Come riportato da Deadline,
Catherine Hardwicke (Thirteen, Lords of Dogtown,
Twilight) dirigerà l’adattamento cinematografico di
Heathen, fumetto fantasy edito da Vault Comics che
segue le avventure di Aydis, una coraggiosa guerriera vichinga
ripudiata dal suo villaggio per aver baciato un’altra donna e
dichiarato guerra contro Odino.
L’acclamata serie intreccia infatti
rivendicazione femminista e temi più bizzarri nello scenario
immerso nella mitologia norrena, ed è stata ideata, scritta e
disegnata da Natasha Alterici debuttando nel 2017 grazie all’aiuto
di una campagna Kickstarter.
“Natasha ha creato un classico
istantaneo in grado di legarsi in modo intelligente all’attuale
panorama socio-politico pur essendo una storia d’avventura di
prim’ordine e senza tempo“, ha dichiarato Adrian Askarieh
della Prime Universe Film. “Portare questi personaggi al cinema
non è solo il frutto della nostra grande passione per Heathen, ma
anche un vero onore.“
La Hardwick partirà dalla
sceneggiatura di Kerry Willamson, scritta insieme a Tyler Perry e
nel frattempo continuerà a lavorare allo show di Quibi
Don’t Look Deeper, con Don Cheadle, Emily Mortimer e
Helena Howard nel cast.
Ecco, distribuite direttamente
dalla Warner Bros, otto foto inedite di Heath Ledger nei panni del
Joker. Non è la prima volta che alcune foto inedite dell’attore
scomparso ormai quattro
Il padre di Heath
Ledger, il grande attore scomparso a soli 28 anni, torna a
parlare della scomparsa del figlio avvenuta nel 2008 per un mix
letale di farmaci svelando, in particolare, l’ultima conversazione
che la famiglia ha avuto con lui.
“L’abbiamo sentito la notte
prima della sua morte e sua sorella Katie l’aveva avvisato di
non mischiare farmaci di cui non conosceva gli effetti collaterali.
“Katie, starò bene” le aveva risposto lui”. Purtroppo a
Heath Ledger, premio Oscar per la sua incredibile
performance del Joker nel film di Nolan, è stato invece fatale
l’abuso di sostanze come oxycodone, hydrocodone, diazepam,
temazepam, alprazolam e doxylamine, tutte regolarmente
prescritte.
“Quello che ci ha devastato è
stato proprio il fatto che sua sorella l’avesse messo in guardia la
sera prima. Ma molti dei problemi di Heath dipendevano da lui.
Sentiva molta pressione da tutti, cercava di lavorare, viaggiare e
fare un sacco di cose in un periodo di tempo troppo
breve”.
A otto anni dalla scomparsa
di Heath, la famiglia Ledger è impegnata a sensibilizzare gli
australiani e tutta l’opinione pubblica sul pericolo rappresentato
dall’abuso di farmaci. “Perdere un figlio è qualcosa che non ti
lascia mai. Puoi convivere con il dolore, ma non farlo
scomparire”.
Il ricordi di Heath
Ledger è vivo in tutti noi cinefili che abbiamo amato e
apprezzato le sue performance da attore. E oggi sulle pagine
del The Hollywood Reporter il padre
dell’attore torna a parlare del film e del suo Oscar vinto
postumo.
Di quella sera nel
particolare Kim
Ledger ricorda: Non avevamo ancora
metabolizzato del tutto il fatto di averlo perso, ma allo stesso
tempo sapevamo che quel premio era il riconoscimento per ciò che
lui considerava il suo miglior lavoro da attore”.
Poi Kim rivela la
mostra permanente che sarà dedicata al figlio e allestita
nel Western Australian Museum di
Perth (città natale di Ledger) che oltre alla
Statuetta comprenderà anche cimeli come il costume di
Ledger nel film di Christopher Nolan, lettere, diari e anche
sceneggiature firmate dall’attore. La statuetta infine andrà alla
figlia Matilda come giusto che sia:
Michelle vuole che l’Oscar
rimanga al sicuro nel museo ora. Ma ogni cosa è lì per Matilda:
quando potrà e si sentirà di prenderlo, lo farà.
Avrebbe compiuto 37 anni
oggi Heath Ledger, il cmpianto e indimenticato
protagonista de I Segreti di Brokeback
Mountain di Ang Lee.
In occasione del suo compleanno,
Italia Uno trasmette questa sera Il Cavaliere
Oscuro, film di Christopher Nolan in
cui l’attore interpretò il ruolo da Oscar del Joker. Primo
interprete a ricevere un riconoscimento così prestigioso per un
ruolo in un cinecomics, Ledger fu premiato dopo la morte,
avvenuta il 22 gennaio 2008.
Il suo ruolo del Joker, che si
contrappone al Batman di Christian Bale, è entrato negli annali e
nei libri di storia del cinema come esempio di interpretazione
magistrale.
Il cavaliere
oscuro (The Dark Knight) è
un film del 2008 diretto da Christopher Nolan e
basato su Batman, personaggio dei fumetti creato da Bob
Kane e Bill Finger. La pellicola è il
seguito di Batman Begins (2005),
anch’esso diretto da Nolan, ed è stata preceduta dal film
direct-to-video Il cavaliere di Gotham, raccolta di cortometraggi
animati realizzati in stile anime, che coprono l’arco temporale tra
i due lavori cinematografici.
In questo film Bruce Wayne, ovvero
Batman (Christian Bale), affiancato dal
procuratore distrettuale Harvey Dent (Aaron
Eckhart) e dal commissario Jim Gordon (Gary
Oldman), si trova ad affrontare un folle criminale che si
fa chiamare Joker (Heath Ledger). Nel cast
figurano anche Maggie Gyllenhaal, Michael Caine e
Morgan Freeman.
Il cavaliere
oscuro è il primo di due film postumi in cui compare
l’attore. L’altro, del 2009, è Il Dottor
Parnassus di Terry Gilliam, film che
Heath Ledger lasciò incompiuto e che fu terminato da Johnny
Depp, Colin Farrell e Jude Law, amici di
Heath nella vita, che decisero di devolvere il loro compenso a un
fondo fiduciario intestato a Matilda, la bimba che Ledger ebbe con
Michelle Williams durante il loro breve
matrimonio.
Heath
Ledger, l’attore
premio Oscar per Il cavaliere oscuro è
scomparso tragicamente martedì 22 gennaio 2008, in seguito ad una
intossicazione acuta da farmaci. Tutto l’ambiente del
cinema
ricorda continuamente questo tragico anniversario e
Christopher Nolan che ha lavorato con l’attore nel
suo ultimo film completo ha rilasciato alcune commoventi
dichiarazioni. Nonostante la sua giovinezza, Ledger era noto ad
hollywood già da un ventennio e tra mille provini, parti e grandi
film ripercorriamo ora la sua carriera attraverso 10 curiosità
sulla sua storia.
Ecco 10 cose che non sai di
Heath Ledger.
Heath Ledger: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. Ledger debutta sul grande schermo con i film
Balckrock e Un computer a 4 zampe, entrambi del
1997. Ottiene però grande notorietà grazie ai film 10 cose che
odio di te (1999), Il patriota (2000), Il destino
di un cavaliere (2001) e Le quattro piume (2002).
Successivamente recita anche in La setta dei dannati
(2003), I fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005) e
I segreti di Brokeback Mountain (2006), di Ang Lee, che lo
consacra come uno degli attori migliori della sua generazione.
Successivamente è
in Casanova (2005), Paradiso +
Inferno (2006) e Io non sono
qui (2007). Escono poi postumi i suoi ultimi
film: Il cavaliere oscuro (2008)
di Christopher
Nolan e Parnassus – L’uomo che voleva
ingannare il diavolo (2009).
Heath Ledger: la sua morte
2. È deceduto a 28
anni. Heath Ledger è morto martedì 22 gennaio 2008. Il suo
corpo senza vita e completamente nudo fu trovato dalla domestica e
da una fisioterapista con la quale l’attore aveva un appuntamento
nell’appartamento, a SoHo, New York, nel primo pomeriggio. Pare
infatti che alle 13 (ora locale) fosse ancora vivo e il decesso
sarebbe avvenuto tra quest’ora e le 14.45. Subito il marciapiede
davanti all’edificio viene riempito di fiori, biglietti e omaggi
all’attore. Il 6 febbraio 2008 sono stati resi pubblici i risultati
dell’autopsia, e la polizia ha rilasciato la seguente
dichiarazione: “Mr. Heath Ledger è morto per una intossicazione
acuta provocata dagli effetti combinati di ossicodone, idrocodone,
diazepam, temazepam, alprazolam e doxilamina.” Dunque
confermate le voci secondo cui la morte è avvenuta per
avvelenamento causato dagli effetti combinati di
sonniferi, ansiolitici e analgesici, che l’attore
stava prendendo dietro normale prescrizione medica.
4. Ha perso
molte occasioni per noti film. Come molti attori della sua
generazione Heath Ledger ha fatto migliaia di
provini ed è stat preso in considerazione per molti ruolo poi
però mancati. Tra questi ci sono film noti come
Alexander di Oliver Stone, ruolo
andato poi a Colin Farrell. Era stato
considerato per il ruolo di Kar in Il
monaco(2003) ma alla fine ha
pero deciso di rifiutare l’offerta. Fu scritturato anche per la
televisione per la parte da protagonista di Max nello
show televisivoRoswell (1999). Tuttavia,
lo spettacolo è stato originariamente sviluppato per Fox e dal
momento che aveva già recitato in Roar(1997),
serie che non ha avuto successo, lo studio non voleva
assumerlo. Doveva recitare nel film drammatico di Baz
Luhrmann, Australia (2008), ma si è tirato indietro per
interpretare il Joker ne Il cavaliere oscuro (2008). Gli è stato
offerto il ruolo Peter Parker in Spider-Man(2002)
che ha rifiutato. Era in trattative per interpretare il ruolo
di “Llewelyn Moss” in Non è un paese per
vecchi (2007), ma ha deciso di prendersi un po’ di
tempo libero.
Heath Ledger ha vinto l’Oscar interpretando Joker
5. È il suo ruolo più
celebre. La performance che gli è valso il Premio Oscar
postumo è quella del JOKER nell’acclamatissimo film di
Christopher NolanThe Dark
Knight, conosciuto in Italia come Il Cavaliere Oscuro. Il film, uscito a Luglio
del 2008 fu un successo di pubblico e critica e da molti è ancora
considerato il miglior cinecomics di sempre. Fa parte della trilogia su
Batman prodotta dalla Warner Bros
che racchiude anche il primo film Batman
Begins e
The Dark Knight Rises. Per il suo ruolo ha dichiarato
di essersi ispirato ad Alex di Arancia Meccanica di Stanley
Kubrick. Prima di morire dichiarò che trai ruoli da lui
interpretati il suo preferito è proprio il Joker. Ha
incontrato Christopher
Nolan per scambiare idee su come avrebbe interpretato
il Joker prima ancora che ci fosse una sceneggiatura completa
perIl cavaliere
oscuro. Era la prima e unica scelta
di Christopher Nolan per il
Joker. Ha diretto entrambi i video amatoriali
realizzati dal Joker nel film.
