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David O. Russell a lezione a La Sapienza di Roma

david o. russell a romaDavid O. Russell, in occasione della promozione del suo ultimo film, American Hustle L’apparenza inganna, approda nella facoltà di lettere dell’Università di Roma, ‘La Sapienza’ per una chiacchierata sul suo cinema e una lezione un po’ diversa da quelle a cui gli studenti universitari sono abituati.

Nell’aula, insieme al professore di Storia e Critica del Cinema Maurizio De Benedictis (che ha reso possibile l’incontro)  e Piera Detassis (direttrice della rivista di cinema Ciak), O. Russell porta con sé la sua esperienza nel cinema, trasferendola ai suoi uditori con estrema semplicità.

Dopo la presentazione del professor De Benedictis, che ha introdotto agli studenti l’autore, facendo una carrellata della sua filmografia e soffermandosi sull’innovazione che il regista ha saputo apportare alla nuova commedia americana, parte l’intervista, moderata dalla Detassis.

Piera Detassis: Ho letto in un’intervista che preferisci definirti autore piuttosto che regista. Cosa significa questo rispetto al cinema americano?

David O. Russel: Penso che ci siano molti differenti tipi di autore. Sergio Leone è un autore, Michael Bay è un altro tipo di autore..il tipo a cui potrei corrispondere o  che vorrei essere è quello a cui piace raccontare storie che siano basate essenzialmente sui personaggi. Io faccio film principalmente sulle persone, che spesso sono divertenti e assurde, ma anche e soprattutto vere.  Anche in The Fighter non ho fatto un film sulla boxe, o comunque, non lo definisco tale. Si tratta più di un film sul personaggio e sulla sua famiglia. Riguardo a Il lato positivo, poi, è un film per me molto personale perché ho un figlio che ha il disturbo della personalità bipolare, e, sebbene sia vero che è un film tratto da un romanzo, mi sento molto coinvolto. Anche il mio ultimo film ha dei personaggi che non rientrano in determinate, specifiche categorie ed è proprio questa la cosa affascinante riguardo loro.

PD: Parliamo di attori e star. Tu sei un autore che ama lavorare con le star, mentre certi autori sono un po’ diffidenti. Come riesci a gestirli sul set?

DR
: Io trovo  che le star siano elettrizzanti, trovo i film elettrizanti. Per me è una cosa bella quando le star dei film fanno i miei film. Sono fortunato a essere socio di uno studio che mi permette di fare film  con queste star, perché la loro stessa presenza mi permette di poter correre più rischi perché sono comunque una certezza per il ritorno economico del film. Con loro posso rischiare di fare cose nuove e posso divertirmi a farle perché il bello è proprio vederli alle prese con qualcosa che nessuno ha mai fatto fare loro.

PD: Sarebbe possibile senza le star fare questo tipo di cinema, il suo, a Hollywood?

DR: Sarebbe molto più difficile. Come ho detto, rispetto tutti i tipi di registi, ma credo che non potrei fare questo genere di film senza di loro (le star). Ovviamente ho iniziato senza avere queste possibilità, e ci ho messo comunque grande passione.. però per il tipo di cinema che faccio, senza di loro sarebbe tutto più ridimensionato, e sicuramente meno gente andrebbe a vedere il film. Soprattutto oggi, con la facilità di reperire film su internet, credo che l’andare al cinema debba essere un’esperienza speciale. E’ un po’ come cercare di attirare le persone sotto il “tendone”. Ed è questo che fai con gli attori a cui fai fare cose a cui il pubblico non è abituato.

PD: I tuoi personaggi femminili sono i più interessanti, i meno banali del cinema americano. Sei cosciente del fatto che stai costruendo e glorificando una nuova donna, fuori dagli schemi?!

DR: Assolutamente sì. In questa nuova fase del mio cinema sono arrivato a rendermi conto che le donne sono delle vere e proprie armi nel cinema e sono anche molto sottovalutate. In The fighter le figure femminili sono anche molto più influenti dei due fratelli. Ne Il lato positivo, il personaggio di Jennifer Lawreence, è molto interessante. Penso che le donne siano, per certi aspetti, molto più intelligenti., molto più forti degli uomini. Quindi mi piace mostrare tutte le loro sfumature, la loro sensualità, la loro forza, la loro capacità manipolatrice.

PD:  E’ vera la leggenda che fa molto improvvisare gli attori sul set?

DR: No, non c’è improvvisazione. Le sceneggiature sono molto precise a livello di inquadrature e dialoghi. Se cambiamo qualcosa, lo facciamo insieme, magari solo un piccolo dettaglio. Quello che per me è importante è la percezione di aver catturato qualcosa di vivo, una realtà. Detesto la pretenziosità, il “far finta che”, mi piace che le cose siano reali. Non utilizzo mai luci artificiali sul set, in modo che se entri nella stanza non ti sembra di essere su un set. Io sono sempre presente nella stanza, con gli attori. Non vado mai al monitor, sono sempre vicino la macchina da presa, perché ho bisogno di sentire l’attore. Giro sempre in pellicola e non ci fermiamo mai, se anche do indicazioni, lo faccio sempre quando la pellicola continua a girare, in modo che l’attore si dimentichi di star girando..deve avere l’impressione di star facendo qualcosa di vivo. Ad esempio Robert de Niro mi ha fatto notare che aveva davvero l’impressione di stare in qualcosa di vero, mentre giravamo.

I: American Hustle: cosa ti ha convinto a portare sullo schermo lo script? Perchè hai cambiato il titolo orginale, American Bullshit?

DR: La cosa che mi ha convinto sono stati i personaggi: erano fantastici. Avevo voglia di raccontare questi personaggi sorprendenti e i guai in cui si trovano, volevo mostrare le loro varie sfumature, il tema della sopravvivenza, del reinventarsi. E riguardo il personaggio di Christian Bale, lo immaginavo non come un imbroglione, ma come una persona che aveva una curiosità verso le altre persone. Come regista volevo raccontare più dei personaggi, che degli eventi. Mi interessano i loro sentimenti, i loro amore, come vivono. Gli eventi mi servono più che altro come uno stratagemma per raccontare le persone.  Ho cambiato il titolo perché American Bullshit mi sembrava molto cinico. Non sono cinico, non amo il cinismo. Forse lo ero quando ero più giovane, ma adesso non mi interessa più. Quando i sentimenti sono veri, quando i sentimenti sono intensi e reali, allora non puoi scadere nel mieloso.

Maurizio De Benedictis: Il cinema di personaggi vuole una categoria di attori adatti a creare questi personaggi. Come mai il sistema americano riesce ad assicurare attori così bravi? Come si formano, nonostante sia comunque decaduto lo star system?

DR
: Credo che quello che accada oggi è che gli attori si rivelino. Fanno film piccoli, come ha fatto Christian Bale, e poi si dimostrano bravissimi. Christian Bale ha fatto un provino per Three Kings, ma io non lo ricordo affatto. Lui sì, perché non ebbe la parte.  Jennifer Lawrence, ha fatto Un gelido inverno ed ha mostrato al mondo quanto c’era di speciale in lei. Bradley Cooper era in un certo senso sottovalutato come attore, ma io mi sono reso conto, incontrandolo, che era una persona molto più profonda, che aveva  un’ anima e pensava come un artista. Mi piacciono gli attori che mostrano di aver fame: Amy Adams prima di The Fighter non aveva mai avuto un ruolo del genere. Molti pensavano che non ce l’avrebbe fatta, ma io  l’ho vista nei suoi occhi, quella voglia di imparare, di fare. Metterli in condizione di fare qualcosa di assolutamente nuovo e  assurdo permette anche allo spettatore di farsi prendere di più dal personaggio.

The Amazing Spider-Man 2 due nuove immagini di Electro

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Ecco in due nuove immagini Electro, il prossimo villain contro il quale si dovrà scontrare il nostro amichevole Spider-Man di quartiere nel prossimo film di Mark Webb The Amazing Spider-Man 2.

electro 1 electroEcco la trama di The Amazing Spider-Man 2:

Abbiamo sempre saputo che la battaglia più importante di Spider-Man è quella che combatte dentro di sé: la lotta tra gli impegni quotidiani di Peter Parker, e le straordinarie responsabilità di Spider-Man. Ma in The Amazing Spider-Man 2: Il Potere di Electro, Peter Parker si ritrova a dover affrontare un conflitto molto più grande.

