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The Joker Origins: prima foto ufficiale di Joaquin Phoenix

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Todd Phillips ha condiviso la prima foto ufficiale di The Joker Origins, in cui compare un primo piano di Joaquin Phoenix nei panni di Arthur. Infatti la foto è la conferma che il personaggio interpretato dall’attore è Arthur Fleck. Lo scorso luglio è stato annunciato che sarà questo il nome del protagonista del film e che sarà un comico fallito che, non sappiamo ancora come, troverà nel suo futuro la maschera del Joker.

Ovviamente nella foto Phoenix non compare con il trucco tradizionale del personaggio, anche perché immaginiamo che il trucco verrà molto più avanti nel film, dal momento che, sebbene sia difficile da credere, la storia comincerà quando il Joker non esiste ancora.

Ecco di seguito l’immagine:

Sebbene l’immagine, come detto, non ci dà alcun indizio su quello che sarà il trucco tradizionale del personaggio, le foto dal set comparse su Just Jared ci mostrano che il personaggio avrà a che fare con personaggi che rientrano nell’immaginario del circo, da dove nasce, in un modo sicuramente distorto, il make-up da clown della nemesi di Batman.

Eccone alcune in cui Arthur scherza con un corpulento pagliaccio.

The Joker Origins (titolo provvisorio) arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime ore dalla Warner Bros e sarà diretto da Todd Phillips (Una notte da leoni).

Il film sarà ambientato nel 1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Sono tre o quattro anni che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già avuto diverse rappresentazioni“, ha raccontato Phoenix in una recente intervista. Prendo molto tempo quando si tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.

Ufficiali nel cast del film Joaquin Phoenix, Zazie Beetz, Robert De Niro, Frances Conroy, Marc Maron.

Fonte: Just Jared

X-Men: 10 progetti in sviluppo sui mutanti Marvel

X-Men: 10 progetti in sviluppo sui mutanti Marvel

Si può dire che, esclusa la saga di Blade, quello degli X-Men è il franchise di supereroi più “antico” e longevo del cinema contemporaneo. Lanciato nel 2000 da Bryan Singer e prodotto dalla 20th Century Fox, ha visto alternarsi registi e attori in due grandi blocchi narrativi (il secondo inaugurato da X-Men: l’inizio del 2011 sulle origini di Magneto e co).

L’ultimo, atteso titolo, X-Men: Dark Phoenix, arriverà nelle sale il prossimo anno, ma quali sono gli altri titoli in programma? Ecco di seguito i 10 progetti in sviluppo sui mutanti Marvel, tra cinema e televisione:

The New Mutans

New Mutans sarà il dodicesimo titolo ufficiale del franchise sugli X-Men, adattamento cinematografico del fumetto scritto e diretto da Josh Boone (Colpa delle stelle).

A detta del regista, si tratterà di un vero e proprio cinecomic di genere horror, con scene crude e violente, dove vedremo in azione cinque giovani mutanti scoprire le proprie capacità mentre sono confinati in una struttura segreta contro la loro volontà.

Protagonisti della pellicola Maisie Williams, Charlie Heaton, Anya Taylor Joy, Henry Zaga e Blu Hunt. L’uscita nelle sale è fissata al 19 agosto 2019 in America.

Legion – Stagione 3

La seconda stagione di Legion si è conclusa da poco, ma è lecito aspettarsi una terza stagione in arrivo entro la fine del 2019. Il creatore Noah Hawley è infatti già al lavoro sui prossimi episodi e con lui l’intero team produttivo.

D’altronde quella che abbiamo appena visto offre una serie di interessanti colpi di scena, alcuni dei quali potrebbero portare la serie in una direzione che ricorda molto i fumetti originali.

Gambit

Intervistato sul red carpet di Deadpool 2, il produttore del franchise sugli X-Men Simon Kinberg ha svelato qualche aggiornamento su Gambit, rassicurando i fan sull’inizio delle riprese:

Abbiamo una sceneggiatura che amiamo e che Channing [Tatum] ama. Abbiamo incontrato diversi registi nelle ultime due settimane e speriamo di sceglierne uno prima possibile, così da iniziare le riprese già alla fine dell’estate.

Nonostante le varie tegole piombate sul progetto (l’addio del regista, vari rimandi all’inizio delle riprese) sembrerebbe tutto pronto a ripartire per Gambit, il cinecomic con Channing Tatum la cui uscita è prevista nel 2019.

A confermare che il film è ancora vivo è stato proprio Kinberg: “Non abbiamo ancora avuto alcuna discussione sull’acquisizione  da parte della Disney dei diritti cinematografici della Fox per le proprietà Marvel, perché ritengo che legalmente io non sia autorizzato a parlarne fino a quando non sarà terminato. Posso dire che, per ora, stiamo semplicemente andando avanti con i nostri progetti, la X-Force e Gambit. La speranza è di continuare fino a quando non ci verrà detto il contrario.

143

Quello su 143 potrebbe diventare davvero il film più intrigante – almeno sulla carta – della saga degli X-Men. Il progetto è in fase di sviluppo in casa Fox, curato dal fumettista Brian Michael Bendis e scritto nientemeno che da Tim Miller.

Pur non avendo ancora un titolo, la pellicola dovrebbe avere come protagonista Kitty Pryde, tuttavia non sono ancora stati rivelati dettagli importanti, quindi sono notizie da leggere con cautela.

In ogni caso questo sarebbe il primo film dell’universo degli X-Men diretto da Tim Miller dopo che il regista aveva lasciato Deadpool 2 a David Leitch per “divergenze produttive” con Reynolds e co.

Multiple Man

Dopo i già annunciati New MutansX-Men: Dark Phoenix e Gambit (con Channing Tatum e diretto da Gore Verbinski), la 20th Century Fox ha confermato la produzione di un nuovo spin-off del franchise dedicato agli X-Men che avrà come protagonista James Franco nei panni di Jamie Madrox alias Multiple Man.

Il progetto vedrà l’attore anche nelle vesti di co-produttore e ha già ingaggiato lo sceneggiatore di Wonder Woman Allan Heinberg, forte del recente successo del cinecomic DC.

Non è la prima volta che il mutante dalle molteplici facce appare sul grande schermo: già nel 2006, in X-Men: Conflitto Finale, Eric Dane aveva interpretato il personaggio. Nei fumetti invece, Madrox fa la sua comparsa nel 1975 sul numero 4 del Giant-Size Fantastic Four.

The Gifted – Stagione 2

La seconda stagione di The Gifted debutterà il prossimo 25 settembre e i fan sono in trepidante attesa: i nuovi episodi risolveranno i misteri lasciati sul finale della prima stagione?

Le tante direzioni in cui potrebbe andare la trama hanno definito The Gifted come “l’alba dell’era mutante“, ricco di new entry nel cast e inaspettate sorprese…

Deadpool 3

Nonostante il successo scatenato dal personaggio e dai primi due film del franchise, il futuro di Deadpool è ancora un mistero. Il terzo capitolo si farà?

Inizialmente Ryan Reynolds non si era detto sicuro sul continuare o meno le avventure del mercenario chiacchierone, pensando che lo studio avrebbe preferito andare avanti con la X-Force piuttosto che con un altro standalone.

Tuttavia sembra che anche Deadpool 3 sia attualmente in lavorazione ed è risaputo che tra i desideri di Reynolds c’è rivedere il ritorno di Hugh Jackman nei panni di Wolverine al suo fianco.

X-23

Chiunque è rimasto affascinato dal personaggio di Laura, la figlia “ritrovata” di Logan nel film che ha chiuso la saga di Wolverine con Hugh Jackman. Da lì i fan hanno iniziato a sognare uno standalone tutto dedicato alla giovane supereroina, possibilità diventata sempre più concreta visto il successo raggiunto da Logan.

Il regista James Mangold ha perfino scherzato dicendo che tornerebbe volentieri dietro la macchina da presa per il film, e si vocifera dell’esistenza di una sceneggiatura. Staremo a vedere.

X-Force

L’accordo fra Disney e Fox potrebbe averne rallentato i tempi di pre-produzione, tuttavia sembra che lo spin-off sulla X-Force si farà con il regista Drew Goddard scelto per portare sul grande schermo le avventure di questa banda sgangherata di supereroi.

Sappiamo già che Cable, Domino e, naturalmente, lo stesso Deadpool, saranno i personaggi principali del film (dunque sono attesi i ritorni di Josh Brolin, Zazie Beetz e Ryan Reynolds), ma non è ancora chiaro chi saranno gli altri membri del team.

X-Men: Dark Phoenix

Si stanno svolgendo proprio in questi giorni a Montreal i reshoot di X-Men: Dark Phoenix, il film che vedrà nel cast Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie Turner, Tye Sheridan Kodi Smit-McPhee. Jessica Chastain, con molte probabilità, potrebbe indossare le vesti di un classico villain di X-Men, ovvero Miss Sinister. 

La saga della Fenice Nera è stata male accennata in X-Men: Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati in X-Men: Giorni di un Futuro Passato hanno completamente cancellato, grazie al viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga, contribuendo però a pasticciarne la continuity.

Questa la prima sinossi: Jean Grey inizia a sviluppare poteri incredibili che la corrompono e la trasformano in un Dark Phoenix. Ora gli X-Men dovranno decidere se la vita di un membro del team vale più di tutte le persone che vivono nel mondo.

Spider-Man: Far From Home, tutto quello che sappiamo sul film

Spider-Man: Far From Home, tutto quello che sappiamo sul film

Continuano tra America ed Europa le riprese di Spider-Man: Far From Home, annunciato sequel di Homecoming che proseguirà le avventure in solitario del supereroe più giovane del Marvel Cinematic Universe.

Ripreso il ruolo da protagonista, Tom Holland è stato avvistato sul set insieme ai colleghi Zendaya (MJ) e Jacob Batalon (Ned) mentre Jon Watts è tornato dietro la macchina da presa. Ma cosa sappiamo sul cinecomic? Quali voci si sono rivelate fondate? Di seguito trovate ogni dettaglio:

Il titolo

Dopo l’involontario (o voluto?) incidente che ha visto protagonista Tom Holland e la rivelazione del titolo del sequel di Spider-Man: HomecomingKevin Feige ha confermato che si, il film si chiamerà Spider-Man: Far From Home, ma ha anche aggiunto che questo apre ad un ventaglio di possibilità sulla storia che andrà a raccontare.

Queste le sue parole durante il press junket di Ant-Man and The Wasp, cinecomic uscito nelle sale in estate:

È simile a Spider-Man: Homecoming. Non dirò cosa vuol dire, ma ci piace quel titolo perché, proprio come il primo, è pieno di significati alternativi. Inoltre volevamo continuare la tradizione dell’ ‘Home’, con il piccolo simbolo su Spider-Man nel logo“.

Nuovi compagni di scuola per Peter

Come rivelato da fonti molto attendibili, la produzione di Spider-Man: Far From Home – le cui riprese sono attualmente in svolgimento – è alla ricerca di quattro attori che possano interpretare i nuovi compagni di scuola di Peter Parker.

Il casting ha infatti previsto la selezione di candidati di età compresa fra i 18 e i 25 anni, di cui uno preferibilmente donna con caratteristiche da commediante, uno maschio di bell’aspetto che vestirà i panni di un certo Jason, infine uno di sesso non specificato.

È probabile che questi non ricopriranno uno spazio di rilievo all’interno della storia ma che si andranno semplicemente ad unire al gruppo originale durante la trasferta in Europa. Ovviamente non resta che aspettare qualche foto dal set che ne dia la conferma.

Il film sarà un’avventura globale

In occasione dell’uscita di Avengers: Infinity WarKevin Feige ha raccontato a io9 qualche dettaglio sulla produzione di Spider-Man: Far From Home: “Cominceremo a girare all’inizio di Luglio, prima ad Atlanta, poi ci sposteremo a Londra e ovviamente c’è una ragione dietro questa trasferta: perché Spidey stavolta girerà in ogni parte del mondo, compresa la sua città, New York”. 

“Pensate quanti spostamenti ha già affrontato: la partecipazione alla Civil War, la battaglia di Leipzig Airport, il suo ritorno a scuola, l’intervento in Infinity War, e poi di nuovo a scuola”, ha continuato Feige.

Le parole del presidente dei Marvel Studios hanno chiarito che la posizione di Peter Parker è assolutamente unica nel panorama degli Avengers, e che il ragazzo è colui che trae maggiore giovamento dalla segretezza della sua identità. Anche al di fuori dei propri confini americani…

Più di un villain

Negli ultimi giorni si stanno facendo sempre più insistenti i rumors che vorrebbero più di un antagonista nel prossimo capitolo dedicato all’uomo ragno, Spider-Man: Far From Home. Quello che si sa sulla trama, al momento, è che il giovane eroe interpretato da Tom Holland se la dovrà vedere con il Mysterio di Jake Gyllenhaal, ma potrebbe non finire qui.

Si è ipotizzata infatti la presenza di un altro villain, ovvero Mark Raxton, chiamato poi Molten, che nei fumetti è il fratellastro di Liz Allen, un personaggio visto già alla fine di Homecoming. I suoi poteri sono quelli di emettere radiazioni e scoppi di calore, mostrando una forza ed una resistenza fuori dal normale. Questa identità è però nascosta da un quotidiano lavoro come importante uomo d’affari.

Inoltre, grazie ad un video pubblicato da Tom Holland sul set veneziano, i fan hanno dato inizio ad una serie di speculazioni sulla presenza o meno di Hydro-Man, personaggio che nei fumetti viene accidentalmente gettato in mare proprio da Spider-Man diventando capace di trasformare se stesso in acqua.

Ci saranno Nick Fury e Maria Hill

spider-man: far from home

Ciò che si vociferava nelle scorse settimane è stato ufficialmente confermato: i personaggi di Nick Fury e Maria Hill torneranno in azione in Spider-Man: Far From Home, sequel di Homecoming attualmente in fase di riprese.

A suggerire la loro comparsa nel film era stata prima la foto pubblicata da Samuel L. Jackson da Londra, dove Tom Holland e il cast stanno girando, e successivamente l’immagine postata da Numan Acar sul set aggiungendo fra gli hashtag anche il nome di Cobie Smulders.

Il logo ufficiale

Spider-Man: Far From Home

Sony Pictures ha finalmente rivelato il logo ufficiale di Spider-Man: Far From Home un mese fa, in concomitanza con l’inizio delle riprese in Europa.

Si tratta di una riproposizione del marchio ufficiale rilanciato per Spider-Man: Homecoming, con il tradizionale ’ ‘Home’ e il piccolo simbolo dell’Uomo Ragno incastonato tra le lettere “h” e “m”.

Il costume di Spider-Man

Come rivelato dal video pubblicato da Tom Holland direttamente sul set del sequel, il costume che Peter Parker indosserà in Spider-Man: Far From Home è praticamente identico all’uniforme di Homecoming e Captain America: Civil War, donata al supereroe da Tony Stark.

Dunque non c’è traccia di Iron Spider o di un nuovo costume, ma abbiamo ragione di credere che un update potrebbe ancora realizzarsi nel corso della lavorazione.

L’ambientazione

Spider-Man: homecoming

La conferma ufficiale che il sequel del film del 2017 dedicato all’Uomo Ragno sarà Spider-Man: Far From Home ha generato già una serie di congetture, ma, come suo solito, Kevin Feige è intervenuto nella conversazione, spargendo indizi e piccolissime informazioni.

i09, Feige ha spiegato perché, ad esempio, Peter Parker non sarà a casa a New York durante il film: “Dunque, quando è ambientato il film? Sappiamo che sarà estate. Credo si possa trattare di vacanze estive. Non so però quale estate… cioè, lo so, ma voi no.”

Mysterio e Avvoltoio

Nei mesi scorsi è stato svelato dal THR che Jake Gyllenhaal si trova nelle fase finali delle trattative per interpretare il villain Mysterio in Spider-Man: Far from Home. Si attendono conferme ufficiali da parte dei Marvel Studios.

