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Un film Minecraft: una nuova sneak peek dal dietro le quinte del film!

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Come sappiamo, si intitolerà Un film Minecraft l’adattamento cinematografico del famoso gioco in produzione con Jack Black e Jason Momoa. In attesa di vederlo, ecco una nuova sneak peek dal film.

Quello che sappiamo su Minecraft

Con un cast guidato da Jason Momoa (Aquaman e il Regno Perduto) e Jack Black (Super Mario Bros. – Il film), Minecraft è interpretato anche da Emma Myers (Mercoledì), Danielle Brooks (Peacemaker), Sebastian Eugene Hansen (Just Mercy) e Jennifer Coolidge (The White Lotus).

La sinossi recita: “Benvenuti nel mondo di Minecraft, dove la creatività non serve solo a creare oggetti, ma è essenziale per la sopravvivenza! Quattro disadattati – Garrett “The Garbage Man” Garrison (Momoa), Henry (Hansen), Natalie (Myers) e Dawn (Brooks) – si ritrovano a combattere con problemi ordinari quando vengono improvvisamente trascinati attraverso un misterioso portale nell’Overworld: un bizzarro paese delle meraviglie cubico che vive di immaginazione.

Per tornare a casa, dovranno dominare questo mondo (e proteggerlo anche da cose malvagie come i Piglins e gli Zombies) mentre si imbarcano in una ricerca magica con un inaspettato ed esperto artigiano, Steve (Black). Insieme, la loro avventura sfiderà tutti e cinque a essere coraggiosi e a riconnettersi con le qualità che rendono ciascuno di loro unico e creativo… le stesse abilità di cui hanno bisogno per prosperare nel mondo reale.

Un film Minecraft: recensione del film di Jared Hess

Un film Minecraft: recensione del film di Jared Hess

Chi ama i videogiochi ha sempre coltivato un sogno segreto: immergersi completamente – e quindi fisicamente – in quegli universi virtuali, e vivere in prima persona le avventure digitali. Dal 2009, uno dei titoli più amati dai gamer di tutto il mondo è Minecraft, e il suo successo globale ha spinto Hollywood a prendere in considerazione un adattamento cinematografico nel 2012.

Dopo una lunga gestazione, fatta di rinvii, cambi di regia e riscritture, il progetto – dal titolo Un film Minecraft – ha finalmente preso forma con la direzione di Jared Hess. Ma la pellicola, a causa di ulteriori ostacoli come lo sciopero degli attori, ha avuto ulteriori ritardi nelle riprese, con la data d’uscita posticipata fino a quest’anno, in cui finalmente arriva nelle nostre sale dal 3 aprile. Il cast del film vanta nomi di spicco appartenenti all’industria, come Jason Momoa e Jack Black, affiancati dai bravi Emma Myers, Danielle Brooks e Sebastian Hansen.

La trama di Un film Minecraft

Steve è un bambino con la passione per la miniera, ma un misterioso minatore gli impedisce di avvicinarsi troppo. Da adulto, decide di tornare in quel luogo che lo ha sempre affascinato e lì trova due cubi particolari: il Cristallo Terrestre e la Sfera del Predominio. Incuriosito, decide di unire i due oggetti, senza sapere che questi aprono un portale verso un mondo magico. Incantato e desideroso di cambiare vita, Steve attraversa il varco e si ritrova nell’Overworld, un mondo straordinario dal quale non vorrebbe più andarsene.

Ben presto, però, scopre che in quell’universo esistono altri portali, tra cui uno che conduce al Nether, un luogo infuocato dove regna Malgosha, a capo dei Piglin, creature suine ossessionate dall’oro. L’obiettivo della strega è impossessarsi della Sfera del Predominio per gettare quel mondo colorato, chiamato l’Overworld, nell’oscurità. A contrastare i suoi piani ci saranno Steve e un gruppo di improbabili alleati: Garrett, Natalie, Dawn ed Henry, finiti nell’Overworld per caso ma pronti a combattere per salvarlo.

Un film Minecraft (A Minecraft Movie)

Un mondo pieno di riferimenti per i fan

Chi ha trascorso ore davanti a Minecraft riconoscerà subito le numerose reference disseminate nella pellicola. L’universo cubico del videogioco prende vita con fedeltà e introduce un nuovo personaggio inedito: Malgosha, una strega dal passato difficile che, dopo essere stata derisa per la sua musica, ha giurato vendetta contro la creatività stessa. La sua presenza è in realtà il motore narrativo che scatena il classico scontro tra Bene e Male, creando una storia originale basata su un gioco che, di per sé, non ha una trama definita.

Proprio come nel videogame, anche Un film Minecraft ripropone diversi biomi, ricreati con un’ottima CGI. Un design dettagliato che si estende non solo agli ambienti, ma anche alle creature, rendendo l’esperienza visiva immersiva, andando al contempo a sottolineare l’impegno produttivo della pellicola.

Fra follia, intrattenimento e parentesi musicali

Oltre agli animali, i golm di ferro, i villici e i pillager, il film presenta anche un cast di personaggi in carne e ossa che interagiscono con l’universo pixelato. Questo contrasto visivo, pur potendo essere considerato un limite per i gamer abituati ad altre forme e caratteristiche in Minecraft, aggiunge dinamicità alla narrazione, rendendola ritmata e, alla fine, molto divertente.

La vera punta di diamante è senza dubbio Jack Black, che porta con sé tutta la sua energia comica, regalando alcuni dei momenti più esilaranti del film. Le sue scene, impreziosite da inserti musicali, restituiscono un tocco di eccentricità e follia al racconto, che lo rende più godibile, soprattutto per chi, di quell’universo, conosce ben poco. Meno incisivi, invece, risultano i personaggi di Natalie e Dawn, il cui ruolo è più marginale e scarico sia a livello narrativo che interpretativo, senza però andare a inficiare davvero né sull’atmosfera generale né sulla trama di per sé.

Nel complesso, perciò, Un film Minecraft adempie al suo compito: essere una pellicola genuina e teneramente enfatica, fatta principalmente per un pubblico molto giovane e per chi passava pomeriggi interi davanti alla console, a creare la propria skin, costruire case e combattere scheletri, zombie e creeper durante la notte.

Un Film Minecraft: ecco il trailer ufficiale

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Un Film Minecraft: ecco il trailer ufficiale

Sono stati pubblicati un nuovo trailer e un poster per Un Film Minecraft di Warner Bros e sembra che il film abbia delle vibrazioni a là Jumanji stando a ciò che si vede nel trailer con protagonista Jack Black e che porta in sala in franchise di videogiochi di successo.

In questa ultima anticipazione, vediamo il personaggio di Steve scoprire un modo per viaggiare nel mondo di Minecraft dove può creare qualsiasi cosa… a patto che sia a forma di blocco, ovviamente.

Presto trova nuovi amici per affrontare le forze oscure intenzionate a distruggere quella realtà, e ci sono un sacco di Easter Egg e riferimenti per coloro che conoscono bene il videogame. Data l’enorme base di fan di Minecraft, ci sono buone probabilità che il film sarà un successo l’anno prossimo.

Quello che sappiamo su Minecraft

Con un cast guidato da Jason Momoa (Aquaman e il Regno Perduto) e Jack Black (Super Mario Bros. – Il film), Minecraft è interpretato anche da Emma Myers (Mercoledì), Danielle Brooks (Peacemaker), Sebastian Eugene Hansen (Just Mercy) e Jennifer Coolidge (The White Lotus).

La sinossi recita: “Benvenuti nel mondo di Minecraft, dove la creatività non serve solo a creare oggetti, ma è essenziale per la sopravvivenza! Quattro disadattati – Garrett “The Garbage Man” Garrison (Momoa), Henry (Hansen), Natalie (Myers) e Dawn (Brooks) – si ritrovano a combattere con problemi ordinari quando vengono improvvisamente trascinati attraverso un misterioso portale nell’Overworld: un bizzarro paese delle meraviglie cubico che vive di immaginazione.

Per tornare a casa, dovranno dominare questo mondo (e proteggerlo anche da cose malvagie come i Piglins e gli Zombies) mentre si imbarcano in una ricerca magica con un inaspettato ed esperto artigiano, Steve (Black). Insieme, la loro avventura sfiderà tutti e cinque a essere coraggiosi e a riconnettersi con le qualità che rendono ciascuno di loro unico e creativo… le stesse abilità di cui hanno bisogno per prosperare nel mondo reale.”

Un film Minecraft: 10 easter eggs dal videogioco originale

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Un film Minecraft: 10 easter eggs dal videogioco originale

Un film Minecraft è appena uscito nelle sale e, come prevedibile, il film contiene molti riferimenti ed Easter Egg relativi al videogioco originale. Sebbene le recensioni non siano state entusiastiche, il film sta percorrendo una buona strada al box office e ci sono molti momenti, personaggi e scene che i fan di Minecraft possono analizzare man mano che nuovi dettagli vengono resi pubblici.

Con il suo cast di prima categoria, Un film Minecraft cerca di conquistare anche chi non ha un legame così profondo con il gioco, ma per fortuna il film non lesina riferimenti alla storia originale, offrendo a chi ha una storia con il gioco molti divertenti Easter Egg da scovare.

Schermata di generazione del mondo

Ogni volta che viene creato un nuovo mondo appare un quadrato

Una schermata di caricamento di Minecraft con la scritta “generazione del mondo”. Un film Minecraft si apre con un monologo di Steve, interpretato da Jack Black, ma la prima immagine che il film mostra al pubblico è una barra di avanzamento che si accumula lentamente fino al 100% mentre i pixel nel riquadro centrale si riempiono. Chiunque abbia giocato al videogioco avrà familiarità con questa barra, che appare anche ogni volta che viene creato un nuovo mondo in Minecraft.

Questo è un riferimento molto divertente che rafforza l’idea che si tratti semplicemente di una storia che si sviluppa nell’universo di Minecraft, da cui il nome Un film Minecraft, anziché qualcosa di simile a Il film Minecraft. Il videogioco si basa sul fatto che ogni persona vive un’esperienza unica con cui può fare ciò che vuole, quindi questa è stata un’ottima scelta per l’inquadratura iniziale.

Spider Jockey

Una rara proliferazione dell’1%

Un aspetto divertente del film, che è stato evidenziato all’inizio del ciclo di marketing, era il fatto che uno dei personaggi, solitamente Steve di Jack Black, gridasse continuamente i nomi di oggetti e concept di Minecraft, dai chicken jockey alle perle di Ender fino a un tavolo da lavoro. Tuttavia, un gruppo di creature che non ha ricevuto alcun riconoscimento specifico sono state le spider jockey, gli scheletri che cavalcano ragni apparsi durante la prima notte degli umani.

Sebbene nel film siano state affrontate con relativa facilità, possono rivelarsi creature molto letali quando incontrate nel gioco, poiché gli attacchi a distanza dello scheletro combinati con i movimenti più rapidi del ragno possono rappresentare una combinazione pericolosa per i nuovi giocatori. Sono anche piuttosto rare, con una probabilità di spawnare solo dell’1% ogni volta che un ragno appare nel mondo.

Carrelli da miniera lenti

Una parte frustrante del gioco

Questo è qualcosa che tutti i giocatori di Minecraft probabilmente dovranno affrontare a un certo punto della loro vita: carrelli da miniera molto lenti che si rifiutano di muoversi alla velocità desiderata. Quando Steve, Garrett e Henry cercavano di sfuggire al Grande Cinghiale nella miniera di redstone, i loro binari si sono esauriti e Garrett è stato costretto a spingere il carrello a piedi, nel disperato tentativo di sfuggire a un’orda di creeper.