E’ bello essere Spider-Man (Andrew Garfield). Per Peter Parker, non c’è niente di più emozionante che oscillare tra i grattacieli, sapere di essere un eroe, e passare del tempo con Gwen (Emma Stone). Ma essere Spider-Man però ha un prezzo: solo Spider-Man può proteggere il suo concittadini newyorchesi dai malvagi che minacciano la città. Con la comparsa di Electro (Jamie Foxx), Peter deve affrontare un nemico molto più potente di lui. E con il ritorno del suo vecchio amico Harry Osborn (Dane DeHaan), Peter si rende conto che tutti i suoi avversarsi hanno una cosa in comune: la OsCorp.

Come sempre ricordiamo che nel film ritorneranno i protagonisti  e  ai quali si aggiungono  nel ruolo di Electro, ​​ come Harry Osborn, il villain Paul Giamatti . Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spider-man 2Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-man 2La pellicola è diretta ancora una volta da  su una sceneggiatura di   ed uscirà il 2 Maggio 2014.

Di seguito la Fotogallery del film:

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Fonte: Empire

Batman vs Superman sovraffollato? Forse no

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Batmaniac prende in esame Batman vs Superman attraverso un ragionamento che punta a far riflettere sul sovraffollamento di personaggi a cui rischia di andare incontro il sequel di Man of Steel.

L’editoriale parte dall’analisi delle strategie dello studio rivale, ossia i Marvel Studios. Lo studio, prima di progettare The Avengers, ha preferito introdurre uno a uno i personaggi coinvolti con film propri, riuscendo così a scatenare la curiosità di molti fan nel vedere tutti assieme questi personaggi già conosciuti precedentemente al cinema; il risultato alla fine fu clamoroso con Avengers che diventò il terzo film ad aver incassato più tutti nella storia del cinema. Tutto questo però non significa che Dc dovrebbe agire allo stesso modo.

Ci sono stati molti altri film corali, prima di Avengers, che hanno avuto un grande successo e tra questi possiamo citare Il Signore degli Anelli (con 22 personaggi) o la saga di Danny Oceans partita con Oceans Eleven; in questi film tutti i personaggi sono ben bilanciati sullo schermo e vengono utilizzati molto bene per gli scopi della trama.

Le critiche di chi non vuole un film corale puntano sopratutto sul fatto che un personaggio dei fumetti è diverso da un personaggio di un libro e quindi dovrebbe avere, almeno inizialmente, uno spazio tutto suo. Ma tornando al sovraffollamento del film, è interessante notare come la maggior parte dei film tratti da fumetti che usciranno nel prossimo anno avranno molti più personaggi rispetto a Batman vs Superman; partendo da Captain America: The winter Soldier con 20 personaggi, passando da X-Men Giorni di un futuro passato (16) fino a The Amazing Spider-Man 2 (15) e Guardians of the Galaxy (23).

Come si può ben vedere, rispetto ai 6 confermati per Batman vs Superman, tutti i film di fumetti che usciranno saranno ben più corposi, con Guardians of the Galaxy che stabilirà addirittura un primato.

Da tutto questo è facile dedurre quale sia la risposta alla domanda: Batman vs Superman ha troppi personaggi? I fan non devono temere un flop assicurato perché, come abbiamo visto, partire con un film corale non è sempre sinonimo di insuccesso, sopratutto se il lavoro di sceneggiatura risulta essere valido nel dare i giusti spazi a ogni protagonista.

Batman vs Superman dovrebbe uscire il 17 luglio 2015 con alla regia il confermato Zack Snyder e la sceneggiatura curata dallo stesso regsita con Chris Terrio (sulla base della storia scritta da David S. Goyer). Confermatiper ora nel cast del film Henry Cavill, Ben Affleck, Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane Lane e Gal Gadot.

Fonte: CBM

Prince of Persia Le sabbie del tempo questa sera in tv

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prince of persia le sabbie del tempoNei territori dell’antica Persia, il piccolo Dastan è un orfano che viene sorpreso dalle guardie imperiali a rubare una mela al mercato. Presente alla scena, il re Sharaman nota con ammirazione il coraggio e l’incredibile destrezza del ragazzo, decidendo così di risparmiargli la mano e di accoglierlo a palazzo. Sedici anni dopo, Dastan viene considerato un nobile principe di Persia assieme ai due diretti discendenti del re, Tus e Garsiv, anche se le sue abitudini restano quelle di un ragazzo del popolo. Quando lo zio Nizam annuncia che nella città santa di Alamut vengono nascoste armi per i nemici della Persia, i tre principi conducono un attacco alla città e la espugnano grazie soprattutto all’intervento di Dastan.

Questa sera viaggeremo nel tempo con Dastan, interpretato da Jake Gyllenhaal, accompagnato dalla bellissima principessa Tamina, Gemma Arterton. Prince of Persia Le sabbie del tempo è, come è noto, l’adattamento cinematografico del famosissimo gioco omonimo della Ubisoft (la stessa di Assassin’s Creed) e non è un segreto che i fan accaniti del gioco si siano rivoltati a causa di questa versione per il grande schermo, tanto che adesso la Ubisoft, per portare sullo schermo il suo gioco di punta, ovvero Assassin’s, sta portando avanti una lunghissima fase di preproduzione che sembra si avvarrà del talento di Michael Fassbender e di produzioni indipendenti.

Di seguito una piccola curiosità su Prince of Persia Le sabbie del tempo, in onda su Rai Tre: quando Dastan e Tamira sono nel deserto, quest’ultima afferma che se Dastan fosse rimasto sperduto, “sarebbe stato circondato da tanti bambini che cantano “il Mondo È Mio”: si riferisce alla canzone “A Whole New World” del classico Disney “Aladdin”.

La notte del giudizio quattro nuovi nomi per il sequel

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la notte del giudizioIl sequel de La notte del giudizio uscirà nei cinema americani a fine giugno 2014 e per questo le selezioni del nuovo cast si fanno più pressanti per James DeMonaco (confermato alla regia dopo il successo del primo film) che sarà affiancato dal produttore del momento per il genere, ovvero Jason Blum.

Oggi arriva la notizia che ad affiancare il nuovo protagonista Frank Grillo ci saranno Michael K. Williams, Carmen Ejogo, Zach Gilford e Kiele Sanchez, con il primo già noto al grande pubblico per i suoi ruoli in The Wire e Boardwalk Empire. Il sequel dovrebbe avere un’ambientazione simile a quella originale ovvero una volta l’anno,per 12 ore, sono consentiti tutti i tipi di reati senza alcune ripercussione penale.

I produttori ovviamente sperano di ripetere il boom economico avuto con la pellicola precedente quando, a fronte di un costo di realizzazione di 3mln, il film riuscì a incassarne ben 90.

Fonte: THR

Kate Winslet e Josh Brolin in uno spot di Un giorno come tanti

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LABOR DAYSi intitolerà da noi Un giorno come tanti, il film che sta facendo di nuovo accostare la bravissima Kate Winslet alla stagione dei premi tanto da farle già ottenere una nomination ai Golden Globe. Il film che in originale si intitola Labor Day, vede protagonista accanto alla Winslet Josh Brolin ed è diretto da Jason Reitman e basato sul romanzo omonimo di Joyce Maynard.

A completare il cast del film ci sono Tobey Maguire, Clark Gregg, James Van Der Beek e Brooke Smith.

Trama: La storia è ambientata nei primi anni ’80, durante uno degli ultimi weekend estivi. Adele, una madre divorziata è dedita allo shopping con il figlio tredicenne Henry quando incontra un uomo ferito che sanguina copiosamente e che chiede loro un passaggio. I due, contro ogni buon giudizio, glielo danno. Sono ostaggi, complici o semplicemente degli illusi? Mentre la polizia scandaglia la città da cima a fondo alla ricerca dell’evaso, madre e figlio scoprono la vera storia.

Di seguito uno spot esteso del film con protagonista Kate Winslet:

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Fonte: Yahoo!

How to be single con Drew Barrymore ha un regista?

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New Line è in trattative con il regista Christian Ditter per consegnargli la realizzazione di How to be Single, nuova commedia con protagonista Drew Barrymore. La casa di produzione si è orientata verso Ditter dopo aver visto la commedia romantica Love, Rosie con Lily Collins.

How to be single è in sviluppo dal 2008 quando New Line acquistò i diritti per trasporre sul grande schermo il romanzo di Liz Tuccillo, che narra la storia di una donna 38enne in cerca dell’amore; ma le tematiche affrontate sono svariate: dal dating online,ai pensieri per il matrimonio, la paura di una relazione seria fino all’età in cui avere il primo figlio.

Il lancio del film è previsto per il 2015, con la sceneggiatura già pronta e curata da parte di Marc Silverstein (La verità è che non gli piaci abbastanza) e Dana Fox (L’isola delle coppie).

