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Le riprese di The Odyssey di Christopher Nolan inizieranno questo mese, anche l’Italia tra le location

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Stando a quanto riportato da Production Weekly, il ritorno di Christopher Nolan alla regia sarebbe imminente. Le riprese del suo tredicesimo film, The Odyssey (adattamento dell’omonimo e influento poema epico di Omero) dovrebbero iniziare alla fine di questo mese, con location attualmente stabilite nel Regno Unito, in Marocco e anche a Roma, in Italia. Come già riportato, inoltre, l’attesissimo nuovo film del regista – fresco premio Oscar per Oppenheimer – sarà girato con la nuovissima tecnologia IMAX e potrebbe essere il suo film più costoso.

Christopher Nolan adatterà l’Odissea di Omero

L’antico poema epico di Omero racconta la storia di Odisseo, re di Itaca, e del suo pericoloso viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia, esplorando temi di eroismo, lealtà, astuzia e la lotta contro la volontà divina. Il racconto include episodi iconici come l’incontro con il ciclope Polifemo, le Sirene e la strega-dea Circe, avventure che culminano con il suo ricongiungimento con la moglie Penelope.

Sebbene questo sarebbe l’adattamento più ad alto budget del questo testo fino ad oggi, il poema è stato precedentemente adattato nel film del 1954 Ulisse, diretto da Mario Camerini e interpretato da Kirk Douglas, così come nella miniserie del 1997 L’Odissea, diretta da Andrei Konchalovsky e interpretata da Armand Assante. Gli ultimi libri dell’Odissea sono stati anche la fonte principale per The Return, di Uberto Pasolini, che uscirà in Italia all’inizio del 2025 e che vede protagonisti Ralph Fiennes nei panni di Ulisse e Juliette Binoche in quelli di Penelope.

I dettagli sulla trama del film di Christopher Nolan sono ad ora stati tenuti nascosti e non è confermato quanto il regista sarà fedele all’opera di Omero. Considerando i suoi precedenti, c’è da aspettarsi che apporti una svolta inaspettata alla storia che già presenta tutti i marchi di fabbrica del suo cinema, in particolare la non linearità della narrazione.

Come annunciato in precedenza, l’ultimo film di Christopher Nolan avrà come protagonisti Matt DamonAnne HathawayZendayaRobert PattinsonCharlize TheronTom HollandLupita Nyong’o. L’uscita è prevista per il luglio 2026.

Le riprese di The Corrispondence di Tornatore a Maggio

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The CorrispondenceSarà The Corrispondence il nuovo film del regista Giuseppe Tornatore e sarà girato in parte nel Regno Unito nel mese di Maggio. La location principale sarà Edimburgo e il film racconterà di una  storia d’amore romantica, tra un professore e un’allieva più giovane. Altri dettagli della trama non sono stati rivelati come anche i protagonisti del film ancora non annunciati. A produrre ancora la  Paco Cinematografica con la quale il regista ha già prodotto La migliore Offerta, vincitore di 6 David di Donatello, 6 Nastri d’Argento, 4 Ciak d’Oro, 1 European Film Awards e con ben 9.111.965 euro d’incasso solo sul suolo italiano. Ritorna anche il maestro Ennio Morricone  che firmerà le musiche del film.

 

Le riprese di Sin City 2 cominceranno a Novembre!

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Le riprese di Sin City 2 cominceranno a Novembre!

Arriva finalmente una notizia sull’inizio delle riprese di Sin City 2, atteso sequel di Sin City tratto dall’omonima graphic novel che sarà diretto da Robert Rodriguez insieme aFrank Miller.

La lavorazione della pellicola inizierà a Novembre e ad annunciarlo è stata Rosaria Dawson in un intervista a MTV. L’attrice ha anche spiegato che il film sarà una sorta di prequel del primo capitolo, quindi servirà a farvi comprendere tutte gli accenni fatti nel primo capitolo.

Vi ricordiamo che la pellicola si intitolerà Sin City: A Dame to Kill For e nel cast confermati ci saranno Jessica Alba, Mickey Rourke, Clive Owen, Rosario Dawson, Michael Madsen e Devon Aoki. Il film uscirà negli USA il 4 Ottobre 2013.

Fonte: MTV

Le riprese dello Hobbit sul set di Hobbiville a Matamata!

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Le riprese dello Hobbit sul set di Hobbiville a Matamata!

Arrivano le primissime foto della troupe dello Hobbit che sta iniziando le riprese ad Hobbiville. Nella foto è possibile ammirare la bellezza dei set ricostruiti dalla troupe di Peter Jackson. A quanto sembra le riprese del film rientrano nuovamente nel vivo, dopo la pausa di alcuni mesi fa. Oltre alle riprese ad Hobbiville verranno effettuate numerose riprese in altrettanti luoghi suggestivi della Nuova Zelanda, molti dei quali furono già teatro per le riprese del Signore Degli Anelli.

Ecco gli scatti pubblicati da Stuff.co.nz e raccolti da Hobbitfilm.

La sinossi ufficiale di Lo Hobbit – un viaggio inaspettato:

Lo Hobbit – un viaggio inaspettato segue il viaggio del protagonista Bilbo Baggins che viene catapultato in un’epica ricerca per reclamare il Regno Nanico di Erebor caduto in preda allo spaventoso drago Smaug. Sollecitato da Gandalf il Grigio, Bilbo si trova all’improvviso in compagnia di tredici nani guidati da un guerriero leggendario: Thorin Scudodiquercia. Il loro viaggio li condurrà nelle Terre Selvagge, attraverso infide lande brulicanti di Goblin e Orchi, letali Mannari, Ragni Giganti, Mutapelle e Stregoni.

Anche se la loro meta risiede a Est, tra le steppe della Montagna Solitaria, dovranno prima trovare alla svelta una via di fuga dai tunnel dei goblin, in cui Bilbo incontra la creatura che cambierà la sua vita per sempre… Gollum.

Qui, da solo con Gollum, sulle rive di un lago sotterraneo, l’ignaro Bilbo Baggins non solo scopre – con sua grande sorpresa – di possedere  una notevole dose di astuzia e coraggio ma entra in possesso del “tesoro” di Gollum, un anello dotato di insolite qualità molto utili… un semplice anello d’oro cui è legato il destino della Terra di Mezzo in modi che Bilbo non può ancora comprendere.

Le riprese del sequel di X-Men: First Class partiranno a gennaio

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La 20th Century Fox ha annunciato che le riprese del sequel di X-Men: First Class (X-Men: L’inizio in Italia) avranno inizio il prossimo gennaio. L’idea

Le Retour, recensione del film di Catherine Corsini – Cannes 76

Le Retour, recensione del film di Catherine Corsini – Cannes 76

Dopo aver presentato in concorso al Festival di Cannes 2021 Parigi, tutto in una notte, Catherine Corsini torna in competizione alla Croisette con Le Retour (2023), un viaggio emotivo nel passato e nella ricerca di identità di due ragazze, Jessica e Farah che, assieme alla madre Khédidja, fanno ritorno in Corsica quindici anni dopo aver lasciato il loro paese natale. Il film si addentra nella complessità di questa esperienza di trasferimento, rivelando segreti familiari e tensioni sociali tra mondi diversi, compreso il razzismo con cui si troveranno a fare i conti.

La trama: ritorno in Corsica

Nella trama del film di Corsini in concorso a Cannes 76, Khédidja, tata di professione, è stata invitata in Corsica da una famiglia benestante per occuparsi dei loro figli piccoli in vacanza. Le sue due figlie la raggiungono per l’estate: sono Jessica (Suzy Bemba), 18 anni, studiosa e distante, e Farah (Esther Gohourou), 15 anni, che si sente poco apprezzata e vive nel caos. Il viaggio è movimentato: le ragazze sono nate in Corsica, ma non hanno alcun ricordo del luogo, a parte la consapevolezza che il padre è morto lì. Khédidja nasconde informazioni sul loro passato, cosa che Jessica e Farah non sopportano.

Nonostante ciò, almeno inizialmente, tutto sembra rispettare i requisiti del meraviglioso viaggio estivo per le sorelle che, tra giornate passate in spiaggia e nella piscina a casa dei proprietari, non si sono mai sentite così libere. Farah, un vero e proprio peperino, riesce a mettersi nei guai con un gruppetto di ragazzi bianchi “boss” della spiaggia, mentre Jessica inizia a provare sentimenti inediti per Gaia (Lomane de Dietrich), la figlia coetanea dei suoi datori di lavoro, un’adolescente ribelle.

Le Retour, Catherine Corsini, Cannes 2023

Dell’ultimo film della Corsini se ne è parlato già prima della sua presentazione al Festival e non per le migliori ragioni: sono state avanzate denunce per le cattive condizioni di lavoro sul set, a cui si è aggiunto il ritiro dell’investimento statale da parte del Centre national du cinéma et de l’image animée perché la casa di produzione ha dimenticato di dichiarare una scena di sesso tra minori. All’indomani della prima sulla Croisette, la Corsini ha poi spiegato che nel realizzare questo film, la cui storia ha un legame particolare con il proprio passato familiare, forse l’orgoglio le ha giocato un brutto scherzo ed è stata troppo “pretenziosa”, pensando di potersi sostituire alla figura di un coordinatore dell’intimità sul set di Le Retour.

Formarsi nella terra del passato

Corsini usa il pretesto del ritorno di una madre e le due figlie al paese natale per instaurare un dialogo col pubblico su come le differenze di classe e di etnia determinino il destino di una famiglia e pone l’attenzione sulla necessità di riconciliarsi con il presente per proiettarsi in un futuro migliore. Si immerge nelle vite di questi giovani e nelle loro ricerche in tempi di crisi, esplorando come queste circostanze possano sia distruggere che dare vita alla loro creatività. La narrazione offre uno sguardo autentico e onesto sulla vita degli adolescenti in tempi di cambiamento e di scoperta, avvalendosi di un realismo documentaristico notevole.

Le idee visive non mancano a Catherine Corsini, che sa bene come entrare nella testa di due adolescenti, tuttavia, la maggior parte delle situazioni conflittuali in cui si trovano le due ragazze, quelle che effettivamente contraddistinguono i racconti di formazione e su cui sarebbe stato ottimo investire narrativamente, sono concentrate più che altro nella seconda parte della storia e rischiano di perdere credibilità. Un ammasso di problematiche, atti di ribellione che cercano di arrivare a un climax non fanno che lasciare lo spettatore ancora più confuso sulle vere intenzioni della Corsini. Probabilmente, Le Retour funziona più come opera personale, un racconto che la regista francese ha imbastito per riconciliarsi con le sue origini e una terra con cui ha sempre avuto un rapporto turbolento per sua stessa ammissione. Come storia di formazione, coming of age che dovrebbe sfruttare la presenza di queste ragazze in una terra a loro fondamentalmente estranea ma che è parte integrante delle loro radici, risulta incompleta.

Le regole della truffa: trama, cast e curiosità sul film

Le regole della truffa: trama, cast e curiosità sul film

L’heist movie, sottogenere del film thriller, prevede un gruppo di individui intenti ad organizzare e mettere in atto un grande furto. Celebri titoli recenti di questo tipo sono stati Heat – La sfida, Oceans’ Eleven e La rapina perfetta. Parallelamente a questi, però, si è sviluppato anche un filone che vira verso la commedia, dove le situazioni classiche del genere vengono affrontate sotto punti di vista nuovi e inaspettati. Appartiene a quest’ultima categoria il film Le regole della truffa, diretto nel 2011 da Rob Minkoff, meglio noto per essere stato il regista di Il re leone e Stuart Little – Un topolino in gamba.

