Dopo il successo internazionale del
film svedese Uomini che odiano le donne, il regista danese
Niels Arden Oplev dirige il suo primo film americano, il
thriller Dead Man Down – il sapore della vendetta, con
protagonisti, oltre alla sua fidata collaboratrice Noomi Rapace, anche
Colin Farrell,
Dominic Cooper, Terrence Howard e Isabelle Huppert.
Dead Man Down – il sapore
della vendetta racconta la storia di Victor (Colin
Farrell), il braccio destro di un capomafia di New York in
cerca di vendetta. Sulla sua strada incontra Beatrice (Noomi
Rapace), una donna misteriosa che nasconde un segreto
inconfessabile. Dopo molte peripezie e tanti copioni respinti
finalmente Oplev debutta dietro la macchina da presa in un
film hollywodiano, e lo fa con la solita padronanza del genere sia
esso un thriller o un film drammatico. Dead Man Down – il
sapore della vendetta si presenta con una messa in
scena cruda che lo accomuna prepotentemente alla realtà di tutti i
giorni e che catapulta lo spettatore immediatamente nella New York
grigia e nera della storia, popolata da criminali senza scrupoli e
fantasmi.
Dead Man Down – il sapore della vendetta, il film
Il senso del realismo è dato
principalmente grazie alla perfetta fotografia di Paul Cameron, sempre
impeccabile e prezioso aiuto narrativo al servizio del regista.
Tuttavia, nonostante le buonissime premesse e una prima parte molto
intrigante, la pellicola, man mano che la narrazione prosegue,
inizia a manifestare i suoi difetti che sono concentrati
principalmente su una sceneggiatura troppo lineare e poco
originale, che mette in crisi il film nella parte centrale. Altra
pecca derivata dallo script è il precario equilibrio nel miscelare
i vari genere presenti, manifestando delle pieghe romantiche in
maniera troppo ostentata, che in un film de genere sarebbero state
più apprezzabili se fossero state più velate.
Quest’ultimo difetto riguarda anche
la regia di Oplev, che seppur degna di nota e figlia di un
gusto per il cinema notevolissimo, racconta con meno efficacia del
solito le vicissitudini di due protagonisti che rientrano a pieno
in uno dei temi predominanti della sua filmografia, la redenzione.
Va da sé che il film nel complesso godibilissimo è riuscito a metà,
non rappresentando quindi quel connubio perfetto fra autorialità e
commerciabilità che è forse la cosa più ricercata dai produttori
del film.
Ultima nota positiva di
Dead Man Down – il sapore della vendetta riguarda
gli interpreti a partire dalla convincente coppia di protagonisti
Colin Farrell e Noomi Rapace, arrivando ai comprimari
Terrence Howard,
Dominic Cooper ed un poliedrico F. Murray
Abraham.
Dopo aver girato la trilogia svedese
di grande successo Uomini che odiano le donne con Noomi Rapace, il regista Niels Arden Oplev ha
scelto come suo progetto successivo un thriller di vendetta
intitolato Dead Man Down – Il sapore della
vendetta. Sebbene il film emuli fortemente lo stile
thriller dei vigilanti di film come Io vi troverò, che sono diventati molto popolari
nell’ultimo decennio, il film è anche visibilmente influenzato dai
film noir e dai thriller degli anni Novanta.
Oplev porta infatti in Dead
Man Down – Il sapore della vendetta lo stile
cinematografico grintoso e cupo che ha utilizzato per Uomini
che odiano le donne e per i film successivi, il che
contribuisce decisamente alla storia di vendetta di Victor.
Inoltre, condivide molti elementi della storia con il film del 1993
True Romance, che racconta di una coppia in fuga dalla
mafia a Los Angeles, e con altri drammi criminali simili degli anni
’90 come Natural Born Killers e Thelma & Louise,
Un film che farà dunque la gioia
degli appassionati di questo genere, che ritroveranno qui tutti gli
elementi più validi e accattivanti di questo genere di opere. In
questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali
curiosità relative a Dead Man Down – Il sapore della
vendetta. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Dead
Man Down – Il sapore della vendetta
Protagonista del film è
Victor, ex operatore delle forze speciali, è il
braccio destro di un grande boss della mafia newyorkese,
Alphonse Hoyt, ed è in cerca di vendetta.
L’aitante uomo in infatti è entrato da poco a far parte della
banda, spinto dall’incontenibile necessità di vendicare la morte
della moglie e della figlia, uccise proprio dai sicari dello
spietato malavitoso. La sua strada si incrocia presto con quella di
Beatrice, un’affascinante ragazza francese che
vive da sola con la madre nell’appartamento davanti a quello di
Victor. Una sera la donna vede Victor alle prese con un membro
della sua banda.
Il braccio destro di Alphonse sta
strangolando un malavitoso che ha scoperto il suo segreto e
avendolo lei colto in flagrante, decide di ricattarlo: non parlerà
con nessuno di quello che ha visto a patto che Victor uccida il
pirata della strada responsabile del terribile incidente che le ha
causato la profonda cicatrice al volto. I due, entrambi tormentati
dal loro passato, affronteranno dunque insieme pericolosissime
avventure. Ben presto, però, si cacceranno in grossi e
potenzialmente letali guai.
Ad interpretare Victor vi è l’attore
Colin Farrell, mentre Beatrice è interpretata
da Noomi Rapace. Dominic Cooper interpreta Darcy, mentre
Terrence Howard ricopre il ruolo del boss del
crimine Alphonse. Entrambi sono apparsi in progetti legati ad
Iron Man. In Iron Man (2008) Howard interpreta il
colonnello Rhodes, migliore amico e spalla di Tony Stark. In
Captain America: Il primo vendicatore (2011) Cooper
interpreta Howard Stark, il padre di Tony. Nel cast ritroviamo
anche la candidata all’Oscar
Isabelle Huppertnel ruolo di Maman Louzon e il
premio Oscar Murray Abraham in quello di
Gregor.
Per vendicarsi di ciò che ha fatto
ad Alphonse due anni prima, Victor cambia nome e si infiltra
nell’impero criminale dell’uomo. Inizia quindi a minacciarlo
anonimamente, mettendo in atto anche un finto attentato per
torturare Alphonse. Alla fine, Victor inizia a organizzare una
trappola finale per portare tutte le persone coinvolte nella morte
della sua famiglia in un unico luogo, per farle fuori tutte
insieme. Tra questi c’è anche un’altra figura potente del mondo del
crimine, Ilir (James Biberi), così Victor rapisce
e uccide il fratello di Ilir e incastra Alphonse per questo, o
almeno ci prova.
Mentre tutto questo accade, infatti,
Beatrice e Victor si avvicinano e iniziano a prendersi cura l’uno
dell’altra, e Beatrice aiuta persino Victor nei suoi piani
violenti. Uno dei suoi compiti è quello di spedire a Ilir un video
di suo fratello in cui dice che c’è Alphonse dietro il suo
omicidio. Ciò indurrebbe Ilir a dare la caccia ad Alphonse,
portando i due in un unico luogo per l’atto finale di Victor. Ma
Beatrice non lo fa, perché tiene troppo a Victor per permettergli
di andare incontro a una morte certa. Sfortunatamente, Alphonse sa
che dietro a tutto c’è Victor.
Alphonse rapisce dunque Beatrice e
manda a Victor il messaggio di venire a casa sua. Fortunatamente
per Victor, anche Ilir è a casa di Alphonse, quindi si carica di
armi e si dirige verso la casa di Alphonse. Si verifica qui una
grande sparatoria, durante la quale Beatrice riesce a fuggire e a
giocare con la scheda di memoria. Ilir e Alphonse vedono finalmente
il video e puntano le armi l’uno contro l’altro: entrambi muoiono,
mentre Victor e Beatrice sopravvivono miracolosamente. Completata
la missione di vendetta, la coppia torna a casa, concludendo il
film con un bacio finale.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di Dead
Man Down – Il sapore della vendetta grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Apple TV, Rakuten TV, Tim Vision, Now e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì
18 settembre alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Arriva una buona notizia per i fan
dei videogame: Dead Island arriverà sul
grande schermo. L’adattamento del celebre videogioco verrà
realizzato nei prossimi mesi. Ad annunciarlo sono state la casa di
produzione cinematografica Occupant Entertainment
al fianco della società produttrice del gioco, la Deep Silver.
Il progetto, che qualche anno fa era
legato alla Lionsgate senza vedere mai la luce, sarebbe già in
sviluppo. Le riprese dovrebbero iniziare nel primo trimestre
del 2015. I costi di produzione saranno divise tra le due
società.
Dead
Island è un videogioco survival horror in prima
persona, sviluppato da Techland e pubblicato da Deep Silver nel
2011. Incentrato prevalentemente su combattimenti ravvicinati, il
gioco presenta elementi di personalizzazione delle armi e degli
elementi tipici dei GDR. La storia si svolge sull’isola della Papua
Nuova Guinea, liberamente esplorabile fin dall’inizio del gioco. I
protagonisti si risveglieranno dopo una notte in albergo,
accorgendosi che la maggior parte delle persone presenti sull’isola
sono state contagiate da uno strano morbo, che prima le uccide e
poi le resuscita rendendole dei mostri affamati di carne umana.
William (Aneurin
Barnard) è un giovane scrittore profondamente
insoddisfatto della sua vita che, dopo aver tentato più volte di
suicidarsi, decide di ingaggiare Leslie (Tom
Wilkinson), killer professionista prossimo alla pensione,
per porre fine ai propri tormenti. Nell’attesa di morire, la vita
di William prende però una piega inaspettata, facendogli cambiare
idea sulla sua morte. Per Leslie, tuttavia, il contratto non è
rescindibile.
Si apre con una premessa originale
e divertente il film, che pone il protagonista nella situazione di
ricercare la propria morte attraverso l’intervento di un killer
professionista. Da qui il regista e sceneggiatore costruisce una
commedia nera dal puro humor britannico, concatenando eventi che
nel quadro generale danno vita ad ottimi tempi comici, battute
frizzanti e dialoghi così spontanei da risultare irresistibilmente
divertenti. Una sceneggiatura, quella di Dead in a
Week che si rifà alle migliori commedie britanniche
recenti, nonché traendo ispirazione dall’umorismo nero dei fratelli
Coen.
Elemento fondamentale del film, e
che lo arricchisce significativamente, è che oltre la comicità si
svela un’umanità, data dai personaggi ben scritti e approfonditi,
che infonde un calore in tutto il film. Merito anche di ottimi
interpreti, su cui spicca il veterano Tom
Wilkinson.
Il suo non è il classico ritratto
del killer freddo e spietato, bensì quello di un anziano che
riconosce la propria identità esclusivamente nel proprio lavoro, e
che dunque non vuole arrendersi al pensionamento. Allo stesso tempo
Wilkinson riesce a conferire una profondità umana al suo
personaggio, portandoci sempre più dal suo punto di vista,
potendone così comprendere le debolezze che svelano l’uomo dietro
il killer.
Degna di nota anche Freya
Mavor, nel ruolo di Ellie, la ragazza che porterà il
protagonista a cambiare idea sulla propria vita. All’interno del
film l’attrice risalta per il suo personaggio dal carattere
bizzarro e distaccato, a cui l’interprete dona un curioso senso
dell’umorismo, che tende con successo a rendere ancor più
straniante la comicità del film.
Ben presto ci rendiamo conto di
come tutti i protagonisti debbano affrontare, ognuno a modo loro,
le proprie battaglie personali. A partire da William, in cerca di
uno scopo alla sua vita che gli appare priva di senso, tanto da
desiderare il suicidio. L’incastro tra i personaggi porta a
risvolti spesso imprevedibili, e che manifestano costantemente una
capacità di ridere anche di cose di cui normalmente non si dovrebbe
ride.
Tema da sempre delicato da
trattare, il suicidio viene qui reso attraverso una chiave ironica
che stimola ad una profonda riflessione. Insieme al protagonista,
scopriamo lentamente le bellezze che la vita ci può riservare se
solo si ha il coraggio di viverla. Nella sua leggerezza, e senza
diventare un ritratto sociale o moralizzante dell’argomento,
Dead in a Week si afferma essere una brillante commedia
capace di coniugare intrattenimento intelligente con una piacevole
satira.
Dead For a Dollar è
il nuovo western di Walter Hill, presentato fuori concorso a
Venezia 79, con Christoph Waltz, Willem Defoe, Rachel Brosnahan, Warren
Burke e Benjamin Bratt protagonisti.
Quando i titoli di coda appaiono sullo schermo alla fine di
Dead for a Dollar, la dedica “In memoria di
Budd Boetticher” campeggia in modo così evidente
accanto al titolo, che potrebbe quasi fungere da sottotitolo per il
film stesso. In ogni caso, questo divertente ultimo film del
venerabile scrittore-produttore-regista Walter
Hill è intriso di un amore elegiaco per le storyline
pulite, la narrazione vivace e i dilemmi morali dei western
classici, come quelli di Boetticher, tra cui
L’ultimo fuorilegge (1952), Il
traditore di Forte Alamo (1953) e La valle dei
mohicani (1960).
Il dollaro prima di tutto
Ambientato nel 1897 il film segue il
veterano cacciatore di taglie Max Borlund nelle
profondità del Messico, dove incontra il giocatore d’azzardo
professionista e fuorilegge Joe Cribbens, un
nemico giurato che Max aveva mandato in prigione
anni prima. Borlund è in missione per trovare e
restituire Rachel Kidd, la moglie in ostaggio di
un ricco uomo d’affari di Santa Fe. Scoprendo che
la signora Kidd è in realtà fuggita da un
matrimonio violento, Max si trova di fronte a una
scelta: portare a termine il lavoro disonesto per cui è stato
ingaggiato o restare in disparte mentre spietati mercenari
fuorilegge e il suo rivale di sempre si avvicinano…
I legami nell’incarnazione del West
di Hill, che ha co-sceneggiato con Matt
Harris, sono prima contrattuali, poi etici. I due uomini
al centro del film si trovano da una parte e dall’altra della
legge: il Max Borlund di Christoph Waltz è un cacciatore di taglie,
mentre il Joe Cribbens di Willem Dafoe è un fuorilegge e campione del
gioco d’azzardo. Ciò che alla fine li accomuna in un rancoroso
rispetto è un asse economico nella fedeltà a se stessi prima di
tutto. Non si tratta di uomini nobili legati a un codice di
moralità o di destino manifesto. Si tratta di lavoratori che
compiono il loro dovere nei confronti dell’onnipotente dollaro,
irritati innanzitutto dalle minacce di portare a termine il proprio
compito.
