Sono disponibili due clip e nuove
foto di Una Folle
Passione, dal 30 ottobre al cinema, distribuito da
Eagle Pictures. Il film vede il ritorno, dopo Il lato positivo e
American Hustle – L’apparenza inganna, della coppia da Oscar
composta da Bradley Cooper e Jennifer Lawrence diretti dalla
regista Premio Oscar Susanne Bier.
cAmbientato sul finire degli Anni Venti sullo sfondo
delle montagne del North Carolina, Una folle passione vede
protagonisti George (Cooper) e Serena (Lawrence) Pemberton, due
giovani neosposi, bellissimi e innamoratissimi, che iniziano a
lavorare per quello che diventerà presto un impero del legname.
Serena è una giovane donna forte, passionale e senza paura:
supervisiona i taglialegna, dà la caccia a serpenti a sonagli e
salva addirittura la vita di un uomo in mezzo alla natura
selvaggia. Forti del loro potere, dell’ascendente e del carisma che
esercitano sugli altri, i Pemberton non permettono a nessuno di
ostacolare il loro amore folle e le loro ambizioni. Quando Serena,
però, scopre il passato segreto di George e si trova a fare i conti
con il proprio ineluttabile destino, l’unione passionale dei
Pemberton comincia a sgretolarsi, facendo presagire un drammatico
epilogo.
Le clip ritraggono i protagonisti
in due scene molto significative della pellicola; nella prima la
coppia, fresca di nozze, arriva nella riserva di legname e George
mostra a Serena il paesaggio mozzafiato delle montagne del North
Carolina; la seconda invece ritrae una scena in cui George e i suoi
soci parlano d’affari. Al tavolo è presente anche Serena, segno
inequivocabile del ruolo e dell’ascendente della donna sul marito e
gli altri presenti. Tratto dall’omonimo romanzo di Ron Rash edito
in Italia da Salani, il film racconta il sottile confine tra amore
e follia, tra sentimento e ossessione, tra potere e ambizione.
Insieme a Jennifer Lawrence e Bradley Cooper, Una folle passione
vede le interpretazioni di Rhys Ifans, Toby Jones, David Dencik,
Sean Harris e Ana Ularu.
Il fatto che sia piaciuto a
pubblico e critica non vuol dire che X-Men Giorni di un
Futuro Passato non meriti un trailer onesto dal
canale Screen
Junkies.
Eccolo di seguito!
Il film X-Men – Giorni di un futuro
passato
La trama di X-Men – Giorni di un futuro passato, tratta
dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale
ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati
dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di
concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce
dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare
la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.
Il regista
russo Aleksej Fedorčenko è stato premiato
oggi alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di
Roma 2014 con il Marc’Aurelio del Futuro. Il regista ha così
commentato la scelta di assegnare proprio a lui il
riconoscimento:
“E’ una strana coincidenza. Il
mio ricordo dell’Italia è legato al nome Marco. Prima Venezia, con
San Marco, che rappresenta la favola. Poi Il Marco Aurelio che
invece rappresenta la storia, infine Marco Muller che rappresenta
la cultura.”
Arriva finalmente la prima immagine
ufficiale dell’attore Johnny Depp nell’atteso
nuovo adattamento targato Disney, Into The
Woods basato sull’omonimo musical e che vede
protagoniste, tra gli altri Meryl
Streep, Emily Blunt e Anna
Kendrisk.
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Into the
Woods Tutte le foto del film di Rob
Marshall con Meryl Streep, Anna Kendrick, Chris
Pine, Emily Blunt, Johnny Depp, James Corden e Daniel
Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo.
Il film verrà rilasciato nei cinema americani
il 25 dicembre 2014.
Ecco nuove foto dal film
Interstellar, prossimo sci-fi
diretto da Christopher Nolan che vede protagonisti
un trio di attori di grande livello. Parliamo di Jessica
Chastain, Matthew McConaughey, alla loro prima esperienza
con Nolan, e Anne Hathaway, che torna ad essere
diretta dal regista britannico dopo l’esperienza con Il
Cavaliere Oscuro Il Ritorno.
Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark
Knight”, “Inception”), Interstellar
vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il
premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata
all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”),
Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio
Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here
Anymore”) ed il premio Oscar
Michael Caine (“Le regole della casa del
sidro”).
Il cast principale include anche
Wes Bentley,
Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e
Topher Grace. La trama: Quando i nostri giorni
sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori
dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un
viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere
un futuro tra le stelle.
Diretto da
Christopher Nolan, il film è stato sceneggiato da
Jonathan Nolan e
Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher
Nolan e Lynda Obst hanno prodotto
Interstellar
con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e
Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team
creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato
guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van
Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar
Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore
candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”)
e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres
(“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar
Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il
Re leone”).
L’Xbox ha diffuso il primo trailer della serie
digitale Halo Nightfall prodotta da Ridley Scott e
diretta da Sergio Mimica-Gezzan.
a
Protagonista è
l’attore Mike Colter che interpreta
Jameson Locke, un super soldato leader di un esercito spartano e
futuristico Le vicende narrate dal film si svolgono tra gli eventi
di Halo 4 e il prossimo Halo 5 Guadians.
Halo
Nightfall è diretto da Sergio
Mimica-Gezzan (regista di alcune puntate di serie tv
sci-fi come Battlestar
Galattica o Falling
Skies, ma anche più volte assistente alla regia
di Steven Spielberg per film
come Salvate il Soldato Ryan, Minority
Report e Schindler’s
List) mentre lo sceneggiatore sarà Paul
Scheuring (creatore di Prison
Break). Sappiamo inoltre che Ridley
Scott sarà produttore esecutivo
con David Zucker.
Laura Amelia Guzmán
e Israel Cárdenas presentano al Festival
di Roma 2014 Sand Dollars, film
ambientato in Repubblica Dominicana in cui Geraldine
Chaplin è protagonista di una vicenda particolare, un
amore delicato e impossibile sulle coste di un mondo che, agli
occhi degli Europei, è e rimarrà sempre terra esotica di
conquista.
Sand Dollars
(Dólares de Arena) racconta le
contraddizioni di una “relazione impossibile”, quella fra Noelí,
una giovane dominicana che cerca di vivere di espedienti, o meglio
di ‘scambi’ con i turisti di Las Terrenas. Una sua cliente fissa,
una matura donna francese che ha scelto sull’isola il rifugio
ideale per trascorrere i suoi ultimi anni, comincia a nutrire per
lei dei sentimenti molto profondi, sentimenti che forse la ragazza,
da una parte superficiale data la giovinezza, dall’altra incapace
di non pensare esclusivamente ad un tornaconto personale, non
capisce fino in fondo. La giovane, Noelì, vuole andare a vivere con
le a Parigi, così da continuare a a vivere sulle spalle della donna
innamorata. Il suo piano è quello di spillarle abbastanza soldi da
poter vivere di rendita con il fidanzato, un aspirante e
sfaccendato musicista dominicano. I profondi sentimenti della donna
faranno però cambiare il corso degli eventi.
