Mentre in Italia ancora aspettiamo
Knight of Cups e mentre è stato
ufficializzato il suo prossimo Weightless
dalla sua collaboratrice di lunga data Sarah
Green, Terrence
Malick è pronto a mostrarci le prime immagini del suo
Voyage of Time, un documentario in IMAX
che si presenta come un inno alla Terra.
Ecco le immagini in alta
risoluzione:
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Voyage of Time è un progetto che
Malick aveva in cantiere da oltre 30 anni, e che metterà nuovamente
insieme la squadra di produttori di The Tree of Life, tra
cui Dede Gardner, Nicolas Gonda (che ha anche
prodotto To the Wonder), Sarah Green
(The New World), Brad
Pitt, Grant Hill e Bill Pohlad.Tra i produttori esecutivi
figurano invece Tanner Beard, Mary Bing, Yves
Chevalier e Donald Rosenfeld. Secondo le
prime indiscrezioni, Brad Pitt potrebbe essere
anche una delle voci fuori campo del film.
Voyage of
Time è una celebrazione del pianeta Terra, un vero e
proprio viaggio nel tempo, dalla nascita dell’universo fino al suo
collasso finale. Il film, a cui Malick lavora dal 1970, verrà
rilasciato nel 2016, probabilmente in due differenti versioni.
Ecco una nuova featurette
sottotitolata in italiano che ci porta dietro le quinte di
Animali Fantastici e Dove
Trovarli che ci porta dentro il magico mondo di
Newt Scamandro (Eddie Redmayne).
Animali fantastici dove
trovarli uscirà il 18 novembre 2016, e avrà come
protagonista Newt Scamandro, autore
de Gli animali fantastici dove trovarli, che avrà
esattamente 23 anni. Il film sarà ambientato a New York, 70 anni
prima delle vicende di Harry Potter. Nel cast Eddie
Redmayne, Katherine Waterston, Ezra Miller, Dan
Folger e Alison Sudol.
La sinossi: Newt Scamandro
intendeva fermarsi a New York solamente per poche ore, ma le
circostanze gli imposero di restare…
Gli animali fantastici
dove trovarli vedrà il debutto della scrittrice
stessa, J.K.Rowling, come sceneggiatrice,
affiancata da Steve Kloves, sceneggiatore dei
film di Harry Potter. Alla
produzione ci sarà David Heyman, mentre
David Yates sarà il regista.
Le più grandi e affascinanti storie
romantiche ci dicono che i vero eroi rivelano se stessi di notte,
quando le luci si spengono. Al chiarore lunare, quelli che di
giorno sembrano innocui personaggi, indossano la propria maschera
speciale e diventano altro: è ciò che in parte succede a Jonathan
Pine, direttore e “custode” notturno di un lussuoso hotel nel
centro del Cairo. In The Night
Manager siamo verso la fine degli anni ’90,
nella capitale egiziana scoppiano rivolte e il popolo è in
subbuglio. Quando il presidente Mubarak dichiara le sue dimissioni,
è festa tra le strade piene di fumo e polvere; ma mentre il
conflitto politico è aspro, una vicenda parallela corre e incontra
Jonathan, che si ritroverà invischiato in una questione altrettanto
complessa e pericolosa per le sorti mondiali.
Un incalzante incipit apre il primo
dei sei episodi di The Night Manager, la
nuova serie di produzione americana presentata durante la 66°
Berlinale e prossimamente in onda sulla BBC One e in Italia su Sky
Atlantic. Tratta dal romanzo di John le Carrè
“Il direttore di notte” del 1993, si pregia della qualità
artistica di illustri attori britannici, a cominciare dal
protagonista Tom Hiddleston. L’attore conquista quasi in
solitario la scena del pilot a cui pian piano vengono aggiunti gli
altri personaggi interpretati da
Hugh Laurie,
Olivia Colman ed
Elizabeth Debicki, per ora avvolti da una patina di
mistero che contraddistingue il prodotto.
Melodramma e spionaggio: sono
queste le due matrici fondamentali di The Night
Manager, la cui regia è stata affidata alla
danese Susanne Bier (Oscar per In un mondo migliore, ma anche regista di Love is all you need e Una folle passione); dietro profondi scenari e ampie
panoramiche sulle location, la sua mano classica e delicata affonda
nella performance molto controllata di Tom Hiddleston, perfetto gentleman d’azione in
un racconto sia romantico che avvincente. In attesa di conoscere
gli sviluppi futuri, siamo sicuri che il taglio di Le Carrè, già
apprezzato nell’adattamento cinematografico de La Talpa,
donerà a questa miniserie l’occasione di intrattenere senza troppo
stupore.
Anomalisa, il
celebre film in animazione stop-motion, passo a uno,
diretto da Charlie Kaufman.
Un aereo di linea procede lento,
camuffandosi candido fra le nuvole rosee che si avviano alla fine
del giorno. Michael osserva tutto dal finestrino, mentre uno
sconosciuto gli stringe la mano per paura. A terra, ad aspettarlo,
la pioggia copiosa di Cincinnati, un tassista che ama chiacchierare
e un fattorino puntiglioso e gentile. C’è però qualcosa di strano
tutt’intorno, e un ronzio inizia a farsi strada nella mente dello
spettatore: ogni personaggio ha volto e voce uguali. Donne e
uomini, capi e impiegati, mogli e figli, nessuna differenza, un
autentico shock per noi che guardiamo ma non per il nostro
protagonista, poiché siamo esattamente nei suoi occhi.
Anomalisa –
Una favola agrodolce per adulti, che invita a seguire proprio
le parole di Cyndi Lauper
La società alla quale è abituato a
parlare, ma soprattutto a evitare per isolarsi il più possibile,
non ha sfumature, tutto è piatto, monotono, freddo e sterile,
compresi i sentimenti. Forse il lato più triste fra gli altri, se
persino chi ami non ha parole dolci nei tuoi confronti, se tuo
figlio pensa solo a che regalo gli porterai di ritorno dal viaggio
di lavoro, e niente di più. Può accadere però che nella notte una
voce nuova, diversa, si faccia strada fino all’orecchio; che un
viso particolare, unico, inciampi sulla tua strada, cambiando ogni
prospettiva. Lisa non è certo perfetta, è bassina, non è
propriamente una modella e porta con vergogna una cicatrice sopra
l’occhio destro, maldestramente coperta da un ciuffo cadente. Una
piccola anomalia, che nel patinato universo creato insieme a
Michael ispira un gioco di parole,
Anomalisa. Poche ore per ritrovare
l’entusiasmo perduto, la passione, l’orizzonte, galoppando
oniricamente verso un finale poetico ma obbligato, arreso alla
realtà dei fatti ma aperto all’interpretazione dello
spettatore.
