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Dead Man Down – il sapore della vendetta: recensione del film con Colin Farrell

Dopo il successo internazionale del film svedese Uomini che odiano le donne, il regista danese Niels Arden Oplev dirige il suo primo film americano, il thriller Dead Man Down – il sapore della vendetta, con protagonisti, oltre alla sua fidata collaboratrice Noomi Rapace, anche Colin Farrell, Dominic Cooper, Terrence Howard e Isabelle Huppert.

Dead Man Down – il sapore della vendetta racconta la storia di Victor (Colin Farrell), il braccio destro di un capomafia di New York in cerca di vendetta. Sulla sua strada incontra Beatrice (Noomi Rapace), una donna misteriosa che nasconde un segreto inconfessabile. Dopo molte peripezie e tanti copioni respinti finalmente Oplev debutta dietro la macchina da presa in un film hollywodiano, e lo fa con la solita padronanza del genere sia esso un thriller o un film drammatico. Dead Man Down – il sapore della vendetta si presenta con una messa in scena cruda che lo accomuna prepotentemente alla realtà di tutti i giorni e che catapulta lo spettatore immediatamente nella New York grigia e nera della storia, popolata da criminali senza scrupoli e fantasmi.

Dead Man Down – il sapore della vendetta, il film

Il senso del realismo è dato principalmente  grazie alla perfetta fotografia di Paul Cameron, sempre impeccabile e prezioso aiuto narrativo al servizio del regista. Tuttavia, nonostante le buonissime premesse e una prima parte molto intrigante, la pellicola, man mano che la narrazione prosegue, inizia a manifestare i suoi difetti che sono concentrati principalmente su una sceneggiatura troppo lineare e poco originale, che mette in crisi il film nella parte centrale. Altra pecca derivata dallo script è il precario equilibrio nel miscelare i vari genere presenti, manifestando delle pieghe romantiche in maniera troppo ostentata, che in un film de genere sarebbero state più apprezzabili se fossero state più velate.

Quest’ultimo difetto riguarda anche la regia di Oplev, che seppur degna di nota e figlia di un gusto per il cinema notevolissimo, racconta con meno efficacia del solito le vicissitudini di due protagonisti che rientrano a pieno in uno dei temi predominanti della sua filmografia, la redenzione. Va da sé che il film nel complesso godibilissimo è riuscito a metà, non rappresentando quindi quel connubio perfetto fra autorialità e commerciabilità che è forse la cosa più ricercata dai produttori del film.

Ultima nota positiva di Dead Man Down – il sapore della vendetta riguarda gli interpreti a partire dalla convincente coppia di protagonisti Colin Farrell e Noomi Rapace, arrivando ai comprimari Terrence Howard, Dominic Cooper ed un poliedrico F. Murray Abraham.

Dead Man Down – Il sapore della vendetta: la spiegazione del finale del film

Dopo aver girato la trilogia svedese di grande successo Uomini che odiano le donne con Noomi Rapace, il regista Niels Arden Oplev ha scelto come suo progetto successivo un thriller di vendetta intitolato Dead Man Down – Il sapore della vendetta. Sebbene il film emuli fortemente lo stile thriller dei vigilanti di film come Io vi troverò, che sono diventati molto popolari nell’ultimo decennio, il film è anche visibilmente influenzato dai film noir e dai thriller degli anni Novanta.

Oplev porta infatti in Dead Man Down – Il sapore della vendetta lo stile cinematografico grintoso e cupo che ha utilizzato per Uomini che odiano le donne e per i film successivi, il che contribuisce decisamente alla storia di vendetta di Victor. Inoltre, condivide molti elementi della storia con il film del 1993 True Romance, che racconta di una coppia in fuga dalla mafia a Los Angeles, e con altri drammi criminali simili degli anni ’90 come Natural Born Killers e Thelma & Louise,

Un film che farà dunque la gioia degli appassionati di questo genere, che ritroveranno qui tutti gli elementi più validi e accattivanti di questo genere di opere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Dead Man Down – Il sapore della vendetta. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Terrence Howard e Colin Farrell in Dead Man Down - Il sapore della vendetta
Terrence Howard e Colin Farrell in Dead Man Down – Il sapore della vendetta. Foto di John Baer – © 2013 – FilmDistrict

La trama e il cast di Dead Man Down – Il sapore della vendetta

Protagonista del film è Victor, ex operatore delle forze speciali, è il braccio destro di un grande boss della mafia newyorkese, Alphonse Hoyt, ed è in cerca di vendetta. L’aitante uomo in infatti è entrato da poco a far parte della banda, spinto dall’incontenibile necessità di vendicare la morte della moglie e della figlia, uccise proprio dai sicari dello spietato malavitoso. La sua strada si incrocia presto con quella di Beatrice, un’affascinante ragazza francese che vive da sola con la madre nell’appartamento davanti a quello di Victor. Una sera la donna vede Victor alle prese con un membro della sua banda.

Il braccio destro di Alphonse sta strangolando un malavitoso che ha scoperto il suo segreto e avendolo lei colto in flagrante, decide di ricattarlo: non parlerà con nessuno di quello che ha visto a patto che Victor uccida il pirata della strada responsabile del terribile incidente che le ha causato la profonda cicatrice al volto. I due, entrambi tormentati dal loro passato, affronteranno dunque insieme pericolosissime avventure. Ben presto, però, si cacceranno in grossi e potenzialmente letali guai.

Ad interpretare Victor vi è l’attore Colin Farrell, mentre Beatrice è interpretata da Noomi Rapace. Dominic Cooper interpreta Darcy, mentre Terrence Howard ricopre il ruolo del boss del crimine Alphonse. Entrambi sono apparsi in progetti legati ad Iron Man. In Iron Man (2008) Howard interpreta il colonnello Rhodes, migliore amico e spalla di Tony Stark. In Captain America: Il primo vendicatore (2011) Cooper interpreta Howard Stark, il padre di Tony. Nel cast ritroviamo anche la candidata all’Oscar Isabelle Huppert nel ruolo di Maman Louzon e il premio Oscar Murray Abraham in quello di Gregor.

Noomi Rapace in Dead Man Down - Il sapore della vendetta
Noomi Rapace in Dead Man Down – Il sapore della vendetta. Foto di John Baer – © 2013 – FilmDistrict

La spiegazione del finale

Per vendicarsi di ciò che ha fatto ad Alphonse due anni prima, Victor cambia nome e si infiltra nell’impero criminale dell’uomo. Inizia quindi a minacciarlo anonimamente, mettendo in atto anche un finto attentato per torturare Alphonse. Alla fine, Victor inizia a organizzare una trappola finale per portare tutte le persone coinvolte nella morte della sua famiglia in un unico luogo, per farle fuori tutte insieme. Tra questi c’è anche un’altra figura potente del mondo del crimine, Ilir (James Biberi), così Victor rapisce e uccide il fratello di Ilir e incastra Alphonse per questo, o almeno ci prova.

Mentre tutto questo accade, infatti, Beatrice e Victor si avvicinano e iniziano a prendersi cura l’uno dell’altra, e Beatrice aiuta persino Victor nei suoi piani violenti. Uno dei suoi compiti è quello di spedire a Ilir un video di suo fratello in cui dice che c’è Alphonse dietro il suo omicidio. Ciò indurrebbe Ilir a dare la caccia ad Alphonse, portando i due in un unico luogo per l’atto finale di Victor. Ma Beatrice non lo fa, perché tiene troppo a Victor per permettergli di andare incontro a una morte certa. Sfortunatamente, Alphonse sa che dietro a tutto c’è Victor.

Alphonse rapisce dunque Beatrice e manda a Victor il messaggio di venire a casa sua. Fortunatamente per Victor, anche Ilir è a casa di Alphonse, quindi si carica di armi e si dirige verso la casa di Alphonse. Si verifica qui una grande sparatoria, durante la quale Beatrice riesce a fuggire e a giocare con la scheda di memoria. Ilir e Alphonse vedono finalmente il video e puntano le armi l’uno contro l’altro: entrambi muoiono, mentre Victor e Beatrice sopravvivono miracolosamente. Completata la missione di vendetta, la coppia torna a casa, concludendo il film con un bacio finale.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Dead Man Down – Il sapore della vendetta grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Rakuten TV, Tim Vision, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 settembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Dead Island diventerà un film

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Arriva una buona notizia per i fan dei videogame: Dead Island arriverà sul grande schermo. L’adattamento del celebre videogioco verrà realizzato nei prossimi mesi. Ad annunciarlo sono state la casa di produzione cinematografica Occupant Entertainment al fianco della società produttrice del gioco, la Deep Silver.

Il progetto, che qualche anno fa era legato alla Lionsgate senza vedere mai la luce, sarebbe già in sviluppo. Le riprese dovrebbero iniziare nel primo trimestre del 2015. I costi di produzione saranno divise tra le due società.

Dead Island è un videogioco survival horror in prima persona, sviluppato da Techland e pubblicato da Deep Silver nel 2011. Incentrato prevalentemente su combattimenti ravvicinati, il gioco presenta elementi di personalizzazione delle armi e degli elementi tipici dei GDR. La storia si svolge sull’isola della Papua Nuova Guinea, liberamente esplorabile fin dall’inizio del gioco. I protagonisti si risveglieranno dopo una notte in albergo, accorgendosi che la maggior parte delle persone presenti sull’isola sono state contagiate da uno strano morbo, che prima le uccide e poi le resuscita rendendole dei mostri affamati di carne umana.

Fonte: CBM

Dead in a Week (Or Your Money Back): recensione del film con Tom Wilkinson

Presentato nella sezione “Tutti ne parlano” della Festa del Cinema di Roma, Dead in a Week (Or Your Money Back) è un’irriverente commedia nera sul tema del suicidio. Opera prima del regista Tom Edmunds, il film vanta un cast composto da Tom Wilkinson, Aneurin Barnard e Freya Mavor.

William (Aneurin Barnard) è un giovane scrittore profondamente insoddisfatto della sua vita che, dopo aver tentato più volte di suicidarsi, decide di ingaggiare Leslie (Tom Wilkinson), killer professionista prossimo alla pensione, per porre fine ai propri tormenti. Nell’attesa di morire, la vita di William prende però una piega inaspettata, facendogli cambiare idea sulla sua morte. Per Leslie, tuttavia, il contratto non è rescindibile.

Si apre con una premessa originale e divertente il film, che pone il protagonista nella situazione di ricercare la propria morte attraverso l’intervento di un killer professionista. Da qui il regista e sceneggiatore costruisce una commedia nera dal puro humor britannico, concatenando eventi che nel quadro generale danno vita ad ottimi tempi comici, battute frizzanti e dialoghi così spontanei da risultare irresistibilmente divertenti. Una sceneggiatura, quella di Dead in a Week che si rifà alle migliori commedie britanniche recenti, nonché traendo ispirazione dall’umorismo nero dei fratelli Coen.

Elemento fondamentale del film, e che lo arricchisce significativamente, è che oltre la comicità si svela un’umanità, data dai personaggi ben scritti e approfonditi, che infonde un calore in tutto il film. Merito anche di ottimi interpreti, su cui spicca il veterano Tom Wilkinson.

Il suo non è il classico ritratto del killer freddo e spietato, bensì quello di un anziano che riconosce la propria identità esclusivamente nel proprio lavoro, e che dunque non vuole arrendersi al pensionamento. Allo stesso tempo Wilkinson riesce a conferire una profondità umana al suo personaggio, portandoci sempre più dal suo punto di vista, potendone così comprendere le debolezze che svelano l’uomo dietro il killer.

Degna di nota anche Freya Mavor, nel ruolo di Ellie, la ragazza che porterà il protagonista a cambiare idea sulla propria vita. All’interno del film l’attrice risalta per il suo personaggio dal carattere bizzarro e distaccato, a cui l’interprete dona un curioso senso dell’umorismo, che tende con successo a rendere ancor più straniante la comicità del film.

Ben presto ci rendiamo conto di come tutti i protagonisti debbano affrontare, ognuno a modo loro, le proprie battaglie personali. A partire da William, in cerca di uno scopo alla sua vita che gli appare priva di senso, tanto da desiderare il suicidio. L’incastro tra i personaggi porta a risvolti spesso imprevedibili, e che manifestano costantemente una capacità di ridere anche di cose di cui normalmente non si dovrebbe ride.

Tema da sempre delicato da trattare, il suicidio viene qui reso attraverso una chiave ironica che stimola ad una profonda riflessione. Insieme al protagonista, scopriamo lentamente le bellezze che la vita ci può riservare se solo si ha il coraggio di viverla. Nella sua leggerezza, e senza diventare un ritratto sociale o moralizzante dell’argomento, Dead in a Week si afferma essere una brillante commedia capace di coniugare intrattenimento intelligente con una piacevole satira.

Dead for a Dollar, recensione del film di Walter Hill

Dead for a Dollar, recensione del film di Walter Hill

Dead For a Dollar è il nuovo western di Walter Hill, presentato fuori concorso a Venezia 79, con Christoph Waltz, Willem Defoe, Rachel Brosnahan, Warren Burke e Benjamin Bratt protagonisti. Quando i titoli di coda appaiono sullo schermo alla fine di Dead for a Dollar, la dedica “In memoria di Budd Boetticher” campeggia in modo così evidente accanto al titolo, che potrebbe quasi fungere da sottotitolo per il film stesso. In ogni caso, questo divertente ultimo film del venerabile scrittore-produttore-regista Walter Hill è intriso di un amore elegiaco per le storyline pulite, la narrazione vivace e i dilemmi morali dei western classici, come quelli di Boetticher, tra cui L’ultimo fuorilegge (1952), Il traditore di Forte Alamo (1953) e La valle dei mohicani (1960).