6. Ha stabilito una serie di
primati. Ledger non è solo il primo e l’unico attore ad
essere nominato per un Academy Award per aver interpretato
Joker, ma il primo e unico attore ad assicurarsi
una nomination per un film di Batman e per un
cinecomics. Sua figlia Matilda
Ledger riceverà l’Oscar
perIl cavaliere
oscuro quando compirà diciotto anni. Fino a quel
momento la statuetta sarà sotto la custodia di suo
padreKim Ledger ,
madre Sally Bell e
sorella Kate Ledger, secondo le regole
dell’Accademia. Ha vinto quasi tutti i premi in cui è stato
nominato per la sua interpretazione di JOKER
neIl cavaliere
oscuro (2008), inclusa la storica cinquina (un Golden
Globe, BAFTA, SAG, Critics ‘Choice Award e Oscar).
Heath Ledger e Michelle Williams
7. Ha avuto una relazione
con la nota attrice. È diventato padre per la prima volta,
a 26 anni, quando la sua fidanzataMichelle
Williams ha dato alla luce la loro
figlia, Matilda Ledger, il 28 ottobre 2005,
il cui padrino di battesimo è stato Jake Gyllenhaal, amico di
Ledger e suo partner in Brokeback Mountain, mentre
la madrina è stata l’attrice Busy Philipps.. I due
attori si erano conosciuti sul set de I segreti di
Brokeback Mountain nel giugno del 2004. Nel film
l’attrice interpretava la moglie del personaggio di Ledger. Nel
settembre 2007, tuttavia, venne confermato che i due avevano chiuso
la loro relazione.
Heath Ledger e Peter Sellers
8. Era parente del noto
attore. Come forse pochi sapranno, Heath Ledger era un
lontano parentedell’attore e
comico Peter
Sellers, attraverso i loro comuni antenati ebrei
sefarditi, Daniel de David de Mendoza e Esther Lopez. Sellers è
stato uno dei più celebri attori degli anni Sessanta, interprete di
film come Il dottore stranamore, Ciao Pussycat, James Bond 007
– Casino Royale, Oltre il giardino e molti altri.
Heath Legder: i suoi hobby e la regia
9. Era pronto a digire un
suo film. Tra i suoi hobby ricordiamo il surf, lo
skateboard, gli scacchi, la fotografia, la regia. Proprio per
l’amore per il surf alla fine della cerimonia il corpo dell’attore
è stato cremato. Successivamente, al tramonto, i partecipanti si
sono recati sulla spiaggia dove Ledger adorava praticare surf, e
hanno fatto un bagno collettivo vestiti. Ledger stava inoltre
progettando di dirigere il suo primo lungometraggio basato sul
romanzo di Walter Tevis del 1983 “The Queen’s Gambit“.
Heat Ledger in Parnassus
10. Altri attori hanno
portato a termine il film per lui. Come tributo,
Johnny Depp , Colin
Farrell e Jude Law
hanno aiutato Terry
Gilliam
a completareParnassus – L’uomo
che voleva ingannare il diavolo (2009) prendendo il
ruolo incompleto di Ledger. Il personaggio,
dunque, subisce delle trasformazioni estetiche nel corso del film,
così da giustificare il continuo cambio di volto. In questo modo il
pubblico è stato in grado di assistere alla sua ultima esibizione.
I tre attori hanno donato poi donato i loro stipendi alla figlia di
Ledger.
Se il Joker di Heath
Ledger è diventato leggenda è perchè l’attore ci aveva
messo tutto se stesso. Un’immersione completa in un personaggio
(come forse sta tentando di rifare Jared Leto per
Suicide Squad) che fruttò a
Ledger un Oscar postumo (è scomparso a 28 anni) e
a Christopher Nolan un’epica interpretazione per
il Cavaliere Oscuro.
Adesso una clip del documentario
Heath Ledger: Too Young To Die ci
svela il diario che l’attore teneva durante le riprese del film.
Nel video il padre sfoglia le pagine ricche di testi e di
immagini (tra cui spicca quella di Alex Delarge di
Arancia Meccanica) e racconta come suo
figlio si fosse rinchiuso un mese in un hotel per cercare di dare
vita al personaggio del Joker, concludendo con un divertente
aneddoto sulla famosa scena dell’esplosione dell’ospedale nella
quale il Joker è vestito da infermiera.
Il documentario traccia
l’evoluzione di Heath Ledger, dal giovane attore
australiano che da subito dimostrò un grande talento per la
recitazione, allo sfaccettata personalità che divenne:
Ledger, infatti, era anche un talentuoso
fotografo, creatore di collage e produttore di video musicali. Le
clip dai film a cui partecipò, le interviste dei suoi amici dei
tempi della scuola, dei suoi colleghi dell’industria
cinematografica (come Terry Gilliam) e
specialmente quella di suo padre dipingono un ritratto intimo dello
sfortunato attore.
I segreti di Brokeback
Mountain è uno dei titoli più amati dalla comunità
LGBTQ+, nonché una delle interpretazioni più acclamate (insieme a
quella del Joker ne
Il cavaliere oscuro) del compianto Heath Ledger.
In una recente intervista, Jake Gyllenhaal, co-star di Ledger nel film
diretto da Ang Lee, ha rivelato che l’amico e collega si
rifiutò di salire sul palco in qualità di presentatore durante la
cerimonia degli Oscar 2006 per via di una battuta che – all’epoca –
sarebbe stata inclusa nel segmento introduttivo alla serata.
Parlando con
Another Man, Gyllenhaal ha affermato che Heath si rifiutò di
presentare un premio in occasione degli Oscar 2006, dove
Brokeback Mountain aveva ricevuto ben otto nomination
(portando a casa tre statuette: miglior regia, miglior
sceneggiatura non originale e miglior colonna sonora).
Gyllenhaal ha
spiegato che le battute sul film previste durante la cerimonia
erano ritenute troppo offensive da parte di Ledger, che per questo
scelse di non intervenire in qualità di presentatore:“Ricordo che quell’anno, nel numero di apertura, c’era in
programma una sorta di battuta sul film”, ha detto Gyllenhaal.
“E Heath si rifiutò di salire sul palco. Per me era tutto un
tantino diverso… vedevo sempre il lato divertente della cosa. Ma
per Heath non era così. Diceva sempre: ‘Non si tratta di uno
scherzo per me. Non voglio fare battute al riguardo’.”
La cerimonia degli Oscar 2006 venne
condotta da Jon Stewart e, prima del tradizionale
discorso d’apertura e dell’ingresso del padrone di casa sul palco,
venne mostrato un video parodia in cui – tra i numerosi film “presi
di mira” nel filmato – c’era anche Brokeback Mountain, con
uno sketch che vide protagonisti Billy Crystal e
Chris Rock. Potete vedere il filmato di
seguito:
Quando nel 2001 venne annunciato
Mad Max Fury Road, Mel
Gibson era saldamente al timone del progetto, volendo
reinterpretare il eprsonaggio che gli aveva dato fama negli anni
Settanta. Dopo l’11 settembre e la cattiva pubblicità, Gibson venne
messo da parte così come il progetto.
Quando il regista George
Miller decise di prendere di nuovo in mano la storia di
Max, era tempo di recasting e, al posto di Mel
Gibson, aveva in mente un attore specifico. Ecco cosa ha
dichiarato a The Daily Beast.
“Ogni volta che Heath Ledger
veniva a Sidney, mi chiamava e parlavamo di Max. Aveva questa
stessa cosa che hanno Mel Gibson e Tom Hardy, la mascolinità, il
carisma, l’energia senza fine, cose di cui hai bisogno per
interpretare questo personaggio. Il mondo ha perso qualcosa di
davvero grande quando è andato via. Tom è stato il successivo a
varcare quella soglia e aveva quell’aria giusta”.
Hardy è entrato a far parte del cast
di un film che lui credeva in partenza essere “un vero
casino“. Ma dopo aver visto il film ha pubblicamente chiesto
scusa a Miller, al Festival di Cannes, dove Mad Max
Fury Road è stato presentato. Su RottenTomatoes, il film è al 98%
“fresco”.
E’ stata diffusa una clip inedita
del documentario I Am Heath Ledger, nel
quale possiamo ammirare l’attore come Joker
durante la lavorazione di The Dark Knight di
Christopher Nolan.
La clip del documentario racconta
di quando l’agente di Ledger ha ricevuto la chiamata che
confermava che l’attore avrebbe interpretato Joker nel prossimo
film di Christopher Nolan. Il coach di Ledger
e gli amici parlano della sua trasformazione nel Joker.
Grazie alle parole della sorella
Kate, veniamo a conoscenza di un aneddoto finora rimasto nascosto
su Heath Ledger e la sua volontà di interpretare
Joker un’altra volta dopo il successo de Il
cavaliere oscuro. Un ruolo iconico per la storia del genere
cinecomic e forse per la storia del cinema.
“Era molto orgoglioso del lavoro
svolto nel film e so che aveva in programma di tornare in un altro
film su Batman. Aveva amato collaborare con Christopher Nolan,
Christian Bale e Gary Oldman, ed era stata una delle migliori
esperienze della sua vita“.
Kate Ledger ha poi spiegato che la
teoria dietro la morte del fratello è sempre stata lontana dalla
verità: “Non era assolutamente depresso né continuava a vivere
nel personaggio come molti supponevano. Heath era una persona
allegra e aveva grandi piani per il suo futuro. Il giorno prima che
morisse ci siamo sentiti al televono e scherzava e
rideva“.
Qualche giorno fa è ricorso
l’anniversario della morte di Heath Ledger, scomparso
tragicamente martedì 22 gennaio 2008 in seguito ad una
intossicazione acuta da farmaci.
Heat – La Sfida è
il film cult del 1995 diretto da Michael Mann e
con protagonista nel cast Al Pacino (Vincent
Hanna), Robert De Niro (Neil McCauley),
Val Kilmer (Chris Shiherlis), Jon
Voight (Nate), Diane Venora (Justine
Hanna) e Natalie Portman (Lauren).
La trama di Heat – La
Sfida
Neil McCauley (Robert De
Niro) e la sua banda mettono a segno una sanguinosa rapina
a un portavalori. Il Tenente Vincent Hanna (Al
Pacino) si mette sulle tracce dei criminali, intenzionato
ad andare fino in fondo. Tra pallottole, indagini e affanni
individuali, la caccia diventerà una faccenda a due tra McCauley e
Hanna.
Analisi: Prendi
gli Oceans di
Soderbergh, ma togli tutte le spiritosaggini e le
fiches. Aggiungi I Soliti Sospetti, con tutto il
suo fascino corale, ma senza il puzzle e tutta quella fatica
cervellotica. Dopo un’ora e venti, a metà film, mettila sul
personale: Robert De Niro contro Al
Pacino. Ecco Heat – La Sfida, thriller
del maestro Michael Mann, ispirato al noir
francese Tutte le ore feriscono… l’ultima
uccide (1966) di Jean Pierre
Melville.
Non una sbavatura, non un
personaggio che somigli a una figurina di carta, né una parola
fuori posto. Quasi tre ore che filano dritte e maestose, con
scariche di adrenalina che hanno fatto scuola – la rapina finita in
macelleria urbana ha ispirato Christopher Nolan ne Il Cavaliere Oscuro – e che costellano quella
che è (anche) una grande dissertazione audiovisiva sull’Amore nelle
vite degli stakanovisti del crimine e della giustizia: un
sentimento tutto sommato impossibile per uomini che vivono soltanto
nella propria e per la propria vocazione, non importa da quale lato
della barricata. Non per quanto riguarda i sentimenti.
