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Manhattan 1×13: anticipazioni e promo

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Si intitola Perestroika, Manhattan 1×13, a tredicesima ed ultima puntata della prima stagione della serie televisiva Manhattan, che andrà in onda sul network americano WGN.

In Manhattan 1×13 scopriremo finalmente quale sarà l’epilogo per i brillanti scienziati e le loro famiglie che nel 1943 si sono ritrovati a partecipare al progetto Manhattan a Los Alamos, un luogo isolato dal resto del mondo dove il loro intelletto ha elaborato l’arma letale definitiva, che ha scritto una pagina nera nella storia dell’umanità: la bomba atomica.

Boardwalk Empire 5×07: anticipazioni e promo

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Si intitola Friendless Child, Boardwalk Empire 5×07, la settima puntata della quinta stagione della serie televisiva Boardwalk Empire, che andrà in onda sul network americano HBO.

Boardwalk-Empire-5x07In Boardwalk Empire 5×07, Nucky cerca in tutte le maniere di sistemare al meglio i suoi contatti e riaffermare la sua posizione ad Atlantic City proprio nel momento in cui Willie ed Elirimangono coinvolti nella sua battaglia; intanto, Maranzano va incontro al suo destino eNucky legge la lettera che Gillian ha scritto in ospedale, mentre nel passato il giovane Nucky discute con Mabel su un giovane di Trenton ed in maniera discreta fa una commissione per Commodore.

Boardwalk Empire – L’impero del crimine (Boardwalk Empire) è una serie televisiva statunitense di genere period drama creata da Terence Winter, che ha debuttato il 19 settembre 2010 sul canale via cavo HBO.

La serie, ambientata ad Atlantic City durante il proibizionismo, trae ispirazione dal saggio Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and Corruption of Atlantic City di Nelson Johnson, a sua volta ispirato dalla vita di Enoch L. Johnson, politico e criminale del tempo. La serie combina fatti storici realmente accaduti e finzione.

L’episodio pilota è stato diretto da Martin Scorsese, che produce la serie assieme a Winter e all’attore Mark Wahlberg. In Italia l’episodio pilota è stato presentato fuori concorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2010, mentre la serie viene trasmessa a partire dal 14 gennaio 2011 su Sky Cinema 1 (st. 1-3) e Sky Atlantic (st. 4-5). In chiaro è trasmessa su Rai 4 dal 18 gennaio 2012. Fino all’edizione 2013, ha ricevuto ben 40 nomination ai prestigiosi Emmy Awards, vincendo 17 statuette d’oro.

Il 9 gennaio 2014 HBO confermò che la quinta stagione della serie sarebbe stata l’ultima.

Revenge 4×04: anticipazioni e promo

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Si intitola Meteor, Revenge 4×04, la quarta puntata della quarta stagione della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della NBC.

In Revenge 4×04, Emily rimarrà completamente sconvolta e devastata dopo che le verrà fatta una rivelazione totalmente inaspettata e mentre la ragazza cercherà di rimettersi in sesto ed accusare il doloroso colpo che ha appena ricevuto, Victoria continuerà a stringere i suoi tentacoli attorno a David ed avrà tutta l’intenzione di manipolarlo per metterlo contro la sua stessa figlia.

Tutte le foto: [nggallery id=1038]

Revenge 4-1Revenge è una serie televisiva statunitense, liberamente ispirata al romanzo Il conte di Montecristo di Alexandre DumasViene trasmessa dal 21 settembre 2011 sul canale ABC. In Italia la serie va in onda a partire dal 30 novembre 2011 su Fox Life e in chiaro su Deejay Tv dall’autunno 2012. Nella Svizzera italiana la serie va in onda in chiaro a partire dal 30 maggio 2012 su RSI LA1. L’11 maggio 2012 la serie è stata rinnovata per una seconda stagione che è andata in onda da settembre 2012.

Una donna misteriosa, Amanda Clarke, sotto la falsa identità di Emily Thorne, si trasferisce negli Hamptons, in cerca di vendetta sulle persone che hanno distrutto la sua famiglia.

Suo padre, David Clarke, un ricco uomo d’affari con il quale ha passato la sua infanzia negli Hamptons, in una residenza sul mare, fu accusato, processato e condannato ingiustamente per aver partecipato a un’azione terroristica. Ad incastrarlo i Grayson, titolari della Grayson Global, società della quale David faceva parte, in combutta con molti personaggi a loro vicini. La figlia Amanda Clarke invece venne divisa tra famiglie affidatarie e infine rinchiusa in un carcere minorile fino alla maturità. Uscita dal carcere venne accolta nella società da Nolan Ross, amico del padre, che le consegnò una scatola contenente i diari di David. Leggendoli Amanda scoprì la vera storia del padre e, dopo aver scambiato la sua identità con quella dell’amica Emily Thorne, intraprese il suo cammino di vendetta contro tutti i traditori del padre.

 

Brooklyn Nine-Nine 2×04: anticipazioni sul prossimo episodio

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Brooklyn Nine-Nine 2×04Si intitola Halloween II, Brooklyn Nine-Nine 2×04, la quarta puntata della seconda stagione della serie televisiva Brooklyn Nine-Nine, che andrà in onda sul network americano Fox

In Brooklyn Nine-Nine 2×04 la sfida di Halloween tra Peralta ed Holt continua quando Jake scommette con il capitano e dichiara che riuscirà a rubargli l’orologio prima di mezzanotte; intanto, Gina è contrariata dal fatto che il suo gruppo di ballo, le Floorgasm, l’abbia fatta fuori e Terry la inviterà a riflettere sul fatto che il motivo della sua esclusione risiede nel brutto carattere della donna.

Festival di Roma 2014: Trash recensione del film di Stephen Daldry

Stephen Daldry ci ha abituati a storie drammatiche, il più delle volte con protagoniste delle donne molto forti, interpretate da attrici altrettanto brave. Questa volta però, con Trash, ritorna alle origini e racconta, come in Billy Elliot, di ragazzi che lottano contro il proprio contesto culturale per far prevalere le loro convinzioni e la loro personalità. Dall’Irlanda ci spostiamo nelle favelas brasiliane e i protagonisti, invece di lottare per vedere riconosciuta la propria propensione artistica, qui lottano contro un sistema corrotto e violento, semplicemente perché “è la cosa giusta da fare”.

Diretto da Daldry e sceneggiato nientemeno che da Richard Curtis, Trash è un interessante mash up di generi, una storia avventurosa, un action, un film socialmente impegnato ma anche una favola per ragazzi.

Come ogni giorno due ragazzini di una favela di Rio scavano fra i rifiuti di una discarica locale e non possono immaginare che il portafoglio appena trovato cambierà le loro esistenze per sempre. Solo quando si presenta la polizia, disponibile addirittura a offrire una generosa ricompensa per la restituzione, i ragazzi, Rafael e Gardo, realizzano di avere in mano qualcosa di molto importante. Dopo aver coinvolto l’amico Rato, il trio affronta una straordinaria avventura per scappare dalla polizia e scoprire i segreti contenuti nel portafoglio.

Dopo mesi di workshop trai ragazzi di Rio De Janiero, Daldry ha scelto tre ragazzini esagitati e simpaticissimi, che con una ventata di autentica energia positiva si sono proiettati nella storia trascinando lo spettatore in un vortice emozionante, violento ma anche divertente di inseguimenti e indagini ‘dal basso’, mentre su di loro hanno vegliato due attori di fama internazionale consolidata: l’eterea Rooney Mara e Martin Sheen.

Nonostante sia ambientato in un contesto violento, difficile e di estrema povertà, Trash racconta tutta l’energia vitale dei protagonisti, la loro testardaggine, il loro sprezzo del pericolo, ma anche la loro chiarissima visione del mondo, di ciò che è giusto e di cosa è sbagliato, senza mezze misure, a costo della vita, e in nome di un Paese migliore, una coscienza forte che molti adulti del nostro Paese invece sembrano ignorare.

Accompagnato da una colona sonora efficace e trascinante, Trash è un’emozionante fiaba realista a lieto fine, una storia edificante che non si arena nelle insidie del buonismo, un affascinante mash up tra I Goonies, Stand By Me e The Millionaire.

Festival di Roma 2014: Prima del film di Mario Sesti e Marco Chiarini

Sarà presentato all’interno della sezione Wired Next Cinema, nell’ambito della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, il documentario Prima del film, diretto a quattro mani da Mario Sesti e Marco Chiarini (regista de L’uomo Fiammifero e del corto Omero bello-di-nonna), con interviste a registi quali Marco Bellocchio, Paolo Virzì, Ettore Scola,  ma anche giornalisti quali Alessandra Mammì e Marco Giusti. Prodotto dal Cineforum Teramo, Mama Studio e Naca Arte, il documentario sarà presentato – a entrata gratuita – giovedì 23 ottobre alle ore 18 presso l’Auditorium del MAXXI (via Guido Reni, 4). A seguire, incontro pubblico, moderato da Mario Sesti con con Marco Bellocchio, Paolo Virzì, Ettore Scola.