Charlie Kaufman,
che ricorderete per i visionari e immortali Se Mi Lasci Ti Cancello e
Essere John Malkovich, prende dalla sua
parte il maestro dello stop-motion Duke Johnson
per creare un film delizioso, immaginifico, dalla regia dinamica ed
estroversa capace di sospendere il fiato al suo pubblico.
Gran parte del lavoro spetta però
ai dialoghi, che hanno il complicato compito di muovere i pupazzi
su schermo con ironia e significato. Fra le righe la disperazione
della routine, dell’accontentarsi, del non dare e non cercare
abbastanza; del perdere di vista l’essenza delle cose, e rimediare
d’un tratto facendo l’amore dopo otto anni o cantando ad alta voce
Girls Just Want To Have Fun, senza
paure.
Anomalisa–
Una favola agrodolce per adulti, che invita a seguire proprio
le parole di Cyndi Lauper, a ripetere come un
mantra quel verso che recita “I want to be the one to walk in
the sun”, voglio essere la sola a camminare nel sole,
per ritrovare la nostra voce, la nostra unicità.
Lo chiamavano Jeeg
Robot di Gabriele Mainetti: Enzo
Ceccotti entra in contatto con una sostanza radioattiva. A causa di
un incidente scopre di avere un forza sovraumana. Ombroso,
introverso e chiuso in se stesso, Enzo accoglie il dono dei nuovi
poteri come una benedizione per la sua carriera di delinquente.
Tutto cambia quando incontra Alessia, convinta che lui sia l’eroe
del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d’acciaio.
Il Club di
Pablo Larrain: Chiusi in una casa isolata in una
piccola città sul mare quattro sacerdoti vivono insieme come in una
sorta di prigione per espiare i peccati commessi in passato. Vivono
osservando un regime rigoroso sotto l’occhio vigile di una custode,
quando la fragile stabilità della loro routine viene interrotta
dall’arrivo di un quinto uomo, appena caduto in disgrazia, che
porta con sé il suo passato oscuro.
Anomalisa
di Charlie Kaufman, Duke Johnson:
Michael Stone, marito, padre e apprezzato autore del libro “How May
I Help You Help Them?” (Come posso aiutarvi ad aiutarli?) è un uomo
paralizzato dall’ordinarietà della sua vita. In occasione di un
viaggio d’affari a Cincinnati dove deve tenere una conferenza ad un
congresso di professionisti del settore servizio clienti, pernotta
al Fregoli Hotel. Lì scopre, con sua grande meraviglia, una
possibile via di uscita dalla sua disperazione nei panni di una
rappresentante di una ditta di dolci di Akron di nome Lisa, una
donna senza grandi pretese che potrebbe essere o meno il grande
amore della sua vita.
Amore, furti e altri
guai di Muayad Alayan: Mousa, ladro
di auto palestinese, si trova in difficoltà quando ruba la macchina
sbagliata. Quella che pensava fosse un’auto israeliana ed un modo
semplice per fare soldi nel suo campo profughi impoverito risulta
essere un carico di sfortuna quando scopre nel bagagliaio un
soldato israeliano rapito da militanti palestinesi. Mousa tenta,
inoltre, di riavvicinarsi alla donna amata e, nel frattempo, sogna
di emigrare in Italia per giocare nella Fiorentina e trova un
procuratore palestinese che gli promette di realizzare questo
sogno.
God’s not
dead di Harold Cronk: Ispirato ad un
avvenimento realmente accaduto, il film racconta di una matricola
universitaria che sfida un prestigioso professore di filosofia,
rischiando ben più della propria carriera accademica, per difendere
la tesi a lui più cara: l’ESISTENZA di DIO.
Gods of
Egypt di Alex Proyas: Gods of Egypt
è un film d’azione e avventura ispirato alla mitologia dell’antico
Egitto. Lo spietato Dio delle Tenebre, Set, ha usurpato il trono
facendo precipitare nel caos l’impero, un tempo pacifico e
prospero. La sopravvivenza del genere umano è in pericolo ma un
uomo eroico, chiederà aiuto al potente dio Horus, e intraprenderà
un viaggio per salvare il mondo e il suo grande amore. Un’epica
battaglia contro Set e i suoi seguaci porterà dei e mortali
nell’oltretomba mettendo a dura prova il loro coraggio.
Good Kill
di Andrew Niccol: Il film racconta la storia del
Maggiore Tommy Egan, un pilota di caccia con una lunga esperienza
sul campo in Afghanistan e Iraq. La precisione, l’attenzione ma
anche la paura e l’adrenalina caratterizzano le giornate dell’uomo
che, ad un certo punto, si trova costretto a rivoluzionare le sue
abitudini. Dagli aerei e dai cieli oltreoceano, Tommy si troverà a
lavorare a pochi km di distanza dalla sua casa e dalla sua famiglia
a Las Vegas, in un cubicolo comodo e accogliente, a pilotare
aeromobili a pilotaggio remoto, più comunemente noti come
droni.
Tiramisù
di Fabio de Luigi: Antonio Moscati è sposato con
Aurora, una donna dolce ma tutta d’un pezzo. Nella loro vita
bazzicano spesso il cognato di Antonio, il cinico Franco, trentenne
divorziato con una figlia di sette anni e che cambia modella ogni
settimana, e Marco, perennemente depresso perché la sua enoteca è
sempre vuota a causa del suo atteggiamento sciatto e disfattista, e
di conseguenza ha accumulato tanti debiti. Antonio fa il
rappresentante di prodotti farmaceutici, e gira con poco successo
ed entusiasmo gli studi dei medici della mutua, cercando ogni
giorno di vendere le sue garze e le sue bende. Alla sua
frustrazione quotidiana, si è aggiunto ultimamente anche il timore
che sua moglie Aurora, possa stancarsi presto di lui e del suo non
essere un vincente. Finché un giorno Antonio, dimentica in uno
studio medico un tiramisù fatto da Aurora e che lui avrebbe dovuto
portare alla Caritas. Un medico lo assaggia, e la vita di Antonio
cambia…
Secondo Forbes, Jennifer
Lawrence è la nominata agli Oscar più pagata, per un
cifra nove volte superiore alla seconda in classifica.
