E’ arrivato online il teaser
trailer italiano ufficiale di Need for
Speed, l’adattamento cinematografico del noto
videogame della EA, diretto da Scott
Waugh e con protagonisti Aaron
Paul, Dakota
Johnson, Dominic
Cooper, Imogen
Poots, Ramon Rodriguez,
e Rami Malek. La pellicola è prodotta
dalla DreamWorks Studios e uscirà
il 14 marzo 2014 negli USA; in Italia sarà
distribuita da 01 Distribution.
Need For
Speed è attesa per il 7 Febbraio 2014 e racconterà la
storia di un pilota da corsa su strada (Aaron Paul) che decide di
fare affari con un ricco e arrogante socio (Dominc Cooper), per poi
finire incastrato dal suo collega. Uscito di prigione, decide di
partecipare a una corsa da New York a Los Angeles con lo scopo di
vendicarsi. Ma quando l’ex-partner apprende i suoi piani, decide di
mettere una enorme taglia sulla testa del pilota: un gruppo di
corridori illegali si metterà a caccia di lui con dei veicoli super
potenti.
Cube – Il Cubo è un film del
1997 diretto daVincenzo
Natali e con protagonisti Nicole de Boer,
Nicky Guadagni, David Hewlett, Andrei Miller, Julian Richings,
Wayne Robson e Maurice Dean Wint.
Trama Cube – Il Cubo:
Un poliziotto, un criminale, un medico, un impiegato e una
studentessa di matematica si risvegliano all’interno di uno strano
ambiente cubico formato da sei portelli su cui sono incisi dei
numeri. Senza sapere come e perché ci siano finiti, i cinque
individui iniziano a collaborare, seppur con le consuete frizioni,
per trovare un modo per uscire. Ben presto scoprono che alcuni dei
pannelli sono mobili e si aprono su altri ambienti cubici simili al
precedente, ma altri contengono trappole mortai. La studentessa
capisce che solo i portelli su cui non sono indicati numeri primi
conducono alla salvezza, e durante uno dei trasbordi da un ambiente
all’altro, entrano in contatto con un giovane ragazzo affetto da
autismo, che però pare l’unico in grado di aiutarli. Inizia così un
terribile viaggio in cui il gruppo tenta di evadere da questo
misterioso cubo.
Analisi: Esordio col botto
per Vincenzo Natali, regista canadese di origini
italiane, che reinventa il genere di unknown awakening
(risveglio sconosciuto) miscelando tra loro i generi del thriller e
della fantascienza, proponendoci un labirintico e opprimente
universo dove l’apparente tranquillità e armonia della perfezione
geometrica della matematica diventa qui simbolo di paura e caos
totale.
Facendo leva sull’indefinito e
sulla mancanza di informazioni spazio-temporali, in Cube –
Il Cubo Natali tesse una stupenda trama in cui gli esseri
umani paiono vere e proprie cavie da laboratorio in un perfido
gioco di quella che pare essere un’entità superiore indefinita
estremamente rigorosa e calcolatrice (nella versione originale
della sceneggiatura si parlava addirittura di un’intelligenza
aliena).
Ne il Cube – Il Cubo
i cinque personaggi, ognuno con un nome che rimanda ad un
penitenziario americano (Quentin, Rennes, Hollaway, Worth e Leaven)
rappresentano l’alter ego tematico della loro condizione di
prigionia, in cui però ognuno, con le sue peculiari qualità
individuali, diventa un tassello prezioso nella risoluzione
dell’enigma e nella possibile fuga. Solo Kazan, il ragazzo
artistico, pare un pesce fuor d’acqua, finendo però con il rivelasi
il faro di salvezza del gruppo. Utilizzando una satura fotografia a
colori primari edita da Derek Rogers e un unico set cubico di 14
piedi x 14 in cui i colori delle pareti cambiano a seconda della
sezione, Natali sviluppa appieno il tema del topo in trappola,
lavorando più per sottrazione che per aggiunta, utilizzando un
montaggio minimale in favore di lunghi piani sequenza che ben
rendono, assieme alle inquadrature grandangolari (marchio di
fabbrica del regista), tutto il soffocamento della storia e
dell’ambiente. Le stupende musiche di sintesi di Mark Korven
aggiungo un tocco in più, sposandosi alla perfezioni con il rigore
matematico su cui l’intera opera si basa.
Usando un cast di semi-sconosciuti
(almeno per l’epoca) il regista ci immerge assieme ai personaggi,
portandoci inconsciamente a provare il loro stesso sentimento di
claustrofobia e di oppressione, in una vera forma di
immedesimazione da manuale cinematografico.
Gioca con noi Natali, gioca e si
diverte a far scontrare i suoi personaggi per testare le loro
reazioni e per vedere come la loro intelligenza li porterà a
risolvere un problema, proprio come un test scientifico sui
topolini bianchi. Anticipando di gran carriera i grandi capolavori
del filone che avranno in Saw la loro
consacrazione, Cube – Il
Cuboreinventa l’immaginario delle paure
umane, propinandoci inoltre concetti matematici molto complessi in
una maniera così semplice e razionale che, dopo la visione, non
stupisce che i voti scolastici nella materia subiscano una brusca
impennata.
Cast:
Christian Bale, Sean Bean, Taye Diggs, Dominic Purcell, Emily
Watson.
Trama: Dopo la
terza guerra mondiale dei primi anni del XXI secolo, la razza umana
ha sentito il bisogno di darsi una regolata bandendo le proprie
emozioni, ritenute le principali colpevoli dei crimini di violenza
ed odio.
Sotto questa legge è sorta Libria,
una società-stato governata da Il Padre, un dittatore
carismatico e onnipresente, che attraverso l’utilizzo di un farmaco
inibitore di emozioni, il Prozium, controlla la vita dei
cittadini. Per evitare rappresaglie e per combattere i ribelli,
cittadini non consoni all’uso del Prozium, vengono messi al
rogo tutte quelle cose, dai libri alla musica, che possano
suscitare emozioni e viene costituito un corpo speciale, formato
dagli agenti Cleric, dedito alla salvaguardia della società.
Ma sarà proprio un cleric, John Preston (Christian Bale), a
mettere in dubbio questo sistema dopo aver provato egli stesso
delle emozioni.