Heat – La Sfida fim
Per il resto, naturalmente, non c’è
storia: un Al Pacino/Vincent
Hanna magnificamente gualcito e sopra le righe è l’eroe positivo,
il migliore che uno spettatore attento possa desiderare. Un duro,
sì, ma non con quel solito vizio di prendere strade brevi e ruvide
in barba a qualche carrierista. Un duro con mente da accademico, un
fuoriclasse. Il suo glaciale avversario Bob De
Niro/Neil McCauley, rapinatore dalla vita disadorna che si
fa strappare un pezzetto di cuore metallico da una bella grafica, è
tagliente e quadrato tanto quanto il piedipiatti che gli dà la
caccia è scapigliato e travolgente.
Ma se i due
compari sono un sicuro portento, è grande merito del film occuparsi
anche di altro e non accontentarsi di divertire il pubblico –
chissà fino a che punto – con un lungo O.K. Corral tra assolute
rockstar della settima arte.
Le donne dei duellanti sono ben più
che comparse, ed è incisiva la figura di Lauren, figliastra
disturbata del tenente Hanna interpretata da una Natalie
Portman poco più che bambina, ma già bravissima; lascia il
segno il personaggio del fragile rapinatore Chris (Val
Kilmer), la sua storia nella storia, ed è indimenticabile
il vecchio, affidabile e squallido Nate (John
Voight). Ulteriore nota di merito per la colonna sonora,
capace di accompagnare scorribande e proiettili con sonorità ai
limiti del videogame o di scavare le giuste profondità, quando il
film si prende una meritata pausa, e riflette. Imperdibile.
Il regista Michael
Mann conferma che ha in programma di trasformare
il suo romanzo di Heat 2 in un film. Pubblicato
nel 1995, Heat – La Sfida racconta il pericoloso gioco
del gatto e del topo tra l’uomo di legge Vincent Hanna (Al Pacino) e il
criminale in carriera Neil McCauley (Robert De
Niro). L’epopea del crimine è stata un successo di
pubblico e critica e da allora ha mantenuto un posto di rilievo
nella cultura popolare, soprattutto grazie alle memorabili
interpretazioni dei due protagonisti del film. Le avvincenti
sequenze di rapine di Heat hanno anche ispirato
film come Nella tana dei lupi e persino
Il cavaliere
oscuro.
Dopo l’annuncio ufficiale
dell’inizio di quest’anno, Mann pubblicherà un romanzo sequel di
Heat, intitolato semplicemente Heat
2. Il libro funge sia da sequel che da prequel della
storia originale del 1995, che racconta le gesta di Hanna e Chris
Shiherlis, interpretato nel film da Val Kilmer.
Alla fine di Heat, Chris, l’unico sopravvissuto della banda
di rapinatori di banche di McCauley, viene ferito e ricercato dalla
polizia, lasciando la porta aperta per ulteriori avventure. Il
romanzo di Heat 2, scritto insieme a Meg
Gardiner, dovrebbe uscire il 18 agosto.
Ora, in una nuova intervista con
Empire prima
dell’uscita del romanzo, Michael
Mann rivela che ha intenzione di trasformare
Heat 2 in un film: “È totalmente progettato
per essere un film. È un film modesto? No. È una serie molto
costosa? No. Sarà un grande film … È sostenuto nella cultura. È
noto. Potrei illudermi di pensare che il mondo intero lo conosce,
ma quando dai un’occhiata alla sua importanza nel mercato home
video per oltre 20 anni, questo progetto ha davvero basi forti. Le
persone lo guardano ancora, le persone ne parlano ancora. È un
marchio. È una specie di un universo di Heat, in un certo senso. E
questo certamente giustifica un film molto grande e
ambizioso.”
Durante l’evento Contenders London
di Deadline, il regista di Ferrari (presentato in
concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e in uscita nelle sale
italiane dal 14 dicembre) Michael
Mann ha confermato ufficialmente che Heat
2 sarà il suo prossimo film. Alla domanda se
l’adattamento del romanzo omonimo, seguito del celebre film del
1995 Heat – La sfida, sarebbe
stato il suo prossimo film, il leggendario regista ha infatti
dichiarato: “Sì. Meg Gardiner e io abbiamo scritto il romanzo
Heat 2, che è uscito proprio mentre stavamo girando Ferrari. È
andato molto bene. Ho intenzione di girarlo come mio prossimo
progetto.“
Già all’inizio di quest’anno
Deadline aveva riportato una notizia secondo cui l’attore Adam Driver,
protagonista di Ferrari, era in trattative per
interpretare il giovane Neil McCauley (il personaggio interpretato
da Robert De Niro
nel primo film) in un possibile adattamento di Heat 2.
Riguardo al coinvolgimento dell’attore, Mann ha ora dichiarato che
“non ne parliamo ancora. Mettiamola così: Adam e io siamo
andati molto d’accordo sul set diFerrari.
Abbiamo la stessa etica del lavoro, il che è piuttosto intenso.
Ci piacciamo e ci siamo divertiti moltissimo sul set”.
Dalle parole del regista non è
dunque da escludere la possibilità che egli decida di collaborare
nuovamente con Adam Driver per questo suo prossimo progetto. Come
già riportato, Heat 2 funge da sequel, ma anche da
prequel, del primo film. La storia segue McCauley, Chris Shiherlis
(originariamente interpretato da Val Kilmer) e
Vincent Hanna (interpretato da Al Pacino nel
film del 1995) negli anni precedenti gli eventi del film, ma
racconta anche cosa succede a questi personaggi successivamente a
quanto visto in Heat – Lasfida. Dal momento della sua pubblicazione, in agosto,
Heat 2 è diventato il bestseller n. 1 del New York Times,
il che può dunque aver contribuito alla decisione di Mann di farne
il suo prossimo film.
Michael
Mann suggerisce inoltre che Adam Driver potrebbe recitare nel
prossimo Heat 2. In una recente intervista
con Vulture,
a Michael Mann è stato chiesto del romanzo
Heat 2 che ha scritto insieme a Meg Gardiner e se
fosse sempre stata sua intenzione adattare il libro in un sequel
del film del 1995 con
Robert De Niro,Al Pacino e
Val Kilmer.
“Non era l’intenzione, ma non è
possibile separare le due cose“, ha risposto
Mann. “Non so scrivere romanzi. So come scrivere e
immaginare le sceneggiature, e volevo che il romanzo avesse un
ritmo cinematografico e una struttura basata sulla
trama. Sapevo tutto di ognuno di quei personaggi. Avevo
immaginato tutto. Conservo archivi molto
approfonditi. Ciò che è diventato entusiasmante è stato non
farli diventare le persone che sono nel filmHeat, ma farli vivere le esperienze che li hanno
trasformati nelle persone che sono poi in Heat“.
Adam Driver interpreterà una versione
più giovane del personaggio di Robert De Niro in Heat 2?
Alla domanda sul cast di
Heat 2, Mann ha inoltre lasciato intendere che
Adam Driver – che recita nel nuovo film di
Mann, Ferrari – potrebbe interpretare una versione più giovane
del personaggio di De Niro, Neil McCauley. Mann aveva già
parlato in precedenza di voler inserire Driver nel film, anche se
il suo casting non è stato ancora confermato in questo momento.
“Non vorrai fare la stessa
cosa“, ha spiegato Mann. “Guarda, questo è un gioco
di parole. Vuoi reinventare questi personaggi. Ci sono
alcuni elementi. Devi essere un grande attore per interpretare
McCauley. Penso che Adam Driver sia un grande attore, come
De Niro. Allora chi è Hanna, chi è Chris
Shiherlis? Chi può portarlo da qualche parte in modo fresco?
Questo non è il dilemma che ho avuto con il film Miami Vice. Con il
senno di po’ non potevi farlo. Se dovessi rifarlo da capo, avrei
cercato di mantenere lo stesso budget e non chiamarlo Miami
Vice.
Sono passati quasi tre decenni da
quando
Heat, il capolavoro di Michael Mann, è uscito
nei cinema con Warner Bros, e ora sembra che il
regista e lo studio stiano finalmente sentendo l’esigenza di
cominciare a lavorare al sequel. Mentre le voci circolano da
settimane, Deadline riferisce che la Warner
Bros è ora in trattative per sviluppare Heat 2, un
sequel del classico del film del 1995 che Mann ha recentemente
trasformato in un romanzo. Il libro, pubblicato ad agosto, è
diventato un bestseller n. 1 del New York Times.
Oltre alla Warner Bros in trattative
per il ritorno, gli addetti ai lavori aggiungono che
Adam Driver, che ha recentemente recitato in
Ferrari
per Mann, sta discutendo con il regista per interpretare il giovane
Neil McCauley nel film.
Fonti affermano che WB è in
trattative per finanziare lo sviluppo del progetto e che al momento
nessun partner è coinvolto. A partire da ora, Michael
Mann è la forza guida che porta avanti questo progetto e
le cose stanno andando nella giusta direzione affinché trovi una
casa.
Dalla sua pubblicazione ad agosto,
quando è diventato una delle più grandi pubblicazioni dell’anno,
Mann ha lasciato intendere che il romanzo sarebbe dovuto diventare
un film per il cinema, nei suoi sogni. A quel tempo, tuttavia,
stava iniziando la produzione di Ferrari
con
Adam Driver e tutta la sua attenzione era
concentrata su quel progetto. Anche se è ancora immerso nella
post-produzione di Ferrari,
le cose hanno iniziato a prendere forma all’inizio dell’anno dal
momento che è trapelato che Heat 2 sarebbe stato
il prossimo lungometraggio di Mann. Dall’inizio dell’anno, sono
circolate voci su chi sarebbe stato convocato per dare volto ai
suoi personaggi. Da Al
Pacino che torna a interpretare Hanna nel
presente ad Ana de Armas che interpreta
l’interesse amoroso di McCauley nella sequenza temporale del 1988,
ci sono molti che sperano di unirsi al progetto, ma
Adam Driver è l’unico nome in pole position.
Il
film originale del 1995 vedeva Pacino come Hanna, Robert De Niro
nei panni di McCauley e Val
Kilmer nei panni di Shiherlis. Il film è stato un
grande successo e da subito è diventato un vero e proprio cult di
genere.
Heat 2, la cui
produzione dovrebbe iniziare nel 2024, sarà sia un prequel che un
sequel del
film di Michael Mann del 1995.
Secondo Variety, Michael
Mann ha confermato che intende iniziare le riprese di
Heat 2 nel 2024. Attualmente sta ultimando la
sceneggiatura del film, che ha descritto come “prequel e
sequel” di
Heat.
Nell’ottobre del 2023,
Michael Mann aveva
dichiarato che Heat 2 sarebbe stato il suo
prossimo film dopo Ferrari
del 2023. In quell’occasione ha dichiarato: “Io e Meg Gardiner
abbiamo scritto il romanzo Heat 2, che è uscito proprio mentre
stavamo girando Ferrari. È andato molto bene. Ho intenzione di
girarlo dopo“.
Heat 2 potrebbe avere come
protagonista Adam Driver
Sono circolate voci secondo cui
Adam Driver, che ha interpretato Enzo Ferrari
nel nuovo film di Michael Mann, potrebbe recitare
nel prossimo sequel di Heat. Quando gli è stato chiesto se le voci
fossero fondate, Mann ha risposto: “Forse. Non ne parliamo
ancora. Mettiamola così: Adam e io andavamo d’accordo come una casa
in fiamme [sulla Ferrari]. Abbiamo la stessa etica del lavoro, che
è piuttosto intensa. Ci piacciamo e ci siamo divertiti molto a
lavorare insieme dal punto di vista artistico“.