Cosa si agita nella mente di un regista prima di mettere a fuoco il suo progetto di film? Storia, personaggi, luoghi, abiti, caratteri – ma anche stile e atmosfera – come si materializzano in immagini concrete? La risposta è in questo documentario, che per la prima volta in Italia prova a delineare un percorso grafico nella storia del nostro cinema. I registi che amano i disegni come Scola, Virzì e Bellocchio (che ha iniziatocome pittore prima di passare al cinema), che uso ne fanno in rapporto ai loro film? Viaggio nello spazio sconosciuto in cui volti, segni e colori sulla carta collaborano segretamente alla creatività che darà vita a scene e inquadrature
di film. Ettore Scola, Paolo Virzì e Marco Bellocchio disegnano sotto gli occhi della macchina da presa segni, ghirigori ossessivi, spunti, volti, figure stilizzate e caricature istantanee, piccole allucinazioni e figurette fiabesche, accanto a scritte, appunti di battute, nomi di attori, tracce che farebbero la gioia di uno psichiatra, e raccontano il loro rapporto con il disegno. In questo senso i disegni, che vediamo animarsi nel corso del film grazie al contributo creativo del regista Marco Chiarini rappresentano un discorso comune, la traccia di un percorso tanto evidente quanto poco battuto, anche dalla critica e dagli studiosi, in cui la scena chiave è forse quella in cui il giovane Fellini e il giovane Scola, si incontrano regolarmente in qualche bar per vedersi e parlare.

Festival di Roma 2014, foto: Rooney Mara conquista il red carpet

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Volge al termine il terzo giorno del Festival di Roma 2014, e su red carpet questa sera ha sfilato l’attrice nominata all’Oscar Rooney Mara accompagnata da Stephen Daldry, Richard Curtis e parte del cast di Trash, film presentato in anteprima europea.


Trash
 è il nuovo lavoro del pluripremiato cineasta inglese Stephen Daldry, autore di alcuni dei film più amati dell’ultimo decennio, tutti candidati all’Oscar: Billy Elliot, The HoursThe Reader – A voce alta e Molto forte, incredibilmente vicino. Con Trash, Daldry porta sul grande schermo l’omonimo romanzo di Andy Mulligan sceneggiato da Richard Curtis, autore di commedie di successo come Quattro matrimoni e un funeraleNotting HillIl diario di Bridget Jones e Love Actually – L’amore davvero. Nel cast, Rooney Mara, la giovane attrice celebre per i suoi ruoli in Social NetworkMillennium – Uomini che odiano le donneHer (a Roma nel 2013) e Martin Sheen, straordinario attore cinematografico e televisivo, protagonista di capolavori come La rabbia giovane di Terrence Malick e Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, Golden Globe per la serie West Wing – Tutti gli uomini del Presidente. Rooney Mara sfilerà sul red carpet dell’Auditorium alle ore 19, con gli altri protagonisti del film: Eduardo Luis, Rickson Tevez, Gabriel Weinstein. La pellicola è proiettata in collaborazione con Alice nella città.

Intervista: Richard Curtis dalla commedia all’action per Trash

Richard CurtisBasta pensare anche ad un solo titolo firmato dalla sua incredibile penna, che Richard Curtis, sceneggiatore e regista inglese, si posiziona subito, nell’immaginario collettivo, accanto ai più grandi del cinema nel nostro tempo. La sua scrittura raffinata e sempre sottilmente comica ha permesso al grande schermo di accogliere, nel corso degli ultimi 20 anni, grandissime pietre miliari della commedia romantica britannica (basti pensare anche solo a Notting Hill).

Adesso Curtis lascia la sua confort zone e si avventura in un territorio inesplorato per sceneggiare Trash, diretto dal collega e amico Stephen Daldry.

Come hai deciso di unirti al progetto?

“Krys Thykier (produttore, ndr) ha cercato di coinvolgere sia me che Stephen Daldry contemporaneamente. Se uno dei due ha accettato prima dell’altro sarà stata una differenza di poche settimane. Non ricordo una riunione senza Stephen. Ho abbracciato il progetto perché ho amato tantissimo il film, mi è piaciuta la struttura della storia, raccontata per punti di vista, e poi essendo un padre di tre ragazzi e mi interessa esplorare realtà in cui si indagano i pensieri e le reazioni dei giovani di fronte alla vita e alle decisioni importanti.”

Il film ha una forte componente religiosa, era presente nel libro o è stata aggiunta per creare un contesto familiare ai protagonisti?

“Da bambino ero molto religioso, poi ho dovuto scegliere tra Dio e le ragazze e sappiamo come è andata. Intorno ai 30 anni, sulle montagne russe di Disney World ho ritrovato la fede in Dio (ride).”

Daldry sostiene che il film è come una favola, un miscuglio di generi, sei d’accordo con la definizione?

“Secondo me non è una favola. Racconta della normalità di persone che vivono in situazioni difficili, e poi ha molto del cinema action.”

Il film è recitato prevalentemente in portoghese. La sceneggiatura è stata tradotta dall’inglese?

“Ho lavorato tanto con Fernando Meirelles che mi ha aiutato con la lingua. È stato un lavoro interessante anche se un po’ complicato, non mi era mai capitato prima. Anche in fase di montaggio, sui dialoghi completamente in portoghese, assemblavamo la sequenza ma qualche volta capitava che le battute non avessero senso. È stato un lavoro molto strano.”

I bambini di questo sono straordinari. Sei rimasto sorpreso?

“Certo, mi hanno sorpreso e spaventato (ride). E’ difficilissimo scegliere degli attori bambini. Quando abbiamo scelto il ragazzino per Love Actually ad esempio, abbiamo trovato un giovanissimo attore davvero dotato, ma gli altri non lo erano altrettanto.”

Festival di Roma 2014: As the Gods Will recensione del film di Takashi Miike

As the Gods WillTakashi Miike, prolifico autore giapponese (la sua filmografia è sconfinata), porta al festival di Roma una ventata di follia assoluta, in un film così assurdo che potrebbe essere stato partorito solo da una mente fortemente disturbata oppure semplicemente geniale.

Il protagonista di questo film delirante è Shun Takahata, un liceale annoiato dalla monotonia della sua vita. Improvvisamente però la sua vita cambia e si trova catapultato in un gioco tanto semplice, quanto perverso, dove la posta in gioco è la vita e la morte. In questo gioco sono coinvolti studenti di ogni parte del mondo, osservati dalla gente nelle strade in enormi schermi. Uno dopo l’altro, i ragazzi devono superare le prove che una miriade di assurdi oggetti animati propongono. Se non le superano, muoiono in maniera atroce. Ce la farà Shun a superare tutti i giochi e a essere il vincitore assoluto?

As the Gods Will recensione La trama è semplice, e le parole risultano riduttive per descrivere lo stato di allucinazione che regna su tutta la pellicola. I giochi si susseguono, uno dopo l’altro, in un massacro continuo, con sangue a fiumi, arti mutilati, corpi sventrati e maciullati, teste che esplodono, bilie di vetro che escono da ogni orifizio. Due ore di barbarie visive, così esagerate da divenire divertenti, anche grazie ad un’autoironia di rara intelligenza e di un senso del grottesco che il cinema moderno sembra sempre di più voler rifuggire. Miike non è nuovo ad opere di questo genere e ci aveva già abituato alla sua follia esplosiva in film come Ichi the Killer del 2001 o Gozu del 2003, o ancora il suo episodio realizzato per Master of Horror nel 2006.

As the Gods Will è tratto dalla serie manga Kamisama no iutoori pubblicata nel 2011 sul Bessatsu Shonen Magazine, che ha ottenuto un successo incredibile e un folto numero di fans, tanto da aver richiesto in breve tempo un sequel.

Takashi Miike dice di voler dedicare questo film alla città di Roma, a dir suo avida di stimoli ed emozioni. E afferma: “Potrebbe piacervi così tanto da non poter essere più in grado di tornare alla vostra vita di sempre. Quindi, preparatevi!”

Jane The Virgin: anticipazioni sui prossimi episodi

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Ha debuttato con discreto successo la nuova serie televisiva firmata The CW, Jane The Virgin e oggi nell’attesa dei prossimi episodi vi segnaliamo alcune anticipazioni.

In Jane The Virgin, scopriremo qualcosa su Rose che abbiamo già incontrato come l’ex amante di Luisa. Vedremo che il legame fra Jane e Rafael crescerà e Jane avrà qualche dubbio se rivelarlo o meno a Michael. Se amate, poi, la madre di Jane, Xiomara, quest’episodio è da non perdere.

