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Kiseiju – La zona grigia: recensione del k-drama Netflix

Il grande e visionario regista Yeon Sang-ho (conosciuto per gli acclamati film Train to Busan e Peninsula, e la cupa serie Hellbound) torna su Netflix con il primo spin-off sudcoreano dell’iconico manga giapponese Parasyte di Hitoshi Iwaaki, pubblicato da KODANSHA Ltd nel 1989 e da cui è tratto anche l’anime Kiseiju – L’ospite indesiderato. La miniserie – intitolata Kiseiju – La zona grigia (titolo originale Parasyte – The Grey) e costituita da 6 episodi di circa 50 min ciascuno – è un eccitante e cruento body horror che rielabora la storia di Shinichi e Miji in una chiave sudcoreana del tutto nuova e inaspettata. In questa lotta tra parassiti e umani, infatti, il protagonista non è più l’introverso Shinichi, bensì la giovane sfortunata Jeong Su-in, interpretata dalla talentuosa attrice Jeon So-nee, già nota per i suoi ruoli in Encounter, When My Love Blooms e Our Blooming Youth.

Kiseiju – La zona grigia, la trama

In seguito a un inspiegabile evento cosmico, la vita sulla Terra è sconvolta dall’arrivo di migliaia di misteriose larve aliene che, dopo essere cadute dal cielo, si insinuano nei cervelli degli esseri umani, nutrendosi di essi e prendendo possesso dei loro corpi. I parassiti, privi di qualsiasi forma di coscienza, seguono unicamente il loro istinto di sopravvivenza, diffondendo morte e scompiglio ovunque vadano. Ed è proprio a causa di questa tragica invasione che, dopo un violento attacco, si forma il “Grey Team”, una task force militare guidata dalla coraggiosa e determinata Jun-Kyung (interpretata da Lee Jung-hyun, PeninsulaDecision to Leave), istituita con lo scopo di smascherare e sterminare definitivamente i violenti parassiti.

Mentre i questi iniziano a evolversi, creando piccole sanguinarie comunità, e Jun-Kyung è impegnata in una guerra pericolosa e imprevedibile, un evento ancora più straordinario accade alla giovane Jeong Su-in (Jeon So-nee): svenuta e in fin di vita, diventa l’ospite di un parassita che non riesce a prendere completamente il controllo del suo cervello, possedendo quindi solo parzialmente il suo corpo e per pochi minuti al giorno. È così che, proprio come il dottor Jekyll e Mr Hyde, Su-in si trova presto a dover condividere la propria esistenza con il (non poi così malvagio) parassita “Heidi”.

“Se la popolazione umana si riducesse a un centesimo, i veleni diminuirebbero nella stessa misura?”

Fin dai primissimi istanti dell’episodio 1, emerge chiaramente l’intenzione di Yeon Sang-ho di creare un prodotto in gran parte diverso dalla fonte da cui trae ispirazione. Kiseiju – La zona grigia, infatti, si discosta dagli elementi tipici del romanzo di formazione che caratterizzavano il malinconico racconto dell’adolescente Shinischi e del suo parassita Migi, per abbracciare un’atmosfera horror ancor più cupa, angosciante e con un marcato taglio socio-politico. L’episodio 1 si apre con una premessa che sottolinea una critica sociale e politica intensa: se le azioni umane rappresentano la principale fonte di dolore nel mondo, quale sarebbe l’effetto di una drastica riduzione della popolazione? Saremmo capaci di ridurre le sofferenze e le tragedie che affliggono il nostro pianeta?

Ancora una volta, il maestro Yeon Sang-ho cela dietro le sue oscure e spaventose creature riflessioni profonde sull’autodistruzione umana. Che siano zombie o alieni a minacciare e parassitare la Terra, poco conta. L’opera di Yeon riesce magistralmente a mettere in evidenza come la malvagità e l’imprudenza umana siano più pericolose e dannose di qualsiasi altra forma mostruosa di male. A questo doloroso e potente messaggio, il regista aggiunge – attraverso i personaggi di Jeong Su-In e del furfante Koo Kyo-hwan (interpretato dall’attore Seol Kang-woo) – una speranza sincera e commovente: la chiave per la sopravvivenza risiede nell’unione e nella fiducia reciproca.

Kiseiju - La zona grigia | Immagine dal set.
Kiseiju – La zona grigia | Immagine dal set. Cr. Cho Wonjin/Netflix © 2024

Convivere con il proprio dolore e rinascere

Al di là delle intense scene d’azione, la trama avvincente e la critica socio-politica ben definita, un altro aspetto distintivo della serie è la straordinaria resilienza dei suoi personaggi principali, partendo da quelli femminili. Attraverso pochi flashback, infatti, il pubblico è immediatamente coinvolto nel vissuto delle protagoniste Su-In e Jun-Kyung, generando una forte empatia. Pur conoscendo ben poco sul loro passato, dunque, il pubblico viene catapultato direttamente nei loro traumi, in quei ricordi così tragici e dolorosi da aver segnato profondamente le loro vite e loro stesse. La lotta contro i mostruosi e spietati parassiti diventa così per entrambe un vero e proprio percorso di guarigione, un’opportunità per imparare a convivere con il proprio dolore e rinascere.

In particolare, il legame tra Su-In e il suo parassita diventa sempre più emblematico episodio dopo episodio, rivelando una profonda interdipendenza, elemento che caratterizza anche l’opera nipponica originale. Il parassita, nominato appunto Heidi, e Su-In sviluppano una relazione che va al di là della mera sopravvivenza. Mentre Heidi assiste Su-In nel processo di elaborazione dell’abbandono della madre e delle violenze subite dal padre; Su-In, a sua volta, instilla in Heidi l’importanza e il coraggio necessari per affidarsi agli altri, compresi i suoi simili.

Kiseiju – La zona grigia | Immagine dal set. In foto gli attori (da sinistra a destra) Koo Kyo-hwan, Yoon Hyun-gil e Jeon So Nee. Cr. Cho Wonjin/Netflix © 2024

In altre parole, Su-In non si limita a dimostra a Heidi quanto gli esseri umani possano sentirsi fragili e soli, ma anche e soprattutto quanto grande sia la forza naturale dell’umanità quando confida nella comunità e nella solidarietà reciproca. L’ambivalenza di questo personaggio diventa quindi una metafora potente del concetto che non si è soli su questa Terra, né tantomeno nell’universo, e che anche nei momenti più bui, c’è sempre la possibilità di trovare conforto e sostegno negli altri.

Un horror Netflix degno di Hitoshi Iwaaki

Con effetti speciali spettacolari, una buona dose di splatter e sequenze di azione coreografate in modo impeccabile grazie anche all’uso di rapidi movimenti di macchina, l’opera di Yeon Sang-ho riesce in pochi episodi a catturare l’attenzione del pubblico, immergendolo completamente nella stessa angoscia, repulsione e collera evocate dalla narrazione di Hitoshi Iwaaki.

Nonostante alcune lacune narrative e il ritmo precipitoso, Kiseiju non solo offre uno spettacolo visivo coinvolgente e convincente, ma arricchisce la narrazione con riflessioni che, seppur non del tutto originali (come dimostra La Creatura di Gyeonseong), regalano al pubblico un’esperienza televisiva cupa, intensa e decisa, all’altezza dell’opera madre.

 
 

Kirstie Alley: morta a 71 anni l’attrice di Senti chi parla

Kirstie Alley

Kirstie Alley, che ha vinto un Emmy per Cin Cin, ha recitato in numerosi film tra cui la trilogia di Senti chi parla, famosissima in Italia, e ha continuato a dirigere Veronica’s Closet e ad apparire in numerosi show senza sceneggiatura, è morta di cancro, stando a quanto riferisce un post ufficiale sui suoi account social. Aveva 71 anni.

