Un documentario sui presunti
‘messaggi nascosti’ all’interno del capolavoro di Kubrick: sarà
questo il primo lungometraggio di Rodney Ascher, intitolato Room
237 (come la mitologica camera dell’Overlook Hotel teatro del
massacro attorno a cui ruota la vicenda di Jack Torrance e
famiglia).
Il documentario si concentrerà
su varie leggende che negli anni hanno accompagnato il film, e in
particolare sulla teoria secondo cui Kubrick vi avrebbe inserito
una serie di indizi relativi al suo coinvolgimento su quella che
sarebbe la più grande ‘montatura’ degli ultimi cinquant’anni: il
cosiddetto ‘falso allunaggio’ del 1969, un caposaldo delle varie
‘teorie delle cospirazioni’. Commentando il film, Ascher ha
spiegato che nella fase di raccolta del materiale si è imbattuto in
grandi idee costruite su dettagli in apparenza secondari, spesso
molto divertenti ma in qualche caso anche abbastanza
inquietanti.
Citando con eleganza l’omonimo
romanzo di Victor Hugo, nel suo lungometraggio
d’esordio I
miserabili (qui la recensione) il regista
Ladj Ly realizza un affresco sincero e autentico
delle periferie parigine e dei miserabili del nuovo millennio. Il
risultato è un dramma dal ritmo avvincente e adrenalinico, che non
si abbandona a facili condanne e non cade nelle trappole della
faziosità o del vittimismo, dove il confine tra bene e male si fa
assolutamente labile, mentre tutti i personaggi diventano vittime
alla ricerca di un personale riscatto o, più semplicemente, di
sopravvivenza.
Ispirato alle sommosse di Parigi del
2005, il film ha vinto il Premio della Giuria al Festival di
Cannes, il Premio Miglior Rivelazione agli European Film Awards ed
è poi stato candidato al Premio Oscar per la Francia come Miglior
Film Internazionale. Ha poi fatto incetta di candidature e premi ai
César (gli Oscar francesi), dove ha trionfato come miglior film. Il
percorso di I miserabili è dunque costellato di onori e
vittorie, riconoscimenti meritati per un film che ha saputo unire
disagi sociali ad un’idea di cinema particolarmente coinvolgente e
ricca di pathos, dando vita ad un’opera di rara bellezza.
Girato con uno stile
documentaristico, vicino alla realtà dei reali quartieri dove si
svolge la vicenda, I miserabili è dunque uno dei film
europei recenti da non perdere assolutamente, che offre
intrattenimento e profonde riflessioni, dimostrando come gli sconti
mostrati nel film siano senza tempo. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
I miserabili: la trama del
film
Il film segue la storia di
Stéphane, un agente di polizia che si trasferisce
dal comune francese Cherourg a Montfermeil, nella periferia di
Parigi. Egli si integra facilmente nella comunità del piccolo
centro e viene inserito nella squadra anti-crimine al fianco dei
colleghi Chris e Gwada, due
poliziotti esperti e dai metodi decisamente non convenzionali. Ben
presto, Stéphane capirà quanto la situazione tra le gang del
quartiere sia tesa e fragile, una vera e propria bomba ad
orologeria pronta ad esplodere. La goccia che fa traboccare
il vaso è il furto di un leoncino che viene rapito da un circo,
alla cui ricerca vengono chiamati proprio i tre poliziotti.
Stéphane si troverà da qui in poi
costretto a sporcarsi le mani e gli occhi, invischiato in prima
persona nelle miserie dei bassifondi, polveriera di violenza e
criminalità, e comprenderà le difficoltà della polizia nel
mantenere la pace e l’ordine seguendo il sentiero della legalità.
Mentre le ricerche e gli scontri vanno avanti, un drone filma ogni
azione della polizia, divenendo un pericoloso strumento di
denuncia. Sbarazzarsi anche di questo sarà dunque un obiettivo in
più, ma ben presto i tre poliziotti si troveranno letteralmente a
dover fare i conti con i ragazzi del quartiere, giovani disperati
senza più nulla da perdere.
I miserabili: il cast del film
Il cast di I miserabili è
composto quasi interamente da attori non professionisti. L’unico
attore con precedenti esperienze in tale ambito è Damien
Bonnard, già visto in titoli come Dunkirk, Quello che non so di
lei e Wolf Call – Minaccia in alto
mare. Egli interpreta qui il poliziotto Stéphane, nel cui
sguardo lo spettatore può identificarsi. Egli è infatti un
personaggio inizialmente esterno al contesto nel quale si ritrova
catapultato. Qui assiste per la prima volta, come lo spettatore, a
dinamiche e scontri che evidenziano il forte disagio di quartieri
abbandonati a loro stessi. Per la sua interpretazione, Bonnard è
poi stato candidato come miglior attore ai premi César.
Accanto a lui, nei panni dei
colleghi poliziotti Gwada e Chris vi sono gli attori
Djibril Zonga e Alexis Manenti.
Quest’ultimo ha poi vinto il premio come miglior promessa maschile
ai premi César. Categoria in cui era candidato anche Zonga. Fanno
poi parte del cast anche Issa Perica nel ruolo di
Issa, Al-Hassan nei panni di Buzz e Almamy
Kanouté in quelli di Salah. Steve
Tientcheu interpreta il sindaco, mentre Nizar Ben
Fatma è il personaggio noto come lo spilorcio.
Raymond Lopez è Zorro, mentre
Luciano e Jaihson Lopez
interpretano rispettivamente Luciano e Jaihson. Infine, l’attrice
Jeanne Balibar compare nei panni della commissaria
di polizia.
I miserabili: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di I
miserabili grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato
5 agosto alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Lucky
Red ha diffuso il trailer ufficiale de I
Miserabili (recensione)
di Ladj Ly, la pellicola che arriver al cinema dal 30 gennaio 2020
distribuito da Lucky Red.
Ispirato alle sommosse di
Parigi del 2005, il film ha vinto il Premio della Giuria al
Festival di
Cannes, il Premio Miglior Rivelazione agli
European Film Awards ed è attualmente candidato al
Premio Oscar per la Francia come Miglior Film Straniero.
Citando con eleganza
l’omonimo romanzo di Victor Hugo, nel suo lungometraggio d’esordio
il regista Ladj Ly realizza un affresco sincero e autentico delle
periferie parigine e dei miserabili del nuovo millennio: il
risultato è un thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico, che
non si abbandona a facili condanne e non cade nelle trappole della
faziosità o del vittimismo, dove il confine tra bene e male si fa
assolutamente labile, mentre tutti i personaggi diventano vittime
alla ricerca di un personale riscatto o, più semplicemente, di
sopravvivenza. Perché, proprio come affermava Victor Hugo nel suo
celebre romanzo, “non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci
sono solo cattivi coltivatori”.
I Miserabili, la trama
I miserabili, acclamata opera prima
del regista Ladj Ly, è candidato all’Oscar come miglior film
straniero. Girato esattamente dove Victor Hugo aveva ambientato il
suo romanzo, a Montfermeil, nella periferia a un’ora dal cuore di
Parigi si consuma un thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico.
Stéphane, insieme a due colleghi veterani di una squadra
anticrimine, si trova a fronteggiare una guerra tra bande, membri
di un ordine religioso, ragazzini in rivolta. Un semplice episodio
di cronaca diventerà il pretesto per una deflagrante battaglia per
il controllo del territorio, in un tutti contro tutti senza
pietà.
In occasione dell’uscita del film
“I miserabili” di Ladj Ly, disponibile in
esclusiva dal 18 maggio sulla nuova piattaforma
digitale MioCinema.it e sulla Pay
Per View Sky Primafila Premiere, il
disegnatore Marco Dambrosio in arte Makkox offre
il suo particolare punto di vista sul film realizzando un cartoon
originale ispirato alle vicende del film trionfatore al Festival di
Cannes.
Una recensione per
immagini, in cui il disegnatore ripercorre la storia
dell’avvincente poliziesco del regista Ladj Ly ambientato nella
periferia multietnica di Parigi: “A me non piacciono i film
francesi, tranne alcuni (segue una lista di 300 titoli)” –
afferma ironicamente Makkox – “Una lista di 300 film, più uno:
I miserabili. Un (gran) film di Ladj Ly”.
Ispirato alle sommosse di Parigi del
2005, il film “I miserabili” di Ladj Ly
ha vinto il Premio della Giuria al Festival di
Cannes, il Premio Miglior Rivelazione
agli European Film Awards, è stato candidato alPremio Oscar come Miglior Film Straniero e
ha trionfato ai César ottenendo numerosi
riconoscimenti tra cui Miglior Film.
Un affresco sincero e autentico
delle periferie parigine e dei miserabili del nuovo millennio, un
thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico, che non si abbandona
a facili condanne e non cade nelle trappole della faziosità o del
vittimismo, dove il confine tra bene e male si fa assolutamente
labile, mentre tutti i personaggi diventano vittime alla ricerca di
un personale riscatto o, più semplicemente, di sopravvivenza.
Perché, proprio come affermava Victor Hugo nel suo celebre romanzo,
“non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo
cattivi coltivatori”.
Presentato a Cannes 2019 in
Concorso, arriva finalmente in Italia I
Miserabili, il film di Ladj Ly
che inaugura la piattaforma Mio Cinema.
Il titolo parla chiaro, ma forse
non nel modo in cui ci si aspetta. Ly parte, in effetti, dal
classico della letteratura francese scritto da Victor Hugo, ma ne
racconta solo il senso, il nucleo tematico, lasciando da parte
qualsiasi tentativo di trasposizione letterale del romanzo,
evitando l’attualizzazione delle vicende dei ben noti miserabili
protagonisti.
L’operazione di Lyn è invece
fotografica, dal momento che si sofferma su quello che è oggi la
Francia. Il film si apre durante i Mondiali del 2018, precisamente
durante la finale della World Cup, in cui la Francia batte la
Croazia e la nazione sembra felice e pacificata, sotto al tricolore
che sventola, mentre la folla festante inneggia ai propri eroi.
