Settimana di annunci
per 50 Sfumature Di Grigio, se
appena ieri vi avevamo annunciato dell’arrivo
di Rita Ora nelle vesti di Mia, è in
corso una vera e propria pioggia di attori in aggiunta al cast del
tanto atteso adattamento cinematografico del bestseller
di E.L. James.
Notizia dell’ultima ora riguarda
l’attrice Marcia Gay Harden, ultima
arrivata che andrà ad interpretare Grace Trevelyan Grey, madre
adottiva di Christian Grey (Jamie Dornan), Mia
Grey (Rita Ora) e Elliot Grey (Luke
Grimes).
L’attrice recentemente ha preso
parte alle riprese in Francia di Magic In TheMoonlight dell’instancabile Woody
Allen ed è apparsa nelle serie The
Newsroom
della HBO e Trophy
Wifedella ABC.
Faranno parte del cast
di 50 Sfumature di
Grigio anche Jamie
Dorman, Dakota
Johnson, Max
Martini, Eloise
Mumford, Jennifer
Ehle, Luke
Grimes e Victor Rasuk.
Vi ricordiamo che il film è atteso
nelle sale per il 13 febbraio 2015 e narrerà la turbolenta
relazione sentimentale tra Anastasia Steele (Dakota
Johnson), ventunenne studentessa americana, e Christian
Grey (Jamie Dorman), un imprenditore miliardario
che si rivelerà essere tanto affascinante quanto misterioso.
La Warner Bros annuncia che
l’attrice Gal Gadot, nota per essere apparsa
nei film di Fast & Furious ha ottenuto il ruolo
di Wonder
Woman/ Diana Prince
nell’atteso film di Zack Snyder,
Batman vs Superman.
In una dichiarazione Zack Snyder ha
detto: “Wonder Woman è senza dubbio uno dei più
potenti personaggi femminili di tutti i
tempi e uno dei miei preferiti nella rose dei personaggi
della DC
Universe. è Gal non è solo
un’attrice incredibile, ma ha anche quelle
qualità magiche che la rendono perfetta per il
ruolo. Saremo lieti di portare il pubblico alla scoperta
di Gal e del personaggio di Wonder Woman nella prima apparizione in
un lungometraggio.”
Intanto vi ricordiamo
sono già state girate alcune sequenze del film e le prime foto
delle divise da football di Metropolis e Gotham si possono
vedere qui.
Per sapere di che riprese parliamo leggi qui.
Video dal set invece li trovate Qui.
Intanto continuano ad
arrivare rumors su altri eroi presenti nel film come quello sulla
possibilità di vedere Nightwing(LEGGI
QUI). Intanto sono arrivati qualche giorno fa
nuovi dettagli sul Batman che vedremo (LEGGI QUI),
mentre Ben
Affleck ha già iniziato ad allenarsi, e sembra
davvero in forma in queste foto: VEDI QUI.
Batman vs Superman vedrà il
ritorno
di Henry Cavill come Superman,
insieme a Ben Affleck nel ruolo di
Bruce Wayne / Batman. Nel cast
anche Amy Adams,Diane Lane
e Laurence Fishburne.
Batman vs Superman uscirà
nei cinema il 17 luglio 2015.
Con Blue
Jasminepronto ad invadere i cinema nella
giornata di domani 5 dicembre, Cate
Blanchett,protagonista dell’ultima
fatica firmata Woody
Allen,ha rilasciato a
Deadline un’intervista in cui analizza la
doppia anima di un film che è sì drammatico, ma che non disdegna
momenti di assoluta ilarità.
L’attrice, fresca vincitrice
del New York Film Critics Circle
Awardscome miglior attrice, si è così
pronunciata:
“Ho riso molto quando l’ho
letta [la sceneggiatura]. Se pensi a Crimini e Misfatti ci sono dei
momenti assolutamente ilari. Al momento un orribile divorzio può
essere catastrofico ed assolutamente tragico, ma se lo racconti
anni dopo potrai finalmente riderci sopra.”
Parlando poi di cosa l’ha spinta ad
accettare il ruolo ha poi aggiunto:
“Da dove potrei cominciare?
Quando ti arriva la chiamata hai già accettato ancor prima di
leggere la sceneggiatura per il suo (Woody Allen) modo di lavorare
e per la sua sensibilità, per l’opportunità, per l’opportunità che
offre agli attori […] Sono stata sopraffatta
dall’assurdità e dalla tragedia che pervade in quasi ogni scena. è
un ritratto di un crollo sotto più punti di vista, ma è anche la
storia di persone che hanno delle relazioni costruite esteriormente
piuttosto che su qualcosa di interiore”
Circa il rapporto
con Woody Allen si è così
pronunciata:
“Non è il capo […] l’ho sentito
molto vicino […] volevamo renderlo felice in virtù di un grande
rispetto nei suoi confronti, ma quando realizzi che non non lo sarà
mai allora continui ad andare avanti.”
Parlando con Entertainment
Weekly per promuovere l’uscita in blu-ray di The
Wolverine, Hugh Jackman ha parlato brevemente del
sequel annunciato poco tempo fa. “Ho amato molto la saga giapponese
– è stato uno dei primi X-Men che ho letto. In realtà mi ricordo di
aver pensato “Questo sarebbe un grande film” … È interessante
perché è molto raro , anche per quanto riguarda la saga giapponese,
utilizzare un’unica storia per farne un film . Di solito si finisce
per usarne una come base, per aggiungere poi elementi interessanti
da altre “
Forse la maggior parte delle persone non
sarebbero d’accordo con l’attore. Come riconosciuto anche da
Jackman, The Wolverine è stato davvero il
primo film degli X-Men a concentrarsi su una singola storia,
piuttosto che prendere ispirazione da una serie di storie dei
fumetti degli X-Men. Il risultato è stato uno dei più redditizi e
acclamati film sugli X -Men fino ad oggi. Sarebbe
naturale per la Fox anticipare un progetto simile il prima
possibile. Tuttavia, sembra si potrebbe tornare al vecchio
approccio narrativo per il sequel di Wolverine “Ci sono alcune
idee davvero belle che sto morendo dalla voglia di rivelarvi, ma
che senso avrebbe rivelare il segreto prima che siano
confermate?“
Verrebbe da chiedersi se la maggioranza degli
spettatori sarebbe d’accordo con l’idea che occorra più di una
storia o di un’idea tratta dal fumetto per fare un buon film di
supereroi.
In attesa di ulteriori notizie non
ci resta che attendere l’uscita nelle sale
di X-Men: Giorni di un Futuro
Passato, previsto nelle sale americane per
il 23 maggio 2014.
Tutte le foto del film nella nostra
gallery:
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La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Cresce l’attesa nei confronti
di X-Men Giorni Di Un Futuro
Passato,ennesimo film dedicato
all’universo dei mutanti Marvel, che ritroverà alla
regia quel Bryan Singer che già in passato
aveva diretto i primi due episodi della serie. Tuttavia, nonostante
la fiducia riposta, numerosi fan si chiedevano il perché della
decisione di far viaggiare nel tempo Wolverine invece che Kitty
Pride, come invece accadeva nel fumetto.
A sciogliere i dubbi ci ha pensato
lo sceneggiatore Simone Kinberg che,
intervenuto sulle pagine di Total
FilmMagazine, ha
giustificato la scelta in relazione alla giovane età del
personaggio di Kitty Pride.
“Abbiamo preso la decisione di
mandare Wolverine indietro nel tempo per una serie di motivi,
alcuni ovvi, altri meno. Un motivo è che lui è il protagonista del
franchise e probabilmente il personaggio più amato dal pubblico.