Nonostante le sue battaglie e il compenso inferiore rispetto ai
suoi colleghi per American Hustle,
l’attrice sta contrattando bene i suoi ingaggi.
Sempre secondo Forbes, la Lawrence
ha incassato circa 52 milioni in retribuzioneprima delle imposte tra giugno 2014
e giugno 2015, una cifra attribuitaper buona misura alla sua
partecipazione al franchise di Hunger
Games. La paga per Joy
e il contratto con Dior hanno sicuramente contribuito.
La Lawrence distanzia di ben nove
volte la seconda attrice più pagata tra le nominate agli Oscar, che
non raggiunge i 6 milioni nello stesso periodo.
Nel 2015 la Lawrence è stata in
definitiva l’attrice più pagata in assoluto, ereditando il “trono”
di Sandra Bullock del 2014, quando fu
nominata per Gravity.
Che sai anche la preferita
dall’Academy, quest’anno, è da vedere.
La parità di genere a Hollywood
sembra molto lontana, considerando le rivendicazioni che con la
grossa eco che dal discorso di premiazione di Patricia Arquette
agli Oscar del 2015 è arrivata forte e potente fino a oggi e alla
vigilia degli Oscar 2016.
Pochi ruoli importanti per donne,
poche registe e poche maestranze del gentil sesso. È un dato di
fatto, ma è anche vero che ultimamente si sta sviluppando un
fenomeno molto interessante che consiste nel trasformare ruoli
pensati per uomini in ruoli da donna. Eccone qualche esempio
recente:
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Mentre in alcuni casi si tratta di
vere e proprie riscritture, in altri casi siamo di fronte a un
progetto pensato di nuovo, da principio. Esempio del primo caso è
Il Segreto dei Suoi Occhi, il remake
americano che ha per protagonista Julia Robert nel
ruolo che fu di Ricardo Darín nell’originale del
2009. Nel secondo caso invece poniamo alla vostra attenzione
l’operazione Ghostbusters, in cui i due
film degli anni ’80 vengono ripresi e omaggiati con una storia
tutta nuova e con delle protagoniste donne.
Si chiama We Do It
Together la compagnia di produzione no profit che si
prefigge di incentivare il coinvolgimento delle donne
nell’industria hollywoodiana e del cinema e della televisione in
generale.
Il gruppo è stato fondato da un
gruppo di donne, esponenti di spicco della comunità artistica di
Hollywood e rappresentante di una varietà culturale e etnica che fa
ben sperare per i futuri progetti della casa di produzione e per la
battaglia all’uguaglianza di cui tanto si è discusso in questo
ultimo mese post-nomination agli Oscar 2016.
Tra le più note e famose citiamo
Jessica Chastain, Freida Pinto, Queen
Latifah, Catherine Hardwick, Hany Abu-Assad, Ziyi Zhang, Amma
Asante, Juliette Binoche, Marielle Heller, Katia Lund, Małgorzata
Szumowska, Alysia Reiner, Haifaa Al Mansour.
La compagnia raccoglierà
finanziamenti da sponsor governativi e di corporazioni, oltre alle
donazioni individuali per investire in film i quali, creando
profitto dovrebbero creare una realtà autosostenuta. Il primo
progetto della nuova casa di produzione sarà annunciato al Festival di Cannes 2016.
Il ricordi di Heath
Ledger è vivo in tutti noi cinefili che abbiamo amato e
apprezzato le sue performance da attore. E oggi sulle pagine
del The Hollywood Reporter il padre
dell’attore torna a parlare del film e del suo Oscar vinto
postumo.
Di quella sera nel
particolare Kim
Ledger ricorda: Non avevamo ancora
metabolizzato del tutto il fatto di averlo perso, ma allo stesso
tempo sapevamo che quel premio era il riconoscimento per ciò che
lui considerava il suo miglior lavoro da attore”.
Poi Kim rivela la
mostra permanente che sarà dedicata al figlio e allestita
nel Western Australian Museum di
Perth (città natale di Ledger) che oltre alla
Statuetta comprenderà anche cimeli come il costume di
Ledger nel film di Christopher Nolan, lettere, diari e anche
sceneggiature firmate dall’attore. La statuetta infine andrà alla
figlia Matilda come giusto che sia:
Michelle vuole che l’Oscar
rimanga al sicuro nel museo ora. Ma ogni cosa è lì per Matilda:
quando potrà e si sentirà di prenderlo, lo farà.
Continuano le riprese
di Guardiani della Galassia
2, l’attesissimo sequel del film di successo
Marvel Studios diretto da
James
Gunn. Ebbene oggi inizia anche a lavorare
l’attriceKaren
Gillan che ritorna nei panni di Nebula. Al momento sappiamo molto
poco sul ruolo di Nebula, e anche se nel primo film era
dalla parte dei cattivi, corre voce che il suo ruolo in questo
sequel dovrebbe essere un po’ più “morbido”
In Guardiani della
Galassia Volume 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno sicuramente Chris Pratt, Zoe
Saldana, Dave Bautista e in veste di
doppiatoriVin
Diesele Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista (Benicio Del Toro), Yondu
(Michael Rooker) e Nebula (Karen
Gillan). Tra le new entry Pom
Klementieff. Il film arriverà al cinema il 5 marzo
2017.
Mentre cresce l’attesa per la notte
degli Oscar 2016, il profilo ufficiale di
The Walking Dead della
AMC ha diffuso divertenti versioni
alternative dei poster dei film nominati sono in versione
The Walking
Dead; dunque Daryl diventa
protagonista di Joy al posto di Jennifer Lawrence, mentre il
Governatore è trai protagonisti di The Hateful
Eight e molto altro. Eccoli tutti nella nostra
gallery:
Vi ricordare il famoso ratto che
Jared Leto ha regalato
a Margot Robbie durante lo
sviluppo di Suicide Squad, mentre costruiva
il suo personaggio Joker. Ebbene a quanto pare il topo è vivo e
vegeto ed è rimasto a Toronto in buona compagnia dato che oggi il
regista Guillermo del Toro ci convive mentre prepara
l’annunciato sequel, Pacific
Rim 2. Eccolo in una foto postata dal
regista:
Suicide
Squad si concentrerà sulle gesta di un gruppo di
supercattivi dei fumetti DC che accettano di svolgere incarichi per
il governo in modo da scontare le loro condanne.