Trama: Quando era piccola Jane Villanueva era stata convinta da nonna Alba di due cose: le telenovelas sono la forma più alta d’intrattenimento; le donne devono proteggere la loro verginità a tutti i costi. Ora che ha 23 anni Jane è una giovane donna che sta studiando per diventare un’insegnante mentre sogna di diventare scrittrice e si mantiene lavorando in un hotel di Miami. Crescere con le telenovelas guardate insieme a sua madre Xiomara e a sua nonna Alba hanno dato a Jane una visione leggermente irrealistica del romanticismo, eppure lei è determinata a non fare lo stesso errore di sua madre che l’ha concepita a sedici anni. Jane è riuscita a trovare un bellissimo fidanzato: lui è il detective Michael, un uomo che la ama così tanto che è disposto ad accettare tutti i tempi di Jane e a non consumare prima del matrimonio. Tutti i meticolosi piani di Jane vengono stravolti quando il suo medico, che dovrebbe visitarla per un check-up, la insemina accidentalmente artificialmente con il seme del paziente della stanza accanto. Il campione di sperma appartiene a Rafael, un playboy sopravvissuto ad un tumore, che non solo è il nuovo proprietario dell’hotel dove lavora Jane, ma anche una sua ex cotta estiva. Poche settimane dopo l’ignara Jane si trova di fronte ad una delle decisioni più importanti della sua vita. Deve continuare la gravidanza? Come può spiegare la situazione al suo fidanzato e alla sua famiglia? Deve preoccuparsi della volontà di Rafael e della sua intrigante moglie Petra? Anche se Jane ha sempre cercato di essere la brava ragazza che fa la cosa giusta, la sua vita è improvvisamente diventata drammatica e complicata come le telenovelas che ha sempre amato

Festival di Roma 2014: Video commento di As The Gods Will e Trash

Trash

Nel terzo giorno della nona edizione Festival Internazionale del Film di Roma è stato consegnato il Maverick Director Award a Takashii Mike il regista più prolifico e veloce in attività nel cinema contemporaneo. Un regista di culto dal talento prodigioso e dalla curiosità onnivora. In seguito al premio porta As Gods Will, in cui una bambola Daruma (tipica della tradizione giapponese) appare in una classe al liceo annunciando l’inizio di un gioco sul filo tra la vita e la morte. Dopo la bambola tocca ad un gatto e poi altri ogetti ancora. Uno dopo l’altro gli studenti devono superare le prove che questi ogetti animanti di vita soprannaturale propongono. Se non le superano, muoiono.
Nel cast troviamo: Sota Fukushi, Hirona Yamazaki, Shota Sometani, Mio Yuki e Nao Omor

Nella sezione Gala e Alice nella città è stato presentato il film Trash di Stephen Daldry, la storia racconta di Rafael e Gardo, due ragazzi delle favelas di Rio che cercano oggetti fra i rifiuti della discarica locale, trovano nella spazzatura un portafoglio che cambierà per sempre le loro vite. Quando la polizia annuncia una ricompensa in cambio del portafoglio, i due si rendono conto dell’importanza del loro ritrovamento e tentano di scoprire il perché di tanto interesse. Con l’aiuto dell’amico Rato, Rafael e Gardo iniziano una straordinaria avventura, evitando la polizia guidata dal pericoloso Frederico. Gli unici che sembrano disposti ad aiutare Rafael e Gardo, sono padre Juliard, un missionario disilluso, e Olivia, la sua giovane assistente.
Nel cast troviamo: Rooney Mara, Selton Mello, Wagner Moura, Martin Sheen e Nelson Xavier 

Se non visualizzi il video clicca qui

https://www.youtube.com/watch?v=uLYEsd6n8So&feature=youtu.be

 

Rooney Mara tra cinema e impegno umanitario parla di Trash

Rooney MaraMinuta, diafana ed elegante, Rooney Mara ha incantato oggi il pubblico del Festival del Film di Roma 2014 con la sua presenza. L’attrice è arrivata a Roma per presentare Trash, l’ultimo film di Stephen Daldry in cui lei interpreta un piccolo ruolo che la riconduce alle origini e all’impegno umanitario che tutt’ora porta avanti in Kenya.

Sei stata come un’insegnante sul set per i tre protagonisti non professionisti?

“Avevano molte insegnanti sul set e hanno fatto moltissime prove prima di cominciare le riprese. Abbiamo passato anche molto tempo insieme, io e i ragazzi, per cercare di connetterci, di fare amicizia. L’incontro è stato difficile per via dei naturali ostacoli linguistici, ma ovviamente abbiamo trovato un nostro modo.”

Come ti sei preparata a questo ruolo piccolo ma importante?

“Non mi sono sentita come se dovessi recitare. In alcune scene, come quella in cui insegno ai ragazzi i nomi degli animali in inglese, si trattava di una situazione reale, in cui mi potevo davvero trovare dal momento che io parlavo inglese mentre i ragazzi solo portoghese.”

Come si sono comportati i giovanissimi protagonisti sul set?

“E’ stato divertente vederli qui dopo tanto tempo. Sono cresciuti, sono preadolescenti, non più bambini. Ma lavorare con loro è stato stimolante, erano in quella fase in cui hanno bisogno di spiegazioni per ogni cosa, e bisogna esaudirli sempre in ogni richiesta perché devono sapere esattamente come e cosa fare. Hanno delle forti personalità. Piano piano hanno cominciato addirittura a preoccuparsi dei loro personaggi, a dire cose del tipo ‘il mio personaggio non direbbe mai una cosa del genere’. E’ stato interessante.”

Rooney MaraE’ stata la tua prima volta in Sud America?

“Ci sono stata da piccola. Mai in Brasile però. La mia esperienza in Paesi come il Cile mi ha aiutata ad ambientarmi in Brasile. Non ho affrontato cose completamente estranee ma sicuramente realtà diverse.”

Hai visitato anche Rio De Janiero?

“Sono arrivata due mesi prima dell’inizio delle riprese e ho passato le mie giornate con i tre protagonisti. Non ho avuto molto tempo per visitare la città. Loro sono dei ragazzi davvero precoci e molto sicuri di sé.”

E della tua esperienza con Daldry sei soddisfatta? Ti ha fatto fare tante riprese come Fincher?

“Non ricordo esattamente quante riprese per scena facevamo. Ho amato lavorare con Stephen, e anche con gli altri registi, con David (Fincher, ndr). Ognuno ha il suo metodo di lavoro. Sono metodi diversi e non ce n’è uno più faticoso di un altro.”

Daldry è noto anche perché offre sempre grandi possibilità alle sue attrici.

“E’ vero, ma questa volta il film non era il mio, non ero la protagonista. Il film è dei ragazzi. Ma lavorare con lui è stato speciale, è una persona divertente e avventurosa.”

Un’attrice professionista impara anche da attori non professionisti?

“Certo, e soprattutto se questi sono bambini. Non ho dovuto recitare, solo essere presente, in quel momento, e interagire con loro, sono stati bellissimi da guardare sul set. Hanno anche provato ad insegnarmi alcune parole in portoghese ma non le ricordo.”

Il tuo personaggio mantiene sempre la calma, anche in situazioni difficili. Secondo te la tua Olivia avrebbe potuto reagire diversamente?

“In un Paese straniero devi sempre mantenere la calma, le regole sono diverse, le usanze sono diverse e gli atteggiamenti e le reazioni possono essere viste in maniera diversa. Se lavori in quelle situazioni sai che non si tratta di momenti e che poi dopo torni a casa tua; in quelle realtà è quella la tua vita. È un contesto completamente diverso.”

TrashTu e il tuo personaggio avete in comune l’impegno per l’educazione in zone del mondo in difficoltà. Ci racconti qualcosa della tua attività di impegno umanitario?

“Sono andata in Africa come volontaria a 20 anni, in Kenya per l’esattezza. Dopo un po’ ho fondato una mia organizzazione, la Uweza. E’ come un centro sociale in cui organizziamo corsi per i ragazzi sia nell’orario scolastico che nelle ore dopo la scuola. C’è un programma formativo molto valido e abbiamo corsi di arte e giornalismo tra le altre cose. Alcuni corsi di pittura ci hanno permesso di scoprire anche ragazzi particolarmente dotati. Purtroppo io non ci passo molto tempo perché sono sempre sul set, ma a dicembre dovrei riuscire ad andarci. Lì c’è una mia amica che è anche la mia socia e lei sta li sempre. Scegliere questo film anche in un ruolo così piccolo mi ha permesso di mettere insieme i miei due mondi e di lavorare con Stephen Daldry, cosa che sicuramente vorrò ripetere.”

