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Venezia 71: Elio Germano è Il giovane favoloso

Venezia 71: Elio Germano è Il giovane favoloso

Il giovane favolosoArriva anche il terzo film italiano in concorso al Festival di Venezia 2014, si tratta di Il giovane favoloso di Mario Martone con protagonista Elio Germano nei panni del poeta Giacomo Leopardi. Nel cast anche Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco.

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Giacomo Leopardi nasce a Recanati nel 1798. È un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre, uomo che disponeva di una biblioteca da far invidia alle grandi corti europee. La mente di Giacomo spazia, ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l’universo è fuori. In Europa il mondo cambia, scoppiano le rivoluzioni e Giacomo cerca disperatamente contatti con l’esterno. A 24 anni lascia finalmente Recanati. L’alta società italiana gli apre le porte, ma lui non riesce ad adattarsi e vive una vita piena di aspettative e di desideri, ma segnata dalla malinconia

Venezia 71: ecco il trailer di Far From Men con Viggo Mortensen

Venezia 71: ecco il trailer di Far From Men con Viggo Mortensen

Ecco il trailer di Far from Men (Loin des hommes), il prossimo film di David Oelhoffen che vedremo alla prossima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che comincerà il prossimo 27 agosto. Protagonista del film Viggo Mortensen che aspettiamo al Lido.

Ecco il video:

Far From MenTrama: 1954. Mentre la ribellione fermenta nella valle, due uomini, che non hanno nulla, sono costretti a fuggire attraverso le creste dell’Atlas in Algeria. Nel bel mezzo di un gelido inverno, Daru, insegnante solitario deve scortare Mohamed, un abitante del villaggio accusato di omicidio. Inseguito dai piloti che rivendicano il diritto di sangue e di vendetta da parte dei coloni, entrambi gli uomini si faranno combatteranno per la loro libertà. Liberamente ispirato alla novella “L’hôte” di Albert Camus.

Venezia 71: ecco il programma della Settimana della Critica

venezia-71-posterSono stati annunciati i titoli che saranno compresi quest’anno nel programma della Settimana della Critica nell’ambito della 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Ecco di seguito l’elenco:

Film in concorso

Binguan / Una bara da seppellire di Xin Yukun (Cina)

Dancing with Maria di Ivan Gergolet (Italia, Argentina, Slovenia)

Đập cánh giữa không trung / Agitarsi nel mezzo del nulla di Nguyễn Hoàng Điệp (Vietnam, Francia, Norvegia, Germania)

Ničije dete / Figlio di nessuno di Vuk Ršumović (Serbia)

Terre battue / Terra battuta di Stéphane Demoustier (Francia, Belgio)

Villa Touma di Suha Arraf (Palestina)

Zerrumpelt Herz / Cuore frantumato di Timm Kröger (Germania)

Film di apertura – Evento speciale fuori concorso

Melbourne di Nima Javidi (Iran)

Film di chiusura – Evento speciale fuori concors

Arance e martello di Diego Bianchi (Italia)

Venezia 71: ecco il poster ufficiale ispirato a I 400 colpi

Vi presentiamo di seguito il manifesto ufficiale della 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che si terrà dal 27 agosto – 6 settembre 2014. Il poster, realizzato per il terzo anno consecutivo da Simone Massi, è ispirato all’ultima inquadratura del film del 1959, I 400 colpi (Les quatre cents coups), di François Truffaut.

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Il ragazzo raffigurato nel manifesto è Antoine Doinel, il personaggio protagonista del film di Truffaut, interpretato da Jean-Pierre Léaud, nonché alter ego dello stesso regista in altri titoli indimenticabili, come Antoine e Colette, Baci rubati, Non drammatizziamo… è solo questione di di corna e L’amroe fugge.

Fonte

Venezia 71: Diego Lerman presidente di giuria per le Giornate degli Autori

Sarà il regista argentino Diego Lerman (classe 1976) a guidare la giuria internazionale che assegnerà quest’anno per la prima volta il Venice Days Award a uno dei 13 film in concorso alle Giornate degli Autori 2014.

Laureato all’Università di Buenos Aires, diplomato alla Scuola d’arte drammatica e alla scuola internazionale del cinema di Cuba, Lerman esordisce nel 2002 con il lungometraggio Tan de repente, premiato a Locarno con il Pardo d’argento. Ammesso alla Cinéfondation del Festival di Cannes, scrive il suo secondo film, Mientras tanto che presenta a Venezia nel 2006, alle Giornate degli Autori. Ha diretto inoltre La mirada invisible (2010), Refugiado (2014, Quinzaine des Réalisateurs), sette corti e un documentario per la televisione.

Alla notizia di essere stato scelto come presidente della giuria alle Giornate, Lerman ha commentato: “Conosco il clima che si respira in questa sezione della Mostra di Venezia e penso che sarà molto divertente. Pensate che debba portare con me una corazza e qualche arma di difesa per tenere a bada giurati e registi?” In effetti lo attende un compito davvero inedito: coordinare i gusti e le scelte di 28 giovani giurati proveniente da altrettanti paesi dell’Unione Europea. Saranno i partecipanti al campus di “28 Volte Cinema” a decidere, in una riunione aperta e trasmessa in streaming online, il vincitore del Venice Days Award che avrà un contributo in denaro di 20.000 Euro equamente ripartito tra il regista del film e il suo distributore internazionale.

I giovani giurati avranno inoltre un tutor d’eccezione che li seguirà negli 11 giorni della Mostra di Venezia: il direttore artistico del Karlovy Vary International Film Festival, Karel Och (classe 1974). A lui, esperto di cinema, curatore di importanti retrospettive e programmer ben noto in tutto il mondo, spetterà di guidare le discussioni pur senza partecipare al voto finale.

“Non potevamo certo proporre un premio delle Giornate – dice il delegato generale Giorgio Gosetti – utilizzando metodi e giurie tradizionali. Scommettiamo invece sulla passione di un gruppo di giovani spettatori e sulla competenza di un regista di classe internazionale, ma giovane anch’egli, per fare del lavoro di una giuria un momento trasparente ed appassionato di riflessione sul cinema che verrà; quasi un sondaggio sui gusti del nuovo pubblico per cui lavoriamo”.

Venezia 71: Clive Owen star del party Jaeger-LeCoultre

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Venezia 71: Clive Owen star del party Jaeger-LeCoultre

Si è tenuto a Venezia, alla Scuola Grande di San Rocco l’esclusiva cena di gala di Jaeger-LeCoultre, protagonisti molte star tra cui Clive Owen, Milla Jovovich.

La 71ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 27 agosto al 6 settembre 2014. Anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Luisa Ranieri. Il film di apertura del festival sarà Birdman, del regista Alejandro González Iñárritu.

Venezia 71: calendario degli incontri alle Giornate degli Autori

Venezia 71: calendario degli incontri alle Giornate degli Autori

Giornate degli AutoriDa sempre una caratteristica speciale delle Giornate degli Autori sono gli spazi dedicati alle tematiche generali e agli incontri: pensati come momenti di approfondimento direttamente collegati al programma dell’anno, promossi dalle associazioni degli autori, ospitati alla Villa degli Autori, gli Incontri sono l’autentico “sale” del progetto-cinema alle Giornate degli Autori. Quest’anno si arricchiscono di una forte dimensione internazionale garantita dalle nuove prospettive di 100+1: cento film e un paese, l’Italia nonché dal China Film Forum realizzato in accordo con Anica. Sono confermati invece i momenti specificamente collegati all’attività di Miu Miu Women’s Tales e di 28 Volte Cinema – Premio Lux. Mentre con particolare piacere si segnala la collaborazione con La Biennale di Venezia che porterà alla Villa degli Autori i registi di Biennale College e la presentazione congiunta di 9×10 NOVANTA, ospitiamo anche quest’anno le iniziative degli “Event Partner” Toscana Resort Castelfalfi, Trentino Marketing – Trentino Film Commission, Santa Margherita e la terza edizione del premio “Bookciak, Azione!”.

Ecco una prima lista degli eventi che saranno organizzati tra il 27 agosto e il 6 settembre alla Villa degli Autori e allo Spazio Incontri del Venice Film Market:

Venerdì 29 agosto, 14:30 – Villa degli Autori

CAMBIA CANALE

Gli autori e i produttori di cinema e televisione presentano la loro proposta per una nuova Rai, motore dello sviluppo dell’industria creativa italiana. Interverranno i presidenti di 100autori, Anac, Anica, Apt, Agpci, Doc/it, Art, Agpi, Pmi cinema e audiovisivo.

moderatore Piero De Chiara

Domenica 31 agosto, 15:00 – Villa degli Autori

IL NUOVO CINEMA È IN TV?

