Reduce dalla vittoria agli Oscar per
la sua interpretazione da non protagonista per Tre Manifesti a
Ebbing, Missouri, Sam Rockwell è
pronto per il suo prossimo progetto che sarà Jojo
Rabbit, il nuovo film di Taika Waititi
(Thor:
Ragnarok) che vedrà trai protagonisti Scarlett Johansson.
JoJo Rabbit è
la storia di un giovane soldato nell’esercito di Hitler che scopre
che sua madre sta nascondendo un bambino ebreo in casa. A dirigere
il film ci sarà Taika Waititi, uno dei cineasti
più originali in circolazioni, che si è fatto un nome dirigendo
Thor: Ragnaroke stravolgendo il
mito cinematografico di Thor.
Waititi ha anche scritto la storia e
nel film interpreterà l’amico immaginario del ragazzo protagonista,
che sarà proprio Adolf Hitler. Oltre a scrivere, dirigere e
recitare nel film, Waititi produrrà JoJo Rabbit
con Carthew Neal e Chelsea
Winstanley.
La SonyPicturesIT ha
condiviso il trailer ufficiale italiano di Venom,
con Tom Hardy nei panni di Eddie
Brock. Eccolo di seguito:
La pellicola arriverà al cinema il 5
ottobre 2018 con la regia di Ruben
Fleischer (Zombieland, Gangster
Squad). Tom Hardy interpreterà
il protagonista Eddie Brock. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate, Scott Haze e Michelle
Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Impegnato con la
promozione di Avengers: Infinity War,
Kevin Feige ha avuto occasione di svelare qualche
dettaglio su Captain Marvel, il primo cinecomic
dell’era MCU ad avere una protagonista
femminile.
Le riprese del film si
stanno attualmente svolgendo in California, con Brie
Larson impegnata a vestire i panni della supereroina
Carol Danvers.
Queste le sue parole in
merito a Captain Marvel, raccolte da
Variety:
“Vedrete
il supereroe più potente che abbiamo mai introdotto nel MCU e credo sarà una origin story
unica, stimolante e di grande ispirazione“.
Sul personaggio di
Samuel L. Jackson, Nick Fury, il
produttore ha invece dichiarato:
“Essere in grado di
attingere dal passato di Carol Danvers per la prima volta ci
permette di esplorare un’era del MCU in cui non siamo mai stati,
ovvero gli anni ’90. In questo modo riusciremo a
vedere una versione di Nick Fury inedita, quando pensava che la
Guerra Fredda fosse finita e che i suoi giorni migliori fossero
finiti“.
Vi ricordiamo che alla regia del
cinecomic con protagonista Brie Larson,
ci saranno Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema l’8 marzo
2019.
Stando a quanto confermato
finora, Captain Marvel non sarà
in Avengers: Infinity War perché il suo
ruolo semplicemente non si adatta al tipo di storia del film,
oppure perché la sua introduzione nel MCU è stata rinviata al suo
standalone.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude Law.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli
anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un
periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
La Sony Pictures ha confermato,
attraverso le dichiarazioni di Tom Rothman, il
sequel di Jumanji – Benvenuti nella Giungla. Il
film arriverà sugli schermi a Natale 2019, scelta che posizionerà
il film in concorrenza al box office con Star
Wars: Episodio IX, ma anche con l’adattamento
cinematografico del musical Wicked.
Confermato nel cast Dwayne
Johnson, diventato ormai una gallina dalle uova d’oro per
Hollywood mentre rimane da vedere se le sue
costar, Kevin Hart, Jack Black e
Karen Gillan, torneranno a partecipare
all’avventura nella giungla.
Il sequel di Jumanji –
Benvenuti nella giungla è già in fase di sviluppo con gli
sceneggiatori Scott Rosenberg e Jeff
Pinkner a lavoro sulla storia. Non c’è ancora un regista a
cui è stato affidato il progetto e non sappiamo se Jake
Kasdan sia stato contattato per tornare, dopo aver diretto
il primo film.
Jumanji – Benvenuti nella
giungla, recensione del film
con Dwayne Johnson
Arriverà domani nelle
nostre sale Avengers: Infinity War,
l’atteso cinecomic che festeggerà i primi dieci anni dei Marvel Studios e che vedrà riuniti sul grande
schermo quasi tutti i personaggi finora introdotti al cinema.
Come saprete ieri sera si
è tenuta a Los Angeles la premiere mondiale con il cast, i
produttori e i registi Anthony e Joe Russo e in
contemporanea con l’evento sono stati rivelati su Twitter i
commenti a caldo di chi ha visto il film. Qui sotto ne abbiamo
tradotti alcuni, generalmente positivi e rigorosamente senza
spoiler:
“Avengers: Infinity War ha molto da offrire. Ci sono un
sacco di interazioni divertenti tra personaggi, alcuni bei momenti
d’azione con Thor e Iron Man, e diversi momenti da
cardiopalma“
“Con
Avengers: Infinity War la Marvel mette tutto sul tavolo e poi
lo cancella. Il film è ricco di tensione, più dark del solito, ma
anche divertente e Thanos è incredibile, un villain senza
pietà“
“Avengers: Infinity War è enorme, nessuno in sala riuscirà
a stare seduto sulla poltrona senza agitarsi. Aspettatevi
l’inaspettato“
“Avengers: InfinityWar è un film epico, emozionante e
soprattutto scioccante. I Marvel Studios hanno appena alzato
la posta più in alto di quanto possiate credere“
“Avengers: Infinity War riesce a destreggiarsi tra la
maggior parte dei suoi personaggi ed è la cosa più vicina a un film
di Paul Thomas Anderson che potrete trovare nell’universo
cinematografico Marvel“
Avengers: Infinity
War, il secondo trailer del
film Marvel Studios
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 27
aprile.
Avengers: Infinity War,
tutto quello che sappiamo sul film – SPOILER
L’ansia da spoiler sta assalendo in
maniera violenta i Marvel Studios che stanno per
lanciare Avengers: Infinity War nel
mondo. Tuttavia, con la furbizia che li contraddistingue, gli
studios hanno trasformato questa paura in una nuova possibilità per
promuovere il film, come potete vedere di seguito:
Avengers: Infinity War, il secondo trailer del film
Marvel Studios
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 27 aprile, dal
25 aprile in Italia.
Nuovi dettagli sul film di
Vedova Nera sono stati rivelati dal sito That Hashtag Show, anticipando
quello che sarà il piano editoriale dei Marvel Studios per il personaggio interpretato
da Scarlett Johansson.
Secondo quanto riportato,
lo standalone riprenderà le sorti di
Natasha Romanoff quindici anni dopo la caduta
dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti. Detto ciò, è evidente che
il film si piazzerà in un momento della timeline antecedente a
Iron Man 2 (dove Vedova Nera debuttava
ufficialmente).
Probabile
quindi un’ambientazione a metà degli anni 2000, una posizione
storica che potrebbe ammettere la tanto sperata reunion tra Natasha
e Clint Barton (Occhio di Falco) mentre
collaborano a Budapest, oppure il primo incontro fra l’eroina e il
Soldato d’Inverno.
Vi ricordiamo la sceneggiatura del
cinecomic è stata affidata a Jac
Schaeffer (già autrice di TiMER, Nasty
Woman, Frozen – Le avventure di Olaf). Rivedremo presto la
Johansson nei panni di Natasha Romanoff in Avengers: Infinity War.
Queste invece le parole di
Anthony e Joe Russo sul film:
“Siamo molto felici
per questo film. Insomma, sapete anche voi quanto Vedova Nera sia
un personaggio ricco di sfumature e interessante. C’è così tanto da
esplorare con una come lei, la cui storia iniziava con un profilo
da cattivo” hanno confessato i fratelli Russo. “Inoltre
Scarlett ha fatto un ottimo lavoro di interpretazione e il pubblico
si è così abituato al personaggio da dimenticare il suo passato. Di
certo il suo lato oscuro potrà essere fonte di idee per la storia
che si andrà a raccontare“.