I Miserabili, la periferia della
Ville Lumière
Il racconto si sposta
però rapidamente in periferia, un luogo lasciato in genere fuori
dai racconti glamour che il cinema ha sempre offerto della Città
delle Luci. È come se il percorso di Hugo venisse seguito al
contrario: se l’autore transalpino parte dalle singole miserie dei
suoi protagonisti per raccontarne poi la comunanza in lotta, Ly fa
il contrario e, dalla scena di comunione festosa per la vittoria ai
mondiali, che sembra appianare le differenze e le resistenze di una
città e di un Paese difficile, va a raccontare le singole storie,
le miserie individuali.
E così, siamo trascinati nella
periferia parigina, dove il contrasto sociale è fortissimo,
contrasto tra diverse etnie, tra diversi gruppi criminali, tra
spacciatori e papponi, tra adulti che cannibalizzano lo spazio e
bambini che cercano di trovarne un po’ per loro, imitandoli, tra
criminali e polizia, e tra poliziotti buoni e cattivi.
Così, seguendo le orme de
L’Odio di Mathieu
Kassovitz, ma senza quelle derive violente, I
Miserabili si muove a metà tra la volontà di
raccontare e drammatizzare una condizione sociale problematica e la
giusta distanza che c’è tra una tragedia e il drone che la
inquadra, sempre a debita distanza. L’espediente vuole essere
stilistico, ma il risultato è quello di allontanare sia lo
spettatore che il filmmaker stesso da ciò che racconta, e questa
sensazione di volontà di distanziarsi da quella miseria ce la dà
anche la scelta di seguire, nel loro privato, i poliziotti.
Nuovi Gavroche, che cambiano nome ma non
condizione
L’intenzione è chiara, il regista
vuole a tutti i costi mettere sullo stesso piano entrambi gli
schieramenti, dare spessore e umanità anche a quelli che nella
lotta di classe sono considerati i “cattivi”, tuttavia il risultato
è quello di un appiattimento, così che il racconto perde
profondità, fino alla scena finale.
L’assalto dei ragazzini, contro la
polizia, contro i boss di quartiere, contro qualsiasi tipo di
autorità che li vede relegati ai margini è lo sfogo ultimo, la via
di fuga tragica che, inevitabilmente li porterà a pagare un prezzo
alto per aver osato ribellarsi. Ma Ly non ce lo racconta, chiude
sul nero, e lascia all’oblio quella miseria a cui non è riuscito a
dare giustizia. Novelli Gavroche, quei ragazzini
hanno forse cambiato nome, ma non condizione.
Segno di una realtà viva e
problematica, I Miserabili si limita ad
occupare un territorio incerto, mettendo di continuo della distanza
di sicurezza tra chi racconta e chi viene raccontato e trovando in
questa cautela il suo limite più grande.
I
miserabili di Ladj Ly sarà disponibile in
esclusiva dal 18 maggio suMioCinema.it, la prima
piattaforma digitale dedicata al cinema d’autore
che mette al centro la sala cinematografica e il suo pubblico, nata
da un’idea condivisa di Lucky Red, Circuito Cinema e MYmovies.
Sempre dal 18 maggio il film sarà disponibile anche sulla Pay Per
View Sky Primafila Premiere.
Ispirato alle sommosse di Parigi del
2005, il film “I miserabili” di Ladj Ly
ha vinto il Premio della Giuria al Festival di
Cannes, il Premio Miglior Rivelazione
agli European Film Awards, è stato candidato alPremio Oscar come Miglior Film Straniero e
ha trionfato ai César ottenendo numerosi
riconoscimenti tra cui Miglior Film.
Un affresco sincero e autentico
delle periferie parigine e dei miserabili del nuovo millennio, un
thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico, che non si abbandona
a facili condanne e non cade nelle trappole della faziosità o del
vittimismo, dove il confine tra bene e male si fa assolutamente
labile, mentre tutti i personaggi diventano vittime alla ricerca di
un personale riscatto o, più semplicemente, di sopravvivenza.
Perché, proprio come affermava Victor Hugo nel suo celebre romanzo,
“non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo
cattivi coltivatori”
«Io vengo dalle Banlieue e dal
documentario e mi interessava raccontare la periferia parigina nel
modo più fedele possibile, senza schierarmi». Con questo
assunto parte il lavoro di Ladj Ly per la sua
opera prima, I
Miserabili che, dopo essere uscito in
digitale durante i mesi dell’emergenza sanitaria, arriva in
prima tv su Sky Cinema, venerdì 2 ottobre alle
21.15 su Sky Cinema Due, disponibile anche on
demand su Sky e in streaming su NOW
TV.
Premio della Giuria al
Festival di Cannes nel 2019, l’acclamata opera prima del
regista francese Ladj Ly, è stata candidato all’Oscar come
miglior film internazionale e ha trionfato ai
César ottenendo numerosi riconoscimenti tra cui Miglior
Film. Girato esattamente dove Victor Hugo aveva ambientato il suo
romanzo, a Montfermeil, nella periferia a un’ora dal cuore di
Parigi si consuma un thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico.
Stéphane (interpretato da Damien
Bonnard), insieme a due colleghi veterani di una squadra
anticrimine, si trova a fronteggiare una guerra tra bande, membri
di un ordine religioso, ragazzini in rivolta. Un semplice episodio
di cronaca – il furto di un leone – diventerà il pretesto per una
deflagrante battaglia per il controllo del territorio, in un tutti
contro tutti senza pietà.
«Per cinque anni, ho filmato
con la mia videocamera tutto quello che avveniva nel quartiere e
soprattutto quello che facevano i poliziotti, non li perdevo
d’occhio – ha raccontato Ladj Ly –.
Appena arrivavano, prendevo la videocamera e li filmavo, fino
al giorno in cui ho immortalato un loro vero e proprio abuso. Anche
la storia del furto del leoncino che scatena la collera dei gitani
proprietari del circo che c’è nel film è reale… Ho voluto mostrare
tutta l’incredibile diversità che costituisce la vita nei quartieri
popolari. Abito ancora lì, sono la mia vita e mi piace filmarli.
Sono il mio set cinematografico!».
Mentre aspettiamo il loro
prorompente e divertente arrivo sul grande schermo, i
Minions si divertono a farsi fotografare
in giro, questa volta mascherati da icone della moda e della
cultura pop contemporanea.
Eccoli! [nggallery id=1896]
Di seguito anche una nuova featurette dal film:
La storia
di Minions di Universal Pictures e
Illumination Entertainment inizia all’alba dei tempi. Partendo da
organismi gialli unicellulari,
i Minion si evolvono attraverso i
secoli, perennemente al servizio del più spregevole dei padroni.
Continuamente senza successo nel preservare questi maestri,
dal T-Rex a Napoleone,
i Minion si sono ritrovati senza
qualcuno da servire e sono caduti in una profonda depressione.
Ma
un Minion di nome Kevin ha un piano, e
lui – insieme all’adolescente ribelle Stuart e all’adorabile
piccolo Bob – decide di avventurarsi nel mondo per trovare un nuovo
capo malvagio da seguire per sé e i suoi fratelli.
Il trio si imbarca in un viaggio
emozionante che li condurrà alla loro prossima potenziale
padrona, Scarlet Overkill (il
Premio Oscar@ Sandra Bullock), la prima super-cattiva al
mondo. Un viaggio che li porterà dalla gelida Antartide alla New
York City del 1960, fino ad arrivare a Londra, dove dovranno
affrontare la loro sfida più grande: salvare tutti i Minion …
dall’annientamento.
L’invasione del mondo è cominciata
da Dublino! I Minions hanno creato panico
per le strade di Santry, vicino alla capitale irlandese quando un
gonfiabile di 12 metri per la promozione del film con protagonisti
gli ometti gialli è caduto sulla strada.
L’intervento della polizia e
l’aiuto di alcuni passanti ha permesso al traffico di tornare a
circolare liberamente.
La storia
di Minions di Universal Pictures e
Illumination Entertainment inizia all’alba dei tempi. Partendo da
organismi gialli unicellulari,
i Minion si evolvono attraverso i
secoli, perennemente al servizio del più spregevole dei padroni.
Continuamente senza successo nel preservare questi maestri,
dal T-Rex a Napoleone,
i Minion si sono ritrovati senza
qualcuno da servire e sono caduti in una profonda depressione.
Ma
un Minion di nome Kevin ha un piano, e
lui – insieme all’adolescente ribelle Stuart e all’adorabile
piccolo Bob – decide di avventurarsi nel mondo per trovare un nuovo
capo malvagio da seguire per sé e i suoi fratelli.
Il trio si imbarca in un viaggio
emozionante che li condurrà alla loro prossima potenziale
padrona, Scarlet Overkill (il
Premio Oscar@ Sandra Bullock), la prima super-cattiva al
mondo. Un viaggio che li porterà dalla gelida Antartide alla New
York City del 1960, fino ad arrivare a Londra, dove dovranno
affrontare la loro sfida più grande: salvare tutti i Minion …
dall’annientamento.
Sarà da venerdì 15 ottobre nelle
sale italiane con Gorbaciof di
Stefano Incerti, che lo vede protagonista nei
panni di Marino Pacileo, contabile a Poggioreale con il vizio del
gioco. Toni Servillo è attore ormai ben noto al
pubblico italiano, la cui popolarità è cresciuta soprattutto negli
ultimi anni. Il suo percorso artistico inizia però col teatro:
dalle prime esperienze adolescenziali alla fondazione, nel ’77, del
Teatro Studio di Caserta, dove si è trasferito dalla nativa
Afragola. Con questa compagnia mette in scena, tra gli altri, gli
spettacoli Propaganda (1979), Norma
(1982) e Guernica (1985) – un atto unico
interamente scritto, diretto e interpretato da Servillo stesso, che
gli vale il Primo Premio Gennaro Vitiello.