Il dollaro prima di tutto

Ambientato nel 1897 il film segue il veterano cacciatore di taglie Max Borlund nelle profondità del Messico, dove incontra il giocatore d’azzardo professionista e fuorilegge Joe Cribbens, un nemico giurato che Max aveva mandato in prigione anni prima. Borlund è in missione per trovare e restituire Rachel Kidd, la moglie in ostaggio di un ricco uomo d’affari di Santa Fe. Scoprendo che la signora Kidd è in realtà fuggita da un matrimonio violento, Max si trova di fronte a una scelta: portare a termine il lavoro disonesto per cui è stato ingaggiato o restare in disparte mentre spietati mercenari fuorilegge e il suo rivale di sempre si avvicinano…

I legami nell’incarnazione del West di Hill, che ha co-sceneggiato con Matt Harris, sono prima contrattuali, poi etici. I due uomini al centro del film si trovano da una parte e dall’altra della legge: il Max Borlund di Christoph Waltz è un cacciatore di taglie, mentre il Joe Cribbens di Willem Dafoe è un fuorilegge e campione del gioco d’azzardo. Ciò che alla fine li accomuna in un rancoroso rispetto è un asse economico nella fedeltà a se stessi prima di tutto. Non si tratta di uomini nobili legati a un codice di moralità o di destino manifesto. Si tratta di lavoratori che compiono il loro dovere nei confronti dell’onnipotente dollaro, irritati innanzitutto dalle minacce di portare a termine il proprio compito.

Walter Hill rischia e affianca audacemente il racconto delle loro bussole morali alla storyline degli uomini d’affari e alle forze dell’ordine messicane, testimoni di un conflitto che si riversa oltre il confine meridionale. In termini narrativi si crea un innegabile conflitto tra il duo, stanco del mondo e la cui credibilità è data soprattutto dai due interpreti magistrali, e tutti coloro che lo circondano. La loro (in)sensibilità si scontra anche con le giovani leve che danno il via alla storia. Il ricco uomo d’affari Martin Kidd di Hamish Linklater invia il saggio ma schietto Max a recuperare sua moglie, l’indipendente Rachel Brosnahan, dalle grinfie del Buffalo Soldier Elijah Jones (Brandon Scott).

Dead for a Dollar: un B-Movie caotico

Apprezzabile è l’intento del regista Walter Hill di avvicinarsi a una sorta di idea metapoetica del western, riflettendo la nostalgia per “un certo periodo della storia americana che tutti condividiamo”, ma cercando di scongelare il genere dai dettami degli anni ’40 e ’50, lasciando che accolga rilevanza moderna e che l’intenzione cambi.

Dead for a Dollar è un progetto indipendente, che è stato girato in poche settimane; nonostante sia figlio di uno dei più grandi nomi del genere western, i limiti tecnici vanno a inficiare l’evoluzione di una storia fin troppo classica, che non trova luce nel tentativo di modernizzazione dei suoi personaggi, quanto più nella solida constazione del b-movie che intrattiene, ma regala poco.

In Dead for a Dollar, c’è tutto del genere: i toni seppia e la colorazione giallastra della fotografia, per dare l’impressione costante di una luce solare intensa che invade il sud-ovest americano e il Messico; uno sconfinato senso dello spazio e della giografia, la parola data che deve essere mantenuta, tutto in nome di quel dollaro che può riscattare le sorti di chi è caduto, e arricchire l’ego del più rinomato cacciatore di taglie.

I western si preannunciano, e questa tradizione rimane valida anche per Dead for a Dollar: con una sceneggiatura ridotta all’osso, il film si identifica come “più contemporaneo” solo per la presenza di famose star davanti alla macchina da presa. Sembra quasi che Walter Hill abbia voluto realizzare il western che conosceva in passato, rudimentale ma sicuramente di intrattenimento, che regala qualche momento interessante soprattutto grazie all’interazione di Rachel con il personaggio di Christoph Waltz. Nonostante ciò, Hill rimane un forte regista d’azione: la sequenza di venti minuti di sparatorie che chiude il film è prevedibilmente emozionante, con una manciata di colpi che evocano i giorni di gloria del regista.

Del resto, il caos visivo e narrativo mina il risultato finale di Dead for a Dollar che, tra un’inquivocabile derivatività e un comparto tecnico che commette non pochi scivoloni, si conferma come un b-movie d’intrattenimento, ma che indubbiamente non gode del fattore re-watch.

Dead Boy Detectives: trailer e foto della serie ambientata nel mondo di Sandman

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Dopo il successo di The Sandman, arriva su Netflix Dead Boy Detectives, la nuova serie ispirata all’universo dell’omonimo comic book di Neil Gaiman. Demoni, fantasmi e personaggi dell’universo di The Sandman, tra cui Morte, ritornano nella serie – di cui da oggi è disponibile il trailer – in arrivo solo su Netflix dal 25 aprile.

I Dead Boy Detectives sono sono Edwin Payne (George Rexstrew) e Charles Rowland (Jayden Revri), ovvero “il cervello” e “i muscoli” dell’agenzia Detective defunti. Adolescenti nati a decenni di distanza che si incontrano nell’aldilà, Edwin e Charles sono migliori amici e fantasmi…che si occupano di risolvere misteri. Insieme affrontano folli avventure, incluso sfuggire a streghe malvagie, all’inferno e alla Morte stessa. Con l’aiuto di una sensitiva di nome Crystal (Kassius Nelson) e della sua amica Niko (Yuyu Kitamura) riescono a risolvere alcuni dei casi paranormali più complessi del mondo dei mortali.

Dead Boy Detectives è stata sviluppata da Steve Yockey (che ha rivestito il ruolo di co-showrunner insieme a Beth Schwartz) ed è stata prodotta da Greg Berlanti. Anche Jeremy Carver e Sarah Schechter si occupano della produzione esecutiva.

Nel cast della serie George Rexstrew e Jayden Revri nel ruolo rispettivamente di Edwin e Charles, Kassius Nelson nel ruolo della sensitiva Crystal e Yuyu Kitamura in quello della sua amica Niko. Oltre a loro anche Jenn Lyon, Briana Cuoco, Lukas Gage, David Iacono e Ruth Connell.

Dead Boy Detectives: teaser trailer della nuova serie Netflix di Neil Gaiman

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Netflix ha pubblicato il primo teaser trailer di Dead Boy Detectives, che presenta in anteprima la prossima serie basata sulla serie di fumetti di Neil Gaiman.

Il trailer mostra i due protagonisti dell’agenzia Dead Boy Detectives, adolescenti che sono migliori amici e fantasmi e risolvono insieme misteri. La prossima serie vedrà Steve Yockey e Beth Schwartz agire come showrunner, con Yockey che ha sviluppato la serie per Netflix.

Un fantasma molesto ti perseguita? Un demone ha trafugato i tuoi ricordi più cari? Allora chiama l’Agenzia Detective Defunti! In questa serie soprannaturale ambientata nell’universo di Sandman due ragazzini si ritrovano nella morte e per non separarsi faranno di tutto, incluso fuggire da streghe malvagie, dall’inferno e anche dalla morte. Aiutati da una sensitiva di nome Crystal (Kassius Nelson), uniranno le forze per affrontare alcuni dei casi paranormali più sconcertanti del regno dei mortali.

Di cosa parla Dead Boy Detectives?

Basato sui personaggi DC creati da Gaiman e Matt Wagner, Dead Boy Detectives proviene dai produttori esecutivi Jeremy Carver (Doom Patrol) e Steve Yockey (The Flight Attendant). La serie di 8 episodi ruoterà attorno a due bambini fantasma di nome Charles Rowland e Edwin Paine, che rifiutano di entrare nell’aldilà per rimanere sulla terra per indagare su crimini soprannaturali. I personaggi sono apparsi per la prima volta nei fumetti The Sandman di Gaiman nel 1991.

A guidare il dramma horror come duo titolare sono George Rexstrew e Jayden Revri insieme a Kassius Nelson nei panni di Crystal Palace. Il cast aggiuntivo include Briana Cuoco nei panni di Jenny la Macellaia, Ruth Connell nei panni dell’infermiera notturna, Yuyu Kitamura nei panni di Niko e Jenn Lyon nei panni di Esther.

La serie Dead Boy Detectives è scritta da Steve Yockey, che funge anche da showrunner. I produttori esecutivi sono Carver, Yockey, Greg Berlanti, Sarah Schechter, Lee Toland Krieger e David MaddenÈ una produzione di Berlanti Productions e Warner Bros. Television.

Dead Boy Detectives: recensione dell’oscuro teen drama di Netflix

Dopo il trionfo di The Sandman, l’adattamento dell’acclamata opera di Neil Gaiman con protagonista il misterioso Morfeo di Tom Sturridge, Netflix ha deciso di osare nuovamente portando alla ribalta un’altra amata storia dell’autore britannico. Infatti, la miniserie in otto episodi Dead Boy Detectives, disponibile su Netflix dal 25 aprile, trasporta sullo schermo la cupa e struggente storia dei due simpatici e gentili fantasmi adolescenti creati da Gaiman agli inizi degli anni ’90, Edwin e Charles, il “cervello” e i “muscoli” dell’agenzia soprannaturale “Detective Defunti”. Inoltre, a dare vita a questo spin-off fresco e travolgente, accanto ai fumettisti Neil Gaiman e Matt Wagner, c’è lo showrunner Steve Yockey, noto per aver prodotto il noto e iconico Supernatural e per aver regalato al pubblico l’adrenalinico The Flight Attendant.

Dead Boy Detectives, la trama

Il noioso Edwin Payne (interpretato da George Rexstrew) e l’impulsivo Charles Rowland (Jayden Revri) sono due fantasmi adolescenti molto amici che, mentre cercano da millenni di sfuggire alla Morte, fondano l’agenzia Detective Defunti con l’obiettivo di aiutare a risolvere i casi irrisolti che legano le tormentate anime dei fantasmi di Londra ancora bloccati sulla terra. Tuttavia, il loro equilibrio viene sconvolto quando incontrano la misteriosa e coraggiosa Crystal Palace (l’attrice Kassius Nelson), una giovane sensitiva che ha perso tutti i suoi ricordi a causa di un feroce e caparbio demone (David Iacono). Mossi dal desiderio di ritrovare sé stessi e di compiere “buone azioni” nella speranza di redimersi, i tre si dirigono verso la placida cittadina di Port Townsend, nello stato di Washington, per risolvere un enigmatico caso legato alla scomparsa di una povera bambina.

Dead Boy Detectives – In foto (da sinistra a destra) gli attori Jayden Revri, Kassius Nelson e George Rexstrew. Cr. Ed Araquel Netflix © 2023.

Qui faranno la conoscenza di nuovi amici, come la simpatica e allegra Niko (interpretata da Yuyu Kitamura) e la cinica macellaia tatuata Jenny (Briana Cuoco), ma anche di altrettanti nemici che li “costringeranno” a rimanere lontani dalla confortevole Londra.

Una struttura alla Scooby Doo

La serie struttura ogni episodio intorno a un mistero da risolvere, che va dal salvataggio di Crystal dall’ex fidanzato demone che cerca di possederla, al liberare la dolce e generosa Niko da due folletti tanto adorabili quanto crudeli. Questa intricata e articolata trama, ricca di intrecci e importanti flashback, si nutre dunque delle continue sfide paranormali e personali che i protagonisti devono affrontare. Infatti, i nemici che si trovano sulla loro strada diventano sempre più pericolosi, angoscianti e… invadenti.

Per esempio, a impedire ai tre giovani di tornare a Londra c’è il capriccioso e affascinante Re Gatto, interpretato dal magnetico Lukas Gage (noto per le sue interpretazioni in Euphoria, Love, Victor, The White Lotus e You), che, attratto da Charles, li intrappola a Port Townsend con una scusa ridicola. Ma il Re Gatto è solo l’inizio delle loro preoccupazioni: il trio si imbatte preso nella strega “mangiabambini” Esther (interpretata da Jenn Lyon), che tormenta i tre giovani con il desiderio di renderli preda per il suo grosso e sanguinario “serpente della gioventù”.

Dead Boy Detectives – In foto Lukas Gage nei panni di Re Gatto. Cr. Ed Araquel Netflix © 2023.

E, come se non bastasse, Edwin e Charles devono costantemente cercare di sfuggire alla Morte (la sorella di Sogno in The Sandman, interpretata anche qui dall’attrice Kirby Howell-Baptiste) e di evitare un destino infernale che non pensano di meritare. Questa missione diventa sempre più ardua, soprattutto quando le loro “vite” si intrecciano con la determinazione (o ossessione?) dell’infermiera notturna (interpretata da Ruth Connell, nota per il suo ruolo di Rowena in Supernatural), una “manager dell’aldilà” incaricata di raccogliere le anime dei bambini per conto di Morte.

Edwin e Charles: una seconda possibilità nell’aldilà

Uno dei principali punti di forza della serie risiede senza dubbio nell’ottima caratterizzazione dei personaggi. In soli otto episodi, sia i protagonisti che i personaggi secondari sono raccontati a sufficienza per convincere il pubblico e coinvolgerlo emotivamente. Tutti i personaggi, dunque, per quanto a volte piccoli e marginali per la narrazione, riescono a emergere con pregi e difetti, traumi e speranze. In questa intricata trama, ogni personaggio si mostra come il prodotto dei dolori che ha affrontato. Persino gli antagonisti più crudeli, quindi, finiscono per avere un “valido motivo” per seminare sofferenza, odio e inferno sulla Terra.

Questa particolare cura nella caratterizzazione dei personaggi aggiunge alla trama soft horror una dimensione emotiva e umana che va ben oltre la semplice comprensione del soprannaturale. Ciò che veramente colpisce lo spettatore non sono gli effetti speciali, gli jumpscare o i viaggi danteschi attraverso orrorifici e suggestivi gironi infernali. Quello che fa davvero brillare la serie sono le singole narrazioni, le storie personali e intime dei personaggi che affrontano temi universali come il bullismo, la violenza domestica, la solitudine, il tradimento, il dolore della perdita… e anche l’amore. Le vicende di Edwin e Charles, in particolare, sono così toccanti e commoventi da relegare in secondo piano qualsiasi mostruosità o presenza demoniaca. Pur appartenenti a epoche diverse, infatti, Edwin e Charles si ritrovano legati da un triste destino, un filo rosso di sofferenza e ingiustizia che unisce i loro traumi e il loro profondo sentimento di sentirsi soli a questo mondo.


Dead Boy Detectives – In foto (da sinistra a destra) gli attori Jayden Revri, Kassius Nelson, Yuyu Kitamura e George Rexstrew. Cr. Ed Araquel Netflix © 2023.

Edwin e Charles non si limitano banalmente a cercare redenzione o eternità. Il loro è un viaggio alla ricerca dell’accettazione e del perdono, verso coloro che li hanno feriti e soprattutto verso sé stessi. Un lungo e tortuoso viaggio mosso dal desiderio di seconde opportunità che si estende fino all’aldilà.