Sandman: Gaiman spiega perchè non era nella lista WB

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Recentemente, Warner Bros ha annunciato i piani e le date di rilascio dei suoi film legati al mondo dei supereroi, da Aquaman, Wonder Woman, The Flash, Shazaam fino alla Justice League. Nell’elenco non figura Sandman che è attualmente in fase di sviluppo da Joseph Gordon-Levitt, Neil Gaiman e David S. Goyer. Gaiman ha spiegato perchè:

Non è un film della DC Comics. E ‘un film Vertigo. Questa è una diversa serie di film, per cui verrà con un annuncio diverso.

In realtà la Vertigo ha una lunga storia più o meno correlata al mondo DC. Sandman fa parte appunto della Vertigo, che è un’etichetta della DC Comics che pubblica storie dal taglio più adulto rispetto ai fumetti di supereroi classici. Sulla lista Warner Bros non compaiono tuttavia anche altri titoli, come Justice League Dark, composto da personaggi DC e Vertigo, che quindi potrebbe appartenere ad entrambe. L’altro progetto non nominato è quello di Legion of Superheroes, che è però ancora nelle primissime fasi di sviluppo, per cui è davvero troppo presto per dire se verrà effettivamente realizzato.

Sandman (The Sandman) è una serie a fumetti scritta da Neil Gaiman e pubblicata dalla DC Comics tra il 1989e il 1996. La serie originale è composta da 75 albi che sono stati successivamente riuniti in 10 volumi, cui si aggiunge “Notti Eterne”, del 2004 e The Sandman: Overture, miniserie del 2013 che racconta le origini di Sandman e serve da prequel della serie. Protagonista della serie è Sogno, la personificazione antropomorfa dei sogni e delle storie.

Fonte: CBM

Batman v Superman: Gal Gadot, Holly Hunter e Tao Okamoto sul set [FOTO]

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Arrivano nuove foto rubate dal set di Batman v SupermanDawn of Justice. Beccate tre protagoniste femminili: Gal Gadot, che interpreterà Wonder Woman, Holly Hunter e Tao Okamoto. Ve le mostriamo:

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Batman v Superman Dawn of Justice, il film

Ricordiamo come Batman v SupermanDawn of JusticeZack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. Nel film saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne e Gal Gadot nei panni di Wonder Woman. Nel cast ci saranno anche:  Amy AdamsDiane LaneLaurence Fishburne, , Jesse EisenbergJeremy Irons, Holly Hunter, Tao Okamoto, Ray Fisher, Michael ShannonJason Momoa, Jeffrey Dean Morgan, Scoot McNairy, Lauren Cohan, Brandon Spink, Callan Mulvey Batman v SupermanDawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.

Fonte: CBM

Stephen Daldry: intervista al regista di Trash

E’ il regista delle grandi attrici, colui che consegna sempre alle dive del mondo del cinema ruoli che le porteranno lontano, come possono confermare Nicole Kidman e Kate Winslet, ma questa volta, Stephen Daldry sposta l’attenzione dalle storie di uomini e donne ambientate (prevalentemente) in Europa e va oltreoceano, in Brasile, per raccontarci Trash, un’avventura emozionante e divertente che vede protagonisti tre ragazzini delle favelas di Rio De Janiero. ma quanto ci è voluto a Daldry per trovare i giusti protagonisti in una realtà così caotica?

“Scegliere le location per il film è stato un processo molto lungo. Siamo stati in Brasile e nelle Filippine, perché sono i Paesi dove la scrittrice del libro da cui è tratto Trash è stata in questi posti, ma il Brasile ci è sembrata la scelta migliore. Per trovare i tre protagonisti ci abbiamo messi davvero tanto tempo e ci siamo fatti aiutare da Fernando Meirelles che ha organizzato diversi workshop di cinema e recitazione con i ragazzi del posto. Alla fine abbiamo trovato questi tre ragazzini, il che è stata una vera benedizione perché sono persone così positive, allegre e coltivano una grande speranza e un radicato senso di giustizia. Ci abbiamo messo davvero tanto a sceglierli perché volevamo essere sicuri che fossero quelli giusti.”

stephen daldryLa location principale del film è una grande discarica, dove lavorano i piccoli protagonisti. Come è stata scelta proprio quella discarica?

“Girare nelle discariche reali non sarebbe stato possibile, sarebbe stato troppo pericoloso, ci sono un sacco di rifiuti tossici e ospedalieri, così abbiamo costruito una discarica appositamente per il film, un set completo.”

I ragazzini protagonisti sono una vera forza della natura, oltre ad essere estremamente credibili nella parte. Come si sono approcciati al progetto essendo non professionisti?

“I tre ragazzi sono cresciuti in un ambiente normale, nonostante vivano spesso in condizioni difficili il senso di normalità con cui vive queste persone è davvero straordinario. Anche in condizioni complicate, che spesso si trovano ad affrontare, loro si trovano comunque a professare un senso di giustizia molto forte, sanno ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e hanno chiaro il cambiamento che vogliono per il loro Paese. Bisogna fare molta attenzione a raccontarli sul grande schermo, perché per loro, nonostante le difficoltà, la loro realtà è bellissima e quindi pur mostrando la realtà dei fatti, spesso molto violenta, non dovevo assolutamente giudicare quello che raccontavo. Il film è una favola avventurosa e alla fine parla di problemi concreti, di come questi ragazzi vorrebbero cambiare il loro Paese, e non era una cosa che era in sceneggiatura ma l’ho tenuta, perchè loro volevano parlarne.”

Avete girato il film durante un periodo di relativa instabilità a Rio. Vi siete mai sentiti in pericolo?

“No, non è stata un’esperienza rischiosa. Ho passato dei giorni magnifici, soprattutto perché ho lavorato in un modo molto diverso con la troupe completamente brasiliana. Hanno un approccio completamente diverso al lavoro. Sono molto creativi.”

Il film vede tra gli interpreti anche due attori di spicco del panorama hollywoodiano, Rooney Mara e Martin Sheen. Entrambi si sono lasciati coinvolgere anche se il loro ruolo nel film era molto piccolo.

“Sì, entrambi sono molto impegnati nel sociale e nelle attività umanitaria. Per loro è stato interessante, anche perchè si sono approcciati ad una realtà che ha richiesto semplicemente la loro presenza in scena.”

Trash racconta una realtà dura. E’ un film di impegno sociale?

“Abbiamo voluto ambientare tutto nel contesto più realistico possibile, ma si tratta comunque di una favola, di un film d’avventura per ragazzi che tocca inevitabilmente argomenti di impegno sociale.”

Birdman: nuova clip con Michael Keaton e Emma Stone

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Birdman: nuova clip con Michael Keaton e Emma Stone

È stata pubblicata online una nuova clip di Birdman, attesissimo film diretto da Alejandro Gonzalez Inarritu. Nel video, dal titolo Hammer, vediamo protagonisti Michael Keaton e Emma Stone:

CLICCA QUI PER APRIRE IL VIDEO

Birdman, il film

Birdman è diretto da Alejandro Gonzalez Innaritu (21 grammi) e vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Andrea Riseborough, Naomi Watts e Zach Galifianakis.  Il film racconterà la storiadi un attore (Keaton) reso famoso dalla sua interpretazione cinematografica di un iconico supereroe. L’attore cerca di sfondare in teatro, mettendo in scena una commedia per Broadway, e lo troviamo, nei giorni precedenti alla prima del suo spettacolo, combattere con il proprio ego per cercare di recuperare i rapporti con la sua famiglia, la sua carriera e se stesso.

Sono passati diversi anni da quando Keaton ha avuto a che fare l’ultima volta un supereroe, era infatti il 1992 quando l’attore divenne per la seconda volta l’Uomo Pipistrello per Tim Burton in Batman Returns.

Festival di Roma 2014: Conferenza stampa Buoni a Nulla

Festival di Roma 2014: Conferenza stampa Buoni a Nulla

Questa mattina presso la Sala Petrassi dell’Autorium di Roma, si è tenuta la conferenza stampa di Buoni a Nulla terzo film del regista Gianni di Gregorio presente nella sezione Gala del Festival del Film di Roma, in sala oltre al produttore, Angelo Barbagallo era presente il cast composto da Marco Marzocca, Valentina Lodovini, Daniela Giordano, Gianfelice Imparato, Marco Messeri, Camilla Filippi e Anna Bonaiuto.

buoni-a-nulla-locandinaQuesto personaggio si colloca nel mondo dei furbetti, come mai questa scelta?
Gianni di Gregorio:
Il mondo dei furbetti ma è complessa la questione, tutto nasce dall’idea che mi è venuta ‘Una persona mite, bonacciona potrà mai cambiare? Potrà un giorno reagire o imporsi secondo quelli che sono i canoni contemporanei per cui dobbiamo essere un po’ vincenti e rampanti, da questo è nato il film, poi non abbiamo capito se è possibile cambiare, poi è diventato un risultato così esilarante che allora forse vuol dire che non si può cambiare più di tanto, e allora forse ci vuole un po’ di equilibrio come tutte le cose e ogni tanto bisognerebbe dire un po’ di no, no diventare furbi perché se lo diventi a tua volta prevalichi poi stai male tu e fai star male gli altri e si rompe l’armonia perciò io penso che ci vorrebbe un giusto equilibrio, così come in tutte le cose poi sappiamo che la vita è molto più complessa.