Alley ha ottenuto cinque nomination consecutive agli Emmy come attrice protagonista dal 1988 al 1993 per aver interpretato Rebecca Howe in Cin Cin, essendosi unita alla commedia della NBC alla sua sesta stagione dopo che la star originale Shelley Long se n’è andata. Ha vinto l’Emmy nel 1991. Alley ha anche vinto un Emmy per il suo ruolo da protagonista nel telefilm del 1994 David’s Mother ed è stata nominata nel 1998 per il suo ruolo da protagonista in Veronica’s Closet della NBC. Ha anche ricevuto una nomination agli Emmy per un ruolo secondario nella miniserie del 1997 L’Ultimo Padrino.

 
 

Kirsten Dunst: 10 cose che non sai sull’attrice

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Nota e apprezzata per la sua versatilità, l’attrice Kirsten Dunst ha negli anni recitato tanto in celebri blockbuster quanto in premiati film d’autore, affermandosi sia ad Hollywood che presso le cinematografie europee. Grazie alla sua rappresentazione di personaggi complessi ha infine potuto provare le sue doti, ottenendo riconoscimenti di pubblico e critica.

Ecco 10 cose che non sai su Kirsten Dunst.

Kirsten Dunst: i film e le serie TV in cui ha recitato

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema con il film New York Stories (1989), per poi recitare in Il falò delle vanità (1990) e Intervista con vampiro (1994), accanto a Brad Pitt e Tom Cruise. Il film le conferisce grande notorietà, permettendole di prendere parte a Piccole donne (1994), Jumanji (1995), Il giardino delle vergini suicide (1999), Bella da morire (1999), Ragazze nel pallone (2000), Spider-Man (2002), Mona Lisa Smile (2003), Eternal Sunshine of the Spotless Mind (2004), Spider-Man 2 (2004), Elizabethtown (2005), Marie Antoniette (2006), Spider-Man 3 (2007), Melancholia (2011), On the Road (2012), Upside Down (2012), I due volti di gennaio (2014), Il diritto di contare (2016), L’inganno (2017), Woodstock (2017) e Il potere del cane (2021).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attrice è comparsa diverse volte anche sul piccolo schermo, inizialmente per la serie Quando si ama (1990-1991), e in seguito è comparsa in alcune puntate di Sisters (1993), Star Trek: The Next Generation (1993), Il tocco di un angelo (1996), E.R. – Medici in prima linea (1996-1997) e Fargo (2015), dove ha ottenuto ottimi apprezzamenti per il suo ruolo di Peggy Blumquist. Nel 2019 recita invece nella serie On Becoming a God in Central Florida.

3. È stata nominata per importanti premi. Per il suo ruolo da protagonista nel film Melancholia, l’attrice ha vinto il prestigioso Prix d’interprétation féminine al Festiva di Cannes nel 2011. Per il suo ruolo nella serie Fargo ha invece conquistato nomination come miglior attrice ai premi Emmy e ai Golden Globe, vincendo poi un Critic’s Choice Award.

Kirsten Dunst ha un figlio di nome Ennis Howard Plemons

4. Ha avuto un figlio con l’attuale compagno. Sul set della serie Fargo, nel 2016, l’attrice conosce l’attore Jesse Plemons, celebre per il suo ruolo in Breaking Bad. Nel 2017 i due si fidanzano ufficialmente, dando alla luce un figlio di nome Ennis Howard Plemons nel maggio del 2018. Nel maggio del 2021, invece, è nato il loro secondo figlio, James Robert Plemons. La coppia si è poi dimostrata molto attenta a non condividere particolari dettagli della propria vita privata, affermando inoltre di non apprezzare particolarmente i social media e tenendosene alla larga.

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Kirsten Dunst in Jumanji

5. Ha avuto una parte nel noto film per ragazzi. Nel film del 1995 Jumanji, è possibile ritrovare l’attrice nel ruolo della giovane Judy Shepherd, orfana insieme a suo fratello e residente insieme a questi nella casa che un tempo fu dei Parrish. Sarà lei a ritrovare in soffitta il gioco chiamato Jumanji, riportando nel suo mondo Alan Parrish, interpretato da Robin Williams.

Kirsten Dunst in Spider-Man

6. Ha sostenuto il provino dopo la scelta del protagonista. Dopo aver saputo che l’attore Tobey Maguire era stato scelto per il ruolo di Peter Parker, l’attrice decise di candidarsi per un ruolo, desiderosa di poter collaborare con Maguire, attore che apprezza particolarmente. Dopo un mese dal suo provino, la Dunst fu richiamata per il ruolo di Mary Jane Watson.

7. Si è tinta i capelli. Bionda sin dalla nascita, l’attrice ha solamente indossato una parrucca di capelli rossi per il primo film della serie. Dopo essersi piaciuta, tuttavia, decise di ricorrere direttamente ad una tinta per i successivi due sequel, guadagnando anche quella libertà nei movimenti che la parrucca non le consentiva.

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Kirsten Dunst in Melancholia

8. Un noto regista l’ha raccomandata il ruolo. Alla ricerca di una protagonista per il suo film, il regista Lars von Trier ricevette come suggerimento da Paul Thomas Anderson, autore dei film Il petroliere e Il filo nascosto, di porre sotto casting la Dunst. In seguito ad una conversazione via Skype, questa venne poi effettivamente scelta per il ruolo, corrispondendo alle caratteristiche ricercate da von Trier.

9. Ha ascoltato più volte una canzone per prepararsi al ruolo. Incentrato sul tema della depressione, il film ha richiesto all’attrice una lunga preparazione. Per raggiungere lo stato d’animo ideale, inoltre, la Dunst ha affermato di aver ascoltato più e più volte il brano 10 Mile Stereo, dei Beach House. Questo è infatti solita farla piangere facilmente.

Kirsten Dunst: età e altezza

10. Kirsten Dunst è nata a Point Pleasant, nel New Jersey, Stati Uniti, il 30 aprile 1982. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Kirsten Dunst su The Edit: ”Per i registi uomini mediocri è facile fare cinema”

Kirsten Dunst è stata di recente intervistata dal magazine The Edit, che le ha dedicato la copertina e alcuni scatti davvero sensuali, in un look tutto al maschile. La star di Fargo non esita a esprimere ciò che pensa, raccontando i suoi desideri e ciò che pensa sulla disparità tra uomo e donna nel mondo del cinema.

La Kirsten Dunst, nell’intervista, si racconta rivelando qualche curiosità sulla sua vita e su i suoi desideri come donna, confessando di amare i modi mascolini negli uomini: ”Apprezzo le maniere vecchio stile”, dice l’attrice, ”Vorrei un ragazzo che mi paga la cena e mi apre la porta. Amo l’uomo mascolino”.

Poi continua: ”Sono uscita con uomini che avevano più un lato femminile”, continua la Dust, ”E non ha funzionato”.

Kirsten Dunst parla poi dei suoi desideri futuri, ovvero la recitazione e la famiglia: ”Voglio continuare a recitare, ma voglio anche dei bambini”, racconta l’attrice, ”Penso che sarò pronta fra due anni o qualcosa del genere”.

Per ora l’attrice è concentrata su una nuova fase della sua carriera, la regia. E ancora una volta l’attrice non le manda a dire, parlando del ruolo della donna nel cinema: ”Penso che sia più facile per i registi uomini mediocri essere in questa industria. Come donna, puoi essere una regista, ma devi essere fantastica – questa è la parte denigratoria. Devi essere davvero grande per stare lì”.

L’attrice parla poi della sua etica sul lavoro: ”Lo vedo quando la gente non si applica sul lavoro. Gli attori possono essere davvero pigri. Io davvero sono [risata]… non voglio dire esoterica, perché sembra qualcosa di molto lontano. Ma quando sto lavorando su un personaggio, mi sento come una strega che sta facendo un infuso. Così il primo giorno sul set sono convinta. Ho tutto l’occorrente, tutti i miei appunti, tutto ciò che mi serve. Puoi avere molta più libertà e divertimento con quello che fai, perché è cosi radicato che non puoi fallire”.

