Manca molto all’inizio
di Le Streghe dell’East End 2,
secondo ciclo di episodi della serie targata dalla rete
televisiva Lifetime e ispirata dall’omonimo
romanzo fantasy di Melissa de la Cruz. Oggi vi
segnaliamo due nuovi teaser trailer:
Le
streghe dell’East End (Witches of East End) è
una serie televisiva statunitense trasmessa dal 6
ottobre 2013 sulla rete televisiva Lifetime.
Ispirata dall’omonimo romanzo fantasy di Melissa de
la Cruz, in Italia pubblicato con il titolo Le streghe di
East End, la serie segue le vicende di una moderna famiglia
di streghe. In Italia va in onda dal 3 dicembre 2013 sulla
rete satellitare Fox Life.
Joanna Beauchamp è
una strega che vive nella remota cittadina di East Haven con le
figlie Freya e Ingrid, entrambe ignare del segreto nascosto dalla
propria famiglia. Joanna è immortale, ma è costretta a convivere
con una maledizione che fa sì che le sue due figlie muoiano prima
di arrivare ai trent’anni, per poi rinascere subito dopo a distanza
di poco tempo l’una dall’altra. Quando Wendy, sorella di Joanna,
arriva in città per metterla in guardia da un imprecisato potente e
vecchio nemico, quest’ultima si ritrova costretta a svelare alle
figlie la loro vera identità, che entrambe erano comunque in
procinto di scoprire.
Ambientato a Knockemstiff (Ohio,
USA) e nelle zone boschive circostanti, il film narra le
vicissitudini di alcuni loschi personaggi, tra cui un predicatore
diabolico (Robert Pattinson), una coppia inquietante (Jason Clarke
e Riley Keough) e uno sceriffo disonesto (Sebastian Stan),
incombono sul giovane Arvin Russell (Tom Holland) quando si oppone
alle forze del male che minacciano la sua famiglia. Ambientato nel
periodo tra la Seconda guerra mondiale e la guerra del Vietnam, LE
STRADE DEL MALE del regista Antonio Campos delinea un quadro tanto
seduttivo quanto terribile che contrappone gli onesti ai corrotti.
Bill Skarsgård, Mia Wasikowska, Harry Melling, Haley Bennett e
Pokey LaFarge recitano in questa storia carica di suspense, la cui
trama accuratamente dettagliata è tratta dal premiato romanzo di
Donald Ray Pollock.
Ad aprire il film diretto da
Antonio Campos, è la
calda e ammaliante voice-over di Donald Ray Pollock,
autore del romanzo da cui è tratto Le strade del
male. Questo non troppo piccolo dettaglio la dice
lunga sull’operazione di trasposizione che i fratelli Campos hanno
scelto di adottare per il film. Per tutta la durata di questo,
infatti, la voce narrante di Pollock tornerà in più occasioni,
spiegando, anticipando o riflettendo su quanto accade in scena. La
sua, si capirà, è una lettura delle esatte parole utilizzate nel
suo libro, da cui sembra prendere vita un adattamento
cinematografico il più fedele possibile ad esso.
All’interno di questo racconto si
ritrova un cast corale composto da alcuni tra i più noti interpreti
del momento, da Tom
Holland a Robert
Pattinson, passando per Bill Skarsgård,
Mia Wasikowska,
Jason Clarke,
Sebastian Stan,
Eliza Scanlen, Harry
Melling e Riley Keough. Ambientate in un
arco temporale che va dalla Seconda guerra mondiale alla guerra del
Vietnam, le loro storie, talvolta apparentemente indipendenti l’una
dall’altra, finiranno per essere tutte collegate da una spirale di
violenza e vendetta che ha origini ben più antiche e radicate di
quanto possa sembrare.
Nel cuore dell’America, tra fede e
odio
Quello di Pollock è stato acclamato
come uno dei romanzi più affascinanti del 2011, capace di
raccontare senza mezzi termini le ferite della generazione che ha
combattuto nella Seconda guerra mondiale, e di come queste siano
poi state ereditate anche dai loro discendenti. Non è un caso,
infatti, che il racconto si apra e si chiuda tra i due conflitti
che più hanno sconvolto gli Stati Uniti, ad indicare che tutto
sembra destinato a ripetersi all’infinito. In questa parentesi,
germogliano così quei semi del male che infesteranno le vite dei
protagonisti di questa storia. Mano mano che il racconto del film
procede, risulta infatti sempre più interessante scoprire come i
singoli percorsi finiranno con l’intrecciarsi con quelli degli
altri, con esiti talvolta disastrosi.
In questa giostra si avvicendano
così veterani delusi dalla fede, serial killer in giro per gli
Stati Uniti, mogli fin troppo devote, e reverendi dalla dubbia
morale. In ultimo, i figli di tutti loro, su cui ricadono colpe che
si annidavano sulla terra già prima dei loro vagiti da infanti. Il
contesto in cui si muovono è sporco, rozzo, tutt’altro che
rassicurante. Un ruolo centrale a riguardo lo gioca la fede
religiosa. Dio appare infatti essere un passivo e silenzioso
osservatore, e coloro che dovrebbero professare la sua parola sono
i primi a portare corruzione morale. Se non c’è giustizia sulla
terra, non ce n’è neanche nel Regno dei Cieli. E se Dio è una
figura assente, a farla da padrone è allora il diavolo tentatore. A
questo proposito il titolo originale The Devil All The
Time, risulta ben più esplicativo dell’italiano Le strade
del male.
Ancora una volta, il cuore del
racconto sembra essere la violenza che sopravvive al suo artefice,
e che come un virus si diffonde in cerca di nuove vite da
distruggere. Si è sempre detto che l’America è fondata su tale
concetto, e Pollock sembra descriverlo davvero bene. Così bene che
ai due sceneggiatori deve essere sembrato un peccato rinunciare a
qualcosa del suo romanzo. Come si diceva in apertura, un’operazione
di trasposizione così fedele, con perfino brani riportati parola
per parola e letti dal loro stesso autore, è certamente una trovata
interessante. Dato il peso delle tematiche trattate, ciò non
significa però che sia stata del tutto un bene per il film.
Robert Pattinson in una scena del film.
Le strade del male: la
recensione
La sensazione, intraprendendo la
visione di Le strade del male, è infatti quella di
trovarsi davanti ad un racconto che non sa scegliere a cosa
rinunciare. I due autori riportano un’enorme quantità di eventi,
che per quanto affascinanti avrebbero probabilmente trovato maggior
compiutezza in un prodotto seriale. Qui invece finiscono con
l’essere compressi e male approfonditi. Ciò porta a due principali
e ben evidenti conseguenze. La prima è l’altalenante ritmo del
film, che fatica a conquistare davvero l’attenzione dello
spettatore. Molto spesso non è infatti chiaro quale direzione si
stia prendendo, passando in breve dal dramma famigliare, al
thriller al racconto di formazione. Un mix di generi certamente
possibile, ma che qui non dimostra una particolare, e naturale,
coesione.
La seconda conseguenza è quella di
sprecare un cast tanto ricco di talento. Fatta eccezione per
Holland, Pattinson e Skarsgård, che avendo più tempo a disposizione
riescono a rendere più tridimensionali i loro personaggi, gli altri
finiscono con l’essere quasi delle comparse. Molti di loro, la
Wasikowska su tutti, non riescono così ad esprimere il potenziale
che fanno intuire. Provare dunque un qualche coinvolgimento nei
loro confronti diventa così non sempre semplice. Ed è questo un
problema non indifferente per un film che punta tutto sul suo cast.
Fortunatamente, come detto, Holland e Pattinson riescono a
catturare l’attenzione, dimostrando di essere attori sempre più
maturi e meritevoli di considerazione.
Nel suo voler raccontare troppo,
dunque, Le strade del male inciampa nelle proprie
ambizioni e finisce con il lasciar solo intuire la propria forza.
Un racconto tanto ricco e affascinante avrebbe certamente meritato
un respiro più ampio, che potesse far sentire parte della sua
epica. Non si tratta di un’occasione totalmente mancata, va detto.
La pellicola riesce comunque ad assestare una serie di immagini e
scelte di regia avvincenti (il confronto tra Pattinson ed Holland è
certamente tra questi). Ma considerando le premesse non riesce a
non essere più fragile del dovuto. Rimane dunque il dubbio se non
sarebbe stato meglio adattare il romanzo in una miniserie.
Personaggi, eventi e racconto in sé ne avrebbero probabilmente
giovato.
Mercoledì 10 Ottobre al
Centro Commerciale Vulcano Buono (Nola NA) avrà luogo la
Conferenza Stampa e Première del primo
“Shopping Social Movie” mai realizzato in un centro
commerciale: “Le storie del Vulcano”.
“Le storie del
Vulcano” è il risultato di una serie di fattori che si
intersecano, un film corale, sorprendente, diverso da qualsiasi
prodotto multimediale realizzato fino ad oggi da un Centro
Commerciale: il primo shopping social movie della
storia.
Il cortometraggio rappresenta un
grande esperimento sociale e creativo: le persone che frequentano
Vulcano Buono hanno avuto l’occasione di diventare protagonisti del
grande schermo con le loro storie personali legate ad una
esperienza nel centro commerciale. Questo esperimento evidenzia
l’evoluzione dei centri commerciali che non sono più solo
“contenitori di negozi” ma luoghi di aggregazione. Vulcano Buono,
uno dei più grandi ed importanti Mall d’Italia, ha deciso di
raccontare momenti e storie, attraverso un vero e proprio film
realizzato utilizzando video e contenuti prodotti dai propri
visitatori.
Verranno chiamati a raccolta tutti i
protagonisti del cortometraggio, che vivranno l’emozione di vedersi
per la prima volta, sul grande schermo, quello di “The
Space Cinema” di Vulcano Buono.
Interverranno Stefano
Incerti, napoletano DOC, già vincitore di un David di
Donatello e regista del progetto, Mino Abbacuccio
il famoso comico partenopeo e la nota trendsetter Mercedesz
Henger e Gian Marco Nicelli AD del centro
commerciale Vulcano Buono.
Il principale touchpoint è stato il
sito lestoriedelvulcano.it dove
chiunque ha avuto la possibilità di caricare un video, raccontando
la propria storia vissuta nella struttura.
Ulteriori contributi sono stati
raccolti nel corso di alcune giornate di street shooting nella
cittadina di Nola e dintorni, oltre che nel centro commerciale, con
una troupe cinematografica a disposizione di chi volesse
partecipare.
Data la sua natura social e
collettiva, il progetto trova sul web il suo habitat naturale con
diffusione sui canali digitali del centro e promozione attraverso
una strategia digital mirata all’engagement della community online.