Fonte: Variety

X-Men days of future past nuova foto dietro le quinte con il cast

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Ecco una nuova foto, in esclusiva per Empire, di X-Men days of future past in cui vediamo il regista del film Bryan Singer insieme al suo cast degli anni ’70. Infatti nella foto il regista è attorniato da Nicholas Hoult (Bestia), James McAvoy (Professor X), Micheal Fassbender (Magneto) e Hugh Jackman che, ovviamente, nel passato e nel presente, interpreta l’immortale e sempre giovane Wolverine:

X-Men days of future past nuova foto

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La trama di X-Men giorni di un futuro passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.

Vi ricordiamo che nel cast sono confermatissimi Halle Berry, Peter Dinklage e . Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: ”Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato. Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men.

The Amazing Spider-Man 2 alla vigilia di Capodanno a Time Square

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Manca pochissimo alla Vigilia di Capodanno, che negli Stati Uniti verrà celebrata, tra gli altri luoghi, anche nella tradizionale Time Square, nel cuore di New York. Quest’anno, i fortunati presenti al count down in piazza potranno beneficiare dela presenza di un ospite d’onore: si tratta prprio di Spider-Man che sta organizzando la sua presenza alla festa.

Ecco alcune immagini e una sneak peek presentate dal regista di The Amazing Spider-Man 2, Marc Webb, ospite a Goodmornig America:

[iframe width=”640″ height=”360″ src=”//www.youtube.com/embed/31rqwPOYwYw” frameborder=”0″ allowfullscreen][/iframe]

the amazing spider-man 2 2 the amazing spider-man 2 3Ecco la trama di The Amazing Spider-Man 2:

Abbiamo sempre saputo che la battaglia più importante di Spider-Man è quella che combatte dentro di sé: la lotta tra gli impegni quotidiani di Peter Parker, e le straordinarie responsabilità di Spider-Man. Ma in The Amazing Spider-Man 2: Il Potere di Electro, Peter Parker si ritrova a dover affrontare un conflitto molto più grande.

E’ bello essere Spider-Man (Andrew Garfield). Per Peter Parker, non c’è niente di più emozionante che oscillare tra i grattacieli, sapere di essere un eroe, e passare del tempo con Gwen (Emma Stone). Ma essere Spider-Man però ha un prezzo: solo Spider-Man può proteggere il suo concittadini newyorchesi dai malvagi che minacciano la città. Con la comparsa di Electro (Jamie Foxx), Peter deve affrontare un nemico molto più potente di lui. E con il ritorno del suo vecchio amico Harry Osborn (Dane DeHaan), Peter si rende conto che tutti i suoi avversarsi hanno una cosa in comune: la OsCorp.

Come sempre ricordiamo che nel film ritorneranno i protagonisti  e  ai quali si aggiungono  nel ruolo di Electro, ​​ come Harry Osborn, il villain Paul Giamatti . Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spider-man 2Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-man 2La pellicola è diretta ancora una volta da  su una sceneggiatura di   ed uscirà il 2 Maggio 2014.

Di seguito la Fotogallery del film:

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Fonte: CS.net

La banda del Gobbo: recensione del film di Umberto Lenzi

La banda del Gobbo è il film del 1977 diretto da Umberto Lenzi con protagonisti Tomas Milian, Isa Danieli, Pino Colizzi, Mario Piave, Sal Borgese, Solvi Stubing, Jimmy il Fenomeno

Trama: Il Gobbo Vincenzo Marazzi è il mattatore assoluto della pellicola: dopo una lunga latitanza in Corsica torna finalmente a Roma dal fratello Sergio, detto “er Monnezza”, meccanico e ladruncolo di bassa lega che ammira il fratello che vorrebbe imitare nelle imprese e nei gesti criminali. Il Gobbo cerca i suoi vecchi compari per organizzare una rapina ad un furgone portavalori; ma la sua banda lo tradisce e il bandito rischia di restare ucciso in una sparatoria. Sopravvissuto, giura vendetta: stavolta è tornato non per accontentarsi, ma per prendersi tutto, Roma intera se necessario.

Dopo che il cinema western, fino a quel momento genere molto in voga in Italia e maneggiato con cura e partecipazione, aveva ormai lanciato il suo ultimo “canto del cigno” intorno al 1975, verso la fine degli anni ’70 si assi ste ad una vera e propria invasione programmata delle sale cinematografiche da parte di un genere talmente particolare che può essere definito come la risposta italiana al noir americano: è il poliziottesco, accusato dai detrattori di essere un genere destrorso, maschilista e dai contenuti spesso simili e politicizzati, mentre in realtà esso si rivela una vera e propria fonte di successi inaspettati che portano l’industria del cinema ad una ulteriore fioritura.

Umberto Lenzi, uno dei “Guru” del genere, l’autore di tanti cult, realizza nel 1977 un film destinato ad entrare nella (mini)storia del cinema di genere: gira La Banda del Gobbo dove, grazie al talento creativo del suo attore Tomas Milian, presenta per la prima volta (in veste ufficiale) i personaggi del Gobbo e “der Monnezza”, malavitosi entrambi, uno cinico, spietato, una vera mente criminale; l’altro, un innocuo ladruncolo dal cuore d’oro, ricettatore di auto e meccanico part- time quando non aiuta il fratello al quale vorrebbe somigliare. Il personaggio del malavitoso gobbo Vincenzo Marazzi era già comparso nel precedente lavoro del regista (Roma a mano armata) dove però si chiamava Moretto ed era un piccolo e losco abitante del sottobosco romano che ostacolava le indagini dell’inflessibile “commissario di ferro” interpretato da Maurizio Merli; a cambiare non è solo il cognome, ma pure la gobba che si sposta da sinistra a destra.

La pellicola, pur non essendo tecnicamente un capolavoro e collocandosi tra quelle di minor impatto uscite in quel periodo, in realtà riscuote da subito un enorme successo al botteghino, diventando in breve tempo una pietra miliare del genere: il pubblico apprezza soprattutto la commistione tra il classico thriller “all’americana” (sulla scia di tanti immortali Heist Movie o Noir) e la commedia più diretta e spietata, evidenziata dai dialoghi dei due personaggi principali (scritti direttamente da Milian stesso) che lanciano l’attore cubano nell’Empireo delle icone pop che hanno segnato l’epoca.

Oltre alla suggestiva ambientazione nei bassifondi urbani della Roma fine anni ’70, il ritmo serrato e concitato scandito da rapine a mano armata, truffe, furti, vendette, sparatorie e inseguimenti, personaggi immortali e iconografici dotati di un sadico cinismo corrosivo, un altro valore aggiunto della pellicola è la colonna sonora composta da Franco Micalizzi, che, oltre a sottolineare alla perfezione i momenti di tensione narrativa del film, riesce pure ad usare le canzoni immortali e pop del cantautore Antonello Venditti per sottolineare l’animo fortemente romano della pellicola.

Milano Violenta recensione del film di Mario Caiano

Milano Violenta è il film del 1976 diretto da Mario Caiano con protagonista di Claudio Cassinelli, Elio Zamuto, Silvia Dionisio, Vittorio Mezzogiorno, Massimo Mirani.

Milano Violenta, la trama

Trama: La trama parte da una rapina organizzata da Raul Montalbani, un bandito schivo, furbo, intelligente e scaltro, un tipico anti-eroe come nella migliore tradizione cinematografica anglosassone; insieme ad una serie di complici organizza una rapina nella sede della ASPEX grazie alla collaborazione di un misterioso basista della società.

Ma la polizia fa irruzione sul luogo, costringendo i banditi alla fuga: due di loro riescono a scappare con il malloppo, gli altri due sono costretti a fare degli ostaggi per poter scappare e addirittura uno di loro, fausto, muore dopo un frontale contro un tir.

Montalbani, detto “il Gatto” per la sua natura, si mette sulle tracce dei suoi ex compari per portare a termine la sua vendetta e poter recuperare così i soldi del bottino…intanto, anche la polizia indaga cercando di risolvere il caso.

Milano Violenta, il film

Analisi: Tra i tanti poliziotteschi che vengono girati in Italia alla fine degli anni ’70 troviamo anche questo Milano Violenta, prodotto nudo e crudo erede della tradizione gangsteristica e noir americana, che si presenta come una versione “riveduta e corretta”, adattata per il pubblico italiano, dell’immortale capolavoro di Sidney Lumet Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani.

Un heist movie teso, caratterizzato dalla fotografia sgranata, “sporca” e sovraesposta, curata da Pierluigi Santi e utilizzata per confezionare un buon prodotto destinato al mercato popolare, per soddisfare i gusti di un pubblico sempre in cerca di nuove emozioni visive che ricordassero da vicino le “meraviglie” dell’allora cinema americano della controcultura hollywoodiana.