Probabilmente il motivo principale si palesò quando cominciammo a
pensare in che realtà logistica si sarebbe trasferita la coscienza
di Kitty indietro nel tempo, in un sé più giovane […] era
impossibile. Ovviamente nel fumetto è Kitty [a viaggiare nel tempo]
ma si sta parlando di un’attrice (Ellen Page) che,
all’epoca di Michael
Fassbender e James McAvoy,
avrebbe avuto meno 20 anni. Così cominciammo a pensarci nuovamente
e la prima risposta al quesito la trovammo in un personaggio che
non invecchia. Wolverine è l’unico personaggio che apparirebbe
identico sia nel 1973 che nel futuro.”
Ecco svelato, dunque, il perché di
questo cambiamento nell’adattamento cinematografico dei fumetti
firmati Chris
Claremont e John Byrne, una
soluzione tanto plausibile quanto una scelta indirizzata da motivi
di marketing.
La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Perché Spike Lee si sia spinto così lontano dai suoi
terreni abituali è un mistero, per di più girando un remake di un
film che rasenta la perfezione e del quale proprio non si sentiva
la necessità a una distanza così breve.
Oldboy, piuttosto scialbo e decisamente
meno visionario dell’originale, si pone più come uno dei tanti
thriller americani sulla vendetta e sulla redenzione, in cui è
totalmente assente la linea estetica d’iperrealismo su cui era
fondato il capolavoro coreano e che a posteriori pare la scelta più
adatta a rappresentare un manga.
La trama del film
Oldboy
Joe Doucett è un lavoratore come
tanti che non trova stimoli in quello che fa e preferisce l’alcool
a molte altre cose, una notte però viene rapito da alcuni
sconosciuti e rinchiuso in una stanza d’albergo per vent’anni. Joe
dall’interno della stanza vedrà tutti gli accadimenti del mondo
esterno tra cui l’accusa di omicidio della moglie. Uscito da questa
camera d’albergo si trova di fronte il rapitore, il quale gli
propone libertà e un incontro con la figlia in cambio di due
risposte.
Molto ben curata però la parte
della prigionia del protagonista, che restituisce una sospensione
atta a far perdere qualsiasi traccia temporale e rende molto
efficace la sensazione di sofferenza e oppressione che Doucett deve
subire. È efficace anche l’assoluta novità di una critica al potere
della televisione, accusata di far credere alla gente tutto ciò che
passa sullo schermo. Ma dopo questi due punti a favore entrano in
campo gli enormi demeriti di Spike Lee e Mark Protosevich.
Partendo dal rapporto tra Joe/Brolin e Marie/Olsen particolarmente
poco efficace; troppo poco spazio dato al personaggio femminile che
viene così “maltrattato” dalla sceneggiatura e non contribuisce a
quello che dovrebbe essere uno shockante colpo di scena e una delle
fondamenta narrative del lungometraggio.
Josh Brolin comunque è molto bravo a tenere la
pellicola sui binari quando la sceneggiatura si fa più debole; è
l’anima e il corpo di questo Oldboy che
nel cast comunque annovera un buon Sharlto Copley,
il solito Samuel L. Jackson e una più che sufficiente
Elizabeth Olsen.
Ma ciò che più da fastidio nel
lavoro di Lee è la mancanza di passione di cui l’originale era
pervaso, dalla passione amorosa dei protagonisti, passando per
quella per la violenza, per il combattimento e per la
famiglia. Oldboy rispecchia chiaramente
le difficoltà di Hollywood di trovare storie nuove e convincenti e
che per questo pesca nelle sceneggiature straniere tentando
improbabili lavori di revisione.
Quel che rimane è un prodotto che
intrattiene, con tratti tecnici sopra la media e chi non avesse
visto il film del 2003 potrebbe trovarlo anche molto buono, ma una
volta aperto il confronto con il lavoro originale ci si accorge
troppo facilmente che questo remake manca di potenza visiva e di
cuore, elementi che hanno reso grande la pellicola di
Chan-Wook Park.
Ecco un secondo trailer di American
Hustle, il prossimo atteso film del regista David O
Russel che già sta facendo parlare di sè e che si appresta
a diventare un prossimoprotagonista della stagione dei premi
incombente a Hollywood.
American Hustle uscirà in Italia il 1 gennaio
2014, distribuito da Eagle Pictures. Dopo il successo di
The Fighter ed il pluripremiato
Il lato positivo, l’acclamato regista
americano David O. Russel dirige, come detto, un
cast di altissimo livello American Hustle
racconta la storia di Irving Rosenfeld (Christian
Bale), abilissimo truffatore, e della sua amante
inglese Sydney Prosser (Amy
Adams), che operano nel mondo della finanza.
L’eccentrico agente dell’FBI
Ritchie DiMaso (Bradley
Cooper) li costringe a partecipare ad una gigantesca
operazione con il nome in codice Abscam, allo scopo di smascherare
truffatori, funzionari e politici corrotti.
Jeremy Renner è Carmine Polito, un politico in ascesa
che si trova tra due fuochi, i truffatori e i federali. La
straordinaria
Jennifer Lawrence è Rosalyn, la moglie di Irving,
colei che potrebbe far cadere il castello di carte del marito. In
uscita in America il 18 dicembre prossimo,
American Hustle è la storia di individui
molto diversi tra loro accomunati dal desiderio di affermarsi nella
vita e pronti a tutto, senza scrupoli, mostrandosi in realtà per
quello che non sono.
Un esordio deciso, convincente quello
di Fabio Mollo alla regia di un lungometraggio,
Il Sud è niente, già apprezzato dal
pubblico e dalla critica al Festival di Toronto e accolto con
favore anche nei successivi passaggi festivalieri, a Roma e a
Torino. Un film efficace per la capacità di andare al cuore della
vicenda raccontata, soffermandosi sullo spessore psicologico dei
personaggi e sul tormento dell’anima che li caratterizza. Ma
persuasivo anche per l’abilità di ritrarre in profondità una terra
per certi versi maledetta, abbandonata e segnata dai crimini
mafiosi, per loro stessa natura taciuti e occultati dai più. Si
tratta della Calabria e, in particolare di Reggio Calabria: ovvero
quella zona liminare, ai margini della Penisola, non soltanto da un
punto di vista geografico bensì, soprattutto, economico e
culturale. “Se le cose non le dici, non ti possono fare male”
afferma la nonna (Alessandra Costanzo) di Grazia
(Miriam Karlkvist), quest’ultima giovane
protagonista della storia: parole forti, pronunciate con un senso
di consapevole e tragica rassegnazione; e ben presto seguite
da una ancor più straziante verità: “Il Sud è niente e niente
succede”, quasi a ribadire l’impotenza del punto di vista
anagraficamente più maturo, su quello invece potenzialmente
terapeutico della gioventù – di quella ideologicamente e moralmente
sana – per quanto ancora troppo ingenuo e acerbo. Ed è proprio il
personaggio di Grazia a rappresentarlo e a farsi promotrice, dietro
un portamento, estetico e caratteriale, mascolino, del vero contro
il falso, del coraggio contro l’omertà, dell’energia contro la
debolezza: attraverso un percorso di crescita complesso e doloroso,
degno del tipico romanzo di formazione. La giovane ha infatti un
rapporto problematico e freddo con il padre, Cristiano
(Vincio Marchioni), un pescatore alle prese con la
realtà malavitosa e che evita in tutti modi di parlare alla figlia
di quanto accaduto diversi anni prima: la morte di Pietro
(Giorgio Musumeci), fratello maggiore di Grazia,
scomparso in circostanze mai chiarite. Un’assenza destinata a
scavare un vuoto irreparabile nella famiglia e, soprattutto, nella
protagonista, per la quale diventa un costante motore di
riflessione e di azione: laddove per agire si intende la
ricerca estenuante di qualche risposta che possa, finalmente,
considerarsi autentica.
Un dramma costruito sui volti, sul
sentire e sull’espressione, più che sulle parole; e accompagnato
dalle musiche di Giorgio Giampà, evocative del
“non detto” che caratterizza il substrato della narrazione, e
descrittive di quella malinconia, dell’angoscia e della
frustrazione che, inevitabilmente, ne deriva.
