Continua a susseguirsi la
pioggia di rumors per Grand
Budapest Hotel, il nuovo film di Wes Anderson. Dopo la
smentita riguardante la presenza di Johnny Depp
nel cast ufficiale della pellicola, spunta oggi il nome di
Ralph Finnies, il neo “cattivo” nel nuovo
007 Skyfall, come parte ufficiale del cast.
Anderson girerà la pellicola in
collaborazione con Scott Rudin e Steven Rales (della Indian
Paintbrush) e, tra i produttori, emerge anche il nome di Jeremy
Dawson. Tra una new entry e una smentita, arriva anche la notizia
secondo cui Angela Landsbury, inizialmente parte
integrante del cast, non parteciperà alle riprese di The
Grand Budapest Hotel poiché impegnata sul palcoscenico per
la versione teatrale di A spasso con Daisy. Ufficialmente
confermati invece Jude Law e i due fedelissimi di
Anderson, Bill Murray e Owen
Wilson. Le riprese del film inizieranno a metà
gennaio.
Un nome importante quale quello
di Uma Thurman si unisce al cast già stellare della nuova
provocazione del regista danese Lars Von Trier. Il film, dal titolo
The Nymphomaniac,
Dopo la conferma di Andrew Garfield
ed Emma Stone nei panni di Peter Parker e Gwen Stacy nel nuovo The
Amazing Spider-Man, cominciano a trapelare nuove informazioni sul
cast.
Il primo nome emerso è quello di
Shailene Woodley (vista recentemente in Paradiso Amaro) che, stando
a quanto riporta Variety, dovrebbe interpretare il ruolo
di Mary Jane Watson, precedentemente portata sullo schermo da
Kirsetn Dunst.
Sempre sul sito di Variety
si legge che lo studio ssarebbe alla ricerca di Harry Osborn
(precedentemente James Franco) e, per quanto riguarda il villain,
pare si cominci a parlare di Electro ma non c’è, almeno per ora,
alcun tipo di conferma ufficiale.
Il film è previsto nelle sale a
partire dal 2 maggio 2014.
Beyoncé non farà parte del cast
del prossimo progetto di Clint Eastwood, il remake di A star is
born. Visto il ritiro della cantante dalla curiosa collaborazione,
nuova
L’adattamento cinematografico
del romanzo di Vince Flynn, American Assassin, ha finalmente un
protagonista. La star di Thor e Biancaneve e il caccciatore Chris
Hemsworth
Save the date: il prossimo 20
novembre, negli Stati Uniti, sarà messo in commercio il cofanetto
blu-ray dedicato a Quentin Tarantino (83,97 dollari) e, a giudicare
dal
Dopo le frasi sibilline di Marco
Mueller, proferite durante la conferenza stampa di presentazione
del Festival di Roma 2012 riguardo alla possibile presenza del
La Twentieth Century
Fox Animation e i Blue Sky Studios hanno acquisito i diritti per la
realizzazione di un film basato sull’amato e iconico franchise
“Peanuts” di Charles Schulz.
Da un po’ di anni nel patinato
mondo di Hollywood impazzano le commedie ciniche e politicamente
scorrette che vedono come protagonisti improbabili “nerd” della
prima ora, immaturi cronici, gruppi goliardici di amici in libera
uscita e sboccate ragazze senza peli sulla lingua. Ogni riferimento
è puramente casuale, ma è impossibile non pensare a pellicole che
hanno sbancato i botteghini americani-e non solo- lanciando i suoi
protagonisti nel gotha del cinema comedy: la trilogia de Una notte
da Leoni, Bridesmaids o i vari film firmati da Judd Apatow ne sono
una conferma.
Mentre il suo Argo è in odore di
Oscar, Ben Affleck pensa già a nuovi progetti: uno
di questi potrebbe essere Focus, diretto da Glenn Ficarra e John
Requa. Al centro del film, un genio della truffa che viene
coinvolto in una nuova impresa da una ragazza, giovane promessa del
settore.
Trai due nascerà una relazione, che
naufragherà a causa delle falsità e bugie che caratterizzano la
loro attività; tuttavia alla fine i due si ritroveranno per
organizzare un ultimo colpo. I registi avrebbero voluto
inizialmente riunire la coppia Ryan Gosling – Emma Stone, già
protagonista del loro Crazy, Stupid Love, ma gli impegni dei due
attori non lo hanno permesso. Trovato in Affleck il protagonista
maschile, si tratterà ora di scegliere l’attrice che lo
affiancherà.