Sand
Dollars è un racconto delicato e intimo, che mira ad
essere un’intensa storia d’amore ma che si perde in toni lunghi e
in primi piani non necessari che disorientano lo spettatore. Il
racconto è prevalentemente immobile, incentrato su personaggi a cui
non ci si affeziona e che risultano sempre interessati ad un
tornaconto personale che li rende inevitabilmente sgradevoli.
Sand
Dollars vuole essere una storia d’amore
atipica che nella disparità tra le parti coinvolte trova
tutta la sua meschinità e nello stile incerto tutta la sua
pochezza.
Questa mattina è stato presentato
al Festival di Roma 2014 il film Phoenix
di Christian Petzold, in concorso nella sezione
Gala. Alla conferenza stampa ha partecipato il regista del
film.
Quali sono quindi le fonti
su cui si è basato per la realizzazione del film? Christian Petzold: È incredibile ma non ci sono
molti documenti su chi è sopravvissuto ai campi di concentramento
ed è poi tornato a casa, fondamentalmente perché non hanno più
trovato una casa a cui tornare. Il racconto del ritorno è
fondamentale nella storia dell’uomo, basti pensare all’Odissea, ma
dopo il 1945 in Germania nessuno ha scritto o raccontato questa
storia. Mi interessava, per esempio, la storia di Primo
Levi, uno dei pochi sopravvissuti ad aver scritto della
sua esperienza nei lager e il suo ritorno, eppure nessuno si è
ancora occupato della sua storia. Io e Harun Farocki volevamo
riempire questo vuoto nella storia della Germania.
Il grande regista Harun
Farocki ci ha lasciato da poco, cosa ricorda principalmente di
lui? G.P.: Ho sempre considerato Harun un grande
maestro e il mio migliore amico, insieme a lui ho scritto tutti i
miei film. Molti pensavano che, venendo lui dal documentario, si
occupasse della parte tecnica del lavoro lasciando a me il romanzo.
Devo dire invece che è successo tutto all’opposto, lui scriveva e
fantasticava continuamente e io poi dovevo mettere in ordine.
Il film possiede un grande
senso dello spazio tra cinema e teatro. Come ha pensato a questa
messa in scena? G.P.: Ritengo che il fulcro del film sia la scena
che ha luogo nella cantina. Ciò che mi interessava in particolare
era il corpo di Nina Hoss, le sue reazioni. Ho
condotto il contrasto tra uomo e donna come se fosse un ballo, un
tango, un passo avanti e un passo indietro. Nel girare questa scena
ho impiegato dodici giorni e ho imparato molto sul ruolo dello
sguardo.
Il film ha qualche eco di
Vertigo di Hitchcock. è una mia impressione oppure ha
avuto un ruolo di rilievo? G.P.: Tutto inizia da un numero della rivista
tedesca Filmkritik dedicato proprio a
Vertigo, dove Harun Farocki aveva scritto
un saggio intitolato Scambio di donne. Nell’articolo, citava il
libro a cui Hitchcock si era ispirato, Le retour de
cendres, di Hubert Monteilhet. Inoltre
Vertigo è il mio film preferito, ma provo odio nei suoi
confronti, a volte nel guardarlo mi viene da vomitare. In un certo
senso, Phoenix è come sarebbe stato Vertigo se fosse stato
girato dal punto di vista di Kim Novak.
La musica ha un ruolo
importante nel film, rappresenta il ritorno del rimosso. Come
ha pensato ad inserirla? G.P.: Ho sempre visto il cantare insieme come una
sorta di ritorno a casa, ma in un certo senso i tedeschi non hanno
canzoni. Quella da noi utilizzata, composta da Kurt Weil insieme a
Brecht, è stata realizzata durante il suo esilio a Los Angeles, la
canzone è infatti finita in un musical americano, eppure si avverte
che la canzone ha un chiaro senso di nostalgia di casa.
Lei è un gran
cinefilo ha visto dei film con il cast per lavorare a questo
film? G.P.: Metà del tempo di lavoro l’abbiamo impiegato
a vedere film insieme. Perché quando devi controllare persone
diverse, e conseguire insieme un obiettivo artistico, finisci per
condividere con loro un’identità e un linguaggio. Per questo motivo
ho mostrato numerosi film, come Le catene
dellacolpa di
Jacques Tourner, perché c’erano delle immagini
particolari che volevo che il cameraman realizzasse, in particolare
un immagine riflessa negli occhi del personaggio, ottenuta
utilizzando solo due luci. Poi La scampagnata di
Jean Renoir ambientato prima
dell’occupazione tedesca. Poi ancora,
Josephine di Jacques
Demy, anch’egli ebreo, che è un film musicale basato
sull’attesa, un film dove si balla contro il fascismo, e spesso
riflettevamo con Farocki sul fatto che non siamo più in grado di
realizzare film del genere. Poi è stato fondamentale l’unico film
da regista di Peter Lorre, Der Verlorene.
L’influenza del noir è fondamentale, soprattutto perché i maggiori
cineasti tedeschi furono costretti a lavorare in America durante il
nazismo, e portarono quindi la luce del noir tedesco in America.
Con Phoenix abbiamo voluto recuperare la luce esiliata del
noir di Berlino.
Nel film è importantissimo
il lavoro sul colore. Come è stato il tuo approccio? G.P.: Tutti i film sul dopoguerra e di
Fassbinder in particolare sono in bianco e nero o
con colori molto opachi, per indicare che questo tempo non esiste
più. Eppure, nelle mie ricerche sul web e su you tube, sono
incappato in un corto di circa due minuti,
1945 Lost German
Girl, girato dalle truppe di liberazione, dove
vediamo una ragazza che corre verso la macchina da presa, indossa
dei pantaloni militari e una maglia strappata, perché ha subito
numerose violenze sessuali. Questo documento importantissimo è
stato girato con colori molto forti, quasi artificiali, e penso di
essermi principalmente ispirato a loro, e per questo abbiamo optato
per la pellicola, così calda e viva, per sottolineare questa
distanza. Ho poi scoperto che anche David Lynch ha
tratto ispirazione da questo piccolo frammento per il primo
episodio di Twin Peaks, dove vediamo la
ragazza sopravvissuta che cammina sul ponte. Nel mio film il colore
è fondamentale, specialmente il rosso così lucente, che indica come
il colore sia presente, sia lì. E ovviamente tutto questo non
sarebbe stato possibile senza la lezione di Fassbinder.
