ecosistema viva in simbiosi.

La mentalità di Scar è completamente diversa. In “Be Prepared” egli proietta una visione molto più gerarchica della savana, in cui gli animali vivono tutti al servizio dei leoni (in particolare lui stesso). Predica questo messaggio alle iene, anch’esse predatrici, ma più in basso nella catena alimentare rispetto ai leoni, alimentando la loro gelosia e il desiderio di avere un ruolo più importante. Le conseguenze di questa prospettiva diventano molto chiare dopo che Scar prende il sopravvento e la savana si sfalda. Non cresce più l’erba, le antilopi vengono cacciate in modo eccessivo e i leoni sono costretti a estendere i loro territori di caccia, distruggendo ancora più terra.

Poi ci sono Timon (Nathan Lane) e Pumba (Ernie Sabella), che insegnano a Simba “Hakuna Matata”. Come recita la canzone, “significa niente preoccupazioni”. Certo, Timone e Pumba sono al centro della catena alimentare e non devono preoccuparsi del loro impatto sul mondo. Sono dei foraggiatori e sono solo in due, quindi il loro impatto sul “cerchio della vita” è di gran lunga inferiore a quello di un branco di leoni iena. Tuttavia, non si tratta di una “filosofia priva di problemi”, poiché l’abdicazione di Simba al suo ruolo di re della Roccia dell’Orgoglio comporta una completa rottura del rispetto del “cerchio della vita” da parte di Mufasa, che lascia il posto alla distruzione gerarchica di Scar e delle Iene.

Perché Scar vuole uccidere Mufasa?

Mufasa Il re leone (1994)
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Scar è l’unico leone maschio adulto oltre a Mufasa che si vede ne Il Re Leone (prima che Simba torni adulto) ed è il fratello del re, il che significa che dovrebbe avere un qualche diritto di autorità familiare alla Roccia dell’Orgoglio. Nonostante ciò, sceglie di vivere in isolamento e non assiste alla nascita di Simba né mostra alcun altro segno di fedeltà a Mufasa. È comprensibile che provi un senso di competizione con Mufasa o che sia geloso della posizione del fratello, ma Il Re Leone spiega effettivamente le motivazioni di Scar? In “Be Prepared” e in altri dialoghi, Scar rende evidente la sua gelosia nei confronti di Mufasa, ma potrebbe esserci dell’altro.

Durante le interazioni tra Mufasa e Scar in una delle prime scene de Il re leone, è chiaro che nonostante Mufasa predichi l’importanza di rispettare il cerchio della vita, potrebbe non seguire perfettamente la sua stessa predicazione. Si rivolge a Scar con tono basso e prepotente, e l’area in cui vivono le iene è chiaramente trascurata, permettendo a Scar di fomentare un risentimento verso i leoni anche tra le iene. Le motivazioni di Scar non sono certo nobili, ma è anche chiaro che la leggera ipocrisia di Mufasa nei confronti di Scar e delle iene potrebbe essere il suo più grande fallimento come re ed è facile capire perché, dal punto di vista di Scar, le sue azioni potrebbero essere (parzialmente) giustificate.

Cosa succede alle iene alla fine de Il Re Leone?

Il re leone film animazione
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Scar sfrutta il risentimento delle iene nei confronti di Mufasa e dei leoni e promette loro “Restate con me e non soffrirete mai più la fame”, che, a dirla tutta, è una promessa rispettabile da fare alle iene apparentemente svantaggiate; tuttavia, diventa evidente che le stava usando solo per prendere il potere per sé. Dopo che Simba ha buttato giù Scar dalla Roccia dell’Orgoglio, le iene lo circondano e lo attaccano. La scena si interrompe, ma è certamente implicito che sia morto.

Dopo la morte di Scar, Simba sale sulla Roccia dell’Orgoglio e la devastazione del regno di Scar viene spazzata via dalla pioggia, mentre il film va avanti velocemente fino a Simba e Nala che rivelano la nascita del loro cucciolo di leone. Come all’inizio del film, non ci sono iene presenti per congratularsi con la coppia felice, il che suggerisce che il trattamento riservato da Simba alle iene è simile a quello riservato a Mufasa. È probabile che le iene siano tornate al cimitero degli elefanti per guadagnarsi da vivere lontano dalla vista di Simba e dei leoni.

Qual è il messaggio de Il re leone?

Il film si apre con la canzone “Il cerchio della vita”, quando il regno animale si riunisce per celebrare la nascita di Simba, e si conclude con una scena quasi identica, con “Il cerchio della vita” e la nascita del cucciolo di Simba e Nala. La lezione di Mufasa sul cerchio della vita è sempre in primo piano e, una volta che Scar prende il sopravvento, il regno cessa di prosperare. La lezione di Mufasa al giovane Simba sul rispetto del cerchio della vita è chiaramente al centro dei temi e del messaggio del film.

Quando Simba sta vivendo lo stile di vita Hakuna Matata con Timone e Pumba, Mufasa appare tra le nuvole e gli dice : “Hai dimenticato chi sei e quindi hai dimenticato me. Devi prendere il tuo posto nel cerchio della vita”. Come Scar, Mufasa crede che i leoni debbano essere in cima alla catena alimentare, ma a differenza di Scar, crede anche che il re dei leoni abbia la responsabilità di rispettare il più ampio cerchio della vita, ed è probabilmente questo il motivo per cui tutti gli altri animali hanno lasciato le Terre dell’Orgoglio durante il dominio di Scar, ma sono tornati a Roccia dell’Orgoglio per rendere omaggio alla nascita di Simba e del cucciolo di Simba alla fine de Il Re Leone.

Il Re Leone, intervista al cast del film di Jon Favreau

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Il Re Leone, intervista al cast del film di Jon Favreau

In occasione della presentazione a Londra de Il Re Leone di Jon Favreau, ecco l’intervista ai doppiatori originali del film, Chiwetel Ejiofor (Scar) e Florence Kasumba (Shenzi), e ad Hans Zimmer, compositore delle musiche originali, tornato a lavorare su questo particolare live action. Il Re Leone arriverà in sala il prossimo 21 agosto.

Il Re Leone: recensione del nuovo live action Disney

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff Nathanson, il film è stato realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast de Il Re Leone figurano Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Nel cast anche John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard, che sarà Sarabi. Chiwetel Ejiofor sarà Scar.

Il Re Leone, dal 21 agosto al cinema il nuovo live action Disney

Il Re Leone, dal 21 agosto al cinema il nuovo live action Disney

Diretto da Jon Favreau e realizzato con tecniche cinematografiche all’avanguardia, Il Re Leone (al cinema dal 21 agosto distribuito da The Walt Disney Company Italia) riporterà sul grande schermo i personaggi dell’amato classico d’animazione Disney del 1994 in una veste completamente nuova e vanta nella versione italiana uno straordinario cast di voci.

La star internazionale Elisa è la voce di Nala, amica di Simba fin da cucciola. Nala è una potente leonessa che si preoccupa del futuro delle Terre del Branco e incoraggia Simba a seguire il proprio destino come futuro Re. La talentuosa artista italiana premiata con il Disco di Platino per il suo ultimo album Diari Aperti, ha incantato con la sua splendida voce anche il grande regista Tim Burton per la sua interpretazione nella versione italiana del film Dumbo. La voce di Simba, destinato ad essere un potente re fin dalla nascita, è quella di Marco Mengoni, recordman e star del pop italiano, che festeggia quest’anno dieci anni di carriera con 50 dischi di platino. Reduce da un tour sold out in Italia e in Europa, è appena rientrato da Los Angeles dove ha partecipato alla premiere mondiale di The Lion King con il cast americano e il regista Jon Favreau ed è pronto a ripartire con una serie di live unici alla scoperta della natura e delle bellezze italiane.