Insomma, una Kirsten Dust ancora una volta decisa e molto critica sul mondo del cinema, voi cosa ne pensate?

Fonte

 
 

Kirsten Dunst su Spider-Man: “Noi abbiamo fatto i migliori”

Mentre il mondo aspetta fervente Spider-Man Homecoming, al cinema dal 7 luglio, Kirsten Dunst, ospite del recente Festival di Cannes dove ha presentato L’Inganno di Sofia Coppola (Palma alla regia), ha rilasciato un’intervista alla rivista Marie Claire, in cui, oltre a raccontare la sua carriera e il film sopra citato, ha anche dichiarato che i “suoi” film su Spider-Man sono stati i migliori.

Kirsten Dunst: film e curiosità sull’attrice

Nella trilogia di Sam Raimi, lo ricordiamo, la Dunst interpreta Mary Jane Watson, il rosso amore di Peter Parker. L’attrice ha dichiarato inequivocabilmente: “Noi abbiamo fatto i migliori, quindi a chi importa? Mi sento come se potessero fare tutto ciò che vogliono, stanno solo mungendo quella mucca per soldi. Mi sembra così ovvio, quindi, ovviamente non sono all’altezza. Capite?”.

In realtà sono molti a pensare che gli Spider-Man di Sam Raimi con Tobey Maguire sono i migliori cinecomics di sempre (almeno i primi due film), oltre che i migliori film su Spider-Man mai realizzati. Che Homecoming riesca a far cambiare idea a tutti?

Spider-Man Homecoming: tutto quello che sappiamo sul film

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Guarda il trailer italiano di Spider-Man Homecoming

Diretto da Jon Watts, nel cast del film protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà invece Michelle.

Al cast si aggiungono Michael KeatonMichael Barbieri, Donald Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne Daly Kenneth Choi.

La trama ufficiale di Spider-Man Homecoming

Il giovane Peter Parker/Spider-Man (Tom Holland) che ha fatto il suo sensazionale debutto in Spider-Man Homecoming cerca il suo posto nel mondo come il supereroe SpiderMan. Entusiasta per la sua esperienza con i vendicatore Peter torna a casa, dove vive con la sia Zia May (Marisa Tomei), sotto l’occhio vigile del suom mentore Tony Stark (Robert Downey, Jr.). Mentre Peter cerca di riprendere la sua normale routine quotidiana una nuova minaccia sorge e un nuovo cattivo, Vulture (Michael Keaton) mette in pericolo la città di New York e metterà a dura prova Spider-Man.

Spider-Man Homecoming: sei teorie sulla storia

Spider-Man Homecoming è prodotto da Kevin Feige e il team creativo dei Marvel Studios, supervisionato e co-prodotto da Amy Pascal della Sony Pictures che ne detiene i diritti e che ne supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik Sommers. Spider-Man è un personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko.

 
 

Kirsten Dunst su Spider-Man 4 di Sam Raimi: “Non credo che ne abbiamo bisogno”

Jesse Plemons e Kirsten Dunst
Jesse Plemons e Kirsten Dunst al Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefios.it

Tobey Maguire tornerà mai per un film da solista sull’Uomo Ragno che riprenda da dove si era interrotto Spider-Man 3? I soliti rumor vorrebbero farvi credere che sia in lavorazione, ma una delle star del film non è sicura che sia ciò di cui il mondo ha bisogno in questo momento.

Parlando con IndieWire per promuovere il suo prossimo film, Civil War, l’attrice Kirsten Dunst ha dato una risposta misurata quando le è stato chiesto di tornare a interpretare Mary Jane Watson in un altro film di Spider-Man diretto da Sam Raimi.

Non credo che ne abbiamo bisogno. Non lo so“, ha detto Kirsten Dunst. “È stato così tanto tempo fa. Non so proprio come farebbero, quale sarebbe la storia. Non lo so. Sembra che… non lo so! Dipenderebbe dal copione e anche, non so, ti stai mettendo in gioco in un modo che… forse lasciamo le cose quando erano belle. Capisci cosa intendo?“.

Recentemente,  Kirsten Dunst ha rivelato che il motivo per cui non è apparsa in Spider-Man: No Way Home è perché non le è stato chiesto di riprendere il suo ruolo. Tuttavia, se le fosse stato chiesto, lo avrebbe fatto.

L’altro grande rumor che si sta diffondendo al momento è che lo Spider-Man di Tobey Maguire apparirà in Avengers 5 e/o Avengers: Secret Wars. Se non è previsto un vero e proprio sequel di Spider-Man 3, forse la Kirsten Dunst potrebbe fare un cameo accanto a Tobey Maguire?

Per quanto riguarda il motivo per cui Kirsten Dunst sta improvvisamente spuntando su Internet, parlando di un ruolo che ha interpretato per l’ultima volta 17 anni fa, è perché è la protagonista di Civil War di Alex Garland, che è uscito ieri nelle sale.

Il film sta raccogliendo recensioni entusiastiche e potrebbe essere un serio candidato ai premi di quest’autunno. A proposito del suo prossimo ruolo, Kirsten Dunst ha dichiarato: “Questo film mi sembra una favola, una favola ammonitrice di ciò che accade quando le persone non comunicano tra loro. Quando nessuno si ascolta, quando si mettono a tacere i giornalisti, quando si perde una verità condivisa“.

Civil War ha attualmente un indice di gradimento del 91% su Rotten Tomatoes da 85 recensioni, con un punteggio medio di 7,8 su 10. Secondo boxofficepro.com, il film è destinato a un’apertura domestica tra i 20 e i 30 milioni di dollari e ha la possibilità di scalzare Godzilla x Kong: Il nuovo impero dal primo posto tra i film americani di questo fine settimana.

 
 

Kirsten Dunst splendente sul red carpet di Berlino 2016

Kirsten Dunst è  stata la protagonista femminile del red carpet del Festival di Berlino 2016 per la serata di venerdì 12 febbraio. L’attrice, presente al festival con il film in concorso Midnight Special di Jeff Nichols, indossava un luccicante ed elegante abito nero, firmato Chanel Haute Couture.

LEGGI LA RECENSIONE DI MIDNIGHT SPECIAL

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La sessantaseiesima edizione della Berlinale si svolgerà nella capitale tedesca dall’11 al 21 febbraio.

 
 

Kirsten Dunst ricorda l’esperienza “infelice” delle riprese dell’iconica scena del bacio di Spider-man

Kirsten Dunst Venezia 78
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

I film di Sam Raimi sull’Uomo Ragno ci hanno regalato un sacco di momenti memorabili, ma la scena che passerà alla storia come una delle più iconiche nella storia dei film di supereroi (anzi, dei film) è il bacio alla rovescia tra Mary Jane Watson (Kirsten Dunst) e Peter Parker (Tobey Maguire) nell’originale del 2002.

Dopo aver salvato MJ da alcuni teppisti in un vicolo, Spidey si abbassa per affrontare l’amore della sua vita, e MJ si toglie la maschera e dà un bacio all’eroe mentre la pioggia scroscia intorno a loro.

Per quanto la scena sia stata sexy e romantica da vedere, non sembra che sia stata affatto piacevole da girare. La Dunst è stata interrogata sulla sequenza del bacio durante un’apparizione nell’episodio di questa settimana del The Jonathan Ross Show.

Ricordo che [il regista del film] Sam Raimi mi diede un libro di baci famosi per ispirarsi, ma anche che voleva davvero renderlo speciale, anche se in realtà era piuttosto penoso farlo“.

Pioveva a dirotto, si gelava, Tobey non riusciva a respirare e quindi era quasi come se lo stessi rianimando“, ha aggiunto l’attrice.

