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Avengers 4: un altro attore conferma le riprese aggiuntive

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L’abbiamo lasciata su Titano, sola con un affranto Tony Stark, mentre tutti i suoi “amici” venivano ridotti in cenere, e adesso, in Avengers 4, dovrà fare finalmente i conti con “papà”. Parliamo di Nebula, trai pochissimi sopravvissuti allo schiocco di dita del Titano Pazzo in Infinity War e della sua interprete, l’attrice scozzese Karen Gillan, che ha confermato il suo ritorno, per le riprese aggiuntive, al prossimo grande film collettivo Marvel Studios.

Con una storia su Instagram, la Gillam ha spiegato che Nebula ha degli affari in sospeso con il suo paparino e questo giustifica le selvagge sveglie impostate sul suo telefono cellulare. Ecco lo screen:

Nebula è uno dei pochi personaggi ad avere un legame diretto con Thanos. Anche se il gesto del Titano ha ormai reso tutti i Vendicatori coinvolti e stimolati alla vendetta, il personaggio che abbiamo incontrato in Guardiani della Galassia ha comunque un posto in prima fila nello schieramento contro il villain. 

La Gillan aveva anche commentato la possibilità di riprendere il personaggio per un film da solista, opzione riemersa quando Kevin Feige ha discusso della possibilità di un film tutto al femminile nel Marvel Cinematic Universe. Sempre Nebula fa parte di quel pacchetto di personaggi entrati nell’occhio del ciclone a seguito del licenziamento di James Gunn dalla regia di Guardiani della Galassia Vol. 3: senza il loro “creatore cinematografico” che futuro avranno gli amatissimi personaggi? 

Avengers 4: gli artwork in HD mostrano i dettagli dei nuovi costumi

Sembra improbabile che la Marvel rinunci ai volti di Chris Pratt e compagnia, ma senza Gunn il risultato potrebbe non essere quello che i fan desiderano. Questo sarà però un interrogativo che troverà una sua risoluzione dopo Avengers 4 e dopo che si conosceranno le sorti di tutti i personaggi e soprattutto della Nebula di Karen Gillan. Riuscirà l’aliena blu, in parte “umana” e in parte macchina, a trovare la sua strada di redenzione cominciata alla fine del Vol. 2 contro la sua infanzia e il suo passato? Karen Gillan non vede l’ora di raccontarcelo!

Avengers 4 arriverà nella primavera del 2019 al cinema, è prodotto da Kevin Feige e diretto da Anthony e Joe Russo. Il film sarà il culmine della Fase 3 del MCU.

Captain Marvel: tutto quello che sappiamo del film

Captain Marvel: tutto quello che sappiamo del film

Atteso nelle sale il 6 Marzo 2019, Captain Marvel sarà il primo cinecomic dei Marvel Studios ad avere come protagonista una supereroina: Carol Danvers.

La storia del film segue le vicende di Carol, che da pilota dell’Air Force diventa uno degli eroi più potenti dell’universo quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene. Ma cosa sappiamo sul nuovo titolo Marvel? Quali segreti sono stati svelati finora dagli addetti ai lavori? Scopriamoli di seguito:

Sarà una action-comedy

Captain Marvel

Come svelato nei mesi scorsi dalla sceneggiatrice di Captain Marvel, Geneva Robertson-Dworet, il cinecomic sarà qualcosa di completamente differente rispetto a quanto visto finora nel MCU:

Captain Marvel ha una voce molto divertente, e sarà più una action comedy molto simile alla prima bozza che scrissi per il nuovo Tomb Raider….Come potrete immaginare, quel tono è sopravvissuto solo per il film dei Marvel Studios. Adoro i personaggi femminili divertenti, così come Tomb Raider è diventato più serio, mi impegnata affinché Carol fosse ancora più divertente.

La Robertson-Dworet ha poi aggiunto: “Mi è piaciuto molto scrivere su Carol Danvers perché è un personaggio tosto e cazzuto e i fumetti sono riusciti a mostrarla per com’è. Per questo è stata una gioia lavorare alla sceneggiatura”.

Porterà qualcosa di mai visto prima nel MCU

Captain Marvel Film

Sulla scia dei commenti della sceneggiatrice, anche il produttore Nat Moore si è lasciato andare con dichiarazioni piuttosto forti sul film:

Captain Marvel sarà un film di origini mai visto prima nel MCU, perché  pensiamo di esserci imbattuti in una struttura narrativa che non è quella tradizionale dove incontri il personaggio, lo vedi affrontare un problema, poi ottenere dei poteri alla fine del primo atto e successivamente imparare a conoscere quei poteri, con alla fine lo scontro con il cattivo…

Le parole di Moore sembrano sposarsi a quelle pronunciate da Kevin Feige durante le riprese, quando aveva definito il film su Carol Danvers “Unico e d’ispirazione“.

Racconterà le “origini” dell’agente Coulson

captain marvel

Captain Marvel, primo cinecomic dei Marvel Studios con protagonista una supereroina, non racconterà soltanto il passato di Nick Fury (come confermato dallo stesso Samuel L. Jackson), ma anche le “origini” dell’agente Phil Coulson, membro chiave dello S.H.I.E.L.D. e figura ricorrente nel MCU.

A svelare questo dettaglio è stato proprio l’attore che lo interpreta, Clark Gregg, durante le riprese del film a Los Angeles:

Vedremo un Phil Coulson molto più giovane, d’altronde è il nuovo arrivato allo S.H.I.E.L.D. Ricordate quando in Iron Man diceva a Tony Stark “Questo non è il mio primo rodeo”, ecco, Captain Marvel tornerà a quel momento”.

Il trailer

avengers infinity war Captain Marvel

Intervenuto durante la conferenza stampa di Ant-Man and The WaspKevin Feige ha avuto modo di parlare del prossimo film in uscita per i Marvel Studios, ovvero Captain Marvel, le cui riprese si sono svolte a Los Angeles e terminate da poco più di un mese:

Conosciamo già tutto il necessario. Ci saranno gli Skrulls e i Kree, la storia si svolge negli anni ’90, c’è Nick Fury con entrambi gli occhi e Carol Danvers. E sappiamo che il film sarà un racconto unico delle origini di Captain Marvel.

Sull’arrivo del primo trailer invece, Feige è stato più vago, dichiarando che gli studios stanno cercando di capire quale sia il momento più opportuno. Dunque dovremo aspettare ancora per dare uno sguardo al footage ufficiale del cinecomic.

I riferimenti cinematografici

Escluse le immagini dei costumi circolate in questi mesi sul web (oltre ai primi scatti ufficiali diffusi da EW), sappiamo ancora pochissimo sulle scelte stilistiche del film. Tuttavia le ultime dichiarazioni di Kevin Feige hanno fatto chiarezza sui riferimenti cinematografici del cinecomic.

Intervistato da Total Film infatti, il boss dei Marvel Studios ha dichiarato che Captain Marvel si ispirerà a molti film degli anni ’90 e l’atmosfera che bisognerà aspettarsi sarà quella di un moderno Terminator:

Ci saranno senza dubbio omaggi ai film d’azione degli anni ’90, come scene di inseguimenti d’auto e lotte in strada, questo è quello che si vedrà, prendendo spunto da pellicole come Terminator 2: Judgment Day. Sono molto fiero di quello che stiamo facendo e varrà tutta l’attesa di questi mesi.

Il ruolo “misterioso” di Jude Law

Le foto e le interviste contenute nell’ultimo numero di Entertainment Weekly hanno chiarito molte cose su Captain Marvel ci hanno dato la possibilità di dare una prima occhiata ai protagonisti impegnati sul set. Ma un mistero ancora non è riuscita a svelare: quale ruolo interpreterà Jude Law nel film? L’attore, intervistato dalla testata, ammette di non poter dire il nome del suo personaggio ma si è limitato ad affermare che sarà un uomo di fede ed un grande guerriero. Ecco le sue parole:

Sarà guidato da una credenza divina del popolo Kree. È una sorta di guerriero devoto. Indiscusso, conservatore ma anche d’ispirazione. I poteri straordinari che possiede Carol (Brie Larson), sono visti da lui come un dono e qualcosa che lei deve imparare a controllare. È una cosa che si ripete nel corso del film, l’apprendimento nel controllare le proprie emozioni e usare i propri poteri con sapienza”.

L’ipotesi più plausibile è che Law interpreterà Mar-Vell, il Captain Marvel originale, che si prenderà cura dell’inesperta Carol, ex pilota che si trova improvvisamente provvista di poteri straordinari.

Nick Fury

Come annunciato pochi giorni dopo l’inizio delle riprese del film, il personaggio di Nick Fury tornerà in azione sempre interpretato da Samuel L. Jackson, di cui vedremo ovviamente la versione “ringiovanita” di almeno venticinque anni.

L’attore ha rilasciato qualche interessante dichiarazione sul capo dello S.H.I.E.L.D. riportata da Entertainment Weekly:

Quando ho letto lo script, e lo leggo ancora pensando al Nick Fury di oggi, mi è venuto da dire ‘non farebbe mai questo’. Poi ci penso e mi dico ‘oh, ancora non si trova a quel punto della sua vita’. Il Nick Fury che incontriamo in questo film è una sorta di burocrate, ma in una maniera interessante. Non è diventato schiavo del cinismo che normalmente si potrebbe vedere in lui. Rispetta le persone sopra di lui” ha dichiarato l’attore.

La scena sul pianeta Torfa

Come svelato dal servizio esclusivo di EW dedicato a Captain Marvel, la supereroina interpretata da Brie Larson guiderà la missione dello Starforce insieme agli alieni Kree. E a quanto pare la scena verrà mostrata all’inizio del film.

La descrizione fa riferimento a una delle immagini pubblicate dalla rivista dove vediamo Carol Danvers con l’uniforme verde al fianco di quattro militanti Kree (tra cui Korath, già apparso in Guardiani della Galassia Vol.1), mentre il “set” dell’azione è il pianeta Torfa.

Le cose però, come descrive EW che era presente durante le riprese, non andranno secondo le previsioni per Danvers e la sua squadra, offuscati dalla nebbia e incapaci di comunicare fra di loro. La Starforce è in cerca di una spia scomparsa e sarà Carol la prima a entrare in scena appena ottenuto il via libera dal personaggio misterioso di Jude Law.

I personaggi

Oltre alla protagonista Carol Danvers, interpretata da Brie Larson, molti altri personaggi faranno la loro comparsa nel cinecomic (tra cui alcuni volti noti ai fan dell’universo cinematografico Marvel).

Attesi i “ritorni” di Nick Fury e Phil Coulson per quanto riguarda la sezione S.H.I.E.L.D., mentre Ronan l’Accusatore e Korath (già introdotti in Guardiani della Galassia Vol.1) saranno protagonisti insieme all’eroina durante la sua permanenza nello spazio.

Si è ipotizzato che Talos, uno dei villain del film e alieno Skrull, prenderà le sembianze umane di un infiltrato nello S.H.I.E.L.D. e avrà il volto di Ben Mendelsohn, mentre daranno il loro contributo anche la migliore amica di Carol, Maria Rambeau e Minn-Erva, capo dello Starforce prima dell’arrivo dell’eroina.

Brie Larson era indecisa se accettare o meno il ruolo

Grazie a EW che ha dedicato la cover al film ed uno speciale all’interno dell’ultimo numero, si è venuti a conoscenza che la protagonista Brie Larson aveva inizialmente rifiutato il ruolo dell’eroina Carol Danvers:

Non mi ero mai immaginata nei panni di un supereroe, soprattutto perché mi piace restare nell’anonimato. Preferisco i piccoli ruoli perché mi permettono di scomparire all’interno dei personaggi e ho sempre pensato che se fossi diventata troppo famosa la cosa mi avrebbe in qualche modo limitata” ha detto l’attrice. Ovviamente poi le cose sono andate diversamente ed averla conquistata fu la scrittura del suo personaggio all’interno della sceneggiatura.”.

L’attrice ha poi continuato: “Mi appassiona molto di questo film il fatto che si tratti di un mix perfetto fra divertimento ed emotività. Non ci siamo limitati, quando c’è bisogno di divertirsi ci si diverte, ma quando si sente il bisogno di diventare emotivamente profondo lo diventa, e in maniera realistica. In questo modo sono stata in grado di portare in questo ruolo alcune di quelle stesse cose che ho portato nelle mie precedenti parti drammatiche. La cosa mi rende particolarmente orgogliosa perché penso davvero che questo sarà quello che farà la differenza, differenziando questo film da tutti gli altri film di supereroi che conosciamo.”

Venom: ecco perché il film con Tom Hardy sarà un successo

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Venom: ecco perché il film con Tom Hardy sarà un successo

Il prossimo 4 ottobre arriverà al cinema Venom, il film diretto da Ruben Fleischer e con protagonista Tom Hardy che porterà sullo schermo il personaggio Marvel creato da Todd McFarlane.

Il film si preannuncia violento e decisamente poco adatto ai bambini, come dimostra il sito degli AMC Theaters che ufficializza il rating PG-13, ovvero il divieto ai minori di 13 anni negli Stati Uniti. Sempre lo stesso sito ci informa che Venom durerà 112 minuti. Tuttavia la MPAA, associazione americana che si occupa della censura, non ha ancora ufficialmente detto la sua sul film per cui questa classificazione non è ancora ufficiale.

Quello che si può dire con certezza è che il film è attesissimo dai fan del personaggio ma soprattutto dagli esercenti che potrebbero avere una spinta economica importantissima per il prossimo autunno, viste le previsioni di incasso del film che potrebbe spazzare via addirittura le cifre di Gravity di Alfonso Cuaron, film che detiene il record di stagione. Le previsioni infatti sono rosee, tanto che il film potrebbe infrangere tutti i record per questo periodo dell’anno al box office casalingo, proiettandosi per un importante incasso in tutto il mondo.

Stando alle cifre ipotizzate da Deadline, Venom potrebbe raccogliere, soltanto nel fine settimana di apertura, trai 60 e i 70 milioni di dollari, abbattendo i 55.7 milioni in apertura incassati da Gravity.

La previsione non sorprende affatto. Il film è stato annunciato nella sorpresa generale, il casting di Tom Hardy ha fatto all’inizio storcere il naso, visto che l’attore inglese era già legato a un altro personaggio del fumetti, della DC per di più, Bane. Inoltre il film è slegato dallo Spider-Man di Tom Holland, in condivisione tra Marvel Studios e Sony. Insomma, sulla carta, per i fan, il film è rischiosissimo, eppure il primo trailer e le prima immagini hanno dimostrato che si tratta di un’operazione molto originale e che se si sceglie un protagonista di talento, non importa cosa questo attore abbia fatto prima.

Venom, recensione del film con Tom Hardy

A impreziosire il film, inoltre, ci sarà una colonna sonora di tutto rispetto, che vede coinvolto anche Eminem che per l’occasione ha realizzato il suo nuovo singolo, Let The Devil In, di cui si può ascoltare un’anteprima nello spot a seguire.

https://www.youtube.com/watch?v=MpCQIPy2kCw

Tom Hardy, Michelle Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee, Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di Venom, diretto da Ruben Fleischer e in sala dal 4 ottobre 2018.