Ecco un nuovo promo di
Deadpool 2 che si concentra su Domino, una delle
new entry più attese del film interpretata da Zazie
Beetz. Lo spot prende parti già viste nel nuovo trailer
del film e mostra alcune scene inedite in cui vediamo Domino
combattere contro Cable.
Take a look at this exclusive world premiere
clip I got from @deadpoolmovie
& meet the newest member of Deadpool's "super duper" group (they
need more magenta)! Domino is lucky & you can be too! Test your
"super power" each week until 5/15 for chances to win epic Deadpool
prizes! pic.twitter.com/oJo9QG3IeG
Inoltre, di seguito, ecco la nuova
sinossi del film:
Dopo essere sopravvissuto a un
quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in
una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il
barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con
il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la sua
spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve
combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente
aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire
l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo
gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di
caffè del World’s Best Lover.
Diretto da David
Leitch, Deadpool
2 vedrà Ryan
Reynolds tornare nei pani del Mercenario
Chiacchierone della Marvel. Zazie
Beetz sarà Domino, Josh
Brolin sarà invece Cable.
Grazie a BuzzFeed possiamo dare uno
sguardo ai protagonisti di Solo: A Star Wars Story nei
nuovi poster in cui compaiono anche Rio (Jon
Favreau), L3-37 (Phoebe
Waller-Bridge), Dryden Vos (Paul
Bettany), Val (Thandie Newton), e
Beckett (Woody Harrelson).
Vi ricordiamo che lo spin-off del
franchise verrà presentato in anteprima mondiale durante il
Festival
di Cannes.
Vi ricordiamo che lo
spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti
di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars
Story arriverà nelle sale il 25 maggio 2018 e dopo il
licenziamento dei registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie, è
stato incaricato Ron Howard di
completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
Sali sul Millennium Falcon e
viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story,
un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della
galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo,
oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo
potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore
d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio
di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.
Si è svolta ieri a Los Angeles la
premiére mondiale di Avengers: Infinity War, e
sebbene sia stato richiesto il silenzio assoluto sui dettagli del
film (soprattutto per quanto riguarda gli spoiler), possiamo
rivelarvi quante scene post credits sono state
incluse.
Secondo quanto riportato dai
presenti in sala infatti, sarà presente una sola scena dopo i
titoli di coda, proprio come in Iron Man (che nel
2008 aveva ufficialmente lanciato l’universo condiviso dei Marvel Studios).
Ovviamente tutto tace sul contenuto
di quest’ultima, dunque non ci resta che attendere l’uscita nelle
sale fissata a domani. Vi ricordiamo che Thanos,
il villain di Infinity Wars, era stato introdotto
nel MCU proprio in una scena post
credits al termine di The Avengers (2012).
Avengers: Infinity
War, il secondo trailer del
film Marvel Studios
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 27
aprile.
Avengers: Infinity War,
tutto quello che sappiamo sul film – SPOILER
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati
nel Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Avengers: Infinity
War, chi ha indossato il Guanto
dell’Infinito prima di Thanos?
Dopo un tour promozionale atipico,
che ha portato in giro per il mondo soltanto pochi minuti di film,
Avengers: Infinity War ha
debuttato ufficialmente, per la prima volta, ieri sera a Los
Angeles in versione integrate. La proiezione è stata presieduta da
tutti i protagonisti del franchise, e di seguito a
questo link trovate le foto della serata.
Per evitare ogni tipo di spoiler
sulla trama del film, le proiezioni riservate alla stampa, intorno
al mondo, sono state caratterizzate soltanto da pochi minuti,
scelta che ha consentito allo Studio di preservare la trama del
film che dovrebbe avere numerosi colpi di scena.
Il film arriverà nelle sale italiane domani, 25 aprile, mentre
uscirà negli USA a partire dal 27.
Avengers: Infinity War, il secondo trailer del film
Marvel Studios
Un viaggio cinematografico
senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero
Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 27 aprile, dal
25 aprile in Italia.
Sony Pictures Entertainment ha diffuso
il primo trailer di Venom, il film sul simbionte
Marvel in cui vedremo Tom
Hardy nei panni di Eddie Brock, protagonista della
storia.
Ecco il trailer di Venom
Di seguito, il primo poster del film:
La pellicola arriverà al cinema il 5
ottobre 2018 con la regia di Ruben
Fleischer (Zombieland, Gangster
Squad). Tom Hardy interpreterà
il protagonista Eddie Brock. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate, Scott Haze e Michelle
Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Arriva il 24 aprile al cinema
Loro 1, il nuovo film di
Paolo Sorrentino, che è stato pubblicizzato come
una biografia romanzata, un cosiddetto biopic di Silvio
Berlusconi, una storia ghiotta, che sembra fatta
appositamente per l’occhio del regista napoletano. Il film è la
prima parte di un dittico, Loro 2 uscirà il 10
maggio 2018.
Loro è una biografia raccontata per impressioni
Lontano dalla classica impostazione
biografica, Loro è ambientato negli anni che vanno
dal 2006 al 2010, e racconta per impressioni, squarci di vicende,
una parentesi storica che, conclusasi, rappresenta per definizione
totale decadenza e torbida vitalità nella storia del nostro Paese,
per dirla con le parole dello stesso Sorrentino. Nella prima parte
del film seguiamo le vicende di Sergio Morra (Riccardo
Scamarcio), un uomo disposto a tutto pur di arrivare
al potere, che ha l’ambizione necessaria, ma forse non il cervello,
per arrivare fino a “lui”.
E così viene chiamato Berlusconi
per gran parte del film, mentre il nome di Silvio arriva soltanto a
circa 40 minuti dall’inizio, e lo vediamo nella seconda parte: un
Toni Servillo truccatissimo, la
rappresentazione perfetta di una maschera pubblica che nella
visione di Sorrentino diventa una macchietta, un buffone in ritiro
spirituale, una figura decadente e grottesca, raccontata con tanta
irriverenza da sfiorare la tenerezza.
E così anche il linguaggio del film
adotta un registro divertente e disarmante, di fronte alla
rappresentazione volutamente estrema che si fa del personaggio.
Sorrentino non prende una posizione netta, me appare certo che il
suo approccio è stato quello di impossessarsi dell’estetica
berlusconiana e farne uno strumento di derisione, anche attraverso
la citata macchietta dell’impareggiabile Servillo.
Chi sono loro? – Sono quelli che contano
Loro 1 racconta di
“quelli che contano” e di quelli che ci vogliono arrivare,
nascondendosi e rifugiandosi all’ombra di quel potere. Non si
tratta quindi solo di un biopic, ma anche del racconto di un
fenomeno, di una fetta di Italia che ha visto nel berlusconismo un modo di vivere,
di conseguenza lo stesso protagonista è rappresentato come un
simbolo. La scelta di Sorrentino è quella di mostrarne però
l’aspetto umano, accennandone appena quello politico, e mettendo
ancora una volta lo spettatore di fronte alla sua provocazione,
alla sua metafora cinematografica, ergendosi ancora una volta
giudice e giuria di un pubblico, una critica e uno spettatore medio
che lui non sembra stimare troppo.
Schietto, ironico, ma
anche cattivo, il Silvio di Paolo
Sorrentino (non sentiamo mai pronunciare il suo nome
completo) è un uomo a un bivio, così come lo sono gli spettatori
che per completare la visione e il quadro che il regista ha dipinto
dovranno aspettare fino all’uscita di Loro 2.