Walter Hill rischia
e affianca audacemente il racconto delle loro bussole morali alla
storyline degli uomini d’affari e alle forze dell’ordine messicane,
testimoni di un conflitto che si riversa oltre il confine
meridionale. In termini narrativi si crea un innegabile conflitto
tra il duo, stanco del mondo e la cui credibilità è data
soprattutto dai due interpreti magistrali, e tutti coloro che lo
circondano. La loro (in)sensibilità si scontra anche con le giovani
leve che danno il via alla storia. Il ricco uomo d’affari
Martin Kidd di HamishLinklater invia il saggio ma schietto
Max a recuperare sua moglie, l’indipendente
RachelBrosnahan, dalle grinfie
del Buffalo Soldier Elijah Jones (Brandon
Scott).
Dead for a Dollar: un B-Movie
caotico
Apprezzabile è l’intento del regista
Walter Hill di avvicinarsi a una sorta di idea
metapoetica del western, riflettendo la nostalgia per “un certo
periodo della storia americana che tutti condividiamo”, ma cercando
di scongelare il genere dai dettami degli anni ’40 e ’50, lasciando
che accolga rilevanza moderna e che l’intenzione cambi.
Dead for a Dollar è
un progetto indipendente, che è stato girato in poche settimane;
nonostante sia figlio di uno dei più grandi nomi del genere
western, i limiti tecnici vanno a inficiare l’evoluzione di una
storia fin troppo classica, che non trova luce nel tentativo di
modernizzazione dei suoi personaggi, quanto più nella solida
constazione del b-movie che intrattiene, ma regala poco.
In Dead for a
Dollar, c’è tutto del genere: i toni seppia e la
colorazione giallastra della fotografia, per dare l’impressione
costante di una luce solare intensa che invade il sud-ovest
americano e il Messico; uno sconfinato senso dello spazio e della
giografia, la parola data che deve essere mantenuta, tutto in nome
di quel dollaro che può riscattare le sorti di chi è caduto, e
arricchire l’ego del più rinomato cacciatore di taglie.
I western si preannunciano, e questa
tradizione rimane valida anche per Dead for a
Dollar: con una sceneggiatura ridotta all’osso, il film si
identifica come “più contemporaneo” solo per la presenza di famose
star davanti alla macchina da presa. Sembra quasi che
Walter Hill abbia voluto realizzare il western che
conosceva in passato, rudimentale ma sicuramente di
intrattenimento, che regala qualche momento interessante
soprattutto grazie all’interazione di Rachel con
il personaggio di
Christoph Waltz. Nonostante ciò, Hill
rimane un forte regista d’azione: la sequenza di venti minuti di
sparatorie che chiude il film è prevedibilmente emozionante, con
una manciata di colpi che evocano i giorni di gloria del
regista.
Del resto, il caos visivo e
narrativo mina il risultato finale di Dead for a
Dollar che, tra un’inquivocabile derivatività e un
comparto tecnico che commette non pochi scivoloni, si conferma come
un b-movie d’intrattenimento, ma che indubbiamente non gode del
fattore re-watch.
Dopo il successo di
The
Sandman, arriva su NetflixDead Boy Detectives, la
nuova serie ispirata all’universo dell’omonimo comic book di
Neil Gaiman. Demoni, fantasmi e personaggi
dell’universo di The
Sandman, tra cui Morte, ritornano nella serie – di cui
da oggi è disponibile il trailer – in arrivo solo su Netflix dal 25
aprile.
I Dead Boy
Detectives sono sono Edwin Payne (George
Rexstrew) e Charles Rowland (Jayden
Revri), ovvero “il cervello” e “i muscoli” dell’agenzia
Detective defunti. Adolescenti nati a decenni di distanza che si
incontrano nell’aldilà, Edwin e Charles sono migliori amici e
fantasmi…che si occupano di risolvere misteri. Insieme affrontano
folli avventure, incluso sfuggire a streghe malvagie, all’inferno e
alla Morte stessa. Con l’aiuto di una sensitiva di nome Crystal
(Kassius Nelson) e della sua amica Niko (Yuyu Kitamura) riescono a
risolvere alcuni dei casi paranormali più complessi del mondo dei
mortali.
Dead Boy Detectives è
stata sviluppata da Steve Yockey (che ha rivestito il ruolo di
co-showrunner insieme a Beth Schwartz) ed è stata prodotta da Greg
Berlanti. Anche Jeremy Carver e Sarah Schechter si occupano della
produzione esecutiva.
Nel cast della serie
George Rexstrew e Jayden Revri nel ruolo rispettivamente di Edwin e
Charles, Kassius Nelson nel ruolo della sensitiva Crystal e Yuyu
Kitamura in quello della sua amica Niko. Oltre a loro anche Jenn
Lyon, Briana Cuoco, Lukas Gage, David Iacono e Ruth Connell.
Netflix
ha pubblicato il primo teaser trailer
di Dead Boy
Detectives, che presenta in anteprima la
prossima serie basata sulla serie di fumetti di Neil
Gaiman.
Il trailer mostra i due
protagonisti dell’agenzia Dead Boy Detectives,
adolescenti che sono migliori amici e fantasmi e risolvono insieme
misteri. La prossima serie vedrà Steve Yockey e Beth
Schwartz agire come showrunner, con Yockey che ha
sviluppato la serie per Netflix.
Un fantasma molesto ti perseguita?
Un demone ha trafugato i tuoi ricordi più cari? Allora chiama
l’Agenzia Detective Defunti! In questa serie soprannaturale
ambientata nell’universo di Sandman due ragazzini si ritrovano
nella morte e per non separarsi faranno di tutto, incluso fuggire
da streghe malvagie, dall’inferno e anche dalla morte. Aiutati da
una sensitiva di nome Crystal (Kassius Nelson), uniranno le forze
per affrontare alcuni dei casi paranormali più sconcertanti del
regno dei mortali.
Di cosa parla Dead Boy
Detectives?
Basato sui personaggi DC
creati da Gaiman e Matt Wagner, Dead Boy
Detectives proviene dai produttori esecutivi Jeremy Carver
(Doom Patrol) e Steve Yockey (The Flight Attendant). La serie di 8
episodi ruoterà attorno a due bambini fantasma di nome Charles
Rowland e Edwin Paine, che rifiutano di entrare nell’aldilà per
rimanere sulla terra per indagare su crimini soprannaturali. I
personaggi sono apparsi per la prima volta nei fumetti The
Sandman di Gaiman nel 1991.
A guidare il dramma horror
come duo titolare sono George Rexstrew e Jayden Revri insieme a
Kassius Nelson nei panni di Crystal Palace. Il cast aggiuntivo
include Briana Cuoco nei panni di Jenny la
Macellaia, Ruth Connell nei panni dell’infermiera
notturna, Yuyu Kitamura nei panni di Niko e
Jenn Lyon nei panni di Esther.
La serie Dead Boy
Detectives è scritta da Steve Yockey, che funge anche da
showrunner.I produttori esecutivi sono
Carver, Yockey, Greg Berlanti, Sarah Schechter, Lee Toland
Krieger e David Madden. È una produzione
di Berlanti Productions e Warner Bros. Television.
Dopo il trionfo di The
Sandman, l’adattamento dell’acclamata
opera di Neil Gaiman con protagonista il
misterioso Morfeo di Tom Sturridge, Netflix ha deciso di osare nuovamente portando alla
ribalta un’altra amata storia dell’autore britannico. Infatti, la
miniserie in otto episodi Dead Boy
Detectives, disponibile su Netflix dal 25 aprile, trasporta sullo
schermo la cupa e struggente storia dei due
simpatici e gentili fantasmi adolescenti creati da Gaiman agli
inizi degli anni ’90, Edwin e Charles, il
“cervello” e i “muscoli” dell’agenzia soprannaturale
“Detective Defunti”. Inoltre, a dare vita a questo
spin-off fresco e travolgente, accanto ai
fumettisti Neil Gaiman e Matt Wagner, c’è lo showrunner Steve
Yockey, noto per aver prodotto il noto e iconico
Supernatural e per aver regalato al pubblico
l’adrenalinico The Flight
Attendant.
Dead Boy Detectives, la trama
Il noioso Edwin Payne (interpretato
da George Rexstrew) e l’impulsivo Charles Rowland
(Jayden Revri) sono due fantasmi adolescenti molto
amici che, mentre cercano da millenni di sfuggire alla
Morte, fondano l’agenzia Detective Defunti con l’obiettivo
di aiutare a risolvere i casi irrisolti che legano le tormentate
anime dei fantasmi di Londra ancora bloccati sulla terra. Tuttavia,
il loro equilibrio viene sconvolto quando incontrano la misteriosa
e coraggiosa Crystal Palace (l’attrice Kassius
Nelson), una giovane sensitiva che ha perso tutti i suoi
ricordi a causa di un feroce e caparbio demone (David
Iacono). Mossi dal desiderio di ritrovare sé stessi e di
compiere “buone azioni” nella speranza di redimersi, i tre si
dirigono verso la placida cittadina di Port Townsend, nello stato
di Washington, per risolvere un enigmatico caso legato alla
scomparsa di una povera bambina.
Qui faranno la conoscenza di nuovi
amici, come la simpatica e allegra Niko (interpretata da
Yuyu Kitamura) e la cinica macellaia tatuata Jenny
(Briana Cuoco), ma anche di altrettanti nemici che
li “costringeranno” a rimanere lontani dalla confortevole
Londra.
Una struttura alla Scooby Doo
La serie struttura ogni
episodio intorno a un mistero da risolvere, che va dal
salvataggio di Crystal dall’ex fidanzato demone che cerca di
possederla, al liberare la dolce e generosa Niko da due folletti
tanto adorabili quanto crudeli. Questa intricata e
articolata trama, ricca di intrecci e importanti
flashback, si nutre dunque delle continue sfide paranormali
e personali che i protagonisti devono affrontare. Infatti,
i nemici che si trovano sulla loro strada diventano sempre più
pericolosi, angoscianti e… invadenti.
Per esempio, a impedire ai tre
giovani di tornare a Londra c’è il capriccioso e affascinante
Re Gatto, interpretato dal magnetico Lukas
Gage (noto per le sue interpretazioni in Euphoria, Love, Victor,
The White Lotus e You), che,
attratto da Charles, li intrappola a Port Townsend con una scusa
ridicola. Ma il Re Gatto è solo l’inizio delle loro preoccupazioni:
il trio si imbatte preso nella strega “mangiabambini”
Esther (interpretata da Jenn Lyon), che
tormenta i tre giovani con il desiderio di renderli preda per il
suo grosso e sanguinario “serpente della gioventù”.
E, come se non bastasse, Edwin e
Charles devono costantemente cercare di sfuggire alla Morte
(la sorella di Sogno in The
Sandman, interpretata anche qui dall’attrice
Kirby Howell-Baptiste) e di evitare un destino
infernale che non pensano di meritare. Questa missione diventa
sempre più ardua, soprattutto quando le loro “vite” si intrecciano
con la determinazione (o ossessione?) dell’infermiera
notturna (interpretata da Ruth Connell, nota
per il suo ruolo di Rowena in Supernatural), una “manager
dell’aldilà” incaricata di raccogliere le anime dei bambini per
conto di Morte.
Edwin e Charles: una seconda possibilità
nell’aldilà
Uno dei principali punti di forza
della serie risiede senza dubbio nell’ottima
caratterizzazione dei personaggi. In soli otto episodi,
sia i protagonisti che i personaggi secondari sono raccontati a
sufficienza per convincere il pubblico e coinvolgerlo
emotivamente. Tutti i personaggi, dunque, per quanto a
volte piccoli e marginali per la narrazione, riescono a
emergere con pregi e difetti, traumi e speranze.
In questa intricata trama, ogni personaggio si mostra come
il prodotto dei dolori che ha affrontato. Persino
gli antagonisti più crudeli, quindi, finiscono per avere un “valido
motivo” per seminare sofferenza, odio e inferno sulla Terra.
Questa particolare cura nella
caratterizzazione dei personaggi aggiunge alla trama soft
horror una dimensione emotiva e umana che va ben oltre la
semplice comprensione del soprannaturale. Ciò che veramente
colpisce lo spettatore non sono gli effetti speciali, gli jumpscare
o i viaggi danteschi attraverso orrorifici e suggestivi gironi
infernali. Quello che fa davvero brillare la serie sono le singole
narrazioni, le storie personali e intime dei
personaggi che affrontano temi universali
come il bullismo, la violenza domestica, la solitudine, il
tradimento, il dolore della perdita… e anche l’amore. Le vicende di
Edwin e Charles, in particolare, sono così toccanti e
commoventi da relegare in secondo piano qualsiasi
mostruosità o presenza demoniaca. Pur appartenenti a epoche
diverse, infatti, Edwin e Charles si ritrovano legati da un triste
destino, un filo rosso di sofferenza e ingiustizia che unisce i
loro traumi e il loro profondo sentimento di sentirsi soli a questo
mondo.
Edwin e Charles
non si limitano banalmente a cercare redenzione o eternità. Il loro
è un viaggio alla ricerca dell’accettazione e del
perdono, verso coloro che li hanno feriti e soprattutto
verso sé stessi. Un lungo e tortuoso viaggio mosso dal desiderio di
seconde opportunità che si estende fino all’aldilà.
Uno spin-off coi fiocchi
Deliziosamente oscuro,
adorabilmente goffo e profondamente commovente, Dead
Boy Detectives si palesa quindi come un degno spin-off
di The Sandman. Infatti, nonostante adotti
un’atmosfera più adolescenziale e meno tenebrosa,
e pur presentando alcune sottotrame che potrebbero risultare
forzate (come quelle legate al demone David e al ragazzo-corvo,
talmente noiosi da far risultare difficile prenderli sul serio), il
teen drama horror proposto da Netflix riesce senza alcun dubbio a
intrattenere, a incuriosire e a catturare il cuore degli spettatori
con un tocco tenero e avvincente, che a tratti
ricorda quello dell’amato dark fantasy di Joe Hill, Locke & Key.