Titans, foto: ecco Jason Todd e Dick Grayson

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Titans, foto: ecco Jason Todd e Dick Grayson

La DC Entertainmet ha diffuso le nuove foto promozionali di Jason Todd e Dick Grayson di Titans e la data ufficiale del debutto della serie sulla piattaforma americano DC Universe.

Titans 

Titans è la serie tv prodotta dalla DC Entertainmet e  creata da Akiva Goldsman, Geoff Johns, e Greg Berlanti.  La serie vede protagonista Brenton Thwaites come Dick Grayson / Robin, leader dei Titans.

Titans vede come produttori esecutivi Akiva Goldsman, Geoff Johns, Greg Berlanti e Sarah Schechter. 

In Titans protagonisti sonon Brenton Thwaites nei panni di Richard “Dick” Grayson / Robin, Anna Diop come Koriand’r / Starfire, Teagan Croft nei panni di Rachel Roth / Raven e Ryan Potter nei panni di Garfield “Gar” Logan / Beast Boy.  Nei ruoli ricorrenti ci sono Alan Ritchson nei panni di Hank Hall / Hawk, Minka Kelly as Dawn Granger / Dove, Lindsey Gort nei panni di Amy Rohrbach e Bruno Bichir as Niles Caulder / Chief.

Nella serie tv Dick Grayson emerge dall’ombra per diventare il leader di una band senza paura di nuovi eroi, tra cui Starfire, Raven e molti altri. I fan possono aspettarsi che Titans sia una serie d’avventura a tinte drammatiche che esploreranno e celebreranno uno dei più famosi gruppi di fumetti di sempre.

La prima stagione Titans debutterà nel 2018 sul nuovo servizio digitale per la DC Universe, gestito da Warner Bros. Digital Networks.

Anna Foglietta: “La censura di Instagram? Un fatto gravissimo”

Anna Foglietta: “La censura di Instagram? Un fatto gravissimo”

L’attrice, Anna Foglietta, che ha presentato la scorsa settimana il film “Un Giorno Qualunque” al Festival di Venezia nella sezione Orizzanti, ci racconta il suo personaggio e il suo rapporto con i social network.

Antonio (Giampiero De Concilio) ha diciassette anni e un sogno: essere un calciatore in una grande squadra. Vive in una piccola cittadina di una provincia campana, una terra in cui cavarsela non è sempre così facile.

A rendere ancora più complessa la situazione c’è la bellissima Miriam (Anna Foglietta), una madre dolce ma fortemente problematica che lui ama più di ogni altra persona al mondo. Carlo, il padre di Antonio, li ha abbandonati quando lui era molto piccolo e Miriam è ossessionata dall’idea di ricostruire la famiglia.

Per fortuna c’è il calcio e, soprattutto, ci sono gli amici: Stefano Caccialepre, centravanti della squadra, e Peppe Lambiase, fantasista dalla battuta sempre pronta, perditempo per vocazione e con il fiuto per cacciarsi sempre nei guai. All’improvviso la vita sembra regalare ad Antonio e Miriam una vera occasione: un talent scout, Michele Astarita, sta cercando delle giovani promesse da portare nella Primavera del Parma Calcio e, quando vede giocare Antonio in campo, è una vera rivelazione. Ma ogni sogno ha un prezzo molto alto.

Recentemente vittima di censura da parte del social network Instagram l’attrice si è difesa dichiarando: “Prima di essere un’attrice sono una cittadina, onesta, per cui credo di potermi permettere di giudicare chi mi governa. Sono presidente di una Onlus (Every Child Is My Child), che si occupa dei diritti dei minori, soprattutto nelle zone di guerra come la Syria, la questione della nave Diciotti era una questione che mi riguardava da vicino.” 

I migliori action movie da vedere degli ultimi dieci anni

Se le azioni parlano più delle parole, allora forse gli action movie sono i capolavori di cui abbiamo bisogno. I film d’azione possono essere un’ispirazione per la vita reale, ma sono anche, prima di tutto cinema di intrattenimento. Ecco 10 dei migliori action movie da vedere degli ultimi dieci anni. 

Iron Man – 2008

Si riesce a malapena a credere che Iron Man sia uscito 10 anni fa. Il prologo dell’universo Marvel ha sconvolto il pubblico con la sua pura imponenza e ha dato il via a un franchise che avrebbe messo in scena 20 film d’azione nel decennio successivo. La gente ama questi film per l’azione e i personaggi simpatici. Iron Man ha riavviato la carriera di attore di Robert Downey Jr. e ha mostrato un lato inedito della grande star Gwyneth Paltrow in un’avventura esplosiva.

Taken – La Vendetta – 2008

“Ti troverò, ti ucciderò.” Liam Neeson è stato nominato agli Oscar per Schindler’s List ma a questo punto della sua ricca carriera, i film d’azione sono il contesto in cui riesce meglio ad esprimersi. Taken è il film che sostanzialmente ha riavviato il genere dei film di rapimento e ha dato a molti americani qualcosa su cui riflettere prima di viaggiare all’estero. Con un incasso di oltre 226 milioni di dollari al botteghino, Taken ricorda agli spettatori quanto si è disposti ad andare oltre le regole per la propria famiglia.

The Hurt Locker – 2008

Vincitore del premio come miglior film agli Academy Awards, questo film segue una squadra di soldati americani nella guerra in Iraq. Grintoso e oscuro, è stato girato in Medio Oriente, cosa che aggiunge realismo del film. Come personaggio principale, Jeremy Renner semina bombe e anche nei nostri cuori. Con una sequenza da cecchino fantastica alla fine, The Hurt Locker è un film che tiene lo spettatore sul bordo della poltrona, come la maggior parte dei film di guerra, e vicino a una scatola di fazzoletti. La regista del film, Kathryn Bigelow, è diventata la prima donna a vincere l’Oscar per il miglior regia e il film è diventato il primo diretto da una donna a vincere il premio come miglior film.

I Mercenari – 2010

Con un cast come questo, I Mercenari è l’omaggio perfetto ai film d’azione degli anni ’80 e ’90. Con personaggi del calibro di Sylvester Stallone, Jet Li, Steve Austin, Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger, Mickey Rourke e altri, questo film è stato creato per il pubblico giovane e vecchio. Pensato originariamente per essere un film unico, la pellicola ha ispirato due sequel con un quarto film in arrivo.

13 Assassins – 2010

Le sequenze di combattimento in 13 Assassins sono incredibili. Con un cast e una sceneggiatura tutto giapponese, la storia segue 12 samurai e un cacciatore che vengono ingaggiati per abbattere un nuovo leader. Prima che arrivino a lui, devono passare attraverso centinaia di suoi leali soldati. I film di arti marziali ben eseguiti ci ricordano spesso che l’azione è arte e 13 Assassins non fa eccezione. Con combattimenti con la spada, corpo a corpo, esplosivi, puzzle e altro, il film è pieno zeppo della pura e semplice meraviglia che ci fa amare i film d’azione.

Fast and Furious 7 – 2015

Canto del cigno di Paul Walker, questo film incarna il franchise e preme il pedale del gas perpendicolare al terreno. Il film riporta tutto il cast originale, tra cui Michelle Rodriguez, Dwayne Johnson, Vin Diesel e Kurt Russell. Il film presenta una scena di addio a Paul Walker, un vero tributo all’amata star del franchise. Un impressionante elenco di veicoli e acrobazie action che includono una macchina caduta da un aereo, un autobus che scende da una scogliera e una rapina dimostrano che quasi tutto è possibile con le auto giuste. La serie gode ancora di ottima salute.

Creed – 2015

Mentre Rocky VI non ha soddisfatto a pieno il pubblico, Creed ci ha dato il massimo. Sylvester Stallone è tornato nei panni di Rocky, e sta allenando il figlio del suo vecchio avversario, Adonis, interpretato da Michael B. Jordan. Rocky fa fronte all’invecchiamento mentre Adonis è alle prese con ciò che significa essere il figlio di Apollo Creed. Emblematico del nostro tempo, Creed è un esempio straziante di lotta millenaria con l’identità e il raggiungimento della maggiore età mentre la nuova generazione lotta per passare il testimone. Le sequenze di allenamento sono lì, l’azione è lì, la colonna sonora, la storia d’amore, e tutto il resto del pubblico ha amato lo splendore del Rocky originale. 

Edge of Tomorrow – 2010

Una lista dei migliori film d’azione sarebbe completa senza Tom Cruise? In poche parole, Edge of Tomorrow è Armageddon  che incontra Il Giorno della Marmotta. Tom Cruise interpreta un soldato che si sveglia lo stesso giorno ogni volta che muore. Presto, apprende che gli alieni contro cui la Terra sta combattendo hanno la stessa abilità. Giorno dopo giorno, Cruise impara di più sul combattimento, gli alieni e se stesso. L’unico film d’azione che non è un reboot o parte di un franchise in questa lista, mentre un sequel è in lavorazione.

Il Cavaliere Oscuro – 2008

È strano guardarci indietro e ricordare che Il Cavaliere Oscuro e Iron Man sono usciti a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro. La trilogia di Nolan sembra un esempio irraggiungibile di film di genere, action e cinecomic. Che sia la regia di Nolan, l’uso rivoluzionario nel film delle telecamere IMAX o le prestazioni di Heath Ledger, chiunque può rimanere abbagliato dal film. La pellicola ha ispirato il movimento di rinnovamento di Hollywood, spinta che non si è ancora esaurita. Il film ha anche un peso mitologico in quanto la performance di Ledger non è solo iconica, ma anche purtroppo l’ultima. È raro che un sequel sia migliore del suo predecessore.

Mad Max: Fury Road – 2015

Quando si tratta di film d’azione, il pubblico vuole tutto. Tom Hardy e Charlize Theron sono l’unico duo con cui chiunque vorrebbe mai girare quando l’America diventa un gigantesco deserto. Mad Max: Fury Road non offre solo tutto, ma lo fa in modo impeccabile. Distopia, un inseguimento in macchina di 45 minuti, battaglia, guerra, rapimento, rapina, fuga di prigionieri, criminali malati, tradimento, vendetta, trionfo; Fury Road lascia poche caselle deselezionate. Una confezione che pochi film del suo genere possono o addirittura vogliono realizzare. Mentre la rappresentazione che il film offre del futuro è triste, la sua qualità è impeccabile, tecnologicamente e socialmente. 

Christopher Nolan sull’adeguamento della tecnologia domestica alla visione del regista

Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson si stanno facendo promotori di un’iniziativa che dovrebbe portare i supporti audiovisivi casalinghi, le tv per capirci, a diventare viewer friendly, ovvero facilmente programmabili e settabili da ogni utente per avere la possibilità di guardare, anche a casa, un film nella stessa maniera, con la stessa qualità visiva e fotografica immaginata e voluta dal regista nel momento della realizzazione del film stesso.

Che cos’è il motion smoothing

Facciamo un passo indietro: anche se in casa abbiamo un apparecchio grande, magari costoso e full optional, può risultare difficile impostarlo in modo che i film meticolosamente girati e con determinati colori ed effetti fotografici ricercati si vedano così come sono stati pensati piuttosto che come una soap opera del sabato mattina. In genere, la maggior parte degli apparecchi dispone di funzioni come il “motion smoothing” e varie impostazioni di “miglioramento” del colore attivate in automatico, senza un modo semplice e intuitivo per impostare il setting dell’immagine in modo da visualizzare film e programmi televisivi nel modo in cui sono stati pensati da chi li ha realizzati.

Per chiarire il concetto di motion smoothing, si tratta di quel procedimento digitale che “inserisce” fotogrammi falsi-riempitivi in una ripresa allo scopo di ammorbidire l’immagine e eliminare l’affatto di sfocatura sul movimento.

Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson contro il motion smoothing

Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson, tra i registi contemporanei più attenti alla fruizione del loro cinema secondo la loro specifica visione, hanno parlato con i produttori di TV della UHD Alliance in merito alla standardizzazione di una “modalità di riferimento” che visualizzerebbe film e spettacoli in un modo più accurato secondo l’intento creativo di chi li ha realizzati. Slashfilm ha condiviso un comunicato che la Directors Guild of America ha diffuso in merito alle modalità che questa standardizzazione tecnica debba prevedere, tramite sondaggio.

Molti di voi hanno visto il proprio lavoro apparire sugli schermi televisivi diversamente rispetto al modo in cui lo avevano effettivamente realizzato – si legge nella lettera – I televisori moderni hanno straordinarie capacità tecniche ed è importante sfruttare queste nuove tecnologie per garantire che lo spettatore domestico veda il nostro lavoro nella maniera più vicina possibile alle nostre intenzioni creative originali“.

Secondo quanto riferito, i produttori di TV sono aperti all’idea di realizzare i propri prodotti in base alle esigenze dei registi, ma per farlo devono, appunto, conoscere queste esigenze. Il sondaggio include domande come “Quanto è importante per te avere un modo semplice per impostare la tv domestica in modo tale che i colori e l’immagine siano uguali alla resa al cinema?” E “Ti aspetti una ‘modalità di riferimento’ che possa essere universale su tutti i prodotti tv?”.

Il sondaggio promosso dalla DGA

Nolan e Anderson non sono i primi registi a fare campagna contro il motion smoothing; Reed Morano ha promosso una petizione qualche anno fa con l’obiettivo di fermare la pratica come impostazione predefinita sui televisori. “È giusto avere un movimento fluido tra le opzioni nelle impostazioni delle immagini su televisori ad alta definizione, perché in realtà è un ottimo modo per guardare gli sport – ha scritto – Ma per tutto il resto in TV non va bene e fa apparire tutto come fosse una soap opera. Se ti interessa l’integrità artistica delle immagini che guardi e apprezzi la cinematografia e un’esperienza cinematografica, allora dovresti firmare questa petizione.”

Più recentemente, James Gunn, Christopher McQuarrie e Rian Johnson sono stati schietti sulla questione. “Vuoi che i film sembrino una diarrea liquida, va bene – ha dichiarato il regista di Star Wars: Gli Ultimi Jedi l’anno scorso – Ma dovrebbe essere una scelta che fai, non un vincolo dello strumento a cui devono sottostare tutti i fan”.

Non c’è alcuna garanzia che questa particolare campagna funzionerà ed è difficile immaginare una singola modalità standardizzata perfetta per ogni TV e per ogni film. Ma è incoraggiante sapere che i produttori di TV sono disposti ad ascoltare i registi sulla questione, e già eliminare il motion smoothing come impostazione di default potrebbe essere un passo avanti.

Il grande cinema a casa: la questione Netflix

cannes netflixLa questione, che sembra lontana o comunque riguardante il pubblico americano, sembra estremamente attuale da noi all’indomani della polemica che gli esercenti e i distributori italiani hanno rivolto alla Mostra del Cinema di Venezia che ha selezionato in Concorso (e poi premiato) titoli distribuiti da Netflix, film che avranno una distribuzione su grande schermo ma che saranno prevalentemente visti su pc e televisori, in casa, appunto.