LA SERIALITÀ ALLA CONQUISTA DEI FESTIVAL E DEL CINEMA

L’interesse per la serialità, da fenomeno sociale e crossmediale, è diventato oggi fenomeno di culto e ha sconfitto anche i custodi delle cattedrali del cinema, come i grandi festival. In Italia la serialità era rimasta oggetto di passione e studio per pochi. Fino al 22 settembre 2004, il giorno della messa in onda del primo episodio di Lost. Un turning point vero e proprio. Ma quand’è che il cinema si è accorto della nuova tv?

promosso da 100autori

in collaborazione con Giornate degli Autori

moderatore Giacomo Durzi

invitati Frederick Boyer, Pappi Corsicato, Renato De Maria, Jeppe Gjervig Gram, Nicola Lusuardi, Savina Neirotti, Stefano Sardo, Boris Sollazzo

Lunedì 1 settembre, 16:45 – Hotel Excelsior – Spazio Incontri Venice Film Market

100+1 INCONTRA “CINEMA E STORIA”

La memoria del cinema italiano viaggia nel mondo

Alla vigilia di una nuova stagione di “Cinema e Storia” promosso con la Regione Lazio, il progetto lanciato nel 2006 alle Giornate da Fabio Ferzetti si arricchisce oggi di nuovi partner come la Cineteca Nazionale e di una nuova prospettiva internazionale sostenuta da Istituto Luce-Cinecittà insieme al Ministero degli Affari Esteri e alla Direzione Generale Cinema.

promosso da Giornate degli Autori, Regione Lazio, Istituto Luce Cinecittà

chairmen: Roberto Barzanti e Roberto Cicutto

moderatori Fabio Ferzetti, Giuliana Gamba (Anac) e Giovanna Pugliese (Progetto ABC)

Martedì 2 settembre, 15:00 – Villa degli Autori

THE WINNER IS…

I premi servono ai film documentari?

All’indomani della decisione dell’Accademia dei David di Donatello di conferire al documentario la stessa dignità dei film lungometraggi (con una sola modalità di votazione), l’incontro vuole fare il punto, propositivo, sul ‘se’ e sul ‘quanto’ i premi (che siano svincolati o legati a Festival) servano alla vita di un film documentario: per aumentare la sua visibilità, per aiutarlo a conquistare una distribuzione, per spingerlo a ottenere contratti di vendita televisivi?

moderatori Maurizio Sciarra (100autori) e Gerardo Panichi (Doc/it)

invitati Elisa Amoruso, Mario Balsamo, Alberto Barbera, Piero Cannizzaro, Enrico Caria, Christian Carmosino, Annamaria Granatello, Cinzia Masotina, Federico Pedroni, Andrea Purgatori

Martedì 2 settembre, 16:00 – Hotel Excelsior – Spazio Incontri Venice Film Market

CHINA FILM FORUM

Il Cinema Cinese nel Mondo: opportunità e strategia

Il cinema cinese conosce oggi un’espansione spettacolare e significativa sul mercato interno e affronta la sfida col mercato internazionale. Il cinema italiano si interroga sul modo migliore per rilanciare una sintonia tra due culture che in passato sono state già più volte collegate per merito di maestri come Giuliano Montaldo o Bernardo Bertolucci. Grazie alla città di Chengdu, all’agenzia di stampa Xinhua e alle associazioni degli autori di cinema, il Forum sarà l’occasione per una narrazione sulla creatività dell’industria culturale cinese.

promosso da Giornate degli Autori e Xinhua International

in accordo con La Biennale di Venezia e 2014 Chengdu Creativity Design Week

chairmen Roberto Barzanti (Giornate degli Autori) e Zhang Jianda (Chinese Embassy in Italy)

moderatori Maurizio Sciarra (100autori) e Jiang Yan (Deputy Director of European HQ Xinhua News Agency)

interviene Giuliano Montaldo (Anac)

Mercoledì 3 settembre, 16:30 – Hotel Excelsior – Spazio Incontri Venice Film Market

PRIMA DEI FILM, LA SALA

Il cinema ha bisogno dei cinema

Le sale sono infrastrutture indispensabili nel sistema del cinema, mentre la tendenza è da sempre quella di mettere in primo piano la produzione. Ma adesso, la chiusura di troppi schermi o la loro illegittima riconversione sta diventando emergenza, come confermano casi-limite quale quello dell’ex cinema Holiday. Partendo dalla situazione di Roma, Anac e Anec Lazio affrontano il tema delle politiche nazionali e regionali, in funzione di sviluppo e rilancio dell’esercizio.

promosso da Anac, Anec Lazio in collaborazione con Giornate degli Autori

moderatori Francesco Ranieri Martinotti (Anac), Giorgio Ferrero (Presidente Anec Lazio)

 

Giovedì 4 settembre, 16:30 – Hotel Excelsior – Spazio incontri Venice Film Market

CINECITTÀ MON AMOUR

Gli autori per il rilancio di un bene pubblico europeo

Grazie anche a Cinecittà il cinema italiano è stato il più importante veicolo delle ricchezze del nostro paese nel mondo. Dopo diciassette anni di gestione privata gli autori italiani si chiedono come restituirle centralità nella produzione e rilanciarla come Polo europeo per una nuova cinematografia.

promosso da Anac in collaborazione con Giornate degli Autori

moderatore Richard Heuzé («Le Figaro»)

Venerdì 5 settembre, 15:00 – Villa degli Autori

INCONTRO PREMIO LUX – PARLAMENTO EUROPEO

Alla presenza di Silvia Costa (Presidente della Commissione Cultura al Parlamento europeo),

Doris Pack (Coordinatore Premio Lux), Roberto Barzanti (Presidente delle Giornate degli Autori)

Venezia 71: Birdman apre la kermesse del Lido

Venezia 71Si apre oggi la 71esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Festival più antico del mondo, ospitato dalla suggestiva città dei canali, al Lido, che per dieci giorni diventa il centro mondiale del cinema e si chiude in una bolla di proiezioni, attori, artisti, giornalisti, auto di lusso e il bellissimo tappeto rosso ai piedi della Sala Grande.

Il taglio del nastro spetta a Alejandro González Iñárritu con il suo misterioso e interessante Birdman (in concorso), film che vede arrivare al Lido un bel po’ di volti noti, tutti coinvolti dal regista di 21 Grammi per questa surreale avventura: Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Emma Stone, Naomi Watts.

Occhi aperti anche per il secondo film in concorso di Venezia 71, il Documentario The Look of Silence, co-prodotto da Danimarca, Finlandia, Indonesia, Norvegia, Gran Bretagna e diretto da Joshua Oppenheimer. Mettetevi comodi e cominciate a sorseggiare il vostro cocktail, Venezia 71 here we go!

Birdman, il film

Birdman è diretto da Alejandro Gonzalez Innaritu (21 grammi) e vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Andrea Riseborough, Naomi Watts e Zach Galifianakis.  Il film racconterà la storiadi un attore (Keaton) reso famoso dalla sua interpretazione cinematografica di un iconico supereroe. L’attore cerca di sfondare in teatro, mettendo in scena una commedia per Broadway, e lo troviamo, nei giorni precedenti alla prima del suo spettacolo, combattere con il proprio ego per cercare di recuperare i rapporti con la sua famiglia, la sua carriera e se stesso.

Venezia 71: Anime Nere recensione del film di Francesco Munzi

Venezia 71: Anime Nere recensione del film di Francesco Munzi

Anime Nere Anime Nere, di Francesco Munzi parte da una base letteraria, l’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco, e mette in scena una storia che ricorda molto l’approccio neo-realista del cinema italiano, con volti anche abbastanza noti, tutti in perfetta simbiosi con la vicenda narrata e con le atmosfere e le ambientazioni tipiche dell’Aspromonte e della zona meridionale della Calabria. La ricerca della “verità”o del realismo si trova anche in una regia poco virtuosa e molto “semplice”, fatta di primi piani e priva di movimenti narrativi veri e propri.