Uno spin-off coi fiocchi

Deliziosamente oscuro, adorabilmente goffo e profondamente commovente, Dead Boy Detectives si palesa quindi come un degno spin-off di The Sandman. Infatti, nonostante adotti un’atmosfera più adolescenziale e meno tenebrosa, e pur presentando alcune sottotrame che potrebbero risultare forzate (come quelle legate al demone David e al ragazzo-corvo, talmente noiosi da far risultare difficile prenderli sul serio), il teen drama horror proposto da Netflix riesce senza alcun dubbio a intrattenere, a incuriosire e a catturare il cuore degli spettatori con un tocco tenero e avvincente, che a tratti ricorda quello dell’amato dark fantasy di Joe Hill, Locke & Key.

Dead Boy Detectives: nuovo teaser trailer della serie fantasy basata sull’omonima serie DC

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Netflix ha pubblicato un altro teaser di Dead Boy Detectives, la prossima serie fantasy soprannaturale in live-action basata sui personaggi DC creati da Neil Gaiman e Matt Wagner.

Il video serve a introdurre i quattro membri chiave dell’agenzia Dead Boy Detectives, tra cui George Rexstrew nel ruolo di Edwin Payne e Jayden Revri nel ruolo di Charles Rowland. Tutti gli otto episodi saranno disponibili in streaming a partire dal 25 aprile.

Chi è coinvolto in Dead Boy Detectives?

Dead Boy Detectives è scritta e prodotta esecutivamente da Steve Yockey. La serie è interpretata anche da Kassius Nelson nel ruolo di Crystal Palace, Yuyu Kitamura nel ruolo di Niko, Jenn Lyon nel ruolo di Esther, Briana Cuoco nel ruolo di Jenny la macellaia, Ruth Connell nel ruolo dell’infermiera notturna, Michael Beach nel ruolo di Tragic Mick, Joshua Colley nel ruolo di Monty e David Iacono nel ruolo di David il demone. È prodotta a livello esecutivo da Jeremey Carver, Greg Berlanti, Sarah Schechter, Lee Toland Krieger e David Madden.

Avete un fantasma fastidioso che vi perseguita? Un demone vi ha rubato i ricordi più importanti? Potreste voler chiamare i Dead Boy Detectives“, si legge nella sinossi. “Vi presentiamo Edwin Payne e Charles Rowland, ‘il cervello’ e ‘il braccio’ dietro l’agenzia Dead Boy Detectives. Adolescenti nati a decenni di distanza l’uno dall’altro che si ritrovano solo nella morte, Edwin e Charles sono migliori amici e fantasmi… che risolvono misteri. Fanno di tutto per restare uniti, anche per sfuggire a streghe malvagie, all’Inferno e alla Morte stessa. Con l’aiuto di una chiaroveggente di nome Crystal e del suo amico Niko, riescono a risolvere alcuni dei casi paranormali più misteriosi del regno mortale“.

Dead Boy Detectives: Netflix cancella la serie DC acclamata dalla critica dopo una sola stagione

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I Dead Boy Detectives sono stati mandati nell’aldilà prematuramente. Nonostante le recensioni positive (92% su Rotten Tomatoes) e la forte audience (almeno inizialmente), Variety riporta che la serie di mistero soprannaturale di Netflix è stata cancellata dopo una sola stagione.

La serie – ambientata nello stesso universo di The Sandman – era partita molto bene, riuscendo a rimanere nella Top 10 della classifica televisiva inglese di Netflix per tre settimane dopo la sua uscita. Nei primi tre giorni di disponibilità ha totalizzato solo 3,1 milioni di visualizzazioni (Netflix definisce le visualizzazioni come il tempo totale della serie diviso per le ore totali di visione) prima di salire a 4,7 milioni. Poi è scesa a soli 1,8 milioni di visualizzazioni nella terza settimana, prima di uscire dalla Top 10 della classifica.

Creato da Neil Gaiman, il duo di non-morti è stato introdotto per la prima volta nelle pagine di The Sandman prima di apparire in serie come The Books of Magic, Children’s Crusade, Doom Patrol e altre ancora. La storia è incentrata su Charles Rowland e Edwin Paine, una coppia di studenti assassinati che decidono di non entrare nell’aldilà per rimanere sulla terra e indagare sui crimini che coinvolgono il soprannaturale.

La notizia è stata accolta con grande disappunto dai fan della serie, che si sono riversati su Twitter per esprimere la loro frustrazione.

Di cosa parla Dead Boy Detectives

Il logline ufficiale dello show recita: “Avete un fastidioso fantasma che vi perseguita? Un demone ha rubato i vostri ricordi fondamentali? Forse è il caso di chiamare i Dead Boy Detectives. Ecco Edwin Payne (George Rexstrew) e Charles Rowland (Jayden Revri), “il cervello” e “il braccio” dell’agenzia Dead Boy Detectives. Adolescenti nati a decenni di distanza l’uno dall’altro che si ritrovano solo nella morte, Edwin e Charles sono migliori amici e fantasmi… che risolvono misteri. Farebbero di tutto per restare insieme, anche fuggire da streghe malvagie, dall’Inferno e dalla Morte stessa. Con l’aiuto di un chiaroveggente di nome Crystal (Kassius Nelson) e del suo amico Niko (Yuyu Kitamura), riescono a risolvere alcuni dei casi paranormali più misteriosi del regno mortale“.

Rowland e Paine sono apparsi in realtà nella terza stagione di Doom Patrol, ma interpretati da attori diversi (Sebastian Croft e Ty Tennant). Dead Boy Detectives fa parte dell’universo di The Sandman ed è basato sull’amata serie a fumetti di Neil Gaiman. Steve Yockey (The Flight Attendant, Supernatural) e Beth Schwartz (Sweet Tooth, Arrow) sono co-showrunner, mentre Greg Berlanti (Riverdale, You), Jeremy Carver (Supernatural) e Sarah Schechter (Riverdale, You) sono produttori esecutivi.

Dead Boy Detectives: la spiegazione del finale, cosa succede a Niko?

L’ultima commedia-horror di Netflix, Dead Boy Detectives (recensione), segue due fantasmi adolescenti, Edwin (George Rexstrew) e Charles (Jayden Revri) che lavorano al fianco del sensitivo Crystal (Kassius Nelson) per risolvere i misteri per la loro clientela soprannaturale, fino a quando una visita in una città dello stato di Washington complica i loro piani. La serie condivide lo stesso universo di Sandman di Netflix grazie alle apparizioni dei fratelli Endless Death (Kirby Howell-Baptiste) e Despair (Donna Preston). La stagione si concentra sul duo fantasma e su Crystal a Port Townsend, Washington, dopo aver salvato una ragazza dalla strega Esther Finch (Jenn Lyon) e una maledizione posta su Edwin dal Re dei Gatti (Lukas Gage) che lo lega alla città. I tre, temporaneamente bloccati negli Stati Uniti, fanno conoscenza con i residenti viventi e soprannaturali della città.

La serie segue Edwin e Charles dopo aver liberato Crystal da una possessione demoniaca, con il risultato che i suoi ricordi sono stati rubati dal demone David (David Iacono). Mentre Crystal usa i suoi poteri psichici per aiutare i fantasmi nei loro misteri, i tre fanno amicizia con la vicina di casa Niko (Yuyu Kitamura), che liberano dai folletti del dente di leone che l’avrebbero uccisa. I quattro frequentano anche il negozio di Tragic Mick (Michael Beach), che offre una varietà di risorse magiche. Inoltre, Edwin, Charles, Crystal e Niko sviluppano una reputazione di fiducia tra gli abitanti fantasma di Townsend, che li porta a indagare su alcuni casi, tra cui un salvataggio dall’inferno e alcune morti misteriose. Una serie incentrata sui fantasmi ha una correlazione tematica con la natura bizzarra della vita e della morte, in quanto i suoi personaggi si confrontano con il soprannaturale.

Incontro con l’infinito in Dead Boy Detectives e lotta contro un immortale

Dead Boy Detectives si rifà alle sue origini fumettistiche alla Sandman con una perfetta integrazione di Morte e Disperazione che contribuiscono agli archi caratteriali di Edwin e Charles. Considerando l’uso letterale e figurato dei ragazzi che scappano dalla Morte, l’apparizione di Despair quando Edwin è al suo punto più basso si espande a un tema più ampio di ricerca del perdono in se stessi e negli altri. Mentre Edwin stava per rimproverare il suo ex amico all’inferno per averlo inconsapevolmente sacrificato a un demone, l’incontro di Edwin con Despair lo aiuta a capire che non è l’unico a torturarsi. Quando Edwin lascia l’inferno con Charles, il suo ex amico passa implicitamente a una vita ultraterrena più pacifica, come simboleggia la comparsa di una luce blu che spesso accompagna i fantasmi che la Morte guida verso un aldilà più tranquillo.

Dopo che Charles ha salvato Edwin dall’inferno e Crystal ha ripreso i ricordi rubati a David, i tre capiscono che possono tornare a Londra. Edwin è libero dalla maledizione del Re dei Gatti e Crystal recupera i ricordi della sua vita prima di incontrare Edwin e Charles. Tuttavia, la loro partenza viene ritardata da Esther che rapisce i ragazzi per trasformare Edwin in una batteria magica. Crystal e Niko ottengono il sale nero e un portafortuna da Tragic Mick e informazioni dal Re dei Gatti su come sconfiggere Esther. Charles viene liberato e uccide il serpente gigante che Esther utilizzava da giovane, mentre Crystal usa i suoi poteri per contattare Lilith (Rochelle Okoye) sul modo ingiusto in cui Esther ha utilizzato l’immortalità che le è stata data per uccidere centinaia di ragazze. Esther viene sconfitta e i ragazzi si salvano a spese del loro caro amico Niko.

Dopo che Edwin e Charles sono tornati nel loro ufficio di Londra, la Night Nurse (Ruth Connell) appare con il suo superiore per costringerli a passare attraverso i canali soprannaturali appropriati nei loro rispettivi aldilà. Il superiore dell’Infermiera notturna è impressionato dal lavoro svolto dall’Agenzia investigativa Dead Boy per aiutare le anime perdute ad andare avanti e decide di far proseguire l’attività con la supervisione dell’Infermiera notturna. La stagione si conclude in un paesaggio artico con i folletti del dente di leone di Niko in un igloo con una misteriosa figura ammantata che tiene in mano lo stesso portafortuna che Niko aveva in mano mentre stava morendo.

L’universo di Sandman tratta la vita e la morte come transizioni

Dead Boy Detectives sandman universe

La stagione ha lasciato interessanti spunti di trama, con Edwin che finalmente dice a Charles i suoi veri sentimenti e Charles che affronta la rabbia che prova per gli abusi del padre; l’amicizia tra i due si è rafforzata grazie a questo dialogo. Il viaggio di Crystal a Townsend le ha dato l’opportunità di capire meglio le sue capacità psichiche e di rievocare i suoi ricordi di genitori ricchi e negligenti. La morte di Niko, a differenza delle altre avvenute nella stagione, non è stata accompagnata dalla Morte stessa. Nella maggior parte dei casi, quando i ragazzi evitavano la morte, c’era spesso una luce blu che alludeva a un aldilà più tranquillo o una luce rossa seguita da urla che mostravano un destino più sconfortante. La morte di Niko non è stata accompagnata da nessuna delle due cose. Inoltre, nell’episodio finale, la frase “il bene che fai può tornare indietro” viene ripetuta due volte e rivolta a Niko e ai ragazzi.

Lo show ha dimostrato in più occasioni come molte creature soprannaturali si trasformino e passino da un piano all’altro della realtà. A Townsend, Tragic Mick racconta la sua storia di essere un dito trasformato in tricheco, poi intrappolato in forma umana. Monty (Joshua Colley), il corvo di Esther, si è trasformato brevemente in un umano, in un fantasma e poi di nuovo in un corvo. Il Re Gatto si manifesta da uno dei tanti gatti di Townsend e si trasforma in un gatto che artiglia dalla sua forma umanoide defunta dopo essere stato ucciso da Esther. I folletti del dente di leone sono parassiti soprannaturali le cui vere forme sono umanoidi in miniatura che sembrano abitare ospiti umani. Niko, a differenza della maggior parte degli ospiti dei folletti, è sopravvissuto con un nuovo colore di capelli e ha evitato di diventare uno scheletro ricoperto di fiori.

Dead Boy Detectives presenta una prospettiva meno grandiosa dell’universo Sandman di Netflix che si sviluppa in una storia unica. Se lo show continuerà a seguire Sandman, potrebbe esserci l’opportunità di ulteriori crossover. Inoltre, Niko potrebbe essere vivo come entità soprannaturale – probabilmente un folletto del dente di leone – o essere passato a un altro piano che Edwin, Charles o Crystal potrebbero incontrare. La Dead Boy Detective Agency collabora ora con il Dipartimento Oggetti Smarriti, il che lascia intendere che i tre dovranno affrontare una burocrazia più complessa di quella che conoscono. Si spera che, se l’originale Netflix verrà rinnovato, altre bizzarre avventure attendano i Dead Boy Detectives.

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Dead Boy Detectives: la serie Netflix tornerà per la seconda stagione?

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Dalla mente incredibilmente originale dell’autore Neil Gaiman, Dead Boy Detectives è una commedia soprannaturale che segue Charles Rowland e Edwin Paine, giovani uomini che decidono di non entrare nell’aldilà dopo la loro prematura morte. Invece di andare avanti, i due decidono di rimanere sulla Terra, dove agiscono come investigatori per i crimini del soprannaturale.

Originariamente un progetto per il servizio di streaming Max, Dead Boy Detectives è passato a Netflix nel 2023, dove ha debuttato il 25 aprile 2024. La serie è stata ampiamente apprezzata dal pubblico e la critica ha lodato la regia, la scrittura e il tono generale degli otto episodi rilasciati.

Dead Boy Detectives avrà una seconda stagione?

La serie ha aperto abbastanza bene, entrando nella Top 10 di Netflix, ma non c’è alcuna conferma ufficiale che Netflix abbia rinnovato lo show per una seconda stagione. Continuate a seguire Collider per sapere se la serie avrà una meritata seconda stagione.

Cosa è successo nella stagione 1 di Dead Boy Detectives?

