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Il rapporto Pelican: libro, trama e cast del film con Julia Roberts

Il genere noto come thriller legale o thriller giudiziario è particolarmente popolare a livello internazionale, e sempre più le storie di avvocati, processi o questioni legate al mondo giudiziario si ritagliano il proprio posto di rilievo nel mercato cinematografico. Film come Schegge di paura, La parola ai giurati o The Judge sono solo alcuni dei più celebri film a riguardo. Tra questi si colloca anche Il rapporto Pelican, opera del 1993 sceneggiata e diretta da Alan J. Pakula. All’interno di questo si ritrovano dunque questioni legate a tale ambito, con intrighi particolarmente complessi che rendono la vita dei protagonisti quanto mai complessa.

Il film non è però una storia nata per il cinema, bensì si tratta dell’adattamento dell’omonimo romanzo di John Grisham, pubblicato nel 1992. Mentre ancora lo stava scrivendo, l’autore vendette i diritti per una sua trasposizione alla Warner Bros. Pictures. Per lo studios aver acquistato la possibilità di portare l’opera in sala si rivelò un grande affare, perché al momento della sua uscita il romanzo divenne un vero e proprio best seller. Il film allo stesso modo, divenne un grande successo, merito anche del coinvolgimento di grandi attori nei ruoli dei protagonisti. Costato 45 milioni di dollari, Il rapporto Pelican arrivò a guadagnarne 193 in tutto il mondo.

Ad attrarre del film, in particolare, vi è naturalmente la sua complessa vicenda, intricata e imprevedibile come ogni buon thriller richiede. Ancora oggi, infatti, Il rapporto Pelican è indicato come uno dei migliori del suo genere, che non manca di sorprendere i propri spettatori ad ogni visione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il rapporto Pelican

La storia si apre sulla misteriosa uccisione di due giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America. Il primo di questi è Rosenberg, ucciso con un colpo di pistola nella sua stanza, mentre il secondo è Jensen, soffocato mentre era in un cinema a luci rosse. Coinvolta in questi due casi, la giovane studentessa di legge Darby Shaw segue con interesse la vicenda insieme al suo insegnante e amante Thomas Callahan, collaboratore di uno dei due giudici morti. Darby inizia così a fare alcune ricerche per proprio conto nella speranza di trovare qualcosa che accomuni i due omicidi. Lavorando duramente e con grande passione, scopre infine quel qualcosa.

Dalle informazioni ottenute scrive così quello che in breve diventa famoso come il Rapporto Pelican. L’aver passato ciò che sa all’FBI, però, la pongono in serio pericolo. Nel tentativo di non finire nel mirino degli assassini, si rivolge al giornalista del Washington Herald Gray Grantham, a cui rivela i particolari del complotto scoperto. Insieme cercheranno di far arrivare il Rapporto fino ai vertici della sicurezza nazionale, andando però incontro a numerosi pericoli che coinvolgeranno tanto loro quanti coloro con cui entrano in contatto. Difendere la giustizia e la verità sarà dunque un lavoro tanto pericoloso quanto necessario.

Il rapporto Pelican cast

Il rapporto Pelican: il cast del film

Il ruolo della giovane studentessa di legge Darby Shaw era stato scritto dall’autore del romanzo pensando proprio all’attrice Julia Roberts. Quando questa lesse il libro, accettò di recitare nella parte senza neanche il bisogno di leggere la sceneggiatura. Per prepararsi al ruolo, l’attrice decise di spendere del tempo presso una scuola di legge, seguendo anche alcuni corsi. Così facendo ebbe modo di comprendere meglio le dinamiche di tale materia, potendo così risultare più realistica nella sua interpretazione. Nei panni del suo insegnante e amante Thomas Callahan, invece, si ritrova il celebre attore e drammaturgo Sam Shepard. Tony Goldwyn è Fletcher Coal e John Heard interpreta Gavin Verheek.

Ad interpretare il giornalista Gary Grantham si trova il due volte premio Oscar Denzel Washington. Per prepararsi al ruolo, questi decise di frequentare alcuni giornalisti di Washington, al fine di comprendere come si svolge il loro lavoro e con quali dinamiche. L’attore, inoltre, richiese di eliminare dalla sceneggiatura la sottotrama relativa al coinvolgimento sentimentale che nel libro Grantham sviluppa per Darby. Secondo Washington, infatti, questo avrebbe distolto l’attenzione dalla vera storia del film. Tra gli altri attori noti presenti nella pellicola si citano inoltre Stanley Tucci nei panni di Khamel e Cynthia Nixon, celebre per il ruolo di Miranda in Sex and the City, è Alice Stark. John Lithgow, infine, è Smith Keene.

Il trailer di Il rapporto Pelican e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il rapporto Pelican è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Now, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un dato periodo temporale entro cui vedere il titolo. In alternativa, il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 3 febbraio alle ore 23:40 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

Il Ranger Solitario: prima foto ufficiale di Johnny Depp e Armie Hammer!

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Le riprese di The Lone Ranger, kolossal diretto da Gore Verbinski sono iniziate da un paio di settimane, oggi arriva la prima foto ufficiale dal set pubblicata niente meno che dal produttore del film Jerry Bruckheimer dal suo profilo Twitter.

La foto ritrae Johnny Depp e  Armie Hammer nei panni dell’Indiano Tonto e del Ranger:

Fonte: Twitter

Il Ramdam Film Festival annullato a causa di minacce terroristiche

Il Ramdam Film Festival (Belgio) è stato annullato a causa di problemi di sicurezza derivanti da minacce terroristiche. Il festival, originariamente previsto dal 20 al 27 Gennaio, è stato istituito nel 2011 come vetrina per i film politicamente impegnati. Gli organizzatori, informati dalle autorità che la minaccia di un attacco terroristico era “ad un livello molto alto”, si sono immediatamente adoperati per evacuare il teatro Imagix il 22 Gennaio.

ramdam film festival

La mossa sottolinea la situazione della sicurezza intensificata in Europa, e sarà sicuramente fonte di domande riguardo eventuali misure di sicurezza aggiuntive da mettersi in atto in vista dell’inaugurazione del Festival del Cinema di Berlino, tra meno di due settimane.

Non abbiamo ricevuto alcun tipo di minaccia“, ha confermato un portavoce del Festival di Berlino a Deadline Hollywood. “Abbiamo 300.000 persone che frequentano il festival ogni anno e garantiamo dunque una presenza altissima di sicurezza. E ‘qualcosa che prendiamo molto sul serio e siamo molto ben attrezzati. Lavoriamo a stretto contatto con le autorità e siamo in grado di adattarci a qualsiasi situazione di emergenza “.

La line-up del Ramdam Festival includeva la pellicola del regista mauritano candidato all’Oscar Abderrahmane Sissako Timbuktu ,la quale trattava della lotta dei  maliani contro l’estremismo islamico.

Siamo profondamente dispiaciuti di aver dovuto annunciare questa decisione al pubblico nelle sale“, si legge sul sito del festival. “Sin dalla sua creazione nel 2011, il Ramdam Festival ha dato la parola a sensibilità plurime e sostenuto i valori di apertura, dialogo, tolleranza, libertà e di scambio per il mondo“.

Fonte: Deadline

Il ragazzo più felice del mondo: recensione del film di Gipi

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Il ragazzo più felice del mondo: recensione del film di Gipi

Il ragazzo più felice del mondo potrebbe essere Francesco, un ragazzo che a 14 anni mandò una lettera a Gianni Pacinotti, in arte Gipi, per esternargli la sua devozione di fan e chiedergli un disegno. Se non fosse che Francesco, forse, non esiste, è un’identità fittizia di un amante dei fumetti, probabilmente con disturbi mentali, che per oltre 20 anni ha mandato la stessa lettera da ammiratore a moltissimi fumettisti italiani.

L’incredibile storia vera in cui si è imbattuto l’autore de La mia vita disegnata male è diventata così il pretesto per il film che Gipi ha presentato alla Mostra di Venezia 75 nella sezione Sconfini. Il progetto era quello di un documentario, in cui Pacinotti raccoglieva le testimonianze dei suoi colleghi fumettisti, oltre 50, che avevano ricevuto la stessa lettera nel corso degli anni e con tutti loro andava da “Francesco” per renderlo, appunto, il ragazzo più felice del mondo. Da una parte un’idea geniale, dall’altra il problema di come raccontarla, senza ledere la privacy di questo misterioso fan, e allo stesso tempo senza tradire la storia.

E così l’intuizione è stata quella di trasformare il “problema di come raccontare” la vicenda nel film stesso. Per farlo, Gipi ha chiesto ai suoi amici di aiutarlo, letteralmente, sprofondando finalmente nel metacinema, che tante volte ha accarezzato; il pisano si circonda di persone che sono suoi amici nella vita vera, spingendoli davanti alla macchina da presa, sullo schermo, per metterlo al centro dell’attenzione e per demolire il suo narcisismo senza ferirlo troppo in profondità (sono pur sempre suoi amici).

Gipi: intervista al regista di Il ragazzo più felice del mondo

Con il solito acume auto-critico e analitico, Gipi realizza questa stramba commedia che non manca di diventare territorio di profonda riflessione su quello che è davvero il mestiere del cantastorie, di chi vuole sottoporre il proprio mondo interiore, le proprie fantasie, le proprie storie al giudizio del pubblico e a cosa vuol dire esporre se stessi a questo rischio. Riflessione particolarmente cara a lui che in tutto il suo lavoro ha messo una parte di sé e della sua vita privata. Fama, fan, disegno, storie: il film tocca tutte le sue ossessioni ma non dimentica il gioco, la leggerezza e la risata forte e genuina che esplode dal petto, per un’intuizione brillante, o una battuta politicamente scorretta.

Davide Barbafiera, Gero Arnone e Francesco Daniele sono i coprotagonisti e gli incaricati a demolire l’ego e ad accompagnare l’amico, in quello che, nel finale, diventa un road movie anomalo, che si risolve in un lieto fine inaspettato. Con i tre co-protagonisti, sullo schermo si avvicendano anche molti volti noti del fumetto italiano, qualcuno chiamato a testimone nel ruolo di se stesso, qualcun altro che ha accettato di trasformarsi in attore per un giorno: tutti amici di Pacinotti nella vita vera. Una scanzonata compagnia che mette in scena un film disordinato, che prende tante direzioni, ne segue altre ancora, in nome dell’intuizione, della storia da seguire, e nonostante questo mantiene intatto lo spirito del suo autore, uno spirito da bambino saggio che non ha mai smesso di disegnare.

Il ragazzo più felice del mondo è Gianni stesso, perché nonostante il pericolo di esporre il suo cuore e la sua vita al mondo intero, continua a farlo per amore delle storie. E non c’è forma di devozione più rischiosa e più grande.

Il ragazzo più bello del mondo, recensione del film su Björn Andrésen

A cinquant’anni dall’uscita di Morte a Venezia di Luchino Visconti, Il ragazzo più bello del mondo esplora la dimensione privata di Björn Andrésen, che fu Tadzio nel film. In sala dal 13 settembre, distribuito da Wanted Cinema, con Films Boutique, Juno Films, Mantaray Film, il documentario diretto da Kristina Lindström e Kristian Petri ha partecipato al Sundance Film Festival 2021.