Al centro della storia c’è una vicenda di famiglia che diventa, per scelte o per circostanza altre, strettamente legata agli affari della malavita organizzata che, volente o nolente, in quelle realtà determinano il destino di tutti. Se da un punto di vista della costruzione della messa in scena Anime Nere rimane piuttosto credibile in tutto il suo evolversi, dal punto di vista della ricostruzione dell’ambiente mafioso calabrese dimostra tutta la sua debolezza. Ci sono molte dissonanze tra quella che realmente è la concezione della “famiglia” calabrese, come lo stesso Paolo Borsellino la definì, e quello che vediamo nel film, compreso l’evento scatenante, ovvero una discussione tra ragazzi che si trasforma in una faida tra clan rivali.

Anime nereTra elementi caratteristici del film sulla mafia e personaggi che invece vogliono completamente distaccarsi dal violento ambiente rappresentato, la vera ‘anima nera’ del film è un diffuso senso di banalitàe di ‘già  visto’ che trasformano il lavoro di Munzi in progetto poco  interessante, che non riesce ad avere la  marcia  in più che ha fatto grandi altri film appartenenti allo stesso filone.

Anime Nere è un progetto riuscito a metà, molto buono per quanto riguarda il lavoro degli attori, ma inadempiente per tutto quello che concerne la narrazione e il coinvolgimento dello spettatore.

Venezia 71: Andrew Garfield e Michael Shannon per 99 Homes [Foto]

Arrivano al lido finalmente, dopo un giorno di quiete due star hollywoodiane, ovvero, Andrew Garfield e Michael Shannon che presentano il loro ultimo film 99 Holmes diretto da Ramin Bahrani. Eccoli in conferenza in attesa di passare sul red carpet per la premiere ufficiale.[nggallery id=1017]

Andrew Garfield99 Homes vede nel cast anche Laura Dern, Tim Guinee, J.D. Evermore, Noah Lomax, Deneen Tyler, Donna DuPlantier.

Siamo a Orlando, Florida. Un film incentrato sulla crisi immobiliare. Dennis è un giovane padre di famiglia sfrattato dalla sua casa da un agente immobiliare che lavora per le banche: Mike, uomo affamato di potere che gira con una pistola. Nella situazione drammatica nella quale si trova, farebbe di tutto per riavere indietro la sua casa. Dennis finisce per accettare di lavorare per Mike e si trova così ad avere a che fare con la corruzione dell’industria immobiliare. Nel momento in cui i suoi problemi finanziari iniziano a sanarsi, la sua coscienza è ormai gravemente danneggiata e i rimorsi lo perseguitano

Venezia 71: Alexandre Desplat presidente di Giuria

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Sarà il compositore francese nominato all’Oscar, Alexandre Desplat, il presidente della giuria internazionale del Concorso della 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che si terrà dal 27 agosto – 6 settembre 2014. Al noto compositore dunque e agli altri membri della giuria il compito di assegnerà il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali.È la prima volta che un compositore di musiche da film presiede la giuria ufficiale

Artista affermatosi in particolare grazie alla sua attività ad Hollywood, ha scritto le colonne sonore di La ragazza con l’orecchino di perlaSyrianaThe Queen – La reginaIl Bandito CorsoLa bussola d’oroLussuriaIl curioso caso di Benjamin ButtonNew MoonIl profetaFantastic Mr. FoxL’uomo nell’ombra e Il discorso del re. Nel gennaio 2010 è stato scelto per comporre la colonna sonora di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1, ed in seguito confermato anche per il successivo e finale capitoloHarry Potter e i Doni della Morte – Parte 2.

Nel 2007 ha vinto il Golden Globe per la migliore colonna sonora originale per il film Il velo dipinto.

Ha ottenuto sei nomination all’Oscar alla migliore colonna sonora, senza mai vincerne uno: nel 2007 per The Queen – La regina, nel 2009 per Il curioso caso di Benjamin Button, nel 2010 per Fantastic Mr. Fox, nel 2011 per Il discorso del re, nel 2013 per Argo e nel 2014 per Philomena.

Nell’aprile 2011 ha composto le musiche per The Tree of Life, film di Terrence Malick con Brad Pitt e Sean Penn. Nel 2012 ha continuato la sua collaborazione con il regista Wes Anderson, componendo la colonna sonora per il film “Moonrise Kingdom”, con Bruce Willis, Edward Norton e Jason Schwartzman. Le sue partiture minimaliste, dall’orchestrazione cristallina, un sapiente uso del pianoforte unite ad una vena melodica lirica e commovente ne fanno uno degli artisti più talentuosi della sua generazione.

Venezia 71: Al Pacino tra Actors Studio, Hollywood e cinecomics

Al PacinoOggi Venezia è tutta per lui, Al Pacino, che presenta al Lido, in occasione del 71esimo festival del cinema, due film e intrattiene con il suo charme e la sua aria da rock star i gionalisti. Fevente sostentore del lavoro dell’Actors Studio, appassionato di cinema e aperto alla ‘cultura’ del cinefumetto, Pacino ha parlato del cinema che ama fare e del lavoro svolto con David Gordon Green (in Manglehorn) e con Berry Lavinson (The Humbling), registi che lo hanno accompagnato al Lido per questa giornata completamente dedicata al suo lavoro.

“La cosa che mi piace dell’Actors Studio – ha esordito Al Pacinoè che se ne parla molto, ha uno spirito di sperimentazione noto che ha attraversato intatto diversi decenni cominciando con Elia Kazan e gli altri grandi. Ha sempre avuto una storia importante che risale agli anni ’30. A New York hanno lavorato tantissimo, ma era comunque un posto in cui gli attori sperimentavano. Non posso pensare ad una cosa più entusiasmante: era tutto gratis e questa cosa è straordinaria. A me, a 25 quando non avevo i soldi per pagare l’affitto, ha dato la possibilità di sperimentare e di mettermi alla prova.”

Su Hollywood: “Non ho molto da dire in merito, un film è un film, anche se le cose sono cambiate con l’economia e la vita stessa. È un cambiamento fisiologico. A Hollywood si possono permettere di fare film che noi non facciamo. Ma per fortuna ci sono registi con David Gordon Green o Barry Levinson, o Scorsese ed altri, che fanno un altro tipo di cinema. A volte qualcuno fa spot commerciali per potersi permettere di fare film più piccoli. Hollywood è quello che è sempre stato, io non sono mai stato lì da giovane. Ho fatto film con Lumet e Coppola a New York ma ho sempre avuto un buon rapporto con loro. Molto prima che diventassi un attore c’erano i grandi che hanno dato vita a Hollywood. In realtà erano persone, come Orson Welles, che sono arrivate da lontano per crearlo e farne un posto in cui si ci può confrontare e scambiare opinioni di ogni tipo. Adesso il mondo è più chiuso, ma è normale, ci sono semplicemente persone diverse che hanno obbiettivi diversi, non si tratta di definirlo migliore o peggiore. Adesso (quelli che fanno film commerciali, ndr) sono i leader e fanno cose fantastiche, ho appena visto Guardiani della Galassia, un film fantastico, l’ho visto con i mie figli piccoli, non ci sarei andato da solo, ma è un film di grande intrattenimento e inventiva, non rifiuto questo tipo di film.

Venezia 71: a James Franco premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2014

La Biennale di Venezia e Jaeger-LeCoultre annunciano che è stato attribuito al poliedrico cineasta statunitense James Franco il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2014 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato: “James Franco è uno degli autori più versatili e poliedrici della nuova scena americana: attore cinematografico e teatrale, regista, sceneggiatore, produttore, star di soap opera, videoartista e molto altro ancora. Una ‘fabbrica’ d’immaginario culturale che non conosce soste. L’adattamento di romanzi classici della grande letteratura americana, come nel nuovo film da Faulkner presentato a Venezia, è il filo rosso di un lavoro creativo caratterizzato da arditezza, limpidità, coraggio e sicurezza. Valori capaci di trasformare la sue verve onnivora in un’ipotesi di performance art totale, alla cui base ci sono grande curiosità e intelligenza”.

