Che il nuovo droide del franchise di
Star
Wars, BB-8, fosse speciale, si era
capito dalla sua prima apparizione, ma che avesse addirittura una
vita sentimentale nessuno poteva immaginarlo.
Ebbene è quello che si scopre
nell’ultimo numero di Poe Dameron, il fumetto
dedicato al personaggio interpretato da Oscar
Isaac.
Nella tavola in questione incontriamo
un nuovo droide che si chiama Ivee. Questo nuovo
robot arriva in cerca di BB-8 e spiega a Poe che tempo prima ha
riparato il suo X-Wing “per Beebee“. Poi la coppia di
droidi si spegne insieme, lasciando che Poe faccia due più due.
“Huh. Buon per te, amico!“.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Di recente i fan di Star
Wars hanno discusso a lungo del fatto che Leia, pur
essendo una Skywalker, non è mai diventata un Cavaliere Jedi, pur
dimostrando (ne Gli Ultimi Jedi è evidente) una
connessione con la Forza.
Adesso Star Wars #40 ha
risposto alla domanda che tutti si pongono, durante un dialogo tra
Luke e Leia nel nuovo numero della storia a fumetti, ambientata tra
Una Nuova Speranza e L’Impero Colpisce Ancora. Lo scrittore
Kieron Gillen ha messo i tre eroi (Luke, Leia e
Han) a lavoro insieme alle ultime forze di Saw Gerrera. Dopo aver
distrutto una trivella che l’Impero ha portato su Jedha per minare
e raccogliere i rimanenti cristalli Kyber, Luke decide di far
visita al sito che ospitava il vecchio tempio Jedi, ma Leia lo
richiama, dicendogli che la loro missione non è finita e si
arrabbia con lui perché abbandona la missione per “degli affari
da Jedi“, chiamandolo irresponsabile.
Allora Luke le spiega che per lui è
importante conoscere queste cose di Jedi, come le chiama lei,
allora Leia replica, raccontando: “Ti ho mai detto le ultime
parole che mio padre mi ha rivolto? Era un incontro per una
missione.”
Poi segue un flashback in cui
vediamo Leai e Bail Organa, suo padre, o almeno quello che lei
crede essere suo padre e che l’ha effettivamente cresciuta. Mentre
la Ribellione è prossima alla Battaglia di Scarif (raccontata in
Rogue One), Bail spiega
a Leia i suoi piani e il suo compito: prendere in consegna i piani
e mettersi in contatto con Obi-Wan Kenobi.
Star Wars: Leia
doveva essere il primo padawan di Luke
“Questa è la cosa più importante
che ti abbia mai chiesto, la più importante che abbia mai chiesto a
chiunque”. Quando Leia gli chiede se non ci sia qualcuno di
più indicato, lui replica: “Non c’è nessuno migliore. Mi fido
di te più di ogni altra persona, non c’è niente che non puoi
affrontare.”
Tornando al presente, nel fumetto,
Leia dice a Luke: “Non lo abbiamo capito all’ora, ma ma era
l’incontro che ha ridefinito tutta la mia vita. Ogni volta che
dubito, penso a quel momento. Lui si fidava di me per finire questa
cosa, e io lo farò.”
Tuttavia Luke rimane della sua idea
e dei suoi desideri di far visita al tempio, spiegando che per lui
è importante dicendo: “Sento che devo farlo”. Al che Leia
risponde che anche lei “sente quella stessa necessità”, ma
che crede sia più importante il dovere. “Non possiamo essere
tutti dei sognatori”, gli dice.
Ecco le immagini dal fumetto:
Insomma Leia ha effettivamente
scelto l’impegno politico, il dovere, rispetto alla via dei Jedi,
per cui era comunque adatta, visto che sentiva anche lei il
richiamo della Forza.
In queste scelte differenti risiede
la bellezza dei due gemelli Skywalker.
Sappiamo che, nonostante i piani per
la saga di Star
Wars per adesso si fermino all’episodio IX e ad altri
due spin off (uno dei quali è quello su Han Solo), la
Lucasfilm ha dichiarato che il franchise ha
potenzialità infinite, con moltissimi risvolti e tante possibilità
per il racconto successivo.
Questo può essere un buon segno per
i Fratelli Russo, resi famosi dai film Marvel (Captain America The
Winter Soldier e Civil War) che mentre
sono a lavoro su Avengers
Infinity War, con lo sguardo già rivolto ad
Avengers 4, hanno espresso il
chiaro desiderio di dirigere un film su Star Wars
se ce ne dovesse essere l’opportunità.
Parlando con Variety, Joe
Russo ha confessato: “Mi sono seduto in un cinema,
quando avevo 11 anni, a guardare L’Impero Colpisce Ancora, dalle
dieci di mattina alle dieci di sera, il giorno in cui arrivò al
cinema. Dire che siamo ossessionati da Star Wars sarebbe un
eufemismo. Ci piacerebbe davvero tanto dirigerne uno.”
L’eventualità, altri episodi o spin
off permettendo, non sarebbe nemmeno troppo complessa da
realizzare, dato che i Russo sono sotto contratto con la Marvel, la quale, proprio come la
Lucasfilm, è sotto “l’ombrello” Disney.
Mentre i Russo saranno senza dubbio
protagonisti del prossimo Comic Con di San Diego dove forse verrà
proiettato il primo trailer di Avengers Infinity War, il prossimo
Star Wars che vedremo al cinema sarà quello di Rian Jhonson, Gli
Ultimi Jedi, e arriverà in sala il 14 dicembre 2017.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
I registi di Avengers: Endgame,
Anthony e Joe Russo, intenti ora
nella promozione della serie Citadel da loro
prodotta, hanno recentemente rivelato di aver in passato incontrato
il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige,
per parlare del suo film di Star
Wars. Durante un’intervista rilasciato al podcast
Smartless di Will Arnett, i due registi
hanno infatti rivelato che ci sono state delle “prime
conversazioni” a partire dalle quali i due avrebbero poi
assunto la regia del progetto.
“Adoriamo Star Wars e sì ci sono
state alcune prime conversazioni con noi“, ha detto Joe Russo.
“Kevin Feige è un grande fan di Star Wars e aveva
effettivamente parlato con noi circa la possibilità di collaborare
per il suo film“. Come noto, infatti, nel settembre del 2019 è
emersa la notizia che Feige avrebbe ideato e prodotto un suo film
per la saga di Star Wars. Tuttavia, dopo aver trascorso
poco più di tre anni in una fase embrionale di sviluppo, Lucasfilm
ha definitivamente staccato la spina a tale progetto nell’aprile
2023, accantonandolo insieme a Rogue
Squadron di Patty Jenkins.
Secondo la presidentessa di
Lucasfilm Kathleen Kennedy, inoltre, il progetto di Feige non sarebbe mai
effettivamente stato confermato. Con l’annuncio dei nuovi film in programma, oltre
alle tante nuove serie annunciate, la saga sembra dunque pronta per
andare avanti anche senza il progetto di Feige. Considerando le
capacità tecniche dei Russo, però, alla luce delle loro
dichiarazioni risulta difficile non chiedersi come sarebbe potuto
essere un film di Star Wars da loro diretto. A questa
domanda, sfortunatamente, non vi sarà mai risposta, salvo
ripensamenti futuri sia da parte della Lucasfilm che di Feige.
Probabilmente sarà uno dei protagonisti degli spin off messi in
cantiere dalla Disney, intanto Boba Fett resta uno dei presonaggi
più amati e famosi della saga di Star
Wars. Di seguito vi proponiamo i concept
originali che realizzò Joe
Johnston per il primo Guerre Stellari
(1977).
[nggallery id=1365]
Lo spin off su Boba Fett è
una delle ipotesi che potrebbero realizzarsi per portare a
compimento il grande disegno della Disney di resuscitare sul grande
schermo il leggendario franchise ideato da George
Lucas. Questo ambizioso progetto avrà inizio con
Star Wars il Risveglio della Forza.
Star Wars il Risveglio della
Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre
2015, in Italia il 5 gennaio 2016, con un cast che include il
ritorno di Mark Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christie e Max von
Sydow.
Nella giornata di ieri sono spuntati
online alcuni concept
inediti di Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, provenienti da un art book dedicato al
film di J.J. Abrams. Adesso, il regista
Colin Trevorrow ha specificato che quei concept
non appartengono alla sua versione del film. Prima di abbandonare
il progetto a causa di alcune divergenze creative con la Lucasfilm,
Trevorrow aveva lavorato allo sviluppo di un film chiamato
Star Wars: Duel of the Fates.
Naturalmente, ci sono tantissime differenze tra Duel of the
Fates e L’Ascesa di Skywalker, uscito nelle sale di
tutto il mondo lo scorso dicembre. La maggior parte di
queste differenze sono già emerse sul web, ed includono Kylo
Ren (e non Palpatine) come il principale villain del film, un ruolo
di maggior rilievo per Rose Tico, e nessun grado di parentela tra
Rey e il Signore Oscuro dei Sith; per certi aspetti, Duel of
the Fates potrebbe essere considerato un sequel più adeguato
de Gli Ultimi Jedi.
In conseguenza a tutta questa serie
di informazioni, nella giornata di ieri sono approdati online una
serie di concept leaked di
Star Wars Episodio IX. Alcuni di questi
concept presentano delle immagini che si dice fossero presenti
anche nella versione del film di Trevorrow, come la nuova spada
laser a doppia lama di Rey o l’incontro di Kylo Ren con l’Oracolo.
Nonostante alcune somiglianze, sembra che le illustrazioni in
questione non appartengano a Duel of the
Fates e che siano state realizzate quando Trevorrow
era già stato licenziato.
La conferma a ciò è arrivata dallo
stesso Trevorrow, che in risposta ad un tweet di IGN dedicato
proprio ai concept in questione, ha specificato che tali immagini
non appartengono alla sua versione del film: “Ci sono alcuni
bellissimi lavori in questo libro che sono stati realizzati da
artisti con cui ho avuto la fortuna di lavorare, ma non si tratta
della nostra storia. Bisogna riconoscere i crediti quando è
necessario. Adoro i libri di Phil Szostak….”, ha dichiarato
Trevorrow.
Le dichiarazioni di Colin
Trevorrow chiariscono una volta per tutte che quei concept
provengono dallo sviluppo de L’Ascesa di
Skywalker, e che ogni possibile parallelismo
esistente tra quella versione del film e Duel of the
Fates è una pura coincidenza.
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione
dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende
e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio,
mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i
produttori esecutivi.
La trilogia sequel di
Star
Wars ha lasciato molti fan insoddisfatti, sia perché
gli eventi raccontati non hanno rispettato le aspettative, sia
perché forse la costruzione del racconto prometteva svolgimenti che
non sono arrivati. Soprattutto, questa trilogia aperta e chiusa da
JJ Abrams e intervallata dall’intervento
irriverente di Rian Johnson, ha lasciato irrisolti
tanti concept. Chi sono i Cavalieri di Ren? Che fine ha fatto il
bambino con la scopa? Perché Maz ha la spada di Anakin? Ecco di
seguito alcuni di questi concept interessanti che però la trilogia
sequel ha lasciato cadere, irrisolti.
I Cavalieri di Ren non hanno nessun
significato
Ne
Il Risveglio della Forza, i Cavalieri di Ren sono
stati anticipati come la banda di spietati esecutori di Kylo Ren.
Tuttavia, non si sono presentati fino a L’Ascesa
di Skywalker, in cui abbiamo visto che avevano un
aspetto molto cool, ma nulla di più, come se fossero una boy band
in posa per la copertina di un album prima che Ben Solo li
massacrasse tutti.
I Cavalieri di Ren avrebbero dovuto
essere mandati a caccia di Finn e Rose ne
Gli Ultimi Jedi – come Boba Fett che dà la caccia al
Falcon in L’Impero colpisce ancora – e così si
sarebbe data loro la possibilità di svilupparsi come personaggi che
poi avrebbero trovato la loro fine per mano del loro leader, Ben
Solo/Kylo Ren, alla fine del terzo film.
I genitori di Rey non sono
“nessuno”
Durante il duello tra Rey e
Kylo Ren in Gli
Ultimi Jedi, quest’ultimo rivela alla prima che i suoi
genitori erano “nessuno” sepolti nelle tombe dei poveri su Jakku.
Dopo che
Il Risveglio della Forza ha inutilmente creato un
mistero che circonda la genitorialità di Rey,
Gli Ultimi Jedi ha ribadito che la ragazza non
proveniva da una linea di sangue speciale come gli Skywalker, ma
era piuttosto anonima.
Questo, fino ad arrivare a L’Ascesa di Skywalker, in cui scopriamo che
Rey è in realtà una Palpatine, il che non ha molto senso e
contraddice quanto raccontato in
Gli Ultimi Jedi! Che questa trama sia stata vittima di
una ferocissima correzione in corso d’opera vista la pessima
accoglienza del film di Johnson?
Il ruolo del leader supremo
Snoke
Il Leader Supremo Snoke è
stato creato da J.J. Abrams come una sorta di imitazione
dell’imperatore Palpatine, almeno come presenza gerarchica
all’interno dello schieramento del Lato Oscuro. Il personaggio è
stato poi ucciso senza tante cerimonie da Rian Johnson, che forse
non lo ha trovato interessante.
Nella scena iniziale de L’Ascesa di Skywalker, mentre una testa di
Snokes viene vista fluttuare in una vasca, il personaggio viene
archiviato da Abrams come un clone realizzato ad opera di un
redivivo Palpatine, cosa che apparentemente non ha davvero nessun
senso!