Questo è molto fedele al gioco, perché se si esauriscono le rotaie alimentate su un binario, si dovrà aspettare a lungo per percorrere qualsiasi distanza. Tuttavia, questo è un riferimento ancora più profondo, perché nelle precedenti edizioni del gioco non era possibile spostare i carrelli da miniera senza una rotaia alimentata, e bisognava spingerli per spostarli.

Pigstep

Una delle canzoni più amate del gioco

Sebbene la colonna sonora di Un film Minecraft contenga numerose canzoni su licenza, include anche diversi brani classici di Minecraft, il più importante dei quali è la classica sigla di C418, intitolata semplicemente “Minecraft”. Tuttavia, un’altra canzone del videogioco è presente in modo prominente durante la scena del talent show di Nether, intitolata “Pigstep”, composta da Lena Raine e pubblicata per Minecraft.

Quell’aggiornamento è stato quello che ha introdotto i Piglin e, da allora, “Pigstep” è diventata una delle canzoni più amate della colonna sonora di Minecraft. Non è nota quanto i classici di C418, che ormai sono sinonimo del videogioco, quindi probabilmente sarà un dettaglio un po’ meno noto ad essere incluso nel film.

Attuare una caduta con un secchio

Un classico trucco di Minecraft

Questo riferimento si verifica dopo che Steve, Garrett e Henry sono fuggiti dall’assalto dei Piglin al villaggio e sono atterrati di fortuna vicino alle miniere di pietra rossa mentre si dirigevano verso la Woodland Mansion. Mentre iniziavano a schiantarsi al suolo, Steve, interpretato da Jack Black, ha lasciato cadere un secchio d’acqua a terra, attutindo la caduta senza che nessuno dei due riportasse ferite gravi. La scena viene citata anche in seguito, quando Garrett spiega come è sopravvissuto all’esplosione sul ponte usando lo stesso trucco.

Questo è un classico trucco di Minecraft, che ha resistito alla prova del tempo fin dai primi giorni del gioco. Qualsiasi quantità d’acqua attutisce una caduta nel videogioco, quindi se un giocatore ha tempi di reazione sufficientemente rapidi, può sopravvivere a una caduta da qualsiasi distanza. Oggigiorno ci sono altri modi per sopravvivere a cadute simili in Minecraft, ma il trucco del secchio d’acqua è chiaramente rimasto importante per molti giocatori.

Abitante del Villaggio Idiota

Un sottotipo specifico di abitante del villaggio

Mentre la maggior parte degli abitanti del villaggio in Un film Minecraft svolgeva vari lavori nella piccola città in cui vive Steve, ce n’è uno che si è trovato a vagare per il portale per la Terra ed è fuggito nel mondo reale, innamorandosi infine del personaggio di Jennifer Coolidge. Indossava un abito verde e non sembrava avere alcun tipo di lavoro, il che è un chiaro riferimento al sottotipo di abitante del villaggio Idiota, che indossa un abito verde e non può ottenere una professione.

La sottotrama dell’abitante/vicepreside Marlene è stata uno degli aspetti più divertenti del film, e conoscendo la natura idiota dell’abitante del villaggio, ha ancora più senso. Sebbene Un film Minecraft sia molto buffo nel complesso, quel punto della trama in particolare si distingue per essere molto ridicolo, e sapere che l’abitante del villaggio (a cui viene data voce in modo esilarante nella scena post-credit di Un film Minecraft) era un idiota rende il tutto ancora più divertente.

Ciclo del giorno di 20 minuti

Un cenno al funzionamento interno del gioco

Questo è stato menzionato molto presto nel film, quando l’Overworld è diventato notte molto più velocemente di quanto i nuovi arrivati ​​umani si aspettassero, con Dawn che ha persino osservato che sembravano 20 minuti. Ironicamente, aveva colto nel segno, dato che 20 minuti è esattamente la durata di un giorno in Minecraft, con il tempo che scorre 72 volte più velocemente che nel mondo reale.

Sebbene il tempo che scorre molto più velocemente in Un film Minecraft sia una parte ovvia della trama, il riferimento specifico al ciclo giorno-notte di 20 minuti è un divertente cenno per chi ha più familiarità con il funzionamento interno del gioco. È qualcosa che non è necessario per capire cosa sta succedendo nel film, ma fa sentire meglio chi lo conosce per aver capito il riferimento, che è ciò che sono la maggior parte dei grandi Easter egg.

Pirotecnico con elitre potenziate

Mantiene lo spirito del gioco

Questa scena è accaduta poco prima che Steve si attutisca la caduta con il secchio d’acqua, mentre Henry cercava di liberarsi dal piglin che gli si era aggrappato alla gamba durante il volo. Tira fuori un fuoco d’artificio e lo usa per ottenere un’enorme accelerazione, facendo cadere il piglin dalla sua gamba prima di perdere il controllo e infine schiantarsi con le elitre contro Garrett e Steve.

Questo momento era stato prefigurato in precedenza, quando Steve disse che i fuochi d’artificio erano utili per aumentare la velocità, quindi all’interno del film aveva senso, dato che c’era un’introduzione e una conclusione. Anche i fuochi d’artificio funzionano in questo modo nel gioco, sebbene tendano ad essere molto meno volatili quando danno l’impulso di velocità. Un film di Minecraft non è fedele al 100% alle regole di Minecraft, ma riesce comunque a rimanere fedele allo spirito del gioco, rendendo queste differenze irrilevanti nel grande schema delle cose.

Non guardare un Enderman

Non attaccheranno mai per primi se lasciati soli

Per i giocatori di Minecraft, questo è uno dei consigli più importanti da dare a chi ha meno familiarità con il gioco, poiché non seguire questo avvertimento L’ing può causare molto dolore a chi non sa cosa sta facendo. Gli Enderman sono tra i nemici più difficili di Minecraft, ma ignoreranno completamente un giocatore a meno che non attacchi per primo o non osi guardarlo negli occhi.

Un film Minecraft ha dato a tutti i diversi nemici il loro momento di gloria e, per fortuna, all’Enderman è stata concessa una scena in cui gli è stato permesso di essere la terrificante creatura che è nel gioco. Sebbene la versione videoludica di questi nemici non mostri ai giocatori le loro peggiori paure che si avverano, farsene nemico al momento sbagliato può certamente trasformare quelle paure in realtà in pochi colpi rapidi.

Technoblade non muore mai

Uno YouTuber leggendario

C’è un momento in Un film Minecraft in cui appare un maiale con una corona in testa, al che Henry chiede: “È una specie di re?” e Steve risponde: “È una leggenda”. Questo è un riferimento allo YouTuber di Minecraft Technoblade, il cui logo era un maiale con una corona in testa. Technoblade è tragicamente scomparso qualche anno fa all’età di 23 anni, rendendo questo tributo uno dei momenti più strazianti del film.

Technoblade era amato dalla community di Minecraft e la sua scomparsa è stata un momento che sembra aver unito quasi tutti su Internet nel lutto per una persona che ha portato così tanta gioia a così tante persone in tutto il mondo. Minecraft ha persino aggiunto una schermata iniziale alla home page del gioco con la scritta “Technoblade non muore mai!” Fortunatamente, con questo Easter egg, Un film Minecraft continua questa tendenza, consolidando la sua eredità nel film, assicurando che il suo impatto sul gioco non venga dimenticato.

Un film Minecraft, la spiegazione delle scene post-credits: chi incontra Steve e come si prepara un sequel

Un film Minecraft (A Minecraft Movie) include due scene post-crediti che aiutano a chiudere i conti in sospeso e a impostare il futuro del franchise cinematografico del videogioco. Il 2025 video game movie della Warner Bros. dà nuova vita all’amato gioco di costruzione di Mojang Studios. La storia porta quattro comuni esseri umani nell’Overworld e li porta a incontrare Steve (Jack Black), un altro essere umano che è stato trasportato nella terra ed è diventato un esperto artigiano. I cinque umani imparano a lavorare insieme e a sfruttare le possibilità di creazione di Overworld per trovare la strada di casa sulla Terra.

Mentre il finale di Un film Minecraft (la nostra recensione) conclude le storie principali di Steve e dei suoi nuovi compagni umani, potrebbe non essere la fine della storia. Un film Minecraft (A Minecraft Movie) ha due scene post-crediti, una a metà e una alla fine. Come per molti film basati su popolari IP, c’è la speranza che le avventure di Steve e dell’Overworld tornino sul grande schermo. Non sorprende, quindi, che A Minecraft Movie utilizzi scene di crediti per impostare ciò che potrebbe accadere in un potenziale sequel. E in base a quanto mostrato, ci saranno altri collegamenti con i videogiochi.

La scena di metà crediti di Un film Minecraft conclude la sottotrama d’amore tra Jennifer Coolidge e il Villager

jennifer coolidge in un film minecraft

La prima delle scene dei titoli di coda di Un film Minecraft arriva a metà dei titoli di coda e ritorna alla sottotrama del film tra il personaggio di Jennifer Coolidge e un Villager. Il film include una storia minore in cui la vicepreside Marlene, interpretata da Jennifer Coolidge, incontra un Villager nel mondo reale dopo che questi è fuggito dall’Overworld. Dopo un appuntamento, i due si innamorano inaspettatamente. La scena a metà dei titoli di coda fornisce un importante aggiornamento sulla storia d’amore tra Marlene e l’abitante del villaggio. Mostra l’abitante del villaggio che parla ed esprime il suo amore per Marlene, con la sequenza che termina con il loro fidanzamento.

Questo non solo dà all’abitante del villaggio e a Marlene un lieto fine alla loro storia d’amore, ma Un film Minecraft utilizza anche questa scena per confermare finalmente il ruolo di Matt Berry. L’attore di What We Do In The Shadows era noto per far parte del cast di Un film Minecraft da tempo. Tuttavia, il suo ruolo è stato tenuto segreto. Matt Berry è confermato come voce del Villager. È una sorpresa che il ruolo di Berry sia stato mantenuto per una rivelazione a metà dei titoli di coda. Non c’è dubbio sulla sua voce, tuttavia, poiché aggiunge un ulteriore tocco comico alla scena.

La scena post-crediti di Un film Minecraft mostra Steve di ritorno nel mondo reale

Il finale del film conferma che Steve e gli altri riescono a uscire da Overworld e tornare sani e salvi sulla Terra. È una cosa importante per Steve, considerando che è rimasto bloccato lì più a lungo. La domanda più importante che rimaneva era cosa avrebbe fatto ora che era tornato sulla Terra. Un film Minecraft utilizza la scena post-crediti per rispondere a questa domanda, rivelando che Steve torna nella casa della sua infanzia. Vediamo il personaggio di Jack Black avvicinarsi alla porta della casa in cui è cresciuto per la prima volta dopo anni e bussare.

Alla porta Steve viene accolto da una donna con i capelli rosso-arancio che ora vive nella casa della sua infanzia. Si scambiano convenevoli e poi gli viene permesso di entrare. La donna è mostrata solo di spalle, quindi non vediamo mai il suo volto. Tuttavia, lei conferma che il suo nome è Alex mentre si presenta a Steve. Questo fa reagire notevolmente il personaggio di Jack Black, quasi come se sapesse chi è Alex. Anche se non c’è alcuna indicazione che Steve conosca questa donna nella scena post-crediti di Un film Minecraft, è un personaggio familiare a chiunque abbia familiarità con il videogioco.