Warner Bros ha rivelato una nuova
immagine promo per 300 – L’Alba di un
Impero, il film in uscita nel Marzo 2014.
L’immagine raffigura i protagonisti Sullivan
Stapleton nel ruolo di Temistocle ed Eva
Green che interpreta invece Artemisia.
Il sito ufficiale del film diretto
da Noam Murro ha inoltre lanciato una campagna in
cui gli utenti possono vedere l’ultimo trailer del film
tweettando l’ hashtag #300Jointhebattle attraverso Twitter o
Facebook: è possibile seguire la “flotta” e sapere come conclude il
trailer. Il sito
ufficiale del film offre poi la possibilità di creare gif
animate e scaricare contenuti inediti
Basato sulla graphic novel di Frank
Miller “Serse” e ispirati allo stile visivo mozzafiato del
blockbuster 300, questo nuovo capitolo della saga epica prende il
via da un nuovo campo di battaglia. In riva al mare, il generale
greco Temistocle (Sullivan Stapleton) tenta di unire tutta la
Grecia guidando la carica che cambierà il corso della storia.
Temistocle se la dovrà vedere contro le massicce forze persiane
guidate da Serse (Rodrigo
Santoro) e Artemisia (Eva
Green), comandante vendicativo della marina
persiana.
300 – L’Alba di un Impero, il film
Il film basato sui fumetti di
Frank Miller, racconterà la storia del generale
greco Temistocle che guiderà gli ateniesi contro gli invasori
persiani, in una battaglia avvenuta simultaneamente a quella delle
Termopili, vista nel primo film.
In 300 – L’Alba di un
Imperoritroveremo Rodrigo
Santoronei panni di Serse con le new
entry Jack O’Connell (Callisto),
Eva Green (Artemisia) e
Sullivan Stapleton (Temistocle). Nel film
recitano anche
Lena Headey, Hans Matheson, Igal
Naor e Callan Mulvey. Si basa
su una sceneggiatura scritta da Zack Snyder e Kurt Johnstad e
uscirà nel Marzo del 2014 negli USA.
La voce è autorevole. E se
confermata il prossimo film di Zack Snyder
sull’accoppiata Batman vs Superman,
rischia di diventare il caso cinematografico più importante da
molto tempo a questa parte.
Nelle scorse settimane vi avevamo
già parlato di un possibile inserimento all’interno del film di
Wonder Woman (sarebbero già state provinate tre
attrici e sembra che a spuntarla si stata Olga
Kurylenko) ed anche di Nightwing, maggiormente conosciuto
come Robin. Oggi il produttore Daniel Alter, con un paio di
post sul suo account Twitter, getta benzina sul fuoco dei rumors
dichiarando senza mezzi termini la partecipazione sicura
dell’eroina Diana e di Doomsday, uno dei più
potenti supercriminali dell’universo DC, chiamato anche
“la creatura dell’Armageddon” e “colui che porta all’estinzione”,
creatura aliena divenuta celebre per aver
ucciso Superman, durante la saga La morte di
Superman, rimanendo anch’esso ucciso nella furia dello
scontro.
Presa così la notizia potrebbe
sembrare una bufala ma Daniel Alter è lo stesso
produttore della Warner Bros che precedentemente aveva già rivelato
che nel film di Zack Snyder troveranno spazio il
rapporto burrascoso di Batman con Robin e vedranno la luce i
Bat-droni. La notizia sta già correndo sulla rete, segno che
le parole del produttore sono state comunque prese sul serio. A noi
non ci rimane altro che sperare.
Ricordiamo
che Batman vs Superman è il
sequel de L’uomo d’Acciaio, che sarà
diretto da Zack Snyder e scritto
da David S. Goyer basandosi su una
storia originale ideata da lui stesso insieme a
Snyder. Henry Cavill riprenderà il suo
ruolo di Clark Kent/Superman e accanto a lui ci saranno di
nuovo Amy Adams, Laurence
Fishburne e Diane Lane e Ben
Affleck nel ruolo di Bruce Wayne/Batman.
Vi ricordiamo sono già state girate
alcune sequenze del film e le prime foto delle divise da football
di Metropolis e Gotham si possono vedere qui.
Per sapere di che riprese parliamo leggi qui.
Video dal set invece li trovate Qui.
Oltre a Batman, ci sono tantissime
voci su altri personaggi che compariranno nel film, ecco un
riepilogo: dopo le voci sulle tre attrici provinate per il ruolo
di Wonder Woman e il rumors legato alla
possibilità di vedere Nightwing nel
film. Intanto sono arrivati qualche giorno fa nuovi dettagli
sul Batman che vedremo (LEGGI QUI),
mentre Ben
Affleck ha già iniziato ad allenarsi, e sembra
davvero in forma in queste foto: VEDI QUI.
Il prossimo 12
dicembre uscirà Still Life, il nuovo film
di Uberto Pasolini, vincitore del Premio Orizzonti per
la regia alla 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica la
Biennale di Venezia 2013. Protagonisti Eddie Marsan
e Joanne Froggatt.
Dal 12 dicembre al cinema il nuovo
film di Uberto Pasolini con il pluripremiato Eddie Marsaan
(Sherlock Holmes – Gioco di ombre, Gangs of New York, V per
Vendetta, Mission: Impossible III) e Joanne Frogatt (Downton
Abbey).
Diligente e premuroso, il solitario John May è un impiegato del
Comune incaricato di trovare il parente più prossimo di coloro che
sono morti in solitudine. Quando il reparto viene ridimensionato a
causa della crisi economica, John dedica tutti i suoi sforzi al suo
ultimo caso, che lo porterà a compiere un viaggio liberatorio e gli
permetterà di iniziare ad aprirsi alla vita.
The Monuments Men uscirà
nel 2014, ma nel frattempo un nuovo trailer internazionale ci
proietta nuovamente nella pellicola di George Clooney con un cast
stellare.
All’inizio di quest’anno, la Fox
aveva annunciato un adattamento cinematografico del fumetto
X-Force. Dalle nove di mattina, ora
locale, Rob Liefeld (il creatore del fumetto
insieme a Fabian Nicieza) ha utilizzato Twitter
per fare i complimenti alla bozza della sceneggiatura di
Jeff Wadlow (il regista di Kick-Ass
2, al timone anche di questo nuovo film) e mostrargli
tutto il suo appoggio.
“Ogni film ha bisogno di una
sceneggiatura adeguata prima dei casting e delle riprese”, scrive
Liefeld. “Prima missione compiuta per X-Force, quando inizia il
casting possiamo urlare insieme”
Il fumettista continua poi a lodare
l’approccio di Wadlow ai personaggi del film nel quale manterrà un
roster equilibrato e coerente con la trama lunga e variegata del
fumetto.
“Cast X -Force / pellicola farà
bene / appello ai tifosi di tutte le epoche / Wadlow con
attenzione, naviga abilmente l’eredità”.
Di seguito tutti i tweet di
Liefeld
X-Force è il nome di un gruppo di personaggi dei fumetti,
pubblicati dalla Marvel Comics, che narra le vicende di
un team di supereroi mutanti. Il fumetto rappresenta uno dei
numerosi spin-off del popolare franchise X-Men dal quale eredita il
tema delle mutazioni umane.
Concepito dallo scrittore e illustratore Rob Liefeld,
il film è ispirato al fumetto “X -Force” , ma incorpora anche
“Cable & Deadpool” dove i due supereroi mutanti si alleano,
” Uncanny X-Force: The Apocalypse Solution”
e “Cable e X-Force” dove la squadra va in fuga cercando
di fermare il futuro.
La data di uscita non è ancora stata confermata ma si parla del
2016.