Analisi: Cosa
saremmo noi umani senza emozioni? Come sarebbero i nostri risvegli
senza un accompagnamento musicale? E che valore avrebbero le nostre
giornate senza la lettura di un libro, di un abbraccio, di una
risata e, perché no, di un litigio?
Equilibrium esplora questa possibile
realtà, trasportandoci in un futuro freddo e schematico, dove gli
esseri umani sono ridotti ad una schiavitù mediatica e chimica.
Libria ha tutti i connotati di città senza emozioni: edifici
imponenti monocromatici, strade grigie, abiti uguali per tutti, lo
stessa saturazione azzurra del cielo porta con sé un senso di
anedonia. E’ un’ambientazione già vista, in diverse misure, in
altri film, e letta nei romanzi futuristici.
Equilibrium sembra essere una via di
mezzo di tante opere, che si intersecano e coesistono per un breve
istante, e poi vanno a morire in qualche forzatura di sceneggiatura
o in qualche scelta registica orientata ad un prodotto che
preferisce la forma piuttosto che la sostanza. In effetti, quello
che Kurt Wimer ci propone è una giusta
contrapposizione tra trama e azione. Se la prima è vacillante, la
seconda sembra essere il punto forte del film. Spettacolari,
istantanee e dosate alla perfezione, intervallate spesso da momenti
più introspettivi, le scene d’azione convincono egregiamente,
emulando un po’ gli effetti tipici del capostipite del genere
(Matrix) ma senza strafare e rendendosi
appetibili con coreografie quanto mai azzeccate e
innovative.
Christian Bale
sopperisce come può ad un ruolo che, per sua natura, deve conferire
una faccia asettica e quantomeno priva di espressione. Peccato che
quando debba mostrarle, le emozioni e le espressioni, sembri sia
impiastricciato nel personaggio, come se il prozium lo usasse
davvero. Non la sua miglior prova ma, sicuramente, superiore al
resto del cast, svantaggiato da una sceneggiatura che lascia ai
rispettivi personaggi solo ruoli marginali o di comparsa; patetico,
è per esempio, il breve utilizzo di un ottimo attore come
Sean Bean.
Equilibrium lascia un po’ l’amaro in
bocca dopo averlo visto. C’erano potenzialità da sfruttare meglio;
lo stesso finale, un veloce e scontato epilogo verso una vittoria
senza connotati riflessivi, fa storcere un po’ il naso a chi, come
me, oltre alla potenza scenica vuole anche una trama da
mordere.
In Gattaca Vincent
vuole diventare un astronauta, ma nella società in cui vive è un
non valido. Essendo stato concepito naturalmente, già dalla
nascita si conoscono i suoi difetti genetici. Invece, i
validi creati in provetta, sono geneticamente perfetti e
possono aspirare a ruoli importanti nella società. Per realizzare
il suo sogno, Vincent assume l’identità di Jerome, un valido
paraplegico a causa di un incidente.
Gattaca tra fantascienza e eugenetica
Nell’universo di Andrew
Niccol l’eugenetica ha vinto. Ciò che rimane nella testa
dello spettatore è l’idea che la selezione degli individui
attraverso la modifica del DNA, non appartiene al passato, ma
diventa una possibilità vicina nel tempo. Osserva l’opera
d’Iddio, chi può raddrizzare ciò che egli ha fatto storto?
(Ecclesiaste 7:13) è una delle citazioni che apre il film e la
risposta ci viene data poco dopo. La scienza, nella sua corsa per
misurarsi con la religione, ha preteso di raggiungere persino Dio,
ecco perché esistono i nati per fede, anche detti non
validi, come Vincent, e i validi, gli uomini
fabbricati, come Jerome. Me se la perenne opposizione tra
scienza e religione è soltanto una delle possibili interpretazioni,
il tema principale è il confronto dell’uomo con la scienza. Quanto,
quest’ultima, può determinare il destino umano? E fino a dove può
spingersi?
Risponderemmo che è impossibile
confrontarsi con il rigore scientifico, ma poi vediamo
Vincent che, con tanta dedizione, elimina pelle, unghie e capelli,
fa scorta di urine, sangue, per non lasciare tracce nel mondo dei
validi.
Perfezione genetica contro
imperfezione umana. Parole destinate a invertirsi, grazie
all’abilità di Ethan Hawke nel recitare due persone insieme, alternando
la freddezza e la sicurezza degli uomini perfetti, ai sentimenti
che lo avvicinano alla natura umana. Uno dei personaggi più
riusciti è quello di Jude Law. Anche “non più valido” vivrà la
discriminazione e solo di fronte alla determinazione dell’amico si
renderà conto che “non esiste un gene per lo spirito umano”, come
recita uno degli slogan che presentano il film. Una riflessione a
cui giunge anche Uma Thurman, a proprio agio nei panni di Irene Cassini,
la donna che si innamora del protagonista. Non sarebbe corretto
relegare questo film nel genere della fantascienza. Lo stesso
regista e sceneggiatore Andrew Niccol circonda i personaggi
di tecnologia avanzata, ma richiama atmosfere steampunk, inserendo
alcuni oggetti tipici degli anni sessanta. Il film è povero di
effetti speciali, ma l’intento di Niccol è indurre riflessioni
partendo dalla semplicità. Non ci sono misteri insondabili, gli
elementi della storia sono tutti lì, sta allo spettatore ricavare a
ogni visione una diversa interpretazione. E noi speriamo che ci
regali altre visioni come ha fatto con S1m0ne (2002),
e come in
In Time,il grande successo del
2011.
Ormai le graphic novel al cinema
sono un vero successo, forse è per questo motivo che vedremo presto
sugli schermi l’adattamento cinematografico di Black
Hole, graphic novel di Charles
Burns.
La notizia di questi giorni è che
il film sarà portato sugli schermi da due grandi del cinema:
David Fincher e Brad Pitt. I due
tornano a lavorare insieme dopo il successo de Il
Curioso caso di Benjamin Button, su una storia basata
su dodici fumetti.
La trama è incentrata sul
Black Hole, ovvero questo buco nero che fa sparire
le giovani generazioni, nel difficile momento del passaggio all’età
adulta, attraverso un’epidemia che porta alla mutilazione e che si
propaga tramite le vie sessuali.
Questo fumetto vinse nel 2006
l’ importante premio Harvey Award for Best Graphic Album
Of Previously Published Work, ed si è già provato a portarlo
sul grande schermo in passato ma Fincher mise da parte il progetto
per dedicarsi ad altro.