Il film nasce però da un’idea di Jon Lucas e Scott Moore, celebri sceneggiatori di irriverenti commedie come Una notte da leoni e Bad Moms – Mamme molto cattive. Come questi due titoli, anche Le regole della truffa vanta dunque una sequela di eventi sempre più assurdi e tragicomici, che mentre rispondono al genere di principale riferimento permettono anche di suscitare numerose risate. Al momento della sua uscita, però, il film faticò ad affermarsi finendo con il passare grossomodo inosservato. Neanche il cast di noti attori poté impedire tale esito.

Negli anni il film è però stato riscoperto, in particolar modo dagli amanti del genere. Questo offre infatti un intrattenimento scanzonato ottimo per certe serate in compagnia, offrendo un affascinante misto tra azione e comicità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Le regole della truffa: la trama del film

Protagonista del film è Tripp Kenedy, uomo qualunque il quale si ritrova improssivamente incastrato in una serie di guai. Mentre è in banca per cambiare alcuni soldi servito dall’affascinante cassiera Kaitlin, egli viene coinvolto in una duplice rapina ad opera di due diverse gang. La prima composta da ladri ed informatici professionisti che mirano a derubare il caveau della banca, la seconda formata da una coppia di ladruncoli da quattro soldi, senza alcuna esperienza, giunta li con il solo obiettivo di scassinare un bancomat. La faccenda si fa ancor più preoccupante quando Tripp trova un uomo assassinato all’interno della struttura.

Egli si rende dunque conto della pericolosità della situazione, che nonostante le assurdità del caso è quantomai reale. Sarà a quel punto che egli farà di tutto per cercare di proteggere l’amata Kaitlin, cercando allo stesso tempo di capire cosa realmente stia accadendo e per quale motivo si stia verificando quel duplice furto. Nel tentativo di sopravvivere alla tragicomica situazione, Tripp si troverà dunque a dover essere l’eroe di turno. Un ruolo che non pensava avrebbe mai potuto ricoprire, ma che potrebbe aiutarlo ad ottenere una serie di vantaggi personali, primo tra i quali il cuore della ragazza.

Le regole della truffa cast

Le regole della truffa: il cast del film

Ad interpretare il protagonista Tripp Kennedy vi è l’attore Patrick Dempsey, celebre soprattutto per essere stato il dottor Derek Shepherd nella serie televisiva Grey’s Anatomy. Dempsey, noto anche per diverse commedie romantiche, si è qui cimentato con un ruolo maggiormente dinamico. Le regole della truffa è stato inoltre anche il primo progetto che lo ha visto partecipare in qualità di produttore. Attività che a partire da quel momento ha svolto con maggior frequenza. Per il ruolo della bella Kaitlin erano invece state consideraate le attrici Jessica Biel e Liv Tyler, ma ad ottenere il ruolo è infine stata Ashley Judd.

Nel ruolo della comica coppia di landrucoli chiamati Burro e Marmellata vi sono invece gli attori Tim Blake Nelson e Pruitt Taylor Vince. Il primo è un interprete ricorrente nella filmografia dei fratelli Coen, visto recentemente anche nella serie Watchmen, mentre il secondo è ricordato per i suoi ruoli in Dolly’s Restaurant e La leggenda del pianista sull’oceano. L’attore Jeffrey Tambor è invece Gordon Blythe, il direttore della banca dove si svolgono le rapine. Vi sono poi gli attori Mekhi Phifer nei panni di Darrien 6, Matt Ryan in quelli di Gates e John Ventimiglia nel ruolo di Weinstein. La premio Oscar Octavia Spencer, infine, interpreta Madge Wiggins.

Le regole della truffa: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Le regole della truffa è infatti disponibile nei cataloghi di Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 4 agosto alle ore 23:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Le regole del delitto perfetto: 10 cose che non sai sulla serie

Le regole del delitto perfetto: 10 cose che non sai sulla serie

Le regole del delitto perfetto è una di quelle serie che ha contribuito a rivoluzionare il mondo seriale internazionale, grazie alla sua struttura narrativa e visiva. Nata nel 2014,  la serie è ancora in produzione grazie ai grandi ascolti e all’enorme successo che ha avuto in tutto il mondo, tanto da arrivare a confermare una sesta stagione.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Le regole del delitto perfetto.

Le regole del delitto perfetto serie

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1. Nasce da diverse influenze. Pare che la serie sia nata dall’ispirazione data dalla serie tv Damages (2007) e dal film La rivincita delle bionde (2001). In sostanza, questo show ha incorporato alcuni elementi di questi due prodotti audiovisivi per essere realizzato e quest’unione ha avuto molto successo.

2. Ha vinto diversi premi. Nel corso del suo sviluppo, la serie ha vinto diversi premi: basti pensare che nel 2014 ha vinto un American Film Institute Awards per il Miglior programma televisivo dell’anno, mentre nel 2015 la serie si è portata a casa un GLAAS Media Awards per la Miglior serie drammatica, due NAACP Image Awards sempre per la Miglior serie drammatica, Miglior sceneggiatura e Miglior attrice per una serie drammatica. Inoltre, nello stesso anno ha vinto il People’s Choice Awards per la Miglior attrice in una nuova serie tv, un Emmy per la Miglior attrice e un Screen Actors Guild Awards per la Miglior performance di un’attrice in una serie drammatica. Quest’ultimo premio è stato vinto nuovamente l’anno successivo.

3. Una produttrice d’oro. La serie è prodotta, non a caso, da Shonda Rhimes, la regina delle serie tv. Infatti, quella che si potrebbe definire come Re Mida dei giorni nostri, ha già prodotto due serie dall’enorme successo: Grey’s Anatomy, Scandal e Private Practice.

Le regole del delitto perfetto episodi

4. Una stagione lunga cinque stagioni. Le regole del delitto perfetto è una serie che è durata ben cinque stagioni, sviluppandosi per un totale di 75 episodi da 43 minuti l’uno. Inoltre, il titolo di ogni episodio è una parte del dialogo che fa parte dell’episodio stesso.

5. C’è un episodio crossover. Il 3 gennaio del 2018, la produzione ha confermato che Le regole del delitto perfetto avrebbe avuto un episodio crossover con un’altra serie di Shonda Rhimes, Scandal (2012), più precisamente la settima stagione.

Le regole del delitto perfetto streaming

6. La serie è disponibile in streaming digitale. Vedere o rivedere Le regole del delitto perfetto è possibile grazie alla sua presenza sulla piattaforma di streaming digitale e legale di Netflix, disponibile anche in versione originale.

Le regole del delitto perfetto cast

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7. Ha un vinto un Emmy. Per il suo ruolo da protagonista, Viola Davis è stata la prima donna afro-americana a ricevere un Emmy Award come miglior attrice protagonista in una serie drammatica. L’attrice ha vinto il prestigioso premio nel 2015.

8. Karla Souza aveva in mente un altro ruolo. Inizialmente, l’attrice aveva fatto l’audizione per il ruolo di Michaela Pratt e, successivamente, di Rebecca Sutter, prima di essere interrogata dal creatore dello show, Peter Nowalk, per un provino per il ruolo di Lauren Castillo.

9. Due attrici erano già apparse in uno show di Shonda Rhimes. Infatti, Liza Weil (Bonnie ) e Amy Okuda (Catherine Hapstall) sono apparse anche in Grey’s Anatomy, altro show creato da Shonda Rhimes.

Le regole del delitto perfetto Rai

10. La Rai ha censurato degli episodi. Nel 2016, la Rai aveva iniziato a trasmettere in prima serata i primi tre episodi della serie su Rai 2. Tuttavia, alcune scene intime omosessuali sono state censurate, provocando un lecito disappunto tra gli spettatori e anche tra gli attori, lo sceneggiatore e la produttrice della serie. In seguito, la rete ammiraglia ha trasmesso nuovamente gli episodi senza censure, quindi, in modalità integrale.

Fonte: IMDb

Le Regole del Delitto Perfetto 6: trama, finale, spoiler e dove vederla

Esistono prodotti televisivi che non conoscono mai crisi. Uno tra questi è la serie Le Regole del Delitto Perfetto, arrivata ormai alla sua sesta stagione. Creata dalla regina delle televisione americana, nostra signora degli incidi d’ascolto, Shonda Rhimes, la serie della ABC continua a fare strage di telespettatori.

In onda dal 2014 e con 6 stagioni e 90 episodi al suo attivo, Le Regole del Delitto Perfetto (titolo originale How To Get Away With Murder), è sola una delle famose serie dell’universo Shondaland. HTGAWM segue le vicende di Annalise Keating (Viola Davis), famoso avvocato e professoressa di diritto penale, e della sua cerchia di fedeli assistenti e studenti.

Nel corso delle sei stagioni, Annalise e i suoi sono costretti ad affrontare molte sfide in campo professionale e non. Tutto il team si muove spesso ai confini della legge, infrangendola per cercare di tirarsi fuori da situazione spiacevoli o pericolose. E a rimettere insieme i pezzi è sempre lei, Annalise, che ad un certo punto, oppressa dalle mille responsabilità, finisce per crollare. Tra omicidi, casi irrisolti, criminali a piede libero, intrighi e tradimenti, ne Le Regole del Delitto Perfetto non c’è mai un minuto di noia.

Le Regole del Delitto Perfetto 6 trama

Essere Annalise Keating non è mai stato facile e negli anni l’avvocato ne ha passate davvero tante, andando dritta all’inferno e ritorno. Per proteggere i suoi studenti, i suoi collaboratori e i suoi assistiti, la Keating ha commesso tantissimi errori, cadendo in una spirale di solitudine e autodistruzione. Tutto questo l’ha portata sempre più vicina all’alcol, da cui ormai è completamente dipendente.

[SPOILER ALERT]

Nonostante i suoi numerosi sforzi per ripulirsi e riabilitare il suo nome, dopo la morte di Emmett (Timothy Hutton) e la misteriosa scomparsa sia di Laurel (Karla Souza) che di Christopher (Alfred Enoch), Annalise ritorna alle sue bottiglie e viene rispedita in un centro di riabilitazione. Dopo aver completato il suo periodo di disintossicazione da alcolici, la Keating torna a Philadelphia dove ad aspettarla trova una situazione quasi disastrosa.

Quando Annalise è andata fuori città per la riabilitazione, ha lasciato dietro di se una lunga serie di drammi. La presenza di Gabriel Maddox (Rome Flynn), presunto figlio di Bonnie (Liza Weil), e Vivian (Marsha Stephanie Blake), sua madre adottiva, si fa sempre più ingombrante e Michaela (Aja Naomi King) sembra essere sempre più fuori controllo. La ragazza ha infatti scoperto di essere la figlia biologica di Solomon Vick (Ray Campbell), un ricco uomo d’affari nonché vecchia fiamma di Annalise.

Nel frattempo Nate (Billy Brown) continua a indagare sul governatore e sui Castillo, la pericolosa famiglia di Laurel. Allo stesso tempo Frank (Charlie Weber), sulle tracce della Laurel, viene rapito e torturato proprio da uno dei membri del suo clan, Xavier Castillo (Gerardo Celasco). Tutto questo scatenerà una serie di reazioni a catena che porteranno al dissotterramento di alcune scomode verità.

