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Carl Hiaasen’s Bad Monkey: trailer della nuova comedy interpretata e prodotta da Vince Vaughn

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Apple TV+ ha presentato il trailer di Carl Hiaasen’s Bad Monkey, la nuova comedy del pluripremiato produttore esecutivo Bill Lawrence (“Ted Lasso”, “Shrinking”) interpretata dall’attore, produttore e sceneggiatore Vince Vaughn, qui anche produttore esecutivo. La serie farà il suo debutto il 14 agosto su Apple TV+ con i primi due episodi dei dieci totali, seguiti da nuovi episodi ogni mercoledì fino al 9 ottobre.

La trama di Carl Hiaasen’s Bad Monkey

Basata sul romanzo di Carl Hiaasen, bestseller del New York Times e cult intramontabile, “Carl Hiaasen’s Bad Monkey” racconta la storia di Andrew Yancy (interpretato da Vaughn), cacciato dal dipartimento di polizia di Miami e finito a fare l’ispettore sanitario nelle isole Keys. Dopo essersi imbattuto in un caso che si apre con un braccio umano ripescato dai turisti, si rende conto che se riuscirà a dimostrare che si tratta di un omicidio, rientrerà nel giro. Deve solo superare una serie di strani personaggi della Florida e una scimmia cattiva.

Il cast comprende anche L. Scott Caldwell (“Il fuggitivo”), Rob Delaney (“Catastrophe”), Meredith Hagner (“Search Party”), Natalie Martinez (“La Promesa del Retorno”), Alex Moffat (“Saturday Night Live”, “Holidate”), Michelle Monaghan (“Gone Baby Gone”), Ronald Peet (“First Reformed – La creazione a rischio”) e Jodie Turner-Smith (“Queen and Slim”), con le special guest John Ortiz (“Fast and Furious”), Zach Braff (“Scrubs”), Ashley Nicole Black (“Ted Lasso”), Scott Glenn (“The Leftovers – Svaniti nel nulla”) e Charlotte Lawrence al suo debutto televisivo.

Prodotta dalla Warner Bros. Television, “Carl Hiaasen’s Bad Monkey” è sviluppata dal produttore esecutivo e showrunner Lawrence, che l’ha prodotta attraverso la sua Doozer Productions insieme a Jeff Ingold, Matt Tarses (“Scrubs”), Marcos Siega, Vince Vaughn e Liza Katzer.

Carl Hiaasen’s Bad Monkey rappresenta la più recente collaborazione tra Lawrence e Warner Bros. Television per Apple TV+, dopo la serie di successo nominata agli Emmy “Shrinking” e il fenomeno “Ted Lasso”.

Reed Hastings di Netflix sostiene Kamala Harris con una donazione di 7 milioni di dollari

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Reed Hastings di Netflix ha fatto la voce grossa per Kamala Harris, staccando un assegno di 7 milioni di dollari per la campagna elettorale del vicepresidente per il 2024.

Il cofondatore e presidente esecutivo di Netflix ha rivelato l’ingente donazione al sito di tecnologia The Information martedì. “Dopo il deprimente dibattito, siamo di nuovo in gioco”, ha dichiarato Hastings a The Information. Ha aggiunto che si tratta della più grande donazione che abbia mai fatto a un singolo candidato.

All’inizio del mese, dopo la disastrosa performance di Joe Biden al primo dibattito presidenziale, Hastings ha reso pubbliche le sue frustrazioni nei confronti del presidente in corsa per la rielezione. “Biden deve farsi da parte per consentire a un vigoroso leader democratico di battere Trump e di mantenerci sicuri e prosperi”, ha dichiarato Hastings al New York Times.

I commenti di Hastings all’epoca facevano parte di un coro crescente di grandi donatori democratici, in particolare di Hollywood, che chiedevano a Biden di farsi da parte. Secondo il NYT, Hastings e sua moglie, Patty Quillin, hanno donato più di 20 milioni di dollari al Partito Democratico negli ultimi anni.

Martedì Hastings ha twittato: “Congratulazioni a Kamala Harris – ora è il momento di vincere”.

The Information ha riferito che Hastings ha donato a un super PAC legato ad Harris su raccomandazione del miliardario venture capitalist e collega megadonatore democratico Reid Hoffman.

Da quando Biden ha rivelato la sua decisione shock di porre fine alla sua campagna di rielezione, i potenti democratici, i donatori e i sostenitori si sono stretti attorno ad Harris, che lunedì ha ottenuto la maggioranza dei delegati per diventare ufficialmente il candidato presidente del partito.

Dopo un’ondata di entusiasmo, in meno di una settimana il Washington Post ha riferito che la Harris ha raccolto la cifra record di 250 milioni di dollari per la sua campagna in soli due giorni. L’Hollywood Reporter ha rivelato all’inizio di questa settimana che la notizia del ritiro di Biden a favore di Harris ha eccitato i donatori di Hollywood, che si sono messi in fila per elargire milioni all’ex senatrice della California.

Matthew Macfadyen si è sentito fuori luogo come Mr. Darcy in Orgoglio e pregiudizio: “Non sono abbastanza attraente”

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Prima di interpretare Tom Wambsgans nella serie HBO “Succession”, Matthew Macfadyen era forse più noto per la sua interpretazione di Mr. Darcy nell’adattamento di Joe Wright di “Orgoglio e pregiudizio” del 2005 al fianco di Keira Knightley. E sebbene sia spesso in cima alle classifiche dei fan per l’interpretazione del cupo eroe romantico di Jane Austen, Macfadyen ha rivelato in una nuova intervista a “CBS Mornings” che “non gli è piaciuto molto” interpretare la parte. “Mi sento in colpa a dirlo”, ha detto Macfadyen. “Ci sono stati momenti in cui mi sono divertito, ma vorrei essermi divertito di più.

“Vorrei essere stato meno preoccupato”. Macfadyen ha dichiarato che la sua ansia derivava dalla sensazione di non essere stato adatto al ruolo. “Mi sono sentito un po’ fuori luogo. Non sono abbastanza attraente, o non sono, insomma…”, ha continuato. “Ma ha funzionato”. Ora, quando i fan lo riconoscono come Mr. Darcy, Macfadyen ha detto che è “probabilmente la cosa più lusinghiera che mi capita”. “Sono passati ben 20 anni, quindi penso che non posso invecchiare così male”, ha detto ridendo.

Matthew Macfadyen mr Darcy
Keira Knightley e Matthew Macfadyen in Orgoglio e pregiudizio

Matthew Macfadyen è Mr. Paradox in Deadpool & Wolverine

Macfadyen ha partecipato a “CBS Mornings” per promuovere il suo ultimo film, il blockbuster della MarvelDeadpool and Wolverine”, con Ryan Reynolds e Hugh Jackman. Macfadyen interpreta Mr. Paradox, il soprintendente presso la TVA dell’antieroe di Reynolds. “È una parte divertente”, ha detto. “Vedere Ryan e Hugh Jackman fare squadra sul set è stato uno spasso. Ho una cotta per quei due, sono semplicemente fantastici”. Macfadyen ha aggiunto che Mr. Paradox ha un’atmosfera simile a quella del suo personaggio di “Succession”, Tom, “per via di un certo modo di fare lo stronzo aziendale”.

Sweet Home: recensione della stagione finale del drama Netflix

Sweet Home: recensione della stagione finale del drama Netflix

È tempo di saluti. Dopo il grande ritorno a dicembre con il tanto discusso secondo capitolo, l’iconico e popolare drama horror sudcoreano di Netflix Sweet Home (in hangeul 스위트홈) volge al termine con la sua terza stagione. Creata da Hong So-ri, Kim Hyung-min e Park So-jeong, la serie è basata sull’omonimo webtoon del 2017, scritto da Kim Carnby e illustrato da Hwang Young-chan.

Sweet Home segue la spaventosa e tragica storia di un gruppo di sopravvissuti in un mondo post-apocalittico invaso da terribili mostri che si nutrono di umani. Se la prima stagione ha conquistato il pubblico grazie alla sua trama avvincente, all’atmosfera inquietante e ai personaggi ben caratterizzati, la seconda ha visto un calo di entusiasmo e aspettative. La terza stagione è riuscita a risollevare le sorti di questo amato horror fumettistico?

Sweet Home 3 | Cr. Kim Jeong WonNetflix © 2024

Sweet Home: dove eravamo rimasti

Nella seconda stagione (qui la recensione), il gruppo di superstiti della Green Home è costretto ad abbandonare il proprio rifugio, ormai distrutto e pericoloso, per raggiungere lo stadio sorvegliato dal Crow Platoon, la nuova destinazione dove il governo ha riunito i pochi civili sopravvissuti all’epidemia. Seo Yi-kyung (Lee Si-young), che nella prima stagione scopre di essere incinta, in Sweet Home 2 dà alla luce una bambina (Kim Si-a) che, infetta fin dalla nascita, possiede enormi poteri, come quello di trasformare rapidamente gli umani in mostri e suoi seguaci. Nel frattempo, Hyun-su (Song Kang) viene catturato da Jung Ui-myeong, un potente mostro liquido che ha preso il controllo del corpo di Pyeon Sang-wook (Lee Jin-wook), e sottoposto ai numerosi e dolorosi esperimenti del Dr. Lim (Oh Jung-se).

Quest’ultimo, che considera gli umani una malattia e i mostri l’unica cura possibile, intende infatti studiare e analizzare i mostri-umani attraverso Hyun-su e la sua incomprensibile forza. Nonostante il tempo che il Dr. Lim dedica alla ricerca, i mostri continuano a essere però imprevedibili. Solo verso la fine del secondo capitolo scopre che le spaventose creature iniziano a evolversi, passando da mostri-umani a neo-umani, esseri misteriosi privi di qualsiasi emozione e sensibilità.

Sweet Home 3 | In foto l’attrice Ko Min-si nei panni di Lee Eun-yu. Cr. Kim Jeong Won/Netflix © 2024

L’evoluzione di Sweet Home

Proprio come i suoi mostri, episodio dopo episodio, l’angosciante serie targata Netflix Corea del Sud si è evoluta sorprendentemente. La seconda stagione, infatti, ha segnato una netta differenza rispetto alla prima: mentre inizialmente il pubblico si è appassionato alla spaventosa storia dei condomini della Green Home, affezionandosi soprattutto ai suoi protagonisti, tra cui l’introverso e strambo Hyun-su, nella seconda stagione è stato costretto ad abbandonare quell’ambientazione familiare e disastrata per volgere lo sguardo al mondo esterno.

In Sweet Home 2, tutto è stato amplificato ai massimi livelli: la tensione, l’azione e i pericoli sono aumentati esponenzialmente, generando una sorta di confusione e disagio nello spettatore, che ha quasi trovato difficoltà a riconoscere gli stessi personaggi. Questi ultimi, infatti, sono stati sempre più messi da parte per far spazio a nuove personalità e dinamiche, che hanno contribuito a rendere la trama ancora più complessa e imprevedibile. Proprio a causa della profonda contraddizione tra la prima e la seconda parte, il pubblico era estremamente curioso di scoprire come i creatori potessero giungere a una conclusione coerente e soddisfacente nella terza stagione.

Il capitolo conclusivo di Sweet Home tenta dunque di miscelare e riconciliare gli elementi caratteristici delle prime due stagioni. La trama, per esempio, si destreggia tra due ambientazioni differenti: uno spazio interno (tipico della stagione 1), che corrisponde a ciò che accade nello stadio, e uno spazio esterno (come nella stagione 2), che mostra le vicende nelle strade di una città ormai annientata dall’epidemia. A queste si aggiunge poi un terzo spazio, più profondo, astratto e intimo, rappresentato dalle scene di lotta interiore tra il virus e ciò che resta dell’animo umano. Tra l’angosciante claustrofobia degli spazi chiusi, il caos incontrollato del mondo esterno e le intense battaglie psicologiche dei personaggi, si può quindi parlare di una triplice ambientazione che si impegna a ristabilire un equilibrio delle diverse atmosfere e tematiche sviluppate nelle stagioni precedenti.

Sweet Home 3 | In foto (da sinistra a destra) gli attori Lee Do-hyun, Ko Min-si, Song Kang. Cr. Kim Jeong Won/Netflix © 2024

Un finale che lascia l’amaro in bocca

Nonostante il tentativo di riportare sullo schermo gli amati volti noti della prima stagione, tra cui l’iconico trio Hyun-su, Eun-yu ed Eun-hyuk, e la coraggiosa Lee Si-young, la terza stagione di Sweet Home non riesce a chiudere degnamente il cerchio. Sebbene presenti adrenaliniche scene d’azione, una grafica migliorata e un accattivante tono fumettistico (probabilmente l’unico elemento coerente dell’intera serie), Sweet Home sembra aver subito un processo di snaturalizzazione che ha rotto profondamente gli schemi della prima stagione, facendo quindi apparire il secondo e il terzo capitolo più come spin-off che come continuazioni dirette del primo.

Pur terminando la storia nello stesso luogo in cui è iniziata, nella curiosa e non più rumorosa Green Home, la “casa dolce casa” a cui allude il titolo del drama, il finale lascia senza dubbio il pubblico con l’amaro in bocca. Il messaggio di una “seconda possibilità” data dalla nuova razza umana ibrida non riesce a compensare la sensazione di un grande potenziale sprecato da una trama troppo vasta e ambiziosa. La coerenza narrativa è venuta meno, e il legame emotivo con i personaggi, seppur mantenuto grazie alla presenza dei protagonisti sopravvissuti, non è sufficiente a riscattare una stagione che manca di quella profondità e quella tensione che avevano reso la prima parte così coinvolgente.

In definitiva, Sweet Home 3, nonostante i suoi spunti interessanti e l’impegno nel riprendere elementi iconici, si perde in un eccesso di ambizione che sacrifica la coerenza e la continuità necessarie per un finale davvero meritevole.

Only Murders in the Building, ecco quando uscirà la quarta stagione su Disney+

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Disney+ ha diffuso il poster della quarta stagione di Only Murders in the Building. La serie comedy originale premiata agli Emmy con Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez tornerà il 27 agosto in esclusiva su Disney+.

Nella quarta stagione di Only Murders in the Building, il trio di podcaster amatoriali è alle prese con gli eventi scioccanti accaduti alla fine della terza stagione che hanno coinvolto Sazz Pataki, la controfigura e amica di Charles. Chiedendosi se la vittima designata fosse veramente lei oppure Charles, la loro indagine li porta fino a Los Angeles, dove uno studio di Hollywood sta preparando un film sul podcast Only Murders. Quando Charles, Oliver e Mabel tornano a New York, intraprendono un viaggio ancora più epico: attraversano il cortile del loro palazzo per addentrarsi nelle vite contorte dei residenti della Torre Ovest dell’Arconia.

La serie Only Murders in the Building è interpretata da Steve Martin, Martin Short, Selena Gomez, Michael Cyril Creighton, con guest star speciali che includono Meryl Streep, Da’Vine Joy Randolph, Eugene Levy, Eva Longoria, Zach Galifianakis, Molly Shannon, Kumail Nanjiani, Melissa McCarthy, Richard Kind e molti altri.

I co-creatori e sceneggiatori di Only Murders in the Building sono Steve Martin e John Hoffman (Grace and Frankie, Looking). Martin e Hoffman sono i produttori esecutivi insieme a Martin Short, Selena Gomez, il creatore di This Is Us Dan Fogelman e Jess Rosenthal. La serie è prodotta da 20th Television, parte dei Disney Television Studios.

House of the Dragon 2, Sonoya Mizuno rivela che il bacio omosessuale dell’episodio 6 non era previsto dal copione

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L’episodio di questa settimana di House of the Dragon ha continuato a mettere al loro posto i tasselli che ci porteranno verso il finale della seconda stagione e, tra il fuoco di drago, il legame tra draghi, gli intrighi di Aemond e Daemon che ancora si chiede come mai abbia le allucinazioni a Harrenhall (suggerimento: controlla i drink che la tua nuova strega amica ti prepara ogni sera prima di andare a letto), abbiamo avuto un sorprendente momento di passione tra la regina Rhaenyra e la sua nuova consigliera, Lady Mysaria.

La scena inizia con Mysaria che rivela come si sia procurata la cicatrice sul collo dopo essere stata vittimizzata e ingravidata dal suo stesso padre. Rhaenyra abbraccia la sua alleata per offrirle conforto, ma l’abbraccio si prolunga e le due finiscono per baciarsi prima di essere interrotte da una guardia.

Parlando con The Wrap, Sonoya Mizuno (Mysaria) ha rivelato che il bacio non era in realtà nella sceneggiatura, ed è stato un suggerimento dell’ultimo minuto di Emma D’Arcy (Rhaenyra).

“Non era previsto come bacio. Penso che sia stato programmato come… c’è solo del fiato tra loro o qualcosa del genere, e poi qualsiasi cosa accada viene interrotta”, ha spiegato Mizuno. “Poiché eravamo separati nella stanza… [e] Mysaria ha raccontato questa storia, [D’Arcy] ha sentito l’istinto di abbracciarla, di confortarla. Da lì, è sembrato così organico arrivare al bacio”.

Non credo che nessuno dei due sia stato abbracciato in quel modo da molto tempo, se non mai”, ha aggiunto. “Penso che sia stato l’abbraccio – l’intima vulnerabilità di quell’abbraccio – a trasformarsi in un bacio molto tenero e appassionato, che è stato davvero… incredibile. Credo che il momento sia stato molto emozionante per entrambi”.

Cosa ne pensate del bacio? È qualcosa che avevi previsto o ti ha colto di sorpresa?

“La serie prequel trova la dinastia Targaryen all’apice assoluto del suo potere, con più di 15 draghi sotto il loro giogo. La maggior parte degli imperi, reali o immaginari, si sgretola di fronte a tali altezze. Nel caso dei Targaryen, la loro lenta caduta inizia quasi 193 anni prima degli eventi di Game of Thrones, quando re Viserys Targaryen rompe con un secolo di tradizione nominando sua figlia Rhaenyra erede del Trono di Spade. Ma quando in seguito Viserys genera un figlio, la corte rimane scioccata quando Rhaenyra mantiene il suo status di erede, e i semi della divisione seminano attriti in tutto il regno”.

La seconda stagione di House of the Dragon vede Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Eve Best, Steve Toussaint, Fabien Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno e Rhys Ifans riprendere i loro rispettivi ruoli. Il cast è completato da Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew Needham.

I registi della nuova stagione sono Alan Taylor (episodi 1 e 4), Clare Kilner (episodi 2 e 5), Geeta Patel (episodi 3 e 8), Andrij Parekh (episodio 6) e Loni Peristere (episodio 7).

I 15 peggiori film originali Netflix, secondo la classifica di Letterboxd

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Netflix si è imposta come uno dei più grandi colossi dello spazio streaming, grazie all’elevato numero di incredibili film e serie originali che ha pubblicato nel corso degli anni. Tuttavia, parte di ciò che ha reso Netflix così vincente è la sua tendenza a concentrarsi su un’elevata quantità di film originali, e con un numero così elevato di film realizzati, alcuni selezionati saranno sempre di qualità inferiore. L’enorme successo di Netflix rende i suoi errori e le sue mancanze molto più evidenti, rendendoli facili bersagli quando rilasciano alcuni dei peggiori film della memoria recente.

Per vedere esattamente quali dei tanti errori di Netflix sono considerati i peggiori dai moderni fan del cinema, non c’è francamente un’uscita migliore della comunità di Letterboxd. Proprio come Netflix ha rivoluzionato e cambiato il gioco dei film e della televisione attraverso l’implementazione di Internet, Letterboxd ha cambiato il gioco della discussione moderna e del dialogo sui film attraverso Internet. Essendo la comunità moderna e l’hub di riferimento per gli appassionati di cinema che parlano di film moderni, è l’abbinamento perfetto per vedere esattamente quali sono i film di Netflix che non riescono a soddisfare la barra della qualità.

Noise (2023)

Noise (2023)

Valutazione media di Letterboxd: 1.62/5

Uno dei film drammatici con il rating più basso e largamente malvisto che siano stati rilasciati sulla piattaforma, Noise è un dramma relazionale belga che segue la storia di Matt, un influencer e giovane genitore di suo figlio appena nato, Julius. Tuttavia, iniziano a rivelarsi oscuri segreti legati al passato del padre di Matt, che lo spingono a indagare sui drammi e sui segreti che la sua famiglia gli ha tenuto nascosti per tanto tempo. Mentre la moglie si preoccupa sempre di più delle ricerche di Matt, il viaggio minaccia di distruggere la nuova vita che Matt si è costruito.

È raro che questo tipo di dramma lento e cupo sia oggetto di valutazioni così negative e basse su comunità online come Letterboxd, il che rende ancora più interessante il fatto che Noise abbia una valutazione così bassa. Gran parte dell’odio e della delusione che circonda il film ha a che fare con il suo ritmo, in cui succede pochissimo e il film sembra iniziare solo dopo un’ora. Come se questo film non fosse già abbastanza dimenticabile, l’anno precedente era già stato realizzato un film originale Netflix con lo stesso titolo, ma quella serie è stata un successo di critica ed è uno dei film originali di Netflix con la valutazione più alta su Letterboxd.

Love & Gelato (2022)

Love & Gelato

Valutazione media di Letterboxd: 1.60/5

Una delle tante commedie sentimentali adolescenziali che hanno dominato l’algoritmo di Netflix nel corso degli anni, Love & Gelato segue le stesse tendenze e convenzioni dei suoi predecessori, aggiungendo solo il colpo di scena di svolgersi a Roma. Il film segue Lina, una ragazza in procinto di diplomarsi con l’obiettivo di andare al MIT, ma dopo che sua madre si ammala, finisce per essere convinta a trascorrere la sua ultima estate da adolescente a Roma. Mentre si trova a Roma, finisce per fare il possibile per realizzare i sogni di sua madre, esplorando il mondo del cibo glorioso e del romanticismo nascente nella città magica.