Alex viene presentata nella scena post-crediti di Un film Minecraft

La sorpresa per la maggior parte dei giocatori di Minecraft sarà l’introduzione di Alex nella scena post-crediti. Alex è una delle nove skin predefinite nel videogioco. Alex è stata la seconda skin introdotta nella Minecraft Java Edition del 2014. L’aspetto di Alex è comunemente raffigurato con pelle chiara, lunghi capelli arancioni, occhi verdi e una maglietta verde. Anche se nel film non si vedono gli occhi di Alex, i capelli arancioni e la maglietta verde sono presenti per fornire indizi visivi sulla sua identità come uno dei personaggi del videogioco Un film Minecraft.

L’introduzione di Alex in Un film Minecraft è notevole in quanto conferma che Alex è una donna. I personaggi dei videogiochi Minecraft sono pensati per essere asessuati. Questo include la tendenza a usare pronomi asessuati, come “loro”, quando si parla dei personaggi. Questa intenzione è stata confermata direttamente da Notch, l’ex sviluppatore capo del videogioco, in un post sul blog del 2012 in cui ha detto: “Il modello umano è pensato per rappresentare un essere umano. Non un essere umano maschio o un essere umano femmina, ma semplicemente un essere umano”.

L’attrice che interpreta Alex nella scena post-crediti di Un film Minecraft non è confermata

Sebbene non ci sia un vero e proprio retroscena canonico per Alex basato sui videogiochi, Un film Minecraft riesce comunque a rappresentare il personaggio in modo accurato in questa breve apparizione. Al di là delle somiglianze visive, presentare Alex a Steve in questo modo sembra essere l’inizio della loro amicizia. Dato che Alex è spesso presente con Steve, ha senso che il film crei questa relazione come qualcosa che può essere esplorato in futuro.

Cosa significa la scena post-crediti di Un film Minecraft per un sequel

jack-black Un film Minecraft

La cosa più importante da ricordare della scena post-crediti di Un film Minecraft è Alex, se parliamo di cosa significhi per un potenziale sequel. Non ci sarebbe motivo di anticipare l’introduzione di un personaggio di spicco dei videogiochi se non fosse destinato a far parte di ciò che verrà dopo. Il sequel potrebbe esplorare il ritorno di Steve a Overworld e il primo viaggio di Alex lì. Cosa succederà esattamente ai due mentre sono a Overworld è un’incognita, ma è chiaro che Un film Minecraft 2 riunirà Alex e Steve per intero.

Questo apre la possibilità che altri personaggi di Minecraft si uniscano al franchise. Alex e Steve sono due dei personaggi più popolari della serie, ma nel gioco ci sono anche Ari, Efe, Kai, Makena, Noor, Sunny e Zuri. Se il sequel aumenterà il numero di personaggi del videogioco con Alex, c’è la possibilità che anche alcuni degli altri sette personaggi trovino un ruolo nella narrazione. Dopotutto, in Minecraft il film era facile destreggiarsi tra cinque personaggi umani.

È ancora possibile che l’Uomo della spazzatura di Jason Momoa e altri tornino per il sequel, ora che hanno familiarità con il Mondo e hanno imparato a sfruttarne il potere. Ma se qualcuno di loro non dovesse tornare o se il franchise volesse prendere una nuova direzione, i videogiochi offrono ulteriori possibilità su chi possa unirsi ad Alex e Steve nella prossima avventura. Forse questo includerà anche una continuazione della storia d’amore tra Marlene e l’abitante del villaggio. Le scene dei titoli di coda di Un film Minecraft lasciano spazio alla crescita del franchise in diverse direzioni.

Un film Minecraft da record al box office italiano

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Un film Minecraft da record al box office italiano

Un film Minecraft, distribuito da Warner Bros. Pictures, debutta con un weekend d’esordio straordinario, aprendo al primo posto al box office incassando 4.8 milioni di euro in Italia, richiamando nelle sale più di 620mila di spettatori di tutte le età. Il debutto sul grande schermo del primo adattamento cinematografico live-action di Minecraft, il videogioco più popolare al mondo, registra in Italia il miglior weekend d’esordio del 2025.

Mike De Luca e Pam Abdy – CEO di Warner Bros. Motion Picture Group – dichiarano: “Siamo estremamente felici che UN FILM MINECRAFT sia stato accolto così calorosamente dal pubblico di tutto il mondo ed estendiamo le nostre congratulazioni al regista Jared Hess e al suo team di filmmakers, a Legendary, Vertigo, Mojang e al nostro fenomenale cast guidato da Jason Momoa, Jack Black, Emma Myers, Sebastian Hansen, Danielle Brooks e Jennifer Coolidge che hanno contribuito a rendere il film un evento imperdibile per gli spettatori di tutte le età. Il viaggio decennale di UN FILM MINECRAFT verso le sale cinematografiche è stato seguito con grande attenzione da Jesse Ehrman di Warner Bros. Pictures e dal suo team, e siamo entusiasti che i loro sforzi abbiano avuto un riscontro così straordinario. L’innovativa campagna di marketing condotta da Dana Nussbaum, Christian Davin, John Stanford e i loro team, insieme al piano strategico di distribuzione globale definito da Jeff Goldstein e dal suo team, hanno portato a un risultato spettacolare. A loro – e a tutte le divisioni di Warner Bros. Discovery che hanno sostenuto il film – vanno i nostri ringraziamenti per l’incredibile lavoro svolto”.

Diretto da Jared Hess, con protagonisti Jason Momoa, Jack Black, Emma Myers, Sebastian Hansen, Danielle Brooks e Jennifer Coolidge, il film ha debuttato in Italia  il 3 aprile 2025 in oltre 550 schermi cinematografici.

Un film Minecraft (A Minecraft Movie), la spiegazione del finale e come prepara Minecraft 2

Un film Minecraft (A Minecraft Movie) ha diversi punti della trama che preparano un sequel, oltre a un significato più profondo da sviscerare. Minecraft è stato rilasciato nel 2009 e da allora il titolo è diventato ampiamente riconosciuto come uno dei migliori videogiochi di tutti i tempi. È il sandbox definitivo, che permette alla creatività di scorrere liberamente in un modo che pochi altri giochi possono offrire. Ciò rappresenta una sfida estrema nell’adattamento, e il regista Jared Hess è stato lasciato a risolverla. A Minecraft Movie ha un cast guidato da Jason Momoa e Jack Black.

Un film Minecraft (A Minecraft Movie) (la nostra recensione) racconta la storia di una serie di personaggi che entrano in “Overworld”, una dimensione alternativa basata sul gioco Minecraft, creando uno scenario simile a Jumanji. Steve (Jack Black) era già entrato in Overworld anni prima, anche se aveva scoperto che un cattivo di nome Malgosha minacciava di distruggerlo con il potere di una sfera magica. La minaccia riemerge quando Garret (Jason Momoa), Natalie (Emma Myers), Dawn (Danielle Brooks) e Henry (Sebastian Hansen) riportano la sfera nel Mondo di Sopra. I nostri eroi uniscono le forze per sconfiggere Malgosha, proteggendo il Mondo di Sopra dall’invasione dei Piglin.

Perché Steve ha lasciato il Mondo di Sopra nel finale di un film di Un film Minecraft

Dopo aver sconfitto Malgosha, i protagonisti del film usano la sfera come portale per tornare nel mondo reale. Steve, che è stato nel Mondo di Sopra per molto più tempo, decide se vuole tornare nel mondo reale. L’inizio del film mostra la storia di Steve, che non ha avuto una vita facile nel mondo reale. Da bambino gli era stato impedito di entrare nelle miniere e finì per fare un lavoro d’ufficio che gli tolse l’anima.

Steve ha avuto successo nel Mondo di Sopra perché gli ha permesso di vivere un’esperienza creativa e appagante, che alla fine gli mancava nel mondo reale. Anche se il film mette in scena il suo personaggio principalmente per far ridere, c’è una certa serietà nel messaggio su come si sentiva la sua vita prima di essere risucchiato in una realtà alternativa (virtuale). Finisce per lasciare l’Overworld solo grazie agli amici che si è fatto durante gli eventi del film, che gli mostrano che potrebbe esserci davvero un posto per lui nel mondo reale.

Come gli eroi sconfissero Malgosha

Malgosha è una regina e una maga piglin che voleva conquistare il Mondo di Sopra. Il Mondo di Sotto era un luogo di oscurità e brutalità e lei sperava di estendere la sua devastazione al Mondo di Sopra, rovinando il luogo vivace che persone come Steve avevano creato. Gli eroi si uniscono per combattere Malgosha, alla fine distruggendo il suo portale del Mondo di Sotto e il suo raggio celeste con esplosioni di palle di fuoco da un Ghast. Sconfiggendo Malgosha, i protagonisti sono liberi di tornare nel mondo reale, avendo salvato il Mondo di Sopra dalla sua influenza.

Che cosa c’entra Jennifer Coolidge con quell’abitante del villaggio?

jennifer coolidge in un film minecraft

L’iconica attrice Jennifer Coolidge interpreta un ruolo secondario in A Minecraft Movie nei panni della vicepreside Marlene, che lavora nella scuola che Henry frequentava prima di finire nel Mondo di Sopra. Mentre il portale è aperto, un abitante del villaggio si reca nel mondo reale e viene investito dall’auto di Marlene. I due finiscono per uscire insieme e la prima scena dopo i titoli di coda mostra che si sono sposati. Questa trama è del tutto adiacente a tutto ciò che accade nel film ed è interamente giocata per far ridere, utilizzando l’assurdità degli effetti sonori di Un film Minecraft (A Minecraft Movie) degli abitanti del villaggio per una battuta.

Cosa ha detto il regista Jared Hess sul finale di Un film Minecraft 

Jared Hess è un regista noto per film come Napoleon Dynamite e Nacho Libre, e il suo bizzarro senso dell’umorismo è in piena mostra in A Minecraft Movie. Hess ha condiviso la sua prospettiva sul film e sul suo finale con TechRadar, dicendo che l’unico approccio possibile a un adattamento cinematografico di Minecraft sarebbe stato raccontare una storia personalizzata, poiché è ciò che ogni giocatore fa quando apre il gioco. Ha raccontato un aneddoto su sua figlia che giocava al videogioco, dicendo che gli piaceva il modo in cui costruiva una narrazione intorno a ciò che stava costruendo e facendo.

Per quanto riguarda i personaggi e i temi del film, Hess ha posto la domanda: “Per me, è stato come ‘come prendiamo un gruppo di eroi improbabili, che si trovano in un momento difficile della loro vita, e li mandiamo in questa avventura dove devono usare la creatività per sopravvivere e cooperare?” Il film che ne risulta è la combinazione attesa del suo solito umorismo e della libertà creativa di Minecraft.

Come la scena post-crediti di Un film Minecraft prepara un sequel

jack-black Un film Minecraft

Un film di Minecraft, la seconda scena post-crediti mostra Steve di nuovo nel mondo reale, che riesamina la sua vita. Il mondo è cambiato dall’ultima volta che Steve è stato lì. A differenza degli altri personaggi, è stato nell’Overworld per molto più tempo. Ritorna nella casa della sua infanzia, solo per incontrare una donna dai capelli rossi che vive lì. Si presenta come Alex, che dovrebbe essere un nome noto alla maggior parte delle persone che hanno giocato a Minecraft.