Le Regole del Delitto Perfetto sesta stagione cast

In questo clima di totale follia e incertezza, i ragazzi arrivano finalmente alla fine del loro percorso di studi e al conseguimento della laurea. La notte prima della cerimonia del loro diploma Michaela (Aja Naomi King), Connor (Jack Falahee), Oliver (Conrad Ricamora), Bonnie (Liza Weil) e Frank (Charlie Weber), fanno una sorprendente scoperta che riguarda Asher (Matt McGorry). Il ragazzo ha per mesi fornito di nascosto informazioni ai federali contro Annalise.

[SPOILER ALERT]

Il team al completo si reca a casa di Asher per affrontarlo e per capire quando danno abbiano già fatto le sue dichiarazioni all’FBI ma quando arrivano al suo appartamento lo trovano già morto. Il ragazzo pare sia stato uccido da un attizzatoio da camino proveniente dalla casa di Connor e Michaela. Questo ingegnoso piano per incolpare i ragazzi è stato messo in atto da Sara Gordon che, lavorando per il governatore e i Castillo, è riuscita a infiltrarsi nelle indagini dei federali spacciandosi per l’agente Denise Pollock.

Connor e Michaela vengono quindi arrestati con l’accusa di omicidio e poi costretti a fare un accordo con i federali in cambio della libertà. Nel frattempo Annalise tenta la fuga dal paese con l’aiuto di Solomon (Ray Campbell) ma viene riacciuffata dalla polizia e riportata a Philadelphia. A causa quindi delle prove raccolte dall’FBI, viene istruito un processo contro la Keating che stavolta dovrà rispondere a una lunga serie di capi d’accusa.

Durante il processo molti dei segreti di Annalise e del suo team vengono a galla; si parla del doloroso passato di Bonnie, dell’infanzia di Frank, degli insabbiamenti della Keating e della sua condotta ai limiti del criminale. A causa dell’accordo fatto con i federali, Connor e Michaela forniscono testimonianze a favore dell’accusa. Bonnie, Frank, Laurel, Nate invece si schierano dalla parte di Annalise.

Le Regole del Delitto Perfetto 6 finale

Il processo è lungo ed estenuante e Annalise non riesce a trovare insieme al suo team un appiglio procedurale per cavarsela ancora una volta. Nonostante, infatti, i suoi metodi poco convenzionali, tutte le sue azioni passate, anche quelle più discutibili, hanno sempre avuto come obiettivo la protezione del suo team, la sua seconda famiglia.

[SPOILER ALERT]

Mentre le testimonianze contro la Keating continuano ad accumularsi, Frank lavora nell’ombra cercando prove che possano scagionare il suo capo. I veri responsabili sono i Castillo e Frank è intenzionato a fargliela pagare. A salvare Annalise in corner è il ritrovamento di una testimonianza fornita da Wes (Alfred Enoch), ucciso da un incendio in casa della Keating anni prima. Il ragazzo aveva conservato tutto in una cassetta di sicurezza, rubata da Xavier Castillo, poi recuperata da Nate e restituita ad Annalise come prova della sua innocenza.

Grazie quindi all’aiuto di tutti i suoi collaboratori, la Keating, scagionata da tutte le accuse, riesce ancora una volta a evitare la reclusione. Purtroppo però Connor, che aveva firmato un accordo di immunità con i federali, a causa del rilascio di Annalise, finisce in carcere. Durante il suo periodo dietro le sbarre, il ragazzo chiede il divorzio da Oliver (Conrad Ricamora), il suo compagno, e finisce di scontare la sua pena.

Leggi anche: Selena: La serie, quando esce, trama, cast, trailer e dove vederla

Alla fine del processo, durante una conferenza stampa, Frank spara al governatore per vendicarsi dei Castillo ma, durante il conflitto a fuoco muore insieme alla povera Bonnie, colpita da una pallottola vagante.

Diversi anni più tardi, Laurel e suo figlio Christopher, Connor e Oliver si ritrovano al funerale di Annalise, morta anziana di vecchiaia. I ragazzi sono gli univi a essere rimasti in contatto dall’ultimo processo mentre gli altri anno preso strade diverse. Michaela, assente al funerale, è infatti riuscita a buttarsi il passato alle spalle e a diventare un brillante giudice. Anche Nate, grazie alla ricompensa da 20 milioni di dollari ottenuta per la sua testimonianza in tribunale, ha aperto un centro di assistenza per le famiglie dei detenuti, in onore di suo padre.

Anche il giovane Christopher Castillo, figlio di Laurel e Wes, ormai cresciuto, ha trovato la sua strada. Seguendo le orme del suo mentore, il ragazzo si laurea in legge e diventa successivamente docente di diritto penale alla Middleton University.

Le Regole del Delitto Perfetto 6 dove vederla

Le prime cinque stagioni de Le Regole del Delitto Perfetto sono disponibili sulla piattaforma di streaming a pagamento di NetflixLa sesta e ultima stagione della serie, in onda negli States sul canale della ABC, arriverà su Netflix Italia, presumibilmente, solo nel 2021. Nel frattempo, gli abbonati Sky, potranno gustarsi le ultime puntate della serie in onda su Fox Italia.

https://www.youtube.com/watch?v=buUuev4yu_8&ab_channel=ABC

Fonte: Wiki, IMDB, Fandom

Le regole del caos: trama, cast e curiosità sul film

Le regole del caos: trama, cast e curiosità sul film

Nel corso della sua lunga e brillante carriera, Alan Rickman si è reso celebre per diversi memorabili ruoli, dal terrorista Hans Gruber di Trappola di cristallo allo sceriffo di Nottingham in Robin Hood – Principe dei ladri, dal colonnello Brandon in Ragione e Sentimento al professor Severus Piton nella saga di Harry Potter. Oltre ad essere un grande attore, in due occasioni si è cimentato anche nella regia, dapprima nel 1997 con L’ospite d’inverno e in seguito nel 2014 con Le regole del caos (qui la recensione). Quest’ultimo, girato solo due anni prima della sua scomparsa, è un apprezzato racconto sentimentale ambientato nella Francia del 1600.

Scritto da Rickman insieme ad Alison Deegan e Jeremy Brock, il film non è l’adattamento di un romanzo, bensì una versione parzialmente ispirata alla vera costruzione del celebre giardino di Versailles. Pur raccontando una storia vera, Rickman decise di prendersi diverse libertà a fini cinematografici. Gli eventi, ad esempio, si svolgono circa venti anni dopo rispetto alla realtà dei fatti, mentre diversi sono i personaggi inventati appositamente per il film, tra cui la stessa protagonista. Per Rickman, il cuore del racconto, non è da ritrovarsi nella realtà storica quanto nella volontà di certi uomini di dar vita a qualcosa di meraviglioso per il mondo intero.

Girato non in Francia bensì in Inghilterra, Le regole del caos non ha mancato di attrarre gli appassionati di questa tipologia di film. Il merito va anche alle grandiose ricostruzioni scenografiche, agli sfarzosi costumi e, ovviamente, ad un cast di attori di altissimo livello. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Le regole del caos: la trama del film

La vicenda narrata dal film si svolge nell’anno 1682. Protagonista è Sabine De Barra, una donna volitiva e talentuosa che lavora come paesaggista nei giardini e nelle campagne francesi. Un giorno, con sua grande sorpresa, riceve un invito inaspettato: Sabine è in lizza per l’assegnazione di un incarico alla corte del re Luigi XIV. Pur se inizialmente restia a lasciare il mondo da lei conosciuto, Sabine si convince infine ad intraprendere il suo viaggio per raggiungere la capitale. Qui si trova però a doversi scontrare, una volta giunta a corte, con il celebre paesaggista, André Le Notre, incaricato di scegliere chi otterrà il lavoro.

Se, al primo incontro, l’artista di corte appare disturbato e indispettito dall’occhio attento di Sabine e dalla sua lungimirante natura, alla fine sceglie proprio lei per realizzare uno dei giardini principali del nuovo Palazzo di Versailles. Malgrado, e forse proprio grazie, al poco tempo a disposizione, il valore della ricerca artistica individuale di Sabine, del suo “piccolo caos” sarà presto riconosciuto anche da Le Notre. Nonostante gli scontri iniziali, i rapporti personali e professionali tra André e Sabine regaleranno a entrambi comprensione, creatività e appagamento, elementi da cui nascerà poi una delle realizzazioni più stupefacenti di sempre.

Le regole del caos cast

Le regole del caos: il cast del film

Per dar vita al personaggio di Sabine De Barra, Rickman non aveva dubbi sull’attrice da scegliere. Questa era Kate Winslet, la quale aveva già lavorato con Rickman per il film Ragione e Sentimento. La premio Oscar si trovò così a dar vita ad un personaggio totalmente inventato in un contesto storico reale. Per riuscire in ciò si affidò molto alle lunghe conversazioni avute con il regista riguardanti Sabine e allo studio della storia dietro Versailles. A due settimane dall’inizio delle riprese, l’attrice si scoprì incinta. Decise però di mantenere il segreto per un po’, interpretando personalmente anche le scene più fisicamente impegnative.

Per il ruolo di André Le Notre, Rickman scelse invece l’attore Matthias Schoenaerts, essendo rimasto incantato dalla sua interpretazione in Un sapore di ruggine e ossa. Il regista temeva però che l’attore, di origini belghe, non parlasse un perfetto inglese. Dopo averlo incontrato, Schoenaerts tolse ogni dubbio a riguardo e si disse onorato di accettare il ruolo. Lo stesso Rickman compare nel ruolo di re Luigi XIV, ritrovando nel sovrano diverse qualità richieste anche ad un regista. Nel film si ritrovano poi anche gli attori Stanley Tucci nel ruolo di Filippo I, Helen McCrory in quelli di Madame Le Notre e Jennifer Ehle nel ruolo di Madame de Montespan.

Le regole del caos: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Le regole del caos è infatti disponibile nel catalogo di Chili, Infinity, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 18 luglio alle ore 23:40 sul canale La 5.

Fonte: IMDb

Le Regole del Caos: trailer italiano del film con Kate Winslet

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Le Regole del Caos: trailer italiano del film con Kate Winslet

Ecco il trailer ufficiale in italiano di Le Regole del Caos – A Little Chaos, il film diretto e interpretato da Alan Rickman con protagonista l’attrice premio Oscar Kate Winslet: 

La trama del film è la seguente: Nel 1682, Sabine De Barra (Kate Winslet), donna volitiva e talentuosa, lavora come paesaggista nei giardini e nelle campagne francesi. Finché un giorno riceve un invito inaspettato: Sabine è in lizza per l’assegnazione di un incarico alla corte di Luigi XIV (Alan Rickman). Se, al primo incontro, l’artista di corte André Le Notre (Matthias Schoenaerts) appare disturbato e indispettito dall’occhio attento di Sabine e dalla sua lungimirante natura, alla fine sceglie proprio lei per realizzare uno dei giardini principali del nuovo Palazzo di Versailles. Malgrado – e forse proprio grazie – al poco tempo a disposizione, il valore della ricerca artistica individuale di Sabine, del suo “piccolo caos” sarà presto riconosciuto anche da Le Notre e i rapporti personali e professionali tra André e Sabine regaleranno a entrambi comprensione, creatività e appagamento.

Nel cast di Le regole del caos ci sono anche Stanley TucciDanny Webb.

Le regole del caos: recensione del film con Kate Winslet

Le regole del caos: recensione del film con Kate Winslet

Le regole del caos – Corre l’anno 1682. Sabine De Barra (Kate Winslet), talentuosa paesaggista francese, si vede recapitare un prestigioso invito: è stata difatti selezionata per l’assegnazione di un incarico alla corte di Re Sole (Alan Rickman), la costruzione di una sala da ballo all’aperto.