Netflix
ha pubblicato un altro teaser di Dead Boy Detectives, la prossima serie fantasy
soprannaturale in live-action basata sui personaggi DC creati da
Neil Gaiman e Matt Wagner.
Il video serve a introdurre i
quattro membri chiave dell’agenzia Dead Boy
Detectives, tra cui George Rexstrew nel
ruolo di Edwin Payne e Jayden Revri nel ruolo di
Charles Rowland. Tutti gli otto episodi saranno disponibili in
streaming a partire dal 25 aprile.
Chi è coinvolto in Dead Boy Detectives?
Dead Boy
Detectives è scritta e prodotta esecutivamente da
Steve Yockey. La serie è interpretata anche da
Kassius Nelson nel ruolo di Crystal Palace,
Yuyu Kitamura nel ruolo di Niko, Jenn
Lyon nel ruolo di Esther, Briana Cuoco
nel ruolo di Jenny la macellaia, Ruth Connell nel
ruolo dell’infermiera notturna, Michael Beach nel
ruolo di Tragic Mick, Joshua Colley nel ruolo di
Monty e David Iacono nel ruolo di David il demone.
È prodotta a livello esecutivo da Jeremey Carver, Greg
Berlanti, Sarah Schechter, Lee Toland Krieger e David
Madden.
“Avete un fantasma fastidioso
che vi perseguita? Un demone vi ha rubato i ricordi più importanti?
Potreste voler chiamare i Dead Boy Detectives“, si legge nella
sinossi. “Vi presentiamo Edwin Payne e Charles Rowland, ‘il
cervello’ e ‘il braccio’ dietro l’agenzia Dead Boy Detectives.
Adolescenti nati a decenni di distanza l’uno dall’altro che si
ritrovano solo nella morte, Edwin e Charles sono migliori amici e
fantasmi… che risolvono misteri. Fanno di tutto per restare uniti,
anche per sfuggire a streghe malvagie, all’Inferno e alla Morte
stessa. Con l’aiuto di una chiaroveggente di nome Crystal e del suo
amico Niko, riescono a risolvere alcuni dei casi paranormali più
misteriosi del regno mortale“.
I Dead Boy Detectives sono stati
mandati nell’aldilà prematuramente. Nonostante le recensioni
positive (92% su Rotten Tomatoes) e la forte audience (almeno
inizialmente), Variety riporta che la serie di mistero
soprannaturale di Netflix è stata
cancellata dopo una sola stagione.
La serie – ambientata nello stesso
universo di The
Sandman – era partita molto bene, riuscendo a
rimanere nella Top 10 della classifica televisiva inglese di
Netflix per tre settimane dopo la sua uscita. Nei
primi tre giorni di disponibilità ha totalizzato solo 3,1 milioni
di visualizzazioni (Netflix
definisce le visualizzazioni come il tempo totale della serie
diviso per le ore totali di visione) prima di salire a 4,7 milioni.
Poi è scesa a soli 1,8 milioni di visualizzazioni nella terza
settimana, prima di uscire dalla Top 10 della classifica.
Creato da Neil
Gaiman, il duo di non-morti è stato introdotto per la
prima volta nelle pagine di The
Sandman prima di apparire in serie come The
Books of Magic, Children’s Crusade,
Doom Patrol e altre ancora. La storia è
incentrata su Charles Rowland e Edwin Paine, una coppia di studenti
assassinati che decidono di non entrare nell’aldilà per rimanere
sulla terra e indagare sui crimini che coinvolgono il
soprannaturale.
La notizia è stata accolta con
grande disappunto dai fan della serie, che si sono riversati su
Twitter per esprimere la loro frustrazione.
Il logline ufficiale dello show
recita: “Avete un fastidioso fantasma che vi perseguita? Un
demone ha rubato i vostri ricordi fondamentali? Forse è il caso di
chiamare i Dead Boy Detectives. Ecco Edwin Payne (George Rexstrew)
e Charles Rowland (Jayden Revri), “il cervello” e “il braccio”
dell’agenzia Dead Boy Detectives. Adolescenti nati a decenni di
distanza l’uno dall’altro che si ritrovano solo nella morte, Edwin
e Charles sono migliori amici e fantasmi… che risolvono misteri.
Farebbero di tutto per restare insieme, anche fuggire da streghe
malvagie, dall’Inferno e dalla Morte stessa. Con l’aiuto di un
chiaroveggente di nome Crystal (Kassius Nelson) e del suo amico
Niko (Yuyu Kitamura), riescono a risolvere alcuni dei casi
paranormali più misteriosi del regno mortale“.
Rowland e Paine sono apparsi in
realtà nella terza stagione di Doom Patrol, ma
interpretati da attori diversi (Sebastian Croft e Ty Tennant).
Dead Boy Detectives fa parte dell’universo di
The Sandman ed è basato sull’amata serie a fumetti di Neil
Gaiman. Steve Yockey (The Flight Attendant, Supernatural) e Beth
Schwartz (Sweet Tooth, Arrow) sono co-showrunner, mentre Greg
Berlanti (Riverdale, You), Jeremy Carver (Supernatural) e
Sarah Schechter (Riverdale, You) sono produttori esecutivi.
L’ultima commedia-horror di
Netflix, Dead
Boy Detectives (recensione),
segue due fantasmi adolescenti, Edwin (George
Rexstrew) e Charles (Jayden Revri) che
lavorano al fianco del sensitivo Crystal (Kassius
Nelson) per risolvere i misteri per la loro clientela
soprannaturale, fino a quando una visita in una città dello stato
di Washington complica i loro piani. La serie condivide lo stesso
universo di Sandman di Netflix grazie alle apparizioni dei fratelli Endless
Death (Kirby Howell-Baptiste) e Despair
(Donna Preston). La stagione si concentra sul duo
fantasma e su Crystal a Port Townsend, Washington, dopo aver
salvato una ragazza dalla strega Esther Finch (Jenn
Lyon) e una maledizione posta su Edwin dal Re dei Gatti
(Lukas Gage) che lo lega alla città. I tre,
temporaneamente bloccati negli Stati Uniti, fanno conoscenza con i
residenti viventi e soprannaturali della città.
La serie segue Edwin e Charles dopo
aver liberato Crystal da una possessione demoniaca, con il
risultato che i suoi ricordi sono stati rubati dal demone David
(David Iacono). Mentre Crystal usa i suoi poteri
psichici per aiutare i fantasmi nei loro misteri, i tre fanno
amicizia con la vicina di casa Niko (Yuyu
Kitamura), che liberano dai folletti del dente di leone
che l’avrebbero uccisa. I quattro frequentano anche il negozio di
Tragic Mick (Michael Beach), che offre una varietà di risorse
magiche. Inoltre, Edwin, Charles, Crystal e Niko sviluppano una
reputazione di fiducia tra gli abitanti fantasma di Townsend, che
li porta a indagare su alcuni casi, tra cui un salvataggio
dall’inferno e alcune morti misteriose. Una serie incentrata sui
fantasmi ha una correlazione tematica con la natura bizzarra della
vita e della morte, in quanto i suoi personaggi si confrontano con
il soprannaturale.
Incontro con l’infinito in Dead
Boy Detectives e lotta contro un immortale
Dead Boy Detectives si rifà alle
sue origini fumettistiche alla Sandman con una perfetta
integrazione di Morte e Disperazione che contribuiscono agli archi
caratteriali di Edwin e Charles. Considerando l’uso letterale e
figurato dei ragazzi che scappano dalla Morte,
l’apparizione di Despair quando Edwin è al suo punto più
basso si espande a un tema più ampio di ricerca del
perdono in se stessi e negli altri. Mentre Edwin stava per
rimproverare il suo ex amico all’inferno per averlo
inconsapevolmente sacrificato a un demone, l’incontro di
Edwin con Despair lo aiuta a capire che non è l’unico a
torturarsi. Quando Edwin lascia l’inferno con Charles, il suo ex
amico passa implicitamente a una vita ultraterrena più pacifica,
come simboleggia la comparsa di una luce blu che spesso accompagna
i fantasmi che la Morte guida verso un aldilà più tranquillo.
Dopo che Charles ha salvato Edwin
dall’inferno e Crystal ha ripreso i ricordi rubati a David, i tre
capiscono che possono tornare a Londra. Edwin è libero dalla
maledizione del Re dei Gatti e Crystal recupera i ricordi della sua
vita prima di incontrare Edwin e Charles. Tuttavia, la loro
partenza viene ritardata da Esther che rapisce i ragazzi per
trasformare Edwin in una batteria magica. Crystal e Niko ottengono
il sale nero e un portafortuna da Tragic Mick e informazioni dal Re
dei Gatti su come sconfiggere Esther. Charles viene liberato e
uccide il serpente gigante che Esther utilizzava da giovane, mentre
Crystal usa i suoi poteri per contattare Lilith (Rochelle
Okoye) sul modo ingiusto in cui Esther ha utilizzato
l’immortalità che le è stata data per uccidere centinaia di
ragazze. Esther viene sconfitta e i ragazzi si salvano a spese del
loro caro amico Niko.
Dopo che Edwin e Charles sono
tornati nel loro ufficio di Londra, la Night Nurse (Ruth
Connell) appare con il suo superiore per costringerli a
passare attraverso i canali soprannaturali appropriati nei loro
rispettivi aldilà. Il superiore dell’Infermiera notturna è
impressionato dal lavoro svolto dall’Agenzia investigativa Dead Boy
per aiutare le anime perdute ad andare avanti e decide di
far proseguire l’attività con la supervisione dell’Infermiera
notturna. La stagione si conclude in un paesaggio artico
con i folletti del dente di leone di Niko in un igloo con una
misteriosa figura ammantata che tiene in mano lo stesso
portafortuna che Niko aveva in mano mentre stava morendo.
L’universo di Sandman
tratta la vita e la morte come transizioni
La stagione ha lasciato
interessanti spunti di trama, con Edwin che finalmente dice a
Charles i suoi veri sentimenti e Charles che affronta la rabbia che
prova per gli abusi del padre; l’amicizia tra i due si è rafforzata
grazie a questo dialogo. Il viaggio di Crystal a Townsend le ha
dato l’opportunità di capire meglio le sue capacità psichiche e di
rievocare i suoi ricordi di genitori ricchi e negligenti. La morte
di Niko, a differenza delle altre avvenute nella stagione, non è
stata accompagnata dalla Morte stessa. Nella maggior parte dei
casi, quando i ragazzi evitavano la morte, c’era spesso una luce
blu che alludeva a un aldilà più tranquillo o una luce rossa
seguita da urla che mostravano un destino più sconfortante. La
morte di Niko non è stata accompagnata da nessuna delle due cose.
Inoltre, nell’episodio finale, la frase “il bene che fai può
tornare indietro” viene ripetuta due volte e rivolta a Niko e ai
ragazzi.
Lo show ha dimostrato in più
occasioni come molte creature soprannaturali si trasformino
e passino da un piano all’altro della realtà. A Townsend,
Tragic Mick racconta la sua storia di essere un dito trasformato in
tricheco, poi intrappolato in forma umana. Monty (Joshua Colley),
il corvo di Esther, si è trasformato brevemente in un umano, in un
fantasma e poi di nuovo in un corvo. Il Re Gatto si manifesta da
uno dei tanti gatti di Townsend e si trasforma in un gatto
che artiglia dalla sua forma umanoide defunta dopo essere stato
ucciso da Esther. I folletti del dente di leone sono
parassiti soprannaturali le cui vere forme sono umanoidi in
miniatura che sembrano abitare ospiti umani. Niko, a differenza
della maggior parte degli ospiti dei folletti, è sopravvissuto con
un nuovo colore di capelli e ha evitato di diventare uno scheletro
ricoperto di fiori.
Dead Boy
Detectives presenta una prospettiva meno grandiosa
dell’universo Sandman di Netflix che si sviluppa in una storia
unica. Se lo show continuerà a seguire Sandman, potrebbe esserci
l’opportunità di ulteriori crossover. Inoltre, Niko potrebbe essere
vivo come entità soprannaturale – probabilmente un folletto del
dente di leone – o essere passato a un altro piano che Edwin,
Charles o Crystal potrebbero incontrare. La Dead Boy Detective
Agency collabora ora con il Dipartimento Oggetti Smarriti, il che
lascia intendere che i tre dovranno affrontare una burocrazia più
complessa di quella che conoscono. Si spera che, se l’originale
Netflix verrà rinnovato, altre bizzarre avventure attendano i
Dead Boy Detectives.
Dalla mente incredibilmente
originale dell’autore Neil Gaiman, Dead Boy Detectives è una commedia
soprannaturale che segue Charles Rowland e Edwin Paine,
giovani uomini che decidono di non entrare nell’aldilà dopo la loro
prematura morte. Invece di andare avanti, i due decidono di
rimanere sulla Terra, dove agiscono come investigatori per i
crimini del soprannaturale.
Originariamente un progetto per il
servizio di streaming Max, Dead Boy Detectives è passato a Netflix
nel 2023, dove ha debuttato il 25 aprile 2024. La serie è stata
ampiamente apprezzata dal pubblico e la critica ha lodato la regia,
la scrittura e il tono generale degli otto episodi rilasciati.
Dead Boy
Detectives avrà una seconda stagione?
La serie ha aperto abbastanza bene,
entrando nella Top 10 di Netflix, ma non c’è alcuna conferma
ufficiale che Netflix
abbia rinnovato lo show per una seconda stagione. Continuate a
seguire Collider per sapere se la serie avrà una meritata seconda
stagione.
Cosa è successo nella stagione 1
di Dead Boy Detectives?