È Variety invece a riportare che Michael Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film, dove torneranno anche Zendaya e Marisa Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il coinvolgimento del personaggio nel film.

Avengers 4: per Chris Evans sarà “l’ultimo anno di scuola” in casa Marvel

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Chris Evans ha scelto i suoi social media per confermare che, nel prossimo Avengers 4, il suo Steve Rogers tornerà a un look classico. Addio barba e capelli un po’ lunghi.

La programmazione Marvel Studios deve ancora proporre ai suoi fan Captain Marvel, ma sembra che gli spettatori siano rimasti focalizzati sul futuro collettivo degli Avengers e che quindi il film atteso, di cui si parla e si cercano novità sia sempre il quarto capitolo del franchise diretto da Anthony e Joe Russo. Il film sarà la conclusione della storyline delle Gemme dell’Infinito e sarà il canto del cigno di molti attori coinvolti (vedi Pepperony!) e al momento la Marvel sta girando alcune scene aggiuntive ad Atlanta, con molti degli attori principali coinvolti. 

Uno degli attori attesi per prendere parte a questa fase della produzione è Chris Evans, che ha già parlato di queste scene come delle ultime volte in cui interpreta Captain America. E adesso arriva la conferma ineluttabile che Avengers 4 sarà l’ultimo anno alla Marvel per lui (Evans utilizza l’espressione Senior Year, come alle superiori).

https://twitter.com/ChrisEvans/status/1040719281082781697?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1040719281082781697%7Ctwgr%5E373939313b73706563696669635f73706f7274735f616374696f6e&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Favengers-4-reshoots-chris-evans-classic-captain-america-look%2F

Come potete vedere, la foto mostra uno Steve Rogers sbarbato e perfettamente curato nell’acconciatura, una versione precedente a quello che abbiamo visto in Avengers: Infinity War, dove il personaggio ha sfoggiato un look più adatto alla sua identità di Vendicatore Segreto. Già a giugno le prime foto promozionali, prevalentemente artwork, hanno rivelato, insieme ad altri dettagli, un ritorno alle origini per il look di Cap. All’inizio si pensava a un fllashback, tuttavia, mentre tutti gli altri personaggi presenti nelle immagini impugnavano le loro armi tradizionali, Steve Rogers era senza il suo scudo. Questo potrebbe voler dire che il personaggio è rappresentato nel futuro post Infinity War.

La foto conferma definitivamente che Evans avrà quel look in Avengers 4. Sarà interessante capire in che modo il personaggio possa essere tornato a quel look “pulito” dopo tutto quello che il suo arco narrativo lo ha portato ad affrontare, compresa la Guerra Civile e gli anni in fuga con Vedova Nera  e Falcon. 

Soltanto il film, nella primavera del 2019, fugherà ogni dubbio.

Emma Stone confusa per Emma Watson, la reazione dell’attrice

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Emma Stone confusa per Emma Watson, la reazione dell’attrice

Emma Stone è stata confusa con Emma Watson da un passante. L’attrice premio Oscar è stata infatti confusa con la collega meno talentuosa ma sicuramente più nota durante una puntata di Billy on the Street, il programma condotto da Billy Eichner. Durante l’episodio il conduttore ha portato la Stone in giro per chiedere ai passanti di convincerla a iscriversi a Instagram, e al minuto 1:09 potete assistere a quello che è accaduto a Emma Stone quando è stata scambiata per la Watson.

Come sempre, la Stone ha reagito con ironia all’errore del passante, una confusione forse comprensibile se non si è troppo ferrati in film e filmografie degli attori.

Venezia 75: La Favorita, recensione del film con Emma Stone

Abbiamo visto Emma Stone al Festival di Venezia 75, dove ha presentato insieme a Olivia Colman e a Yorgos Lanthimos l’ultimo film del regista greco, La Favorita, in cui recita al fianco di Rachel Weisz. Il film ha conquistato la Coppa Volpi per la Colman e il premio alla regia. L’ultima volta che Emma Stone era stata a Venezia, presentò La la Land e vinse il premio alla migliore interpretazione femminile, la stessa interpretazione che l’ha portata fino agli Oscar.

La trama de La Favorita: Mentre imperversa la guerra con la Francia, la fragile e instabile Regina Anna (Olivia Colman) siede sul trono inglese ma il regno è di fatto governato da una persona a lei vicina, Lady Sarah (Rachel Weisz). Quando a corte arriva Lady Abigail (Emma Stone), le due sfrutteranno la situazione politica per diventare la favorita della Regina.

Brad Pitt è il protagonista nella prima immagine da Ad Astra

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Brad Pitt è pronto ad andare verso lo spazio profondo nella prima immagine del film di fantascienza di James Gray, Ad Astra. Gray non si è mai accontentato di essere un regista che aderisce a un solo genere, avendo finora realizzato un thriller (I Padroni della Notte) a un romanzo d’epoca (The Immigrant) e, più recentemente, a un’avventura storica, The Lost City of Z, sua personale successo di critica. Inoltre, il regista si cimenterà presto in un adattamento cinematografico del romanzo di spionaggio scritto da Terry Hayes, I Am Pilgrim.

Prima però, Gray viaggerà verso i confini del nostro sistema solare con Ad Astra, tratto dal racconto Heart of Darkness che segue la storia dell’ingegnere spaziale Roy McBride (Pitt) in una spedizione per rintracciare suo padre (Tommy Lee Jones), che è sparito durante un lavoro di ricerca a caccia di vita aliena nei pressi di Nettuno. Scritto da Gray e Ethan Gross (Fringe), Ad Astra include nel cast anche Ruth Negga (Preacher), Donald Sutherland (The Hunger Games), John Ortiz (Kong: Skull Island) e Kimmy Shields (Insatiable).

Mentre l’uscita ufficiale di Ad Astra è prevista per gennaio 2019, sembra che la 20th Century Fox voglia anticiparne l’uscita in cinema selezionati per rendere il film eleggibile agli Oscar 2019. Anche se questa intenzione non è ufficiale, il fatto che sia stata diffusa dalla produzione la prima foto ufficiale può essere un indizio che conferma la voce. Di seguito ecco la foto in questione, con Brad Pitt nei panni del protagonista:

Come è facile dedurre dalla foto in questione, Hoyte Van Hoytema, DOP di Interstellar, ha diretto la fotografia del film e sembra che anche per questo lavoro abbia scelto una luce e dei colori simili a quelli usati per il film di Christopher Nolan.

Tuttavia i film sono molto diversi per temi e intenzioni, oltre al fatto che sono stati realizzati da mani registiche completamente diverse. La foto di Ad Astra arriva alla vigilia dell’uscita in sala di Il Primo Uomo, diretto da Damien Chazelle con protagonista Ryan Gosling nei panni di Neil Armstrong, un’altra avventura nello spazio, anche se dal carattere storico piuttosto che fantascientifico.

Fonte

Star Wars: Episodio IX, quando sarà annunciato il titolo?

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Nonostante le riprese siano iniziate soltanto l’1 Agosto scorso, c’è già qualcuno che crede che la Lucasfilm potrebbe annunciare a breve, con una mossa a sorpresa, il titolo ufficiale di Star Wars: Episodio IX. J.J. Abrams ha battuto il primo ciak quest’estate, cominciando così il lavoro sul suo secondo episodio del franchise da regista e i fan scalpitano per conoscere il titolo del film che dovrebbe definitivamente mettere la parola fine alla saga degli Skywalker al cinema. I punti fissi del film sono pochi: sappiamo che non ci sarà nessuna discussione sull’intervento o meno in guerra di Luke, visto che il jedi potrebbe comparire solo sotto forma di spirito di Forza, mentre sappiamo che Leia guida imperterrita gli ultimi scampoli della Resistenza, con al fianco Poe Dameron, suo diretto erede alle redini delle forze ribelli, e Rey, ultima speranza per l’Ordine dei cavalieri Jedi.

I titoli di Star Wars hanno sempre rivelato qualche dettagli sulla trama del film, è quindi davvero improbabile che la Lucasfilm decida adesso di diffonderlo, soprattutto se si considera il fatto che questo film dovrebbe essere il più atteso della saga perché effettivamente conclusivo per Luke, Leia e forse anche per Ben Solo/Kylo Ren, visto anche lui ha sangue Skywalker nelle vene. Ne L’Impero Colpisce Ancora c’era l’Impero che schiacciava i Ribelli, ne Il Risveglio della Forza c’era invece Rey che scopriva i suoi poteri, e così via. 

Nel caso di Il Risveglio della Forza e di Gli Ultimi Jedi, i titoli sono stati annunciati a produzione chiusa, e le riprese di Episodio IX si concluderanno a febbraio, che sembra un buon mese per diffondere il titolo. Se questo non dovesse accadere, la finestra entro la quale si dovrebbe annunciare il titolo andrebbe da febbraio ad aprile 2019, quando si svolgerà la Star Wars Celebration, durante la quale, ovviamente, ci sarà tantissimo spazio dedicato al film, essendo l’unico titolo Lucasfilm in programma fino al dicembre 2019. Potrebbe quindi ospitare un panel sul film e persino un primo trailer.

Star Wars: Episodio IX, chi ha deciso di far “tornare” Carrie Fisher?

Nel cast del film tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Naomi Ackie e Richard E. Grant, insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.

L’uscita di Star Wars: Episodio IX è prevista per il dicembre 2019.

Avengers 4: Tony e Pepper di nuovo in coppia per l’ultima volta

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Avengers 4: Tony e Pepper di nuovo in coppia per l’ultima volta

Avengers 4 ci mostrerà di nuovo sul grande schermo, forse per l’ultima volta i Pepperony! Per chi non lo sapesse, si tratta del nomignolo che Gwyneth Paltrow e Robert Downey Jr. hanno attribuito alla loro coppia del MCU: Pepper + Tony = Pepperony. Fondatori del Marvel Cinematic Universe, i due attori sono al momento impegnati nelle riprese aggiuntive del film che chiuderà la Fase 3 dell’Universo Condiviso e sembra che per loro non sia passato un giorno, nonostante la loro presenza sullo schermo nei rispettivi ruoli sia ormai ricorrente da 10 anni.

Di seguito ecco i due attori che si prendono in giro reciprocamente sul set del film, da una foto Instagram all’altra.

La dinamica romantica tra Pepper e Tony è un elemento unico nei film di genere e nel Marvel Cinematic Universe e potrebbe essere stato un ottimo esempio per i rapporti di forza che abbiamo visto sul grande schermo quest’estate, intercorrere tra Ant-Man e Wasp. Pepper Potts è infatti una donna volitiva e caparbia, che è si dimostra in grado di non lasciarsi mettere in ombra da una personalità ingombrante come quella di Tony, nonostante il poco tempo sullo schermo rispetto a quello riservato giustamente al Vendicatore con l’Armatura. Gran parte del merito per questa felice dinamica è da attribuire non solo alla scrittura del personaggio e a come è stato impostato in Iron Man, ma anche alla divertente alchimia tra la Paltrow e Downey Jr.

Dal momento che Avengers 4 sarà probabilmente il canto del cigno di Tony Stark, non ci resta che questa occasione per vedere sullo schermo, un’ultima volta, i Pepperony!

Supergirl: ecco le prime indiscrezioni su trama, regia e villain

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Supergirl: ecco le prime indiscrezioni su trama, regia e villain

Dopo il piccolo terremoto causato dall’apparente allontanamento di Henry Cavill dal ruolo di Superman, si torna a parlare di kryptoniani e in particolare della cugina dell’Uomo d’Acciaio, Supergirl. Circa un mese fa è stata diffusa infatti la notizia che la Warner Bros era al lavoro su uno standalone, cosa che potrebbe aver fatto accantonare il progetto, forse più complesso, di Man of Steel 2, e adesso si comincia a parlare di chi potrebbe essere il fortunato regista scelto dalla Warner Bros per raccontare la storia di Kara Zor-El sul grande schermo.

Supergirl regia

I primi rumors si concentrano tutti su Reed Morano, direttore della fotografia di grande esperienza e regista, nonché produttore esecutivo, della serie tv di enorme successo (e straordinaria confezione tecnica) The Handmaid’s Tale. La regista, presente al Festival di Toronto per presentare il suo ultimo film, I Think We’re Alone Now, ha parlato in prima persona della possibilità di dirigere il film su Kara: “Non so se è un progetto che esiste davvero, ma l’idea di fare qualcosa di nuovo mi piace sempre, quindi non dico mai di no. Penso di continuo che potrei portare qualcosa di nuovo sul tavolo e che possa dare autenticità alla storia, non solo fare qualcosa solo per il gusto di farla. Ma se c’è una ragione per fare Supergirl, allora lo farei sicuramente.”

Subito dopo questa dichiarazione, rilasciata in sede di presentazione del film in presenza di Elle Fanning e Peter Dinklage, suoi protagonisti, la Fanning ha alzato le braccia al cielo, imitando la posa in volo dell’eroina DC. Che si sia formata una nuova coppia creativa che vedremo al cinema?

Supergirl trama

Per quanto riguarda la trama, si era già detto che il film avrebbe visto una giovane Kara scappare da Krypton con un baby Kal-El. Durante il viaggio sulla Terra, i due cugini si separano, e Kara raggiunge il pianeta soltanto qualche decade dopo. Così sulla Terra trova suo cugino adulto, che ormai è diventato Superman, e questo cambierà completamente il suo approccio alla vita su questo pianeta sconosciuto. Il film dovrebbe essere ambientato negli anni ’70.

Supergirl villain

Per quello che riguarda il cattivo del film, i primi rumors parlano di Brainiac, personaggio a cui sembra che la Warner Bros stesse già lavorando in qualità di villain per Man of Steel 2. Se questa voce dovesse essere confermata, avremo un ulteriore indizio a favore del fatto che il sequel del film con Henry Cavill è stato accantonato in favore dello standalone sulle origini di Supergirl.

A scrivere la sceneggiatura è stata ingaggiata Oren Uziel. Già nel 1984 ci fu un film su Supergirl diretto da Jeannot Szwarc e scritto da David Odell con Helen Slater nei panni della protagonista. Il film dovrebbe essere una priorità per lo Studio, quindi potremmo sentire molto presto parlare di nuovo del personaggio, magari con notizie ufficiali.

Captain Marvel: quando vedremo il trailer con un Phil Coulson in versione anni ’90

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Stando a quanto riporta CBM, sembra che il primo trailer di Captain Marvel arriverà on line martedì prossimo, in occasione della puntata quotidiana di Good Morning America. La notizia non sorprende troppo, visto che lo show mattutino è stato scelto per le anteprime di diversi film Marvel Studios, compreso Avengers: Infinity War.

Il trailer di Captain Marvel ci dovrebbe offrire un primo sguardo di Brie Larson nel ruolo di Carol Danvers, eroina Marvel che, stando a quanto suggerito dalla scena post credits di Infinity War, potrebbe salvare il mondo e rimediare a quanto fatto da Thanos. Tuttavia sappiamo che, soprattutto per un personaggio nuovo che viene introdotto adesso nel MCU, un primo trailer potrebbe non essere soddisfacente e potrebbe non mostrare tutto quello che i fan vorrebbero vedere. Dall’altra però è chiaro che c’è molta attesa intorno al film e che quindi in molti vorrebbero arrivare al cinema con la mente completamente sgombera di immagini d’anticipazione.

Ovviamente l’informazione non è ufficiale, ma le tempistiche sembrano giuste e i tempi maturi per vedere un primo trailer del film. Dopotutto all’inizio di settembre abbiamo visto le prime foto ufficiali del film nel coverage di Entertainment Weekly, e quindi avrebbe senso mostrare ora un primo filmato del film.

