Al via domani,
martedì 16 dicembre, la XIX edizione del Roma Film
Festival (RFF) presieduta e diretta da Adriano Pintaldi.
Dopo Franco Zeffirelli, Stefania Sandrelli e Christian De Sica, a
cui sono state dedicate le ultimissime edizioni, sarà il Maestro
italiano del brivido Dario Argento a ricevere il Premio alla
Carriera Roma Film Festival 2014.
Al regista di “Profondo rosso” e di “Tenebre” verrà dedicata
un’intensa retrospettiva e un omaggio (realizzato in collaborazione
con “Wonderland” Rai4), che porterà alla luce un ritratto inedito
di questo nostro straordinario cineasta, sinonimo di horror
italiano di qualità nel mondo. Ritratto che in seguito verrà
trasmesso all’interno di una puntata di Wonderland interamente
dedicata a Dario Argento che andrà in onda il prossimo 9 gennaio.
Lo speciale “Il giovane Argento”, omaggio che intende raccontare la
carriera di Argento prima dell’approdo dietro la macchina da presa
con L’uccello dalle piume di cristallo, verrà proiettato in
anteprima il 16 dicembre al Cinema Trevi alla presenza del
regista.
Molti i titoli che faranno parte della retrospettiva che si
terrà al Cinema Trevi dal 16 al 21 dicembre (realizzata in
collaborazione con Centro Sperimentale – Cineteca Nazionale), tra i
quali il più atteso sarà Profondo Rosso, proiettato in una
splendida versione appena restaurata dalla Cineteca Nazionale (in
sala nel 2015), pellicola che gli valse il titolo di “erede di
Hitchcock” e rappresenta, in qualche modo, l’apice stilistico e
creativo dell’autore. Quella al Cinema Trevi sarà una ricchissima
rassegna che verrà suggellata da un incontro tra Dario Argento e il
pubblico, che avverrà il 16 dicembre alle 21.00, occasione in cui
il regista riceverà dal Presidente Adriano Pintaldi il Premio alla
Carriera Roma Film Festival 2014.
Oltre quindici i titoli in programma, alcuni appartenenti ai
suoi primi anni dietro la macchina da presa, come L’uccello dalle
piume di cristallo e Il gatto a nove code. Oltre al già citato e
restaurato Profondo Rosso, si potranno ammirare: Le cinque
giornate, il film più anomalo nella filmografia argentiana,
un’incursione nella Storia, nella quale il regista non rinuncia a
inscenare l’orrore e la crudeltà, in questo caso della guerra;
Suspiria che gli valse una laurea honoris causa in tecnologia degli
spaventi; Inferno, “tre madri” nascoste nei sotterranei di
tre palazzi a Roma, New York, Friburgo, costruiti per loro da un
architetto-alchimista, autore di un libro maledetto; Tenebre con la
sua Roma cattiva, con una luce fredda e totale contrapposta alle
tenebre dell’anima, della mente; Phenomena, un viaggio
mistico tra bellezze ed orrori, tra sensazioni tenere e terribili;
Opera che comincia con il Macbeth di Verdi e con la curiosa
diceria, diffusa degli ambienti lirici, che porti sfortuna; Il
gatto nero (episodio di Due occhi diabolici) che mette in scena
l’ossessione d’un fotografo di cronaca nera, perseguitato dallo
sguardo d’una gatta in cui legge una demoniaca aggressività; Trauma
in cui una ragazza anoressica, figlia di romeni immigrati in
America, scappa dalla clinica psichiatrica a Minneapolis, mentre la
città è sconvolta da una serie di delitti a catena; La Sindrome di
Stendhal, una vertigine estetica che esplora in tutte le sue
connessioni il quadro clinico della cosiddetta “sindrome di
Stendhal”, stordimento provocato dall’arte; Il fantasma dell’opera,
storia dell’amore folle del Fantasma, salvato dalle acque da una
tribù di topi e cresciuto nei sotterranei del teatro lirico di
Parigi, per la giovane cantante Christine: amore deluso e tradito,
che produce nel Fantasma un furore vendicativo e omicida; Non ho
sonno in cui Stefano Dionisi, tormentato dalla morte della madre
proprio come l’alter ego romanzesco del geniale giallista Ellroy,
s’allea con l’insonne e smemorato commissario in pensione Max Von
Sydow per scavare nei labirinti del male, ricomporre le tessere del
mistero e inchiodare l’assassino tornato furiosamente all’opera; La
terza madre, un prete, una studiosa, una giovane ricercatrice
(Sarah-Asia Argento), pagheranno per la loro curiosità, e con loro
a farne le spese sarà anche Roma, improvvisamente invasa da un
nugolo di streghe pronte a far capitolare la caput mundi per la
seconda volta.
Tra gli eventi collaterali – in collaborazione con il
Fantafestival – verrà presentato il libro di Cristiana Astori Tutto
quel blu (Giallo Mondadori, 2014). Incontro moderato da Steve
della Casa che precederà la proiezione di L’autuomo (1984) di Marco
Masi, alla presenza del regista.
Il Roma Film Festival è organizzato con il sostegno del
Ministero per i Beni e le attività culturali Direzione Cinema,
della Regione Lazio, e in collaborazione con il Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale.