In questi tempi bui di crisi
economica, quando la fame nel mondo sembra essere ancora un
calvario della nostra civiltà, ecco che l’idea di trasformare
l’acqua in cibo appare come un vero e proprio miracolo. Ma
cosa succederebbe se un giorno, aprendo la finestra, ci si trovasse
davanti ad una pioggia di hamburger e polpette di carne? Niente di
nuovo in realtà, soprattutto nella recente memoria cinematografica,
poiché i più ricorderanno subito l’esilarante Piovono
polpette, strepitoso successo di animazione del 2009
targato Sony Pictures Animation.
Le vicende dello scapestrato
scienziato Flint Lockwood, inventore del congegno in grado
di mutare in cibo i liquidi e delle sue apocalittiche vicessitudini
meteo-culinarie, hanno generato un vero e proprio fenomeno di massa
negli Stati Uniti e nel mondo, con un incasso oltre $243 milioni di
dollari e un franchising di tutto rispetto nei confronti del
romanzo d’origine Cloudy with a Chance of Metaballs
scritto da Judi Barrett ed illustrato dal marito
Ron. Affidata alla sapiente direzione di Phil Lord e
Chris Miller, la pellicola ha saputo affascinare grandi e
piccini, con la sua strepitosa contaminazione di generi e
citazionismo cinematografico, che dire esplicito è ben poco.
Ora, ad oltre quattro
anni dal suo debutto, ecco che si preannuncia imminente l’uscita
del gustosissimo sequel Piovono polpette 2 – La rivincita
degli avanzi (un sottotitolo che è tutto un programma !) in
cui assisteremo con gioia al ritorno del nostro fido dottor Flint,
questa volta impegnato ad unirsi al team della Live Corp Company.
Questa associazione, il cui compito è quello di migliorare la
qualità della vita sulla terra, ben resto dovrà far fronte ad un
terribile quanto grottesco imprevisto: la vecchia invenzione di
Flint, ancora attiva, sta creando terribili e famelici animali
fatti di cibo, gli Animacibi! Ed ecco che i nostri baldi eroi,
capitanati dall’idolo di Flint Chester V, si troveranno a dover
combattere contro Tacodrilli, Orangamberi, Torte a Sonagli,
Spiderburgher, e chi più ne ha più ne metta. Insomma, una grande
attesa per un secondo capitolo ricco di colpi di scena e di
irriverenti occhiate ai celebri kaiju-eiga (film di mostri)
giapponesi e del loro capostipite Godzilla.
Il progetto, inizialmente
annunciato già all’inizio del 2010, ha seguito un percorso
abbastanza tortuoso, soprattutto dopo la notizia che Lord e Miller
non avrebbero più tenuto le redini della pellicola, la quale
sarebbe rimasta per oltre un anno in uno stato di abbandono, prima
del nuovo interessamento da parte della Sony Pictures e del
suo comparto di animazione. Si decise fin da subito di non usare il
seguito del libro dei coniugi Barrett, dal titolo Pickles a
Pittsburgh, ma di creare una storia del tutto originale,
nella quale ci fosse maggiore libertà creativa. A questo punto
però, anche se il film aspetta ancora di essere proiettato,
possiamo affermare che le premesse appiano tutt’altro che
deludenti. La regia, questa volta affidata ai veterani Cody
Cameron e Kris Pearn, si basa su una sceneggiatura di
John Francis Daley e Jonathan M. Goldstein, la quale
prende letteralmente vita grazie ai personaggi scaturiti dalla
matita di Andrea Medina e gli storyboards di Ian
Abando ed Elizabeth Ito.
Il cast vocale rimane
inalterato rispetto al primo capitolo, includendo Bill Hader
alias Filnt, la camaleontica Anna Faris nel “ruolo”
dell’amica Samantah, il mostro sacro James Cann nelle corde
vocali di Tim Lockwood e lo statuario Terry Crew come
l’ombroso ufficiale Earl Devereaux. La versione italiana ritrova
anch’essa le performances vocali di Oreste Baldini (Flint),
Domitilla D’amico (Sam) e Angelo Nicotra (Tim). Una
colonna sonora che si presenta come un valore aggiunto, se si tiene
conto della presenza di una star di eccezione come Paul
Mccartney che presta la sua verve alla partitura composta da
Mark Mothersbaugh. Dunque, come si suol dire in questi casi,
il piatto (o meglio, i sequel) è servito, e non resta che
gustarselo appieno dal 25 dicembre nei cinema!