Un grande progetto crossmediale di user-generated content.
Tutti i video e i contenuti raccolti
sono stati poi valutati e trasformati in racconto cinematografico
dal regista d’eccezione StefanoIncerti, autore di numerosi film che hanno
ottenuto un importante successo di critica. Sono stati proprio la
sua sensibilità cinematografica e creatività ad aggiungere un
enorme valore artistico al progetto.
L’iniziativa votata all’innovazione
e costruita ad hoc sul Centro e sul suo DNA specifico, conferma
senza dubbio la volontà di aprire nuove strade di respiro
internazionale al marketing dei Centri Commerciali.
Emanuela Piovano –
regista produttrice e distributrice italiana, che lavora per cinema
e televisione, realizzando film e documentari – porta ora sul
grande schermo un episodio della vita della filosofa francese
Simone Weil: il suo soggiorno nella campagna marsigliese nel ’41,
quando lascia Parigi in seguito alla promulgazione delle leggi
razziali.
Ad ospitarla una coppia di
vignaioli, Gustave e Yvette, con la passione per la filosofia lui,
brava moglie e massaia lei, che instaureranno con Simone una
profonda amicizia, e anche qualcosa di più. Il cast è variegato,
composto, come dice la regista stessa, da “una troupe di esordienti
eccellenti” (tra cui il fotografo Raoul Torresi,
figlio di Alessio Gelsini) e da alcuni nomi noti (la
co-sceneggiatrice Lucilla Schiaffino e il
montatore Roberto Perpignani), in un’amalgama che
avrebbe potuto, però, esse più felice.
Le stelle inquiete, il film
Le stelle inquiete
infatti è eterogeneo. Spicca l’interpretazione di Lara Guirao,
attrice francese di cinema e teatro, nei panni di Simone, che mette
il suo volto emaciato, il corpo gracile, la sua espressività
intensa al servizio del ruolo. Ben delineato il suo personaggio:
emergono chiari la passione filosofica, strettamente legata a
quella per la vita e per l’essere umano, che vorrebbe emancipato e
libero; una filosofia che si fa azione e intervento nella realtà.
Simone studia e sperimenta su di sé la vita di campagna, come aveva
fatto con il lavoro in fabbrica alla Renault, per capire a fondo i
rapporti sociali all’interno del mondo contadino. Netto è anche il
suo rifiuto delle ideologie (comunismo e femminismo, cui pure s’era
avvicinata), rovina delle idee; ferma la volontà, quasi mistica, di
assumere su di sé le sofferenze del mondo. A ciò fanno da
contraltare la scarsa considerazione per sé stessa, una quasi
continua frustrazione del proprio corpo, e una sfera affettiva
problematica.
Tuttavia, Le stelle
inquiete, che oscilla tra impegno e leggerezza (“semplice,
arioso e profumato” lo definisce la regista stessa), mostra alcune
ingenuità. Innanzitutto, una mescolanza linguistica, che risulta
straniante e disorienta. La Piovano sceglie infatti di far recitare
Lara Guirao in italiano, con un forte accento d’oltralpe e
incursioni nel francese, che Simone usa soprattutto quando legge i
suoi appunti e nei momenti di maggior coinvolgimento emotivo.
Mentre gli altri attori, italiani, si esprimono in un corretto
idioma nostrano (con lieve inflessione del nord Italia, vedi
Gustave e Yvette).
Ciò determina la sensazione che la
vicenda sia ambientata nella campagna italiana, e non in quella
marsigliese, e che Simone sia ospite da piccoli proprietari
terrieri italiani. I nomi dei suoi ospiti, Gustave e Yvette
Thibon (interpretati da Fabrizio Rizzolo e Isabella
Tabarini), così come le didascalie relative a tempo e spazio
(Marsiglia, 1941), o l’artificio che vorrebbe l’accento di lei
diverso perché parigino, rispetto al marsigliese degli altri, non
bastano a convincere lo spettatore del contrario.
Per quel che riguarda le
interpretazioni, occorre notare che quelle di Rizzolo e Tabarini
non sono in armonia con quella della Guirao, anzi rivelano limiti e
paiono piuttosto monocordi. In particolare, Rizzolo, cui era
affidato un ruolo complesso, non riesce a rendere il coinvolgimento
emotivo nel rapporto con Simone, come pure l’insoddisfazione e la
crisi del rapporto con la moglie, complici anche un soggetto e una
sceneggiatura che a tratti sembrano voler approfondire questo
aspetto, a tratti paiono sorvolare, limitandosi ad accennare azioni
e reazioni. Così, si gioca troppo sul filo del non detto, e anche
il detto non sempre è efficace.
Eccessivamente ripetitive sono,
poi, alcune scene (in particolare quelle degli incontri in una
terrazza cittadina di Gustave coi suoi amici, che paiono quasi la
stessa scena, con poche varianti). Poco curati alcuni particolari
(ad esempio, la pancia di Yvette incinta, troppo palesemente
finta). L’intera pellicola oscilla, inoltre, tra un registro
realista e intenti fortemente evocativi, non sempre riusciti. La
colonna sonora, firmata da Marc Perrone, si sposa bene alle
immagini. Il musicista veste anche i panni d’attore (è Pépé).
Alla regista – anche produttrice e
distributrice della pellicola con la sua Kitchen Film – certamente
il merito di aver riportato all’attenzione del pubblico la figura
di quella grande donna e pensatrice che è stata Simone Weil, fatta
rivivere grazie a Lara Guirao, e aver riacceso una riflessione su
temi tornati oggi di grande attualità, come la dignità del lavoro
(maschile e femminile), la rivendicazione dei diritti,
l’emancipazione, e il ruolo della cultura in essa.
Jimmy Kimmel ha
realizzato una serie di divertenti incontri con attori molto
famosi, durante i quali questi leggono i tweet cattivi che alcuni
haters dedicano loro su Twitter.
Tra gli attori coinvolti nel video
ci sono George Clooney (che manda a quel paese
l’autore del suo tweet cattivo), Bill Murray (che
invece se la ride di gusto), Cate Blanchett (che
sfida la sua haters a fare di meglio), Benedict
Cumberbatch (che con finta puzza sotto al naso corregge lo
spelling del suo nome, scritto male dall’autore del tweet),
Jennifer Garner (che invece sembra rimanerci molto
male) e Matt Damon (che viene chiamato in causa,
in modo assurdo, in un tweet pro-Ben Affleck).
È sicuramente difficile, per gli
attori professionisti, cercare di essere professionali quando
accanto si hanno le donne più belle del mondo. Spesso infatti gli
uomini di Hollywood perdono la loro professionalità e si lasciano
andare ad occhiate lusinghiere ma non troppo signorili. Insomma,
l’occhio lungo è di casa in quel di Hollywood, da Bruce
Willis a Robert De Niro, nessuno resiste
alla tentazione di allungare l’occhio.
Ecco le star guardone pizzicate
a sbirciare i decolté delle colleghe!
Si chiama Joe
Michalczuck ed è un giornalista di cinema davvero
geniale.
Durante la scorsa stagione
cinematografica ha avuto la possibilità di intervistare tantissime
star del cinema, nomi grossi come Scarlett Johansson o Hugh
Jackman, e ha chiesto loro, oltre alle classiche domande
sul film in questione o sulla carriera, anche di congratularsi con
Jenny, la fortunata donna che di li a poco lo avrebbe sposato.
Ecco il video che Michalczuck ha
realizzato!
Scarlett Johansson,
Chris Evans, Cameron Diaz,
Leslie Mann, Kate Upton,
Zac Efron, Emma Stone,
Andrew Garfield, Jamie Foxx,
Hugh Jackman, Anne Hathaway,
Ty Burrell, Arnold Schwarzenegger
augurano tanta felicità e fanno le congratulazioni alla neo sposina
Jenny.
La strada per il successo non è
sempre semplice, lo sanno bene quegli attori che, dopo molte
difficoltà, sono riusciti ad ottenerlo, non senza rinunce e
sofferenza.
Di seguito vi mostriamo una serie di
star hollywoodiane, tra cui anche volti di prim’ordine del cinema e
dello spettacolo, che per un periodo più o meno breve della loro
vita sono stati addirittura dei senzatetto.
Quello del rapporto tra vicini di
casa è un argomento spesso trattato al cinema, il più delle volte
attraverso generi e punti di vista sempre diversi. Si va dal
capolavoro thriller di Alfred Hitchcok La finestra sul
cortile all’horror Fright Night, dalla
commedia Cattivi vicini all’erotico
Il ragazzo della porta
accanto. Il film del 2016 Le spie della porta
accanto si colloca a sua volta in questo filone,
aggiungendo però alla sua trama anche elementi tipici dei racconti
di spionaggio. Si genera così una divertente commedia con
imprevisti e situazioni sempre più rocambolesce e caotiche.
Diretto da Greg
Mottola, regista anche del cult Suxbad – Tre menti
sopra il pelo, il film rielabora infatti una serie di
canoni e immaginari riguardanti il mondo delle spie per riproporli
in chiave comica. Quello che è normalmente un genere molto serio
viene dunque qui affrontato nei suoi aspetti più assurdi e ilari,
grazie anche ai quattro prorompenti protagonisti. Al momento della
sua uscita, in realtà, Le spie della porta accanto ha
mancato di ottenere il successo sperato, divenendo invece un
cocente flop al box office. Ad averne frenato il potenziale vi è
stata in particolare la tanta concorrenza di genere, tra cui la
commedia Masterminds – I geni della truffa.
Per quanti hanno apprezzato titoli
come Mr. & Mrs.
Smithe Agente Smart – Casino totale,
il film di Mottola è un titolo da non perdere, capace di strappare
grandi risate. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Le spie della porta accanto: la trama del film
Protagonisti del film sono
Jeff e Karen Gaffney, una
tranquilla coppia che vive in periferia con i propri figli. Lontano
dal caos del centro città, la famiglia rifugge infatti ogni
possibile disturbo alla loro pacifica esistenza. Questa, tuttavia,
verrà stravolta dall’arrivo di una nuova coppia di vicini nella
casa accanto. Si tratta di Tim e Natalie
Jones. Ufficialmente, lui è uno scrittore di successo,
mentre lei una social media manager e blogger. Apparentemente
normali e innocui, i due si rivelano in realtà essere delle super
spie dalle grandi abilità. Non conoscendo le vere intenzioni della
coppia, i Gaffney decidono di pedinarli per scoprirne di più.
Naturalmente i guai non tardano ad
arrivare, con Jeff e Karen che finiranno con l’essere coinvolti nel
bel mezzo di una delle missioni segrete dei Jones. Ormai a
conoscenza di tutto i due non potranno più tornare indietro,
costretti a seguire i loro dinamici vicini fino alla fine.
