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Cannes: un freddo debutto per For Those In Peril

Ha debuttato ieri sera nella sezione Director’s Fortnight (dopo una tiepida accoglienza nella Semaine de la Critique) For Those In Peril, il dramma diretto dall’inglese Paul Wright che già aveva riscosso non poche polemiche nelle passate proiezioni alla stampa, che accusavano la pellicola di essere troppo fatalista ed eccessivamente mielosa. E dunque non stupisce che il debutto sulla Croisette abbia ricevuto pareri discordanti, dividendo critica e pubblico come di consueto dinnanzi a drammi esistenziali di questo genere. pochi applausi, commenti freddi e misurati hanno caratterizzato una platea che sembra essere uscita per la maggior parte indifferente e un pò spiazzata da questa opera su cui molti avevano puntato sicuro.

Ambientato in un piccolo villaggio di pescatori scozzesi, il film è interpretato da George MacKay nei panni di Aaron, l’unico superstite di un incidente inspiegabile in mare che ha ucciso moltissimi giovani, tra cui il suo amato fratello. Aaron soffre dei problemi psicologici e dei sensi di colpa dei superstiti di una strage, e perciò continua ossessivamente a chiamare la guardia costiera per avere disperatamente la prova che il fratello è sopravvissuto, ma finisce solo per  terrorizzare la povera madre (Kate Dickie) con il suo comportamento sempre più irascibile. Aaron però  inizia una stretta amicizia con la fidanzata di suo fratello (Nichola Burley), con inevitabili conseguenze.

La stampa, che a dire la verità sembra non avere apprezzato in maggioranza lo stile troppo naturalistico ed introspettivo, palesemente influenzato dal cinema di Ken Loach, accusa Wright di essere stato forse troppo ambizioso, mescolando il realismo sociale di Ratcatcher con infiltrazioni thriller (del tutto fuori luogo secondo molti) che ricordano Dead Man.  Insomma, una miscela che non piacerà a tutti, ma, che come biglietto da visita per il giovane regista è una sicura promessa. Il suo cast, che comprende un cameo  di Michael Smiley, non avrebbe potuto essere migliore, e il film offre una vetrina per MacKay che si afferma come uno dei più promettenti giovani attori del Regno Unito.

Fonte: empire

 
 

J.J.Abrams parla di Star Wars VII al Jimmy Kimmel Live Show

Durante il lunghissimo tour promozionale del nuovo Star Trek – Into Darkness, il regista J.J.Abrams ha partecipato ieri sera al celebre Jimmy Kimmel Live Show, dove, per l’ennesima volta, egli è stato esortato ad ascoltare i suggerimenti del pubblico riguardo al nuovo capitolo di Star Wars, in modo da poter migliorare la storia. Durante il dibattito incentrato su Star Wars VII, non senza momenti di gustosa ilarità ed improbabili interventi, ecco che sono spuntati a sorpresa anche Billy Dee Williams, l’interprete di Lando Calrissian, e William Shatner, il leggendario Capitano Kirk di Star Trek. Di seguito proponiamo il video.

J.J.Abrams ha poi annunciato che Star Wars: Episodio VII sarà scritto da Michael Arndt e dovrebbe essere pronto entro il 2015.

Fonte: badtaste

 
 

Godzilla, nuova immagine dal dietro le quinte

Godzilla

La Legendary Pictures ha pubblicato una nuova foto del dietro le quinte del set di Godzilla di Gareth Edwards. Nell’immagine proposta di seguito, si vede chiaramente quello che sembra un vagone della metropolitana pronto per essere attaccato dal lucertolone radioattivo, un momento classico nell’iconografia sul celebre mostro.

Godzilla, il film

Vi ricordiamo che Godzilla, diretto da Gareth Edwards, comprende nel cast attori del calibro di Aaron Taylor-JohnsonBryan CranstonElizabeth Olsen David Strathairn, Juliette Binoche e la new entry Ken Watanabe. La pellicola arriverà in Italia il 15 Maggio 2014. Akira Takarada, protagonista della pellicola originale, dovrebbe, inoltre, avere anche una piccola parte in questa rivisitazione, tornando sul set di Godzilla a sessanta anni di distanza dalla sua interpretazione.

Scritto da Max Borenstein, che ha rielaborato uno script di David S. Goyer e David Callaham, Godzilla sarà il film di punta della Warner Bros dell’anno 2014, visto che la data di uscita preventivata è stata infatti individuata nel 16 maggio 2014. Un film da cui la produzione si aspetta molto che, però, dovrà scontrarsi al botteghino con altre pellicole in uscita nello stesso periodo, quali The Amazing Spiderman 2, il reboot delle tartarughe ninja e il sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie.

Fonte: comingsoon.net

 
 

Morgan Freeman e Diane Keaton protagonsiti in Life Itself

Morgan Freeman film

La Myriad Pictures ha annunciato questa mattina che i premi Oscar Morgan Freeman e Diane Keaton saranno assieme protagonisti per la prima volta nella commedia sentimentale dal titolo Life Itself. Diretta dal pluripremiato Richard Loncraine, la pellicola si basa sul famoso romanzo Heroic Measures di Jill Ciment e adattata dallo sceneggiatore Charlie Peters, racconta di una coppia newyorkese modello coinvolta in una vera e propria guerra di offerte immobiliari dopo aver perso il loro appartamento in pieno centro città. Il film sarà prodotto da  Revelations Entertainment in associazione con Productions Latitude. Lori McCreary, Curtis Burch, Charlie Peters e Tracy Mercer sono i produttori. Morgan Freeman sarà poi anche il produttore esecutivo. Myriad D’Amico, portavoce della Myriad, ha dichiarato:

Siamo felici di lavorare con Morgane e la straordinaria Diane Keaton in questa commedia intelligente ambientata nel mondo della New York immobiliare e artistica. Sappiamo che Richard Loncraine farà un grande lavoro dirigere questo script di Charlie Peters. Sarà un vero successo, ne siamo sicurissimi.

Fonte: comingsoon.net

 
 

Blue Ruin, il nuovo thriller di Jeremy Saulnier

Blue Ruin

Il Festival di Cannes, si sa, oltre ad essere una passerella per e celebrità, è sempre stato un terreno fertile per i nuovi acquisti e le trattative destinate alle nuove pellicole emergenti. E anche questa volta, il mercato del cinema ha atto il suo corso, poiché questa mattina è giunta la notizia che la Radius-TWC ha ufficialmente acquistato i diritti di distribuzione per il Nord America del nuovo thriller Blue Ruin, diretto da Jeremy Saulnier.

Il cast, composto per lo più da nomi sconosciuti al grande pubblico, è stato solo il punto culminate di una oscura trattativa per un film fino ad oggi rimasto completamente all’ombra. Il film segue le vicende di un uomo (Macon Blair) che vede la sua vita tranquilla sconvolta da notizie sgradite riguardo il suo passato, sino ad effettuare un atto di vendetta. Dimostrandosi un assassino improvvisato, l’uomo finisce in una lotta brutale per proteggere la sua famiglia da eventi estranei ed inquietanti. In un comunicato stampa, i responsabili della TWC Tom Quinn e Jason Janego hanno dichiarato:

E’ un capolavoro, un futuro classico del culto. Si tratta di una delle scoperte più eccezionali degli ultimi anni grazie alla mano abile di Jeremy. Non potremmo essere più eccitati per la nostra seconda collaborazione.

Il film è prodotto da Anish Savjani, Richard Peete e Vincent Savino.

Fonte: comingsoon.net

 
 

Inside Llewyn Davis dei fratelli Coen conquista Cannes!

Inside Llewyn Davis conquista Cannes: entusiasmo e accoglienza grandiosa da parte della critica.

 
 

Jennifer Lawrence a Cannes promuove La Ragazza di Fuoco

jennifer lawrence , fresca fresca di premio Oscar, è arrivata a Cannes per promuovere il suo prossimo film Hunger Games: La ragazza di Fuoco. La bellissima e bravissima attrice è stata accompagnata da due degli attori protagonisti del film, sequel del fortunatissimo Hunger Games, con lei c’erano infatti   (il fratellino di Chris-Thor-Hemsworth), che tornerà nel film nei panni del migliore amico Gale, e , new entry nel cast, che interpreterà invece Finnick Odair.