Edwin Paine (George Rextrew) e
Charles Rowland (Jayden Revri) sono due giovani uomini che sono
stati entrambi uccisi nello stesso collegio, a decenni di distanza
l’uno dall’altro. Mentre Edwin è morto all’inizio del XX secolo, la
morte di Charles è avvenuta negli anni Novanta. Ora sono migliori
amici che, invece di passare all’aldilà, rimangono sulla Terra a
risolvere crimini di tipo soprannaturale.
Se inizialmente i due lavoravano da
soli, alla fine si uniscono a un chiaroveggente molto vivo di nome
Crystal Palace (Kassius Nelson), che è in grado di vedere e toccare
Edwin e Charles. Tutto questo accade mentre l’Infermiera di Notte
(Ruth Connell) cerca di convincere Edwin e Charles a venire
nell’aldilà, nonostante il buon lavoro che gli amici stanno facendo
come detective. Mentre nel finale della prima stagione l’infermiera
è stata nominata accompagnatrice dei ragazzi, il tempo ci dirà se
questa nuova combinazione funzionerà.
Nel corso della prima stagione, ci
sono diverse trame importanti, una delle quali è la possessione di
Crystal da parte di un demone di nome David. Non solo David ha
posseduto Crystal, ma ha anche portato con sé alcuni dei suoi
ricordi, che diventano la forza trainante per Crystal di lavorare
con i ragazzi per riavere questi ricordi in cambio del suo aiuto
con i loro misteri. In una rivelazione inaspettata, apprendiamo che
Crystal lascia volontariamente che David prenda i suoi ricordi,
perché non la dipingono come la persona migliore.
Un’altra storia importante della
stagione 1 è quella dei sentimenti di Edwin per Charles. Le cose si
complicano perché anche Crystal è romanticamente interessata a
Charles. Dopo aver conosciuto Crystal, Charles convince Edwin a
permetterle di unirsi alla loro squadra e Edwin accetta con
riluttanza. Non ci vuole molto perché Edwin si convinca che i
poteri soprannaturali di Crystal saranno preziosi per la squadra e
cominci a simpatizzare con lei; tuttavia, quando si rende conto dei
sentimenti di Crystal per Charles, torna a diffidare di lei.
Un’altra storia importante della
Stagione 1 è quella di Niko Sasaki (Yuyu Kitamura), una ragazza che
ha sfiorato la morte e che ora può vedere i fantasmi, compresi
Edwin e Charles. Niko aiuta i detective, in quanto i suoi poteri
sono un’utile aggiunta alla squadra. Nel finale della prima
stagione, Niko sembra morire; tuttavia, nei momenti finali, viene
rivelato che Niko potrebbe essere ancora viva in qualche forma.
Questo è uno dei più grandi cliffhanger della prima stagione e i
fan non vedranno l’ora di vedere se Niko diventerà un personaggio
più importante, se ci sarà una seconda stagione.
Di cosa parla Dead Boy
Detectives
Edwin e Charles sono due giovani
uomini che sono stati uccisi nello stesso collegio. Sebbene queste
morti siano avvenute a decenni di distanza l’una dall’altra, alla
fine i due si sono legati e hanno deciso di rimanere sulla Terra a
risolvere crimini soprannaturali invece di passare all’aldilà.
Edwin, morto mentre veniva
sacrificato in un rituale demoniaco, ha trascorso settant’anni
all’inferno, da cui è riuscito a fuggire. Charles è morto dopo
essersi ammalato mentre era vittima di bullismo da parte di altri
ragazzi della sua scuola. Poiché nessuna delle due morti è stata
affrontata in modo adeguato, i due si sentono in dovere di aiutare
altre anime a trovare la strada per l’aldilà.
I due si uniscono a una
chiaroveggente di nome Crystal Palace, diventando un trio. Mentre
aiutano diversi spiriti a lasciare la Terra, Edwin e Charles devono
sempre stare attenti all’Infermiera Notturna, lo spirito che cerca
di trascinare involontariamente i due ragazzi nell’aldilà.
Dopo il successo di
The
Sandman, arriva su NetflixDead Boy
Detectives, la nuova serie ispirata all’universo
dell’omonimo comic book di Neil Gaiman. Demoni,
fantasmi e personaggi dell’universo di The
Sandman, tra cui Morte, ritornano nella serie – di cui
da oggi è disponibile il trailer – in arrivo solo su Netflix dal 25
aprile.
I Dead Boy
Detectives sono sono Edwin Payne (George Rexstrew) e
Charles Rowland (Jayden Revri), ovvero “il cervello” e “i muscoli”
dell’agenzia Detective defunti. Adolescenti nati a decenni di
distanza che si incontrano nell’aldilà, Edwin e Charles sono
migliori amici e fantasmi…che si occupano di risolvere misteri.
Insieme affrontano folli avventure, incluso sfuggire a streghe
malvagie, all’inferno e alla Morte stessa. Con l’aiuto di una
sensitiva di nome Crystal (Kassius Nelson) e della sua amica Niko
(Yuyu Kitamura) riescono a risolvere alcuni dei casi paranormali
più complessi del mondo dei mortali.
Dead Boy
Detectives è stata sviluppata da Steve Yockey (che ha
rivestito il ruolo di co-showrunner insieme a Beth Schwartz) ed è
stata prodotta da Greg Berlanti. Anche Jeremy Carver e Sarah
Schechter si occupano della produzione esecutiva.
Nel cast della serie
George Rexstrew e Jayden Revri nel ruolo
rispettivamente di Edwin e Charles, Kassius Nelson nel ruolo della
sensitiva Crystal e Yuyu Kitamura in quello della sua amica Niko.
Oltre a loro anche Jenn Lyon, Briana Cuoco, Lukas Gage, David
Iacono e Ruth Connell.
Presentato al Festival di Venezia 2015, arriva nelle
sale americane il 10 giugno De Palma, il
documentario sul grande regista, sceneggiatore e produttore Brian
diretto da Noah Baumbach (Frances
Ha) e Jake Paltrow.
Di seguito potete vedere il trailer e il primo poster del
film:
Nel film vediamo
un’intervista a De Palma durante la quale l’autore ripercorre la
sua carriera e tutti i suoi più grandi successi, trai quali
ricordiamo Carrie – Lo Sguardo di Satana, Vestito per
Uccidere, Scarface, Gli Intoccabili e
Carlito’s Way.
Siamo sicuri che a sentire titoli
del calibro di Scarface, Carlito’s Way, Carrie – Lo
Sguardo di Satana, Il Falò delle Vanità, Mission:
Impossible e Gli
Intoccabili, solo per citarne una manciata in una
lista di ventinove, può tornarvi alla mente solo un unico, grande
nome: Brian De Palma. Classe 1940, terzo di tre
figli, personaggio dall’aspetto un po’ rude ma dall’animo gentile,
in netto contrasto con molti dei suoi film in cui si celebra la
violenza più spietata. Un uomo divenuto un simbolo della sua
generazione, che conta gente sconosciuta come Steven Spielberg, Martin Scorsese, George
Lucas, e capace di ritagliarsi uno spazio e uno stile
propri, di creare nuovi linguaggi. Oltre al pubblico, che lo osanna
da oltre quarant’anni, lo sanno bene anche Jake
Paltrow e Noah Baumbach (regista
rivelazione di Frances
Ha), che dopo dieci anni di chiacchierate sul suo
cinema e sul suo modo di fare cinema hanno deciso di girare un
documentario a lui dedicato.
Una lezione lunga
centodieci minuti, durante la quale il regista di Newark si
racconta senza fronzoli, senza binari. Camera fissa su di lui,
costante, e una quantità innumerevole di spezzoni e materiale di
vario genere con la sua voce sempre sullo sfondo, è questo
De Palma. Un film evento che attraversa,
titolo per titolo, una carriera lunga decenni, fatta di momenti di
disperazione ma anche di enormi successi, di pessimi colleghi e
inestimabili amici, ovviamente costellata di aneddoti più e meno
divertenti. Se dal punto di vista tecnico non possiamo parlare di
un prodotto particolarmente brillante, poiché è molto lineare e
privo di reali idee, dal punto di vista analitico si potrebbe
invece dire che tutto questo sia una scelta voluta. Tutta
l’attenzione è infatti focalizzata sugli occhi del regista e sulle
sue parole, senza alcun elemento di distrazione.
Una masterclass in piena regola,
che vi farà venire voglia di procurarvi una macchina del tempo e
tornare almeno quarant’anni indietro, solo per studiare cinema
negli USA. Di catapultarvi in un’epoca in cui Robert De Niro era vostro compagno di corso,
si girava in continuazione e Steven Spielberg vi
telefonava dalla sua auto, essendo fra i primi americani ad avere
un telefono fisso nell’abitacolo della macchina. Tutto all’ombra di
Alfred Hitchcock, il deus ex
machina che tutto ispira, tutto crea, che dal primo momento di
lucidità cinematografica ha segnato la personalità di De Palma, e
il suo modo di vedere la settima arte. Spingendolo ad andare oltre,
a impiegare anche giornate intere per una sola inquadratura, un
solo movimento di macchina, nell’imbarazzo generale della
produzione. Una metafora dell’andare oltre, del vedere cose che
altri non vedono, il “Break on through to the other side”
dei Doors, necessaria a lasciare un solco profondo
nella storia.
In occasione della premiere di
Shutter Island, Martin
Scorsese rivela di avere in progetto un nuovo
gangster movie insieme a Robert De
Niro, protagonista di Taxi
Driver e Toro
Scatenato…
A sedici anni dalla loro ultima
collaborazione, sembra che ora sia giunto il momento per la tanto
attesa reunion. Scorsese ha infatti ammesso di
essere al lavoro su un nuovo progetto che lo vedrà collaborare
nuovamente con De Niro.
Al momento del film si sa poco.
Attenderemo nuovi sviluppi..
Occhio nero e volto tutto insanguinato. Ma non si tratta di un
aggressione. Robert De Niro ha appena iniziato a girare il suo
nuovo film, Another Night, a New York, ed è stato avvistato per
strada con la faccia tumefatta e il sangue persino sulla
camicia.
Mentre i fan continuano a
chiedersi cosa riserverà il
prossimo DC
Universe, un recente rapporto
di Variety suggerisce
che Warner Bros.
Discovery è pronta per ricominciare da
zero. Un nuovo rapporto incentrato sul
prossimo Aquaman e il
Regno Perdutoha fornuto nuove informazioni su
cosa riserva il futuro agli interpreti della passata iterazione
dell’Universo DC.
Nello specifico, Variety nota
che “nessuno” del cast diBatman
v Superman: Dawn of Justicedel
2016 di Zack Snyder o del film Justice
League del 2017 tornerà nel nuovo
DCU. Questa affermazione include le
star
Ben Affleck,
Henry Cavill,
Gal Gadot,
Ezra Miller e persino Jason
Momoa, che secondo Variety non
riprenderanno i loro ruoli in futuro. Questa è la prima volta che
sentiamo parlare anche della fuori uscita di
Gal Gadot. Tuttavia, quando si tratta di Jason Momoa, il rapporto rileva che potrebbe
tornare nel DCU come Lobo invece che come
Aquaman. Le fonti dicono che l’attore è in
trattative per interpretare Lobo, nel reboot del 2025 “Superman:
Legacy”, scritto e diretto da James Gunn, o in un film indipendente. In una
svolta confusa, Viola Davis, che ha interpretato Amanda Waller
in entrambi i recenti film di “Suicide Squad”, rimarrà quel personaggio
nell’universo DC di Gunn-Safran nella serie Max del prossimo anno
“Waller” e forse nel nuovo
“Superman”. Un’altra eccezione è la serie di Gunn
Max “Peacemaker”,
che tornerà per una
seconda stagione con John Cena come protagonista.
Nel frattempo, c’è stata una
certa confusione sul fronte delle serie su chi sia il supervisore
unico e finale.A differenza del rapporto Marvel-Disney in cui Marvel controlla il processo
creativo e Disney+ si limita a rilasciare
il contenuto, Max è coinvolto in modo creativo con
i prodotto DC.Gunn e Safran non godono della stessa
autonomia di Kevin Feige della Marvel. (Una
fonte di Max afferma che la collaborazione tra il team DC e i
dirigenti Max Sarah Aubrey e Casey Bloys è stata continua, anche
per la prossima serie “The
Penguin”, che è stata costretta a interrompere la
produzione dopo l’inizio dello sciopero della WGA ma si prevede che
riprenderà le riprese. non appena termina lo sciopero
SAG-AFTRA.)
Indipendentemente da ciò, alcuni sono
convinti che un’altra società, molto probabilmente la
Universal, acquisterà la Warner
Bros. entro due anni, facendo sembrare bizzarre le recenti
sottotrame e gli sconvolgimenti della DC.“Il
punto è che devono far funzionare la DC, sia che la possieda
Zaslav, sia che la possieda Brian Roberts, sia che la possieda
qualcun altro“, ha commentato Rich Greenfield di LightShed,
analista di Wall Street e venture capitalist.
A parte le turbolenze, il sequel
potrebbe funzionare ugualmente al botteghino. Anche il primo
“Aquaman” è stato un fiasco nei primi test e ha trovato il suo
appoggio nella postproduzione. Una fonte dello studio afferma
che “Aquaman 2” sta seguendo
una traiettoria simile. I primi numeri mostrano un forte
interesse e collocano il debutto del film alla pari con il primo
“Aquaman”.“Tutti sono contrari alla DC, ma c’è
una possibilità, soprattutto con la concorrenza limitata durante le
festività natalizie, che ‘Aquaman’ possa ancora avere successo a
causa della mancanza di prodotto“, afferma Jeff Bock, analista
di botteghino di Exhibitor Relations. “A volte il film
giusto al momento giusto è tutto ciò di cui hai
bisogno.”
Cosa sappiamo del futuro di Momoa nel DCU?
Per mesi, sono circolate voci
secondo cui Momoa avrebbe
potenzialmente lasciato l’Universo
DC o addirittura avrebbe
cambiato ruolo e si sarebbe dimesso da
Aquaman per interpretare Lobo. Il co-responsabile dei DC
Studios, Peter Safran, ha parlato del futuro di
Momoa all’inizio di quest’anno , affermando che
si aspetta che Momoa avrà un posto nel DCU “per molti anni a venire“, sia come
Aquaman che come qualcun altro.