Da oggi 4 Dicembre
rivive in 3D Jurassic Park, il cult di
Steven Spielberg già venti anni fa
pietra miliare nell’uso della CGI ed ora edito da Universal
Pictures Italia in un cofanetto Blu-ray 3D + Blu-ray.
Il titolo fa parte di un’iniziativa
per i regali di quest’anno della Universal Pictures Italia che
propone un’ampia scelta di edizioni speciali e cofanetti in formato
Blu-ray, Blu-ray 3D e DVD da regalare e regalarsi a Natale.
Un’occasione unica per riscoprire in
esclusivi packaging da collezione i grandi film che hanno fatto
storia: Il Padrino, Forrest Gump, Viale del Tramonto, I
Dieci Comandamenti, 16 capolavori del Maestro del brivido
Alfred Hitchcock e i thriller in Alta Definizione tratti dai
più amati romanzi di Agatha Christie. Imperdibili per gli
amanti dell’azione a tutto gas i boxset DVD e Blu-ray della saga
campione di incassi Fast & Furious; mentre gli appassionati di
Serie TV apprezzeranno senza dubbio il cofanetto con le prime
due stagioni della pluripremiata e raffinatissima Downton
Abbey. Per rendere la visione domestica un’esperienza davvero
unica Universal propone, inoltre, numerosi titoli in 3D,
tra i quali l’intramontabile Jurassic Park ed una vasta gamma
di spettacolari documentari naturalistici.
Immancabili anche i DVD per i più
piccoli: da Peppa Pig: La capanna di Babbo Natale e lealtre storie, ai cofanetti rosa di Barbie per tutte le fan. Mentre per i teenagers arriva
il film evento sul sensazionale successo dei One Direction.
Comincia la stagione dei premi,
ovvero come viene chiamata in america la Season
Award, che culminerà con la grande attesa notte degli
Oscar. Oggi arrivano i primi premi assegnati dal circolo della
critica di New York, i New York Film Critics
Awards. Quest’anno è un vero trinfo per American
Hustle di David O. Russell, che come al solito
viene premiato quasi ad occhi chiusi, come già accaduto per
The Fighter e Il Lato
Positivo.
Ecco tutti i premiati:
Miglior film: American Hustle
Miglior Attore: Robert Redford, All Is
Lost
Miglior Attrice: Cate Blanchett,
Blue Jasmine
Miglior Regista: Steve McQueen, 12 Years
a Slave
Miglior Attrice non protagonista:
Jennifer Lawrence, American Hustle
Miglior Film straniero: La Vita di
Adele
Miglior Attore non protagonista:
Jared Leto, Dallas Buyers Club
Miglior Film animato: The Wind
Rises
Miglior Sceneggiatura: American
Hustle
Miglior Fotografia: Bruno Delbonnel,
Inside Llewyn Davis
Miglior Opera prima: Fruitvale
Station
Miglior Documentario DOCUMENTARIO:
Stories We Tell
Che dire, già annunciati gli attori
che faranno incetta di premi, come i giganti Robert
Redford e Cate Blanchett. Ma ricordiamo
gli insegnamenti del passato, Ben Affleck è il suo
Argo fu completamente dimenticato l’anno
scorso e poi ricordiamo tutti come andò a finire. Non ci resta che
aspettare tutti gli altri premi per vedere se si conferma questo
trend.
American Hustle arriverà al cinema dall’1 gennaio
2014 distribuito da Eagle Pictures. Il regista nominato all’Oscar
per Il lato positivo, David O.
Russell, ritorna al cinema e ci riprova questa volta
con un thriller in costume. Prodotto da Annapurna Pictures,
Atlas Entertainment e scritto da Eric Singer.
Trama: Il film, scritto da Eric
Singer, racconta la vera storia di un truffatore (Christian
Bale) e della sua amante e complice (Amy
Adams), che operano nel mondo della finanza, costretti
dall’FBI a
mettere su, assieme a un agente fuori controllo (Bradley
Cooper) una gigantesca operazione, chiamata in codice
Abscam, per smascherare altri truffatori, mafiosi e politici
corrotti.
Jeremy Renner è un personaggio fondamentale della
vicenda, nel ruolo di un leader politico e sindaco di una città del
New Jersey.
Jennifer Lawrence è la donna di
Christian Bale e
Alessandro Nivola. ha il ruolo di Reggio, un pubblico
ministero federale.
Si è fatta attendere molto ma alla
fine la risposta di Ben Affleck al fiume di
critiche e di insulti piovuti su di lui dopo aver accettato il
ruolo di Batman nel sequel di Man of Steel, è
arrivata. Nella lunga intervista rilasciata da Playboy
Magazine il regista di Argo ha
infatti parlato sia di come Zack Snyder sia stato
fondamentale nella scelta di interpretare di nuovo un personaggio
dei fumetti, sia delle differenze con la precedente incarnazione di
Batman nel Cavaliere Oscuro di
Christopher Nolan.
“Mi aspettavo questa reazione.
La Warner Bros mi aveva avvertito a cosa andavo incontro e mi ha
mostrato le reazioni alle altre persone che sono stati coinvolti in
questi ruoli dicendo che è così che funziona inizialmente”.
Quanto a come sono riusciti a convincerlo a firmare per un ruolo
nel film, Affleck ha aggiunto: “All’inizio non mi vedevo a
interpretare Batman e pensavo di rifiutare. Poi però i produttori
mi hanno detto che sarei entrato perfettamente nel nuovo approccio
al personaggio che il regista stava delineando e mi hanno chiesto
di guardare ciò che Zack Snyder stava facendo. E
quella roba era incredibile”.
“E stato lui a convincermi a
entrare ancora una volta nei panni di un supereroe mascherato. La
sua lettura di Batman era unica, coerente però con tutta la sua
mitologia. Mi ha emozionato. All’improvviso era tutto chiaro, ho
visto il personaggio. E quando le persone lo vedranno, avrà un
maggior senso per loro di quanto ne abbia ora o di quanto ne abbia
avuto per me all’inizio.”
Senza svelare troppo, il regista
premio Oscar ha poi aggiunto: “Il nuovo Batman non è in
concorrenza con il Batman di Christian Bale
e Christopher Nolan, ed allo stesso tempo rientra
perfettamente all’interno dei canoni del personaggio: sarà una
versione più vecchia e più saggia , in particolare nei rapporti con
Superman interpretato da Henry Cavill.”
Alla fine dell’intervista
Ben Affleck ha poi lasciato spazio ad alcune
precisazioni su Daredevil: “Capisco
che sono in svantaggio con internet. ma sto facendo di tutto per
garantire che questo film non sia una ripetizione di
Daredevil! Se pensassi di fare un altro
film come quello, sarei là fuori a picchiarmi da solo! Perché
dovrei fare il film se non pensassi che sia buono e che posso
esserne un valore aggiunto? Daredevil
rimane l’unico film di cui mi pento. Adoro quella storia, quel
personaggio, e il fatto che ha ottenuto così tante critiche
semplicemente mi uccide. Ma è proprio questo che forse mi ha spinto
e mi ha dato le motivazioni giuste per fare Batman”.
Intanto vi ricordiamo sono già
state girate alcune sequenze del film e le prime foto delle divise
da football di Metropolis e Gotham si possono vedere qui.
Per sapere di che riprese parliamo leggi qui.
Video dal set invece li trovate Qui.
Oltre a Batman, ci sono tantissime
voci su altri personaggi che compariranno nel film, ecco un
riepilogo: dopo le voci sulle tre attrici provinate per il ruolo
di Wonder
Woman e il rumors legato alla possibilità di
vedere Nightwing nel
film(LEGGI
QUI). Intanto sono arrivati qualche giorno fa nuovi
dettagli sul Batman che vedremo (LEGGI QUI),
mentre Ben
Affleck ha già iniziato ad allenarsi, e sembra
davvero in forma in queste foto: VEDI QUI.