Risale invece al 1986 e si deve
sempre al teatro l’incontro di Toni Servillo con
Mario Martone. In quell’anno infatti, l’attore
collabora col gruppo teatrale Falso Movimento, dello stesso
Martone. Da questa collaborazione nasce, nel 1987, Teatri
Uniti, che riunisce le compagnie Falso Movimento, Teatro
dei Mutamenti e Teatro Studio di Caserta,
all’insegna della ricerca e della sperimentazione. Con Teatri Uniti
l’attore afragolano recita nello spettacolo di Enzo Moscato
Partitura (1988), in Adda passà a nuttata
(1989), tratto da Eduardo De Filippo e in
Rasoi (1991), da lui scritto insieme a
Martone.
I mille volti di Toni Servillo tra
palcoscenico e grande schermo
L’anno successivo segna l’esordio
cinematografico dei due: il primo come attore, il secondo da
regista, in Morte di un matematico napoletano, pellicola ispirata
alla vicenda del matematico Renato Caccioppoli. Il
sodalizio continua nei tre film che seguono. Prima
Rasoi (1993), tratto dallo spettacolo teatrale di cui s’è
detto sopra, poi I vesuviani (1997): film in
cinque episodi che raccontano Napoli tra realtà e fantasia, di cui
Martone dirige La salita, affidando a Servillo il ruolo del sindaco
di Napoli. E ancora, Teatro di guerra (1998): film
a più livelli dove cinema, teatro e vita reale interagiscono per
raccontare una Napoli non molto dissimile, per certi aspetti, dalla
Sarajevo in guerra di quegli anni. Il film è presentato nella
sezione Un Certain Régard del Festival di
Cannes. Nel 2001 Servillo è nel cast di Luna
rossa di Antonio Capuano.
La svolta nella carriera
dell’attore è però rappresentata dall’incontro, sempre nel 2001,
con il regista napoletano Paolo
Sorrentino. Questi sceglie infatti l’attore di
Afragola e gli affida il ruolo di Tony Pisapia nella sua opera
prima per il cinema: L’uomo in più. Qui Tony
Servillo mostra tutto il suo talento artistico,
interpretando magistralmente l’ascesa e la caduta di Pisapia,
borioso cantante nella Napoli degli anni ‘80, che vede svanire
successo e fama sotto il peso dei propri errori e si trova
intrappolato in un’esistenza squallida, della quale tenta
ostinatamente di risalire la china. La collaborazione tra l’attore
e il regista è proficua e prosegue nel 2004 con Le
conseguenze dell’amore, che li impone a pubblico e
critica. Arrivano infatti riconoscimenti importanti: a Tony
Servillo sono assegnati sia il David di Donatello che il
Nastro d’Argento come miglior attore protagonista per la sua
interpretazione di Titta De Girolamo. Un uomo facoltoso, che vive
da anni in un albergo svizzero. Un personaggio che la vita – in
parte il destino, in parte le scelte personali – ha
imbrigliato in un’esistenza immobile, scandita dal metodo e dalla
solitudine. Un individuo del quale nulla sembra trasparire, finché
non entra in gioco l’amore, che lo rende capace di mostrarci
un’umanità inaspettata. È questa, unita alla tenacia e
all’ostinazione, a conquistare lo spettatore. È proprio nei
personaggi intensi ed enigmatici pensati per lui da Sorrentino che
Servillo trova, infatti, la chiave per esprimere al meglio le sue
potenzialità di attore sul grande schermo. Sempre nel 2004
partecipa a “Notte senza fine” di Elisabetta Sgarbi.
Intanto, su un binario parallelo,
prosegue l’attività teatrale dell’attore campano. Dopo essersi
cimentato col teatro francese, portando in scena Molière (Il
misantropo nel ‘95 e Tartufo nel 2000) e Marivaux (Le false
confidenze nel ’98), nel 2005 torna al teatro partenopeo e porta in
scena “Sabato, domenica e lunedì” di Eduardo, con cui ottiene il
Premio Gassman per la miglior regia. Nel 2007 è ancora sul
palcoscenico, stavolta con La trilogia della villeggiatura di
Goldoni.
D’altra parte, il cinema continua a
riservargli grandi soddisfazioni: nello stesso anno, conquista di
nuovo il David di Donatello come miglior attore
nel film d’esordio di Andrea Molatoli,
La ragazza del lago. Qui interpreta il
commissario Sanzio, che indaga sulla morte di una giovane nel
friulano. Anche in questo caso gli viene affidato un personaggio
schivo, introverso, ma determinato, con una storia umana di
profonda solitudine. Sempre nel 2007 prende parte al film di
Fabrizio BentivoglioLascia perdere,
Johnny!, in cui recita accanto al fratello Peppe e
alla Piccola Orchestra Avion Travel.
Infine, le pellicole più recenti,
che certo tutti ricordano, sono entrambe targate 2008:
Gomorra di Matteo
Garrone, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto
Saviano, e Il divo di Paolo
Sorrentino. I due film ricevono il Premio della
critica al Festival di Cannes.
Per Gomorra Servillo ottiene anche lo European Film
Award come miglior attore e per Il divo il Nastro
d’Argento e il David di Donatello per la migliore
interpretazione. Nel lavoro di Matteo Garrone,
Servillo è Franco. Smaliziato e cinico gestore del traffico di
rifiuti per conto della camorra, rappresenta perfettamente la
mentalità del Sistema – che tristemente collima con quella di molta
parte della società italiana – in cui la logica del profitto a
qualsiasi costo si nasconde dietro a un determinismo fatalistico
che vuole lo status quo immutabile e stronca sul nascere ogni
pensiero di cambiamento.
Ne Il
divo, che lo riporta a lavorare al fianco di Paolo
Sorrentino, Servillo è protagonista nei panni di
Giulio Andreotti. Il registro stilistico
sorrentiniano si muove qui tra realtà e immaginazione, amplificando
con la seconda i caratteri della prima. Al centro di questo
universo, “il divo Giulio”, figura cardine della politica del
nostro paese, controversa ed enigmatica, cui Servillo regala un
volto imperturbabile, a tratti attonito. Da una parte, una
cassaforte chiusa a custodire segreti e da cui dunque nulla
traspare. Dall’altra, l’espressione di chi è quasi assente da sé,
estrema difesa che consente di non giudicare sé stessi e il proprio
operato. E poi il grottesco e godibilissimo affresco dei modi,
delle movenze, delle manie, dei mali, che lo rendono un personaggio
perfino simpatico.
Ora con
GorbaciofToni Servillo
è alle prese con un ruolo molto simile a quelli sorrentiniani:
solitario, con frequentazioni sbagliate e vizi, di cui l’amore per
una ragazza – ovviamente quella sbagliata – farà emergere qualità
insospettate, offrendogli una possibilità di riscatto umano. Anche
qui però dovrà affrontare “le conseguenze dell’amore”. Il
cinquantunenne attore di Afragola sarà poi presente al prossimo
Festival Internazionale del Film di Roma, protagonista
della pellicola di Claudio Capellini,
Una vita
tranquilla.
Alessandro
Piva torna alla regia realizzando il suo quarto
lungometraggio, una storia- vera- di malavita ambientata nei dedali
di Napoli: I Milionari vede
protagonisti Francesco
Scianna e Valentina
Lodoviniinsieme ad un ricco cast di
comprimari.
I Milionari segue
l’ascesa, la caduta e la conseguente resurrezione di Marcello
Cavani detto “Alen Delòn”, boss della malavita napoletana, dai
loschi affari di famiglia negli anni ’70, passando poi alla
conquista- nei successivi trent’anni- dell’intera città tramite
appalti, affari illeciti, racket, politica, traffico di
stupefacenti e riciclaggio di denaro. Nel frattempo, per il giovane
malavitoso mantenere un equilibrio tra il suo “lavoro” e la sua
famiglia, costituita da tre figli e dalla moglie Rosaria, diventa
sempre più difficile; come diventa ormai un vero e proprio azzardo
sopravvive agli agguati e ai tradimenti da parte degli altri membri
del clan, in una vera guerra senza esclusione di colpi.
Ispirato forse dal ritmo e dalle
gesta criminali narrate da Michele Placidonel
suo Romanzo Criminale, anche il
regista qui prova a costruirne una sua personalissima versione:
manca però il ritmo nella narrazione e la costruzione diegetica non
è incalzante almeno fino alla prima metà del film, dilatando il
tempo e rallentando l’inesorabile processo di ascesa del
protagonista. Quando subentrano “i guai” e le prime sanguinose
peripezie il film ritrova smalto, ma la storia raccontata non
aggiunge niente al genere del gangster
movie tradizionale e il regista non ha un occhio
originale e uno sguardo tecnico tali da renderlo un prodotto
distinguibile nel mare di cloni che sono stati realizzati nella
storia del cinema. La prima parte è oltretutto appesantita da una
ricostruzione storica imperfetta e confusa che non migliora col
procedere del film: quasi trenta- e passa- anni di storia vengono
scanditi solo da qualche sporadica musica e da un pantalone a zampa
d’elefante o da un ray- ban a specchio che compaiono casualmente
qua e là.
A I
Milionari manca l’aggressività e la sfrontatezza
di un Blow, ad esempio, pur
avendo in mano una storia convincente, dal forte impatto, e un cast
di abili attori che, purtroppo, ogni tanto corrono il rischio di
trascendere nella classica macchietta “neomelodica” assolutamente
non richiesta visto lo spessore della pellicola.
Tutti amano i trailer. Solitamente
si cerca di arrivare prima al cinema anche per non perderseli, ma
al giorno d’oggi ormai il cinema non è più il primo luogo in cui
vediamo tali presentazioni. Ormai Internet è la prima fonte di
queste brevi anteprime, e gli stessi studios pubblicano i trailer
prima di tutto sulle piattaforme web, per assicurarne la massima
visibilità.
Ma aldilà della loro utilità a
livello pubblicitario, un trailer può essere già di per sè un
piccolo prodotto artistico, in grado di raccontare quasi da sola
l’intero contenuto che sarà la base del film. Attraverso un lavoro
di montaggio e di scelta delle musiche, un trailer può evocare un
ampissimo raggio di emozioni, e il 2015 può vantare un grande
numero di trailer assolutamente fantastici.