Steve è la skin predefinita di Minecraft, ma Alex è stata la seconda ad essere introdotta e si ritiene comunemente che sia la controparte femminile di Steve. Anche se non sappiamo ancora chi interpreterà Alex se il franchise verrà riportato per un secondo film, sembra probabile che sarà protagonista o co-protagonista insieme a Steve.

Il vero significato di Un film Minecraft 

Un film Minecraft (A Minecraft Movie) è principalmente una commedia farsesca incentrata sul mondo roboante del videogioco, ma c’è comunque un significato più profondo condiviso da molti degli archi dei personaggi del film. Come spiegato nella sinossi del film, tutti i personaggi del film sono disadattati nel mondo reale. Steve ha lasciato il mondo reale a causa del suo lavoro senza anima; Dawn lavorava quindici volte a settimana (come negli zoo mobili) solo per sbarcare il lunario; Garrett è stato sfrattato ed è rimasto bloccato nel suo passato glorioso; Natalie e Henry erano in lutto per la madre e Henry faceva fatica a integrarsi a scuola.

Il film esplora l’idea che il mondo reale può essere una sfida per chi ha una fervida immaginazione e creatività che desidera esplorare. È facile immergersi in qualcosa di virtuale come ha fatto Steve, ma bisogna sempre ricordarsi di tornare alla realtà per perseguire anche lì la propria creatività. I personaggi di Un film Minecraft (A Minecraft Movie) trovano conforto nelle loro amicizie, che danno loro uno scopo nella vita e permettono loro di vivere in un ambiente creativo e appagante nel mondo reale.

Un film ispirato a True Blood!

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Un film ispirato a True Blood!

TrueBlood

Il sito web What’s Playing ha segnalato che la HBO ha in programma di trasformare la loro popolare serie vampiresca True Blood in un lungometraggio, così come è già successo a Sex and the City e Entourage.

Un film dietro le quinte di Mary Poppins!

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A distanza di quasi cinquant’anni dall’uscita del favoloso Mary Poppins, Deadline quest’oggi riporta la notizie che la Walt Disney Pictures sia vicina a concludere l’accordo per sviluppare la sceneggiatura di Saving Mr. Banks. Lo script è stato scritto da Kelly Marcel ed è apparso nella Black List del 2011, un elenco con quelle che vengono ritenute le migliori sceneggiature non prodotte nel corso dell’anno.

Va detto che la storia non sarà un remake dello film precedente, ma si svolgerà dietro le quinte,mostrando come la Walt Disney riuscì a convincere la scrittrice a cedere i diritti per la trasposizione del romanzo. Una trattativa che è durate ben 14 anni. Tuttavia nonostante l’enorme successo del film la scrittrice odio le sequenze animate a tal punto da rifiutarsi di cedere qualunque altro suo lavoro alla Major. Alcune voci non confermate vedrebbero infine i due premi Oscar Tom Hanks e Meryl Streep come possibili interpreti di Walt Disney e di Pamela Travers. Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi.

Fonte: Deadline

Un film dedicato all’attore che ha dato vita a Chewbecca

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Kyle Newman (Emo Boy) sta pensando a un film dedicato a Peter Mayhew, attore britannico classe ’44 che a cavallo tra anni ’70 e ’80 interpretò lo Wookiee Chewbecca

Un film d’animazione per il Profeta di Gibran!

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Salma Hayek produrrà un lungometraggio tratto da il profeta di Khalil Gibran: ad ogni poesia nel libro corrisponderà un episodio che sarà girato da un regista differente, mentre Roger Allers(il re leone, Boog & Eliot) si occuperà della cornice.

Per i singoli episodi sono stati fatti i nomi di Marjane Satrapi (Persepolis), Bill Plympton Tomm Moore, Nina Paley, Mohammed Saeed Harib, Michal Socha e Francesco Testa.

Nel libro, una delle raccolte di poesie più lette di tutti i tempi, il Profeta Al Nabi risponde alle  domande poste da varie persone sulla condizione umana.

fonte: comingsoon.it

Un figlio: clip in esclusiva del film dal 21 aprile in sala

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Un figlio: clip in esclusiva del film dal 21 aprile in sala

Sarà nelle sale dal 21 aprile Un figlio, film presentato a Venezia 78. Un potente dramma familiare all’alba della primavera araba, teso come un thriller e ispirato al cinema di Asghar Farhadi. Il film è l’opera prima di Mehdi M. Barsaoui ed è distribuito da Valmyn e I Wonder. Ecco una clip in esclusiva dal film:

https://www.youtube.com/watch?v=HHFtbqiMkh0

 

Un figlio, la recensione del film tunisino premiato a Venezia e ai César

Pochi, pochissimi film possono vantare un tale plebiscito di commenti unanimi come Un figlio. L’opera prima di Mehdi M. Barsaoui, presentata a Venezia 76, arriva finalmente in sala – dal 21 aprile, distribuito da I Wonder Pictures – con il suo carico di dolore, dramma e domande. Quelle che ogni spettatore sarà costretto inevitabilmente a porsi, istintivamente immedesimandosi negli scrupoli o i sensi di colpa dei due protagonisti assoluti, Najla Ben Abdallah e Sami Bouajila (vincitore come Migliore Attore della sezione Orizzonti della Mostra del 2019, ai César 2021 e ai Lumiere Awards 2021).

Una scelta, di campo, di cuore o di testa, niente affatto facile da fare. Più ancora che per la bravura degli interpreti, grazie all’equilibrio che il neo regista riesce a mantenere durante tutto lo svolgimento, senza eccedere, ma lasciando parlare i fatti e la loro semplice drammaticità. E che riesce a svincolare il risultato finale dai canoni del melodramma, limitando al minimo certa manipolazione emotiva frequente nel genere.

Cosa succede in Un figlio

Tutto si svolge in Tunisia, nell’estate del 2011. Un momento caldo, per le proteste sociali in corso nel paese e la Guerra Civile nella vicina Libia di Gheddafi. Un momento spensierato per Fares, Meriem e per il loro figlio di dieci anni, Aziz, in vacanza nel sud del paese prima di tornare alla loro vita quotidiana, almeno fino a che il piccolo non viene colpito per errore durante un agguato.

La corsa in ospedale è solo l’inizio di una odissea che andrà svelando gradualmente i suoi mostri. Le cure urgenti stabilizzano infatti il bambino, ferito gravemente e bisognoso di un trapianto, ma le difficoltà di un Paese ancora troppo “indietro” sul tema e troppo condizionato dalla religione metteranno i due genitori di fronte a una serie di dilemmi, morali e non, ai quali non sarebbe facile dare risposta per nessuno. Tanto più dopo la scoperta di un segreto a lungo nascosto.

La scoperta del dramma scava dentro tutti noi

La rivelazione spacca in due lo sviluppo successivo e crea due diverse narrative, indipendenti ma indissolubilmente legate. Ma soprattutto scatena un effetto domino al quale nessuno sembra in grado di sfuggire, costretto a confrontarsi con i propri principi. Ovviamente, da solo. E da sola. La coppia protagonista – moderna, realizzata e innamorata, felice insomma – improvvisamente scompare, ma nessuno se ne accorge, in balia dello tsunami emozionale e delle sue conseguenze.

Il trauma dei due è chiaro, ma a prescindere da quale sarà l’esito finale e quale soluzione si rivelerà la migliore anche loro da soggetti si trasformano in occasioni. E attenzione a limitarsi a una superficiale accusa dell’atteggiamento giustificatorio – solo apparentemente – del regista nei loro confronti, soprattutto considerato quanto ci si sposti su un doppio piano ben diverso.

Da una parte quello dell’allegoria, politica e culturale, con la rappresentazione di quanto un soggetto possa trovarsi in balia delle scelte etiche di una controparte in grado di disporre dei mezzi necessari alla sopravvivenza altrui, e delle opzioni di fronte alle quali la disperazione possa porre un essere umano, o un popolo. Dall’altro quello dell’inutilità dei canoni, dei ruoli e delle sovrastrutture sociali – e religiose – in certi frangenti, visto quanto la Vita e l’Amore sappiamo mettere in evidenza i limiti della fede e della legge o i privilegi di classe, chiarendo a tutti – quelli che vorranno o sapranno ascoltare – come sia impensabile potersi ergere a giudici delle vite degli altri senza avere chiaro come potremmo comportarci nei loro panni.

Un figlio di nome Erasmus: trailer del film con Luca e Paolo

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Un figlio di nome Erasmus: trailer del film con Luca e Paolo

Eagle Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di Un figlio di nome Erasmus, la nuova commedia tutta italiano con Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. La pellicola è la sua prima produzione cinematografica targata Eagle Pictures.

Il film è una divertente, emozionante e un po’ nostalgica on the road e nel cast ci sono anche Ricky Memphis e Daniele Liotti. In Un figlio di nome Erasmus Quattro amici quarantenni, a distanza di 20 anni dall’Erasmus fatto a Lisbona, si ritrovano in Portogallo per affrontare un viaggio inaspettato alla scoperta di un segreto che potrebbe completamente cambiare la vita a uno di loro. Alberto Ferrari (Tra due donne, La terza stella) dirige questo poker di protagonisti, affiancati da un astro nascente del cinema portoghese, Filipa Pinto (L’uomo che uccise Don Chisciotte) e un affascinante ritorno sul grande schermo, Carol Alt.

Un figlio di nome Erasmus: la trama

Quattro amici quarantenni − Pietro, Enrico, Ascanio e Jacopo − vengono chiamati a Lisbona per il funerale di Amalia, la donna che tutti e quattro hanno amato da ragazzi quando facevano l’Erasmus in Portogallo. Amalia ha lasciato un’inaspettata eredità: un figlio concepito con uno di loro. Ma chi è il padre? Aspettando i risultati del test del DNA, i quattro amici decidono di andare alla ricerca di questo misterioso figlio ventenne e intraprendono un rocambolesco ed emozionante viaggio attraverso il Portogallo insieme ad una ragazza che si offre di aiutarli.

Un figlio di nome Erasmus: dal 1° luglio su Mio Cinema con Eagle Pictures

Dopo essere stato uno tra i film più visti nelle principali piattaforme VOD – come primo lungometraggio italiano ad alto budget ad uscire direttamente in streaming, contribuendo alla campagna #iorestoacasaUn figlio di nome Erasmus approda anche nelle sale a partire dal primo di luglio. Una spinta a sostegno di questa non semplice ripartenza, dunque, ma anche un’opportunità per rivedere, o vedere per la prima volta sul grande schermo, la prima produzione cinematografica targata Eagle Pictures con protagonisti Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis e Daniele Liotti.

In quest’opera emozionante e un po’ nostalgica, quattro amici quarantenni si ritrovano in Portogallo, a distanza di 20 anni dall’Erasmus fatto a Lisbona, per affrontare un viaggio inaspettato alla scoperta di un segreto che potrebbe completamente cambiare la vita a uno di loro. Alberto Ferrari (Tra due donne, La terza stella) dirige il poker di protagonisti, affiancati da un astro nascente del cinema portoghese, Filipa Pinto (L’uomo che uccise Don Chisciotte) e da un affascinante ritorno sul grande schermo, Carol Alt.

Un figlio di nome Erasmus sarà distribuito a partire dal 1º luglio 2020 da Eagle Pictures.