L’esito è, però, altalenante: da una parte la pellicola paga il fatto di essere una “goccia in mezzo al mare”, uno dei tanti poliziotteschi realizzati all’epoca, assimilato per errore all’infinita serie dei vari Napoli Violenta, Roma Violenta, Provincia Violenta e Torino Violenta, con i quali però non ha niente da condividere; dall’altra il tentativo di Caiano di regalare una storia dal sapore “clochardesco” e goddardiano fallisce di fronte ad una serie di errori tecnici vistosi (soprattutto se osservati con lo sguardo di un moderno spettatore), ad una trama debole e fragile che si sfalda di fronte a tutti i cliché del genere disseminati nel film.

Ritmo teso, scene spettacolari, fotografia livida e azzeccata atmosfera noir, nonostante la location che con Milano ha ben poco a che fare. Fu, infatti, girato quasi interamente a Roma, come si può evincere dopo un’attenta riflessione osservando il paesaggio e notando come diverse scene siano state girate nel mattatoio di Testaccio.

Tutti questi elementi servono a conferire alla pellicola un gusto ed un’estetica più simili a quelli dei grandi classici noir americani, anche se contaminati dal nostro gusto italico e fortemente “seventies” per la contaminazione di stili e l’attenzione per l’exploitation; un forte gusto gore e tanti inseguimenti in auto tutti questi elementi insieme ad un cast forte e in stato di grazia, a partire dai protagonisti fino ai comprimari che rimangono però scolpiti nella mente per via dei personaggi memorabili che interpretano, tutti abbastanza “sporchi e cattivi”, rendono questa pellicola una piacevole eccezione o comunque un tentativo da parte di Caiano di realizzare un prodotto meno reazionario rispetto agli epigoni del periodo.

Roma a Mano armata: recensione del film di Umberto Lenzi

Roma a Mano armata è il film del 1976 di Umberto Lenzi con protagonisti Maurizio Merli, Tomas Milian, Maria Rosaria Omaggio, Arthur Kennedy, Orso Maria Guerrini.

Trama: Il commissario Tanzi si trova costretto a gestire un’ondata di dilagante violenza a Roma: dopo aver ricevuto una soffiata fa irruzione in una bisca clandestina gestita dal Marsigliese Ferrender insieme ai suoi uomini. Sul posto, però, il commissario non trova niente di illegale, ma riconosce Savelli, uno degli sgherri del marsigliese; lo pesta per farlo parlare, ma l’uomo non apre bocca e riesce a farsi rilasciare grazie al suo avvocato. Lo stesso uomo, il giorno dopo, compie una rapina e uccide un uomo: Tanzi si mette sulle tracce dell’altro complice, Moretto detto “er Gobbo”, uno dei dipendenti del mattatoio.

Roma a Mano armata, il film

Analisi: Nel 1976 è lo specialista del genere, Umberto Lenzi, a regalare l’ennesimo film poliziottesco capace di tenere incollati alle poltroncine del cinema intere generazioni di italiani, consolidando il talento del regista come interprete di questa versione pop e nostrana del più classico noir di stampo americano.

La fortuna di Lenzi si era già delineata con l’uscita al cinema del film Roma Violenta, cui fa seguito il fortunato Roma a Mano Armata, che inaugura un fiorente genere scandito da furti, rapine, violenze, atti criminali che imperversano nelle metropoli italiane, da Nord a Sud. In questo caso specifico, è la capitale ad essere devastata da questa ondata di pericolosa criminalità.

Un solo uomo può fermare tutto questo, il classico “commissario di ferro”, inflessibile e fascista (almeno secondo i detrattori), il Callaghan-dei poveri- che crede nella giustizia privata e nella forza di…un buon pugno assestato bene per far capitolare un indiziato. Del precedente Roma Violenta riprende la struttura a mosaico e il protagonista, il biondo e inflessibile Merli versione baffuta, con tanto di agghiacciante occhio ceruleo (che nella precedente pellicola si chiamava Betti, mutato poi in Tanzi).

Violenza, pulp potenziato, rapine, ricatti e violenze: questa è la formula “vincente” che ha reso questo film un cult generazionale, garantendo l’immortalità ai suoi personaggi, su tutti il Gobbo sadico, cinico e beffardo interpretato da Tomas Milian, pietra miliare del genere, che ruba tranquillamente la scena a Merli e al suo personaggio di eroe positivo, fischiato perfino in sala tanto quanto il pubblico ha dimostrato di amare ed apprezzare il Gobbo proletario del cubano Milian.

Le riprese sono state fatte interamente a Roma, in una rimessa nella zona di Monti Tiburtini ormai in disuso da anni; forse la leggendaria rivalità tra i due interpreti protagonisti contribuì al successo della pellicola e alla sua definitiva consacrazione come pietra miliare del genere. Gli inseguimenti mozzafiato e in soggettiva hanno contribuito, non poco, a riscrivere l’estetica del genere e di tutti i film che sarebbero stati girati in seguito.

Roma a Mano armata è, inoltre, un continuo gioco di rimandi tra la cronaca italiana dell’epoca, la realtà effettiva e quella fittizia di celluloide.

Il cinico l’infame il violento: recensione del film di Umberto Lenzi

Il cinico l’infame il violento è il film del 1977 diretto da Umberto Lenzi e con protagonista nel cast di Maurizio Merli, Tomas Milian, John Saxon, Renzo Palmer e Gabriella Lepori.

Il cinico l’infame il violento, la trama

Trama: A Milano una serie di furti, rapine ed estorsioni getta il panico tra la popolazione, facendo intuire il ritorno del perfido bandito Luigi Maietto, detto “Il Cinese”, appena uscito di galera. La prima cosa che vuole fare è consumare la sua vendetta, giustiziando il poliziotto che, con la sua testimonianza, lo aveva fatto condannare all’ergastolo. L’uomo in questione è l’ex commissario Leonardo Tanzi, che nel frattempo ha lasciato la polizia e si è trasferito da Roma a Milano.

Analisi

 Il western era morto, o almeno non brillava più di luce propria come negli anni della gloria (i favolosi ’60); il genere che spopolava nei cinema di tutta la penisola era il poliziottesco nudo e crudo, Cinico, Infame, Violento come il titolo dell’omonima pellicola diretta dal Guru Umberto Lenzi nel 1977.

Lenzi confeziona un prodotto stron cato dalla critica, che vede solo un mero tentativo di riunire in un’unica pellicola il terzetto per eccellenza del poliziottesco italiano anni ’70: Tomas Milian, Maurizio Merli e John Saxon. A parte rare eccezioni- tipo l’articolo scritto da Giovanna Grassi per Il Corriere della Sera in difesa del film, questo viene considerato un pasticcio di generi, popolato da attori inespressivi dalle scarse capacità e dove l’unica attrazione sembrano essere gli ettolitri di sangue versati sulla scena.

Il cinico l’infame il violento tenta proprio di mescolare i generi, proponendo agli spettatori una commistione tra commedia, poliziottesco e classico film di tensione e di rapina, rendendo effettivo il termine stesso pulp inteso come pasticcio: al suo esordio al cinema incassa ben 1.800.000.000 di lire, mostrando quindi di cogliere in pieno i gusti del pubblico medio. 

Milian è il mattatore assoluto della pellicola, Merli invece, almeno secondo Mereghetti, è assolutamente inespressivo e perde la sfida con Milian, perché pur interpretando il ruolo del “buono” di turno, viene soppiantato nei cuori degli spettatori dal bandito senza scrupoli interpretato dal cubano, una sorta di preludio al ben più noto Tony Montana (al quale darà vita- e corpo- l’immenso Al Pacino nel 1983).

Il titolo del film doveva essere un altro, il più scontato Insieme per una grande rapina, lontano dal sapore epico della trilogia di Sergio Leone: con questo titolo fu comunque distribuito in sala il trailer della pellicola. La pellicola fu interamente girata a Roma (nonostante la prima parte ambientata a Milano), e come nel precedente Roma a mano armata Merli e Milian non si incontrarono mai, nemmeno sul finale, dove la scena della morte del Cinese fu girata con una controfigura.