La possibilità degli apparecchi domestici di riprodurre la visione che il regista ha realizzato nella produzione del film, perfezionerebbe anche il senso di grandi film, come il Roma di Alfonso Cuaron, Leone d’Oro a Venezia 75, distribuiti sulla piattaforma di streaming e quindi visti in casa.

Henry Cavill sarà ancora Superman? Ecco i PRO e i CONTRO

Henry Cavill sarà ancora Superman? Ecco i PRO e i CONTRO

La notizia diffusa ieri dal The Hollywood Reporter che anticipava l’uscita di Henry Cavill dal DC Universe, e quindi il ruolo di Superman lasciato vacante, ha scosso le fondamenta del fan del DCEU.

Ma mentre il prestigioso giornale specifica che si tratta soltanto di una voce, senza segnalare una motivazione a tale decisione e senza rivelare la fonte certa, si attendono conferme ufficiali e si inizia a ragionare sulle eventuali possibilità che questo scenario apre sul futuro della Warner Bros. (e dell’attore stesso).

Di seguito le nostre considerazioni sul perché Cavill dovrebbe – o non dovrebbe – lasciare il personaggio:

Non dovrebbe lasciare – Ama profondamente il personaggio

Da quando Zack Snyder l’ha scelto per vestire il regale costume blu e rosso di Superman in Man of Steel, Henry Cavill si è sempre mostrato dedito al lavoro, leggendo qualsiasi fonte originale e ogni fumetto, e ha più volte manifestato il suo amore incondizionato verso il personaggio e le sue storie.

Durante la promozione di Mission Impossibile: Fallout, intervistato da Collider, l’attore aveva confessato che erano in corso delle discussioni dietro le quinte con la Warner Bros: “Il mio più grande desiderio è realizzare un sequel diretto di Man of Steel perché c’è tutta una serie di storie di Superman che voglio raccontare e non vedo l’ora che arrivi l’opportunità per farlo“.

E se questo non bastasse, Cavill ha perfino chiamato il suo cane Kal, il nome kryptoniano di Superman…

Dovrebbe lasciare – Avrebbe una maggiore libertà contrattuale

Mission impossible: Fallout

La vicenda scatenatasi intorno ai baffi di Henry Cavill rimossi digitalmente durante i reshoot di Justice League a causa della concomitanza con le riprese di Mission Impossible Fallout dovrebbe darci un’idea delle difficoltà che si presentano nella carriera di un attore così richiesto e spesso impegnato in grandi produzioni ad alto budget.

Da Man of Steel Cavill è legato alla Warner Bros. da un contratto che avrebbe previsto, dopo Justice League, un’altra apparizione nell’universo DC (che si trattasse del cameo in Shazam! o di Man of Steel 2 non è del tutto chiaro); accordo che ora sembra più precario che mai. Nel frattempo però l’attore ha già firmato con Netflix per la serie tv basata su The Witcher, e in molti lo danno come favorito per la corsa al prossimo film su James Bond.

Non dovrebbe lasciare – Il “sogno” di Man of Steel 2

Man of Steel 2

Lo scorso giugno il podcast di Mario-Francisco Robles aveva lasciato trapelare alcune indiscrezioni circa l’annuncio, da parte di DC e Warner Bros., sul sequel di Man of Steel, il film che ha inaugurato il DC Extended Universe e uscito in sala nel 2013.

Come spiegato da Robles allora, l’azienda avrebbe voluto addirittura portare Henry Cavill al San Diego Comic-Con che si è tenuto a fine Luglio, ipotesi che non si è mai concretizzata (come l’annuncio del suo cameo in Shazam!).

Tuttavia a rincarare la dose di aspettative ci ha pensato proprio l’attore pubblicando video che lo ritraeva durante una dura sessione di allenamento in palestra, per alcuni un indizio di un ritorno alla forma ottimale per indossare di nuovo il costume di Superman.

A questi rumor vanno aggiunti anche i commenti di Christopher McQuarrie, il regista di Mission Impossible: Fallout con cui Cavill ha lavorato di recente, che ha commentato così le voci sul sequel e su un suo presunto coinvolgimento: “Per quanto riguarda la notizia, posso solo dire che nessuno mi ha ancora chiesto di dirigere il film, tuttavia sanno dove trovarmi. E mai dire mai…“.

Dovrebbe lasciare – Il nuovo piano editoriale della DC Film

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Secondo quanto riportato nelle ultime ore in merito all’addio di Henry Cavill, dietro questo dietrofront dell’attore ci sarebbe l’intenzione – da parte della Warner Bros. – di concentrarsi su progetti paralleli su personaggi “secondari”. Il primo dei quali sarebbe il film di Supergirl, origin story ambientata durante l’infanzia di Kal-El, e per il quale è necessaria la presenza di un interprete di Clark Kent molto, ma molto più giovane dell’attore inglese.

Che dopo il flop di Justice League l’azienda volesse ripensare i propri piani editoriali era evidente, e tolti gli standalone su Aquaman e Flash e il secondo capitolo di Wonder Woman, i progetti futuri sono pellicole più piccole, con budget ridotti, come The Joker Origins e Gotham City Sirens. Ecco perché, alla luce dei fatti, l’addio di Cavill appare oggi inevitabile: il volto della DC Films sta cambiando.

Non dovrebbe lasciare – Il potenziale inespresso della Trinità

SLa Trinità DC formata da Superman, Batman e Wonder Woman ha debuttato sul grande schermo in Batman v Superman: Dawn of Justice, come risultato di un piano narrativo studiato da Zack Snyder per l’universo condiviso. Ora che il regista è stato tagliato fuori e le sue idee sembrano naufragate, cosa ne sarà dell’iconica triade di supereroi?

La sensazione è che il suo enorme potenziale non sia stato del tutto espresso e che abbia ancora qualcosa da dire. Inoltre i tre attori, Cavill, Affleck e Gadot, hanno dimostrato una chimica non indifferente e visualmente funzionavano come nessun altro prima negli adattamenti di fumetti DC. Sarebbe bello vederli di nuovo in azione al meglio delle loro possibilità in un altro film…

Dovrebbe lasciare – Un nuovo Superman

Se le voci verranno confermate e Henry Cavill appenderà definitivamente il costume di Superman al chiodo, per la Warner Bros. potrebbe manifestarsi l’opportunità di riavviare (come già accaduto con Batman e altri supereroi) le sorti del personaggio al cinema. Magari partendo proprio dal film di Supergirl, dove sarà necessario un Kal giovane? Ora che il progetto di Snyder sul figlio di Krypton non esiste più, perché non rilanciare la figura di Superman dalle sue origini?

Lucca Comics & Games: Ospiti, appuntamenti culturali, grandi partner

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Dopo cinque settimane dall’apertura della prevendita e a più di un mese e mezzo dall’inizio di Lucca Comics & Games 2018, sono più di 36.000 i biglietti venduti. Sale dunque l’attesa per l’edizione del 52º anno, che si svolgerà dal 31 ottobre al 4 novembre prossimi. E sale anche la curiosità per il “ Level Up ”, lo speciale abbonamento di cinque giorni che permette un’esperienza potenziata: aree relax, colazioni e aperitivi con gli ospiti, welcome kit e accesso prioritario ai padiglioni sono alcune tra le possibilità offerte a 500 visitatori.

Lucca Comics & Games: Ospiti, appuntamenti culturali, grandi partner

Sono già circa 12.000 i fan che, a oggi, hanno scaricato dal nostro sito il loro poster personalizzato firmato da LRNZ. Il progetto del fumettista Lorenzo Ceccotti, ideato e realizzato assieme a Lucca Comics & Games e Studio Kmzero, ha già stabilito un piccolo record: 12.000 poster differenti per un’unica edizione di un evento, un poster collettivo creato dalla nostra COMMUNITY , esperimento mai tentato prima nel mondo.

Ma l’esperimento continua: Lorenzo Ceccotti per tutto agosto ha raccolto i suggerimenti del popolo di Lucca e ha proseguito nel disegnare componenti aggiuntive da inserire nel software che genera automaticamente gli infiniti multipli del poster 2018. E continuerà a farlo fino all’inizio della manifestazione: un poster unico e collettivo, pensato dall’uomo e disegnato da un software, accresciuto e migliorato dal pubblico, e che continuerà a trasformarsi fino al 31 ottobre. Inoltre, tra pochi giorni e a grandissima richiesta, il pubblico scoprirà come poter ottenere una seconda versione personalizzata del poster.

3 (tre) artisti x 3 (tre) grandi scuole mondiali x 3 (tre) mostre imperdibili

Dagli infiniti multipli del poster, alle infinite incarnazioni dell’arte del fumetto, che a Lucca si manifesta con l’arrivo dei grandi ospiti. Neal Adams è una delle matite più leggendarie al mondo, avendo disegnato molti dei principali supereroi americani, da Lanterna Verde agli Avengers agli X-Men, ed essendo uno dei fautori della loro maturazione in chiave contemporanea (basti pensare alla svolta dal Batman pop anni Sessanta a quello che diventerà il Cavaliere Oscuro attuale). A lui sarà dedicata una bellissima retrospettiva a Palazzo Ducale. Dagli Stati Uniti passiamo alla Francia: Benjamin Lacombe è uno dei principali esponenti dell’illustrazione francese moderna: graphic novelist e disegnatore, è autore di “Cerise Griotte”, che nel 2007 il Time ha incluso tra i 10 migliori libri per l’infanzia. Anche a Lacombe sarà dedicata una mostra dal 13 ottobre a Palazzo Ducale. Cresce intanto l’attesa per Leiji Matsumoto; aspettando l’arrivo dal Giappone del papà di “Capitan Harlock”, ecco altre due novità: sempre a Palazzo Ducale, sempre dal 13 ottobre, al sensei sarà dedicata un’imperdibile esposizione, nella quale si potranno mirare 40 dei suoi originali scelti per i suoi fan italiani, tra cui alcuni realizzati di recente appositamente in occasione della sua visita a Lucca Comics & Games. Inoltre, parte nelle prossime ore un sondaggio tramite la nostra pagina Facebook: chiediamo ai fan quali personaggi vorrebbero veder disegnati dal sensei tra quelli nati dalla sua fantasia. Il maestro li disegnerà il 2 novembre, in un suggestivo spettacolo con accompagnamento musicale dal vivo a tema, nella cornice del Teatro del Giglio, il teatro di Giacomo Puccini.

Alla SCOPERTA della nona arte in America, Europa, Oriente: i tre maggiori “continenti” del fumetto saranno dunque magnificamente rappresentati a Lucca, in una delle edizioni più ricche di sempre per gli amanti della nona arte e dell’illustrazione. Oltre a questi tre ospiti, ricordiamo anche alcuni tra quelli già annunciati, cui seguiranno moltissimi altri: Arthur Adams , Charles Forsman , Victoria Jamieson dagli Stati Uniti; Sara Colaone , l’autore del poster LRNZ , Dave McKean , Jérémie Moreau dal Vecchio Continente; Li Kunwu dalla Cina; Mikio Ikemoto e Junji Itō, dal Giappone.

Neal Adams è un fumettista, artista, editore e produttore americano.

Ha lavorato a fumetti leggendari come “Batman”, “X-men”, “Green Lantern/Green Arrow”, “Avengers”, “Deadman” e molti altri. Le sue storie sono apparse in recenti film di “Batman”, “X-men” e i suoi personaggi, tra cui Ra’s Al Ghul, ManBat, Merlyn, Havok e Sauron sono apparsi nelle serie di “Batman”, “Gotham” e “Arrow”, nel film “X-men”, e in alcuni videogiochi. Quest’anno Neal ha ripreso due serie: “Deadman”, a cui aveva lavorato anni fa, che verrà adattata in una serie di crossover “Batman/Deadman”, e “Armor”, già pubblicata in precedenza. Inoltre realizzerà varie copertine per le maggiori case produttrici di fumetti. Nel 2018 è stata realizzata una linea di giocattoli da collezione di alta qualità del suo personaggio Bucky O’Hare, disponibile in America. Benjamin Lacombe è un autore e illustratore francese nato a Parigi nel 1982. Nel 2001 è entrato alla École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi dove ha completato la sua formazione artistica. Durante gli studi, ha lavorato in campo pubblicitario e nell’animazione. Successivamente, all’età di 19 anni, ha pubblicato la sua prima graphic novel e di seguito numerosi altri libri illustrati. Il progetto finale del suo percorso di studi, “Cerise Griotte”, completamente scritto e illustrato da lui, è stato pubblicato in Francia e negli Stati Uniti e nel 2007 è stato incluso dal Time nella classifica dei 10 migliori libri per l’infanzia. Da allora Benjamin Lacombe ha scritto e illustrato numerosissimi libri, tradotti e pubblicati in tutto il mondo ed espone regolarmente i suoi lavori nelle gallerie di tutto il mondo. Benjamin vive e lavora a Parigi.

Leiji Matsumoto (pseudonimo di Akira Matsumoto) ha debuttato nel 1954 ancora liceale, vincendo a un concorso il primo premio per il suo lavoro “Le avventure di un’ape” (Mitsubachi no Bouken).

Inizia a lavorare sugli Shojusha Manga, pubblicati su riviste femminili con i quali attira l’attenzione del grande pubblico. Passa in seguito a serie per ragazzi, specializzandosi in quelle di fantascienza che lo hanno reso celebre, caratterizzate dal suo tratto più attento alle suggestioni che al realismo. Tra i suoi capolavori vanno segnalati i pluripremiati “Otoko Oidon”, “Galaxy Express 999”, “La corazzata Yamato”. Nel 1979 esce la versione anime di “Galaxy Express 999” (campione d’incassi di quell’anno al botteghino). Ma il sensei è conosciuto e apprezzato nel mondo, soprattutto in Italia e Francia oltre che in Giappone, per la saga di “Capitan Harlock”. Ha ricevuto tutti i principali premi e onorificenze nel mondo, tra cui la Purple Medal of Honour in Giappone e l’Ordre des Arts et des Lettres in Francia). Tra le sue varie attività odierne, è professore di Contenuti Multimediali alla Takarazuka University e visiting professor alla Sangro University di Kyoto.

Grandi brand, ospiti e spettacolo: ecco 5 (cinque) “prime volte”

A Lucca Comics & Games ogni partner porta la propria fantasia, la propria storia, il proprio prestigio per creare assieme a noi un evento che è molto più di una normale fiera. Tutte queste peculiarità sono benvenute, anche all’insegna del RISPETTO per la dimensione monumentale della città. Il Family Palace di Lucca Comics & games si arricchisce di una presenza importante: per la prima volta nella storia della nostra manifestazione, arriva Mattel , da sempre protagonista a livello internazionale del mondo del giocattolo e dell’intrattenimento per i più piccoli. Lo spazio sarà interamente dedicato a Mecard, il nuovo brand che unisce veicoli, action figures, giochi di carte e battaglie mozzafiato. Mecard arriva per la prima volta in una manifestazione pubblica in Italia a Lucca. Sarà una tappa imperdibile per tutti i visitatori del Real Collegio.