Con l’anno ormai prossimo alla sua
fine, Collider ha voluto provare a realizzare una Top 15 dei
trailer di quest’anno, che vi riportiamo di seguito. Buona
visione!
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale.
Il loro compito è creare e far
sviluppare nel pubblico una certa dose di attesa circa il film
promosso, affinché si corra subito al cinema a guardarlo già nei
primi giorni di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
Diretto da David Leitch e
sceneggiato da Chris Morgan, il film vede la
presenza, oltre agli attori già citati, di Idris Elba e Vanessa Kirby.
Hobbs, veterano del dipartimenti di polizia, e
Shaw, fuorilegge ed ex membro delle forze speciali britanniche, si
erano già affrontati in Fast & Furious 7 e si trovano a
dover collaborare per combattere Brixton, un anarchico
cyber-geneticamente potenziato, che ottiene il controllo di un’arma
biologica che potrebbe cambiare il destino dell’umanità.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale. Il loro
compito è creare e far sviluppare nel pubblico una certa dose di
hype circa il film promosso, affinché si corra subito a guardarlo
già nei primi giorni di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
1Attacco al Potere 3 – Angel Has
Fallen
Dopo l’enorme successo dei primi due capitoli,
torna sul grande schermo Gerard Butler, nelle vesti dell’agente dei
servizi segreti Mike Banning, in Attacco al Potere 3 – Angel
Has Fallen.
Diretto da Ric Roman Waugh,
il terzo film dell’adrenalinico franchise prende una svolta
inaspettata: sarà Banning a trovarsi in fuga e braccato dalla
polizia, accusato di essere un nemico dello Stato e l’autore di un
tentativo di omicidio ai danni del Presidente degli Stati Uniti,
interpretato da Morgan Freeman.
Ad
aiutarlo a scagionarsi troverà al suo fianco il padre, interpretato
da Nick Nolte, new entry nel cast. Tra gli altri
interpreti, anche Jada Pinkett Smith, Lance Reddick, Danny
Huston, Piper Perabo e Tim Blake
Nelson.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale. I loro
compito è creare e far sviluppare nel pubblico una certa attesa
circa il film promosso, affinché si corra subito al cinema a
guardarlo già nei primi giorni di uscita.
1Ad Astra Trailer IMAX
Ad
Astra, il nuovo film diretto da James Gray è stato
scelto per essere il film d’apertura della 76° Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Successivamente
il film verrà distribuito nelle sale italiane a partire dal 26
settembre.
Protagonista del film è il cosmonauta Roy
McBride, interpretato da Brad
Pitt, il quale si spinge fino ai confini estremi del
sistema solare per ritrovare il padre scomparso, e tentando di
svelare un mistero che minaccia il genere umano.
Tra gli altri attori presenti nel film si
hanno Tommy LeeJones, Ruth Negga,
Liv Tyler e Donald
Sutherland.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale legale.
Il loro compito è creare e far
sviluppare nel pubblico una certa dose di hype circa il film
promosso, affinché si corra subito al cinema a guardarlo già nei
primi giorni di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
1Scary Stories To Tell in the
Dark
Grazie a Notorious Pictures, è possibile dare
un’occhiata alle prime immagini di Scary Stories to Tell in the Dark, il
film scritto e prodotto da Guillermo del Toro e
diretto da André Øvredal.
In
arrivo il prossimo autunno, il film è tratto dall’omonimo
bestseller di Alvin Schwartz, noto per la sua
produzione letteraria dedicata ad opere che esplorano gli aspetti
folkloristici del popolo americano. Nel cast del film saranno
presenti Zoe Colletti, Austin Abrams, Gabriel Rush, Michael
Garza, Austin Zajur, Dean Norris, Gil Bellows, Lorraine
Toussaint e Natalie Ganzhorn.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale.
Il loro compito è creare e far
sviluppare nel pubblico una certa attesa circa il film promosso,
affinché si corra subito al cinema a guardarlo già nei primi giorni
di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
1Star Trek: Picard
Sempre in quel di San Diego è stato rilasciato
il video promozionale di Star Trek: Picard, la nuova serie su
Jean-Luc Picard che sarà disponibile su Amazon Prime Video.
Questa serie vedrà il ritorno di Sir Patrick
Stewart, che vestirà nuovamente i panni di Jean-Luc Picard, ruolo
da lui interpretato per sette stagioni in Star Trek: Next
Generation.
Accanto a Stewart, il cast della serie vede
anche la presenza di Alison Pill, Harry Treadaway, Isa Briones,
Santiago Cabrera, Evan Evagora e Michelle Hurd.
È chiaro che l’approccio odierno al
film tratto da fumetti di supereroi è molto diverso rispetto a
quello utilizzato 10 anni fa o più. Sembra però altrettanto chiaro
che, ora come allora, mettere in scena un super-villain efficace
non è sempre semplice. Di seguito vi mostriamo alcuni dei super
cattivi migliori dei fumetti che Hollywood ha rovinato.
Di sicuro lo striptease è uno
spettacolo che si sposa bene con il cinema. Può essere spiritoso,
sexy, conturbante ma è sempre, cinematograficamente parlando, un
bel vedere, e soprattutto, ultimamente, non è più soltato a
beneficio dei soli uomini.
Ecco i sette migliori striptease del
cinema!
[nggallery id=1535]
Sebbene sia difficile scegliere un
solo momento, tra tanti casi così iconici per motivi differenti,
possiamo dire, in quasi assoluta certezza, che la
performance di Jamie Lee Curtis in
True Lies porta a casa, se non il premio
del miglior striptease, almeno quello che assegnamo noi in maniera
del tutto personale.
Ringraziamo Channing
Tatum che, oltre a dare lustro alla categoria maschile in
generale, è anche l’unico uomo a essersi conquistato un posto in
mezzo a tante belle donne, grazie ai suoi mozzafiato balletti in
Magic Mike. E voi che ne pensate? Qual è
il vostro striptease preferito?
Non sempre i sequel sono una buona
idea, ma spesso può capitare che un sequel sia addirittura migliore
del film originale. Questo accade spesso anche con i film
d’animazione, e in questi giorni, in cui Rio
2 sta letteralmente affondando al Box Office
Noah di Darren
Aronofsky, ci sembra il caso di dare uno sguardo a quelli
che sono i sequel di film d’animazione di maggior successo e di
migliore fattura. [nggallery id=544]
In alcuni casi, come si
vede dalla gallery, i film sono nettamente migliori del film
‘madre’, per così dire. E’ il caso di (azzardiamo) di
Toy Story, franchise per il quale i geni
della Pixar sono riusciti a costruire una trilogia in continuo
crescendo, aggiungendo sempre grandi personaggi e situazioni
avvincendi, il tutto legato da una trama ed un messaggio
profondissimi.
Interessante anche la scommessa
vinta con Shrek 2, in cui l’aggiunta di
personaggi nuovi e dinamiche comiche ha permesso la realizzazione
di un prodotto notevolissimo, cosa che però non si è replicata con
i capitoli successivi.
Come molti di voi sapranno la
Disney ha svelato tutti i preziosi prodotti del
merchandising di Star
Wars il Risveglio della Forza, e oggi vi sveliamo
quali di questo sono i migliori per un vero fan del nuovo
attesissimo film di J.J Abrams:
I migliori anime
attualmente disponibili su Netflix
sono talmente vari che possono appassionare tutti i tipi di
pubblico. Dai classici alle nuove uscite, fino agli spin-off di
popolari serie, i film costituiscono una parte considerevole della
sezione anime del servizio di streaming. Per gli spettatori che
rinunciano all’impegno di uno spettacolo, questi lungometraggi sono
ottimi per una serata di intrattenimento. Come la sua libreria di
spettacoli, gli anime di Netflix
variano notevolmente in base al genere. Si va dal fantasy epico al
dramma romantico all’horror da incubo. Gli spettatori possono
dunque rivisitare i vecchi lungometraggi preferiti e recuperare le
nuove uscite.
1Adam By Eve
Questo potrebbe essere uno dei film anime più
singolari disponibili su Netflix. La leggenda biblica di
Adamo ed Eva – i primi esseri
umani creati da Dio che vissero in paradiso, ma che furono
ingannati a disobbedire e per questo esiliati per sempre – è
raccontata attraverso l’animazione e la musica senza dialoghi.
Intrigante e surreale, è più simile a un sogno che a un film
narrativo. Della durata di soli 58 minuti, questo lungometraggio è
diretto da Hibiki Yoshizaki e Nobutaka
Yoda, il quale ha anche scritto la sceneggiatura. Sebbene
non sia molto conosciuto, i suoi fan lo apprezzano per la
narrazione musicale, la bella animazione e il modo in cui intreccia
abilmente alcune sequenze live-action all’anime.
Le festività e le ricorrenze sono il
momento migliore per riunirsi con la propria famiglia o i propri
amici e trascorrere giornate all’insegna dell’affetto e della
spensieratezza. O almeno così dovrebbe essere. Con il film I migliori
giorni, tuttavia, i registi Edoardo
Leo e Massimiliano Bruno puntano a
raccontare con tono dissacrante i rapporti umani e come questi
arrivino ad un punto di esasperazione proprio in occasione di
eventi come il Natale, il Capodanno o le altre feste presenti in
Italia nel corso degll’anno. Un film ad episodi, dunque, nel
perfetto stile dei tantissimi realizzati nel corso della storia del
cinema italiano.
Per I migliori giorni gli
episodi in questione sono quattro, ambientati durante la cena di
Natale, la cena di Capodanno,
San Valentino e la Giornata
internazionale della donna, che come noto cade l’8
marzo. Quattro episodi per raccontare le ipocrisie e la
difficoltà a trascorrere momenti realmente sereni, specialmente
quando di mezzo ci sono tematiche divisive, come ad esempio il
Covid-19 di cui si parla tanto nel primo episodio. Con Leo che
dirige proprio questo e il terzo, mentre Bruno si è occupato del
secondo e del quarto, il film può poi contare su un cast di noti e
apprezzati attori, pronti a dare volto alle tante sfumature
dell’italiano medio.