Gli incidenti e i litigi erano all’ordine del giorno: una volta Merli si ferì con la propria pistola durante una scena; in un’altra circostanza Merli litigò con l’attrice Gabriella Giorgelli e con Lenzi stesso per via della stessa pistola; la discussione si fece talmente accesa che Merli tentò di sferrare un calcio alla Giorgelli, che fu “salvata” da una parrucchiera intervenuta per difenderla; non fu però altrettanto fortunata quando, in un’altra sequenza, dovevano versare in faccia al suo personaggio del vetriolo, sostituito nella realtà con un liquido che doveva solo provocare del fumo, ma che in realtà le bruciò davvero la pelle.

Chiedimi se sono felice con Aldo, Giovanni e Giacomo

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chiedimi se sono feliceIl periodo vacanziero è sempre una manna per la programmazione tv, anche sulle reti ‘tradizionali’. Infatti tra film di Natale più o meno noti, e tra grandi classici che ogni anno ci fanno sentire l’aria di festa, noi amanti delle serate da divano e tv possiamo contare su tantissimi film e una vasta scelta per tutti i gusti. Questa sera per gli amanti della commedia italiana divertente e demenziale, arrivano su Italia 1 Aldo, Giovanni e Giacomo con uno dei loro classici targato 2000, Chiedimi se sono felice. Il trio di comici insieme alla divertentissima Marina Massironi ci raccontano un’avventura a base di liti, risate ed equivoci, nel pieno stile del trio comico.

Di seguito alcune curiosità sul film:

  • Questo film forma una trilogia con Tre uomini e una gamba e Così è la vita: nel primo film è Giacomo a innamorarsi del personaggio di Marina Massironi; nel secondo sarà Aldo; in questo sarà Giovanni.
  • Le scene esterne della Sicilia in realtà sono state girate a Terracina, in provincia di Latina.
  • Al momento della partenza, nella stazione, Giovanni legge il tabellone dei treni in partenza dicendo che il loro parte dal binario 7, mentre dalle riprese nel vagone si vede che il treno sta partendo dal binario 12.
  • Giacomo si rifiuta di interpretare La locandiera di Carlo Goldoni asserendo che sarebbe difficile metterla in scena perché scritta in veneziano, quando in realtà è scritta in italiano.
  • Le scene teatrali iniziali sono state girate nel Teatro Ponchielli di Cremona.
  • La partita a basket fra il Trio e i poliziotti è avvenuta realmente. Per poter disporre di più scene la partita fu giocata sul serio e fu tutto ripreso, a parte alcune esultanze e la scena della rottura del naso della statua.
  • Daniela, la ragazza di cui si è invaghito Giacomo, tornerà nel film Tu la conosci Claudia?, interpretando la “signorina del navigatore”.
  • Fanno qui la loro prima apparizione cinematografica Ficarra e Picone, che compaiono sul grande schermo dopo sette anni di esibizioni sui palchi teatrali.

Colin Farrell su Miss Julie: “Il lavoro più duro della mia vita”

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Warcraft-Colin-Farrell-Paula-PattonDopo diversi mesi di inattività Colin Farrell ha in cantiere diversi progetti e film che a breve usciranno. Dopo il tanto pubblicizzato Storia d’inverno (qui il trailer italiano del film), l’attore si prepara a promuovere i suoi prossimi lavori e tra questi citiamo Miss Julie, una storia drammatica che l’attore porterà al cinem insieme a Jessica Chastain e a Samantha Morton.

Parlando a AP di questo film , e dell’impegno profuso sul set con i colleghi, Colin Farrell ha detto: “E’ difficile, tanto difficile quanto può essere questo tipo di lavoro. E’ stato il periodo più difficile che ho affrontato in 15 anni. E’ stato difficile e brutale. Il comportamento crudele  e il trauma sono semplicemente brutali. E’ stato bello, interessante ma difficile. Sono stato felice quando è finito tutto, io come altri. E’ stata una vera sfida, ma sarà interessante vedere come diventerà poi il film.”

Miss Julie è scritto e diretto da Liv Ullmann, basato su un lavoro teatrale di August Strindberg. Nel cast del film Colin Farrell, Jessica Chastain e Samantha Morton.

Il film racconta la storia di una figlia instabile dell’alta aristocrazia anglo-irlandese che, durante una notte di mezza estate, a Fermanagh nel 1890, cerca di sedurre il valletto di suo padre.

Il film uscirà negli USA nel 2014.

Fonte: JustJared

Morto il compositore Wojciech Kilar

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È morto a 81 anni in seguito a una lunga malattia Wojciech Kilar, musicista polacco e autore di alcune memorabili colonne sonore come quella del Dracula di Francis Ford Coppola, Ritratto di Signora di Jane Campion e Il Pianista di Roman Polanski.

Nato a a Leopoldi, in Ucraina, Kilar ha collaborato con l’Industria cinematografica polacca scrivendo le musiche per autori di spicco del paese come Krzysztof Zanussi (Vita di famiglia, Imperativo, Persona non grata, L’anno del sole quieto) e Andrzej Wajda (La terra della grande promessa, Zemsta – La vendetta), oltre ad essere noto anche per le sue opere di musica sacra.

Fra i riconoscimenti ottenuti, il Premio ASCAP  da parte dell’American Society of Composers per la pellicola di Coppola (1992) e il Premio Lili Boulanger  per la composizione.

Fonte: music.fanpage

Il Signore degli Anelli le Due Torri

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Il_Signore_degli_Anelli_le due torriDomenica all’insegna del fantasy, quella in programmazione su rete 4. Questa sera ore 21:20 il film che consigliamo è Il Signore degli anelli le due torri di Peter Jackson, secondo capitolo della leggendaria trilogia tratta dal lavoro letterario di J.R.R. Tolkien. E proprio in questi giorni al cinema c’è anche il secondo capitolo della nuova trilogia di Jackson tratta da Lo Hobbit, sempre di  J.R.R. Tolkien, intitolato Lo Hobbit La desolazione di Smaug.

Il Signore degli Anelli Le due Torri (The Lord of the Rings: The Two Towers) è un film del 2002 diretto da Peter Jackson e tratto dall’omonima seconda parte del romanzo di John Ronald Reuel Tolkien Il Signore degli Anelli.

Curiosità:

  • La mattina in cui si doveva girare la scena di Gollum che acchiappa un pesce nel torrente, la troupe recatasi sul posto trovò la zona ricoperta di neve, Peter Jackson la fece rimuovere in modo che l’attore Andy Serkis potesse sguazzarvi.
  • Molti set interni del film sono stati girati con la tecnologia del green screen.
  • In realtà il Fosso di Helm è un modello ricostruito di circa 80 centimetri di altezza. I combattimenti e le vicende che si svolgono all’interno sono stati ripresi su dei set all’esterno e in seguito inseriti nell’omonima ricostruzione con la tecnica digitale.
  • Sul set de Le due Torri Orlando Bloom, girando una scena di un combattimento, si ferì gravemente alla schiena e di conseguenza dovette operarsi: tuttora l’attore porta il segno della cicatrice dell’intervento chirurgico. L’attore, che interpretava Legolas, fu sostituito dalla controfigura; poi, grazie a tecniche digitali, i lineamenti del viso sono stati modificati e adattati.
  • Il film è uscito nelle sale negli USA il 18 dicembre 2002, mentre in Italia il film è uscito nelle sale il 16 gennaio 2003.  Il film ha incassato circa 926.300.000 $ nel mondo, di cui 341.786.756 $ solo negli USA. In Italia il film ha ottenuto un ottimo successo di pubblico, con incassi di circa 20.546.529 €, contro i 21.430.427 € del primo film.

12 Anni Schiavo presentato a Capri senza la presenza di star

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Sarà un caso, o una conseguenza delle polemiche passate, ma pare che al prossimo Capri Hollywood in programmazione dal 27 dicembre al 2 gennaio il film di Stee McQueen 12 Anni Schiavo verrà presentato in anteprima nazionale senza la presenza di star a promuovere il film.

GOLDEN GLOBE 2014 TUTTE LE NOMINATION

Lupita Nyong'o 12 anni schiavoL’attrice nominata ai Golden Globe, Lupita Nyong’o, ha annullato all’ultimento momento la sua presenza allamanifestazione isolana, senza che siano stati ben spiegati i motivi.

12 ANNI SCHIAVO I POSTER ITALIANI E LA POLEMICA OLTREOCEANO

Ci auguriamo che questa defezione non sia stata causata dalle incomprensioni derivate dall’infelice scelta promozionale della BIM Distribution in merito alla questione ormai celebre dei manifesti del film. Infondo Antonio Medici, direttore generale di BIM, si è scusato e ha spiegato con chiarezza quali erano in partenza le intenzioni promozionali!