Per la prima volta a Lucca e per la prima volta giocabile in Italia, “Kingdom Hearts III” sarà uno tra i videogiochi più giocati: il terzo capitolo, in uscita il 29 gennaio 2019 per Xbox One e PlayStation®4, sarà protagonista a Villa Bottini (e non solo). I visitatori e appassionati dei mondi di “Kingdom Hearts” avranno a disposizione 2 demo giocabili in cui potranno affrontare il boss Titano della Roccia del film “Hercules” (Walt Disney Animation Studios) e scoprire il mondo dei giocattoli di “Toy Story”, il classico Disney-Pixar, insieme ai mitici Woody e Buzz. Ci saranno numerose attività dentro e fuori dalla location, tra cui una fantastica opportunità fotografica con una Keyblade gigante all’ingresso di Villa Bottini, in pieno centro storico lucchese.

Il traguardo dei primi 30 anni di Star Comics non è stato un punto di arrivo, bensì di partenza, per consolidare lo status di “stella” italiana del fumetto. E visto che la casa del fumetto per antonomasia è Lucca, l’editore ha deciso di diventare parte integrante e inscindibile del tessuto della città occupando un’intera piazza. È per questo motivo che, dall’edizione 2018 di Lucca Comics & Games, gli appassionati non dovranno più cercare lo stand Star Comics, né un semplice padiglione dedicato: per la prima volta la “stella” brillerà su Piazza Star Comics , in piazza San Giovanni, un luogo in cui esplorare tutto l’universo proposto dall’editore e incontrare i suoi grandi ospiti: oltre al già annunciato Junji Ito, arriveranno anche Trevor Hairsine , Jean David Morvan e Ronan Toulhoat.

Feltrinelli Comics sbarca per la prima volta a Lucca Comics & Games e lo fa in grande stile

Un ampio stand, novità editoriali e autori come Tito Faraci, Sio, Silvia Ziche, Daniele Fabbri e Stefano Antonucci, Paolo Castaldi, Fumettibrutti, Lo Stato Sociale e Luca Genovese, Roberto Recchioni, Giacomo Bevilacqua, Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso. Feltrinelli Comics festeggerà il suo debutto con il Feltrinelli Comics Show realizzato in collaborazione con Lucca Comics & Games, un imperdibile show (ad accesso gratuito per i possessori di biglietto e braccialetto del festival) presentato da Claudio Di Biagio che si terrà mercoledì 31 ottobre sera al Teatro del Giglio, dove si esibiranno, tra gli altri, Sio, Daniele Fabbri e Lo Stato Sociale con una performance musicale dal vivo!

Lo Stato Sociale è la storia di un’amicizia tra “ cinque ragazzi bolognesi che fanno canzonette”, come si definiscono ironicamente Albi, Bebo, Lodo, Carota e Checco. Dopo i primi EP “Welfare Pop” e “Amore ai tempi dell’IKEA”, nel 2012 arrivano il primo album, “Turisti della democrazia”, e il tour con più di 200 date in tutta Italia. Nel 2014 esce il secondo album “L’Italia peggiore” a cui seguono un tour estivo e alcune date nelle principali capitali europee. Nel giugno 2016 pubblicano il loro primo romanzo “Il movimento è fermo” (Rizzoli), che esaurisce 5 ristampe e caratterizza la band come collettivo dalle diverse forme espressive. Nel 2017 esce “Amore, lavoro e altri miti da sfatare” e i ragazzi si esibiscono per la prima volta al Mediolanum Forum di Assago. In seguito, la band attraversa tutta l’Italia con un tour che registra circa 60mila presenze. A fine anno esce il singolo “Socialismo tropicale”, che anticipa il nuovo progetto discografico “Primati”, la prima raccolta della band impreziosita da quattro brani inediti. Nel 2018 partecipano al 68° Festival di Sanremo con il brano “Una vita in vacanza” che riscuote grande successo di pubblico e critica piazzandosi al secondo posto nella competizione e vincendo il premio della sala stampa “Lucio Dalla”. “Una vita in vacanza” diviene il singolo più venduto in Italia per due settimane consecutive e ottiene il disco d’oro FIMI in meno di tre settimane. Ad aprile Lo Stato Sociale torna a esibirsi di fronte al proprio pubblico, partendo per un “Erasmus musicale” per i principali club spagnoli. Il tour estivo Italiano porterà i “regaz” a suonare nelle più importanti rassegne musicali del nostro Paese. Lo Stato Sociale ha inoltre partecipato per tre volte al concerto del primo Maggio in Piazza San Giovanni a conferma del suo legame con determinati valori. Nell’ultima edizione Lodo ha condotto il concerto con Ambra Angiolini. Lo Stato Sociale è autore della colonna sonora della nuova serie Fox “Romolo + Giuly; la guerra mondiale italiana” con il suo brano Il Paese dell’Amore. Sarà la prima volta assoluta a Lucca anche per Audible, società Amazon leader nel segmento audiolibri, podcast e serie originali, distribuiti tramite app, come già annunciato ad agosto. E oltre al live reading di Francesco Pannofino al Teatro del Giglio, di cui sveleremo nei prossimi giorni ulteriori dettagli, seguiranno altri due importanti momenti, in cui le voci di Alessandro Parise e Vittorio Guerrieri permetteranno allo spettatore di immergersi nei suggestivi mondi di Arrakis, il pianeta di “Dune”, e di Ambra, ricordo e mèta da raggiungere.

“Dune” – Arrakis è il pianeta più inospitale della galassia

Una landa di sabbia e rocce popolata da mostri striscianti e sferzata da tempeste devastanti. Ma sulla sua superficie cresce il melange, la sostanza che dà agli uomini la facoltà di aprire i propri orizzonti mentali, conoscere il futuro, acquisire le capacità per manovrare le immense astronavi che garantiscono gli scambi tra i mondi e la sopravvivenza stessa dell’Impero. Sul saggio Duca Leto, della famiglia Atreides, ricade la scelta dell’Imperatore per la successione ai crudeli Harkonnen al governo dell’ambito pianeta. È la fine dei fragili equilibri di potere su cui si reggeva l’ordine dell’Impero, l’inizio di uno scontro cosmico tra forze straordinarie, popoli magici e misteriosi, intelligenze sconosciute e insondabili.

“Nove principi di Ambra” – Ambra è il mondo perfetto, l’universo dal quale tutti gli altri sono stati generati. Luogo celestiale e al contempo demoniaco, Ambra si trova adesso nel mezzo dello scontro tra le forze del bene e del male. Pur coesistendo con tutti gli altri mondi, Ambra può divenire una mèta irraggiungibile, niente più che il ricordo di un sogno per chi ne è stato allontanato: Corwin, Signore d’Ambra, si risveglia in un ospedale della Terra, confuso e privo di certezze sulle proprie origini e sulla propria identità. Chi lo ha separato dalla sua casa, relegandolo in quel lontano esilio? Qual è la vera natura di Ambra? A cosa ambiscono i prìncipi e le principesse che lottano per raggiungere il trono più desiderato tra quelli su cui si possa sedere negli universi conosciuti? Mentre oscure forze del male avanzano, terribili armate al comando dei Principi delle Tenebre, Corwin inizierà un viaggio fantastico ed eroico, verso la riconquista del proprio mondo e della propria eredità. Le sorti di Ambra non sono mai state così incerte e da esse può dipendere il destino di tutti gli universi.

Il sogno autoriale tra self-publishing e crowdfunding: 2 (due) storie di narrativa fantasy

Lucca è la terra in cui il sogno autoriale può diventare realtà, ed è anche l’evento in cui queste realtà vengono celebrate all’insegna della GRATITUDINE : da parte del pubblico, che attende di incontrare i propri autori preferiti, e da parte degli autori stessi, che senza il pubblico non potrebbero continuare a creare mondi con cui farci sognare. In questa edizione, ci sono due storie in cui il legame tra autore e pubblico è inscindibile. Michael J. Sullivan è l’autore della saga “The Riyria Revelations”, oggi tradotta in 14 lingue in tutto il mondo, ma che ha mosso i primi passi attraverso il self-publishing, cui l’autore ha fatto ricorso per realizzare il suo sogno. “The Necronomicon Gamebook” è invece un’avventura in perfetto stile librogame basata sulle storie di H. P. Lovecraft: crowdfunding internazionale legato a questo progetto sarà lanciato proprio da Lucca.

Michael J. Sullivan è uno scrittore americano di epic fantasy e fantascienza, diventato famoso grazie a “The Riyria Revelations”, serie tradotta in 14 lingue. È stato nominato “l’autore più noto nel settore del self-publishing”. Se Sullivan aveva scritto una saga di sei romanzi, Orbit decideva di ripubblicarli in tre volumi. Theft of Srwords (2011) comprende The Crown Conspiracy (2008) e Avempartha (2009); Rise of Empire (2011) comprende Nyphron Rising (2009) e The Emerald Storm (2010) e Heir of Novron(2012) comprende Wintertide (2010) e Percepliquis (2012). Ciascun romanzo della serie ha una sua storia, anche se fanno tutti parte di una storia più grande aventi i medesimi protagonisti. Negli anni successivi Sullivan ha scritto tre prequel per The Riyria Revelations, The Riyria Chronicles (The Crown Tower, 2013; The Rose and the Thorn, 2013; The Death of Dulgath, 2015) ambientati 12 anni prima rispetto alla saga precedente, il romanzo di fantascienza Hollow World (2014), diversi racconti e iniziato con Age of Myth (2016) la saga fantasy The First Empire, ambientata 3.000 anni nel passato del mondo di Riyria.

“The Necronomicon Gamebook” è un’avventura letteraria a bivi sulla scia dei classici librigame, attraverso cui si potranno vivere in prima persona gli orrori narrati da H.P. Lovecraft nel ciclo di Cthulhu. Si giocherà con dado e penna, percorrendo le vie di Innsmouth fino ad arrivare al cospetto dei Grandi Antichi per provare a respingerli utilizzando le pagine del libro maledetto. Non un semplice compito, visto che la follia rischierà di travolgervi a ogni passo. Il progetto, sviluppato dall’agenzia creativa padovana Gomma, in collaborazione con Scuola Internazionale di Comics di Padova e scritto da Valentino Sergi, mantiene assoluta fedeltà al testo originale. L’opera sarà arricchita dalle illustrazioni di Alberto Dal Lago, copertinista ufficiale della nuova edizione della serie “Lupo Solitario” di Joe Dever, e di Jacopo Schiavo, talento grafico in forze a Wahtari Studio.

“The Necronomicon Gamebook” sarà presentato al Festival in presenza degli autori e avviato il crowdfunding internazionale sulla piattaforma Eppela. Allo stesso tempo, nel padiglione Carducci, presso lo stand Tambù (una nuova start up italiana che permette agli autori di produrre i propri giochi), in Self Area e nei corner Lucca Comics & Games, accanto al merchandising ufficiale, sarà già possibile acquistare il volume “The Necronomicon Gamebook – Dagon”, un appassionante volume auto conclusivo che rappresenta un preludio ai fatti narrati in “The Necronomicon Gamebook” e che intreccia i percorsi narrativi di 3 celebri racconti del solitario di Providence: “Dagon”, “Il rituale” e “Il segugio”.

Anteprime + ospiti + grandi partner: ecco la formula dell’area movie

Ecco le prime notizie dalla sezione movie di Lucca Comics & Games che, da otto anni all’insegna dell’ INCLUSIONE dei mondi e delle storie più attuali, porta al nostro pubblico il meglio del cinema e delle serie tv legate ai mondi del fumetto e del videogioco. E a proposito di cinema e serie tv, il 2018 segna un ritorno in grande, grandissimo stile. Quest’anno Sky sarà infatti presente a Lucca Comics & Games in qualità di Official Broadcast Tv e con numerose attività che permetteranno ai visitatori di conoscere da vicino il meglio dei propri contenuti, con ampio spazio dedicato alle serie tv più attese della stagione.

Per gli appassionati delle serie tv anni 1990-2000, arriva un attore che scatenerà l’entusiasmo dei fan di “Buffy” e “Criminal Minds”: stiamo parlando di Nicholas Brendon , amato dal pubblico delle due popolarissime serie nei panni di Xander Harris e Kevin Lynch. Nicholas Brendon è un attore e scrittore americano. È conosciuto per il ruolo di Xander Harris nella serie televisiva “Buffy l’ammazzavampiri” (1997–2003) e Kevin Lynch in “Criminal Minds” (2007–2014). È anche un autore best seller del New York Times per il fumetto sulla decima stagione di “Buffy l’ammazzavampiri”. Infine, Stardust.it torna a Lucca con uno stand pieno dei gadget più ambiti della manifestazione. Non mancheranno le interviste ai talent dell’area Movie e non solo. Quest’anno anche uno spazio per gli aggiornamenti Stardust Live che sveleranno tutto sull’evento.

Pulp Fiction: dieci cose che non sai sul film

Pulp Fiction: dieci cose che non sai sul film

Pulp Fiction è dei film cult di Quentin Tarantino, anzi, dell’intera storia del cinema. Scritto e diretto dal regista americano nel 1994, vinse (nello stesso anno) la Palma d’oro al Festival di Cannes e un Oscar alla Miglior Sceneggiatura Originale agli Oscar del 1995.

Pulp Fiction: streaming Italia

Pulp Fiction  streaming, è visibile in sia in lingua originale che sub ita, sulla piattaforma Chili. Ma cosa non sapete del film? Ecco dieci curiosità su Pulp Fiction e dove vederlo in streaming in Italia.

Pulp Fiction: curiosità

1 – Tarantino ha scritto il copione ad Amsterdam in un hotel e in una caffetteria chiamata Betty Boop. Tarantino è rimasto lì per diversi mesi e quando se ne andò scordò di saldare il conto, di 150 dollari, a un video noleggio. Durante il film ci sono evidenti riferimenti a usi e costumi olandesi, come la scena del royal with cheese o come il riferimento, fatto da Mia e Vincent, ad un hashish bar chiamato Cobra (situato a pochi metri dalla casa di Anna Frank).

2 -Pulp Fiction è costato 8 milioni di dollari. Cinque di questi erano destinati al pagamento dello stipendio degli attori e delle attrici che avevano partecipato al film. Dopo l’uscita nei cinema di tutto il mondo, il film ha incassato più di 200 milioni di dollari al box office.

Il cast di Pulp Fiction

pulp fiction

3 – Pulp Fiction e la scelta di Bruce Willis. Bruce Willis è stata l’ultima scelta per il personaggio di Butch, un boxer fallito. In origine, il ruolo era stato scritto per Sylvester Stallone, Matt Dillon o Mickey Rourke, salvo poi arrivare a scegliere Willis. Oltre al fatto di aver lavorato al film per soli 18 giorni, Willis è protagonista di diverse scene chiave del film. La macchina che il suo personaggio guida è una Honda Civic, la stessa che appare anche nei successivi Jackie Brown e Kill Bill vol. 2.