È chiaro fin dall’inizio che Love & Gelato è semplicemente un tentativo da parte di Netflix di trovare un successo simile a quello ottenuto con Emily a Paris, sperando di utilizzare una bella località europea e una trama da commedia romantica per ottenere il successo. Tuttavia, gli utenti di Letterboxd non hanno esitato a vedere oltre la facciata e a considerare il film per quello che è veramente: una marea di personaggi antipatici, una storia d’amore insoddisfacente e una trama che è servita solo a infastidire il pubblico più che ad affascinarlo.

The Kissing Booth (2018)

The Kissing Booth

Letterboxd Valutazione media: 1.60/5

Insieme all’originale To All the Boys I’ve Loved Before, il primo film di Kissing Booth è spesso citato come una sorta di punto di partenza per questo stile di film romantici adolescenziali smielati e sopra le righe su Netflix. E mentre il primo film di To All the Boys funziona abbastanza bene come una dolce lettera d’amore al genere, The Kissing Booth è molto evidente nei suoi tentativi di essere nient’altro che un’opportunità per giovani star attraenti di apparire belle sullo schermo. Il film segue per lo più la classica trama di una ragazza, interpretata da Joey King, che inizia una storia d’amore con Noah Flynn (Jacob Elordi), nonostante sia il migliore amico di suo fratello minore, Lee (Joel Courtney).

Insieme ai suoi sequel, The Kissing Booth è diventato il volto di questo stile di commedia romantica adolescenziale a basso impegno che ha invaso Netflix tra la fine degli anni 2010 e l’inizio degli anni 2020, e la serie ha ricevuto la maggior parte dell’odio e del vetriolo degli utenti. Tuttavia, la serie ha anche un numero crescente di fan che si sono innamorati della natura campy e così cattiva da essere buona dell’intera serie, anche se questo non fa che aumentare ulteriormente la valutazione sempre più bassa del film sul sito.

Sierra Burgess è una sfigata (2018)

Sierra Burgess è una sfigata

Letterboxd Valutazione media: 1.54/5

Mentre sia The Kissing Booth che To All the Boys hanno avuto un successo tale da guadagnarsi delle trilogie complete, Sierra Burgess Is a Loser è stato così ampiamente odiato al momento dell’uscita che non ha mai avuto la possibilità di farlo, nonostante si trovasse in un campo di popolarità e di uscita simile a quello degli altri. Il film segue la storia della protagonista Sierra Burgess (Shannon Purser), un’emarginata sociale che ha completamente perso la speranza di trovare una relazione al liceo. Tuttavia, dopo che la sua più grande cotta scambia la sua scrittura per un’altra, Sierra si allea con una ragazza popolare per avere finalmente una possibilità d’amore.

Sebbene il pubblico curioso possa riconoscere il film come un moderno adattamento adolescenziale della storia di Cyrano, le libertà e le modifiche apportate per modernizzare la storia servono solo a sminuire e rendere Sierra più antipatica come protagonista. Le sue azioni sono molto più problematiche e scomode nel film, e vanno dal baciare fisicamente la sua cotta senza che loro lo sappiano a una scala ancora peggiore di bugie e manipolazioni di massa. Questo rende l’intera esperienza di visione molto scomoda, rendendo ironicamente il problema più grande del film quello che viene esplicitato nel suo stesso titolo.

The Tearsmith (2024)

The Tearsmith

Letterboxd Valutazione media: 1.52/5

È raro che un’uscita così recente salga immediatamente in cima alle classifiche e diventi uno dei film meno votati di Netflix agli occhi di Letterboxd, eppure The Tearsmith è riuscito a fare tutto e il contrario di tutto. Il film è una storia d’amore adolescenziale italiana che segue lo sbocciare dell’amore tra Nica e Rigel, due giovani anime che sono state adottate insieme dopo aver condiviso un’infanzia difficile in un orfanotrofio. Nonostante i loro legami familiari, non possono ignorare i sentimenti e la passione che provano l’uno per l’altra.

Non è esattamente sorprendente che un film la cui premessa principale è la “storia d’amore tra fratellastri” sia considerata ampiamente inquietante e scomoda dagli utenti di Letterboxd, e The Tearsmith interpreta la sua caotica premessa in modo del tutto corretto. Anche al di fuori degli aspetti più inquietanti della sua trama, The Tearsmith segue le stesse stanche tendenze e convenzioni di altri film romantici dell’epoca, sembrando uno strano stravolgimento dei film di After o addirittura di Cinquanta sfumature di grigio.

Death Note (2017)

Death Note

Letterboxd Valutazione media: 1.49/5

Adattamento della leggendaria serie anime, Death Note segue la storia di Light Turner, un giovane studente innocuo che si ritrova miracolosamente in possesso del “Death Note”. Il quaderno è incredibilmente potente e uccide chiunque scriva il suo nome al suo interno, e non ci vuole molto prima che Light impazzisca per il suo nuovo potere, iniziando a plasmare il mondo secondo la sua visione. Tuttavia, mentre il numero dei morti continua a salire, un gruppo di detective, tra cui il misterioso L, si occupa del caso ed è sul punto di scoprire l’identità di Light.

Mentre l’anime originale è spesso lodato per essere una delle più grandi serie animate di tutti i tempi, questo remake in live-action non riesce a rendere giustizia alla storia originale. Il film doveva già affrontare una battaglia in salita, tentando di adattare la maggior parte di un’intera serie in un unico film di 100 minuti, ma anche tenendo conto di questo, il ritmo e il lavoro dei personaggi impallidiscono in confronto all’originale. Sebbene il film abbia certamente alcune qualità, come l’interpretazione di Willem Dafoe nel ruolo di Ryuk, la moltitudine di cambiamenti negativi rispetto all’originale ha lasciato l’amaro in bocca a molti spettatori.

The Kissing Booth 2 (2020)

The Kissing Booth

Letterboxd Valutazione media: 1.45/5

Sequel del successo della commedia romantica originale di Netflix, The Kissing Booth 2 continua la storia di Elle che cerca di bilanciare la sua storia d’amore a distanza con Noah e la sua complicata amicizia con Lee. La tensione è già alta per la scelta di Elle di continuare ad avere una relazione con Noah, dal momento che lui è il fratello maggiore di Lee e ora è al college, mentre Elle è costretta a considerare le sue opzioni per il college. La situazione si complica ulteriormente quando un nuovo compagno di classe inizia a catturare l’attenzione di Elle.

Le commedie romantiche come genere sono raramente esplorate quando si tratta di franchise e sequel, per una buona ragione, dato che fondamentalmente si concludono e si innamorano alla fine. L’originale Kissing Booth era già un bersaglio facile e massiccio per chi cercava di stroncare il film per le sue interpretazioni imbarazzanti, la trama basilare e formulaica e l’attenzione alle giovani star più che ad altro. The Kissing Booth 2 riesce solo a raddoppiare tutto ciò che non è piaciuto del primo film, con l’aggravante di essere un’aggiunta del tutto ingiustificata che non aggiunge nulla all’originale.

The Open House (2018)

The Open House

Letterboxd Valutazione media: 1.44/5

The Open House è un film horror che segue l’adolescente Logan e sua madre Naomi che, dopo che il padre della famiglia è rimasto ucciso in un incidente d’auto, il duo si trasferisce in una casa isolata in montagna come fuga. Tuttavia, la fuga dal mondo che avevano pianificato non si rivela come l’avevano immaginata, poiché una serie di strani e inspiegabili eventi soprannaturali inizia a terrorizzare i due in ogni momento di veglia che trascorrono nella casa.

I film dell’orrore vivono e muoiono grazie alla loro capacità di far crescere la suspense e i brividi fino a raggiungere un risultato eccitante e coinvolgente, cosa in cui The Open House fallisce in pieno. Il film, ai livelli più elementari e fondamentali, è semplicemente incapace di evocare qualcosa che si avvicini a spaventi o emozioni genuine, creando quella che è facilmente una delle esperienze cinematografiche horror più noiose di tutti i tempi. Se a ciò si aggiunge un finale terribile che non fa un favore al film e lascia il pubblico con una nota negativa, non sorprende che gli utenti di Letterboxd abbiano fatto a pezzi il film.

Tall Girl 2 (2022)

Tall Girl 2

Letterboxd Valutazione media: 1.40/5

Sequel del già famigerato teen movie, Tall Girl 2 continua le disavventure di Jodi Kreyman, la ragazza che in passato era una completa emarginata sociale a causa della sua enorme altezza. Tuttavia, ora che Jodi ha ricevuto una nuova ondata di popolarità, inizia a vivere la vita da sballo nel suo liceo con la sua nuova relazione, apparentemente in cima al mondo. Tuttavia, tutta la pressione della popolarità inizia ad abbattersi su Jodi, combinata con lo stress di un’imminente esibizione e le incomprensioni tra i suoi amici, iniziando a sentirsi ironicamente piccola come sempre.

L’originale Tall Girl era già stato giudicato dalla maggior parte di Internet, Letterboxd compreso, come un film completamente ridicolo, in quanto la sua premessa era semplicemente troppo insensata e comica per essere presa lontanamente sul serio. Sebbene il sequel faccia dei passi avanti nella giusta direzione per essere più consapevole di sé e non insistere troppo sulla logistica dell’essere vittima di bullismo a causa della propria altezza, rimane comunque un generico e banale film sull’adolescenza. Mentre il film originale aveva una qualità così cattiva da essere buona, Tall Girl 2 corregge troppe cose fino a diventare noioso e poco interessante.

Tall Girl (2019)

Tall Girl

Letterboxd Valutazione media: 1.31/5

Facilmente uno dei film più stonati e infami che Netflix abbia mai creato, Tall Girl segue la storia di Jodi Kreyman, la ragazza più alta del suo liceo che ha vissuto la sua vita come uno zimbello per questo motivo. A causa di come è stata percepita dai suoi coetanei, è afflitta da un’ansia paralizzante e da pensieri autodistruttivi, e ora, stufa di vivere questa vita chiusa, decide di fare uno sforzo per avere fiducia in se stessa. Questo riesce ad allinearsi perfettamente con l’arrivo del nuovo studente straniero Stig, che diventa subito popolare e si affeziona a Jodi per la sua bellezza interiore.

C’è un livello di energia innocente e salutare, ma completamente fuori luogo, che circonda Tall Girl e la sua premessa e che rende l’intera esperienza difficile da non ridere. È assurdo che qualcuno abbia creduto che il film avrebbe funzionato, prendendo una storia relatabile di bullismo e di un clima liceale giudicante, ma trovando un modo per rimuovere tutta l’agenzia e l’affidabilità, lasciando il film nient’altro che una buccia. Pochi film di Netflix sono diventati famosi per la loro bassa qualità come Tall Girl, che continua a confondere e sconcertare le persone ancora oggi con le sue premesse ridicole e la sua esecuzione da manuale.

Marmaduke (2022)

Marmaduke

Letterboxd Valutazione media: 1.28/5

Uno dei peggiori film d’animazione del 2020, Marmaduke è un adattamento in animazione moderna del classico personaggio dei fumetti, che segue le disavventure del protagonista, un alano che si comporta male. Nonostante le sue scorrettezze e la sua natura problematica, un addestratore di cani di fama mondiale vede in Marmaduke un potenziale e inizia ad allenarlo per farlo gareggiare in una leggendaria mostra canina. Tuttavia, l’elitario mondo delle mostre canine ha una posta in gioco più alta che mai e Marmaduke dovrà lavorare più duramente di quanto abbia mai fatto in passato se vuole avere una possibilità di vincere.

Anche se Marmaduke è tecnicamente un film originale di Netflix solo negli Stati Uniti, mentre è stato distribuito da SC Films nei paesi internazionali, la sua qualità ripugnante gli fa guadagnare un posto meritato nella lista. Ilfilm sembra una combinazione di tutte le tendenze dolorose che hanno afflitto i film d’animazione nel decennio precedente, con un’eccessiva dipendenza dall’umorismo grossolano, una qualità dell’animazione scialba e una trama a dir poco scarna. Anche con un cast vocale semidecente che comprende attori del calibro di Pete Davidson e J.K. Simmons, il film è semplicemente troppo terribile per essere salvato in modo significativo.

The Kissing Booth 3 (2021)

The Kissing Booth 3

Letterboxd Valutazione media: 1.25/5

Finale della trilogia di Kissing Booth, The Kissing Booth 3 vede Elle tentare di sfruttare al meglio l’ultima estate prima di partire per il college. Elle escogita un piano dopo aver scoperto una “lista delle migliori estati di sempre” che lei e Lee avevano fatto da bambini, sperando di fare tutto quello che c’è scritto nella lista prima di partire e di essere costretta a dire addio. Tuttavia, c’è ancora un bel po’ di dramma, perché Elle è costretta a confrontarsi con tutti i drammi relazionali irrisolti e a risolvere tutte le questioni in sospeso prima di poter partire e vivere la sua nuova ed eccitante vita.

A questo punto, il franchise di Kissing Booth ha accettato e preso coscienza del proprio status di bersaglio di ogni scherzo quando si tratta di commedie romantiche generiche e moderne. Consapevole di ciò, il film decide di puntare completamente sull’assurdità e sul nonsense che aveva accumulato nei due film precedenti, dando vita a un film campy e spassosamente brutto che quasi si compiace della propria stupidità. Sebbene possa essere molto divertente vedere questi personaggi travestirsi da personaggi di Mario e andare sui go-kart, è ancora la cosa più lontana dall’essere veramente buona.

Lui è tutto (2021)

He's All That

Letterboxd Valutazione media: 1.21/5

Un remake in chiave moderna della classica commedia romantica adolescenziale, She’s All That, He’s All That segue la popolare influencer star Padgett Sawyer (Addison Rae), appena scaricata dal suo fidanzato all-star. Per vendicarsi di lui, Padgett escogita un piano per affascinare e trasformare uno dei ragazzi più impopolari della sua scuola, Cameron Kweller, in un re del ballo. Tuttavia, il suo piano comincia presto a crollare quando inizia a provare dei veri sentimenti per Cameron.

La trama originale di She’s All That era già datata e presa in giro quando uscì nel 1999, ma riuscì a cavarsela grazie al suo fascino ingegnoso e al carisma di Freddie Prinze Jr. e Rachael Leigh Cook. In confronto, He’s All That elimina tutto il fascino e la grazia del film originale, sostituendolo con uno squallido product placement e l’implementazione forzata di applicazioni di social media come TikTok. L’unica cosa che il film riesce a fare è affermare di essere uno dei peggiori remake cinematografici della memoria recente.

The Next 365 Days (2022)

The Next 365 Days

Letterboxd Valutazione media: 1.20/5

Ultimo film della famigerata trilogia dei 365 giorni, The Next 365 Days vede la relazione tra Laura e Massimo affrontare nuovi ostacoli nel tentativo di superare gli immancabili problemi di fiducia. Tuttavia, Nacho continua a fare tutto il possibile per mettere zizzania tra Laura e Massimo, cercando di tenere Laura tutta per sé. Laura si trova presto a dover prendere una decisione pericolosa e difficile: decidere come trascorrere il resto della sua vita.

La trama di The Next 365 Days non ha molta importanza, poiché, come i precedenti film della trilogia, non è altro che un pretesto arretrato per scene erotiche più squallide e di cattivo gusto. Il film non riesce a trovare nulla che si avvicini a una conclusione e a un finale per questi personaggi già terribili e antipatici e continua a spingere l’intera trilogia ancora di più nella profonda tana del coniglio della delusione e dell’odio che la comunità di Letterboxd nutre per l’intero franchise.

365 Days: This Day (2022)

365 Days: This Day

Letterboxd Valutazione media: 1.07/5

Il sequel di 365 Days, ampiamente criticato, 365 Days: This Day continua a seguire la storia d’amore proibita tra Laura, che in precedenza viveva una vita relativamente noiosa, e Massimo, il milionario con legami con la mafia. Tuttavia, mentre all’inizio la coppia è sollevata dall’idea di riunirsi e di continuare a manifestare il proprio amore, diversi tradimenti e incomprensioni iniziano a dividere il loro rapporto. A peggiorare le cose, un misterioso terzo tentativo di rubare l’amore e l’attenzione di Laura, costringendola a scegliere tra i due.

L’intera trilogia di 365 giorni è stata attivamente criticata e vituperata da Letterboxd, che la considera il peggior film degli anni 2020. 365 Giorni: This Day non fa eccezione, in quanto continua a perpetuare le stesse trame e gli stessi temi dannosi e problematici del film originale, preoccupandosi solo del suo contenuto sessuale. Sebbene il film originale 365 Days abbia un punteggio inferiore su Letterboxd, il film originale non è tecnicamente un film originale Netflix, in quanto il film ha guadagnato una popolarità enorme e la sua reputazione solo su Netflix, che ha portato alla produzione del resto della trilogia.

House of the Dragon, la riconciliazione tra Daemon e Rhaenyra è possibile a questo punto?

Inganni, risentimenti e relazioni illecite non sono riservati solo ai Verdi. I problemi in paradiso continuano per il Team Black, e anche se Rhaenyra (Emma D’Arcy) e Daemon (Matt Smith) erano una coppia iconica nella prima stagione di House of the Dragon, la seconda stagione ha approfondito gli aspetti più problematici della loro relazione. Dopo un’esplosiva discussione e l’allontanamento in “Rhaenyra la crudele”, Daemon si rifiuta ancora di comunicare con la moglie e la sua assenza (o abbandono) ha visto Rhaenyra perdere uno dei suoi più forti alleati in un momento critico della Danza dei Draghi.

Tra il recente bacio di Rhaenyra con Mysaria (Sonoya Mizuno) e il continuo peggioramento dello stato mentale di Daemon, la situazione sembra piuttosto precaria per i due. La coppia preferita dai fan non potrebbe essere più distante, letteralmente, lasciando gli spettatori a chiedersi se una riconciliazione tra i due sia possibile a questo punto. L’ultimo episodio della seconda stagione, “Smallfolk”, presenta alcuni momenti rivelatori che forniscono alcuni approfondimenti necessari sullo stato del difficile matrimonio di Daemon e Rhaenyra.

Rhaenyra ha perseguitato i sogni di Daemon ad Harrenhal

House of the Dragon

Daemon può anche aver lasciato la Roccia del Drago per allontanarsi dalla sua regina e forgiare la propria strada, ma non riesce a sfuggire a Rhaenyra. Sebbene nei suoi sogni ad Harrenhal siano comparsi molti fantasmi del suo passato, non solo la defunta moglie Laena (Nanna Blondell) e il fratello Viserys (Paddy Considine), i sogni più inquietanti di Daemon si sono concentrati sul rapporto con Rhaenyra. Daemon ha sognato sua moglie due volte e in ogni sogno lei è la bambina che Daemon ha iniziato a inseguire.

Sta sognando una Rhaenyra che un tempo era più facile da controllare, ma la versione onirica lo affronta ancora nello stesso modo in cui l’ha affrontata la Rhaenyra adulta, mettendo in evidenza la sua gelosia nei confronti della sua relazione con Viserys e le conseguenze del suo comportamento privo di tatto. Il risentimento sepolto che ha per lei, che apparentemente ha sempre avuto per lei, comincia a rivelarsi. Anche la paranoia di Daemon sta crescendo; in “Smallfolk”, si chiede addirittura se Simon Strong (Simon Russell Beale) sia la causa dei suoi sogni infestati e se sia stata Rhaenyra a farglielo credere. Piuttosto che incoraggiare l’introspezione in Daemon, questi sogni sembrano solo esacerbare il suo risentimento verso Rhaenyra.

Nemmeno la distanza fisica che Harrenhal offre sembra aiutare la coppia, e per Daemon è diventato più facile demonizzare Rhaenyra in sua assenza. Durante la sua permanenza ad Harrenhal, Daemon ha cercato di convincersi che sarebbe stato un sovrano migliore, che è lui a meritare di governare il Continente Occidentale e che Viserys ha sbagliato a non nominarlo suo erede. Ma quando dice ad Alys Rivers (Gayle Rankin) che Rhaenyra non ha mai voluto la corona, lei ribatte che è proprio questo che la rende adatta a indossarla e probabilmente il motivo per cui Viserys l’ha scelta, e Daemon non ha alcuna risposta. Daemon non risponde e, invece di riconoscere che è sempre stato il suo più grande nemico, continua a scaricare la colpa su Rhaenyra e a lasciare che il suo risentimento si inasprisca.

Rhaenyra si apre su Daemon a Roccia del Drago

House of the Dragon 2 Rhaenyra

Dopo diversi episodi in cui i suoi consiglieri hanno preteso il ritorno di Daemon a Roccia del Drago, Rhaenyra ha riconosciuto il proprio risentimento nei confronti del marito, nonché una grave mancanza di fiducia. In “Smallfolk”, Rhaenyra spiega a Mysaria che lei e Daemon hanno sempre voluto quello che aveva l’altro, definendoli “metà di un tutto”. Rhaenyra è perfettamente consapevole che la gelosia irrisolta di Daemon per ciò che lei ha – l’amore incondizionato di Viserys e la sua posizione di erede – è ciò che gli impedisce di essere in pace. È difficile non chiedersi se questa gelosia condivisa sia parte di ciò che ha fatto incontrare Daemon e Rhaenyra, con il desiderio di possedere ciò che l’altro ha. Come dice Rhaenyra a Mysaria: “Voleva possedere me, ma non essere posseduto”.