Intanto però il Capri Hollywood non si farà mancare altre star molto famose, tra cui Chris Cooper, oppure gli habitué Terry Gilliam, Michael Radford e il produttore Mark Canton, per chiudere in bellezzacon David O. Russell che porteràil suo ultimo film American Hustle. Presenti a Capri anche molti italiani illustri: Sorrentino con La Grande Bellezza, Valeria Golino e Riccardo Scamarcio, e Gianfranco Rosi con Sacro GRA.

OSCAR 2014 LA SHORT LIST PER IL MIGLIOR FILM STRANIERO: LA GRANDE BELLEZZA C’E’

12 Anni Schiavo è tratto dall’incredibile storia vera di un uomo e della sua battaglia per la sopravvivenza e la libertà. Stati Uniti. Negli anni che hanno preceduto la guerra civile americana, Solomon Northup (Chiwetel Ejiofor), un nero nato libero nel nord dello stato di New York, viene rapito e venduto come schiavo. Misurandosi tutti i giorni con la più feroce crudeltà (impersonificata dal perfido mercante di schiavi interpretato da Michael Fassbender) ma anche con gesti di inaspettata gentilezza, Solomon si sforza di sopravvivere senza perdere la sua dignità. Nel dodicesimo anno della sua odissea, l’incontro con un abolizionista canadese (Brad Pitt) cambierà per sempre la sua vita.

La pellicola porta al cinema l’autobiografia, datata al 1853, di Solomon Northrup (Chiwetel Ejiofor) un nero libero dello stato di New York, che venne rapito e venduto come schiavo. Di fronte a crudeltà (personificata dal terribile schiavista, interpretato da Michael Fassbender), così come a gentilezze inaspettate, Salomon lotta non solo per rimanere in vita, ma per conservare la sua dignità. Nel dodicesimo anno della sua indimenticabile odissea, un fortuito incontro con un abolizionista canadese (Brad Pitt), cambierà per sempre la sua vita.

12 Anni Schiavo è diretto da Steve McQueen e basato su una sceneggiatura di McQueen e John Ridley, e vede nel cast Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Brad Pitt, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Sarah Paulson, Paul Giamatti e Lupita Nyong’o.

Fonte: Variety

Il Grande Match va KO al box office americano

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il grande matchSylvester Stallone e Robert De Niro sono due combattenti nella storia di Hollywood, protagonisti sul ring dal 1970 con Rocky e Toro Scatenato, ma quest’anno il duo ha preso una bella batosata al botteghino. Il Grande Match, uscito nelle sale americane a Natale, con i suoi incassi non è nemmeno arrivato nella classifica dei dieci film più visti del mese e le previsioni per le prossime settimane non sono affatto rosee. Il produttore della Warner Bros, Bill Gerber, aveva sperato che riportare non una, ma ben due vecchie glorie sul grande schermo, gli portasse lo stesso successo ottenuto nel 2008 con Grand Torino, interpretato da Clint Eastwood, che aveva incassato 270 milioni dollari in tutto il mondo. Ma finora, Il Grande Match si è rivelato un fallimento finanziario.

Il Grande Match  posterCostato 40 milioni di dollari, probabilmente riuscirà appena a coprire le spese di produzione, chiudendo un anno infelice per Sylvester Stallone e Robert De Niro.

Bullet to the Head, il più recente film d’azionedi Stallone (sempre distribuito dalla Warner Bros.), è stato uno dei grandi flop del 2013, guadagnando solo 9,4 milioni dollari in tutto il mondo per un budget di 55 milioni. D’altro canto, The Big Wedding, prodotto dalla Lionsgate, interpretato da De Niro e Diane Keaton, l’anno scorso ha incassato solo 21 milioni di dollari, a fronte dei 35 milioni che era costato.

Entrambi gli attori avranno però modo di riprovarci nel 2014: Stallone si prepara a lanciare un terzo capitolo per i suoi Mercenari ad agosto, mentre De Niro ha diversi progetti all’orizzonte, tra cui una nuova commedia The Intern, con co-protagonista Reese Witherspoon.

Fonte: Variety

Paranormal Activity The Marked Ones due clip del film

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Paranormal Activity-The Marked OnesContinua la terrificante campagna promozionale per Paranormal Activity The Marked Ones: sul web arrivano, dopo il trailer ufficiale e l’inquietante pubblicità virale, due nuove spaventose clip tratte dal film. Gli ingredienti del franchise sono ancora e sempre gli stessi. Traballanti inquadrature e telecamere a mano per coinvolgere gli spettatori in prima persona nell’orrore, annidato tra le rassicuranti mura casalinghe. Paranormal Activity The Marked Ones arriverà al cinema negli Stati Uniti il 3 Gennaio 2014, per cominciare l’anno con un brivido.

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Vi ricordiamo che Paranormal Activity: The Marked Ones è stato scritto e diretto da Christopher Landon, alla sua seconda prova dietro la macchina da presa, e vede nel cast Richard Cabral, Carlos Pratts, Eddie J. Fernandez, Jorge Diaz, David Fernandez Jr., Kimberly Ables Jindra, Tonja Kahlens e Frank Salinas.

Fonte: CinemaBlend

Amityville arriverà nel 2015

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AmityvilleLa Dimension Films ha fissato il 2 gennaio 2015 come data di uscita per il loro prossimo film horror: Amityville ( che precedentemente avrebbe dovuto intitolarsi The Amityville Horror: The Lost Tapes).

Scritto e diretto da Casey La Scala e Daniel Farrands, l’ultimo capitolo di uno dei franchise più prolifici del genere horror, riprenderà a narrare gli eventi dal 1976, seguendo la trama del primo The Amityville Horror e facendo riferimento sia al libro che al film originali. Sarà un’ambiziosa giornalista televisiva a interessarsi della famosa casa infestata, sperando di ricavare un servizio scioccante in grado di lanciare la sua carriera: insieme ad una squadra di giornalisti, preti ed esperti del paranormale scoprirà la verità dietro agli eventi che resero famosa la casa…. solo per pentirsene amaramente.

Fonte: Comingsoon.net

Batman vs Superman: indizi su Bryan Cranston come Lex Luthor

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Superman Vs BatmanNelle ultime settimane le voci sul casting di Batman vs Superman si sono sprecate. L’ultima afferma che Bryan Cranston sia stato preso in considerazione per il ruolo di Lex Luthor. Tutto parte dai social media e, in questo caso particolare, da Twitter: è stato infatti il capo editore della AMC Movie News, John Campea a scrivere dal suo account:

Leggi anche: Batman vs Superman Denzel Washington sarà Lanterna Verde?

NON UNO SCOOP – per quello che vale, ora ho sentito da due fonti che Lex Luthor, in Batman vs Superman, sarà interpretato da Bryan Cranston“. E ancora, successivamente “Non sarebbe Phoenix, ma Bryan Cranston. Di nuovo non sono certo che sia vero, ma ben due fonti affermano che Bryan Cranston è il nuovo Lex Luthor. Due fonti non ufficiali…“.

Leggi anche: Batman vs Superman il produttore su Ben Affleck e Wonder Woman

Se fosse vero il divo di Breaking Bad andrebbe a raggiungere il ricco cast, composto da  Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams e Gal Gadot. Campea ha specificato che i suoi tweet non devono essere considerati come notizie ufficiali, ma certo vanno ad alimentare le voci che circolano sul web. Che sia vero o no, la speranza sta iniziando a crescere, ancora una volta alimentata dal desiderio dei fan.

Batman vs Superman vedrà il ritorno di Henry Cavill come Superman, insieme a  Ben Affleck nel ruolo di Batman. Nel cast anche Amy Adams, Diane Lane, Gal Gadot e Laurence FishburneBatman vs Superman uscirà nei cinema il 17 luglio 2015.

Buon Compleanno Jude Law

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Grande attivista civile e politico (ma sempre con due gocce di Dior Homme), il signor David Jude Heyworth Law deve il suo secondo nome (diventato il primo e l’unico) in parte al libro Jude l’Oscuro, e in parte alla celeberrima Hey Jude dei Beatles.