La storia d’amore tra Finn e
Rose
Finn ha un interesse
romantico per film, in queste trilogia. Dopo cheIl
Risveglio della Forza ha stuzzicato la tensione
romantica sia con Rey che con Poe,
Gli Ultimi Jedi gli ha dato un nuovo interesse amoroso
nella forma di Rose Tico, che gli ha insegnato il valore di
combattere per una nobile causa, e sembrava davvero che fosse una
trama solida che si poteva sviluppare meglio nel terzo
capitolo.
Poi, ne L’Ascesa di Skywalker, Rose è stata relegata a
meno di due minuti di screening time essenzialmente come un extra
di sottofondo e Finn ha avuto un altro interesse romantico nella
persona di Jannah, ex Stormtrooper e forse figlia di Lando
(!?).
Maz era in possesso della spada di
Luke/Anakin
Ne L’Impero Colpisce
Ancora, quando Darth Vader taglia la mano di Luke Skywalker, la sua
iconica spada laser blu (appartenuta in realtà ad Anakin) cade
nella spazio apparentemente senza poter essere recuperata. Quindi,
ne Il ritorno dello Jedi, Luke sfodera la sua
spada verde. In
Il Risveglio della Forza, Maz Kanata possiede in
qualche modo la spada blu.
Quando Han Solo chiede a Maz dove l’ha
preso, lei dice semplicemente: “Una buona domanda, per un’altra
volta”. Nonostante il fatto che Maz sia stato coinvolta, in maniera
sempre più marginale, in tutti e tre i sequel, “quell’altra volta”
non è mai arrivata.
Gli Stormtrooper del Primo Ordine
sono orfani a cui è stato fatto il lavaggio del cervello
La caratterizzazione di
Finn suggerisce che gli Stormtrooper del Primo Ordine siano orfani
sottoposti al lavaggio del cervello che non credono nella loro
causa, ma la Resistenza li tratta ancora come la carne da macello
che erano nei film originali.
Piuttosto che indagare questa
caratteristica innovativa nel canone, i film hanno continuato a
trattare gli Stormtrooper come in precedenza.
Il futuro del bimbo con la
scopa
L’inquadratura finale de
Gli Ultimi Jedi vede un gruppo di ragazzini schiavi
che condividono i miti sull’eroismo di Luke Skywalker. Uno di loro,
di cui non conosciamo il nome, prende la sua scopa usando la Forza
e guarda le stelle, evocando l’immagine di un Jedi armato di spada
laser.
Logicamente, questo ragazzo sarebbe
diventato uno dei primi studenti in una nuova accademia Jedi
guidata da Rey ne L’Ascesa di Skywalker, ma il trequel di Abrams
lo ha completamente ignorato.
Capitan Phasma come un importante
cattivo
Quando il cattivo secondario di
Gwendoline Christie, il Capitano Phasma, è stato svelato per la
prima volta, è stata pubblicizzata come il Boba Fett della trilogia
del sequel. Sfortunatamente, si è rivelata un po’ troppo simile a
Boba Fett, poiché è stata sottoutilizzata nel primo film e molto
facile da eliminare nel secondo.
Seguendo le orme di Fett, Phasma
potrebbe essere resuscitato in 40 anni come antieroe secondario in
una serie sulla scia di The Mandalorian, ma sarebbe stato bello se i
sequel non avessero sciupato così un personaggio di tale
potenzialità.
In qualche modo, Palpatine è
tornato
Considerando che L’Ascesa di Skywalker ruota interamente
attorno alla resurrezione dell’imperatore Palpatine, si impiega
pochissimo tempo a cercare di spiegare come sia tornato in vita, o
in quella che sembra essere una forma di vita, almeno. La
spiegazione del film sul ritorno di Palpatine è riassunta in tre
parole da Poe Dameron: “In qualche modo, Palpatine è tornato”.
Se gli spettatori del terzo film
della trilogia sequel volevano maggiori informazioni sulla
resurrezione di Palpatine, si sono trovati di fronte a una cocente
delusione.
Sensibilità alla Forza di Finn
Il duello finale con la
spada laser in
Il Risveglio della Forza suggeriva che Finn fosse
sensibile alla Forza, ma poi nei due film successivi, Rey è stata
l’unica a diventare una Jedi. Finn trascorre l’intero L’Ascesa di Skywalker apparentemente cercando
di dire a Rey che è sensibile alla Forza, ma non glielo dice
nemmeno sullo schermo.
L’arco narrativo di Finn nei sequel
avrebbe dovuto tracciare la sua ascesa da Stormtrooper senza nome a
guerriero Jedi che guida una rivoluzione degli ex Stormtrooper come
lui contro il Primo Ordine. Invece, il suo arco narrativo
semplicemente non esiste.
Mentre cresce l’attesa per l’arrivo
del primo trailer di Star
Wars Il risveglio della Forza, oggi il sito
americano CS ha pubblicato una splendida
gallery che raccoglie i 25 art poster più belli della storia:
Star Wars Il Risveglio
della Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre
2015 con un cast che include il ritorno di Mark
Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline Christie e
Max von Sydow.
Star
Wars è una delle migliori saghe cinematografiche mai
realizzate. Un classico nato nel 1977, quando nessuno
aveva mai visto niente del genere. La gente si accalcava in lunghe
code per aggiudicarsi un biglietto del cinema, e l’eccitazione
attorno ai nuovi film della saga continua ancora oggi,
all’uscita del nuovo spin-off Solo: A Star Wars
Story. Ma, nonostante sia una saga pensatissima e
amatissima, non vuol dire che sia esente da assurdità ed errori.
Ecco alcuni degli errori e delle stranezze di Star Wars che
un po’ tutti abbiamo deciso di ignorare:
La famiglia Skywalker
Obi-Wan Kenobi finisce per trovarsi in una
situazione non esattamente facile: deve nascondere i due
figli dell’assassino più temibile del mondo. Con una certa
sensibilità, decide di affidare la bambina ad un senatore-principe
che, grazie al proprio patrimonio e ai propri contatti, sarà in
grado di assicurarsi che questa cresca con potere, conoscenza,
grazia sociale, e un certo odio per l’Impero. Il bambino, invece,
lo affida al fratellastro del cattivo in questione e lascia che
mantenga il cognome del padre. Capiamo bene la difficoltà del
compito, ma c’è qualcosa che non va. Infatti, Luke viene affidato a
Owen Lars, fratellastro di Anakin, e il piccolo Luke mantiene il
cognome Skywalker. Che non è il massimo, forse, in termini di
sicurezza.
L’incontro con Leila
Tutti amiamo la scena tra
Leila e Vader in Una nuova speranza, quella nella
quale lei insiste nel professarsi una diplomatica dell’Impero, e
lui reagisce con un “portatela via”. Ma come è possibile
che Vader non sappia che si tratta della figlia? O che
almeno senta qualcosa grazie alla Forza?
È successo con Luke, quando si sono
incontrati di persona per la prima volta: perché non succede lo
stesso con Leila? Sappiamo che manca ancora molto alla grande
rivelazione, a questo punto della storia, e che forse non sarebbe
stata una buona idea rivelare qualcosa in anticipo. Ma non vuol
dire che non debba funzionare allo stesso modo. No?
Le armature più deboli della
galassia
L’armatura degli
Stormtrooper è uno dei design
più iconici del franchise. Di tutti i franchise. Di
sempre. Sembra a metà tra un robot e un teschio, ed è abbastanza
per rappresentare un simbolo di terrore. Ma tutto qui. Infatti,
sembra che gli Stormtrooper muoiano come mosche, più facilmente di
chiunque altro.
Basta un colpo di spada laser, e
cadono a terra. Qualcuno si è dimenticato del fatto che l’armatura
abbia uno scopo ben preciso, ovvero proteggere chi la indossa. Ma a
quanto pare, all’Impero non interessa, e noi ci teniamo i soldati
così, più come un simbolo che come una minaccia.
Speeder bike nella giungla
È il turno questa volta
de Il
ritorno dello Jedi. In paricolare, parliamo delle speeder
bike che sono uno dei mezzi migliori di sempre, e siamo tutti
d’accordo. Moto volanti con i laser. Che altro c’è
da dire? Che forse, però, non è proprio il caso di usarli nella
giungla. I veicoli, infatti, sarebbero incredibili su terreni
aperti, come deserti o pianure. Ma nella foresta, ci sono un po’
troppi ostacoli, e le probabilità di schiantarti contro un albero
ad altissima velocità sono più che alte. Certo, c’è da dire che se
uno ce la fa a sopravvivere alla corsa, è sicuramente un pilota
eccezionale. Ma ogni singolo schianto finisce con un’esplosione. E
non sono poche.
Quanto è veloce il Millennium
Falcon?
Han Solo incontra Luke Skywalker e
gli dice che ha una delle navi più veloci della galassia, facendo
notare che, nonostante non abbia un aspetto nuovissimo, il Millennium Falcon è in grado di
viaggiare cinque punti oltre la velocità della luce. In un altro
momento della saga, viene detto che il diametro della galassia è di
120.000 anni luce. Il che vuol dire, che anche viaggiando
alla massima velocità, ci vorrebbero mesi per viaggiare da una
galassia all’altra. Ci sono state parecchie discussioni a
riguardo, ma il fatto rimane che la nave non è abbastanza veloce
per arrivare quasi ovunque in tempi accettabili.
Problemi con i droidi
È interessante e
divertente il fatto che, tecnicamente, i fatti
di Star Wars siano avvenuti tempo fa, ma che per
noi, la galassia abbia comunque qualcosa di futuristico.
Navi volanti, viaggi nello spazio alla velocità della luce, e robot
con personalità uniche. Il massimo dell’Intelligenza Artificiale,
insomma. Ma, allora, perché questa tecnologia non viene impiegata
anche per le navi? Perché le navi hanno bisogno di tantissimi
pulsanti, leve, e sempre, sempre, di un pilota? Se esistono droidi
del genere, dove sono allora i computer in grado di parlare e fare
cose per te? Insomma, sembra che, dopotutto, l’universo di Star
Wars sia a metà tra presente e passato.
Sarlacc non è così mostruosa
Quando Luke e Han non
portano il dovuto rispetto a Jabba, questi decide di farli
camminare sull’asse della propria nave, dritti nelle fauci della
terribile Sarlacc, per essere digeriti nel corso di mille
anni, e provare dolore inimmaginabile. Il che è un
pensiero a dir poco terrificante, ma forse non tanto quanto sembra.
Prima di essere digerita per mille anni, infatti, una persona
morirebbe sicuramente di fame. L’unico modo per far funzionare la
tortura, infatti, sarebbe mantenere in vita l’individuo in
questione mentre viene digerito per un millennio. Il che, però,
contraddice lo scopo stesso del digerire qualcosa per alimentarsi.
Sicuramente una morte terribile, ma che non corrisponde esattamente
alla descrizione.
Vivere in una lumaca spaziale
Una delle scene migliori
del’Impero è quando Han e Leila si nascondono in una
grotta dopo essere riusciti a compiere una fuga piuttosto audace.
Ma c’è qualcosa che non va con la caverna in questione. I due si
muniscono di maschere e partono per investigare. E…
scopriamo che non si tratta di una caverna, ma di una gigante
lumaca nello spazio. Ok. Come fanno ad andarsene in giro
così? Com’è l’atmosfera dentro l’essere? Si può respirare? E a loro
non succede nulla? Per un momento, immaginiamo che ci sia un
ecosistema unico al suo interno. Ma questo verrebbe alterato ogni
volta che il mostro apre la bocca, e tutti morirebbero
comunque.
La gravità!
Parliamo ancora di
scienza. Abbiamo tutti una certa familiarità con la legge
di gravità, ma rinfreschiamoci la memoria con la
definizione della legge di gravitazione universale di
Newton: nell’Universo due corpi si attraggono in modo
direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e
inversamente proporzionale alla loro distanza elevata al quadrato.
Bene, il che vuol dire che pianeti di dimensioni diverse creano
gravità diverse. Che è il motivo per il quale sulla luna si
“rimbalza”. Ma, in Star Wars, la gravità è la stessa
su ogni singolo pianeta, nonostante questi siano di dimensioni
diverse. Tutti camminano, saltano, ruzzolano, si muovono allo
stesso modo.
Smemorato Obi-Wan
Ricordate i prequel,
quando Obi-Wan era un giovane uomo che visse incredibili avventure
con il proprio maestro, il discepolo, e l’unità R2 che era
sempre con loro? Ecco, Obi-Wan non se ne ricorda, a quanto
pare. Il pover R2-D2, infatti, ebbe un ruolo enorme nei prequel, ma
quando arriva con Luke su Tatooine in Una
nuova Speranza, l’anziano Obi-Wan si comporta come se non
l’avesse mai incontrato. Se la memoria di R2 è stata cancellata,
che è successo ad Obi-Wan? È vero che i prequel hanno seguito il
film in questione, ma i creatori hanno prestato poca attenzione
alla memorabilità del droide.
Il vero costo della Morte
Nera
Luke, Obi-Wan, Han
e Chewbe scoprono che la
Morte Nera è tanto grande quanto distruttiva. Ed è
proprio questo il problema: è l’arma del terrore dell’Impero, che
viaggia tra le galassie, incutendo terrore e distruggendo interi
pianeti. Ma come fanno a pilotare una cosa del genere? In termini
spiccioli, è come guidare un camion delle dimensioni di una luna.
Ci vuole tempo per arrivare da una parte all’altra della nave
stessa, come si fa a farla viaggiare attraverso la galassia?
Ma non è l’unico problema. Quanto è
costata? Un uomo che probabilmente passerà alla storia, di nome
Ryszard “Rick” Gold ha calcolato i costi necessari a
costruire la nave e a mantenerla (sì, anche quanto costa
l’aria per l’interno della stazione). Il risultato è
15.602.022.489.829.821.422.840.226,94 dollari. Senza tener conto
dell’attrezzatura e dell’equipaggio. Ah, e i Ribelli hanno fatto
saltare in aria la prima Morte Nera, quindi sono soldi che l’Impero
ha dovuto spendere due volte.