Lo stesso Momoa ha anche
accennato a un possibile
cambiamento all’inizio dell’anno, dicendo che “sarà sempre”
Aquaman, ma potrebbe interpretare altri
personaggi in futuro. Ha anche confermato di
aver incontrato la Warner Bros.
Discovery e di avere “grandi notizie” da
condividere ad un certo punto.
Da quando ha assunto il ruolo di
capo dei DC Studios, James Gunn ha accennato sui social a progetti
di diversi eroi che potrebbero apparire nel futuro del DCU. Negli
ultimi anni la popolarità dei film prodotti dai DC Studios è stata
in calo, tanto che il contorto e disordinato DCEU
è stato ribattezzato DCU,
probabilmente influenzato dal MCU dei Marvels Studios,
con il regista di Suicide SquadJames Gunn al timone. La nuova direzione dello
studio mira a costruire una storia coerente per il franchise e a
farlo progredire ottimamente, introducendo nuovi personaggi e
consolidando quelli già affermati dell’ormai defunto
DCEU, tra cui Superman e
Batman.
James Gunn, insieme al co-CEO Peter
Safran, ha assunto questo nuovo incarico il 1° novembre
2022, ripromettendosi di portare lo studio in una nuova direzione e
di iniziare a far crescere la domanda di progetti DC. Da allora,
Gunn è stato molto attivo sui social media
postando immagini di alcuni personaggi DC Comics meno noti,
sollevando domande su chi potrebbe potenzialmente arrivare sul
grande schermo nelle future proprietà del DCU.
Deadman
Il primo messaggio di
James Gunn risale al 31 ottobre 2022, un
giorno prima della sua nomina a co-CEO. Il tweet conteneva
un’immagine di Deadman e Gunn
augurava ai suoi follower buon Halloween. Deadman è un personaggio
oscuro della DC Comics, un ex trapezista di nome Boston
Brand che è diventato un fantasma dopo essere stato ucciso
da una figura nota come Hood. Il dio indù
Rama Kushna dona al fantasma di Deadman la
capacità di possedere qualsiasi essere vivente, con l’obiettivo di
trovare il suo assassino e cercare vendetta. Negli ultimi anni,
Deadman è apparso come membro della Justice League Dark, suggerendo che questa
potrebbe essere la prossima tappa del nuovo DCU di
Gunn.
Nel 2020 è stato annunciato che
Warner Media e Bad Robot stavano collaborando a un universo
cinematografico e televisivo della Justice League
Dark e, nell’aprile dello stesso anno, è stato confermato
che J.J. Abrams sarà il produttore esecutivo di
una serie televisiva con i personaggi della Justice League Dark. Se
questa serie andrà avanti per i DC Studios sotto la supervisione di
Gunn, potrebbe essere il modo perfetto per espandere
il roster di eroi del DCU e sviluppare
avventure su scala ridotta che hanno funzionato molto bene nei casi
di Moon
Knight, Daredevil e Hawkeye dei Marvel Studios: Born Again e Hawkeye.
Distogliere l’attenzione dagli eroi mainstream del repertorio DC
potrebbe essere la mossa migliore.
Probabilmente uno dei personaggi più
noti di tutti i media sui supereroi è Superman, un
alieno proveniente dal pianeta Krypton che è cresciuto sulla Terra
e ha sviluppato notevoli capacità sovrumane, tra cui una maggiore
forza, pelle impenetrabile, la visione laser e il volo. Superman è
stato fatto morire al cinema, più recentemente è stato interpretato
da Henry Cavill nei film DC Man of
Steel, Batman v. Superman: Dawn of
Justice e Justice League, oltre a una
breve apparizione durante la scena mid-credits di Black
Adam. Nonostante sia ancora molto popolare, la versione di
Clark Kent interpretata da Cavill ha suscitato
forti polemiche con l’evoluzione del personaggio, per cui è
necessario un cambiamento sotto la nuova direzione di
Gunn.
La creatività dei DC Studios, ora
guidati da James Gunn, potrebbe essere un’ottima spinta
per il Superman di Cavill, per
fare emergere un lato più leggero del personaggio, simile a quelli
presenti negli altri progetti di Gunn,
Suicide Squad e Guardiani della Galassia.
Cavill stesso ha lasciato intendere che la sua apparizione alla
fine di Black Adam sarà l’inizio di alcuni grandi cambiamenti per
il personaggio, e il fatto che James Gunn abbia twittato un’immagine del
famoso eroe nel suo primo giorno di lavoro suggerisce che non si
sta sottraendo dal concentrarsi sul celebre personaggio a un
livello più personale.
Lobo
Risposta della DC Comics
agli antieroi della Marvel come Cable,
Wolverine e The Punisher,
Lobo è una parodia sopra le righe di un cacciatore
di taglie e mercenario interstellare, nato sul pianeta Czarnia, che
negli anni ’90 è diventato un eroe molto popolare per la casa
editrice. Un film incentrato su Lobo era in fase di sviluppo presso
la DC dal 2009, con nomi del calibro di Guy
Ritchie e Michael Bay alla regia, ma il
film non è mai riuscito a diventare realtà. Ora, però, sappiamo che
James Gunn ha accennato al personaggio, con
tanto di didascalia “felice di essere qui”, il che potrebbe
suggerire che l’introduzione del personaggio è più vicina del
previsto.
Lobo sembra certamente il
personaggio perfetto per essere rielaborato da James Gunn, regista che ha portato con
successo i personaggi più spiritosi e divertenti alla super
celebrità, sia ai Marvel Studios che alla DC. Nel
corso degli anni, molti grandi nomi hanno espresso il loro
interesse per il personaggio, tra cui Jeffrey Dean
Morgan di The Walking Dead, Dave
Bautista in un passaggio dai Marvel Studios e persino Jason Momoa di Aquaman in un confuso colpo di scena. Momoa ha
sicuramente l’aspetto giusto, ma affidargli anche questo ruolo
potrebbe rendere il pubblico confuso, a meno che
Aquaman non venga reinserito nel nuovo
DCU.
Mister Terrific
Questo tease di James Gunn è stato probabilmente uno dei post
più banali, dal momento che ha semplicemente postato l’immagine di
Mister Terrific della DC Comics senza alcuna
didascalia. Nei fumetti, Michael Holt è il secondo
personaggio ad assumere il mantello di Mister Terrific, un uomo con
una memoria eidetica e un intelletto geniale che, grazie alla sua
misteriosa maschera, è reso invisibile a qualsiasi tipo di
tecnologia. Essendo un personaggio meno conosciuto, Mister Terrific
sarebbe il fulcro perfetto per la nuova direzione di James Gunn per i DC Studios, soprattutto
perché è abituato a portare alla ribalta personaggi
sconosciuti.
Una versione di Mister Terrific è stata precedentemente
interpretata da Echo Kellum nella serie Arrowverse
della CW, Arrow, anche se questo personaggio è
stato rinominato Curtis Holt e adattato
leggermente per adattarsi meglio al tono della serie. Una versione
di Michael Holt di Mister
Terrific non ha mai avuto un ruolo da protagonista nel
live-action, il che suggerisce che James Gunn potrebbe essere più che mai
determinato a mettere questo straordinario eroe sotto i riflettori.
Holt diventerà il presidente della Justice Society of
America, il che significa che è un personaggio importante
e che merita sicuramente un po’ di tempo sullo schermo nel nuovo
DCU di
Gunn.
Jonah Hex
Jonah Hex
ha avuto una carriera nel live-action superiore a quella di
chiunque altro (eccetto Superman) a cui James Gunn si è riferito su Twitter. Da quando
Josh Brolin lo ha interpretato nel film del
2010, Jonah Hex, è apparso come personaggio in DC’s Legends
of Tomorrow e ha avuto una lunga carriera nei progetti di
animazione DC. Il 16 novembre 2022, James
Gunn ha postato un’immagine di Hex per celebrare il 50°
anniversario del personaggio nei fumetti DC; oltre a celebrarne
l’icona, pensiamo che Gunn abbia suggerito che un altro adattamento
di Hex potrebbe essere in programma nel prossimo futuro.
Jonah Hex è un
personaggio incredibilmente ricco di materiale da cui attingere e,
se adattato nel nuovo DCU, il
cinico cacciatore di taglie potrebbe rifondare il nuovo franchise
con alcuni progetti più grintosi. È noto che James Gunn sia un grande fan dei film western,
quindi è probabile che questo burbero cowboy possa arrivare presto
sul grande schermo. In definitiva, il fatto che James Gunn sia
stato incredibilmente attivo sui social media non può che essere
una buona notizia per i DC Studios: sta cercando di far parlare di
sé e di suscitare entusiasmo per le nuove storie del DCU.
Con il reboot del DCU da
parte di James Gunn e Peter Safran, è in arrivo una
nuova Fase 1 dell’Universo DC, e possiamo fare
previsioni su quali film verranno realizzati per primi.
All’orizzonte, ci sono ancora alcuni film DC realizzati sotto il
vecchio regime della DC Films. La nomina di Gunn e Safran a co-CEO
dei DC Studios ha lo scopo di dare vita nuova e una direzione
inedita alle storie dei supereroi DC. Le ramificazioni di questa
decisione si sono già palesate e sembra che il DCU che
conoscevamo abbia ormai superato l’era dello Snyderverse.
Dopo aver lavorato per anni con i
Marvel Studios e sotto la struttura
narrativa a fasi di Kevin Feige, sembra che
James
Gunn utilizzerà un concetto simile per i nuovi piani
del DCU. Non
si tratta di una novità per il franchise, dato che la Warner Bros.
ha voluto utilizzare la struttura a fasi per un universo condiviso
fin dall’inizio. Dwayne Johnson ha persino
collocato Black Adam in una nuova e ipotetica Fase 1 del
franchise, ma questo prima che Gunn confermasse che Black Adam non
è una delle priorità della DC. Il co-CEO è stato impegnato a
rilasciare messaggi sui piani futuri, che saranno svelati
all’inizio del 2023. Ecco una previsione sui film della Fase 1 del
DCU.
Il nuovo film di James Gunn su
Superman
Fonte: Henry Cavill instagram
L’unico film confermato per la
Fase 1 del DCU di
James Gunn è un nuovo film su
Superman. Sebbene si pensasse che Henry Cavill avrebbe continuato a vestire i
panni dell’Uomo d’Acciaio, è stato deciso che invece è in arrivo un
reboot: James Gunn sta scrivendo la sceneggiatura di un nuovo film
su Superman che prevede che un nuovo attore interpreti
Clark Kent. Questo nuovo film da solista, dopo
l’uscita di scena di Henry Cavill, è l’occasione
perfetta per iniziare la Fase 1, in quanto stabilisce che Kal-El è
il fulcro dell’universo condiviso. Il piano per il film su Superman
del DCU
prevede inoltre di concentrarsi su una versione già consolidata
dell’eroe e di saltare la sua storia di origine.
Il Superman del
DCU
potrebbe prendere una direzione diversa rispetto a molti film
precedenti e far combattere il kryptoniano contro
Lobo. James Gunn ha espresso il
suo interesse per l’utilizzo del personaggio e Lobo e Superman
hanno avuto molti incontri nei fumetti. Il cacciatore di taglie
alieno sarebbe un antagonista divertente da contrapporre al nuovo
Superman del DCU,
soprattutto se le voci che vorrebbero Jason Momoa nei panni di Lobo si rivelassero
vere. Questo potrebbe aiutare il primo film della Fase 1 del
DCU a
creare uno spinoff su Lobo, dando al franchise un eroe principale e
un antieroe popolare da utilizzare in futuro.
Il nuovo film di Batman del
DCU
Molte iterazioni della
Bat-Famiglia hanno Catwoman come membro: il
secondo film di questa lista ipotetica della Fase 1 del DCU è
proprio un rilancio del personaggio di Batman. È
confermato che la versione di Robert Pattinson di
The
Batman non si unirà al DCU, ed è anche
improbabile che Ben Affleck o Michael Keaton rimangano a lungo nel
franchise. Anche il ritorno di Christian Bale nel
ruolo di Batman è da escludere. Di conseguenza,
James Gunn e il DCU devono
introdurre una nuova versione del Cavaliere Oscuro con un film a sé
stante. I piani per The Batman 2 potrebbero
complicare la tempistica di questa uscita, ma Batman deve far parte
dell’universo fin da subito, in un modo o nell’altro.
James Gunn e il
DCU
potrebbero usare un nuovo film di Batman per far
crescere il franchise in modo significativo. Così come il film di
Gunn su Superman salterà la storia delle origini di Clark, lo
stesso dovrebbe valere per il debutto di Bruce
Wayne nel DCU. Ciò
potrebbe significare l’introduzione immediata della Bat-Famiglia,
permettendo a personaggi come Dick
Grayson/Nightwing o Barbara
Gordon/Batgirl di far parte del franchise. La Bat-Famiglia
è stata poco sfruttata nelle passate iterazioni cinematografiche,
quindi l’introduzione dei vari eroi distinguerebbe immediatamente
il nuovo Batman del DCU dagli
altri. Inoltre, darebbe nuovamente spazio al DCU per
crescere dopo la Fase 1.
Wonder Woman 3 (reboot con o senza
Gal Gadot)
Wonder Woman farà sicuramente parte dei
piani della Fase 1 del DCU, che
dovrebbe includere in qualche modo una versione di Wonder Woman 3. La Warner Bros. ha scartato i
piani di Patty Jenkins per il sequel, ma da allora
è emerso che lo studio vuole ancora realizzare un altro film su
Wonder Woman con Gal Gadot. Se il DCU vorrà
contare ancora sull’attrice, è lecito aspettarsi che Wonder Woman 3 sia in qualche modo un reboot
soft. Con una nuova ambientazione moderna, un nuovo cast
di personaggi di supporto e forse anche alcune modifiche apportate
al passato, il film affermerebbe che la Wonder Woman di Gal Gadot è
fondamentale per il futuro della DC.