La storia di Brn Andrésen

Il ragazzo più bello del mondo è la storia di un quindicenne svedese che incontra improvvisamente il successo sulla sua strada, un giorno del 1970, quando Visconti arriva a Stoccolma per cercare l’interprete di Tadzio nel suo prossimo film, Morte a Venezia. Cerca un ragazzo biondo dallo sguardo enigmatico e quando Bjorn appare di fronte a lui, capisce di aver trovato la persona giusta. Da allora la vita del giovane Björn Andrésen cambia completamente. È destinato a diventare un idolo dell’occidente e non solo. Ma chi era Björn prima del successo? Un ragazzo introverso e amante della musica, voleva suonare. Dopo la morte della madre, frequenta il collegio. Poi, cresce con la nonna, che vuole farne una celebrità ad ogni costo. L’incontro con Visconti e il successo precoce travolgono un ragazzino ancora adolescente. L’industria del cinema lo sfrutta finché può e lui diventa quasi un oggetto in mani altrui. Gira il mondo: Parigi, Londra e perfino il Giappone. È una vera star e la sua bellezza diventa iconica. Infine, l’oggi. Dopo un matrimonio, una figlia, Robine, e un’altra tragica perdita, Björn vive in un piccolo appartamento in affitto a Stoccolma e alterna periodi di buio a periodi più sereni. Ha una compagna, Jessica, che lo sostiene, e ha recuperato il rapporto con Robine. Questo viaggio a ritroso nei luoghi della sua giovinezza, lo aiuterà forse a riconciliarsi con sé stesso e con quel turbolento periodo della sua vita.   

Il ragazzo più bello del mondo illumina ciò che è sconosciuto

Alzi la mano chi non si è chiesto almeno una volta nella vita: come mai i protagonisti dei manga giapponesi anni ’70 sono spesso biondi, con gli occhi azzurri? Cioè, hanno lineamenti marcatamente occidentali, anziché nipponici? Il ragazzo più bello del mondo ha la risposta. Il volto angelico e diafano di Björn Andrésen, che ebbe un successo clamoroso in Giappone, ha ispirato un’intera generazione di disegnatori di manga. Parola di Riyoko Ikeda, creatrice di Lady Oscar. Vedere per credere. Questa chicca è solo un esempio dell’approccio adottato ne Il ragazzo più bello del mondo. Se un documentario può dirsi pienamente riuscito è proprio perché fa luce su qualcosa di misconosciuto. Adotta una prospettiva nuova. È ciò che fa il lavoro di Lindström e Petri: si muove dalla superficie all’essenza, lascia il personaggio per raccontare l’uomo Björn Andrésen. È un’operazione di restituzione quella che i registi fanno nei confronti di Bjorn. Dal documentario emerge infatti come il ragazzo sia stato trattato alla stregua di un oggetto da sfruttare, spremuto dall’industria cinematografica e dai manager di mezzo mondo, che hanno visto in lui, giovane, bello e inquieto, la gallina dalle uova d’oro. 

Un uso sapiente delle fonti visive e dei mezzi espressivi

Dal punto di vista stilistico, il lavoro è un interessante mix di fonti e formati: le riprese di oggi, i filmati in super 8 con la cinepresa della nonna sul set di Morte a Venezia, i filmati ufficiali dal set, le interviste a Visconti, la premiere del film a Londra, a marzo 1971, in cui il regista dichiara per la prima volta che Björn è “il ragazzo più bello del mondo”, definizione che lo avrebbe accompagnato per sempre. Due mesi dopo, Cannes. Accanto a questo, la dimensione più intima: le poesie della madre e vecchi audio di Björn e della sorella Annike bambini, con la madre. Quest’alternanza vivacizza la narrazione, la rende varia e compone un mosaico che restituisce un quadro per la prima volta completo dell’uomo. La fotografia di Erik Vallsten contribuisce in modo determinante a delineare l’atmosfera del racconto e attraverso il contrasto tra luce e ombra si fa metafora dell’interiorità del protagonista. Anche le musiche di Anna Von Hausswolff e Filip Leyman accompagnano bene questo viaggio intimo. Il film mostra lo stesso Björn, che è musicista oltre che attore, suonare e cantare.

Un viaggio concreto e intimo assieme al protagonista

Il ragazzo più bello del mondo è un viaggio nel senso letterale del termine, perché Björn torna nei luoghi della sua giovinezza, ma è anche metaforico, interiore, estremamente sentito, dal valore forse catartico. Andrésen torna ad incontrare chi fu con lui protagonista di quel periodo, vecchi conoscenti e amici, ma finalmente ha spazio per raccontare alla telecamera come si sentiva, cosa ha vissuto realmente, al di là delle apparenze. Frasi come “Ero dannatamente solo”, oppure, in riferimento al periodo che seguì la presentazione del film a Cannes: “Lì tutta la baraonda ha avuto il sopravvento. Il circo ha avuto inizio”. “Era come se avessi uno stormo di pipistrelli attorno a me tutto il tempo. Un incubo!” non possono non restare impresse e far riflettere. 

Traumi e lutti non elaborati 

Ciò che colpisce, poi, è scoprire una famiglia i cui componenti tendono a nascondere sé stessi agli altri, soprattutto il loro malessere. Dove i problemi non vengono affrontati, ma taciuti e gli eventi traumatici restano tali perché mai elaborati. Nella vita di Björn il primo grande trauma è la scomparsa e la morte della madre, che lui definisce: “una cercatrice, una bohemien con un’anima artistica”. Fotografa, poetessa, pittrice, giornalista, con una galleria d’arte, modella per Dior. Il suo allontanamento e la sua morte restano misteriosi. E in famiglia, come lui steso afferma, non se ne parlò mai. Stessa scelta era stata fatta riguardo al padre di Björn, e ancora oggi lui non conosce la sua identità. Una famiglia, insomma piena di segreti e di non detti, dove nascondere e rimuovere sembra essere un’abitudine. Lo spettatore può solo immaginare quanta sofferenza questo abbia provocato al giovane protagonista. A ciò si aggiunge, in età adulta, il dolore per la morte del secondo figlio, Elvin, che lo ha portato alla depressione e all’alcolismo. 

Il ragazzo più bello del mondo, però, non punta al facile pietismo, ma è avvincente e spontaneo, proprio come il suo protagonista, che oggi di sé semplicemente dice: “Non mi sono mai considerato un attore. È andata così e basta”. 

Non una celebrazione di Visconti

Quel che nel film non si trova, e chi se lo aspetta resterà deluso, è una celebrazione di Luchino Visconti a 50 anni dall’uscita di Morte a Venezia, che viene sì descritto come una figura carismatica: “Forte, severo, austero, spietato”, ma è lasciato sullo sfondo, per lasciare spazio alla figura di Andrésen. I due registi svedesi propongono un viaggio nel dietro le quinte di Morte a Venezia, nella vita del giovane protagonista, restituendo a Björn uno spazio d’espressione libera e alla sua storia un po’ di verità.

Il ragazzo invisibile: Trailer ufficiale del film di Gabriele Salvatores

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Guarda il trailer ufficiale del nuovo film di Gabriele Salvatores, Il Ragazzo Invisibile, prodotto da Indigo Film con Rai Cinema Babe Films.

Il film ha per protagonista Michele, un adolescente apparentemente come tanti che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile.   La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il Ragazzo Invisibile prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, coprodotto da Faso Film e Babe Films in associazione con Ifitalia Spa Gruppo BNP Paribas e Sting Occhiali by De Rigo Spa, uscirà nelle sale italiane il 18 dicembre distribuito da 01Distribution.

Il Ragazzo Invisibile: recensione del film di Gabriele Salvatores

Ero solo questione di tempo, con le nostre sale invase dai supereroi d’oltreoceano e botteghini milionari che fanno gola. I supereroi sbarcano anche in Italia con una regia tutta nostra e di prestigio, quella di Gabriele Salvatores che porta in scena Il Ragazzo Invisibile, dal 18 Dicembre distribuito in oltre 400 copie dalla 01Distribution.

In Il Ragazzo Invisibile Michele (Ludovico Girardello) frequenta la scuola media, è un ragazzino come tanti, non molto popolare e spesso preso di mira dai bulli della classe. Questi trattamenti non lo fanno soffrire però tanto quanto quello che gli riserva Stella (Noa Zatta), la bellissima ultima arrivata della scuola, da cui lui non riesce a togliere gli occhi di dosso ma che sembra proprio non accorgersi di lui. Invisibile tra i suoi coetanei, Michele una mattina si sveglia e guardandosi allo specchio scopre di essere realmente invisibile. Cosa gli è successo? E perché? Spaventato e confuso, Michele noterà subito che essere invisibile ha anche i suoi vantaggi e un’avventura da vero supereroe stava aspettando solo lui.

Il Ragazzo Invisibile

C’è tanta passione dietro a questo progetto, partito da un’idea tutta italiana scaturita dalla domanda “perché noi no?”, e questa passione e voglia di fare, traspare in ogni singolo fotogramma. Salvatores dal canto suo offre una regia pulita e senza fronzoli, funzionale a raccontare la storia de Il Ragazzo Invisibile e supportato da un team per gli effetti speciali, anch’esso arruolato nel Bel Paese. Perché noi no? C’è tanta ragione dietro a questa domanda, ma la differenza tra i filmoni di supereroi americani e il nostro piccolo Michele è tanta. L’impronta europea sulla pellicola è indelebile e questo è sicuramente colpa degli 8 milioni di budget che, sì saranno tantissimi per una produzione italiana, ma non ci faranno mai arrivare al livello di un prodotto come quello americano o facile da esportare in altri paesi come quello americano.

Ma Salvatores ci invita a superare questo preconcetto, e così facciamo. Il Ragazzo Invisibile è quindi un bel film per famiglie, posizionato perfettamente durante le festività e che appassionerà sia i più piccoli che i più grandi. La storia scorre veloce ed è intrigante, piena di colpi di scena e segreti, pronti ad essere svelati per la prima volta anche allo stesso protagonista, ben interpretato da Ludovico Girardello alla sua prima prova da attore. Insieme a lui nel cast anche Fabrizio Bentivoglio, Valeria GolinoChristo Jivkov e Kseniya Rappoport.

Le premesse per un successo ci sono tutte e grazie all’attività di marketing dietro che è partita da molto lontano con teaser e graphic novel e romanzo in uscita in contemporanea, siamo abbastanza certi che un secondo film, che viene ampiamente lanciato nel finale di questo primo, sarà una certezza dei prossimi anni.

Il Ragazzo Invisibile: Panini Comics e Indigo Film per il fumetto

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Panini Comics con Indigo Film è lieta di presentare Il Ragazzo Invisibile, l’opera a fumetti che espande l’universo del nuovo, atteso film di Gabriele Salvatores, nelle sale italiane l’11 Dicembre 2014, distribuito da 01 Distribution. Salvatores dirige la storia di un supereroe: un ragazzo con il potere di diventare invisibile.