Ma se Rhaenyra ammette liberamente di invidiare anche Daemon, in particolare per la sua capacità di essere un uomo spensierato che incute timore nel cuore degli altri, non ha permesso che questo influisse sul loro matrimonio. La brusca partenza di Daemon da Roccia del Drago è avvenuta proprio perché non riusciva più a controllare la propria gelosia e, sebbene entrambi si siano sempre invidiati a vicenda, solo Daemon ha permesso che questa diventasse insidiosa e li dividesse. Rhaenyra ora vive nel timore che Daemon le si sia rivoltato contro, che il suo stesso marito abbia intenzione di usurpare il suo trono come hanno fatto gli Hightower. Rispetto al risentimento di Daemon come catalizzatore della rottura del suo rapporto con Rhaenyra, è questa sfiducia che continuerà a corrodere il rapporto tra Rhaenyra e Daemon.

Daemon e Rhaenyra riusciranno a riconciliarsi in “House of the Dragon”?

House of the Dragon 2

Il risentimento e la mancanza di fiducia influiscono negativamente su qualsiasi relazione, figuriamoci su un matrimonio reale incestuoso alimentato dalla gelosia nel bel mezzo di una gigantesca guerra civile. Un tempo Rhaenyra e Daemon potevano essere in grado di mettere da parte le loro divergenze per perseguire i sentimenti che provavano l’uno per l’altro, ma ora questi problemi evidenti chiedono a gran voce di essere riconosciuti. I due cominciano anche a trovare conforto negli altri: La relazione tra Daemon e Alys Rivers ha continuato a svilupparsi, e “Smallfolk” vede Rhaenyra impegnarsi in una necessaria vulnerabilità emotiva con Mysaria. Tutto questo mette in crisi un matrimonio già traballante e non lascia molto spazio alla riconciliazione.

È chiaro che Daemon e Rhaenyra non si fidano più l’uno dell’altra e la distanza fisica ed emotiva che li separa è un danno. Finché questa distanza permane, la riconciliazione sembra sempre meno possibile. È probabile che, se ci sarà una riconciliazione, sarà perché Rhaenyra sarà in grado di mettere da parte i suoi sentimenti e perdonare Daemon, piuttosto che il contrario, e questa sembra una base piuttosto traballante nella migliore delle ipotesi. Per ora, la palla è nel campo di Daemon, e il Rogue Prince non è tipicamente noto per estendere la grazia agli altri, moglie compresa.

Mentre Rhaenyra e Daemon sono in disaccordo in questo momento, i loro attori non ne hanno mai abbastanza l’uno dell’altro. Emma D’Arcy, in un’intervista a Variety, ha dichiarato di aver “fatto una petizione per avere più tempo [sullo schermo] nella prossima stagione” con Matt Smith, quindi potrebbe esserci una speranza all’orizzonte per la coppia Targaryen. Forse potranno riunirsi di nuovo per assicurarsi il Trono di Spade – per amore di Viserys, per dovere verso la famiglia, per desiderio di vendetta e per porre fine ai Verdi, ma per ora sembra che tra le ex fiamme ci sia del serio amore perduto.

Twisters, la spiegazione del finale: Perché Steven Spielberg ha tagliato il bacio?

Il nuovo kolossal estivo Twisters (la nostra recensione) sta sbancando il botteghino nazionale. Con un weekend di apertura da 80 milioni di dollari, il terzo più alto dell’anno dopo Inside Out 2 e Dune: Parte 2, il sequel del film catastrofico del 1996 Twister ha infranto le aspettative del botteghino. Il giudizio su Twister, a parte una manciata di critiche, è piuttosto positivo, con la maggior parte dei critici che ha applaudito il regista candidato all’Oscar Lee Isaac Chung per aver realizzato un divertente blockbuster estivo vecchio stile con due promettenti star come Daisy Edgar-Jones e il beniamino del 2024, Glen Powell. Tuttavia, il lato B del successo finanziario di Twisters durante il fine settimana è stato il discorso sulla storia d’amore, o sulla sua mancanza, nel film. Il film di Chung si conclude con una nota che praticamente implora un grande bacio emotivo tra i due protagonisti, ma l’amore fisico non si manifesta mai. A quanto pare, un gesto romantico finale è stato filmato, ma è stato lasciato in sala d’incisione per volere del produttore del film, Steven Spielberg.

Lee Isaac Chung porta le vibrazioni estive da blockbuster in “Twisters”.

Glenn Powell Twisters

Siamo tutti abituati, e forse esausti, dai sequel, ma Twisters è privo della storia del film originale di Jan de Bont con Helen Hunt e il compianto Bill Paxton. Segue invece la storia di Kate Cooper (Edgar-Jones), una meteorologa attirata nuovamente nel mondo della caccia ai tornado nel suo stato natale, l’Oklahoma. Si allea con Tyler Owens (Powell), un cacciatore carismatico, focoso e spericolato con un seguito sui social media, e insieme rintracciano i tornado diretti verso le piccole città dello stato.

Chung, che è emerso sulla scena con il suo dramma familiare del 2020, Minari, è perfettamente soddisfatto di ripristinare un marchio pastiche di intrattenimento estivo che è stato eliminato durante il regno dei supereroi cinematografici. Il film non ha nulla di completamente originale, ma è costantemente gratificante come un’avventura scoppiettante tra una strana coppia che si lega grazie al reciproco amore per la caccia e al desiderio di aiutare le persone. Oltre all’inseguimento dei tornado, è fondamentale la loro conversazione in gergo meteorologico, che si sostituisce a un’esplicita storia d’amore.

Come finisce “Twisters”?

Twisters film 2024

Dopo quasi due ore di inseguimento di tornado in tutto lo Stato e di salvataggio degli abitanti di piccole città distrutte da una calamità naturale, il climax di Twisters segnala un tropo familiare della storia tra due amanti resistenti. Kate viene accompagnata all’aeroporto dal suo collega d’affari Javi (Anthony Ramos) e intende tornare a casa a New York per continuare i suoi studi e approfondire le ricerche sul loro nuovo esperimento. Fuori dall’ingresso, Tyler emerge con il suo furgone. Parcheggiato nell’area di raccolta dell’aeroporto, fissa Kate in piedi, da sola, che guarda il cielo attraverso il finestrino.

Dopo essere stato importunato da un vigile urbano dell’aeroporto (un improvviso cameo di Paul Scheer), Tyler fa esplodere il suo camion e va a cercare Kate. Questo momento evoca il classico tropo delle commedie romantiche in cui l’uomo rintraccia la donna e le rivela i suoi veri sentimenti prima che lei se ne vada per sempre – e quasi sempre finisce con un bacio. L’annunciatore dell’aeroporto dichiara che i voli sono stati ritardati a causa del forte vento e i due lasciano l’aeroporto insieme con le labbra secche.

I titoli di coda mostrano frammenti di articoli giornalistici di Ben (Harry Hadden-Paton), il giornalista inglese che segue la troupe di Tyler. Il montaggio rivela che Kate, Tyler e Javi sono diventati soci in affari. Tuttavia, l’immagine più duratura diTwisters è quella di Tyler e Kate che guardano il cielo mentre si sviluppa un tornado, a indicare il vero amore che li lega.

Con sorpresa e forse sgomento di molti spettatori, non c’è alcun bacio tra Kate e Tyler in nessun momento del film. Twisters è un cugino di Top Gun: Maverick (il regista Joseph Kosinski ha ricevuto un credito per la storia di Twisters) in quanto si rifà a un’epoca di blockbuster estivi che erano sinceri, romantici e facevano appello a un sentimento americano medio. Il sequel stand-alone di Chung presenta tutte le caratteristiche di un blockbuster degli anni ’80 o ’90, tranne un elemento cruciale. Gli spettatori sono abituati ad aspettarsi un bacio tra Daisy Edgar-Jones e Glen Powell, che hanno mostrato una chimica elettrica durante il loro press tour, nei momenti finali del film, ma non arriva mai.

La scena del bacio tagliata in “Twisters” fu il risultato di una nota di Steven Spielberg

Steven Spielberg 2018
Steven Spielberg alla 62esima edizione dei David di Donatello – Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

In un’intervista a Collider, Daisy Edgar-Jones e Glen Powell hanno confermato che è stata girata una scena di bacio (il cui filmato ha fatto il giro del web), ma che è stata tagliata in post-produzione. “Sono uniti dalla passione comune per qualcosa”, ha detto Edgar-Jones in difesa del finale senza bacio. “Questo film non è incentrato sulla ricerca dell’amore”, ha detto Powell, ritenendo che ‘un bacio sarebbe stato poco rappresentativo del giusto obiettivo alla fine del film’. Secondo Edgar-Jones, il produttore esecutivo Steven Spielberg ha suggerito alla coppia di rinunciare al bacio nel montaggio finale. “Penso che sia una nota di Spielberg, non è vero?”, ha osservato l’attrice. “Mi sembra che ora il pubblico sia in una posizione diversa in termini di desiderio o meno di un bacio“, ha dichiarato Lee Isaac Chung a Entertainment Weekly, affermando di preferire il finale senza bacio da un punto di vista artistico.

I fan sono indignati per una moltitudine di motivi. Chiunque abbia visto il recente poliziesco di Richard Linklate , Hit Man, sa che Glen Powell è più che all’altezza di un protagonista maschile romantico. Da un punto di vista generale, la decisione attiva di ridurre la qualità romantica di Twisters è un segnale del problema cronico dei blockbuster senza sesso.

La mancanza di sessualità, o di qualsiasi storia d’amore leggera, nei film mainstream dell’ultimo decennio è stata la causa dell’infinita serie di discorsi sulla nostra attuale cultura mediatica prudente. Considerato lo stato dei blockbuster estivi, non è stato scioccante che Kate e Tyler non si siano baciati. Tuttavia, l’omissione di un bacio non lo rende meno scoraggiante, soprattutto perché Twisters si è posizionato come un rinfrescante ritorno al passato. Inoltre, la richiesta di Spielberg, i cui film sono principalmente asessuati, non fa che aggravare la questione.

Il finale di Twisters è un vero e proprio paradosso, perché è allo stesso tempo accattivante e insoddisfacente. Anche se il finale è apparentemente programmato per soddisfare un vasto pubblico che guarda un blockbuster estivo, la consapevolezza di un “bacio tagliato” smorza almeno un po’ la potenza emotiva dei momenti finali. Nel vuoto, l’omissione di qualsiasi gesto romantico è difendibile, in quanto il concetto di due professionisti con un vuoto nella loro vita che si uniscono per un hobby unico con cui pochi potrebbero mai entrare in contatto è romantico di per sé.

Qualche anno fa, il fatto che i protagonisti maschili e femminili di un film estivo d’azione e avventura si baciassero alla fine sarebbe stato un cliché eccessivo. Oggi, quando il pubblico desidera un’epoca passata dell’intrattenimento popolare, i baci sono molto richiesti. Per lo meno, il finale di Twisters è pronto per un’appassionata discussione in rete e nelle sale cinematografiche, il che è più di quanto si possa dire della maggior parte delle uscite in sala.

Steven Spielberg ha avuto un ruolo più importante in Twisters di quanto si pensi

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Twisters è arrivato nelle sale, dopo una campagna mediatica ad alta intensità, e non ha deluso. Il sequel spirituale del film catastrofico del 1996 si è rivelato esattamente come gli appassionati di fenomeni atmosferici estremi avrebbero sperato, e per realizzarlo è stata coinvolta un’inaspettata figura di alto profilo. Durante un’intervista con Collider dopo la proiezione, il regista di Twisters (la nostra recensione) Lee Isaac Chung ha condiviso la sua straordinaria esperienza di avere Steven Spielberg come produttore esecutivo del film. La conversazione ha rivelato il profondo impatto che Spielberg ha avuto sul progetto, in particolare attraverso il suo coinvolgimento diretto nel processo di montaggio.

Collider ha chiesto a Chung come si sentisse sapendo che Spielberg stava guardando Twisters. Chung ha raccontato: “Sapevo che lo stava guardando a casa nel suo cinema. Facevo il conto alla rovescia dei minuti: ‘Oh, sta guardando la scena del rodeo…’ Sapevo tutte queste cose”. Il feedback di Spielberg è arrivato poco dopo, con una telefonata che per Chung è stata allo stesso tempo esaltante e di convalida.

“Mi ha chiamato in seguito ed è stato incredibilmente incoraggiante. La prima cosa che mi ha detto è stata: ‘Sarai felice di sapere che l’ho visto su un grande schermo ed è quello che questo film merita’”.

Ha detto a Collider: “Ci sono un paio di momenti nel film in cui alcuni personaggi parlano di un altro personaggio… Nel montaggio, originariamente, Ben dice qualcosa del tipo: ‘È molto intrigante’, e poi si taglia su una reazione di Tyler o qualcos’altro, e poi si taglia su Kate. Ma Steven diceva: “Quando un personaggio parla di un altro personaggio, è bello tagliare direttamente su quel personaggio. È un ottimo taglio dinamico”.

Lee Isaac Chung è stato onorato di imparare da Steven Spielberg

Glenn Powell Twisters

Per Chung, lavorare a stretto contatto con Spielberg non è stata solo una pietra miliare della carriera, ma anche un’esperienza di apprendimento arricchente. La comprensione sfumata di Spielberg del cinema e la sua capacità di impartire consigli pratici e d’impatto hanno lasciato un’impressione duratura su Chung. “Ricordo solo che piccole cose come queste erano davvero ottimi aggiustamenti che faceva”, ha osservato Chung, sottolineando come questi piccoli ma significativi aggiustamenti abbiano elevato il prodotto finale.

Quando Twisters arriverà nelle sale, il pubblico potrà aspettarsi un film plasmato non solo dalla visione di Chung, ma anche dall’esperienza di Spielberg. Restate sintonizzati su Collider per ulteriori approfondimenti e aggiornamenti esclusivi su Twisters e su altri film in uscita.

She-Hulk: la seconda stagione riceve un aggiornamento sorprendentemente promettente

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Tra i titoli più divertenti usciti dai Marvel Studios c’è la serie Disney+ She-Hulk: Attorney at Law, interpretata da una bravissima Tatiana Maslany. La serie ha visto Jennifer Walters rompere la quarta parete per la prima volta nel MCU (scusate Deadpool!), chiedere a Kevin dei mutanti, fare twerking con Megan Thee Stallion e fare l’amore con Daredevil (Charlie Cox), solo per citarne alcuni. Mentre i fan del personaggio si chiedono ancora se la vedranno ancora in futuro – non c’è ancora nessuna notizia da parte dello studio – la produttrice di She-Hulk, Wendy Jacobson, ha condiviso alcune idee sulla piega che potrà prendere la sua storia.

La prima stagione della serie creata da Jessica Gao era radicata nella realtà, con Jennifer Walters che viveva la normale vita di un avvocato mentre cercava di bilanciare i suoi nuovi superpoteri: “Voglio dire, se faremo altre She-Hulk… Quello che mi piace di She-Hulk è essere nella vita quotidiana di questo personaggio. È una donna di trent’anni che cerca di gestire la sua vita, la sua carriera e le sue amicizie e, guarda caso, è anche in grado di trasformarsi in Hulk”, ha dichiarato Jacobson a ComicBook, aggiungendo: ‘Quindi, credo che mi piacerebbe esplorare di più questo aspetto’.

Continuando a parlare di questi temi, il produttore ha inoltre condiviso alcune idee sia in termini di approccio terreno dello show che di approccio multiversale del MCU, che si adatta all’origine fumettistica del personaggio. “Nei fumetti c’è anche una parte in cui lei va nello spazio e giudica i casi per il Tribunale Vivente. Quindi, o voglio essere super, super radicata a Los Angeles o voglio portarla nel multiverso, o nell’universo”, ha concluso l’attrice.

La seconda stagione di She-Hulk è nel limbo

She-Hulk

La prima stagione di She-Hulk ha un discreto tasso di approvazione (77% su Rotten Tomatoes), ma ha ricevuto risposte contrastanti da parte del pubblico. Le critiche vanno dai problemi con la CGI e lo sviluppo dei personaggi al fatto che lo show sia “troppo femminista”. Inoltre, con la revisione creativa di quest’anno dei Marvel Studios, i fan sono ulteriormente preoccupati per il ritorno di Jennifer Walters.

Quando alla Maslany è stato chiesto se la seconda stagione è in programma, l’attrice ha rivelato: “Non credo. Penso che abbiamo sforato il budget e la Disney ha detto: ‘No, grazie’”. Tuttavia, come per tutte le cose della Marvel, anche se ci sono piani per un’altra stagione, nessuno dei creativi coinvolti può divulgare molto finché lo studio non fa un annuncio. Immagino che dovremo tutti aspettare e guardare. Tutti gli episodi di She-Hulk sono disponibili su Disney+.

Rebecca Ferguson cerca la sicurezza in una nuova immagine di Silo – Stagione 2

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La stagione successiva a uno dei più grandi successi di Apple TV+ del 2023 ha appena ricevuto un’immagine entusiasmante. Un nuovo report di Entertainment Weekly ha rivelato un’immagine di Rebecca Ferguson nei panni di Juliette Nichols nell’attesissima stagione 2 di Silo. La prima stagione di Silo si conclude con uno dei più grandi cliffhanger della storia della televisione, con Juliette che esce dal silo verso quella che molti pensano sia la sua morte, per poi sopravvivere e vedere decine, se non centinaia, di altri silo in lontananza.

Come se ci fossero dubbi sul fatto che Juliette sia sopravvissuta all’uscita dal silo, lo showrunner Graham Yost ha confermato che è viva e che avrà un ruolo fondamentale nella seconda stagione. Tuttavia, Juliette ha ora un nuovo problema: entrare in un altro silo, un problema di cui Yost ha parlato con Entertainment Weekly:

“Juliette ha difficoltà a entrare in quest’altro silo e cerca di mettersi in salvo perché la sua tuta sta finendo l’aria. La meravigliosa Walker [Harriet Walter] ha fatto in modo che la sua tuta venisse avvolta, ma non funzionerà. Gran parte dell’episodio è incentrato sul tentativo di Juliette di sopravvivere e sulle operazioni di ingegneria che deve compiere per cercare di rimanere in vita”.

Il fatto che Juliette sia viva non significa che stia bene. Forse è sopravvissuta uscendo dal silo, ma sembra che non abbia molto tempo per entrare in un silo vicino prima di finire l’ossigeno. Non è chiaro se i residenti di un altro silo la riaccoglieranno volentieri, o se siano anche solo consapevoli che ci sono altri sopravvissuti là fuori, ma tutto questo alla fine porterà a una posta in gioco più alta e a interazioni emozionanti nella seconda stagione. Anche se l’episodio di apertura della seconda stagione si concentrerà sul periodo trascorso da Juliette fuori dal silo, Yost afferma che ci sarà anche un flashback da non perdere.

La seconda stagione di ‘Silo’ porterà i fan in un altro silo per una storia di ribellione

SILO - stagione 2
Image via Rekha Garton/Apple TV+

L’introduzione di altri silos in Silo Stagione 1 è stata una svolta nel finale di stagione. È logico che ci siano altri silo sparsi un po’ ovunque, ma l’intera prima stagione è talmente racchiusa nel silo con cui si apre che non dà mai allo spettatore un motivo per chiedersi quali siano gli altri silo. Yost ha comunque parlato di come si aprirà la seconda stagione e di cosa vedranno esattamente i fan quando si avventureranno in un altro silo:

“La première [segue] Juliette, ma in realtà non iniziamo con lei. Inizieremo da un tempo indeterminato, almeno all’inizio, in un altro silo. Vedremo una ribellione che va molto male”.

Anche se nel silo di Juliette le cose erano storte e corrotte, fino alla sua assunzione della carica di sceriffo, le cose andavano bene per la maggior parte delle persone nel silo. Non sembravano esserci pensieri di ribellione da parte dei cittadini, quindi vedere come le cose siano andate così terribilmente male in un altro silo è un’idea entusiasmante. Speriamo che Apple TV+ non faccia aspettare troppo a lungo i fan di Silo per la prossima stagione, perché non vediamo l’ora di vedere come la seconda stagione darà seguito a quel cliffhanger incredibilmente emozionante.

La stagione 2 diSilo non ha ancora una data di uscita ufficiale, ma Apple TV+ ha confermato che la seconda stagione arriverà “presto”. Guardate la nuova immagine della stagione 2 qui sopra e guardate la prima stagione di Silo in streaming su Apple TV+.

Transformers One: nuove immagini rivelano un “cuore spezzato” per Optimus Prime e Megatron

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È stata un’estate ricca di azione e di ritorni di grandi franchise, e la situazione sembra destinata a continuare quando gli spettatori inizieranno a guardare all’autunno. Una delle prime grandi uscite animate della stagione è Transformers One. La storia prequel, ambientata nello stesso universo dei film live-action, uscirà nelle sale a settembre. Ora, in anticipo rispetto al secondo trailer del film, Transformers One ha fatto debuttare nuove immagini che evidenziano l’imminente guerra per Cybertron.

Grazie all’anteprima esclusiva di Entertainment Weekly al SDCC, i fan di Transformers hanno ricevuto due nuove immagini della prossima avventura. Una mostra Orion Pax (Optimus Prime) che corre al fianco del suo amico/futuro nemico D-16 (Megatron), mentre l’altro scatto mostra la coppia al riparo con i loro compagni, Elite-1 (Arcee) e B-127 (Bumblebee) che guardano qualcosa fuori dallo schermo. Transformers One è una mini-riunione Marvel: Chris Hemsworth assumerà il ruolo di leader di Optimus, Scarlett Johansson doppierà Arcee e Brain Tyree Henry aggiungerà un nuovo livello al leader dei Decepticon che presto diventerà malvagio. Keegan-Michael Key darà vita anche all’Autobot Bumblebee, amato dai fan.