Jerry Hickfang lavora in una
fabbrica di vasche da bagno, si innamora di una donna che lavora
nel reparto contabilità e avvia con lei una relazione. Potrebbe
essere il plot, magari un pò scontato, di una commedia romantica,
ma se il protagonista sceglie come ‘consiglieri’ i propri animali
domestici un gatto e un cane dei quali sente le voci (il primo nel
ruolo della sua cattiva coscienza, il secondo in quello dei buoni
sentimenti) le cose sono destinate a prendere tutt’altra piega,
specie se il film non è declinato al solito modo di quelli
all’insegna di umani che parlano con animali, tutti ironia e buoni
sentimenti, ma in modo molto più oscuro.
Il film in questione, intitolato
The Voices, sarà interpretato da Ryan Reynolds e sancirà il ritorno
alla regia di Marjane Satrapi, acclamata autrice di Persepolis e
regista della sua trasposizione cinematografica. Reynolds nel
frattempo, sarà nel cast di doppiatori di The Croods della
Dreamworks e sarà protagonista di R.I.P.D., poliziesco a base di
fantasmi.
RZA ci ha preso gusto: il leader
dei Wu-Tang Clan, storico gruppo rap newyorkese, ha recentemente
esordito alla regia con The Man With The Iron Fists e non sembra
avere alcuna voglia di fermarsi: avrebbe infatt igià
cominciato a lavorare su Happy!, ultima fatica dello scrittore di
fumetti Grant Morrison e del disegnatore Darick Robertson. Happy!
ruota attorno al personaggio Nick Sax, un ex poliziotto corrotto
che si è dato all’attività di sicario; quando il suo ultimo lavoro
va a finire male, bloccandolo in un letto, seriamente ferito, Nick
comincia ad avere visioni di un cavallo blu parlante (che sembra
uscito direttamente dai cartoni animati della Warner Bros), che lo
accompagnerà nella guarigione e lo aiuterà in seguito a salvare la
vita di un ragazzino nei giorni prossimi al Natale.
Trattandosi di Morrison, il tutto
assumerà una piega particolarmente delirante… Lo stesso scrittore
starebbe curando la sceneggiatura, che passerà poi nelle mani di
Reginald Hudlin. Nel frattempo, The Man With The Iron Fists uscirà
il prossimo 7 dicembre. Grant Morrison, autore di capolavori come
il batmaniano Arkham Asylum e The Invisibles (che viene comunemente
ritenuto una delle fonti principali d’ispirazione per Matrix,
sebbene i Wachowski abbiano sempre respinto le accuse di averlo
ampiamente copiato), sta attualmente lavorando su un altro progetto
cinematografico, Dinosaurs vs Aliens.
In On the Road
Dopo la morte del padre, Sal Paradise, un aspirante scrittore in
crisi d’ispirazione, incontra Dean Moriarty, affascinante e giovane
pregiudicato, che insieme alla giovane e disinibita moglie Marylou,
conduce una vita fatta di piccoli crimini, sesso, alcool e droga.
Affascinati l’uno dall’altro, i due giovani intraprendono, insieme
alla giovane donna, un viaggio attraverso gli State, assetati di
libertà, di vita, di letture e di scoperte. Questa la premessa di
On the Road, il film diretto da Walter
Salles e, verrebbe da dire, liberamente ispirato al
romanzo biografico di Jack Kerouac sul suo viaggio in giro
per gli Stati Uniti quando era solo un ragazzo. La dimensione di
questo film è decisamente complessa, quasi si trattasse di un gioco
di scatole cinesi: una vita raccontata in un libro raccontato in un
film.
Tuttavia il difetto maggiore del
film di Salles sembra proprio il voler raccontare un romanzo
complesso e vario, per luoghi e personaggi che racconta, con una
riduzione tanto feroce rispetto alla carta stampata da far apparire
tutto il via vai di questi giovani ribelli come un confusionario
muoversi, senza regole né necessità. E se è vero che la pellicola e
la carta parlano una lingua diversa, è pur vero che alcune storie
stanno davvero strette sulle schermo, non per incapacità di chi le
adatta, ma per la loro stessa natura. Il cast del film è composto
da giovani volti, noti e meno noti, che si attorniano di piccole
comparsate di grande carisma.