Captain Marvel: tutto quello che sappiamo del film

Quello che possiamo immaginare è che nel trailer vedremo anche un giovane Phil Coulson, interpretato ancora da Clark Gregg. L’ultima volta che abbiamo visto il personaggio al cinema è stato in The Avengers, quando Loki lo ha “ucciso”, salvo poi ricomparire in tv nella serie Agents of SHIELD. Adesso vedremo però un Coulson giovane e inesperto, visto che la storia è ambientata negli anni ’90, e potremmo assistere al battesimo del fuoco dell’agente. In Iron Man, Phil aveva tenuto a specificare a Tony Stark che quello non era il suo primo rodeo, come a dire che non era completamente inesperto di determinate situazioni. Adesso potremmo effettivamente assistere a quel “rodeo”, stando a quanto ha dichiarato Gregg.

“C’è qualcosa di speciale nel tornare indietro nei giorni in cui stava cominciando a fare carriera – dice l’attore in merito al suo personaggio – Ho dovuto prendere lezioni di innocenza e tornare indietro a quando era un pochino meno irascibile e stanco. È relativamente nuovo allo SHIELD ed è ossessionato da MC Hammer e si veste come lui, e questo fa arrabbiare molto Fury. I pantaloni da genio non vanno molto d’accordo con i completi Armani!”

Il film uscirà il 6 marzo 2019 in Italia ed è diretto da Anna Boden Ryan Fleck. Oltre a Brie Larson, Gemma Chan Jude Law, il cast di Captain Marvel comprende anche Clark Gregg, Samuel L. Jackson e Lee Pace, nei ruolo già noti al MCU di Phil Coulson, Nick Fury e Ronan l’Accusatore.

Boxe Capitale: il trailer del documentario di Roberto Palma

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Boxe Capitale: il trailer del documentario di Roberto Palma

Dopo il successo allo scorso RIFF (Rome Indipendent Film Festival), arriva in sala dal 20 settembre Boxe Capitale, film che ripercorre la nascita e la storia del mondo della Boxe. Il regista Roberto Palma, attraverso interviste ai protagonisti di questa disciplina – vecchie glorie e giovani talenti – ne narra la nascita e l’evoluzione, regalandoci anche una diversa visione della città di Roma. 

Nostalgia, sorrisi, rabbia, disciplina: questo e tanto altro emerge dai racconti dei protagonisti che hanno reso Roma la capitale della Boxe. “Boxe capitale” è un viaggio trasversale nel pugilato romano. Un mondo con più di cento anni di storia dove all’interno vi sono i vecchi racconti, le intramontabili leggende, la malinconia del passato, i mille personaggi, le storiche palestre, le nuove realtà delle periferie, i volti, le tensioni degli spogliatoi e il calore del pubblico romano. C’è la boxe e c’è la città di Roma.

Il film sarà proiettato in anteprima al Nuovo Cinema Aquila di Roma dal 20 settembre per poi proseguire il suo viaggio in tutta Italia. “Boxe Capitale” di Roberto Palma è prodotto da Magda Film e distribuito da Asap Cinema Network.

Ecco il trailer di Boxe Capitale

Gli Incredibili 2, recensione del film di Brad Bird

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Gli Incredibili 2, recensione del film di Brad Bird

Dopo 14 anni dal primo film, torna al cinema la famiglia Parr, Bob, Helen, Violetta, Flash e Jack Jack; sono Gli Incredibili 2 e a tutti noi sembra che non sia passato un giorno e rivedere i protagonisti del più grande cinecomic mai realizzato sul grande schermo. In effetti per loro non è passato che un minuto, visto che il film si apre esattamente dove si chiudeva il precedente, con la minaccia del Minatore a incombere sulla città e i supereroi ancora fuorilegge.

Lo spunto narrativo spinge, in una copia un po’ ingenua del primo film, i Parr a vivere sotto copertura, e quando anche l’ultimo loro aiuto, la protezione governativa, salta, allora la famiglia è davvero nei guai. Se non fosse che, se sei un supereroe, qualcuno prima o poi avrà bisogno di te e ti scoverà, e così, se 14 anni fa era Bob a inseguire i sogni di gloria, adesso è Helen che cercherà di riabilitare la fama dei supereroi. Non più il forzuto Mr. Incredible, ma Elastigirl, eroina, donna e madre, che ha un tocco più delicato, “elastico” ma sempre deciso.

Gli Incredibili 2Le donne trainano la famiglia e la salvano nel momento di difficoltà? Anche. La lettura “contemporanea” delle capacità femminili rischia di diventare semplicistica alla luce del #MeToo, soprattutto perché nel caso degli Incredibili, sarebbe soltanto parzialmente corretta. La forza di questa famiglia è sempre stata la complementarità della coppia, e così è anche nel secondo capitolo, in cui Bob e Helen, con i loro tempi e le loro esigenze, continuano a supportarsi per amore reciproco e dei tre pargoli, difficilissimi da gestire. La parità dei sessi nell’ambiente più delicato che possa esistere, la famiglia, nel rapporto con i figli, con i lavori domestici e nell’equilibrio tra dedizione e ambizione personale. Non senza contrasti ma sempre senza retorica, Bob e Helen sono un esempio di parità sana e Brad Bird si conferma un grande narratore delle dinamiche umane.

Il film inoltre approfondisce il tema del superuomo introdotto nel primo film. In questo caso Bird decide di riflettere sul fatto che il personaggio super è l’elemento che serve all’uomo comune a scaricare la responsabilità, mostrando uno spaccato sociale di quello che può rappresentare, traslato nella società odierna, una figura di potere, magari un politico. Esiste, forte e quasi disperato, il desiderio di essere protetti e di lasciarsi guidare, e spesso si fugge dal coinvolgimento personale, dal farsi carico di responsabilità anche civili che viene richiesto a ogni animale sociale.

Gli Incredibili 2Con il solito acume, Brad Bird racconta un pezzetto di contemporaneità, attraverso l’avventura di supereroi e sebbene oggi il cinema sia saturo di personaggi extra-ordinari che lottano contro il male, a differenza di 14 anni fa, Gli Incredibili della Pixar hanno più cuore e più appeal di qualsiasi altro essere superdotato che il cinema abbia offerto di recente. L’azione è perfettamente gestita, i meccanismi comici perfettamente orchestrati. Gli Incredibili 2 è un sequel prezioso sia da un punto di vista dell’intrattenimento sia perché offre con leggerezza allo spettatore attento la possibilità di riflettere sul proprio modo di stare al mondo, nel pubblico e nel privato.

Titanic torna al cinema a 20 anni dall’uscita

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Titanic torna al cinema a 20 anni dall’uscita

A 20 anni dall’uscita torna sul grande schermo Titanic, il capolavoro di James Cameron vincitore di 11 premi Oscar®. È questo l’evento speciale promosso da QMI Stardust per celebrare il compleanno del film campione d’incassi che ha tenuto col fiato sospeso il pubblico di tutto il mondo, secondo al botteghino solo ad Avatar (dello stesso Cameron) nell’intera storia del cinema.

L’avventura di Jack e Rose sul transatlantico più tragicamente noto di sempre, che ha lanciato un giovanissimo Leonardo DiCaprio nell’olimpo di Hollywood ed è valso a Kate Winslet la seconda candidatura agli Academy Awards, rivive in tutta la magia e la potenza della prima volta.

L’amore travolgente sbocciato sull’oceano, l’indimenticabile colonna sonora impreziosita dalla voce di Céline Dion e le immagini mozzafiato firmate da Cameron sono ancora oggi gli ingredienti di uno tra i film più amati di tutti i tempi, per un’esperienza cinematografica imperdibile.

Il film sarà nelle sale italiane solo per tre giorni da lunedì 8 a mercoledì 9 ottobre, distribuito da QMI Stardust.

The Batman: Matt Reeves ha finito la sceneggiatura

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The Batman: Matt Reeves ha finito la sceneggiatura

Finalmente esiste una sceneggiatura per The Batman. A confermarlo è Umberto Gonzales che su Twitter dichiara che la prima stesura della sceneggiatura del film a firma di Matt Reeves è completa.

Quando il regista prese il posto di Ben Affleck alla regia del film, mise da parte la sceneggiatura scritta da Affleck stesso con Geoff Johns e decise di ricominciare dall’inizio. Decisione saggia, se votata ad avere il pieno controllo di un progetto che ne avrebbe beneficiato in coerenza. Naturalmente, il regista ha impiegato un po’ di tempo a mettere insieme i pezzi di una nuova storia e sembra che adesso esistano effettivamente dei progressi reali in merito, almeno per quanto riguarda il report di Gonzales che deriva direttamente da una fonte alla Warner Bros.

A questo punto, con una storia solida, lo studio può procedere più speditamente, dall’ingaggio di nuovi attori alla costruzione di un piano di lavorazione dettagliato, fino alla realizzazione di concept, costumi e altri dettagli che contribuiscono alla produzione e alla nascita di un film. Questo vuol dire che la miriade di attori nominati per sostituire Ben Affleck potrebbe finalmente essere non più soltanto una voce, ma delle realistiche considerazioni da parte dello studio che, avendo la storia, può sperare di catturare l’interesse dell’attore che sceglierà.

Naturalmente non è dato certo che Affleck sia ufficialmente fuori dal ruolo e non è affatto certo, inoltre, se nel film torneranno personaggi come Deathstroke, Alfred o Gordon, tutti ruoli che avevano trovato nuovi volti in Justice League e che adesso sono in bilico esattamente come il mantello di Batman attaccato alle spalle di Ben Affleck. Non sappiamo infatti se J.K. Simmons, Jeremy Irons e Joe Manganiello torneranno ad interpretare i personaggi in cui li abbiamo già visti recitare. Probabilmente tutte le risposte sono già custodite nelle pagine che Reeves ha appena finito di scrivere.

Oscar: la categoria “miglior film popolare” dovrà aspettare

Aveva fatto un po’ discutere la scelta dell’Academy Awards di inserire una nuova categoria nella cerimonia di premiazione degli Oscar, una categoria, a quanto sembrava, destinata ai migliori film “popolari”. Che questo volesse dire ai film con il più alto incasso o a quelli più amati dal pubblico non era molto chiaro, ma adesso l’Academy fa un passo indietro e posticipa l’introduzione della detta categoria.

La scorsa settimana, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha annunciato che la nuova categoria verrà ufficializzata nei prossimi anni, a seguito delle numerose critiche ricevute per la scelta. Il comunicato ufficiale dell’organizzazione riferisce che implementare le categorie in così breve tempo crea problemi per i film già usciti e che vogliono concorrere e The Board of Governors continua a essere attivamente impegnato in discussioni e esaminerà e cercherà ulteriori imput in merito a questa categoria.

Dawn Hudson, CEO dell’Academy, ha dichiarato: “C’è stata un’ampia gamma di reazioni all’introduzione di un nuovo premio e riconosciamo la necessità di ulteriori discussioni con i nostri membri. Abbiamo apportato modifiche agli Oscar nel corso degli anni – incluso quest’anno – e continueremo ad evolvere rispettando l’incredibile retaggio degli ultimi 90 anni.”

I cambiamenti per l’edizione numero 91 degli Oscar prevedono una ristrutturazione e riduzione della durata della trasmissione televisiva a tre ore. Per onorare tutte le 24 categorie di premi, dalle sei alle otto categorie saranno presentate dal vivo, nel Dolby Theater, durante le pause pubblicitarie. I momenti salienti saranno poi trasmessi in seguito durante la trasmissione. Le categorie selezionate verranno ruotate ogni anno e l’Academy collaborerà con i produttori dello spettacolo per selezionare queste categorie.

Il Board of Governors ha inoltre votato per spostare la data della trasmissione della 92a edizione degli Oscar a domenica, 9 febbraio 2020, dal precedente annunciato il 23 febbraio. La modifica della data nella timeline non influirà sulle date di ammissibilità dei premi o sulla procedura di voto.

La novantunesima cerimonia degli Oscar si svolgerà domenica, 24 febbraio 2019, al Dolby Theatre al Hollywood & Highland Center a Hollywood e sarà trasmesso dalla tv sulla ABC Television Network.

Negli scorsi anni Sky ha trasmesso la cerimonia e anche quest’anno dovrebbe replicare la partnership per la messa in onda della cerimonia.

Horror Night: proiezione di The Conjuring 2 e anteprima di The Nun – La Vocazione del Male

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Per celebrare l’uscita di The Nun – La Vocazione del Male, arriva una terrificante iniziativa The Space Cinema, la Horror Night. Il caso vuole che siano passati 40 anni esatti dal Poltergeist di Enfield, caso di cronaca e presunta attività paranormale realmente accaduto, che tra il 1977 e il 1978 ha scosso l’intera cittadina a nord di Londra. Ad indagare sull’accaduto, allora, intervennero Ed e Lorraine Warren, celebre coppia di demonologi e ricercatori statunitensi.

A questi eventi è ispirato il secondo capitolo della serie The Conjuring: Il caso Enfield (2016), che il prossimo 19 settembre torna in tutti i cinema The Space per fare da introduzione a The Nun – La Vocazione del Male, in uscita il 20 settembre.

A partire dalle 20:00, infatti, sarà proiettato prima il film che racconta il conflitto tra la famiglia Hodgson e Valak, figura demoniaca con sembianze e abiti da suora, che sfida gli Warren e tormenta la piccola Janet Hodgson, posseduta dallo spirito di un settantaduenne morto in passato nella stessa casa.

A seguire, dalle 22:30 e in anteprima, The Nun – La Vocazione del Male, incentrato sulla figura della suora che diverrà il potente e maligno demone Valak. Lo spin-off, ambientato in Romania 20 anni prima del caso Enfield, inizia proprio con il suicidio della suora di clausura, su cui il Vaticano chiamerà ad indagare un prete, assistito da una giovane in procinto di prendere i voti.

Aspettando The Nun, i 10 personaggi horror più cattivi visti al cinema

L’anteprima è inclusa nella programmazione cui è possibile assistere con The Space Pass, l’abbonamento che consente la visione di tutti i film ed eventi in programmazione ogni giorno nei cinema The Space a soli 15,90 euro al mese. Il biglietto da acquistare è quello per lo spettacolo delle 22:30.

Per questo evento è previsto il refill dei pop-corn: chi acquista un pop Maxi potrà riempire illimitatamente il proprio cesto per tutta la durata della maratona.

Di seguito il programma della serata:

Maratona Horror – The Nun Night (evento nazionale)

  • 20:00 – The Conjuring 2: Il caso Enfield (2016) – Durata: 133’
  • 22:30 – The Nun – La Vocazione del Male (2018) – Durata 96’

Per maggiori informazioni consultare la pagina dell’evento sul sito di The Space Cinema.

Jennifer Lawrence e Dior: la storia d’amore continua

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Jennifer Lawrence e Dior: la storia d’amore continua

Bellissima e candida come una dea, Jennifer Lawrence emerge dall’acqua di una piscina sulle colline di Los Angeles nel nuovo spot Dior, brand di cui è testimonial da diversi anni, dedicato alla fragranza Joy (come il nome del personaggio interpretato nell’omonimo film di David O. Russell).

Il cortometraggio è stato diretto da Francis Lawrence, ormai ricorrente collaboratore dell’attrice: i due hanno già lavorato insieme sul set di Hunger Games e Red Sparrow.

Ad accompagnare queste suggestive immagini non poteva mancare la chicca: le inconfondibili note di “She’s a Rainbow” dei Rolling Stones, brano datato 1967 e contenuto nell’album Their Satanic Majesties Request.

Qui sotto potete dare uno sguardo allo spot:

https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=1CRihg1X89A

Io e Jen ci siamo conosciuti nel 2012. Eravamo a Santa Monica, qui a Los Angeles, e lei era in ritardo perché aveva sbagliato il luogo del nostro appuntamento“, ha raccontato il regista.