Kirsten Dunst ha ripreso il suo ruolo nei due film successivi di Sam Raimi, ma non è tornata al fianco di Tobey Maguire per Spider-Man: No Way Home, nonostante le voci che la volevano inizialmente presente. Kirsten Dunst ha dichiarato in precedenza che non le è stato chiesto di partecipare al film, ma non ha comunque escluso la possibilità di interpretare nuovamente MJ in futuro.

Voglio dire, ascoltate, nessuno mi ha chiesto nulla, ma penso che… Voglio dire, questo multi-universo continua ad andare avanti“, ha detto, prima di stuzzicare: “Sento che potrebbe accadere“, ha detto in un’intervista del 2022.

Si dice che sia Tobey Maguire che Andrew Garfield siano in lizza per apparire in Spider-Man 4, ancora senza titolo, quindi se Kirsten Dunst volesse tornare a vestire i panni di Mary Jane, questa sarebbe l’occasione perfetta. Date un’altra occhiata alla scena del bacio nel player qui sotto.

 
 

Kirsten Dunst nega di essere in No Way Home e ammette di non amare i cinecomics

Le voci su Spider-Man: No Way Home continuano a moltiplicarsi alla velocità della luce, ma ovviamente scopriremo quali si sono rivelate fondate e quali no soltanto quando il film arriverà nelle sale di tutto il mondo.

Più volte è stato riportato che nel film dovrebbe fare il suo ritorno anche la Mary Jane di Kirsten Dunst, interpretata dalla nota attrice nella trilogia di Spider-Man ad opera di Sam Raimi. Ora, è stata proprio Dunst a commentare questi rumor in una recente intervista con Total Film (via CBM).

È chiaro che, qualora fosse realmente parte del cinecomic, Kirsten Dunst non avrebbe il permesso di confermare la cosa. Tuttavia, l’attrice è apparsa alquanto irremovibile sul fatto che la sua Mary Jane non ci sarà, non prima però di aver candidamente ammesso di non essere un’amante dei cinecomics.

“Non guarda i film di supereroi e non ho visto neanche quelli con Tom Holland”, ha spiegato. “Non guardo i cinecomics. Non sono il mio genere di film. Non ricordo nemmeno quando è stata l’ultima volta che ne ho visto uno. Forse ho visto il primo Captain America… quando è uscito? Di sicuro molto tempo fa. Semplicemente, non li guardo.”

Parlando poi nello specifico di No Way Home, ha aggiunto: “Non sono in quel film. Non ci sono (ride). So che ci sono delle voci al riguardo, giusto? Probabilmente sono l’unico personaggio che non ci sarà. Non puoi mettere una vecchia ragazza come me lì dentro!”

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 16 dicembre 2021.

 
 

Kirsten Dunst in Red Light Winter di Adam Rapp

Kirsten Dunst, premiata come miglior attrice femminile al Festival di Cannes 2011 per l’interpretazione di Justine in Melancholia di Lars von Trier, entra

 
 

Kirsten Dunst e la differenza “estrema” di retribuzione con Tobey Maguire nella trilogia di Spider-Man

Kirsten Dunst Venezia 78
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Kirsten Dunst afferma che la disparità retributiva tra lei e Tobey Maguire in Spider-Man era “estrema”. L’attrice de Il Giardino delle Vergini Suicide ha recitato in tutti e tre i film della trilogia di Spider-Man di Sam Raimi dal 2002 al 2007 nei panni dell’interesse amoroso di Peter Parker, Mary Jane Watson. Quel ruolo, che ha ottenuto a 19 anni, è stato un trampolino di lancio per la carriera di Dunst, che l’ha portata poi alle sue acclamate interpretazioni nel grande cinema, come le collaborazioni con Sofia Coppola e con Lars Von Trier.

Con Spider-Man: No Way Home in uscita il mese prossimo, il film MCU che collegherà tre generazioni di film di Spider-Man con le apparizioni di Doc Ock di Alfred Molina e Electro di Jamie Foxx, le aspettative rimangono alte sul ritorno degli Spider-Men di Tobey Maguire e Andrew Garfield. Ciò aveva portato alla speculazione che anche i loro rispettivi interessi amorosi, Mary Jane e Gwen Stacy (Emma Stone), potessero unirsi a loro. Tuttavia, entrambe le attrici hanno smentito la teoria, con Dunst che ha messo a tacere le voci in una recente intervista.

Parlando con The Independent per promuove il suo nuovo progetto, Il Potere del Cane, Dunst ha ripensato al suo tempo come Mary Jane, rivelando che la disparità retributiva tra lei e Maguire era “estrema”. Ecco cosa ha detto: “La disparità salariale tra me e Spider-Man era davvero estrema. Non ci ho nemmeno pensato, all’epoca. Ero tipo, “Oh sì, Tobey [Maguire] sta interpretando Spider-Man”. Ma sai chi c’era sul poster del secondo Spider-Man? Spider-Man e ME.”

E’ chiaro che all’epoca non si sollevavano queste questioni che per fortuna al giorno d’oggi sono battaglie giuste e all’ordine del giorno che vanno perseguite fino a che non sarà normale una paga equa e pari per ogni membro del cast a seconda dei proprio coinvolgimento del film.

 
 

Kirsten Dunst e la campagna anti-selfie!

Ecco cosa ne pensa veramente Kirsten Dunst della mania dei selfie! L’attrice, che tornerà al cinema il 9 Ottobre a fianco di Viggo Mortensen nel film I Due Volti di Gennaio, ha espresso in un corto di 2 minuti diretto da Matthew Frost e intitolato Aspirational, come si sente realmente quando le persone le chiedono di fare delle foto. Ma non semplici foto: selfie!

Ambientato sul cancello di casa sua, Kirsten si trova sul marciapiede in attesa di una macchina Uber, quando due ragazze si fermano e le chiedono “Sei Kirsten Dunst vero?”. Verificata la cosa, si lanciano subito a farsi autoscatti con la celebrity, che rimane lì in silenzio a sorridere in modo forzato. “Ma non mi volete chiedere niente?” chiede incoraggiandole a parlare. La risposta che stupisce, ma a questo punto non dovrebbe è : “Ci potresti taggare?”

Mentre Kim Kardashian ha costruito un business dietro ai suoi selfie, Kirsten Dunst ha deciso di ribellarsi e mostrare quanto patetica sia questa mania! Vedere per credere!

 
 

Kirsten Dunst è fiera del suo bacio con Spider-Man e vorrebbe tornare a essere MJ

Kirsten Dunst
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Kirsten Dunst è trai protagonisti della stagione dei premi 2022 grazie al suo ruolo in Il Potere del Cane. In questa occasione e alla luce dell’uscita del nuovo Spider-Man che vede tra le sorprese anche la presenza di Tobey Maguire, il “suo” Uomo Ragno, Dunst ha avuto modo di parlare di quello che ha rappresentato per lei quella trilogia in un momento molto importante della sua carriera.

In una recente intervista con W Magazine, Dunst ha parlato dell’eredità della sua scena del bacio di 20 fa anni con Tobey Maguire in Spider-Man. L’attrice ha rivelato che durante la ripresa non si è sentita che stava recitando in una scena romantica, soprattutto considerando che l’acqua continuava a salire nel naso di Maguire, rendendo difficile per lui respirare. Tuttavia, a posteriori, è orgogliosa di averne fatto parte.

“Il modo in cui mi è stata presentata la scena, [Sam Raimi] mi ha regalato questo libro di baci famosi, e questo mi ha fatto capire quanto Sam volesse che fosse romantico e speciale… Anche se non era necessariamente così con Tobey appeso a testa in giù… Sono orgoglioso di averne fatto parte. Sembrava un grande bacio”.

Parlando con People Magazine, Dunst ha anche detto che sarebbe entusiasta di tornare nel ruolo di MJ: “Certo che lo farei. Ovviamente. Me lo hanno chiesto un paio di volte. È un gioco da ragazzi. Quella è stata una parte enorme della mia carriera e della mia vita.”

E chissà che non possa accadere in futuro, con il multiverso e una innumerevole quantità di possibilità nel prossimo futuro.