La trama di I migliori giorni
Come anticipato, il racconto
proposto da I migliori giorni si snoda su quattro
differenti festività. Nel primo, la
deputata Stefania invita alla cena della
Vigilia di Natale il segretario del suo partito sperando in un
futuro sostegno, ma la presenza dei suoi due
fratelli, Alessandro e Luca
eterni rivali e aspramente in contrasto sul tema del Covid-19,
mette a rischio serata e carriera. Nel secondo, Bruno
Amenta, un ricco imprenditore, tenta di rifarsi
un’immagine pubblica passando il Capodanno alla mensa dei poveri,
ma lì incontra il suo ex autista, Alberto,
ingiustamente licenziato e deciso a vendicarsi.
Nel terzo episodio invece,
ambientato a San Valentino, il racconto vede per protagonisti
Gianni e Sonia, sposati da 25
anni e pronti a passare nuovamente insieme quella festività. La
loro relazione, tutt’altro che solida, è però messa a dura prova
dalla presenza dell’amante di lui, Clarissa, e la
compagna di quest’ultima nonché collega di Sonia,
Daniela. Infine, l’8 marzo, la famosa conduttrice
TV Margherita Spinesi è costretta a chiedere scusa
per la messa in onda di un servizio sulla “donna ideale” contestato
sui social. Nasce dunque un litigio con Paolo,
l’autore del programma, che li costringerà a ripensare al vero
valore di quella festività.
Il cast di I migliori giorni
Come anticipato, ad animare questi
quattro episodi vi sono diversi noti attori del panorama italiano.
Nel primo, Stefania è interpretata da AnnaFoglietta, mentre i due fratelli
Alessandro e Luca sono
interpretati rispettivamente da Edoardo Leo e
Massimiliano Bruno, anche registi del film. Il
secondo episodio è invece interpretato da Max
Tortora nei panni dell’imprenditore Brunto Amenta, con
Paolo Calabresi
nel ruolo del vendicativo ex autista Alberto. Nel terzo episodio,
invece, la coppia composta da Gianni e
Sonia è interpretata da Luca Argentero
e Valentina
Lodovini, mentre Clarissa e
Daniela sono interpretate da Maria Chiara
Centorami e Greta Scarano. Nell’ultimo
episodio, invece, Claudia Gerini è
Margherita Spinesi, mentre Stefano Fresi è
Paolo.
Il sequel di I migliori
giorni, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Come annunciato al momento
dell’uscita in sala, I migliori giorni è il primo capitolo
di un dittico sulle festività in Italia e su come durante queste
gli italiani sappiano svelare il meglio o il peggio di sé stessi.
Dopo aver raccontato il Natale, il Capodanno, San Valentino e l’8
marzo, è ora prevista per il 20 aprile l’uscita
del secondo capitolo di questo dittico, intitolato I
peggiori giorni. In esso, si affronteranno le
festività del 1° maggio, ovvero la Festa
dei Lavoratori, Ferragosto,
Halloween e di nuovo il Natale,
chiudendo così il cerchio. Attualmente non vi sono informazioni
sulle trame degli episodi, né sugli attori che li interpreteranno.
Edoardo Leo e Massimiliano Bruno
saranno però ancora una volta co-registi del film.
In attesa di poter vedere questo
secondo capitolo, è possibile fruire di I migliori
giorni grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Tim Vision, Amazon Prime
Videoe Netflix. Su quest’ultima piattaforma si
trova attualmente al 1° posto nella Top 10 dei film
più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà allora noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Il 6 gennaio alle ore
21:00 presso la multisala di UCI Bicocca,
Massimiliano Bruno ed
Edoardo Leo, registi e interpreti di I
Migliori Giorni, assieme all’attrice
Valentina Lodovini, saluteranno il pubblico
presente alla proiezione della nuova commedia distribuita da Vision
Distribution che, fra ironia e amarezza, fa ridere ma anche
riflettere sull’umanità e rivalutare le feste. Il film è una
produzione Italian International Film e Vision Distribution.
A Natale tutti più buoni? A
Capodanno tanti buoni propositi? A San Valentino amore amore amore
e l’8 marzo viva le donne? I
Migliori Giorni, diretto e interpreto da
Massimiliano Bruno ed
Edoardo Leo,
Anna Foglietta, Max Tortora,
Paolo Calabresi,
Luca Argentero,
Valentina Lodovini, Greta Scarano,
Claudia Gerini e
Stefano Fres porta sul grande schermo quattro
episodi, ognuno incentrato su una festività, per un film corale che
sonda l’animo umano nell’affrontare le feste. Una deputata invita
alla cena della Vigilia di Natale il segretario del suo partito
sperando in un futuro sostegno, ma la presenza dei suoi due
fratelli, eterni rivali, mette a rischio serata e carriera. Un
ricco imprenditore tenta di rifarsi l’immagine passando il
Capodanno alla mensa dei poveri, ma lì incontra il suo ex autista,
ingiustamente licenziato e deciso a vendicarsi. Un San Valentino
fin troppo affollato fra lui, lei, l’altra e la lei dell’altra per
una coppia che, dopo 25 anni, lo festeggia ancora. Infine, l’8
marzo, una famosa conduttrice tv è costretta a chiedere scusa per
la messa in onda di un servizio sulla “donna ideale” contestato sui
social. Se questi sono i migliori giorni, figuriamoci i
peggiori…
È possibile acquistare i
biglietti presso le casse di UCI Bicocca, tramite App gratuita di
UCI Cinemas per dispositivi Apple e Android e sul sitowww.ucicinemas.it. I biglietti
paper-less acquistati tramite App e i biglietti elettronici
acquistati tramite sito danno la possibilità di evitare la fila
alle casse con –FILA+FILM. Il pubblico può comunque acquistare i
biglietti anche tramite le biglietterie automatiche self-service
presenti sul posto. Per maggiori informazioni visitare il sitowww.ucicinemas.it.
La Vigilia di Natale, Capodanno,
San Valentino e l’8 marzo: i giorni di festa possono rivelarsi
cartine al tornasole per indagare l’animo umano. Ed è quello che fa
I
Migliori giorni, in prima tv lunedì 3 aprile
alle 21.15 su Sky Cinema Uno (alle 21.45 anche su Sky
Cinema Comedy), in streaming su NOW e disponibile on
demand.
Massimiliano Bruno
e
Edoardo Leo dirigono e interpretano una commedia a
episodi con un grande cast corale:
Anna Foglietta, Max Tortora,
Paolo Calabresi,
Luca Argentero,
Valentina Lodovini, Greta Scarano,
Claudia Gerini e
Stefano Fresi vestono i panni di una serie di
personaggi alle prese con legami famigliari e di coppia e con
tematiche attuali. Il film è prodotto da Italian
International Film e Vision Distribution, in
collaborazione con Sky.
La trama di I Migliori
giorni
A Natale tutti più buoni? A
Capodanno tanti buoni propositi? A San Valentino amore amore amore
e l’8 marzo viva le donne? Quattro episodi, ognuno incentrato su
una festività, per un film corale che sonda l’animo umano
nell’affrontare le feste. Una deputata invita alla cena della
Vigilia di Natale il segretario del suo partito sperando in un
futuro sostegno, ma la presenza dei suoi due fratelli, eterni
rivali, mette a rischio serata e carriera.
Un ricco imprenditore tenta di
rifarsi l’immagine passando il Capodanno alla mensa dei poveri, ma
lì incontra il suo ex autista, ingiustamente licenziato e deciso a
vendicarsi. Un San Valentino fin troppo affollato fra lui, lei,
l’altra e la lei dell’altra per una coppia che, dopo 25 anni, lo
festeggia ancora. Infine, l’8 marzo, una famosa conduttrice tv è
costretta a chiedere scusa per la messa in onda di un servizio
sulla “donna ideale” contestato sui social. Se questi sono i
migliori giorni, figuriamoci i peggiori… Fra ironia e amarezza, una
commedia che farà ridere e riflettere sull’umanità e anche
rivalutare le nostre feste!
Lunedì 3 aprile in prima tv
alle 21.15 su Sky Cinema Uno (alle 21.45 anche su Sky Cinema
Comedy), in streaming su NOW e disponibile on demand.
Qualche anno fa sembrava la nuova
frontiera del cinema, adesso è sempre più un espediente per
staccare biglietti a prezzo maggiorato. Ma qualche volta il
3D regala davvero esperienze magiche al
cinema.
Ecco i migliori film in 3D della
storia del cinema secondo Empire:
L’horror non è di casa solo su
Netflix! Anche sulla piattaforma
Prime Video si possono
infatti ritrovare diversi film appartenenti a questo genere, da
quelli realizzati dai grandi maestri fino a titoli di nuove voci
nel panorama cinematografico, passando da horror più commerciali
fino a quelli più autoriali, che manifestano spesso la volontà di
raccontare il presente attraverso le distorsioni tipiche di questo
genere. Che siano spaventi più superficiali ma comunque di impatto
o quelli più subdoli, capaci di insinuarsi sottopelle e rimanere
per giorni nell’animo dello spettatore, non mancano dunque sulla
piattaforma horror di ogni tipo e sottogenere. Ecco allora un
elenco di alcuni dei migliori film horror
attualmente disponibili su Prime Video.
I migliori film horror disponibili su Prime Video
Terrifiers 2 (2022)
Dopo essere stato resuscitato da
un’entità sinistra, Art the Clown torna nella placida cittadina di
Miles County dove prende di mira un’adolescente e suo fratello
minore nella notte di Halloween. Con Terrifiers 2Damien Leone prende ciò che ha avuto tanto
successo nel primo capitolo e lo porta a un livello superiore,
offrendo un terrore di prim’ordine e da batticuore ovunque. Brutale
e molto violento, il fattore paura di Terrifier 2 non
diminuisce mai, con la performance di David Howard
Thornton nei panni di Art the Clown che porta avanti il
film in modo eccellente dall’inizio alla fine e rivendica un posto
per tale villain accanto ai grandi del genere.