Posso dire di conoscerla bene perché abbiamo trascorso molto tempo insieme, girato quattro film…Certamente lei ha portato gioia [joy] nella mia vita, come attrice e come amica, ha reso i set molto più divertenti e il suo talento mi colpisce sempre.

Scarlet Witch diventerà finalmente un mutante anche nel MCU?

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Scarlet Witch diventerà finalmente un mutante anche nel MCU?

Il Dizionario visivo Marvel Studios potrebbe suggerire che Scarlet Witch sia, dopotutto, una mutante. Sappiamo che il personaggio interpretato da Elizabeth Olsen è stato introdotto nel MCU alla fine di Captain America: The Winter Soldier, in cui scopriamo che i suoi poteri sono derivati dagli esperimenti con lo scettro di Loki e quindi con la Gemma della Mente al suo interno. In Avengers: Age of Ultron ci viene spiegato che Wanda, come suo fratello Pietro, è un “miracolo”, un individuo sopravvissuto agli esperimenti a cui sono state attribuite capacità sovrumane. Dalla corte di Ultron, il personaggio passerà poi dalla parte dei Vendicatori, dove l’abbiamo trovata fino ad Avengers: Infintiy War

Il tempo dei miracoli

L’utilizzo della parola “miracoli” è stato necessario perché i Marvel Studios possedevano i diritti per usare i personaggi, dati i loro forti legami con i Vendicatori, ma non quelli di utilizzare la parola “mutanti”, di proprietà cinematografica della Fox. Era il 2014 e in questo modo veniva aggirato un problema di diritti di sfruttamento cinematografico importante. In quattro anni però è accaduto quello che in molti speravano ma che tutti consideravano impossibile: la Disney ha acquisito la Fox e tutte le sue proprietà cinematografiche, compresi quindi gli X-Men e i Fantastici Quattro. Questo vuol dire che adesso i Marvel Studios, in seno alla Disney, non solo possono utilizzare la parola “mutanti” ma possono anche avere accesso a tutti quei personaggi che fino a questo momento gli erano preclusi.

Il CEO della Disney, Bo Iger, ha già confermato che i nuovi eroi si uniranno al MCU e se tutto andrà come previsto, nel 2019 l’universo condiviso guadagnerà tutti i personaggi che ben conosciamo. In questo modo potrebbe nascere un nuovo canone in cui Scarlet Witch, tra le fine dei Vendicatori, potrebbe essere anche una mutante. Dal momento che non è prevista una sostituzione per Elizabeth Olsen nei panni del personaggio, è probabile che invece di raccontare dall’inizio, di nuovo, il personaggio, si decida di “correggere” quello che hanno già introdotto. Il Dizionario Visivo Marvel, come anticipato all’inizio, propone una soluzione:

“Può pure essere chiamata Scarlet Witch, ma i poteri di Wanda non derivano dall’occulto: che abbia alterato o semplicemente sbloccato qualcosa che era latente dentro di lei, la Gemma dell’Infinito nello scettro di Loki le ha conferito incredibili poteri mentali. L’interfaccia neuroelettrica di Wanda, le permette di evocare esplosioni di energia telecinetica rossa, energia che può usare per creare barriere, muovere oggetti, levitare, per comunicare e leggere pensieri e persino manipolare la mente degli altri.”

Il gene X si risveglia?

Se si legge attentamente ci si accorge che secondo le guida, la Gemma della Mente non ha attribuito poteri a chi non ne aveva, ma che potrebbe aver svegliato qualcosa che già c’era, e che potrebbe essere proprio quel gene mutante che adesso può essere nominato, introdotto e addirittura raccontato nel MCU. Non si fa ancora riferimento a una mutazione, ma la direzione sembra segnata.

Narrativamente, la scelta avrebbe perfettamente senso: se da una parte sembra logico che la Gemma della Mente abbia conferito a Wanda poteri quali telecinesi e telepatia, perché mai Pietro è diventato super-veloce? Sembra quindi molto più logico che la Gemma in questione abbia sbloccato il gene X latente nei gemelli Maximoff. 

Legalmente la questione è un po’ più complessa. Mentre la Marvel avrà presto i diritti degli X-Men, alla Disney non è concesso fare piani che coinvolgono quei personaggi e quei diritti prima che l’accordo venga finalizzato e chiuso, finalmente. Questo significa che gli X-Men non arriveranno ai Marvel Studios prima del 2021, ma anche che i Marvel Studios non possono cominciare a introdurli prima di quella data. Questo potrebbe essere solo il primo indizio su come i mutanti potrebbero essere introdotti nell’universo condiviso, visto che da subito si è palesata questa problematica; il gene X dormiente potrebbe essere effettivamente una soluzione forzata ma plausibile.

Scarlet Witch e Quicksilver, i primi mutanti del MCU

Se questa teoria dovesse essere confermata, Scarlet Witch e Quicksilver potrebbero davvero essere “riconvertiti” in mutanti ed essere i primi della loro specie ad essere apparsi nel Marvel Cinematic Universe. Non resta che aspettare.

Avengers 4: un altro attore conferma le riprese aggiuntive

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L’abbiamo lasciata su Titano, sola con un affranto Tony Stark, mentre tutti i suoi “amici” venivano ridotti in cenere, e adesso, in Avengers 4, dovrà fare finalmente i conti con “papà”. Parliamo di Nebula, trai pochissimi sopravvissuti allo schiocco di dita del Titano Pazzo in Infinity War e della sua interprete, l’attrice scozzese Karen Gillan, che ha confermato il suo ritorno, per le riprese aggiuntive, al prossimo grande film collettivo Marvel Studios.

Con una storia su Instagram, la Gillam ha spiegato che Nebula ha degli affari in sospeso con il suo paparino e questo giustifica le selvagge sveglie impostate sul suo telefono cellulare. Ecco lo screen:

Nebula è uno dei pochi personaggi ad avere un legame diretto con Thanos. Anche se il gesto del Titano ha ormai reso tutti i Vendicatori coinvolti e stimolati alla vendetta, il personaggio che abbiamo incontrato in Guardiani della Galassia ha comunque un posto in prima fila nello schieramento contro il villain. 

La Gillan aveva anche commentato la possibilità di riprendere il personaggio per un film da solista, opzione riemersa quando Kevin Feige ha discusso della possibilità di un film tutto al femminile nel Marvel Cinematic Universe. Sempre Nebula fa parte di quel pacchetto di personaggi entrati nell’occhio del ciclone a seguito del licenziamento di James Gunn dalla regia di Guardiani della Galassia Vol. 3: senza il loro “creatore cinematografico” che futuro avranno gli amatissimi personaggi? 

Avengers 4: gli artwork in HD mostrano i dettagli dei nuovi costumi

Sembra improbabile che la Marvel rinunci ai volti di Chris Pratt e compagnia, ma senza Gunn il risultato potrebbe non essere quello che i fan desiderano. Questo sarà però un interrogativo che troverà una sua risoluzione dopo Avengers 4 e dopo che si conosceranno le sorti di tutti i personaggi e soprattutto della Nebula di Karen Gillan. Riuscirà l’aliena blu, in parte “umana” e in parte macchina, a trovare la sua strada di redenzione cominciata alla fine del Vol. 2 contro la sua infanzia e il suo passato? Karen Gillan non vede l’ora di raccontarcelo!

Avengers 4 arriverà nella primavera del 2019 al cinema, è prodotto da Kevin Feige e diretto da Anthony e Joe Russo. Il film sarà il culmine della Fase 3 del MCU.

Captain Marvel: tutto quello che sappiamo del film

Captain Marvel: tutto quello che sappiamo del film

Atteso nelle sale il 6 Marzo 2019, Captain Marvel sarà il primo cinecomic dei Marvel Studios ad avere come protagonista una supereroina: Carol Danvers.

La storia del film segue le vicende di Carol, che da pilota dell’Air Force diventa uno degli eroi più potenti dell’universo quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene. Ma cosa sappiamo sul nuovo titolo Marvel? Quali segreti sono stati svelati finora dagli addetti ai lavori? Scopriamoli di seguito:

Sarà una action-comedy

Captain Marvel

Come svelato nei mesi scorsi dalla sceneggiatrice di Captain Marvel, Geneva Robertson-Dworet, il cinecomic sarà qualcosa di completamente differente rispetto a quanto visto finora nel MCU:

Captain Marvel ha una voce molto divertente, e sarà più una action comedy molto simile alla prima bozza che scrissi per il nuovo Tomb Raider….Come potrete immaginare, quel tono è sopravvissuto solo per il film dei Marvel Studios. Adoro i personaggi femminili divertenti, così come Tomb Raider è diventato più serio, mi impegnata affinché Carol fosse ancora più divertente.

La Robertson-Dworet ha poi aggiunto: “Mi è piaciuto molto scrivere su Carol Danvers perché è un personaggio tosto e cazzuto e i fumetti sono riusciti a mostrarla per com’è. Per questo è stata una gioia lavorare alla sceneggiatura”.

Porterà qualcosa di mai visto prima nel MCU

Captain Marvel Film

Sulla scia dei commenti della sceneggiatrice, anche il produttore Nat Moore si è lasciato andare con dichiarazioni piuttosto forti sul film:

Captain Marvel sarà un film di origini mai visto prima nel MCU, perché  pensiamo di esserci imbattuti in una struttura narrativa che non è quella tradizionale dove incontri il personaggio, lo vedi affrontare un problema, poi ottenere dei poteri alla fine del primo atto e successivamente imparare a conoscere quei poteri, con alla fine lo scontro con il cattivo…

Le parole di Moore sembrano sposarsi a quelle pronunciate da Kevin Feige durante le riprese, quando aveva definito il film su Carol Danvers “Unico e d’ispirazione“.

Racconterà le “origini” dell’agente Coulson

captain marvel

Captain Marvel, primo cinecomic dei Marvel Studios con protagonista una supereroina, non racconterà soltanto il passato di Nick Fury (come confermato dallo stesso Samuel L. Jackson), ma anche le “origini” dell’agente Phil Coulson, membro chiave dello S.H.I.E.L.D. e figura ricorrente nel MCU.

A svelare questo dettaglio è stato proprio l’attore che lo interpreta, Clark Gregg, durante le riprese del film a Los Angeles:

Vedremo un Phil Coulson molto più giovane, d’altronde è il nuovo arrivato allo S.H.I.E.L.D. Ricordate quando in Iron Man diceva a Tony Stark “Questo non è il mio primo rodeo”, ecco, Captain Marvel tornerà a quel momento”.

Il trailer

avengers infinity war Captain Marvel

Intervenuto durante la conferenza stampa di Ant-Man and The WaspKevin Feige ha avuto modo di parlare del prossimo film in uscita per i Marvel Studios, ovvero Captain Marvel, le cui riprese si sono svolte a Los Angeles e terminate da poco più di un mese:

Conosciamo già tutto il necessario. Ci saranno gli Skrulls e i Kree, la storia si svolge negli anni ’90, c’è Nick Fury con entrambi gli occhi e Carol Danvers. E sappiamo che il film sarà un racconto unico delle origini di Captain Marvel.

Sull’arrivo del primo trailer invece, Feige è stato più vago, dichiarando che gli studios stanno cercando di capire quale sia il momento più opportuno. Dunque dovremo aspettare ancora per dare uno sguardo al footage ufficiale del cinecomic.

I riferimenti cinematografici

Escluse le immagini dei costumi circolate in questi mesi sul web (oltre ai primi scatti ufficiali diffusi da EW), sappiamo ancora pochissimo sulle scelte stilistiche del film. Tuttavia le ultime dichiarazioni di Kevin Feige hanno fatto chiarezza sui riferimenti cinematografici del cinecomic.

Intervistato da Total Film infatti, il boss dei Marvel Studios ha dichiarato che Captain Marvel si ispirerà a molti film degli anni ’90 e l’atmosfera che bisognerà aspettarsi sarà quella di un moderno Terminator:

Ci saranno senza dubbio omaggi ai film d’azione degli anni ’90, come scene di inseguimenti d’auto e lotte in strada, questo è quello che si vedrà, prendendo spunto da pellicole come Terminator 2: Judgment Day. Sono molto fiero di quello che stiamo facendo e varrà tutta l’attesa di questi mesi.

Il ruolo “misterioso” di Jude Law

Le foto e le interviste contenute nell’ultimo numero di Entertainment Weekly hanno chiarito molte cose su Captain Marvel ci hanno dato la possibilità di dare una prima occhiata ai protagonisti impegnati sul set. Ma un mistero ancora non è riuscita a svelare: quale ruolo interpreterà Jude Law nel film? L’attore, intervistato dalla testata, ammette di non poter dire il nome del suo personaggio ma si è limitato ad affermare che sarà un uomo di fede ed un grande guerriero. Ecco le sue parole:

Sarà guidato da una credenza divina del popolo Kree. È una sorta di guerriero devoto. Indiscusso, conservatore ma anche d’ispirazione. I poteri straordinari che possiede Carol (Brie Larson), sono visti da lui come un dono e qualcosa che lei deve imparare a controllare. È una cosa che si ripete nel corso del film, l’apprendimento nel controllare le proprie emozioni e usare i propri poteri con sapienza”.

L’ipotesi più plausibile è che Law interpreterà Mar-Vell, il Captain Marvel originale, che si prenderà cura dell’inesperta Carol, ex pilota che si trova improvvisamente provvista di poteri straordinari.

Nick Fury

Come annunciato pochi giorni dopo l’inizio delle riprese del film, il personaggio di Nick Fury tornerà in azione sempre interpretato da Samuel L. Jackson, di cui vedremo ovviamente la versione “ringiovanita” di almeno venticinque anni.

L’attore ha rilasciato qualche interessante dichiarazione sul capo dello S.H.I.E.L.D. riportata da Entertainment Weekly:

Quando ho letto lo script, e lo leggo ancora pensando al Nick Fury di oggi, mi è venuto da dire ‘non farebbe mai questo’. Poi ci penso e mi dico ‘oh, ancora non si trova a quel punto della sua vita’. Il Nick Fury che incontriamo in questo film è una sorta di burocrate, ma in una maniera interessante. Non è diventato schiavo del cinismo che normalmente si potrebbe vedere in lui. Rispetta le persone sopra di lui” ha dichiarato l’attore.

La scena sul pianeta Torfa

Come svelato dal servizio esclusivo di EW dedicato a Captain Marvel, la supereroina interpretata da Brie Larson guiderà la missione dello Starforce insieme agli alieni Kree. E a quanto pare la scena verrà mostrata all’inizio del film.

La descrizione fa riferimento a una delle immagini pubblicate dalla rivista dove vediamo Carol Danvers con l’uniforme verde al fianco di quattro militanti Kree (tra cui Korath, già apparso in Guardiani della Galassia Vol.1), mentre il “set” dell’azione è il pianeta Torfa.

Le cose però, come descrive EW che era presente durante le riprese, non andranno secondo le previsioni per Danvers e la sua squadra, offuscati dalla nebbia e incapaci di comunicare fra di loro. La Starforce è in cerca di una spia scomparsa e sarà Carol la prima a entrare in scena appena ottenuto il via libera dal personaggio misterioso di Jude Law.

I personaggi

Oltre alla protagonista Carol Danvers, interpretata da Brie Larson, molti altri personaggi faranno la loro comparsa nel cinecomic (tra cui alcuni volti noti ai fan dell’universo cinematografico Marvel).

Attesi i “ritorni” di Nick Fury e Phil Coulson per quanto riguarda la sezione S.H.I.E.L.D., mentre Ronan l’Accusatore e Korath (già introdotti in Guardiani della Galassia Vol.1) saranno protagonisti insieme all’eroina durante la sua permanenza nello spazio.

Si è ipotizzato che Talos, uno dei villain del film e alieno Skrull, prenderà le sembianze umane di un infiltrato nello S.H.I.E.L.D. e avrà il volto di Ben Mendelsohn, mentre daranno il loro contributo anche la migliore amica di Carol, Maria Rambeau e Minn-Erva, capo dello Starforce prima dell’arrivo dell’eroina.