Cosa è successo nella stagione 1 di Dead Boy Detectives_

Edwin Paine (George Rextrew) e Charles Rowland (Jayden Revri) sono due giovani uomini che sono stati entrambi uccisi nello stesso collegio, a decenni di distanza l’uno dall’altro. Mentre Edwin è morto all’inizio del XX secolo, la morte di Charles è avvenuta negli anni Novanta. Ora sono migliori amici che, invece di passare all’aldilà, rimangono sulla Terra a risolvere crimini di tipo soprannaturale.

Se inizialmente i due lavoravano da soli, alla fine si uniscono a un chiaroveggente molto vivo di nome Crystal Palace (Kassius Nelson), che è in grado di vedere e toccare Edwin e Charles. Tutto questo accade mentre l’Infermiera di Notte (Ruth Connell) cerca di convincere Edwin e Charles a venire nell’aldilà, nonostante il buon lavoro che gli amici stanno facendo come detective. Mentre nel finale della prima stagione l’infermiera è stata nominata accompagnatrice dei ragazzi, il tempo ci dirà se questa nuova combinazione funzionerà.

Nel corso della prima stagione, ci sono diverse trame importanti, una delle quali è la possessione di Crystal da parte di un demone di nome David. Non solo David ha posseduto Crystal, ma ha anche portato con sé alcuni dei suoi ricordi, che diventano la forza trainante per Crystal di lavorare con i ragazzi per riavere questi ricordi in cambio del suo aiuto con i loro misteri. In una rivelazione inaspettata, apprendiamo che Crystal lascia volontariamente che David prenda i suoi ricordi, perché non la dipingono come la persona migliore.

Un’altra storia importante della stagione 1 è quella dei sentimenti di Edwin per Charles. Le cose si complicano perché anche Crystal è romanticamente interessata a Charles. Dopo aver conosciuto Crystal, Charles convince Edwin a permetterle di unirsi alla loro squadra e Edwin accetta con riluttanza. Non ci vuole molto perché Edwin si convinca che i poteri soprannaturali di Crystal saranno preziosi per la squadra e cominci a simpatizzare con lei; tuttavia, quando si rende conto dei sentimenti di Crystal per Charles, torna a diffidare di lei.

Un’altra storia importante della Stagione 1 è quella di Niko Sasaki (Yuyu Kitamura), una ragazza che ha sfiorato la morte e che ora può vedere i fantasmi, compresi Edwin e Charles. Niko aiuta i detective, in quanto i suoi poteri sono un’utile aggiunta alla squadra. Nel finale della prima stagione, Niko sembra morire; tuttavia, nei momenti finali, viene rivelato che Niko potrebbe essere ancora viva in qualche forma. Questo è uno dei più grandi cliffhanger della prima stagione e i fan non vedranno l’ora di vedere se Niko diventerà un personaggio più importante, se ci sarà una seconda stagione.

Di cosa parla Dead Boy Detectives

Edwin e Charles sono due giovani uomini che sono stati uccisi nello stesso collegio. Sebbene queste morti siano avvenute a decenni di distanza l’una dall’altra, alla fine i due si sono legati e hanno deciso di rimanere sulla Terra a risolvere crimini soprannaturali invece di passare all’aldilà.

Edwin, morto mentre veniva sacrificato in un rituale demoniaco, ha trascorso settant’anni all’inferno, da cui è riuscito a fuggire. Charles è morto dopo essersi ammalato mentre era vittima di bullismo da parte di altri ragazzi della sua scuola. Poiché nessuna delle due morti è stata affrontata in modo adeguato, i due si sentono in dovere di aiutare altre anime a trovare la strada per l’aldilà.

I due si uniscono a una chiaroveggente di nome Crystal Palace, diventando un trio. Mentre aiutano diversi spiriti a lasciare la Terra, Edwin e Charles devono sempre stare attenti all’Infermiera Notturna, lo spirito che cerca di trascinare involontariamente i due ragazzi nell’aldilà.

Dead Boy Detectives, la nuova serie in arrivo su Netflix

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Dead Boy Detectives, la nuova serie in arrivo su Netflix

Dopo il successo di The Sandman, arriva su Netflix Dead Boy Detectives, la nuova serie ispirata all’universo dell’omonimo comic book di Neil Gaiman. Demoni, fantasmi e personaggi dell’universo di The Sandman, tra cui Morte, ritornano nella serie – di cui da oggi è disponibile il trailer – in arrivo solo su Netflix dal 25 aprile.

I Dead Boy Detectives sono sono Edwin Payne (George Rexstrew) e Charles Rowland (Jayden Revri), ovvero “il cervello” e “i muscoli” dell’agenzia Detective defunti. Adolescenti nati a decenni di distanza che si incontrano nell’aldilà, Edwin e Charles sono migliori amici e fantasmi…che si occupano di risolvere misteri. Insieme affrontano folli avventure, incluso sfuggire a streghe malvagie, all’inferno e alla Morte stessa. Con l’aiuto di una sensitiva di nome Crystal (Kassius Nelson) e della sua amica Niko (Yuyu Kitamura) riescono a risolvere alcuni dei casi paranormali più complessi del mondo dei mortali.

Dead Boy Detectives è stata sviluppata da Steve Yockey (che ha rivestito il ruolo di co-showrunner insieme a Beth Schwartz) ed è stata prodotta da Greg Berlanti. Anche Jeremy Carver e Sarah Schechter si occupano della produzione esecutiva.

Nel cast della serie George Rexstrew e Jayden Revri nel ruolo rispettivamente di Edwin e Charles, Kassius Nelson nel ruolo della sensitiva Crystal e Yuyu Kitamura in quello della sua amica Niko. Oltre a loro anche Jenn Lyon, Briana Cuoco, Lukas Gage, David Iacono e Ruth Connell.

De Palma: trailer e poster del documentario sul regista

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Presentato al Festival di Venezia 2015, arriva nelle sale americane il 10 giugno De Palma, il documentario sul grande regista, sceneggiatore e produttore Brian diretto da Noah Baumbach (Frances Ha) e Jake Paltrow.

LEGGI LA RECENSIONE DEL FILM

Di seguito potete vedere il trailer e il primo poster del film:

De PalmaNel film vediamo un’intervista a De Palma durante la quale l’autore ripercorre la sua carriera e tutti i suoi più grandi successi, trai quali ricordiamo Carrie – Lo Sguardo di Satana, Vestito per Uccidere, Scarface, Gli Intoccabili e Carlito’s Way.

Fonte: A24

De Palma: recensione del film di Jake Paltrow e Noah Baumbach

Siamo sicuri che a sentire titoli del calibro di Scarface, Carlito’s Way, Carrie – Lo Sguardo di Satana, Il Falò delle Vanità, Mission: Impossible e Gli Intoccabili, solo per citarne una manciata in una lista di ventinove, può tornarvi alla mente solo un unico, grande nome: Brian De Palma. Classe 1940, terzo di tre figli, personaggio dall’aspetto un po’ rude ma dall’animo gentile, in netto contrasto con molti dei suoi film in cui si celebra la violenza più spietata. Un uomo divenuto un simbolo della sua generazione, che conta gente sconosciuta come Steven Spielberg, Martin Scorsese, George Lucas, e capace di ritagliarsi uno spazio e uno stile propri, di creare nuovi linguaggi. Oltre al pubblico, che lo osanna da oltre quarant’anni, lo sanno bene anche Jake Paltrow e Noah Baumbach (regista rivelazione di Frances Ha), che dopo dieci anni di chiacchierate sul suo cinema e sul suo modo di fare cinema hanno deciso di girare un documentario a lui dedicato.

scarfaceUna lezione lunga centodieci minuti, durante la quale il regista di Newark si racconta senza fronzoli, senza binari. Camera fissa su di lui, costante, e una quantità innumerevole di spezzoni e materiale di vario genere con la sua voce sempre sullo sfondo, è questo De Palma. Un film evento che attraversa, titolo per titolo, una carriera lunga decenni, fatta di momenti di disperazione ma anche di enormi successi, di pessimi colleghi e inestimabili amici, ovviamente costellata di aneddoti più e meno divertenti. Se dal punto di vista tecnico non possiamo parlare di un prodotto particolarmente brillante, poiché è molto lineare e privo di reali idee, dal punto di vista analitico si potrebbe invece dire che tutto questo sia una scelta voluta. Tutta l’attenzione è infatti focalizzata sugli occhi del regista e sulle sue parole, senza alcun elemento di distrazione.

Una masterclass in piena regola, che vi farà venire voglia di procurarvi una macchina del tempo e tornare almeno quarant’anni indietro, solo per studiare cinema negli USA. Di catapultarvi in un’epoca in cui Robert De Niro era vostro compagno di corso, si girava in continuazione e Steven Spielberg vi telefonava dalla sua auto, essendo fra i primi americani ad avere un telefono fisso nell’abitacolo della macchina. Tutto all’ombra di Alfred Hitchcock, il deus ex machina che tutto ispira, tutto crea, che dal primo momento di lucidità cinematografica ha segnato la personalità di De Palma, e il suo modo di vedere la settima arte. Spingendolo ad andare oltre, a impiegare anche giornate intere per una sola inquadratura, un solo movimento di macchina, nell’imbarazzo generale della produzione. Una metafora dell’andare oltre, del vedere cose che altri non vedono, il “Break on through to the other side” dei Doors, necessaria a lasciare un solco profondo nella storia.

De Niro smentisce il sequel di Taxi Driver

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Robert De Niro ha smentito tramite MTV News la sua partecipazione all’annunciato e appetitoso sequel di Taxi Driver, in collaborazione con Scorsese.

De Niro e Scorsese insieme

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In occasione della premiere di Shutter Island, Martin Scorsese rivela di avere in progetto un nuovo gangster movie insieme a Robert De Niro, protagonista di Taxi Driver e Toro Scatenato

A sedici anni dalla loro ultima collaborazione, sembra che ora sia giunto il momento per la tanto attesa reunion. Scorsese ha infatti ammesso di essere al lavoro su un nuovo progetto che lo vedrà collaborare nuovamente con De Niro.

Al momento del film si sa poco. Attenderemo nuovi sviluppi..

De Niro aggredito? No, è solo Another night

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Occhio nero e volto tutto insanguinato. Ma non si tratta di un aggressione. Robert De Niro ha appena iniziato a girare il suo nuovo film, Another Night, a New York, ed è stato avvistato per strada con la faccia tumefatta e il sangue persino sulla camicia.

DCU: un nuovo rapporto svela il destino degli attori della Justice League

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Mentre i fan continuano a chiedersi cosa riserverà il prossimo DC Universe, un recente rapporto di Variety suggerisce che Warner Bros. Discovery è pronta per ricominciare da zero. Un nuovo rapporto incentrato sul prossimo Aquaman e il Regno Perduto ha fornuto nuove informazioni su cosa riserva il futuro agli interpreti della passata iterazione dell’Universo DC.

Nello specifico, Variety nota che “nessuno” del cast di Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016 di Zack Snyder o del film Justice League del 2017 tornerà nel nuovo DCU. Questa affermazione include le star Ben Affleck, Henry Cavill, Gal Gadot, Ezra Miller e persino Jason Momoa, che secondo Variety non riprenderanno i loro ruoli in futuro. Questa è la prima volta che sentiamo parlare anche della fuori uscita di Gal Gadot. Tuttavia, quando si tratta di Jason Momoa, il rapporto rileva che potrebbe tornare nel DCU come Lobo invece che come Aquaman. Le fonti dicono che l’attore è in trattative per interpretare Lobo, nel reboot del 2025 “Superman: Legacy”, scritto e diretto da James Gunn, o in un film indipendente. In una svolta confusa, Viola Davis, che ha interpretato Amanda Waller in entrambi i recenti film di “Suicide Squad”, rimarrà quel personaggio nell’universo DC di Gunn-Safran nella serie Max del prossimo anno “Waller” e forse nel nuovo “Superman”. Un’altra eccezione è la serie di Gunn Max “Peacemaker”, che tornerà per una seconda stagione con John Cena come protagonista.

Nel frattempo, c’è stata una certa confusione sul fronte delle serie su chi sia il supervisore unico e finale. A differenza del rapporto Marvel-Disney in cui Marvel controlla il processo creativo e Disney+ si limita a rilasciare il contenuto, Max è coinvolto in modo creativo con i prodotto DC. Gunn e Safran non godono della stessa autonomia di Kevin Feige della Marvel(Una fonte di Max afferma che la collaborazione tra il team DC e i dirigenti Max Sarah Aubrey e Casey Bloys è stata continua, anche per la prossima serie “The Penguin”, che è stata costretta a interrompere la produzione dopo l’inizio dello sciopero della WGA ma si prevede che riprenderà le riprese. non appena termina lo sciopero SAG-AFTRA.)

Indipendentemente da ciò, alcuni sono convinti che un’altra società, molto probabilmente la Universal, acquisterà la Warner Bros. entro due anni, facendo sembrare bizzarre le recenti sottotrame e gli sconvolgimenti della DC. Il punto è che devono far funzionare la DC, sia che la possieda Zaslav, sia che la possieda Brian Roberts, sia che la possieda qualcun altro“, ha commentato Rich Greenfield di LightShed, analista di Wall Street e venture capitalist.

A parte le turbolenze, il sequel potrebbe funzionare ugualmente al botteghino. Anche il primo “Aquaman” è stato un fiasco nei primi test e ha trovato il suo appoggio nella postproduzione. Una fonte dello studio afferma che “Aquaman 2” sta seguendo una traiettoria simile. I primi numeri mostrano un forte interesse e collocano il debutto del film alla pari con il primo “Aquaman”. Tutti sono contrari alla DC, ma c’è una possibilità, soprattutto con la concorrenza limitata durante le festività natalizie, che ‘Aquaman’ possa ancora avere successo a causa della mancanza di prodotto“, afferma Jeff Bock, analista di botteghino di Exhibitor Relations. “A volte il film giusto al momento giusto è tutto ciò di cui hai bisogno.”

Cosa sappiamo del futuro di Momoa nel DCU?

Per mesi, sono circolate voci secondo cui Momoa avrebbe potenzialmente  lasciato l’Universo DC o  addirittura avrebbe cambiato ruolo e si  sarebbe dimesso da Aquaman per interpretare Lobo. Il co-responsabile dei DC Studios, Peter Safran, ha parlato del futuro di Momoa all’inizio di quest’anno , affermando che si aspetta che Momoa avrà un posto nel DCUper molti anni a venire“, sia come Aquaman che come qualcun altro.