Nel suo essere un racconto
incompleto di un’idea precisissima che il regista vuole raccontare,
Loro 1 è comunque un’operazione intrigante, che
unisce l’impronta del regista, che non rinuncia al suo stile e al
suo bagaglio visivo (per fortuna), a una biografia impegnativa che
ha scelto di inquadrare in un periodo storico preciso ma con una
tecnica poco discorsiva, preferendo l’impressionismo alla
successione dei fatti, associando all’uomo privato, l’idea che
“lui” proietta intorno a quel marcio vortice di ambizioni e
speranze, quello stile di vita che la sua icona ha contribuito a
far nascere.
In occasione della premiere a
Londra di Avengers Infinity War abbiamo
avuto il piacere di fare due chiacchiere anche
con Tom
Holland. Dopo Benedict
Cumberbatch,Elizabeth Olsen e Paul Bettany ecco cosa ci ha
detto l’attore che interpreta Spider-Man:
[brid video=”383729″ player=”15690″ title=”Tom Holland
intervista allattore di Avengers Infinity War”]
Un viaggio cinematografico
senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero
Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Avengers:
Infinity War riunirà tutti gli iconici supereroi
Marvel in un solo film, con un cast
che comprende Robert Downey Jr., nel ruolo di Tony
Stark/Iron Man, Chris Hemsworth nel ruolo di Thor,
Mark Ruffalo nel ruolo di Bruce Banner/Hulk,
Chris Evans nel ruolo di Steve Rogers/Captain
America, Scarlett Johansson nel ruolo di
Natasha Romanoff/Vedova Nera, Don Cheadle nel
ruolo del Colonnello James Rhodes/War Machine, Benedict
Cumberbatch nel ruolo del Dottor Strange, Tom Holland nel
ruolo di Peter Parker/Spider-Man, Chadwick Boseman
nel ruolo di T’Challa/Black Panther, Zoe Saldana
nel ruolo di Gamora, Karen Gillan nel ruolo di
Nebula, Tom Hiddleston nel ruolo di Loki,
Paul Bettany nel ruolo di Visione,
Elizabeth Olsen nel ruolo di Wanda
Maximoff/Scarlet, Anthony Mackie nel ruolo di Sam
Wilson/Falcon, Sebastian Stan nel ruolo di
Bucky Barnes/Soldato d’Inverno, Idris Elba nel
ruolo di Heimdall, Danai Gurira nel ruolo di
Okoye, Benedict Wong nel ruolo di Wong,
Pom Klementieff nel ruolo di Mantis, Dave
Bautista nel ruolo di Drax, Gwyneth
Paltrow nel ruolo di Pepper Potts, Benicio Del
Toro nel ruolo del Collezionista, Josh
Brolin nel ruolo di Thanos e Chris Pratt
nel ruolo di Peter Quill/Star-Lord.
Diretto da Anthony e Joe
Russo, Avengers: Infinity
War è prodotto da Kevin Feige,
mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e
Stan Lee sono i produttori esecutivi. Christopher
Markus & Stephen McFeely firmano la sceneggiatura.
Un viaggio cinematografico
senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero
Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Avengers:
Infinity War riunirà tutti gli iconici supereroi
Marvel in un solo film, con un cast
che comprende Robert Downey Jr., nel ruolo di Tony
Stark/Iron Man, Chris Hemsworth nel ruolo di Thor,
Mark Ruffalo nel ruolo di Bruce Banner/Hulk,
Chris Evans nel ruolo di Steve Rogers/Captain
America, Scarlett Johansson nel ruolo di
Natasha Romanoff/Vedova Nera, Don Cheadle nel
ruolo del Colonnello James Rhodes/War Machine, Benedict
Cumberbatch nel ruolo del Dottor Strange, Tom Holland nel
ruolo di Peter Parker/Spider-Man, Chadwick Boseman
nel ruolo di T’Challa/Black Panther, Zoe Saldana
nel ruolo di Gamora, Karen Gillan nel ruolo di
Nebula, Tom Hiddleston nel ruolo di Loki,
Paul Bettany nel ruolo di Visione,
Elizabeth Olsen nel ruolo di Wanda
Maximoff/Scarlet, Anthony Mackie nel ruolo di Sam
Wilson/Falcon, Sebastian Stan nel ruolo di
Bucky Barnes/Soldato d’Inverno, Idris Elba nel
ruolo di Heimdall, Danai Gurira nel ruolo di
Okoye, Benedict Wong nel ruolo di Wong,
Pom Klementieff nel ruolo di Mantis, Dave
Bautista nel ruolo di Drax, Gwyneth
Paltrow nel ruolo di Pepper Potts, Benicio Del
Toro nel ruolo del Collezionista, Josh
Brolin nel ruolo di Thanos e Chris Pratt
nel ruolo di Peter Quill/Star-Lord.
Diretto da Anthony e Joe
Russo, Avengers: Infinity
War è prodotto da Kevin Feige,
mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e
Stan Lee sono i produttori esecutivi. Christopher
Markus & Stephen McFeely firmano la sceneggiatura.
Che cosa c’è per Matilde al centro
del mondo? A questa domanda la protagonista di
Youtopia, il nuovo film di Berardo
Carboni, non sa ancora rispondere. A darle corpo e anima è
Matilda De Angelis, giovane attrice ormai
sempre più presente sullo schermo cinematografico e televisivo.
Regista e attrice si uniscono così per raccontare del crescente
divario tra mondo reale e mondo virtuale, quest’ultimo identificato
sempre più erroneamente come locus amoenus nel quale
potersi rifugiare, ma dove si nascondono anche numerosi
pericoli.
Matilde (Matilda
De Angelis) è una ragazza di appena diciott’anni. Per
sfuggire ad un realtà che non le permette di avere quello che
desidera si rifugia nel web. Qui trova un mondo a parte, e una
scorciatoia per facili guadagni spogliandosi davanti alla webcam.
Venuta a conoscenza dei problemi economici della madre Laura
(Donatella Finocchiaro), Matilde si offre di
aiutarla e per farlo si vede costretta ad indire un’asta online per
vendere la propria verginità.
Tanti i temi
raccolti in Youtopia di Carboni, e tutti di grande
attualità. Dalle conseguenze della crisi economica sulle famiglie
al dilagante desiderio di possesso di ciò che non si ha, per
arrivare infine al tema principale: quello della fuga dalla realtà
in un mondo virtuale che oggi sembra poter essere accostato
all’idea di utopia. Con uno sguardo iperrealistico, e per questo
anche inquietante, il regista porta avanti la sua indagine su come
il mondo e l’umanità stiano evolvendo. Un evoluzione che è in
realtà un’involuzione, che dà vita a personaggi tetri, fragili,
spietati. A sottolineare il crescente degrado della società è il
modo in cui il tema della prostituzione online venga affrontato da
madre e figlia, come se all’interno di un mondo brutale ciò non
fosse nulla di scandaloso, anormale.
Youtopia si
alterna così tra la quotidianità dei personaggi e le fughe virtuali
della protagonista, riprodotte con animazioni fedeli a quelle dei
videogiochi. Questa è infatti un’opera che gioca molto con la
virtualità facendone un suo elemento imprescindibile, tanto da
sbatterci violentemente in un’alternanza tra la tranquillità di
questa e la brutalità della realtà.
Tuttavia nel suo raccontare, spesso
il regista si perde a giocare con la bellezza della sua
protagonista, esaltandola in tutte le forme, ma dimenticando
l’importanza della scrittura. È in sceneggiatura che infatti si
riscontrano una serie di falle che rallentano la narrazione o
faticano a tenerla in dei binari ben precisi. Si ha a volte
l’impressione che il film compia dei giri eccessivamente larghi per
arrivare al nocciolo, che seppur ciò aiuta a caratterizzare meglio
i personaggi, allo stesso tempo disorienta lo spettatore su ciò di
cui si sta trattando.