Sebbene il primo incontro con l’artista di corte, André La Notre (Matthias Schoenaerts), non abbia granché successo a causa del “piccolo caos” che caratterizza il gusto artistico della donna e che regna nei suoi progetti, qualcosa che lui considera un difetto da debellare a tutti i costi, tra i due scoppierà infine una graduale passione sullo scenario di intrighi di corte, lutti reali, drammi femminili e l’incantevole paesaggio della reggia di Versailles, apogeo del massimo splendore dell’Ancien Régime .

Con Le Regole del Caos, Alan Rickman si cimenta in una nuova prova registica – a distanza di ben 18 anni dal debutto con L’Ospite d’Inverno – riproponendo il personaggio di una donna da poco vedova e parzialmente incapace di elaborare un lutto, che cerca di ritagliarsi un posto all’interno della società, ricalcando i caratteri del romance novel.

Le regole del caos - Alan Rickman

Amabilmente appropriata dunque la scelta dell’attrice premio Oscar Kate Winslet nei panni di Sabine, la quale aveva già recitato affianco a Rickman in Ragione e Sentimento, in grado di reggere da sola il peso dell’intera pellicola e compensare le mancanze del co-protagonista, un tristemente mono-espressivo ma promettente Matthias Schoenaerts nei panni di André La Notre.

A differenza di quest’ultimo spicca uno Stanley Tucci che riesce sempre a distinguersi, seppur relegato nel ruolo marginale del Duca d’Orléans, fratello del Re.

Mescolando realtà e finzione nella vicenda e curando ogni dettaglio, dai costumi alle scenografie, Rickman offre una buona prova registica, tendenzialmente classica, pur lasciandosi andare talvolta a qualche virtuosismo, regalando paesaggi stupendi e un’opera dal taglio melodrammatico di rara delicatezza.

Le regole del caos - Kate Winslet

Nonostante la sceneggiatura si srotoli in maniera piuttosto prevedibile, a illuminare la pellicola insieme a un Rickman che conquista sia dietro che davanti la macchina da presa nei panni di un magnetico Luigi XIV, è la Winslet, portando sullo schermo la figura di una donna forte, semplice ma allo stesso tempo ossessionata dai fantasmi e incapace di lasciarsi amare. Delicatissimo a questo proposito il paragone fra la rosa delle quattro stagioni e la donna: nel porgere il fiore come omaggio al Re, Sabine spiega che essa “sboccia, fiorisce e appassisce” pur senza rendersene conto, un po’ come sta cercando di fare lei nel tentativo di accettare e vivere il suo presente.

Le Regole del Caos: clip in italiano con Kate Winslet

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Le Regole del Caos: clip in italiano con Kate Winslet

Ecco la prima clip in italiano di Le Regole del Caos (A Little Chaos), il film diretto e interpretato da Alan Rickman con protagonista l’attrice premio Oscar Kate Winslet. La pellicola uscirà in Italia il 4 giugno:

La trama del film è la seguente: Nel 1682, Sabine De Barra (Kate Winslet), donna volitiva e talentuosa, lavora come paesaggista nei giardini e nelle campagne francesi. Finché un giorno riceve un invito inaspettato: Sabine è in lizza per l’assegnazione di un incarico alla corte di Luigi XIV (Alan Rickman). Se, al primo incontro, l’artista di corte André Le Notre (Matthias Schoenaerts) appare disturbato e indispettito dall’occhio attento di Sabine e dalla sua lungimirante natura, alla fine sceglie proprio lei per realizzare uno dei giardini principali del nuovo Palazzo di Versailles. Malgrado – e forse proprio grazie – al poco tempo a disposizione, il valore della ricerca artistica individuale di Sabine, del suo “piccolo caos” sarà presto riconosciuto anche da Le Notre e i rapporti personali e professionali tra André e Sabine regaleranno a entrambi comprensione, creatività e appagamento.

Nel cast di Le regole del caos ci sono anche Stanley TucciDanny Webb.

Le regine del crimine: la storia vera dietro il film

Le regine del crimine: la storia vera dietro il film

Chi l’ha detto che il crimine è un affare da uomini? Sono tante le donne che nel corso della storia si sono distinte come perfette leader di gruppi criminali e il cinema non ha mancato di raccontare di loro in diverse occasioni, talvolta anche semplicemente prendendo liberamente spunto dalle loro vicende. È il caso di film come Bling Ring, Widows – Eredità criminale, Le ladre o l’italiano Brave ragazze. A questi si può però aggiungere anche il film del 2019 Le regine del crimine, opera prima della regista (meglio nota come sceneggiatrice dei film Blood Father, Sleepless – Il giustiziere e The Mother).

Il film è basato sull’omonima serie limitata della DC/Vertigo Comics ideata da Ollie Masters e Ming Doyle, ed è anche il primo film live action della DC a essere classificato R (ovvero vietato ai minori) dopo Watchmen (2009). In Le regine del crimine si alternano infatti violenza e linguaggio scurrile, ma anche situazioni capaci di divertire e appassionare. Un vero e proprio gangster movie al femminile, che però purtroppo è andato incontro a risultati molto al di sotto delle aspettative. I guadagni del film sono infatti stati all’incirca della metà rispetto al budget di produzione e anche le recensioni con cui è stato accolto non sono affatto positive.

A distanza di qualche anno dalla sua uscita, però, è questo un film da riscoprire, non solo per la presenza delle tre protagoniste – attrici di alto livello – ma anche per una serie di scenari e situazioni che possono piacere agli appassionati del genere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Le regine del crimine. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Le regine del crimine cast
Common e E.J. Bonilla in Le regine del crimine. © 2019 Warner Bros.

La trama e il cast di Le regine del crimine

Le regine del crimine è ambientato a New York nel 1978 nel famigerato quartiere di Hell’s Kitchen, 20 isolati di banchi del pegno, locali porno e bar malfamati, gestiti o controllati dalla mafia irlandesi e compresi tra l’Ottava Avenue e il fiume Hudson. È qui che si svolge la storia di Kathy, Ruby e Claire, tre casalinghe, mogli di mafiosi mandati in prigione dall’FBI. Lasciate da sole a gestire gli interessi personali dei coniugi, le donne dovranno prendere in mano le azioni criminali della mafia irlandese, dimostrandosi inaspettatamente abili in tutto: dalla gestione del giro di racket, fino all’eliminazione – letterale – della concorrenza.

Ad interpretare Kathy, Ruby e Claire vi sono le attrici Melissa McCarthy, Tiffany Haddish ed Elisabeth Moss. Domhnall Gleeson interpreta invece Gabriel O’Malley, veterano del Vietnam e alleato delle tre donne. James Badge Dale è Kevin O’Carroll, marito di Ruby, mentre Brian d’Arcy James è Jimmy Brennan, marito di Kathy. Jeremy Bobb, invece, è Rob Walsh, marito di Claire. Recitano poi nel film Margo Martindale nel ruolo di Helen O’Carroll, madre di Kevin, Common in quello di Gary Silvers, agente dell’FBI, e Bill Camp in quello del mafioso Alfonso Coretti.

Le regine del crimine trama film
Elisabeth Moss, Melissa McCarthy, Domhnall Gleeson, Tiffany Haddish in Le regine del crimine. © 2019 Warner Bros.

La storia vera dietro il film e le differenze con il fumetto

Nonostante sia basato sul fumetto “The Kitchen” della Vertigo comic, la trama di Le regine del crimine è ispirata anche a una storia vera, quella dei Westies, banda criminale irlandese americana con sede a New York, responsabile di racket, traffico di droga e omicidio su commissione, attiva principlamente tra il 1968 e il 1986. In particolare, si basa sulle vicende di Edna Coonan e Sissy Featherstone, mogli dei banditi Jimmy Coonan e Mickey Featherstone. Dopo l’arresto e l’incarcerazioni dei due uomini, le loro mogli hanno infatti in mano le sorti della banda, gestendone personalmente gli affari criminali fino allo scioglimento del gruppo.

Quando nel 2014 è stato chiesto ad Ollie Masters riguardo l’ispirazione per i fumetti da cui il film è tratto, egli ha dichiarato a USA Today che la criminalità della vita reale ha avuto un ruolo importante nel suo processo creativo. “Abbiamo tutti amato fare ricerche per questo fumetto, perché tutto ciò che riguarda quel periodo sembra così pericoloso ma eccitante. Il crimine era dilagante in città, la mafia e le bande irlandesi come i Westies di Hell’s Kitchen erano una parte importante della vita quotidiana della gente, più di quanto non lo siano ora. Nelle strade c’era questa sorta di Far West gangsteristico, ma c’era anche un boom della creatività e la sensazione che tutto potesse accadere”.

Per quanto riguarda le differenze tra il film e il fumetto, quest’ultimo è composto solo da otto numeri, quindi ci si è presi delle libertà creative. “È una storia molto piccola”, ha detto Melissa McCarthy. “Quindi è stata presa come punto di partenza ed espansa in tre storie complete, molto più reali e complicate”. Tra le principali differenze, vi è poi l’aver reso Ruby una donna di colore, cosa che ha richiesto una serie di modifiche sul modo in cui il personaggio viene trattato e interagisce con gli altri, che in base al periodo storico potrebbero provare un certo tipo di sentimenti verso le persone di colore.

Il trailer di Le regine del crimine e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Le regine del crimine grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TVGoogle Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 24 maggio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Le reazioni di Daisy Ridley e John Boyega al trailer de Il Risveglio della Forza

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Dal prossimo 16 dicembre non ci sarà persona sulla faccia della Terra che non saprà chi sono Daisy Ridley e John Boyega, per adesso i due protagonisti di Star Wars il Risveglio della Forza si godono il piacere dell’attesa.

Di seguito potete vedere la loro reazione alla visione del trailer esteso del film:

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Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Panettiere con le nuove aggiunte John BoyegaDaisy RidleyAdam DriverOscar IsaacAndy SerkisDomhnall GleesonLupita Nyong’oGwendoline Christie Max von Sydow.

Le ragazze di Wall Street: recensione del film

Le ragazze di Wall Street: recensione del film

Una New York quasi dantesca fa da sfondo alle vicende di Hustlers (da noi tradotto con Le ragazze di Wall Street – Business is Business), film scritto e diretto da Lorene Scafaria che trae ispirazione dall’articolo “The Hustlers at Scores” di Jessica Pressler del 2015. Graficamente, e culturalmente, la città è la perfetta rappresentazione di una realtà divisa in gironi e cornici e istantanea della società capitalistica americana, dove tutto è business, le persone lavorano per vivere e non viceversa e lavorare ti rende libero, indipendente, ma soprattutto potente. Chi parte dal basso può togliersi dalla povertà e arrivare in alto scalando, ma se un attimo tocchi il cielo con un dito, l’attimo dopo puoi ritrovarti con i piedi per terra, nel buio di uno strip club che sembra una caverna.

In questo viaggio che contempla il mondo dello spogliarello e la cronaca di un’epoca, la nostra guida sarà Destiny – un nome, un programma – attraverso il racconto a posteriori con una giornalista; stesso espediente usato da Sofia Coppola in Bling Ring, che con Le ragazze di Wall Street – Business is Business condivide più di una somiglianza, solo che lì la prospettiva sui ladruncoli adolescenti era parziale se non proprio assente e di certo la regista non empatizzava con loro. Qui la Scafaria sceglie dichiaratamente da quale parte parte schierarsi, attenta a mostrare ogni dinamica del carattere femminile, dal rapporto tra donna e donna al fatto che sanno essere competitive ma anche solidali, gelose e protettive, e che possono diventare violente, egoiste, criminali solo per il gusto di esserlo.