Ecco le immagini dei tre attori, insieme al regista :

Jennifer Lawrence cannes 2013

lawrence claflin hemsworth

hunger games cannes

Vi ricordiamo che Hunger Games: La ragazza di Fuoco è diretto da  e comprende nel cast , . Tutte le news sulla saga nel nostro speciale Hunger Games. Per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra scheda Hunger Games: La ragazza di FuocoTutte le foto del film nella nostra foto gallery:

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Trama: Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo” Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della nazione di Panem.

 
 

Alice nella Città 2013: Cattivissimo Me 2 e Gael Garcia Bernal!

Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, Direzione artistica di Alice nella Città, presentano nello Spazio Cinecittà del Festival di Cannes alcune anticipazioni sull’edizione 2013. Alice nella Città è un ampio progetto di promozione, divulgazione e sostegno del cinema e della cultura, rivolto soprattutto alle giovani generazioni. Sono state confermate questo pomeriggio le date della X edizione che si terrà dall’8 al 17 novembre, nelle stesse date e in collaborazione con il Festival Internazionale del Film di Roma ma con un programma autonomo e indipendente, e proporrà un concorso di opere in prima internazionale o europea. Produzioni molto attese e popolari ma non solo, troveranno spazio anche film meno visibili o addirittura mai arrivati in Italia, selezionati fra le più originali e innovative produzioni in circolazione, rivolte al mondo giovanile. Inoltre è previsto, in collaborazione con la piattaforma Mymovies, un panorama sul web dei migliori film dell’anno.

“La nostra politica” – ha ribadito oggi la Direzione artistica – “è cinema di qualità a prezzi contenuti”, e su questo “le amministrazioni sono fondamentali e certamente il Ministero diventa sempre più centrale per un Festival come il nostro; l’anno scorso è stato indispensabile”. “Il budget stimato per l’edizione 2013” – hanno continuato Bettini e Giannelli “è di 350.000 euro e stiamo lavorando in piena ricerca sponsor. Qui a Cannes stiamo lavorando anche sui contenuti e proprio qui abbiamo appena chiuso un accordo per il documentario che presenteremo in prima europea ad Alice nella Città: “Who Is Dayani Crystal” prodotto e interpretato da Gael Garcia Bernal e diretto dallo stesso Bernal insieme con Marc Silver sul tema dell’immigrazione”.

LE ATTIVITÀ DURANTE L’ANNO

 “ASPETTANDO IL FESTIVAL” APRE CON “CATTIVISSIMO ME 2”

“Aspettando il Festival” è un segmento di Alice nella Città e si snoda lungo tutto l’anno e si svolge in collaborazione con produzioni e distribuzioni cinematografiche. Propone incontri nelle scuole con registi e attori e organizza anteprime di film che coinvolgono un pubblico di famiglie e scuole di ogni ordine e grado. “Aspettando il Festival” si propone di sostenere e accompagnare i film durante l’intero ciclo, dalla selezione nel concorso fino all’uscita in sala, e di offrirsi come punto di riferimento per le produzioni nazionali e internazionali.

Il primo appuntamento con “Aspettando il Festival” è previsto nei primi giorni di ottobre e proporrà l’atteso secondo capitolo di “CATTIVISSIMO ME” (Despicable Me 2) il film d’animazione diretto da Pierre Coffin e Chris Renaud e con protagonisti del cast vocale Steve Carell, Al Pacino e Miranda Cosgrove. Il film è il quarto progetto della Illumination Entertainment ed è distribuito in Italia dalla Universal Pictures.

GLI SPAZI DI ALICE NELLA CITTÀ

Anche in questa prossima edizione 2013 i film saranno proiettati sia all’interno di alcune sale del Festival di Roma sia a Casa Alicelo spazio autonomo di Alice nella Città collocato a due passi dall’Auditorium. Casa Alice ospiterà, come lo scorso anno, varie realtà legate al mondo del cinema che saranno partner della manifestazione. In quest’ottica, resta confermato il connubio con la Libreria del Cinema sia per quanto riguarda la parte “ristoro” sia lo spazio “incontri” dedicato al cinema italiano, a cura di Giuseppe Piccioni. Altro partner di Alice nella Città sarà il portale My Movies. A esso sarà titolata la sala cinematografica di Casa Alice (Sala “Alice-Mymovies”) e inoltre verrà creata una sala cinematografica “virtuale” (sulla piattaforma web) con capienza predefinita, con l’obiettivo di avvicinarsi sempre di più alle nuove generazioni, di estendere al massimo le capacità fisiche e virtuali della sala e di far dialogare piattaforma web e sala cinematografica. In questo modo sarà possibile vedere i film del concorso sia nella sala cinema sia su internet. L’idea parte dalla volontà di poter rappresentare una piattaforma ideale che faccia convivere web e classico cinema.

NUOVA COLLABORAZIONE CON IL MENSILE CIAK – NASCE IL PREMIO CIAK ALICE / GIOVANI

Quest’anno s’inaugura una nuova collaborazione con il mensile di cinema diretto da Piera Detassis, CIAK. L’unione di queste due realtà ha portato a ideare il Premio Ciak Alice/Giovani. Questa nuova categoria di premio dei CIAK D’ORO 2013 è dedicata al miglior film italiano rivolto al mondo dei ragazzi. A scegliere il vincitore saranno i lettori del cine-magazine insieme con gli studenti delle scuole che collaborano durante l’anno con Alice. La selezione avverrà tra una rosa di 12 titoli condivisi con la direzione di Alice nella Città: si tratta di pellicole uscite in sala tra il 1 maggio 2012 e il 30 aprile 2013 che Alice nella Città ha selezionato riservando una particolare attenzione alle opere prime e a quei film con tematiche legate al mondo giovanile e  poco noti al grande pubblico.

La premiazione avverrà il prossimo 4 giugno durante la cerimonia dei CIAK D’ORO. Questa iniziativa è solo una delle tante che contribuiscono a proseguire l’attività di Alice nella Città anche nel corso dell’intero anno scolastico, dialogando con gli studenti in modo continuo attraverso varie forme di coinvolgimento e d’intervento.

LA GIURIA DI ALICE E L’AFFIANCAMENTO DI TUTOR AUTOREVOLI

Il 25 maggio si concluderà la selezione della Giuria Young di Alice. I ragazzi dovranno avere un’età compresa fra i 15 e i 19 anni. Le novità di quest’anno riguardano il fatto che la giovane giuria sarà affiancata da tutor di rilievo del mondo del cinema e dello spettacolo. La prima ad aver confermato è la regista Maria Sole Tognazzi.

PARTNERSHIP CON “PORDENONE LEGGE”

Durante questo ultimo anno Alice nella Città ha avviato una collaborazione con la manifestazione dedicata ai ragazzi: “Pordenone legge”. I migliori 5 classificati al concorso di “Pordenone legge” saranno ingaggiati come veri e propri reporter nella redazione del daily di Alice nella Città durante i giorni del Festival.

 
 

Nuova featurette di L’Uomo d’Acciaio

L’ennesima featurette di L’Uomo d’Acciaio è oggi online su Youtube. Il filmato ci porta direttamente sul set, con interviste e opinioni dei prtagonisti, correlate da scene inedite di Superman e del Generale Zod.

Eccovi il filmato:

Vi ricordiamo che L’Uomo d’Acciaio uscirà negli USA il 14 giugno 2013 e nel cast oltre ai già citati Henry Cavill e Russell Crowe ci sono anche Amy Adams, Diane Lane,  Kevin Costner,Laurence Fishburne, Michael ShannonL’uomo d’Acciaio è diretto da Zack Snyder.

Tutte le info utili nella nostra Scheda Film: L’uomo d’Acciaio. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel

 
 

Tutti pazzi per Rose : una clip e il trailer italiano!