 
 

Kirsten Dunst e altri per von Trier

Kirsten Dust ha accetatto la richiesta di Lars von Trier di entrare a far parte del cast del suo thriller psicologico-catastrofico intitolato Melancholia.

 
 

Kirsten Dunst debutta alla regia e dirige Dakota Fanning

Kirsten Dunst

Kirsten Dunst si prepara al debutto dietro la macchina da presa. La protagonista de Il giardino delle vergini suicide e Marie Antoinette, infatti, porterà sul grande schermo il romanzo della poetessa e scrittrice statunitense Sylvia Plath dal titolo The Bell Jar, conosciuto in Italia come La campana di vetro.

L’adattamento cinematografico avrà come protagonista Dakota Fanning (La guerra dei mondi, The Twilight Saga) che interpreterà Esther Greenwood, una giovane che ottiene una borsa di studio a New York per lavorare in un’importante rivista, ma che inizierà a soffrire di depressione quando sarà costretta a fare ritorno a casa della madre. La produzione del film dovrebbe iniziare nei primi mesi del 2017. Kirsten Dunst si occuperà anche di firmare la sceneggiatura in collaborazione con Nellie Kim.

La vita di Sylvia Plath era stata portata sul grande schermo nel 2003 da Christine Jeffs nel biografico Sylvia con potagonista il premio Oscar Gwyneth Paltrow nei panni della celebre autrice. Il film era incentrato sulla storia d’amore tra la donna e il poeta britannico Ted Hughes. Di recente abbiamo visto Kirsten Dunst protagonista della seconda stagione dell’acclamata serie tv Fargo. Al cinema la vedremo prossimamente nello sci-fi Midnight Special di Jeff Nicholas (qui la nostra recensione del film direttamente da Berlino 2016), nel drammatico Woodshock e nel thriller Hidden Figures al fianco di Kevin Costner.

Fonte: Indiewire

 
 

Kirsten Dunst ci ripensa e ammette: “Disposta a tornare nei panni di Mary Jane”

L’ultima volta che Kirsten Dunst ha interpretato Mary Jane Watson è stato in Spider-Man 3 del 2007. Da allora, altre due attrici hanno interpretato l’iconico ruolo (Shailene Woodley in The Amazing Spider-Man 2 – anche se alla fine quelle scene sono state tagliate dal film – e Zendaya nel MCU, al fianco di Tom Holland).

Tuttavia, molti fan vorrebbero scoprire cosa ha combinato l’originale iterazione del personaggio di MJ in tutti questi anni. Se anche questa versione del grande amore di Peter Parker tornerà o meno in Spider-Man: No Way Home, è ancora un grandissimo mistero. Tuttavia, è stata la stessa Dunst ad esprimere rinnovato entusiasmo in merito alla possibilità di tornare a vestire i panni di Mary Jane.

Parlando con Variety, infatti, ha dichiarato: “Lo farei. Perché no? Sarebbe divertente. Non direi mai di no a una cosa del genere”. Ironizzando su dove potrebbe trovare la sua Mary Jane a questo punto, l’attrice ha aggiunto: “Sarei un vecchia Mary Jane con tanti piccoli Spidey.”

In realtà, queste parole sono leggermente in contrasto con quanto l’attrice aveva dichiarato di recente in merito alla possibilità di tornare ad interpretare il personaggio. Soltanto pochi giorni fa, infatti, parlando con Total Film, Kirsten Dunst aveva detto di non amare particolarmente i cinecomics, lasciando intendere di non essere disposta a recitare nuovamente in uno di essi. Tuttavia, è bello sapere che ora l’attrice rivisiterebbe con piacere uno dei suoi ruoli più iconici.

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 16 dicembre 2021.

 
 

Kirsten Dunst avrebbe voluto partecipare a Spider-Man 4

Le voci di un quarto Spider-Man diretto da Sam Raimi si sono susseguite per un periodo alquanto lungo all’indomani dell’uscite del terzo film nel 2007. All’epoca, il progetto era in mano al regista e con lui c’era il cast originale del film, con Tobey MaguireKirsten Dunst in prima linea, pronti a tornare nei panni di Peter Parker e MJ.

Mentre la spettiamo sul red carpet del Festival di Cannes 2017, Kirsten Dunst ha parlato con Variety proprio del progetto mai realizzato dalla Sony: “Volevo così stanto stare in quel film. L’ho amato, vorrei che avessimo fatto anche il quarto.”

E in merito ai reboot sull’Uomo Ragno, l’attrice ha risposto: “Non mi interessa. A tutti piacciono i nostri Spider-Man. Andiamo! Ho ragione o no? Ascolta, ho preferito essere nei originali che in questi nuovi.”

Kirsten Dunst sarà trai protagonisti de L’Inganno, il film che Sofia Coppola presenterà in Concorso al Festival di Cannes 2017. Con lei Nicole Kidman, Elle Fanning e Colin Farrell.

Per quanto riguarda Spider-Man, lo vedremo di nuovo al cinema il prossimo luglio, con Spider-Man Homecoming, in cui il protagonista sarà Tom Holland.

 
 

Kirsten Dunst attacca Hollywood: ”La creatività è in televisione”

Kirsten Dunst ha preso parte a diversi film con grandi budget, come la trilogia di Spider-man di Sam Raimi, nella quale interpretava la dolce Mary Jane Watson, ma il suo prossimo ruolo sarà sul piccolo schermo, con la serie tv della FX Fargo.

In una recente intervista l’attrice ha ammesso di esser diventata un po’ disillusa nei confronti del cinema: ”La gente non va al cinema se non per grandi eventi ormai”, ha dichiarato. ”L’industria del cinema è un luogo strano, di sicuro, e la creatività delle persone sta fiorendo in televisione”.

La sua idea è che: ”Sono troppi i film che vengono fatti, penso. Così tanti che vengono dimenticati. Troppi cuochi in cucina, lo studio taglia e monta, i produttori montano, i registi anche. Tutti ci mettono le mani, e alla fine, di chi è il film?”. Questo secondo l’attrice, porta a dei film ”omogeneizzati”, con la creatività messa indietro per i soldi. ”La gente non ha bisogno di tutti i soldi che usa. E poi c’è un’altra cosa: quando hai troppo tempo, troppi soldi, la creatività si perde via”, ha affermato la Dunst.

Ma con la tv non significa retrocedere, dice l’attrice, anzi è una sfida maggiore: ”Fare televisione è molto, molto più difficile che fare un film, perché hai 10 pagine al giorno. Non hai tante scene da girare. E il mio personaggio non smette mai di parlare”. Potremo vedere l’attrice nella serie Fargo dal prossimo lunedì, 12 ottobre. Ma cosa ne pensate delle sue dichiarazioni?

Fonte

 
 

Kirsten Dunst “Quello che la gente si aspetta da un attore è assolutamente ridicolo”

Kirsten Dunst

E’ Kirsten Dunst la protagonista della copertina di settembre di  Town and Country Megazine. L’attrice indossa Prada e mostra una forma divina e formosa.

La bella Kristen si è soffermata sulle aspettative sugli attori: “Quello che la gente si aspetta da un attore è assolutamente ridicolo. E’ ingiusto che un artista debba parlare molto bene in pubblico, e debba avere una pelle resistente per poter sopportare le critiche a volte davvero dolorose, ma anche per il lavoro, essere molto sensibili ed entrare in contatto con i loro sentimenti. Quindi tutto quello che puoi fare è essere te stesso, essere solo chi diavolo sei.”

Sul rapporto con il suo fidanzato, Garrett Hedlund: “Siamo Stati insieme per tre anni e mezzo, stiamo andando molto bene. Abbiamo la stessa età ed esperienze simili. Ci sentiamo come una famiglia.”