La fortuna di Carboni è
però quella di avere un trio di attori che riesce a reggere il film
e i rispettivi ruoli. Matilde De Angelis continua a convincere come
attrice, sfoggiando sempre nuove potenzialità, mentre Donatella
Finocchiaro si misura abilmente con un ruolo dalla complessa
drammaticità. A troneggiare è infine Alessandro
Haber, nel ruolo di Ernesto, vero e proprio orco che non
si fa scrupoli nella sua ricerca della continua trasgressione. Un
ruolo difficile da digerire per la sua brutalità, brillantemente
interpretato e che permette ad Haber di sfoggiare nuove sfumature
di personalità.
Ciò che di
Youtopia è interessante è il modo in cui il
regista reinventa un genere, riuscendo a raccontare, pur se non
privo di macchia, dei pericoli di un’umanità che ha smesso di
essere tale, ma dietro le cui brutture a volte si nascondono angoli
di luce e speranza. Il regista non giudica i suoi personaggi, ma
anzi li comprende nel bene e nel male, li fotografa in modo
asciutto, riconoscendoli tutti come vittime, tanto del denaro che
di un mondo dove sognare è diventato sempre più difficile.
Andata in onda su Rai
Uno nell’autunno del 2016, la serie La mafia
uccide solo d’estate, tratta dall’omonimo
film di Pif (Pierfrancesco Diliberto) ha da
subito riscontrato un ottimo successo di pubblico e critica. Ecco
dunque che, a distanza di poco più di un anno, in sei prime serate
a partire dal 26 aprile torna con La mafia
uccide solo d’estate 2, la seconda
stagione, nella quale potremo ritrovare i già conosciuti
protagonisti e le loro vicende a metà tra ironia e dramma.
IN La mafia uccide solo
d’estate 2 le vicende riprendono da dove erano rimaste,
ovvero in quella Palermo del 1979 dalla quale la famiglia
Giammarresi stava fuggendo dopo la testimonianza resa da Lorenzo
(Claudio
Gioè) sull’omicidio del commissario Boris Giuliano.
Tuttavia, all’ultimo, questi decidono di scendere dal traghetto,
andando incontro ai pericoli che li aspettano e pronti ad
affrontarli a testa alta. Da qui parte dunque la seconda stagione,
dove alle vicende personali dei protagonisti si intreccia il
pericolo costante di una mafia in cerca di vendetta.
Replicare il successo di una serie
come questa è compito assai arduo, ma da quanto potuto vedere nei
primi due episodi, regista e cast sembrano essere riusciti a
conservare le qualità che l’hanno resa popolare. Basata sulle
idee e i soggetti di Pif, regista e sceneggiatori
hanno così continuato a costruire una storia che si muove nel
genere della commedia ma che racconta eventi e situazioni
altrimenti tragiche e terribili. Il pregio, e il successo, della
serie sta tutto qui, nel saper equilibrare questa doppia natura e
questa molteplicità di toni riuscendo a far riflettere divertendo,
demistificando la mafia e riconsegnandocela fragile, composta di
uomini, certo spietati, ma comuni esseri mortali che chiunque di
noi può sconfiggere. Ed proprio la sua capacità di parlare senza
paura e con leggerezza di un argomento su cui in tanti,
erroneamente, vorrebbero invece tacere a farla risultare tanto
apprezzata.
La bellezza di La mafia
uccide solo d’estate 2 sta nella Storia del Paese che non
è mai subordinata, ma protagonista anch’essa, che si intreccia con
la storia privata dei protagonisti generando un continuo scambio
tra le due parti. Ed è proprio quando le due si scontrano con più
forza che si hanno i momenti più alti ed intensi della serie,
capaci di scuotere gli animi riportando alla memoria gli eroi che
hanno combattuto per la legalità.
La squadra che ha lavorato alla
scrittura di La mafia uccide solo d’estate 2,
capitanata dall’head writerStefano Bises
porta avanti una brillante costruzione narrativa, che diviene allo
stesso tempo pura ed essenziale antimafia. Viene difficile non
immedesimarsi nei protagonisti, nei loro differenti punti di vista,
e questo ci costringe a compiere le loro stesse riflessioni e
scelte, arrivando così a capire che nessun personaggio è fino in
fondo buono né cattivo. È una serie che parla dell’Italia, degli
italiani, dei loro difetti e pregi, e obbligando chi guarda ad un
esame di coscienza.
Ulteriore forza della serie è
infine un affiatato cast che permette ad ogni attore di esprimere
al meglio il proprio personaggio. Su tutti spiccano naturalmente
Claudio Gioè, padre di famiglia tormentato dal
pericolo che incombe su di loro, e Anna Foglietta, nel ruolo della fragile madre
Pia. Proprio lei, il personaggio più interessante della serie, è il
fulcro di quello che è, con tutta probabilità, il momento più
importante di questa nuova stagione, quello che ci svela il grande
merito della serie, ovvero il riconoscere come eroi che combattono
la mafia, tutte quelle persone comuni che semplicemente hanno
deciso di non abbassare la testa. Nel conferire questo titolo e
trasmettere questo messaggio, La mafia uccide solo d’estate
2 si conferma come uno dei migliori prodotti Rai degli
ultimi tempi, promettendo nuovi brillanti episodi per raccontare
uno spaccato inedito di vita quotidiana, e personaggi più
universali di quello che si pensi.
Presentato nella sezione
Orizzonti della 72esima edizione del
Festival di Venezia,
Interruption è il primo lungometraggio del greco
Yorgos Zois. Vincitore in patria del premio come
miglior esordio, il film è ispirato da un evento realmente accaduto
nel 2002, quando cinquanta ceceni armati presero in ostaggio 850
spettatori nel Teatro Dubrovka di Mosca, con il pubblicò che,
affascinato, pensò facesse tutto parte della rappresentazione a cui
stavano assistendo.
Nel film vediamo svolgersi in un
teatro di Atene un adattamento teatrale postmoderno di una tragedia
greca classica, l’Orestea. All’improvviso le luci si
accendono, e un gruppo di giovani vestiti di nero sale sul palco e
invitano il pubblico a raggiungerli e a partecipare alla
rappresentazione, dando vita ad un gioco del quale pochi sembrano
rendersi conto.
Interruption è un
vero e proprio film d’atmosfera, che ricerca una claustrofobia e
un’inquietudine crescenti che la prima ora di film riesce
perfettamente a trasmettere. Si viene letteralmente rapiti dalla
vicenda, presi come ostaggi proprio come accade ai protagonisti, e
si entra sempre più in un vortice di nervosismo che ci costringe a
tenere alta l’attenzione cercando di prevedere quanto può accadere
da un momento all’altro. Le pochissime informazioni che ci vengono
fornite, l’ambientazione unica e cupa del teatro, i silenzi e le
luci al neon sono stratagemmi che il regista, anche sceneggiatore,
usa per farci sentire sempre più vittime della sua opera, che gioca
con noi allo stesso modo di come vediamo i protagonisti interagire
tra loro.
Quanto costruito nella
prima parte di film, viene tuttavia a perdersi nella seconda, dove
l’atmosfera assume nuove forme. Una volta raggiunto il climax di
metà film, questo sembra poi perdere molta della sua attrattiva,
affidandosi a soluzioni criptiche e ad un linguaggio filmico che
allontanano lo spettatore dal rapporto prima stabilito.
Ciò non toglie comunque che
l’ambizioso esordio di Zois lo pone sotto un riflettore,
indicandolo come uno dei nuovi cineasti europei da tenere d’occhio
per il futuro. Il suo giocare con elementi meta teatrali e meta
cinematografici dà vita ad un linguaggio innovativo, attraente, che
conquista con l’essenzialità. Il grande merito del regista è quello
di riflettere in modo intelligente sui concetti di realtà e
finzione, ponendo nell’ambiguità non solo i suoi protagonisti ma
anche gli spettatori del film. Diviene realmente difficile
stabilire cosa sia reale e cosa no, quanto di ciò che vediamo
accadere sia o meno previsto. È questo un film sull’atto del
vedere, che si interroga a più livelli sul significato oggi del
ruolo di spettatore e ci porta a ricercare una consapevolezza di
ciò che accade intorno a noi.