Valentina hai ben tre film in concorso a questo Festival, come ti senti?
Valentina Lodovini
: Mi sento sotto un incantesimo per essere qui all’interno di un Festival del cinema con tre personaggi diversi, è un privilegio. Poi quest’anno c’è l’aspetto legato al pubblico che io trovo molto importante poiché io, noi non esistiamo senza un pubblico. Che ha una grande responsabilità e mi auguro che sappia distingue tra ciò che è bello, ciò che è mediocre ma lo trovo un valore aggiunto il fatto che sia affidato al pubblico il giudizio delle nostre storie. È un privilegio essere qui anche per aver lavorato con Gianni, Gianni lo si ama perché è poesia e non lo ringrazierò mai abbastanza artisticamente, perché mi ha dato un opportunità bellissima di far parte del suo mondo, abbiamo creato Cinzia Maffei mi ha permesso di indossare questa maschera emerita, mi ha permesso di tirare fuori il lato buffo h avuto uno sguardo preziosissimo, ci guardava e ci osservava e poi diceva “riprendeteli” all’operatore, al direttore della fotografia e artisticamente questo è un dono per me.

Quale particolarità o un aggettivo per il loro personaggio?
Marco Mazzocca
: Quello che ho amato del mio personaggio è la dolcezza, un personaggio tranquillo, buono, fondamentalmente con tutti e con tutto il mondo e viene poi spronato dal suo amico ad essere un po’ più cattivo ma non ci riesce perché non lo è. Inoltre ci tenevo ad aggiungere che mi sono divertito tantissimo a lavorare con Gianni che oltre a lasciarmi la libertà di interpretare, ha dato la possibilità a tutti di inventare sul set durante le riprese, perciò tante cose sono venute divertenti anche giocando con lui che ha bene in testa il film fin dall’inizio e quindi non si può uscire dai binari ma stanno in quel concetto siamo riusciti a portare ognuno di noi qualcosa di divertente ed importante nel film.

Gianfelice Imparato: Il mio personaggio rappresenta un furbetto rampante vecchia maniera che viene fregato dall’umanità e dalla semplicità e dalla scaltrezza nata dalla necessità però fatto in maniera semplice e umano. Inoltre lui mi aiuterà anche nel mio disagio.

Marco Messeri: Anche io mi sono molto divertito, questa sceneggiatura era già molto profumata, perfetta, c’è stato un bel lavoro a monte, mi è piaciuto fare questo ruolo che è un po’ contrario a Gianni che è un po’ un Tati italiano, cioè andando pesantemente essendo anche dentista come uno schiacciasassi nella testa di questo personaggio Gianni che addirittura lo consiglia su tutto ma poi è l’amante della moglie, che rappresenta il peggio del mondo, io credo che la frizione sia divertente.

Daniela Giordano: Anche io sono qui a testimoniare l’allegria e il piacere di questo set, è stato un magnifico luogo di lavoro dove era piacevole e divertente stare, perché la sensazione era di stare con l’animo molto aperto e tutti molti fanciulli a creare questo film tutti insieme. Gianni è una guida straordinaria, sempre lucido, sempre allegro il mio personaggio fa parte della categoria dei miti che in questa società che Gianni racconta con questa grande delicatezza rischia sempre di essere fuori posto, in un luogo quasi di disagio come se noi fossimo i disadattati, forse questo è l’elemento più critico, quanta difficoltà le persone normali.

Camilla Filippi: Far parte del mondo di Gianni è meraviglioso perché lui non fa film ma racconta un mondo che è particolare ed è unico ed è unico il mondo che racconta e mi passa un po’ il testimone poiché se negli ultimi due film precedenti Gianni voleva sbattere fuoi la mamma, ora si ritrova una figlia che cerca di sbatterlo fuori, quindi è stato divertente fare un piccolo Gianni.

Anna Bonaiuto: Quando Angelo Barbagallo (produttore del film n.d.r.) io rispondo! Avevo adorato Pranzo di ferragosto e questo modo originale di raccontare questo piccolo mondo, questo film ha le stesse caratteristiche, questa leggerezza, questa svagatezza, dove i personaggi a partire da Gianni sono un po’ innocenti ma anche un po’ mascalzoni dove nessuno è pulito, una grazia di fondo che porta però a momenti di grande amarezza, racconta dal suo punto di vista questo piccolo mondo che è l’Italia.

Valentina Lodovini: Quello che mi è piaciuto di Cinzia Maffei è che ha la corazza di uno squalo e il cuore di un orsacchiotto, questa cosa mi fa impazzire, a me piace pensare che lei sia una paracula e poi capisce di no, ma io non l’ho mai pensata così, ho sempre pensato che è una ragazza molto sveglia, un po’ ipocrita e un po’ pigra e che alla fine cerca di ottenere ciò che vuole in base a come la trattano anche gli altri senza essere distruttiva.

Star Wars Rebels: due clip, featurette e intervista a Freddie Prinze Jr

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Tanto nuovo materiale per Star Wars Rebels, film che ci porta nella galassia lontana lontana creata da George Lucas. Oggi vi proponiamo due nuove clip, una featurette e l’intervista a Freddie Prinze Jr.

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Cresce l’attesa per Star Wars Rebels  Tv Movie che andrà  in onda VENERDI’ 3 OTTOBREalle ore 20.00, in contemporanea su Disney Channel (canale disponibile sulla piattaforma SKY e Mediaset Premium) e Disney XD (canale disponibile in esclusiva sulla piattaforma SKY).

Star Wars RebelsSono tempi bui per gli abitanti della galassia minacciati dall’Impero Galattico che ha invaso un pianeta lontano, rovinando le vite dei suoi abitanti. I membri dell’equipaggio della nave spaziale Ghost – capitanato da Ezra, l’impavido”ragazzaccio”,  il cowboy Jedi Kanan, la temeraria pilota Hera, il muscoloso Zeb, la guerriera ‘testa calda’ Sabine e Chopper, droide permaloso esperto di meccanica – i pochi ad avere il coraggio necessario per opporsi alla tirannia dell’Impero.

In attesa di vedere per intero l’adrenalinico Star Wars Rebels TV Movie ecco il corto in italiano con i personaggi della serie dal titolo Art Attack, che fa già respirare il clima della serie animata. Protagonista è Sabine l’artista esplosiva, membro dell’equipaggio del Ghost  in Star Wars Rebels diversa dagli altri personaggi di Star Wars, soprattutto per la sua passione di far esplodere le cose  e di firmare le sue opere con i graffiti.

Star Wars Rebels è stato realizzato da Dave Filoni (Star Wars: La Guerra dei Cloni), Simon Kinberg (X-Men: Giorni di un Futuro PassatoSherlock Holmes) e Carrie Beck. Filoni e Kinberg, insieme a Greg Weisman (Gargoyles), sono anche produttori esecutivi di questa serie prodotta dalla Lucasfilm Animation.

Fonte: CBM

Top Five: primo trailer con Chris Rock e Rosario Dawson

È stato pubblicato online il primo trailer ufficiale di Top Five, black comedy scritta e interpretata da Chris Rock, con Rosario DawsonKevin Hart, Tracy Morgan, Cedric The Entertainer, J.B. Smoove, Sherri Shepherd, Anders Holm, Romany Malco, Leslie Jones, Michael Che e Jay Pharoah. Ecco il trailer:

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Andre Allen è un famoso comico di New York divenuto una stella della cinema. Vive però un momento sfortunato perché i suoi recenti film sono stroncati da pubblico e critica. In cerca di una nuova hit, deve anche affrontare i capricci della sua fidanzata (che gli chiede di aiutarla a sfondare con il suo reality televisivo) e le richieste del suo agente, in pressante attesa di un blockbuster. Andre punta forte sul suo prossimo film, un dramma sulla rivoluzione haitiana che si preannuncia un clamoroso flop al botteghino… Sperando di avere buona pubblicità per l’uscita del film, accetta di farsi intervistare da Chelsea Brown, schietta e ammaliante giornalista del New York Times. Trascorrendo un giorno insieme nella Grande Mela, Andre sarà costretto a confrontarsi sia con la carriera che lo ha reso famoso sia con la vita che si è lasciato alle spalle.

Top Five uscirà nelle sale americane il 12 Dicembre 2014.

Ant Man: Adam McKay parla del nuovo script

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Adam McKay ha parlato a Collider di Ant Man e del suo sfiorato coinvolgimento nel progetto. Al film ha lavorato per molto tempo Edward Wright, che ha collaborato alla stesura della sceneggiatura con Joe Cornish. McKay fu davvero vicino a dirigere il film, prima di rifiutare l’incarico, andato poi a Peyton Reed.