Lo stesso Momoa ha anche accennato a un possibile cambiamento all’inizio dell’anno, dicendo che “sarà sempre” Aquaman, ma potrebbe interpretare altri personaggi in futuro. Ha anche confermato di aver incontrato la Warner Bros. Discovery e di avere “grandi notizie” da condividere ad un certo punto.

DCU: tutti i film a cui James Gunn ha accennato finora

DCU: tutti i film a cui James Gunn ha accennato finora

Da quando ha assunto il ruolo di capo dei DC Studios, James Gunn ha accennato sui social a progetti di diversi eroi che potrebbero apparire nel futuro del DCU. Negli ultimi anni la popolarità dei film prodotti dai DC Studios è stata in calo, tanto che il contorto e disordinato DCEU è stato ribattezzato DCU, probabilmente influenzato dal MCU dei Marvels Studios, con il regista di Suicide Squad James Gunn al timone. La nuova direzione dello studio mira a costruire una storia coerente per il franchise e a farlo progredire ottimamente, introducendo nuovi personaggi e consolidando quelli già affermati dell’ormai defunto DCEU, tra cui Superman e Batman.

James Gunn, insieme al co-CEO Peter Safran, ha assunto questo nuovo incarico il 1° novembre 2022, ripromettendosi di portare lo studio in una nuova direzione e di iniziare a far crescere la domanda di progetti DC. Da allora, Gunn è stato molto attivo sui social media postando immagini di alcuni personaggi DC Comics meno noti, sollevando domande su chi potrebbe potenzialmente arrivare sul grande schermo nelle future proprietà del DCU.

Deadman

Il primo messaggio di James Gunn risale al 31 ottobre 2022, un giorno prima della sua nomina a co-CEO. Il tweet conteneva un’immagine di Deadman e Gunn augurava ai suoi follower buon Halloween. Deadman è un personaggio oscuro della DC Comics, un ex trapezista di nome Boston Brand che è diventato un fantasma dopo essere stato ucciso da una figura nota come Hood. Il dio indù Rama Kushna dona al fantasma di Deadman la capacità di possedere qualsiasi essere vivente, con l’obiettivo di trovare il suo assassino e cercare vendetta. Negli ultimi anni, Deadman è apparso come membro della Justice League Dark, suggerendo che questa potrebbe essere la prossima tappa del nuovo DCU di Gunn.

Nel 2020 è stato annunciato che Warner Media e Bad Robot stavano collaborando a un universo cinematografico e televisivo della Justice League Dark e, nell’aprile dello stesso anno, è stato confermato che J.J. Abrams sarà il produttore esecutivo di una serie televisiva con i personaggi della Justice League Dark. Se questa serie andrà avanti per i DC Studios sotto la supervisione di Gunn, potrebbe essere il modo perfetto per espandere il roster di eroi del DCU e sviluppare avventure su scala ridotta che hanno funzionato molto bene nei casi di Moon Knight, Daredevil e Hawkeye dei Marvel Studios: Born Again e Hawkeye. Distogliere l’attenzione dagli eroi mainstream del repertorio DC potrebbe essere la mossa migliore.

Superman

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MAN OF STEEL, Henry Cavill, as Superman, 2013. ph: Clay Enos/©Warner Bros. Pictures/courtesy Everett Collection

Probabilmente uno dei personaggi più noti di tutti i media sui supereroi è Superman, un alieno proveniente dal pianeta Krypton che è cresciuto sulla Terra e ha sviluppato notevoli capacità sovrumane, tra cui una maggiore forza, pelle impenetrabile, la visione laser e il volo. Superman è stato fatto morire al cinema, più recentemente è stato interpretato da Henry Cavill nei film DC Man of Steel, Batman v. Superman: Dawn of Justice e Justice League, oltre a una breve apparizione durante la scena mid-credits di Black Adam. Nonostante sia ancora molto popolare, la versione di Clark Kent interpretata da Cavill ha suscitato forti polemiche con l’evoluzione del personaggio, per cui è necessario un cambiamento sotto la nuova direzione di Gunn.

La creatività dei DC Studios, ora guidati da James Gunn, potrebbe essere un’ottima spinta per il Superman di Cavill, per fare emergere un lato più leggero del personaggio, simile a quelli presenti negli altri progetti di Gunn, Suicide Squad e Guardiani della Galassia. Cavill stesso ha lasciato intendere che la sua apparizione alla fine di Black Adam sarà l’inizio di alcuni grandi cambiamenti per il personaggio, e il fatto che James Gunn abbia twittato un’immagine del famoso eroe nel suo primo giorno di lavoro suggerisce che non si sta sottraendo dal concentrarsi sul celebre personaggio a un livello più personale.

Lobo

LoboRisposta della DC Comics agli antieroi della Marvel come Cable, Wolverine e The Punisher, Lobo è una parodia sopra le righe di un cacciatore di taglie e mercenario interstellare, nato sul pianeta Czarnia, che negli anni ’90 è diventato un eroe molto popolare per la casa editrice. Un film incentrato su Lobo era in fase di sviluppo presso la DC dal 2009, con nomi del calibro di Guy Ritchie e Michael Bay alla regia, ma il film non è mai riuscito a diventare realtà. Ora, però, sappiamo che James Gunn ha accennato al personaggio, con tanto di didascalia “felice di essere qui”, il che potrebbe suggerire che l’introduzione del personaggio è più vicina del previsto.

Lobo sembra certamente il personaggio perfetto per essere rielaborato da James Gunn, regista che ha portato con successo i personaggi più spiritosi e divertenti alla super celebrità, sia ai Marvel Studios che alla DC. Nel corso degli anni, molti grandi nomi hanno espresso il loro interesse per il personaggio, tra cui Jeffrey Dean Morgan di The Walking Dead, Dave Bautista in un passaggio dai Marvel Studios e persino Jason Momoa di Aquaman in un confuso colpo di scena. Momoa ha sicuramente l’aspetto giusto, ma affidargli anche questo ruolo potrebbe rendere il pubblico confuso, a meno che Aquaman non venga reinserito nel nuovo DCU.

Mister Terrific

Questo tease di James Gunn è stato probabilmente uno dei post più banali, dal momento che ha semplicemente postato l’immagine di Mister Terrific della DC Comics senza alcuna didascalia. Nei fumetti, Michael Holt è il secondo personaggio ad assumere il mantello di Mister Terrific, un uomo con una memoria eidetica e un intelletto geniale che, grazie alla sua misteriosa maschera, è reso invisibile a qualsiasi tipo di tecnologia. Essendo un personaggio meno conosciuto, Mister Terrific sarebbe il fulcro perfetto per la nuova direzione di James Gunn per i DC Studios, soprattutto perché è abituato a portare alla ribalta personaggi sconosciuti.

Una versione di Mister Terrific è stata precedentemente interpretata da Echo Kellum nella serie Arrowverse della CW, Arrow, anche se questo personaggio è stato rinominato Curtis Holt e adattato leggermente per adattarsi meglio al tono della serie. Una versione di Michael Holt di Mister Terrific non ha mai avuto un ruolo da protagonista nel live-action, il che suggerisce che James Gunn potrebbe essere più che mai determinato a mettere questo straordinario eroe sotto i riflettori. Holt diventerà il presidente della Justice Society of America, il che significa che è un personaggio importante e che merita sicuramente un po’ di tempo sullo schermo nel nuovo DCU di Gunn.

Jonah Hex

Jonah Hex ha avuto una carriera nel live-action superiore a quella di chiunque altro (eccetto Superman) a cui James Gunn si è riferito su Twitter. Da quando Josh Brolin lo ha interpretato nel film del 2010, Jonah Hex, è apparso come personaggio in DC’s Legends of Tomorrow e ha avuto una lunga carriera nei progetti di animazione DC. Il 16 novembre 2022, James Gunn ha postato un’immagine di Hex per celebrare il 50° anniversario del personaggio nei fumetti DC; oltre a celebrarne l’icona, pensiamo che Gunn abbia suggerito che un altro adattamento di Hex potrebbe essere in programma nel prossimo futuro.

Jonah Hex è un personaggio incredibilmente ricco di materiale da cui attingere e, se adattato nel nuovo DCU, il cinico cacciatore di taglie potrebbe rifondare il nuovo franchise con alcuni progetti più grintosi. È noto che James Gunn sia un grande fan dei film western, quindi è probabile che questo burbero cowboy possa arrivare presto sul grande schermo. In definitiva, il fatto che James Gunn sia stato incredibilmente attivo sui social media non può che essere una buona notizia per i DC Studios: sta cercando di far parlare di sé e di suscitare entusiasmo per le nuove storie del DCU.

DCU: quali film dovrebbero costituire la Fase 1?

DCU: quali film dovrebbero costituire la Fase 1?

Con il reboot del DCU da parte di James Gunn e Peter Safran, è in arrivo una nuova Fase 1 dell’Universo DC, e possiamo fare previsioni su quali film verranno realizzati per primi. All’orizzonte, ci sono ancora alcuni film DC realizzati sotto il vecchio regime della DC Films. La nomina di Gunn e Safran a co-CEO dei DC Studios ha lo scopo di dare vita nuova e una direzione inedita alle storie dei supereroi DC. Le ramificazioni di questa decisione si sono già palesate e sembra che il DCU che conoscevamo abbia ormai superato l’era dello Snyderverse.

Dopo aver lavorato per anni con i Marvel Studios e sotto la struttura narrativa a fasi di Kevin Feige, sembra che James Gunn utilizzerà un concetto simile per i nuovi piani del DCU. Non si tratta di una novità per il franchise, dato che la Warner Bros. ha voluto utilizzare la struttura a fasi per un universo condiviso fin dall’inizio. Dwayne Johnson ha persino collocato Black Adam in una nuova e ipotetica Fase 1 del franchise, ma questo prima che Gunn confermasse che Black Adam non è una delle priorità della DC. Il co-CEO è stato impegnato a rilasciare messaggi sui piani futuri, che saranno svelati all’inizio del 2023. Ecco una previsione sui film della Fase 1 del DCU.

Il nuovo film di James Gunn su Superman

Superman Henry Cavill
Fonte: Henry Cavill instagram

L’unico film confermato per la Fase 1 del DCU di James Gunn è un nuovo film su Superman. Sebbene si pensasse che Henry Cavill avrebbe continuato a vestire i panni dell’Uomo d’Acciaio, è stato deciso che invece è in arrivo un reboot: James Gunn sta scrivendo la sceneggiatura di un nuovo film su Superman che prevede che un nuovo attore interpreti Clark Kent. Questo nuovo film da solista, dopo l’uscita di scena di Henry Cavill, è l’occasione perfetta per iniziare la Fase 1, in quanto stabilisce che Kal-El è il fulcro dell’universo condiviso. Il piano per il film su Superman del DCU prevede inoltre di concentrarsi su una versione già consolidata dell’eroe e di saltare la sua storia di origine.

Il Superman del DCU potrebbe prendere una direzione diversa rispetto a molti film precedenti e far combattere il kryptoniano contro Lobo. James Gunn ha espresso il suo interesse per l’utilizzo del personaggio e Lobo e Superman hanno avuto molti incontri nei fumetti. Il cacciatore di taglie alieno sarebbe un antagonista divertente da contrapporre al nuovo Superman del DCU, soprattutto se le voci che vorrebbero Jason Momoa nei panni di Lobo si rivelassero vere. Questo potrebbe aiutare il primo film della Fase 1 del DCU a creare uno spinoff su Lobo, dando al franchise un eroe principale e un antieroe popolare da utilizzare in futuro.

Il nuovo film di Batman del DCU

Batman-comicsMolte iterazioni della Bat-Famiglia hanno Catwoman come membro: il secondo film di questa lista ipotetica della Fase 1 del DCU è proprio un rilancio del personaggio di Batman. È confermato che la versione di Robert Pattinson di The Batman non si unirà al DCU, ed è anche improbabile che Ben Affleck o Michael Keaton rimangano a lungo nel franchise. Anche il ritorno di Christian Bale nel ruolo di Batman è da escludere. Di conseguenza, James Gunn e il DCU devono introdurre una nuova versione del Cavaliere Oscuro con un film a sé stante. I piani per The Batman 2 potrebbero complicare la tempistica di questa uscita, ma Batman deve far parte dell’universo fin da subito, in un modo o nell’altro.

James Gunn e il DCU potrebbero usare un nuovo film di Batman per far crescere il franchise in modo significativo. Così come il film di Gunn su Superman salterà la storia delle origini di Clark, lo stesso dovrebbe valere per il debutto di Bruce Wayne nel DCU. Ciò potrebbe significare l’introduzione immediata della Bat-Famiglia, permettendo a personaggi come Dick Grayson/Nightwing o Barbara Gordon/Batgirl di far parte del franchise. La Bat-Famiglia è stata poco sfruttata nelle passate iterazioni cinematografiche, quindi l’introduzione dei vari eroi distinguerebbe immediatamente il nuovo Batman del DCU dagli altri. Inoltre, darebbe nuovamente spazio al DCU per crescere dopo la Fase 1.

Wonder Woman 3 (reboot con o senza Gal Gadot)

Gal Gadot Wonder Woman 3Wonder Woman farà sicuramente parte dei piani della Fase 1 del DCU, che dovrebbe includere in qualche modo una versione di Wonder Woman 3. La Warner Bros. ha scartato i piani di Patty Jenkins per il sequel, ma da allora è emerso che lo studio vuole ancora realizzare un altro film su Wonder Woman con Gal Gadot. Se il DCU vorrà contare ancora sull’attrice, è lecito aspettarsi che Wonder Woman 3 sia in qualche modo un reboot soft. Con una nuova ambientazione moderna, un nuovo cast di personaggi di supporto e forse anche alcune modifiche apportate al passato, il film affermerebbe che la Wonder Woman di Gal Gadot è fondamentale per il futuro della DC.