Parlandoci su numerosi piani di
lettura il regista rimane talvolta isolato nella sua ricerca, ma
quando decide di coinvolgere in questa anche il pubblico, è allora
che raggiunge i livelli più alti, sia nelle riflessioni che spinge
a fare sia a livello di messa in scena cinematografica, ottenendo
il risultato di rimanere a lungo a tormentare la mente dello
spettatore.
Escobar – Il fascino del
male apre in testa al box office italiano, seguito
da Rampage
– Furia Animale e Io sono
tempesta.
Gli incassi continuano
drasticamente a calare al box office italiano anche a causa del
caldo che attira gli italiani fuori dalle sale
cinematografiche.
E così Escobar – Il
fascino del male esordisce in testa alla classifica
incassando meno di 1 milione di euro, 956.000 euro per la
precisione, in 406 sale a disposizione.
Rampage – Furia Animale scende
in seconda posizione con altri 486.000 euro con cui arriva a 2
milioni complessivi alla sua seconda settimana di
programmazione.
Anche Io sono
Tempesta perde una posizione raccogliendo altri
295.000 euro per un totale di 1,2 milioni.
Flop per Il
Tuttofare, che debutta con appena 189.000 euro in ben
331 sale, registrando una pessima media per sala pari a 571
euro.
Segue la new entry Ghost Stories che apre con soli
185.000 euro in poco più di 200 copie.
Calo per Ready
Player One (180.000 euro)
e Nella tana dei lupi (170.000
euro), giunti rispettivamente a 4,6 milioni totali e 2 milioni
complessivi.
Esordio mediocre per Molly’s Game, che incassa 159.000
euro registrando una media per sala di 716 euro.
I segreti di Wind
River precipita al nono posto con altri
116.000 euro con cui arriva a 1 milione globale.
Chiude la
top10 Sherlock Gnomes che
totalizza 458.000 euro con altri 97.000 euro
A pochissime ore dall’uscita nelle
sale di Avengers: Infinity War sono
gli sceneggiatori del film, Christopher
Markus e Stephen McFeely, a rivelare
un importante dettaglio relativo al personaggio forse più atteso
dai fan.
Secondo quanto dichiarato dai due in
un’intervista a ComingSoon.net, in sede di
scrittura è stata esclusa una delle motivazioni che nei fumetti
originali spingono Thanos ad agire, sacrificando
così un aspetto del suo carattere per l’adattamento cinematografico
dei fratelli Russo.
Avengers: Infinity
War, il secondo trailer del
film Marvel Studios
“Sebbene il suo interesse
amoroso per la Morte [nei fumetti è anche chiamata Lady Morte]
poteva farci entrare in empatia con il personaggio, abbiamo deciso
di non includerlo nella sceneggiatura. Non era la sfumatura di cui
avevamo bisogno e che ci avrebbe portato al cuore delle sue
motivazioni“, hanno spiegato Markus e McFeely.
Nei fumetti
infatti, Thanos distrugge e uccide anche per impressionare la Morte
stessa, ma sembra che questo adattamento attuato dai Marvel Studios sfrutterà la stessa rabbia
dandogli un retroscena diverso. E per scoprire come agirà contro i
Vendicatori non ci resta che attendere il 25
aprile, quando Avengers: Infinity War
arriverà finalmente nelle nostre sale.
Avengers: Infinity War,
tutto quello che sappiamo sul film – SPOILER
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 27
aprile.
In Avengers: Infinity War
vedremo uno Steve Rogers (Chris Evans) molto
diverso. Fuggiasco, dopo gli eventi di Civil War,
l’eroe adesso opera di nascosto, nell’ombra, portando avanti i suoi
ideali di giustizia, anche contro il Governo
Americano che ha tentato di metterlo in gabbia.
Captain America non
c’è più, ci sarà un nuovo eroe che, con l’aiuto di Vedova
Nera e Falcon, entrambi ricercati dalla
legge americana, combatterà il terrorismo, l’ISIS
addirittura.
Ecco cosa ha raccontato del suo
personaggio Chris Evans, durante un’intervista
con USA Today:
“È un personaggio monastico ed ha un approccio incredibilmente
quotidiano all’esistenza. Lo immagino, nella sua routine
quotidiana, quando si alza. Una parte di questo atteggiamento è
nella sua natura, una parte invece è per mantenere la sua sanità
mentale, che dopo gli eventi di Civil War è stata messa a dura
prova. Vedrete un ragazzo che non smette di prendersi cura delle
persone e delle cose, ma che è riuscito a mettere da parte qualche
obbligo.”
“Non penso sia nella sua natura
essere un matto, ma adesso c’è la mancanza della sua caratteristica
formalità. Ha tenuto sempre tutto sotto controllo, fuori dalla sua
porta, e adesso si è rinchiuso un po’. Come risultato adesso è più
irriverente, persino pericoloso.”
Avengers: Infinity War, il secondo trailer del film
Marvel Studios
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 27 aprile, dal
25 aprile in Italia.
Spider-Man: Homecoming
presenta quello che forse è il primo grande “errore” nella timeline
del Marvel Cinematic Unvierse.
Il film è stato ambientato nella scia delle conseguenze di
Civil War ma, secondo le battute e le didascalie,
si svolge otto anni dopo i fatti di The
Avengers.
Ci sono state tante congetture e
giustificazioni da parte dei fan e dello studio, per spiegare
questa contraddizione, tuttavia Joe Russo è stato il primo insider
della Marvel ad ammettere che si è
trattato di una datazione “scorretta”.
In genere, ad eccezione di
specificazioni precise, i film Marvel sono sempre stati ambientati
nell’anno di uscita: Iron Man nel 2008,
The Avengers nel 2012, Winter
Soldier nel 2014. Secondo questa datazione
Spider-Man: Homecoming doveva essere ambientato
nel 2016/2017, esattamente dopo Civil War, film di
cui risente nella vicende iniziali. Cinque anni dopo i fatti di
The Avengers, non otto.
Si tratta della prima ammissione di
“colpa” da parte di un lavoratore interno ai Marvel Studios.
James Cameron non è stato molto generoso con i
film della Marvel in passato, e di nuovo,
nelle ultime ore, ha fatto molto rumore un suo commento sulla
“stanchezza da Avengers“, fenomeno che lui stesso si
augura che arrivi molto presto. Ovviamente, visto che siamo in
piena promozione di Avengers: Infinity War, non è
mancata la possibilità di chiedere a Kevin Feige,
boss Marvel, in che modo replicare a
quanto detto dallo stimato regista.
Ebbene, Feige ha scelto la
diplomazia, quando Vulturegli ha chiesto di
rilasciare un commento in merito. La dichiarazione di Cameron è
stata: “Spero che ci stancheremo presto dei film degli
Avengers. Non che non mi piacciano quei film. È solo che,
andiamo ragazzi, ci sono altre storie da raccontare a parte quelle
di uomini che soffrono di ipergonadismo senza famiglia che fanno
cose mortali distruggendo città nel frattempo.”
Per tutta risposta e per evitare
ulteriori polemiche, Feige ha replicato: “Uh, ama i film!
Questo è magnifico! James Cameron ama i nostri film” Questo è
eccitante!”. Chiaramente Kevin Feige ha fatto
orecchie da mercante, affidandosi con un buon margine di fiducia a
quelli che saranno i risultati al box office di Avengers:
Infinity War.