Rudd mi ha chiamato quando Edgar Wright si allontanò dal progetto e mi ha detto cosa stava succedendo. Sono andato e ho incontrato con la Marvel, ma ero un pò dubbioso solo perché sono amico di Edgar e non sapevo come stessero realmente le cose. Poi, quando ho sentito quello che è successo, che Edgar si era allontanato, e poi ho visto i loro materiali,ho pensato, ‘Dio questo è abbastanza buono’. In definitiva non avevo voglia di saltare dentro come regista, avevo anche molti altri progetti in corso ed il tempo era troppo ristretto, ma ho pensato, ‘Sai cosa, posso riscrivere lo script, e posso fare un sacco di buone cose riscrivendolo.

McKay ha poi parlato più approfonditamente del suo lavoro con Paul Rudd:

Ho sempre saputo che Paul era un buonissimo scrittore dalle improvvisazioni con lui sul set, ma non avevo idea fosse così bravo, è molto capace coi dialoghi. Così noi due rintanati in camere d’albergo sulla costa orientale e occidentale, e credo che intorno alle sei o otto settimane abbiamo tirato fuori fuori tutto e ha fatto una consideravole riscrittura dello script.  Ero davvero orgoglioso di quello che avevamo fatto, ho davvero pensato che avevamoinserito alcune cose incredibili e costruito su un già forte script da Edgar Wright e in qualche modo migliorato un pò alcune cose.

Nel dettaglio sulle modifiche alla sceneggiatura:

Abbiamo aggiunto alcune nuove scene d’azione. Sono cresciuto leggendo fumetti Marvel, quindi ero al settimo cielo quando ho potuto aggiungere una scena d’azione gigantesca. Ero così eccitato. C’è molto di quanto era già stato fatto da Edgar, molti personaggi e dialoghi erano già lì. Abbiamo solo plasmato il tutto, cercato di semplificare, renderlo più pulito, un pò più grande, più aggressivo, renderlo più divertente in alcuni punti, praticamente fatto una riscrittura. Edgar aveva fatto una bella sceneggiatura. Ma ci siamo trovati molto bene, con Rudd era molto divertente scrivere. Ho concluso il lavoro dicendogli: “Ehi, io e te dovremmo collaborare per uno script”.

Vi ricordiamo che Ant-Man avrò come protagonisti Paul RuddEvangeline LillyMichael PeñaCorey Stoll, con Patrick Wilson e Michael Douglas. Si baserà su una sceneggiatura co-scritto con Joe Cornish e Edgar Wright.  Ant-Man  è prevista per il 17 Luglio 2015.

Fonte: Collider

The young and prodigious T.S. Spivet: recensione del film

T.S. Spivet ha dieci anni ed è un bambino prodigio. Grazie ai suoi esperimenti riesce a progettare una macchina per il moto continuo. Vive in un ranch nel Montana insieme a sua mamma, un’entomologa frustrata,  ossessionata dalla dimostrazione dell’esistenza di una particolare specie di coleottero, a suo padre, un burbero cowboy e sua sorella quattordicenne, il cui unico sogno è diventare Miss America. T.S. aveva un fratello gemello, Layton, scomparso tragicamente durante un esperimento scientifico ideato proprio da lui, evento che ha profondamente segnato la sua vita, facendo affiorare terribili sensi di colpa. Un giorno T.S. riceve una telefonata dall’Istituto Smithsonian che gli annuncia la vittoria di un prestigioso premio per la sua invenzione. All’insaputa di tutti, decide di partire da solo, di attraversare gli USA come un vagabondo e di andare a ritirare il suo premio.

Siamo purtroppo molto distanti dal Jean Pierre Jeunet di quel lontano, quanto grottescamente mirabolante Delicatessen del 1991, o dal visionario e decadente La città dei bambini perduti del 1995, e anche dai colorati sentimentalismi de Il favoloso mondo di Amelie del 2001. The young and prodigious T.S. Spivet è un film gradevole, spigliato e divertente, diretto con mano ferma e virtuosismi tecnici tipici di una grande coproduzione internazionale, ma rimane un film per ragazzi  che langue di quel guizzo estroso ed autoriale che ci si aspetterebbe da un creatore di mondi visionari come Jeneut. Anche la sua solita fotografia, così personale da rimanere caratterizzata anche con direttori della fotografia differenti, appare in questo film sbiadita, come se avesse perso lo smalto.

Gli stilemi registici di Jeunet ci sono tutti, dalla ripresa a piombo sul canale, ai movimenti di camera ad angolo retto, dalle sovrimpressioni, all’uso (esagerato in questo caso) della voce fuori campo, ma provengono tutti da film passati, tanto da divenire un compendio del Jeunet che fu. Si ha quasi l’impressione che il suo talento sconfinato sia stato imbrigliato e tenuto a freno da logiche produttive perverse che volevano un prodotto da franchising burtoniano.

La storia pecca inoltre di eccessiva ingenuità, il viaggio di T.S. è quasi del tutto privo di ostacoli e soprattutto di pericoli, cosa che potrebbe addirittura mettere in pericolo quel valore iniziatico e ammonitivo che un film per ragazzi dovrebbe sempre avere. Il bambino prende treni merci come un clandestino, fa l’autostop, cammina da solo per le strade d’America e incontra solamente personaggi un po’ svitati ma tranquilli e soprattutto buoni. Non si sente mai il pericolo incombente, non si sta in apprensione per un bimbo piccolo e fragile che potrebbe subire chissà quali brutte disavventure. Tutto scorre liscio, o quasi, togliendo fascino ad una storia che poteva avere enormi potenzialità. Nel cast figura Helena Bonham Carter nel ruolo della madre di T.S. e l’attore feticcio di Jeunet, Dominique Pinon, costretto in un piccolo ma gustoso cameo.

Festival di Roma 2014: Il mio amico Nanuk recensione

Festival di Roma 2014: Il mio amico Nanuk recensione

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Luke è un ragazzo di 14 anni che vive nell’artico canadese, una sera trova nel suo garage Nanuk, un piccolo cucciolo di orso abbandonato. Il giovane Luke (Dakota Goyo) sfiderà i pericolosi elementi naturali per riportare il piccolo da sua madre. Nell’impresa lo aiuterà Muktuk (Goran Višnjić), una guida Inuit che conosce bene questi ambienti ostili.

il-mio-amico-nanukIl mio amico Nanuk è il film presentato nella sezione Alice nella città ed Eventi Speciali del Festival del Film di Roma 2014. La regia di Brando Quilici è il risultato di anni di ricerche e riprese nell’artico canadese, questo diventa l’elemento cardine nella sceneggiatura di Hugh Hudson e Bart Gavigan che hanno il modo di raccontare una storia di frontiera, o meglio, l’esatto confine tra il regno degli uomini e quello degli animali nelle desolate zone dell’artico in cui il sentimento di amicizia sopravvive anche alle prove più difficili. Si viene a strutturare così un’avventura, nonché un viaggio di formazione per il giovane Luke, che scoprirà la verità sulla morte di suo padre e la sua vera indole attraverso i coraggiosi atti di amicizia nei confronti del cucciolo di orso nonché la sua determinazione e amore per un ambiente così estremo. La storia, inevitabilmente, segue con prevedibilità tutte le tappe che l’eroe deve compiere (l’iniziazione, i sacrifici ed i pericoli) creando così grandi sequenze d’azione che si contrappongono alle scene comiche messe in moto dalle distrazioni e le prime esperienze di un giovane adolescente. Il mix oltre a non appesantire il film in un melodramma permette di sottolineare la matrice “teen” della pellicola. Ma ciò che rimane impresso nella memoria dello spettatore sono le spettacolari panoramiche che danno il modo di comprendere tutta la bellezza dei vasti “deserti di ghiaccio”. Esse ci forniscono la giusta prospettiva di come siano popolati questi ambienti, sia nella fauna che nelle antiche popolazioni indigene che vivono e prosperano in ambienti inospitali ma che si stanno estinguendo a causa degli evidenti problemi climatici. Il film inoltre non tralascia neanche la componete più cruda di questa realtà, i cacciatori di orsi e le baleniere, che con i loro atti non fanno altro che turbare il delicato equilibrio dell’Artico.

Il mio amico Nanuk è un film leggero e ricco di avventura che entra nella fascia di film quali Belle e Sebastien che rinnovano il rapporto cinematografico tra i ragazzi e gli animali, ma che scopre e pone l’attenzione sulla componete ambientale e documentaristica dell’Artico.