Daniel Riedo, CEO of Jaeger-LeCoultre, ha dichiarato: “Jaeger-LeCoultre è lieta di riconoscere l’originalità creativa di James Franco conferendogli il Premio Glory to the Filmmaker. Dal 1833, Jaeger-LeCoultre è rimasta fedele alle tradizioni dell’orologeria mantenendo al contempo la sua capacità di invenzione nella creazione di autentiche leggende dell’orologeria d’eccellenza. Da quasi una decade, la Maison rende omaggio all’arte e agli artisti legando il suo nome alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Jaeger Le-Coultre è quindi impegnata nella salvaguardia e nella valorizzazione della “settima arte”, una disciplina strettamente affine al mestiere dell’orologeria per la sua creatività e la sua maestria artistica e tecnica”.
La consegna del premio a James Franco avrà luogo il 5 settembre 2014 alle ore 14.30 nella Sala Grande (Palazzo del Cinema) durante la 71. Mostra del Cinema (Lido di Venezia, 27 agosto – 6 settembre 2014), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
A seguire la consegna del premio, la 71. Mostra presenterà in prima mondiale, Fuori Concorso, il nuovo film scritto, diretto e interpretato da James Franco, The Sound and the Fury, in cui Franco interpreta uno dei personaggi principali, Benjii Compson. The Sound and the Fury è interpretato da Scott Haze, Tim Blake Nelson, Joey King, Ahna O’Reilly, Seth Rogen.
James Franco ha partecipato per la prima volta come regista e sceneggiatore alla Mostra di Venezia nel 2011 per Sal (Orizzonti), omaggio biografico all’attore Sal Mineo. Alla Biennale Arte dello stesso anno ha presentato l’installazione di arti visive Rebel (evento collaterale), omaggio al film di Nicholas Ray Rebel Without a Cause. Nel 2012 era presente al Lido come interprete e produttore di Spring Breakers di Harmony Korine (in Concorso). Nel 2013 era alla Mostra come regista e sceneggiatore di Child of God (in Concorso), adattamento dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, e come interprete di Palo Alto di Gia Coppola (Orizzonti), tratto da una raccolta di racconti dello stesso James Franco.
 
Jaeger-LeCoultre è per il decimo anno sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, e per l’ottavo del premio Glory to the Filmmaker.  Il premio è stato assegnato negli anni precedenti a Takeshi Kitano (2007), Abbas Kiarostami (2008), Agnès Varda (2008), Sylvester Stallone (2009), Mani Ratnam (2010), Al Pacino (2011), Spike Lee (2012), Ettore Scola (2013).
James Franco è un attore, regista, sceneggiatore, produttore, insegnante universitario e autore. Inizia la sua carriera con Freaks and Geeks (1999-2000); grazie al film biografico James Dean (2001) riceve un Golden Globe per la sua interpretazione. Ha recitato in film quali Il grande e potente Oz (2013), Spring Breakers (2012), la trilogia di Spider-man (nel ruolo di Harry Osborn), Milk (2008), This is the End (2013), Pineapple Express (2008), per la cui performance riceve una nomination come miglior attore ai Golden Globe, 127 Hours (2010), che gli vale la candidatura come migliore attore agli Oscar, ai Golden Globe e ai SAG. Ha diretto numerosi lungometraggi tra cui Child of God (2013), As I Lay Dying (2013), Sal (2011), Saturday Night (2010), The Broken Tower (2011). Ha scritto numerosi articoli ed è autore di una serie di libri, tiene inoltre corsi universitari presso UCLA, USC e CAL ARTS, nonché corsi di recitazione presso Studio 4. Ha esordito questa primavera come attore a Broadway con lo spettacolo Of Mice & Men, che ha ricevuto critiche entusiastiche, ha diretto lo spettacolo off-broadway The Long Shrift.

Venezia 71: a James Franco il Jaeger-LeCoultre Glory 2014

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James FrancoLa Biennale di Venezia e Jaeger-LeCoultre annunciano che è stato attribuito al poliedrico cineasta statunitense James Franco il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2014 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato: “James Franco è uno degli autori più versatili e poliedrici della nuova scena americana: attore cinematografico e teatrale, regista, sceneggiatore, produttore, star di soap opera, videoartista e molto altro ancora. Una ‘fabbrica’ d’immaginario culturale che non conosce soste. L’adattamento di romanzi classici della grande letteratura americana, come nel nuovo film da Faulkner presentato a Venezia, è il filo rosso di un lavoro creativo caratterizzato da arditezza, limpidità, coraggio e sicurezza. Valori capaci di trasformare la sue verve onnivora in un’ipotesi di performance art totale, alla cui base ci sono grande curiosità e intelligenza”.

Daniel Riedo, CEO of Jaeger-LeCoultre, ha dichiarato: “Jaeger-LeCoultre è lieta di riconoscere l’originalità creativa di James Franco conferendogli il Premio Glory to the Filmmaker. Dal 1833, Jaeger-LeCoultre è rimasta fedele alle tradizioni dell’orologeria mantenendo al contempo la sua capacità di invenzione nella creazione di autentiche leggende dell’orologeria d’eccellenza. Da quasi una decade, la Maison rende omaggio all’arte e agli artisti legando il suo nome alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Jaeger Le-Coultre è quindi impegnata nella salvaguardia e nella valorizzazione della “settima arte”, una disciplina strettamente affine al mestiere dell’orologeria per la sua creatività e la sua maestria artistica e tecnica”.

La consegna del premio a James Franco avrà luogo il 5 settembre 2014 alle ore 14.30nella Sala Grande (Palazzo del Cinema) durante la 71. Mostra del Cinema (Lido di Venezia, 27 agosto – 6 settembre 2014), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

A seguire la consegna del premio, la 71. Mostra presenterà in prima mondiale, Fuori Concorso, il nuovo film scritto, diretto e interpretato da James Franco, The Sound and the Fury, in cui Franco interpreta uno dei personaggi principali, Benjii Compson. The Sound and the Fury è interpretato da Scott Haze, Tim Blake Nelson, Joey King, Ahna O’Reilly, Seth Rogen e Jon Hamm.

James Franco ha partecipato per la prima volta come regista e sceneggiatore alla Mostra di Venezia nel 2011 per Sal (Orizzonti), omaggio biografico all’attore Sal Mineo. Alla Biennale Arte dello stesso anno ha presentato l’installazione di arti visive Rebel (evento collaterale), omaggio al film di Nicholas Ray Rebel Without a Cause. Nel 2012 era presente al Lido come interprete e produttore di Spring Breakers di Harmony Korine (in Concorso). Nel 2013 era alla Mostra come regista e sceneggiatore di Child of God (in Concorso), adattamento dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, e come interprete di Palo Alto di Gia Coppola (Orizzonti), tratto da una raccolta di racconti dello stesso James Franco.

Jaeger-LeCoultre è per il decimo anno sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, e per l’ottavo del premio Glory to the Filmmaker.  Il premio è stato assegnato negli anni precedenti a Takeshi Kitano (2007), Abbas Kiarostami (2008), Agnès Varda (2008), Sylvester Stallone (2009), Mani Ratnam (2010), Al Pacino (2011), Spike Lee (2012), Ettore Scola (2013).

James Franco è un attore, regista, sceneggiatore, produttore, insegnante universitario e autore. Inizia la sua carriera con Freaks and Geeks (1999-2000); grazie al film biografico James Dean (2001) riceve un Golden Globe per la sua interpretazione. Ha recitato in film quali Il grande e potente Oz (2013), Spring Breakers (2012), la trilogia di Spider-man (nel ruolo di Harry Osborn), Milk (2008), This is the End (2013), Pineapple Express (2008), per la cui performance riceve una nomination come miglior attore ai Golden Globe, 127 Hours (2010), che gli vale la candidatura come migliore attore agli Oscar, ai Golden Globe e ai SAG. Ha diretto numerosi lungometraggi tra cui Child of God (2013), As I Lay Dying (2013), Sal (2011), Saturday Night (2010), The Broken Tower (2011). Ha scritto numerosi articoli ed è autore di una serie di libri, tiene inoltre corsi universitari presso UCLA, USC e CAL ARTS, nonché corsi di recitazione presso Studio 4. Ha esordito questa primavera come attore a Broadway  con lo spettacolo Of Mice & Men, che ha ricevuto critiche entusiastiche, ha diretto lo spettacolo off-broadway The Long Shrift.

Venezia 71: a Frances McDormand il Persol Tribute To Vesionary Talent Award 2014

La Biennale di Venezia e Persol annunciano che è stato attribuito all’attrice statunitense Frances McDormand il Persol Tribute to Visionary Talent Award 2014 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Il Direttore della Mostra, Alberto Barbera, a proposito di questo riconoscimento ha dichiarato: “L’originalità e la grandezza del talento di Frances McDormand sono ben rappresentate da Olive Kitteridge, un progetto che lei stessa ha iniziato, opzionando i diritti del romanzo di Elizabeth Strout, e di cui è anche produttore esecutivo. Un’altra grande incarnazione della sua visione, alla quale rendiamo omaggio con questo premio. Dalla lunga esperienza in teatro, al cinema e alla televisione, condotta sempre all’insegna della ricerca della verità, la carriera di Frances McDormand non è solo il percorso di una straordinaria attrice, ma riflette una visione coerente dell’arte e del mondo, spesso in un felice e consapevole contrasto con  il sistema di valori oggi dominante”.
 