La “stanchezza da
Avengers” e da Marvel in generale è un fenomeno
che i vertici dello studio conoscono bene e infatti tutte le scelte
da loro operate negli ultimi dieci anni sono state orientate verso
la costruzione di un universo vasto e vario, proprio per evitare
che i fan si stancassero presto del franchise. Fino a questo
momento, la loro scommessa è vinta, con buona pace di Cameron.
Che cosa accadrà quando Hulk, in
Avengers: Infinity War,
incontrerà Thanos? Il Gigante di Giada ha avuto molti pochi rivali
nel MCU, per stazza e potenza, ma
sembra che il Titano Pazzo possa essere un degno avversario, tanto
che, secondo Mark Ruffalo, il primo scontro trai
due metterà Hulk e Bruce Banner in una posizione nuova. Si tratterà
di un momento decisivo per il personaggio.
Interrogato su questo momento
importantissimo per il suo personaggio, Mark
Ruffaloha risposto: “Questa è
a trabocchetto. Quell’incontro avrà sicuramente conseguenze. Lui
sicuramente non ha mai incontrato un avversario così e il loro
primo incontro è una specie di introduzione a ciò che saranno i
successivi due film per il personaggio e a ciò che finirà per
accadere tra Hulk e Bruce Banner.”
Avengers: Infinity War, il secondo trailer del film
Marvel Studios
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 27 aprile, dal
25 aprile in Italia.
Nel “toto-morti” di Avengers: Infinity War, il
Loki di Tom Hiddleston occupa un posto abbastanza
alto. Sappiamo che nel film ci sarà da divertirsi e da rimanere a
bocca aperta, ma sappiamo anche che qualche personaggio potrebbe
dire addio per sempre al MCU, almeno stando a
quanto anticipato da cast e registi.
Tom Hiddleston
interpreta Loki dal primo Thor, e questo ne fa, al pari dei
protagonisti Avengers, uno dei personaggi più
amati dai fan del MCU, l’unico a superare la
“maledizione del villain” di cui sembra soffrire lo
Studio.
Ora, essendo lui il possessore del
Tesseract/Gemma dello Spazio, è probabile che Thanos si metta sulla
sua strada e che il Dio dell’Inganno non sopravviva all’incontro
(sono supposizioni, non spoiler!).
Ma cosa desidera Tom per il futuro
del suo personaggio nel MCU? Ecco cosa ha detto a Screen Rant: “Penso che, in
realtà, ciò che mi è stato rivelato mentre l’ho interpretato è che
tutte le sue motivazioni erano in realtà fuorvianti. Avere bisogno
di essere re, avendo bisogno dell’amore di suo padre. E in realtà,
c’è qualcosa in lui, questo tipo di auto-rifiuto o auto-disgusto
che non ha pienamente realizzato. Non si è mai semplicemente
rilassato. Penso sempre che vorrei dirgli di calmarsi, rilassarsi,
tipo: andiamo a prendere una pizza e dimmi tutto e ascolterò
pazientemente. Ma sì, penso che non abbia il controllo della
propria mente.”
Avengers: Infinity War, il secondo trailer del film
Marvel Studios
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 27 aprile, dal
25 aprile in Italia.
Sarà difficile, per l’Uomo Ragno,
tornare alla vita “normale” (per quanto normale possa definirsi la
vita di un adolescente con i superpoteri) dopo l’avventura che
Peter Parker vivrà in Avengers: Infinity War, ma
sappiamo già che in qualche modo questo avverrà, e ci verrà
raccontato nel sequel di Spider-Man:
Homecoming.
Proprio di questo ha parlato
Kevin Feige a io9 ,
durante la promozione di Avengers: Infinity War:
“Cominceremo a girare all’inizio di Luglio. Gireremo a Londra,
gireremo prima ad Atlanta, e poi ci sposteremo a Londra ma c’è una
ragione per cui giriamo a Londra, perché beh, sarebbe Spidey,
naturalmente, e passeremo anche del tempo a New York, ma girerà in
ogni parte del mondo.
Il modo in cui ha partecipato a
Civil War e alla battaglia di Leipzig Airport ed è tornato a
scuola, come abbiamo visto in Homecoming, e poi come parteciperà ai
due prossimi Avengers, e poi di nuovo a scuola, nel prossimi
film.”
Le parole di Feige chiariscono che
la posizione di Peter Parker è assolutamente unica nel panorama
degli Avengers, e che il ragazzo è colui che trae maggiore
giovamento dalla segretezza della sua identità. Quali avventure
potranno impegnare l’adolescente dopo la lotta contro Thanos? E
soprattutto, in che modo questa lotta cambierà non solo Spider-Man
ma anche Peter?
Mentre ci poniamo queste domande sul
futuro di Peter Parker, lo ritroveremo a partire
dal 25 aprile al cinema, in Avengers: Infinity
War.
Avengers: Infinity War
mostrerà al pubblico l’incontro tra molti personaggi del MCU che non si erano mai incrociati
prima d’ora. I trailer e i promo ci suggeriscono che Thor incrocerà
la sua strada con i Guardiani, e Doctor Strange con Tony
Stark, mentre Steve Rogers tornerà nel
Wakanda, al fianco di Black Panther.
Ma se è vero che tutti i figli sono
uguali agli occhi dei genitori, è anche vero che ce n’è sempre uno
che questi, in silenzio, preferiscono. Così come capita a
Anthony e Joe Russo, i registi del film
Marvel.
Parlando a Screen Rant del film, i due
registi hanno parlato di queste nuove combinazioni, degli
schieramenti tra personaggi commentando quale nuovo accoppiamento
sia il loro preferito. Anthony Russo ha dato
spazio a Thor con i Guardiani della Galassia,
formazione che senza dubbio farà leva sull’umorismo tagliente di
Rocket. Ha detto: “Questa è una domanda molto difficile, ma
direi la combinazione Thor e Guardiani. C’è una dinamica
interessante che si evolve tra i due gruppi e specialmente tra Thor
e Peter Quill. Ci sarà da divertirsi.”
Joe Russo sceglie
invece l’accoppiata Stark-Strange e paragona
l’energia di questo nuovo incontro a qualcosa che si può ritrovare
in una coppia di pesci combattenti: “Dirò Stark e Strange. Mi
piacciono i due narcisisti. Sono come due pesci combattenti siamesi
in una vasca che si confrontano.”
Avengers: Infinity War, il secondo trailer del film
Marvel Studios
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 27 aprile, dal
25 aprile in Italia.
James Cameron non ha mai mostrato grande stima
nei confronti del progetto dei Marvel Studios, pur concedendo a
questi prodotti un importante valore di intrattenimento. Di
recente, mentre parlava del suo progetto multi-film su
Avatar, il regista ha commentato l’uscita
imminente di Avengers: Infinity War,
ammettendo di gradire i film dello Studio ma augurandosi che
possano giungere a una fine.
Ecco cosa ha dichiarato: “Spero
che ci stancheremo presto dei film degli Avengers. Non che non mi
piacciano quei film. È solo che, andiamo ragazzi, ci sono
altre storie da raccontare a parte quelle di uomini che soffrono di
ipergonadismo senza famiglia che fanno cose mortali distruggendo
città nel frattempo.”
Mentre il progetto di Avatar è
ancora in fase di progettazione, con le riprese del primo film già
avviate, i Marvel Studios sono pronti
ad affidare al mondo il loro Infinity War.
Anche in merito ai film DC,
James Cameron non era stato più generoso,
scagliandosi contro quello che secondo lui era la sessualizzazione
del corpo di Gal Gadot in Wonder Woman.
Avengers: Infinity War, il secondo trailer del
film Marvel Studios
Un viaggio cinematografico
senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero
Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 27 aprile, dal
25 aprile in Italia.