Michele ha 13 anni e vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Michele sembra intrappolato nella routine quotidiana. Finché un giorno, inaspettatamente, non accade qualcosa di straordinario: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il Ragazzo Invisibile, il film

Il Ragazzo Invisibile segna il ritorno dietro la macchina da presa delPremio Oscar Gabriele Salvatores. Il film è interpretato da Valeria GolinoFabrizio Bentivoglio, Ksenia Rappoport, Christo Jivkov e, per la prima volta sullo schermo, i giovanissimi Ludovico Girardello e Noa Zatta, rispettivamente nel ruolo di Michele e Stella.

Il Ragazzo Invisibile, prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, coprodotto da Faso Film e Babe Films in associazione con Ifitalia Spa Gruppo BNP ParibasSting Occhiali by De Rigo Spa, sarà nelle sale italiane l’11 Dicembre 2014 distribuito da 01 Distribution.

IL FUMETTO

Il Ragazzo Invisibile diventerà anche un fumetto a partire dalla storia e dai personaggi del film, ideati e scritti da Alessandro FabbriLudovica Rampoldi e Stefano Sardo, autori fra gli altri delle serie tv In Treatment1992.

Il fumetto uscirà in tre albi in formato comic book, come si addice a una storia di supereroi, con il primo numero che debutterà IN ANTEPRIMA il 30 Ottobre, in occasione del Lucca Comics&Games, e sarà in edicola a partire dal 6 Novembre. La seconda uscita sarà disponibile il 27 Novembre e la terza l’11 Dicembre, in contemporanea con l’uscita del film.

Per portare le avventure di Michele dallo schermo alla pagina disegnata, Panini Comics ha scelto alcuni tra i migliori talenti italiani. I testi sono affidati a Diego Cajelli, poliedrico scrittore e blogger, noto per suoi lavori per Sergio Bonelli Editore su Nick RaiderDampyrLe Storie e per la miniserie di ambientazione milanese Long-Wei.

Nella storia a fumetti si intrecceranno tre diversi piani narrativi, interpretati graficamente da altrettanti artisti italiani molto apprezzati anche all’estero: Giuseppe CamuncoliWerther Dell’EderaAlessandro Vitti, autori da tempo impegnati oltreoceano sulle testate dei più famosi supereroi Marvel e DC Comics. Le copertine saranno realizzate da Sara Pichelli, disegnatrice romana diventata in pochi anni un nome di punta della Marvel Comics.

In contemporanea all’uscita del terzo numero in edicola, tutta la serie verrà raccolta in un volume unico che verrà distribuito in libreria e nelle fumetterie a Dicembre. Il primo numero de Il ragazzo invisibile sarà presentato in anteprima alLucca Comics & Games, nel corso di una conferenza stampa in cui saranno presenti gli autori.

Il ragazzo invisibile: le tappe del tour di Gabriele Salvatores in Italia

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È partito ieri da Trieste, dove si sono concluse le riprese un anno fa, il tour di presentazione de Il Ragazzo Invisibile il nuovo film di Gabriele Salvatores che uscira’ in più di 400 sale italiane dal 18 dicembre, distribuito da 01 Distribution. Il regista Gabriele Salvatores e il giovane protagonista Ludovico Girardello accompagneranno il film in molti incontri con il pubblico a Padova, Milano, Bologna, Torino e Napoli. Il tour prevede in ogni tappa  incontri in libreria e anteprime serali.

Le librerie saranno teatro di incontri sull’universo de  Il ragazzo invisibile. Verranno presentate e commentate alcune sequenze del film, la graphic novel ispirata al film, edita da Panini, che vede coinvolti alcuni tra i più importanti disegnatori italiani dei fumetti Marvel, e il romanzo omonimo, scritto dagli stessi sceneggiatori Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, edito da Salani.

In alcune tappe sarà anche possibile assistere dal vivo all’esibizione degli autori della colonna sonora, con musiche di Ezio Bosso e Federico De’ Robertis, edita da Warner Music, che comprende anche i tre brani inediti di giovani musicisti che hanno vinto il concorso “Una canzone per Il ragazzo invisibile”, promosso con successo  nella scorsa primavera in collaborazione con Radio Deejay. Il Ragazzo Invisibile è la storia di Michele che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma  a lui in fondo non importa.  A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il Ragazzo Invisibile prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, coprodotto da Faso Film e Babe Films in associazione con Ifitalia Spa Gruppo BNP Paribas e Sting Occhiali by De Rigo Spa, uscirà nelle sale italiane il 18 dicembre distribuito da 01Distribution. Del cast fanno parte Valeria Golino, Fabrizio Bentovoglio, Christo Jivkov, Ksenia Rappoport oltre ai giovani Ludovico Girardello, Noa Zatta, Riccardo Gasparini, Assil Kandil, Enea Barozzi, Filippo Valese.

Programma del Tour

IL RAGAZZO INVISIBILE TOUR  9 – 18 dicembre 2014

Martedì 9 dicembre – TRIESTE  Organizzato in collaborazione con Film Commission

17.45 LIBRERIA LOVAT incontro con Gabriele Salvatores, Ludovico Girardello e Ludovica Rampoldi, tra gli autori del libro

CINEMA THE SPACE – LE TORRI D’EUROPA
20.40 Anteprima  e incontro con Gabriele Salvatores

Mercoledì 10 dicembre – PADOVA
18.00 LIBRERIA IBS incontro con Gabriele Salvatores, Ludovico Girardello e e Stefano Sardo, tra gli autori del libro

CINEMA PORTO ASTRA
Ore 20.00 Anteprima e incontro con Gabriele Salvatores

Ore 20.30: CINEMA THE SPACE LIMENA
Anteprima

Giovedì 11 dicembre – MILANO

18.00 LIBRERIA MONDADORI incontro con Gabriele Salvatores, Ludovico Girardello, Alessandro Fabbri, tra gli autori del libro, Diego Cajelli e Stefano Camuncoli, tra gli autori del fumetto e l’esibizione live di Marialuna Cipolla

CINEMA APOLLO
Ore 19.40  Anteprima e incontro con Gabriele Salvatores

Ore 20.30 CINEMA GLORIA Anteprima
Lunedì 15 dicembre – TORINO

18.00 CIRCOLO DEI LETTORI incontro con Gabriele Salvatores, Alessandro Fabbri, tra gli autori del libro, e l’esibizione live dei Carillon

CINEMA UCI LINGOTTO
Ore 19.40 Anteprima

CINEMA MASSIMO
Ore 20.30: Anteprima e incontro con Gabriele Salvatores

Martedì 16 dicembre – BOLOGNA

17.30 BIBLIOTECA RENZI (Cineteca) incontro con Gabriele Salvatores e Alessandro Vitti, tra gli autori del fumetto

ODEON
Ore 20.30 Anteprima e incontro con Gabriele Salvatores

CINEMA THE SPACE BOLOGNA
Ore 20.30 Anteprima

Mercoledì 17 dicembre – ROMA

18.00 LIBRERIA IBS incontro con Gabriele Salvatores, Ludovico Girardello, Alessandro Fabbri, Stefano Sardo e Ludovica Rampoldi, autori del libro,  e Werther Dell’Edera, tra gli autori del fumetto, e l’esibizione live di Marialuna Cipolla

CINEMA UCI PORTA DI ROMA
Ore 19.45 Anteprima e incontro con Gabriele Salvatores

CINEMA ADRIANO
Ore 20.45 Anteprima e incontro con Gabriele Salvatores

Giovedì 18 dicembre – NAPOLI

18.00 LIBRERIA UBIK incontro con Gabriele Salvatores, Ludovico Girardello e Ludovica Rampoldi, tra gli autori del libro

CINEMA THE SPACE MED
Ore 19.30 Proiezione e incontro con Gabriele Salvatores
Cinema  METROPOLITAN
20.30  Proiezione e incontro con Gabriele Salvatores

Il ragazzo invisibile: il videoclip Invisible boy di Fede & gli Infedeli

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Guarda il il videoclip di Invisible boy  di Fede & gli Infedeli (feat. Giacomo Vezzani) composta per Il Ragazzo Invisibile,  il nuovo film del regista premio Oscar Gabriele Salvatores.

INVISIBLE BOY di Fede & gli Infedeli (feat. Giacomo Vezzani) Il brano, scritto da Federico de’ Robertis e Giacomo Vezzani, è incluso nella colonna sonora del film, distribuita da Warner Music Italia. Videoclip diretto da Andrea Campajola da un’idea di Elisabetta Pieretto per Indigo Film con la partecipazione di Danilo Giannini, fotografia di Giacomo Ligi, immagini tratte dal film “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores, disegni tratti dalla graphic novel “Il ragazzo invisibile” (Panini Comics)

Il ragazzo invisibile: il concorso con il patrocinio di Agiscuola

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foto-il-ragazzo-invisibile-5-low_FotorIndigo Film, con il patrocinio di Agiscuola, indice un concorso nazionale indirizzato a tutte le scuole di ogni ordine e grado legato al film Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores: dopo la visione del film da parte delle classi, gli studenti delle scuole primarie, secondarie di primo e di secondo grado sono invitati a scrivere la storia del sequel, Il ragazzo invisibile 2.

In palio importanti premi rivolti agli studenti: la partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia nella giuria del Leoncino D’Oro, un’esperienza sul set del prossimo film di Indigo Film, un campus di cinema che prevede incontri con registi attori e produttori, un weekend a Roma con la visita a Cinecittà.

Alle tre scuole cui sono iscritti i primi classificati, inoltre, sarà assegnato un buono spesa di 5000 euro in forniture per incentivare l’educazione all’immagine, dai corsi di cinema, ai matinée, a computer con software per il montaggio, videocamere, contributi per allestire una sala proiezione, a seconda della necessità della scuola stessa.

Una giuria formata dal regista Gabriele Salvatores, gli sceneggiatori Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo, il produttore di Indigo Film Nicola Giuliano e un referente di Agiscuola, premierà le tre migliori idee per ciascuna sezione di gara.

Per partecipare ogni scuola dovrà scrivere una mail all’indirizzo [email protected] e richiedere una proiezione del film.

Per approfondire l’esperienza della visione, a ogni istituto che si iscriverà verranno spediti cinque copie del libro edito da Salani e altrettante copie della graphic novel edita da Panini Comics, entrambi tratti dal film. Sul sito www.agiscuola.it, inoltre, è disponibile la scheda didattica del film.

Il Ragazzo Invisibile: al via le riprese del sequel del film di Gabriele Salvatores

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Sono iniziate le riprese del sequel de Il Ragazzo Invisibile, diretto ancora una volta dal Premio Oscar Gabriele Salvatores. Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione vede come protagonista, accanto al ragazzo invisibile ora sedicenne, Michele Silenzi (Ludovico Girardello), la sorella gemella Natasha (Galatea Bellugi), sull’esistenza della quale si chiude il primo capitolo della saga.