Il Re Leone si avvale di un’evoluzione delle tecnologie di storytelling che unisce le tecniche del cinema live action a immagini fotorealistiche generate al computer per dare nuova vita all’intramontabile successo mondiale uscito nelle sale nel 1994. Premiato con l’Oscar® per la Miglior canzone originale, “Can You Feel the Love Tonight/L’amore è nell’aria stasera” (Elton John, Tim Rice) e la miglior colonna sonora originale, firmata da Hans Zimmer, il Classico d’animazione Disney ha inoltre ispirato lo spettacolo teatrale premiato con sei Tony Awards®, che a distanza di oltre 20 anni rimane uno dei più grandi successi nella storia di Broadway, arrivando recentemente a ben 9000 rappresentazioni.

Il Re Leone: recensione del nuovo live action Disney

Il Re Leone, Barry Jenkins per il sequel del live action

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Il Re Leone, Barry Jenkins per il sequel del live action

La Disney ha ufficializzato la produzione del sequel del live action de Il Re Leone. Barry Jenkins, il regista premio Oscar per Moonlight, autore di Se la strada potesse parlare, dirigerà il film.

“Ho aiutato mia sorella a crescere due bambini negli anni ’90, sono cresciuto con questi personaggi. Avere l’opportunità di lavorare con la Disney nell’espandere questo magnifico racconto d’amicizia, amore ed eredità mentre posso promuovere il mio lavoro di cronaca delle vite e delle anime delle persone all’interno della diaspora africana è un sogno che si avvera”.

Il film sarà la continuazione del remake fotorealistico del 2019, piuttosto che il cartone animato del 1994. Jon Favreau ha diretto il recente riavvio con recensioni contrastanti ma enormi incassi al botteghino; ha generato oltre 1,5 miliardi di dollari al botteghino globale.

Intanto a casa Jenkins imperversano i festeggiamenti per il nuovo ingaggio del regista, tanto che la compagna dello stesso, la regista Lulu Wang, ha condiviso il video che segue.

https://twitter.com/thumbelulu/status/1310974556069265412?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1310974556069265412%7Ctwgr%5Eshare_3&ref_url=https%3A%2F%2Fvariety.com%2F2020%2Ffilm%2Fnews%2Flion-king-sequel-director-barry-jenkins-1234786355%2F

Fonte: Variety

Il Re Leone supera Frozen, è il film d’animazione con il più alto incasso di sempre

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Uscito nelle sale americane lo scorso 19 luglio, Il Re Leone ha già messo a segno il primo di una serie di record preannunciati diventando il film d’animazione con il più alto incasso di sempre. Detronizzato quindi Frozen, fermo a 1,276,480,335 milioni di dollari in tutto il mondo (e mancano ancora i risultati di alcuni paesi europei) e scavalcati Gli Incredibili 2 (1.242 milioni), Minions (1.15 milioni), Toy Story 3Cattivissimo Me 3Alla Ricerca di DoryZootropolis.

Finora l’adattamento fotorealistico del classico ha incassato 473,1 milioni di dollari al botteghino domestico e ben 861,5 milioni di dollari all’estero. In Cina, che come saprete è il secondo mercato più grande e importante del globo, si registrano invece numeri da capogiro (118 milioni), senza contare che che il film è riuscito a guadagnare ben 50 milioni in Brasile e Francia e oltre 60 milioni nel Regno Unito.

Leggi la recensione de Il Re Leone

Vi ricordiamo che Il Re Leone arriverà nelle nostre sale il 21 Agosto.

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff Nathanson, il film è stato realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast de Il Re Leone figurano, oltre a Glover, anche James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Nel cast anche John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard, che sarà Sarabi. Chiwetel Ejiofor sarà Scar.

Di seguito la sinossi ufficiale:

Simba, il figlio di Mufasa e principe delle Terre del Branco, spera di seguire le orme del padre. Il fratello minore di Mufasa, Scar, complotta per tradire Mufasa e conquistare le Terre del Branco, costringendo Simba all’esilio, dove incontra Timon e Pumbaa. Simba deve stringere un’alleanza e ricostruirsi completamente per prendere ciò che è giustamente suo.

Fonte: Cinemablend

Il Re Leone potrebbe diventare una saga in stile Star Wars per Disney

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Il Re Leone potrebbe diventare un franchise simile a Star Wars! Ad annunciarlo è stato Sean Bailey, presidente di Walt Disney Pictures. Il Re Leone potrebbe espandersi in una grande saga epica, come il franchise di Star Wars“, ha detto Bailey al New York Times. “C’è molto spazio per correre se riusciamo a trovare le storie.”

Il remake “live-action” del classico Disney è uscito nei cinema nel 2019 e ha incassato oltre 1,7 miliardi di dollari al botteghino globale. Diretto da Jon Favreau da una sceneggiatura di Jeff Nathanson, il film segue la trama del film originale del 1994 e presenta una colonna sonora dei compositori originali Hans Zimmer, Elton John e del paroliere Tim Rice. Il cast delle voci originali includeva Donald Glover, Seth Rogen, Billy Eichner, Eric Andre, Keegan-Michael Key, Shahadi Wright Joseph, Chiwetel Ejiofor, Alfre Woodard, John Kani, John Oliver, Florence Kasumba, JD McCrary e Beyonce.

Dopo il successo del film, la Disney ha annunciato, Mufasa: Il re leone, un prequel fotorealistico diretto da Barry Jenkins, che è ancora in lavorazione e la sua uscita è prevista per l’estate 2024. Il film racconterà la vita di Mufasa da giovane cucciolo e creerà le origini della sua faida con Scar. Se questa notizia diventerà un vero e proprio programma di sviluppo la Disney potrebbe continuare a trovare nuove storie da raccontare nell’universo de Il Re Leone, e chi può dire che non potrebbe espandersi ulteriormente per vedere Mufasa e Scar lottare come Luke Skywalker e Darth Vader?  Mufasa: Il re leone uscirà nelle sale il 5 luglio 2024. 

Il Re Leone è il primo incasso di sempre per Disney Italia

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Il Re Leone è il primo incasso di sempre per Disney Italia

Il Re Leone, il nuovo lungometraggio Disney diretto da Jon Favreau, conquista il box office italiano e batte una serie di record nel nostro Paese: Il Re Leone è il primo incasso dell’anno e il primo incasso di sempre nella storia di Disney Italia (ha superato Avengers: EndgameAlice in Wonderland). Nei cinema italiani dal 21 agosto, Il Re Leone ha totalizzato ad oggi 32.921.666 di Euro superando, anche come numero di presenze in sala, il successo mondiale di Marvel Studios Avengers: Endgame.

Dopo pochi giorni dall’uscita nelle sale italiane, Il Re Leone vantava già una serie di record sul territorio: miglior opening di tutti i tempi per un lungometraggio Disney (a esclusione dei film Marvel Studios), secondo miglior opening fra tutti i film distribuiti da Disney Italia, dopo Avengers: Endgame, miglior opening di agosto di tutti i tempi.

Jon Favreau dirige la nuova avventura Disney Il Re Leone, un viaggio nella savana africana dove è nato un futuro re. Simba prova una grande ammirazione per suo padre, Re Mufasa, e prende sul serio il proprio destino reale. Ma non tutti nel regno celebrano l’arrivo del nuovo cucciolo. Scar, il fratello di Mufasa e precedente erede al trono, ha dei piani molto diversi e la drammatica battaglia per la Rupe dei Re, segnata dal tradimento e da tragiche conseguenze, si conclude con l’esilio di Simba. Con l’aiuto di una curiosa coppia di nuovi amici, Simba dovrà imparare a crescere e capire come riprendersi ciò che gli spetta di diritto.