Il trio protagonista è
formato dal bello e dannato Garrett Hedlund, a suo agio con la sua parte e
con il suo corpo; a far coppia con lui c’è Sam
Riley, attore discreto per un ruolo che è principalmente
quello di osservatore, fatta eccezione per qualche breve
momento.
A completare il terzetto di
fuggitivi c’è Kristen Stewart, che sebbene sia stata
coraggiosa a dismetterei panni della brava ragazza con questo ruolo
abbastanza trasgressivo, non riesce purtroppo a restituire sullo
schermo la sensualità e la depravazione del suo personaggio. Non
basta certo una scena di sesso a fare di una donna un’attrice.
Altro discorso invece per i comprimari di lusso: da Viggo Mortensen a Amy Adams, passando per Kirsten Dunst e Steve Buscemi, i grandi attori non si
accontentano delle piccole parti, bucando lo schermo anche solo con
lo sguardo.
Un inizio evocativo e un finale
filologico danno al film un profumo di epicità che però si disperde
nel mezzo, lasciando un tremendo senso di inutilità e vuoto, non
certo quello nelle vite dei protagonisti, ma quello della storia
che non ha più nulla della densa esperienza giovanile di Kerouac
così mirabilmente raccontata nelle sue pagine.
Un kolossal da 25 milioni di
dollari, ambientato nella Cina del X decimo secolo: è il nuovo
progetto nel quale è appena entrato Nicolas Cage,
che verrà affiancato da Hayden Christensen, intitolato Outcast.
Poco si sa riguardo la storia, se non che dovrebbe essere
incentrata su un guerriero che cerca la redenzione andando a
salvare una principessa. La sceneggiatura è in corso di scrittura
da parte di James Dormer; alla regia dovrebbe arrivare Nick Powell,
che dovrebbe avvalersi nella sua lunga esperienza come stunt in
film come Il Gladiatore, L’Ultimo Samurai, Cinderella Man e
Resident Evil.
I diritti internazionali del
progetto saranno offerti da Arclight Films in occasione
dell’American Film Market del mese prossimo. Le riprese dovrebbero
cominciare non prima del 2013. Nicolas Cage nel frattempo sarà
protagonista di Joe di David Gordon Green e in I Am Wrath diretto
da William Friedkin.
Arriva al cinema Taken – La
vendetta, sequel del fortunatissimo
Taken, in Italia conosciuto con il titolo
Io vi troverò partorito dalla mente di
Luc Besson e capace di incassare solo negli
USA la
bellezza di 145 milioni di dollari e 230 milioni in tutto il
mondo. Questo secondo capitolo che ha debuttato lo scorso fine
settimana ha aperto con un risultato analogo e racimolando 50
milioni in tre giorni. Ma la domanda è se avrà nuovamente
l’incredibile successo del precedente film?
Nel sequel di Io vi
troverò, l’ex agente operativo della CIA Bryan Mills
(Liam
Neeson) è a Istanbul, dove viene raggiunto a sorpresa
dall’ex moglie Lenore (Famke
Janssen) e dalla figlia Kim (Maggie
Grace), per quella che sembra poter essere una tranquilla
vacanza. Ma non lo sarà, perché il padre di uno dei criminali che
quattro anni prima avevano rapito la figlia è in cerca di vendetta.
Questa volta è Lenore a cadere nelle mani dei sequestratori e
Mills, con l’aiuto di Kim, dovrà affrontare una nuova corsa contro
il tempo per salvare la sua famiglia e se stesso dalla sete di
sangue del suo nuovo nemico.
La risposta alla nostra domanda,
probabilmente sarà negativa, perché se i punti di forza del primo
capitolo erano dei personaggi costruiti in maniera intelligente,
l’essere un action-movie adrenalinico e ben girato e una storia ben
calibrata e sorprendente, qui ci troviamo di fronte una pellicola
in cui i personaggi hanno ben poco da dire e dove la storia si
arrampica sugli specchi per dare un senso ad una seconda parte che
in fondo non ha ragion d’essere.
Taken – La vendetta, il film
A nulla può la bravura di Liam
Neeson vittima di una regia a singhiozzo, che pecca proprio nei
fondamenti dell’action-movie, toppando nella costruzione delle
sequenza di lotta e nelle sequenze ad inseguimento. In ogni caso il
film crolla proprio sulla sceneggiatura e la storia costruita da
Besson che si basa su un sentimento di vendetta che mal si sposa
con il primo capitolo e che a tratti risulta essere anche poco
credibile.