Il film arriverà al cinema
il 5 agosto del 2016, mentre la data d’uscita italiana sarà
probabilmente spostata nell’autunno.Nel cast
vedremo Will
Smith nei panni di Deadshot, Margot
Robbie in quelli di Harley Quinn, Jay
Courtney nel ruolo di
Capitan Boomerang, Cara
Delevingne sarà Enchantress, Joel Kinnaman nei panni di Rick
Flag, Viola Davis nel ruolo di Amanda
Waller e Jared
Leto sarà l’atteso Joker.
Trama: Un’agenzia governativa
segreta arruola i super cattivi in prigione per eseguire pericolose
missioni promettendo loro in cambio la libertà.
“Temendo le azioni incontrastate
di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e
fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più
riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte
per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e
Superman in guerra, sorge
qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto
prima”.
Ricordiamo
che Batman v Superman: Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v Superman : Dawn
of Justice arriverà nelle sale
italiane il 24 marzo 2016.
L’assenza di immagini ufficiali di
Spider Man tratte dall’attesissimo
Captain America Civil War potrebbe aver
indotto i fan più curiosi a spingersi un po’ troppo in là con
l’immaginazione. Alcuni, infatti, pensano di aver finalmente
trovato la prima potenziale foto del nuovo Uomo Ragno nell’artwork
contenuto in un biglietto da visita di Alex Alonso della Marvel.
Naturalmente non esiste nessuna
conferma in merito. Noi vi proponiamo comunque l’immagine di
seguito, in attesa di saperne di più…
In Captain America Civil War lo
schieramento di Cap sarà formato da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente
13 e Occhio di Falco. Quello di Iron Man invece da Vedova Nera, War
Machine, Black Panther e Vision. Al momento non è ancora chiaro che
parte prenderanno Spider-Man e Scarlet Witch.
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Sinossi: Captain America: Civil War si svolge subito
dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve
Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali
causati dalla loro lotta per proteggere il mondo. Dopo che la città
di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente
internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni
politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un
consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere
l’intervento del team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers
che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e
malvagio avversario.
Arriva dall’Hollywood Reporter la
notizia che il premio Oscar Shirley MacLaine si è
unita al cast di La
Sirenetta, nuovo adattamento in live-action della
celebre favola di Hans Christian Andersen. Il film
sarà prodotto dagli MVP Studios e diretto da Chris
Bouchard su una sceneggiatura di Blake
Harris. Del cast faranno parte anche Poppy
Drayton (The Shannara Chronicles)
e Loreto Peralta. Le riprese del film
inizieranno a marzo in Georgia.
Questo nuovo adattamento non deve
essere confuso con quello della Working Title ad
opera della regista Rebecca Thomas (inizialmente
nelle mani di Sofia Coppola), sempre basato sulla
popolare fiaba e con protagonista Chloe Grace
Moretz.
Arriva dall’Hollywood Reporter la
notizia che Michael B. Jordan, star di
Creed Nato Per Combattere visto anche in
Fruitvale Station e nel deludente reboot di Fantastic
Four, unirà nuovamente le forze con la MGM:
il giovane attore, infatti, è stato scelto come protagonista del
nuovo remake di Il Caso Thomas Crown,
film del 1968 diretto da Norman Jewison e interpretato da Faye
Dunaway e Steve McQueen.
Si tratta, in realtà, del secondo
remake della celebre pellicola: già nel 1999, infatti, è stato
prodotto un remake della pellicola, Gioco a
due, diretto da John McTiernan ed interpretato da
Pierce Brosnan e Rene Russo. Nel nuovo remake, Jordan interpreterà
il ruolo che nell’originale fu di Steve McQueen. Al momento non
sappiamo né chi dirigerà il film né quale attrice affiancherà
Jordan. Vi terremo aggiornati.
Di seguito la trama del film
originale: Thomas Crown, quarantenne uomo d’affari particolarmente
abile, noto playboy e già ricchissimo, progetta e porta a termine
un grosso furto ai danni di una banca con la quale aveva in
precedenza avuto rapporti d’affari. Il tutto avvalendosi di uomini
che non lo conoscono. Poiché la polizia è incapace di trovare
qualche indizio, la compagnia assicuratrice invia una detective per
indagare, affascinante e perspicace. La donna, dopo varie ricerche,
aiutata dal suo intuito, riesce a risalire allo stesso Crown, ne
diventa amica e, senza preamboli, lo accusa del furto ma non ha
prove per dimostrarlo. Mentre si svolge questa silenziosa
battaglia, fra i due nasce una forte simpatia e quindi l’amore.
Fallito un tentativo di trovare un compromesso con la compagnia,
Crown propone alla ragazza di fuggire con lui in Brasile, ma lei è
combattuta fra il dovere e l’amore. Una sera allora, per farla
decidere, Crown le rivela che tenterà un altro colpo grosso dandole
un appuntamento nel luogo dove verrà portata la refurtiva. La donna
rivela tutto alla polizia: il colpo riesce ma all’appuntamento
giunge solo un biglietto di Crown che, in nome dell’amore, invita
la donna a raggiungerlo in Brasile.
Dopo l’annuncio del casting di
Emily Blunt (Edge of Tomorrow, Into
the Woods, Sicario) nell’iconico ruolo che fu di Julie
Andrews, sembra che la Walt Disney
Pictures abbia trovato anche l’erede di Dick Van
Dyke, interprete dello spazzacamino Bert
in Mary Poppins.
Secondo quanto riportato da Variety,
la star di Broadway Lin-Manuel Miranda (famoso per
aver recitato nei musical In the Heights e
Hamilton) è entrato in trattative per interpretare Jack, un
personaggio molto simile a quello interpretato da Van Dyke. Il
film, un sequel dell’originale, sarà diretto da Rob
Marshall, che ha già lavorato con la Blunt in Into the
Woods.
Marshall si cimenterà di nuovo con
il musical, dopo Into the Woods, e
racconterà una storia ambientata 20 anni dopo le vicende del primo
film.