Email intergalattiche
L’inizio de Star
Wars: Una Nuova Speranza è amato da tutti, ed è
altrettanto elettrizzante ad ogni visione. La nave è sotto attacco,
la principessa fugge e affida un importantissimo segreto ad un
piccolo droide, e l’avventura comincia. Ma perché? Nel mondo
di Star Wars, esistono tecnologie avanzatissime,
viaggi intergalattici, ma nessuno ha pensato ad inventare
le email? Nonostante la tecnologia, i piani si trovano in
un corpo fisico, anziché essere trasmessi da qualche parte nella
galassia. E non è che la Ribellione dovesse nascondere il fatto che
ne fosse in possesso, l’Impero lo sapeva già: è il motivo per cui
gli stava alle costole!
I veri piani dell’Impero
L’Impero ha il merito di
aver creato una trappola niente male alla fine de
Il ritorno dello Jedi. Se non per il fatto
che le informazioni date ai ribelli sono quelle reali e accurate
sulla seconda Morte Nera, e senza motivo. Nonostante il fatto che
siano la superpotenza (malvagia) intergalattica, l’Impero non è
troppo furbo quando si tratta di dati.
Le misteriose origini del Primo
Ordine
Forse verrà spiegato nei
film che seguiranno, ma una domanda sorge spontanea: da
dove viene il Primo Ordine? Alla fine
de Il ritorno, vediamo la fine dell’impero,
finalmente. si celebra la fine della tirannia. Ma, solo trent’anni
dopo, un nuovo gruppo sale al potere senza troppi problemi e la
storia si ripete?
Chi ha cercato di fermarli?
Qualcuno ci ha provato? I Jedi se ne saranno pure andati, ma non
c’è nessuno che abbia provato a fare qualcosa? Nemmeno la
Ribellione diventata governo? Inoltre, in un periodo di tempo
piuttosto breve, come ha fatto il Primo Ordine a creare un’arma
ancora più temibile della Morte Nera? Dove hanno preso le risorse
necessarie?
AT-AT
Un attacco contro le basi
nemiche, nascoste in profondità in un pianeta coperto di neve. I
nemici hanno speeder che sfrecciano da una parte all’altra, e
caccia che viaggiano letteralmente alla velocità della luce. Con
cosa si contrasta? Con gli AT-AT, ovviamente: navi
particolarmente pesanti e
particolarmente lente. Sono macchine che
sembrano terribili in qualunque ambiente, ma sono una scelta
particolarmente cattiva su Hoth. Perché non usare qualcosa di
leggero, magari con le ruote? Almeno, riescono a respingere
facilmente i raggi laser, finché non cadono ed esplodono. Ok.
Problemi con l’alfabeto
Come ogni civiltà, anche quella
di Star Wars ha i propri linguaggi, e il
proprio alfabeto. Le lettere in question compaiono ovunque
nell’universo. Ma vedete lettere familiari? Ad esemptio, le lettere
che rappresentano X e Y non hanno l’aspetto di X e Y. Da dove
vengono i nomi X-Wing e Y-Wing, allora? Ha senso per chi guarda,
chiaramente, ma non per Luke: quando parla dell’X-Wing, perché la
chiama così se la X non è la X?
Anche i droidi provano dolore
Sappiamo che i droidi
possono essere feriti nei sentimenti (C-3PO si offende con una
certa facilità). Ma fisicamente? Provano dolore? Nel palazzo di
Jabba, vediamo un centro di tortura di doidi, con un povero robot
che grida mentre viene fatto a pezzi. È una delle scene più cupe
dell’intera serie. Ma perché costruire droidi che sentono
dolore? Se c’è qualcosa che non va, possono essere
riprogrammati, e se c’è bisogno di ottenere informazioni,
basterebbe scaricarle, no?
Il terreno più alto
Il Maestro Jedi e
il Padawan sono arrivati a scontrarsi, in una terra dove il terreno
è fatto di lava. Entrambi combattono in modo valoroso, ma
Obi-Wan riesce a conquistare un terreno vantaggioso, dando lo
scacco matto all’allievo. Ma Anakin attacca, e Obi-Wan gli taglia
le gambe e un braccio, proprio perché stava in alto e, quindi, in
vantaggio.
Ma torniamo indietro di due film:
Obi-Wan è in una fossa, appeso, Qui-Gon è morto e Darth Maul
torreggia su di lui, aspettando che cada. La battaglia sembra
essere finita ma, in qualche modo, Obi-Wan impugna la spada laser,
salta al di sopra di Darth Maul e lo uccide. In quella circostanza,
la regola del terreno più alto non ha fatto la fortuna di Maul.
Darth Vader e l’esercizio
fisico
Darth
Vader è un maestro nell’uso della Forza e un assassino senza
scrupoli. L’abbiamo visto strangolare molti solo per il fatto di
non essere d’accordo con lui. Quindi, perché ha bisogno di
una spada laser per uccidere? Siamo tutti d’accordo che
sia fantastico vederlo in azione, ok. Il fascio di luce rossa è una
cosa epica, ma stiamo pur sempre parlando di un uomo capace di
spezzare il collo alle persone con la propria mente. Se per un
momento lasciamo da parte le battaglie con i Jedi, comunque
occasionali, potrebbe liberarsi delle persone con facilità. Sarà
che gli piace l’esercizio fisico, o mettersi in mostra.
La pronuncia di Chewbe
Tutti amiamo
Chewbecca. È una creatura che ispira abbracci, ma è anche
irascibile e capace di staccare un braccio ad un droide se perde un
gioco. La cosa più triste sul personaggio, comunque, è che non è
nemmeno in grado di pronunciare il proprio nome. Pensate ai suoni
emessi da Chewbe: nessuno di questi assomiglia ad un “ch” o “c”. Il
che significa che nemmeno i suoi familiari sono in grado di
pronunciare il suo nome.
La medaglia mancata di Chewbe
Il povero Chewbe si becca
un bel po’ di problemi. Ed è così che arriviamo forse al peggiore
errore commesso nel franchise: alla fine di Una nuova
speranza, durante la celebrazione per la distruzione della
Morte Nera, gli eroi ricevono bellissime medaglie al coraggio. Luke
ha una medaglia, Han ha una medaglia, e Chewbe viene
ignorato. Perché non ha aiutato Han a salvare l’universo?
Non si merita una medaglia? Nella versione speciale e aggiornata
di Una Nuova Speranza, completa di materiali nuovi ed
effetti speciali digitali, nessuno ha pensato di correggere il
torto fatto a Chewbe. Vergogna.
StarWars è uno dei franchise
che sono riusciti a dominare la cultura popolare per
decenni. Ha costruito un universo vasto e intricato, del
quale ora ci si accinge a riempire i vuoti e a raccontarne le
origini. Si era cominciato conRogue
One, ma ora si va più a fondo: con Solo
si comincia a raccontare le basi vere e proprie, le origini di uno
dei personaggi più amati. Per quello che sappiamo dai trailer, nel
film non ci sono Jedi, Sith, non c’è la Forza: costruisce il
contesto, le fondamenta vere e proprie dell’universo di Star
Wars.
Un universo fatto di
personaggi e forze incredibili. Se pensiamo che qualunque
Jedi o Sith è già più potente di qualunque altro umano o alieno, è
particolarmente difficile capire chi sia più potente di chi.
Inoltre, dato che la Forza è già di per sé un concetto non
esattamente misurabile e piuttosto indefinito, inoltre, non ci
aiuta a valutare. Ma, per rendervi le cose più facili, ecco una
classifica del 20 personaggi più potenti
di Star
Wars.
Nota bene: la Disney ha dichiarato
che la maggior parte dell’universo espanso non è canone, indicando
come corpo canonico quello composto dai film, cartoni animati e
fumetti, e questa lista si rifà proprio a questi.
Bendu
Bendu è un
personaggio dalla forza dell’altro mondo, tanto che per rendere
l’idea di questa alterità nel doppiaggio originale si è scelto
Tom Baker, l’iconico interprete del Quarto
Dottore. Un mastodonte alieno, Bendu è abbastanza imponente da
torreggiare sulla maggior parte degli umanoidi, ma reso talmente
potente dalla Forza che non ha mai dovuto ricorrere alla forza
fisica. È una creatura di per sé pacifica, che si rifiuta di
prendere posizione sia per quanto riguarda la guerra che per quanto
riguarda la Forza, restandosene un po’ a metà tra i Jedi e i Sith,
una posizione che difende con integrità. Ma il fatto che abbia
deciso di stare su un territorio neutrale, non significa che non
sappia usare la Forza come si deve.
Infatti, può darsi che sia appunto
la sua neutralità ad essere la fonte delle sue abilità. Bendu è
particolarmente empatico e ha precognizioni dall’accuratezza
abbastanza allarmante, e ha controllo diretto sulla natura che gli
sta attorno. Ad un certo punto, trasforma addirittura il proprio
corpo fisico in una gigante tempesta che cade sia sugli Imperiali
che sui Ribelli. È anche una delle figure più sagge del canone
di Star
Wars, spesso assumendo il ruolo di mentore e confidente di
chiunque cerchi il suo consiglio. Attraverso la Forza, fu
addirittura capace di distruggere una buona parte di una nave
imperiale d’invasione e addirittura di volare. Anche quando Bentu
viene ferito, riesce ad evitare di venire ucciso semplicemente
svanendo. Il potere della neutralità.
Generale Grievous
Uno dei cattivi più
sottorappresentati del canone di Star Wars, il
Generale Grievous ha anche la reputazione di essere uno
dei più mortali. Appare per la prima volta durante le Guerre dei
Cloni in quanto generale Separatista, ed è ossessionato dalla
guerra e dal combattimento, al punto che si fa volontariamente
mettere degli impianti cibernetici per potenziarsi, che gli
permettono di brandire quattro spade laser insieme
(tutte e quattro rubate da Jedi uccisi da lui). Durante le Guerre
dei Cloni, fa una lunga serie di vittime, spesso uccidendo per il
puro gusto dell’uccidere piuttosto che per contribuire allo sforzo
bellico. Oltre alla forza fisica, ha inoltre comandato l’armata di
droidi e ha avuto decine di milioni di soldati robotici al suo
comando, pronti ad intervenire su sua richiesta. Anche quando non è
armato, quindi, ha una legione di macchine mortali al proprio
servizio.
Era un combattente formidabile, al
quale l’arte del combattimento con la spada laser fu insegnata da
Dooku stesso, e fu ucciso per puro caso, per un colpo di fortuna.
Era disarmato, ferito e in ritirata, ma riuscì comunque a
portare il suo avversario, Obi-Wan Kenobi, sull’orlo della
disperazione. Ma questi riuscì ad avere la meglio usando
la Forza per attirare verso di sé proprio il blaster di Grievous,
uccidendolo. Non ha lasciato molto dietro di sé, non avrà cambiato
le carte in tavola, ma si merita una menzione per uno dei killer di
Jedi più prolifici della storia.
Grande Ammiraglio Thrawn
L’abilità di usare la Forza per
sconfiggere i propri nemici e manipolare la mente è una delle cose
più eccitanti mai viste sul grande schermo. Cosa c’è di meglio? La
capacità di farlo senza la forza. Thrawn era
originariamente un guerriero Chiss, addestrato per
disfarsi degli avversari grazie ad una perfetta strategia e ad ogni
costo. Sta di fatto che porta le cose al livello successivo, e
diventa talmente abile nella manipolazione e
nell’assassinio che diventa capace di avere la meglio su
un intero plotone di stormtrooper senza nemmeno essere visto,
lasciandosi poi catturare, ma solo per poi convincere l’Imperatore
stesso che non solo non meritava di essere condannato per i propri
crimini, ma che addirittura si meritava una posizione nella Marina
Imperiale.
Con la sua innata abilità
di capire di come pensano i suoi avversari, Thrawn scala
velocemente i ranghi e diventare Grand’Ammiraglio, in prima linea
durante la Guerra Civile Galattica. Ha avuto molti combattimenti
corpo a corpo con i Jedi, ma non ha mai considerato nemmeno queste
una sfida, a meno che non combattesse con più di un avversario alla
volta. Ha vinto quasi ogni battaglia che ha combattuto, grazie al
proprio talento per essere sempre qualche mossa avanti rispetto al
proprio avversario. E si scopre poi essere un agente sotto
copertura per i Chiss, mandato per valutare il valore
dell’Impero.
Asajj Ventress
Sith, Jedi, schiava,
cacciatrice di taglie, assassina, spia: Asajj Ventress ha fatto
tutto e anche di più, il che l’ha resa uno dei personaggio
più dinamici dell’universo di Star Wars. Nata sul
pianeta Rattatak, ha un breve apprendistato Jedi, con un Maestro
che la prese sotto la propria tutela che era stato mandato in
missione per portare pace sul pianeta. Le insegnò i segreti della
Forza, sperando che diventasse una Jedi. Ma quando il Maestro viene
ucciso dai pirati, Ventress si lascia vincere dal dolore e dalla
rabbia, volgendosi al Lato Oscuro. Il che la porta dal
Conte Dooku, diventando un’apprendista Sith e
inarrestabile assassina.
Capace di impugnare due spade
laser, diventa famosa durante le Guerra dei Cloni per il proprio
stile di combattimento imprevedibile. Si scontra
regolarmente con Anakin Skywalker eObi-Wan
Kenobi: il che è sufficiente per farla entrare nella
classifica dei più potenti di sempre. Ma quando viene tradita,
decide di separarsi dai Sith e di lavorare per conto proprio. Ad un
certo punto, salverà (da sola) i Jedi con i quali era stata in
lotta.