4 – Pulp Fiction ha rilanciato John Travolta. In ombra ormai da alcuni anni, Pulp Fiction ha fatto in modo di risollevare la carriera cinematografica di Travolta. Per calarsi meglio nel personaggio di Vincent Vega, Travolta consulto un amico ex eroinomane di Tarantino. Questi, suggerì a Travolta di ubriacarsi di Tequila e galleggiare in una vasca piena di acqua bollente, per farsi venire un’idea di come si percepisce l’effetto della droga. Il personaggio di Vega era stato scritto appositamente per Michael Madsen e, guarda il caso, Vincent Vega è il fratello di Vic Vega, il Mr. Blonde de Le Iene interpretato proprio da Madsen.

5 – Pulp Fiction consacrò Uma Thurman, ma lei non era convinta di fare il film. Il ruolo di Mia Wallace era richiestissimo e, tra le attrici che hanno proposto la loro candidatura, c’erano i nomi di Isabella Rossellini, Meg Ryan, Halle Berry e Michelle Pfeiffer. La scelta cadde su Uma Thurman, ai tempi molto giovane e non molto conosciuta. Tarantino la voleva così tanto nel film che la convinse al telefono, recitandole una parte di copione. In una scena tagliata del film, Vincent dice a Mia che sognava di essere picchiato da Emma Peel, del duo Avengers. Qualche anno dopo, la Thurman interpreterà davvero quel ruolo.

Pulp Fiction: colonna sonora

pulp fiction

6 – Pulp Fiction e You can never tell di Chuck Berry. Questa canzone fa parte della colonna sonora del film e ha reso la sequenza del ballo una delle famose e ricordate nella storia del cinema. Il ballo al Jack Rabbit Slims fu copiato, movimento per movimento, dalla danza che si trova in 8 1/2 di Federico Fellini (1963), che vedeva protagonisti Barbara Steele e Mario Pisu.

7 – Pulp Fiction e una colonna sonora ricercata. Tarantino è famoso per la sua sterminata cultura, anche musicale. Ecco, che la soundtrack di Pulp Fiction arriva dalla selezione di brani provenienti da un vastissimo repertorio. I brani che compongono la colonna sonora sono di diverso genere: dalla musica surf al rock, dal funk al blues. I brani sono di diversi artisti, tra i quali spiccano i nomi di Kool & the Gang, Dick Dale e Al Green. All’interno della colonna sonora, era prevista anche My Sharona dei The Knack, ma i diritti del brano erano già stati acquistati dalla produzione di Giovani, carini e disoccupati di Ben Stiller.

Le migliori frasi di Pulp Fiction

8 – Pulp Fiction e le sue indimenticabili frasi. Il film di Tarantino è un costituito da un insieme di frasi che sono diventate, con il tempo, indimenticabili, sia per appassionati e che non. Tra queste, non ci si può dimenticare di “Ma i giorni in cui dimentico sono finiti, stanno per cominciare i giorni in cui ricordo”, “Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito” oppure “Fabienne, quell’orologio apparteneva a mio padre: hai idea di quante ne ha passate per farmi avere quell’orologio? Non ho tempo per i dettagli, ma ne ha passate un sacco. Ora, tutte queste stronzate le puoi anche bruciare, ma ti ho espressamente raccomandato di non dimenticarti di quel cazzo di orologio!”.

9 – Pulp Fiction ed Ezechiele 25:17. La prima parte del passaggio biblico non è reale. Dalla seconda parte in poi, quello che viene detto proviene davvero da Ezechiele 25:17. <<Il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te>>. La citazione, nel complesso, proviene da un film di arti marziali di serie b del 1976, un certo Karate Kiba.

  • Mi chiamo Jerda e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda. (Jules);
  • Hamburger, dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica. (Jules);
  • Ma i giorni in cui dimentico sono finiti, stanno per cominciare i giorni in cui ricordo. (Ringo)
  • Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito. (Mia)
  • Non odi tutto questo? […] I silenzi che mettono a disagio. Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci più a nostro agio? […] È solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale: quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace. (Mia)

Fonti: IMDb

Dog Days: recensione del film con Nina Dobrev

Amanti dei cani a raccolta, esce nelle sale il 13 settembre Dog Days, un nuovo film per famiglie interamente dedicato ai nostri amici a quattro zampe. In quel di Hollywood si susseguono le vicende di diversi personaggi, ognuno dei quali intreccerà

un rapporto particolare con cani molto speciali. Dalla presentatrice col cuore spezzato Elizabeth (Nina Dobrev) alla barista Tara (Vanessa Hudgens) passando per il ragazzo delle consegne Tyler (Finn Wolfhard). Personaggi in cerca di amore che si troveranno tra loro grazie all’aiuto dei pelosi quadrupedi.

Dog Days non è un film pretenzioso, non grida certo alla spettacolarità. Non ci sono colpi di scena, e il lieto fine è prevedibilmente dietro l’angolo.

Sembra un discorso difensivo, ma è necessario fare certi preamboli per non incappare nelle facili critiche e nelle conclusioni affrettate. Perché troppo spesso si tende a pensare che il cinema debba necessariamente dimostrare qualcosa, foriero di messaggi più o meno aulici, che magari possano anche aprire le porte dei vari Festival in giro per il mondo.

Ma quando si ama il Cinema, quello con la “C” maiuscola, lo si ama nella sua interezza, apprezzandone le sfumature più sottili o anche, al contrario, gli aspetti più leggeri. Perché – per dirla a la’ Calvino – Leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto.

Così Dog Days diventa una leggera storia d’amore verso i nostri amici a quattro zampe, che però non rubano più di tanto la scena alla loro controparte umana, ma servono da “appoggio” per riparare cuori e animi più o meno guasti.

Diretto da Ken Marino (attore diventato regista) e sceneggiato da sua moglie Erica Oyama, Dog Days è una commedia corale che non esagera mai, non umanizza i suoi animali rendendoli demenziali (come molto cinema del genere ci ha dato a vedere), e non rincorre spietatamente l’emotività dello spettatore in attesa dei lacrimoni (Io & Marley vi dice qualcosa?).

Per questo suo essere un puro intrattenimento per famiglie, Dog Days vince il confronto con mèlo patetici che sfruttano la corrente animalista per fare audience.

Aspettando The Nun, i 10 personaggi horror più cattivi visti al cinema

Arriverà nelle sale il prossimo 20 settembre The Nun – La Vocazione del Male (qui il trailer), spin-off del franchise di The Conjuring – Il caso Enfield diretto da Corin Hardy e prodotto da James Wan e Peter Safran.

Protagonista è proprio il demone del film uscito nel 2016, che nel 1952 – in Romania – assume le sembianze di sorella Valak, mentre il Vaticano indaga sulle cause misteriose che hanno portato al suicidio di una suora nel monastero di Carta. In attesa di vederlo sul grande schermo, ripercorriamo la storia del genere horror, sfogliando la lista dei dieci personaggi più cattivi del cinema:

Hannibal Lecter

Personaggio immaginario creato dallo scrittore Thomas Harris, Hannibal Lecter è il villain iconico a cui hanno dato voce e corpo alcuni dei migliori attori in circolazione: dall’indimenticabile Anthony Hopkins ne Il silenzio degli innocenti a Gaspard Ulliel in Hannibal Lecter – Le origini del male, arrivando fino a Mads Mikkelsen nella serie televisiva Hannibal.

Nei romanzi, Lecter viene presentato come un serial killer ossessionato dall’antropofagia, caratteristica che gli ha fatto attribuire il soprannome di Hannibal the cannibal. È inoltre un medico psichiatra e uno dei criminologi più esperti a cui sono state indiziate nove vittime certe. Il cinema lo ha visto protagonista nella trilogia Il Silenzio degli Innocenti, Hannibal e Red Dragon.

Xenomorfo

Tutti lo conoscono come la creatura di Alien: stiamo parlando ovviamente dello xenomorfo protagonista del franchise sci-fi iniziato da Ridley Scott nel 1979, specie immaginaria extraterrestre, la macchina di morte perfetta ma estremamente ostile nei confronti del genere umano.

Il design terrificante, studiato insieme all’artista svizzero Hans Ruedi Giger, e le sequenze indimenticabili dei film lo rendono ancora oggi uno dei personaggi più inquietanti della storia del cinema.

Chucky la bambola assassina

Creato da Don Mancini per il film La bambola assassina del 1988, Chucky è un personaggio fittizio: un giocattolo per bambini che accoglie lo spirito del serial killer Charles Lee Ray rendendo quindi la bambola uno strumento di morte.

Grazie a un rito voodoo infatti, l’assassino è riuscito a trasferire la sua anima all’interno di una bambola di pezza che compie al posto suo tutti i crimini. E sono principalmente tre le frasi usate: “Ciao, sono Chucky, e fino alla fine tuo amico sarò!“, “Ti va di giocare?“, “Mi piace essere abbracciato“. Qualcosa che i fan dei sette film realizzati ricordano bene…

Dracula

Ispiratosi alla figura storica di Vlad III Principe di Valacchia, nel 1897 Bram Stoker creò il personaggio iconico del conte Dracula divenuto poi protagonista di numerosi adattamenti cinematografici, tra cui ricordiamo ovviamente il capolavoro di Francis Ford Coppola con Gary Oldman.

Il nobile della Transilvania si rivela essere in realtà un terribile vampiro che si nutre del sangue dei suoi ospiti, bloccati all’interno dell’imponente residenza. Insieme alla creature di Frankenstein e al Lupo Mannaro, Dracula è uno dei primi protagonisti del cinema horror, ma i cinefili lo ricorderanno più come Nosferatu.

IT

Entità misteriosa tornata in vita dopo un letargo di ventisette anni, IT assume la forma del pagliaccio Pennywise quando incontra il piccolo Georgie Denbrough mentre tenta di recuperare la sua barchetta di carta da un canale di scolo. Il resto è storia…

Creato da Stephen King, il personaggio diventa protagonista della miniserie in due puntate andata in onda nel 1990 e successivamente del primo adattamento cinematografico diretto da Andy Muschietti e uscito nelle sale lo scorso anno. Ad interpretare la nuova versione del pagliaccio è Bill Skarsgard, dopo l’iconica performance di Tim Curry nei panni di Pennywise il pagliaccio ballerino.

Pazuzu

Demone protagonista della saga letteraria e cinematografica de L’esorcista, Pazuzu è uno spirito maligno che si impossessa della giovane Regan MacNeil nel primo film diretto da William Friedkin dopo che padre Lankester Merrin aveva rinvenuto la sua statua nel sito archeologico di Ninive (l’attuale Iraq).

Nel secondo film invece il demone diventa alleato diretto di Satana perseguitando le persone e infestando la Terra come spirito locusta.  Di recente l’abbiamo rivisto sulle scene della serie televisiva The Exorcist, sequel della saga, dove Pazuzu torna per perseguitare Regan e la sua nuova famiglia.

Freddy Krueger

Frederick Charles “Freddy” Krueger è l’antagonista principale della saga horror Nightmare, assassino seriale e incubo delle sue vittime. Caratteristico è il suo aspetto: raccapriccianti ustioni gli ricoprono il viso, mentre le mani sono ricoperte da un guanto da lui fabbricato con lame fissate alle estremità delle dita.

Nel primo film del franchise, Dal profondo della notte, Freddy inizia come folle omicida a Springwood riuscendo ad avere la meglio sui cittadini che intendevano sconfiggerlo; nel secondo film invece, La rivincita, il mostro si impossessa del corpo di un ragazzo e torna a mietere vittime. L’ultimo reboot del personaggio, datato 2010, ce lo mostra come un pedofilo, più freddo e meno ironico dell’originale, e se possibile ancora più spietato e viscido di quanto lo fosse in passato.

Norman Bates

Prima protagonista dei romanzi di Robert Bloch e poi del capolavoro di Alfred Hitchcock Psycho (interpretato da Anthony Perkins), Norman Bates è il primo serial killer della storia del cinema e per questo il più iconico. Dal 2013 va in onda anche una serie tv, Bates Motel, che ne racconta le origini e la gioventù.

Vittima di abusi psicologici e sessuali da parte della madre durante l’infanzia, Bates cresce in uno stato di assoluta dipendenza dalla genitrice. Di fatto, come mostrato da Hitchcock in Psycho, il ragazzo indossa costumi femminili a lei appartenuti per uccidere le sue vittime salvo poi tornare in se stesso una volta compiuto il crimine ed eliminare ogni traccia evidente della colpevolezza della madre.

Saw

Anche conosciuto con il nome di Jigsaw o Jonathan Kramer, Saw è il protagonista della saga horror sull’Enigmista creata da James Wan e Leigh Whannell.

Assassino seriale e malato terminale di cancro, è solito “sfidare” le proprie vittime, prima di ucciderle, in un gioco di sopravvivenza scegliendo fra tutte quelle persone che hanno dimostrato disprezzo verso la propria vita. Da cosa deriva il soprannome di “Jigsaw“? Semplicemente dal modo in cui i media descrivevano la sua pratica di tagliare pezzi di carne delle vittime a forma di tasselli di puzzle, simbolo del loro mancato istinto di sopravvivenza.

Michael Myers

Il “Signore della morte” protagonista della saga di Halloween sta per tornare sul grande schermo nel film diretto da David Gordon Green, presentato con successo al Festival di Toronto dove è stato accolto con applausi e approvazione da parte della critica.

Parliamo ovviamente di Michael Myers, l’uomo senza volto ma sempre coperto da maschere, creato da John Carpenter e Debra Hill dandogli il nome del distributore europeo del secondo lungometraggio del regista, Distretto 13 – Le brigate della morte. Indimenticabile e inconfondibile la sua divisa: tuta blu da meccanico, stivali neri, e una nuova maschera per ogni capitolo del franchise. Tuttavia sotto questa protezione non si cela alcun mostro con evidenti segni di brutalità, ma soltanto un individuo dotato di forza sovraumana e istinti omicidi quando va in cerca delle sue prede.

Quest’anno il personaggio sarà protagonista del sequel di Halloween – La notte delle streghe, dove rivedremo Laurie Strode (interpretata ancora da Jamie Lee Curtis) confrontarsi con la sua nemesi quarant’anni dopo la sua prima follia omicida nella notte dei morti viventi.

The Batman: Jon Hamm possibilista sul ruolo da protagonista

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Kit Harington è solo l’ultimo dei nomi famosi che sono stati accostati al personaggio de L’Uomo Pipistrello che vedremo, probabilmente, nel prossimo The Batman. L’attore di Game of Thrones è uno dei tanti nomi usciti fuori in questi mesi e sicuramente il più improbabile, se accostato alla figura di Bruce Wayne / Batman. Molto meno improbabile è invece Jon Hamm, attore simbolo della serie Showtime Mad Men che per moltissimi fan rappresenta l’ideale successore di Ben Affleck, sempre più lontano dal ruolo.