Se Gal Gadot non dovesse tornare, Wonder
Woman 3 diventerà un vero e proprio reboot. Ciò
comporterebbe il rifacimento del ruolo e la scelta di una nuova
attrice che interpreti Diana Prince nel DCU:
il nuovo film di Wonder Woman sarebbe quindi
un luogo in cui reintrodurre la più famosa supereroina femminile
della DC. La sua collocazione nei piani della Fase
1 del DCU avrebbe senso
anche per il ruolo che il film potrebbe svolgere nella creazione
della mitologia degli dei della DC. Tuttavia, è probabile che non
venga raccontata la storia delle sue origini, poiché il reboot
potrebbe mostrare cWonder Woman come un’eroina già affermata,
soffermandosi piuttosto sull’impatto che ha avuto sulla storia
dell’umanità.
Il film su Lanterna Verde
È passato più di un
decennio dall’uscita nelle sale di un film su Lanterna
Verde e sarebbe sorprendente se il riavvio del franchise
non rientrasse nei piani di James Gunn per la Fase
1 del DCU. Il
co-CEO ha dichiarato che Lanterna Verde avrà infatti un ruolo
fondamentale nell’universo condiviso. È probabile che un eventuale
film su Lanterna Verde si concentri su Hal Jordan
e/o John Stewart, in quanto sono le versioni più
conosciute dell’eroe. Lo show di HBO Max dedicato a John Stewart,
che non è confermato essere collegato ai piani del nuovo DCU di
Gunn, potrebbe rendere meno probabile il suo ruolo di protagonista
nel film.
James Gunn sa bene
come un franchise intergalattico di fumetti possa decollare, e
Lanterna Verde è la migliore occasione per la DC di farlo.
Indipendentemente dall’eroe di Lanterna Verde su cui si concentrerà
il film, il potenziale del franchise e del DCU è
enorme. Ci sono altre fazioni di Lanterne, i
Guardiani dell’Universo e altro ancora che potrebbero influenzare
pesantemente gli eventi futuri. Questo potrebbe includere il film
di Lanterna Verde del DCU, che
potrebbe far presagire la prima minaccia cosmica a livello di
Justice League del franchise, che
presto raggiungerà la Terra e fornirà un motivo per riunire la
squadra della Justice League del DCU.
I piani di James
Gunn per i film della Fase 1 del DCU
includeranno sicuramente un altro progetto guidato da Harley Quinn. Questo potrebbe manifestarsi con
un nuovo film in solitaria di Harley Quinn o con il suo ritorno per
Suicide Squad 3. Mentre molti
personaggi della DC sono in fase di recasting o sono stati
dimenticati, la Harley Quinn di Margot Robbie è un personaggio che James Gunn
ha ripetutamente affermato di voler riportare in auge anche prima
della sua promozione alla DC. Questo è stato sottolineato quando il
nome di Harley Quinn è stato messo nella stessa frase degli eroi
della Justice League, Superman,
Batman, Aquaman e Wonder Woman,
come personaggi che Gunn e Safran si sono impegnati a
utilizzare.
Un nuovo film su Harley Quinn o Suicide Squad
3 permetterebbe a James Gunn di mantenere
alcuni dei cattivi/antieroi della DC in prima linea nell’universo.
Questo potrebbe includere il ritorno di personaggi come
Peacemaker dopo la seconda stagione della
sua serie o gli altri cattivi sopravvissuti di Suicide Squad, come
Bloodsport e King Shark. Inoltre,
non sarebbe sorprendente se il progetto dei cattivi guidati da
Harley incorporasse in qualche modo Deathstroke
come cattivo e portasse Poison Ivy come interesse
amoroso di Harley. James Gunn può anche usare il film per
presentare cattivi DC più oscuri, come ha fatto in Suicide Squad.
Justice League DC Rebirth
L’ultimo film della Fase 1
del DCU sarà
sicuramente un altro film sulla Justice
League. Dopo aver impiegato alcuni anni e film per
reintrodurre alcuni dei più grandi eroi dell’universo,
Justice League Rebirth può essere il film in cui
tutti si riuniscono per la prima volta. Questo potrebbe includere
il recasting di altri eroi DC come Aquaman,
Flash, Shazam o
Cyborg. Il nuovo film sulla Justice League sarebbe
anche il luogo perfetto per introdurre nuovi eroi che potrebbero
poi avere ruoli significativi nella Fase 2, come
Mister Terrific, Mr. Miracle,
Big Barda o Booster Gold.
Per quanto riguarda il cattivo della
Justice
League del DCU, una
minaccia intergalattica annunciata nel finale di Lanterna
Verde si sposerebbe alla perfezione con questa previsione.
Ciò potrebbe significare che la squadra incontrerà
Brainiac dopo che il potente villain della DC sarà
finalmente arrivato sulla Terra. Il DCU può anche
migliorare l’uso di Parallax in Lanterna Verde del
2011 e far sì che il cattivo che incute timore attacchi la Terra.
Che si tratti di Brainiac, di
Parallax o di un’altra massiccia minaccia cosmica,
la sconfitta finale del cattivo può unire gli eroi del DCU e
avviarli verso un nuovo corso per il futuro.
Da quando James
Gunn e Peter Safran hanno avuto
l’incarico di ristrutturare e ricostruire il DCU, ci sono state moltissime conversazioni in
merito agli attori che, già in forze alla scuderia Warner
Bros Discovery, sarebbero sopravvissuti al terremoto in
arrivo.
Chi sopravvivrà ai tagli di Gunn e
Safran? Chi, trai volti che avevamo visto nei progetti di
Zack Snyder, verrà portato avanti e chi invece
rimarrà in panchina, o peggio, a casa? Ecco cosa abbiamo
scoperto nelle ultime ore:
Un attore = un personaggio
La primissima
cosa che James Gunn ha dichiarato nel suo
video-annuncio è stata che nel nuovo DCU in costruzione, un attore avrà la possibilità
di interpretare un solo personaggio. Questo tipo di chiarimento fa
luce sulla questione Jason Momoa / Lobo che si era
sollevata nelle ultime settimane.
L’interprete di Arthur Curry
vorrebbe essere Lobo, ma il secondo film di
Aquaman è ancora in giro e, stando a quello
che dice Gunn, chiuderà questa fase di assestamento prima del vero
e proprio inizio del
DCU Capitolo 1: Gods and Monsters.
Jason Momoa
Come detto poc’anzi,
Momoa è impegnato, almeno fino a dicembre prossimo, per la
promozione di Aquaman Il
Regno perduto, alla quale Gunn e James
Wan stanno lavorando insieme.
Secondo quanto dichiarato da Safran,
invece, Jason Momoa ha sempre pensato al suo
Aquaman come a una trilogia, è quindi probabile che l’attore avrà
la possibilità di completare il suo viaggio come Arthur Curry,
senza però portare avanti il sogno di Lobo (vedi punto
precedente).
Come tutti sappiamo, la prima
“vittima” di questo terremoto è stato Henry
Cavill, al quale non è stato confermato il ruolo di
Superman, nonostante la scena post credits di
Black
Adam.
L’attore, che ha dato inizio allo
Snyderverse nel 2013, è stato il primo a essere
fatto fuori, anche se, secondo Gunn, non è stato un vero e proprio
licenziamento, dal momento che Cavill non aveva mai firmato nessun
accordo con la nuova gestione WB. Sofismi…
Zachary Levi
Nella pianificazione di
quest’anno, Shazam! la
furia degli Dei occupa un posto di spicco. Già il
primo film, un discreto successo, era stato accolto con entusiasmo
e nulla vieta a questo seguito di bissare. Tuttavia, la struttura
“appartata” di Shazam, concede a questo franchise una possibilità
molto preziosa: quella di rimanere invariata nonostante il lavoro
di pulizia della ditta Gunn/Safran.
Stando a quanto dice Gunn, infatti,
la natura separata di questo franchise gli consentirebbe di
continuare la sua strada incastrandosi facilmente nell’universo in
costruzione. Questo significa che Zachary Levi
potrebbe mantenere il suo mantello!
Sembra molto strano riportare a
galla il nome di Ben Affleck in questa sede, dato
che è stato completamente rimpiazzato da Robert
Pattinson nel ruolo di Batman, ma sembra che il regista,
sceneggiatore e attore possa ancora avere un ruolo da giocare.
Affleck potrebbe non riuscire più a interpretare Bruce Wayne o
Batman sullo schermo, ma ha discusso sulla possibilità di prendere
il timone di un film in via di sviluppo.
Gunn ha detto: “Stiamo
lavorando con Ben Affleck, che vuole davvero esserci, ha fatto
parte del nostro team di architetti cercando di mettere insieme le
cose. E vuole davvero dirigere uno dei nostri progetti e siamo
entusiasti che lo faccia…” Ma le decisioni non
sono state ancora prese e tutto sembra far pensare al fatto che
Affleck si muoverà soltanto dietro alla MDP in questa nuova fase
del DCU.
Gal Gadot
È stato verso la fine dello
scorso anno che i fan hanno saputo che Wonder
Woman 3 era nei guai. Patty Jenkins
ha avuto alcune divergenze creative con produttori e dirigenti
sulla direzione della serie in futuro, e le due parti hanno finito
per separarsi. Naturalmente, questo ha lasciato ai fan alcune
domande sulla partecipazione al DCU di Gal Gadot.
Purtroppo, non sono state fornite
risposte specifiche, ma James Gunn ha confermato che le
conversazioni con l’attrice sono ancora in corso: “Abbiamo
parlato con Gal – è pronta a fare cose con noi. Non siamo sicuri di
cosa ne faremo.” Tra i titoli della lista del
Capitolo 1: Gods And Monsters c’è Paradise Lost, una serie ambientata su
Themyscira prima della nascita di Diana, ma per il resto non è
chiaro come il DCU utilizzerà una delle eroine più amate di
tutti i tempi, cosa che lascia Gadot in un limbo.
Blue Beetle
Tra il disinteresse più o
meno generale, James Gunn ha annunciato che invece
Blue
Beetle andrà avanti e che il film uscirà quest’anno ad
un certo punto (18
agosto 2023). Del film conosciamo molto poco, e anche il
materiale promozionale scarseggia, tuttavia abbiamo
una sinossi.
Gunn lo ha definito un film
fantastico con un personaggio meraviglioso che si inserirà alla
perfezione dentro il loro progetto.
Ezra Miller
Si tratta della notizia
che tutti vogliono sapere e infatti l’abbiamo riservata con ultimo
boccone. Ezra Miller sarà Barry Allen in The
Flash e il film resetterà tutta la storia del DCU e permetterà alla produzione di ripartire da
zero.
Per quello che invece riguarda il
coinvolgimento di Miller, le vicende personali dell’attore hanno
fatto pensare che potesse essere completamente fuori dai giochi, ma
Safran ha dichiarato che l’attore si sta curando e che ha tutta la
volontà di rimettersi in carreggiata e di riprendere da dove aveva
lasciato. Non sappiamo ancora quali saranno i tempi ma sembra
chiaro che la Warner Bros Discovery ha lasciato la
porta aperta all’attore.
James Gunn ha annunciato i primi progetti del suo
nuovo DCU,
compreso un primo Capitolo che sarà intitolato “Dei e
Mostri“. Tra gli annunci più interessanti di Gunn figurano
diversi film e show televisivi della HBO Max, ma il co-CEO dei DC
Studios ha anche fatto luce sulla posizione del DCEU già esistente nel nuovo canone del
DCU,
compresi i quattro film che dovrebbero uscire nel 2023, a partire
da marzo con Shazam! La
furia degli dei. Anche se sembra che molti progetti
del famigerato e travagliato DC Extended Universe verranno effettivamente
estromessi dal canone, ci sono diversi film che rimarranno parte
del DCU di
James Gunn anche in futuro.
The Suicide Squad
Il film che ha dato il via
al rapporto di Gunn con la DC è stato The Suicide Squad, uno pseudo-sequel
trasformato in reboot soft del poco apprezzato Suicide
Squad del 2016. Sembra che il primo progetto DC di
Gunn rimarrà canonico dopo l’annuncio di
Waller, che vedrà Viola Davis tornare nei panni di
Amanda Waller dopo le sue molteplici apparizioni
nel DCEU.
È inoltre confermato che il progetto
includerà i membri del Team Peacemaker, la maggior parte dei quali è
stata introdotta in Suicide
Squad. Sembra quindi sicuro che tutti i precedenti
progetti DC di James Gunn, compreso Peacemaker,
rimarranno canonici quando il DCEU si trasformerà in DCU nei
prossimi anni.
Birds of Prey
Suicide
Squad si collega anche a diversi film del DCEU, soprattutto attraverso la Harley Quinn di Margot Robbie. Sebbene il personaggio della
Robbie rimanga uno dei maggiori successi del DCEU e quindi probabilmente resterà nel
DCU, non è
chiaro se ogni sua apparizione nei film rimarrà canonica. Birds of Prey, ad esempio, potrebbe inserirsi
senza problemi nel DCU senza
troppe lacune e, essendo una parte essenziale della storia di
Harley Quinn, contribuirebbe all’affermazione
del suo personaggio nel nuovo franchise.
Suicide
Squad, tuttavia, sarà probabilmente surclassato,
nonostante abbia dato origine alla versione di Harley Quinn della Robbie, soprattutto vista l’accoglienza
contrastante del film e i legami più stretti con gli eroi del
DCEU come il
Batman di Ben Affleck.
Shazam e Shazam 2 – La furia degli
Dei
La natura ampiamente
disgiunta del DCEU rende il franchise di Shazam!
facile da inserire all’interno del DCU.
Durante il suo annuncio, James Gunn ha fatto riferimento ai film di
Shazam!
con Zachary Levi come a un angolo a sé stante del
DCEU, avendo avuto pochissimi collegamenti con
gli altri film DC degli ultimi anni.
Gunn sembra indicare che Shazam e i suoi film
saranno reintegrati nel DCU, con
un cambiamento che probabilmente avrà un impatto minimo o nullo su
entrambi i film del franchise. Pertanto, il film di quest’anno
Shazam! Furia
degli dei rimarrà un progetto imperdibile, che forse
anticiperà il tono del prossimo DCU.