Darth Plagueis il Saggio
Non sappiamo molto su Darth
Plagueis, a parte il fatto che fu il maestro di Palpatine
e che fu infine ucciso da questi, e che fu capace di utilizzare la
Forza per indurre i Midi-Chlorian a creare la vita. Aveva
una conoscenza tale del Lato Oscuro da riuscire ad impedire a
coloro che amava di morire. Il che è abbastanza per farlo
entrare nella classifica dei personaggi più potenti
di Star Wars. Inoltre, Darth Plagueis fu considerato
talmente potete da avere un solo vero nemico: la Forza stessa.
Darth Plagueis diventò ossessionato dall’idea di essere diventato
troppo potente, al punto da temere che la Forza lo avrebbe un
giorno tradito, punendolo per avere abusato del proprio controlo
sulla vita e sulla morte. Palpatine, preoccupato dal fatto che il
proprio maestro sarebbe diventato troppo potente per essere ucciso,
tradì Darth Plagueis e uccide il Sith, prendendo il suo posto nella
gerarchia Sith. Non compare mai fisicamente nell’intera
serie, ed è solo menzionato, ma è chiaro dal modo in cui se ne
parla che i suoi poteri fossero incredibili.
Kanan Jarrus
Una cosa è essere addestrato per
usare la Forza e diventare incredibilmente potente dopo anni di
addestramento, un’altra è diventare un esperto con pochissimo
allentamento. Prima di diventare Kanan Jarrus,
Jedi Ribelle, era Caleb Dume, il prodigioso Padawan del Maestro
Depa Billaba. Nonostante aver ricevuto un addestramento ridotto,
quando fu il momento delle Guerre dei Cloni Caleb fu mandato in
guerra e dovette imparare sul campo. Quado l’Ordine 66 cambiò il
corso della guerra, Billaba si sacrificò per dare tempo a Dume di
scappare dai Clone trooper. Dopo aver incontrato e imparato
qualcosa da un noto contrabbandiere, cambiò il proprio nome in
Kanan Jarrus e decise di nascondere il proprio addestramento Jedi
per la buona parte di un ventennio. È quando si unisce alla
ribellione e incontra Ezra Bridger che decide di ritornare sul
sentiero del Jedi. E, nonostante siano passati vent’anni,
Kanan si dimostra ancora capace di avere la meglio su interi
squadroni. Non solo: addestra Ezra per farlo diventare un Jedi più
raffinato e si impegna per diventare ufficialmente un Cavaliere
Jedi. Ma la sua impresa più notevole non avviene in combattimento:
quando viene accecato da Darth Maul, impara a vedere
attraverso la propria connessione con la Forza, nonostante
questa sia logorata, e diventa capace di affinare i propri sensi,
diventando un combattente migliore di quanto non fosse mai
stato.
Dooku
È stato addestrato sia come
Jedi che come Sith. Inizialmente formato da Yoda, che lo
istruì secondo le vie della Forza, dopo aver scalato i ranghi Jedi
e aver istruito degli allievi propri, Dooku si disilluse riguardo
alla corruzione che vedeva attorno a sé e decise di lasciare
l’ordine. Reclamò il proprio titolo perduto e la propria fortuna, e
diventò il nuovo allievo di Darth Sidious, che gli diede il titolo
di Darth Tyrannus. Ma Dooku, già dai tempi Jedi, era conosciuto per
essere un brillante stratega e per l’abilità con la spada laser,
che venivano considerate tra le migliori in circolazione. Come
Sith, sviluppò ulteriormente le proprie capacità, oltre ad assumere
nuovi poteri. In particolare, imparò a combinare la
telecinesi con l’uso dei fulmini di Forza. Aveva inoltre
una notevole capacità di effettuare più operazioni
contemporaneamente. Al cinema ha avuto il volto del leggendario
Christopher Lee.
Rey
L’aspetto più interessante del
potere di Rey è il fatto che non sia chiaramente ancora giunto al
proprio massimo, ma che lei debba ancora realizzare
pienamente il proprio potenziale.Ha passato la propria
infanzia su Jakku, sopravvivendo da sola fino ad arrivare
all’età adulta, il che è già impressionante. Inoltre, sembra che
non le serva poco tempo per arrivare ad essere in grado di
affrontare
Kylo Ren in un corpo a corpo e vincere. Il che è talmente
eccezionale da permettere di recuperare Luke dall’esilio e
diventare suo apprendista. E dopo qualche giorno di esercitazioni,
diventa capace di combatterlo, aiuta ad uccidere il
Leader Supremo Snoke, e combatte con Kylo contro alcuni dei
soldati migliori e la guardia personale di Snoke. Ma non finisce
qui: riesce a salvare da sola la Resistenza utilizzando la propria
connessione con la Forza per sollevare le pietre che
bloccano l’uscita dalla caverna, facilitando la fuga dei
compagni, riesce ad impedire a Kylo Ren di lettere la sua
mente, e impara ad usare la Telecinesi e i trucchi mentali Jedi
praticamente senza addestramento. Per ora.
Il Grande Inquisitore
Non conosciamo il suo vero
nome. Originariamente un’umile guardia al Tempio Jedi, il
Grande Inquisitore era in realtà un agente Sith sotto
copertura nell’Ordine Jedi. Era talmente abile nel
mascherare la propria aura oscura che nessuno, nemmeno tra i più
potenti Jedi, si rese conto del fatto che ci fosse qualcosa che non
andava. Dopo l’ascesa dell’Impero, si è rivelato essere un agente
Sith ed è diventato Grande Inquisitore, con il compito di cercare i
resti dell’Ordine Jedi dopo l’Ordine 66. Armato di uno squadrone di
Inquisitori, ha ucciso molti dei Jedi sopravvissuti, inclusa la
rispettata Maestra Luminara Unduli. Mostrando la propria
propensione per il freddo calcolo strategico, ha usato i resti
della Maestra per attirare in una trappola altri Jedi, i quali
accorsero per aiutarla. Il Grande Inquisitore, inoltre, era un
combattente formidabile, addestrato nel
combattimento con la spada laser, che aveva due lame
rosse e che utilizzava in diversi modi, tra cui far
roteare entrambe le lame, che gli permetteva di intimorire gli
avversari e colpirli con il minimo sforzo.
Darth Maul
L’abbiamo capito subito che
Darth Maul era uno da non sottovalutare, sin dalla sua
prima apparizione con la prima spada laser non convenzionale della
storia di Star Wars, quando mostrò le
proprie abilità e la propria sbada a due lame nel combattimento
contro Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi. Ha avuto la meglio su Qui-Gon
grazie alla propria energia e alla propria strategia superiore, ma
è stato fermato da Obi-Wan quando si è fatto troppo arrogante. Era
stato ritenuto morto per più di un decennio, prima di ritornare
surante le Guerre dei Cloni: con il fratello Savage Opress e un
nuovo paio di gambe bioniche, si è dimostrato più forte del Jedi
medio, uccidendone molti durante la propria missione volta ad
uccidere il proprio maestro traditore. Ma, nonostante le proprie
incredibili abilità di combattente, ma non è riuscito a tenere
testa a Darth Sidious, che uccide sia la madre che il fratello.
Questa volta, Maul sparisce ancora più a lungo, prima di
ricomparire in un tempio Sith. Anche dopo anni di esilio, è
comunque capace di affrontare gli Inquisitori e, per molto
tempo, è sembrato che Maul fosse invincibile, ma la sua
fine è arrivata grazie a Obi-Wan.
Leader Supremo Snoke
Snoke è un personaggio
difficile. Il
Risveglio della Forza aveva creato grandi aspettative,
e doveva essere il nuovo grande cattivo, mentre è stato infine
ucciso abbastanza facilmente da Kylo Ren, che lo taglia a metà
durante un monologo sulla vittora non ancora confermata. Ma la sua
fine, forse, può distrarre da quello che Snoke ha ottenuto fino ad
allora. Tanto per cominciare, ha ricostruito l’Impero quasi dal
nulla, nel frattempo affermando la propria immagine. Inoltre,
non è tecnicamente un Sith, ma ha accesso ad alcuni dei
loro incredibili poteri, e si dimostra addirittura più
abile nell’uso dei fulmini di Forza più di chiunque altro nella
serie, mostrandosi capace addirittura di reindirizzarli secondo la
propria volontà e controllandone le esplosioni. Inoltre, fu capace
di manipolare gli altri in modo incredibile, usando la Forza stessa
per unire Kylo e Rey senza che questi si chiedessero come ciò fosse
possibile. Inoltre, anche il suo uso della forza nei modi più
diretti sono sorprendenti: è capace di utilizzare la telecinesi
anche da grandi distanze e riesce addirittura ad entrare nella
mente di Rey, cosa che è impossibile anche a Kylo.
Ahsoka Tano
Ahsoka Tano è diventata apprendista di Anakin
Skywalker a metà delle Guerre dei Cloni, il quale riesce
presto ad apprezzare il suo carattere impetuoso, e la addestra sul
serio. Nel corso del resto della guerra, Ahsoa si guadagna una
reputazione non solo come apprendista di Anakin, ma anche in quanto
combattente valorosa che protegge i propri soldatti ed è più che
pronta al sacrificio. Ha scampato la morte più di una volta, spesso
mettendosi in pericolo per proteggere gli altri, ed è spesso
riuscita a sopravvivere grazie alla propria intelligenza, abilità
e, qualche volta, fortuna.
È particolarmente abile
nell’integrare l’uso della Forza nel combattimento. È
abile nel brandire due spade laser, utilizzando allo stesso tempo
la propria e quella del maestro. Addirittura, combatte il Generale
Grievous e sopravvive nonostante sia ancora una ragazzina. Da
adulta, diventa capace di combattere contro più di un inquisitore
alla volta con facilità, e diventa abbastanza in sincrono con la
Forza da avere premonizioni e visioni.
Qui-Gon Jinn
Non sappiamo molto di cosa succeda
nell’aldilà Jedi, a parte il fatto che ognuno diventa, alla fine,
tutt’uno con la Forza Vivente. Ma Qui-Gon Jinn ci ha spiegato cosa
ciò veramente significhi. Un Jedi indipendente e dallo
spirito libero, Qui-Gon (Liam
Neeson) ha scoperto l’abilità di vivere oltre la Forza Vivente
sotto forma di Fantasma di Forza, un segreto che condivide
con Yoda attraverso delle visione, che poi Yoda stesso insegnerà a
Obi-Wan. Anche dopo la morte, comunque, Qui-Gon rimane uno dei Jedi
più potenti: più di una volta, infatti, Obi-Wan afferma che se il
maestro sarebbe stato un rispettato membro dell’Alto Consiglio
Jedi, se solo avesse seguito il codice. Ma Qui-Gon non era fatto
per le regole. Era talmente in sincrono con la Forza da trascendere
le regole, più o meno arbitrarie, che i Jedi hanno creato per loro
stessi. Inoltre, era un combattente niente male.
Mace Windu
Samuel L. Jackson è uno degli dei della
fantascienza, e trovò il personaggio di Mace Windu talmente
interessante da insistere con gli scrittori affinché dessero più
informazioni su di esso. Windu è conosciuto come uno dei
migliori combattenti con la spada laser dell’Ordine Jedi ed esperto
di combattimento del Tempio Jedi. Da solo è responsabile
di alcune delle vittorie Repubblicane più importanti durante le
Guerre dei Cloni, ed era un brillante stratega. Gli antefatti
ufficiali della sua vita sono la prova del suo merito. a quanto
pare, la lama violetta della sua spada laser (che è stata
proposta da Jackson stesso) significa che il personaggio si trova
sulla linea sottile che divide il Lato Chiaro e il Lato Oscuro
della Forza. Infatti, l’abilità e l’amore per il
combattimento di Windu costituiscono per lui un rischio del cadere
nella trappola del Lato Oscuro. Per compensare, ha creato un
proprio personale stile di combattimento, che compensa per i suoi
occasionali scatti d’ira. Inoltre, arriva ad un pelo dall’avere la
emglio contro Darth Sidious, fallendo solamente per l’interferenza
di Anakin.
Obi-Wan Kenobi
Obi-Wan (Ewan
Mcgregor) ha cominciato il proprio percorso verso la grandezza
dopo aver assistito alla morte del proprio maestro Qui-Gon
Jinn, ed è diventato il primo Jedi dopo secoli a
sconfiggere un Signore del Sith, Darth Maul, e la vittoria gli
assicurò una rapida ascesa nei ranghi Jedi. Nel corso di dieci
anni, si è guadagnato la reputazione di Jedi affidabile e devoto ed
è diventato mentore di Anakin. Durante le Guerre dei Cloni, è
diventato Generale dell’esercito della Repubblica, utilizzando la
propria lucidità per aggiudicarsi parecchie vittorie decisive.
Queste includono il salvataggio di Palpatine e la sconfitta del
Generale Grievous. Alla fine della guerra, è addirittura riuscito a
sconfiggere il proprio allievo che nel frattempo era diventato il
potentissimo Darth Vader (o Darth Fener che dir si voglia). Durante
il suo consequente esilio, è riuscito a raggiungere uno stato di
illuminazione e uccidere Darth Maul prima di dare un addestramento
a
Luke Skywalker che l’avrebbe poi portato sulla via della
grandezza.
Kylo Ren
Kylo Ren, o Ben Solo
(Adam
Driver), è un enigma. È chiaramente molto
potente, come ha dimostrato con l’uccisione del proprio
maestro senza che Snoke stesso si rendesse conto del tradimento,
ma il suo potere è in qualche modo minato dalla sua
immaturità. Per esempio, non si è reso conto del fatto che
Snoke fosse coinvolto nel legame tra lui e Rey attraverso la Forza.