Un figlio all’improvviso, recensione del film

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Un figlio all’improvviso, recensione del film

A distanza di diversi mesi dall’uscita del film in terra francese, arriva il 20 settembre, in Italia, Un figlio all’improvviso, basato sull’omonima pièce teatrale di Sebastien Thiery, co-protagonista e co-regista del film. La storia potrebbe essere apparentemente banale: lo scambio di identità. Momo è un ragazzo sordo che, dopo qualche ricerca, è riuscito a risalire alle identità dei suoi presunti genitori biologici che in passato lo abbandonarono all’orfanotrofio a causa della sua disfunzione uditiva.

Tutto parte da una scatola di cereali e da una quotidiana spesa al supermercato di fiducia. Il ragazzo si presenta a una coppia, dando per scontato che lo riconoscano e lo accolgano a braccia aperte: è convinto che i due coniugi (interpretati dal suo Christian ClavierCatherine Frot) che si trova davanti siano davvero i suoi genitori. Al momento del non riconoscimento scatta la rabbia. Del tutto giustificabile: lo avevano abbandonato e, ora che ritorna, non lo riconoscono nemmeno. I coniugi Prioux non hanno mai avuto figli e l’idea di averne uno loro, capitato all’improvviso… crea di certo discussioni di ogni tipo.

Girato in luoghi chiusi e ristretti, di base e di origine esplicitamente teatrale, dove i protagonisti della vicenda (alla quale si aggiunge un’improvvisa futura nuora) sono costretti a confrontarsi tra loro, il film di Thiery, più che indagare il passato del figlio, indaga il futuro della coppia. Una coppia benestante che ha sempre vissuto tenendosi per mano, non facendosi particolari problemi riguardo al fatto di non avere avuto figli; non sono mai arrivati, il destino ha deciso così. E quello stesso destino ha deciso di “dargliene” uno. Un figlio all’improvviso esprime, con numerosi primi piani e un’attenzione ai dettagli, quello che i personaggi cercano in tutti i modi di dire.

Coadiuvato da Vincent Lobelle, Thiery mette in scena un film buffo, straniante, ma pieno di umanità. Il personaggio di Momo nasce da un quesito interessante: i figli sono considerati figli ina base allo stato di famiglia, a un cognome, o sono tali per l’amore che si da loro indipendentemente dall’albero genealogico?

Buffo e anche un po’ piacione (vi è quasi uno sforzo nel mantenere costante la nota di ironia e surrealismo), Un figlio all’improvviso è una vera e propria avventura all’insegna della comprensione, della tolleranza e dell’amore. Certo, si ride spesso e volentieri degli equivoci e dei fraintendimenti e potrebbe risultare apparentemente una commediola leggera: ma il retrogusto amaro che si palesa di li a poco è impossibile ignorarlo, così come diventa impossibile affezionarsi a Momo.

Un Fidanzato per mia moglie: il cast presenta il film

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Un Fidanzato per mia moglie: il cast presenta il film

Un fidanzato per mia moglie 01Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione del film Un Fidanzato per mia moglie. Alla conferenza erano presenti il regista Dario Marengo, lo sceneggiatore Francesco Piccolo e il cast formato da Geppi Cucciari, Paolo Kessisoglu, Luca Bizzarri, Ale e Franz, Pia Engleberth.

Dato che il film è sostanzialmente un remake dalla pellicola argentina “Un Novio para mi mujer”, la prima domanda ha riguardato proprio il rapporto con il film originale:

Davide Marengo: Siamo stati affascinati dal film originale, che è stato un successo in argentina. Mi ha conquistato soprattutto questo doppio binario: credibilità all’interno di un meccanismo apparentemente poco credibile. Noi abbiamo voluto proprio trattare il film in questo modo, il più realisticamente possibile, anche quando abbiamo iniziato a lavorare con gli attori…un approccio che fosse il più credibile possibile.

Agli attori è stato poi chiesto di descrivere i propri personaggi e il loro rapporto generale con il film:

Geppi Cucciari: Il mio personaggio, Camilla, è in momento molto delicato della sua vita. Lontana dalla sua famiglia, dalla sua terra, dalle sue amiche, cerca un’identità sociale che solo il lavoro potrebbe darle, ma lei non lo ha. Forse è troppo presente con il marito, attacca delle discussioni infinite, molte volte sterili. Mano a mano si scopre che Camilla è molto di più. Anche se è una donna innamorata, entra in crisi lo stesso. Sicuramente siamo di fronte ad una commedia, ma il tema di fondo affrontato è molto delicato e c’è tutta la parentesi lavorativa del giorno d’oggi.

Luca Bizzarri: Per me è stato molto divertente interprtare il mio personaggio, un playboy degli anni ’90. L’attore argentino era molto più vecchio di me…hanno dovuto fare ore e ore di trucco per invecchiarmi ed imbruttirmi…ma è stata la parte divertente del lavoro, una parte che secondo me si vede, si percepisce questa aria che si respirava sul set.

Paolo Kessisoglu: Simone, il mio personaggio, non riesce ad affrontare questa crisi. Invece di cercare di comprendere quali sono gli elementi del malessere della moglie, cerca di trovare una soluzione alternativa, si deresponsabilizza e chiama un altro. Poi ovviamente le cose cambieranno, non vanno mai come uno si aspetta. Però è vero che in questa tematica apparentemente pesante, c’è un’aria di commedia e di gioco che ci ha fatto divertire anche durante le riprese.

Ale: Io e Franz interpretiamo una coppia omosessuale. Non ho avuto alcun problema, ci siamo divertiti molto, è stato un bel lavoro. Abbiamo anche giocato a basket…sono state tre giornate faticosissime ma ce l’abbiamo fatta, alla fine siamo diventati anche bravini. Siamo molto contenti di aver partecipato a questo film.

Franz: Confermo quello che ha detto Franz, è stato molto divertente, una parte piccola però è stato molto bello prepararsi per il film. Ci siamo trovati molto bene con Davide che è un bravissimo regista e il risultato che è venuto fuori mi è piaciuto molto. Quando una commedia che fa ridere riesce anche a far pensare, credo sia stato raggiunto un ottimo risultato.

Ancora un appunto del regista riguardo all’adattamento dall’originale:

Davide Marengo: Ho cercato comunque di adattare il film, anche con gli attori, trasferendolo in una dimensione italiana, milanese. Un lavoro che alla fine si distacca dall’originale, nel senso che abbiamo voluto dare comunque una nostra visione. Ho fatto vedere agli attori il film originale all’inizio, poi mai più, così da tastare il punto di partenza, ma poi distaccarsi da esso e cercare di lavorare su qualcosa di nostro.

Il film sarà distribuito a partire da domani 30 aprile da 01 Distribution, in circa 300 copie.

 

Un Fidanzato per mia Moglie: clip e video di ‘Is This The Time’

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Un Fidanzato per mia Moglie: clip e video di ‘Is This The Time’

Ecco tra clip ufficiali dall’ultimo film di Davide Marengo, Un fidanzato per mia moglie, con Geppi Cucciari, Paolo Kessisoglu, Paolo Bizzarri, Dino Abbrescia, Ale e Franz, in uscita il 30 Aprile al Cinema. Inoltre in fondo troverete anche il videoclip di  ‘Is This The Time’, brano presente nella colonna sonora del film, di F. Forni e I. Graziano.

Qui le foto del film: [nggallery id=536]

Prodotto da ITC Movie e Rai Cinema, e distribuito da 01 Distribution, il film, remake della commedia argentina “Un novio para mi mujer”,  è la divertente storia di una coppia in crisi in cui l’uomo (Paolo Kessisoglu) tenta maldestramente di risolvere la crisi assoldando un playboy poco affidabile (Luca Bizzarri) per aiutarlo a lasciare la moglie (Geppi Cucciari).

Un fidanzato per mia moglie 01Camilla (Geppi Cucciari) lascia la sua amata Sardegna, le sue amiche e il suo lavoro di dj radiofonico e si trasferisce a Milano per sposarsi e convivere con Simone (Paolo Kessisoglu) che lavora in una concessionaria d’auto vintage. Dopo due anni di convivenza la coppia non riesce più a comunicare come prima ed entra in crisi. Simone vorrebbe riprovarci. Camilla, che nel frattempo non è riuscita ad ambientarsi nella città e si sveglia ogni giorno con una lamentela diversa, invece no. Alla vigilia dell’appuntamento in tribunale per siglare la separazione, i due decidono di recarsi da una terapeuta di coppia per valutare una possibile ricucitura. Dal loro racconto, che ricostruisce in flashback la vicenda sentimentale, emergono le ragioni, bizzarre e inaspettate, che hanno portato Camilla a non voler recuperare la relazione. E si scopre che Simone, incapace di scuotere la moglie depressa, ha finito per cedere ai consigli di Carlo (Dino Abbrescia), suo amico poco incline alla monogamia. Consigli che prevedono di adottare uno stratagemma dalla portata tragicomica: assoldare il Falco (Luca Bizzarri), un playboy ormai sul viale del tramonto, per sedurre la moglie Camilla e farsi lasciare da lei. Ma non tutto sembra andare come previsto, anzi. Il risultato? Sorprendente e burrascoso.

 

Un fidanzato per mia moglie trailer e foto dal film

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Un fidanzato per mia moglie trailer e foto dal film

Ecco le prime foto e il trailer ufficiale dall’ultimo film di Davide Marengo, Un fidanzato per mia moglie, con Geppi Cucciari, Paolo Kessisoglu, Paolo Bizzarri, Dino Abbrescia, Ale e Franz, in uscita il 30 Aprile al Cinema. [nggallery id=536]

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Prodotto da ITC Movie e Rai Cinema, e distribuito da 01 Distribution, il film, remake della commedia argentina “Un novio para mi mujer”,  è la divertente storia di una coppia in crisi in cui l’uomo (Paolo Kessisoglu) tenta maldestramente di risolvere la crisi assoldando un playboy poco affidabile (Luca Bizzarri) per aiutarlo a lasciare la moglie (Geppi Cucciari).

Un fidanzato per mia moglie 01Camilla (Geppi Cucciari) lascia la sua amata Sardegna, le sue amiche e il suo lavoro di dj radiofonico e si trasferisce a Milano per sposarsi e convivere con Simone (Paolo Kessisoglu) che lavora in una concessionaria d’auto vintage. Dopo due anni di convivenza la coppia non riesce più a comunicare come prima ed entra in crisi. Simone vorrebbe riprovarci. Camilla, che nel frattempo non è riuscita ad ambientarsi nella città e si sveglia ogni giorno con una lamentela diversa, invece no. Alla vigilia dell’appuntamento in tribunale per siglare la separazione, i due decidono di recarsi da una terapeuta di coppia per valutare una possibile ricucitura. Dal loro racconto, che ricostruisce in flashback la vicenda sentimentale, emergono le ragioni, bizzarre e inaspettate, che hanno portato Camilla a non voler recuperare la relazione. E si scopre che Simone, incapace di scuotere la moglie depressa, ha finito per cedere ai consigli di Carlo (Dino Abbrescia), suo amico poco incline alla monogamia. Consigli che prevedono di adottare uno stratagemma dalla portata tragicomica: assoldare il Falco (Luca Bizzarri), un playboy ormai sul viale del tramonto, per sedurre la moglie Camilla e farsi lasciare da lei. Ma non tutto sembra andare come previsto, anzi. Il risultato? Sorprendente e burrascoso.