La voce di Simba, destinato a essere un potente re fin dalla nascita, è quella del recordman e star del pop italiano Marco Mengoni, che festeggia quest’anno dieci anni di carriera con 50 dischi di platino. La star internazionale Elisa è la voce di Nala, amica di Simba fin da cucciola. Nala è una potente leonessa che si preoccupa del futuro delle Terre del Branco e incoraggia Simba a seguire il proprio destino come futuro Re. Ai due protagonisti si aggiungono altre due incredibili voci: Edoardo Leo è Timon, lo spiritoso suricato che insieme al suo migliore amico facocero Pumbaa, interpretato da Stefano Fresi, soccorre Simba dopo che quest’ultimo fugge dalla Rupe dei Re. Il film vede la cantante e vocal coach americana che vive in Italia Cheryl Porter interpretare “Il Cerchio della Vita” nella colonna sonora italiana, attualmente disponibile sulle piattaforme digitali e nei negozi.

Il cast italiano vede inoltre Luca Ward dare voce al saggio e affettuoso padre di Simba, Mufasa, Massimo Popolizio nel ruolo di Scar, il malvagio zio di Simba, mentre Toni Garrani è il saggio babbuino Rafiki.

Il Re Leone: recensione del nuovo live action Disney

Il re leone 3D e Roger Rabbit 2

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il produttore Don Hahn annuncia di essere al lavoro sulla riconversione 3D del Re Leone, conferma che la Disney sta progettando Maleficent  e che presto sentiremo parlare di Roger Rabbit 2…

Il Re di Staten Island: trailer ufficiale italiano

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Il Re di Staten Island: trailer ufficiale italiano

La Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer italiano ufficiale di Il Re di Staten Island, la nuova commedia firmata Judd Apatow che conferma il giovane talento del Saturday Night Live Pete Davidson. Il Re di Staten Island – The King of Staten Island vede la partecipazione di Steve Buscemi nei panni di Papa, un pompiere veterano che ha preso Scott sotto la propria ala, e Pamela Adlon (su FX per Better Things) nel ruolo di Gina, l’ex moglie di Ray.

Nella sua celebrata carriera, Judd Apatow ha portato una nutrita serie di giovani promesse della commedia al loro debutto sul grande schermo, come nel caso di Steve Carell, Seth Rogen, Jonah Hill, Jason Segel, Kristen Wiig, Amy Schumer e Kumail Nanjiani.  Questa estate, Apatow dirige l’ultimo talento sfornato dal Saturday Night Live, Pete Davidson, in una fresca commedia su amore, lutto e divertimento a Staten Island.

 Il Re di Staten Island – The King of Staten Island è diretto da Apatow (Un Disastro di Ragazza, Molto Incinta, 40 Anni Vergine) da una sceneggiatura dello stesso Apatow, Davidson e l’autore SNL Dave Sirus. È prodotto da Apatow per la sua Apatow Productions al fianco di Barry Mendel. Insieme i due hanno già curato la produzione delle pellicole nominate per il Premio Oscar, The Big Sick – Il Matrimonio Si Può Evitare… L’Amore No e Le Amiche della Sposa, oltre a Questi Sono I 40, Un Disastro di Ragazza e Funny People. I produttori esecutivi del film sono Pete Davidson, Michael Bederman e Judah Miller.

Il Re di Staten Island: la trama

Scott (Davidson) è rimasto un ragazzo immaturo, soprattutto a causa della morte del padre pompiere quando aveva solo sette anni. Ora ne ha più di venti e poche cose gli sono riuscite nella vita, sempre appeso all’illusoria speranza di diventare un tatuatore di successo. Mentre la sua ambiziosa sorella più piccola (Maude Apatow, su HBO con Euphoria) parte per il college, Scott rimane a vivere con la madre, un’esausta infermiera del Pronto Soccorso interpretata dal Premio Oscar Marisa Tomei, passando le sue giornate a fumare erba con gli amici – Oscar (Ricky Velez, Master of None), Igor (Moises Arias, A Un Metro Da Te – Five Feet Apart) e Richie (Lou Wilson, in TV con The Guest Book) – oltre a frequentarsi segretamente con l’amica d’infanzia Kelsey (Bel Powley, su Apple TV+ con The Morning Show).

Quando la madre inizia a portare in casa un vigile del fuoco millantatore e fanfarone di nome Ray (Bill Burr, su Netflix con F Is for Family), si mette in moto una catena di eventi che spingerà Scott a fare i conti con il proprio dolore e ad affrontare i primi passi per andare avanti nella vita.

Il Re di Staten Island: trailer del film di Judd Apatow

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Il Re di Staten Island: trailer del film di Judd Apatow

La Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer ufficiale di Il Re di Staten Island, la nuova commedia firmata Judd Apatow che conferma il giovane talento del Saturday Night Live Pete Davidson. Il Re di Staten Island – The King of Staten Island vede la partecipazione di Steve Buscemi nei panni di Papa, un pompiere veterano che ha preso Scott sotto la propria ala, e Pamela Adlon (su FX per Better Things) nel ruolo di Gina, l’ex moglie di Ray.

Nella sua celebrata carriera, Judd Apatow ha portato una nutrita serie di giovani promesse della commedia al loro debutto sul grande schermo, come nel caso di Steve Carell, Seth Rogen, Jonah Hill, Jason Segel, Kristen Wiig, Amy Schumer e Kumail Nanjiani.  Questa estate, Apatow dirige l’ultimo talento sfornato dal Saturday Night Live, Pete Davidson, in una fresca commedia su amore, lutto e divertimento a Staten Island.

 Il Re di Staten Island – The King of Staten Island è diretto da Apatow (Un Disastro di Ragazza, Molto Incinta, 40 Anni Vergine) da una sceneggiatura dello stesso Apatow, Davidson e l’autore SNL Dave Sirus. È prodotto da Apatow per la sua Apatow Productions al fianco di Barry Mendel. Insieme i due hanno già curato la produzione delle pellicole nominate per il Premio Oscar, The Big Sick – Il Matrimonio Si Può Evitare… L’Amore No e Le Amiche della Sposa, oltre a Questi Sono I 40, Un Disastro di Ragazza e Funny People. I produttori esecutivi del film sono Pete Davidson, Michael Bederman e Judah Miller.

Il Re di Staten Island: la trama

Scott (Davidson) è rimasto un ragazzo immaturo, soprattutto a causa della morte del padre pompiere quando aveva solo sette anni. Ora ne ha più di venti e poche cose gli sono riuscite nella vita, sempre appeso all’illusoria speranza di diventare un tatuatore di successo. Mentre la sua ambiziosa sorella più piccola (Maude Apatow, su HBO con Euphoria) parte per il college, Scott rimane a vivere con la madre, un’esausta infermiera del Pronto Soccorso interpretata dal Premio Oscar Marisa Tomei, passando le sue giornate a fumare erba con gli amici – Oscar (Ricky Velez, Master of None), Igor (Moises Arias, A Un Metro Da Te – Five Feet Apart) e Richie (Lou Wilson, in TV con The Guest Book) – oltre a frequentarsi segretamente con l’amica d’infanzia Kelsey (Bel Powley, su Apple TV+ con The Morning Show).

Quando la madre inizia a portare in casa un vigile del fuoco millantatore e fanfarone di nome Ray (Bill Burr, su Netflix con F Is for Family), si mette in moto una catena di eventi che spingerà Scott a fare i conti con il proprio dolore e ad affrontare i primi passi per andare avanti nella vita.