Parlando con EW, il regista Josh Cooley ha ammesso di essere stato un po’ nervoso quando si è trattato di far assumere a questi attori questi ruoli iconici. “L’unica cosa che mi ha stressato dal momento in cui ho firmato è che Peter Cullen è Optimus Prime ed è Transformers – è quello che è stato il mio Optimus Prime crescendo”. Ha poi proseguito:

“Ero preoccupato. Come facciamo a [seguirlo]? E quando ho ascoltato Chris, ho capito che la sua voce era potente. Prendeva le battute e si spingeva ancora più in là. Non stava cercando di imitare Peter Cullen, ma stava facendo la cadenza e il ritmo di Optimus Prime, e mi sono bloccato e mi è venuta la pelle d’oca”.

 

 

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Di cosa parla Transformers One?

Transformers One è la storia delle origini che i fan aspettavano da decenni di vedere sul grande schermo. Il film, che si svolge completamente su Cybertron, anni prima della sua fine per la guerra, racconta la storia meno conosciuta dell’amicizia tra Orion Pax e D-16. Il film racconta gli eventi che hanno portato i due a diventare acerrimi nemici e a dividere il pianeta in due fazioni: gli Autobot e i Decepticon. Questo è un evento che è stato raccontato solo in alcune serie televisive, libri e videogiochi. Abbiamo visto solo piccoli scorci della guerra cybertroniana nel primo film live-action dei Transformers e in Bumblebee.

Una delle parti più intriganti di questa storia fraterna è che gli spettatori vedranno un lato di Megatron che solo i fan più accaniti hanno conosciuto. “Megatron è sempre stato conosciuto come il cattivo”, ha spiegato Cooley, ”c’è solo il bene contro il male, e lui è sempre alla ricerca del potere, e questo è tutto. Non conosciamo i retroscena di questa storia”. La sua amicizia con Optimus Prime/Orion Pax, e la sua tragica caduta, è la Matrice della Leadership che questo film possiede al suo centro. Cooley ha voluto che i fan capissero lo “strazio” che le differenze tra Orion Pax e D-16 hanno causato, dicendo:

“La cosa che inizia a spaccare la strada tra lui e Orion Pax è che il mondo non è quello che pensavano che fosse, e quindi iniziano a formare due visioni diverse su come risolvere il problema. E queste due versioni si scontrano naturalmente l’una con l’altra. Cercano davvero di non separarsi, ed è qui che si crea l’attrito nella seconda parte del film, quando le cose si fanno reali e si compiono scelte spaventose che influenzeranno davvero tutto”.

Quando esce “Transformers One”?

Transformers One uscirà nelle sale il 26 settembre 2024 distribuito da Eagle Pictures. Si tratta del primo film d’animazione del franchise dopo Transformers: The Movie del 1986. Il nuovo trailer dovrebbe debuttare al SDCC, che inizierà giovedì 25 luglio. Nel frattempo, Cooley ci ha preparato alla tragedia emotiva che ci aspetta, dichiarando: “Alla fine diventano nemici, e la gente lo sa. È questo l’aspetto coinvolgente: lasciare che il pubblico si innamori di loro sapendo che si lasceranno”.

The Walking Dead: Daryl Dixon – stagione 2: Norman Reedus e Melissa McBride nelle nuove foto

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Tra le serie più attese di quest’anno, i fan attendono con ansia la seconda stagione di The Walking Dead: Daryl Dixon. Proprio come gli altri spin-off usciti dalla nave madre di TWD , la prima stagione di Daryl Dixon ha cambiato la sua ambientazione e ha assunto un nuovo sapore apocalittico. Ora la prossima stagione è destinata a riunire Daryl con Carol ed Entertainment Weekly ha svelato le prime immagini.

La prima immagine vede Daryl (Norman Reedus) in piedi davanti a un tunnel, che sembra diretto verso una qualche destinazione, mentre un’altra immagine ci fa venire nostalgia perché vediamo Carol (Melissa McBride) su una bicicletta. Altre immagini ci danno una buona occhiata ai personaggi senza dare molto contesto, ma sicuramente danno un tono emozionante e ricco di azione alla serie.

 

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La seconda stagione di The Walking Dead: Daryl Dixon

La prima stagione di Daryl Dixon vede il personaggio principale sbarcato in Francia e in difficoltà nel capire come ci sia arrivato. Quando intraprende un viaggio per tornare a casa in America, i suoi piani vengono scongelati dai legami che stringe lungo la strada. Ci siamo lasciati con una nota di suspense, con Daryl incerto se tornare a casa o restare con la sua nuova famiglia in Francia. L’ultima scena del finale ha visto il ritorno di Carol, che ha iniziato a cercare cosa è successo al suo vecchio amico. La prossima stagione si concentrerà sugli sforzi di Carol per ritrovare la sua amica: “C’è molta azione nella seconda stagione”, ha rivelato Reedus,

“Ci sono molti affari e molti momenti molto sentiti. Ci sono anche molte cose da eroe con Melissa. È bellissimo”.

Melissa, io e tutti gli altri volevamo fare qualcosa di nuovo”, ha detto Norman Reedus a proposito del continuo sforzo dello show di differenziarsi dalla serie originale con nuove location, colonna sonora e cambiamenti di tono. “Questa era una vera opportunità per prendere tutti gli elementi che rendono questo show e questi personaggi così avvincenti e creare qualcosa di nuovo e fresco. Ed è quello che abbiamo fatto”, dice Reedus, promettendo inoltre: ‘Credo che il finale della seconda stagione sia la migliore ora di Walking Dead di sempre. Con una promessa di azione ad alto numero di giri e un forte nucleo emotivo, la prossima stagione sarà una di quelle da tenere d’occhio.

The Walking Dead: Daryl Dixon debutterà domenica 29 settembre alle 21.00 ET su AMC e AMC+.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere: la seconda stagione ha aggiunto due nuovi personaggi nella Terra di Mezzo

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Si prospettano tempi speciali per i fan delle tante avventure che si celano negli annali della Seconda Era della Terra di Mezzo. La seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere arriverà tra poco più di un mese, ed è ora di essere eccitati per la guerra che verrà. Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere sarà presente al Comic-Con di San Diego questo venerdì, e prima di questo evento ci vengono fornite informazioni che ci rendono entusiasti. Secondo quanto riportato da Looper, la seconda stagione dello show accoglierà un paio di nuovi personaggi a sostegno della lotta contro Sauron (Charlie Vickers) nella Terra di Mezzo.

I due nuovi volti sono un cartografo elfico di Eriador di nome Camnir e un arciere elfico di Lindon di nome Rían. Calam Lynch, interprete di Dunkirk e Bridgerton, vestirà i panni di Camnir, un cartografo elfico originario di Lindon, uno dei regni elfici più potenti di tutta la Terra di Mezzo. La descrizione ufficiale del personaggio di Lynch recita:

“Un esperto cartografo elfico, con una particolare competenza nella navigazione dei boschi di Eriador. Dopo che un pericolo imprevisto richiede la ricerca di un nuovo sentiero per Eregion, il coraggio di Camnir sarà messo alla prova quando il gruppo di elfi guerrieri di Elrond incontrerà un attacco inaspettato sulla strada: I Barrow-Wights”.

Mentre il Camnir di Lynch è dotato dell’arte della strategia, il Rían di Selina Lo segue una strada diversa: la forza. La descrizione ufficiale di Rían recita:

“Considerata uno dei migliori arcieri di Lindon, Rían è uno dei membri del gruppo di elfi guerrieri recentemente formato da Elrond. Il suo coraggio e la sua mira si riveleranno preziosi nella lotta per Eregion”. Il personaggio è un elfo nuovo, non canonico, creato per questo adattamento.

L’importanza di questi due personaggi si avrà quando Sauron darà l’assalto a Eregion, patria del maestro fabbro elfico Celebrimbor (Charles Edwards) e dei fabbri elfici. Sappiamo che a un certo punto della Seconda Era, nel tentativo di forgiare l’Unico Anello, Sauron ordinerà un attacco a Eregion. In risposta, l’Alto Re Gil-galad (Benjamin Walker) invierà delle forze per soccorrerla. Questo distaccamento sarà guidato dal Lord Elrond di Robert Aramayo. Lontano da Eregion, Elrond dovrà navigare nella vasta regione di Eriador per adempiere a questo incarico. Camnir e Rían saranno fondamentali durante questo incarico.

Battaglie più feroci in arrivo nella seconda stagione de “Gli Anelli del Potere”

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Un assalto all’Eregione sarebbe in linea con l’escalation di ostilità promessa quando l’oscurità di Sauron inizia a diffondersi. Il Signore Oscuro ha assunto una nuova forma, ma la sua natura regale non diminuirà la natura malvagia con cui vuole condurre la guerra. Il co-showrunner della seconda stagione , Patrick McKay, ha anticipato che le battaglie future (compresa la Battaglia per Eregion) saranno “molto più grandi”. I commenti di McKay recitano: “Amiamo le belle battaglie. Il piano per la Stagione 2 sarebbe quello di fare qualcosa di molto più grande, su una scala molto più grande che si svolgerà non solo durante la notte, ma in più giorni, settimane, mesi ed episodi”.

IIl Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere Stagione 2 debutterà il 29 agosto.

Colin Farrell e Cristin Milioti salgono al potere nelle nuove immagini di The Penguin

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L’attesissima serie The Penguin di Matt Reeves ha come protagonista Colin Farrell, che interpreta il gangster titolare continuando il suo percorso da The Batman di Robert Pattinson. I fan sono rimasti a bocca aperta quando è stato rivelato l’aspetto inaspettato di Farrell durante le promozioni del film, che si è totalmente metamorfosato in Oz Cobblepot, raccogliendo molti apprezzamenti da parte dei fan e della critica per la sua performance fuori dagli schemi e per l’inedita rivisitazione dell’iconico personaggio della Rogue Gallery del Cavaliere Oscuro.

Presto il pubblico avrà la possibilità di approfondire la storia del Pinguino nella prossima serie. Entertainment Weekly ha svelato nuove immagini della serie in arrivo che danno un’idea di questo nuovo mondo. La prima immagine vede Farrell in abito bianco e camicia maroon in piedi in un club, probabilmente quello appartenuto a Carmine Falcone. Un’altra immagine lo vede condividere lo spazio con Cristin Milioti, che nella serie interpreta Sofia Falcone, e insieme sembrano fare un accordo con qualcuno fuori dallo schermo.

 

 

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Cosa aspettarsi da The Penguin?

La serie riprenderà subito dopo gli eventi di The Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).

Mi è piaciuto molto fare la parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo importante nella serie televisiva”.

Un’altra parte importante della sua storia sarà Sofia di Milioti, anche se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato: “Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”. Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa storia.

Nel cast della serie figurano anche Rhenzy Feliz nel ruolo di Victor Aguila, Michael Kelly nel ruolo di Johnny Vitti, Shohreh Aghdashloo nel ruolo di Nadia Maroni, O’Connell nel ruolo di Francis Cobb, Clancy Brown nel ruolo di Salvatore Maroni, James Madio nel ruolo di Milos Grapa, Scott Cohen nel ruolo di Luca Falcone, Michael Zegen nel ruolo di Alberto Falcone e altri ancora. La serie è diretta e creata da Lauren LeFranc. The Penguin debutterà a settembre sia su HBO che su SKY e NOW.

Joker: Folie à Deux, le didascalie del trailer confermano l’apparizione di un altro iconico villain

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Warner Bros. ha pubblicato oggi un nuovo trailer di Joker: Folie À Deux (se ve lo siete perso, potete guardarlo qui) e, a ben guardare, abbiamo individuato un significativo Easter Egg.

Ricorderete sicuramente che nel primo film Thomas, Martha e Bruce Wayne erano protagonisti di una sottotrama che lasciava fortemente intendere che Arthur Fleck potesse essere il figlio illegittimo di Thomas. I genitori di Bruce furono poi uccisi da un uomo che indossava una maschera da clown durante l’atto finale, ponendo le basi perché Bruce diventasse Batman… e odiasse davvero Fleck per aver causato la rivolta a Gotham City.

Resta da vedere se il sequel riprenderà in qualche modo questa storia, ma le didascalie chiuse dell’ultimo sneak peek confermano che Harvey Dent farà la sua comparsa.

Le foto sul set hanno mostrato i sostenitori di Joker che brandivano cartelli che definivano Dent un “clown”, quindi da tempo si sospettava che potesse apparire. Non sappiamo chi lo interpreterà, anche se Harry Lawtey (The Magpie Murders) è stato collegato al ruolo in passato.

Se è un emergente nell’ufficio del procuratore distrettuale in Joker: Folie À Deux e vuole tenere Fleck dietro le sbarre, è facile immaginare uno scenario in cui viene attaccato in aula, portando all’introduzione di un altro iconico cattivo di Batman.

Il franchise di Joker non è legato ai fumetti e quindi, anche se questo sarebbe un allontanamento dal materiale di partenza, c’è ancora la possibilità di vedere un Bruce vestire i panni di “The Batman” in un potenziale trequel.

Joker: Folie à Deux, quello che sappiamo sul film

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno della Sophie di Zazie Beetz  insieme ai nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.

Rumors recenti hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.

LEGGI ANCHE: Joker: Folie à Deux, Todd Phillips parla di Lady Gaga come Harley Quinn e degli elementi musicali del sequel

Superman: James Gunn ha appena rilasciato un nuovo art work di Superman di David Corenswet

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Uno dei dirigenti e creativi più trasparenti di Hollywood ha appena rilasciato un’altra nuova immagine del film probabilmente più atteso di tutti i tempi. Sul suo account personale di Instagram, il regista di Superman James Gunn ha rivelato una nuova immagine dell’attore di Clark Kent, David Corenswet, nei panni dell’Uomo d’Acciaio, e anche lui stesso immerso nello stile artistico.

Questo è uno dei tanti aggiornamenti che Gunn ha condiviso sul suo account Threads o Instagram, che si tratti di una foto inaspettata del set o di una risposta a un fan per rivelare una nuova informazione su un progetto in arrivo. Proprio di recente, James Gunn ha risposto a un fan che chiedeva aggiornamenti sulle sceneggiature dei primi tre progetti del DCUCreature Commandos, Superman e Peacemaker – stagione 2 – rivelando che si trattava delle uniche sceneggiature del DCU completamente ultimate.

La DC è da tempo alla ricerca di qualcosa che possa competere con i Marvel Studios e il MCU, e non è mai riuscita a trovare l’impronta giusta con il DCEU sotto la guida di Zack Snyder e di altri dirigenti precedenti. Alcuni anni fa non si sapeva quale fosse la direzione del DCEU, poiché la preparazione di Black Adam aveva fatto credere ai fan che Dwayne Johnson sarebbe stato la figura centrale dell’universo, cambiando la gerarchia del potere e riportando all’ovile il Superman di Henry Cavill. Tuttavia, quando Gunn e il co-CEO Peter Safran hanno assunto il ruolo di nuovi capi creativi ed esecutivi della società, è stato subito rivelato che Black Adam non avrebbe fatto parte dei loro piani e che Johnson avrebbe dovuto dedicarsi ad altre imprese.

Creature Commandos” sarà il primo progetto del DCU

Da quando è stato annunciato che la DC sarebbe stata sottoposta a un duro reboot con personaggi per lo più nuovi per entrare in una nuova fase, ci sono state molte domande su cosa esattamente sarebbe stato inserito come cannon e su quando il nuovo universo sarebbe iniziato ufficialmente. Non molto tempo fa, Gunn ha anche rivelato che la serie animata Creature Commandos, che debutterà su Max nel corso dell’anno, sarà il primo assaggio del DCU, mentre Superman seguirà come primo film e la seconda stagione di Peacemaker arriverà poco dopo.

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Deadpool & Wolverine: quante scene post credits ha il film?

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Deadpool & Wolverine: quante scene post credits ha il film?

Le proiezioni di Deadpool & Wolverine (la nostra recensione) sono iniziate ieri sera e, questa mattina abbiamo condiviso il nostro verdetto completo sull’ultimo film dei Marvel Studios.

Le prime notizie sono state estremamente positive e, anche se vi consigliamo di evitare il più possibile gli spoiler da qui a mercoledì/giovedì, sappiamo che sarete ansiosi di sapere cosa succede con le importantissime scene post-credits del trequel. Non entreremo nello specifico, ma possiamo dirvi quante ce ne sono!

Poco dopo l’inizio dei titoli di coda di Deadpool & Wolverine, viene proiettato un video che vale la pena di seguire. Alla fine c’è una scena tradizionale che non dovreste assolutamente saltare (potrebbe essere considerata una delle migliori di tutti i tempi).

Dovrete rimanere fino alla fine di Deadpool & Wolverine

Quindi, sì, se siete fan del MCU, dovrete rimanere fino alla fine. Il lato positivo è che potrete vedere tutte le persone che hanno lavorato duramente per dare vita a questo incredibile film e sarete ricompensati con uno stinger memorabile quanto quelli dei primi due film di Deadpool.

Inutile dire che nel corso della settimana ci occuperemo degli spoiler, ma non prima che il threequel inizi a uscire nelle sale, perché questo è un film di cui non vorrete sapere troppo in anticipo…

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Matt Reeves ha rivelato come si chiamerà l’Universo Cinematografico di The Batman

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Se volevate la conferma definitiva che The Batman di Matt Reeves esisterà al di fuori dell’Universo DC (DCU) di James Gunn, finalmente l’avete avuta.

In una nuova intervista con Entertainment Weekly, Reeves ha rivelato che lui e il suo partner di produzione Dylan Clark si riferiscono al loro universo di Batman come alla “Batman Epic Crime Saga”.

L’universo è iniziato con la storia delle origini del supereroe di Robert Pattinson, sottovalutata nel 2022, e continuerà con The Penguin, che arriverà sulla HBO a settembre.

Reeves stava anche sviluppando uno spin-off televisivo di Arkham che, a sorpresa, è stato rivelato essere ambientato nel DCU di Gunn prima che il progetto venisse cancellato.

Mentre stavamo scrivendo il film [The Batman], mi sono detto: ‘Ehi, sapete una cosa? Penso che ci siano delle serie interessanti che potremmo fare”, ha detto Reeves a EW. “In realtà è stato il motivo per cui ho voluto fare il nostro accordo con la Warner Bros”.

The Penguin serie tv Colin Farrel
Colin Farrell in una scena di The Penguin

Secondo Reeves, i dirigenti della HBO gli hanno detto che volevano che si concentrasse maggiormente sui personaggi principali. Di conseguenza, la serie Arkham è stata eliminata e gli elementi di uno spin-off separato di Gotham PD sono stati inseriti ne The Penguin.

Per quanto riguarda le altre notizie, la Warner Bros. Discovery ha recentemente deciso di posticipare il sequel di The Batman, The Batman – parte 2 al 2 ottobre 2026, un anno intero rispetto alla data di uscita originaria del 3 ottobre 2025.

Con l’uscita del primo film il 4 marzo 2022, ciò significa che ci sarà un intervallo di quattro anni tra le puntate nelle sale. Tuttavia, Reeves ha spiegato che The Penguin riprende una settimana dopo la fine di The Batman e porta direttamente al sequel.

Cosa ha detto Matt Reeves su The Penguin?

The Penguin

“È una storia alla Scarface. È la storia dell’ascesa al potere di Oz prima che arrivi davvero in cima”, ha dichiarato la showrunner Lauren LeFranc. E ha aggiunto: “Viviamo nel ventre della città. Oz è uno che si muove e si agita. Non ci si può sempre fidare di lui. È molto intelligente e metodico, ma è anche estremamente impulsivo. Non si può prevedere cosa farà”.

LeFranc ha poi descritto la serie come il ponte che collega i due film: “Siamo il ponte tra i due film”, rivela LeFranc, riferendosi a The Batman e al sequel di Reeves, previsto per il 2026. “Stiamoandando quasi direttamente verso il secondo film che Matt ha in programma.

James Gunn: 10 cose che non sai sul regista

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James Gunn: 10 cose che non sai sul regista

James Gunn è un regista spesso controverso, con un gran senso dell’ironia e della satira, a volte un po’ sopra righe e che spesso gli ha causato qualche problema. Tuttavia, Gunn è un ottimo regista e un eccellente sceneggiatore, capace di captare e dare vita a tante sfumature dei suoi personaggi e facendoli amare dalla gran parte del pubblico, tanto da trovare dei fan che lo hanno sostenuto nel periodo di distaccamento da casa Disney e dal suo licenziamento avvenuto in quattro e quattr’otto.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su James Gunn.

James Gunn: i suoi film

James Gunn film

1. Ha diretto e scritto celebri film. La carriera registica di James Gunn inizia del 2006 quando si trova a dirigere il suo primo lungometraggio intitolato Slither, di cui è anche sceneggiatore e attore. Nel corso degli anni successivi, la sua carriera continua con titoli come Super – Attento crimine!!! (2010), Comic Movie (2013), Guardiani della Galassia (2014), Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017), The Suicide Squad (2021) e Guardiani della Galassia vol. 3 (2023). Il lato registico si interseca molto con il lavoro di sceneggiatore, scrivendo film come Terror Firmer (1999), Scooby-Doo (2002), L’alba dei morti viventi (2004), Scooby-Doo 2 (2004) e sceneggiando i due film dei Guardiani.

2. James Gunn è anche attore e produttore. Nel corso della sua carriera, James Gunn ha sperimentato anche altri ambiti del cinema: come attore ha lavorato in film come Tromeo & Juliet (1996), The Specials (2000), The Ghouls (2003), Humanzee! (2008) e nelle serie Team Unicorn (2013) e Con Man (2015). In quanto produttore, Gunn ha prodotto film come LolliLove (2004), Doggie Heaven (2008), PG Porn (2008-2009), The Belko Experiment (2016), l’horror Brightburn – L’angelo del male (2019) e i due Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019). È inoltre il produttore esecutivo della serie The Peacemaker, da lui anche diretta.