Inaspettatamente, i Gaffney si riveleranno particolarmente
indispensabili nel corso della missione, sfoggiando a loro volta
imprevedibili abilità di cui neanche loro erano a conoscenza. Con
il complicarsi della vicenda e l’avvicinarsi della risoluzione,
ogni certezza su chi siano i buoni e chi i cattivi viene però a
decadere, generando non pochi problemi alla missione.
Le spie della porta accanto: il
cast e il sequel del film
Ad interpretare il ruolo dei coniugi
Jeff e Karen Gaffney si ritrovano gli attori Zach
Galifianakis, celebre per la trilogia di Una notte
da leoni, e Isla Fisher,
protagonista di I Love Shopping. I coniugi Tim e
Natalie Jones sono invece interpretati daJon Hamm,
noto per la serie Mad Men, e Gal Gadot,
celebre per i film di Wonder Woman. Galifianakis e Hamm sono
amici di lunga data e cercavano da tempo un progetto in cui poter
recitare insieme, trovandolo infine in Le spie della porta
accanto. Per questo, inoltre, Hamm si è personalmente
cimentato in molte delle principali acrobazie previste,
specialmente quelle alla guida di auto. Nel film è poi presente
l’attore Patton Oswalt nel ruolo di Bruce
Springstein.
Prima dell’uscita del film, i
produttori e il cast avevano parlato della possibilità di dar vita
ad un sequel, dove ipoteticamente i Jones sarebbero stati impegnati
in una nuova missione, trascinando in questa anche i Gaffney.
Tuttavia, a causa dello scarso successo di critica e pubblico, i
piani per un sequel sembrano essere del tutto naufragati. Ad oggi,
infatti, non si hanno più avuto notizie in merito e sembra sempre
più improbabile che la Fox, lo studio che ha prodotto il film, dia
il via libera. Gli attori protagonisti si sono ugualmente
dichiarati disponibili a tornare nei rispettivi ruoli se le cose
dovessero cambiare. Il finale del film, ad ogni modo, non rimane in
sospeso per un sequel, permettendo di godersi la pellicola anche
come opera a sé stante.
Le spie della porta accanto: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Le spie della porta
accanto è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision,
Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 24
agosto alle ore 21:20 sul canale
Rai 2.
Ecco il trailer italiano di
Sisters, da noi Le sorelle
perfette, film che vede protagoniste Amy
Poehler e TinaFey.
Tina Fey e Amy Poehler di nuovo
insieme per LE SORELLE PERFETTE, il nuovo film del
regista di Pitch Perfect, Jason Moore. Il film racconta la storia
di due sorelle ormai lontane da tempo che si ritrovano insieme a
mettere in ordine la stanza della propria infanzia prima che i
genitori vendano la casa di famiglia. Sperando di rivivere passati
momenti di gloria, decidono di organizzare un’ultima festa per i
propri compagni di scuola, una festa in stile liceo, che si
trasforma rapidamente in un momento di sfogo catartico di cui un
gruppo di adulti frustrati ha davvero bisogno.
Fey produce la commedia al fianco di Jay Roach (la serie Meet
the Parents) e di John S. Lyons (Austin Powers in Goldmember).
Produttore esecutivo Poehler con Jeff Richmond e Brian Bell da una
sceneggiatura di Paula Pell (TV’s Saturday Night Live, 30
Rock).
A sette anni dalla partecipazione al
festival con Via Castellana Bandiera che portò la
protagonista Elena Cotta a vincere la Coppa Volpi
per la migliore interpretazione femminile, torna in concorso alla
Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia la regista
palermitana Emma Dante. Lo fa, ancora una volta,
con una storia di donne, quella di cinque sorelle: Le Sorelle Macaluso.
Tratto da una pièce
teatrale diretta dalla stessa Dante, il film approfondisce la
storia che tanto successo ha avuto già sulla scena. La
trasposizione cinematografica riduce le sorelle da sette a cinque
e, il tempo e lo spazio trovano nel linguaggio filmico una
dimensione più simbolica e dilatata. La storia si sviluppa
attraverso un arco temporale ampio, suddivisa in quella che potremo
considerare, sempre rifacendoci al teatro, una struttura in tre
atti.
Il primo atto de Le Sorelle Macaluso
Ogni atto si svolge in un momento
diverso della vita delle Macaluso, il primo dovrebbe essere
ambientato nell’estate del 1985 o al massimo del 1986
compatibilmente al riferimento esplicito a Ritorno al
futuro di Robert Zemeckis, il film che
Maria, la seconda delle sorelle, dovrebbe andare a vedere con
un’amica in un’arena all’aperto. Le Sorelle
Macaluso è un film pieno di dettagli, sono proprio quelli
i riferimenti a cui lo spettatore deve aggrapparsi per lasciarsi
trascinare nella vita delle protagoniste.
Si parte già dai primi minuti,
quando le tre sorelle più piccole, non ancora ben caratterizzate
(difatti di loro ci vengono mostrate solo le mani e le braccia)
stanno provando a fare un buco in una parete. La luce penetra il
buio e si alza il sipario sulla storia; la prima parte è
caratterizzata proprio dalla luce, quella calda dell’estate. Le
cinque sorelle sono quasi pronte per andare al mare quando ricevono
una visita imprevista. Il signor Cangelosi si rivolge a loro per un
ordine imprevisto di 80 pezzi. Antonella e Katia guidano i due
giovani aiutanti del compratore al piano superiore, la soffitta,
dove le sorelle hanno allestito una voliera piena di colombe
bianche. La macchina da presa ci svela questo luogo incanto, quasi
fuori dal tempo, a fare compagnia ai volatili un quadro carillon di
un clown, la cui melodia scandirà i momenti cruciali del film
nonché quelli di passaggio, un grande Pinocchio di legno e un
cavallo bianco a dondolo. Proprio i toni del bianco ma anche quelli
dell’azzurro e del suddetto giallo dominano questa prima parte che
risulta essere quella più potente.
Completato l’ordine, le
sorelle possono finalmente andare al mare, nella passeggiata verso
il Charleston di Mondello la regista ne approfitta per presentare e
caratterizzare i personaggi. Le ragazze si muovono accompagnate
dalla parole della canzone Inverno di Franco
Battiato, il motivo trascinante sembra quasi celare il
testo del brano che di lì a poco risulterà profetico. Emma
Dante sembra disseminare indizi (la sirena dell’ambulanza,
l’uovo, la Barbie che galleggia) suggestionando il pubblico e
preparandolo in un qualche modo ad un colpo di scena. La potenza
degli indizi, però, verrà apprezzata a pieno solo nel momento in
cui tutto risulta più chiaro.
Secondo atto, 20 anni dopo
Per il secondo atto abbiamo una data
precisa, è il 12 ottobre 2015, lo scrive la dottoressa del
laboratorio dove Maria lavora, ancora una volta l’ambientazione
temporale è veicolata dal suo personaggio, su un sacchetto di
plastica in un cui ha appena repertato un cuore, anche questo
simbolo metaforico. Da un lato è riferito alla stessa Maria che
cercherà proprio in questa seconda parte di tenere unita la
famiglia dopo il colpo di scena iniziale, dall’altro ad esso è
strettamente legato suggerendoci che un corpo senza un cuore è
ormai una carcassa senza vita, come il rapporto tra le
sorelle è vuoto in assenza del collante che prima le teneva unite.
Sono distanti, arrabbiate, se “ne fottono” l’una dell’altra. La
terza parte è ambientata in un futuro prossimo in cui ritroviamo le
sorelle ormai anziane.
I tre momenti che la Dante sceglie
di mostraci sono tutti associati ad un momento di dolore, ad una
perdita. La divisione non è netta il tempo scorre come il fiume che
porta al mare, attraverso gli oggetti, i mobili, i volti. Lo stesso
personaggio è interpretato in ogni sezione da una nuova interprete
che eredita gestualità, cadenza, espressioni della sua versione più
giovane. Il casting è eccellente, lo spettatore ha
la sensazione di osservare sempre la stessa persona invecchiare nel
corso della vicenda. Il lavoro è collettivo, nessuna
interpretazione emerge sull’altra sono tutte sapientemente
bilanciate.
Nel film anche il sonoro sembra un
personaggio aggiunto, alle bellissime musiche della prima parte si
contrappongo i ticchettii della seconda e lo scrosciare delle onde
della terza. Risaltano la musica del carillon che attraversa ogni
sezione e la canzone Meravigliosa Creatura di
Gianna Nannini che è l’unica spettatrice della
verità fin dall’inizio e ci guiderà nello svelamento finale.
Il film della Dante tocca il cuore
mostrandoci le dinamiche familiari senza fronzoli, dall’impalcatura
teatrale trapela verità e non finzione e forse anche stavolta la
Dante riuscirà a collezionare un “ricordo” da Venezia.
Sette anni dopo Via Castellana Bandiera, Emma
Dante torna alla Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia, selezione ufficiale, con LE
SORELLE MACALUSO, tratto dalla sua omonima pièce teatrale
che ha ricevuto il Premio Ubu per il Miglior Spettacolo e la
Miglior Regia. Scritto da Emma Dante, Elena Stancanelli e Giorgio
Vasta, il film è una produzione Rosamont e Minimum Fax Media con
Rai Cinema che arriverà in sala il 10 settembre distribuito da
Teodora Film.
Le Sorelle Macaluso è
interpretato da Alissa Maria Orlando, Susanna Piraino, Anita
Pomario, Eleonora De Luca, Viola Pusatieri, Donatella Finocchiaro,
Serena Barone, Simona Malato, Laura Giordani, Maria Rosaria Alati,
Rosalba Bologna, Ileana Rigano.
«Con grandi emozioni sette anni fa
per la 70ª edizione della Mostra fu presentato a Venezia il mio
primo film, Via Castellana Bandiera; oggi con la
gioia di una bambina ancora più incantata e felice per la 77ª
edizione della Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica tornerò a Venezia con il mio secondo film,
Le sorelle Macaluso» – dichiara la regista Emma
Dante – «Spero che questa famiglia di donne di tre
generazioni possa far affiorare i ricordi di noi bambine dentro le
stanze dell’infanzia dove strette da un legame fortissimo siamo
state sorelle».
USCITA: 10 SETTEMBRE
2020
SINOSSI
Maria, Pinuccia, Lia, Katia,
Antonella. L’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia di cinque
sorelle nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una
palazzina nella periferia di Palermo. Una casa che porta i segni
del tempo che passa come chi ci è cresciuto e chi ancora ci abita.