Per Halloween l’IKEA ha deciso di
aprire le sue porte fino a tarda serata, e per promuovere l’evento
ha realizzato un geniale e breve spot che omaggia chiaramente uno
dei film, classificati come horror, più belli e famosi di tutti i
tempi. Riuscite ad indovinare di quale film si tratta?
Ecco il video:
https://www.youtube.com/watch?v=cqsonfSQk2I
Si tratta di
Shining di Stanely
Kubrick, celeberrimo film ambientato nell’Overlook Hotel
con protagonisti Jack Nicholson e Shelley
Duvall. Che ve ne pare?
Ecco un nuovo spot
di Hunger Games il Canto della Rivolta Parte
I in cui, tra le diverse scene inedite, riusciamo
anche a vedere il momento in cui Katniss si accorge che Peeta è
ancora vivo, ma che è molto cambiato.
Ecco lo spot:
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In Hunger
Games il Canto della rivolta Parte Ie II
ritroviamo i personaggi dei primi due film e incontriamo tanti
nuovi volti. Il cast è composto da: Jennifer Lawrence,
Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks,
Donald Sutherland, Willow Shields, Jena Malone, Sam Claflin,
Natalie Dormer, Evan Ross, Julianne Moore, Gwendoline
Christie, Mahershala Ali, Patina Miller, Wes Chatham, Elden Henson,
Omid Abtahi, Misty Ormiston, Kim Ormiston, Robert
Knepper.
Hunger Games il Canto della Rivolta Parte IQui la
trama del romanzo: Il canto della rivolta. Hunger Games
(Mockingjay) è un romanzo di fantascienza del 2010 scritto da
Suzanne Collins, il terzo della trilogia degli Hunger Games, in cui
prosegue il racconto di Katniss Everdeen e la futuristica nazione
di Panem. In seguito agli eventi vissuti nel primo romanzo, Hunger
Games, una ribellione contro Capitol City divampa nei distretti, e
Katniss e il suo compagno Peeta Mellark sono costretti a ritornare
nell’arena in occasione di un’edizione speciale degli Hunger Games.
I maggiori temi includono sopravvivenza, controllo governativo,
ribellione e interdipendenza contro indipendenza. Il romanzo è
stato pubblicato negli Stati Uniti il 24 agosto 2010, mentre in
Italia è stato pubblicato l’11 maggio 2012.
Dopo l’affollato
CineCocktail a Tutto Tondo di sabato
scorso, con Paola Minaccioni e Andrea
Bosca, il 24 ottobre ci si sposta tutti al MaXXi per
un incontro che seguirà la proiezione, alle ore 18.00,
dell’attesissimo Vittima degli
eventi, nuovo film su Dylan Dog,
proiettato in anteprima da Wired Next Cinema.
Di fronte a un cocktail si
racconteranno al pubblico, questa volta, le web stars
Luca Vecchi e Claudio Di Biagio,
insieme al protagonista Valerio Di Benedetto nei panni del
celeberrimo indagatore dell’incubo. Ma tutto il cast sarà
presente e pronto a intervenire: da Sara Lazzaro a
Milena Vukotic, da Alessandro
Haber a Massimo Bonetti.
I CineCocktail sono un format nuovo,
giovane e dinamico, ideato per coniugare un’atmosfera informale con
un dibattito collettivo di approfondimento sull’arte
cinematografica. Protagonisti i talenti del cinema – registi,
attori, attrici e nomi di spicco del settore – pronti a raccontarsi
anche attraverso happening estemporanei.
A vent’anni dall’uscita nelle sale e
dalla scomparsa di Massimo Troisi, Warner Bros Italia presenta la
versione in BLU-RAY, DVD e DIGITAL DOWNLOAD in esclusiva su iTunes,
dal 29 ottobre.
Massimo aveva l’anima sul volto.
Il viaggio di Capitan Fracassa me lo fece conoscere, lo vidi e
subito mi piacque poi arrivò Il Postino dandomi la possibilità di
lavorare insieme a lui in un esperienza unica. Penso che in
tutta la storia del cinema non ci sia nessun film
simile
– Philippe Noiret
–
A vent’anni dalla scomparsa di Massimo Troisi,
la Film & Video ha realizzato il restauro digitale de Il Postino,
tra le più importanti opere della storia cinematografica italiana
distribuita per la prima volta nelle sale italiane il 22 settembre
1994. Tra gli eventi speciali della nona edizione del Festival
Internazionale del Film di Roma, il pluripremiato lungometraggio
diretto da Michael Radford, vincitore del premio Oscar® per la
miglior colonna sonora e di molti tra i più prestigiosi
riconoscimenti cinematografici al mondo, sarà presentato al
pubblico domenica 26 settembre sotto una veste rinnovata.
Warner Bros. Entertainment Italia presenta inoltre, in anteprima
esclusiva dal 20 ottobre presso la libreria Notebook
dell’Auditorium Parco della Musica, il DVD e l’inedita edizione
Blu-ray dell’opera emozionante con la quale Massimo Troisi si è
congedato dal suo pubblico e grazie alla quale il regista,
sceneggiatore e attore ottenne anche una candidatura postuma
dall’Academy Award.
Lavorando direttamente sui materiali negativi originali
conservati presso i suoi stabilimenti, la Film & Video attraverso
Eurolab Digital ha data nuovo valore al film: professionisti del
settore si sono alternati al restauro fotochimico dei materiali
danneggiati, al controllo delle giunte, ai lavaggi in percloro per
poi passare al digitale per la scansione a 4K color, corretti e
puliti digitalmente per creare un prodotto nuovo come non si vedeva
in sala dal debutto cinematografico del ’94, anno in cui Il Postino
fu inoltre presentato alla Mostra d’Arte Cinematografica di
Venezia.
Il film, trasposizione cinematografica de “Il postino di Neruda”
dello scrittore cileno Antonio Skàrmeta, consacrò
definitivamente a livello internazionale Massimo Troisi, che non
solo lo scrisse e interpretò ma diede il suo sensibile e
significativo contributo alla regia. Diviso tra passione per la
scrittura e impegno politico, il film racconta la storia del
postino siciliano Mario Ruoppolo e della sua inaspettata, profonda
e commovente amicizia con il poeta Pablo Neruda, in fuga dal Cile
ed esiliato in una piccola isola delle Eolie. Grazie a lui Mario,
interpretato da Troisi in modo commovente e magistrale, imparerà
l’arte della poesia con l’obiettivo di conquistare la bella
Beatrice (Maria Grazia Cucinotta).
Come il protagonista del suo film, Troisi non poté godere del
successo del suo ultimo capolavoro perché scomparve poche ore dopo
le riprese, il 4 giugno del 1994.