Se Gal Gadot non dovesse tornare, Wonder Woman 3 diventerà un vero e proprio reboot. Ciò comporterebbe il rifacimento del ruolo e la scelta di una nuova attrice che interpreti Diana Prince nel DCU: il nuovo film di Wonder Woman sarebbe quindi un luogo in cui reintrodurre la più famosa supereroina femminile della DC. La sua collocazione nei piani della Fase 1 del DCU avrebbe senso anche per il ruolo che il film potrebbe svolgere nella creazione della mitologia degli dei della DC. Tuttavia, è probabile che non venga raccontata la storia delle sue origini, poiché il reboot potrebbe mostrare cWonder Woman come un’eroina già affermata, soffermandosi piuttosto sull’impatto che ha avuto sulla storia dell’umanità.

Il film su Lanterna Verde

È passato più di un decennio dall’uscita nelle sale di un film su Lanterna Verde e sarebbe sorprendente se il riavvio del franchise non rientrasse nei piani di James Gunn per la Fase 1 del DCU. Il co-CEO ha dichiarato che Lanterna Verde avrà infatti un ruolo fondamentale nell’universo condiviso. È probabile che un eventuale film su Lanterna Verde si concentri su Hal Jordan e/o John Stewart, in quanto sono le versioni più conosciute dell’eroe. Lo show di HBO Max dedicato a John Stewart, che non è confermato essere collegato ai piani del nuovo DCU di Gunn, potrebbe rendere meno probabile il suo ruolo di protagonista nel film.

James Gunn sa bene come un franchise intergalattico di fumetti possa decollare, e Lanterna Verde è la migliore occasione per la DC di farlo. Indipendentemente dall’eroe di Lanterna Verde su cui si concentrerà il film, il potenziale del franchise e del DCU è enorme. Ci sono altre fazioni di Lanterne, i Guardiani dell’Universo e altro ancora che potrebbero influenzare pesantemente gli eventi futuri. Questo potrebbe includere il film di Lanterna Verde del DCU, che potrebbe far presagire la prima minaccia cosmica a livello di Justice League del franchise, che presto raggiungerà la Terra e fornirà un motivo per riunire la squadra della Justice League del DCU.

Harley Quinn Movie/Suicide Squad 3

Margot Robbie Harley QuinnI piani di James Gunn per i film della Fase 1 del DCU includeranno sicuramente un altro progetto guidato da Harley Quinn. Questo potrebbe manifestarsi con un nuovo film in solitaria di Harley Quinn o con il suo ritorno per Suicide Squad 3. Mentre molti personaggi della DC sono in fase di recasting o sono stati dimenticati, la Harley Quinn di Margot Robbie è un personaggio che James Gunn ha ripetutamente affermato di voler riportare in auge anche prima della sua promozione alla DC. Questo è stato sottolineato quando il nome di Harley Quinn è stato messo nella stessa frase degli eroi della Justice League, Superman, Batman, Aquaman e Wonder Woman, come personaggi che Gunn e Safran si sono impegnati a utilizzare.

Un nuovo film su Harley Quinn o Suicide Squad 3 permetterebbe a James Gunn di mantenere alcuni dei cattivi/antieroi della DC in prima linea nell’universo. Questo potrebbe includere il ritorno di personaggi come Peacemaker dopo la seconda stagione della sua serie o gli altri cattivi sopravvissuti di Suicide Squad, come Bloodsport e King Shark. Inoltre, non sarebbe sorprendente se il progetto dei cattivi guidati da Harley incorporasse in qualche modo Deathstroke come cattivo e portasse Poison Ivy come interesse amoroso di Harley. James Gunn può anche usare il film per presentare cattivi DC più oscuri, come ha fatto in Suicide Squad.

Justice League DC Rebirth

Zack Snyder's Justice LeagueL’ultimo film della Fase 1 del DCU sarà sicuramente un altro film sulla Justice League. Dopo aver impiegato alcuni anni e film per reintrodurre alcuni dei più grandi eroi dell’universo, Justice League Rebirth può essere il film in cui tutti si riuniscono per la prima volta. Questo potrebbe includere il recasting di altri eroi DC come Aquaman, Flash, Shazam o Cyborg. Il nuovo film sulla Justice League sarebbe anche il luogo perfetto per introdurre nuovi eroi che potrebbero poi avere ruoli significativi nella Fase 2, come Mister Terrific, Mr. Miracle, Big Barda o Booster Gold.

Per quanto riguarda il cattivo della Justice League del DCU, una minaccia intergalattica annunciata nel finale di Lanterna Verde si sposerebbe alla perfezione con questa previsione. Ciò potrebbe significare che la squadra incontrerà Brainiac dopo che il potente villain della DC sarà finalmente arrivato sulla Terra. Il DCU può anche migliorare l’uso di Parallax in Lanterna Verde del 2011 e far sì che il cattivo che incute timore attacchi la Terra. Che si tratti di Brainiac, di Parallax o di un’altra massiccia minaccia cosmica, la sconfitta finale del cattivo può unire gli eroi del DCU e avviarli verso un nuovo corso per il futuro.

DCU: quali attori continueranno a far parte dell’universo DC?

DCU: quali attori continueranno a far parte dell’universo DC?

Da quando James Gunn e Peter Safran hanno avuto l’incarico di ristrutturare e ricostruire il DCU, ci sono state moltissime conversazioni in merito agli attori che, già in forze alla scuderia Warner Bros Discovery, sarebbero sopravvissuti al terremoto in arrivo.

Chi sopravvivrà ai tagli di Gunn e Safran? Chi, trai volti che avevamo visto nei progetti di Zack Snyder, verrà portato avanti e chi invece rimarrà in panchina, o peggio, a casa? Ecco cosa abbiamo scoperto nelle ultime ore:

Un attore = un personaggio

La primissima cosa che James Gunn ha dichiarato nel suo video-annuncio è stata che nel nuovo DCU in costruzione, un attore avrà la possibilità di interpretare un solo personaggio. Questo tipo di chiarimento fa luce sulla questione Jason Momoa / Lobo che si era sollevata nelle ultime settimane.

L’interprete di Arthur Curry vorrebbe essere Lobo, ma il secondo film di Aquaman è ancora in giro e, stando a quello che dice Gunn, chiuderà questa fase di assestamento prima del vero e proprio inizio del DCU Capitolo 1: Gods and Monsters.

Jason Momoa

Aquaman e il regno perdutoCome detto poc’anzi, Momoa è impegnato, almeno fino a dicembre prossimo, per la promozione di Aquaman Il Regno perduto, alla quale Gunn e James Wan stanno lavorando insieme.

Secondo quanto dichiarato da Safran, invece, Jason Momoa ha sempre pensato al suo Aquaman come a una trilogia, è quindi probabile che l’attore avrà la possibilità di completare il suo viaggio come Arthur Curry, senza però portare avanti il sogno di Lobo (vedi punto precedente).

Henry Cavill

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MAN OF STEEL, Henry Cavill, as Superman, 2013. ph: Clay Enos/©Warner Bros. Pictures/courtesy Everett Collection

Come tutti sappiamo, la prima “vittima” di questo terremoto è stato Henry Cavill, al quale non è stato confermato il ruolo di Superman, nonostante la scena post credits di Black Adam.

L’attore, che ha dato inizio allo Snyderverse nel 2013, è stato il primo a essere fatto fuori, anche se, secondo Gunn, non è stato un vero e proprio licenziamento, dal momento che Cavill non aveva mai firmato nessun accordo con la nuova gestione WB. Sofismi…

Zachary Levi

Zachary Levi ShazamNella pianificazione di quest’anno, Shazam! la furia degli Dei occupa un posto di spicco. Già il primo film, un discreto successo, era stato accolto con entusiasmo e nulla vieta a questo seguito di bissare. Tuttavia, la struttura “appartata” di Shazam, concede a questo franchise una possibilità molto preziosa: quella di rimanere invariata nonostante il lavoro di pulizia della ditta Gunn/Safran.

Stando a quanto dice Gunn, infatti, la natura separata di questo franchise gli consentirebbe di continuare la sua strada incastrandosi facilmente nell’universo in costruzione. Questo significa che Zachary Levi potrebbe mantenere il suo mantello!

Ben Affleck

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Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Sembra molto strano riportare a galla il nome di Ben Affleck in questa sede, dato che è stato completamente rimpiazzato da Robert Pattinson nel ruolo di Batman, ma sembra che il regista, sceneggiatore e attore possa ancora avere un ruolo da giocare. Affleck potrebbe non riuscire più a interpretare Bruce Wayne o Batman sullo schermo, ma ha discusso sulla possibilità di prendere il timone di un film in via di sviluppo.

Gunn ha detto: Stiamo lavorando con Ben Affleck, che vuole davvero esserci, ha fatto parte del nostro team di architetti cercando di mettere insieme le cose. E vuole davvero dirigere uno dei nostri progetti e siamo entusiasti che lo faccia…” Ma le decisioni non sono state ancora prese e tutto sembra far pensare al fatto che Affleck si muoverà soltanto dietro alla MDP in questa nuova fase del DCU.

Gal Gadot

Gal-Gadot-in-Wonder-Woman-dcÈ stato verso la fine dello scorso anno che i fan hanno saputo che Wonder Woman 3 era nei guai. Patty Jenkins ha avuto alcune divergenze creative con produttori e dirigenti sulla direzione della serie in futuro, e le due parti hanno finito per separarsi. Naturalmente, questo ha lasciato ai fan alcune domande sulla partecipazione al DCU di Gal Gadot.

Purtroppo, non sono state fornite risposte specifiche, ma James Gunn ha confermato che le conversazioni con l’attrice sono ancora in corso: “Abbiamo parlato con Gal – è pronta a fare cose con noi. Non siamo sicuri di cosa ne faremo.” Tra i titoli della lista del Capitolo 1: Gods And Monsters c’è Paradise Lost, una serie ambientata su Themyscira prima della nascita di Diana, ma per il resto non è chiaro come il DCU utilizzerà una delle eroine più amate di tutti i tempi, cosa che lascia Gadot in un limbo.

Blue Beetle

Blue Beetle film 2023Tra il disinteresse più o meno generale, James Gunn ha annunciato che invece Blue Beetle andrà avanti e che il film uscirà quest’anno ad un certo punto (18 agosto 2023). Del film conosciamo molto poco, e anche il materiale promozionale scarseggia, tuttavia abbiamo una sinossi.

Gunn lo ha definito un film fantastico con un personaggio meraviglioso che si inserirà alla perfezione dentro il loro progetto.

Ezra Miller

The Flash Ezra MillerSi tratta della notizia che tutti vogliono sapere e infatti l’abbiamo riservata con ultimo boccone. Ezra Miller sarà Barry Allen in The Flash e il film resetterà tutta la storia del DCU e permetterà alla produzione di ripartire da zero.

Per quello che invece riguarda il coinvolgimento di Miller, le vicende personali dell’attore hanno fatto pensare che potesse essere completamente fuori dai giochi, ma Safran ha dichiarato che l’attore si sta curando e che ha tutta la volontà di rimettersi in carreggiata e di riprendere da dove aveva lasciato. Non sappiamo ancora quali saranno i tempi ma sembra chiaro che la Warner Bros Discovery ha lasciato la porta aperta all’attore.

DCU: quali “vecchi” film DC sono considerati canone?

DCU: quali “vecchi” film DC sono considerati canone?

James Gunn ha annunciato i primi progetti del suo nuovo DCU, compreso un primo Capitolo che sarà intitolato “Dei e Mostri“. Tra gli annunci più interessanti di Gunn figurano diversi film e show televisivi della HBO Max, ma il co-CEO dei DC Studios ha anche fatto luce sulla posizione del DCEU già esistente nel nuovo canone del DCU, compresi i quattro film che dovrebbero uscire nel 2023, a partire da marzo con Shazam! La furia degli dei. Anche se sembra che molti progetti del famigerato e travagliato DC Extended Universe verranno effettivamente estromessi dal canone, ci sono diversi film che rimarranno parte del DCU di James Gunn anche in futuro.

The Suicide Squad

Il film che ha dato il via al rapporto di Gunn con la DC è stato The Suicide Squad, uno pseudo-sequel trasformato in reboot soft del poco apprezzato Suicide Squad del 2016. Sembra che il primo progetto DC di Gunn rimarrà canonico dopo l’annuncio di Waller, che vedrà Viola Davis tornare nei panni di Amanda Waller dopo le sue molteplici apparizioni nel DCEU.

È inoltre confermato che il progetto includerà i membri del Team Peacemaker, la maggior parte dei quali è stata introdotta in Suicide Squad. Sembra quindi sicuro che tutti i precedenti progetti DC di James Gunn, compreso Peacemaker, rimarranno canonici quando il DCEU si trasformerà in DCU nei prossimi anni.

Birds of Prey

film-più-attesi-birds-of-preySuicide Squad si collega anche a diversi film del DCEU, soprattutto attraverso la Harley Quinn di Margot Robbie. Sebbene il personaggio della Robbie rimanga uno dei maggiori successi del DCEU e quindi probabilmente resterà nel DCU, non è chiaro se ogni sua apparizione nei film rimarrà canonica. Birds of Prey, ad esempio, potrebbe inserirsi senza problemi nel DCU senza troppe lacune e, essendo una parte essenziale della storia di Harley Quinn, contribuirebbe all’affermazione del suo personaggio nel nuovo franchise.

Suicide Squad, tuttavia, sarà probabilmente surclassato, nonostante abbia dato origine alla versione di Harley Quinn della Robbie, soprattutto vista l’accoglienza contrastante del film e i legami più stretti con gli eroi del DCEU come il Batman di Ben Affleck.

Shazam e Shazam 2 – La furia degli Dei

Shazam! Fury Of The GodsLa natura ampiamente disgiunta del DCEU rende il franchise di Shazam! facile da inserire all’interno del DCU. Durante il suo annuncio, James Gunn ha fatto riferimento ai film di Shazam! con Zachary Levi come a un angolo a sé stante del DCEU, avendo avuto pochissimi collegamenti con gli altri film DC degli ultimi anni.

Gunn sembra indicare che Shazam e i suoi film saranno reintegrati nel DCU, con un cambiamento che probabilmente avrà un impatto minimo o nullo su entrambi i film del franchise. Pertanto, il film di quest’anno Shazam! Furia degli dei rimarrà un progetto imperdibile, che forse anticiperà il tono del prossimo DCU.

The Flash

The Flash Ezra MillerNonostante su questo progetto siano gravate le polemiche che circondano i comportamenti della sua star, The Flash rimane fondamentale per il reboot del DCU. Il film, che è rimasto intrappolato nell’inferno dello sviluppo per anni, vede protagonista il Barry Allen di Ezra Miller che viaggia nel Multiverso e incontra diversi eroi familiari lungo la strada.