La storia di cinque donne, di una famiglia, di chi va via, di chi
resta e di chi resiste.
Sette anni dopo Via Castellana Bandiera, Emma
Dante torna alla Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia, selezione ufficiale, con LE
SORELLE MACALUSO, tratto dalla sua omonima pièce teatrale
che ha ricevuto il Premio Ubu per il Miglior Spettacolo e la
Miglior Regia. Scritto da Emma Dante, Elena Stancanelli e Giorgio
Vasta, il film è una produzione Rosamont e Minimum Fax Media con
Rai Cinema che arriverà in sala il 10 settembre distribuito da
Teodora Film.
Le Sorelle Macaluso è
interpretato da Alissa Maria Orlando, Susanna Piraino, Anita
Pomario, Eleonora De Luca, Viola Pusatieri, Donatella Finocchiaro,
Serena Barone, Simona Malato, Laura Giordani, Maria Rosaria Alati,
Rosalba Bologna, Ileana Rigano.
«Con grandi emozioni sette anni fa
per la 70ª edizione della Mostra fu presentato a Venezia il mio
primo film, Via Castellana Bandiera; oggi con la
gioia di una bambina ancora più incantata e felice per la 77ª
edizione della Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica tornerò a Venezia con il mio secondo film,
Le sorelle Macaluso» – dichiara la regista Emma
Dante – «Spero che questa famiglia di donne di tre
generazioni possa far affiorare i ricordi di noi bambine dentro le
stanze dell’infanzia dove strette da un legame fortissimo siamo
state sorelle».
USCITA: 10 SETTEMBRE
2020
SINOSSI
Maria, Pinuccia, Lia, Katia,
Antonella. L’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia di cinque
sorelle nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una
palazzina nella periferia di Palermo. Una casa che porta i segni
del tempo che passa come chi ci è cresciuto e chi ancora ci abita.
La storia di cinque donne, di una famiglia, di chi va via, di chi
resta e di chi resiste.
A tutti gli appassionati di
fumetto, disegno e arti grafiche sarà capitato almeno una volta
girando in rete di incappare in un disegno di J. Scott
Campbell, senza magari sapere di chi fosse.
Ecco i disegni (trai quali trovate alcune illustrazioni storiche
e altre appartenenti alla ‘collezione 2014’):
[nggallery id=919]
Una delle serie più belle che
Campbell ha realizzato, inerente al mondo del cinema e
dell’animazione, è quella delle FairyTale
Fantasies in cui l’artista raffigura con tratti e atteggiamenti
decisamente sexy le protagoniste di alcune delle fiabe più famose
del mondo e anche alcune Principesse Disney, protagoniste di queste
fiabe.
Che sollievo chiudere la porta del
2023, un annus horribilis per l’industria dell’entertainment
(e per il mondo). Dopo che il doppio sciopero ha di fatto bloccato
la maggior parte della produzione da maggio a novembre, le porte si
sono riaperte su un panorama che è stato cambiato per sempre. In
termini pratici per questa anteprima televisiva del 2024, gli
spettatori dovrebbero iniziare a vedere meno programmi a partire
dal prossimo anno. Ma è anche probabile che nessuno se ne accorgerà
data la quantità di contenuto che comunque arriverà nelle nostre
case.
Infatti, uno dei risultati
tangibili degli scioperi è che gli show che avrebbero dovuto
debuttare nell’autunno del 2023, come “True
Detective: Night Country” della HBO e
“Feud:
Capote vs. The Swans” – sono stati spostati all’anno
nuovo, e il risultato è un’ammucchiata pazzesca a gennaio, come
potrete vedere qui sotto. Ecco tutte le serie tv più attese del
2024.
The Brothers Sun, 4 gennaio, Netflix
Michelle Yeoh è la protagonista di questo
dramma d’azione, nel ruolo di una donna intelligente che si è
lasciata alle spalle il pericoloso mondo criminale di Taiwan per
costruire una nuova vita per suo figlio a Los Angeles. Tutto cambia
quando il figlio maggiore, un criminale incallito, torna in
California per proteggere la sua famiglia dopo che il padre, un
boss del crimine, è stato ucciso da un assassino. La serie di otto
episodi è creata da Byron Wu e Brad Falchuk.
Grimsburg, 7 gennaio, Disney+
Jon Hamm è il protagonista e produttore
esecutivo di questa serie animata che segue il detective Marvin
Flute che torna nella città di Grimsburg, “dove tutti hanno un
segreto”, per dimostrare di avercela fatta alla sua ex moglie, al
figlio instabile e ai colleghi detective.
ECHO, 10 gennaio, Disney+
Basata su Maya Lopez (Alaqua Cox),
che ha fatto il suo debutto in Hawkeye del 2021, la serie
di cinque episodi è la prima produzione Marvel che rilascia tutti gli
episodi in una sola volta. È anche la prima ad avere un rating
TV-MA e ad essere guidata da un personaggio sordo e nativo
americano. Nella serie Echo, Maya torna a
casa per affrontare la sua famiglia e la sua eredità, mentre viene
inseguita dal Wilson Fisk di
Vincent D’Onofrio (un personaggio introdotto in
“Daredevil”).
In questo prequel del film
“Ted”
del 2012, il creatore e doppiatore Seth MacFarlane è tornato,
questa volta nel 1993, quando vive a casa sua, nel Massachusetts,
con il suo migliore amico John, i genitori di John e un cugino. Con
una sorpresa per nessuno, il momento di fama di Ted è passato e lui
non ha la migliore influenza sui suoi amici.
Criminal Record, 12 Gennaio, Apple
TV+
Il thriller poliziesco in otto
episodi, ambientato nella Londra contemporanea, segue due detective
– una giovane donna all’inizio della sua carriera e un uomo ben
inserito che protegge la sua eredità – riuniti per un vecchio caso
di omicidio.
Cast: Peter Capaldi, Cush Jumbo,
Charlie Creed-Miles, Dionne Brown, Shaun Dooley, Stephen
Campbell-Moore, Zoë Wanamaker, Rasaq Kukoyi, Maisie Ayres, Aysha
Kala, Cathy Tyson, Tom Moutchi
The Traitors, 12 gennaio,
Peacock
Dopo il grande successo della prima
stagione, “The Traitors” è tornato per un secondo round – questa
volta con un cast di tutte le demi-celebrità, avendo eliminato la
presenza di persone normali nel gruppo. Girato nel castello di
Ardross, nelle Highlands scozzesi, il nuovo cast comprende le star
di “The Challenge” Johnny “Bananas” Devenanzio, Trishelle
Cannatella e C.T. Tamburello; le leggende del “Grande Fratello” Dan
Gheesling e Janelle Pierzina; le veterane di “Survivor” Parvati
Shallow e Sandra Diaz-Twine e le nuove leve di Bravo Tamra Judge,
Shereé Whitfield e Larsa Pippen.
True Detective: Night Country, 12
gennaio, HBO/SKY
È arrivata la quarta stagione di
“True Detective“, questa volta ambientato a Ennis,
in Alaska. Guidato da Jodie Foster e Kali
Reis nei panni di Liz Danvers ed Evangeline Navarro, il
dramma in sei episodi segue la ricerca da parte dei detective degli
otto uomini scomparsi che gestiscono la stazione di ricerca artica
di Tsalal. Per farlo, devono “scavare nelle verità tormentate
che giacciono sepolte sotto i ghiacci eterni“.
Death and Other Details,
Disney+
Un mistero di omicidio ambientato
su uno sfarzoso transatlantico del Mediterraneo, “Morte e altri
dettagli” è incentrato su Imogene Scott (Violett Beane), che
diventa la principale sospettata – tra tutti gli altri ospiti
coccolati e i membri dell’equipaggio esausti. Deve collaborare con
un uomo che odia, il più grande detective del mondo, per dimostrare
la sua innocenza.
Il dramma familiare con un
misterioso intreccio di viaggi nel tempo torna con la seconda
stagione, riprendendo il cliffhanger che ha chiuso la prima
stagione. Dopo essersi riunita con la madre (Andie MacDowell), Kat
(Chyler Leigh) afferma di sapere dove si trova il fratello
scomparso e giura di riportarlo a casa, mentre la scoperta della
figlia sedicenne potrebbe aiutarla: può viaggiare tra il passato e
il presente grazie a uno stagno sul terreno di famiglia.
Ispirata alla vita della creatrice
del cartello Griselda Blanco, la serie limitata
drammatica si concentra sulla Blanco (Sofia
Vergara, anche produttrice esecutiva) nella Miami
degli anni ’70-’80, mentre usa il suo fascino per destreggiarsi tra
affari e famiglia, guadagnandosi il soprannome di “Madrina”.
Expats, 26 gennaio, Prime
Video
Expats è
interpretata dall’attrice Premio Oscar e premiata agli Emmy
Nicole Kidman (Big Little Lies – Piccole
grandi bugie, The Undoing), Sarayu
Blue (Non ho mai…, Giù le mani dalle nostre
figlie), Ji-young Yoo (Girl Power – La
rivoluzione comincia a scuola, Smoking Tigers),
Brian Tee (Chicago Med, Tartarughe
Ninja – Fuori dall’ombra), e Jack Huston
(House of Gucci, Fargo). Nicole Kidman e Lulu Wang sono inoltre
executive producers della serie.
Ambientata nella vibrante e
tumultuosa Hong Kong del 2014, Expats ha per protagoniste
tre donne americane: Margaret (Nicole
Kidman), Hilary (Sarayu Blue) e Mercy
(Ji-young Yoo), le cui vite si intrecciano in seguito ad
un’improvvisa tragedia familiare. La serie si interroga sul
privilegio ed esplora quel che accade quando la linea di
demarcazione fra vittimismo e colpevolezza si fa sfumata.
Completano il cast Brian Tee, nel ruolo di Clarke (marito di
Margaret), e Jack Huston, nei panni di David (consorte di
Hilary).
Masters of the Air, 26 gennaio,
Apple TV+
Basata sull’omonimo libro di
Donald L. Miller e sceneggiato da John
Orloff, Masters
of the Air segue gli uomini del 100° Gruppo
Bombardieri (il “Bloody Hundredth”) alle prese con pericolosi raid
di bombardamento sulla Germania nazista in condizioni proibitive,
dovute al gelo, alla mancanza di ossigeno e al terrore di un
combattimento condotto a 25.000 piedi di altezza. La
rappresentazione del prezzo psicologico ed emotivo pagato da questi
giovani uomini che hanno contribuito a distruggere l’orrore del
Terzo Reich di Hitler è al centro della storia di Masters
of the Air. Alcuni furono abbattuti e catturati; altri
furono feriti o uccisi. Altri ancora ebbero la fortuna di tornare a
casa. Indipendentemente dal destino individuale, tutti hanno
ricevuto un tributo.