Stando a quanto dichiarato dall’attore stesso a THR, la sua idea non è del tutto contraria alla partecipazione a un cinecomic, in particolare nel ruolo del Crociato di Gotham: “Dipende dalla sceneggiatura, dalla storia. Sono un grande fan dei fumetti, lo sono sempre stato. Leggo fumetti da quando ho nove anni, forse anche da prima.E sono abbastanza informato riguardo a moltissime storie. Inoltre mi piace il genere, e mi piace molto quello che stanno facendo adesso… Probabilmente indosserei un costume. Ma dovrei fare un sacco di ginnastica, cosa che non amo troppo. Ma, sono sicuro che in giro c’è una versione interessante di questo personaggio. E se mi dovessero consultare per il ruolo risponderei: perché no?”. 

The Batman: in arrivo un annuncio ufficiale dal film di Matt Reeves?

Per fisico, fascino e presenza scenica, Jon Hamm sembra il candidato ideale per il ruolo di Bruce Wayne, forse un po’ meno per quello di Batman. Ma il suo nome era uno dei favoriti dei fan già nell’Era pre-Affleck, quindi potrebbe anche rappresentare una buona occasione per lo studio per ingraziarsi di nuovo tutti quei fan delusi dai recenti sviluppi e dalle rappresentazioni dei personaggi DC al cinema.

Per quanto riguarda invece il ritorno di Affleck, ricordiamo che l’attore non ha ancora ufficialmente abbandonato il ruolo, il che potrebbe lasciar pensare a un colpo di coda finale in cui il buon Ben, messi da parte e superati i suoi problemi personali (al momento è in una comunità di recupero per la dipendenza da alcol), possa tornare a indossare la cappa nera del Crociato di Gotham.

Zack Snyder commenta il possibile allontanamento di Henry Cavill dal ruolo di Superman

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Mentre il rumor è stato già smentito, la rete ha avuto il tempo di reagire, in maniera più o meno pacata, alla possibilità che Henry Cavill non sia più il Superman cinematografico della Warner Bros. Tra le voci che si sono sollevate, c’è stata anche quella di Zack Snyder, che ha detto la sua, in maniera interpretabile, sull’attore che lui stesso scelse sei anni fa per interpretare l’ultimo figlio di Krypton.

Il regista de L’Uomo d’Acciaio ha pubblicato sul suo account Vero uno storyboard tratto dal film del 2012, che sembra raffigurare il momento in cui Superman si alza in volo per la prima volta. A didascalia, però, Snyder ha scelto una battuta che richiama la scena in cui Supes accetta di farsi portare, in manette, in prigione, per spiegare la sua posizione e la sua volontà di salvare Metropolis e il mondo dall’attacco di Zod: “Questa non è una S”. La battuta è quella che l’eroe pronuncia di fronte a Lois Lane. La giornalista gli chiede: “Cosa significa la S? Che ne dici di Superman?”. Ma l’alieno replica: “Non è una S, nel mio mondo significa speranza”. 

Cosa possa mai significare per certo la condivisione di Zack Snyder non ci è dato sapere, ma possiamo immaginare che di fronte a quello che sembra un naufragio completo del suo progetto di Superman al cinema, dopo l’allontanamento da Justice League e dagli altri progetti relativi ai personaggi DC in produzione alla Warner Bros, Snyder possa non essere del tutto pessimista. Forse c’è ancora speranza per quella che era la sua idea, il suo progetto iniziale.

Henry Cavill non è più Superman? Ecco il criptico commento dell’attore

Avengers 4: gli artwork in HD mostrano i dettagli dei nuovi costumi

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L’enciclopedia wiki dedicata al Marvel Cinematic Universe ha diffuso delle nuove immagini da Avengers 4. Non si tratta ancora di foto ufficiali, ma di artwork che riprendono i personaggi già mostrati in precedenza, i pochi rimasti vivi, e li mostrano in HD. Naturalmente tra questi, gli elementi più interessanti sono i nuovi dettagli del costume di Hulk e Captain Marvel, che non abbiamo ancora visto in azione sul grande schermo (nonostante le immagini ufficiali).

Iron Man

Già in Avengers: Infinity War avevamo visto le modifiche all’armatura di Tony Stark. Quello che vedremo in Avengers 4 sarà una replica della corazza del Vendicatore “anziano” che non cambierà di molto, a meno che il film non ci porti davvero indietro nel tempo e allora potremmo avere la possibilità di rivedere qualche modello Mark precedente. Quello che sappiamo e che il film potrebbe essere davvero l’ultimo viaggio cinematografico dell’Iron Man di Robert Downey Jr. La fine di un’Era.

Rocket Raccoon

Unico dei Guardiani della Galassia rimasto in vita (a parte Gamora che non è parte ufficiale del tema), Rocket ha assistito per la seconda volta alla morte/dissoluzione di Groot, il suo compagno arboreo. James Gunn, prima della tempesta che l’ha travolto allontanandolo dalla Disney, aveva dichiarato che l’Ultimo “Io sono Groot” dell’albero parlante era una specie di “Ciao, papà”, frantumando in pezzetti ancora più piccoli i cuori dei fan, devastati da quella brevissima scena nel finale di Infinity War (che va a braccetto con la morte di Peter Parker tra le braccia di Tony e il disfacimento di Bucky davanti a Steve). Il costume del procione spaziale rimane invariato, e così, speriamo, anche la sua tempra sarcastica, nonostante la devastazione portata da Thanos.

Steve Rogers

Rispetto alla versione ruvida di Infinity War, Avengers 4 ci proporrà, pare, uno Steve ripulito. La stella bianca sul petto di nuovo candida e ben visibile, la barba rasata, i capelli in ordine, lo sguardo di nuovo chiaro e che guarda verso l’orizzonte. Insomma, potrebbe trattarsi di nuovo di Captain America, non più del Nomad disilluso che abbiamo conosciuto nell’ultimo film dei Russo. Il costume sembra inoltre mostrare una parte superiore con delle scaglie, omaggio alla versione a fumetti di Civil War.

Thor

Il figlio di Odino, Signore di Asgard, senza regno, popolo e famiglia, tornerà in Avengers 4, anche lui risparmiato dallo schiocco di dita di Thanos. Anche il suo look non cambierà molto dal film precedente, tuttavia il futuro potrebbe riservarci uno sguardo più accurato a Stormbreaker, la sua nuova arma. Inoltre sappiamo che non sarà questo il suo unico look nel film, visto ceh alcune immagini dal set ci riportano alla Battaglia di New York, e quindi a una versione più classica dell’eroe, con capelli lunghi e espressione meno corrucciata.

Captain Marvel

Non abbiamo ancora visto Brie Larson in azione, tuttavia le recenti foto ufficiali dal film ci mostrano un costume decisamente all’altezza delle aspettative, differente dalla prima versione trapelata dal set (verde e blu). L’attrice premio Oscar ha un piglio serio e fiero e sembra davvero convincente nelle immagini e in questo artwork che mostra il suo costume nella combinazione classica di colori.

Hulk

Sicuramente trai personaggi con l’arco narrativo più interessante, Hulk compare nei primi artwork di Avengers 4 in costume, una tuta che, come già ampiamente anticipato, potrebbe rivelare la conclusione del suo viaggio personale che parte da Thor: Ragnarok e, passando per Infinity War, si conclude in Avengers 4, come detto già da Mark Ruffalo. La tuta in questione sembra un indumento elasticizzato, che probabilmente Banner indosserà di continuo, come i pantaloni visti in Age of Ultron, e che gli permetteranno di rimanere vestito in tutte le sue trasformazioni. Inoltre, dall’immagine si evince che il viso di Hulk sarà meno bestiale, forse indicatore che si raggiungerà un equilibrio tra Bruce e Hulk, tra la bestia e lo scienziato. 

Star Wars: Episodio IX, 10 rumor che si sono rivelati veri

Star Wars: Episodio IX, 10 rumor che si sono rivelati veri

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Le riprese di Star Wars: Episodio IX sono ufficialmente iniziate poche settimane fa in Inghilterra con i membri del cast finora confermati e J.J.Abrams in regia.

Ma cosa sappiamo finora del film e quali sono stati i rumor rivelatosi del tutto fondati? Scopriamo di seguito tutte le voci circolate negli ultimi mesi e le novità sul capitolo che chiuderà definitivamente la saga degli Skywalker:

Finn e Rey si riuniranno

Dopo l’incontro in Il Risveglio della Forza Finn e Rey sono stati separati durante gli eventi de Gli Ultimi Jedi, ognuno impegnato con la sua missione personale. Tuttavia le ultime speculazioni hanno portato i fan a credere che i due personaggi si incontreranno ancora in Episodio IX, voci che sembrano esser state confermate di recente dagli attori.

Parlando del film, John Boyega ha confessato che Daisy Ridley gli avrebbe inviato un messaggio dopo aver letto la sceneggiatura dicendo “Oddio, siamo di nuovo insieme!“. Serve altro per avere conferma della loro reunion?

Finn e Poe condurranno una missione insieme a Chewbacca

Finn e Rey hanno combattuto lontani durante la maggior parte di Gli Ultimi Jedi, ma sappiamo grazie alle prime foto trapelate dal set che i due torneranno insieme per una missione segreta in compagnia di Chewbacca.

Le immagini tuttavia non forniscono molte informazioni su quello che sta succedendo, ma sembra che Chewbacca abbia finalmente trovato il suo posto nella resistenza con Han Solo e Leia.

Sarà l’ultimo film di Star Wars con le musiche di John Williams

Dopo l’ormai tradizionale grande prova artistica in Star Wars: Gli Ultimi JediJohn Williams è pronto a tornare nel golfo mistico per Star Wars: Episodio IX.

John Williams è uno dei compositori più famosi e premiati del nostro tempo, la sua lunga collaborazione con molti dei registi più quotati del panorama cinematografico hollywoodiano ne ha fatto un vero simbolo e la sua nuova partecipazione al franchise Lucasfilm conferma l’indispensabilità del suo lavoro.

Tuttavia dopo nove indimenticabili colonne sonore scritte per la saga, Williams lascerà definitivamente il “trono” di Star Wars. L’ultima sua firma sarà appunto Episodio IX. Queste le sue dichiarazioni:

J.J. Abrams sta lavorando al film su cui spero di comporre le musiche il prossimo anno. Credo che ‘9’ sia un numero sufficiente per me, ma so che la Disney porterà il franchise ancora oltre ed è probabile che Star Wars vivrà per decenni.

Mark Hamill farà parte del cast

Luke Skywalker si è congedato (almeno apparentemente) sul finale de Gli Ultimi Jedi dopo aver combattuto contro l’ex allievo Kylo Ren diventando un tutt’uno con la Forza dopo aver aiutato la Resistenza a combattere il Primo Ordine.

Questo non significa che Mark Hamill, nei panni di Luke, non apparirà più in nessun film di Star Wars: alcuni hanno ipotizzato che potrebbe diventare uno spettro della Forza, guidando Rey nel suo viaggio per aiutare la resistenza a sconfiggere i suoi nemici.

E sebbene non ci siano informazioni ufficiali sul modo in cui Hamill tornerà nel film, è stato inserito nel cast di Episodio IX.

Billy Dee Williams tornerà nei panni di Lando Calrissian

Ciò che lo scorso luglio era solamente una voce di corridoio si è rivelata presto una piacevole conferma: Billy Dee Williams riprenderà il ruolo di Lando Calrissian in Star Wars: Episodio IX, terzo e ultimo capitolo della nuova trilogia del franchise.

L’attore è già apparso in due film della saga di Guerre Stellari, ovvero L’impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi, “sostituito” nel nuovo corso della Lucasfilm da Donald Glover che ha interpretato il personaggio nello spin-off su Han Solo uscito in sala a Maggio 2018.

J.J.Abrams torna alla regia

Dopo l’improvviso licenziamento di Colin Trevorrow a causa di “divergenze creative” insanabili e numerose voci di corridoio, la Lucasfilm ha ufficialmente affidato la regia a J.J.Abrams.

Abrams aveva già diretto Star Wars Il Risveglio della Forza e collaborato in veste di produttore a Star Wars Gli Ultimi Jedi, dunque è sembrata la scelta più ovvia e opportuna per l’azienda.

La Disney e la Lucasfilm avevano già rapidamente sostituito Chris Miller e Phil Lord con Ron Howard alla regia dello spin off su Han Solo e hanno trovato rapidamente un sostituto anche per quest’altro importante progetto.

In Abrams, la compagnia vede un regista che si è già dimostrato affidabile, anche se, per alcuni fan, si tratta di un “operaio” TROPPO affidabile, date le critiche all’Episodio VII in merito al suo essere troppo simile al film originale.

Episodio IX concluderà la saga degli Skywalker

La saga di Skywalker è stata raccontata attraverso otto film, e sarà proprio Episodio IX  mettervi la parola fine sciogliendo ogni possibile trama e dubbio a riguardo. Sono questi i piani della Lucasfilm, che con un comunicato ufficiale si è riferito al film come “l’ultimo capitolo della saga di Skywalker“.

Leia non sarà interpretata da un’altra attrice

Contrariamente a quanto si era ipotizzato dopo la scomparsa di Carrie Fisher, il ruolo di Leia Organa non sarà interpretato da un’altra attrice ma dalla Fisher stessa usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza.

“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato J.J. Abrams – e stiamo cercando una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Le critiche a Gli Ultimi Jedi non hanno influenzato la produzione

Sappiamo che buona parte dei fan di Star Wars non ha particolarmente gradito Gli Ultimi Jedi, ma se pensate che le loro opinioni abbiano convinto la Disney a modificare i propri piani per Episodio IX…questo non accadrà mai.

A J.J.Abrams è stato infatti chiesto in che modo le critiche dell’episodio precedente avrebbero potuto influenzare i progetti sul prossimo film, e questa è stata la sua risposta: “Non avranno alcun effetto sul nostro lavoro. Per adesso mi limito a dire che ci sono molte cose che vorrei anticiparvi, ma credo che sia un po’ presto per aprire una conversazione Episodio 9.

Richard E. Grant NON sarà l’ammiraglio Thrawn

L’universo espanso di Star Wars, noto come Star Wars Legends, ha accolto un’infinità di nuovi personaggi che ogni fan vorrebbe vedere sul grande schermo nei prossimi film. Uno di questi è certamente il Gran ammiraglio Thrawn, apparso per la prima volta nel romanzo di Timothy Zahn “Erede dell’Impero” come comandante delle forze militari dell’Impero anni dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi.

Così, quando la Disney ha annunciato che l’attore Richard E. Grant sarebbe entrato nel cast di Episodio IX, molti avevano iniziarono a speculare sul fatto che potesse interpretare proprio Thrawn. Voci mai confermate, dal momento che è stato lo stesso attore Grant a smentirle.