Fabio d’Angelantonio, President Sunglass Hut e Chief Marketing Officer Luxottica Group, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di continuare la nostra collaborazione con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, giunta quest’anno alla decima edizione consecutiva. PERSOL TRIBUTE TO VISIONARY TALENT AWARD celebrerà quest’anno un’artista unica nel suo genere. È un onore per noi premiare Frances McDormand, un talento che rispecchia perfettamente le caratteristiche che rendono Persol un riferimento intramontabile negli accessori di prestigio: arte, autenticità, passione e unicità”.
La consegna del Persol Tribute to Visionary Talent Award 2014 a Frances McDormand avrà luogo alla 71. Mostra di Venezia lunedì 1 settembre, alle 16.30 in Sala Grande (Palazzo del Cinema). A seguire, sarà presentato fuori concorso, Olive Kitteridge diretto da Lisa Cholodenko (Usa) con Frances McDormand, Richard Jenkins, Bill Murray, John Gallagher Jr., Zoe Kazan, una serie in quattro puntate che nasce dall’adattamento dell’omonimo romanzo di Elizabeth Strout, vincitore del Premio Pulitzer. I produttori esecutivi di Olive Kitteridge sono Gary Goetzman, Tom Hanks, Frances McDormand e Jane Anderson; la miniserie, scritta da Jane Anderson e prodotta da Playtone / As Is, debutterà sulla HBO negli Stati Uniti il prossimo novembre.
Persol è per il decimo anno sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
 
Frances McDormand ha ricevuto quattro nomination agli Academy Awards, con Mississippi Burning – Le radici dell’odio (1988), Quasi famosi (2000), North Country – Storia di Josey (2005) e Fargo (1996), per il quale ha vinto l’Oscar grazie alla sua interpretazione di Marge Gunderson.
Tra gli altri suoi film ricordiamo Promised Land, Moonrise Kingdom, This Must Be The Place, Madagascar 3: Ricercati in Europa, Burn After Reading – A prova di spia, Un giorno di Gloria per Miss Pettigrew, Friends With Money, Laurel Canyon – Dritto in fondo al cuore, Tutto può succedere – Something’s Gotta Give, Wonder Boys, Colpevole d’omicidio, Madeline – Il diavoletto della scuola, Schegge di paura, Stella solitaria, Palookaville, Chattahoochee, Darkman, L’agenda nascosta, America oggi, Oltre Rangoon, Paradise Road, L’uomo che non c’era, Arizona Junior e Blood Simple – Sangue facile. Oltre a Olive Kitteridge, ha prodotto il film che uscirà prossimamente Every Secret Thing, nel quale recitano Diane Lane, Elizabeth Banks e Dakota Fanning.
Frances McDormand ha studiato alla Facoltà di Teatro di Yale. Per il suo lavoro a Broadway ha ricevuto il Tony Award, il Drama Desk Award e l’Outer Critics Circle Award per la sua interpretazione in Good People, scritto da David Lindsay-Abaire e diretto da Daniel Sullivan. Tra le sue apparizioni sul palcoscenico, ricordiamo quelle negli spettacoli The Country Girl diretto da Mike Nichols a Broadway, Far Away di Caryl Churchill, diretto da Stephen Daldry al New York Theatre Workshop, Un tram che si chiama Desiderio, per la cui performance nel ruolo di Stella ha ricevuto una nomination ai Tony, The Sisters Rosenzweig diretto da Daniel Sullivan al Lincoln Center Theatre, The Swan al Public Theatre, Un tram che si chiama Desiderio (questa volta nei panni di Blanche) al Gate Theater di Dublino, ed Edipo di Dare Clubb, insieme all’attore Billy Crudup, alla Blue Light Theater Company. Insieme alla compagnia The Wooster Group si è esibita in To You, The Birdie! and North Atlantic.

Venezia 71: a Frances McDormand il Persol Tribute

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Frances McDormandLa Biennale di Venezia e Persol annunciano che è stato attribuito all’attrice statunitense Frances McDormand il Persol Tribute to Visionary Talent Award 2014 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

Il Direttore della Mostra, Alberto Barbera, a proposito di questo riconoscimento ha dichiarato: “L’originalità e la grandezza del talento di Frances McDormand sono ben rappresentate da Olive Kitteridge, un progetto che lei stessa ha iniziato, opzionando i diritti del romanzo di Elizabeth Strout, e di cui è anche produttore esecutivo. Un’altra grande incarnazione della sua visione, alla quale rendiamo omaggio con questo premio. Dalla lunga esperienza in teatro, al cinema e alla televisione, condotta sempre all’insegna della ricerca della verità, la carriera di Frances McDormand non è solo il percorso di una straordinaria attrice, ma riflette una visione coerente dell’arte e del mondo, spesso in un felice e consapevole contrasto con  il sistema di valori oggi dominante”.

Fabio d’Angelantonio, President Sunglass Hut e Chief Marketing OfficerLuxottica Group, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di continuare la nostra collaborazione con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, giunta quest’anno alla decima edizione consecutiva. PERSOL TRIBUTE TO VISIONARY TALENT AWARD celebrerà quest’anno un’artista unica nel suo genere. È un onore per noi premiare Frances McDormand, un talento che rispecchia perfettamente le caratteristiche che rendono Persol un riferimento intramontabile negli accessori di prestigio: arte, autenticità, passione e unicità”.

La consegna del Persol Tribute to Visionary Talent Award 2014 a Frances McDormand avrà luogo alla 71. Mostra di Venezia lunedì 1 settembre, alle 16.30 in Sala Grande (Palazzo del Cinema). A seguire, sarà presentato fuori concorso, Olive Kitteridge diretto da Lisa Cholodenko (Usa) con Frances McDormand, Richard Jenkins, Bill Murray, John Gallagher Jr., Zoe Kazan, una serie in quattro puntateche nasce dall’adattamento dell’omonimo romanzo di Elizabeth Strout, vincitore del Premio Pulitzer. I produttori esecutivi di Olive Kitteridge sono Gary Goetzman, Tom Hanks, Frances McDormand e Jane Anderson; la miniserie, scritta da Jane Anderson e prodotta da Playtone / As Is, debutterà sulla HBO negli Stati Uniti il prossimo novembre.

Persol è per il decimo anno sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

Frances McDormand ha ricevuto quattro nomination agli Academy Awards, con Mississippi Burning – Le radici dell’odio (1988), Quasi famosi (2000), North Country – Storia di Josey (2005) e Fargo (1996), per il quale ha vinto l’Oscar grazie alla sua interpretazione di Marge Gunderson.

Tra gli altri suoi film ricordiamo Promised Land, Moonrise Kingdom, This Must Be The Place, Madagascar 3: Ricercati in Europa, Burn After Reading – A prova di spia, Un giorno di Gloria per Miss Pettigrew, Friends With Money, Laurel Canyon – Dritto in fondo al cuore, Tutto può succedere – Something’s Gotta Give, Wonder Boys, Colpevole d’omicidio, Madeline – Il diavoletto della scuola, Schegge di paura, Stella solitaria, Palookaville, Chattahoochee, Darkman, L’agenda nascosta, America oggi, Oltre Rangoon, Paradise Road, L’uomo che non c’era, Arizona Junior e Blood Simple – Sangue facile.

Oltre a Olive Kitteridge, ha prodotto il film che uscirà prossimamente Every Secret Thing, nel quale recitano Diane Lane, Elizabeth Banks e Dakota Fanning.

Frances McDormand ha studiato alla Facoltà di Teatro di Yale. Per il suo lavoro a Broadway ha ricevuto il Tony Award, il Drama Desk Award e l’Outer Critics Circle Award per la sua interpretazione in Good People, scritto da David Lindsay-Abaire e diretto da Daniel Sullivan. Tra le sue apparizioni sul palcoscenico, ricordiamo quelle negli spettacoli The Country Girl diretto da Mike Nichols a Broadway, Far Away di Caryl Churchill, diretto da Stephen Daldry al New York Theatre Workshop, Un tram che si chiama Desiderio, per la cui performance nel ruolo di Stella ha ricevuto una nomination ai Tony, The Sisters Rosenzweig diretto da  Daniel Sullivan al Lincoln Center Theatre, The Swan al Public Theatre, Un tram che si chiama Desiderio (questa volta nei panni di Blanche) al Gate Theater di Dublino, ed Edipo di Dare Clubb, insieme all’attore Billy Crudup, alla Blue Light Theater Company. Insieme alla compagnia The Wooster Group si è esibita in To You, The Birdie! and North Atlantic.