Poi gli hanno chiesto se ad Hollywood si è mai sentita scoraggiata dai ragazzacci: “Sai una cosa? mi sono sentita così quando ero giovane, sopratutto all’epoca di Spider-Man, che praticamente tutti i ragazzi erano così. Ma più invecchi meno ti senti in questo modo. Quello che ho trovato ora è che i ragazzi “dannati” ora vogliono uscire con ragazze più “fresche”.”

 
 

Kirk Douglas su Dalton Trumbo: “Quello delle liste nere fu un periodo terribile”

Kirk Douglas, famoso attore e produttore del film “Spartacus”, premiato agli Oscar nel 1960, ha rilasciato in America una lettera aperta a sostegno della nuova pellicola di Jay Roach, “L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo” con Bryan Cranston (nominato come Migliore Attore ai Golden Globe e ai SAG), Helen Mirren (nominata come Miglior Attrice non protagonista ai Golden Globe e ai SAG), Diane Lane, John Goodman ed Elle Fanning.

La pellicola tratta dal libro “Dalton Trumbo” di Bruce Cook, in libreria dal 28 gennaio edito da Rizzoli, è una storia basata sulla vita di Dalton Trumbo, famoso sceneggiatore di Hollywood che negli anni ’40 venne processato, inserito nelle liste nere e imprigionato perché “sospettato di Comunismo”.

“Come attore è facile fare l’eroe; lottiamo contro i cattivi e ci battiamo per la giustizia. Nella vita reale le scelte non sono sempre così semplici. Le liste nere di Hollywood, che sono state ricreate in maniera potente nel film “L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo”,  fanno parte di un’epoca che ricordo molto bene. Le scelte erano difficili, le conseguenze dolorose e molto reali. Nel periodo delle liste nere ho avuto amici che sono stati costretti ad esiliare, perché nessuno li faceva lavorare; attori che si sono suicidati dalla disperazione. Lee Grant, mia giovane co-protagonista nel film “Detective Story” (1951), non ha potuto lavorare per quasi dodici anni, dopo essersi rifiutata di testimoniare contro il marito di fronte al Comitato per le Attività Antiamericane.

Fui minacciato di essere additato come comunista e rovinare così la mia carriera, se avessi fatto lavorare  in “Spartacus”, il mio amico Dalton Trumbo, sceneggiatore proscritto nelle liste nere.

Ci sono momenti in cui bisogna lottare per i proprio principi. Sono davvero orgoglioso dei miei colleghi attori che usano la loro influenza pubblica per lottare contro le ingiustizie. A 98 anni ho imparato una lezione dalla storia: spesso si ripete. Spero che “L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo”, importante pellicola, ricordi a tutti noi che le liste nere sono state un periodo terribile per la nostra nazione, ma che possiamo trarne insegnamento in modo che fatti del genere non si ripetano mai più”.

La produzione ha deciso di coinvolgere Douglas nel film, per il ruolo fondamentale che ha giocato in questo burrascoso periodo della storia americana; il famoso attore ha così avuto modo di essere tra i primi a vedere il film, prima ancora che debuttasse al Festival di Toronto. Douglas ha espresso parole di elogio per la pellicola, dichiarando che il film cattura l’essenza di quel momento storico e il sentimento di paura che aveva invaso Hollywood in quei tempi. Si è solo scherzosamente lamentato di non essere stato chiamato a interpretare se stesso.

“L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo” uscirà nelle sale italiane l’11 febbraio grazie alla Eagle Pictures.

 

 
 

Kinsgman The Golden Circle: Taron Egerton e Channing Tatum nelle nuove foto

Kingsman The Golden Circle Kingsman: Il Cerchio d'Oro

Su Empire Online, sono arrivati due nuovi ritratti di Taron Egerton e Channing Tatum in Kinsgman The Golden Circle, oltre a una descrizione dei personaggi che ci presenta gli Statesmen. Ecco le foto: [nggallery id=2744]

“Ci sono grandi personaggi. Sono multi milionari con jet enormi, e la loro base è una distilleria gigante nel Kentucky. Abbiamo tutta questa simpatia americana e l’abbiamo combinata con il mondo degli inglesi.”

La sinossi di Kingsman the Golden Circle

Kingsman The Secret Service ci ha introdotti al mondo dei Kingsmen, un’agenzia indipendente internazionale che opera ad altissimi livellidi discrezione, il cui obbiettivo ultimo e tenere il mondo al sicuro. In KIngsman the Golden Circle, i nostri eroi affrontano una nuova sfida. Quando le loro basi vengono distrutte e il mondo è preso in ostaggio, il loro viaggio li porta a scoprire una alleata, un’agenzia americana chiamata Statesman. Nella nuova avventura che mette alla prova le loro forze, queste due associazioni devono fronteggiare un nemico senza scrupoli per salvare il mondo, una cosa che per Eggsy sta diventando quasi un’abitudine…

Nel cast di Kingsman the Golden Circle torneranno quindi Taron Egerton, Colin Firth, Mark Strong, Sophie Cookson e Edward Holcroft mentre si sono aggiunti a oggi Julianne Moore, Halle Berry, Pedro Pascal, Sir Elton John, Vinnie Jones e Channing Tatum.

Il film arriverà in sala il 29 settembre 2017.

 
 

Kino Kabaret Roma: al via la seconda edizione del movimento cinema partecipativo

Kino-Kabaret-RomaVerrà inaugurata sabato 29 novembre al Teatro Quirinetta di Roma (Via Marco Minghetti, 5), alle ore 19.00, la Seconda Edizione di Kino Kabaret Roma (29 novembre – 4 dicembre), il movimento di cinema partecipativo portato in Italia dall’attrice e produttrice Chanel Agura. Il Teatro Quirinetta ospiterà anche la serata conclusiva, con la proiezione finale dei corti prodotti dai gruppi di lavoro che dal 30 novembre al 4 dicembre si incontreranno presso la S.Cu.P. Palestra Popolare Roma, Via Nola, 5. Prevista una serata di anteprime martedì 2 dicembre presso il Centro Culturale Elsa Morante (Piazzale Elsa Morante).

Il movimento Kino Kabaret, nato nel 1999 in Canada ad opera dei registi Christian Laurence e Jericho Jeudy, torna per la seconda volta nel nostro Paese grazie all’iniziativa di Chanel Agura. Il Kino Kabaret vuole offrire a film-makers emergenti e professionisti la possibilità di girare e proiettare i loro cortometraggi anche con un budget basso o nullo. Da qui il motto di questa rete internazionale di cineasti indipendenti: “Fate bene con niente, fate meglio con poco, fatelo ora!” (“Faire bien avec rien, faire mieux avec peu mais le faire maintenant!”).

Come funziona il Kino Kabaret? Nell’ambito dei lavori del Kino si creano spontaneamente delle squadre, composte da artisti che si sono precedentemente iscritti, provenienti da tutto il mondo, che lavorano alla realizzazione di un film. Si sperimenta, così, la collaborazione e la convivenza con artisti provenienti da realtà differenti in uno scambio di ruoli reciproco. Il Kino Kabaret è sopratutto un’avventura umana di condivisione artistica, senza competizione, nell’intento di creare arte con l’immagine cinematografica. I partecipanti vivono, così, un’esperienza davvero fuori dal comune.

La presentazione ufficiale del Kino Kabaret Roma II Edizione si terrà sabato 29 novembre dalle ore 19.00 presso il Teatro Quirinetta di Roma con il Patrocinio del Primo Municipio nella figura dell’Assessore Andrea Valeri. Partern dell’evento: Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, Fabrique du cinéma, Tutto Digitale e D-Vision.

 
 

Kingsman: Il Cerchio d’Oro, una pioggia di spot tv in italiano

Kingsman The Golden Circle Kingsman: Il Cerchio d'Oro

Il canale Youtube della 20th Century Fox ha diffuso una serie di spot tv in italiano di Kingsman: Il Cerchio d’Orodiretto da Matthew Vaughn, con protagonisti Taron Egerton e Colin Firth.