Il re delle indie: recensione del nuovo documentario Prime Video

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Il re delle indie: recensione del nuovo documentario Prime Video

I docufilm permettono al pubblico di conoscere realtà nuove, di scoprire cose affascinanti sul mondo in cui viviamo; i veri documentari riescono a catturare l’attenzione dello spettatore, ed è ciò che riesce a fare al meglio Il re delle indie, disponibile su Prime Video. Il film, diretto dal giovane regista emergente Gaetano Maria Mastrocinque, presenta una delle più antiche tradizioni di Arezzo: la Giostra del Saracino. Protagonisti del documentario sono i grandi cavalieri delle passate edizioni, come Gianni Martino, e del presente, come Gabriele Innocenti.

Il re delle indie: la tradizione di un popolo

La Giostra del Saracino è un torneo cavalleresco molto antico, che affonda le sue radici nel lontano medioevo. La prima testimonianza riguardante la Giostra risalgono al 1260, mentre nei secoli a venire si ritrovano tante tracce riguardo al torneo in tante epoche differenti, fino al 7 agosto del 1931, prima ufficiale edizione della Giostra in età moderna.

Nel torneo si sfidano i quattro principali quartieri di Arezzo: Porta Crucifera, Porta Sant’Andrea, Porta del Foro e Porta Santo Spirito. Ogni quartiere è rappresentato da due cavalieri; il duellante per vincere deve riuscire a centrare un tabellone attaccato allo scudo del Buratto (o re delle indie), un automa girevole.

In Il re delle indie vengono presentate nella prima parte dei video e testimonianze delle edizioni passate, mentre la seconda parte si focalizza sul torneo del 2019. Partendo da dieci giorni prima delle carriere, si presenta al pubblico il percorso di preparazione della città a tale evento e di ansia e trepidazione dei cavalieri in vista del torneo.

Il fascino della cultura popolare

Il re delle indie si presenta da subito come un documentario interessante, che mantiene l’attenzione del pubblico, grazie alle tecniche utilizzate ed alla particolare dedizione con cui è stato realizzato.

Si notano da subito l’utilizzo di varie tecniche che attirano l’occhio dello spettatore, tra queste lo split screen, di cui a tratti ne è stato quasi abusato. Nella prima parte del documentario vengono mostrati filmati delle passate edizioni, insieme alla testimonianza di Gianni Martino, cavaliere che detiene il record di lance d’oro.

A questi si aggiunge anche una certa attenzione ai particolari, primo fra tutti la scelta di un sottofondo musicale spesso teso, incalzante, il quale crea un sentimento di suspense nel pubblico. Inoltre, non mancano le riprese della stessa città di Arezzo, delle preparazioni della piazza al torneo, come anche dello stesso trepidante pubblico. Dei focus sono stati fatti anche su piccoli elementi che caratterizzano la Giostra del Saracino, come i vari costumi e la creazione, da un artigiano locale, della Lancia d’oro.

Una manifestazione tradizionale e sociale

Lo spettatore può legittimamente restare affascinato da come una tale tradizione sia giunta fino ai giorni nostri dal lontano Medioevo, e soprattutto perché viene data ad essa una tale importanza. La risposta è molto chiara: un torneo come la Giostra del Saracino, che affonda le proprie radici in un passato lontano, è parte stessa della cultura locale. Questo elemento viene reso chiaro in Il re delle Indie da come tutti i cittadini si riuniscano in occasione del torneo, tifando per il proprio quartiere, sentendosi realmente parte della propria città e della realtà sociale.

Ciò porta il pubblico ad una riflessione sull’importanza di manifestazioni del genere per sentirsi realmente parte del contesto cittadino. La Giostra del Saracino non è più un semplice torneo di origine medievale, bensì è un qualcosa di unico che caratterizza la città di Arezzo e che porta tutti gli aretini ad avere un senso di appartenenza verso le proprie origini e tradizioni.

Ciononostante, non sempre la Giostra è stata solamente un momento di convivialità cittadina. Come tutte le gare molto partecipate dal pubblico, anche qui si possono creare delle situazioni di conflitto, che possono sfociare in degli scontri di massa. Sia nei video delle passate edizioni, sia nel torneo del 2019, si sono creati dei momenti di caos; nel caso della Giostra del 2019 il motivo della tensione dipende dall’invasione della carreggiata da parte di un tifoso, che distrae il cavallo, rendendo la carriera inevitabilmente nulla e da ripetere.

Il re delle indie presenta la  Giostra del Saracino per quello che è, un’antica tradizione del popolo di Arezzo, che però ha le sue  luci e le sue ombre.

Il Re – Seconda stagione della serie con Luca Zingaretti

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Il Re – Seconda stagione della serie con Luca Zingaretti

Proseguono le riprese della seconda stagione de Il Re, il prison drama Sky Original con Luca Zingaretti. In otto nuovi episodi diretti da Giuseppe Gagliardi, la serie – prodotta da Sky Studios con Lorenzo Mieli per The Apartment e con Wildside, entrambe società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Zocotoco – si mostra oggi nella prima clip dal set.

Scritta da Peppe Fiore, Alessandro Fabbri e Federico Gnesini, Il Re – Seconda stagione vede Zingaretti ancora protagonista nei panni di Bruno Testori, il controverso direttore di un carcere di frontiera alla fine della prima stagione prigioniero nel suo stesso regno. La serie sarà disponibile in tutti i paesi in cui Sky è presente. Il distributore internazionale è Fremantle.

La trama de Il Re – Seconda stagione

Bruno Testori è ora un detenuto nel suo stesso carcere, quando Gregorio Verna, capo dei servizi segreti, fa cadere le sue accuse e lo reintegra nel ruolo di direttore. In cambio deve far parlare un detenuto, il magistrato Vittorio Mancuso, accusato dell’omicidio di una dipendente della Slimpetroil Spa, rinomata compagnia energetica di bandiera, scoprendo perché si sia macchiato di quel delitto prima che l’uomo testimoni davanti a un GIP. Quando Bruno comincia a sospettare la sua innocenza e a temere che i servizi lo stiano usando, decide di vederci chiaro. Sarà l’inizio di una battaglia per la verità il cui prezzo da pagare si rivelerà altissimo.

La cast di Il Re – Seconda stagione

Accanto a Luca Zingaretti nel ruolo del direttore Bruno Testori, tornano Isabella Ragonese (Lei mi parla ancora, Rocco Schiavone, Il padre d’Italia) che interpreta di nuovo Sonia Massini, ora comandante delle guardie penitenziarie del San Michele, Anna Bonaiuto (Loro, Napoli velata, Mio fratello è figlio unico) ancora nei panni del pubblico ministero che indaga sulla rete di illeciti e connivenze che fanno capo a Testori, Laura Lombardo, che nella nuova stagione verrà “promossa e trasferita” in un altro tribunale proprio per colpa sua, e Barbora Bobulova (Scialla!, Cuori puri, Cuore sacro) che nei nuovi episodi sarà di nuovo l’ex moglie del personaggio interpretato da Zingaretti, un’agente dei servizi che lavora nel reparto cybersicurezza. Torna anche Alida Baldari Calabria nei panni della giovanissima figlia di Bruno.

New-entry nel cast di questa stagione sono Fabrizio Ferracane (L’Arminuta, Il Traditore, Anime nere) nei panni di Gregorio Verna, a capo dei servizi segreti, Thomas Trabacchi (Nico, 1988, Amori che non sanno stare al mondo, Romanzo di una strage) in quelli di un magistrato detenuto al San Michele, Vittorio Mancuso, Caterina Shulha (Smetto quando voglio, Hotel Gagarin, L’uomo del labirinto) che sarà Claudia Agosti, l’avvocatessa di Mancuso, e Stefano Dionisi (Tre Piani, 1993, Il Grande Gioco) nei panni di un detenuto del carcere che diventa presto amico di Testori.  