Tutti pazzi per Rose recensione

tutti pazzi per roseNoi di Cinefilos.it l’abbiamo visto all’ultimo Festival di Roma e con il titolo di Populaire. Il film arriverà nelle sale italiane distribuito di BIM con il titolo Tutti Pazzi per Rose e vi mostriamo oggi una clip e il trailer del film:

 

Qui trovate la nostra recensione, mentre a seguire la trama del film:

Primavera 1958. Rose Pamphyle ha 21 anni e vive con suo padre, un burbero vedovo titolare dell’emporio di un piccolo villaggio in Normandia. Rose è promessa in sposa al figlio del proprietario dell’autofficina e l’attende un destino di casalinga docile e devota. Ma Rose non vuole saperne di una vita del genere. Così decide di partire per Lisieux, dove il trentaseienne Louis Echard, carismatico titolare di un’agenzia di assicurazioni, sta cercando una segretaria. Il colloquio per l’assunzione è un fiasco totale. Ma Rose ha un dono: batte i tasti della macchina per scrivere a una velocità vertiginosa e così riesce suo malgrado a risvegliare l’ambizioso sportivo che sonnecchia in Louis… Se vuole ottenere il posto, Rose dovrà partecipare a delle gare di velocità dattilografica. Ignorando i sacrifici che la giovane dovrà compiere per raggiungere l’obiettivo, Louis si improvvisa allenatore e decreta che farà di Rose la dattilografa più veloce di Francia, e perfino del mondo! E l’amore per la competizione sportiva non va necessariamente d’accordo con l’amore puro e semplice…

 
 

La Grande Bellezza: ecco la colonna sonora

La grande bellezza
Foto di Gianni Fiorito

Su Deezer è stata pubblicata in esclusiva la colonna sonora originale di La grande bellezza, il nuovo film di Paolo Sorrentino.  La Medusa e Indigo Film forniscono quindi le tracce del film, che sarà presentato questo lunedì al Festival di Cannes, per poi entrare nelle nostre sale il 21 maggio.

L’album contiene due dischi con ben 29 tracce e potete trovarle a questo link:

Colonna sonora La grande bellezza

Il link vi permette di ascoltare i primi 30 secondi di ogni traccia mentre, inscrivendovi al servizio di Deezer, potrete ascoltare l’intera colonna sonora.

La Grande Bellezza, nuovo attesissimo film di Paolo Sorrentino con protagonista Toni Servillo, uscirà nelle sale il 21 maggio. Oltre al protagonista fanno parte del cast di contorno anche  Carlo Verdone a Sabrina Ferilli a Isabella Ferrari.

Questa la trama del film:

Roma si offre indifferente e seducente agli occhi meravigliati dei turisti, è estate e la città splende di una bellezza inafferrabile e definitiva. Jep Gambardella ha sessantacinque anni e la sua persona sprigiona un fascino che il tempo non ha potuto scalfire. È un giornalista affermato che si muove tra cultura alta e mondanità in una Roma che non smette di essere un santuario di meraviglia e grandezza.

 
 

Marvel: si pensa già alla fase 3!

Marvel Studios

Un’interessante intervista a Kevin Faige è apparsa su Entartainmente Weekly. Faige si è dilungato riguardo diversi argomenti e personaggi del

 
 

Spike Lee nuovo regista di Gold

Spike_LeeMichael Mann passa ufficialmente il testimone a Spike Lee. Sarà il regista di Atlanta a dirigere Gold, a causa degli impegni che costringono il

 
 

Dwayne Johnson vuole un posto nel mondo Marvel!

Dwayne Johnson, anche conosciuto come The Rock, si propone per un posto nell’universo Marvel. Dopo le parole di Kevin Faige, che si era detto interessato a coinvolgerlo in uno dei lavori dedicati ai personaggi della casa statunitense, lo stesso attore ha deciso di lanciarsi direttamente dal suo profilo Twitter, proponendosi niente meno che per il ruolo di Luke Cage, pubblicando anche un’immagine per dimostrare quanto si ritenga perfetto per il ruolo.

Luke Cage, il cui vero nome è Carl Lucas, è un personaggio del mondo fumettistico Marvel, noto anche con gli pseudonimi di “Eroe a pagamento” e “Power Man II”. Il personaggio fece la sua prima apparizione nel 1972 e fu il primo character afroamericano ad ottenere una sua serie personale. Il nome di Luke Cage ispirò anche l’attore Nicolas Cage (che in realtà si chiama Nicholas Kim Coppola) nella scelta del suo nome d’arte. Dal punto di vista delle abilità del personaggio, Luke Cage ha una pelle resistentissima, praticamente immune alle pallottole e ad attacchi come i raggi repulsori di Iron Man, e solo le alte temperature e l’adamantio possono fondere e scalfire la sua pelle. Luke ha, inoltre, una superforza tra le più rilevanti dell’universo Marvel: molto più forte dell’Uomo Ragno, probabilmente solo la Cosa, Thor e Hulk possono vantare una forza superiore alla sua.

Kevin Feige aveva parlato di Dwayne Johnson in una recente intervista a Collider, esprimendosi con queste parole:

Il nome di Dwayne Johnson è uscito in passato. Sono un suo grande fan, penso sia incredibile. Devo averlo incontrato una volta tempo fa, ma la realtà è che non ci siamo mai incontrati, non lo conosco veramente. Ma penso abbia una personalità incredibile e sia una forza della natura. E’ fantastico in Pain & Gain, perfetto in G.I. Joe, è un essere umano fantastico. Il suo Twitter è fantastico e promuove al meglio quello che fa. Sarebbe bello che si unisse all’Universo Cinematografico Marvel in qualche modo, prima o poi.

Ecco il tweet dell’attore con l’immagine scelta:

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Nuovi banner italiani per Man of Steel

Sono online nuovi banner italiani di Man of Steel L’Uomo d’Acciaio, il nuovo film di Zack Snyder che riporterà sugli schermi il supereroe per eccellenza, quello con la S maiuscola, Superman, rivisitato sotto la nuova concezione del regista di 300 e del produttore Christopher Nolan.

Ecco i nuovi manifesti:

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Man of Steel uscirà negli USA il 14 giugno 2013, il 20 giugno sarà invece nelle sale nostrane. Nel cast ci sono Henry Cavill, Russell Crowe, Amy Adams, Diane Lane,  Kevin Costner,Laurence Fishburne, Michael ShannonL’uomo d’Acciaio è diretto da Zack Snyder.

La sinossi ufficiale del film: Nel pantheon dei supereroi, Superman è il personaggio più conosciuto e venerato di tutti i tempi. Clark Kent/Kal-El (Henry Cavill) è un giovane giornalista che si sente alienato dai suoi poteri dallo straordinario potenziale. Trasportato anni fa sulla Terra dal pianeta Krypton, Clark deve far fronte a una drammatica domanda ‘Perché sono qui?’. Plasmato dai valori dei suoi genitori adottivi, Martha (Jessica Lane) eJonathan Kent (Kevin Costner), Clark scopre che avere abilità straordinarie significa prendere decisioni difficili. Quando il mondo ha un disperato bisogno di stabilità, una minaccia terribile si fa sempre più vicina. Clark deve diventare l’Uomo d’Acciaio, per proteggere le persone che ama e brillare come faro di speranza per il mondo intero nei panni di Superman

Tutte le info utili nella nostra Scheda Film: L’Uomo d’Acciaio. Tutte le news nel nostro speciale: L’Uomo d’Acciaio

 
 

Gemma Arterton nella nuova clip di Byzantium

Ecco una nuova clip di Byzantium, film che vede protagonista la sensuale Gemma Arterton (Hansel e Gretel Cacciatori di Streghe) alle prese con una storia di vampiri e diretta dal regista Neil Jordan, che dopo Intervista col Vampiro sembra aver sviluppato una particolare affezione verso i maledetti figli del Demonio.

Ecco la clip:

Protagonisti del film insieme a  sono  .