Mann ha anche dichiarato a
Entertainment Weekly nel novembre 2023 che Driver era attualmente
“in trattative” per Heat 2. “C’è l’ansia, la paura di non
farcela, ma si va avanti lo stesso“, ha detto. “Adam ha
questa qualità, ed è molto simile a tutta una serie di attori con
cui mi piace lavorare, che si tratti di
Daniel [Day-Lewis] o
Bob [De Niro] o
Ansel Elgort, se è per questo. È anche
Mark Ruffalo. È un atteggiamento nei confronti del proprio
lavoro. E comunque, non si tratta di “lavoro” come parola di
quattro lettere. È il lavoro come un’avventura fantastica, e perché
vorresti farlo in un altro modo?”.
Considerato uno dei maestri del
moderno cinema d’azione, Michael Mann ha negli
anni confezionato opere di grande valore come Manhunter, Insider – Dietro la verità
e Collateral. Uno dei suoi
maggiori successi artistici e da molti considerato come il suo
capolavoro, è però il film del 1995 Heat – La
sfida. Incentrato sullo scontro tra un veterano
della polizia e un abile ladro, questo non solo è un thriller
poliziesco la cui influenza sul genere si avverte ancora oggi (un
titolo che a Heat deve molto è, ad esempio, Il cavaliere oscuro),
ma anche un complesso studio psicologico su due protagonisti
apparentemente opposti ma insolitamente simili.
Per Mann, che aveva sviluppato la
sceneggiatura già nel 1979 per farne una serie televisiva poi
trasformatasi nel film L.A. Takedown, era infatti
importante non solo costuire una tesa vicenda crime, ma anche dei
personaggi inediti all’interno di questa, esplorati attraverso il
loro privato che finisce per diventare sempre più speculare. Grazie
a scelte di regia particolarmente evidenti, i due protagonisti pur
appartenendo a fazioni opposte diventano dunque evidentemente l’uno
l’altra faccia della medaglia dell’altro. Bene e male tendono così
a confondersi, dando vita a quell’ambiguità che ha poi
caratterizzato numerose opere e personaggi di questo genere.
Accolto con grande entusiasmo da
critica e pubblico, Heat – La sfida non
ottenne nessuno dei principali premi dell’industria
cinematografica, ma ciò non gli impedì di diventare un classico,
con complesse sequenze il cui impatto sul cinema d’azione si fa
sentire ancora oggi. Prima di intraprendere una visione del film,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori, alla
storia vera che ha ispirato Mann e al potenziale
sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Heat – La
sfida e il cast del film
Protagonista del film è il detective
Vincent Hanna, della polizia di Los Angeles, il
quale si trova alle prese con una banda di rapinatori
particolarmente esperta. Questa è capitanata da Neil
McCauley, ladro tanto esperto quanto prudente, che ha
giurato di non tornare mai più dietro le sbarre. Mentre MCauley
organizza nuovi furti di grande valore, Hanna inizia con i suoi
modi poco ortodossi ad acquisire informazioni su di lui, nel
tentativo di acciuffarlo quanto prima. Quella tra di loro diventa
ben presto una sfida a viso aperto, dove per vincere sarà
necessario prevedere le mosse dell’altro. Più si avvicinano allo
scontro finale, più le loro vite private, come quelle di quanti
intorno a loro, inizieranno a sgretolarsi, portando alla luce
insicurezze, timori e speranze taciute.
Tra i principali motivi di notorietà
di Heat – La sfida vi è il
suo riunire due dei più grandi attori della storia del cinema quali
Al Pacino e
Robert De Niro.
I due, rispettivamente con i ruoli di Vincent Hanna e Neil
McCauley, si sono infatti qui trovati a recitare insieme per la
prima volta, pur se condividendo realmente la scena solo per pochi
minuti. In virtù di ciò, Mann giocò sul fatto di far crescere
oltremodo l’attesa del fatidico incontro/scontro tra i due
leggendari attori, impegnati nel più classico dei confronti
polizieschi. Per la scena del loro primo incontro diretto, i due
attori suggerirono di girarla senza prove pregresse. Ciò gli
permise di mantenere viva una certa tensione tra i due personaggi,
essendo poco famigliari con il reciproco modo di interpretarli.
Accanto a loro si ritrovano poi
Val Kilmer nei
panni di Chris Shiherlis, braccio destro di Neil, il quale si è
preparato al ruolo parlando con veri criminali, e Jon
Voight in quelli del boss Nate. Diane
Venora è Justine, la moglie di Hanna, con Natalie Portman
nei panni della loro figlia Lauren. Completano poi il cast
Ashley Judd nel ruolo di Charlene, compagna di
Chris, mentre Amy Breanneman è Eady, la libraia di
cui Neil si innamora. L’attrice, che espresse disgusto per la
storia, venne convinta ad accettare in quanto il suo atteggiamento
nei confronti del film si sposava perfettamente con la mentalità
del personaggio. Gli attori Tom Sizemore,
Danny Trejo e Kevin Gage sono
rispettivamente Michael Cheritto, Trejo e Waingro, membri della
banda di Neil.
Heat – La sfida: la vera
storia che ha ispirato il film
Pur se rielaborata in modo tale da
essere una storia originale, quella di Heat – La sfida è una
vicenda basata sulla vera vicenda del detective Chuck
Adamson e del criminale Neil McCauley.
Quest’ultimo, uscito di prigione nel 1962, iniziò da subito a
progettare nuovi furti. Con Michael Parille e
William Pinkerton, ad esempio, ha usato tronchesi
e trapani per svaligiare un’azienda produttrice di punte
diamantate, una scena che viene ricreata nel film. Il detective
Adamson, su cui si basa in gran parte il personaggio di Al Pacino,
ha dunque iniziato a tenere d’occhio McCauley, avendo intuito il
suo ritorno all’attività criminale. I due si sono anche incontrati
per un caffè una volta, proprio come rappresentato nel film. Il
dialogo che si ascolta, inoltre, è basato su quello che i due
realmente ebbero.
La vicenda tra di loro si risolse
poi il 25 marzo del 1964, quando McCauley e i suoi uomini seguirono
un’auto blindata che consegnava denaro a un negozio di alimentari
della catena National Tea. Qui riuscirono a rubare 13 mila dollari,
(equivalenti a circa 110 mila di oggi). L’equipaggio di McCauley
non era però a conoscenza del fatto che Adamson e altri otto
investigatori avevano bloccato tutte le potenziali uscite e quando
la loro auto di fuga ha svoltato in un vicolo i rapinatori si sono
trovati davanti al blocco, capendo di essere in trappola. Nel
tentativo di fuga, McCauley viene ucciso con colpi d’arma da fuoco,
stessa sorte toccata a Russell Bredon e Parille.
Miklos Polesti, su cui si basa il personaggio di
Kilmer, riuscì invece a fuggire. Nel 2011 è stato dichiarato ancora
vivo. Adamson in seguito divenne invece un produttore televisivo. È
morto nel 2008 all’età di 71 anni.
Heat – Lasfida 2: il sequel del film
Nel marzo 2016, Mann ha annunciato
che stava sviluppando un romanzo prequel di Heat come
parte del lancio della sua compagnia Michael Mann Books. Nel 2020,
il libro era in fase di completamento ed è stato poi pubblicato
nell’agosto del 2022 con il titolo Heat 2. Durante
un’intervista, al regista è poi stato chiesto se pensa di dar vita
ad un adattamento di tale libro, che oltre a raccontare eventi
precedenti al film del 1995 presenta anche vicende seguenti a
questo. Mann ha a riguardo risposto che è sua intenzione dar vita
ad una trasposizione del romanzo, anche se è ancora incerto circa
la forma che questa potrebbe assumere.
Nel settembre di quest’anno, però,
Mann, attualmente impegnato con Ferrari (presentato in
concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e in uscita nelle sale
italiane dal 14 dicembre) ha confermato
ufficialmente che Heat 2 sarà il suo
prossimo film. Alla domanda se l’adattamento del romanzo omonimo,
seguito del celebre film del 1995 Heat – La sfida, sarebbe
stato il suo prossimo film, il leggendario regista ha infatti
dichiarato: “Sì. Meg Gardiner e io abbiamo scritto il romanzo
Heat 2, che è uscito proprio mentre stavamo girando Ferrari. È
andato molto bene. Ho intenzione di girarlo come mio prossimo
progetto.“
Il trailer di Heat – La
sfida e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Heat – La
sfida grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google
Play, Apple iTunes, Netflix, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 30 novembre alle ore
21:10 sul canale Rai Movie.
In occasione di
TUDUM, l’evento globale di questa notte da San
Paolo in Brasile, Netflix ha
diffuso una clip relativa alla prima scena della seconda stagione
di Heartstopper, la serie televisiva
britannica tratta dall’omonima serie di romanzi grafici e webcomic
scritta e ideata da Alice Oseman. La serie
racconta la storia d’amore adolescenziale tra Charlie Spring e Nick
Nelson, esplorando anche le vite dei loro amici Tao, Elle, Isaac,
Tara e Darcy.
Nella clip, che dura circa 90
secondi, Charlie (Joe Locke) si sveglia con un
messaggio del suo fidanzato ora ufficiale, Nick (Kit
Connor). Con un sorriso, Charlie inizia allora a
prepararsi per la scuola mentre i due si scambiano messaggi
sfacciati. Quando arriva, è sorpreso da Nick, che gli si avvicina
da dietro e si copre gli occhi mentre Charlie si trova sulla soglia
dell’aula.
Di cosa parla Heartstopper?
Prodotta fuori dal Regno Unito, la
prima stagione dello show è stata un successo travolgente per
Netflix ed è già stata commissionata per altre due stagioni. La
commedia romantica di formazione segue Charlie e Nick, che si
incontrano al liceo e scoprono rapidamente che la loro improbabile
amicizia sta sbocciando in una storia d’amore inaspettata. La
seconda stagione vedrà ora la coppia riprendere i propri ruoli
accanto a artisti del calibro di Stephen Fry,
Olivia Colman e
Yasmin Finney.
La sinossi fornita da Netflix per
gli otto nuovi episodi in arrivo è la seguente: “Nick e Charlie
affrontano la loro nuova relazione, Tara e Darcy si trovano di
fronte a sfide impreviste e Tao ed Elle capiscono se possono essere
più che semplici amici. Con gli esami all’orizzonte, una gita
scolastica a Parigi e un ballo di fine anno da organizzare, il
gruppo di amici avrà molto cui pensare mentre attraversa le
prossime fasi della vita, dell’amore e dell’amicizia“.
L’uscita su Netflix è fissata al 3 agosto.
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Arriva su Netflix a
partire dal 3 ottobre la terza stagione di
Heartstopper, la serie culto basata sul fumetto di
Alice Oseman.
Nell’ultima scena di Heartstopper 2,
Nick (Kit
Connor), che fa pubblicamente coming out come
bisessuale durante il viaggio a Parigi dell’episodio 6, e Charlie
(Joe
Locke) condividono il loro momento più intimo.
Dopo un euforico ballo di fine anno e un after-party con i loro
amici più cari, Nick chiede a Charlie del bullismo omofobico che ha
subito prima della loro relazione. Dopo due stagioni in cui ha
trattenuto molto più di quanto Nick si rendesse conto, Charlie
rivela il forte dolore che il bullismo gli ha effettivamente
causato. L’esperienza è stata così dannosa che Charlie ammette di
essersi ferito, a volte. I ragazzi si abbracciano tra le lacrime e
Charlie promette che condividerà con Nick questi momenti bui, in
caso dovessero riproporsi.