La sceneggiatura sarà curata da
David Magee mentre alla coppia composta da
Marc Shaiman e Scott Wittman avrà
il difficile compito di scrivere le nuove musiche.
Tutti conoscono la storia del film
del 1964, diretto da Robert Stevenson e con
Julie Andrews e Dick Van Dyke
protagonisti, in cui una tata magica interviene a casa Banks per
riconciliare i genitori di Jane e Michael con il loro discoli
pargoli. La storia era basata sui romanzi di P.L.
Travers, come ci ha insegnato Saving Mr
Banks di John Lee Hancock del
2013, con Emma Thompson nei panni della Travers e
Tom
Hanks come Walt Disney.
L’originale Mary
Poppins era ambientata nel 1910 e quindi si immagina
che questo film racconterà invece gli anni ’30. Il film, un
musical, potrebbe basarsi sul primo romanzo sequel di Mary Poppins,
Mary Poppins Comes Back.
Il film sarà prodotto da
John DeLuca e Marc Platt, la
stessa squadra di Into the Woods.
La Paramount Pictures ha finalmente
ufficializzato l’uscita di xXx the Return of Xander
Cage, l’atteso terzo capitolo della saga action con
protagonista Vin
Diesel: il film arriverà nelle sale il 20
gennaio 2017.
Con Vin Diesel, nel cast di xXx
the Return of Xander Cage, ci sono Tony Jaa, Jet Li,
Nina Dobrev, Deepika Padukone, Ruby Rose, Samuel L.
Jackson e Toni Collette.
D.J. Caruso dirige
il film su una sceneggiatura di F. Scott Frazier.
Le riprese sono attualmente in corso tra Toronto e la Repubblica
Dominicana.
Arriva da Deadline la notizia che
Tye Sheridan (The Tree of Life, Joe, X-Men:
Apocalypse) sarà il protagonista dell’adattamento
cinematografico di Ready Player One
diretto da Steven Spielberg.
Nel cast del film sono stati
confermati da tempo Olivia Cooke, nei panni della
protagonista, e Ben Mendelson, che invece sarà il
villain. La pellicola uscirà il 30 marzo 2018.
La storia del libro, scritto da
Ernest Cline, vede come protagonista Wade Watts,
un teenager che scappa dai luridi sobborghi in cui vive per
raggiungere OASIS, un mondo virtuale e utopico dove i cittadini
posso vivere vite alternative. Quando l’eccentrico creatore di
OASIS muore decide di lasciare il suo impero al vincitore di una
grande caccia al tesoro, a cui Wade partecipa scontrandosi con la
realtà di concorrenti senza scrupoli, pronti a tutto pur di
accaparrarsi il bottino.
Ogni appassionato di cinema ha un
desktop personalizzato a dovere sul proprio pc. Un film, una scena
particolare, l’attore preferito. Un cinefilo si riconosce
dallo sfondo del proprio computer. Di seguito vi proponiamo diverse
immagini iconiche di grandi film che starebbero benissimo sul
desktop di uno dei nostri lettori.
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Da
Nosferatu a The
Revenant, la gallery comprende film di tutte le
epoche e per tutti i gusti. Ci sono i classici dell’horror,
come L’Esorcista o il
Dracula di Coppola, oppure le commedie
classiche come Cenerentola a Parigi, e ancora le possenti immagini
di Mad Max Fury Road o l’evocativo
tramonto di Apocalypse Now.
Qual è la vostra immagine preferita
e quale il vostro desktop?
Da qualche anno un fenomeno
abbastanza preoccupante sta investendo la produzione Disney: la
genderizzazione dei suoi prodotti. Non parlo solo della rigorosa
suddivisione degli scaffali dei Disney Store, con Frozen da una parte e i supereroi
Marvel sul lato opposto; parlo
proprio dei film stessi.
Tra gli ingredienti della ricetta
quasi secolare del buon film Disney c’è proprio l’obiettivo di
creare un prodotto per tutti. Idealmente il pubblico di riferimento
sono le famiglie, ma questo non significa attirare principalmente i
bambini e fare in modo che i genitori tollerino a malincuore le due
ore di visione per far contenti i pargoli. Significa invece, e
questo gli artisti lo sanno benissimo, creare storie “a strati”, su
vari livelli di comprensione, pensate per essere universali. In
questo modo ognuno, a prescindere dalla sua età, dal suo essere
maschio o femmina, dalla sua cultura etc. potrà trovare il suo
personale motivo per apprezzare un film Disney. Che sia
riconoscersi in determinati valori, che sia l’amore per la musica o
che sia banalmente l’apprezzare l’animazione come arte,
potenzialmente ogni tipo di spettatore può trovare una ragione per
uscire soddisfatto dalla sala del cinema. Non è un processo di
costruzione scontato, e non tutti gli studi lo applicano… ma del
resto Walt era un genio.
Per questo è decisamente
preoccupante ciò che sta avvenendo da qualche anno a questa parte,
cioè da quando i film Disney si sono (volutamente?) divisi in due
filoni: il “princess movie” e quello che porta l’orribile dicitura
di “boy movie”, ovvero ciò che è “altro”, categoria che solitamente
comprende le storie originali. Di fatto non è cambiato proprio un
bel niente: gli artisti continuano a lavorare con la stessa formula
e i loro film continuano a piacere proprio a tutti, ma la Disney è
ormai una multinazionale e questo fa sì che la creatività e la
tradizione debbano spesso sottomettersi al volere del marketing. E
così i prodotti di Frozen si rivolgono esclusivamente
alle bambine, mentre Ralph Spaccatutto cerca di incontrare
il favore dei maschietti appassionati di videogame. Questa era una
distinzione totalmente inesistente fino a pochi anni fa.
Definireste forse Il Re Leone o Lilli e il Vagabondo film “per
maschi” solo perché non c’è una principessa? Ovviamente no.
Qualcosa potrebbe cambiare,
però, con l’arrivo al cinema di
Zootropolis. L’ultimo lungometraggio dei
Walt Disney Animation Studios nasce dall’incontro tra due
menti brillanti che hanno firmato due grandi successi degli ultimi
anni: Byron Howard, regista di Rapunzel, film che ha riportato la
Disney sotto le luci della ribalta dopo molti anni di crisi, e
Rich Moore, autore di Ralph
Spaccatutto, quella che per me è la pellicola
migliore realizzata da casa Disney negli ultimi anni. Sia Howard
che Moore hanno messo la loro esperienza al servizio di Zootropolis creando di fatto una
situazione anomala in tutto il discorso che abbiamo fatto finora.