Le ragazze di Wall Street, strip club, gerarchie e crisi finanziaria

Dall’inferno al paradiso, e in mezzo un lungo, estenuante, forse infinito purgatorio. La vita del cittadino medio americano, peggio ancora se immigrato e figlio di famiglie povere, non ammette stabilità ma una serie di up e down continui. E infatti il luogo dell’incontro tra Destiny e Ramona, interpretata da Jennifer Lopez, avviene prima dentro il locale, poi sopra il tetto di un grattacielo, dove la “matrona” delle stripper avvolge la nuova arrivata dentro la sua costosa pelliccia; forse è un diavolo tentatore, forse una Beatrice salvifica, o forse il simbolo di un rito di passaggio necessario. Un gesto che vuole essere materno ma anche un’affermazione di potere (lei sceglie come e dove posizionare la macchina da presa): ecco chi comanda in questa gerarchia, e la gerarchia è ovunque, perché definisce il tuo ruolo nella società e ti mette in condizione di ambire al livello superiore.

Il 2007, sibila la voce narrante di Constance Wu, è stato un anno fantastico per le spogliarelliste-truffatrici. In tv spopolavano le Kardashian, a Wall Street – Il denaro non dormiva mai (parafrasando il titolo del film di Oliver Stone), il futuro sorrideva a coloro che sapevano approfittare della fortuna, e questo senso di nostalgia per un passato relativamente recente (ricordiamo che poco dopo la crisi finanziaria avrebbe messo in ginocchio il paese) coincide con uno sguardo ammiccante tuttavia malinconico. Il peggio deve ancora venire, e il momento di massimo splendore arriva – almeno nel film – grazie alla scena dell’ingresso di Usher (pop star divenuta molto popolare ad inizi duemila) nel locale, montata giustamente al rallentatore per enfatizzare la realtà o per restituirla come veniva vista dalle ragazze. Benessere e capitalismo in una fotografia piuttosto esplicativa di un sistema in cui “c’è chi lancia i soldi, e chi invece balla”.

È giusto sottolineare la bravura e il magnetismo della Lopez, e quell’estetica gratificante che spesso aiuta a nascondere una certa retorica e un commento sociale troppo tardivo rispetto a questioni già affrontate da tanti autori contemporanei (compreso Steven Soderbergh nel ben più complesso e sottovalutato Magic Mike), come è doveroso riconoscere che Le ragazze di Wall Street – Business is Business provi ad argomentare lo stesso problema da un punto di vista inedito, politicamente rilevante dati i recenti sviluppi. Che ci riesca o meno, il risultato finale ci sembra in linea con le aspettative.

Le ragazze di Wall Street: la vera storia dietro al film

Le ragazze di Wall Street: la vera storia dietro al film

Il film Le ragazze di Wall Street (qui la recensione) è diretto dalla regista Lorene Scafaria, e vede tra le principali protagoniste le attrici Constance Wu, Jennifer Lopez, Julia Stiles, Keke Palmer, Lili Reinhart e Cardi B. La storia in esso raccontata è basata sull’articolo del New York Magazine del 2015, intitolato The Hustlers at Scores, e narra le vicende di un gruppo di spogliarelliste, le quali in seguito alla crisi economica del 2008 organizzano una complessa truffa ai danni di alcuni facoltosi clienti, tutti facenti parte del mondo della finanza di Wall Street.

Pur essendo basato su di un’avvincente storia vera, Le ragazze di Wall Street presenta naturalmente delle differenze da questa, necessarie per rendere il film più fruibile da un punto di vista del linguaggio cinematografico. Di seguito, ecco dunque cosa c’è da sapere sulla vera storia e sulle differenze riscontrabili nel film. In conclusione, si può invece trovare un elenco con le piattaforme streaming dove sarà possibile vedere (o rivedere) il film.

La trama di Le ragazze di Wall Street

Protagonista del film è Destiny, una ragazza con a carico l’anziana nonna, che lavora come stripper per cercare di portare a casa qualche soldo e arrivare a fine mese. Ma i gestori dei locali pretendono una percentuale sui suoi guadagni e, dopo nottate intere a lavorare, Destiny ottiene come ricompensa solo una misera paga. La sua esistenza cambia quando incontra Ramona, una veterana dello spogliarello con un carattere ambizioso, che guadagna molto più di lei grazie al suo temperamento. La donna, infatti, riesce a tenere tutto sotto controllo, in particolare i clienti, ed è una bravissima pole dancer.

Ramona prende a cuore la situazione di Destiny e – insieme alla collega Diamon cerca di insegnarle i loro trucchi, le figure della pole dance e la provocante arte della lap dance. Ramona le illustra anche i diversi livelli di uomini che frequentano il club, mostrando come far tanti soldi sfruttando il proprio fascino. In seguito al crollo economico di Wall Street nel settembre 2008, Ramona impartirà però alle sue amiche anche l’insegnamento più grande: facciamo parte di un sistema privo di equilibrio, nel quale o si truffa o si viene truffati e chi rispetta le regole, non vince mai. Insieme, metteranno dunque a segno una truffa ai facoltosi uomini di Wall Street, andando però incontro a molti pericoli.

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Jennifer Lopez and Constance Wu in Le ragazze di Wall Street. Courtesy of STXfilms – © Motion Picture Artwork © 2019 STX Financing, LLC. All Rights Reserved.

La vera storia e le differenze con il film

Nella realtà tutto nasce da un idead Samantha Barbash, nel film interpretata da Jennifer Lopez con il nome di Ramona. Il suo piano, posto in atto insieme a Roselyn Keo (nel film interpretata dall’attrice Constance Wu) prevede il cosiddetto “andare a pesca”, ovvero trovare ricchi uomini d’affari e convincerli a recarsi nello strip club. Qui, circondati da numerose spogliarelliste, gli uomini venivano derubati delle loro carte di credito senza che se ne accorgessero. La Barbash ha affermato di essere rimasta profondamente scontenta del ritratto fatto di lei nel film. La donna ha infatti dichiarato che nella pellicola il personaggio basato su di lei ricopre ancora il ruolo di spogliarellista in un età in cui in realtà lei aveva già smesso di esserlo.

Dopo aver cessato di esibirsi, la donna ha infatto lavorato prevalentemente come hostess in un club per adulti di Manhattan. Per quanto riguarda Roselyn Keo, proprio come nella storia proposta al cinema, ha realmente studiato al Berkeley College in New Jersey. Abbandonata dai suoi genitori, la ragazza ha vissuto a lungo con i propri nonni, contribuendo al loro sostentamento economico. La Keo abbandonò per un periodo la carriera da spogliarellista per dare alla luce la figlia. Tornata in seguito a calcare le scene, conosce la Barbash, che le propone il suo piano criminale. A quei clienti che si mostravano più restii all’idea di spendere soldi, le spogliarelliste offrivano dei drink speciali a cui veniva aggiunta dell’ecstasy.

Ciò li rendeva più disinibiti e propensi a lasciare i propri soldi alle donne del club. Le vera storia dietro al film conferma che il gruppo di spogliarelliste che perpetravano tali truffe tenevano perfettamente organizzati i loro guadagni in un’agenda apposita, rendendo il loro un vero e proprio business. La droga che le spogliarelliste fornivano ai loro clienti generava in loro un vero e proprio blackout, che non gli permetteva di ricordare nulla dell’accaduto. Quei pochi che avevano la capacità di ricordare, preferirono tacere sui furti, poiché renderli noti avrebbe significato ammettere di essere stati in uno strip club, con il rischio di perdere il lavoro e la famiglia.

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Jennifer Lopez, Frank Whaley, and Constance Wu in Le ragazze di Wall Street. Courtesy of STXfilms – © Motion Picture Artwork © 2019 STX Financing, LLC. All Rights Reserved.

È per questo che il piano del gruppo di donne funzionava così bene. Le spogliarelliste utilizzavano poi davvero i soldi ottenuti per vivere una vita facoltosa? Nel film questo aspetto sembra essere particolarmente esagerato, ma non lontano dalla realtà. Il gruppo di spogliarelliste utilizzò effettivamente i soldi guadagnati per comprare vestiti costosi o macchine di lusso. Stando all’articolo da cui è tratto il film, infine, il gruppo di spogliarelliste iniziò a diventare sempre più avido, iniziando a truffare anche estranei al mondo di Wall Street.

Uno di questi non ebbe problemi a denunciare la cosa, presentando alla polizia anche alcune registrazioni che incriminavano le spogliarelliste. Queste vennero così incastrate e il loro giro di truffe venne allo scoperto. Le quattro principali artefici delle truffe furono portate in tribunale con numerosi capi d’accusa, tra cui furto, aggressione e falsificazione. Le donne si dichiararono colpevoli e Samantha Barbash fu condannata a cinque anni di libertà vigilata. Roselyn Keo patteggiò la sentenza, mentre Karina Pascucci e Marsi Rosen furono costrette a quattro mesi di carcere da scontare nei soli weekend in aggiunta a cinque anni di libertà vigilata.

Il trailer del film e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Le ragazze di Wall Street grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Prime Video, Now, Tim Vision e Infinity+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 20 gennaio alle ore 21:10 sul canale TwentySeven.

Fonte: HistoryVSHollywood

Le ragazze di Wall Street, trailer del film con Jennifer Lopez

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Le ragazze di Wall Street, trailer del film con Jennifer Lopez

Dopo aver sbancato il box office U.S.A. con un incasso di oltre 63 milioni di dollari in sole due settimane, conquistato la critica del Toronto International Film Festival, e lasciato a bocca aperta il mondo della moda e dello spettacolo alla Milano Fashion Week, Jennifer Lopez arriva al cinema in Italia dal 7 novembre con Le ragazze di Wall Street (tit. orig. Hustlers), distribuito da Universal Pictures e Lucky Red. Il film, che ha incassato 33 milioni di dollari solo nel primo weekend segnando il miglior debutto di J.LO al cinema in termini di botteghino, vede al fianco di Jennifer Lopez un grande cast di donne, un gruppo di spogliarelliste pronte a tutto al grido di “business is business”: Constance Wu, Lili Reinhart, Julia Stiles, Cardi B e Lizzo.

SINOSSI

Dopo il successo di Ricomincio da me, Jennifer Lopez torna sul grande schermo affiancata da un cast d’eccezione tutto al femminile. Cardi B, Constance Wu, Lizzo e Lili Reinhart sono un gruppo di spregiudicate spogliarelliste di New York che, guidate da Jennifer Lopez, uniscono le forze per attuare un piano criminale in grande stile: derubare i loro clienti, per la maggior parte ricchi broker di Wall Street.Il film, basato su un’incredibile storia vera raccontata sul New York Magazine e diventata subito virale, è un avvincente mix di umorismo, spettacolo e crime.

Le ragazze del surf, la nuova serie per le famiglie e bambini in uscita il 19 agosto

Le ragazze del surf è la nuova serie per bambini e famiglie co-sviluppata dalla vincitrice del premio WGA e showrunner May Chan (“American Girl: Corinne Tan”, “The Astronauts”), insieme ad Alex Diaz e Julie Sagalowsky Diaz (“The Shannara Chronicles”, “What’s Up Warthogs!”), e basata sull’omonima serie bestseller di graphic novel IDW dell’autrice Kim Dwinell.

Le ragazze del surf: quando esce e dove vederla in streaming

Le ragazze del surf uscirà il 19 agosto in streaming su Apple TV+

Le ragazze del surf: trama e cast

La serie segue i migliori amici Sam e Jade risolvere misteri soprannaturali nella loro sonnolenta cittadina balneare della California. Questi due ragazzi devono combinare le loro forze opposte di immaginazione e logica per risolvere i misteri apparentemente soprannaturali che si nascondono appena sotto la superficie della loro città.