“Direi che Massimo ha fatto quello che i vecchi produttori
facevano: aveva un impegno creativo, il progetto era il suo, la
visione di fare questa cosa con quel regista, con quegli attori, in
quel modo, era la sua – ha detto Michael
Radford-. Così fanno i grandi produttori, che hanno
in mente chiaramente quello che vogliono fare. Lui voleva
interpretare un uomo che scopre se stesso attraverso la poesia. Si
sentì male la prima settimana di riprese, aveva bisogno del
trapianto. Gli dissi di lasciar perdere il film, anche se
desideravo il contrario. Fu davvero molto coraggioso”.
Il pubblico
protagonista del Festival 2014: gli spettatori decidono i film
vincitori della nona edizione. Si vota all’uscita dalla sala
e, per la prima volta in un Festival, attraverso l’App e il sito
ufficiale. La giornata di domenica 26 ottobre sarà dedicata
alla proiezione in replica dei film vincitori.
Una delle più importanti novità
della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma
riguarda il ruolo degli spettatori, veri e propri protagonisti
della manifestazione: sono infatti loro a premiare i film di tutte
le linee di programma della Selezione Ufficiale (Cinema D’Oggi,
Gala, Mondo Genere, Prospettive Italia). I riconoscimenti più
importanti saranno dunque assegnati sabato 25 ottobre in base alle
preferenze espresse dal pubblico all’uscita dalla sala.
Per la prima volta in un Festival,
grazie alla tecnologia di Akai e Xaos, è possibile votare
attraverso la App (per iOS e Android) e il sito ufficiale del
Festivalwww.romacinemafest.org<http://www.romacinemafest.org>. Si può inoltre
votare in modo assistito nei Foyer delle sale Santa Cecilia,
Sinopoli e Petrassi (Auditorium Parco della Musica) e al punto voto
situato nel Villaggio Cinema.
Il pubblico assegna i seguenti
premi:
– Premio del Pubblico BNL | Gala, in collaborazione con il Main
Partner del Festival BNL Gruppo BNP Paribas
– Premio del Pubblico | Cinema d’Oggi
– Premio del Pubblico | Mondo Genere
– Premio del Pubblico BNL | Cinema Italia (Fiction), in
collaborazione con il Main Partner del Festival BNL Gruppo BNP
Paribas
– Premio del Pubblico | Cinema Italia (Documentario)
Il Festival dedicherà l’intera
giornata di domenica 26 ottobre alla proiezione in replica dei film
vincitori.
MODALITÀ DI VOTO
Votano tutti gli spettatori provvisti della scheda di voto: il
tagliando viene consegnato dal personale predisposto all’entrata
della sala. Su ciascuno, è presente un codice di voto,
rappresentato in due modalità alternative: stringa alfanumerica di
sei caratteri e QRcode grafico. In tutte le tipologie di voto lo
spettatore può esprimere un voto, da uno a cinque, selezionando il
numero di stelle sulla schermata.
Nel caso di voto presso i Foyer e al Villaggio del Cinema è
possibile esprimere la preferenza dai trenta minuti successivi
l’inizio della proiezione fino alla chiusura dell’Auditorium e
comunque entro le cinque ore dall’inizio delle votazioni.
Per il voto tramite sito internet e app mobile ufficiali, è
possibile esprimere la preferenza dai 30 minuti successivi l’inizio
della proiezione fino alle cinque ore successive dall’inizio delle
votazioni.
Il punteggio di ogni proiezione viene determinato dalla media
delle preferenze di voto. Per ogni proiezione viene calcolata anche
la varianza delle preferenze di voto.
Il sistema, a chiusura del concorso di voto, provvederà a
calcolare tutti i punteggi delle diverse pellicole. Per ogni
singola categoria di premio il sistema produrrà una graduatoria.
L’ordine della singola graduatoria si baserà sul punteggio e
varianza calcolati. Per ogni categoria di premio la pellicola
vincitrice sarà quella con punteggio maggiore. In caso di pari
merito vince la pellicola con varianza minore.
Il regolamento completo del voto è pubblicato all’indirizzo:
https://vota.romacinemafest.it/page/regolamento-voto
CONCORSO CON ESTRAZIONE GIORNALIERA E FINALE
Tutti coloro che hanno espresso una preferenza possono partecipare
al concorso a premi indetto dal Festival. Ogni giorno si possono
vincere tablet Akai modello AKTB – 703, smartphone Akai modello
AKMF – 501 e cofanetti Limited Edition de La Grande Bellezza
offerti da MasterCard Priceless Rome. L’estrazione finale mette a
disposizione un’autovettura Mazda 3 (in comodato d’uso per tre
mesi), una poltrona Natuzzi Modello Revive offerta da
Divani&Divani by Natuzzi e una lampada Etoile Large offerta da
Slamp.
Nel settimo giorno della nona
edizione Festival Internazionale del Film di
Roma è stato consegnato il Marc’Aurelio del
Futuro al regista russo Aleksej Fedorcenko,
il suo realismo magico, fantastico, ancorato alla terra e alle
storie che la nutrono ha dato vita a un cinema incantato. Narratore
attento e partecipe delle contraddizioni della Russia
contemporanea, ha saputo creare un suo stile inconfondibile che
film dopo film si è andato instancabilmente rinnovando. Compagno di
villaggio attendibile e fidato Fedorcenko è un artista unico,
prezioso in grado di leggere con straordinario acume i travagli del
nostro tempo.
Nella sezione Incontri oggi
all’auditorium sarà presente Geraldine Chaplin che
porta nella sezione Cinema D’oggi il film Sand
Dollars. La trama parla di una giovane ragazza, Noelì
che trascorre i pomeriggi sulle spiagge di Las Terrans. Con il suo
ragazzo cerca un modo per vivere a spesa delle centinaia di turisti
che popolano la zona. Noelì tra i tanti clienti ne ha una fissa,
una donna francese molto matura, i due giovani cercano di trarre
vantaggio dalla situazione, lui escogita un piano per mandare Noelì
a Parigi insieme alla donna.
La sezione Cinema d’Oggi al
Festival Internazionale del Film di Roma vede protagonista per la
settima giornata l’ultimo film del celebre regista russo
Aleksej Fedorčenko, che è arrivato a Roma anche in
quanto destinatario del prestigioso riconoscimento Marc’Aurelio del
Futuro.
Il
regista mette in scena un racconto ambientato negli anni ’30 dello
Stalinismo, durante il regime comunista, concentrando il suo
racconto sullo sforzo compiuto dal regime allo scopo di unificare
la cultura dell’Unione. Il punto di vista adottato dal regista è
quello di cinque artisti dell’avanguardia che provano a farsi
accettare dalle tribù del nord del Paese, ma le difficoltà di
comunicazione e l’impossibilità di comunicare in una stessa lingua
impediscono il compimento della missione.