Perché Zootropolis è forse il primo film
che dopo tanto tempo viene davvero presentato in modo genuino per
quello che è: un film per tutti.
Zootropolis prende il meglio di Howard e
di Moore, e dunque il meglio di entrambi i mondi. C’è il
coloratissimo universo immaginario tutto da esplorare, un po’ alla
Ralph o alla San Fransokyo di Big Hero 6. Ci sono i temi del
pregiudizio, dell’outsider, della ricerca di sé stessi e
dell’autodeterminazione che avevamo già trovato in
Ralph. E allo stesso tempo c’è una
protagonista femminile che non ha assolutamente nulla da invidiare
a una principessa, che è determinata, crede nei suoi sogni, qualche
volta si demoralizza, ha i suoi alti e bassi e ha persino una sorta
di “I want song” che serve a esternare i suoi pensieri, i
suoi desideri e le sue ambizioni.
Unendo il meglio dei due filoni e
utilizzando come protagonisti gli animali, che hanno alle spalle
una tradizione che può risalire fino a Topolino,
Zootropolis è forse il miglior esempio
degli ultimi anni per comprendere qual è la formula Disney. Dopo il
boom di Frozen, tale formula viene spesso
associata a “fiabe e principesse canterine”. I protagonisti del
film, la volpe Nick e la coniglietta Judy, fortunatamente, ci
ricordano che c’è anche molto altro. Ci sono innanzitutto storie
senza tempo, ma anche senza genere e senza età. Storie semplici su
valori condivisi: l’amore, l’amicizia, il coraggio, l’uguaglianza,
l’umiltà. Soprattutto, storie che vogliono ispirare ad adottare
quella precisa visione del mondo, dell’arte e del futuro.
Dopotutto, quella Disney è una formula, ma è anche una
filosofia.
A questo punto sarà curioso vedere
come si muoverà il marketing e come reagirà il pubblico quando nel
2018 uscirà Gigantic, il film che
potrebbe davvero fare la differenza, essendo una fiaba… senza
principessa protagonista.
A quanto pare i piccoli fan del
mutante con lo scheletro di adamantio dovranno farsi da parte.
Sembra infatti che Wolverine 3 sarà
effettivamente vietato ai minori non accompagnati.
Avevamo già parlato di questa
eventualità ma, nel post Deadpool, era
legittimo immaginare che la scelta potesse essere stata
condizionata dall’esito positivo del film con Ryan Reynolds. Sembra invece che il
divieto fosse insito nella sceneggiatura già scritta in tempi non
sospetti da Michael Green.
Secondo quanto riporta
THR: alcuni insider dicono che il threequel di Wolverine,
ancora senzaun titolo, che James Mangold comincerà a dirigere entro
un mese, è sempre stato destirano a un rating R, vietato ai minori
non accompagnati, a causa del livello di violenza che era contenuto
nella sceneggiatura di Michael Green.
Non ci sono dettagli ulteriori sulla
trama, ma è possibile che questo “livello di violenza”
possa essere effettivamente quello di Old Man Logan
(come
dicevamo qui).
Vi ricordiamo che
Wolverine 3 ha un’uscita prevista pr il 3
Marzo 2017. Alla regia confermato invece James
Mangold.
Dopo l’annuncio ufficiale cresce
l’attesa sul film di Dungeons &
Dragons e oggi il produttore Roy Lee
sulle pagine di Collider ha parlato dell’adattamento.
Secondo Lee il film
sarà “Guardiani della Galassia in
un universo come quello di Tolkien. I film dello Hobbit e del
Signore degli Anelli hanno una serietà di fondo, quindi vedere
qualcosa di divertente in quel tipo di mondo – qualcosa di spassoso
in stile Predatori dell’Arca Perduta – sarebbe inedito per le
persone.”
Sull’inizio della lavorazione:
“Non credo si andrà oltre quest’anno per il via libera,
specialmente perché la Warner Bros. ha già svariati
franchise come quello DC, quello LEGO e l’universo di Harry Potter
in espansione. Vedono Dungeons & Dragons come un
possibile multiverso, con spin-off del primo film ambientati
nei Forgotten Realms e i film successivi in mondi
diversi.”
Dungeons & Dragons
è un gioco di ruolo fantasy creato da Gary Gygax e Dave
Arneson, pubblicato per la prima volta nel gennaio 1974 dalla
Tactical Studies Rules (TSR), compagnia fondata da Gygax poi
trasformata nella TSR Hobbies, e dal 1997 in poi dallaWizards of
the Coast. D&D, che ha fornito lo spunto alla nascita di
tutto il filone editoriale legato ai giochi di ruolo, è tra questi
il più diffuso e conosciuto, con una stima di circa 20 milioni di
giocatori, traduzioni in molte lingue e oltre 1 miliardo di dollari
di vendite di manuali ed accessori fino al 2004. Come per
altri giochi di ruolo prodotti nei primi anni di diffusione di
questo genere editoriale ha un nome che contiene
un’allitterazione nella doppia “D” di Dungeons &
Dragons.
Luca Marinelli è lo
Zingaro nella nuova clip di Lo chiamavano Jeeg
Robot, il film di Gabriele
Mainetti acclamato al Festival del Cinema di Roma che vede nel
cast anche Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli,
che arriverà al cinema il 25febbraio con Lucky
Red.
Di seguito la trama del film: Enzo
Ceccotti entra in contatto con una sostanza radioattiva. A causa di
un incidente scopre di avere un forza sovraumana. Ombroso,
introverso e chiuso in se stesso, Enzo accoglie il dono dei nuovi
poteri come una benedizione per la sua carriera di delinquente.
Tutto cambia quando incontra Alessia, convinta che lui sia l’eroe
del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d’acciaio.
Lo Chiamavano Jeeg
Robot, film rivelazione della Festa del Cinema di Roma di
Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria, Luca
Marinelli e Ilenia Pastorelli, sarà in
sala a partire dal 25 febbraio 2016.
Il canale Youtube di Screen
Junkies ha realizzato un magnifico montaggio si trailer onesti
che riguardano gli otto film nominati agli Oscar 2016 nella
categoria miglior film.