Jude Law inizia al National Youth Music Theatre nell’87 e si impone subito nel panorama teatrale, ottenendo anche diversi riconoscimenti. L’esordio in tv è dell’89, mentre al cinema ci arriva nel ’94 col film Shopping, al fianco della futura moglie Sadie Frost. Per inciso, il matrimonio durerà 6 anni e Law diventerà padre di 3 figli; dopo il divorzio si fidanzerà con l’attrice Sienna Miller, incontrata sul set di Alfie. Un paio d’anni di idillio e poi la coppia scoppierà perché Jude se la fa con la babysitter (sic!) e la Miller non ci sta. O almeno, non subito. Il tempo di una breve parentesi con la modella Samantha Burke (breve quanto basta per sfornare il bebé n°4 di Law), e i due torneranno ufficialmente insieme, per poi lasciarsi definitivamente nel 2011. Se la carriera amorosa è un tantino instabile, quella cinematografica sembra garantire qualche certezza in più. A partire dal ‘97, anno del biopic Wilde che gli regala la popolarità nel ruolo dell’amante del celebre scrittore, Law prende parte a una serie di progetti eterogenei e mai scontati, che faranno di lui uno dei nomi su ci puntare per il nuovo millennio. Tra i titoli, Gattaca di Niccol, Mezzanotte nel giardino del bene e del male di Eastwood, eXistenZ di Cronenberg e Il talento di Mr. Ripley di Minghella, film che gli fa guadagnare la sua prima nomination all’Oscar (da non protagonista), oltre ad una discreta padronanza del sassofono.

Se per il ruolo di Dickie Greenleaf ha imparato a suonare, e per il successivo A.I. – Intelligenza artificiale di Spielberg ha preso lezioni di ballo, c’è da chiedersi come si sia preparato a vestire i panni del cecchino russo de Il nemico alle porte, ma non indagheremo. Qualunque sia il metodo, a quanto pare funziona: Law ormai è una star internazionale, con tanto di benedizione della rivista People, che nel 2004 lo elegge il più sexy del pianeta. Certo, lo status di celebrity non comporta automaticamente scelte professionali azzeccate o successo al box office (vedi il remake di Alfie o lo sconclusionato Sky Captain and the World of Tomorrow), ma i flop si alternano a pellicole di qualità, come Era mio padre, I Heart Huckabees, Closer, The Aviator. E nel CV di Jude c’è spazio anche per l’amore, da quello epico per la Kidman in Cold Mountain (coronato da un quasi-Oscar), a quello che non va in vacanza (con Cameron Diaz), fino al bacio romantico con Nora Jones nel film di Wong Kar Wai. Negli ultimi anni, però, il sentimento fa capolino solo in un paio di pellicole (Passioni e desideri e Anna Karenina), per cedere il posto all’azione di Repo Men e delle due avventure di Sherlock Holmes by Guy Ritchie, nonché alle collaborazioni d’autore con Scorsese (Hugo Cabret) e Soderbergh (Contagion ed Effetti collaterali).

In queste settimane è protagonista delle scene londinesi con Henry V di Shakespeare, ma l’attenzione è già puntata al rivoltante Dom Hemingway (di prossima uscita), che ci prospetta un Law assolutamente inedito. Il nostro coro, invece, è un vero tormentone. HAPPY BIRTHDAY JUDE!

Kristen Wiig parla di I sogni segreti di Walter Mitty

Ora è possibile ammirarla nelle sale cinematografiche con l’ultima fatica da regista di Ben Stiller, I sogni segreti di Walter Mitty. Nel film, Kristen Wiig interpreta la cotta proibita di Walter, un timido e anonimo impiegato della rivista LIFE che, incapace di inseguire i propri sogni nel mondo reale, si lancia in avventurose fantasie ad occhi aperti. Un imprevisto lo porterà all ricerca dell’immagine necessaria per l’ultima copertina cartacea della rivista, la foto perfetta scattata dall’introvabile fotografo interpretato da Sean Penn. Nel cast compaiono anche Adam Scott, Shirley MacLaine, Patton Oswalt e Kathryn Hahn. I sogni segreti di Walter Mitty è la quinta prova di regia per Ben Stiller ma, dopo i notevoli successi di Tropic Thunder e Zoolander, si presenta senza dubbio come la sua opera più matura e riflessiva.

In una recente intervista al New York City press day, Kristen Wiig ha raccontato la sua esperienza sul set sotto le direttive di Ben Stiller, spiegando quanto il progetto sia stato stimolante per lei, dato che il film non si presenta semplicemente come una commedia o un dramma. Alla fine l’attrice ha anche parlato dei suoi progetti futuri: Kristen Wiig sarà infatti coinvolta prossimamente in Anchorman 2 e Dragon Trainer 2.

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I Sogni Segreti di Walter Mitty racconta di un uomo gentile e sognatore che lavora allo sviluppo foto della celebre rivista Life; nel tempo libero fa sogni di gloria, ma deve entrare in azione quando un importante negativo scompare. Il film è il  remake della celebre commedia del 1947 Sogni proibiti che vedeva protagonista il grande Danny Kaye, a sua volta adattamento di un romanzo di James Thurber. La pellicola, oltre allo stesso Ben Stiller, comprende nel cast attori del calibro di Sean PennKristen Wiig, Adam Scott, Patton Oswalt e Shirley MacLaine. 

I Sogni Segreti di Walter Mitty sarà distribuito nei cinema americani a partire dal 25 dicembre 2013, mentre in Italia arriverà il 16 gennaio 2014.

Batman vs Superman Denzel Washington sarà Lanterna Verde?

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Non è la prima volta che il nome di Denzel Washington viene accostato al prossimo film di Zack Snyder, Batman vs Superman. Appena poco tempo fa infatti sul web girava voce che la produzione fosse interessata a lui per il ruolo di Lex Luthor, l’acerrimo nemico di Superman. L’ultima notizia in merito, diffusa dal sito Nuke The Fridge, racconta che  la Warner Bros avrebbe contattato l’attore per interpretare il supereroe Lanterna Verde. Se così fosse, Denzel Washington andrebbe ad unirsi alla lista sempre più lunga dei membri della Justice League raccolti dalla pellicola, insieme a Superman, Batman e Wonder Woman.

Il casting del film è stato una ricca fonte di voci e sorprendenti conferme nelle ultime settimane e per ora include sicuramente Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams e Gal Gadot. Quanto a Denzel Washington, se la notizia sia esatta o meno, si saprà presto: l’inizio ufficiale delle riprese è imminente e la data di uscita del film è prevista per il 17 luglio 2015.

Fonte: CBM

The Amazing Spider-Man 2 coinvolti anche Shoker e Hobgoblin

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ShokerThe Amazing Spider-man 2 sta portando avanti una straordinaria campagna virale anche grazie al Daily Bugle, il sito ‘fittizio’ del giornale a cui Peter Parker vende le sue foto. Oggi vi riportiamo un articolo che mette in campo, in merito al film, due personaggi che nel fumetto sono abbastanza importanti. Il primo è Ned Leeds, alter ego del villain Hobgoblin, che firma l’articolo, il secondo invece, protagonista della rapina che nel pezzo viene raccontata, è Herman Schultz, alias Shocker.

Ecco di seguito la traduzione dell’articolo:

HobgoblinUna scioccante rapina nella banca Midtown è stata sventata ieri da Spider-Man. Il vigilante sovrumano di New York ha catturato il ladro, che era munito di attrezzi meccanici per aumentare la sua forza, sospettato di altre due rapine precedenti, mantre fuggiva dalla scena del crimine con il bottino.

La polizia è arrivata sulla scena quando Spider-Man aveva già intrappolato nella sua ragnatela il colpevole, che è stato arrestato e in seguito identificato come l”ingegnere deluso’ Herman Schultz. Schultz indossava dei guanti in grado di emettere un’onda vibratoria di pressione, tanto potente da riuscire a sfondare una volta d’acciaio dello spessore di 4 metri.

Stan Carter, detective dell’unità speciale anticrimine del NYPD ha dichiarato che Schultz è tenuto sotto custodia cautelare all’Istituto Ravencroft, dove aspetta la sua udienza preliminare. Alla domanda su come un ‘ingegnere deluso’ fosse stato in grado di usare tali armi pericolose, Carte ha risposto: “Scioccante vero? Geniale ma senza una via di fuga”.

Di Ned Leeds

Cosa significherà il coinvolgimento di questi altri due personaggi? In che modo si inseriranno nella storia, semmai dovessero essere davvero presenti nel fitto reticolo di comparse e protagonisti che si prefigura diventerà questo The Amazing Spider-man 2?

Come sempre ricordiamo che nel film ritorneranno i protagonisti  e  ai quali si aggiungono  nel ruolo di Electro, ​​ come Harry Osborn, il villain Paul Giamatti . Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spider-man 2Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-man 2La pellicola è diretta ancora una volta da  su una sceneggiatura di   ed uscirà il 2 Maggio 2014.

Di seguito la Fotogallery del film:

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Fonte: CS.net

Hercules La leggenda quattro clip del film

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La Summit Entertainment ha pubblicato quattro video del suo prossimo film Hercules – La leggenda ha inizio, con protagonista Kellan Lutz.