Fedorčenko
ci racconta una storia dal fortissimo impianto teatrale, sia come
messa in scena che per quanto riguarda la rappresentazione di
spettacoli teatrali all’interno del film. Questa rappresentazione
diventa man mano più complessa in corrispondenza con l’addentrarsi
del gruppo di artisti nell’universo culturale sconosciuto. Il film
è un ritratto di un evento storico onesto e scevro di orpelli,
nonostante qualche indugio in parentesi surreali.
Gli angeli della rivoluzione sono questi
artisti, coloro che dedicano la loro vita a trasformare in
effettiva la primordiale idea stalinista di uguaglianza. Fedorčenko
si è ispirato, nella messa in scena e nel racconto, alle storie di
Denis Osokin, vincitore del prestigioso premio letterario russo per
giovani autori “Debut Prize”, scrittore del romanzo che ha ispirato
“Ovsjanki” e sceneggiatore di Spose celesti dei Mari della pianura,
altro film presentato al Festival di Roma nel 2012.
Trai
protagonisti del film ci sono i due attori molto celebri in Russia
Darya Ekamasova e Konstantin
Balakirev insieme a Pavel Basov e
Georgy Iobadze.
In Stonehearts
Asylum il giovane apprendista medico Edward Newgate
(Jim
Sturgess) , giunge in un gelida mattina di fine secolo
alle porte dello Stonehearts Asylum, una struttura
psichiatrica avvolta nella nebbia della brughiera inglese. Pronto
ad apprendere dal Dottor Lamb (Ben
Kingsley) , Edward scopre che lo Stonehearts non è un
manicomio come gli altri: i pazienti non sono sedati, né rinchiusi,
e non vengono praticate le tecniche “medievali” per trattare la
loro insanità mentale, cosa che invece faceva il suo predecessore
Dottor Salt (Michael
Caine). Tra di loro c’è Eliza Graves (Kate
Beckinsale) , una giovane bellissima donna affetta da
violenta isteria, che da subito attira le attenzioni del giovane
medico. Ma quello che sembra un istituto all’avanguardia, dove il
paziente non viene “torturato” a scopi medici, presto si rivelerà a
gli occhi di Newgate ben altro.
Brad Anderson
esplora liberamente sul grande schermo un racconto breve di
Edgar Allan Poe ( Il Sistema del Dottor Catrame e
del Professor Piuma), riuscendo a riunire in un solo film tanti dei
temi da lui affrontati in passato. Etichettare Stonehearts
Asylum con un solo genere non sarebbe giusto, c’è
dell’horror (ma molto soft), è sicuramente un dramma e una storia
d’amore gotica, e non mancano gli enigmi avvincenti del thriller.
Come è impossibile inquadrare Stoneharts Asylum, è
anche impossibile capire tutti i personaggi da subito. Ognuno
nasconde qualcosa, una storia, un passato, un identità, la
vera natura, diversa da quello che mostra, ed è proprio questo
il bello del film, che sorprende con twist inaspettati.
Anderson infine riunisce un cast
eccezionale, dai giovani protagonisti, Jim Sturgess e Kate Beckinsale, di cui lei perfetta nei panni
ottocenteschi di Eliza e il vero tormento che traspare dai suoi
occhi. Fino ai grandissimi, per bravura, Ben Kingsley, Michael Caine e David Thewlis, difficile da vedere nei panni
dell’ombroso custode del manicomio. Un film che, malgrado le
premesse, lascia quasi il sorriso sulla bocca.
Giugno 1945. Sopravvissuta al campo
di sterminio di Auschwitz, Nelly Lenz torna a Berlino, dove è nata,
gravemente ferita al volto e sfigurata. Senza neanche aspettare di
essersi ripresa dall’intervento di chirurgia plastica al viso, e
contro il parere di Lene, Nelly parte alla ricerca di suo marito,
Jhonny Lenz.
Phoenix è il
nuovo film di Christian Petzold, che dopo
il grande successo di La Scelta di
Barbara, torna a parlare di sentimenti e di emozioni
con un dramma denso e coinvolgente nella Germania del dopoguerra.
L’eco del mai dimenticato nazismo e dell’olocausto fanno da sfondo
ad una storia di amore e di ricordi, in cui l’autore tedesco riesce
a confermare la padronanza e la maestria nel riproporci grandi
storie di realismo e di emozioni. La sceneggiatura si ispira
chiaramente a Vertigo, con il tema
dell’identità e della ricerca, ma la chiave di lettura che gli
attribuisce il regista tedesco è interamente incentrata
sull’emozione e la tensione. Queste saranno le chiavi di lettura
che fanno della storia una complicata rete di emozioni
caratterizzati da numerosi tempi dilatanti, pochi estetismi da
parte della macchina da presa o stratagemmi di montaggio, riuscendo
così a dare un’ampia visione di come viene trattato il tema della
riconciliazione con se stessi e con gli altri. Da questo approccio
emerge la bravura artistica dei due attori, prima su tutte
Nina Hoss, che ha già lavorato con l’autore
proprio per La Scelta di Barbara, il suo personaggio è
spezzato dai tragici eventi ma si aggrappa alle poche certezze
della sua vita, l’amore per suo marito accompagnato al desiderio di
rinascita e di normalità. Bravo nel condividere la scena è anche
Ronald Zehirfeld un uomo, o meglio un’artista,
innamorato della sua vita passata e tormentato dal dubbio e dalla
paura, costretto a diventare un uomo di “interessi” e di trucchetti
per sopravvivere alla realtà moderna. A mantenere un occhio sulla
realtà ci penserà il personaggio di Nina Kunzedorf
che con il suo punto di vista “onnisciente” sulla Germania e sui
coniugi Lenz riesce ad apportare nuova linfa nella narrazione e nei
colpi di scena.
Il film è una grande interrogazione sui personaggi e i sentimenti,
la nostalgia può essere un elemento da cui ripartire? o è solo una
parte del carattere identitario di una persona? La bellezza
dell’opera sta proprio nel non rispondere a queste domande e nel
tenere cosciente la mente dello spettatore che inevitabilmente
tenterà di dare un giudizio morale sulle persone e le
situazioni.
Phoenix
rappresenta una conferma per Christian Petzold,
l’autore dimostra ampiamente di essere in grado di prendere temi
noti e visitati dal cinema tedesco e reinterpretarli. In questo
processo emerge la sua bravura nel dirigere gli attori e i
sentimenti, portando così il carattere culturale della sua nazione
ad una storia universale.
Messi da parte, per il momento,
l’armatura di Tony Stark e la mantellina di Sherlock Holmes,
Robert Downey Jr. può tornare a fare quello
che sa fare meglio: recitare. L’occasione gliela offre
David Dobkin, che lo chiama per The
Judge a duettare con un’icona di Hollywood,
Robert Duvall.