The 100-Year-Old-Man Who Climbed Out a Window and
Disappeared
Mad Max: Fury Road
BEST PRODUCTION DESIGN
Mad Max: Fury Road
Bridge of Spies
The Martian
The Revenant
The Danish Girl
BEST COSTUME DESIGN
Carol
Cinderella
The Danish Girl
Mad Max: Fury Road
The Revenant
BEST ORIGINAL SONG
“Earned It” from Fifty Shades of Grey
“Manta Ray” from Racing Extinction
“Til It Happens to You” from The Hunting Ground
“Writing’s on the Wall” from Spectre
“Simple Song #3” from Youth
BEST SOUND EDITING
Sicario
Mad Max: Fury Road
The Martian
The Revenant
Star Wars: The Force Awakens
BEST SOUND MIXING
Bridge of Spies
Mad Max: Fury Road
The Martian
The Revenant
Star Wars: The Force Awakens
BEST ANIMATED FEATURE
Inside Out
Anomalisa
Boy and the World
Shaun the Sheep Movie
When Marnie Was There
BEST FOREIGN LANGUAGE FEATURE
Mustang – France
Son of Saul – Hungary
Theeb – Jordan
A War — Denmark
Embrace of the Serpent — Colombia
BEST DOCUMENTARY FEATURE
Amy
The Look of Silence
Cartel Land
What Happened Miss Simone?
Winter’s on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom
BEST DOCUMENTARY SHORT SUBJECT
Claude Lanzmann: Spectres of the Shoah
A Girl in the River: The Price of Forgiveness
Last Day of Freedom
Body Team 12
Chau
BEST SHORT FILM (LIVE ACTION)
Ave Maria
Day One
Everything Will Be Okay (Alles Wird Gut)
Shok
Stutterer
BEST SHORT FILM (ANIMATED)
Bear Story (Historia de un Oso)
Prologue
Sanjay’s Super Team
We Can’t Live Without Cosmos
World of Tomorrow
I premi saranno assegnati al Dolby
Theatre durante la cerimonia del 28 febbraio che, quest’anno, sarà
condotta da Chris Rock. Il comico torna a condurre
la serata di gala organizzata dall’Academy dopo 11 anni. Aveva già
presentato l’evento nel 2005.
Nel 1986 con The
Dark Knight Returns la DC
Comics insieme a Frank Miller, Klaus
Janson e Lynn Varley, ha cambiato il
modo di vedere Batman in tutto il mondo e quest’anno ricorre il
trentesimo anniversario dall’uscita di quel leggendario fumetto.
Ebbene la DC celebrerà il volume con un’edizione speciale le cui
foto le trovate di seguito.
Nonostante la polemica sugli Oscar
razzisti, Kate Winslet ha deciso che c’è un buon
motivo per partecipare alla cerimonia, oltre al fatto che anche è
tra le
nominate di quest’anno (tra le migliori non protagoniste per
Steve Jobs).
L’attrice ha infatti dichiarato che
sente che si tratterà dell’anno di Leonardo DiCaprio, e dal momento
che i due sono molto amici, lei ha deciso di esserci per sostenere
il suo collega e migliore amico da tanti anni perché finalmente è
probabile che vinca lui la statuetta per il migliore attore
protagonista.
Durante un’intervista per la
promozione di 999, il suo ultimo film in
cui è diretta da John Hillcoat, l’attrice ha
dichiarato che “è stato straordinario per le donne. E credo
proprio che questo sia l’anno di Leo. Lui è il mio più caro amico e
non posso immaginare di non essere lì a sostenerlo. Penso che
queste siano ragioni sufficienti per esserci”.
E voi siete dalla parte di Kate?
I premi saranno assegnati al Dolby
Theatre durante la cerimonia del 28 febbraio che, quest’anno, sarà
condotta da Chris Rock. Il comico torna a condurre
la serata di gala organizzata dall’Academy dopo 11 anni. Aveva già
presentato l’evento nel 2005.
Il regista statunitense
premio Oscar ed esponente di punta della New Hollywood
WilliamFriedkin sarà tra gli ospiti del
Lucca Film Festival e Europa Cinema 2016, la
kermesse cinematografica che si terrà dal 3 al 10
aprile a Lucca e a Viareggio. All’autore di film culto
quali L’esorcista, Il braccio violento della
legge e Vivere e morire a Los Angeles, sarà dedicato
un omaggio che comprenderà la proiezione delle sue pellicole più
note, la consegna del premio alla carriera e una masterclass.
Inoltre, durante la sua permanenza in Italia, sarà realizzato un
documentario dal titolo “Puccini by Friedkin”, che esplorerà il
rapporto del “regista del male” con il grande compositore
lucchese.
Il red carpet del festival, che nei
giorni scorsi ha annunciato anche la presenza del maestro
dello zombie movie George Romero, si tinge sempre più di
“terrore” con la presenza di Friedkin, uno dei maggiori innovatori
dei generi horror e poliziesco nella sezione curata da Daniela
Catelli, Nicola Borrelli e Stefano Giorgi. Friedkin sarà presente
alle attività a lui dedicate in occasione della manifestazione, che
si apriranno il 2 aprile a Lucca con una
conferenza stampa e continueranno la sera del 3 con la
consegna del premio alla carriera, oltre che con la
consegna di un riconoscimento da parte della Fondazione Giacomo Puccini. Dopo la premiazione,
il regista introdurrà al pubblico il film Il salario della
paura. La mattina del 4 aprile, sempre a
Lucca, sarà possibile assistere a una masterclass tenuta dal
regista, che la sera del 5 aprile sarà invece a
Viareggio per la presentazione di Amarcord,
l’indimenticabile capolavoro di Federico Fellini nella versione
restaurata dalla Cineteca di Bologna.
In programma anche una retrospettiva
che comprenderà le pellicole più amate dell’autore. Da
L’esorcista (1973), controversa pietra miliare del cinema
horror, a Il braccio violento della legge (1971), che
riscrisse i parametri del genere poliziesco aggiudicandosi ben
cinque Oscar; da Il salario della paura (1977), storia di
quattro fuorilegge in fuga, a Killer Joe (2011),
adattamento dell’omonimo lavoro teatrale del premio Pulitzer Tracy
Letts, presentato alla 68/ma Mostra di Venezia e con uno
straordinario Matthew McConuaghey nel ruolo di protagonista, per
terminare con Bug (2006), una torbida vicenda in cui la
paranoia è la vera protagonista.