Cinecomics: tutti i film da fumetti dei prossimi 6 anni [INFOGRAFICA]

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Dylan Todd di Comic Alliance ha creato una splendida infografica, che ci mostra tutti i cinecomics che arriveranno nei prossimi sei anni. Da Big Hero 6 ad Avengers Age of Ultron, per proseguire con Batman v Superman e tanti altri titoli. Eccovi l’infografica che riassume tutto ciò che dal mondo del fumetto verrà trasposto al cinema nei prossimi anni:

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Come si può vedere i prossimi due titoli in uscita sono Big Hero 6 e Averngers Age of Ultron, entrambi nati nel mondo Marvel.

Ispirato all’omonimo comics Marvel e fedele allo stile del fumetto, Big Hero 6 è diretto da Don Hall (Winnie the Pooh – Nuove Avventure nel Bosco dei Cento Acri) e Chris Williams (Bolt), ed è prodotto da Roy Conli (Rapunzel – L’intreccio della Torre). Il film uscirà in italia il 18 Dicembre 2014, anche in 3D.

Nel cast Avengers Age of Ultron sono presenti Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Cobie Smulders, Jeremy Renner, Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen oltre a Paul Bettany, Samuel L. Jackson e James Spader. Il terzo capitolo del franchise di Avengers è scritto e diretto, come sempre, da Joss Whedon. Le riprese hanno avuto luogo inizialmente agli Shepperton Studios (Surrey,Inghilterra), ma in seguito sono state effettute delle riprese aggiuntive in Italia, Korea e in varie parti dell’Inghilterra. L’uscita del film nelle sale cinematografiche è prevista per il primo maggio 2015.

Per tutti gli altri cinecomics in elenco bisognerà aspettare ancora un poco.

Fonte: CBM

Festival di Roma 2014, Foto: Rinko Kikuchi presenta Last Summer

Oggi al Festival di Roma 2014 è anche il giorno di Last Summer con protagonista l’attrice candidata all’Oscar Rinko Kikuchi, nota sopratutto per Pacific Rim di Guillermo del Toro. Ecco tutte le foto: [nggallery id=1120]

_MG_9508Alle ore 20 presso la Sala Petrassi, sarà la volta di Last Summer di Leonardo Guerra Seràgnoli, regista, produttore e sceneggiatore di diversi cortometraggi presentati in numerosi festival internazionali di cinema.  Con il suo primo lungometraggio, l’autore racconta il dramma familiare di una madre che ha perso la custodia del figlio: prima di dirgli addio dovrà trascorrere quattro giorni sulla barca a vela dell’ex marito, una “prigione dorata” in mezzo al mare. Sul red carpet delle ore 19, l’attrice Rinko Kikuchi, candidate all’Oscar® per Babel, Ken Brady, Yorick Van Wageningen.

Buoni a nulla: recensione del film di Gianni Di Gregorio

Buoni a nulla: recensione del film di Gianni Di Gregorio

Il terzo lungometraggio di Gianni Di Gregorio, Buoni a Nulla torna a parlare dei tipici micro mondi che il noto regista romano ha già raccontato ed egregiamente esplorato in Pranzo di Ferragosto.

In Buoni a Nulla Gianni a pochi mesi della pensione si è trasferito in un ufficio lontanissimo che lo costringe ad abbandonare il suo quartiere e cambiare del tutto il suo stile di vita. Marco invece è un uomo buono, gentile e indifeso. Innamorato di Cinzia, la giovane collega che lo schiavizza e lo illude. Bisognerebbe arrabbiarsi ed imparare a farsi rispettare, ma come si fa?

Buoni a Nulla, il film

La sceneggiatura, scritta a quattro mani con Pietro Albino Di Pasquale, porta in scena l’Italia dei “furbetti” coloro che negli uffici delegano lavori agli altri attraverso atteggiamenti adulatori o attenzioni particolari, oppure i condomini sempre pronti a giudicare lo stile di vita altrui per poi concludere con i familiari “arrivisti” che pensano come sistemarsi a discapito del parente. Pertanto la regia segue in maniera semplice e lineare gli evidenti “prima” e “dopo”, ossia il Gianni surclassato dal lavoro e dalla famiglia fino al giorno in cui decide di mostrare il suo “lato cattivo”, quello che la vita gli impone dopo aver pagato fin troppe conseguenze. La nuova condotta porterà Gianni a degli inevitabili contraccolpi, soprattutto a livello personale, perché se è vero che essere cattivi a volte premia la propria indole non la si può plasmare e si finisce con farsi del male. Il privilegio della storia è di saper intrattenere attraverso i tempi della commedia e con i classici stereotipi italiani (e romani), evidenziato con toni divertenti quel grande ed innegabile strato di insofferenza che si nutre nei confronti del prossimo e l’inefficienza lavorativa che sta caratterizzando la società contemporanea.

Di Gregorio per dare compattezza alla storia predilige un cast di attori che sanno incarnare e sviluppare la maschera richiesta dal genere, troveremo in parti già visitate al cinema, Valentina Lodovini nel ruolo dell’impiegata che ricorre alle sue doti naturali per svolgere il lavoro, Anna Bonaiuto direttrice che vuole essere servita e Gianfelice Imparato nel più classico dei galoppini-doppiogiochisti. Ma chi primeggia nel ruolo, anche più dello stesso Di Gregorio, è Marco Mazzocca che forte della sua esperienza di teatro e di spalla comica cavalca il ritmo della sceneggiatura concludendo le gag o apportando la sua mimica a fine scena.

Buoni a nulla è un film che fa ridere ma non graffia, il titolo, evidentemente indirizzato a tutti coloro che non fanno nulla e vivono alle spalle “dei buoni a tutto”, passa tra le righe non c’è alcuna polemica né denuncia, bensì una constatazione sulla realtà moderna e nessun rimedio per cambiarla. Il film segna la personale visione del regista con l’unico intento di far ridere e divertire come dimostra il cercatissimo happy ending.

Festival di Roma 2014, Foto: Rooney Mara, Stephen Daldry, Richard Curtis

E’ oggi il grande giorno della prima europea di Trash di Stephen Daldry e scritto da Richard Curtis, nel cast l’attrice Rooney Mara Ecco tutte le foto del loro arrivo al Festival di Roma 2014, in attesa del red carpet. [nggallery id=1119]

Festival di Roma 2014 Trash Trash è il nuovo lavoro del pluripremiato cineasta inglese Stephen Daldry, autore di alcuni dei film più amati dell’ultimo decennio, tutti candidati all’Oscar: Billy Elliot, The HoursThe Reader – A voce alta e Molto forte, incredibilmente vicino. Con Trash, Daldry porta sul grande schermo l’omonimo romanzo di Andy Mulligan sceneggiato da Richard Curtis, autore di commedie di successo come Quattro matrimoni e un funeraleNotting HillIl diario di Bridget Jones e Love Actually – L’amore davvero. Nel cast, Rooney Mara, la giovane attrice celebre per i suoi ruoli in Social NetworkMillennium – Uomini che odiano le donneHer (a Roma nel 2013) e Martin Sheen, straordinario attore cinematografico e televisivo, protagonista di capolavori come La rabbia giovane di Terrence Malick e Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, Golden Globe per la serie West Wing – Tutti gli uomini del Presidente. Rooney Mara sfilerà sul red carpet dell’Auditorium alle ore 19, con gli altri protagonisti del film: Eduardo Luis, Rickson Tevez, Gabriel Weinstein. La pellicola è proiettata in collaborazione con Alice nella città.

Batman v Superman Dawn of Justice: confermata Jena Malone nel cast

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Mentre continuano le riprese di Batman v Superman Dawn of Justice di Zack Snyder, attesissimo nuovo film cinecomics targato Dc Comics/Warner Bros oggi arriva finalmente la conferma che l’attrice  Jena Malone sarà nel cast del film. A rivelarlo è The Hollywood Reporter che conferma invece la segretezza dietro al ruolo che dovrebbe interpretare. Questa notizia quasi ufficiale però non ferma le speculazioni che vorrebbero l’attrice interpretare il nuovo Robin.

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Batman v Superman Dawn of Justice, il film

Ricordiamo come Batman v SupermanDawn of JusticeZack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. Nel film saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne e Gal Gadot nei panni di Wonder Woman. Nel cast ci saranno anche:  Amy AdamsDiane LaneLaurence Fishburne, , Jesse EisenbergJeremy Irons, Holly Hunter, Tao Okamoto, Ray Fisher, Michael ShannonJason Momoa, Jeffrey Dean Morgan, Scoot McNairy, Lauren Cohan, Brandon Spink, Callan Mulvey Batman v SupermanDawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.