Probabilmente, ne sarebbe stato in grado, ma si è lasciato
distrarre dai battibecchi con Rey e non si è accorto di nulla. Ma è
comunque chiaro che sia particolarmente abile con la spada laser,
più di chiunque altro nella propria generazione, battendo Finn e
una stanza piena di soldati d’eccellenza, e perdendo contro Rey
semplicemente perché ferito in precedenza. In termini di potere
della Forza, è più o meno al livello di Rey, dato che è incapace di
penetrare la sua mente, ad esempio. Ma per ora, la sua
esplorazione della forza in Star Wars non si è ancora
avventurata in territori inesplorati. Ma abbiamo visto
delle cose abbastanza interessanti, come la sua prima apparizione e
l’interrogatorio con Poe, che ci fanno sospettare che abbia poteri
notevoli.
Luke Skywalker
È innegabile che Luke sia il
pilastro del franchise di Star Wars,
ed è sicuramente il più potente Jedi di sempre. Dopo solo poche ore
di addestramento, e con poche indicazioni sulla natura e sui limiti
della Forza, infatti, è stato in grado di utilizzarla per guidare
un siluro protonico ad altissima velocità contro un bersaglio molto
piccolo, distruggendo la
Morte Nera e salvando la galassia. E tutto ciò quando era
solamente un ragazzino. Fu qualche anno dopo che si confrontò con
Darth Vader in una delle battaglie più intense e difficili e dopo
non poco tempo i suoi poteri riuscirono a trascendere i limiti dei
poteri della Forza sia Sith che Jedi. Inoltre, è un pilota
particolarmente dotato, capace di pilotare navi da combattimento
senza alcun addestramento. Ma la caratteristica più
notevole di Luke, la sua forza più grande, forse risiede nella sua
capacità di essere un’icona, un leader: nel momento in cui
la Resistenza ha più bisogno di aiuto, manda una proiezione astrale
di se stesso attraverso la galassia, per trattenere e intimidire
Kylo Ren.
Yoda
In termini di uso della
Froza, nessuno nell’universo di Star Wars si avvicina
nemmeno lontanamente al Maestro Yoda. Ha vissuto
abbastanza a lungo per insegnare a generazioni di Jedi, e Yoda era
conosciuto come un mentore e come esperto in materia di visioni.
Era talmente potente che, nonostante la propria età avanzatissima,
come piccolo e fragile eremita, era capace di sollevare un’intera
nave spaziale con un piccolo movimento delle dita: uno degli usi
della Telecinesi più incredibili visti fino ad allora. Anche
dopo la sua morte e resurrezione come Fantasma di
Forza, la sua connessione con la Forza Vivente era
abbastanza forte da fargli evocare un fulmine su un oggetto
preciso. Era parecchio abile anche con la spada laser, avendo un
proprio stile di combattimento che utilizzava agili salti e
acrobazie per compensare la statura ridotta. Un altro talento da
non sottovalutare era inoltre quello della
diplomazia: durante le Guerre dei Cloni, infatti,
fu fundamentale nello stringere parecchie alleanze importanti.
Darth Sidious/Palpatine
Nonstante sia uno dei personaggi
fisicamente più potenti dell’universo di Star
Wars, la vera forza di Palpatine risiede nella sua
capacità di pianificare e manipolare. Comincia con
il tradimento e l’uccisione del proprio maestro, e prepara un
grande piano per gettare la galassia nel caos, ristorare il potere
del Sith, ed eventualmente conquistarsi il trono di imperatore. Non
finisce troppo bene, ma raggiunge dei traguardi importanti. Dal
dare inizio alle Guerre dei Cloni all’infettare Anakin con odio e
paura, e se la gioca molto bene. E, quando le cose cominciano a
scivolargli di mano, Palpatine è più che pronto a farsi avanti e
usare la forza fisica: ha la meglio facilmente su tre maestri Jedi
e, anche se perde contro Mace Windu, reiesce ad approfittare di una
distrazione per ucciderlo. È capace di usare i Fulmini di Forza, e
gode delle consequenze distruttive. Inoltre, è forse uno dei pochi
veri cattivi di Star Wars.
Anakin Skywalker/Darth Vader
Diciamocelo: nessuno regge
il confronto con Darth Vader in termini di puro potere.
Mettendo da parte il fatto che sia l’oggetto di una profezia, è uno
dei personaggi più completi e più riusciti di tutta la saga. Ha
ucciso più di chiunque altro, sia Sith che Jedi. Ha avuto dei
momenti di difficoltà nel corso degli anni, soccombendo poi
definitivamente a Obi-Wan, ma ha anche compiuto atti grazie alla
Forza che prima di allora non erano nemmeno considerati possibili.
Ha sconfitto più di un Jedi allo stesso tempo, e ha massacrato da
solo mezzo pianeta. Prima di diventare Vader, però, è stato un
potente e rispettato generale della Repubblica durante le Guerre
dei Cloni, diventando uno dei pochi Jedi ad essere rispettati ed
amati durante tutto il corso della guerra, e con doti di
combattimento eccezionali. Addirittura quando era solo un piccolo
schiavo su Tatooine riuscì a cambiare il proprio destino
impressionando un maestro Jedi.
Il termine “fan service” è spesso
usato negativamente dai critici, ma alcuni momenti chiave di
Star
Wars hanno dimostrato che regalare ai fan ciò che
desiderano vedere sullo schermo non è sempre una cosa negativa.
Dopo quasi mezzo secolo, la saga di Star Wars ha
accumulato un’enorme fanbase e un’eredità più che redditizia; i fan
provano un travolgente senso di nostalgia per quasi tutto ciò che
riguarda la space opera di George Lucas, dalle
spade laser al Millennium Falcon, per finire con
l’iconica colonna sonora di John Williams.
Negli ultimi anni, i poteri creativi
di Star Wars hanno giocato con questo sentimento
di nostalgia, offrendoci sequenze indimenticabili, come il corpo a
corpo di Darth Vader in
Rogue One e quello di Luke Skywalker
in The
Mandalorian.
Yoda in azione (Attacco dei
cloni)
Ambientato un paio di
decenni prima della trilogia originale, i prequel hanno introdotto
i fan di Star Wars a Yoda nel suo
periodo d’oro: il piccolo Jedi verde non ha preso parte a nessuna
operazione nell’Episodio I, ma arriva a salvare la situazione verso
la fine dell’Episodio II.
Quando sia Anakin
che Obi-Wan vengono sconfitti senza sforzo dal
Conte Dooku, Yoda afferra la
spada laser, mettendo in mostra il suo stile di combattimento
maniacale e acrobatico. Dooku lotta per tenere il passo mentre Yoda
fluttua nella stanza in un turbinio di movimenti prima di quel
momento inimmaginabili: I fan desideravano infatti vedere Yoda in
azione non appena Lucas ha presentato il suo giovane io.
Citazioni dell’imperatore Palpatine
(L’Ascesa di Skywalker)
Dopo il responso negativo
dei fan nei confronti del Leader Supremo Snoke nei
panni di un nuovo grande villain della saga di Star Wars,
J.J. Abrams ha deciso di riportare in scena il buon
vecchio cattivo, l’Imperatore Palpatine, in
The Rise of Skywalker.
Ian McDiarmid
riprende il suo ruolo dell’Imperatore senza soluzione di
continuità, e Abrams ha colto ogni occasione per far riproporre
citazioni del personaggio che da allora sono diventate sfondo di
popolarissimi meme, come “Fallo” e “Il lato oscuro della Forza è un
percorso verso molte abilità che alcuni considerano…
innaturali”.
Din Djarin va a Tatooine (The
Mandalorian)
Din Djarin
ha viaggiato su Tatooine – il desolato pianeta desertico dove tutto
ha avuto inizio – un paio di volte nel corso di The
Mandalorian. Nella stagione 1, si è recato nel
famigerato “miserabile alveare di feccia e malvagità” che è lo
spazioporto di Mos Eisley.
Ogni volta che Mando va a Tatooine,
una manciata di Easter Eggs di Star Wars saltano
subito all’occhio dei fan dall’occhio di lince. Nella stagione 2,
ad esempio, Cobb Vanth viene mostrato in sella a una componente
riciclata del podracer di Anakin mentre attraversa il Mare delle
Dune.
Il Millennium Falcon approda a
Coruscant (La vendetta dei Sith)
Secondo Den of Geek,
quando Lucas stava lavorando a “La vendetta dei
Sith“, aveva intenzione di includere un giovane Han Solo di 10 anni che sarebbe
vissuto con Chewbacca sul pianeta natale dei
Wookiees, Kashyyyk. Alla fine decise di non farlo,
ma lo spirito di Han può ancora essere chiaramente percepito
nell’Episodio III.
Durante una delle scene iniziali, il
Millennium Falcon può essere visto attraccare su
Coruscant: questo prima che Han possedesse il Falcon, ma i fan di
Star Wars non possono vedere la nave senza pensare al suo capitano
più iconico.
Parsecs (Il Risveglio della
Forza)
Parlando del
Millennium Falcon, questo riemerge in Il Risveglio della Forza, quando
Rey e Finn stanno cercando una
nave con cui fuggire da Jakku. I legittimi proprietari della nave,
Han e Chewie, riescono poi a
riprendersela.
Quando Rey si rende conto che la
nave rubata è il Falcon, chiede a Han: “Questa è la nave che ha
fatto la corsa di Kessel in 14 parsec?” Lui la corregge: “12!”
Questo è, ovviamente, un cenno al classico vanto di Han nel film
originale.
Han spara per primo (Solo)
Uno dei cambiamenti più
controversi che Lucas ha apportato al film originale di
Star Wars nella “Special Edition”, ricca di CGI, è
stata l’aggiunta di un colpo del blaster di Greedo
subito prima di quello di Han nella sparatoria della cantina. Nella
nuova versione della scena, Han non è più un astuto tiratore
provetto: ha solo avuto fortuna.
La Lucasfilm ha
corretto questo errore nello scontro a fuoco culminante di Solo: A Star Wars
Story tra un giovane Han e il suo mentore diventato
nemico Tobias Beckett, interpretato da
Woody Harrelson. In questa sparatoria, non c’è
dubbio su chi ha sparato per primo e Han non perde tempo per
eliminare il cattivo.
Il tramonto binario (Gli ultimi
Jedi)
La decostruzione di
Rian Johnson del mito di Luke
Skywalker ne Gli
ultimi Jedi ha irritato molti fan di Star
Wars; tuttavia, la scena della sua morte al culmine del
film è opportunamente commovente. Luke proietta sè stesso su Crait
per distrarre Kylo Ren abbastanza a lungo da
permettere alla Resistenza di fuggire.
Questo atto finale di eroismo svuota
Luke della sua forza vitale e lo uccide; mentre si spegne, fissa
intensamente il tramonto binario di Ahch-To,
proprio come il tramonto che ha visto su Tatooine prima di partire
per un’avventura intergalattica nella trilogia originale.
L’attacco di Darth Vader nel
corridoio (Rogue One)
Durante il corso della
narrazione,
Rogue One si concentra su nuovi personaggi, dalle spie
ribelli che hanno rubato i piani della Morte Nera al burocrate
imperiale che ha rivendicato la creazione della superarma, ma c’è
un sacco di fan service che tira fuori dal cilindro i personaggi
originali della saga (come una Leia Organa
ritoccata digitalmente al computer che ridona speranza al tragico
racconto)
Il regista Gareth
Edwards ha colto ogni occasione per mostrare Darth
Vader all’apice dei suoi poteri, in particolare nel finale
quando illumina il corridoio con il minaccioso bagliore rosso della
sua spada laser e massacra un gruppo di truppe ribelli
terrorizzate.
Il glorioso ritorno in azione di
Boba Fett (The Mandalorian)
Dopo che L’Impero colpisce ancora ha introdotto
Boba Fett come il più eccitante cattivo secondario
di Star Wars, Il ritorno dello Jedi lo ha
(presumibilmente) ucciso senza tante cerimonie. Quattro decenni
dopo, The Mandalorian ha finalmente dato
ai fan di Star Wars l’azione Fett dei loro sogni. Diretto da
Robert Rodriguez, “Chapter 14: The Tragedy” vede
Boba arrivare per ritirare la sua armatura da Mando; quando gli
Stormtrooper si presentano per rapire Grogu, i due ex cacciatori di
taglie fanno squadra per abbatterli.
Prima della fine dello scontro, Boba
indossa l’armatura e si serve del suo arsenale per sventrare le
forze dei Remnants imperiali; nonostante i 40 anni
di attesa, il suo trionfale ritorno in azione non ha deluso.
La risoluzione di Luke Skywalker
(The Mandalorian)
Dopo che
Rogue One ha presentato ai fan di Star Wars un
massacro nei corridoi per gentile concessione di Darth Vader, il
finale della seconda stagione di The
Mandalorian ne ha mostrato un altro, questa volta per
gentile concessione di suo figlio, Luke
Skywalker.
Proprio quando Mando e i suoi amici
stanno per essere massacrati dai Dark Troopers e
ogni speranza è persa, Luke si presenta nel suo
X-wing; dopo aver ucciso senza sforzo tutti i Dark
Troopers, prende Grogu sotto la sua ala come apprendista –
forse preparando Skywalker per un ruolo più importante nella terza
stagione.
“Questa è l’arma dei cavalieri
Jedi. Non è goffa o erratica come un fulminatore, è elegante
invece, per tempi più civilizzati“, rivela Obi
Wan al giovane Luke Skywalker nel primo
capitolo di Star
Wars uscito in sala (Una nuova
speranza).
Strumento tradizionale e iconico dei
cavalieri jedi, questo oggetto è forse l’elemento più
rappresentativo dell’epica moderna di Guerre
Stellari, qualcosa che anche i meno affezionati alla saga
conoscono e che ha dato vita negli ultimi quarant’anni a sequenze
entusiasmanti ed emozionanti. Rivelando sui personaggi molto più di
quanto riescano a fare le parole.
