La star latinoamericana più famosa
e potente a Hollywood torna al cinema con Il ragazzo della
porta accanto, un sexy-thriller dai risvolti prevedibili,
la morale puritana e i sentimenti assuefatti alla mentalità comune,
concentrandosi principalmente sul corpo invidiabile e
desideratissimo della MILF per eccellenza,
Jennifer Lopez.
Il ragazzo della porta
accanto ruota intorno a un peccato primordiale, o
meglio intorno a quello che nel film è considerato tale: la
debolezza, di una madre, ancora affascinante, separata e sola, di
fronte a un aitante ragazzo con la metà dei suoi anni che però
sembra saperla sedurre e concederle le attenzioni che lei desidera.
Nel momento in cui la donna rinsavisce, secondo i dettami bigotti
che governano il film, la storia va alla deriva, completamente, in
una escalation di violenza ingiustificata e sconclusionati colpi di
scena.
Il ragazzo della porta accanto: il film
Nelle intenzioni del regista
Rob Cohen, il film sembra voler essere un inno al
corpo indiscutibilmente sexy e attraente della Lopez, che si
propone come modello del desiderio per gli uomini, a 45 anni, molto
di più adesso che rispetto a quando ne aveva 20 o 30. Il risultato
è un pasticcio approssimativo, che trascende i rapporti di causa ed
effetto e si conclude nello scenario più classico e convenzionale
possibile.
Pur nascendo come film senza
pretese, il primo impatto con Il ragazzo della porta accanto è
interessante, costruito su una serie di flashback riassuntivi, che
spiegano in maniera efficacie la situazione della protagonista,
alternati, manco a dirlo, a dettagli dell’atletico e sensuale corpo
di questa donna, insegnante colta e intelligente ma sola e
abbandonata da un marito che appare completamente privo di
attrattive. Vero e proprio oggetto è anche il co-protagonista,
Ryan Guzman, giovanotto di bell’aspetto che ne
film viene addirittura introdotto con una loquace inquadratura del
suo bicipite, ancor prima che del suo volto. Esemplare perfetto,
anche troppo, di “ragazzo della porta accanto”, si rivelerà essere
molto diverso da quello che l’eccessivamente ingenua prof di
letteratura pensava che fosse.

Il ragazzo della porta
accanto è un film che da innocuo progetto destinato a
un pubblico non troppo targettizzato, si rivela essere un pasticcio
che non fa altro che mettere in evidenza quanto la bella
JLo sia un simbolo della sessualità contemporanea,
cosa che si evince comuqnue ad ogni sua uscita pubblica.