James Gunn a capo dei DC STUDIOS

James Gunn DCU 2023

Gunn e il frequente partner di produzione Peter Safran avevano consigliato David Zaslav, l’amministratore delegato della neonata Warner Bros. Discovery, durante la ricerca di un nuovo responsabile della DC Films. Il duo ha impressionato Zaslav che ha deciso di nominarli co-presidenti e amministratori delegati della DC Films, ribattezzata “DC Studios”, con il controllo dei film, dei progetti di animazione e televisivi basati sui personaggi della DC Comics. James Gunn supervisiona gli aspetti creativi e durante il suo mandato sarà un’esclusiva della Warner Bros. Discovery, ad eccezione dei suoi precedenti impegni con la Disney. I due hanno assunto la loro posizione il 1° novembre 2022.

Nel dicembre 2022, Gunn ha annunciato che stava scrivendo un film su un giovane Superman durante i suoi primi anni a Metropolis, poi rivelato essere intitolato Superman e previsto per l’uscita nel luglio 2025; nel marzo 2023 è stato confermato che Gunn avrebbe anche diretto il progetto. Nel gennaio 2023, Gunn e Safran hanno rivelato i loro piani per i futuri film del DCU, con il primo capitolo intitolato “Gods and Monsters“. Gunn ha inoltre rivelato di essere impegnato nella scrittura di una serie animata di sette episodi intitolata Creature Commandos, basata sull’omonimo team di fumetti, e di essere al lavoro sulla serie HBO Max Waller, uno spin-off di Peacemaker incentrato sul personaggio di Amanda Waller.

James Gunn, regista di Super – Attento crimine!!!

3. Ha diretto un suo personale film di supereroi. Prima di diventare celebre grazie a Guardiani della Galassia, Gunn aveva già diretto un suo personalissimo film di supereroi. Si tratta della commedia Super – Attento crimine!!!. In alcune interviste Gunn ha dichiarato di aver iniziato a lavorare sulla sceneggiatura del film nel 2002, ma che ebbe problemi a produrlo perché ritenuto troppo violento ed esoterico. Questo uscì poi nel 2010, andando incontro ad uno scarsissimo successo. Con il tempo, però, i fan lo hanno riscoperto permettendogli di divenire uno scult del genere.

James Gunn e i Guardiani della Galassia

James Gunn Guardiani della Galassia

4. Non era interessato al provino di Chris Pratt. Al momento di dover scegliere l’interprete per il protagonista del film, Peter Quill alias Starlord, James Gunn non voleva vedere l’audizione di Chris Pratt. Fu convinto in seguito, dal suo assistente, alla fine delle audizioni. Dopo che Pratt ha letto la sua parte per trenta secondi, Gunn lo ha fermato subito, dichiarando che era perfetto per il ruolo. Il regista si disse talmente disposto ad averlo nel cast da affidargli il ruolo anche se Pratt non avesse fatto in tempo a costruire il fisico richiesto.

5. Ha accettato di dirigere il film per il personaggio di Rocket. James Gunn ha affermato più volte che Rocket era un grande, se non il principale, motivo per cui voleva realizzare questo film. Quando poi è stato confermato che il film era un successo di pubblico, Gunn ha pubblicato online una lettera di ringraziamento sincera, ringraziando in particolare tutti per aver permesso a un procione di renderli un po’ più umani. In Guardiani della Galassia vol. 2, inoltre, Gunn ha dedicato l’ultima inquadratura del film proprio a Rocket.

James Gunn è stato licenziato dalla Disney e successivamente reintegrato

Nel luglio 2018, in reazione alle critiche pubbliche di Gunn nei confronti di Donald Trump, il commentatore Mike Cernovich ha richiamato l’attenzione su battute controverse che Gunn ha pubblicato sui social media tra il 2008 e il 2012 e che coinvolgevano la pedofilia e l’Olocausto. In seguito alle critiche per i tweet, la Disney ha interrotto i legami con Gunn in quanto regista dell’imminente film Guardiani della Galassia Vol. 3; Gunn ha risposto: “Mi sono pentito [di quelle battute] per molti anni da allora. […] A prescindere dal tempo trascorso, capisco e accetto le decisioni aziendali prese oggi. Anche a distanza di tanti anni, mi assumo la piena responsabilità del modo in cui mi sono comportato allora. Tutto ciò che posso fare ora [è offrire] il mio sincero e sentito rammarico […] A tutti coloro che operano nel mio settore e non solo, offro ancora una volta le mie più profonde scuse”.”

La decisione dei Walt Disney Studios ha ricevuto critiche da parte di molti personaggi dello spettacolo e giornalisti, tra cui gli attori Dave Bautista, Selma Blair, Patton Oswalt, David Dastmalchian, Michael Ian Black, Mikaela Hoover, Mike Colter, Alex Winter, David Hasselhoff, i registi Joe Carnahan e Fede Álvarez, il fumettista Jim Starlin, il musicista Rhett Miller, il comico Jim Jefferies, i creatori di Rick and Morty Justin Roiland e Dan Harmon, il giornalista David A. Bobcat Goldthwait, che ha lavorato come doppiatore nel film Disney Hercules del 1997, ha risposto all’incidente chiedendo alla Disney di rimuovere la sua voce da una prossima attrazione del parco basata sul film.

Numerosi media hanno criticato la decisione della Disney, tra cui Collider, Cartoon Brew, The Daily Dot, The Independent, National Review, MovieWeb e Vulture. Una petizione online che invitava la Disney a riassumere Gunn ha ricevuto oltre 400.000 firme. Il 30 luglio 2018, i membri del cast di Guardiani della Galassia Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Bradley Cooper, Vin Diesel, Sean Gunn, Karen Gillan, Pom Klementieff e Michael Rooker hanno rilasciato una dichiarazione congiunta attraverso i social media esprimendo il loro sostegno a Gunn. A causa della situazione, la Sony Pictures ha deciso di non promuovere il film horror Brightburn, prodotto da Gunn, al Comic-Con di San Diego del 2018. Tuttavia, quando l’8 dicembre 2018 è stato diffuso il primo trailer del film, il nome di Gunn era ben visibile. Il film è stato presentato nel maggio 2019. Nel marzo 2019, Gunn è stato reintegrato dalla Disney come regista del film dopo un incontro con Alan Horn, presidente dei Walt Disney Studios. Gunn ha iniziato la produzione di Guardiani della Galassia Vol. 3 nell’ottobre 2021, dopo il completamento di Suicide Squad.

James Gunn ha diretto The Suicide Squad

6. James Gunn si è dedicato alle run originali. Per realizzare il seguito del fortunato Suicide Squad, Gunn – che aveva già realizzato la sceneggiatura e a cui pare sia stato affidato l’intero progetto – si è ispirato alle run originali dei fumetti DC. Pur rendendo omaggio alla storie di Jon Ostrander e Kim Yale, che furono pubblicate negli ’80, Gunn ha però apportato alcune modifiche, inserendo personaggi non presenti nei fumetti di quella serie, come Bloodsport e Harley Queen.

7. Il sequel è molto distante dal film di David Ayer. Il film di James Gunn si è dimostrato molto diverso da quello di David Ayer, presentando un tono più scanzonato e irriverente. Gunn, infatti, ha apportato alla storia la propria personale cifra stilistica, dove satira ed estrema violenza si uniscono quali elementi portanti del racconto. Il film, inoltre, ha previsto l’introduzione di personaggi inediti, un villain inedito e sarà poi ampliato con la realizzazione di una serie dedicata a The Peacemaker, il super soldato interpretato da John Cena.

James Gunn Suicide Squad

James Gunn e Twitter

8. James Gunn ha ironizzato su temi delicati. La miccia che ha fatto scoppiare la bomba in casa Disney e che è esplosa portando al licenziamento del regista, risiede nella piattaforma di Twitter. Anni fa, infatti, Gunn aveva rilasciato dei tweet piuttosto controversi su temi delicati. Pare che egli, nel periodo precedente agli accordi lavorativi con i Marvel Studios, avesse scritto dei tweet estremamente satirici su temi come l’11 settembre, l’AIDS, lo stupro e altri argomenti simili.

9. Il licenziamento è stata conseguenza dei tweet. Sebbene i tweet di James Gunn fossero molto datati e che la gran parte delle persone fosse a conoscenza della sua ironia e satira molto estrema, sembra che qualcuno abbia voluto “incastrarlo” andando a scovarli nella sua bacheca di Twitter. I motivi potrebbero essere politici e i suoi cinguettii, risalenti a circa dieci anni fa, erano stati scritti con il chiaro intento di provocare reazioni sgradevoli. In ogni caso, al di là dei parteggiamenti, ciò è servito alla casa di Topolino per andare su tutte le furie e per decretare il suo licenziamento, avvenuto in tronco. Fortunatamente, Gunn è poi stato reintegrato alla regia di Guardiani della Galassia vol. 3.

James Gunn: chi è sua moglie

10. James Gunn è stato sposato. Della vita sentimentale di James Gunn non si è mai saputo più tanto, tranne il fatto che sia stato sposato in passato. Nel 2000, infatti, il regista ha sposato l’attrice Jenna Fischer (conosciuta per aver interpretato il personaggio di Pam nella serie The Office): tuttavia, dopo 8 anni di matrimonio, i due anno deciso di divorziare, anche se le cause della loro rottura non sono conosciute. Dal 2015 ha invece una relazione con l’attrice Jennifer Holland, che ha collaborato con Gunn per i film Brightburn – L’angelo del male e The Suicide Squad.

Fonti: IMDb, deadline

Deadpool & Wolverine punta ad un debutto da 360 milioni di dollari

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Deadpool & Wolverine (la nostra recensione) arriva nelle sale di tutto il mondo questo fine settimana e, secondo Deadline, si prevede un debutto di 160-170 milioni di dollari in Nord America per la più grande apertura R-Rated di sempre.

L’ultimo film dei Marvel Studios uscito sul grande schermo, The Marvels, ha debuttato con 46,1 milioni di dollari negli Stati Uniti e 110 milioni di dollari in tutto il mondo.

Gli addetti ai lavori aggiungono che Deadpool & Wolverine punta a un debutto internazionale di 180-190 milioni di dollari, il che significa che la previsione di incasso globale del trequel è attualmente di 340-360 milioni di dollari. Si tratta di un inizio epico e non ci scandalizzeremmo se il film superasse le aspettative nei prossimi giorni.

Ricorderete sicuramente le previsioni di un weekend d’apertura da 200 milioni di dollari di qualche settimana fa e gli addetti ai lavori ritengono che ciò sia ancora possibile se Deadpool & Wolverine supererà le aspettative. Il rating R sarà un fattore importante, poiché alcuni genitori saranno comprensibilmente riluttanti a portare i loro figli a vedere Wade Wilson e Logan che si scannano sia fisicamente che verbalmente.

Anche se Deadpool & Wolverine dovesse aprire al di sotto dei 340 milioni di dollari in tutto il mondo, sarebbe comunque molto più avanti di Deadpool (264 milioni di dollari), Deadpool 2 (263 milioni di dollari) e Joker della DC (243 milioni di dollari).

Cosa ha detto Ryan Reynolds su Deadpool 4? 

Inutile dire che numeri come questi sono destinati a far speculare i fan su un eventuale Deadpool 4. Ieri, in occasione del Tonight Show Starring Jimmy Fallon, Ryan Reynolds ha minimizzato la possibilità.

“Oh Dio, no”, ha detto l’attore quando gli è stato chiesto se un quarto capitolo si farà. “Mia moglie e i miei figli divorzieranno da me. Jimmy, non ho un accordo prematrimoniale con nessuno di loro. Sarò con la B maiuscola al verde e, a mia volta, probabilmente farò ‘Deadpool 4’ perché avrei bisogno di soldi”.

Alla domanda se Taylor Swift interpreterà Dazzler, Reynolds ha risposto “Magari”, suggerendo che potrebbe invece riprendere il ruolo da lui lasciato. “Se mai dovessi smettere, lei sarebbe un buon Deadpool”, ha scherzato.

Deadpool & Wolverine – il final trailer

“Sì, i cameo sono sorprendenti e epici, e anche l’umorismo, l’azione, i combattimenti intrisi di sangue e i needle droups sono straordinari… ma sono il rispetto e l’amore per i personaggi che ti conquistano”, ha scritto Erik Davis di Fandango.

Oltre a Ryan Reynolds e Hugh Jackman nei ruoli principali, Deadpool & Wolverine vedranno il ritorno di Morena Baccarin (Vanessa), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli Kutsuna (Yukio) nei rispettivi personaggi, A loro si aggiungeranno le new entry del franchise Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), che interpreteranno un agente televisivo e la controparte malvagia di Charles Xavier, Cassandra Nova. Il film esce in Italia il 24 luglio.

Captain America: Brave New World, il trailer alternativo presenta nuove scene al posto dell’attentato!

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I Marvel Studios hanno presentato il primo trailer di Captain America: Brave New World all’inizio del mese, e il teaser inizia con un Isaiah Bradley (Carl Lumbly) controllato mentalmente che attenta alla vita del Presidente Ross (Harrison Ford).

Sulla scia del recente attentato all’ex Presidente Donald Trump, lo studio ha ora rilasciato una versione alternativa del trailer che sarà proiettato nelle sale prima di Deadpool & Wolverine, eliminando un paio di inquadrature chiave.

Invece di Bradley che apre il fuoco attraverso il vetro e Ross che cade in avanti, il nuovo filmato vede Isaiah fuggire e scagliare un tavolo contro i suoi inseguitori. Il resto del trailer è identico a quello originale.

Non è la prima volta che accade una cosa del genere e, anche se alcuni ritengono che sia un’azione comprensibile, altri si chiedono se sia davvero necessaria, soprattutto quando la versione originale è ancora disponibile online.

Guardate il nuovo trailer al link sottostante e fateci sapere cosa ne pensate nella sezione commenti.

 

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World
Harrison Ford e Anthony Mackie in una scena di Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreterà la cattiva Diamondback, mentre ancora sconosciuto è il ruolo del villain interpretato da Giancarlo Esposito. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso.

Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.

Questo film è un chiaro reset. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film, si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che la Marvel vuoole essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter Soldier“.

Resurrected: la spiegazione del finale del film horror

Resurrected: la spiegazione del finale del film horror

Una tipologia di opere tanto recente quanto apprezzata è quella del screenlife film (o first person shot), in cui lo schermo cinematografico diventa lo schermo di un computer e l’intero dramma si svolge attraverso varie app di messaggistica video, browser e pagine di social media. Film come Unfriended, Searching e Missing ne sono un esempio perfetto, come anche il recente Resurrected. Diretto da Egor Baranov, questo prosegue infatti sulla stessa linea, coniugando tale modalità narrativa ai canoni dell’horror soprannaturale.

Nel caso di questo film, infatti, ci si imbatte in una vicenda inspiegabile legata a casi di resurrezioni e il tutto viene narrato attraverso registrazioni video, finestre di chat e interfacce di app, fino ad avventurarsi in servizi ecclesiastici in realtà virtuale. Resurrected offre così un’esperienza visiva straniante eppure estremamente coinvolgente, che costringe ad assumere un preciso punto di vista e rimanere bloccati ad esso e a ciò che può o meno mostrarci.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo poco noto ma da recuperare assolutamente. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Resurrected. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Resurrected cast

La trama e il cast di Resurrected

Protagonista del film è Stanley Martin, il quale vive con il senso di colpa per aver ucciso suo figlio Nicholas con un’incidente d’auto. In seguito a tale evento, anche il matrimonio con la moglie Audrey è finito. La donna, però, viene avvicinata dalla Chiesa cattolica, che le propone di fare Nicholas il primo soggetto di un nuovo processo di resurrezione. La donna accetta e Nicholas viene effettivamente riportato in vita. Il processo di resurrezione fa scalpore in tutto il mondo, anche se i dettagli sono tenuti strettamente segreti dai cattolici.

La cosa viene concessa solo ai credenti, con conseguenti conversioni di massa al cattolicesimo. Cinque anni dopo, Stanley è ora diventato sacerdote e lavora come consulente per i risorti. Uno dei suoi clienti risorti, però, spinge i suoi colleghi verso la morte nel cantiere dove lavora. Mentre Stanley indaga, scopre una serie di incidenti in cui altri risorti si sono lanciati in massacri. Per scoprire la verità, Stanley si allea con l’hacker Rat e scopre l’esistenza di una setta tenuta segreta dalla chiesa.

Ad interpretare Stanley Martin vi è l’attore Dave Davis, mentre sua moglie Audrey è interpretata da Karli Hall. Il figlio Nicholas è invece interpretato da Beau Boyd nella versione bambino del personaggio e da Julian Moser in quella adolescente. L’hacker Rat è invece interpretata da Erika Chase. Completano poi il cast Kristen Ariza nel ruolo dell’agente Ortiz, Brad Greenquist in quello di Padre Degal, Ezra Buzzington in quello di Padre Hill e Michael Javier Villar in quello di Frank Collins.

Resurrected trama

La spiegazione del finale

Il finale del film si svela essere piuttosto ambiguo, senza l’intenzione di rispondere a tutte le domande poste nel corso del film. Non viene infatti mai svelato in che modo la Chiesa effetti queste risuscitazioni, lasciando dunque irrisolto tale aspetto, che si comprende però passare in secondo piano rispetto alle indagini di Stanley. Il male primario, infatti, si svela essere una “setta” online che sta orchestrando un’uccisione di massa.

Alla fine, è inoltre implicito che la Chiesa ha preso Nicky in custodia e ha incastrato Stan come uno degli orchestratori dell’omicidio di massa, come parte della loro vasta copertura. L’hacker Rat, invece, viene uccisa dai membri della setta durante la loro follia omicida nel finale. Il tema primario, dunque, risulta essere il potere della Chiesa e l’uso che ne viene fatto. Tornando ai resuscitati, invece, è interessante notare che questi tornano in vita mentalmente sconvolti.

Tutti i resuscitati, infatti, continuavano a dire di aver visto qualcosa di incredibile o meraviglioso quando erano morti, e per questo volevano uccidere e resuscitare altre persone. Niente di tutto, come anticipato, viene discusso ulteriormente, lasciando dunque del tutto aperto il mistero riguardante il loro ritorno. Alcuni spettatori hanno teorizzato che potrebbe trattarsi in realtà di clonazione, ma la cosa non è mai stata confermata dagli autori.

Il trailer di Resurrected e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Resurrected grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 23 luglio alle ore 21:10 sul canale Rai 4.

Pacific Rim – La rivolta: tutte le curiosità sul film

Pacific Rim – La rivolta: tutte le curiosità sul film

Nel film del 2013 Pacific Rim, diretto dal premio Oscar Guillermo Del Toro, prende vita la battaglia per la supremazia tra la razza umana e gli spaventosi Kaijū. Questi sono colossali creature, appartenenti alla cultura giapponese, qui intente a devastare ogni cosa si trovi lungo il loro cammino, con l’obiettivo di reclamare il dominio del pianeta. A distanza di cinque anni, nel 2018, è infine arrivato al cinema anche il sequel Pacific Rim – La rivolta (qui la recensione), diretto ora da Steven S. DeKnight e da Del Toro solo prodotto. Questo riprende le vicende del primo film, introducendo nuovi personaggi, nuovi scontri e, soprattutto, nuovi kaijū.

Quello di Pacific Rim è un universo narrativo che offre un sentito omaggio alla cultura popolare giapponese, facendo scontrare mostri e grandi robot, personaggi presenti in diverse opere nipponiche come film, manga, anime e videogiochi. Con questo sequel, inoltre, si è cercato di espandere e raccontare qualcosa di nuovo sul mondo degli umani e su quello dei kaijū. L’idea, infatti, era con questo secondo capitolo di dar vita ad un nuovo approfondimento a riguardo, da poter poi espandere grazie ad ulteriori film. Dati gli incassi al di sotto delle aspettative, tuttavia, questo sembra ad oggi non essere in programma.

Pacific Rim – La rivolta è infatti stato considerato inferiore rispetto al suo predecessore, per quanto gli effetti speciali e le interpretazioni dei protagonisti abbiano ricevuto diverse lodi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama al cast di attori e ai sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Pacific Rim - La rivolta cast
John Boyega e Scott Eastwood in Pacific Rim: La rivolta. © 2018 – Universal Pictures

La trama di Pacific Rim – La rivolta

Ambientato dieci anni dopo gli eventi del primo film, questo secondo capitolo si apre su un mondo che sembra essersi liberato dei devastanti attacchi dei kaijū. Protagonista del racconto è ora Jake Pentecost, figlio del leggendario Stacker, il quale un tempo era un promettente pilota di Jaeger ma ora è finito a bazzicare nel mondo del crimine. L’occasione per redimersi e rendere giustizia al nome del padre, che si era sacrificato nella lotta contro le creature, è però finalmente dietro l’angolo. Una nuova ondata di kaijū sembra infatti pronta a dar vita a nuovi violenti attacchi, facendo sorgere il bisogno di una nuova generazione di piloti di Jaeger in grado di contrastarli.

Capitanati da Mako Mori, questi sono lo stesso Jake, il suo ex rivale Lambert, la coraggiosa Jules Reyes e la giovane hacker Amara. A loro spetta il compito di assumere il comando dei giganteschi robot, respingendo i mostri in arrivo dagli abissi del mare. Ciò che i piloti e gli scienziati Hermann Gottlieb e Newt Geiszler non sanno, però, è che stavolta si troveranno a combattere contro delle classi particolarmente avanzate e pericolose di queste creature. Ciò che credevano di sapere su di loro deve ora essere riformulato e i nuovi nemici si presentano come più indistruttibili che mai. Per salvare di nuovo l’umanità occorrerà dunque trovare nuove soluzioni.