Presentato ieri alla Casa del
Cinema il primo lungometraggio di Gianluca
Petrazzi, Roma criminale, appassionato
omaggio ai poliziotteschi anni ’70, su tutti Roma a mano
armata di Umberto Lenzi (1976). Con lui il
cast che vede nomi noti del cinema di genere poliziesco e non solo,
come Corrado Solari, Massimo Vanni, il regista
Claudio Fragasso, qui attore. Protagonisti del
film su fronti opposti, non solo per lavoro, ma anche per una
vecchia questione personale, Luca Lionello (er
Toretto) e Alessandro Borghi (Commissario
Lanzi).
Com’è nata l’idea di recuperare
il poliziottesco?
Gianluca Petrazzi: “Come omaggio
a questo genere e anche a mio padre (Riccardo Petrazzi ndr),
che ha lavorato in più di cinquanta film polizieschi come aiuto
regista, stunt coordinator e maestro d’armi. Inizialmente
volevo fare un corto, poi ho incontrato Gino Montegrande
(produttore della pellicola ndr), che ha creduto in noi, ed è
nato questo film”.
Massimo Vanni: “Ho avuto l’onore
di lavorare con registi come Enzo Castellari e Bruno Corbucci, i
padri del poliziesco italiano. Ci siamo spesso detti, assieme a
Gianluca, che avremmo voluto fare un poliziesco alla vecchia
maniera. Abbiamo avuto la fortuna di trovare chi ha recepito le
nostre idee”.
Pur partendo da un’ottima idea
e con diversi buoni spunti, il film ha alcuni punti deboli, alcuni
vuoti di sceneggiatura, ad esempio nella sequenza della rapina. Non
sarebbe stato meglio avere meno fretta nel realizzarlo e curare
maggiormente alcuni aspetti?
G. P.: “Abbiamo avuto cinque
settimane per girare, c’erano dei tempi da rispettare. Ci siamo
accorti anche noi di alcune carenze, ma non abbiamo potuto fare
altrimenti. La scena della sparatoria, ad esempio, è stata girata
in una giornata. Con qualche soldo in più avremmo potuto migliorare
molte cose. Inoltre, bisognava cogliere l’attimo, perché se non lo
avessimo fatto ora il film, non lo avremmo potuto più
fare”.
Luca Lionello, il suo personaggio
è costruito magnificamente, ma da un certo punto in poi, sembra
perdere il filo, la cattiveria.
Luca Lionello: “In realtà,
abbiamo lavorato sulla psicologia del personaggio, contiene tanti
personaggi del passato. La sua cattiveria si stempera perché volevo
dargli qualche nota umana, una certa nobiltà che caratterizza quel
tipo di criminalità”.
Il suo personaggio è chiaramente
un omaggio ad altri “cattivi” come il Gobbo (interpretato da
Tomas Milian in Roma a mano armata e La banda
del gobbo ndr), cosa le piace di quei
personaggi?
L. L.: “Il cinema che ha
nutrito la mia fantasia da bambino è quello d’azione, in cui ci
sono pistole, si spara. Certamente Tomas Milian è stato sempre
presente alla nostra mente, abbiamo cercato di non
scimmiottarlo”.
C’è ancora speranza per i
polizieschi in Italia?
G. P.: “Il cinema d’azione
poliziottesco deve andare avanti. È dura, perché per farlo servono
budget alti, ma per chi come me ha iniziato a lavorare in Il
giustiziere sfida la città, è irrinunciabile”.
Candidato all’Oscar 6 volte, la
spunta nel 2010 quando finalmente si porta a casa il premio per
Crazy Heart. Come si dice, meglio tardi che mai…
anche se Jeff Bridges ha aspettato davvero tanto,
considerando che bazzica lo showbiz sin dalla culla.
Ha solo 4 mesi quando appare per la
prima volta sullo schermo in N.N. vigilata speciale,
e durante l’infanzia fa capolino in diverse serie televisive,
complice soprattutto il padre Lloyd. Se sei figlio e fratello (vedi
Beau) di attori, come minimo ti tocca una comparsata, ma Jeff ha il
destino segnato e dopo il diploma si dedica anima e corpo alla
recitazione. Il ruolo della svolta arriva nel 1970 con
Bogdanovich ne L’ultimo spettacolo, che gli
regala la sua prima nomination da non protagonista, replicata poi
nel ’74 con Una calibro 20 per lo specialista, dove
Jeff diventa grande amico del regista Michael Cimino, con
cui tornerà a lavorare ne I cancelli del cielo. Gli
anni Settanta sono anche quelli del remake di King
Kong – Bridges è il protagonista maschile meno villoso – e
dell’incontro con la donna della sua vita: lui sta girando
Scandalo al ranch, e proprio in quel ranch/set lei
lavora come cameriera per pagarsi il college. Seguono matrimonio e
3 figlie. Intanto la carriera va a gonfie vele: tra i numerosi
titoli, Tron, vero e proprio classico sci-fi (che
deve essergli piaciuto parecchio, se poi ha ripreso il ruolo nel
sequel del 2010), e Starman di Carpenter, che
è solo uno dei grandi nomi che dirigeranno Bridges di lì a poco,
come Lumet, Coppola e Pakula, ma anche
Terry Gilliam (La leggenda del re pescatore),
Peter Weir (Fearless) e Ridley Scott
(L’Albatross). Poi il ruolo cult, “il Drugo”, meglio
noto come Il grande Lebowsky, personaggio partorito
dai Coen e ormai leggendario, cui l’attore dice di sentirsi
molto vicino (sic). E c’è un altro mito che Jeff rivisita coi due
fratelli, Il grinta, con annessa candidatura
all’Oscar 2011. Stavolta però la statuetta se la becca Colin
Firth, che Bridges ha battuto proprio l’anno prima con Crazy
Heart (chi la fa, l’aspetti), complice il suo innegabile
talento musicale (2 album pubblicati, per ora).
Jeff è anche fotografo, e un
artista poliedrico come lui non disdegna certo le incursioni nel
pop, come Iron Man e Tron: Legacy, o il
futuristico R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà, di
recenste uscita. Nell’al-di-qua, invece, Mr Bridges compie 64 anni.
HAPPY BIRTHDAY, DUDE!
The Butler – Un maggiordomo
alla casa bianca è un intensissimo dramma che racconta,
con profondità e schiettezza, una grossa ed importante fetta di
storia degli Stati Uniti, una lunga parabola familiare che
abbraccia tutte le lotte per i diritti civili, da Martin
Luther King sino ad arrivare a Barack
Obama. Diretto con grande bravura da Lee
Daniels (Precious)
The Butler è un film che
trae spunto da una storia vera essendo liberamente ispirato
all’articolo di Wil Haygood, uscito nel 2008 sul
Washington Post, che narrava l’incredibile storia di
Eugen Allen.
In The Butler – Un
maggiordomo alla casa bianca il giovane Cecil Gaines
(Aml Ameen) assiste inerme alla morte del padre,
ucciso a sangue freddo dallo spietato padrone bianco. Il ragazzo
viene preso in custodia dall’anziana padrona, la sig.ra Westfall
(Vanessa
Redgrave) che fa di lui un “negro di casa”, un
domestico. Diventato ormai uomo, Cecil decide di partire per il
mondo onde evitare di finire come il padre; sfruttando le sue
competenze come domestico, che raffinerà con gli anni, arriverà
così ad ottenere il primo impiego in un importante albergo della
capitale, Washington, che gli aprirà la più importante delle
opportunità: lavorare come maggiordomo alla Casa Bianca.
Daniels realizza un film che vuole
raccontare le lunghe e difficili tappe che hanno portato ad avere
oggi un presidente di colore, proponendoci una prospettiva inedita
e diversa, quella di un uomo di colore che per quasi trent’anni ha
servito silente e fedele i protagonisti del potere.