Tuttavia le componenti che hanno
reso celebre il primo film ci sono tutte e chi lo ha amato
probabilmente si riterrà soddisfatto anche di questa seconda
avventura che però incalza alla perfezione l’opinione consolidata
che difficilmente un sequel funzionano quanto il primo film, salvo
rarissime eccezioni.
Nota positiva di Taken – La
vendetta è ovviamente il cast di tutto rispetto formato da
Liam Neeson, ormai specializzato in film di questo
genere e affiancato dalla bella Famke Janssen, nei panni della sua (ex)moglie,
da Maggie Grace, nota soprattutto per la sua
partecipazione nella serie culto Lost e dal caratterista
Rade Sherbedgia (Mission Impossibile 2, Eyes
Wide Shut).
Presentato a Roma direttamente per
bocca di Mueller il programma della settima edizione del
Festival Internazionale del Film di Roma 2012. Tanti i film
in anteprima mondiale, 59 lungometraggi.
Arriva da MTV la prima featurette
di
Beautiful Creatures – La Sedicesima, la nuova saga
pronta a raccogliere l’eredità di Twilight. La serie è tratta dai
cinque romanzi di Kami Garcia e Margaret Stohl. Il film, diretto da
Richard LaGravanese sarà presentato in anteprima mondiale
all’edizione 2012 di Alice nella città, sezione autonoma del
Festival Internazionale del film di Roma 2012.
E’ il danese Ole
Bornedal a condurre le danze di The
Possession, nuova opera horror prodotta da
Sam Raimi. The Possession
– Titolo agghiacciante e trama ispirata ad una
storia vera, al contrario di come dovrebbe essere, questo film
alleggerisce i contenuti e riesce addirittura a regalare qualche
sorriso e la parvenza di un’opera dai tratti solamente un po’ più
animati. Clyde, interpretato da Jeffrey Dean Morgan, si è appena trasferito in
una nuova abitazione a seguito del divorzio con Stephanie Brenek
(Kyra Sedgwick). Di tanto in tanto porta con se le
sue bambine, per trascorrere assieme i weekend nella nuova
abitazione. In un mercato dell’usato, Em, la più piccola, trova una
scatola di legno, curiosamente intagliata con simboli di una lingua
strana.
Sarà la scatola a dominare l’intero
film, a fare da protagonista e a determinarne l’intero plot della
storia. Non si tratta di un semplice soprammobile ma di una scatola
Dibbuk, un contenitore di spiriti maligni, utilizzata nella
tradizione ebraica per intrappolare il male ed evitare che si
propaghi tra le persone.
The Possession, il film
L’idea creativa di The
Possession, si narra, nacque da un articolo del Los
Angeles Times, pubblicato nel 2004, in cui un uomo mise in vendita
su ebay una scatola Dibbuk. Molte furono le reazioni che seguirono
questa diffusione di notizia su internet, e tanti supplicarono il
proprietario di eliminare l’immagine e quindi l’annuncio perché
fonte di sentimenti e stati d’animo negativi. Sam
Raimi affascinato da questa storia, che suscita nell’uomo
il terrore per l’ignoto e l’assenza di difese dagli esseri
soprannaturali, decise di trasformarla in un film e di sconvolgere
la quotidianità di una famiglia americana con eventi
inspiegabili.
Animali strani che invadono gli
spazi domestici, voci rauche che perseguitano i personaggi, caduta
di capelli, forze soprannaturali che combattono l’istinto umano
sono i primi indizi che regalano agli spettatori piccoli fremiti di
paura. Eppure il film nel suo complesso sembrerebbe quasi il
racconto di una storia drammatica, in cui il sarcasmo e la simpatia
di Jeffrey Dean Morgan interrompono scene di
monotonia e disagio familiare. Il soprannaturale si inserisce nelle
vicissitudini domestiche senza però lasciare una traccia fonda e
perturbante.
La bambina che dà segni di follia e
si tramuta in un essere inspiegabile, il cui spirito si diverte ad
assaggiare le forme di più personaggi, non eccita ma sconvolge il
pubblico e regala quasi una lezione di folklore popolare e
religioso. Una cornice curata a dovere fatta di inquadrature
introspettive ed effetti sonori ad hoc contribuiscono ad accrescere
la suspense e motivare il pubblico a slegarsi dalla razionalità.
Più intimoriti dalle storie reali e dall’oggetto vero, sembra quasi
che i produttori si siano mantenuti cauti nello sbilanciamento
esoterico della trama, regalando un film dotato di un incipit
raccapricciante e un seguito, forse, solamente piacevole.