 

Il cast e i kaijū del film

Ad interpretare il protagonista Jake Pentecost vi è l’attore John Boyega, divenuto celebre per aver interpretato Finn nella nuova trilogia di Star Wars. Accanto a lui, nei panni del rivale e co-pilota Nathan Lambert vi è invece Scott Eastwood. Cailee Spaeny interpreta Amara Namani, mentre Adria Arjona è Jules Reyes. L’attrice candidata all’Oscar Rinko Kikuchi riprende invece il ruolo di Mako Mori, presente già nel primo film. Altri due attori che tornano dal primo film sono Burn Gorman e Charlie Day nei panni degli scienziati Hermann Gottlieb e Newt Geiszler. Completano il cast gli attori Jing Tian nei panni di Shao Liwen e Max Zhang in quelli di Marshal Quan.

Per quanto riguarda invece i kaijū presenti nel film, vengono qui naturalmente introdotti nuovi esemplari. Tra i più noti vi sono Shrikethorn e Hakuja, entrambi di categoria 4, mentre Mega-Kaiju è un incrocio tra un mostro di categoria 4 e uno di categoria 5. Viene poi qui introdotta la figura del Rippers, creatura in grado di dar vita ad un nuovo kaiju manipolando il loro DNA. Tale processo, stando a quanto dichiarato dal regista, è estremamente complesso e pertanto nel film rimane grossomodo inesplorato. In ultimo, come nel primo film vi era un kaiju di categoria 5 quale Slattern, in questo sequel vi è Raijin. Si tratta di una creatura estremamente potente, alta oltre 100 metri e fortemente radioattiva.

Pacific Rim - La rivolta sequel
Una scena del film Pacific Rim – La rivolta. © 2018 – Universal Pictures

Il sequel del film e il futuro del franchise

Come anticipato, prima dell’uscita di questo film si parlava di un terzo capitolo in cui esplorare ulteriormente l’universo dei kaiju. Stando ad alcune indiscrezioni, questo terzo capitolo avrebbe dovuto anche collegare la serie di Pacific Rim al MonsterVerse, composto dai film dedicati a Godzilla, il più celebre tra i kaiju. Lo scarso successo economico ha però sospeso i progetti a riguardo, portando soltanto nel 2021 a far rilasciare su Netflix una serie animata intitolata Pacific Rim – La zona oscura, che espande la storia dei primi due film. Questa, composta ad oggi da 7 episodi, è una co-produzione tra Stati Uniti e Giappone, molto fedele allo spirito originale dei kaiju.

Il trailer di Pacific Rim – La rivolta e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Pacific Rim – La rivolta grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 23 luglio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Hugh Jackman: 10 cose che non sai sull’attore

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Hugh Jackman: 10 cose che non sai sull’attore

Hugh Jackman è uno di quegli attori che se non ci fosse, dovrebbero inventarlo. Carismatico, brillante, intelligente e bellissimo, è quasi ovvio dire che l’attore australiano abbia conquistato una gran fetta di pubblico di tutto il mondo. La sua è stata una lunga gavetta e, nonostante il successo, è sempre stato capace di stare con i piedi per terra, di essere umile e di essere sempre un gentiluomo di classe.

Ecco dieci cose da sapere su Hugh Jackman.

Hugh Jackman: film

Hugh Jackman film

1. Hugh Jackman: i film e la carriera. La carriera cinematografia di Jackman inizia grazie al film X-Men (2000). Successivamente recita in Kate & Leopold (2001), Codice: Swordfish (2001), X-Men 2 (2003), Van Helsing (2004), X-Men – Conflitto finale (2006), Scoop (2006), The Fountain – L’albero della vita (2006) e The Prestige (2006). Dopo questi film, con la popolarità in continuo crescendo, Jackman ha recitato anche in Sex List – Omicidio a tre (2008), Australia (2008), X-Men le origini – Wolverine (2009), Real Steel (2011), Les Misérables (2012), Wolverine – L’immortale (2013), Prisoners (2013), X-Men – Giorni di un futuro passato (2014) e Humandroid (2015). Tra gli ultimi suoi film vi sono Pan – Viaggio sull’isola che non c’è (2015), Eddie the Eagle (2016), Logan – The Wolverine (2017), The Greatest Showman (2017) e The Front Runner – Il vizio del potere (2018) e Frammenti dal passato – Reminiscence (2021).

Hugh Jackman Deadpool & Wolverine
Hugh Jackman Deadpool & Wolverine

Nel 2022 è stato protagonista alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia dove ha presentato in concorso The Son. Fino al 2023 è stato impegnato come doppiatore. Lo stesso anno Baz Lurmann ha rieditato il suo film Australia, sotto forma di miniserie in 4 parti con protagonista proprio Hugh Jackman. Nel 2024 sarà al cinema con l’attesissimo Deadpool & Wolverine dove l’attore riprende il ruolo che lo ha reso leggendario nei panni di LOGAN, mutante Marvel.

2. Hugh Jackman è anche doppiatore e produttore. Nel corso della sua carriera, Hugh Jackman ha avuto esperienze anche come doppiatore: infatti, ha partecipato al doppiaggio del cortometraggio Van Helsing – La missione londinese (2004), ai videogiochi X-Men: il gioco ufficiale (2006) e X-Men Origins: Wolverine (2009) e ai film d’animazione Giù per il tubo (2006), Le 5 leggende (2012) e Mister Link (2019). Inoltre, Jackman è anche un produttore: infatti, è stato produttore esecutivo per le serie An Aussie Goes Barmy (2006), Viva Laughlin (2007), An Aussie Goes Bolly (2008) e An Aussie Goes Calypso (2009), per il documentario Louder Together (2017) ed è stato produttore per Sex List – Omicidio a tre e X-Men: le origini – Wolverine.

hugh jackman

Hugh Jackman: la moglie e i figli Oscar Maximilian e Ava Eliot

3. Hugh Jackman è sposato da più di 20 anni. Nel lontano 1995, sul set della serie Corelli, Hugh Jackman conobbe Deborra-Lee Furness. Tra i due l’amore è talmente istantaneo e profondo, che convolano a nozze l’anno successivo, nel 1996. Dopo aver avuto delle difficoltà ad avere dei figli, i due, spinti da voglia di genitorialità, hanno deciso di adottarne due: così, nel 2000 è arrivato Oscar Maximilian Jackman e nel 2005 è arrivata Ava Eliot Jackman. Nonostante le varie speculazioni e malelingue che si riversano da anni sulla coppia, poiché la moglie ha 13 anni in più di lui, i due sono sempre più che innamorati, tanto da essere una delle coppie più longeve di Hollywood.

4. Hugh Jackman ha amato sua moglie. L’amore tra Jackman e Deborra-Lee Furness è sempre più profondo, e l’attore australiano non perde occasione per ringraziarla e per dichiararle il suo amore. Oltre a fare del compleanno della moglie una vera e propria tradizione (quando lei compie gli anni, il 30 novembre, lui le prepara i pancake alla ricotta ed escono con i loro figli), recentemente ha dichiarato che senza sua moglie non avrebbe imparato il valore dell’amore, della famiglia, della passione e del credere in se stessi. Purtroppo la relazione è terminata proprio nel 2023.

5. Grazie a sua moglie, Hugh Jackman ha scoperto di avere un tumore della pelle. L’attore australiano ha pensato, per molti anni, di avere sulla pelle un semplice neo. Grazie a sua moglie, che lo ha praticamente costretto a farsi visitare, ha scoperto che quello che sembrava un neo innocuo era, in realtà, un tumore della pelle. Grazie a questa scoperta, dal 2013 ad oggi, Jackman si è sottoposto a diversi interventi per rimuovere i carcinoma, dovuti alla troppa esposizione solare senza alcuna protezione.

Hugh Jackman: altezza

6. Hugh Jackman è un gigante. Hugh Jackman è tutto il contrario di quello che si potrebbe definire un ometto: l’attore, infatti, è altro ben 188 centimetri e svetta rispetto alla media degli altri suoi colleghi. Nonostante l’altezza vertiginosa, Jackman non ha mai avuto problemi, riuscendo ad interpretare ogni ruolo senza alcun timore o problematica che derivasse dalla sua statura.

hugh jackman

Hugh Jackman è Wolverine

7. Hugh Jackman ha rimpiazzato Russell Crowe. Per la realizzazione del primo capitolo degli X-Men, la prima scelta di del regista Bryan Singer era Russell Crowe. Poco prima di iniziare le riprese, tuttavia, Crowe abbandonò il progetto per divergenze creative, proponendo a sua volta l’emergente Jackman. Dopo un contatto con Dougray Scott, che declinò l’offerta per realizzare Mission: Impossible II, alla fine venne scelto proprio Jackman per il ruolo di Wolverine. Il resto, poi, è solo storia.

8. Hugh Jackman ha interpretato Wolverine per ben 10 film. Dopo un’iniziale titubanza da parte dell’attore per il fatto di interpretare un supereroe come Wolverine, alla fine egli si è legato al personaggio a doppio filo, riuscendo ad interpretarlo per ben nove film. Jackman ha amato molto il suo personaggio, soprattutto mentre lo ha interpretato nel film Logan – The Wolverine: l’attore, infatti, ha dichiarato di aver apprezzato l’approfondimento circa il lato umano e realistico del personaggio. Il decimo film sarà Deadpool & Wolverine.

Hugh Jackman: il fisico

9. Per vestire i panni di Wolverine ha dovuto fare una dieta adeguata. Per poter interpretare Wolverine, Hugh Jackman si è dovuto sottoporre ad una dieta fatta di petto di pollo e verdure, introducendo quasi 6mila calorie ogni giorno. Questa, unita ad un allenamento fisico intensivo, gli ha permesso di raggiungere l’incredibile forma fisica mostrata per il personaggio, con muscoli scolpiti e una grande atleticità.

10. Hugh Jackman si è rivolto a Dwayne “The Rock” Johnson. Nel periodo in cui Jackman avrebbe dovuto interpretare sia Wolverine che Jean Valjean in Les Misérables, l’attore si è rivolto ad un suo amico e collega: Dwayne Johnson. Jackman sapeva che avrebbe dovuto lavorare tanto sul suo fisico e Johnson – che ha rimandato anche alcuni impegni lavorativi per aiutarlo – gli ha dato ottimi consigli in materia. Grazie a lui Jackman è potuto passare dalla denutrizione di Valjean al fisico scultoreo di Wolverine.

Fonti: IMDb, biography, usatoday

I migliori film d’azione su Disney+ in questo momento

I migliori film d’azione su Disney+ in questo momento

Per quanto riguarda i film per bambini, i classici dell’animazione e i contenuti televisivi nostalgici, Disney+ è già sulla buona strada per diventare la punta di diamante dei giganti dello streaming. Ma è il posto giusto per chi ha bisogno di una dose di azione? Beh, con Marvel, Star Wars e Avatar sotto la bandiera, è meglio crederci! Per questo abbiamo stilato una lista dei migliori film d’azione che potete vedere su Disney+ in questo momento, dai grandi blockbuster del 21° secolo alle gemme nascoste del vasto catalogo di Disney e Fox, fino ai film d’animazione che spaccano quanto le loro controparti live-action. Ma ora, senza ulteriori indugi, ecco l’intrattenimento ad alto numero di ottani per cui siete venuti e le nostre scelte per i migliori film d’azione su Disney Plus.

Guardiani della Galassia

Guardiani della Galassia in prigione MCU

Rotten Tomatoes: 92% | IMDb: 8.0/10

Presentato dalla Marvel nel 2014 come “un’epica avventura spaziale ricca d’azione”, Guardiani della Galassia è stato sicuramente all’altezza della sua fama quando ha fatto irruzione sulla scena dei film di supereroi e ha sconvolto gli opinionisti e i pronosticatori del botteghino. Arrivato come 10° film del MCU, ha avuto il suo bel da fare. Al di fuori di alcuni fan esperti di fumetti, i Guardiani della Galassia erano una quantità completamente sconosciuta al pubblico. Gli attori non erano nemmeno un punto di forza. Chris Pratt era un ex attore di sitcom, Zoe Saldana era ancora un’attrice emergente, Dave Bautista era un ex wrestler professionista e gli attori più noti, Bradley Cooper e Vin Diesel, sono stati trasformati in un procione parlante e in un albero senziente.

Ma James Gunn mette insieme tutti questi personaggi disparati per formare una famiglia disfunzionale di supereroi e dare al film un senso dell’umorismo unico. Il film presenta alcune incredibili sequenze d’azione, dalla scena dell’evasione dalla prigione alla scena finale della Battaglia per Xandar. Nel corso del film ci vengono presentati Thanos, Ronan l’Accusatore, Yondu e il Collezionista, che torneranno tutti in una forma o nell’altra nel MCU, ma soprattutto ci vengono fornite maggiori informazioni sulle Pietre dell’Infinito che entreranno in gioco nei successivi 12 film del MCU. Guardiani della Galassia è uno dei film più amati del MCU e dopo averlo rivisto è facile capire perché.

Logan

Logan

Rotten Tomatoes: 93% | IMDb: 8.1/10

Il regista James Mangold (Walk the Line) si ispira alla serie di fumetti di Mark Millar e Steve McNiven, Old Man Logan, per produrre uno dei migliori film del franchise FOX X-Men e si basa sulle relazioni e sulla tradizione consolidate per creare un finale cupo ma pieno di speranza per la serie. Logan segue una versione invecchiata e invecchiata del Wolverine di Hugh Jackman mentre si prende cura di un Charles Xavier (Patrick Stewart) malato di senilità in un mondo in cui la maggior parte dei mutanti si è estinta. Il film trae molte ispirazioni dai film western e porta questa estetica sia nei momenti di calma e riflessione che negli scontri sanguinosi e violenti, mentre i nostri due lupi solitari principali fanno la spola con un giovane e feroce cucciolo, forse uno dei primi nuovi Mutanti in 25 anni, attraverso il paese.

Deadpool

cable deadpool curiosità

Rotten Tomatoes: 85% | IMDb: 8.0/10

Deadpool, una proprietà Marvel molto amata, ha finalmente ottenuto un film degno di nota, guadagnandosi un innovativo rating R. Dopo un tentativo malriuscito di dare vita al personaggio di Wade Wilson in X-Men Origins: Wolverine, l’attore – e autentico fan di DeadpoolRyan Reynolds ha collaborato con il regista Tim Miller (Terminator: Dark Fate) e gli sceneggiatori Rhett Reese e Paul Wernick per dare al “Merc with the Mouth” la sua storia d’origine fedele ai fumetti. Dopo che gli è stato diagnosticato un cancro terminale, il mercenario Wade Wilson tenta con riluttanza una procedura sperimentale nella speranza di curare la malattia mortale. Sebbene il cancro venga curato, Wilson rimane sfigurato ma immortale. Ambientato in un universo adiacente agli X-Men e ricco di riferimenti alla cultura pop, di esilaranti rotture della quarta parete e di violenza eccessivamente grafica, Deadpool è un film unico nel genere dei supereroi.

Sky High

Rotten Tomatoes: 73% | IMDb: 6.3/10

Se siete alla ricerca di un film di supereroi al di fuori dei generi Marvel e DC, Sky High potrebbe essere il film che fa per voi. Il racconto di un’adolescenza segue Will Stronghold (Michael Angarano), il figlio adolescente di due famosi supereroi, mentre inizia la scuola alla Sky High, che divide i suoi studenti in eroi e aiutanti. Lì, deve affrontare le pressioni della sua famiglia, le dinamiche di amicizia che cambiano, le cotte e una misteriosa minaccia da parte di un malvagio supercattivo. Esilarante e sorprendentemente sentito, Sky High è un momento divertente e senza tempo.

Black Widow

Scarlett Johansson Black-Widow-avengers

Rotten Tomatoes: 79% | IMDb: 6.7/10

Il tanto atteso progetto solista di Natasha Romanoff (Scarlett Johansson), Black Widow è un addio agrodolce per la Vendicatrice. Il film, che si svolge tra Civil War e Infinity War, vede Natasha in fuga da Ross (William Hurt). Invece di mantenere un basso profilo, però, viene risucchiata di nuovo nell’azione quando viene contattata dalla sorella adottiva Yelena (Florence Pugh) e le viene detto che la Stanza Rossa – l’organizzazione che Natasha pensava di aver distrutto anni fa – è ancora attiva e più potente che mai.

In parte thriller di spionaggio, in parte dramma familiare, Vedova Nera offre uno dei cattivi più terribilmente realistici della Marvel nella forma del Generale Dreykov (Ray Winstone), nonché uno dei suoi più potenti viaggi di sopravvivenza e perdono. Johansson e Pugh hanno un’innegabile chimica, con la loro sorellanza che funge da cuore della storia, ma anche David Harbour e Rachel Weisz meritano i complimenti per le loro eccellenti interpretazioni delle loro imperfette e affascinanti figure genitoriali.

Free Guy

Film Disney 2021 Free Guy

Rotten Tomatoes: 80% | IMDb: 7.1/10

The Incredibles

The Incredibles

Rotten Tomatoes: 97% | IMDb: 8.0/10

Da dove cominciare con Gli Incredibili? Il film sui Fantastici Quattro che è davvero bello e vale la pena di vedere, forse? Brad Bird dirige questa storia sorprendentemente toccante, commovente, inquietante e al tempo stesso emozionante su Bob Parr (Nelson) e Helen Parr (Hunter) e la loro famiglia di supereroi. Bob ed Helen, alias Mr. Incredible ed Elastigirl, sono stati rimossi come supereroi dal governo dopo una serie di errori commessi dai loro fratelli e di cause legali da parte degli umani che stavano cercando di salvare. A loro sono state date nuove identità e vite per integrarsi nella società normale. Bob lavora per una compagnia di assicurazioni e sta attraversando una crisi di mezza età. Quando Bob viene contattato al lavoro da una donna misteriosa in merito a una possibile missione da supereroe, coglie al volo l’occasione di fare di nuovo ciò che ama, ma ciò mette in moto un’avventura che metterà a dura prova i suoi limiti e quelli della sua famiglia.

Gli Incredibili è caratterizzato da una fantastica azione, soprattutto quando si riuniscono come famiglia sull’isola segreta e combattono un attacco mortale da parte del cattivo del film, Syndrome (Lee). Samuel L. Jackson nei panni di Frozone e Brad Bird in quelli di Edna Mode sono bravissimi, ma ciò che lo distingue dalla maggior parte degli altri film di supereroi sono i commoventi momenti di relazione tra Bob e Helen. Quando Bob cerca di impedire a Helen di combattere al suo fianco nella battaglia finale, perché non può sopportare di perderla di nuovo, vi spezzerà il cuore. Indossate di nuovo la maschera e trovate la vostra super tuta prima di rivedere questo film, gente.

Rogue One: A Star Wars Story

Rogue One: A Star Wars Story
Foto di Jonathan Olley & Leah Evans – © 2015 – Lucasfilm Ltd. All Rights Reserved.

Rotten Tomatoes: 84% | IMDb: 7.8/10

Quando è stato annunciato che Lucasfilm e Disney avrebbero creato un ramo separato di film di Star Wars che avrebbe spinto i confini del franchise, l’anticipazione di quali storie avrebbero potuto essere raccontate e di quali registi avrebbero potuto essere coinvolti ha eccitato i fan. Le possibilità erano infinite. Il primo di questi film (e il migliore finora) è Rogue One: A Star Wars Story del regista Gareth Edwards. Il film è ambientato poco prima degli eventi di Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza ed è incentrato su un gruppo di combattenti ribelli riuniti per rubare i piani della Morte Nera.

Lungo il percorso, ci viene presentato un nuovo droide, il buffo e un po’ terrificante K-2SO di Tudyk, un nuovo cattivo, Orson Krennic (Mendelsohn), e l’irriducibile Jyn Erso (Jones). Scopriamo anche che Galen Erso (Mikkelsen) ha progettato una falla nella Morte Nera che Luke Skywalker avrebbe sfruttato in Una nuova speranza, che Darth Vader ha un rifugio su Mustafar e che il Grand Moff Tarkin è ancora pacatamente malvagio come sempre, CGI o meno! C’è stato un po’ di dramma dietro le quinte e, se si confronta il primo trailer con l’ultimo, si può intuire che l’offerta avrebbe potuto essere un film più grintoso e malinconico. Il film che abbiamo ottenuto, tuttavia, è ancora uno dei migliori del franchise e introduce nuovi pianeti, terreni, concetti e persino nuove tattiche di battaglia spaziale. Qualcuno vuole vedere la Corvetta Hammerhead? Rivedete questo film, gente.

La maledizione della prima luna (Pirates of the Caribbean: The Curse of the Black Pearl)

Johnny Depp in La maledizione della prima luna
© 2003 – Buena Vista Pictures

Rotten Tomatoes: 80% | IMDb: 8.1/10

A partire da Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima luna, Johnny Depp ha lasciato un’impronta indelebile sul pubblico cinematografico con il suo lavoro nei panni di Jack Sparrow in ogni capitolo del franchise. Il suo Sparrow ispirato a Keith Richards ha fatto da contraltare alla seria storia d’amore tra il Will Turner di Orlando Bloom e l’Elizabeth Swann di Keira Knightley. Non dimentichiamo inoltre il lavoro di Geoffrey Rush, che ha rubato la scena al Capitano Barbossa, nemico e talvolta amico di Sparrow. È facile dimenticare che questo è il film che ha dato il via a tutto, il che significa che ci si può innamorare di nuovo di questo film.

Il film resiste ancora oggi con il suo grande mix di umorismo scurrile, gag fisiche e avventura senza limiti in alto mare. Gore Verbinski prende un genere che è sempre stato un veleno per il botteghino, il film sui pirati, e lo riporta in vita con il suo lavoro in questo film. Sono finiti i tempi di L’isola dei tagliagole (anche se ho un debole per I pirati di Penzance) ed ecco l’inizio di un franchise sui pirati che è sopravvissuto per quasi due decenni con personaggi stravaganti e scene d’azione emozionanti che rinvigoriscono il franchise. Tutto ha inizio con un medaglione, un fidanzamento rotto, una nave rubata, duelli di spade, battaglie navali, una scimmia vivace, vite salvate in extremis e una colonna sonora pulsante supervisionata dal grande Hans Zimmer.