Nel cast de Il Ragazzo Invisibile 2, Ludovico Girardello, Ksenia Rappoport, Galatea Bellugi, Noa Zatta, Ivan Franek e con Valeria Golino.

Il sequel de Il Ragazzo Invisibile, scritto da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, è prodotto da INDIGO FILM con RAI CINEMA, in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission.

“A farci decidere di continuare non sono solo stati la risposta e il gradimento del giovane pubblico. Al di là di tutto, avevamo ancora tanto amore per il nostro ragazzo invisibile, volevamo seguirlo ancora nelle sue avventure di adolescente che ha raggiunto i sedici anni, è cresciuto, ha dovuto affrontare la difficoltà di essere uno “speciale” nella vita normale di tutti i giorni.” Ha dichiarato Gabriele Salvatores.

Le riprese si svolgeranno quasi interamente a Trieste e dureranno 12 settimane. Il film uscirà nel 2017 e sarà distribuito da 01 Distribution.

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, l’incontro con Gabriele Salvatores

In attesa di sapere come sarà Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, nei cinema il prossimo 4 Gennaio, abbiamo incontrato il regista Gabriele Salvatores, il protagonista Ludovico Girardello e il cast tecnico e produttivo del film.

“Si può dire che siamo di fronte ad una saga – dice il Salvatores – non solo il protagonista è cresciuto, quindi cambiato, ma rispetto al primo capitolo questo è cinematograficamente più complesso: a parte la quantità maggiore di effetti visivi, anche la tecnica narrativa è differente. Ci sono tanti salti temporali – flashback e
flash forward – la trama è meno lineare e il tutto assume un aspetto più misterioso, quasi da thriller.

Per il protagonista Ludovico Girardelli tornare a vestire i panni di Michele Silenzi “è stata un’esperienza più divertente, perché stavolta c’è più azione, più sostanza. Recitare È stato più facile perché ormai ero abituato al clima del set”.

La scelta di un film sui supereroi è stata piuttosto azzardata, e la prospettiva di farne un sequel era piuttosto preoccupante. “Con Indigo film abbiamo chiesto a molte scuole di Italia di immaginare un sequel de Il Ragazzo Invisibile e scrivere quale fossero le paure più grandi dei ragazzi” spiega il regista.

“Con nostra grande sorpresa la prima paura era di non essere il vero figlio della propria madre. Il tema, già ampiamente trattato nel primo capitolo, viene qui ripreso e spiegato in maniera molto attuale:secondo me i figli sono di chi lo cresce, non di chi li ha partoriti. La seconda paura che gli alunni delle scuole italiane hanno espresso è quella del terrorismo. Noi non volevamo addentrarci in una tematica spinosa come quella del terrorismo, tema troppo scottante, ma a me premeva introdurre un concetto: chi diventa cattivo non lo nasce, ma lo diventa a causa di una società che lo emargina, lo sottomette e lo fa incattivire”.

Il fiore all’occhiello de Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione è sicuramente Victor Perez, pluripremiato direttore degli effetti speciali per colossal come Il Cavaliere Oscuro, Rogue One, Pirati dei Caraibi ed Harry Potter e i Doni della Morte.

“Il solito grande problema è sempre il budget – afferma Perez – Di qualsiasi film si tratti, nell’ambito degli effetti speciali il budget è sempre limitato, rispetto al tanto che si potrebbe fare. Ma questo fa uscire anche il meglio delle potenzialità dei lavoratori. Sono fiero di poter dire che gli effetti visivi de Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione sono un prodotto al 100% italiano, anche grazie alla collaborazione della FRAME BY FRAME”.

Il ragazzo invisibile – seconda generazione: il teaser trailer

“Il computer è solo un pennello, il lavoratore è l’artista che fa tutto – prosegue Victor Perez – Quello che ci premeva era togliere il preconcetto che “in Italia non si possono fare effetti speciali decenti perché il budget non è abbastanza”. Questa è solo una scusa. Devi sapere fare bene con ciò che hai. E questo, grazie anche a Gabriele, ci è riuscito. Immaginare l’inimmaginabile. Siamo riusciti a ricreare in maniera perfetta un’intera scena come quella del Porto Vecchio di Trieste. E Per la prima volta in Italia abbiamo perfino ricreato un attore, in un’inquadratura, scannerizzando e riproducendo il volto al computer. Quindi in Italia si possono fare queste cose. Non ci sono scuse, non ci sono limiti. La cosa più difficile è rendere visivamente i processi psicologi. Ricreare qualcosa che non esiste, come i poteri magici, è facile, perché nessuno può contraddirli. Mentre ad esempio l’inquadratura della pioggia di fuoco nel sogno di Michele, è stata molto complessa perché devi anche far capire lo stato onirico del tutto. Stai visualizzando emozioni. E il fuoco, al pari delle emozioni che trasmette, è fatto talmente bene che ti scordi che è fatto al computer.”Il ragazzo invisibile seconda generazione

Il ragazzo invisibile Trailer “Comics” del film di Gabriele Salvatores

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Guarda il Trailer intitolato “Comics” del nuovo film di Gabriele Salvatores, Il Ragazzo Invisibile, che vede protagonisti gli attori Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Christo Jivkov, Noa Zatta e Ksenia Rappoport.

Il Ragazzo Invisibile ha per protagonista Michele, un adolescente apparentemente come tanti che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il Ragazzo Invisibile Teaser Trailer del nuovo film di Gabriele Salvatores

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Guarda il Teaser Trailer di Il Ragazzo Invisibile, il nuovo film del regista premio Oscar Gabriele Salvatores con protagonisti Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Ksenia Rappoport e per la prima volta sullo schermo Ludovico Girardello e Noa Zatta.

Il Ragazzo Invisibile, arriverà al cinema a Dicembre. Il film ha per protagonista Michele, un ragazzo di 13 anni che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il ragazzo invisibile seconda generazione: teaser poster

Il ragazzo invisibile seconda generazione: teaser poster

01 Distribution ha diffuso il teaser poster di Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, il secondo capitolo della saga diretta da Gabriele Salvatores.

Il ragazzo invisibile seconda generazioneIl ragazzo invisibile seconda generazione trama

Difficile tornare alla vita normale dopo aver scoperto di essere “speciali”.  Michele Silenzi ha sedici anni e come molti ragazzi della sua età vive un’adolescenza tutt’altro che serena: la ragazza dei suoi sogni ama un altro e il rapporto con gli adulti  è sempre più difficile. Michele si ritrova sempre più solo; tutto questo finché nella sua vita non fanno irruzione la sua misteriosa gemella Natasha e la madre naturale,  Yelena, due donne che stravolgeranno completamente la sua esistenza,  chiamandolo a una nuova avventura alla quale non potrà sottrarsi.

Nel cast del sequel de Il ragazzo invisibile seconda generazione Ludovico Girardello, Ksenia Rappoport,  Galatea Bellugi, Ivan Franek, Noa Zatta e con Valeria Golino.

Il secondo capitolo della saga è diretto ancora una volta da Gabriele Salvatores,  scritto da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo,  e prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission.

Il film uscirà in sala con 01 Distribution.  True Colours curerà le vendite internazionali.

Il ragazzo invisibile seconda generazione: il teaser trailer

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Il ragazzo invisibile seconda generazione: il teaser trailer

Dopo il primo teaser poster, ecco il teaser trailer de Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione,  il secondo capitolo della saga diretta da Gabriele Salvatores.

Il ragazzo invisibile seconda generazione trama

Difficile tornare alla vita normale dopo aver scoperto di essere “speciali”.  Michele Silenzi ha sedici anni e come molti ragazzi della sua età vive un’adolescenza tutt’altro che serena: la ragazza dei suoi sogni ama un altro e il rapporto con gli adulti  è sempre più difficile. Michele si ritrova sempre più solo; tutto questo finché nella sua vita non fanno irruzione la sua misteriosa gemella Natasha e la madre naturale,  Yelena, due donne che stravolgeranno completamente la sua esistenza,  chiamandolo a una nuova avventura alla quale non potrà sottrarsi.

Nel cast del sequel de Il ragazzo invisibile seconda generazione Ludovico Girardello, Ksenia Rappoport,  Galatea Bellugi, Ivan Franek, Noa Zatta e con Valeria Golino.

Il secondo capitolo della saga è diretto ancora una volta da Gabriele Salvatores,  scritto da Alessandro FabbriLudovica Rampoldi Stefano Sardo,  e prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission. Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione uscirà in sala con 01 Distribution.  True Colours curerà le vendite internazionali.

Il ragazzo invisibile in tour di presentazione dal 9 Dicembre

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Il ragazzo invisibile in tour di presentazione dal 9 Dicembre

Partirà il 9 dicembre da Trieste, dove si sono concluse le riprese un anno, fa il tour di presentazione de Il Ragazzo Invisibile il nuovo film di Gabriele Salvatores che uscira’ in più di 400 sale italiane dal 18 dicembre, distribuito da 01 Distribution. Il regista Gabriele Salvatores e il giovane protagonista Ludovico Girardello accompagneranno il film in molti incontri con il pubblico a Padova, Milano, Bologna, Roma, Torino, Napoli e Bari. Il tour prevede in ogni tappa  incontri in libreria e anteprime serali.

Le librerie saranno teatro di incontri sull’ “Universo de  Il ragazzo invisibile”: film, fumetto, libro e musica. Verranno infatti presentate e commentate alcune sequenze, la graphic novel ispirata al film, edita da Panini, che vede coinvolti alcuni tra i più importanti disegnatori italiani dei fumetti Marvel, e il romanzo omonimo, scritto dagli stessi sceneggiatori Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, edito da Salani.  In alcune tappe sarà anche possibile assistere dal vivo all’esibizione degli autori della colonna sonora, con musiche di Ezio Bosso e Federico De’ Robertis, edita da Warner Music, che comprende anche i tre brani inediti di giovani musicisti che hanno vinto il concorso “Una canzone per Il ragazzo invisibile”, promosso con successo  nella scorsa primavera in collaborazione con Radio Deejay.

Il ragazzo invisibile è la storia di Michele che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma  a lui in fondo non importa.  A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il Ragazzo Invisibile prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, coprodotto da Faso Film e Babe Films in associazione con Ifitalia Spa Gruppo BNP Paribas e Sting Occhiali by De Rigo Spa, uscirà nelle sale italiane il 18 dicembre distribuito da 01Distribution. Del cast fanno parte Valeria Golino, Fabrizio Bentovoglio, Christo Jivkov, Ksenia Rappoport oltre ai giovani Ludovico Girardello, Noa Zatta, Riccardo Gasparini, Assil Kandil, Enea Barozzi, Filippo Valese.

Il Ragazzo Invisibile di Gabriele Salvatores al cinema

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Il Ragazzo Invisibile di Gabriele Salvatores al cinema

E’ da ieri al cinema Il Ragazzo Invisibile, il nuovo film del regista premio Oscar  Gabriele Salvatores con Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Christo Jivkov, Noa Zatta e Ksenia Rappoport.