Bussano alla porta (2023)
Mentre sono in vacanza in una baita
isolata, una bambina e i suoi genitori vengono presi in ostaggio da
quattro sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di compiere
una scelta impensabile per evitare l’apocalisse. Diretto dal
maestro del mistero M. Night Shyamalan, Bussano alla porta è un
dramma ricco di suspense basato sul romanzo horror di Paul
G. Tremblay, che pur svolgendosi in un unico ambiente
permette di percepire attivamente gli orrori che si scatenano nel
resto del mondo, spingendo a riflessioni particolarmente lucide sul
nostro contemporaneo.
Smile (2022)
Dopo aver assistito al drammatico
incidente subito da un paziente, la dottoressa Rose Cotter inizia
ad essere la protagonista di alcuni eventi terrificanti, che la
spingeranno ad affrontare il proprio passato per sopravvivere alla
sua nuova, terrificante realtà. Scritto e diretto da Parker
Finn, Smile è un inquietante
thriller soprannaturale sul trauma e sul modo in cui si sposta da
una persona all’altra in un ciclo infinito. Il regista svolge un
lavoro fenomenale giocando con le aspettative del pubblico e
concependo il racconto in modo da essere quantomai ambiguo.
Nanny (2022)
Aisha è una tata senza documenti
che lavora per una coppia privilegiata di New York. Mentre si
prepara all’arrivo del figlio che ha lasciato in Africa
Occidentale, una presenza violenta invade la sua realtà,
minacciando il suo sogno americano. Nanny è il debutto
cinematografico dello sceneggiatore e regista Nikyatu
Jusu, che realizza un sogno febbrile di immagini horror
inquietanti ed evocative. Concentrandosi su Aisha, la storia si
trasforma rapidamente in un regno di spiriti e visioni
soprannaturali, in un risultato che ha sconvolto pubblico e
critica.
La notte del giudizio (2013)
Nel 2022 il governo americano ha
istituito periodo annuale di dodici ore nel quale qualsiasi
cittadino è libero di commettere i crimini più efferati. Questo
film segna la nascita del franchise di La notte del giudizio,
ideato dallo scrittore e regista James DeMonaco,
che propone con questo primo film un esplorazione della natura
dell’umanità, le nevrosi che sempre più dilagono nella società e il
generale decadimento sociale, oltre che ad affrontare interessanti
questioni filosofiche attraverso una narrazione quantomai
ansiogena.
Run Sweetheart Run (2020)
La mamma single Cherie si sente
sollevata ed eccitata quando incontra il carismatico Ethan.
L’influente uomo d’affari supera le aspettative e fa innamorare
Cherie. Ma alla fine della serata, lui rivela la sua vera natura
violenta e da quel momento Cherie dovrà scappare per sopravvivere.
Run Sweetheart Run è diretto da Shana
Feste, co-sceneggiatrice con Keith Josef
Adkins e Kellee Terrell, ed esplora le
terrificanti realtà degli appuntamenti moderni attraverso scene
eccessivamente esagerate e brutalmente cruente, che portano a
compimento gli intenti della regista.
Candyman (2021)
Anthony, un artista visivo,
incontra un veterano che gli espone la vera storia dietro la
leggenda metropolitana di Candyman. Ansioso di usare questi
dettagli macabri per i suoi dipinti, Anthony scatena
inconsapevolmente una terrificante ondata di violenza. Co-scritto
da Jordan Peele e diretto da Nia
DaCosta, il film è un sequel del classico del 1992 con lo
stesso nome. Candyman è dunque la
continuazione della storia, radicata in una narrazione orribile
derivante dalla storia razzista americana, temi molto politici su
cui il film riflette profondamente.
Train to Busan (2016)
Un padre e la piccola figlia sono
diretti a Busan ma durante il viaggio in treno rimangono
intrappolati sul treno insieme a un gruppo di zombi. Insieme agli
altri passeggeri ancora non infetti, dovranno cercare di salvarsi.
Diretto da Yeon Sang-ho, Train to Busan è oggi
considerato uno dei migliori zombie movie degli ultimi
anni, che ha contribuito a rinvigorire il sottogenere grazie anche
al sapiente utilizzo della sua unica e claustrofobica location. Nel
2020 è poi stato realizzato un sequel chiamato
Peninsula.
The Vast of Night (2019)
In una fatidica sera nel New Mexico
degli anni ’50, l’attraente giovane operatore Fay e il carismatico
DJ radiofonico Everett scoprono una strana frequenza audio che
potrebbe cambiare per sempre la loro cittadina suburbana e il
futuro. Il film di fantascienza indipendente The Vast of
Night, diretto da Andrew
Patterson, è senza dubbio uno dei migliori film del 2020,
spielbergiano in quanto trae chiaramente influenza da film come
E.T. e Incontri ravvicinati del terzo tipo, ma ha
anche una voce e uno stile tutto suo, che fa dell’ascolto ma anche
della forze delle immagini il suo primario punto di forza.
Suspiria (2018)
Una giovane ballerina americana arriva a Berlino per
un’audizione di danza. Ben presto, la ragazza viene a conoscenza di
un terribile segreto che le direttrici della compagnia tentano di
nascondere. Più un film fratello dell’iconico classico horror di
Dario Argento che non un suo remake, il Suspiria di
Luca Guadagnino è una fantasmagoria di violenza,
magia e movimento, dove l’arte, la danza, l’orrore e lo spirito
umano entrano in gioco evocando il misterioso e un sentimento di
vera stregoneria tanto commovente e profondo quanto a volte
terrificante.
Totally Killer (2023)
Quando lo spregevole Killer delle
Sedicenni, 35 anni dopo la carneficina, torna per reclamare
un’altra vittima, la diciassettenne Jamie viaggia accidentalmente
indietro nel tempo fino al 1987, determinata a bloccare
l’assassino. Il gioca con l’horror e il fantasy per offrire uno
slasher ricco di soprese che mentre ragiona sui meccanismi del
genere offre anche situazioni particolarmente avvincenti oltre che
numerosi brividi.
Speak No Evil (2022)
Una famiglia danese fa visita a una
famiglia olandese conosciuta durante una vacanza. La situazione
sfugge pian piano di mano quando gli olandesi si rivelano molto
diversi da ciò che hanno finto di essere. Film di produzione
danese, è questo un cupo horror che si basa sulla follia umana per
generare profondo terrore. Indicato come uno dei migliori horror
degli ultimi anni, è una perla europea assolutamente da non
perdere.
X – A Sexy Horror Story (2022)
Nel 1979, una troupe
cinematografica tenta di realizzare un film per adulti nelle zone
rurali del Texas. Tuttavia, quando i proprietari di casa li
catturano, devono combattere per sopravvivere. Primo capitolo della
trilogia interpretata da Mia
Goth,X
– A Sexy Horror Story è un omaggio agli slasher degli anni
Settanta e Ottanta, che propone una protagonista già iconica
all’interno di un contesto tanto folle quanto emotivamente
coinvolgente.
Carrie – Lo sguardo di Satana (1976)
Tormentata da una madre nevrotica e
tirannica, Carrie affrona una difficile adolescenza. Inoltre la
ragazza è oggetto di scherno delle sue compagne di scuola, fino a
quando scopre di possedere dei poteri soprannaturali. Capolavoro di
Brian De Palma tratto dal primo romanzo di
Stephen King, Carrie – Lo sguardo di
Satana è un grande classico del genere, che oltre l’orrore
propone però anche il racconto di una giovane in cerca di amore e
che ottiene invece solo disprezzo.
Dark Harvest (2023)
In una piccola città del Midwest,
un rituale che si svolge ogni anno scatena l’ira del mitologico
Sawtooth Jack, il quale sorge dai campi di grano e sfida gli
adolescenti della città in una sanguinosa battaglia di
sopravvivenza. A lungo rimandato per via del Covid-19, il film
horror è basato sull’omonimo romanzo di Norman
Partridge e vanta un cast stellare, con artisti del
calibro di Elizabeth Reaser, Jeremy Davies, Luke
Kirby ed Ezra Buzzington.
Halloween (1978)
Un criminale già condannato per
l’omicidio della sorella scappa di prigione e torna nella città
natale in cerca della prossima vittima durante la notte di
Halloween del 1978. Con questo film, John
Carpenter, uno dei maestri del genere, ha ristabilito le
regole dello slasher. Primo insuperabile capitolo di una lunga
saga, Halloween è però non solo un horror con il classico
assassino in cerca di vittime, ma anche una lucida riflessione
sulla società statunitense, le sue nevrosi e la sua crescente paura
di una minaccia esterna che penetra lì dove ci crediamo al sicuro
per distruggere ogni certezza.
The VVitch (2015)
Nel 1630, in Inghilterra, una
famiglia di contadini accusa la giovane figlia di stregoneria
quando il figlio più piccolo scompare misteriosamente. Opera prima
di Robert Eggers, con la quale si è affermato come
uno dei nuovi grandi registi da tenere d’occhio, The Witch è un horror
d’atmosfera come ce ne sono pochi, capace di inquietare con gli
ambienti, le luci, con ciò che non si vede e che proprio per questo
fa ancora più paura. The Witch è dunque un’esperienza
cinematografica tra le migliori degli ultimi anni, per quanto
riguarda l’horror.
Sinister (2013)
Ellison Oswalt (Ethan Hawke),
uno scrittore di libri tratti da storie vere di cronaca nera,
decide di trasferirsi in una nuova casa insieme alla sua famiglia
per lavorare al suo prossimo volume. Non sa, però, che proprio
nella nuova dimora, un anno prima, è avvenuto il terribile massacro
di cui vorrebbe scrivere: un’intera famiglia è stata sterminata e
non sarà l’ultima. Sinister è uno degli horror
più spaventosi e apprezzati degli ultimi anni, targato
Blumhouse.
Cube – Il cubo (1997)
Senza ricordarsi come siano giunti
in quel luogo, sei sconosciuti si trovano intrappolati in un cubo
dal quale esiste solo una via d’uscita, mentre ogni altra sembra
condurre a una fine truculenta. Grande classico degli anni Novanta,
Cube – Il cubo ha
anticipato numerosi film horror realizzati negli anni successivi,
tra cui il celebre Saw. Violentissimo, imprevedibile e
continuamente capace di sorprendere, è un’esperienza horror
impeccabile ancora oggi.