S.W.A.T. 2×01: promo e trama dall’episodio

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S.W.A.T. 2×01: promo e trama dall’episodio

Il network americano della CBS ha diffuso promo e trama di S.W.A.T. 2×01 il primo atteso episodio della seconda stagione di S.W.A.T.

https://youtu.be/URwKRP-AVTw

In S.W.A.T. 2×01 che si intitolerà  “Shaky Town” il team SWAT si impegna in una situazione di stallo con i trafficanti di esseri umani che tengono in ostaggio i bambini quando un grave terremoto colpisce Los Angeles durante la loro operazione e compromette la rimozione. Nel frattempo mentre Hondo forma una connessione personale inaspettata con il procuratore distrettuale distrettuale Nia Wells (Nikiva Dionne), Jim Street ha difficoltà ad adattarsi alla sua nuova vita da ufficiale di pattuglia, nella seconda stagione della SWAT, che debutterà giovedì 27 settembre sulla CBS.

In S.W.A.T. 2×01 protagonisti Shemar Moore (Daniel “Hondo” Harrelson) Stephanie Sigman (Jessica Cortez) Alex Russell (Jim Street) Jay Harrington (David “Deacon” Kay) Lina Esco (Christina “Chris” Alonso) Kenny Johnson (Dominique Luca) Peter Onorati (Jeff Mumford) David Lim (Victor Tan) Patrick St. Esprit (Comandante Robert Hicks).

Le guest star di S.W.A.T. 2×01 sono Nikita Dionne (Nia Wells) Juan Javier Cardenas (Beni) Joseph Lee Anderson (Tony) Gene Farber (Drummond) Jimmy Jean-Lous (Desir) Sumalee Montano (Gwen) Lee Chesley (Jan) Alexander Charles Arzu (Isacco) Mataeo Mingo (James ) Camden Coley (Paul) Aiden Berryman (Stanley) Lynn Adrianna (Carol) ER Ruiz (Jax) Beau Casper Smart (Kaden) Michael Trucco (Eric) Betty Murphy (Signora Perkins) Wali Habib (Nick) Molly Erdman (Infermiera) Christina Craddick (Stacey) Dmitri Schuyler (Teen Boy) Minerva Garcia (Amministratore dell’ospedale).

S.W.A.T. 2×01

S.W.A.T. 2 è la seconda stagione della nuova serie tv S.W.A.T. creata da Aaron Rahsaan Thomas per il network americano della CBS.

Nel cast di S.W.A.T. protagonisti sono Sergente Daniel “Hondo” Harrelson, interpretato da Shemar Moore, Jessica Cortez, interpretata da Stephanie Sigman, Jim Street, interpretato da Alex Russell, David “Deacon” Kay, interpretato da Jay Harrington, Christina “Chris” Alonso, interpretata da Lina Esco, Dominique Luca, interpretato da Kenny Johnson, Jeff Mumford, interpretato da Peter Onorati, Victor Tan, interpretato da David Lim.

 

 

Henry Cavill non è più Superman? Ecco il criptico commento dell’attore

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La notizia diffusa da The Hollywood Reporter che anticipava l’uscita di Henry Cavill dal DC Universe, e quindi il ruolo di Superman lasciato vacante, ha scosso le fondamenta del fan del DCEU. Tuttavia, il prestigioso giornale ha specificato che si trattava soltanto di una voce, senza segnalare una motivazione a tale decisione e senza rivelare la fonte certa, vale a dire, ha solo seminato il panico di cui sopra.

Henry Cavill lascia il DC Universe? Rumor

La prima replica all’articolo è stata quella dell’agente dell’attore inglese, che, nelle ore successive alla diffusione della notizia, ha sedato gli animi spiegando che arriverà un comunicato ufficiale. Tuttavia, nelle ore successive, anche Henry Cavill ha fatto sentire la sua voce… più o meno. L’attore britannico ha condiviso su Instagram un video in cui, con un viso molto serio, mostra una action figure di Superman, senza nessun commento ulteriore, soltanto con la didascalia: “Oggi è stata una giornata interessante #Superman”. A commento musicale, il valzer di Strauss, con tanto di accompagnamento canino (magari era proprio il suo adorabile Khal).

La partenza di Henry dal franchise cinematografico DC si allineerebbe con il dubbio che circonda il futuro di Ben Affleck nel ruolo di Batman. I due attori simbolo di questo universo condiviso che si avvia verso il naufragio potrebbero essere la chiave di volta per ripartire da zero. Il Batman di Affleck sta già avendo parecchi problemi nel trovare spazio in un film standalone, mentre il Superman di Cavill avrebbe meritato un arco narrativo più disteso e articolato, cosa che si potrebbe comunque correggere in corso d’opera con il tanto chiacchierato Man of Steel 2.

Aspettiamo aggiornamenti in merito, intanto cerchiamo di trovare un senso al criptico video che ha condiviso l’attore.

Midway: Darren Criss per la II Guerra Mondiale raccontata da Roland Emmerich

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Darren Criss (American Horror Story, Glee) si è unito al cast di Midway, il film sulla Seconda Guerra Mondiale che sarà diretto da Roland Emmerich. A riferire la notizia è Deadline, che però non aggiunge dettagli sul ruolo che l’attore ricoprirà.

Basato sui veri eventi della Battaglia delle Midway, punto di non ritorno del versante Pacifico della Seconda Guerra Mondiale, il film racconta le gesta eroiche e strazianti dei soldati e degli aviatori che hanno realizzato l’incredibile, trovando il modo di cambiare le sorti della guerra.

Il cast di Midway include anche Patrick Wilson (The Conjuring) nei panni dell’Ammiraglio Edwin Layton, Luke Evans (The Alienist, La Bella e la Bestia) come Comandante Wade McClusky, Woody Harrelson (Solo: A Star Wars Story) nei panni dell’Ammiraglio Chester Nimitz e Mandy Moore (This Is Us), con Aaron Eckhart (Il Cavaliere Oscuro), Nick Jonas (Jumanji: Benvenuti nella Giungla), Dennis Quaid (The Day After Tomorrow), Keean Johnson (Alita: Battle Angel) e Tadanobu Asano (Thor, 47 Ronin).

Midway è stato scritto da Wes Tooke (Colony) e sarà prodotto dalla Centropolis Entertainment di Emmerich, Harald Kloser (2012White House DownIndependence Day: Resurgence), e Mark Gordon (Saving Private RyanThe PatriotMolly’s Game).

Midway il film uscirà ufficialmente nei cinema l’8 novembre 2019 e troverà la concorrenza di Wonder Woman 1984 (Nov. 1), Sonic the Hedgehog (Nov. 8) e Terminator 6 (Nov. 15).

Scary Stories to Tell in the Dark: si arricchisce il cast del film prodotto da Guillermo del Toro

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Messi da parte gli obblighi da presidente di Giuria di Venezia 75, Guillermo del Toro può finalmente riprendere il lavoro su Scary Stories to Tell in the Dark, il suo prossimo progetto annunciato all’indomani dell’Oscar dello scorso Febbraio.

Arriva ora da Comingsoon.net la notizia che il cast del film si è arricchito di tre nuovi nomi: Dean Norris (Breaking Bad), Gil Bellows (PatriotJett) e Lorraine Toussaint (Into The BadlandsSelmaOrange Is The New Black).

Guillermo del Toro è reduce dal grande successo di The Shape of Water, che ha conquistato il premio Oscar per il Miglior Film e la Migliore Regia (oltre a Scenografia e Colonna Sonora Originale) e per questo progetto, una volta completamente nelle sue mani, ricoprirà il ruolo di produttore.

The Shape of Water: Guillermo del Toro spiega i suoi personaggi

La prima stesura dell’adattamento seguiva le vicende di un gruppo di giovani alle prese con i loro peggiori incubi ed era stata firmata da Marcus Dunstan e Patrick Melton (Saw – L’Enigmista). Guillermo del Toro produrrà Scary Stories to Tell in the Dark insieme a Jason Brown e Sean Daniel della The Sean Daniel Company e a Elizabeth Grave della 1212 Entertainment. Le storie raccontate in Scary Stories to Tell in the Dark si ispirano al folklore americano e sono state pubblicate per la prima volta nel 1981.

Henry Cavill lascia il DC Universe? Rumor

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Henry Cavill lascia il DC Universe? Rumor

Una spiacevole notizia piove sul destino dell’universo cinematografico DC (se così si può ancora chiamare visti i cambi editoriali in corso nelle ultime settimane): secondo quanto riportato dall’Hollywood Reporter infatti, Henry Cavill sarebbe pronto a lasciare il DCEU e ad appendere al chiodo il costume di Superman, indossato da Man of Steel fino a Justice League.

Come suggerito da alcune fonti vicine alla Warner Bros., l’attore avrebbe dovuto comparire in un breve cameo nel prossimo titolo DC in uscita, ovvero Shazam!, idea mai concretizzata a causa di problemi di trattative fra Cavill e lo studio.

Cosa comporterebbe questo addio? Cavill è sempre sembrato un personaggio imprenscindibile dell’universo DC, e si attendevano sviluppi circa il sequel de L’uomo d’acciaio, oltre al fatto che l’attore aveva più volte manifestato il suo desiderio di raccontare altre storie di Superman sul grande schermo.

A quanto pare la Warner Bros. si concentrerà per ora sul film di Supergirl, origin story ambientata durante l’infanzia di Kal-El; dunque è possibile che venga scelto un interprete molto, ma molto più giovane dell’attore inglese.

Spazio allora ai film solisti come Wonder Woman 1984, Aquaman e Shazam!, oltre ai titoli di stampo più indie come The Joker Origins e Gotham City Sirens. Il volto della DC Films sta cambiando e l’addio di Cavill appare oggi inevitabile.

Fonte: The Hollywood Reporter

La Ballata di Buster Scruggs: il trailer del film dei fratelli Coen

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È stato diffuso il trailer di La Ballata di Buster Scruggs, il nuovo film dei fratelli Coen che, dopo aver vinto a Venezia 75 il premio alla migliore sceneggiatura, è pronto per sbarcare su Netflix, a partire dal 16 novembre.

Ecco di seguito il trailer:

La Ballata di Buster Scruggs, recensione di Ethan e Joel Coen

La Ballata di Buster Scruggs è un Western antologico in sei parti, una serie di racconti sulla frontiera americana narrati dalle voci uniche e inimitabili di Joel e Ethan Coen. Ogni capitolo racconta una storia diversa sul West americano.

Festa del Cinema di Roma 2018: Peter Sellers sul manifesto ufficiale

Peter Sellers è il protagonista dell’immagine ufficiale della tredicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che si svolgerà dal 18 al 28 ottobre 2018 presso l’Auditorium Parco della Musica.

Amato da pubblici estremamente diversi, che hanno saputo apprezzare la straordinaria carica comica, la brillante imprevedibilità delle sue interpretazioni e le eccellenti prove in ruoli drammatici, Peter Sellers è ritratto nei panni del suo personaggio più conosciuto, l’ispettore Jacques Clouseau, protagonista della serie La Pantera Rosa. Lo scatto è realizzato dal fotografo britannico Terry O’Neill, celebre in tutto il mondo per aver immortalato innumerevoli personalità del mondo della musica e del cinema, dai Beatles ai Rolling Stones, dalla famiglia reale britannica alle star di Hollywood. Nell’immagine ufficiale della Festa del Cinema 2018, Peter Sellers è colto in flagrante da Terry O’Neill che cattura tutta la sua ironia e il suo stupore: l’ispettore punta diretto al pubblico e lo rende protagonista dell’evento.

“Sin dal mio primo anno, ho voluto caratterizzare la mia direzione artistica con manifesti che dessero un segno di eleganza, grazia e leggerezza – ha spiegato Antonio Monda, direttore artistico della Festa del Cinema – Quest’anno sono felice di aggiungere anche l’ironia, e Peter Sellers, in questo, è stato un maestro. Non è stato soltanto un genio comico, ma un attore grandissimo e versatile, come dimostrano le sue magnifiche interpretazioni per maestri diversissimi quali Stanley Kubrick, Vittorio De Sica, Hal Ashby, Blake Edwards, Alexander Mackendrick e molti altri”.

La figura di Peter Sellers attraverserà tutta la prossima Festa del Cinema: l’attore sarà infatti protagonista di una retrospettiva a cura di Mario Sesti, realizzata in collaborazione con l’Ambasciata Britannica e il British Council.

The Batman: Kit Harington vicino al ruolo da protagonista?

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The Batman: Kit Harington vicino al ruolo da protagonista?

Il rumor arriva da Comic Book Movie e sembra comprendere da una parte l’iconico Uomo Pipistrello, dall’altra l’attore protagonista di Game of Thrones, diventato a sua volta un’icona: Kit Harington potrebbe essere il nuovo The Batman. Secondo il rumor, o Studio avrebbe chiesto i modelli digitali dell’attore per avere un’idea di come Harington possa essere con addosso il mantello di Batman e, dal momento che Kit ha concluso il suo accordo con la HBO per Game of Thrones (l’ultima stagione è stata già girata), è plausibile che possa cercare nuove strade, magari nel cinecomic!

Del film diretto da Matt Reeves si continua a parlare e sembra che a breve debbano arrivare degli annunci ufficiali che potrebbero portare un po’ di ordine in mezzo a tutti questi rumors che stanno confondendo le acque intorno al progetto.

Per quanto riguarda l’ipotesi di un collegamento con l’universo cinematografico DC, Reeves ha spiegato che “la pellicola si legherà in vari modi anche al DCEU, perché è un tassello di un grande puzzle. Ma non posso dire altro per ora“. Insomma, le voci circa la sua indipendenza dal mondo di Wonder Woman, Aquaman o The Flash potrebbero non essere state vere.

The Batman potrebbe riavviare il franchise sul crociato di Gotham senza Ben Affleck, dunque è ormai certa la ricerca di un altro interprete che possa raccogliere l’eredità dei suoi colleghi e dare nuova linfa al personaggio.

Come questo film si inserirà, o meglio, si legherà al DC Extended Universe (che comprende anche AquamanWonder Woman 2 e The Flash) non è ancora chiaro.

La produzione di The Batman è slittata al 2019, dunque la speranza di vederlo presto sul grande schermo è sfumata e toccherà attendere almeno il 2020.

The Equalizer 2, Denzel Washington: “Che cos’è un supereroe?”

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The Equalizer 2, Denzel Washington: “Che cos’è un supereroe?”

Dalla nuova collaborazione tra Antoine Fuqua e Denzel Washington, arriva The Equalizer 2. Robert McCall, già protagonista della serie tv cult degli anni 80 Un giustiziere a New York, a cui si ispira il film, è un ex agente delle CIA ora in pensione, inflessibile giustiziere in difesa delle persone oppresse e sfruttate. Ma cosa sarà disposto a fare McCall quando una di queste persone è proprio quella che lui ama?

Di seguito ecco la nostra intervista a Londra con il protagonista premio Oscar.