“IN ADOLESCENZA TUTTI DOBBIAMO FARE UNA SCELTA: DIVENTARE UN ADULTO O DECIDERE DI ESSERE UN SUPEREROE”

Il film ha per protagonista Michele, un adolescente apparentemente come tanti che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il Ragazzo Invisibile : Gabriele Salvatores presenta il film insieme al cast

“Il cinema ha due anime, quella realistica dei Lumiere e quella fantastica di Méliès, e io ho sempre oscillato tra queste due cose e se si riescono a mettere insieme, io sono molto contento. Sono sempre stato attratto da storie che ti permettono di andare in mondi paralleli.” Così Gabriele Salvatores introduce la conferenza stampa del suo ultimo film, Il Ragazzo Invisibile, al cinema dal 18 Dicembre e distribuito in più di 400 copie nel week-end prima delle festività, “Partecipiamo alla Champions uscendo a Natale! Ora ci si gioca subito tutto in un week-end, ma mi piacerebbe riuscire a combattere il preconcetto che anche in Italia si può fare un film di supereroi. Come mi ha detto una bambina di 6 anni dopo l’anteprima “Perché ti piace?” “Perché è magico, ma ci credo.” Ecco se si riuscisse a superare questo preconcetto, allora in Italia si aprirà una bella strada.”

Il Ragazzo Invisibile racconta la storia di Michele, un ragazzo preso sempre di mira a scuola e che risulta invisibile a tutti i suoi coetanei, in particolare a Stella, la nuova arrivata in classe di cui lui è innamorato. Un giorno però tutto cambia, quando Michele una mattina si guarda allo specchio e scopre di essere veramente invisibile.

Come mai è così difficile fare film del genere in Italia?

“L’idea non è mia purtroppo.” confessa Salvatores e passa la palla al produttore Nicola Giuliano, “Non è facile, ma era il momento di provare a farlo. Ci vuole passione, idee e perseveranza nel volerle fare le cose in Italia. E questa è anche una scommessa per capire se il nostro pubblico è pronto a dare una chance ai film di supereroi fatti dal cinema italiano.”Volenti o nolenti, americanata o no, noi siamo cresciuti con questo immaginario. Fa parte del nostro DNA narrativo. E’ stato molto naturale lavorarci e sentiamo ci sia altra benzina per lavorarci ancora.” commentanti gli sceneggiatori, “Abbiamo attinto al nostro immaginario di bambini degli anni ’80. Quando scrivi non ti preoccupi del budget, ma sapevamo che tutto il film sarebbe costato come un minuto de I Guardiani della Galassia e abbiamo dovuto adottatare un ‘approccio più europeo nella narrazione, esplorando di più la scoperta di un potere da adolescente.” (n.d.r Il film è costato 8 milioni, un budget elevato per un film italiano, ma non per uno del genere.)

Dopo aver presentato a Settembre alla 71° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Italy in a Day, e aver esplorato diversi generi cinematografici nel corso della sua carriera, da Puerto Escondido, Quo Vadis, Baby? a Io Non Ho Paura, fino a Mediterraneo, Gabriele Salvatores arriva a dirigere un film per famiglie: come mai questa scelta?
“Penso che a me un superpotere sia arrivato dall’alto proprio nel ’92, con l’Oscar per Mediterraneo. Un premio che ho vissuto stupidamente e anche con un po’ di sensi colpi, perché c’erano tanti altri bei film in concorso quell’anno, perché era solo il mio terzo film, e anche perché in quegli anni Hollywood era l’impero del male. Allora siccome avevo questo debito, ho pensato a come ripagarlo! Faccio una cosa per cui gli altri riceverebbero dei no. Ma chi può dire di no ad un regista premio Oscar? Così ci abbiamo provato anche con i supereroi!”

Che film di riferimento aveva prima di iniziare le riprese?
“Ho letto tanti fumetti nella mia vita, ma non ho visto tanti film di supereroi. E se devo essere sincero, non tutti mi piacciono, ma alcuni molto. Ho amato il primo Batman di Tim Burton, Il Cavaliere Oscuro di Nolan e il primo Spiderman. Ma quello più vicino al nostro concetto e che è più un horror, è Lasciami Entrare. Un film secondo me non sui vampiri ma sull’amore. Da piccolo leggevo Flash Gordon e Corto Maltese, che era un supereroe dell’anima. Che tipo di adolescente ero? Io pensavo che stavo facendo film di questo tipo perché non ho figli, quindi me li creo sullo schermo, ma secondo il mio analista sono io il ragazzo del film.”

Presente a Roma anche il cast al completo: Ludovico Girardello che interpreta il protagonista Michele, “Trovarmi sul set con attori di così grande esperienza, e anche un regista premio Oscar è stata un’esperienza bellissima. E’ stato il mio primo film, e per ottenere questo ruolo ho fatto 5 provini. Io ero tranquillo, invece mia madre aveva tanta ansia di sapere l’esito!”, e Noa Zatta che interpreta Stella, anche lei per la prima volta sullo schermo, “Stella vive nel suo mondo e per questo non è stato difficile per lei credere al Ragazzo Invisibile. Mi sono ritrovata molto nel personaggio, anch’io vivo un po’ nel mio mondo. Dopo tanti provini, appena ho saputo di essere stata presa per la parte ho iniziato ad urlare e ho corso per tutta Trieste!”. Sicuramente un debutto che si ricorderanno e inoltre è già in cantiere l’idea di un sequel e Salvatores è propenso a mantenere lo stesso cast, “Sarebbe molto bello vedere i ragazzi che crescono, quasi un “Boyhood” supereroe.”

Il ragazzo invisibileA fare da spalla ai ragazzi Valeria Golino nella parte di Giovanna, la mamma di Michele, “Giovanna è una donna buona, innamorata di suo figlio, onesta e umana.Dovevo portare questo personaggio ad avere poco mistero e farle fare da veicolo allo spettatore per rendere credibili tutte le cose incredibili. Mi sono ispirata a Toni Colette ne Il Sesto Senso, dove interpretava la mamma del bambino. A mio avviso una performance incredibile: quel personaggio femminile riusciva a rendere tutto quell’orrore, credibile. E poi c’è stato il divertimento puro di essere coinvolta in questa avventura bambinesca.”,Fabrizio Bentivoglio, nei panni dello psicologo Basili “Il mio era un personaggio doppio, suo malgrado. E questa doppiezza era una patata bollente da interpretare, perché ne andava della credibilità di Michele come Ragazzo Invisibile. Abbiamo deciso quindi quasi di non farlo sentire questo confine tra reale e irreale.”

Oltre al film è stata pubblicata anche una graphic novel in 3 albi edita da Panini e un romanzo per Salani Editore, “E’ nato prima il film. Poi abbiamo pensato che era giusto creare un mondo intorno al soggetto. Il fumetto non è la storia del film, ma è più un prequel . Ci sono brandelli di film, ma solo a far da cornice. Chi legge il fumetto arriva a vedere il film con una concezione diversa. Nel romanzo invece si esplorano di più i personaggi che nel film vengono solo sfiorati, abbiamo avuto modo di raccontare di più i sentimenti e le sensazioni dei personaggi durante la storia.” conclude Giuliani.

Il Ragazzo Invisibile 2: scrivi la tua recensione – concorso

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Il Ragazzo Invisibile 2: scrivi la tua recensione – concorso

Dopo il successo del primo concorso “Scrivi Il Ragazzo Invisibile 2” che ha coinvolto più di 18.000 studenti italiani, Indigo Film – con il patrocinio dell’Agiscuola e con il sostegno del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) – indice un nuovo concorso a livello nazionale destinato agli studenti delle Scuole secondarie di I e II grado, legato al film “Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione” di Gabriele Salvatores.

Dopo la visione del film, gli studenti sono invitati a scrivere una recensione del film.

Tra i premi in palio: la Mostra del Cinema di Venezia, un’esperienza sul set, ingressi al cinema e l’opportunità per la scuola di avere una lezione con Gabriele Salvatores e Ludovico Girardello.

I vincitori saranno decretati da una giuria di critici cinematografi formata da: la Presidente del SNGCI Laura Delli Colli, la giornalista de Il Corriere delle Sera Stefania Ulivi e il giornalista dell’HuffingtonPost e de Il Foglio Giuseppe Fantasia.

Per partecipare ogni scuola dovrà effettuare l’iscrizione attraverso il sito www.ilragazzoinvisibile.it/concorso e organizzare, con l’aiuto di Indigo Film, una proiezione dedicata al film.

Successivamente i docenti delle classi partecipanti inviteranno gli alunni a scrivere una recensione de “Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione”. Ciascuna classe potrà partecipare con un massimo di due elaborati.

C’è tempo fino alla mezzanotte di Lunedì 11 Giugno 2018.

PER INFO, ISCRIZIONE E REGOLAMENTO.

Sinossi del film:

Nel primo film Michele era tredicenne, ora ha a diciassette anni ed è nel pieno dell’adolescenza. Un’ età non facile, che lo pone di fronte a delle domande complesse: Chi sono io? Qual è la mia strada? Nel Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione Michele cerca di darsi una risposta.  La crescita interiore è accompagnata dall’ evoluzione della storia: entra in contatto con due mondi, quello dei normali e quello degli “speciali”, due famiglie e deve capire a quale di esse appartiene.

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, la recensione

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, un progetto crossmediale

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Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione di Gabriele Salvatores è da oggi in 400 sale italiane. Il film, prodotto da Indigo Film con Rai Cinema in collaborazione con Frame By Frame e distribuito da 01 Distribution, si conferma un’opera cross-mediale completa, grazie all’uscita in contemporanea della graphic novel edita da Panini Comics e del romanzo pubblicato da Salani Editore, che da oggi si potranno trovare in libreria e fumetteria.

La prima saga italiana con un giovane supereroe made in Italy, Michele Silenzi, nasce dal racconto cinematografico e trova nuovi canali e mezzi per espandersi: complementari ma non uguali, le due opere narrative completano e amplificano la storia che il pubblico scoprirà al cinema.

Leggi la recensione de Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione

Nella nuova avventura a fumetti, scritta da Diego Cajelli (Long Wei, Diabolik) e illustrata da un team di artisti d’eccezione che comprende Giuseppe “Cammo” Camuncoli (Amazing Spider-Man, Darth Vader), Elena Casagrande (Dr. Who, Vigilante), Mario del Pennino (Wolverine, Marvel Universe Avengers Assemble) e Roberto di Salvo (Marvel Adventures Spider-Man, Big Hero 6, Zootropolis), ancora una volta il racconto per immagini non procede sullo stesso binario della vicenda cinematografica, ma affronta gli eventi da punti di vista differenti, introduce dinamiche inedite e presenta nuovi personaggi. E così scopriremo che la pagina più oscura del passato di Natasha torna a gettare un’ombra minacciosa sul suo presente, daremo un’occhiata alla “super” coscienza di Michele Silenzi che affiora nei suoi sogni e prenderemo parte a un’improbabile cena in famiglia. Il volume arriva oggi in libreria, fumetteria ed edicole con un volume cartonato da 96 pagine a colori (euro 14).