The Butler, il film
The Butler è un
lungo romanzo familiare, dove la storia del paese si intreccia con
gli affetti e le più intime relazioni di un uomo e del suo
difficile e tormentato rapporto con il figlio il quale, aderendo da
subito ai primi movimenti civili per i diritti umani, si allontana
inesorabilmente da un padre visto semplicemente come servo del
grande padrone bianco.
Un film che pone il pubblico
americano di fronte ad un passato spesso poco edificante e con cui
non è facile confrontarsi; un film che racconta senza remore ed
esitazioni ma con una cruda e spietata sincerità. Daniels raccoglie
un cast straordinario evidenziando il desiderio di molti grandi
interpreti, spesso in prima fila nella lotta per i diritti umani,
ad esserci, anche solo per brevi camei. Non possiamo non dedicare
una breve riflessione sullo splendido Forest Whitaker, in odore di Oscar, che
interpreta con intensità ed una bravura commovente il difficile
ruolo del protagonista; accanto a lui un’ottima e sorprendente
Oprah Winfrey, la regina dei talk show, che
dimostra una grande capacità recitativa. Quindi una schiera di nomi
noti che scorrono sullo schermo stupendo via via lo spettatore:
dalla rock star Lenny Kravitz, impeccabile nel
ruolo di un giovane cameriere timido e taciturno, ad un Robin Williams perfetto nei panni del
presidente Eisenhower, o a Jane Fonda, impressionante per somiglianza
alla ex first lady Nancy Reagan, per arrivare a
John Cusack bravissimo a impersonare un
sinistro e tormentato Richard Nixon.
The Butler – Un
maggiordomo alla casa bianca è un film destinato ad
avere un ruolo da protagonista ai prossimi Academy Awards, e lo
sarà meritatamente perché è uno di quei film che rimangono dentro,
che lasciano un segno. Da gennaio al cinema.
Il sito ufficiale del manga
Attack on Titan ha rivelato in via
ufficiale che presto arriverà un film in live-action basato sul
popolare fumetti di Hajime Isayama e che sarà
al cinema nel 2015. La pellicola è attualmente in sviluppo e le
riprese inizieranno nel 2014 per la regia di Shinji
Higuchi. A scrivere la sceneggiatura Yuusuke
Watanabe. Da noi il manga è meglio noto con il nome
de L’attacco dei Giganti.
Attualmente sono in corso una serie
di casting per trovare gli attori protagonisti del film. Lanciato
nel 2009 il manga Attack on
Titan ha venduto oltre 25 milioni di copie nel
mondo. Sono quest’anno ha venduto la spaventosa cifra
di 15.933.801 di copie , diventando così il secondo manga più
venduto dietro One
Piece ( 18 milioni). La sua serie si divide in 25 Episodio e
ancora non è chiaro se il film si baserà su uno di essi, più
probabilmente sarà un film delle origini.
A produrre e distribuire la pellicola sarà la TOHO. Data la
popolarità del manga, non è detto che si possa vedere il film anche
in Italia, ma al momento non si hanno notizie in merito.
L’attacco dei Giganti
(Attack on Titan) è un manga shōnen
di genere horror e action scritto e disegnato dal mangaka
Hajime Isayama. È pubblicato in Giappone, dal
settembre 2009, da Kodansha sulla rivista Bessatsu Shōnen Magazine
e raccolto in formato tankōbon. In Italia è edito da Planet Manga,
etichetta della Panini Comics, dal 22 marzo 2012 sulla collana
Generation Manga. L’opera è ambientata in un mondo dove i
superstiti dell’umanità vivono all’interno di città circondate da
enormi mura difensive a causa dell’improvvisa comparsa dei Giganti,
enormi creature umanoidi che divorano gli uomini senza un apparente
motivo. La storia ruota attorno al giovane Eren Jaeger e a sua
sorella adottiva Mikasa Ackermann, le cui vite vengono stravolte
dall’attacco di un gigante colossale che conduce alla distruzione
della loro città e alla morte della loro madre.
Non accenna a fermarsi la campagna
di marketing innescata dalla Sony Pictures per il lancio del
secondo capitolo della saga di The
Amazing Spider-Man. In attesa
di Giovedi 6, quando scopriremo il nuovo trailer del film, la casa
di produzione statunitense, non solo ci offre cinque nuove
spettacolari immagini, ma anche il manifesto ufficiale in alta
risoluzione. Queste nuove foto, oltre a non smentire le voci
sull’identità di Green Goblin, ci consegnano incredibili acrobazie
di Spider-Man sulla città di New York, nuove sequenze di azione di
cui un paio nel covo di Electro e in aggiunta un primo piano di
Jamie Foxx appena elettrizzato.
E se non bastasse il giornale Usa
Today ha pubblicato una breve intervista al regista Marc
Webb e al protagonista Andrew Garfield
nella quale aggiungono nuovi particolari ai già numerosi rumors che
avvolgono il film. “Volevo creare qualcosa di lirico, qualcosa
di enorme” ha raccontato Webb al sito del giornale. “Questo film
racconta la più grande battaglia che Spider-Man ha mai dovuto
affrontare”.
“La nostra storia parla del valore
della scelta – ha proseguito Garfield – Il potere che hai come
essere umano è la scelta su cosa fare con esso. La cosa intrigante
di Spider-Man inoltre è che lui, come Peter Parker, non ha nessun
potere e l’idea che il potere assoluto corrompe in modo assoluto
diventa in questo modo incredibilmente bella da esplorare.”
Your world will
burn. È questo il titolo della nuova clip
dall’attesissimo secondo capitolo della trilogia de Lo
Hobbit La Desolazione di Smaug. Ma è
soprattutto, come scopriamo dalle immagini, l’avvertimento che un
orco con tono minaccioso rivolge a Legolas (Orlando
Bloom) e Thranduil (Lee Pace). L’orco è
stato infatti preso in ostaggio e i due elfi lo stanno interrogando
per sapere perchè ha tentato di uccidere Thorin Scudodiquercia. Ma
quello che Legolas e Thranduil estorceranno saranno solamente altre
minacce e altre domande che non hanno ancora risposta.
Come abbiamo già potuto apprezzare
nei trailer e negli spot, anche questa nuova clip promette bene sia
a livello di effetti speciali che di make-up. Senza contare il
ritorno in grande stile del personaggio interpretato da
Orlando Bloom, vero e proprio beniamino nella
Trilogia dell’Anello.
Non ci resta che vedere la clip in
attesa del 12 Dicembre, data di uscita della pellicola.
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
Dopo le dichiarazioni del
regista J.J.
Abrahms,che si è esibito in un mea
culpa in relazione allo stratagemma di nascondere Khan dietro
l’identità fittizia di John Harrison (qui potrete approfondire la
notizia), anche l’attore Benedict
Cumberbatch, in un botta e risposta a distanza, ha voluto
difendere le decisioni intraprese in fase di lavorazione.
Cumberbatch, che
in Into
Darkness – Star Trek ha interpretato proprio il
ruolo di Khan, non si è schierato dalla parte
di Abrams, il quale aveva scaricato le colpe
sulla produzione, rea di aver voluto evitare spoiler ad ogni costo.
Secondo l’attore, in base a quanto evidenziato in una recente
intervista, la strategia seguita dalla produzione avrebbe sortito
gli effetti desiderati “Ha funzionato fino a un certo
punto” ha
sostenuto Cumberbatch, “per quelle
persone [che non ne erano a conoscenza] è stato qualcosa di
positivo”.
Dunque appaiono su binari
paralleli Cumberbatch ed Abrams,
ognuno cerca di difendere la propria posizione di fronte ai fan
storici della serie, quelli che, a quanto sembra, si sentirebbero
maggiormente presi in giro dall’ingannevole trovata.