Il rapporto Pelican: libro, trama e cast del film con Julia Roberts

Il genere noto come thriller legale o thriller giudiziario è particolarmente popolare a livello internazionale, e sempre più le storie di avvocati, processi o questioni legate al mondo giudiziario si ritagliano il proprio posto di rilievo nel mercato cinematografico. Film come Schegge di paura, La parola ai giurati o The Judge sono solo alcuni dei più celebri film a riguardo. Tra questi si colloca anche Il rapporto Pelican, opera del 1993 sceneggiata e diretta da Alan J. Pakula. All’interno di questo si ritrovano dunque questioni legate a tale ambito, con intrighi particolarmente complessi che rendono la vita dei protagonisti quanto mai complessa.

Il film non è però una storia nata per il cinema, bensì si tratta dell’adattamento dell’omonimo romanzo di John Grisham, pubblicato nel 1992. Mentre ancora lo stava scrivendo, l’autore vendette i diritti per una sua trasposizione alla Warner Bros. Pictures. Per lo studios aver acquistato la possibilità di portare l’opera in sala si rivelò un grande affare, perché al momento della sua uscita il romanzo divenne un vero e proprio best seller. Il film allo stesso modo, divenne un grande successo, merito anche del coinvolgimento di grandi attori nei ruoli dei protagonisti. Costato 45 milioni di dollari, Il rapporto Pelican arrivò a guadagnarne 193 in tutto il mondo.

Ad attrarre del film, in particolare, vi è naturalmente la sua complessa vicenda, intricata e imprevedibile come ogni buon thriller richiede. Ancora oggi, infatti, Il rapporto Pelican è indicato come uno dei migliori del suo genere, che non manca di sorprendere i propri spettatori ad ogni visione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il rapporto Pelican

La storia si apre sulla misteriosa uccisione di due giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America. Il primo di questi è Rosenberg, ucciso con un colpo di pistola nella sua stanza, mentre il secondo è Jensen, soffocato mentre era in un cinema a luci rosse. Coinvolta in questi due casi, la giovane studentessa di legge Darby Shaw segue con interesse la vicenda insieme al suo insegnante e amante Thomas Callahan, collaboratore di uno dei due giudici morti. Darby inizia così a fare alcune ricerche per proprio conto nella speranza di trovare qualcosa che accomuni i due omicidi. Lavorando duramente e con grande passione, scopre infine quel qualcosa.

Dalle informazioni ottenute scrive così quello che in breve diventa famoso come il Rapporto Pelican. L’aver passato ciò che sa all’FBI, però, la pongono in serio pericolo. Nel tentativo di non finire nel mirino degli assassini, si rivolge al giornalista del Washington Herald Gray Grantham, a cui rivela i particolari del complotto scoperto. Insieme cercheranno di far arrivare il Rapporto fino ai vertici della sicurezza nazionale, andando però incontro a numerosi pericoli che coinvolgeranno tanto loro quanti coloro con cui entrano in contatto. Difendere la giustizia e la verità sarà dunque un lavoro tanto pericoloso quanto necessario.

Il rapporto Pelican cast

Il rapporto Pelican: il cast del film

Il ruolo della giovane studentessa di legge Darby Shaw era stato scritto dall’autore del romanzo pensando proprio all’attrice Julia Roberts. Quando questa lesse il libro, accettò di recitare nella parte senza neanche il bisogno di leggere la sceneggiatura. Per prepararsi al ruolo, l’attrice decise di spendere del tempo presso una scuola di legge, seguendo anche alcuni corsi. Così facendo ebbe modo di comprendere meglio le dinamiche di tale materia, potendo così risultare più realistica nella sua interpretazione. Nei panni del suo insegnante e amante Thomas Callahan, invece, si ritrova il celebre attore e drammaturgo Sam Shepard. Tony Goldwyn è Fletcher Coal e John Heard interpreta Gavin Verheek.

Ad interpretare il giornalista Gary Grantham si trova il due volte premio Oscar Denzel Washington. Per prepararsi al ruolo, questi decise di frequentare alcuni giornalisti di Washington, al fine di comprendere come si svolge il loro lavoro e con quali dinamiche. L’attore, inoltre, richiese di eliminare dalla sceneggiatura la sottotrama relativa al coinvolgimento sentimentale che nel libro Grantham sviluppa per Darby. Secondo Washington, infatti, questo avrebbe distolto l’attenzione dalla vera storia del film. Tra gli altri attori noti presenti nella pellicola si citano inoltre Stanley Tucci nei panni di Khamel e Cynthia Nixon, celebre per il ruolo di Miranda in Sex and the City, è Alice Stark. John Lithgow, infine, è Smith Keene.

Il trailer di Il rapporto Pelican e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il rapporto Pelican è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Now, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un dato periodo temporale entro cui vedere il titolo. In alternativa, il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 3 febbraio alle ore 23:40 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

Il Ranger Solitario: prima foto ufficiale di Johnny Depp e Armie Hammer!

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Le riprese di The Lone Ranger, kolossal diretto da Gore Verbinski sono iniziate da un paio di settimane, oggi arriva la prima foto ufficiale dal set pubblicata niente meno che dal produttore del film Jerry Bruckheimer dal suo profilo Twitter.

La foto ritrae Johnny Depp e  Armie Hammer nei panni dell’Indiano Tonto e del Ranger:

Fonte: Twitter

Il Ramdam Film Festival annullato a causa di minacce terroristiche

Il Ramdam Film Festival (Belgio) è stato annullato a causa di problemi di sicurezza derivanti da minacce terroristiche. Il festival, originariamente previsto dal 20 al 27 Gennaio, è stato istituito nel 2011 come vetrina per i film politicamente impegnati. Gli organizzatori, informati dalle autorità che la minaccia di un attacco terroristico era “ad un livello molto alto”, si sono immediatamente adoperati per evacuare il teatro Imagix il 22 Gennaio.

ramdam film festival

La mossa sottolinea la situazione della sicurezza intensificata in Europa, e sarà sicuramente fonte di domande riguardo eventuali misure di sicurezza aggiuntive da mettersi in atto in vista dell’inaugurazione del Festival del Cinema di Berlino, tra meno di due settimane.

Non abbiamo ricevuto alcun tipo di minaccia“, ha confermato un portavoce del Festival di Berlino a Deadline Hollywood. “Abbiamo 300.000 persone che frequentano il festival ogni anno e garantiamo dunque una presenza altissima di sicurezza. E ‘qualcosa che prendiamo molto sul serio e siamo molto ben attrezzati. Lavoriamo a stretto contatto con le autorità e siamo in grado di adattarci a qualsiasi situazione di emergenza “.

La line-up del Ramdam Festival includeva la pellicola del regista mauritano candidato all’Oscar Abderrahmane Sissako Timbuktu ,la quale trattava della lotta dei  maliani contro l’estremismo islamico.

Siamo profondamente dispiaciuti di aver dovuto annunciare questa decisione al pubblico nelle sale“, si legge sul sito del festival. “Sin dalla sua creazione nel 2011, il Ramdam Festival ha dato la parola a sensibilità plurime e sostenuto i valori di apertura, dialogo, tolleranza, libertà e di scambio per il mondo“.