I cinecomic sono
una vera miniera d’oro per le produzioni e una vera passione per
moltissimi spettatori, ma per alcuni attori rappresentano il motivo
preciso per cui la loro carriera ha avuto una svolta decisiva, a
volte nel bene, altre volte nel male.
Di seguito vi elenchiamo 10
attori che, grazie a un ruolo indovinato in uno o più
cinecomic, sono riusciti a trasformare la propria carriera in un
vero successo.
Chris Evans
Chris
Evans è stato molto in alto e molto in basso quando si
tratta di film di supereroi. La sua prima volta risale al 2005,
quando era ancora un attore relativamente sconosciuto.
Quell’anno ha interpretato il
personaggio di Johnny Storm, alias la Torcia Umana, nei Fantastici
quattro di Tim Story. Evans tornerà poi nel ruolo due anni dopo per
I Fantastici Quattro e Silver Surfer, ma nessuno dei due film ha
avuto troppo successo al botteghino o presso la critica.
Più avanti di qualche anno, Evans si
è messo sulla strada per il successo, prendendo parte a uno
dei progetti produttivi più importanti di sempre.
Ha iniziato la sua carriera nel
Marvel Cinematic Universe
con Captain America: Il Primo Vendicatore e si è
guadagnato subito uno status da attore famoso.
Ryan Reynolds
È difficile immaginare un mondo in cui
Ryan Reynolds non interpreta
Deadpool. Reynolds è un attore che ha prestato le
sue capacità di recitazione sia alla Marvel che alla DC. Ha realizzato
una versione di Wade Wilson in X-Men Origins:
Wolverine ed è stato anche Hal Jordan in Green
Lantern.
In X-Men Origins:
Wolverine, i cineasti hanno deciso di cucire la bocca del
personaggio, anche se Deadpool è noto per essere un chiacchierone.
In Green Lantern, Ryan Reynolds
indossava un completo da supereroe in CGI che era veramente
orribile.
Fortunatamente dopo che un filmato
prova di Deadpool è trapelato online, il film è arrivato al cinema
e a maggio avrà anche un sequel. Ryan Reynolds deve la sua fortuna
da attore a Deadpool, ma è anche il contrario,
perché il personaggio Marvel ha trovato giustizia sul
grande schermo proprio grazie all’attore.
Gal Gadot
Gal
Gadot era già conosciuta a Hollywood prima di
Wonder Woman grazie al suo ruolo nel
franchise di Fast and the Furious.
Il suo ruolo è nato nel 2009, quando
ha interpretato la bellissima Gisele in Fast & Furious. In seguito
avrebbe ripreso il ruolo di Gisele nei successivi tre film pur
avendo ruoli minori in altri film come Date Night
e Knight and Day.
Oggi, Gal Gadot è
principalmente conosciuta per il suo ruolo di Diane Prince / Wonder
Woman.
Chiunque segua i film sui fumetti sa
che la DC è stata nei guai da quando hanno iniziato il suo universo
cinematografico con Man of Steel nel
2013.
Wonder Woman è
sembrato rimettere in pista il DCEU per un breve periodo, cosa che
è stata attribuita principalmente alla recitazione di Gal
Gadot e alla regia di Patty Jenkins.
Michael B. Jordan
Michael B.
Jordan ha avuto alcuni ruoli importanti prima dei suoi
giorni da supereroe. Lo ricorderete in Chronicles
di Josh Trank, o anche in Fruitvale Station di
Ryan Coogler. Qualche anno dopo, Michael B. Jordan avrebbe recitato
nei Fantastic Four come Torcia Umana.
I Fantastici
Quattro del 2015 è stato definito uno dei peggiori film di
supereroi mai realizzati, ma per fortuna il film non ha avuto un
impatto negativo sulla carriera di Michael B.
Jordan. Nello stesso anno, Jordan ha interpretato Adonis
Johnson nel film nominato agli Oscar, Creed.
Proprio come Chris
Evans, Michael B. Jordan ha interpretato
Johnny Storm in un terribile film dei Fantastici Quattro solo per
avere una seconda possibilità nell’Universo Marvel.
Jordan ha interpretato di recente
Erik Killmonger in Black Panther. Non solo questo
film ha riunito Jordan con Ryan Coogler, ma gli ha
anche conferito un ruolo che viene definito uno dei migliori
cattivi della MCU.
Robert Downey Jr.
Robert Downey
Jr. ha avuto un passato travagliato. A causa dei suoi
eccessi (alcol e droga), la gente aveva pensato che la carriera di
Robert Downey Jr. fosse finita.
Downey Jr. non ha
mai veramente smesso di recitare nonostante i suoi problemi
personali e ha avuto almeno un film all’anno, tranne che nel 2001.
Anche se recita dal 1970, il più grande ruolo della carriera di
Robert Downey Jr. è arrivato nel 2008.
Downey Jr. è principalmente
conosciuto per Tony Stark, alias Iron Man, nel MCU. Iron
Man è stato il primo film nel Marvel Cinematic Universe in corso
e Downey Jr. ricoprirà il ruolo nell’attesissimo sequel
Avengers: Infinity War.
Ci sono molti attori nel MCU, ma nessuno è del tutto simile
a Robert Downey Jr. Viene spesso chiamato Tony
Stark poiché il suo stile di vita assomiglia molto a quello della
sua controparte sullo schermo.
Samuel L. Jackson
La gente ha conosciuto il
nome Samuel L. Jackson molto prima che iniziasse a
recitare nei film di supereroi. Sia che fosse in un film di
Quentin Tarantino, un parco a tema sui dinosauri,
o che interpretasse un cavaliere Jedi, Jackson sa come recitare e
regalare un personaggio memorabile.
Quando Samuel L.
Jackson è apparso per la prima volta in Iron
Man nel 2008, il ruolo era solo la ciliegina sulla torta
per la sua carriera. Ora 69 anni, Samuel L.
Jackson continua a recitare e ha numerosi progetti in
arrivo, tra cui alcuni per la Marvel.
La sua carriera non sembra essersi
esaurita presto e vale più di $ 200 milioni, due dei motivi per cui
è uno dei più grandi di Hollywood.
Hugh Jackman
Hugh
Jackman ha recitato in ogni tipo di film, sa fare tutto,
dai musical ai film dei supereroi. Sembra però chiaro che il suo
ruolo più noto sia quello di Wolverine per la Fox, nel franchise
degli X-Men.
Dalla sua apparizione nel primo film
degli X-Men, i muscoli di Jackman non erano le uniche cose che
crescevano. Dall’uscita di X-Men nel 2000, la
carriera di Jackman è esplosa e lui è diventato uno dei migliori di
Hollywood. Hugh Jackman ha interpretato Wolverine
fino a quando il suo personaggio non è stato ucciso in
Logan l’anno scorso.
Nonostante la sua carriera da
supereroe finisca, la sua carriera di attore sarà ancora lunga.
Chris Pratt
Chris Pratt ha fatto
molta strada dall’essere un vagabondo che viveva nel suo furgone a
Maui. Dopo film come The Extreme Team e Strangers with Candy, Pratt
è stato scelto in ruoli più memorabili come l’Andy Dwyer in
Parks and Recreation.
Il 2014 è stato un anno positivo per
Pratt, perché ha avuto non uno, ma due grandi successi al
botteghino. Pratt ha ottenuto un ruolo nel Marvel Cinematic Universe
come Peter Quill, alias Star-Lord, e ha anche doppiato il
personaggio Emmette Brickowoski in The Lego
Movie.
Se ottenere un ruolo da supereroe
non era abbastanza, Pratt è stato anche il protagonista del sequel
di Jurassic Park, Jurassic World nel
2015.
Henry Cavill
Henry
Cavill recita dal 2001, ma in realtà non ha fatto nulla di
impressionante fino al suo ruolo di Superman in Man of
Steel di Zack Snyder. Man of
Steel ha incontrato recensioni contrastanti, ma la gente
ha sempre gradito Henry Cavill.