Ora sembra pronto per intraprendere
questa avventura, grazie anche alla casa di produzione Plan
B, dell’attore Brad Pitt.
Dopo il grande successo allo scorso
Festival di Cannes,arriva il trailer italiano de La
Vita di Adele, film del
tunisino Abdellatif Kechiche
con Léa Seydoux e Adèle
Exarchopoulos, vincitore della Palma d’Oro.
Protagonista del film è ,appunto,
Adèle, diciasettenne che non ha dubbi sull’amore: i ragazzi stanno
con le ragazze. Poi un giorno incontra Emma, una ragazza dai
capelli blu che le cambierà completamente la vita, dandole la
possibilità di realizzarsi come adulta nel mondo che la circonda,
riscoprendo se stessa, tra dubbi e ansie ma scoprendo un amore che
non aveva mai conosciuto. Una storia intensa, piena di amore, sesso
e emozioni intense che, grazie alle due bravissime attrici
francesi, arrivano subito al pubblico.
Il regista si è ispirato alla
graphic novel di Julie Maroh, Le Bleu
est Une Couleur Chaude, nonostante la
Maroh abbia stroncato l’opera di
Kechiche, affermando di non essere stata
consultata sulla realizzazione e criticando fortemente la
rappresentazione della storia nel film.
La casa di distribuzione
Lucky Red finalmente ha diffuso il trailer per
l’Italia, che trasmette l’intensità e l’amore presenti nella storia
di questo film, in uscita il 24 Ottobre 2013.
Da mesi si parlava di un possibile
ruolo per Aaron Taylor-Johnson in Avengers:
Age of Ultron, diretto da Joss
Whedon. Oggi si ha la conferma ufficiale, tramite
Latino Review, che l’attore interpreterà Quicksilver.
L’attore si è dichiarato entusiasta di interpretare questo
personaggio, per il suo carattere particolare e la sua storia
intensa, nonostante sia consapevole di aver avuto un ruolo
difficile da interpretare.
Questo personaggio, in realtà, è
nato come villain di X-men. Una situazione particolare,
questa che vedrà Quicksilver anche in X-Men: Days of
Future Past, interpretato da Evan Peters, che si
metterà a confronto col giovane Taylor-Johnson. Ironia
della sorte, i due attori hanno lavorato insieme nel film
Kick Ass e ora si ritroveranno a interpretare lo
stesso personaggio in due produzioni diverse, una della Fox
e l’altra Disney.
In più, in Avengers:
Age of Ultron, Quicksilver avrà al suo fianco
la sorella gemella, Scarlet Witch, interpretata da
Elizabeth Olsen, come avevamo annunciato qualche giorno
fa.L’inizio delle riprese di Avengers:
Age of Ultron è previsto per l’inizio del prossimo
anno, in quanto la data d’uscita è già stata definita al 1 Maggio
2015. Quale sarà l’interpretazione migliore?
L’uscita americana di Ender’s Game si sta avvicinando.
Il countdown è, come di consueto, accompagnato dal lancio
promozionale del film. Ecco arrivare un nuovo spot tv intitolato
Future, con 31 secondi di sequenze inedite. Scritto e
diretto da Gavin Hood, interpretato
da Harrison Ford e Ben Kingsley, il film è tratto dal primo
capitolo del fantascientifico Ciclo di
Ender,ovveroIl gioco di
Ender scritto da Orson Scott Card. Eccovi lo spot tv:
In un prossimo futuro, una forza
aliena ostile ha attaccato la Terra. Se non fosse per i leggendari
eroi resistenti della Flotta Internazionale del Comandante Mazer
Rackham (Ben Kingsley), tutto sarebbe perduto. In preparazione a un
prossimo attacco, il colonnello Hyrum Graff (Harrison Ford) e il
corpo militare internazionale stanno allenando le migliori giovani
menti per trovare il futuro successore di Mazer. Tutto fa pensare
che possa essere Ender Wiggin (Asa Butterfield), un ragazzo timido
ma brillante per intelligenza strategica, che viene arruolato per
aggiungersi all’elite dei combattenti.Basato sul pluripremiato
best-seller omonimo, Ender’s
Game uscirà il 1 novembre 2013 negli USA, e
comprende nel cast Abigail
Breslin, Asa
Butterfield, Hailee
Steinfeld, Harrison
Ford, Ben
Kingsley, Viola
Davis. Tutte le info utili nella nostra
Scheda: Ender’s Game.
Si è spento Carlo
Lizzani. Il regista, 91 anni, si è lanciato dal balcone
del suo appartamento, situato al terzo piano di una palazzina di
Prati. Alcuni vicini hanno notato il corpo nel cortile del palazzo
e, intorno alle 15, hanno avvertito la polizia. Come era stato per
altri colleghi di grande caratura, quali Mario Monicelli, dovrebbe
trattarsi, con tutta probabilità, di suicidio. Ovviamente è ancora
tutto da accertare così come, eventualmente, i motivi del folle
gesto.
Carlo Lizzani è stato regista,
produttore, attore, sceneggiatore e documentarista. In definitiva
uno dei grandi maestri del cinema italiano. Lizzani nasce a
Roma, il 3 aprile del 1922, e negli anni successivi sarà
sceneggiatore di grandi autori, quali Vergano, De Santis,
Rossellini e Lattuada durante il suo periodo neorealista. L’esordio
dietro la macchina da presa è datato 1950 con Nel
Mezzogiorno qualcosa è cambiato, a cui seguirà,
nel 1951 Achtung.
Il suo nome è legato a diversi
titoli, tra i quali vanno ricordati:Cronache di
poveri amanti (1954), Il processo
di Verona (1963), Banditi a
Milano (1968), Crazy
Joe(1973), Mussolini ultimo
atto (1974), Storie di vita e
malavita(1975), Fontamara (1977), La
casa del tappeto
giallo (1983),Mamma
Ebe (1985), Caro
Gorbaciov (1988), Cattiva (1991), Celluloide (1995), Hotel
Meina (2007), oltre agli sceneggiati
televisivi Nucleo
Zero (1984), Un’isola(1986)
e La trappola (1989).