La confessione di Charlie nel
finale di Heartstopper 2
Heartstopper stagione 2 – Credits Netflix
“È un momento davvero
importante, esplosivo”, dice a Tudum la creatrice e produttrice
esecutiva di Heartstopper, Alice
Oseman. “Volevo che gli spettatori sentissero che non
era arrivato dal nulla e che avevamo vissuto quel viaggio durante
la stagione”.
Oseman ha lavorato molto per far sì
che questa ultima evoluzione nella relazione tra Nick e Charlie
sembrasse “faticosamente conquistata“. Nei fumetti
Heartstopper di Oseman, la delicata conversazione arriva prima
nella loro relazione, prima del viaggio a Parigi. “Ma abbiamo
pensato che dovesse essere più avanti [nella serie], perché
volevamo mostrare il viaggio di Charlie che lentamente sente di
potersi aprire a Nick su questo aspetto davvero serio della sua
esperienza”.
Durante la stagione, Nick inizia a
sentire che “qualcosa” sta trattenendo Charlie. Ma i ragazzi
trascorrono anche quel tempo legando e imparando di più l’uno
dall’altro. Nell’ultima scena, Nick e Charlie hanno condiviso un
“bellissimo montaggio” di ricordi post-ballo con i loro
amici più cari. “Charlie è al sicuro. È nella camera da letto
di Nick; è appena stato con tutti i suoi amici”, dice Oseman.
“È davvero al massimo della sua pace in quel momento ed è
allora che riesce a condividere quei sentimenti”.
La scena fa sentire Charlie e Nick
così uniti che è come se si dicessero “Ti amo”. Nick viene
interrotto dal ritorno a casa di sua madre Sarah (Olivia
Colman); Charlie scrive un DM dichiarando il suo amore per
Nick, ma la seconda stagione di Heartstopper si
chiude, prima che possa premere invio. I fan ovviamente muoiono
dalla voglia di scoprire cosa succederà alla coppia.
Durante la seconda stagione di
Heartstopper, Tara (Corinna
Brown) inizia a rendersi conto di non sapere molto della
sua amata fidanzata Darcy (Kizzy Edgell) come
inizialmente pensava. La sua preoccupazione raggiunge il culmine
nell’episodio 8, quando Darcy scompare la sera del ballo di fine
anno. Darcy si materializza verso la fine della festa e in seguito
spiega a Tara di aver dormito al parco a causa di una lite con sua
madre.
Sebbene Tara una volta abbia detto a
Darcy che si sentiva molto più a suo agio rispetto al suo far parte
della comunità queer rispetto a lei, Darcy dice che la sua vita non
è così semplice. Darcy non ha ancora fatto coming
out con i suoi genitori e la discussione con sua madre
riguardava il fatto di sembrare “lesbica” nel suo abito da ballo.
Considerando la distanza tra ciò che Tara pensa di essere e la
realtà della sua identità, Darsy aveva paura che la sua ragazza non
potesse amarla veramente. Ma non è così. Le ragazze concludono la
stagione scambiandosi appassionati “Ti amo“.
“Nei fumetti Tara e Darcy sono
la coppia perfetta”, dice Oseman. “Con la serie, volevo
davvero approfondire la loro relazione e vedere cosa sta
succedendo, perché le cose non sono sempre perfette”.
Ma, come sottolinea la scrittrice,
questo è Heartstopper: questi adolescenti alla
fine hanno il loro lieto fine. “Avevano solo bisogno di
intraprendere quel viaggio, imparare di più l’uno dell’altra,
parlarsi e comunicare”, dice Oseman, che adora
l’ultimo momento di Tara e Darcy nella seconda
stagione. “È come molte scene che abbiamo avuto con
Nick e Charlie, dove si tratta di essere onesti e condividere i
propri sentimenti. È così che si cresce come coppia”.
Elle (Yasmin
Finney) e Tao (Will Gao) si mettono
insieme finalmente nella seconda stagione di
Heartstopper. Come ha detto la stessa Finney:
“Elle e Tao sono semplicemente perfetti insieme. Sono così
perfettamente imperfetti che è semplicemente una gioia
guardarli.” Verso la fine, Tao chiede a Elle di essere la sua
ragazza e lei accetta felicemente. “La storia d’amore tra Tao
ed Elle è una parte importante di questa stagione e anche del
Volume 3 [che ispira questa stagione]”, ha spiegato Oseman.
“Ma ho potuto mostrarla nella serie in modo molto più
dettagliato.”
Alla fine di questa storia d’amore
da favola, arriva però una notizia: Elle viene accettata
alla Lambert, una scuola d’arte con una fiorente comunità
queer… che capita di essere molto più lontana da casa (e da Tao) di
quanto non siano abituati. “È dura perché tu sei nel sistema
accademico e ti ritrovi catapultato in questo mondo in cui devi
scegliere il tuo percorso. Elle sa cosa vuole fare, ma a scapito di
altre cose”, ha detto Finney. “Penso che sia
sopraffatta”.
Al ballo di fine anno, Elle
condivide la sua decisione finale: vuole andare a Lambert. Tao,
apparentemente finalmente in pace con la sua relazione, accetta la
notizia in modo rapido e semplice. Tuttavia, non vediamo Elle fare
le valigie e dirigersi alla Lambert nella seconda stagione. Quindi
ne sapremo sicuramente di più nella terza stagione di
Heartstopper.
Cosa sta succedendo con il signor
Farouk e il signor Ajayi?
Verso la fine dell’episodio 6, Darcy
vomita sul letto del signor Nathan Ajayi (Fisayo
Akinade) a causa di un'”intossicazione alimentare” (o,
almeno, questo è ciò che tutti diranno ai propri genitori). Questo
problema porta a un momento molto romantico per l’insegnante
preferito di Charlie e il signor Youssef Farouk (Nima
Taleghani), che condividono una stanza d’albergo durante
il viaggio a Parigi. Tra vino e sguardi significativi, Youssef
invita Nathan a condividere il suo letto. Gli uomini si baciano e,
si suggerisce, la serata prende una svolta inattesa.
Nel finale, Nathan convince Youssef
ad unirsi a lui come accompagnatore al ballo di fine anno. Sebbene
concordino sul fatto che la loro avventura in gita scolastica fosse
rischiosa a livello professionale, c’è un lato positivo. “La
prossima volta“, si dicono, ceneranno e berranno. Il futuro è
ufficialmente spalancato, e luminoso, per questi due: ci sarà una
prossima volta!
Cosa significa la rivelazione di
Isaac?
Tobie Donovan e Joe Locke – Netflix / Samuel Dore
Copyright
Netflix
All’introverso del gruppo, Isaac
(Tobie Donovan), viene assegnato un potenziale
interesse amoroso nella seconda stagione. Il compagno di studi di
Truham James (Bradley Riches) corteggia Isaac per
tutta la stagione e si baciano a Parigi. Ma nell’episodio 7, Isaac
deve dire la verità a James: non è interessato e non riesce nemmeno
a immaginare cosa si provi ad avere una cotta per qualcuno.
James dice a Isaac che probabilmente
non ha ancora “trovato la persona giusta“. Ma più avanti
nell’episodio, Isaac si rende conto che potrebbe non essere vero.
Alla mostra d’arte della Lambert, trova un’installazione che
celebra l’asessualità e le persone aromantiche. Isaac è emozionato.
Si tratta di un momento importante per il personaggio. Poi, nel
finale, Isaac viene visto leggere Summer Bird Blue di Akemi Dawn
Bowman, un romanzo in cui la protagonista esplora lo spettro
asessuale, e prende Ace di Angela Chen, un libro di saggistica
sull’asessualità, nella biblioteca di Truham.
“Isaac intraprende questo
viaggio esplorando la propria sessualità e dove si colloca nello
spettro dell’identità queer. Sta facendo i conti con la sua
asessualità”, ha dichiarato Tobie
Donovan.
Sebbene l’opera d’arte della Lambert
sia fondamentale per il viaggio di Isaac, Donovan ha notato che il
suo personaggio ha avuto molti altri momenti importanti in
precedenza. “Ci sono anche un sacco di piccoli momenti in cui
sta osservando altre persone che si baciano a una festa, o
osservando i suoi amici che si tengono per mano”, ha detto.
“E quei piccoli momenti sono stati altrettanto importanti nella
scoperta e nel ritrovamento di se stesso”.
Sì, se n’è andato. Nell’episodio 7,
Ben (Sebastian Croft) si presenta alla mostra
d’arte della Lambert per scusarsi con Charlie e rivelare che sta
lasciando la Truham. Come Oseman ha confermato a Tudum, la
scena sarà l’ultima di Ben in Heartstopper.
Charlie premerà “invio” su quel
messaggio?
“Non voglio rovinare [niente]. Non
posso”, dichiara Alice Oseman. Lo scopriremo dal 3
ottobre su Netflix.
Heartstopper, la
serie Netflix con il più alto tasso di zucchero (e non ci
dispiace affatto) arriva alla terza stagione e si presenta con un
nuovo trailer, diffuso dallo streamer in occasione della
Geeked Week. Charlie e Nick sono pronti a portare
le cose al livello successivo. Mentre si avvicinano in ogni modo,
affrontano la sfida più grande della loro relazione.
Di cosa parla Heartstopper?
Prodotta fuori dal Regno Unito, la
prima stagione dello show è stata un successo travolgente per
Netflix ed è già stata commissionata per altre due stagioni. La
commedia romantica di formazione segue Charlie e Nick, che si
incontrano al liceo e scoprono rapidamente che la loro improbabile
amicizia sta sbocciando in una storia d’amore inaspettata.
Dopo il successo delle prime due, la
terza stagione vedrà ora la coppia riprendere i propri ruoli
accanto a artisti del calibro di Stephen Fry,
Olivia Colman e
Yasmin Finney. La serie segue la storia d’amore,
crescita e scoperta di Charlie (Joe Locke) e Nick
(Kit Connor).
Il futuro della quarta stagione di
Heartstopper viene chiarito dalla
creatrice Alice Oseman, che offre una finestra sui piani dello
show. Nell’ultima puntata della serie adolescenziale di Netflix, la
storia prende una piega più adulta. Charlie (Joe
Locke) affronta il suo disturbo alimentare e il suo
fidanzato Nick (Kit
Connor) si rende conto di non poter aiutare Charlie da
solo. Altri personaggi hanno i loro ostacoli relazionali nella
nuova stagione di otto episodi, anche se tutti guardano
all’università, con un rinnovo per Heartstopper 4 ancora non
annunciato.
In un’intervista a
TheWrap, la Oseman ha dichiarato di essere ancora al
lavoro sul sesto volume del fumetto da cui è tratto
Heartstopper . La Oseman ha aggiunto che la quarta
stagione non è ancora stata confermata, anche se ha lasciato
intendere che sarà l’ultima se verrà rinnovata.
Leggete la dichiarazione di Oseman qui sotto:
Abbiamo il sesto volume dei
fumetti, su cui sto lavorando al momento.Non sappiamo
ancora se avremo una quarta stagione, ma teniamo le dita
incrociate, solo per chiudere la storia e concludere le storyline
di tutti.
Cosa significherebbe per lo show
la quarta stagione di Heartstopper
Non è la prima volta che Oseman
accenna all’imminente fine di Heartstopper. Prima del
debutto della
terza stagione, nel profilo di Variety su Locke, il creatore ha confermato che il
quarto episodio dell’adattamento sarebbe stato l’ultimo.