Tra film di supereroi, Henry
Cavill ha recitato in Operazione
U.N.C.L.E. e reciterà accanto a Tom
Cruise nella nuovissima missione di Mission
Impossible: Fallout.
Michael Keaton
A seconda dell’epoca in cui sei
cresciuto, potresti conoscere Michael Keaton in
diverse vesti. Molte persone lo conoscono come Bruce
Wayne o Beetlejuice.
Michael Keaton
iniziò a Hollywood negli anni ’80, quando recitò in
Beetlejuice di Tim
Burton. L’anno successivo avrebbe partecipato a un
altro successo quando si riunì con Tim Burton per
Batman. Michael Keaton sarebbe
stato rimpiazzato da Val Kilmer dopo
Batman Returns, ma alcune persone penseranno
sempre a lui come il più grande Crociato Incappucciato.
Keaton lavora tanto ancora adesso,
sempre ad altissimi livelli. L’anno scorso ha buttato via la
sua morale da supereroe e ha interpretato il cattivo principale in
Spider-Man:
Homecoming, l’Avvoltoio.
Ogni spettatore ama essere sorpreso:
quando ad un certo punto del film la narrazione, che fino ad allora
procedeva spedita senza scossoni particolari, subisce il
trattamento del “plot twist”, allo shock di quanto visto
corrisponde sempre il piacere dell’inaspettato.
E la storia del blockbuster è pieno
di esempi, dalla saga di Star
Wars ai cinecomic Marvel, passando per il cinema
d’autore di M. Night Shyamalan (un
vero maestro nell’arte dei plot twist).
Ecco allora di seguito 7
colpi di scena svelati in celebri pellicole che il pubblico non
aveva minimamente previsto:
Tony Stark rivela di essere Iron Man
Narcisista
ed egocentrico, il Tony Stark presentato nel primo
capitolo di Iron Man rivela la sua identità di
supereroe alla fine del film (coerentemente all’attitudine di
essere al centro dell’attenzione) tuttavia nei fumetti sappiamo che
questi personaggi preferiscono mantenerla nascosta.
Quando infatti Tony
dichiara con orgoglio “Sono Iron Man“, la scena segna un
cambiamento importante per il genere, contribuendo a
impostare il tono del MCU e a creare un diverso tipo di
franchise di supereroi.
Mr. Glass è in realtà il cattivo
Dopo aver
stupito il pubblico con Il Sesto Senso, M. Night
Shyamalan è tornato in sala con
Unbreakable applicando al film lo stesso
utilizzo del plot twist.
Sullo schermo,
Bruce Willis interpreta un uomo comune che scopre
di avere dei superpoteri dopo essere sopravvissuto ad un incidente
ferroviario. Impara nel tempo che può toccare le persone e vedere i
crimini che hanno commesso, così decide di usare questa capacità
per salvare una famiglia vittima di rapimento.
Nel corso del film
appare poi l’Elijah interpretato da Samuel L.
Jackson, aka Mr. Glass, che si scopre
essere l’artefice dell’incidente che aveva coinvolto David Dunn,
insomma il villain inaspettato.
Zia May scopre che Peter è Spider-Man
In tutti
gli adattamenti dei fumetti di Spider-Man visti al
cinema, Peter Parker è riuscito a tenere segreta
la sua identità alla zia May, tendenza ribaltata
da Spider-Man: Homecoming (terzo
riavvio del personaggio che segna l’ingresso di Spidey nel MCU).
In una delle due
scene post-credits infatti, Marisa Tomei (che
interpreta una ringiovanita May), irrompe nella camera di Peter
proprio quando il ragazzo sta rientrando da una delle sue
“missioni” e con addosso il costume dell’Uomo Ragno.
Superman uccide Zod
Ogni
supereroe vive seguendo un proprio codice morale, e quello di
Superman è noto a tutti: non uccidere. Eppure, con
tutti i suoi poteri, sarebbe davvero facile per l’Uomo d’acciaio abbattere qualcuno, quindi
parte della sua forza consiste nel riuscire a mantenere il
controllo.
Tuttavia, come visto
nel primo film del DCEU, Zack
Snyder è riuscito a portare sul grande schermo una
versione più scura e fragile del personaggio, riluttante all’idea
di usare i suoi poteri e mantenendoli segreti fino all’arrivo del
generale Zod.
Il villain,
interpretato da Michael Shannon, è determinato a
distruggere la Terra per costruire un nuovo Krypton, e nello
scontro finale con Superman è quest’ultimo a compiere l’atto più
inaspettato. Una mossa che nessuno poteva prevedere e che ha
rappresentato un colpo di scena determinante per la storia del
personaggio.
Darth Vader è il padre di Luke
La
rivelazione che ha sconvolto gli spettatori al termine de
L’Impero colpisce ancora rappresenta uno dei colpi
di scena più celebri della storia del cinema: Darth
Vader è il padre di Luke
Skywalker.
Ma ciò che ormai
tutti diamo per scontato, negli anni in cui il film uscì è stato al
centro di un curioso aneddoto rivelato in un’intervista da
Mark Hamill: secondo l’attore infatti, soltanto
George Lucas e il regista Irvin
Kershner erano a conoscenza del segreto “familiare” e
avevano raccontato al cast e alla troupe che Vader aveva
assassinato il padre di Luke.
Quando la verità è venuta a galla,
lo shock è stato incredibile. Come d’altronde la reazione dei fan
durante la visione del film nelle sale.
Steve sapeva che Bucky aveva ucciso i genitori di Tony
Grazie ai racconti sul
personaggio nei capitoli di Captain America,
sappiamo che Bucky ha
trascorso settant’anni al servizio dell’Hydra come assassino,
quindi non sorprende il fatto che abbia ucciso personaggi pubblici
di altissimo profilo.
Dopo il lavaggio del
cervello, Bucky ha rimosso tutti i nomi delle sue vittime e, come
ripreso dalle scene iniziali di Captain America: Civil
War, lo vediamo uccidere una coppia di persone che
solo più tardi si riveleranno essere i genitori di Tony
Stark.
Ma più “grave” di
questa verità è il fatto che Steve Rogers sia a
conoscenza dell’assassinio e che non l’abbia mai raccontato al suo
collega degli Avengers.
L’Hydra si è infiltrata nello S.H.I.E.L.D.
Lo
S.H.I.E.L.D. è l’HYDRA sono
sempre state presentate come due identità distinte, a partire da
Captain America: Il Primo Vendicatore, dove
abbiamo visto Steve Rogers sacrificarsi per
contrastare il piano del Teschio Rosso e la caduta dell’Hydra.
Almeno fino a quando The Winter Soldier rivela
l’esatto contrario.
L’organizzazione non
è morta, semplicemente è rinata con un’altra forma, ovvero grazie
alle numerose infiltrazioni nello S.H.I.E.L.D.
Kylo Ren uccide Snoke
Nei due
anni trascorsi dall’uscita de Il Risveglio della
Forza e Gli Ultimi Jedi, i fan di
Star Wars hanno teorizzato molte ipotesi
sull’identità del leader supremo Snoke e sulle sue
motivazioni.
Chi è veramente
Snoke? Come ha incontrato Kylo Ren? Perché è così interessato a
Rey? Purtroppo la risposta a queste domande non verrà mai fornita
(per quanto ne sappiamo), dal momento che In uno dei momenti Kylo
Ren ha messo fine allesistenza del personaggio in una sequenza
sconvolgente de Gli Ultimi Jedi.
Nulla toglie che nel prossimo
episodio, J.J.Abrams non troverà il modo di
ampliare il discorso su Snoke e sulle sue origini, dunque non ci
resta che attendere l’uscita del film e incrociare le dita.