Il romanzo de Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, scritto dagli stessi sceneggiatori del film Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo e Alessandro Fabbri, esplora la dimensione interiore e più intima dei personaggi della saga, aggiungendo così un punto di vista inedito e appassionante agli avvenimenti narrati nel film, ampliandoli. Il romanzo – pubblicato da Salani (euro 14,90, 208 pagine ) – è da oggi in tutte le librerie e disponibile in ebook in tutti gli E-Store.

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, la recensione

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, la recensione

Il 4 gennaio nei cinema italiani arriva Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, film di Gabriele Salvatores che nel 2014 aprì le porte al genere supereroistico anche nel nostro paese. Come ogni cine-comics che si rispetti, anche Il Ragazzo Invisibile non poteva restare un unicum ed ecco quindi il primo seguito di quella che forse diventerà una vera e propria saga.

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, la trama

Ritroviamo Michele Silenzi (Ludovico Girardello) che come da (arcinoto) copione è rimasto orfano. Ma l’arrivo a scuola della nuova compagna Natasha (Galatea Bellugi) permetterà al ragazzo di conoscere finalmente la madre naturale (Ksenia Rappoport), in realtà sopravvissuta ai soprusi subiti in Russia quindici anni prima. Nel mentre un magnate dell’industria sovietico ha cominciato a rapire altri “Speciali”, e la neo-riunita famiglia di Michele progetterà un piano per sconfiggerlo.

Tornano dietro la scrivania gli sceneggiatori del precedente film: Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, stavolta però con meno arguzia e originalità. Scrivere un sequel non è mai facile, ma affidarsi completamente ai clichés del genere provoca una sorta di nichilismo che si avverte fin dai primi frames.

Inutile rimarcare, come già si è fatto e come sicuramente si farà, i numerosi debiti nei confronti di saghe come X-Men e compagnia bella. L’attribuzione di un immaginario fantasy pensato e adattato al mondo americano, mal si incastra con un’ambientazione tipicamente italiana, dando quindi semplicemente l’idea di scimmiottare trovate altrui.

Ludovico Girardello – ormai dinoccolato adolescente in cerca di risposte – è sempre bravo, ma spesso fa trapelare la difficoltà di dover portare sulle proprie spalle uno script traballante e sempre troppo ingenuo.

Certo, visivamente Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione è molto d’effetto: Salvatores dimostra la propria maestria (ed evidentemente il proprio divertimento) nel genere fantasy, col quale non si cimentava dai tempi di Nirvana.

Il Ragazzo Invisibile - Seconda GenerazioneInoltre la pellicola si avvale dei portentosi effetti speciali del Maestro Victor Perez, che avendo lavorato in produzioni del calibro di Star Wars ed Harry Potter, qui ricrea al computer con nonchalance intere ambientazioni (il Porto Vecchio di Trieste) e per la prima volta nella storia della cinematografia italiana, un volto umano.

Ma la carne al fuoco è poca e i limiti si fanno evidenti fin da subito. A parte il colpo di scena telefonatissimo, lo spettatore non si connette più con i simpatici personaggi come avveniva nel primo capitolo.

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione, la recensione

I nuovi caratteristi imitano davvero troppo gli heroes made in USA (un copia-incolla dei vari Rogue, Colossus, Professor X, ecc), e ai pochi che esulano dal contesto parodistico non viene dato il giusto spazio (l’interessante Morfeo di Dario Cantarelli).

Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione rappresenta di fatto una scommessa persa, ostinandosi nel parlare una lingua internazionale, quando se si fosse “limitato” agli italici confini e alle dinamiche che vi appartengono (come ad esempio faceva Lo Chiamavano Jeeg Robot), avrebbe sicuramente dimostrato quello che produzione e sceneggiatori vanno millantando: che in Italia il Fantasy non è morto, deve solo esser riletto nella giusta chiave.

Il ragazzo e l’airone: il trailer italiano

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Il ragazzo e l’airone: il trailer italiano

Dopo aver conquistato il pubblico e la critica all’estero, Il ragazzo e l’airone, il nuovo film del regista Premio Oscar® Hayao Miyazaki, arriverà al cinema il 1° gennaio 2024. In attesa di vedere il nuovo capolavoro del maestro dell’Animazione sul grande schermo, Lucky Red presenta il trailer italiano con le voci dei doppiatori ufficiali.

La direzione del doppiaggio è stata affidata ad Alessandro Rossi (che ha prestato la voce ad attori come Liam Neeson e Arnold Schwarzenegger e ha diretto il doppiaggio di Spider-Man. Un nuovo universo, The Social Network, il film Premio Oscar® Il caso Spotlight e molti altri). La voce del protagonista Mahito è di Giulio Bartolomei (Mike in Stranger Things, Richie in It, Flash in Gli incredibili 2), quella dell’airone è di Stefano Dori (Spider Punk in Spider-Man. Across the Spider-Verse, Fortnite Battaglia Reale), Federica De Bortoli (voce, tra le altre, di Rachel McAdams, Natalie Portman, Isla Fisher, Noomi Rapace, Anne Hathaway e Kristen Stewart) è Natsuko/Hisako, Chiara Gioncardi (Heroes, Il Trono di Spade) è Kiriko, Lucrezia Marricchi (Sex Education, The Idol) è Himi, mentre Gianfranco Miranda (Ryan Gosling, Adam Driver e Clark Kent in Superman nei film DC Extended Universe) è Soichi. La traduzione dal giapponese è stata curata da Francesco Nicodemo; l’adattamento è di Roberta Bonuglia.

Il ragazzo e la tigre: la storia vera dietro il film

Il ragazzo e la tigre: la storia vera dietro il film

L’amicizia tra gli esseri umano e gli animali è stata raccontata più volte al cinema e negli ultimi anni in particolare sono arrivati sul grande schermo alcune delle coppie più imprevedibili di sempre. Da Belle & Sebastien fino a Mia e il leone bianco, questo genere di film suscita sempre un grande fascino negli spettatori, dimostrando che spesso questo genere di legami non hanno nulla da invidiare a quello tra due persone. Tra i più recenti esempi di questo filone vi è Il ragazzo e la tigre (qui la recensione), uscito in sala nel 2022 e incentrato sul rapporto – come suggerito dal titolo – tra un ragazzo e una tigre.

A dirigere il film vi è Brando Quilici, cineasta e documentarista italiano indipendente che ha lavorato per molti speciali su reti americane, tra cui National Geographic Channel e Discovery Channel, distintosi anche per aver co-diretto il film Il mio amico Nanuk, dove similmente a Il ragazzo e la tigre ritrovano come protagonisti un adolescente e un cucciolo di orso polare. Questo secondo lungometraggio di Quilici esce in sala avvalendosi anche del patrocinio del WWF, in quanto da tempo il regista desiderava realizzare un film che raccontasse della precaria condizione oggi vissuta dalle tigri.

Il film è allora non solo un appassionante racconto di amicizia e speranza, ma anche un invito a prestare attenzione e dare come possibile il proprio contributo nella battaglia contro il bracconaggio di questi e tanti altri splendidi animali a rischio di estinzione. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Il ragazzo e la tigre. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Sunny Pawar in Il ragazzo e la tigre
Sunny Pawar in Il ragazzo e la tigre. Cortesia di Medusa Filmil

La trama e il cast di Il ragazzo e la tigre

Il film racconta la storia di Balmani (Sunny Pawar), un ragazzo rimasto orfano dopo il terremoto che ha devastato il Nepal. Egli decide però di scappare dall’orfanotrofio e di inoltrarsi nella fitta foresta, cercando di ritrovare la strada per Kathmandu. Mentre vaga per le valli innevate dell’Himalaya trova un inaspettato nuovo amico, un cucciolo di tigre del Bengala. Il tigrotto, proprio come lui, è rimasto orfano, perché i bracconieri hanno ucciso sua madre e, portandolo con sé, il ragazzo lo salva da una morte certa. I due stringono sin da subito un forte legame di amicizia e insieme si mettono in viaggio, diretti al monastero di Taktsang, in Buthan, noto con il nome “il nido della tigre”.

Qui si trovano diversi monaci buddhisti, che si sono radunati in questo luogo sin dal 1950, anno dell’invasione cinese del Tibet, e hanno come scopo quello di proteggere i grandi felini, soprattutto se cacciati dai bracconieri. Durante il viaggio che li porterà in questo luogo magico e religioso, il ragazzo e il tigrotto attraverseranno le montagne dell’Himalaya, scoprendo che non sono soli al mondo, ma che l’uno può contare sull’altro. Sulle loro tracce, però, si pone la direttrice dell’orfanotrofio, Hannah (Claudia Gerini), decisa a ritrovare il ragazzo nel timore che possa accadergli qualcosa di grave.

Ad interpretare Balmani vi è il giovane Sunny Pawar – già visto in Lion – La strada verso casa – il quale si è qui trovato a rapportarsi con una vera tigre. Si tratta di un cucciolo di pochi mesi – ma dal peso di circa 80 chili – con il quale Pawar ha costruito piano piano un solido rapporto di fiducia, permesso anche dall’essere stato proprio lui a darle da mangiare nel corso delle riprese. Claudia Gerini interpreta invece Hannah, la direttrice dell’orfanotrofio che intraprende la ricerca di Balmani. L’attrice ha definito l’occasione di recitare in questo film come “incredibile, un’opportunità davvero unica che mi ha fatto crescere molto umanamente”.

Claudia Gerini e Sunny Pawar in Il ragazzo e la tigre
Claudia Gerini e Sunny Pawar in Il ragazzo e la tigre. Cortesia di Medusa Film

La storia vera

Per quanto riguarda l’ispirazione per Il ragazzo e la tigre, il regista ha rivelato che lo spunto viene da una storia vera, che gli ha raccontato Maggie Doyne, un’americana che gestisce un orfanotrofio in Nepal. Stando a quanto dai lei riportato, un giorno un suo bambino è partito da solo per raggiungere il suo villaggio in India. Nel film, invece, il protagonista parte per accompagnare un cucciolo sulle montagne dell’Himalaya. Non si hanno maggiori informazioni sulla vera vicenda che ha dunque ispirato il film, né se il bambino avesse come compagno una vera e propria tigre, ma in ogni caso è stato questo lo spunto di partenza per il film poi realizzato da Quilici.

Nel film si parla però anche di bracconaggio, su cui il film vuole sollevare nuove riflessioni. “Il paradosso è che esistono più tigri in cattività che allo stato naturale: 30 mila contro 5 mila”, ha spiegato il regista. “Il bracconaggio per fortuna è diminuito, ma lo spazio vitale di questi animali continua a restringersi a mano a mano che gli insediamenti umani avanzano. Ora in Nepal si vuole creare un “corridoio” protetto dove le tigri possano vivere e moltiplicarsi in pace». E se vedete questo film, capirete quanto lo meritano“. Stando ai dati del WWF, dal 1940 a 1980 tre sottospecie si sono già estinte: la tigre di Bali, di Java e del Caspio.