Trama: Due giovani donne arrivano in una cittadina britannica presentandosi con nomi falsi e senza dichiarare la loro vera età. Il rapporto tra loro non è chiaro. Sono sorelle come dicono? Oppure madre e figlia? La più grande, Claire, lavora in un pub. La più giovane, Eleanor, va a scuola.

byzantiumDurante un corso di teatro a scuola, Eleanor confessa di avere più di duecento anni e di essere sopravvissuta così a lungo, bevendo sangue. I suoi compagni pensano sia pazza. Il suo nuovo amico Frank, invece, decide di ascoltare le sue confessioni: perché mai qualcuno desidererebbe essere un non-morto?

La ragazza comincia a scrivere la storia della sua vita come se fosse uno spettacolo teatrale. Lì si descrive come un’orfana cresciuta in un istituto privato, rivelando anche che Claire era una prostituta nella Londra del diciannovesimo secolo. La situazione precipita, e la gente comincia a sparire. Eleanor e Claire sono davvero vampire o semplicemente donne in fuga da grandi problemi?

 
 

Miele : tanti applausi per Valeria Golino a Cannes

valeria Golino cannes mieleGli applausi della stampa la mattina si sono trasformati in ovazioni alla proiezione serale di Miele , l’esordio alla regia di un lungo di Valeria Golino. Il film è in concorso nella sezione Un Certain Regard e alla Camera d’Or del Festival di Cannes in corso. A godere della calda accoglienza riservata al film erano presenti in sala la Golino, accompagnata dagli attori Jasmine Trinca, Carlo Cecchi, Vinicio Marchioni, Libero De Rienzo e i produttori Viola Prestieri e Riccardo Scamarcio.

Miele_PosterL’attrice, e ora regista, aveva dichiarato di essere molto tesa per la sua presenza al prestigioso Festival, e adesso può finalmente rilassarsi.

Il film, presentato alla stampa italiana qualche settimana fa, non aveva però destato tutti questi applausi. Sarà forse l’effetto Festival che falsa la percezione dei film proiettati? O forse sarà che la stampa estera è più bendisposta verso un certo tipo di cinema?

Quello che possiamo dire con certezza è che se la Golino ha avuto successo a Cannes, il cinema italiano può solo trarre beneficio da questi applausi, in attesa, ovviamente, di Paolo Sorrentino.

 
 

Cannes 66 : oggi L’ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci

L'ultimo imperatoreArriverà l’ultimo imperatore oggi sulla croisette, l’ultimo (Scola a parte) grande regista italiano a cui il mondo ancora guarda con ammirazione, quel Bernardo Bertolucci che con il suo film L’Ultimo Imperatore vinse nove premi Oscar e toccò vette mai raggiunte da registi italiani all’estero. Oggi il regista di Ultimo Tango a Parigi presenta nell’ambito di Cannes Classics la versione rimasterizzata proprio de L’Ultimo Imperatore.

Ma a parte l’evento speciale, che come è giusto crea sempre chiacchiere e attese, oggi il Concorso cannense offre due pellicole: Jimmy, di Arnaud Desplechin con Benicio Del Toro e Mathieu Amalric e Like Father Like Son di Kore-Eda Hirokazu con Masaharu Fukuyama e Machico Ono. Accanto alla proiezione speciale dedicata a Bertolucci ci sarà anche quella del regista italiano Roberto Minervini, che è volato all’estero per poter realizzare il suo Stop the Pounding Heart, con Sara Carlson e Colby Trichell.

Il Fuori Concorso vede invece Monsoon Shotout di Amit Kumar, mentre la sempre interessantissima sezione Un Certain Regard vedrà presentati oggi Grand Central di Rebecca Zlotowski con Tahar Rahim e Lea Seydoux e Bends di Flora Lau.

Un grande nome si affaccia alla Quinzaine in questa giornata festivaliera: Alejandro Jodorowsky che presenta sulla croisette La Danza de la Realidad. L’inglese Paul Wright è invece nella Semaine de la Critique, con For Those in Peril.Una prevalenza di cinema orientale (dal Medio Oriente al Giappone) sembra aver invaso la croisette, neanche si trattasse della Venezia di Muller, sicuramente la visione dei film da parte della stampa ci saprà dire di più e meglio sull’effettivo valore delle pellicle presentate.

 
 

Una Notte da leoni 3 Trailer vietato ai minori!

La Warner Bros. Pictures ha rilasciato un nuovo Red Band Trailer di Una notte da leoni 3 che ripercorre un po’ anche la storia dei due precedenti capitoli. Il red band trailer sono i trailer vietati ai minori. 

 
 

The White Circus: Asa Butterfield e Chloe Moretz nel cast!

Chloe Moretz Hugo-Cabret

Saranno Asa Butterfield(il bambino col pigiama a righe, Hugo Cabret) e Chloe Moretz(Carrie, Kick Ass) i protagonisti di The White Circus, nuovo fantasy diretto dai registi emergenti Chris Lavis e Maciek Szczerbowski. Nel cast, troveremo anche Andrea Riseborough e Christian Friedel.

Il film sarà una fiaba dark che racconterà la storia di un pilota schiantatosi col suo aeroplano e costretto a intraprendere un lungo viaggio in una terra devastata dalla guerra.

Le riprese del film inizieranno a febbraio 2014 in Germania per poi proseguire in Serbia.

I giovani Butterfield e Moretz torneranno presto al cinema rispettivamente con Ender’s Game, ultima fatica di Gavin Hood, e Kick Ass 2.

Dei due registi, nomi solidi nel campo dell’animazione stop motion, la produzione ha detto: “Chris e Maciek sono gli eredi naturali di Terry Gilliam, Jim Henson e Tim Burton. I loro lavori risentono di un crossover di influenze e inoltre sono ricchi di appeal perché intelligenti e innovativi”.

 
 

Red: La Lionsgate punta già al terzo capitolo!

Red 2

 

Red 2 non uscirà prima del 19 luglio 2013, eppure sembra che la Lionsgate abbia già fatto firmare Jon and Erich Hoeber, già sceneggiatori di Red e Red 2, per scrivere il terzo capitolo del franchise.

La saga è basato su una serie di fumetti di Warren Ellis and Cully Hamner e la sua versione cinematografica del 2010 aveva riunito star del calibro di Bruce Willis, Helen Mirren, John Malkovich e Morgan Freeman, dando una buona prova al box office e incassando in patria  90 milioni di dollari  e 199  worldwide.

Red 2 vedrà ancora una volta Willis e la sua colorita banda di agenti in pensione riunirsi per un’altra avventura, stavolta in compagni di Catherine Zeta- Jones e Anthony Hopkins, nuovo villain della storia.

fonte: The Hollywood Reporter

 
 

Il fim di Assassin’s Creed uscirà il 22 Maggio 2015!

Assassin's Creed

Finalmente arrivano notizie sul film basato sul popolare videogioco Assassin’s Creed della Ubisoft che come sappiamo vede al momento protagonista Michael Fassbender. Ebbena la pellicola ha una data di uscita ufficiale, che sarà durante il weekend del Memorial Day, il 22 Maggio 2015. Finora, nessun regista è stato annunciato per il film ma con la data di uscita ormai fissata a breve dovrebbero anche annunciare chi ci sarà al timone dell’adattamento. Inoltre sappiamo che sarà 20th Century Fox a distribuire il film che sarà co-prodotto a New Regency Pictures. La pellicola quindi dovrebbe uscire tre settimane dopo il secondo capitolo della Marvel The Avengers 2.

Tutte le info sul gioco:

Assassin’s Creed è un videogioco sviluppato da Ubisoft Montreal e pubblicato da Ubisoft. Il gioco è stato presentato nella conferenza dell’E3 2005 prima come esclusiva PlayStation 3 e poi è stato annunciato anche per Xbox 360. In seguito è uscito l’adattamento per Microsoft Windows nell’aprile 2008. È il primo episodio dell’omonima serie. Assassin’s Creed è ambientato nel 1191, periodo storico nel quale la Terra Santa è devastata dalla Terza Crociata.