Il regista ha anche diretto, tra il
1979 e il 1982, la Mostra del Cinema di Venezia. Nel 1998
Lizzani ha poi pubblicato la raccolta di suoi scritti
Attraverso il Novecento, ricco di spunti e aneddoti sul
mondo del cinema neorealista italiano, e nel 2007 la sua
autobiografia Il mio lungo viaggio nel secolo breve.
Dopo la laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione,
ricevuta dall’Università di Torino, Lizzani era diventato tutor nel
corso di filmmaker dell’Accademia Act Multimedia di Cinecttà.
Oggi, 5 ottobre 2013, si spegne
Carlo Lizzani, uno dei protagonisti della cinematografia
italiana.
Sono state rese disponibili due
nuove clip di Escape plan – Fuga
dall’inferno, film di Mikael Hafstom
che vedrà protagonisti due mostri sacri dell’action come Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger, pronti ad una
fuga da un carcere di massima sicurezza.
Nella prima clip vediamo Ray
Breslin, interpretato da Sylvester Stallone, rendersi conto di
essere stato incastrato, mentre nella seconda pronto a dare
consigli su come evadere dal carcere. Eccovi le due clip:
Il film è incentrato sulla
storia di Ryan
Bresling (Stallone), la più
importante autorità mondiale nel campo della sicurezza delle
strutture di detenzione. Analizzando ogni carcere di massima
sicurezza e maturando un vasto numero di tecniche di
sopravvivenza, Bresling viene ritenuto
il migliore. Il suo ingegno, tuttavia, verrà messo a dura prova:
dovrà fuggire dalla stessa prigione da lui disegnata.
Escape
Plan è diretto da Mikael
Hafstrom (1408) e vedrà la
partecipazione di Jim Caviezel (la
passione di cristo), 50
cent, Vinnie
Jones (Fire with
Fire), Amy
Ryan (Green Zone)
e Vincent D’Onofrio.
Machete Kills, sequel di Machete,
uno dei film più celebri di Robert Rodriguez, è quasi pronto
all’uscita. Ecco arrivare un nuovo trailer basato sulla nuova
canzone della cantante che avrà anche una parte nel film: Lady Gaga. La track si intitola
Aura e potete ascoltarla proprio all’interno del
trailer che vi proponiamo:
Ecco la trama: L’ex-agente
Federale Machete Cortez, è stato assunto dal Presidente degli Stati
Uniti per una missione che sarebbe impossibile per qualsiasi uomo
mortale. Deve eliminare un rivoluzionario pazzo e un eccentrico
miliardario trafficante d’armi che ha ordito un piano per
diffondere la guerra in tutto il pianeta.
Vi avevamo già dato notizia
riguardo Saoirse Ronan e Star Wars episodio
VII. La giovane attrice aveva già infatti
confermato di aver sostenuto un provino per ottenere un ruolo
all’interno della più celebre saga cinematografica sci-fi. La Ronan
aveva anche affermato di non voler rivelare nulla sul provino,
usando una frase adatta alla situazione: “Mi
staccherebbero la testa con una spada laser se lo
facessi“.
Durante l’Empire podcast
di questa settimana, contrariamente a quanto affermanto, l’attrice
ha invece svelato ulteriori dettagli sul provino sostenuto:
Sì, ho fatto una audizione per Episodio VII. Non so se
avrei dovuto parlarne o meno, ma il punto è che praticamente
chiunque ha partecipato a queste audizioni. Ci sono così tante
persone che conosco che hanno fatto il provino per la stessa parte,
e altri ragazzi che sono stati provinati per un’altro ruolo, quindi
immagino che JJ stia scandagliando l’intero pianeta in cerca delle
persone giuste. Nessuno comunque ha idea di quale sia il
personaggio per il quale fa il provino, nessuno ha letto la
sceneggiatura. Sono andata, ho letto la mia parte, ma devo dire che
è stata l’unica volta nella quale ho pensato “Sai cosa? Anche se
non otterrò la parte, è stata una audizione fantastica e
divertente, fingere di tirare fuori da una borsa una spada laser,
darle un’occhiata senza sapere di cosa si tratta. E’ stato
fantastico. Una spada laser! Star
Wars!
Ancora non sappiamo
se Saoirse Ronan potrà avere una parte nel
film di J.J. Abrams, ne l’attrice è riuscita a
svelare dettagli davvero importanti. Siamo solo agli inizi del
casting che sarà, con tutta probabilità, molto accurato.
Vi ricordiamo
che Star Wars Episodio
VIIuscirà al cinema nel 2015, per la
regia di J.J. Abrams, basato su
una sceneggiatura di Michael
Arndt. Per tutte le notizie sulla nuova trilogia
targata Disney vi segnaliamo il
nostro speciale:Star Wars. La scheda
del film: Star Wars: Episodio VII.
Dopo la prima clip di oggi (che
abbiamo pubblicato qui) ecco arrivare la seconda clip
ufficiale di Carrie,l’horror di
Kimberley Pierce, con Chloe
Moretz.
In questa clip vediamo la
protagonista, Carrie, pronta ad andare al ballo, mentre la madre
cerca di convincerla a rimanere a casa. Eccovi dunque il
filmato:
Vi ricordiamo
cheCarrieè il remake
del film del 1976 diretto da Brian De
Palma. Ad interpretare il ruolo che fu
di Sissy Spacek ci sarà, per questa
versione del 2013, la
giovane Chloe Grace Moretz,
mentre Julianne Moore interpreta
la sua fanatica madre.
Completato
il cast del film diretto
da Kimberly Peirce (Boys don’t
cry)Alex
Russell, Ansel
Elgort, Gabriella
Wilde. La pellicola è basata
sull’omonimo romanzo breve di Stephen
King.
Trama:
Tratto dal romanzo di
Stephen King, il film è il remake di Carrie, lo sguardo
di Satana diretto nel 1976 da Brian De Palma con protagonista Sissy
Spacek. Protagonista della storia è Carrie White, un’adolescente
complessata per l’educazione sbagliata ricevuta dalla madre nonché
zimbello della scuola dove viene ridicolizzata di continuo. Quando
Carrie scopre di avere dei misteriosi poteri telecinetici inizierà
ad usarli per vendicarsi.
Ecco il trailer di
The Invisible Woman, secondo film da
regista di Ralph Fiennes, il grande attore inglese
che ha vista consacrata la sua immagine pubblica
nell’interpretazione del super villain del mondo magico
Voldemort.