Le ragazze del surf è interpretata da Miya Cech (“Marvelous and the Black Hole”, “Rim of the World”), YaYa Gosselin (“We Can be Heroes”, “FBI: Most Wanted”) e Spencer Hermes-Rebello (“Troppo”); è prodotta da Endeavour Content e IDW Entertainment, e co-sviluppata, scritta e prodotta da May Chan, che è anche showrunner. Paul Stupin (“Switched at Birth – Al posto tuo”, “Dawson’s Creek”) è il produttore esecutivo. Alex Diaz e Julie Sagalowsky Diaz (“The Shannara Chronicles”, “What’s Up Warthogs!”) hanno co-sviluppato la serie di cui sono anche sceneggiatori e produttori esecutivi. America Young (“Roswell, New Mexico”, “Legacies”) è regista e produttrice esecutiva dei primi due episodi. Anche Lydia Antonini (“Locke & Key“, “Halo 4: Forward Unto Dawn”, “October Faction”) è produttrice esecutiva della serie, così come Paul Davidson e Jeff Brustrom, per conto di IDW.

Il lungo elenco di film e serie originali per bambini e famiglie su Apple TV+ include anche il film acclamato dalla critica, recentemente presentato in anteprima “Supersorda”; “La nostra piccola fattoria”; “Anatra e Oca”; “Pigna e Pony”, “Fraggle Rock: ritorno alla grotta” e “Professione spia” di The Jim Henson Company; “Ciao, Jack! Che spettacolo la gentilezza” di Jack McBrayer e Angela C. Santomero; “Wolfboy e la fabbrica del tutto” di Joseph Gordon-Levitt, HITRECORD e Bento Box Entertainment; “Mettiamoci in moto, Otis!” e “Cuccioli cercano casa”; i vincitori del Daytime Emmy Award “Lo scrittore fantasma” e “Helpster” di Sesame Workshop; il film d’animazione candidato all’Oscar “Wolfwalkers – Il popolo dei lupi”; la serie vincitrice del premio Peabody “Acquasilente”; nuove serie e speciali di Peanuts e WildBrain, tra cui la seconda stagione di “Snoopy nello spazio”, “It’s the Small Things, Charlie Brown” e “For Auld Lang Syne”; “Noi siamo qui: dritte per vivere sul pianeta Terra” – l’evento televisivo vincitore del Daytime Emmy Award e basato sul bestseller del New York Times e Miglior Libro dell’anno per il TIME di Oliver Jeffers.

Le ragazze del surf: trailer ufficiale

https://youtu.be/lWRpBBxwsyk

Le Ragazze del Porno: al via anche in Italia con 10 registe

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Le Ragazze del pornoDall’assenza in Italia di una scena analoga e dal desiderio di crearne una,  è nato così il progetto Le Ragazze del Porno/MY SEX, un film composto da dieci corti, le cui riprese inizieranno a luglio 2014, all’interno del quale ogni regista sarà libera di scegliere un’estetica e un punto di vista, di lavorare su fiction, gonzo, documentario o videoarte, senza censure. Citando Mia Engberg, al cui manifesto per una pornografia al femminile LE RAGAZZE DEL PORNO hanno aderito: “L’erotismo è buono e ne abbiamo bisogno”.
LE RAGAZZE DEL PORNO sono Mara Chiaretti, Erika Z. Galli e Martina Ruggeri per Industria Indipendente, Tiziana Lo Porto (ideatrice del progetto), Anna Negri, Regina Orioli, Titta Cosetta Raccagni, Lidia Ravviso, Emanuela Rossi, Slavina, Monica Stambrini, Roberta Torre. Hanno tra i 25 ai 70 anni,  lavorano professionalmente nel cinema e nella televisione, ma anche nel teatro e nella video arte.
Le Ragazze del Porno sono un gruppo di registe che nel 2012 hanno deciso di lavorare insieme a dei film pornoerotici. Progetti simili sono stati realizzati in Svezia da Mia Engberg, regista svedese con l’antologia di cortometraggi “Dirty Diaries” (dirtydiaries.org), in Spagna da Erika Lust (erikalust.com) e da un’attiva scena post-pornografica indipendente nel resto del mondo.  In Francia ci sono le registe coinvolte nelle antologie di corti “X-Femmes” prodotte da Canal + e recentemente distribuite in Italia in dvd, negli Stati Uniti  Annie Sprinkle e il suo porno post-modernista (anniesprinkle.org), in Danimarca la casa di produzione Zentropa (zentropa.dk) fondata da Lars Von Trier.
LE RAGAZZE DEL PORNO  /MY SEX
LE RAGAZZE DEL PORNO /MY SEX è il film di cortometraggi a cui lavorano LE RAGAZZE DEL PORNO. Questi i dieci corti: “Educazione sentimentale di Hot Rabbit” scritto e diretto da Mara Chiaretti, “Seratina” scritto e diretto da Anna Negri, “Mano di velluto” scritto e diretto da Regina Orioli, “I sogni muoiono all’alba” scritto e diretto da Titta Cosetta Raccagni, “Harem” scritto da Melissa Panarello e diretto da Lidia Ravviso, “Il sesso degli angeli” scritto e diretto da Emanuela Rossi, “Gang Banging” scritto e diretto da Slavina, “Queen Kong” scritto e diretto da Monica Stambrini, “Alicia in the supermarket” scritto e diretto da Roberta Torre. I corti verranno realizzati in più tappe partendo dai primi tre (“Seratina”, “Mano di velluto”, “Queen Kong”) che verranno finanziati grazie al crowdfunding che partirà da fine marzo sulla piattaforma INDIEGOGO e da Art for Porn una vendita di opere di artisti date in donazione. L’uso del crowdfunding (o finanziamento dal basso), con il quale si chiede alla gente di contribuire al finanziamento di un progetto, ancora poco praticato in Italia, è ampiamente diffuso in America. Tra i progetti più recenti già realizzati o che verranno realizzati grazie al crowdfunding The Canyons scritto da Bret Easton Ellis e diretto da Paul Schrader e The Newest Hottest Spike Lee Joint di Spike Lee.
 
ART FOR PORN
ART FOR PORN è una vendita di opere d’arte liberamente offerte da artisti per sostenere LE RAGAZZE DEL PORNO e contribuire al finanziamento dei primi tre cortometraggi di LE RAGAZZE DEL PORNO/MY SEX. Per contribuire al finanziamento del progetto, che da marzo sarà anche sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo, LE RAGAZZE DEL PORNO hanno chiesto ad artisti e collezionisti di donare o dare in conto vendita opere da vendere all’interno di un evento organizzato l’ultimo fine settimana di marzo (28-30 marzo) a Roma, nello studio del fotografo Marco Delogu in Via Natale del Grande 21. Esposti e in vendita quadri, fotografie, incisioni, disegni, fumetti e gioielli. Tra gli artisti che hanno aderito ad ART FOR PORN Jacopo Benassi, Cecialia Capuana, Silvia Codignola, Angelo Cricchi, Marco Delogu, Tea Falco, Elisa Montessori, Corrado Sassi.
 
IL CROWDFUNDING PERCHÉ: UNA NOTA DELLE RAGAZZE DEL PORNO
Da due anni ci siamo ritrovate, un gruppo di registe e scrittrici, con l’idea e il desiderio di realizzare dei cortometraggi porno/erotici in Italia. Mai prima era successo che delle registe italiane si mettessero insieme con l’idea di collaborare fra loro – ed è interessante che ad unirci sia stato un genere fino a poco tempo fa così prettamente “maschile” come il porno.  E questo è il nostro primo grande traguardo.
Seguendo l’esempio di progetti simili fuori dall’Italia, credevamo fosse più facile trovare i soldi per realizzare il nostro progetto anche in Italia, ma ci siamo scontrate con le problematiche di censura, distribuzione, crisi economica.
Così abbiamo pensato di rivolgerci direttamente al pubblico, per cominciare a realizzare qualcosa subito, con voi e con il crowdfunding.
Finanziandoci, anche con una piccola quota, diventerete i nostri produttori, parteciperete al processo di realizzazione dei film e soprattutto li vedrete (in anteprima)!
Ogni regista ha scritto un piccolo film, confrontandosi con le altre sia a livello artistico che produttivo. Con questo crowdfunding – di questi dieci corti ne potremo realizzare tre. Saranno i primi tre film che comporranno un lungometraggio e che ci aiuteranno a trovare i finanziamenti per gli altri.
I soldi che chiediamo servono a coprire le spese vive perché molti dei nostri collaboratori ci stanno aiutando a titolo gratuito.
Abbiamo già una piccola troupe – prevalentemente femminile – che ha collaborato con noi alla realizzazione del promo, anche se ogni regista sarà libera di lavorare con chi preferisce.
La nostra maggiore difficoltà sarà quella trovare degli attori disposti a girare scene di sesso esplicite… ma sarà anche divertente scoprire che forse non è così difficile come sembra. Anzi se siete interessati fatevi avanti.
Mettere in scena il desiderio di donna in Italia non è comune e nemmeno facile, ma evidentemente è un’esigenza sempre più sentita. Lo vediamo dall’entusiasmo e dall’adesione delle registe e degli artisti che ci chiedono di partecipare al progetto.
Il nostro sogno è quello di allargarci e di poter produrre sempre più film, di qualsiasi natura, gender e immaginario possibile. Crediamo fermamente che questo sogno sia importante non solo per noi donne ma anche per gli uomini, per l’arte e la cultura in Italia.

Le ragazze del Pandora’s Box: dal 21 agosto su VOD, ecco il trailer

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Arriva il 21 agosto sulle principali piattaforme video on demand Le ragazze del Pandora’s Box, una divertente commedia che celebra la libertà dell’essere chi realmente si vuole grazie alla stravagante emancipazione delle draq queen e al capovolgimento del tradizionalista animo di una madre che, con qualche difficoltà, dovrà fare i conti con la vita di un figlio perso troppo presto.

Diretto da Thom Fitzgerald, regista e drammaturgo canadese, il film è interpretato tra gli altri anche da Jacki Weaver (Silver Linings Playbook) e Lucy Liu (Charlie’s Angels, Chicago), due donne dal carattere diametralmente opposto che si troveranno a vivere un’inaspettata avventura che cambierà le loro vite.

Le ragazze del Pandora’s Box sarà disponibile dal 21 agosto e per quattro settimane sulle principali piattaforme VOD: SKY, TIMVISION, CHILI, GOOGLE PLAY, YOU TUBE, RAKUTEN, HUAWEI VIDEO e INFINITY.

Sinossi di Le ragazze del Pandora’s Box

Maybelline (Jacki Weaver), direttrice del coro di una chiesa in Texas, eredita inaspettatamente il Drag Queen Club appartenuto al figlio defunto. Sorprendendo il marito e gli amici, conservatori come lei, si trasferisce a San Francisco per salvare il locale dal fallimento. In questo ambiente tanto burrascoso quanto vivace, trova una nuova ragione di vita diventando ‘mamma’ per gli artisti eccentrici che frequentano il club…sino a quando una visita improvvisa non minaccerà di sconvolgere ancora una volta la sua esistenza. Nel cast Adrian Grenier, Mya Taylor e Jackie Beat.