La terza stagione diHeartstopper ha debuttato
solo il 3 ottobre, il che significa che è ancora troppo presto per
tracciare gli ascolti della serie. Ma seHeartstopper 4sarà l’ultima, è
più probabile che Netflix confermi il rinnovo e permetta
alla serie di uscire di scena alle sue condizioni.
Il
finale della terza stagione di Heartstopper lascia
Charlie e Nick in una buona posizione, ma c’è spazio per le
turbolenze future, considerando che Nick sta pensando di
trasferirsi all’università. Un rinnovo chiuderebbe un cerchio,
almeno nel senso di allontanare i personaggi dall’ambientazione
liceale e farli entrare nel prossimo capitolo della loro vita di
giovani adulti.
Tornano i cuori
palpitanti di Heartstopper per una terza stagione
disponibile dal 3 ottobre su Netflix. La
serie, ideata e scritta da Alice Oseman, autrice
anche dei fumetti su cui è basata, racconta la storia d’amore
tenera e dolcissima tra Nick e Charlie (Kit
Connor e Joe Locke) e ogni stagione si concentra su un
pezzetto di strada che i due compiono insieme per arrivare alla
piena consapevolezza di se stessi e della loro storia d’amore.
Nella terza
stagione, Heartstopper diventa grande, perché non ha più
paura di confrontarsi con temi più adulti e oscuri e anche perché
crescono i nostri protagonisti.
Charlie vorrebbe
dire a Nick che lo ama. Ma anche Nick ha anche qualcosa di
importante da dire a Charlie. Mentre le vacanze estive finiscono e
i mesi scorrono veloci, gli amici iniziano a rendersi conto che
l’anno scolastico porterà con sé sia gioie che sfide. Mentre
imparano di più l’uno sull’altro e sulle loro relazioni,
pianificano eventi sociali e feste e iniziano a pensare alle scelte
universitarie, tutti devono imparare a contare su coloro che amano
quando la vita non va come previsto e devono iniziare a capire come
sarà la vita dopo il liceo. Devono cominciare a pensare che il
gruppo si dividerà una volta finita la scuola.
Heartstopper 3 matura
senza modificare la sua essenza
La terza stagione della
serie di Alice Oseman cresce con i suoi
protagonisti e in maniera molto organica propone temi più maturi,
che riesce comunque a trattare con la consueta delicatezza,
la cifra stilistica e tonale che caratterizza lo show. Dal
sesso alla transfobia, fino ai disturbi alimentari e alla (ancora
una volta e sempre più nel dettaglio) rappresentazione
dell’intero spettro della sessualità in tutte le sue
possibilità, Heartstopper 3 si fa
portavoce di una gioventù che è pronta ad accogliere le diversità,
le particolarità, che fa squadra e offre sostegno in ogni
circostanza. La forza di Charlie e Nick come coppia è il loro
gruppo di amici, e lo stesso possono dire gli altri.
La piccola comunità di
protagonisti si spalleggia, si confida, come era successo già agli
adolescenti di Skam, ma lo fa in un mondo in cui
ogni partecipante al confronto è aperto e accogliente, ha voglia di
confrontarsi. Non c’è difficoltà che in
Heartstopper non possa essere affrontata con il
dialogo diretto fra le parti, sempre con toni pacati e amorevoli,
sempre per il bene dell’altro.
È chiaro che
questo modo di agire non è applicabile al mondo
reale, forse per questo la serie ha così tanto successo e
una presa così salda sul suo pubblico, è una
comfort series, offre prospettive e dinamiche impossibili
applicate a problemi e questioni molto serie che vengono affrontare
sempre con calma e apertura. Probabilmente potrebbe addirittura
essere involontariamente didattica e suggerire come affrontare
alcune difficoltà che si presentano lungo il cammino di un
adolescente.
Heartstopper
mostra in modo virtuoso cosa significa avere una relazione pura e
onesta, non solo di amore, ma di complicità, comprensione
e sostegno. Che sia il sesso, vissuto comunque come un’esperienza
totalizzante (anche se non esplicitamente come in Sex
Education), che sia la scoperta di sé (l’asessualità
fa capolino tra le varie sfaccettature delle identità che vengono
rappresentate), o ancora i problemi di salute mentale (la serie si
affaccia al mondo dei disturbi alimentari e della dismorfia),
Heartstopper offre una prospettiva, positiva,
costruttiva, edulcorata e romantica, sul modo di affrontare la
questione. Le piccole animazioni che sottolineano gli stati d’animo
dei protagonisti ripropongono l’estetica del fumetto e
contribuiscono a caricare le immagini di una dimensione emotiva
ulteriore.
Messo da parte lo
splendido personaggio di Olivia Colman, interprete della mamma di Nick,
che non ha potuto prendere parte alle riprese della terza stagione,
Heartstopper ha cercato di rimediare con tre guest
molto speciali. Il primo è Jonathan Bailey, nei panni di uno scrittore
molto seguito da Charlie, il secondo è Eddie
Marsan che con il volto tenero e gli occhi sorridenti
interpreta il terapeuta di Charlie, e infine
Hayley Atwell, nei panni della zia di Nick, che
insegna al nipote che si può stare vicino a chi si ama anche quando
non si possono risolvere i suoi problemi.
Questa stagione di
Heartstopper traghetta i giovani protagonisti
verso l’età adulta, e stando al ritmo della narrazione è probabile
che un quarto ciclo, anche se non ancora confermato, possa chiudere
l’arco delle storie per tutti i personaggi i quali, già adesso,
sembrano prossimi a una conclusione felice e compiuta, anche se non
facile, della loro adolescenza.
In vista del suo debutto sullo
streamer, Netflix
ha regalato ai fan un’eccitante sorpresa: la
terza stagione di Heartstopper
è infatti a pochi giorni di distanza. È stato pubblicato un nuovo
sneak peek dello show, con i primi minuti dell’imminente primo
episodio. Lo sneak peek mostra in anteprima la lotta di Charlie
(Joe Locke), che sta cercando di capire
come dichiarare il suo amore al fidanzato Nick (Kit
Connor).
In quello che probabilmente si
svolgerà pochi giorni dopo il finale della seconda stagione,
l’anteprima inizia con Charlie che si esercita su come
dichiarare il suo amore al suo ragazzo. Tuttavia, si sente in ansia
perché non vuole che Nick glielo dica per obbligo. Sua sorella,
Tori (Jenny Walser), cerca di convincere il
fratello a dirglielo comunque, perché crede che Nick provi la
stessa cosa. L’anteprima si conclude quando Nick arriva a casa
Spring per prendere Charlie, con un piccolo scarabocchio magico
Heartstopper che appare dalla parte di Charlie.
La creatrice dello show,
Alice Oseman, ha parlato dell’aggiunta di
Tori durante le prime scene del primo episodio della terza
stagione, spiegando che il personaggio della Walser avrà un ruolo
chiave nella prossima puntata di Heartstopper. La Oseman ha anticipato che Tori avrà un
ruolo più importante nella prossima stagione, soprattutto quando
sosterrà Charlie per quanto riguarda la sua salute
mentale.
La terza stagione di Heartstopper
esplorerà temi molto più oscuri
It’s time to say “I love you” to a very
special sneak peek of Heartstopper Season 3.
La terza stagione
diHeartstopper sarà caratterizzata da otto nuovi episodi
che continueranno la storia d’amore di Nick e Charlie. Tuttavia, a
differenza delle stagioni precedenti, ci sarà un cambiamento di
tono, poiché lo show affronterà temi più maturi. In una
dichiarazione rilasciata tramite un articolo
di Netflix Tudum, la Oseman ha condiviso la sua eccitazione
nel vedere questi personaggi maturare e crescere, il che significa
che affronteranno alcuni argomenti pesanti. Alcuni di questi sono
di speranza, come l’università e le loro ambizioni future, ma altri
si addentrano in argomenti come la salute mentale e il sesso.
L’ultimo trailer della
terza stagione ha mostrato molti momenti di vulnerabilità
che i nostri personaggi dovranno affrontare, tra cui le varie lotte
che ogni coppia dovrà affrontare nell’intimità e il dolce
promemoria che tutti sono lì per l’altro quando ne hanno più
bisogno. Il cast della terza stagione vedrà il ritorno del cast
principale dello show, oltre a una manciata di nuovi talenti che si
uniranno alla formazione, tra cui Jonathan Bailey di
Bridgerton, Hayley
Atwell di Capitan
America e Eddie Marsan di
Deadpool 2. La terza stagione di
Heartstopper arriverà su Netflix il 3 ottobre 2024. Nel frattempo,
è possibile vedere in streaming tutti gli episodi delle stagioni 1
e 2 sulla piattaforma di streaming.
Il dramma di successo
Heartstopper di Netflix è
finalmente tornato per una
terza stagione, con otto episodi salutari disponibili per i
fan. Basata sull’omonima graphic novel di Alice Oseman, la serie
vede il protagonista Charlie (Joe
Locke) affrontare gli alti e bassi delle amicizie,
della salute mentale e delle storie d’amore durante l’adolescenza,
con un’attenzione particolare alla storia d’amore nascente di
Charlie con Nick (Kit
Connor).
L’ultima stagione dello show sulla
maturità segue Charlie, che ora ha una relazione consolidata con
Nick, mentre cerca di capire come dire “ti amo” al suo ragazzo. I
due si scambiano le parole in una dolce scena all’inizio della
serie.
Ma il primo “ti amo” non è il
conflitto più grande di questa stagione. Nel corso degli otto
episodi, Charlie affronta il suo disturbo alimentare, mentre il
resto del suo gruppo di amici, Tara (Corinna Brown), Darcy (Kizzy
Edgell), Isaac (Tobie Donovan), Imogen (Rhea Norwood), Tao (William
Gao) ed Elle (Yasmin Finney), si trovano ad affrontare varie
difficoltà adolescenziali.
Nel finale di stagione, però, tutti
pensano alla scuola, mentre Nick e le ragazze fanno un viaggio in
macchina per visitare le università. I fan si chiedono se rimarrà
vicino a Charlie, che frequenta ancora il sesto anno, o se si
trasferirà. L’episodio, intitolato “Apart”, inizia con una scena
intima della coppia innamorata a letto. Charlie apre il portatile
di Nick e scopre che lui stava guardando il sito web
dell’Università di Leeds.
“Alcune di queste [università] sono
davvero lontane”, osserva Charlie. Nick risponde subito: “Ma le mie
scelte principali sono locali. Ero un po’ preoccupato di stare
lontano da te”.
Charlie si rassicura e scherza dicendo che aiuterà Nick a studiare
in modo da ottenere i voti per le sue scelte migliori. Mentre Nick
e le ragazze (Tara, Elle e Imogen) intraprendono il loro viaggio,
diventa chiaro che a Nick non piacciono le università vicine a
casa.
Dopo aver visitato la vicina
Università del Kent, le ragazze mettono in discussione le sue
scelte universitarie. Ognuna di loro dice di volersi trasferire
lontano da Truham, ma Nick spiega che vuole studiare nelle
vicinanze per il bene di Charlie e di sua madre. Imogen chiede
quindi: “E quando Charlie andrà all’università l’anno prossimo?”.
Ed Elle ribatte: “Sì, se se ne va, sarete ancora separati”. Il che
lascia Nick incerto sulle sue scelte.