Nel film Fiennes interpreta il
protagonista maschile accanto a Felicity Jones, Kristin
Scott Thomas e Tom Hollander.
Nel film l’attore e ora regista
interpreta Charles Dickens, il grande scrittore noto per Oliver
Twist, Racconto di due Città e Grandi Speranze, nella cui ultima
versione cinematografica ha recitato lo stesso Ralph
Fiennes, e Canto di Natale.
Tutte le storie di Dickens hanno
avuto una grande influenza nella storia che Fiennes ha scelto di
raccontarci per il suo debutto dietro la macchina da presa.
Il film uscirà a Natale a Los
Angeles e New York, siamo in attesa di una data italiana.
La Relativity Media ha
rilasciato il nuovo trailer del film Out of the
Furnace, con Christian Bale, Woody Harrelson,
Casey Affleck, Forest Whitaker, Willem Dafoe, Zoe Saldana
e Sam Shepard. Pellicola che ricordiamo sarà
presentata in concorso al Festival del film di Roma 2013.
La pellicola racconta la storia di
Russell Baze (Bale), un uomo che esce dopo quattro anni di
prigione, deciso più che mai a rifarsi una vita; di giorno comincia
a lavorare in un altoforno, mentre di notte si prende cura del
padre malato. Quando però il fratello minore (Casey Affleck), dopo
essere ritornato dall’Iraq, scompare misteriosamente, Russell
decide di mettersi da solo sulle sue tracce data l’inefficienza
della polizia. Durante la ricerca della verità, il protagonista
troverà anche il tempo di innamorarsi di una giovane donna
(interpretata da Zoe Saldana).
Out of the
Furnace uscirà limitatamente nei cinema
americani il prossimo 27 settembre, per poi
ricevere una distribuzione più ampia il 6 dicembre. Al momento non
sappiamo quando la pellicola arriverà in Italia. Dopo il trailer
anche il primo poster ufficiale. Prossimamente vedremo
Christian Bale nella nuova pellicola di
David O. RussellAmerican
Hustle(Trailer) al fianco di
Amy Adams, Jennifer Lawrence e Bradley Cooper.
Inoltre, l’attore parteciperà al nuovo film di
Terrence Malick dal titolo provvisorio Knight of
Cups.
Ecco una nuova clip di
Carrie, in cui la nostra particolare
protagonista, interpretata da Chloe Moretz, manda
“in punizione” la madre, sullo schermo Julianne
Moore.
Vi ricordiamo
cheCarrieè il remake del
film del 1976 diretto da Brian De
Palma. Ad interpretare il ruolo che fu
di Sissy Spacek ci sarà, per questa
versione del 2013, la
giovane Chloe Grace Moretz,
mentre Julianne Moore interpreta
la sua fanatica madre.
Completato il cast del film diretto
da Kimberly Peirce (Boys don’t
cry)Alex
Russell, Ansel
Elgort, Gabriella
Wilde. La pellicola è basata sull’omonimo
romanzo breve di Stephen King.
Trama:
Tratto dal romanzo di Stephen King,
il film è il remake di Carrie, lo sguardo di Satana diretto nel
1976 da Brian De Palma con protagonista Sissy Spacek. Protagonista
della storia è Carrie White, un’adolescente complessata per
l’educazione sbagliata ricevuta dalla madre nonché zimbello della
scuola dove viene ridicolizzata di continuo. Quando Carrie scopre
di avere dei misteriosi poteri telecinetici inizierà ad usarli per
vendicarsi.
Sarà Pierce
Brosnan il protagonista di I.T., il
thriller che sarà diretto dal regista italiano Stefano
Sollima, che si è imposto al pubblico con il suo film
ACAB. L’ex 007 sarà un editore di
successo che si ritrova a contrapporsi ad un giovane scontento IT,
consulente ed esperto di tecnologia. Sollima oltre ad aver
diretto ACAB: All Cops Are Bastards,
sarà presto in televisione dove ha diretto per Sky la miniserie
Gomorra. I.T. sarò prodotto
da David T. Friendly, Craig Flores , Nicolas
Chartier e Beau St. Clair. Proprio
quest’ultimo è partner dell’attore con cui dirigono una casa di
produzione. Dan Kay ha scritto la sceneggiatura
basata su un’idea di Friendly Films banner . Le riprese del
film dovrebbero iniziare nel 2014. Per quanto riguarda l’interprete
del giovane I.T. al momento non si sa nulla.
Parliamoci chiaro: su quella
zatterella di fortuna ci stavano in due, e Rose poteva anche
sforzarsi di far posto al povero Jack, invece di lasciarlo in
ammollo a congelare. Ma non tutte le storie d’amore hanno il lieto
fine, si sa. E lo sa pure Kate Winslet.
Titanic a parte,
anche il suo matrimonio col regista Sam Mendes è naufragato
(dopo 10 anni di amore e 1 pargolo). Quanto a Leo, non deve
essersela presa troppo per quel malinteso in mezzo all’oceano,
perché l’anno scorso l’ha accompagnata lui all’altare dal marito
number two (padre del bebè in arrivo – il terzo per Kate). Il film
di JamesCameron è un trampolino di lancio per la
carriera della giovane inglese, più incline, però, a progetti
indipendenti come Holy Smoke – Fuoco sacro,
Quills – La penna dello scandalo, Iris – Un
amore vero, Se mi lasci ti cancello, cui
seguono pellicole più mainstream, come Neverland – Un sogno
per la vita, Revolutionary Road (di nuovo con
Di Caprio, per la regia dell’allora marito Mendes),
L’amore non va in vacanza (la sua prima vera commedia
romantica), fino a Carnage e Contagion.
Lo sapevate che Kate – che ha una voce da mezzo soprano – ad oggi è
l’attrice più giovane ad aver ricevuto 6 nomination all’Oscar? (Bye
bye, Bette Davis!)
La statuetta l’ha vinta
meritatamente nel 2008 nei panni di una SS avida di letture in
The Reader – A voce alta. E pensare che ha quasi
rischiato di non farlo quel film! La lavorazione si accavallava con
Revolutionary Road, perciò le era
subentrata Nicole Kidman, che però è rimasta incinta poco
prima di iniziare le riprese, ed ecco che Kate ha fatto la sua
rentrée. Per il nudo frontale le avevano addirittura preparato un
simil tupé, ma lei non ha voluto controfigure genitali, e si è
mostrata come mamma l’ha fatta. Da quel 5 ottobre sono passati 38
anni. Che dire? HAPPY BIRTHDAY, KATE!