 

Un fidanzato per mia Moglie recensione del film con Luca Bizzarri

Un fidanzato per mia MoglieCamilla (Geppi Cucciari), lasciata la Sardegna, luogo dove aveva famiglia, amiche, lavoro, si reca a Milano per sposare Simone (Paolo Kessisoglu). Dopo un paio d’anni, i due entrano in crisi e il rapporto diventa insostenibile, specie per un’ insoddisfazione generale di Camilla. Simone vorrebbe separarsi, ma non ha il coraggio di parlarne con la moglie. Ricorre allora al Falco (Luca Bizzarri), playboy che dovrebbe sedurla in modo che sia lei a lasciare lui.

Tratto dal film argentino Un novio para mi mujer, Un Fidanzato per mia Moglie di Davide Marengo (Notturno Bus) gioca con degli elementi di commedia per affrontare temi più vasti e “nobili”. Lo fa il più delle volte con leggerezza, ma anche con profondità d’animo quando c’è bisogno di entrare dentro al cuore della questione. Al di là delle invenzioni stilistiche, c’è una storia credibile che funziona, inserita perfettamente in un contesto attuale, che a tratti diverte senza mai essere volgare e racconta una varietà di vite e personaggi. La linea è quella di un problema lavorativo sullo sfondo che porta ad insoddisfazioni e frustrazioni, relativi problemi di coppia e che sprofonda in un diffuso malessere dal quale è molto difficile uscire. Non tutto è approfondito a dovere, qualche passaggio avrebbe voglia di una spiegazione ulteriore, soprattutto nei motivi per i quali si arriva al malessere della donna. Tale desiderio passa comunque in secondo piano con l’evolversi della storia.

In più, abbiamo una serie di personaggi di contorno interessanti, su tutti il Falco di Luca Bizzarri, spassoso playboy sul modello bello e dannato, ma che fuma la sigaretta elettronica.

Una fidanzata per mia MoglieDa non sottovalutare lo smembramento, almeno nei ruoli, della coppia televisiva Luca-Paolo, che nel film non sono amici per la pelle, ma perfetti estranei e anzi uno è subalterno all’altro; sono insomma personaggi separati. Visto che il più delle volte il successo televisivo della “coppia” viene, giustamente, lasciato intatto al cinema, o comunque le due storie sono destinate ad entrare in contatto sotto il profilo dell’amicizia (Pio e Amedeo; Ale e Franz, che hanno una piccola parte in questo film; Ficarra e Picone ), ciò che accade qui non è affatto scontato e poteva essere rischioso.

Non fatevi ingannare dal titolo, che ricorda quello di un cinepanettone (anche se va sottolineato che è la traduzione letterale di quello argentino). Nel calderone italiano di commedie o presunte tali degli ultimi tempi, quella di Marengo, che ha una sensibilità registica e visiva non indifferente, è una delle meglio riuscite, nonostante qualche passo falso in sceneggiatura, dove si preferisce non rivelare invece che approfondire. La Cucciari, nel primo ruolo da protagonista, è meglio qui che in molte altre parti più piccole.

Un fidanzato per mia moglie clip e foto dal film

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Un fidanzato per mia moglie clip e foto dal film

Ecco altre foto e due clip ufficiali dall’ultimo film di Davide Marengo, Un fidanzato per mia moglie, con Geppi Cucciari, Paolo Kessisoglu, Paolo Bizzarri, Dino Abbrescia, Ale e Franz, in uscita il 30 Aprile al Cinema. [nggallery id=536]

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Prodotto da ITC Movie e Rai Cinema, e distribuito da 01 Distribution, il film, remake della commedia argentina “Un novio para mi mujer”,  è la divertente storia di una coppia in crisi in cui l’uomo (Paolo Kessisoglu) tenta maldestramente di risolvere la crisi assoldando un playboy poco affidabile (Luca Bizzarri) per aiutarlo a lasciare la moglie (Geppi Cucciari).

Un fidanzato per mia moglie 01Camilla (Geppi Cucciari) lascia la sua amata Sardegna, le sue amiche e il suo lavoro di dj radiofonico e si trasferisce a Milano per sposarsi e convivere con Simone (Paolo Kessisoglu) che lavora in una concessionaria d’auto vintage. Dopo due anni di convivenza la coppia non riesce più a comunicare come prima ed entra in crisi. Simone vorrebbe riprovarci. Camilla, che nel frattempo non è riuscita ad ambientarsi nella città e si sveglia ogni giorno con una lamentela diversa, invece no. Alla vigilia dell’appuntamento in tribunale per siglare la separazione, i due decidono di recarsi da una terapeuta di coppia per valutare una possibile ricucitura. Dal loro racconto, che ricostruisce in flashback la vicenda sentimentale, emergono le ragioni, bizzarre e inaspettate, che hanno portato Camilla a non voler recuperare la relazione. E si scopre che Simone, incapace di scuotere la moglie depressa, ha finito per cedere ai consigli di Carlo (Dino Abbrescia), suo amico poco incline alla monogamia. Consigli che prevedono di adottare uno stratagemma dalla portata tragicomica: assoldare il Falco (Luca Bizzarri), un playboy ormai sul viale del tramonto, per sedurre la moglie Camilla e farsi lasciare da lei. Ma non tutto sembra andare come previsto, anzi. Il risultato? Sorprendente e burrascoso.

Fonte: 01

Un Festival EXTRA-ordinario

Un Festival EXTRA-ordinario

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Cos’ha il Festival Internazionale del Film di Roma di tanto speciale? Per me non si tratta solo del Festival nella città del Cinema, non è solo una kermesse ambientata in un bellissimo complesso, quello dell’Auditorium di Renzo Piano, né tantomeno si riduce ad una sfilata di vip più o meno noti sul tappeto rosso (quest’anno bellissimo)della cavea.

Un fantastico via vai: tre clip del film di Leonardo Pieraccioni

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Un fantastico via vai: tre clip del film di Leonardo Pieraccioni

Un fantastico via vai recensione filmTre nuove clip di Un fantastico via vai, il film di Leonardo Pieraccioni con Leonardo Pieraccioni, Chiara Mastalli, Marianna Di Martino, Giuseppe Maggio, David Sef, Maurizio Battista, Marco Marzocca, Massimo Ceccherini e Giorgio Panariello, che arriverà nelle sale il 12 dicembre con 01 Distribution.

Leggi anche: Un fantastico via vai recensione del film di Leonardo Pieraccioni

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Leggi anche: Un Fantastico Via Vai Leonardo Pieraccioni presenta il suo ultimo film

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Guarda il Trailer: Un Fantastico Via Vai Trailer del film di Leonardo Pieraccioni

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Un fantastico via vai: trama, cast e curiosità sul film di Leonardo Pieraccioni

Da quando nel 1995 è arrivato al cinema con il film I laureati, grande successo di critica e pubblico, Leonardo Pieraccioni è irrimediabilmente diventato uno dei re della commedia italiana degli ultimi decenni. Titoli come Il pesce innamorato, Il paradiso all’improvviso e il più recente Se son rose hanno sempre ottenuto notevoli apprezzamenti, rinnovando il continuo interesse nei confronti del regista e attore toscano. Nel 2013 questi ha portato al cinema un altro grande successo, il film Un fantastico via vai, con protagonista uno spensierato quarantenne pronto a rivoluzionare la propria vita grazie ad un gruppo di giovani universitari.

Si tratta dunque quasi di un ritorno alle origini per Pieraccioni, che concentra le proprie attenzioni su un nuovo gruppo di giovani, appartenenti ad una diversa generazione e visti qui attraverso un punto di vista diverso. Su di loro costruisce una commedia ricca come al solito di numerose situazioni divertenti, tragicomiche, che non mancano di sfoggiare buoni sentimenti e colpi di scena. Il riferimento al suo primo lavoro, il già citato I laureati, è presente così in diversi momenti, tra cui la fuga dei protagonisti dal ristorante. Una scena che cita esplicitamente, e con grande nostalgia, i protagonisti di quel film del 1995.

Ogni film di Pieraccioni è così l’occasione buona per scoprire aspetti nuovi e imprevedibili delle diverse età della vita, e delle responsabilità che queste portano con sé. Girato nella città di Arezzo, e avvalsosi della canzone originale Un fantastico via vai, del cantautore Colore, il film è un titolo da vedere quanto prima. In vista di ciò, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle frasi più belle. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Un fantastico via via: la trama del film

Protagonista del film è Arnaldo Nardi, un giovane quarantacinquenne con un buon lavoro e una bella famiglia composta dalla moglie Anita e le gemelle Martina e Federica. Arnaldo, però, si trova in quella fase della sua vita dove la nostalgia per il periodo da studente si fa forte. Sarebbe bello poter tornare indietro, riassaporare quei momenti, e raccontare a qualcuno che ha poco più di vent’anni che nella vita bisogna credere ai proprio sogni e non avere paura. L’occasione arriva nel momento in cui la moglie lo caccia di casa a causa di un equivoco. Senza scomporsi troppo, Arnaldo decide di cogliere l’occasione per reinventare la propria vita.

Egli infatti decide di andare momentaneamente a vivere in una casa di studenti: sono quattro, hanno tutti poco più di 20 anni e l’uomo da un giorno all’altro rivive con loro quell’età, le sue paure e le speranze. Due mondi a confronto, due modi di vedere il futuro e affrontarlo. Dall’incontro con Camilla, Marco, Anna ed Edoardo imparerà cose che non si aspettava di poter imparare, e capirà quanto sia importante mantenersi giovani nell’animo. Solo grazie a quei nuovi compagni di viaggio Arnaldo riuscirà a rimettere a posto i pezzi della sua vita, dando a sua volta una mano a chi ancora ha bisogno di trovare il proprio posto nel mondo.

Un fantastico via vai cast

Un fantastico via vai: il cast del film

Per il suo nuovo film, Leonardo Pieraccioni torna a vestire i panni di un nuovo bizzarro protagonista, incarnato stavolta in Arnaldo Nardi. Accanto a lui, si ritrovano attori noti e giovani interpreti. Per i primi si annoverano nomi come Serena Autieri per la parte di Anita, Maurizio Battista per quella dell’amico Giovanelli, e Marco Marzocca nei panni di Esposito. Presente è anche Massico Ceccherini, grande amico di Pieraccioni, e qui interprete del padre di Anna. Giorgio Panariello e Enzo Iacchetti danno invece vita rispettivamente al Cavalier Mazzarra e al non vedente Monsignore. Ad interpretare i quattro studenti protagonisti sono invece Marianna Di Martino, nei panni di Clelia, e Giuseppe Maggio, in quelli di Marco. David Sef è invece Edoardo, mentre Chiara Mastalli ricopre il personaggio di Anna.