Ecco uno spot televisivo e uno spot
esteso di 1 minuto di Cloud Atlas, il prossimo film evento
diretto da Andy e Lana Wachowski
insieme al regista di Profumo – storia di un
Che il romanzo di Tolstoj fosse un
classico, è cosa indiscutibile, e davvero lunga sarebbe la
discussione se volessimo definire alla perfezione in cosa
consiste
Ecco una foto abbastanza chiara del
nuovo design del Mjolnir, il magico martello di Thor che vedremo in
Thor: The
Dark World. Rispetto a quello del film precedenti
(Thor e The Avengers), l’arma divina presenta solo una leggere
differenza alla base dell’impugnatura.
Ecco un banner dedicato a The
Twiligth Saga Breaking Dawn Parte II, che Fandango, ha diffuso in
rete questa mattina. Nel banner possiamo ammirare in tutta la loro
(photoshoppata) minacciosa determinazione i personaggi principale
della saga pronti a rivendicare o a difendere la piccola Reneesme,
nata dall’amore di Edward e Bella alla fine del film
precedente.
All’inizio della sua avventura
sulPrometheus, Ridley Scott voleva lagare la storia del suo nuovo
film a quella del suo capolavoro fantascientifico Blade Runner. La
storia viene riferita in una featurette contenuta nell’edizione
Blu-ray di Prometheus, a breve in uscita in Usa e UK. In questa
edizione home video ci sarà infatti una lettere, scritta dal
magnate Weyland (Guy Pearce), in cui si parla di un magnate molto
più vecchio di lui che sostituendosi a Dio, ha creato “abomini
genetici spediti poi lontani dalla Terra”, dotati di “finti
ricordi”.
I più avvezzi all’universo di Blade
Runner possono senza difficoltà riconoscere nel magnate e negli
abomini il personaggio di Eldon Tyrell, accecato da Rutger Hauer e
i replicanti, dei quali Hauer interpreta un esemplare modello.
Tutta la faccenda è abbastanza sospetta, soprattutto se si mette in
evidenza che Scott, per interpretare in Prometheus un personaggio
vecchissimo, ha scelto un attore giovane come Pearce, dovendo
ricorrere poi al trucco.
Insomma gli elementi che fanno
pensare che Scott non abbia abbandonato del tutto l’idea ci sono,
quello che rende perplessi è la vera necessità di una tale
operazione e soprattutto quanto questa cosa sia funzionale al
grande capolavoro del 1982 o ad altri film futuri del regista,
considerando già l’esito incerto di Prometheus.
Oggi il sito WorstPreviews mostra la prima foto dal set di
The Two Faces of January, il thriller che vede protagonista Viggo
Mortensen. A dirigere il film è Hossein Amini, già
sceneggiatore
Stanno proseguendo in Arizona le
riprese di Una Notte
da Leoni 3 e oggi vi mostriamo delle foto di Nogales,
trasformatasi per l’occasione in una città messicana. Ricordiamo
infatti che il terzo capitolo della serieè ambientato a Tijuana. Le
foto, postate da JustJared, mostrano
il trio delle meraviglie (Wolf Pack), Bradley Cooper, Zach
Galifianakis ed Ed Helms, sul set. Nel cast del film anche Gillian
Vigman (Stephanie), Jamie Chung (Lauren) e Sasha Barrese (Tracy),
che interpretano le loro mogli.
Il film in preproduzione, tratto
dal romanzo 50 sfumature di grigio, ha uno sceneggiatore,
o meglio una sceneggiatrice. Si tratta di Kelly
Marcel, già autrice dello scrip Saving Mr.Banks,
presente nella black list del 2011.
La sceneggiatrice, secondo il
produttore del film Michael De Luca, ha tutte le caratteristiche
per realizzare un ottimo script: riesce a costruire solide
strutture narrative, dando ai personaggi una forte gamma di
emozioni e una buona profondità.
Nel film, stando a quanto rivela
Worstpreviews, sono già coinvolti Coln Farrell e Tom Hanks. 50
sfumature di grigio racconta della relazione sentimentale e
sessuale del miliardario Christian Grey con la studentessa
Anastasia Steele. Il romanzo è già corredato di due sequel
intitolati 50 sfumature di nero e 50 sfumature di rosso, che
raccontano l’evolversi di questa relazione sentimentale.