La sinossi di Kingsman: Il Cerchio d’Oro

Kingsman The Secret Service ci ha introdotti al mondo dei Kingsmen, un’agenzia indipendente internazionale che opera ad altissimi livellidi discrezione, il cui obbiettivo ultimo e tenere il mondo al sicuro. In Kingsman Il Cerchio d’Oro, i nostri eroi affrontano una nuova sfida. Quando le loro basi vengono distrutte e il mondo è preso in ostaggio, il loro viaggio li porta a scoprire una alleata, un’agenzia americana chiamata Statesman. Nella nuova avventura che mette alla prova le loro forze, queste due associazioni devono fronteggiare un nemico senza scrupoli per salvare il mondo, una cosa che per Eggsy sta diventando quasi un’abitudine…

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Kingsman: Il Cerchio d’Oro – l’isterico primo teaser trailer

Nel cast di Kingsman Il Cerchio d’Oro torneranno quindi Taron EgertonColin FirthMark StrongSophie Cookson Edward Holcroft mentre si sono aggiunti a oggi Julianne MooreHalle BerryPedro PascalSir Elton John, Vinnie Jones e Channing Tatum.

Il film arriverà in sala il 29 settembre 2017.

 
 

Kingsman: The Secret Service: quattro nuovi poster

Sono online quattro nuovi ironici poster di Kingsman: The Secret Service, il nuovo film di Matthew Vaughn (Kick- Ass, X-men: L’inizio) tratto dell’omonima miniserie di fumetti The Secret Service ad opera di Mark Millar e Dave Gibbons. Nei poster vediamo i vari personaggi del film scontrarsi con un villain molto particolare…

Nel cast di Kingsman: The Secret Service figurano Taron Egerton, Mark Hamill, Colin Firth, Michael Caine, Samuel L. JacksonMark Strong.

Eccoli qui sotto i poster, che sembrano prendersi gioco di alcuni stereotipi del genere spionistico:

Kingsman The Secret Service Poster 1

Kingsman The Secret Service Poster 2

Kingsman The Secret Service Poster 3

Kingsman The Secret Service Poster 4

Kingsman: The Secret Service, il film

Il cast di Kingsman: The Secret Service comprende attori del calibro di  Colin FirthTaron EgertonMichael CaineSamuel L. JacksonMark StrongSofia Boutella, Jack Davenport, Mark Hamill, Sophie Cookson, Corey Johnson Nel cast anche David Beckham, Adele, Elton John, Taylor Swift.

Kingsman: The Secret Service è l’adattamento cinematografico della serie a fumetti di Mark Millar e Dave Gibbson, che vede protagonista un agente segreto britannico che recluta e cerca di formare il nipote, ragazzo ribelle e piccolo criminale dei sobborghi di Londra. L’agente porta il nipote in una scuola di spie che forma agenti segreti alla 007. La sceneggiatura è stata scritta dallo stesso Vaughn, tra l’altro già regista di Kick- Ass e X-men: L’inizio, insieme a Jane Goldman e ne sarà anche il produttore, con la sua Marv-Films. Il film è previsto nelle sale per il Febbraio 2015.

 
 

Kingsman: The Secret Service: nuovo trailer con Colin Firth

Il 29 gennaio debutterà al cinema Kingsman: The Secret Service, ultimo film diretto da Matthew Vaughn e che vedrà protagonista Colin Firth affiancato da due icone del cinema quali Samuel L Jackson Michael Caine. Per spezzare l’attesa, tuttavia, la 20th Century Fox ha reso disponibile un nuovo trailer della pellicola che vi proponiamo qui di seguito:

Kingsman: The Secret Service, il film

Il cast di Kingsman: The Secret Service comprende attori del calibro di  Colin FirthTaron EgertonMichael CaineSamuel L. JacksonMark StrongSofia Boutella, Jack Davenport, Mark Hamill, Sophie Cookson, Corey Johnson Nel cast anche David Beckham, Adele, Elton John, Taylor Swift.

Kingsman: The Secret Service è l’adattamento cinematografico della serie a fumetti di Mark Millar e Dave Gibbson, che vede protagonista un agente segreto britannico che recluta e cerca di formare il nipote, ragazzo ribelle e piccolo criminale dei sobborghi di Londra. L’agente porta il nipote in una scuola di spie che forma agenti segreti alla 007. La sceneggiatura è stata scritta dallo stesso Vaughn, tra l’altro già regista di Kick- Ass e X-men: L’inizio, insieme a Jane Goldman e ne sarà anche il produttore, con la sua Marv-Films. Il film è previsto nelle sale per il Febbraio 2015.

Fonte: GamesRadar

 
 

Kingsman: The Secret Service, la Fox accusata di plagio

Kingsman: The Secret Service

Stando a un report di THR, uno sceneggiatore ha fatto causa alla Fox perché ritiene che l’idea di Kingsman: The Secret Service, film di Matthew Vaughn del 2014, sia stato realizzato da una sua storia e non dall’omonimo fumetto di Millar e Gibbons.

R. Spencer Balentine dichiara che il film con Taron Egerton sia basta su una sceneggiatura che lui stesso ha scritto nel 2003. Secondo Balentine, ha iscritto a un concorso del 2004 lo script che si è classificato trai primi 10 e che era dunque destinato a trasformarsi in un fumetto, come da accordi del concorso.

Secondo la denuncia, sia il protagonista che l’antagonista del film (interpretato da Samuel L. Jackson) hanno moltissime cose in comune con i suoi personaggi, dalla loro condizione umana fino alle bibite che consumano.

Nonostante le similitudini, ci sono molte differenze tra il fumetto di Kingsman: The Secret Service e la sceneggiatura di Balentine. Il tema dei Cavalieri della Tavola Rotonda è ben noto ai lettori ed evidente nel film, così come il cane di Eggsy.

Secondo la denuncia, Balentine si concentra su una persona di umili origini che raggiunge la grandezza. Adesso lo sceneggiatore richiede un risarcimento di 5 milioni alla Fox.

Il film di Vaughn ha registrato un grande successo che si è tradotto nel sequel Kingsman: Il Cerchio d’Oro, arrivato al cinema nel 2017.

Kingsman: The Secret Service – la recensione

Kingsman The Secret Service ci ha introdotti al mondo dei Kingsmen, un’agenzia indipendente internazionale che opera ad altissimi livellidi discrezione, il cui obbiettivo ultimo e tenere il mondo al sicuro. In Kingsman Il Cerchio d’Oro, i nostri eroi affrontano una nuova sfida. Quando le loro basi vengono distrutte e il mondo è preso in ostaggio, il loro viaggio li porta a scoprire una alleata, un’agenzia americana chiamata Statesman. Nella nuova avventura che mette alla prova le loro forze, queste due associazioni devono fronteggiare un nemico senza scrupoli per salvare il mondo, una cosa che per Eggsy sta diventando quasi un’abitudine…

Kingsman: il Cerchio d’Oro, Taron Egerton sulla controversa scena di sesso

Nel cast di Kingsman Il Cerchio d’Oro tornano Taron EgertonColin FirthMark StrongSophie Cookson Edward Holcroft mentre si aggiungono Julianne MooreHalle BerryPedro PascalSir Elton John, Vinnie Jones e Channing Tatum.

 
 

Kingsman: The Secret Service, la colonna sonora di Henry Jackman

Kingsman: The Secret Service
Foto di Photo: Jaap Buitendijk - © 2014 - Twentieth Century Fox Film Corporation

E’ finalmente uscita al cinema Kingsman The Secret Service, il nuovo film di Matthew Vaughn, basato su un fumetto di Mark Millar. A comporre la colonna sonora c’è invece Henry Jackman che torna a collaborare con il regista di Kick Ass dopo X-Men L’Inizio. 