Brie Larson era indecisa se accettare o meno il ruolo

Grazie a EW che ha dedicato la cover al film ed uno speciale all’interno dell’ultimo numero, si è venuti a conoscenza che la protagonista Brie Larson aveva inizialmente rifiutato il ruolo dell’eroina Carol Danvers:

Non mi ero mai immaginata nei panni di un supereroe, soprattutto perché mi piace restare nell’anonimato. Preferisco i piccoli ruoli perché mi permettono di scomparire all’interno dei personaggi e ho sempre pensato che se fossi diventata troppo famosa la cosa mi avrebbe in qualche modo limitata” ha detto l’attrice. Ovviamente poi le cose sono andate diversamente ed averla conquistata fu la scrittura del suo personaggio all’interno della sceneggiatura.”.

L’attrice ha poi continuato: “Mi appassiona molto di questo film il fatto che si tratti di un mix perfetto fra divertimento ed emotività. Non ci siamo limitati, quando c’è bisogno di divertirsi ci si diverte, ma quando si sente il bisogno di diventare emotivamente profondo lo diventa, e in maniera realistica. In questo modo sono stata in grado di portare in questo ruolo alcune di quelle stesse cose che ho portato nelle mie precedenti parti drammatiche. La cosa mi rende particolarmente orgogliosa perché penso davvero che questo sarà quello che farà la differenza, differenziando questo film da tutti gli altri film di supereroi che conosciamo.”

Venom: ecco perché il film con Tom Hardy sarà un successo

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Venom: ecco perché il film con Tom Hardy sarà un successo

Il prossimo 4 ottobre arriverà al cinema Venom, il film diretto da Ruben Fleischer e con protagonista Tom Hardy che porterà sullo schermo il personaggio Marvel creato da Todd McFarlane.

Il film si preannuncia violento e decisamente poco adatto ai bambini, come dimostra il sito degli AMC Theaters che ufficializza il rating PG-13, ovvero il divieto ai minori di 13 anni negli Stati Uniti. Sempre lo stesso sito ci informa che Venom durerà 112 minuti. Tuttavia la MPAA, associazione americana che si occupa della censura, non ha ancora ufficialmente detto la sua sul film per cui questa classificazione non è ancora ufficiale.

Quello che si può dire con certezza è che il film è attesissimo dai fan del personaggio ma soprattutto dagli esercenti che potrebbero avere una spinta economica importantissima per il prossimo autunno, viste le previsioni di incasso del film che potrebbe spazzare via addirittura le cifre di Gravity di Alfonso Cuaron, film che detiene il record di stagione. Le previsioni infatti sono rosee, tanto che il film potrebbe infrangere tutti i record per questo periodo dell’anno al box office casalingo, proiettandosi per un importante incasso in tutto il mondo.

Stando alle cifre ipotizzate da Deadline, Venom potrebbe raccogliere, soltanto nel fine settimana di apertura, trai 60 e i 70 milioni di dollari, abbattendo i 55.7 milioni in apertura incassati da Gravity.

La previsione non sorprende affatto. Il film è stato annunciato nella sorpresa generale, il casting di Tom Hardy ha fatto all’inizio storcere il naso, visto che l’attore inglese era già legato a un altro personaggio del fumetti, della DC per di più, Bane. Inoltre il film è slegato dallo Spider-Man di Tom Holland, in condivisione tra Marvel Studios e Sony. Insomma, sulla carta, per i fan, il film è rischiosissimo, eppure il primo trailer e le prima immagini hanno dimostrato che si tratta di un’operazione molto originale e che se si sceglie un protagonista di talento, non importa cosa questo attore abbia fatto prima.

Venom, recensione del film con Tom Hardy

A impreziosire il film, inoltre, ci sarà una colonna sonora di tutto rispetto, che vede coinvolto anche Eminem che per l’occasione ha realizzato il suo nuovo singolo, Let The Devil In, di cui si può ascoltare un’anteprima nello spot a seguire.

https://www.youtube.com/watch?v=MpCQIPy2kCw

Tom Hardy, Michelle Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee, Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di Venom, diretto da Ruben Fleischer e in sala dal 4 ottobre 2018.

Titans, foto: ecco Jason Todd e Dick Grayson

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Titans, foto: ecco Jason Todd e Dick Grayson

La DC Entertainmet ha diffuso le nuove foto promozionali di Jason Todd e Dick Grayson di Titans e la data ufficiale del debutto della serie sulla piattaforma americano DC Universe.

Titans 

Titans è la serie tv prodotta dalla DC Entertainmet e  creata da Akiva Goldsman, Geoff Johns, e Greg Berlanti.  La serie vede protagonista Brenton Thwaites come Dick Grayson / Robin, leader dei Titans.

Titans vede come produttori esecutivi Akiva Goldsman, Geoff Johns, Greg Berlanti e Sarah Schechter. 

In Titans protagonisti sonon Brenton Thwaites nei panni di Richard “Dick” Grayson / Robin, Anna Diop come Koriand’r / Starfire, Teagan Croft nei panni di Rachel Roth / Raven e Ryan Potter nei panni di Garfield “Gar” Logan / Beast Boy.  Nei ruoli ricorrenti ci sono Alan Ritchson nei panni di Hank Hall / Hawk, Minka Kelly as Dawn Granger / Dove, Lindsey Gort nei panni di Amy Rohrbach e Bruno Bichir as Niles Caulder / Chief.

Nella serie tv Dick Grayson emerge dall’ombra per diventare il leader di una band senza paura di nuovi eroi, tra cui Starfire, Raven e molti altri. I fan possono aspettarsi che Titans sia una serie d’avventura a tinte drammatiche che esploreranno e celebreranno uno dei più famosi gruppi di fumetti di sempre.

La prima stagione Titans debutterà nel 2018 sul nuovo servizio digitale per la DC Universe, gestito da Warner Bros. Digital Networks.

Anna Foglietta: “La censura di Instagram? Un fatto gravissimo”

Anna Foglietta: “La censura di Instagram? Un fatto gravissimo”

L’attrice, Anna Foglietta, che ha presentato la scorsa settimana il film “Un Giorno Qualunque” al Festival di Venezia nella sezione Orizzanti, ci racconta il suo personaggio e il suo rapporto con i social network.

Antonio (Giampiero De Concilio) ha diciassette anni e un sogno: essere un calciatore in una grande squadra. Vive in una piccola cittadina di una provincia campana, una terra in cui cavarsela non è sempre così facile.

A rendere ancora più complessa la situazione c’è la bellissima Miriam (Anna Foglietta), una madre dolce ma fortemente problematica che lui ama più di ogni altra persona al mondo. Carlo, il padre di Antonio, li ha abbandonati quando lui era molto piccolo e Miriam è ossessionata dall’idea di ricostruire la famiglia.

Per fortuna c’è il calcio e, soprattutto, ci sono gli amici: Stefano Caccialepre, centravanti della squadra, e Peppe Lambiase, fantasista dalla battuta sempre pronta, perditempo per vocazione e con il fiuto per cacciarsi sempre nei guai. All’improvviso la vita sembra regalare ad Antonio e Miriam una vera occasione: un talent scout, Michele Astarita, sta cercando delle giovani promesse da portare nella Primavera del Parma Calcio e, quando vede giocare Antonio in campo, è una vera rivelazione. Ma ogni sogno ha un prezzo molto alto.

Recentemente vittima di censura da parte del social network Instagram l’attrice si è difesa dichiarando: “Prima di essere un’attrice sono una cittadina, onesta, per cui credo di potermi permettere di giudicare chi mi governa. Sono presidente di una Onlus (Every Child Is My Child), che si occupa dei diritti dei minori, soprattutto nelle zone di guerra come la Syria, la questione della nave Diciotti era una questione che mi riguardava da vicino.” 

I migliori action movie da vedere degli ultimi dieci anni

Se le azioni parlano più delle parole, allora forse gli action movie sono i capolavori di cui abbiamo bisogno. I film d’azione possono essere un’ispirazione per la vita reale, ma sono anche, prima di tutto cinema di intrattenimento. Ecco 10 dei migliori action movie da vedere degli ultimi dieci anni. 

Iron Man – 2008

Si riesce a malapena a credere che Iron Man sia uscito 10 anni fa. Il prologo dell’universo Marvel ha sconvolto il pubblico con la sua pura imponenza e ha dato il via a un franchise che avrebbe messo in scena 20 film d’azione nel decennio successivo. La gente ama questi film per l’azione e i personaggi simpatici. Iron Man ha riavviato la carriera di attore di Robert Downey Jr. e ha mostrato un lato inedito della grande star Gwyneth Paltrow in un’avventura esplosiva.

Taken – La Vendetta – 2008

“Ti troverò, ti ucciderò.” Liam Neeson è stato nominato agli Oscar per Schindler’s List ma a questo punto della sua ricca carriera, i film d’azione sono il contesto in cui riesce meglio ad esprimersi. Taken è il film che sostanzialmente ha riavviato il genere dei film di rapimento e ha dato a molti americani qualcosa su cui riflettere prima di viaggiare all’estero. Con un incasso di oltre 226 milioni di dollari al botteghino, Taken ricorda agli spettatori quanto si è disposti ad andare oltre le regole per la propria famiglia.

The Hurt Locker – 2008

Vincitore del premio come miglior film agli Academy Awards, questo film segue una squadra di soldati americani nella guerra in Iraq. Grintoso e oscuro, è stato girato in Medio Oriente, cosa che aggiunge realismo del film. Come personaggio principale, Jeremy Renner semina bombe e anche nei nostri cuori. Con una sequenza da cecchino fantastica alla fine, The Hurt Locker è un film che tiene lo spettatore sul bordo della poltrona, come la maggior parte dei film di guerra, e vicino a una scatola di fazzoletti. La regista del film, Kathryn Bigelow, è diventata la prima donna a vincere l’Oscar per il miglior regia e il film è diventato il primo diretto da una donna a vincere il premio come miglior film.

I Mercenari – 2010

Con un cast come questo, I Mercenari è l’omaggio perfetto ai film d’azione degli anni ’80 e ’90. Con personaggi del calibro di Sylvester Stallone, Jet Li, Steve Austin, Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger, Mickey Rourke e altri, questo film è stato creato per il pubblico giovane e vecchio. Pensato originariamente per essere un film unico, la pellicola ha ispirato due sequel con un quarto film in arrivo.

13 Assassins – 2010

Le sequenze di combattimento in 13 Assassins sono incredibili. Con un cast e una sceneggiatura tutto giapponese, la storia segue 12 samurai e un cacciatore che vengono ingaggiati per abbattere un nuovo leader. Prima che arrivino a lui, devono passare attraverso centinaia di suoi leali soldati. I film di arti marziali ben eseguiti ci ricordano spesso che l’azione è arte e 13 Assassins non fa eccezione. Con combattimenti con la spada, corpo a corpo, esplosivi, puzzle e altro, il film è pieno zeppo della pura e semplice meraviglia che ci fa amare i film d’azione.

Fast and Furious 7 – 2015

Canto del cigno di Paul Walker, questo film incarna il franchise e preme il pedale del gas perpendicolare al terreno. Il film riporta tutto il cast originale, tra cui Michelle Rodriguez, Dwayne Johnson, Vin Diesel e Kurt Russell. Il film presenta una scena di addio a Paul Walker, un vero tributo all’amata star del franchise. Un impressionante elenco di veicoli e acrobazie action che includono una macchina caduta da un aereo, un autobus che scende da una scogliera e una rapina dimostrano che quasi tutto è possibile con le auto giuste. La serie gode ancora di ottima salute.

Creed – 2015

Mentre Rocky VI non ha soddisfatto a pieno il pubblico, Creed ci ha dato il massimo. Sylvester Stallone è tornato nei panni di Rocky, e sta allenando il figlio del suo vecchio avversario, Adonis, interpretato da Michael B. Jordan. Rocky fa fronte all’invecchiamento mentre Adonis è alle prese con ciò che significa essere il figlio di Apollo Creed. Emblematico del nostro tempo, Creed è un esempio straziante di lotta millenaria con l’identità e il raggiungimento della maggiore età mentre la nuova generazione lotta per passare il testimone. Le sequenze di allenamento sono lì, l’azione è lì, la colonna sonora, la storia d’amore, e tutto il resto del pubblico ha amato lo splendore del Rocky originale. 

Edge of Tomorrow – 2010

Una lista dei migliori film d’azione sarebbe completa senza Tom Cruise? In poche parole, Edge of Tomorrow è Armageddon  che incontra Il Giorno della Marmotta. Tom Cruise interpreta un soldato che si sveglia lo stesso giorno ogni volta che muore. Presto, apprende che gli alieni contro cui la Terra sta combattendo hanno la stessa abilità. Giorno dopo giorno, Cruise impara di più sul combattimento, gli alieni e se stesso. L’unico film d’azione che non è un reboot o parte di un franchise in questa lista, mentre un sequel è in lavorazione.

Il Cavaliere Oscuro – 2008

È strano guardarci indietro e ricordare che Il Cavaliere Oscuro e Iron Man sono usciti a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro. La trilogia di Nolan sembra un esempio irraggiungibile di film di genere, action e cinecomic. Che sia la regia di Nolan, l’uso rivoluzionario nel film delle telecamere IMAX o le prestazioni di Heath Ledger, chiunque può rimanere abbagliato dal film. La pellicola ha ispirato il movimento di rinnovamento di Hollywood, spinta che non si è ancora esaurita. Il film ha anche un peso mitologico in quanto la performance di Ledger non è solo iconica, ma anche purtroppo l’ultima. È raro che un sequel sia migliore del suo predecessore.

Mad Max: Fury Road – 2015

Quando si tratta di film d’azione, il pubblico vuole tutto. Tom Hardy e Charlize Theron sono l’unico duo con cui chiunque vorrebbe mai girare quando l’America diventa un gigantesco deserto. Mad Max: Fury Road non offre solo tutto, ma lo fa in modo impeccabile. Distopia, un inseguimento in macchina di 45 minuti, battaglia, guerra, rapimento, rapina, fuga di prigionieri, criminali malati, tradimento, vendetta, trionfo; Fury Road lascia poche caselle deselezionate. Una confezione che pochi film del suo genere possono o addirittura vogliono realizzare. Mentre la rappresentazione che il film offre del futuro è triste, la sua qualità è impeccabile, tecnologicamente e socialmente. 

Christopher Nolan sull’adeguamento della tecnologia domestica alla visione del regista

Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson si stanno facendo promotori di un’iniziativa che dovrebbe portare i supporti audiovisivi casalinghi, le tv per capirci, a diventare viewer friendly, ovvero facilmente programmabili e settabili da ogni utente per avere la possibilità di guardare, anche a casa, un film nella stessa maniera, con la stessa qualità visiva e fotografica immaginata e voluta dal regista nel momento della realizzazione del film stesso.

Che cos’è il motion smoothing

Facciamo un passo indietro: anche se in casa abbiamo un apparecchio grande, magari costoso e full optional, può risultare difficile impostarlo in modo che i film meticolosamente girati e con determinati colori ed effetti fotografici ricercati si vedano così come sono stati pensati piuttosto che come una soap opera del sabato mattina. In genere, la maggior parte degli apparecchi dispone di funzioni come il “motion smoothing” e varie impostazioni di “miglioramento” del colore attivate in automatico, senza un modo semplice e intuitivo per impostare il setting dell’immagine in modo da visualizzare film e programmi televisivi nel modo in cui sono stati pensati da chi li ha realizzati.

Per chiarire il concetto di motion smoothing, si tratta di quel procedimento digitale che “inserisce” fotogrammi falsi-riempitivi in una ripresa allo scopo di ammorbidire l’immagine e eliminare l’affatto di sfocatura sul movimento.

Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson contro il motion smoothing

Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson, tra i registi contemporanei più attenti alla fruizione del loro cinema secondo la loro specifica visione, hanno parlato con i produttori di TV della UHD Alliance in merito alla standardizzazione di una “modalità di riferimento” che visualizzerebbe film e spettacoli in un modo più accurato secondo l’intento creativo di chi li ha realizzati. Slashfilm ha condiviso un comunicato che la Directors Guild of America ha diffuso in merito alle modalità che questa standardizzazione tecnica debba prevedere, tramite sondaggio.

Molti di voi hanno visto il proprio lavoro apparire sugli schermi televisivi diversamente rispetto al modo in cui lo avevano effettivamente realizzato – si legge nella lettera – I televisori moderni hanno straordinarie capacità tecniche ed è importante sfruttare queste nuove tecnologie per garantire che lo spettatore domestico veda il nostro lavoro nella maniera più vicina possibile alle nostre intenzioni creative originali“.

Secondo quanto riferito, i produttori di TV sono aperti all’idea di realizzare i propri prodotti in base alle esigenze dei registi, ma per farlo devono, appunto, conoscere queste esigenze. Il sondaggio include domande come “Quanto è importante per te avere un modo semplice per impostare la tv domestica in modo tale che i colori e l’immagine siano uguali alla resa al cinema?” E “Ti aspetti una ‘modalità di riferimento’ che possa essere universale su tutti i prodotti tv?”.

Il sondaggio promosso dalla DGA

Nolan e Anderson non sono i primi registi a fare campagna contro il motion smoothing; Reed Morano ha promosso una petizione qualche anno fa con l’obiettivo di fermare la pratica come impostazione predefinita sui televisori. “È giusto avere un movimento fluido tra le opzioni nelle impostazioni delle immagini su televisori ad alta definizione, perché in realtà è un ottimo modo per guardare gli sport – ha scritto – Ma per tutto il resto in TV non va bene e fa apparire tutto come fosse una soap opera. Se ti interessa l’integrità artistica delle immagini che guardi e apprezzi la cinematografia e un’esperienza cinematografica, allora dovresti firmare questa petizione.”

Più recentemente, James Gunn, Christopher McQuarrie e Rian Johnson sono stati schietti sulla questione. “Vuoi che i film sembrino una diarrea liquida, va bene – ha dichiarato il regista di Star Wars: Gli Ultimi Jedi l’anno scorso – Ma dovrebbe essere una scelta che fai, non un vincolo dello strumento a cui devono sottostare tutti i fan”.

Non c’è alcuna garanzia che questa particolare campagna funzionerà ed è difficile immaginare una singola modalità standardizzata perfetta per ogni TV e per ogni film. Ma è incoraggiante sapere che i produttori di TV sono disposti ad ascoltare i registi sulla questione, e già eliminare il motion smoothing come impostazione di default potrebbe essere un passo avanti.

Il grande cinema a casa: la questione Netflix

cannes netflixLa questione, che sembra lontana o comunque riguardante il pubblico americano, sembra estremamente attuale da noi all’indomani della polemica che gli esercenti e i distributori italiani hanno rivolto alla Mostra del Cinema di Venezia che ha selezionato in Concorso (e poi premiato) titoli distribuiti da Netflix, film che avranno una distribuzione su grande schermo ma che saranno prevalentemente visti su pc e televisori, in casa, appunto.

La possibilità degli apparecchi domestici di riprodurre la visione che il regista ha realizzato nella produzione del film, perfezionerebbe anche il senso di grandi film, come il Roma di Alfonso Cuaron, Leone d’Oro a Venezia 75, distribuiti sulla piattaforma di streaming e quindi visti in casa.

Henry Cavill sarà ancora Superman? Ecco i PRO e i CONTRO

Henry Cavill sarà ancora Superman? Ecco i PRO e i CONTRO

La notizia diffusa ieri dal The Hollywood Reporter che anticipava l’uscita di Henry Cavill dal DC Universe, e quindi il ruolo di Superman lasciato vacante, ha scosso le fondamenta del fan del DCEU.

Ma mentre il prestigioso giornale specifica che si tratta soltanto di una voce, senza segnalare una motivazione a tale decisione e senza rivelare la fonte certa, si attendono conferme ufficiali e si inizia a ragionare sulle eventuali possibilità che questo scenario apre sul futuro della Warner Bros. (e dell’attore stesso).

Di seguito le nostre considerazioni sul perché Cavill dovrebbe – o non dovrebbe – lasciare il personaggio:

Non dovrebbe lasciare – Ama profondamente il personaggio

Da quando Zack Snyder l’ha scelto per vestire il regale costume blu e rosso di Superman in Man of Steel, Henry Cavill si è sempre mostrato dedito al lavoro, leggendo qualsiasi fonte originale e ogni fumetto, e ha più volte manifestato il suo amore incondizionato verso il personaggio e le sue storie.

Durante la promozione di Mission Impossibile: Fallout, intervistato da Collider, l’attore aveva confessato che erano in corso delle discussioni dietro le quinte con la Warner Bros: “Il mio più grande desiderio è realizzare un sequel diretto di Man of Steel perché c’è tutta una serie di storie di Superman che voglio raccontare e non vedo l’ora che arrivi l’opportunità per farlo“.

E se questo non bastasse, Cavill ha perfino chiamato il suo cane Kal, il nome kryptoniano di Superman…

Dovrebbe lasciare – Avrebbe una maggiore libertà contrattuale

Mission impossible: Fallout

La vicenda scatenatasi intorno ai baffi di Henry Cavill rimossi digitalmente durante i reshoot di Justice League a causa della concomitanza con le riprese di Mission Impossible Fallout dovrebbe darci un’idea delle difficoltà che si presentano nella carriera di un attore così richiesto e spesso impegnato in grandi produzioni ad alto budget.

Da Man of Steel Cavill è legato alla Warner Bros. da un contratto che avrebbe previsto, dopo Justice League, un’altra apparizione nell’universo DC (che si trattasse del cameo in Shazam! o di Man of Steel 2 non è del tutto chiaro); accordo che ora sembra più precario che mai. Nel frattempo però l’attore ha già firmato con Netflix per la serie tv basata su The Witcher, e in molti lo danno come favorito per la corsa al prossimo film su James Bond.

Non dovrebbe lasciare – Il “sogno” di Man of Steel 2

Man of Steel 2

Lo scorso giugno il podcast di Mario-Francisco Robles aveva lasciato trapelare alcune indiscrezioni circa l’annuncio, da parte di DC e Warner Bros., sul sequel di Man of Steel, il film che ha inaugurato il DC Extended Universe e uscito in sala nel 2013.

Come spiegato da Robles allora, l’azienda avrebbe voluto addirittura portare Henry Cavill al San Diego Comic-Con che si è tenuto a fine Luglio, ipotesi che non si è mai concretizzata (come l’annuncio del suo cameo in Shazam!).

Tuttavia a rincarare la dose di aspettative ci ha pensato proprio l’attore pubblicando video che lo ritraeva durante una dura sessione di allenamento in palestra, per alcuni un indizio di un ritorno alla forma ottimale per indossare di nuovo il costume di Superman.

A questi rumor vanno aggiunti anche i commenti di Christopher McQuarrie, il regista di Mission Impossible: Fallout con cui Cavill ha lavorato di recente, che ha commentato così le voci sul sequel e su un suo presunto coinvolgimento: “Per quanto riguarda la notizia, posso solo dire che nessuno mi ha ancora chiesto di dirigere il film, tuttavia sanno dove trovarmi. E mai dire mai…“.

Dovrebbe lasciare – Il nuovo piano editoriale della DC Film

dceu

Secondo quanto riportato nelle ultime ore in merito all’addio di Henry Cavill, dietro questo dietrofront dell’attore ci sarebbe l’intenzione – da parte della Warner Bros. – di concentrarsi su progetti paralleli su personaggi “secondari”. Il primo dei quali sarebbe il film di Supergirl, origin story ambientata durante l’infanzia di Kal-El, e per il quale è necessaria la presenza di un interprete di Clark Kent molto, ma molto più giovane dell’attore inglese.

Che dopo il flop di Justice League l’azienda volesse ripensare i propri piani editoriali era evidente, e tolti gli standalone su Aquaman e Flash e il secondo capitolo di Wonder Woman, i progetti futuri sono pellicole più piccole, con budget ridotti, come The Joker Origins e Gotham City Sirens. Ecco perché, alla luce dei fatti, l’addio di Cavill appare oggi inevitabile: il volto della DC Films sta cambiando.

Non dovrebbe lasciare – Il potenziale inespresso della Trinità

SLa Trinità DC formata da Superman, Batman e Wonder Woman ha debuttato sul grande schermo in Batman v Superman: Dawn of Justice, come risultato di un piano narrativo studiato da Zack Snyder per l’universo condiviso. Ora che il regista è stato tagliato fuori e le sue idee sembrano naufragate, cosa ne sarà dell’iconica triade di supereroi?

La sensazione è che il suo enorme potenziale non sia stato del tutto espresso e che abbia ancora qualcosa da dire. Inoltre i tre attori, Cavill, Affleck e Gadot, hanno dimostrato una chimica non indifferente e visualmente funzionavano come nessun altro prima negli adattamenti di fumetti DC. Sarebbe bello vederli di nuovo in azione al meglio delle loro possibilità in un altro film…

Dovrebbe lasciare – Un nuovo Superman

Se le voci verranno confermate e Henry Cavill appenderà definitivamente il costume di Superman al chiodo, per la Warner Bros. potrebbe manifestarsi l’opportunità di riavviare (come già accaduto con Batman e altri supereroi) le sorti del personaggio al cinema. Magari partendo proprio dal film di Supergirl, dove sarà necessario un Kal giovane? Ora che il progetto di Snyder sul figlio di Krypton non esiste più, perché non rilanciare la figura di Superman dalle sue origini?

Lucca Comics & Games: Ospiti, appuntamenti culturali, grandi partner

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Dopo cinque settimane dall’apertura della prevendita e a più di un mese e mezzo dall’inizio di Lucca Comics & Games 2018, sono più di 36.000 i biglietti venduti. Sale dunque l’attesa per l’edizione del 52º anno, che si svolgerà dal 31 ottobre al 4 novembre prossimi. E sale anche la curiosità per il “ Level Up ”, lo speciale abbonamento di cinque giorni che permette un’esperienza potenziata: aree relax, colazioni e aperitivi con gli ospiti, welcome kit e accesso prioritario ai padiglioni sono alcune tra le possibilità offerte a 500 visitatori.

Lucca Comics & Games: Ospiti, appuntamenti culturali, grandi partner

Sono già circa 12.000 i fan che, a oggi, hanno scaricato dal nostro sito il loro poster personalizzato firmato da LRNZ. Il progetto del fumettista Lorenzo Ceccotti, ideato e realizzato assieme a Lucca Comics & Games e Studio Kmzero, ha già stabilito un piccolo record: 12.000 poster differenti per un’unica edizione di un evento, un poster collettivo creato dalla nostra COMMUNITY , esperimento mai tentato prima nel mondo.

Ma l’esperimento continua: Lorenzo Ceccotti per tutto agosto ha raccolto i suggerimenti del popolo di Lucca e ha proseguito nel disegnare componenti aggiuntive da inserire nel software che genera automaticamente gli infiniti multipli del poster 2018. E continuerà a farlo fino all’inizio della manifestazione: un poster unico e collettivo, pensato dall’uomo e disegnato da un software, accresciuto e migliorato dal pubblico, e che continuerà a trasformarsi fino al 31 ottobre. Inoltre, tra pochi giorni e a grandissima richiesta, il pubblico scoprirà come poter ottenere una seconda versione personalizzata del poster.

3 (tre) artisti x 3 (tre) grandi scuole mondiali x 3 (tre) mostre imperdibili

Dagli infiniti multipli del poster, alle infinite incarnazioni dell’arte del fumetto, che a Lucca si manifesta con l’arrivo dei grandi ospiti. Neal Adams è una delle matite più leggendarie al mondo, avendo disegnato molti dei principali supereroi americani, da Lanterna Verde agli Avengers agli X-Men, ed essendo uno dei fautori della loro maturazione in chiave contemporanea (basti pensare alla svolta dal Batman pop anni Sessanta a quello che diventerà il Cavaliere Oscuro attuale). A lui sarà dedicata una bellissima retrospettiva a Palazzo Ducale. Dagli Stati Uniti passiamo alla Francia: Benjamin Lacombe è uno dei principali esponenti dell’illustrazione francese moderna: graphic novelist e disegnatore, è autore di “Cerise Griotte”, che nel 2007 il Time ha incluso tra i 10 migliori libri per l’infanzia. Anche a Lacombe sarà dedicata una mostra dal 13 ottobre a Palazzo Ducale. Cresce intanto l’attesa per Leiji Matsumoto; aspettando l’arrivo dal Giappone del papà di “Capitan Harlock”, ecco altre due novità: sempre a Palazzo Ducale, sempre dal 13 ottobre, al sensei sarà dedicata un’imperdibile esposizione, nella quale si potranno mirare 40 dei suoi originali scelti per i suoi fan italiani, tra cui alcuni realizzati di recente appositamente in occasione della sua visita a Lucca Comics & Games. Inoltre, parte nelle prossime ore un sondaggio tramite la nostra pagina Facebook: chiediamo ai fan quali personaggi vorrebbero veder disegnati dal sensei tra quelli nati dalla sua fantasia. Il maestro li disegnerà il 2 novembre, in un suggestivo spettacolo con accompagnamento musicale dal vivo a tema, nella cornice del Teatro del Giglio, il teatro di Giacomo Puccini.

Alla SCOPERTA della nona arte in America, Europa, Oriente: i tre maggiori “continenti” del fumetto saranno dunque magnificamente rappresentati a Lucca, in una delle edizioni più ricche di sempre per gli amanti della nona arte e dell’illustrazione. Oltre a questi tre ospiti, ricordiamo anche alcuni tra quelli già annunciati, cui seguiranno moltissimi altri: Arthur Adams , Charles Forsman , Victoria Jamieson dagli Stati Uniti; Sara Colaone , l’autore del poster LRNZ , Dave McKean , Jérémie Moreau dal Vecchio Continente; Li Kunwu dalla Cina; Mikio Ikemoto e Junji Itō, dal Giappone.

Neal Adams è un fumettista, artista, editore e produttore americano.

Ha lavorato a fumetti leggendari come “Batman”, “X-men”, “Green Lantern/Green Arrow”, “Avengers”, “Deadman” e molti altri. Le sue storie sono apparse in recenti film di “Batman”, “X-men” e i suoi personaggi, tra cui Ra’s Al Ghul, ManBat, Merlyn, Havok e Sauron sono apparsi nelle serie di “Batman”, “Gotham” e “Arrow”, nel film “X-men”, e in alcuni videogiochi. Quest’anno Neal ha ripreso due serie: “Deadman”, a cui aveva lavorato anni fa, che verrà adattata in una serie di crossover “Batman/Deadman”, e “Armor”, già pubblicata in precedenza. Inoltre realizzerà varie copertine per le maggiori case produttrici di fumetti. Nel 2018 è stata realizzata una linea di giocattoli da collezione di alta qualità del suo personaggio Bucky O’Hare, disponibile in America. Benjamin Lacombe è un autore e illustratore francese nato a Parigi nel 1982. Nel 2001 è entrato alla École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi dove ha completato la sua formazione artistica. Durante gli studi, ha lavorato in campo pubblicitario e nell’animazione. Successivamente, all’età di 19 anni, ha pubblicato la sua prima graphic novel e di seguito numerosi altri libri illustrati. Il progetto finale del suo percorso di studi, “Cerise Griotte”, completamente scritto e illustrato da lui, è stato pubblicato in Francia e negli Stati Uniti e nel 2007 è stato incluso dal Time nella classifica dei 10 migliori libri per l’infanzia. Da allora Benjamin Lacombe ha scritto e illustrato numerosissimi libri, tradotti e pubblicati in tutto il mondo ed espone regolarmente i suoi lavori nelle gallerie di tutto il mondo. Benjamin vive e lavora a Parigi.