The Vampire Diaries 6: intervista a Paul Wesley

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Cresce l’attesa per i nuovi episodi di The Vampire Diaries 6, l’atteso sesto ciclo di episodi della serie di successo trasmessa dal netwrok americano della The CW. Oggi nell’attesa vi segnaliamo l’intervista al protagonista Paul Wesley.

http://www.youtube.com/watch?v=1Pn13ZNBQ3s

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The Vampire Diaries è una serie televisiva statunitense di genere fantasy creata da Kevin Williamson e Julie Plec, che ha debuttato il 10 settembre 2009 sul network The CW. È basata sull’omonima serie di libri di Lisa Jane Smith, dal titolo italiano Il diario del vampiro.

La protagonista è Elena Gilbert, una normale ragazza adolescente che vive a Mystic Falls, in Virginia. La sua vita viene sconvolta quando scopre che il suo ragazzo, Stefan Salvatore, è un vampiro, e che è stata adottata. Stefan si accorge che Elena è identica alla prima donna della sua vita, la vampira che trasformò lui e suo fratello Damon Salvatore nel 1864: Katherine Pierce. I due fratelli si innamorano anche di Elena ed entrano a far parte della sua vita. Il loro scopo è proteggerla dal vampiro Originale Klaus e da altre forze che ambiscono al pieno controllo della ragazza, che si è rivelata essere una delle doppelgänger di Amara. Gli amici di Elena vengono spesso coinvolti nelle situazioni soprannaturali e combattono per vivere serenamente a Mystic Falls, un luogo costantemente tormentato dal proprio passato.

La serie ha ricevuto un’ottima accoglienza da parte del pubblico, vincendo quattro People’s Choice Awards, uno nel 2010, uno nel 2012 e due nel 2014, e venticinque Teen Choice Awards, sette nel 2010, cinque nel 2011, sei nel 2012, tre nel 2013 e quattro nel 2014.

Festival di Roma 2014: Eden recensione del film di Mia Hansen-Love

EdenNegli anni ’90 la musica in Francia ebbe un ruolo importante. Sono gli anni in cui iniziano a muovere i primi passi i Daft Punk, Phoenix, Cassius, Air pronti a conquistare le classifiche mondiali. Il film segue le vicissitudini in ascesa e in caduta di Paul.

La storia di Paul è liberamente ispirata a quella del fratello di Mia Hansen-Love, Sven, che è stato proprio in quegli anni un DJ affermato dell’ondata del “Frech touch” che ha aperto le porte dei club ai fututi David Guetta e Laurent Garnier. Come dei giovani turchi della musica Paul e i suoi amici mettono insieme i Cheers duo di dj che inizia ad affermarsi soprattutto nell’organizzazione delle feste in club rinomati di Parigi. Intorno alla musica, avviene la vita, le droghe, i figli, gli amici che muoiono. Paul non farà mai il grande salto; come in A proposito di Davis, in cui il protagonista era coevo e affine a Bob Dylan ma privo del suo talento, così i Cheers non hanno il quid necessario alla scalata al successo che invece hanno i Daft Punk, loro compagni di serate.

Tutto ruota sempre intorno al confronto tra il successo degli uni e il conto corrente perennemente a secco di Paul.

Assonante ma lontano da altri film che hanno la musica al centro della storia, come Berlin calling sull’ascesa, caduta e risalita di un DJ techno nella Berlino contemporanea, e 24 hour party people che ricostruiva gli anni d’oro della scena house e rock alternativo di Manchester, negli anni ’80. Eden si è voluto tenere lontano dal clichè dei classici film sui club, di cui solitamente si riconosce l’aura glamour e accattivante, per dare più spazio ai personaggi, alla loro voglia di realizzarsi davvero attraverso la musica fino all’inevitabile scontro con la realtà gli anni che passano e i gusti musicali che cambiano.

I primi piani seguono stretti Paul la cui spirale alla fine torna su se stessa quando si ritrova di fronte a un se stesso senza niente che deve ricominciare tutto. Una sorta di indagine, perchè, afferma ancora la regista, quello che è interessante è l’animo umano, non il glamour intorno.

L’accuratezza è però anche il tallone d’Achille della pellicola che a tratti dà veramente troppe informazioni e prende pieghe improvvise che rendono più difficile seguire la storia, comunque affascinante e che ripercorre un periodo storico che ha cambiato definitivamente la musica elettronica.

Grimm 4: intervista a David Giuntoli

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Cresce l’attesa per l’inizio di Grimm 4, l’atteso quarto ciclo di episodi della serie di successo trasmessa dal network americano della NBC. Oggi nell’attesa vi segnaliamo l’intervista al protagonista David Giuntoli.

La ragazza entrerà a tutti gli effetti nei meccanismi dei Grimm ed imparerà a proprie spese cosa vuol dire avere questi poteri e Nick cercherà di insegnarle ad utilizzare la legge prima di ricorrere alle sue capacità.

su Wu:

Penso che ad un certo punto Wu dovrà scoprire il segreto di Nick e non accetterà facilmente la realtà dei fatti, ma penso che sia giusto che lui conosca la verità anche perchè quello che sta vedendo lo sta lentamente portando alla pazzia.

su i suoi poteri:

Al momento sono una persona comune senza capacità, ma se dovessero tornare sarebbero particolarmente amplificate a causa della mia trasformazione in zombie, della quale mi rimarrebbe anche il piccolo effetto collaterale legato al sonno.

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Grimm 4Grimm è una serie televisiva statunitense trasmessa dal 28 ottobre 2011 sul canale NBC. In Italia viene invece trasmessa in prima visione a partire dal 2 luglio 2012 sul canale pay Steel e successivamente da Premium Actionin chiaro su Italia 2 a partire dal 10 aprile 2013.

Nick Burkhardt è un detective della omicidi di Portland con una particolare abilità: vedere il lato oscuro, le “bestie selvagge”, che si nascondono nelle persone che lo circondano. La sua vita cambia improvvisamente dopo l’incontro con sua zia Marie, che gli rivela di essere l’ultimo discendente di una famiglia di cacciatori chiamati col nome “Grimm”, che combattono una famiglia di creature soprannaturali noti come Wesen, per difendere il genere umano. Dopo aver indagato sul suo passato, Nick si rende conto di dover seguire il proprio destino. I Wesen sono quasi sempre uomini bestia tranne rare e potenti eccezioni e non tutti sono aggressivi nei confronti degli esseri umani.

  • Nick Burkhardt (stagione 1-in corso), interpretato da David Giuntoli, doppiato da Francesco Venditti.
    Il protagonista della serie. Detective della polizia di Portland fa parte di una famiglia di cacciatori di creature malvagie chiamati Grimm.
  • Hank Griffin (stagione 1-in corso), interpretato da Russell Hornsby, doppiato da Massimo Bitossi.
    È il partner di Nick. Nel corso della prima stagione è completamente all’oscuro dei poteri e dei compiti del collega, ma nei primi episodi della seconda stagione apprende quali siano le capacità di Nick.
  • Juliette Silverton (stagione 1-in corso), interpretata da Bitsie Tulloch, doppiata da Francesca Manicone.
    È la fidata fidanzata di Nick. Dopo essere caduta in coma alla fine della prima stagione a causa di un maleficio, viene risvegliata, ma non ricorda più chi sia Nick; per Juliette lui è un completo estraneo. Alla fine della seconda stagione, dopo aver riacquistato la memoria apprenderà anche lei la verità sulle capacità di Nick.
  • Monroe (stagione 1-in corso), interpretato da Silas Weir Mitchell, doppiato da Fabrizio Vidale.
    È un Blutbad (lupo mannaro) che grazie ad una serie di diete e al pilates è riuscito a controllare la creatura dentro di lui. Si unirà a Nick per aiutarlo a risolvere i casi e col tempo diverranno amici.
  • Capitano Sean Renard (stagione 1-in corso), interpretato da Sasha Roiz, doppiato da Riccardo Niseem Onorato.
    È un ufficiale superiore della polizia di Portland, nonché discendente di una potente famiglia reale nel mondo delle creature. Non è bene accetto dalla famiglia di suo padre a causa delle sue origini (sua madre era una Hexenbiest, una strega). È un personaggio carismatico ma ambiguo.
  • Sergente Drew Wu (stagione 1-in corso), interpretato da Reggie Lee, doppiato da Guido Di Naccio.
    È un sergente del Portland Police Department, uno stimato collega di Nick e Hank.
  • Rosalee Calvert (stagione 1-in corso), interpretata da Bree Turner, doppiata da Sabrina Duranti.
    È una Fuchsbau che aiuta Nick e Monroe nelle loro indagini fornendo informazioni utili e rimedi per risolvere i problemi legati al soprannaturale.
  • Adalind Schade (stagione 1-in corso), interpretata da Claire Coffee, doppiata da Barbara De Bortoli.
    È una Hexenbiest che nel corso della prima stagione lavora per Sean Renard. Dopo l’ingestione del sangue di Nick, è diventata un normale essere umano. Proprio per vendicarsi di quanto Nick le ha tolto, ha causato il coma e la successiva amnesia di Juliette.
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