Feud: Capote vs. The Swans, 31
gennaio, Disney+
Ambientato negli anni ’70,
Feud:
Capote vs. The Swans è basato sul libro bestseller di
Laurence Leamer Capote’s Women: A True Story of Love,
Betrayal, and a Swan Song for an Era. Ruota attorno al
litigio tra Capote e le sei donne mondane che
originariamente lo consideravano un amico. Nel cast
Tom Hollander nel ruolo di Truman Capote, Naomi Watts nel ruolo di Barbara “Babe” Paley,
Diane Lane nel ruolo di Slim Keith, Chloë Sevigny nel ruolo di CZ Guest,
Calista Flockhart nel ruolo di Lee Radziwill,
Demi Moore nel ruolo di Ann “Bang-Bang”
Woodward, Molly Ringwald nel ruolo di Joanne
Carson, Treat Williams nel ruolo di Bill Paley,
Joe Mantello nel ruolo di Jack Dunphy e
Russell Tovey nel ruolo di John O’Shea.
Genius: MLK/X, 1 febbraio,
National Geographic (Disney+)
Per la prima volta, la serie
antologica si concentrerà su due geni: Malcolm X e il
Dr. Martin Luther King Jr. e seguirà il modo in cui
ciascuna delle loro filosofie ha aiutato l’America nel Movimento
per i Diritti Civili. La Imagine Television di Brian Grazer e Ron
Howard produce la serie insieme a Kristen Zolner, Reggie Rock
Bythewood e Gina Prince-Bythewood. Raphael Jackson Jr. e Damione
Macedon sono showrunner e produttori esecutivi.
Una nuova versione del film del
2005 con Brad Pitt e Angelina Jolie, che vede
protagonisti due sconosciuti che ottengono un lavoro in un’agenzia
di spionaggio e devono lavorare insieme come coppia di marito e
moglie. Ogni settimana, i due affrontano una nuova missione e si
trovano ad affrontare una nuova relazione che assomiglia a quella
reale quando iniziano a provare dei sentimenti.
One Day, 8 Febbraio, Netflix
Ludovic Robert/Netflix
One Day narra la storia di Emma
Morley e Dexter Mayhew, che si parlano per la prima volta il 15
luglio 1988, la sera della loro laurea. La mattina seguente
prendono strade diverse, ma dove saranno in questo giorno ordinario
il prossimo anno, l’anno dopo e ogni anno successivo? In ogni
episodio ritroviamo Dex ed Em in questo giorno particolare, un anno
più vecchi, mentre crescono e cambiano, si ritrovano e si separano,
vivono gioie e delusioni. One Day è una storia d’amore che copre un
periodo di decenni tratta dal bestseller internazionale di David
Nicholls.
Tracker, CBS
Dopo “This Is Us”, Justin
Hartley ha ottenuto il suo primo ruolo da protagonista
dopo il Super Bowl. In “Tracker“, tratto dal romanzo di Jeffery
Deaver “The Never Game”, Hartley interpreta il sopravvissuto
Colter Shawn, che usa le sue “esperte capacità di
localizzazione per aiutare sia i cittadini privati che le forze
dell’ordine a risolvere i misteri, e nel frattempo trova il tempo
per aiutare anche una famiglia spezzata”.
Avatar – La leggenda di Aang, 22
Febbraio, Netflix
Acqua. Terra. Fuoco. Aria. Una
volta le quattro nazioni vivevano in armonia e l’Avatar, il
dominatore di tutti e quattro gli elementi, manteneva la pace tra
loro. Ma tutto è cambiato quando la Nazione del Fuoco ha attaccato
i Nomadi dell’Aria annientandoli e compiendo così il primo passo
verso la conquista del mondo. L’attuale incarnazione dell’Avatar
non è ancora emersa e il mondo ha perso la speranza.
Ma come un bagliore nell’oscurità,
la speranza si riaccende quando Aang (Gordon Cormier), un giovane
Nomade dell’Aria nonché l’ultimo della sua specie, si risveglia per
assumere il ruolo che gli spetta come prossimo Avatar. Insieme ai
suoi nuovi amici Sokka (Ian Ousley) e Katara (Kiawentiio), fratelli
e membri della Tribù dell’Acqua del Sud, Aang intraprende una
missione fantastica e ricca di azione per salvare il mondo e
contrastare il temibile assalto del Signore del Fuoco Ozai (Daniel
Dae Kim). Ma non sarà un compito facile, dal momento che il
principe ereditario Zuko (Dallas Liu) è determinato a catturarli.
Avranno infatti bisogno dell’aiuto dei numerosi alleati e dei
pittoreschi personaggi che incontreranno lungo il cammino.
The Walking Dead: The Ones Who
Live, 25 Febbraio, Disney+
Photo : Gene Page/AMC
Rick e Michonne sono finalmente
tornati insieme. Nell’ultimo spinoff di “Walking
Dead“, i personaggi sono stati catapultati in un mondo
mutato anni dopo la loro devastante separazione. Ora devono
ritrovare se stessi e l’altro in una situazione mai vista prima.
Come chiede AMC, “Sono nemici? Amanti? Vittime?
Vittoriosi? Senza l’altro, sono ancora vivi – o scopriranno che
anche loro sono i Walking Dead?“
Da tempo in lavorazione, questa
serie limitata, adattamento del romanzo di James Clavell, è
ambientata nel Giappone del 1600, all’alba di una guerra civile
durante la quale Lord Yoshii Toranaga (Hiroyuki Sanada) lotta per
la sua vita dopo che il Consiglio dei Reggenti gli si è rivoltato
contro. Quando una misteriosa nave arriva in un vicino villaggio di
pescatori, il pilota della nave porta con sé dei segreti che
potrebbero aiutare Toranaga. Molto diverso dalla miniserie campione
d’incassi del 1980 sulla NBC, questo “Shōgun” ruota attorno ai
personaggi giapponesi.
Proveniente dall’universo di “The
Good Wife” e “Good Fight”, “Elsbeth” mette in primo piano la
Elsbeth Tascioni di Carrie Preston, nei panni di un’avvocatessa non
convenzionale e di New York City, che usa i suoi interessi
particolari per aiutare la polizia di New York a catturare i
criminali. Nella vena di “Poker Face” e, prima ancora, di
“Columbo”, “Elsbeth” utilizza l’approccio “howcatchem” ai misteri
dello show.
The Regime, 3 marzo, HBO/SKY
The Regime
racconta un anno tra le mura del palazzo di un moderno regime
europeo mentre inizia a sgretolarsi. Insieme a Kate Winslet nel cast
Matthias Schoenaerts (Le regole del caos),
Guillaume Gallienne (Yves Saint Laurent),
Andrea Riseborough (Birdman), Martha
Plimpton (I Goonies) e Hugh Grant (Wonka,
Notting Hill).
9-1-1, Grey’s Anatomy,
Disney+
Parte della programmazione
autunnale della ABC debutterà a marzo, grazie al doppio sciopero.
“9-1-1”, che ha trasmesso le sue prime sei stagioni su
Fox, debutterà ufficialmente sulla ABC il 14 marzo, seguito da
nuovi episodi di “Grey’s Anatomy” e “Station 19”. Per
quest’ultima si tratterà della stagione finale.
Manhunt, 15 Marzo, Apple TV+
Basato sul bestseller “Manhunt: The
12-Day Chase for Lincoln’s Killer”, questo thriller racconta la
storia della caccia di Edwin Stanton a John Wilkes Booth, dopo
l’assassinio di Abraham Lincoln. I primi due episodi vengono
trasmessi insieme, seguiti da una serie di episodi settimanali ogni
venerdì.
Palm Royale, 20 Marzo, Apple
TV+
Liberamente basata sul romanzo di
Juliet McDaniel “Mr. and Mrs. American Pie”, la commedia a stelle e
strisce è la storia di Maxine Simmons (Kristen Wiig), una donna che
cerca di entrare nell’alta società di Palm Beach e di dimostrare di
essere una di quelle che hanno, pur vivendo la vita di chi non
ha.
Il problema dei 3 corpi, 21 marzo,
Netflix
Basata sulla serie di libri
best-seller di Cixin Liu “Il problema dei tre corpi”, la serie
fantascientifica è stata ideata dai produttori esecutivi di
“Game of
Thrones” David Benioff e D.B. Weiss, insieme ad Alexander Woo,
e ha come protagonista John Bradley, veterano di
“Game of
Thrones“. La storia segue un gruppo di cinque ex colleghi e
brillanti scienziati che si riuniscono per affrontare una forza
esterna che minaccia l’umanità.
Fallout, 12 Aprile, Prime
Video
Dai creatori di “Westworld”
Jonathan Nolan e Lisa Joy, “Fallout” si basa
sulla serie di videogiochi e racconta la storia di chi ha e di chi
non ha, ambientata 200 anni dopo l’apocalisse. I cittadini di Los
Angeles vivono in rifugi sotterranei per evitare banditi, mutanti e
radiazioni dopo l’annientamento nucleare.
Bridgerton 3, 16 Marzo,
Netflix
Da Shondaland e dalla nuova
showrunner Jess Brownell, Bridgerton torna per la una terza stagione e trova
Penelope Featherington (Nicola Coughlan) che dopo aver sentito le
parole denigratorie di Colin Bridgerton (Luke Newton) nei suoi
confronti ha finalmente accantonato la cotta di lunga data per lui.
Penelope ha tuttavia deciso che è arrivato il momento di trovare un
marito che le garantisca sufficiente indipendenza per continuare la
sua doppia vita come Lady Whistledown, lontano dalla madre e dalle
sorelle. Ma la mancanza di autostima fa sì che i suoi tentativi di
sposarsi falliscano clamorosamente.
Nel frattempo Colin è tornato dai
suoi viaggi estivi con un nuovo look e un atteggiamento molto
spavaldo, ma è avvilito nel constatare che Penelope, l’unica
persona che lo ha sempre apprezzato così com’era, gli sta dando il
benservito. Desideroso di riconquistare la sua amicizia, Colin si
offre di farle da mentore per aiutarla a trovare fiducia in se
stessa e quindi un marito. Ma quando le sue lezioni iniziano a
sortire un effetto anche troppo positivo, Colin è costretto a
chiedersi se i suoi sentimenti per la ragazza siano davvero solo
amichevoli. A complicare le cose per Penelope interviene la rottura
con Eloise (Claudia Jessie), che ha trovato una nuova amica in un
posto molto improbabile. Inoltre, la sua presenza sempre maggiore
nell’alta società le rende ancora più difficile mantenere segreto
il suo alter ego di Lady Whistledown.