La campagna in Terra Santa di Riccardo Cuor di Leone fece in parte dimenticare le sconfitte di alcuni anni prima e attraverso una saggia tregua i pellegrini cristiani ebbero il permesso di visitare Gerusalemme, che restava comunque in territorio musulmano. Questo fu uno degli eventi che più contribuirono a innalzare la fama di Saladino come condottiero leale e onesto. Nascosto nella segretezza dei loro rifugi un gruppo di guerrieri appartenenti alla setta degli Assassini intendono riportare la pace in Terra Santa eliminando i capi corrotti delle due fazioni. I giocatori assumono il ruolo di Altaïr Ibn La-Ahad (aquila in volo), uno dei priori della setta ed il più abile a padroneggiare le arti degli assassini, prescelto per diventare un giorno il capo della setta. Egli viene incaricato dal Gran Maestro Al Mualim di far finire la guerra nelle città della Terra Santa per riscattare il suo onore e il suo rango. Inoltre il suo abito bianco lo aiuta a mimetizzarsi meglio tra la folla e, in particolar modo, tra gli eruditi di un tempo, grazie al suo grande cappuccio. Altair si ritroverà ad affrontare i Crociati, gli Ospitalieri, i Templari, i Teutonici e i Saraceni e ovviamente le guardie cittadine.

 
 

Tra furti e pistole il cinema diventa realtà al Festival di Cannes

Festival di cannes 2013Come in Caccia al ladro, questa mattina una parure di gioielli Chopard è sparita dalla camera del Novotel di Cannes, di una dipendente della maison svizzera. Come in un film western, questa sera sono stati esplosi dei colpi d’arma da fuoco nei pressi della stazione televisiva el talk show Gran Journal della Tv francese Canal+, stazionata vicino alla spiaggia di Martinez dove si svolge il Festival di Cannes.

Per quanto riguarda il primo avvenimento, i furti sono frequenti durante i Festival, tuttavia raramente hanno questa portata mediatica e di valore. I ladri hanno prelevato la preziosa refurtiva dalla cassaforte all’interno della stanza della commessa di Chopard. Alla diffusione della notizia grande panico tra vip e ospiti, ma l’organizzazione ha rassicurato tutti e soprattutto la “palma” è stata dichiarata al sicuro. I ladri sono ancora in fuga, ma almeno l’uomo che ha scatenato il far west nei pressi della stazione di Canal+ è stato arrestato: ospiti alla postazione c’erano i giurati Christoph Waltz e Daniel Auteuil. L’uomo, un folle di 42 anni, avrebbe minacciato di avere una bomba, poi ha sparato con quella che si è rivelata una scacciacani. Solo dopo l’arresto ha dichiarato: “L’ho fatto in nome del mio Dio”.

 
 

Dragonheart: recensione del film di Rob Cohen

Dragonheart

Dragonheart è il film del 1996 diretto da Rob Cohen e con protagonisti nel cast Dennis Quaid, David Thewlis, Sean Connery (voce), Pete Postlethwaite, Dina Meyer, Jason Isaacs, Julie Christie, Brian Thompson, John Gielguld (voce).

DragonheartTrama di Dragonheart: Britannia, X secolo: appena succeduto al tirannico padre, il giovane principe Einon (David Thewlis) viene ferito mortalmente: soccorso dal fido maestro Bowen (Dennis Quaid), che l’ha cresciuto educandolo ai valori dei Cavalieri di Re Artù, il ragazzo viene salvato da un drago (voce di Sean Connery), che gli dona metà del suo cuore, legando indissolubilmente il proprio destino al suo, facendogli promettere che non seguirà le orme paterne.

Il potere tuttavia corrompe, l’arroganza è dietro l’angolo e così il ‘buon principe’ non tarda a mostrarsi peggiore del padre…  Dopo aver tentato senza successo di riportare l’ex allievo a più miti consigli, Bowen si convince che la causa di tutto sia proprio il drago e il ‘dono’ da lui fatto al giovane; dopo una lunga ricerca (nel corso della quale Bowen si specializzerà nel ruolo di ‘ammazzadraghi’) i due si scontrano, stringendo poi un’amicizia che attraverso alterne vicende li porterà ad appoggiare la rivolta contro il tiranno, fino allo scontro finale.

Dragonheart, diventato un cult fantasy

Analisi: Rob Cohen (che nello stesso anno dirige il catastrofico Daylight, dando alla propria carriera una svolta che, lo porterà tra l’altro dietro alla macchina da presa per xXx e il primo episodio di Fast & Furious) dirige questo fantasy un po’ sui generis, dove certi ruoli tradizionali del genere si ribaltano: così, il proverbiale drago diventa uno dei ‘buoni’ che s’impegneranno a combattere un re despota, mentre il  consigliere storico di quest’ultimo (che in certe situazioni è spesso circondato di ambiguità), finisce per diventare un cavaliere errante che sbarca il lunario con metodi non sempre ‘onesti’, prima di farsi di coinvolgere dalla sommossa popolare volta ad abbattere il tirannico monarca.

dragonheart filmCharles Edward Pogue firma la sceneggiatura, per la produzione firmata Raffaella De Laurentiis con un 57 milioni di dollari che verrà più che raddoppiato al botteghino, in tempi – siamo nel 1997 – in cui l’hype per il genere fantasy scatenato dalla trilogia del Signore degli Anelli era ancora ben al di là dallo scoppiare. A interpretare il ruolo di Bowen viene chiamato Dennis Quaid,  interagendo col drago, per i tempi ottimamente animato da Phil Tippett e della Industrial Light e Magic, sulla scorta dell’esperienza fatta con i ‘lucertoloni’ di Jurassik Park; a dargli la voce, viene chiamato un ‘mostro sacro’ come Sean Connery (ma il film si fregia di altri ‘camei’ di rilievo: uno, solo vocale, di John Gielguld, l’altro di Julie Christie nel ruolo della regina madre).

Il cast è completato da David Thewlis nel ruolo del re: l’attore avrebbe in seguito legato il suo nome al personaggio di Remus Lupin nella saga di Harry Potter; nel resto del cast si distingue Pete Postlethwaite, nel ruolo a lui molto congeniale di un monaco. La colonna sonora è affidata a Randy Edelman, in seguito collaboratore abituale dello stesso Cohen.

Discreto sotto il profilo degli incassi, il riscontro di Dragonheart non lo fu altrettanto da parte della critica, che non fu unanime e discretamente divisa: si tratta ovviamente di un film ‘di genere’, che la presenza di un drago parlante  rende inevitabilmente diretto soprattutto a un pubblico infantile e di famiglie.

Visto oggi, dopo che Peter Jackson & Co. hanno stabilito i nuovi ‘canoni’ del genere per il grande schermo, appare a suo modo ingenuo, tuttavia col senno di poi si lascia guardare, nel suo apparire ormai il film di un’altra epoca; a vederlo usando uno sguardo troppo ‘attuale’, c’è il forte rischio di ritrovarsi a sbadigliare. Trama e sceneggiatura appaiono adatte all’occasione, apprezzabile l’intento di fare un film ‘di genere’ senza prendere alcun riferimento letterario preciso e anzi cercando di scompaginare i ruoli classici di questo tipo di storie.

Il limite principale di Dragonheart forse risiede in interpretazioni non memorabili: Quaid con la sua ‘faccia da schiaffi’ appare tutto sommato adatto al ruolo di Bowen, ma nulla più di questo; l’interpretazione di Thewlis non  è certo memorabile, mentre ovviamente a rubare la scena è il drago, ovviamente più con la presenza che con la voce, donatagli da uno Sean Connery chiamato principalmente a coprire il ruolo di ‘nome di grido’ per attirare un maggior numero di spettatori.

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Dragonheart ha avuto due sequel direct-to-video, Dragonheart 2 e Dragonheart 3 – La maledizione dello stregone. 

Dragonheart 2, il sequel

Dragonheart 2Dragonheart 2 è il film del 2000 diretto da Doug Lefler. Protagonisti di Dragonheart 2, sono Chris Masterson, Harry Van Gorkum, Henry O, Tom Burke, Rona Figueroa.

In Dragonheart 2 Geoff è uno stalliere con il sogno di diventare cavaliere. Ad aiutarlo a raggiungere il suo scopo Drake, ultimo drago ancora vivo, che diventa suo compagno d’armi. 