Gunn ha confermato che The Flashsi inserisce completamente nell’Universo DC“, confermando forse le teorie secondo cui il film adotterà la trama di Flashpoint per riavviare il franchise e smentendo apparentemente le voci sul recasting di Miller. Per questo motivo, The Flash non solo rimarrà parte del canone, ma potrebbe diventare il film più importante della line-up finale del DCEU, segnando la transizione tra il franchise originale e il nuovo DCU di James Gunn.

Blue Beetle

Blue Beetle film 2023Anche se finora il pubblico ha potuto ammirare solo alcuni scorci del design di Blue Beetle nel DCU, il film di debutto del personaggio arriverà nelle sale nell’agosto del 2023. Il discorso molto limitato che circonda il film ha portato a voci che potenzialmente avrebbero seguito le orme di Batgirl con una cancellazione tardiva, ma James Gunn ha dissipato queste teorie una volta per tutte. Nel suo annuncio, Gunn ha illustrato con entusiasmo il personaggio di Blue Beetle, riferendosi esplicitamente alla giovane supereroina come a una “parte del DCU“.

Non sarebbe quindi sorprendente se il materiale promozionale per il film iniziasse a comparire in un futuro non troppo lontano, regalando finalmente al pubblico una prima occhiata a Blue Beetle.

Aquaman e il Regno Perduto

Aquaman e il Regno PerdutoPresentato come uno degli ultimi progetti DC del 2023 e come film conclusivo del DCEU pre-James Gunn, Aquaman e il Regno Perduto sembra rimanere parte del canone del DCU. Gunn ha fornito pochissimi dettagli sull’imminente sequel di Aquaman, se non indicare che porterà al primo gruppo di progetti del DCU nel 2024 e oltre.

Questa notizia arriva mentre si dice che Jason Momoa avrebbe ripreso il ruolo di Lobo il cacciatore di taglie nel DCU, lasciando il ruolo di Aquaman a un futuro recasting. Ora, sembra che sia Aquaman che il suo prossimo sequel rimarranno almeno vagamente legati al nuovo DCU.

DCU: perché il Capitolo 1 si chiamerà Gods & Monsters (Dei e Mostri)

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Il capitolo 1 del DCU di James Gunn e Peter Safran sarà ufficialmente intitolato Gods & Monsters, ma sappiamo bene che quel nome non è affatto casuale ed è stato scelto per motivi che superano la semplice funzione evocativa che in effetti ha. Dopo molte aspettative, la Warner Bros. Discovery ha svelato i suoi primi tentativi per riavviare le proprietà intellettuali DC in film e TV. A partire dal 2025 con Superman: Legacy, la prima fase del nuovo DCU comprenderà, più o meno, due film e due programmi TV HBO Max all’anno, mettendo insieme un universo condiviso e coeso tra le piattaforme.

Prima che Gunn e Safran venissero nominati co-responsabili dei nuovi DC Studios, il CEO di Warner Bros. Discovery David Zaslav aveva dichiarato il suo desiderio per un approccio in stile MCU ai contenuti DC. Non è quindi una sorpresa vedere il franchise di Gunn e Safran DCU iniziare con un grande annuncio che delinea i piani per la sua primissima fase. Ogni capitolo della DCU avrà il proprio nome e quello di apertura porta un’intestazione di Gods & Monsters. Questa frase non solo ha un significato potente all’interno della mitologia DC, ma risuona fortemente con i progetti pianificati da Gunn e Safran.

DCU: Capitolo 1 – Gods & Monsters

La dualità tra dei e mostri è un concetto alla base dell’universo DC sia nei fumetti che altrove. La tradizione DC contiene divinità reali come Zeus e Ares, tipi di Superman che diventano noti come figure divine e una serie di classici cattivi DC che tentano erroneamente di rivendicare la divinità per se stessi. Questo crea inevitabilmente un crossover con la metà dei “mostri” del concetto di Gods & Monsters. Un mostro DC può essere una creatura gigantesca, grottesca e ricoperta di melma o un uomo calvo in giacca e cravatta. Laddove sono coinvolti i superpoteri, sia gli dei che i mostri non sono mai molto distanti, e il titolo fa un’allusione appropriata a uno dei temi più diffusi di DC.

In effetti, “Gods & Monsters” è stato utilizzato in precedenza con il film d’animazione del 2015, Justice League: Gods & Monsters. Sebbene il DCU quasi certamente non abbia alcun collegamento con il cartone animato, questo parallelo dimostra quanto sia radicata l’eterna battaglia tra dei e mostri nel DNA della DC. Al centro di detta battaglia c’è una domanda che apparentemente giocherà un ruolo importante nel capitolo 1 del DCU: qual è la differenza tra dei e mostri?

DC Studios: ecco gli annunci ufficiali, Superman: Legacy, Lanterns e altri film e serie tv!

DCU: le sfide in serbo per James Gunn e Peter Safran

DCU: le sfide in serbo per James Gunn e Peter Safran

Recentemente abbiamo appreso che i co-CEO dei DC Studios James Gunn e Peter Safran hanno messo da parte Wonder Woman 3, Man of Steel 2 e persino Batman Beyond, decisione che segna la fine del DCEU così come lo conosciamo e apre le porte al rinnovato DCU. Si è parlato anche di un vero e proprio reboot del franchise per l’anno prossimo, con l’abbandono degli attori che interpretano gli eroi principali.

Anche se al momento c’è molta incertezza, è ormai chiaro che il DCU avrà poco in comune con il DCEU. Questo non sarebbe necessariamente un male dopo i film sfornati dalla Warner Bros. negli ultimi dieci anni, e possiamo analizzare perchè potrebbe essere il momento giusto per i DC Studios per andare avanti. Tuttavia, ci sono anche un paio di ragioni per cui dimenticare completamente il passato potrebbe essere un errore molto costoso.

Un nuovo inizio è necessario

Justice League DCULa Warner Bros. non ha mai avuto un piano per quello che i fan avrebbero poi soprannominato “DCEU” (un nomignolo originariamente creato per scherzo da un giornalista). L’Uomo d’Acciaio era solo un film su Superman, finché il sequel non ha inserito Batman nel mix… insieme a una serie di cammei che hanno fatto nascere troppo in fretta il progetto della Justice League.

Nel corso del tempo, lo studio ha iniziato ad aggiungere alla visione di Zack Snyder una storia in quattro o cinque parti, introducendo nel mix personaggi come Wonder Woman e Suicide Squad; così, i fan hanno dovuto iniziare a sopportare un film dopo l’altro a malapena legati tra di loro e sconclusionati. La situazione sarebbe potuta cambiare con The Flash, con attori che avrebbero sostituito Ben Affleck e Henry Cavill. Non c’è bisogno che tutto questo venga trasposto nel DCU.

L’eredità del DCEU

The Flash DCUOrmai dovreste aver capito che il DCEU nella sua forma attuale ha un bagaglio troppo grande da portarsi dietro. Immaginate se, quando i Marvel Studios hanno acquisito tutti i personaggi della Marvel Television e della 20th Century Fox, avessero dovuto attenersi alle decisioni del team creativo precedente? Ci ritroveremmo con un MCU con gli X-Men di Dark Phoenix inseriti a forza e Finn Jones che interpreta ancora Iron Fist.

Gunn e Safran stanno ereditando un bagaglio enorme dal DCEU, un bel fardello da portare quando si cerca di risollevare le sorti di un franchise danneggiato. Se si aggiungono alcune delle discutibili decisioni creative del DCEU (come il film su Flash che sostituisce Superman con Supergirl o l’arruolamento di un settantunenne come Batman), è chiaro che è arrivato il momento di voltare pagina con questo nuovo DCU.

Un nuovo DCU richiede nuovi volti

DCUAnche se siamo sicuri che il DCU introdurrà molti nuovi eroi e cattivi, non si può costruire un universo cinematografico di successo attorno ai personaggi di serie B e C preferiti da Gunn. Abbiamo bisogno che Superman, Batman e Wonder Woman siano in prima linea nelle storie che verranno raccontate in futuro, ma farlo con gli attori che li hanno interpretati in film stroncati dalla critica non sembra l’idea più intelligente.

Il pubblico assocerà Cavill, ad esempio, a Man of Steel, una storia che si è conclusa con lui che spezza il collo al Generale Zod. Se questa serie di film vuole davvero essere un nuovo inizio per il franchise, allora sono necessari volti nuovi per guidarlo, e ci sono tanti attori giovani là fuori che farebbero cose incredibili con La Trinità e il resto della Justice League.

Meno tossicità

Justice League Snyder Cut DCURilasciando la Snyder Cut la Warner Bros. sperava di superare il lato tossico del movimento #ReleaseTheSnyderCut. Ha funzionato… per lo più. Sfortunatamente per lo studio, ci sono molti fan che continuano a chiedere il sequel di Justice League di Zack Snyder e persino la director’s cut di Suicide Squad, un film uscito sei anni fa.

Anche adesso, abbiamo visto The Rock fomentare molti dei suoi fan, portandoli a sostenere Black Adam dopo che gli esperti lo avevano dichiarato un flop al botteghino. Ci sarà chi non è soddisfatto di un inizio completamente nuovo con questo DCU ma, abbandonando lo SnyderVerse, questi fan non avranno altra scelta che accettare che ciò che vogliono che accada non accadrà.

Un reboot è atteso da tempo

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MAN OF STEEL, Henry Cavill, as Superman, 2013. ph: Clay Enos/©Warner Bros. Pictures/courtesy Everett Collection

L’anno prossimo ricorrerà il decennale di Man of Steel, mentre sarà già passato mezzo decennio dall’uscita di Wonder Woman e Justice League. Il DCEU è sempre più in là con gli anni, ma a 10 anni dall’inizio del MCU non vedevamo l’ora di vedere Avengers: Infinity War dopo una serie di successi critici e commerciali.

Per il DCEU è stato un decennio di flop, una manciata di successi e molti film considerati tra i peggiori del genere. Cosa non vi fa pensare che sia arrivato il momento di un reboot? Anche se sarà un po’ strano che questo mondo condiviso venga rivisitato così presto dopo l’uscita di film del calibro di The Flash e Aquaman e il Regno Perduto, è arrivato il momento.

E i film del 2023?

Shazam! Fury Of The GodsNel 2023 usciranno Shazam! Fury of the Gods, The Flash, Blue Beetle e Aquaman and the Lost Kingdom. Normalmente saremmo entusiasti di tutti questi film, ma è difficile quando c’è così tanta incertezza sulle prossime uscite del DCU. Con il sequel di Aquaman in uscita proprio alla fine dell’anno, non c’è modo di rivelare questa serie di progetti del DCU senza compromettere in modo massiccio i film in arrivo.

Jason Momoa come Aquaman? Fantastico! Ora ricordateci perché dovremmo preoccuparci di vedere l’ultima apparizione di Momoa nei panni di Arthur Curry… I progetti rimanenti dell’era DCEU sono un problema, ma rilasciarli se non hanno alcuna attinenza con il futuro rende loro un vero e proprio disservizio, soprattutto quando si tratta di un eroina come Blue Beetle.

Gli attori meritano di meglio

Sebbene sia vero che stiamo lottando per trovare un motivo per non scartare tutto ciò che è anche solo provvisoriamente legato al DCEU, la Warner Bros. rischia di separarsi da molti grandi attori. Mettendo da parte gli attori di Justice League, questo significa che non ci sarà più John Cena come Peacemaker? Margot Robbie ha chiuso con il ruolo di Harley Quinn?

In questi termini, ci risulta difficile credere che tutti saranno reinseriti nel cast, a meno che l’idea non sia quella di utilizzare il concetto di Multiverso per riportare questi attori nei panni di personaggi diversi (una prospettiva innegabilmente intrigante). Ci dispiacerebbe dire addio a personaggi come Cavill e Gadot, ma come si fa a tenere loro e non Affleck? E come liberarsi di loro, ma non di tutti gli altri? Gunn e Safran hanno per le mani un bel pasticcio, questo è certo.

DCU: le 10 trame più emozionanti che ci aspettano nel 2024

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L’Universo DC si sta lentamente delineando e ci sono molte storyline in arrivo nel 2024 per cui vale la pena entusiasmarsi. Aquaman e il Regno Perduto ha ufficialmente messo fine al DCEU, e ora tutti gli occhi sono puntati al rinnovato DCU, guidato da James Gunn e Peter Safran. Sebbene non sia ancora stato rivelato molto sul nuovo universo condiviso, si sa abbastanza sui prossimi film della DC da far pensare a diversi personaggi e storie interessanti. Anche se alcuni personaggi preesistenti, come il Peacemaker di John Cena e il Blue Beetle di Xolo Maridueña rimarranno nel nuovo DCU, l’universo è pronto a introdurre nuove versioni dei suoi eroi, come Superman, Lanterna Verde e molti altri. Da una storia di origini di stampo horror (Swamp Thing) a una serie mystery in stile True Detective (Lanterns), le prossime trame previste per l’universo cinematografico si prospettano brillanti e innovative. Senza contare i film Elseworld come Joker: Folie a Deux e The Batman – Part II, che sono progetti molto attesi.

Una storia d’amore musicale tra Joker e Harley

Lady-Gaga-JokerLa versione del Joker di Joaquin Phoenix è stata certamente improntata al realismo, affrontando una tematica quasi mai attuale come la salute mentale. Anche se Todd Phillips ha diretto Joker come una grintosa opera neo-noir, il sequel assumerà le sembianze di un musical. Il cast di Joker: Folie a Deux si prospetta incredibilmente allettante, con Lady Gaga che interpreta la tragica amante e partner del crimine di Joker, Harley Quinn. Sappiamo che almeno parte del film sarà ambientato ad Arkham, dunque è evidente che Arthur Fleck non è riuscito a fuggire dalla struttura alla fine del primo film. Il sottotitolo in francese del film si traduce in “follia a due”, e sarà interessante vedere come Phillips sovvertirà la controversa storia d’amore tra Joker e Harley.