The Flash
Nonostante su questo
progetto siano gravate le polemiche che circondano i comportamenti
della sua star, The
Flash rimane fondamentale per il reboot del DCU. Il
film, che è rimasto intrappolato nell’inferno dello sviluppo per
anni, vede protagonista il Barry Allen di Ezra Miller che viaggia nel Multiverso e
incontra diversi eroi familiari lungo la strada.
Gunn ha confermato
che The
Flash “si inserisce completamente nell’Universo
DC“, confermando forse le teorie secondo cui il film adotterà
la trama di Flashpoint per riavviare il franchise e
smentendo apparentemente le voci sul recasting di Miller. Per questo motivo, The
Flash non solo rimarrà parte del canone, ma potrebbe
diventare il film più importante della line-up finale del
DCEU, segnando la transizione tra il franchise
originale e il nuovo DCU di
James Gunn.
Blue Beetle
Anche se finora il
pubblico ha potuto ammirare solo alcuni scorci del design di
Blue
Beetle nel DCU, il
film di debutto del personaggio arriverà nelle sale nell’agosto del
2023. Il discorso molto limitato che circonda il film ha portato a
voci che potenzialmente avrebbero seguito le orme di
Batgirl con una cancellazione tardiva, ma James Gunn ha dissipato queste teorie una
volta per tutte. Nel suo annuncio, Gunn ha illustrato con entusiasmo il
personaggio di Blue
Beetle, riferendosi esplicitamente alla giovane
supereroina come a una “parte del DCU“.
Non sarebbe quindi sorprendente se
il materiale promozionale per il film iniziasse a comparire in un
futuro non troppo lontano, regalando finalmente al pubblico una
prima occhiata a Blue
Beetle.
Aquaman e il Regno Perduto
Presentato come uno degli
ultimi progetti DC del 2023 e come film conclusivo
del DCEU pre-James
Gunn,Aquaman e il
Regno Perduto sembra rimanere parte del canone del
DCU.
Gunn ha fornito pochissimi dettagli
sull’imminente sequel di
Aquaman, se non indicare che porterà al primo gruppo di
progetti del DCU nel
2024 e oltre.
Questa notizia arriva mentre si dice
che Jason Momoa avrebbe ripreso il ruolo di
Lobo il cacciatore di taglie nel DCU,
lasciando il ruolo di Aquaman a un futuro recasting. Ora, sembra
che sia Aquaman che il suo prossimo sequel
rimarranno almeno vagamente legati al nuovo DCU.
Il capitolo 1 del DCU di James
Gunn e Peter Safran sarà
ufficialmente intitolato Gods & Monsters, ma
sappiamo bene che quel nome non è affatto casuale ed è stato scelto
per motivi che superano la semplice funzione evocativa che in
effetti ha. Dopo molte aspettative, la
Warner Bros. Discovery ha svelato i suoi primi tentativi per
riavviare le proprietà intellettuali DC in film e TV. A partire dal
2025 con Superman: Legacy, la prima fase del nuovo
DCU comprenderà, più o meno, due film e due
programmi TV HBO Max all’anno, mettendo insieme un universo
condiviso e coeso tra le piattaforme.
Prima che Gunn e Safran venissero
nominati co-responsabili dei nuovi DC Studios, il CEO di Warner
Bros. Discovery David Zaslav aveva dichiarato il
suo desiderio per un approccio in stile MCU ai contenuti DC. Non è quindi
una sorpresa vedere il franchise di Gunn e Safran DCU iniziare con un grande annuncio che delinea i
piani per la sua primissima fase. Ogni capitolo della DCU avrà il proprio nome e quello di apertura
porta un’intestazione di Gods & Monsters. Questa
frase non solo ha un significato potente all’interno della
mitologia DC, ma risuona fortemente con i progetti pianificati da
Gunn e Safran.
DCU: Capitolo 1 – Gods &
Monsters
La dualità tra dei e mostri è un
concetto alla base dell’universo DC sia nei fumetti che altrove. La
tradizione DC contiene divinità reali come Zeus e Ares, tipi di
Superman che diventano noti come figure divine e una serie di
classici cattivi DC che tentano erroneamente di rivendicare la
divinità per se stessi. Questo crea inevitabilmente un crossover
con la metà dei “mostri” del concetto di Gods &
Monsters. Un mostro DC può essere una creatura gigantesca,
grottesca e ricoperta di melma o un uomo calvo in giacca e
cravatta. Laddove sono coinvolti i superpoteri, sia gli dei che i
mostri non sono mai molto distanti, e il titolo fa un’allusione
appropriata a uno dei temi più diffusi di DC.
In effetti, “Gods & Monsters” è
stato utilizzato in precedenza con il film d’animazione del 2015,
Justice League: Gods & Monsters.
Sebbene il DCU quasi certamente non abbia alcun collegamento
con il cartone animato, questo parallelo dimostra quanto sia
radicata l’eterna battaglia tra dei e mostri nel DNA della DC. Al
centro di detta battaglia c’è una domanda che apparentemente
giocherà un ruolo importante nel capitolo 1 del DCU: qual è la differenza tra dei e
mostri?
Recentemente abbiamo appreso che i
co-CEO dei DC Studios James
Gunn e Peter Safran hanno messo da
parte
Wonder Woman 3,
Man of Steel 2 e persino Batman
Beyond, decisione che segna la fine del
DCEU così come lo conosciamo e apre le porte al
rinnovato DCU. Si è
parlato anche di un vero e proprio reboot del franchise per l’anno
prossimo, con l’abbandono degli attori che interpretano gli eroi
principali.
Anche se al momento c’è molta
incertezza, è ormai chiaro che il DCU avrà
poco in comune con il DCEU. Questo non sarebbe
necessariamente un male dopo i film sfornati dalla Warner Bros.
negli ultimi dieci anni, e possiamo analizzare perchè potrebbe
essere il momento giusto per i DC Studios per andare avanti.
Tuttavia, ci sono anche un paio di ragioni per cui dimenticare
completamente il passato potrebbe essere un errore molto
costoso.
Un nuovo inizio è necessario
La Warner Bros. non ha mai
avuto un piano per quello che i fan avrebbero poi soprannominato
“DCEU” (un nomignolo originariamente creato per scherzo da un
giornalista). L’Uomo d’Acciaio era solo un film su
Superman, finché il sequel non ha inserito
Batman nel mix… insieme a una serie di cammei che
hanno fatto nascere troppo in fretta il progetto della Justice League.
Nel corso del tempo, lo studio ha
iniziato ad aggiungere alla visione di Zack Snyder
una storia in quattro o cinque parti, introducendo nel mix
personaggi come Wonder Woman e Suicide Squad; così, i fan hanno
dovuto iniziare a sopportare un film dopo l’altro a malapena legati
tra di loro e sconclusionati. La situazione sarebbe potuta cambiare
con The
Flash, con attori che avrebbero sostituito Ben
Affleck e Henry Cavill. Non c’è bisogno che tutto questo
venga trasposto nel DCU.
L’eredità del DCEU
Ormai dovreste aver capito
che il DCEU nella sua forma attuale ha un bagaglio
troppo grande da portarsi dietro. Immaginate se, quando i Marvel Studios hanno acquisito tutti i
personaggi della Marvel Television e della 20th
Century Fox, avessero dovuto attenersi alle decisioni del team
creativo precedente? Ci ritroveremmo con un MCU con gli
X-Men di Dark Phoenix inseriti a
forza e Finn Jones che interpreta ancora
Iron Fist.
Gunn e
Safran stanno ereditando un bagaglio enorme dal
DCEU, un bel fardello da portare quando si cerca
di risollevare le sorti di un franchise danneggiato. Se si
aggiungono alcune delle discutibili decisioni creative del
DCEU (come il film su Flash
che sostituisce Superman con
Supergirl o l’arruolamento di un settantunenne
come Batman), è chiaro che è arrivato il momento
di voltare pagina con questo nuovo DCU.
Un nuovo DCU richiede nuovi
volti
Anche se siamo sicuri che
il DCU
introdurrà molti nuovi eroi e cattivi, non si può costruire un
universo cinematografico di successo attorno ai personaggi di serie
B e C preferiti da Gunn. Abbiamo bisogno che
Superman, Batman e Wonder
Woman siano in prima linea nelle storie che verranno
raccontate in futuro, ma farlo con gli attori che li hanno
interpretati in film stroncati dalla critica non sembra l’idea più
intelligente.
Il pubblico assocerà Cavill, ad esempio, a Man of Steel, una storia che si è conclusa con
lui che spezza il collo al Generale Zod. Se questa serie di film
vuole davvero essere un nuovo inizio per il franchise, allora sono
necessari volti nuovi per guidarlo, e ci sono tanti attori giovani
là fuori che farebbero cose incredibili con La
Trinità e il resto della Justice League.
Meno tossicità
Rilasciando la
Snyder Cut la Warner Bros. sperava di superare il
lato tossico del movimento #ReleaseTheSnyderCut. Ha funzionato… per
lo più. Sfortunatamente per lo studio, ci sono molti fan che
continuano a chiedere il sequel di Justice League di Zack Snyder
e persino la director’s cut di Suicide
Squad, un film uscito sei anni fa.
Anche adesso, abbiamo visto
The Rock fomentare molti dei suoi fan, portandoli
a sostenere Black Adam dopo che gli esperti lo avevano
dichiarato un flop al botteghino. Ci sarà chi non è soddisfatto di
un inizio completamente nuovo con questo DCU ma,
abbandonando lo SnyderVerse, questi fan non
avranno altra scelta che accettare che ciò che vogliono che accada
non accadrà.
L’anno prossimo ricorrerà il
decennale di Man of Steel, mentre sarà già passato mezzo
decennio dall’uscita di Wonder Woman e
Justice League. Il
DCEU è sempre più in là con gli anni, ma a 10 anni
dall’inizio del MCU non vedevamo l’ora di
vedere Avengers: Infinity War dopo una serie di
successi critici e commerciali.
Per il DCEU è stato
un decennio di flop, una manciata di successi e molti film
considerati tra i peggiori del genere. Cosa non vi fa pensare che
sia arrivato il momento di un reboot? Anche se sarà un po’ strano
che questo mondo condiviso venga rivisitato così presto dopo
l’uscita di film del calibro di The
Flash e Aquaman e il Regno Perduto, è arrivato il
momento.
E i film del 2023?
Nel 2023 usciranno Shazam! Fury
of the Gods, The
Flash, Blue
Beetle e Aquamanand the Lost
Kingdom. Normalmente saremmo entusiasti di tutti questi
film, ma è difficile quando c’è così tanta incertezza sulle
prossime uscite del DCU. Con
il sequel di Aquaman in uscita proprio alla fine dell’anno, non c’è
modo di rivelare questa serie di progetti del DCU senza
compromettere in modo massiccio i film in arrivo.
Jason Momoa come
Aquaman? Fantastico! Ora ricordateci perché
dovremmo preoccuparci di vedere l’ultima apparizione di
Momoa nei panni di Arthur Curry…
I progetti rimanenti dell’era DCEU sono un
problema, ma rilasciarli se non hanno alcuna attinenza con il
futuro rende loro un vero e proprio disservizio, soprattutto quando
si tratta di un eroina come Blue
Beetle.
Gli attori meritano di meglio
Sebbene sia vero che stiamo
lottando per trovare un motivo per non scartare tutto ciò che è
anche solo provvisoriamente legato al DCEU, la
Warner Bros. rischia di separarsi da molti grandi attori. Mettendo
da parte gli attori di Justice League, questo significa che non ci
sarà più John Cena come Peacemaker? Margot Robbie ha chiuso con il ruolo di
Harley Quinn?
In questi termini, ci risulta
difficile credere che tutti saranno reinseriti nel cast, a meno che
l’idea non sia quella di utilizzare il concetto di Multiverso per
riportare questi attori nei panni di personaggi diversi (una
prospettiva innegabilmente intrigante). Ci dispiacerebbe dire addio
a personaggi come Cavill e Gadot, ma come si fa
a tenere loro e non Affleck? E come liberarsi di loro, ma non di
tutti gli altri? Gunn e Safran
hanno per le mani un bel pasticcio, questo è certo.
L’Universo
DC si sta lentamente delineando e ci sono molte
storyline in arrivo nel 2024 per cui vale la pena entusiasmarsi.
Aquaman e il Regno Perduto ha ufficialmente
messo fine al DCEU, e ora tutti gli occhi sono puntati al
rinnovato DCU,
guidato da James Gunn e Peter Safran. Sebbene non sia
ancora stato rivelato molto sul
nuovo universo condiviso, si sa abbastanza sui prossimi film
della DC da far pensare a diversi personaggi e storie interessanti.
Anche se alcuni personaggi preesistenti, come il Peacemaker di
John Cena e il Blue
Beetle di Xolo Maridueña rimarranno
nel nuovo DCU,
l’universo è pronto a introdurre nuove versioni dei suoi eroi, come
Superman, Lanterna Verde e molti
altri. Da una storia di origini di stampo horror (Swamp
Thing) a una serie mystery in stile
True Detective (Lanterns),
le prossime trame previste per l’universo cinematografico si
prospettano brillanti e innovative. Senza contare i film
Elseworld come Joker:
Folie a Deux e The Batman – Part II, che sono progetti molto
attesi.
Una storia d’amore musicale tra
Joker e Harley
La versione del Joker di Joaquin Phoenix è stata certamente improntata
al realismo, affrontando una tematica quasi mai attuale come la
salute mentale. Anche se Todd Phillips ha diretto Joker come una
grintosa opera neo-noir, il sequel assumerà le sembianze di un
musical. Il cast di Joker:
Folie a Deux si prospetta incredibilmente
allettante, con Lady Gaga che interpreta la tragica amante e
partner del crimine di Joker, Harley Quinn. Sappiamo che almeno parte del
film sarà ambientato ad Arkham, dunque è evidente
che Arthur Fleck non è riuscito a fuggire dalla
struttura alla fine del primo film. Il sottotitolo in francese del
film si traduce in “follia a due”, e sarà interessante vedere come
Phillips sovvertirà la controversa storia
d’amore tra Joker e Harley.