Dragonheart 3 – La maledizione dello stregone

Dragonheart 3Dragonheart 3 – La maledizione dello stregone è il terzo film del 2004. Diretto da Colin Teague, il film vede protagonisti Jassa Ahluwalia, Jonjo O’Neill, Jake Curran, Dominic Mafham, Christopher Fairbank.

In Dragonheart 3 – La maledizione dello stregone, quando l’aspirante cavaliere Gareth va alla ricerca di una cometa caduta che si dice possa contenere dell’oro, trova il drago Drago (doppiato da Ben Kingsley). Dopo il salvataggio di Gareth da parte di Drago, i due diventano inseparabili e devono lavorare insieme per sconfiggere un malvagio stregone e fermare il suo regno di terrore. Lungo la strada, Gareth impara il vero significato di essere un cavaliere.

 
 

Paolo Sorrentino e la rinascita del cinema italiano

Paolo Sorrentino
Foto di Leonardo Rossano © Cinefilos.it

Sono passati poco più di dieci anni dall’esordio dietro la macchina da presa di Paolo Sorrentino e sono stati sufficienti per imporlo nel panorama del cinema italiano ed internazionale come una delle voci, o meglio degli sguardi contemporanei più acuti e originali. Assieme a Matteo Garrone è stato ed è uno dei protagonisti della rinascita del cinema italiano, che da anni si attendeva. Di rinascita infatti si è parlato quando il suo Il Divo e Gomorra di Garrone conquistarono Cannes nel 2008. Ma già nel 2004 l’ottima accoglienza riservata oltralpe a Le conseguenze dell’amore aveva portato a valutare con più attenzione e apprezzare l’opera di questo giovane regista napoletano anche nell’Italia esterofila.

A caratterizzarlo è uno stile meticoloso, attento ai dettagli, ma anche imprevedibile e spiazzante, che crea meccanismi visivi perfetti e intriganti, svela punti di vista inattesi e prospettive insolite. I suoi protagonisti sono antieroi, perdenti da sempre o meglio ancora, vincenti divenuti perdenti, dimenticati, vittime di sé stessi e dei propri errori, più che del caso o di un prossimo senza scrupoli. Non sono certo stinchi di santo: quasi tutti rappresentanti di un’umanità mediocre, ad accostarli si ottiene un discreto caleidoscopio dei vizi umani, mentre scarse sono le virtù.

In tutti, però, c’è qualcosa che li rende estremamente umani: se non qualche lato positivo, qualche commovente debolezza che li avvicina allo spettatore e lo spinge a empatizzare. È uno sguardo mai compiaciuto o condiscendente, ma sempre complesso e a tutto tondo, affascinato dalle parabole discendenti e dagli improvvisi scatti d’orgoglio, dalle sterzate inaspettate verso il meglio o il peggio, dai piccoli eventi che scatenano grandi conseguenze. Uno sguardo che sa essere universale, senza porsi confini di spazio, tempo e genere; che ama spaziare, unendo realtà e fantasia, visionarietà e concretezza in una formula personalissima e sempre suggestiva.

Paolo Sorrentino, biografia

Paolo Sorrentino nasce a Napoli nel 1970 da padre bancario e madre casalinga; perde entrambi a 17 anni. Forse per questo, ha dichiarato in un’intervista, non è diventato un bancario come suo padre. Da metà anni ’90 si dedica invece al cinema, per cui scopre di avere passione e talento. Si cimenta nella direzione di corti e nella sceneggiatura. È il 1998 quando si fa notare scegliendo di collaborare con il regista Antonio Capuano, assieme al quale scrive Polvere di Napoli. La pellicola riscuote un buon successo a Locarno. Nello stesso anno dirige il corto L’amore non ha confini, premiato al Roma Independent Film Festival. Con questo lavoro Sorrentino intraprende anche la collaborazione con la Indigo Film, che lo accompagnerà negli anni a venire attraverso molti successi. Il lavoro di sceneggiatura lo avvicina anche alla tv, dove si occupa di alcuni episodi della serie La Squadra.

L’esordio nel lungometraggio arriva nel 2001 con L’uomo in più. Protagonisti due uomini legati da casuali quanto precise affinità: stesso nome, Antonio Pisapia, stessa data di nascita, 15 agosto, stessa parabola esistenziale, seppur in ambiti diversi – musica e calcio – stelle nei primi anni ’80, poi il declino. Dalla gloria al dimenticatoio, l’uno vittima di scelte sbagliate e di una vita di eccessi, l’altro di un incidente che gli stronca la carriera. Per tratteggiare le due figure, Sorrentino s’ispira a Franco Califano e ad Agostino Di Bartolomei, mentre per le interpretazioni dei due Pisapia sceglie rispettivamente Toni Servillo e Andrea Renzi. Le loro vicende scorrono parallele per poi intrecciarsi brevemente. Solo uno dei due riuscirà a reagire. L’ambientazione è napoletana, ma si tratta di una Napoli nascosta, insolita, come le vite dei protagonisti, dimenticati da tutti tranne che dal regista, che li osserva e ce li  fa conoscere, coadiuvato dalle ottime interpretazioni dei protagonisti. Sorrentino ottiene così, oltre al  Ciack d’Oro alla sceneggiatura – sempre opera sua – il Nastro d’Argento per il miglior esordio, segno che la critica ripone in lui grandi speranze.

Le conseguenze dell’amore

Speranze soddisfatte nel 2004, quando alla difficile prova del secondo film, Paolo Sorrentino partenopeo crea quel gioiellino di culto che è Le conseguenze dell’amore. Contando ancora sulle doti attoriali di Servillo, con cui ha intrapreso una collaborazione destinata a tramutarlo nel suo attore “feticcio”, Sorrentino si sofferma su un altro perdente: Titta Di Girolamo. E’ un esperto di borsa e transazioni finanziarie, che si è fatto abbagliare dai guadagni facili, si è messo in affari con la mafia, ha commesso un grave errore e lo sta pagando. Lo paga vivendo da solo in un lussuoso albergo svizzero. Lontano da moglie, figli e relazioni sociali. Dalle sue mani transitano valige piene di soldi sporchi che lui provvede diligentemente a riciclare presso le banche per conto della criminalità. La sua vita è come un orologio svizzero, scandita  da ritmi precisi; lui appare freddo e impassibile, così come l’ambiente in cui si muove.

Poi entra in gioco un fattore che scompagina questo delicato e precisissimo equilibrio: l’amore per una ragazza, barista dell’hotel dove Titta alloggia. Le sue conseguenze saranno imprevedibili ma nefaste per entrambi, dando però a Titta l’occasione per mostrare il suo lato più umano, per riscattarsi in un certo modo, mostrando generosità, e coraggio, orgoglio e dignità. Una visione comunque estremamente pessimistica quella sorrentiniana: l’amore, alla fine resta un miraggio, una fugace apparizione, irrealizzabile, e anche l’amicizia è concepita in maniera singolare, quasi asettica, seppure portatrice di senso positivo, in quanto travalica distanze e confini per restare indissolubile. Stilisticamente il film è costruito in consonanza  con l’estrema precisione e meticolosità del suo protagonista: il bianco, i colori freddi, gli specchi, le superfici metalliche, le scocche di automobili rendono la freddezza del personaggio e degli ambienti in cui si muove; i piani sequenza, le azioni ripetute, i rumori ricorrenti, come il fruscio delle banconote, o il rumore della corda della valigia che si tende (presaga di un trolley che verrà) sottolineano la ripetitività della vita di Titta, fatta di procedimenti sempre uguali a sé stessi, inquietanti e rassicuranti al tempo stesso.

Il film scorre lento, parco di parole, che sono però sempre meticolosamente pensate e mai casuali, e restano come epigrafi nella memoria degli spettatori. Con questo lavoro presentato a Cannes, Paolo Sorrentino si affaccia nel panorama internazionale e sulla scorta della buona accoglienza, il film fa incetta di premi in Italia: David al film, alla regia, alla sceneggiatura dello stesso Sorrentino, alla fotografia di Luca Bigazzi; Nastro d’Argento a Toni Servillo. È una vera svolta nella carriera del regista partenopeo, che accresce enormemente la sua popolarità tra il pubblico.