Si stanno svolgendo a Roma le
riprese di The Man from U.N.C.L.E.
prossimo film di Guy Ritchie con protagonisti
Henry Cavill e Armie Hammer, le
ultime incarnazioni cinematografiche di Superman e del Cavaliere
Solitario.
I due attori sono stati fotografati giovedì sera a Roma, mentre
erano impegnati in una scena a cavallo di una …Vespa! Eccoli: Il
personaggio di Henry Cavill (Man of
Steel) sarà Napoleon Solo, mentre Armie
Hammer (The Social Network)
interpreterà Illya Kuryakin, con loro Hugh Grant
(Cloud Atlas) nei panni di Waverly.Nel cast anche Alicia
Vikander (Anna
Karenina), Elizabeth
Debicki (Il grande Gatsby)
e Jared Harris (Sherlock Holmes: Gioco
di ombre).
Nell serie
originale, Robert Vaughn era Napoleon
Solo e David McCallum interpretava Illya
Kuryakin; i due erano agenti speciali della United Network Command
for Law Enforcement (U.N.C.L.E.) che combattevano contro le forze
della Technological Hierarchy for the Removal of Undesirables and
the Subjugation of Humanity (T.H.R.U.S.H.). La sceneggiatura è
scritta da Guy Ritchie e Lionel
Wigram, che sono anche i produttori insieme a John
Davis (Chronicle) e Steve Clark-Hall
(RocknRolla, Sherlock Holmes). David Dobkin invece
è il produttore esecutivo.
Jennifer Lawrence
nota a tutti per la sua bravura e anche per la sua bellezza così
florida e solare era sul punto di perdere il lavoro a causa del suo
peso. La notizia, rivelata dalla stessa attrice su Harper’s
Bazaar UK ci lascia un po’ interdetti, dal momento che agli
occhi di chi scrive, Jennifer è praticamente perfetta!
Ebbene l’attrice premio Oscar per
Il Lato Positivo ha detto:
Qualcuno mi disse che ero grassa, che ero sul punto di
essere licenziata se non avessi perso una certa quantità di peso.
Hanno preso delle foto di me quasi nuda e mi hanno detto di usarle
come motivazione per la mia dieta. Solo questo”.
Al di là dei suoi sentimenti
feriti, l’attrice ha dichiarato di essersi arrabbiata molto:
“Se qualcuno osa anche solo sussurrare la parola ‘dieta’, io
gli dico ‘vai a farti f*****e'”.
La critiche per il suo peso si sono
spinte anche oltre, e anche adesso che la Lawrence sembra nel suo
pieno splendore di giovane donna. Un critico del NY Times ha
scritto: “Un paio di anni fa la Signora Lawrence sembrava
abbastanza affamata da poter interpretare Katniss, ma ora, a 21
anni, la sua seducente figura femminile non le fa andare più bene
la parte”.
L’attrice come tutta risposta ha
rimbeccato su Marie Claire: “Preferisco essere paffuta sullo
schermo e sembrare una persona normale nella vita reale!”.
Brava Jennifer, non solo brava come attrice, ma anche con tanto
cervello e con un corpo che fa invidia a molte donne e fa
sicuramente girare la testa a tutti gli uomini (o quasi) del
Pianeta
La Lionsgate ha rilasciato finalmente
il primo trailer del film I,
Frankenstein, l’atteso nuovo adattamento con
protagonista un cast d’eccenzione composto da Aaron
Eckhart, Bill Nighy, Yvonne Strahovski, Miranda Otto,
Jai Courtney, Socratis Otto, Mahesh Jadu, Caitlin Stasey, Aden
Young.
I, Frankenstein, basato
sulla graphic novel di Kevin Grievous,
annovera nel cast anche Bill Nighy, Miranda
Otto, Yvonne Strahovski e Socratis
Otto. Uscirà nei cinema americani
in 3D il 24 gennaio 2014. Dietro
la macchina da presa troviamo Stuart
Beattie.
La storia di I,
Frankenstein segue Adam (Aaron Eckhart), la creatura
del romanzo di Mary Shelley, che, dopo esser sfuggito
alla massa infuriata dei contadini, arriva fino ai giorni
nostri grazie alla genetica. E’ così che Adam si ritrova in
un’oscura metropoli, e viene coinvolto nella battaglia centenaria
tra due clan di creature immortali.
Guarda la prima clip
dell’atteso film MarvelThor The Dark World,sequel
del primo episodio che vedeva protagonista assoluto il Dio del
tuono interpretato da Chris Hemsworth. Ecco la
clip:
Il film Marvel Thor: The Dark
World riporta sul grande schermo Thor, il potente vendicatore,
in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un oscuro nemico
più antico dell’universo stesso. Dopo i film Marvel Thor e
The Avengers, Thor torna a combattere per riportare l’ordine
tra i pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato
Malekith minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Di
fronte a un nemico al quale né Odino né Asgard riescono a opporsi,
Thor deve intraprendere il viaggio più pericoloso e introspettivo
della sua vita, costretto a stringere un’alleanza con lo sleale
Loki per salvare non solo il suo popolo e coloro che ama… ma
l’intero universo.
La Sony Pictures ha deciso di rinnovare
l’accordo con la Blue Anchor Entertainment sulla
base di 350 milioni di dollari.
L’affare è stato chiuso tenendo presente la concorrenza delle
altre case cinematografiche, anch’esse impegnate nella stesura di
contratti, per così dire, remunerativi. In particolare:
la 20th Century Fox ha firmato un accordo da
400 milioni con la Dune Capital Management e la
maggior parte del profitto verrà investito nelle riprese dei due
sequel di Avatar
La Paramount ha esteso la partnership con il
sostenitore David Ellison fino al 2018: ai 350
milioni iniziali se ne sono aggiunti altri 250.
La Universal Pictures ha annunciato l’accordo con la
Legendary Entertainment. Finisce così, dopo più di
otto anni, il patto stipulato dalla Legendary con
la Warner Bros.
Infine, la medesima Warner Bros ha
trovato degni “sostituti”: si tratta della Dune e
della RatPac Entertainment, per un accordo
complessivo intorno ai 450 milioni di dollari da stanziare nei
prossimi due anni.