Fonte: Deadline

Il ragazzo più felice del mondo: recensione del film di Gipi

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Il ragazzo più felice del mondo: recensione del film di Gipi

Il ragazzo più felice del mondo potrebbe essere Francesco, un ragazzo che a 14 anni mandò una lettera a Gianni Pacinotti, in arte Gipi, per esternargli la sua devozione di fan e chiedergli un disegno. Se non fosse che Francesco, forse, non esiste, è un’identità fittizia di un amante dei fumetti, probabilmente con disturbi mentali, che per oltre 20 anni ha mandato la stessa lettera da ammiratore a moltissimi fumettisti italiani.

L’incredibile storia vera in cui si è imbattuto l’autore de La mia vita disegnata male è diventata così il pretesto per il film che Gipi ha presentato alla Mostra di Venezia 75 nella sezione Sconfini. Il progetto era quello di un documentario, in cui Pacinotti raccoglieva le testimonianze dei suoi colleghi fumettisti, oltre 50, che avevano ricevuto la stessa lettera nel corso degli anni e con tutti loro andava da “Francesco” per renderlo, appunto, il ragazzo più felice del mondo. Da una parte un’idea geniale, dall’altra il problema di come raccontarla, senza ledere la privacy di questo misterioso fan, e allo stesso tempo senza tradire la storia.

E così l’intuizione è stata quella di trasformare il “problema di come raccontare” la vicenda nel film stesso. Per farlo, Gipi ha chiesto ai suoi amici di aiutarlo, letteralmente, sprofondando finalmente nel metacinema, che tante volte ha accarezzato; il pisano si circonda di persone che sono suoi amici nella vita vera, spingendoli davanti alla macchina da presa, sullo schermo, per metterlo al centro dell’attenzione e per demolire il suo narcisismo senza ferirlo troppo in profondità (sono pur sempre suoi amici).

Gipi: intervista al regista di Il ragazzo più felice del mondo

Con il solito acume auto-critico e analitico, Gipi realizza questa stramba commedia che non manca di diventare territorio di profonda riflessione su quello che è davvero il mestiere del cantastorie, di chi vuole sottoporre il proprio mondo interiore, le proprie fantasie, le proprie storie al giudizio del pubblico e a cosa vuol dire esporre se stessi a questo rischio. Riflessione particolarmente cara a lui che in tutto il suo lavoro ha messo una parte di sé e della sua vita privata. Fama, fan, disegno, storie: il film tocca tutte le sue ossessioni ma non dimentica il gioco, la leggerezza e la risata forte e genuina che esplode dal petto, per un’intuizione brillante, o una battuta politicamente scorretta.

Davide Barbafiera, Gero Arnone e Francesco Daniele sono i coprotagonisti e gli incaricati a demolire l’ego e ad accompagnare l’amico, in quello che, nel finale, diventa un road movie anomalo, che si risolve in un lieto fine inaspettato. Con i tre co-protagonisti, sullo schermo si avvicendano anche molti volti noti del fumetto italiano, qualcuno chiamato a testimone nel ruolo di se stesso, qualcun altro che ha accettato di trasformarsi in attore per un giorno: tutti amici di Pacinotti nella vita vera. Una scanzonata compagnia che mette in scena un film disordinato, che prende tante direzioni, ne segue altre ancora, in nome dell’intuizione, della storia da seguire, e nonostante questo mantiene intatto lo spirito del suo autore, uno spirito da bambino saggio che non ha mai smesso di disegnare.

Il ragazzo più felice del mondo è Gianni stesso, perché nonostante il pericolo di esporre il suo cuore e la sua vita al mondo intero, continua a farlo per amore delle storie. E non c’è forma di devozione più rischiosa e più grande.

Il ragazzo più bello del mondo, recensione del film su Björn Andrésen

A cinquant’anni dall’uscita di Morte a Venezia di Luchino Visconti, Il ragazzo più bello del mondo esplora la dimensione privata di Björn Andrésen, che fu Tadzio nel film. In sala dal 13 settembre, distribuito da Wanted Cinema, con Films Boutique, Juno Films, Mantaray Film, il documentario diretto da Kristina Lindström e Kristian Petri ha partecipato al Sundance Film Festival 2021.

La storia di Brn Andrésen

Il ragazzo più bello del mondo è la storia di un quindicenne svedese che incontra improvvisamente il successo sulla sua strada, un giorno del 1970, quando Visconti arriva a Stoccolma per cercare l’interprete di Tadzio nel suo prossimo film, Morte a Venezia. Cerca un ragazzo biondo dallo sguardo enigmatico e quando Bjorn appare di fronte a lui, capisce di aver trovato la persona giusta. Da allora la vita del giovane Björn Andrésen cambia completamente. È destinato a diventare un idolo dell’occidente e non solo. Ma chi era Björn prima del successo? Un ragazzo introverso e amante della musica, voleva suonare. Dopo la morte della madre, frequenta il collegio. Poi, cresce con la nonna, che vuole farne una celebrità ad ogni costo. L’incontro con Visconti e il successo precoce travolgono un ragazzino ancora adolescente. L’industria del cinema lo sfrutta finché può e lui diventa quasi un oggetto in mani altrui. Gira il mondo: Parigi, Londra e perfino il Giappone. È una vera star e la sua bellezza diventa iconica. Infine, l’oggi. Dopo un matrimonio, una figlia, Robine, e un’altra tragica perdita, Björn vive in un piccolo appartamento in affitto a Stoccolma e alterna periodi di buio a periodi più sereni. Ha una compagna, Jessica, che lo sostiene, e ha recuperato il rapporto con Robine. Questo viaggio a ritroso nei luoghi della sua giovinezza, lo aiuterà forse a riconciliarsi con sé stesso e con quel turbolento periodo della sua vita.   

Il ragazzo più bello del mondo illumina ciò che è sconosciuto

Alzi la mano chi non si è chiesto almeno una volta nella vita: come mai i protagonisti dei manga giapponesi anni ’70 sono spesso biondi, con gli occhi azzurri? Cioè, hanno lineamenti marcatamente occidentali, anziché nipponici? Il ragazzo più bello del mondo ha la risposta. Il volto angelico e diafano di Björn Andrésen, che ebbe un successo clamoroso in Giappone, ha ispirato un’intera generazione di disegnatori di manga. Parola di Riyoko Ikeda, creatrice di Lady Oscar. Vedere per credere. Questa chicca è solo un esempio dell’approccio adottato ne Il ragazzo più bello del mondo. Se un documentario può dirsi pienamente riuscito è proprio perché fa luce su qualcosa di misconosciuto. Adotta una prospettiva nuova. È ciò che fa il lavoro di Lindström e Petri: si muove dalla superficie all’essenza, lascia il personaggio per raccontare l’uomo Björn Andrésen. È un’operazione di restituzione quella che i registi fanno nei confronti di Bjorn. Dal documentario emerge infatti come il ragazzo sia stato trattato alla stregua di un oggetto da sfruttare, spremuto dall’industria cinematografica e dai manager di mezzo mondo, che hanno visto in lui, giovane, bello e inquieto, la gallina dalle uova d’oro. 

Un uso sapiente delle fonti visive e dei mezzi espressivi

Dal punto di vista stilistico, il lavoro è un interessante mix di fonti e formati: le riprese di oggi, i filmati in super 8 con la cinepresa della nonna sul set di Morte a Venezia, i filmati ufficiali dal set, le interviste a Visconti, la premiere del film a Londra, a marzo 1971, in cui il regista dichiara per la prima volta che Björn è “il ragazzo più bello del mondo”, definizione che lo avrebbe accompagnato per sempre. Due mesi dopo, Cannes. Accanto a questo, la dimensione più intima: le poesie della madre e vecchi audio di Björn e della sorella Annike bambini, con la madre. Quest’alternanza vivacizza la narrazione, la rende varia e compone un mosaico che restituisce un quadro per la prima volta completo dell’uomo. La fotografia di Erik Vallsten contribuisce in modo determinante a delineare l’atmosfera del racconto e attraverso il contrasto tra luce e ombra si fa metafora dell’interiorità del protagonista. Anche le musiche di Anna Von Hausswolff e Filip Leyman accompagnano bene questo viaggio intimo. Il film mostra lo stesso Björn, che è musicista oltre che attore, suonare e cantare.