In India, una stima del governo ha mostrato che probabilmente sono rimasti solo 1.411 esemplari. Dati preoccupanti, ma c’è ancora spazio per sperare e per agire. Nel suo ultimo rapporto sulla conservazione del grande felino del febbraio 2022, il WWF mostra anche come finalmente la tendenza secolare di declino delle tigri sia stata finalmente invertita. Un piccolo segnale che incoraggia a seguire la strada tracciata: “mentre il numero complessivo delle tigri in natura sta aumentando, l’areale di distribuzione ha continuato a contrarsi e le tigri sono oggi confinate su una superficie pari al 5% dell’areale storico”. Per narrare di questo aspetto, dunque, ci si è basati su dati purtroppo reali.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Il ragazzo e la tigre grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 12 dicembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Il ragazzo e la tigre, la recensione del film con Claudia Gerini

Il ragazzo e la tigre, la recensione del film con Claudia Gerini

Un’operazione encomiabile, che non a caso ha ottenuto il patrocinio del WWF, quella di Brando Quilici (Il mio amico Nanuk), che porta alla Festa del Cinema di Roma il suo nuovo film. Presentato in anteprima ad Alice nella Città – e distribuito in sala da Medusa Film dal 14 ottobre 2022, anno della Tigre secondo il calendario cinese – Il ragazzo e la tigre racconta una storia ricca d’avventura ed emozioni interpretata anche da Claudia Gerini, presenza familiare in un Nepal splendido e ammaliante, vero e proprio protagonista al pari dell’attrice romana e del giovanissimo Sunny Pawar. 

Il ragazzo e la tigre – Due cuccioli in fuga

E’ lui il piccolo Balmani di dodici anni, scappato dall’orfanotrofio per tornare nella sua Kathmandu, che sulla strada si imbatte in un gruppo di bracconieri riuscendo a salvare un cucciolo di tigre del Bengala, Mukti. La strana coppia intraprende così un viaggio pericoloso e rivelatore verso il monastero Taktsang, noto come Tana della Tigre, dove i due dovrebbero finalmente essere al sicuro e sotto la protezione dei monaci buddhisti himalayani. Sulle loro tracce, oltre a cacciatori senza scrupoli e personaggi ambigui, anche la preoccupata Hannah (Claudia Gerini), direttrice della struttura che ospitava il bambino e in apprensione dopo la sua scomparsa

Amore e fratellanza, ma anche tradimento e delusioni si alternano in questa piccola grande Odissea, che il regista ha immaginato a partire dalla leggenda del Guru Rimpoche, l’uomo santo per i Buddisti, che volò nel IX secolo a cavallo di una tigre dal Tibet al Bhutan per fondare il monastero citato nel film. Uno spunto al quale sono seguiti diversi viaggi nel Nepal distrutto dal terremoto del 2015, nei quali Quilici ha potuto documentarsi e approfondire molti degli elementi che oggi irrobustiscono la sua ultima fatica.

Salvate la tigre

Coerentemente con gli obiettivi del programma del WWF “Save the tigers now”, il film racconta dei maestosi felini (dei quali restano solo 3900 esemplari, in libertà) e lo fa nella speranza di sensibilizzare il pubblico, soprattutto – ed espressamente – dei più giovani. Anche se forse potrebbero essere i “giovanissimi” gli spettatori ideali di una vicenda che mette insieme “le emozioni della fanciullezza e della crescita” e i temi della “conservazione della fauna selvatica e la scomparsa delle specie”.

Obiettivi senza dubbio raggiunti, da un prodotto che però oltre al grande lavoro di preparazione e al messaggio non sembra in grado di offrire una pari qualità a livello narrativo. Non è sicuramente facile lavorare con una fiera, e questo giustifica sicuramente le sequenze che le vedono in scena, ma a essere ancora più forzate sono alcuni snodi e caratterizzazioni – tanto tra i villain quanto tra i protagonisti – un po’ troppo ‘per bambini’.

Un limite che il film avrebbe potuto non porsi (ammesso che questo sia l’effetto di una strategia produttiva), consentendosi di raggiungere un pubblico più vario ed esigente di quello della sezione “dedicata alle giovani generazioni”. Che insieme a una generale perdita di spontaneità, delle premesse e uno sviluppo piuttosto canonici e una immagine degli animali quasi da cartoon d’altri tempi, offre qualche lezioncina di troppo, pur mostrando una interessante alternanza tra i diversi piani rappresentati da una Gerini meno sopra le righe di altre volte e dal piccolo ed espressivo  Sunny.

Impossibile non pensare al Due fratelli di Jean-Jacques Annaud e non restare a bocca aperta davanti alle splendide location scelte da Quilici, non a caso produttore e regista di oltre 100 special per reti televisive di tutto il mondo, tra cui National Geographic e Discovery Channel. Panorami difficili da vedere, quelli della giungla del Chitwan (dove riprese sono state possibili solo dall’alto degli elefanti, per non disturbare le tigri) e di Kathmandu, fino alle vette più alte dell’Himalaya, che fanno passare in secondo – o terzo – piano anche la fretta con cui si arriva al rassicurante (e un po’ slegato) finale.

Il ragazzo e l’airone: recensione del film di Hayao Miyazaki – #RoFF18

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Hayao Miyazaki, uno dei maestri dell’animazione giapponese e uno dei registi più visionari mai vissuti, torna sul grande schermo con Il ragazzo e l’airone. Era il 2013 quando, dopo la presentazione alla Mostra di Venezia di Si alza il vento, il sensei annunciò che si sarebbe ritirato dall’attività di produzione di lungometraggi d’animazione. Per fortuna, l’impulso creativo, la necessità di disegnare e di raccontare storie erano troppo forti, e così, a partire dall’ispirazione arrivata dal romanzo E voi come vivrete? di Genzaburō Yoshino (che dà il titolo originale al film) realizza il suo nuovo lungometraggio che, dopo una serie di proiezioni ai festival e l’uscita in Giappone e negli USA, arriva nelle sale italiane dal 1° gennaio 2024 distribuito da Lucky Red.

Il ragazzo e l’airone, la trama

Il ragazzo e l’airone è un raro caso, nel cinema di Miyazaki, in cui il protagonista della storia è un uomo, un ragazzo di nome Mahito Maki che, a distanza di un anno dalla morte della madre in un tragico incendio, combatte ancora con il dolore della perdita, mentre con il padre lascia il centro abitato di una Tokyo in guerra, per rifugiarsi in una villa in campagna, dove va a vivere insieme a sua zia Natsuko, che nel frattempo è diventata la nuova moglie del padre. In questo luogo affascinante ma sinistro, dalla storia antica, Mahito incrocia il suo cammino con un airone cenerino, che si rivelerà essere una specie di Virgilio, una guida per il ragazzo che sarà costretto ad attraversare una sorta di inferno, un mondo parallelo a quello in cui vive, per poter affrontare le sue paure, i suoi dolori, e ricominciare a vivere.

Sebbene sia volontà comune affermare che Il ragazzo e l’airone è il capolavoro della sua filmografia, appare molto più realistico parlare di una nuova gemma preziosa che il sensei aggiunge al tesoro inestimabile che è la sua filmografia.

Un nuovo inizio

Dopo il sapore “finale” (nel senso più vitale del termine) di Si alza il vento, film che per tanti anni è stato considerato il suo ultimo, era interessante scoprire cos’altro Miyazaki avesse da dire. La risposta, forse, è nascosta nella visione della vita, tipica della cultura giapponese, in cui niente finisce davvero, e ogni esistenza che trova il suo compimento poi riparte di nuovo da zero, come nel percorso artistico del grande maestro. Con Il ragazzo e l’airone, il regista sembra infatti tornare indietro, o meglio, ripartire dal via, imbastendo una storia ricchissima che si nutre di simbolismi e metafore, raccogliendo tutti i temi a lui più cari e raccontando di un personaggio che, mai come in questo caso, sembra un suo alter ego.

Il canone miyazakiano

L’elaborazione del lutto per la madre, l’orrore della guerra, la difficoltà di adattarsi a un nuovo status, sono tutti elementi che appartengono alla biografia di Hayao ragazzo e che sono stati sempre presenti nel suo cinema. Così come l’idea di un mondo fantastico che coesiste in una realtà parallela o sovrapposta a quella reale, in cui piccole creature popolano gli anfratti dell’esistenza, insieme a minacce spaventose, a figure eroiche e creature in continua trasformazione, come giovanissime donne che controllano il fuoco e bruciano dalla voglia di vivere, pur conoscendo la loro sorte.

Ne Il ragazzo e l’airone il piano della realtà è funestato dalla guerra (la scena d’apertura ricorda molto da vicino Una tomba per le lucciole di Isao Takahata), è un mondo in cui Mahito fatica ad adattarsi. L’arrivo dell’airone cenerino e la porta che questo gli apre sul piano della fantasia, su un mondo altro, si presenta come un’opportunità di rivedere la propria madre scomparsa, ma in fondo è anche un tentativo di fuga. Il giovane protagonista lascia il suo mondo proprio perché quello in cui vive non gli piace, ma nonostante l’esistenza certa di spiriti, mostri e parrottini giganti pronti a mangiare chiunque, nessun sogno, per quanto vivido e confortante è preferibile alla realtà in cui viviamo e Mahito dovrà capirlo a sue spese, occupando il suo posto nel nuovo ordine delle cose e accettando il compito che gli viene affidato di portare equilibrio e nuovo ordine, nuova vita e speranza nel (suo) mondo dilaniato dalla sofferenza.

Uno spirito creativo in continuo divenire

Lo stile di Hayao Miyazaki si conferma, dunque, ricco e composito che sorprende continuamente sia per le soluzioni narrative che il regista adotta, sia per l’immaginario che mette in scena, un mondo in continuo divenire, ricchissimo e pullulante di vita e creatività, proprio come il suo spirito creativo, la sua voglia di disegnare che gli ha fatto revocare la “pensione” auto-imposta e lo terrà al lavoro ancora per molto, ci auguriamo.

Il ragazzo e l’airone: la spiegazione del finale del film

Il ragazzo e l’airone: la spiegazione del finale del film

Con il suo nuovo film, Il ragazzo e l’airone (qui la recensione), Hayao Miyazaki ha realizzato un’altra esperienza cinematografica preziosa e originale. L’autore giapponese, con l’aiuto degli animatori dello Studio Ghibli, ha realizzato un’avventura commovente, stravagante e fantastica. La storia di formazione segue un ragazzino, Mahito Maki, che perde sua madre durante il bombardamento di Tokyo nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Mahito e suo padre, Shoichi Maki, si trasferiscono in campagna in modo che Shoichi possa risposarsi con la sorella minore della sua defunta moglie, Natusko. Mentre Mahito fatica ad adattarsi alla sua nuova vita, presto intraprende un viaggio magico e introspettivo. Qui di seguito vi proponiamo la spiegazione del finale di Il ragazzo e l’airone.

L’inizio della storia

Il ragazzo e l'airone (The Boy and the Heron)All’inizio, Mahito è infelice dopo essersi trasferito nella sua nuova casa di campagna, e c’è distanza tra il ragazzo e la sua nuova matrigna, Natsuko, anche lei incinta del figlio di Shoichi. Dopo essere arrivato nella tenuta di campagna, Mahito viene spesso seguito e infastidito da un curioso airone cenerino. Vicino alla casa c’è un misterioso edificio abbandonato costruito dall’enigmatico patriarca della famiglia, il prozio di Mahito.