Batman affiancato da un figlio
Uno dei titoli più attesi
del Capitolo Uno del DCU:
Dei e Mostri è
The Brave and the Bold, una storia padre-figlio tra
Batman e suo figlio Damian Wayne. Dando il via
alla Bat-famiglia in questo nuovo Universo DC,
The Brave and the Bold offrirà finalmente a un Batman
in carne e ossa l’opportunità di fare da padre. Tutti i precedenti
film di Batman hanno parlato di come la morte dei suoi genitori
abbia plasmato la visione della vita del Crociato incappucciato.
Combattendo il crimine al fianco di suo figlio, il pubblico
potrebbe dare uno sguardo emotivo a Batman come mai prima d’ora. La
madre di Damian Wayne è Talia al
Ghul, apparsa ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno, interpretata
da Marion Cotillard.
Un mistero per le Lanterne
Verdi
Il DCU ha in
programma anche serie televisive come l’imminente Lanterns.
Il motivo per cui Lanterns non si chiama Lanterne Verdi potrebbe
indicare che il DCU è
pronto a ramificarsi oltre il Corpo delle Lanterne
Verdi e a inglobare molti altri corpi dello spettro
emotivo. Sperando di rimediare agli errori del film su Lanterna
Verde, universalmente criticato, Lanterns
promette di essere un thriller investigativo, ed è stato paragonato
da James
Gunn a True Detective. Con le
iconiche Lanterne Verdi Hal Jordan e John
Stewart al comando, i fan della DC potrebbero avere un duo
di detective paragonabile agli indimenticabili personaggi
interpretati da Matthew McConaughey e Woody Harrelson nella prima stagione della
serie antologica targata HBO.
Il debutto in live action di
Stormwatch
Stormwatch, la
squadra segreta di agenti dotati di superpoteri che di solito si
occupa di minacce extraterrestri, è un team piuttosto oscuro della
DC Comics. Creato dai pesi massimi del fumetto Warren
Ellis e Jim Lee,
Stormwatch è stato introdotto nell’omonimo fumetto
del 1993 e da allora ha acquisito uno status di culto con antieroi
grintosi e iperviolenti paragonabili a quelli di
Watchmen e The
Boys. Dai precedenti progetti di James
Gunn, come Guardiani della Galassia e Peacemaker,
è chiaro che ama portare all’attenzione del grande pubblico i
personaggi più bizzarri e sottovalutati. Con The
Authority, un’entrata a sorpresa nel calendario dei film
del DCU,
Stormwatch potrà finalmente avere il suo grande
momento.
Themyscira prima di Wonder
Woman
Entrambi i film di
Wonder Woman del DCEU hanno offerto uno
sguardo all’antica isola greca di Themyscira, una
società militarista gestita dalle Amazzoni: le connessioni di
Themyscira con le altre divinità greche e le sue complicate reti
politiche potranno finalmente essere approfondite nella serie
prequel di Wonder Woman, Paradise
Lost. A differenza della maggior parte dell’attuale
serie di film e spettacoli del DCU
ambientati nel mondo moderno, Paradise
Lost sarà un divertente sguardo al passato. Il genere
fantasy è uno dei più apprezzati nell’era post-Game of Thrones e
questo dramma politico ambientato nell’antichità è un prospetto
sicuramente innovativo per la prima fase del DCU.
Il ritorno di Weasel
Interpretato da Sean
Gunn per alcune sequenze di Suicide
Squad, Weasel tornerà in Creature Commandos, una serie animata scritta
da James Gunn che darà ufficialmente inizio al DCU. La
serie, che precederà il debutto del DCU sul
grande schermo, seguirà un gruppo di eroi mostruosi, tra cui
Erik Frankenstein e il Dottor
Phosphorus, oltre a Weasel. Weasel è già
il terzo personaggio che sarà interpretato da Sean
Gunn, oltre a GI Robot (voce, Creature Commandos) e Maxwell
Lord (live-action, progetto sconosciuto).
Le avventure di Booster Gold nel
tempo
Booster
Gold è apparso in TV, ma non è mai stato incluso nel
canone del DCEU. L’eroe del futuro che viaggia nel tempo avrà il
suo momento di gloria nell’Universo DC, dove sarà
protagonista di una serie televisiva tutta sua. I dettagli sono
stati tenuti nascosti, ma dato il legame dell’eroe con
Blue
Beetle nei fumetti DC, potrebbe essere il progetto
perfetto per Jaime Reyes per passare dal
DCEU al DCU.
La discesa nella malvagità di
Amanda Waller
Fin dal suo debutto in
Suicide
Squad del 2016, la leader dell’A.R.G.U.S.
Amanda Waller è stata un personaggio moralmente ambiguo:
le sue intenzioni potrebbero essere per il bene dell’umanità, ma le
sue decisioni hanno un costo devastante. Proprio come la sua
controparte nei fumetti, l’Amanda Waller di
Viola Davis è destinata ad avere dei momenti
veramente cattivi nel DCU,
considerando il suo coinvolgimento nella seconda stagione di
Peacemaker. Con la prima stagione di
Peacemaker che introduce anche la figlia
Leota Adebayo, il franchise potrebbe continuare ad
approfondire la misteriosa vita personale della
Waller.
L’orrore di Swamp Thing
Membro integrante della
Justice League Dark, le apparizioni
live-action della Cosadella
Palude hanno avuto una risposta contrastante. Sebbene non
si sappia molto del prossimo film di James Mangold
su Swamp
Thing, le cose potrebbero cambiare per il mostro
vegetale elementale, che sarà sottoposto a un trattamento horror
classico. Con il regista di Logan che ha descritto il suo progetto a
Variety come “horror gotico“, il DCU ha
l’opportunità di esplorare la tragica dualità del personaggio come
lo scienziato defunto Alec Holland e la sua forma
di pianta solitaria. Con Logan, Mangold ha già
dimostrato di saper dirigere film di supereroi standalone cupi e
grintosi: Swamp
Thing può permettergli di fare lo stesso per la
DC.
Il futuro del Pinguino
Colin
Farrell ha dato vita a un
minaccioso Oswald Cobblepot, alias il
Pinguino, un personaggio con tantissimo potenziale
da esplorare nel mondo neo-noir del Batman di Matt Reeves. La
serie The
Penguin di Max, ambientata una settimana dopo The Batman, si concentrerà sulla continua
ascesa del criminale mentre Gotham si riprende
dalla distruzione di massa e sarà una delle numerose storie
“Elseworlds” non canoniche dell’Universo DC.
Continuano a circolare notizie
contrastanti in merito al futuro del DCU al cinema. Nonostante gli annunci
ufficiali di James
Gunn e Peter Safran, sono molte le
domande che attanagliano i fan, soprattutto in merito a quella che
sarà la sorte degli attori che potremmo rivedere o meno nei panni
degli eroi DC.
All’inizio, lo stesso Gunn sembrava
convinto di proporre un universo nuovo, ripartire da zero. Poi sono
arrivate le prime conferme che sì, sarebbe stata una ripartenza da
zero, ma non per tutti, visto che attori quali Viola Davis (Amanda Waller) e John
Cena (Peacemaker) avrebbero continuato a interpretare i
rispettivi personaggi DC.
Recentemente, anche
Gal Gadot ha indicato che potrebbe riprendere il ruolo
di Wonder Woman per un terzo film sotto lo
stendardo DCU, ma
Variety ora sembra aver sfatato questa storia una volta per
tutte.
Niente di tutto ciò è
particolarmente sorprendente, soprattutto dopo la performance al
box office decisamente sottotono di The
Flash, ma ciò che è interessante è che Variety
conferma anche che Jason
Momoa è ufficialmente entrato in
trattative per interpretare Lobo. Si prevede che l’ex
attore di Game of Thrones farà il suo debutto già
in Superman:
Legacy o in un progetto autonomo in un secondo
momento.
Si dice anche che, contrariamente a
quanto eravamo portati a credere, Gunn e Safran non godono della
stessa autonomia di Kevin Feige alla Marvel per quanto riguarda le
uscite sul piccolo schermo della DC, anche se una fonte di Max
afferma che “la collaborazione tra la DC e i dirigenti di Max,
Sarah Aubrey e Casey Bloys, ha funzionato perfettamente.”
Qualunque cosa accada con il
rilancio, vale la pena notare che Variety afferma anche che molte
fonti sono “convinte che un’altra società, molto probabilmente
la Universal, acquisterà Warner Bros. entro due anni, facendo
sembrare bizzarre le recenti sottotrame e gli sconvolgimenti
DC”. Se ciò dovesse accadere, potremmo assistere a un altro
grande cambiamento tra poco tempo.
Il futuro dell’Universo DC sta piano piano
diventando più chiaro, con molti nuovi progetti annunciato dai
nuovi co-CEO dei DC Studios James Gunn e
Peter Safran. Il duo ha ad oggi svelato dieci film
e programmi televisivi esclusivi per Max che faranno parte del
“Capitolo uno: Gods & Monsters”, con la
promessa di altri all’orizzonte. In un recente post sull’app di
social media Threads, Gunn ha ora confermato
un dettaglio sorprendente riguardo questi progetti aggiuntivi:
includeranno almeno un film d’animazione distribuito nelle
sale.
Pur confermando a un fan che i
prossimi film d’animazione di Watchmen e
Justice League: Crisis on Infinite
Earths non faranno parte della lista principale del
DCU, e sono invece storie “Elseworlds“, a Gunn è
stato chiesto se “possiamo aspettarci progetti animati
cinematografici” in il futuro, a cui Gunn ha risposto con un
semplice “Sì“. Dopo il recente successo dei supereroi
animati al cinema, tra cui spiccano Spider-Man: Un nuovo
universo e Spider-Man: Across the
Spider-Verse, sembra dunque che anche i DC Studios
porteranno qualche supereroe in versione animata al cinema.
Al momento non è noto qualche
progetto animato, facente parte del canone del DCU, avrà l’onore di essere proiettato nelle sale
cinematografiche. Attualmente, l’unico progetto d’animazione ad
oggi annunciato è la serie Creature
Commandos, che andrà però direttamente
sulla piattaforma MAX. Ciò significa che Gunn probabilmente ha già
stabilito quale film animato andrà al cinema, ma che questo non è
ancora stato annunciato. Non resta dunque che attendere maggiori annunci da parte dei DC
Studios, con i quali si farà sempre più luce sul già
entusiasmante DCU.
James Gunn è
tornato ad offrire alcuni chiarimenti su ciò che è canonico nel suo
DCU, oltre a confermare tre attori specifici che
torneranno dal DCEU per riprendere i propri ruoli. Come noto
infatti, il prossimo film DC in arrivo al cinema, Aquaman e il Regno
Perduto fungerà da capitolo finale per il DCEU
(noto anche come SnyderVerse). Da quel momento potrà avere
ufficialmente inizio il DCU guidato da Gunn e dal co-CEO dei DC Studios
Peter Safran. Questo nuovo franchise lancerà un
canone completamente nuovo, che ignora i precedenti film targati
DC.
Come anticipato, ciò non significa
però che non riappariranno alcuni attori visti per la prima volta
proprio nel DCEU, poiché Gunn ha confermato a un fan con un post su Threads che “Xolo
Maridueña continuerà a interpretare Blue
Beetle nel DCU, così come Viola Davis sarà Amanda Waller e
John Cena sarà Peacemaker”. Questa è sicuramente una buona
notizia per i fan di Blue
Beetle, poiché il futuro del supereroe titolare
del film non era particolarmente chiaro prima dell’uscita del film
ad agosto. Tuttavia, Gunn ha però poi suggerito in un altro post
che il Jaime Reyes visto in Blue Beetle sarà in realtà una
variante.
Il regista ha infatti affermato che
il canone del DCU non inizierà ufficialmente fino al lancio
della serie Creature
Commandos, che Gunn definisce una sorta di
“aperitivo al DCU”, con Superman: Legacy che
fungerà invece da primo lungometraggio in quel mondo.
“Penso che sia normale essere confusi su ciò che sta
accadendo nel DCU, dal momento che nessuno ha ancora visto
nulla del DCU“, ha spiegato Gunn. “E sì, alcuni
attori interpreteranno personaggi che hanno interpretato in altre
storie e alcuni punti della trama potrebbero essere coerenti con i
punti della trama di dozzine di altri film, spettacoli e progetti
animati provenienti dalla DC del passato. Ma nulla sarà canonico
fino a Creature Commandos e Superman: Legacy”.
Il co-CEO dei DC Studios, James Gunn, ha
recentemente comunicato ai fan del franchise di aspettarsi
ulteriori annunci riguardanti l’Universo DC ora che lo sciopero della Writers Guild of
America è terminato. Rispondendo a un fan su Threads, Gunn ha infatti rivelato che
dovrebbe ora essere in grado di condividere nuove notizie sulla
DCU. “Non so nemmeno a che punto siamo con il
tutto, dato che non ho potuto parlare con gli sceneggiatori mentre
era in corso lo sciopero“, ha spiegato.
“Anche se sono molto soddisfatto
del risultato, lo sciopero è stato sicuramente una vera scossa nel
processo, quindi dovrò vedere a che punto siamo con i vari progetti
nelle prossime due settimane. Ma sì, immagino che usciranno più
notizie in un futuro non troppo lontano.“, ha poi aggiunto il
regista, il cui Superman: Legacy
atteso in sala per l’11 luglio 2025 aprirà ufficialmente il
DCU. Con lo sciopero degli attor ancora in corso,
gli annunci di Gunn potrebbero riguardare presumibilmente la
presenza di determinati registi e/o scrittori per i progetti ad ora
annunciati.
Al momento, la maggior parte dei
progetti DCU confermati è ancora senza un
regista/sceneggiatore, eccetto per Superman: Legacy
scritto e diretto dallo stesso Gunn, Swamp Thing scritto e
diretto da James Mangold e The Brave and the
Bold diretto da Andy Muschietti.
Non resta dunque che attendere le prossime settimane per scoprire
quali annunci Gunn intende fare e quali sorprese ha dunque in serbo
per il suo chiacchieratissimo riavvio del DC
Universe al cinema.
Superman: Legacy, tutto
quello che sappiamo sul film
Superman: Legacy, scritto e
diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting,
come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman: Legacy è il vero
fondamento della nostra visione creativa per l’Universo
DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC,
ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti,
dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il
mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.