Un viaggio concreto e intimo assieme al protagonista

Il ragazzo più bello del mondo è un viaggio nel senso letterale del termine, perché Björn torna nei luoghi della sua giovinezza, ma è anche metaforico, interiore, estremamente sentito, dal valore forse catartico. Andrésen torna ad incontrare chi fu con lui protagonista di quel periodo, vecchi conoscenti e amici, ma finalmente ha spazio per raccontare alla telecamera come si sentiva, cosa ha vissuto realmente, al di là delle apparenze. Frasi come “Ero dannatamente solo”, oppure, in riferimento al periodo che seguì la presentazione del film a Cannes: “Lì tutta la baraonda ha avuto il sopravvento. Il circo ha avuto inizio”. “Era come se avessi uno stormo di pipistrelli attorno a me tutto il tempo. Un incubo!” non possono non restare impresse e far riflettere. 

Traumi e lutti non elaborati 

Ciò che colpisce, poi, è scoprire una famiglia i cui componenti tendono a nascondere sé stessi agli altri, soprattutto il loro malessere. Dove i problemi non vengono affrontati, ma taciuti e gli eventi traumatici restano tali perché mai elaborati. Nella vita di Björn il primo grande trauma è la scomparsa e la morte della madre, che lui definisce: “una cercatrice, una bohemien con un’anima artistica”. Fotografa, poetessa, pittrice, giornalista, con una galleria d’arte, modella per Dior. Il suo allontanamento e la sua morte restano misteriosi. E in famiglia, come lui steso afferma, non se ne parlò mai. Stessa scelta era stata fatta riguardo al padre di Björn, e ancora oggi lui non conosce la sua identità. Una famiglia, insomma piena di segreti e di non detti, dove nascondere e rimuovere sembra essere un’abitudine. Lo spettatore può solo immaginare quanta sofferenza questo abbia provocato al giovane protagonista. A ciò si aggiunge, in età adulta, il dolore per la morte del secondo figlio, Elvin, che lo ha portato alla depressione e all’alcolismo. 

Il ragazzo più bello del mondo, però, non punta al facile pietismo, ma è avvincente e spontaneo, proprio come il suo protagonista, che oggi di sé semplicemente dice: “Non mi sono mai considerato un attore. È andata così e basta”. 

Non una celebrazione di Visconti

Quel che nel film non si trova, e chi se lo aspetta resterà deluso, è una celebrazione di Luchino Visconti a 50 anni dall’uscita di Morte a Venezia, che viene sì descritto come una figura carismatica: “Forte, severo, austero, spietato”, ma è lasciato sullo sfondo, per lasciare spazio alla figura di Andrésen. I due registi svedesi propongono un viaggio nel dietro le quinte di Morte a Venezia, nella vita del giovane protagonista, restituendo a Björn uno spazio d’espressione libera e alla sua storia un po’ di verità.

Il ragazzo invisibile: Trailer ufficiale del film di Gabriele Salvatores

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Guarda il trailer ufficiale del nuovo film di Gabriele Salvatores, Il Ragazzo Invisibile, prodotto da Indigo Film con Rai Cinema Babe Films.

Il film ha per protagonista Michele, un adolescente apparentemente come tanti che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile.   La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il Ragazzo Invisibile prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, coprodotto da Faso Film e Babe Films in associazione con Ifitalia Spa Gruppo BNP Paribas e Sting Occhiali by De Rigo Spa, uscirà nelle sale italiane il 18 dicembre distribuito da 01Distribution.

Il Ragazzo Invisibile: recensione del film di Gabriele Salvatores

Ero solo questione di tempo, con le nostre sale invase dai supereroi d’oltreoceano e botteghini milionari che fanno gola. I supereroi sbarcano anche in Italia con una regia tutta nostra e di prestigio, quella di Gabriele Salvatores che porta in scena Il Ragazzo Invisibile, dal 18 Dicembre distribuito in oltre 400 copie dalla 01Distribution.

In Il Ragazzo Invisibile Michele (Ludovico Girardello) frequenta la scuola media, è un ragazzino come tanti, non molto popolare e spesso preso di mira dai bulli della classe. Questi trattamenti non lo fanno soffrire però tanto quanto quello che gli riserva Stella (Noa Zatta), la bellissima ultima arrivata della scuola, da cui lui non riesce a togliere gli occhi di dosso ma che sembra proprio non accorgersi di lui. Invisibile tra i suoi coetanei, Michele una mattina si sveglia e guardandosi allo specchio scopre di essere realmente invisibile. Cosa gli è successo? E perché? Spaventato e confuso, Michele noterà subito che essere invisibile ha anche i suoi vantaggi e un’avventura da vero supereroe stava aspettando solo lui.

Il Ragazzo Invisibile

C’è tanta passione dietro a questo progetto, partito da un’idea tutta italiana scaturita dalla domanda “perché noi no?”, e questa passione e voglia di fare, traspare in ogni singolo fotogramma. Salvatores dal canto suo offre una regia pulita e senza fronzoli, funzionale a raccontare la storia de Il Ragazzo Invisibile e supportato da un team per gli effetti speciali, anch’esso arruolato nel Bel Paese. Perché noi no? C’è tanta ragione dietro a questa domanda, ma la differenza tra i filmoni di supereroi americani e il nostro piccolo Michele è tanta. L’impronta europea sulla pellicola è indelebile e questo è sicuramente colpa degli 8 milioni di budget che, sì saranno tantissimi per una produzione italiana, ma non ci faranno mai arrivare al livello di un prodotto come quello americano o facile da esportare in altri paesi come quello americano.

Ma Salvatores ci invita a superare questo preconcetto, e così facciamo. Il Ragazzo Invisibile è quindi un bel film per famiglie, posizionato perfettamente durante le festività e che appassionerà sia i più piccoli che i più grandi. La storia scorre veloce ed è intrigante, piena di colpi di scena e segreti, pronti ad essere svelati per la prima volta anche allo stesso protagonista, ben interpretato da Ludovico Girardello alla sua prima prova da attore. Insieme a lui nel cast anche Fabrizio Bentivoglio, Valeria GolinoChristo Jivkov e Kseniya Rappoport.

Le premesse per un successo ci sono tutte e grazie all’attività di marketing dietro che è partita da molto lontano con teaser e graphic novel e romanzo in uscita in contemporanea, siamo abbastanza certi che un secondo film, che viene ampiamente lanciato nel finale di questo primo, sarà una certezza dei prossimi anni.

Il Ragazzo Invisibile: Panini Comics e Indigo Film per il fumetto

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Panini Comics con Indigo Film è lieta di presentare Il Ragazzo Invisibile, l’opera a fumetti che espande l’universo del nuovo, atteso film di Gabriele Salvatores, nelle sale italiane l’11 Dicembre 2014, distribuito da 01 Distribution. Salvatores dirige la storia di un supereroe: un ragazzo con il potere di diventare invisibile.