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Hercules – La leggenda ha inizio è interpretato dalla giovane star in ascesa Kellan Lutz, già tra i protagonisti della fortunata saga di Twilight nel ruolo del sexy vampiro Emmett Cullen. Lutz è stato recentemente eletto dalla rivista GQ come Man of the Year 2013 e, nel 2014, sarà protagonista anche di Tarzan e de I Mercenari 3.

Nel cast del film anche Gaia Weiss (Bianca come il latte, rossa come il sangue), Scott Adkins (Zero Dark Thirty, I Mercenari 2, The Bourne Ultimatum), Roxanne McKee (Il trono di Spade), Liam McIntyre (Spartacus – la serie).

Hercules – La leggenda ha inizio è un’avventura epica ricca di azione e phatos, creata dal regista e sceneggiatore Renny Harlin.

Fonte: CS.net

Luca Miniero presenta Un Boss in Salotto con Papaleo, Cortellesi e Argentero

Un Boss in Salotto-clip luca minieroLuca Miniero, regista dei successi Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord, ha presentato alla stampa il suo ultimo film: Un Boss in Salotto. Oltre al regista e agli attori Rocco Papaleo, Luca Argentero e Paola Cortellesi erano presenti il direttore generale di Warner Bross Italia, che si occupa della distribuzione, Nicola Maccanico e il presidente di Cattleya, che ha prodotto, Riccardo Tozzi. La prima domanda è rivolta proprio a loro, e riguarda la scelta della data di uscita del film che sarà nelle sale dal 1 Gennaio 2014.

– Perché il film non è uscito nelle sale a Natale?

N.Maccanico: A Natale c’è sempre un eccesso di competizione, le sale sono piene di commedie italiane in uscita e quindi abbiamo adottato la stessa strategia dell’anno passato per La Migliore Offerta che pur non essendo una commedia avrebbe comunque avuto troppa concorrenza.

R.Tozzi: Abbiamo scelto il 1 Gennaio anche per distinguerlo dal gruppo delle commedie natalizie, perché credo che questo sia un film diverso, una commedia particolare.

– In cosa è diversa e nuova questa commedia?

Luca Miniero: Io credo che il novanta per cento del successo de film lo faccia il cast, e questo film ha un cast molto diverso da quello delle commedie natalizie e anche dalle commedie prettamente commerciali che ho fatto anche io. Sia per i personaggi principali che per quelli secondari.

Miniero è infatti il regista di due delle commedie di maggior successo degli anni passati: Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord storie nelle quali si scherza sui vizi e le virtù di nord e sud dell’Italia.

– Secondo lei, questa differenza e i problemi che porta sono davvero così vivi e attuali ancora oggi?

L. Miniero: Qui il discorso è un po’ diverso perché qui i difetti del Sud vengono estesi anche al Nord, ci sono atteggiamenti comuni a Napoli e a Bolzano. Certo, in particolare ho preso di mira la condiscendenza del nord e allo stesso tempo la perdita d’identità che molto del Sud sta vivendo, questo perché mi piacciono molto le storie locali e non quelle globali.

La stessa domanda viene rivolta a uno dei protagonisti, Rocco Papaleo, da sempre simbolo del sud, che con un po’ di ironia risponde così:

R. Papaleo: Per me è una vicenda completamente superata. Ormai il Nord ha capito che deve prendere il sud ad esempio ed abbassare la cresta, e come si vede nel film lo fa anche con la camorra.

È la volta di una domanda per la coppia Paola Cortellesi – Luca Argentero: Come è stato essere sposati e cosa vi aspettate per il nuovo anno, entrambi rispondono scherzando che il rapporto tra marito e moglie nel film è molto freddo e senza passione, essere sposati in quel modo quindi non è stato molto bello.

Paola Cortellesi conclude poi, ironica: Io e Luca avevamo già avuto modo di dividere il set, ma in quell’occasione come in questa abbiamo dei rapporti freddi, noiosi e monotoni. Senza alcuna passione. Ecco per il nuovo anno mi auguro di avere di nuovo occasione di fare coppia sul set con lui, magari in una situazione più intima.

Una nuova domanda al produttore Riccardo Tozzi tocca l’argomento dei finanziamenti pubblici e dei film considerati “di interesse culturale”. Perché, gli viene chiesto, anche questo che è un film prettamente commerciale ha questa etichetta?

R. Tozzi: Anche io sono d’accordo sul fatto che non la dovrebbe avere. Questo è un film fatto con fondi privati e non pubblici, e credo sia giusto che i film commerciali non li abbiano. Quei fondi sono destinati a film più difficili e che non hanno il bacino commerciale che hanno queste commedie. Inoltre apponendo quella etichetta si rischia di dare un’idea di “assistenzialismo” al lavoro cinematografico che invece non serve. Il grande problema è il meccanismo del tax-credit a causa del quale tutti i film prodotti e distribuiti in Italia passano dalla commissione cultura, anche se non sono film sovvenzionati dallo stato.

Un’ultima domanda va a Paola Cortellesi, riguardo al suo rapporto con questo personaggio. Le è piaciuto, chiedono, interpretare Cristina/Carmela? Ha mai conosciuto donne come lei?

P. Cortellesi: La protagonista di questo film non è una donna che amo particolarmente, ma ho imparato a volerle bene. Ho scelto questa parte non solo perché mi divertiva l’idea di giocare con i dialetti, ma anche perché mi piaceva interpretare per una volta al cinema un personaggio scorretto e fastidioso.

Un boss in salotto: recensione del film con Luca Argentero

Luca Miniero, dopo i grandi successi di Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord dirige un’altra commedia in cui le diversità geografiche e personali sono al centro del motore narrativo: Un boss in salotto. Questa volta però non si affida a due attori simbolo ognuno della propria regione (come furono Claudio Bisio e Alessandro Siani) ma all’incredibile talento di Paola Cortellesi che oltre a scalare i dialetti italiani con un’abilità impressionante, tira fuori tutta la sua verve comica per una volta prestata ad un personaggio “cattivo”.

In Un boss in salotto Cristina D’Avola (Paola Cortellesi) è una donna modello. Madre premurosa, casalinga efficiente e moglie devota di Michele (Luca Argentero). Vive in un bel paesino sotto le Alpi e conduce la sua vita, ordinata e organizzata, con la sua bella famigliola. Dal suo passato però sta per arrivare un vero e proprio ciwww. Il fratello Ciro (Rocco Papaleo), che lei raccontava essere morto da tempo, si presenta davanti alla porta della sua casa per chiedere ospitalità durante un periodo di detenzione domiciliare in attesa del processo per associazione mafiosa. È a questo unto che viene fuori tutta la verità su Cristina (che in realtà si chiama Carmela) e che ha origini campane, ben nascoste sotto l’accento ben imparato del nord-est, e un infanzia difficile alle spalle. Una terra d’origine dalla quale  fuggita per dolore e per vergogna, ma che la raggiunge fino alle pendici delle montagne in cui si era rifugiata.

La rigida donna del nord, insistente ed esigente con figli e marito fino all’ossessione, si scontrerà irrimediabilmente con il fratello scanzonato e fuori dalle righe che non solo sconvolge la collaudata routine familiare, ma le ricorda un passato doloroso e ancora troppo vivido nella mente, sentimenti questi che Paola Cortellesi riporta con grande credibilità. Alla comicità sofisticata della protagonista femminile si accosta quella dirompente di Rocco Papaleo in un personaggio che pur presentato come il classico cattivo si rivelerà più tenero di quanto non voglia far credere. Questa storia semplice ma intelligente, che per fortuna si emancipa dal lieto fine a tutti i costi, riesce a centrare (chissà quanto consapevolmente) un punto centrale dei rapporti familiari quando alla voce di Cristina/Carmela vengono affidate parole dirompenti: “Fin da bambina ho cercato di non sentire il dolore che provavo, ma poi ho finito per non sentire più niente. Ed è così che si fanno i casini.”

Tom Hiddleston e Benedict Cumberbatch in una gara da ballo

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Curiosa competizione quella che ha visto protagonisti due degli attori più in ascesa degli ultimi anni. Stiamo parlando di Tom Hiddleston e Benedict Cumberbatch che si affrontano in una gara da ballo a distanza. Il video è stato pubblicato da Volture e ritrae i due attori in una serie di estratti da interviste e contenuti veri in cui si cimentano nella danza.

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Vi ricordiamo che Tom Hiddleston è stato un vampiro nell’ultimo film di Jim Jarmush ancora inedito in Italia Only Lovers Left Alive, mentre Benedict Cumberbath è tra i protagonisti di 12 anni schiavo, il nuovo film di Steve McQueen.

Fonte: Volture