Il rampante avvocato di città,
Hank Palmer, si trova costretto a ritornare a casa, in
provincia, nella triste occasione della morte della madre. Arrivato
in paese, Hank si trova costretto a fronteggiare gli uomini della
sua vita: il fratello minore, affetto da un leggero ritardo mentale
e con la mania dei filmini di famiglia; il fratello maggiore,
campione di baseball mancato a causa di un incidente da piccolo; e
soprattutto il padre, il Giudice della cittadina, con cui ha un
rapporto a dir poco difficile. La riunione di famiglia si prolunga
inaspettatamente, nel momento in cui il Giudice Palmer viene
accusato di omicidio. Hank cercherà di scoprire la verità, e
lungo il cammino proverà a ricucire il suo rapporto con il padre e
con il suo passato.
David Dobkin ci
consegna un film basato principalmente sugli attori, su due
performance di grande peso che si rafforzano a vicenda nel
confronto diretto in scena. Il dramma procedurale diventa un film
di ritorno alle origini e di ricerca di se stessi, un dramma
familiare in cui risplendono i due Robert. Duvall porta in scena
con sé tutta la sua gravitas, il suo immenso
bagaglio di esperienze cinematografiche; Downey Jr. riesce
finalmente ad allontanarsi dalle macchiette cinematografiche che ne
hanno sancito la fama planetaria e a riconsegnarci un ruolo
interessante, di spessore, con il quale torna a recitare davvero e
a farlo ad altissimi livelli.
La sceneggiatura, firmata da
Nick Schenk e Bill Dubuque,
concede ad entrambi gli attori di fare sfoggio delle loro doti in
lunghi e articolari monologhi, che trovano la loro forza nel
momento in cui la regia passa sul piano d’ascolto dell’altro. Gli
spazi, i tempi e le dinamiche tranquille della provincia vengono
rispettati da Dobkin che si prende i suoi tempi e confeziona un
ottimo prodotto che fa confluire due generi differenti, il
procedurale e il dramma familiare, l’uno nell’altro in una climax
emotivo che lascerà lo spettatore spiazzato e commosso.
Primo figlio della Team Downey, la
casa di produzione che Robert Downey Jr. gestisce con la moglie e con
David Gambino, The Judge
è un film intenso, coinvolgente, che scorre via con un paesaggio
dal finestrino di un’auto in corsa e appassiona come una bellissima
storia.
Mentre mancano ancora mesi
all’arrivo di Game of Thrones 5, il
quinto ciclo di episodi della serie dell’HBO, la produzione
continua le riprese sul set in Spagna dello show. Ebbene, questa
mattina però arriva un enorme spoiler sia per coloro che guardano
la serie ma anche per coloro che hanno letto i romanzi.
Data la natura dello spoiler non vi riveleremo in forma scritta
di cosa si tratta, dunque per coloro che non resistono invece vi
rimandiamo alle foto nella nostra gallery:
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Il Trono di
Spade (Game of Thrones) è una serie
televisiva statunitense di genere
fantasy creata da David Benioff e D.B. Weiss,
che ha debuttato il 17 aprile 2011 sul canale via
cavo HBO. È nata come trasposizione televisiva del ciclo di
romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco (A
Song of Ice and Fire) di George R. R. Martin.
La serie racconta
le avventure di molti personaggi che vivono in un grande mondo
immaginario costituito principalmente da due continenti. Il
centro più grande e civilizzato del continente occidentale è la
città capitale Approdo del Re, dove risiede il Trono di Spade.
La lotta per la conquista del trono porta le più grandi famiglie
del continente a scontrarsi o allearsi tra loro in un contorto
gioco di potere. Ma oltre agli uomini, emergono anche altre forze
oscure e magiche.
Cresce l’attesa per l’arrivo
di Hunger Games Il canto della rivolta parte
1, il primo capitolo del gran finale diviso in due
parti del franchise di enorme successo con protagonista l’attrice
premio Oscar Jennifer Lawrence. Oggi la Lionsgate ha rilasciato la
tracklist ufficiale della colonna sonora del film.
1. Meltdown – Stromae ft. Lorde,
Pusha T, Q-Tip & Haim
2. Dead Air – CHVRCHES
3. Scream My Name – Tove Lo
4. Kingdom – Charli XCX ft. Simon Le Bon
5. TO BE ANNOUNCED
6. Lost Souls – Raury
7. Yellow Flicker Beat – Lorde
8. The Leap – Tinashe
9. Plan The Escape (Son Lux Cover) – Bat For Lashes
10. Original Beast – Grace Jones
11. Flicker (Kanye West Rework) – Lorde
12. Animal – XOV
13. This Is Not A Game – The Chemical Brothers ft. Miguel
14. Ladder Song – Lorde
http://www.youtube.com/watch?v=QaxWGrSCBFM
[nggallery id=691]
arIl fenomeno mondiale di
Hunger Games torna ad illuminare l’oscurità con Hunger Games: Il
Canto della Rivolta – Parte 1. Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence)
si trova ora nel Distretto 13 dopo aver annientato i giochi per
sempre. Sotto la guida della Presidente Coin (Julianne Moore)
e i consigli dei suoi fidati amici, Katniss spiega le sue ali in
una battaglia per salvare Peeta (Josh Hutcherson) e un intero Paese
incoraggiato dalla sua forza.
Hunger Games: Il Canto della
Rivolta – Parte 1, è diretto da Francis Lawrence per la
sceneggiatura di Danny Strong e Peter Craig, e prodotto dalla Color
Force di Nina Jacobson con il produttore Jon Kilik. Il libro
da cui il film è tratto è il terzo della trilogia scritta da
Suzanne Collins, stampata in più di 65 milioni di copie solo in
U.S.
La Lionsgate presenta, una
produzione Color Force / Lionsgate, di Francis Lawrence
. HUNGER GAMES: IL CANTO DELLA RIVOLTA – PARTE
1 uscirà in Italia il 20 novembre 2014 al
cinema
Leba, musicista e Lara, insegnante,
sono due sposi che vivono nella costiera libanese. I coniugi hanno
tre figli: Yara, Sarah e Ghadi. Quest’ultimo affetto dalla sindrome
di down, prova ad imitare i canti di suo padre ma riesce solo ad
emettere suoni indistinti che spaventano e disturbano i vicini. Non
capendo il motivo di quei suoni insopportabili, la gente propone
una petizione per far espellere il ragazzo e la sua famiglia dalla
città. Leba non vuole accettare l’allontanamento del figlio e
insieme ai suoi amici escogita un modo per far cambiare opinione ai
suoi vicini.