Venezia 71: a Carlo Verdone il Premio Robert Bresson 2014

carlo verdoneE’ stato assegnato a Carlo Verdone il Premio Robert Bresson 2014, conferito da Fondazione Ente dello Spettacolo e Rivista del Cinematografo, durante la 71esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Nella motivazione del premio si legge: “Lucido interprete della grande commedia, Carlo Verdone ha saputo ricollocare la tradizione italiana delle maschere e della comicità popolare sul difficile campo d’indagine della società e della cultura”.

“Dedico il premio Bresson a mio padre e a Sergio Leone”. Con queste parole l’attore-regista ha ritirato il premio. Parlando poi del suo ruolo di giurato alla Mostra di Venezia, ha sottolineato: “Per ora non c’è molta unanimità, ma io difenderò i miei film”.

Fonte: ANSA

Venezia 71, Nymphomaniac: Uma Thurman sul red carpet [Video]

Si è tenuta ieri nella serata la premiere ufficiale della proiezione fuori concorso di Nymphomaniac, versione estesa, di Lars Von Trier. All’evento erano presenti Charlotte Gainsbourg, Uma Thurman

Uma thurman 3Nymphomaniac è il nuovo, controverso e provocatorio film di Lars von Trier, che sarà rilasciato negli Stati Uniti suddiviso in due lungometraggi; uno in uscita a marzo e l’altro ad aprile. La prima parte ha esordito nelle sale pochi giorni fa, il 21 marzo, la seconda, invece, e attesa per il 18 aprile 2014.

La protagonista del film è Charlotte Gainsbourgche interpreterà il ruolo di una ninfomane. Con lei sul set anche Shia LaBeoufUma Thurman e Willem Dafoe.

Di seguito la sinossi ufficiale del film:

“Il film è la storia poetica e selvaggia del viaggio erotico di una donna dalla sua nascita fino all’età di cinquant’anni, raccontata dalla protagonista, la ninfomane Joe. Una fredda sera d’inverno l’anziano scapolo Seligman trova Joe in un vicolo, è stata picchiata. La porta a casa sua, e cerca di curarla, chiedendole nel frattempo informazioni sulla sua vita. Ascolta così il racconto in otto capitoli la storia della sua complicata e lussuriosa vita, ricca di coincidenze fortuite e collegamenti.

 

Venezia 71, Lars Von Trier: il prossimo progetto sarà una serie tv

Lars Von Trier Venezia 71E’ il giorno di uno dei registi più provocatori di sempre, Lars Von Trier e il suo Nymphomaniac versione estesa. Ebbene il regista non si è presentato alla Conferenza stampa del film però ha dato ancora una volta prova di sé, presenziando in diretta via skype e rispondendo a solo tre domande riportate via telefono dal protagonista del film

Tra le varie domande la produttrice del film, autorizzata da Lars in persona ha annunciato che il prossimo progetto i Von Trier sarà una serie televisiva. Non ha rivelato altri dettagli ma ha aggiunto “Sarà qualcosa di incredibile, qualcosa che non avete mai visto prima in televisione”.

Nymphomaniac è il nuovo, controverso e provocatorio film di Lars von Trier, rilasciato negli Stati Uniti suddiviso in due lungometraggi; uno uscito a marzo e l’altro ad aprile.

La protagonista del film è Charlotte Gainsbourgche interpreterà il ruolo di una ninfomane. Con lei sul set anche Shia LaBeoufUma Thurman e Willem Dafoe.

Di seguito la sinossi ufficiale del film:

“Il film è la storia poetica e selvaggia del viaggio erotico di una donna dalla sua nascita fino all’età di cinquant’anni, raccontata dalla protagonista, la ninfomane Joe. Una fredda sera d’inverno l’anziano scapolo Seligman trova Joe in un vicolo, è stata picchiata. La porta a casa sua, e cerca di curarla, chiedendole nel frattempo informazioni sulla sua vita. Ascolta così il racconto in otto capitoli la storia della sua complicata e lussuriosa vita, ricca di coincidenze fortuite e collegamenti.

Venezia 71, Good Kill: Ethan Hawke pilota schizofrenico

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Venezia 71, Good Kill: Ethan Hawke pilota schizofrenico

Good Kill Ethan HawkeArrivato al lido per presentare Good Kill, il regista Andrew Niccol e il cast composta da Ethan Hawke, January Jones, Zoë Kravitz. Il film in concorso alla 71esima edizione del Festival di Venezia è stato accolto tiepidamente dalla stampa accreditata. Ecco le foto dell’incontro stampa avvenuto alla fine della proiezione.

Ethan Hawke rivela sul suo personaggio:  “La complessità del mio personaggio sta proprio in questa schizofrenia: da una parte vuole mettere la sua vita a servizio del Paese e dunque accetta di entrare nel Drone Programme, ma dall’altra il fatto di non essere più in pericolo lo fa sentire un codardo. Fino a perdere il suo senso distintivo tra giusto e sbagliato, cioè il senso ultimo della sua vita”. 

Alla divina January Jones invece gli è stato chiesto la differenza tra il suo personaggio e quello di Mad Men:

“Non c’è niente che mi lega ai miei personaggi. Così come non c’è nulla in comune tra di loro, tra le donne che interpreto in Good Kill e la Betty Draper di Mad Men: se non il fatto di essere entrambe due mogli che prendono una loro decisione”.

Inoltre il produttore Zev Foreman rivela “Abbiamo mostrato la sceneggiatura al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ma si è rifiutato di appoggiarci. Con The Hurt Locker l’appoggio ce l’avevano dato ma poi ce l’hanno tolto”.

Venezia 71, Fuori concorso: Italy in a Day di Gabriele Salvatores

Italy in a DayIl 02 settembre è anche il giorno di un altro film italiano, questa volta fuori concorso. Si tratta di  Italy in a Day. Un giorno da italiani, il documentario diretto da Gabriele Salvatores.

Italy in a Day è l’edizione italiana, curata da Gabriele Salvatores, di un progetto di Ridley Scott: è stato chiesto agli italiani di inviare dei video realizzati con qualsiasi mezzo (telecamere, smartphones, fotocamere) da girare durante le 24 ore del 26 ottobre 2013. Desideri, sogni, paure, riflessioni, qualsiasi cosa considerata importante che accadeva quel giorno o anche, semplicemente, quello che si vedeva dalla finestra di casa. Italy in a Day è 44.197 video ricevuti, oltre 2200 ore di immagini, 632 video montati, una squadra di 40 selezionatori coordinati da Massimo Fiocchi e Chiara Griziotti. Italy in a Day è un diario emotivo, un censimento delle emozioni e dei pensieri degli italiani, una confessione laica, la voglia di condividere i propri sentimenti attraverso le immagini, un collettivo psicodramma italiano, di volta in volta tenero, arrabbiato, divertente o disperato. Ma anche una coinvolgente riflessione, sincera e senza filtri intellettuali, sul senso stesso di questo nostro viaggio sul pianeta Terra, in questi anni. Nell’epoca della comunicazione digitale, della condivisione istantanea, dello strapotere delle immagini Italy in a Day è il primo esperimento italiano di film collettivo, dove il materiale narrativo (le immagini e i pensieri) vengono forniti da chiunque ne abbia voglia e l’organizzazione del racconto è affidata a chi lo fa per mestiere. Non un social network, ma un social movie realizzato con passione, rispetto e senso di responsabilità, senza rinunciare a uno “sguardo necessario” e al punto di vista personale sulla realtà.

Tutte le foto:[nggallery id=1017]

La 71ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 27 agosto al 6 settembre 2014. Anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Luisa Ranieri. Il film di apertura del festival sarà Birdman, del regista Alejandro González Iñárritu.

Venezia 71, Foto: Milla Jovovich, John Leguizamo e Anton Yelchin

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Venezia 71, Foto: Milla Jovovich, John Leguizamo e Anton Yelchin

Arrivati al lido Milla Jovovich, John Leguizamo e Anton Yelchin che hanno presentato alla stampa il loro film Cymbeline di Michael Almereyda che fa parte della selezione Orizzonti della 71esima edizione della Mostra d’arte cinematografica di Venezia.