Bones and All (2022)
L’amore sboccia tra una giovane
emarginata sociale e un vagabondo diseredato mentre si imbarcano in
un’odissea di 3.000 miglia attraverso le strade secondarie
dell’America. Ancora Luca Guadagnino, stavolta
alle prese con un horror con protagonisti giovani cannibali in
cerca di sé stessi in un’America decadente e squallida.
Bones and All non è un film
spaventoso come si intende di norma il genere, ma capace di turbare
fin nel profondo l’animo dello spettatore.
Rec (2007)
La giovane reporter Angela e il suo
cameraman seguono per una notte una squadra di pompieri di
Barcellona per descriverne il lavoro e inserirlo in un programma
TV: un’uscita di routine diventerà un inferno. Famosissimo horror
spagnolo girato interamente attraverso videocamere a mano, che
restituiscono un senso di instabilità, di diretta presenza sui
luoghi degli eventi nonché di vicinanza ai personaggi, Rec
è un’angosciante discesa verso gli inferi, dove si annidano orrori
indicibili.
Silent Hill (2006)
Per capire la malattia della
figlia, una donna la porta nella città che la piccola vede nei
sogni. Per entrambe, sarà però l’inizio di un incubo. Tratto
dall’omonimo videogioco horror, divenuto tra i più celebri di
sempre, Silent Hill ripropone le atmosfere e gli orrori
della sua controparte videoludica per immergere lo spettatore in un
vero e proprio incubo ad occhi aperti, dove realtà e sogno si
confondono e tutti gli orrori che vi possono trovare casa.
Escape Room (2019)
Sei sconosciuti visitano un
edificio misterioso per provare un gioco che ha come scopo la
risoluzione di una serie di enigmi. Presto, però, si rendono conto
che ogni stanza è una elaborata trappola che fa parte di un piano
sadico e mortale. Ecco un film che deve molto a Cube – Il
cubo. Escape Room riprende il concept del gioco oggi
tanto in voga per renderlo il teatro di orrori continui, dove ogni
mossa sbagliata può portare alla morte. Dopo il buon successo
ottenuto, il film ha poi ottenuto un seguito.
Piraña Paura (1981)
Quando dei piranha volanti
geneticamente modificati vengono lasciati liberi in un villaggio
vacanze caraibico, un’istruttrice subacquea e il suo fidanzato
scienziato tentano di affrontare la situazione. Primo film di
JamesCameron, Piraña
Paura è chiaramente ispirato a Losqualo, ma
riprende quel concept per trarne nuovi orrori e nuovi colpi di
scena. Il film non manca di regalare brividi continui e mostra già
quanto Cameron fosse un regista di talento, che pochi anni dopo
avrebbe regalato al cinema autentici capolavori.
Riposo forzato (2022)
Una donna incinta, a riposo a
letto, inizia a sperimentare cose strane e inizia a chiedersi se la
sua casa sia infestata o se sia tutto nella sua testa. Melissa Barrera, star
di Scream V, recita in quest’inquietante horror che non si
risparmia nel proporre elementi che metteranno in dubbio le
certezze degli spettatori. Tra i titoli presenti su Prime Video è
forse uno dei meno noti, ma promette brividi capaci di perdurare a
lungo nella mente e nell’animo dello spettatore.
Nella pelle di mia madre (2023)
Bloccata nelle Filippine durante la
seconda guerra mondiale, il dovere di una ragazzina di proteggere
la madre morente viene complicato dalla sua fiducia malriposta in
un’ingannevole fata mangiacarne. Sono molti elementi gli In My
Mother’s Skin tipici dell’horror, dalla casa infestata fino
alla presenza di spiriti malvagi, ma il regista li infrange uno ad
unoper comporre una narrazione che costantemente rielabora una
drammatica storia vera e il modo in cui è stata tramandata nel
tempo.
Bingo Hell (2021)
Quando Lupita, sulla sessantina e
attivista di quartiere, scopre che la sua amata sala da bingo è
stata acquistata da un misterioso e demoniaco uomo d’affari di nome
Mr. Big, riunisce i suoi amici per combattere l’enigmatico
imprenditore, portando alla luce la sua vera identità. Un horror
non privo di elementi comici, che offre un gruppo di improbabili
protagonisti alle prese con vicende solitamente esclusiva dei più
giovani. Bingo Hell diverte, spaventa e regala una visione
decisamente diversa dalle solite.
Nero come la notte (2021)
Quando sua madre tossicodipendente
diventa l’ultima vittima di un vampiro a New Orleans, la
quindicenne Shawna giura vendetta. Insieme ai suoi tre migliori
amici, Shawna escogita un piano audace per infiltrarsi nella villa
dei vampiri e ucciderli. Altro film della serie Welcome to
Blumhouse, è questo un film sulla figura del vampiro che si
avvale però di qualche convincente novità narrativa, offrendo così
un intrattenimento dell’orrore che coinvolge e spaventa.
L’occhio del male (2020)
Una storia d’amore apparentemente
perfetta si trasforma in un incubo. Una donna si convince che il
nuovo fidanzato della figlia abbia un legame oscuro con il proprio
passato e inizia ad indagare, portando alla luce vecchi
orrori. L’occhio del male è un film dell’orrore
prodotto da Blumhouse Television, filiale di Blumhouse Productions,
e distribuito in esclusiva da Prime Video. Il film è stato diretto
da Elan Dassani e Rajeev Dassani
ed è tratto dal romanzo omonimo di Madhuri
Shekar.
Madres (2021)
In attesa del loro primo figlio,
una coppia messicano-statunitense si trasferisce in una comunità di
agricoltori nella California degli anni Settanta, dove strani
sintomi e spaventose apparizioni mettono in pericolo la loro
famiglia. Altro capitolo di Welcome to Blumhouse, il film
propone è un horror sulle paure della gravidanza ispirato ad eventi
reali. Può sembrare una classica storia di maledizioni che
aleggiano sulla protagonista incinta e sul nascituro, ma si svela
ben presto come qualcosa di più.
The Turning – La casa del male (2020)
Una giovane governante viene
assunta per occuparsi di due ragazzi orfani che vivono in una villa
gotica nella campagna del Maine. Ben presto la ragazza scopre che
sia i bambini che la casa nascondono oscuri segreti ed entità
malvagie. Finn Wolfhard e
Mackenzie
Davies recitano in questo horror prodotto da
Steven Spielberg che propone un
adattamento moderno della storia di fantasmi del 1898 Il giro di
vite di Henry James.
Come Play (2020)
Quando Oliver diventa il bersaglio
di una strana creatura che si è materializzata attraverso i
dispositivi elettronici, i suoi genitori per salvargli la vita
saranno costretti ad affrontare il misterioso mostro. Intrigante
horror dove si suggerisce il pericolo che i più giovani possono
riscontrare nel relazionarsi con i nuovi dispositivi elettronici,
ovvero l’isolamento crescente dal mondo circostante con tutte le
conseguenze psicologiche che possono derivarne, qui incarnate da un
orripilante creatura.
The Intruder (2019)
Una giovane coppia di sposi compra
una bellissima casa nella Napa Valley con molti acri di terreno.
Tuttavia, i due scoprono che l’uomo che gliel’ha venduta si rifiuta
di andarsene dalla proprietà. Un thriller della serie home
invasion, dove però l’invasore è l’ex proprietario di casa che
non vuol saperne di lasciare la dimora, per motivi quantomai
contorti che metterranno a dura prova la sopportazione dei nuovi
inquilini. Si costruisce così un film teso e inquietante, che tiene
continuamente con il fiato sospeso.
Black Box – Ritrova te stesso (2020)
Dopo aver perso la moglie e la
memoria in un incidente d’auto, un padre solo subisce un
agonizzante trattamento sperimentale che lo porta a chiedersi chi
sia veramente. Secondo capitolo della serie di film a tema
antologico Welcome to the Blumhouse, Black Box –
Ritrova te stesso è un horror psicologico che pone il
protagonista in una situazione anomala, riflettendo attraverso di
lui sul concetto di identità e su come esso possa essere
manipolabile.
Antebellum (2020)
Veronica Henley, scrittrice di
successo, è di ritorno dal tour promozionale del suo ultimo libro
quando si ritrova suo malgrado intrappolata in una realtà orribile
che la costringe a confrontarsi con il suo passato. Un horror che
riflette sugli orrori perpetrati nei confronti della popolazione
afroamericana nelle piantagioni di cotone, offrendo agli spettatori
l’opportunità di assistere ad una vicenda insolita dalla quale si
vorrebbe fuggire quanto prima, senza però la certezza di
riuscirvi.
The Manor (2021)
Dopo aver subito un ictus, Judith
Albright si trasferisce in una storica casa di cura, dove inizia a
sospettare che qualcosa di soprannaturale stia depredando i
residenti. La regista Axelle Carolyn confeziona un
horror semplice ma efficace, che gioca sulla possibile
inattendibilità della protagonista per suscitare dubbi, sospetti,
spaventi e orrori continui. Un horror poco conosciuto tra quelli
recentemente usciti, ma meritevole di una visione.
Il 2023 è stato un anno unico per
l’horror,
con film che vanno dal microbudget ai sequel hollywoodiani che
hanno fatto notizia. L’elenco non tiene conto delle uscite in sala
in Italia. Prima di rivelare i primi posti, ecco alcune menzioni
d’onore:
Saw X: Pur essendo
il decimo capitolo della lunga serie,
Saw X adotta un approccio decisamente back-to-basics, tornando
indietro nel tempo e rendendo protagonista il minaccioso killer di
Jigsaw, John Kramer.
M3GAN: Nonostante la classificazione
PG-13, la nuova bambola assassina preferita dagli americani si è
rivelata un successo al botteghino e una visione divertente nelle
sale.
Sick: Il
creatore di “Scream” Kevin Williamson ha
co-sceneggiato questo film basso profilo, un mistero intimo che è
stato perfetto per una collocazione in streaming.