Le ragazze del Pandora’s Box, dal 21 agosto in on demand

Le ragazze del Pandora’s Box, dal 21 agosto in on demand

Arriva il 21 agosto sulle principali piattaforme video on demand Le ragazze del Pandora’s Box, una divertente commedia che celebra la libertà dell’essere chi realmente si vuole grazie alla stravagante emancipazione delle draq queen e al capovolgimento del tradizionalista animo di una madre che, con qualche difficoltà, dovrà fare i conti con la vita di un figlio perso troppo presto.

Diretto da Thom Fitzgerald, regista e drammaturgo canadese, il film è interpretato tra gli altri anche da Jacki Weaver (Silver Linings Playbook) e Lucy Liu (Charlie’s Angels, Chicago), due donne dal carattere diametralmente opposto che si troveranno a vivere un’inaspettata avventura che cambierà le loro vite.

Le ragazze del Pandora’s Box: dove vederlo in streaming

Le ragazze del Pandora’s Box sarà disponibile dal 21 agosto e per quattro settimane sulle principali piattaforme VOD: SKY, TIMVISION, CHILI, GOOGLE PLAY, YOU TUBE, RAKUTEN, HUAWEI VIDEO e INFINITY.

Le ragazze del Pandora’s Box: la trama e il cast

Maybelline (Jacki Weaver), direttrice del coro di una chiesa in Texas, eredita inaspettatamente il Drag Queen Club appartenuto al figlio defunto. Sorprendendo il marito e gli amici, conservatori come lei, si trasferisce a San Francisco per salvare il locale dal fallimento. In questo ambiente tanto burrascoso quanto vivace, trova una nuova ragione di vita diventando ‘mamma’ per gli artisti eccentrici che frequentano il club…sino a quando una visita improvvisa non minaccerà di sconvolgere ancora una volta la sua esistenza. Nel cast Adrian Grenier, Mya Taylor e Jackie Beat.

Le Ragazze del Centralino, serie tv: cast, trama e dove vederla

Le Ragazze del Centralino, serie tv: cast, trama e dove vederla

Negli ultimi anni piattaforme come Netflix o Amazon Prime Video hanno iniziato a diversificare molto di più i loro contenuti. Mentre prima quasi la totalità del catalogo di ognuna di esse era riservata ai prodotti made in USA, oggi in streaming si possono trovare film o serie tv provenienti da ogni parte del mondo. A catturare l’attenzione del pubblico, di recente, sono principalmente prodotti televisivi spagnoli come La Casa di Carta, EliteLa Cattedrale del Mare e ovviamente Le Ragazze del Centralino.

Quest’ultima serie tv, ideata Ramón Campos, Gema R. Neira e Teresa Fernández Valdéz per Netflix, si è trasformata in pochissimo tempo in un vero e proprio fenomeno televisivo. Distribuita solo ed esclusivamente dalla celebre piattaforma streaming, Le Ragazze del Centralino (titolo originale Las Chicas del Cable) è in onda dal 2017 e conta al suo attivo ben 5 stagioni e 42 episodi complessivi. Ambientata nella Spagna degli anni trenta, la serie racconta la storia di un gruppo di giovani donne alle prese con una nuova entusiasmante opportunità lavorativa.

Le Ragazze del Centralino cast e trama

Siamo nel 1928 e ci troviamo nella splendida città di Madrid. Le protagoniste della nostra storia sono quattro donne, provenienti da zone diverse della Spagna e ognuna di loro con un passato assai travagliato alle spalle. Spinte da un forte desiderio di indipendenza ed emancipazione, in un paese in cui i diritti della donne sono ancora vergognosamente ignorati, tutte loro accettano un nuovo impiego presso la prima e più grande compagnia telefonica nazionale.

Incontratesi al lavoro, le quattro donne, da semplici colleghe, diventano presto amiche, pronte a supportarsi nei momenti più bui. Una delle protagoniste è Maria Inmaculada Suárez Pazos, detta semplicemente Marga (Nadia Santiago), definita come la classica ragazza di campagna, semplice e forse troppo ingenua per affrontare la vita in città. Tra le sue colleghe c’è Carlota Rodríguez de Senillosa (Ana Fernández García), proveniente invece da una famiglia molto ricca, che ha deciso di scappare dalle rigide regole imposte da suo padre, generale dell’esercito, per trovare la sua libertà.

La terza delle gruppo è Angeles Vidal (Maggie Civantos), donna mite e insicura, oppressa dal marito, Mario Pérez (Sergio Mur), possessivo e violento, che lei stessa definisce come un tiranno. In ultimo abbiamo Lidia Aguilar Dàvila (Blanca Suàrez) una volta conosciuta con il nome di Alba Romero Méndez, dal passato oscuro. Arrivata molti anni prima a Madrid insieme al fidanzato Francisco Gomez (Yon Gonzàlez), a causa di un brusco incidente, Alba è costretta a separarsi dal suo innamorato.

Dieci anni più tardi, Alba, costretta dagli eventi, è diventata una ladra e, per sfuggire al suo passato, ha cambiato identità. Adesso il suo nome è Lidia e, proprio come le altre sue colleghe, sta cercando di rimettere in piedi la propria vita. Tuttavia, l’incontro casuale con Francisco, riaccenderà in lei vecchi ricordi e sentimenti latenti.

Le Ragazze del Centralino 5 trama

Le avvincenti storie de Le Ragazze del Centralino hanno tenuto il pubblico incollato allo schermo per ben quattro stagioni, trasformando la serie in un successo senza precedenti. Grazie alla risposta incredibilmente positiva degli spettatori, autori e produttori hanno deciso di rinnovare Las Chicas del Cable per una quinta e ultima stagione.

A differenza delle prime quattro, di 8 episodi ciascuna, la quinta stagione della serie è invece di 10 episodi ed è stata mandata in onda divisa in due parti. I primi cinque episodi della quinta stagione sono andati in onda a partire dal 14 febbraio 2020 mentre gli altri – considerati dal pubblico come una stagione autonoma, Le Ragazze del Centralino 6 – sono apparsi su Netflix solo dal 3 luglio 2020. Scopriamo adesso insieme cos’è successo nella stagione finale della serie.

[SPOILER ALERT]

La quinta stagione della serie comincia con un salto temporale di alcuni anni dagli avvenimenti che hanno chiuso la stagione precedente. In Spagna, infatti, è scoppiata la Guerra Civile (1936) e le quattro donne si rincontrano dopo anni di separazione.

Con lo scoppio della guerra civile spagnola, la compagnia telefonica è stata chiusa e convertita nell’ufficio di stampa e censura, dove ancora lavorano Marga (Nadia de Santago), Pablo (Nico Romero), Carlota (Ana Fernández García) e Oscar (Ana Polvorosa). Mentre i primi due sono dei semplici impiegati, Carlota e Oscar invece sono impegnati come redattori e si occupano di scrivere reportage di guerra con lo pseudonimo di ‘Faraday’.

Nel frattempo, Lidia (Blanca Suárez) si è trasferita a New York, dove ha vissuto per alcuni anni insieme a Eva (Carla Apolonio), Francisco (Yon Gonzàlez) e Sofia (Denisse Peña), figlia di Angeles (Maggie Civantos). Nonostante in America le cose sembrano andare a gonfie vele, Lidia è costretta dagli eventi a fare ritorno di Spagna.

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Tornati in patria, finalmente le quattro donne si ricongiungono ma per loro non c’è tempo per festeggiare. Sofia, infatti, scappa per arruolarsi nell’esercito dei repubblicani, lasciando dietro di sè solo una lettera. Determinati a ritrovare Sofia e a riportarla sana e salva negli States, Lidia, Carlota, Marga e Oscar si mettono sulle sue tracce.

Tutta la prima metà della quinta stagione è dedicata quindi alla ricerca di Sofia e alle avventure del gruppo, costretto dagli eventi ad affrontare il duro scenario della guerra civile. Le bombe che cadano dall’alto distruggendo ogni cosa, la corsa delle persone ai rifugi antiaerei, i corpi martoriati dalle esplosioni improvvise: è tutto un incubo. A risentire maggiormente della situazione è Lidia che, dopo aver vissuto lontana nella pacifica America, non riesce a sopportare tanto orrore.

Mentre le ricerche continuano, la situazione si complica ulteriormente quando una vecchia conoscenza di Lidia riappare all’orizzonte. Si tratta di Carlos (Martiño Rivas), comparso per anni dai radar, e che ora è generale dell’esercito repubblicano. In pratica l’unica persona in grado di aiutare il gruppo a ritrovare Sofia è anche la stessa persona che ancora oggi prova rancore verso Lidia.

Il destino dunque fa reincontrare i due ex amanti, riportando alla luce sentimenti dimenticati, rivisitando la loro tormentata storia d’amore. Ma questo incredibile incontro è solo il primo dei tanti ostacoli che Lidia e gli altri dovranno superare per poter un giorno riabbracciare Sofia.

L’amore continua a essere il filo conduttore delle avventure del gruppo. Oltre al brusco incontro tra Lidia e Carlos, assistiamo anche al dramma di Pablo e Marga, separati dalla chiamata alle armi. Anche Carlota vive una tormentata storia con il fotografo e giornalista americano James Lancaster (Alex Hafner), impegnato in guerra con i suoi reportage dal fronte.

Le Ragazze del Centralino, finale di serie

Mentre i drammi sentimentali del gruppo continuano, le ricerche si fanno sempre più complesse e pericolose e a farne le spese è proprio Lidia. La ragazza viene, infatti, catturata e rinchiusa in un campo di rieducazione, gestito da una vecchia conoscenza. A capo della struttura del regime fascista c’è la malvagia donna Carmen (Concha Velasco) sua acerrima nemica.

Nonostante le continue percosse e vessazioni, le vendette personali e le torture psicologiche alle quali viene sottoposta, Lidia non molla, mostrando al nemico di essere più forte, in attesa che qualcuno la venga a liberare. Nel frattempo, infatti, Francisco e le sue amiche stanno facendo di tutto per scoprire dove sia stata rinchiusa.

Una volta scoperta l’ubicazione esatta del campo di prigionia, la squadra irrompe nella ‘fortezza’ salvando Lidia e centinaia di altre prigioniere. Tuttavia, la strada verso la salvezza è ancora tutta in salita. Lidia, Marga, Carlota e Oscar devono correre e raggiungere la stazione per poter salire sull’ultimo treno per la Francia, dove finalmente saranno al sicuro.

Proprio quando tutte insieme arrivano in stazione, capiscono di non avere scampo. Il treno è lontano, sta per partire e loro sono inseguite dai soldati armati di fucili. Nonostante tutti gli sforzi fatti per ritrovarsi e sfuggire alla guerra, tutte e quattro, insieme, decidono di sacrificarsi per proteggere i bambini. Le donne si schierano quindi davanti all’esercito, facendo da scudo umano alle nuove generazioni che, salendo su quel treno, potranno raggiungere la salvezza in terra francese.

Le Ragazze del Centralino in streaming: dove vederla

Tutte le stagioni de Le Ragazze del Centralino sono disponibili in streaming sulla piattaforma a pagamento di Netflix.

Fonte: Wiki, IMDB

Le quattro volte – recensione del film di Michelangelo Frammartino

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In uscita il 28 maggio nelle sale italiane, il film di Michelangelo Frammartino Le quattro volte, ha vinto  premio SACD nella Quinzane des Realizateurs all’ultimo Festival di Cannes.

Le quattro volte segue gli ultimi giorni di un pastore calabrese vecchio e malato. Lo vediamo portare al pascolo le capre, o recarsi nella chiesa del paese, dove prende della polvere che a sera beve disciolta nell’acqua e che, secondo una antichissima tradizione calabra, dovrebbe guarirlo.