La giovane figlia del leader di una gang decide di disobbedire al padre e sposare l’uomo che ama. Ma il padre non si dà per vinto e costringe la figlia a divorziare: l’uomo amato dalla ragazza partirà per l’esilio mentre lei rimarrà reclusa nelle sue stanze finché non si deciderà a sposare il prescelto del padre. Quattordici anni dopo Hamlet, Hawke e Almereyda tornano a lavorare assieme per adattare per il grande schermo un’altra opera di William Shakespeare.

La 71ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 27 agosto al 6 settembre 2014. Anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Luisa Ranieri. Il film di apertura del festival sarà Birdman, del regista Alejandro González Iñárritu.

Venezia 71, Foto: Andrew Garfield, Michael Shannon, Owen Wilson e ..

Parata di Star al Festival di Venezia 2014 ieri, infatti al lido sono sbarcati Andrew Garfield, Michael Shannon, Owen Wilson, Peter Bogdanovich che hanno presentato rispettivamente 99 Homes e She’s Funny That Way.Ecco tutte le foto di ieri di seguito:

99 Homes vede nel cast anche Laura Dern, Tim Guinee, J.D. Evermore, Noah Lomax, Deneen Tyler, Donna DuPlantier.

Siamo a Orlando, Florida. Un film incentrato sulla crisi immobiliare. Dennis è un giovane padre di famiglia sfrattato dalla sua casa da un agente immobiliare che lavora per le banche: Mike, uomo affamato di potere che gira con una pistola. Nella situazione drammatica nella quale si trova, farebbe di tutto per riavere indietro la sua casa. Dennis finisce per accettare di lavorare per Mike e si trova così ad avere a che fare con la corruzione dell’industria immobiliare. Nel momento in cui i suoi problemi finanziari iniziano a sanarsi, la sua coscienza è ormai gravemente danneggiata e i rimorsi lo perseguitano.

She’s Funny That Way – Owen Wilson interpreta un regista di Broadway, sposato, che si innamora di una prostituta diventata attrice e cerca di aiutarla ad avanzare nella sua carriera. La Aniston interpreta un terapeuta con la madre in riabilitazione. Le riprese si sono tenute a New York.

Venezia 71, Foto: Alexandra Daddario e Ashley Greene

Venezia 71, Foto: Alexandra Daddario e Ashley Greene

Era oggi anche il giorno di Joe Dante e del suo , film fuori concorso alla 71esima edizione del Festival di Venezia.Sul lido arrivate le due protagonisti Ashley Greene, Alexandra Daddario accompagnate dal protagonista Anton Yalchin. Ecco le foto: [nggallery id=1017]

Commento del regista
Burying the ex conferenceEx. Tutti ne abbiamo. Ma ogni tanto, c’è quella speciale. Quella che continua a tornare. Nonostante abbiamo cercato di andare avanti, di seppellire il passato e imparato ad amare di nuovo, le ex sono a distanza solo di una telefonata, di un messaggio o di una visita a sorpresa… Ho sempre creduto che i migliori film di zombi fossero quelli in cui i non-morti sono una metafora di un tema più grande e universale: come i rapporti interrazziali in Night of the Living Dead, la paura della malattia in 28 Days Later, o il consumo di massa, come gli zombi senza cervello che attaccano un centro commerciale in Dawn of the Dead. Eppure, con tutta la “spettacolarizzazione” del genere che è seguita negli anni, nessuno ha mai usato uno zombi per impersonare una ex che non vuole andarsene, almeno finora. Burying the Ex è uno zom com, una nuova interpretazione dei generi della commedia romantica/zombi che proverà una volta per tutte che certi rapporti non muoiono mai…

Max (Anton Yelchin) è un bravo ragazzo che decide di andare a vivere con Evelyn (Ashley Greene), la sua bellissima ragazza. La loro relazione però diventa complicata quando Evelyn si rivela un incubo, maniaca del controllo e manipolativa. Max vuole troncare al più presto la storia, ma ha paura di dirlo a lei. Il caso gli viene in soccorso quando Evelyn è coinvolta in un incidente e muore. Max incontra dopo non molto tempo Olivia (Alexandra Daddario), una ragazza carina che potrebbe essere la sua anima gemella. Scopre presto che Evelyn è risorta dalla tomba e determinata a riprendersi il suo fidanzato, che potrebbe a sua volta diventare uno zombie.

Venezia 70: Zoran vince il premio del pubblico della Settimana della Critica

Zoran il mio nipote scemoIl Premio del Pubblico RaroVideo per il miglior film della 28. Settimana Internazionale della Critica, nell’ambito della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, è stato assegnato al film ZORAN, IL MIO NIPOTE SCEMO di Matteo Oleotto.

 Il premio, del valore di 5.000 euro, sarà consegnato da Mimmo Calopresti oggi, venerdì 6 settembre, alle ore 16.30 presso la Terrazza Maserati all’Hotel Excelsior. Ritirerà il premio il regista Matteo Oleotto.

 Sarà presente anche la delegazione del film di chiusura, fuori concorso, Las Analfabetas di Moises Sepulveda con Paulina Garcia.

 Sabato 7 settembre in Sala Casinò alle ore 11:30 è in programma la proiezione aggiuntiva del film vincitore.

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70. Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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Venezia 70: VI AR BAST! (We are the best) recensione

VI AR BAST! (We are the best)Stoccolma, 1982. Bobo, tredici anni, affronta con una certa intraprendenza la propria adolescenza inquieta. La sua amica del cuore è la coetanea Klara, con la quale condivide una fiera marginalità rispetto agli altri compagni di scuola. Bobo suona il basso e Klara la batteria, amano il punk, vorrebbero una band tutta loro. La svolta avviene quando conoscono Hedvig, bravissima a suonare la chitarra (classica). La convertono al rock e a tagliarsi i capelli suscitando l’ira della madre e finalmente, suonano. Il loro motto è: “Il punk non è mai morto”. Sono inseparabili, finché incontrano un ragazzo già affermato nell’emergente giro “rockettaro” della città, e del quale si invaghiscono sia Bobo che Klara. Il film è tratto dal romanzo a fumetti Aldrig Godnatt di Coco Moodysson, moglie del regista.

In una mostra del cinema che mostra prevalentemente la solitudine e il disagio dell’essere umano, il film di Moodysson con protagoniste tre ragazzine alle soglie dell’adolescenza che restano insieme superando litigi e gelosie, è una bella boccata d’aria. Non tanto perchè infonde nuovamente una certa speranza nel genere umano, non solo cinico, traditore e violento come mostrato da molti dei film  visti fino adesso, ma che sa dare il giusto valore ad un aspetto importante della vita quale è l’amicizia.

Le ragazzine protagoniste vogliono essere speciali ma non solitarie, cercano di inserirsi in un contesto di appartenenza, il movimento punk, che però in quegli anni in Svezia, come nel resto d’Europa veniva abbandonato dalle mode, superato dalla disco music, facile nella patria degli ABBA.

La musica è un elemento importante in tutti i film di Moodysson, gli ABBA erano anche nella colonna sonora del suo film più conosciuto, Together, così come al regista piace raccontare la Svezia degli anni passati, nel film appena citato si ricordavano le comuni e la vita nella Stoccolma anni ‘70, in questo siamo negli anni ‘80.

Le ragazzine sono libere, rivoluzionarie, almeno per i parametri dei loro tredici anni, periodo della vita in cui quasi tutto è tollerato dallo scroccare le patatine da un locale fast food, al chiamare un ragazzo sconosciuto cercando il numero nell’elenco.

Viene facile citare Spring breakers a questo punto, che era al Lido giusto un anno fa: ma le adolescenti punk, non sensibili al loro corpo che coprono con maglioni oversize e il rifiuto del make up del film del regista svedese sono distanti sideralmente dalle sensuali ma comunque ragazzine terribili in bikini di Harmony Korine. In tutti e due i casi, sono alla ricerca di qualcosa, probabilmente di definire la propria posizione nel mondo, quale sia il metodo giusto non è dato sapere, nè giudicare.

VI AR BAST! (We are the best) è in concorso nella sezione Orizzonti ed alla proiezione ufficiale è stato applaudito da pubblico e giornalisti molto calorosamente.