William Friedkin ha diretto il
Gianni Schicchi alla Washington National Opera e Suor
Angelica e IlTabarro alla Los Angeles
Opera’s. Friedkin ha riconosciuto nel confronto con l’opera del
Maestro lucchese:”una delle maggiori soddisfazioni della sua
carriera”. Per questo l’organizzazione del Festival in
collaborazione con la Fondazione Giacomo Puccini produrrà un
documentario di 52 minuti, in cui il regista
statunitense illustrerà il suo rapporto con il grande Maestro
lucchesi. Il documentario sarà il primo di una serie che ogni anno
sarà proposta al testimonial del festival per raccontare la
relazione tra il cinema e l’opera e la musica del
musicista lucchese.
Il Lucca Film Festival e Europa
Cinema, presieduto da Nicola Borrelli, è tra gli eventi di punta
delle manifestazioni organizzate e sostenute dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Lucca, le sue mostre sono prodotte e organizzate
dal Comitato Nuovi Eventi per Lucca, con il sostegno di Banca
Société Générale. Il festival si avvale inoltre del supporto di
Gesam Gas & Luce SpA, Banca Pictet, Banca Generali Private Banking,
Banca Carismi, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Stonecycle, Il
Ciocco S.p.A., Il Ciocco International Travel Service S.r.l.,
Idrotherm 2000, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo, Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca,
Comune di Viareggio, Comune di Barga e della collaborazione di
Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Giacomo Puccini e Puccini
Museum – Casa Natale, Fondazione Centro Arti Visive, CG
Entertainment, Photolux Festival. Si ringraziano anche Lucca Comics & Games, la Fondazione
Carlo Ludovico Ragghianti, la Direzione Regionale di Trenitalia,
Unicoop Firenze e il Corso di Laurea in Discipline dello Spettacolo
e della Comunicazione del Dipartimento di Civiltà e Forme del
Sapere dell’Università di Pisa per la collaborazione.
Il Lucca Film Festival e Europa
Cinema è un evento a cadenza annuale di celebrazione e diffusione
della cultura cinematografica. Attraverso proiezioni, mostre,
convegni e concerti – spaziando dal cinema mainstream allo
sperimentale – il festival riesce a coinvolgere ogni anno un
pubblico sempre più ampio. Nel corso delle edizioni il Festival è
riuscito a distinguersi tra i tanti, mediante programmazioni
audaci, ma al contempo attentamente studiate; è stato capace di
omaggiare personalità affermate del mondo del cinema, di
riscoprirne altre e “scommettere” su di nuove. A coronare il tutto
contribuiscono le belle cornici di Lucca e Viareggio, città in cui
il festival si è ormai imposto, diventando un appuntamento atteso
ed imperdibile in Italia e in Europa.
Ecco il trailer con Michael Fassbender (Macbeth,
Steve Jobs) e Alicia Vikander (Ex Machina, The
Danish Girl) di The Light Between
Oceans, il nuovo film di Derek
Cianfrance (Blue Valentine, Come un tuono) tratto
dall’omonimo romanzo di M.L. Stedman.
The Light Between
Oceans uscirà al cinema in America a ottobre 2016.
Nel cast anche Rachel Weisz. Di seguito la trama
del romanzo:
Isabel ama la luce del faro tra gli
oceani, che rischiara le notti. E adora le mattine radiose, con
l’alba che spunta prima lì che altrove, quasi quel faro fosse il
centro del mondo. Per questo ogni giorno scende verso la scogliera
e si concede un momento per perdersi con lo sguardo tra il blu, nel
punto in cui i due oceani, quello australe e quello indiano, si
stendono come un tappeto senza confini. Lì, sull’isola remota e
aspra abitata solo da lei e suo marito Tom, il guardiano del faro,
Isabel non ha mai avuto paura. Si è abituata ai lunghi silenzi e al
rumore assordante del mare. Ma questa mattina un grido sottile come
un volo di gabbiani rompe d’improvviso la quiete dell’alba. Quel
grido, destinato a cambiare per sempre la loro vita, è il tenue
vagito di una bambina, ritrovata a bordo di una barca naufragata
sugli scogli, insieme al cadavere di uno sconosciuto. Per Isabel la
bambina senza nome è il regalo più grande che l’oceano le abbia mai
fatto. È la figlia che ha sempre voluto. E sarà sua. Nessuno lo
verrà a sapere, basterà solo infrangere una piccola regola. Basterà
che Tom non segnali il naufragio alle autorità, così nessuno verrà
mai a cercarla. Decidono di chiamarla Lucy. Ben presto quella
creatura vivace e sempre bisognosa d’attenzione diventa la luce
della loro vita. Ma ogni luce crea delle ombre. E quell’ombra
nasconde un segreto pesante come un macigno, più indomabile di
qualunque corrente e tempesta Tom abbia mai dovuto illuminare con
la luce del suo faro. Perché sulla terraferma, tra la civiltà, c’è
una donna che spera ancora. Una donna infelice, ma determinata.
Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless.
Trama:
Magico, mostri, dei efolliaregnano neipalazzie nelle piramididella valle
delNiloinquesto film action
d’avvenura ispirato allamitologiaclassicadell’Egitto.
Conla
sopravvivenzadel genere umanoin bilico, uneroeinaspettato
intraprende unemozionante viaggioper salvare il
mondoe salvareil suo vero amore. Set
(Gerard Butler),
lo spietato dio delle
tenebre, ha usurpatoil tronod’Egitto, facendo
precipitare l’impero, una volta
pacifico e ricco,in
caos econflitti. Conpochissimiribellieroici che si
contrappongono al selvaggio governo diSet, Bek(Brenton
Thwaites), un
mortaleaudace eprovocatorio, arruolal’aiuto delpotente
dioHorus(Nikolaj Coster–Waldau) in
un’improbabile alleanzacontro ilsignore del male.
Dato che laloro
battagliamozzafiatocontroSete i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortalidevono superareprove di coraggioe di
sacrificiose sperano diprevalere nellospettacolarescontrofinale.
La data di uscita nelle sale
cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per
il 25 febbraio 2016 anche in 3D.