In concomitanza con il lancio nel
mercato Britannico di Superman: Man
ofSteel in versione
blu-ray e DVD, la Warner Bros UK ha
rilasciato attraverso il proprio canale youtube un breve video in
cui Henry Cavill è interrogato circa le citazioni
all’Universo DC inserite nel supporto home del film.
L’attore, che ha fatto rivivere sul
grande schermo l’Uomo d’Acciaio, si è detto interessato ad
una figura in particolare:
“Ce n’è una [citazione], che è
particolarmente ovvia in virtù del prossimo film, che riguarda
Batman. Sul satellite nello spazio leggiamo Bruce Wayne
Enterprises. Abbiamo anche delle citazioni alla LexCorp,
personalmente non ho molte informazioni circa questo ramo della
storia, ma c’è una buona possibilità che Lex venga inserito in
qualche momento. Ciò che mi ha veramente intrigato è il legame tra
il Dr. Hamilton e i laboratori S.T.A.R., penso che Cyborg possa
essere un personaggio meraviglioso ed un ponte incredibile, tra i
superuomini e l’umanità, in una maniera differente rispetto a
Batman. Non so dove arriverà o se arriverà, ma questo personaggio è
quello che mi eccita maggiormente.”
Qui di seguito vi è possibile
guardare il video integrale:
Intanto vi ricordiamo sono già
state girate alcune sequenze del film e le prime foto delle divise
da football di Metropolis e Gotham si possono vedere qui.
Per sapere di che riprese parliamo leggi qui. Video dal set
invece li trovate Qui.
Oltre a Batman, ci sono tantissime
voci su altri personaggi che compariranno nel film, ecco un
riepilogo: dopo le voci sulle tre attrici provinate per il ruolo
di Wonder
Woman e il rumors legato alla possibilità di
vedere Nightwing nel
film. Intanto sono arrivati qualche
giorno fa nuovi dettagli sul Batman che vedremo (LEGGI QUI),
mentre Ben Affleck ha già
iniziato ad allenarsi, e sembra davvero in forma in queste
foto: VEDI QUI.
Con la produzione
di Star
WarsEpisodio
VIIpronta a
decollare, l’immenso universo della saga ideata
da George Lucas è pronto ad espandersi nel
viral marketing attraverso le pagine del noto Social
Network Instagram.
La Lucasfilm ha da poche ore
attivato un nuovo
profilo Instagram dedicato all’iconica
figura di Darth Vader, storico protagonista
della prima trilogia, nonché leggendario villain nella seconda. Il
profilo al momento contiene un’unica immagine raffigurante
Vaderintento in un classico selfshot che impazza tra i
possessori dell’applicazione.
La trovata pubblicitaria è
indirizzata certamente a creare curiosità (come se non ve ne fosse
abbastanza) attorno all’imminente settimo capitolo della serie, ma
anche attorno alle ulteriori produzioni ispirate all’universo
abitato dai guerrieri Jedi.
La pre-produzione
di Star Wars Episodio VII è
entrate nel vivo già da molte settimane. Vi ricordiamo
che Star Wars Episodio VIIuscirà
al cinema nel 2015, per la regia di J.J. Abrams, basato su
una sceneggiatura di J.J.
Abrams e Lawrence
Kasdan. Per tutte le notizie sulla nuova trilogia
targata Disney vi segnaliamo il
nostro speciale:Star Wars. La scheda
del film: Star Wars: Episodio VII.
Pioggia di indiscrezioni su
Batman VsSuperman, seguito di
Man of Steel,
episodio in cui farà la sua comparsa l’ennesima reincarnazione
cinematografica di Bruce Wayne, questa volta interpretato
da Ben Affleck pronto a raccogliere la
pesante eredità lasciatagli da Christian
Bale.
In risposta alla affermazioni
di Kevin Smith, che preannunciavano un
costume dell’Uomo Pipistrello rivisitato seguendo lo stile del
fumettista Jim Lee, Ben Affleck,
interpellato sull’argomento nel corso di un’intervista rilasciata
ad Entertainment Weekly, non è
voluto entrare nello specifico. L’attore e regista americano si è
limitato a sostenere di confidare fortemente nelle capacità
di Zack Snyder che, sicuramente, saprà
dare un’ottima resa di un’icona qual è Batman.
Queste le parole
di Affleck sottolineate da
Comic BookMovie:
“Bene, non vorrei andare oltre
e sono sicuro che avrò tempo per parlare di Batman. Posso dire che
mi piace molto Zack. Ciò che ho visto del lavoro di Zack mi ha
davvero eccitato. Una delle cose piacevoli dell’essere un attore in
film del genere è che ti mostrano il materiale prima che chiunque
altro possa vederlo. Così tutto il processo di creazione del mondo,
del personaggio ed anche degli altri personaggi è qualcosa di
eccitante. Ed alla fine della giornata, la verità è che è realmente
il regista che fa funzionare o meno il film – specialmente in
questo genere di film […] E se tutto ha un’integrità,
se tutto ha un senso di realismo, allora funzionerà. Se così non
fosse, allora non avrebbe importanza ciò che gli altri faranno
[sullo schermo], perché sembreranno un mucchio di wrestlers
messicani in costume.”
Intanto vi ricordiamo sono già
state girate alcune sequenze del film e le prime foto delle divise
da football di Metropolis e Gotham si possono vedere qui.
Per sapere di che riprese parliamo leggi qui.
Video dal set invece li trovate Qui.
Oltre a Batman, ci sono tantissime
voci su altri personaggi che compariranno nel film, ecco un
riepilogo: dopo le voci sulle tre attrici provinate per il ruolo
di Wonder Woman(LEGGI QUI) e il
rumors legato alla possibilità di vedere Nightwingnel
film(LEGGI
QUI). Intanto sono arrivati qualche giorno fa
nuovi dettagli sul Batman che vedremo (LEGGI QUI),
mentre Ben
Affleck ha già iniziato ad allenarsi, e sembra
davvero in forma in queste foto: VEDI QUI.
Si è tenuta ieri a al cinema
Adriano di Roma la premiere italiana dell’atteso
nuovo film d’animazione Disney
Frozen – Il regno di ghiaccio e per l’occasione
abbiamo incontrato i registi Jennifer Lee e
Chris Buck, il produttore Peter Del
Vecho e le voci italiane Serena Autieri, Serena
Rossi e Enrico Brignano. Ecco le nostre
video interviste sul blue carpet:
Avventura, magia e musica sono gli
ingredienti di questo Natale Disney: arriva al cinema
Frozen – Il regno di ghiaccio, il nuovo emozionante
film d’animazione diretto da Chris Buck e
Jennifer Lee con la produzione esecutiva di
John Lasseter. Nato dal genio creativo degli
autori di Rapunzel – L’intreccio della
torre e Ralph Spaccatutto, il nuovo capolavoro
d’animazione Disney sarà nelle sale italiane dal 19 dicembre in
Disney Digital 3D™. Anticiperanno l’uscita dell’incantato
capolavoro 100 esclusive anteprime, nei cinema di tutta Italia.
Ispirato alla fiaba di Hans
Christian Andersen “La regina delle nevi” (pubblicata per la prima
volta nel 1845),
Frozen – Il regno di ghiaccio trasporterà il
pubblico in una grande ed emozionante avventura, tra paesaggi da
sogno ispirati agli spettacolari fiordi norvegesi, per un Natale
ancora più ricco di magia. Con la valorosa e ottimista
Anna (nella versione italiana doppiata da Serena Rossi) e
il coraggioso Kristoff, accompagnati dalla renna Sven e dal pupazzo
di neve Olaf (interpretato da Enrico Brignano), saremo
protagonisti di un viaggio epico alla ricerca di Elsa (che ha
la voce di Serena Autieri), sorella di Anna, che con i suoi poteri
ha intrappolato il regno di Arendelle in un inverno senza fine.