[brid video=”383697″ player=”15690″ title=”Denzel Washington intervista al protagonista di protagonista di The Equalizer 2″]

Nel cast del film ci sono Denzel Washington, Pedro Pascal, Bill Pullman, Melissa Leo, Jonathan Scarfe, Ashton Sanders, Lexie Roth, Sakina Jaffrey, Caroline Day, Donald Cerrone, Abigail Marlowe, Tamara Hickey, Orson Bean, Kazy Tauginas.

Diretto da Antoine Fuqua, The Equalizer 2 arriverà il 13 settembre in sala distribuito da Warner Bros.

Visioni dal Mondo: al via da domani il festival di documentari

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Visioni dal Mondo: al via da domani il festival di documentari

Aprirà domani, giovedì 13 settembre, la quarta edizione del Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà, l’atteso appuntamento aperto al pubblico con ingresso gratuito dedicato al cinema del reale.  Un’edizione all’insegna di anteprime di film documentari nazionali e internazionali, eventi, incontri e masterclass che per quattro giorni, dal 13 al 16 settembre, animerà la città di Milano all’interno della prima edizione di Milano MovieWeek (14-21 settembre 2018), la settimana dedicata al cinema promossa e coordinata dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura in collaborazione con Fuoricinema srl.

Tra gli ospiti del 4° Festival: Lorenza Indovina, Madrina della quarta edizione della rassegna, David Hare, commediografo e regista di fama internazionale interprete di Wall, il film documentario di apertura del Festival, Yvonne Sciò, regista e produttrice di Seven Women in programma al Festival e la regista e documentarista Costanza Quatriglio che terrà la masterclass “Il racconto del reale”.

La Triennale di Milano, sede principale della rassegna, il centro culturale  Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci saranno i luoghi dell’ampia programmazione del 4° Festival Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà.

Il 4° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà, organizzato dalla società di produzione FRANKIESHOWBIZ e con la direzione artistica di Fabrizio Grosoli, è patrocinato dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milanoe dall’Associazione dell’autorialità cinetelevisiva 100autori. L’edizione 2018 del Festival ha come main sponsor BNL Gruppo BNP Paribas, sponsor Pirelli, Aon, Sea Milan Airports, main media partner RAI, media partner RAINews24 e RAI Cultura, il sostegno di RAI Cinema, il contributo di Image Building, la collaborazione di Triennale di Milano, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli,Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, Istituto Luce Cinecittà, Lombardia Film Commission, Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani, Hot Docs (Toronto), la web media partnership con MYmovies.it, Taxidrivers.itCineuropa.org e il supporto delle migliori scuole e facoltà di cinema milanesi.

In programma: 13 film documentari di autori italiani in anteprima assoluta selezionati per il concorso Storie dal mondo contemporaneo su più di 150 titoli iscritti; 10 anteprime italiane di titoli internazionali pluripremiati ai più prestigiosi festival nel mondo; 6 film documentari fuori concorso della migliore produzione cinematografica italiana contemporanea; 16 i progetti documentari work in progress che verranno presentati al parterre di professionisti del settore per la sezione dedicata all’Industry Visioni Incontra.

Le donne, il coraggio, il mare tra i temi centrali della quarta edizione del Festival. Un’occasione per riflettere sul mondo contemporaneo e sulle sue incessanti trasformazioni, uno spazio di approfondimento e cultura su tempi di grande attualità mondiale, e un’opportunità di espressione per autori e registi che con carattere e determinazione narrano la realtà.

 

Tra le attesissime anteprime, storytelling del reale, al 4° Festival:

“Wall” il film documentario che aprirà il Festival domani giovedì 13 settembre alle ore 20.30, al Teatro dell’Arte Triennale di Milano. Wall di Cam Christiansen realizzato con le tecniche dell’animazione è interpretato da David Hare, che il The Washington Post ha definito “il più importante drammaturgo politico che scrive in inglese”. Il film, tratto dalla piece WALL di David Hare messa in scena per la prima volta al Royal Court Theatre di Londra e poi al Public Theatre di New York, esplora la realtà del muro che separa Israele e Palestina come mai fatto prima.

 “Crime + Punishment” il film documentario di indagine sulla cattiva condotta di una sezione del Dipartimento di Polizia di New York. Il film diretto da Stephen Maing è uno sguardo intimo e travolgente sulle vite e le lotte di un gruppo di poliziotti infiltrati che rischiano tutto, la loro carriera e la loro sicurezza, per denunciare alcune pratiche scorrette di discriminazione razziale da parte di una frangia della polizia locale di New York. Un’indagine senza precedenti, di oltre quattro anni, sul più potente dipartimento di polizia degli Stati Uniti.

“The School in the Cloud” di Jerry Rothwell affronta il tema dell’istruzione e dell’educazione attraverso il web e raccontal’esperimento condotto in tre anni dal professore indiano Sugata Mitra. Il film intreccia l’idea di Sugata sull’educazione, l’esperienza dei bambini nelle zone rurali a ovest del Bengala, molti dei quali non avevano mai avuto a che fare con computer o internet prima, e quelli nel Regno Unito, per i quali Internet è profondamente insita nella loro vita quotidiana. Cosa succede in un villaggio remoto dell’India quando i bambini si connettono a internet per la prima volta?

 “La Spartenza” di Salvo Cuccia ispirato alla autobiografia di Tommaso Bordonaro “La Spartenza” che vinse il premio Pieve 1990 per il miglior diario inedito. Bordonaro emigrò nel 1948 negli USA e il documentario ci porta tra Bolognetta e il New Jersey. La sua storia è un frammento della storia generale delle migrazioni, toccante e unica perché raccontata in prima persona da un migrante. 

“La vita è un dono” di Israel Moscati racconta la storia di cinque donne, un viaggio nelle loro vite, nel loro diverso e caleidoscopico modo di essere donna e di superare la malattia, il tumore al seno.

Seven Women” di Yvonne Sciò il film documentario dove sette donne tra giornaliste, costumiste, attrici e non solo si confessano all’obiettivo della regista.

I luoghi del 4° Festival:

Triennale di Milano – Viale Alemagna 6

Fondazione Giangiacomo Feltrinelli – Viale Pasubio 5

Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci  – Via San Vittore 21

Serie TV da non perdere a settembre: da Iron Fist a Maniac

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Serie TV da non perdere a settembre: da Iron Fist a Maniac

Settembre è la stagione preferita degli appassionati di serie tv. Tra attesi ritorni e interessanti novità, per lo spettatore del piccolo schermo c’è solo l’imbarazzo della scelta: da Maniac di Cary Fukunaga con Jonah Hill e Emma Stone ai nuovi episodi di Iron Fist e Bojack Horseman, senza contare le conferme di Grey’s Anatomy e The Deuce.

Scopriamo di seguito le dieci serie di settembre che non potete perdervi:

Maniac (Netflix)

Debutta il 21 settembre su Netflix Maniac, la serie firmata da Cary Fukunaga (True Detective, Beasts of no nation), adattamento americano dell’omonima norvegese uscita nel 2014. Protagonisti Jonah Hill e Emma Stone, già colleghi di set ben undici anni fa nella commedia Suxbad.

Nei dieci episodi di Maniac esploreremo le vicende di due estranei coinvolti in una misteriosa e attraente sperimentazione farmaceutica che, senza complicazioni o effetti collaterali, riesce a guarire tutte le loro malattie in modo permanente.

Senza ombra di dubbio uno dei titoli più attesi, visto il passato glorioso di Fukunaga nel formato serial e la presenza di due star come Hill e Stone.

The First (Hulu)

Dal creatore della versione americana di House of Cards (Beau Willimon) arriva il prossimo 14 settembre su Hulu The First, serie che vede protagonista Sean Penn nei panni di Tom Hagerty, uno dei primi astronauti a mettere piede su Marte.

Occhi puntati sul ritorno in grande stile dell’attore premio oscar, da qualche tempo assente dalle scene hollywoodiane e in cerca di riscatto. Che sia proprio il piccolo schermo l’inizio di una rinascita professionale?

Sorry for your loss (Facebook Watch)

Protagonista e produttrice, Elizabeth Olsen debutta sul piccolo schermo con la serie Sorry for your loss, creata da Kit Steinkellner e che sarà disponibile a partire dal 18 settembre sulla nuova piattaforma streaming Facebook Watch.

Presentata in anteprima al Toronto Film Festival, Sorry for your loss segue il percorso emotivo di una giovane vedova, interpretata dalla Olsen, attraverso il dolore scatenato dalla morte del marito.

Kidding (Showtime)

È iniziata lo scorso 9 settembre su Showtime Kidding, la serie ideata da Dave Holstein e diretta da Michel Gondry che vede protagonista Jim Carrey nei panni di Jeff aka Mr. Pickles, un personaggio noto della tv per bambini che dovrà fare i conti con se stesso e i problemi derivati dalla crisi della sua famiglia.

Ovviamente basterebbero i soli due nomi di Carrey e Gondry, team vincente di Se mi lasci ti cancello, e la curiosità di scoprire come sia stata applicata la visione del regista su un progetto simile per convincerci, ma rimandiamo il giudizio a serie terminata.

You (Lifetime)

In onda dal 9 settembre su Lifetime, You è la serie che vede protagonista Penn Badgley, lanciato proprio dal piccolo schermo con Gossip Girl (dove vestiva i panni di Dan Humphrey, il grande amore di Serena VanDerWoodsen).

Adattamento del romanzo omonimo di Caroline Kepnes, You segue il personaggio interpretato da Badley, un ragazzo dopo aver incontrato una ragazza, prima la salva da morte certa e successivamente ne diventa ossessionato. Tanto da diventare il suo stalker.

Dieci episodi in cui i mezzi della modernità, tecnologia e pericolose derive della mente umana verranno esplorate in maniera del tutto originale.

American Horror Story: Apocalypse (FX)

Giunta alla sua ottava stagione, la serie antologica di Ryan Murphy trova nel suo sottotitolo Apocalypse il motivo di maggiore attesa. E dato il ritorno di quasi tutti i membri del cast originale e dell’annunciato crossover tra Murder House e Coven, questa ha tutte le carte in regola per diventare la stagione più ambiziosa e interessante di sempre.

Il primo episodio andrà in onda il 12 settembre, sempre sulle reti di FX.

Bojack Horseman: Stagione 5 (Netflix)

Arriva finalmente su Netflix il 14 settembre la quinta stagione di Bojack Horseman, acuta e agrodolce fotografia dello star system hollywoodiano scattata nell’immaginario mondo antropomorfico del protagonista e dei personaggi che gli ruotano intorno.

Riuscirà Bojack a trovare una via d’uscita dallo stato di depressione nel quale è intrappolato? Che ne sarà dei rapporti con Diane e Princess Carolyn? Dal primo trailer mostrato sembrerebbe di si…

The Deuce: Stagione 2 (HBO)

La seconda stagione di The Deuce ha debuttato ufficialmente su HBO lo scorso 9 settembre, annunciata quest’estate dopo il successo della prima. Tornano protagonisti Maggie Gyllenhaal e James Franco nei rispettivi ruoli di Eileen “Candy” Merrell e dei gemelli Vincent Martino e Frankie Martino in questi nuovi episodi sempre scritti da David Simon e George Pelecanos.

Grey’s Anatomy: Stagione 15 (ABC)

Anticipata da un trailer ricco di colpi di scena, la quindicesima stagione di Grey’s Anatomy debutterà il prossimo 27 settembre sulle reti di ABC. Il medical drama più longevo della storia del piccolo schermo raccoglie l’incessante bisogno di rinnovamento con le ambizioni di Shonda Rhimes e sfida il suo pubblico ormai orfano di più della metà del cast originale.

Chi sopravviverà e chi lascerà per sempre il Grey Sloane Memorial?

Iron Fist: Stagione 2 (Netflix)

Le nuove responsabilità di Danny Rand, ormai divenuto protettore di New York come il “collega” eroe Matt Murdock, saranno messe a dura prova quando una misteriosa minaccia incomberà su di lui e le persone a cui tiene di più.

Così è stata presentata la seconda stagione di Iron Fist, forse la serie meno riuscita di quelle targate Netflix in collaborazione con la Marvel. Tuttavia la voglia di riscatto e alta e l’opportunità di farsi perdonare è ben servita. Dal 7 settembre disponibile in streaming.

Macchine Mortali: Junkie XL comporrà le musiche originali

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Macchine Mortali: Junkie XL comporrà le musiche originali

Sarà Junkie XL a.k.a. Tom Holkenborg a comporre le musiche originali di Macchine Mortali, il film prodotto da Peter Jackson e diretto dall’esordiente Christian Rivers che porta sullo schermo la saga fantasy scritta da Philip Reeve.

Tra gli ultimi lavori del musicista ricordiamo le soundtrack di Batman v Superman: Dawn of Justice, Mad Max: Fury Road, Deadpool e The Amazing Spider-Man 2.

Macchine Mortali: ecco il primo trailer del film prodotto da Peter Jackson

Jackson produce il progetto Macchine Mortali e firma la sceneggiatura con la moglie Fran Walsh e alla loro storica partner Philippa BoyensChristian Rivers, collaboratore di Peter Jacksonin tutti i suoi film, si occupa della regia.

Di seguito la sinossi del primo di quattro romanzi pubblicatonel 2001 dalla Scholastic: Futuro remoto. Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe, vive in una Londra che si aggira per il mondo ormai deserto cercando di divorare altre città più deboli allo scopo di procacciarsi schiavi e risorse. Un caso fortuito porta il ragazzo a sventare il piano omicida di una giovane orribilmente sfigurata che attenta alla vita del capo della Corporazione degli Storici, l’archeologo Valentine. Prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del selvaggio Territorio Esterno, Tom riesce a farsi rivelare la sua identità. Ma, da quel momento, da eroe e si trasforma in preda. Età di lettura: da 11 anni.

Nel cast Hugo WeavingSteven Lang (AvatarInto the Badlands), Jihae (Mars) e Leila George (Mother, May I Sleep with Danger?).

Leggi la recensione di Macchine Mortali

Anna Paquin: “Sarei pronta a ritornare nei panni di Rogue”

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Intervistata da Variety in occasione dell’uscita del suo nuovo film (Tell it to the bees, presentato in questi giorni al festival di Toronto), Anna Paquin è tornata a parlare del franchise di X-Men che dal 2000 al 2014 l’ha vista protagonista nei panni di Rogue.

E alla domanda circa la possibilità di interpretare ancora una volta la mutante sul grande schermo, l’attrice ha risposto così:

Farei un altro film degli X-Men soltanto se esistesse un modo per il mio personaggio di stare in quel mondo, ovviamente. Ciò che mi lega a quel franchise è un’idea di famiglia, perché ci ho lavorato durante la mia adolescenza, ma ci sono stati così tanti spin-off e reboot e serie TV che non saprei davvero in che modo Rogue o gli altri personaggi originali potrebbero adattarsi all’attuale trama… quindi probabilmente non succederà.

L’ultima – e breve – apparizione dell’attrice in un film sui Mutanti Marvel risale al 2014, in X-Men: Giorni di un futuro passato di Bryan Singer.

Fonte: Variety

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