Una volta arrivati all’Università
di Oxford, la scuola scelta da Tara, Imogen e Nick condividono la
stanza del dormitorio e hanno una conversazione a cuore aperto
sulle relazioni passate. Lei confessa di aver sentito “la pressione
di avere un fidanzato” e dice “non credo che mi sia mai piaciuto un
ragazzo”.
Nonostante sia stata designata per
frequentare la migliore università, Tara ammette di odiare Oxford.
Nel frattempo, a casa, il gruppo si unisce durante le prove della
band di Sahar e Charlie sta facendo i conti con l’importanza delle
relazioni platoniche. Durante la sua seduta di terapia, confessa:
“Anche se amo Nick, ho bisogno di altre persone”.
Per concludere il loro viaggio, gli universitari visitano
l’Università di Leed, con la quale Nick entra subito in sintonia:
ha un grande campo da rugby e una squadra accogliente. Nick ama la
scuola, ma è preoccupato per la distanza da casa, che è di circa
quattro ore di guida.
Dopo un viaggio di successo, Nick e
le ragazze tornano alla fiera dove si esibiranno Charlie e Sahar.
Tuttavia, rimangono bloccati nel traffico e arrivano poco prima
della fine dello spettacolo. Il gruppo trascorre il resto del
finale godendosi la fiera.
Elle inizia una conversazione con
Tao, spiegandogli il suo progetto di frequentare una scuola d’arte
a Berlino o a Parigi, e lui la appoggia. Nick ascolta la
conversazione e sembra ispirato a essere sincero con Charlie sul
fatto che potrebbe trasferirsi all’università.
La coppia torna poi a casa di Nick e trascorre un po’ di tempo
insieme; la stagione si chiude con loro due a letto.
Cosa significa questo
per Nick e Charlie?
Gli spettatori si chiedono se Nick
farà il grande passo e si trasferirà a Leeds, lasciando indietro
Charlie. Netflix non ha ancora confermato una quarta
stagione per la serie, ma Oseman ha condiviso che una bozza del
sesto volume dei libri, la puntata finale, è già stata scritta.
Oseman ha anche rivelato, in
occasione dell’Edinburgh International Book Festival dell’agosto
2024, che la puntata finale vedrà Nick “passare attraverso un sacco
di cose”.
Parlando a PinkNews, la scrittrice ha anticipato che: “Nick e
Charlie [stanno] entrambi andando verso la fine del loro percorso
scolastico, e Nick sta per partire e andare all’università. Quindi,
la domanda è: come sarà il loro rapporto quando non saranno più a
scuola insieme? Staranno bene?”.
Il creatore ha aggiunto:
“Soprattutto se Nick andrà in un’università piuttosto lontana e non
potranno vedersi tutti i giorni, sarà un cambiamento davvero
importante nel loro rapporto”.
Se la serie verrà ripresa per una quarta serie, sembra che la
coppia centrale dovrà superare qualche ostacolo. Soprattutto se
Nick dirà di sì a Leeds. La terza stagione di Heartstopper è
disponibile in streaming su Netflix.
Heartstopper
2 è il
teen drama di Netflix che, giunto alla seconda stagione,
regala ancora emozioni e intrattenimento. Il dolce dramma sugli
adolescenti queer ha riscosso davvero tanto successo dopo il lancio
portando quindi la piattaforma alla realizzazione di una seconda
stagione. Il risultato è ancora più intenso rispetto a quello della
prima stagione dove l’argomento principale degli otto episodi che
componevano la stagione era la prima fase dell’innamoramento tra
Nick (Kit
Connor) e Charlie (Joe
Locke). Superato dunque il momento iniziale, la
giovane coppia cerca di vivere la relazione alla luce del sole.
Non sempre le cose per Nick e
Charlie si mettono bene, anzi. Heartstopper
2 cerca di dare uno sguardo casto sull’amore
giovanile, incentrato più sull’inclusione e sulla diversità che su
qualsiasi tentativo di eccedere in qualsiasi forma di eccesso. Ci
sono dei momenti di forte tensione sessuale ma del tutto privo di
mordente. La seconda stagione così come la prima esplora il mondo
queer ma lo ponendo l’accento su un punto di vista diverso.
Heartstopper 2, la
trama
La prima stagione di
Heartstopper è stata un successo.
Adattata dai popolari romanzi per giovani adulti di Alice
Oseman, ha saputo avvicinare anche gli adulti alle
tematiche delle questioni di genere trattando il tema con dolcezza.
Molti adulti LGBTQ+ si sono commossi di fronte al ritratto
dell’adolescenza queer, descrivendolo come quello che avrebbero
voluto vivere loro stessi. Per questo Heartstopper
2 si è caricata di grosse aspettative in parte
rispondendo bene alle esigenze dei fan, altre invece perdendo
attrattiva. Gran parte della prima stagione ha raccontato il tira e
molla tra il popolare giocatore di rugby Nick (Kit
Connor) e il nerd Charlie (Joe Locke),
vittima di bullismo dopo che i suoi compagni di classe hanno
scoperto che era gay.
Alla fine della prima stagione la
giovane coppia inizia a frequentarsi regalando a
Charlie la relazione che ha sempre sognato. È il
periodo degli esami di fine anno ed entrambi i ragazzi sono
distratti l’uno dall’altro. Proprio in questo contesto compaiono
per la prima volta i genitori, gli adulti, che nella prima stagione
erano stati assenti. Il punto di vista della famiglia si mescola a
quello dei ragazzi e il risultato ovviamente porta dei conflitti.
Nick può fare affidamento solo sulla madre
(interpretata da Olivia Colman) e Charlie sembra aver raggiunto
un accorto con entrambi i genitori. Il risultato è una cena di
coppia dove le famiglie si riuniscono per la prima volta, Nick farà
coming out al padre che lo ha sempre ignorato.
Inno alla diversità
Nonostante qualche momento
imbarazzante e narrativamente possibile solo all’interno del
piccolo schermo, Heartstopper 2 descrive
la fluidità di una generazione che non si circoscrive in un genere,
non mette paletti, non giudica e non vuole essere giudicata. Quei
piccoli conflitti che si creano si risolvono abbastanza rapidamente
dando ai protagonisti motivo di crescita e riflessione. Lo stessi
taciturno Charlie che nella prima stagione avrebbe fatto prendere a
Nick le sue difese a sua volta diventa colui che difende. Ma questa
troppa morbidezza rende il racconto talvolta troppo idealizzato. Il
coming out di Nick ha molti strati, a seconda di chi e quando
decide di raccontarlo ma di fatto è un coming out accolto senza
drammi da parte delle persone. Ma non tutti i coming out o presunti
tali sono così fiabeschi.
Heartstopper
2 però non si concentra solo sulla risoluzione della
storia d’amore centrale ma allarga il suo cast che diventa corale.
La trama concede spazio a più protagonisti permettendo loro di
sviluppare nuovi legami. Elle e
Tao capiscono di essere molto più che amici e
valutano questa ipotesi, anche se la distanza potrebbe dividersi.
Isaac, sempre con il naso sui libri, ha una toccante scoperta di
sé. Tara e Darcy imparano a
conoscere meglio i limiti della loro relazione e, da migliore
amiche a fidanzate, capiscono che in realtà ci sono altri aspetti
che l’amicizia non comprende. Da questo punto di vista, la prossima
stagione potrebbe concentrarsi sul coming out di Darcy alla sua famiglia che da
quel poco che abbiamo visto in Heartstopper 2 è
molto tradizionalista.
Charlie
Il personaggio di Joe
Locke dimostra ancora una volta prova di grande maturità.
L’ultimo confronto con Ben non lo lascia indifferente, e anche
Nick inizia a rendersi conto che qualcosa con va.
Il continuo minimizzare su tutti gli atteggiamenti aggressivi degli
altri, pone un campanello di allarme al rugbista. Anche se sembra
affrontare tutto con una grinta e una consapevolezza diversa, ci
sono ancora dei demoni da sconfiggere per Charlie. I numerosi
riferimenti al cibo pongono anche la base per un tema che potrebbe
essere affrontato nella prossima stagione, quello dei disturbi
alimentari. Una conseguenza di un forte trauma che lo stesso
Charlie ha finalmente raccontato a
Nick nella riservatezza del loro rifugio.
Heartstopper abbraccia davvero un
pubblico di teenager vasto ma cerca di parlare a tutti in modo
dolce, talvolta sdolcinato. Basandosi su dei romanzi la trama
potrebbe continuare per altre stagioni, aggiungendo altri elementi
di crescita e formazione per tematiche davvero così delicate. La
storia di Nick e Charlie seppur
romanzata mette in evidenza quello che di buono può arrivare quando
decidi di essere semplicemente te stesso, fregartene degli altri, e
mettere a tacere i bulli.
Approdato sulla piattaforma
streaming il 14 settembre, Heartbreak high è una
nuova serie australiana, ideata da Hannah Carroll Chapman; si
tratta di un reboot della omonima serie
andata in onda dal 1994 al 1996 sul canale australiano Network ten,
e poi dal 1997 al 1999 su ABC, per un totale di ben sette stagioni.
La sua serie gemella del 2022 è al momento formata da una sola
stagione di otto episodi, da circa 50 minuti l’uno. Nel cast
ritroviamo figure nuove ed emergenti, come l’attrice Ayesha Madon,
Chloe Hayden e James Majoos. La serie è stata da subito accolta in
maniera positiva dalla critica per le tematiche trattate.
Heartbreak high, dalla mappa degli
incesti ai triangoli amorosi
La Hartley sembra essere un liceo
come un altro, con gli stessi gruppi: le ragazze popolari, la
squadra di basket con i ragazzi più affascinanti, gli invisibili.
Con la scoperta della “mappa degli incesti” tutto cambia. Si tratta
di una mappa disegnata da Harper (Asher Yasbincek)
ed Amerie (Ayesha Madon), una coppia di amiche
inseparabili. Questa rappresenta tutte le relazioni amorosi
ed eventuali rapporti sessuali avvenuti nella Hartley high. Tutti
gli studenti presenti sulla mappa sono costretti dalla preside a
seguire un corso di rieducazione alla sessualità. Amerie diventa
l’esclusa, la ragazza più odiata. Senza un apparente motivo, viene
respinta anche dalla sua miglior amica Harper, pur essendosi Amerie
presa tutta la responsabilità della mappa. Le relazioni tra i
ragazzi della Hartley si faranno sempre più confuse. Si creeranno
nuove coppie come Quinni, una ragazza molto stravagante e
autistica, e Sasha, una delle ragazze popolari della scuola. I
pettegolezzi sulle esperienze negative e sulle tresche che dovevano
rimanere segrete non tardano a correre per la Hartley. I rapporti
tra gli studenti si incrineranno ulteriormente, specialmente tra
Harper e Amerie.
Un teen drama con una venatura
comica
Heartbreak high è
una serie molto rilevante come serie per le tematiche che vengono
trattate. Ci si riferisce a tutta una serie di problematiche che
caratterizzano ancora la nostra società. In particolare, vengono
presentati il tema del consenso e della violenza sessuale; delle
discriminazioni perpetrate dagli agenti di polizia nei confronti
delle persone di colore, in questo caso Malakai (Thomas
Weatherall), discendente dai nativi australiani. A questo
proposito, dopo l’episodio di violenza subito, Malakai verrà
appoggiato da alcuni ragazzi per riscoprire le sue origini e
superare al meglio l’accaduto. Centrale diventa anche l’elemento
della violenza domestica, pur non essendo presente chiaramente
nelle prime puntate.