Di seguito trovate i dieci
migliori combattimenti con le spade laser visti finora in
tutto il franchise di Star Wars (a cura di
ScreenRant):
Qui-Gon e Obi Wan vs. Darth Maul (La
minaccia fantasma)
Mentre
scorrono le note di “Duel of Fates” di John
William, ha inizio uno dei combattimenti più emozionanti
nell’universo di Star Wars:
Qui-Gon e l’allievo Obi Wan
opposti a Darth Maul, velocità, gioco e
violenza si danno il passo in questa sequenza memorabile di
Episodio I: La minaccia fantasma.
Luke vs. Darth Vader (L’impero colpisce
ancora)
Acclamata da molti per la
sua grande carica emotiva e per l’eleganza della coreografia,
questa sequenza di combattimento porta con sé la maturazione del
personaggio di Luke e tutta la tensione che deriva
dal legame con il suo avversario, Darth Vader. Due
sagome nere si danno battaglia alle spalle di una scenografia
pazzesca illuminata soltanto dalla luce delle spade laser e dai
neon.
Obi Wan vs. Generale Grievous (La
vendetta dei Sith)
In La vendetta dei
SithObi-Wan si
trova di fronte al Generale Grievous e la
situazione lo vede in netto svantaggio: una spada laser contro
quattro, come ricorderete (e come mostra l’immagine qui
sopra).
Da qui parte una
sequenza epica dall’inizio alla fine, con i due avversari che
tirano fuori tutto ciò che hanno dalle loro armi, pugni, spinte e,
ovviamente, l’uso della Forza. Al termine dello scontro Obi-Wan,
uccidendo Grievous, vendica l’intero Ordine Jedi, poiché ciascuna
delle spade laser apparteneva in precedenza ad un cavaliere Jedi
caduto.
Yoda vs. Conte Dooku (L’attacco dei cloni)
L’elemento
sorpresa è ciò che rende davvero fantastico questo combattimento:
Yoda, il Maestro di tutti i Jedi, sfoggia le sue
abilità con la spada laser mentre entra nel covo di Dooku e supera
facilmente il suo ex apprendista (che fino a quel momento sembrava
un Sith invincibile).
Anakin vs. Conte Dooku (La vendetta dei
Sith)
Questa
sequenza descrive forse meglio di altre il conflitto interiore di
Anakin Skywalker che mette in discussione il lato
chiaro e oscuro della Forza.
Anche quando il
Conte Dooku è in ginocchio davanti a lui, Anakin è
combattuto e non sa se seguire le regole del codice Jedi o
semplicemente distruggere il suo avversario. E mentre
Palpatine cerca di persuaderlo a scegliere la
seconda alternativa, il giovane jedi termina il combattimento
semplicemente colpendo Dooku.
Anakin vs. Obi Wan (La vendetta dei
Sith)
In questa
sequenza si raggiunge l’apice emotivo del rapporto di amore-odio
fra il maestro Obi Wan e l’allievo Anakin
Skywalker: prima del loro confronto, vediamo
Yoda e Obi-Wan arrivare al Tempio Jedi e osservare
un ologramma di Anakin che distrugge i Jedi.
Sconvolto da quanto
successo , Obi-Wan confessa a Yoda che non potrà mai uccidere
Anakin, tuttavia è consapevole di essere l’unico Jedi rimasto che
può affrontarlo. E quando questo succede, il suo dolore e la sua
delusione sono evidenti.
Yoda
vs. Imperatore Palpatine (La vendetta dei Sith)
Le premesse
di questo “atteso” confronto lo rendono ancora più affascinante di
quanto lo sia già: Yoda e
Palpatine non si risparmiano colpo dopo l’altro
utilizzando le loro spade laser e dando sfoggio delle loro abilità
speciali.
Mace Windu vs. Jango Fett (L’attacco
dei cloni)
Nonostante
si sapesse davvero poco di Boba Fett, tranne il
fatto che era un cacciatore di taglie assunto da Jabba the
Hutt per catturare Han Solo, ne Il
ritorno dello Jedi il personaggio riappare come uno dei
mercenari di Jabba nel suo palazzo a Tatooine.
Morirà poco dopo,
ucciso da Han, e da allora i fan hanno pregato affinché Boba Fett
ritornasse nel franchise; cosa effettivamente accaduta con
L’attacco dei cloni.
Certo, si tratta
soltanto di una versione giovane di Boba, tuttavia il suo passato,
il lignaggio familiare e le ragioni dietro il suo passaggio al lato
da “fuorilegge” sono finalmente esplorati. Ecco perché il
combattimento tra Mace Windu e Jango
Fett è iconico per lo sviluppo di Boba Fett.
Darth Vader Vs. Luke Skywalker (Il
ritorno dello Jedi)
Da molti
fan è considerata la sequenza di combattimento più emotiva della
trilogia originale: diversamente da quella vista in
L’impero colpisce ancora, qui
Luke devia i colpi di
DarthVader e non colpisce
mai prima che lo faccia suo padre.
Luke ha terminato il
suo addestramento Jedi e finalmente comprende il lato “chiaro”
della Forza, tuttavia il suo obiettivo non è distruggere Vader, ma
salvarlo facendogli abbandonare il suo lato oscuro.
Rey e Kylo Ren vs. Guardie pretoriane
(Gli ultimi Jedi)
Nel
combattimento più coreografico e spettacolare de Gli Ultimi
Jedi, abbiamo visto Rey e Kylo
Ren schierarsi contro Snoke e le sue
guardie pretoriane.
I due mostrano le
loro abilità, culminando con una scioccante rivelazione (sui
genitori di Rey) e l’uccisione di Snoke per mano dell’ex pupillo
Kylo Ren.
Jango Fett è
evidentemente l’uomo con i geni più desiderabili della galassia,
essendo stato esemplare da cui sono stati creati milioni di
Clone Troopers della Repubblica. Queste truppe
divennero una caratteristica essenziale dell’universo di
Star
Wars, agendo come soldati primari per la Repubblica, e
successivamente tradendo i Jedi durante l’infame
epurazione dell’Ordine 66.
Star Wars: The Clone Wars ha dato ai fan uno
sguardo più profondo sui cloni come personaggi durante le sue sette
stagioni e le serie successive, come Rebels e The Bad
Batch, hanno proseguito su questa scia. Come
risultato, i cloni sono diventati molto più che soldati. I fan si
sono affezionati ai cloni, e alcuni sono diventati i loro preferiti
nel corso degli anni.
99
Nonostante sia apparso in
un solo arco narrativo di Clone Wars,
99 è entrato rapidamente nel cuore dei fan. Il
clone difettoso è ritratto come un paria tra i suoi fratelli e gli
viene negata l’opportunità di servire come soldato, venendo invece
relegato a compiti di pulizia sulle piattaforme di addestramento di
Kamino. Tuttavia, questo clone risoluto rimane
positivo, facendo tutto ciò che può per aiutare la causa dei suoi
fratelli.
99 si avvicina alla Squadra
Domino durante il loro periodo di addestramento su Kamino.
Quando Echo e Fives tornano a
casa prima di un’invasione separatista, 99 insiste per fare tutto
il possibile per aiutarli a difendere la loro casa. È in questa
battaglia che 99 muore eroicamente mentre cerca di rifornire i loro
armamenti nel bel mezzo della battaglia. La sua eredità vive,
tuttavia, nel numero di designazione del Bad
Batch, che, come lui, sono considerati cloni
“difettosi”.
Hevy
Il rinnegato residente
della Domino Squad, Hevy fece la sua prima
apparizione nell’episodio della prima stagione di The Clone
Wars intitolato “Rookies“, che diede il
via a uno dei più grandi archi narrativi della storia di Clone
Wars. La sua morte segnò una delle prime morti tragiche che la
serie avrebbe poi esplorato, poiché si sacrificò per far esplodere
i droidi che stavano invadendo la base della sua squadra.
Nonostante le sue limitate
apparizioni, Hevy è ricordato come un’ispirazione: un clone che fu
tanto altruista da dare la vita per tutti i suoi fratelli. Hevy non
ha mai superato la designazione di Rookie, ma è stato il suo
sacrificio che ha permesso ai suoi compagni di sopravvivere per
diventare poi truppe ARC, che è sempre stato il suo sogno.
Omega
Omega è
una nuova aggiunta al canone di Star Wars, e molto sorprendente.
Unico clone femmina conosciuto finora, è diventata parte integrante
del Bad Batch, aiutandoli in una galassia post-Clone Wars. Mentre
si allena sotto l’occhio vigile di Hunter, le sue
abilità continuano a crescere.
Clone unico nel suo genere, Omega
bilancia bene la sua squadra, conferendo un’energia giovanile al
Bad Batch ormai stanco della guerra. Riesce a ravvivare i loro
spiriti dopo il tradimento dell’ex amico
Crosshair, evitandogli alcuni guai lungo la
strada. Con una seconda stagione della serie in arrivo, il ruolo di
Omega nell’universo di Star Wars è appena iniziato.
Comandante Cody
Il comandante
Cody servì nel 212° battaglione sotto la supervisione del
generale Jedi Obi-Wan
Kenobi. I due hanno servito piuttosto bene insieme,
partecipando a diverse missioni importanti, tra cui la sconfitta
del Generale Grievous, fino a quando Cody ha
sparato sul Jedi dopo l’emissione dell’Ordine 66, quasi
uccidendolo.
Cody ha sempre irradiato competenza
e dignità, dimostrandosi il soldato e comandante perfetto. Era
sempre pronto a prendere il comando in operazioni pericolose e ha
sempre combattuto al fianco delle sue truppe. Il suo destino è
rimasto inesplorato dopo l’ascesa dell’Impero, e molti fan hanno
nutrito la speranza che Cody riemerga nella serie Kenobi Disney+ il
prossimo anno.
Echo
CT-1409 divenne noto come
Echo ai suoi compagni di truppa per la sua
tendenza a ripetere gli ordini di un comandante pochi istanti dopo
che erano stati dati. Durante il suo periodo di servizio nella
501esima, Echo è passato da recluta all’ambito grado di soldato
ARC, finché non è sembrato che sia morto durante un’esplosione
durante il raid della Cittadella.
Echo spiccava tra gli altri cloni
del franchise grazie alla sua personalità unica e l’armatura
facilmente identificabile. I fan confidavano in un suo ritorno,
fino a quando la settima stagione di Clone Wars ha
finalmente confermato la sua sopravvivenza. Ora, gli spettatori si
godono la sua permanenza come membro del Bad
Batch.
Wrecker
Il grande e amabile
Wrecker è parte integrante del Bad
Batch ed agisce come muscolo nella maggior parte delle
loro missioni. Prova una fascinazione quasi infantile per le
esplosioni e la distruzione di qualsiasi tipo, e tende a godersi
l’azione in un modo che molti altri soldati non sperimentano.
Nonostante le sue dimensioni
intimidatorie, Wrecker ha davvero un cuore tenero, come dimostra il
suo dolce rapporto con Omega, che tratta come una
sorella minore. È dolce, premuroso e uno dei membri più coraggiosi
della squadra Bad Batch, che combatterà per la sua famiglia fino
alla fine.
Fives
Sempre membro della Squadra
Domino, CT-27-5555, meglio conosciuto come Fives,
è uno dei cloni su cui The Clone Wars si concentra
maggiormente. I fan hanno potuto assistere alla sua ascesa da
novellino a uno dei membri della 501a Legione nel corso di diversi
anni.
Fives ha la particolarità di essere
stato l’unico uomo a scoprire la verità sui chip inibitori inseriti
nella testa di ogni clone, che li avrebbero portati a tradire i
Jedi – il suo unico errore è stato quello di fidarsi del
Cancelliere riportandogli questa informazione. Fives fu
tragicamente ucciso prima che potesse rendere pubblica la sua
conoscenza, e i fan si chiederanno sempre cosa sarebbe successo se
fosse stato in grado di avvertire i Jedi.
Hunter
Il leader di Clone
Force 99, Hunter ha sensi potenziati e un attitudine al
fashion alla Rambo. Ha guidato la sua squadra in molti momenti
difficili, compreso il tradimento di uno di loro. È un comandante e
un soldato pienamente capace, che si è guadagnato molte
vittorie.
Ciò che distingue Hunter, tuttavia,
non è la sua abilità in battaglia, ma la qualità del suo carattere.
Accoglie la giovane Omega dopo il tradimento dei cloni, diventando
essenzialmente il suo padre surrogato, e mette continuamente in
gioco la sua vita per proteggere i suoi compagni di squadra. Il suo
altruismo e la preoccupazione estroversa per gli amici lo rendono
il clone perfetto da seguire in una galassia che è andata fuori
strada.
Captain Rex
Il capitano
Rex è forse il clone più riconoscibile dell’universo di
Star Wars. Dai caratteristici segni blu sulla sua armatura e le
pistole a doppia impugnatura, Rex è diventato in molti sensi il
volto della serie Clone Wars. Anche dopo la
conclusione di quella serie, il Capitano Rex ha continuato a
migliorare col tempo.
Rex è amato dai fan del franchise
non solo per la sua importanza, ma per la sua fermezza. È un uomo
che rimarrà sempre fedele alla sua morale, anche se ciò significa
estrarre un chip inibitore dalla sua testa per farlo. Rex è un
grande soldato e un uomo buono, che combatterà fino all’ultimo per
ciò in cui crede.
Boba Fett
Boba
Fett è diverso da qualsiasi altro clone in quanto è
stato appositamente commissionato da suo padre
Jango per essere, a tutti gli effetti, un “ragazzo
vero”. Anche se la sua genetica era ancora esattamente la stessa di
suo padre, Boba invecchiava ad un ritmo normale, a differenza degli
altri cloni. Diventando alla fine uno dei più temuti cacciatori di
taglie della galassia, Boba Fett è anche uno dei personaggi più
iconici del franchise.