Il 2006 è l’anno de L’amico di famiglia, favola nera di grottesco squallore e di orrori umani senza fine, da ogni parte, senza distinzioni o preferenze. Non è solo cioè, il laido e ripugnante protagonista Geremia de’Geremei/Giacomo Rizzo a suscitare col suo aspetto e con il suo sporco mestiere d’usuraio, con le sue maniere melliflue e ciniche, la nostra riprovazione. Così accade anche per i personaggi all’apparenza “buoni”, o “normali”, come la bella e giovane Rosalba/Laura Chiatti, che da vessata si trasforma in vessatrice, o l’amico, socio, poi traditore, Gino/Fabrizio Bentivoglio, che finiscono per rivelare una crudeltà e un cinismo quanto meno pari a quello del protagonista. Un ritratto impietoso della società tutta, insomma. La visione pessimistica è qui ancor più radicalizzata che nella pellicola precedente. Le fanno in un certo senso da contraltare, i giochi virtuosi della macchina da presa, o le incursioni di strambi oggetti di scena. Sorrentino si mostra ancora una volta abile nel padroneggiare il mezzo espressivo. Tuttavia, sarà per l’estetica respingente di luoghi e personaggio, per la bassezza e aridità che tutto comunica, per l’angosciante assenza della benché minima speranza, per una certa ridondanza visiva, il film può risultare meno coinvolgente dei precedenti. Serve però a confermare le indubbie doti di Paolo Sorrentino, anche qui sceneggiatore, e a guadagnare ancora una volta il passaggio a Cannes.

il divoIl 2008 è l’anno della vera e propria consacrazione internazionale con Il Divo, in cui si rinnova la collaborazione con Toni Sevillo, capace di dare magistralmente corpo alla figura di Giulio Andreotti, reinterpretata dalla caleidoscopica immaginazione sorrentiniana. Uno sguardo sorprendente e inaspettato, come sempre è quello del regista partenopeo. Una delle figure che hanno segnato profondamente la politica italiana del ‘900 viene qui presentata sotto una luce completamente nuova. Non può non dirsi un film anche politico, ma la visione è molto più ampia. Si fa luce, al solito, su un sistema complesso e complessivo che è la politica italiana, ma anche sulla società italiana, che quella politica rappresenta. Inoltre, si va a guardare, a scoprire, a immaginare l’Andreotti sconosciuto, privato, con i suoi vizi, manie, ossessioni, potenti emicranie, tratteggiandolo con una vivace e ironica vena grottesca e surreale.

Di questa figura controversa Sorrentino fa una maschera imperturbabile, immersa in un sistema melmoso, che tuttavia sembra non scalfirlo. Impenetrabile, come una cassaforte che custodisce inconfessabili segreti, ma anche come assente, attonito, forse dimentico di sé per sopravvivenza. Una trasformazione anche fisica cui Servillo si presta ottimamente, grazie alla sua capacità di rendere l’intensità del personaggio grazie anche al solo sguardo. La pellicola riesce poi ad essere anche divertente e godibile, grazie ad uno stile eclettico e visionario che mescola immagini stravaganti, luci, colori e musica in un mix quasi esplosivo. La realtà risulta così più viva e pregnante, proprio perché “corretta” dalla lente della fantasia. Presentato a Cannes, conquista il Premio della giuria, ed è poi largamente apprezzato dalla stampa estera, come in patria da critica e pubblico. Guadagna il Nastro d’Argento per la Miglior regia, sceneggiatura e produzione, oltre che per l’interpretazione di Toni Sevillo.  Inoltre, ottiene sei David di Donatello.

Ormai amato in Francia e acclamato protagonista della nuova cinematografia italiana, il regista potrebbe dirsi soddisfatto. Ma c’è un altro desiderio che vuole realizzare: dirigere Sean Penn. E la cosa comincia a sembrargli non così peregrina, sia perché il suo cinema sta rivelando progressivamente una vocazione sempre più internazionale, sia perché lo stesso Penn, presidente di giuria a Cannes, ha apprezzato moltissimo Il Divo.

Intanto però, Sorrentino si dedica alla scrittura. Oltre agli script dei suoi film, decide infatti di porre mano al suo primo romanzo: Hanno tutti ragione, che vede la luce, edito da Feltrinelli, nel 2010. Il personaggio di Tony Pagoda, cantante neomelodico napoletano sul viale del tramonto, va ad aggiungersi alla galleria di perdenti sorrentiniani, capaci di raccontarci con ironico disincanto le miserie umane, di cui sono insieme sottili analisti ed evidenti incarnazioni. Diventa un caso editoriale ed è  candidato al premio Strega. Sarà seguìto nel 2012 da Tony Pagoda e i suoi amici.

This Must Be the PlaceTornando invece al cinema, ecco che nel 2011 si concretizzano il progetto americano e la collaborazione con Sean Penn in This Must Be the Place. Stavolta siamo alle prese col lato meno noto, nascosto della  vita e della personalità di una rockstar cinquantenne piuttosto in disarmo. Cheyenne/Sean Penn ha smesso infatti di suonare da quando due ragazzi che ascoltavano la sua musica si sono uccisi, è depresso, o, come dice la moglie Jane/Frances McDormand, semplicemente annoiato. Esteticamente, è rimasto fermo agli anni ’80 – il look è evidentemente ispirato a quello di Robert Smith dei Cure – ha l’andatura incerta e malferma e la voce cantilenante di un bambino lamentoso, come chi chieda continuamente scusa di esistere. Come propagine di sé ha un carrello della spesa prima e poi un trolley nero, da cui è inseparabile. La morte del padre che non vedeva da trent’anni, diventa per lui l’occasione di un lungo viaggio attraverso l’America, alla ricerca di un criminale nazista che aveva umiliato il genitore in un campo di concentramento. Ma più correttamente, alla ricerca di una possibilità per chiudere i conti col proprio passato e iniziare un nuovo percorso. Una crescita, un’evoluzione che sa di ottimismo, una luce che finisce per rischiarare non solo l’orizzonte del protagonista, ma anche quello delle vite spesso desolate di chi gli sta intorno, o di quanti incontra sul suo cammino. Qui, tra gli spazi aperti delle highways americane, accompagnato dalle musiche dei Talking Heads (David Byrne compare anche in un cameo), il regista ritrova una visione positiva, che lo riconcilia con la vita, con gli uomini e col mondo. Il film ottiene un grande successo al botteghino ed è apprezzato dalla critica. È premiato col David per la migliore sceneggiatura, scritta a quattro mani con Umberto Contarello.

Dopo aver mostrato di trovarsi ampiamente a suo agio anche oltreoceano, e di non essere preda di nessun tipo di complesso d’inferiorità nei confronti del cinema americano, Paolo Sorrentino torna però all’Italia, raccontandoci col consueto disincanto la sua capitale, sintesi di feroci opposti come la bellezza della sua arte, l’eleganza della sua millenaria storia e il cattivo gusto, l’ipocrisia, la falsità, la cattiveria di una società ritratta nelle ultime fasi della sua inesorabile decadenza. Questi i territori in cui si muove l’ultima fatica del regista, La grande bellezza, che conta ancora sulla presenza del suo alter ego cinematografico Toni Servillo, ma si arricchisce di un nutrito cast: Carlo Verdone e Sabrina Ferilli innanzitutto, ma anche Roberto Herlitzka, Carlo Buccirosso, Isabella Ferrari, Galatea Ranzi, Pamela Villoresi, Iaia Forte, Massimo Popolizio, Giorgio Pasotti. Della sceneggiatura si occupa lo stesso Sorrentino, ancora assieme a Umberto Contarello. La fotografia è di Luca Bigazzi, mentre al montaggio c’è Cristiano Travaglioli. Il film è l’unico italiano in concorso al Festival di Cannes nella sezione principale. L’uscita nelle sale è prevista per il 21 maggio prossimo.

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Joss Whedon conferma: Quicksilver e Scarlet Witch in The Avengers 2!