LEGGI ANCHE: Kingsman The Secret Service recensione del film di Matthew Vaughn

https://www.youtube.com/watch?v=ApzQWKue5Jg

1. Manners Maketh Man
2. The Medallion
3. Valentine
4. To Become A Kingsman
5. Pick A Puppy
6. Drinks With Valentine
7. Skydiving
8. Shame We Had To Grow Up
9. Kentucky Christians
10. Curious Scars And Implants
11. Toast To A Kingsman
12. An 1815 Napoleonic Brandy
13. Eat, Drink, And Paaaaarty
14. Calculated Infiltration
15. Out Of Options
16. Hand On The Machine
17. Finale
18. Original Valentine Ideas (Demo Suite)

 
 

Kingsman: The Great Game, Liam Neeson entra nel cast

L’ultimo acquisto del cast di Kingsman: The Great Game è Liam Neeson, che raggiungerà sul set i già confermati Harris Dickinson, Ralph Fiennes, Aaron Taylor-Johnson, Stanley Tucci, Charles Dance e Daniel Bruhl. A riportare la notizia è Deadline insieme alle dichiarazioni del regista Matthew Vaughn (esclusiva di Digital Spy).

Concluderemo la storia del rapporto fra Eggsy e Harry. L’ultimo capitolo della loro saga doveva essere raccontato, e siamo pronti a farlo, sperando di iniziare le riprese entro il 2019 o almeno all’inizio del prossimo anno“.

È stato spiegato nei mesi scorsi che il terzo film del franchise sarà ambientato all’inizio del ventesimo secolo, descritto come un “dramma d’epoca” sulle vicende del mondo filtrate attraverso gli occhi dei Kingsmen.

Kingsman: l’espansione della saga, tra prequel e serie tv

Non abbiamo ulteriori dettagli sulla produzione, ma sembra che l’assenza di Taron Edgerton comprometterà il ritorno di Colin Firth nel ruolo di Harry Hart. Lo stesso Vaughn aveva recentemente spiegato che il terzo capitolo sarebbe stato “la conclusione del rapporto Harry Hart / Eggsy”, ma senza uno dei due sarà comunque possibile realizzare questa prospettiva?

Nonostante l’accoglienza tiepida avuta dal secondo capitolo, Kingsman: The Golden Circle  è stato un grande successo al botteghino, incassando oltre 410 milioni in tutto il mondo ($ 100 milioni di dollari, $ 310,6 milioni di stranieri) su un budget di produzione di $ 104 milioni. La franchigia ha incassato complessivamente oltre $ 825 milioni in tutto il mondo.

L’accordo in sospeso con la Disney, che sarà finalizzato entro la fine della prossima estate, non dovrebbe avere alcuna influenza sulla produzione di questo film dal momento che le riprese probabilmente inizieranno durante il primo trimestre del 2019.

Kingsman: dieci cose non sai sul franchise

Nel frattempo possiamo vedere Edgerton nei panni di Elton John in Rocketman, biopic presentato di recente al Festival di Cannes, fuori concorso, accolto con successo dalla stampa internazionale.

Qui trovate la nostra recensione.

Fonte: Deadline

 
 

Kingsman: The Great Game, Aaron Taylor-Johnson nel cast

Empire conferma che Aaron Taylor-Johnson si unirà al cast di Kingsman: The Great Game, terzo capitolo del franchise ambientato all’inizio del ventesimo secolo e descritto come un “dramma d’epoca” sulla storia del mondo attraverso gli occhi dei Kingsmen. Al fianco dell’attore ci saranno anche Gemma ArtertonCharles Dance, Daniel Bruhl e Ralph Fiennes, ma i rispettivi ruoli non sono stati ancora specificati.

Matthew Vaughn, che aveva già lavorato con Taylor-Johnson sul set di Kick Ass, scriverà e dirigerà il film la cui uscita è fissata al 9 novembre 2020. Le riprese dovrebbero partire nelle prossime settimane in Inghilterra.

Kingsman: l’espansione della saga, tra prequel e serie tv

Non abbiamo ulteriori dettagli sulla produzione, ma sembra che l’assenza di Taron Edgerton comprometterà il ritorno di Colin Firth nel ruolo di Harry Hart. Lo stesso Vaughn aveva recentemente spiegato che il terzo capitolo sarebbe stato “la conclusione del rapporto Harry Hart / Eggsy”, ma senza uno dei due sarà comunque possibile realizzare questa prospettiva?

Nonostante l’accoglienza tiepida avuta dal secondo capitolo, Kingsman: The Golden Circle  è stato un grande successo al botteghino, incassando oltre 410 milioni in tutto il mondo ($ 100 milioni di dollari, $ 310,6 milioni di stranieri) su un budget di produzione di $ 104 milioni. La franchigia ha incassato complessivamente oltre $ 825 milioni in tutto il mondo.

L’accordo in sospeso con la Disney, che sarà finalizzato entro la fine della prossima estate, non dovrebbe avere alcuna influenza sulla produzione di questo film dal momento che le riprese probabilmente inizieranno durante il primo trimestre del 2019.

Kingsman: dieci cose non sai sul franchise

Fonte: Empire
 
 

Kingsman: Secret Service, recensione del film con Colin Firth

Kingsman: Secret Service

Prendete il senso di gioiosa violenza di una graphic novel, aggiungete sequenze action da far invidia a John McClane e abilità da assassino da far impallidire Bryan Mills, spolverate il tutto con una buona dose di ironia e un’abbondante manciata di classe inglese, ed ecco a voi la ricetta, vincente su tutta la linea, di Kingsman: Secret Service.

Il nuovo film diretto da Matthew Vaughn si ispira all’omonima graphic novel e risente in ogni momento della sua origine da fumetto, ricordando moltissimo per ritmi e qualità della violenza il precedente adattamento del regista, Kick Ass. In questo caso Vaughn si sposta dalle strade degli Stati Uniti e va a ficcare il naso a Londra, muovendosi con agilità tra i quartieri poveri della città e la celebre sartoria Kingsman, dove per secoli i più potenti e ricchi lord del Regno Unito hanno acquistato i loro abiti su misura.

Kingsman: Secret Service

Protagonista della storia è Colin Firth, in un’inedita ed efficacissima versione super spia. Il suo compito è quello di reclutare un nuovo giovane membro del Secret Service, e le sue speranze sono riposte in Eggsy, scapestrato ragazzaccio con un grande potenziale.

Il regista conferma la sua grandissima abilità nello gestire ritmi, ironia e scene d’azione, anche complesse, con grande intelligenza; conduce per tutta la prima parte del film un racconto coinvolgente, con momenti eccellenti da un punto di vista dell’azione e della capacità di muovere la macchina da presa nel mezzo di mischie tra delinquenti, spie e letali guerrieri assoldati dai ‘cattivi’, per poi esplodere in un’ultima parte di racconto governata dalla più felice anarchia, facendo letteralmente esplodere la testa dello spettatore abbagliato e frastornato dall’assurdità e dalla bellezza delle scene che si susseguono sullo schermo.

Kingsman: Secret ServiceArtefice principale della buona riuscita del film è soprattutto il cast, guidato da Colin Firth alla sua prima volta con un ruolo action: la prestanza fisica del premio Oscar, unita ai costumi di grande classe, permettono all’attore di essere contemporaneamente un magnifico gentleman e un letale assassino, tutto senza mai scomporre il suo completo fatto rigorosamente a mano. Con Firth citiamo anche i giganteschi Mark Strong e Michael Caine e l’atipico villain Samuel L. Jackson. Il film introduce sul grande schermo Taron Egerton, un giovane di bell’aspetto e buone speranze che non sfigura a confronto con un cast così navigato e di alto livello.

Crogiolandosi tra tantissime citazioni che spaziano da James Bond a Stanley Kubrick, Kingsman: Secret Service intrattiene con grande intelligenza e testimonia il talento di Matthew Vaughn nel condurre un racconto che possa essere divertente ed emozionante, senza scadere nella demenzialità da cinefumetto cui siamo fin troppo abituati. A fine visione ne vorrete ancora.