In attesa dell’arrivo dell’ultimo
dell’anno, Netflix oltre
ai film ha reso nota la lista delle serie tv più visti e
popolari dell’anno 2022. I due elenchi che troverete di seguito
sono divisi in quanto la piattaforma streaming americana divide le
opere Netflix Original in serie tv in lingua
inglese e serie tv non in lingua inglese.
Le serie tv non in lingua inglese
più visti nel 2022 su Netflix
10. Benvenuti a Eden: stagione 1
(Spagna)
Sei felice? Con questa domanda Zoa e
altri quattro giovani attraenti e attivi sui social media ricevono
un invito alla festa più esclusiva della storia, organizzata in
un’isola segreta dal marchio di una nuova bevanda. Quella che
inizia come un’avventura entusiasmante si trasformerà presto in un
viaggio memorabile. Ma in paradiso non è tutto oro quel che
luccica… Welcome to Eden.
9. Entrevías (Wrong Side of the
Tracks): stagione 1 (Spagna)
Quando la nipote adolescente cade
vittima degli spacciatori che invadono il suo quartiere, un
veterano di guerra, ormai stancatosi, decide di prendere in mano la
situazione.
8. Business Proposal: stagione 1
(Corea del Sud)
Ha Ri acconsente a presentarsi ad
un appuntamento al buio al posto di un’amica per spaventare il
pretendente. Ma i piani saltano quando scopre che lui è il suo
capo, e vuole sposarla.
7. L’imperatrice (The Empress) :
stagione 1 (Germania)
Quando la ribelle Elisabetta
(“Sisi”) incontra l’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe,
l’amore inebriante della giovane coppia stravolge completamente la
gerarchia di potere presso la corte viennese. Dopo il matrimonio la
giovane imperatrice deve farsi valere non solo nei confronti della
suocera Sofia, sovrana assetata di potere, ma anche con il cognato
Maxi, che desidera il trono (e anche Sisi). Mentre le truppe
nemiche si assembrano al confine dell’impero asburgico, i viennesi
si ribellano contro l’imperatore. Elisabetta deve scoprire di chi
si può fidare e qual è il prezzo da pagare per essere una vera
imperatrice e un esempio di speranza per il popolo.
6. Chi Scherza col Fuoco (High
Heat): stagione 1 (Spagna)
Poncho scopre il cadavere di suo
fratello e seguendo gli indizi del crimine arriva in una caserma
dei pompieri in un quartiere di Città del Messico. Qui, utilizzando
una falsa identità, trova lavoro come pompiere e incontra la
collega Olivia, l’unica persona che scopre il suo segreto e che lo
aiuta a trovare la verità. Nel frattempo Ricardo, un ex detenuto,
ritorna per cercare il figlio che ignora la sua esistenza.
5. Elite: stagione 5 (Spagna)
Dopo la morte di Samuel, Las
Encinas si prepara per un nuovo anno scolastico cercando di
mascherare al meglio i disastri del passato, ma i conflitti tra le
classi sono sistemici: razzismo, sessismo, violenza domestica e
odio nei confronti di LGTBI sono solo alcune delle problematiche
che si manifestano nei corridoi del prestigioso istituto questa
stagione. Se i responsabili della scuola non intervengono per
sistemare le cose, dovranno farlo gli studenti.
4. Til Money Do Us Part: stagione
1
È un adattamento dell’omonima
telenovela colombiana del 2006 scritta da Fernando Gaitán. La serie
è interpretata da Sebastián Martínez e Carmen Villalobos.
3. Pálpito (The Marked Heart):
stagione 1 (Spagna)
La moglie di Simon viene assassinata per
poterle asportare il cuore e trapiantarlo poi alla moglie di un
potente milionario. In cerca di vendetta, Simon si getta nel
pericoloso mondo del traffico di organi.
2. Avvocata Woo (Extraordinary
Attorney Woo): stagione 1 (Corea del Sud)
La giovane avvocata Woo Young Woo è l’ultima
arrivata in un importante studio legale. Woo convive con la
sindrome di Asperger che la porta ad affrontare sfide dentro e
fuori il tribunale.
1. Non siamo più vivi (All of Us
Are Dead): stagione 1 (Corea del Sud)
Dopo lo scoppio di un’epidemia che
trasforma le persone in zombi, un eterogeneo gruppo di studenti
intrappolato in un liceo, abbandonati dal governo, cerca di
sopravvivere in attesa di soccorsi senza cibo, acqua o
Internet.
Le serie tv in lingua inglese più
visti nel 2022 su Netflix
10. Virgin River stagione 4
Nonostante non sappia se il padre
del suo bambino è Mark, il marito deceduto, oppure Jack, Mel inizia
la quarta stagione con un senso di ottimismo. Per anni ha
desiderato essere una madre e il suo sogno si sta per realizzare.
Mentre Jack la incoraggia con entusiasmo, il dubbio della paternità
continua a tormentarlo. Le cose sono rese più complicate
dall’arrivo di un nuovo affascinante medico che vuole mettere su
famiglia. Hope è ancora in via di guarigione dopo l’incidente
d’auto e i persistenti effetti psicologici del trauma cerebrale
avranno profonde conseguenze per lei e Doc. Brie è determinata a
provare l’innocenza dell’uomo che ama e si trova coinvolta suo
malgrado in una relazione più stretta con Mike e pericolosamente
vicina alla violenta rete criminale di Calvin. Anche quando stringe
un nuovo legame romantico, Preacher non può fare a meno di
mantenere viva la speranza di riunirsi con Christopher e Paige.
9. The Umbrella Academy stagione
3
Dopo aver evitato la catastrofe nel
1963, l’Umbrella
Academy torna a casa nel presente con la convinzione di aver
sventato l’apocalisse iniziale e di aver risolto il problema della
linea temporale una volta per tutte. Ma dopo festeggiamenti di
breve durata, il gruppo si rende conto che le cose non sono per
niente come le aveva lasciate. Entra in scena la Sparrow Academy.
Geniali, eleganti e affettuosi come degli iceberg, gli Sparrow
affrontano immediatamente gli Umbrella in un violento scontro che
finisce per essere la preoccupazione minore. Tra sfide, perdite,
sorprese e un’entità distruttiva non identificata che scatena il
caos nell’universo (situazione che potrebbero aver provocato loro
stessi), ora dovranno riuscire a convincere la nuova e forse
migliore famiglia del padre ad aiutarli a risolvere il problema
causato dai nuovi arrivati. Ce la faranno a tornare alle loro vite
pre-apocalittiche? O forse questo mondo rivelerà qualcosa di più di
un semplice intoppo nella linea temporale?
Tratta dalla premiata serie di fumetti di DC Comics scritta da
Neil Gaiman, THE SANDMAN è
un ricco connubio tra mitologia e fantasy dark che si intrecciano
nel corso di dieci incredibili capitoli incentrati sulle numerose
avventure di Sogno. La serie è ideata da Gaiman, dallo showrunner
Allan Heinberg e da David S. Goyer, che ne sono anche i produttori
esecutivi, ed è prodotta da Warner Bros. Television. Il cast
include inoltre Boyd Holbrook, Patton Oswalt, Vivienne Acheampong,
Gwendoline Christie, Charles Dance, Jenna Coleman, David Thewlis,
Stephen Fry, Kirby Howell-Baptiste, Mason Alexander Park, Donna
Preston, Vanesu Samunyai (conosciuta in precedenza con il nome “Kyo
Ra”), John Cameron Mitchell, Asim Chaudhry, Sanjeev Bhaskar, Joely
Richardson, Niamh Walsh, Sandra James-Young e Razane Jammal.
Dean (Bobby Cannavale) e Nora
Brannock (Naomi Watts) hanno appena acquistato la casa dei sogni
nell’idilliaca zona residenziale di Westfield nel New Jersey, ma
dopo aver investito tutti i loro risparmi per concludere l’affare
si rendono presto conto che il quartiere non è affatto accogliente.
Per esempio, ci sono una donna anziana e stravagante di nome Pearl
(Mia Farrow) e suo fratello Jasper (Terry Kinney), che si intrufola
in casa Brannock e si nasconde nel montacarichi. Poi c’è Karen
(Jennifer Coolidge), l’agente immobiliare nonché vecchia conoscenza
di Nora, che li fa sentire come se non fossero davvero a casa loro,
e i vicini ficcanaso Mitch (Richard Kind) e Mo (Margo Martindale),
che sembrano non comprendere il concetto di confine di proprietà.
Il loro gelido benvenuto si trasforma rapidamente in un vero e
proprio inferno quando iniziano ad arrivare lettere minacciose da
parte di qualcuno che si fa chiamare “L’Osservatore” e spaventa a
morte i Brannock, mentre i sinistri segreti del quartiere vengono a
galla.
Divisa in due parti da 7 episodi ciascuna, la quarta stagione di
Ozark arriverà su Netflix il 21 gennaio con la prima parte. La
nuova stagione è interpretata dai premi Emmy® Jason Bateman, Laura
Linney e Julia Garner, insieme a Sofia Hublitz, Skylar Gaertner,
Charlie Tahan, Jessica Frances Dukes, Lisa Emery, Felix Solis,
Damian Young, Alfonso Herrera, Adam Rothenberg, John Bedford Lloyd,
Joseph Sikora, Bruno Bichir, CC Castillo, Katrina Lenk, Bruce
Davison, Ali Stroker e Veronica Falcón. Il candidato agli Emmy®
Chris Mundy torna nel ruolo di showrunner, sceneggiatore e
produttore esecutivo. La produzione esecutiva è affidata a Jason
Bateman, Mark Williams, John Shiban, Patrick Markey e Bill Dubuque,
al fianco della coproduttrice esecutiva Laura Linney. La serie è
targata MRC Television.
5. Inventing Anna
In
Inventing Anna una giornalista che deve dimostrare quanto vale
indaga sul caso di Anna Delvey, la leggendaria ereditiera tedesca,
famosa su Instagram, che ha conquistato il cuore degli esponenti
della società di New York mentre rubava il loro denaro. Ci troviamo
davanti alla più grande truffatrice di New York o semplicemente si
tratta di una nuova personificazione del sogno americano? Tra Anna
e la reporter si forma un legame curiosamente oscuro di amore-odio,
mentre la prima aspetta il processo e la cronista affronta una
lotta contro il tempo per rispondere alla domanda che tutti in
città si fanno: chi è Anna Delvey? La serie s’ispira all’articolo
del New York Magazine “How Anna Delvey Tricked New York’s Party
People” (“Come Anna Delvey ha ingannato i festaioli di New York”)
scritto da Jessica Pressler.