L’uomo, già famoso architetto, è misteriosamente scomparso molti anni prima. Più tardi, Natsuko scompare nella torre e Mahito viene attirato lì dall’airone cenerino, che è in grado di parlare, e che dice a Mahito che la sua madre biologica, Hisako, è ancora viva. La torre abbandonata costruita dal prozio di Mahito ospita un mondo magico, un regno inquietante, magico e innaturale che esiste separato dal mondo naturale. Mahito e l’Airone cenerino diventano così alleati nella missione di salvare Natsuko. Ma come finisce il viaggio di Mahito?

Mahito e l’airone cenerino affrontano un mondo fantastico

Quando entra nella torre abbandonata, Mahito litiga con l’airone cenerino e spara all’uccello con una freccia improvvisata. Il misterioso prozio ordina all’airone cenerino di fare da guida a Mahito durante la loro ricerca. Il gruppo viene quindi trasportato in un mondo magico in cui Mahito e l’airone cenerino, che può assumere una forma ibrida simile a quella umana, incontrano molte strane creature e fenomeni.

Incontrano una giovane Kiriko, una versione giovane di una delle cameriere che lavora per Natsuko nel mondo naturale. La versione anziana di Kiriko si era inizialmente unita a Mahito nella ricerca, ma si trasforma in una bambola di legno dopo che i protagonisti passano nel regno alternativo. La versione più giovane di Kiriko, che è un marinaio esperto e guida un peschereccio nel mondo alternativo, concede a Mahito e all’airone cenerino un riparo e fornisce ai due istruzioni sul quel mondo prima che continuino il loro viaggio. Nonostante la mancanza di fiducia reciproca, Mahito e l’Airone cenerino accettano di lavorare insieme nella loro ricerca.

Alla fine, il gruppo incontra alcuni parrocchetti malvagi, carnivori e antropomorfi che sono governati dal Re Parrocchetto. Durante il loro viaggio, Mahito e l’Airone cenerino sono assistiti anche da una giovane donna, Himi, che è la madre biologica di Mahito da bambina e ha poteri pirocinetici nel regno alternativo. Rivela che Natsuko è sua sorella e si è nascosta da qualche parte per partorire. Himi aiuta Mahito a intrufolarsi nella cittadella del Re Parrocchetto, dove si nasconde Natsuko.

Un mondo dove il tempo si ferma

Il ragazzo e l'airone (The Boy and the Heron)In Il ragazzo e l’airone, nel mondo naturale, dopo la scomparsa di Mahito e Natsuko, una delle cameriere di Natsuko spiega alcuni dei segreti della torre abbandonata al preoccupato Shoichi. Il prozio costruì la torre nel punto in cui uno strano meteorite colpì la Terra. Alcuni anni prima, una giovane Hisako era scomparsa per un anno intero. Un anno dopo, sorprendentemente, tornò, senza essere invecchiata, e stava bene, come se nulla fosse cambiato. Questa rivelazione spiega come Mahito e l’Airone cenerino incontrano la giovane Hisako/Himi, mentre continuano la loro ricerca nello strano regno magico.

Mahito e l’Airone salvano dunque Himi dai parrocchetti che l’avevano fatta prigioniera e vanno a visitare il patriarca della famiglia, il prozio di Mahito. L’uomo ha convocato il ragazzo dal mondo perché vuole che Mahito erediti il suo ruolo di persona che supervisiona il regno alternativo, il quale sembra alimentato dalla meteora interstellare che si è schiantata nell’area in cui è stata costruita la torre. Mahito rifiuta l’offerta del suo prozio, volendo tornare nel mondo reale con Natsuko. Il prozio dice che solo qualcuno della loro stirpe di sangue, un’anima innocente, può ereditare il mondo e mantenere i segreti della torre, ma Mahito sottolinea correttamente che lui è contaminato dalla malizia, sottolineando che si è colpito e sfregiato con una roccia dopo che è stato vittima di bullismo da parte dei bambini nella sua nuova scuola.

Il prozio crede dunque che il mondo naturale sia senza speranza e condannato, ma Mahito è disposto a rischiare la vita pur di tornare a casa. A quel punto, ne Il ragazzo e l’airone il Re Parrocchetto interviene, tentando di bilanciare gli artefatti magici del Prozio, ma fallisce miseramente. Affetta gli oggetti con rabbia, rendendo la torre e il regno magico instabili e il mondo all’interno della torre inizia a crollare e a disintegrarsi.

Il viaggio verso casa

Mahito, Himi, l’Airone cenerino e Natsuko corrono per fuggire dal regno magico. Dopo aver realizzato che Himi è sua madre, Mahito tenta di avvertirla della sua morte in un incendio mentre stanno per lasciare il regno alternativo attraverso diverse porte che conducono ai periodi di tempo in cui sono entrati per la prima volta nella torre. Himi ritorna al periodo prima della seconda guerra mondiale, quando era misteriosamente scomparsa, sottolineando che deve tornare a quel tempo per poter dare alla luce Mahito. Se ne va senza preoccuparsi del suo destino finale, dicendo al suo futuro figlio che non teme il fuoco. Mahito, l’airone cenerino e Natsuko tornano invece ai loro tempi, riunendosi con Shoichi, che è felicissimo di ritrovare la sua famiglia.

L’anziana Kiriko ritrova invece il suo corpo umano dopo che Mahito ha tirato fuori dalla tasca la sua bambola di legno. I parrocchetti sono costretti a evacuare il loro regno e tornare nel mondo naturale, trasformandosi di nuovo in normali e innocui parrocchetti. Dopo aver completato il suo viaggio, Mahito è ora in pace nel mondo naturale e accetta Natsuko come sua nuova madre. Un epilogo mostra la famiglia due anni dopo, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Shoichi, Natsuko e il loro bambino più piccolo aspettano Mahito, che sta facendo le valigie per andarsene, mentre la famiglia si prepara a tornare a Tokyo.

La conclusione del film

Il ragazzo e l'airone (The Boy and the Heron)Il ragazzo e l’airone è un viaggio bellissimo, abbagliante ed emozionante sull’elaborazione del lutto, il lasciare andare la disperazione e affrontare la tragedia personale. Durante la sua ricerca, Mahito affronta l’introspezione sui suoi sentimenti, ammettendo come si è fatto del male dopo essere stato vittima di bullismo da parte dei suoi nuovi compagni di classe. Nonostante il desiderio del prozio di nominare Mahito come suo sostituto per impossessarsi del regno alternativo, Mahito fa una scelta matura, rifiutando il regno magico nella torre per tornare al mondo naturale con un rinnovato senso di speranza e ottimismo.

Mahito porta con sé le lezioni e l’esperienza acquisita nel regno magico. Il viaggio ha guarito il suo cuore, mentre ha imparato ad amare e ad accettare la sua matrigna, Natsuko. La madre biologica di Mahito, Himi, nonostante conosca il suo oscuro destino, ritorna felicemente al suo tempo originale, fiduciosa nell’idea che un giorno darà alla luce Mahito. Il ragazzo e l’airone diventa dunque anche un’occasione di monito affinché ognuno faccia la propria parte nel costruire un mondo migliore, nel film sconvolto dalla guerra. Torna allora centrale la domanda: E voi come vivrete?

Il ragazzo e l’airone, le prime immagini ufficiali del nuovo film di Hayao Miyazaki

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C’è molto mistero intorno a Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron), titolo internazionale del prossimo film di Hayao Miyazaki che in originale si intitola How Do You Live?. Il film ha fatto notizia in primo luogo perché si tratta del grande ritorno al lungometraggio del Maestro dell’animazione giapponese, ma anche perché si è tanto parlato del fatto che lo studio Studio Ghibli, che produce il film, aveva scelto di non fare nessun tipo di campagna promozionale per il film stesso.

Tuttavia, tramite X, @DiscussingFilm ha diffuso le prime quattro foto ufficiali dal film, dopo un leak di altre immagini dei giorni passati. Le quattro immagini mostrano il protagonista del film, uno stormo di uccelli, un misterioso oggetto fluttuante e un airone decisamente bizzarro, in pieno stile Miyazaki, fornendo un allettante primo assaggio di quello che il film sarà.

Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron) ha debuttato in Giappone il 14 luglio 2023, dove è stato distribuito con una minuscola campagna di marketing, lasciando i fan completamente all’oscuro di cosa sarebbe stato il film che stavano per vedere. Da allora il film ha raccolto enormi elogi e debutterà al Toronto International Film Festival a settembre.

Le immagini condivise non danno grandi suggerimenti su quello che sarà la storia del film, ma per adesso sappiamo che The Boy and the Heron racconterà la storia di Mahito Maki, un ragazzino che scopre una misteriosa torre abbandonata che lo mette in contatto con un fantastico nuovo mondo insieme a un airone parlante. Maki è chiaramente presente nella prima immagine, mentre abbraccia un personaggio femminile il cui volto è oscurato, mentre l’airone è presumibilmente lo stesso raffigurato nell’immagine finale.

Il film è ispirato al libro How Do You Live?, titolo originale del film, ma piuttosto che essere un adattamento del libro stesso, è il libro che appare effettivamente nel film in possesso di Maki. Il film sembra condividere molti temi importanti cari a Miyazaki, come il sentimento contro la guerra, l’idea di un mondo fantastico che esiste accanto al nostro e le difficoltà di essere un bambino, rendendolo una degna conclusione (?) della sua carriera cinematografica.

Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron): il teaser trailer del film di Hayao Miyazaki

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Ecco il trailer di Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron), il nuovo film di Hayao Miyazaki, presentato al Toronto International Film Festival e atteso nelle sale italiane il 1 gennaio 2024 distribuito da Lucky Red.

Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron) ha debuttato in Giappone il 14 luglio 2023, dove è stato distribuito con una minuscola campagna di marketing, lasciando i fan completamente all’oscuro di cosa sarebbe stato il film che stavano per vedere. 

Le immagini condivise non danno grandi suggerimenti su quello che sarà la storia del film, ma per adesso sappiamo che Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron)  racconterà la storia di Mahito Maki, un ragazzino che scopre una misteriosa torre abbandonata che lo mette in contatto con un fantastico nuovo mondo insieme a un airone parlante. Maki è chiaramente presente nella prima immagine, mentre abbraccia un personaggio femminile il cui volto è oscurato, mentre l’airone è presumibilmente lo stesso raffigurato nell’immagine finale.

Il film è ispirato al libro How Do You Live?, titolo originale del film, ma piuttosto che essere un adattamento del libro stesso, è il libro che appare effettivamente nel film in possesso di Maki. Il film sembra condividere molti temi importanti cari a Miyazaki, come il sentimento contro la guerra, l’idea di un mondo fantastico che esiste accanto al nostro e le difficoltà di essere un bambino, rendendolo una degna conclusione (?) della sua carriera cinematografica.

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