La disney, come è ben noto, finanzia i propri
film autonomamente.
Anthony
Mackietorna a parlare del nuovo capitolo
riguardante il primo vendicatore, Captain America: The Winter
Soldier, e lo fa
prendendo in considerazione il personaggio da lui interpretato,
Falcon.
“Quando ho visto il trailer del
film, sono rimasto entusiasta del mio personaggio. Mi avevano detto
che avrei dovuto interpretare un uomo dal carattere militare: mi
sono allenato tanto, tenuto in forma, ed ora eccomi qui, sul grande
schermo. E’ un enorme soddisfazione”
Riguardo il suo rapporto
con Samuel L.
Jackson, poi, afferma: “‘è un grande onore poter
lavorare insieme a lui. Ci siamo divertiti tanto e mi ha insegnato
l’arte di recitare. E’ stato un mentore per me.”
Infine, due parole riguardo al
mondo Marvel: “A volte può
essere frustrante, non sei a casa con i produttori, non sai se
hanno in mente di ingaggiarti come nuovo vendicatore o se la tua
avventura finirà qui con Capitan America. Certo,
sicuramente non rifiuterei mai se un giorno dovessero darmi una
parte nel secondo capitolo degli
Avengers“
La storia si riaggancerà alla fine
di The Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato
con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al
momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi
ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro
speciale: Captain America: il soldato
d’inverno. Tutte le info utili nella nostra scheda:
Captain America: The Winter Soldier.
Guarda il teaser Trailer del film
Godzilla, il nuovo atteso remake
di Godzilla diretto
da Gareth Edwards che vede protagonista
un cast d’eccezione composto da Aaron-Taylor
Johnson, Bryan Cranston, David
Strathairn, Elizabeth Olsen, Juliette
Binoche e Ken
Watanabe.
Reese Witherspoon
sarà la protagonista nella nuova favola targata Disney
intitolata Happily Ever After.
L’idea principale del progetto è
quella di prendere un principe e una principessa e far partire la
storia 10 anni dopo il famoso “e vissero felici e contenti”, finale
standard della maggior parte delle fiabe. Il senso è quello di far
capire come, anche all’interno di un mondo fiabesco, si debba
lavorare per mantenere il rapporto stabile e duraturo.
Kristin Burr e
Erin Westerman supervisioneranno il film.
Zac Unterman, John Jacobs e
Nahnatchka Khan (famosa per aver partecipato alla
creazione del celebre cartone animato The American Dad e,
sopratutto, la serie tv in onda sul canale ABC Non Fidarti della
S*****a dell’interno 23) saranno i produttori esecutivi.
Vincitore della Queer
Palm durante la 66esima edizione del festival di Cannes,
Lo sconosciuto del lago, il film di Alain
Guiraudie con Pierre Deladonchamps e
Christophe Paou uscito nelle sale francesi il 12
Giugno 2013, è stato oggetto di pesantissime critiche. Vietato ai
minori a causa delle crude scene di sesso esplicito di taglio
omosessuale, la pellicola ha generato numerose controversie: ultima
di una lunga serie, la censura completa in territorio Libanese.
La proiezione del film, che doveva
essere presentato al festival di Beirut il
prossimo sabato, è stata completamente cancellata. Secondo un
funzionario della sicurezza la storia non soddisferebbe i
criteri necessari per la promozione sul grande schermo. In una
nota, infatti, si legge come in tutto il territorio siano vietate
le riproduzioni di materiale artistico che possano incitare scontri
interni o minare la credibilità del governo locale (ricordiamo che
le norme Libanesi si oppongono all’omosessualità).
D’altronde, non è la prima volta che
il governo Libanese vieta la proiezione di un film: la stessa cosa
era avvenuta nel 2012 con il secco no nei confronti di “The
Attack“, a cura di Ziad Doueiri, la cui
storia prendeva in considerazione la propaganda a favore del popolo
israeliano.
Durante un’intervista,
Willem Dafoe (il Norman Osborn
della trilogia di Spiderman targata
Sam Raimi) esprime la sua opinione riguardo
“The Amazing Spiderman“, il nuovo
adattamento di Mark Webb il cui secondo capitolo
uscirà nelle sale cinematografiche la prossima estate.
“Quando ho visto il trailer di
questo nuovo film, ho pensato: è identico all’originale! Certo, non
è uguale per filo e per segno, qualcosina di diverso c’è. La
storia, tuttavia, è la stessa. Alla fine ho pensato che questo
fosse un approccio abbastanza cinico con l’unico scopo di tirar su
un po’ di soldi. Sam (n.d.r
Raimi) era diverso, le sue intenzioni erano
diverse.”
Già all’inizio del 2013 James
Franco, che in Spiderman faceva la parte
di Harry Osborn, aveva lasciato delle
dichiarazioni(leggi qui) nei
confronti del nuovo “Uomo-Ragno”, non allontanandosi troppo dal
giudizio di Dafoe.
In The Amazing Spiderman 2, per
Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita molto la occupata –
tra prendere i cattivi come Spider-Man e passare il tempo con
la persona che ama, Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha lasciato
le scuole superiore e non ha dimenticato la promessa fatta al padre
di Gwen di proteggerla – ma questa è una promessa che
semplicemente non può mantenere sempre. Le cose cambieranno per
Peter quando un nuovo cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli
abissi della città, e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan),
ritorna, e fa riemergere nuovi indizi sul suo passato.
Lionsgate e
Republic Records hanno oggi annunciato una
grandiosa squadra di super-star per la colonna sonora del film
Hunger Games – La ragazza di fuoco, che
alterna icone affermate della musica come la band per sette volte
vincitrice del Grammy® Coldplay, Patti Smith l’artista entrata a
pieno titolo nella Hall of Fame del Rock and Roll e la vincitrice
del Grammy Award Christina Aguilera, insieme ad alcuni dei più
recenti ingressi in testa alla chart di Billboard. La colonna
sonora ufficiale del film sarà disponibile a partire dal 19
novembre.
Fanno parte della tracklist anche
The Lumineers, il cui omonimo album di debutto ha raggiunto il
disco di platino negli Stati Uniti, in Canada (3x), Irlanda e
Australia e il Disco d’Oro in Germania e in Francia, con il loro
singolo “Ho Hey” che è stato scaricato più di 4.5 milioni di volte
da iTunes nei soli Stati Uniti. Sono anche inclusi nella colonna
sonora Lorde, il cui singolo di debutto “Royals” l’ha resa la prima
artista femminile in cima alla chart di Billboard dedicata alla
musica alternativa (Billboard Alternative Songs) dall’ingresso di
Tracy Bonham del 1996.