Da Shondaland e dall’ideatore Chris
Van Dusen, la serie Bridgerton segue la storia della figlia maggiore
della potente famiglia Bridgerton, Daphne (Phoebe
Dynevor), e del suo debutto nel competitivo mercato
matrimoniale londinese nell’età della Reggenza. Daphne vuole
seguire le orme dei genitori e trovare il vero amore, e
inizialmente le sue speranze sembrano ben riposte. Ma quando il
fratello maggiore inizia a scartare alcuni papabili pretendenti, le
cronache scandalistiche diffuse dalla misteriosa Lady Whistledown
rischiano di metterla in cattiva luce. In società entra anche
l’affascinante e ribelle duca di Hastings (Regé-Jean Page), scapolo
convinto e buon partito che cattura l’attenzione di tutte le mamme
delle debuttanti. Daphne e il duca dicono di non avere nulla da
offrirsi, ma la loro attrazione è innegabile. Coinvolti in una
battaglia di astuzia e sentimenti, dovranno fare i conti con le
aspettative dell’alta società per il loro futuro.
Tra il 1978 e il 1991
Jeffrey Dahmer ha ucciso con ferocia diciassette vittime
innocenti. La serie getta luce su questi crimini atroci,
focalizzando l’attenzione sulle vittime trascurate e sulle comunità
oggetto di razzismo sistemico e dell’incompetenza della polizia che
hanno permesso a uno dei più celebri serial killer degli Stati
Uniti di perpetrare la propria follia omicida alla luce del sole
per oltre un decennio.
La serie è un giallo con toni
investigativi e soprannaturali che ripercorre gli anni di Mercoledì
Addams come studentessa presso la Nevermore Academy, descrivendo i
tentativi di controllare i suoi poteri paranormali, di sventare una
mostruosa serie di omicidi che terrorizzano la comunità locale e di
risolvere il mistero che ha coinvolto i suoi genitori 25 anni
prima… tutto ciò mentre esplora le nuove e complicate relazioni
alla Nevermore.
1. Stranger Things 4
Dal suo debutto nel 2016, il
fenomeno globale di Stranger Things ha ottenuto oltre 65
riconoscimenti e 175 candidature a premi tra cui Emmy, Golden
Globe, Grammy, SAG, DGA, PGA, WGA, BAFTA, un Peabody Award, AFI
Program of the Year, People’s Choice Awards, MTV Movie & TV Awards,
Teen Choice Awards e molti altri. Lo show candidato per tre volte
come Miglior serie drammatica agli Emmy è uno dei titoli più
guardati su Netflix. La terza stagione ha totalizzato 582 milioni
di ore di visione classificandosi come la seconda serie in lingua
inglese più popolare nella Top 10 di Netflix. Stranger Things è
ideata dai Duffer Brothers e prodotta da Monkey Massacre
Productions e 21 Laps Entertainment. I Duffer Brothers sono i
produttori esecutivi della serie assieme a Shawn Levy e Dan Cohen
di 21 Laps Entertainment, Iain Paterson e Curtis Gwinn.
In
Stranger Things 4 sono passati sei mesi da quando la battaglia
di Starcourt ha portato terrore e distruzione a Hawkins.
All’indomani dell’evento i nostri eroi si separano per la prima
volta e ne affrontano le conseguenze, rese ancora più complicate
dalla vita al liceo. In questo periodo di vulnerabilità una nuova e
terrificante minaccia soprannaturale si presenta con un mistero
cruento, la cui risoluzione potrebbe finalmente porre fine agli
orrori del Sottosopra.
In principio era la HBO, poi però
sono diventati tanti i canali tv che producono delle serie ad
altissimo contenuto erotico e splatter, pur parlando
prevalentemente di altri argomenti. Di seguito vi mostriamo un
numero di serie tv che non guardereste mai insieme ai vostri
genitori, o che vi consigliamo di non guardare con loro!
In una classifica per alcuni versi
atipica, JoBlo Movie ha stilato una graduatoria delle
sei assassine cinematografiche più sexy di sempre. Siete
d’accordo?
Vi ricordiamo che alla regia del
film ci sono Anna
Boden e Ryan Fleck. L’uscita
al cinema è fissata al 6 marzo
2019.
Il cast
ufficiale: Brie Larson, Samuel
L. Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Quando si gira un film si mette
sempre in conto che non tutto il girato vada poi a finire nel
montaggio finale. Spesso però capita che vengano sacrificate in
cabina di montaggio proprio quelle scene che hanno richiesto un
maggiore sforzo, che sia esso di impegno o di denaro.
Ecco le scene
eliminate più costose della storia del cinema:
[nggallery id=2822]
Tutte, o quasi, le scene in
questione o anche le parti intere di film sono poi state ese
disponibili in un secondo momento, quando il film è arrivato in
edizione Home Video o in speciali edizioni di anniversario.
Deadpool
ha aperto la strada a nuove concezioni di cinecomics dal momento che anche un prodotto
vietato ai minori si è rivelato di successo al box office. Ma
quanto oltre potrebbero spingersi i produttori per portare al
cinema delle strane, estreme, a volte grottesche scene di sesso
trai supereroi? Ecco alcune scene di sesso nei
fumetti che con molta difficoltà vedremo al cinema.
Iceman incontra una mutante molto
particolare…
Gli X-Men di Chuck Austen
sono controversi per molti motivi, e l’incontro tra Iceman e Stacy
X è uno di questi. Lei è una mutante che lavora in un bordello. La
sua mutazione consiste nell’essere in grado di manipolare i
feromoni, cosa che le consente di fare il suo lavoro senza
togliersi un solo indumento. Iceman è stato testimone diretto di
questo incredibile potere! Ve la immaginate una scena così al
cinema? Noi sì, ma forse i producer non sono pronti a rinunciare a
una vasta fetta di pubblico di minori!
Sesso orale per The Pro
Del sesso orale per
mostrare la propria gratitudine a chi ci ha salvato la vita?
Paradossalmente, non è una cosa tanto assurda. Ma che le
conseguenze comprendano supersperma e aerei precipitato a causa
della “gittata” sembra davvero troppo assurdo, nonché grottesco, da
vedere al cinema. Grazie all’immaginazione di Amanda Conner in The
Pro.
Superman e Wonder Woman, centinaia
di morti
Sembra quasi logico che un
incontro sessuale tra Wonder Woman e Superman possa facilmente
trasformarsi in un terremoto, letteralmente in The Dark Knight
Strikes Again. Ma tutte le vittime che quest’incontro ha causato
sarebbero difficili da spiegare al cinema, soprattutto dopo la
polemica dei morti a Metropolis causati da Superman vs Zod.
Batman e Catwoman sul tetto
La Catwoman di Judd Winick
per New 52 ha fatto discutere moltissimo per l’ormai celebre
incontro di Batman e Catwoman sul tetto. Sesso lascivo, linguaggio
grafico e una disarmante facilità per la donna gatto nel sedurre
l’uomo pipistrello rendono davvero difficile immaginare questa
scena al cinema.
Jean Grey scopre Scott che la
tradisce con Emma Frost… in cosplay
I giochini in costume in
camera da letto non sono un tabù, o quantomeno non sono una novità,
ma quella volta che Emma Frost si mascherò da Fenice per esaudire
le fantasie di Scott Summers, fantasie che Ciclope non poteva
esaudire con la Fenice “originale” sembra davvero un paradosso
troppo assurdo per il cinema. Grande Grant Morrison!
Hank Pym e Janet Van Dyne giocano
con le dimensioni
Oltre al fatto che
nell’universo cinematografico Marvel Janet potrebbe essere morta,
potremmo avere una possibilità di vedere questa scena in Ant-Man
and The Wasp, con protagonisti Paul Rudd ed Evangeline Lilly nei
panni di Scott Lang e Hope Van Dyne. Considerando il tono molto
leggero del primo Ant-Man, questa scena potrebbe davvero essere
riproposta al cinema… Ma in che modo Hope potrà mai ricambiare,
considerando le dimensioni di Scott/Hank?
Batman e Black Canary, mentre i
cattivi bruciano
Anche se la piega del
Batman di Affleck è decisamente pro Frank Miller, è difficile
immaginare lui e Black Canary che festeggiano una vittoria sui
nemici facendo sesso, mentre i suddetti bruciano vivi sullo sfondo.
Almeno, è difficile immaginarlo al cinema, perché per i fumetti ci
ha pensato Miller!
Pietro, Wanda e… Wolverine
Twincest. A meno che non ci
troviamo nel mondo di Game of Thrones, è davvero difficile che la
Marvel o la Fox (che detengono i
diritti del personaggi) possano sceglie la strada di mostrare
l’amore incestuoso dei fratelli Maximof sotto lo sguardo di
Wolverine raccontato nei fumetti da Mark Millar.
Green Goblin-Norman Osborne seduce
Gwen Stacy, minorenne
Non solo la seduzione della
donna del proprio nemico, ma anche sesso con una minorenne. Il
Green Goblin è certamente un villain con i fiocchi. Ringraziamo
l’Amazing Spider-Man di J. Michael Straczynski.
Spider-Man e lo sperma
radioattivo
Spider-Man Reign è
un’interessante nuovo sguardo al personaggio, se non fosse che
tutti ricordano la serie per la scena, scioccante e disgustosa, di
Spider-Man che abbraccia il corpo putrefatto di Mary Jane. Lui
stesso infatti ha causato la morte dell’amata perché, con il suo
sperma radioattivo, l’ha “consumata” un po’ alla volta. Davvero
difficile che vedremo questa scena al cinema, a meno che Robert
Rodriguez non voglia farci una sorpresa.
Il cinema crea magia e sogni, ma
qualche volta smuove anche i timori e le paure più recondite con
scen ad altissimo impatto emotivo. Di seguito vi proponiamo le
scene classiche di film molto famosi che ci hanno traumatizzati. [nggallery id=3069]
Le scene classiche
da trauma
Tutte le scene che abbiamo elencato
appartengono a film che sono entrati nell’immaginario comune,
alcuni dei essi veri e propri cult generazionali, come I
Gremlins o La Storia Infinita, che
rappresentano anche un modo di fare cinema per ragazzi che senza
dubbio sembra essere scomparso in nome della pulizia del
digitale.
Che ne pensate? Quali sono le scene
che hanno traumatizzato la vostra infanzia?