Un fattore fortemente a favore di
Heartbreak High è l’inclusività nella delineazione
dei personaggi. Darren, ad esempio è non binario. Nel seguire le
sue vicende, ci vengono presentate tutte le problematiche, ed a
volte sofferenze, con cui una persona non binaria deve convivere
nella sua vita. Partendo dai problemi con i genitori, i quali, pur
cercando di aiutarlo ed appoggiarlo nelle sue scelte, non lo
comprendono, ad essi si aggiungono anche tutte le varie battute
degli altri ragazzi a scuola.
Un altro personaggio che incarna lo
spirito di inclusività di questa serie è Quinni, ragazza affetta da
un disturbo nello spettro dell’autismo. Pur non dimostrando
all’esterno solamente una certa eccentricità nel trucco e nel
comportamento, ci sono delle situazioni in cui questa sua
differenza è più nota, fino a sembrare a persone come Sasha troppo
ingombrante.
Pur affrontando tutte queste
problematiche sociali, Heartbreak high non cade
nei soliti cliché e, soprattutto, riesce a mantenere una certa vena
di comicità che rende la serie semplice e piacevole da seguire.
Heartbreak High is the new Sex
Education
Un critico più attento non
tarderebbe a trovare una grande pecca in questa serie: la mancanza
di originalità. Molte di queste tematiche trattate, infatti, sono
già approdate e consolidate su Netflix con una ben più nota serie
tv: si tratta di Sex Education. L’educazione alla sessualità,
la presenza di personaggi LGBTQI+, la violenza sessuale sono gli
elementi fulcro della serie britannica.
Ad ogni modo, pur non mantenendosi
nella totale originalità, Heartbreak high ha
ugualmente una sua rilevanza. Quando si tratta di problematiche
così serie ed importanti anche per i giovani, le serie tv possono
essere un abile strumento per trasmettere i giusti messaggi.
Riguardo invece alla “mappa degli
incesti” ed alle liti scaturitesi, questo ricorda molto una scena
di quello che potrebbe essere considerato il cult dei teen movie:
sto parlando di Mean Girls. Verso la fine del
film, infatti Regina George, interpretata da
Rachel McAdams, diffonde tutta una serie di gossip
creando liti e risse, mettendo in subbuglio la scuola proprio come
fa la mappa alla Hartley.
Nuove
immagini di Chris Hemsworth
in Heart of the Sea ci arrivano da
USA Today, il nuovo film di Ron
Howardche
racconta glieventi realiche hanno
ispirato il romanzo “MobyDick“.
La
sceneggiatura di In the heart of
the sea, che è
stata scritta da Charles
Leavitt. è un
adattamento dall’omonimo romanzo di
Nathaniel Philbrick. In the
heart of the sea segue il
maldestinato viaggio della baleniera Essex, che è stata attaccata
da un capodoglio nel 1820, lasciando il suo equipaggio bloccato in
mare per ben novanta giorni.
Nel
film BenWhishaw interpreta il ruolo
di HermanMelville, che alla
fineavrebberaccontatola
storianel suo già
citato libro“MobyDick“. Tra gli
altrimembri del
cast cisonoBenjaminWalker, CillianMurphy,BrendanGleeson, TomHolland, FrankDillanee SamKeeley.
Le riprese sono cominciate nel settembre 2013 presso i Leavesden
Studios di Londra. Sono state girate anche alcune scene in location
reali nelle isole Canarie di La Gomera e Lanzarote.
In the heart of the
seauscirà nelle
sale cinematografiche statunitensi a partire
dal13 Marzo 2015, di seguito potete
vedere le foto.
Ci sono racconti leggendari, che
fanno ormai parte della cultura e dell’immaginario mondiale. Uno di
questi è senza dubbio quello dedicato alla balena nota come Moby
Dick. Si tratta ancora una volta di uno scontro epico tra l’uomo e
la grandezza della natura, qui rappresentata dal mastodontico
cetaceo. Scritto da Herman Melville,
Moby Dick è considerato uno dei grandi
capolavori della letteratura mondiale, reso ancor più avvincente
dal suo essere ispirato ad una vicenda vera. Quella storia è stata
infine raccontata al cinema dal regista premio Oscar Ron
Howard con il film Heart of the Sea – Le
origini di Moby Dick (qui la recensione).
Ad aver raccontato la vicenda della
baleniera Essex, che nel 1820 rimase coinvolta nello scontro con
un’enorme balena, è stato Nathaniel Philbrick, con
il romanzo del 2000 Nel cuore dell’oceano – La vera storia
della baleniera Essex. A sottoporre ad Howard la sceneggiatura
scritta da Charles Leavitt fu l’attore
Chris Hemsworth, che aveva già lavorato con il
regista per il biografico Rush. Rimasto affascinato dalla
vicenda come anche dalla forza delle tematiche trattate, Howard
acconsentì da subito a realizzare la pellicola. Questa prese così
vita con un budget di 100 milioni di dollari, presentando
un’attenta ricostruzione della vicenda e dei suoi aspetti più
crudi.
Nonostante i suoi grandi effetti
speciali e le intense interpretazioni, Heart of the
Sea non ottenne il successo sperato, passando quasi in
sordina. Si tratta però di un film da riscoprire, avvincente e
ricco di grandi sentimenti. In questo si sfoggia tutto il fascino e
il predominio che la natura non cessa di avere Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori ed alla vera storia dietro
il film. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il titolo nel
proprio catalogo.
Heart of the Sea: la trama del film
La vicenda si apre nel 1850, quando
un giovane Herman Melville si reca dall’anziano
Thomas Nickerson per farsi raccontare nei minimi
particolari il tragico naufragio della baleniera Essex, su cui
Nickerson serviva come mozzo. Inizialmente riluttante a ricordare
quel drammatico evento, l’uomo acconsente infine a dare inizio al
suo racconto. Questo ha luogo trent’anni prima, nel 1820, quando il
baleniere e navigatore Owen Chase si ritrova a
fare da primo ufficiale all’inesperto George
Pollard sulla baleniera Essex. Tra i due non corre però
buon sangue, poiché sarebbe dovuto essere Chase a guidare la nave,
affidata invece a Pollard poiché proveniente da buona famiglia.
Durante il viaggio, il capitano darà
poi vita ad una serie di decisioni che non mancano di generare
frustrazione tra l’equipaggio, evidenziando inoltre la propria
incapacità a gestire la situazione. Avventurandosi in acque
inesplorate, la Essex si ritrova ad imbattersi in un branco di
capodogli. La loro caccia viene però interrotta dall’arrivo di un
gigantesco esemplare di quella specie, che attacca violentemente la
nave. Ritrovandosi impossibilitati a scappare, Chase e gli uomini
della Essex non avranno altra scelta che fronteggiare il gigantesco
cetaceo. La ciurma si ritrova così a lottare contro una vera e
propria forza della natura, consapevoli di non avere speranze.
Heart of the Sea: il cast del film
Ad interpretare Owen Chase, primo
ufficiale della Essex, vi è l’attore ChrisHemsworth, meglio noto per essere l’interprete
di Thor nel Marvel Cinematic Universe.
L’attore, noto per il suo fisico imponente e ricco di muscoli, si è
per questo film sottoposto ad una drastica dieta di non oltre 800
calorie al gioco. Documentando il proprio dimagrimento sui social,
Hemsworth ha raggiunto una forma fisica spaventosa, ai limiti della
denutrizione. Accanto a lui, nei panni del capitano George Pollard
Jr. vi è invece l’attore Benjamin Walker, celebre
per il film La leggenda del cacciatore divampiri. Per questo ruolo erano stati considerati anche
gli attori Benedict Cumberbatch, Tom Hiddleston e
Henry Cavill. Cillian Murphy,
invece, è Matthew Joy, secondo ufficiale.
Nei panni del giovane
mozzo Thomas Nickerson vi è invece Tom Holland,
qui ad uno dei suoi primi ruoli cinematografici prima di assumere i
panni di Spider-Man. All’attore, all’epoca diciassettenne, non era
consentito perdere peso, e così Holland dovette prima ingrassare e
poi smaltire quel peso per poter apparire dimagrito. La ferrea
dieta fu però per lui particolarmente ardua, spingendolo in
un’occasione a rubare dei cornetti dal set per mangiarli di
nascosto. Ad interpretare l’anziano Thomas Nickerson vi è invece
Brendan Gleeson, mentre nei panni dello scrittore
Herman Melville si ritrova l’attore Ben Whishaw,
celebre come protagonista del biografico Bright Star.
Heart of the Sea: la vera
storia dietro il film
Quello di Moby Dick è
notoriamente un racconto ispirato ad una vicenda realmente
avvenuta. Questa, come racconta il film, ha per protagonista la
baleniera Essex e il primo ufficiale Owen Chase. A causa della
scarsa pesca ottenuta durante una spedizione, il capitano George
Pollard Jr. decise di spingersi al largo dell’Oceano Pacifico. Dopo
mesi di perlustrazioni, il 16 novembre del 1820 la vedetta annunciò
la presenza di capodogli. Fu proprio in quel momento che un
gigantesco esemplare iniziò a colpire la nave, portandola infine ad
affondare. La vera tragedia doveva però ancora avere inizio. Gli
uomini sopravvissuti riuscirono ad approdare su di un piccolo
atollo, oggi noto come l’isola di Henderson.
Con alcune scialuppe a disposizione,
gli uomini decisero poi di rimettersi in viaggio, nella speranza di
trovare del cibo. L’assenza di questo, però, spinse i marinai al
cannibalismo, estraendo a sorte su chi di loro dovesse morire per
diventare cibo per gli altri. Una pratica attuata con grande
sofferenza e che avrebbe segnato psicologicamente il resto della
loro vita. Dopo oltre 78 giorni dal naufragio, i sopravvissuti
vennero ritrovati ridotti allo stremo a 650km dalle coste del Cile.
Anni dopo Owen Chase riprese a navigare in mare, venendo però
dichiarato malato di mente in vecchiaia. Il resto dell’equipaggio
sopravvissuto, invece, non lasciò mai più la terra ferma.
Heart of the Sea: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
In attesa di vedere i sequel, è
possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Heart of the Sea è infatti disponibile
nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Netflix, Tim
Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di domenica 4
dicembre alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Come ben sappiamo la produzione del
nuovo dramma Heart Of The Sea, che dopo
Rush vedrà ancora una volta insieme sul
set Ron Howard e Chis Hemsworth,
è partita il mese scorso.
Come è ormai usuale per tutte le
maggiori produzioni cinematografiche Hollywoodiane, i primi
aggiornamenti arrivano direttamente dai social network. Infatti è
lo stesso regista a fornire le prime chicche proprio tramite
Twitter, pubblicando le prime tre foto provenienti
dal set della sua nuova creatura. Le immagini mostrano la troupe
intenta ad effettuare alcune riprese all’interno di un enorme
serbatoio pieno d’acqua dove gli attori devono vedersela con quella
che pensiamo essere una tempesta in alto mare. Le immagini
sono quelle che vi proponiamo di seguito:
Il film è basato sulla storia vera
di una escursione di caccia alle balene andata storta che
ispirò Herman Melville a scrivere il suo
famosissimo romanzo classico Moby
Dick.
Heart of The
Sea uscirà nelle sale cinematografiche nel 2014. Nel
cast saranno presenti le stelle Chris Hemsworth, Cillian
Murphy, Ben Whishaw, Brendan Gleeson, Paul Anderson, Benjamin
Walker, Tom Holland, Charlotte Riley. Il film è diretto da
Ron Howard.