“Siamo incredibilmente orgogliosi
di questo film che fa onore alla nostra esperienza dei Walt Disney
Animation Studios con le sue radici senza tempo – afferma Lasseter
– Tuttavia i suoi personaggi forti, la sua narrazione straordinaria
e i favolosi elementi visivi sono destinati completamente al
pubblico di oggi”.
Martina Stoessel, la star della
serie Tv cult Violetta e premiata agli Argentinean Martin Fierro
Awards 2013 come Migliore Artista Esordiente, interpreta la
versione per i titoli di coda della canzone “All’alba sorgerò”,
adattamento italiano di “Let it go”. La colonna sonora del film,
che in Italia uscirà il 3 dicembre distribuita da Universal Music,
include otto nuove canzoni originali composte da Kristen
Anderson-Lopez (In Transit, Winnie the Pooh) e dal vincitore del
Tony® Award Robert Lopez (The Book of Mormon, Avenue Q).
Procede a gonfie vele la
lavorazione di 50 Sfumature diGrigio, adattamento
cinematografico dell’omonimo primo capitolo della trilogia
firmata E. L. James.
Nel corso delle riprese,
attualmente in corso a Vancouver, si aggiunge. Secondo quanto
appreso nelle ultime ore toccherà a Rita
Ora, cantante/attrice Britannica, ma di origine
Kosovare, interpretare il ruolo di Mia, sorella minore adottiva del
protagonista Christian Grey (Jamie
Dornan). Ora, conosciuta
principalmente per la hit Hot RightNow e per aver prestato il proprio volto
alla line a di moda MaterialGirl della
collega Madonna, non è nuova alle apparizioni
cinematografiche. Già nel 2004 prese parte al film
inglese Spivs, mentre di più
recente data è il suo cameo in Fast & Furious6.
Faranno parte del cast
di 50 Sfumature di
Grigio anche Jamie
Dorman, Dakota
Johnson, Max
Martini, Eloise
Mumford, Jennifer
Ehle, Luke
Grimes e Victor Rasuk.
Vi ricordiamo che il film è atteso
nelle sale per il 13 febbraio 2015 e narrerà la turbolenta
relazione sentimentale tra Anastasia Steele (Dakota
Johnson), ventunenne studentessa americana, e Christian
Grey (Jamie Dorman), un imprenditore miliardario
che si rivelerà essere tanto affascinante quanto misterioso.
Rossa naturale (merito della madre
scozzese?) e naturalmente affascinante, Julie Anne Smith è
conosciuta ai più col nome d’arte, Julianne Moore, unica
opzione disponibile quando si iscrive alla Screen Actors Guild.
In realtà da piccola vuole fare il
dottore, ma è talmente brava nelle recite della scuola che la
incoraggiano a tentare seriamente la carriera d’attrice, anche se
lei per sicurezza si prende una laurea alla Boston University. Dopo
la gavetta di rito, sia off-Broadway che in TV, la Moore debutta al
cinema nel 1990 con I delitti del gatto nero, in cui
interpreta la vittima di una mummia. Dopo una serie di ruoli
marginali, nel ‘93 fa parte del corale America oggi
di Altman, che la pone sotto i riflettori quelli veri per la
sua perfomance apprezzatissima dalla critica, e anche per quel
monologo che Marian, il suo personaggio, recita mezza nuda
(che poi è la metà che solitamente resta coperta).
Segue Safe, film low
buget che la vede per la prima volta protagonista assoluta e che dà
inizio alla collaborazione col regista Todd Haynes, con cui
l’attrice tornerà a collaborare anche in Lontano dal
Paradiso (Coppa Volpi 2003) e Io non sono
qui. Non possiamo non citare il cult Il grande
Lebowski, ma sono due pellicole più commerciali,
Nine Months – Imprevisti d’amore e
Jurassic Park II – Il mondo perduto, ad aprire alla
Moore le porte di Hollywood, dove si insedierà stabilmente nel giro
di pochi anni, ricevendo ben 4 nomination all’Oscar, sia come non
protagonista (Boogie Nights nel ‘98 e The
Hours nel 2003), sia come ‘leading actress’ (Fine di
una storia nel 2000 e Lontano dal Paradiso nel
2003). Con l’arrivo del nuovo millennio Julianne è ormai
un’interprete affermata e si può permettere di alternare opere
indipendenti a produzioni più mainstream, così nel suo CV troviamo
titoloni come Hannibal, Laws of
Attraction, The Forgotten, I figli
degli uomini e Crazy, Stupid, Love, ma anche
film d’autore come La fortuna di Cookie,
Magnolia, A Single Man e I
ragazzi stanno bene. A breve la vedremo alle prese col
remake dell’horror di culto Carrie, come a dire che
la signora non si fa mancare proprio niente… anzi, per impiegare il
tempo libero, ecco che si cimenta anche come scrittrice di libri
per ragazzi. Ed è subito best-seller.
A proposito, è appena entrata a far
parte del cast del terzo capitolo di Hunger Games, e
finalmente si è beccata la sua stella sulla Walk of Fame, la n°
2507. Le candeline, invece, sono solo 53. HAPPY BIRTHDAY
JULIANNE!
In un mondo dove gli esseri umani
sono chiamati Zombie e in un’ambientazione quasi apocalittica (una
Detroit che pare esser stata colpita da una guerra) fa il suo
ritorno Jim Jarmush, regalandoci Only
Lovers Left Alive, un film più originale e poetico nella
storia dei non-morti succhia sangue. La sceneggiatura, scritta
dallo stesso regista, è pervasa da una costante vena ironica (le
battute su Los Angeles e sui vari dottori cinematografici sono da
cult istantaneo) che impreziosisce una narrazione fluida e dal buon
ritmo in cui i temi della decadenza dei nostri tempi, l’esistenza e
il rapporto con gli altri sono da inserirsi nell’anti-paradiso
terrestre di cui fanno parte Adam e Eve (notare come ogni
personaggio del film non abbia un nome scelto a caso).
In Only Lovers Left
Alive Adam ed Eve sono due vampiri sopravvissuti nei
secoli che hanno avuto diversi contatti con gli umani (da loro
chiamati zombie, probabilmente per l‘assenza di cervello) in tutta
la loro storia. Lui è un musicista che non vuole farsi pubblicità e
odia essere a contatto con la gente, lei è una donna elegante e
garbata che cerca di mantenersi al passo con i tempi. Ma ora si
trovano a dover lottare per la sopravvivenza, mantenendo il segreto
sulla loro vera natura, in un mondo allo sbaraglio che mal
sopportano. Tra mille difficoltà (tra cui la comparsa di Ava, la
sorella ribelle di Eve) e musica underground, l’unica cosa che li
terrà vivi e uniti sarà l’amore reciproco.
Only Lovers Left Alive, il film
L’amalgama tra regia e suoni è
completa con la sinuosa macchina da presa del regista che si muove
a ritmo della colonna sonora curata da Jozef Van
Wissem (che con Jarmush ha composto l’interessante album
The Mistery of Heaven) e il montaggio a coronare questa
unione estetico-musicale quasi perfetta.
La classica ciliegina sulla torta è
data dal cast stellare e straordinario in cui primeggia
un’elegantissima e magnetica Tilda Swinton, seguita da Mia Wasikowska che si conferma in continua
crescita, da un ottimo Tom Hiddleston bravissimo nel crearsi un’aura
di divismo da classica rockstar e da un sempre bravo John
Hurt.
Non ci sarà da meravigliarsi quindi
se Only Lovers Left Alive diventerà un istant cult
perché la genialità con cui parla della decadenza(culturale e
umana) che la nostra era sta affrontando, attraverso un gusto
estetico fuori dal comune e una sceneggiatura brillante sono
caratteristiche uniche che meritano di essere premiate, così come
il ritorno di un regista fondamentale per il cinema indie a stelle
e strisce.