Dal 23 al 26 agosto,
nel luxury department store Excelsior Milano (Galleria del Corso,
4) all’interno della boutique Antonia Accessori, sarà possibile
ammirare le esclusive scarpette di Cenerentola che lo stilista
Christian Louboutin
Quello dei film dedicati allo sport
è un genere particolarmente variegato e ricco, affrontato sotto
innumerevoli punti di vista. Nei decenni ogni sport possibile ha
almeno una volta ricevuto un proprio film dedicato, da La leggenda di Bagger
Vance per il golf sino alla storia vera di Race – Il colore della
vittoria per l’atletica leggera. Naturalmente, negli Stati
Uniti pochi spot sono apprezzati e seguiti quanto il football, che
è in più occasioni stato raccontato sul grande schermo. Un film che
lo ritrae con i toni della commedia è Le
riserve, diretto nel 2000 da Howard
Deutch.
Scritto da Vince
McKewin, il film è ispirato allo sciopero, realmente
avvenuto, dell’NFL (la maggiore lega professionistica di football
americano) nel 1987. In quell’occasione, la squadra dei Washington
Redskins riuscì a vincere tutte le sue partite avvalendosi
unicamente delle riserve, trionfando infine nel 22° Super Bowl di
fine stagione. Lo sceneggiatore, inoltre, si ispirò per i
confilitti tra alcuni personaggi a quelli veri intercorsi tra i
reali giocatori dell’epoca. Al momento della sua uscita, dunque,
Le riserve aveva tutte le carte in regola per affermarsi
come un buon successo. Nonostante la presenza di celebri attori nei
ruoli dei protagonisti, ciò tuttavia non avvenne.
Il film riuscì infatti a coprire
appena il suo budget di 50 milioni di dollari, passando di
conseguenza in sordina rispetto al suo potenziale. Riscoperto poi
negli anni, è oggi un film tanto divertente quanto appassionante,
che ogni amante di questo sport non può perdersi. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Le riserve: la trama del film
La vicenda del film si svolge nel
1987, nel pieno del campionato di football americano dell’NFL. La
stagione, seguita come sempre da innumerevoli fan in tutto il
Paese, si ritrova a vivere un momento di forte crisi a causa di uno
sciopero dei giocatori, i quali aspirano ad ottenere un aumento
salariale. Per evitare di dover interrompere tutto andando incontro
a disastri economici, gli organizzatori decidono di far giocare le
restanti partite ad atleti non professionisti. Edward
O’Neil, proprietario dei Washington Sentinels, chiama
dunque Jimmy McGiny, ex allenatore, a cui affida
il compito di allenare una squadra di riserve.
L’uomo, ormai da tempo fuori dal
giro del football, accettà l’offerta solo a condizione di poter
scegliere personalmente i giocatori. Con orrore di O’Neil, egli
forma dunque una squadra di persone quasi del tutto estranee al
mondo del football, eccetto per il ruolo di quarterback, affidato a
Shane Falco. Questi è un ex giocatore
semi-professionista la cui carriera è andata in rovina dopo una
finale persa. Facendo leva sulla sua voglia di rivincita, l’abile
allenatore convince infine Falco ad unirsi alla squadra. Per tutti
loro si tratta dunque di un’irripetibile occasione di rivalsa, ma
prima di tutto McGinty dovrà trasformare dei perfetti sconosciuti
in campioni assoluti.
Le riserve: il cast del film
Ad interpretare il ruolo
dell’allenatore Jimmy McGinty vi è l’attore premio Oscar Gene Hackman,
il quale aveva già interpretato un ruolo simile nel film del 1986
Colpo vincente. Come suo solito, Hackman si è preparato
alla parte conducendo ricerche che lo hanno portato ad incontrare
veri allenatori di football, apprendendo da loro i segreti di
quello sport. Nel ruolo del proprietario dei Washington Sentinesl,
Edward O’Neil, vi è invece l’attore JackWarden, celebre per i film Shampoo e
Il paradiso può attendere, qui al suo ultimo ruolo per il
cinema. Il noto telecronista di football John
Madden è invece presente nel ruolo di sé stesso, intento a
condurre la telecronaca delle partite.
Nel ruolo del quarterback Shane
Falco si ritrova invece l’attore Keanu Reeves,
il quale per interpretare il personaggio si trovò a dover acquisire
circa 10 chili di muscoli. L’attrice Brooke
Lengton interpreta invece il personaggio di Annabelle
Farrell, la leader delle cheerleader che sostengono la squadra di
Shane. A comporre la squadra si ritrovano poi gli attori
Orlando Jones nel ruolo di Clifford Franklin, il
wide receive dotato di un’incredibile velocità, e Jon Favreau nei panni
di Danny Bateman, irruente linebacker e veterano della Guerra del
Golf. Vi è poi anche RhysIfans, celebre per essere stato Spike
in Notting Hill, è qui impegnato a dar vita a Nigel
Gruff, ex calciatore gallese e dotato di grande forza nei
piedi.
Le riserve: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Le
riserve è infatti disponibile nei cataloghi di
Chili, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 25
agosto alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Continuano ad arrivare
news su Transformers 4, il quarto capitolo della saga diretta da
Michael Bay ed interpretata questa volta da Mark Wahlberg. Secondo
alcune indiscrezioni riportate da Comingsoon.net,
Stando a quanto riportato da
Production
Weekly, il ritorno di Christopher Nolan alla regia sarebbe
imminente. Le riprese del suo tredicesimo film, The
Odyssey (adattamento dell’omonimo e influento poema
epico di Omero) dovrebbero iniziare alla fine di questo mese, con
location attualmente stabilite nel Regno Unito, in
Marocco e anche a Roma, in
Italia. Come già riportato, inoltre, l’attesissimo
nuovo film del regista – fresco premio Oscar per Oppenheimer – sarà girato con la nuovissima tecnologia
IMAX e potrebbe essere il suo film più costoso.
Christopher Nolan adatterà
l’Odissea di Omero
L’antico poema epico di Omero
racconta la storia di Odisseo, re di Itaca, e del suo pericoloso
viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia, esplorando temi
di eroismo, lealtà, astuzia e la lotta contro la volontà divina. Il
racconto include episodi iconici come l’incontro con il ciclope
Polifemo, le Sirene e la strega-dea Circe, avventure che culminano
con il suo ricongiungimento con la moglie Penelope.
Sebbene questo sarebbe l’adattamento
più ad alto budget del questo testo fino ad oggi, il poema è stato
precedentemente adattato nel film del 1954 Ulisse,
diretto da Mario Camerini e interpretato da
Kirk Douglas, così come nella miniserie del 1997
L’Odissea, diretta da Andrei
Konchalovsky e interpretata da Armand
Assante. Gli ultimi libri dell’Odissea sono stati anche la
fonte principale per The
Return, di Uberto Pasolini, che
uscirà in Italia all’inizio del 2025 e che vede protagonisti
Ralph Fiennes nei panni di Ulisse e Juliette Binoche in quelli di Penelope.
I dettagli sulla trama del film di
Christopher Nolan sono ad ora stati tenuti
nascosti e non è confermato quanto il regista sarà fedele all’opera
di Omero. Considerando i suoi precedenti, c’è da aspettarsi che
apporti una svolta inaspettata alla storia che già presenta tutti i
marchi di fabbrica del suo cinema, in particolare la non linearità
della narrazione.
Sarà The
Corrispondence il nuovo film del regista
Giuseppe Tornatore e sarà girato in parte nel
Regno Unito nel mese di Maggio. La location
principale sarà Edimburgo e il film racconterà di
una storia d’amore romantica, tra un professore e
un’allieva più giovane. Altri dettagli della trama non sono stati
rivelati come anche i protagonisti del film ancora non annunciati.
A produrre ancora la Paco Cinematografica con la quale il
regista ha già prodotto La migliore Offerta,
vincitore di 6 David di Donatello, 6 Nastri d’Argento, 4 Ciak
d’Oro, 1 European Film Awards e con ben 9.111.965 euro d’incasso
solo sul suolo italiano. Ritorna anche il
maestro Ennio Morricone che firmerà le
musiche del film.
Arriva finalmente una notizia
sull’inizio delle riprese di Sin City 2, atteso sequel di Sin City
tratto dall’omonima graphic novel che sarà diretto da
Robert Rodriguez insieme aFrank
Miller.
La lavorazione della pellicola
inizierà a Novembre e ad annunciarlo è stata Rosaria Dawson in un
intervista a MTV. L’attrice ha anche spiegato che il film sarà una
sorta di prequel del primo capitolo, quindi servirà a farvi
comprendere tutte gli accenni fatti nel primo capitolo.
Vi ricordiamo che la pellicola
si intitolerà Sin City: A Dame to Kill For e nel cast confermati ci
saranno Jessica Alba, Mickey Rourke, Clive Owen, Rosario Dawson,
Michael Madsen e Devon Aoki. Il film uscirà negli USA il 4 Ottobre
2013.
Arrivano le primissime foto della
troupe dello Hobbit che sta iniziando le riprese ad Hobbiville.
Nella foto è possibile ammirare la bellezza dei set ricostruiti
dalla troupe di Peter Jackson. A quanto sembra le riprese del film
rientrano nuovamente nel vivo, dopo la pausa di alcuni mesi fa.
Oltre alle riprese ad Hobbiville verranno effettuate numerose
riprese in altrettanti luoghi suggestivi della Nuova Zelanda, molti
dei quali furono già teatro per le riprese del Signore Degli
Anelli.
Ecco gli scatti pubblicati
da Stuff.co.nz e
raccolti da Hobbitfilm.
La sinossi ufficiale di Lo
Hobbit – un viaggio inaspettato:
Lo Hobbit – un viaggio inaspettato segue il viaggio
del protagonista
Bilbo Baggins che viene catapultato in un’epica ricerca per
reclamare il Regno Nanico di Erebor caduto in preda allo
spaventoso drago
Smaug. Sollecitato da
Gandalf il Grigio, Bilbo si trova all’improvviso in compagnia
di tredici nani guidati da un guerriero leggendario:
Thorin Scudodiquercia. Il loro viaggio li condurrà nelle Terre
Selvagge, attraverso infide lande brulicanti di Goblin e Orchi,
letali Mannari, Ragni Giganti, Mutapelle e Stregoni.
Anche se la loro meta risiede a
Est, tra le steppe della Montagna Solitaria, dovranno prima trovare
alla svelta una via di fuga dai tunnel dei goblin, in cui Bilbo
incontra la creatura che cambierà la sua vita per sempre…
Gollum.
Qui, da solo con Gollum, sulle rive
di un lago sotterraneo, l’ignaro Bilbo Baggins non solo scopre –
con sua grande sorpresa – di possedere una notevole dose di
astuzia e coraggio ma entra in possesso del “tesoro” di Gollum, un
anello dotato di insolite qualità molto utili… un semplice anello
d’oro cui è legato il destino della Terra di Mezzo in modi che
Bilbo non può ancora comprendere.