Boba Fett è abile, spietato e
temibile come uno dei più grandi cacciatori di taglie nella storia
del franchise. Anche più di quarant’anni dopo il suo debutto
iniziale, è rimasto talmente popolare tra i fan da giustificare la
sua serie
spinoff. Fett è chiaramente il clone superiore tra i
molti altri milioni, che riesce a tenere testa al nome del
padre.
È stato annunciato da tanto tempo e
finalmente è arrivato. Il nuovo fumetto di Star
Wars: High Republic è stato presentato dalla
Lucasfilm come una nuova iniziativa editoriale che prevede
l’approfondimento di un periodo storico dell’universo creato da
George Lucas che non è stato ancora raccontato: si
tratta dei periodo molto precedente ai fatti di La Minaccia
Fantasma.
L’idea è che questi fumetti e
romanzi si concentreranno sulla Repubblica e sull’Ordine Jedi
quando entrambe le istituzioni erano al culmine, e la speranza è
che da questi testi potremmo apprendere cose in più anche di più
sull’ascesa dei Sith.
Con il tempo sapremo cosa ci
racconterà questa nuova serie, ma al momento la
Lucasfilm ha diffuso un comunicato che chiarisce
il fatto che “questo periodo nella sequenza temporale di Star
Wars non si sovrapporrà a nessuno dei film o serie attualmente
previsti per la produzione, dando a creatori e partner spazio per
raccontare storie di Star Wars in una sequenza temporale mai
esplorata prima.”
In altre parole, è improbabile che,
almeno per adesso, serie su Disney+ o film, dal futuro quantomai
incerto, possano affrontare storie ambientate nello stesso
periodo.
Nel 2024 ricorre il 25°
anniversario di Star Wars: La minaccia fantasma, il film che
ha dato il via alla discussa trilogia prequel di George
Lucas. Negli ultimi anni, tutti questi film sono stati
accolti dai fan e la negatività che li circondava è stata
sostituita da un senso di nostalgia e, osiamo dire, di amore.
Non ci crederete? Beh, basta dare
un’occhiata sui social media per rendersi conto che l’entusiasmo
che circonda l’imminente riedizione de Star Wars: La minaccia fantasma è molto
diverso da quello che si è verificato quando il film è stato
riproposto in 3D nel 2012.
Empire Onlino ha recentemente incontrato l’attore di Anakin
Skywalker/Darth VaderHayden Christensen per conoscere le sue
opinioni sul periodo trascorso in questa Galassia Molto, Molto
Lontana come protagonista di Attacco dei Cloni e
La Vendetta dei Sith.
“È stata un’esperienza
straordinaria. E molto commovente“, dice Hayden Christensen. “Il viaggio che ho
fatto con Star
Wars negli ultimi 20 e più anni… è stata una corsa sfrenata, e
il punto in cui siamo ora è davvero significativo per me“.
“Penso che quei film abbiano
retto bene nel tempo”, ha aggiunto Hayden Christensen, affrontando l’iniziale
reazione dei fan di lunga data. “È una sorta di rivendicazione
per il lavoro che abbiamo fatto. Tutti coloro che hanno lavorato a
quei film pensavano di far parte di qualcosa di speciale. Volevamo
tutti fare il nostro lavoro al meglio e ci tenevamo molto. E quindi
vedere la risposta dei fan ora è molto bello“.
Da quando è diventato Fener in
La vendetta dei Sith (2005), l’attore è
tornato a recitare nel franchise di Star Wars
con i ruoli di Obi-Wan
Kenobi e Ahsoka.
Ripensando a questa esperienza, l’attore ha spiegato quali sono i
consigli che darebbe a se stesso dopo aver affrontato questo
viaggio.
“Anche se ero un po’
sopraffatto, ero anche un giovane sicuro di sé e volevo lasciare il
segno. Ma credo che se dovessi dare un consiglio a me stesso in
quel periodo generale della mia vita, sarebbe: ‘Pazienza’“,
riflette. “Perché il mio viaggio con il personaggio e con Star
Wars è stato a volte accidentato… ma ora sono in una buona
posizione. Ecco perché dico “pazienza“”.
Infine, Hayden Christensen ha ammesso quanto sia stato
surreale incontrare i fan più giovani che adorano l’uomo che, quasi
due decenni fa, ha massacrato un tempio pieno di giovani Jedi.
“Si è parlato molto del fatto che avremmo fatto quella scena, e
mi piace che George l’abbia fatta. È stata una mossa coraggiosa. Ed
è scioccante“, ammette. “I ragazzi sembrano dimenticare
quella scena quando mi incontrano! Non c’è paura o intimidazione.
Sono solo entusiasti di incontrare Anakin“.
EXCLUSIVE 🌟
Hayden Christensen reflects on the
#StarWars prequels 25 years on, in a major new Empire interview
and photoshoot.
‘I think those movies have held up well,’ Christensen says. ‘It
feels like vindication for the work we did.’
Dopo quasi due decenni di assenza
dal franchise di Star Wars, Hayden
Christensen ha avuto modo di riprendere i ruoli di
Darth Vader e Anakin
Skywalker prima per la serie Obi-Wan
Kenobi dell’anno scorso e poi di nuovo per
Ahsoka quest’anno. In base
all’attuale lista di progetti di Star Wars all’orizzonte, sembra non esserci la
certezza per Christensen di apparire di nuovo in live-action nei
panni del personaggio che lo ha reso celebre, ma l’attore stesso ha
comunque recentemente espresso il suo interesse per un ritorno, che
sia in una seconda stagione di Ahsoka o in un’altra avventura.
“Mi piacerebbe fare di più, mi
piacerebbe continuare con Star
Wars. Vedremo“, ha detto Christensen al podcast The Dagobah Dispatch. “Non so cosa
ci riservi il futuro, se si presenterà un’opportunità del genere,
sarò lì con un grande sorriso sul volto. In caso contrario, mi
sento davvero grato di poter tornare e fare il lavoro che ho fatto,
sia in Obi-Wan che in Ahsoka“. L’apprezzamento dei fan nei
confronti di Christensen come interprete di Anakin Skywalker è oggi
molto alto, ma non è sempre stato così. Quando l’attore venne
scelto per Star Wars: L’attacco dei cloni, erano in molti
a non ritenerlo adatto al ruolo.
Con il tempo, però, anche quei film
prequel hannno ottenuto sostegno e lodi da parte degli appassionati
della saga, soprattutto da parte di quelli più giovani, tanto che
Christensen ha ricevuto un’enorme manifestazione d’amore da parte
dei fan quando ha iniziato a partecipare alla Star Wars
Celebration. Questo è poi culminato nel suo ritorno al franchise
live-action e con questi recenti commenti l’attore implica ora che
il suo ritorno nella galassia lontana lontana potrebbe non essersi
già concluso.
Il futuro del franchise di
Star Wars è quantomai ricco di progetti, con ben
quattro film ad oggi confermati per il grande schermo e diverse
serie prossimamente in arrivo, la prima delle quali sarà
The Acolyte a giugno. Con questi nuovi progetti, in
ogni caso, l’obiettivo sembra essere quello di offrire ai fan della
saga tanto personaggi e vicende nuovi quanto anche volti e
ambientazioni familiari. Hayden Christensen, ad esempio, è tornato a
vestire i panni di Anakin Skywalker/Darth Vader in diversi progetti
recenti, tra cui Obi-Wan
Kenobi e Ahsoka.
Durante un’apparizione all’Awesome
Con di questo fine settimana, gli è ora stato chiesto della sua
eredità e di come Star
Wars ne farà sempre parte. “Non la penso così“, ha
esordito l’attore, “ma poter far parte di Star Wars e
interpretare questo personaggio [Anakin Skywalker] è stata davvero
la più grande benedizione della mia vita professionale“.
“Suppongo che… si dovrà vedere“, ha detto a proposito del
suo futuro nei panni del personaggio. “Come persona creativa,
speri di creare cose che funzionino e che sopravvivano a te stesso.
E mi sembra che con Star Wars sia un po’ così“.
Idealmente, Christensen potrebbe
riprendere questo ruolo nella seconda stagione di Ahsoka
e, a seconda di quello che succederà, nell’eventuale film di Dave
Filoni. Meno possibilista su un proprio ritorno sembra invece
essere Liam Neeson – che ha interpretato il
Maestro Jedi Qui-Gon Jinn ne La minaccia fantasma. Da quel film del 1999, l’attore
ha poi prestato la sua voce al personaggio in vari progetti animati
e ha fatto un’apparizione come fantasma anche nel finale di
Obi-Wan Kenobi. “Mi è piaciuto molto
stare con Ewan e George Lucas in La minaccia fantasma“, ha
dichiarato Neeson in un’intervista a Screen Rant.
“L’abbiamo girato 26 anni fa! Se
lo rifarei? Non credo. Sono troppo dannatamente vecchio, sapete?
Non riesco a vedere la situazione, non ci riesco proprio,
capite?“. Sembra dunque alquanto improbabile rivedere in scena
l’attore nei panni dell’iconico Jedi che per primo intuì il
potenziale di Anakin Skywalker. D’altronde, a seguito della sua
morte in La minaccia fantasma, Qui-Gon potrebbe ormai
comparire unicamente come fantasma e non c’è dunque molto che possa
fare in tali vesti.
Tutto quello che sappiamo su Star Wars:The Acolyte
Star Wars:The Acolyte è l’annunciata
serie tv parte del franchise di Star Wars creata
da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla
fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei
principali film di Star
Wars.
Star Wars:The Acolyte è ambientato
alla fine dell’era dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti
oscuri e poteri emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex
Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una
serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di
quanto avessero mai previsto.
Nel cast della serie tv protagonisti sono
Amandla Stenberg come ex padawan, Lee
Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto,
Dafne Keen come una giovane Jedi,
Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson
nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.
Charlie Barnett come un giovane Jedi,
Dean-Charles Chapman,
Carrie-Anne Moss come una Jedi,
Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di
Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.
Manca più di un mese al San
Diego Comic-Con 2018, ma la Hasbro si prepara già a
sorprendere i suoi fan con la presentazione delle prime statue da
collezione che saranno esposte di disponibili quest’anno per gli
avventori della convention. In particolare ecco due magnifiche
statue dedicate a Star
Wars.
La prima raffigura Han Solo e un mynock, la seconda, di incredibile impatto,
comprende Rey che affronta Kylo
Ren, nel duello nella neve sulla Starkiller alla fine de
Il Risveglio della Forza, a suon di spade
laser.
Entrambe le figure appartengono alla
linea Black Series. Eccole:
Star Wars: Episodio
IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto
da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20
dicembre 2019.
Confermati nel cast Daisy
Ridley, John Boyega, Adam Driver e Oscar
Isaac. Il film mostrerà anche come la produzione avrà
risolto il paradosso narrativo della Principessa/Generale Leia.
Secondo un rapporto pubblicato dal
Daily Mail, il ritorno a Star
Wars avrebbe fruttato a Harrison
Ford ben 25 milioni di dollari. Un insider della Disney
conferma che si tratterebbe di un falso rumor ma altre fonti
attestano che l’attore avrebbe guadagnato una cifra 50 volte
superiore a quella delle sue co-stars.
Secondo le fonti, Mark
Hamill e Carrie Fisher avrebbero ottenuto uno stipendio a
sette cifre, mentre Adam Driver e Oscar Isaac,
invece, avrebbero ricevuto offerte medio-alte, a sei cifre.
John Boyega e Daisy Ridley sarebbero stati pagati
con un compenso a sei cifre, ma di fascia inferiore, questo perchè,
rispetto agli altri colleghi nuovi arrivati, non erano mai apparsi
prima in un film o in serie tv di larga scala.
Dopo il successo di
Star Wars: Il risveglio della
Forza le offerte dovrebbero tuttavia essere
rinegoziate prima della produzione delle prossime pellicole. Grazie
all’attuale incasso record di 529 milioni di dollari, non c’è
dubbio che nei futuri progetti i membri del cast verranno
retribuiti più abbondantemente.
Harrison Ford è
rimasto sorpreso tanto quanto i fan in merito all’apparizione
finale di Han Solo in Star Wars: L’ascesa di
Skywalker di J.J. Abrams. Per
molti, la morte del personaggio avvenuta ne Il Risveglio della
Forza aveva segnato davvero l’ultima apparizione dell’iconico
trafficante: eppure, nonostante Han non sia apparso ne Gli
Ultimi Jedi, quando ad Abrams è stato affidato il compito di
scrivere e dirigere il capitolo finale della saga degli Skywalker,
probabilmnete il regista aveva una visione diversa in merito
all’arco narrativo del personaggio.
Ne L’Ascesa di Skywalker,
infatti, abbiamo visto Han Solo fare brevemente ritorno per aiutare
il figlio Ben Solo ad intraprendere il suo percorso di redenzione.
In una recente intervista con USA Today,
Harrison Ford ha parlato proprio del suo
scioccante ritorno in Episodio IX, rivelando di essere
stato sorpreso tanto quanto i fan dopo aver appreso del ritorno di
Solo nel film. Queste le sue parole:
“Quando J.J. mi ha chiesto di
farlo, ho risposto: ‘Stai scherzando? Sono morto!’. Allora lui ha
risposto: ‘Più o meno morto. Puoi farlo’. All’epoca non aveva
ancora scritto niente. Ma mi disse: ‘Sarà incredibile’. Così gli ho
detto che andava bene. Se J.J. ti chiedesse di fare qualcosa,
probabilmente la faresti anche tu. È un ragazzo veramente
persuasivo.”