Michele ha 13 anni e vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Michele sembra intrappolato nella routine quotidiana. Finché un giorno, inaspettatamente, non accade qualcosa di straordinario: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il Ragazzo Invisibile, il film

Il Ragazzo Invisibile segna il ritorno dietro la macchina da presa delPremio Oscar Gabriele Salvatores. Il film è interpretato da Valeria GolinoFabrizio Bentivoglio, Ksenia Rappoport, Christo Jivkov e, per la prima volta sullo schermo, i giovanissimi Ludovico Girardello e Noa Zatta, rispettivamente nel ruolo di Michele e Stella.

Il Ragazzo Invisibile, prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, coprodotto da Faso Film e Babe Films in associazione con Ifitalia Spa Gruppo BNP ParibasSting Occhiali by De Rigo Spa, sarà nelle sale italiane l’11 Dicembre 2014 distribuito da 01 Distribution.

IL FUMETTO

Il Ragazzo Invisibile diventerà anche un fumetto a partire dalla storia e dai personaggi del film, ideati e scritti da Alessandro FabbriLudovica Rampoldi e Stefano Sardo, autori fra gli altri delle serie tv In Treatment1992.

Il fumetto uscirà in tre albi in formato comic book, come si addice a una storia di supereroi, con il primo numero che debutterà IN ANTEPRIMA il 30 Ottobre, in occasione del Lucca Comics&Games, e sarà in edicola a partire dal 6 Novembre. La seconda uscita sarà disponibile il 27 Novembre e la terza l’11 Dicembre, in contemporanea con l’uscita del film.

Per portare le avventure di Michele dallo schermo alla pagina disegnata, Panini Comics ha scelto alcuni tra i migliori talenti italiani. I testi sono affidati a Diego Cajelli, poliedrico scrittore e blogger, noto per suoi lavori per Sergio Bonelli Editore su Nick RaiderDampyrLe Storie e per la miniserie di ambientazione milanese Long-Wei.

Nella storia a fumetti si intrecceranno tre diversi piani narrativi, interpretati graficamente da altrettanti artisti italiani molto apprezzati anche all’estero: Giuseppe CamuncoliWerther Dell’EderaAlessandro Vitti, autori da tempo impegnati oltreoceano sulle testate dei più famosi supereroi Marvel e DC Comics. Le copertine saranno realizzate da Sara Pichelli, disegnatrice romana diventata in pochi anni un nome di punta della Marvel Comics.

In contemporanea all’uscita del terzo numero in edicola, tutta la serie verrà raccolta in un volume unico che verrà distribuito in libreria e nelle fumetterie a Dicembre. Il primo numero de Il ragazzo invisibile sarà presentato in anteprima alLucca Comics & Games, nel corso di una conferenza stampa in cui saranno presenti gli autori.

Il ragazzo invisibile: le tappe del tour di Gabriele Salvatores in Italia

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È partito ieri da Trieste, dove si sono concluse le riprese un anno fa, il tour di presentazione de Il Ragazzo Invisibile il nuovo film di Gabriele Salvatores che uscira’ in più di 400 sale italiane dal 18 dicembre, distribuito da 01 Distribution. Il regista Gabriele Salvatores e il giovane protagonista Ludovico Girardello accompagneranno il film in molti incontri con il pubblico a Padova, Milano, Bologna, Torino e Napoli. Il tour prevede in ogni tappa  incontri in libreria e anteprime serali.

Le librerie saranno teatro di incontri sull’universo de  Il ragazzo invisibile. Verranno presentate e commentate alcune sequenze del film, la graphic novel ispirata al film, edita da Panini, che vede coinvolti alcuni tra i più importanti disegnatori italiani dei fumetti Marvel, e il romanzo omonimo, scritto dagli stessi sceneggiatori Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, edito da Salani.

In alcune tappe sarà anche possibile assistere dal vivo all’esibizione degli autori della colonna sonora, con musiche di Ezio Bosso e Federico De’ Robertis, edita da Warner Music, che comprende anche i tre brani inediti di giovani musicisti che hanno vinto il concorso “Una canzone per Il ragazzo invisibile”, promosso con successo  nella scorsa primavera in collaborazione con Radio Deejay. Il Ragazzo Invisibile è la storia di Michele che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma  a lui in fondo non importa.  A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il Ragazzo Invisibile prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, coprodotto da Faso Film e Babe Films in associazione con Ifitalia Spa Gruppo BNP Paribas e Sting Occhiali by De Rigo Spa, uscirà nelle sale italiane il 18 dicembre distribuito da 01Distribution. Del cast fanno parte Valeria Golino, Fabrizio Bentovoglio, Christo Jivkov, Ksenia Rappoport oltre ai giovani Ludovico Girardello, Noa Zatta, Riccardo Gasparini, Assil Kandil, Enea Barozzi, Filippo Valese.

Programma del Tour

IL RAGAZZO INVISIBILE TOUR  9 – 18 dicembre 2014

Martedì 9 dicembre – TRIESTE  Organizzato in collaborazione con Film Commission

17.45 LIBRERIA LOVAT incontro con Gabriele Salvatores, Ludovico Girardello e Ludovica Rampoldi, tra gli autori del libro

CINEMA THE SPACE – LE TORRI D’EUROPA
20.40 Anteprima  e incontro con Gabriele Salvatores

Mercoledì 10 dicembre – PADOVA
18.00 LIBRERIA IBS incontro con Gabriele Salvatores, Ludovico Girardello e e Stefano Sardo, tra gli autori del libro

CINEMA PORTO ASTRA
Ore 20.00 Anteprima e incontro con Gabriele Salvatores

Ore 20.30: CINEMA THE SPACE LIMENA
Anteprima

Giovedì 11 dicembre – MILANO

18.00 LIBRERIA MONDADORI incontro con Gabriele Salvatores, Ludovico Girardello, Alessandro Fabbri, tra gli autori del libro, Diego Cajelli e Stefano Camuncoli, tra gli autori del fumetto e l’esibizione live di Marialuna Cipolla

CINEMA APOLLO
Ore 19.40  Anteprima e incontro con Gabriele Salvatores

Ore 20.30 CINEMA GLORIA Anteprima
Lunedì 15 dicembre – TORINO

18.00 CIRCOLO DEI LETTORI incontro con Gabriele Salvatores, Alessandro Fabbri, tra gli autori del libro, e l’esibizione live dei Carillon

CINEMA UCI LINGOTTO
Ore 19.40 Anteprima

CINEMA MASSIMO
Ore 20.30: Anteprima e incontro con Gabriele Salvatores

Martedì 16 dicembre – BOLOGNA

17.30 BIBLIOTECA RENZI (Cineteca) incontro con Gabriele Salvatores e Alessandro Vitti, tra gli autori del fumetto

ODEON
Ore 20.30 Anteprima e incontro con Gabriele Salvatores

CINEMA THE SPACE BOLOGNA
Ore 20.30 Anteprima

Mercoledì 17 dicembre – ROMA

18.00 LIBRERIA IBS incontro con Gabriele Salvatores, Ludovico Girardello, Alessandro Fabbri, Stefano Sardo e Ludovica Rampoldi, autori del libro,  e Werther Dell’Edera, tra gli autori del fumetto, e l’esibizione live di Marialuna Cipolla

CINEMA UCI PORTA DI ROMA
Ore 19.45 Anteprima e incontro con Gabriele Salvatores

CINEMA ADRIANO
Ore 20.45 Anteprima e incontro con Gabriele Salvatores

Giovedì 18 dicembre – NAPOLI

18.00 LIBRERIA UBIK incontro con Gabriele Salvatores, Ludovico Girardello e Ludovica Rampoldi, tra gli autori del libro

CINEMA THE SPACE MED
Ore 19.30 Proiezione e incontro con Gabriele Salvatores
Cinema  METROPOLITAN
20.30  Proiezione e incontro con Gabriele Salvatores

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