Un fantastico via vai: le frasi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Un fantastico via vai grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo, in prima TV, di sabato 30 gennaio alle ore 21:45 sul canale Rai 3.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • “Si passa gran parte della nostra vita a preoccuparci di cose che poi non accadono” (Arnaldo Nardi)
  • “C’è chi si sposa per un colpo di fulmine, e chi rimane single per un colpo di genio” (Arnaldo Nardi)
  • “Nessuno, meglio di chi c’ha vent’anni, può farti capire che non ce li hai più. E quando lo capisci non c’è altro da fare che correre, correre, correre avanti e tornare al futuro; insomma, al tuo tempo.” (Arnaldo Nardi)
  • “Voi non fate come me eh. Lanciatevi, oh lanciatevi, non abbiate paura. Te, non aver paura di un ignorante razzista se devi difendere il tuo amore; e te di quattro schizzi di sangue se veramente vuoi diventare un dottore; Non devi aver paura di niente e di nessuno per difendere il tù figliolo… sempre! Ragazzi, non sarete mai più forti di cosi, mai più belli e giovani di cosi… lanciatevi!” (Arnaldo Nardi)

Fonte: IMDb

Un fantastico via vai: recensione del film di Leonardo Pieraccioni

Pieraccioni torna con Un fantastico via vai a raccontarci con il suo fare poetico e fantasioso una storia di situazioni comuni, di persone normali con problemi altrettanto normali, ma stavolta il suo sguardo è diverso. Forse maturato come il regista toscano, il protagonista non cerca o insegue l’amore ma se stesso. Così rivivendo le emozioni di quand’era ventenne, capisce, attraverso gli occhi e le paure di chi ventenne lo è davvero, ciò che gli era sfuggito finora. Ma mentre gli studenti aiutano Arnaldo indirettamente, lui per loro è un vero e proprio deus ex machina sotto le sembianze di un fratello maggiore. Nella sceneggiatura si nota il tocco esterno del regista Paolo Genovese che, nel ruolo di co-sceneggiatore insieme a Pieraccioni, sostituisce la sua eterna spalla Giovanni Veronesi.  Ecco che allora un paio di scene perdono il marchio ‘toscano’ e l’epicità del sentimento non lascia spazio ad altro.

Un fantastico via vai, la trama

In Un fantastico via vai Arnaldo Nardi (Leonardo Pieraccioni) è felicemente sposato con Anita (Serena Autieri), ha due figlie, una bella casa, un posto fisso in banca e una sera a settimana esce con i suoi due colleghi, Esposito (Marco Marzocca) e Giovannelli (Maurizio Battista). Insomma, non gli manca nulla nella sua vita tranne un po’ di brio, così quando per un malinteso la moglie lo caccia da casa, va ad abitare con quattro studenti: Anna (Chiara Mastalli), romana, ha il complesso della babysitter, Marco (Giuseppe Maggio) studia medicina ma non riesce a guardare il sangue, Camilla (Marianna Di Martino) è andata via da Catania perché incinta ed Edoardo (David Sef), perugino di colore, è fidanzato con Clelia (Alice Bellagamba), figlia del Cavalier Mazzarra (Giorgio Panariello), borghesotto razzista. La settimana passata insieme aiuterà Arnaldo ad avere ancora fiducia nel suo futuro e ai quattro giovani ad avere coraggio nel presente, ora che hanno vent’anni e la vita è così fantastica.

Per comporre il cast Pieraccioni chiama molti attori comici, tutti con un ruolo funzionale alla storia: Panariello che con il suo Cavalier Mazzarra si muove tra il comico e il drammatico, Massimo Ceccherini, che appare poco ma ruba sempre una risata, Battista (L’Ultima Ruota del Carro) e Marzocca (Fascisti su Marte), che si rivelano una coppia ben assortita ed esilerante. La scelta della moglie è una sorpresa, visto che Pieraccioni ha sempre preferito le sue partner castane e stavolta ci troviamo sullo schermo l’Autieri (Il Principe Abusivo), ma l’attrice napoletana è perfetta nel piccolo ruolo che le viene affidato, quindi non ci si fa più di tanto caso. Tra i cinque giovani, volti noti soprattutto in tv, c’è qualcuno che brilla più di altri, come la Mastalli e la Di Martino.

Ambientato nell’incantevole Arezzo, ma culturalmente senza confini, Un fantastico via vai è una commedia piacevole e divertente, adatta al periodo natalizio per le promesse che ci spinge a fare a noi stessi. Al cinema dal 12 dicembre.

Un fantastico via vai: nuova clip del film di Leonardo Pieraccioni

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Un fantastico via vaiGuarda la nuove clip del film  Un fantastico via vai, il film di Leonardo Pieraccioni con Leonardo Pieraccioni, Chiara Mastalli, Marianna Di Martino, Giuseppe Maggio, David Sef, Maurizio Battista, Marco Marzocca, Massimo Ceccherini e Giorgio Panariello, che arriverà nelle sale il 12 dicembre con 01 Distribution.

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Trama: Arnaldo, Anita e le due gemelle Martina e Federica, ecco la famiglia Nardi. Una tranquilla e normalissima famiglia medio borghese. L’uomo è in quella fase della sua vita dove la nostalgia per il periodo da studente si fa forte. Sarebbe bello poter tornare indietro. Sarebbe bello riassaporare quei momenti. Sarebbe bello anche raccontare a qualcuno che ha poco più di vent’anni che nella vita bisogna credere ai proprio sogni e non avere paura. Magari arrivando anche a rubare una caravella di Cristoforo Colombo, come ha fatto lui, e spiegare le vele al vento per poi fermarsi solo quando… rubare una caravella di Colombo? Un equivoco con la moglie e la donna lo butta fuori di casa! Questa è la sua grande occasione per una personalissima “macchina del tempo”. L’uomo infatti decide di andare momentaneamente a vivere in una casa di studenti: sono quattro, hanno tutti poco più di 20 anni e l’uomo da un giorno all’altro rivive con loro quell’età, quelle speranze, quei dubbi che “purtroppo” lui non sembra avere più. Due mondi a confronto, due modi di vedere il futuro, un unico obiettivo: ritrovare quella caravella rubata… se davvero c’è.

 

Un Fantastico Via Vai Trailer del film di Leonardo Pieraccioni

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Come ogni Natale che si rispetti ad anticipare i doni sotto l’albero ci pensano i soliti film Natalizi. Non fa eccezione Leonardo Pieraccioni che torna al cinema con Un Fantastico Via Vai, commedia firmata 01 Distribution e scritta, diretta ed interpretata dal tuttofare toscano.

Accompagnato dal fido Massimo Ceccherini e dall’amico Giorgio PanarielloPieraccioni interpreta un uomo di mezza età che, dopo una lite con la moglie (Serena Autieri), si trova sfrattato, costretto a condividere casa con quattro studenti poco più che ventenni. In questa cornice l’uomo rivive, con una certa nostalgia, un’età che non è più la sua, così come non lo sono più le speranze proprie di questa generazione.

Nel cast: Leonardo PieraccioniSerena AutieriMassimo Ceccherini, Giorgio PanarielloChiara MastalliMarianna di MartinoGiuseppe MaggioDavid SefMaurizio Mattista. In attesa del lancio nelle sale previsto per il 12 dicembre vi lasciamo qui di seguito al trailer del film:

Un Fantastico Via Vai segna il ritorno nelle sale per Pieraccioni a due anni di distanza dall’ultimo Finalmente La Felicità, in cui affrontava il tema del ritrovo familiare nel raccontare il rapporto tra un uomo e la sorella adottiva nativa del Brasile, avvenuto attraverso la trasmissione C’è Posta Per Te di Maria De Filippi.

Fonte: Badtaste.it

Un Fantastico Via Vai Leonardo Pieraccioni presenta il suo ultimo film

Un Fantastico Via Vai Pieraccioni Stamattina al cinema Adriano a Roma è stato presentato Un Fantastico Via Vai, l’ultimo film di Leonardo Pieraccioni, prodotto dalla Levante e da Rai Cinema. Accompagnano il regista toscano il co-sceneggiatore Paolo Genovese, il compositore delle musiche originali Gianluca Sibaldi e il resto del cast: Serena Autieri, Giorgio Panariello, Massimo Ceccherini, Maurizio Battista, Marco Marzocca, Chiara Mastalli, David Sef, Marianna Di Martino, Giuseppe Maggio, Alice Bellagamba.

Pieraccioni prende subito la parola ringraziando la stampa in sala e spiegando com’è nata l’idea del film.

Ho fatto tanti incontri nelle Università, dove mi diverto da morire a chiacchierare del mio lavoro e dove davanti a me ho tutti questi ventenni a cui voglio bene per la luce che hanno negli occhi e per quell’energia che hanno solo i giovani dai 20 ai 27, anzi ai 25. Tutti questi incontri per me sarebbero finiti scendendo tra di loro, andando a mangiare e continuando a ridere, invece, mi accorgevo che chiaramente venivano a chiedermi un autografo o una foto, dandomi del Lei. Lì mi accorgevo che dentro si può avere anche 16 anni ma fuori no ed è bene ricordarselo sennò non si parla della sindrome di Peter Pan, che è del trentenne, ma della sindrome del bischero, dei cinquantenni che si comprano la macchina bassa e hanno l’amante di vent’anni. Dopodiché, quasi per caso, ho incontrato Paolo (Genovese ndr) che mi ha raccontato un’idea che lui aveva di un signore di cinquant’anni buttato fuori di casa dalla moglie. Insomma, un incontro fantastico.

A Pieraccioni.

Cosa ci può dire di Arnaldo, il suo personaggio?

Quello che mi piace di Arnaldo è che gli si riaccendono gli occhi di quell’energia che ha perso, ma attenzione è un privilegiato, specialmente in un momento come questo: ha un lavoro in banca, una bella casa, una bellissima moglie e due bellissime figliole. Ci piaceva fare un personaggio il cui arrivo nella casa degli studenti non fosse la sua condizione per sfangarla ma un momento di grande tenerezza, di grande macchina che torna indietro nel tempo. Anche i personaggi di Marzocca e Battista rappresentano delle persone professionalmente risolte che, però, non vedono l’ora di tornare indietro e fare una puttanata andando a cercare l’amico sparito.

Quanto conta l’intervento di un autore come Genovesi?

Conta perché io sono sempre stato abituato a lavorare con Giovanni Veronesi, che è strepitoso, e noi due avevamo tutto un altro metodo. Il metodo di Paolo è quello d’imbrigliare subito la storia; invece, noi evidentemente anche per l’aria toscana s’incomincia a scrivere e poi si va a riacchiappare i personaggi. Paolo giustamente ha detto: Ehilà, fermi. Orrore! Vediamo dove vanno a picchiare il capo, perché altrimenti ci si potrebbe fare male. E non ha torto assolutamente, per cui sotto questo punto di vista è stata più rigorosa la scrittura, cosa che non mi era mai successa perché di solito era un momento di grande carnevale quando si scriveva. Questo però è stato un altro modo di lavorare, che mi è piaciuto. Poi, stando io sempre di più a Firenze e meno a Roma, noi si lavorava anche separatamente con delle idee notturne che ognuno elaborava. Ed è molto bellino come modo e ti stupisci. Va detto che Paolo si dissocia assolutamente solo da una battuta della sceneggiatura, ovvero quando arrivano i genitori e mi chiedono se sono l’amministratore e io rispondo ‘Sì, stavo guardando se la chiappa della ragazza era consona alla tazza del cesso’. Lui è diventato rosso e più di una volta mi ha minacciato mentre scriveva questa battuta.

Continua Genovese. Sì, l’ho minacciato, in effetti, non sono riuscito a fargliela togliere. Per me è stata un’esperienza molto divertente per un motivo, soprattutto, perché di solito scrivo da solo e non mi era mai capitato. Leonardo oltre a scrivere il film con te, te lo recita. Tu ti rendi conto esattamente di quello che stai scrivendo. Soprattutto, lui non recita solo il suo ruolo ma recita anche imitando alla perfezione tutti gli altri, non per divertirti, è un suo metodo.