The-Avengers-2-Joss-WhedonSe prima era solo un rumor molto ben argomentato, adesso è ufficiale: Quicksilver e Scarlet Witch saranno i nuovi personaggi di The Avengers 2. A confermarlo è Joss Whedon in un’intervista a IGN. Il regista ha parlato del loro coinvolgimento nel film.

The-Avengers-2-Scarlet-Witche-QuicksilverI due personaggi hanno delle origini approssimative. Li trovo interessanti perchè sono una specie di rappresentanti di quella parte del mondo che non sarebbe necessariamente d’accordo con The Avengers. Così loro non sono presenti per rendere le cose più semplici. Non inserisco nessun personaggio nel film per renderlo più semplice“.

Dopo questa dichiarazione di Joss Whedon che da per assodata la presenza dei due personaggi appartenenti anche al mondo degli X-Men, parte ovviamente il totocasting: chi saranno i due attori chiamati ad interpretare Quicksilver e Scarlet Witch? Per Scarlet Witch si è sentito fare il nome di Saoirse Ronan, che resta tuttavia solo un nome.

Intanto, dopo le notizia di questa mattina riguardanti il futuro di Jeremy Renner con la Marvel, è probabile che oltre ad attori completamente nuovi per personaggi appena arrivati, dovremmo cominciare a familiarizzare con l’idea che in The Avengers 2 ci siano gli stessi eroi con volti diversi.

Vi Ricordiamo che tutte le info utili del film le trovate nella nostra Scheda: The Avengers 2. Mentre per tutte le notizie e news invece potete consultare il nostro speciale The Avengers. Ritorneranno nel film gli attori già confermati . Il sequel è atteso per l’1 Maggio 2015.

Fonte: SuperHeroHype

 
 

World War Z: nuovo spettacolare trailer con Brad Pitt!

World War Z

Arriva il secondo spettacolare trailer del film  World War Z, l’atteso zombie movie diretto da Marc Forster e che vede protagonista Brad Pitt nei panni di un impiegato dell’ambasciata che probabilmente se la vedrà da solo con un’apocalisse zombie.

World War Z è diretto da Marc Forster e vede nel cast Anthony Mackie, Brad Pitt, David Morse, James Badge Dale, Matthew Fox e Mireille Enos. Ecco la trama del film:La storia segue Gerry Lane, un impiegato delle Nazioni Unite(Brad Pitt), che gira il mondo in una corsa contro il tempo per fermare una epidemia che rovescia eserciti e governi e che minaccia di decimare la popolazione mondiale.

La pellicola è tratta da World War Z. La guerra mondiale degli zombi (World War Z: An Oral History of the Zombie War) romanzo horror fantascientifico post apocalittico del 2006 di Max Brooks. È la seconda opera letteraria di Brooks sull’argomento zombie, successiva a Manuale per sopravvivere agli zombi (The Zombie Survival Guide) del 2003. Dalla prospettiva del singolo individuo, e della narrazione, il libro è considerato un romanzo epistolare, poiché la trama è presentata dalle varie interviste sulle vicissitudini delle persone incontrate.

Dopo una lunga e difficile campagna d’acquisti, nel 2007 la Plan B Entertainment di Brad Pitt riuscì ad ottenere i diritti cinematografici di WWZ in concorrenza contro la Appian Way di Leonardo DiCaprio.Qualche tempo dopo, il 13 novembre 2008 si apprese, dalla rivista Variety, che Marc Forster era stato avvicinato e poi confermato come regista; intervistato a proposito, Forster spiegò che per alcuni aspetti il romanzo presentava caratteristiche politico-thriller simili a Tutti gli uomini del presidente.

 
 

Aaron Taylor Johnson sul set di Godzilla: video

Ecco un video dal set di Godzilla in cui intravediamo il protagonista Aaron Taylor Johnson in abiti civili. Il video è la conferma che nel film un elemento molto presente sarà l’esercito che probabilmente cercherà di arginare la furia distruttrice del terribile lucertolone.

Ecco il video:

 

Godzilla, il film

Vi ricordiamo che Godzilla, diretto da Gareth Edwards, comprende nel cast attori del calibro di Aaron Taylor-JohnsonBryan CranstonElizabeth Olsen David Strathairn, Juliette Binoche e la new entry Ken Watanabe. La pellicola arriverà in Italia il 15 Maggio 2014. Akira Takarada, protagonista della pellicola originale, dovrebbe, inoltre, avere anche una piccola parte in questa rivisitazione, tornando sul set di Godzilla a sessanta anni di distanza dalla sua interpretazione.

Scritto da Max Borenstein, che ha rielaborato uno script di David S. Goyer e David Callaham, Godzilla sarà il film di punta della Warner Bros dell’anno 2014, visto che la data di uscita preventivata è stata infatti individuata nel 16 maggio 2014. Un film da cui la produzione si aspetta molto che, però, dovrà scontrarsi al botteghino con altre pellicole in uscita nello stesso periodo, quali The Amazing Spiderman 2, il reboot delle tartarughe ninja e il sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie.

 
 

Cattivissimo me 2 : Agnes alle prese con i vicini

Cattivissimo Me 2

Ecco una divertente clip originale di Cattivissimo Me 2 in cui vediamo la dolce Agnes provare a tenere a bada vicini molesti. Come se la caverà questa volta Gru con le tre deliziose bambine?

Ecco la clip:

Il blockbuster globale Cattivissimo Me di Universal Pictures e Illumination Entertainment nel 2010 ha ottenuto un enorme successo in tutto il mondo, incassando oltre 540 milioni di dollari e posizionandosi come il 10° film animato più importante della storia degli Stati Uniti.

Il 17 Ottobre 2013 tenetevi pronti ad assistere alle nuove follie dei Minion in Cattivissimo Me 2

Chris Meledandri e la sua apprezzata squadra cinematografica, sono i creatori di una nuova e avventurosa commedia che presenta il ritorno dell’(ex?) supercattivo Gru (Max Giusti), delle sue adorabili figlie e degli imprevedibili e buffi Minion .. oltre ad una schiera di nuovi e divertentissimi personaggi.

 
 

Philip Seymour Hoffman protagonista in God’s Pocket

Philip Seymour Hoffman the master

Park Pictures Features ha annunciato oggi che l’attore premio Oscar Philip Seymour Hoffman è stato scelto per partecipare a God’s Pocket, il film che segnerà il debutto alla regia cinematografica del nominato agli Emmy John Slattery.

Slattery ha adattato la sceneggiatura insieme a Alex Metcalf dal romanzo Cosí si muore a God’s Pocket di Pet Dexter. Nel cast sono già stati confermati Richard Jenkins, Christina Hendricks e John Turturro. A produrre il film ci sarà proprio la Park Pictures Features in partneship con la Cooper’s Town Productions di Philip Seymour Hoffman , che debutta in questa occasione come produttore.

Il produttore Sam Bisbee ha commentato così l’entrata a far parte del progetto di Hoffman: “Siamo eccitati di avere con noi Philip Seymour Hoffman e questo è un bellissimo cast pronto ad aiutarci a portare in vita il fantastico film di John Slattery“.

Questa è la trama del romanzo di Dexter:

Leon Hubbard ha 24 anni, fa il muratore in un cantiere di Filadelfia. È la disperazione del suo caposquadra, perché è sempre in cerca di guai. Non perde mai occasione di estrarre il rasoio, ci fa tutto, con quella lama. Un giorno, però, ci fa qualcosa di sbagliato. Lo piazza sotto la gola di un collega, il quale per tutta risposta gli fracassa il cranio. Quando la polizia giunge sul posto, il caposquadra fornisce una versione di comodo. Tutti sembrano intenzionati a sistemare la cosa a questa maniera, non fosse che la madre di Leon vuole vederci chiaro. E quella che in partenza era soltanto una brutta storia da insabbiare diventa un affare di stato che coinvolgerà stampa, mafia e l’intero quartiere di God’s Pocket, un enclave di povertà e desolazione dove tutti sanno tutto di tutti e solo la gente del posto ha diritto di cittadinanza.

Fonte: Comingsoon.net