Fra gli artisti anche la rock band
multi-platino Imagine Dragons, la cui canzone “Radioactive” è stata
per 6 volte Disco di Platino e dichiarata “il più grande esordio
dell’anno” da Rolling Stone magazine Uk, la cantautrice Ellie
Goulding, la cui recente uscita “Halcyon Days” include i singoli
Disco di Platino “Anithing Could Happen” e “I Need Your Love”; il
cantautore Sia nominato al Grammy, le cui recenti collaborazioni
“Titanum” con David Guetta e “Wild Ones” con Flo Rida sono entrate
nella Hot 100 Top 10 di Billboard, il duo indie pop Phantogram, che
hanno collaborato con Big Boi, valsa una copertina di Filter
Magazine e che distribuiranno il loro album di debutto questo
autunno; oltre al gruppo di folk Islandese Disco di Platino Of
Monsters and Man, che sono diventati celebri nel mondo grazie alla
canzone “Little Talks”.
Partecipano alla colonna sonora di
Hunger Games – La Ragazza di Fuoco li acclamati rockers di Brooklin
The National, l’artista di Nashville Mikky Ekko, The Weeknd e la
pluripremiata cantautrice Santigold, oltre alla traccia “Atlas”,
già disponibile, che rappresenta la prima canzone mai scritta
appositamente per una colonna sonora dai Coldplay.
La colonna sonora sarà disponibile
nei negozi e in digital download il 19 novembre 2013, appena prima
che il film debutti al cinema. L’album è gia disponibile in
preorder sullo store online ufficiale del film. Chi prenoterà la
colonna sonora entro il 27 ottobre avrà l’opportunità di ricevere
un poster esclusivo di Hunger Games – La Ragazza di Fuoco con il
proprio nome impresso (fino ad esaurimento scorte). Tutti i
pre-order danno diritto anche al download della canzone
“Atlas”.
Lo svelamento della colonna sonora
segna la 9° settimana della campagna “Tick Tock” di Lionsgate, che
rivelerà novità sul film fino alla sua data di uscita mondiale
attraverso il sito The Hunger Game Explorer.
Partecipate alla discussione anche
utilizzando l’hashtag #TickTock9 sui social media.
Tracklist
1 – “Atlas” – Coldplay
2 – “Silhouettes” – Of Monsters and Men
3 – “Elastic Heart” – Sia (ft. The Weeknd & Diplo)
4 – “Lean” – The National
5 – “We Remain” – Christina Aguilera
6 – “Devil May Cry” – The Weeknd
7 – “Who We Are” – Imagine Dragons
8 – “Everybody Wants To Rule The World” – Lorde
9 – “Gale Song” – The Lumineers
10 – “Mirror” – Ellie Goulding
11 – “Capital Letter” – Patti Smith
12 – “Shooting Arrows At The Sky” – Santigold
13 – “Place For Us” – Mikky Ekko
14 – “Lights” – Phantogram
15 – “Angel On Fire” – Antony and the Johnsons
La trama del film:
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª
edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo”
Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e
abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei
distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss
percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca
ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il
Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The
Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti
della nazione di Panem.
Quando le barriere sociali, nazionali
e razziali sono scavalcate da un unico e viscerale bisogno, e gli
artificiali confini annientati da una comune sete di speranza, un
film come La gabbia dorata non può che lasciarci di stucco
per la lealtà con cui tratta il dramma della migrazione e la sua
penosa esegesi in uno scenario empio, ostile. Il film è l’opera
prima per il regista Diego Quemada Diéz che si è
aggiudicato il Premio Gillo Pontecorvo al 66° Festival di Cannes,
nonché quello di Miglior Film alla 43° edizione del Giffoni Film
Festival.
Juan, Sara e Samuel, tre sedicenni
del Guatemala debosciato e malfamato, alle prese con
un’interminabile e faticoso viaggio verso l’eldorado, la terra
promessa e tanto sognata, quell’America dorata che seppur dietro
l’angolo appare lontanissima. Lungo il cammino i tre ragazzi si
imbatteranno in Chauk, un indio del Chiapas, che insegnerà loro a
comunicare con il cuore e con l’anima.
Frustrazione e sofferenza, paura e
senso di smarrimento. La strada è lunga e insidiosa, con banditi e
poliziotti pronti a minacciare la loro corsa, mettendoli faccia a
faccia con la morte o rispedendoli nell’inferno da cui scappano. Ma
l’eco di una vita migliore e il fremito che li trascina verso Nord
è inarrestabile, tanto da rendere gli sconfinati binari un
tassativo trampolino verso l’inaudita libertà.
La pellicola si apre con un silenzio
tombale che ci trascina, dopo una rapida occhiata ai tre ragazzini,
nella foresta guatemalteca, nel cuore di una laconica wilderness,
dove a risuonare sono solo il rumore dei loro passi, il triste
lamento degli uccelli e il fruscio del vento. Un treno in corsa
fende la natura tentacolare. E quando la quiete lascia spazio al
commento musicale, a trapelare sono solo l’angoscia e l’avvilimento
per un viaggio che si preannuncia amaro e sfibrante. Un cammino che
non è solo una sorta di rito iniziatico verso la California, ma
anche e soprattutto un percorso di crescita, di conoscenza e di
scoperta.
Diego Quemada-Diez
scruta con la sua cinepresa al di là di barriere e grate, mostrando
la sua esigenza di scavare in profondità, e di riportare dettagli
apparentemente irrilevanti ma che danno la giusta misura a ciò che
vuole trasmetterci.
Una storia che affonda le sue radici
nella tragica realtà del Guatemala, e che il regista imbastisce a
partire da molteplici racconti di vita vissuta, prediligendo un
taglio documentaristico. Non un viaggio che pur ispirandosi alla
realtà, finisce per distaccarsene e diventare una storia meramente
cinematografica, ma un racconto minimale, semplice, girato in
Super16 che, sfruttando lentezza narrativa, recitazione spontanea e
budget esiguo, vuole comunicare un’estratto di vita
quotidiana e il suo intimo disagio.