Venezia 70: un commento sui vincitori

Venezia 70: un commento sui vincitori

Venezia 70-vincitoriSi è conclusa da pochi minuti la cerimonia di premiazione della 70esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, mentre impazzano ancora in Sala Grande i festeggiamenti di Gianfranco Rosi e della sua squadra per la vittoria del Leone d’Oro a Sacro GRA, documentario italo-francese che ha portato a casa un premio che definire inaspettato è dire poco.

Sacro GRA posterTutti i pronostici che la stampa e il pubblico si sono divertiti a fare nelle ultime ore sono andati in fumo in due sole parole, quando Bernardo Bertolucci, presidente di Giuria di Venezia 70, ha annunciato il titolo del film che è costato a Rosi fatica e impegno e circa due anni di riprese. Resta con un contentino Philomena, di Stephen Frears, che aveva tanto commosso pubblico e critica; al film britannico va infatti il premio per la Migliore sceneggiatura, firmata dall’interprete Steve Coogan e da Jeff Pope. Il film aspirava senza dubbio a premi più prestigiosi, come la Coppia Volpi alla migliore protagonista, Judi Dench, ma tutto sommato la sceneggiatura è a tutti gli effetti il punto forte del film, per cui in questo caso Bertolucci e compagnia non sono poi tanto andati lontano dalla “giustizia” popolare. Premio Speciale della Giuria a Die Frau Des Polizisten, film tedesco di Philip Groning: per questo film si sono invece avverate le previsioni, dal momento che secondo l’opinione comune non era un film da Leone, ma allo stesso tempo ha intrinseco un valore morale e artistico che non poteva passare inosservato.

Premio indiscutibilmente meritato per il giovane Tye Sheridan, il protagonista di Joe di David Gordon Green, che ha senza dubbio davant a sè un futuro radioso, dopotutto i contendenti a questa categoria erano davvero pochi. Il premio ai giovani, si sa, mette tutti più o meno d’accordo, mentre la Coppa Volpi per le migliori interpretazioni potrebbero di contro creare qualche discussione in più: il premio per la migliroe interpretazione femminile ad Elena Cotta è stato un riconoscimento dovuto e gradito, perchè la grande attrice di teatro ha davvero brillato in Via Castellana Bandiera di Emma Dante, anche se tutti davano per vincitrice la Dench di Philomena. La grande attrice inglese però è una fuoriclasse, talmente superiore che avrebbe dovuto gareggiare fuori concorso, per cui la Cotta non è una scelta che ci dispiace molto. La Coppa Volpi al migliore attore è andata invece a Themis Panou, grande interprete protagonista di Miss Violence, il film greco di Alexandros Avranas, e anche questa scelta sconvolge i pronostici che davano per favorito Scott Haze di Child of God.

miss violence recensione poster

Desta perplessità il Gran Premio della Giuria a Jiaoyou di Tsai Ming-liang, seppure figurava trai pronostici dati per certi. Miss Violence si aggiudica anche il Leone d’Argento per la migliore regia, premio che, a parte la forza e la bellezza del film, poteva essere assegnato con più giustizia ad Amos Gitai per il suo Ana Arabia.

Del Leone d’Oro abbiamo già detto: Sacro GRA convince a tal punto la Giuria di Venezia 70 da farsi assegnare l’ambita statuetta a quattro zampe, ma l’idea è che il Presidente di Giuria Bertolucci abbia ignorato i favoriti (tra cui Tom à la Ferme) e i preferiti ( Philomena su tutti).

La 70esima edizione si chiude quindi con un giudizio spiazzante, che ha strappato applausi inaspettati e che ha reso felice tutti i “freak” che si muovo intorno al GRA e che Rosi ha filmato nel corso del suo lungo lavoro.

Venezia 70: The Canyons recensione del film con Lindsay Lohan

The-Canyons-Lindsay-Lohan-James-Deen3Arriva il giorno 3 e al lido di Venezia è il turno The Canyons, film fuori concorso diretto da Paul Schrader con Lindsay Lohan, James Deen, Nolan Gerard Funk, Amanda Brooks. Pellicola che segna il ritorno dopo la riabilitazione di Lindsay Lohan e incentrato sul sesso, amore e stravizi della Los Angeles peccaminosa.

Un thriller contemporaneo a sfondo sessuale, girato in digitale e con un basso budget. La storia è incentrata su cinque ragazzi di una ventina d’anni che inseguono il potere, l’amore e il sesso, tra crimini e momenti di redenzione: Christian, un produttore cinematografico che ama filmare i suoi rapporti sessuali; Tara, la sua fidanzata; Ryan e Gina, due giovani attori che recitano in un horror prodotto da Christian; Lindsay, un’ex attrice diventata insegnante di yoga.

the-canyons-posterThe Canyons segna anche un altro ritorno illustre al cinema, quello del regista di American Gigolo Paul Schrader, che ritorna dietro la macchina da prese dopo l’ultimo apprezzabile Adam Resurrected, datato 2009. Tuttavia, nonostante le premesse della sua carriera The Canyons, sin dall’inizio si rivela essere un film con tante ambizioni ma con scarsi risultati. In primis per una sceneggiatura che ha ben poco di originale e si muove su un filone di racconto già visto e detto, diventando un eco lontano di film già usciti. Ormai la Los Angeles peccaminosa è stata raccontata e dipinta talmente tante volte che riuscire a dargli un punto di vista davvero nuovo e unico diventa un’impresa anche per i più grandi. Paul Schrader in verità prova a dare al film qualcosa di diverso e a conferirgli un tratto di unicità ma vuoi per un cast al di sotto delle aspettative e una storia che invece di crescere con il racconto si appiattisce con il trascorrere dei minuti, diventa una pellicola sempre più prevedibile è perfettamente in linea con realtà e vicende che già si conoscono.

The Canyons più che un fuori concorso di grandi attese sembra essere un’occasione persa, sia per coloro che hanno creato il film ma soprattutto per un programma che considerato l’importante ricorrenza avrebbe meritato più attenzione.

Venezia 70: Scarlett Johansson in Under the Skin

Venezia 70: Scarlett Johansson in Under the Skin

Continua con il suo programma la settantesima edizione della Mostra d’Arte cinematografica di Venezia, ieri abbiamo visto sul red sfilare Tom Hardy e Terry Gilliam, oggi invece è il gran giorno della diva e bellissima Scarlett Johansson che accompagna il film in concorso Under the Skin di Jonathan Glazer. Purtroppo però il film ha ricevuto un po’ di fischi a fine proiezione stampa. La pellicola è tratto dall’omonimo romanzo di Michel Faber Sotto la pelle e vede Scarlett Johansson nel ruolo di Isserley, un’aliena che percorre le autostrade deserte a caccia di prede umane, sfruttando la sua bellezza come esca. Isserley avrà modo di conoscere e apprezzare la natura degli uomini e delle donne e mettere così in dubbio la propria identità e origine aliena.

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70.

Venezia 70: Poster di Philomena con Judi Dench

Venezia 70: Poster di Philomena con Judi Dench

In concorso a Venezia 70, Philomena di Stephen Frears si mostra oggi nella sua prima locandina.

Sarà presentato domani alla Mostra di Venezia Philomena, il nuovo film di Stephen Frears (The Queen). Protagonista della pellicola tratta da una storia vera, la grande Judi Dench, affiancata da Steve Coogan che ha inoltre scritto la sceneggiatura insieme a Jeff Pope. Dopo aver ammirato il trailer del film qualche settimana fa, è apparso oggi il primo poster di Philomena, che sarà distribuito in Italia dalla Lucky Red. Vi riportiamo qui di seguito il poster e la sinossi ufficiale del film.

Rimasta incinta da adolescente in Irlanda nel 1952, Philomena venne chiusa nel convento di Roscrea, dove si presero cura di lei in quanto “donna caduta nel peccato”. Quando suo figlio era ancora piccolo, le suore lo portarono via per darlo in adozione in America. Philomena dedicò i cinquant’anni seguenti alla ricerca del bambino, ma senza alcun successo. Poi conobbe Martin Sixsmith, un giornalista politico stanco del mondo che restò affascinato dalla sua storia. Insieme, i due partirono per l’America per affrontare un viaggio che non solo avrebbe gettato luce sulla storia straordinaria del figlio di Philomena, ma avrebbe anche creato un legame di un’intensità inaspettata tra Philomena e Martin. Il film è una narrazione avvincente sull’amore umano e sulla perdita che in definitiva celebra la vita.

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