Star Wars: The Force Awakens

Star Wars: The Force Awakens

Rotten Tomatoes: 93% | IMDb: 7.8/10

Se si vuole far innamorare di nuovo i fan di un franchise, non è una cattiva idea colpire alcune delle stesse note che li hanno fatti innamorare in primo luogo. Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza del regista J.J. Abrams è certamente influenzato da Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza. Abrams ci dà l’Imperatore Lite in Snoke, la Morte Nera Lite nella Base Starkiller e l’Impero Lite nel Primo Ordine. Tuttavia, Abrams riporta gli Han, Luke e Leia originali per unirsi a un trio di nuovi personaggi della ribellione: la spazzina Rey (Ridley), il presuntuoso ma di buon cuore Poe Dameron (Isaac) e l’ex stormtrooper Finn (Boyega).

Si imbarcano in una missione per trovare il luogo in cui si trova Luke Skywalker, che sembra essere scomparso, ma che considerano essenziale per combattere questo nuovo male nella galassia. The Force Awakens ci porta in viaggio dai rottami di Jakku alla cantina di Maz Kanata su Takodana, alla base ribelle su D’Qar e infine alla Base Starkiller del Primo Ordine. Rey scopre di essere un prodigio della Forza e la sua ostinata determinazione a portare a termine la missione è il motore della storia. Il suo combattimento con la spada laser nella neve con Kylo Ren è uno dei punti salienti del film. Disney Plus è stato creato per dare risalto a film come questo, quindi concedetevi di ricominciare questo nuovo viaggio con The Force Awakens.

The Brave – Ribelle

Ribelle - The Brave

Rotten Tomatoes: 79% | IMDb: 7.1/10

Uno dei film più singolari dell’universo PIXAR, Brave del 2012 è ambientato nella Scozia medievale ed è incentrato sulla principessa Merida (Macdonald), primogenita del clan Dunbroch. Merida, una principessa maschiaccio che mette in discussione le antiche tradizioni dei clan, rifiuta di essere il premio di un’antica competizione tra i primogeniti per la sua mano. Decide invece di prendere in mano la situazione e gareggia per la propria mano, essendo lei stessa una primogenita. Vince, ma sconvolge i genitori e scappa nel bosco per riflettere.

Questo scatena una catena di eventi che portano la regina Elinor (Thompson), madre di Merida, a trasformarsi in un orso e Merida a intraprendere un viaggio di maturazione, scoprendo il potere della famiglia e i pericoli dell’essere troppo orgogliosi. Alla fine, l’antica cerimonia viene cambiata per sempre in modo che i primogeniti possano sposarsi quando sono pronti e con chiunque decidano. Peccato che questo non sia stato attuato in tempo per Robb Stark. Qualcuno vuole il #RedWedding? Brave può sembrare due film cuciti insieme da qualche parte nel mezzo, ma ogni sezione ha alcune scene emozionanti e divertenti che rendono il film un must per tutti i giovani adolescenti che si spingono oltre i limiti della propria vita. Il film è inoltre caratterizzato da un’animazione memorabile e da immagini che rimarranno impresse per molto tempo dopo la fine del film.

Avengers: Endgame

Avengers: Endgame
Una scena del film Avengers: Endgame

Rotten Tomatoes: 94% | IMDb: 8.4/10

Riprendendo dagli eventi di Avengers: Infinity War, i Vendicatori si vendicano di Thanos all’inizio di questo film, ma scoprono una terribile verità sulle Pietre dell’Infinito che rende muta la loro vendetta. Cinque anni dopo, stanno ancora cercando di raccogliere i pezzi delle loro vite e di affrontare il loro fallimento quando Ant-Man trova miracolosamente la via d’uscita dal Regno Quantico. Questo dà il via a una catena di eventi che coinvolge i viaggi nel tempo e che potrebbe riportare tutti coloro che sono stati spazzati via dallo schiocco di Thanos, con la possibilità di rimediare ai peccati del passato. Il film è il culmine di 22 film del MCU e conclude quasi 4 fasi del loro universo (dico quasi perché Spider-Man: Far From Home ha ufficialmente concluso la Fase 4).

Joe Russo e Anthony Russo ci offrono una costruzione lenta, passando dalla depressione iniziale degli Avengers all’ultima metà del film, emotivamente potente e ricca di azione. Lungo il percorso, le trasformazioni abbondano, da Occhio di Falco che diventa Ronin, a Hulk cervellotico, a Thor pesante (non userò quell’altra parola), fino all’attuale Nebula che si confronta con il suo io più giovane. Il tutto è finalizzato alla battaglia finale, che non delude le aspettative. Capitan America in piedi contro i potenti numeri dell’esercito di Thanos vi farà venire i brividi, che saranno superati solo pochi secondi dopo quando sentiremo Falcon dire “Alla tua sinistra” e vedremo apparire i cerchi mistici arancioni di Doctor Strange.

La battaglia è imponente e salta da un luogo all’altro mentre i nostri eroi cercano di sconfiggere Thanos da terra e dall’aria e di tenere il Guanto dell’Infinito fuori dalle mani di Thanos. Il prezzo da pagare per questa vittoria riecheggerà in loro per gli anni a venire e non dimenticherete presto questo film che dura ben 3 ore e che in qualche modo vi sfreccerà davanti più velocemente di Captain Marvel.

Iron Man 3

Iron Man Tony Stark

Rotten Tomatoes: 79% | IMDb: 7.1/10

All’indomani dell’universalmente criticato Iron Man 2, il regista del franchise Jon Favreau ha lasciato la regia di Iron Man a Shane Black. Lo sceneggiatore diArma letale e Predator aveva scritturato Robert Downey Jr. in Kiss Kiss Bang Bang del 2008, contribuendo a lanciare il ritorno in auge di Downey Jr. La loro accoppiata (insieme a un Val Kilmer straordinariamente bravo) in quel film ha lasciato gli appassionati di cinema come me entusiasti di ciò che Black e Downey Jr. avrebbero potuto creare in questo terzo capitolo.

Iron Man 3 si svolge subito dopo gli eventi di The Avengers e affronta con coraggio la possibilità molto reale che il supereroe possa soffrire di PTSD dopo aver combattuto contro un’orda aliena e aver rischiato di morire. Il film accoglie anche due elementi dei fumetti di Iron Man, uno dei suoi più grandi cattivi, il Mandarino, e uno dei suoi più noti personaggi, Extremis. Black ha fatto una svolta controversa con il Mandarino che io ho trovato coraggiosa, ma che alcuni fan hanno trovato esasperante. Extremis dà anche a Pepper Potts di Gwyneth Paltrow la possibilità di giocare un po’ al gioco dei supereroi, aiutando Tony a sconfiggere Aldrich Killian con l’aiuto di War Machine di Don Cheadlee dell’esercito di Iron Men senzienti di Stark. Non è il migliore della serie, ma di certo ha riportato il pubblico a bordo dopo il passo falso di Iron Man 2 e ha contribuito a far progredire nuovamente il MCU.

Serie TV da vedere su Disney+: le migliori serie da vedere sulla piattaforma

Arrivata in Italia nel marzo del 2020, la piattaforma streaming Disney+, di proprietà naturalmente della Disney, si è affermata in poco tempo come una delle realtà più fervide e ricche tra le tante offerte oggi presenti per le visioni in streaming, divenendo infatti il concorrente più particolarmente agguerrito di Netflix. Sulla piattaforma, infatti, la Disney sta investendo moltissimo e sempre più questa si arricchisce di film e serie degne di nota, tra produzioni originali e vecchi classici intramontabili. Per non perdersi in un’offerta tanto ampia, ecco un utile guida alle serie TV da vedere su Disney+ da non perdere assolutamente.

Il catalogo di Disney+ è infatti estremamente vario, poiché vi si possono ritrovare non solo titoli più prettamente disneyani, pensati dunque per le famiglie, come quelli relativi al Marvel Cinematic Universe o all’universo di Star Wars, ma anche contenuti per adulti, trattanti temi o aventi contenuti non per bambini. Con il canale Star non mancano infatti anche contenuti rivolti a questa tipologia di pubblico e che sempre più si affermano come un fiore all’occhiello della piattaforma.

Come spesso accade per queste piattaforme, però, è facile perdere in cataloghi tanto ampi qualche titolo che potrebbe essere di proprio interesse. Ecco perché, come accennato, di seguito si propongono alcune serie presenti su Disney+ da scoprire e vedere quanto prima. L’elenco che segue presenta titoli diversi tra loro per genere, target e provenienza e sta dunque allo spettatore scegliere quello che ritiene più ideale per sé. Per aiutare nella scelta, però, non mancano qui anche informazioni utili sulla trama, il cast e altro ancora.

Serie TV da vedere su Disney+

Shōgun

Shōgun serie tv

Shōgun, adattamento originale del romanzo bestseller di James Clavell, è ambientata in Giappone nell’anno 1600, all’alba di una guerra civile che segnerà un secolo. Il produttore Hiroyuki Sanada interpreta il ruolo di “Lord Yoshii Toranaga” che sta lottando per la sua vita mentre i suoi nemici nel Consiglio dei Reggenti si coalizzano contro di lui. Quando una misteriosa nave europea viene ritrovata abbandonata in un vicino villaggio di pescatori, il suo pilota inglese, “John Blackthorne” (Cosmo Jarvis), arriva portando con sé segreti che potrebbero aiutare Toranaga a ribaltare le sorti del potere e a distruggere la temibile presenza dei nemici di Blackthorne, i preti gesuiti e i mercanti portoghesi.

I destini di Toranaga e Blackthorne diventano inestricabilmente legati alla loro interprete, “Toda Mariko” (Anna Sawai), una misteriosa nobildonna cristiana, ultima di una stirpe caduta in disgrazia. Mentre serve il suo signore in questo scenario politico difficile, Mariko deve conciliare il suo legame ritrovato con Blackthorne, il suo impegno verso la fede che l’ha salvata e il suo dovere nei confronti del padre defunto.

WandaVision

Serie TV da vedere su Disney+ WandaVision

Titolo di apertura della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, WandaVision è la prima serie dell’MCU e si svolge in seguito agli eventi di Avengers: Endgame, andando a raccontare cosa è accaduto a Wanda Maximoff, interpretata naturalmente da Elizabeth Olsen. Accanto a lei, vi è anche Visione, interpretato da Paul Bettany. Si tratta di un titolo particolarmente importante, che introduce una serie di elementi che è ormai chiaro saranno fondamentali in questa e nella prossima fase del racconto Marvel. WandaVision è infatti strettamente collegata con il film Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Loki (2021 – 2023)

Altro imperdibile serie Marvel è Loki, che ha per protagonista il dio dell’inganno interpretato da Tom Hiddleston. La trama si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame e seguirà le vicende del Loki che è fuggito in nuove dimensioni grazie al Tesseract. Da qui prende inizio in modo più esplicito il racconto incentrato sul Multiverso, che caratterizzerà la Fase 4 dell’MCU. Composto da soli 6 episodi ma già rinnovato per una seconda stagione, Loki è dunque un titolo assolutamente necessario da vedere per comprendere quanto accadrà da ora in avanti nei prossimi film e serie Marvel.

Echo (2024)

Prima miniserie TV-MA dei Marvel Studios, Echo (la nostra recensione) è anche il primo show del MCU realizzato sotto il marchio Marvel Spotlight. Con Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez, Echo riprende cinque mesi dopo gli eventi di Hawkeye del 2021 e segue Maya mentre torna nella sua città natale in Oklahoma. La serie è interpretata anche da Chaske Spencer, Tantoo Cardinal e Devery Jacobs, mentre Charlie Cox è Matt Murdock/Daredevil e Vincent D’Onofrio è Wilson Fisk. Tutti e cinque gli episodi di Echo sono stati pubblicati insieme il 9 gennaio 2024, sia su Hulu che su Disney+.

La serie è stata al primo posto su entrambi i servizi quando ha debuttato, ed è stata accolta piuttosto bene dal suo pubblico. Ha avuto anche un’accoglienza favorevole da parte della critica, che ha lodato l’interpretazione di Alaqua Cox nel ruolo di protagonista. Anche se negli ultimi anni le uscite del MCU sono state un po’ contrastanti, Echo cattura un po’ della grinta e della tensione che hanno fatto il successo di precedenti serie Marvel come Daredevil e The Punisher. Non è priva di difetti, ma la serie è una boccata d’aria fresca per i fan del MCU, dimostrando che questo enorme universo cinematografico può ancora funzionare con una storia fondata.

Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo (2023 – presente)

percy jackson e gli dei dell'olimpo

Percy Jackson, la star dei film acclamati dalla critica, è tornato, questa volta sotto forma di uno show Disney+ intitolatoPercy Jackson e gli Dei dell’Olimpo. Lo show racconta la storia di Percy che inizia una pericolosa ricerca attraverso l’America per restituire il bullone maestro a Zeus, al fine di evitare una guerra totale. Quando Percy scopre di essere anch’egli un semidio, deve affrontare il suo passato, superando gli altri dei e sfuggendo ai mostri.

Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è stato creato per Disney+ da Rick Riordan, lo scrittore di sette libri della serie Percy Jackson. Il primo libro è stato subito un best-seller quando è stato pubblicato nel 2005 e continua a essere un successo per i lettori vecchi e nuovi, visto che l’ultimo libro uscirà nel settembre 2024. Il nuovo show è interpretato da Walker Scobell (The Adam Project), Leah Jeffries (Beast), Aryan Simhardi (Cheaper by the Dozen) e Virginia Kull (Big Little Lies).

The Mandalorian

Serie TV da vedere su Disney+ The Mandalorian

Passando all’universo di Star Wars, la Disney ha nel 2020 rilasciato la prima di tante serie promesse. Si tratta di The Mandalorian, che racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica, il quale si guadagna da vivere come cacciatore di taglie. Con protagonista Pedro Pascal, la serie è oggi composta da tre stagioni, mentre una quarta è attualmente in fase di lavorazione. Si tratta di un titolo particolarmente amato, sia per il suo rielaborare contesti già noti di Star Wars, sia per il suo offrire qualcosa di completamente nuovo.

I segreti delle balene (2021)

Dopo tre anni di riprese delle balene in tutto il mondo, i registi Brian Armstrong (Great Migrations) e Andy Mitchell (Untamed Americas) danno vita alla loro mini-serie in Secrets of the Whales del National Geographic. Girato in 24 località, diverse specie di balene sono seguite da una troupe e studiate per il loro comportamento, la loro vita e i modi in cui interagiscono tra loro. Ogni episodio della serie segue un tipo diverso di balena, tra cui orche, megattere, beluga, narvali e capodogli.

La critica si è complimentata con lo spettacolo per le sue incredibili immagini e per la sua capacità di catturare l’intricata intimità di ogni specie di balena. Anche le musiche di Raphaelle Thibaut e la voce narrante di Sigourney Weaver (Alien) sono state notate per aver creato un viaggio emotivo per il pubblico. Prodotto esecutivamente da James Cameron (Avatar), Secrets of the Whales è stato nominato per tre Emmy Awards, vincendo per l’Outstanding Documentary or Nonfiction Series.

Elena, diventerò presidente (Diary of a Future President)

Elena, diventerò presidente (Diary of a Future President)

Il futuro non potrebbe essere possibile senza il passato. Diario di un futuro presidente abbraccia questo concetto mostrando il passato di Elena e il modo in cui ha plasmato il suo futuro. La serie segue Elena (Tess Romero) attraverso le prove e le tribolazioni della scuola elementare, mentre cresce e diventa autonoma. Scrive le sue avventure nel suo diario, in modo che la sua futura protagonista (e il pubblico) possa rivedere la sua storia.

La storia di formazione ha avuto una durata di due stagioni, ma è stata cancellata prima che si potesse realizzare una terza stagione. Le avventure adolescenziali di Elena, come molte altre storie di Disney+, hanno ottenuto un altro 100% nel Tomatometer. Il pubblico ha assegnato a Diario di un futuro presidente un punteggio dell’85%.

Black-ish (2014 – 2022)

Il prolifico creatore di commedie nere Kenya Barris (You People) affronta la tradizionale sitcom familiare e infonde nel dialogo, nei personaggi e nelle situazioni il suo caratteristico commento sociale attraverso la sua prospettiva unica. Black-ish segue la famiglia Johnson, guidata dal patriarca Andre “Dre” Johnson (Anthony Anderson) e dalla matriarca Rainbow “Bow” Johnson (Tracee Ellis Ross), premurosa ma avida di elogi. I due crescono i loro figli attraverso lezioni su ciò che serve per essere una persona di colore in America, con vari livelli di successo. La serie prende molti spunti da vecchie serie televisive nere come Family Matters e My Wife and Kids, aggiornando però i messaggi per il XXI secolo.

‘The Beatles: Get Back’ (2021)

Riuscite a sentire la canzone nella vostra testa solo leggendo il titolo del film? Anch’io. The Beatles: Get Back mostra un dietro le quinte incredibilmente personale di una delle band più iconiche di tutti i tempi. Non importa quale sia il vostro Beatle preferito, in questa miniserie in tre episodi c’è molto di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr.

In anteprima nel 2021, Get Back mostra i Beatles mentre provano 14 delle loro canzoni in preparazione del loro primo spettacolo dopo anni. Definita “emozionante e coinvolgente” dalla critica, la docuserie, diretta da Peter Jackson (trilogia de Il Signore degli Anelli), ripercorre la realizzazione dell’album “Let It Be” del 1971 della band. (Con una durata di otto ore, i tre episodi comprendono circa 21 giorni di registrazione in studio. La serie è co-prodotta da McCartney, Starr, Yoko Ono e Olivia Harrison ed è stata trasmessa in anteprima su Disney+.

A Small Light (2023)

Basato su una storia vera di coraggio, A Small Light esplora le straordinarie decisioni della donna olandese che rischiò tutto per proteggere il suo datore di lavoro e la sua famiglia durante la Seconda Guerra Mondiale. Co-creato da Tony Phelan e Joan Rater, A Small Light affronta la storia di Anne Frank (Billie Boullet) e della sua famiglia dalla prospettiva di Miep Gies (Bel Powley), la donna nella cui casa si nascosero.

Immergendosi in modo unico in un periodo storico particolarmente orribile, A Small Light cerca di informare il pubblico attraverso un’accattivante miniserie drammatica biografica. “A Small Light è un bellissimo e straziante promemoria di ciò che i “soccorritori” sono in grado di fare”, ha dichiarato la critica Maggie Lovitt, che ha sottolineato l’attualità dello spettacolo nella sua recensione. “Sebbene ci siano gioia, risate e vita in bella mostra in tutte le otto puntate della miniserie, non si allontana mai troppo dal ricordare al pubblico che ci sono persone, ancora oggi, che cercano di spegnere questi aspetti della vita”.

American Born Chinese (2023)

Basato sull’omonima graphic novel creata da Gene Luen Yang, American Born Chinese è la storia mistica e magica di un giovane liceale cinese-americano, Ben Wang (Chang Can Dunk), che viene trascinato in un’epica battaglia dei cieli che coinvolge le più grandi figure del folklore cinese.

Il creatore Kelvin Yu (Bob’s Burgers) non solo cattura gli alti e bassi del tentativo di inserirsi nella cultura americana pur mantenendo il proprio retaggio e le proprie tradizioni, ma inietta anche una sorprendente azione arruolando lo scrittore e regista di Shang-Chi Destin Daniel Cretton. Oltre al cuore e all’ottima grafica, la serie vanta un cast fenomenale, tra cui Michelle Yeoh, Ke Huy Quan e Stephanie Hsu, già membri di Everything, Everywhere, All at Once.

Ahsoka (2023 – Present)

Ambientata nell’universo di Star Wars, Ahsoka è un’emozionante miniserie in otto episodi del creatore Dave Filoni. Rosario Dawson (Sin City) riprende il ruolo della protagonista, interpretando la Jedi che indaga sulle minacce emergenti per la galassia dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi. Natasha Liu Bordizzo, Mary Elizabeth Winstead (Birds of Prey) e Wes Chatham (The Expanse) completano il talentuoso cast che si tuffa in profondità nel giocoso mondo di Star Wars. – Yael Tygiel

‘Limitless’ (2022)

In anteprima nel 2020, Limitless di Disney+ si fregia dello slogan “Vivere meglio più a lungo”. Sebbene sembri lo slogan di un farmaco da prescrizione, è in realtà la premessa alla base della docuserie di Chris Hemsworth su ciò che possiamo fare per prolungare – e migliorare – la nostra vita. Trattando argomenti come la memoria, la forza, l’accettazione e lo stress, Hemsworth si tuffa a capofitto in ogni attività con curiosità e voglia di imparare qualcosa di nuovo. Lo show è durato una sola stagione ed è composto da sei episodi.

Prodotto da National Geographic e creato da Darren Aronofsky (Requiem For a Dream) e Ari Handel (Black Swan), lo show ha un’atmosfera cruda e reale che non viene alterata dal potere delle star di Hemsworth. Noto per aver interpretato il ruolo di Thor nella serie The Avengers e in film come Thor: Ragnarok, Hemsworth ha sempre avuto un’inclinazione per il fisico. Liam Hemsworth (The Hunger Games) e Luke Hemsworth (Westworld), anch’essi attori, fanno brevi apparizioni nello show insieme a Tristan Hemsworth.

Love, Victor

Love, Victor recensione serie tv

Love, Victor è la nuova serie TV teen drama americana ideata da Isaac Aptaker ed Elizabeth Berger, ispirata e ambientata nello stesso mondo del film del 2018 Love, Simon.  Disponibile sul canale Star, la serie segue il viaggio di Victor alla scoperta di sé, mentre affronta le sfide di tutti i giorni e lotta per capire il suo orientamento sessuale. Si tratta di un prodotto per ragazzi molto delicato, che affronta tematiche importanti in modo fruibile da tutti e che proprio per questo riesce a lanciare importanti riflessioni verso lo spettatore.