Primo lungometraggio per
Amin Dora che nella sezione Alice nella
città porta Ghadi, film incentrato sull’amore
di un padre nei confronti del figlio disabile disposto alle più
paradossali bugie pur di non separarsi da lui. La storia,
sceneggiata e interpretata da Georges
Khabbaz, da vita ad una commedia frizzante che
non cerca alcun pretesto melodrammatico per concatenare gli eventi
ma questi sono naturalmente messi in moto nel mondo-paese in cui
vive Leba.
Il paesino diventa così il palco dei più classici equivoci e viene
descritto e stereotipato in maschere della commedia buffa in cui
troviamo personaggi creduloni e bonaccioni che nel bene e nel male
seguono le idee della massa. Il regista, forte della sceneggiatura,
non si abbandona ad estetismi particolari se non a quelli della
fotografia, adottando la camera fissa per cogliere tutte le
azioni-reazioni dei veloci dialoghi con cui è caratterizzato il
film. Di conseguenza anche il montaggio si tiene a distanza da
determinati giochi temporali valorizzando invece il ritmo e le
pause necessarie per punteggiare le dinamiche del paesino e far
divertire il pubblico in sala.
La forza della pellicola di Dora sta nel avere uno stile di regia
ben preciso e non chiudersi in un genere, anche se i tempi comici
sono quelli più evidenti. Inoltre riesce a contenere l’estro del
cast a sua disposizione facendo passare i vari messaggi che il film
vuole valorizzare. Ciò che alla fine emerge è l’originalità
della scrittura di Khabbaz che evita ogni genere di trappola
sentimentale o realistica preferendo raccontare una fiaba con una
potente morale e dosando con cura tutti i sentimenti di razzismo,
crudeltà ma anche amore e solidarietà.
Ghadi è
una piccola storia fatta di tanta bellezza, inverosimile in alcuni
punti ma originale nel modo in cui è stata scritta e diretta. Pone
l’accento sulle difficoltà e le perplessità di un padre con un
figlio disabile ma senza mai risultare eccessivo, difatti
nonostante tutte le emozioni in gioco la risata e la dolcezza sono
all’ordine della sequenza.
A seguito
dell’incredibile richiesta di biglietti The Walt Disney Company
Italia, insieme agli organizzatori del tour italiano D’ Alessandro
e Galli, annunciano 2 nuovi spettacoli a Roma in prevendita da
domani 23 ottobre per l’attesissimo tour di concerti Violetta Live
2015. Le nuove tappe sono a Roma sabato 7 febbraio alle ore 20:30 e
domenica 8 febbraio alle ore 16:00.
Violetta Live vedrà esibirsi sul palco gli attori del cast
originale della serie TV Violetta, guidati dalla protagonista
Martina Stoessel (Violetta). Il cast sarà affiancato da un gruppo
di ballerini e da una band musicale, in un’esibizione live
emozionante che riproporrà le musiche e le canzoni delle prime tre
stagioni della serie televisiva. Lo show sarà arricchito da
coreografie avvincenti, con costumi e scenografie spettacolari che
faranno di Violetta Live un’esperienza indimenticabile per tutti i
fan di Violetta.
DATE E ORARI DELLO SPETTACOLO
Gli spettacoli andranno in scena alle 16:00 e alle 20:30. Qui di
seguito la tabella informativa:
Anche Kim
Basinger sale a bordo del progetto di Shane
Black, The Nice Guy, noir
ambientato negli anni ’70 e con un cast di superstar capitanato da
Russell Crowe e Ryan Gosling. Con
loro ci saranno anche Matt Bomer, Keith David, Beau
Knapp, Angourie Rice e Margaret
Qualley.
Ambientato a Los Angeles negli anni
’70, The Nice Guys racconterà la storia
di un lottatore e di un detective privato impegnati a risolvere un
caso di omicidio. Il film sarà prodotto da Joel
Silver.
Ecco il trailer italiano di
American Sniper, l’atteso film con
protagonisti Bradley
Cooper e Sienna Miller e
diretto dal regista premio Oscar Clint Eastwood.
Ecco il poster del film:
American Sniper, il film
Dal regista Clint Eastwood arriva American
Sniper, con
Bradley Cooper che interpreta
Chris Kyle, il tiratore scelto più letale di tutta la
storia militare degli Stati Uniti. Ma Kyle è stato anche molto più
di un cecchino.
Chris Kyle, U.S. Navy SEAL, viene
inviato in Iraq con una missione precisa: proteggere i suoi
commilitoni. La sua massima precisione salva innumerevoli vite sul
campo di battaglia e mentre si diffondono i racconti del suo grande
coraggio, viene soprannominato “Leggenda”. Nel frattempo cresce la
sua reputazione anche dietro le file nemiche, e viene messa una
taglia sulla sua testa rendendolo il primario bersaglio per gli
insorti. Allo stesso tempo, combatte un’altra battaglia in casa
propria nel tentativo di essere sia un buon marito e padre
nonostante si trovi dall’altra parte del mondo. Nonostante il
pericolo e l’altissimo prezzo che deve pagare la sua famiglia, la
rischiosa missione di Chris in Iraq dura quattro anni, incarnando
il motto dei SEAL, “che nessun uomo venga lasciato indietro.” Una
volta tornato a casa dalla moglie, Taya Renae Kyle
(Sienna
Miller), e dai figli, Chris scopre che è proprio la
guerra che non riesce a lasciarsi indietro.
Bradley Cooper è stato nominato all’Oscar due volte
per la sua interpretazione in “Silver Linings Playbook – Il Lato
Positivo” e nel film “American Hustle” ed è il protagonista del
film insieme a Sienna
Miller (“The Girl” da HBO), Jake McDorman,
Luke Grimes, Navid Negahban e Keir O’Donnell. Il cineasta
vincitore dell’Oscar, Clint Eastwood (“Million Dollar Baby”,
“Unforgiven-Gli Spietati”) è il regista del film American
Sniper tratto dalla sceneggiatura di Jason Hall,
che si basa sul libro scritto da
Chris Kyle, insieme a Scott McEwan. L’autobiografia è
stata subito un best seller rimanendo 18 settimane sulla lista dei
bestseller del New York Times, 13esimo nella posizione dei numero
uno.
American
Sniper è prodotto da Eastwood, Robert
Lorenz, Andrew Lazar,
Bradley Cooper e Peter Morgan.
I produttori esecutivi sono Tim Moore, Jason Hall, Sheroum
Kim e Bruce Berman. La troupe creativa dietro le quinte è
formata dal direttore della fotografia candidato all’Oscar Tom
Stern (“Changeling”); lo scenografo candidato all’Oscar James J.
Murakami (“Changeling”) e la scenografa Charisse Cardenas; il
montatore vincitore del premio Oscar Joel Cox (“Unforgiven-Gli
Spietati”) ed il montatore Gary D.Roach; e la costumista Deborah
Hopper.
Abbiamo aspettato tantissimo, ma
alla fine i Guardiani della
Galassia sono arrivati anche da noi in Italia.