L’attore ha poi aggiunto di aver
accettato anche perché quella scena avrebbe aiutato la storia di
Ben ad andare avanti e che l’opportunità di girare ancora una volta
con Adam Driver era per lui un’occasione
incredibile. In seguito all’uscita del film, moltissimi fan si sono
chiesti se il personaggio di Han Solo abbia fatto ritorno sotto
forma di Fantasma di Forza o se sia stato soltanto una proiezione
della mente di Kylo Ren. A tal proposito, Ford ha dichiarato:
“Un Fantasma di Forza? Non so neanche cosa sia un Fantasma di
Forza. Non ho un’idea esplicativa su cosa sia un Fantasma di Forza.
E non mi interessa!”
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione
dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende
e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris
Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i
produttori esecutivi.
Tutti ormai conosciamo il tragico
destino che Han Solo ha trovato nel
finale di Star Wars: Il Risveglio della
Forza, ma sappiamo anche che le vie della Forza sono
infinite e che, magari anche solo in forma di spirito benevolo,
Solo potrebbe tornare a comparire nei film, come accaduto a
Alec Guinness (o persino a Hayden
Christensen) in Il Ritorno dello
Jedi.
Ecco cosa ha detto a GQ
l’attore:
GQ: Quando si parla di Star Wars, data la
natura fantasy del film, tu sei assolutamente…
Ford: Morto?
GQ: hai finito con Star Wars?
Ford: Beh, io ho finito con Star Wars se
Star Wars ha finito con me.
GQ: E se Star Wars non ha finito con
te?
Ford: Non posso
immaginare. Ma si tratta di fantascienza. Preferireri di no.
Sapete, a questo punto preferirei fare qualche altra cosa.
Semplicemente perché è più interessante fare cose nuove.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Lo abbiamo rivisto, per l’ultima
volta, sul grande schermo lo scorso dicembre, protagonista di
Star
Wars Il Risveglio della Forza. Ma anche se
Han Solo ha avuto una morte così
tragica (nel senso letterale dellaparola) la sua luminosa stella
nel firmamento delle icone pop non si spegnerà mai. Lo sa bene
Harrison Ford, che proprio a questo personaggio
(insieme a Indiana Jones) devela sua statura di leggenda di
Hollywood.
L’attore ha adesso deciso di mettere
in vendita all’asta la giacca del contrabbandiere galattico, tutto
per una buona causa.
Il ricavato della vendita andrà al
NYU Langone Medical Center e al dottor Orrin
Devinsky, che al momento ha in cura anche la figlia
dell’attore, affetta da epilessia. “Vedere uno dei tuoi cari
soffrire di questa malattia è terribile, ma grazie alle terapie del
NYU Langone Medical Center Georgia non ha più attacchi da 8
anni” ha dichiarato Harrison Ford.
Chi ha familiarità con le
apparizione di Harrison Ford al Jimmy
Kimmel, sa che l’attore che interpreta Han Solo in realtà non ha un buon
rapporto con Chewbacca, migliore amico del mercenario galattico e
co-pilota del Millennium Falcon.
Ospite alla nuova puntata dello show
di Kimmel, Ford ha finalmente fatto pace con il suo peloso compagno
di set:
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Star
Wars Il Risveglio della Forzauscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Harrison
Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony
Daniels, Peter Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
Driver, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christiee Max
von Sydow.
Che fosse un gran mascalzone, lo
sapevamo tutti, ma che fosse addirittura in grado di tradire Leia o
di mentirle non ce lo aspettavamo. A quanto pare, Han Solo era già sposato quando ha
incontrato la principessa Skywalker!
La tavola conclusiva della nuova
sesta edizione del fumetto canonico della MarvelStar
Wars mostra infatti una certa Sana Solo, che si definisce
moglie di Han eprende alla sorpresa la povera Leia.
Il fumetto è ambientato nel periodo
di tempo che va dall’episodio IV all’episodio V, quando assistiamo
alla celebre scena in cui Leia e Han (a modo suo) si dichiarano il
loro amore (il celeberrimo scambio di battute – Ti amo – Lo so).
Che cosa sarà accaduto intanto?
Ecco la tavola in questione:
Non sappiamo in che modo questa
novità possa intromettersi nei piani Disney/LucasFilm e ovviamente
immaginiamo fosse già contemplata, ma pare che per il caro Han ce
ne saranno delle belle! Magari ci sarà qualcosa da raccontare in un
eventuale spin off sul personaggio da tempo ipotizzato!
From A Certain Point of
Vieè una raccolta di racconti
che offrono il punto di vista dei personaggi minori di
Star
Wars durante gli eventi di Una Nuova
Speranza.
Tra questi personaggio c’è
ovviamente il rodiano Greedo, ucciso da
Han Solo è poi diventato
celebre per il duello nella taverna che gli è costato la vita.
Nella storia che parla di
lui, The Luckless Rodian, apprendiamo che il
suo motivo di rancore nei confronti di Han Solo non era soltanto
legato ai soldi, ma soprattutto all’amore. Sembra infatti che Hal
gli abbia rubato Uncelta, una donna che non era mai stata nominata
nel canone.
Si legge: “Greedo non aveva mai
capito cosa ci avesse trovato Uncelta in lui di tanto
irresistibile.
Il truffatore era sempre stato
una scusa senza senso per un uomo, mentre Uncelta era stata tutto
ciò che Greedo aveva amato in una donna.
Greedo l’avrebbe amata come lei
meritava di essere amata. Non l’avrebbe illusa come aveva invece
fatto con lei quel mascalzone corelliano.”
A ben vedere Greedo non era poi
tanto veniale, ma era un “uomo” ferito nei sentimenti. Tipico di
Han comportarsi in questo modo!
Chissà se nello spin off a lui
dedicato troveremo qualche traccia di questa storia!
Lo spin-off sul personaggio è
previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei
registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21
Jump Street e The
LEGO Movie, è stato incaricato Ron
Howard di completare l’opera. La sceneggiatura
porterà la firma di Lawrence Kasdan e di
suo figlio Jon Kasdan.
Gwendoline
Christie, aka Captain Phasma nella nuova
trilogia di Star
Wars, è tornata al parlare del personaggio in una
recente intervista, confessando di nutrire ancora qualche speranza
sulla sua presenza in Episodio IX nonostante gli
eventi di Star Wars: Gli Ultimi
Jedi abbiano portato alla morte il personaggio.
“Vorrei
davvero esplorare questo personaggio e vedere di più sullo schermo.
Mi sento ancora investita da Phasma e penso che questa sia una
sensazione genuina. Inoltre ho cominciato ad immaginarmi storie
nella mia mente su chi sia realmente Phasma…“
Per adesso non è chiaro il percorso
narrativo che J.J.Abrams intraprenderà per
Episodio IX, pellicola che fra l’altro si è trovato a gestire da
capo dopo il licenziamento improvviso di Colin
Trevorrow.
Le possibilità di rivedere Captain
Phasma sullo schermo rimangono tuttavia poche, fermo restando che
stiamo parlando di uno dei personaggi forse più amati della saga da
parte dei fan. Un po’ come successe anni fa a Boba Fett.
Negli ultimi anni, abbiamo
visto Lucasfilm spostare l’attenzione sul racconto delle
storie di Star Wars su
Disney+. Sebbene
il franchise abbia riscontrato un grande successo in streaming, uno
dei motivi principali per cui non abbiamo un film dal 2019 sono i
frequenti scontri creativi della presidente della Lucasfilm
Kathleen Kennedy con i registi che
ingaggia.
Ad
esempio come è accaduto con Rogue Squadron di Patty Jenkins poi
cancellato, la stessa Kennedy aveva confermato l’esistenza di
un film sviluppato da Kevin Feige e Michael
Waldron, salvo poi fare marcia indietro e smentire quelle
voci. E questi sono solo due film di cui si è parlato
molto. Prima che Solo:
A Star Wars Storyvenisse demolito dal
critica e pubblico 2018, il piano prevedeva che un certo numero di
spin off incentrati su personaggi famosi al centro della
scena nei loro film.
L’idea fu abbandonata, ecco perché
personaggi del calibro di Obi-Wan
Kenobi e The
Book of Boba Fett divennero poi serie
televisive. Recentemente abbiamo appreso che
Guillermo del Toro (Pacific
Rim) e David S. Goyer (L’uomo
d’acciaio) stavano sviluppando un film di
Star Wars quattro
anni fa e il regista ha ora confermato che sarebbe ruotato attorno
a uno dei cattivi più iconici del franchise.
“Abbiamo assistito
all’ascesa e alla caduta di Jabba the Hutt, quindi ero super
felice”,rivela nel video qui sotto
Guillermo del Toro .“Stavamo
facendo un sacco di cose, e poi non è di mia proprietà, non sono
soldi miei, e poi è una di quelle 30 sceneggiature che se ne vanno.
A volte sono amareggiato, a volte no. Mi rivolgo sempre alla mia
squadra e dico: “Buona pratica, ragazzi. Buona pratica. Abbiamo
progettato un mondo fantastico. Abbiamo progettato cose
fantastiche. Abbiamo imparato.”
“Non puoi mai essere
ingrato nei confronti della vita. Qualunque cosa la vita ti mandi,
c’è qualcosa da imparare da essa. Quindi, sai, mi fido
dell’universo, lo faccio”, continua del Toro.
“Quando qualcosa non succede, dico:
‘Perché?’ Cerco di dialogare con me stesso: ‘Perché non è
successo?’ E più nuoti controcorrente con l’universo, meno ti
renderai conto di dove stai andando.”Secondo
Goyer, questo film di Jabba the Hutt
conteneva “una sceneggiatura
interessante” e ha aggiunto
che “sono state prodotte molte
illustrazioni interessanti”.
A questo punto, è ovvio che
non lo vedremo mai diventare realtà, un peccato visto che siamo
sicuri che Del Toro avesse delle idee davvero uniche per questo
angolo pieno di creature dell’universo di Star Wars. Guarda
l’intervista completa qui sotto.
Il regista Guillermo del
Toro ha rivelato di cosa avrebbe parlato il suo film di
Star
Wars ormai scartato, insieme a nuovi dettagli su
cosa avrebbe comportato. Come noto, sono stati molti i film
appartenenti alla saga di Star Wars scartati nel recente
passato, in parte a causa dell’orientamento di Lucasfilm verso lo
streaming. del Toro era uno dei tanti pronti ad accettare di
dirigere un film della serie, ma anche il suo progetto non ha poi
mai preso vita. Ora, anni dopo il suo sviluppo iniziale, stanno
però emergendo dettagli sul tipo di film che il suo avrebbe dovuto
essere.
Parlando con Josh Horowitz,
lo sceneggiatore David Goyer ha infatto parlato
della scrittura del film di Star Wars che Toro avrebbe
dovuto dirigere, rivelando che non c’era solo una “bella
sceneggiatura“, ma anche dei “begli artwork” di
accompagnamento, rivelando fino a che punto l’idea è riuscita a
superare il processo prima di essere definitivamente scartata. Le
sue parole sono poi state confermate anche dallo stesso del Toro,
che ha condiviso ulteriori dettagli tramite il proprio account
Twitter, menzionando le lettere J e BB come indizi riguardo
l’oggetto del film. I fan della saga riconosceranno subito in tali
lettere il nome di Jabba the Hutt.
Questa non è la prima volta che Toro
afferma di voler portare Jabba sotto i riflettori. Già nel 2015
disse che avrebbe voluto realizzare un film su
Jabba the Hutt nello stile de Il Padrino, dando
all’iconico daimyo di Tatooine un aspetto completamente nuovo.
Secondo Goyer, tutto questo è accaduto nel 2019, in un periodo in
cui per la Lucasfilm, dopo il fallimento al botteghino di Solo: A Star Wars
Story, decise di abbandonare del tutto, almeno per il
momento, i film antologici, concentrandosi piuttosto sulle serie
per Disney+. Tuttavia, ora che nuovi film sono stati confermati per
la sala, non è impossibile che qualcuno dei progetti ad oggi
scartato venga ripescato e realizzato, magari proprio quello di
Goyer e del Toro.
L’attesa è finita: Star Wars: Gli Ultimi
Jedi arriva oggi nelle nostre sale a due anni da
Il Risveglio della Forza e diretto da Rian
Johnson (che ha anche scritto la sceneggiatura e si
occuperà dello sviluppo creativo della prossima). Qualche giorno fa
invece, dopo lo screening del film in America, George
Lucas ha avuto modo di complimentarsi con il regista
esprimendo soltanto parole positive su quanto visto.
Come riporta l’Hollywood Reporter,
Lucas sarebbe stato “impressionato da Gli Ultimi Jedi per la
bellezza della realizzazione” e si sarebbe successivamente
complimentato con Johnson. Un ottimo segnale per i fan della
vecchia trilogia, lanciata proprio da George Lucas nel 1977 con
Una Nuova Speranza.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
A meno di due settimane dall’uscita
nelle sale di Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, Daisy Ridley ha condiviso un
bellissimo ricordo legato a Carrie Fisher,
scomparsa lo scorso anno, e ad una scena girata insieme all’attrice
proprio al termine delle riprese. Intervistata da Glamour, la Ridley rivela ai fan
un aneddoto sul film e omaggia la collega nella sua ultima
apparizione cinematografica:
“È stato emozionante per una
moltitudine di ragioni…Stavamo girando la nostra ultima scena
insieme, che era contemporaneamente la scena conclusiva del film.
Ripensandoci ora, dopo tutto quello che è successo, mi commuove
solo l’idea e credo sarà davvero difficile da guardare. Sarà come
dirle addio per sempre“.
Vi ricordiamo che Star Wars:
Gli Ultimi Jedi arriverà al cinema il 13 Dicembre, diretto
da Rian Johnson e interpretato da Mark
Hamill, Oscar Isaac, John
Boyega, Adam Driver, Andy
Serkis, Laura Dern e Benicio Del
Toro.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”