Pam & Tommy

Sempre su Star si può ritrovare la miniserie Pam & Tommy, un contenuto decisamente per adulti che va a raccontare in modo comico e dissacrante la vera storia del primo sex tape divenuto virale della storia. In Pam & Tommy, infatti, protagonisti sono Lily James come Pamela Anderson, Sebastian Stan come Tommy Lee, i quali vedono un loro filmato hard diventare di pubblico dominio, con tutti i problemi che ciò comporta. Composta da 8 episodi, la serie offre dunque la possibilità di scoprire i retroscena di uno scandalo molto conosciuto, il tutto in modo divertente e memorabile.

Serie TV da vedere su Disney+ Pam & Tommy

Le fate ignoranti

Prima serie originale italiana Disney, disponibile anch’essa all’interno della sezione Star, Le fate ignoranti è basata sull’omonimo film di Ferzan Ozpetek del 2001. Protagonisti sono Antonia e Michele, due estranei che scoprono di avere un inaspettato punto in comune: l’aver amato Massimo, il quale è però ora deceduto in seguito ad un incidente. Dal loro incontrarsi, alla ricerca di un modo per superare il dolore, nascerà la scoperta reciproca dei propri mondi di appartenenza, alla ricerca di qualcosa di nuovo. Ad interpretare i tre personaggi qui citati ci sono Cristiana Capotondi, Eduardo Scarpetta e Luca Argentero.

Buffy l’Ammazzavampiri

Come anticipato, Disney+ offre non solo titolo recenti, ma anche grandi classici della televisione. Tra questi, uno dei più amati e consigliati è Buffy l’Ammazzavampiri, la celebre serie ideata da Joss Whedon e andata in onda dal 1997 al 2003. Composta da sette stagioni, questa ha per protagonista Buffy Summers, un’adolescente che è anche la Cacciatrice, incaricata di sconfiggere le forze del male presenti nella città di Sunnydale. Accanto a lei numerosi amici e nemici, che danno vita ad un prodotto ricco di emozioni, paure e avventure. Per chi non l’avesse già vista, è un titolo da recuperare quanto prima.

Serie TV da vedere su Disney+ Buffy l'ammazzavampiri

Atlanta

Atlanta è la serie tv creata e interpretata da Donald Glover, giunta alla sua quarta stagione e racconta le vicende di Earn, il quale espulso dall’Università di Princeton, si ritrova senza soldi né una casa, e di conseguenza si alterna a stare con i suoi genitori e con la sua fidanzata, con cui ha una figlia. Quando si rende conto che suo cugino è al vertice della popolarità come rapper, cerca disperatamente di riallacciare i contatti con lui nel tentativo di migliorare la sua vita e quella di quanti intorno a lui. Pluripremiata, Atlanta è una serie da non perdere.

Abbott Elementary

In Abbott Elementary un gruppo di insegnanti devoti e appassionati e un preside un pò sordo vengono riuniti in una scuola pubblica di Filadelfia dove, nonostante le battute d’arresto, sono determinati ad aiutare i loro studenti ad avere successo nella via. Acclamata dalla critica e pluripremiata ai Golden Globe e agli Emmy Awards, Abbott Elementary è divenuta una delle serie di genere mockumentary (ovvero falso documentario) più apprezzata tra quelle presenti su Disney+. Ad oggi si compone di due stagioni per un totale di 35 episodi.

The Bear

Nella pluripremiata serie The Bear, un giovane chef del mondo della cucina raffinata torna a Chicago per gestire la paninoteca italiana di famiglia dopo il suicidio del fratello maggiore, che ha lasciato debiti, una cucina fatiscente e una squadra indisciplinata. Con protagonista Jeremy Allen White, la serie è decisamente una delle più apprezzate su Disney+, dotata di un gran ritmo e di forti emozioni, affrontando anche gli aspetti negativi del mondo della cucina e gli effetti psicologici che questo ha sui suoi lavoratori. La seconda stagione è ora in arrivo sulla piattaforma a partire dal 16 agosto 2023.

the bear recensione

Dopesick

Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza è la serie TV ispirata al libro bestseller del New York Times scritto da Beth Macy e si concentra sull’epicentro della lotta americana contro la dipendenza da oppiacei negli Stati Uniti, esaminando come una sola compagnia abbia innescato la peggiore crisi farmaceutica della storia americana. Protagonisti di questo pluripremiato dramma sono gli attori Michael Keaton, Rosario Dawson, Kaitlyn Dever e Will Poulter. Distribuita nel novembre del 2021 su Disney+, questa serie è stata indicata come una delle più belle presenti nel catalogo, un titolo ricco di emozioni, riflessioni e critica sociale.

Dopesick - Dichiarazione di Dipendenza

The Kardashians

Un altro titolo particolarmente popolare presente su Disney+ è The Kardashians. In questa serie documentario la famiglia più famosa d’America offre un accesso completo alle loro vite. Kris, Kourtney, Kim, Khloé, Kendall e Kylie tornano davanti alle telecamere per raccontare la verità sulle loro storie. Dalle intense pressioni per la gestione di affari da un miliardo di dollari ai momenti più divertenti del tempo libero e del rientro dei bambini da scuola, questa serie porta dunque gli spettatori dentro il loro mondo con una storia avvincente e onesta di amore e vita sotto i riflettori.

The Good Mothers

Serie televisiva italiana diretta da Julian Jarrod ed Elisa Amoruso, The Good Mothers, vincitrice al Berlinale Series Award, è l’dattamento dell’omonimo romanzo di Alex Perry, basato su fatti realmente accaduti. La storia si svolge nel 2010 e ha inizio con la sparizione di Lea Garofalo, che aveva scelto di abbandonare la ‘Ndrangheta insieme alla figlia Denise. In Calabria, Anna Colace, magistrato che combatte i clan mafiosi, elabora una nuova tattica per distruggere il dominio delle cosche coinvolgendo le donne nell’azione di giustizia e indebolendo così la gerarchia dell’organizzazione. Una tattica che fa affidamento sulle donne e le porta a tradire i propri parenti, nella speranza di una vita migliore per loro e i loro figli.

the good mothers recensione

The Patient

Steve Carell e Domhnall Gleeson sono i protagonisti della miniserie The Patient, dove il terapeuta Alan Strauss si ritrova tenuto prigioniero da un suo paziente, Sam Fortner, che si rivela essere un serial killer. Sam vuole che Alan lo aiuti a non essere più dominato dai suoi istinti omicidi, ma le circostanze renderanno il processo estremamente difficile e pericoloso. Dieci episodi di grande tensione per un racconto insolito che affronta la figura del serial killer in modo più approfondito e umano rispetto a quanto non facciano altri titoli simili. Ad arrichire il tutto, vi sono le interpretazioni dei due protagonisti.

How I Met Your Father

Spin-off/sequel della celeberrima How I Met Your Mother, How I Met Your Father segue grossomodo le stesse dinamiche, con la protagonista Sophie che racconta a suo figlio la storia di come ha incontrato suo padre, tra sorprese e imprevisti. Si sviluppa così il racconto di quando Sophie, da giovane trentenne a New York, è alla ricerca dell’amore insieme ai suoi amici. Interpretata da Hilary Duff e composta ad oggi da 2 stagioni ed ha in più rispetto alla serie originale tutte una serie di riflessioni sulla vita sentimentale e professionale al tempo dei social network e della generale globalizzazione.

How i met your Father 2

Le piccole cose della vita

Basato sul bestseller di Cheryl Strayed, Le piccole cose della vita segue Clare (Kathryn Hahn), una scrittrice in crisi che diventa una venerata giornalista titolare di una rubrica di consigli, anche se la sua vita sta andando a rotoli sia a livello professionale che personale. Quando una vecchia amica scrittrice le chiede di sostituirla nella rubrica di consigli Dear Sugar, lei pensa quindi di non avere il diritto di dare consigli a nessuno. Tuttavia, dopo aver assunto a malincuore il ruolo, la vita di Clare si dipana in un complesso tessuto di ricordi, esplorando i suoi momenti più importanti dall’infanzia a oggi e scavando nella bellezza, nelle difficoltà e nell’umorismo delle sue ferite non rimarginate.

American Born Chinese

Protagonista della serie American Born Chinese è Jin Wang, un adolescete normale che si destreggia tra vita sociale a scuola, e vita familiare a casa. Quando conosce un nuovo studente, Jin si ritrova inconsapevolmente coinvolto in una battaglia tra divinità mitologiche cinesi. Nasce così un racconto d’azione dove si mescolano fantasy e avventura, basato sull’omonima graphic novel di Gene Luen Yang. Nel cast si ritrovano anche i neo premi Oscar Michelle Yeoh e Key Huy Quan, premiati per il film Everything Everywhere All at Once.

American Born Chinese

Boris

Su Disney+ si può inoltre ritrovare anche la serie italiana Boris, dove si racconta la vita quotidiana sul set della fittizia serie televisiva ‘Gli occhi del cuore 2‘. Tra capricci delle star, rivendicazioni sindacali e idiosincrasie, vengono raccontati vizi e virtù del mondo dello spettacolo italiano. Nel 2022, dopo anni dalla sua conclusione, è infine stata distribuita una quarta stagione, che affronta stavolta con il panorama delle piattaforme streaming. Nel cast si ritrovano gli immancabili Francesco Pannofino, Caterina Guzzanti, Pietro Sermonti, Carolina Crescentini, Alessandro Tiberi e tanti altri.

Only Murders in the Building 

Charles, Oliver e Mabel Mora vivono in un condominio a New York. I tre condividono una passione per i crimini veri. Quando un uomo viene trovato morto nell’edificio, essi credono subito che si tratti di omicidio e inizieranno a condurre delle proprie indagini a riguardo. Su queste premesse si basa la popolare serie Only Murders in the Building, interpretata da Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez. Ad oggi composta da due stagioni, ma dall’8 agosto di quest’anno verrà resa disponibile la terza, che vedrà aggiungersi al cast gli attori Paul Rudd e Meryl Streep.

C’era una volta (2011 – 2018)

È un concetto che è stato introdotto per la prima volta nel 2011 con un effetto irresistibile: cosa succederebbe se i personaggi delle fiabe venissero portati nel nostro mondo, solo che non hanno memoria del loro passato o di chi sono realmente? E se il tutto fosse il risultato della maledizione di una regina cattiva?

Non solo Once Upon a Time ha trascorso episodi con personaggi come Biancaneve, il Principe Azzurro, Belle, Cappuccetto Rosso e altri ancora nel presente, ma abbiamo anche assistito a flashback delle loro vite precedenti, costruendo così una storia ancora più ricca per loro. Per quanto riguarda il successo successivo della serie, il vostro chilometraggio può variare rispetto a quelle stagioni finali, ma per celebrare il decimo anniversario potreste fare di peggio che guardare tutte le scene più sexy di Emma (Morrison) e Hook (O’Donoghue).

Dug Days’ (2021-)

Molte persone (esclusi gli amanti dei gatti) possono concordare sul fatto che i cani sono probabilmente i più amati tra gli animali domestici. Forse è per questo che Disney+ ha deciso di creare una serie breve basata sulle avventure di un cane animato particolarmente amato, Dug (doppiato da Bob Peterson), dal film Up del 2009.

In Up, c’è un dirigibile pieno di cani con collari che permettono loro di esprimere i propri pensieri. Il cane più importante è Dug, la cui curiosità e lealtà lo tengono al fianco di Carl (doppiato dal compianto Edward Asner) mentre cerca di raggiungere la casa dei suoi sogni. Riprendendo gli eventi del film, Dug Days mostra il cane del titolo alle prese con le nuove avventure della vita domestica. L’adorabile serie ha ottenuto il 100% del Tomatometer e il 92% del pubblico.

Welcome To Earth

Will Smith si immerge nei luoghi più meravigliosi e inesplorati della Terra per sperimentare tutto ciò che il mondo naturale ha da offrire. Dalle oscure profondità dell’oceano misterioso al safari aperto, Smith e gli esperti addestrati intraprendono un “viaggio impressionante” del pianeta Terra.

Sebbene le azioni di Will Smith alla cerimonia degli Oscar abbiano causato molti problemi all’attore, egli ha ancora molti progetti in corso. La docuserie Welcome To Earth Disney+ di National Geographic ha ottenuto il 100% del Tomatoemeter e un punteggio di pubblico dell’87%.

Andor (2022 – Present)

Prequel di Rogue One, Andor segue il ladro trasformato in spia ribelle Cassian Andor (Diego Luna) negli eventi che precedono il film del 2016. Sebbene Andor si unisca alla schiera degli show di Star Wars di Disney+ The Mandalorian, The Book of Boba Fett e Obi-Wan Kenobi, l’atmosfera è nettamente diversa dai suoi predecessori. Essendo prima di tutto un thriller politico, la serie offre un approccio più cupo, più grintoso e persino a volte noir al franchise – un cambiamento rinfrescante. Grazie a una scrittura intrigante e a interpretazioni eccellenti, Andor è una puntata audace e imperdibile che ha successo da sola. La critica Maggie Lovitt ha definito l’ultimo episodio della prima stagione “uno dei finali di stagione più indimenticabili della storia della televisione”.

Daredevil (2015 – 2019)

Daredevil è il luogo in cui tutto è iniziato quando l’universo Marvel si è ritagliato una casa in streaming su Netflix nel 2015. Si trattava di un mondo più oscuro per un gruppo più ristretto di eroi e cattivi dei fumetti, che si svolgeva sullo sfondo di Hell’s Kitchen, dove la battaglia di New York era menzionata solo di sfuggita (chi può dimenticare le menzioni del “grande uomo verde”, dopo tutto?).

Nel frattempo, l’interpretazione di Cox di Matt Murdock, avvocato di giorno e giustiziere di notte, ha ridefinito il personaggio sullo schermo dopo un precedente tentativo cinematografico, ma la serie ha anche dato il via a un franchise completamente nuovo di personaggi che non avevano paura di camminare nell’ombra, con tutti i contenuti maturi che ne conseguono (e un sacco di combattimenti in corridoio in una sola scena) per farci capire che il MCU stava finalmente iniziando a espandersi oltre i nobili Vendicatori, tanto per cambiare.

Prime Video migliora l’esperienza di streaming

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Prime Video migliora l’esperienza di streaming

Prime Video porta chiarezza e semplicità allo streaming migliorando l’esperienza di visione dell’utente con tutta una serie di aggiornamenti che, a partire da oggi, saranno implementati a livello globale e saranno disponibili già nelle prossime settimane.

Con questi aggiornamenti sarà possibile navigare con facilità su Prime Video, scoprendo in maniera semplice ed immediata la vasta offerta di intrattenimento disponibile sul servizio. Grazie a suggerimenti sempre più personalizzati e individuati da IA generativa, sarà possibile scoprire contenuti su misura a seconda delle proprie preferenze, permettendo a tutti i fruitori del servizio di dedicare più tempo alla visione e meno alla navigazione. Inoltre, sarà più facile identificare film e serie disponibili e inclusi senza costi aggiuntivi nel proprio abbonamento Prime. La ricerca di nuovi blockbuster da noleggiare o acquistare sarà più fluida, come anche gestire gli abbonamenti aggiuntivi.

Da sempre riserviamo un’attenzione particolare ai clienti e ai loro feedback ed è chiaro che molti sono alla ricerca di un’esperienza di streaming più intuitiva. Grazie ai miglioramenti che abbiamo apportato alla user experience, per gli spettatori sarà più semplice navigare attraverso l’offerta di intrattenimento dove scoprire nuovi titoli e godere di quelli preferiti, semplificando con pochi click sia il tempo di registrazione sia il passaggio ad un abbonamento aggiuntivo. E soprattutto, potranno farlo effettuando un unico accesso“. Kam Keshmiri . Vice President of Design, Prime Video

Prime Video offre una vasta selezione di contenuti premium in un’unica applicazione, disponibili su migliaia di dispositivi.

Su Prime Video è possibile godere di una vasta quantità di titoli, tra cui serie e film prodotti da Amazon MGM Studios come Road HouseIl Signore degli Anelli: Gli Anelli del PotereFalloutReacher, The BoysThe Idea of You; sono inclusi i titoli amati dai fan come American Fiction Erano ragazzi in barca; eventi sportivi in diretta come le migliori partite del mercoledì della UEFA Champions League; i documentari sportivi di successo come Bye Bye Barry Federer; la programmazione delle iscrizioni aggiuntive come Paramount+, Discovery+ e MGM+; i più recenti successi cinematografici, da acquistare o noleggiare.

Barra di navigazione & accesso diretto ai titoli, con un singolo click, attraverso il banner principale

Al momento di avviare Prime Video, si noterà una nuova barra di navigazione. Tramite la barra appariranno le diverse sezioni, tra cui “Home”, “Film,” “Serie TV,” “Sport,” e “TV in diretta,” così come le “Iscrizioni” aggiuntive, come MGM+ o Paramount +, che consentono la navigazione per tipologia di contenuto.

Sarà disponibile una nuova sezione ‘Prime’ nella barra di navigazione, che permetterà di orientarsi tra film, serie e contenuti sportivi già inclusi nell’abbonamento Prime e senza costi aggiuntivi. In questa sezione è possibile trovare informazione anche sui benefici Prime disponibili nel paese, come offerte speciali ed esclusive.

Appena sotto la barra di navigazione, il banner principale mostrerà i contenuti che possono essere visibili con abbonamento, disponibili per noleggio o acquisto, nonché una serie di promozioni tra cui offerte per i clienti Prime. Da qui, inoltre, si può passare direttamente alla visione, comprare o iscriversi facilmente ai contenuti che più si amano.

Esplora, iscriviti e gestisci gli abbonamenti aggiuntivi

Ora si può navigare, sottoscrivere e gestire le iscrizioni attive direttamente dalla barra di navigazione. In Italia, è possibile esplorare più di 50 abbonamenti aggiuntivi selezionando la categoria “Iscrizioni”. Qui, oltre a ciò che l’utente ha già sottoscritto, sarà possibile valutare nuove opzioni suggerite in base alle proprie preferenze, oltre a visualizzare i noleggi precedenti e la cronologia di visualizzazione. Inoltre, nella sezione “Iscrizioni” si potranno visualizzare proposte e offerte e pacchetti scontati di altri servizi, il tutto in un unico luogo.

Suggerimenti potenziati e chiarezza sui contenuti inclusi con l’abbonamento Prime

I suggerimenti personalizzati sono essenziali per l’esperienza di Prime Video. Tuttavia, i miglioramenti alle funzionalità di personalizzazione, che sono stati creati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale generativa, renderanno più facile trovare i contenuti più rilevanti.

Per implementare questa esperienza, Prime Video utilizza Amazon Bedrock, un servizio AWS sviluppato per la creazione e l’adattamento di applicazioni di IA generativa allo scopo di creare suggerimenti personalizzati per i clienti.

Oltre ai suggerimenti, è possibile sfogliare i contenuti in base alle proprie preferenze e in base ad altre categorie come “I 10 titoli più visti in Italia”. Inoltre, da ora, sarà più facile visualizzare ciò che è incluso con l’abbonamento Prime e ciò che invece richiede un pagamento aggiuntivo. I loghi di Prime e degli abbonamenti aggiuntivi, come Infinity Selection e MUBI, appariranno sulla schermata principale e sulle schede di film o serie tv per aiutare l’utente a identificare l’abbonamento da cui proviene il contenuto. Se un titolo richiede un pagamento aggiuntivo, sarà visibile l’icona in giallo a forma di shopping bag.

Inoltre, Prime Video adotta il modello LLMs (Large Language Models) per semplificare le sinossi per serie e film, così da poter rapidamente visualizzare la descrizione del titolo, senza dover scorrere per decidere se si tratta di un contenuto di interesse.

Un’esperienza di streaming semplice, intuitiva e fluida

Nuove animazioni, passaggi più fluidi tra le pagine ed effetti zoom sono solo alcuni dei miglioramenti apportati per garantire un’esperienza di streaming piacevole e semplice.

Quando si utilizza un dispositivo in salotto, i contenuti video vengono riprodotti sul banner principale mentre si decide cosa guardare, creando un’esperienza di navigazione immersiva. E nella sezione “TV in diretta”, le emittenti consigliate si riprodurranno automaticamente. Continueranno a farlo mentre si passa alla riproduzione a schermo intero o si esce per sfogliare altre emittenti.

Prime Video ha ottimizzato l’esperienza su tutti i dispositivi, inclusi i modelli più vecchi, in modo che tutti possano goderne.

Prime Video continuerà ad innovare e rinnovarsi per migliorare sempre di più l’esperienza dell’utente, in modo che tutti possano navigare con semplicità e scoprire facilmente i contenuti che più amano grazie alla ricca offerta d’intrattenimento a disposizione.

Bridgerton: la quarta stagione avrà BENEDICT come protagonista

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Bridgerton: la quarta stagione avrà BENEDICT come protagonista

Netflix e Shondaland annunciano che la quarta stagione di Bridgerton avrà come protagonista Benedict Bridgerton, interpretato da Luke Thompson.

I nuovi episodi di Bridgerton si concentreranno sul secondogenito bohémien, Benedict (Luke Thompson). Nonostante i suoi fratelli maggiore e minore siano entrambi felicemente sposati, Benedict è riluttante a sistemarsi, finché non incontra un’affascinante Dama in Argento al ballo in maschera organizzato da sua madre.

  • Numero episodi: 8
  • Location delle riprese: Londra, UK
  • Showrunner / Produttore esecutivo: Jess Brownell
  • Produttori esecutivi: Shonda Rhimes, Betsy Beers, Tom Verica e Chris Van Dusen