Batman affiancato da un figlio

The Brave and the BoldUno dei titoli più attesi del Capitolo Uno del DCU: Dei e Mostri è The Brave and the Bold, una storia padre-figlio tra Batman e suo figlio Damian Wayne. Dando il via alla Bat-famiglia in questo nuovo Universo DC, The Brave and the Bold offrirà finalmente a un Batman in carne e ossa l’opportunità di fare da padre. Tutti i precedenti film di Batman hanno parlato di come la morte dei suoi genitori abbia plasmato la visione della vita del Crociato incappucciato. Combattendo il crimine al fianco di suo figlio, il pubblico potrebbe dare uno sguardo emotivo a Batman come mai prima d’ora. La madre di Damian Wayne è Talia al Ghul, apparsa ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno, interpretata da Marion Cotillard.

Un mistero per le Lanterne Verdi

Lanterns serie tv 2024Il DCU ha in programma anche serie televisive come l’imminente Lanterns. Il motivo per cui Lanterns non si chiama Lanterne Verdi potrebbe indicare che il DCU è pronto a ramificarsi oltre il Corpo delle Lanterne Verdi e a inglobare molti altri corpi dello spettro emotivo. Sperando di rimediare agli errori del film su Lanterna Verde, universalmente criticato, Lanterns promette di essere un thriller investigativo, ed è stato paragonato da James Gunn a True Detective. Con le iconiche Lanterne Verdi Hal Jordan e John Stewart al comando, i fan della DC potrebbero avere un duo di detective paragonabile agli indimenticabili personaggi interpretati da Matthew McConaughey e Woody Harrelson nella prima stagione della serie antologica targata HBO.

Il debutto in live action di Stormwatch

The Authority film 2026Stormwatch, la squadra segreta di agenti dotati di superpoteri che di solito si occupa di minacce extraterrestri, è un team piuttosto oscuro della DC Comics. Creato dai pesi massimi del fumetto Warren Ellis e Jim Lee, Stormwatch è stato introdotto nell’omonimo fumetto del 1993 e da allora ha acquisito uno status di culto con antieroi grintosi e iperviolenti paragonabili a quelli di Watchmen e The Boys. Dai precedenti progetti di James Gunn, come Guardiani della Galassia e Peacemaker, è chiaro che ama portare all’attenzione del grande pubblico i personaggi più bizzarri e sottovalutati. Con The Authority, un’entrata a sorpresa nel calendario dei film del DCU, Stormwatch potrà finalmente avere il suo grande momento.

Themyscira prima di Wonder Woman

Wonder-Woman-1984-filmEntrambi i film di Wonder Woman del DCEU hanno offerto uno sguardo all’antica isola greca di Themyscira, una società militarista gestita dalle Amazzoni: le connessioni di Themyscira con le altre divinità greche e le sue complicate reti politiche potranno finalmente essere approfondite nella serie prequel di Wonder Woman, Paradise Lost. A differenza della maggior parte dell’attuale serie di film e spettacoli del DCU ambientati nel mondo moderno, Paradise Lost sarà un divertente sguardo al passato. Il genere fantasy è uno dei più apprezzati nell’era post-Game of Thrones e questo dramma politico ambientato nell’antichità è un prospetto sicuramente innovativo per la prima fase del DCU.

Il ritorno di Weasel

the suicide squad weasel

Interpretato da Sean Gunn per alcune sequenze di Suicide Squad, Weasel tornerà in Creature Commandos, una serie animata scritta da James Gunn che darà ufficialmente inizio al DCU. La serie, che precederà il debutto del DCU sul grande schermo, seguirà un gruppo di eroi mostruosi, tra cui Erik Frankenstein e il Dottor Phosphorus, oltre a Weasel. Weasel è già il terzo personaggio che sarà interpretato da Sean Gunn, oltre a GI Robot (voce, Creature Commandos) e Maxwell Lord (live-action, progetto sconosciuto).

Le avventure di Booster Gold nel tempo

booster-gold-fumettiBooster Gold è apparso in TV, ma non è mai stato incluso nel canone del DCEU. L’eroe del futuro che viaggia nel tempo avrà il suo momento di gloria nell’Universo DC, dove sarà protagonista di una serie televisiva tutta sua. I dettagli sono stati tenuti nascosti, ma dato il legame dell’eroe con Blue Beetle nei fumetti DC, potrebbe essere il progetto perfetto per Jaime Reyes per passare dal DCEU al DCU.

La discesa nella malvagità di Amanda Waller

Fin dal suo debutto in Suicide Squad del 2016, la leader dell’A.R.G.U.S. Amanda Waller è stata un personaggio moralmente ambiguo: le sue intenzioni potrebbero essere per il bene dell’umanità, ma le sue decisioni hanno un costo devastante. Proprio come la sua controparte nei fumetti, l’Amanda Waller di Viola Davis è destinata ad avere dei momenti veramente cattivi nel DCU, considerando il suo coinvolgimento nella seconda stagione di Peacemaker. Con la prima stagione di Peacemaker che introduce anche la figlia Leota Adebayo, il franchise potrebbe continuare ad approfondire la misteriosa vita personale della Waller.

L’orrore di Swamp Thing

swamp-thing-vertigoMembro integrante della Justice League Dark, le apparizioni live-action della Cosa della Palude hanno avuto una risposta contrastante. Sebbene non si sappia molto del prossimo film di James Mangold su Swamp Thing, le cose potrebbero cambiare per il mostro vegetale elementale, che sarà sottoposto a un trattamento horror classico. Con il regista di Logan che ha descritto il suo progetto a Variety come “horror gotico“, il DCU ha l’opportunità di esplorare la tragica dualità del personaggio come lo scienziato defunto Alec Holland e la sua forma di pianta solitaria. Con Logan, Mangold ha già dimostrato di saper dirigere film di supereroi standalone cupi e grintosi: Swamp Thing può permettergli di fare lo stesso per la DC.

Il futuro del Pinguino

Colin Farrell ha dato vita a un minaccioso Oswald Cobblepot, alias il Pinguino, un personaggio con tantissimo potenziale da esplorare nel mondo neo-noir del Batman di Matt Reeves. La serie The Penguin di Max, ambientata una settimana dopo The Batman, si concentrerà sulla continua ascesa del criminale mentre Gotham si riprende dalla distruzione di massa e sarà una delle numerose storie “Elseworlds” non canoniche dell’Universo DC.

DCU: Jason Momoa sarebbe in trattative per Lobo?

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DCU: Jason Momoa sarebbe in trattative per Lobo?

Continuano a circolare notizie contrastanti in merito al futuro del DCU al cinema. Nonostante gli annunci ufficiali di James Gunn e Peter Safran, sono molte le domande che attanagliano i fan, soprattutto in merito a quella che sarà la sorte degli attori che potremmo rivedere o meno nei panni degli eroi DC.

All’inizio, lo stesso Gunn sembrava convinto di proporre un universo nuovo, ripartire da zero. Poi sono arrivate le prime conferme che sì, sarebbe stata una ripartenza da zero, ma non per tutti, visto che attori quali Viola Davis (Amanda Waller) e John Cena (Peacemaker) avrebbero continuato a interpretare i rispettivi personaggi DC.

Recentemente, anche Gal Gadot ha indicato che potrebbe riprendere il ruolo di Wonder Woman per un terzo film sotto lo stendardo DCU, ma Variety ora sembra aver sfatato questa storia una volta per tutte.

Nel drammatico report relativo a Aquaman e il Regno Perduto (maggiori informazioni qui), si sottolinea anche che “nessuna delle star scelte da Zack Snyder per Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016 e Justice League del 2017 – inclusi Ben Affleck, Henry Cavill, Gal Gadot, Jason Momoa e Ezra Miller – riprenderanno i loro ruoli nel nuovo universo DC.”

Niente di tutto ciò è particolarmente sorprendente, soprattutto dopo la performance al box office decisamente sottotono di The Flash, ma ciò che è interessante è che Variety conferma anche che Jason Momoa è ufficialmente entrato in trattative per interpretare Lobo. Si prevede che l’ex attore di Game of Thrones farà il suo debutto già in Superman: Legacy o in un progetto autonomo in un secondo momento.

Si dice anche che, contrariamente a quanto eravamo portati a credere, Gunn e Safran non godono della stessa autonomia di Kevin Feige alla Marvel per quanto riguarda le uscite sul piccolo schermo della DC, anche se una fonte di Max afferma che “la collaborazione tra la DC e i dirigenti di Max, Sarah Aubrey e Casey Bloys, ha funzionato perfettamente.”

Qualunque cosa accada con il rilancio, vale la pena notare che Variety afferma anche che molte fonti sono “convinte che un’altra società, molto probabilmente la Universal, acquisterà Warner Bros. entro due anni, facendo sembrare bizzarre le recenti sottotrame e gli sconvolgimenti DC”. Se ciò dovesse accadere, potremmo assistere a un altro grande cambiamento tra poco tempo.

DCU: James Gunn conferma l’arrivo al cinema di film animati

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DCU: James Gunn conferma l’arrivo al cinema di film animati

Il futuro dell’Universo DC sta piano piano diventando più chiaro, con molti nuovi progetti annunciato dai nuovi co-CEO dei DC Studios James Gunn e Peter Safran. Il duo ha ad oggi svelato dieci film e programmi televisivi esclusivi per Max che faranno parte del “Capitolo uno: Gods & Monsters”, con la promessa di altri all’orizzonte. In un recente post sull’app di social media Threads, Gunn ha ora confermato un dettaglio sorprendente riguardo questi progetti aggiuntivi: includeranno almeno un film d’animazione distribuito nelle sale.

Pur confermando a un fan che i prossimi film d’animazione di Watchmen e Justice League: Crisis on Infinite Earths non faranno parte della lista principale del DCU, e sono invece storie “Elseworlds“, a Gunn è stato chiesto se “possiamo aspettarci progetti animati cinematografici” in il futuro, a cui Gunn ha risposto con un semplice ““. Dopo il recente successo dei supereroi animati al cinema, tra cui spiccano Spider-Man: Un nuovo universo e Spider-Man: Across the Spider-Verse, sembra dunque che anche i DC Studios porteranno qualche supereroe in versione animata al cinema.

Al momento non è noto qualche progetto animato, facente parte del canone del DCU, avrà l’onore di essere proiettato nelle sale cinematografiche. Attualmente, l’unico progetto d’animazione ad oggi annunciato è la serie Creature Commandos, che andrà però direttamente sulla piattaforma MAX. Ciò significa che Gunn probabilmente ha già stabilito quale film animato andrà al cinema, ma che questo non è ancora stato annunciato. Non resta dunque che attendere maggiori annunci da parte dei DC Studios, con i quali si farà sempre più luce sul già entusiasmante DCU.

DCU: James Gunn chiarisce cosa sarà canonico e quali attori riprenderanno i propri ruoli dal DCEU

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James Gunn è tornato ad offrire alcuni chiarimenti su ciò che è canonico nel suo DCU, oltre a confermare tre attori specifici che torneranno dal DCEU per riprendere i propri ruoli. Come noto infatti, il prossimo film DC in arrivo al cinema, Aquaman e il Regno Perduto fungerà da capitolo finale per il DCEU (noto anche come SnyderVerse). Da quel momento potrà avere ufficialmente inizio il DCU guidato da Gunn e dal co-CEO dei DC Studios Peter Safran. Questo nuovo franchise lancerà un canone completamente nuovo, che ignora i precedenti film targati DC.

Come anticipato, ciò non significa però che non riappariranno alcuni attori visti per la prima volta proprio nel DCEU, poiché Gunn ha confermato a un fan con un post su Threads che “Xolo Maridueña continuerà a interpretare Blue Beetle nel DCU, così come Viola Davis sarà Amanda Waller e John Cena sarà Peacemaker. Questa è sicuramente una buona notizia per i fan di Blue Beetle, poiché il futuro del supereroe titolare del film non era particolarmente chiaro prima dell’uscita del film ad agosto. Tuttavia, Gunn ha però poi suggerito in un altro post che il Jaime Reyes visto in Blue Beetle sarà in realtà una variante.

Il regista ha infatti affermato che il canone del DCU non inizierà ufficialmente fino al lancio della serie Creature Commandos, che Gunn definisce una sorta di “aperitivo al DCU, con Superman: Legacy che fungerà invece da primo lungometraggio in quel mondo. “Penso che sia normale essere confusi su ciò che sta accadendo nel DCU, dal momento che nessuno ha ancora visto nulla del DCU“, ha spiegato Gunn. “E sì, alcuni attori interpreteranno personaggi che hanno interpretato in altre storie e alcuni punti della trama potrebbero essere coerenti con i punti della trama di dozzine di altri film, spettacoli e progetti animati provenienti dalla DC del passato. Ma nulla sarà canonico fino a Creature Commandos e Superman: Legacy”.

DCU: James Gunn anticipa altri annunci ora che lo sciopero della WGA è terminato

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Il co-CEO dei DC Studios, James Gunn, ha recentemente comunicato ai fan del franchise di aspettarsi ulteriori annunci riguardanti l’Universo DC ora che lo sciopero della Writers Guild of America è terminato. Rispondendo a un fan su Threads, Gunn ha infatti rivelato che dovrebbe ora essere in grado di condividere nuove notizie sulla DCU. “Non so nemmeno a che punto siamo con il tutto, dato che non ho potuto parlare con gli sceneggiatori mentre era in corso lo sciopero“, ha spiegato.

Anche se sono molto soddisfatto del risultato, lo sciopero è stato sicuramente una vera scossa nel processo, quindi dovrò vedere a che punto siamo con i vari progetti nelle prossime due settimane. Ma sì, immagino che usciranno più notizie in un futuro non troppo lontano.“, ha poi aggiunto il regista, il cui Superman: Legacy atteso in sala per l’11 luglio 2025 aprirà ufficialmente il DCU. Con lo sciopero degli attor ancora in corso, gli annunci di Gunn potrebbero riguardare presumibilmente la presenza di determinati registi e/o scrittori per i progetti ad ora annunciati.

Al momento, la maggior parte dei progetti DCU confermati è ancora senza un regista/sceneggiatore, eccetto per Superman: Legacy scritto e diretto dallo stesso Gunn, Swamp Thing scritto e diretto da James Mangold e The Brave and the Bold diretto da Andy Muschietti. Non resta dunque che attendere le prossime settimane per scoprire quali annunci Gunn intende fare e quali sorprese ha dunque in serbo per il suo chiacchieratissimo riavvio del DC Universe al cinema.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman: Legacy è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Superman: Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

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