Leiji Matsumoto (pseudonimo di Akira Matsumoto) ha debuttato nel 1954 ancora liceale, vincendo a un concorso il primo premio per il suo lavoro “Le avventure di un’ape” (Mitsubachi no Bouken).

Inizia a lavorare sugli Shojusha Manga, pubblicati su riviste femminili con i quali attira l’attenzione del grande pubblico. Passa in seguito a serie per ragazzi, specializzandosi in quelle di fantascienza che lo hanno reso celebre, caratterizzate dal suo tratto più attento alle suggestioni che al realismo. Tra i suoi capolavori vanno segnalati i pluripremiati “Otoko Oidon”, “Galaxy Express 999”, “La corazzata Yamato”. Nel 1979 esce la versione anime di “Galaxy Express 999” (campione d’incassi di quell’anno al botteghino). Ma il sensei è conosciuto e apprezzato nel mondo, soprattutto in Italia e Francia oltre che in Giappone, per la saga di “Capitan Harlock”. Ha ricevuto tutti i principali premi e onorificenze nel mondo, tra cui la Purple Medal of Honour in Giappone e l’Ordre des Arts et des Lettres in Francia). Tra le sue varie attività odierne, è professore di Contenuti Multimediali alla Takarazuka University e visiting professor alla Sangro University di Kyoto.

Grandi brand, ospiti e spettacolo: ecco 5 (cinque) “prime volte”

A Lucca Comics & Games ogni partner porta la propria fantasia, la propria storia, il proprio prestigio per creare assieme a noi un evento che è molto più di una normale fiera. Tutte queste peculiarità sono benvenute, anche all’insegna del RISPETTO per la dimensione monumentale della città. Il Family Palace di Lucca Comics & games si arricchisce di una presenza importante: per la prima volta nella storia della nostra manifestazione, arriva Mattel , da sempre protagonista a livello internazionale del mondo del giocattolo e dell’intrattenimento per i più piccoli. Lo spazio sarà interamente dedicato a Mecard, il nuovo brand che unisce veicoli, action figures, giochi di carte e battaglie mozzafiato. Mecard arriva per la prima volta in una manifestazione pubblica in Italia a Lucca. Sarà una tappa imperdibile per tutti i visitatori del Real Collegio.

Per la prima volta a Lucca e per la prima volta giocabile in Italia, “Kingdom Hearts III” sarà uno tra i videogiochi più giocati: il terzo capitolo, in uscita il 29 gennaio 2019 per Xbox One e PlayStation®4, sarà protagonista a Villa Bottini (e non solo). I visitatori e appassionati dei mondi di “Kingdom Hearts” avranno a disposizione 2 demo giocabili in cui potranno affrontare il boss Titano della Roccia del film “Hercules” (Walt Disney Animation Studios) e scoprire il mondo dei giocattoli di “Toy Story”, il classico Disney-Pixar, insieme ai mitici Woody e Buzz. Ci saranno numerose attività dentro e fuori dalla location, tra cui una fantastica opportunità fotografica con una Keyblade gigante all’ingresso di Villa Bottini, in pieno centro storico lucchese.

Il traguardo dei primi 30 anni di Star Comics non è stato un punto di arrivo, bensì di partenza, per consolidare lo status di “stella” italiana del fumetto. E visto che la casa del fumetto per antonomasia è Lucca, l’editore ha deciso di diventare parte integrante e inscindibile del tessuto della città occupando un’intera piazza. È per questo motivo che, dall’edizione 2018 di Lucca Comics & Games, gli appassionati non dovranno più cercare lo stand Star Comics, né un semplice padiglione dedicato: per la prima volta la “stella” brillerà su Piazza Star Comics , in piazza San Giovanni, un luogo in cui esplorare tutto l’universo proposto dall’editore e incontrare i suoi grandi ospiti: oltre al già annunciato Junji Ito, arriveranno anche Trevor Hairsine , Jean David Morvan e Ronan Toulhoat.

Feltrinelli Comics sbarca per la prima volta a Lucca Comics & Games e lo fa in grande stile

Un ampio stand, novità editoriali e autori come Tito Faraci, Sio, Silvia Ziche, Daniele Fabbri e Stefano Antonucci, Paolo Castaldi, Fumettibrutti, Lo Stato Sociale e Luca Genovese, Roberto Recchioni, Giacomo Bevilacqua, Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso. Feltrinelli Comics festeggerà il suo debutto con il Feltrinelli Comics Show realizzato in collaborazione con Lucca Comics & Games, un imperdibile show (ad accesso gratuito per i possessori di biglietto e braccialetto del festival) presentato da Claudio Di Biagio che si terrà mercoledì 31 ottobre sera al Teatro del Giglio, dove si esibiranno, tra gli altri, Sio, Daniele Fabbri e Lo Stato Sociale con una performance musicale dal vivo!

Lo Stato Sociale è la storia di un’amicizia tra “ cinque ragazzi bolognesi che fanno canzonette”, come si definiscono ironicamente Albi, Bebo, Lodo, Carota e Checco. Dopo i primi EP “Welfare Pop” e “Amore ai tempi dell’IKEA”, nel 2012 arrivano il primo album, “Turisti della democrazia”, e il tour con più di 200 date in tutta Italia. Nel 2014 esce il secondo album “L’Italia peggiore” a cui seguono un tour estivo e alcune date nelle principali capitali europee. Nel giugno 2016 pubblicano il loro primo romanzo “Il movimento è fermo” (Rizzoli), che esaurisce 5 ristampe e caratterizza la band come collettivo dalle diverse forme espressive. Nel 2017 esce “Amore, lavoro e altri miti da sfatare” e i ragazzi si esibiscono per la prima volta al Mediolanum Forum di Assago. In seguito, la band attraversa tutta l’Italia con un tour che registra circa 60mila presenze. A fine anno esce il singolo “Socialismo tropicale”, che anticipa il nuovo progetto discografico “Primati”, la prima raccolta della band impreziosita da quattro brani inediti. Nel 2018 partecipano al 68° Festival di Sanremo con il brano “Una vita in vacanza” che riscuote grande successo di pubblico e critica piazzandosi al secondo posto nella competizione e vincendo il premio della sala stampa “Lucio Dalla”. “Una vita in vacanza” diviene il singolo più venduto in Italia per due settimane consecutive e ottiene il disco d’oro FIMI in meno di tre settimane. Ad aprile Lo Stato Sociale torna a esibirsi di fronte al proprio pubblico, partendo per un “Erasmus musicale” per i principali club spagnoli. Il tour estivo Italiano porterà i “regaz” a suonare nelle più importanti rassegne musicali del nostro Paese. Lo Stato Sociale ha inoltre partecipato per tre volte al concerto del primo Maggio in Piazza San Giovanni a conferma del suo legame con determinati valori. Nell’ultima edizione Lodo ha condotto il concerto con Ambra Angiolini. Lo Stato Sociale è autore della colonna sonora della nuova serie Fox “Romolo + Giuly; la guerra mondiale italiana” con il suo brano Il Paese dell’Amore. Sarà la prima volta assoluta a Lucca anche per Audible, società Amazon leader nel segmento audiolibri, podcast e serie originali, distribuiti tramite app, come già annunciato ad agosto. E oltre al live reading di Francesco Pannofino al Teatro del Giglio, di cui sveleremo nei prossimi giorni ulteriori dettagli, seguiranno altri due importanti momenti, in cui le voci di Alessandro Parise e Vittorio Guerrieri permetteranno allo spettatore di immergersi nei suggestivi mondi di Arrakis, il pianeta di “Dune”, e di Ambra, ricordo e mèta da raggiungere.

“Dune” – Arrakis è il pianeta più inospitale della galassia

Una landa di sabbia e rocce popolata da mostri striscianti e sferzata da tempeste devastanti. Ma sulla sua superficie cresce il melange, la sostanza che dà agli uomini la facoltà di aprire i propri orizzonti mentali, conoscere il futuro, acquisire le capacità per manovrare le immense astronavi che garantiscono gli scambi tra i mondi e la sopravvivenza stessa dell’Impero. Sul saggio Duca Leto, della famiglia Atreides, ricade la scelta dell’Imperatore per la successione ai crudeli Harkonnen al governo dell’ambito pianeta. È la fine dei fragili equilibri di potere su cui si reggeva l’ordine dell’Impero, l’inizio di uno scontro cosmico tra forze straordinarie, popoli magici e misteriosi, intelligenze sconosciute e insondabili.

“Nove principi di Ambra” – Ambra è il mondo perfetto, l’universo dal quale tutti gli altri sono stati generati. Luogo celestiale e al contempo demoniaco, Ambra si trova adesso nel mezzo dello scontro tra le forze del bene e del male. Pur coesistendo con tutti gli altri mondi, Ambra può divenire una mèta irraggiungibile, niente più che il ricordo di un sogno per chi ne è stato allontanato: Corwin, Signore d’Ambra, si risveglia in un ospedale della Terra, confuso e privo di certezze sulle proprie origini e sulla propria identità. Chi lo ha separato dalla sua casa, relegandolo in quel lontano esilio? Qual è la vera natura di Ambra? A cosa ambiscono i prìncipi e le principesse che lottano per raggiungere il trono più desiderato tra quelli su cui si possa sedere negli universi conosciuti? Mentre oscure forze del male avanzano, terribili armate al comando dei Principi delle Tenebre, Corwin inizierà un viaggio fantastico ed eroico, verso la riconquista del proprio mondo e della propria eredità. Le sorti di Ambra non sono mai state così incerte e da esse può dipendere il destino di tutti gli universi.

Il sogno autoriale tra self-publishing e crowdfunding: 2 (due) storie di narrativa fantasy

Lucca è la terra in cui il sogno autoriale può diventare realtà, ed è anche l’evento in cui queste realtà vengono celebrate all’insegna della GRATITUDINE : da parte del pubblico, che attende di incontrare i propri autori preferiti, e da parte degli autori stessi, che senza il pubblico non potrebbero continuare a creare mondi con cui farci sognare. In questa edizione, ci sono due storie in cui il legame tra autore e pubblico è inscindibile. Michael J. Sullivan è l’autore della saga “The Riyria Revelations”, oggi tradotta in 14 lingue in tutto il mondo, ma che ha mosso i primi passi attraverso il self-publishing, cui l’autore ha fatto ricorso per realizzare il suo sogno. “The Necronomicon Gamebook” è invece un’avventura in perfetto stile librogame basata sulle storie di H. P. Lovecraft: crowdfunding internazionale legato a questo progetto sarà lanciato proprio da Lucca.

Michael J. Sullivan è uno scrittore americano di epic fantasy e fantascienza, diventato famoso grazie a “The Riyria Revelations”, serie tradotta in 14 lingue. È stato nominato “l’autore più noto nel settore del self-publishing”. Se Sullivan aveva scritto una saga di sei romanzi, Orbit decideva di ripubblicarli in tre volumi. Theft of Srwords (2011) comprende The Crown Conspiracy (2008) e Avempartha (2009); Rise of Empire (2011) comprende Nyphron Rising (2009) e The Emerald Storm (2010) e Heir of Novron(2012) comprende Wintertide (2010) e Percepliquis (2012). Ciascun romanzo della serie ha una sua storia, anche se fanno tutti parte di una storia più grande aventi i medesimi protagonisti. Negli anni successivi Sullivan ha scritto tre prequel per The Riyria Revelations, The Riyria Chronicles (The Crown Tower, 2013; The Rose and the Thorn, 2013; The Death of Dulgath, 2015) ambientati 12 anni prima rispetto alla saga precedente, il romanzo di fantascienza Hollow World (2014), diversi racconti e iniziato con Age of Myth (2016) la saga fantasy The First Empire, ambientata 3.000 anni nel passato del mondo di Riyria.

“The Necronomicon Gamebook” è un’avventura letteraria a bivi sulla scia dei classici librigame, attraverso cui si potranno vivere in prima persona gli orrori narrati da H.P. Lovecraft nel ciclo di Cthulhu. Si giocherà con dado e penna, percorrendo le vie di Innsmouth fino ad arrivare al cospetto dei Grandi Antichi per provare a respingerli utilizzando le pagine del libro maledetto. Non un semplice compito, visto che la follia rischierà di travolgervi a ogni passo. Il progetto, sviluppato dall’agenzia creativa padovana Gomma, in collaborazione con Scuola Internazionale di Comics di Padova e scritto da Valentino Sergi, mantiene assoluta fedeltà al testo originale. L’opera sarà arricchita dalle illustrazioni di Alberto Dal Lago, copertinista ufficiale della nuova edizione della serie “Lupo Solitario” di Joe Dever, e di Jacopo Schiavo, talento grafico in forze a Wahtari Studio.

“The Necronomicon Gamebook” sarà presentato al Festival in presenza degli autori e avviato il crowdfunding internazionale sulla piattaforma Eppela. Allo stesso tempo, nel padiglione Carducci, presso lo stand Tambù (una nuova start up italiana che permette agli autori di produrre i propri giochi), in Self Area e nei corner Lucca Comics & Games, accanto al merchandising ufficiale, sarà già possibile acquistare il volume “The Necronomicon Gamebook – Dagon”, un appassionante volume auto conclusivo che rappresenta un preludio ai fatti narrati in “The Necronomicon Gamebook” e che intreccia i percorsi narrativi di 3 celebri racconti del solitario di Providence: “Dagon”, “Il rituale” e “Il segugio”.

Anteprime + ospiti + grandi partner: ecco la formula dell’area movie

Ecco le prime notizie dalla sezione movie di Lucca Comics & Games che, da otto anni all’insegna dell’ INCLUSIONE dei mondi e delle storie più attuali, porta al nostro pubblico il meglio del cinema e delle serie tv legate ai mondi del fumetto e del videogioco. E a proposito di cinema e serie tv, il 2018 segna un ritorno in grande, grandissimo stile. Quest’anno Sky sarà infatti presente a Lucca Comics & Games in qualità di Official Broadcast Tv e con numerose attività che permetteranno ai visitatori di conoscere da vicino il meglio dei propri contenuti, con ampio spazio dedicato alle serie tv più attese della stagione.

Per gli appassionati delle serie tv anni 1990-2000, arriva un attore che scatenerà l’entusiasmo dei fan di “Buffy” e “Criminal Minds”: stiamo parlando di Nicholas Brendon , amato dal pubblico delle due popolarissime serie nei panni di Xander Harris e Kevin Lynch. Nicholas Brendon è un attore e scrittore americano. È conosciuto per il ruolo di Xander Harris nella serie televisiva “Buffy l’ammazzavampiri” (1997–2003) e Kevin Lynch in “Criminal Minds” (2007–2014). È anche un autore best seller del New York Times per il fumetto sulla decima stagione di “Buffy l’ammazzavampiri”. Infine, Stardust.it torna a Lucca con uno stand pieno dei gadget più ambiti della manifestazione. Non mancheranno le interviste ai talent dell’area Movie e non solo. Quest’anno anche uno spazio per gli aggiornamenti Stardust Live che sveleranno tutto sull’evento.

Pulp Fiction: dieci cose che non sai sul film

Pulp Fiction: dieci cose che non sai sul film

Pulp Fiction è dei film cult di Quentin Tarantino, anzi, dell’intera storia del cinema. Scritto e diretto dal regista americano nel 1994, vinse (nello stesso anno) la Palma d’oro al Festival di Cannes e un Oscar alla Miglior Sceneggiatura Originale agli Oscar del 1995.