Alla morte del pastore, il film mostra la nascita di un capretto e i suoi primi mesi di vita. Quando esce per la prima volta al pascolo, rimane isolato rispetto al gregge e si ripara ai piedi di enorme abete. L’albero passa di stagione in stagione, finché viene tagliato e trasformato dapprima in una sorta di “Albero della cuccagna” per la festa del paese, poi viene trasformato in carbone nella fornace che abbiamo visto all’inizio del film.

Il titolo del film e la sua struttura quadripartita fanno riferimento a una frase della scuola pitagorica secondo cui l’uomo deve conoscersi quattro volte, nella sua essenza umana, animale, vegetale, minerale.

Vite che scivolano l’una nell’altra, quasi per metempsicosi, in questo film di Frammartino, già autore dell’acclamato “Il dono”, che qui costruisce un film sulla meraviglia delle cose evidenti e di quelle nascoste, come il fumo della fornace di carbone che, nel prologo e nel finale, alternativamente copre e scopre il luogo da cui proviene. O più in generale, mostra eventi semplici, ma in maniera tale da farci sentire coinvolgente anche l’immagine più banale, come volesse farci vedere le cose per la prima volta, siano esse il barbaglio della polvere in una striscia di luce, o la nascita di un capretto.

Le quattro volte di Michelangelo Frammartino

Qualcuno lo ha definito come film di “fantascienza senza effetti speciali”. Forse perché vedere le cose per la prima volta ce le fa apparire magiche, come avessero ancora addosso la patina dell’ignoto e del mistero. Sono i casi in cui il reale è ancora più straordinario dell’irreale, e il film di Frammartino ne vede molti.

È così, ad esempio, nella scena della morte del pastore, con la casa invasa dalle capre fuggite dall’ovile e poste attorno al letto del moribondo. È una scena in cui si perde la definizione tra gli spazi  esterni e interni (Frammartino ammette a questo proposito di esser rimasto molto affascinato dalle ambientazioni dei film di Tarkovskij, dai luoghi paradossali come le stanze di Stalker e le casa di Solaris, al cui interno piove copiosamente). O ancora, si potrebbe ricordare la scena precedente, quella di un pianosequenza formidabile per come sfrutta i fuori campo visivi e sonori, per la coordinazione tra i vari eventi, gli attori, nonché gli animali coinvolti. La scena vede una sacra rappresentazione in costume per le vie del paese, con il recinto delle capre da un lato, gli astanti e gli interpreti del corteo dall’altro. Se nella scena della morte del pastore avevamo la confusione dello spazio, in questo pianosequenza abbiamo la confusione del tempo, la sua sospensione (il film è stato girato tra Alessandria del Carretto, Caulonia, Serra San Bruno, stupendi paesi calabresi dove per fortuna o purtroppo il tempo si è davvero fermato), o l’impossibilità di distinguere in esso ciò che è passato e ciò che è presente, arcaico e contemporaneo, quasi a suggerire una dimensione di eternità/perpetuità, che è poi la dimensione dei cicli naturali di trasformazioni raccontati dal film, che si apre e si chiude con una fornace di carbone, quasi alchemico athanor per la trasformazione della materia.

Anche il film funziona come “corpo” da trasformare, nelle parole del regista: “Considero il film un corpo morto che ha bisogno dello sguardo attivo dello spettatore per prendere vita”. Se questo film riesce a convolgerci –e lo fa-, se riesce a farci entusiasmare mostrando cose semplici, evidenti, quotidiane ma forse dimenticate, allora è sicuramente un film vivente.

Le quattro piume: trama, cast e curiosità sul film con Heath Ledger

Narrare di imprese epiche, dove a dominare i protagonisti non sono che il cuore e il coraggio, è da sempre una peculiarità del cinema. Sono numerosi i kolossal di questo tipo passati sul grande schermo, da Lawrence d’Arabia a Il paziente inglese. Nel 2002 è stata la volta di Le quattro piume, diretto dall’indiano Shekhar Kapur, autore noto anche per Elizabeth ed Elizabeth: The Golden Age. Quella racconta è infatti una storia che si colloca appieno in tale filone, portando in scena l’amore che sopravvive anche a situazioni tragiche e disperate come può esserlo una guerra. Passioni, conflitti e colpi di scena si ritrovano dunque all’interno dell’avvincente storia qui narrata.

Questa, in realtà, non è la prima volta che viene raccontata al cinema. Il film è infatti il sesto adattamento dell’omonimo romanzo di Alfred Edward Woodley, pubblicato nel 1902. Si tratta però di un adattamento diverso rispetto tanto alle precedenti versioni quanto al romanzo in questione. Gli eventi si svolgono qui in concomitanza con la Battaglia di Abu Klea, svoltasi nel 1885 in Sudan, mentre nelle differenti versioni l’ambientazione risulta essere più prossima al Novecento. In particolare, però, il regista sceglie di riadattare anche molti dei temi contenuti nel romanzo, tra cui il concetto di mascolinità e lo scontro tra la civiltà occidentale e quella orientale.

In aggiunta a ciò, il film si avvale di imponenti ricostruzioni scenografiche, affascinanti costumi e una colonna sonora firmata dal compositore premio Oscar James HornerLe quattro piume tuttavia non ottenne un grande risultato al box office, incassando appena 30 milioni di dollari. Si tratta però di un film da riscoprire nella sua bellezza, ma prima di intraprendere una visione di questo sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Le quattro piume: la trama del film

La vicenda si svolge nell’Inghilterra del 1884, in piena epoca vittoriana. Harry Faversham è un giovane cadetto dell’esercito britannico prossimo a completare il suo addestramento in accademia. Proprio in concomitanza di ciò, viene annunciata la partenza del suo reggimento per il Sudan, dove dovranno scontrarsi con l’esercito di Mhammad Ahmad, che sta conducendo una guerra di resistenza contro il colonialismo inglese. Harry, che in quello stesso periodo festeggia il suo fidanzamento con Ethne Eustace, si trova però profondamente in conflitto con la chiamata alle armi. Per questo motivo decide di rassegnare le missioni, finendo però con l’essere considerato un codardo.

Per tale motivo, si vedrà recapitare quattro piume bianche, simbolo di disonore e vigliaccheria. Abbandonato dagli amici, dalla famiglia e dalla stessa Ethne, Harry manifesta il desiderio di provare il proprio valore, e per farlo si vede costretto a partire per la guerra in Africa. Qui dovrà scontrarsi con gli orrori del conflitto, imbattendosi in imprevisti nemici e preziosi alleati. Più di ogni altra cosa, però, Harry aspira a poter salvare la vita dei propri compagni, tornando in patria da eroe e riconquistare la sua amata. Per riuscirci, però, dovrà prima di tutto riuscire a sopravvivere all’acceso conflitto.

Le quattro piume cast

Le quattro piume: il cast del film

Per dar vita a personaggi tanto ricchi di conflitti e passioni, i produttori del film hanno condotto lunghe ricerche, al fine di trovare gli interpreti più idonei. Inizialmente per la parte di Harry Faversham era stato considerato Jude Law, ma a vestire i panni di questi è stato un giovane Heath Ledger, qui ancora ai suoi primi ruoli cinematografici. Questi si era distinto l’anno precedente grazie a Il destino di un cavaliere, dimostrando una certa predisposizione ai film d’avventura. Per ricoprire il ruolo, questi si trovò dunque a dover studiare l’addestramento dei militari dell’epoca, al fine di risultare più credibile nel ruolo. Accanto a lui, nei panni della bella Ethne Eustace vi è invece l’attrice Kate Hudson. Celebre per Quasi famosi, questa rifiuto la parte di Mary-Jane in Spider-Man pur di poter recitare in questo film.

L’attore Wes Bentley, noto per il ruolo di Seneca Crane in Hunger Games, interpreta invece il miglior amico di Harry, Jack Durrance. Questi sarà l’unico a non rinnegare il protagonista in seguito alla sua scelta. Gli attori Kris Marshall, Rupert Penry-Jones e Michael Sheen danno invece vita a Castelton, Willoughby e Trench, i tre compagni di corso di Harry che doneranno a questi le piume bianche della vergogna. L’attore Djimon Hounsou, candidato all’Oscar per Blood Diamond, interpreta l’indigeno Abou Fatma. Questi salverà Harry nel corso della guerra, divenendo suo alleato. Nel film è inoltre presente la modella sudanese Alek Wek, la quale appare nei panni della principessa schiave Aquol. Membro del Comitato statunitense Advisory Councili, questa dichiarò di aver accettato la parte per porre ulteriormente in risalto la drammatica situazione degli indigeni di tutto il mondo.

Le quattro piume: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Le quattro piume è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Apple iTunes e NowTV. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 22 ottobre alle ore 22:00 sul canale La 7.

Fonte: IMDb

Le probabilità che Christopher Nolan diriga Bond 26 sarebbero aumentate dopo l’acquisizione di James Bond da parte di Amazon

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Ora che Amazon ha rilevato il franchise di James Bond, le possibilità di Christopher Nolan di dirigere un film sono aumentate. Fino a un recente annuncio, la famiglia Broccoli aveva il controllo creativo sul franchise di Bond. Dopo l’uscita di Daniel Craig dalla serie dopo No Time to Die, era in corso la ricerca di un nuovo attore per 007, ma gli aggiornamenti su Bond 26 erano lenti. La situazione è cambiata questa settimana, quando è stato annunciato che Amazon MGM Studios, che ora possiede la veterana distributrice di Bond MGM, avrebbe assunto il controllo creativo del franchise.

Ora, un rapporto di The Hollywood Reporter dice che il leggendario regista Nolan è una possibilità più alta dopo il passaggio ad Amazon. Matt Belloni di The Hollywood Reporter ha detto che il principale ostacolo alla regia di Nolan in passato erano i Broccoli. Con Amazon al comando, ipotizza che Nolan sia il favorito per il lavoro di regia. Ritiene che Amazon MGM Studios dia a Nolan carta bianca e un’ampia finestra teatrale simile al suo accordo di 120 giorni con la Universal ne valga la pena, in quanto garantirebbe un successo.

Cosa significa questo per il franchise di Bond

James Bond

Nolan sta attualmente lavorando a Odyssey

Nolan che realizza un film di James Bond non sarebbe del tutto inaspettato. Nolan ha già dichiarato che sarebbe interessato a lavorare a un film di James Bond, dato che è un appassionato della serie. Spiegando cosa lo tratteneva, Nolan aveva già notato che avrebbe dovuto “lavorare con una serie di vincoli” per realizzare un film di Bond, e preferisce avere un maggiore controllo creativo. Sulla base dell’argomentazione di Belloni, è possibile che il cambio di produttore possa fornire maggiore libertà a Nolan se Amazon fosse più disposta dei Broccoli a cedere il controllo.

Un ostacolo che potrebbe intralciare Nolan e il prossimo Bond 26 è il suo programma. Il regista sta attualmente lavorando a un adattamento de L’Odissea, un progetto che vede la partecipazione di numerose star e che è un’impresa enorme. L’uscita del film è attualmente prevista per luglio 2026, il che sposterebbe ulteriormente in avanti l’inizio della produzione di Bond 26.

Le principesse Disney vestite come i loro innamorati [FOTO]

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Abbiamo aggiornato oggi la gallery delle principesse Disney vestite come il loro principi. Se prima vi avevamo mostrato una versione, per così dire, edulcorata, adesso vi facciamo vedere delle versioni più realistiche delle principesse, solo alcune purtroppo, in abiti maschili. Ecco il risultato opera dell’artista sud africano Ogo:

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Aurora principesse Diseny

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