Oggi 22 ottobre arriva al cinema l’ultima creatura Marvel Studios, diretta da James
Gunn e interpretata da Chris Pratt, Zoe
Saldana, Dave Bautista, con le voci di Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Dopo le epiche avventure di Thor,
Cap, Iron Man, la Marvel decide di lasciare la Terra
e spostarsi nella Galassia, in un territorio inesplorato dalla
maggior parte degli spettatori e anche da qualche lettore di
fumetti, per portarci in un mondo che prevede aliene verdi e
letali, ladruncoli da quattro soldi, maniaci assassini dalla
perfetta favella e creature strane come alberi che camminano e
procioni parlanti. Una galassia che assomiglia davvero tanto,
tantissimo a quella ‘lontana lontana’ di George
Lucas e che proprio in questo aspetto trova il suo vero
punto di forza.
Trama: L’audace esploratore Peter
Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una
misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui
sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire
all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con
quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot,
un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica
Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre
il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il
cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in
un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della
galassia.
La giornata di
Prospettive Italia prevede due proiezioni in Sala Petrassi: alle
ore 17 il documentario Meno male che è
lunedì di Filippo Vendemmiati,
giornalista che si è occupato di stragi, omicidi di stato e
terrorismo e regista di numerosi documentari tra cui È stato morto
un ragazzo, presentato a Venezia e premiato ai David di Donatello
come miglior documentario, e Non mi avete convinto, dedicato a
Pietro Ingrao, anch’esso a Venezia. La pellicola
racconta la storia di un gruppo di operai in pensione che riprende
il lavoro per insegnare il mestiere a tredici detenuti
nell’officina-azienda sorta nel carcere di Bologna: una “commedia
brillante” dietro le sbarre, dove il sabato e la domenica sono solo
la noia e l’attesa del lavoro di chi non vuole ferie.
Sul red carpet delle ore 16.30, ci
saranno il regista e il cast tecnico del film con gli ex operai e
detenuti in apposito permesso: una passerella “alternativa” sulla
falsa riga del corteo sindacale, contro tutti gli atteggiamenti
‘evasivi’.
Alle ore 18
Geraldine Chaplin incontrerà il pubblico presso il
Teatro Studio Gianni Borgna: figlia del grande Charlie Chaplin, la
straordinaria attrice de Il dottor
Zivago, Rapina al Sole e
decine di altri film, interprete per registi che hanno fatto la
storia del cinema come Robert Altman, James Ivory, Martin Scorsese,
è al Festival con l’ultimo film che la vede protagonista,
Dólares de Arena di Laura Amelia
Guzmán e Israel Cárdenas.
Alle ore 22 la Sala
Sinopoli ospiterà Phoenix, nuovo lavoro
del cineasta tedesco Christian Petzold, Orso
d’Argento a Berlino per La scelta di
Barbara, vincitore di tre premi nello stesso Festival
per Yella, autore di Jerichow presentato a Venezia. Nel cast di
Phoenix, due interpreti che hanno già lavorato con Petzold: Nina
Hoss protagonista de La scelta di Barbara, Wolfsburg e Yella (che
gli è valso il premio come miglior attrice a Berlino) e Ronald
Zehrfeld interprete de La scelta di Barbara. Il film è ambientato
nella Germania post bellica e racconta affronta il dramma di una
donna sopravvissuta ad Auschwitz: il volto sfigurato la rende
irriconoscibile al marito, ma notando in lei una vaga somiglianza
le chiede di assumerne l’identità, sperando di mettere mano
all’eredità della sua famiglia. La donna accetta: vuole capire se
l’uomo la ama ancora o la tradisce. Nina Hoss sfilerà con Christian
Petzold sul red carpet delle ore 22.
Il Festival
Internazionale del Film di Roma, su proposta del Direttore Marco
Müller, consegnerà il Marc’Aurelio del Futuro al cineasta russo
Aleksej Fedorčenko: oggi, mercoledì 22 ottobre alle ore 19 presso
la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, il regista di
Primi sulla Luna e Ovsjanki /Silent Souls (premiati entrambi alla
Mostra di Venezia) e di Spose celesti dei Mari della pianura (in
concorso a Roma nel 2012), produttore di oltre venti film,
sceneggiatore e scrittore, presenterà in prima mondiale il suo
ultimo lavoro, Angeli della Rivoluzione (Angely revolucii), nella
linea di programma “Cinema d’Oggi”.
Il nuovo film di Fedorčenko,
ambientato in Unione Sovietica, racconta l’incontro e lo scontro
fra differenti culture negli anni Trenta staliniani, attraverso lo
sguardo di cinque artisti d’avanguardia, spediti a fare da
agit-prop nelle regioni periferiche. La pellicola è un adattamento
dei racconti di Denis Osokin, vincitore del prestigioso premio
letterario russo per giovani autori “Debut Prize”, scrittore del
romanzo che ha ispiratoOvsjanki e sceneggiatore di Spose celesti
dei Mari della pianura. Nel cast di Angeli della Rivoluzione, fra
gli altri, Darya Ekamasova (già protagonista di Spose celesti dei
Mari della pianura, interprete di Svobodnoe plavanie / Galleggiare
liberi di Boris Khlebnikov presentato nella sezione Orizzonti a
Venezia) e Konstantin Balakirev (Stilyagi /Hipsters di Valerij
Todorovsky al Festival di Toronto). I due saranno sul red carpet
delle ore 18.30 insieme al regista e agli membri del cast: Pavel
Basov e Georgy Iobadze, attori di cinema e teatro altrettanto
noti.
Arriva finalmente la data ufficiale
di rilascio dell’atteso primo trailer di Avengers
Age of Ultron di Joss Whedon, sequel
del film sui vendicatori targati Marvel Studios. Ebbene oggi arriva la conferma
che il primo trailer andrà in onda durante la prossima puntate
della serie Marvel ABC, Agent of
SHIELD.
Ovviamente questa sarà anche una
data che si affianca già a quella confermata dell’uscita di
Interstellar. Infatti, allegato al
film di Christopher Nolan ci sarà anche il trailer
Avengers Age of Ultron.
Vi
ricordiamo che nel cast Avengers Age of Ultron sono
presenti Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo,
Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Cobie Smulders, Jeremy
Renner, Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen oltre
a Paul Bettany, Samuel L.
Jackson e James Spader. Il
terzo capitolo del franchise di Avengers è scritto e diretto, come
sempre, da Joss Whedon. Le riprese hanno
avuto luogo inizialmente agli Shepperton Studios
(Surrey,Inghilterra), ma in seguito sono state effettute delle
riprese aggiuntive in Italia, Korea e in varie parti
dell’Inghilterra.
L’uscita del film nelle sale
cinematografiche è
prevista per il primo maggio 2015.