Pulp Fiction: streaming Italia

Pulp Fiction  streaming, è visibile in sia in lingua originale che sub ita, sulla piattaforma Chili. Ma cosa non sapete del film? Ecco dieci curiosità su Pulp Fiction e dove vederlo in streaming in Italia.

Pulp Fiction: curiosità

1 – Tarantino ha scritto il copione ad Amsterdam in un hotel e in una caffetteria chiamata Betty Boop. Tarantino è rimasto lì per diversi mesi e quando se ne andò scordò di saldare il conto, di 150 dollari, a un video noleggio. Durante il film ci sono evidenti riferimenti a usi e costumi olandesi, come la scena del royal with cheese o come il riferimento, fatto da Mia e Vincent, ad un hashish bar chiamato Cobra (situato a pochi metri dalla casa di Anna Frank).

2 -Pulp Fiction è costato 8 milioni di dollari. Cinque di questi erano destinati al pagamento dello stipendio degli attori e delle attrici che avevano partecipato al film. Dopo l’uscita nei cinema di tutto il mondo, il film ha incassato più di 200 milioni di dollari al box office.

Il cast di Pulp Fiction

pulp fiction

3 – Pulp Fiction e la scelta di Bruce Willis. Bruce Willis è stata l’ultima scelta per il personaggio di Butch, un boxer fallito. In origine, il ruolo era stato scritto per Sylvester Stallone, Matt Dillon o Mickey Rourke, salvo poi arrivare a scegliere Willis. Oltre al fatto di aver lavorato al film per soli 18 giorni, Willis è protagonista di diverse scene chiave del film. La macchina che il suo personaggio guida è una Honda Civic, la stessa che appare anche nei successivi Jackie Brown e Kill Bill vol. 2.

4 – Pulp Fiction ha rilanciato John Travolta. In ombra ormai da alcuni anni, Pulp Fiction ha fatto in modo di risollevare la carriera cinematografica di Travolta. Per calarsi meglio nel personaggio di Vincent Vega, Travolta consulto un amico ex eroinomane di Tarantino. Questi, suggerì a Travolta di ubriacarsi di Tequila e galleggiare in una vasca piena di acqua bollente, per farsi venire un’idea di come si percepisce l’effetto della droga. Il personaggio di Vega era stato scritto appositamente per Michael Madsen e, guarda il caso, Vincent Vega è il fratello di Vic Vega, il Mr. Blonde de Le Iene interpretato proprio da Madsen.

5 – Pulp Fiction consacrò Uma Thurman, ma lei non era convinta di fare il film. Il ruolo di Mia Wallace era richiestissimo e, tra le attrici che hanno proposto la loro candidatura, c’erano i nomi di Isabella Rossellini, Meg Ryan, Halle Berry e Michelle Pfeiffer. La scelta cadde su Uma Thurman, ai tempi molto giovane e non molto conosciuta. Tarantino la voleva così tanto nel film che la convinse al telefono, recitandole una parte di copione. In una scena tagliata del film, Vincent dice a Mia che sognava di essere picchiato da Emma Peel, del duo Avengers. Qualche anno dopo, la Thurman interpreterà davvero quel ruolo.

Pulp Fiction: colonna sonora

pulp fiction

6 – Pulp Fiction e You can never tell di Chuck Berry. Questa canzone fa parte della colonna sonora del film e ha reso la sequenza del ballo una delle famose e ricordate nella storia del cinema. Il ballo al Jack Rabbit Slims fu copiato, movimento per movimento, dalla danza che si trova in 8 1/2 di Federico Fellini (1963), che vedeva protagonisti Barbara Steele e Mario Pisu.

7 – Pulp Fiction e una colonna sonora ricercata. Tarantino è famoso per la sua sterminata cultura, anche musicale. Ecco, che la soundtrack di Pulp Fiction arriva dalla selezione di brani provenienti da un vastissimo repertorio. I brani che compongono la colonna sonora sono di diverso genere: dalla musica surf al rock, dal funk al blues. I brani sono di diversi artisti, tra i quali spiccano i nomi di Kool & the Gang, Dick Dale e Al Green. All’interno della colonna sonora, era prevista anche My Sharona dei The Knack, ma i diritti del brano erano già stati acquistati dalla produzione di Giovani, carini e disoccupati di Ben Stiller.

Le migliori frasi di Pulp Fiction

8 – Pulp Fiction e le sue indimenticabili frasi. Il film di Tarantino è un costituito da un insieme di frasi che sono diventate, con il tempo, indimenticabili, sia per appassionati e che non. Tra queste, non ci si può dimenticare di “Ma i giorni in cui dimentico sono finiti, stanno per cominciare i giorni in cui ricordo”, “Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito” oppure “Fabienne, quell’orologio apparteneva a mio padre: hai idea di quante ne ha passate per farmi avere quell’orologio? Non ho tempo per i dettagli, ma ne ha passate un sacco. Ora, tutte queste stronzate le puoi anche bruciare, ma ti ho espressamente raccomandato di non dimenticarti di quel cazzo di orologio!”.

9 – Pulp Fiction ed Ezechiele 25:17. La prima parte del passaggio biblico non è reale. Dalla seconda parte in poi, quello che viene detto proviene davvero da Ezechiele 25:17. <<Il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te>>. La citazione, nel complesso, proviene da un film di arti marziali di serie b del 1976, un certo Karate Kiba.

  • Mi chiamo Jerda e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda. (Jules);
  • Hamburger, dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica. (Jules);
  • Ma i giorni in cui dimentico sono finiti, stanno per cominciare i giorni in cui ricordo. (Ringo)
  • Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito. (Mia)
  • Non odi tutto questo? […] I silenzi che mettono a disagio. Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci più a nostro agio? […] È solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale: quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace. (Mia)

Fonti: IMDb

Dog Days: recensione del film con Nina Dobrev

Amanti dei cani a raccolta, esce nelle sale il 13 settembre Dog Days, un nuovo film per famiglie interamente dedicato ai nostri amici a quattro zampe. In quel di Hollywood si susseguono le vicende di diversi personaggi, ognuno dei quali intreccerà

un rapporto particolare con cani molto speciali. Dalla presentatrice col cuore spezzato Elizabeth (Nina Dobrev) alla barista Tara (Vanessa Hudgens) passando per il ragazzo delle consegne Tyler (Finn Wolfhard). Personaggi in cerca di amore che si troveranno tra loro grazie all’aiuto dei pelosi quadrupedi.

Dog Days non è un film pretenzioso, non grida certo alla spettacolarità. Non ci sono colpi di scena, e il lieto fine è prevedibilmente dietro l’angolo.

Sembra un discorso difensivo, ma è necessario fare certi preamboli per non incappare nelle facili critiche e nelle conclusioni affrettate. Perché troppo spesso si tende a pensare che il cinema debba necessariamente dimostrare qualcosa, foriero di messaggi più o meno aulici, che magari possano anche aprire le porte dei vari Festival in giro per il mondo.

Ma quando si ama il Cinema, quello con la “C” maiuscola, lo si ama nella sua interezza, apprezzandone le sfumature più sottili o anche, al contrario, gli aspetti più leggeri. Perché – per dirla a la’ Calvino – Leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto.

Così Dog Days diventa una leggera storia d’amore verso i nostri amici a quattro zampe, che però non rubano più di tanto la scena alla loro controparte umana, ma servono da “appoggio” per riparare cuori e animi più o meno guasti.

Diretto da Ken Marino (attore diventato regista) e sceneggiato da sua moglie Erica Oyama, Dog Days è una commedia corale che non esagera mai, non umanizza i suoi animali rendendoli demenziali (come molto cinema del genere ci ha dato a vedere), e non rincorre spietatamente l’emotività dello spettatore in attesa dei lacrimoni (Io & Marley vi dice qualcosa?).

Per questo suo essere un puro intrattenimento per famiglie, Dog Days vince il confronto con mèlo patetici che sfruttano la corrente animalista per fare audience.

Aspettando The Nun, i 10 personaggi horror più cattivi visti al cinema

Arriverà nelle sale il prossimo 20 settembre The Nun – La Vocazione del Male (qui il trailer), spin-off del franchise di The Conjuring – Il caso Enfield diretto da Corin Hardy e prodotto da James Wan e Peter Safran.

Protagonista è proprio il demone del film uscito nel 2016, che nel 1952 – in Romania – assume le sembianze di sorella Valak, mentre il Vaticano indaga sulle cause misteriose che hanno portato al suicidio di una suora nel monastero di Carta. In attesa di vederlo sul grande schermo, ripercorriamo la storia del genere horror, sfogliando la lista dei dieci personaggi più cattivi del cinema:

Hannibal Lecter

Personaggio immaginario creato dallo scrittore Thomas Harris, Hannibal Lecter è il villain iconico a cui hanno dato voce e corpo alcuni dei migliori attori in circolazione: dall’indimenticabile Anthony Hopkins ne Il silenzio degli innocenti a Gaspard Ulliel in Hannibal Lecter – Le origini del male, arrivando fino a Mads Mikkelsen nella serie televisiva Hannibal.

Nei romanzi, Lecter viene presentato come un serial killer ossessionato dall’antropofagia, caratteristica che gli ha fatto attribuire il soprannome di Hannibal the cannibal. È inoltre un medico psichiatra e uno dei criminologi più esperti a cui sono state indiziate nove vittime certe. Il cinema lo ha visto protagonista nella trilogia Il Silenzio degli Innocenti, Hannibal e Red Dragon.

Xenomorfo

Tutti lo conoscono come la creatura di Alien: stiamo parlando ovviamente dello xenomorfo protagonista del franchise sci-fi iniziato da Ridley Scott nel 1979, specie immaginaria extraterrestre, la macchina di morte perfetta ma estremamente ostile nei confronti del genere umano.

Il design terrificante, studiato insieme all’artista svizzero Hans Ruedi Giger, e le sequenze indimenticabili dei film lo rendono ancora oggi uno dei personaggi più inquietanti della storia del cinema.

Chucky la bambola assassina

Creato da Don Mancini per il film La bambola assassina del 1988, Chucky è un personaggio fittizio: un giocattolo per bambini che accoglie lo spirito del serial killer Charles Lee Ray rendendo quindi la bambola uno strumento di morte.

Grazie a un rito voodoo infatti, l’assassino è riuscito a trasferire la sua anima all’interno di una bambola di pezza che compie al posto suo tutti i crimini. E sono principalmente tre le frasi usate: “Ciao, sono Chucky, e fino alla fine tuo amico sarò!“, “Ti va di giocare?“, “Mi piace essere abbracciato“. Qualcosa che i fan dei sette film realizzati ricordano bene…

Dracula

Ispiratosi alla figura storica di Vlad III Principe di Valacchia, nel 1897 Bram Stoker creò il personaggio iconico del conte Dracula divenuto poi protagonista di numerosi adattamenti cinematografici, tra cui ricordiamo ovviamente il capolavoro di Francis Ford Coppola con Gary Oldman.

Il nobile della Transilvania si rivela essere in realtà un terribile vampiro che si nutre del sangue dei suoi ospiti, bloccati all’interno dell’imponente residenza. Insieme alla creature di Frankenstein e al Lupo Mannaro, Dracula è uno dei primi protagonisti del cinema horror, ma i cinefili lo ricorderanno più come Nosferatu.

IT

Entità misteriosa tornata in vita dopo un letargo di ventisette anni, IT assume la forma del pagliaccio Pennywise quando incontra il piccolo Georgie Denbrough mentre tenta di recuperare la sua barchetta di carta da un canale di scolo. Il resto è storia…

Creato da Stephen King, il personaggio diventa protagonista della miniserie in due puntate andata in onda nel 1990 e successivamente del primo adattamento cinematografico diretto da Andy Muschietti e uscito nelle sale lo scorso anno. Ad interpretare la nuova versione del pagliaccio è Bill Skarsgard, dopo l’iconica performance di Tim Curry nei panni di Pennywise il pagliaccio ballerino.

Pazuzu

Demone protagonista della saga letteraria e cinematografica de L’esorcista, Pazuzu è uno spirito maligno che si impossessa della giovane Regan MacNeil nel primo film diretto da William Friedkin dopo che padre Lankester Merrin aveva rinvenuto la sua statua nel sito archeologico di Ninive (l’attuale Iraq).

Nel secondo film invece il demone diventa alleato diretto di Satana perseguitando le persone e infestando la Terra come spirito locusta.  Di recente l’abbiamo rivisto sulle scene della serie televisiva The Exorcist, sequel della saga, dove Pazuzu torna per perseguitare Regan e la sua nuova famiglia.

Freddy Krueger

Frederick Charles “Freddy” Krueger è l’antagonista principale della saga horror Nightmare, assassino seriale e incubo delle sue vittime. Caratteristico è il suo aspetto: raccapriccianti ustioni gli ricoprono il viso, mentre le mani sono ricoperte da un guanto da lui fabbricato con lame fissate alle estremità delle dita.

Nel primo film del franchise, Dal profondo della notte, Freddy inizia come folle omicida a Springwood riuscendo ad avere la meglio sui cittadini che intendevano sconfiggerlo; nel secondo film invece, La rivincita, il mostro si impossessa del corpo di un ragazzo e torna a mietere vittime. L’ultimo reboot del personaggio, datato 2010, ce lo mostra come un pedofilo, più freddo e meno ironico dell’originale, e se possibile ancora più spietato e viscido di quanto lo fosse in passato.

Norman Bates

Prima protagonista dei romanzi di Robert Bloch e poi del capolavoro di Alfred Hitchcock Psycho (interpretato da Anthony Perkins), Norman Bates è il primo serial killer della storia del cinema e per questo il più iconico. Dal 2013 va in onda anche una serie tv, Bates Motel, che ne racconta le origini e la gioventù.

Vittima di abusi psicologici e sessuali da parte della madre durante l’infanzia, Bates cresce in uno stato di assoluta dipendenza dalla genitrice. Di fatto, come mostrato da Hitchcock in Psycho, il ragazzo indossa costumi femminili a lei appartenuti per uccidere le sue vittime salvo poi tornare in se stesso una volta compiuto il crimine ed eliminare ogni traccia evidente della colpevolezza della madre.

Saw

Anche conosciuto con il nome di Jigsaw o Jonathan Kramer, Saw è il protagonista della saga horror sull’Enigmista creata da James Wan e Leigh Whannell.

Assassino seriale e malato terminale di cancro, è solito “sfidare” le proprie vittime, prima di ucciderle, in un gioco di sopravvivenza scegliendo fra tutte quelle persone che hanno dimostrato disprezzo verso la propria vita. Da cosa deriva il soprannome di “Jigsaw“? Semplicemente dal modo in cui i media descrivevano la sua pratica di tagliare pezzi di carne delle vittime a forma di tasselli di puzzle, simbolo del loro mancato istinto di sopravvivenza.

Michael Myers

Il “Signore della morte” protagonista della saga di Halloween sta per tornare sul grande schermo nel film diretto da David Gordon Green, presentato con successo al Festival di Toronto dove è stato accolto con applausi e approvazione da parte della critica.

Parliamo ovviamente di Michael Myers, l’uomo senza volto ma sempre coperto da maschere, creato da John Carpenter e Debra Hill dandogli il nome del distributore europeo del secondo lungometraggio del regista, Distretto 13 – Le brigate della morte. Indimenticabile e inconfondibile la sua divisa: tuta blu da meccanico, stivali neri, e una nuova maschera per ogni capitolo del franchise. Tuttavia sotto questa protezione non si cela alcun mostro con evidenti segni di brutalità, ma soltanto un individuo dotato di forza sovraumana e istinti omicidi quando va in cerca delle sue prede.

Quest’anno il personaggio sarà protagonista del sequel di Halloween – La notte delle streghe, dove rivedremo Laurie Strode (interpretata ancora da Jamie Lee Curtis) confrontarsi con la sua nemesi quarant’anni dopo la sua prima follia omicida nella notte dei morti viventi.

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