Un Fantastico Via VaiLa citazione della corsa via dal ristorante, presa da I laureati, è dovuta un po’ al senso del film, alla nostalgia verso il passato e quindi anche al passato sua personale?

In quella corsa, in un minuto e mezzo, c’è proprio il riassunto di tutto il film. Laddove avevo 29/30 anni ne I Laureati si scappava a piè veloce, adesso invece come avete visto la milza fa male. Peraltro ho fatto una figura tremenda, sono cascato durante le riprese davanti a tutti. Ho fatto di finta di averlo fatto per far ridere, ma insomma l’età c’è e c’è anche quello che dicevo prima: laddove si faceva la zingarata, la cosa ben fatta da giovani, qui ora si fa la figuretta; a cinquant’anni non puoi scappare da una trattoria perché fai tristezza.

A Panariello. Una brutta parte che alla fine si riprende. Insomma, sarebbe bello che un problema grande come il razzismo inculcato nella mentalità di certe persone si potesse risolvere con un bel discorso.

Bastasse il cinema a risolvere certi problemi, sarebbe facile, ma dal momento che si ha quest’opportunità di arrivare a tanta gente e affrontare questi temi, si fa. Per di più poi questo personaggio è uno che odia i neri, ma ama gli animali. Io sono un animalista convinto, ma si sa che questo è un assurdo frequente, voler più bene alle bestie e meno alle persone. La bellezza del nostro lavoro è questa: fare dei ruoli che sono proprio il contrario di quello che sei nella vita.

Interviene Pieraccioni. Sotto questo punto di vista, sono un regista fortunatissimo perché i comici hanno la doppia valenza: sanno fare il loro mestiere di comico, ma anche tutti i toni del dramma. Ho visto un’intervista di Woody Allen, in cui diceva che gli attori drammatici non possono fare la commedia, invece gli attori comici possono assolutamente fare il film drammatico perché nella tavolozza hanno tutti i colori. Quando ho proposto questo ruolo a Panariello, lo sapevo che mi avrebbe chiamato preoccupato, perché è chiaro che il comico vuole far subito ridere; invece, c’ho parlato e gli ho detto che non aveva scelta, doveva farla lui quella parte e c’è riuscito; nella scena della paternale mi guardava con un’espressione da grande attore.

A Pieraccioni.

Come sono cambiati gli universitari da I Laureati a oggi?

Sono sempre gli stessi e sempre lo saranno, non è che i social network hanno cambiato le cose. Prima, ad esempio, non c’erano i telefonini e ci si perdeva; invece, adesso ci si chiama e ci si trova “Do’ tu sei? – Son qui all’angolo.” Sicché il ventenne è il cuore; dai 20 ai 25 c’è questo tsunami di emozioni talmente forte che è fantastico, ti rimane addosso come un tatuaggio. I quattro ragazzi durante la pausa vivevano quelle le emozioni che io e lui (Panariello ndr) si viveva a vent’anni con Carlo Conti quando si cominciava a capire che Conti non avrebbe fatto il bancario come facevo, che io non avrei continuato a fare il magazziniere come facevo e Giorgio non avrebbe continuato a fare il disoccupato (ridono).

Come hai scelto questi ragazzi?

Ho avuto davvero l’imbarazzo della scelta, perché è una fascia d’età in cui sono più preparati, credo, di noi alla loro età. Così li ho presi bravissimi e anche bellissimi, talmente belli che una certa battuta non era in sceneggiatura e l’ho dovuta proprio dire. Tra l’altro la Mastalli mi ha minacciato dopo la registrazione del provino. Mi ha lasciato una videolettera in cui mi diceva  ‘Ah Pieracciò, me so’ rotta i cojoni de fa’ i provini. O me pii o te la vai a pià in *** ****’. (ridono) Una minaccia alla Bombolo.

A Panariello. Che tipo di regista è Leonardo? C’è stata improvvisazione?

Leonardo non riesco a vederlo come Pieraccioni il regista o l’attore, perciò quando vengo chiamato in nazionale vò e lo affronto come Leonardo; ci si mette a tavolino a casa sua che è più grande della mia otto volte, quindi c’è più spazio, si lavora sulle cose che ha già scritto lui, mettiamo delle cosine insieme, cerco di fare mio il personaggio, come abbiamo fatto con Cateno in Ti Amo in Tutte le Lingue del Mondo. Ho lavorato sul personaggio, ma sul testo c’è da far poco quando Leonardo scrive, con l’aiuto poi del nuovo sceneggiatore (Genovese ndr), bravissimo. Parecchie cose vengono aggiunte sul set: le cose che dice lui potrebbe andare bene, quelle che dico io quasi mai. (ride) Il lavoro ce lo dividiamo un po’ così, però è un piacere lavorare con Leonardo perché è un film nel film, il set è sempre divertente e stimolante

A Pieraccioni.

Checco Zalone ha riportato migliaia di persone al cinema. Questi film servono in un periodo come questo?

Da sempre c’è voglia di ridere, dal Dopoguerra in poi, sicché figurati. Checco Zalone è fortissimo, è un attore comico iper efficace. Me n’ero accorto quando lo guardavo alla televisione. L’ho chiamato e ci siamo incontrati; doveva fare un mio film nel momento esatto in cui però è stato chiamato a fare il suo dalla Medusa. Io ho visto il film e il film fa ridere, ragazzi; lui è un attore che mi piacerebbe tantissimo avere.

Ci sono molti film in uscita. Temi qualcuno in particolare? Tutti temono Lo Hobbit, piace a grandi e bambini. Perché? Ci siamo chiesti? Perché è brutto. Quindi se piace uno che fa paura, lo hobbit, allora chiamo il film Lo Ceccherini.

E’ la prima volta che usa così tanti dialetti. Come mai?

Mi è sempre piaciuto di non fare un film toscano per i toscani, perché quello era successo con qualche collega prima. Ecco perché Papaleo o Tognazzi ne I Laureati, o una napoletana alla Tosca D’Aquino ne Il Ciclone. Poi sono tutti dialetti che mi fanno morir dal ridere. I due romani in questo film perché nelle filiali delle banche non ci sono mai gli indigeni del posto e anche perché è un film, non la scienza esatta delle comunicazioni e mi piaceva usare loro due. C’è poco nord invece. Mi piaceva proprio per questo che lo studente di medicina fosse bolognese; Maggio ha provato anche a parlare con quel dialetto, ma parlava bolognese come io l’inglese così abbiamo lasciato perdere. (ridono)

Conclude Pieraccioni. Noi facciamo parte di un circo fortunatissimo in cui non si fa altro che divertirsi, è tutt’altro che lavorare. Allora per scusarmi di tutte le volte che diciamo ‘Ah quanto siamo stati bene, come ci siamo divertiti!’ vi racconto questa cosa che può suonare populista, ma non lo è. A Corso Francia, era un 12 d’agosto, stavano rifacendo la strada; c’era un camion nel mezzo e gli operari siccome erano distanti da tutti e due i bar mangiavano un panino sotto il camion. Io l’ho fotografato nella mia testa per tutte quelle volte che un attore o un artista abbia a dire ‘Oddio, sono stanco, che dobbiamo ancora lavorare?’. Ecco lo piglierei e lo metterei sotto il camion.

Un Fantastico Via Vai, dedicato al truccatore Francesco Nardi e all’attore Carlo Monni, uscirà il 12 dicembre in 500 copie.

 

Un fantasma per amico Trailer del film di Alain Gsponer

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Un fantasma per amico Trailer del film di Alain Gsponer

Guarda il Trailer italiano del film Un fantasma per amico di Alain Gsponer in uscita nelle sale a partire dal 30 Ottobre.

Un fantasma per amico 1Sinossi: Un piccolo fantasma che vive di notte nel castello di Eulenstein ha un unico desiderio, vedere com’è il mondo alla luce del giorno. Una notte si imbatte in tre ragazzini che hanno organizzato un’escursione al castello e si trova con stupore per la prima volta di fronte a degli esseri umani. Il giorno seguente, quasi per magia, il fantasma si sveglia in pieno giorno, ma scopre a malincuore che gli abitanti della città invece di accoglierlo, come si aspettava, alla sua vista provano terrore ed iniziano a dargli la caccia. Gli unici a cui può chiedere aiuto sono i tre ragazzi della notte prima…
Cast: Jonas Holdenrieder (Karl), Emily Kusche (Marie), Nico Hartung (Hannes), Herbert Knaup (Mastro orologiaio Zifferle), Bettina Stucky (Insegnante Thalmeyer), Uwe Ochsenknech (Sindaco / Generale Torsten Torstenson), Carlos Richter (Peter), Stefan Merki (Capo dei pompieri), Aykut Kayacik (Amministratore del castello), Aljoscha Stadelmann (Capitano di polizia), Till Valentin Winter (Rudolf).

Un fantasma per amico recensione

Un fantasma per amico recensione

 Un fantasma per amicoNel castello che sovrasta il meraviglioso borgo medievale di Eulenstein, ogni notte si aggira, con il suo bianco lenzuolo e il suo mazzo di chiavi magiche, un giovane e simpatico fantasmino. Tutte le notti, al chiaro di luna, non trova altra compagnia che quella del saggio amico Gufo Ciuffo, così che, il suo unico pensiero, è poter vedere la luce del sole e soprattutto incontrare altri bambini che lo salvino da quella vita triste e solitaria. Trovato il modo di svegliarsi in pieno giorno, il nostro amico fantasma creerà non pochi grattacapi alla comunità di Eulenstein e presto rimarrà ancora più solo e disprezzato da tutti. Forse essere un fantasma diurno non è poi così divertente? Ma ora, come fare per tornare alla mia vita di prima? Tre giovani amici, i primi a fare la sua conoscenza, saranno gli unici pronti ad aiutarlo.

Un fantasma per amico posterAlain Gsponer dirige questo suo primo lungometraggio dedicato ad un pubblico giovane se non giovanissimo. Film tratto dall’omonimo romanzo di Otfrieb Preussler e riadattato dallo sceneggiatore Martin Rtzenhoff.

Un fantasma per amico è un simpatico e misurato racconto che parla di amicizia e altruismo, e se vogliamo anche dei valori che debbono essere alla base di un vero rapporto di amicizia: solidarietà, fiducia e lealtà. Un film che si regge su un percorso narrativo abbastanza semplice e tutto sommato ben strutturato ma che pecca, fondamentalmente, in un paio di aspetti. Prima cosa, si evidenzia una certa mancanza di ironia, di quello humor “ingrediente” necessario in film di questo genere. Si ride poco, troppo poco, e anche quando si mostra l’intenzione, il risultato non va oltre l’intenzione stessa. In secondo luogo, il ritmo, un ritmo compassato e arrancante che rende la narrazione stessa un pochino affannosa e poco fluida, finendo per annoiare un po’. Non eccezionale nemmeno il livello recitativo del cast artistico in cui l’unico a salvarsi è il giovane fantasmino, oggettivamente adorabile. Peccato che il candido e simpatico spiritello sia frutto della tecnologia 3D, grazie alla quale ha potuto “materializzarsi” e svolazzare da guglia in guglia e da tetto in tetto. Bellissima l’ambientazione scenica: un’incantevole borghetto medievale sperduto in qualche valle della Germania, un vero angolo di paradiso.

Un fantrasma per amico uscirà nelle sale il prossimo 30 di ottobre.

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