The Wrath of Becky
– tradotto da noi “L’ira di Becky”: questo divertente e violento
film di genere ha come protagonista Lulu Wilson nei panni
dell’assassina adolescente Becky, che prende di mira dei teppisti
simili a Proud Boy nel sequel del primo film del 2020 che uccideva
i neo-nazisti.
1Skinamarink
Il
film più controverso dell’anno – e che difficilmente verrà scalzato
da questo primo posto – è il primo lungometraggio di Kyle
Edward Ball che cammina sul filo del rasoio tra narrazione
e opera d’arte, ansia e tedio, fantasia e realtà. Girato nella sua
casa d’infanzia per 15.000 dollari, Ball ricrea le paure
della vita e della crescita meglio di quanto molti autori possano
immaginare. Per coloro che sono disposti a sospendere i tempi di
attenzione per immergersi in qualcosa di completamente nuovo,
“Skinamarink” modificherà la percezione di ciò che accade di
notte.
Con il volgere al termine di
quest’anno, è come sempre arrivato il momento di fare alcuni
bilanci. Nel 2022 il mondo del cinema sembra aver intrapreso un
percorso di ripresa dopo i due difficili anni precedenti, segnati
dalla pandemia di Covid-19. Nel corso di quest’anno, infatti, sono
usciti numerosi nuovi progetti che hanno risollevato in parte la
drammatica situazione dei cinema di tutto il mondo. In particolare,
come spesso accaduto negli scorsi anni, ad essersi affermati sono
stati alcuni film horror particolarmente
interessanti, che hanno catturato l’attenzione di ampie fasce di
pubblico, proponendo contenuti originali e talvolta anche
importanti riflessioni sociali. Giunti alla fine dell’anno, è
dunque ora di indicare quelli che sono stati i migliori
film horror del 2022.
I migliori film horror del 2022
Quella che segue non è una
classifica in ordine di merito, quanto più un elenco di quei film
horror che si sono distinti per particolari pregi artistici, sia
tecnici che contenutistici. I film presenti in questo elenco sono
infatti opere molto originali, che pur rifacendosi ad alcuni canoni
del loro genere di appartenenza hanno saputo offrirne sfumature
nuove attraverso cui proporre non solo tanti brividi ma anche
lucide analisi della società, dell’umanità e dei principali temi
d’attualità.
Nope
Nope
(qui la recensione) è un film
horror del 2022 uscito ad agosto in Italia, scritto, diretto e
prodotto da Jordan Peele sotto il marchio della
sua casa di produzione Monkeypaw Productions.
Protagonisti del film Daniel Kaluuya, Keke
Palmer e StevenYeun, i
quali si trovano a confrontarsi con un fenomeno inspiegabile
presente nel cielo sopra di loro. Tra dramma, mistero, horror e
profonde riflessioni sociali, Nope segna il ritorno alla
regia di Peele, reduce dai clamorosi successi di Scappa – Get Out e
Noi. Vero e proprio
blockbuster estivo, il film offre non solo un misto tra horror e
fantascienza, ma anche profonde riflessioni su questioni razziali e
sulla natura dello spettacolo in sé.
X – A Sexy Horror Story
X– A
Sexy Horror Story (qui la recensione) è un film
slasher americano scritto, diretto e montato da Ti
West. Il film è interpretato da Mia Goth, Jenna Ortega, Martin Henderson,
Scott Mescudi e Brittany Snow. Nel film,
in una fattoria isolata in Texas, una troupe cinematografica arriva
per girare un film per adulti. I loro ospiti, una coppia di anziani
solitari, si interessano in modo speciale ai nuovi arrivati. Al
calar della notte, l’interesse malizioso della coppia sfocia però
nella violenza e nella follia. X – A Sexy Horror Story è
il primo film di una trilogia horror, dove il primo sequel, che è
anche un prequel, è Pearl.
Crimes of the Future
Crimes of the
Future(qui la recensione) segna il
ritorno al cinema di David Cronenberg. Il film
offre un tuffo profondo in futuro non troppo lontano, in cui
l’umanità sta imparando ad adattarsi al suo ambiente sintetico.
Questa evoluzione sposta gli esseri umani oltre il loro stato
naturale e in una vera e propria metamorfosi del corpo, che altera
la loro composizione biologica. Presentato a Cannes, Crimes of
the Future ha per protagonisti Viggo
Mortensen, Léa Seydoux e Kristen
Stewart. Non propriamente un horror nel senso canonico
del genere, ma certamente un’opera che scuote e disturba lo
spettatore proponendo scenari e perversioni che parlano molto della
nostra società.
Smile
Smile
(qui la recensione) è un film
horror psicologico statunitense del 2022 scritto e diretto da
Parker Finn, basato sul suo corto del 2020
Laura Hasn’t Slept. Il film ha come attori Sosie
Bacon, Jessie T. Usher, Kyle Gallner, Caitlin Stasey, Kal
Penn e Rob Morgan. La trama ruota intorno
ad una donna costretta a confrontarsi con il suo passato per
sopravvivere e sfuggire ad una nuova e agghiacciante realtà.
Smile è invece un horror più canonico, affermatosi però
per un lavoro di ricerca psicologica sui personaggi particolarmente
affascinante. Spaventoso quanto serve e con idee narrative
particolarmente efficaci, è unanimemente considerato tra i migliori
horror di quest’anno.
Piove
Piove (qui la recensione) è un film di
genere thriller/horror del 2022, diretto da Paolo
Strippoli, con Fabrizio Rongione, Francesco
Gheghi, Aurora Menenti e Cristiana
Dell’Anna. La storia ruota intorno ad una nebbia che, con
la pioggia, esce dalle fogne ed entra nel corpo di chi la respira,
facendo uscire il peggio di sé. Nessuno sembra poter sfuggire a
ciò, neanche Thomas e i suoi due figli, già segnati dal dolore e
dalle divisioni interne. Anche l’Italia può vantare un film horror
di tutto rispetto quest’anno, trovando con Piove non solo
una brillante riflessione sulla nostra società e le sue nevrosi, ma
anche un film che fa della sua atmosfera cupa e tesa un elemento di
grande fascino, segno che è possibile realizzare opere di questo
tipo in Italia.
Gli occhi del diavolo
Gli occhi del
diavolo (qui la recensione) è un film
horror soprannaturale americano diretto da Daniel
Stamm e scritto da Robert Zappia. I
protagonisti sono Jacqueline Byers, Virginia
Madsen e Ben Cross. La trama ruota
intorno a Suor Ann, una venticinquenne irrequieta che crede
fermamente che eseguire esorcismi sia la sua vocazione. Il suo
desiderio di mettersi alla prova prende una piega imprevista quando
incontra uno dei pazienti più disturbati della scuola. Durante i
loro strazianti incontri, la sorella Ann si trova faccia a faccia
con una forza demoniaca che infesta la scuola e ha misteriosi
legami con il suo passato. Non poteva mancare in questa classifica
un tradizionale horror di tipo soprannaturale, indicato tra i più
spaventosi in assoluto del 2022.
Non sarai sola
Non sarai
sola è un film horror uscito in Italia nel luglio del
2022, coprodotto a livello internazionale e scritto e diretto da
Goran Stolevski, al suo debutto alla regia. Nel
cast si ritrovano Noomi Rapace, Anamaria Marinca,
Alice Englert, Carloto Cotta, Félix Maritaud e
Sara Klimoska. La trama si svolge nella Macedonia
del 19º secolo, dove una giovane donna viene rapita in un isolato
villaggio di montagna e trasformata successivamente in una strega
da un antico spirito. Passato grossomodo inosservato, questo horror
è in realtà uno dei veri gioielli di questo 2022, caratterizzato da
un’atmosfera particolarmente affascinante e da lucide riflessioni
sul ruolo della donna nella società contemporanea.
Scream
Scream (qui la recensione) è il nuovo
sequel del franchise di enorme successo firmato Wes
Creven. Venticinque anni dopo una serie di brutali omicidi
che hanno sconvolto la tranquilla cittadina di Woodsboro, in
California, un nuovo killer indossa la maschera di Ghostface e
inizia a prendere di mira un gruppo di adolescenti. Questo nuovo
Scream non solo offre nuovi brividi, ma riflette anche in
modo metacinematografico sull’intera industria cinematografica
dell’horror. Il film è diretto da Matt
Bettinelli-Olpin e Tyler
Gillett e vanta un cast composto non solo dagli
attori Neve Campbell, Courteney Cox e
David Arquette, protagonisti dei primi film, ma
anche una nuova generazione di interpreti, a partire da
Jenna Ortega.
Men
Men è un
film drammatico horror uscito ad agosto in Italia, scritto e
diretto da Alex Garland, autore anche di Ex
Machina e Annientamento. Il film è interpretato da
Jessie Buckley e Rory Kinnear,
protagonisti di una storia che vede una giovane donna recarsi in
vacanza da sola nella campagna inglese dopo la morte dell’ex
marito. In quei luoghi apparentemente incontaminati, però, qualcosa
sembra sfuggire alle leggi della logica, dando vita ad un vero e
proprio incubo. In Men confluiscono dunque tutta una serie
di paure legate allo stalking e alla violenza sulle donne,
raccontate con grande gusto inventivo.
Black Phone
Il tredicenne Finney è tenuto
prigioniero da un sadico assassino mascherato. Quando un telefono
sul muro inizia a squillare, il ragazzino scopre di poter sentire
le voci delle precedenti vittime dell’uomo. Black
Phone (qui la recensione) è
probabilmente una delle maggiori sorprese per il genere horror nel
2022. Questo film interpretato da Ethan Hawke si
è infatti affermato come un grandissimo successo di critica e
pubblico, offrendo un racconto tanto spaventoso quanto avvincente,
che coniuga elementi soprannaturali a paure presenti nel quotidiano
di tutti. Inoltre, il film è l’adattamento dell’omonimo racconto di
Joe Hill, figlio di Stephen King,
dunque una garanzia in quanto a spaventi e terrore.